"Telecomunicazioni: una via per l'Europa" org. nell'ambito della 9^ Festa del Secolo d'Italia

Comunque attenzione perché la pubblicità non può essere per this per legge spostata da un mezzo da un medium a un altro
Attenzione perché non è assolutamente detto che la pubblicità che viene tolta
Alla televisione va alla carta stampata non facciamo gli errori sciocchi del passato pensando che basta così una firma ha portato una legge possano modificare completamente le abitudini e le attitudini del consumatore italiano forse ci sono altre cause che andrebbero analizzate perché la gente non legge i giornali perché il no gli investitori pubblicitari non investono sulla carta stampata piuttosto che sulla televisione ecco io ripeto non non ho intenzione di fare nessun tipo di di scandalismo rispetta questo disegno di legge ho molta fiducia nel Parlamento lo stesso ministro ha già detto che questo potrà verrà discusso in Parlamento e potrà essere modificata però una una sola considerazione è veramente una grande raccomandazione teniamo conto che in media sette
è un'azienda dove ci lavorano quattro mila cinquecento lavoratori di un'azienda che non è solamente della famiglia Berlusconi ma e della nazione quindi non cerchiamo di penalizzare un'azienda di questo genere per far del male a un avversario politico
Io ritengo che la popolazione italiana non l'accetterebbe grazie
Visto che il ministro giustamente ha chiesto la parola
Mi deve scusare io ho fatto quanto dicevo prima per un anno dalla commissione Napolitano
Ho l'impressione che voi l'amico Boggi che il relatore di quella commissione di non era su questa impostazione
La posizione che voi almeno da quello che io leggo dall'agenzia avete dato all'importazione del PDS della sinistra di Rifondazione in particolar modo
Noi leggiamo noi leggiamo in questo comunicato e da quello che lei mi sono detto
Giusto il discorso delle risorse
Ma guarda caso poi si puntualizza che la Rai ha tre reti
C'è una contraddizione piuttosto forte in questa posizione
Io non voglio sposare nessuna causa l'impostazione a come se la fontana era di estrema equilibrio
Questo noi avevamo fatto e le posso assicurare ministro che ero uno di quelli che cercano di fare il mediatore tra le posizioni di Forza Italia e della sinistra
Questa è una legge un disegno molto molto sbilanciato
Chiedo scusa ma mi sono delegato di Olivetti l'intervento dello stato delegato di Olivetti molto cauto molto generica molto disponibile mi preoccupa un pochino
Questa puntualizzazione amico Positano insieme a qualche modo ma non so se ha preparato il terreno Marco Monari Alberto prego no io vorrei dare alcuni alcuni chiarimenti alcune precisazioni
Intanto ho visto che uno dei punti focali e quello della delle risorse il fatto che non si tenga conto della crescita interna mi pare che questo sia uno dei punti dei punti fondamentali
Ora intanto cominciamo col chiarire che questa norma
Diventa diventerebbe operativa
Fra un anno cioè c'è un periodo di tempo piuttosto piuttosto lungo secondo questa norma dovrà essere discusso in Parlamento
Io avevo una prima versione della quale questo punto era stato trattato diversamente poi il Consiglio dei ministri ha pensato di cambiare quindi è un punto sul quale si potrà benissimo discutere in Parlamento
Per quanto riguarda poi la questione della RAI perverso della RAI noi abbiamo previsto una Rete che abbiamo definito federale che però non si avvarrà della non si avvarrà della pubblicità
Non si avvarrà della pubblicità
Come la e non sembra dare uscita e sarà finanziata in gran parte dal camion e dall'alcol abbiamo creato una una un sistema di holding che è queste è un punto che tutto tutto da da definire quindi anzi la reazione interno alla RAI come voi sapete è stata molto molto polemica molto polemica perché questa impostazione e quindi oggi non credo ma proprio questa questa perché s'è spostato nel terreno della dello scontro anziché dalla legge andrà nell'autorità oppure nello al consiglio d'amministrazione della RAI adesso lo vedremo
Però ripeto
A me pare che disegno di legge sia non solo abbastanza equilibrata ma abbastanza aperto a tutti quei miglioramenti che si possono che si possono essere non resiste nessuna intenzione
Punitiva certo che se essi si creano delle norme anti tre Esterna norme di regolamentazione della concorrenza e le imposte sono implicitamente delle norme di limitazione e quindi difficile potersi sottrarre io credo che esistono tutti i presupposti
Per un lavoro di affinamento in sede parlamentare che a mio avviso potrà portare sicuramente ad una soluzione equilibrata come io personalmente auspico
A sinistra Roberto Rivolta
Ancora una preghiera
Mediaset è un titolo quotato in Borsa io ho passato tutta la giornata di ieri con gli investitori internazionali americani che ne chiedevano spiegazioni del disegno di legge e che non capivano perché non capivano
Molte di queste norme che venivano viste esattamente come punitive nei confronti di una società e molti di questi hanno deciso di dismettere quindi di vendere le loro azioni che avevano sottoscritto
E sono se non segnali preoccupanti perché il governo secondo me Prodi ammesso e il ministro Ciampi ha messo proprio al centro della propria politica di risanamento quello delle privatizzazioni
E che significa che molte delle aziende che attualmente sono dello Stato andranno sui mercati internazionali è chiedere soldi
Come siamo andati noi un mese fa e quando non c'è una certezza quindi del regolamentazione
Come penso di capire che che sta dicendo lei signor ministro c'è la possibilità di modificare no in senso positivo e questo fosse non lo so sottintende che è stato fatto non dico questo
Per una fattore negoziale quindi per andare in Parlamento e cercare di negoziare al meglio però è devastante sui mercati sei mercati finanziari quindi una raccomandazione vi prego se dovete operare operante
Discutete a livello parlamentare
Per giorni e giorni su un assetto giusto no del del settore delle telecomunicazioni della televisione ma non spaventati mercati perché mercati una volta che scappano non tornano più grazie
Molto fantasia siamo in tre
Quotata in una fase così delicata bisogna anche stare attenti a misurare l'allarme cioè la a un certo punto quando si fanno delle affermazioni così un po'catastrofiste allora può darsi che anche queste contribuiscono quindi è è necessario avere te e che tutti abbiano una misura del linguaggio perché in questi casi è necessario essere un e le sale o quella che gli inglesi chiamano self restraint
Proseguiamo aveva concordato Pasca
Io vorrei io innanzitutto ringraziare per l'invito mi fa molto piacere di poter parlare di telecomunicazioni numeri su un tema di attualità come questo anche con la recente decisione
Del governo un apprezzamento al ministro che con molta rapidità a portato in Parlamento un disegno di legge estremamente complesso
Dove ci sono delle luci anche qualche ombra di cui poi mi permetterò di parlare
Io credo soprattutto che la luce sia nel fatto che questo disegno di legge che tiene conto della società dell'informazione
Cioè spero perlomeno che nel Progetto Paese nelle scelte che deve fare il Paese si voglia pervenire si voglia favorire l'avvento della società dell'informazione
Ecco che cos'è questa società dell'informazione fatta da convergenze di telecomunicazioni di tecnologia dell'informazione
Di video e porta a creare un nuovo mercato con nuovi imprenditori nuovi investimenti nuova occupazione
Io credo che il problema tragico dell'occupazione che vive tutta Longobardi dell'Italia alcune zone del Mezzogiorno e ce lo dobbiamo ricordare
Perché io credo un problema centrale questo del nostro Paese io credo che proprio con l'innovazione di prodotto non l'innovazione di processo perché finora si è avuta soprattutto innovazione di processo che non riduce l'occupazione
L'innovazione di prodotto il nuovo prodotto il Nuovo Mercato che si crea può portare occupazione
Internet due anni fa due anni e mezzo fa pochi ancora ci credevano all'internet anche se era nata prima oggi l'Ufficio di statistica americana da quattrocento mila posti di lavoro su aziende che lavorano intorno all'internet sono siamo duecentocinquanta mila posti di lavoro sua zia ente che il lavoro non sul mobile occorse commesse negli Stati Uniti sempre ufficio del lavoro
L'americano siamo centottantacinque mila posti di lavoro nuovi nell'ambito del cinema della produzione dei contenuti
Allora io credo che il Paese debba puntare sulla società dell'informazione
