"Tv - cavo: libro bianco sugli scenari normativi italiani" presentazione della ricerca curata dall'Osservatorio della proprieta' industriale della concorrenza organismo creato dalla Luiss e dal Ceradi (Centro Ricerca sul diritto d'impresa)

Direi che possiamo comincia il dibattito
Buonasera a tutti io sono Paolo Glisenti o l'incarico di moderare e il dibattito o che avremo oggi in occasione della presentazione della prima presentazione del libro bianco
Sugli scenari normativi italiani la televisione via cavo
è una ricerca che è stata condotta realizzato dall'Osservatorio della proprietà industriale della concorrenza che come sapete un organismo creato dalla LUISS e dalla Cerati Cerati al centro di ricerche sul diritto d'impresa
Il libro bianco a quattro autori che sono qui alla mia sinistra
Fabio Bassan Marco Della Vedova Gustavo Ghidini che anche il direttore dell'osservatorio e Francesco Graziadei
Poche parole per introdurre il dibattito non credo che serva sottolineare quanto il significato di questa ricerca e di questa discussione che comincia oggi senz'altro proseguirà nelle prossime settimane vada ben oltre il titolo stretto della ricerca sulla televisione via cavo infatti credo di notare lo dotiamo tutti questo dibattito questo libro bianco partono all'inizio di una legislatura che definirei forse l'ultima occasione utile per arrivare a darci quel quadro normativo di disciplina legislativa di cui il mercato dell'informazione per comunicazione hanno bisogno in Italia
E la televisione via cavo e forse al centro della l'ossatura
Della filiera della comunicazione quindi credo che questo dibattito aprirà sud delle finestre laterali ma altrettanto importanti che sono gli elementi di convergenza verso il cavo verso il telefono verso il computer verso la televisione
Primo tema della ricerca molto chiaro per chi di voi la già letta per chi va be'leggerà e proprio il tavolo delle regole della convergenza
Gli Stati Uniti hanno fatto una scelta chiara in Europa non c'è ancora dice questa ricerca un orientamento omogeneo ma pare di capire
Si va verso la creazione di una rete aperta disponibili disponibile a pari condizioni a tutti i fornitori di servizio questo era il primo elemento che emerge dalla ricerca
Come ci si arriverà a questa rete aperta con quali regole quali limiti è la partita da giocare in Europa è senz'altro l'Italia
L'incertezza emerge dal libro bianco & anzitutto di tipo istituzionale
Sia la televisione che le telecomunicazioni sono due mercati fortemente regolamentati dove le tecnologie hanno ormai superato ampiamente l'ambito lo spettro delle regolamentazioni in essere
Il ministro l'ex ministro delle Poste Gambino che ci onora della sua presenza oggi a redatto una premessa
Alla ricerca nella quale dalla quale tiro fuori due spunti molto interessanti ministro dice che il legislatore italiano
In questa legislatura ha sostanzialmente due compiti principali
Quello della rideterminazione della disciplina dell'antitrust televisivo cioè della disciplina degli assetti proprietari delle imprese operanti nel complessivo settore della televisione e dell'informazione
Secondo compito e la definizione del tema che riguarda la tipologia dell'autorità indipendente che verrà proposta alla sua al coordinamento alla supervisione del settore
Quindi regole della convergenza secondo elemento di questa ricerca
Che lascia la dispersione di noi stasera è le regole della concorrenza e quindi faccio a una postilla
Che di Dini ha scritto a in fondo a questo libro bianco
Nella quale da una chiave di lettura molto importante i libri bianchi di solito sono neutri neutrali nel loro approccio ma di Dini fa notare che la ricerca ha una posizione chiara
Il il suo slogan è né esclusive né esclusioni il che vuol dire che questa ricerca punta dritto verso un obiettivo politico innanzitutto e poi tecnologico che la visione di di una televisione via cavo anzi di un sistema di telecomunicazioni però concorrenziale
Aperto ad una dinamica competitiva sempre più forte con una plurima pluralità di intese che gestisca reti di distribuzione locale del cavo
In condizioni di duopolio o di oligopolio sulla base di aste competitive con un primo e almeno secondo vincitore quindi c'è un'indicazione operativa importante
Al di là del valore analitico di illustrazione che la ricerca a e che lascio sottolineare ai nostri intervenuti stasera
La platea è numerosissima stima devo dire che non poteva questo libro bianco vere un panel di interventi più autorevole
Di quello che abbiamo stasera io d'accordo con i relatori darei la parola innanzitutto al professor Gambino
E concludeva il ministro Maccanico in questo filo rosso tra il precedente l'attuale ministro delle Poste credo che avremo l'ambito l'alveo del dibattito di cui abbiamo bisogno
Di cui tutto il sistema italiano ha bisogno professor Gambino
E io approccio di questo comune che oggi viene presentato e che si presenta e sicuramente come di grande attualità terre il legislatore italiano
E l'approccio relativo al versante televisivo
Degli a problematiche Aldegà realizzazione della cablatura del Paese come uno dei più grandi progetti industriali che sono dinanzi al nostro Paese per i prossimi sette otto anni
E Italia in gravissimo ritardo rispetto agli altri Paesi più industrializzati in questo settore
E di questo ritardo risente specificamente anche gli assenza di mezzo cavo per le trasmissioni televisive
I approccio di questo volume e precisamente quello in primo luogo quello di verificare in che misura sì posso aggiungere attraverso qualche regolamentazione sì posso aggiungere
Ad una a trasmissioni televisive attraverso questo strumento del campo
Che in Italia dei prossimi tre quattro cinque sei anni prima in sede locale poi rapidamente in sede nazionale che trasformerà radicalmente lo scenario del sistema televisivo italiano
Come si vede quindi questa l'approccio di questo volume e un approccio più ampio degli a tematica sottesa
Lei attiva Aia antitrust televisivo di cui pure nostro paese è il legislatore si dovrà occupare rapidamente anche in conseguenza della nota sentenza della Corte costituzionale
E che richiama il legislatore ai prossimi due o tre mesi
E lo scenario peraltro e molto più ampio
Perché attiene ad a spetti tra loro collegati ma anche abbastanza distinti e sui quali il e chi e che in qualche modo possono incidere sui assoluzioni anche per il tema dell'Antitrust
Ma che però non trovano solo in questo tema l'orologio ragion d'essere
E lo scenario proposto da questo volume a tre fondamentali aspri
Un primo aspetto attiene ai rapporti tra imprese televisive e realizzatori e gestori del capo della cablatura
E dicevo proprio con riferimento a un progetto industriale che avrà una grandissima rilevanza nel nostro Paese nei prossimi anni
Pone quindi il tema degli reciproche limitazioni che si debbano porre attraverso una legislatura di do legislazioni idonea e anche in relazione a direttive comunitarie
Tra imprese televisive e impresa e realizzatrice i successivamente di gestione del sistema capo e dell'atletica piazza del paese
Un secondo tema un e e affrontato in questo volume e il secondo aspetto di questo scenario i rapporti tra agli operatori televisivi fra loro
Operatori televisivi che dicevo vanno molto al di là degli attuali che essendo esistenti operatori quindi legati ad una trasmissioni via etere
Perché naturalmente comprendono gli operatori televisivi oggi via etere con me
Tutti i problemi di inadeguatezza dell'iter in proposito
Io operatori televisivi via satellite
Di cui vi è qualche accenno anche nel volume e questo significa che e questo è un tema di immediata attualità in quanto gli Angiò dell'otto per due sta avvenendo nei prossimi mesi e quindi applicare lo scenario nuovo
Degli a partecipazione alle trasmissioni televisive agli operatori televisivi anche di operatori tramite il satellite
E infine gli operatori televisivi tramite cavo scenario questo che si realizzerà almeno in sede locale il prevedibile nei prossimi tre quattro anni
E che si giocherà di un strumento privilegiato rispetto agli altri operatori televisivi quelli via etere e quelli satellite lo strumento privilegiato che si presenterà imbeccato
Nel giro di un anno un anno e mezzo e lo strumento che realizza l'interattività
Che allo stato attuale delle tecnologie sembra attualmente non potrà essere realizzato
Rapidamente via satellite e assolutamente escluso via internet
E infine il terzo aspetto che considera viene considerato dal costo di blocco M già moderatore aveva indicato e quello concernente il luogo delle autorità amministrative indipendenti
Che sono destinata a regolare da un lato il mercato televisivo i principi pluralisti ci che sono a fondamento dedica ogni mezzo di comunicazione trasmissione del pensiero di massa
E dall'altro i mezzi di trasmissione del segnale televisivo
E quindi vi ha avuto vita delle quali alcuni presenti già nel nostro ordinamento anta trasformarsi
E veniamo brevemente a qualche considerazione su ciascuno di questi tre aspetti che sono l'essenza di questo
Il primo aspetto e rapporti tra imprese televisive e realizzatori e gestori derelitti crea paga capriate
Lo scenario che sia ha presente questo volume e lo scenario per il quale entro un anno e mezzo avremo che la liberalizzazione dei servizi telefonici
E quindi legislatori italiano ha poco da fare
Perché comunque egli ha vi è già un indirizzo politico comunitario che si traduce in una direttiva che attualmente in fieri
