"Fuori dal coro!" dibattito organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista all'Aula Terza del Rettorato, Università di Catania

Allora buonasera a tutti iniziamo questa iniziativa che va inquadrato in un quadro generale iniziativa all'interno dell'università
Perché reputiamo il luogo per più adatto e più idoneo per una crescita sostanziale della cultura antimafiosa di questa città abbiamo visto che nonostante gli sconvolgimenti
Beh induttivi anni la cultura il mafioso imprenditoria continua ad avere un peso preponderante in questa città e abbiamo anche visto come ad esempio grazie all'interporto la politica della lei sta Caparezza continua imperterrita in questa direzione
Con questa premessa e
Nell'ottica più ampia di una serie inserirlo volte proprio a questo scopo iniziamo quest'iniziativa dando la parola immediatamente a Chiara Prada via responsabile nazionale degli studenti medi per l'introduzione
Abbiamo chiamato quest'iniziativa fuori dal coro
Fuori dal coro perché in questo momento Rifondazione Comunista rappresenta nella nostra realtà ma non solo l'unica voce fuori dal coro
Dell'unanimismo retoricamente fintamente antimafioso per ora una voce a cui speriamo se ne possono aggiungere altre perché possa riprendere veramente con forza e il movimento contro la mafia
Il coro lo sappiamo tutti
E quello del cosiddetto tavolo antimafia a cui stanno sedute insieme dal centrosinistra alla destra forse che non dovrebbero avere nulla in comune nella lotta contro la mafia né nella lotta per il lavoro o nelle battaglie sociali
Stando seduti allo stesso tavolo il centro sinistra è una destra che al suo interno personaggi fortemente collusi
Da Miccichè che col suo Osservatorio di Forza Italia attacca proprio quel pezzo di magistratura
Che combatte contro la mafia a Scapagnini e che lo sappiamo tutti e era il portatore di voti di andò e che è passato direttamente riciclando siccome molti altri dal PSI a Forza Italia
Alla al presidente della Provincia Musumeci a tanti altri di Alleanza Nazionale
Come ben sappiamo il nostro gruppo provinciale ha denunciato il rimpasto avvenuto e il nuovo assessore ai lavori pubblici tanti esponenti
Di una destra collusa una destra che e in Sicilia ha preso il posto del vecchio sistema di potere basato sulla sedici sì prendendo neanche il posso
Rafforzando i propri legami con la mafia prendendone direttamente il posto nel sistema di potere politico affaristico mafioso
E questo tavolo parte dalla premessa e che ci sia sì un pericolo mafioso inteso come criminalità
Già in parte battuto è ed abbattere completamente per rafforzare le possibilità di sviluppo una premessa falsa che ovviamente facilmente trova trova d'accordo uomini appartenenti a questa destra esponenti appartenenti a questa destra collusa visto che invece la mafia è parte integrante e fondamentale del modello di sviluppo della nostra regione e di cui prima l'asse Dc Psi adesso il e centro destra di Alleanza Nazionale e Forza Italia sono esponenti
Che cosa dovrebbe avere in comune e la sinistra soprattutto con le sue battaglie precedenti
Con con questa destra e con le sue collusioni nulla eppure si ritrovano allo stesso tavolo
E con un progetto sempre più simile e che è quello di fare un'antimafia retorica di proporre e posti di lavoro
Con a imputando alla alla criminalità
Il fatto di aver bloccato in parte il modello di sviluppo sostenendo invece che adesso è possibile e addirittura dicendo a volte ricreare i posti che la mafia dava prima
Quindi alcune considerazioni da cui partono tiene fanno capire effettivamente quale lo scopo di questa operazione
Noi sappiamo abbiamo da sempre affermato come invece la disoccupazione e parte integrante figlio del del modello di sviluppo capitalistico della nostra regione che è strettamente e legato e con l'uso con con il con la mafia col sistema di potere
E e sappiamo per questo che non è assolutamente possibile scindere lotta contro la mafia dalle lotte sociali
E sappiamo quindi che non è assolutamente possibile
Dare vita ad operazioni di questo genere e per questo pensiamo che dobbiamo rilanciare una stagione di lotta in sociali contro la mafia che possano aggregare oltre appunto a Rifondazione Comunista molti altri pezzi del tessuto sociale attualmente e anche questa l'operazione che passa attraverso questo cosiddetto tavolo antimafia si vuole rilanciare anche e una stagione di grandi opere sostenendo che così si potranno creare posti di lavoro è proprio e il classico sistema e il modello di sviluppo del sistema di potere politico affaristico mafioso del decennio precedente evidentemente chiaramente un riciclaggio
E delle stesse facce e delle stesse
Manovre economiche e politiche noi pensiamo invece appunto perché la lotta alla mafia le lotte sociali sono strettamente legate che ci possa essere attualmente una ci possa essere solamente un'altra via per creare veramente sviluppo per costruire veramente lavoro che è radicalmente nettamente alternativa questa noi pensiamo vecchie innanzitutto attraverso una battaglia contro la precarizzazione la flessibilizzazione del lavoro si possa dare un colpo veramente alla mafia
Al al lavoro nero o allo sfruttamento
Cessata
Ricordo anche fra l'altro che proprio qui all'università questo tavolo
Affatto a a parte la prima riunione addirittura all'Arcivescovado ma dentro l'università questo da tavolo cosiddetto antimafia di nelle sue riunioni ma c'è stata una risposta immediata
Sia alla nascita di questo tavolo e che al fallimento della presunta manifestazione antimafia del Comune della Provincia insieme di cui hanno parlato i giornali di tutt'Italia ed è stata una mobilitazione studentesca
Che ha visto in occasione dell'inaugurazione e dell'anno accademico
Circa dieci mila studenti in piazza e che era oltre che un momento di mobilitazione sociale anche un momento di mobilitazione contro la mafia sia per
Appunto verrà forte radicalità delle proposte che portava avanti ma anche perché gli studenti contestavano duramente
La presenza sia del sindaco che del presidente della Provincia all'inaugurazione dell'anno accademico ma anche del presidente della Regione Graziano visto che come sappiamo alla Regione la percentuale di inquisiti
Di collusi arrestati nel nel governo e nel e nell'assemblea regionale è altissima e gli studenti sono scesi in piazza hanno una risposta immediata
A a questa esperienza del del tavolo questo ovviamente non basta perché è necessario dare continuità alle lotte sociali
Legando anche in modo più stretto la battaglia che fino a oggi è stata portata avanti per il diritto allo studio e contro la mafia
Innanzitutto all'università alla battaglia per il lavoro contro la disoccupazione contro il sistema di potere
E anche questo servirà a dimostrare l'unità indissolubile fra lotte sociali e lotta alla mafia
Questo si può fare con delle proposte altre radicali innanzitutto dal punto di vista del lavoro
Facendo proposte per i lavori socialmente utili che vadano in una direzione totalmente opposta a quella e che il governo o gli enti locali mi fanno
Non dei lavori socialmente utili intesi come nuove forme di precarizzazione flessibilità e sfruttamento ma invece e dei modelli assolutamente alternativi
Di sviluppo e e di occupazione questo si può fare andando contro la privatizzazione
E battendosi per un utilizzo della spesa pubblica diametralmente opposto a quello che si fa ora e andando contro la logica delle grandi opere questo possiamo farlo
Facendo tutti insieme uno sforzo per rilanciare la mobilitazione
E innanzitutto per radicare la nostra plate pratica il nostro conflitto anche in altri luoghi non solamente nell'università nella scuola ma soprattutto il radicano indo il nostro agire nei quartieri e cercando di unire sempre più la lotta che facciamo contro la mafia alle battaglie sociali per il lavoro e contro la disoccupazione su questo penso che possiamo anche rilanciare iniziativa da subito
Cercando anche di mettere a confronto le iniziative portate avanti da compagni da giovani innanzitutto in altre realtà del Sud
Grazie a voi che la Padania per l'intervento do la parola Gennaro Migliore responsabile nazionale Giovani comunisti
Io ringrazio innanzitutto i compagni per questo invito
Una iniziativa di questo tipo collocata in una fase politica come quella che stiamo vivendo in questi giorni è assolutamente necessaria
Da un lato osserviamo il marasma del politicismo del tatticismo che imperversa
Sulle reti televisive attraverso i presunti accordi di potere che vogliono stringere le forze che poi si ritrovano concretamente come diceva Chiara anche in questi tavoli antimafia di facciata
Dall'altra
Un pezzo di questo Paese
Di soggetti che concretamente subiscono i peggiori frutti e i peggiori esiti delle trasformazioni sociali che sono state determinate in questi ultimi anni dalle politiche economiche politiche sociali negli ultimi governi che si interroga e costruisce un dibattito intorno a una proposta politica di rilancio di un'iniziativa di mobilitazione
Contro la mafia
E necessario per noi affrontare questo tema e necessario rientrare all'interno delle cose produrre iniziative che parlino direttamente
Di quelle che sono state le reali trasformazioni di quelli che sono oggi gli effetti concreti
Che poi producono l'emarginazione che poi producono la distanza tra nord e sud del Paese che poi sono la fotografia concreta di come si intende il modello di sviluppo che noi oggi ci vediamo prospettato davanti
E la mafia in questo senso non è lo abbiamo spesso detto e per fortuna molti di quelli che si sono occupati concretamente della lotta contro la mafia lo sottolineano
Sicuramente il giudice Di Lello su questo sarà più preciso e più puntuale non è un fenomeno circoscritto
Non può essere derubricato da una iniziativa politica generale come questione di ordine pubblico non può essere
In qualche modo definito a prescindere da quelli che sono stati storicamente che permangono i suoi contatti sia con il potere politico
Sia con la capacità di riaggregazione e di aggregazione nel territorio di ampie fasce soprattutto sotto proletarie soprattutto legate al controllo che viene esercitato direttamente da queste forze criminali sul territorio che vengono in qualche modo costrette e sono anche il tessuto però di riferimento a subire le violenze mafiose
Ritengo che il nostro compito oggi sia realmente quello di ricostruire dei percorsi che rilanci non l'iniziativa di mobilitazione vera
Le cose che diceva Chiara io le condivido totalmente
La nostra capacità di riconnettere il percorso di lotte politiche in un circuito che possano coi essere direttamente investito delle questioni sociali
è una priorità che il nostro partito deve scegliere che i giovani del nostro partito devono assumere come un elemento di traino anche di tutta l'iniziativa politica
Noi oggi siamo in una situazione che in qualche modo procede verso una progressiva
Definizione di normalizzazione anche di quei processi come quello della recrudescenza mafiosa
Ho camorristica come nel caso delle zone da cui io provengo io sono di Napoli conosco come voi
Il direttamente che tipo di impatto sociale alla criminalità organizzata anche sull'organizzazione della vita di ciascuno di noi sulla possibilità di progettarsi un futuro sulla costruzione anche di barriere
Nei confronti di un possibile sviluppo che non sia condizionato dalle scelte scellerate che vengono poi operate all'interno
Del sistema politico dicevo il riconnettere questo percorso di lotte sociali all'interno di una lotta politica è necessario per i giovani del nostro partito ma è necessario anche da mettere al centro di tutte le iniziative di mobilitazione che oggi possono essere
