Il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano incontra i cento presidenti delle Province intervento tenuto nell'ambito dell'assemblea dei presidenti di Provincia presso la sala assemblee dell'Iccri

O anche questa stringatezza e spero che corrisponde alla vostra uccisione con la confusione dei
Conclusivo che sia chiaro non pretende gridare risposta non potrebbe dare risposta a molti dei quesiti che sono stati sollevati molti dei problemi che sono reati indicati questi incontri dico al plurale perché mi riferisco sia l'incontro gli oggi con voi presidenti delle Province sia ai numerosi incontri su basi interregionali
Che stiamo ottenendo con i sindaci sindaci dei comuni capoluoghi e rappresentanze i sindaci degli altri Comuni oggi mi reco a Milano che sarà l'incontro più numeroso tracce la trentatré province questi incontri servono innanzitutto armi al sottosegretario Vignieri che ha la delega per l'amministrazione civile taglietti lo Calì per ascoltare per registrare per confrontare le posizioni che vengono a queste discussioni con quelle che abbiamo già messo a fuoco o stiamo via via elaborando in sede di governo
Voglio dire che ci sono problemi specifici che sono stati presentati anche come tali da ultimo il problema della provincia di Milano ma per arrivare poi ad una conclusione di carattere generale
Ho i problemi delle nuove province però sono stati anche toccati temi molto rilevanti di evidente carattere generale su cui noi dovremo lavorare ancora parlo soprattutto dei Emi della finanza locale dei rischi di dissesto dei nuovi criteri di attribuzione dei trasferimenti dello Stato agli enti locali questa è una materia che è rimasta diciamo un po'all'ateneo della nostra discussione di oggi ma è materia come mi insegnate di enorme importanza e anche molto controversa per decisioni prese via via dai governi sono apparse limitative delle possibilità di impegno di
Programmazione SPISAL e anche delle possibilità d'entrata degli enti locali secondo una linea che sia sempre di più una vigna di valorizzazione dei poteri leggi orario e locale
Presidente panettoni mi ha definito il ministro dell'interno e delle Autonomie io lo ringrazio in questo secondo titolo che ufficialmente non mi spetta certo io
Sono contento di non essere soltanto considerato il Ministro della criminalità e dei disastri naturali ecco perché questo appesantirebbe un po'il carico che comunque o sulle spalle delle ministero dell'interno e centro nevralgico a cui fa capo ancora una pluralità di grosse competenze poi vedremo quale sarà una prospettiva a cui questo governo oppure intende aprire la strada di riordino dei ministeri di razionalizzazione delle funzioni delle competenze dei ministeri perché siamo anche qui in un campo di tali sovrapposizioni e spesso Co contraddizioni perché ne risente l'attività degli stessi singoli ministeri e l'amministrazione dello Stato nel suo complesso compreso il sistema dei rapporti sì con le regioni e con di autonomie locali ma comunque nel quadro di questa pluralità di competenze che insistono sul ministero degli Interni c'è anche quello del rapporto col si il tema dell'autonomia delle regioni hanno una diversa collocazione hanno un diverso rango costituzionale hanno un canale di rapporto come Soggetti
Vorrei dire di pari dignità un canale di rapporti con lo Stato attraverso la Conferenza Stato regioni sancita per legge con la a voi tutti nota quattrocento sullo finalmente la Presidenza del Consiglio articolo dodici ma per quello che riguarda gli enti locali e li comprendo tutti senza eccezioni alcune ci sono le province sono i Comuni ci sono le comunità
Lontane salvo riserva rivisitazione che può valere per tutti ma nel rapporto con gli enti locali effettivamente il ministero dell'interno e il ministro hanno una responsabilità che va ben valutata ben valutata perché
Io non sarei stato convinto se ci fosse stata la proposta formale di attribuire il titolo di ministro dobbiamo sono mille nei al ministro dell'Interno nei all'altro ministero perché c'è qualcosa diciamo che non convince nel fatto stesso che possa esserci
Un ministro con o senza portafoglio con o senza ministero per le Autonomie a meno che non si intenda con questa connotazione che che è stata anche in documenti precedenti del vizio ogni anche nelle risultanze della commissione chiamiamola Maroni Coronas inserita e non si intenda un titolare di funzioni di governo che abbia i il compito
