13° Congresso Nazionale della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) "Il lavoro a congresso" organizzato dalla CGIL presso il Centro Fieristico - Palacongressi nei giorni dal 2 al 5 luglio 1996

Vietati
Dichiaro aperti i lavori del tredicesimo Congresso della CGIL rassegno al congresso a norma dello statuto le dimissioni di tutti gli organismi dirigenti nazionali della CGIL del comitato direttivo della direzione della segreteria da questo momento tutti i poteri di direzione passano al congresso e saranno esercitati dalla presidenza dello stesso
Propongo alla presidenza del tredicesimo Congresso della CGIL i compagni Sergio Cofferati segretario generale uscente
Guglielmo Epifani vicesegretario uscente la segreteria confederale uscente i componenti la direzione nazionale
I segretari generali della CGIL regionali
I segretari generali delle federazioni e sindacati nazionali di categoria il presidente del Comitato nazionale di garanzia
Il presidente della Commissione di garanzia del congresso inoltre vengono chiamati alla presidenza le compagne e compagni
Albumina Fulvio del Maglificio Fontana gruppo Benetton Treviso
Allegretti Nicola Inca di Potenza Bacher Usama cooperativa sigla Forlì
Balestrieri Marina Comune di Parma
Bressan Marco azienda uranio San Bonifacio Verona
Cardenas Carolina ufficio immigrati comune Torino
Sì ma Rossella Camst Bologna
Cordioli inietta Legazpi Umberto idee cremaschi Lucio a M. Milano
Dai canina coordinamento nazionale handicap Della Croce Gianfilippo presidente della gente quadri
Di Tommaso Angela Legazpi Pescara
Fattori lucida presi Preside scuola media don Morosini Romans di Sandri Francesca Rsu ideale latina
Ma pezzo di Evelina Corneliani Mantova
Moro Angius Silvia settore minerario azienda Carbosulcis
Mazza Domenico RS Uselli Salerno
Mazzarino Ersilia insegnante istituto magistrale Palermo
Megna Immacolata Italtel Milano
Monte chieda Legazpi Reggio Emilia
Moschini Roberto azienda trasporti Siena
Navarra Luigia Banco di Napoli Foggia Panico Carmela Legazpi Foggia più Francesco vice segretario Spi nazionale
Primi Giovanni Legazpi Genova Centro
Rastelli Bruno CGT Milano Brichetto Claudia Legazpi San Paolo Torino
Regina Ruiz coordinamento nazionali immigrati
Santini Amos nega Spit Pistoia centro
Santori Gianni mamma Pesaro sapienza e radicali sud Catania spezzi Italia Legazpi Ragusa centro Scarpetti Patrizia gruppo Inghirami Arezzo
Stellato Donatella d'azienda alimentare Gilat Cosenza tu senta Tiamat cooperativa agricola Caserta vita Alessandro Vice President è un Reggio Calabria e segretario generale della Camera del lavoro di Rimini Roberto Battaglia
Metto in votazione la proposta per la presidenza
Chi è d'accordo alzi alla Telegatto
Chi è contrario
Chi si astiene
La presidenza è approvata all'unanimità
Abbiamo sempre cercato di fermare ai lavoratori convertiti uomini
Parlare al loro cervello al loro cuore alla loro coscienza
In questo modo
Usciva tanto è diventato scuola di giustizia ma anche di democrazia di libertà
Ha contribuito anche a innalzare dei diritti cicli dei lavoratori del popolo
Ma
Però la CGIL che gli ha fatto Commission
Gli ha dato le ragioni più profonde e più garanti
I fili cioè il PD ma gli ho dato una cultura
Io ad alcune tipica un'educazione sociale e politica dipendente degli anni una parte inscindibile della mia perciò Luciano il tornante con la memoria a quello avuto hanno nove novembre quarantaquattro
Quando
Città aggiunge il mugugno
A Forlì
Oggi la città e poi dello studente dei sindacati fascisti
E inopinatamente io venivo nomina segretario della cantante del
C'era lui ancora
E non le ho dimenticate
Confuso e speranze di una radicale Pietro lasciati che ha reso dei conti
Ma poi per fortuna mi e di tanti altri come me prendi
La scoperta
Della democrazia e permette il sindacato
E
Dei suoi protagonisti
Di Vittorio grandi utilizzatori nella gelida sarda del museo di Napoli
Nel febbraio del mille e novecentoquarantuno ci
Non può dimenticare chi lo ha vissuto e magari da principio lo considero come una liberazione da troppi condizionamenti il periodo il tuo
Per la rottura e della divisione per ora alla fine degli anni Quaranta e il decennio successivo che vide l'isolamento della CGIL gli eccidi dei lavoratori
Le rappresaglie patronali
Il più di cinquanta quadri i nostri dirigenti coraggiosi dei contadini del feudo
Trucidati dai fucili a canne mozze da in un discorso ai della mafia e
Voi nella seconda metà degli anni cinquanta comperando la svolta delle nostre politiche ma anche allora combattuti
Avrà un futuro che giace imponeva e un passato che resisteva perché era dentro di noi
Sì riannodare un
Prima con un grande spavento alcuni figli di unità
Minacciano il Governo Tambroni rinunciando ai fascisti
Venne il Natale unitario del sessanta degli elettromeccanici in piazza del Duomo a Milano
E ciò che è avvenuto dopo dal sessantotto in poi esperienza vissuta uno allora vivo con le sue luci con le sue ombre anonimo
Su un lutto abbiamo
Mutuando la il nuovo segretario generale della CGIL lo ha eletto all'unanimità il consiglio generale della Confederazione
Sostituzione di Agostino Novella che si è dimesso per la riaffermata incompatibilità tra incarichi sindacali e politici nella relazione al Consiglio generale Lamarque ribadito la necessità di difendere i successi ottenuti dai lavoratori nell'autunno scorso
Quella volontà il proprio albero che rapidamente nel proprio letto duttilità sindacale
Le lotte per il rinnovo dei contratti di lavoro segnano un impressionante salto di qualità
Le richieste che provengono dalle fabbriche investono direttamente i grandi risolti i problemi del nostro Paese
Noi abbiamo
Preparare un braccio americano papà mamma e papà provenienti in ammirava provare anche via
Un appunto
Tunisia lampione quindi il problema tutto in una volta indipendenti indica ma non vi sul male il mobile direttamente in mediana Daniele ma
E la mamma legherebbe ombra di quello che non rientra giustamente
A Milano alla
Allora
Comandare
Ormai
Comuni vada avanti da
Non avrei
Ancora Ca'Granda la mangiare Jan
Nel novanta novantuno veri
Meglio
Una il Viminale ricorrere quindi Belinelli dalle dalle liberi
No no
No
Io e il modo migliore per utilizzare questa occasione
Via quelli il ragionare e riascoltare con calma
Questa grande manifestazione di lavoratori Rutelli
Forse poco disturba noi
Crescita
Io comunque
Diciamo
Schola dal mondo dopo da
Nei
Tarpea rieletto
Però buona
Proteggere
Ma noi ci siamo all'università siamo nettamente la porta maggioritaria anche dei provini
Noi abbiamo adottato non è una linea che dobbiamo realizzare una linea che individua priorità nelle che ho indicato venne esiliato intelligente comprendendo RM andava nel campo contrattuale beh salariale per i lavoratori occupati
Con le immagini impianto andò avanti a Roma dove per concludere credo in questo momento alla manifestazione color dell'azione sindacale unitaria rimarrà parlando vedo
Non lo difendono l'anno rapportiamo la nostra unità
Facciamo prevalere le ragioni profonde che ci uniscono in vetta piatta bene gli obiettivi da una ballata facciamo prevalere tutto oppure disporli una dipendente che pure lui parla di noi consideriamo l'unità come il bene più quelle no no grave ma prima appare utile il Paese ed altri batteri intollerabile nella quale continuava
Le Brigate Rosse potranno ancora distruggere è utile l'allora barbarie inumana qualcuna parchi ancorato ad aprire ma dei ma non non all'anno
Brigate rosse dunque hanno assassinato una rappresentante della FNM
Erano già arrivate a colpire dei sindacalisti ma è la prima volta che arrivano ad uccidere
Nove per colpire un lavoratore dell'Italsider perché per la prima volta in maniera molto concreta era stato detto al mio alla lotta allarmato
Noi abbiamo avuto parecchia tra la fine degli anni settanta e l'inizio di questo decennio impegnati essenzialmente in una questione che era la difesa della democrazia contro la violenza politica
Terrorismo
E quando c'è un impegno che così i grandi in una direzione è difficile
Capire e vedere anche quello che passa sotto gli occhi che ha però un segno diverso e che a significati di differenti
Lei cosa si rimprovera per la sconfitta del sindacato la vertenza dei trentacinque giorni alla FIAT se se ne parla del fatto che siamo partiti col piede sbagliato perché non abbiamo capito fin dall'inizio che quella vertenza doveva essere impostata sui problemi di delle numerazione delle riconversioni
C'è stato qualcosa che in un'arma sindacale lista non ha voluto concedere all'Ama militante del Pci devo dire che questa è una questione che si propone molto spesso nel nostro lavoro anche quotidiano
Io ritengo che per esempio per esempio per situazioni nelle quali il partito ha una posizione anche più morbida ecco io qui voglio invertire il caso che normalmente ci si immagina quando si parla di questo
Non so durante tutto il periodo dell'unità nazionale noi abbiamo certamente avuto delle situazioni nelle quali delibera da parte del mio partito piuttosto un consiglio a moderare le politiche rivendicativo che non aiuta a superarle
Io credo che anche se non ritengo di essere finita Peccato neanche in questa materia neanche in quei per quel momento e per quel periodo credo di avere un ma comunque abbastanza resistere alla tentazione io adesso viene al Consiglio contrario
Adesso non viene viene continuo contrario non intendo comunque fino contrario viene una posizione che a mio parere coincide abbastanza con quella della CGIL nel suo complesso e cioè una posizione che dice guardate che sì mantenete ferma la barra del timone una linea di cambiamento si rischia di perdere la prospettiva cioè appunto la politica dell'alternativa durante la sua carriera lei ha fatto accordi sindacali con governi di ogni tipo possibile che proprio con un governo presieduto per la prima volta da un socialista questo sia così difficile offenderli difficile ma difficile anche perché la natura dei problemi seri
Ma come persona Craxi come un gruppo di cognome molto intelligente molto da parte anche però non solo di una cosa la voglio dire con franchezza null'uno il posto a prendere il sopravvento il problema diciamo così dello stare al governo rispetto a quello delle cose da fare al governo
E poi quella questione di tutti rende moralmente accettabile la funzione di un partito per vai
Una nuova politica economica che io lavoro ai disoccupati
Per una politica fiscale che paga paga reparti in rapporto al reddito e allarme anche da vecchi Tadini
Per una lotta contro l'inflazione che non taglia enti iniqua mentre i salari Macchia quindi il soggetto alla produttività alla ripresa economica onda bene o se è vero controllo dei parenti
Noi siamo contro il decreto
Resta piatta
Non di contrappone al Parlamento mare rispetta e ne esalta il potere di chiediamo semplicemente al Parlamento
Che raccolga questa nostra volontà di giustizia
Pure il sindacato ostenta il consenso dei lavoratori porta perde ogni legittimità
Norme etiche
Abiti e compagni di tutte le organizzazioni di nessuna organizzazione
Il tessuto unitario se è venuto progressivamente lacerando si è appannato fin quasi a dissolversi
Anche quella strategia di campionamento che rende credibile il ruolo politico del sindacato
è diventata più faticosa e problematica
L'ha conquistato il colpisce
Ma siamo solo all'inizio di una salita forse lunga e faticoso
E sapremo fra qualche tempo sì avremo davvero
Percorso strada
Abbastanza lunga in questa risalita
Risalita
In cima alla quale
Torneremo tornerei come dice il poeta
A rivederle stette
Le stellette il successo del prima che del successo del consenso della partecipazioni della fiducia delle grandi Mazzi dei lavoratori
Il movimento sindacale è passato attraverso dei periodi terribili
Dieci anni fa l'ultima grande manifestazione quando ci fu la battaglia per la scala mobile l'anno scorso dopo che furono firmati gli accordi sul costo del lavoro ricordo i leader sindacali contestata in piazza improvvisamente il movimento ha ripreso vigore
E ha ripreso vigore perché i lavoratori si sono resi conto che senza il movimento di senza il sindacato le loro condizioni di vita
Con la situazione attuale sarebbero molto peggiorate cioè il sindacato in sostanza è sempre stato e sempre sarà
Un organismo nel quale i lavoratori
Cercano la porta per difendersi dalle
Ricorda l'aggressione diciamo così delle controparti e nello stesso tempo per migliorare sia pure di poco le loro condizioni il sindacato può avere dei periodi di crisi dei momenti va non può morire perché l'interesse che il sindacato gli interessi che il sindacato difende sono interessi permanenti
Non abbiate mai paura
Delle novità
Non rifiutate la realtà perché ripresenta incognite nuove e non corrisponde a schermi tradizionali magari profondamente radicate
Info
Ecco mi ha tanto mi da voi mi accingo a dare al mio partito il modesto contributo di cui fa roca
Votanti ciò serva a qualche
Autarchiche l'esperienza compiuta nel lavoro sindacale
Che gli ammaestramenti che mi avete impartito siano di qualche utilità
Per affrontare i grandi problemi di rinnovamento che oggi stanno di fronte
Anche alle forze politiche progressiste perché anche nei partiti il confronto delle idee è libero come si sta facendo per esempio in questo periodo nel mio partito e necessario per compiere
Ma nel dibattito a prevalere sono quelli che credono avvolta Luciano Lama è tra i più convinti vedremo io ascolto io veda presto toglierci facendo in modo da parte dell'altolà dello schieramento politico nazionale poco mi interessa diretto quell'altro partito isolandosi sia venuto nell'ambito del ciclo decide un autore dov'ero io tolto ai mutamenti che la situazione richiede
Piacerebbe dedicare spetterà Luciano lama che una persona che ha combattuto tre grandi battaglie che ha avuto il coraggio di dire anche delle cose scomode quando anche nel movimento operaio in una sinistra erano cose difficili da ascoltare
Ha saputo emergere con largo anticipo il mutamento ideale che veniva avanti realizzando ad Amelia già nella primavera del mille novecentonovantaquattro il moderno quella linea d'italianità quel magnifico laboratorio politico del ventuno aprile e arrivato alla guida del Paese
Il lungo periodo di vicepresidente del Senato poteva sembrare
Per il combattente di prima linea una condanna all'esilio
O ad un forzato distacco dalle cose invece
Anche allora egli seppe continuare ad essere un punto di riferimento della vita politica italiana
Il ventiquattro marzo del mille novecentottantaquattro Luciano lama parla per l'ultima volta in questa via
E il suo comizio più difficile
E chi lo conosceva bene
Sa che è stato anche il più forte
Gli anni Ottanta segnando l'inizio della crisi dell'unità sindacale
Il vero per le politiche delle tre confederazioni
Entra in sofferenza generalizzata l'autonomia del sindacato dalle forze politiche
Le decisioni del governo sulle politiche salariali sulla scala mobile producono una del varietà azione profonda tra le confederazioni
Divaricazioni lo spuntino rottura
La stessa unità interna dalla TPL si incrina
La maggioranza dalla CGIL manifesta qui contro il provvedimento del governo
Luciano difende con calore le ragioni di quella scelta di quella mobilitazione ma non concede nulla all'aspettative presenti di chi vede nella rottura un atto liberatorio e salvifico anzi inizia proprio da quel momento come aveva imparato da Di Vittorio a ricostruire le dita dalla CGIL e i rapporti con CISL e UIL
Soprattutto nel capo dello Stato
Non tanto un saluto non sono un tuttologo dal nostro
Non sono tutti uguali comunità
Non c'è un titolo di niente comunità dello sfratto
L'ultimo
Questo è il nostro Paese tanto bisogno
Cioè le pensioni oppure ha vinto il principio di schieramenti diversi
Signor Minc tanto sì ci
Fiducia con lanterne
In cui l'avvocato sì di sul è un per è un non so
Ma ricorda
Udine grazie per avermi offerto una vita piena una causa grandi
Una ragione giusta e impegno e
Voi sapete
Voi
Che ci unisce dieci mira sempre un rapporto di fiducia
Un amore profondo che nessun c'è il umana potrà spetta
Perché ci sono delle vernici che non si possono radicali
Voi per me
Silente quella città
Diamo inizio ai nostri lavori
Ringraziamo innanzitutto Pasquale Cascella e Furio Angiolella che hanno realizzato il film su Luciano lama
Compagni e compagni delegati invitate e invitati mi è particolarmente gradita l'occasione di rivolgervi a nome della presidenza il più cordiale fraterno saluto e il benvenuto a Rimini
Inizia oggi il tredicesimo congresso nazionale della CGIL
Uno dei più importanti del dopoguerra il primo di questa nuova stagione dell'assetto democratico istituzionale e politico del Paese
Arriviamo a questa importante scadenza avendo alle spalle centinaia di congressi di base territoriali regionali e nazionali
Dei luoghi di lavoro delle aziende delle leggi delle camere del lavoro e delle categorie
Che hanno coinvolto in una straordinaria partecipazione due milioni e quattrocento mila lavoratrici e lavoratori pensionate e pensionati
Una partecipazione davvero straordinaria che ha riconosciuto nella CGIL e in tutto il sindacato il momento fondamentale della tutela dei diritti del lavoro e del diritto al lavoro della ricerca e della formazione dei valori di unità di unità e solidarietà nazionale europea e internazionale
Fondata sul rispetto delle culture sul decentramento delle Autonomie sulla tolleranza che non è di visione nel rispetto delle diversità che non è separazione
Fondata sulla ricerca comune dell'equità della giustizia sociale della centralità del valore del lavoro e delle pari opportunità
Della dignità della vita in tutte le stagioni della vita stessa
Del rispetto per il lavoro che sconfigge lo sfruttamento che ancora oggi in un Paese industrializzato come il nostro si presenta sotto l'aspetto del lavoro nero del lavoro clandestino del caporalato della criminalità organizzata
A tutto questo oggi con la discussione del tredicesimo Congresso con la discussione di questi mesi
Le donne e gli uomini della CGIL le delegate i delegati CGIL delle RSU dei comitati aziendali europei rappresentante la sicurezza sul lavoro delle leghe braccianti idee delle leghe dei pensionati le iscritte iscritti delle grandi aziende dell'artigianato a tempo pieno e stagionali dell'industria del terziario dell'edilizia e dell'agricoltura
Vogliono dare risposte strategie programma in autonomia che è stata un'orgogliosa parola d'ordine ricorrente nei congressi confederali delle categorie ma senza neutralità poiché siamo portatori di valori e speranze
Con senso di appartenenza poiché siamo portatori delle aspirazioni dei bisogni del lavoro che si esprimono nelle categorie nella Confederazione
Nel confronto con le associazioni datoriali attraverso i contratti nazionali e aziendali e con le istituzioni col governo le Regioni gli enti locali
Con senso di appartenenza ma con una forte ricerca dell'unità del mondo del lavoro in questo senso saranno certamente importanti contributi di CISL e UIL
Per tutto questo ci aspetta un grande lavoro in questi giorni
Ringraziamo gli ospiti italiani le delegazioni delle forze politiche e sociali sindacali e imprenditoriali i rappresentanti dei sindacati europei e mondiali che hanno accettato l'invito a partecipare ai lavori del nostro congresso
Auguriamo a tutti noi delegate e delegati invitate invitati una costruttiva discussione congressuale
Che faccia emergere in tutta la sua ampiezza il contributo che la CGIL a partire dalla sua dialettica fondata su diversi contributi al congresso e dalle scelte che nel congresso verranno compiute porterà la crescita più generale della democrazia sindacale nel Paese
Chiamo alla presidenza Sergio D'Antoni segretario generale della CISL e Pietro Larizza segretario generale della
Sono presenti ai nostri lavori del nostro congresso ne siamo felici l'ora lama e Lamberto lama che salutiamo con un grande altra
Diamo lettura ad alcuni messaggi caro Cofferati ho ricevuto il suo cortese invito a partecipare ai lavori del tredicesimo Congresso della CGIL e sono spiacente di doverle comunicare che precedenti impegni assunti mi impediscono di essere presente
Nel ringraziarla dell'attenzione l'invio i più cordiali saluti Romano Prodi
Illustrissimo segretario generale
Le sono grato per l'invito al tredicesimo congresso nazionale della CGIL che si terrà a Rimini
Il momento economico e politico richiede grande attenzione e partecipazione del movimento dei lavoratori
Unitamente ad una progettualità che aiuti ad uscire dall'attuale crisi e a prospettare un futuro di autentica democrazia economica e politica
In questa atmosfera mi pare si situano le giornate della vostra assemblea congressuale
Purtroppo non potrò essere a Rimini dovendo in quei giorni presiedere i lavori del sedicesimo sinodo diocesano tendente a rinnovare la Chiesa alessandrina nella sua fede e nella sua testimonianza
Vi auguro un buon lavoro augurio non formale alla luce di quanto afferma l'enciclica sul lavoro umano dell'attuale porti del Pontefice a proposito dei sindacati
L'esperienza storica insegna che le organizzazioni sindacali sono un indispensabile elemento della vita sociale specialmente nelle moderne società industrializzate
Di accompagno con il ricordo proprio di un credente Fernando serie presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e lavoro
Il
Diamo ora la parola Giuseppe Chicchi sindaco di Rimini
Cari amici cari compagni
Vi porto il più cordiale benvenuto a nome della città di Rimini
E vi ringrazio per avere scelto la nostra città per il congresso del più grande sindacato italiano
Sono certo che in questi giorni di intensi lavori congressuali troverete una città ospitale ed attenta alle vostre esigenze
Ma in questi giorni Rimini vi parlerà anche della sua storia non solo della sua storia culturale ma anche della sua storia sociale
Questa città infatti ha vissuto negli ultimi cinquant'anni è una trasformazione straordinaria diventando un punto di riferimento per il turismo europeo si è affermata come luogo di vacanza balneare
Ora
In questi anni cerca di farsi apprezzare come città dell'accoglienza a tutto campo
Un sistema economico caratterizzato dalla stagionalità comincia a trovare nuovi equilibri e si avvia a compiere un nuovo cammino
Per dotarsi delle necessarie infrastrutture di nuovi profili professionali di nuove impresa
La Rimini del prossimo secolo sarà perciò più colta e il più efficiente
E si proporrà al mondo come luogo specializzato per l'incontro il tempo libero e la cultura
Questo percorso ed è questo il motivo per cui ve ne parlo
Ha avuto come protagonista fondamentale il lavoro
Attraverso una storia sociale che dalla ricostruzione postbellica ha visto il mezzadro diventare operaio edile
Poi ha visto l'operaio edile diventare imprenditore turistico o artigiano o addetto ai servizi
Nel lavoro dunque
Nell'impresa diffusa e nelle istituzioni locali sta il segreto di questo processo che ha trasformato Rimini e che continuerà a trasformarla
Ve ne parlo perché penso che questa esperienza sia importante e possa in qualche modo essere utile al nostro paese in questa fase di rapide e necessarie trasformazioni
I lavoratori hanno dato e stanno dando molto al risanamento del Paese
Stanno dando senso di responsabilità stanno dando reinvito stanno leggendo il peso di un fisco non equo stanno gestendo la sfida della flessibilità e della professionalità
E allora tutti ci attendiamo che la nuova Italia l'Italia del ventuno aprile sappia dare al lavoro un nuovo ruolo insieme a non rinunciabili responsabilità
Anche per questo il vostro congresso è importante anche per questo vi auguro buon lavoro
Ringraziamo il sindaco per il suo saluto non formale Caro Sergio per motivi personali non posso essere presente all'apertura del congresso vi prego di scusarmi
Di confermo l'interesse l'attenzione dell'Arci nei confronti dei vostri lavori
In particolare ospitiamo che dalle vostre assise possa maturare una nuova spinta positiva
Nei rapporti tra CGIL terzo settore e di confermo infine sostegno dell'Arci nell'affermazione dell'autonomia delle rappresentanze sociali
In una piena dialettica democratica nella quale Possati veramente maturare investire del sindacato il mestiere dell'associazionismo e Possa radicarsi una nuova sinistra sociale
In via lattea tutti i delegati i più cari saluti Giampiero razzi Melli presidente nazionale Arci
Ringrazio per gradito invito spiacente non poter presenziare ribadisco convinzione ruolo essenziale CGIL nelle azioni unitaria sindacale per nuovo modello di sviluppo nazionale ed europeo
Che realizzi la piena occupazione e aggiorna un aggiornato stato sociale auguri di buon lavoro Mario Dido
Do la parola a Roberto Battaglia segretario generale della Camera del lavoro di Rimini
Care delegate e cari delegati gentile ospite
La nostra città forte della sua e consolidata tradizione acquisita nel campo dell'industria dell'ospitalità rappresenta una sede naturale per lo svolgimento di importanti congressi
A Rimini siamo abituati e preparate ad ospitare convegni incontri culturali e l'attività congressuale proprio uno di quei sedimenti che qualificano d'economia turistica come diceva prima il Sindaco del nostro territorio
A noi piace chiamarla l'economia dei cento turismi
Non è che abbiamo visto questo Salone prendere forma dalla carta e stretto contatto con lo staff organizzativo nazionale abbiamo visto crescere passo dopo passo l'organizzazione di questo straordinario appuntamento vogliamo spendere non solo parole di ringraziamento perché ha lavorato in questi ultimi giorni in queste settimane alla realizzazione di questo importante congresso
Ma anche parole di critica nei confronti dalla burocrazia
E ancora soffoca le nostre pubbliche amministrazioni
Perché chiunque voglio organizzare una qualsiasi cosa i conti con la burocrazia li deve purtroppo fare
Si tratti di un'iniziativa di un concerto o altro e subito visto che questo è un saluto di apertura ma anche qui non spiccio
Che venga cioè dal tredicesimo Congresso dalla CGIL un segnale importante verso l'efficienza la semplificazione del funzionamento dell'intera macchina amministrativa
Che spesso non diano che non comunica neppure al proprio interno creando profondi disagi al singolo cittadino e all'intera collettività
Ma il Congresso dalla CGIL nostro congresso nazionale non solo per Rimini è un grande evento
Per le sue dimensioni per l'autorevolezza degli ospiti che hanno accolto l'invito ad essere qui
Per le aspettative e soprattutto dei lavoratori dei pensionati del paese tutto
è anche un'occasione nostro congresso di incontro e scambio tra le persone che vi partecipano più direttamente tra queste la città dove non mancheranno anche significative manifestazioni collaterale voglio premettere di portare all'interno della Fiera allestito una bellissima mostra sul lavoro e sui lavori di Uliano Lucas
Fuori dei padiglioni della fiera sono stati proposti dalla CGIL due momenti di particolare interesse
La mostra Arte in lotta dove sono state esposte
Saggi emozioni immagini attraverso l'arte la musica la cultura un patrimonio di vita vissuta o sperata che ha pertiene anche al mondo del lavoro
Ho detto del nostro congresso come di un evento esce infatti lo è non solo per lo sforzo organizzativo compiuto ma soprattutto perché c'è in tutti noi
La consapevolezza di quanto sia forte l'atteso nel Paese di conoscere la strategia la proposta della CGIL per migliorare le condizioni di vita di lavoro delle lavoratrici dei lavoratori dei giovani dei pensionati tanto più significativa in una fase di veloci mutamenti politici sociali
Questo congresso è vissuto quale momento alto di lavorazione per definire un programma un'idea un progetto di società più giusta dove il lavoro i diritti la solidarietà siano veramente riconosciuti a tutti esistono assunti come valori inviolabili e universale l'augurio pertanto ad ognuno di noi e che questo tredicesimo congresso sappia parlare un'unica lingua ad un Paese unito dal problema della disoccupazione
Che attanaglia migliora migliaia di giovani che non hanno mai lavorato
Migliaia di precari migliaia di uomini e donne che lavoravano per tutto non un milione di posti di lavoro ma una proposta credibile contro la disoccupazione che resta la causa principale delle profonde ingiustizie e disuguaglianze che persiste una nostra società portando tra l'altro alle divisioni che conosciamo tra il nord e il sud del Paese
Per gli extracomunitari affinché sia uno che ha dal nostro congresso deve venire un messaggio preciso un messaggio una proposta forte di riscatto per le donne ancora contare dall'ottenere realmente la pari dignità sul lavoro e nella società