Quella intenzione di costruzione di un'alternativa democratica alternativa di sinistra al sistema attuale
Ritengo che l'operazione che noi dobbiamo condurre la necessità che ci si viene posta di fronte con tutta la sua chiarezza
Deve essere capace di indagare quali sono le effettive matrici che oggi genera no nuovamente
Una
Ripresa di forza dei fenomeni mafiosi
Una ripresa della propria forza intrinseca quella che è la
Fatta fermare in questi anni e che aveva parzialmente subito un arresto subito dopo che la mafia si era posta nello scontro frontale con le istituzioni con gli omicidi eccellenti
Quello cioè della ricomposizione di quei contatti
Dirle quelle connessioni con il potere politico ma soprattutto di quella adesione e di quella capacità di drenaggio di iniziative pubbliche anche di capacità di gestione di quelli che sono gli investimenti pubblici il caso delle grandi opere è sintomatico
Che hanno permesso
Alle organizzazioni criminali alla camorra subito dopo il terremoto alla mafia in tutti questi anni di procedere verso un vero e proprio salto di qualità
La capacità espressa in questi anni dalle organizzazioni criminali nella possibilità di organizzare oltre al consenso sociale anche una vera e propria direzione politica nei confronti dei processi che avvenivano
A livello istituzionale si verifica ed è sempre più intrecciata con i nuovi processi di ristrutturazione che stanno avvenendo
Anche nel Mezzogiorno
E anche le scelte che si faranno nei confronti delle politiche di investimento nel Mezzogiorno non potranno essere fatte senza avere la capacità di lettura complessiva di che cosa significa oggi prevedere un modello di sviluppo che non sancisca per legge che questi Italia è fatta a due velocità
E che la disoccupazione strutturale del Mezzogiorno rappresenta un dato che in qualche modo deve essere al massimo contenuto ma che
Lo dicono la Confindustria lo dicono i padroni e ormai assunto come dato naturale delle nostre are
In questi giorni noi osserviamo come tutte le politiche finanziarie e economiche attuate dai governi che
Tecnici non sono mai stati ma che così si sono auto definiti in qualche modo possono costituire un nuovo elemento di sviluppo per le associazioni criminose
Ma soprattutto anche per ridare spazio a quel tessuto connettivo che una basta capacità di controllo su un terreno illegale dell'economia
Che ormai definisce stabilmente alcune capacità di controllo sul territorio che a partire dalle questioni degli immigrati a finire su quelle della produzione di piccolo
Di piccolo uso e di piccole entità produttive rappresenta oggi il meccanismo attraverso il quale si reintroducono le capacità di conto della mafia e della camorra
Noi abbiamo davanti agli occhi io vi posso citare anche delle esperienze
Che sono dirette sul mio territorio di come le trasformazioni che si stanno producendo anche legalmente incidono direttamente su una rinascita di questi fenomeni mafiosi è di pochi giorni fa la notizia ma è ben noto a chi civile che in alcuni quartieri degradati della provincia di Napoli nello stesso centro storico quelli che prima erano dei piccoli laboratori artigianali
A conduzione patriarcale
Con un controllo diffuso da parte della mafia della camorra in quel caso
Per quanto atteneva proprio alla possibilità di relazione tra i vari Circuiti insomma attraverso la capacità di commercializzazione chiamati a oggi
Producono i pezzi di ricambio della FIAT contemporaneamente avviene lo smantellamento
Di interi siti industriali
Il responsabile economico della Confindustria oggi anche in un articolo sul Sole ventiquattro Ore ribadisce che la Confindustria non investirà nel Mezzogiorno perché le politiche di
Sgravio fiscale che le erano state concesse in forma di ricatto fino ad oggi non vengono più garantite
E che i processi di flessibilità e i processi di precarizzazione del lavoro che loro chiamano mobilità lunga che chiamano capacità di reinventarsi un lavoro non sono state garantite
Ora non sappiamo bene quali sono state le scelte anche a livello politico di intervento su questo quali siano state le sanzioni
Che sono avvenute per via legale
Di questa possibilità dire impostazione dello sviluppo all'interno delle aree meridionali
Ebbene in quelle piccole fabbriche dove ovviamente nessun tipo di garanzie dal punto di vista sindacale nessun tipo di garanzie dal punto di vista anche della possibilità ovviamente di conseguire un reddito decente in quelle piccole fabbriche il tessuto di rapporto e la capacità di relazionarsi alle grande
In paese alle grandi fabbriche che dall'altra parte dismettono i grossi impianti industriali e ormai consolidata
E in questi canali la mafia le camorre si annidano e costruiscono il loro nuovo bacino di potere di consenso
Un consenso che spesso sicuramente questa è una terra in cui l'elemento del voto di scambio della controllo determinante sui voti da parte della mafia è un fenomeno di dimensioni macroscopiche quindi non dello Stato io certamente a spiegare
Questo consenso sociale si trasforma sempre in consenso politico
Si trasforma sempre in consenso politico e quindi la capacità di reazione nostra
L'elemento anche dica di possibile recupero di una lettura di quali sono questi processi deve animare i percorsi di di mobilitazione intorno alla questione della lotta alla mafia
Noi abbiamo la necessità in questo momento di definire anche qual è lo scenario in cui ci muoviamo di definire una mappa grezza
Di introdurre elementi che in Ceppino questo meccanismo e che a partire dalla contestazione anche di questi tavoli fortuiti
Non si sa fino a che punto perché se poi è vero che non ci sono
Ideologicamente somiglianze
Almeno plausibili tra quelli che partecipano ai tavoli della falsa antimafia bisogna poi vedere quali sono gli interessi reali che sottendono questo tipo di incontri
E noi dobbiamo effettivamente essere capaci di ritornare a porre al centro le questioni sociali come le uniche questioni dello sviluppo che possono anche in qualche modo impattare sul problema della criminalità organizzata che lo ripeto non può essere un problema di ordine pubblico
La capacità che ha avuto in questi anni
La criminalità organizzata di definire delle vere e proprie autostrade attraverso le quali poi passa qualsiasi cosa passa dal circuito dello spaccio e della di distribuzione della droga
A quello delle armi a quello della possibilità del riciclaggio del denaro sporco questa possibilità si estende anche al controllo su vite umane visto che la camorra alle mafie controllano la gran parte dell'immigrazione clandestina questa possibilità di avverrà costruito una rete di contatti è una rete proprio di
Zone franche che possono in qualche modo essere utilizzate compiutamente per una serie di mercati illegali oggi deve essere distrutta e deve essere affrontata al di là di velleitarismi che non possiamo
Attribuirci perché in qualche modo il percorso da fare sarà lungo
Ma deve essere distrutta sul piano sociale
Cioè si deve investire si deve produrre effettivamente uno scatto in avanti
Per il nuovo modello di sviluppo che coinvolga completamente il Mezzogiorno e che riproponga al centro della agenda politica nazionale la questione meridionale con una questione nazionale
Perché altrimenti quello che noi riusciremo a vedere
Come
Manifestazione anche più cruda di quelle che sono state le scelte politiche che in questi anni sono state o contigue o con ho direttamente gestite dai poteri criminali e quella delle immagini delle voragini che si aprono e che invia otto no
Persone inermi è che ammazzano lavoratori che lavorano in condizioni precarie come avvenuto a Napoli
Guardate che Secondigliano lì dove sono morte dodici persone sono molti dei lavoratori mentre facevano un lavoro assolutamente privo di sicurezza è un quartiere che oltre ad essere socialmente caratterizzato in maniera eccezionale dalla presenza della criminalità
E anche un quartiere per come è stato costruito direttamente influenzato dalle politiche delle grandi opere e dalle politiche che si possono riferire al contesto che poi ha fatto da
Sponda alla mafia
E alla camorra in particolare
In quel quartiere si sono prodotti dei veri e propri mostri dal punto di vista urbanistico non c'è nessun tipo di Centro di iniziativa non c'è un punto di aggregazione giovanile non c'è una possibilità sebbene minima di condividere dei progetti che possano poi portare noi li chiamiamo lavori socialmente utili alla propria
Riappropriazione alla riappropriazione del proprio territorio alla possibilità di utilizzare le proprie energie la propria capacità di investire sul proprio territorio per riqualificare anche la la vita
La vita di ciascuno di quelli che abitano lì dentro io abito in un quartiere del genere
E sono convinto che gli elementi che poi traducono anche la violenza
Di quelle città sono poi rappresentati effettivamente da quel tipo di voragini voragini che in Diotto no che distruggono interi tessuti sociali
E che sono metaforicamente delle voragini che si aprono in tutte le periferie delle nostre città metropolitane del Sud e che all'interno delle aree più degradate del centro delle campagne City trasformano spesso i rapporti protezionistici da parte dei poteri criminali
Di controllo addirittura
Diretto di quella che è la vita di ciascuno di noi noi in questo progetto di di mobilitazione dobbiamo mettere al centro anche la possibilità di iniziative praticabili sul terreno sociale
Di progetti che costruiscano laboratori sociali
Comitati per il lavoro
Punti dove effettivamente svolgere delle concrete vertenze per il lavoro solo su questo terreno probabilmente e sul terreno certamente anche della formazione dell'educazione dei minori questo è un un capitolo che meriterebbe da solo ore di discussione dobbiamo intervenire attraverso anche un sovrappiù di soggettività nostra di capacità di intervento
Perché e concludo quello che non ci dobbiamo mettere in testa come militanti comunisti che cercano anche di proporre questa rete intermedia di relazione con pezzi di società
E che l'accumulazione di disagio di per sé possa ricostituire ricomporre un soggetto antagonista questo non è così
La marginalità spesso è la fonte e acuisce gli elementi di disgregazione ma è anche da queste condizioni soggettivamente difficili che si può riportò correre un percorso di ricomposizione sociale
Verso il soggetto antagonista non ci stiamo
Muovendo anche se in questo momento intenzionalmente ma attraverso questi punti concreti attraverso la possibilità di produrre iniziative di entrare nelle discussioni di ogni quartiere di entrare in ogni ente locale e fare le nostre proposte noi dobbiamo
Cimentarci e noi dobbiamo avere la capacità e anche il coraggio di produrre questo scatto in più di mobilitazione per tutti grazie
Ringraziamo Gennaro Migliore diamo la parola all'onorevole Giuseppe Di Lello magistrato
Io credo che in un momento così difficile passaggio così difficile di questa nostra situazione politica
Piena di c'è stato già detto di tatticismi di politicismo di politichese
Sia necessario fare specialmente in una regione come la Sicilia
Nella quale il fenomeno mafioso
Totalizzante fare un momento di riflessione
Un po'più seria
Su quelle che sono le condizioni attuali
Non solo del Mezzogiorno ma ripeto anche della Sicilia
A fronte di tatticismi i tavoli di trattative
Noi abbiamo visto la scomparsa di ogni ragionamento