Che vuol dire mettere a disposizione dei cittadini
Degli operatori economici degli strumenti nuovi potentissimi che per se stesso e non risolvono i problemi né dell'individuo
Ne avvolta di problemi economici ma che sono strumenti che consentono di operare meglio in modo più qualitativo di avere una qualità della vita differente per i cittadini rispetto a quella di prima
Ecco prima di parlare del nostro Paese io vorrei fare una un accenno a quello che è il mercato internazionale incominciando dagli Stati Uniti dove colto di comunica e sonate maggior mercato stava andando in quel senso
Noi abbiamo avuto due fenomeni nettissime
Uno la concentrazione di operatori di telecomunicazioni
Abbiamo la funzione in vista fra Nine ex Bell Atlantic quella fra passi frittelle sì se stava su quella strada bene ne abbiamo una terza di cui parlano i giornali ma non è ancora annunciata il secondo fenomeno degli Stati Uniti è che beh chi faceva video Publishing metile prodotti contenuti è passato a fare le telecomunicazioni Time Warner
Ok si interessava solo di telecomunicazioni come e ittiti ha investito in Italia tipico nozione arrivare fino al trenta per cento quindi si è completata questa filiera questo negli Stati Uniti
In Europa ecco direi che ci sono tre fenomeni più per questi due che si verificano negli Stati Uniti quello delle concentrazioni ci sono ancora degli accordi c'è stato il tentativo di concentrazione
Fra British Telecom MacBook guai Comes ma non è andato a buon fine c'è un forte accordo da oggi bene come a Trastevere gomme che anche per ragioni politiche vedremo che cosa porterà nel futuro se non immediato per lo meno del il futuro a medio termine
Secondo fenomeno Monti è una
Il secondo fenomeno è quello che si è creato un collegamento forte fra diciamo video emittenze televisive e operatori di telecomunicazione
Abbiamo l'accordo di Bertelsmann Negonda cisterne colme di Canal Plus con France Telecom abbiamo l'accordo di Murdoch spiego BSkyB cornetti British Telecom
Terzo fenomeno su cui bisogna riflettere
E che i content providers cioè chi fra i contenuti
Del i nuovi protagonisti della società dell'informazione stanno facendo una serie di accordi c'è stato non solo Berton comprato CL sì
Ma ha fatto un accordo che forse non so se stia funzionando molto bene con Havas e Canal Plus
L'accordo che aveva con Murdoch ora lo lo ha fatto tilt che scavalcando la posizione Bertel non ma sembra per lo meno a da notizie di giornali verso il Messico unisca quest'accordo Murdoch a alcun fa da sponda anche con l'altra parte dell'Atlantico Time Warner Walt Disney hanno detto che invieranno una serie di programmi d'Europa allora da questo panorama che cosa possiamo ricavare per l'Italia per nuovi
Io credo la prima considerazione è questa
Intanto che pensare a un mercato italiano
è un assurdo non esiste più un mercato italiano esiste un mercato globale internazionale che ha come punto di riferimento minimo all'Europa
Allora noi dobbiamo stare attenti molte volte quando ragioniamo di ragionare sul mercato italiano dobbiamo ragionare sul mercato quanto minimo europeo
Secondo che la stette che qualche volta sembra grossa invadente qualcuno al Grande Fratello
Se la riguardiamo sul mercato italiano se non la guardiamo sul mercato mondiale era sesta settima sta passando ottava nomina con le fusioni che ci sono in America in Europa è solo quarta
La stette dovrebbe investire di più
Dare più occupazione guadagnare di più per porsi l'obiettivo di diventare da quarta terza seconda non so perché ne anche prima in Europa questo dovrebbe essere l'obiettivo della STET
In più che ci deve essere un collegamento fra le telecomunicazioni
La tecnologia dell'informazione cosa che noi siamo già realizzando nel nostro gruppo con la Finsiel ma anche con il settore video collegamento che mi sembra questa è veramente la luce del nuovo disegno di legge che le nuove normative di non solo consente ma diciamo in un certo senso lo prevedono perché in questo senso stanno dando stanno andando tutti i mercati dei Paesi industrializzati
Altro punto che forse come stette ci riguarda di meno ma ci riguarda come cittadini italiani e quello che i nuovi protagonisti come dicevo della società dell'informazione
Sono i produttori di contenuti
Questi produttori di contenuti sono loro che ci daranno i programmi di entertainment ora ci daranno anche l'informazione al limite anche i telegiornali
Oggi sta avvenendo che in Europa nel nord Europa grazie Germania Francia e anche con l'australiano inglese diciamo Murdoch si stanno avvenendo una serie di accordi accordi che vuol dire poi il tenere conto delle produzioni che nel Cati su cui collocare le produzioni dei relativi canali di distribuzione da questo l'Italia oggi molto più concentrata sui fatti di casa sua
E possono riguardare la RAI io qualche cosa non sta considerando e io credo che questo
è un gruppo che dobbiamo su cui dobbiamo molto riflettere bisogna favorire nuovi servizi per nuove tecnologie e l'internazionalizzazione ecco di questi servizi partecipare a questi grandi accordi volevo dire un'ultima cosa di stette prima di concludere io credo io credo in un progetto Paese è un Paese di questo molto vitale che ha grandi capacità e credo che il Paese debba fare tutta una serie di scelte
Ecco per quanto cui riguarda questo settore anche se come stette
Da voi nostri obiettivi sono solo obiettivi di business non è che ci possiamo accollare obiettivi che appartengono ad Asti Duzioni ad altri io credo che la stette su questo possa dare un grande contributo
E vi elenco su questa cosa
Sui servizi di telecomunicazione su i servizi informatici sull'internazionalizzazione del sistema Italia di telecomunicazioni
Sulla multimedialità e quindi sull'avvio di questo nuovo mercato sulla facilitazione di questo startupper
Del Nuovo Mercato sui servizi all'impresa ai cittadini
Sul telelavoro altro fatto importantissimo che ecco su cui credo ci dovremmo dovremo prendere delle decisioni di fondo di fare sì che si possono utilizzare le risorse umane dove sono senza obbligarli a spostarsi
Testi io credo che sono il punti del nostro contributo essenziale
Tutto questo deve deve avvenire certamente in un quadro di liberalizzazione noi siamo favorevoli a liberalizzazione
Già l'abbiamo detta abbiamo anche detto che erano disponibili anticipi della liberalizzazione purché altri per gli altri Paesi fossero d'accordo con noi
Sulla liberalizzazione chiaro la nostra preoccupazione era di non trovare delle regole di liberalizzazione che limitassero la nostra attività
Che inizia chissà ecco quell'organizzazione come la stette che in Europa è solo quarta e che vorrebbe diventare terza seconda
Nel nuovo disegno di legge io credo che è ispirato alla Società dell'informazione quindi in questa molti aspetti positivi e innovativi anche rispetto
A riesce a quello che stava il precedente Parlamento portando avanti ci sono alcuni punti
I critici ecco che devono fare riflettere anche il ruolo che dato ai Comuni
E che non so se tiene conto del fatto che le tecnologie di telecomunicazioni si sviluppano per se stesse si stanno sviluppando verso la multimedialità
E che quindi ecco non vorrei che nascessero nuovi impedimenti burocratici chiamiamoli così che impedissero lo sviluppo di queste tecnologie io credo che noi dobbiamo puntare in Italia sulle nuove tecnologie
E allora ecco il mio il mio invito proprio approfitto della presenza del ministro
E quello di dire
Come Paese puntiamo sulla società dell'informazione solamente da questo nuovo mercato con nuovi prodotti noi potremo contribuire in qualche misura a risolvere i problemi dell'occupazione che sono drammatici in alcune zone dell'Italia
E per puntare su questo dove c'è spazio per tutto ha ragione Caio che dice c'è spazio per tutti perché la torta crescerà molto più veloce ecco non poniamoci delle regole
E limiti che ci ivi ci rendono più difficile lo sviluppo
Puntiamo decisamente invece verso questo obiettivo e qui ci vuole il concorso di tutti ci vuole il concorso delle istituzioni e ci vogliono i nuovi operatori di questo settore
Che non sono solo operatori tecnologici ma sono anche operatori di contenuti e che in Italia ce ne sono pochi perché sonora sul mercato italiano e ancora non sono entrati in un ciclo internazionale o almeno lo Peo come dovrebbe essere
Grazie
Pascale per l'ampio e interessante qua perché la data dello scenario internazionale delle telecomunicazioni prospettive che in questo si aprono alla stette Canzi anche per cauto giudizio che ha dato il suo dovere