Per gli extracomunitari dicevo affinché siano garantiti loro la piena cittadinanza e dignità per gli anziani con l'affermazione di un modello sociale fondato sulla negazione di servizi e di tutti per le persone svantaggiate e disabili a partire dalla distruzione dell'odioso e barriere architettoniche fino a favorire l'accesso a lavori in quanto diritto per tutti
Così come è auspicabile che questo congresso presti più attenzione alle questioni delle nuove generazioni
Ai problemi delle ragazze dei ragazzi dei giovani studenti ai tanti giovani che sono in ansia per un lavoro che non c'è ai tanti giovani occupati per la prima volta con contratto di formazione lavoro
Agli apprendisti nei laboratori e nelle piccole imprese al rapporto tra questi ed il lavoro
Accorciamo le distanze tra noi e loro
Mettiamoci in discussione ascoltiamoli per capire le nuove inquietudini del disagio giovanile
E nel contempo non deroghiamo la loro grande disponibilità a partecipare al di fuori di schemi già precostituiti che sono portatori appunto di idee nuove e di speranze di rinnovamento molti giovani eletti nelle rappresentanze sindacali unitarie ne sono una testimonianza che tocchiamo tutti i giorni sono loro il nostro futuro
Sappiamo dedicare inoltre stime riconoscimenti ai giovani che hanno scelto di operare nel volontariato sociale come scelta di impegno civile democratico di solidarietà per renderci utili per dare un senso e un valore alla vita incoraggiamo valorizziamo queste sei
Questo congresso è atteso anche per un'altra grande questione quella dalla costituzione del sindacato unitario
Una meta pazientemente costruita separa sperata sognata
Ma che ha retto nonostante le difficoltà ha manifestato in questi ultimi tempi
Un traguardo quello che non mi fa sindacale che si è raggiunto rimetterà in moto energie forze nuove fino ad ora rimasto estraneo ma che sono l'obiettivo dell'Anas del sindacato unitario confederale c'era capace di attrarre
L'augurio quindi che anche su questo aspetto decisivo per il sindacalismo italiano il nostro congresso sappia contribuire e indicare la rotta giusta non c'è due senza tre vorrei dire
E credo che il prossimo appuntamento possa essere sempre elimini perché no la città la sede che può ospitare il congresso del Nuovo Sindacato unitario
Siamo pertanto onorati orgogliosi di ospitare cari amici cari compagni la Camera del lavoro di Rimini metterà a disposizione tutte le proprie energie perché tutto funzioni per il meglio auguri a tutti di buon lavoro grazie
Grazie Roberto grazie anche alle compagne e compagni della Camera del lavoro di Rimini che ci aiuteranno in questi giorni
Caro Cofferati ti ringraziamo per la sensibilità di averci invitati al congresso della CGIL
Evidentemente il grande sindacato dei lavoratori sa che il piccolo sindacato dei giornalisti RAI tiene una posizione importante per la salvaguardia del servizio pubblico e complessivamente per la libertà di informazione
In questi mesi abbiamo fatto insieme ai sindacati confederali della RAI le battaglie contro l'occupazione l'umiliazione dell'azienda
Nei prossimi faremo sempre insieme quelle per il rilancio del rinnovamento della RAI
E avremo sempre bisogno di un rapporto stretto con l'opinione pubblica di cui i lavoratori sono tanta parte a volte non abbastanza scontata ti facciamo auguri fraterni di buon lavoro l'esecutivo Usigrai
E comunichiamo alle delegate e delegati che c'è e li ha invitati agli invitati che c'è in funzione l'ufficio di segreteria della Presidenza del congresso
Composto da Bruzzese Antonio sin chiesto Sergio Nardini Mara Venturini Gianfranco Tosini Sergio
Chi intende intervenire è pregato di consegnare la richiesta di intervento entro le tredici e trenta di questa mattina
Diamo ora la parola a Sergio Cofferati segretario generale della CGIL per la relazione
Care compagne cari compagni graditi ospiti
Un mese fa ci lasciava Luciano lama con lui è scomparso non solo un dirigente sindacale che ha lasciato una traccia profonda nella storia del movimento operaio di questo secolo ma un'autorità morale di questo nostro Paese
Una delle poche persone in grado di parlare a molti diversi tra di loro e di essere considerato da tutti i suoi interlocutori una persona degna di fede autorevole appassionato
Ma sempre leale e sincero Luciano amava il confronto esplicito
Aveva il coraggio delle proprie opinioni e grande rispetto di quell'altro
Aveva per questo un'idea alta della dialettica e della democrazia
In uno dei nostri ultimi colloqui mi chiese notizie della nostra della sua CGIL come faceva se lo informai dall'andamento del congresso dei nostri primi contatti con il nuovo governo gli dissi della mia soddisfazione per il carattere Franco ed impegnato che aveva assunto il dibattito congressuale
E dei timori che nutrivo
Stante la serietà dei problemi per il confronto che si sarebbe sviluppato con l'esecutivo
Confronto che avrebbe misurato in forma inedita ma certo affascinante la nostra capacità progettuale dunque la nostra autonomia
Luciano mi ascolta paziente come sempre e alla fine mi disse
Davanti alla CGIL alle altre confederazioni sono fissate scadenze difficile
Perché difficili sono i problemi con i quali vi confronteremo ma avete tutte le risorse necessarie per fare bene
Il congresso sarà importante come lo sono stati molti nella storia della CGIL
Si vedrà che riuscirete a decidere una linea all'altezza dei compiti che di attendo la democrazia che oggi può esprimere un'organizzazione come la nostra è importante per le donne per gli uomini che lavora per quelli che sono in pensione ma lo è anche per tantissime altre persone
C'è la nostra proposta politica sarà adeguato lo diranno i fatti e il consenso che eventualmente riceverà per quanto riguarda l'esercizio di democrazia Luciano aveva ragione
Mi indicava CIN di cava un risultato straordinario che troppo spesso e troppo in fretta archiviamo come scontato come ovvio mentre non lo è affatto
Particolarmente in una società che induce la semplificazione delle forme di rappresentanza
E soprattutto riduce negativamente le occasioni di confronto tra i cittadini che la loro partecipazione alla vita delle organizzazioni sociali dei partiti
Siamo alla conclusione di un percorso faticoso certi non privo di qualche arcaismo nelle forme o di eccessi liturgico celebrativi ma chi ha visto alla fine realizzarsi oltre quarantotto mila assemblee di base
Alle quali vanno aggiunte le centinaia di congressi di tutti i livelli confederali e di categoria
Sono stati coinvolti milioni di lavoratrici e lavoratori di pensionate di pensionati anche non iscritti in una discussione impegnativa appassionata
Che si è svolto in un clima di serenità di franchezza sui tre documenti confederali e su tutti gli altri che le categorie i territori hanno ritenuto utile aggiunge
Il carattere del dibattito è stato importante per favorire la ricostruzione di un rapporto di fiducia con le nostre iscritti ai nostri iscritti e per consolidare la prassi di una dialettica determinata dalla diversità evidenti di sensibilità e non dall'appartenenza politica
La scelta del modello il sindacato confederale di programmi capace di far vivere al suo interno opzioni diverse che si traducono in maggioranza e minoranza definite ma non cristallizzate capaci in ogni caso di gestire unitariamente l'organizzazione esce rafforzato
E spero definitivamente acquisito da questo congresso
Non era per nulla scontato
Non lo era perché questa scelta che compimmo con il dodici virgola congresso proprio qui a Rimini è stata messa a dura prova da tanti accadimenti
Gli anni che abbiamo alle spalle sono anni intensissimi e duri
Sono anni che hanno cambiato il corso dalla storia in molti Paesi compreso il nostro
I devastanti fenomeni di corruzione di inquinamento da la vita dei partiti e di molte imprese la crisi morale di una parte rilevante dalla classe dirigente hanno indotto profonde trasformazioni politiche ed istituzionali
In questo clima si sono fatti più evidenti anche le difficoltà della rappresentanza sindacale
La lo fu scarsi della sua identità all'ossificazione di meccanismi la sua vita interno
Ma più che da ogni altro avvenimento la funzione del sindacato è stata messa a dura prova dalla crisi economica e finanziaria del mille novecentonovantadue
Nemesi immediatamente successivi al dodicesimo Congresso confederale l'economia italiana sfiora una vera e propria catastrofe
Prigioniera di un debito pubblico fuori controllo
E condizionata da una moneta debolissimo
Le scelte economiche dal governo di Giuliano Amato si scaricarono inevitabilmente anche sui rapporti tra le parti sociali emisero durissima prova le politiche sindacali e la capacità di rappresentanza delle confederazioni
L'indispensabile risanamento rischia di basarsi sul ridimensionamento dello Stato sociale
Sul congelamento delle dinamiche salariali e in particolare sulla riduzione drastica dell'autonomia e dell'articolazione contrattuale del sindacato
Particolarmente luglio del mille novecentonovantadue ha rappresentato per la CGIL uno dei momenti di maggior crisi nella storia recente
Quello nel quale gran parte della nostra identità del nostro orientamento sono stati messi in discussione duramente
Abbiamo rischiato di imboccare la strada del declino del cambiamento di ruolo e di determinare una lacerazione interna irreversibile
Va riconosciuto Bruno Trentini merito principale di non aver sottratto alla CGIL ad un contributo dolorosa risanamento senza il quale le conseguenze per l'intera economia sarebbero state drammatiche ed interamente imputate al sindacato
Ma di avere contemporaneamente indicato il carattere iniquo e profondamente errato di quale soluzione
Avviando una tesissima riflessione collettiva che avrebbe portato alla definizione del modello di relazioni fissato con l'intesa del luglio dell'anno successivo
In quei mesi si è concretizzata la scelta dalla politica dei redditi quale strumento per garantire il risanamento attraverso una redistribuzione equa della ricchezza prodotta per abbattere l'inflazione e per combattere la disoccupazione
Sono stati momenti difficili abbiamo realizzato scelte impegnative ci sono accentuate differenze interne che non si sono attenuate per molto tempo
E che hanno conosciuto poi il momento di maggiore acutezza durante la trattativa e la consultazione sull'accordo per la riforma del sistema previdenziale
Per queste ragioni l'esito e il carattere del dibattito congressuale non era scontato
Oggi possiamo apprezzare un primo risultato positivo si sono misurati in questo congresso idee linee diverse
Anche all'interno degli stessi documenti della maggioranza e delle minoranze ma è stata netta la volontà di giungere ad una conclusione che permetta di riconosce le diversità e contemporaneamente di assicurare una gestione unitaria dell'organizzazione
Ed è importante che ciò avvenisse perché le scadenze che ci attendono sono particolarmente impegnative che richiedono la presenza di una CGIL capace di progettare e di una CGIL coesa
La piena occupazione e riconoscimento sociale del lavoro non sono soltanto obiettivi ambiziosi del nostro dibattito sono temi attualissimi dalla maggioranza dei Paesi dell'Unione europea
La crescita rilevante dell'economie nazionali in questi ultimi anni non ha frenato l'aumento della disoccupazione
Ha trovato conferma la tesi semmai ce ne fosse stato bisogno
Che i processi di mondializzazione dell'economia rendono impossibile in Europa per un Paese dare stabilità alla sua crescita rissa nasi finanziariamente creare lavora assicurare adeguate tutele sociali sui cittadini da solo
In pari tempo appare evidente in tutti i Paesi industrializzati che la sola crescita in presenza di forti innovazioni tecnologiche non è sufficiente a creare lavoro necessario per dare certezza alle generazioni più giorni
Per garantire la necessaria tenuta sociale e per risolvere gli squilibri territoriali esistenti
Questo rende ancor più necessaria la costruzione di un'Unione Europea dal carattere politico unitario e federale con una spiccata dimensione sociale coerente con il peso che storicamente hanno avuto in Europa le politiche di welfare
Una politica di coesione e l'attuazione del principio di sussidiarietà devono basarsi non solo sulla realizzazione delle condizioni per la costruzione dell'unione monetaria
Ma in primo luogo sulle politiche per lo sviluppo per il lavoro su quelle politiche che fino a qui sono mancate
La conclusione del vertice di Firenze segna un'oggettiva battuta di arresto su questa strada
Più Bidente ancora dopo la positiva conclusione della conferenza tripartita di Roma
L'attenzione e la sensibilità nei Paesi dell'Unione ai temi del lavoro dell'occupazione è senza dubbio Mentana tra negli ultimi mesi ma non esistono ancora le condizioni perché prendono corpo politiche di investimento e di indirizzo comune
Si antepongono ancora le scelte del risanamento a quelle dello sviluppo invece di collegarle tra di loro
L'idea dell'autosufficienza il tentativo di condizionare le politiche degli altri Stati membri è dura a morire particolarmente nei Paesi economicamente più forti
La mancanza delle condizioni per la realizzazione di un patto di fiducia per l'occupazione in Europa non deve rallentare l'iniziativa dei governi che lo hanno sostenuto
In vista del futuro appuntamento di Dublino e ancor meno deve rallentare l'iniziativa sul lavoro e per l'occupazione della Confederazione europea dei sindacati
L'integrazione dei parametri di Maastricht al momento della revisione del trattato con vincoli legati all'occupazione e la definizione di politiche di investimenti infrastrutturali gestiti dall'unione devono essere realizzati se davvero si vuole battere la disoccupazione in Europa
Questo problema va avviato rapidamente assoluzione per dare forza alle politiche di coesione per dare credibilità all'Unione e anche per consentire all'Europa
Vi svolge un ruolo positivo nei rapporti tra i Paesi industrializzati quelli più poveri per rilanciare un'iniziativa solidale credibile di cooperazione allo sviluppo
Ora il confronto ritorna per intero all'interno dei singoli Paesi dell'Unione ovviamente compreso il nostro
è un confronto privo di cornice comunitaria che avviene in presenza della crisi profonda dei modelli economici e sociali dei maggiori Paesi industrializzati
Che registra i limiti evidenti delle politiche monetarista incapaci di coniugare risanamento finanziario sviluppo e lavoro che fa i conti con l'insufficienza delle politiche keynesiane
Non esiste in Europa o nei paesi del G7 un modello economico e sociale prevale si cercano nuovi faticosi equilibri dell'incertezza e della preoccupazione diffusa che sempre accompagnano le fasi di trasformazione profonda
Del cambiamento si misurano ipotesi diverse di economia di società confliggono interesse si fissano nuove regole la quantità di lavoro disponibile il suo valore sociale
L'efficacia e l'estensione delle tutele sociali sono perciò fondamentali per il carattere delle società europee ma sono contemporaneamente regolatori decisivi per i rapporti con i Paesi terzi
L'insistenza delle relazioni sindacali internazionali per rispetto tra clausola sociale per l'inserimento negli accordi commerciali tra le grandi aggregazioni economiche politiche della salvaguardia dei diritti elementari delle persone che lavoro della libertà di organizzazione di una base minima di tutele sociali è doverosa e importante
Da questi vincoli passa la regolazione dei rapporti della competizione in un'economia globale
Da queste linee di demarcazione si decide se alcune aree del mondo cresceranno competendo con le altre attraverso il soddisfacimento dei bisogni primari di milioni di persone accrescendo gli standard di vita offrendo pari opportunità donne e uomini innovando processi e prodotti
Oppure se la ripartizione dei mercati del lavoro si determinerà attraverso la distruzione di richiede mentale delle persone che lavorano con il permanere dello sfruttamento minorile confermando la pratica dell'esclusione ed è la marginalizzazione delle fasce deboli della società
La mancanza di orientamenti comuni in Europa rende più urgente l'impegnativa la scelta delle politiche per il lavoro anche nel nostro Paese
Appare del tutto evidente che l'obiettivo della piena occupazione realizzabile solo a condizione che il Paese disponga di uno sviluppo costante di politiche strutturali per il lavoro e super il dualismo che penalizza drammaticamente il Mezzogiorno
Dunque in primo luogo lo sviluppo
Perché l'economia italiana cresca stabilmente indispensabile che si completi rapidamente il risanamento dei conti dello Stato e che il Paese entri nell'Unione monetaria
Sono condizioni decisive difficili da realizzare ma non impossibile
L'abbattimento dell'inflazione il successivo è coerente ridimensionamento dei tassi di interesse consentirebbe di avvicinare sensibilmente l'obiettivo del risanamento finanziario
Per noi è risolutivo che questo processo si completi sulla base di scelte rigorose ma e pure
Che consentono la tutela dei salari e delle pensioni che salvaguardino il sistema delle tutele sociali
Che riconoscano in sostanza il contributo dato al risanamento dalla matrice lavoratori da pensionate pensionati nel rispetto degli obiettivi e delle regole fissate di comune accordo tra il governo e le parti sociali nel mille novecentonovantatré quello che non possiamo accettare e l'idea che la conclusione di questo difficile ma indispensabile tragitto si compia con una sorta di sacrificio rituale
Che immolata sull'altare dell'obiettivo da realizzare la parte più debole della società italiana
Comprimendo ulteriormente consumi e peggiorando le condizioni di vita di chi ha una pensione o un lavoro poco remunerato
Che spinge sulla via della recessione e pregiudica la possibilità di creare sviluppo e lavoro
Una riflessione più attenta andrebbe fatta anche sullo sviluppo che si intende perseguire al quale finalizzare risanamento la crescita economica di questi ultimi mesi e assai contraddittori e fragile
Si è basata prevalentemente sugli aspetti positivi del cambio sui volumi il tasso di innovazione dei prodotti e dei processi limita come circoscritte sono state le conseguenze occupazionali sul territorio nazionale
Ed anche il carattere del nuovo lavoro creato non è soddisfacente
Si è trattato spesso di occupazione precaria instabile
Priva del rispetto di diritti elementari delle persone occupate inadeguata creare spazi per i giovani e di offrire alle donne occasioni adeguati di valorizzazione professionale
Non utile a favorire il superamento dell'oggettiva discriminazione che ancora oggi condiziono no il lavoro femminile
Questa crescita non può essere presa a riferimento per determinare un nuovo modello di sviluppo
Troppi sono i suoi elementi di fragilità e le carenze strutturali
La proposta
Per queste perseguito un idea di sviluppo sostenibile
Di una crescita non solo mirata a recuperare gli squilibri territoriali
Ma orientata ad un uso razionale selezionato delle risorse disponibili
Capace di considerare rispetto dell'ambiente non un costo ma una straordinaria occasione di creazione di nuovo lavoro e di miglioramento degli standard di vita
Capace di utilizzare le nuove tecnologie per anticipare la tutela dell'ambiente fino dalla ideazione progettazione dei prodotti e dei processi
La valorizzazione delle ricchezze naturali la promozione della vocazione culturale turistica ripristina la manutenzione dell'ambiente naturale D'Urbano dai guasti provocati da una crescita puramente quantitativa di indifferente sono fattori rilevanti per l'economia del Paese
Lo sviluppo sostenibile non ha fondamento però senza una consistente politica degli investimenti
Indirizzata certa ad allargare la base produttiva ma anche a rinnovarla profondamente mirata a favorire un mutamento dei costumi
La continuità dello sviluppo nel tempo
Il suo effetto ritentato sul territorio e prioritariamente sulle aree deboli resta la condizione di base di ogni politica per il lavoro
Ma la traslazione nel tempo dei suoi effetti e le conseguenze delle nuove tecnologie che permettono la produzione di pari beni e servizi con un tempo di lavoro sensibilmente inferiore rendono necessario integrare allo sviluppo
Politiche strutturali in grado di creare nuove occasioni di lavoro
Per poter ridurre la disoccupazione Corman ha raggiunto livelli elevati di sui valori medi tali da creare addirittura situazioni socialmente difficili in molti territori l'esigenza di connettere sviluppo politiche mirate strutturali per il lavoro e confermata dall'andamento della nostra economia negli ultimi mesi
Una crescita rilevante del prodotto interno lordo non arrestato la disoccupazione che ormai superato la soglia del dodici per cento oltre la pur elevata mediocre
Il quadro generale si carica di ulteriori preoccupazioni se si considera che quel valore medio è determinato da un valore estremo delle aree meridionali del ventidue per cento
L'attività di cura verso le persone ad integrazione delle prestazioni del welfare
La salvaguardia dei beni inventare di quelli culturali sono capitoli dell'economia sociale da trasformare rapidamente in politiche strutturali per il lavoro
Sono attività di terzo settore senza obiettivi di profitto che possono creare nuove importanti occasioni di lavoro
Vanno per questo ordinata ed incentivata anche fiscalmente
Assicurandone la legalità il riconoscimento legislativo e rispetto dei diritti delle persone che in quelle attività troveranno occupazione
La politica dei tempi va considerata a pieno titolo una leva per l'occupazione oltre che rappresentare naturalmente
Uno strumento decisivo di organizzazione sociale produttivo
L'esigenza di redistribuire il lavoro esistente per concorrere alla soluzione del problema occupazione si connette al bisogno di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone consentendo loro di recuperare autonomia nella gestione dei tempi di lavoro
Questi bisogni non sono alternativi all'esigenza di assicurare crescita e capacità di competere al sistema produttivo ed economico
è sufficiente che vengano rispettati i criteri ovvie più volte ricordato
Che la riduzione degli orari di lavoro si accompagna ad un controllo coerente delle prestazioni di fatto che la riduzione avvenga perseguendo obiettivi impegnativi per tutte le organizzazioni sindacali dei paesi dell'Unione per evitare alterazioni nei meccanismi di competizione
Che la riduzione seguono idea di riorganizzazione dei tempi che non coinvolga la sola sfera produttiva ma affronti l'intero assetto sociale
La riduzione dell'orario di lavoro e perciò vi attivo primario di questa fase
Va praticata mantenendo inalterato il salario delle lavoratrici e dei lavoratori interessati per questo
è indispensabile destinare alla riduzione dell'orario quote della produttività che il sistema economico generale limitando la tutela del potere d'acquisto le nostre politiche salariali
Questa scelta serializzata coerentemente nella pratica contrattuale e con gli interventi legislativi di sostegno necessari consentirà di coinvolgere tutti i lavoratori e di dispiegarsi con una forte articolazione
Utilizzando differenti tassi di produttività esistenti tra settori d'impresa per definire modalità e tempi della riduzione e della distribuzione
Le trentacinque ore di lavoro nei primi sei anni del secolo futuro successivamente le trentadue ore distribuite su quattro giorni alla settimana sono mete raggiungibili in un quadro di certezze contrattuali per il lavoratore l'impresa
Coniugando la riduzione della durata della prestazione individuale all'utilizzo degli impianti delle strutture produttive che si dovrà fissare contrattualmente di volta in volta in ragione delle esigenze produttive e delle opportunità di mercato
Effetti dello sviluppo economia sociale redistribuzione lavoro esistente sono contributi alla piena occupazione che sollecitano la definizione di una politica formativa di alto profilo
Non si tratta più oramai di pretendere soltanto per corsi e programmi di formazione continua
Ma di connettere a questi una revisione profonda del sistema scolastico
La risorsa formativa manca al nostro sistema economico oggi consentire ai giovani che completano il ciclo scolastico di avvicinarsi al lavoro attraverso specifico occasioni formative indispensabile
Altrettanto servono strutture in grado di aggiornare costantemente all'uso delle nuove tecnologie o dei nuovi linguaggi le persone che già lavorano
La loro professionalità declina rapidamente davanti ad innovazioni profonde per questo bisogno di essere rinnovati
Analogamente essere formare e riqualificare tutti coloro che vengono espulsi dal processo produttivo in età matura che pur nel pieno possesso delle loro forze rischiano la marginalizzazione in un mercato del lavoro che non li riassorbe spontaneamente
La formazione la sua struttura i suoi programmi vanno collegati alla riforma profonda di gran parte dell'ordinamento scolastico
Troppe volte in tempi recenti la polemica tra scuola pubblica e quella privata ha reso marginale il tema assai più scottante della qualità degli struzzi
Un paese civile non può delegare l'istruzione dei giovani altro che ad una struttura pubblica efficiente
Gli spazi necessari per l'insegnamento privato vanno riconosciuti e garantiti senza che lo Stato rinunci ad uno dei suoi compiti primari
Ma spazi e ruolo dei privati sono in realtà derivati troppo spesso da livelli insufficiente della qualità della scuola per combattere adeguatamente il triste fenomeno della dispersione scolastica
Per favorire una formazione di base più solida i giovani e necessario certo incrementare subito l'età dell'obbligo ma serve anche a rendere attrattiva la scuola e l'insegnamento per questo la riforma dei livelli di istruzione secondaria superiore dell'università non sono rinviabili nel tempo e ancor meno separabili da modelli di formazione professionale permanente
L'esigenza di creare nuovo lavoro vale per tutto il Paese
Ma una priorità ed una emergenza evidente nel Mezzogiorno
Il carattere duale dell'economia nazionale è stato accentuato dagli effetti della ripresa distorto di questi mesi
E ha raggiunto dimensioni tali da mettere a rischio la coesione stessa del Paese
La situazione del Mezzogiorno e dunque grave e di cambiamento è possibile solo se quella meridionale si affermerà come questione nazionale
I limiti e ritardi strutturali dell'economia della società meridionale sono rimasti irrisolti da interi decenni di intervento straordinario
Sono oggi caratterizzati principalmente dalla debolezza dell'apparato produttivo e dall'ulteriore aggravamento dalla disoccupazione
L'intervento straordinario ha deresponsabilizzato le amministrazioni meridionali
Ha impedito la crescita di una cultura imprenditoriale
Ha polverizzato senza criteri selettivi la speso
Finalizzandola la costruzione del consenso politico invece che alla soluzione dei problemi delle popolazioni meridionali
Il Mezzogiorno è stato spesso destinatario di produzioni matura poco orientata all'esportazione questa fragilità di fondo lo espone ancor di più ai rischi della concorrenza internazionale
Con queste condizioni e con il superamento del sistema di convenienze precedente bisognerà fare i conti
Ma questa situazione oggettiva definisce essa stessa le linee prioritarie di intervento nelle aree meridionali infatti
L'arretratezza il dualismo si sono determinati pure in presenza di un costo del lavoro sensibilmente più basso di quello di altre aree di paese
E di retribuzione inferiore a parità di condizioni lavorative dei lavoratori meridionali rispetto a quelle del Centro-Nord
Dunque è infondata la tesi che i problemi del Mezzogiorno dipendono dalla mancanza di flessibilità normativa e salariale ciò dei ritardi strutturali che allontanano anche fisicamente le regioni meridionali dal resto del Paese dell'Europa
La mancanza di infrastrutture adeguate dall'informatizzazione trasporto un sistema del credito in profonda crisi costosa ed inefficiente a tal punto da determinare un alto costo del denaro una struttura dello Stato farraginosa inefficace più che altrove
Una diffusa illegalità solo parzialmente colpite ridimensionata grazie all'abnegazione di magistrati di forze dell'ordine rappresentano le ragioni da rimuovere dell'arretratezza del Mezzogiorno
La riproposizione insistita da più parti della flessibilità del lavoro come rimedio dei mali meridionali si presenta come un diversivo destinato a produrre solo la messa in discussione di regole contrattuali uniformi di condizioni di mercato uguali fra tutte le imprese
A determinare rallentamento o peggio ancora l'arresto del processo di emersione regolarizzazione del lavoro nero che abbiamo avviato negli ultimi mesi
