"Dopo il convegno della Chiesa italiana l'impegno dei popolari" incontro nazionale organizzato dal PPI presso l'Astoria Palace Hotel

Iniziamo come coloro che erano presenti ieri
Ha notato
Abbiamo fatto ampliarla Sala perché ieri per un paio d'ore vi erano molte persone in piedi
Noi sappiamo che paventava Salon si riempirà tutta così nella sua totale dimensione ma siccome non abbiamo da privilegiare l'immagine e quindi le le le sale traboccanti ma la possibilità di riflettere comodamente la parte coloro che partecipano abbia preferito restano alcune sedie vuote ma tutti seduti piuttosto che la sala con la grande effetto ripiene di pieno e alcune persone in piedi con difficoltà a riflettere insieme per come è giusto
Io do
Subito
Inizio dei lavori con qualche con una breve riflessione
Per ridendo dare i fili di ieri e di oggi
Per quello che che è possibile fare naturalmente non posso non sottolineare come anch'io sia riconoscente al sette razionale al alla direzione nazionale
Per avere scelto di fare a Palermo questo convegno per avere esce così non soltanto ripercorso itinerario simbolico seguito dalla Chiesa italiana
Tra l'altro anche per il collo ritrovarsi nello stesso luogo in cui la Chiesa si è ritrovata per riflettere ma anche per quello che c'era presente nei confronti di questa città solidarietà a sostegno e come uno protagonista della vita del nostro paese così come malgrado difficoltà le compete e come detto il Papa nel suo messaggio del suo discorso al convegno così come il Papa ha detto
Nel sottolineare l'unità del Paese
La l'esigenza Lint di intervento difesa delle regioni meridionali più deboli
E come questa città sia via d'incontro con il sud del mondo e cosa a cui il Papa ha inteso richiamare il convegno e
I cattolici del nostro Paese
Stamani perché già è stata ammessa perché ha partecipato alla messa qui
Qui celebrata riascoltato liturgia con alcune letture
E ne hanno fatto un qualche non ha fatto che mentono qualche riflessione circa il nostro convegno
C'è stata quella
Quel tessuto comune quello di Tura comune alle letture che era la giustizia e la pace
La giustizia
La difesa degli ultimi dei sofferenti dei deboli
E l'esigenza di di pace e di serenità di una punto pacificazione delle comunità sono le due esigenze che sono alla base dell'ottica del nostro convegno ma mi è venuto in mente qualcos'altro anche riguardo alla lettura la seconda rete alla vangelo
A doversi Giovanni Battista ricorda è inutile che vi chiamiate di potevate figli di Abramo se poi non vi comportate di conseguenza perché la scure è già pronta sotto le radici per la le radici dell'albero
E questo in fondo fa ripercorrere anche un po'della storia dell'impegno dei cattolici in politica e a qualche famiglia e per il le ricorda qualche lo responsabilità non adeguatamente Asso
Su questo anche che essi si svolge l'ottica del nostro convegno
Noi cosa abbiamo fatto ieri cosa voglia fare questa mattina
Abbiamo ascoltato ciò che avveniva nel convegno Dalla Chiesa italiana con rispetto naturalmente attendiamo le conclusioni abbiamo voluto riflettere sulle implicazioni che lei ci le indicazioni e le riflessioni le conclusioni del convegno della Chiesa comporta per la dimensione politica
Da questo versante siamo stati in ascolto ora assumiamo per quello che la nostra responsabilità vera quella che la nostra parte il l'impegno di tradurre le scelte
In scelte programmatiche politiche di continuare cioè nello sforzo di coniugare lavori i valori in scelte politiche programmatiche
Questo riflessione diversa da quella che fate dove della chiesa di cui noi facciamo parte come tra venti ed è un fatto parte cui ci dicano come cadenti rosa riflessione diversa perché ulteriore riguarda la dimensione politica operativa come ieri già emerso
E naturalmente questa
Una opportunità che ci viene offerto e che abbiamo e l'opportunità che viene preziosa in un momento di passaggio da una stagione storica ad un'altra
Non a caso è nato all'inizio di questa nuova stagione storiche partito polare diverso dalla Democrazia cristiana per far corrispondere ad ogni sera ad una nuova stagione storica del nostro Paese una nuova formazione politica dei cattolici democratici
Diceva ieri professor De Siervo che nel convegno della chiesa
è emerso come una sorta di difficoltà dell'iter italiane dell'Italia a ad avere un buon rapporto col Polo futuro
Ecco la nostra scommessa vuole essere tutta sul futuro del nostro Paese per questo anche la scelta di un partito nuovo per immaginare tutta l'azione dato i democratici proiettata non verso il passato ma verso l'avvenire del nostro Paese e degli impegni nessi legato rimesso le per i democratici
C'è una frase che nel messaggio
Nel discorso tante otri ricordato il cardinal Martini a viene ricordata del cardinale Schuster
Quando ricorda quel passo delle classi aste che c'è un tempo per edificare un tempo per per spargere pietre
Domandandosi come faceva cadere a Schuster qual è il nostro tempo bene questo e il tempo di costruire adesso dopo una forte destrutturazione intervenuta questo il motivo che ci chiama qua
Dico contribuire a costruire come riflessione politica operativa
Il nuovo assetto del nostro Paese tenendo conto riferendoci a quello che la che Stella si è detta ha detto al nostro Paese nel suo complesso nel suo convento
Però siamo in sintonia
Al anche in questo con il convegno del sotto sì più a Palermo nei giorni scorsi diceva Giovanni Bianchi nel suo intervento di apertura ieri è stato il terzo convegno la Chiesa a Palermo svoltosi a Palermo compunto di partenza nuovo una svolta nel ritenere che l'italiano
Perché siamo tutti in questo Paese come in tanti altri Europa ad uno al punto di partenza di una stagione nuova
In questo pure siamo in sintonia ma c'è il qualcos'altro che ieri è emerso e che oggi sarà certamente ripercorso il professor De Siervo ha ieri ci ha ricordato ulteriormente la preoccupazione seria che nel convegno è aleggiata essi espressa sia raccolta per la situazione italiana
E su questa situazione così gravata di contrasti
Giovanni Paolo secondo nel suo discorso ha richiamato alla significato di comunione che l'evento costruito al convegno la Chiesa rappresentato non soltanto perché se il nostro Paese Concetta di ieri sul popolo ma anche per l'intero nostro Paese
Un invito la comunione a ritrovarsi insieme allo stare insieme
Quando il cardinal Martini in quel in quel discorso parla di Tosca civile condiviso prova questo che si richiama momento in cui vi è un'intensa
Quasi pervicace tendenza la più parte la conflittualità esasperata d'approfondire contrasti e solchi c'è questo bisogno di ritrovare le ragioni che fanno stare insieme nel tessuto del nostro Paese
Ecco questo erano stati Tudino sotto elezioni
Quella di trovare ciò che unisce il Paese
Ciò che nel dialogo tra diversi fa ritrovare le ragioni di stare insieme e non quella di contrapporsi come nemici
Quello di evitare radicalismi estremismi
Anche quelli che qualche volta assumono imponente sapore di cultura cattolica in questo ieri Maretta Martini ci ha ricordato
Come sia forata tradizione anche lo l'oltranzismo anche di parte cattolica qualche volta perché questo vuol dire esser di centro cercare ciò che unisce il Paese te lo fa crescere insieme non ciò che lo divide lo lascerà
E il dialogo naturalmente la misura Leicester centro appunto non vuol dire ne
Premi si vita né equidistanza
Significa anche avere chiarezza del proprie ragioni ma vera ed attitudine a capire che occorra ascoltati gli altri cercare con questi
Punti di incontro per fare crescere appunto insieme il nostro Paese
C'è un in queste cose
Un richiamo che aleggia che ancora ieri ci ha detto il professor De Siervo
Il richiamo che era leggibile nelle proiettata a rifiutare il cinismo in politica
Beh io mi prendo una licenza che andò scusa altre segretario al presidente ma qui a titolo personale lo faccio
Il ho visto mi veniva in mente questa frase professor De Siervo di ieri leggendo rileggendo riserva attenzione di dieci punti del cardinal Martini
Che in questo discorso di Milano ha lanciato al nostro Paese
Beh mi prendo questa licenza quelli sì solo per dieci punti cui riferirsi con convinzione disponibilità
Non altri punti come quelle quei dodici usciti ieri sul su qualche giornale
Questi sì sono appunti seri impegnativi concreti che potrebbero caratterizzare contrassegnare la il nostro Paese la sua vita questi siti
Vorrei che su questi punti vi fosse una gara altrimenti inelegante fosse inopportuna a dichiararsi d'accordo tra le parti politiche del nostro Paese
Ma forse forse le ragioni forse le ragioni del cardinal Martini non solo secondo l'ottica di cui anche noi possiamo qualche volta colpevoli non sono punti e parole che portino voti
Ma questo vuol dire dare ascolto l'appello del Papa di bandire il cinismo dalla politica
Chiudo scusate questa introduzione troppo lunga
La nostra quindi la riflessione ulteriore operativa come ieri emerso dalle riflessioni dalle dalle reazioni puntuali
Vuole dire magistrali del professor Campanini e di rose Jervolino
Che hanno POF Piano ulteriore politico operativo indicato concretamente che mosse traducono valori in scelte politiche programmatiche
Oggi certamente avverrà lo stesso grazie ai nostri relatori che ringraziamo tutti per l'impegno per aver accettato colto questa quest'invito verrà assunto questo impegno
Grazie
La parole adesso sul primo tema tipo per la solidarietà
A Maria che ho dei sì e poi una retta Martini io chiedo scusa verità Dobbiaco concrete ha cominciato ma è un ritardo come dire fisiologico ormai dovunque nel nostro Paese non soltanto la somma di Dio
Sembra impossibile che in Italia
Alle soglie del terzo millennio si debba ancora parlare di povertà
A volte si dice si crede che sia un problema nel Terzo Mondo o dell'Europa dell'Est
Ma purtroppo le cose non stanno così
La presenza della povertà all'interno della nostra ricca società stante Simoni aree che il grande progresso compiuto e il benessere conquistato hanno coinvolto sì una certa parte della popolazione
Ma non lasciate ai margini gruppi consistenti che continuano purtroppo a vivere in difficoltà anche molto gravi
Però credo sia giusto chiedersi a questo punto chi sono i poveri sono i nostri poveri
Che in un passato non troppo lontano l'opinione più diffusa nei confronti dei poveri li vedeva come singole persone incapace di incapaci di solista nei propri bisogni
Opere sfortunate circostanze o per cattiva volontà
E sembrava quindi che non vi fossero delle responsabilità precise a livello della società oggi invece si denunciano con forza le responsabilità di meccanismi di disuguaglianza sociale nel produrre emarginazione
Può essere vero che esistono casi in cui i poveri sono responsabili della loro emarginazione ma generalmente sono vittime impotenti di processi legati appunto a meccanismi della disuguaglianza sociale
Nel dibattito politico culturale e sociale si riscontrano diresse concezioni di di povertà
La povertà è infatti una situazione relativa e difficile dare una definizione che sia complessiva assoluta
Certo non è un fenomeno omogeneo
è caratterizzata da una variabilità interno entro l'aria della povertà convivono situazioni di grande miseria accanto ad altre che sfumano verso situazioni che si potrebbero chiamare di disagio
La povertà deve essere considerata quindi come un fenomeno globale
Nel quale sono presenti diversi elementi ma chi assume il suo significato completo è reale solo quando tali fattori si consiglia di tali fattori si considera il risultato finale
Cioè se è vero che esiste una povertà di reddito distruzioni di sanità di condizioni abitative
Eccetera e ancor più vero che tali povertà parziali interagiscono tra di loro si cumulano e determinano la povertà vera e propria
Il reddito dunque è solo un una delle dimensioni della povertà
L'introduzione del concetto qualità della vita ampliato anche la concezione della povertà
Ossia se si è certamente poco e di quando si manca di danaro
Si può tuttavia essere poveri anche quando non si è del tutto privi indiana
Condizioni di salute e distruzione di alloggio tipo di lavoro relazioni familiari e rapporti sociali sono elementi che determinano il modo di vita della persona
E che solo in parte possono venire spiegati con il fattore economico
Quindi accanto alle povertà tradizionali oggi abbiamo le nuove forme di povertà
Con nuovi poveri intendiamo le fasce più esasperate di emarginazione sociale e di espropriazione esistenziale
Che sono tipiche di una società postindustriale sempre meno sensibile all'uomo ai suoi valori
Sono sicura che tutti noi pensando al futuro sogniamo una società nella quale ogni persona si senta parte organica dell'insieme
Rispettata nella propria dignità valorizzata per quello che può dare e perciò protagonista ma realisticamente sappiamo di essere lontani da questa prospettiva
Perché come abbiamo detto sono molteplici le cause che alimenta ne consentono la permanenza della povertà
Ogni giorno registriamo presenze di esclusi di persone che non contano di emarginati da meccanismi strutturali
Pensiamo alle leggi non applicate ai servizi non funzionanti atteggiamenti culturali discriminanti
Anziani handicappati drogati barboni immigrati malati mentali minori a rischio Ling ieri spesso vivono privi degli elementi indispensabili ad una vite umane dignitosa
E combattere la povertà non è certamente facile proprio per le concause che danno luogo a questo fenomeno penso alle cose di ordine oltre che personale economico socioculturale strutturale
Certo è una risposta in termini di riequilibrio economico e sociale viene dalla giustizia distributiva
Non può reggersi la collettività se l'accumulo della ricchezza non è distribuita così da diffondere il benessere a chi partecipa alla produzione di ricchezza ma anche a chi non vi partecipa
Occorre un otto un approccio globale una politica multisettoriale che riesca a contrapporre agli effetti cumulativi detrattori di impoverimento quindi di una serie di interventi integrati ed adeguata
è necessario definire delle strategie per un attacco concertato contro la povertà
Sia in termini di azione preventiva sia con l'adozione di misure specifiche a breve e lungo termine nei vari ambiti nel lavoro della salute della casa di distruzione della previdenza
Della sicurezza sociale dell'organizzazione amministrativa
E ridisegnando le competenze tra governo centrale e governi locali
Per ridurre la povertà e le disuguaglianze è necessario anche il coinvolgimento di più soggetti lo Stato
Prima di tutti il mercato il privato sociale
Che dovrebbero integrarsi in vista di un unico obiettivo realizzare il bene comune
Nella pluralità di strategie certamente il dicevo prima il ruolo primario deve attribuirsi all'intervento pubblico che dovrebbe ispirare la propria politica a criteri di giustizia sociale e di solidarietà
C'è ed è molto importante anche l'apporto del privato sociale che con un'azione di stimolo di denuncia di proposta e anche con la realizzazione di iniziative significative riesce a dare risposte tempestive alla povertà
Ne possiamo ignorare il ruolo delle forze sociali del mondo politico venga chiesta
Che ha il compito di rendere visibile l'amore di Dio per gli uomini anche attraverso la diaconia della carità
L'azione anti povertà non può quindi limitarsi a puri calcoli economici ma devi ispirarsi a criteri di giustizia sociale e di solidarietà
E il termine solidarietà e i grande attualità e divenuto comune ricorrente sia nel linguaggio politico economico sociale
L'inflazione nell'uso però del termine solidarietà ci autorizza a pensare che vi sia una certa confusione forse anche una certa ambiguità
Non è infatti raro che diedero vaghi richiami alla solidarietà si celino a volte programmi e scelte tutt'altro che solidaristici
Basti pensare al contesto mafioso alla Massoneria ma anche purtroppo a taluni progetti politici
Ma la solidarietà non è un'espressione contraddittoria se conta nel senso suo proprio che quello di avere cura di sé in relazione con l'altro
La solidarietà esprime necessariamente una relazione come la cittadinanza sì e cittadini perché si è solidali perché si avverte che il bene personale è strettamente connesso con il bene dell'altro
Sotto questo profilo la solidarietà viene prima del diritto
Anche se nella Costituzione all'articolo due la Repubblica non solo riconosce i diritti inviolabili dell'uomo ma richiede anche l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Quindi il diritto positivo fonda doveri di solidarietà che costituiscono i vincoli della cittadina
La solidarietà indica la presenza di un vincolo ponti ontologico che fonda la convivenza legando tra loro i destini individuali
La solidarietà nasce quando nessun altro è considerato estraneo
La solidarietà che vincola in unità profonda l'esistenza delle possibilità di futuro delle persone dei popoli propone come esigenza primaria che si è assunta responsabilmente come valore e criterio dei comportamenti privati e pubblici
E ai diversi divieti del vivere sociale
Parlare i suoi età significa parlare di prossimità sì e solidali se ci si fa prossima agli altri uomini se si riesce a condividere con gli altri Problemi visioni speranze e ad operare di conseguenza
Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico
Non conosciamo l'identità dello sventurato
Eppure quella dei clienti
E del soccorritore sappiamo solo che era un samaritano
Io ho pensato che
Qualcuno di noi potrebbe per disgrazia trovarsi nella situazione del povero malmenato
Certo nessuno di noi vorrebbe identificarsi con i briganti qui ma tutti vorremmo almeno a parole fare la parte del samaritano
Ma non è raro il caso che la fretta o la disperazione ci faccia passare oltre
L'esigenza di solidarietà si radica nelle coscienze è un appello alla responsabilità di tutti verso tutti
è una questione morale che invoca la risposta di ognuno e da tutti insieme
E cito LaSalle istitutore i socialisti la solidarietà e la determinazione ferma e perseveranza e di impegnarsi per il bene comune
Ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siano veramente responsabili tutti non è dunque un sentimento di vaga compassione o di superficiali in teneri mento per i mali di tante persone vicine o lontane
Ma è il risvolto sociopolitico della virtù cristiana della carità
La solidarietà non va quindi confusa con l'elemosina eh sì anzitutto attenzione verso chi è debole indifeso povero manchi qualcosa di più
E il Vallone la cultura anche può garantire un progresso che sia crescita di qualità
Che possano adattare la comunità da squilibri e tensioni che diventano fonti di odio e violenza incontrollabili
La cultura della solidarietà si basa sui valori della gratuità della condivisione della comunione
Esistono solidarietà Corte e solidarietà lunghe ossia la solidarietà si compone di azioni immediate gesti semplici ma efficaci e necessari subito
E direzioni lunghe strutture di solidarietà da costruire scelte politiche legislative da promuovere
La solidarietà infatti una valenza politica e può diventare strategia per una nuova qualità dell'esistenza
Esiste però un pericolo
Che nonostante una maggiore consapevolezza della sua valenza strutturale politica
Si riduca la solidarietà di una mera istanti emozionale o un'astratta proclamazione di principio quindi non suffragata da un serio impegno
Volta ad affrontare realisticamente le complessi questioni nell'attuale congiuntura sociale
Questo pericolo risulta gravato dallo stato di ambivalenza e di contraddittorietà che contrassegna la società nella quale viviamo
La crisi delle ideologie del cambiamento storico ha determinato infatti un forte ripiegamento dell'uomo su se stesso sulla ricerca della propria identità e della propria auto realizzazione con il conseguente alternarsi atto attenuarsi della tensione sociale politica
Si assiste rifatti ad un'esasperata soggettività azione dei bisogni e dei comportamenti e all'affermarsi di tendenze privatistiche sempre più marcate
Allora si sostiene che la nostra società e povera di solidarietà che i rapporti sociali sono improntate ad elevati individualismo ha scarsa attenzione agli altri
Se questa diagnosi in un certo senso risponde a verità
Bisogna pur dire che ciononostante esistono e vanno consolidandosi nella nostra società processi di segno diverso che testimoniano una promettente riscoperta del valore della solidarietà
E le chiese d'Italia sono intervenute su questo tema con rigore e senso di responsabilità sia nella fase di preparazione chi attuazione del convegno di Palermo
è stato riconosciuto che anticristiani sono coinvolti in fenomeni quali l'indifferenza l'intolleranza l'individualismo la cultura del fare l'efficientismo
Sembra che l'amore preferenziale per i poveri sia un impegno riservata ai pochi ad addetti ai lavori
è stato osservato che la Chiesa e ancora alleata al formalismo
All'astrattismo dell'insegnamento al moralismo realizzando la Pastorale distratta sulla vita quotidiana disattenta alla realtà
Ma dobbiamo dire che il convegno di Palermo non è stato solo un insieme di lamenti pur motivati
Il Vangelo della Caritas è stato più volte ripetuto e punto di partenza per rinnovarsi e per rinnovare
Perché solo attraverso la carità è possibile costruire una società giusta accogliente solidale
Dobbiamo prendere atto che il convegno di Palermo non è stato un appuntamento della Conferenza episcopale italiana ma dell'intera comunità cristiana
Quindi noi tutti non possiamo rimanere indifferente ai messaggi che sono stati lanciati soprattutto il rapporto alla riconciliazione con i poveri e quindi al nostro impegno nei confronti della solidarietà
Già nell'ottantuno in realtà da Chiesa italiana aveva coniato la celebre espressione occorre ripartire dagli ultimi
Oggi la comunità cristiana e chiamata non tornare indietro ma piuttosto a rinnovare questo impegno non relegando la scelta preferenziale dei poveri a coloro che operano nel volontariato
Ma coinvolgendo tutti quanti soprattutto coloro che si occupano della cultura della comunicazione dell'economia della politica e poi soprattutto le famiglie e i giovani
Prontissimi diceva il cardinale Calderini nell'introduzione al convegno a chinarsi sulle piaghe della società italiana con il gesto del samaritano
Ma non meno disposti ad animare questa società spessa con l'amore in modo tale che quelle piaghe possano non formarsi
Grazie ad un'educazione e a istituzioni veramente pieni di cure di cura per l'uomo
E messi nella sintesi dei lavori di gruppo è stato ribadito
Che l'amore dei poveri non è appunto delegabile
Che si sente il bisogno di far crescere una cultura della solidarietà che orienti nuovi comportamenti modifichi le mentalità
Animi incisive politiche sociali alimenti la formazione ed educazione delle giovani generazioni
è stato inoltre rilevato che sono proprio i poveri e il deboli a pagare per primi la crisi dello Stato la carenza della regalità di inefficienza dei servizi
Dobbiamo recuperare la dimensione autentica della carità che non è solo un fare
Ma anzitutto un essere e si deve tradurre in stile di vita e scelte concrete e che non può essere quindi confinati in una parte del nostro tempo
A volte ci comunichiamo palle povertà presenti in tante parti del mondo lontano da noi e non riusciamo ad aprire gli occhi sulle situazioni di disagio e di emarginazione che sono in casa nostra
Si tratta allora di programmare direzioni mette strategie nell'oggi del nostro Paese per generare giustizia e assicurare una migliore qualità della vita
Occorre è stato detto anche ieri un serio impegno di progettualità politica siamo tutti chiamati a impegnarci nella costruzione di una rete di solidarietà e di comunione per rendere sempre più aggregato il tessuto della realtà italiana