Disegno di legge dal quale forse potevamo aspettarci parquet
Il penetrante considerazione dilettante comunque grazie ancora allora io passerei la parola visto che ministro ci ha consentito di rimanere ecco perché qualche minuto in più all'onorevole Urso perché riciclo almeno del primo tecnologia
Perché comprendendo da politico che da giornalista l'esigenza di fare in fretta per consentire al ministro di prenda non so se la macchina un elicottero la macchina il contrasto per le aziende fai in fretta a noi abbiamo colto nelle parole del ministro
Una sorta non l'imbarazzo ma di comprensibile
Giustificazione per spiegare che ci ha spiegato che il provvedimento così come era partito è come si come da lui congeniato che non guarda caso ma io dico
Meno male che sia così sulle ieri principio convergenze su quello che noi abbiamo sostenuto non solo in questa legislatura voglio dirlo ma anche nella scorsa legislatura quando in Commissione alla Camera altre forze politiche
Volevano per esempio impedire la convergenza tra telecomunicazioni e televisione informatica e noi fummo forse l'unica forza politica sostenere che invece in questo quadro non si poteva fare una legge arcaica
Io dico quindi che siamo felici che il ministro in tal senso non solo il ministro di aziende convergono anche lo ha detto in Commissione voglio dirlo
Nella scorsa legislatura sembrava quasi vorrei teorizza una parola forte una bestemmia dire in Commissione in Parlamento che si volevano difendere gli interessi delle aziende nazionali lo dicevamo soltanto noi
E le altre forze politiche sembrava quasi che fossero chissà che cosa cavalli di Troia di interessi multinazionali e cordoglio dirlo e io sono felice che qui ci sia l'Olivetti Omnitel non l'abbiamo appositamente invitato e voglio ricordare che quando ministro delle Poste e Telecomunicazioni è un esponente di Alleanza nazionale
Non ha mai concepito nei suoi provvedimenti un provvedimento punitivo verso un'azienda che si collocava anche solo idealmente in un contesto politico diverso anzi
Proprio per evitare questo ha utilizzato i suoi provvedimenti per avvantaggiare quell'azienda non vorremmo che invece la sinistra resta ancora questa concezione arcaica della politica per cui ci sono aziende più uguali degli altri
Aziende da preferire da avvantaggiare perché per esempio come la RAI è tornata ad essere un'Agenzia della maggioranza
O come la federazione degli editori degli editori molto spesso esprimono una linea politica ben precisa per cui queste Poteri sono intervenuti in questi giorni per modificare la legge come lei stessa ha ammesso
Mai comprendiamo che lei il ministro di una maggioranza per cui le esigenze anche dei centri politici sociali ed economici che hanno sostenuto questa maggioranza vanno tenuto conto come comprendiamo che vanno tenuti conto l'esigenza di Expo parte dalla maggioranza da Rifondazione Comunista
A quella partito dico peggiore ancora della maggioranza che la Rifondazione democristiana
Punta a concepire ancora una forma di statalismo nella comunicazione perché la vediamo che qui c'è una simmetria un vantaggio forte non verso il polo pubblico ma un verso un polo pubblico che è diventato Polo parchetto nata ad essere polo di parte dei partiti
Questo ci preoccupa anche perché noi invece diciamo che tutte le aziende nazionali debbano essere difese
Non vogliamo aprire i mercati diceva prima Pascale giustamente un mercato forte alle aziende e vogliamo soprattutto aprirlo innanzitutto alle aziende italiane
Perché possono S invadere i mercati europei e i mercati internazionali possono S concorre forti della loro collocazione nazionale a concorrere alla grande
Nel grande mercato della globalizzazione che esiste anche soprattutto in questa materia e stiamo per esempio preoccupati
Un piccolo appunto il ministro sul fatto che le concessioni sì o lasciate ai comuni vogliamo capire meglio gli otto mila e tanti Comuni italiani compresi i Comuni duecento abitanti decidono chi vede collocare l'ultimo miglio ovviamente no probabilmente non sarebbe uno spezzatino tecnologicamente assunto perché non riservare questo ruolo a una regione per esempio anche per per riuscire in qualche modo a equilibrare lo sviluppo il Comune ricco ha molta facilità a Farka polare il territorio il Comune povere dove non c'è mercato io penso al Comune
Della provincia di Rieti rispetto al comune che può essere della città di Roma se non c'è un disegno razionale di requisito da Santoro non ci troveremmo in una condizione in cui soltanto le zone ricche del Paese
Saranno calcolate a danno di quelle povere se non c'è un regolatore che permette che quasi Hobbit che indizi le aziende a cablare comunque tutto il territorio il Mezzogiorno
Come il Nord
Il piccolo centro come la metropoli noi crediamo che in tal senso una visione generale degli interessi nazionali non delle singole interessi delle aziende deve avere il governo comunque deve avere il Parlamento un fatto positivo ministro c'è oggi dal fatto che la maggioranza nonostante le pressioni e nonostante gli annunci
Fatte nei giorni scorsi ha rinunciato a fare il decreto a misura per colpire o per avvantaggiare alcuni e già questo è un fatto positivo che non ci sia un decreto legge perché un colpo di mano col decreto legge in un campo che ridisegna le regole nel cuore tecnologico della comunicazione
E io più in generale direi della economia del Paese sarebbe stato un fatto
Molto grave il Parlamento può modificare cogliamo quindi aspetti di novità comprendiamo anche noi che la maggioranza così contraddittoria come su quest'aspetto lei ministro Maccanico ma anche il ministro Di Pietro ha dovuto cambiare la sua variante continuamente in corso d'opera ma anche il ministro Dini ha dovuto cambiare il suo provvedimento e così via comprendiamo che una maggioranza così variopinta poteva raggiungere un punto d'equilibrio solo in questo modo spinto da pressioni punitive che continua a esistere
Nella sinistra comunista della sinistra democristiana
Vogliamo aspettiamo in Parlamento laddove è possibile veri finalmente in questo settore come in altri settori configurarsi un disegno che non persegue l'obiettivo di colpire alcuno
Ma che persegue l'obiettivo di favorire comunque le aziende nazionali prima libera competizione rispetto a quello che è la naturale evoluzione del mercato della tecnologia c'è un'area naturale evoluzione verso la convergenza la televisione telecomunicazione informatica e verso una competizione internazionale che è molto più importante qui voglio dire della competizione politica in questo Paese
Per noi deve essere molto più importante il destino della nostra nazione nella competizione mondiale mentre si ridisegna no gli equilibri delle nazioni e dei continenti una grande rivoluzione tecnologica che sconvolge gli assetti delle società delle classi e delle nazioni e molto più importante riuscire a dare del nostro Paese una forte immagine nel mondo a renderlo competitivo in questo aspetto cruciale
Per gli equilibri mondiali piuttosto che punire Berlusconi ti ha osato sfidare la sinistra o avvantaggiare De Benedetti che è invece ha protetto finanziato o sovvenzionato come se i giornali la sinistra questa noi no interessa no voglio dire quest'anno non interesserà mai mai quello abbiamo sostenuto quando eravamo al governo lo abbiamo sostenuto quando siamo stati all'opposizione codini lo sosteniamo oggi che siamo all'opposizione con Prodi lo sosterremo domani quando torneremo al governo
Grazie all'amico so era senza indugio vista l'ora passare di nuovo la parola al ministro se vuole aggiungere per quanto riguarda conclude credo che debba Pubblico ministero
Ma io francamente non vorrei raccogliere come dire provocazioni e polemiche da parte dei rami corso io non e la importante che noi siamo arrivati ad un un obiettivo molto importante cioè avere un disegno di legge organico che ha avrà le sue uscire solo ombre però è certo che è un grande passo avanti nella legislazione del nostro Paese che si chiude la possibilità di quelle gli orizzonti ai quali faceva riferimento il dottor Pascal
Per quanto riguarda la cablatura vocale e poi disegno di legge che avrà modo di vederlo
Stabilisce delle e le utenze dei bacini di utenza perché ci possa essere una una un potere locale sono stabiliti dei criteri precisi e poi inoltre inoltre faccio faccio rilevare che questo e questo il disegno di legge porta anche un allargamento del concetto di servizio universale