La mancanza di investimenti per il Mezzogiorno il vero problema da affrontare
Non può sfuggire a nessuno che la richiesta di flessibilità viene complici stenta ad aziende o settori che non investono nel Sudan
O peggio ancora visi investono per concentrarsi nelle Ardenno
Ed ancora che le aziende pubbliche di servizio alle quali competerebbe dare corpo e certezze alle infrastrutture del Mezzogiorno destino no quelle are qualche residuo investimento di loro pur rilevanti piani pluriennali
La soluzione di questi problemi e decisiva per gli anni a venire
La quantità alla qualità del lavoro che in un Paese sì o fra i due giovani generazioni è uno degli indicatori più significativi del livello di civiltà presente
Per queste ragioni questi temi caratterizzeranno più di altri i nostri rapporti futuri con il governo e con le associazioni imprenditoriali
La realizzazione delle condizioni necessarie per creare occupazione è un impegno prioritario per molti
Da più parti consci di questa esigenza si sollecita un patto tra le parti sociali e il governo per il lavoro il Mezzogiorno
Noi crediamo di aver già sottoscritto quel patto nel luglio del mille novecentonovantatré
Quell'intesa definiva politiche a sostegno delle attività produttive
E finalizzato alla politica dei redditi al risanamento dei conti pubblici e alla creazione delle condizioni necessarie per lo sviluppo e la crescita dell'occupazione
La ricerca delle venti la politica degli annunci sono sempre pratiche deleterie
Ed in particolare quando le si utilizzano per affrontare temi delicati come quelli dell'occupazione
La disponibilità alla ricerca delle soluzioni del problema è scontata
Ma lo è altrettanto per noi il punto di partenza
L'applicazione dell'intesa del mille novecentonovantatré
Applicare i patti sottoscritti e regola etica poi certa occorreva integrare molti capitoli aggiungerne altri come quelli dell'orario per ottenere risultati adeguati e a questo noi non ci sottrarremo dal governo però pretenderemo indicazioni volontà precisa
Per assicurare come fondamento alla crescita dell'occupazione il risanamento coniugato lo sviluppo e non l'equilibrio dei conti pubblici realizzato innescando la recessione
Questo secondo scenario porterebbe a verifica difficilissimo caratterizzate dall'affannosa ricerca di difenderlo occupazione che non dallo sforzo di creare
Inoltre come ricordavo poco fa
Non c'è prospettiva positiva per il lavoro senza investimenti rilevanti
Vanno certo create le condizioni perché capitali privati italiani stranieri vengono investiti in primo luogo nel Mezzogiorno ma un compito primario spetta allo Stato e alle imprese di servizio che ancora gli a parte
La creazione di infrastrutture l'ammodernamento dell'amministrazione
Il recupero della cultura della legalità e della giustizia reso efficace dazioni di bonifica sociale
L'approntamento di strumenti formativi competono prioritariamente all'intervento pubblico e si realizzeranno soltanto attraverso investimenti rilevanti
Oggi in gran parte da reperire
In presenza di investimenti certi
Favoriti da condizioni positive di ambiente economico la ricerca di soluzioni in grado di ridurre i costi di produzione dell'impresa che creano nuovo lavoro nel Mezzogiorno nelle aree deboli sarà non solo possibile ma oggettivamente chiuse una volta fatte salve le condizioni di base salariali e normative previste dai contratti nazionali si potranno individuare forme innovative diverse da quelle già sperimentate con successo anche di recente
Di incentivazione Della diversa durata distribuzione degli orari
Di maggior formazione di stabilizzazione dell'occupazione assicurando alle imprese vantaggi quando trasformò le assunzioni a tempo indeterminato e non quando si limitano a promuovere occupazione temporaneo precaria
Queste sono tra l'altro le cose le sollecitazioni che l'Unione Europea in via i partiti ai Paesi membri per i loro interventi nelle aree deboli e sono soprattutto le scelte che l'Unione concretamente finali
Le risorse comunitarie disponibile non utilizzate dal nostro Paese e dalle regioni meridionali sono rilevantissime
Rappresentano da un lato una grande occasione e indicano dall'altro una rilevante responsabilità di governi di molti enti locali imprese che non progettano e dunque oggettivamente consolidano l'arretratezza esiste
Eppure a volte l'attivazione e la scelta dell'intervento è semplice e le sue ricadute positive certe
Basti pensare alla manutenzione dei centri urbani più volte proposta da Legambiente dai sindacati
Non sarà per noi credibile da parte del governo l'affermazione insistita della priorità dell'occupazione del Mezzogiorno senza che il Governo stesso definisca ed attivi strumenti e procedure di intervento senza che vengono impegnate amministrazioni o aziende che erogano servizi materiali o immateriali a progettare senza un piano consistente straordinario investimenti in grado di attivare il cofinanziamento comunitario
Risulta davvero incomprensibile per quale ragione non venga a questo fine mutata la destinazione d'uso dei proventi delle privatizzazioni
Per utilizzarla non già a dare un contributo inevitabilmente rilevante alla riduzione del debito ma bensì a costruire la base solida di intervento per l'occupazione in particolare nel Mezzogiorno
L'alienazione progressiva del patrimonio immobiliare
E in particolare la cessione di quote dell'azienda e manifatturiero di servizio metterebbero a disposizione risorse importanti per infrastrutturare le aree deboli per incentivare la crescita di imprenditoria piccole medie e dunque per creare lavoro
La fuoriuscita dello Stato dalla gestione di attività economiche e il suo posizionamento in funzioni di puro indirizzo e controllo è indispensabile
Ma realizzata con celerità attraverso la definizione dell'autorità di controllo e la successiva privatizzazione dell'impresa
Finalizzare questo coerente processo di riassetto istituzionale dell'economia allo sviluppo
Il riequilibrio territoriale e per il nostro Paese non solo possibile ma doveroso
La necessità di riorganizzare il mercato del lavoro in dubbio riformare il collocamento decentrando le Regioni funzioni rilevanti
Ridimensionare riorganizzare gli ammortizzatori sociali completare la strumentazione di controllo di tutela e di promozione dei lavori atipici non è più rinviabile niente
Regole certe coerenti servono affinché mobilità flessibilità del lavoro e nel lavoro
Siano aspetti fisiologici un'economia evoluta
Solo quando vengono meno il rispetto di diritti elementare delle persone che lavorano oppure ma ancora le possibilità di scelta tra occasioni diverso e di occupazione e di realizzazione della propria vendita attraverso il lavoro
Allora mobilità e flessibilità diventano patologie di una società incapace di crescere maniera equilibrata
Diventano sintomi di processi di vero regolamentazione che inevitabilmente portano l'esclusione all'emarginazione sociale
La piena occupazione la creazione di nuovi lavori in grado di favorire pari opportunità tra donne e uomini dovranno essere impegni prioritari per i governi forze sociali e politiche per dare coesione ed equilibrio sociale
Ma non meno rilevante dovrà essere l'impegno del sindacato per controllare da orientare i processi di trasformazione di cambiamento in atto nel lavoro
La crisi e superamento progressivo dei vecchi modelli di organizzazione fordista aprono spazi rilevanti di inediti per nuove esperienze non appaiono prevalenti nuove forme di ripartizione di organizzazione del lavoro
L'esasperazione della competitività basata sull'automazione e sull'innovazione tecnologica cozza contro l'esigenza crescente di qualità e di personalizzazione dei prodotti il ruolo delle persone e la loro insostituibile capacità di gestire le variabili de la produzione si riafferma
Si riaprono così spazi rilevanti all'iniziativa sindacale per sollecitare sperimentazioni di forme nuove di organizzazione della produzione e del lavoro capaci di valorizzare intelligenze contributo ma di stimolare la realizzazione professionale di donne e di uomini
La partecipazione consapevole all'organizzazione del proprio lavoro deve divenire prassi consueta innovazione vera del ruolo e delle funzioni del sindacato nei luoghi di lavoro
E deve essere riconosciuta formalmente come nuova cittadinanza nel lavoro e per il lavoro
Poteva essere in alternativa positiva al subalterna definizione di partecipazione data
Da riconoscimento salariale di scelte realizzata dall'impresa
Ha fatto consapevoli per lavoratrici e lavoratori oppure dalla partecipazione marginale alla proprietà di impresa con funzioni ambigue e contraddittorie del proprio ruolo e delle proprie prerogative
La conoscenza responsabile delle scelte strategiche dell'impresa
La partecipazione alla scelta dei modelli organizzativi sono la base di una presenza sindacale nei luoghi di lavoro in grado di affermare una pratica concertativa complementare alla naturale e fisiologica attività contrattuale
Non deve sfuggirci in occasione di bilancio di scelta gli obiettivi qual è un congresso
Quanto grande sia questo spazio nelle relazioni tra le parti sociali
E quanto lontano dal colmarlo sia la nostra politica
Il banco di prova è storicamente la contrattazione nei luoghi di lavoro
Gli anni più recenti rappresentano un periodo storico importante
Per la prima volta dopo l'intesa del luglio del novantatré la contrattazione nei luoghi di lavoro un diritto sancito e non più uno spazio definito dei rapporti di forza
Le materie che gli sono state assegnate sono chiare così come precisa il carattere della politica salariale da realizzarsi nell'impresa
Tuttavia gli spazi per forti innovazioni oggettivamente disponibili sono stati utilizzati parzialmente molto parzialmente
Nostra mancanza di capacità progettuale a volte per opportunismo
Ma soprattutto per il permanere dell'ostilità sorda di una parte rilevante delle imprese italiane e in particolare di quelle industriali di medie e grandi dimensioni
Vive nell'impresa una strumentale tendenza al coinvolgimento profondo del sindacato nella gestione delle crisi
Di un altrettanto marcato tentativo di autosufficienza nella normalità o nello sviluppo
La partecipazione di cui spesso parlarne concepita come adesione acritica le loro scelte
E mai come occasione di confronto paritario sui temi dell'organizzazione
Non solo
Ma una parte dell'impresa come confermano i comportamenti di quelle meccaniche in queste settimane esplicito una forte ostilità al modello contrattuale introdotto nel luglio del novantatré
Che sogna una semplificazione dei livelli negoziale ad uno a scelta
O l'impresa o il contratto con l'intento di rendere il ruolo del sindacato ininfluente sia sull'organizzazione della produzione che sui meccanismi redistributivi
A noi compete la difesa e l'impiego coerente di un impianto contrattuale in grado di consentire l'esercizio di solidarietà
E di assicurare tutele e diritti uniformi attraverso i contratti nazionali e di favorire partecipazione responsabile dei luoghi di lavoro
Di conseguenza dobbiamo fare i conti anche con processi nuovi di neri quali sono oggi quelli definiti dalle caratteristiche delle crisi produttive o dalle rotture organizzative contrattuali nelle aree di Monopoli
Le regole imposte dalla libera competizione di mercato le imprese che hanno per lungo tempo agito in regime di monopolio ne modificano spesso la struttura organizzativa le dinamiche dei costi
Ricadute sulle dinamiche contrattuali sono inevitabili e spesso nella prima fase di riorganizzazione consiste analogo fenomeno si realizzano i processi di crisi aziendale
Per aziende sottocapitalizzate poco innovativo quando questi sono costretti a confrontarsi con mercati internazionali più turbolenti e dalle regole competitive più stringe
Troppe volte la soluzione di esigenze oggettive date dalla crisi e dal cambiamento viene realizzata di comune accordo tra impresa e sindacati
Con l'introduzione di regimi contrattuali differenziati che consentono agli occupati attuali di mantenere inalterati i loro benefici e scaricano su quelli futuri le diseconomie esistente e i costi della competitività si introduce in questi casi la pratica più deleteria di rottura della solidarietà
Violazione di diritti di lavoratori che ancora non ci sto perciò privi di volto di voce incapaci di rappresentare i loro bisogni
Queste pratiche per quanto ancora non diffuse sono la spia di cambiamenti nelle gerarchie dei valori ed è la nostra incapacità di esercitare concretamente solidarietà
Quest'ultimo che pare stia lo stimolo più pericoloso
Quando davanti ad una difficoltà oggettiva
Invece di cercare una via di uscita in grado di distribuire uniformemente i sacrifici inevitabili si decide di scaricarli su altri si legge un tratto fondamentale del carattere della rappresentanza confederale
I diritti dunque e la solidarietà sono esigenze ricorrenti e non risolte nel lavoro e nella società
Non è certo casuale se in Europa alla necessità di occupazione si accompagna sistematicamente l'esigenza di riformare e ridefinire sistema delle tutele sociali
La connessione tra lavoro e protezione sociale e nella cultura europea strettissimo
La crisi del welfare è indotta principalmente dei mutamenti della struttura democratica
Per cambiamenti del lavoro dagli effetti sull'occupazione delle crisi economiche dai nuovi bisogni delle persone
E il progressivo cambiamento del suo carattere Iside risarcitorio in occasioni concrete di promozione sono indispensabili in una società civile
Sono anzi diritti di cittadinanza dei quali sollecitare la nascita e l'estensione in tutti i paesi in via di sviluppo
Perché rappresentano anche valori solidali importante
Sui quali basare necessario patto di convivenza civile tra generazioni e sesso sui quali fondare i principi di coesione
I sistemi di protezione sono fondamentali ma non certo immutabili nel tempo
Anzi i cambiamenti nel lavoro nei bisogni indurranno la loro riorganizzazioni futura ad intervalli più brevi di quelli che hanno segnato i decenni precedenti
La tutela universale dei bisogni essenziali dei cittadini andrà sempre garantite in ragione delle contribuzione definita dal loro reddito
Andranno realizzate forme miste pubbliche e private di offerta di beni servizi sociali
Senza rinunciare al fondamentale ruolo dello Stato nell'individuazione dei bisogni e nel suo disfacimento di quelli essenziali
Andrà consolidate ed estesa la contrattazione sindacale dei territori per garantire i diritti di cittadinanza e protezione adeguata agli anziani
La prova più impegnativa che devono affrontare governi e parti sociali in fondo è chiaro
Riformare estendere e mantenere in equilibrio stabile il sistema delle protezioni sociali favorendo soluzioni innovative e presenza dei privati senza indebolire le tutele essenziale che solo il ruolo solidale dello stato può realisticamente garantire l'alternativa terribile e ridimensionamento indiscriminato che porta alla rottura dei principi elementari di convivenza di patto tra sessi generazioni
L'idea che abbiamo combattuto e battuto nel mille novecentonovantaquattro
Propugnata allora dal governo di centrodestra
L'idea che oggi riproposta nelle politiche conservatrici neoliberiste di altri paesi europei
L'idea della conservazione non ha mai caratterizzato la cultura del sindacato italiano
Lo abbiamo dimostrato spesso e da ultimo ancora con la vertenza per riformare la previdenza tutti coloro che hanno Riserve o manifesto latente contrarietà e risultati della riforma
Non dovrebbero scordare mai che le proposte di trasformazione sono venute in primo luogo dal sindacato
Noi abbiamo cercato le soluzioni atte a realizzare risanamento l'equilibrio e la solidarietà
Mettendo in discussione aspettative legittime di milioni di lavoratrici di lavoratori
Non rifuggendo da soluzioni dolorose per molto
Con un'assunzione di responsabilità
E con un esercizio di democrazia che non ha molti riscontri di questo ci si dia atto in altri settori della nostra società
Siamo convinti di aver contribuito a varare una vera riforma
Per questo
Con gli altari confermiamo che per la CGIL quel capitolo è chiuso
Per noi valgono i contenuti le scadenze e le verifiche previste dalla riforma di una legge che va attuata rapidamente in primo luogo che si tratti innovativi quelli che riguardano la posizione di lavori usuranti del lavoro di cura quelli che introducono la previdenza complementare
Siamo ovviamente interessati all'attuazione della riforma
Come siamo convinti che sia necessario dare stabilità e certezze a ruolo degli istituti previdenziali pubblici e valorizzare i compiti degli istituti di sorveglianza di Indirizzo
Solo dei quali consapevolmente abbiamo deciso di svolgere il nostro compito
Il decollo dalla previdenza complementare indispensabile non può essere ritardato ulteriormente non solo per ragioni ovvie di equilibrio nelle tutte
Ma per creare le condizioni di un primo abbozzo di democrazia economica per non far mancare risorse cospicue ad un mercato finanziario asfittico e sostanzialmente anelastico
Per la CGIL nella costituzione dei fondi resta confermato il ruolo di soggetto contrattuale che promuove indirizzo e controllo nulla di più e di diverso
La partecipazione alla gestione dei fondi resta passi errata che introduce conflitti di interesse e altera la radice ruolo di soggetti negoziale
Per questa ragione va affidato a soggetti diversi da quelli che svolgono funzione contrattuale a soggetti capaci ed auto
Lo spirito e l'approccio riformatore che ci ha consentito di partecipare con altri
Alla riorganizzazione del sistema previdenziale va riproposto per cambiare l'assistenza sanitaria
La spesa sanitaria è stata negli anni ridimensionata drasticamente senza che ciò corrispondesse una ragionevole razionalizzazione e qualificazione delle prestazioni
Ne consegue la grottesca situazione di costi ancora non controllati che producono una qualità inadeguata delle tutele tali da generare spesso profondo malcontento nei cittadini
Il sistema va riorganizzato in ogni suo ambito
Partendo dalla modifica radicale del suo finanziamento
Il diritto all'assistenza inteso come diritto elementare di cittadinanza
Si giustifica perché alimentato dalla fiscalità generale e non dalla contribuzione che grava su un solo lavoro
Si tratta
Cerco di mutamento elementare per quanto non di semplice attuazione
Ma è questo l'assoluzione di indubbia equità
Di utilità relativa perché riduce il costo del lavoro dell'impresa e se opportunamente modulate può diventare uno strumento utile per incentivare imprenditoria nelle aree deboli del Paese
La crisi economica degli inizi del duecento in corso è stata tra le più gravi dell'ultimo mezzo secolo dell'intero mondo industrializzato
Accentuato da competizione tra le aree geografiche
Gli ha fatto esplodere il problema dell'occupazione mettendo a dura prova la capacità di rappresentanza del sindacato in molti Paesi
Il culmine delle difficoltà e della crisi in Italia è stato raggiunto come avevo già detto nella primavera estate del mille novecentonovantadue
Ed ha coinciso con l'accordo più tormentato e sofferto della recente storia sindacale
Quelle difficoltà quelle lacerazioni sono state in parte recuperate dalla riflessione collettiva che ne è seguita
Quello sforzo ha consentito nonostante il perdurare di una fase gravissima di crisi finanziaria ed economica di realizzare un'intesa nel luglio del novantatré
Capaci di innovare la struttura contrattuale e le relazioni sindacali
Dopo il superamento dalla parte rimanente dell'automatismo della Scala
La definizione dei due livelli contrattuali
Le procedure per l'attuazione della politica dei redditi
Le norme per l'elezione delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro
Le politiche a sostegno dell'attività produttive soli capitoli fondamentali di quell'intesa
Ancora oggi rappresentano il quadro più organico e coerente di relazioni tra le parti sociali l'esecutivo che sia stato varato e sperimentato in euro
L'applicazione di quelle regole e rispetto di alcuni degli obiettivi fissati
Hanno senza alcun dubbio contribuito in modo rilevante al risanamento del debito e hanno permesso il consolidamento della prassi sindacale nel confronto sistematico
Alla ricerca di obiettivi generali di interesse comune delle parti
Da realizzare poi con scelte autonome ma coerenti di politiche contrattuali che redistributive
Hanno fatto così passi avanti la cultura del dialogo del confronto
Riportando il conflitto pur vitale in una democrazia
Alla sua naturale dimensione fisiologica superando le patologie di un passato recente
In fase di verifica ed esame occorre notare che i ritardi e le difficoltà iniziali di attuazione hanno limitato gli effetti dell'intesa
Così come la mancata adozione da parte dei governi succedutisi di politiche di sviluppo contestuali al risanamento ha impedito che la sola politica le reti specie nella fase più acuta di recessione internazionale producesse le condizioni sufficienti per la crescita dell'occupazione e tutelarsi interamente il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni
L'ordine contrattuale e una redistribuzione di reddito più eque ed uniforme del passato sono senza dubbio risultati positivi dell'attuazione dell'intesa del novantatré da non sottovalutare
E però indispensabile non ignorare i limiti e le difficoltà evidenziate sì in aggiunta a quelle dell'inerzia iniziale
Nel mille novecentonovantaquattro apparso chiaro con il governo di centrodestra
Che la sua politica neoliberista era esplicitamente alternativa ad una politica economica basata sul controllo di tutti i redditi
Dunque l'orientamento economico e sociale del governo e risolutivo per l'attuazione delle procedure di confronto e per l'attuazione degli obiettivi di merito indicati nel luglio del novantatré
Ancora oggi anzi forse più di allora appare chiaro che senza un consistente sviluppo economico la politica dei redditi non potrà da sola creare lavoro né tutelare adeguatamente salari e pensioni
Ancor più rilevante pericolose si è mostrato e continua ad essere poi il tentativo esplicito di una parte delle imprese di alterare
Quando non altrettanto esplicitamente di abbattere quell'impianto e quelle regole contrattuali
L'attacco al contratto nazionale
E la pretesa di porre in alternativa la contrattazione di secondo livello il tentativo di ridurre alla sola redditizia d'impresa il contenuto della contrattazione aziendale
Le difficoltà poste alla tutela del salario reale sono scelte di volta in volta messe in campo con durezza che confermano la volontà di alcuni settori imperante imprenditoriale
In particolare confindustriale di liberarsi di quelle regole oppure ma la sostanza non cambia di stravolgerne i contenuti
Ancora una volta si fa battistrada di questa crociata l'associazione delle imprese metalmeccaniche
Che si assume il compito di provare a smantellare il modello del novantatré negando di volta in volta regole obiettivi presupposto
Trasformando e rinnovo contrattuale in un banco di prova del rispetto delle intese
Negando la praticabilità di rapporti diversi ed una possibile Nuova civiltà delle relazioni
Nel compito difficile di rinnovare devotamente il contratto
Le organizzazioni metalmeccaniche dei lavoratori non dovranno
E non saranno lasciate sole dalle altre categorie e dalla Confederazione
è in gioco un sistema di regole di valore generale se necessario dovrà essere difeso da tutti
Davanti a questa delicata e difficile situazione ci apparsa ancor più incomprensibile la scelta introdotto nel sistema contrattuale dall'attuale governo con il Documento di programmazione economica e finanziaria varato nei giorni scorsi
Abbiamo giudicato pesando le parole
Gravi e sbagliate le scelte del governo
L'abbiamo fatto guardando due elementi di ordine generale
Il primo riguarda la composizione della manovra
Il secondo proprio le ricadute sulle decisioni delle decisioni annunciate sulle dinamiche dell'accordo del novantatré sul cuore della concertazione
Non solleviamo obiezioni sulla ridefinizione del fabbisogno per il triennio novantasette novantanove
Resa necessaria dal mutamento del quadro macroeconomico dal peggioramento ciclico intervenuti uno
Quello che non condividiamo e la composizione della manovra ripartita per un terzo sul fronte delle entrate e per due terzi su quello delle spese
Ed ancor di più la decisione di fissare la stessa ripartizione anche per il mille novecentonovantotto e per il mille novecentonovantanove
La dimensione delle manovre in gioco ci fa ritenere altissimo il pericolo che si renda poi necessario per rispettare la ripartizione il ridimensionamento della spesa sociale o di quella corrente per i salari
Queste potenziali ricadute non avrebbero mai il nostro consenso
Il rapporto tra entrate e tagli di spesa pari equilibrato aumentando le prime e riducendo le seconde
Non mi sfugge certo l'importanza dell'invarianza de la pressione fiscale
Come sono apprezzabili le redini direttrici fondamentali per gli interventi strutturali sul sistema fiscale
Decentramento razionalizzazione del prelievo semplificazioni per i contribuenti così si può iniziare davvero rispondere positivamente a quanti lavoratori dipendenti e pensionati in prima fila chiedono da tempo una vera riforma del sistema fiscale
Tuttavia confesso
Che non mi sarei mai aspettato che nel primo documento programmatico di un governo di centrosinistra fossero ignorati i problemi come l'elusione e l'evasione fiscale
Confessione
Nemmeno fossero categorie dello spirito
So benissimo che rischia di attirarne l'accusa di demagogia
Ma davvero non capisco come si possa puntare ad una struttura eco del prelievo fiscale rinunciando perseguire chi si sottrae ad un elementare dovere civile
Ancor di più in una circostanza nella quale risorse giustamente recuperate consentirebbero di salvaguardare tutte e protezioni sociali prima
Ma un altro aspetto di ordine generale ci contrari
La decisione di ridurre l'inflazione programmata per il novantasette al due virgola cinque per cento e foriera di guasti assai maggiori dei benefici che vuole determinare anche in questo caso per meglio chiarire la nostra opinione è utile una breve premessa
Nessuno di noi in CGIL nutre dubbi sull'importanza di abbattere rapidamente l'inflazione
La conseguente coerente riduzione dei tassi di ridimensionamento degli interessi sul debito sarebbero effetti fortemente positivo tali da innescare un circuito virtuoso in grado di sostenere lo sviluppo
Vorrei aggiungere che non ci sfugge nemmeno come più volte detto
Che con inflazione bassa e sviluppo si difende meglio il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni
Chiederei però una maggiore attenzione ad alcuni aspetti di quadro economico
In primo luogo al peso che né il calo dell'inflazione ha da qualche mese non la stabilità dei cambi delle materie prime bensì la diminuzione dei consumi delle famiglie italiane dovuta anche a dinamiche salariali modesto
In secondo luogo alla responsabilità che i profitti hanno avuto negli ultimi mesi nella fiammata dei prezzi
Lo ha ricordato con l'autorità che gli ha riconosciuto il governatore della Banca d'Italia
Non solo ma indicato quale via primaria per ridurre l'inflazione proprio la riduzione dei prezzi
Ed allora
La terapia d'urto contro l'inflazione che il Governo propone ricade con certezza solo sui salari
Con il pericolo grave se l'obiettivo non venisse centrato di ridurre ulteriormente i consumi e di ingenerare stagnazione o peggio recessione
Mentre non ha nessun effetto cogente sui prezzi che sono la causa Eurisko principale dell'inflazione che si può la banca
Non solo
Ma la modifica del riferimento all'inflazione programmata per il novantasette altri meccanismi dell'accordo del novantatré e introduce in divisioni assurde dei trattamenti di milioni di lavoratori
L'inflazione programmata è un vincolo che determina gli incrementi salariali contrattuale
La situazione paradossale che si creerebbe porterebbe ad una differenza tra coloro che hanno rinnovato i contratti prima della decisione del governo e coloro che addirittura nello stesso anno solare di rinnoveranno Franco
A questa banale constatazione si risponde con l'affermazione che il calo dell'inflazione darà vantaggio tutt'
Ignorando ancora una volta che la realizzazione dell'obiettivo e i relativi rischi vengono caricati oggettivamente solo sui salari di una parte dei lavoratori dipendenti
Non mi pare certo una soluzione equa altera lo spirito e la lettera della politica dei redditi
Sono sinceramente convinto che Federmeccanica non avessi bisogno di stimoli per cercare di mettere in discussione l'intesa del novantatré e tentare di non rinnovare il contratto dei lavoratori metalmeccanici non posso evitare di registrare che un altro argomento strumentale le è stato fornito