Sui problemi centrali che poi sono i problemi della nostra vita quotidiana e allora cominciamo a riprenderli un po'in esame
Anche se da noi sono abbastanza conosciuti
Nel Mezzogiorno c'è una disoccupazione del ventidue per cento sulla forza attiva
Cioè quasi doppia di quella a livello nazionale
La disoccupazione giovanile e del cinquantadue per cento
Quindi la centralità delle lotte sociali giovanili credo che sia dimostrata la necessità sia dimostrata proprio da questo dato
La disoccupazione femminile viaggia sul sessantatré per cento
Questi sono dati ufficiali
Dai quali non si può debordare
E sui quali bisogna ragionare
Do in questa nostra zona in questa nostra Sicilia abbiamo un blocco sociale
Antico
Che parte cioè da lontano forse dal periodo preunitario
Che
Pur nella ammodernamento continuo
Rimasto sempre identico a se stesso
Cioè un blocco sociale che
Ah ma mano ovviamente è sposato
La necessità di seguire i percorsi dalla finanza e dalla dalla dalla politica dalla finanza della dell'impresa
Però come interessi
è rimasto sempre lo stesso
E questo blocco sociale
Lo si legge da più parti
Erroneamente non si è affatto disgregato
Con la scesa in campo
Di Berlusconi e con la vittoria della destra
Nel marzo del novantaquattro
Se voi riflettete ogni ragionamento spesso anche a sinistra inizia con un suo collo sottolineare come nel marzo del novantaquattro ci sia stata dopo Tangentopoli una rivoluzione
Che è stata una disgregazione della classe politica c'è stata quindi non c'era una rottura
Io credo che non c'è stato nessuna rottura
E cioè c'è stato solo un ricambio funzionale
Della classe dirigente la quale era diventata troppo costosa
Era diventata inaffidabile non più funzionale allora alle agli obiettivi di ristrutturazione che l'Europa ci impone
E quindi questo blocco sociale abbandonato i vecchi cavalli e si è riposizionato sui nuovi i quali con etichette nuove come può essere quello di Forza Italia o anche quella di AN
Hanno costituito la rappresentanza
Di questo blocco sociale
Che ripeto
Non ha non ha assolutamente cessato di funzionare
L'abbiamo benissimo che questo blocco sociale e funzionale alla mafia dalla regia di E. specialmente ma nel Mezzogiorno intero e funzionale alle alle alle varie criminalità
Sappiamo che queste macchine sono funzionare questo blocco sociale e quindi dobbiamo prendere atto che oggi noi abbiamo una situazione
Tutto sommato identica a quello del passato
Abbiamo cioè attori diversi ma abbiamo gli interessi che si sono Boy sedimentate nel corso dei decenni che sono sempre gli stessi interessi parassitari interessi mafiosi
Attorno ai quali si raggruppa il la raccolta del consenso sociale del consenso elettorale
E da questi dati che dobbiamo partire
Per prefigurare un altro percorso che non può essere che alternativo
A quello che ci viene proposto da più parti ma anche dall'alleanza di centro sinistra
Abbiamo attraversato
Un periodo molto esaltante di nozze antimafia
Che però sono state lotte basate sullo indignazione sulla rivolta morale
Una indignazione che non ha sedimentato assolutamente niente perché gli interessi le strutture di questo finita Tor rimaste identiche a se stessi
Abbiamo cioè attraversato un periodo di indignazione
Conseguente ai grandi processi di mafia conseguenze anche alla stessa Tangentopoli
E alla fine di questo percorso ci siamo ritrovati con Berlusconi che ha sostituito Craxi quindi ci siamo ritrovati
Ad un punto di partenza
Ecco quindi come ci sembra abbastanza sconvolgente o quanto meno umiliante
Che da mesi e mesi
Si stia parlando solo
Di data delle elezioni e di riforme istituzionali
Senza parlare invece di come affrontare la natura di questo blocco sociale di come affrontare questi interessi di come cambiare in senso popolare
E non c'è dubbio che qualsiasi discorso sulle riforme istituzionali
Portate con quella urgenza come stiamo assistendo in questi giorni è un discorso strumentale
Perché troppo spesso in questo Paese quando la tensione sociale raggiunge limiti insopportabili
Sì
Cerca di svicolare e si cerca di
Riportare il discorso sui temi istituzionali ricordate benissimo le lotte del sessantotto
In quella stagione di grande tensione sociale in quella stagione in cui non si sapeva più come contrastare questa grande alleanza
Di lavoratori e gli studenti
Sì rispose con la riforma delle regioni
Oggi a fronte di
Un dramma sociale che è quello che ho prima indicato a fronte di una Europa di Maastricht che rischia anzi sicuramente stili tornerà regioni meridionali a fronte di questa disoccupazione
Si cerca di rispondere anche da parte della sinistra con la necessità delle riforme istituzionale come se la disoccupazione giovanile femminile o generale in Italia nel Meridione dipende solo dal fatto che non c'è il presidenzialismo o che non c'è il sistema bicamerale
Lo stesso Moro che un politologo insospettabile
Nella sua prigione di via Monte nevoso
Dedica proprio un pezzo della sua riflessione a questo questo dato perché a quell'epoca che si parlava di cambiare il sedici di cambiare il sistema elettorale il sistema da proporzionale in uninominale e Moro stesso diceva è sono storie sono le scorciatoie per superare i nodi politici ma in realtà nodi politici rimangono anche se si cambiano le leggi elettorali
Quindi un testimone assolutamente non sospettabile
E quindi oggi noi abbiamo questa questa grande
Questa grande
Questo grande scontro
Sul presidenzialismo squalo sulla sulla legge elettorale sul sulle riforme istituzionali che però fanno da barriera ad un vero ad un vero ad un vero scontro che dovrebbe essere portato avanti alla sinistra
Uno scontro che si incentra almeno per una democrazia moderna democratica sul problema centrale del reperimento delle risorse
E del loro impiego in senso
Utilmente socialmente utile
Per esempio io c'è forse il un un esponente di un grosso partito di massa dalla sinistra
Porrei la necessità non del presidenzialismo ma di una riforma fiscale
Di come far pagare le tasse
Porre il problema costituzionale di come si pagano le tasse in Italia unitaria si pagano le tasse indirette aumento la benzina aumentano gli estimi catastali aumentar per tutti o mensa le sigarette
Aumentano in percentuale lei imposizioni previdenziale
Mentre la Costituzione scritto tutto il contrario
A parte il fatto che c'è una grande evasione fiscale è una Costituzione scritto tutto il contrario è scritto che
Per il nostro per la nostra Carta fondativa
Le tasse bisognerebbe pagarle in modo progressivo iscritto proprio questo mentre noi stiamo Totò anche a sinistra siamo totalmente abbandonando questa missione
E siamo anche noi esaltando attraverso le varie manovre finanziarie la imposizione indiretta che la più ingiusta che possa esistere
E quindi ci sono problemi
Di reperimento delle risorse e problemoni e problemi all'impiego delle risorse questi sono in pochi problemi centrali
E di questi problemi che il Meridione soffre lo spettro enorme che c'è stata si pensi al al dopo terremoto di Napoli è stato calcolata una spesa
Inutile nella più parte di cinquantadue mila miliardi ma non va basta pensare alla spalla storia la Sicilia la storia dei redditi delle riforme della mente della della della industrializzazione di quanti cattedrali nel deserto
Di quante risorse sono state sottratte aiuti sociali
E non c'è dubbio che proprio in questo in questo meccanismo che si annuncia Anita per esempio il cinquantadue per cento da disoccupazione giovanile
Perché si sono sperticati migliaia e migliaia di miliardi senza creare effettivi posti di lavoro
Cioè per esempio a Catania credo il presidente è uscita che da anni presidente del tribunale dei minori che da anni con grande lucidità spiega come la delinquenza minorile non sia altro che un prodotto dello sperpero di sul di di risorse che sono sottratti alla scuola che sono sottratti alla famiglia che sono sottratti ai servizi sociali
E proprio in questo sperpero delle risorse che nasce
E si acuisce e si alimenta da criminalità minori
E ci sono tante altre tante altre questioni
Sociali che andrebbero affrontate
Questioni sociali
Che andrebbero affrontate con un progetto complessivo è un progetto che però è difficile oggi ripeto mettere in cantiere specialmente da parte la sinistra se si dava per scontata e questo è il sistema che deve reggere e questo il sistema dato e che quindi non si può derogare da questo sistema
Se cioè gli interessi parlo della Sicilia in special modo se gli interessi
Continua ad essere quelli che sono sempre stati interessi parassitari interessi mafiosi e chiaro che all'interno di questi di questo mantenimento di interessi un progetto alternativo e difficile ad immaginare e chiaro che l'unica manovra può essere quella delle grandi opere pubbliche l'unica manovra può essere quello dell'assistenzialismo a pioggia unica manovra può essere quello di un aiuto
Indiscriminato all'agricoltura un aiuto di rapina tra l'altro attraverso il drenaggio delle risorse della comunità economiche europee
Ecco perché
Se non ci a presenti i problemi di questi interessi parassitari mafiosi
Se non si ha chiara questa analisi poi si arriva ai tavoli
Onnicomprensivo
Si arriva ai tavoli intorno ai quali tutti possono sedere
E si arriva anche a teorizzare
Secondo me un un mostro per chi
Un mostro di analisi per chi ha una certa cognizione
Della delle delle delle idee della sinistra si arriva a teorizzare una
Auto regolamentazione
Perché nelle liste elettorali ci siano soggetti incensurati
Cioè la grande il grande sforzo di analisi anche a sinistra
è stato quello di dire mettiamoci intorno a un tavolo facciamo dei codici di autoregolamentazione per cui nelle liste noi avremo persone assolutamente incensurato al problema non è delle persone problema degli interessi
Perché persone incensurate andranno benissimo a difendere quegli interessi che sono funzionale alla mafia e quindi non è un problema di tavoli di persona il problema è il problema pregiudiziale di quali interessi noi vogliamo difendere di quali interessi voglia modifica
E allora
Noi abbiamo ritorno al punto di partenza
Abbiamo questo questo grande Carlo attenzione nei confronti dell'Amati abbiamo questa calo di tensione che
Venuto successivamente a questa grande ondata di indignazione
E abbiamo un calo di tensione perché nella vita quotidiana di tanti centri cittadini non è mutato niente
Certo sul piano giudiziario sono successe tre ed alla repressione sono successe tante cose sono stati arrestati i grandi latitanti storici ci sono processi
Ci sono i pentiti ci sono finalmente i politici che vengono attinti dalle indagini giudiziarie c'è un grande è stato un grande passo avanti
Sulla strada dalla repressione c'è stato un grande passo avanti nella lotta alla all'ala militare delle varie mafie però nella vita concreta delle persone
Questi risultati non hanno sedimentato niente perché perché la vita
Concreta delle persone si raggruppa intorno a quelle cifre dal cinquantadue per cento la disoccupazione giovanile al sessantatré per cento dalla disoccupazione femminile
Cifre che non possono essere minimamente scalfito dai grandi process
Intendiamoci
Non voglio dire che la l'azione della mafia e l'azione della magistratura o l'azione delle forze di polizia sia inutile no è assolutamente essenziale
Però e necessaria che affianco a queste lotte ci siamo da lotte sociali che mutino la struttura di questa società
Perché finché questo tipo di società avrà questi interessi ecco voglio ripetere fino alla noia
La mafia prosperano assente avrà sempre una estrema facilità a riconvertirsi avrà sempre una estrema facilita a