E quindi quel rischio di a vere
Una marginalizzazione dei piccoli comuni questo rischio non c'è nel disegno di legge
E quanto riguarda
La questione della crescita delle aziende nazionali io credo di essere stato il primo ministro che ha ha detto per nome e cognome quali sono le imprese che vanno tutelati io questo potere
Non ho trovato nessun altro Debbio predecessore che abbia detto
Queste realtà imprenditoriali vanno difese vanno rafforzate e occorre che siano che siano venisse in condizioni di competere nel mercato globale mi sono assunto una responsabilità a viso aperto e io
Nel corso della discussione che avremo che sarà naturalmente non Breve sarà certamente e piena di tipo venti il difficile io questa posizione certamente non la abbandonerò
Mi pare che il concludendo
In quanto io dal ministro mi sento ministro di tutti non ministro di parte per queste la mia concezione istituzionale mi mi preme concludendo questa discussione mettere più in rilievo gli elementi di convergenza di apprezzamento che sono emersi che quelli che sono di dissenso
Io sono sicuro ripeto quello che ho detto nel mio primo intervento sono sicuro che se lavoreremo con ispirandoci a questi principi che in realtà sono abbastanza largamente condiviso
Quelli che abbiamo esposto questa sera noi potremo fare un ottimo lavoro in Parlamento e fare gli interessi del Paese cioè dare una buona legge di italiani che possano aprire quelle prospettive perché Squinzi gioca il futuro del Paese
L'occupazione l'occupazione fu e in questo campo che noi non avremo e per esempio io parlo dell'Italia meridionale quando si parla dei infrastrutture dell'Italia meridionale non bisogna pensare solo alle strade ai alla alle ferrovie
Ma bisogna cominciare a pensare subito a queste nuove infrastrutture della telecomunicazione perché in questo modo il Mezzogiorno potrà fare dei salti
Di qualità ed inserirsi in quella società dell'informazione che l'obiettivo verso il quale noi ci muoviamo grazie
No
Giorno su tutti i giornali d'Italia
Il problema Telecom è il problema della televisione
Io so che il ministro deve andare via molto presto
Però il mio compito è come organizzatore di questa festa responsabile erogazione di questa festa soltanto di porgere i saluti
A agli amici ai signori che hanno voluto accogliere l'invito che abbiamo fatto da questa festa
Cominciamo dal dottore
Dottor Francesco Caio amministratore delegato dell'Olivetti
Dottor Aldo Livolsi amministratore delegato di Mediaset
Il professor legittimo che il coordinatore di questa di questo convegno a responsabile del dipartimento delle della comunicazione del di Alleanza Nazionale
Il ministro Maccanico
Che il ministro delle Telecomunicazioni
Dottor Pascale che è la misura delegato della Stecca
è l'onorevole Urso che è il capogruppo di AN nella Commissione Trasporti
Signor ministro carissima Vinci
Trenta secondi e poi vi do subito il microfono
Primo rilievi in grazie per aver accolto l'invito Secondo ho passato un anno nella Commissione napoletano e io ho letto adesso i comunicati delle agenzie
Alcuni aspetti mi sembrano chiari altri non rientrano riuscita a capire
Io ritengo che nell'economia e quindi nella produttività di questo convegno è bene che e qui vi prego il coordinatore se è d'accordo con me
Dopo la sua introduzione di vedere di dare la parola al ministro per spiegarci questo disegno di legge che è stato oggi approvato dal Consiglio dei ministri perché poi penso
Gli amministratori delegati oggi ci manca un braccio ci manca la Rai
Ma l'amministrazione è stata così ambito che è stato nominato da poco tempo
La mi corse l'amico legittima hanno provato a invitare il presidente Siciliano ma ancora non hanno avuto il tempo da meno di sedersi sulla sedia dentro la RAI per cui non è presente
Ma ci avevamo pensato e quindi non è una scelta diciamo voluta è un un atto obiettivamente forzato nel senso che il dottor siciliane procediamo non è stato in grado di venire oggi allora carica amici della festa del Secolo d'Italia
Oggi noi qui abbiamo personaggi importantissimi più degli altri giorni perché abbiamo avuto i ministri e tutti coloro che abbiamo avuto dibattiti ma qui c'è la forza delle comunicazioni e delle telecomunicazioni quindi abbiamo la finanza abbiamo oltre che la finanza abbiamo altre cose più importanti
Ecco perché a giustificazione
Di questa via impostazione quella di pregare il prossimo legittimo dopo la sua introduzione di dare la parola al ministro che ci spiega poi questo disegno di legge io ho finito attirata
Gentili signore e signori cari amici naturalmente anch'io mi associo nel proprio ringraziamento agli illustri ospiti che hanno accolto il nostro invito
E che certamente daranno un contributo alla nostro incontro all'altezza del loro ruolo e della loro competenza direi che mai iniziativa di dibattito sia stata più tempestiva di questa visto che viviamo non settimane o giorni ma ore nel corso delle quali i fatti di cui ci dobbiamo occupare tratteremo stasera si sono no devoluti qualcuno dice in parte devoluti ma festeggia un giudizio di merito ma comunque si sono succeduti con una rapidità direi sconcertante tenendo conto invece di quanto lungo fosse stato il periodo in cui i problemi che dovevano e che devono essere risolti sono stati lasciati sostanzialmente non neanche affrontati come si deve
Anch'io proverò a pochissimo tempo anche perché il tempo di per sé è stretto in quanto mi sembra di sapere che il ministro deve rientrare piuttosto presto e forse anche mi sembra dottor Pascale aveva detto che doveva comunque noi cercheremo di essere più che possibile anche se non altro sintetici anche perché intanto certamente uno degli elementi importanti anzi l'elemento centrale del dibattito e quello che ci dirà il ministro su ciò che è accaduto stamani mattina quindi in fondo vi diamo proprio in tempo reale quello che dobbiamo dirci e quello su cui dobbiamo discutere io volevo solo porgervi una riflessione sui miei passi
La rimessione questa che questo anche l'argomento delle telecomunicazioni
è un argomento sul quale si misura io credo la massima distanza che sia riscontrabile oggi tra un campo in evoluzione fortissima
Legato al progresso tecnologico poderoso e e rapidissimo e invece e i ritardi le sue licenze l'estasi le difficoltà e le contraddizioni che si incontrano nel tentare di dare soluzione ai problemi che da questo progresso
Nascono inutile ricordare anche se forse per i non addetti ai lavori potrebbe essere utile certamente non c'è il tempo gli aspetti sostanziali di questa autentica rivoluzione
Certo è per esempio che con quello che sta accadendo in termini tecnologici noi vediamo che tutto il mondo le telecomunicazioni ed informatica
Stanno le il sistema radiotelevisivo stanno convergendo sempre di più stanno convergendo in termini di funzionalità in termini operativi anche in termini incentive imprenditoriale
Si stanno realizzando dei grandi aggregati di forze sul piano mondiale noi sappiamo quei questi tre settori
Che poi genericamente si riassumono nel concetto di comunicazioni telecomunicazioni ormai rappresenta nera presenteranno la sfida del due mila senza retorica credo che questo si possa dire
Se non dispongo di dati errati credo che già nel mille novecentonovantaquattro nel mondo questi tre settori abbiano raccolto un mille quattrocentotrenta miliardi di dollari come introiti che significa circa il sei per cento del prodotto interno lordo mondiale ecco io credo che basta evidenziare questi dati
Un abbastanza percepibile un po'alla repressione ciascuno di noi per renderci conto di quali siano le dimensioni di quali siano le implicazioni di quali siano poi le strategie che debbono far fronte ai problemi che nascono d'altra parte quando si parla di per le comunicazioni
Si parla di appunto di comunicazione la comunicazione è trasferimento o scambio di conoscenza e la conoscenza e potere
E e quindi di per sé già è un fatto politico parlare trattare di comunicazioni perché e parlare di problemi di potere direi che la forma anzi più elementare più universale di potere la conoscenza secondo memore dell'alcolismo attribuito a Leonardo chissà sa e chi non sa suda
Ecco su questa base noi oggi ci troviamo a discutere di una serie di iniziative che sono state prese nel campo politico noi come alleanza nazionale abbiamo fissato alcuni principi da cui poi sulla cui base