Non è certo un caso che i soccorsi e sostenitore della scelta si immediatamente corso il presidente di Confindustria
Che apprezza questo orientamento del governo solo queste verità
E poi non contento ci accusa di incoerenza perché sostiene che non aveva osservato visioni quando in tempi recenti il governo diretto dall'onorevole Dini cambia i valori dell'inflazione programmata aumentando l'in corso di esercizio
Rincresce dirlo ma questa volta ha ragione
Per non creare alterazioni nelle dinamiche salariali e in ragione del fatto che non sta devono in quel momento contratti non chiedemmo l'adeguamento verso l'alto che sarebbe stato logico
Oggi questa scelta di responsabilità si viene rimproverata
Ma se il dottor Fossa insiste si può tornare a parlarne
In verità
Quello che poi sorprende d'amarezza e che a dimostrare l'indimostrabile si cimentano anche i sindacalisti
Per tranquillizzare lavoratori giustamente preoccupati gli spiegano che nulla cambi nulla perderanno perché le loro retribuzioni resteranno invariati
Provarlo ricorrono Lo Surdo contabili di sommare indici diverso il valore della probabile inflazione reale di quest'anno con quella programmata del prossimo
Peccato davvero che i salari contrattuali siano i stati incrementati dell'inflazione programmata anche per l'anno in corso esattamente come prevede l'accordo del mille novecentonovantatré
Alcuni nostri interlocutori sostengono poiché avremmo sollevato questo problema per ragioni congressuali
Per le nostre attenzioni interni
Sbagliano
E convinzioni di tutti in CGIL dei moderati e dei più radicali che il problema sia davvero delicato S
Non l'abbiamo relegato la discussione degli organismi dirigenti
Lo affrontiamo in Congresso
Perché siamo convinti che la politica dei redditi abbia utilità generale
E sia un complimento decisivo lo sviluppo per far crescere l'occupazione
Analogamente riteniamo che la difesa dei salari e delle pensioni
La possibilità di contrattare nei luoghi di lavoro e contemporaneamente di offrire tutte le uniformi con i contratti nazionali siano importanti per definire il carattere confederale di un sindacato
Registriamo da parte di alcuni settori industriali e la voglia crescente di mettere in discussione l'accordo il modello contrattuale definito nel novantatré di svuotarlo peggio ancora di annullare
Noi non abbiamo mai confuso il metodo della concertazione con il merito delle politiche economiche sociali
Non siamo alla ricerca di legittimazioni date dall'utilizzo di poter impropri né ci affascina l'idea di svolgere ruoli diversi da quelli di un sindacato confederale
Proprio per questo pensiamo che quell'insieme di regole sia molto importante
Che vada in primo luogo difeso
Poi rafforzato per offrirci le certezze che sono a volte mancati
Il governo e il ministro del Tesoro che gran parte ha avuto nel costruire quel modello non abbiamo dubbi sulle ragioni franche del nostro dissenso delle nostre preoccupazioni
E si aspettino la CGIL diversa dopo il congresso
Non esistono ragioni tattiche ma solo convinzioni radicate
Per noi il risanamento e la lotta all'inflazione sono necessarie come lo sviluppo
Siamo come sempre disponibile al confronto e alle ricerca comune delle soluzioni possibili
Abbiamo indicato problemi difficoltà che riteniamo innegabili
Aspettiamo risposte precise
Il confronto da parte nostra non sarà viziato da sorde pretese di detto che ci vengono attribuite e che mai abbiamo immaginato
Siamo convinti questo sì della necessità di modificare alcune delle scelte annunciate
Siamo certi che ne esistano le condizioni concrete
Se a ciò non si arriverà il come erano avrà il dovere di procedere e noi di confermare il dissenso con tutte le sue naturali conseguenze
La crisi di questi anni ha scosso la radice la struttura istituzionale di questo Paese
Ha rilanciato localismi e rotto solidarietà sono processi questi che non hanno certo risparmiato il mondo del lavoro dipendente i pensionati
A tal punto che su questi mutamenti dovremo specificamente riflette
Il centralismo burocratico e discrezionale
La mancata responsabilizzazione dei poteri locali
I patti clientelare tra poteri centrali e la rappresentanza di molti territori hanno accentuato il dualismo economico e sociale mettendo contemporaneamente in crisi la solidarietà nazionale che la questione del Paese
L'unità del Paese è un valore e un bene altissimo
Va preservata con fermezza
Per farlo
Occorre combattere ogni sciagurata ipotesi separatista
Ridando pesa la coesione ed attuando celermente i cambiamenti istituzionali necessarie
Il federalismo solidale e una parte decisiva del rinnovamento
Può riconoscere diritti universale tutti i cittadini
Può favorire attraverso il decentramento la valorizzazione dell'autonomia e l'autogoverno locale
Poi mutare la crescita industriale e sviluppare la capacità di competere dei sistemi po'consentire un più efficace riassetto dello Stato e delle protezioni sociali per essere attuato necessità certo di una larga convergenza di intenti fra le forze politiche senza che ciò introduca alterazioni nel governo del paese
è importante anche per noi
Che rinnovamento istituzionale
Favorisca la responsabilizzazione dei cittadini
Che allarghi le forme di partecipazione
Che non introduca semplificazioni nella rappresentanza che non venga condizionato da pericolosi ipotesi plebiscitarie
Non intendo qui introdurre valutazioni sui modelli possibili
Voglio solo sottolineare l'importanza che assume anche per noi la stabilità istituzionale di un Paese
Gli obiettivi che ci stanno a cuore sono realizzabili più celermente solo con un assetto istituzionale di Fini
Ho indicato i nostri bisogni e qualche criteri in proposito perché ritengo che la rappresentanza sociale non possa essere indifferente davanti alle scelte di riforma istituzionale
Lo spazio per esercitare il nostro ruolo di sindacato generale che oggettivamente condizionate definito dalla struttura istituzionale
Solo sindacato aziendalista e corporativo può essere indifferente
Una confederazione no
Le politiche le regole le procedure concertative di cui ho parlato qualche minuto fa non sono praticabili sempre e ovunque
è importante l'orientamento economico e sociale dei governi ma il frattanto importante il ruolo e il potere del Parlamento e dei livelli istituzionali
Non mancheranno certo le occasioni per tornare a breve sull'argomento
Si sa che in ogni caso che ci consideriamo interlocutori non osservatori passivi delle forze politiche impegnati in questo delicato
I cambiamenti di questi ultimi anni ci hanno portato
A fare i conti con problemi inediti con aspetti nuovi di scelte che ritenevamo oramai consolidate stabilmente
La frantumazione sociale
Ed una diffusa caduta di valori
Ha messo a dura prova
La stessa idea di solidarietà
Il suo concreto esercizio
A questa nostra difficoltà soggettiva si è aggiunto l'attacco violentissimo che la destra ci ha portato con i referendum sulla pelle
è apparso evidente che partendo da nostri limiti
Si è tentato di colpire direttamente il carattere confederale del sindacato italiano
Cercando di indurre un modello aziendalista l'unico accettato dalla destra economica e politica
Da questi pericoli di correnti ci si difende
Recuperata rendendo trasparenti le forme delle nostre forme di finanziamento
Espliciti i meccanismi di adesione all'organizzazione
E non rinunciando a svolgeva un ruolo di rappresentanza generale anche nei momenti difficili
Ma il problema più delicato
è stato ed è senza dubbio quello dell'autonomia
Non casualmente
Ha suscitato anche in questo congresso tanta discussione
L'adozione della nuova legge elettorale che ha introdotto nella politica italiana un modello per quanto imperfetto di rappresentanza bipolare
La crisi delle forme tradizionale dei partiti
Hanno riacceso il problema del ruolo del sindacato e della sua autonomia
La prima scadenza impegnative è stata quella del rapporto con il governo di centrodestra eletto nel mille novecentonovantaquattro
Sono ancora convinto che il successo della nostra iniziativa sia stato determinato da due condizioni
La nostra capacità di prospettare soluzioni ai temi dello Stato sociale
In grado di far percepire un'idea più giusta e solidale
Di quella descritta nei provvedimenti del governo Berlusconi
E l'aver aspettato l'esecutivo la prova dei fatti al di là del giudizio sullo schieramento che lo sostiene
è stata dunque la nostra una prova di autonomia forte
Non mi sfugge certa che in questa fase che in quella fase per qualche tempo molti ci hanno considerato supplenti dell'opposizione politica parlamentare
Sollecitando involontariamente un mutamento del nostro ruolo
Analogamente mi è chiaro che con il governo diretto dall'onorevole Dini non abbiamo avuto solo utili e corretti rapporti
Ma che verso un Parlamento bloccato l'intesa con le organizzazioni sindacali su temi importanti finiva con l'avere un peso spesso superiore alle soluzioni di merito che conteneva considero queste condizioni anomale difficilmente ripetibili
Non le ripiani né penso che debbano costituire dei riferimenti particolari per orientare i nostri rapporti con questo governo o con quelli che verranno in futuro
Le suggestioni che hanno indotto in molti non sono a mio parere positivo
L'idea di trasformare le ordinazioni sindacali soggetti di improprie rappresentanza politica
Attraverso non meglio precisate Fondazione movimenti
La tentazione di superare l'incompatibilità tra carica sindacale carica politico-parlamentare sono di questi mesi che hanno
Non soltanto ha rappresentato un oggettivo rallentamento del confronto sulle dita
Ma disteso l'ombra lunga del dubbio sulle reali intenzioni delle organizzazioni confederali
Per la CGIL quello dell'autonomia è un tema risolutivo per la realizzazione dell'unità sindacale
Pari al peso che assegniamo quello della democrazia sindacale
Ne abbiamo discusso a lungo dei nostri congressi si sono avanzate ipotesi anche i più radicali per definire il carattere del sindacato
Noi siamo profondamente convinti
Che la strada di una forte ed esplicita autonomia sia giusto
Solo la capacità di progettare gliela distinzioni di ruolo d'ogni altra rappresentanza
Politico di istituzionale che sia ci rende credibili e duttili in questa società
La prova che ci attende
E più impegnative di quelle precedenti
Ecco perché serve maggior rigore ancora
Ci confrontiamo oggi con un governo nato dalla vittoria elettorale
Di uno schieramento del quale abbiamo apprezzato esplicitamente pubblicamente le linea di massima del programma elettorale
Come hanno sostenuto da forze politiche nelle quali moltissimi di noi si identificano da tempo lontana
Abbiamo salutato con favore l'insediamento di questo Governo senza infingimenti
Convinti di trovarlo sensibile alle esigenze che noi rappresentiamo
Ora siamo la prova dei fatti e delle coerenza
Con spirito più sereno ma con lo stesso atteggiamento di sempre
Questa verifica sul campo ha valore generale non contingente
Per questo è utile che non permangono ambiguità o incertezze
La CGIL non delega la sua rappresentanza sociale a nessuno
La CGIL non è indifferente all'ispirazione dei suoi interlocutori
Tuttavia non pratica la contrapposizione aprioristica per dare prova della sua autonomia
Per noi è risolutivo sempre che solo il merito
A tal punto che nel breve volgere di poche ore siamo passati dall'essere considerati forza occulta del Governo a suoi oppositori terribili
In fondo in questa descrizione forzata c'è la conferma indiretta della nostra correre
Ho detto che queste sono scelte risolutive sulla strada dell'unità
Per questo è indispensabile su questi temi la ricerca e l'ipotesi comuni con la CISL e la UIL in pari tempo occorre risolvere i problemi aperti della democrazia sindacale
L'accantonamento di ogni idea di monopolio sindacale delle confederazioni porta la necessità di fissare regole universali per la rappresentanza sindacale
In grado di offrire libera scelta di adesione a tutti e di consentire ad ogni organizzazione confederale non di candidarsi a rappresentare
L'esigenza di vedere sancita l'efficacia erga omnes dei contratti induce il bisogno di vedere garantita la maggior rappresentatività e di stabilire le forme di esercizio del mandato e di validazione degli accordi
L'esperienza più recente dimostra che la via contrattuale che è utile ma per nulla sufficiente
L'accordo per l'elezione delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro è stato importante
Ad oggi ha coinvolto due milioni di lavoratori
Due terzi di essi hanno scelto i propri rappresentanti con l'esercizio del voto
Troppo poco
Si tratta di un consistente campione che conferma il radicamento quasi esclusivo di CGIL CISL e UIL in quelle realtà
Ma è poca cosa per definire con certezza la maggior rappresentatività
Va estesa rapidamente quella pratica anche se la stessa non è sufficiente ancor più debole è stata la verifica periodica dell'adesione non è ancora stato possibile definirlo unitariamente e la sua mancanza ci espone continuamente al sospetto di poca trasparenza
Il diritto di reggere il proprio rappresentante di verificare l'adesione al sindacato vanno definiti anche legislativamente
Solo così diventa una esigibili per tutti e vincoli per le organizzazioni
Anche il nodo maggior rappresentatività erga omnes validazione va sciolto
L'unico strumento che lo può fare e il voto di lavoratrici e lavoratori di pensionati e di pensionati
Oggi si vincola come noi preferiremmo
A sottoporre a loro giudizio attraverso il voto piattaforme mandati a concludere o accordi che riguardano tutti
Oppure è inevitabile
Ricorrere alla definizione della maggior rappresentatività attraverso un voto generale che fissa il peso delle singole organizzazioni lasciando poi ad ognuno il compito di stabilire le modalità della propria democrazia interna
Tutto ciò che si muove tra queste due soluzioni rischia di essere arbitrario
La mancanza di certezze non è accettabile per un nuovo soggetto unitario che nasce ma la lunga non garantisce nemmeno le organizzazioni come sono oggi
Anche queste scelte vanno fissate legislazione
Dunque non c'è alternativa la legge al voto perché diritti fondamentali non possono essere lasciati
Alla aleatorietà dei rapporti di forza
La ricerca di soluzioni deve essere comune sette ipotesi precostituite della corte di ciascun organizzazione potranno essere utili contributi alla definizione di un'ipotesi unitaria
Ma quei due vincoli sono risoluti
L'unità sindacale è un obiettivo storico della CGIL del movimento dei lavoratori
Va realizzato
La CGIL ritiene che si debba operare per dare vita in questa stagione che produce anche il cambiamento della politica e delle istituzioni italiane ad un nuovo soggetto sindacale unitaria
Questo congresso dovrà dare mandato al nuovo gruppo dirigente che verrà insediato
Di avviare una fase costituente per l'unità
Il processo dovrà coinvolgere i gruppi dirigenti
Gli scritti i lavoratori pensionati nelle forme che saranno individuati il processo avrà inizio sulla base di un programma politico comune di regole condivise certe di democrazia e di autonomia che dovranno essere prima definito
Abbiamo esplicitato con franchezza le nostre opinioni su tutti i temi
E indicato quelli che riteniamo i vincoli necessari
Siamo interessati ad una verifica impegnativa conciso ecco
La nascita di un nuovo soggetto unitario è un bisogno forte di milioni di lavoratrici di lavoratori di pensionate di pensionati
Va risolto positivamente
Con lealtà di intenti
Con determinazione
Senta cercare venti strumentale
Questo vuole la CGIL
Care compagne e cari compagni
Un'ultima parola su di noi
Ho detto iniziando questa relazione del valore democratico di questa campagna congressuale
Dello spirito leale franco
Della discussione che può consentire se confermato in questi giorni una gestione unitaria dalla Confederazione
Senza cancellare differenze anche profonde e dialettica interna occorre però dire con franchezza dei limiti e dei problemi aperti
Uno
Particolare vuole sottolineare perché rimango oggetto di riflessione comune
Però la confederazione che ha scelto il terreno dei diritti delle solidarietà come ambito primario delle sue politiche
La presenza in questa platea congressuale i delegati portatori di handicap ed immigrati non è solo l'avviamento insufficiente addirittura imbarazzante
Indica visivamente lo scarto tra l'assunzione di obiettivi impegnativi e la sensibilità dell'organizzazione
Una politica per l'immigrazione basata sulla realizzazione di una legge organica in grado di fissare norme per la regolarizzazione
Di sancire elementari diritti di cittadinanza di favorire il processo di crescita di una società multietnica
Oppure le politiche per la tutela dei disabili per il loro inserimento nel lavoro sono praticabili solo se quest'organizzazione e capaci di riconoscere e valorizzare i soggetti interessati dovremo riflettere e rimediare
Non vive a lungo la separazione tra le politiche e la rappresentanza per noi l'offuscamento di scelte così importanti non è nemmeno immaginati
Un
Un compito importante certe
Dovremo fissare le nostre politiche e mutare profondamente l'assetto della nostra confederazione
è indispensabile se vogliamo rispondere al bisogno di essere rappresentati che hanno ancora milioni di persone
E se vogliamo dello stesso tempo camminare verso l'unità
Dovremo promuovono lo alleva di dirigenti in primo luogo donne
Ai quali affidare questo compito
Semina la tosse mente al mattino
E non ti cada la mano fino a sera
La nostra sera è il quattordicesimo congresso bisogna cominciare in fretta
Buon lavoro di tutto
A
Ma
No
Ma
Lina
Ma
No poco
I lavori del congresso riprenderanno alle ore quindici
Piana del nostro congresso
Do lettura di un altro messaggio arrivato alla presidenza inviato a Sergio Cofferati
Il momento economico particolarmente delicato che sta vivendo il nostro Paese
Carica di particolari responsabilità non solo le istituzioni al governo ma anche le organizzazioni sindacali da sempre in prima linea nella tutela dei lavoratori
Accanto a segnali di ripresa economica che lasciano ben sperare persiste e anzi rischia di aggravarsi nel nostro Paese il problema della disoccupazione specialmente nelle zone del Mezzogiorno
Mentre il mutato contesto economico sociale internazionale
Impone fatte salve le garanzie per i più deboli una profonda revisione del modello di sviluppo che ha caratterizzato gli anni recenti della nostra storia
Mantenere dunque i livelli di benessere di stato sociale
Aumentare la qualità della vita allargare la base degli occupati di fronte ad una sempre più agguerrita concorrenza internazionale
Che richiede scelte di efficienza e di mercato queste la sfida comune che Parlamento governo imprenditori e sindacati hanno di fronte per gli anni a venire
Colgo dunque l'occasione esprimere un sincero augurio di buon lavoro al congresso nazionale
Convinto che esso saprà dare risposte efficaci e responsabili alle attese della Società italiana
E di invio il mio caloroso saluto a tutti i partecipanti firmato Nicola Mancino
A questo punto continuando ad invitare i delegati erede regate che sono in fondo alla sala prendere posto
E di invitando i delegati erede legate ovviamente a seguire gli interventi in silenzi o nel senso che se qualcuno vuole chiacchierare va fuori dalla sala
Ci sono ampi spazi
Procediamo con gli interventi
Prima in intervento è quello della delegata della Fillea di Pesaro RSV Gabriella Baldini che invito a prendere posto
Sperando che ci sia il sale
Non la vedo
Intanto do lettura di altri messaggi
Giunti al congresso
Caro con Ferrari
Dopo la lettura delle tesi congressuali CGIL
In più di una circostanza mi sono lasciato scappare l'affermazione che per i Verdi era molto più facile a riconoscersi in quelle Piaggi né piuttosto che nelle tesi dell'Ulivo
La questione ambientale colta infatti nei vostri documenti congressuali
Come vera rottura epocale
Ma anche come grande opportunità di nuove politiche dell'economia e del lavoro
Mentre la questione dell'occupazione emerge come soglia di democrazia
Negli anni scorsi
A partire dalle vicende del movimento antinucleare
Si tentò di accreditare un'immagine di scontro irriducibile tra mondo del lavoro ambientalismo
Da una parte i cittadini preoccupati di difendere la salute Dalai tra cittadini preoccupati per il posto di lavoro
Non era così vent'anni fa
Il movimento antinucleare è in atto anche dentro le stanze della F del non è così oggi
La prospettiva di società sostenibile apre infatti risposte concrete per il lavoro mentre disegna per tutti una vita migliore
Dunque un percorso di amicizia e di collaborazione con i Verdi
E questo il senso del saluto che invio anche a nome di Carlo Ripa di Meana
Avrei voluto essere presente a Rimini per portarlo direttamente
Ma farraginoso attività di smaltimento dei decreti legge mi inchioda nel Parlamento
Buon lavoro a tutti e a te un fraterno abbraccio Gianni Mattioli
Vuol dire che essi
Di
Allora è convocato l'ufficio di segreteria della Presidenza del congresso
Che è composto da abruzzese Antonio sinché etto Sergio Nardini Mara Venturini Gianfranco Tosini Sergio
Per i
Nella saletta dove
Va be'vengono qui si rivolgono accompagna sinché eletto e poi andranno in una saletta
Sei zero
Salve tutti sono Gabriele Baldini un delegata della Fillea la mia azienda è la presso il e nella provincia di Pesaro
Ho preparato un po'al discorso a braccio anche perché
Era inaspettato perciò forse rischia di passare diciamo un po'così da da palo in frasca nelle cose che avrei intenzione di dire perché le cose da dire
Dopo quattro anni da un congresso dopo i percorsi anche fatti in azienda sono tante
E purtroppo non non lo puntualizzate almeno non bene come avrei voluto
Comunque comincia dal dalle RSU
Lei avesse un tema che mi sta molto a cuore perché fare le rappresentanze sindacali unitarie
Secondo me
è stato un qualcosa di positivo di positivo come approccio ma che comunque deve essere diciamo ancora più elaborato raffinato e costruito perché perché io la eresse una sta vivendo come una stanza Anna senza Liliane
Senza Liliane perché di sindacato a volte fa dei grandissimi progetti bei progetti però la realtà vera e che poi quando si vanno a verificare le le questioni che si pongono diciamo c'è anche uno scarto a volte più ampio volte meno ampio a volte invece risultati hanno la giusta direzione
Perciò io innanzitutto questa CGIL credo che pre che prende un impegno così come già aveva preso due anni fa
Con la le conferenze di organizzazione di formare i delegati questi nuovi queste nuove figure che sono state lette a sostituire i vecchi Consigli di fabbrica
Siccome nel mio territorio queste figure sono molte sono molto nuove non hanno alcun tipo di percorso sindacali non hanno una storia non hanno una cultura
Terzo hanno bisogno a di mettere
Oltre la pratica di avere anche diciamo una formazione teorica quello che poi non sostanzialmente quanto meno i sindacalisti vano chiedere le aziende perché la viene quando si parla in tutte le piattaforme in genere viene posta il problema formazione il problema formazione come allora stando a quella dell'Attica dal sindacato il sindacato alla formazione diciamo a parole
Attesi dice che è necessaria noi i sindacalisti all'azienda la pongono come un miglioramento dell'individuo un valore da portare un contributo per l'azienda
Perciò il lavoratore che a lavorare nell'azienda a una pratica e se poi va avanti contrattualmente un progetto di formazione per il lavoratore
Questo a al fine a fine programma dice diciamo dovrebbe essere un lavoratore ormai compiuto importante per l'azienda importante per quello che fa
E il sindacato per dare importanza ai suoi iscritti a quelli che l'uguale a presentare alle RSU sono state elette
Deve dare teorica e anche la pratica politica la si potrebbe dare sicuramente secondo me
Anche se ognuno di noi si metta in discussione a fare un po'di volontariato perché perché serve per conoscere le situazioni a volte noi viviamo in nel mondo che è nostro e non e non lo confrontiamo comunque con una visione più ampia del mondo del lavoro di per sé di per sé e io quando poi quando dico questo ognuno tiene sempre
Incontrò il suo pezzettino il mondo in cui opera a volte meno Katie bello a volte si riesce a contrattare bene
A volte invece se vogliamo guardare specialmente nel settore edilizio
C'abbiamo una precarietà di lavoro che invece mentre qua si parla di andare a migliorare il lavoro specialmente con la con il Dl sedici sei ci rendiamo conto che tutto sommato ancora dell'edilizia ci sono due morti al giorno
Perciò allora signori miei qua c'è qualcosa
C'è qualcosa che non va volevo portare in poi un parlare un attimo dell'orario di lavoro io condivido appieno l'abbassamento d'orario di lavoro
Però di fatto sappiamo tutti semplice le vogliamo dire dobbiamo dircelo secondo me
Nella Fillea nel nostro contratto l'orario di lavoro e di quaranta ore
Legalmente sono quarantotto ma di gran lunga noi superiamo le cinquanta ore perciò a proporre solo l'orario di lavoro abbassarlo per creare nuova occupazione
Che sicuramente sarà uno degli elementi che riusciranno portare nuova occupazione ma si è di fatto non c'è un controllo non ci sono dei dei preposti noi stessi RSU che andiamo a ricontrattare noi abbiamo perso nelle aziende il potere contrattuale la contrattazione signori miei
A mio modo di vedere non è fatta sicuramente solo di soldi ma di quei pazzi dei diritti che ci stanno venendo a mancare
E mancheranno sempre di più se non ricostruisce intorno a noi un terreno di solidarietà e la storica e la cultura della solidarietà va costruita ma con va costruita con un lavoro giornaliero con un lavoro costante non va costruita solo a parole
Va costruita nei rapporti nella fiducia che uno ha con le persone scusatemi Sanza non puoi in programma io insomma quando ha iniziato a fare la delegata per la Fillea nella mia fabbrica per me è cominciata una bella avventura è una bella esperienza
Sentirà stamattina nel commemorare Lanna che riteneva la sua base alle radici per me è stato un'ispirazione grande Ciani ci saranno in medesima immedesimato al volevo parlare anche nel per il sindacato che sia un problema per il sindacato contratto formazione lavoro e mobilità
è vero che a volte si fanno le leggi nel senso diciamo per interpretarle nel modo migliore in modo positivo però di fatto sappiamo bene che anche questi sostegni nati per creare occupazione
Vengono recepite dalla patente imprenditoriale non in modo negativo ma in modo che allora comunque torna comodo
Io dico che il sindacato sia uguale abbassare la poi lo occupa cioè se vuole aumentare l'occupazione bisogna che si fa carico anche di riguardare la legge dei contratti di formazione una legge nell'ottantatré
Perché di fatto io non sa cosa succede e dalle altre parti d'Italia ma sicuramente passò quindi io lo affermarlo
Che nella provincia di Pesaro in particolar modo dico della mia azienda perché nelle altre aziende non ci sono perciò sto punto parlo per la mia
Ma nella mia azienda il contratto a formazione e lavoro viene usato sicuramente dall'imprenditore suola perle famosi agevolazioni contributiva contributiva che Elia
Perché il contratto di formazione lavoro così per creare occupazione
Avrebbe un senso se di fatto l'imprenditore coi soldi risparmiati dalle contribuzioni veramente investisse sulla persona e formasse la persona
Perché dico questo per un semplice motivo perché l'azienda rossa dove c'è un sindacato dove comunque si contratta alla fin fine sicuramente riuscirà a mantenere i posti di questi famosi contratti di formazione che non sono altro che i contratti a tempo determinato
Ma dove il lavoro dove i contratti di formazione e vengono presi in quelle aziende dove ci sono dieci sette otto dipendenti
Questi qui alla fine della giostra signorina rimandano cade il lavoratore col rischio del lavoratore il rischio del lavoratore nel senso che questa alla fine della della sua formazione tra virgolette ha comunque percepito una politica questa qualifica viene chiamato il lavoratore in un'altra azienda perché qualificato
Passato il periodo di papà caro mio tendoni fai la politica che ai non mi sembra reale veramente all'emozione che tu sei in grado di farmi
Perciò può essere tranquillamente ha rimandato a casa allora io dico che qua la CGIL oltre le categorie ovviamente questo è un discorso che ho già fatto già nella mia categoria la Fillea bisogna che prenda un impegno perché altrimenti noi rischiamo comunque di parlare non di lavoro di creare più occupazione ma cominciando già come CGIL ad incidere nel modificare nella nell'andare ad elaborare le leggi che già abbiamo che abbiam visto che tutto sommato non funziona l'OPA così bene
