La situazione politica e i rapporti tra gli ambienti politici e quelli economici

Radio radicale parliamo della situazione politica e dei rapporti tra il mondo politico il quello economico con Piero Ostellino politologo già direttore del Corriere della Sera secondo te vi sono qualche strana manovra dei poteri economici sul fronte politico come segnale no da qualche giorno alcuni commentatori da Giorgio Bocca prima oggi lo stesso il lo stesso direttore di Repubblica Ezio Mauro
Ma io non so se ci sia questa manovra o non ci sia una cosa è certa non sono certo i giornali lo strumento di questa manovra come qualcuno ha sospettato cioè io una sono una cosa tutto sommato che funziona in modo abbastanza anomalo cioè è difficile che il proprietario di un giornale posso telefonare ai giornalisti tutti i giorni per dire
Congiurati e contro il governo Prodi piuttosto che contro un altro resta il fatto che Uzzi e il capitalismo è quello che la politica gli consentì di essere qui del capitalismo e selvaggio se la politica non è in grado di fiscali delle regole del gioco
Io non credo che il capitalismo italiano che peraltro è piuttosto debole per Capello capacità di autofinanziamento per pareri forte indebitamento Suma per una serie di considerazioni che attengono la storia del capitalismo e mi hanno non credo che il capitalismo italiano sia in grado di esercitare una pressione decisiva sulla politica anzi il capitalismo italiano ha sempre avuto bisogno della politica fino alla connivenza e la complicità con Tangentopoli
Per difendersi sul piano della competizione internazionale se sul piano della concorrenza interna cioè il capitalismo ha cercato sempre di evitare che l'interno ci sia un vero mercato e di proteggersi dall'esterno con delle misure di carattere protezionistico in Alleanza e di complicità con la classe politica
Quindi questo capitalismo che trama contro il governo Prodi come nel mille novecentonovantaquattro avrebbe tramato contro il governo Berlusconi perché vuole un governo debole in modo tale da poter comandare francamente io non lo vedo ecco ma come giudichi come vedi la mano
Ha la le dichiarazioni delle ministro delle Poste Maccanico circa appunto il dialogo con le opposizioni Ezio Mauro oggi appunto su repubblica scrive che dica in queste star appunto un manovre in qualche modo per cercare di ricostruire quel rapporto di parità che l'elezione invece avevano negato dando la maggioranza lo schieramento clausole dalla maggioranza allo schieramento non c'è lo schieramento del governo Prodi
è una società per azioni con una serie di azionisti molto litigiosi tra loro sì e quindi Maccanico che è un uomo intelligente e realista ed è quella dei commi dello Stato ha capito che per fare le riforme occorre che tra maggioranza e opposizione ci sia una tregua
Quindi io non vedo in questo il desiderio di fare una grande ammucchiata in modo tale da favorire il grande capitale di cui Maccanico cui sarebbe l'interprete o addirittura lo strumento io vedo piuttosto da parte della canicola realistica constata Fiore che il governo Prodi soffre delle firmare di cui soffriva governo Berlusconi al governo Berlusconi fu tradito tra virgolette
Da un ribaltone il governo Prodi I tradito anche questo tra virgolette dalle molte componenti al suo interno che vanno dalla finita di Bertinotti ai popolari di Bianco eccetera cioè in
Non c'è un vero sistema maggioritario in Italia la legge elettorale non produce ancora un sistema politico maggioritario produce un sistema politico
Oligopolistico diciamo così in cui ci sono alcuni oligopoli che devono mettersi d'accordo tra di loro per creare un minimo di stabilità governabilità nel Paese quindi
Possibilità di ricatto e di pressione di questi oligopoli nei confronti del Presidente del Consiglio poteva altre ecco e così cosina che appunto non vi è un vero
Assetto di democrazia maggioritaria di democrazia
Il moderne evidente mi par di capire che ci saranno sempre questi questo tipo di situazione hanno un baritono chiedono dove tant'è vero che la Bicamerale proposta da D'Alema è accettata da Berlusconi è una versione edulcorata della proposta di Maccanico in modo da consentirà poi di non stare al