è stata preparata una proposta di legge che vede non la rivoluzione primo firmatario su cui poi lui certamente potrà e vorrà intrattenerci i principi sono sostanzialmente questi
Primo una autentica competitività del settore quindi no a monopoli pubblici o privati che siano secondo una efficienza reale delle imprese che operano in questo settore
Perché si tratta di imprese che abbisognano di forti concentrazioni di capitale di capacità di investimento adeguate ad essere realmente competitiva in un mondo sempre più difficile e sempre più arduo ad affrontarsi in termini appunto di competitività Terzo la necessità che su questo versante che un versante strategico fra tutti quelli strategici il più delicato e più importante forse per le cose che appena ricordato
Vi sia la possibilità fermo restando il rispetto dell'apertura mercati vi sia possibilità di difendere la sovranità nazionale come ci insegna d'altra parte non aspetta grazie a Pompei che stranieri evitando che proprio su questo versante l'Italia possa diventare una terra di conquista come purtroppo è accaduto anche in altri versanti cito solo l'industria alimentari
Ecco questi sono i principi su questa base è stata costruita questa nostra proposta
Poi dall'altra parte cioè la maggioranza maggioranza di governo
Governo che ha il diritto e il dovere di governare e fa il suo dovere certamente anche quello di affrontare con una sua iniziativa con la sua proposta un tema di questa portata se non è questa materia l'iniziativa di governo non sappiamo a quale possano s'e iniziativa c'è stata dobbiamo dare atto al ministro Maccanico di avere non da oggi affrontato il tema con perseveranza con lucidità con un sforzo onesto di poter arrivare ad un risultato quello che costa diamo però e che il cammino stato estremamente difficile ma difficile non perché l'opposizione sia stata cattiva o abbia posto degli ostacoli e boicottando questo cammino evidentemente io non credo di essere malizioso perché malizioso potrebbe esserlo io credo qualunque
Italiano un po'capace di leggere certe situazioni certi episodi credo che per difficoltà intrinseche interne alla stessa maggioranza come del resto la sortita per esempio di Amato dei giorni scorsi aveva fatto che ha diramato ormai politicamente abbastanza organico a D'Alema quindi insomma difficile pensare che una sortita del genere sia stata dettata solo dalla sua posizione di presidente
Dell'Antitrust sono idee sono supposizioni mi si potrà dire che sono interpretazioni appunto maliziose ma a parte noto detto che quando si pensa male di qualcuno fosse si commette peccato ma novantanove su cento si indovina RAI per fatto però che noi abbiamo visto nel tempo passare il Governo ad una posizione di una legge che doveva coprire unitariamente tutto il terreno quindi avete sulle telecomunicazioni l'Authority che è necessaria perché senza motori che non si può passare la privatizzazione della STET
E l'Antitrust che ha imposto entro il ventotto agosto
Dalla scadenza della corte costituzionale e poi strada facendo abbiamo visto un po'che è questa questo carro perdeva i pezzi mano a mano che camminava fino ad arrivare mercoledì scorso quando si è dovuto constatare che in Senato non sarebbe stato possibile far passare il provvedimento sia pure ridotto che al quale ci si era dovuti adattare e poi ecco siamo arrivati a stamani quindi siamo adesso nella si sa che il ministro gentilmente ci voglia dare la sua ultime ultime notizie e quindi la sua diretta autorevole testimonianza in materia
Diciamo pure che secondo noi comunque questo è un giudizio politico quello che è accaduto dimostra due cose da un lato la debolezza intrinseca di questa maggioranza governo quando si affrontano temi strutturali e strategici come questo secondo comunque all'interno di questa maggioranza una forte volontà diciamo pure punitiva nei confronti di un complesso imprenditoriale particolare contro il quale sembrerebbe insomma se se quello che si è sentito e che si è letto esatto che si fosse architettato una specie di disegno mirato per limitarlo non diciamo per punirla ma certamente per ostacolarne l'ulteriore sviluppo ecco questo è qualche cosa su cui credo che la sensibilità degli italiani sia molto viva e referendum lo aveva dimostrato e qualche cosa su cui noi come preoccupati della continuità di uno Stato di diritto in questo Paese vorremmo soprattutto sapere come stanno esattamente le cose fermo restando che noi non abbiamo nessuna incriminazione come dire ideologica verso della mano pubblica verso la mano privata non crediamo a queste più a queste guerre ideologiche d'altra parte sappiamo distinguere fra il Berlusconi i leader politica Berlusconi grande imprenditore forse altre non sanno distinguere fra l'altro con rivelato imprenditoriale quindi noi siamo assolutamente liberi nel nostro giudizio ma poi
Perché liberi
Ci opponiamo e ci opporremo politicamente a qualunque tentativo che voglia che squilibrare la situazione che invece ad essere il più possibile equilibrata crediamo nell'interesse del Paese
Grazie passo la parola senz'altro all'onorevole ministro
Forse proviamo microfono forse
Sì
Io vorrei innanzitutto esprimere
Un vivo ringraziamento
Gli amici di AN per
L'invito che mi è stato fatto divenire oggi
In questa giornata a parlare Del Bene posizioni del governo in un tema così importante così vitale per la penuria del Paese come quello delle telecomunicazioni e delle televisioni insieme
Ringrazio i sono d'accordo non non credo che ci potesse essere una tempestività maggiore di quella che abbiamo avuto ci perché proprio questa mattina il Consiglio dei ministri ha approvato il testo o globale della riforma
Quindi siamo ancora caldo diciamo facciamo un commento a caldo di quello che è avvenuto ma io prima di parlare delle dell'iniziativa legislativa del governo io vorrei su porre in rilievo due cose
Innanzitutto la straordinaria importanza di questo settore per la vita futura del Paese io credo che quello delle telecomunicazioni del televisioni
Sia il vero centro propulsivo dello sviluppo dei prossimi anni quindi si tratta di un settore estremamente vitale
E questo significa significa che noi dobbiamo fare fondare molto in futuro
Su una politica di formazione molto profonda di alfabetizzazione informatica informa e di conoscenze di questa materia noi siamo di fronte a una fase della vita
Dei vari Paesi nelle quali nella quale la informatica
La telecomunicazione televisioni convergono sempre di più la rivoluzione digitale cioè quello che ha portato all'analogico al sistema la logica di sistema digitale e qualche cosa che ha uno sviluppo potenziale enorme
A posare la quello
Così
Vuole abrogare
Diceva che questa rimasi a questo Consiglio che diceva che la rivoluzione digitale è un fatto di importanza epocale che capo anche ad un solo le prospettive della della vita economica io e direi anche della vita sociale
Questo comporta ripete innanzitutto un grande sforzo di di nella formazione nella formazione di alfabetizzazione
Comporta una necessità di Hussein venire al più presto alla a loro al creare infrastrutture che siano soprattutto di donne Perini centri come le università e i centri di ricerca nelle negli ospedali le
Le i servizi pubblici perché tutto il panorama dei servizi pubblici viene viene cambiato
Sì perché tredici troviamo sei di fronte a una tematica ematiche che sono veramente epocali
E purtroppo l'Italia si è trovata in una situazione di notevole arretratezza rispetto questi problemi e quindi abbiamo dovuto affrontarli con grandi alacrità
Io considero un fatto importante che il Governo meno di due mesi sia riuscito ad investire il Parlamento di un progetto globale divieti di forma questo è un fatto positivo
Che ci siano state e del così delle controversi delle diverse anzi di opinione la fase formativa mi pare del tutto del tutto normale tutto fisiologico
E mi pare anche fisiologico pensare che e di dibattito in Parlamento sarà molto molto accesso
Del resto io devo riconoscere che non si sarebbe riusciti ad arrivare in autunno a questo risultato che io considero ripeto molto positiva dice che ogni
Il cinquanta giorni si sia investito in Parlamento di una riforma così importante senza pensare a quella che è stata lei l'elaborazione fatta nella presente legislatura cioè la precedente legislatura si è fatto un lavoro molto serio molto importante a quell'anno contribuito tutte le forze politiche quindi anche un Alleanza Nazionale