Non funzionano così bene come anche la mobilità perché la mobilità a io dico per quelle persone che mandò in mobilità e a quarantacinque anni finiscono sto periodo di mobilità cosa succede sono scoperti non rientrano più nel mondo del lavoro non non sono vicini alla pensione che come vivono non a caso si sta sviluppando specialmente in alta Italia perlomeno questo mi risulta omicidi omicidi per disperazione ma la disperazione nasce quando quando non c'è più la solidarietà
Quando non c'è più secondo me la fiducia di chi ti sta vicino del compagno di lavoro del vicino di casa e comunque di un tessuto sociale che sappia ridare valore ai principi fondamentali di una democrazia voglio parlare qui anche dell'accordo di luglio perché nell'accordo di luglio da quand'è che è stato fatto cioè nel novantatré se ne sentono tante
Se ne sentono tante ma in senso negativo io ancora non sa dare un giudizio in senso negativo positivo sicuramente positivo ora ho lasciato una parte visto che finora che ha dimostrato di rispettare l'accordo sostanzialmente sono stati i lavoratori perciò qui
Però mi auguro che adesso noi abbiamo una grande carta in mano da giocare per e la dovremo giocare bene giocare danneggiata le fabbriche non solo coi sindacalisti perché a volte c'è anche emerge abbiam fatto dell'azienda per il sindacalista è visto come quello che arriva con la bacchetta magica
E a chi risolve tutto ma signori miei se non c'è una collaborazione da parte di ognuno di noi a mettere in gioco le proprie case sicuramente il sindacalista non avrà valore
O per lo meno il valore che non li vogliamo attribuire l'accordo di luglio sostanzialmente ci mette in campo mette in discussione l'acqua norme in discussione accerta una cosa accerta la contrattazione di secondo livello in questo caso io parlo di contrattazione di andare la contrattazione aziendale a quiz io sento perlomeno treni e compagni di lavoro tra tra quanti amico meno amico sindacalista come lo vogliamo dire delle difficoltà e per la cassa integrazione per cui e per la ma questa non è che abbiamo davanti secondo me è una grossa partita
Dobbiamo sapere bene che se comunque non andiamo contrattare anche dove ci sono le difficoltà avremo un contratto perso
Non avremo seminata niente non riusciremo comunque a portare a casa niente baggianate la sera in ognuno di noi ha sicuramente ad andare a contrattare
Con quello che si può ottenere non decolla militari a nostro punto val la pena
Sta seduti a non far niente
Però dobbiamo attivarci ma dobbiamo attivarci tutta con un ma credendo nell'impegno che abbiamo davanti
No portandolo avanti così perché fa parte dell'accordo o per tanti altri motivi perché il problema vero è questo il problema vero secondo me è che l'accordo di luglio visto che parli visitato il prossimo anno
E per rivisitare non accada bisogna vedere i frutti che ha maturato e sicuramente se noi non riusciremo a far fruttare
I punti che noi ci scappano in questa casa la contrattazione è contrattare a spada tratta dappertutto dove si qua sicuramente l'acqua dall'avremo reso no intervenga già in partenza Dapporto spronando sicuramente anche la la con la signora Confindustria
La signora Confindustria che ha già appena è stata eletta il nostro caro passa voleva rimettere in discussione le pensioni voleva rimettere in discussione i tutto qui signor fosse appena entrato prima di rimettere in discussione parsec sa essi dovranno apriva comunque nei tavoli di trattativa
E io adesso compiuto un attimo di Bacco vi saluto tutti in un abbraccio a parte più di così non so dire vi ringrazia
Bene io ringrazia Gabriella primati continuare con gli interventi siccome già sono tantissimi proporrei al congresso di portare la durata degli interventi la presidenza propone che gli interventi durino dodici minuti
Segnalando ai dieci minuti che l'intervento deve arrivare le conclusioni
Metto quindi in votazione questa misura del tempo degli interventi se qualcuno a fare delle osservazioni se no votiamo
Nessuno allora chiedo al
Cozza la delega
Giù chi è contrario
Chi si astiene
è passato a maggioranza quindi da questo momento in avanti la presidenza attiva un sistema di segnalazione elettronico che ha una corrispondenza sul palco per cui chiederei ai compagni e le compagne di guardare il succedersi dei colori verde giallo e rosso il giallo segnala che sono passati dieci minuti e quindi c'è tempo per chiudere l'intervento
Vorrei che tutti lo faceste per evitare la cosa spiacevolissima dei presidenti che battono disperatamente aiuto al microfono che e antipatico sul palco è stata anche attivata una botola però per un errore si alza solo e non si abbassa e quindi questo procedimento di far scomparire quelle che parlo troppo dentro la botta lo non lo possiamo attivare e quindi assolutamente l'autodisciplina che ci salverà
Da ora adesso la parola al compagno Elio D'Orazio presidente dell'Auser e si compra e pare compagno Michele Mangano segretario generale dello Spizzico Cilia
Parlo a questo congresso come delegato e nello stesso tempo come rappresentante del Forum Permanente del Terzo settore
Una posizione originale per me
Ma non inusuale degli ultimi tempi
Una posizione che sta ad indicare un fatto nuovo che si è verificato in questi anni
Un fatto che riguarda la CGIL l'insieme del sindacato confederale
E la maggior parte delle organizzazioni della cittadinanza attiva dell'impresa sociale no profit della cooperazione sociale dell'associazionismo e del volontariato
è successo che il sindacato
Ed in particolare l'ospite
Dando vita all'Auser ha colto la novità dei tempi non solo e non tanto perché sta offrendo
Alla in qualche modo imbarazzante sindacalizzazione degli anziani una ulteriore occasione di cittadinanza attiva appunto ma anche perché in questo modo
Il sindacato accoglie l'esigenza di dotarsi anche di altre forme di tutela di partecipazione e di rappresentanza che sono tipiche del terzo settore
Ma c'è di più
Problemi come il lavoro l'occupazione lo stato sociale il Mezzogiorno l'emigrazione la lotta all'esclusione sociale alla povertà l'educazione formazione l'assistenza la salute
Queste parole si incrociano sempre più frequentemente con parole come economia sociale impresa non profit cooperazione sociale associazionismo volontariato e mutualità
Qualcuno esagera per eccesso di ottimismo attribuendo a queste parola queste cose un valore salvifico ed escatologico
Altri in qualche modo le enunciano
Quasi a a cercare un alibi per il mancato coraggio di entrare nel merito nessuno tuttavia esclude che dal terzo settore possa venire un ulteriore contributo per l'occupazione per rinnovare lo Stato sociale per lottare contro l'esclusione e così via dicendo
La relazione di Cofferati si è espressa in questo senso ed anche a favore di uno sviluppo di un sistema di norme che favori che favoriscano il terzo settore
Nei documenti stesse di questo congresso e nel programma fondamentale tutto questo viene enunciato è concesso ed è pienamente condivisibile il problema però sta nel fatto che il sindacato si chiami in causa solo parzialmente
Esso rivendica il suo ruolo contrattuale delle condizioni di lavoro di chi chi è occupato nel terzo settore mette in guardia rispetto ad abusi ed eventuali trattamenti normativi e fiscali agevolati
Mette argini ad un eventuale legislazione sull'associazionismo è oggi il volontariato ma lo tiene come minaccia per il lavoro
Quello che ancora manca al sindacato a tutto il sindacato è la percezione attiva del terzo settore
Voglio dire che una scelta come quella di costituire l'Auser ad esempio non è un incidente di percorso ma un'opzione strategica ed organizzativa di un sindacato che si pone in modo nuovo alla società
E cioè non solo in quanto sollecitato ore di domanda sociale
Ma anche come generatore di offerta e risposta a bisogni nuovi e più estesi attraverso le forme tipiche della cittadinanza attiva della mutualità dell'autorganizzazione dei cittadini e del volontariato
E non basta che questo sia percepito dal sindacato dei pensionati stiamo parlando appunto di occupazione di qualità della vita e del lavoro di ambiente di educazione e di salute e cioè tutte questioni che riguardano tutto il sindacato
Il coinvolgimento attivo del sindacato in questo processo
Non può ridursi alla pura e semplice legittimazione del terzo settore delle sue rappresentanze come di un soggetto qualsiasi con il quale interloquire trattare contrattare o concertare
Occorre un coinvolgimento che lo vedrà protagonista promotore e sostenitore ma anche attore in prima persona di sue proprie azioni organizzative e gestionali
Volti a dare consistenza alla soggettività economica solidale ed etica del terzo settore per essere più chiaro
Credo sia il momento di pensare a come il sindacato ad esempio si faccia promotore di un fondo nazionale dello sviluppo del terzo settore sostenuto da lavoratori del pensionato
O di un sistema di Mutu diffuse che oltrepassi i confini delle categorie ed invadano il territorio sullo sfondo di queste azioni del sindacato nel terzo settore
Deve collocarsi un'alleanza strategica tra le grandi organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati e le nuove organizzazioni della cittadinanza attiva impegnate della solidarietà
Dei cosiddetti patti territoriali e nelle nella contrattazione territoriale si chiama in causa il lavoro e l'occupazione ma anche la organizzazione sociale e dei servizi
I soggetti che ne rappresentano le istanze si moltiplicano nella loro specificità e nessuno e più chiamata a fare supplenze che in altri tempi hanno pure svolto una grande funzione il nuovo soggetto organizzato del terzo settore il Forum permanente appunto va costituenti si va costituendo a livello locale e territoriale
Per il sindacato non deve trattarsi di un intralcio ma di una grande opportunità sarebbe un errore non tenerne conto andrebbe da cresce la distanza tra sindacato e Società abbiamo importanti scadenze da affrontare di fronte a noi che possono vedere il sindacato a fianco del Forum del terzo settore e più coinvolto anche nella prospettiva dell'Associazione Auser
è un calendario è in calendario una manifestazione a Napoli per il cinque ottobre prossimo con la parola d'ordine terzo settore per il lavoro nel Mezzogiorno è un appuntamento per tutti quanti noi
Occorre inoltre una sistemazione normativa e legislativa di tutto il terzo settore dal fisco al Codice civile l'assetto istituzionale
Il sindacato sta dando il suo contributo ma occorre maggiore coraggio
Altrimenti parole vuote rimarrebbero parole parole vuote il verso a Romics lo stato sociale della domanda o le reti di comunità o le agenzie per la promozione dell'economie comunitaria
Questo congresso potrà i suoi documenti il giorno dopo si ricomincia a lavorare
Per troppi anni row se ha lavorato quasi in solitudine e l'Auser non è un'altra cosa dal sindacato
Questi anni sono serviti appunto a dimostrarlo
Sarebbe un errore perdere questa grande occasione di innovazione sindacale sociale culturale democratica i lavoratori i cittadini i giovani si aspettano anche questo da noi grazie
Grazie Dorazio che ha parlato meno di dieci minuti Michele Mangano segretario generale dello Spi e poi si prepara Nina dai età del dipartimento e indica
Care compagne e cari compagni
Il non solo congresso si sta svolgendo in una fase della vita del Paese particolarmente densa di avvenimenti
Politici economici e sociali
Che richiedono un'attenta analisi è una loro corretta interpretazione se vogliamo come sindacato in piena autonomia come sottolineavo opportunamente Cofferati nella sua adozione di questa mattina definire una strategia politica
Rivendicativa che possa davvero contribuire ad affrontare i molteplici problemi che vive il nostro Paese non perdendo mai di vista
I punti centrali del nostro intervento uno sviluppo la piena occupazione la tutela dei lavoratori della lavoratrice detenzione
Archiviato il risultato elettorale del ventuno aprile su cui abbiamo già in diverse occasioni ha espresso il nostro giudizio positivo per la vittoria del centrosinistra
Abbiamo di fronte nuova compagine governativa che deve affrontare con rigore ed equità i problemi del risanamento economico dall'occupazione
Sappiamo che compito è molto difficile e complesso e che richiede scelte coraggiose coerenti
Dalla stessa relazione del compagno Cofferati
Emergevano con chiarezza le difficoltà del momento e la necessità di agire con equilibrio rispetto ai condizionamenti che scaturiscono dal nostro ingresso in Europa e dal risanamento dal deficit pubblico
Ammessa in in questa direzione a me sembra che le prime indicazioni che ha dato il governo Prodi crea non poche perplessità e molti dubbi sulla coerenza tra programma politico-elettorale progetto di governo ciò non sono e non tanto per l'estemporaneità di certe proposte espresse da singoli ministri penso per esempio all'uscita della Bindi o anche la deposizione di Ciampi sul pubblico impiego
Quanto piuttosto alla manovra economica finanziaria che è stata presentata per i prossimi anni
La dimensione delle cifre ricordano quella previsione che prima del ventuno aprile
Erano state annunciate da molti organi di stampa ma anche da esponenti dell'economia nazionale si parlava allora se vi ricordate di circa sessanta mila miliardi
Oggi mi pare di poter affermare che tra manovra di correzione diciotto mila miliardi con negli affetti di trascinamento e manovra economica
Trentatré mila miliardi e si arriva ben vicino a quella previsione che già però si annuncia essere inadeguata per il nostro ingresso in Europa e dunque si prevede una ulteriore manovra a fine anno
Difetti gli affetti di tale intervento non c'è bisogno di evocare gli e sono di fronte agli occhi di tutti e sono stati puntigliosamente richiamati
Dalla relazione di Cofferati ne cito solo alcuni salta in parte l'accordo del ventitré luglio saltano i rinnovi contrattuali ha forse persino quelli già siglati si mettono in discussione le politiche sociali
Essendo palese lo squilibrio tra entrate undici mila miliardi e tagli ventuno mila trecentocinquantasei miliardi non ci saranno certezze sulla terreno del rilancio dell'occupazione
E che abbiamo visto comincia a scendere ancora di più al Sud e comincia davvero a flettere anche al Nord
Ci sono concreti pericoli di una recessione economica i cui effetti sarebbero devastanti per tutto il Paese specie se non si riescono a controllare le dinamiche dei prezzi e delle tariffe
Viene meno in altri termini quella politica dei redditi soffusi centrava l'accordo di luglio
Se dovesse persistere questo tipo di impostazione penso che il sindacato non potrebbe limitarsi solo ad evidenziare il proprio malessere esprimere il proprio parallela ma creativo ma dovrebbe pensare proporre iniziative di lotta diretta modificare
Tale impostazione
Tutto ciò va fatto in piena autonomia e rispettando i vincoli e coerenza che ci siamo dati erano se l'operazione anche in sede unitaria
C'è qualcuno all'interno del movimento sindacale confederale che mossa sempre una grande voglia di distinguersi di fuggire in avanti o indietro secondo i punti di vista
Con l'idea di raggiungere obiettivi omette politiche che non coincidono esattamente con gli interessi del mondo del lavoro e dei pensionati tutto ciò può non essere scandaloso può persino essere considerato una libera e autonoma scelta di chi si intestata all'iniziativa ma non si può ieri rivendicare
Un'accelerazione del processo unitario ed oggi agire per allontanare questo obiettivo
La tesi le tesi al nostro congresso su questo punto la stessa relazione a Como grandi possibilità di intervento partendo alla necessità dei tempi politici ormai maturi dalla necessità di avviare un percorso serio che sia costituente
Per l'unità sindacale chiarendo i principi della democrazia sindacale l'atomo grazie di mandato tutto ciò deve maturare in fretta nell'interessa appunto dei lavoratori e dei pensionati inscenare economici e sociali del Paese richiedono tale sforzo dal dramma del Sud scuso alla recente ripresa economica
Escluso da interventi di programmazione economica e finanziaria sostitutivi dell'intervento straordinario ancora in difficoltà per il ripristino della Licata della legalità
Ritorna a quella normalità che invoca sempre Caselli
Ancora fortemente condizionato dai ritardi strutturali dai ritardi all'apparato produttivo da una burocrazia amministrativa pubblica che per dirla con Trigilia soffoca ogni pose ipotesi di sviluppo
Ma anche ai grandi temi e alle politiche sociali che sono all'attenzione di tutti i Paesi di tutto il Paese
Sappiamo bene che in Italia lo stato sociale in forte declino perde richieda una profonda riforma e una qualificazione della spesa che ormai sia teso dentro cinque virgola otto per cento del prodotto interno lordo contro una media ottantotto e cinque all'Europa
Tale impegno
Di riforma si rivolge a tutti i cittadini e in particolare agli anziani che oggi rappresentano il sedici per cento la popolazione italiana in Sicilia il venticinque per cento il sessanta per cento dei quali vive
Alle soglie della povertà con un reddito inferiore a dieci milioni hanno e dentro questo quadro ci sono gli anziani dal Sud che dove settantasei famiglie su cento e Riva in estrema povertà
Penso che sia questo uno dei punti di partenza importanti per affrontare i temi dalla riforma dello stato sociale in funzione del superamento del disagio sociale della solitudine
Del marginazione dell'indigenza per passare appunto come si afferma nelle tesi da uno stato sociale di risarcimento lo stato sociale di promozione
Per questa ragione riproponiamo con forza come ESPI la riforma del sistema sanitario che supera la logica dei ticket e affidi alla fiscalità generale parte del reperimento delle risorse
L'approvazione una legge di iniziativa popolare sull'assistenza
Lo sviluppo di una colonia sociale che dia risposte adeguate ai bisogni degli anziani attraverso l'erogazione di servizi sociali
Quantitativamente e qualitativamente adeguate ai bisogni degli anziani e che faccia possono far crescere anche l'occupazione tra i giovani
Potenziando il cosiddetto terzo settore non profit
L'impegno politico dalla Confederazione su questi temi deve essere più determinato e puntuale superando soprattutto in periferia quella forma di delega in bianco che su questi temi la Confederazione dallo spirito
Il sindacato dei pensionati è diventato sempre di più un sindacato generale degli anziani e dei pensionati riconosciuto in tutto il Paese un sindacato radicato tra gli anziani che non può essere messo in discussione darà coloristiche
Idee di smembramento da pericolose richiesta di un rientro dei pensionati nella categoria di provenienza sarebbe un suicidio politico ed organizzativo
Mentre parla forzato nell'interesse di tutta l'organizzazione il ruolo e la presenza dalla lega nel territorio perché è lì che si fa la contrattazione ciò comporta la realtà
Ciò comporta la scelta di attribuire all'ospite compiti anche di centro regolatore delle risorse anche a livello regionale a sostegni e per lo sviluppo delle politiche sociali a livello comunale
Ecco care compagne e cari compagni molti altri punti merita vero meritavano e meritano sicuramente un approfondimento e un'attenzione io per ragioni di tempo devo fermarmi qui
Richiamando ancora una volta alla vostra attenzione un dato
Arriviamo in questo congresso non ricordava anche Cofferati con quattro mila sembra in tutte di legge con la partecipazione di circa duecentosessanta anziane pensionate alle nostre assemblee con duecentoquaranta mila votanti in Sicilia trecento assemblee
Con la partecipazione di tre cent trentasei mila partecipanti non è un dato da infatti Zara N da sottovalutare dimostra che rospi è una forza viva presente
Che vorrei sa di potere contare per costruire un futuro migliore per i giovani per gli anziani i pensionati nell'interesse del sindacato ma soprattutto nell'interesse della società italiana
Do lettura gli altri messaggi pervenuti alla Presidenza
Care compagne cari compagni
E con grande piacere che salutiamo il vostro congresso nazionale
Il quale cade a pochi giorni dalla grande manifestazione napoletana per i diritti civili delle Leslie che e degli omosessuali
In quell'occasione
Era presente lo striscione dalla CGIL
è una qualificata delegazione del gruppo dirigente nazionale che è stata soluzione a Luttazzi con grande calore dai partecipanti
Sappiamo che nel corso del vostro lavoro congressuale discuterete tra l'altro una modifica importante del vostro sotto Statuto
Nel cui articolo uno contro tutte le discriminazioni verranno anche introdotte quelle a proposito di orientamento sessuale
Si tratta di una innovazione coraggiosa e giusta
Volta a riconoscere la realtà di quei cittadini e di quei lavoratori costretti ad una vita fatta di emarginazione e di clandestinità
Sappiamo molto bene che non basta certo un articolo o una frase per cancellare una cultura se suo Africa millenaria ma il valore simbolico di questo pronunciamento rappresenta una piccola grande rivoluzione culturale
Un esempio da seguire per inserire nella giurisdizione prima e nella Carta costituzionale poi come nel Sudafrica di Mandela più ampi principi di tutela e l'affermazione dei diritti
Nell'augurarvi e nell'augurarti
Che anche tra i cinque milioni e duecento mila iscritti alla CGIL
Si affermi una cultura libertaria dei diritti e dei rapporti tra le persone
Vogliamo esprimervi in nostro vivo apprezzamento per l'apertura degli sportelli gay presso varie camere del lavoro
E per l'attività dell'aria dei diritti della CGIL con la quale conduciamo da tempo un'importante collaborazione
Un grazie di cuore e quindi e un sincero augurio di buon lavoro da parte dei lavoratori de lavoratrici omosessuali italiani presidente nazionale Arcigay e Arcilesbica Franco Grillini
Allora do la parola
A Nina dai TAR del Dipartimento handicap
La raggiri
Ora annullarsi
Che meraviglia
Col
Allora compagne e compagni prima di iniziare Newton Antonio vi devo chiedere scusa perché non sapendo di intervenire oggi quindi non ho avuto né il tempo né modo di prepararmi un intervento articolato quindi in un congresso nazionale importante come il nostro sono costretto ad improvvisare nel senso che cercherò in pochi minuti di esternare quelli che sono i problemi della mia categoria ed è evidente lei la relazione di Sergio questa mattina come dire mi ha dato molta soddisfazione perché richiamando appunto il disagio soprattutto le carenze che ci sono nella nostra rete organizzazione non credo che si tratti di insensibilità perché lui senza benzina insensibilità e è un termine forte che non appartiene ad un'organizzazione solidale e generosa come la CGIL diciamo che a volte siamo trascurati all'interno dell'organizzazione perché ci sono delle da esigenze prioritarie dei movimenti come dire anche del dei problemi che forse sicuramente non forse sono più importanti dei nostri però devo dire che rispetto al mille novecentonovantuno quando qui in questa sede il congresso la CGIL sancì il congresso dei diritti e della solidarietà molto è stato fatto l'interno dall'organizzazione sempre poco però come dire il fatto che ci siano uffici handicap su tutto il territorio il fatto che comunque molti direttivi regionali e di camere del lavoro siano presenti i nostri compagni
Il fatto che anche a livello nazionale spesso sulle decisioni che riguardano la nostra vita la nostra le nostre difficoltà
Veniamo interpellati è il nostro parere anche se non è vincolante ma sicuramente insomma la segreteria ne tenga conto questo
Ci rende in qualche modo come dire speranzosi per un futuro migliore in cui possiamo trovare una dignità dei era pari a quella degli altri lavoratori
Certo io vorrei che in questo congresso si stabilisse ero dei punti fermi è per esempio compagni sulla sulla sulla storia dei falsi invalidi io qui vorrei richiamare un attimo l'attenzione è vero che nel nostro Paese sia la quattro otto due che la legge sul collocamento obbligatorio e sia soprattutto le provvidenze economiche per gli invalidi civili spesso sono stati essi un serbatoio elettorale
Però spesso è anche una questione di disinformazione di non conoscenza dello stato reale per le cose perché se voi pensate
Che è di delle circa novecento mila indennità di accompagnamento che vengono erogate ogni anno dal ministero degli Interni
Ben due terzi quindi a oltre settecento mila di queste indennità di accompagnamento ne godono gli ultrasessantacinquenni qui c'è un problema è il problema qual è il problema che in Italia
Non è stato ancora come non si capisce ed è necessario e Sergio questa mattina nella relazione lo puntualizzava e necessario addivenire in tempi rapidi a una rapida
Scusate ad una divisione tra il capitolo delle spese della sanità e il capitolo delle spese dell'assistenza perché io
Mi rendo pure conto perché è vero che noi poi per questi ultrasessantacinquenni e la mia categoria degli invalidi dei veri invalidi civili
Che viene penalizzata sapete cosa succede adesso che tutto questo che i mass media contro di noi le televisioni contro di noi i partiti contro di noi e succede che se io mi può mi fermo in una strada di Roma io ho il contrassegno degli invalidi civili la gente sta lì e aspetta che io scenda dalla macchina per vedere se sono una vera tali da una parte invalida
Allora non si può fare terrorismo
Sulle sulla pelle della gente
Bisogna avere una posizione molto chiara bisogna dire
Che è vero che è stato necessario perché a volte queste provvidenze economiche hanno in qualche modo integrato il minimo dalla pressione con cui sicuramente non si può decidere però insomma da qui e e e precisare poi cercare di concepire di concepire una gaelica collegata alla tra i tre cinque alla riforma delle pensioni che deve rivedere tutto il sistema degli accertamenti sanitari
Prima di venire alla possibilità di essere riconosciuta invalida civile e questa è una posizione seria
è una posizione non demagogica non strumentale e che vuole operare per una assistenza vera come dire efficace perché se noi diciamo i falsi invalidi al collocamento obbligatorio tutti coloro che hanno usurpato i nostri posti di lavoro va bene siamo d'accordo ma voi sapete che noi abbiamo una le un un quadro sanitario che ci permette di riconoscere come invalido civile con una sommatoria con una sommatoria di tre patologia banali quale potrebbe essere l'artrosi la gastrite la depressione e si addiviene subito al quarantasei per cento tutti scrive al collocamento obbligatorio allora il sindacato su questa delega perché molto può fare il nostro sindacato su questa delicata di assumere la CGIL una posizione chiara deve dire noi chiediamo la riforma di tutto il sistema del riconoscimento dell'invalidità civili
E dobbiamo distinguere gli handicappati dagli invalidi dagli anziani e da coloro che necessitano di assistenza allora sì che possiamo cominciare a Rozzano a rizzare dispense
A spenderle bene e soprattutto si può anche cominciare a pensare di tradurre le provvidenze economiche in servizi alla persona
Ecco cosa sono questi servizi alla persona sono assistenza domiciliare l'accompagnamento al lavoro l'integrazione scolastica
Sergio questa mattina ha fatto un grande richiamo alla scuola alla qualità della scuola perché si sceglie il privato e non il pubblico
è chiaro perché non ci assicurano più una qualità una formazione vera dei nostri figli allora ricominciamo daccapo anche per i nostri ragazzi handicappati per i nostri giovani handicappati dobbiamo metterci in chiaro una volta per tutta che lei l'Italia che è stata leader in Europa
Della Scuola integrata deve continuare ad essere leader ma soprattutto non più sulla carta ma deve tradurre in personale noi abbiamo bisogno di assistenti di sostegno e abbiamo bisogno di insegnanti di sostegno e anche qui la categoria nostra può è spostarsi portavoce
Delle nostre esigenze ecco allora che si può cominciare a parlare di integrazione delle persone disabili all'intorno da all'interno dell'organizzazione quando sono le categorie qui c'è una carenza porta perché le categorie non ci sono sono assenti
Le categorie devono interpellarci devono parlare con noi devono operare per noi diamo a contrattare per noi sulla scuola sul lavoro nella sanità nell'assistenza allora sì che diventa un cent un sindacato generale dei diritti e dalla solidarietà
Quindi io penso che ne
Da questo da questo congresso da questa assise il ruolo dei coordinamenti nazionali da lei dalla handicap io soprattutto dei coordinamenti dei territoriali debba uscire rafforzato
