51^ Assemblea Annuale Ordinaria della Confcommercio (Confederazione Generale Italiana del Commercio, Turismo e dei Servizi)

E alla cinquantunesima Assemblea di Confcommercio
La confederazione rinata
Cinquantun anni fa l'anno scorso è stato particolarmente toccante significativo festeggiare
Il nostro cinquantenario quest'anno ci addentriamo
Forse in quella che sarà la nostra prossima realtà il nostro prossimo punto di confronto l'Europa
Ma prima di dare inizio alla relazione introduttiva di questa Assemblea prima di ringraziare ministri che oggi con la loro presenza con loro danno prestigio a questa nostra seduta permettetemi di trasferirmi il messaggio del Capo dello Stato ci ha fatto pervenire
In occasione dell'annuale assemblea ordinaria dalla Confederazione generale italiana del commercio del turismo e dei servizi
Sono lieto di rivolgerle
Il mio più cordiale saluto a tutti di il sono lieto di rivolge il più cordiale saluto a tutti gli intervenuti le cui indicazioni ne sono certe
Saranno indirizzate al conseguimento di ulteriori
Sviluppo dei settori rappresentati che costituiscono una struttura portante dell'economia nazionale
Con tale consapevolezza
Mi è gradito a fare pervenire agli organizzatori ai promotori io a tutti i partecipanti serviti simili volti di buon lavoro Oscar Luigi Scalfaro
Signori rappresentanti del governo
Signor governatore dalla Banca d'Italia autorità colleghi imprenditori amici l'occupazione e oggi in Europa il problema numero uno sottovalutarlo o derubricarlo sarebbe un grosso errore
Vorrebbe dire favorire non i grande mercato europeo ma il grande mercato delle illusioni
Il problema dell'occupazione in Italia come in Europa deve essere affrontato con tempestività e senso strategico insieme con quello dei conti pubblici dell'interconnessione dei vari mercati e della loro globalizzazione
Se no rischiamo di entrare e vivere in un'Europa più povere malmesso di quella che abbiamo oggi di fronte si sta discutendo sul modo di aggredire questo problema
C'è chi come Santer vorrebbe che fosse subito preso di petto dalla comunità utilizzando i fondi strutturali proprio per creare nuovi posti di lavoro
E chi invece come il cancelliere Kohl ritiene che per il momento sia meglio affrontarlo su base micro economiche e su scala nazionale
Non so quale sia la via migliore so solo che una soluzione va cercata al più presto
A Firenze è stato fatto su questo tema un buco nell'acqua anzi nell'Arma so bene che in quell'Europa di Maastricht legata a doppio filo all'alta finanza si corre il rischio insistendo poco su temi come l'occupazione e la difesa del mercato di essere presi per marziani
Ma se marziani siamo noi lo sono anche allora decine di milioni di consumatori europei e questo sinceramente ci consola
Una riduzione del numero degli occupati congiunta ad un indebolito potere di acquisto di una vasta area delle famiglie
Provocherebbero contrazione strutturali del mercato con conseguente caduta a breve e medio termine di centinaia di migliaia di aziende del sistema produttivo e distributivo
La lotta per l'accaparramento di una domanda divenuta stagnante si farebbe più aspra con conseguenze facilmente immaginabili per le imprese meno forte
Ecco perché parlando a questa Assemblea ho deciso di mettere questo problema al posto d'onore
Prima ancora della riforma fiscale che pure tanto ci preme
Prima ancora della riforma della nostra pubblica amministrazione urgentissima chiesta se vogliamo entrare in Europa dalla parte di della testa e non da quella dei clienti
Prima ancora di una legislazione sul commercio sul turismo di cui abbiamo assoluto bisogno se vogliamo competere ad armi pari con gli altri soci di Maastricht
Metto l'occupazione ed il crescente indebolimento del potere di acquisto delle famiglie al primo posto anche se non mi chiamo Cofferati o da Antonio Larizza ma Billé
Anche se l'organizzazione che l'onore di rappresentare tutela soprattutto gli interessi di imprenditoria del lavoro indipendente nell'aria del commercio del turismo e dei servizi e non quelli di lavoratori metalmeccanici anche se c'è chi vorrebbe accantonare questo problema e parlare invece di moneta unica argomento suggestivo ma che rischia di essere una tigre di carta se prima non si risolvono altre cose
A questo proposito io credo che non può essere lasciato cadere l'appello alla moderazione che proprio ieri il capo dello Stato in occasione e la festa alla Guardia di Finanza ha rivolto agli italiani
E io credo e con questo lancio un appello al Presidente che gli italiani raccogliendo il suo messaggio faranno anzi continueranno a fare il loro dovete come non si può dire certo che in questi anni non abbiano mostrato pazienza anche molta pratica
Ma è anche arrivato il momento che lo Stato faccia il proprio cioè che comincia a fare veramente il proprio dovere riformando se stesso riformando se stesso
Il proprio dovere riformando un sistema fiscale che per quanto è vecchio e logoro ingiusto non ha e non può avere oggi il passaporto per entrare in Europa
Il proprio dovere riformando la pubblica amministrazione anch'anch'essa lontana per come è strutturata dall'Europa il proprio dovere di Stato democratico che crede nelle regole della democrazia economica e del libero mercato
Queste cose lo Stato le deve fare ora perché il tempo per queste riforme è scaduto
Sinceramente mi auguro che segnali negativi a volte pesantemente negativi che sul fronte dell'occupazione giungono non solo dall'Europa ma anche dal resto del mondo siano solo di tipo congiunturale
Perché se così non fosse se si trattasse invece disegni di tipo diverso se fosse iniziata una metastasi di impoverimento generale allora non ci sarebbe proprio di che stare allegri
Due dati il primo del mercato globale il secondo di quello nazionale mi preoccupa l'
La domanda mondiale il primo dopo un lungo periodo di espansione sta subendo un rallentamento passando dall'otto al sei per cento
Il dato nazionale l'aver ridotto in Italia in soli sei mesi l'inflazione di due punti percentuali in concomitanza con la mucca pazza e l'incremento della benzina dimostra una sola cosa
Che il mercato è fermo si è proprio fermato
Nell'arco degli ultimi mesi si sono avviate le condizioni perché nella media di quest'anno il tasso inflattivo scenda sotto la soglia del quattro per cento
L'aumento dei prezzi nel mese di giugno e allineato con tale tendenza ma l'obiettivo ma perché l'obiettivo possa essere raggiunto e necessario che la tendenza alla del decelerazione si accentui anche grazie a riduzioni di prezzo
La stabilizzazione del cambio dalla moneta favorisce il proseguimento di questa tendenza attendiamo che il prossimo Documento di programmazione economica e finanziarie contenga precise indicazioni di percorso per verificare la praticabilità di uno scenario virtuoso che consenta di portare nel novantasette la dinamica inflattiva ad un livello medio prossimo al due e mezzo per cento
Il nostro contributo sarà anche nel futuro di intensità pari a quello di ieri e a quello di oggi
Veniamo al succo del problema che non è quello della disoccupazione vere e proprie ma come dicevo del vistoso indebolimento del potere di acquisto di un'aria sempre più numerosa di famiglie
Anche di quel ceto medio che ha sempre rappresentato lo zoccolo duro dei consumi
Secondo per Prezzolini commissario europeo per gli affari sociali e l'occupazione
Vi sono oggi nell'Europa di Maastricht almeno cinquantacinque milioni di persone che vivono sulla soglia della povertà insomma gente in condizione di semi indigenza e la gente che fino a qualche tempo fa stava meglio e che ora sta peggio gente che possedeva due automobili che ora si deve accontentare di una soltanto che consumava oltre tre chili di carne al mese ora ne consuma la metà che amava viaggiare e che ora si accomoda sotto l'ombrellone della spiaggia della piscina sotto casa
Che spendeva in media settanta mila lire al mese in bar e ristoranti e ora ne spende meno della metà
Che acquistava per la famiglia almeno due vestiti l'anno e ora deve accontentarsi di uno solo
Cinquantacinque milioni di meno ricchi quasi poveri su una popolazione complessiva di trecentosettantuno milioni di persone mi sembrano davvero tanti soprattutto se consideriamo il fatto che dopo gli Stati Uniti e il Giappone l'Europa e ancora il continente economicamente più forti quello che gli albanesi considerano ancora il paradiso terrestre
Era un paradiso terrestre oggi lo è molto meno domani rischia di non esserlo più
Secondo gli appunti di Flint la vecchia Europa sta oggi a mezza strada tra il paradiso terrestre e Jurassic Park un mondo nel quale una fetta di abitanti continua a vivere bene decisamente meglio che altrove e un'altra fetta di abitanti comincia a vivere invece male con la prospettiva di vivere sempre peggio
Pochi giorni fa un funzionario dell'ambasciata svedese a Roma si confessava dicendo prima noi svedesi riuscivamo una volta pagate le tasse a mantenere un livello di vita più che decoroso
Ora pagate le tasse che ormai incidono sul nostro reddito per circa il settanta per cento siamo costretti a vivere più modestamente lo stato ci offre servizi efficienti ma la ricchezza sta scomparendo
Questo in Svezia
In Italia una larga fetta della popolazione è stata costretta negli ultimi anni ad abbassare il proprio tenore di vita e a ridurre i consumi
Nelle aree meridionali certi consumi si stanno a causa della crisi economica talmente riducendo che la FIAT che prima vendeva in queste regioni mezzo milione gli ha avuto adesso non riesce a venderne più di centottanta duecento mila e il trend sta peggiorando ancor
E le cause di tutto ciò
Ogni Paese ignorò calde proprio anche se poi esistono comuni denominatori
Un comune denominatore e il costo dei servizi sociali in Svezia tale costo ha raggiunto livelli impressionanti ma almeno il cittadino può contare su servizio ospedali scuole trasporti efficienti in Italia il costo del servizio sociale è aumentato in questi anni in modo rilevante e pagato con una pressione fiscale che ormai tra le più alte d'Europa
Ma i servizi continuano nella maggior parte dei casi ad esse inefficienti o addirittura inesistente
In Italia lo Stato ci chiede sempre più soldi per prestazioni che poi troppo spesso non vengono erogate così finiamo per pagare tutto due volte
Paghiamo lo Stato per i trasporti pubblici ma siamo costretti a usare la nostra auto perché quelli pubblici non funzioni
Paghiamo lo Stato perché possa dotare le città di infrastrutture efficienti e poi dobbiamo pagare per farci supportare da infrastrutture private
Versiamo contributi sanitari sempre più onerosi ma poi se stiamo male preferiamo evitare l'ospedale e andare nelle cliniche private
I servizi non funzionano ma le tariffe non solo momento non lo stesso ma in maniera del tutto svincolata dai tassi d'inflazione programmati con punte di aumento nel novantacinque nell'anno scorso del nove virgola sei per cento nei servizi postali che purtroppo sono altri più dissestati d'Europa anzi a livello di persone anche le tariffe locali vanno per loro conto con punte di aumento sempre nel novantacinque del quattordici virgola quattro per cento per i trasporti urbani che anch'essi sono tra i peggiori d'Europa paghiamo tutti questi costi che siamo meno servizi di prima
Se questa crisi di diffusa indigenza
Italiana da un lato europea dall'altro non ha provocato ancora devastanti conseguenze sui mercati e perché il semi ricco del ceto medio oggi diventato quasi povero sta cercando di fare di tutto per difendere in qualche modo il suo status sociale
Anche se ciò vuol dire risparmiare poco fare più debiti consumare pressoché tutto ciò che guadagno
L'aumento vertiginoso in questi ultimi cinque anni del fenomeno dell'usura più trentadue per cento la dice lunga sulla condizione in cui si trovano da tempo molti cittadini soprattutto se appartenenti all'aria del lavoro indipendente e dell'imprenditoria
Anche perché le attuali strutture bancarie non hanno nel frattempo modificato di un millimetro le loro regole e continuano a prestare soldi solo a chi già ce li ha e non ne ha bisogno per produrre e investire a chi gode buone protezioni politiche
O di garanzie immobiliari a chi non ha a chi e non a chi può esservi del solo come titolo di credito onestà professionale e imprenditoriale
A chi persegue la filosofia del debito e non quella del profitto trasparente
è abbastanza facile per un banchiere mano Piero tenera da una banca un prestito da un miliardo e difficilissimo per un commerciante in difficoltà ottenere quei cinquanta milioni