E che sicuramente entrerà nell'ordinamento giuridico italiano prima del trentuno dicembre mille novecentonovantasette o nella quale i servizi telefonici verranno Satie
Che cosa significa questo dal punto di vista del versante televisivo significa come accennavo prima che pochi attraverso il capo in gara il lo strumento della interattività diventerà uno strumento essenziale per le trasmissioni
Attraverso le reti cablate in altri termini
Il le trasmissioni attraverso le reti cablate comprenderanno insieme audio e figlio l'interattività significa esattamente questa la possibilità cioè di dialogare fra l'utente e comunica e trasmette e questo dialogo è un dialogo che tizia fono e nello stesso tempo che consente di incidere immediatamente Survive scelte di trasmissioni televisive che di cui potente abbia gradimento
Qui allora si pone un primo problema di cui il volume d'acconto
Il diritto di accesso il diritto di accesso a condizioni economiche qua
E il volume ricotta prego ricordo anch'io per la mia esperienza pregressa
Che vi è una direttiva sulla interconnessione che e in fase avanzatissima di elaborazione da parte del Parlamento dalla parte della consiglio dei ministri della comunità sulla direttiva sia già raccolto il consenso politico questa direttiva sulla interconnessione probabilmente già nel semestre italiano potrà diventare direttiva comunitaria
E insieme e vi è un'altra direttiva di origine della commissione invece direttamente che attiene alla liberalizzazione delle reti alternative capo quindi con la creazione già immediatamente di una liberalizzazione nell'ambito delle reti capriate che fra l'altro in Italia sono le uniche presenti con le reti alternative quegli atti comma
Ora e garantire il diritto di accesso
Se può essere un discorso molto semplice alla luce di queste direttive
Non lo è altrettanto invece se lo vediamo nella sua e senza economica diritto di accesso significa nella sua assenza economica a condizioni economiche e qui per conto i quali hanno diritto all'accesso
E qui si pone immediatamente un altro ordine di problemi che il terzo esaminato in questo volume
E cioè non so cosa ne pensa il ministro Maccanico ma mi pare sicuramente con l'esperienza che io ho fatto non è certo il ministero delle poste e telecomunicazioni che e in grado di garantite in un sistema liberalizzato
Condizioni economiche i cui lei attivamente pezzi a tariffe
A
Quindi al diritto d'accesso nella sua concretezza
E questo è anche abbastanza naturale
Perché questo deriva dal fatto che mente quando si è in regime di concorrenza e saremo in regime di concorrenza ciò che va verificato ed accertato e il sistema dei costi
Il sistema dei costi perché solo attraverso gli spiega e verifica del sistema dei costi si può giungere poi aria determinazione di condizioni eque accesso e arringa determinazione delle condizioni fra i concorrenti nel mercato
Ora per tutto questo credo che non sopita indipendente amministrativa indipendente sia assolutamente essenziale per dare piene garanzie a mercato
E questo significa che sarà si proporrà in nostro legislatore un problema molto delicato perché di cui appunto il libro da una serie di riferimenti
E cioè il problema di come garantire da un lato una autorità indipendente quale portata a dare alle autorità indipendenti
Dall'altro anche garantire comunque
Che vi sia un corpetto procedimento amministrativo con riferimento e quindi anche dei conclusioni di carattere amministrativo tramite provvedimenti amministrativi
Con riferimento a un compromesso di problematiche che non riguardano di perse solo l'autorizzazione alla concessione di carattere televisivo
E nel momento in cui la problematica si estenda la problematica del capo come questo il caso che oggi si propone i leader Dini
Toh al Ida e posa beccati il diritto alla trasmissione televisiva via cavo che non è più limitata dall'Italia mature imitazione deleteri che quindi sostanzialmente un diritto di ogni impresa
Deve comunque fare i conti con una limitatezza derivante dal territorio
E cioè derivante dal fatto che comunque i cavi insistono sul territorio italiano entrambe le nostre strade vanno nelle nostre città devono fare i conti con una problematica urbanistica
Come
Verrà risolto dal legislatore questo tema e cioè da un lato di garantire nei secondo i principi di libera concorrenza sostanzialmente un'autorizzazione
Perché autorizzazione significa nient'altro che l'esercizio del diritto soggettivo quindi sostanzialmente un'autorizzazione
Ma insieme anche
Qualche forma che ha carattere concessorio con riferimento proprio ai cablaggio del Paese ecco questo è uno dei temi che a nostro legislatore dovrà risolvere
Sarà un unico tipo di provvedimento saranno provvedimenti in sequenza sarà un provvedimento appunto per i quali mi mistico ancora qualcosa da dire
E c'ha un nuove uno spazio del ministero accanto a quello dell'autorità garante ecco questo è uno dei temi di cui si fa carico questo nome e chiedo compongo come di notevole importanza ed attualità oggi
Indica e il tema dei rapporti tra imprese televisive e gestori de realizzatori e gestori della rete capriata
Pone anche
Un secondo a un se anche un secondo aspetto di cui il libro tratta ampiamente quello che in concreto noi in Italia come negli altri Paesi la più avanzata industrializzazione nell'esperienza che hanno avuto usciremo da una situazione di monopolio che e capo a Telecom si aprirà concorrenza con altri carburatori e si tratta di vedere se si deve porre una disciplina asimmetrica cioè in altri termini se si devono agevolare i nuovi gli entranti nel mercato nei confronti degli monopolista che esce
E i data la posizione naturale ad evitare il rischio che il monopolista che esce diventi di fatto monopolista definitivamente anche in presenza di una liberalizzazione
Data a Parigi
E su questo problema il volume da conto sia degli orientamenti degli altri paesi dedica più avanzati particolarmente della Gran Bretagna degli Stati Uniti sia dell'attuale stato vegetativo oppure il legislativo italiano
E certo c'è un punto che si viveva abbastanza chiaramente da questo punto
Che nell'esperienze straniere pratico avvenuta americana inglese
Questo processo di liberalizzazione ha comportato per un periodo di tempo una disciplina simmetrica
Cioè in altri termini solo due gli aspetti che emergono chiaramente occorre una disciplina simmetria questa però non può che essere temporanea non può che essere temporanea perché il mercato televisivo al mercato e dei daccapo viaggio il mercato più ampio
E concernente tutti i servizi di telecomunicazioni e televisivi sono mercati che vanno certamente ad integrarsi fra di loro
Per cui pensare ad una disciplina definitiva che ponga limitazioni reciproche
E sicuramente qualche cosa che penalizza ingiustamente ingiustificatamente il mercato questa è l'esperienza che ci danno e a Gran Bretagna gli Stati Uniti in genere gli il periodo di tempo è stato tutto il genio
Sia negli Stati Uniti che non Vanni in questo decennio di periodo transitorio
E ecco il legislatore adesso dovrà in Italia accertare quali tipo di misure assimetria siano opportune e necessarie tenendo presente che qui non ne ho una copia non ci aiuta per
Nel senso che almeno per quanto io sappia non vi è fase di gestazione nessuna direttiva comunitaria che preveda una disciplina comunitaria delle asimmetrie queste anche abbastanza comprensibile perché i Paesi comunitaria più avanzate industrializzazione sono in situazioni di sviluppo assolutamente diverso edita anche molto arretrata rispetto agli altri
Quindi antiche invece sono in posizione ancora più arretrata dell'Italia probabilmente una disciplina comunitaria degli assimetria sarebbe assolutamente incongrua quindi questo è un compito del legislatore italiano
Il e non voglio insulti Lungarni troppo e vorrei e solo dire con riferimento ai secondo grande aspetto veglia suscitato essi questo da questo volume e quello che cioè i rapporti fra gestori televisivi
E il operatori che oggi sono via etere già nei prossimi mesi saranno anche via satellite fra due tre anni saranno via cavo almeno in sede locale per poi negli anni successivi passa in sede nazionale
Ecco qui io temo ho qui è chiaro che il tema e quello del pluralismo
E essendo il tema quello del pluralismo e questo tema in questo tema non parliamo di abuso di posizione dominante la sovrapposizione dominante è un disvalore
Perché un disvalore proprio nel senso di garantire il pluralismo di pieno pluralismo di comunicazione del pensiero e attraverso il mezzo televisivo
E
Però è chiaro anche che la posizione dominante oggi è chiarissima nella limitatezza dell'etere sarà un po'meno chiare nel momento in cui via satellite nel giro di un paio d'anni ci saranno le comunicazioni satellitari
Attraverso poca tecnica numerica che moltiplicherà e la capacità di trasmissioni televisive figlia satellite infine si poca conosce nato assolutamente diverso nel momento in cui il capo sarà realizzato a metà e questo a mio parere significa solo così una cosa che probabilmente quali sia sì legislazione oggi il nostro legislatore farà sul tema dell'antitrust televisivo
Osserva una legislazione di grande lungimiranza show Emma fosse praticamente impossibile e cioè quella di poter pure vedere anticipare lo scenario definitivo che avremo in Italia fra cinque sei sette anni
Ho probabilmente sarà una disciplina ancora in qualche modo di emergenza
E ciò ettari e da affrontare i problemi del pluralismo che abbiamo oggi presenti in Italia con una normativa che ha in sé stessa il carattere della transitorietà