Nel senso che le strutture devono capire che noi siamo o noi io come persona voglio dire
Quello tecnico quello che non riusciamo a a trasferire a dare siamo una risorsa perché siamo badate compagne e compagni siamo la pietra di paragone siamo la pietra di paragone per i normodotati siamo la pietra di paragone per le compagnie che hanno altre esigenze sia la pietra di paragone per tante madri
Che forse hanno problemi con i loro figli a problemi di tempo ma le nostre madri difesa handicappati devono rinunciare al lavoro per sostituirsi allo Stato per sostituirsi alle istituzioni che non ci sono perché possano assicurare loro figlioli
Un servizio continuativo di assistenza allora vogliamo farci carico anche noi di questi problemi queste la solidarietà vera non la solidarietà demagogica questo significa costruire uno Stato sociale giusto anche se la coperta è corta
E tutti vorremmo tirarla da una parte e dall'altra però se si stabiliscono delle priorità un sindacato vincente un sindacato che parte dai più poveri
Che parte dalla dall'emarginazione che parte dalle ghettizzazione altrimenti non sia vincenti alla storia la insegna
Siamo sempre stati noi gli emarginati i poveri gli sfruttati
Quelli senza niente siamo stati noi il sale della terra che in qualche modo abbiamo contribuito a una comparazione di beni di bisogni di interessi di stato sociale di giustizia sociale e questo ci rende vincenti nella storia
Quindi sono due cose essenziali dal punto di vista politico che io chiedo a nome della mia categoria al Aldo alla CGIL
La la la la l'attuazione della legge della tecnica sulla riforma della pietra la riforma tre tre cinque quindi la riforma del sistema degli accertamenti sanitari e poi finalmente il collocamento obbligatorio badate tutti parlano sputa questo accordo dal luglio novantatré ma dentro l'accordo del luglio novantatré c'era anche la riforma del collocamento obbligatorio
Poi è facile gridare allo Stato allo scandalo ma crediamo finalmente a cercare di capire per quale cavolo di matti motivo questa riforma del collocamento obbligatorio dopo tredici anni che stiamo discutendo che stanno disputando nelle Commissioni parlamentari che ne discutono le associazioni che ne discute al sindacato non riusciamo mai a venirne fuori evidente perché la riforma del collocamento obbligatorio non la vuole nessuno perché così come è facile collocare i falsi invalidi
Ed è molto semplice senza penalizzazioni né economiche neanche morali perché a volte occorrerebbe anche come dire
Insomma dibattere certi cioè certi datori di lavoro alla gogna e molto più semplice è molto più semplice cacciare anzi non assumerli mai i veri invalidi perché il collocamento obbligatorio la riforma che noi chiediamo chiediamo il lavoro giusto
Per la persona handicappata secondo le proprie potenzialità
Guardate io sono convinta di una cosa forse perché sono presuntuosa io non ho complessi d'inferiorità nonni o per niente sono convinta che quello che posso fare io può farlo un'altra persona non lo dotata se questa persona onesta
E naturalmente compete con me non su un prove di forza fisica ma su prove di come dire di forza intellettiva
Pur riconoscendo l'intelligenza altrui però bada deve allora se noi possiamo se io posso sviluppare come ognuno di voi ognuno di noi in questa sala le proprie potenzialità al massimo perché non possono farlo i nostri handicappati perché non possono fare i nostri disabili
Perché devono essere loro il frutto dell'assistenzialismo della carità dall'emarginazione della ghettizzazione
Perché molti di noi devono sentirsi grandi nel donare agli handicappati no il sindacato si deve battersi in primis e per sempre per il lavoro giusto alle persone disabili
Ad iniziare dal dai piccoli livelli fino ai massimi livelli perché a noi la carriera preclusa ai massimi livelli
Fino ai massimi ieri in modo che anche noi possiamo dare secondo le nostre possibilità
Il contributo alla costruzione di una società giusta di una società equa che ci veda tutti vincenti
Come dire alti a bassi brutti belli normodotati handicappati perché la vita è questa la vita in cui la vita per nel momento in cui si dovrebbe come dire ognuno di noi con la propria coscienza con le proprie forze e quello
Ci il diritto al lavoro appartenente ai contratti egli compagni autista ben pochi sforzi nei nostri contatti per quanto riguarda e l'applicazione della quattro otto due del collocamento obbligatorio
E anche tutta l'attuazione delle altre innovazioni normative tese a favorire in qualche modo agevolazioni ma anche sostegno ai lavoratori handicappati beh c'è poca roba c'è pochissima roba perché magari poi in sede di contrattazione noi come sempre possiamo anche essere materia di scambio e passare in secondo ordine modifichiamo questo stato di fatto modifichiamo il nostro atteggiamento culturale
Diciamo che il sindacato libero al sindacato
Che ha voglia di esprimere all'interno tutta la pluralità politica sia per quanto riguarda le donne sia per quanto riguardano le nostre le i nostri documenti sia per quanto riguarda anche i soggetti nel loro essere nel loro sapere nella loro vita grazie a tutti
Mentre si prepara Aldo Moretti segretario generale della Filcams do lettura di un altro messaggio
Caro Cofferati
Ti ringrazio del credito invito ad assistere ai lavori del Congresso della CGIL
Con grande rammarico devo comunicare atti che non mi sarà possibile intervenire
Purtroppo i miei molti anni mi pongono limiti e mi costringono a rinunciare
Seguo comunque con i più grande interesse la vostra attività e mi sento direttamente coinvolto nei vostri problemi
Se i tempi sono mutati e siamo in un passaggio di epoca la CGIL rimane quella che è sempre stata
Il più saldo presidio della democrazia che non può essere veramente tale se non vi è un sindacato arma sicura del mondo del lavoro e oggi anche del grande esercito dei disoccupati
L'unità dei lavoratori e l'autonomia da qualsiasi altro potere ovviamente quello economico ma anche il governo sono principi essenziali della vostra politica
Del primo siete antagonisti senza massimalismo del Governo siete interlocutori necessari ma anche se occorre critici risoluti e severi
Nella situazione politica attuale il governo un raro privilegio di avere in voi un potenziale alleato un collaboratore prezioso
Se le sue scelte di fondo sono guidate dalla coscienza che il lavoro e il motore principale determinante della vita economica
E se non si ricerca il suo consenso
Il suo consenso il solo risultato e di inasprire le tensioni sociali e di rendere arduo il difficile carta cammino firmato Francesco De Martino
Parolari don Moretti segretario generale della Filt
Settimana che viene si negozia per il secondo biennio dei lavoratori del turismo finora questa trattativa non ha dato risultati
è possibile che una svolta positiva arrivi se no aspettatevi un'estate calda dal momento che non è plausibile
In una categoria come quella del turismo dire che ci rivediamo in autunno
Saremo obbligati a fare conflitto in agosto
Sappiamo di poter contare sull'appoggio generale
è più grave ancora la situazione delle imprese di pulimento
Quattrocentocinquanta mila persone con il contratto scaduto da diciotto mesi e non sono stati mesi di pace
C'è stata anche una grande manifestazione nazionale e si è appena concluso un programma di scioperi e manifestazioni fatti in tutte le regioni
Se continuerà la politica degli appalti al massimo ribasso e non si darà luogo alle regole che rivendichiamo avremo la distruzione di quel po'di imprenditoria seria private cooperativa che c'è
Per passare totalmente in mano alla delinquenza e alle finte cooperative
Abbiamo invece rinnovato i contratti per le collaboratrici familiari
Il settore dell'acconciatura ed estetica
Gli studi professionali tecnici mentre per quegli altri si seguita a trattare queste nostre vicende contrattuali non sono state influenzate dal dibattito sulla inflazione programmata fra il tre e il due mezzi per cento
Erano difficili prima e tali sono rimaste dopo
Ma non mi pare che noi siamo stati sufficientemente accorti intorno a questa faccenda
è sembrato che noi si fosse contro il calo dell'inflazione
Quando andavano infatti Zarate invece la desidera abilità ma l'hai in credibilità dell'obiettivo alla luce del fatto che non si vedono ancora politiche tali da renderlo plausibile
Su questo sia meglio chiarito nella relazione di questa mattina
Fino dai tempi del protocollo del luglio novantatré che ho condiviso e approvato
Non ho mai sognato che esso potesse funzionare automaticamente eliminando di per sé il conflitto
E considero fisiologico che si possa litigare per applicarlo a modo nostro anche perché esso prevede la contrattazione legata anche all'andamento dell'economia e degli specifici comparti
Certo bisognerà fare un bilancio che allo stato io giudico positivo
In categoria a proposito del secondo livello territoriale
Abbiamo ottenuto risultati contrattuali che probabilmente senza che esistesse il protocollo non avremmo neanche provato a chiedere certo se le cose cambieranno in misura rilevante e in senso negativo sarà giusto cambiare registro e mandare all'aria il protocollo ma attenzione non sarà una liberazione
Sarà una nostra sconfitta e la nostra vita non diventerà più facile
Adesso ci presentiamo agli appuntamenti contrattuali in credito dopo ci presenteremo in bianco e poi uguale politica delle retribuzioni faremo una politica di aumento delle retribuzioni e di quali
Desidero che possa venire il tempo di aumentare le retribuzioni reali
Per chi fa lavori altamente qualificati
E per chi li fa pesanti sgradevoli esporta come gli addetti al pulimento lavoro che merita molta considerazione
Infatti sono di parere che se è importante che domani mattina troviamo pulito questa ambiente ebbene allora è importante il lavoro di chi stanotte provvederà a questo risultato
A proposito della politica economica e delle politiche di risanamento
Si ripresenta la questione o tasse o tagli
Noi facciamo bene a tirare l'acqua al mulino della gente che rappresentiamo
Dovremmo farlo di più e di meglio
Uno dei modi per fare questo
è porre la questione dell'efficienza dello Stato
Della pubblica amministrazione e del sistema dei servizi
L'efficienza darebbe risparmi e soddisfazione di bisogni e diritti che oggi sono negati
Smettiamola con la palla che sarebbero gli addetti a dover porre la questione
Questo non succede in nessuna categoria
è il sindacato generale che deve farsi promotore e organizzatore
Di una lotta dei lavoratori utenti per ottenere che funzionino in modo giusto ospedali poste trasporti scuola il Comune uffici e servizi pubblici di ogni genere
So bene cos'è che frena
Fra tante altre ragioni e difficoltà
Le nostre strutture confederali dall'intraprendere questa battaglia per l'efficienza cifra Rena il timore che si aprano contraddizione conflitti con chi ci lavora dentro
Ebbene è un timore fondato e infatti a mio parere la protesta degli utenti va rivolta non verso chi sta dall'altra parte dello sportello ma verso chi comanda
A chi comanda compete la responsabilità di organizzare il funzionamento egli Vanni assegnati poteri effettivi
Questo papere si deve esercitare anche negoziando
Con gli addetti e chi li rappresenta le giuste compensazioni a chi per esempio
Lavori di notte in impianti tacche che dovrebbero funzionare ventiquattro ore al giorno invece che fatti aspettare due mesi od obbligare di appagare la TAC privata questa è un'azione necessaria e può essere il modo giusto per evitare che la contraddizione fra lavoratori e utenti e lavoratori addetti ai servizi esploda per merito degli altri
E con noi fuori dal gioco a fare i pompieri fissando sul fuoco
Sono fra i convinti che la proposta di costituente per l'unità organica
Sono file convinti che sia giusta e anzi penso che sarebbe stato un bene decidere prima
Ma è vero che lo stato delle cose suggerisce interrogativi sulla credibilità di una proposta di costituente
E questo per la semplice ragione che sembra difficile fare il molto e cioè l'unità d'organica da parte di organizzazioni che faticano a fare bene il poco e cioè l'unità d'azione
Anche alla base le cose non vanno bene
Anzi c'è proprio bisogno di una iniziativa consapevole del vertice sindacale che aiuti a invertire le tendenze negative
E indichi la via per arrivare alla Costituente passando anche per forzature quali la rinuncia alla sovranità di organizzazione sulle politiche contrattuali per conferire tutto il potere a strutture unitarie che funzionino sulle basi di regole concordate
E tali da prefigurare in esse medesime il funzionamento di quel sindacato unitario che forte proclamiamo di voler costruire ho maturato la convinzione che ci siano due condizioni strategiche da definire se si vuole fare un sindacato unitario
La prima è che bisogna entrare nell'ordine di idee di una organizzazione che unifichi milioni di lavoratori non solo di tutte le professioni e condizioni gerarchiche nel lavoro ma soprattutto di tutte le tendenze politiche
Del resto la CGIL già essa una miscellanea di questo genere eppure nel nostro concreto operare seguitiamo a destra il sindacato che si ispira alla sinistra politica e dalla propria storia socia al comunista
Come fanno del resto CISL e UIL da loro parte da loro parte e come si è visto con le loro tentazioni di farsi movimento politico e perfino partito
Tutto questo non può finire il giorno che si fa l'Unità
Deve cominciare a finire adesso diventando organizzazioni dentro le quali ognuno si senta a casa sua indipendentemente dalle tendenze politiche che lo ispirano
La seconda condizione
E che bisogna rinunciare alla pretesa di definire a priori le politiche dell'organizzazione unitario
Le politiche saranno decise di volta in volta dall'organizzazione unitaria medesima secondo le regole di democrazia che queste si vanno definite prima
Anche il tipo di programma fondamentale che è proposto alla nostra discussione a me non pare idoneo alla bisogna
Il programma fondamentale del sindacato unitario dovrà indicare principi molto generali
Riconducibili a quel che era prima del congresso di Rimini l'articolo due dello Statuto CGIL affidando a dopo le scelte politiche di attuazione
Anche sulla base di proposte differenti e disponibili a modificarsi nel tempo
Questo vuole dire che non si deve pretendere di far assumere alla concertazione il significato di Scelta di principio
Così come il conflitto non può assumere il significato di finalità
E se a questi titoli si facessero risalire questioni di concezione del sindacato
Ebbene la mia risposta e che bisognerà accettare Deacon di far convivere in un sindacato unitario anche concezioni differenti in un pluralismo interno ineliminabile e che del resto è già presente in ognuna delle organizzazioni
Quindi per fare l'unità mi basta la democrazia
Una organizzazione nella quale sia possibile a tutti e ad ogni tendenza far valere le proprie opinioni e gareggiare per assumere i ruoli di direzione
In questa logica non ha senso alcuno la contrapposizione fra l'unità della CGIL e quella di CGIL CISL UIL nel sindacato unitario c'è posto per tutti quelli che ne accettano le regole stanno fuori quelli che lo fanno per loro scelta più siamo meglio è
Un sindacato unitario
Potrà costituire anche un polo di attrazione per milioni di lavoratori che oggi sono fuori dalle organizzazioni
Perché ne vedono con sospetto le caratterizzazioni politiche
Perché vivono una condizione professionale non operaia ma ci identificano tuttora nel sindacato di Cipputi
Perché magari condividono i nostri obiettivi ma li considerano non realizzabili
Perché identificano il movimento sindacale nella organizzazione di quelli che sono forti perché affermano i servizi
Ma non è buono perché stanno il lavoro nero e ancora non ha le condizioni per esercitare il diritto ad associarsi e a farsi rappresentare si potranno avere milioni di nuove adesioni
Il che aiuterà a risolvere problemi organizzativi e di finanze che oggi sono motivo di concorrenza e non poco causa delle difficoltà del lavoro unitario anche se mascherate da differenze culturali anche la discussione tra democrazia rappresentativa e di mandato potrà acquistare ben diverso significato in un sindacato che organizzi la maggior parte dei lavoratori
è all'ordine del giorno la riforma istituzionale
E si discute perfino dell'eventualità di un'Assemblea costituente
Il sindacato non può stare fuori da questi ragionamenti
E quindi va preso in mano il tema a cominciare dall'articolo trentanove per arrivare ad una vera e compiuta legge sindacale
Finora abbiamo discusso il tema pezzi e Bocconi
Per un verso abbiamo chiesto validità generale Argonne dei contratti partendo dalle necessità del lavoro della lotta al lavoro nero
Anche di fronte all'insidie di manovre delinquenziali come quella d Occidente e Cisal però il per altri versi sono in tutta evidenza talune contraddizioni
Una CISL e che si proclama sindacato associazione ma che mira a finanziarsi abbondantemente con quote a carico di tutti
Una CGIL che proclama la democrazia di mandato e vuole la legge sulla rappresentanza
Ma non tirava fino a ieri esplicitamente la conseguenza delle Argonne essi perché al tempo stesso si temeva ogni parzialissime agendo di istituzionalizzazione
Una un Willy che ha raggiunto il massimo della contraddizione fra il dire e il fare
Mantenendo tuttora uno statuto che oltre a proclamare la indipendente contempla fra i suoi scopi udite udite
La emancipazione completa del lavoro raggiungibile attraverso la eliminazione della soggezione salariale
D'altra parte è finita anche una illusione
Che si potessero mettere insieme i vantaggi del sindacato movimento e quelli del sindacato istituzione rischiamo invece di sommare gli svantaggi delle due ipotesi combinati insieme è ora di tentare un ragionamento logico e compiuto
E cioè siamo leader associazione tendiamo alla rappresentanza generale che si esprime anche nella concertazione a livello statuale
Nei negoziati contrattuali vogliamo rappresentare tutti a tutti chiediamo il mandato e a tutti vogliamo rendere conto
Ben venga una legge dello Stato che regolamenti la rappresentanza e assegni valore generale i contratti stipulati da organizzazioni anche di parte imprenditoriale che siano effettivamente rappresentativi delle parti sociali interessate mi sta bene quanto proposto stamane dal segretario generale
Finisco ma a questo punto si regolamenti anche il finanziamento
Che vedrà è definito su quattro filoni
La quota volontaria degli scritti il patronato e simili la copertura previdenziale totale le aspettative della legge trecento una quota modestissima a carico di tutti i lavoratori ai quali si applicano il contratto
Una tale legge dovrebbe a mio parere obbligare alla pubblicità dei bilanci e vietare altre forme di finanziamento con previsione di sanzioni
Anche in una soluzione come questa ci sono contro indicazioni ma gira e rigira vedo quelli minori mentre sono allarmato per una discussione finita come quella che pretende di condannare le quote di servizio pagati ai lavoratori mentre sarebbero conquiste i distacchi pagati dei padroni
Non mi piacciono i ragionamenti su previdenza e sanità integrativa che le interpretano come canali per finanziare le organizzazioni mi preoccupa il moralismo di chi condanna le quote tipo Covelli Omar mette in mille modi per trovare surrogati sottobanco
So che la mia è una proposta estrema e di difficile realizzazione
Mi basterebbe che uscì uscisse dalla condizione attuale che è quella di una discussione finta ed aprire una fase di verità e confronto aperto e leale tra tutte le proposte che sono effettivamente in campo una legge che assegni validità generale Argonne sei contratti sarà di grande aiuto ma non sarà affatto risolutrice della battaglia contro il lavoro nero e per il rispetto dei diritti di chi lavora
Sono di opinione che nell'organizzazione permanga una sottovalutazione grave di questo fenomeno intere aree del Paese
Nel Mezzogiorno ma non solo campano su questo tipo di realtà che costituisce un elemento importante degli equilibri economici sociali e politici
Talvolta si è discusso di quanto e come i nostri obiettivi fossero compatibili con gli assetti esistenti
Oggi la rivendicazione che siano rispettati i contratti e le leggi è incompatibile
Avrebbe l'effetto di scombinare gli equilibri e infatti c'è anche chi pensa che per certe categorie in determinate zone il lavoro non può che essere nero e sarebbe quindi meglio lasciar correre
La mia opinione è che non si deve lasciar scorrere ma si deve invece affrontare il problema decidendo di scombinare gli equilibri esistenti anche per risolvere le cose con gradualità ma appunto per risolvere
Allora io insomma continua ad invitare i compagni
A rispettare i tempi che abbiamo concordato
Prima di procedere con il dibattito prossimi iscritta a parlare la Carla Cantone segretaria
Generale degli edili dobbiamo affrontare la questione relativa alle commissioni
Che devono essere tutte votate
Allora noi procediamo nel modo seguenti
Io darò lettura
Commissione per commissione
Di tutti i compagni e le compagne proposte senza indicare gli incarichi che ricoprono ovviamente ma dalla lettura completa di tutte le commissioni
Onde evitare che si apre una discussione strana perché casomai in compagnia compagna in una Commissione non in un'altra quindi farò la lettura completa commissione per commissione dopodiché ripartirono
Per ogni commissione
Chiedendo se ci sono dichiarazioni proposte eccetera e poi procederemo alla votazione
Perché ovviamente i nomi sono tanti allora Commissione programma
Commissione programma la proposta sono Santoro Francesca Trentin Bruno Agostini Luigi
Dai terminali
Faye Alibaba
Terzi Riccardo Andreoni e Luigi
Giacobbe Anna
Perito Gianni sabbie ucciso Alessandro
Bursi Roberta Brandolini Marisol
Mingardi Franca gravano Michele Colonna Pietro
Tripi Italo
Ma ti Giampaolo Cavanna Corrado Bordini Massimo Magno Michele Castellano Elisa Pellegrini Simonetta balconi Renato valletta Anna
Zara nell'Antonio
Soldini Pietro cardinali Sergio Manganaro Bruno Migliorini Marinella queste la Commissione Program
Commissione Statuto
Ayroldi Angelo
Donaggio Franca marce asini Umberto Passoni Achille
Rossetti Liliana Sy Mario Scudiere Vincenzi Bonomelli Giacomo più si il va barbie Danilo
Meli Serena
Fiore Maria Savino Giuseppe Micelli Emilio Salvatori Fulvia Damiano Cesare Tempestini Claudia ruggini Sandro Martini Laura Guidotti Maria Poli Gabriella
Monti ricco meteo Ezio Medeot pezzi Papi Roberta Ruffolo Pietro
Bozzola Barbara Kannur ARCEA
Oliva Bruno farà INCE Giuliani Pistelli Loredana giunti alto Mentasti Laura Grisolia Franco Tibaldi Dino vara Nesi Antonio Doria Lorenzo De Cesare Gianni
Commissione verifica potere
Bruzzese Antonio
Baldini Carmine
Nardini Marra Bifulco felice Rastelli Bruno
Commissione elettorale
Commissione elettorale sono Epifani Guglielmo
Ghezzi gran Carlo Chiaromonte degli Mattioli Patrizia Minghini Cesa Buffardi Adriana più Francesco Dagnini Ferruccio
Porti alta veneziani Sergio Sigismondi Ferdinando
Colla Claudio Granato Teresa Armellini Lidia Pianigiani Anna Tarozzi anni principe Gianni
Scopa Casalino
Pupulin Paolo Cazzato Giovanni Tricks Lucia broccati Marco Torsello Antonio Franceschini Maria Antonietta Beschi Mauro
Assumi Giorgio Zulli Giustino Viafora Emilio Bianchi Stefano Di Salvo Titti Miroglio Renzo Fanzaga Antonio
Lunghi Elisabetta Stellone Italo Bastianello Cristina Ballista Gianni Setti Lauro Gagliardi Maria Luisa Martini Franco fioriti Riccardo Crispi Antonio Cesari Cellina somma Concetta Garuffi Francesco Giarratana Graziella giù Rino Eduardo Mazzone Gino Trefiletti Rosario Armuzzi lime tocco Marcello panini Errico
Commerci Mariella Bari chiesi Oscar Castronovi Antonio Fabbri Laura Rampi Francesco fatta Giampaolo Rocchi giusto Augusto
Tu Rudra Giuseppe Zappaterra Francesco casa vecchi Wilma Renza Cira fa bello Ferraro Aurora Milazzo Pietro agnello Paolo
Commissione politiche
Cofferati Sergio certe da Walter leone Elisabetta amaro Andrea Caravella Carmelo Casadio Giuseppe della croce Gianfilippo
Fedeli Valeria Garibaldo Francesco Lettieri Antonio patriarca Stefano
Pupo Sergio Schettino Giuseppe Marcenaro Pietro ardito Rosaria Ranieri Andrea Agostinelli Mario
Panzeri
Pier Antonio lega Anna De Gasperi Luciano Necchi Luisa Piccinini Morena Rinaldini Gianni Nencini Riccardo Baldini Gabriella Becquerel lì Assuero Maolucci Marigia
Gatta Silverio De Luca Giovanni Loizzo Mario Frasca Liliana Panarello Filippo Marras Giuseppe Chiriaco Franco Cantone Carla Sabattini Claudio Factory Francesca Megale Agostino Fammoni Fulvio a Moretti Aldo brutti Paolo Bernie Giacomo Nerozzi Paolo Garofalo Giovanni Rocchi Nicoletta Benzi Gianfranco Barbieri Emanuele Minelli Raffaele De Sanctis Luigina bastoni Adelmo Butti Anna canale Franca Suraci Pina Pinna Clelia riciclare la Morelli Sandro otto Massi Rosi
Tosini Sergio Ferrara Francesco Rinaldi rosso montagna Andrea Leo Nesi o Piero De Tommaso Adelina Roselli Patrizia Ottone Filippo vita Alessandro botti Giacinto
Allora questi sono tutti i nominativi proposti per le diverse commissioni
Io li riprende in mano partendo commissione per commissione la prima è la commissione Program
Ci sono richieste d'intervento proposte di modifica
Alla tribù una casomai ripresentati
Sono ratio dei quindi
Ritengo che la presidente nazionale dell'Auser per l'importanza che riveste il volontariato la solidarietà e il terzo settore deve essere inserito nella commissione politica
Allora noi siamo la coesione programmi
Avevamo detto che partivamo commissione per commissione
Quindi siamo la Commissione programma
Quindi io faccio finta che l'intervento non ci sia stato allora Commissione programma ci sono delle proposte di modifica rispetto alla commissione programma
Se non ci sono procediamo chieda accordo alzi la delega
Gioco
Ci sono contrari
Astenuti
Provato
All'unanimità
Passiamo alla Commissione Statuto
Sulla proposta per quanto riguarda la commissione Statuto
Ci sono richieste di intervento proposte di modifica
Arrivava
Io vorrei fare alcune osservazioni io faccio parte della Commissione programma
Però giustamente anche tenendo conto delle conclusioni che faceva il compagno Cofferati prendendo atto da certe difficoltà di affrontare la questione immigrazione penso che noi continuiamo a ripetere gli stessi le stesse cose per qui troppo proporrei inserimento almeno suo due Commissioni si tratta di quello dello Statuto io vorrei proporre i premi Diallo di Brescia poi per le altra Commissione vorrei che sia integrato IMI Graziano continuiamo sulla come dire
La ciliegina sulla torta non va bene
Allora
Alla presidenza accogliere questa proposta
Ci sono altri che hanno qualcosa da aggiungere
Allora procediamo
Chi è d'accordo alzi la terra
Giù
Sono contrari astenuti
Approvato a stragrande maggioranza c'è un astenuto mi dico
Passiamo alla commissione verifica il potere
Anche qui ci sono richieste
Rock
Gli ho la proposta aggiuntiva a quella del compagno tedesco Michele Papa concedere diritto potere
Ci sono altri
Allora se non ci sono altri siamo per accogliere questa richiesta tedesco Michele di Brescia
Milano
Va be comunque sempre tedesco Michele allora detto questo
Se non ci sono altri poniamo in votazione anche la commissione verifica poteri chi è d'accordo anzi va bene
Giù
Contrari
Astenuti
Va be'approvato a stragrande maggioranza
Abbiamo contratto contato sei astenuti due contrari comunque approvato a stragrande maggioranza Commissione
Politica
Propongo di aggiungere il compagno del direttivo nazionale all'indietro
Potete anche immigrato
Ecco ripropongo di inserire il compagno D'Orazio presidente nazione dell'autore per il ruolo del costruttore volontariato
Io propongo di inserire nella Commissione politiche compagno Beniamino Lapadula responsabile del dipartimento politiche sociali confederale
Nella Commissione ci sono molti compagni dopo un volo competenza dei problemi della piccole imprese dell'artigianato
Io propongo al Congresso la CGIL che vi sia un esplicito visibilità riconoscimento del ruolo che il coordinamento nazionale piccole imprese artigianato avvolto nella CDL in questi danni attraverso la proposta di un compagno come Maurizio Fabbri della commissione politica
Io mi chiedo cose una perché nella commissione politica ci siano così poche compagnie rispetta la composizione dell'altra Commissione
La seconda questione che vorrei porre e che giustamente i due responsabili nazionali dei coordinamenti dei Soggetti previsti dal precedente Statuto
Cioè Aly Baba Faye Nina ad alta sono stati inseriti in due commissioni programmata
Credo e Statuto programma elettorale mentre non è stata inserita in nessuna commissione la compagna Francesca Re David è responsabile nazionale