Sostituire i caduti tra virgolette delle sue delle proprie figlie
Perché perché
Chiaramente
Le organizzazioni mafiose sanno bene che a fronte di grandi eventi delittuosi cioè questa indignazione ma poi c'è
Il ritorno alla normalità
E c'è quindi questo questo disinteresse della politica nei confronti di questi temi sociali ma anche nei confronti ditemi
Che affondano le loro radici nella società
Noi abbiamo
Un Parlamento
Che dei problemi sociali ripeto se ne è dimenticato ma abbiamo un Parlamento una classe politica
Certo non parliamo di Rifondazione abbiamo una classe politica si è dimenticata
Di come affrontare la mafia sul tema
Su sui problemi più grandi problemi anche di cambiamento legislativo
Abbiamo innanzitutto un'antimafia
Che è stata affidata scientemente a Tiziana Parenti perché non funzionasse e non funzione
Ma questo è poco
Abbiamo una sinistra
E qui appunto l'ha fatto anche a Rifondazione comunista
La quale per la prima volta nella storia dall'antimafia non ha presentato una propria nazione si accontenta degli emendamenti cioè proprio quando la relazione autonoma era essenziale perché si trattava di contrastare una relazione basata sul nulla della della Tiziana Parenti
A sinistra non ha presentato emendamenti unitamente non solo ma negli emendamenti della sinistra non c'è un accenno solo così come non c'è in quella parente
Alla grande offensiva mafiosa contro i sindaci democratici
Quindi cosa volete
Come potete pensare come possiamo pensare di reggere
Uno scontro mafioso
Solo sull'indignazione
La legge sull'usura
Approvata alla camera
Senato e morirà con la legislazione la legge sulla designazione Adduci sociale dei beni confiscati ai mafiosi approvata dalla commissione Giustizia della Camera all'unanimità molti mesi fa sta morendo in Senato
Cioè la politica
è triste dirlo sa bene organizzare funerali di Stato però quando poi si tratta di fare dell'Antimafia reale che l'antimafia dei comportamenti non solo dei cortei questa sinistra beh questa sinistra
Per dei colpi
E per dei colpi e poi ci si meraviglia
Che nel Mezzogiorno Alleanza Nazionale e Forza Italia
Diventano le forze Eugenio
E sì perché e e storico non c'è bisogno di dirlo a voi poiché tra l'altro persone che si interessa di politica e storica e il disagio sociale
Non sempre Cipo cauto coagulare azionisti e storico del disagio sociale trova anche sponde avverse
Specialmente nel momento in cui la sinistra non offre le sue sponde
è una riflessione forse abbastanza banale però la riflessione da cui dobbiamo partire quindi bisogna
Assolutamente ripartire dal sociale
Grande solidarietà alla magistratura grande difesa della indipendenza dalla magistratura
Ma anche riscoperta dei problemi sociali
Come grimaldello per tentare di scardinare quelle strutture mafiose
Come grimaldello per tentare di cambiare quegli interessi e quindi togliere alla mafia
Il la il consenso sociale di cui ha bisogno perché la mafia
E questo l'abbiamo visto nel corso di tante di tanti decenni
La mafia è un fenomeno di modernizzazione
Se fosse stato un fenomeno di arretratezza un fenomeno legato alla struttura feudale
Già non sarebbe dovuta affettive dalla Sicilia orientale perché il feudo in questa zona non c'è mai stata
E quindi sarebbe tutta scomparire con il feudo invece la mafia si è sempre ammodernata diventata imprenditrice poi finanziarie dalle rovine il racket e l'usura ed altro
La madre cioè al sempre avuto proprio perché in simbiosi con le strutture dello Stato con queste con questi interessi avuto sempre
Una una sua una sua struttura
Politica finanziaria e sociale
Io non dico contigue
Alla struttura dello dello Stato
Stato nel suo complesso ma proprio organica
Certo non tutto non tutte le istituzioni pezzi delle istituzioni non tutta la finanza sono mafiosi però gli interessi prevalenti sono interessi interessi mafiosi interessi prevalenti sono quelli che hanno voi
Ridisegnato il volto istituzioni e di questa nostro di questo nostro mezzogiorno e quindi se non operiamo attraverso le lotte sociali
Se non ci mettiamo voi in mente che questi è l'unico no e l'unica strada che non ci rendiamo conto che dopo anni e anni di depressione
Siamo ancora stavo al punto di prima allora noi veramente perdiamo una grande occasione
E credo che la il compito di Rifondazione poi ci ha anche questo di essere un po'
Coscienza critica da sinistra
Sia un il compito di rimettere in moto
Questi meccanismi di contestazione sociale ma anche istituzionale io credo che
Al prossimo Parlamento
Beh Rifondazione Comunista non non può non non può o prendere più sottogamba il problema della dell'antimafia
Perché l'antimafia è stata nel corso di tutti questi decenni un punto di riferimento enormi
Per molti amministratori per molte la burocrazia libera dal dai ricatti mafiosi per tante aperta per gli imprenditori l'antimafia è stato un punto di grande difendi niente di grande stimolo oggi con la scomparsa dell'Antimafia scompare un pezzo di opposizione a questo sistema ecco io credo che quindi nostro impegno deve essere quello di
Tenere sempre presente alle due vedo grandi arterie che ci portano ad una possibile sconfitta la malattia quella della repressione
Quella istituzione e delle istituzioni ma anche quella delle lotte sociali perché se non riusciamo a porre il problema di cambiare le strutture di questo Cesa gli interessi di questa società noi la mafia ce l'avremo centrali e comunque nei prossimi decenni grazie
Ringraziamo l'onorevole Di Lello che gli spunti di riflessione
Che ci saranno la base sicuramente l'osservazione future e diamo la parola Gaetano Bellavia i giovani comunisti di Palermo
Credo che i dati che abbia riferito
Di Lello siano indicativi di una crisi che ormai in atto ed è
Come dire strutturale radicata profondamente nel contesto sociale c'è dunque insomma l'esigenza di confrontarsi nei confronti di un allarme sociale ormai in atto
L'importante secondo me e cominciare a discutere di quella che è la componente a più alto rischio rispetto a quest'allarme sociale che ormai si è caratterizzato e credo che la componente a più alto rischio siano proprio le giovani generazioni
Sono le giovani generazioni per due ordini di motivi
Perché è in atto ormai da tempo un processo di marginalizzazione che coinvolge le giovani generazioni
Ma credo che la cosa ancora più drammatica sia il fatto che oggi come condizione socio assistenziale giovane avverta davvero il fatto di confrontarsi con una società che dei futuri Zac svuotata di future smodata insomma di prospettive che diano l'indicazione del reale di che cosa fare oggi ma soprattutto di che cosa fare domani della propria esistenza e credo che questo sia un nodo importante
Sì è uno dei importante perché ci troviamo di fronte ad una società che fa acqua da tutti gli atti la sua stessa strutturazione la sua stessa complessità sistemica insomma in crisi ma nonostante questo Larry sette e i modi per continuare a tenere in piedi questa struttura sociale questa questo contesto sono i più svariati
Ma la cosa che preoccupa davvero e questa totale chiusura nei confronti dell'emergere di nuovi bisogni di nuove domande anche di forte valenza antagonista anche di forte e valenza come dire alternativa rispetto alle domande univoche del cosiddetto Polo che ci sono ormai e nonostante l'emergere di queste domande fuori dal coro c'è a tutti i costi la volontà di reprimere di chiudere di provare a come dire generare una totale chiusura rispetto all'emergere di queste nuove domande
Il contesto sociale in crisi c'è uno sviluppo di nuove tecnologie che vanno avanti indipendentemente dalle dinamiche sociali anche conflittuali che ci sono all'interno del tessuto sociale c'è insomma una aggiunzione di marginalità sopra marginalità il progresso avanti ma le condizioni processi marginalizzazione in atto non trovano risoluzione non trovano sfogo in nessuna in nessuna maniera
E credo che rispetto a questo l'elemento più allarmante sia ormai una dicotomia uno iato profondo tra i giovani e la politica il valore che la politica assumeva un tempo come valore alto
E questo mi preoccupa mi preoccupa perché non solo è un segnale tangibile di che cos'è in atto adesso ma è soprattutto una netta differenziazione di quelli che sono i problemi reali da affrontare
C'è la volontà da parte dei giovani in altri termini di trovare lo perché io personalmente canali alternativi risposte rispetto all'esigenza di rispondere alle domande che quasi tutti noi solleviamo c'è insomma una netta differenza fra quello che la polis i tagli altri luoghi della politica in cui questa politica trova riconoscimento e l'esigenza di emergere di nuove domande che rispetto alla politica non riescono a trova risponda non riescono a trovare termine di riferimento c'è questa netta separatezza chiaro tra la politica e le domande che emergono dalle giovani generazioni
Perché la politica ormai a mio giudizio ma come credo il giudizio nostro sia abbastanza chiaro da questo punto di vista ormai che sa diventare un blocco monolitico dove non c'è una prospettiva alternativa rispetto al consolidamento di come dire logiche e diventano quasi l'unica cosa dove non c'è la possibilità di scegliere fra due o più alternative chiaramente c'è insomma ormai percorso avviato che è quella della formazione di un blocco monolitico coeso è ormai credo che le scene anche di natura Ferrante che assistiamo quotidianamente o quasi quotidianamente in televisione lo dimostrino e credo che il tavolo antimafia sia una delle fasce di questo aspetto che ormai sia generato
Rispetto a questo credo che la condizione essenziale sia proprio la costruzione di un movimento la costruzione di un movimento diventa condizione essenziale perché perché quei bisogni quelle domande che non trovano riferimento che non trovano sponda
Devono avere la necessità e possono avere nella costruzione di un forte movimento i caratura antagonista la possibilità di stare insieme
In un percorso che proprio dall'aggregazione di movimento cominci a portare fuori queste domande a spingere ad avere una spinta propulsiva proprio dentro il movimento con il movimento perché quelle domande trovino bisogno
E poi perché attraverso il movimento c'è la costituzione di un nucleo forte di rivendicazione rispetto alle andrà alla drammatica situazione che abbiamo in atto
Ma qui il forte senso di responsabilità lo deve assumere la politica perché c'è davvero l'esigenza che questa politica torni ad essere un valore alto un valore a servizio dei cittadini al servizio di chi lotta quotidianamente per portare a casa qualcosa da mangiare e credo che la politica debba interrogarsi su questo e sul percorso che ormai ha tracciato da anni in questo Paese
Operare al suo interno una metamorfosi davvero radicale rispetto al suo alle sue logiche e ai suoi processi che ormai sono stati ad gli atti da tempo deve insomma trasformarsi dal di dentro provare ad essere qualcos'altro rispetto alla cosa che ha espresso fino ad ora
Ecco perché la politica non può farsi che era ci sia una netta separatezza fra la questione sociale la questione democratica in questo Paese perché sono entrambe le cose cosa fondamentali non si salva due non si può risolvere l'una se non si parte e si tiene in considerazione l'altra
E allora una lotta in tre incessante agli intrecci politico mafiosi che si sono gestiti e che si sono ormai determinati danni in questo Paese ma soprattutto uno stravolgimento delle logiche ma uno stravolgimento delle logiche che trovi anche sponde rettili mentre gli stessi meccanismi istituzionali e mi riferisco al fatto che la mafia può trova