L'idea che un accordo tra Londra maggioranza erano all'opposizione porti a un cambiamento del precedente Consiglio il discorso che Prodi ha fatto alla Camera il discorso di un uomo spaventato all'idea che alle sue spalle all'inizio un accordo tra maggioranza e opposizione non solo per le riforme istituzionali ma anche per cambiare lo il Presidente del Consiglio d'altra parte sulla testa del presidente del Consiglio continuerà a prendere questa spada di Damocle obiettivamente perché checché ne dica che voglia il povero Prodi e deboli oggettivamente cioè il tema che produce debolezza non è il povero Prodi chiunque fosse alto al Presidente del Consiglio si troverebbe nelle stesse identiche condizioni
La questa infinita transizione politica italiana derogare alla volta a dalla grande tradizione anche l'idea che i poteri forti possano condizionare il potere politico
Siccome era per il semplice fatto che ci sarà una maggioranza di volta in volta o neo laborista o neo conservatore devo conservatrice cava dell'ateneo dalla povertà redistribuire a quella ricchezza prodotta durante la maggioranza neo conservatrice e a sua volta la maggioranza neo conservatrice recupera era quella ricchezza del PPP poeta quando era maggioranza governativa la maggioranza neo laborista cioè in altri termini una identificazione chiara con gli interessi sociali e con le parti sociali presenti nel Paese oggi perché questa identificazione non c'è e quindi ogni volta che all'interno della maggioranza governativa che ritengo sia definita citata di come dire di distribuire le spoglie il bottino di guerra i signori della guerra litiga
Qualità dell'orario però questa coalizione vittoriosa senti ma tu in conclusione si è ottimista o pessimista su questa crisi molto lunga della Prima Repubblica partitocratica
Italiana che non sembra finire mai ma io non sono particolarmente ottimista sul nostro paese cioè sulla cultura politica del nostro Paese il nostro Paese non ha una cultura politica maggioritaria
Ma una cultura politica compromissoria compromissorie non nel senso di compromesso storico di una volta ma nel senso di come dire coinvolgimento
Pieno di tutti e di tutto nella formazione delle decisioni di governo e quindi con con la mancanza di assunzione di responsabilità da parte di chi governa e chi governa finisce col non assumersi mai delle responsabilità perché perché Pato che condivide le decisioni che prende più o meno con tutti quanti comprese le parti sociali Confindustria e sindacati ecco fintanto che non arriva al punto di creare un sistema politico in base al quale chi prende le decisioni neanche la totale responsabilità fintanto che non arriveremo a quel però aveva un sistema politico che funziona io temo che la nostra cultura si è tale agli inizi del secolo Albertini denunciava appunto una cultura che produceva una grande palude questo tipo di coltura ci vorrà molto tempo prima che
Scompaia che è che arrivi in Italia una vera cultura maggioritaria quindi sistema politico della palude per dirmi
L'altro ex direttore borracce Calabresi voleva parole perché questa è la cultura italiana bene ti ringraziamo ringraziamo Piero Ostellino politologo già direttore del Corriere della Sera buon ascolto come sempre da RadioRai
Radio radicale continuiamo con questa serie di interviste abbiamo ora i nostri microfoni l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del quotidiano la Stampa di Torino ambasciata Romano allora secondo lei sono ci sono alcuni editoriali alcuni fondi ieri un commento di Giorgio Bocca oggi tra l'altro un editoriale del direttore di Repubblica Ezio Mauro i poteri economici in che rapporto stanno con il Governo Prodi fermi
Perché non ne abbiano nessuno non hanno un rapporto particolare con il governo Prodi anche tutto non credo che esista una strategia dei rapporti economici commentati vi sono molti industriali alcuni hanno fidei probabilmente favorevoli alcove no Prodi altre meno il punto su cui sono fondamentalmente d'accordo è che vi è una scadenza europea in questa scadenza paga rispettato serie delusione perché molto probabilmente una buona parte del mondo industriale italiano si era aspettato che questo Governo avrebbe fatto abbastanza rapidamente
Preso pertanto rapidamente delle decisioni in questo senso in quella direzione il fatto che il Governo ci sia Ciampi è importante Prodi stesso della campagna elettorale si era espresso in quei termini ebbene questo non sta accadendo stacca vendo con una lentezza che naturalmente preoccupa alcuni degli ambienti industriali italiani più importanti poiché un mondo economico molto diffuso soprattutto