Rispetto ma anche questo è uno dei temi ovviamente lasciate alla riflessione
Nuovo eccetera
E infine e il terzo tema di cui tratta questo volume e quello a cui ho già accennato prima
E che si connette strettamente a tutti questi altri due temi e cioè quello dei a tipologia dell'autorità dell'autorità amministrativa indipendente
Ma su questo il volume ci dà una serie di indicazioni ma naturalmente non si possono fare proposte qui è un tema strettamente di politica se
E sappiamo benissimo quali sono gli scenari possibili
Uno scenario possibile e quello di rispondere ad un'istanza che è presente in Italia già da qualche anno di trasformare il qui presente e
Galante
Degli accordi dell'editoria e dei mezzi comunicazione in autorità in altri termini molto banalmente Randall un organo collegiale
E così costituendo un'autorità garante per il settore del pluralismo
Vi è poi anche l'altro aspetto l'aspetto tecnico di cui parlavo prima delle concessioni e le autorizzazioni e dei prezzi e delle tariffe che riguarda tutto il settore delle telecomunicazioni
La scelta che è stata fatta nella legge delle privatizzazioni è stata ad un'autorità delle telecomunicazioni
Naturalmente sesso questa stipo discetta cioè passare ad un'autorità delle comunicazioni ai fini della garanzia del valore del pluralismo
Accanto ad un'autorità tecnica delle telecomunicazioni porrebbe immediatamente un problema di coordinamento fra di loro vita ed è questo un ulteriore problema che comunque andrebbe risolto e non basta un coordinamento con le autorità garante della concorrenza e del mercato che comunque ha qualcosa da dire su questi temi
E infatti Presidente Amato già messa giustamente le mani avanti su questo
E naturalmente le soluzioni possono essere più diverse si può arrivare anche ad un'unica autorità Matteo quanto non ovviamente inglobando anche capita garantendo verso il mercato ma per quanto riguarda quella giù delle telecomunicazioni e quella tecnica si possono prevedere due sezioni si può prevedere un'unità personale attraverso il presidente dell'autorità e si possono trovare tante soluzioni questo non compete ovviamente
A me nemmeno accennarle semmai e dal dibattito che potrà ricavarsi qualche utile indicazione
Grazie professor Gambino credo che il suo intervento abbia
Ha fatto capire chiaramente quasi quella che vuole corresse una sfida quasi impossibile per i legislatori tempi Brady dell'evoluzione tecnologica i tempi belli
Dell'apertura del mercato
La complessità della sfida legislativa
Nel trovare le coerenze sia all'interno deve interpretare correttamente questo Gambino all'interno del nostro Paese sia nelle giuste e desiderabili coerenze con le direttive comunitarie che comunque delineano stanno delineando un quadro di riferimento
Su tutti i temi che lei ha sottolineato diritto d'accesso
Liberalizzazione delle reti e autorità e autorità
Se è una sfida impossibile o no vorrei chiedere l'onorevole Gianni Letta
Perché qui con noi
Pronto
Il nostro carissimo Paolo Glisenti ha parlato di sfida impossibile
Io credo che se qualcuno di voi aveva ancora il dubbio che questo fosse un tema caldo questo dibattito di stasera questo dubbio fugato in maniera definitiva
Va al di là della metafora meteorologica il tema è un tema caldo che non sempre è stato discusso serenamente
Perché la discussione la polemica la contrapposizione e politica e di interessi è stata spesso viziata
Da così argomenti troppo di parte o influenzata
Da posizioni di schieramento così nette così radicali così pregiudiziali che hanno finito per impedire un confronto così sereno così pacato come il professor Gambino ha invece introdotto e questo è il merito principale di questa ricerca di questo volume il merito dell'osservatorio perché ha ridato a un dibattito su un tema cruciale della nostra vita nazionale non solo politica
Quella concretezza quella serietà ma anche quella serenità che troppe volte è mancata in passato
L'unico rilievo che farei e che questi quattro baldi giovanotti autori della ricerca sono appunto troppo giovani
Se fossero più anziani se cioè fossero stati operativi
Quindici o vent'anni fa se il professor Ghidini questo osservatorio lo avesse messo in piedi con lo stesso spirito vent'anni fa forse avremmo risparmiato al nostro Paese tanti errori e forse non saremmo qui a piangere su quel ritardo che tutti denunciano di cui tutti si lamentano avete sentito il professor Gambino lui stesso ad introduzione
Della sua splendida lezione ha ricordato siamo un Paese in ritardo su questo settore del cavo
Siamo un Paese in ritardo sulla integrazione delle telecomunicazioni con la televisione siamo un Paese che ha affrontato questo tema in maniera così iniziata da non saperlo o da non volerlo risolvere
E allora
Io mi permetterei di fare un piccolissimo excursus non dico storico ma cronistico
Per ricordare ai giovani autori
Come l'affermazione che ho fatto sia puntualmente riscontrabile anche in quegli scenari normativi che loro hanno analizzato così compiutamente non soltanto per ciò che oggi viene e perciò che negli altri Paesi ma anche con una proprietà una conoscenza una competenza tecnico-giuridica notevole oltretutto dicendo le cose come stanno perché molto spesso in quel dibattito viziato da quelle passioni e da quelle faziosità le cose vengono rappresentate come non sono e per esempio nel libro c'è ampio continuo riferimento alle direttive comunitarie che sono lette per quel che esse dicono
E non come spesso succede nei nostri dibattiti anche politici per quello che qualcuno vorrebbe che quelle direttive dicessero
E allora io il piccolissimo richiamo coloristico che vorrei fare e questo
Il cavo di cui il libro si interessa fondamentalmente poi parla anche l'ha detto il professor Gambino del satellite della televisione via etere delle altre tecnologie ma fondamentalmente il cavo
Nasce sperimentalmente negli Stati Uniti negli anni Cinquanta
Ma la vera esplosione di quella che allora venne chiamata l'altra televisione e degli anni settantatré settantaquattro so solo allora negli Stati Uniti a fianco dei tre i famosi e storici network che trasmettevano via etere come da noi in Italia
Nascono a centinaia le stazioni del Cable l'altra televisione appunto
E da allora settantatré settantaquattro sono passati ventidue anni sono arrivati a quella
Moltiplicazione a quell'esplosione che ha di fatto preso il sopravvento sulla tre televisione cosiddetta tradizionale o via etere
Beh se questo è successo negli Stati Uniti in questi ventidue anni dal settantatré al novantasei e oggi nel libro cd riferimenti alla disciplina normativa degli Stati Uniti è ovviamente
Continuo
Anche in Italia
Sarebbe potuto succedere e non è successo perché vorrei ricordare a tutti ma qui ci sono molti operatori del settore oltre che molti giuristi studiosi della materia che in Italia la prima televisione privata
Era una televisione via cavo Telebiella mille novecentosettantuno
Ma come spesso succede come sempre è successo in Italia attorno alla televisione nacque Telebiella con la guerra una guerra tesa non a regolamentare come spesso ci siamo sentiti
Stavo per dire rinfacciare una parola brutta e quindi non la dopo ero ma come spesso ci siamo sentiti denunciare o lamentare ma per
Impedire
Eliminare e comincio subito una battaglia che fu politica giuridica è giudiziaria attorno Telebiella che è durato alcuni anni e che ha impedito l'affermazione in Italia della televisione via cavo
Per cosacco che era un regista di formazione Rai che aveva dato vita a questo primo esperimento
Cercherò di
Premunirsi e infatti si fece rilasciare un'autorizzazione dal Tribunale di Biella che porta la data del quattro aprile del mille novecentosettantuno
Ma incuranti di questa autorizzazione che pure aveva un fondamento giuridico evidentemente
Nel maggio del settantadue cioè quando la televisione cominciava ad affermarsi e quando sull'esempio di Telebiella nascevano soprattutto al Nord tante altre piccole o medie televisioni via cavo in tante altre città
Di quella zona d'Italia fu denunciato al pretore nel maggio del mille novecentosettantadue perché non provvisto
Dell'autorizzazione ministeriale ai sensi dell'articolo centosettantotto del codice postale
E si avviò qui una serie infinita di dibattiti che sembrano quelli che facciamo adesso su Berlusconi sulla fine questo sulla RAI e via di seguito e cominciò una guerra di schieramento
Sulla quale le parti politiche presero posizioni per accompagnare l'esito giudiziario di questa vicenda
Però il ventiquattro gennaio del mille novecentosettantatré con una sentenza del giudice grigi
Per posarli Telebiella furono assolti
Con una sentenza di cui si diceva
Che la televisione via cavo non rientra in alcuna delle categorie indicate dagli articoli centosessantotto centosettantotto del codice postale anche perché il codice postale
Porta la data del mille novecentotrentasei e nel trentasei la televisione via cavo effettivamente non esisteva aggiungeva la sentenza se ragioni tecniche possono imporre il monopolio televisivo via etere
Per il numero limitato delle frequenze altra favola che ci siamo raccontata per anni e altra favola che non era vera allora e tanto meno ridere adesso
Per quel sistema di numeri Zazie ore al quale il professor Gambino faceva riferimento ma diceva la sentenza queste ragioni se possono valere per lettere
Non sembrano possano sussistere pelati V via cavo anche perché sarebbero norme in contrasto con l'articolo ventuno della Costituzione
Questa sentenza e del ventiquattro gennaio del settantatré