Anche trova soprattutto terreno di confronto è terreno di consolidamento dietro tutti quelli che sono stati i condoni edilizi dietro l'abolizione di alcune leggi Gary guardava la trasparenza degli appalti e come non interrogarsi su questo e come non vedere che dietro questo meccanismo si cela davvero il consolidamento di processi politico mafiosi e rispetto a questo credo che la politica si deve si debba interrogare si deve interrogare dal profondo per trovare una risposta ma soprattutto una risposta immediata
E perché meravigliarsi che
Pongo la mafia di questa città aveva deciso di smantellare le splendide coste che ci troviamo di recente per dare costruire all'argine da destinare ai militari americani Sigonella perché questo mi sembra ci deve meravigliare io credo che questo non ci meraviglia affatto perché è proprio lì intenso e proprio lì uno dei motivi o quantomeno un terreno di riferimento rispetto a questi intrecci al presidente logiche che si sono determinate
Allora
E chiudo la politica ha un compito secondo me e credo che Rifondazione su questo debba continuare debba continuare davvero tanto provare a costruire un processo di interconnessione tra quelle esigenze che vengono fuori dal movimento che ancora da costruire magari insufficienza di trovare un presso so di costruzione e questo processo di interconnessione fra la politica e le esigenze le aspirazioni espresse all'interno del movimento devono diventare una cosa veramente fatta di soluzioni reali e di soluzioni possibili questo perché uno dei punti fondamentali lo ricordava anche Di Lello credo che sia veramente il ricambio non solo di natura generazionale ma soprattutto ai vertici per quanto riguarda la classe dirigente di questo Paese che finora ci ha governato grazie
Allora ringraziamo Gaetano Bellavia devono dall'Assemblea Meo dei giovani comunisti Reggio Calabria colgo l'occasione per respingere i prossimi interventi a contenere i tempi anche perché voi abbiamo problemi di chiusura dell'università grazie
Ma
Intanto ringrazio i compagni
Per l'invito che
Ho accettato di buon grado
Io credo che la discussione sulla esigenze una battaglia antimafia
Che va ripresa della società nel Paese in genere sia oggi uno dei punti essenziali nella ricostruzione un percorso opposizione al sistema
Perché
A me sa tanto che il compromesso di larghe intese se poi verrà fatto meno per me è già il segno integrato politico e culturale di parte della sinistra però ci tengo a sottolinearlo ci sono in Italia due sinistre non siamo quell'antagonista che rifiuta la logica e da un altro un'altra prospettiva un altro segnale un'altra lavora per un altro però altra società sì estremamente pericoloso oggi trascurare l'aspetto
Della mafia nel giorno
Io vengo da Reggio Calabria e Reggio Calabria l'unica città nel Mezzogiorno che è stata sempre comunque a destra
Ha votato per la monarchia nel referendum contro l'aborto contro il divorzio
E stata da sempre è una città fortemente caratterizzato la presenza della destra peggiore quella fascista eversiva
Che negli anni settanta si è resa protagonista la famosa rivolta di Reggio Calabria che secondo me è stata sempre sottovalutata dal punto di vista dell'analisi dei fenomeni eversivi
Nazionale anche internazionali ma che nel settanta segnò
Diciamo anche in maniera anticipata
Il saldarsi di un blocco quello mafia destra che poi oggi con Forza Italia Alleanza Nazionale il Polo delle libertà un rapporto che hanno costruito
In successione al pentapartito
Nei confronti della mafia
è stata diciamo una città laboratorio Reggio Calabria questo punto di vista
E Reggio Calabria nel settanta non hanno assunto diciamo l'esperienza
Così indolore di una rivolta di teppistelli
A Reggio Calabria dal settanta in poi è iniziata una fase
Diciamo occupazione della città della cosa pubblica degli spazi e di costruzione di una città radicalmente spostata a destra
In tutto e per tutto in tutto e per tutto da tutti i punti di vista sotto tutti gli aspetti
Che
Deve farci ragionare oggi anche in modo molto critico
Diciamo deve indicarci il segnale deve indicarci il pericolo che corriamo noi oggi
A Reggio non c'è uno spazio di aggregazione giovanile
Non c'è diciamo un centro elaborazione culturale
Non c'è un'attività
Economica che non sia direttamente o indirettamente io credo di poter dire tranquillamente indirettamente espressione di un tessuto mafioso
Queste la citano quale provengo
E in questa città possiamo ricollegarci tranquillamente al tema che stasera l'unica voce ma non per senso di appartenenza per questioni diciamo Campana campanilistiche fuori dal coro e Rifondazione Comunista
Qui torniamo alle larghe intese ripartiremo vedere la sinistra governa Reggio Calabria insieme alla Democrazia Cristiana il Partito Socialista non ai popolari Socialisti italiani
Ma alla DC e al PSI del novantadue
Per capirci bene durante la campagna elettorale del novantadue Bassolino venne a Greggio a chiedere alla democrazia cristiana e ritirare le liste perché è diretta diretta espressione del tessuto mafioso
Ebbene con quegli eletti oggi il PDS governa il Comune di Reggio Calabria
Diciamo esprime il sindaco Falcomatà ma ci sono tutti gli assessori che sono democristiani e craxiani
Che governano in modo continuista e anche direi peggiorativo rispetto al passato la cosa pubblica regge come manutenzioni fitti appalti tutto in mano dal punto di vista economico e finanziario alla 'ndrangheta si chiama 'ndrangheta e nulla è stato scalfito del sistema di potere che poteva esserci prima la cosiddetta ritengo non vi sia mai stata rivoluzione post Tangentopoli
Questo è il punto
Il problema è che non c'è una consapevolezza da parte della sinistra ufficiale dello storico partiremo per diversi mesi
E che manca anche da parte nostra ritengo un progetto nettamente alternativo di costruzione attraverso un percorso di notte precise
Che certamente oggi il partito dilazionata lavori socialmente utili lavoro ma secondo me bisogna scavare ancora più a fondo e attaccare il ruolo degli enti locali nella gestione che fanno attraverso il bilancio di centinaia e centinaia di di milioni
Che potrebbero essere spesi diversamente e indicare una prospettiva concreta alternativa il nuovo modello di sviluppo antimafia e garantisco occupazione io credo che l'aspetto lotta alla mafia lotta alla disoccupazione lotta degli spazi sociali siano gli aspetti di una lotta unica che è una lotta anti sistema ma deve essere anche una lotta di una capacità di costruzione sistema un'indicazione concreta che c'è vedere militare quotidiana Miracoli quotidianamente ed impegnarci quotidianamente in queste battaglie
Dai beni confiscati alla mafia che potrebbero essere utilizzati diversamente a tutte quelle seri provvedimenti che vanno presi adottati con urgenza io chiudo
Dicendo che è chiaro che quella costruita anche una cultura antimafia
Che deve partire dalle dalle nostre proposte
Il campo e la formazione nelle scuole perché a Reggio Calabria
La mafia è considerata un grande considerata diciamo un po'la patria del
La casa madre
E nel cinquantadue per cento disoccupazione giovanile trova un bacino di consenso incredibile e allora solo allegando la lotta alla mafia con la prospettiva di lavoro e di Vasco di riscatto indicando un modello di sviluppo alternativo Rifondazione comunista se solo facendo questo sicuramente si assume il ruolo storico di battere la mafia per costruire una società diverso grazie
Ringraziamo doppiamente sarebbero meno anche perché il contenuto intende invitando allo sforzo dava però Dario stazione dei giovani comunisti di Catania
Io credo e spero di essere particolarmente breve molto è stato detto
E te le mete una riflessione proprio in questi giorni ad esempio sulla questione sul fenomeno mafioso non possano non partire ad esempio da un dato realmente drammatico Tondato che apprendiamo proprio in questi giorni
Qui a Catania strana realtà queste di Catania realtà del pactum sceleris della mafia che addirittura discesa presso come dire
In maniera scientifica finanzia i giovani più promettenti dei quartieri ghetto questo milione al mese sostanzialmente per impegnarli narrate arte più gli incentivi stabiliti con una sorta di prezzario per gli omicidi
Questo è un elemento come dire drammatico elementi a prendere questi giorni che ci deve fare riflettere che se ce ne fosse bisogno e la confermo la cartina un po'tornasole della legame a doppio filo fra la questione mafiosa nella sostanza e i le problematiche di carattere sociale che vi stanno dietro la mafia e innanzi tutto questo condicio questa città è una città strana è una città che si era caratterizzata appunto per un patto veramente criminale fra potere politico imprenditorietà mossi i Cavalieri del lavoro
Come dire le diverse realtà
In questi giorni tra altre cose la notizia morte di grassi quella Sicilia dedicato quel commosso e lungo articolo
Ed è una città fra altre cose che interessata da un processo di particolari importanti famoso processo Orsa Maggiore processo relativo al clan Santapaola i famosi centosessantanove
Affiliati che un processo il quale sta ridisegnando un quadro
Tutto sommato abbastanza nitido degli dei poteri e di assetto dei poteri interni a questa città ovviamente non soltanto interni a questa città
Come dire un quadro lucido è realmente drammatico dove guarda caso emergono volta per volta alcuni nomi che se stessi che emergono a Palermo e ci la di idea di quello che si diceva in precedenza quello che ha detto Giuseppe Di Lello c'è una ricomposizione organica dei poteri
Politico affaristico mafiosi che fa riferimento in particolare da alcune forze politiche
Ecco qui saltare voteremo Ticino i nomi di Marcello Dell'Utri del fratello Dell'Utri
Ed ecco dunque
Come dire a necessità che nasce da queste nasce dalla consapevolezza di una grande deficit teorico di dire no con forza dal tavolo regionale a un tavolo comune per la lotta alla mafia peraltro come forse si dice in precedenza di Sergio Nasi perché è uno una iniziativa di questo tipo d'iniziativa d'immagine si fa proprio in questi giorni
E perché è un'iniziativa come queste un tavolo comune regionale sul fenomeno mafioso
A una viene proposto come dire in primo luogo nella nostra città la famosa lettera di Umberto Scapagnini nostra città numerose sin qui interessata ad un processo di queste dimensioni come quell'orsa maggiore che sta disegnando questo contorno questo quadro nitido ecco dunque dicevo una consapevolezza che bisogna affermare è ancora la consapevolezza dicevo che la mancanza del deficit e teorico direi no a questo tavolo significa ribadire ovviamente necessita di ragionare anche sulle dinamiche sociali anche sulle necessità sociali Chiara ricordava poco fa una scelta particolarmente forte è stata fatta ed è quello appunto in operazioni l'anno accademico che al di là dei problemi che più volte abbiamo sollevato che se i problemi relativi ovviamente alla come gli è politica nazionali destrutturazione il mondo della formazione scuole università era iniziativa particolar mente forte convogli Licinia studenti nella quale sì c'era sostanzialmente no anche alcune presenze solite presenze istituzionali ufficiali come quella de presenta regione Matteo Graziano
Io personalmente violento strappato l'invito non sono entrato a questa Conterno colazioni di tenente particolar mente grave la presenza di quel Graziano che è stato invitato in quanto autorità in quanto rappresentanti istituzioni ma che lo stesso Matteo Graziano che poi oltre forti responsabilità relativa la mancanza di una legge regionale per il diritto allo studio