Di contribuire alla riforma dello Stato in senso federalista e autonomista non di tenere sotto controllo c'è sempre ma c'è sempre questo posti
Alle equivoco possibile equivoco ora questo in ogni caso non è l'atteggiamento lo spirito né del ministro né delle strutture del ministero abbiamo ripeto ho preso nota noti problemi e qui sono stati posti che abbiamo preso nota non solo io stesso la collega Vignieri non è che il precetto gelati che ha la responsabilità della direzione generale dell'amministrazione civile il prefetto ha giocato chiara responsabilità
Della Direzione centrale della finanza locale e e si seguono in modo attento ma non occhiuto ciò che fanno gli enti locali Ignis sostanza noi riteniamo di doverci sbarazzare il sedicenne fossero ancora di tutti i residui di una concezione che è stata variamente qui io vocata di vigilanza di tutela di controllo ecco il nostro compito deve essere quello di valorizzare le autonomie locali di contribuire a portare fino in fondo un processo
So di televisione dei rapporti tra stato il sistema degli autonomia
Questo governo a
Iscritto nel suo programma la riforma in senso federalista il
Autonomista di cui si parla appunto primo
Nel vostro decalogo e abbiamo in sostanza nel nostro programma tutti i punti che voi indicate poi si tratta
Per ciascun punto di trovare le le soluzioni e voglio dire che però noi dobbiamo anche tutti insieme ben riflettere sulla necessità sia di alcuni chiarimenti impartito fare per quel che riguarda regioni da un lato enti locali dall'altro in una prospettiva di riforma in senso federalista e abbiamo inoltre bisogno di ulteriori passi verso
O la concretezza al di là delle affermazioni di principio su cui credo che ci sia un serio consenso c'è in ogni caso un serio convincimento del Governo
E intanto quando si parla di riforma in senso federalista Massi aggiunge e autonomista io credo che si intenda quel che il presidente del Consiglio in modo particolare nel discorso di replica al seno nato in occasione del dibattito sul programma ha ben messo in luce un federalismo che si costruisca a partire dal basso ciò ha molto a che
Vedere col principio di sussidiarietà ricordato da a pallettoni da molti di voi e messo bene in evidenza dal Presidente del Consiglio in quell'intervento
Per cioè noi dobbiamo trovare il modo di garantire il ruolo che spetta agli enti locali e in particolare alle Province e ai Comuni in un disegno di riforma in senso federalista
Do dello stato
E
Siamo egualmente tutti convinti che debba trattarsi
Io sono convinto che poi in definitiva si possa dirlo per tutti che ci ritroveremo persuasi della nasce
Ma di un federalismo unitario solidale e cooperativo comunque ecco io sento di dover mettere l'accento sull'esigenza che tutti insieme tenendo fermi questi principi approfondendo Doni chiarendo lì ci preoccupiamo sempre di più di definire le concrete articolazioni quali debbano essere le concrete articolazioni di uno Stato federale affinché quei principi si traducano in atto principio di sussidiarietà va benissimo come principio guida
Federalismo unitario solidale cooperativo va benissimo come grande ISPI l'azione dopodiché si tratterà di vedere che cosa dobbiamo modificare e che cosa dobbiamo modificare nella Costituzione nelle leggi ordinarie e nella macchina dello Stato
Negli apparati amministrativi si sono qui indicati dei punti di partenza dei punti di attacco delle modifiche significative che è possibile anche varare in tempi io mi auguro rapidi comunque questa e la questione su cui dobbiamo lavorare molto le concrete articolazioni in uno Stato federale e quindi anche la redistribuzione si è fatto un cenno delle energie di cui dispone in Italia il complesso della pubblica amministrazione redistribuzione di queste in legge anche di queste grosse riserva invece di professionalità di competenze di esperienze io voglio dire una parola così per inciso che me ne sono occupato assai di più due o tre giorni fa in altra sede
Sulla figura e sulla funzione dei tre sette io ritengo che non abbia senso una discussione sulle prospettive di riforma
Dello stato italiano che parta da dichiarazioni sommarie sull'abolizione dei flash
Ti o sulla non abolizione dei prefetti