Don Oreste Benzi nella discussione di gruppo al convegno esclamava poche storie dobbiamo passare dall'assistenza alla condivisione pagando di persona
Siamo tutti chiamati in causa a vari livelli ciascuno certo nel proprio ambito
Certamente vi sono responsabilità personali che toccano alla coscienza di ciascuno ma vi sono anche responsabilità a livello di istituzioni politiche economiche sociali
Nel discorso pronunciato nell'aula del Congresso il Papa ha fatto un primo riferimento alla solidarietà parlando della questione meridionale
Poi ha parlato di coloro che si occupano dei poveri nel nostro Paese fuori anche a costo della vita
Nell'omelia il Papa ha ripreso i due testi della lettura del Vangelo del giorno
Letture per un passo del profeta Isaia
Si offrirà il pane all'affamato se si accelera il chi è digiuno allora brillerà fra le tenebre la tua luce da tuo scuri Tassara come meriti
Importante il passo del Vangelo di San Matteo
Il giudice dirà
Venite benedetti dal padre mio perché io ho avuto pane e mi avete dato da mangiare ho avuto sete e mi avete dato da bere Ero forestiero e mi avete ospitato
Nudo e mi avete vestito malato e mi avete visitato carcerato e siete venuti a trovare
L'amore insomma ed il teste
Per passare
Nel messaggio finale dei partecipanti tra l'altro viene detto a fianco dei poveri manifestiamo la prossimità e la cura di Dio lasciandoci cambiare il cuore da loro da loro sono i poveri
E più avanti non vogliamo delegare solo ad alcuni la cura dei poveri né lasciare nell'isolamento quanti più da vicino operavano per la loro dignità
Vogliamo a partire dai poveri è con loro ripensare progetti per una società che ha tutti offra dignità
Possibilità di parola nuova qualità di vita
Nel convegno non sono mancate alcune proposte nell'ambito appunto dell'opzione dei poveri l'elaborazione di una Carta dei diritti minimi del cittadino
Che si è avviato in Italia una rapida riconversione dell'industria bellica la realizzazione di una politica di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo
L'esigenza è che la legislazione sull'immigrazione sia orientata verso una maggiore accoglienza degli stranieri
E altre proposte più di natura ecclesiale
Io prima di concludere vorrei fare io qualche proposta
Per esempio riprendere quanto si era detto a Loreto cioè la costituzione di un osservatorio della povertà
Magari a livello provinciale
Sarebbe uno strumento importante per una corretta lettura delle situazioni di bisogno e per un'azione mirata
Ancora mi sembrerebbe opportuno un coordinamento tra le varie realtà anche operano nel campo della solidarietà darebbe la possibilità di colmare vuoti di evitare doppioni di incentivare progettualità ancora
Non so se a livello provinciale a livello regionale
Potere disporre di un elenco di professionisti disponibili e recuperabili indeterminati i tempi per offrire consulenza e sostegno ai poveri
Ancora attrezzare una banca dati che permette di offrire informazioni esatte aggiornate sulle risorse disponibili sulle procedure necessarie per accedere
Istituire un fondo di solidarietà per fronteggiare situazioni di emergenza nel convegno si è parlato di usura
Mettere a disposizione
Locali in strutture non utilizzate istituire un fondo di solidarietà
Sensibilizzare le famiglie verso forme di affidamento affidamento nei confronti di minori in difficoltà di anziani soli di immigrati
L'elenco delle iniziative potrebbe continuare
Io devo concludere e lo faccio citando un passo degli Atti degli Apostoli
Negli era tra di essi alcuni indigente
Perché quanti erano possessori di potere o di case vendendo gli portavano il prezzo delle cose vendute e lo ponevo nei piedi degli apostoli
E veniva diviso a ciascuno secondo il suo bisogno
Per noi questo modo di vivere e certamente un utopia
Ma per comprendere quell'esperienza dobbiamo riflettere sull'esigenza che spingeva che i cristiani a comportarsi in quel modo
Era l'amore autentico e profondo che portavano a Cristo che viveva il loro grazie
Veneziano Maria capo dei sì
Per il taglio complessivo e anche per le indicazioni concrete operative che ha fornito Beretta Martini Perego
Grazie ma io credo che dobbiamo gratitudine Maria Gadù Daisy i siciliani sanno chi è gli altri un po'meno una una persona che vive la realtà di cui ha parlato
La sua attività professionale anche di scelta di vita e di stare in mezzo ai poveri per questo una voce credibile
Ed è una voce che
Ha avuto la capacità non solo di perpetrare quello che in queste occasione
Si è rivelato ma anche di porre i problemi e le domande che sono Trasped sono stati evidenti in gran parte della sua relazione
Io vorrei fare una riflessione c'è una disputa in Tare per lo meno una sollecitazione
Ha risposto e politiche che è il nostro ruolo
Quando abbiamo pensato questo convegno lo abbiamo pensato proprio per le una spinta che poteva muovere dal riflessione di tanti cattolici che si erano riuniti anche finire la nostra individualità poi
Maria Gaudenzi l'ha detto in più passi della sua relazione
Ma se c'è una legittimità ad occuparsi dei poveri ai cristiani
Ne ha legittimità riconosciuta da tutto l'ambiente laico
Ce n'è meno sempre meno l'abbiamo sentita contestare anche in questi giorni
La legittimità ad assumerci tutto il ruolo della polis
Ricordo sempre uno di questi che ora vanno per la maggiore
Personaggi che diceva qualche anno fa i cattolici si curino i loro poveri alla politica ci pensiamo noi
E invece noi vogliamo rispondere che proprio una politica può risolvere per la parte l'abbiamo sentito in cui questo è possibile
Ma che per grande parte la soluzione dei problemi
Che i poveri si trovano di fronte o che comunque è presente nelle situazioni di disagio
In questi giorni listate c'ha dato alcuni dati lecito lungo due soli cinque milioni di famiglie italiane si trovano no il cinque per cento delle famiglie italiane si trovano a fare i conti con un milione al mese
La reddito è aumentato è aumentata la disoccupazione
Questi sono i grandi problemi che la politica si trova ad affrontare e che non sono l'assoluzione Olla tamponatura del problema immediato che il povero si trova di fronte ma sono la risposta della politica alle esigenze che queste indicazioni commercio
Perché noi siamo certamente in un in un momento in cui la riflessione sulle immediato e sul domani del nostro paese ma non soltanto del nostro Paese enti un evidenza Cynthia
E chi pensasse che sia pure in modo non così semplicistico
La soluzione come il nostro così interlocutore di cui parlavo prima
Ma anche per quella scelta che molti dei cristiani fanno le rifugiarsi in fondo nel sociale abbandonando il politico io vorrei ricordare una frase di Sturzo il quale già ricordava che il sociale non è agnostico
In questi giorni monsignor Nervo io spero di averla presto il testo di questa sua relazione ha parlato a mo'qua Padova
Su un testo sui temi politici per i cristiani la neutralità è impossibile
Questa questa specie di così agnosticismo di carattere generale che viene per qualche verso introdotto con le possibilità e le difficoltà a scegliere perché non c'è dubbio che le difficoltà esistono qualche volta
Faceva identificare lo sforzo da ricondursi per trovare soluzioni indicazioni specifiche
Certo nei parlando di problemi di persone più deboli più emarginate abbiamo sulla coscienza impronte noi che ha che abbiamo fatto che faccia un politica
Quella legge sui servizi sociali che non è mai stata fatta che sa di darsi ripropone ad ogni piè sospinto e non è mai stata fatta
Ma non possiamo pensare che il problema si risolve così quando ieri il nostro coordinatore regionale ha citato lo stato di disoccupazione e di disagio di questa regione mi domando
Se questo non diventa il contesto più generale all'interno del quale ha anche ragione la legge sui servizi sociali
Cioè questa sforzo che noi dobbiamo fare è quello di introdurre il problema della solidarietà devi poveri della solidarietà né la totalità dei problemi del rapporto in fondo qui il Maria Ornesi la ripetuto più volte lo abbiamo anche letto su qualche giornale
Qui a Palermo c'è stata la preoccupazione
Che di questo problema se ne occupassero solo alcuni e non fosse un problema che trascinava tutti ma questo è tanto più vero in sede politica
Ed è tanto più vero perché bisogna scegliere
O la strada delle possibili soluzioni del problema o la strada delle top ad ammettere di volta in volta poi si sa le toppe messe di solito vanno su un vestito che poi va rivisto la mattina dopo
Allora in questo senso
E coniugali insieme come ieri è stato anche un momento accennato il come stamani è stato visto responsabilità istituzionale con il responso e anche funzionalità delle istituzioni leggi non applicate servizi non funzionanti
Istituzioni locali insensibili a questi problemi vivente effettivamente la preoccupazione di fondo
Ora la scrissi dello stato sociale esiste ormai in tutto il mondo
In tutto il mondo occidentale che l'aveva applicato ma la reazione non può essere quella che un posto di Jeanette è un po'detta fuori dei denti
La privatizzazione totale
Perché ora siamo in epoca di privatizzazione prima il tutto pubblico poi adesso il tutto privato e in questo ingloba arsi di situazione i problemi dei servizi alla persona il salgono in questa stessa impostazione allora si fa un grande grande identità tanto per essere capiti dalla gente si confonde assistenza con l'assistenzialismo
Si confonde servizio sanitario con spreco che sono anche atteggiamenti degenerativi e virtualmente esistenti di questa posizione ma non ne sono la giustificazione
Allora i cambiamenti sono davvero politici cosa vuol dire oggi in un momento di privatizzazione che sembra lasciatemi dire il mio parere eh dettato da criteri puramente economicistici cosa vuol dire io non posso sentirmi dire dai rappresentanti i dirigenti delle usure che è l'unico problema e quello di tagliare qua e là in discriminazione con cui si taglia e vada caso son sempre le settori di maggiore immaginazione quelli che non giungono neanche al tavolo della discussione per farsi aprire che fa assistenza
Allora il problema che oggi c'è io lo sintetizzo
E lo voglio porre all'attenzione di tutti perché qualche volta mi sembra che un po'presi da tanti problemi questo ci sembra marginale invece è essenziale io vorrei ricordarci
Noi abbiamo vissuto tutti l'esperienza della caduta dei muri dell'ottantanove
Vi ricordate la reazione
Ha vinto il capitalismo
E ci fu una voce che si eresse a dire
Ieri il profitto si ma non la distruzione la la mortificazione degli altri
Certo il reddito si ma non come l'unica misura la Centesimus annus ve lo ricordate ma questo discorso dell'ha vinto il capitalismo è un elemento che sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo sul livello mondiale
Ho in mente non solo questo che sta succedendo in Francia in questi giorni quello che è successo al Congresso americano qualche settimana fa nella quale nonostante il parere del presidente passato insieme che rigorosissime che tradurrà nella indicazioni di molti a stati di povertà le persone economicamente più deboli non ci dice che c'è
Una economia internazionale che porta anche fuori una una cultura internazionale per cui gli aspetti puramente economici diventano l'aspetto fondamentale ed essenziale
E allora e su questo piano che io credo noi abbiamo la necessità di essere sollecitati per una risposta politica eccetera
è vero quello che diceva Maria Calvesi non si può pensare che al volontariato al terzo settore si affidi tutta la soluzione del problema
C'è bisogno di un punto di riferimento forte che sono le istituzioni altro che meno Stato
Chi ha bisogno maggiormente di istituzioni forti sono i più deboli sono i più poveri sono i malati perché gli altri la soluzione è stata trovata
Ma non siamo in un momento anche nel quale non c'è dubbio che la solidarietà della quale il tanto si parla risolto quando si parla tanto delle cose vuol dire che non esistono in modo così evidente perché dell'aria che respiriamo dissolto non ne parliamo
Anche un'altra strada di fronte ci sono realtà periferiche ormai tutto il settore sociale e sanitario
è affidato alle Regioni
è decentrato e allora gli enti locali
E allora la partecipazione e la presenza Nossa all'interno delle istituzioni
Certo denari sono sempre quelli sono anche sempre meno me io ricordo sempre consentitemi di dire che era una donna che non mi meraviglia forse mi avrebbe fatto piacere fosse stato un uomo che avesse detto queste cose quando lei raccontava ad un gruppo di amministratrice era una delle iniziative del movimento nel nostro movimento femminile
Che nella sua come nel suo comune si faceva l'assistenza domiciliare agli ammalati Caro agli ammalati e agli anziani
Alla domanda ma come fate con il Bilancio muletto ma si tratta di graduare i bisogni noi lo stadio non ce l'abbiamo ancora voglio dire la necessità e la possibilità di una sensibilizzazione che dal basso realizzi una fiducia nelle istituzioni ed un collegamento con le istituzioni che faccia sì che nella scelta dei bisogni si vada davvero alla scelta di bisogni e non alla individuazione in carcere ma ripeto
C'è questa tendenza generalizzata che oggi passa attraverso le vie nella privatizzazione
Una strana sorte anche come corrente politica ieri come democrazia cristiana le indicazioni che in fondo la nostra cultura ci possa fare noi non siamo mai stati d'accordo
Con lo Stato che fosse tutto
Lo Stato che gestiva tutto e abbiamo fatto battaglie non da poco
Ricordo le battaglie fatte nel momento in cui si è fatta la legge sanitaria voglio dire settantotto e per introdurre la formula che le associazioni di volontariato potevano contribuire alle finalità del servizio sanitario nazionale questa norma passò per un soffio perché partiti politici importanti anche quelli che oggi sono i paladini della privatizzazione votarono contro
Noi abbiamo sempre sostenuto della pluralità non solo nelle istituzioni ma delle istituzioni
In questo canta oggi ci sono hanno avuto un ruolo certo non indifferente pensiamo a tutti quello che è successo dopo il decreto seicentosedici
Che passava agli enti locali tutto il settore dell'assistenza della beneficenza
Oggi però
Non possiamo essere d'accordo e lo dobbiamo dire con tutta chiarezza in tutte le sedi Olivo compreso
Non siamo d'accordo che lo Stato scompaia
In questa nella garanzia di questi che sono diritti primari i diritti alla percezione voglio dire nel momento in cui latte
Associazione di privato
Di privato sociale sul quale si è assolutamente d'accordo non deve privare
La istituzione del suo ruolo fondamentale io richiamo per tutti quel bel convegno Antonio attualissimo fatto con Roberto Ruffilli le istituzioni della solidarietà le istituzioni De Fazio
Noi non possiamo farci trascinare dalla moda corre perché questo sarebbe davvero un intuizioni che porta poi a ricredersi in modo particolarissimo con chi più ne ha bisogno nonostante le nostre buona volontà e nonostante la nostra indicazione
E consentitemi un ulteriore riflessione che voglio portare a tutti
Noi andiamo sempre a mordere questo siamo un Paese Buffon insomma no prima ci innamoriamo di una cosa poi di un altro appunto chiediamo che le degenerazioni di un sistema non si risolvano col modificare col purificare il sistema dalle decine di aziende Accord inventarne un altro
Io ho assistito con molta preoccupazione ad una cosa alla quale sono molto affezionato invece io ho sempre creduto che non ci fosse nel mondo solo lo stato e il mercato
Che tra stato e mercato ci fosse anche la società civile che si esprime nel suo associazionismo e nessuna realtà Mao sentirmi proclamare da qualcuno che ieri era statalista l'impossibile
Che tutto si risolve dal debito pubblico all'occupazione attraverso il setto settore questa è un ulteriore mistificazione
Alla quale bisogna essere molto attenti è una mistificazione che CELTA non risolvi il problema
Da un nervo che un uomo esperto c'è un volontario per eccellenza in un incontro fatto disse sono vecchio non mi fate assistere anche al fallimento alle delusioni all'onnipotenza del terzo settore
Certamente una partecipazione sì
Una presenza sì
Ma che sia chiaro che questa è una presenza che aggiunge che elementi a che promuove non qualcosa che sostituisce
Un pubblico che si vuole immediatamente abolire e magari diventa la ruota di scorta del privato perché a questo credo e il terzo settore non cedete non si deve prestare il volontario può fare c'è e fa in gran parte una aggiunta e una porre ed è portatore di una cultura che certamente si tende solidarietà ha molto da dire
Io credo che non ci sia niente di strano acché nella partecipazione pubblico privato si inserisca anche quel privato che ha finalità di lucro
Ecco non vedrei bene anzi mi opporrei fino in fondo a che a sostenere da formare questo vincolo contribuissero anche i volontari
Perché queste oggi si tratta
Abbiamo avuto una recente convegno sul volontariato promesso dal Ministero negli affari sociali dove in modo non così rozzo come le do il periodico per farmi capire più chiaramente c'era qualcuno che lo diceva
L'attenuante lo per non farsi capire ma questa è la sostanza del problema questo c'è un problema politico
Di grande lealtà e di lei alta per questo mondo più debole e che cosa succederà succede anche il mondo più debole che ha bisogno
Non soltanto di quello che il volontariato può aggiungere e lo continuerà a fare ma della professionalità che è proprio della istituzione essendomene abbiamo questa elementi di grande professionalità che noi abbiamo a che ora creiamo insediamento Diba andamento questo può essere possibile allora
Quando io vedo certe conversioni
I personaggi che nella vita hanno fatto altre cose del tutto legittimi hanno fatto i grossi capitani d'industria hanno fatto sono grandi grandi sono le grandi famiglie che nel nostro Paese determinate situazioni e che mi diventa nuovi sostenitori queste cose io sono per lo meno
Indotto a guardare le cose con attenzione il che non vuol dire che le spinto ma lei guarda con attenzione e soprattutto lo guarda con attenzione perché non deve essere possibile questa è la nostra responsabilità anche in politica
Indi
Lasciamo tende di lasciare accantonato e di lasciare alle cure di qualche Samaritana qui ci sarà assente nella vita queste indicazioni che invece devono essere assunte come grande responsabilità politica ecco perché
Io volevo così volentieri ho accettato l'invito di parlare di questo tema perché mi sta angosciando da un po'di tempo
Proprio perché io sto in mezzo a queste cose ormai da tempo la cosa che mi sembra totalmente inaccettabile è questa superficialità
Con la quale di abbandono per partecipazione Gabba Ando per un incontro pubblico privato che tutti vogliamo a un certo punto affidiamo al al al personalità di qualcuno che altri interessi anche legittimi di mettere al secondo posto così ci dicono e non al primo come noi riteniamo le persone più povere più deboli perché se no
Né ci riempiamo la bocca di amore per fare iniziare per i poveri ma insomma prima di qualche povero qualcuno che proprio non è in fondo ci può sbarrare la strada grazie
Ringraziamo molto
Maria eletta Martini il Complesso vedere il combinato disposto delle cose dette da me la cavo Dessì sedentarietà Martini è stato per tutti quanti certamente di grande arricchimento aggiungo che così come Veronesi va detto ma che letta
Anche per merito alla credibilità personale acre accresce l'importanza delle cose che ci ha detto
Adesso passiamo al secondo
Tema che quello sulla cultura l'informazione affidato a Franco Casavola Rosi Bindi
Il professor Casavola non è riuscito a venire ma ha mandato diligentemente il testo dicono che ha preparato
Come intervento per leggerlo qui e invece venire pere perché non ha avuto lavate le possibilità ma è come se ci fosse avendolo mandato il testo e piuttosto lungo e sarà messo agli atti ne è stato fatto grazie anche alla dirigente collaborazione di Maria eletta Martini una
Un testo più conciso
Cogliendo i passi principali delle della relazione che poi sarà a disposizione di tutti la faremo fotocopiare io ne darò lettura
E quindi prego di per quanto la Tour non sia mai
Pure interessante l'oggetto la sua trattazione non sia mai
Di grande attrattiva di seguire quanto quanto Casavola ci manda ci si dice anche perché altrimenti manchiamo di rispetto a Casavola mettiamo disagio marionetta che ha fatto questo lavoro di di ridire assunto e io mi sentirei in colpa perché utile che non sarei un buon veicolo di trasferimento del pensiero di Cassano
Il ha titolato questa sua sulla sua relazione come radio televisione equilibri costituzionali e diritti soggettivi e tutti sappiamo che è stato che oltre a essere un giurista con un nuovo di controcultura cattolica e anche stato presidente la Corte costituzionale
Non si ripete mai abbastanza affronta gli specialisti sulla valenza politica della comunicazione
Oggi ovale l'osservazione storiografica della sequenza tra culture orali culture scritte e mass media
Nelle prime era garantita la libertà della parola parlata
Nella democrazia ateniese seguente cittadini era indicata col anche con concretezza cioè come eguaglianza di parola
In quella forma di democrazia diretta nell'Assemblea ogni cittadino aveva diritto di parola
Ed essere inviolabile
In Roma l'aristocrazia poi però nobiltà che fornire quali capi politici e militari curava il duplice modulo educativo delle virtù militari ed eloquenza
Apparve la prima delle scienze pratiche la retorica arte appunto di per fondere con la parola per conservare la compagine sociale in alternativa alla forza
L'invenzione della stampa e il suo impiego nell'informazione periodica e quotidiana rivela più compiutamente queste virtù età politiche
Quelle che hai professionista della comunicazione nella culturale che apparteneva ci dominanti esprimeva salvo eccezioni i valori dell'ordine costituito
Nella stampa invece convivevano le due funzioni reciproche pro e contro il potere pubblico questo spiega la precoce costituzionalizzazione della libertà di stampa nelle varianti americana e francese
La prima si fonda sull'equazione quell'americana non vi è libertà politica senza libera stampa
Espressione di una concezione del potere come strumento servente delle foto sociale
L'America inserisce infatti nelle in quelle diritti del mio intervento novantuno
Il congresso non potrà fare alcuna legge per limitare la libertà di parola o di stampa
I francesi così si esprimono nella dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
La libera comunicazione i pensieri le opinioni e tre diritti più preziosi dell'uomo
Oggi cittadino può dunque parlare scrivere stamparli veramente salva risponderà dell'abuso di questa libera
Da nei casi previsti dalla legge
Tra i due rivali penali dell'Atlantico corre dunque la differenza che su quella europea ma non su quella americana e il legislatore Hutter le briglie alla libertà di stampa di cui teme gli abusi
Il modello francese riadottato dovunque in Europa è in Italia con l'articolo ventotto dello Statuto Albertino la stampa sarà libera ma una legge nel prime gli abusi e l'editto sulla stampa lo stesso anno mille ottocentoquarantotto
Agli inizi del Novecento i processi di razionalizzazione delle masse seguiti alle troppo elitarie esperienza delle democrazie liberali facevano della comunicazione uno strumento prevalente di propaganda politica
Prima per la conquista e poi per l'esercizio del potere in forme di Stato come totalitarie in Italia in Germania è in paese Guacito se Silvio logge per tacere dell'immenso pianeta sovietico l'ingresso sullo scenario della comunicazione accanto alla stampa prima della radio e poi da televisione