Proprio nella Sicilia e quale dovrebbe regolare assegnazione di posti letto dunque l'Opera Universitaria nostra regione in mano a criteri totalmente clientelari dichiara processo Calogero Mannino convivenze con o meglio consapevolezza rispetto ad alcune scelte criminali mafiose
E il suo non dichiarare tempestivamente questa consapevolezza proprio in funzione la sfiducia istituzioni un paradosso più stridente di questo credo non possa esistere presidente la Regione conferma queste cose
E che per giunta Pogliani invitato come rappresentante istituzioni allora ecco la scelta particolarmente forte che sa compagni altre scelte forza consapevolezza che in una situazione destrutturazione sociale occorre agire intervenire in primo luogo proprio sul sociale in primo luogo a partire dall'attività ad esempio di quartiere e anche qua
Rifondazione Comunista Catania come dire ha conosciuto momenti drammatici ha fatto le spese di queste scelte particolarmente coraggiose si pensi soltanto a situazioni di cammello che una di quelle famose periferie di quelle periferie di cui si parlava in precedenza
Caso ad esempio Napoli Secondigliano questa voragine simbolica la bellissima immagine una periferia che un che in passato fu come dire luogo di villeggiatura che conserva ancora anche sia specificano bit architettonica artistica le tracce di quello che fu e dove in questi giorni fra altre cose vengono demolite spende vide Libertine quali si agisce si denunzia
E le quali nostro circolo viene incendiato lo stesso succede in realtà di provincia realtà assolutamente chiuse non permeabile ai quali si tenta di creare aggregazione stessa avvenuto in forme particolarmente gravi a Giarre Acireale sono tutte notizie né particolarmente tristi
Di questi giorni
Laddove fra tre cose tipo tuo ragionamento di denunziante relativo alle scelte Resende carattere urbanistico ti al Piano regolatore generale che interessa in questo momento la nostra città ecco dunque il perché discente particolarmente forti ed iniziative contro questa questo andazzo contro le operazioni di immagine così c'era in precedenza ed ecco come dire anche la consapevolezza necessità di iniziare un discorso di approfondimento critico
In un quadro di grandi mancante soprattutto su quella che è la famosa cosiddetta questione meridionale soprattutto sulle questioni sociali in primo luogo quella del lavoro che interessi Mania drammatica nostra Provincia
Allora ringraziamo Dario stazione diamo la parola adesso per le conclusioni a Francesco Forgione responsabile nazionale lotta alla mafia nonché segretario regionale di Rifondazione comunista
Ma io credo che dobbiamo considerare l'incontro di stasera
Assieme
Ai giovani comunisti un nuovo primo momento di riflessione soprattutto un un punto di partenza per rilanciare un'iniziativa sui temi della lotta alla mafia né non solo in Sicilia ma nel Mezzogiorno di con primo momento perché perché mi pare che Peppino Di Lello prima ci ha descritto bene come nel ritardo della sinistra sui temi della lotta alla mafia in per alcune aree della sinistra più che di ritardo possiamo parlare anche di un abbandono della centralità della questione mafiosa dentro la questione meridionale comunque fermiamoci al ritardo nell'interno della sinistra c'è anche un ritardo nostro
Di rifondazione comunista e questo ritardo sconta una difficoltà una crisi del
Del movimento antimafia dell'iniziativa autonoma della società civile che pure negli anni passati ha avuto momenti alti di mobilitazione di tensione politica
Di lotta
E questa riflessione quindi è necessario è anche urgente vorrei aggiungere anche per il momento politico che stiamo vivendo
E la vittoria solo del politicismo e del tatticismo e della scissione tra la politica e il Paese reale tra il palazzo della patria il Paese reale
Questo channel teatrino per usare un termine berlusconiano della politica di oggi di questi giorni di questi mezzi nelle nell'autonomia del tecnico sullo politico come ci hanno abituato anche in questi mesi di governo Dini
Nel linguaggio corrente non solo la politica ma anche il giornalismo però c'è qualcosa di più io credo e di più pericoloso
E cioè l'accettazione subalterna da parte di larga parte della sinistra
Di un percorso che era già segnato
E cioè dentro lo slogan dell'Italia normale coniato qualche tempo fa di fatto c'era l'accettazione subalterna di un processo di normalizzazione come passaggio verso un regime
Noi abbiamo denunciato con la nascita del governo Berlusconi una vocazione di regime della destra
E individuavamo in quella vocazione di regime alcuni elementi caratterizzanti il processo politico che si è avviata il maggioritario il presidenzialismo
La fine dell'autonomia della magistratura
Il bavaglio a un'informazione libera è un il bavaglio all'informazione pubblica
Beh guardiamo di cosa si sta discutendo nei tavoli di trattativa tra centrodestra e centrosinistra io non vorrei essere molto drastico
Ma quando Berlusconi dice in un'intervista al Corriere la sera alcuni giorni fa comunque vada si faccia non si faccia un Governo ormai si è aperto un varco sul presidenzialismo
Che porrà questa questione come irreversibile in questo nella prossima legislatura di fatto si è dato ragione a da un disegno politico
Perché mi sono occupato per anni di massoneria quinto processare dietrologia però ad un disegno politico che era scritto in quel Piano di rinascita democratica della P due di Licio Gelli che alcuni anni fa in tempi non sospetti noi abbiamo
Noi
I magistrati hanno scoperto e di cui fu portatore fa bene Luigi Pintor a ricordarlo sul manifesto di cui fu il primo per Porta Torre convinto Bettino Craxi
Perché dico questo che in una fase di transizione istituzionale come queste di fronte ad una caduta di autonomia critica della sinistra
Dentro un processo che segnatamente sarà un processo a vocazione autoritaria di regime la mafia Starr contrattando la sua funzione il suo ruolo starvi contrattando gli equilibri politici
Dentro questa ristrutturazione del potere dei poteri
Io dico sta giocando una funzione all'interno di quei poteri forti di questo Paese
Che hanno visto sempre la mafia con la sua forza economica e finanziaria con la sua capacità di condizionamento politico unno pezzo fondamentali
Forse se c'è un ritardo della sinistra sta proprio in questo nel non esserci anche nostra
Nel non essersi mai interrogata seriamente sulla natura del potere e dei poteri in questo Paese lo diceva prima il compagno di Reggio Calabria c'è stata Reggio Calabria c'è stata quella rivolta c'è stata in quella rivolta alla saldatura di un patto tra la mafia e tra la destra ci sono state le stragi tutte impunite in questo Paese
C'è stata Gladio e abbiamo conosciuto la natura vera di Gladio c'è stato un atlantismo che ha visto questo paese essere la frontiera di una contrapposizione ideologica tra blocchi ma nessuno si è interrogato su come questo aveva cambiato la natura del potere
E il dentro la natura del potere qual era la funzione delle classi dirigenti delle classi dominanti
Qual era stato per dirla con Gramsci sovversivi Isma'di queste classi dirigenti di queste classi dominanti dentro l'evoluzione del potere dei poteri di questo Paese
La mafia stavi contrattando il suo ruolo io credo di sì
E noi sinistra noi comunisti abbiamo il dovere di interrogare noi stessi e di interrogare la politica
E di cercare la verità non solo sulla vicina e su Andreotti
Ma su cosa centralina dopo tra Riina e Andreotti e dopo Riina e dopo Andreotti
E cioè su cosa è stato esser cosa continua ad essere l'Andreotti Isma'come filosofia politica e filosofia del potere in Italia nel Mezzogiorno
E cioè di cominciare ad interrogare noi stessi
Sulla natura delle classi dirigenti meridionali oggi
Quelle della Seconda Repubblica termine che non amiamo Heche contrastiamo
Ma per usare il linguaggio corrente sulle classi dirigenti della seconda Repubblica sulla continuità di quel sistema di interessi che aveva modificato la natura dello Stato nel Mezzogiorno
Perché possiamo dirla in modo rozzo ma in intere regioni meridionali in Sicilia in Calabria in Campania se non se è vera che c'è stata una sospensione della democrazia
E se è vero che non c'è stata una lotta tra Stato e e anti-Stato ma con i volti gli interessi gli uomini di un sistema di potere politico mafioso lo Stato assunto l'affido la fisionomia di uno Stato mafioso
Allora interrogarci oggi sulle classi dirigenti del passate sulla continuità tra quelle classi dirigenti e il sistema politico nelle nuove forme con i nuovi nomi le cose che diceva Di Lello oggi può servire imporsi Elvira farci capire
Da dove ripartire con una battaglia coerente di opposizione di alternativa
Ma la politica né ne parlava prima
Gennaro nel suo intervento per noi non è scissa dei processi sociali
Questa configurazione dello Stato mafioso come dire è stata l'espressione di un sistema di un modello sociale di un modello di sviluppo politico-mafioso che si è affermato nel mezzo nel Mezzogiorno
E allora dobbiamo ricostruire dall'opposizione una trama sociale una trama istituzionale nel nostro ragionamento nella nostra battaglia politica nella nostra battaglia politica e sociale
Perché vedete anche quando ragioniamo sulla Sicilia e sulla crisi della politica in Sicilia
E quando poi guardiamo alla crisi della politica al degrado della politica e delle istituzioni in Sicilia
Ma questa può essere paragonabile a al degrado della politica e delle istituzioni in Calabria o in Campania in intere aree del Mezzogiorno e poi guardiamo alla crisi sociale
Che investe ormai questa realtà all'esplosione delle mille vertenze sul lavoro delle mille crisi occupazionali di questo di quell'area industriale quando guardiamo alla desertificazione produttivo ormai
Che investe l'intera nostra regione l'intero Mezzogiorno non è che guardiamo a due cose separate
Quelle classi dirigenti erano funziona la quel modello di sviluppo che è andato in crisi e dentro questo modello di sviluppo e dentro quell'idea della politica c'era l'intervento diretto e la funzione centrale il collante dato dalle grandi organizzazioni dalle grandi organizzazioni criminali
La mafia lo diceva prima Peppino non è mai stato un duo come dire un modello di arretratezza un fattore di un modello di arretratezza negli anni settanta negli anni ottanta l'Amati ha trovato la sua funzione che è stato uno degli agenti di una modernizzazione senza sviluppo del mezzogiorno e della Sicilia
Perché anche qui noi dobbiamo dirlo
Tangentopoli è stata l'altra faccia del sistema e del modello di sviluppo politico mafioso
Il patto che le classi dirigenti negli anni Ottanta hanno saldato e su cui si è costruito poi il pentapartito e quel sistema politico sociali quel blocco di interessi
Era preciso
Migliaia e migliaia di miliardi nel Nord per favorire i processi di ristrutturazione capitalistica
Miliardi una una quota di quei miliardi poi ritornavano ai partiti di governo del pentapartito attraverso il meccanismo di Tangentopoli in un patto contrattato tra classe dirigenti
Imprenditori
E poi finanzieri agenti dello scambio e della corruzione che abbiamo conosciuto sotto il nome di Tangentopoli dall'altra come contropartita migliaia di miliardi nel Mezzogiorno
Con la politica delle grandi opere delle grandi infrastrutture per alimentare un sistema di potere anche un sistema di impresa politico-mafioso
Basta guardare i nomi delle imprese coinvolte nelle inchieste per Tangentopoli ai nomi dei delle imprese dei consorzi d'impresa
Coinvolti in tutte le inchieste su mafia appalti e politica