Che gli servirebbero per salvare l'azienda evitando i prestiti a strozzo degli usurai
Ebbene dico quello tra le piccole e medie imprese banche è un contenzioso aperto che un giorno o l'altro bisognerà pure cominciare ad affrontare sul serio
Se la condizione di semi povertà dunque si aggravasse
Diventerebbe fenomeno cronico e irreversibile ed è chiaro che le conseguenze potrebbero diventare pressante
Pesanti vera stretta dei consumi calo della produzione crisi dei mercati ristrutturazioni violente anche nel comparto commerciale
Non è un quadro allegro quello che sto prospettando ma è forse meglio girare la testa dall'altra parte e fare finta di niente
La verità è che o l'Europa riuscirà a trovare gli strumenti per difendere il potere di acquisto dei propri cittadini organizzando per essi un mercato ben regolato moderno e senza dispendiose
Strozzature o l'Europa da qui a breve si metterà sotto i piedi la democrazia economica e diventerà un contenenti un continente capace di tutelare la ricchezza di pochi ricchi
Ma incapace di impedire lo scivolamento verso la povertà di tutti gli altri
Se il girone dei sei Mindy genti si sta allargando a macchia d'olio il girone infernale dei veri e propri disoccupati stabilendo una stagione assai peggio
Anche qui ci sono dati che parlano chiaro
I senza lavoro in Europa sono ormai ventisette milioni di cui diciotto regolarmente iscritti alle liste di collocamento e nove non registrati ma lo stesso presenti sul mercato in carne ed ossa
Una volta la disoccupazione era un fatto endemico del nostro Sud ora è un dato di cronaca anche in Germania dove l'alto costo della mano d'opera ha costretto molte aziende a licenziare personale
Per poi decidere di andare a produrre in altri Paesi dove tutto costa meno
Il numero crescente di disoccupati e un'altra cartina di tornasole della situazione che sta creando in Europa e che va analizzata con grande attenzione anche perché diventa sempre più difficile oggi per chi perde un lavoro trovarne un altro
Stando alle analisi fatte chi in Europa è rimasto senza lavoro da meno di un anno a oggi non più di trenta probabilità su cento di trovare un altro posto
Mentre chi e disoccupato per un periodo che aliante da uno a due anni ha probabilità di reinserimento da una a quattro per chi è in sei e infine ha in qualche modo cronicizzato il suo status di disoccupato per in periodi dunque che superi i due anni le chance di trovare lavoro non superano il dieci per cento
Sono statistiche forse tagliate troppo con l'accetta
Anche perché sulle possibilità di recupero giocano sicuramente fattori diversi come l'età il grado di specializzazione l'aria di mercato nella quale disoccupato si trova ma non c'è dubbio che se debbono far riflettere
Il costo sociale del disoccupato si aggiunge a quelli finora sostenuti per i pensionati
Entrambi si stanno caricando sulle spalle dell'occupato e lo porto sulla via dell'indigenza
C'è un altro risvolto che fa venire i brividi in presenza di un mercato che tende a chiudere spazi occupazionali quali possibilità di lavoro si potranno aprire per le giovani generazioni
In Paesi come la Germania l'Olanda e in parte la Francia ci sono meccanismi che consentano o almeno consentivano fino a qualche tempo fa
Un soddisfacente del TAR nove ma se si scende nel sud dell'Europa tutto diventa più difficile i varchi non ci sono i posti non ci sono i giovani in età da lavoro fanno anticamera per anni anche la Sicilia fa parte dell'Europa di Maastricht eppure ha oggi un tasso di disoccupazione di giovani tra i diciotto e i venticinque anni di poco inferiore al sessanta per cento
Il governo presieduto da Romano Prodi avvertito l'urgenza di questo problema indicendo una conferenza sul tema del lavoro alla quale saranno chiamati a partecipare tutte le forze imprenditoriali e sindacali ringrazio il ministro Tremonti c'è appena
Ottima idea ma io credo che le conferenze non basti
Dobbiamo concludere in fretta e bene un nuovo patto per il lavoro che partendo dalle incompiute del mille novecentonovantatré del protocollo del novantatré consenta al nostro sistema sociale di fare un'ulteriore e decisivo salto di qualità
Vorremmo essere certi della totale autonomia e indipendenza di tutti i dati del TAR il sindacato in questo contesto politico e sociale io ho dichiarato più di quanto non lo fosse prima a partecipare direttamente ai processi decisionali vorremmo sapere se intende sospeso divenire forze istituzionale in quanto tale soggetta a tutte le critiche del caso oppure limitarsi a sviluppare un confronto serrato ma dall'estero
I Trattati di Maastricht hanno fissato per i partners europei condizioni precise d'ingresso
Si entra nel club dell'Unione Europea se si dimostra di aver riassestare i propri conti se si hanno bilanci trasparenti spese correnti blindate e debito pubblico sotto controllo
Regole simili a quelle che Ferdinand Taste un orologiaio vissi tutto allontana duecento anni fa
Definì coniando la famosa filosofia dell'orologio
Tutto nell'orologio sostiene parte deve essere costruito e posizionato per un solo scopo quello di dare l'ora esatta per un periodo di tempo il più lungo possibile Maastricht ha nel suo codice genetico la filosofia dell'orologio
Si preoccupa cioè soprattutto della regolazione di quei meccanismi che consentono al mercato di girare senza eccessivi sbalzi senza sfasature e soprattutto di essere sempre in orario sui tempi prefissati
E chi non rispetta il verdetto delle lancette torna a casa come facevano con gli studenti ritardatari i bidelli dei più severi i licei torinesi
Tutto bene anche se non si è ancora capito quanti europee saranno in grado davvero di acquistare subito questo orologio svizzero di metter sono al polso e di rispettare davvero gli orari
Prendiamo il caso italiano
Sappiamo bene che la nostra adesione Maastricht non alternative
Ma quel che ci preoccupa e che finora non è stato fatto nulla di serio per cercare di adeguare le nostre leggi i nostri strumenti le nostre normative alle regole dell'orologio dita
Così rischiamo di restare fuori dalla porta o se preferite un'altra metafora di fare la fine di quei soldati dell'Armir che furono costretti a marciare nella steppa russa a trenta gradi sotto zero con gli scarponi di cartone
E da strani di lana sintetica
Non vorrei annoiare troppo questo uditorio facendo l'elenco delle cose non fatte e che invece avrebbero dovuto esser fatte dico solo che per andare in Europa lottare su un mercato difficile come quello che ho appena descritto senza avere ad esempio una vera legge di riforma sul commercio significa far fare ai commercianti la stessa fine dei soldati dell'Armir
Il settore della distribuzione come si legge nella relazione di Bankitalia risente pesantemente del fatto di dover operare da oltre un anno con margini inferiori di oltre il venti per cento a quelli della fine del mille novecentonovantatré
La conseguenza è stata l'espulsione dal mercato dell'impresa e non in grado di sostenere una riduzione del margine operativo così consistente
A che serve oggi una riforma del commercio
Serve a regolare quello che oggi fino adesso è stato assai mal regolato serve a trovare i giusti i raccordi tra pianificazione urbanistica e sviluppo commerciale
Serve a difendere le imprese commerciali sane serve a mantenere competitiva la qualità dell'offerta sui mercati serve a programmare quel che oggi appare sprona Amato incerto e caotico
Serve soprattutto a rispettare la volontà di sedici milioni di cittadini espressa con i referendum del giugno del novantacinque sulla necessità di regolare la vita del mercato e i suoi tempi
Emessa fondamentale all'attuazione della disciplina del commercio e la definizione degli assetti istituzionali da cui dovrà emergere con chiarezza
La competenza dei diversi livelli di governo dalla Regione alla Provincia alle Camere di commercio alle aree metropolitane al Comune
Nel delineare quali dovrebbero essere i principi e gli strumenti da porre a base di una nuova legge alcuni sono da sottolineare in modo del tutto particolare
La Costituzione di tavoli di concertazione al fine di realizzare quella continua valutazione e comparazione degli interessi in gioco impresa consumatori comuni interessati lavoratori
Lì dove si richiede un provvedimento amministrativo ad esempio l'apertura di grandi superfici di vendita
Il superamento di automatismi fini a se stessi vedi il raddoppio automatico delle superfici che hanno costituito veri e propri sistemi elusivi
Sistemi elusivi delle norme sulla programmazione e in ogni caso del necessario confronto tra i soggetti interessati il rafforzamento dei requisiti professionali
Occorrerà infatti organizzare formare i nuovi imprenditori del commercio attraverso strumenti non più finalizzati al nero superamento degli esami di iscrizione al rec bensì mirati a soddisfare la nuova domanda di imprenditorialità
A fronte di ciò le associazioni di categoria assumono un ruolo vivo e indispensabile
Le stesse associazioni dovranno inoltre svolgere un ruolo di concertazione con il governo del territorio e contribuire alle esigenze di trasparenza del mercato
L'obiettivo a cui stiamo lavorando e quello di una società associazionismo partecipato decentrato nelle responsabilità ma forte di un consenso verificato da parte della base
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ad esempio fissati alcuni punti chiave sui parametri da usare per il rilascio dei nulla osta regionali per super e ipermercati
Il Consiglio di Stato sostiene che per concedere un nulla osta non è sufficiente la sola valutazione degli interessi dei consumatori o dell'impatto urbanistico sul territorio bensì è obbligatorio comparare e valutare altri interessi
Quelli dei Comuni coinvolti e quelli degli altri operatori commerciali in termini di ricaduta sull'occupazione e di sviluppo generale
Non si tratta di tenere in vita a tutti i costi qualsiasi tipo di struttura ma di non gettare via il bambino con l'acqua sporca e soprattutto di valutare quali sono le vere direttrici del commercio
Un settore che per fronteggiare la concorrenza e mantenere alta la qualità dell'offerta
Ha bisogno di conservare caratteristiche e attrattive tutte particolari
E lo sviluppo deve essere programmato anche tenendo conto dell'Obiettivo occupazionale
Perché se il commercio si comportasse oggi come si stanno comportando dei grandi comparti dell'industria allora in Europa i disoccupati non sarebbero ventisette milioni ma un terzo di più in pochi anni
Mastri applicando le ferree leggi dell'orologio ha in qualche modo agevolato o comunque non ostacolato quel processo di ristrutturazione dell'industria che è la causa prima dalla profonda crisi occupazionale europea
La costante applicazione infatti del principio delle fusioni su societarie e di quello dell'ammodernamento tecnologico ha consentito all'industria di realizzare prodotti competitivi ma rinunciando ad un quinto dalla sua forza lavoro
Se si fondono oggi due società con due mila cinquecento dipendenti ciascuna la struttura accorpata non avrà cinque mila dipendenti ma ne perderà almeno il venti per cento
Questo è ormai soprattutto in Europa a causa dell'alta costo del lavoro un metodo una regola consolidata e assai diffusa
E far finta che non esista significa non aver capito niente della filosofia di Maastricht che si sta concreta andò sotto i nostri occhi
La verità è che tutto il comparto industriale sta in Europa come negli Stati Uniti riducendo sensibilmente la forza lavoro
Anzi negli Stati Uniti come riferisce con abbondanza di dettagli Jeremy Rifkin tutta la grande impalcatura commerciale e distributiva e da un po'di tempo a questa parte sottoposta programmi di ristrutturazione selvaggia scompaiono gli addetti alla casta
I commessi vengono sostituiti da vigili e più cortesi robot sottolinea Rifkin e con una punta di ironia che a me sembra fuori posto
La distribuzione e la vendita di ogni tipo di prodotto viene gestita direttamente da calcolatori con Circuiti ad alta sensibilità che poi pensano a bloccare tempestivamente anche il tentativo di furto di un gomitolo di filo
La struttura commerciale americana e assai diversa da quella europea ma sappiamo che ormai si attivi russo ci mettono poco a superare l'oceano e a infiltrarsi un sarà meglio quindi stare con gli occhi aperti e cominciare a studiare soluzioni meno drastiche e soprattutto meno traumatica dal punto di vista occupazionale
