"La costituzione italiana: attualita' e storicita'" organizzato dall'Istituto Italiano di Studi Legislativi in occasione del 50° anniversario della proclamazione della Repubblica tenutosi presso la sede della Conferenza dei Rettori della Facolta' di Sociologia dell'Universita' degli Studi "La Sapienza" di Roma

Proteste
Che non c'è
Accessibili funzionò hanno microfono
Ma si può ben otto
Allora buongiorno possiamo dare inizio a questa nostra tavola rotonda
Che è promosso dall'Istituto italiano di studi legislativi
Però vi prego c'è un posto qua credo
Almeno c'è dinanzi
Qui si dagli Alti Studi legislativi
Che per nomina del ministro dell'Università e della Ricerca scientifica ho l'onore di presiedere
Ritengo che avrebbe sicuramente mancato ad un proprio fondamentale dovere se non avesse assunto l'iniziativa della rievocazione della storica data del due giugno quarantasei
Sottolineando l'importanza di un così significativo cinquantennale
Perciò sono personalmente grato al comitato scientifico dell'istituto presieduto dall'illustre amico Riccardo Monaco che alcuni mesi orsono ha deciso l'odierno convegno ed in particolare ringrazio il decano del nostro corso di laurea in scienze delle comunicazione professor Umberto Cerroni che ne ha formulato la proposta
Suggerendo anche al ministro della Pubblica istruzione di impegnare particolarmente gli studenti intorno alla rilevanza i tale data cosa che l'istituto ha puntualmente fatto
E siamo perciò consapevoli dell'importanza della decisione del nuovo ministro
Della pubblica istruzione onorevole professor Luigi Berlinguer
Di avere invitato i provveditori nei pressi della scuola italiana soggiornare il valore ideale storico degli avvenimenti che portarono all'indizione del referendum istituzionale e all'elezione dell'Assemblea costituente
Come è stata sicuramente positiva l'iniziativa del presidente della Camera dei deputati di invitare un notevole numero di studenti ad assistere ieri alla solenne cerimonia come Moratti IVA con la celebrazione del cinquantennale da parte del presidente della Repubblica di fronte alle Camere riunite e ai parlamentari che furono membri dell'Assemblea costituente
Chiedo scusa convergente
Ringrazio a nome di tutti il magnifico rettore professor Giorgio Tecce anche se purtroppo non ha potuto intervenire per un impegno riguardante
Il suo incarico
Così come ringrazio il preside della facoltà di Sociologia professor Gianni Statera
E il presidente e il direttore del dipartimento professor Morcellini qui tutti i rappresentanti dall'amico professor Paolo De Nardis Presidente del Consiglio nel corso di dare di Sociologia
Che rappresenta anche il nella sua veste di consigliere comunale
Il sindaco di Roma Francesco Rutelli oggi a Istanbul per un congresso internazionale saluto il presidente dell'amministrazione provinciale Giorgio Fregosi che ci fa l'onore di essere presente
Alla inaugurazione della nostra tavola rotonda
Prima di dare loro la parola nell'aprire i lavori di questo convegno desidera leggere il messaggio che ci ha inviato il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
E ringrazio profondamente sia per avere concesso nostre iniziative il suo alto patronato
Sia soprattutto per le affermazioni contenute nel suo significativo messaggio che si scrivono coerentemente nella saggezza della sua opera nell'esercizio del suo mandato di garante della Repubblica e della Costituzione
Prego il messaggio del Presidente della Repubblica
Il convegno la Costituzione italiana qualità storicità promosso dall'Istituto italiano di studi legislativi in occasione del cinquantesimo anniversario del referendum istituzionale
Ed è l'elezione dell'Assemblea costituente certamente iniziativa assai opportuna e lodevole
è innegabile che sin dalla sua emanazione la Carta costituzionale ha rappresentato il presidio saldissimo della libertà e della democrazia
Consentendo alla comunità nazionale il raggiungimento di impensabili traguardi di prosperità e di pace dopo l'esperienza totalitaria conclusesi tra le rovine le sofferenze della lunga fu grande merito dei padri costituenti che seppero fissare nella carta i principi vitali della persona umana e del vivere civile e pacifico del popolo penso che questi siano i valori dai quali partire
Per esaminare l'attuale rispondenza della Costituzione quasi mezzo secolo dalla sua promulgazione alle mutate condizioni sociali economiche politiche dell'Italia
Sono certa Dell'Utri personalità della dottrina giuridica partecipanti alla si sapranno offrire il proprio autorevole contributo su una materia così delicata e vitale per l'intera collettività buon lavoro a tutti Oscar Luigi Scalfaro
Prima di dare la parola
All'amico De Nardis e poi presidente Fregosi
Devo dire con grande dispiacere
Che la scienza giuridica in particolare il diritto pubblico ha avuto in questi giorni un grave lutto con la scomparsa del professor Temistocle Martines ne siamo profondamente addolorati di questa scomparsa
Io tra l'altro
Qui ad otto il suo testo viene sono particolarmente colpiti
Do la parola procedemmo
Mio ringraziamento
Tomba anzitutto all'amico professors nello all'ISTUD istituto al quale sono particolarmente affezionato
Per avervi lavorato fin da quando giovane professore in questa facoltà
Mi occupato di questioni attinenti al rapporto fra diritto società per tutta la tensione la la passione che giovani dell'epoca
Arrivano dedicato devono profuso in tante iniziative in un momento in cui ancora non si era avviato questo grosso processo di recupero della politica nella prospettiva universalistica nella prospettiva della neutralità affettiva nella prospettiva
Che in qualche modo
Come dire viene a condire oggi non solo questo nostro incontro ma tante iniziative e tanti incontri che in questa stagione di fermento di speranza in qualche modo vengono ad essere coltivate io portando qui rappresentando nella mia modesta persona versanti istituzionali quello accademico per cui appunto come detto la mi Corsello
Proprio a portare i saluti del re del magnifico rettore Giorgio Tecce del presidente ogni staterello direttore Mario Morcellini e quello comunale
Stando qui saluti del sindaco di Roma
Non posso non fa presente e esercitare un altro mio graditissimo dovere quello di ringraziare il Presidente del comitato scientifico dell'ISTUD professor Monaco
Il maestra amico
Professor Umberto Cerroni
Alla cui guida illuminata dobbiamo tante iniziative per cui anche come dire l'ispirazione di base di questo nostro incontro di oggi
Non potevamo lasciare in effetti come ha detto professore Orsello
Per passare sotto silenzio soprattutto come istituto e come facoltà di sociologia
Badate bene facoltà di Sociologia
Questa data non per una commemorazione di tipo rientra retorico del cinquantennale della Repubblica
Ma per poter capire soprattutto che cinquanta anni se da un lato sono lo spazio di un mattino dall'altro
Sono un periodo rappresentano un periodo in cui possono possono maturare tante tante situazioni tante prospettive che soltanto attraverso un obiettivo ben chiaro che quello del di un'attenzione sempre più ampia verso l'allargamento della democrazia dal momento che democrazia complete semplicemente tensione verso l'avviamento alla democrazia
Soltanto in questa maniera
Possono essere spiegate
Indubbiamente cinquant'anni fa la scelta della forma repubblicana non è stato soltanto come dire una sorta di sanzione nei riguardi di una monarchia vilmente ottusa che in qualche modo aveva consegnato il nostro Paese prima nelle braccia del fascismo quindi in una situazione che la situazione bellica che si è poi trasferita in una sorta di immagine che senza retorica viene giustamente chiamata la tragedia del secolo
Ma anche perché al di là di quella che poteva essere una sorta di sanzioni negativa si è pensato si è capito che la forma repubblicana poteva più facilmente catalizzare i processi di allargamento della democrazia processi allargamento della democrazia che nel nostro Stato unitario
Già troppo lentamente
E troppo intempestivamente avevano cominciato a prendere il via diciamo all'inizio soltanto di questo secolo possiamo dire che fossi primi quaranta cinquanta anni del nostro Stato unitario nella buona sostanza
Ha visto più volte conculcati diritti democratici che non sviluppati e potenziati
Bene io ritengo Consolo io si ritiene che in effetti il due giugno del quarantasei sia stata al di là di quella che può essere come dire una abbassare la saracinesca cerco di chiudere
Una volta per tutte con un tipo di discorso è una forma istituzionale che sinceramente non non riusciva a catalizzare il processo allargamento democrazia sia stato proprio il momento di una scelta forte proprio perché potesse essere interpretata anche oggi a distanza di cinquant'anni non come un punto d'arrivo ma con un punto di partenza un punto di partenza
Di cui oggi come dire del veniamo a registrare una tappa significativa importante in una prospettiva che vede non mortificata non dimenticata la nostra Costituzione bensì potenziata e tutte le volte che si parla anche nel revisione di una parte la parte più procedurale se vogliamo meno nobile della Costituzione
Non si può non tener presente che nella buona sostanza si tratta semplicemente di revisionare una parte appunto
Strumentale della Costituzione ma non di rifare una nuova costituzione nella misura in cui quei principi
Nella nostra attenzione a al al raggiungimento e all'avvicinarsi di un allargamento sempre pianto e la democrazia
Prima di essere realizzati concretamente hanno bisogno ancora di grosso impegno che noi chiediamo soprattutto alle giovani generazioni che in questo momento giovani anziani si stanno riavvicinando alla politica in questi ultimi mesi in quest'ultimo anno abbiamo visto persone della società civile direttori di banca avvocati persone che non si erano mai occupati di politica riscoprire
La possibilità la bellezza l'interesse del fare politica intesa come prospettiva universale intesa come poteva essere non più soltanto soggetti persi passivi la politica passione di Croce alla memoria ma soggetti attivi
Dei quel di quello che viene chiamato con qualche enfasi il proprio destino proprio futuro bene i giovani soprattutto devono essere riconquistati alla vita pubblica e da questo punto di vista mi sembra che dobbiamo tener presente come ha detto il nostro presidente del Consiglio proprio ieri in occasione del discorso del Presidente della Repubblica alla Camera da tener presente che la nostra Repubblica avendo solo cinquanta e ancora una giovane repubblica ragione Repubblica che nei suoi errori
Nelle nei suoi momenti più patologici comunque mantenuto
La propria identità e anzi traendo maggior forza da quello che sembrava un infame destino negli ultimi anni ha saputo oggigiorno rivendicare l'importanza dei propri diritti e della propria dignità
Io a me non resta che augurare buon lavoro e
E veramente registrare ancora una volta con grande su distrazione con grande mi si passi il termine felicità il proficuo incontro che abbiamo avuto anche in questa sede soprattutto in questo momento così importante tra la facoltà di Sociologia il costruito in Sociologia che ho l'onore l'avventura di presiedere e l'istituto italiano di studi di studi legislativi
Grazie a mente parole nati in tutte le sue qualità rappresentativa ma soprattutto come amico e come consigliere d'istituto
Prima di dare la parola al presidente Fregosi che ringrazio vivamente non so l'operazione con noi fa anche per averci fatto omaggio di una pubblicazione che la provincia di Roma edito in occasione del cinquantenario della Liberazione di razza molto
Desidero dare atto di alcuni messaggi molto significativi che ci sono pervenuti che non leggerò integralmente ma che dei quale cercherò di riportare
Il contenuto essenziale del Presidente
Del Senato Nicola Mancino che esprime questa comunque considera questo un occasione preziosa per una riflessione sui contenuti sui principi della Costituzione italiana
Il presidente della Camera deputati che dice aderisco a questa importante iniziativa che mantiene alto il livello del dibattito istituzionale scientifico
Relativo alla nostra carta costituzionale rivalutando è un aspetto troppe volte
Sottovalutato la nostra Costituzione infatti pienamente rappresentativa dei valori civili ed etici che si affermava con la guerra di liberazione con la conclusione del secondo conflitto mondiale con l'affermazione dei grandi partiti popolari
Che nel testo così rari versano la loro più profonda aspirazione di democrazia e libertà
E solidarietà in una società aperta e partecipata il Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi
Che dice sarei volentieri intervenuto se concomitanti impegni connessi all'azione di governo fuori Roma non me l'avessero impedito sono sicuro però che al di dal dibattito su un tema di così estrema attualità
Per andare fermati Rinci evasiva e della nostra Carta costituzionale sull'unità e indivisibilità della Repubblica sui diritti inviolabili dell'uomo sull'uguaglianza di tutti i cittadini innanzi alla legge sarà poi il Parlamento perché possano essere offerte maggiori garanzie così come auspicato
Anche il presidente della Repubblica modificare in modo esauriente ciò che sembra necessario lo stesso il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano il Ministro degli Affari Esteri Lamberto Dini ministro
Dell'università del Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer il presidente della Corte Costituzionale Mauro
Ferri inoltre altri parlamentari tra cui mi pare importante stazionava saggio che ama ha mandato Gerardo Bianco segretario del partito e popolare io ringrazio particolarmente tutti i partecipanti alla tavola rotonda ringrazio in particolare
Silvio Traversa come segretario generale dell'Islam sede ringrazio una delegazione del oneste da Volare amico tosto ringrazio gli studenti ringrazi partecipanti giovani partecipanti al corso sulle politiche comunitarie
Del istituto ringrazio tutti i colleghi do la parola al presidente Fregosi grazie
La ringrazio presidente per l'invito che mi onora
E la prima volta che parlò mondo studente in una sede così prestigiosa della Costituzione repubblicana io appresi la Costituzione
Parigi dice mi fa purtroppo
Sui banchi universitari devono essere visto di Modena da un collaboratore tecnico da un costituzionalista peraltro non secondario dal professor a morte che era collaboratore della commissione settantacinque ed era persona molto occulta
Io vorrei dire inoltre presidente Orsello che condivido le considerazioni con la quale
La a voluto invita la metà sono a questo momento significativo è importante
Considerazioni che riprendeva ora il professore che mi ha preceduto
E che riguardano sostanziale validità della carta costituzionale la la sua fertilità la capacità di essere anticipatrice di
Fenomeni che sarebbero poi sviluppati nel nostro Paese il crogiolo tutto sommato
Positivo di culture diverse di ispirazioni diverse quella di sinistra ma esista quella liberal democratica quella cattolica
E quindi su questo a parte io non vorrei soffermarmi più di tanto vorrei invece come forse si addice a chi oggi svolge un compito di natura amministrativa svolge alcune riflessioni da un lato sull'articolo cinque della Costituzione principi fondamentali
Dall'altro sul Titolo quinto della Costituzione regioni province e comuni
Ora all'articolo cinque come tutti sappiamo dopo aver affermato la unicità indivisibilità della Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali
Riconosce e promuove
Riconosce
E qui mi pare che il presidente della Repubblica ieri nel messaggio alle Camere
Unite
Per abbia colto queste elemento di riconoscimento di una realtà originaria
Precedente la realtà statuale per certi aspetti e promuove prosegue l'articolo attua nei servizi che dipendono dallo Stato
Il pianto e decentramento amministrativo adegua i principi e metodi della sua legislazione vigente dell'autonomia e del decentramento quindi vi è un'affermazione piena dell'autonomia una affermazione che viene resa addirittura solenne dall'inserimento tra i principi fondamentali un'affermazione piena appunto dell'autonomia e del decentramento
Quando puoi
Sì sì sì ma al Titolo quinto della costituzione le regioni le province i comuni che sono gli articoli al centoquattordici
Cent'tre trattare
Beh ci si rende conto che qualche problema il costituente lo ebbe sin da allora
Se si scorrono i i lavori preparatori della della costituzione gli atti dell'Assemblea costituente
Ci si rende conto che si fronteggiarlo cultura appunto di natura diversa
Ad esempio
La cultura di sinistra
Non era per la suddivisione la ripartizione dello Stato in regioni come tutti quanti sappiamo così non lo era la cultura di destra
Per ragioni diverse ma tuttavia convergenti
Nel cercare di impedire la introduzione dell'Istituto regionale della nostra Costituzione e devo dire che fu in larga misura la cultura liberal democratiche anche la cultura cattolica corpi intermedi eccetera
Che è apri un varco poi condiviso pienamente da tutti introdusse l'istituto regioni nella organizzazione nella ripartizione
Dello stato
Non introdusse però diciamo in modo un po'compromissorio tant'è che
Nei vent'anni dal dal quarantasei al settanta la Regione non si fecero anzi le Regioni divennero una bandiera delle sinistre che ne avevano in un qualche modo ostacolato l'introduzione nella carta ostacolato dibattuto criticamente
La introduzione la Carta costituzionale
E vennero introdotte anche secondo criteri abbastanza discutibili perché se non vado errato le regioni così come sono e numerate
Nella stessa Carta mi pare che facciano riferimento alle zone censuarie del vecchio Stato unitario
Non è che vi fu una ricerca particolare di una individualità di cultura di sentimento di territorio ma furono introdotte appunto anche con questo con questo limite
E si andò a un compromesso tutto sommato tra un massetto che era stato ereditato cioè
L'assetto del centralismo e gli enti locali visti come enti strumentali dello Stato come si di di decentramento delle funzioni statali e una spinta regionalista
E le regioni sono concepite come terzo livello con poteri legislativi
Cioè per quanto riguarda i Comuni le Province in definitiva
Prevalse l'idea della chiusura della parente sino in qualche modo i Comuni le Province di cui era stata recisa la natura democratica espressione del voto diretto dei cittadini
Il sindaco era stato sostituito con il podestà si presenterà province era stato sostituito con il preside
E prevalse in un qualche modo l'idea di chiudere l'apparente sino la di ricomporre