Altera profondamente i termini ereditati nel dalla fase delle culture scritto
La scrittura limite il circuito della comunicazione acculturati e a chi personalmente volontariamente accede allo scritto
La voce l'immagine invece raggiungono chiunque senza il previo filtro dell'istruzione della cultura e dunque posseggono una capacità transitiva senza confronto superiore a quella della pagina scritta
Nei confronti della stampa gli Stati europei hanno oscillato ambiguamente tre il trucco genetico di libertà individuale di manifesto nel pensiero e la funzionalizzazione sua come strumento di propaganda politica
Nel caso della stampa datato a più lunga durata storica dal diciassettesimo e più incisivamente al diciottesimo secolo ai giorni nostri si intravede un intero circo di mutamento del nesso individuo società Stato proprio al mondo europeo
Dalla solita di ancien régime come varchi assolute a quella liberal borghese con governi costituzionali agli Stati totalitari alle democrazie pluraliste
Volta a volta lo Stato ha riconosciuto la stampa servendo se ne o difendendo se ne o sostenendo la combattività privato degli imprenditori e del giornalista
Nel caso della radio e della televisione
Questo indelebile stigma privatistico dell'attività di comunicazione a mezzo stampa si interrompe per una ragione tecnica
Quella presunta limitatezza delle frequenze e qui nell'eventualità di interferenze se le tre si abbandonasse i privati
Ecco la causa pseudo scientifica dovuta da ancora imprecise conoscenze la tecnologia è stato una scempi del monopolio pubblico dell'etere prima per la diffusione sonora e poi per la televisione in monopolio
Esercitato in Italia in successione con Lori con lei era e con la RAI consentire il controllo politico dell'informazione tre terrario Telethon messa da libertà di manifestazione del pensiero garantita dall'articolo ventuno della Costituzione sembravano ricadere neppure riverbero sul nuovo medium radiotelevisivo
Che avrebbe dovuto alimentare allarmare
Circa la compatibilità dei Monopoli dello Stato con i valori del pluralismo democratico
Per misurare il divario che veniva a costituirsi nel punito settore delle informazione tra stampa e radio tv
Basti pensare per quella seconda la qualificazione di servizio pubbliche per cui la seconda la qualità del servizio pubblico
Riservato allo Stato che l'affida in concessione ad un ente la RAI emanazione dell'IRI mentre per la stampa la categorizzazione di servizio pubblico ed un simile analoga assetto strutturale sarebbero stati una stravaganza paradossale
Nel sessanta tra queste la libertà libertà di quell'articolo ventuno la Costituzione viene posta in questa materia dinanzi alla corte costituzionale che così sentenziò
Data la polemica pezzo di fatto decadere utilizzabili la televisione si colloca tra le categorie di imprese che si riferiscono a situazioni di monopolio nel senso di cui lei parla articolo quarantatré della Costituzione
Perciò sempre continua a corte solo essa rientra tra quelle che sempre che non vi ostino altri precetti costituzionali l'articolo stesso consentito trarre alla libera iniziativa
Siccome poi a causa della limitatezza dei cani utilizzabili i servizi radio tv se non fossero riservati allo Stato o l'ente locale ad hoc cadrebbe naturalmente né la disponibilità di uno di pochi soggetti
Presidente mossi da interessi particolari non può considerarsi arbitrario neanche riconoscimento dell'esistenza di ragioni di Gennaro utilità
Idonea a giustificare ai sensi articolo quarantatré la vocazione in esclusiva dei servizi allo Stato
Dato che è questo istituzionalmente
è in grado di esercitarli in più favorevoli condizioni di obiettività di imparzialità di completezza a di continuità in tutto il territorio nazionale
Quanto articolo ventuno proseguiva la Corte è vero che il primo comma articolo ventuno riconosce a tutti la possibilità di diffondere il pensiero con qualsiasi mezzo
Ma per ragioni inerenti alla limitatezza di questo particolare mezzo escluso che chiunque lo desideri e ne abbia la Finanziaria capacità sia senz'altro in grado di esercitare servizi radio tv
Il regime dei da iniziativa questi non si potrebbero essere che privilegio di pochi così la corte correzionale
E in quale intensa numero cinquanta o il sessanta autore Sandulli che si situa dice sempre da parte della corte un confronto tra mo'lo Stato monopolista è il privato monopolista
Quanto al soddisfacimento dà libertà di quell'articolo ventuno tutto a vantaggio del primo rispetto a qualsiasi altro oggetto monopolista dice la Corte lo Stato monopolista si trova istituzionalmente nelle condizioni di obiettività e imparzialità
Più favorevoli per conseguire il superamento delle difficoltà frapposte dalla tua limitatezza del mezzo alla realizzazione del precetto costituzionale volto assicurare i singoli la potestà di fondo il pensiero con qualsiasi mezzo
La sentenza della Corte
In base a questo presupposto sopperisce l'obbligo dello Stato di assicurare incognito di imparzialità e obiettività
La possibilità potenziale di goderne a chi si è interessato e ad Harvard ad avvalersene tra diffusione del pensiero nei vari modi nel suo manifestarsi
L'invito al legislatore a parte la corte esplicito per far del monopolio pubblico non sono strumento gestito dall'ente concessionario a salvaguardia o libertà generale il pensiero nella comunicazione sociale
Ma anche occasionalmente con gestito con singoli o associazioni
In vista della salvaguardia di una individuale o particolare manifestazione di tale libertà
Quattordici anni dopo nel settantaquattro contro sedici ordinanze pretori lì che affermava la la possibilità illimitata di trasmissioni a seguire progresso tecnico scientifico
Con ciò facendo cadere il presupposto il monopolio la corte introdusse uno scoperto connesso più scoperti torta regime radio tv e fondamentali aspetti la vita democratica
Diceva la corte se non si desse il monopolo pubblico
Dato che tutti che non tutti possono disporre mettere Sario occupa alle bande di frequenza disponibili sia leggerebbe tunnel serra a pochi con regolazione del principio di eguaglianza
Il monopolio pubblico deve essere configurato è inteso come strumento necessario di allargamento dell'area di effettiva la liberazione della pluralità delle voci presenti nella società
Nel settantaquattro la Corte esprime un severo giudizio sulle di attore inerte
Che non intervenendo nel settantaquattro ancora con regole adeguate può condurre il monopolio pubblico a risultati diametralmente opposti a quelli voluti dalla Costituzione
Al parlamento la corte indica sette obiettivi
Primo quello che dell'ente gestore sia si tratti di ente pubblico concessione privato appartente la mano pubblica non siano espressione diretta o indiretta esclusiva o preponderante del potere esecutivo
Due che l'informazione sia imparziale e programmi culturali rispecchia nel rispetto dei valori fondamentali della Costituzione la ricchezza e la molteplicità delle correnti di pensiero
Tre che per direttive controlli Materazzi unico riconosciute adeguati poteri al Parlamento Casey che rappresenta in maniera istituzionale intera con lenti collettività nazionale
Quattro che i giornalisti preposti eseguiti informazione siamo tenuti alla maggiore obiettività e posti in grado di adempiere ai loro doveri nel rispetto dei canoni della deontologia professionale
Cinque che si limiti a pubblicità e si vede il pericolo che la radio tv ignari tendo alcuna fonte tradizionale di finanziamento da Libera stampa presi grave pregiudizio libertà che la Costituzione poco fa oggetto di energica tutela
Sei che in attuazione dell'articolo ventuno la Costituzione sia aperto l'accesso nei limiti massimi consentiti in parzialmente ai gruppi politici religiosi culturali nel quale si esprimono le varie tipologie presenti nella società
Sette che venga riconosciuto e garantito come imposto al rispetto dei fondamentali diritti dell'uomo il diritto anche del singolo alla rettifica
Ciò che le settantaquattro la corte
Afferma non era peraltro animata da pregiudizi contro Italia privata dice qui Casavola e provato questo dalla coeva sentenza
Della dello stesso anno duecentoventisei che per la tv via cavo distinguere tra quella che raggiunge tutto il tetto relazionale è quella di Raggio lotto locale realizzabile da singoli impresse
Installazione esercizio di rimpianti via cavo secondo la Corte sarebbero dovuti essere oggetto di sola autorizzazione amministrativa
La legge del settantacinque a centotré attua il programma delle sentenze la Corte dell'anno precedente
Ma nella lo stante a sei la Corte stessa liberalizza le emittenti locali via etere essa dimostrata la utilizzabilità dei numeri frequenze
Sufficiente acconsentì la libreria privata senza pericolo di Monopoli Odorico con i privati dato anche il costo non rilevante degli impianti
Provvedendo a tecnologia all'emittenza radio-tv con la interconnessione faccio storni locali
In modo da realizzare a diffusione in su tutto il teatro del Paese la Corte si trovò del tutto scoperta
Rispetto a proposte di carattere tecnico com'era stato per lungo tempo l'asserita limitatezza delle frequenze via etere e successivamente era sufficiente disponibile di frequenza o sul sul scala locale
Così che nell'ottantuno la Corte si fa forte di un solo e unico argomento
Il pericolo che verrebbe aveste ma democratico da un soggetto o da un gruppo privato operante in regime di monopolio oligopolio
Capace di un'influenza a tale da comprime la libertà agli manifesto nel pensiero di tutti quegli altri soggetti dotati di potenzialità economiche e tecniche minori
Ne consegue
Che la liberazione del settore pubblico percettore radio tv potrebbe realizzarsi son soltanto in presenza di o normativa in grado di ostacolare concertazioni monopolisti Colico polisti che non soltanto nell'ambito delle connessioni fra varie emittenti Mantico dei collegamenti dalle imprese operanti nei vari settori informazione incluse quelle pubblicitarie
Nell'ottantotto la corte con altra sentenza decide di tradurre in positivo
I predicati negativi del monopolio eolico con l'oligopolio soggetti privati dichiarando di iter necessario ribadiremo la centrale del pluralismo in un ordinamento democratico
Il pluralismo dell'informazione radio tv significa dice la Corte anzitutto possibilità di ingresso nell'ambito dell'emittenza pubblica di quella privata di quanti più voci consentono i mezzi tecnici
E si manifesta nella possibilità concreta di scelta per tutti i cittadini
Tra una molteplicità di fonti informative
Scelta che non sarebbe affettiva se il pubblico al quale si rivolga i mezzi di comunicazione non fosse in questo mese porre tanto nel quel quadretto nel settore pubblico che in quello privato di programmi che garantiscono espressione tendenze aventi caratteri eterogenei
E afferma ancora la corte che Boris ma in sede nazionale non potrebbe in ogni caso considerarsi realizzato dal concorso tra un polo pubblico un polo privato
Che sarà presentato da un soggetto unico o che comunque detengo una posizione predominante nel settore privato
Nel frattempo già da quattro anni con decreto legge del dell'ottantaquattro il il Parlamento aveva abbandonato il principe del della riserva statale
E con la legge decide ottantacinque aveva posto una disciplina transitoria che sanciva il passaggio è monopolio pubblico al sistema misto
In tal modo l'attesa di una prossima normativa regime mirava attenuarlo scontento generale per l'ho raggiunta realizzazione del pluralismo esterno EPA degenerazione lottizzazione di quello interno
Io predico Averno Parlamento si componevano nel riassetto dei ruoli del consiglio d'amministrazione del direttore generale della RAI
Il primo venendo eletto in tutti i sedici componenti della Commissione di camere Habib di vigilanza bicamerale il secondo da lire il direttore cioè dal governo
Il che lasciava trasparire uno scollamento istituzionale
Tra Commissione parlamentare lasciata libera senza per intervento delle regioni
Di occupare con la sigla di partito tutte le poltrone dei consigli d'amministrazione è il governo come gli ha riservato alla scelta della figura più decisiva qua del direttore generale sottratta al consiglio di amministrazione
Si giunge così alla famosa legge Mammì del novanta che definisce gli promise intenta di preminente interesse generale
La diffusione programmi radiofonico televisivi realizzata con qualsiasi mezzo tecnico e richiama quei principi fondamentali sistema misto a soggetti pubblici e privati il pluralismo obiettività la completezza e la imparzialità dell'informazione
L'apertura diverse opinioni tendenze politiche sociali culturali religiose rispetto da libertà dei diritti garantiti dalla Costituzione
Il servizio pubblico radio-tv e affidato mediante concessione ad una società per azione totale patriota Repubblica
Chi ha qualifiche diretta di interesse nazionale
La pianificazione della di frequenze effettuata mediante di pena due piani di riparto nazionale di assegnazione e la premessa per aprire le concessioni e soggetti privati
In base all'utenza del novanta della corte e chiaramente esclusa la configurabilità di un diritto soggettivo del privato
Ad attivare l'esercizio di impianti radio tv dato che questi comportano utilizzare un bene comune lettere naturalmente limitato e perciò non fruibile a tutti
E propongo necessariamente di conseguenza un provvedimento che assegni la banda di frequenza
E che in quanto ammette un quid novi nera si aggiudica il privato ai indubbio carattere costitutivo
Quanto ai cittadini nell'economia concettuale il valore del pluralismo sono i soggetti costituzionalmente garantiti
I loro soggettività l'informazione configurabile soltanto come detto sociale o interesse diffuso non mai un diritto soggettivo perfetto
Quei corrisponde un obbligo del agitatore di Garrett di garantire il soddisfacimento appunto tutelando promuovendo potenziando l'assetto pluralistico interno esterno insieme informativo
Un tale assetto e allo stato insoddisfacente
Permanendo tra i concessionari privati una posizione dominante titolare di tre reti su nove
La sentenza quattrocentoventi e novantaquattro suggerisce al Parlamento
L'alternativa di ridurre limite numerico delle reti concedibile o sesto soggetto oppure di ampliare ove si è reso possibile l'evoluzione tecnologica il numero delle reti complessivamente assentibili
Certo è che per articolo ventuno dalla Costituzione che garantisce libertà di manifestare ittero pensiero con la parola lo scritto ogni altro mezzo di diffusione e l'articolo quarantuno
Che garantisce ribattezza ed economica privata occorre instaurare un bilanciamento quel che in assemblea costituente Thanou proposte e dei diritti di libertà si dichiarasse la finalizzazione potevano e non è stato applicato all'enunciato i del testo di una carta costituzionale
Ma all'interprete di essa costo della carta in regime di normativa rigida è indispensabile ricorrere a quest'operazione ermeneutica per ristabilire in concreto nei casi regolati o da regolare
La gerarchia funzionale necessaria dei precetti e dei valori costituzionali
Libertà eccepire economica non può essere tutelata appunto da Combal Punto da comprimere vanificare la libertà del pensiero sarebbe come annientare il tutti soggetto di hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero sostituendolo con uno solo oppure con pochi hanno diritto di manifestare propensi ero
Una libertà non può avere tanto spaccio del governo un'altra cercava libertà economico libertà alla crescita culturale morale la persona umana e la prima a doversi finalizzare verso la seconda e non viceversa
Tuttavia il problema di regolare i mass media e la radio tv in particolare si pone sulla cerniera tra Stato e società
Questo è un luogo di massima percezione di ogni sintomo di crisi e di mutamento del rapporto tra l'una e l'altra
Lo stato dei partiti come sembra attuale proporzionale esprimeva le presenze della cultura della sanità di grandi ideologie
Che non trovato composizione del patto costituzionale rappresentanza nella democratica organizzazione dello Stato
Tutte quelle di alloggi ha votato sempre attuale maggioritario la crisi lampo intensa politica si è fatta più evidente da Couto per il nostro tema basti pensare a legge novantatré che toglie la commissione bicamerale letto nel consiglio della RAI
Che peraltro gli viene restituito dalla legge informazioni in Parlamento attribuendole perché le Camere alla ricerca cioè di una fonte più neutrale personalizzata quale può apparire le prassi vende le figure dei presidenti di Camera e Senato
Ma anche le ridurre il consiglio amministrazione a soli cinque componenti e nomina la nomina loro affidate detto generale tolta l'esecutivo e ancora altro sintomo della modellazione un organo di garanzia di quel che era stato soltanto un organo di gestione
Sull'altro versante Codella Società le foto delle stanze liberal liberisti che tende ad accentuare la richiesta della guardia la libertà di impresa che non quelle di diritto di manifestare il pensiero
Su un mercato che si può sempre ben impacciato e inceppato a divieti e prescrizioni e limiti
Quanto a manifestare il pensiero non so sono non soltanto più avvertibili ma proclamate le condotte consapevolmente non imparziali
Anzi come si usa dire schierate degli operatori dei mass media pro o contro posizioni radicali già te
E convenzionale di vecchio e di nuovo moderati e progressisti riformatori e conservatori unitari e federalisti e così via
Queste contrapposizioni variamente qualificate nascondono remote sofferenza di emarginazioni e discriminazioni sopportate nell'assetto precedente equilibri ideologici istituzionali
L'avanzamento del tecnologie nella comunicazione sale satellitare rende l'altra parte privo giustificazione un governo tecnico dell'etere funzionale a garantire pluralità delle fonti di informazione per i cittadini
L'orizzonte della comunicazioni questo lettore può diventare planetario e sopra le categorie concettuali e strumenti organizzatori dimensione nazionale
E finanche prospettabile l'ipotesi di una non lontana uscita dallo Stato gestore di un servizio pubblico sul mercato della comunicazione
Per il quale esso potrebbe agire più incisivamente a tutela dell'integrità bevono democratico del pluralismo come garante delle regole della concorrenza
Quanto ai cittadini anziché continuare ad essere coperti da mutevole su escogita azioni di strutture amministrative appreso nel loro interesse ad essere correttamente informati sarebbe auspicabile che affossò dotati i cittadini diritti perfetti
Per trascinare di fronte al potere un tale giudici ordinari chiunque li inganni propaganda politica
Sostituendo la verità con la menzogna offendendo la dignità della persona umana
Si tratterebbe così
Alla società la pienezza dell'esercizio deliberata economiche culturali facendolo uscire dalla tutela dello Stato
A condizione però che si inneschino gli opportuni meccanismi diritti soggettivi cui affidare gli equilibri permanenti che quella libertà per essere vitali costantemente richiederlo
Questo è di Francesco Paolo Casavola
Chiedo scusa a voi e a Casavola per la inadeguata lettura di un testo di grande interesse e la parola Rosi Bindi
Sì
Insomma
Simone
No no no
Dice perché all'aperto queste
Funziona questo sì signora era aperto Bracco Arik
Ma credo che la
Il testo che
Abbiamo letto di
Professore il presidente Casavola abbia introdotto
In maniera eccellente il tema della dell'informazione
Peraltro
Da uno rattrappito sguardo alle
Al convegno di Palermo convegno della Chiesa italiana
Su questo tema credo
Che si
Se ne possano trarre alcuni indirizzi precisi per l'impegno
Nella autonoma sede politica e in particolare del Partito popolare
Credo da dover sottolineare l'originalità dell'intreccio tra cultura informazione comunicazione politica che nel convegno la Chiesa italiana
Si è voluto realizzare
Individuando nella democrazia l'elemento unificante
C'è una certa novità credo in questa intreccio tra cultura informazione e comunicazione politica
Che va io credo sottolineato recepito e anche ritenuto di grande attualità
Sottolineerei anche come molto importante
La duplice
Consapevolezza intorno a questi temi da una parte
Legata alla conoscenza del presente e alla urgenza di questo tema nella vita del nostro Paese
Anche in relazione a l'evoluzione che questo la regolazione di questo tema avuto e che abbiamo appena sentito
Dalla relazione del dalla relazione di casa
Ma anche la grande consapevolezza che questo è un tema che investe soprattutto
La capacità di accogliere le sfide del futuro
C'è la percezione nei documenti
Del convegno di Palermo
Che
Le sfide del futuro sono ben più più grandi
E che investono la responsabilità della Chiesa dei cristiani
Della cultura e della politica
Della democrazia e del modello di sviluppo economico strettamente legati ai temi dell'informazione o meglio
Alla utilizzazione
Delle nove in larga parte inediti tecnologie al tema dell'informazione
Credo che questo debba essere sottolineato e ha colto come
Un un aspetto di di grande interesse
Per la comunità ecclesiale per i cristiani ma in maniera particolarissima per la politica
Ecco alla luce di tutto questo
Io
Provo a fare l'agenda degli impegni
Del partito popolare in relazione a questo tema di fondamentale importanza
Primo
Primo l'impegno
Anche se non prioritario
In relazione anche a la comunicazione che abbiamo appena ascoltato
The professor casa
Credo che non sarebbe tempo perso da parte del Partito popolare quello di rileggere
L'evoluzione della del tema dell'informazione nella vita del nostro Paese in stretta relazione alla
Questioni politiche
Nel nostro Paese
C'è io credo una relazione molto stretta tra
L'intervento del legislatore della corte
E la stringente attualità che il tema dell'informazione e delle sue regole
Presenta oggi nel nostro Paese in relazione all'evoluzione del sistema politico alle responsabilità della politica in relazione a tutto questo
Credo che non sarebbe tempo perso perché in fondo arriveremo a constatare quanto oggi il potere dell'informazione condizioni abbia già condizionato ma condizioni in maniera forte gli equilibri e gli assetti politici nella vita di questo Paese
Nella vita del mondo nella vita dell'Europa ma in maniera particolarissima nella vita del nostro Paese
Abbiamo avuto credo modo in questo anno di rileggere questa storia
Ma anche la l'attualità politica
Del nostro Paese è oggi in maniera molto stringente inchiodata a questo tema
Deve esserci io credo questa consapevolezza
Forse molto di più di quanta nelle ispiriamo
Nella concreta realtà della vita della presenza della partecipazione politica
Il secondo punto all'agenda
Che io metterei da come attenzione particolare da parte del Partito popolare
E quello che investe le carenze da colmare
E che anche la l'intervento di Casavola metteva ben in evidenza ma sul quale forse vale la pena di tornare
Io credo che tutto l'assetto costituzionale e giuridico in relazione al tema dell'informazione
Sia sostanzialmente legato alla diritto e la libertà di informare
C'è una carenza invece molto forte per quanto riguarda tutta la regolazione del diritto del cittadino all'informazione
Un tema questo che oggi attraversa i diritti e le libertà fondamentali
Una sorta di Statuto
Del
Di diritti e di libertà di chi è fruitore di informazione
Che è assolutamente carente potremmo dire inesistente oggi in maniera particolare nel nostro Paese
Un terzo elemento della vicenda
Credo che questo sia un tema che ci costringe a misurarci
Sulla qualità della presenza politica dei cattolici nella vita del Paese
Proprio per l'alta valenza culturale che il tema dell'informazione della comunicazione presente
Ci sono con me su altri temi ma in maniera particolarissima su questo tema io vedo che ci sono due strade