Il fatto certo e che l'eliminazione graduale ma non sempre ma sempre più programmata di posti di lavoro all'interno delle multinazionali che operano anche da noi
Sta diventando un fenomeno talmente fisiologico e di reversibile che ad esempio la e i clienti dopo aver licenziato quaranta mila dipendenti il ventitré per cento dei quali sotto i trentacinque anni
E il nove per cento tra i quarantacinque e i cinquanta anni
è stata assalita dai rimorsi
Tanto che ha creato un desk composto da una squadra di psicologi e sociologi
Con il compito di aiutare il personale licenziato quello più giovane e quello più anziano a vivere nel modo meno traumatico possibile non il solo licenziamento ma anche la sua condizione di individuo
Che difficilmente potrà entro tempi ragionevoli trovare ancora lavoro
In Italia psicologi del genere verrebbero direi quasi presi a calci dei sindacati ma non si può pensare di cancellare questo problema solo rimuovendo dalla propriamente il problema esiste e la sua ombra si allunga sul
Un'azienda italiana non si sognerebbe mai di licenziare quaranta mila persone in un colpo solo primo perché ormai salvo la FIAT e un paio di industrie di Stato non abbiamo più aziende di tale stato
Secondo perché in Italia si è sempre cercato di licenziare il meno possibile per ragioni che sapete e che penso sia inutili ripetere
Ma il mercato mai mancato ammodernamento di questi anni sia sul versante pubblico sia su quello privato se hanno risparmiato licenziamenti hanno pur sempre avuto e continua ad avere un costo pesante su quella che chiamerei la società dei contribuenti
Il costo della ristrutturazione della Olivetti lo ha pagato in gran parte il contribuente e sempre
E sempre il contribuente sta pagando i passivi accumulati dall'industria di Stato dal Banco di Napoli dalle aziende municipalizzate dalla nonna
Che dalla non ristrutturazione dell'amministrazione dello Stato la più grande improduttiva e costosa azienda che oggi si sta in Italia
Separa sa di paradosso presentarci all'orologio di Maastricht puntuali come svizzeri ma portandoci sulle spalle uno è stato che vive di disorganizzazione congenita che ha un surplus considerevole di impiegati e che costa dieci volte di più di quello che avvenne
Il ministro del Tesoro Ciampi ha consigliato di applicare il principio della mobilità verso i settori più produttivi della pubblica amministrazione
Ma sarà assai difficile che una proposta del genere possa avere veramente sempre e di licenziare non se ne parla perché ci sono già troppi disoccupati fuori dallo Stato ed è meglio non creare tensioni sociali
E forse questa è una delle ragioni per le quali il governatore della Banca d'Italia Fazio che ci onora della sua presenza
Ancora una delle ragioni per le quali governatore ancora non si decide nonostante che siano probabilmente maturate le condizioni ad abbassare i tassi di interesse
Il governatore teme infatti che diminuendo di venti o trenta mila miliardi o anche di più il carico degli interessi passivi sostenuti dallo Stato i responsabili della pubblica amministrazione corrono a stappare champagne e a spendere e a spandere scommettere
Il governatore insomma vuole essere sicuro che le promesse fatte sui tagli della spesa pubblica di vengono impegno irreversibili cosa che dovrà essere sancita dal Documento di programmazione economica che il governo sta cercando di elaborare
Gli imprenditori hanno assoluto bisogno che l'abbassamento dei tassi di interesse venga deciso al più presto e quindi si appellano al governo perché fornisca la Banca d'Italia al più presto le garanzie che essa richiede
La ristrutturazione di tutta la pubblica amministrazione è indispensabile perché continuare a pagare stipendi non commisurati alla produttività significa impoverire ulteriormente il mercato
Fare a pezzi il contribuente mettere in ginocchio a causa dell'oppressione del fisco altre migliaia di aziende
La verità e che stiamo andando verso Maastricht con una lira in stato di salute migliore ma avendo al polso un orologio vecchio costo e che soprattutto non riesce mai a segnare lo raggiunge
Per questo noi diciamo che Maastricht non deve diventare un alibi per rimandare cose che avremmo dovuto fare da tempo anzi è un buon motivo per farle più in fretta non si può aderire alle regole comunitarie e poi di fatto continuare a remare in senso contrario
Non ristrutturando mai niente
Non riformando il sistema fiscale non rivedendo il costo del lavoro non toccando la pubblica amministrazione tenendo in piedi centosettantotto mila le oggi che producono due miliardi di documenti cartacei dalla maggior parte dei quali inutili e che riempiono grandi scaffali di timbri e di Bo
Queste sono tutte cambiare scadute da tempo e che ora devono essere presentati all'incasso
Per questo la Confcommercio ha deciso di mobilitarsi di trasformare le sue strutture in tavoli di discussione permanente con tutte quelle altre categorie imprenditoriali e sindacali che vogliono lottare per cambiare realmente questo Paese
Per questo abbiamo ritenuto strategica insieme agli amici che ci con orlo del loro presenza dei settori dell'artigianato e dell'agricoltura la costituzione delle aree delle piccole e medie imprese per questa
Per questo da qui a dicembre verremo sulla riforma fiscale decine e decine di assemblee pubbliche per questo entro i tempi previsti dalla legge raccoglieremo le cinquanta mila firme necessarie per la presentazione il nostro contributo
Di della legge di iniziativa popolare per la riforma fiscale per questo stiamo elaborando una carta dei diritti del contribuente sulla quale pensiamo di raccogliere un milione di firme se vogliamo essere conseguenti ed applicare alla lettera la filosofia dell'orologio di Maastricht occorre che lo stato onori finalmente le cambiali in scadenza
Se tra un anno alla fine del mille novecentonovantasette la riforma fiscale nonostante le promesse
Non fosse ancora decollata allora penso che comincerei a dare ragione a tutti quegli imprenditori che nel Nord Est come nel Nord Ovest a Roma come a Catania già ora hanno i nomi in animo di prendere il settecentoquaranta
Preferisco clonaggio
Ma vedrete sono certa per trecentosessantacinque giorni sono tanti
E mi auguro che qualcosa di significativo ce lo conferma adesso il ministro Visco
Accade
Fa bene il ministro Ciampi a lavorare a continui aggiustamenti che consenta il contenimento della spesa pubblica ma evitiamo i palliativi le flebo di acque Ducrot che servono a dare al malato quel minimo di alimentazione per mantenerlo in vita e non certo per guarirlo
I governi dalla Francia dalla Spagna dell'Olanda e di altri Paesi si apprestano a prendere per mano l'imprenditore e a dotarlo di strumenti e di armi efficaci per la competizione sui mercati
Noi purtroppo ancora no il settore del commercio del turismo e dei servizi si avvia questa grande competizione non avendo risolto i più gravi problemi che da tempo gli pesano sulle spalle riducendo di fatto le sue potenzialità di sviluppo
Occorrono misure concrete che consentono la riduzione del costo del lavoro e quindi un miglioramento dell'offerta è una soglia di competitività maggiore
Ma la manovra correttiva purtroppo ha segnato un passo indietro non vorrei annoiarvi con fatti tecnici e quindi mi limiterò a qualche esempi serbi ormai come il pane un salario d'ingresso serve come il pane il riallineamento retributivo e contributivo di tutto il terziario anche per recuperare quote di lavoro sommerso
Servono come il pane regole che autorizzino una reale flessibilità del lavoro
Il terziario di mercato ha bisogno di avere alle spalle uno Stato però supporti veramente che dia più di quanto non prenda che fornisca servizi e infrastrutture di base telematiche efficienti e a bassi costi che produca piani che incentivino l'occupazione e gli investimenti
I nuovi bacini di impiego di cui si sente parlare di che stanno diventando il nocciolo duro delle discussioni in seno alla comunità sono sicuramente un fertile terreno d'indagine e di esplorazione
Una parte dei nuovi servizi contro come ce li ha già monitorati e sta lavorando per poterli programmare di offrire ai propri associati
Si va dall'assistenza in Rete di tipo Tiscali amministrativo al ricorso al credito della Bei la Banca europea degli investimenti considerato l'esaurirsi degli incentivi pubblici ahimè e
Cinquecentodiciassette il divorzio che si è consumato tra banche e piccole e medie imprese dalla fornitura in tempo reale dei dati sull'andamento dei mercati alla creazione di supporti che possono sgravare le aziende da tutta una serie di costose incombenze nel caso del progetto e Cr efficiente Consumer response il quale consentirà di recuperare percentuali non indifferenti
Rispetto al prezzo finale del venduto addirittura del sei sette per cento grande speranza per la piccola distribuzione
Crediamo e tali esempi tecnico-organizzativi possono essere applicati anche nel settore del dettaglio e al e dell'ingrosso
Il re irrobustendo nella competitività anche alla luce della riscoperta e valorizzazione del punto di vendita tradizionale che assumerà sempre più in un prossimo futuro la funzione di strumento integrato di promozione
Contiamo
Contiamo di raggiungere i primi risultati entro fine anno
Gli altri bacini di impiego servizi a domicilio nuovi supporti col culturali e per il tempo libero e quant'altro potranno svilupparsi probabilmente con facilità e in modo armonico in quei Paesi dove già è esistono infrastrutture efficiente
Quel che potrà invece a cadere in Italia ancora un mezzo mistero chi pagherà come faranno dimensione che tipo di aiuto la comunità potrà fornire in questo ambito il nostro Paese e poi e poi c'è un altro punto oscuro
Questi nuovi lavori sono sostanzialmente servizi offerti a persone qua impresa e che se lo possono permettere
E che cioè sono disposti a pagare prezzi e tariffe supplementari rispetto a quelli che già pagano sotto forma di tasse ed imposte hutu
Ma cosa accadrà laddove esistono aziende in difficoltà e famiglie che vivono ormai sull'orlo dell'indigenza a senza offrire baby-sitter a domicilio a chi non ha più i soldi per comprare la carne
Non è che modulando questi progetti di nuovi bacini di impiego nelle aree del Sud qualcuno stia per caso anche pensando al ritorno alla grande di quei lustrascarpe che fecero la fortuna del neorealismo ai tempi di forza
Ritorno sul capitolo delle cambiali scadute e non più rinnovabili
Le cambiali scadute lo sappiamo tutti adesso si chiamano riforme o si fanno subito o sono guai perché continuiamo a rappezzare alla meglio i conti pubblici a fare ma chi altri mettendo un po'di cipria sulle spese correnti ma tutto questo non serve più a nulla
Non si può andare avanti con le manovre e le manovre la riprova sta nel fatto che ogni anno con rappezzo siamo daccapo tanto che nel primo trimestre di quest'anno del novantasei nonostante i correttivi applicati lo scorso anno la spesa pubblica e trascinata dico
E chi ci dice che tra tre metri o due o domani saremo punto e daccapo un'altra volta spero che i nostri interlocutori di governo ci ascoltino e accolgono anche il nostro appello perché si proceda a tutta forza sulla rotta delle riforme strutturali
Muoversi in questa direzione potrà significare anche pagare un prezzo politico vuota
Ma credo che abbia ragione l'avvocato Agnelli quando dice e su questo tipo di problemi e di interventi un Governo di sinistra può fare di più di quanto potrebbe fare un governo di destra
Sempre naturalmente che esso abbia idee chiare sufficiente determinazione senso della strategia
So bene che ingiusto addossare al governo attuale responsabilità che appartengono al governo in carica anni fa quei governi che fecero della finanza pubblica il grande collettore in cui come ha scritto di recente Alberto Quadrio Curzio
Sono finiti i fiumi dello spreco dell'incompetenza del clientelismo e perché no della frode
Ma è bene
Ma è bene che questo governo si renda conto che o si lavora per ripristinare subito un valido eco sistema economico oppure e possibile tensioni dello spreco possano straripare di nuovo
O si tagliano con l'accetta questa entri rispetta che sono tuttora in veri collettori del Dies Fasti del dissesto finanziario pubblico ogni volta che che pioverà un po'di più del normale come accaduto qualche giorno fa potremmo essere daccapo punto e daccapo con le inondazioni
La necessità di interventi strutturali sulla pubblica amministrazione facilmente dimostrabile il rapporto infatti tra debito pubblico e prodotto interno lordo che era agli inizi degli anni Settanta inferiore al quaranta per cento sì ora triplicato