Benedetto Croce la parente si è una storia d'Italia ritornare allo stato unitario prego fascista ma non vi sono la carta costituzionale grandi elementi innovativi
Dal punto di vista della funzione delle autonomie
Della funzione dinamica della fertilità del terreno autonomistico
Quindi vi fu tutto sommato q come dire un una sorta di compromesso che dette luogo a una serie di difficoltà attuative già ho detto dal quarantasei al settanta non si istituì erano le regioni e vi fu una continuità perfetta diciamo così con il vecchio centralismo quando le regioni furono istituite non dobbiamo dimenticare
Che furono restituite sotto la tutela delle leggi quadro
Nazionali
Del parlamento e furono istituite con la tutela della destinazione vincolata
Dei fondi trasferiti dallo Stato
E quindi forno sempre anche se le Regioni in un qualche modo sotto tutela statale
Molti amministratori regionali gli hanno rappresentate ma anche molti studiosi come
Il primo terminale della spesa pubblica
Ma tuttavia queste nelle regioni furono istituite vi fu una forte accelerazione accelerazione sulla riforma regionale di fu un trasferimento di compiti
Mentre vi fu una continuità per quanto riguarda gli enti locali enti locali come loro sanno sono soggetti a una serie di controlli
E rispondono in qualche modo al prefetto e sono decenni che si dibatte in Italia sulla soppressione dell'istituto profitti
Il prefetto rappresenti il potere centrale decentrato diciamo così
E questo elemento dica regioni incompiute di regioni sotto tutela di regioni che si hanno materie importanti ma non hanno poi materia decisive articolo centodiciassette
Dette luogo in realtà a due
Forme di centralismo il centralismo statuale e il centralismo regionale
Se non vado errato il proprio il Presidente della Repubblica ha fatto un cenno a questo elemento
Di un possibile
Cento Lismore giornale da evitare anche in una riforma regionalistica spinta sino al federalismo
La situazione non è uguale per tutte le regioni d'Italia vi sono regioni che hanno decentrato fortemente i poteri così come con la Costituzione
Che dice regioni normalmente esercito dei poteri amministrativi attraverso gli enti le autonomie locali uffici di essi
Ma vi sono regioni che sono in particolare ritardo una di queste la Regione Lazio non certo preciso per responsabilità dell'attuale maggioranza il Presidente Badaloni ma perché viene da
Venticinque anni di centralismo regionale
Quand'è che si avvia a un certo riequilibrio tra le Province e i Comuni e diciamo il doppio centralismo statuale regionale si avvia con la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta e con la carta delle autonomie locali
Delle Comunità economica europea e che
Appartengono in un qualche modo a quella categoria di atti fondamentali di leggi fondamentali integra attrici dei principi costituzionali
Principi affermati ma non ottenuto
Restano ancora oggi due centralmente centralismo statuale un centralismo o regionale
Ora concludo brevemente
Credo d'altra parte non non per ricerca personale ma collocando mi su un filo di ragionamento che illustri costituzionalisti amministrativisti hanno fatto che da questo impasto da questo compromesso irrisolto sì posso uscire solamente con un disegno organico
Fondato che non sia rituali istigò che non rappresenti una generica sollecitazione ed esaltazione dell'autonomia è fondato su alcuni elementi
Il primo è la piena attuazione del principio di autonomia per gli Enti locali nei confronti sia dello Stato sia del delle regioni
Che cosa significa questo che la legge statuale deve comprendere un nucleo minimo di funzioni
E garanzie sancite addirittura se occorre la Costituzione contro le invasioni
Che potrebbero compiere regioni dotate di forti poteri al limite anche di poter ordinamentali nei confronti dei comuni e delle Province
La semplificazione del sistema dei controlli l'autonomia organizzativa e l'autonomia fiscale
Ormai sappiamo che esistono due livelli di autonomia quella comunale quella provinciale certamente assai più
Pennetta rata nella cultura e nel sentimento popolare l'autonomia
Comunale
Basta dare un rapido sguardo alla storia d'Italia per per rendersi conto della ragione
Assai meno vissuta l'autonomia provinciale che pure ha più di cent'anni ma giustamente ma mi è stato in vista la cera rilevare come a volte cent'anni non bastano per radicare una istituzione
Nell'animo dei cittadini del popolo anche perché poi le Province
Più che i comuni furono concepite sin da allora istituzione sulla base del modello centralistico napoleonico come sedi territoriali di decentramento
Degli uffici e di alcune funzioni dello Stato ma in particolare degli uffici
Alla Provincia si accompagnava la Prefettura l'intendenza di finanza e così via era un modo per esercitare in via decentrata i poteri dello Stato centrale
Il secondo punto riguarda l'attribuzione della regione
Che dovrebbe che dovrebbero avere diciamo o un numero abbastanza limitato di settori amministrati direttamente Walid
Qui la ricerca aperta l'industria
La pubblica istruzione
Ma debbono a vere invece esaltati i poteri di programmazione e di coordinamento dei poteri di legislazione anche sull'ordinamento degli enti locali fatta salva la premessa è la condizione che il nucleo minimo di funzioni la identificazione degli organi debbono essere garantiti con legge statale ordinare ancor meglio con con legge di al rango costituzionale
Quindi con poteri situazione sull'ordinamento degli enti locali e sull'esercizio delle funzioni locali
E debbono essere dotate di risorse finanziarie proprie sufficienti sia per attuare le politiche regionali sia opere operare in termini di riequilibrio tra i territori tra i diversi territori regionale basta pensare alla realtà della regione Lazio
I fortissimi scompensi territoriali e sociali
Che in esse esistono per rendersi conto di come un fondo regionale che abbia a questo scopo avrebbe la sua attualità
La sua incisività
Infine e concludo io credo che fatte salve
Spada toga
Moneta come si dice c'è la difesa
La moneta e
La sicurezza Interna
E la giustizia una riforma federale
Debba de per perdere
Praticamente ogni ruolo allo Stato che non sia quello di una redistribuzione delle risorse tra regioni favorite regione saporite cioè il federalismo solidale cooperativo di cui parlava
Il professor forse e debba mantenere un potere diciamo di verifica dell'efficacia delle amministrazioni territoriale
Grazie così come rappresentante dell'amministrazione provinciale è subito entrato in medias res
E quindi anticipato un po'i tempi della nostra discussione discussione che io cercherò di come si dice di stringere un po'nei tempi sia perché alcuni amici dateci la tavola rotonda non potrà trattenersi molto a lungo sia perché vorrei concludere i lavori prima delle diciotto e trenta in modo da consentire a coloro che vorranno partecipare alla cerimonia funebre di Luciano lama di potere intervenire adesso sodo lavorava per un breve saluto il professor Riccardo Monaco
Il sisma
Care colleghi cari amici
E cari studenti voi potreste chiedere che cosa vi può dire e che cosa può apportare questa solenne cerimonia
Uno dei più antichi professori di diritto pubblico e di diritto internazionale sono più conosciuto come professore di diritto internazionale ma le varie vicende nella mia carriera accademica mi hanno portato di insegnare
E a cercare di approfondire le materie pubblicistiche e così mi è capitato di essere proprio in quei giorni fa critici che sono stati rievocati proprio presente e poi anzi invitato quasi dall'ambiente locale nella mia città che era a Torino discutere una conferenza sulla Costituente che mi dette la sensazione esatta che pochissimi conoscessero che cos'era un'Assemblea questi studenti pochissimi che cosa poteva essere la nuova costituzione
Lo Statuto Albertino dalla Costituzione un test per l'Egitto d'amore
Al suo popolo quindi tutto
Grande ballo da superare
E così che
Dovetti in qualche modo
Insomma molto cauto non essendo un pubblicista nato come tale
Se no anche se mi fosse stato affidato dalla facoltà di legge di Torino
Il primo mio incarico quello del diritto pubblico comparato al quale fece seguito l'insediamento delle istituzioni di diritto pubblico
E qualche altro excursus della materia Leo costituzionalista che stava sorgendo perché le aziende a un
Collega molto rimpianto da me e molto valoroso il professor Giorgio pressanti scrivemmo nel primo commento alla alla costituzione
Bari cose si intersecavano per esempio l'idea che io votai per la Repubblica si sapeva che ero diventato della Repubblica a un certo momento mi dicono ma tu non puoi andare al TAR il Paese del Piemonte a fare un contro i titoli comuni Luigi Einaudi che naturalmente
Monarchico e che qui non lo sai noi laici ed viceversa rituale grandi figure del momento e sono lieto quindi porgere un particolare omaggio all'onorevole Rometta perché Giuseppe Giuseppe Romita detto il padre della Costituzione ebbi l'onore di conoscere dodici era l'uomo che Tiana e una simpatia ad un'attraente ad una rapidità e non si può non si può dimenticare ora è in queste condizioni
Voi siete più avanzati per tante ragioni come ha dimostrato avrebbero soffre che osi la l'avanzamento progressivo
Degli studi
Della delle sedi di di perfezionamento verso la conoscenza
Adeguatamente approfondita delle istituzioni
Ormai quasi ci sovrastano con la loro importanza e con la loro capacità di influire sulla nostra vita futura certo che nell'insieme delle cose se posso manifestare qualche così qualche reazione
Sia la tendenza è forse necessaria in certi frangenti in certe situazioni politiche di voler andare veloci di voler andare veloci l'evoluzione della struttura di un Paese il passato attraverso tante vicissitudini l'evoluzione costituzionale la nuova strutturazione
Di di uno in in questa condizione sociale economica del lavoro che ci attrae tutti quanti qualche cosa di molto impegnativo gli molto difficile da raggiungere
Io i vecchi in genere
A raccomandarlo se entra la prudenza avere pazienza l'attendere ma i popoli non possono attendere e sovente vero il popolo va più veloce delle sue stesse istituzioni
è per questo che credo che più o meno oggi in questo momento l'amico Rossello amico è necessario da un lato aviere quella prudenza è indispensabile in certe situazioni dall'altro avere il coraggio di avanzare
Dobbiamo aspettare che gli eventi che poi ci sono le influenze esterne internazionali
Abbiamo Crocevia straordinario che ci avvolge nel momento stesso in cui l'Italia alla festa del nel Trattato di Maastricht nella sua complessa
Confessa semiologia quindi guardo con grande c'è grande attenzione con grande ispirazione non solo la presenza dei numerosi giovani qui convenuti ma mi pare di dove in qualche modo no non spetta a me dare dell'oggi
Al Cell ora in asse con lei
All'Istituto Italiano di Studi legislativi del quale sono anche dei all'unico in che modo
Perché certamente dall'insieme dei questi incontri e dalla partecipazione dei giovani che essenziale nascerà
Così forse non di corsa ma progressivamente la Seconda Repubblica
Ringrazio affettuosamente ricadono all'altro per le cose che ci ha detto e soprattutto per
Il tempo che ci dedica da molti anni l'onore che ci fa di essere insieme con noi e
La direzione dell'Istituto di Studi legislativi adesso vi dirò un po'il ruolino di marcia io adesso cercherò molto brevemente perché voglio essere fedele a quello che ho detto
Distribuirà un testo scritto
Dirò alcune cose sulla diciamo su iniziativa dopo di me parlerà il professor Cerroni e poi inizierà diciamo la tavola rotonda
Dando la parola in primo luogo alle persone che hanno come manifestato il desiderio di essere qui tra noi per breve tempo per altri impegni presi in particolare
L'amico guizzi che ringrazio segretario generale aggiunto della Camera deputati
E ci porta anche personalmente oltre al messaggio il saluto del presidente della camera ringrazio particolarmente deposizione del Martin la dottoressa Beatrice lungo di Machiavelli
L'onorevole Romita poi seguiranno seguiranno gli altri
Nel mille novecentosettantotto rievocando il trentesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione
Il sito italiano di studi legislativi intendeva sottolineare che la nostra Carta costituzionale non è né un monumento di pietra né una costruzione di carta ma il fondamento stesso dello Stato aggiungendo che essa si evolve insieme con l'evoluzione della società
Oggi ovviamente non ricorre il cinquantennale dell'approvazione delle entrate in vigore della Costituzione ma desideriamo evidenziare ugualmente l'importanza dell'anniversario
Della data del referendum da questo notare pure italiana e dell'azione d'assemblea costituente che in un anno e mezzo di serrato lavoro provvide ad approvare la Costituzione di cui intendiamo rilevare con la nostra iniziativa sia la storicità sia l'attualità
E ben presente la nostra memoria il discorso sulla Costituzione rivolta ai giovani da Piero Calamandrei
Il ventisei gennaio mille novecentocinquantacinque nella sede della Società Umanitaria di Milano di cui tra l'altro come descritto nel testo ricorda particolarmente il significato dell'articolo tre quello che sancisce il dovere della Repubblica di rimuovere gli ostacoli eccetera dicendo che fino a quando il tutti giovani non potranno ottenere una giusta retribuzione
E avere una scuola per tutti a dare a tutti la dignità di uomo soltanto allora sarà raggiunto gli diceva
Concretamente la formula contenuta nell'articolo uno detiene Italia è una Repubblica fondata sul lavoro essa corrisponde alla quindi alla realtà di fax
L'Assemblea costituente ci appare oggi come affermava il presidente Saragat in occasione del ventennale Shaari Abdel fu il primo presidente dell'Assemblea costituente come uno spartiacque storico tra due realtà contrapposte
Dell'ala dittature l'oppressione di quale libertà
La Costituzione un caposaldo un segnale di rotta un atto di fede di volontà e di speranza il testo della Costituzione di viceré introducevano azione nuova
Quella dei diritti sociali nel fondamento del lavoro la Costituzione cessa di essere un documento astratto e diventa un programma costruttivo che da orientamento al Parlamento e al Paese
La grandezza morale della costituente la sua saggezza politica aggiungeva il presidente Pertini nella ricerca di quelle stando alla ricerca di quelle soluzioni conciliative che potranno per lungo tempo ancora sorreggere la democrazia italiana
Il suo valore così inestimabile che nessuna ambizione di uomo di partito potrà trovare il varco per attentare al patrimonio politico sociale e spirituale che tale conquista rappresenta l'Assemblea costituente seppe realizzare
Scriveva Umberto Terracini che fu presidente della Costituente dopo Saragat nell'accompagnare il ventisette dicembre quarantasette l'atto di approvazione finale della carta costituzionale
Un solenne patto di fraternità di tutto il popolo cui la costituente affida cui l'Assemblea affida la Costituzione
Di tale documento Meuccio Ruini che alla costituente fu presidente della Commissione dei settantacinque che ne redasse il testo affermava che essa durerà a lungo forse non finirà mai
Non sarà irrigidita da una statica e mobilità ma si verrà completando e adattando alle esigenze dell'eccellenza storica
E la sua revisione sarà comunque il frutto di una meritata riflessione
Come abbiamo evidenziato all'attenzione degli studenti nell'indire l'odierna tavola rotonda il tema della revisione della costituzione di grande attualità politica ed è al centro del dibattito
La Repubblica si è tanto consolidata nel giudizio degli italiani da costituire un punto fermo assolutamente fuori discussione pur nella dialettica degli opposti schieramenti politici
Altro tema intangibile deve essere considerato il valore dei principi basilari della Costituzione repubblicana a cominciare dall'unità e indivisibilità della Repubblica e dare riconoscimento del lavoro come fondamento dello Stato democratico nel messaggio di ieri del presidente Scalfaro
Che è già il presidente Fregosi ricordava si è evidenziata la profonda differenza che esiste tra i principi fondamentali i valori dell'uomo contenuti nella prima parte della Costituzione
E gli strumenti indicati nella seconda parte dell'ordinamento della Repubblica che può sempre essere presi in considerazione per essere migliorato e aggiusta
Per quanto ci riguarda riconosciamo evidentemente tale esigenza proprio in quanto non apparteniamo al coro dei per ricatti critici della nostra per ricavarci e forse anche un po'improvvisati critici della nostra carta costituzionale
E nella ricorrenza dell'elezione dell'Assemblea costituente che l'ha redatta a tale convincimento senza ombra di retorica ispiriamo il significato che attribuiamo alla due alla data del due giugno mille centoquarantasei
Vi sono dunque alcuni aspetti della Costituzione che dopo quasi un cinquantennio possono essere riveduti alla luce dell'esperienza e sulla base di un'analisi delle esigenze effettive del nostro paese in una realtà democratica politica e sociale
Assai diversa da quella dell'immediato dopoguerra rispetto anche all'esigenza preminente nella situazione di allora
Di togliere ogni ombra nei nostri il tema costituzionale che potesse anche soltanto indirettamente richiamare
Momenti caratterizzanti della dura esperienza del totalitarismo fascista consentiti proprio dall'esistenza di uno Statuto flessibile che subito tutti gli aggiustamenti costituzionale voluti dal regime
Cinquant'anni sono molti nella vita di un uomo non sono nemmeno pochi nella storia di un Paese
Vi sono problemi nuovi rispetto a cinquant'anni orsono il riferimento riguarda per esempio un più esplicito riconoscimento della prospettiva federale europea come ricordate l'altro Veltroni nel suo messaggio lampo
L'ambiente l'informazione temi non contemplate dalla Carta costituzionale
Ma vi sono anche talune esperienze maturate che possono dar luogo a revisioni positive nell'ordinamento della Repubblica così il bicameralismo perfetto è sicuramente una di esse come peraltro l'esigenza di garantire la stabilità dei governi
Esperienza spesso forzate a norme della decretazione d'urgenza pur di fronte alla legittima esigenza di un'opera di sveltimento dell'attività legislativa di progressiva delegificazione
Alla cadenza di un cinquantennio possiamo liberamente come intendiamo oggi fare compiere una valutazione della Costituzione considerandola la storicità e verificando insieme l'attualità
è giusto sostenere che le riforme istituzionali devono essere attuate da una maggioranza più larga di quella di governo