Degl'comitati decidete comitati per il lavoro quindi propongo che per la commissione politica si è inserita la compagnia dei danni
Ci sono altre
O io non insisto ovviamente
Allora
Noi abbiamo avuto la richiesta aggiuntiva uno due tre quattro cinque
Al liuto ratio Lapadula fabbrica e la francese
Visto che è un numero
Contenuto la presidenza lì accoglie
Quindi a questo punto mettiamo in votazione la commissione politica con la Giunta del cinque compagne e compagni che sono state proposte chieda accordarsi Adele
Gioco
Ci sono contrari astenuti
Uno due tre
Quattro
Cinque astenuti approvato a stragrande maggioranza
Passa passiamo alla commissione elettorale
Nell'ultima Commissione a questo punto
Ci sono
Propongo il compagno tu sente la Fly
Possenti emigrato la Fly
Faccio una proposta sostitutiva così il Presidente non aggiunte al mio posto che sono commette proposta per la Commissione elettorale quale compagno penso io ho finito dalla Brianza
Visto che con la rinuncia del compagno Rocchi non sarebbe presente la Camera del lavoro di Milano
Per Alternativa sindacale io propongo allora in aggiunta e compagnia Nicola Nicolosi che ecco un paio altrettanto rappresentativo per Milano quindi in aggiunta propongo Nicola
Allora
Se non ci sono altri procediamo
La presidenza che insomma si dimostra molto tollerante anche in questo caso prende tutto
Quindi con le integrazioni dei compagni che sono state proposte mettiamo ai voti la commissione elettorale chi è d'accordo alzi Adele
Gioco
Ci sono contrari astenuti
Uno due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci undici dodici tredici
Quattordici
Provato a grande maggioranza con quattordici astenuto
Detto questo quindi approvate le commissioni alcune ulteriori comunicazioni
E anche approvazione quindi a metterlo ai voti
Allora per quanto riguarda il documento sullo Statuto
La proposta che noi facciamo
E che gli emendamenti sullo Statuto che per essere presentati per Regolamento devono avere il cinque per cento che se non sbaglio sono cinquantasette firme comunque doveva il cinque per cento possono essere questa è la proposta che facciamo presentati entro le ore ventuno di questa sera
Perché nel programma dei nostri lavori lo Statuto verrebbe affrontato domani pomeriggio verso sera quindi è evidente che per poter discutere e votare lo Statuto nella giornata di domani e dare il tempo alla Commissione di lavorare proponiamo che gli emendamenti insisto per lo statuto possono essere presentati
Entro le ore ventuno di questa sera questa è la proposta che la presidenza di fase siamo d'accordo alziamola de
Mi dicono che bisogna votare chiaro giura delle se ci sono contrari e astenuti
Approvata per quanto riguarda il i documenti politici gli altri documenti
Gli emendamenti possono essere pro presentati entro le ore dieci dei domani mattina
Perché lì c'è più tempo perché la votazione sui documenti eccetera si fa nella giornata di venerdì quindi ripeto sugli atti e documenti alle entro le ore dieci mentre per quanto riguarda gli ordini del giorno proponiamo che possono essere presentati entro le ore diciotto sempre nella giornata di domani
L'ordine del giorno non c'è bisogno delle del cinque per cento eccetera quindi si ripeto sui documenti politici entro le ore dieci gli ordini del giorno entro le ore diciotto di siamo d'accordo alziamola del
Gio
Ci sono contrari ci sono astenuti procediamo
Per quanto riguarda la Commissione elettorale
La commissione elettorale si riunisce tra cinque minuti
Cinque dieci minuti c'è il tempo per spostarsi
Nella sala Gianna Sala gialla che al piano terra mi dicono poi bisogna che i compagni cerca mentre la commissione Statuto Sala Bianca sempre al piano terra si riunisce alle ore diciotto cioè tra mezz'ora
A questo punto
Credo che possiamo riprendere
Il dibattito come avevo preannunciato la parola la Cantone Carla segretario generale
Degli edili
L'anno Milian monnezza incide
Noi siamo
Il più grande sindacale italiana scusa Cannone però Vito ai compagni un po'di silenzio perché la il padre c'è occasionale ma donne allora se la gente vuole chiacchierare se ne va fuori va al bar eccetera al fine di quelli che sono dentro si mettono a sedere seguono il dibattito
Tenere un consenso parte da parte di chi lavora di chi non lavora di un lavoro dice con un gelato intenzionale per almeno alcuni motivi fondamentali che cerco di riassumere per sviluppare un paio non con i concetti
Intanto la nostra autonomia dai governi e dai partiti la coerenza nel senso del significato che diamo alla democrazia e l'altra essere sindacato generale confederale dei diritti per difendere gli appalti e chi non lo è è che ha bisogno di lavoro chi ha bisogno di salario e così via siamo un sindacato che se serve ovviamente da conflitto per ottenere difendere diritti e non cento a prescindere
Siamo il sindacato che non potrà mai rinunciare alla contrattazione a contrattare per partecipare a concertare per poter contare nella contrattazione
Come allora secondo me rafforzare questi concetti in questo congresso
Intanto l'autonomia e la democrazia sono le basi per difendere una scelta di regole dentro la CGIL e per la fase costituente del nuovo sindacato unitario
Una scelta di regole che deve consentire oggi in casa nostra di sciogliere in modo chiaro ed inequivocabile alcune nostre contraddizioni
Dobbiamo liberarci dalle ambiguità di una dialettica interna che sacrifica e condiziona spesso sull'altare del pluralismo pur necessario guai se non ci fosse
Il coraggio delle scelte e in nome dell'unità di tutto e di tutti
Alla fine non si sceglie mai permangono le ambiguità interpretative ognuno leggi era come uguale spesso i lavoratori
Non ci capiscono ma la cosa peggiore che le scelte ambigue o le non scelte determinano il fatto che poi alla fine di ogni o nella riunione
O decisione di quel tipo ognuno fa quello che vuole quello che può quello che li contiene
Passa all'interpretazione di gruppi o peggio ancora individuale
Io mi hanno vissuto questa esperienza nei gruppi dirigenti spesse volte con le nostre contraddizioni
Allora il congresso deve darsi queste regole se vuole percorrere gli obiettivi e le priorità che scendiamo nella chiarezza
Siamo dicevo un sindacato che vuole contrattare contemporaneamente rivendicare un ruolo fondamentale e non di adesione alla scelta di altri sulla politica dei redditi dal sociale
Belle condizione dall'organizzazione del lavoro
Allora se valore dalla concertazione stando al ruolo che rivendichiamo
Che rivendichiamo di giocare i comportamenti dal Governo non sono non ci soddisfano ma dobbiamo chiedere ieri nel bere contenuti e metodi
Mi pare che la relazione del segretario generale sia stata su questo punto chiara ed inequivocabile
Anche in questo governo deve mettersi in testa che per la CGIL equità è equità che il nostro dissenso sulla modifica dall'inflazione al due cinque è proprio perché vogliamo difendere web modello di relazioni sindacali che la politica dei redditi deve riguardare tariffe tre che non siamo disponibili a concedere nulla che va contro le regole che ci siamo dati e che consideriamo ancora una garanzia
Lo diciamo al governo e da Confindustria a Confindustria Gian poco glielo diciamo la quale insiste nell'interpretare quel raccordo tagliando un livello contrattuale sta avvenendo in molti settori
E nascono diritto al riallineamento pieno è certa dai salari fa inflazione programmata e reale
E le nostre ragioni
Le faremo valere come sempre senza scoprire venne niente di nuovo con le lotte e il conflitto che si renderà necessario per guasto
Non vi è dubbio che per lo spessore politico che assume per le categorie per la CGIL i meccanici
Non possono essere lasciati soli
Diventa un problema di tutti Federmeccanica è sempre stata l'apripista ed è un problema politico che dobbiamo che abbiamo l'obbligo perno dispersi di non sottovalutare
Sono d'accordo cerchio ha posto bene il segretario generale
Così come però ritengo altrettanto importante
Non per un puro fatto solidaristico ma anche qui per l'importanza politica rischi che si corrono nel sola categoria dico nessuna categoria
Può essere lasciata sola perché ogni atto Aldo mancato sui contratti nazionali è un graffio pesante all'intesa da luglio novantatré vale per i meccanici
Per le imprese di pulizia che ogni tanto Moretti ci ricorda
Per i braccianti pare i testi sicuramente per gli edili
Avremo un milione e mezzo di riallineamento
Milioni e mezzo di lavoratori interessate a rilevare i allineamento alla fine dell'anno
Voglio dire che varia ogni volta che
Una controparte ci prova
Questo è il compito di un sindacato generale
Così si difendono le intese così si risponde alle provocazioni lo stavo sospendendo
Che di fronte ad una singola difficoltà tutto il mondo da lavorare ad avere
Come dire deve scioperare
Banale credo che occorre però però in situazione valutare i rischi il contesto politico e la gravità che si potrebbe determinare sul piano generale voglio dire di ogni categoria
Deve sapere che non può rimanere sola
Così come oggi non possono rimanere sole le categorie che sono in questo bailamme a partire dai meccanici
Quindi non solo può rimanere solo di fronte ad attacchi che mettono in discussione
I principi fondamentali dare la nostra strategia
Questo nostro ruolo fermo senza sconti nei confronti di impresa il governo deve valere però per tutto
O quanto meno per dodici attivi essenziali che indicò in ordine di priorità
Il lavoro inteso come il grande problema occupazionale
Della legalità dei diritti negati dalla sicurezza inteso come senso di libertà e dignità barricate il dentro e fuori i posti di lavoro
La difesa del potere d'acquisto dei salari dei valori dalle professionalità contro le retribuzioni decurtate
Per pretendere che l'aumento dall'aprendo attività sia riconosciuta ai lavoratori per garantire pari livelli retributivi dal nord al sud per tutelare i tutti i salari
Tutto ciò che riguarda questi due obiettivi lavoro e conto diretto alla contrattazione si basa solo la contrattazione ma anche il suo sistema di accordi al Monte per stabilire scelte e percorsi
Però compagni vedete
Tutto al pm se fra di noi Simba in chiaro sulle priorità che assumeranno i gruppi dirigenti che assumeremo noi
Se ognuno ha le sue priorità
Da difendere ne mantiene non andremo molto lontano allora
Io provo a indicare quello che io ritengo le priorità il problema del Mezzogiorno non seri salve con le denunce o con qualche seminario indicativo
Il Soda sta male davvero
Su sessanta per cento dei dei disoccupati al mezzogiorno di questo sessanta per cento più dalla metà sono Midilli io so cosa vuol dire essendo una categoria nazionale
Di un certo tipo quando si afferma che il Sud sta male davvero e non possiamo limitarci agli appelli
Noi
Dicevo le abbiamo provate tutte
Tutte compagni piattaforme vertenze scioperi decine e decine di ore
Incontri con i prefetti stupida spesso dal soldi alla malavita organizzata che ruota attorno all'edilizia
Se è vero quindi che l'intesa dal novantatré nata per una politica dei redditi per portate eredi inflazione
E
Discutere rivendicare occupazione io penso che da questo congresso de emerge racconta Chiarenza
Che sviluppo lavoro occupazione sono tre elementi che servono hanno per essere più forti
Noi dobbiamo prepararci e insistere su queste almeno per due motivi
In primo luogo perché ed allo sviluppo sostenibile e dà garanzie occupazionali Kissin garantiscono attraverso il lavoro
La libertà la dignità la democrazia la cultura in secondo luogo perché per rendere vincente il conflitto che di volta in volta siamo costretti ad aprire per la tutela dei salari dalle pensioni e dalle condizioni di lavoro non possiamo delegare nell'ottica ad una sola parte dal mondo che rappresentiamo perché ha la fortuna o la sfortuna di lavorare le lotte si vincono con le quali se il PM fresche convinte con la disperazione nel Mezzogiorno perché di questo si tratta e intere categorie invase da crisi occupazionale profonde non si va lontani l'oppure neppure così consegnandoci allorché convinta e generose di chi un lavoro ce la non penso ad una politica comportamentale dai due tempi prima il lavoro e poi il resto no dei pochi alla nostra porta stanno della piena occupazione
Che lo sviluppo non è secondario che le lotte per i contratti e per il salario
Devono procedere ma contemporaneamente non si arretra di un centimetro sulla battaglia del lavoro
Ed è la lotta agli affetti che producono inflazione
E parla una categoria dove un edile mediamente ha bisogno di salario come tutti quelli che il lavoro ce l'hanno
Vi parlo la categoria che ha fatto e fa dello sciopero
Una prassi insostituibile per coniugare la questione dalla sicurezza nei posti di lavoro i reclami contrattuali la contrattazione decentrata con mela buono lo sviluppo e i diritti non abbiamo mai fatto la politica dei due tempi
E con le lotte che abbiamo fatto abbiamo avuto anche dei buoni risultati ma non c'è tregua per noi vorrei svegliarmi la mattina e dire c'è una tregua mi fermo un attimo
Non è così
Cofferati nella sua relazione ha parlato di uno sviluppo compatibile e sostenibile non lo sosteniamo da tempo
Infrastrutture nel Mezzogiorno per pari opportunità nello sviluppo industriale
Progetti per la tutela dell'ambiente e del territorio per salvare i nostri centri stare ci che sono i più belli del mondo guardate dobbiamo dalle città bellissime che tutti ci invidiano
Eppure eppure non si riesce a valorizzare abbiamo bisogno di intervenire sul degrado delle periferie prevenire le calamità naturali quello che è successo in Garfagnana
Con quelle morti e quei disastri quella distruzione non era forse successo in Piemonte non era forse successo in free
E oli non era forse successo col terremoto anche in Irpinia in Sicilia ma perché allora io mi ritrovo spesso sola dire lì c'è lavoro rivendichiamo allo per prevenire e non è un fatto come dire corporativo degli edili
Allora i governi passati vedete su queste cose sono stati un bluff
Su queste cose hanno dato i numeri e scritto libri inutili il gol attuale nelle sede di concertazione deve impegnarsi concretamente in questa direzione il ministro dei lavori pubblici il dottor Di Pietro eastern avvolto lo deve solo scoprire l'acqua calda che farà esternazione deve cominciare a fare cose sul versante da regole dall'efficienza e dalla pubblica amministrazione a partire da progetti di fattibilità
Dall'utilizzo di risorse annunciati a partire dal Sudan che sono state per troppi anni la fiera darne vanità e dalle promesse di tappi ministeri conserviamo consigliato
A Di Pietro di cambiare linea
E modello di esternare di fare le promesse nel parto da luglio novantatré ci sono impegni da rispettare non annunci pubblicitarie
Chiudo
Konan un'esplicita richiesta al congresso e al nuovo gruppo dirigente
Una richiesta che ha impegnato molto il dibattito nella nostra categoria in un solo
Una richiesta su un tema dicevano sono la categoria ma tante camere del lavoro tanti compagni
Il sindacato in generale confederale dalla solidarietà e dei diritti che si fa carico
Dei problemi politici dei fanti e dei deboli
Ho già detto ciò che penso sul lavoro e sulla contrattazione non ha un sindacato che io penso immagino sia veramente così
A questo congresso quindi io chiedo una cosa
Per i settori che rappresento e non solo immagino che sia un problema dicevo più generale un problema che mi preme evidenziare riguarda il mercato del lavoro
Abbiamo fatto tanti seminari studi abbiamo discusso molto fra di noi
Però riorganizzare le tutele come dice nella relazione nel mercato del lavoro significa dare risposte anche che non le ha mai avute
Anche alle categorie con meno diritti e che si sono sempre arrangiato
Con il fai da te e che non avevano magari un grande padronato che chiedeva e otteneva miliardi dal governo per le casse integrazioni
Che lavora interinali per vederli e i braccianti a una sciagura
La risposta che gradirei
Da questo congresso essi
E non lo si si musica penso io non significa che tutti ci mettiamo in discussione e basta ma semplificate tutti
Dobbiamo impegnarci nelle scelte per garantire parità e tutela per tutti significa uguale impegno alla lotta al lavoro nero ed Anna invasione
Significa regole universali per un marco per un mercato che si è modificato e in certi casi come sicuramente da noi è scoppiato EuroCity
E lo dico a chi avrà poi questa responsabilità di trattare al nuovo gruppo dirigente Eurocity e si deve trasformare in trattativa con il ministero del lavoro son piattaforme nelle quali sì è segreto e lo si fa finta
Concludo
Forse con un rituale ma che volete ma così
Mi riferisco all'unità sindacale
Il percorso costituente avverrà dopo il congresso e va bene l'unità sindacale non si fa per decreto nel prescindere
Io sono convinta che ne abbiamo bisogno tanto bisogno
Ma senza chiarezza e regole non si va da nessuna parte
Non fingiamo di non avere problemi nelle categorie noi fingiamo di non avere problemi dei territori i problemi di rapporti di confronto non li ha solo Cofferati gli abbiamo allora e chiudo
Occorre chiarezza dicevo e regole carcasse no
Non si parte
Le condizione imposte nella relazione io le condivido tutte
Perché acqua nella sola unica strada chiarire con CISL e UIL e nelle categorie è il presupposto evitare che di questo presupposto cioè di chiarezza ne abbiamo davvero bisogno
Allora la commissione
Verifiche potevi
Si riunisce alle ore diciotto
Dunque si unisce alle ore diciotto nella Sala Rossa
Primo Piano perché la commissione politica
Che è convocata per le ore diciotto e trenta invece però solo rosso è riunito nella sala blu sempre al primo piano quindi Sala Rossa ore diciotto e trenta primo piano commissione politica solo blu ore diciotto sempre al primo piano la Commissione delitti più poteri do adesso la parola compagno Grondona Perotti ovvero Liguria
Si prepari Cazzato segretario generale Basilica
Io credo compagne e compagni
Che si debba tenendo anche conto che noi abbiamo fatto un congresso quando c'era un determinato quadro politico ed oggi ci troviamo indubbiamente con un altro quadro politico partire da una sia pur brevissima considerazione su questo aspetto
Io non credo lo dico francamente che il governo attuale sia il governo Prodi Veltroni
Credo piuttosto che questo sia al governo
Ciampi Prodi
Perché indubbio il peso
Economico e di riflesso politico che ha il ministro del tesoro
Ciampi
Ministro del Tesoro Ciampi che si rapporta direttamente in un asse direi strategico alla Banca d'Italia ed entrambi direi su quest'asse strategico alla Bundesbank
Tenendo anche presente che oggi
Il capitalismo italiano ha una stella polare che voltarmi dando
E la stella polare l'ingresso del capitalismo spesso nell'Unione economica monetaria europea
Nell'unione monetaria questo ingresso
Che credo che debba essere detto e troppe volte a me sembra venga sottaciuto
Fa perdere sovranità allo Stato nazionale
L'economista Monti al di là della polemica che ha aperto in questi giorni comunque
Il piano sul disegno di programmazione economica ha detto
Un mese fa che l'adesione all'Unione monetaria europea di fatto significa riscrivere la Costituzione italiana perché è evidente che vi sono dei vincoli economici e di riflesso di scelte che sono estremamente forti ed estremamente consistente quindi di fatto non ci troviamo ad un governo che a questo asse strategico in una volontà politica che condizionata da questo asse strategico
E allora in questo quadro io credo che parlare di concertazione sia quanto meno velleitario
Si discute se la concertazione è un metodo
O se la concertazione è una filosofia
Io credo che purtroppo
La parola spessa di concertazione il concetto stesso che vi è dietro a chi è la concertazione Limina
Filosoficamente il conflitto
Credo appunto che sia velleitario proseguire con questa impostazione tenendo anche presente che cosa succede negli altri Paesi non ultimo la Germania
Patria
Della concertazione laddove come dire si ritorna all'antico si ritorna al conflitto ci ritorna
Alla lotta alla lotta di classe
Io non vorrei che alla fin fine poi noi fossimo costretti a concertare fra le varie contraddizioni del capitalismo ad esempio
Mille lire per avere un varco significa vero inflazione ma significa meno svalutazione competitiva e quindi problemi occupazionali su un ciclo che sta rallentando
Oppure cosa che stanno trattando a livello europeo
Mille cinquanta lire per avere un marco significa più inflazione
Però significa più svalutazione competitiva e quindi significa ci viene detto più difesa dall'occupazione allora io non vorrai appunto che noi alla fin fine fossimo costretti a concertare
Fra queste contraddizioni che ha l'economia italiana
Credo che in concatenazione
Si debba anche fare una revisione critica della politica dei redditi
Cioè la politica dei redditi è nei fatti compagne e compagni finito fallita è fallita e i dati Istat ce lo stanno a confermare perché gli unici redditi
Che sono stati colpiti di fatto sono stati ridimensionati e in alcune categorie in alcune situazioni pesantemente sono i redditi del da lavoro dipendente
Credo che non si possa d'altra patria di tornare alla dicotomia fra difesa del reddito e difesa dell'occupazione perché questa dicotomia non esiste
Condivido quello che ha detto da questo punto di vista il congresso della FIOM quindici anni negli ultimi quindici anni stanno a dimostrare che questa è una falsa dicotomia
Credo che non si possa neppure sostenere la politica dei redditi
Facendo uscire dal cappello oggi il blocco dei Praxi o delle tariffe
In un'economia di mercato
Come tutti sappiamo essere dominante per la quale peraltro si viene a proporre ai lavoratori determinate misure
Sostenere il blocco dei pranzi e lasciatemelo dire altrettanto velleitario
Vorrei ricordare a tutti se mi è consentito con una battuta che il primo che cercò di bloccare i pranzi fu l'imperatore Diocleziano nel trecentouno dopo Cristo il quale fece un reddito per il blocco dei prezzi
Non vorrei ricordare ai compagni e alle compagnie IRI
Manifesti che furono affissi a affissi anni fa telefona al governo difendi la tua spesa ai tempi nel settantasei settantasette settantotto
Credo e mi avvio a concludere compagni che da questo punto di vista la posizione che hanno assunto i metalmeccanici sia una posizione che debba essere
Vista e considerata con estrema attenzione
Non si tratta secondo me di dire no allo scambio perché comunque c'è uno scambio di lavoratori scambiano la propria merce che ha la forza lavoro l'uso di questa merce con un valore di scambio chi è il salario non si tratta di dire semplicemente questo
E teorizzare su questo si tratta di vedere che oggi una politica dello scambio è una politica che non paga
è stato detto che i metalmeccanici hanno aperto la guerra veramente la guerra l'ha aperta la Finmeccanica la Confindustria non rispettando l'accordo del ventitré luglio che mi ha visto e mi vede comunque critico ma che a questo punto deve essere come dire un patto leonino fra tutti fra tutti lavoratori un patto Forte tra tutti i lavoratori e da questo punto di vista io vorrei che questo coro congresso prendesse anche degli impegni
Già l'ha fatto il compagno Cofferati ma credo che debba essere dibattuto ribadito con forza che i metalmeccanici non possono per il significato politico che assume la vertenza contrattuale dei metalmeccanici essere essere lasciati lasciati soli
Concludo davvero dicendo ancora una cosa
Io credo
Che la CGIL debba ampliare al massimo la propria autonomia e
E la propria indipendenza da qualunque quadro politico vedete
Ci sono delle stelle
Si chiamano cestelli di la prima fu scoperta nel mille cinquecentonovantasei se ben ricordo che hanno la caratteristica di
Questa caratteristica quando contraggono la propria massa Gazosa queste stelle non emettono più luce diventano scure
Quando dilatano al massimo questa massa Gazosa finalmente ritornano a splendere ritornano ad essere stelle
Ecco se noi consideriamo la nostra massa cancerosa
L'autonomia e l'indipendenza di un sindacato di classe il rapporto con gli scritti un corretto rapporto con i lavoratori che deve essere non più contratto come in non poche situazioni affatto
è stato fatto ma dilatato al massimo la CGIL continuerà nuovamente a risplendere
Perché di questo hanno davvero bisogno i lavoratori tutti iscritti alla CGIL che sono dei lavoratori grande parte grazie
Parola Cazzato segretario generale Basilicata si propone di Zulli segretario generale dell'Abruzzo
Compagne e compagni
Nel condividere in pieno la relazione del segretario generale
Voglio evidenziare alcune questioni che a mio avviso si pongono
Nell'immediato
Che se pure presenti nel dibattito delle settimane e dei mesi scorsi hanno bisogno di essere a mio avviso sottolineate
Primo luogo
Una questione che riguarda il carattere della nostra confederazione
Della sua linea della sua strategia generale
Di un sindacato del Nord di un sindacato del sud
Di un sindacato per i lavoratori occupati di un sindacato per i lavoratori e per i giovani disoccupati
Per i pensionati per le donne
Per coloro i quali non hanno spazio nel mercato del lavoro
E consentitemi anche riprendendo quel concetto presente nella relazione in modo molto forte
Che riguarda le questioni della priorità
E della centralità del Mezzogiorno
Come centralità è priorità nazionale
Per le politiche del governo
Del padronato
E dei sindacati
Ma mi domando e domando al congresso come se questa priorità è stata praticata
Giacche qualche dubbio ci sorge nell'osservare come sono gestite
Le politiche contrattuali
Di come i processi i grandi processi di riorganizzazione ristrutturazione dislocazione degli Investimenti per esempio dei grandi enti hanno potuto rappresentare questa centralità eccome
Questo impegno a questa politica non fosse in una certa e forse grande misura
Delegata la confederazione non non
E non anche all'azione dei sindacati di categoria nel rapporto diretto con alle controparti sia nelle sedi contrattuali sia nei momenti successivi
Una domanda retorica naturalmente
La miglia
Che se è vero come è vero
Che dei centoventi mila miliardi impegnati per le reti per il cablaggio
Per le comunicazioni nel Mezzogiorno sono state destinate soltanto trenta mila di questi centoventi mila
E per i prossimi anni non esistono progetti prospettive credibili delle ferrovie dell'ENEL
Della Telecom e così via
Progetti che mancano anche susseguono ad una politica se un progetto manca quando sussiego ad una politica vuol dire che nel meccanismo delle relazioni sindacali qualcosa non ha funzionato
Certo non ha funzionato la politica dei governi di quelli che hanno preceduto
Quello che ci ha visti convintamente salutare
Il successo delle forze di centro sinistra
Che vanno e incoraggiate stimolate
Attraverso uno specchio di una realtà che può sfuggire a questa coalizione di governo
Perché in questa coalizione di governo non ci sono soltanto forse del rinnovamento
Si presentano anche elementi di equilibrio di contrappeso che hanno e non possono sfuggire
Come si affrontano quindi questi problemi
Come si dà al Mezzogiorno una prospettiva
C'è o no ha bisogno di una coerenza per noi
La relazione indicava alcune scelte io credo che sia ancora però necessario insistere su alcuni aspetti
Lo sviluppo sostenibile
Inteso come corretto uso delle risorse della risorsa ambiente in primo luogo certamente importante
Beh è ancora più importante insistere
Su quelle scelte di quei beni
Come le politiche formative
Le politiche della ricerca le politiche del sapere
Per recuperare quel patrimonio
Dei ricchezza che esiste nel Mezzogiorno
Di una ricchezza umana
Di una ricchezza di patrimonio culturale storico archeologico
Che può dare delle prospettive al nostro sviluppo ma ciò non basta
Al sud
Si pone un problema nuovo informe rinnovata di emergenza democratica
Occorre dare risposta e creare attraverso un processo di autonomia
Di autonomia economica
Politica e istituzionale
Le condizioni affinché il Mezzogiorno possa camminare da solo siamo noi i primi a chiedere una rivendicarlo
Ma è pur vero
Che per fare questo
Non si può non partire
Anche da una valorizzazione del lavoro esistente
Del lavoro agricolo
Della ricchezza che rappresenta ancora per molte aree del Mezzogiorno
E accanto a questo del lavoro nuovo
Del lavoro che si trasforma del lavoro che cambia
Che ha con sé
Anche caratteri profondamente innovativi
Come accade anche da noi in Basilicata
Come accade in verità in molte aree del Mezzogiorno
Quel che è lo stesso Mezzogiorno non è simile a se stesso
Nell'ambito delle stesse regioni meridionali compivano contraddizioni e contrapposizioni notevoli
Cioè certo
Un arretramento