Che il mondo cattolico un po'
Decidere di percorrere
Quello degli spazi
Riservati
Ai nostri tempi
Quello della anche alla nostra esplicita presenza
E quello di un'attenzione invece al prodotto informativo complessivo cioè al modello
Di società al modello culturale che i mezzi di informazione
Di fatto
Producono alimentano della vita del Paese
Probabilmente le due strade non sono alternative
Anzi io credo che ci sia richiesto di percorrere entrambe
Tanto più questo è importante nel momento in cui si prende con forza coscienza del nostro essere come mi pare che anche il convegno della Chiesa italiana abbia fatto minoranza nella vita del Paese
Il problema del pluralismo dell'informazione come un valore fondamentale
Oggi passa anche attraverso il rispetto della nostra cultura in senso esplicito il proprio
Una informazione pluralista è un'informazione che dà spazio adeguato
Alla cultura alla presenza dei cattolici oggi nella vita del Paese
Impressionante constatare come me lo faceva notare una nostra
Un ex parlamentare
Che è passata in questi giorni la camere ed ha chiesto tra le varie rassegne stampa che si fanno
Che è un servizio interessante le rassegne stampa monografiche in Parlamento ha chiesto anche la rassegna stampa sul convegno di pane
E si è sentita rispondere dal la documentazione e la stampa del Parlamento che questa non c'è
Io credo che uno dei motivi fondamentali e perché non c'è stato sufficientemente spazzino
A questo avvenimento precisa nella comunicazioni di questo Paese
Quindi credo che
Ci sia una
Un rispetto esplicito da chiedere perché c'è una sorta di
Necessita di chiamare per nome
Questa presenza nella vita del Paese in tutte le sue varie dimensioni
Da quella più propriamente spirituale a quella più propriamente politiche
Però io credo che soprattutto il nostro atteggiamento nei confronti di questa che è una delle
Delle dei crocevia oggi nella vita la Società debba essere l'attenzione al modello culturale complessivo che dai media
Dal sistema dell'informazione nel nostro Paese oggi
Filtra passa si produce
Le trasformazioni profonde
Che investono oggi il nostro Paese la costatazione che era venuta meno
Di alcuni di quello che al convegno di Palermo è stato chiamato letto se collettivo letto se pubblico
Quelle che già al convegno di Loreto chiamavamo la venuta meno dell'emergente le evidenze etiche
Vorrei che riflettessimo su questa parabola che in un certo senso preoccupante forse chi di noi ha seguito il percorso dei convegni alla Chiesa italiana poteva anche aspettarsi che alla venuta meno delle evidenze etiche ci fosse il consolidamento di quelle che hanno detto chiamavamo le emergenze etiche
L'analisi che emerge dal convegno di Palermo è quella di una sorta di
Pressoché annullamento di un un sistema di valori che tenga unito questo Paese
Ecco io credo che la la coscienza deve essere quella di cioè prendere insieme coscienza che
Una delle cause principali di tutto questo è il modello di società e del modello culturale che filtra attraverso i mezzi di comunicazione di massa in maniera particolarissimo attraverso la televisione
La trasformazione politica di questo Paese
è prima di tutto io credo una trasformazione culturale e come tali molto più profonda molto più radicata molto più preoccupante
Il quinto elemento dell'agenda
è legato alla percezione che si è avuto a Palermo della sfide del futuro
Che io ritengo non possano avere
Ha più ragione un partito politico
E c'è il rischio che
In Italia più che altrove
Data l'attualità di questo tema data l'emergenza e la particolarità del tema dell'informazione
E in particolare dell'informazione radiotelevisiva
Siamo catturati dal presente
E non siamo capaci di guidare di interpretare le grandi sfide del futuro
Ci confrontiamo e le possibilità che oggi non riusciamo forse a di interpretare appieno intorno a questo tema sono piccolissima cosa sono un granello rispetto alla grande sfida della società dell'informazione
Che in Europa nel mondo e in Italia dobbiamo saper governare
Anzi oserei dire che l'emergenza del tema dell'informazione
Se presenta in sé
Molteplici rischi forse il rischio il pericolo più grave quello di imprigionare ci nel presente di non consentirci di guardare di guardare al futuro
è stato affermato in uno dei documenti del convegno di Palermo
Che nella società dell'informazione che si va progressivamente realizzando con l'accesso devo l'utilizzazione delle nuove tecnologie a quest'anno al tema dell'informazione ciascuno di noi è come un pesce nell'acquario nei confronti Della informazione
Ecco noi dobbiamo essere in grado di governare il presente ma di non lasciarsi imprigionare e di essere capace di di una politica che è capace di guidare tutto questo sapendo che legato a questo vi è una questione democratica
Molto qualitativamente qua tipi e quantitativamente
Ricca di di insidie molto più forti di quelle che oggi noi viviamo
La Società dell'informazione che rischia di realizzare davvero
Una forma perversa di democrazia diretta dove chi ha responsabilità politiche si trova ad a vere senza nessuna mediazione un rapporto diretto con quelle che possiamo legittimamente potremo tornare a chiamare i mass
Ora credo che un partito popolare non posso non avvertire questo come uno delle sfide principali che vanno governate non certo demonizzate fronte alle quali non si può scappare
Così come vi è una questione economica ed una questione sociale
Fortemente legata a questa sfida una questione economica
Perché il futuro del mondo o saremo in grado di regolare c'è un saremo in grado di regolare
La
La la il possesso la proprietà la produzione
Dei mezzi e del prodotto informativo
Ho sappiamo bene che questo sarà la la grande fonte di nuove future discriminazioni nel mondo
Il rapporto ricchezza e povertà passa attraverso il governo economico di questi mezzi di questi strumenti
L'Europa si sta attrezzando credo che sia uno dei programmi dell'Unione Europea a credo che il nostro Paese non posso non capire che e possibilità di restare nel mondo
Del benessere oggi è strettamente legato alla
Alla cogliere questa sfida dal punto di vista economico e lo stessi problemi dei quali appena si parlava adesso della povertà oggi
Investono
La capacità di governare questi processi
Lo stesso vale come da un punto di vista sociale
Noi abbiamo assistito ad una come dire progressiva crescita economica sociale e culturale
Di porzioni consistenti di popolazione quella che si definisce una progressivo allargamento dei ceti medi di di fette di popolazione che hanno sempre maggiori possibilità a loro disposizione
La società dell'informazione rischia di creare una società nella quale solo una piccola élite è in grado di
Emerge di gestire il sapere e la conoscenza
E
Componenti di popolazione sempre più ampie sono destinate ad uno schiacciamento verso il basso verso situazioni di povertà
Per la incapacità di utilizzare e di avere accesso a questo tipo di strumento in altre parole se siamo stati tanto preoccupati e se siamo giustamente preoccupati se essere senza essere stati in grado ancora di risolvere in questo Paese
Sì intorno alle materie dell'Antitrust e della possesso dei mezzi della comunicazione
Il futuro uscì chiede di essere prevalentemente impegnati
Nella nel vigilare sulla concentrazione dell'utilizzazione di questi mezzi
E credo che questo sia un punto fondamentale da porre in agenda del Partito popolare l'ultimo elemento che sul quale mi soffermo
Brevemente è quello della comunicazione politica più ampiamente intese
La percezione che oggi intorno al tema della comunicazione politica e dei mezzi con i quali si organizza e si crea il consenso
Passa una delle sfide fondamentale della democrazia
Passa credo uno degli interrogativi del convegno di Palermo degli interrogativi costanti
Dei cristiani impegnati in politica e cioè il rapporto tra democrazia i valori quel rapporto tra verità e libertà già annunciato con molta chiarezza nella Centesimus annus come uno dei nodi fondamentali a base del processo democratico
Intorno ai quali Palermo ha riflettuto democrazia il relativismo etico
Ecco una forza politica non può oggi in non avvertire la la delicatezza di questo tema non avvertire che l'eticità del proprio impegno politico passa attraverso la utilizzazione della comunicazione politica
Dell'uso della parola
Che da sempre è stato in politica un uso ambiguo
Ecco la parola
Che si è arreso coscienti popoli che si sono liberati ma è anche con la parola che i popoli vengono ingannati che le masse vengono in qualche modo fagocitati e provocate dalla violenza
La percezione che oggi questa ambiguità della parola e della comunicazione politica è moltiplicata in qualità e in quantità
E che esiste per noi
Per un partito che vuole essere
E vuole continuare che si chiama popolare che come tale
Puntare investe su una comunicazione politica
In grado di provocare consenso irresponsabilità intorno alla condivisione profonda del progetto politico ecco noi non possiamo non sentirci interpellati
Sull'uso della parola
Sapendo che non si è chiesto da cristiani di impegnati in politica di aggiungere una sorta di linguaggio religioso ad un linguaggio laico e secolare che può essere utilizzato in maniera ambiguo può essersi svuotato in questo contesto politico ma che invece si è chiesto di evitare alla parola le parole della politica cui il significato profondo che ricrei non il rapporto corretto tra libertà e verità
Ecco io credo che questi da Palermo per il Partito popolare
Molte sfide ma tra le tante queste sono quelle che forse con le quali forse dobbiamo misurarci con maggiore consapevolezza proprio per ridare alla alle parole della politica qui il significato profondo di promozione umana
Che oggi richiesto e attraverso il quale la politica può ritrovare il suo alto significato e la sua responsabilità
Grazie a Rossi
Io evito di fare grosse per guadagna tempo essendo piuttosto in ritardo grazie sine glossa come San Francesco ricorda bene Giovanni Bianchi grazie molto rossi passiamo all'ultimo dei temi su cui sono le azioni tre ordinate sui giovani la parola Giovanni Bacelle
Allora mi è stato proposto il tema dei giovani a Palermo che era l'ambito cinque del Convegno ecclesiale
E questo coprirà molti aspetti pastorali educative di associativi di grande importanza che però data la natura di questo incontro
Io non considerare mi limiterei a quelli di rilevanza politica almeno indiretta
Tra l'altro resta lungo un po'un po'vivace non hanno votato alle tesi hanno detto che si rincontreranno un'altra volta dopo il convegno quindi anche l'Area diciamo così di comuni risultati che si evince dalla sintesi finale
Ci consente di concentrarci su pochi temi si tratta della legalità dell'ecumenismo e il dialogo interreligioso della salvaguardia dell'ambiente e dell'accoglienza nei confronti di chi è diverso razza religione e cultura
Della Valle utilizzazione della diversità come risorsa in vista della costruzione di una società nuova
In cui si manifesti visibilmente la Fratellanza fra i popoli questa pub una citazione letterale
Dal documento
E non c'è dubbio che anche rispetto a questi temi che sono emersi appunto un documento di sintesi
Dei giovani è necessario un progetto culturale cioè la crescita di un quadro di riferimento di fondo che consenta di inserirli in un processo organico di ricostruzione del tessuto civile morale del Paese
Che è un po'il suggerimento generale tanto nella relazione iniziale del professor Garelli che nelle considerazioni finali del cardinal
Ruini e quindi vediamo un po'rapidamente questi punti con qualche commento
Quando si parla di legalità come di un tema che particolarmente potente Giovanni il pensiero specie qui a Palermo bah ai tanti eroi spesso cristiani
Della lotta alla criminalità organizzata a cominciare naturalmente da Piersanti Mattarella
Ma anche le provocazioni critiche che ci sono state da questo punto di vista vanno forse messe a frutto
Senza un saldo radicamento culturale e un più forte senso dello Stato che a Palermo è stato sollecitato con poca grazia da Galli della Loggia però insomma uno deve anche prendere nota delle critiche
E metterle a frutto anche latte grande generosità nel fare che caratterizza una grossa fetta dei giovani cattolici nel volontariato
Rischia di riprodurre per il futuro corto circuito i pericolosi e quindi la tentazione del radicalismo politico non importa se su temi sociali o ambientali o tipicamente cattolici
Cioè la mancanza di mediazione per cui in nome dell'impossibile perfezione si fanno fallire i pochi passi avanti possibili
Nelle condizioni reali
Della società oppure al contrario qualunquismo io non so quanti di voi girino a parte Palermo il Convegno ecclesiale per gruppi
Giovanili cattolici ma anche questo è un pericolo un qualunquismo abbinato a volte è un inquinante rapporto utilitaristico con la politica io non so quanti ancora ricordano le merendine del sindaco
Di Roma giubilo che provocarono un in inascoltato appello del cardinal Poletti alla fine degli anni ottanta
E anche di recente il sindaco di Napoli Bassolino che pure impegnato in un proficuo rapporto col volontariato denunciava alcune da lui definite bufale che anche in questo campo possono nascere col solo scopo di ottenere
Risorse
E infine comunque poca chiarezza forse anche per colpa
Delle circostanze difficili del Paese sul fatto che anche rispetto ai drammi della povertà e dell'emarginazione la politica è un grande servizio è uno dei grandi servizi che un giovane possa fare e come diceva Paolo sesto una forma esigente della carità
Il secondo punto ecumenismo e dialogo interreligioso e pure questo è un terreno di crescente importanza e a volte accidentato pensiamo alle varie reazioni alla moschea inaugurata come ha di recente in cui da un lavoro trentennale di piccoli gruppi significativi è filtrato lentamente qualcosa in tutta la Chiesa come ha testimoniato il fatto che a Palermo le giornate sono state aperte
Da preghiere di diversi rappresentanti di chiese cristiane non cattoliche anche da un rappresentante
Dell'Islam da un rabbino ebreo
E anche qui una profonda ma dubita di fede una grande consapevolezza storica e culturale sono un bagaglio indispensabile per un cammino che porti all'arricchimento di tutti
Verso una società che valorizzi tutte le fedi non verso forme di sincretismo superficiale o di laicismo indiscriminato che invece rischiano di imporre Vestuti
Un'altra di queste parole chiave dei giovani quale è stata accoglienza valorizzazione della diversità di razza religione cultura come risorsa per una società nuova
E questo come gli altri temi ponendosi su un terreno prepolitico non è indifferente rispetto ai programmi
Alle culture e alle linee di tendenza degli schieramenti politici che si vanno formando basta pensare alle norme scritte no alla società multirazziale che alla faccia dello sdoganamento del movimento sociale campeggiano su molti muri
Delle periferie di Roma
Ma di nuovo e necessaria per evitare strafalcioni e corto circuito di una riflessione sugli strumenti con cui una società sviluppata può rendere concreti questi buoni propositi di accoglienza come abbiamo avuto occasione di
Riflettere di recente in occasione del decreto sull'immigrazione
Senza poter affrontare tutti i temi toccati dai giovani a Palermo e descrivere le circostanze vivaci che hanno portato a un luogo nuovo appuntamento sembra di poter dire che anche per i giovani la proposta di un cammino culturale comune
Che era la proposta dell'intero convegno ecclesiale risponda quindi a un'esigenza reale e urgente
Io mi permetto di aggiungere sommessamente una nota personale per conoscenza diretta di molti miei studenti e dire al sì della mia parrocchia
Cioè su questi temi ma soprattutto su altri punti toccati dal convegno dalla riscoperta della famiglia della professione come vocazione a temi delicati come la bioetica o l'eutanasia
Fino alle scelte decisamente controcorrente che il Vangelo e l'insegnamento dei pastori suggeriscono alla vita di tutti i giorni degli adolescenti e dei giovani
Il termine cultura non può che avere il senso più profondo di parola che diventa vita di incarnazione di un messaggio nel cuore di una comunità
E da questo punto di vista lo dico appunto sottovoce per quegli aspetti sui quali la Chiesa è pressoché sola di fronte a messaggi decisamente opposti che provengono dalla società
Forse anche alla luce di quello che ci diceva poco fa Rosi Bindi pare davvero difficile intervenire efficacemente sulla società prima di aver riconquistato con amore e intelligenza la comunità giovanile al proprio interno
Quest'ultima riflessione serve soprattutto a genitori educatori e preti
Ma forse rappresenta anche un utile campanello d'allarme a chi si interroga sulla politica perché come ricordava il professor Elia una commemorazione di mio padre in democrazia non basta avere ragione ma bisogna anche farsela dare
E per farsela dare occorre che anzitutto i propri la propria comunità
Sia persuase ed entusiasta per poter poi persuadere anche gli altri
Per quel che interessa la riflessione è qui oggi ma invitato il Partito Popolare gli esiti più significativi sembrano almeno due collegati fra loro
Il primo è che i temi emersi dei giovani impegnati a diverso titolo nella chiesa non sono affatto neutrali
Come si diceva come diceva anche prima Maria eletta Martini a proposito di monsignor Nervo della sua relazione ecco questi temi anche non sono neutrali rispetto ai programmi che si confronteranno nella prossima competizione elettorale
Il secondo punto è che la definitiva e pubblica presa d'atto della fine della cosiddetta unità politica dei cattolici che è emersa nelle relazioni generali
Lascia alla Chiesa la responsabilità di un progetto di un percorso culturale ma sollecita indirettamente un rilancio di autonoma
Attività dei cristiani impegnati individualmente o in gruppo in politica perché nessuno è più possibile ipotizzare un elettorato cattolico garantito
Un mio amico un po'irriverente a commento di questa dichiarazione di Palermo faceva dei paralleli con la riabilitazione di Galileo che è stata fatta recentemente nel senso che sosteneva che qualcuno potrebbe dire
Ieri mi hanno detto che l'ha detto già il professor Campanini che
Il convegno ecclesiale di Palermo non ha detto per molti di noi nulla di nuovo e in particolare nulla di nuovo rispetto al Concilio visto che già trent'anni fa
Al numero settantasei della gaudium et spes si leggeva che è di grande importanza soprattutto in una società pluralistica che si abbia una giusta visione dei rapporti fra comunità politica e Chiesa
Perché si faccia una chiara distinzione fra le azioni che i fedeli individualmente o in gruppo compiono il proprio nome come cittadini guidati dalla coscienza cristiana
E le azioni che si compiono in nome della Chiesa in comunione coi pastori
Non solo si potrebbe aggiungere che anche prima del Concilio nella tradizione dei democratici cristiani si ritrovano le radici di questa stessa impostazione
Non intendiamo componente con la nostra azione politica l'autorità e la missione della Chiesa scriveva vent'anni prima del Concilio nel gennaio febbraio quarantacinque un foglio clandestino dei democratici cristiani
Intitolato patria che mio padre mi aveva segnalato regalandomi un volume della spesso DC per la libertà uscito nel settantacinque
Per il trentesimo della
Liberazione
L'autorità e la missione della Chiesa devono esplicarsi a favore di tutti gli uomini qualunque siano le loro idee proseguiva questo foglio clandestino
Inoltre al nostro partito che indipendente dall'autorità ecclesiastica possono aderire tutti coloro credenti o non praticanti più o meno
I quali accettano il suo programma sociale
Eppure deve essere una cosa che per alcuni non vogliamo qui vedere quali settori o persone o ruoli è sempre un po'ostica
Perché anche in anni recenti Giovanni Paolo secondo aveva sentito il bisogno di ribadirlo con chiarezza in un discorso ai sacerdoti
Diceva che la politica è quasi inevitabilmente di parte
Sposta vittorie cadute che non dovrebbero mai coinvolgere la Chiesa in quanto tale ed è bene che luoghi e momenti della fede della formazione cristiana della Chiesa in quanto tale restino ben distinti da luoghi e momenti della politica propriamente detta
Allora come mai a cinquant'anni dalla Liberia liberazione a trenta dal Concilio siamo ancora a riflettere sull'antico motto di Maritain distinguere per non separare
Il fatto è che il Consiglio è come ha detto il Papa l'altro ieri nel trentesimo della conclusione del Concilio un grande evento ecclesiale che con il vento dello Spirito Santo ha impresso un po'deposto impulso alla barca della chiesa
E continua ancora oggi a sospingere la nel vasto mare della storia
E io aggiungerei che tutti gli eventi veramente grandi e profondi richiedono una grande e profonda conversione
Che su tempi lunghi come una grande piena finisce per raggiungere conquistare tutti i cuori ma dopo flussi e dei flussi che in certi momenti sembra addirittura privi di una precisa direzione
A volte pensando i flussi e dei flussi di questi trent'anni di post Concilio per quello che riguarda specificamente la storia dei cristiani impegnati in politica in Italia
E anche scusate se mi concedo quest'unica riflessione propagandistica comune coordinatore del comitato per l'Italia che vogliamo di Roma pensando alle vicende degli ultimi mesi e degli ultimi giorni
Mi viene da domandarmi se e come dopo l'occasione della scelta religiosa dell'Azione cattolica dopo l'occasione di Moro e Zaccagnini
Dopo l'occasione di Ruffilli e della sua proposta di riforma istituzionale se e come verrà spessa quest'ultima grande occasione di Prodi
Sebbene la spesa per riprendere finalmente e dopo Palermo in piena libertà e chiarezza anche per i più sordi
Secondo l'ispirazione autentica del cattolicesimo democratico del Partito Popolare di Sturzo e De Gasperi a fare politica sul territorio confrontandosi e qualificandosi sul programma e sul candidato
Mi chiedo se in un momento drammatico ma anche ricco di promesse e speranze i popolari sapranno come dice il vecchio motto della cavalleria gettare l'anima al di là dell'ostacolo e vincere
O perfino loro perfino tanti amici saranno tentati
Non distingue l'altro di far mancare un sostegno sufficientemente entusiasta e decisivo per riportare l'Italia su un binario di sviluppo democratico dal quale solo dodici mesi fa temevamo tutti che si potesse deragliare
E anche per un giovane inserito attivamente nella Chiesa e nella società uno di quelli che possono essere venuti qui a Palermo motivato dei temi che abbiamo accennato sarà più attraente un partito che si concentra proprio su se stesso sulle sue dinamiche interne e sulla sua sopravvivenza oppure un partito che lancia la sua identità
Nel grande gioco delle assemblee dell'Ulivo scommettendo sulla propria possibilità di incidere insieme risorgere in un percorso popolare programmatico Novo e vincente
C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare è stata ricordata anche prima la citazione di Qohelet da parte del cardinal Martini tre giorni fa in una predica che ha avuto larga eco nella stampa
Io spero che scusate questa mia ultima all'illusione e il fatto che anziché tacere un po'più di uno diplomaticamente umilmente
Ho detto quello che pensavo però vorrei dirvi che ho parlato con il cuore forse vi sembrerà perché questo sembra anche ad altri che questa storia di Prodi una presa troppo sul serio e mi ha dato un po'alla testa
E fosse davvero tutto è vanità come dice lo stesso arco eletti che fosse come chi ha fatto più politica di me aveva esperienza delle cose di questo mondo ed era un po'più pessimista o forse realista