Come dopo l'introduzione del sistema elettorale maggioritario per il Parlamento sarebbe opportuno forse modificare le maggioranze previste dall'articolo centotrentotto
E così pure quelle relativa delle azioni da parte del Parlamento che implicano l'esigenza di un quorum più garantiste
Ma le riforme della Costituzione deve farle il Parlamento quella Costituzione stessa affidato specificamente il compito della revisione costituzionale
E il Parlamento non può essere espropriato di un tale potere tenendo anzitutto conto delle sentenze della Corte costituzionale che in questi anni ha potuto incidere profondamente dell'ordinamento giuridico dello Stato
Con tale riferimento all'articolo centro centotrentotto e alle procedure di revisione della Costituzione prevista espressamente nel suo ambito
Ci consente di dichiarare la nostra ferma contrarietà per quanto ci riguarda ad ogni progetto di elezione di un'Assemblea costituente proprio perché di essa non vi sono né le ragioni storiche né quelle politiche
Non vi è infatti la necessità di una nuova costituzione ma vi è l'utilità di qualche aggiornamento DS celebrare l'elezione dell'assemblea costituente del mille novecentoquarantasei significa dunque distinguere anche le necessarie esigenze di allora di una procedura eccezionale
Dopo la fine di una guerra e la caduta di un regime che rendeva indispensabile il ricorso straordinaria un voto popolare
Per ricostituire lo Stato democratico e per investire i suoi rappresentanti di un mandato che ne legittima se il potere in vista della determinazione di un nuovo assetto del nostro ordinamento la cui continuità si era irrimediabilmente spezzata nella coscienza del popolo
La situazione odierna è assolutamente non paragonabile
Vi è una Costituzione democratica base fondamentale del nostro ordinamento via un parlamento liberamente eletto dal popolo che dispone di tutti i poteri compresi quelli di rivedere la Costituzione procedendo secondo quanto indicato dalla Costituzione stessa
Se vi sono state alcune modifiche di legge elettorale che la sui costituente ritenne di non costituzionalizzare peraltro certamente non vi è una rottura nella realtà del Paese
Non è in discussione l'identità nazionale nell'episodio il nuovo patto tra gli italiani ne viene alcun capovolgimento della situazione costituzionale come ed era stato prima del mille novecentoquarantasei
Né il terrorismo né la corruzione come ha ricordato ieri nel suo messaggio il Presidente della Repubblica hanno potuto distruggere le basi dello Stato democratico
Anche perché tali deteriori fenomeni pur nella diversità della loro ispirazione dei loro effetti sono stati sconfitti e superati proprio perché la legittimità democratica del potere ha potuto fare giustizia dei loro effetti perversi
Qui cito alcune cose che sono scritte un po'in polemica con recenti scritti di Marcello Pera Di Giorgio Rebuffa male lascia il documento scritto per cercare appunto di guadagnare tempo la tensione politica in tempi recenti sottolineando la legittimità la legittima esigenza di una maggiore stabilità dei governi si è polarizzata intorno all'elezione a suffragio universale del Presidente della Repubblica
Pretendendo di imporre quasi in Italia un modello che in Francia fu giustificato dalla presenza al vertice dello Stato di un leader carismatico
Per Iva o la sua legittimità dall'essere stato colui che con la sua resistenza all'invasore aveva garantito al suo Paese la possibilità di sedersi fra i vincitori della guerra
Non spetta a noi dare giudizi su temi che il dibattito politico dovrà approfondire a possiamo almeno avanzare tutte le riserve su tale meccanismo e sui suoi rapporti con le altre istituzioni dello Stato formulate da un convinto teorico del presidenzialismo almeno del cosiddetto pressioni presenti presidenzialismo come il professor Sartori già che è sufficiente leggere con la dovuta attenzione sulla recente saggio sull'ingegneria costituzionale per rendersene conto anche contro le apparenze
La recentissima grave esperienza israeliana che ci rende particolarmente preoccupati per l'avvenire della pace in un settore del mondo così delicato e difficile
Ci risparmi di dare un'ulteriore giudizio negativo su qualche aberrante proposta incautamente formulata da qualche neofita riformatore dell'elezione diretta del primo ministro vi è un punto che preme sottolineare ed è quello della crescita delle Autonomie queste certamente un punto importante necessaria
Nella prospettiva del federalismo europeo si può considerare l'importanza di un sistema ispirato coerentemente verso tali principi anche a livello nazionale
Il tema importante decisivo era perciò affrontato con una grande chiarezza e con la necessaria prudenza respingendo qualsiasi malsane inaccettabile proposta di secessione o di separatismo si tratta di attribuire come del resto diceva prima il presidente Fregosi di attribuire maggiori poteri alle Regioni secondo l'esempio della legislazione esclusiva affidata alle regioni a statuto speciale
Mentre occorre applicare anche nella dimensione nazionale il principio di sussidiarietà che uno degli elementi essenziali dello Stato federale che ormai ha trovato un posto adeguato nei testi costituzionali comunitarie nel due esperienze normative ciò significa che il principio della sussidiarietà deve scendere nella realtà interna dello Stato alle Regioni dello Stato riconosce
Riconosce come appunto citava prima Fregosi il discorso di ieri di Scalfaro come primaria tra l'autonomia locale considerate nell'articolo cinque ma altrettanto dalla Regione alle Province ai Comuni per dare adeguata risposta effettivamente il più vicino possibile agli interessi dei cittadini
Ma noi non sembra che si debba collegare il federalismo con il presidenzialismo come qualcuno sostiene al contrario
è l'elezione del Presidente della Repubblica da parte dei rappresentanti della nazione specie se una camera diverrà effettivamente rappresentativa delle regioni e dà la misura di una vera e compiuta rappresentanza dell'unità nazionale
Sotto questo aspetto se dobbiamo citare un esempio l'attuale legge fondamentale della Repubblica federale tedesca ci appare sicuramente più valida della Costituzione di Weimar
Si tratta quindi non per scongiurare ipotesi si secessionisti che che rappresentano soltanto lo strumento elettorale di un'esigua minoranza
Ma per rispondere alle esigenze giuste e alle legittime critiche di una forma di amministrazione centralizzata che non si adegua ai fondamentali interessi dei cittadini di uno Stato moderno si tratta quindi di dare risposte effettive a quelle necessità autonomistiche
Più volte sostenuto nel nostro Paese da una tradizione che inizia da Cattaneo
E che opportunamente furono riprese all'epoca della costituente da Costantino Mortati mi consentirete questa citazione
Diceva Mortati occorre considerare regioni perché mi pare particolarmente pertinente attuale
Occorre considerare le regioni come elementi necessari dell'organizzazione statuale
Tenendo presente anzitutto la composizione del nostro Paese che in virtù sia di fattori geografici per la configurazione allogata della penisola sia di fattori storici per la diversità delle vicende politiche
Cui sono stati sottoposti alle sue varie parti per un lungo corso di sei colpi si presenta stradina mesta di variamente varia nei suoi elementi etnici economici e sociali
E si può aggiungere affermava sempre Mortati l'esigenza di una struttura tale da consentire congrui adattamenti degli indirizzi generali politici necessariamente unitari
Alla diversità dei bisogni quale si manifesta nelle grandi ripartizioni territoriali che sono le Regioni differenziando di tra loro secondo la specificità dei caratteri presentati e delle necessità corrispondenti collegati con le ragioni di interessi ai quali essi sono per loro stessa natura più sensibili accompagnando il senso di responsabilità ai fondamenti della solidarietà
Abbiamo tentato di tracciare un quadro dei problemi che il cinquantenario dell'elezione dell'Assemblea Costituente pone alla nostra riflessione indicando alcune linee di tendenza sui punti di maggiore attualità e non nascondendo l'esigenza di talune necessarie revisione della Costituzione
Come abbiamo detto viviamo in un periodo in cui è sempre più diffusa la tendenza ad appiattire in un giudizio dopo globalmente negativo l'intera esperienza del cinquantenne da Repubblica
Alla ricerca di un nuovo che vorrebbe cancellare il patrimonio della memoria storica l'ha scritto di Guido Neppi Modona ma credo che sia un giudizio assolutamente condivisibile
Ciò che è più avvilisce soprattutto noi che abbiamo iniziato il nostro impegno civile e politico tre temprato da grandi battaglie ideali proprio all'inizio della nostra esperienza di studenti universitari è il distacco dei giovani della politica dobbiamo fare di tutto
Sono forse meno ottimista di quello che diceva prima amico De Nardi
Dobbiamo fare di tutto con il ragionamento e con l'esempio per consentire alle giovani generazioni di operare attivamente io sono particolarmente lieto che oggi sia di una così larga rappresentanza di giorni poi questo smentisce desta preoccupazione
Di operare attivamente non solo per garantirsi un privato sicuro e legittimo nell'attività lavorativa ma anche per garantire un futuro pubblicò che sia all'altezza di una grande democrazia alle soglie del Duemila
In vista di questo futuro il supporto dell'assetto costituzionale appare fondamentale e perciò legittima necessarie l'appello al rispetto delle regole uguale per tutti ed a tutti ugualmente sostenuti nello stesso senso urge ripristinare piena validità al principio contenuto nell'articolo quarantanove della Costituzione
Per consentire ai partiti politici di adempiere correttamente senza stravolgimenti al loro ruolo essenziale di concorrere con metodo democratico alla determinazione della politica
Nazionale salta alcune altre cose per concludere
Rivedere dunque la Costituzione non significa comunque voleva riformare ad ogni costo
Per quanto ci riguarda ci preme ripeterlo ancora una volta non apparteniamo né ai critici aprioristici della carta costituzionale né agli zero autori di mutamenti dei suoi libri dei suoi poteri
Non siamo stati Shiloh datori del tempo andato né insofferenti spettatori delle più pressanti istanze sociali autonomistica e partecipative che urgono la coscienza del Paese vi ringrazio
Ringrazio do la parola a un braccio
Ma come fate a dire a mio avviso parlando referendum ed è la Costituente che ne segui
è che si tratta del primo e anzi dell'unico accanto politico sovrano di tutti gli italiani
Di tutti dagli uomini e delle donne che per la prima volta venivano chiamati a una consultazione politica generale
Questo mi sembra il dato fondamentale della storia che stiamo ricordando il il nostro Stato
Non era nato da un atto sovrano
I plebisciti
Sancire una soltanto un'adesione per incorporazione allo stato Sardo Piemontese autoproclamata così Regno d'Italia
E non offrirono agli italiani interpellati
Alcun quesito circa il contenuto normativo dell'ordinamento no
Fino al mille novecentodiciannove
Gli italiani i maschi
Votarono soltanto in una misura inferiore al dieci per cento e si capisce
E quando nel mille novecentodiciannove venne sperimentato il suffragio universale maschile
Ciò bastò per far scoppiare un corto circuito da cui fu generato il fascismo
Ha detto
Un costituzionalista come Giuseppe Maranini
Che sicuramente non fu un Mussolini che uccise il regime Segundo parlamentari così lo chiamo il regime si era ucciso da sé
O meglio soccombe Eva una malattia mortale che lo affliggeva dalla nascita e in confronto alla quale semmai può stupire
La sua lunga sopravvivenza
Gli uomini politici liberali cattolici socialisti
Furono spazzati via dal nuovismo fasciste
E la libertà politica dovette essere riconquistata nella dura lotta della Resistenza
Non v'è dubbio
Che la ricostruzione politica e morale
Comincio dalle giornate di Napoli si sviluppo colla resistenza di Roma col Mino nella liberazione di Firenze Bologna Genova Milano Torino Venezia da parte delle formazioni partigiane
Questo è molto importante
Sul piano giuridico costituzionale in primo luogo
Non soltanto gli italiani poterono essere consultati perché liberi
Ma
Potevano essere consultati nonostante l'occupazione militare straniera
Per capire l'importanza di questo dato
Basta pensare alla diversa sorte
Che ha avuto la Germania
Che indubbiamente ingigantita come potenza economica ma è stata considerata a lungo un nano politico
E non ha potuto esercitare un mandato sovrano del popolo
La stessa considerazione vale per l'Austria o per la Grecia
Dove lo scontro
Fra diverse forze politiche
Rinnovo ben due guerre civili
Si trattò di un vero miracolo politico oggi lo possiamo dire
Ancora nel luglio del mille novecentoquarantaquattro
E cioè dopo la liberazione di Roma Winston Churchill dichiarava alla Camera dei Comuni
Il suo scetticismo sulla possibilità di un cambiamento politico in Italia
Dell'Italia retta da Vittorio Emanuele e così motivava con una certo non entusiasmante espressione la sua fiducia nel Re
Mi dispiacerebbe diceva Winston Churchill
Un mutamento che potrebbe provocare turbamenti in questo momento in cui la guerra e al suo apice
Con alterna vicenda
Quando occorre tenere in mano una caffettiera bollente
è meglio non romperà il manico
Finché non si è sicuri di averne un altro ugualmente comodo
O non si abbia comunque a portata di mano uno strofinaccio
Non fumo uno strofinaccio
Grazie alla resistenza un popolo che era stato condotto in guerra senza libera consultazione
Trascinato alla sconfitta
Poter riprendere un posto degno nel consesso internazionale
E accumulare quel patrimonio di dignità politica che Alcide De Gasperi poté far valere al tavolo delle trattative di pace
Il nesso storico politico che si fissò fra il mille novecentoquarantatré e il quarantasei
Ha costituito inoltre la base su cui si è potuta costruire una vita politica rinnovata
Che ha retto anche la prova difficilissima della divisione dell'Europa e del mondo
Nella guerra fredda
Sarebbe stato impossibile mantenere unita la vita politica della nazione italiana se nel profondo non fosse stata operante l'unità nazionale stabilitasi nella Resistenza è sancita poi nella Costituzione
Quando come disse Calamandrei seguire l'Italia della desistenza
Gli schieramenti opposti si contrapposero anche duramente radicalmente ingiustamente ma un tessuto restò unito
E il Paese non si lasciarono
E c'è da chiedersi se la nostra giovane democrazia
Avrebbe poi potuto reggere come di fatto poté il lunotto di fenomeni imponenti e persone pericolosi
Come la strategia della tensione il terrorismo la criminalità organizzata la corruzione quella badate dei corrotti e quella dei corruttori
Se un sentire comune non avesse tenuto insieme il corpo della nazione
Ed è lecito chiedersi se questa straordinaria tenuta della democrazia non sia in larga misura dovuto a questo atto di sovranità del mille novecentoquarantasei
Certo l'entità dei cambiamenti verificatesi nella storia italiana e internazionale tale da mettere in luce
E le manchevolezze della nostra Costituzione
E però la forza storica di una carta non sta affatto nella sua intangibilità
La più antica delle costituzioni moderne quella degli Stati Uniti d'America ha registrato circa trenta emendamenti che l'hanno ammodernata
Ma esser rimasta alla sola costituzione degli Stati Uniti
Al confronto il modello costituzionale francese segmentato in due secoli da due imperi due monarchie cinque repubbliche
Appare indicativo di gravi e ritorna anti crisi di regime
Il modello inglese poi privo com'è di una carta scritta
Mostra come la modernizzazione politica non sia necessariamente affidata alle tecniche formali
Ma riposi invece sulla base salda delle tradizioni culturali e politiche
Insomma la Costituzione repubblicana è nata bensì come una Costituzione simbolo ma poi egregiamente funzionato anche come una Costituzione operativa
Certo la Costituzione viene criticata
Sia per la prima parte sui principi generali sia per quella afferente al sistema di governo
Alla prima parte si imputa principalmente un preminente anche dominante tono di astratta proclamazione
Ma c'è da chiedersi
Se tutta la storia costituzionale degli dell'Europa e dell'America non sia la storia di dichiarazioni proclamazioni e manifesti che hanno fissato la traiettoria delle libertà moderne
Esemplari sono ovviamente le dichiarazioni americane francesi
O i Beale o Price inglesi
Il trinomio francese libertari Galli liberté égalité fraternità e fu appunto soltanto un proprio
Ma è ancora il programma di un'epoca
Che ancora la nostra
E c'è da chiedersi se l'Italia non abbia in proposito sofferto gravemente della mancanza di un simile stock di dichiarazioni proclami e manifesti costituzionali
Proprio questo deficit
Consentì un itinerario costituzionale che ribaltò il rapporto fra Stato e cittadino fino al punto che Alfredo Rocco tratteggiando i caratteri dello Stato fascista poté scrivere
I diritti dell'individuo non sono che il riflesso
Dei diritti dello Stato
E ci poi da chiedersi se la fiducia
Raccolta in cinquant'anni dalla costituzione
E grazie alla quale la democrazia retto non è dipesa anche soprattutto proprio dal carattere proclamato ovvio di tanti articoli che costituivano bensì è una promessa ma anche una speranza
E soprattutto un impegno per le forze politiche
Politicamente ingiusto ma giuridicamente errato sottovalutare il valore e la Presa della proclamazione dei diritti fondamentali per esempio
Ha scritto il giurista tedesco che è Verlaine
I diritti fondamentali sono l'espressione di un ordinamento libero già realizzato e allo stesso tempo il presupposto affinché questo ordinamento
Si ricostituisca continuamente tramite l'esercizio individuale delle libertà da parte di tutti
La Infasil sui diritti fondamentali e insomma uno stimolo di libertà
E oggi semmai si tratta di porsi un quesito diverso
Se cioè non sia necessaria un'enfasi nuova sui doveri del cittadino e non soltanto sui diritti
La Permanente apertura delle promesse democratiche pende comunque la nostra Costituzione non solo attuale
Ma anche nettamente ostile a speranze di tipo revisionista scrive Galante Garrone di chi vorrebbe condurci alla cancellazione di certi principi
Che è bene che ci siano anche come principio
Si è spesso ripetuto che la scarsa incidenza tecnico-giuridica dalla normativa costituzionale determinò quello che anche Calamandrei chiamò un ibridi ritmo della nostra Costituzione
Ceramiche rispondere che un taglio più netto
Sarebbe risultato forse più radicale anche nel senso dell'aggravamento delle tensioni politiche in Italia