A tambur battente il dodici febbraio del mille novecentosettantatré pochi anni dopo il ministro delle Poste
Per la storia gioia mandò una diffida a Telebiella a smantellare gli impianti definiti tout-court abusivi
Entro quindici giorni poi ci fu una storia perché la lettera affidata al ministero delle Poste che dava i quindici giorni ed era datata dodici febbraio ma arrivò il ventisette febbraio cioè allo spirare del quindicesimo giorno
Mettendo quindi in condizioni di non adempiere nacque una mobilitazione non solo di tutte
Le televisioni via cavo che nel frattempo erano nate ma di tutti coloro che allora difendevano il diritto di libertà a trasmettere contro il monopolio e che magari anni dopo si sono schierati invece contro chi quel diritto aveva di fatto realizzato e affermato
Ma
Nonostante i dibattiti ne ricordo uno per tutti proprio a Biella con un famoso intervento dell'avvocato Alberto Dall'Ora che prese posizione a favore assieme Zerilli moralismo e ad altri in nome del pluralismo Peppo Sacco diceva
Una delle argomentazioni che oggi ci vengono ribaltate contro con facilità la tv capo potrà diventare uno strumento di indagine minuta e capillare si diffondeva soprattutto nei comuni era a base regionale o addirittura cittadine
Di dibattito dal vivo di controllo pubblico immediato cioè di democrazia
Ma le autorità di governo e politiche
Incuranti del dibattito sulla democrazia e sulla libertà che si andava affermando sempre più forte nel Paese lavoravano alacremente a riformare quel codice postale del trentasei per adeguarlo
Perché per adeguarlo alle nuove tecnologie per mettere in condizioni la via cavo di avere quelle famose regole
Che tutti ci dicono debbono presiede il mercato no solo per impedire la televisione via cavo solo per vietare non per aiutare e sviluppare e infatti il decreto del Presidente della Repubblica del ventinove marzo del settantatré mai hanno lavorato con tanta alacrità e con tempi così stretti i nostri ministeri viene varato il nuovo Testo unico in materia
Di postale Banco Poste e telecomunicazioni all'articolo centonovantacinque si dice udite udite
è punito con l'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da venti mila duecento mila lire chiunque eserciti una televisione anche via cavo
Il questo famoso decreto presidenziale fu preparato nel ministero delle Poste in maniera molto soft senza quel clamore che spesso accompagnato negli anni successivi ogni disposizione normativa in materia di televisione
Fu cioè quasi clandestinamente varato
E Cesare Pierleoni che vedo qui in sala fu il giornalista che leggendo lo scoprì che c'era la disposizione all'arresto e che quindi Telebiella doveva immediatamente chiudere pena l'arresto di tutti i dirigenti
Fu presentata a corredo e a sostegno di questo decreto presidenziale una proposta di legge dell'allora senatore Pieraccini che vietava l'uso privato del cavo
Legge proposta di legge alla quale il partito comunista di allora aderì anche se poi
Con una successiva elaborazione prevedeva la possibilità a favore delle Regioni
In base a tutto questo il quindici maggio del mille novecentosettantatré scusate la pignoleria di questa storia ma credo che sia importante per le poche cose che poi vorrà dire
Il ministro gioia invita definitivamente a disattivare gli impianti di Telebiella e di tutte le altre televisioni via cavo che nel frattempo era una denunce processi ricorsi Corte costituzionale Corte europea di giustizia tribunali fu mobilitato l'intero universo degli avvocati con gioia dei degli avvocati dei giuristi qui presenti
Ma non fu solo una discussione di carattere giuridico o giudiziario
Ci fu anche una discussione forte di carattere politico il Partito repubblicano come il ministro Maccanico ben ricorderà si dissociò dall'iniziativa del governo pur stando al governo e chiese al presidente del Consiglio Andreotti di
Sconfessare pubblicamente
Il ministro delle Poste il Presidente del Consiglio non ritenne di sconfessare il ministro
Ritenne il governo di mandare avanti la disattivazione degli impianti Telebiella
E così ci fu la crisi che nel panorama infinito delle crisi di governo del nostro Paese fu battezzata senza maliziose allusioni la crisi del cavo
E così abbiamo avuto sul cavo mentre gli altri Paesi camminavano anche una crisi di governo perché noi dovevamo non regolamentare il cavo ma vietare il cavo a difesa forse del monopolio
Ma con buona pace di tutti quelli che oggi si predicano la libertà
E ci dicono che certi soggetti operatori televisivi
Inquinano il mercato devastano il mercato hanno posizioni dominanti e questa è storia di ieri non è storia
Non è preistoria e così Telebiella il primo giugno del mille novecentosettantatré venne chiusa e la televisione italiana fu tutta riconsegnata al monopolio
Un altro piccolo excursus ideatore agonistica faccio anche se di questo del vostro libro c'è una traccia sia pure sottotraccia
Il dieci luglio del settantaquattro la sentenza duecentoventisei della corte costituzionale riconosce l'assoluta incostituzionalità di tutte queste normative e avvilita
Riconosce legittimità alla televisione via cavo ma in ambito locale senza precisare peraltro che cosa significa ambito locale ma comunque è una apertura la prima apertura che fa seguito a quella
Operata con la sentenza contestualmente emessa la duecentoventicinque della trasmissione via etere sempre in ambito locale
Questo sembrava riaprire le speranze delle televisioni via cavo e infatti riprese però vigore ma la politica sempre vigile si preoccupò di questa apertura sia pure molto limitata della corte costituzionale e corse ai ripari e allora si preparò
Quella riforma che va nota come la riforma della RAI la famosa legge centotré del quattordici aprile mille novecentosettantacinque
Dentro la quale fu messo un articolo ventiquattro in cui apparentemente si accoglievano i principi di aperture di liberalizzazione proclamati dalla Corte costituzionale
Ma di fatto si condannava definitivamente la televisione via cavo nel nostro Paese perché all'articolo ventiquattro si riconosce
Il diritto di esercire la diffusione ma via cavo ma mono o canale in piena era dei cavi coassiali
Quindi il cavo Bono Canale limitato a quaranta mila utenze
E a Comuni con centocinquanta mila abitanti era come dire il cavo in questo Paese è vietato perché quelle condizioni di accesso che debbono essere economicamente eque come ci ha ricordato il professor Gambino
Dall'altro dalla sua saggezza giuridica erano di fatto escluse da quella disposizione di legge e quindi la televisione via cavo
Scomparve dal nostro Paese chiusero quelle che avevano aperto Fini Telebiella e Conte le Biella tutte le altre tele di tante altre città d'Italia
E il nostro Paese riconsegnato tranquillamente al monopolio dalla RAI diete
Ha chiuso definitivamente ogni possibilità di sviluppo alle nuove tecnologie che si andavano affermando negli altri paesi e non è il solo esempio di
Legislazione o di normativa dettata non da una ricerca di tipo giuridico tecnico scientifico alla luce di ciò che succedeva negli altri Paesi in quel contesto internazionale dell'Occidente libero del quale facevamo i grazie a Dio facciamo parte ma soltanto orientata o condizionata da piccoli fenomeni domestici da una prospettiva diciamo pure di cortile nazionale perché dico questo perché faccio un solo accenno che mentre succedeva questa campagna contro la televisione via cavo che veniva condannata a morte il sette giugno del mille novecentosettantaquattro un altro ministro delle Poste
Ordine di smantellare i ripetitori della TV della Svizzera italiana e di Capodistria perché perché trasmettevano a colori
E in Italia la televisione a colori era stata vietata o come diceva l'onorevole la Malfa rinviata quindi fu condannata questa volta l'industria elettronica allora nascente in Italia per la produzione di televisioni a colori perché in Italia la regola un'altra regola vedete quante regole
In un Paese che ha sempre detto in questi anni che in questo settore non ci sono state le regole che sia stato il far West perché tutti o qualcuno uno anzi
Non voleva le regole vedete quante regole ma tutte regole soltanto per limitare per vietare per evitare per frenare quello sviluppo che altrove invece andava nascendo
E quando si è rimosso questo
So soltanto quindici anni dopo con la legge duecentoventitré del mille novecentonovanta la tanto vituperata legge mamme che all'articolo ventinove abrogate l'articolo ventiquattro della legge centotré e autorizzata
Cioè conferisce una delega al governo per la disciplina della televisione via cavo il decreto legislativo numero settantatré del ventidue
Febbraio mille novecentonovantuno come il libero di questi baldi giovanotti ricorda
Detta alcune discipline ma parifica la televisione via cavo in tutto e per tutto la televisione via etere sottoponendo agli stessi vincoli alle stesse norme compreso quello dell'articolo quindici
A parte il piccolo particolare che gli autori ricordano che da allora a oggi banche ancora il decreto di attuazione di quel decreto legislativo
Perché ho fatto questa piccola storia per una sola semplice considerazione che mi permetto di fare alla luce delle ottime cose che ho letto del libro e delle cose interessanti che se ha ricordato a commento del libro il professor Gambino stiamo attenti a non ripetere gli errori del passato se dobbiamo fare una legge nuova
è sappiamo farla per promuovere per sviluppare ciò che gli altri hanno promosso e sviluppato lo pervenire tra vent'anni a piangere