Raggiungendo nel novantaquattro il centodiciotto per cento e poi sale al centoventiquattro se si includono i debiti d'imposta che lo Stato avverso il contribuente da un po'di tempo seguendo le lancette dell'orologio di Maastricht si è stabilito che la spesa pubblica corrente debba sempre essere coperta da nuove entrate con nuove aumenti fiscali
Sia con i tagli sia con nuovi con nuovi aumenti fiscali sia con tagli della spesa
Ma gli inasprimenti fiscali vi sono avuto in questi anni che continuano non risolvono
Nessun problema mentre stanno aumentando in modo eccessivo costi e oneri i costi del contribuente e gli oneri degli atti insomma lo Stato non aumenti provvide vedi ma fa crescere quelli del contribuente
Vale la pena di spendere due parole su un altro super rebus chi pagherà e quando e come lo stock del debito pubblico
Nessuno ad eccezione mi sembra di Bertinotti ma prima che facesse parte della maggioranza di governo ha usato mai parlare di questo problema
Qualcuno un giorno o l'altro dovrà pur farlo la situazione pesante perché continuiamo a pagare sarà di servizi che non funzionano qualche piccola
Il quaranta per cento dei centoquarantuno mila posti letto degli ospedali pubblici viene utilizzato al di sotto degli standard di legge cosa che negli altri paesi europei normalmente non succede
Se venissero utilizzati però il settanta per cento cioè per il settanta per cento cioè per duecentosettantaquattro giorni all'anno ne basterebbero non centoquarantuno mila ma bensì centosette mila con un risparmio netto di otto mila miliardi l'anno
Ma su questi otto mila miliardi c'è molta gente che ci mangia sopra e non succedano
Si sono ancora sessantadue ospedali in costruzione ma non ancora ultimati e che cosa c'è di strano
C'è di strano nel settanta per cento dei casi i cantieri per la costruzione di questa struttura ospedaliere sono stati aperti negli anni settanta
Non esiste più nell'Europa
Dell'orologio dita un altro Paese europeo al di fuori dell'Italia che oggi abbia centoventi tipi di tasse novanta diversi di tariffe di concessione governativa ventidue articoli resistono trentadue articoli volti
Non c'è paese in Europa nel quale il contribuente come Italia solo per pagare le tasse debbano inviare al fisco duecento milioni di documenti la non c'è paese in Europa nel quale come in Italia ci sono tre milioni e duecento mila ricorsi fiscali pendenti non c'è paese in Europa qui disastrato del nostro nel settore della previdenza nel settore della sanità
La corsa all'inseguimento tra entrate contributive e spese sanitarie non può durare all'infinito lo Stato senza il botto centottanta mila miliardi l'anno il sessantaquattro per cento pagati dalle imprese e dalle famiglie non vivrebbe un solo giorno
Però possiede ancora un patrimonio immobiliare che a moneta corrente vale circa seicentocinquanta mila miliardi e potrebbe venderne una larga fetta
Perché non lo fa
Ricordate i buchi neri ce n'è uno assai vistoso
Si chiama la mancanza di una politica del turismo
Il turismo italiano nel novantacinque ha contribuito al saldo netto delle partite correnti della bilancia dei pagamenti per circa venticinque mila miliardi su quaranta mila complessivi
Ha dato occupazione direttamente a novecentonovantacinque mila unità che sommate ad altre seicentonovantaquattro mila occupati nell'indotto fa un totale di un milione seicentottantanove mila unità
Ha registrato un giro d'affari spesa lorda per turisti superiore ai centoundici mila miliardi insomma potrebbe essere non un settore ma un'intera economia destinata ad un grande pubblico
Da ha bisogno di identità
E di leadership in altri termini di un riferimento associativo forte
Ma la pillola chiamata dalla sto per dare adesso
Mentre le imprese soprattutto quelle che operano nel settore del commercio fanno fatica a tenere il passo a causa della recessione
Che ha colpito duramente i consumi state regioni invece di venire loro incontro dormono dolci sogni non riuscendo nemmeno a utilizzare i fondi strutturali messi a loro disposizione dalla comunità
Siamo sempre più preoccupati per come vanno le cose in Italia ha detto pochi giorni fa Monika Wulf Matisse il commissario europeo per le politiche regionali e la coesione
Perché vorremmo vedere i soldi che destiniamo al vostro Paese spesi per la gente per chi cerca lavoro per chi deve costruire prospettive per il futuro ma è purtroppo come se sbatte Simo contro un muro di gomma
Il problema vero ha continuato il commissario e la qualità e la mentalità dell'amministrazione pubblica italiana
E la qualità dipende essenzialmente dalla motivazione del suo personale e dalla sua incentivazione
Comunque il fatto certo e che voi avete bisogno di soldi io tenente ma non riuscite a spenderli e conclude il commissario la cosa in sé e assorta
In una intervista a Repubblica il segretario del PDS D'Alema dichiara ne vogliamo agganciare l'Europa che già oggi a due velocità e vogliamo stare nella prima
Puntiamo a rispettare la scadenza del mille novecentonovantanove
Giusto obiettivo che condividiamo ma come facciamo a viaggiare a quella velocità con questo sta come possiamo all'improvviso diventare centometristi se non cambiano le leggi non riformiamo il fisco non facciamo veri cambiamenti strutturali
Altra grosso problema e quello delle privatizzazioni
Ma tutto a rilento perché
La risposta più ovvia e che le privatizzazioni ritardo non non solo perché le procedure non sono state ancora del tutto definite ne è stata ancora ben strutturata l'autorità di controllo ma anche perché si teme che i possibili acquirenti dell'industria di Stato si mettono subito ad usare le forbici
Ma forse sono troppo pessimista perché qualcosa
Ministro Bersani come dimostrano le recenti nomine all'ENEL si sta finalmente momento
Se non possiamo andare in Europa con queste leggi e con questa struttura statale non possiamo nemmeno andare verso Maastricht con un'industria pubblica che continua a ingoiare passivi passivi che il contribuente e costretto ad abboccare di conti
La tecnica del rabbocco non solo dell'industria è stato in perdita ma anche dell'amministrazione improduttiva è un palliativo che fa a pugni con un'Europa moderna
Il mondo politico avrebbe dovuto trarre qualche lezione da quella di Senna pezza finanziarie che ha contraddistinto la gestione dello Stato dagli anni settanta agli anni novanta
In tutti questi anni il sempre crescente indebitamento pubblico è servito a pagare prevalentemente il consumo bruciando il risparmio privato a mantenere il livello della spesa pubblica costantemente al di sopra delle entrate si è speso a piene mani non si è ristrutturato niente non si è mandato a casa nessuno sono stati lasciati intatti i centri di spesa che invece avrebbero dovuto essere smantellati
Tenere a posto come si sta finalmente facendo il libro mastro delle spese correnti serve come biglietto d'ingresso ma non è da solo sufficiente per farci diventare europei e fornirci strumenti adeguati per gareggiare sul mercato
Concludo un operatore italiano che intenda gareggiare sul terreno europeo con queste leggi e con questa amministrazione può e molto fortunato o è meglio che getti la spugna alla prima ripresa eppure eppure non abbiamo alternative
L'Italia infatti si trova ormai schiacciata tra l'orologio di Maastricht e i canali di Otranto e di Sicilia
Canali che al sud assumono la fisionomia di veri e propri Fossati marcando vistosamente le profonde differenze esistenti tra l'economia dell'Occidente è un altro modo
Abbandonare saltare oltre questo fossato verso sud significherebbe per l'Italia precipitare in un mondo e in una economia che dalla nostra Distant Linux
Un mondo dove è già difficile raggiungere un reddito di due mila dollari l'anno contro i venti mila dell'italiano medio se il paragone con il reddito di un tunisino
E di soli trecentoquarantadue se ci si confronta con il reddito dell'albanese quindi l'Europa non alternativi o prendiamo questo treni in orario con rischiamo di finire tra i cammelli nel deserto
Anche Confcommercio si sta adoperando perché sia possibile per l'Italia prendere questo benedetto tre
La parola al ministro dell'industria
Onorevole Pirlo più industria e commercio chiedo scusa onorevole Pier Luigi Bersani
Il governo deve guidare il Paese in un passaggio difficile strategico e dobbiamo dare segni nei prossimi mesi
Di sapere uscire da questo passaggio
Nostro governo caro bile che non pasteggia a champagne in questo
è sicuro è un Governo che sa che col carico che abbiamo sulle spalle
Non possiamo avere tutto tutto e il contrario di tutto bisogna che facciamo delle scelte teniamo e tempi e teniamo ferma la barra
Dobbiamo in sostanza realizzare queste condizioni
Un cambio maggiormente stabile dei prezzi alla produzione contenuti una riduzione significativa progressiva stabile dell'inflazione
Un clima internazionale più favorevole noi dobbiamo lavorare per queste condizioni di sfondo per poter proseguire con l'operazione di risanamento e di rilancio non dei due tempi di rilancio di politiche di sviluppo e di contrasto a tendenze depressi
L'occupazione
è stato scelto da Billè come punto centrale d'intervento è nostro stesso punto centrale la soglia dei consumi è un dato che diciamo guardiamo con grande attenzione in una parola vorrei rendere chiaro subito che non siamo certo qui per sperimentare
Diciamo su cavie
Il delle ricette monetarista stiamo cercando un difficile appunto di e quindi ora siamo convinti che su queste condizioni generali tutti devono operare e dare concreta prova di impegno governo istituzione ad ogni livello parti sociali quando esse avverrà la riduzione dei tassi sapremo che l'operazione a credibilità e sostanza e in quel caso tutto il processo avrà una ulteriore impulso
Ora in questo percorso in questo asse logico che ho sommariamente richiamato si inseriscono delle operazioni particolari come quella della manovra d'aggiustamento su cui tornerò
L'altra è quella di questi giorni Documento di programmazione economica e finanziaria e poi la finanziaria del novantasette
Questo percorso c'è naturalmente il riavvio del confronto con le forze sociali compresa naturalmente la vostra in questo percorso si inserisce anche una strategia delle privatizzazioni e di apertura dei mercati
Due temi che vanno sempre tenuti in collegamento non mi pare si possa dire almeno diciamo un mese di operatività di questo Governo che si stia perdendo tempo mi pare che le operazioni diciamo siano in corso una certa solidità rapidità e che anche alcuni diciamo paletti
Rispetto a operazioni complesse di
Apertura di organizzazione
Dei mercati anche i settori forse riferimento bile come quello elettrico
Siano diciamo sono stati messi e quindi mi pare si possa confermare diciamo un'intenzione
Del governo attraverso dei fatti e non attraverso solo delle enunciazioni di Rizzi
Tornando la manovra aggiustamento certo un provvedimento certo parziale coi limiti lo strumento di questo genere
Provvedimento nelle sue parti sempre opinabile come sono tutti i provvedimenti ma forse in alcuni casi c'è stata da qualche parte un'alzata di voce un po'troppo sommarie fosse fuori un po'fuori misura
Tutte le tesi sono legittime ma in sostanza noi è parso che sarebbe stato diciamo inopportuno
E non producente partire con un segnale di ulteriore depressione anche un segnale poi un segnale su una che sostanza
Di ulteriore depressione degli standard di vita di consumi delle famiglie degli Stati più deboli della popolazione strati famiglie che sono interessati da tempo come si sa ancora non ha del tutto finito il tempo sia da politiche diciamo restrittive dei bilanci pubblici
Sia da una rigorosa applicazione di politica dei redditi
E sia da una struttura di ridistribuzione del reddito questo è un problema attualmente molto serio che in presenza del debito pubblico e l'esigenza di remunerativo ha degli effetti di concentrazione della ricchezza molto rilevanti
Ecco io penso che chi come i commercianti ha a che fare con la vita reale della gente vive il quotidiano della vita della gente posso ben capire diciamo la preoccupazione che ci ha mosso in questo manovrabili aggiustamenti
Dovremmo con il documento popolazione economiche finanziarie come un'opera novantasette
Dar luogo ad un'operazione di convergenza verso l'appuntamento europeo
Tenendo conto di un delicato equilibrio fra l'intervento sull'economia intervento