Tensioni che ovviamente abbondavano e non necessitavano di altre stimolazioni e si aggiunga che nonostante il premier lo spirito compromissorio o come si ama dire consociativo
La rissosità italiana trovò modo di alimentare se stessa e di bloccare il processo di attuazione costituzionale
Si pensi ai ritardi otto anni per la corte costituzionale nove per il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro dieci per il Consiglio superiore della magistratura più di venti per le regioni
Fu comunque possibile
Anche con questo questa impostazione proprio amatoria fu possibile alla Corte Costituzionale arricchire il patrimonio dei nostri diritti proprio utilizzando i margini bassi
Della normativa costituzionale
Così il controllo della corte è diventato uno strumento di ampliamento come ha detto il costituzionalista Cheli ed a giudizio costituzionale si è trasformato quello della corte in giudizio sulle norme e su i valori
Basta pensare alla sentenza della corte del mille novecentottantatré che ha cancellato il reato di adulterio
Prendendo atto della nuova coscienza collettiva e anta ponendo il principio di uguaglianza al concetto tradizionale di unità della famiglia una rivoluzione
E i rapporti umani
In Italia oppure pensate alla sentenza che riconosce il diritto all'obiezione di coscienza alla leva militare mille novecentottantanove
O ancora
Alla sentenza che attribuisce alla Corte
La verifica dell'esistenza dei presupposti di necessità e urgenza dei decreti legge una rivoluzione costituzionale
E infine la più grande forse delle rivoluzioni o quanto meno la più moderna la sentenza con cui la Corte
Riconosce al giudice italiano il potere di applicare la norma comunitaria europea che contrasti con la legge nazionale ordinaria un'altra rivoluzione straordinaria in Italia
Forse oggi si può obiettare che l'Italia sta attraversando si dice una crisi politica così profonda che è sempre una rivoluzione
Però qui c'è da domandarsi se questa crisi dipenda dalla Costituzione
O non sia nata piuttosto dalla crisi dei guasti
è un fatto
Tutti i vecchi partiti sono scomparsi
Hanno mutato nome simboli dirigenti la Costituzione continuo invece a funzionare e anzi ha consentito il passaggio
Al nuovo sistema elettorale l'iniziativa della magistratura per risanare il Paese il controllo di costituzionalità
Forse lasciatemi dire più che di una nuova costituzione gli italiani hanno bisogno di una profonda autocritica nazionale
Occorre mettere il rispetto della legge e prima di tutto della legge delle leggi la Costituzione al centro della vita nazionale al di sopra dei nostri partiti e dei nostri particolarismi
Sradicare le mille evasioni della legge in campo fiscale nell'obbligo scolastico nel lavoro nero nella omertà nel favoritismo burocratico
A tal fine basta una riforma senza spese
Smettere il tradizionale scetticismo degli italiani per la legge umana
E per la giustizia terrena
E lavorare piuttosto per migliorare la prima e attrezzare la seconda
Quanto alla rinnovamento della Costituzione qui bisogna ricordare che la Costituzione possiede una sorta di doppio motore un motore esterno e un motore interno
Il motore esterno e tanto dagli articoli dieci e undici che agganciano
La Costituzione italiana alla dinamica dei grandi diritti e delle modificazioni giuridiche
Internazionali vuoi dell'Unione Europea voi dell'ONU e ci obbliga a tener dietro
A queste novità
Un buon terzo scrive Sabino Cassese un buon terzo delle leggi nazionali italiane è condizionato da decisioni di organismi sovranazionali
L'altro motore quello dell'articolo centotrentotto consente anch'esso la modifica della Costituzione
Certo purché si usi saggezza
Racconta Galante Garrone prese ripresentando un famoso scritto di Calamandrei
Che anche il grande giurista fiorentino aveva qualche insoddisfazione
E lamentava anche lui un accesso declamatorio della Costituzione
Ma dice Galante Garrone sia filetto
Quando Togliatti se ne uscì con una citazione dantesca
Togliatti affermò Calamandrei
Virgolette
Mi fisse che noi preparatori della Costituzione
Dobbiamo fare
Come quei che va di notte
Che porta il lume retro e se non giova ma dopo si fa le persone DOP ecco tutto il lume della Costituzione ha servito per cinquant'anni
E ad essa tocca a noi dimostrare di essere diventati persone dotte
Guai nel governo delle istituzioni
A diventare rigidi conservatori
Ma guai anche a diventare
Come quei rivoluzionari ingiustamente satireggia Tides andrei Platon of grande scrittore russo
Che affermavano che quando c'è la rivoluzione non esistono più condizioni obiettive
E in Italia invece le condizioni obiettive ci sono e sono quelle di una consistenza politica moderna molto fragile
Perché molto recente
L'Italia è malata di quello che Ortega e Gasset chiamava ateismo istituzionale
Che genera una ricorrente e pericolosa nevrosi politica
Il Paese ha bisogno di tranquillità e di fiducia
E deve acquisire una cultura politica che garantisca la sovranità popolare
Non solo votando
Ma anche rispettando le istituzioni che dal voto nascono e purtroppo invece dal lontano mille novecentosettantadue il Parlamento italiano è sempre stato sciolto prima del termine
Diceva Montesquieu che nel Breve periodo
Deve governare la volontà politica
Ma nel lungo periodo devono governare le istituzioni
Solo così le libertà politiche mettono radici profonde inestirpabile i e solo così diventano anche efficienti e garantiti
Ringrazio molto Umberto ciò che vuole la sua relazione così che profondo
Abbiamo quindi la discussione darei subito la parola Russo De Martino
Un po'è la professoressa Colarizi che ha un compito istituzionale cioè delle concubine suo esame ragionare diventa
Ho
Sono
Nessun ricorso dovrà poi fermi dopo aver dato piccolo contributo a questa discussione ringraziando comunque amico professor Rossello per l'invito dell'istituto nella opportune iniziative
Ecco io vorrei iniziare dicendo subito che condivido pienamente il taglio all'impostazione con la quale
Pesaro sei di loro a impostato il lavoro di questa tavola rotonda
Da un lato sottolineando la necessità di non porsi in posizione critica radicale nei confronti della carta costituzionale che conserva pienamente la sua ragion d'essere in tante parti essenziali dall'altro tuttavia prospettando alcune parti alcuni elementi sui quali indispensabile riflettere per un adeguamento che modernizzi la Carta fondamentale ecco credo effettivamente che si possa dire da un lato che la Costituzione dal passato e ha cinquant'anni e quindi è figlia del suo tempo è figlio di una certa cultura
E giustamente anche Orsello ha rilevato la carenza in Costituzione di elementi che oggi dobbiamo considerare invece indispensabili riferimento all'ambiente ma soprattutto all'Europa pensiamo poi al modo di concepire la libertà della manifestazione del pensiero per riferirsi alla parte prima la parte dei principi fondamentali
Per non dire poi naturalmente della parte seconda sui meccanismi del funzionamento e a maggior ragione risentono di un certo logoramento
Quindi ci sono sicuramente parti della Costituzione da ripensare ma questo non vuol dire che la Costituzione e superata anzi
Credo che si debba sottolineare che vi sono delle potenzialità inesplorate della Costituzione che andrebbero il più rapidamente verificate nella loro capacità anche di dare delle risposte utili a molte delle attese in questo periodo si sotto credo che si debba paventare soprattutto
Il rischio di considerare il processo di adeguamento di revisione della Costituzione
Come una sorta di scorciatoia per quello che qualcuno chiama la Seconda Repubblica ecco Seconda Repubblica uguale nuova costituzione questi temi una impostazione che mi pare assolutamente
Inaccettabile
Vi sono tra l'altro limiti non solo formali ma sostanziali alla revisione costituzionale che andrebbero naturalmente messi in evidenza e che rendono impossibile
Muoversi su un terreno di superamento della carta costituzionale salvo rompere la legalità
Costituzionale la legalità repubblicana
Ma detto questo è chiaro chi ma dell'uomo in turno modernizzazione
è utile e opportuna un potenziamento dello Stato democratico dei
Fondamenti e degli strumenti esercizio della democrazia appare senz'altro utile anzi per certi aspetti indice indispensabile
Vorrei dire partendo da un elemento che mi sembra sul piano metodologico quello centrale oggi per riflettere su questo punto
La rimeditazione della forma dello Stato
Lo Stato moderno lo Stato contemporanee certamente in crisi rispetto al modello tradizionale dello Stato accentrato sovrano ecco da un lato le autonomie
Hanno sottolineato la necessità di riconoscere un il mondo delle per le realtà intermedie tra il cittadino e lo Stato dall'altro le interdipendenze internazionali hanno messo in evidenza nuovi livelli di organizzazione del potere e quindi lo Stato va ripensato anche partendo da questo e quindi si tratta di mettere in evidenza a mio giudizio anzitutto proprio quella che deve deve esser la forma
La forma sulla quale costruire in modo moderno incisivo il nesso tra che mo'Grazia e pubblici poteri il che significa costruire un nesso forte imprescindibile tra democrazia è autonomia e quello che ha detto
Il presidente della Provincia e prime pienamente condivisibile l'articolo cinque della Costituzione già costituisce oggi un riferimento utile potenzialità largamente inesplorata
Sì fondata non solo su un riconoscimento
Delle comunità territoriali ma anche su una logica della sussidiarietà su una idea della unità del sistema che non porta l'accentramento non va nella direzione del rafforzamento del centro ma viceversa postula
Il rafforzamento delle Autonomie pur nella cornice unitaria del sistema perché le autonomie sono le radici costitutivi dello Stato sono l'elemento sul quale si riconosce nella appartenenza democratica la cittadinanza
E quindi evidentemente oggi su questo terreno si tratta di fare un tratto di strada adeguato anche sul piano della organizzazione costituzionale ma appunto evitando che
La moda del federalismo venga poi tradotta in una sorta di nuovo centralismo regionale nei confronti delle autonomie locali perché questo è il rischio ricorrente che in questi anni di esperienza regionale hanno sicuramente mostrato
Ci sono elementi dall'organizzazione costituzionale che in questa idea dello stato di un sistema delle Autonomie vanno certamente a rimeditare tutti
Si è accennato prima bicameralismo perfetto che va ripensato proprio anche per aprire il Parlamento al sistema delle Autonomie
E così l'organizzazione degli apparati centrali dello Stato i ministeri va completamente radicalmente ripensata alla stessa Corte Costituzionale va vista in una chiave anche di garanzia forte per il sistema delle Autonomie
Ecco molte altre cose si potrebbero dire ma credo che si debba partire di qui e non rovesciando la prospettiva cominciando a parlare del presidenzialismo della forma di governo che sono un modo surrettizio per impostare il problema oggi del adeguamento della nostra carta costituzionale una battuta infine per concludere sulle procedure per la revisione ecco questo è un tema che richiederebbe da solo naturalmente una riflessione adeguata quello che mi sembra importante direi soprattutto che
Ci sono rischi ricorrenti di snaturamento del centotrentotto della Costituzione che già da un lato e messo in discussione nel suo impianto attuale dal sistema elettorale maggioritario perché in sostanza
I risultati elettorali possono di per sé tradursi in un una gestione del centotrentotto che affida
Magari addirittura una minoranza nel Paese il compito di rivedere parti fondamentali della Costituzione e questo è un rischio da paventare moltissime quindi si tratta di prendere contromisure rispetto a questo rischio è semmai rafforzare la rigidità prevista dal centotrentotto piuttosto che attenuarla come qualcuno vorrebbe
Non entro nel merito della questione dell'Assemblea costituente di FLI di cui si discorre in queste settimane ma certo anche quella mi pare una impostazione che finisce per porsi in una logica che non è utile
A creare invece quella condizione che è indispensabile per formano a un'eventuale revisione della Costituzione la condizione cioè di quel clima costituente con quel clima
Costruttivo che tende a ricercare un adeguamento delle regole del gioco sono regole che debbono valere appunto per tutti i giocatori non soltanto per una parte dei giocatori ora il clima costituente
è un clima che non può nascere da una contrapposizione che non può seguire le logiche delle maggioranze di governo e evidentemente una condizione culturale che bisogna faticosamente ricercare nel Paese mi auguro che questa celebrazione dei cinquant'anni tra Repubblica contribuisca
A creare questa condizione culturale ringrazio per l'attenzione e il peso debba assentarmi per adempiere ai doveri didattici Luis
Grazioso deve la sua presenza del suo intervento
La parola Simona Colarizi
Grazie in una
Forse meno
Scusa preventivamente
Del sarò molto breve cercherò di essere molto breve
E vorrei limitarmi a fare alcuni accenni storici
Al non tanto al problema della costituzione dell'assemblea costituente quanto al referendum istituzionale vale a dire l'Assemblea costituente non decide la forma istituzionale dello Stato che invece viene decisa soprattutto per pressioni di determinate porte comprese gli alleati viene deciso da un referendum
Non voglio nemmeno ricordare il perché e perché spero nelle nelle poche parole che che intendo dire che questo emerga in ogni caso in in una giornata
Con il voto sul referendum istituzionale e l'Italia passa dal regno a una Repubblica è un fatto molto
Diciamo molto profonda al cambiamento e soprattutto sappiamo che la votazione tra Monarchia e Repubblica lascia un margine di voti
Che è un margine netto ma non è un margine così ampio per di più abbiamo una contestazione del voto bene
Che cosa ci si sarebbe aspettato un Paese che dopo più di ottant'anni passa da una monarchia una repubblica un Paese che su questo voto è spaccato perché spaccato in due la differenza e nemmeno due milioni di voti
E tra l'altro appunto pure contestati beh ci si sarebbe aspettato che la questione monarchica fosse una questione che destinata ad avvelenare per anni e anni la vita del paese destinata a diventare un grossissimo problema una spaccatura permanente dell'esistenza del Paese
Invece noi sappiamo che così non è
Che in realtà dopo relativamente poco tempo la questione monarchica non suscita più un grande interesse che le stesse fasce di monarchici si riducono rimangono tra l'altro anche
Collocate in determinate aree geografiche di soprattutto nel Sud naturalmente Dubhe
Il fatto che ci sia un forte radicamento monarchico va spiegato in termini di scarsa politicizzazione cioè sono le regioni e economicamente ma anche culturalmente politicamente le più deboli
Allora dobbiamo capire come mai che si io tenterei di dire che forse il vero problema cui hanno risposto gli italiani in quel momento il due giugno
E non è tanto fra monarchia e repubblica quanto tra vecchio e nuovo cioè tra continuità col passato in rottura con il passato
Dove in realtà questo sì che è un problema che spacca il Paese
E perché il Paese in quel momento una una buona parte del Paese al il terrore del nuovo non sa cosa sarà nuovo
Mentre l'altra metà del Paese fortemente attaccata al vecchio e per cui diede margine
Prende atto prevale una rottura della continuità una rottura della continuità che però a poco a poco diventa indolore
Perché noi sappiamo che a lire dal quarantotto ma di Reja partire dal quarantasette cioè a a un anno di distanza dal referendum a meno di un anno di distanza dal referendum con una svolta più moderata nella politica italiana in Italia prevalgono degli equilibri moderati che vanno alta rassicura
Quella parte del Paese che temeva fortemente nuove lo teneva soprattutto come egemonia delle sinistre anche questo elogio
E allora entriamo in quello che è il protagonista secondo me il vero ve la vera forza politica protagonista di queste referendum del due giugno che la democrazia cristiana vale a dire che non Staude non stavo enunciando una tesi che non sia più per conosciuta vale a dire che in fondo è grazie al voto cattolico che prevale
La Repubblica
Cioè se la democrazia cristiana avesse dato una indicazione di voto a favore della monarchia e non avesse lasciato invece come la fra i suoi elettori liberi di libertà di coscienza all'elettorato
è probabile questi calcoli si sono sono fatti è probabile che a quel punto avrebbe prevalso la monarchia al posto della Repubblica
E allora come mai in una democrazia cristiana che diventa garante dell'equilibrio moderato negli anni successivi al referendum cioè che va a rassicurare gli italiani che hanno votato per Repubblica ma che questo voto non significa un nuovo sconosciuto che fa paura ma è un equilibro moderato come mai prevale della democrazia cristiana
Un'anima repubblicana cioè come mai la democrazia cristiana in fondo non aiuta la monarchia pur sapendo che l'istituto monarchico Harran garanzia ed era visto come garanzia di moderazione
Non lo avevo detto all'inizio lo dico oggi è chiaro che le forze politiche e soprattutto le forze anche Sterne gli alleati contano molto nell'Italia del quarantacinque del quarantaquattro e anche del quarantasei quando cioè la decisione
Sì fare un referendum se doveva essere l'Assemblea costituente a votare
Per la forma istituzionale dello Stato è importante la il condizionamento degli alleati e gli alleati che temono sommovimenti sociali in questa Italia
Molto giovane e molto in vista come paesi in pieno fermento
S'vedono investono nella monarchia investono nella monarchia insomma ma anche qui è una parola troppo grossa all'investimento della monarchia comunque
Vedono nella monarchia un elemento di moderazione e quindi hanno consigliato questo bene la democrazia cristiana e il TAR la forza politica maggioritaria
Addirittura il partito di maggioranza assoluta nel Parlamento del quarantotto che garantisce una moda allora perché non ha cercato nella monarchia
E il pilastro della moderazione
E be'perché questo a mio giudizio anche nella relazione di Cerroni nella bella relazione di Cerroni emergeva
E c'è un problema di nazione c'è un problema di nazionalizzazione che nello Stato sabaudo non è stata compiuta
Cioè io realtà il vero problema che si trovano davanti tra i grandi partiti di massa e compreso quindi la DC in quel momento la Democrazia Cristiana il Partito socialista il Partito comunista
Nel mille novecentoquarantasei quando devono decidere dare l'indicazione di voto