E che aveva dato dei risultati positivi vicini ad un certo a un largo accordo io mi sono avvalso molto di questo lavoro che è stato fatto nella passata legislatura e questo ha potuto consentire una una
Ha potuto consentire di arrivare a dei risultati positivo
Noi come voi sapete l'iniziativa legislativa del governo si è snodata in due tempi inizialmente avevo presentato al Consiglio dei ministri la riforma completa la riforma organica
Però è apparso a un certo punto che fosse opportuno dare la precedenza ad alcune norme in presenza di una particolare emergenze
La prima emergenza era quella di avere presto l'autorità perle telecomunicazioni perché questo era il presupposto deve avviare avviare il processo di privatizzazione della STET
La seconda emergenza che era stata ritenuta fosse quella di dare una esecuzione alla sentenza
Della corte costituzionale la famosa sentenza che stava che la cui scadenza era prevista per cui del decreto applicativo della sentenza sarebbe scaduto il ventotto agosto e quindi necessario stabilire le nuove regole antitrust le nuove regole di regolamentazione della concorrenza con relative norme transitorie e così sia pensato di dare al Parlamento in anticipo dispetto approva il progetto complessivo queste quattro norme fondamentali cioè ripeto quelle delle istituzioni e della autorità quella della delle nuove regole hanno anti anche tre esteti infine la norma transitoria che se poteva segnare il passaggio dalla vecchio sistema al nuovo
Dopodiché e paia di Parlamento
Aveva la possibilità di decidere ha chiesto però che con urgenza si fa procedesse anche all'approvazione alla presentazione del il progetto complessivo e noi a distanza di una settimana siamo riusciti e questa mattina a varare il progetto complessivo ora il Senato e investito di tutto il problema
è vestito di tutte supportare la precedenza alla al lo stralcio della prima presentato o può discutere insieme sia lo stralcio sia il questa è la questione che è affidata alle forze parlamentari al Parlamento
Sì è vero si era parlato anche della possibilità di decreto legge ma decreto legge si era visto come
Possibile soluzione nel caso che almeno un ramo del Parlamento avesse approvato lo stralcio ma poiché questo mi pare che non sia
Non sia prevedibile almeno viene escluso viario fatto una riunione dal Senato mi pare che questo viene escluso è chiaro che allora noi non avremo nessun disegno di legge cioè il Parlamento sarà pienamente investito del problema e lo affronterà nei tempi e nei modi che riterrà più opportuno fatto questa premessa per chiarire un po'come questo groviglio di questioni di sono state sollevate che sono del tutto marginali a mio avviso rispetto al tema che noi stiamo trattando io devo dire che le caratteristiche fondamentali del provvedimento
Sono queste innanzitutto per la prima volta noi trattiamo la materia delle telecomunicazioni è quella delle televisioni in modo organico e unitario questo è un fatto importante
è un fatto va è una svolta molto
Molto seria della legislazione del nostro Paese noi vediamo l'insieme
Proprio perché queste connessioni tecnologiche fra
Comunicazioni televisione e informatica sono talmente strette che noi abbiamo pensato che sia giusto che ci sia una legge organica che guardi l'insieme delle cose
Così siamo pervenuti all'idea di avere un'autorità unica sia pur con autorità divisa in due commissioni una pelle pelle delle televisioni e una per la per il sistema delle telecomunicazioni ma una l'ultima una una unica Ugo autorità che possa abbia questo potere di regolamentazione
La caratteristica fondamentale della legge quelle di essere soprattutto una legge di principi cioè in questa materia nella quale i ritmi di di
Progresso tecnologico sono vertiginosi perché sono rapidissimi
è difficile avere una normativa che si adegui se deve seguire le linee
Per recitare in Parlamento la doppia lettura eccetera eccetera noi con l'autorità conferendo dei poteri normativi all'autorità al che seguirà alcuni principi fissati
Fissati dalla dalla legge l'autorità avrà dei poteri normativi in modo ad adeguare la normativa a quello che sarà il progresso tecnologico del futuro questo mi pare un fatto importante
Un seconda caratteristica delle provvedimento e quello di avere adottato per quanto riguarda il settore televisivo delle norme di concorrenza
Che sono molto diverse da quelle del passato noi non parliamo più di meriti una rete più eredi tre reti come si fa nelle avrà parlando di risorse ce l'avevamo detto
Per assicurare una situazione di concorrenza per assicurare che non non si vedano non se non si creino posizioni dominanti o abuso di posizioni dominanti noi ci riferiamo alle risorse alle quote di risorsa e non più a lei ormai la televisione può andare
Per
Via via è che può andare via via satellite può andare per via cavo è inutile stare a parlare di Rete parliamo invece di quelle che sono le risorse anche questa è un'impostazione secondo me moderna corretta
Naturalmente si può essere si può dissentire sulle quote se il trenta per cento va bene se invece avesse nemmeno di più però ma impostazione direi di fondo e quella e quella giusta
Aggiungerei che un altro delle delle caratteristiche delle del provvedimento dell'espirazione del provvedimento e quella di assicurare ad un tempo per quanto riguarda le televisioni il massimo pluralismo possibile proprio ritmo di voci
Dall'altra parte per quanto riguarda le telecomunicazioni un'apertura alla concorrenza secondo le direttive comunitarie europea il massimo di concorrenza
Ma al tempo stesso aver presente che noi abbiamo dei soggetti delle entità produttive
Le quali si devono essere poste in condizioni di misurarsi super cadono colà io non ho fatto meno mi sono fatto scrupolo di dirlo apertamente nella Commissione
Noi abbiamo la realtà spetta alla realtà
Mediaset abbiamo la realtà rari la realtà Olivetti bene questi sono gruppi che noi dobbiamo difendere perché sono gli unici che sono in grado di competere sul mercato globale voi leggete ogni giorno nelle dei giornali quali sono gli sforzi di concentrazioni che si stanno facendo negli Stati Uniti
Detiene in Europa
Per mettere insieme in questo settore delle telecomunicazioni della televisione in genere della multimedialità quella che si chiama multimedialità concentrazioni straordinarie non possiamo pensare che l'Italia da questo processo debba essere esclusa
Che l'Italia debba essere proprio cominciata da altri paesi quindi ecco le tue esigenze di fondo
Che sono che ispirano il provvedimento che noi abbiamo abbiamo predisposto naturalmente ripeto
Vedi a sette potrà dire ci avete fatto un un torto con fissando eliminando la possibilità di una crescita
Considerando posizione dominante quella che la crescita di un'impresa normale su questo si potrà discutere lo vedremo in Parlamento stesso presidente Prodi obiettori faremo i conti
Però e sta è l'impostazione di fondo cioè la il provvedimento intende perseguire due finalità che sembrano contraddittorie ma non lo sono perché investe un campo destinato ad allargarsi enormemente le avevo delle nicchie di di piccole e medie imprese direi che in questo settore che saranno forti
Un altro elemento importante quello di mettere ordine per quanto riguarda le le
Lettere nella televisione locale le televisioni locali anche lì non abbiamo fatto nulla normati della norma di idee lega una norma di delega che consenta
Fissando alcuni principi con dei termini rigidi dimettere ordine in una normativa che molto confuso anche perché noi pensiamo che il ruolo delle televisioni locali debba crescere in avvenire
E non possiamo pensare che si spostino poteri verso le autorità locali e contemporaneamente non ci sia questo non abbia un riflesso nei sistemi informativi è necessario che ci sia anche questo
Abbiamo fatto anche delle norme che riguardano la pubblicità e queste norme sulla pubblicità
Ricalcano le direttive europei voi sapete il problema della divieti visione della pubblicità fra il sistema televisivo e il sistema della carta stampata problema delicatissimo perché mette in gioco la vita dei giornali anche su questo abbiamo fatto delle Nord
Ma io voglio aggiungere
Che Ho letto con soddisfazione l'iniziativa legislativa che porta come primo firmatario il collega Urso e ti devo dire che leggendo quella proposta di legge io ho trovato molta consonanza con il provvedimento
Non so se della cosa dirà lei cara o no ma ci sono molti punti molti punti
Un attimo ma molte volte molti ponti di