Questo è un modo di capovolgere l'ordine dei problemi noi dobbiamo definire una nuova configurazione dei poteri costituzionali dei poteri regionali e locali da un lato dei poteri centrale dall'a
Altro
Nel modo più specifico e convincente e solo a quel punto poi si potrà discutere di quali debbano essere le figure le funzioni in uno stato che si evolve in senso federale tra il potere chiamiamolo allora federale e i poteri regionali e locali e di questi accordi ci sarà bisogno dobbiamo fare in modo che siano d'accordo i più la mente rispettosi dell'uomo nuovo che si assegnerà sia alle Regioni sia agli enti locali vedremo come mettere a frutto la esperienza la competenza la professionalità anche delle figure della carriera prefettizia io non voglio anticipare miei convincimenti ritengo che tutte le opinioni siano legittime ma penso che questa discussione si debba fare in modo serio al momento giusto che non sia questo il punto di partenza e che non servano anzi possano solo provocare conseguenze negative le
Liquidazioni sommaria in una fase in cui tra l'altro i prefetti badate io son d'accordissimo debbono guardarsi dallo svolge le funzioni di carattere amministrativo io mi sono anche permesso di dire in una riunione che ho fatto puliti in una di queste sedi interregionali ai prefetti dovete resistere alle richieste che gli vengono rivolte perché di richieste ai prese ti di intervento gliela rivolgo tutta
Vedi gli ha rivolto agli enti locali gli rivolgono i prefetti delli rivolgono i cittadini i sindacati le parti sociali e mi fermo qui
C'è un sovraccarico se un sovraccarico
E io penso che una cosa sono gli interventi di coordinamento gli interventi di mediazione anche per quanto non si debba abusare le nottate che si sanno
Le prefetture per trovare gli accordi
In materia di conflitti del lavoro beh insomma state tranquilli che non solo i tre letti che moglie aveva voglia di fare le nottate per arbitrare questi conflitti di lavoro beh insomma allora vediamo qual è la situazione attuale vediamo che cos'è questa fase di transizione guardiamo più avanti definiamo le linee di uno Stato federale e vedremo poi molti aspetti di questo tema che ho chiamato del raccordo tra potere federale poteri regionali e locali naturalmente poi ci sono questioni anche più scontato e più facili che si possono affrontare prima sarà la questione dei provveditorati agli studi o sarà la questione degli uffici del lavoro vedremo anche con i colleghi Giaglione dinieghi accentrato intendimenti del ministro della pubblica istruzione volevo
Ancora di che c'è un autentico convincimento del governo che questa nella direzione in cui si debba marcia
Non c'è nessun cous poche di un vecchio ottuso burocratico Ching validissimo in questa compagine dico
Siamo alle prese con un impegno molto grosso etico che stamattina ho avuto occasione di incontrare perché in visita Roma una ex collega ex termini personalità ammicca la presidente del Bundestag del Parlamento del parlamento tedesco che ragionavano su questo fatto
In Germania nel mille novecentoquarantacinque sulle ceneri della Germania nazista dopo la grande rottura per la liberazione del mille novecentoquaranta si è ricostruito e veramente si è ricostruito si può dire habilis dal profondo o addirittura da zero Germania lo zero uno stato su basi serietà
Noi abbiamo una prova molto più complicato affronta
Perché a torto o a ragione in questi cinque anni si è in termini di continuità e in termini di rinnovamento democratico continuato a
A Miss trarre a governare uno stato
Su basi ancora fortemente centralistiche i principi della Costituzione i principi di una serie di leggi le esperienze di le regioni a statuto speciale di istituzione delle regioni ordinarie fino poi adatti relativamente recentissimi con la legge centoquarantadue certo hanno segnato una linea di tendenza ma tratta incertezze e ambiguità che noi abbiamo oggi come dire tutto intero dinanzi a noi il problema
Di una riforma profonda dello Stato il che sin musica che bisogna partire subito bisogna fare delle scelte significative concrete bisogna mettere mano alla costituzione e poi bisogna sapere che sarà un processo graduale età fa
E con la massima con la massima attenzione e serietà nel mille novecentonovantaquattro mese di gennaio la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali chiens