E è un problema di avere una nazione che è una nazione disgregata in quel momento e sei anni di guerra tre anni due anni di guerra civile e ha fatto sì che questa è una nazione disgregata tutti noi stiamo leggendo oggi sui giornali gli storici in questo momento anche perché c'è una ricorrenza con me
è crollata questa nazione che cosa hanno significato determinati avvenimenti bene si ritrovano con una nazione disgregata non non era più nemmeno uno Stato non era più territorialmente nemmeno uno Stato oltre a non avere più dei poteri
E quindi il problema però di che cosa era prima era stato veramente compiuto un vero processo di nazionalizzazione durante il regno sabaudo sotto i Savoia
Ecco in realtà noi sappiamo che certo noi abbiamo fasce della popolazione che credono nella nazione italiana e credono nel regno sabaudo che hanno partecipato al processo risorgimentale
Ma in realtà sono una minoranza della popolazione
E mentre le grandi masse popolari non si sono integrate nel regno sabaudo non hanno riconosciuto una nazione esiste un popolo socialista esiste un popolo cattolico non esiste un popolo Italia
E e esiste invece una borghesia patriottica ed esiste un proletariato antinazionale
è chiaro che una nazione di questo genere che è un Paese di questo genere è un Paese in preda ai fermenti perché i processi di politicizzazione delle masse hanno sono venuti prima del processo di nazionalizzazione delle masse tutto questo esplode dopo la prima guerra mondiale
E però sua Maestà questo problema cioè la monarchia sabauda questo problema se è incapace di affrontare invece riaprire lo Stato all'avvento delle grandi masse di questo popolo con il socialista o di questo popolo cattolico che non si riconoscono nel nel della nazione
E cerca alla fine consegna lo Stato al fascismo tra impone una nazione blindata
O si è dentro questa nazione o si è fuori ecco né il quarantasei a mio giudizio questo problema rieletta
Con quanta consapevolezza nel ceto politico di allora questo è difficile ovviamente di però è difficile anche perché i e si era iniziato un discorso sulla nazione non a caso la visione diurna resistenza secondo Risorgimento aveva un po'questa idilliaca però indubbiamente in quel momento nemmeno alla grande forza politica democristiana
è viene cioè nemmeno la grande forza politica democristiana
Zwolle appoggiare una monarchia perché pensa che il terreno monarchico sia un terreno troppo fragile per ricostruire una nazione cioè preferisce i tre grandi partiti di massa si fanno garanti del cambiamento che è un cambiamento anche in funzione dell'unità nazionale di ricostruire una nazione detto questo è chiaro che siamo solo all'inizio di un processo io non voglio nascondermi dietro un dito nel senso che dà atto ai partiti e dato atto
Ai partiti di questo il processo di nazionalizzazione delle masse che i partiti garantiscono
è un processo che in qualche modo è anche di storto
Perché integrano i partiti integrano le grandi masse nelle loro organizzazioni e in questo modo la patria diventa al partito
Con tutti i guasti che poi ci saranno nel momento in cui abbiamo la degenerazione dei partiti in ogni caso però il cambiamento
Istituzionale è un cambiamento che apre le porte alla democrazia e la democrazia è veicolo di nazionalizzazione grazie scusate veramente il tempo che offre nuove materie
Ringrazio molto Simona Colarizi che da parte sua ci ha dato agli storica molto chiare precisa delle vicende del due giugno
Del quarantasei dell'esito del referendum il nazionale di fare che al risultato di quel referendum con un po'di ritardo si è adeguato anche il pretendente al trono perché pare che ha fatto delle dichiarazioni in questi giorni devi pieno riconoscimento della Repubblica
La parola e a Beatrice Rangoni Machiavelli io poi un elenco prego se ci sono altri che vogliono intervenire di Roma lo Romita Silvio Traversa Andreoni Orlandi
Dovevamo dare mega Valeri Pieraccioni
Prego
Sedici
Fra
Però ancor più stridente
Ringrazio di essere qui oggi con voi perché credo che veramente per le aree delle Repubbliche della Costituzione ci conforta tutti per tante cose che stanno succedendo
E chi danno veramente tanta preoccupazione a tutti e vorrei fare una cosa che ancora non è stata affatto
Leggere
L'articolo il secondo comma dell'articolo tre
E completo delle Repubbliche rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della personalità umana
E la effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
L'organizzazione politica economica e sociale del Paese
E voi lo su quest'articolo
Esprimere la mia riconoscenza di cittadina italiano ed europeo e di don perché da qui che parte Tutu quel lungo straordinario cammino per la parità che la nostra Costituzione ci ha permesso consentendoci uno dei pochi primati positivi in quell'Europa
Nella quale abbiamo tante difficoltà e cioè quello di essere il paese che ha il corpus legislativo avanza in materia di parità uomo-donna che esiste quindi uno dei più avanzati del mondo e questo non lo dobbiamo a questa straordinaria costituzione
E anche a qualcosa
Per la per le quale mi richiamo alle amiche a Gioia lungo al fatto anche qui un po'eccezionale
Che c'è stata una straordinaria unità di tutte le donne italiane nel combattere insieme e nel chiedere insieme
Mettendo loro prima nel Paese l'ordine del giorno che poi passato in Parlamento e diventava legge
E questa è stata una cosa straordinaria di una stagione importantissima in cui tutte le donne italiane si son trovate insieme a combattere questa battaglia grande civiltà e vorrei però ricordare una cosa la difficoltà di partecipazione a pieno titolo di tutte le donne a tutti i livelli della società e anche dovuta al fatto ma questa è una mia teoria personale
Che i due grandi organismi sono alla base della partecipazione nella società i partiti i sindacati due organismi che certo non hanno mai molto aperto le porte alle donne e che guarda caso
Non sono non Channel il riconoscimento giuridico
Dei partiti stabilito dalla Costituzione mi l'attuazione degli articoli trentanove quaranta che riguardano il sindacato
Secondo me alla base del non ancora completa partecipazione della donna a tutti i livelli della società c'è anche questo fatto di questi due titoli importanti
Che la nostra cultura e non abbiamo ancora avuto modo spero avremo modo
Di attuare concludo dicendo che questa che battersi per questa
Pari dignità fra tutti i cittadini per queste garanzia che dà la nostra Costituzione di uguaglianza e di rispetto per tutti
Battersi perché sia più presente
Metà della popolazione italiana a tutti i livelli decisionali e una vuol dire battersi per cambiare sostanzia in mente positivamente la qualità scrisse della nostra convivenza civile
Ed è un modo di attuare fino in fondo e rispettare qui grandi principi Bellori che sono non solo nella lettera ma soprattutto nello spirito di una Costituzione ancora così tali da evitare
La ringrazio molto per dice sia per il suo intervento sia per la costanza e la fedeltà con cui è sempre presenza le cose l'iniziativa
Grazie
La parola Pierluigi Romita
Sarò anch'io intanto ringrazio Orsello per l'iniziativa per vernici invitato
Vorrei esprimo vivissimo apprezzamento per la qualità e il livello i contenuti della redazione che abbiamo sentito fino adesso che anche per questo mi permetto sarò molto breve perché condivido direi tutto quello che è stato detto non rinuncio visto posizioni contrastanti ma se in maniera molto consolante delle posizioni convergenti
Che possono già a costituire anche a livello politico potrebbero costituire una base sulla quale se muoversi
Per introito per non per rovesciare la Costituzione ma come è stato detto da tutti ma per introdurre quelle revisioni quelle modifiche che sono certamente certamente necessarie
E credo che quindi la strada da seguire sia questa
Non di una nuova assemblea costituente ma di una revisione in base alle procedure previste dalla stessa Costituzione non solamente per le ragioni d'Este e cioè per la sostanziale validità che conserva tutta la prima parte
Della della costituzione anche se a come è stato ricordato il tono un po'sempre di dichiarazione teorica eccetera proprio in questo momento in cui secondo me in maniera molto grave
Si trattano con grande disprezzo le grandi idee i grandi valori fino a dichiarare la fine dell'ideologia e cioè la fine della capacità di pensare mi pare che una parte della Costituzione che con tanto impegno con tanta chiarezza fissi dei momenti alti
Di impegno civile e l'impegno politico abbia ancor più bisogno di restare intatta di quanto non avesse forse nel quarantasei quando in realtà tutta la società italiana era permeata dall'impegno politico di progresso civile
Di progresso strutturale
E così via quindi penso che sia necessario procedere ad una revisione delle parti soprattutto organizzative e operative che sono certamente vecchia arte nel tempo
E anche per una ragione gli eredi di di natura strettamente politica
E non credo che il Paese ha bisogno di essere a breve termine riportato ad una generale consultazione politica perché di questo si tratterebbe
E leggere una assemblea costituente significa rifare un'elezione generale che certamente ha come obiettivi contenuti
Della Costituzione i compiti che si affidano a questa Assemblea costituente ma in queste cose c'è tutta la politica tutto quello che abbiamo discusso in una campagna elettorale che si è appena svolta
Il per di più con la la variante che l'elezione di una assemblea eventuale assemblea costituente dovrebbe essere fatta con meccanismi proporzionali e quali potrebbero probabilmente a sperare non sotto il profilo dei voti dati ma sotto il profilo politico risultati interni termini di seggi i risultati ottenuti con una legge maggioritaria e che si può pre-Consiglio stiamo genitori si può approvare o no ma sul quale popoli sulla quale il popolo italiano si è espresso a larghissima maggioranza
E quindi certamente sarebbe a parte le altre considerazioni
La via dell'Assemblea costituente una via lunga probabilmente inconcludente io credo in questo momento politicamente pericoloso in un momento in cui l'Italia ha bisogno avendo fatto le sue scelte avendo fatto l'elezione avendo cominciato a dare contenuto e operatività nuova e carisma elettorale ha bisogno di tradurre in termini concreti tutto ciò
E di non essere continuamente una tavola rotonda perché mi pare che siamo arrivate negli ultimi tempi che tutto è diventato una tavola rotonda anche anche
Certi impegni certe attività di governo del Settecento quindi sono completamente d'accordo d'accordo su su questa su questa linea
E dal tra poi quindi credo che si possa abbastanza ha rapidamente passare a iniziative concrete in fondo alla carta costola non pone non pone limiti alle proprie alle proprie eventuali revisioni un solo limite posto anche questo naturalmente potrebbe forse con l'articolo centotrentotto essere superato è quello della forma repubblicana l'unica cosa che la la carta Cusani chiara intangibile è la forma repubblicana per tutto il resto
Ci sono delle vie delle linee di principio che sono state attuate con delle decisioni con delle scelte mi riferisco in particolare come
Indispensabile dei già stato fatto degli altri oratori e dato che questo è il momento il punto di massima discussione oggi nel nostro paese nell'uso in particolare in Chio al problema delle Autonomie locali e quindi al titolo
Quinto che è già stato ricordato e credo che qui ci sia già nella Costituzione attuale un'attuazione del principio fissato della tutela dell'autonomia è fissato mi pare all'articolo cinque che è già una una iniziativa arrivata arrivata un'iniziativa la cui attuazione è arrivata poi molto tardi ma che è riportata al quarantasei è una a non una indicazione già estremamente coraggiosa estremamente avanzata che indica chiaramente la volontà dei costituenti di aprire concretamente alla porta all'autonomia questa
Anche anche la formulazione attuale se naturalmente dovrà essere modificata per attuare
Iniziative diverse però non pone limiti neanche a a Unfer a un federalismo totale insomma non non non non non risulta che il neanche per i lavori della trentesimo supposizione a questo principio
Tanto più non oppone nessun limite a quelle forme di federalismo chiamiamolo anche fiscale eccetera quelle forme di più larga autonomia che sono oggi oggetto della discussione sono anche oggetto di preoccupazione di agitazione a livello a livello di opinione pubblica
Quindi io credo che
Sì Possa senza entrare in molti dettagli se si trova una intesa prestato già ricordato anche qui che queste riforme costituzionali devono essere ed è stato detto a tutti i livelli autorevolmente livelli politici
Che le riforme costituzionali devono esserlo il frutto di un di maggioranze più onerosi carte Mahfuz possibilmente intese credo che se si trova un'intesa per definire
Gli obiettivi si possa procedere abbastanza abbastanza rapidamente
Alla alla definizione delle nuove autonomie col con l'attenzione certamente alle regioni ma anche poi alle autonomie che le Regioni devono assicurare al loro interno ai Comuni alle Province agli altri agli altri livelli
Ma e su questo non mi voglio non mi voglio dilungare ma voglio dire che invece oggi abbiamo per procedere su questa strada un'altra spinta che ci viene dal parallelo con il lavoro in corso per fare avanzare l'Unione europea
In realtà siamo in questa situazione che noi di parliamo di autonomie interne e non osiamo parlare di Stato federale perché ci sembra troppo avanzato
E pure questo è un problema che dobbiamo porci e credo che si possa anche arrivare fino allo stato completamente federale
A livello europeo abbiamo los lo stesso lo stesso problema
Cioè a livello europeo
Abbiamo in realtà degli autonomi dunque ministro sloveno al contrario
Del delle Autonomie che già esistono e sono quelle degli stati nazionale che invece dobbiamo caldo mentre rapportare ad una convergenza in un'Europa federale come credo sia quello che tutti
Che tutti desideriamo
Quindi penso che e e per questo ragione anche il problema della della il principio di sussidiarietà come ricordava prima Orsello deve diventare un principio fondamentale perché come non si può nostrano Veronesi posso procedere
Facilmente verso un'Europa federale senza dare pieno contenuto attuazione al principio di Sordi sussidiarietà così credo che questo principio di società debba prevalere nello stabilire
Questa federalizzazione o se vogliamo questo sviluppo delle autonomie de delle Autonomie a livello a livello locale quindi credo che sia proprio il momento giusto perché questa iniziativa venga preso a perché l'Europa ci porta a a abbia gli stessi ragionamenti ci porta a sottolineare le stesse le stesse esigenze che adesso si presentano al nostro interno
Naturalmente non mi soffermo ancora su questo ma credo che sì posso dico avanzare avanzare rapidamente
Il problema non è solamente però quello di aumentare
Il livello delle autonomie distinguere naturalmente in modo chiaro Autonomie da decentramento perché son due cose
Successive l'autonomia
Leggi anche legislativa eccetera è una cosa di grande importanza e di grande significato
E decentramento è un'altra cosa che poco convivere con l'autonomia è una cosa parallela lo autonomia ma che rappresenta una cosa del tutto diversa quindi quello di cui parliamo è autonomia autonomia
Elettorale e autonomia
Fiscale autonomia fiscale e così via già già del resto quando le regioni sorsero il problema dell'autonomia finanziaria delle Regioni si pose prepotente
E il non averlo risolto a tutt'oggi è è anche una delle cause del cattivo funzionamento del meccanismo regionale
Che è una causa e alle volte un pretesto perché le Regioni non fanno fronte molto spesso
Alle loro a il ai loro compiti perché mancano di autonomia finanziaria non hanno fondi che possono autonomamente gestire e caso strano anche qui il il problema è la vita delle nostre autonomie si collega col problema della piena realizzazione della dell'idea Obiettivi del Europa unita perché sappiamo almeno io l'ho vissuto nella mia esperienza di ministro delle politiche comunitarie
Che il fallimento in Italia delle politiche strutturali cioè il rifiuto l'incapacità dell'Italia di attuare utilizzare fino in fondo le politiche strutturali della comunità e cioè l'utilizzazione di fondi comunitari per venire incontro a situazioni di depressione di difficoltà pre specifiche di vari Paesi è legata al fatto che la stessa la stessa comunità e ha già riconosciuto le regioni come e interlocutori della della comunità nelle politiche strutturali è infatti nelle politiche strutturali la comunità adesso l'Unione Europea dialoga con le regioni
Riconosce già alle Regioni dignità di Stato rispetto rispetto all'utilizzazione delle politiche strutturale europee
Senonché la dignità di Stato comporta anche delle responsabilità uno Stato senza soldi non esiste
E allora la Regency Domenico gli interventi europei come sappiamo sono sempre interventi di cofinanziamento l'Europa lo finanzia mai tutto a finanza una parte di solito la metà al giudice è chiaro e e prima bisogna che la parte contraente abbia messo giù la sua metà che cosa succede che le le regioni un parte in parte con i motivi reali in parte come pretesto disc non disponendo di finanza di autonomia finanziaria si dichiararono non in grado di pro di disporre di proporre la loro meta lo Stato interviene soprattutto per le ragioni del Mezzogiorno
Ma poi non non del tutto anche per ragioni di principio risultato è che fra questo dei ritardi nel fare i progetti la incapacità in molte regioni e questo anche dobbiamo la cosa dobbiamo tenere a mente di di entrare nella mentalità
Della collaborazione europea fa sì che noi rinunciamo all'utilizzazione di molte migliaia di miliardi
Di fondi di fondi strutturali quindi de vedo vorrei sottolineare come ancora una volta la Lanza la l'avanzamento
Della Autonomie locali si sposa con una possibilità di miglior collegamenti miglior collegamento dell'Italia alle Politiche comunitarie europee
Ma questo questo parallelo mi porta rapidamente a passare a qualche altro per citare qualche altra riforma costituzionale essenziale non mi soffermo sulla forma dello Stato ma per esempio sulla riforma del Parlamento dobbiamo dobbiamo soffermarci perché credo che fra il il problema
Non dico del parlamento monocamerale o camerale ma del Parlamento non
Abi che è una rarità perfetta sia un problema urgente che si richiama anche alle questioni del delle politiche comunitarie allora credo che pensare ad una camera
Come organismo di rappresentanza politica generale ad una seconda camera come Camera delle Regioni o di rappresentanza delle Autonomie locali sia un passo urgente da da realizzare