E allora noi dobbiamo denunciare lo questo perché non si è interrotto quel sistema
Dov'è la rivoluzione italiana cos'è stata la rivoluzione italiana quale meccanismi a interrotte quale meccanismi ha rotto quel sistema non si è interrotto anzi ci sono segnali di ripresa preoccupanti
Perché per esempio il primo atto avviato dal governo Berlusconi ma concluso dal governo Dini è stata una legge sugli appalti che alleggeriva tutti i vincoli della famosa legge Merloni che ne criticammo perché troppo permissiva
E cioè la possibilità di rigenerare quei meccanismi anzi di favorire una nuova ondata
Di scambio attorno a un blocco del cemento che l'unica risposta che anche il governo Dini ha saputo dare alle domande che venivano del Mezzogiorno il libro bianco di Dini non ha riproposto che questo sul Mezzogiorno e assieme a questo cosa ha riproposto flessibilità precarizzazione lavoro interinale e attenzione di nuovo edificato sulle condizioni di lavoro
Perché nella proposta delle gabbie salariali accettata entusiasticamente anche da una parte del sindacato e da una parte della sinistra
C'è questa idea ormai della doppia velocità tra il Mezzogiorno e il resto del Paese ma c'è un'idea che insieme ormai ha interiorizzato che esiste soltanto una questione settentrionale in questo perché paese
Una questione settentrionale imposta e spinta prepotentemente dall'irruzione sulla scena politica della lega
E dal corteggiamento di una parte della sinistra
Della lega
E che non riesce più a riproporre la questione meridionale come questione centrale oggi
Per tenere unito realmente questo Paese anche qui noi dobbiamo interrogare la sinistra il sindacato rilanciare anche l'indagine sociale sulle condizioni reali del mezzogiorno quando il divario ormai non è più un divario di reddito
Di quanti soldi ha in tasca un un un uomo o una donna un lavoratore o un disoccupato a Catania a paterno di quanto ne ha in tasca uno a Torino a Milano o a Ravenna ma il divario ormai e di servizi sociali
Di cultura di ricerca di scuola di innovazione tecnologica
Un divario di civiltà dicevamo in altri tempi uno stato che ha ancora come dire come fondamento il valore dell'unità nazionale ha il dovere di intervenire
Ha il dovere di riequilibrare lo sviluppo
Non per rigenerare i meccanismi dell'assistenza
Del sostegno alle aree deboli e depresse ma di riconsiderare la funzione di una parte grande del Paese in termini di risorse e in termini di sviluppo
E anche qui in questo fatto che il Mezzogiorno deve entrare in Europa è un'altra fesseria
Il Mezzogiorno non entra in Europa dentro le compatibilità di Maastricht e del mercato
Entra in Europa se si capovolge il rapporto tra le aree forti alle aree deboli ed entra in Europa si acquista centralità in un nuovo rapporto tra il nord e il sud del mondo lì c'è la funzione strategica
Del mezzogiorno e della Sicilia e per noi l'unica centralità non nella Sicilia centrale nell'Europa e la Sicilia centrale in un in una nuova visione dello sviluppo euromediterranea se non la Sicilia sarà sempre marginale perché è fuori dalle compatibilità finanziarie economiche e anche di potere che Maastricht impone all'Italia
E allora
Dentro questo modello economico sociale così come dentro queste compatibilità ci può essere una rottura dei meccanismi che alimentano il sistema di potere politico mafioso il sistema di interessi politico mafioso io credo di no
E qui noi dobbiamo cominciare allegare la nostra battaglia sociale alla nostra alla nostra battaglia antimafia superando anche i limiti ormai manifesti di un antimafia che pure è stata egemone in questi anni ho un antimafia tutta enti comunali morale o l'antimafia della legalità
Come se la legalità nel Mezzogiorno fosse scissa o o separabile dalle contraddizioni sociali così per come si sono manifestate e per come il modello di sviluppo le rigenera questo modello di sviluppo le rigenera
E io credo che noi su questo abbiamo uno spazio enorme di iniziativa di iniziativa politica sapendo però che anche noi ne parlava prima il compagno di Reggio Calabria
Dobbiamo imporre nella cultura politica del vostro partito
La centralità del Mezzogiorno
Comincerà interrogarci perché la battaglia per la riduzione d'orario di lavoro nel Sud non fa presso
Perché sui lavori socialmente utili noi non riusciamo ad andare oltre lo slogan e non riusciamo a costruire pezzi di movimento cioè a dare un carattere d'arte iniziale
A questa parola d'ordine che è giusta e sacrosanta
E perché sull'idea del nuovo modello di sviluppo noi non riusciamo a costruire conflitti proposte e progetti in grado di incalzare anche la sinistra
E il sindacato che su questo terreno segnala ancora una subalternità alle vecchie logiche dell'intervento straordinario della richiesta di un più uno
Rispetto al Mezzogiorno
E qui c'è il tema nostro quale risposti dare quale lotte costruire
Come rompere la solitudine di un comitato di quartiere o di un'associazione antimafia
O di un gruppo di commercianti che si autorganizzati nella lotta al racket e come ridare un carattere unificante ad un movimento antimafia che sul terreno della battaglia per il lavoro e del e per lo sviluppo può trovare
Come dire una dimensione non solo progettuale ma anche una dimensione politica ma anche una dimensione politica forte
Perché qui c'è l'altro limite noi abbiamo Illy diritto e il dovere
Di difendere l'autonomia l'indipendenza della magistratura e di sostenere l'azione della magistratura nella lotta alla mafia
Ma questa azione sarà più debole più solitarie se non incontrerà alla politica e il movimento sociale sul terreno della lotta alla mafia
Lo dobbiamo sapere
Perché quando parliamo della mafia e delle mafie parliamo innanzitutto di un grande sistema di interessi
E la mafia nasce e villa per un solo obiettivo che è quello del profitto della ricchezza
E quando parliamo di della mafia parliamo di un'impresa che in Italia fattura circa cento mila miliardi
Sono i dati cento mila miliardi che vengono reinvestiti nell'economia legale
E che quindi premiano tutto il tessuto economico e produttivo di un'area e di una terra di frontiera come la nostra come la Sicilia o come la Calabria come la campana
E allora noi dobbiamo rendere chiaro che l'antimafia ha una sua utilità sociale
Se riesce a rompere come dire l'utilità sociale che la mafia propone con il suo modello di sviluppo con il suo sistema di interessi con la sua ricchezza
E quindi con il suo consenso
Quando di fronte alla crisi economica e sociale che sta esplodendo in Sicilia in questo periodo drammaticamente
Si sentono sempre più le interviste al TG tre o le interviste sui giornali che dicono era meglio quando c'erano i cavalieri
Perché almeno si lavorava
Una sinistra e un sindacato non può non interrogarsi
Proprio perché noi dobbiamo proporre rendere credibile vendibile un modello economico sociale lo diciamo anche dai comunisti un sistema di impresa è diverso da quello dei Cavalieri di Catania
Se non siamo in grado di fare questa la nostra antimafia oggettivamente si limiterà al sostegno all'azione della magistratura
Perché non renderà credibile un'alternativa di sviluppo un'alternativa economica e sociale rispetto alle compatibilità
Entro cui Dino e da cui viene alimentato il sistema di potere politico mafioso
E qui c'è l'altra l'altra grande questione che cos'è la politica in questa regione
Lo diciamo tutti e coscienza diffusa che la politica è una cosa sporca
E ne percepita da milioni di donne e da milioni di uomini e soprattutto dalle giovani generazioni dentro questo giudizio c'è tutta la separazione della gente dalla politica e dentro questo giudizio c'è anche un senso di abbandono
E di impotenza e di passi diserzione di massa che la sinistra non riesce a rompere anzi dentro questo giudizio che la politica è una cosa sporca c'è un giudizio anche su una sinistra che è stata subalterno una nel mezzogiorno alle logiche consociative e compatibili se con questo modello e questo sistema di potere
Politico-mafioso questo è stato in intere aree lo dobbiamo dire autocriticamente anche noi per tanti di noi che veniamo dalla storia comunista in Sicilia in Calabria in campagna cioè l'incapacità di porre
Elementi di rottura dire
Essere visibilmente antagonisti apportato interessata ad accomunare la sinistra all'arresto delle classi dirigenti e così noi sappiamo che non est
Perché la mafia è stata una discriminante rispetto alla quale le forze politiche sono state selezionate e collocate nel Mezzogiorno
C'è chi è morto c'è chi è cresciuto rispetto alla propria collocazione
Con a favore o contro il sistema di potere politico mafioso ma attenti
Con Andreotti con Manny l'inno è con noi politici sotto processo finisce
Il rapporto tra la mafia e la politica questo è il tema io credo di no anzi lo abbiamo detto nettamente
Noi abbiamo avvertito tutti gli elementi di una ricontrattazione di un equilibrio politico-mafioso attorno alle forze della destra
E vedete la mafia sceglie sempre i propri interlocutori il rapporto al proprio sistema di interessi
E la destra oggettiva niente ha favorito un sistema di interessi che si incontrava con quelli delle grandi organizzazioni criminali per le proprie politiche sociali
Per le proprie scelte economiche per la natura del partito impresa per la natura del partito impresa qui c'è un salto di qualità anche nel rapporto tra mafia e politica
E cioè da parte di di forze della De e spera di Forza Italia di Alleanza Nazionale l'assunzione diretta della rappresentanza politica degli interessi mafiosi questo era ben per intere aree del sud ma non solo perché le liste in Campania di Forza Italia venivano decisi a casa di Cirino Pomicino o perché
Intere seconda e
In e del vecchio sistema di potere sono diventate le prime righe
Ne di Forza Italia da Alleanza Nazionale perché la mafia sta sempre attenti ai messaggi politici e istituzionali che si mandano
E vedete quando la presidente della Commissione giustizia della Camera viene alle inaugura Simone l'onorevole Tiziana Maiolo viene all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Palermo e da quella tribuna serve il più potente attacco che si potesse sferrare contro Gian Carlo Caselli dicendo che finita l'era dell'emergenza perché la mafia non è un'emergenza e paragoni
Ma la ma
Austria ai ragazzi che buttano le pietre dai ponti dell'autostrada dicendo che dovremmo fare una legge su
Alle anche per quelle che lanciano le pietre come è stato fatto un inasprimento della pena basta con l'emergenza e per lei l'emergenza non vuol dire solo il quarantuno bis la legge sui pentiti ma è arrivata a proporre l'abolizione del quattrocentosedici bis cioè del tre
Patto di associazione a delinquere di stampo mafioso la mafia legge questi segnali politici sa cogliere
Come dire
Parti come come in altri tempi aveva colto le parole d'ordine di pannelli
Bene
E cioè stanno ritornando i tempi gli anni bui quelli i primi anni ottanta quando l'attacco non è
Da agli uomini del sistema di potere politico mafioso ma quelli che proprio perché combattevano l'Amati e magistrati uomini politici sindacalisti o sin
Oggi venivano definiti professionisti dell'antimafia sembra che stiano ritornando questi tre di questo parliamo quando denunciamo
Un calo di tensione nella lotta alla mafia e abbiamo una commissione parlamentare che fa quello che ci ha detto prima Peppino Di Lello ma io ho visto che siamo qui a Catania vorrei dire ma che cosa fa questa Commissione regionale antimafia
Io per mesi l'ho definita una macchietta quella presieduta dall'onorevole Maccarone ora è qualcosa di più perché quando il presidente della commissione regionale antimafia