Sull'organizzazione sociale e cioè lanciando certamente come bile ha detto dieci volte la sua relazione lanciando delle operazioni struttura danzando delle operazioni struttura ora questo deriva dal fra queste esigenze deriva dal fado esigenza peculiarmente italiana però non è che si presenza solo italiana
Questa volta deriva dal fatto che mai come oggi diciamo nell'epoca del localizzazione l'economia e la società si danno la mano
E il problema che abbiamo di fronte e che interessa diciamo l'Europa si apra in misura differente non può avere soluzioni solo da politiche che pure sono necessari monetarie o di bilanci
Io credo si debba ricordare che nell'Unione europea da anni ormai assistiamo dei cambiamenti profondi che hanno modificato precedenti assetti che duravano trenta quarant'anni e che non ha ancora dato luogo diciamo assetti assetti nuovo
I mutamenti demografici la mobilità di persone i beni e servizi l'apertura dei mercati
Ma insomma un mondo una modificazione di quel compromesso sociale di quella distribuzione la ricchezza i meccanismi distribuzione la ricchezza prodotta che accompagnato lo sviluppo dei diversi Paesi e Unione europea negli ultimi cinquanta
Dove abbiamo da fanti una svolta
Un affannoso un po'ricerca non solo da noi di assetti politici economici e sociali in un quadro che ha dominato da delle dimensioni sovranazionali che stiamo faticosamente costruendo e afferrando
Insomma questo è quello che ingenera nei corpi sociali
Forti timori di perdere quello che si è acquisito
Qualche volta l'abbiamo tutti assieme acquisito a scapito di generazioni future
Se diciamo un bisogno di partecipare di tranquillizzarsi partecipando di esser responsabilizzati nelle scelte che si vanno a operare
E questo è un fenomeno che si vede in tutti gli
Lei limite ritorni corpi sociali nell'individuo
Nei diversi livelli istituzionali noi dobbiamo incanalare correttamente
Questa preoccupazione questa voglia di partecipazione questa responsabilizzazione se non vogliamo che la coesione sociale il corpo sociale si frantuma dobbiamo dare sbocchi concreti e questo a questo bisogno e allora dire questo significa fare tre cose
Primo bisogna che noi come dire a cresciamo apriamo i mercati e pensiamo la conferitagli in visita dei mercati in forme che assicurino a tutti i soggetti la
Una salsa di operare
E di qualifica
Allora ad esempio ma non è un esempio caso ovviamente siamo qui per questo
Nel settore del commercio noi dobbiamo fissare regole
Che garantiscono una presenza equilibrata delle varie forme di distribuzione commerciale
Tenuto conto giustamente
Della funzione non solo economica ma sociale e di servizio per la collettività che la distribuzione chiamata ha svolto quindi noi non dobbiamo lasciare che il processo di riorganizzazione o riqualificazione
Avanzi informa casuale come spesso è avvenuto non nel senso che dobbiamo cancellare bloccare l'idea di riequilibro ma questi idea bisogna accostarsi in modo tale da dare a ciascuna e diverse foto forme di distribuzione una chance di innovazione di presenza che ciascuno posso giocare la sua casa
La seconda cosa che dobbiamo fare a rivedere e qui è un pezzo erogazione di Billé
L'esercizio dei poteri pubblici a tutti i livelli che vuol dire semplificazione ODIHR sussidiarietà vuol dire in sostanza portare più vicino al cittadino l'impresa il sistema della decisione di controllo
Ora questo tema Dellas chiamiamola pure semplificazione ma si intreccia fortemente con il tema della riforma in senso federalista dello Stato di un fortissimo decentramento di funzioni
E questo operazione l'altra si tengono e dobbiamo tenerle molto ravvicinate altronde Creso che Visco ora riprendere questo telo questa grande semplificazione di questo concetto che sta nella proposta
Sulla quale si sta lavorando di riforma fiscale nella quale in sostanza l'operazione di decentramento si coniugano di a una operazione di drastica semplificazione e anche di riformulazione di un rapporto
Stato impresa attraverso il fisco che oltre invece cioè no non nel senso diciamo di punirla quest'impresa ma di trovare in anzi delle chiavi
Per interessava un processo di qualificazione
L'altra cosa attualmente altre sei può essere fatto riguarda il situazione a sostegno della dell'impresa io credo che
Dobbiamo e qui lavoreremo assieme mi auguro anche col vostro aiuto il vostro contributo togliere dalla via amministrativa una serie di rapporti con l'impresa anche in termini incentivazione
E dobbiamo privilegiare forme più moderne di incentivazione di rapporto con l'impresa che diciamo usino strumenti che di triangolazioni col credito di triangolazione colpisco evitino in sostanza la lentezza il burocratismo della gestione di contributi per via amministrativa
Anche questo dovrà accompagnarsi operazione forti decentramento che vedrà interessata anche la legislazione che riguarda il commercio
Il terzo punto è permettere una partecipazione i luoghi di confronto più ravvicinate più responsabile
Si riappropri tavoli nazionali visone che ad ogni livello sia che paghiamo i tavoli nazionali si parliamo che so di patti territoriali sega parliamo di consorzi di strada
Cioè in tutti i luoghi nei quali si esercita la concertazione ci siano ci posiziona considerazioni siano tavoli presenze
Protagonismi ma siano tutti i tavolini quali ciascuno porta qualcosa perché questo è il senso diciamo della concertazione ora
Mi pare che con questi punti diciamo di criterio di metodo quanto al merito di come affrontarlo nuova fase del
Competizione ci fosse anche qui diciamo alcuni tratti tondi Billé molto evidente un punto che
Diciamo non si può che condividere che in sostanza riassumerei così
Non è l'impresa isolata oggi che può
Competere un'impresa che sta nel sistema del territorio nel funzionamento dello stato dell'ambiente
Che attorno nessuno nel mondo di oggi si salva da solo nessuno il modo di oggi può competere da solo sostanzialmente mi pare questo il concetto che perché veniva fuori e certo questo concetto è un concetto assolutamente centrale
E e attorno a questo bisogna che lavoriamo rimanda questo concetto le famose politiche strutturali cioè cambiare delle cose di fondo
Ecco io credo che già nel nel documento del Polo azione economica e finanziaria nel senso delle indicazioni di massima
Ma in tutta la legislazione d'accompagnamento alla finanziaria
Noi dovremo e saremo in grado credo di
Come dire proporre operazioni dare il lancio operazioni strutturali che riguardino dei capitoli molto precisi e cioè il tema della costruzione federalista diciamo del decentramento fino ai limiti della della vigente costituzione
Il tema della pubblica amministrazione
Il tema del fisco il tema di Illy dell'ammodernamento di strumenti di intervento
Per il sostegno allo sviluppo in particolare nel Mezzogiorno nel senso da anche i DAR orizzontalità interconnessione questi strumenti l'accelerazione delle Investimenti la verifica puntuale
E l'aggiustamento in corso d'opera se ci sono ostacoli da rimuovere per quel che riguarda l'uso dei fondi comunitari in sostanza tutta questa batteria ditemi dovrà essere messa riforme e su questo si sta
Diciamo dei diversi programmi stazione attivamente lavorando
Venendo ancora per qualche minuto invece più i temi dis di stretta diciamo pertinenza del commercio che perché
è giusto usare che questo così un po'per lavorare un po'per scambiarsi informazioni
E anche intenzioni opinioni io credo che in nel settore si avverte ancora più che in altri settori
La coesistenza di due esigenze questi due diciamo fenomeni quella della globalizzazione quella del localismo e sostanza
Tutto questo settore
Sente la pressione di questi cicli di produzione che prevarica hanno i confini nazionali ma a valle questo settore più fortemente legato al territorio al luogo alle persone del luogo
Bisogna che corrispondiamo questo dato e quindi anche la prossima legislazione
Bisogna che abbia questo criterio
Limitare la legislazione statale i principi generali di mandare a livelli locali disciplina attuative che debbono adeguarsi ed esigenze specifiche che sono in rapida evoluzione ora credo quindi che dobbiamo con i vari livelli attivare sulle linee di politica commerciale una forma di concertazione confronto
Io ho già attivato e sarà operativo nei prossimi giorni un coordinamento fra ministero dell'industria commercio e artigianato di assessore attività produttive delle regioni
Perché noi dobbiamo stabilire intanto una lettura comune un raccordo programmatico nelle materie comuni secondo uno schema operativo di lavoro che stiamo predisponendo io ecco proporrei propongo qui di costituire al più presto anche un analogo tavolo di confronto concertazione con tutte le operazioni imprenditoriali per cominciare a guardare le questioni prioritarie che sono sul tappeto
La riforma delle regole che disciplinano il settore anche la rivisitazione degli strumenti di sostegno per cercare di avere un quadro riferimento chiaro per i prossimi per i prossimi anni in qua deferimento su quali strumento usiamo per cercare di aiutare logiche di sviluppo
Ora sulle regole c'è un lavoro che era stato riattivato il Parlamento come sapete che era pressato l'appuntamento referendario
Il lavoro interrotto va ripreso
Per definire le linee guida sulle quali poi uniformare le azioni anche per evitare interventi estemporanee occasionali determinati elementi di squilibrio che peraltro cominciano determinarsi sulla territorio
Quindi allo stato io credo dovremo prevedere funzioni programmazione coordinamento Indirizzo
A alle Regione sistema Autonomie locali scelte attuative compiti gestionali dovremmo promuovere potenziale nuovi strumenti di urbanistica commerciale che tengono conto del raccordo mai evidente tra funzione distributiva ed altre funzioni territoriali
E sociali per avere quello sviluppo armonico ordinati integrato
Delle varie forme di commercio a cui facevo cenno prima io ho preso atto della proposta formulata sull'argomento su questo punto il presidente Billè mi pare una buona base di partenza
Per un confronto diciamo costruttivo che possiamo attivare molto molto rapidamente per arrivare appunto ad una diciamo normativa che entro questi paletti che diceva possono rispondere a questa esigenza che voi sollevate che noi sentiamo
Certamente come importante anche sul fronte la disciplina degli orari dei negozi sgombrato il campo della compatibilità con regole comunitarie andrà definito il nuovo assetto che consigli diciamo varie
Esigenze credo che la cosa sia fattibile sia possibile a questo punto senza eccessivi problemi
Non faccio qui l'elenco diciamo di provvedimenti minori
Dalla disciplina dei pubblici esercizi al Regolamento sul commercio le aree pubbliche
E così via dicendo sui quali
Credo sia siamo in condizione di dare risposte
Rapidamente
Tema dei mercati all'ingrosso si sottovaluta spesso questo tema sta arrivando a conclusione un piano significativo
Ma mi fermo un attimo a proposte politiche di sostegno per fare un cenno visto che anche nella relazione il sera
Sulla questione si queste tu diciassette una situazione che diciamo al esordio diciamo del mio
Compito di governo
Si è presentato e si presentano un modo abbastanza complicato se non voglio dir drammatico visto noi abbiamo un residuo di sei mila seicento domande
Za messe contributo degli anni dall'ottantanove novantacinque
I ritardi sono conseguenza di provvedimenti da leggere mezzo disavanzo delle vie negli anni diciamo di lui con il brodo come si dice quindi non mettevano in condizione di
Rispondere risponderà a domande ammesse
Nella recente manovra noi abbiamo sostanzialmente salvato lo lo stanziamento del corrente anno credo che nei prossimi mesi saremo in condizione di liquidare mille cinquecento pratiche credo che
Sia sconcio posso dire che stiamo scongiurando abbiamo scongiurato il rischio di aggravi per le imprese beneficiarie noi però detto questo abbiamo carichi inevaso enorme
Sponte sedici mila domande la quale non abbiamo possibilità raccoglimento per esaurimento dei fondi di queste di questa legge
Meglio la situazione centoventuno le ultime domande definiremo entro l'anno ripeto sul piano dei dei del Mercante di cominciare all'ingrosso dei mercati stiamo portando a conclusione le linee di investimento
Avrebbe in animo anche di dare qualche segnale di così intendiamo poi per semplificazione ad esempio su una cosa tipo quella dei contributi alle bilancetta via Melone che è la dimostrazione vivente che non può esistere un micro contributo gestito dal centro
Spero che mi accoglieranno un emendamento per mettere in credito d'imposta questa partita e cercare di trovare un'altra soluzione che non possiamo tenere tre