Però vi chiederei di non liquidare questa possibilità anche questo meccanismo un po'strano così a cuor leggero
Ecco io credo che è un cammino molto strano molto accidentato ogni giorno siamo su una specie di ottovolante non sappiamo
Dove finiremo il giorno dopo
Però io vorrei dire che è importante speriamo che a tutti diciamo il cuore ci porti nella
Direzione giusta che da parte di Prodi da parte di altri alleati della coalizione che pure se la cavano abbastanza bene quanto a problemi e uscite un po'a sorpresa
Che insomma sì Possa camminare nella direzione giusta
Ecco forse possiamo tutti
Concludere questa di flessione
Con un titolo famoso di un romanzo della Tamaro che dice va dove ti porta il cuore ecco forse ricordando che il verso completa sempre dico elette va dove ti porta il cuore ma ricordati che su ogni cosa il Signore ti giudica era
Grazie Giovanni grazie
Volto anche
Il sacrificio che hai fatto arrivare stamattina con per è vita si nostra riflessione
Poi entri rifondere il segretario se posso fare una qui anche qui vennero licenza abbiam deciso è questo il tempo di costruire ne vogliono costruire insieme a Prodi e quindi la tua sollecitazione trova una grande dissi in una grande condivisione la parola Francesco Russo
Ecco e poi diamo inizio al dibattito che purtroppo viene come sempre in questi casi
Iniziare in ritardo prego
Cerco di non essere motivo di ulteriore restringimento
Ma pensando le cose da dire stamattina mi viene in mente un po'che il cliché
Di un intervento di partito anche in una sede di riflessione profonda come questa
Preso alcuni topos che sono
Se la declamazione di alcuni problemi oggettivi della condizione giovanile fondato che non non smette di che non smetto di ripetermi e che non smette di stupire Mieli il dato che in qualche maniera ci siamo anche detti riguardo alla disoccupazione giovanile che in terre come queste ma è molto nel Meridione raggiunge il sessanta per cento con tutto ciò che significa
Il passaggio successivo aleggiava sei questi problemi di solito è una giaculatoria rispetto all'inadeguatezza del nostro partito
All'incapacità di affrontare
E di dare risposte efficaci a questa situazione ma anche a a dire dirci
E come come incontrare nuovamente i giovani e poi visto che che c'è il segretario di solito la l'analisi si conclude con magari con la richiesta di una valorizzazione che nel partito di nuove generazioni sembra sempre di là da venire
Però ecco
Anche se alcune di queste cose magari se mi riuscirà proverò a riprenderle
In conclusione c'era un'analisi preliminare che mi stava a cuore rispetto alle assolute priorità che anche lì stimoli del convegno di Palermo
Ci lasciano rispetto alla necessità che abbiamo di dire qualcosa sulla condizione giovanile di questo Paese
è innegabile infatti che
Anche noi come partito così come come l'ha richiamato perse la chiesa qui a Palermo
Esiste l'esigenza la necessità di e cito testualmente di ripensare il modo di accostarsi giovani
Intuendo come una delle sfide fondamentali del mutato contesto socio culturale di questo Paese
Ma se questo dato di partenza hanno Ezio tocca rispondere sul come fare
E partirei un po'da lontano rispetto alle analisi strettamente politiche che magari siamo soliti fare nelle nostre riunioni
E vedete questo invito non ci richiama soltanto alla necessità è di un utilizzo di un linguaggio diverso di un adeguamento ad una nuova società dell'informazione e la comunicazione tanto che ho sentito che questa mattina o così a a prepararci ad una ricerca del consenso che alcuni vorrebbero costringersi a veder giocato più al Maurizio Costanzo
Che in un'aula parlamentare o più grazie a uno slogan ben scelto che in una reale personale esperienza politica e politica alta quella politica che Walter Veltroni definisce bella ma che noi abbiamo mi forse più elementi Epicuro riflessioni per definire anche grazie alla storia che ci appartiene
E questo dunque ecco non non si tratta dobbiamo ripetercelo perché tante volte ci capita di anche qui di dirci semplicemente che siamo un poco televisivi che ci sentono poco che le frasi che scegliamo non sono quelle più accattivanti Berlusconi fosse o Fini sono più bellino in tv
Ma c'è rispetto proprio alla necessità assolute vitale di riavvicinare i giovani in in particolar modo di ripensare riannodare un linguaggio del dialogo con delle generazioni che alla politica prestano più attenzione di quanto noi immaginiamo c'è proprio la necessità di ricondurre questa esperienza ad una motivata e forte disponibilità di adesione di una partecipazione diversa di un servizio alla politica che qualche volta abbiamo un po'timore di
Di richiamare e rispetto a questo non illudiamoci
I giovani sono forse oggi coloro che alla politica chiedono una sostanza onesta molto più di altri forse perché la mia generazione opera di Giovanni e in qualche misura cresciuta tra gli UFO Robot e internet
Ma guardate che c'è molta molta più consapevolezza di quando la politica si riduce
A gioco delle parti
A quella che qualcuno ha definito la politica di gomma la politica di plastica quando quella politica virtuale che vediamo giocata sui giornali e in tv non riesce ad andare oltre e quei giovani
Proprio perché la la il linguaggio della società la comunicazione ce l'hanno dentro sono oggi capaci di dire quando il re è nudo e lo dicono in maniera molto molto in più impietosa anche se qualche volta noi all'interno ci illudiamo che questo che questo non accada
Allora ecco io
Vedo solo una risposta rispetto all'esigenza che dicevo prima di immaginare percorsi nuovi
Se vogliamo riavvicinare i giovani non temiamo di fare con onestà il nostro mestiere di cattolici democratici di proporre l'unico stile di politica che può caratterizzare un partito come il nostro di ispirazione cristiana
E già il professor De Siervo ieri delineava
Le la proposta difficile ma io ne sono convinto realmente affascinante da offrire senza timore di giovani della di questa generazione
Abbiamo veramente paura che una politica che faccia propri i valori della solidarietà come si ricordava ieri della sobrietà della mitezza
Della competenza del rispetto dell'avversario dell'impegno e perché no anche del sacrificio a favore del della cosa pubblica del bene comune sia oggi questa proposta forte incapaci di risvegliare una più forte spinta di partecipazione
Fra i giovani
Di questo Paese
Pensiamo che
è chiediamoci se qualche volta è un un limite che viviamo prima noi che in qualche maniera di cui di cui rivestiamo anche i nostri interlocutori pensiamo che non entusiasmi l'avventura di di un discernimento sui grandi temi sociali il tema il tentativo di leggere di dare risposta alle sfide dei nostri tempi
Di arricchirsi in umanità quell'umanità che un'esperienza di impegno politico vero sicuramente regala
Di e che in qualche maniera e e possibili rende possibile riportare e la politica lì dove la gente aspetta oggi e risposte essenziali
Non è e vi assicuro che l'esperienza che in qualche maniera viviamo anche nella fatica di
Di una realtà di giovane di movimento giovanile di partito che non è l'appartenenza oggi qual è il mondo il momento che negativo più affascinante per per dei giovani ma vi assicuro che
Può diventare allettante l'idea di sconvolgere le vecchie liturgie che la politica oggi propone e far sì che anche nelle istituzioni si vi parli veramente nuovamente linguaggio comprensibile
Di quella che noi definiamo la la costruzione a Città dell'uomo
Certo probabilmente la paura forse il terrore rispetto all'inadeguatezza che ci riconosciamo di essere un partito che offre questo tipo di percorsi questo tipo di approccio alla politica ma
Ecco io son convinto che anche se una malintesa lei cita
Che si vissuta in passato e che che ci ha impedito di farlo dobbiamo riscoprire queste radici sempre attuali perché queste e non altre sono oggi capaci di ricreare consenso attorno a noi
E perché solo dalla fedeltà uno stile che totalmente altro si cresce anche nella visibilità in quella freschezza di ideali e di prassi che che ci avvicina alle migliori forse le migliori menti e le migliori volontari questo Paese
Un'ulteriore accenno che in qualche maniera già stato richiamato e che i nomi stessi di questo tavolo richiamano
Ma forse per vincere lo scetticismo di queste mie affermazioni
Un po'ideali forse un po'un poco utopistiche
E pensiamo veramente possiamo negare che i momenti migliori del cattolicesimo democratico di questo Paese ma della vita sociale e politica di questo Paese non hanno coinciso
Con con proprio con questa idea altri politica e soprattutto nel momento in cui questa idea di politica è stata sostanziata dalla credibilità di grandi testimoni o anche dal sangue dei non pochi martiri che abbiamo ricordato
E l'esperienza dei giovani dell'impegno dei giovani in questa terra deve dirci che i giovani ma non solo must sicuramente via la sensibilità nelle giovani generazioni si sono mossi sono andati in piazza
Hanno creato nuova partecipazione nuove forme di incontro che hanno vissuto in politica un'emozione e una gratuita prima impensabili
Nel momento in cui ci si è dovuti seduto dire un no forte a tutto ciò che aveva fermato il lavoro di Falcone e di Borsellino o
S'se io ripenso a a quanto ancora oggi sia facile tra i giovani del Partito popolare ricordare i testimoni che con la loro vita hanno pagato la coerenza di un impegno perché quelli rimangono al di là della storia gloriosa
Dei tanti momenti significativi di vita sociale e il partito democratico cristiani ha vissuto in questo Paese ma sicuramente la galleria di coloro che hanno testimoniato fino in fondo una disponibilità rimane ancora oggi una delle carte di più spendibili per un coinvolgimento di di un giovane che chiede è di dare senso a un impegno che se no lo vede ben lontano del tutto assente
Ecco la sola in questo contesto mi scuserete
Questa che poi alla fine erano interruzione a
A questo dato ed è in questo contesto ha senso parlare nel nostro partito di formazione
L'esperienza degli ultimi anni la fatica nostra per primi eh quella di vedere come il nostro impegno di formazione tante volte si sia ridotto coi a una serie
E di conferenze assemblata alla meglio
E io sono convinto che è necessario che gli stili e contenuti che in qualche maniera sono emersi in questi giorni lo stato di cominciare a parlare a sostanziare le cose della politica
E da contenuti alti e veri e debba ritornare ad essere l'humus della vita quotidiana nelle le nostre segreterie provinciali di partito perché solo contanti troppi anni che nessun giovane sente parlare di queste cose entrando in una
In una sede del nostro partito
E perché questo è
Non perché dobbiamo trasformarci in un circolo culturale ma perché soltanto se quest'aria si respira e K e possibile poi e motivare a delle scelte di amministrazione di presenza e sociale il dialogo sul territorio
Che ci renda nuovamente
Protagonisti è pienamente i laici davanti ai nostri responsabili ITA
Io concludo ricordando cercava di sostanziale delle le cose che che ho detto
Rispetto ad alcune sensibilità emerse anche nello Cometo finale
Del delle chiese che solita Palermo sui giovani e rispetto ad alcuni interattivi immediati sui temi politici che ci stanno più a cuore tutte le ricerche che parlano dei giovani lo ricordava per l'altro giorno in Consiglio nazionale non ultima quella del Cesis appena
Appena pubblicata ci confermano un dato
Rispetto a condizione giovanile che viene condensato nella fatica di crescere e la fatica di crescere che pare mese ripato anche ieri porta l'ottanta per cento dei giovani tra i quindici e ventinove anni a vivere ancora
In casa con i propri genitori e la fatica di crescere a volte dovuta a una pigrizia della mia generazione ma a tante oggettive difficoltà che si incontrano a
Decidere e di fare il salto in una vita che sembra più difficile e meno e più inospitale di quanto senta capaci di fare
Però ecco non si aiuta perché questo poi l'impegno del nostro fare politica non si aiuta questa fatica del diventare adulti se non c'è una politica che con onestà prova a dire la verità sull'avvenire di questo Paese
E una verità sulla vita di quei giovani che in qualche misura devono esser nel futuro
E non si costruisce con onestà il futuro dei giovani se si continua a permettere che la scuola l'università siano sempre più luoghi di parcheggio e non di crescita personale e culturale
E il dato che ogni che soltanto sei studenti su
Sui cento bambini che inizia la prima elementare percorrano fino al termine il percorso formativo e
Concludono con una laurea i vent'anni di studio ci deve essere e ricordare che ecco la selezione le tante cadute il
Le difficoltà e il la selezione che ad ogni tappa le scuole medie scuole superiori vengono operate ci parlano
Di una realtà che dietro alla a quella dell'abbandono ci dice la difficoltà poi di di una vita che si realizza e fa fatica a a partire ma non si onesti con con i giovani se non si indicano oggi al alle nuove generazioni di scenari di un futuro che lo si diceva anche prima e necessariamente multiculturale multirazziale multireligiosa nel nostro Paese
E se la politica è esperienza di realismo
E a noi sembra che lo sia
Non possiamo accettare che altri Lurano strumentalmente sulle possibilità di non fare i conti con questa esperienza un'esperienza che deve essere e che può essere non solo accettate subita pelli perché questo è scritto né i dati demografici e nel e i dati economici del del nostro paese di di ciò che lo circonda ma perché necessariamente deve diventare l'occasione di crescita e di confronto per
Per i giovani che più di altri forse dovrebbero essere pronti a scoprire mondi nuovi
Ed è la stessa
Lo stesso motivo per cui non possiamo che denunciare i veleni che alcuni con molta leggerezza seminano e e questa è un'esperienza che forse al Nord viviamo con più
Compio significatività e che sono i veleni del della divisione e della non collaborazione all'interno del nostro Paese
E proprio perché richiamando anche qui proprio le le conclusioni di Palermo deve essere necessario necessariamente introdotto un quello stile ristretta tra i giovani che abitano in in varie regioni del Paese perché su questa base ecco sì si è di nuovo capaci di di dare senso al e al nostro stare insieme nel costruire la città dell'uomo
E questo che dà fondamento alla nostra idea di Europa
Qui sale segretario quanto Luís i giovani da questo punto di vista insistano sul non venir meno alla a all'originario motivazioni che che ci fanno ancora oggi essere ben presenti su questo tema
E che a me sembra non a caso attaccato
In questi giorni anche non ancora in questi giorni in Parlamento da forze che ecco sull'idea di una comunità più ampia sicuramente non investono le stesse significatività che investiamo noi e da ultimo per richiamare un dato che già molti hanno
Hanno ricordato il silenzio che ancora troppe volte circonda i temi della legalità
E della criminalità
Perché vieta che proprio sul disagio dei giovani poi alla fine trae tante sue fortune la politica o è schierata in prima fila
In una ferma denuncia o è già colpevole per le prospettive di fitto di futuro che vengono negate e ai giovani
E per questo siamo pronti sì siamo pronti saremo pronti a rilevare a denunciare tutte le occasioni in cui la politica correrà il rischio di non essere fedele a questa sua necessaria coerenza
Richiamando soltanto quanto dicevo all'inizio
E compiere sicuramente da prendere da prendere atto che il nostro partito
Rispecchia in pieno alle difficoltà che la Chiesa italiana ricorda perse e nel nel dialogo e nel coinvolgimento del delle generazioni più giovani da questo punto di vista ci sentiamo molto liberi perché penso che
Ci sia una difficile stagione nostre spalle
In cui è stato necessario ribadire con coerenza la nostra identità e il nostro passato e quindi c'è stato una classe dirigente che anche agli occhi dei giovani ha il grande merito di aver difeso un'identità che in qualche maniera ancora noi oggi possiamo a raccogliere sicuramente ecco nei nei prossimi nei prossimi mesi
Ci sarà da fare questo sforzo il segretario e in in prima fila per quanto riguarda la disponibilità fa sì che questa venga la la disponibilità nostre nel promettere che ci saranno occasioni si moltiplicano occasioni in cui a partire anche dalle riflessioni di oggi
I giovani si impegna ai giovani non solo del partito speriamo ma quei giovani che
In in maniera molto vivace anche hanno caratterizzato l'assise palermitana della chiesa e o quei giovani possano ritrovarsi
In rinnovato progetto di cattolicesimo democratico che noi ne siamo certi ancora molto molto da dire al nostro Paese
Grazie Francesco iniziamo il dibattito sia pure scontando la qua si trova ritardo con cui si è cominciato viene ne approfitto per dire prima una cosa prende il microfono fu allievo l'iniziativa delle partito di Palermo
Per una sollecitazione al presidente del Senato perché venga trattate approvata la legge sull'usura già approvato a suo tempo dalla camera i deputati
Vi sono quindi né tavole a fu fuori accanto alla sala dei moduli però sottoscrizione terre rafforzare con tante firme quello sollecitazione dal presidente del Senato
E io invito dà notizia invito tutti come fossero disponibili a firmarla
La parola adesso entro il dibattito colle seguendo il precedente di ieri altronde già del come nelle chiese cioè quattro minuti per ciascuno ieri ben governato dal dal avverto Monti icone la parola a Nino Scalinci
Passi poi Francesco Parisi
Carissimi
Amiche carissime amiche carissimi amici ringrazio per l'opportunità di svolgere questo brevissimo intervento opportunità che per la verità è diventata l'alta entro sempre più vada
Intervengo per manifestare ai primi preliminarmente la mia condivisione affatto che i lavori di questa mattina siano stati preceduti dalla celebrazione dalla santa messa perché ne sono certo ciò predispone ciascuno di noi a contribuire al dibattito con l'animo di chi avendo consapevolmente concelebrato il mistero è Uka distico e animato da spirito di carità genuina onestà intellettuale
Intervengo per manifestare ancora la mia soddisfazione per la scelta del tema di questo convegno perché ricordo hanno ridotti militanti aderenti
Nonché al mondo esterno che alla nostra azione sì ancora saldamente al magistero Dalla Chiesa unico magistero che proclama la vera pace la vera giustizia
Che proclama la dignità di tutte le creature umane in quanto figli di Dio senza distinzione del colore dall'atta Hillary
Primo città emblematica del sud annunziare al Paese il recupero di tutti questi valori che peraltro sono stati sempre patrimonio dei popolari italiani
La cosa importante che ciò avviene nel momento in cui il dibattito politico italiano si esaurisce nella questione certamente importante ma non l'unica concernente la necessità o meno di andare subito alle elezioni
Io ritengo che il Sud è Palermo in modo speciale non sia particolarmente interessata a questa questione
Se questa questione non pro spetti al Paese quali soluzioni si vogliono dare ai problemi di questo tragico mezzogiorno stritolato da due potenti ganasce
La prima costituita dalle mafie la seconda dalla disoccupazione che affligge giovani almeno Giovanni
Laddove il nord di questo Paese decolla economicamente Tangentopoli ormai solo un ricordo laddove tutti i cittadini con enormi sacrifici
Anche il piccolo Giuseppe D otto anni morto bruciato dall'incendio del suo abito muro partecipano al di al risanamento economico di questo Paese la regione Sicilia
Si ritrova con una cassa in classe imprenditoriale pressoché distrutta con un sistema creditizio pressoché decimato con un sistema produttivo soffocato dal pizzo
Con una presenza dello Stato attivata esclusivamente alla necessaria ma non sufficiente azione repressiva
Con una disoccupazione che supera il cinquanta per cento è che ormai rende intollerabile la vita di tanti nostri concittadini con circa cinque mila persone
Da processare nei suoi tribunali senza gli adeguati mezzi con una recrudescenza del fenomeno mafioso
Che giusto ieri secondo le dichiarazioni di un magistrato catanese ha fatto registrare la diserzione dei cittadini ad una manifestazione contro la criminalità organizzata
Ed a sostegno dalla forza dall'ordine impegnate ad dall'Arma
Di fronte a questi problemi che cosa propone il nostro partito
è come si raccorda col Polo di centro sinistra nel quale dovremmo convergere quale Progetto modello di fascia taxi prospetta da indicare ai nostri figli che cosa propone al nostro partito regionale circa la soluzione da dare ai citati problemi
Che cosa propone il partito locale come affronta dibattere dalla bora idee progetti per il futuro dalla Provincia e dalla città di Palermo
Quale linea politica stiamo costruendo quali idee valori stiamo lanciando per risolvere peculiari problemi di questa città
Quale sforzo si sta producendo sarà affrancarci dalla dipendenza degli aiuti che ha finora sono venuti dall'intervento straordinario è per recuperare quella dignità
Che non ci viene riconosciuta perché giudicati assistiti o peggio parassiti dal paese
Sto concludendo
Care amiche e cari amici signori dirigenti accettate questo intervento come provocazione
Talché meditando su quanto detto è che tutti conoscete bene si possa discutere nella Varia Saidi per costruire un identità a questo partito colle per peculiari prospettive che sono necessarie per il Sud per la Sicilia per Palermo
Voglio pro concludere questo intervento dicendo che che vi parla che chi vi parla è consigliere comunale e quindi lavorando nelle istituzioni fianco a fianco con altre forze politiche
Avverte la necessità di riferirsi al suo partito politico fortemente caratterizzato nell'azione da sviluppare
Partito del quale vorrebbe partecipare a contribuire alla linea invocando perciò l'instaurarsi di un metodo democratico che consenta a tutti gli aderenti di appartenere via di apportare il proprio contributo grazie Pierfrancesco Favino essi che a fare Giampaolo D'Andrea
Però la cosa è indicata per non perdere dieci secondi
Col rischio di non riuscì a dire cose compiute
Nella brevità peraltro necessitata
Ecco io devo dire di essere molto contento di questo convegno dalla decisione di tornare a Palermo della qualità dei relatori alcuni prevedibile alcuni meno
Dai quali lavori grato certamente elementi di stimolo e di riflessione vorrei appunto in una scaletta
Non argomento abile
Per la sincerità del tema ricordare alcune cose sfigurare su alcuni temi trattati meglio appena due o tre vorrei evidenziarne cioè di ribadire la laicità della politica Sturzo qui ce lo insegna la confessione di tra ribadire l'unità politica culturale degli attori c'è il superamento definitivo
Della unità politica e tonici mi pare che sia la fine da ricondursi alla crisi col più culturale che che di valori che italiane che occidentale
Anche nella per la difficoltà obiettiva che abbiamo di ritrovare di ricercare i modelli che siano giusti per dare le risposte moderne alla città italiane non solo italiana quando il Corriere chiese assume dichiari di assumere la modernità con me ragioniere o di verifica
Indubbiamente ci dà un messaggio importante di aver riempito di contenuti e di concreto e questi contenuti in concreto sono appunto la difficoltà di risolvere
Lo scontro del privato dell'individuale
Ed è rigido delle masse questa esasperazione
Delle dei dei problemi delle cui il gol personale e la difficoltà di ritrovare una concezione personalistica che ci consente di uscire dalla crisi e quindi costruire ricostruire i rapporti sociali ripartendo dalla persona umana e quindi un valore innanzitutto culturale allora
Le relazioni complessivamente sintetizzate cercando di farne ecco il motivo di indicazioni operative a me pare che ci sia un esigenza primaria che è quella dell'ascolto