Avantieri nomina come consulente per i problemi del carcere l'onorevole Turi Lombardo che certamente il carcere lo conosce perché è stato arrestato c'è stato mesi per
Reati di corruzione voi capite a che livello e il degrado della politica e quali sono i segnali che le istituzioni in questo momento stanno mandando nella lotta alla mafia in questa regione allora non è più una macchietta e qualcosa di più è l'espressione di quell'assemblea regionale che sicuramente aveva
Dato e ancora oggi rappresenta un punto di collusione tra la politica e le grandi organizzazioni criminali in questa regione e per questo nessuno ci ha creduto allo scioglimento di questa Assemblea regionale ma lo possiamo dire che nel non c'è credo
Pone anche la sinistra allo scioglimento di questa Assemblea regionale
Non ci ha creduto il PDS ci ha creduto poco anche la Rete alla battaglia per scioglierla questa Assemblea regionale e questo è il prodotto
E allora noi abbiamo bisogno di lega
L a queste questioni la questione sociale la questione politica sapendo che ha Hunt abbiamo davanti mesi difficili noi andremo alle elezioni con il governo in carica il governo Graziano che è espressione di una maggioranza politica cc Ducci CDU CCD cioè gli ex democristiani e gli ex socialisti che è esattamente quella maggioranza di inquisiti e di collusi che era la motivazione vera della nostra richiesta di ciò
Il mento dell'assemblea regionale un governo regionale che ha avuto già due assessori arrestati e si è presentato con un primo atto
Badate bene simbolico anche questi la mafia li sa cogliere il primato del governo Graziano sulla nomina deve Earth ICI della Sicilia cassa con una scelta anche quella simbolica presidente della Sicilia cassa l'avvocato difensore del prezzo delle precedenti presidente arrestato per uno scandalo che aveva coinvolto la sì circa sa e la gestione del credito in Sicilia in una terra di frontiera come questa è uno degli snodi fondamentali del rapporto tra ecco
La mia grandi organizzazioni criminali de e politica questi non sono incidenti di percorso in una terra di frontiera sono scelte che collocano un governo
Hanno collocano una forza politica aprono un'interlocuzione con le organizzazioni criminali di questo parliamo quando parliamo di scambio di Ponte
R. politico politico-mafioso e quando viene arrestato il Presidente della Provincia di Palermo Musotto e Forza Italia con i suoi massimi vertici
Invece di dire alla magistratura la magistratura vada avanti e faccia piena luce scende in piazza contro la magistratura firmata e e lì comprati nelle pagine dei principali giornali siciliani siamo orgogliosi di essere amici di Ciccio Musotto che questo signore arrestato per mafia Presidente della Provincia di Palermo e quando gli avvocati scendono in piazza
A manifestare solidarietà a un loro collega inquisito per mafia invece che chiedere subito
La verità su quello che è avvenuto voi capite che la situazione diventa difficile complicata si
Via ritornano i tempi della palude sui temi della lotta alla mafia e dentro questa palude riemerge poi sempre in modo visibile l'isolamento della parte più esposta della magistratura e dentro questa Palù
Del se non emerge una capacità di rottura della sinistra degli intellettuali della cultura della stessa avvocatura non emergono più le differenze e dentro questa palude che nascono poi i tavoli anti ma FIAT indistinti dove la destra e la sinistra sono la stessa cosa dove chi è colluso dovrebbe essere sì Conti conduce la lotta alla mafia dove chi difende l'autonomia della magistratura e chi invece attacca la magistratura possono stare tranquillamente assi e m e per questo noi dobbiamo rompere questo finto unanimismo perché dentro questo finto bisogno di unità nella lotta alla ma che ha di fatto c'è la legittimazione di chi con la mafia ha riaperto una contrattazione e la costruzione di un nuovo equilibrio politico e di potere e lo dobbiamo dire ancora di più qui a Catania dove ripresa sanguinosa una nuova guerra di mafia ma dentro come dire uno scontro per ricostruire l'equilibrio interno alle famiglie mafiose di Catania c'è anche uno scontro per ricostruire un equilibrio tra queste famiglie
La politica dobbiamo saperlo Sistani contrattando non solo il potere interno a Cosa Nostra ma il rapporto tra Cosa Nostra e la politica di oggi nel dopo Santapaola
In questa provincia e quanto succederà in questa provincia inciderà sugli equilibri democratici politici e anche interni a Cosa Nostra a livello più ampio in Sicilia nel Mezzogiorno e pensate a cosa
è avvenuto qui
Ad una provincia che non si costituisce parte civile nel processo contro Nitto Santapaola o per l'omicidio di Pippo Fava
Con questi signori noi dovremmo sederci a un tavolo comune per discutere di che e se poi a questo tavolo ci trovassimo seduti assieme io e l'onorevole Floresta tanto per dire un nome
Indicato nell'inchiesta per la strage di capace uno dei nomi che compare in quella grandissima inchiesta e sul quale sottosegretario al Bilancio del governo Berlusconi
Erede del Collegio di salvando e sul quale ormai i giornali da Mensi stanno scrivendo di collusioni e di un sistema di interesse tra le sue aziende e interessi precisi di uomini legati alle coste perché poi il partito ad sì Enda presuppone anche gli imprenditori come sostituti dei professionisti della politica e poi gli imprenditori in una terra di frontiera come questa hanno questa natura perché sarà bene che prima o poi anche le imprese si intende quello sul loro sistema
E anche gli imprenditori si intersecano su che cosa sono stati e sono
In questa terra e non facciamo ovviamente di tutta l'erba un fascio cosa dovremmo dire in un tavolo comune antimafia all'onorevole Floresta per esempio
E allora questi sono i temi che noi
Che noi poniamo e cosa dovremmo dire per esempio cono un nuovo l'onorevole Fragalà questo signore di Alleanza Nazionale che fece uscire subito un dossier sul pentito Di Maggio
I favori per la prima volta quelle notizie non Louis favorirono la fuga di un superlatitante come Brusca cosa dovremmo dirci e cosa dovremmo dirci con quegli uomini lo porto Scalone che hanno avuto come sponsor elettorali
Le un signore che si chiama Mandalari indicato come uno degli snodi del sistema di interessi di Totò Riina è sicuramente un uomo delle logge massoniche in questa terra questi sono gli interrogativi
Che noi poniamo è perché abbiamo motivato il nostro rifiuto ad un'antimafia una una mistica noi dobbiamo rifiutare sia un'antimafia indotta doppio petto Sion antimafia Nanni mistica che azzera le contraddizioni che azzera che azzera i conflitti ma per fare queste o
Incluso abbiamo anche bisogno di altro perché poi la nostra antimafia non venga percepita come minoritaria ideologica abbiamo bisogno di altro e cioè di ricostruire una cultura critica della sinistra ed
I movimenti innanzitutto di quelli giovanili abbiamo bisogno di interrogare anche quello che è rimasto del vecchio movimento antimafia probabilmente non ci sarà più un movimento antimafia come quel
Che abbiano conosciuto negli anni passati e speriamo che un nuovo movimento antimafia non debba nascere sull'onda emotiva di nuovi eventi tragici in questa terra e in Italia ne abbiamo il dovere di interrogarci Noemi Lapo
Litica la sinistra su come un'antimafia può vivere a partire da un recupero di autonomia critica dentro i processi economici e sociali che si stanno di nuovo imponendo nel Mezzogiorno e che guardano a quella riscontrata a io ne con quel blocco di interessi con quella borghesia mafiosa che in nuove forme con nuove vesti si sta ripresentando come nuovo blocco dominante nel Mezzogiorno e dobbiamo saperlo che sei essa un'autonomia critica della sinistra sarà difficile oggi ricostruirlo movimento antimafia sarà obbligata la strada dei tavoli comuni e sarà obbligata la strada di questo modello di sviluppo della Ridge
Nell'azione del modello delle grandi opere del blocco del cemento perché poi alla fine una risposta comunque andrà data la domanda di occupazione di lavoro che nel Mezzogiorno rischia di essere drammatica e se non recuperiamo l'autonomia critica e la capacità
Di costruzione di un movimento sociale di opposizione sui temi del lavoro il rischio è una nuova Reggio Calabria io sono sono contento che l'ha detto in compagnia di Lecce quella rivolta non nasceva solo come dire dalla
Natura di un patto tra mafia e destra tra la cosca dei De Stefano allora egemone a Reggio Calabria e la destra che aveva un mini chiave in Ciccio Franco ma anche nel proprietario della Caronte in Matacena in
Quella borghesia mafiosa di quella città si saldano attorno ad una protesta sociale che aveva portato in piazza e sulle barricate la disperazione di migliaia di disoccupati per furono canalizzati in assenza di un protagonismo e di un progetto politico della sinistra furono canalizzati con la loro disperazione dentro quel blocco di potere e utilizzati da quel blocco di potere per operare quella saldatura
E il rischio oggi che di fronte alla passi pizza azione alla caduta di autonomia critica di capacità di mobilitazione di lotta di un progetto alternativo della sinistra la protesta sociale del Mezzogiorno vada a destra c'è tutto non a caso Alleanza Nazionale
Alle sul Mezzogiorno e quella che diciamo a parole si spende di più per rigenerare e riproporsi come centrale dentro i meccanismi dal vecchio
Il tema politico assistenziale della Democrazia Cristiana ma lo fa sapendo che c'è un malessere sociale al quale bisogna dare una risposta o lo dalla sinistra con una capacità di rottura di opposizione e di proposta di un nuovo mode
Lo sociale e di sviluppo o lo dalla destra e la risposta sarà quella del passato il blocco del cemento il sistema di interessi politico mafiosi una nuova ondata di assistenzialismo senza sviluppo e qui c'è il nostro
Cioè il nostro compito allora riusciamo a ricostruire autonomia radicalità capacità di movimento sociale mobilitazione delle coscienze e nello stesso tempo come dire una gran de capacità unitaria di incidere sul resto della sinistra delle forze democratiche proprio perché qui la discriminante
E la ricontrattazione a destra di un nuovo patto tra politica e mafia io credo che questo è il nostro compito anche in vista delle elezioni regionali dobbiamo essere e riproporci noi stessi senza ambizione incerto ma anche e senza presunzione ma anche con una testarda volontà come il fulcro di una nuova antimafia sociale di una nuova antimafia sociale di un'antimafia critica verso less is
Ente vedete la mafia nei momenti di transizione di difficoltà usa sempre uno slogan calati Iunco trapassa la Cina io non so se è già passata la piena per la mafia di certe
Dentro questa fase di transizione la mafia starvi contrattando i suoi referenti e i suoi interessi la sinistra o recupera la capacità di tirarsi fuori da questa Ricon
Io ne
I cui protagonisti politici sono gli stessi che stanno contrattando su un altro tavolo con le grandi organizzazioni criminali o tutti assieme perderemmo io faccio una citazione cara Peppino
Perché la conclusione del suo bellissimo libro lo cito testuale io non so se ce la facciamo certo non è detto che si vinca ma altrettanto non è detto e non è scritto che dobbiamo perdere
No Francesco Forgione ricordo che all'ingresso si può fermare la petizione nazionale le riviste della scala mobile comunichiamo poi inoltre che già ne cinquantotto comune della provincia di Catania sono state raccolte PC mila firme buonasera da tutte grazie intervenuti