E anche qui per converso io credo che il fare una camera nello stabilire una camera parlamentare delle Regioni dovrebbe darci un'ispirazione per quello che deve essere poi la struttura federale europea che secondo me dovrà impostare se su un Parlamento europeo come c'è già e sulla radicale trasformazione del dell'attuale consiglio dei ministri che dovrebbe diventare invece una camera un Parlamento delle Autonomie
Dell'autonomia e Statale insomma di più di quello che che resta delle Autonomie degli Stati degli Stati membri
Quindi c'è mi pare un parallelismo molto stretto fra l'evoluzione dell'autonomia a livello interno dell'evoluzione federalistica dell'Europa che ci spinge ad affrontare col impegno questi questi questi tre bravi
E ancora una cosa però e quindi internet credo che traversa breve
Vietarla Remo dire molto meglio di me
Non solamente la riforma del Parlamento ma c'è anche una riforma delle procedure del Parlamento che è urgente dei regolamenti parlamentari
E anche qui
Il la capacità di di che l'Europa cammini
Ad una velocità unica non dipende solamente dall'unione monetaria deve entrare o meno
Ma dipende anche dal fatto che i singoli e i singoli parlamenti nazionali che in base al principio della sussidiarietà
Resteranno operanti è abbiano la stessa velocità nel per esempio recepire le direttive nel fare proprie le normative
Comunitarie e così via
Un'altra un'altra grande dovrebbe ragione del ritardo dell'Italia rispetto all'Europa è il tempo molto molto grande che il Parlamento impiegava De Sio manco affida alcuni anni fa il Parlamento che non so se il Bolzano salve sono molto migliorate in alla per la il recepimento delle direttive per cui l'Italia era sempre l'enorme ritardo rispetto all'Europa che che marcia
Quindi mi pare complessivamente che la riforma costituzionale sia della della la revisione della visione sia urgente che alcuni principi ci possono venire alcuni suggerimenti ci possono venire anche dalla dagli impegni che abbiamo come come impegno europeo e che quindi i tempi siano urgenti perché anche a livello politico si prendono decisioni
Superando il il duello al fioretto pure talvolta lo spadone fra le varie parti politiche e si assuma una decisione di per trovare un'intesa che possa consentire rapidamente concretamente questa revisione della Costituzione
Ringrazio Pierluigi Romita c'ha portato il contributo della sua lunga esperienza parlamentare
E di governo lo ringrazio anche per essere qui lo ha già detto prima Riccardo Monaco soprattutto in una circostanza come quella di oggi
Il nome di Romita c'è particolarmente caro ricordarlo
La parola Silvio Traverso alloggio all'innovazione tuo professore ripreso per
Egli sa che noi siamo particolarmente desiderosi di un rapporto collaborativo fra il nostro istituto dell'Islam
Che di cui egli è segretario generale ma io vorrei aggiungere una parola di ringraziamento per Silvio Traverso per quella che è stata la sua funzione di segretario generale durante il periodo del governo Dini
Che ci ha portato lungo lunga transizione fino alle elezioni politiche a un nuovo governo di carattere politicamente quella traccia un bilancio molto positivo anche per quanto riguarda la prima parte
Del semestre italiano che non era Fabio la presidenza europea che non era facile diciamo governare in un periodo in cui attenzione principale del paese la rivolta senza
Ringrazio l'amico Torsello per l'invito
Per dire che
Apprezzo particolarmente questa iniziativa che l'Istituto da lui diretto assunto per celebrare il cinquantesimo anniversario della
Repubblica italiana
Per converso posso dargli assicurazioni che in integreremo le nostre attività certamente per trovare filoni o canali che possano servire a diffondere la cultura delle istituzioni come entrambi i nostri istituti da tempo fanno e e anche per annunciare che abbiamo anche noi come istituto per gli studi legislativi in animo di di organizzare un piccolo convegno sul Centenaro sulla cinquantennale della costituzione
Venendo ai temi che questa sera sono state sono stati trattati
Direi che ho apprezzato moltissimo lo dico al al di là di di schemi precostituiti la relazione del professor Cerroni
è una relazione che di grande interesse me ne sono fatto dare anche una copia perché la voglio rileggere e con attenzione perché apre degli spiragli nuovi di grande interesse nella ricostruzione di questi cinquant'anni e anche quindi su talune prospettive di soluzione o di approfondimento dei temi per il futuro
Direi che è una relazione che a me è piaciuta molto perché fa un po'di ordine ed elimina una serie di luoghi comuni che purtroppo invadono
La la stampa quotidiana e le fonti di informazione
E soprattutto desidero richiamare due punti che mi hanno nel particolarmente colpito e sui quali io
Concordo pienamente
E cioè
Una qualche forma di automatismo di paravento che si è creato
Per identificare la necessità del revisioni e delle riforme costituzionali
Quali frutto di una crisi intrinseca alla Costituzione anziché come opportunamente sottolineato professor Cerroni e come anch'io personalmente condivido
Che questa crisi della Costituzione e quindi l'esigenza della riforma è il frutto della crisi dei partiti
Questo è il è la
Il nucleo essenziale di questa ricostruzione che trova conforto nei dati di fatto storici perché in fondo in questi possiamo dire ultimi vent'anni
C'è stata un'operazione continua di delle GT ma azione della Costituzione prima ancora de
Predisporre attraverso gli strumenti le procedure che sono più che garantiste fissate dalla stessa Costituzione articolo centotrentotto
Per modificare singole parti
Non che il Parlamento non abbia fatto nulla anzi forse ha fatto troppo come studi proposte iniziative però nessuna arrivata al dunque perché ma perché probabilmente la vera esigenza politica non era quella di fare le riforme quanto di uscire fuori dalla crisi
Dei partiti era anche crisi poi quindi delle istituzioni e quindi
Creare un uno schermo che consentisse di individuare nella riforma della Costituzione il modo per superare per tutti gli ostacoli
E quindi anche gli slogan come passaggio da prima a seconda Repubblica o o quant'altro viceversa come è stato opportunamente messo in luce la Costituzione non è rimasta immobile al di là dei valori
Io seguito ritenere chiede lo stato detto qui da molti lo si scrive
Da persone autorevolissime che la nostra Costituzione siano costituzioni di grandissimo livello di grande spessore politico e non solo nella prima parte che certamente possiamo veramente ritenere sia un monumento di eticità di di individuazione di valori della persona umana alcuni articoli la Costituzione il due il tre sono veramente dei dei capolavori
Giuridici che credo difficilmente potranno essere superare difficilmente si troveranno a formula che con altrettanta lucidità ne mettano
Il risalto le le le le le capacità di cogliere l'essenza della persona
Ma al di là
Di questi dicevo
Questa esista questa esigenza delle riforme è stata posta vent'anni oltre vent'anni prima la commissione Bozzi poi la Commissione la Commissione no prima ancora della Commissione bicamerale che ha portato alla legge costituzionale per dare effetti referenti alla Commissione bicamerale cosa che con normale procedimento legislativo non è consentito ma prima ancora la la l'esame da parte delle commissioni Affari costituzionali dei due rami del Parlamento
Frits per la Camera e
Il povero Bonifacio per il Senato a quegli studi separati ma che poi seconda anche le norme del delle dei regolamenti parlamentari consentivano di lavorare in comune per affrontare una serie di problemi pacifico ci fu il decalogo
Di Spadolini presidente del Consiglio quando in in sede di dichiarazioni programmatiche fece il decalogo delle riforme istituzionali
Da fare e poi c'è stata la Commissione bicamerale prima presieduta da Napolitano poi dalla Iotti eccetera
E però si è messo in moto un meccanismo di contestazione della Costituzione e poi
Non si è fatto nulla nette se quello stesso tempo non si fosse impiegata per apportare quei correttivi che l'esperienza e che la lungimiranza
Della giurisprudenza della Corte costituzionale la messa in luce bene ha fatto il il professor Cerrone a sottolineare come la la Corte costituzionale attraverso la sua interpretazione
Non solo di ordine sistematico ma anche attraverso un'interpretazione ad continuamente adeguatrice alla realtà sociale delle norme della costituzioni della Costituzione estremamente flessibile
E che si presta a nome dell'il ed è qui a mio avviso la grandezza anche sotto il profilo tecnico giuridico delle formulazioni costituzionali perché si prestano ad essere allargate ampliate invia di interpretazione giudiziaria qual è quella della Corte costituzionale fino a arrende la via via più adeguata all'evoluzione della della società dicevo se quello stesso tempo si fosse utilizzate piccoli cambiamenti
Piccoli ma anche di ordine procedurale come ricorda poc'anzi
Romita sicuramente si sarebbero fatti dei passi avanti significative
Certo oggi grossi i grossi temi
Che sono davanti
Agli occhi di tutti
Sono quelli del federalismo gli autonomi del bicameralismo
Del del procedimento di formazione della legge su quali qualcuno c'era richiama certo o il problema del delle Autonomie locali
Direi nella loro attuale evoluzione verso il federalismo è un tema di grande momento che entrati in crisi perché c'è stata una difesa esagerata dello Stato centralista questa è la verità
Perché le stesse norme della Costituzione così come sono scritte
Consentirebbero se utilizzate con quello stesso spirito con il quale la Corte costituzionale ha utilizzato altre norme con questa interpretazione adeguatrice consentirebbero certamente un'evoluzione tale dell'autonomia e un loro forte radicamento nel l'ordinamento giuridico italiano che non sarebbe esploso questo fatto per certi versi folcloristico per come viene politicamente
In talune occasioni presentato dei parlamenti del Nord della secessione e di quant'altro
Perché l'articolo cinque afferma determinate cose mai
Ma come veniva rilevato nella relazione iniziale sottolinea anche che la Repubblica riconosce e promuove le autonomie nell'articolo nell'articolo cinque
E l'autonomia qualche cosa di di di veramente essenziale coessenziale alla stessa struttura costituzionale tanto che altra norma fondamentale del titolo quinto della Costituzione
Si dice in apertura l'articolo centoquattordici se non ricordo male la Repubblica si riparte
Regioni Province e Comuni la Repubblica si riparte la Repubblica composta da cioè l sono elementi essenziali attraverso i loro poteri consistono soprattutto in quello di darsi norme
E la differenza se vogliamo e più più più teorica
Che pratica tra autonomia e sovranità
Nel senso che poi la competenza delle competenza resta nello Stato e quindi anche l'evoluzione nella divisione dei compiti si può ribaltare come è stato suggerito in sede di commissione parlamentare anziché andare ad un riparto di funzioni
Che individua le competenze della Regione per materia determinate e lascia tutto il resto allo Stato si ribalta il principio come è stato proposto e si dice che lo stato ha solo con le competenze predeterminate e tutte le altre vanno alle Regioni ma al di là di queste di queste dell'utilizzazione di certe formule tecnico-giuridiche quello che interessa la formazione del principio così come il principio
Che oggi si chiama federalismo fiscale lo leggiamo tutto il giorno i giornali ma in fondo è l'autonomia finanziaria dell'articolo centodiciannove che se fosse stata veramente realizzata perché lei parla di vera e propria autonomia finanziaria
E quando e i regionalisti che si contrapponevano i centralisti
Vent'anni fa sostenevano è insufficiente il tipo autonomia finanziaria anzi l'autonomia finanziaria del centodiciannove la Costituzione o non viene
Riconosciuta alle Regioni si fanno i trasferimenti come ricordava forse all'all'inizio ma la sua relazioni fondi sono vincolati quindi non c'è corrispondenza sul lato delle entrate le regioni non hanno autonomia impositiva pur riconoscendo la costituzione in via di fatto
Sul lato
Della spesa avendo essendo già predeterminata l'utilizzazione dei fondi per quelle finalità non si capisce gli amministratori locali che hanno responsabilità politica verso la la il proprio lettorato e verso i cittadini sovrani loro sì
Come possano
Far verificare la loro responsabili
Infine un ultimo un'ultima annotazione
Anzi due ultima notazione rapidissimo perché non voglio rubare troppo tempo è una quella sulle procedure
Questa il grosso tema dei dei delle prossime settimane dei prossimi mesi
Io ritengo che centotrentotto sia più che garantista ha funzionato bene i i costituenti siano stati previgenti né come anche mi sembra sia stata adombrato se non un malinteso questa sera
Che sia poi particolarmente necessario in relazione al cambiamento di legge elettorale col passaggio dal proporzionale al maggioritario tra l'altro maggioritario realizzata come è stato realizzato quindi maggioritario monco che sia che ci sia una necessaria conseguenza modificativa del centotrentotto per renderlo più garantista
Che ancorché teoricamente fosse possibile approvare a maggioranza assoluta e quindi con una maggioranza che non corrisponde numericamente alla reale
Maggioranza del Paese per l'operare della legge elettorale ordinarie c'è sempre la valvola del del referendum popolare integrativo ed efficace e poi vale il principio che
Per le riforme costituzionali come tutti ripetono sono le regole comuni e quindi il concorso deve essere di tutti né credo che una maggioranza si possa permettere di imporre modifiche costituzionali col con leggerezza anche perché certamente l'opposizione
Sarebbe in grado di mettere in moto il referendum popolare e vi rendete conto che una maggioranza che avesse voluto imporre una sua linea su una riforma costituzionale significativa
Che passi vedesse contestata
In sede di referendum popolare a quel punto perderebbe la faccia cesserebbe nella sostanza di essere maggioranza quindi metterebbe a rischio la sua stessa legittimazione politica nel Parlamento ordinario non soltanto in nella nella fase di elaborazione costituente
Dei testi costituzionali
Ma sempre su questa cosa delle procedure vorrei dire che anche la stessa indicazione di un'Assemblea costituente probabilmente
Presenta degli equivoci perché da un lato c'è chi sostiene che l'Assemblea costituente serva perché si devono apportare
Tali e tante modifiche alla Costituzione che questo non lo si potrebbe fare gol col procedimento ordinario anche questo secondo me è un luogo comune perché l'Assemblea costituente non è che serva in relazione alla quantità
Alla qualità delle regole da modificare ma secondo me l'assemblea costituente
L'esigenza di un'Assemblea costituente deriva
Dalla necessità di
Fissare alcune regole base nuove e quindi una nuova alleanza tra e tra i cittadini
E non tanto perché la tale norma la si possa modificare in tal modo un po'la tale altra in una e sicuramente poi valgono le considerazioni
Che adesso non ricordo di degli intervenuti faceva che certamente sotto il profilo politico oggi
Ipotizzare un ricorso all'Assemblea Costituente porrebbe pur avendo una sua
Astratta
Validità o legittimazione vorrebbe certamente una serie di problemi politici molto delicati sul contingente due assemblee una letta in modo uno in un altro sia pure con finalità diverso non credo che questo agevolerebbe il superamento della della confusione e quindi la creazione delle nuove regole che invece ritengo tutti debbano a ospitare per migliorare la nostra democrazia grazie
O la vostra opinione
Ma
In un libro a mio parere piuttosto importante Teoria della giustizia
John Rawls afferma che una buona Costituzione intanto si scrive in quanto i padri costituenti lavorino sotto
Il velo dell'ignoranza senza sapere esattamente quale sarà la formazione politica vincente
Poiché solo sotto il velo dell'ignoranza vera costruita nella Carta costituzionale un sistema di pesi e contrappesi per cui maggioranza e minoranza sono ugualmente tutelate
La divisione dei poteri legislativo esecutivo giudiziario e quant'altro diventa ottimale e a questo punto i diritti di coloro che non sono maggioranza
Hanno comunque la garanzia di diventare di essere soddisfatti perché un giorno la minoranza possano diventare maggioranza
Ora rispetto a questo profilo dobbiamo verificare se oggi la nostra carta costituzionale offra ancora una sufficiente garanzia per i diritti delle minoranze
E quando parlo di minoranze evidentemente non mi riferisco soltanto alle garanzie parlamentari nelle relazioni tra maggioranza e minoranza o alla legge elettorale
Mi riferisco esattamente e particolarmente ai soggetti che non hanno diritto di voto ai giovani ai ragazzi alle generazioni future all'ambiente
Al patrimonio archeologico tutti costoro
Soggetti animati o inanimati ma soggetti che rappresentano comunque pezzo
Del nostro vivere quotidiano o addirittura la radice del nostro patrimonio storico la radice della nostra identità
Ecco tutti costoro hanno evidentemente diritto ad una porzione di diritti fondamentali scusate il bisticcio che sia più chiara più evidente più inviolabile
Più fondamentale di nuovo scusate il bisticcio nella nostra Carta
Rispetto a costoro non basta evidentemente dire di più nella Carta costituzionale bisogna anche fare in modo che la Corte costituzionale sia più attenta al problema della equità tra generazioni
Al problema della tutela della gente al problema di ciò che rappresenta il nostro patrimonio archeologico
Il problema di ciò che rappresenta una informazione corretta e un controllo dei mass media rispetto alla formazione culturale delle coscienze e rispetto dunque
Alla possibilità che tutti i cittadini diventa diventa divengano persone colte e abbiano la facoltà di ben votare e di beni coalizzarsi
Dunque un'attenzione particolare rispetto verso la riscoperta di una nuova generazione di diritti fondamentali
Una sottolineatura particolare del ruolo della corte costituzionale
Una evidenziazione che nella nostra carta costituzionale esistono nuclei essenziali che sono intangibili al di là di qualsiasi operazione di bilanciamento
Tra interessi affidato alla Corte costituzionale e quindi esistono dei nuclei forti che la corte nella sua giurisprudenza talvolta oscillante deve rispettare
Questo per quanto riguarda i diritti di coloro che non sono maggioranza e che dovranno o potranno diventare maggioranza
Per i diritti di coloro che stanno dentro la maggioranza c'è evidentemente una riscoperta di un legame tra articolo due e articolo tre