Cioè non possiamo essere un partito di mediazione dove giustamente Gerardo banche nei giorni scorsi ha detto opportunamente che non c'eravamo occupati alcuni problemi perché eravamo impegnati a gestire il potere ed ha ragione perché siamo stati più un partito di mediazione che un paio di proposte un presidio proviamo presidi progetto allora oggi c'avevo dizione pressoché fortunate per i valori che vogliamo sostenere meno fortunate del potere che non abbiamo più ma non è male tu non è tutto male
Io credo che dobbiamo di ritornare ad essere o dovremo essere come non siamo stati per molti anni un partito di ascolto dei ruoli che la gente ascolto naturalmente recuperando i valori nei quali crediamo e tra i valori che sono stati ricordati mi permetterei di ricordare i valori che sono interpretati
Dal popolarismo struzzi hanno non scordiamo che nel cinque l'abbiamo ricordato con Sturzo con De Rose nei giorni scorsi capellone i valori del popolarismo sono valori che storce in un celerino centocinque col famoso discorso di Caltagirone
Discorso che non può non essere oggetto rosa riflessione per arrivare ad un tipo di partito che prima delle adesioni quantitative
Rischia ricchi le adesioni qualitative e quindi di consenso delle cose che vogliamo fare quindi un partito di programma che ogni giorno interpreta e segue e rinnova e a moderna le sue visioni per una sintonia perfetta Ics tra ascolto istanze politiche programma capacità di testimonianze mediazione politica
E in ma dei programmi pare che Maria che udinesi
Così Kobe Eletta Martini particolare sulle privatizzazioni nel programma hanno dato alcune sottolineature importanti
Volti sanno come alcuni li studiosi Sturzo parlano di un primo Sturzo libera raggiante o uno Sturzo un secondo Sturzo aperto socialmente con un popolarismo più correttamente valutato io ho il timore che il qualcuno reinventa il terzo Sturzo quando dovendo frenare la privatizzazione
è un eccesso di efficientismo che contro la solidarietà dovremmo dire che in fondo Sturzo non era per le privatizzazioni ma non era neanche
Per ora non era per la una con lo statalismo esasperato Manuele per le privatizzazioni che non consentivano di realizzare condizioni giuste sociali di benessere diffuso sul territorio quindi credo che dobbiamo reinterpretare
Sturzo e il nostro modo di atteggiarsi rispetto alla presenza o Stato nell'economia e lei si sociali ma anche sulla capacità di solidarietà che possiamo riuscire ad esprimere e concludo
Spero di stare dentro il carcere i quattro minuti ecco facendo due brevissime indicazione a Brema
A Palermo noi possiamo insediare un riferimento di carattere culturale importante lo dico mi dispiace che cambiano c'è uscito oggi uno dei problemi drammatici in cui la solidarietà si esprimono di inquietante il problema
Delle migrazioni
La quantità di magrebini che vengono verso l'Europa e che passano a Palermo Palermo crocevia delle tre religioni monoteistica e di tre continenti che diventa un punto di riferimento fondamentale
La quarta conferenza regioni reiterare decisi ad Arisa
A Taormina
E ha confermato a Cipro nelle settimane scorse
Distribuire a Palermo periferia della regione e del Consiglio d'Europa un osservatore dei proprietari migrazione cioè che colti a questo fenomeno ne determini le ragioni dei flussi
Indichi delle politica i primi cori proveniente per bloccarle un irrazionale processo poi di restituzioni destini reati e quindi studiare no di formare il personale di accoglienza Roma formazione personale
Obiettivo indicato e ribadito che è rimasto lettera morta però io credo che qui a Palermo possiamo lasciare da questo convegno una traccia
Prego lesi ripartire qui con l'aiuto del cardinale per essere appunto cosa vogliamo i popolari per servire dopo il convegno della Chiesa italiana
Le popolazioni non di questi territori ma delle F del fenomeno immigrazioni che è spaventosamente condizionerà la pace non solo quella sociale nel corso del prossimo a venire quindi dobbiamo promuovere questa iniziativa e quindi realizzare una condizione di partito popolare che sia davvero capace di ascolto capaci di stanza e di realizzare una condizione di giustizia e quindi il nostro la nostra ESP
Senza i cattolici democratici Pedro volare si riparte riparte a pochi giorni dal primo anniversario siamo prossimi al diciotto gennaio e quindi credo che questa opportunità non sia un'opportunità episodica storica sodi assecondamento al dovere che abbiamo irrazionali enunciazione del come replicare ma se un'opportunità per rimetterci in marcia in un cammino in cui i cattolici democratici gli hanno molto da dire
Per l'avvenire del Paese grazie
Grazia Francescato Giampaolo D'Andrea Ferrari Massimo Palumbo
Gian Paolo Conte che sei della segreteria crudeltà assoluta quattro minuti tolgo il microfono
Fai bene perché è giusto ma noi ci siamo abituati in Europa parliamo tre minuti e mezzo in lingua teorie già un atto di generosità
Che va a scapito dell'organicità per cui mi scuserete ma io a questo punto dirò quattro cose un minuto per cosa
La prima è questa
Lo dico con franchezza senza preamboli perché perderei tempo
In Italia sta circolando
Un'idea pericolosa da qualche mese cioè da quando è iniziata in maniera esplicita
La crisi del partito di ispirazione cristiana per antonomasia
Si è tratta la conclusione che è finita l'unità politica dei cattolici
Ammesso che vi sia mai stata una quindi
Lo metto da parte questa preoccupazione
Qual è l'idea pericolosa e il corollario di questo teorema
Che circolante anche in ambito cattolico
Circola anche presso l'episcopato presso il clero
Che cioè finita l'unità politica dei cattolici
Sia
Venuto il tempo di una neutralità dei cattolici rispetto alla politica e qui ha già risposto il cardinale Martini e io non apro questo discorso
Ma sia venuto il tempo della inutilità
Di un partito di ispirazione cristiana
è un'idea pericolosa
Che riporta il movimento cattolico italiano indietro nel tempo
Perché nella terra di Sturzo e non si può fare a meno di ricordare che il partito di ispirazione cristiana o un partito di ispirazione cristiana se piace di più così
Nasce per emancipare per liberare il movimento cattolico dalla pressione nota biliare e del potere
E io credo che la fine
Bella idea di un partito di ispirazione cristiana non rende più liberi in questo momento i cattolici in Italia malvivente più subalterni non solo alle culture ma i nuovi poteri che si determinano in questa società
Non ho il tempo di argomentare questo ma credo che sia di immediata percezione
Secondo
Noi abbiamo voluto riprendere il cammino
Di un partito di ispirazione volendo essere un partito di ispirazione
E nato subita un'altra ideate ha circolato subito un'altra idea pericolosa
Vogliono rifare l'ha deciso fra tutti in questi giorni
Anche qui per evitare che poi sia fra inteso quello che ho detto fino ad ora
Credo che non non sia possibile
Non si ricostruisce uno vaso buono
Incollando i cocci dopo averlo distrutto
C'è una sola strada per rendere più significativa la presenza dei cattolici in politica in prospettiva
Ed è rifare l'impasto e cercare di farlo in maniera tanto omogenea da costruire uno basso forte che si confronta come diceva Sturzo alla pari con gli altri sullo scenario della politica nazionale
Quindi
Qui non si può operare con le Nostalgia
Tutte le disponibilità al dialogo anche Ira allegramente per le convergenze sulle cose per le quali c'è possibilità dire allegramente
Ma noi non possiamo evidentemente immaginare di incollare i cocci dopo aver lacerato il bus e credo che questo è un'altra cosa che debba essere chiaro
Ma quello che non è chiaro è che
Non lo possiamo fare noi
In sede politica
Ma è illusorio immaginare che lo possano fare altri in sede ecclesiale questa è la cosa che forse dispiace un po'di più
Ma è un omaggio al realismo in una fase come questa terza cosa con la stessa rapidità io credo che quando noi
Riusciamo ad essere
Fedeli a noi stessi alla nostra tradizione alla nostra volontà di essere una cosa è riconoscibile
Tanto più noi siamo utili alla coalizione io ritengo che l'affermazione della identità del Partito popolare
Non indebolisce L'Ulivo lo rafforzi l'Ulivo un interesse ad avere un partito popolare riconoscibile identificabile
Soprattutto programmaticamente
Quarto tema quello programmatico quindi credo di essere nei tempi
Sì sì stamattina serie di tante cose belle avrei voluto raccoglierle tutte sono state tutte suggestive
Faccio una battuta o anche rivalutato la concretezza del convegno di Palermo quello di prima questa mattina cioè ho ripercorso insieme ai nostri relatori la possibilità di trarre indicazioni concrete da una riflessione che è stata quella di qualche settimana fra
Ma io mi pongo un problema come Partito popolare
C'è stato detto che si occupa dei poveri
Vero problema vero ne facciamo finta che i poveri non esistevano i poveri non solo esistono
Ma sono destinati ad aumentare
Io non voglio qui riprendere il tema delle nuove povertà
Ma a parte il fatto che sono aumentati i poveri proprio come marginazione sociale
Basta guardare le carte anche il rapporto Censis
E a parte il fatto che noi abbiamo sempre meno politiche adatte a non dico eliminare ma perlomeno ad affrontare questo problema ragione Maria Eletta quando dice ci mancano le istituzioni della solidarietà perché quelle vecchie sono entrate in crisi
Di quelle nuove parliamo sempre ma non riusciamo ne abbia finito le né a crearle questo è un grande campo di applicazione per il Partito popolare
Ci mancano nei confronti dei poveri e conclusosi Sergio termini guardi con preoccupazione ma sto concludendo ci mancano nei confronti dei poveri ci mancano nei confronti degli immigrati
Ci mancano nei confronti dei tele utenti
Ci mancano nei confronti di tutti i soggetti che sono deboli rispetto ai poteri forti di una chiave di lettura del nuovo programma
Per la Società del due mila per un partito come il Partito popolare e cominciare a riflettere su queste cose dalla parte degli utenti
Facciamo una riforma dei sistemi televisivi dalla parte delle degli utenti
Facciamo una riforma dei sistemi formativi dalla parte degli studenti o di coloro che devono adoperarli facciamo una riforma dei servizi
Da parte degli utenti di questi servizi facciamo una riforma del mercato anche da parte dei diritti dei consumatori
Se noi sapremo scegliere questi interessi
Non sufficientemente tutelati per difenderli con la forza della politica rispetto agli interessi forti per noi si apre un campo immense e allora io credo che a chi si riunisce in convento assieme per riunire la sinistra
Noi facciamo bene a rispondere oggi qui non riunendo il centro perché a questo punto davvero
Centro e sinistra sarebbero parole vuote Marri meditando su come poter essere più coerentemente cristiani nel nostro essere partito popolare
Grazie che al tavolo grazie carrellata del tuo intervento
Massimo Palumbo fossile pari Arcangelo Demba
Io so che con il tempo fino a corrompere qualche amicizia Marco
L'intervento che mi accingo a leggere il frutto di una riflessione maturata all'interno di unità di lavoro ci che si occupa di economia al presso la segreteria provinciale il mio compito è quello quindi presentare questa breve nota
Rispettando il mandato pubblico dato mi dal dal segretario Giuseppe Bruno
Quindi io leggerò
Quasi tutte le proposte per lo sviluppo del Mezzogiorno provengano S da partiti organizzazioni sindacali o centri studi concordano nel dare la priorità ad alcuni qualificati obiettivi potenziamento delle infrastrutture allagamento la base produttiva capitale umano
Le politiche indicate come necessarie lo scopo sono di conseguenza una politica delle infrastrutture e via dicendo
Abbiamo avuto per decenni l'intervento straordinario che si fondava proprio su queste politiche oggi non c'è più ma è già pronto a partire intervento ordinario è lo Stato a favore delle aree depresse che poggia grosso modo sugli stessi principi
Abbiamo pensato dunque che una proposta incisiva originale da portare in questa sede consiste nell'indicare non tanto gli obiettivi sui quali c'è generale consenso ma sugli strumenti tecnici e soprattutto sull'approccio politico da seguire
Per il conseguimento di questi obiettivi
Il progetto sullo sviluppo economico del partito popolare ha già un punto di riferimento importante
Che si rifà alla dottrina sociale della Chiesa la centralità dell'uomo della famiglia nella vita economica e sociale
Tra gli obiettivi dello sviluppo della nostra proposta il primo posto
Non può che essere occupato dunque dalle risorse umane vero motore dell'economia e anima propulsiva del sistema produttivo
Tanto più che la valorizzazione delle risorse umane non è finalizzata a creare più ricchezza tout-court mai se stessa e elemento di ricchezza e patrimoni basilari di ogni società civile
Tale scelta non nasconde come spesso si vuol far credere una pregiudiziale nei confronti dell'economia di mercato
Ma certo opera una estensione del concetto di efficienza al fine di includervi una serie di opzioni ad alto contenuto umano come la dignità della persona
O il convincimento responsabile dei cittadini nelle scelte di carattere economico
Tramite l'ampliamento delle potenzialità Panza e potenzialità di sviluppo economico e sociale si ottiene un modello di capitalismo temperato rispettoso del vivere Sicilia civile
Questo significa per fare degli esempi concreti che il potenziamento delle infrastrutture deve essere compatibile con il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali significa che la crescita economica deve coincidere con il miglioramento delle condizioni di lavoro oltre che con maggiori opportunità di lavoro
Un sistema produttivo come purtroppo che come purtroppo accade in certe parti d'Italia sopravvive grazie soprattutto all'evasione fiscale e allo sfruttamento dei lavoratori
Potrà anche consentire un aumento della ricchezza materiale del Paese o di qualche Regione ma certo non soddisfi il principio dell'equità ed è inaccettabile sotto il profilo etico
Lo sfruttamento della manodopera e l'evasione fiscale devono essere dunque stigmatizzati e combattuti con la stessa energia con la quale d'altra parte occorre reclamare interventi che favoriscono la nascita e la crescita di un diffuso Thistle tessuto di piccole e medie imprese
Riducendo al minimo indispensabile detti adempimenti burocratici versamenti all'erario agevolando l'accesso al credito e la canonizzazione di risparmi a fini produttivi migliorando la rete di servizi reali all'impresa
Ed è qui che entra in gioco il ruolo dello Stato
Il quale dovrà sempre più limitarsi al compito fondamentale che il regolatore della vita economica
Concentrando le proprie energie al fine di migliorare la qualità dei servizi in settori come scuola giustizia e al tempo stesso riducendo al minimo la gestione diretta in tutti i settori nei quali è possibile d'inserimento produttivo dell'offerta privata anche con riferimento ai soggetti senza fini di lucro
Da qui importanze ormai ampiamente riconosciuta
Se questi pochi e semplici principi riguardano tutto il Paese
Per quanto riguarda specificamente il Mezzogiorno la nostra proposta si basa prevalentemente su due aspetti complementari
Da un lato occorre immaginare uno sviluppo tu centrato e pertanto serve preparare competenze tecniche e professionali in grado di progettare e realizzare in loco iniziative produttive orientate al mercato e competitive ripeto preparare competenze tecniche professionali
Contemporaneamente occorre spingere per migliorare la qualità dei servizi
Della pubblica amministrazione per creare un valido supporto agli operatori economici presenti presenti nel territorio
L'interazione cooperativa tra pubblico e privato diventa la chiave di volta dello sviluppo per quanto riguarda il Mezzogiorno in particolare da valorizzazione delle risorse umane delle competenze e la partecipazione attiva delle parti sociali e questo però il processo rappresentano una conquista decisiva
Proprio negli ultimi decenni abbiamo spesso assistito allo spreco diede delle risorse pubbliche
Ad un loro uso distorto improduttivo
La vita mento registrato dalla spesa pubblica regionale in anni recenti e la tendenza negativa prevedibile prima prossimi anni impone ora un salto di qualità nella capacità di progettazione ed impiego delle risorse finanziarie pubbliche
Di fronte a questa sfida il Mezzogiorno si presenta impreparato per carenza di personale per procedura misterioso e segreto e via dicendo
E anche dal lato dell'impresa e tuttavia l'abitudine al vecchio modello dei contributi a pioggia in certo qual modo impedito frustrato
I tentativi di migliorare la capacità progettuale l'attitudine e la cooperazione e al dialogo con gli enti locali e con le altre realtà produttive
Anche il tema della disoccupazione va vista luce di quanto detto perché il problema disoccupazione non è risolvibile con slogan semplicistici né con misure tendenzialmente difensive dell'occupazione esistente
Occorrono investimenti produttivi al Sud è vero occorrono infrastrutture ma non basta
Lo sviluppo duraturo se auto centrato si pone come dire udibile una riforma del sistema di formazione professionale che inizi un autentico processo di valorizzazione delle risorse umane sia prima che durante l'esperienza lavorativa
Le imprese anche attraverso le loro associazioni di categoria dovranno fare la loro parte investendo di più nella formazione e nella ricerca anche con l'incentivo di sconti fiscali
Io non spiace perché peraltro è poco dentro mille il binario che vanno a quello cioè di tradurre in scelte concrete politiche programmatiche le indicazioni valoriali comunque dobbiamo far fronte però è troppo lungo si è un po'lungo se vuole fermarsi qui tanto siccome pubblicheremo presto gli atti commettevo tormente tutto tra gli atti
Va bene gratitudine grazie
Arcangelo Tem che pare Ignazio Melisenda
Anche perché vorrei dire dobbiamo noi all'uno e venti dar la parola al segretario perché possa parlare ascoltatore presenti senza che si concluda troppo il popolo io
Dopo giorni
Domando innanzitutto sento il dovere di ringraziare il relatore per i contenuti della relazione anche per il linguaggio adottato un linguaggio non politichese
Questo vuole essere un esempio per tutti noi quando parliamo delle nostre sezioni molti sono i messaggi proveniente dal convegno della Chiesa italiana
E dalle relazione di questo incontro di questi messaggi in Egitto ne cito alcuni che possono aiutarci a riflettere su alcune linee fondamentali del Partito popolare
La nostra società ha bisogno dell'impegno dei cattolici in politica Maud un impegno diverso dal passato
Occorre superare la partitocrazia
Fondo di tanti inconveniente di Tangentopoli dell'inserimento del gruppo di potere dei partiti senza una volontà di servire le alla collettività
Lo stravolgimento della funzione dei partiti assegnatagli stesse dalla Costituzione
Avere il coraggio di programmare proiettandosi nel futuro senza preoccuparsi delle gratificazioni immediate degli applausi o di certi strani consensi
Ma operare anche quando si rischia per il bene di al servizio della comunità
Impegnarci appare del partito un uovo ed una scuola di formazione globale
Che faccia maturare le coscienze mediante la cultura l'informazione e la conoscenza del magistero della Chiesa
Bisogna porgere maggiore attenzione al linguaggio
Che deve essere sereno
Chiaro senza sempre rispettoso della persona
Il linguaggio un'immagine linguaggio è anche stile in questo momento storico opportuno collaborare con la sinistra ma senza perdere la nostra identità senza fare confusione
Essere sotto l'Ulivo va bene ma evitare di mangiare le ghiande
Ciò non significa arroccarsi ad inutili oltranzismo nel rifiutare il dialogo né rinunciare alla nostra laicità della quale dobbiamo essere sempre geloso
Non ha vere paura se occorre di essere all'opposizione che a volte diventa positiva purificatrice
Dobbiamo essere attenti alle analisi ma dobbiamo avere capacità propositive
Dobbiamo crescere anche di numero ma senza avere troppo in fretta
Qualche gruppo beh risulta vuole vuole entrare senza avere la mentalità popolare io invito i responsabili ad essere cauti in questi incontri
Preoccupiamoci di formare un partito nuovo
Un partito serio che guarda al futuro ma non dobbiamo dimenticare le nostre radici che sono cristiane
Costruiamo un partito ricco di valori e anche di speranza grazie o quattro minuti Ignazio Melisenda stile fari Vito Riggio
Potenza
Gli ottantotto chiedo scusa
Nelle relazioni in molti interventi è comparsa scomparso il problema della formazione il problema dei giovani posteggiate nel strutture scolastiche e questo mi ha indotto a chiedervi un ascolto di pochi minuti quanti ne consente la nostra organizzazione
In effetti
Il Partito popolare ai partiti di ispirazione cristiana che lo hanno preceduto hanno avuto un'estrema attenzione per i problemi della scuola ma soprattutto per la scuola primaria
è secondaria
Questo molto giustificato
Non solo per ispirazione ideale del partito ma anche perché la istruzione primaria e secondaria rappresenta la base di ogni ulteriore progresso lei procedimenti di conoscenza
è stato ricordato ieri
Stato e ricordati i meriti che partita conseguito in questo campo tutto punto si evocato anche la presenza di tre ministri della Pubblica istruzione oggi ne abbiamo due
La filosofia c'è c'è a voleva accesso prescritto dalle da e in platea o non la vedo che c'è c'è si è assentata male momentaneamente l'abbiamo ancora tre ministri e possiamo anche evocare altre presente ministeriale al tempo in cui il Ministero
Va un una competenza più vasta
Franca Falcucci per tanti anni eppure in tutti questi anni i problemi della formazione superiore dell'alta formazione della ricerca venivano delegati delegati a un Sottosegretario di altari a politica delegata direttore generale del ministero di competenza particolare
Questa situazione credo che oggi vada compresa nelle riflessioni proposte in questa Assise
Perché l'impegno dei Popolari deve essere un impegno forte deve essere anche un impegno quanto più completo possibile a questa completezza occorre che tutti contribuiamo con le nostre competenze con la nostra capacità propositiva la formazione alta alla ricerca oggi sono percorsi da grandi problemi
Problemi ai quali si si accompagna un porto il dibattito nel quale mi sembra che i popolari non siano sufficientemente presenti
Problemi della formazione dei quadri docenti problemi della destinazione di risorse alla ricerca problemi di riforma della formazione che sono stati accennati da Project colluso scatenate anche da quel documento alla segreteria provinciale di Palermo che è stato letto appena qualche minuto fa
In tutti questi settori occorre a mio modesto avviso una presenza forte e incisiva del Partito popolare per questo mi permetto di esprimere un auspicio è un'invocazione direi al segretario perché questa presenza possa essere nutrita
De assicurata proprio in questi giorni
Salvini a denunciato quasi una posizione trasversale dirle in mora alla riforma dei sistemi di alta formazione e dire anche ora io di gestione degli enti di ricerca
Un partito trasversale una formazione al basare che rallenta le riforme in questo campo a mio avviso con grave pregiudizio non soltanto dei sistemi stessi ma di tutta l'economia italiana perché Haiti stemmi si riconnettono processo di sviluppo
Ed è pressoché superfluo spiegare i meccanismi che connettono l'uno l'uno all'altro ebbene io credo che in questa in questo schieramento trasversale ai popolari possono esprimerà la loro identità di onestà mentale e di apertura al futuro rompiamo
