La nota di politica estera

E ieri c'è stata la riunione dei ministri degli Esteri della Comunità europea a Bruxelles ma per l'Europa purtroppo è davvero un brutto momento
In Germania cresce l'ostilità dell'opinione pubblica verso l'istituzione della moneta unica europea il mantenimento del marco viene visto come l'unica barriera contro il disordine economico e c'è chi parla di indomiti fine marzo la Francia neogollista ha pensato bene di inaugurare la sua politica estera con l'annuncio dell'esecuzione dei test nucleari a Mururoa
Mettendo a repentaglio le buone anzi ottime relazioni con la Germania che in questi anni hanno sostenuto il cammino del continente verso l'unificazione
L'Inghilterra dal canto suo vive un momento di grigiore totale dal punto di vista delle iniziative internazionali elitaria che sia per la mancata di un governo autorevole fondato su una maggioranza politica sul consenso del Paese
Sia perché di conseguenza l'attenzione dell'esecutivo è concentrata sulle questioni interne
Il risultato di questi dissapori delle perplessità delle procure della capacità di iniziativa dell'Europa comunitaria simboleggiata dal fallimento nella ex Jugoslavia
Da un lato in quattro anni di guerra è successo di tutto ci sono stati i laghi era il genocidio degli stupri di massa l'assedio di intere città e perché le capitali europee
E riuscì però non solo affermare l'orrore con la forza ma neanche ad attenuare le sofferenze della popolazione niente di niente c'è voluta l'America e le prospettive che delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti per ridimensionare lo strapotere serbo
E convocare i tre leader serbo-bosniaco
E croato a Peyton per un accordo quale che sia l'Europa che dovrebbe avere un interesse peculiare proprio essenziale nella questione bosniaca è rimasta totalmente fuori e per fortuna
Purtroppo alla riunione dei ministri degli Esteri comunitarie a Brussel la politica delle ripicche ha avuto d'altro lato altre conferme
L'Italia si sta comportando marittimo alla vigilia del suo semestre di presidenza sta preparando un semestre di fuoco si sta cucinando con le proprie mani il Parlamento italiano però ha votato una mozione contro gli esperimenti nucleari ma nelle sedi appropriate
Da sostenere cioè nelle sedi appropriate come ha sottolineato in un'intelligente commento qualche giorno fa Venturini sul Corriere della Sera
A noi poteva come ha fatto la Germania per niente ha avuto e avrà ancora molte occasioni per ribadire il suo dissenso
Dagli esperimenti anzi proprio per far pesare di più la sua posizione il futuro avrebbe dovuto in vista della presidenza italiana della Cei accreditarli come una diplomazia attenta e prudente efficace capace di scegliere il momento per insistere
Non a caso Dini ha riconosciuto che quello è stato un errore ma il nostro ministro degli esteri l'Agnelli ieri è andato a Brussel dicendo che la Francia deve capire che in democrazia i Parlamenti contano
Poi ha cercato di ammansire il collega francese de Charette dicendogli allora ci vediamo a Capodimonte e quello ha risposto
Sì sì lo faremo poi l'Agnelli ha insistito e lui benissimo Daniele ha poi spiegato ai giornalisti che il volto dell'uomo è stato solo un incidente di percorso spiacevole e che il colloquio con De Charette è stato ottimo non ha detto nulla infatti e non ha chiesto nulla
In questo modo si è esposta ancora di più all'impatto delle successive dichiarazioni sprezzanti del francese che ha accusato l'Italia di ipocrisia perché Madama vede pochi giorni fa un documento che contraddice quello dello bene
E in questo modo l'Italia si ritrova nell'imbarazzo di dover ribadire o meno nel porto di New York anche nella seduta plenaria di dicembre hanno se non lo farà perdere la faccia
Nella difficoltà di sostenere in questo momento la candidatura Giuliano Amato segretario generale della NATO in un clima che vede all'interno della Comunità europea una crisi di rapporto con la Francia
Forse le due cose teoricamente non sono legate forse non lo sono direttamente ma forse sì
Infine il voto ed elitaria rende estremamente difficile la Conferenza sulla sicurezza europea prevista per il mille novecentonovantasei
Il tutto in un continente che alla prova dei fatti sembra perdere i propri valori e la cui politica è sempre più spezzettata nell'ottico trarla dei singoli Paesi alle prese ciascuno con le proprie patologie aperta una linea e soprattutto senza un interesse comunali