La nota di politica estera

Negli ultimi nove giorni Hamas ha scatenato una vera e propria offensiva una guerra fatta di attentati contro i civili e ha provocato anche tutto un ribaltamento dei sondaggi elettorali in Israele si vota il ventinove maggio
Peres che era il favorito o ci perderebbe evincerebbe invece il leader dell'opposizione Benjamin Netanyahu che ostile al percorso di pace indicato da pere insieme con rapina
Ma ormai non è più soltanto questo l'effetto principale e probabilmente anche sicuramente non era solo questo l'obiettivo dei kamikaze islamici di chiamarsi della sciata c'è molto di più
Da un lato il bersaglio è l'applicazione degli accordi di pace tra Israele e l'Autorità palestinese di Arafat
Dall'altro sono gli stessi negoziati tra Israele e la Siria che avrebbero chiuso il contenzioso mediorientale mancava soltanto questo tassello
La delegazione israeliana che si trovava nel merito a me per le trattative con la delegazione siriana è stata ieri ritirata quindi c'è una sospensione o Marocco non proprio una rottura ma comunque una sospensione effettiva dei contatti dei negoziati con Damasco
E non poteva andare diversamente visto che Israele individua nel regime di Damasco e poi anche nel Milan nel Sudan le centrali internazionali del terrorismo che colpisce in questi giorni con l'appoggio di estremisti locali di civili israeliani ieri addirittura i bambini in maschera relativa e da Damasco proprio da Damasco il Fronte popolare di Jibril ha definito le stragi un atto di lotta e di martirio dimostrazione questa indiretta quanto meno che l'artiglieria navale il terrorismo perché ospita i terroristi
Troppo tardi era fatta da parte sua ha messo al bando l'ala militare di Hamas e della Jihad troppo tardi ha proclamato lo ha fatto ieri che palestinesi e israeliani in piene sono impegnati a sradicare il terrorismo in Palestina in Israele e all'estero
Dopo l'assassinio di Rabin ha per mano israeliana Peres poteva sperare di portare a termine la pace che non si riduce a una firma ma è un processo da condurre tra mille difficoltà come insegna la Bosnia
Solo mostrando di saper garantire la sicurezza la sua gente un capo un leader di Israele che non sia capace di dare al suo popolo la sicurezza non apoliticamente alcun futuro è impensabile
Rabin questa sicurezza la brava anche psicologicamente
Non sapremo mai come avrebbe reagito adesso ma certo per non può agire diversamente che dichiarando guerra totale Ramas come ha fatto e intervenendo con l'esercito si era fatta palesemente non è in grado a sua volta di tenere sotto controllo i terroristi
Di recente c'era stata almeno così pareva una iniziativa europea per la pace ma prima degli attentati
E ora invece ora che la pace è davvero a rischio immediatamente a rischio che l'Unione europea insieme con gli Stati Uniti e i Paesi arabi moderati
Deve esercitare tutta la sua pressione proteggere Israele come se fosse parte dell'Europa come idealmente perché Israele è l'unico Paese dell'area al di là della connotazione moderata o estremista dei governi a rappresentare l'identità democratica dell'Occidente
Israele ha subito ha sopportato come subire sopporta una rappresaglia degli Scud iracheni durante la guerra del Golfo purtroppo l'insensibilità europea trapela addirittura da alcuni particolari il presidente del Parlamento europeo Klaus Jean
Ha invitato ieri palestinesi e israeliani a combattere insieme il terrorismo e lo ha fatto con un comunicato che faceva riferimento soltanto all'attentato degli altri dell'altro ieri
Pare dimenticandosi di quello di tela di più di ieri ecco queste la misura della nostra attenzione
Testa esortato la soggette a continuare ad aver fede noterete sa benissimo che deve dar prova che la fiducia della gente ben riposta non basta più dire che l'obiettivo a lungo termine resta la pace la pace va difesa la pace va conquistata con la forza
Ancora una volta vale la lezione bosniaca Sarajevo nella ex Jugoslavia con la pretesa di mantenere una pace che non c'era
Che è tollerato che la guerra continuasse che i cecchini cioè i terroristi massacrassero donne e bambini per quattro anni e chi si alzava a dire che bisognava intervenire era additato come guerrafondaio il nemico della pace come imperialista
Chi vuole la pace oggi in Israele vuole anche la sicurezza
L'alternativa all'uso della forza da parte israeliana e palestinese non è solo la prosecuzione della guerra ma la vittoria del principio che pare aver vinto grazie anche alla pace necessaria ma ingiusta di Dayton in Bosnia
Il principio della separazione etnica dello Stato etico
E forse la decisione di Peres simbolicamente più gravi di ieri è stata quella di creare una fascia di sicurezza di due chilometri che separi lo Stato ebraico dalla Cisgiordania misura necessaria che lascia poco margine però all'ottimismo
Una linea verde che ricorda Beirut e mostra il fallimento della pace sarebbe una tragedia anzitutto per i palestinesi che vivono in Israele ma anche per quelli che vivono sotto l'Autorità palestinese di Arafat che rischiano ora la guerra civile tra fautori dell'oltre di amata
E sarebbe questo anche per Israele la fine di un sogno