L'articolo due sono i doveri di solidarietà sociale
L'articolo tre il secondo comma e il diritto alla emancipazione alla libertà allora chi relazioni esiste come diceva il professor Cerroni tra doveri e diritti evidentemente è una relazione stretta intanto esistono i diritti sociali in quanto esiste il dovere fiscale
Di una corretta posizione fiscale allora non sarebbe male
Rivedendo
Mi riferisco a questo punto al tema del regionalismo è tutto vero quello che dicevano i miei colleghi
Precedenti il regionalismo è presente nella nostra carta costituzionale eppure per anni anzi fino ad oggi c'è stata una scissione
Tra la capacità di spesa delle regioni e le entrate fiscali come dire
Statali Zarate questo ha creato una irresponsabilità nel regime della stesa per cui Bossi
Il figlio in qualche modo di questa nostra storia allora è possibile di nuovo stabilire una correlazione nell'ambito delle regioni e dei comuni tra i diritti
Della popolazione locale e i doveri della popolazione locale
E una domanda ancora più importante qual è la Michelle esatta tra statalismo
Se mi consentite una parola bruttissima tra centralizzazione e decentramento esistono dei doveri di solidarietà che sono necessariamente nazionali evidentemente la risposta è positiva il minimo vitale
Ha assicurato mediante pensioni o quant'altro deve essere offerto dalla Repubblica italiana
I servizi alla persona tutto ciò che riguarda il territorio decidesse affidato responsabilmente alle regioni e ai Comuni eccesso fatta salva naturalmente una soglia disservizi essenziali il pronto soccorso e quant'altro
Quindi a questo punto ridisegnare una mappa tra diritti e doveri significa ridisegnare
Una mappa tra centro e periferia
Con l'obiettivo comune e da tutti condiviso che si lavori in un presupposto fondamentale di lavorare dentro una società affluente e che le ragioni dello sviluppo economico sociale e culturale facciano avviso sulle contrapposizioni di partito udita
Grazie Amos proprio Orlando
Dove
Siamo pressoché alla conclusione dei nostri lavori
I tempi sono stati rispettati
La presidenza merita un apprezzamento un ringraziamento
Sia per l'impostazione dei lavori sia per il modo in cui il dibattito si è sviluppato ed è stato condotto
Le relazioni cosa strana nei dibattiti sono state tra loro complementari
Ci sono integrate
Da parte vorrei dire costituzionale la parte storica sociologica politica ministeriale il ruolo delle istituzioni ci sono interrate veramente in modo pregevole mirate mirati
Ma in tutti gli interventi ha dominato una nota che è una nota unificante la nota unificante è costituita da una valutazione la Costituzione è un riferimento comune per tutti
Come tale non può essere toccata e non può essere delegittimata
Vorrei dire uno degli attentati più gravi nei confronti del Paese
è costituito dai tanti tentativi di delegittimazione della Costituzione sulla quale vengono scaricate magari le colpe di quello che i governi o le forze politiche non sono in grado di fare la costruzione una cornice nient'altro che una cornice ma questa cornice in cui tutti si riconoscono è un punto di riferimento comune
Ci troviamo ora in una fase in cui tutte le istituzioni vengono delegittimati anche la magistratura diede delegittimata
Ma la Costituzione non viene delegittimata
La Costituzione delegittimata perché le sue radici sono salde
è perché il suo collaudo statico ma cinquant'anni di vita democratica
Quanti mai ne ha avute questo nostro Paese sono stati assicurati
Dalla dalla Costituzione la Costituzione
Un collaudo incontestabilmente che la sua validità
Tant'è vero che è quella che si presumeva fosse una forza dirompente all'inizio la grande massa degli elettori monarchici sia vietata sia riconosciuta dalla Repubblica i stessi eredi della monarchia
Hanno finito sostanzialmente con riconoscere la validità delle istituzioni
Il capo dello Stato avuto vorrei dire il senso di responsabilità di suggerire al Parlamento di abolire la norma transitoria della Costituzione che impedisce ai Savoia di ricordarmi del Paese
Una repubblica consolidata una paura degli spettri a Casa Savoia vorrei dire a un lontano nobile passato non passato meno lontano Terhune apprezzabile
Ma allora nella Costituzione si è ritrovata l'unità nazionale e perché
Perché la Costituzione viene dalla Resistenza è il simbolo della resistenza e la Costituzione ha proiettato verso il futuro gli ideali del sistema la differenza che è stato ricordato fra lo statuto dov'è la Costituzione approda dello statuto che da che cosa nasce è una disposizione Ottavia viene concessa non lo sa nessuno lo stesso Parlamento sostanzialmente del corso degli anni nulla un'ora avrà a disposizione che ha occhiata che viene dall'alto il Parlamento li avverte la portata e il e l'importanza è lo Statuto conviene soggetto né alla legittimazione da parte dei Parlamenti così come le diete soggetto
Alla legittimazione da parte degli elettori Marco
Uno spiraglio per la legittimazione dello Statuto e la sua costituzione c'era stato nella storia del nostro Paese
C'era stato in qualche loro andiamo a ritrovare nelle al referendum dall'otto giugno mille ottocentoquarantotto il referendum che venne sottoposto ai cittadini da Lombardia per l'unificazione col Regno Sardo non era soltanto un referendum sull'unificazione
Era un referendum in cui si stabiliva a questa la dizione del referendum limbo via l'immediata fusione delle province lombarde con gli Stati sardi
Sempre sulla base del suffragio universale
Che sia convocata inglesi anzidetti Paesi è in tutti gli altri aderenti una comune Assemblea costituente
La via per l'Assemblea costituente era stata tracciata non ci fu il coraggio di portarla avanti perché quell'assemblea costituente avremmo dato certamente una legge delegittimazione che invece non c'è stata
Questo per quello che riguarda il passato
Ma qui sono state rivolte anche delle critiche non c'è stato soltanto vuole dire degli alloggi i chiusi
La costituzione per tanta parte
Non è stata ancora attuata
E per troppi settori è stata attuata con troppi ritardi perché di chi la curva quali sono le radici le origini storiche di questo ritardo nell'applicazione del del costo del costituzione
Io ritengo che
Nel passato di regioni cinesi di motivi in un certo senso non accettabili ma giustificati ce ne sono stati
A cominciare dal decreto luogotenenziale del sedici marzo del mille novecentoquarantasei
Di cui non si ricorda mai l'esistenza e che aveva avuto una swing sua incubazione precedente negli atti attraverso il quale si stabilisce il decreto fatto dall'allora presidente De Gasperi
Attraverso il quale si stabilisce che le funzioni legislative
Durante più all'Assemblea costituente non vengono a riservate alla Costituente
Vengono attribuite al governo
E come potevamo pensare che un Governo di quel tempo costituito da un Saskia vorrei dire senza un adeguato supporto tecnico fosse in grado di rinnovare le strutture dello Stato
Tant'è che delle norme che praticamente hanno diventate desuete
Finirono per essere praticamente rinverdire te per il fatto che vennero mantenute stabili nessuno le tocco e ci fu la cristallizzazione del passato
Cristalli resa dal passato che si proiettò poi appreso anche sull'avvenire
Perché sull'Avvenire il primo Parlamento e anche i parlamenti successivi per lungo periodo pesa la contrapposizione
Della divisione del mondo in due è la spaccatura del Paese è una spaccatura di tipo storico che impedisce quegli adeguamenti quel trasformazioni istituzionali che hanno bisogno non di una maggioranza ma l'episodio di un'ampia convergenza è di una mobilitazione praticamente di di tutto il Parlamento
E allora la guerra fredda determinato per lungo tempo una stasi poi c'è stato lo sblocco il centrosinistra una serie di avvisi che si sono dette che si che si sono determinati ma ora possiamo dire sussistono tutte le condizioni
Perché il governo dell'attuale legislatura
C'erano in grado di affrontare e una proiezione mi praticamente quinquennale di lungo periodo quegli adempimenti che non sono stati realizzati nel passato è questo praticamente il dovere che incombe sul governo
Il dovere prima di dar corpo agli impegni statuiti della Costituzione
Secondo di adeguare per quanto necessario e adeguare alle esigenze nuove
La costituzione del nostro Paese
Che si è detto è una Costituzione datata
A tutte le costituzioni sono trattate la Costituzione degli Stati Uniti d'America che ha preservato quel Paese ha conservato l'unità nazionale e ha consentito agli Stati Uniti risultare tutte le traversie e le divisioni arrivaste il riferimento comune è una Costituzione trattata
Ha subito delle modificazioni anche la nostra da una Costituzione datata
Sarà una Costituzione proclama storia come tutte le costituzioni ma non è declamatoria
è proclamato a Oria programmatoria di ideali di impostazioni tonda sancita senza ideali non vive lo sta già senza ideali non può vivere non può andare avanti
Finisce per chiudere se stessa finisce con la propiziarsi
E allora l'impegno perché aggiornamenti e modifiche della Costituzione dovrebbe essere un impegno corale
E allora bisognerebbe anche essere in grado di passare dalla fase generalizzata giungere dico bisogna adeguare Serra alle troppa alle indicazioni propositive
E qui le indicazioni propositive sono state date sono state date con riferimento agli enti locali in particolare alle regioni
Mi sembra strano ma da questo punto di vista tenuto conto che la Costituzione affida già alle alle regioni il diritto di esigere tributi propri sta scritto dalla Costituzione i tributi propri
Come mai in tutti questi anni
Le Regioni si sono adattate in una posizione rinunciataria
A subire vorrei dire a ricevere dallo Stato quello con lo Stato condurre dire sì beh sì degno si è degnato di concedere come mai al mancato questo senso dell'autonomia
Perché le Autonomie vivono anche quando ci sono coloro che fanno leva sul sul punto di essa allora non abbiamo avuto delle regioni senza anima da questo punto di vista che non si sono rese conto del loro ruolo particolare di stimolo stimolo che poi si sarebbe dovuto riflettere anche sugli altri enti locali e sono collegati in particolare alla Regione in particolare
In particolare la Provincia i comuni e sono l'elemento vivo in cui si deve articolari del il l'amministrazione del Paese
E da questo punto di vista qual è il riferimento su che cosa dovremmo puntare come cambiare la nostra Costituzione c'è tanta discussione in termini astratti e tingere di cui non si finisce ben delimitare le diversificazioni cioè autonomia e decentramento federalismo eccetera
Io ritengo che le troviamo nel Trattato di Maastricht è il punto di riferimento che dovrebbe essere unificante punto di riferimento del Trattato di Maastricht principio di sussidiarietà
Il principe e io sarei per trasporre nella Costituzione
Questo principio della sussidiarietà com'
Principio di riferimento a te pertanto riguarda vorrei dire Lascala gerarchizzare la scala la responsabilizzazione dei poteri e il coordinamento dei poteri
è un altro articolo io suggerirei ugualmente data esigenza almeno di recepire
Che è legata al Trattato di Maastricht che non è non trattata senta dov'è stata ratificata dal Parlamento ha quindi vuole dire alcun avallo amplissimo
Noi abbiamo il debito pubblico più consistente l'Europa in relazione al prodotto nazionale lordo
Come siamo arrivati a questo debito pubblico perché l'articolo ottantuno della Costituzione è stato agitato
Vuole dire non si è stati in grado dia a da attribuire all'articolo tanto quel compito che la Costituzione degli rapida
Io sono stato in tempi lontani presidente della commissione bilancio bilancio programmazione nel periodo in cui fu impostato il programma economico nazionale
Ebbene in quel periodo con noi facevamo caverei con ostinazione ecco l'impegno tutte le leggi i giornali avrà la copertura finanziaria
E tutto questo Pescara ma il dovere di dire no agli leggi o a norme che pure Arnault giuste per poter dire sia norme che hanno ancora più giuste
Ecco Calle quali spettava una priorità dal punto di vista della logica istituzionale
Allora su questo piano perché non trovare la possibilità di recepire i due concerti del Trattato di Maastricht
I quali implicano un raccordo tra il prodotto nazionale un occupa il massimo fra il prodotto nazionale lordo il deficit pubblico è un raccordo fra il prodotto nazionale lordo e il massimo del deficit annuale di bilancio
Probabilmente se introducessimo quelle norme
Che non sono norme di blocco
Sono le regole della buona amministrazione
Noi ci troveremmo in un Paese in grado di poter affrontare meglio in futuro quelli che sono i traffico qui non voglio aggiungere altro avevo preparato qualche indicazione pacata appunto ma mi pare che lo spirito consentito qui aleggiare della necessità di difendere la Costituzione con mele mento unificante come proiezioni del futuro di ideali
E da applicare con la modalità che sono state previste con lungimiranza attardarsi suicidi meccanismi per la revisione sia la strada maestra la stalla Paride ci dobbiamo incamminare dando anche gli opportuni suggerimenti sul piano concreto grazie
All'ambizione per l'attenzione del suo intervento sia per le considerazioni e suggerimenti molto valide che ci ha dato e vorrei anche ringraziare la come fatto prima con Beatrice per la premurosa
Costanza con cui egli segue le nostre iniziative vuole dire con l'affetto la premura con cui è sempre presente i nostri convegni grazie Flavio la parola marcia dalla moda
Mario chiamiamo
L'ufficio
Primarie
Abbiamo
Discusso
Intervenire cure mediche può ristretti che ci siamo dati senz'altro saremo in grado di dargli la parola
Prego
Con il mio intervento sarà estremamente Breve così il mio intervento sarà estremamente breve considerata anche allora
E verte su un punto specifico che per dir la verità è già stato richiamato dal professor Monaco in particolare voglio parlare dell'articolo undici della Costituzione
Per l'articolo undici della Costituzione per quanto riguarda la cessione diciamo così il riconoscimento della possibile cessione di poteri nazionali ha poteri sovranazionali
Se noi teniamo presente che nelle costituzioni europee questo l'unico comunico esplicito accenno di questo tipo
La cosa molto importante voglio dire la preveggenza con la quale i redattori della nostra Costituzione gli autori della nostra Costituzione hanno inteso come dire prefigurare il futuro e questo direi che è alla base questo riconoscimento alla base del processo di integrazione europea del fatto che noi che l'Italia in sostanza accettava già prima qualche cosa che non c'era ancora
Ecco questo direi che secondo me una cosa sulla quale dobbiamo soffermare la nostra attenzione
Anche se poi dobbiamo dire altre cose vale a dire che mi è rimasto arte bisogna tener conto di tutto il processo di integrazione europea dello svolgimento di questo processo di integrazione europea
Ma dicevo è rimasto più come una petizione di principio da parte italiana e in questo caso l'onorevole Romica messo in evidenza nel suo intervento come dire le nostre le nostre Peck il fatto che non siamo riusciti e che tuttora non siamo non riusciamo ad adeguarci a questo processo di integrazione europea però ecco qui il punto fondamentale
I passi in avanti che sono stati compiuti nel processo di integrazione europea e da ultimo con questo Trattato di Maastricht che è stato citato anche da Flavio Orlandi
Ecco bisogna tener conto di una cosa bisogna che lo spirito con il quale lo Stato italiano governo italiano all'opinione pubblica italiana affronta il processo di integrazione europea si pone davanti al processo di integrazione europea non vede essere come è sempre stato e come purtroppo sembra che continui ad essere un atteggiamento come dire di pure è estrinsecata Sirone di pura affermazione di del principio noi siamo tutti europea vogliamo lo Stato federale eccetera no non basta questo
Bisogna fare un passo decisivo in avanti
Nell'applicazione nell'accettazione e questa è una cosa grave la cosa difficile nell'accettazione di quelle che sono le regole europee tutto qui
Il problema cerco di dire che non è facile soprattutto per noi soprattutto per noi italiani per il nostro sistema
Ma è questo il punto da il problema da affrontare e da risolvere
Allora da questo punto di vista io già concluso l'articolo undici della Costituzione cioè la cyclette cessione il riconoscimento dei pozzi del potere sovranazionale
Queste del furto bene a quel punto lì questo articolo undici avrebbe tutto il suo completo significa
Grazie
Grazie Marcello Gamaleri prego
Anch'io sarò breve motivi data l'ora e anche per un carattere carattere apparentemente settoriale del mio intervento
Di fronte all'autorevolezza dei tanti costituzionalisti maestri del diritto pubblico
Mi confermo nella idea che mi appartiene della attualità danno sta costituzione
Anzi di una necessità di scala rimessa per trarne tutte le conseguenze
E per quanto mi riguarda occupandomi di comunicazioni di massa in particolare quella che mi pare che per esempio in vari convegni sempre sani è stata adeguatamente sottolineata che l'articolo ventuno sul diritto al dell'informazione
Sì ampi al diritto all'informazione cioè il cittadino debba dover partecipare a questo complesso
I tecnologi io questo complesso di processi che sono appunto i comune di comunicazioni di massa e le nuove tecnologie che si stanno aprendo
Ma qui non è una questione che la Costituzione è inadeguata mi pare di poter dire che la Costituzione largamente inapplicata in questo caso noi abbiamo sotto questo aspetto un capo di rappresentatività di mancata rappresentatività
Dei cittadini nel sistema dell'informazione del sistema la comunicazione che veramente preoccupante
Soprattutto a fronte del dato
Recente che l'ottanta per cento delle nuove professioni a cui i giovani si spera si possano introdurre pur nella difficoltà del occupazione attuale per l'assolvimento attorale di occupazione
L'ottanta per cento maneggiano tratto l'informazione viene se l'ottanta per cento delle professioni future tratta in formazione e non c'è margine per diciamo così partecipare
Alla all'architettura dei processi informative comunicativi questo dev'essere secondo me è considerato con con grave preoccupazione
In quanto porta una considerazione di questi poteri e in generale dello Stato non come proiezione organizzata della propria attività ma come una controparte
Ecco una controparte tra l'altro che agisce in tempo reale mentre noi operiamo in tempo differito