Uffizi fermi una cosa del genere ecco voglio dire d'ora in poi non dobbiamo più fare
Assieme diciamo che vediamo come fare ma non possiamo più fare cose che diciamo la pubblica amministrazione conosce in condizione di gesti
Noi abbiamo una piccolo segnale di svolta nelle politiche se non in prese con la trecentoquarantuno no
Piccole e medie imprese ubicate nei vari interventi e programmi comunitari
Abbiamo altri duecentocinquanta miliardi previsti nel collegato alla Finanziaria con riferimento al cofinanziamento dei programmi comunitari ecco qui c'è un punto sul quale spero che avremo modo
Non adesso di discutere e cioè insomma la distribuzione ma entrata a pieno titolo dentro alle
Politiche l'Unione europea questo è il punto no che abbiamo che abbiamo di fronte questo da un lato però sì che altro ha consentito di mantenere anche norme diciamo a carattere nazionale regolamenti come trazione che restrittive ma ha lasciato questa cosa in commercio ai margini dei grandi flussi di finanziamenti comunità
Ecco allora qui dobbiamo come dire studiare la cosa e darsi veramente
Un pochino da fare è
Io credo che la gestione a trecentoquarantuno vedersi quanta quattro dovrebbe farsi maturare qualche esperienza
Necessaria per formulare progetti innovativi anche proprio in vista di come concepire il pieno inserimento e i prossimi piani comunitari di questo tipo di materie io ho fatto faccio notare che a prescindere al limite anche da questo
Noi nel futuro se immagine Remo un intervento oltre voglio dire li li immaginabili interventi triangolazione col credito
Di io operazioni fiscale eccetera ma semmai dovremmo immaginare interventi di sostegno centrale a operazioni qualificazioni questo settore noi non potremo che concepì early
Nel senso di sostenere progetti che abbiano carattere di efficacia e di integrazione scala territoriale quindi sostanzialmente secondo modelli che voglio dire sì siano abbastanza simili
A quelli che essi sviluppano in ambito comunitarie quindi dobbiamo assieme di col governo amministrazione pubblica le organizzazione farsi una mentalità farci l'abitudine farsi una cultura attorno a questi
Meccanismi
Ecco c'è questa
Sennò che ha fatto
Bile molto importante al tema del del del dell'accesso al credito
Noi abbiamo una risposta parziale Alemanni
Sul potenziamenti relativa potenziamento le forme mutualistica di consorzi di garanzia i consorzi fidi
Vediamo se riusciamo intervenire anche da finanziare per una diciamo spinta in questa direzione
La percentuale contributo credo che ragionevolmente possa essere portata dall'uno al due per cento
Ecco se riusciamo a puntare su questo strumento però dobbiamo anche dirci che allora bisogna che noi dobbiamo far corrispondere anche un miglioramento di queste struttura in termini trasparenti Terme di efficienza
Un sistema anche di verifica non necessariamente pubblico diciamo così
Sull'utilizzo delle risorse
Un cenno almeno il turismo io dico un settore cruciale per il reddito la dinanzi a valutare l'occupazione
Qui noi abbiamo di fronte guardandolo dal centro la cosa intanto due problemi il primo è
Un rapporto non risolto con i sistemi regionali locali dopo il referendum secondo il tema della promozione
Mi pare corretto dire che l'ENI senso ma un nuova configurazione funzionare una a risorse operative praticamente scarse o nulle
Io immagino per il cento per per per il ruolo diciamo centrale una funzione di coordinamento di indirizzo di standardizzazione
Queste il campo operativo
Bisogna anche dare stimola nuove politiche certamente io penso che due anni buoni non fanno primavera in questo campo e potremmo accorgersi con un'inversione del ciclo che
Dove magari dobbiam pagare qualche prezzo l'inadeguatezza degli investimenti che abbiamo avuto e che abbiamo sulla diciamo riqualificazione dell'offerta turisti dobbiamo metterci a lavorare che qui i temi sono
Quelli che si sanno c'è il tema del marchio se il tema della qualità c'è il tema dei consorzi o associazioni scopo dei club di prodotto c'è il tema dei sostegni nazionali e regionali agli investimenti
Se il tema anche qui nell'inserimento turismo e cultura dentro ai programmi comunitari se è un tema amministrativo di vedere quali svenimenti quali corsie preferenziali per autorizzazioni
Licenze tutti temi sui quali si misureremo il turismo certamente c'è uno scarto fra importanza di questo settore attenzione che si mette a questo settore cerchiamo assieme di rimonta
Come sapete non mi dilungo salto questa cosa per non farla lunga
Siamo sua è in opera diciamo la la riforma delle Camere di commercio
Credo che
Si stia procedendo citato e sta procedendo con le prime diciassette in corso di emanazione del Regolamento
Che disciplina la nomina dei consigli
E delle giunte c'è un problema di selezionare il rappresentante interno di questi consigli ecco serto qui c'è un nodo problematiche su questo voglio chiudere questo intervento
C'è un nodo problematico che ancora non abbiamo strategicamente ha risolto riguarda in sostanza la relazione fra impresa associazioni istituzioni pubbliche nella politica dei servizi
Questo è un tema interessantissimo cruciale
Noi diciamo che bisogna agire in chiave di sussidiarietà
Però sappiamo tutti sussidiarietà è un buon criterio la buona parola poi bisogna vedere al concreto che cosa intendiamo che cosa significa questa cosa
Non è qui l'occasione diciamo di di di affrontare e curare questo tema io dichiaro però l'interessa poter partecipare partecipare una discussione su questo punto nel rispetto dei di tutte le Autonomie di tutti i ruoli e qui dentro c'è il grande tema dell'associazione io vorrei fanno un cenno come farò in tutti gli incontri con le associazione io credo d'aver bisogno di dire che questa compagine di governo ma io stesso
Abbiamo convinzioni profonde non occasionali sul ruolo dell'associazionismo delle organizzazioni sociali oggi e nella prospettiva io non credo noi non crediamo un mondo nel quale fra Stato e cittadino ci sia solo la tv o solo il commercialista sulle non crediamo a questo tipo di esiti
Ecco dire questo significa sapere tutti che tutto quanto deve si muove tutto quanto
Cambia non nasce niente nessuno al riparo dei cambiamenti voi sapete certamente meglio di me che mentre si chiede tutti lavoriamo e qualcosa si farà
E qualcosa si farà per avere uno Stato più efficiente più amichevole verso i cittadini ed impresa un fisco più moderno quindi più facile
Un sistema diciamo di reti per la circolazione il trattamento delle informazioni un pochino più avanzato e così via
è tutto ciò presuppone un cambiamento dello Stato molto forte e presuppone implicitamente un nuovo ruolo delle associazioni
Che dovranno via via abbandonare con i campi e darsene di nuovi e provare sumero di nuovi è un tema di cui si parla poco ma di interesse assolutamente strategico in queste fase di transizione noi siamo molto interessati e questo processo sappiamo che l'associazione pensioni sociali stanno
Riflettendo su queste siamo interessati che sappiamo per situazioni svolgono sostanzialmente una funzione di governo non solo una funzione di
Rappresentanza
Allora io mi auguro che anche questo tipo discussione posso essere fatto perché fra istituzioni governi associazioni dobbiamo avere una relazione stretta non per tutelarci diciamo reciprocamente o per legittimarsi reciprocamente
Ma per stimolanti reciprocamente
A lavorare assieme a cambiare
Lavorare assieme cambiare assieme mi pare che sia quello sì al punto principale diciamo il messaggio fondamentale che fosse avvocati grazie
Ora al professor Vincenzo Visco Ministro delle Finanze
Signor presidente signore e signori vi ringrazio dell'invito a questa vostra Assemblea
è un invito che mi ha fatto piacere accogliere anche perché mi consente di parlare a voi a ridosso delle polemiche
Verità limitate suscitate del re recente intervento correttivo del sui conti pubblici varato dal governo Prodi
Che tuttavia consentiva ai ministri alle che categorie produttive impegnate al tavolo della concertazione di concentrarsi sull'imminente manovra di Bilancio e sulle riforme strutturali che essa porterà con sé
Come voi sapete la manovra sarà finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di saldo di bilancio già fissati dal precedente governo in modo da agevolare il più possibile il percorso per ricondurre le grandezze economiche italiane
Sul binario fissato a Maastricht
Ottenere la conferma della fiducia dei mercati finanziari che già si è manifestata nei giorni passati e quindi facilitare l'ulteriore discesa dei tassi di interesse confermando che la politica di bilancio rimane strettamente sotto controllo
Oggi il differenziale dei tassi interessi italiani rispetto a quelli tedeschi che pure si è considerevolmente ridotto negli ultimi giorni rimane il il più elevato tra i Paesi europei
Pur essendo in questo momento l'Italia il Paese più virtuoso devo ciò significa che non si è ancora consolidata a livello internazionale la fiducia nella capacità del nostro Paese di mantenere la giusta rotta
Il ricordo dei comportamenti tenuti nella seconda metà del mille novecentonovantaquattro dal governo di allora e ancora ben vivo presso i mercati perciò i nostri comportamenti devono rimanere rigorosi e perciò il governo ritiene di aprire al più presto le trattative per il rientro della lira nel Sistema monetario europeo
L'obiettivo della partecipazione alla moneta europea le a costruzione dell'Europa unita senza ritardi resta obiettivo prioritario le ragioni per porsi tale obiettivo sono molteplici
E sono semplici da capire lo ricordava il presidente del di le e del resto sono state ripetute più volte da molti di noi
Dal momento che la partecipazione a pieno titolo dell'Italia all'Unione Europea è condizione indispensabile per evitare il crinale di decadenza economica e di emarginazione al quale il nostro Paese sarebbe inevitabilmente condannato
E io credo che di questo sia convinto alla grande maggioranza degli italiani
Credo anche che proprio questa convinzione abbia giocato un ruolo non secondario nel determinare la scelta elettorale che ha portato alla vittoria dell'Ulivo
Presidente Billè ha sottolineato con foga che l'ingresso in Europa può venire in modo equilibrato soltanto soltanto a condizione di procedere di pari passo alla profonda riforma della pubblica amministrazione e più in generale di tutta l'azione dello Stato come erogatore di servizi alla collettività
Bene esattamente questo l'obiettivo con cui abbiamo chiesto e ottenuto il voto della maggioranza italiane
E con il quale
Gli uomini dell'Ulivo hanno assunto la responsabilità di governo
Ma l'aggancio all'Europa avrà dei costi naturalmente
E come ho già avuto occasione di coda in arte assemblee di imprenditori nelle scorse settimane il governo ha davanti a sé due modi per condurre a termine
Il primo e quello dei tagli drastici alla spesa in particolare la spesa sociale e dell'aumento consistente del carico fiscale
Il secondo e quello di avviare un circolo virtuoso che permettono stretto contenimento dei prezzi
è una rapida riduzione del tasso di inflazione così da consentire una discesa significativa dei tassi di mercato e una conseguente discesa del costo del debito pubblico
Nonché una ripresa dei consumi e della domanda interna
Come sapete tutto il governo vuole perseguire questa seconda strada essendo la prima fortemente sconsigliabile sia per l'inevitabile peggioramento delle condizioni di vita dell'intero corpo sociale
Che ne con ne conseguirebbe sia per le conseguenze recessive che sarebbero
L'inevitabile conseguenza di un approccio diverso
A questo fine la riduzione dell'inflazione a livelli europei ricordiamo che oggi in Germania l'inflazione attesa intorno all'una e mezzo per cento rimane l'obiettivo prioritario del Governo
Anche la strada del circolo virtuoso che ne vogliamo percorre tutta via comporta alcuni corti
Ma comporta soprattutto una premessa indispensabile
La disponibilità di tutte le categorie siano esse il lavoro dipendente del lavoro autonomo dell'imprenditoria a dare sostanza concreta con impegno convinzione al metodo che è stato definito della concertazione
Vale a dire a quel metodo che serve a prevenire conflitti a ricondurre a comun denominatore le ragioni contrastanti degli uni e degli altri e a mettere a frutto il contributo di ciascuno all'opera collettiva di risanamento
Devo dire sono io ma rimasto colpito dal grande risalto che il presidente Billè ha voluto assegnare al tema della disoccupazione delle nuove povertà