Lo scadendo trasversale del Parlamento e nel Paese della politica del Paese con una proposizione che sia in linea
Con la esigente di competizione internazionale che ci aspettano dal campo dalla formazione della ricerca rompiamo questa trasversalità con una espressione di un'entità del partito nelle sedi dovute a parlamentari e di dibattito politico in tutto il Paese grazie grazie ai miei
Vito Riggio segretaria Alfio curato la
Ma io intanto ringrazio la
Direzione del partito popolare perché da un anno e mezzo che io sappia Palermo non si faceva una iniziativa politica e quindi è importante
E il ringraziamento però è anche contemporaneamente un rimprovero nel senso che tutti compreso il Partito popolare in questo anno e mezzo a vario titolo di responsabilità hanno lasciato che la politica scomparisse dall'orizzonte
Delle nostre comunità
Lasciando un vuoto che fu facilmente stato riempito come ci ha spiegato Rosi Bindi ma lo sapevano da processi di manipolazione culturale
Che sono adesso difficilissimi da rimuovere
Perché mentre noi riflettiamo e approfittiamo anche di una lodevolissima iniziativa la Chiesa italiana cioè di avere delicato qui a Palermo la riflessione su il futuro della Chiesa italiana
Nella prospettiva del millennio in realtà Palermo va scomparendo eccone stava scomparendo la Sicilia i dati di Maria lode insidie io credo siano a disposizione di tutti dicono adesso settecentoquarantanove mila abitanti di questa città ben cento mila stanno nella soglia di povertà di analfabetismo totale o di semi analfabetismo e che il livello di disoccupazione come ci ha ricordato Scalinci ha raggiunto ormai cifre intollerabili Palermo assiste in qualche modo oggetto
Piacevolmente devo dire perché meglio essere oggetto di attenzioni altre piuttosto che le pensioni basse
A un rincorrersi su di lei di una serie di evocazioni che in qualche modo ne trascinano il fantasma perché una città che non ha più prospettive una regione che non ha più prospettive economiche che corre il rischio di sciupare anche le opportunità
Che la nuova politica mediterranea mette in campo da qui l'esigenza forte di una politica che da i valori comuni declini una serie di proposte di programma di uomini e di idee
E anche di modelli istituzionali adeguati a far sì che queste proposte programmi uomini idee abbia il tempo il le strutture le condizioni per potere ragionevolmente invertire una linea di tendenza disastrosa qui è tutto io credo la sfida di un partito programma e di un partito popolare che non voglia ridursi a essere la nostalgica bandiera di un passato in qualche modo a suo tempo glorioso e negli ultimi tempi ahimè disastrosamente interpretato io sono tra quelli che in quel partito precedente c'è stato non me ne vergogno per farci una battaglia insieme a Sergio Mattarella che mi chiamo insieme ad altri amici e però devo dire che nostra idea non era qui in Sicilia dove il Partito popolare era nato di ridurci a un pugno di gloriosi testimoni nella scomparsa dell'intero insieme del partito e soprattutto non tanto dei quadri ma soprattutto di questi elettori
Che copiosamente vorrebbero tornare a sperare in un partito popolare di ispirazione cristiana sarebbero anche disponibili delusi come sono
Da mille prospettiva demagogiche fallite ma che avrebbero bisogno di essere costantemente quotidianamente incoraggiati a tornare e a sperare che questo sia un luogo di elaborazione politica l'ho sentito dire questa mattina anche da altri intervenuti
Come si fa a non lo so io sono tra quelli che pensano però che restando ai preliminari
E declinando sempre l'idea che appunto ci sia la laicità della politica lo sapevamo molti di noi
Dicendo che per l'appunto occorre che ci siano dei valori forti dicendo che bisogna sconfiggere la manipolazione dicendo che bisogna puntare sulla centralità la persona umana non si va da nessuna parte
Da questo bisogna partire fortemente per poi dire cosa bisogna fare perché il cuore evocato da Bashmet
In realtà nella tradizione ebraica non è il cuore villa Susanna Tamaro cioè non è l'emozione ma è la ragione diva la ragione programma la ragione persone
E dunque e l'idea che attorno a questo a un insieme di proposte sia possibile persuadere perché se la politica è sole vocazione di una giusta posizione ma non capacità di persuadere perché lo specifico dalla politiche la persuasione io credo che noi saremo travolti da questo insieme di dissennate x da cui è costellato il cimitero nella politica italiana quindi grazie
Continuiamo io sono tra quelli a tanti ce ne sono che se le cose andassero un modo serio potrebbe anche azzardarsi a ritenere che la stagione la politica non è definitivamente tramontata e che quindi forse con più umiltà di prima e con più serietà e possibile alla
Grazie altri Curatolo
Io però mi trovo nella necessità di dare all'una e venti la parola al segretario del partito per evitare che chiede le altre di altre città debba allontanarsi senza ascoltare il segretario e anche perché c'era partire
Minnie appella Ray alla comprensione di questi di questi amici di queste ringraziando rivolto della del contributo della e chiedendo loro l'intervento comunque per poterlo inserire nel con nel corpo del degli atti del convegno scusando in volto
Se vi è un diverso avviso ditemelo questa mi pare peraltro una strada obbligata prego credo curata da
Giulio chi toglie Gong primo imbarazzo cioè anziché quattro minuti parlano per un minuto
Il resto novantuno per iscritto il mio intervento
Io son venuto qua son venuto qua e sono quattro da esterno al Partito Popolare non andata ancora la mia adesione al partito polare
Perché dopo quarantaquattro anni di aver lavorato in un altro partito
Pagando di persona ne sono uscito nell'ottantanove
E ora ho difficoltà a rientrare
Allora parlo da esterno all'esterno faccio due cose
Ma certo il programma era tale che bisognava svolgerlo in tre quattro giorni
Una prima cosa è mi ritorna la gioia
Degli dei convegni del quarantaquattro quarantacinque quarantasei quarantasette quarantotto fino agli anni alla fine degli anni Cinquanta
Dove la gente stava insana e la presidenza stava in sala
Poi dopo un certo periodo c'era il povero Cristo della presidenza che parlava i quattro cinque amici della sala che lo ascoltavano e gli altri erano nei corridoi a confabulare
Ecco oggi questo invece è cambiato e questa mia vita già un'altra sente ogni speranza per il futuro del partito polare rara
Ecco questo è una cosa fondamentale l'altra cosa quella che ha cenato l'altra amico l'amico che ha parlato prima la Santa Messa mi ricordo che allora i convegni cominciavano con la Santa Messa perché forse ci ricordavamo che prima di essere popolari o democristiani eravamo cristiani
E non meritavamo il cappello del cristiano o il cappotto del cristiano all'entrata dei consigli comunali o dei consigli nazionali
O del parlamento italiano monotona ma amo anche dentro il Parlamento dentro i consigli comunali dentro il nostro vivere quotidiano
Andando a casa con le nostre mogli nostra alla nostra moglie i nostri figli
Con cui con prima con prima eravamo a dire quello che eravamo Christian come eravamo cristiani allora famiglia non era un soggetto privato è un oggetto pubblico
Dico questo un'altra cosa che dico e poi chiudo immediatamente proprio per lasciare la possibilità qualche altro intervento il paggio polare non è fatto solo di contenuti
Una volta si credeva che i contenuti fossero la soluzione dei problemi i contenuti oggi hanno l'importanza ma sono meno importanti della relazione dalla Ford
Perché io mi accorgo di essere cristiano quando incontra un altro quando un rapporto con l'altro
Perché segno cristianesimo è quando vado a messa e poi basta è qua io cito un mio carissimo maestro Igino Giordani tanto dimenticato quasi da tutto dimenticato e chiedo a qualche volta a qualche giova e hanno meno giovani che gira Jordan attacchi non lo sa
Eppure abbiamo produzione culturale di Gino Giordana che è enorme ed è diceva Igino Giordani
Che
Si va ammessa per diventare cristiani si esce fuori dalla messa per vivere alla Christian nella società
Ho chiuso
Grazie
Con il consenso dell'Assemblea ripeto con molto rammarico mettere
L'impossibilità di ascoltare ma proponendosi leggere gli altri interventi do la parola al segretario del partito Gerardo Bianco
Se vi è una opinione dei conti nel dibattito io non naturalmente loro donò
Ne approfitto nel tragitto tra qui e il è il podio del segretario prego
Solo che io vorrei che la gente ascoltasse tra il partito perché se poi tutti se ne vanno partito questo Abete degna dovrebbe devo dire
Grazie io non ho prove lasciate dai la decisione perché per chi presiede non dar la parola chi l'ha chiesta è una sofferenza eh non è che sia un io poi devo continuare conteniamo do la parola al suo Di Pietro non ho problemi solo che non va letto il segretario nel raccogliere rosa del convegno
Avesse come dire una interlocuzione insufficiente
Era allora ne approfitta per dire prima ecco né incido del cose oggi mi viene fatto presente e popolo è unita ma naturalmente l'invito a leggere il popolo pubblicò le ottantotto testi nel programma di Prodi e descrivono il percorso della sembrano polari che le discuteranno
L'invito è a leggerle
E naturalmente accorpare il popolo e non soltanto oggi
La seconda cosa domenica mattina si svolge all'Assemblea il pretore di Palermo per le adesioni e Aldo Morrione
L'ultima cosa quando sarà finito leggerò un documento della presidenza che la cortesia degli amici Alberto Monti icone
Maretta Martini ovviamente la tenuta dal segretario a convertire predisporre per darne comunicazione evitare esprimere così la parte perdente il senso del convegno la parola Gerardo Bianco
Se si butterebbe avrebbe mai
Ma io ero esitante a prendere la parola perché avevo sentito che c'era Di Pietro che doveva parlare allora comprendere
Vista
Della grande attenzione
Maggiore di quella che è stata data al
Messaggio straordinario del cardinal Martini allora avuto esitazione a prendere la parola
Care amiche cari amici cari colleghi ecco
Io questa mattina ho meditato su questo passo Celebre
Del libro di o che Letta che nel linguaggio un poco più comune diciamo dell'Ecclesiaste
E mi sono fatto anch'io l'esame di coscienza per domandare qual era il mio tempo e devo confessarvi che ho concluso che il mio sarebbe stato il tempo di tacere per non parlare
Perché le sollecitazioni che sono venute i problemi che sono stati sollevati la grande questione che è stata posta
Con questo nostro incontro credo comunque fecondo e che potrà dare dei risultati nel tempo richiederebbe da parte nostra più che parlare una meditazione
D'altra parte come avrete letto i giornali hanno invitato anche D'Alema a meditare e avevo anche suggerito qualche libro particolare anche qui ma importanza del cuore
Attraverso la lettura dei Pensieri di Pascal che per noi dovrebbe avere un valore tutto particolare ma io in questo momento so di essere
In contraddizione sia con i consigli
Di
Dati a D'Alema sia un po'con la mia coscienza
Ma qualcosa ovviamente la devo inevitabilmente dire
Le farò più che un discorso una serie di per dir così interrogativi a me stesso a voi che possono servire di sollecitazione innanzitutto però una premessa
Questo nostro incontro
è un incontro
Che nasce da un bisogno profondo che noi abbiamo avvertito
Non è nata da una opportunità da sfruttare da una occasione che andava colta
Non abbiamo lo dico con franchezza e ci dovete crede nessuna idea di strumentalizzazione
Noi abbiamo sentito il bisogno profondo che ci accompagna dal Congresso e ci accompagna dalle grandi lacerazioni che sono avvenute all'interno del nostro partito di ritrovare ragioni vere e profonde
E anche risposte storiche politiche alla prosecuzione dell'esperienza dei cattolici democratici
Perché vedete un solo passaggio ma lo dico con la la sofferenza che nasce sempre quando qualcuno disperde
Invece di costruire io mi sono opposto la domanda ma perché sono avvenute certe divisioni perché sono si sono determinate alcune fratture
E la mia risposta è questa evidentemente non era chiaro nella mente di chi ha rotto di chi ha spezzato che ci sono ragioni molto più profonde e significative in un movimento politico come il nostro
Che non sono quelle del puro problema delle alleanze
E allora se questo è accaduto è perché qualcosa si è appannato perché ho qualcosa non era più individuato come essenziali
Perché un ostinato moderato quale io sono ritrovo oggi a sostenere una tesi di alleanza del centrosinistra come qualcuno dice perché lo dico con molta franchezza ritengo che
Posso rivendicare la intuizione di quello che la sostanza l'essenza di un partito che misura ed è questa la tradizione dobbiamo conservare misura
La sua scelte i suoi orientamenti la sua come si dice con brutta parola del linguaggio politico ma che comunque a una comprensibilità fa diciamo facile la sua strategia sui problemi della società
Una risposta complessiva da dare i problemi della società
Attualmente per poter dare questa risposta complessiva
Sentivamo il bisogno di ritornare come si dice alle origini è una specie di parabola eterna quando un movimento che sente
Di esseri vivo che sente di poter dire ancora qualcosa vuole però rinverdire la sua proposta beh diventa inevitabile il ritorno alle origini e qui io faccio un'affermazione
Lo dico anche rispetto a questi impatti del giovane giornalista chi ieri mi interpellava su alcune questioni ecco noi non siamo non vogliamo essere poste non siamo a posto
Non vogliamo essere quelli che ritornano per dir così a individuare le ragioni profonde
E le risposte che politicamente abbiamo dato in questo secolo ma non solo come cattolici democratici italiani ma anche qui uso il termine internazionale del della parola
Il termine col quale si caratterizzano alcuni movimenti cioè come democratici cristiani europei ai problemi del secco
Un secolo che curiosamente oggi sempre più dalla storiografia viene per dir così rappresentato e ricostruito senza la presenza dei cattolici
Democratici senza la presenza della democrazia cristiana
Io sono per la verità molto stupito l'ho detto anche a Madrid
Avendo fra le mani due volumi che stanno circolante in Italia con grande successo parlo del volume di Osborne è quel volume di fiori che ha esaminato la storia di questo secolo nel vedere come
Ambedue questi grandi storici ma potrei anche far riferimento a storici italiani
Rappresentano questo secolo sul quale noi dobbiamo interrogarci come un secolo che sarebbe stato scritto soltanto da due culture peraltro due filoni politici peraltro ambigue fallimentare
Cioè quelli con i quali lo dobbiamo misurarci per superare la crisi
Il comunismo elimina nazional fascismo
E il nazismo cioè la storia sarebbe una polarità che si sviluppa fra due correnti di questo genere che poi arrivano da alcune conclusioni
Ecco fiori dice che questo è un secolo per uscire
Una giornalista italiano ha raccolto in un volume
Che è stato pubblicato qualche anno fa centonovantadue giudizi sulle valutazioni che intellettuali scrittori artisti politici danno di questo secolo
Tutti con qualche esclusione mi pare se non vado errato ci stanno sono un paio di scienziati è un musicista definiscono questo come un secolo fallimentare come un secolo che
Praticamente segna una sorta di tramonto dell'uomo
Il tramonto delle speranze degli uomini
Un secolo che cancella le grandi aspettative nel secolo della insoddisfazione
Io per la verità
Mi sono fatto anche qui una riflessione che faccio ad alta voce paradossalmente questo giudizio viene da persone che sono dentro la cultura che ha costruito questo secco
Sono giudizi che nascono da intellettuali politici che in qualche maniera si richiamo alle culture chi sono appunto quelle che hanno determinato il fallimento di questo secolo
Mentre invece alcuni che hanno una visione cristiana dicono parole di speranza che cosa intendo dire
Intendo dire che noi viviamo questo singolare paradosso di vedere la esclusione dalla costruzione storica di questo secolo dei cattolici democratici
E vedere e patteggiato soltanto la tradizione che si rifà ad altri filoni ma quelli che sono partecipi di questi filoni praticamente dichiarano le loro esperienze come esperienze fallimentari
Voi dite ma che conclusione porta la conclusione numero uno è la seguente
Innanzitutto
C'è da considerare
Che questo secolo
Come anche l'altro precedente secolo ha ottenuto risposte positive di uscita dalla crisi
E in qualche maniera di costruzione di una realtà storica ed umana diversa in virtù del pensiero politico dei cattolici democratici
Ed ecco perché noi possiamo anche in questo contesto dire parole di speranza
Alla fine dell'Ottocento di fronte alla crisi dello Stato liberale
La risposta fu com'è noto una chiusura anche allora ecco perché dobbiamo interrogarci queste situazioni che vanno determinando se il nostro Paese come in Europa fu la chiusura dei ceti allora liberali dei ceti dirigenti che impauriti
La terribile ITA della paura nella politica che ha richiamato anche il Papa che si richiamarono però a la difesa di determinate posizioni di privilegio alla rinchiusi sura
Di classe e il risultato fu allora la grande ondata del fascismo che in qualche maniera coinvolse anche grandi ceti intellettuali abbia avuto due paradossi il fascismo e le posizioni più quello dei delle classi dirigenti dell'epoca sono state realizzate nei paesi più corti ecco una delle cose sulla quale noi dobbiamo riflettere la Germania era traversata peraltro dalla più violenta concluda e disumana concezione culturale politica che sia mai apparso al mondo trionfo nel Paese più colto d'Europa qual era la Germania
Alla fine dell'Ottocento e a metà negli anni trenta del mille novecento
La risposta fu queste e fu una risposta che ha portato alla Prima guerra mondiale alla seconda guerra mondiale
Ed è nella seconda guerra mondiale attraverso la seconda guerra mondiale quando si manifesta il fallimento del nazismo
End sorgeva illusione comunista che poi finisce come abbiamo riconoscere senza praticamente in una forma di dissoluzione
Sono state rivoluzioni senza sangue paradossalmente quello che sembrava il più grande robusto impero che mai fosse apparso nei secoli si dissolve all'interno dimostrando la intima consistenza però le risposte che sono state date
In termini positivi sono venute dalle cultura almeno a livello internazionale di ispirazione cristiana
Ecco perché alcune cose ferme le dobbiamo come dire rivendicare
Rispetto alla grande questione del conflitto fra le nazioni alla grande questione della deviazione del diritto dei popoli verso il nazionalismo la risposta viene dal pensiero e dalla cultura cristiana
è la cultura democratico cristiana che concepisce per la prima volta il sogno dei pensatori del Settecento che immaginavano la pace universale ma non sapevano trovare le vie pur della politica ed ecco che nasce la idea dell'Europa l'idea dell'Unione Europea come risposta a questi problemi ci si avvia in questa direzione
Oggi noi ci troviamo di fronte a una sfida diversa
Ad una sfida alla fine del secolo che vede come in qualche maniera la democrazia non è più un minata dall'esterno come avveniva dal fascismo e dal comunismo le due grandi ideologie che avevano immaginato di creare società organiche compatte perché lì c'è il demone della ragione che pensa di trovare risposte ai problemi all'assetto sociale
E di minacciano la democrazia e il libero sviluppo dei popoli oggi la democrazia praticamente vive la sua tragedie il suo dramma la sua crisi dall'interno per consunzione
E io mi permetto dire in termini sintetici e non posso dimostrarlo che la grande denunzia che è venuta da Palermo i documenti che circolano fra le mani
Quello che io ho letto non è completa la mia lettura mia conoscenza il messaggio che viene dal convegno ecclesiale di Palermo e proprio la sottolineatura
Della crisi interna che nasce diciamo pure dall'altra nazionalità
Che era quella più forte più illuminate che la razionalità della democrazia c'è la razionalità di una democrazia che pensa di poter creare sostenere se stessa senza il fondamento senza la origine in fondo spirituale e religiosa che la democrazia stessa aveva avuto la democrazia alle origini e la difesa della libertà dell'uomo e la difesa della libertà che si manifesta non solo come affermazione individuale
Ma anche come affermazione collettivi una società è la libertà che via via prende quota e riesce ad esprimere nel pensiero culturale politico tuttora un imponente e qui Elia potrebbe essere maestro a questo punto visto l'imponente apparato divisione di concetti
Per correggere il potere per equilibrare il potere per poter consentire l'espressione la libertà però via via tutto questo perde per dir così sui legami sui fondamenti con le origini che sono di carattere spirituale
E via via il razionalismo
Usura queste strutture e le porta alla loro interna crisi ed oggi abbiamo fenomeni completamente nuovi e diversi sui quali noi dobbiamo misurarci
Perché ho fatto questa rapida premesso se permettete un attimo confusa ma che comunque voglio dire ha un suo significato che riassume
Rispetto alla crisi del nazismo
E del fascismo rispetto alla crisi del comunismo in termini politici il pensiero dei cattolici democratici e della democrazia cristiana internazionale riesce a dare una risposta
E la riesce a dare con i filoni del pensiero laico e del pensiero democratico quello illuminato
Si combinava insieme diventa questa idea profonda scelta politica quarantotto Alcide De Gasperi
Diventa una scelta politica a livello europeo le cose vanno diversamente in Francia non riescono a trovare la strada
In Germania si
E si danno delle risposte che sono forti dal punto di vista internazionale e dal punto di vista anche interno
Ma oggi qual è la sfida che ed abbiamo davanti la sfida che abbiamo davanti è molto più complessa
è una sfida di come riuscire rispetto alla crisi della democrazia che rischia dall'interno di produrre alcuni fenomeni di disgregazione
Come riesce possiamo riuscire noi a dare una risposta
Ed è la risposta
Che può venire ed ecco le ragioni della nostra presenza da altre tradizioni o invece non è un partito di ispirazione cristiana che può dare questa risposta
Io in questo credo di poter trovare le ragioni profonde se è vero ecco come a me pare vero che la crisi della democrazia
Contemporanea è una crisi della iper razionalità lo dico in termini sintetici
Del risolversi soltanto in pure questione di regole nella perdita dei suoi fondamenti spirituali del fatto che i meccanismi economici e sociali che sono messi in atto come Dahrendorf ha chiarito anche in vari volumi anche in un piccolo libretto
Per cui incerto seggi meccanismi economici hanno disgregato gli stessi elementi della coesione sociale per cui solo creato una serie di contraddizioni
Allora questa risposta può venire dal pensiero soltanto liberale democratico o dal filone riformista
Io ritengo di no io ritengo che la risposta possa ancora avvenire come avvenuto negli anni dopo il Milano al dopo la fine della seconda guerra mondiale preparata prima da un partito come il nostro
Da una tradizione come la nostra dalla visione che l'abbiamo la società però come e qui presente una prima risposta scusate se vado per grandi tratti l'amica Rosi Bindi deve andar via vediamo così mi critiche era di meno dopo aver migrazioni andasse il tuo contributo
Allora a questo punto come dobbiamo inserirci quale opzione qui trovo per esempio una risposta formidabile dal punto di vista metodologico nel discorso del cardinal Martini quando dice ed è importante questo
Che per poter avviare il nostro un nuovo discorso la politica parla della Chiesa ma credo che il discorso valga anche per noi non è quello dimetterci per dir così in contrapposizione con la modernità