E cioè liberalizzazione del Nord carte mercato graduale eliminazione degli ostacoli e stradale convergenza libero accesso o per tutti alle reti rispetta i patti per strada anche questi mi sembrano che siano punti di convergenza
Non siamo sfuggiti nel mega cosiddetto problema delle delle
Come dire del
Delle regolamentazione delle posizioni di monopolio attraverso la di lei a simmetria come si dice no non usciamo dalla sezione di Monopoli
Io credo che le soluzioni che non abbiamo trovato e cioè quella di considerare che la liberalizzazione delle reti di quattro reti alternative rispetto a quelle di pericolo
Il fatto che i comuni conservano il potere della cablatura
E sono fatti che a nostro avviso creano condizioni di concorrenza le quali se che hanno già delle asimmetrie al quale ne inutile aggiungerne altre quindi noi su questo punto siamo stati abbastanza semi poi il Parlamento naturalmente potrà anche su questo punto o discutere
Esistono delle differenze per quanto riguarda la nomina dell'autorità dal mobile mi pare che nel convenienti insidioso c'è una differenza io su questo devo dire che ho recepito un po'l'orientamento che si era che si era manifestato nella
Della commissione Napolitano lo scorso della scorsa legislatura nella quale si era previsto che appunto ci fosse una emanazione parlamentare sono la commissione la
L'autorità in fatto di due commissioni composte di quattro membri ciascuno
Sono i quattro membri sono nominati dal Parlamento col sistema del voto limitato cioè anche la minoranza sarà sarà rappresentata mentre il Presidente di nomina governativa però con il parere vincolante del Parlamento in conformità alle norme della legge quattrocentottantuno che riguarda insiste le le varie autorità
A questo punto non so se posso esprimere un mio parere personale il mio parere personale che anche per quanto riguarda le autorità indipendenti la responsabilità dovrebbe essere del Governo con il parere del Parlamento
Questo è il mio parere personale perché nel sistema maggioritario cari amici
L'attività di governo e non si deve valutare solo in base quella che esercizio del potere esecutivo ma anche dal modo come si svolgono i poteri istituzionali cioè se c'è una da un autorità indipendente
E la elettorato deve essere in grado di giudicare come sono stati usati questi poteri per assicurare indipendenza quello queste ed averne questo pone la nostra cultura non è ancora entrato ma secondo me è una cosa importante ripeto comunque io mi sono attenuto a quello che era un orientamento largamente prevalente delle forze politiche
Ora io non vorrei naturalmente eccedere nel nel analisi esame analitico del dei provvedimenti
Io ho detto quali sono iscritti i principi ispiratori ho detto quali sono le norme fondamentale e che noi vogliamo la liberalizzazione per esempio questa libertà di accesso che poi sarà regolata regolata dalle alle riti che poi sarà regolata dall'autorità anche questo è un elemento che secondo me di asimmetrie che va valutato per chi ci critica dicendo voi avete lasciato confondo la la la Telecom voto un eccesso di processo di posizione privilegiata
Ecco io vorrei concludere dicendo che lo sforzo che abbiamo fatto io credo che sia uno sforzo molto seri
E il fatto che esiste una proposta di legge come quel periodo adenovirus che certamente andrà in discussione insieme insieme al nostro provvedimento il fatto che ci siano notevoli convergenze sui punti fondamentali
E io credo che sia come dire
Una premessa
Eccellente perché il Parlamento possa svolgere la ripresa autunnale
Alla ripresa autunnale un lavoro serio un lavoro importante che via al nostro Paese uno strumento una volta tanto
Uno strumento che non insegue la realtà che si terrà perché non regolarizza quello che è avvenuto quello che è avvenuto di fatto fuori dalla dalle regole ma che fissa prima le regole per poter orientare poi gli sviluppi della vita economica e della vita
Culturale del Paese rispetta in questo settore noi siamo non solo Negro in un settore che sarà nei prossimi anni il centro propulsivo dello sviluppo futuro
Ma è anche la un settore che le che coinvolge enormemente i diritti di cittadinanza e dei cittadini perché qui sarei servizio universale che si allarga
Mano a mano che queste possibilità esiste bisogna metterle in condizioni tutti i cittadini di potere di poter usufruire si tratta quindi di una crescita anche democratiche queste a mio avviso da questo complesso di norme addirittura il come dire una dignità di questione di natura istituzionale se noi l'affrontiamo in questi termini io sono sicuro che il Parlamento farà un ottimo lavoro
E di italiani disporranno di una legge che sarà potrà essere utile sa potrà essere importante ai fini dello sviluppo futuro del paese grazie
Ringraziamo ministro vale devo dire la mia signora personale è stato molto chiaro anche se poi purtroppo non c'è ancora chiarezza sul piano politico perché quando i principi concordano che poi però le applicazioni lasciano dei problemi aperti forse allora c'è una difficoltà nel passaggio dai principi alla loro applicazione c'è perché comunque la discussione aperta il Parlamento certamente potrà poi dire la sua come torno a dire io allora passerei immediatamente la parola visto che abbiamo la ventura di avere qua tutti esponenti
Principali delle principali aziende operanti nel settore meno la RAI come è stato spiegato per non far torto a nessuno siederà in ordine alfabetico quindi comincerei dal dal dottor taglio
Vista l'ora la temperatura cercano di minimizzare i commenti innanzitutto grazie a per l'invito e grazie per l'attenzione che mi dedicherei
Penso che ci troviamo di fronte e qui fosse parlo più come cittadino che come rappresentante dell'Olivetti di fronte a una opportunità assolutamente unica e straordinaria di sembra quasi la capacità di realizzare una promessa difficile da mantenere la promessa è una migliore qualità della vita per i cittadini
Più occupazione occupazione giovane
In fretta e più competitività per le imprese che in questo Paese hanno già contribuito allo sviluppo tecnologico del del paese che possono oggi avere l'opportunità di farlo su scala globale
Questa opportunità realistica o stiamo sognando
Cioè esisteva effettivamente per i nostri giovani la capacità di trovare rapidamente un posto nell'ambito di una nuova società dove la tecnologia aiuta a migliorare la qualità della vita
Secondo noi sì
Nel senso che l'opportunità e storica in quanto stiamo parlando di un mercato nuovo e in crescita
Di una convergenza
Per delle competenze che esistono e di uno scenario dove in poche parole c'è spazio veramente per tutti
Allora io penso che in linea con quanto detto dal Ministero
Si debba fare un po'un atto di coraggio
Nel senso che definendo uno scenario competitivo nuovo
Non ci si deve preoccupare di difendere l'esistente
Ma di definire uno spazio in cui si può crescere tutti a ritmi più sostenuti
Oggi noi qui siamo rappresentanti di aziende io parlo per quella che rappresento che hanno già delle piattaforme di competenza
E di realizzazioni infrastrutturali che possono e devono essere integrate alla luce di questi tempi tecnologici
è importante farlo in fretta però è importante farlo in modo tale che tutti abbiano la capacità di sviluppare l'Olivetti si dichiara non solo disponibile ma fortemente interessata
A partecipare a questa nuova industria
Un'industria che è quella delle telecomunicazioni che si basa attenzione bene da un punto di vista Olivetti su un patrimonio informatico che non rinneghiamo
Ma che anzi rappresenta un patrimonio del Paese quindi sicuramente degli azionisti non patrimonio anche vostro anche nostro come patrimonio dell'azienda intorno a questo tavolo
Allora in guerra io penso che qui si possa veramente disegnare la capacità di un Paese Italia di concorrere con le sue capacità a livello nazionale e internazionale
Ma facendolo con una prospettiva europea
Cosa significa significa che bisogna ripeto ad avere il coraggio di immaginare un mondo nuovo e di guardare alle porte unità di crescita che in questo mondo nuovo ci sono non si tratta di limitare l'esistente o di aver paura che un'azienda possa andare a mangiare nell'orto dell'arte
Ma piuttosto la capacità come Paese come sistema di disegnare un processo che sicuramente è stato avviato in questi giorni con questo disegno di legge con le sue luci e le sue ombre
Ma che possano a fine portare Alitalia e a chi dire e lavora in questo Paese una opportunità di creazione di ricchezza vera le condizioni storiche esistono le condizioni storiche esistono a livello internazionale