Lo ha fatto a mio giudizio nella maniera più corretta accantonando ogni forma ideologica ma cogliendo la ragione concreta della solidarietà
Riconoscendo cioè che la lotta alla disoccupazione alla povertà vecchie e nuove è un interesse generale
Nello stesso modo in cui appena ieri il Presidente della Repubblica ha ricordato con un linguaggio immediato è straordinariamente efficace di cui lo ringrazio che l'evasione agli obblighi fiscali è un atto che viene compiuto contro tutti i cittadini non solo contro lo Stato
Se si comprende questo credo che il primo decisivo passo sulla strada che questo governo vuole percorrere in sintonia con tutte le componenti del corpo sociale di questo Paese posso essere compiuto ma occorre la disponibilità reali di tutti senza riserve senza recriminazioni inutili e senza demagogia
Alla grande disponibilità verso le linee programmatiche non cede al governo dichiarato da tutti nelle scorse settimane hanno fatto seguito tuttavia molte spesso violente proteste contro le prime misure correttive per varate dal governo
Proteste e devo dire in grandissima parte infondate in altra parte largamente eccessive rispetto alle dimensioni reali dei sacrifici richiesti
Mi rendo perfettamente conto che alcuni avrebbero preferito un taglio netto a carico dei pensionati a una drastica riduzione della copertura sanitaria
Il governo è consapevole che l'intera macchina del cosiddetto Stato sociale ha urgente bisogno di aggiustamenti e riforme e che in in anche in questi settori e necessari minare sprechi e disfunzioni
Ma non è con un provvedimento di metà anno reso necessario dal peggioramento dei conti pubblici che riforme complesse come quelle necessarie in questi settori possono essere varate da un governo che oltretutto e incarica soltanto da un mese
Analogamente il governo è fermamente intenzionato riformare la pubblica amministrazione per evitare che essa continui a contribuire ad accrescere i costi delle imprese anch'sicché fornire servizi in grado di ridurre ma questo obiettivo non ha nulla a che vedere con la richiesta di alcuni di sospendere d'autorità l'applicazione dei contratti già stipulati
Le misure adottate la scorsa settimana sono dunque necessariamente misure circoscritto
Anche se mi ha stupito che nessuno abbia apprezzato che gli interventi del Governo contrariamente alle tradizioni italiane non hanno i connotati della toppa applicata su un buco dell'una tantum varata solo per rastrellare quattrini
Bensì posero un carattere di stretta coerenza con i programmi e sono tutti iscrivibili nel più ampio disegno riformatore annunciato in tutte le dichiarazioni programmatiche
Lo voi ponemmo igienizzazione delle aliquote sui redditi da capitale
Che aumenta l'incidenza per i titolari di certificato di deposito ma alleggerisce l'impegno l'intera platea dei concerti dei correntisti
La razionalizzazione accelerazione delle procedure che renderanno possibile la riscossione di imposte già dovute non ancora percepite
Lo scoraggiamento verso forme di indebitamento a cui spesso le imprese ricorrono per sola convenienza fiscale in sostituzione della capitalizzazione con mezzi propri
La chiusura di altre possibilità di delusioni sono esempi di misure che introducono le risposte ai principi ispiratori
Della profonda riforma del fisco che ho già illustrato al Parlamento che intendo fondare sui due pilastri della semplificazione del decentramento
Semplificazione vuol dire drastica riduzione del numero di imposte
Con la cancellazione non solo di molteplici balzelli marginali che non portano gettito e servono soltanto vendere faticosa la vita dei contribuenti ma anche di alcune importanti imposte erariali e locali
Vuol dire semplificazioni delle procedure accorpamento degli adempimenti
Eliminando le ripetizioni inutili di documentazione e la moltiplicazione dei controlli soprattutto formali e vuol dire anche certezze per i contribuenti su come e quanto pagare introducendo quel diritto di interpello che può diventare strumento pratico e prezioso per evitare i rischi di sanzioni
Che semplificazione vuol dire anche riformare il sistema sanzionatorio per rendono equilibrato commisurando la la la pena all'entità del gettito sottratto in modo da evitare le inaccettabile paradossali situazioni che oggi possono crearsi a causa del cumulare asse di sanzioni a prevalente carattere formale
Su questa strada non ho aspettato nemmeno un giorno per cominciare a muovermi
Fin dalla prima settimana del mio incarico mi sono preoccupato di adempiere ad un un obbligo
Derivante derivato dalla dalla legge rispetto alla quale la crisi del governo Dini le successioni
Le successive elezioni ha però prodotto un forte ritardo ritardo
Quello di eliminare la bolla di accompagnamento
So preparare il decreto sull'autotutela e sto preparando le norme per il diritto di di interpello al sottosegretario professor Marongiu affidato l'impegno di sistemare e razionalizzare le diverse proposti proposte esistenti in tema di statuto del contribuente uno strumento civile importante che dà la certezza dei diritti al cittadino di fronte al fisco
E lo stesso pop insomma voglio dato incarico di cominciare a raccogliere e formulare i codici tributari
La mia iniziativa per lo statuto del contribuente fa seguito alle proposte di legge in materia che io stesso come deputato presentato in Parlamento già da molti anni
Come ministro delle Finanze ne ho dato annuncio se non sbaglio pochi giorni prima del bravo ma del vostro referendum per i diritti del contribuente lanciato con lo slogan a firma e vinci
Devo dire che questa volta iniziativa mi ha sorpreso non poco
Mi è difficile non interpreta alla comune iniziativa di pressione nei miei confronti
E ad avvalorare nell'affetto sta la circostanza che il vostro firmai vince nato a ridosso di quella che è stata definita rivolta fiscale del nord-est d'Italia
Dare il via a una raccolta di firme perché era una cosa che il ministro aveva già deciso di fare a cui il ministero stava già lavorando mi è parso scusate la mia sincerità
Un modo di far parlare di sé sull'onda delle polemiche
Altrettanto può dirsi di alcune affermazioni un po'eccessive che talvolta si ascolto
Logica avrebbe voluto che su questa materia venisse chiesto un incontro con il ministro Percolla volare all'iniziativa
Mobilitazione sostanzialmente inutile giacché l'obiettivo dello Statuto l'agenda Genta diventerà proposta formale un po'poco tempo
L'accoglienza è ma del resto un diritto che nessuno nega in questo caso però credo che si tratti più di indizi un'iniziativa di propagare da che nel mio obiettivo concreto da raggiungere
Anche la propaganda tuttavia le sue ragioni
E in questo caso sono il primo a riconoscerlo sappiamo tutti che in Italia la macchina fiscale farraginosa
Poco efficiente e spesso persecutoria
Sono punto fatti di quelli cui sto parlando di iniziative che il governo sta prendendo perché che saranno formalizzate formalizzata in Parlamento al più presto qui
Quindi quindi non
Non capisco cose cosa appunto chiedete noi stiamo facendo quello che voi volete e almeno e almeno e almeno che questo e almeno che questo venga
Almeno che questo venga ma ci sia con ci sia consapevolezza
Che
No
Ripeto quello che dicevo
Prima anche la propaganda le sue ragione e io sono il primo a riconoscerlo sappiamo tutti che in Italia la macchina fiscale farraginosa poco efficiente e spesso persecutori
Per gli operatori economici imprenditori grandi e piccoli lo è in maniera particolare e per i Miccoli ciò comporta problemi e difficoltà assai maggiori che per i grandi da qui un'insofferenza che io considero legittima
Ma è questo il punto io sono qui proprio per eliminare il più possibile le ragioni di questa insofferenza
Pagare le tasse non farà mai piaceva nessuno ma pagano in misura ragionevole in maniera facile senza rischio di incorrere in sanzioni anche quando
Anche quando si è in buona fede convinti di aver compiuto fino in fondo il proprio le vere può io credo in
E il pagamento accettare conosco bene i vostri problemi di cui il presidente Billè ampiamente parlato dal suo discorso emerge con chiarezza che la questione fiscale solo un aspetto di essi non spetta a me dare avevi sporte sui molti punti toccati anche se nessuna questione può essere affrontata separatamente dalle altre
Ma tutto deve concorrere a produrre quella profonda trasformazione che giudichiamo necessaria per il risanamento del Paese
Per quanto mi riguarda tuttavia credo che l'opera la quale mi sto accingendo potrà alla fine del percorso risultare utile per la collettività e per la vostra categoria
Con la prossima manovra di Bilancio inizierà la riforma fiscale che come sapete con poteva fin da subito un forte decentramento Lacan l'azione di una serie di imposte che saranno sostituite da un'unica imposta regionale abbassarli questa larghissima base imponibile al tempo stesso inizia un'opera sistematica di semplificazione degli adempimenti e procedure eliminando alcuni inutili obblighi contabili per le attività economiche più modeste e anche per quelle più di maggiori dimensioni si cercherà anche di agevolare la nascita di nuove imprese soprattutto nel Mezzogiorno e di risolvere la questione del trasferimento delle ditte individuali da padre a figlio
Queste cose vanno fatte perché sono le scelte del governo coerenti con le aspettative del Paese i tempi e i modi saranno quelli giusti
E e quelli necessari
Vale a dire i più rapidi possibili
E questo indipendentemente dalla fissazione alla richiesta di Dante ultimative
Ebbene guardate bene signori non si tratta di favola ma di fatti concreti a tutta questa materia il ministero sta già lavorando e gli interventi di legge cominceranno in tempi strettissimi già con la prossima Finanziaria
E lo strumento della delega che io ho proposto risponde proprio all'esigenza di fare di fare presto
L'altro giorno dalle pagine di un settimanale sono stato rimproverato da Giorgio Bocca per fatto troppo il promesse su materie che secondo lui è quasi impossibile modificare forse ha ragione lui e come lui tanti che seguono a pensare che ai deserti l'Italia non c'è rimedio e in molti che si aprono che questo governo fallisce da parte mia ci tengo a precipitare a precisare che non ho fatto e non faccio promesse
Mi limito a spiegare mia intenzione mie programmi e apre non cede iniziative concrete che mi ha chiuso accingo ad assumere il giudizio sul raggiungimento degli obiettivi sarà valutato a posteriori adesso devo dire che per fortuna non tutti nutrono lo sci ti firmo di bocca e questo governo è nato proprio perché la maggioranza degli italiani ha fiducia nella possibilità di cambiamento che si tratti di un'opera difficile ne siamo tutti consapevoli ma dobbiamo sapere anche che la svolta non è lontana è che l'risanamento del Paese può essere a portata di mano a condizione che il governo sia capace di passare con coerenza dalla tavola i fatti naturalmente ma anche a condizione che nessuno lavoratori pendente autonomo imprenditore ritengo di essere esentato dal fornire il proprio impegno il proprio contributo ritenendo in altre parole di avere già dato oggi c'è un po'questa tendenza a tutti pensano di avere già dato
è vero tutti hanno dato seppure in maniera non un quale infatti la via del risanamento in città e già in buona parte percorso ora si tratta di compie un passo ulteriore correggendo le distorsioni che si sono incancrenita nel tempo non tirati all'indietro altrimenti sarà più difficile e più faticoso per tutti il Governo e a vostra disposizione per guidati in questo percorso
La parola al professor Augusto Fantozzi ministra dei commercianti
Signor presidente autorità signore Signori l'unica ragione per farmi voler bene da voi e e di essere brevissimo sarò brevissimo nella regione delle mie parole
è solo una quella di portare qui un saluto a tutti voi e soprattutto ai signori delegati e di assumere un impegno nei nostri confronti il saluto e a una categoria che ha dimostrato di salvare il Paese in momenti di disagio con la sua flessibilità e con la sua con il suo impegno e con la sua laboriosità poi per il saluto a una categoria che infatti i dati fiscali ancora di oggi lo confermano ha contribuito importante mente all'avvio del risanamento della finanza pubblica e che e qui estende il discorso dal commercio all'artigianato alla piccola e media impresa
Partecipa ad un modello quello della piccola e media impresa che il mondo ci invidia e che ci cerca di imitare