Nel Veneto che ancora non vede ciò che aspetta cioè una politica di maggiore attenzione per le sue esigenze una politica di maggiore decentramento non soltanto a sinistra attivo ma economico se in tutto questo vi è una strategia non lo so a me
Non sembra mi sembra che vi siano delle preoccupazioni questi ma non credo che si esprimono con una politica coerente ecco fin qui appunto le preoccupazioni che il mondo economico a per la questione in particolare delle scadenze europee mi
Vi sono preoccupazioni relative da parte del mondo economico secondo lei relativa
O lo di rifondazione della coalizione che sostiene il governo questo sì questo indubbiamente credo che sei poco economico e preoccupato le pene probabilmente avrebbe fatto bene ad accorgersene prima credo sia stato sbagliato pensare che riforme
Come comunista così importante alla al funzionamento della coalizione di maggioranza sarebbe stata partiva avrebbe accettato la politica del governo senza chiedere nulla in cambio State mondo economico lo scopre solo
Tortora ed è questo direi imprevidenza sente ambasciatore romano ma non ci potrebbero essere anche altri motivi oggi sui giornali sono comparsi alcune notizie per cui si dice in realtà il viale
Sulle riforme istituzionali e non da ora copre o coprirebbe un negoziato più o meno segreto sui problemi delle telecomunicazioni e della giustizia secondo lei è possibile plausibile che il mondo economico si attende anche a
Il trono al Governo dalle forze politiche e per questo faccia pressing sulle stesse quel ci son due problemi distinti l'ho letto anch'io naturalmente una serie di commenti di analisi
Secondo cui quello che sta accadendo e in parte almeno il risultato di un desiderio di alcuni ambienti i quali vorrebbero che il Governo fosse meno forte vorrebbero addirittura per riportare indietro la macchina politica italiana
All'ipotesi che fu avanzata prima delle elezioni quella secondo cui vi sarebbe stato come risultato delle elezioni uno stallo ecco qualcuno sostiene mi sembra che per una parte della dell'opinione italiana ancora una volta industriali uomini di finanza sarebbe meglio se il governo fosse meno autorevole se vi fosse fa maggioranza e opposizione una a uno stallo debbo dire che questo in qualche modo era implicito in una configura intervista che Massimo D'Alema ha detto al Corriere della Sera quando parlò di poteri forti e credo che sia implicito per l'appunto in alcuni dei commenti che abbiamo che abbiamo letto in questi giorni del resto per certi aspetti anche nell'intervista di Romano Prodi a Repubblica di qualche giorno fa se è questo che si teme bene io credo che sia veramente sbagliato ho l'impressione che se hanno una Fidelio questi ambienti e quello di un governo autorevole con una certa energia e con una certa capacità di decide non vogliono azzerare la politica non voglio non lo stallo non vogliamo in altre parole una situazione in cui bisognerebbe maggior spazio per loro per loro per far che cosa è governo che deve prendere determinate iniziative credo che complessivamente si porti un governo più autorevole più energico non certamente meno autorevole meno energico c'è l'altro aspetto a cui faceva in qualche modo di fare mentre la sua domanda che quello naturalmente di una l'intesa sulle riforme costituzionali che tenga in Libia e dico tutto anche altri problemi come quello della del sistema televisivo come quello del conflitto di interessi
Beh debbo dire che questore non è non è improbabile vi sono questi problemi che sono in qualche modo all'ordine del giorno in parte sono anch'essi problemi di tipo istituzionale e con e tra gli interessi per esempio quando raggiunto determinate dimensioni è un problema che va preso in considerazione nel quadro della riforma costituzionale non sappiamo tutti che purtroppo per Rusconi e al tempo stesso leader dello e oneri e al tempo stesso titolare di un di interessi economici che lo rendono molto fortemente coinvolto in questa vicenda e questo è un rischio che il Paese corre di concreto rischio perché c'è il problema delle riforme venisse affrontato tenendo d'occhio speci gli interessi individuali risultato indubbiamente rischierebbe di essere parcheggiato sì
In alcuni articoli alcune notizie si fa molto riferimento ai problemi della giustizia c'è in qualche modo la possibilità che l'uscita da Tangentopoli secondo lei faccia parte in realtà in modo sotterraneo del dialogo sulle riforme Still
Allo stato attuale delle cose soltanto una presunzione non ho visto nulla che lo faccia pensare o che mi dia la certezza che questo accadrà ma anche qui indubbiamente tocchiamo un terreno è un nervo che esiste
