Registrazione audio di "La nota di politica estera", registrato martedì 19 marzo 1996 alle 00:00.
Sono intervenuti: Marco Ventura (giornalista).
Tra gli argomenti discussi: Bosnia Erzegovina, Esteri, Europa, Jugoslavia, Pace, Politica, Usa.
Rubrica
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giornalista
Ieri si è riunito a Ginevra il gruppo di contatto sulla ex Jugoslavia che comprende divisi diversi paesi europei occidentali e gli Stati Uniti insieme con i rappresentanti di Serbia Croazia e della federazione bosniaca questa riunione è stata voluta ancora una volta come già il vertice di Roma che
Settimane fa ha scongiurato la ripresa del conflitto è stata voluta dagli Stati Uniti
E questo decisionismo degli Stati Uniti è stato criticato in modo anche durò dagli europei l'inviato di Repubblica a Washington Paolo Garimberti citava l'altro giorno la dichiarazione di un ambasciatore europeo
Non lo citava per nome e cognome ricevono ambasciatore europeo che avrebbe detto c'eravamo illusi che con le dimissioni dico Holbrooke il super mediatore americano l'inviato di Clinton le cose sarebbero migliorate invece l'unica differenza e che ora gli americani ci avvertono in anticipo di quello che intendono fare insomma sono diventati più aperti ma non meno decisivo visti e arroganti
Ecco questo lamento dell'ambasciatore europeo fa veramente impressione perché è l'ambasciatore è il lamento del rapporti uno dei rappresentanti dei Paesi europei che hanno consentito per quattro anni il massacro di civili nella ex Jugoslavia e si lamenta critica il dimissionario Holbrooke il super mediatore che invece è stato quello che grazie a un nuovo atteggiamento dell'amministrazione americana di Clinton ha indotto le cosiddette parti in conflitto a firmare gli accordi di pace di Dayton
Controfirmati poi a Parigi cioè Holbrooke è quello che ha fatto la pace nella ex-Jugoslavia adesso EuropeAid si lamentano di questo decisionismo alla Holbrooke fortuna che se ne era andato a insomma
E invece gli americani sono rimasti quelli di prima sono rimasti quelli che prendono la decisione nel momento in cui la pace in pericolo di riunire tutti quanti e parlarne a Ginevra in realtà si è è venuto alla luce il contrasto
Tra gli europei e gli americani sugli strumenti che devono essere impiegati per prevenire la ripresa del conflitto
Perché è vero che la guerra guerreggiata è finita nel vero anche che tra ottobre e dicembre i soldati americani saranno richiamati in patria la forza multinazionale si sgretola era e a quel punto se non saranno state create le condizioni
E di una pace duratura o comunque di una tregua duratura
è evidente che il massacro riprenderà
Gli americani ritengono che per impedirlo si debba fra le altre cose richiamare i bosniaci cioè creare un equilibrio militare che impedisca a chiunque di prendere l'iniziativa proprio la mancanza di questo equilibrio del resto e questa è una constatazione è un dato di fatto e quella che ha impedito per quattro anni di metter fine alla guerra anzi e quella che ha consentito ai serbo bosniaci di scatenare la loro offensiva contro il civile
Non dimentichiamo che in questo momento ci sono vari problemi sul campo ci sono gli incendi nei quartieri serviti verbalizza che significano la fuga dei serbi che lì abitavano e un flusso di profughi che viene incanalato dalla leadership serbo bosniaca di Pale verso altre zone calde che potrebbero riesplodere tra pochi mesi c'è un problema di contrasto tra croati e musulmani a mostrarla
E insomma ci sono anche altre questioni come per esempio quella dei criminali di guerra
Gli americani ritengono che i criminali debbano essere arrestati e perseguiti anche perché i primi in lista sono i leader serbo bosniaci di Pale e finché ci saranno cara dice varie CEE al comando
Evidentemente non ci saranno le condizioni per una tregua duratura l'Europa invece ritiene che si debbano spendere i fondi per la ex Jugoslavia soprattutto per ricostruire anzitutto perché ricostruire significa fare affari in secondo luogo perché è più facile spendere per ricostruire
Che non invece spendere per aiutare qualcuno a difendersi perché significa prendere posizione politicamente e militarmente
In terzo luogo l'Europa continua a ad avere
A mostrare una tremenda ignoranza
E sottovalutazione dei rischi che comporta una eventuale nuova guerra nella ex-Jugoslavia e continua l'Europa a mostrare indifferenza verso quello che potrà succedere continua insomma a lamentarsi continua
A criticare quel decisionismo
Che
Ha consentito almeno per questi mese di evitare qualche omicidio ampio
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