La vacca pazza arriva in tempo reale e quella che era una professione tra le più considerate le più lucrose che la quale del macellaio piomba nella sventura da un minuto all'altro da un giorno all'altro
E queste sventure sono ricorrenti perché questi mezzi hanno questo potere e nello stesso tempo sono totalmente a mio modo di vedere in controllare in questi giorni scusate stiamo parlando di
Legge sulla RAI o di nuova legge sulla RAI quindi di rinnovo immediato del consiglio di amministrazione e ci sono obiettivamente dell'urgenza
Ho però l'impressione che non sono in questi giorni ma anche in giorni in anni che ci hanno preceduto questa questione venga considerata come un mero avvicendamento di occupazione di potere e non come ristrutturazione di questo sistema
E uno potrebbe dire ma in fondo che cosa si può fare in fondo in mezzo alla loro dinamiche in fondo no signori i mezzi hanno una loro dinamica ma vi sono strutture istituzionali che sono profondamente versano staccando presente qualcosa indicarci in Olanda il sistema radiotelevisivo sì sfonda sulla partecipazione originaria può in parte attenuata di forme associative la televisione è di associazioni di base inizialmente dalla dalla radio prima la televisione dopo
Da noi esiste quella Bortot scusate se mi esprimo in questo termine del consiglio degli utenti che vagamente voleva riecheggiare qualche cosa di questo genere ma che messo in un cantuccio come è stato messo forse altre ragioni che non a caso qui sopra non ha dato luogo a nessuna forma partecipativa da coloro da parte di coloro che pur operano associativa mente prepotente venne in questo campo
La Germania Gran Bretagna altrove breve flash sono dei sistemi che in parte sono fondamentalmente radicati su sistemi televisivi regionali
Pur essendo avendo degli stati fortemente
Centralizzati per altre vie per altri versi e così pure negli Stati Uniti abbiamo col provvedimento che vale qui appena agricole Marinazzo ha più perché aveva delle ha delle ricadute sul sistema mondiale quindi e che sono state norme
Che è dato dalla deregulation che porta l'assimilazione di telefonia
E di televisione cosicché tutte le imprese telefoniche potranno far televisione quale televisivo dall'affare evidentemente telefonia telecomunicazioni cioè in altre parole Specter RAI Fininvest Olivetti eccetera eccetera
Sì le cose andranno anche dando in questo modo e andranno alla fine in questo modo opereranno tutte liberamente sul mercato con dei vantaggi e svantaggi che però mi pare che nessuno si preoccupi di analizzare dovutamente dal punto di vista delle
Principi costituzionali che ci che presiedono questo sistema
Quindi brevissimamente arrivo alle conclusioni articolo ventuno diritto di manifestazione del pensiero con ogni mezzo siamo di fronte a dei vetri manifestazione pensiero sia con mezzi di massa
Siccome si interpersonali vedevano assieme né non ha più un programma che non metta sotto un asterisco in cui c'è un riferimento interne
Perché uno ormai vede la televisione per poter anche parlare con qualche singola persona che in quel momento sta vedendo stesso programma o che addirittura profanato il programma
Quindi ci sono queste porte partecipative
Per fare in modo che quindi attuazione diciamo così questo articolo ventuno capendo che siamo in un passaggio dalla comunicazione di massa l'integrazione nonché il se ma se comunicazioni per persona
Ma non fermiamoci qui a Flash ancora
Articolo tre effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Ora ne abbiamo referendum approvato che riguarda la parziale metto tra virgolette privatizzazione della RAI
C'è qualcuno che sta ragionando su come questa privatizzazione possa avvenire
Su come questa privatizzazione possa combinarsi per esempio con l'articolo quarantasei della Costituzione che prevede la partecipazione dei lavoratori l'impresa
C'è qualcuno che a maggior ragione era parli per i fini sociali diciamo così son previsti articolo quarantuno combattere
E quindi la partecipazione dei cittadini
A questa forma come fare in modo insomma che quando si aprissero le porte per esempio il servizio pubblico vi sia un'affluenza e qualcuno che va qualche sportello per dire mi interessa di partecipare alla Rai mi interessa o come lavoratore o come cittadino
No si parla soltanto scoop ancora una volta soltanto di avvicendamento al consiglio d'amministrazione considerato come un'entità
In cui gli addetti ai lavori sono appassionati signore che è un centro di potere ma rispetta i cittadini hanno una ricaduta che lascia totalmente passi totalmente dal resto Giampiero Orsello conosce bene questa ambiente
E sa bene che praticamente sono è uno o pochissimi che parla a una moltitudine quando tecnologie consentirebbero
Orbene altra si ben altro sbocco
Ultima cosa
Il problema del cannone
Papà ripeto poi ma tecnico proprio no tecnico molto particolare perché o stiamo con Pannella e diciamo che lo eliminiamo o stiamo dall'altra parte diciamo che lo conserviamo pervaso consegniamo la dobbiamo giustificano il fine sociale
Il fine sociale del cane si giustifica soltanto se si inventa un meccanismo che la Costituzione non esclude ma anche se ma secondo me incentiva per cui la destinazione questo provento in qualche modo implichi qualche decisione di natura popolare
Implica qualche Indirizzo implichi qualche soluzione che nasca da qualche da qualche meccanismo in cui i cittadini si sentono perché non è proponibile il fatto che tutte le persone intervistate dicano io voglio qualche programma culturale quattro governi Ducati o perché sento che ormai siamo maturi per doveva avere questo tipo di domanda
E poi ciò che ci viene propinato Chappell alla fine finiamo per accertare se non solo i programmi di evasione indietro con un meccanismo istituzionale che faccia in modo che questa volontà che c'è
Possa manifestarsi
E allora secondo me il fatto che e per esempio si ripensi a un cannone la cui Indirizzo di utilizzazione sia scorporato rispetto non sia più una scelta o tu hai e della Rai la quale dice io faccio questo faccio quello ma sia un indirizzo che nasca da un atto
Da una meccanismo in cui venga applicata la volontà dei cittadini secondo me questo è una cosa a cui ancora pensa
Così ultima cosa ma queste navi questi giorni
I meccanismi anche qui si parla di dove giornalismo si parla di localismo eccetera
Bene e gli Stati Uniti hanno delle norme che prevedono il pluralismo anche in sede locale
Ma è possibile che una città come Roma io non conosco i Caltagirone penso che sia una persona più splendidi che ci siano sulla faccia della terra però non è possibile che in una città come Roma e due quotidiani maggiori sia dalla
La stessa proprietà scusate c'è qualcosa che non funziona la Costituzione non è stata attuata e nuovi al pluralismo che ha un principio fondamentale che essa prevede
Quindi questa Costituzione dal mio punto di vista dico modestamente è tutta da attuare voi ci sarà forse che qualcosa da cambiare ma incominciamo ad attuare grazie
Grazie Giampiero
Ma io mi domandavo io faccio parte di quella che tu hai definito la porto di consiglio degli utenti forse hai ragione
Perché consiglieri utenti ha perso tante occasioni aveva avuto un delle funzioni importanti da assolvere a mio avviso le ha perdute
Ma il mandato mito mi domando doc sempre evidente mi domandavo
Gli operai qui in una facoltà in un corso di laurea di scienza delle comunicazioni tutti over ti occupi di
Comunicazione di massa
Beh io credo che potremmo forse interessare il nostro istituto a fare un convegno la tavola rotonda qualche se tu sei d'accordo potremmo organizzare un'iniziativa del genere sembra di grande attualità e comunque di grande interesse io potrei portare qualche reminiscenza
Della riforma del settantacinque
Mi pare che c'è un'attualità abbastanza bruciante che potrebbero essere messe in evidenza
Allora last but non least Pieraccioni
Ci sarò brevissimo ma io
Innanzitutto di esprime mio compiacimento partecipato a questa iniziativa avete sentito la bellissima relazione introduttiva di Giampiero Orsello e la prestigiosa
L'azione di Cerro
Ecco io sono anch'io convinto stanziamenti e quindi sicuramente d'accordo con le indicazioni date chimiche la costituzione in fondo abbia tenuto che che bada attuate alcune parti ma certamente purtroppo va modificata in alto
E dico non sono così ottimista sul fatto che la Corte costituzionale
Abbia stanziamenti sempre vigilato in un discorso di adeguamento e di attenta considerazione l'attuazione stesse della Costituzione io ricordo qualcuno ha ricordato della diciamo della necessità di a di di di assicurare coerenze
Diciamo tra comportamenti
E mi pare che ci sia un'assoluta incoerenza tra una riforma fiscale che tutti ricorderete è stata fatta a metà degli anni negli anni settanta una riforma fiscale centralista e l'attuazione delle regioni cinque anni prima avviso c'è stato una profonda violazione del dettato costituzionale che non è stato affatto diciamo riconosciuto
E quindi in fondo io credo che che gli aspetti di rinnovamento siano da toccare siano da vedere soprattutto in un discorso quello del riconoscimento delle autonomie
Qualcuno dice Albarello De Martin riconoscimento le autonomie e integrazione internazionale del nostro sistema questi sono i due i due versanti su cui occorre certamente aggiornare il dettato costituzionale
Adesso vuole fare col pochissime considerazioni
C'è il pericolo però che questa interpretazione del riconoscimento delle Autonomie diceva Fregosi
Che si di TIR riconoscimento significa in fondo che le Autonomie preesistevano
Io dico certo e riconoscimento di autonomia che preesistono ma anche riconoscimento dell'autonomia del del della dinamica delle Autonomie quindi bisogna riconoscere che il problema delle autonomie cambia cambia e quindi io non vorrei assolutamente che riconoscimento delle Autonomie fosse soltanto una riscrittura del centodiciassette e una maggiore delega alle Regioni
Innanzitutto perché le regioni come lo stesso presidente Fregosi ha indicato sono state in qualche modo se mi consentite superficialmente riconosciute
Come entità statistiche sono state riconosciute e non come realtà economico sociali e quindi e e poi per i pericoli del nuovo centralismo regionale
E di fatti c'è questo nuovo centralismo regionale si attuato in questi anni accanto al centralismo nazionale abbiamo il centralismo
Regionale
Dicevo che questo discorso riconoscimento l'autonomia e va fatto anche in senso Tina
è io per esempio dal punto di vista del presidente Fregosi mi porrei il problema del riconoscimento che la Provincia di Roma
Voglio dire che scusate voglio fare un po'di provocazioni insomma perché credo che l'Area metropolitana sia un fatto estremamente più importante della provincia di Roma ecco quindi in fondo c'è un problema di riconoscimento delle aree metropolitane
C'è un problema di riconoscimento se mi consentite di una ribalta che è studiata in tutto il mondo come una realtà specifica italiana quella di distretti produttivi praticamente noi siamo siamo CUP studiati in tutto il mondo con un sistema ricco di questi distretti produttivi
Che sono disse o distretti industriali che sono stati riconosciuti nella soggettività nello soggettività da una legge dello Stato
La legge trecentodiciassette
Articolo trentasei
Ecco io vorrei soltanto dire queste cose a me pare che sia importantissimo questo discorso anche perché perché dico che c'è il problema del riconoscimento delle Autonomie in senso dinamico e c'è il riconoscimento anche collegato al discorso di integrazione europea
Perché la politica dello sviluppo la politica dell'occupazione ormai è universalmente riconosciuto e politica del territorio che si fa sul territorio o non è ormone
Quindi non è una politica che può essere fatta dal centralismo dal centralismo Reggio poi nazionale e e nemmeno dal centralismo regionale
E allora
Praticamente noi si registriamo una situazione molto pericolose
Perché mentre tutto qui si stato invocato più volte mastri
Mentre diciamo sì di circa no duramente quelle convergenze economiche monetarie nazionali diciamo
Per arrivare a mastica la punta gli appuntamenti rimasti si stanno aumentando stanno aumentando e questo è misurabile le divergenze che esistono tra le economie locali
Stanno aumentando fortemente le divergenze e quindi inoltre il nostro Paese come sapete soffre di una situazione endemica che quella della incapacità di di accedere diciamo ai fondi strutturali che sono stati messi in campo proprio per preferibile per i circa Hardy
Di favorire la coesione di fronte alle affetti di non coesione che provocano le la ricerca faticosa di raggiungimento delle delle grandezze rimasti
Allora
Il centralismo concludo il centralismo statale e quello regionale se dovessimo in e se dovessimo soprattutto interpretare non in senso moderno il riconoscimento e la promozione delle autonomie rischiano in fondo non di favorire la nostro collegamento con l'Europa ma abbia allontanarci dall'euro
Grazie Pieraccioni
Di tutti voi presenti ce ne sono che vuole la parola
Prego
Benissimo
Grazie
Io facevo l'attrice di prosa mi sono ammalata la colonna vertebrale
Dipingendo un quadro di Masaccio incontrato Christa nella mia vita poi lo ripersa poi l'ho ritrovato sdraiata in una panche non è che se i Vangeli Caputo un grande miracolo il giorno dopo del mio miracolo camminando per le strade vi sono degli occhi sono anni festa del cinema
Ho sentito la presenza di Dio fortissima col disgusto non mio di Dio per quelle cose quindi io da allora ho lasciato tutto
E faccio una vita di diciamo pure di preghiere anche dazioni sondata anche mezzo agli zingari avuto una visione di una donna araba la tratta che moriva di fame quattro bambini
Anche oggi dice un signore si deve andare quasi a ero molto stanca mi sono un po'appisolato visto un professore davanti al medico capito deve andare allora il mio messaggio è questo
Perché noi ci preoccupiamo moltissimo per le cose sociali materiali sì ad aiutare questo senza dubbio infatti tutte le lettere che scrivo disoccupazione tutte queste sono anni che io scrivo questi pezzi rimanda a destra e sinistra
Ma non ci si preoccupa abbastanza di questa vita nuova che può dare Cristo nelle chiese evangeliche tutti sanno cos'è la nuova nascita uomini liberi dal peccato dal male io sono stata cambiata completamente ma non solo io
Quindi è molto importante nelle torniamo al messaggio del pure vangelo la nuova nascita io non posso trascinare tutta la vita pre-gara de sembra senza un'annata di nuovo sarà sempre quella piena di angosce
Qui da noi nessun all'angoscia io avevo le angosciate sono dalla più felice io tra pochi giorni ho settantacinque anni grazie a Dio non me li sento sarà piena di Rieti vitalità
E quindi bisogna aiutare i giovani perché la televisione ha una grandissima piaga
Rovinati ragazzi anche i grandi perché non è che ci sono sono scene possibili qui c'è un o un insieme di di turpi tu Dini di di volgarità nel linguaggio nella violenza
In tutti i sensi Sommella inutile la sapete meglio di me quindi fare qualche cosa siccome ha nominato la televisione gli ho dato un pezzo che ho scritto un ordine
Fare qualcosa presso la televisione prima un grande scandalo tutti i quattrini che buttano via in tutte queste scene tutte queste donne in quelle condizioni tutte a tutti questi milioni che regala quello per carità ancelle Blow che brava trecento milioni insomma avanti di questo passo c'è tanta gente qualche morì di fame ci valori sveglio in tutti i sensi prima di tutto invochiamo questo Dio che è presente e così trascurato che il primo il primo comandamento ama Dio con tutto il tuo cuore tutta la tua mente tutti
Certamente non c'è questa Morese non ce lo mette lo Spirito Santo ma respiro Sante per ognuno di noi una volta si diceva che era solo per il Papa invece e per ogni uomo che realizza la nuova nascita quel giorno risveglio ritorna la parola di Dio
Come è successo anche negli altri secoli estratto Neemia il ritorno alla parola di Dio veramente
Seriamente
Il professore ride mai così guardi e Mezzana in mezzo agli evangelici la parola di Dio si legge si studia da da quando si è nati a momenti tutta la vita non un pochettino alle prime classi
E quindi è una vita meravigliosa di comune all'uomo a manca qui sta ecco perché c'ha la depressione perché non si ciba
Perché dice non non di solo pane vive nell'uomo ma di ogni parola che precede dalla bocca di quindi non si ciba abbastanza non basta leggere ogni tanto leggere e invocare stare vicino a questo grande spirito meravigliosa che che il Dio nostro insomma quindi essa mi chiudo scusate ma sentito proprio degli anni bruciare il quale la presenza di via dell'Irlanda accettate le cose come sono nella mia povertà nella mia umiltà ma questo è il mio messaggio al Signore si adotta la gloria
No no no
No
Ma
Ora
Io volevo ringraziarvi io non ho ascoltato con grande interesse sia al la relazione molto importante dell'amico Cerroni sia tutti gli interventi che gli sono costruzioni succeduti qualche amico mi ha detto che il convegno è stato di alto livello io non ho nessuna ragione per oppormi a questa valutazione di questo va dato merito a tutti coloro che hanno partecipato desidero ringraziare vivamente la segretaria generale del nostro istituto tutte le sentenze ci prima che il quarto
Troverei ringraziare tutte le nostre collaboratrici a cominciare da mia Maria Federica Leone che mi aiuta particolarmente nel difficile numeroso lavoro di questo dei vostri questa nostra cattedra che ho visto oggi che nel resoconto degli esami che manda puntualmente l'amico stasera e credo che il numero maggiore di esame
Duecentosettantasei punti quindi è corso di maldicenza delle comunicazioni
Hanno
Ma bensì in corso di di circa trecento persone del
Bene io credo che il convegno si è fatto certamente utile portate le cose che sono state dette vietare l'occasione come dicevamo all'inizio non poteva essere
Trascurata dire credo che gli diamo puntualmente all'altre inziative forse questa sulla televisione certamente ad una sull'Europa noi dovevamo fare
Qui e nel corso del mese di maggio
Esattamente il nove maggio il giorno di Europa dovevamo fare svolgerà un convegno anche in collaborazione centri dialisi europea in collaborazione con l'Associazione desideri sulle europee
Ma data la campagna elettorale evidentemente l'abbiamo rinviato lo faremo Greco nei giorni quattro e cinque dicembre
Quindi c'è parecchio tempo però io credo che sia importante per dovremo fare una valutazione non solo allora del semestre di presidenza italiana ma anche fare il punto della situazione della Conferenza intergovernativa ecco quindi su questo non aggiungo altro vi ringrazio per la vostra presenza e arrivederci alla prossima