Caso Pietro Venezia: la Corte Costituzionale vieta l'estradizione se esistente il rischio di pena di morte

Occupiamo ora di pena di morte e e del caso Di Pietro Venezia dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bloccato definitivamente l'estradizione del cittadino italiano negli Stati Uniti e ce ne occupiamo in collegamento in Diretta come Maria Giovanna
Maglie che responsabile di Nessuno tocchi Caino per gli Stati Uniti un documento dove Maria Giovanna qui buonasera roba che tutta questa pareri interviste devo dire che vuol dire che sono approva di pena di morte
Quel giorno avvieremo un dibattito sul linguaggio giornalistico e politico torniamo alle notizie torniamo a alla alla partite da venete che secondo me qual è veramente la grande notizia del giorno la Corte costituzionale ha fatto quello che doveva fare anche se il termine può sembrare riduttivo ma è proprio così la Corte Costituzione non è nonostante le pressioni del che che il Governo intendo il governo Dini ma insomma il Governo com'era rappresentato dall'Avvocatura di Stato il quale governo non ha rinunciato fino all'ultimo alla propria alla propria
In in tempi intensità la propria intenzione la propria ostinazione nel portare avanti la richiesta di estradizione la corte così male invece emette una sentenza limpida perché ha colto l'occasione del caso a Venezia per individuare quelle che non di non costituzionale c'era nel trattato come si fa nella diciamo con parole semplici perché non stiamo giuristi così come non ci piace ai linguaggi dei politici non ci piacciono molto nemmeno quelli troppo tecniche dei giuristi come si fa affittare che una una norma della Costituzione dichiara che non si deve trattare un cittadino in un paese per il quale che è prevista la pena di ma nel quale si è prevista la pena di morte per io
Reato commesso da questi e poi aggiungere a meno che non vi siano garanzie sufficienti questa era una riduttività una riduzione della importanza della
Del del perdente la norma costituzionale eccoti denari affermate quindi estremamente importante questa sentenza ecco i due
Tuo commento attraverso ma il comunicato stampa ai rilasciato una dichiarazione che oltre a questo che ci sta dicendo te adesso in questo momento sulla dal lato tecnico era una considerazione politica sul il significato nera poi
Ti tra Italia e Stati Uniti di questa sentenza ce ne voi parlare un momento
Ma in quel pinete molto agitato appalto problema che lei anche con grande malafede vorrei dire è stato molto agitato lo fece
Indi quand'era ancora e primo ministro e ministro della giustizia ma poi è continuato mi ricordo una trasmissione del TG cinque mi ricordo il direttore Enrico Mentana ecco perché è molto diritto in buona o in mala fede che quella verrà ostinarci Turcato Venezia potrebbe avrebbe potuto da una parte pregiudicare i rapporti buoni rapporti con gli Stati Uniti dall'altra addirittura pregiudicare la forte di chiunque altro cittadino italiano opposte nelle la cui poté poi nelle mani la giustizia americana per esempio Silvia Baraldini che ancora qui in carcere e invece non è così non è così perché dicendo la data del genere ti fa certamente si è fatto certamente torto all'autorevolezza dell'Italia ma anche alla democrazia d'America questo non è un Paese che apprezzi servitori disponibili dell'antico e che un Paese che nella per la propria struttura democratiche politica apprezza e stima e rispetta molto di più competitivi dice di no
Egli dice di no non per capricci dice di no non per un'intenzione univoca non per una quota unilaterale ma che dice di no perché applicano propria costituzione ecco
Maria Giovanna oggi Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino
Diceva il commento di questa sentenza che rilancia anche il ruolo abolizionista del nostro Paese nel contesto interna
Certamente perché era per una vera macchietta apertamente che abolito anche la codici militare l'unanimità la pena di morte serpente Federico e il Paese che nel Noventa vanta quattro alla fine novantaquattro governo Berlusconi ha presentato una richiesta di moratoria della delle e le esecuzioni alle Nazioni Unite e non ce l'ha fatta soltanto per otto voti e quindi un Paese che nel suo ruolo di media potenza rispetto per i diritti civili ripetuta delle con queste forestali dell'umanità poteva porti rispetto al re alla comunità internazionale quei la caduta di stile questa scivolata terribile questa cosa ingiusta che è stata la decisione di estradizione da parte del governo Dini nel dicembre scorso Di Pietro Venezia c'aveva tolto qualche di credibilità immaginate il lucchetto paese che avete dato bietole netta che poi si presentava time tentate in una prossima possibile per che ora archi della moratoria con quale autorità comunque l'autorevolezza dal momento che invece non solo del partito che non c'è ma non c'è perché la Corte Costituzionale fa proprio il problema e e legifera in maniera definitiva e allora a questo punto è chiaro che l'Italia non soltanto non è presidente per altri Paesi cui trattati che bilaterali criptati internazionali porto essere rivisti alla luce di questo ma poi riprende la propria limpidezza come Paese abolizionista non c'è dubbio e su questo è anche molto importante questa sentenza