Che mentre gli Stati Uniti avranno fatto chissà che cosa è in Inghilterra si sarà realizzata chissà quale integrazione da voi ancora rimpiangeremo Berlusconi o la Rai perché tutto e cerchiamo di mettere a frutto questi errori gravi che sono errori di normativa che sono e valorizzi della politica ma che sono errori legislativamente ordinati e che quindi in un paese e in un settore in cui viene spesso rimproverato qualcuno di aver voluto per espandersi per vincere
Per riassumere quella posizione dominante che qualcuno ritiene di vedere aveva voluto l'assenza delle regole non è vero le regole ci sono state troppe e troppo sbagliati
Se adesso a regole dobbiamo fare e dobbiamo farle facciamole
Guardando agli scenari nuovi della tecnologia
Guarda guardando a ciò che succede negli altri paesi del mondo
Facciamolo per recuperare quel ritardo per adeguarci per recuperare il tempo perduto e dare a questo Paese anche in questo settore la possibilità di compete
Il Grande
Merito del libro e di riportare la discussione proprio in questa orbita
Che è di serietà e ho detto all'inizio anche di serenità
Perché solo discutendo seriamente e serenamente si potranno affrontare
I tanti problemi che sono anche caldi e spinosi non lo nego ma che debbono consentire di guardare allo sviluppo del settore nella sua inevitabile integrazione
Lo dice benissimo il libro lo ha ricordato il professor Gambino
è chiaro che telecomunicazioni e televisione
Sono destinate ad integrarsi a sovrapporsi a svilupparsi insieme come già succede sul piano della tecnologia come già succede per la normativa di tanti Paesi come ancora non succede da noi
Certo per evitare di squilibrio le devastazioni del mercato
A alle quali pure faceva riferimento il professor Gambino las simmetria della legislazione alla quale il volume dedica un'ampia ricognizione un approfondito studio sembra la regola più giusta però attenti anche ai tempi e ai modi della simmetria perché sui tempi in un Paese come il nostro che ha già perso tanto tempo si rischia poi di penalizzare il più debole ancora una volta e il più debole eh
Con buona pace dell'ingegnere De Julio e l'operatore televisivo non è certamente l'operatore delle telecomunicazioni l'asimmetria serve appunto a ristabilire una equità di posizioni una parità di condizioni
Di fronte ai giganti della telecomunicazione i piccoli operatori della televisione
E non suoni in relazione alla parola che o impropriamente sentito ancora una volta evocare di posizioni dominanti non suoni paradossale la mia affermazione di piccolo soggetto se voi pensate per esempio che gli utili della Stet
Corrispondono al fatturato di Mediaset
Di potrete facilmente rendere conto della sproporzione dei soggetti chiamati a operare nello stesso mercato chiamati ad operare per lo sviluppo dello stesso settore quindi ben vengano le regole asimmetriche con la attenzione dovuta per evitare squilibri ulteriori laddove le regole asimmetriche dovrebbero servire invece a correggere gli squilibri
Tutte cose che nel libro si dicono sia per quel che riguarda la integrazione della televisione con le telecomunicazioni sia sulla simmetria
Per quel che riguarda il pluralismo una sola parola perché giustamente il professor Gambino si è soffermato a lungo su questo aspetto che è poi quello che affatto più soffrire
Noi ed altri nelle polemiche cristiani ecco io consiglierei alla Luiss un bell'investimento comparare novecentocinquantacinque copia di questo libretto e spedirle seicentotrenta Indirizzo piazza Montecitorio trecentoquindici Palazzo Madama
Altre quelle che avanzano a Palazzo Chigi neri potete risparmiare qualcuno perché vedo l'onorevole Melandri vedo il senatore Rognoni presidente Petruccioli
Cui spetterà il compito di avviare la nuova legislazione nella sua Commissione vedono il all'onorevole Falomi quindi vedo già tanti legislatori che si sono venuti a documentare ma se voi avrete cura di informare
Chi è chiamato a far le leggi di ciò che è la realtà di ciò che succede nel mondo forse potremo evitare quegli errori
E perché dico questo a proposito del pluralismo perché a pagina cinquantaquattro del Libano dopo aver tanto parlato del caveau delle sue prospettive leggo
Nei Paesi a mercati dal mercato più maturo
Lo sviluppo del satellite DBS
è stato ritenuto di per sé attesa la pluralità centinaia di canali di trasmissione attivabili una garanzia di concorrente di pluralismo informativo
E non ha dato luogo a controlli o a vincoli antitrust per l'operatore del resto la trasmissione satellitare eccetera se voi sommate le possibilità che derivano dalla numeri d'azione
Cioè dalla moltiplicazione dei canali già sull'etere di oggi
Cioè laddove passa un programma con la compressione digitale ne possono passare cinque e quindi le quindici reti nazionali possono diventare quindici per cinque se poi a queste reti via etere voi sommate
I saltelli canali dei satelliti e somme Rete
I canali del cavo arriverete a un pluralismo talmente esagerato e fuori misura
Che diventerà di per se stesso ridicolo parlare di una legge che guardando al passato voglia limitare a tre le reti di un soggetto
Altra cosa sulla quale potrei parlare a lungo ma mi astengo perché ho pietà del caldo
Oltre che della noia faccio una sola piccola osservazione
Che dedico al senatore Petruccioli perché il tema che per primo lo interesserà si dice e si ripete con una insistenza quasi ossessiva
Che questa legge deve essere fatta immediatamente perché c'è una sentenza della Corte costituzionale che pone al ventiquattro agosto del mille novecentonovantasei il limite ultimo in sia in cui sia consentito ad un solo soggetto di avere tre reti
Grazie a Dio la Corte costituzionale non ha mai scritto né ha mai inteso scrivere una cosa del genere quindi lei potrà tranquillamente rinfrescarsi passare l'estate e fare le vacanze e poi affrontare con tutta tranquillità questo tema perché
Perché è vero
Che la Corte costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell'articolo quindici della legge Mammì ma non in relazione delle reti assentite ad un soggetto ma del rapporto esistente tra le reti possibili
E le reti assentite ad un soggetto le tre reti furono tre nel presupposto che le concessioni erano dodici
Ma le concessioni del numero di dodici non corrispondevano né alle reti possibili né tantomeno alle reti che di fatto vengono irradiate sul nostro territorio nazionale che sono molto più di quindici
E quindi se quindici sono le reti quel rapporto è salvo sia a tre sia al limite più di tre qualora quelle reti fossero più di quindici
Quindi non è assolutamente vero che la corte ci fa questo obbligo di procedere a tappe forzate perché non è assolutamente vero che la corte imponga di riportare a due il numero delle reti Heras ciascun soggetto
Dice di vigilare sul rapporto e siccome le concessioni che erano dodici
Sono di fatto ormai quindici o più di quindici ex legge perché la quattrocentoventidue che annullò quel piano delle frequenze a parificato gli autorizzati ex legge
Ai concessionari facendoli subentrare a pieno titolo all'gli obblighi e agli impegna gli adempimenti dei precedenti ecco qui che di fatto ex legge già oggi
Le reti nazionali
Configurate e in esercizio sono quindici e quindi già oggi quel rapporto è salvo e le tre reti possono tranquillamente rimanere sia alla Fininvest sia alla Rai
La verità ad altre cose faccio grazia cito soltanto la conclusione del professor Ghidini nella postilla che a questa analisi e questa ricognizione posporre
Una o Silla che condivido pienamente e da esperti non solo di diritto ma anche di comunicazione hanno trovato anche un bellissimo slogan ne esclusive né esclusioni
Cioè
Con questo volendo dire né Monopoli né pregiudizi ecco io aggiungerei proprio ne esclude vive né esclusioni
Né pregiudizi né intenti punitivi or riduttivi
Ma guardando a quello scenario internazionale nel quale come nel libro si dimostra i soggetti chiamati ad operare saranno condannati alla sparizione se non avranno le dimensioni economiche
Che rimettono in condizioni di competere con i grandi soggetti della comunicazione mondiale in un mercato che per la integrazione tra televisione e telecomunicazioni si è fatto effettivamente mondiale nel vero senso della parola non Comes
Comodo éscamotage dialettico quindi benissimo cari professori
Scusate la pedanteria dei richiami alla normativa precedente mi auguro che il vostro lavoro torni veramente utile allergici trattori di oggi e di domani perché lì porti il legislatore a guardare a questo problema
Fuori dagli schieramenti dalle polemiche dalle rivincite dalle ritorsioni che poi sono diventate ovviamente viene faccio grazie
Tanto più forti dal momento in cui uno di questi soggetti è sceso alla cura andamenti in politica per cui tutto è diventato più complicato riportiamo la discussione lo studio a un'analisi così seria
Giuridica tecnica scientifica apriamoci ai grandi scenari internazionali guardiamo allo sviluppo delle tecnologie e non ripetiamo gli errori che ci hanno portato quel ritardo che il professor Gambino giustamente lamentava grazie
Questo intervento di Letta che credo ingiustificatamente ringiovanisce di Dini altrettanto ingiustificatamente invecchia lo stesso letta mi fa pensare che il pendolo stia però
Andando verso il negativo la domanda se la sfida una sfida possibile o no perché cerco di cogliere Gianni le tue parole ma se non siamo stati capaci di gestire quel cavo
Che era un cavo che dovrà trasmettere dei palinsesti in bianco e nero o l'inizio del colore
Come riusciremo a darci delle regole per gestire un cavo che è sostanzialmente diverso in termini tecnologici che come ricordava Gambino porta alla piena e completa interattività