L'esercizio Omnitel è una prova del fatto che la concorrenza anche se piccolo crea posti di lavoro sono due mila persone che lavorano oggi nomi Tel e che non ci sarebbero state se non fosse conforme iniziata la concorrenza e parate che nessuno ha perso il posto di lavoro ne stati creati di nuovi con una qualità del servizio milione con una capacità di stimolare anche chi c'era già sul mercato
Io penso che è un esercizio sicuramente difficile quello di disegnare uno scenario nuovo
Ma l'esercizio che val la pena di fare perché ha un impatto immediato sulla vita nostri Ariostea
Immediata dei dei ragazzi che studiano delle famiglie che lavorano di una rivitalizzazione anche di centri non centrali diciamo classici punti dove ci si mette all'ufficio investimenti
Pensate a un mondo dove le telecomunicazioni consentono anche da qui da quelle case ricche venite qui intorno di mettersi in contatto con un mondo lontanissimo geograficamente e oggi estremamente drammaticamente vicino
Ripeto l'Olivetti è intenzionata è fortemente
A una gran voglia di partecipare a questa industria portando il suo bagaglio di tecnologie che ripeto è un bagaglio
Di capacità umane e tecnologiche che appartiene al Paese è difficile ma pensione passa valer la pena grazie
Grazie dottor Caio quale ci ha Espresso nome dell'Olivetti soprattutto una visione di prospettiva è una candidatura sulla base del patrimonio acquisito dall'Olivetti nel passato fino ad oggi anche adoperare entrando nella dinamica complessiva del mercato che si va configurando
Adesso direi che è senz'altro non solo per successione di ordine alfabetico anche direi vivacità di tematica tocca passare la parola allora però rivalsa
Grazie
Vorrei iniziare proprio ringraziando per l'invito perché come ha già detto il ministro Maccanico e collega Caio stiamo parlando sicuramente di un argomento di estremo interesse che condizionerà della nello sviluppo economico dei prossimi anni quindi è un argomento importantissimo che dobbiamo fare tutti esternamente attenzione perché modificherà il modo di vivere di tutti noi italiani
E in quest'ottica sono pienamente d'accordo con il ministro quando dice che in Italia esistono quattro grandi realtà che possono effettivamente giocare un ruolo di sviluppo per il futuro importante
Che ci sono quindi la RAI sono La sette l'Olivetti ma anche Mediaset e qui vorrei un attimo introdurre il problema Mediaset voi sapete che le televisioni private sono un'invenzione
Del dottor Berlusconi dove Berlusconi di
Degli inizi degli anni ottanta che sono entrati in competizione con la RAI nel proprio nel tentativo di aprire un mercato che è stato quello del mercato pubblicitario che allora era completamente sotto città le guerre che ci sono state nel negli anni passati però poi alla fine io ritengo che ci fu una una chiara dimostrazione di cambiamento anche da parte del sistema Pubblico televisivo italiano noi pensiamo invece meglio non certamente in peggio nessuno di noi penso voglia ritornare alle gemelle Kessler con me con i mutandoni questa evoluzione evidentemente anche il comportamento dell'Italia
Allora in quest'ottica noi riteniamo che media sette abbia svolto e possa continuare a svolgere un ruolo importante
Voi sapete che ci sono stati dei referendum del referendum che mettevano evidentemente a repentaglio la futura vita di media sette e che nel l'undici dall'undici giugno dell'anno scorso questi referendum
Hanno espresso la volontà popolare italiani per mantenere media sette
E le televisioni della Fininvest come erano al
Però vorrei fare un brevissimo discorso di carattere storico appena dopo la vita prendo come sapete ci fu un tentativo da parte di un grande operatore del mercato televisivo mondiale Mourdock per acquistare la maggioranza
Di delle televisioni private di di Mediaset
E la risposta allora che fu una risposta credetemi soprattutto interno del management di Mediaset
Fu quella di evitare questa cessione che la cessione di un patrimonio così importante italiano ha un'azienda straniera veniva vista almeno al nostro interno con un depauperamento del degli assenze dell'Italia
E invece sviluppano esattamente un progetto completamente diverso che era quello delle prospettive futuro di sviluppo di media sette negli anni futuri quelle di trovare dei partner se tecnologicamente avanzati e trovammo infatti due trend maggiori parmense
Della tecnologia digitale no quindi il gruppo che anche che voi sapete ormai ha vinto la guerra tecnologica in Germania quindi le piattaforme per tutta la televisione digitale in futuro in Europa saranno quelle del gruppo Kirch gruppone tondo che a un'altra delle grandi in prese avanzata nel settore della tecnologia
E li abbiamo fatti entrare nel capitale di Mediaset perché abbiamo visto immediatamente l'opportunità di sviluppo che c'erano in questo campo
Altrettanto abbiamo fatto nel settore delle telecomunicazioni perché pensiamo che si apriranno perché le le interconnessioni con la televisione
E con la telecomunicazione socio non sono chiare sono evidenti e quindi l'accordo con Albacom che significa avere British Telecom significa avere la Banca Nazionale lavoro all'interno del capitale di Mediaset quindi poi ricollocamento in Borsa facendo partecipare duecentoquarantacinque mila ma azionisti quindi un azionariato popolare che vedevano in media sette veramente una prospettiva di crescita
Aggiungiamo inoltre che grandi fondi internazionale guardando gli sviluppi sicuramente che ci sono in Italia le possibilità di interconnessione è un sistema che è decisamente arretrato rispetto altre nazioni avanzate come l'Inghilterra vedevano in Mediaset l'opportunità di un ottimo investimento
La per poter creare un'impresa globale che potesse espandersi
E non essere solamente italiano espandersi nel nord
Quindi tutte le premesse secondo noi erano logiche obiettive terre continuare quel lavoro della commissione Napolitano che ci aveva visto coinvolto in trova pienamente d'accordo
E qui conoscendo l'onestà intellettuale del del del ministro Maccanico io mi chiedo
Come da queste premesse che sono tutte premesse giuste quelle che ha fatto il ministro questa sera sì venga poi a proporre un disegno di legge che basta leggerlo non voglio dire ma ammazza uccide lo sviluppo futuro di Mediaset quando si pongono dei limiti che che non so tra l'altro quanto in quanto costituzionali possano essere alla crescita alla crescita interna di un'azienda
Io penso che si passi veramente non più a questo sviluppo no del del come dire
Della possibilità di avere concorrenza all'interno di un Paese non si voglia esprimere un atto di dirigismo ad unico favore del competitor del con diciamo che esiste sul mercato italiano che è rappresentato dalla RAI
Per questo io dico attenzione signori quando si uccide un'azienda come Mediaset probabilmente cito una parte importante del patrimonio italiano
Inoltre le ultime cose che abbiamo letto oggi pomeriggio purtroppo non abbia avuto il tempo di esaminare a fondo no il disegno di legge come è uscito pone dei limiti di affollamento completamente diversi da quelli che sono attuali
Ci sono delle limitazioni per considerare l'affollamento e guardate tutto questo unicamente nei confronti dell'operatore privato non certamente nei confronti della RAI
Quindi se venisse approvato il disegno di legge così come è oggi sicuramente ci troveremmo di fronte alla possibilità della RAI incrementare moltissimo la propria pubblicità
Avere il canone e nell'altro campo una una una televisione privata Mediaset che verrebbe depauperate decurtata non solo della capacità di sviluppare il proprio fatturato ma addirittura in maniera insopportabile
Il per quelle che sono le possibilità
Di profitto e questo cosa significa possibilità di profitto veniva probabilmente che dovremmo cedere delle reti significa probabilmente che dovremmo mandare via dalla polvere della gente del del personale voi sapete che quattro mila cinquecento lavoratori
Lavorano in media sette che sono stati creati dal nulla perché questo è il frutto della competizione con la RAI che è avvenuta all'inizio degli anni ottanta e che si troverebbero probabilmente una buona percentuale messe sulla strada
In favore di che cosa non certamente del pluralismo non certamente a favore della concorrenza
Poi attenzione questo disegno di legge riscontrare il favore degli editori della carta stampata abbiamo sentito il ministro che proprio oggi alla fine con commentando questo disegno di legge