Eticamente nel Paese da Tangentopoli in qualche modo prima o dopo bisognerà uscire molti lo dicano da parecchio tempo io stesso penso che non sia immaginabile una situazione in cui la magistratura in particolare le maglie frattura inquirente può a tempo indeterminato pescare in un bacino di legalità così diffuso così vario e interviene per così dire una spada di Damocle sulla spalla sulla testa della classe politica questo è un problema che va risolto io credo che inevitabilmente prima o dopo il processo si risolverà nel senso in una di una norma che metterà delle scadenze in qualche modo non dico che al piede dalla macchina perché questo la fa pensare inevitabilmente al colpo di spugna ma che prima o dopo si giunga ad una specie di sanatoria fra virgolette lo sempre pensa atto come probabile ho sempre pensato che questo sarebbe accaduto nel momento in cui le tue forze maggiori maggioranza e opposizione si fossero seduti al tavolo di una grande riforma costituzionale avrebbero in altre parole lasciato le armi al guardaroba e questo è un momento in cui può cadere non lo so o ripeto credo che accadrà miao quello che accadrà nel migliore dei modi possibili Comba maggiore trasparenza possibile del momento in cui vengono in discussione i problemi reali del Paese non in altre parole sottobanco sì tanto
Ah ma insomma
Quel no il mondo economico italiano si è detto in parte è stato verificato auspichiamo un governo dell'Ulivo nel nostro Paese ora questi rapporti sembrano un po'incrina
Innanzitutto mi saprei idonei ma io credo che a questo punto la parlare nel campo del governo il governo che alle responsabilità abili scadenze importanti contro queste scadenze deve prendere determinate decisioni visto l'le privatizzazioni alcuni complessivamente credo spero il mondo economico italiano tiene credo che le consideri importanti mi auguro che le consideri
Tanti secondo lei lei lei considera importanti se io le considero per le no no ma secondo lei il mondo economico che considera veramente importa
Credo che ci sia stato in tutto questo un po'di ipocrisia anche quando a alcuni industriali alcuni esponenti degli ambienti economici italiani
Dicono di desiderare le essi probabilmente esprimono per così dire un desiderio nazionale che poi questo questa volontà di prim'situazioni corrisponda sempre ciò che in realtà vorrebbero quello è un altro discorso però lo dicono e in qualche modo vanno presi in parola
Andando però mi pare che sia d'obbligo lei è stato forse quello che per prima ha lanciato l'idea della prova dell'Assemblea costituente sembra anche il dibattito sulle riforme si l'
A lei porterà invece una commissione bicamerale forse con poteri redigenti qual è la sua opinione vede se le dicessi che non credo alla commissione
Bicamerale dare la sensazione di essere così fortemente attaccato all'idea dell'Assemblea costituente da ma che armi del pescato di remare contro questo sarebbe sbagliato non di non è mai scommettere contro le iniziative nel momento in cui vengono prese non c'ho creduto all'Assemblea Costituente continua ad avere alla commissione alla commissione bilaterale chiedo scusa ma ma se si fa bisogna in qualche modo appoggiarla e bisogna sperare che funzioni naturalmente non va a tempo indeterminato lo so che non è del tutto semplice come vorrebbe Berlusconi fissare dei tempi entro quali o la Commissione bicamerale dai risultati che ci si attendono o se no si passa implicitamente automaticamente l'assemblea costituente questo è un po'troppo meccanico non credo che lo si possa fare in questi termini ma certo se dovessimo entrare in una un giro dell'oca che non ci porta da nessuna parte bene no questo sarebbe grave per il Paese di commissione became Pica minerale lei è già stata fatta una ha dato risultati non certamente conclusisi anche se il lavoro fatto fu tutt'altro che spregevole ma quel lavoro poi va in qualche modo realizzato da qualcuno ed è lì che poi in qualche modo si riscontrano le difficoltà perché si ritorna in Parlamento vale a dire in un luogo in cui ciascuno cerca di raggiungere di perseguire i propri obiettivi di conciliare le motivazioni ideali con i propri interessi in altre parole un cuoco liquidi riforme temo se ne faranno poc'anzi in
Siamo ringraziamo l'ambasciatore Sergio Romano editorialista della Stampa di Torino Bono scorto come sempre da Radio radicale