Il l'impegno quello di colui che avendo lasciato nelle mani dell'amico Enzo Visco il testimone
Un po'scomodo di colui che deve introdurre fare applicare i tributi
Può ora impegnarsi a tempo pieno con il suo ministero nel sostegno delle imprese italiane dell'internazionalizzazione dell'impresa italiana del sostegno appunto all'impresa italiana che dall'estero questo è un impegno forte
Nel commercio con l'estero operano nel comparto operano ministeri regioni camere di commercio associazioni di categoria impresa
Già ancora a pagina tredici i della relazione di Billè oggi si dice gli altri Paesi si dopano di un sistema Paese nella sostenere le proprie imprese all'estero l'Italia non lo fa Italia lo farà si sta avviando a farlo occorre Inter i re e a razionalizzare il comparto del commercio con l'estero con la collaborazione dell'intervento la concertazione di tutti coloro che attualmente vi operano riducendo le sovrapposizioni facendo funzionare gli istituti che in essi che i esso commercio con l'estero operano stimolando l'intervento dei ministeri competenti dagli esteri al Tesoro dall'industria l'agricoltura al commercio con l'estero fare in modo che il comparto sia gestito da una cabina regia che tenga conto di tutte le esigenze delle imprese che dunque l'internazionalizzazione sia la scommessa che l'Italia insieme con quelle per il lavoro e per la riforma fiscale
Che qui sono state evocate possa affrontare e vincere nel breve tempo nel momento in cui e il consolidamento dei cambi la prospettiva di entrare nello s'me porgono qualche vantaggio competitivo dovuto dalla differenza del cambio occorre trovare stimolare sfruttare altri vantaggi competitivi che saranno quelli
Della inventiva dell'iniziativa della fertilità dell'impresa italiana ma anche utilizzare quello del sistema Paese il fatto cioè che l'organizzazione della Commerce cioè con l'estero nel nostro Paese sia effettivamente a sostegno delle imprese per far sfruttare appieno tutti i vantaggi competitivi possibile io auguravo i delegati a tutti buon lavoro e vi ringrazio per l'attenzione
L'intervento del ministro del lavoro onorevole Tiziano Treu per favore stai seduto per favore specie dovuto prego signor ministro prego
Prendo vuol per favore
Cercherò anch'io di essere breve ma non posso esimermi dal qualche sottolineatura anzitutto rilevo che opportunamente la relazione del presidente a collocato all'inizio in un posto centrale le politiche dell'occupazione questo non solo per segnalare una pre
Occupazione colgo nello spirito della relazione ma anche per indicare come il contributo di questa categoria può essere essenziale nella politica dell'occupazione
Questo serve all'Italia serve a tutti noi ma serve anche all'Europa
Dall'Europa anche nell'ultimo vertice di Firenze vengono segnali
Realistici e anche di gradualità nell'impegno su questo fronte non
Non di per sé negativi qui forse ho colto un cenno di non giustificato pessimismo nella relazione del presidente perché vedete non c'è dubbio che le politiche della occupazione spettano in primo luogo agli stati membri e alle parti sociali sottolinea quindi ai protagonisti alle associazioni insieme le istituzioni nazionali
E l'Europa
Può fare alcune cose non può sostituirsi a questo può anzitutto orientare alcune risorse
Comunitari in questa direzione
Qui c'è stato un richiamo di prudenza ma che vale
Ripeto realisticamente prima di sì ha detto prima di chiedere nuove risorse per l'occupazione spendiamo bene quelle che abbiamo
Ed è vero che non solo le Italia ma anche altri Paesi utilizzare in modo insufficiente i fondi comunitari oppure quando li utilizzano non li utilizzano con una soap gente finalizzazione obiettivi occupazionali qui questo è il richiamo che ci viene dall'Europa perché era un richiamo pertinente anche qui vorrei solo fare una chiosa
è vero che l'Italia un ritardo notevole nell'impiego dei fondi strutturali
Ma è anche vero che negli ultimi mesi c'è un'azione di forte recupero che si misura sui dati che ci ha riconosciuto dalla stessa comunità credo che siamo impegnati tutti
E quando dico tutti intendo veramente così perché l'impiego adeguato dei fondi dipende non solo dalla capacità dello Stato e delle regioni ma dipende anche dalle proposte
E dalla progettazione che vengono
Dagli attori sociali cioè in particolare dalle associazioni
Per quanto riguarda la la responsabilità nostra degli degli Stati dei gruppi nella politica dell'occupazione il il messaggio che viene dall'Europa che che trovo
Ripreso correttamente nella relazione del presidente è duplice
Rigore anzitutto questo l'ha detto con la sua solita chiarezza cancelliere Colle primo contributo all'occupazione di in ciascuno Stato emettere
In ordine i conti di casa propria
Bene quello che si sta facendo si sta facendo anche con scelte difficili e dolorosi colleghi che anni hanno preceduto l'hanno già spiegato bene quindi mi esimo dalla dalle ritorna ci sopra
Rigore anzitutto e poi
Politiche politiche attive del lavoro questa frase significa che tutti siamo impegnati quando indica affrontiamo il problema del lavoro
A liberarci talora da schemi assistenziali o Solanum prevalentemente assistenziali che allignano non solo nelle burocrazie pubbliche ma anche in quelle nelle associazioni tra loro e pensare di
Più a a politiche attive questo è l'impegno che abbiamo davanti
Ha detto bene il presidente incontri che sono stati avviati la settimana scorsa per il lavoro o con le categorie con tutte le categorie non mirano a una solo una conferenza non tanto a una conferenza non servono conferenze
Sarebbe riprecisare un patto
Che individui misure concrete e realistiche sostenute dal consenso per creare più lavoro le piste
Le piste sono già avviate
Credo che siano tutte contenute e non a caso nella relazione del presidente Billè perché su questo abbiamo già lavorato adesso dobbiamo essere operativi accelerare l'attuazione ma le piste sono individuate e io ne ne ricordo solo due-tre perché mi sembrano qui particolarmente significative
Anzitutto noi siamo già avviati su una strada di forte decentramento delle funzioni in materia sia di formazione professionale e sia di mercato del lavoro
Questo è può essere concretamente da chi è già in atto un primo segnale di quel processo verso ora si dice federalismo io per Prisco dire con una terminologia più adeguata verso la il riconoscimento delle autonomie locali e delle Autonomie associative nella gestì pone del di questi due punti fondamentali delle politiche del lavoro la formazione professionale e i servizi all'impiego questo significa cose concrete significa che saremo questi servizi saranno più vicini agli utenti e questo significa che le parti sociali saranno coinvolti di più
Nella nei servizi all'impiego e nella stessa gestione della formazione professionale questo è una compito che richiede responsabilità
E anche il rigore perché non tutte le esperienze di gestione di questi servizi anche da parte delle parti sociali sono state finora del del tutto per Tours
Un altro punto su cui vorrei richiamare l'attenzione del pacchetto flessibilità la flessibilità del lavoro è un punto che è già stato messo in cantiere che va sviluppato in alcuni casi si richiedono iniziative legislative intenzione
Nostra di ripresentare con aggiornamenti il pacchetto di flessibilità che era già stato istruito nel Parlamento con la scorsa legislatura e su altri punti le flessibilità solo uno un compito che deve essere ricercato anzitutto dalle parti sociali presidente ha ricordato la flessibilità salariale che la flessibilità dell'organizzazione del lavoro cosa particolarmente importanti per le aziende piccole e medio-piccole credo che questo spetti spetti alle parte fa alle parti negoziare queste forme perché le flessibilità sono positive in quanto ricevono consenso c'è già una vasta esperienza in questa materia il Governo è disposto a sostenere queste iniziative quando appunto abbiano un sufficiente immagine di consenso e poi vorrei sostenere sottolineare due punti particolarmente importanti
E credo che nelle ai lavori che avremo nelle prossime settimane dovranno essere sviluppati noi abbiamo bisogno di fare interventi
Mirati nelle aree
In difficoltà nelle aree in crisi in particolare nel Mezzogiorno il metodo e quello dei patti territoriali cioè
Di intese che individuino obiettivi precisi di rilancio dello sviluppo con conformi alle vocazioni
Locali e che impegnino tutte le parti ciascuno mettendoci del proprio
A far procedere questi progetti noi abbiamo già avviato
Delle indicazioni in questo senso in particolare con la vostra organizzazione
Ci sono settori di elezione in cui
La creazione di lavoro nuovo e assolutamente rilevante è stato ricordato qui in particolare il turismo ma direi
Tutta l'area dei servizi dei nuovi servizi in particolare lagunare ha che costituisce il futuro dello sviluppo del lavoro di Lou lo sviluppo
Il lavoro futuro sarà sempre di più lavoro legato alla creazione di piccole imprese sarà sempre di più lavori è intatto verso i servizi di tipo nuovo e questo è un lavoro che dobbiamo svolgere insieme perché
Solo dalla a combinazione degli sforzi di tutti si possono tenere risultati
Due voli io su questo mi attendo e tutto il governo si attende indicazioni precise nei prossimi giorni a Palazzo Chigi dopo la prima
Generale apertura di tavolo ci saranno incontri confronti specifici e approfondiranno i vari tematiche quella che già ricordato della flessibilità e queste della creazione di occasioni di accordi per uno sviluppo nelle zone soprattutto in difficoltà
L'ultima cosa che voglio dire che si rileva alla sì legate manda molto sentito da tutti della semplificazione normativa la normativa del lavoro è una normativa come altre che si è costruita con sedimenta azioni successive quindi molto difficile molto contorta e che va semplificata va semplificata cominciando dal centro e poi mi auguro che in prospettiva quando la gran parte delle fu Sironi di politica attiva saranno trasferite come saranno trasferite in sede regionale mi auguro che la stessa opera continui da parte dei governi decentrati ebbene su questo un inizio di lago o è già stato c'è già stato un inizio di lavoro con la delega conferita durante la scorsa legislatura governo per unificare di un testo unico la normativa previdenziale che è tra le più complicate anche dopo la riforma
è opportuno e stiamo pensando ad operare
Nel senso della semplificazione in altri due grandi settori della normativa del lavoro la normativa degli ammortizzatori sociali e degli incentivi che è una normativa così complessa e così stratificata da essere spesso anche al di là della consapevolezza irrazionale
E solo da una riformulazione degli ammortizzatori sociali e degli incentivi potremmo bilanciare correttamente le ragioni effettive
E le necessità effettive di protezione da una parte e di agevolazione dall'altra
Perché leggevo se vogliamo creare sistemi di incentivazione nuove per le occasioni che meritano delle iniziative che meritano sostegno in particolare la creazione di non l'impresa in zone in difficoltà a favore dei giovani dobbiamo però e disboscare la giungla che ancora oscura la visuale soprattutto in queste aree
Quindi un'opera anche per quanto riguarda questo settore
Uno un'opera difficile che tocca la struttura le strutture dei nostri sistemi
Che va iniziata subito e che è avviata non porterà risultati
Visibili
In tempi brevissimi ma questo non significa che non dobbiamo aspettarci risultati progressivi ecco per fare questo io credo che sia essenziale
Il metodo che è stato anche qui ricordato che il metodo della confronto il metodo continuo della ricerca sia a livello generale quindi nei grandi tavoli di concertazione sia a livello locale
Delle cose che si possono fare realisticamente insieme e che possono avere non solo nella loro scrittura normativa ma poi nella loro applicazione di sostegno dei protagonisti perché anche su questo è fondamentale cambiamo di registro non basta scrivere delle cose sulla carta
Siano esse carta siano cose contrattate o cose
Legiferate occorre poi che ci sia un impegno degli dei protagonisti nell'applicazione continua questo un risultato dis si possono contenere con quella forma di partecipazione e di con quell'intervento del associazionismo partecipato a cui faceva riferimento il presidente Billé mi ringrazia
Grazie si
Grazie signor ministro l'intervento del ministro del lavoro si conclude la parte pubblica della nostra Assemblea i lavori riprenderanno oggi pomeriggio perenne approvazioni connesse allo Statuto grazie e