Sì e mi con il compianto Presidente Spadolini avevamo insediato in quella travagli Artissima legislatura adottò un progetto di riforma della seconda parte della Costituzione
Attualmente è perfettibile può risultare oggi non soddisfacente ai fini di un più compiuto un più avanzato disegno federalistico comunque
C'è la prova già approvata che è possibile
Disegnare in Costituzione questo nuovo assetto ma non passa non basta e non bisogna nemmeno aspettare
Che la Costituzione venga riformata per partire tutte le cose che ha detto qui la collega di ieri le cose che avete indicato voi molte delle cose che avete indicato voi non comportano modifiche della Costituzione debbono essere affrontate nella prospettiva di una riforma costituzionale ma non
Rinviati a dopo una riforma costituzionale e d'altra parte la riforma costituzionale di per sé non basta in quel progetto che ho ricordato c'erano sedici articoli iscritta di in materia di rapporti tra Stato e regioni ma poi bisogna mettere mano a tante leggi ordinarie anche il Codice civile perché il prefetto gelati
Suggeriva che la leggi di cui oggi abbiamo celebrato felicemente i cento anni quella che prevede tagli delle prefetture eccetera eccetera ha un riscontro anche nel codice civile e poi bisogna vedere bene gli ingranaggi di ingranaggi da modificare per farsi che davvero si vada verso una evoluzione in senso federalistico e autonomistico di lo Stato dell'amministrazione degli apparati pubblici e qui veramente molto utile già stamattina
è stato molto utile il vostro contributo perché alcuni di questi ingranaggi riconoscete bene cc da tenta la testa tutti i giorni li conoscete meglio di chi operi al centro sia come politico sia come funzionario dello Stato ai più alti livelli e dobbiamo fare in si bene questa operazione diciamo a tre livelli il livello delle modifiche di legge centoquarantadue e dintorni questione del segretario comunale eccetera eccetera da mettere subito in cantiere questione di una riforma costituzionale e il livello e il livello delle prassi amministrative e degli asset di amministrativi debbo dire due cose ancora naturalmente quando io dico mettere le mani nel senso della delegificazione
S purtroppo questo è un tema che da molti anni è invano all'ordine del giorno anche
Del parlamento beh legificate non solo a battere il numero delle migliaia dieci negli migliaia eccetera eccetera di leggi che si sono accatastate però anche non fare più non fare più tante leggi ettari te leggi di dettaglio aumentare la potestà regolamentare del governo senza veri il timore panico che è stato proprio della sinistra per un certo periodo ho di un esecutivo troppo potente e non lo dico perché adesso
La sinistra partecipa al Governo con altre forze ma perché da tempo è maturata in tutti la convinzione che bisognasse accresce scene la potestà regolamentare dell'esecutivo e dall'altra parte valorizzare una fonte normativa diversa da quella del Parlamento nazionale che è la fonte regionale e quindi di leggi leggi non di dettaglio
Eliminare di colpo una miriade di leggi minori per risolvere i problemi minimi e anche le leggi che affrontato grandi questioni non leggi di dettaglio leggi di in di Rizzo leggi quadro organiche scegliamo i termini che più ci piace e poi autonomia per le regioni di integrare gli indirizzi fissati dal Parlamento nazionale con le loro scelte
Con le loro scelte legislative
Comunque alcune delle cose di cui tutti si è parlato richiedono ancora lì c'è poco da fare che se vogliamo come suggeriva la collega Vignieri apro
Possibile il decreto legislativo settantasette beh dice usato lo strumento della natura si accenderà ancor più produzione della delega si prima stesura seconda stesura però certo può darsi
Che nell'usare lo strumento della delega anche con il decreto legislativo si potesse essere più sopra stare più all'essenziale Noches sciorinare quel cento quanti sono trentaquattro articoli che accetto se si fosse trattato di
Una legge ordinaria in Parlamento non sarebbe mai passata veramente Parlamento leggi di cento articolo o anche di cinquanta
è diventato quasi impossibile quasi impossibile farle
E bisogna rivedere la legge c'è