E convergenza di fonti
Secondo tema se non siamo stati in grado di gestire Inc l'equità del minimo comune denominatore delle regole uguali per tutti saremmo mai in grado di gestire un sistema di asimmetrie
E in cui faccio un elenco fino adesso di quelle che ho colto nei due interventi asimmetrie tra operatori italiani e stranieri tra new nuovi entries locali
I monopolisti tra terribili aggiungo quello di netta tra operatori di televisione da operatori di rete
E ovviamente la simmetria che sta nella separazione o meno tra gestione delle reti e fornitura di servizi e quindi a questo punto io giro al vicepresidente del Senato Carlo Rognoni che tra l'altro è anche un forte contributo ore nella Commissione ottava del Senato
In questa materia la domanda che al fondo del intervento di Letta Sam siamo in una discussione che può essere stretta in termini puramente normativi e giuridici o piuttosto siamo discussione
Che al fondo un elemento politico questo ha donato una piccola
Solo per dare atto al senatore Rognoni che nella proposta di legge che lui ha presentato al Senato nella scorsa legislatura è stato il primo ad aprirsi a questi grandi scenari e a valutare il tema nella sua complessità ma anche nella sua globalità
Ma io naturalmente ringrazio
I fra e li nomino Bassan dalla vedova Graziadei
Che forse sono giovanissimi professor Ghidini un po'meno H comunque sicuramente tutti e quattro meritano per questo lavoro che hanno fatto un plauso e il fatto che siamo qui a discutere per questo è un lavoro oggettivamente utile condivido
Non voglio sorprendere di quasi tutto quello che ha detto Letta compreso il fatto che questo libro sarebbe giusto
Che venisse distribuito i senatori deputati dico quasi tutto perché secondo me c'è una reticenza in quello che ha detto letta nel senso che la sua storia questo la faccio breve perché poi parlerò d'altro ma diciamo che la simpatica ricostruzione fatta
Da letta merita un mio una minima annotazione minima perché non ho tempo vorrei parlare d'altro ma e l'annotazione che questa storia che effettivamente una storia di cortile
E dove si percepisce il rapporto politica
E sistema dei media
Come sia stato anche devastante è una storia che lui ha concluso nel settantaquattro e che in realtà continua fino a oggi con altri protagonisti che meriterebbe probabilmente un secondo capitolo e che ha molte altre possibilità di sviluppo
Compreso quel malauguratamente
Sceso in campo come ha detto lo stesso letta del protagonista principe del duopolio quindi lasciamo perdere questa parte guardiamo al futuro
Approfittiamo del fatto che c'è intorno al governo
Per ricordare che per esempio oggi noi abbiamo una direttiva della Unione Europea
Che la direttiva diciannove provata pochi mesi fa anche una direttiva che stabilisce norme per la completa apertura alla concorrenza dei mercati di telecomunicazione
E questa direttiva è importante perché fissa tre date una che sappiamo tutti nel senso primo gennaio novantotto parte la liberalizzazione della telefonia vocale la SIP Telecom non è più il monopolista dal primo gennaio novantotto vuol dire che anche prima può succedere
Sempre questa direttiva si dice dal primo luglio novantasette
Potranno essere rilasciate licenze
Per la fornitura di servizi di TLC e soprattutto dovranno essere pubblicate e qui il governo ha invitato a farlo alle condizioni di interconnessione con la rete pubblica attenzione importante vuol dire la Telecom ha una rete quella che ha pubblica ecco dal primo luglio novantasette si dovranno sapere quali sono le condizioni ecco per cui ecco perché uno dei capitoli diritto d'accesso ecco bar vanno definiti
Rapidamente prima di quella data perché in quella data dovranno essere fissate le condizioni di interconnessione
Ma in questa direttiva c'è un altro punto importantissimo si cita la data del primo luglio novantasei che è dopodomani
E dal primo luglio novantasei secondo questa direttiva dovranno essere liberalizzate le reti di TLC cosiddette alternative
Cosa sono N Ferrovie dello Stato la stessa media sette a RAI
Slam Società Autostrade sono tutte società che hanno corretti che hanno cablato il territorio italiano e che dal primo luglio novantasei devono essere liberalizzati
Ora queste sono disposizioni importantissime fatte dall'Unione Europea in una direttiva e io dico che c'è da sperare che quello che è stato un cronico ritardo in cui devo dire l'Italia ha sempre brillato nel recepire le normative comunitarie non sia più
Un esempio
Basta pensare che c'è voluto cinque anni per approvare le prime disposizioni dell'Unione europea in materia di liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione
Ora l'intervento è urgente anche perché c'è una data primo luglio novantasei
E a quel punto deve essere fatta una norma di recepimento sulla liberalizzazione di queste infrastrutture alternative
Rendetevi conto di cosa vuol dire mettere sul mercato queste reti alternative che già esistono di fronte a quella che oggi è la rete del monopolio
Cito una frase
Di del presidente dell'Assinform che è l'associazione che raccoglie le società che partecipa a questa industria
E ha detto recentemente scrivendolo sul Sole ventiquattro Ore c'è da creare le condizioni
Per consentire ai nuovi operatori di entrare sul mercato in condizioni di pari opportunità rispetto al settore pubblico questo è un punto centrale
Dunque vediamo che mentre l'Europa
Stabilisce norme per la liberalizzazione del settore
Anche se come ha solletico sottolineato
Professor Gambino
L'Europa non entra in tanti dettagli
Ebbene però alcuni punti e questa direttiva importante e in Italia stiamo ancora aspettando una legge di regolamentazione del mercato un'autorità che regoli e controlli l'attuazione delle leggi per il settore
Una normativa di recepimento in materia di liberalizzazione delle infrastrutture e di liberalizzazione della telefonia poca
Perché se non si passa da lì non non si arriverà a quello più scoliamo tutti costruire
Ecco io credo e qui
Spero che non venga accolto dal Governo come un tentativo ennesimo del Parlamento di intromettersi e di ritardare i lavori ma io sento il bisogno perché vedo grande ignoranza su questo fenomeno straordinario di grandissima portata
Credo che torni di attualità una proposta
Che facemmo nell'ottava commissione del Senato due anni fa in un'inchiesta dedicata alla multimedialità la prima che è stata mai fatta in Parlamento
E la proposta era semplice vista la situazione del mercato mondiale visto che gli Stati Uniti si stavano avvicinando la legge di totale liberalizzazione mica sto che la Gran Bretagna aveva liberalizzato le telecomunicazioni già da dieci anni
Ecco perché non il governo non creava subito un forum per un confronto continuo con le imprese e con le forze sindacali in questo settore che è vitale
Naturalmente questa proposta Fini negli archivi della carta parlamentare non se ne fece nulla e oggi io sento che invece c'è un bisogno di alfabetizzazione Poli dei politici su questa materia
E perché il rischio altrimenti e che legiferiamo di nuovo in una situazione
L'improvvisazione di falsa emergenza
Ora è chiaro come tu che a questo governo una grandissima responsabilità ministro Maccanico lei dovrà prendere delle decisioni rapidamente che condizioneranno lo sviluppo
E le caratteristiche dell'Italia per un lungo periodo
E queste sue decisioni dovranno riguardare la costruzione delle infrastrutture e delle reti di TLC qui c'è un punto che non è ancora chiaro
Telecom si muove per i fatti suoi almeno sembrerebbe sta facendo un grande lavoro importante di cablatura
è dopodiché però questo Paese ha deciso in termini di politica industriale
Se la propria attenzione deve essere tutta concentrata sul cavo o se invece il satellite come io sono convinto sia è un elemento parallelo e quindi c'è tutta uno sviluppo satellitare che tra l'altro anticiperà
Sul piano dell'utilizzo quello che potrà essere il cavo
Mi dicono che la Telecom ha fatto parte accordi con i Sindaci in alcune città cercano di cablare velocemente ed sia la sensazione che si voglia arrivare al primo gennaio novantotto essendo di fatto il monopolista che di fronte a chiunque arriva potrà
Gestire la situazione nuova concedendo accessi e dicendo ma la rete l'ho fatta io perché sprecare risorse nel fare reti alternative quando la rete ce l'ho e la metto a disposizione di tutti ora
Dal libro
Del professor Ghidini ma anche dalle ricerche dai confronti internazionali che si possono fare tranquillamente emerge che questo punto della competizione tra gestori di reti è fondamentale se si vuole creare il mercato per non cadere in uno di quegli errori di politica da cortile che si sono fatti altre volte
Toccherà al governo
Anche vendersi conto di cosa fare
In termini di promozione dell'industria della comunicazione come siamo di fronte a un fenomeno nuovo che la convergenza delle telecomunicazioni dell'informatica e della televisione che convergenza dovuta linguaggio al sistema digitale
Ora qualcuno ha detto che lo sviluppo di nessuna altro business avrà mai messo a così dura prova la capacità dei governi di indire passare la concorrenza lungo i sentieri più vantaggiosi come l'insieme che risulterà
Dalle telecomunicazioni più l'informatica più l'industria dei contenuti più la televisione
Allora la sfida della liberalizzazione delle telecomunicazione è una sfida molto critica molto importante è uno dei punti chiave
Che rendono la sfida entusiasmante
Io credo sia quello di poter legare