O di diventare persone che in qualche maniera contrappongono un modello nostro rispetto alle questioni
Che la modernità pone e la crisi della modernità appunto ma dice espressamente
Bisogna la Chiesa deve innanzitutto saper guardare la modernità e la post modernità con molti critici ma riconoscendo che visse bianco lo spazio per la valorizzazione e la libertà Perotto nemica dell'uomo Allodi di Dio
Ecco c'è naturalmente qui la dimensione religiosa ma per noi invece c'è un altro problema e che noi non possiamo qui sono i punti delicati secondo me di riflessione
Contentare ac di fare anche nobili discorsi sui problemi della povertà e della necessità di come dovrebbe essere la società discorso che ha fatto
Certo punto Pellice intervento all'amico Giampaolo D'Andrea discorso che secondo aveva ripreso le dobbiamo entrare dentro le logiche che hanno costruito questa società che è pervenuta da alcuni grandi sviluppi partendo dalla crisi che questa determinata quando io dicevo crisi del fondamento dalla spiritualità e quindi resta di ricreare un nuovo tessuto un nuovo una nuova per dir così tessitura la frase
Che il celebre che Croce pronunciò perché non possiamo non dirci cristiani oggi non sarebbe più valida perché quel tessuto
Per cui anche i non cristiani avevano un sentimento comune una coscienza pubblica comune cedimento comune rispetto ad alcuni grandi valori oggi si è dissolto
E naturalmente alcuni di questi valori sono diventati come dite come noi diciamo mondani Zatti secolarizzati relativizzare e quindi a questo punto è chiaro che noi non possiamo più fare riferimento a questo abbiamo vedere come ricostruire ma dobbiamo anche renderci conto di quello che in un certo senso la modernità con i suoi meccanismi di sviluppo economico sociale ha determinato e qui dobbiamo andare ad una serie di riflessioni di riflessioni profonde perché se vogliamo risolvere i problemi degli esclusi innanzitutto dobbiamo capire chi sono gli esclusi oggi
Perché come è noto l'analisi sociologica porta a conclusioni che la discussione di oggi non è quella della ricchezza
C'è un termine che viene usato già Boles Plauto che significa appunto c'è gente sente che cresce praticamente la la ricchezza ma che non riesce a vedere il lavoro
Oggi il vero grande problema alla discussione del lavoro e il problema della esclusione che nasce da fatto che ci possono essere perfino ricchezze in possesso di determinati soggetti ma soggettività che sono escluse dalla società soli meccanismi che si determina c'è il problema per esempio ero su quale con i quali dobbiamo fare i conti che è quello della organizzazione della risposta economica da dare
Vedete negli anni Cinquanta ero noi siamo riusciti a conciliare la nostra idea della modernità e della modernizzazione del Paese con un pensiero economico che era coerente a questo
E l'ha offerta ci fu fatta da un pensiero come quello che iniziano come è noto Keynes offrì uno strumento razionale che fu utilizzato dal nulla cultura anche Democrazia Cristiana
E fu realizzata naturalmente anche dai sistemi socialdemocratici
Allora c'era la idea e funzionò per una certa fase
Che aggiungerà domanda pubblica poteva portare a un aumento
Della crescita della occupazione anche ad una realizzazione molto più vasto del mercato e quindi alla inclusione interno cita questo meccanismo da alcuni anni non funzioni
Noi ci troviamo di fronte ad alcune grandi domande
Cioè tutte le manovre messe in atto
Almeno da quindici anni a questa parte non portano ad aumento per esempio di occupazione ma portano a riduce sì è ovvio di disoccupazione la competitività non è più lo strumento che si pensava una volta di razionalizzazione delle risorse
Di un allocazione economica delle risorse stesse
E quindi a una serie di affetti che erano anche di crescita ma portano ad una serie di conseguenze che sono per dir così di compattamento di posizione più forte ora che cosa voglio dire perché non è qui il caso di parlarne
E che noi dobbiamo calarci dentro questa logica non è che possiamo immaginare di portare avanti alla soluzione dei nostri problemi senza fare per esempio una revisione critica di quella che è la concezione del mercato ma non in termini per dir così di eliminazione o di non riconoscimento che il ruolo del mercato a anche perché noi siamo inseriti in una economia mondiale con le sue regole Trolese leggi e quindi non possiamo prescindere da questo ma dobbiamo dare delle risposte io devo dire che qualcosa già nel pensiero culturale politico che proprio nasce al nostro filone c'è quando io penso a quello che ecco vengo a un punto che ha scritto Zamagni per il programma del l'Ulivo ecco io comincio a trovare alcune risposte di carattere positivo quando per esempio e lo ha detto D'Andrea
Noi pensiamo che si possa sviluppare e per realizzare il principio dalla solidarietà senza contraddire alle logiche di mercato tutta una serie di nuove iniziative che oggi stanno prendendo consistenza come quelle cosiddette del mercato non profit che non è come dire privo della lo giga del mercato che ha dentro la stessa logica di mercato che agisce ma senza la finalità scusi io del profitto condotto una serie conseguenze beh qui incominciamo esempio a muoverci verso una direzione che analoga a quella che avvenne nel primo Novecento quando la solidarietà si espresse sotto l'impulso dalla Rerum Novarum
In termini di creazione delle banche popolari dire casse di risparmio
Diciamo pure che qui la ricchezza del nostro pensiero le parole quelle guida quelle che noi improvvisiamo quelle che ligio diceva essere le parole che possono diventare prive di significato solo perché evocate come forma catechistica dobbiamo farle vivere in un nuovo pensiero
Dobbiamo riuscire in sostanza ad essere in grado di dare risposte forti perché io sono convinto che solo attraverso risposte di quest'il genere dimostrando una superiorità di forza culturale dottrinale lo dichiariamo quel tessuto unitario che poi diventa la coscienza comune
E dobbiamo farlo misurandoci con gli strumenti della democrazia della tolleranza
Era sbagliato chi ritiene presenta dieci ieri da Martini ha dato una risposta splendida perfetta su alcuni problemi di chi immagina di poter ricostruire il tessuto morale comune
Attraverso per esempio la utilizzazione che io dico da istrumento mo'regni dei grandi valori
Cardinal Martini ci dice una metodologia di grande interesse da seguire
Non lo possiamo fare invece soltanto entrando nella crisi di razionalità che c'è all'interno di alcune logiche sociali economiche culturali istituzionali e dare delle risposte dobbiamo darle in modo forte e pervenire ad un argomento
Ma è evidente che per esempio anche la risposta ho parlato un po'dello spirito comune poi di un problema grosso che quello della crisi del mercato che porta alcune conseguenze esso vorrei parlare un attimo
Per una recupero soltanto di un concetto che a noi sta a cuore come polare che il problema della riforma istituzionale
Che esista un problema di difficoltà della direzione politica delle società complesse come si dice frammentate fuori discussione
Ma
La risposta di una società complessa frammentato dove ci sono tante soggettività che concorrono e che in qualche maniera anche contraddicono che convergono ma anche si distribuiscono ma quale può essere la risposta io vado mando in termini domando a voi in termini concettuali
Le risposte non sono sempre due
Può è quella di chi esercita per dir così la risposta autoritaria nel senso sita al comando e si segue o invece c'è l'altra risposta di crisi di chi cerca attraverso che la cultura liberaldemocratica
Di creare il consenso per determinare le convergenze
I Black quale strada dobbiamo seguire noi non possiamo che si unì la seconda strada
La seconda strada e quella della democrazia delle democrazie partecipata
E quella della democrazia rappresentativa e quella che pensa la democrazia come struttura di partiti di sindacati di troppi gruppi intermedi come si diceva una volta l'altra invece la sbrigativa
Razionale si fa per dire e illusoria
Soluzione che passa per
La facile scelta di dire benissimo scegliamo uno che comanda ecco la grande ragione per cui lei ci opponiamo per esempio alle soluzioni presidenzialisti che rispetto alla costruzione di un sistema democratico che fatto di
Partecipazioni di mediazioni progressive
Non per creare
Delle situazioni di inefficienza
Perché era delle situazioni di maggiore efficienza perché soltanto Attraverso di una società complessa e direi anche fatta di soggetti autonomi soltanto attraverso una condivisione una partecipazione profonda Traverso diciamo pure
La capacità di introitare nel proprio animo il convincimento di una scelta si crea un vero vera governabilità la vera governabilità non si crea con un ordine la Francia ne è la dimostrazione direi davanti agli occhi
è una dimostrazione di una evidenza estremo sono soltanto i cosiddetti decisionista che poi in realtà non decidono nulla perché quando si creano queste situazioni famosi gli scissionisti
Decidono pochi decide più di loro di solito sono i poteri forti sono le grandi strutture
Organizzate sono i grandi potere sono le organizzazioni di fronte alla debolezza delle organizzazioni collettive sono le debolezze degli interessi la forza degli interessi forti che
Portano a queste conseguenze e quindi vedete ecco anche qui la logica io trovo per esempio anche nella discorso del cardinal Martini delle indicazioni
Di carattere particolare allora cari amici io vi do sempre il limite del tempo non limiti di quello che voglio dire ecco io penso che da questa nostra giornata
Questi due giorni straordinari di Palermo e siamo venuti qui non solo per un ritorno in un luogo dove c'è stata questa prima grande riflessione Chiesa cattolica ma anche siamo venuti qui
Se non proprio a Caltagirone perché ci sembrava importante ritornare alla ispirazione alla metodologia alla cultura che don Sturzo ai ci ha insegnato e che ha impregnato il nostro partito perché anche qui né pare di trovare nel modo come vogliamo affrontare il problema lo stesso stile
Non vi dimenticate che don Sturzo nel momento in cui faceva la grande operazione di sottrazione dei cattolici alla egemonia
Delle altre culture alla subordinazione al Gentiloni Isma'per dirla con la parola contemporaneamente davano indicazione
Di assunzione della modernità all'interno del suo pensiero dalla sua linea politica
E la modernità era quell'appunto delle logiche appunto di mercato della razionalità che c'è dentro il mercato eccetera eccetera con tutto quello che consegue che l'auto lamenti e oggi non riprendono è questo che vogliamo fare i nomi
Quindi non collocarci affianco non metterci in contestazione non essere soltanto come dire il partito dalla evocazione di ciò che dovrebbe essere ma il partito che dare risposte concrete politiche attraverso la richiesta e qui la sollecitazione che io faccio i professori che faccio
Non possiamo immaginare di essere più il partito di una volta in cui c'era la cintura dei tesserati e l'appropriazione del partito da parte dei tesserati
Le dobbiamo renderci conto le forme le studieremo Mattarella e impegnato in questo sforzo e presiedo la Commissione in questo senso noi dobbiamo renderci conto che un partito un movimento fiorisce sorge sì ci sono mille stimoli sì abbiamo per dir così mille aperture se volete abbiamo come facevano i muratori una volta mantenimento di pietre d'angolo aperte sulle quali
Mettere altre pietre per cercare di costruire progressivamente l'edificio abbiamo bisogno della intelligenza di tutti bisogno dalla solita azioni tutti
Iscritti o non iscritti dobbiamo trovare anche un voto per facilitare per creare queste condizioni dico al mio vecchio amico
Curatolo però che ancora incerto ma io spero che tu ti decida caro Curatolo a essere anche aderente ma ove questa scelta non ci fosse il contributo può essere comunque dato
Perché deve essere dato in termini di pensiero e vogliamo creare per dir così un grande se consentite il fiume che converga verso un pilone
E perché soprattutto si trovi d'accordo su di una cosa che la risposta politica
Anche politica non soltanto spirituale che non compete a noi ma la risposta politica ai tempi alla sfida delle della contemporaneità e dei gli anni che ci stanno davanti può venire soltanto da movimenti politici
Che hanno dentro una ispirazione per cui usate consentiti per espressione si sa che la storia non si esaurisce in se stessi ma che la storia per potersi realizzare un alterità che noi dobbiamo saper capire
Diciamo pure che noi siamo quelli che in qualche maniera combattono nel concreto la eri sia della storia che tutto questo è il punto della personificazione
Della sostituzione della storia agli uomini
Gli uomini devono stare dentro la storia
La storia deve essere creata dagli uomini e questo il lavoro che noi dobbiamo riuscire a costruire quindi è un grande impegno una grande ricerca un grande sforzo naturalmente tutto questo passa per la realtà
Ma senza cinismo passa per la realtà perché non possiamo essere per dir così
Piccoli
Esistono delle leggi delle regole
Per poter diventare significativi dobbiamo crescere
Dobbiamo crescere senza compromessi
A me molto caro una frase che mi viene dalla cultura latina che dice che non è accettabile l'ho citato anche alla fine spronato
Da un giornalista amico mi domandava ma sai che so che tu conosci latino io una volta moscia mi sono dimenticato pure quello comunque ecco la frase noi dobbiamo sempre stare attenti a non perdere la vita
A non perdere voglio dire le ragioni della vita per sopravvivere comunque questa è una regola che dobbiamo riuscire come dire a mantenere costantemente come persone eccome movimento ma dobbiamo crescere
E questo lo si fa con una nuova spiritualità ieri De Siervo ci ha ricordato un passaggio molto bello quando detto qual è lo stile del cristiano ecco noi dobbiamo arrivare ad essere e questa è l'aspetto secondo me la sintesi della cultura ad essere quelli che sono riconoscibili per il nostro stile
Dobbiamo essere vedete io di compresso che non mi rammarico molto quando ci dicono ecco c'è il democristiano perché come ha detto rigido non mi vergogna a patto di esserlo stato per tante tante ragioni che hanno di
Ma se il democristiano avviene un poco come dire altezzosa mente indicato per quella che noi dicevamo il suo doroteismo
Però per nel suo senso come dire
Di equilibrio di tolleranze che arrivava fino a perdere ragioni stesse dalla tolleranza eccetera c'era un Paci discorso apre oggi dobbiamo riuscire a farci Ray individuare
Per un nostro stile che quello peraltro mi ricordo esattamente la frase che è stata ripetuta qui dal professor De Siervo in modo molto efficace
A questo piano per vivere
Come
Essendo movimento l'organizzazione il modo di atteggiarsi sul territorio la realtà io immagino un porte partito regionale
Che si atteggia l'unico difetto che ci può essere giornalismo estremo è che lì le chiusure possono diventare eccessive e le discussioni posso diventare molteplice il centro invece può correggere ma con questo un problema che oggi non ci interessa non vorrei parlare
Nei di Di Pietro né delle date delle elezioni c'è vorremmo parlare un poco liberarci argomenti quindi lascio anche la parte questo vogliamo soltanto muoverci in questa direzione per rendere visibile il nostro partito anche con una forma consistente di presenza gli ho detto che se la giudichiamo il dieci per cento bene le prossime elezioni c'è quella massa critica che può consentire a noi di far vivere le idee perché nostro vero grande obiettivo di far vivere non le idee come ipotesi astratta
Ma le idee come cultura che praticamente realizza il progetto all'interno della società io ne ho fatto qui solo una confusa io lo so ha voluto dare gli acini ricostruzione
Ma voglio concludere
Dando una risposta all'amico vascelli che ha fatto una sollecitazione e che in qualche maniera a mi pare non so se in che direzione espresso dei timori noi siamo convinti che Prodi è l'uomo giusto e lo appoggiamo perfino quanti al quando altri hanno tentennato noi praticamente abbiamo difeso la sua posizione però io sono convinto di una cosa che i veri amici sono quelli che aiutano gli amici a imboccare la strada giusta e quindi noi in qualche maniera non possiamo essere tanto amici da rinunziare ad essere quello che riteniamo di dover essere cioè anche a difendere la nostra identità e io qui accetto esattamente la sfida la sfida che Tucci lanci
Cioè di essere quelli che vanno oltre che buttano l'anima fuori non siamo proprio i cavalieri dell'Apocalisse erano i cavalieri di straordinaria memoria perché qui come è noto in Sicilia i cavalieri di Roncisvalle
E di Orlando hanno avuto sempre una grande popolarità vogliamo essere neppure come De dei rettori vogliamo essere soltanto degli uomini che sanno scommettere
E che sanno puntare ad essere aperti perché è vero le vere grandi identità sono quelle che si aprono gli altri non quelle che si rinchiudono in se stessi
E quindi cari amici
Questa scommessa non la facciamo abbiamo invitato i accogliamo anche secondo nostra tradizione di incontrarci con gli altri perché riteniamo che la nostra ispirazione la nostra scommessa il nostro voler riflettere
Sulla regole dell'economia delle istituzioni sulle regole che praticamente devono servire a creare una nuova questione spirituale sociale sulla questione che Mattarella posto all'inizio molto bene che il problema del recupero vero
Non artificioso le forzato non costretto dell'unità nazionale
Come elemento fondamentale
Per lei esprimerà nostra società la nostra civiltà proiettata io non ho parlato di questo non solo in noi stessi entropia mente ma proiettata ad essere una nazione che si apre soprattutto qui a Palermo lo voglio dire sul Mediterraneo
E io credo che dal Mediterraneo dalle logiche del Mediterraneo dalle questioni che sono aperti in questo mare straordinario civile ma che può diventare anche
Aria di grande conflitto può nascere un nuovo discorso sul Mezzogiorno di cui non ho parlato benedico questa scommessa noi la facciamo
Che cosa siamo
I giornali un po'beceri continuano a dire cespugli non cespuglio io faccio mia invece la bellissima lettura che abbiamo sentito questa mattina
Chi nella messa che abbiamo ascoltato che è un passo di Saya io se mi consentite
Me ne approprio e nella proprio a nome vostro noi ci sentiamo come il germoglio DS come il verbo urto che cresce
Grazie gerarchico ringraziando il segretario lo ringraziamo molto
Allora ringraziamo molto ha raccolto le fila di questo convegno che abbiamo cercato
Di dar corpo alla nostra responsabilità di tradurre scelte politiche le indicazioni valoriali che dal convegno ecclesiale son venute è un lavoro che continueremo e si è risotto con intensità e un ringraziamento va a coloro che sono stati presenti fino a quest'ora tarda anche quest'oggi per partecipare ascoltare arricchire riflettere
Per dare una consistenza questo nostro lavoro mandare un messaggio su cui ulteriormente incentivare riversano i popolari
Diego documento di cui do lettura come dicevo elaborato come documenta la presidenza i popolari reti in Palermo il dodici dicembre novantacinque e riflettere nel recente consulente convegno era che italiana
Riconosco immesso un momento alto del cattolicesimo del nostro Paese
Esprimo gratitudine a tutti coloro pastori clero laici e soprattutto il Santo Padre che con il loro messaggi hanno consentito l'emergere per molti versi di alcune linee orientative per l'azione politica
Questa attualizzata ispirazione cristiana radicato nella coscienza
Popolare Italiana vuole essere una responsabile e libera laicità
Riferendoci all'esperienza politica al proprio ritmo di Luigi Sturzo
Del senso della democrazia e dello stato dei costituenti dell'attuazione del civile e sociale della democrazia cristiana di De Gasperi la Pira Moro e Zaccagnini
In primo luogo e si vogliono operare come partito affinché nel nostro Paese venga rinnovato e consolidato il patto civile fondativo della convivenza democratica quella Costituzione che un fucile quanta anni or sono l'espressione alta libertà conquistata e dagli de dei viali con comuni del popolo italiano il Partito popolare italiano non ricerca
Correzione istituzionali utili ad una parte né tanto meno a se stesso ma la rispondenza di quel patto normativo ai più generale interesse cittadini in vista di una sempre più larga partecipazione civile e di una vera rappresentanza popolare
Nel quadro della fedeltà costituzionale del senso dello Stato il proprio cuore italiano
Riafferma la necessità di riforme istituzionali e sociali riconoscerlo e riconosce l'urgenza la rilevanza di un'azione politica connotata da un forte ethos civile e sociale
Da una moralità non prescritta né prescrittiva ma fatto di ricerche il più possibile partecipata e condivisa anche con i non credenti affinché alcuni valori che per i cristiani scendo dal patrimonio di fede
Ma che ogni cittadino possono essere correlati a un la dignità umane al diritto con naturale si traducono in azioni politiche
In particolare proprio polare intende ricercare i mezzi concreti per tutelare e promuovere la vita d'alto primo istante alla sua conclusione
Richiedendo la corretta applicazione del regime gente in tutto loro parti e cooperando secondo coscienza a loro revisione e sto vuol dare la fanno alla persona la sua in Italia i suoi diritti un rilievo rinnovato nello sviluppo equilibrato il Paese nel contesto di un'unitaria politica europea
Con quella speciale preoccupazione risolvere i problemi dei più deboli
Edison dei
Dei più dei più deboli e succo Pati dei giovani dei poveri di reddito di salute di casa di cultura
Emersi per gli emarginati in genere per gli immigrati emerse dal convegno ecclesiale
Quel convegno invitati al convegno da privilegiare
Il proprio con l'italiano intende ampliare nella legge nella prassi amministrativa il ruolo della famiglia alla luce Stati la Costituzione nella consapevolezza che la famiglia si formano se le mentre si cementa nei più importanti riferimenti etici da persona nella società
L'intera politica economica del Paese deve sviluppando alcuni già rilevanti interventi essere impostato in modo da garantire libertà e corresponsabilità alla famiglia e di ad applicare rapporto tra S lo Stato gli enti pubblici il principio si De Rita
Nell'economia nella sanità nell'educazione i popolari avviso né come né così alle rinnovamento di Aprica certa la chiesa sociale della Chiesa
Per essi costituisce conforto rispetto alla Genet stesse lo sto partito e sprone per il suo progetto il partito va italiano riconoscevo dell'economia di mercato che consente la migliore ed economica allocazione delle risorse ma in piena consonanza con la risoluzione della Chiesa non può piegarsi al diffusa tendenza è verso società nazionale e internazionale
Della mera competizione competitività e della gara nella corsa verso il benessere
Ribatte oculare compiuto la politica regolare l'economia inviso di uno sviluppo non sono compatibili con la solidarietà verso i più deboli ma costruito con la loro partecipazione
Il patio polare sulla scorta del convegno ritiene altresì che la formazione la circolazione della cultura siano le vie principali per innervare dicono immorale di persone coerenti e maturano società esso pertanto continua adoperarsi affinché il dominio la manipolazione della comunicazione
Vengano efficacemente contrastati con opportune norme e nel contempo cercherà di immettere nel circuito culturale e comunicativo i contributi di pensiero dispensa civile che come partito intende nuovamente promuovere ma dal convegno ecclesiale il partito polare tra e soprattutto l'incitamento a farsi promotore nella politica
E io non
Non