Quarantadue c'è poco da fare in una serie di punti che voi avete perché voi avete indicato bisogna poi porsi il problema dell'applicazione della legge centoquattro mi pare che voi abbiate dato anche un netto contributo in questo senso applica are quello che non è stato applicato e ciò riguarda naturalmente le omissioni delle regioni io ho visto questo offerto questa nota molto indicativa il potere per ciò che concerne per ciò che concerne il rione
Io ho delle funzioni dei Comuni delle province e c'è la questione i rischi della città metropolitana anche qui bisogna sono state anche suggerite delle iniziative interessanti così più libere la la la conferenza degli Sintra conferenza metropolitana dei sindaci che prescinde diciamo da schemi rigidi però insomma bisogna sciogliere questo nodo sentito le proposte che sono state fatte qui da da Fregosi
L'altra questione e finisco è quella Mauro accennata fin dall'inizio comuni province
E regioni
Ma vedete io mi sono tra in una situazione un po'singolare perché ho creduto di dove è semplicemente ereditare dal precedente governo un'intesa già raggiunta con lanci Lupi con le rappresentanze dei Comuni e delle Province per la istituzione della conferenza
Stato Autonomie locali lo Stato Città auto moglie locali addirittura intesa sullo schema di decreto il presidente del Consiglio Dini nel novembre dell'anno scorso aveva
Incaricato il ministro Frattini di predisporre e non mi risultava che rispetto a questa vicenda che almeno dal mese di novembre dello scorso anno era sul tavolo delle decisioni di governo
Non mi risultava che ci fosse stata una opposizione delle regioni
Poi nel momento in cui questa decisione è stata Prisa che sono d'accordo deve essere rissa operante io rappresenterò al Presidente del Consiglio dei ministri si tratta di un suo decreto di una sua decisione già codificate con gli inizi adesso si deve passare alla firma del decreto dopo che questa decisione è stata presa c'è stata una reazione che ha molto turbato anche il Presidente Consiglio che presiedeva la Conferenza Stato stato regioni comunque io ho visto documenti che mi sono stati anche dopodiché il allora inviati da cui risulta che si vuole una serie unitaria comprendere Gioni province e comunque benissimo a conferenza sta regioni ha funzionato soltanto come canale per regioni per sei anni quindi
Se la si voleva aprire si poteva farlo anche due anni fa tre anni fa un anno fa la si vuole aprire adesso cioè c'è una volontà dei veri giovani di aprire adesso quella istituzione alla partecipazione di comuni e province il Governo nulla in contrario tanto meno tanto meno io ci deve elaborare
Un progetto di legge di modifica dell'articolo dodici della legge quattrocento probabilmente non sarà semplicissimo perché ripeto il rango costituzionale delle Regioni è una cosa e il ruolo conosciuto in Costituzione agli enti locali e un'altra però nulla in contrario adesso io mi sono convinto pure essendo stato di semplicemente a raccogliere un lavoro già predisposto mi sono convinto che però questo canale bisogna più
L'ho subito canale del coordinamento canale di consultazione con Province e Comuni e poi si potrà lavorare ad una confluenza perizia necessariamente legislativa tra ambedue istituzioni
Dalle due istituzioni riferito però aldilà di ciò io voglio spezzare una lancia per la massima cooperazione
Bisogna parlarsi francamente dato che qui si parla francamente e anche nelle riunioni dei sindaci è che sto facendo in giro per l'Italia si parla molto francamente vede delle insufficienze delle regioni anche dall'alto proprio del trasferimento di funzioni e e dal lato del riconoscimento delle competenze di Comuni e Province
Però parlandosi francamente bisogna arrivare a dei chiarimenti a dei chiarimenti anche sul tema della grande riforma e bisogna lavorare di concerto perché una cosa certa che una riforma in senso federalista autonomista non si
Realizzerebbe se ci fosse la guerra tra le regioni da un lato e gli enti locali dall'altro quindi io concludo con con
Questo appello dico alla pace perché non siamo alla guerra guerreggiata ma diciamo ad una certa concordia dato che un po'di litigi ci sono non sono litigi dovuti al cattivo carattere di nessuno ma all'all'accumularsi di una serie di inutili uno Chopin sciogliamo lì e tutti insieme a diversi livelli di responsabilità quello di migliori
Punto
It garantisco che che pesa molto spero di poter fare la mia parte in modo soddisfacente voi fate la vostra grazie