Lo sviluppo del sistema della comunicazione a delle autentiche politiche di riforma e di modernizzazione del Paese attenzione se vediamo
Il futuro dell'industria la comunicazione come un qualcosa a sé e non ci rendiamo conto che quel futuro è profondamente e radicalmente legato all'hospice Lupo alla possibilità di modernizzare tutto il Paese e di fare delle grandi riforme beh noi cogliamo solo un pezzo della posta in gioco che già di per sé è altissima
E chiedo che ci voglia molta creatività in questa fase per governare la trasformazione del Paese trasformazione che può ricevere una spinta
è una forma proprio dalla diffusione delle tecnologie informatiche e dall'intreccio di queste con i processi di globalizzazione dei mercati
L'Italia è in ritardo per l'inadeguatezza del sistema educativo e formativo
è il ritardo ed è sotto gli occhi di tutti l'arretratezza culturale e organizzativa della pubblica amministrazione
Bene ho toccato due punti scuola formazione e pubblica amministrazione si pensi a che effetto propulsivo può avere l'information communication technology proprio nell'ammodernamento della formazione della scuola e della pubblica amministrazione
D'altra parte
Di fronte alla globalizzazione e alla necessità di misurarsi con un vincolo di competitività più stretto
Dovuto fenomeni internazionali
Si può benissimo imboccare la strada del dumping sociale smantellamento del Welfare
Accettazione del formarsi di aree di emarginazione recupero di margini di profitto erodendo i salari
Oppure e questa deve essere la scommessa di un governo moderno valorizzando le sinergie di sistema fa ricerca risorse umane sistema educativo impresa produttività della pubblica amministrazione
Insomma si possono offrire ai capitali
E sappiamo cos'è la rivoluzione finanziaria che stiamo vivendo infrastrutture proprie di quella che oggi passa come la noleggio economi un Networking fra impresa e ricerca e servizi di terziario avanzato
Questa è la scommessa questa è la vera posta in gioco
E anche così che si mettono in campo nuovi modelli organizzativi l'azienda rette il telelavoro la formazione pensate alle piccole e medie imprese che sono caratterizzate
Da flessibilità dalla capacità di adattamento
Ebbene
Con il networking si può dargli a queste piccole imprese quelli più che oggi tipico dei grandi sistemi industriali e che alle piccole e medie imprese banche
Non c'ho bisogno di diffondermi su che cosa può essere l'effetto di questa tecnologia e di questo sistema
Sulla pubblica amministrazione questa pubblica amministrazione nostra è un modello arretrato è una delle ragioni della frustrazione collettiva credo anche della rabbia non solo del Nord
Ebbene l'introduzione dell'information technology si scontra
Con la logica organizzativa della pubblica amministrazione che una logica verticale e gerarchi
Ed ecco che nello spirito del decentramento diventa quindi uno strumento forte di innovazione
Non voglio dire nella rete ovvio entrerà al sistema bancario diventare sistema post postale ciò introduce la possibilità della moneta elettronica in Rete passerà il sistema del welfare la telemedicina l'alfabetizzazione come pari opportunità lo sviluppo stesso del Mezzogiorno
Ora questa visione del futuro presuppone un mercato della comunicazione e non è un futuro lontano aperto e concorrenziale libero da posizioni dominanti
Questo sia chiaro è uno snodo essenziale per l'assetto del capitalismo italiano
Come ci stiamo presentando questo appuntamento di fronte a questo snodo beh oltre al ritardo legislativo che ho detto e che c'è ebbe c'è anche una situazione difficile dal punto di vista imprenditoriale
Qui vale forse la pena di citare per punti noi ci presentiamo all'apertura completa del mercato delle telecomunicazioni che prevista per il novantotto con forze che sono più o meno così strutturate
L'unione tra Olivetti Bell Atlantic France e Deutsche Telekom da una parte l'unione tra British Telecom e media sette più forse l'ENI
Altre potrebbero nascere
Con le reti alternative mamma ferrovie nell'auto strade sulle quali tra l'altro hanno già posto alla loro attenzione anche i due soggetti che ho citato poi diamo la STET trenta mila miliardi di fatturato tre mila miliardi di profitti e la RAI
Cioè sono due grandi impresa oggi sole tra virgolette sul mercato cioè la stette ce lo dicono gli ho letto anche recentissimamente un'intervista del nuovo amministratore del vecchio nuovo amministratore delegato il quale conferma che presto verrà annunciato un grande accordo bene speriamo sia vero speriamo di essere piacevolmente sorpresi queste aziende
Tutte hanno bisogno di essere inserite in un mercato che non è più quello nazionale
E questo è uno dei punti sono partito citando la direttiva dell'Unione Europea per sottolineare con forza che l'attività del legislatore
E sempre di più oggi soggetta all'analisi degli scenari internazionali perché sono quelli che condizionano molte delle scelte interni
E questo è ancora più vero nel settore delle comunicazioni dove bisogna coniugare quello che è il rispetto delle norme esterne con la presenza di più soggetti nel mercato interno per sviluppare politiche che consentano alle imprese nazionali di raggiungere dimensioni adeguate se si vuole competere sul mercato globale
Ecco io credo che il tema
Del cavo è solo un aspetto
E quindi non è che voglio ridurre questo il libro importantissimo ed è di grandissima utilità e ripeto è fondamentale
La lettura sicuramente a tutti i deputati ma anche a ad altri perché non solo è un quadro sintetico e intelligente e ben informato di tutta la normativa che c'è oggi in Italia che epoca di quella che c'è in Europa
Ma anche per le conclusioni politiche che molto timidamente vengono accennate ma sono pochi
Conclusioni condivisibili
Il principio di innesco elusive né esclusioni in un principio che deve anche permeare la visione del legislatore che si prepara a intervenire io credo che la necessità che abbiamo davanti è di fare in fretta
Ora la fretta è pericolosa perché come sappiamo
Ma il rischio è che se non interveniamo rapidamente
Con conoscenza con coscienza con consapevolezza di quello che sta avvenendo a livello internazionale e che si lasci ancora una volta che sia il mercato il mercato c'è ed è il monopolio oggi ecco che il monopolio
Fissi delle dei del dei paletti per cui noi ci ritroveremo in Europa con una situazione che molto meno libera di mercato libero di cui c'è bisogno di quanto
Non si potrebbe sì sì avesse la capacità di intervenire subito questo credo che sia la sfida che al nuovo governo
Professor Gambino ha una precisazione da fare all'intervento
Non d'una precisazione ma un'annotazione con fare ma di un punto indicato dal senatore Rognoni
Ricordo che il mio impegno del recepimento della direttiva numero diciannove che una direttiva della Commissione
Concernente tra gli altri con la liberalizzazione dei diritti ai tempi native entro il trentuno giugno mille novecentonovantasei
E questi impegno visti è stato già assunto dal governo italiano nella precedente legislatura a chiusura degli avvertenze comunitaria che attiva il secondo gestore radiomobile
E l'impegno lega nel senso appunto di chiede concordare con il Parlamento una via privilegiata
Realizzare al più presto il recepimento della direttiva senza fa inserirli a Neglia di legge omnibus relative al recepimento di tutte le direttive
E naturalmente il termine del trenta giugno purtroppo e praticamente venuto meno a causa della fine della legislatura questo però non significa che adesso questo compito non si è affidato al nuovo governo naturalmente
Benissimo prende Levissima sintesi prima di dare la parola al ministro delle Poste
Date Rognoni pone prima delle date aggiungerei sei camion il raccordo a oltre le date alle scadenze perché la legislazione impone le date nelle cose che succedono le scadenze in ciò che sta accadendo la privatizzazione della STET il piano di investimenti di cablatura del Paese
Il destino della RAI il destino l'Olivetti aggiungo la quotazione in Borsa di Mediaset sono cose che stanno accadendo
In assenza di un quadro di certezze
Del quadro certezze di cui stiamo dibattendo stasera Rognoni pone ho fa un riferimento e qui faccio richiamo alla lettura del libro bianco fa riferimento ad esperienze estere attenzione libro bianco dice con molta chiarezza quanto le esperienze estere non siano univoche
Nel nell'approcciare questi problemi anzi sembra di intravedere sotto un livello di raccordo delle specificità nazionali molto forti e quindi c'è una simmetria se posso usare questo termine abusato stasera
Nel modo di approcciare a livello comunitario ma a livello anche nazionale le stesse tema
L'ultimo punto Rognoni ha fatto un accenno al al rapporto tra cavo e satellite
Non so quanto questo libro aprirà un dibattito su questo tema ma sappiamo già che lo sviluppo del satellite sta ponendo in questione in maniera molto seria e problematica il futuro del cavo così come l'abbiamo inteso in termini di unica struttura portante del sistema di interattività quindi loro lo dico perché Rognoni ha aperto anche una un'opzione cioè sull'opzione tecnologica che forse questa sera non abbiamo sufficientemente dibattuto al ministro Maccanico doppiamente
L'ingrato compito di
Per concludere di darci soprattutto una prospettiva dopo quello è stato detto
Ma io sarò molto breve
Credo che il professor Ghidini quando mi ha invitato
A presentare questo lavoro in questa circostanza era lontano dall'idea di pensare che io tutta questa data che avrei avuto la responsabilità del ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni
E quindi forse si aspettava appunto un mio intervento molto più libero diciamo molto più personale sulle tematiche che sono toccate da questo studio
E in realtà essendo io Ministro delle Poste e Telecomunicazioni e quindi devo avevo usare un una sorta di self restraint perché si tratta di temi estremamente importanti e delicati
Temi sui quali oltretutto il Governo convinto che si debba operare con un straordinaria priorità avendoli come Prodi temi veramente fondamentale per la sua politica generale
Io ho apprezzato molto il lavoro fatto dalla da questo gruppo di studio dell'Osservatorio della proprietà industriale e della concorrenza
Perché mi sembra che la
Si tratti di un survey di una visione complessiva non solo della normativa europea Emma della normativa vigente italiana e delle tematiche che sono aperte che veramente completo
E basta leggere però per rendersi conto di quale sia la importanza la delicatezza e soprattutto la difficoltà di intravedere la strada la strada giusta sulle varie tematiche
Non c'è dubbio che i problemi sono quelli che con tanta efficacia ha sintetizzato il professor Gambino
Questo Gambino presso il quale io personalmente ritengo di avere un debito di gratitudine
Perché ho trovato un lavoro fatto tematiche veramente eccellente
Fatto tappa ministero fatta dal professor Gambino ma ha fatto anche dalle forze parlamentari perché non dobbiamo dimenticare che nella scorsa legislatura
Questi temi sono stati affrontati giusto affrontato in una Commissione speciale che altro lavorato molto bene e questo certamente semplifica il compito del nuovo governo a mettere a fuoco le questioni
Più importanti di che sono all'ordine del giorno
Diceva giustamente professor Gambino che Satta tre gruppi di problemi quello che riguarda i gestori di rete gestori di servizi quello che riguarda nella nuova situazione della tecnologia
I problemi del pluralismo e quindi dell'Antitrust e poi il problema della autorità regolatrice di questi servizi sono né tre tematiche
Fondamentale io a questo punto vorrei dire una cosa ecco consapevolezza nostra che le tematiche della nuovo assetto della RAI del nuovo assetto della sistema televisivo destina nuova assetto delle telecomunicazioni sono tematiche assolutamente che non possono più essere tenute di gioco
è necessario avere una visione globale complessiva di questi problemi non è possibile più segmentare le è necessario avere un disegno
E averlo al più presto averlo al più presto perché veramente il cappellano lievitato che Alitalia su questi temi è un ritardo enorme noi dobbiamo cercare di colmato al più presto
Detto questo io credo che
Bisogna aver presente anche le esperienze straniere ma questo stesso studio ci fa vedere che queste esperienze non sono univoche
Non so l'unica anche perché anche nei paesi comunitari ai Paesi europei e negli altri Paesi e le situazioni non sono
Dello stesso tipo solo diverso e quindi è molto difficile avendo sempre presente come raccomandava Rognoni il quadro internazionale e molte sempre questi difficile uscire a trovare a individuare quella quella esperienza che sia adatta al nostro sistema
Io ho
Tra le prime cose iniziative che ho preso come ministro delle foto proprio preso quella in via informale costituire cerca di avviare quel forum permanente di consultazione al quale alludeva l'amico Rognoni
Questo Forum permanente di consultazione ci sarà ci sarà e sarà di fatto operante fin dalle prossime settimane
Perché si tratta di un
I problemi sui quali è necessario che ci sia una legislazione chiara ma al tempo stesso flessibile cioè che sia volta tutta l'avvenire che guardi tutto a quelle che possono essere gli sviluppi futuri cerca di precorrere
Do cioè dobbiamo invertire completamente la impostazione che è stata avuto perché si è avuta fino adesso perché era in dotazione fino adesso qual è stato e quello di che legislatore arrivava quando la situazione di fatto si erano create noi invece dobbiamo fare esattamente l'opposto cioè il nuovo governo deve essere impegnato a un altro tipo di come cioè per vedere anti vedere quelli che possono essere gli sviluppi è fare in modo che la normativa non sia un ostacolo all'ingresso delle nuove tecnologie ma sia sia fatta in
Sia noto tale da favorire che le note e con la regia possano possono essere usate
Non c'è dubbio che quella della tv via cavo è solo un aspetto vero c'è il problema dei satelliti c'è il problema di come quando si combina alternativa tv via cavo con con il problema complessivo delle telecomunicazioni questa sempre più stretta connessione fra informatica televisione che telecomunicazioni
E un fatto ormai di oggi non è un fatto di domani e quindi è qualche cosa che va sin da adesso ottenuta presente
Esiste poi il problema dei tempi
è vero noi siamo in ritardo sulle direttive comunitarie l'attuazione delle direttive comunitarie
Direttive comunitarie saranno presta richiede perché ventisette avremo un'altra riunione ventisette di questo mese proprio sono ancora durante la presidenza italiana in cui ci sarà ci io mi auguro sarà in miniatura secondo un'altra direttiva su questo
Siamo ritardo per questo possiamo evitato soprattutto perché la dobbiamo evitare come dicevo prima che si creano delle situazioni di fatto che poi è difficile
Capovolge e su questo deterrente nel caveau di una di quelle più importanti
Io credo che lo dobbiamo ad aver presente due esigenze fondamentali una e quella di seguire il processo di liberalizzazione con grande rapidità di liberalizzazione molto ampio ma abbiamo dato un problema di combinare questa necessità quindi la necessità di ammettere quanto più e possibile allargare la presenza di operatori sia dei servizi sia delle reti invece questo con l'altra esigenza
Di aver presente che in questa materia
Il mercato è veramente globale cioè il mercato è mondiale il mercato è di dimensioni mondiali e quindi noi dobbiamo cercare di preservare quei pochi soggetti che abbiano che siano in grado di poter competere su un mercato internazionale altrimenti noi
Veramente creiamo dell'acqua quindi combina avere un soluzione equilibrate che tengano presente questo cioè la necessità di fare entrare nel mercato interno operatori nuovi e al tempo stesso preservare queste unità produttive che possono domani essa vere essere competitivi sul mercato internazionale secondo me
E uno dei problemi di fondo che noi abbiamo che abbiamo ben presente e sui quali tra Governo e Parlamento cercheremo di trovare le soluzioni migliori
Detto questo io è chiaro che non mi
Mi azzardo a arrivare a
Fra i vari opzioni che il libro oppone sui vari problemi su quello dell'accesso sui vari problemi del
Della dell'i gestori di reti i gestori di servizi su quali sono le varie soluzioni io in questo momento non credo che sia il più opportuno che il Governo si pronunci prima di aver fatto una valutazione
Voglio solo dire che i questa prudenza e anche dovuta al fatto che noi vediamo il problema della nuova legislazione in materia di telecomunicazioni di televisione come veramente
Nelle dimensioni in cui diceva Rognoni cioè quello stiamo sia abbiamo in questo settore in questo campo il centro propulsivo dello non solo dello sviluppo futuro del nostro Paese ma egli vede cambiamenti della nostra società
Quindi bisogna stare estremamente attenti estremamente attenti a quello che si fa e non pensare che con un solo atto legislativo tutto questo si possa
Affrontare e risolvere
Una delle ragioni per quale ci vuole l'autorità e anche queste perché ne abbiamo bisogno di una facessimo un strumento flessibile di adattamento alle nuove no alle novità le autorità indipendenti sono una una
Creazione giuridica del recente
Che in un certo senso
Assomma in sé Poteri al tempo stesso di regolazione quindi di normazione potere di amministrazione
E potere incerto misura anche di natura giurisdizionale giurisdizionale perché a volte sono chiamate a regolare i conflitti contesti quindi si tratta di formazione giuridica assolutamente originali e nuove sulle quali bisogna bisogna essere molto cauti
E in presenza anche di una molteplicità di autorità
Ebbene vedere i rapporti reciproci cioè vedere quali sono i campi quindi qui c'è materia per una lavoro molto sottile da parte anche dei dei giuristi
Dico questo per dire che la materia che noi apre io prendo spunto da un lavoro su su sul cavo per dire in questa materia e di una tale complessità di una tale importanza che veramente ci richiederà un impegno serio del Governo e del Parlamento
E io ho dico anche che
Su temi di questa natura forse non si tratta solo di trovare consensi di maggioranza
Ma si tratta di lavorare per avere anche consensi più larghi della maggioranza perché si tratta di un settore vitale per la
Per il Paese e queste la impostazione che noi pensiamo evitare naturalmente con l'ausilio con l'aiuto col sostegno del Parlamento questo punto io non aggiungo altro
Altrimenti uscirei un po'dal seminato se io dicessi quali sono le mie
Personali preferenze sulle varie tematiche che sono state toccate negli vi ringrazio
No non vorremmo fare un dibattito stasera quindi io sarei per chiudere a meno che darei la parola a le persone chiamate in causa che sono una platea se hanno gli interventi da fare credo che sia
Garante professore niente nessuno
Allora chiudiamo qui credo come diciamo l'inizio questo libro bianco come chiede di Dini nella postilla è l'inizio di un dibattito e quindi credo che questa sede sarà seguita da altrettante interessanti discussioni per ora grazie a tutti
Grazie