Una società agricola contadina che non si è saputo trasformare
Ma anche innovazione nella stessa agricoltura come nell'industria
C'è uno sviluppo qualificato che occorre sostenere incoraggiare con politiche regionali e con politiche comunitarie
Con politiche centrali e con politiche autonome e delle regioni meridionali
Questa contraddizione che per esempio noi viviamo
Sconta
Ritardi e oscillazione anche nella nostra linea
In Basilicata
Siamo in presenza di importanti e qualificati investimenti nel settore dell'industria automobilistica
Di un'industria che colloca la sua
Struttura organizzativa al di là del modello post fordista al di là del modello fordista chiedo scusa
Una questione sulla quale noi ci siamo scarsamente misurati
Quando l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto oscillando
Non valorizzata al massimo quello sforzo di sperimentazione che anche qui la relazione indicava
Per definire come quando si definiscono modelli
E possibilità di partecipazione di interferenza nelle scelte
E nelle decisioni aziendali sui modelli organizzativi sui modelli dell'organizzazione del lavoro
Questi modelli produttivi
E anche qui
Non è vero che al sud ma anche i va plessi verità diceva Cofferati
Niente di più vero
Una flessibilità volte subita dal sindacato a volte contrattata
Una flessibilità subirà come quella dello sfruttamento delle lavoratrici delle ragazze in agricoltura sottoposte a violenza
A sfruttamento salariale a condizione di lavoro intollerabili
E di flessibilità contrattate come quella
Della FIAT di Melfi
Ma appunto per queste contraddizioni appunto per queste condizioni assai diverse fra di loro
Si impone per noi una scelta di forte e determinata coerenza
è possibile per il Sud risalire la china
è possibile definire modelli di più avanzata autonomia di federalismo solidale che non cancelli come purtroppo qualche congresso nazionale di categoria ha detto
La specificità regionale i confini geografici non ci si illuda
Se non si vuole determinare conflitto civile e sociale
Il federalismo solidale non può cancellare i confini anche seri pur piccole regioni al nord come al sud d'Italia
Sbaglia chi pensa questo sbaglia la funzione pubblica che approva ipotesi di lavoro di questa natura
Chiedo dove come la funzione pubblica si è confrontata per esempio con le regioni piccole del Nord o del Sud quando ipotizza lo stesso modello della Fondazione Agnelli
Condizioni possibili
Che si possono determinare
Nella logica delle condizioni poste dalla relazione
Ma dei più forti e determinate coerenze
Del governo
Del padronato
Che chiede sempre flessibilità chiede sempre spazi di manovra
Ma
Quando si parla di questo per il Sud
Vogliamo domandare alla Confindustria di quali grandi progetti di investimento parla per il lavoro nel Mezzogiorno e per questi progetti quale flessibilità chiede allora approva
Di fatto alla mano nulla contro nulla discutiamo di aria fritta senza sostanza ma questa coerenza
Diceva la relazione
Deve essere anche per noi il sindacato e i sindacati devono superare di annunci roboanti
Ma io dico che è questa coerenza si impone fortemente anche per noi anche per la CGIL che deve ripensare al suo modo di essere nel Mezzogiorno e di dirigere l'azione della Confederazione per il Sud
Allora
Io continuo ad invitare i delegati dei delegati
A un po'di silenzio e poi insisto là in fondo c'è un casino del Ramadan
Bisognerebbe che compagni decidessero se stare dentro o uscire dalla sala
Continuiamo con gli interventi Zullo il segretario generale dell'Abruzzo si prepari Barbieri segretario della scuola
Compagnie e compagni
Questo nostro congresso nazionale si sta svolgendo a pochi giorni dalla presentazione da parte dell'Istat dal rapporto trimestrale sulla situazione occupazionale in Italia
I dati esposti nella loro oggettiva crudezza ci hanno detto che il tasso di disoccupazione pari ad aprile al dodici e tre per cento
Che rappresenta il massimo storico con due milioni ottocentosedici mila persone che hanno perso il lavoro o lo vanno drammaticamente cercando scomponendo il dato assoluto
Abbiamo quello del nord e del centro sostanzialmente stabile nei confronti della rilevazione del novantacinque
Mentre continua la frana del Mezzogiorno che tocca il ventidue virgola due per cento
Anche qui se si scompone questo dato
Ci sono regioni e zone del sud con percentuali di disoccupazione ormai non più tollerabili
All'interno di questa rilevazione
Assume un particolare significato il dato della disoccupazione giovanile
Che è del diciotto e otto per cento al nord di prendersi al centro
Che nel Mezzogiorno tocca ormai il livello di guardia con il cinquantasette per cento
Aumentando di oltre un punto il già gravissimo risultato del novantacinque
In cifre assolute e questo significa che nel Mezzogiorno d'Italia
Ci sono ben un milione e seicento dodici mila lavoratori
Tra quelli che hanno perso il lavoro e tanti che lo fanno drammaticamente cercando
Io credo che tutto il congresso
Debba riflettere su questa gravissima situazione
E trarne le necessarie conseguenze anche in termini di mobilitazione di lotta
Per rimettere effettivamente al centro di ogni interesse
Il tema centrale del lavoro
Del lavoro nel Mezzogiorno del lavoro per i giovani del Mezzogiorno
Con queste percentuali e con decine di migliaia di giovani scolarizzati diplomati da anche laureati
La cui inoccupazione rappresenta anche uno sperpero di ricchezza per i sacrifici fatti anche delle famiglie
La nostra giustissima battaglia contro i salari di ingresso
E contro tutte le possibili iniziative padronali che tendono a scardinare la valenza e l'efficacia del contratto nazionale di lavoro
Può essere obiettivamente sconfitta sul campo aldilà
Di tutte le nostre più impegnative prese di posizione
Alle sirene di chi propone lavoro
In cambio dell'accettazione di salari più bassi non sempre facile resistere
Come dimostra una recente disponibilità
Di gruppi giovanili che in Abruzzo che sotto molti aspetti ha caratteristiche dinamicità molto diverso da altre regioni meridionali
Si sono dichiarati pronti ad accettare condizioni di sotto salario pur di lavorare
In ciò avendo una grande amplificazione non sa non solo sui giornali locali ma addirittura sul Sole ventiquattro Ore di cui hanno conquistato la prima pagina
Oltre che un interessamento delle reti televisive locali e nazionali
Questa vicenda compagne e compagni contro la quale si è battuta con forte determinazione e convinzione l'assordante CGIL regionale
Si è verificato nella Valle Peligna una parte dell'Abruzzo in cui da anni va avanti un grande processo di deindustrializzazione
Che ha portato la disoccupazione a circa il trenta per cento del totale
Ciò deve aiutarci a riflettere sulla non più rinviabile richiesta di esigere il mantenimento di uno degli impegni principali assunti dal governo Prodi Veltroni
Quello del rilancio dell'occupazione
Ma per ottenere risultati abbiamo bisogno di incalzare il governo senza nessuna indulgenza subalternità
Sulla linea indicata da Sergio Cofferati con la cui relazione concordo pienamente
Per questi motivi ed anche prendendo atto positivamente dell'avvenuta convocazione della conferenza sull'occupazione per il ventisette settembre
Io ritengo opportuno far precedere questa iniziativa governativa da un momento di mobilitazione di lotta del sindacato che unitariamente
Old competenze regionali e manifestazioni locali
Per arrivare magari anche ad una grande iniziativa di carattere più complessivo che si potrebbe per esempio svolgerà Napoli riconosciuta capitale del Mezzogiorno io sottolineo l'esigenza di questa iniziativa
Anche partendo da alcuni risultati di recente elezioni amministrative
Che in alcune città importanti del Sud attardando a Caserta ma anche in altre zone hanno visto prevalere le forze moderate e di destra il rischio se non si è rilanciata subito un concreto impegno per il lavoro nel Sud
E se non si ottengono risultati tangibili concreti è quello di una crescente possibile sfiduciato verso le istituzioni e la democrazia
Che nel Sud è che nel Sud prevalga anche un atteggiamento oppositivo molto più devastante delle ipotesi scissionista cavalca da nord da Bossi
La pur impietosa analisi sulla situazione nel Sud
Compiuta dalla relazione di Sergio Cofferati forse non coglie tutta la drammaticità della situazione che si sta scomponendo come dimostrano anche i gravissimi recenti avvenimenti di Palermo e di Napoli
Che hanno coinvolto ragazze e ragazzi minorenni
C'è un processo di sfarinamento del vivere civile ed il lavoro che manca rende possibile le vicende più crude ed a volte agghiaccianti
Per questi motivi credo
Che noi dobbiamo
Ripartire con maggiore determinazione con maggiore impegno rimettendo al centro il problema del lavoro
Il rischio
Praticamente e quello che dicevo prima pertanto il nostro congresso deve concludersi con un deciso impegno in questa direzione e dare anche fiducia ai tanti giovani che hanno contribuito a sostenere
La svolta politica del ventuno aprile con l'affermazione le forze democratiche progressiste
Che hanno dato vita all'esperienza dell'Ulivo voi avvertiamo anche in Abruzzo questa necessità ed urgenza
E pur non vivendo i danni di altre parti del sud abbiamo una disoccupazione elevata con centoquaranta mila iscritti delle liste di ricollocamento con quarantadue mila iscritti sotto i venticinque anni
E trenta mila iscritti che hanno da venticinque a trent'anni
Una intera generazione quindi rischia di perdere l'appuntamento con il lavoro e sono decine e decine di migliaia di giovani che non ancorando la soddisfazione
Magari di alzarsi pure presto la mattina di timbrare un cartellino e di avere a fine mese la busta paga
Un'altra indicazione forte che a mio giudizio deve venire fuori dal congresso nazionale
è quello di una decisa e più coerente battaglia politica e culturale per la riduzione degli orari di lavoro a parità di salario
Secondo uno studio che abbiamo fatto in Abruzzo
Riducendo del dieci per cento la settimana lavorativa
Si creerebbero venticinque mila nuovi posti di lavoro
Proponendo in scala questo tipo di ragionamento noi potremmo risolvere il problema questa volta sì in maniera vera
Di un milione di nuovi posti di lavoro che devono essere considerati in campo nazionale aggiuntivi
Riducendo la settimana lavorativa sconfiggendo la diffusa pratica degli straordinari potremmo tenere estensibile risultati per un'occupazione più qualificata perché non è più vero che nel Sud l'attività produttiva
A dedicata nel Sud abbiamo molte zone nelle quali le attività produttive sono quanto di meglio può produrre la moderna tecnologia ora secondo me
Non sono questi obiettivi impossibili il problema della riduzione degli orari ponendo al Parlamento a questo governo
Il problema della riduzione anche delle alle trentanove ore settimanale deve essere un tema su cui insistiamo un po'di più
Non credo che sia più possibile tollerabili infatti che a settantatré anni dalla legge che fissava in quarantotto ore di lavoro non sia stato possibile nei cinquant'anni di vita democratica e repubblicana
Affrontare questo problema per risolverlo in maniera definitiva abbiamo questa volta si dice un governo amico bene prendiamo questa idea per buona cerchiamo almeno su questo tema di non avere altre delusioni
Io credo che dobbiamo perseguire questa strada con maggior determinazione ed impegno riconoscendo anche che esiste una questione salariale che va affrontata decisamente più salario nelle famiglie significa un maggiore sostegno dei consumi interni
E quindi un'attività produttiva in grado di soddisfare le esigenze di molti nuclei familiari che oggi vivono al di sotto del minimo necessario
In questo senso pur rilevanti in termini positivi l'obiettivo del governo di abbassare sensibilmente il tasso di inflazione
Considero inaccettabile per il modo come è stato anche composta la fissazione del tasso di inflazione programmata al due e mezzo per cento per novantasette
Che oltre a mettere in discussione il rinnovo dei contratti in corso a partire da quello dei metalmeccanici tende di fatto a scardinare l'impianto dell'accordo del ventitré luglio del novantatré
Un altro problema su cui io credo necessario un impegno di tipo nazionale
Ma che nelle regioni meridionali deve costituire una incessante iniziativa e quello della battaglia per la riduzione del costo del denaro
è inaccettabile infatti avere un differenziale avvolti di tre quattro fino a cinque punti sui tassi di interesse che obiettivamente tendono a strangolare sul nascere ogni tentativo di fare impresa specie giovanile
Settimane fa le cose la battaglia della nostra vicenda congressuale io discutevo con un imprenditore che aveva due aziende simili una nella cintura milanese una a cassone
è questo imprenditore mi faceva notare che era impossibile continuare a fare attività seppe fare le stesse cose avendo bisogno di ricorrere al credito ordinario
Hanno avuto di che devono un certo tipo di tasso nelle banche della nostra regione il tasso aumentarla di ben cinque punti è evidente che in queste condizioni le pur necessarie operazioni di sviluppo dell'industria ma non solo avranno notevoli difficoltà
Pertanto compagne e compagni io ritengo che la riduzione degli orari di fatto incessante lotta alla piaga del lavoro nero ed è sotto salario
La nostra ribadita disponibilità a sottoscrivere gli accordi di gradualità con tutte le organizzazioni padronali che sono interessate con noi a far emergere il sommerso
L'impegno per la riduzione del costo del denaro d'incoraggiamento per tutte le forme di incentivazione per nuova imprenditoria nel Sud specie di quella giovanile
Debbono costituire il nostro preciso impegno strategico ma non basta
Dobbiamo anche io credo con coraggio decidere che nuovi percorsi perché aria nuova occupazione non debbono riguardare i pur necessari processi dire industrializzazione
La valorizzazione dei nostri beni culturali ed ambientali può essere decisiva ai fini del rilancio di una industria come quella turistica forse troppo a lungo sottostimate
In questa direzione io credo possibile attraverso anche una politica di formazione finalizzata recuperare le tante energie culturali giovanili oggi costrette alla inoperosità
è una delle scelte che abbiamo fatto tra le altre nel nostro congresso regionale
Dove assieme al consolidamento dal possibile consolidamento della stessa industria esistente vogliamo sfruttare al meglio le opportunità per la presenza di parchi regionali e nazionali di rara bellezza ed interessi
Siamo impegnati in una battaglia politica ma anche culturale per far comprendere specie alle giovani generazioni che la tutela e la valorizzazione dell'ambiente naturale
Può costituire anche fonte di reddito di sviluppo economico in una logica proibitiva sì ma anche produttiva la CGIL ha le carte in regola per rilanciare un impegno per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente come hanno del resto riconosciuto lealmente lo stesso messaggio di saluto che oggi abbiamo ascoltato da parte della Legambiente
Prima
Di concludere sia pure brevemente intendo sollevare un tema che mi auguro venga ripreso ed approfondito dal comitato direttivo nazionale
E dal Dipartimento di organizzazione un tema che forse avrebbe meritato più attenzione anche nella relazione introduttiva
A conclusione di tutto la fase congressuale
Io credo che in questa sala ci siano delegati e delegate che hanno partecipato forse anche a sette livelli congressuale DiVersi
Il mancato una defatigante che richiede tra l'altro l'utilizzo di immense risorse economiche che rendono particolarmente pesante i nostri bilanci
Io credo che dobbiamo modificare il nostro modo di lavorare fare congressi più snelli con pochi ma decisivi argomenti su cui si richiede nostri scritto un pronunciamento netto ed inequivocabile
Dobbiamo smetterla con documenti chilometrici difficile digeribilità ed anche sulla quantità dei documenti da presentare alle assemblee di base occorre credo una seria riflessione di noi tutti
Non credo infatti che abbiamo fatto un servizio alla nostra democrazia interna presentando in un'assemblea avvolti di un'ora che spesso si riduce a quaranta minuti documenti di una certa complessità che richiederebbero ben altri approfondimenti
Noi in Abruzzo con oltre mille assemblee abbiamo dato un buon contributo la discussione
Però non si possono tacere momenti di stanchezza ed anche così di disinteresse io credo che dobbiamo essere più severi con le scadenze
Se si decide la scadenza quadriennale dobbiamo rispettare ad ogni costo questa scadenza
Dobbiamo inoltre considerare un patrimonio la patria dei delegati ai vari livelli e valorizzare le potenzialità dico di noi tutti
Convocare una volta l'anno come del resto si era deciso ma la conferenza di organizzazione l'assemblea dei delegati ai vari livelli ci consente di fare il punto sulla poco fatto su quello da fare
E di portare anche le necessarie modifiche tattiche al nostro impegno quotidiano in questo modo secondo me
Un congresso diventa vero perché preparato e seguito dai delegati ai vari livelli che ai congressi si sono confrontati e che servono anche a definire se le scelte che abbiamo compiuto come si dice siano state giuste
E non servono soltanto a volte a poco nobili resa dei conti tra gruppi dirigenti personalmente
Considero negativamente l'aver dovuto discutere nel modo in cui abbiamo discusso perché la presentazione di documenti così rigide contrapposti ha ingessato una discussione con argomentazioni più importate dal dibattito politico che la confronto sindacale
Abbiamo
Nella nostra nel corso della nostra lunga ed affascinante storia
Conquistato un bene preziosissimo quale quello dell'autonomia del sindacato dei padroni governi e partiti io insisto sul termine di autonomia perché faccio francamente fatica a capire quello
Di indipendenza rafforziamo questo bene cari compagni cari compagni evitiamo incursione nel nostro dibattito questo io lo dico per il bene dei lavoratori disinteresse che vogliamo sempre più rappresentare
Allora due comunicazioni commissione verifica e potere
è convocata per domani mattina alle nove presso la sala rossa
Poi perché non ci siano equivoci o problemi laddove non ci sono per quanto riguarda la Commissione politiche Commissione programma
Compagni e le compagne mi hanno informato che le Commissioni ovviamente lavorano ognuna
Per conto suo dopodiché giovedì alla fine dei lavori si prevede una riunione plenaria delle due Commissioni commissione Politiche commissione
Programma perdo come per il documento finale ed eventuali emendamenti quindi la riunione congiunta tra le due commissioni quella politica e quella programma si svolgerà giovedì alla fine dei lavori delle due Commissioni
Procediamo Barbieri
Segretario scuola e poi Gianni Principe segretario generale del Molise che è l'ultimo intervento
Ma il dibattito congressuale che anch'io ritengo sia stato lungo forse troppo lungo e dovremmo ragionare come ridurre qualche elemento di ripetizione divi platani ritualità
Ha fatto emergere comunque una ricchezza di elaborazione proposta
E la definizione di obiettivi ambiziosi al di là forse di quello che era previsto dai documenti congressuali
Ma credo che il lavoro più difficile comincia adesso
Cioè si tratta di tradurre in scelte in progetti concreti ENAC iniziative conseguente questi obiettivi
Dobbiamo cioè cioè entrare nell'ordine di idee che si tratta di una ricerca continua e questa idea vale diverse in generale
Ma credo che in particolare Van valga per il tema centrale di questo congresso per il tema del lavoro della piena occupazione una scelta ricordo vecchie potenze polemiche non certo
Compatibili sta in una fase in cui
Molti si ostinano a ritenere che il lavoro che andrà sempre diminuendo
Che lavoro
Non potrà mai soddisfare una prospettiva di piena occupazione e la CGIL invece si batte per ragionare non solo sulla redistribuzione del lavoro esistente ma anche sul lavoro diverso nuovo socialmente utile in grado di migliorare la qualità della vita nel lavoro da creare
Un problema che non può essere affrontato e questa mi sembra un dato
Fortemente presente dentro la discussione congressuale in una dimensione nazionale ha fatto bene Cofferati fin dai primi passi della sfera di azione a ricordarci non solo la dimensione europea
Di questo problema ma più in generale la dimensione che riguarda tutti i Paesi industrializzati
Ma se veramente vogliamo tradurre lo slogan di questo congresso
In una iniziativa capace di portare risultati coerenti io credo che non sono sia necessaria
Una analisi seria rigorosa del contesto in cui operiamo nazionale il problema del debito pubblico il problema delle molto inefficiente se nel nostro Paese e internazionale il problema
I problemi posti dalla mondializzazione dalle tendenze in alto
Ma dobbiamo anche avere la capacità di prospettare un cambiamento possibile coerente con i diritti e gli interessi che rappresentiamo ma anche una capacità di iniziativa coerente ed efficace io non conosco
Altra strada d'altro strumento per il sindacato che non è un'associazione culturale che quella di definire un progetto ma poi tradurre dal Progetto piattaforme iniziative contrattazione vertenze occorre in altri termini ricostruire un rapporto tra identità Progetto soggettività dell'organizzazione capacità di azione
In altre parole quella coerenza tra parole e fatti che emergeva la ricordo di lama
E che era presente anche nell'azione di Cofferati
Quella coerenza che dà una dimensione etica oltre che politica il concetto di autonomia
Autonomia tutta da praticare
Senza fughe in avanti di carattere nominalistico
Autonomia che presuppone un Progetto come parametro vincolante di valutazione delle scelte delle controparti e del Governo
Ritornando al lavoro
Al centro dei documenti e della relazione io condivido la scelta di questo congresso e molti dei contenuti
Ma sono insoddisfatto non per le cose che ci sono ma per quelle che mancano vostra riflessione è presente il rapporto tra risanamento e sviluppo l'esigenza di una redistribuzione
Anche a dei sacrifici l'equità fiscale lotta all'evasione grande illusione
Ma è scarsamente presente alla riflessione non solo sulla riforma dello Stato tema non strettamente sindacale ma per esempio sulla riforma dell'amministrazione cioè su una diversa riorganizzazione dello Stato necessaria a ridare
A ricostruire un rapporto positivo tra amministratori e amministrati come si diceva qualche tempo fa
Abbiamo cercato di aggredire questo noto attraverso la riforma del rapporto di lavoro nel pubblico impiego
Dovremmo oggi fare un bilancio e dire che questa scelta non ha dato su questo versante i frutti sperati
Che le sacche di inefficienza
Di mancanza di trasparenza di negazione dei diritti di eccessiva burocratizzazione
Sono ancora tutte da aggredire
E se non si affronta questo problema può riemergere in maniera ancora più drammatico un conflitto tra lavoratori pubblici e lavoratori privati tra lavoratori dipendenti e cittadini
Fruitori dei servizi
è un problema che ci riguarda direttamente come sindacato che si pone il problema dei diritti della tutela dei diritti dei lavoratori che organizza ma come sindacato che organizza i lavoratori di questi settori
E ci riguarda e più in generale perché io ritengo che oggi ci sia una rinnovata domanda
Di equità e di moralità cui non possiamo rimanere insensibile i lavori non possono essere retribuiti sulla base del posto e del settore ma come ricordava anche qualche altro campagna che è intervenuto in relazione alla professionalità alla gravosità alla responsabilità
Io penso che questo della mancata riforma della pubblica amministrazione
Rappresenta un handicap Rispetto ai problemi che deve affrontare il nostro Paese in relazione agli altri Paesi europei quaestor e il problema dell'inadeguatezza del nostro sistema
Distruzione sono due questioni che il sindacato deve porre al centro della sua attenzione
In altre parole se noi vogliamo veramente praticare l'obiettivo della piena occupazione
Della difesa questo comporta la difesa e la trasformazione dello stato sociale e si deve tradurre in obiettivi e proposte che rimettano al centro così come definito dai documenti congressuali il ruolo delle risorse umane
E quindi l'attenzione alla formazione di un cittadino
E di un lavoratore dotato di autonoma capacità critica di capacità creativa questo obiettivo si deve trasformare in piattaforma e vertenze una vertenza per l'istruzione e la formazione una vertenza per la riforma della pubblica amministrazione
Io ritengo che anziché continuare ad interrogarci
Cioè la nostra valutazione
Nel novantatré di quell'accordo dovremmo ragionare anche sulle parti di quell'accordo mai attuati
Ricordo
Che era presente un impegno per l'innalzamento dell'obbligo scolastico per la riforma della secondaria superiore il riordino della formazione professionale la riorganizzazione della ricerca questi temi centrali per una prospettiva di sviluppo non sono stati ancora affrontati e non sono temi che riguardano solo gli insegnanti o i ricercatori riguardano tutti i lavoratori di questo Paese
Ci sono questioni di carattere confederale rispetta questi io non voglio essere né autonomo né indipendenti
Da Platone a Tony Blair
Tutti ritengono che l'istruzione rappresenti un investimento per il proprio futuro
In grado di migliorare la qualità della propria vita e quella di quella della comunità in cui si opera in grado di allungare l'attesa di vita in grado di dare una maggiore prospettiva di lavoro e di occupazione
L'istruzione oggi viene ritenuta da chi si occupa di queste cose come l'unico strumento l'unica occasione in grado di coniugare una scelta di eguaglianza con una prospettiva di competizione soltanto investendo in istruzione e formazione possiamo pensare pensare di competere con gli altri paesi sviluppati non rinunciando ad una prospettiva di uguaglianza
I bassi livelli di istruzione comportano una precoce obsolescenza quando si entra sul mercato del lavoro
Rappresenta un handicap per qualsiasi prospettiva di promozione sociali
Eppure noi siamo uno dei Paesi europei uno dei paesi sviluppati con i più bassi livelli distruzione tra la popolazione attiva i nostri giovani hanno una formazione quelli che completano il ciclo scolastico e universitario hanno una formazione una buona formazione incomparabile con quella degli altri paesi a volte siamo anche all'avanguardia
Però noi spendiamo uno studente su due per averne uno ben preparato finché si parla di istruzioni e nell'università addirittura due su tre e a questi ragazzi non viene mai offerta una possibilità di percorsi alternativi
è un sistema il nostro che non può che riproduce e amplifica
Le condizioni di partenza legittima in altre parole una selezione di classe è un sistema che così come comporta disaffezione e ricerca di alternative anche nel settore privato
è un sistema che però non si riforma soltanto dall'interno
Questo comporta che il sindacato si debba dotare di una nuova strategia e debba porre al centro della sua iniziativa anche una nuova politica dell'alleanza in questi settori rappresenterà rappresenta la rappresenteranno sempre più sette
Tori crescenti del mondo del lavoro dipendente
Il nuovo quadro politico da questo punto di vista può rappresentare una grande occasione
Ma noi non possiamo Porcino un atteggiamento di attesa e di delega passiva
Noi dobbiamo stimolare questo Governo e le forze politiche che lo sostengono attraverso una nostra proposta una proposta che ripensi complessivamente questo sistema d'istruzione e di formazione che sia in grado di fornire a chi lo chiede un'informazione fin dai primi anni di età la scuola dell'infanzia perché è lì che si può operare un devoto dizione amento precoce che in qualche modo riduca i livelli del di selezione legati alle condizioni familiari
Un obbligo scolastico almeno fino a dieci anni come hanno gli altri paesi europei ma non basta innalzare i livelli di istruzione alla fine dell'obbligo scolastico occorra prevedere una formazione professionale specifica per essere collocati sul mercato del lavoro con una qualifica che dia anche un maggiore potere contrattuale così come dopo l'obbligo scolastico dopo il ciclo scolastico
Che dovrebbe in qualche modo a mio avviso
Ridursi rispetto agli attuali diciannove anni prevedere un momento di formazione professionale specifica
Poste secondario è una vera e propria corso post secondaria per acquisire titoli che diano diritto a qualifica di tipo professionali e attività che prevedono Libera esercizio di una libera professione come in altri paesi europei queste possibilità queste problemi riguardano direttamente il sindacato riguarda oltretutto sindacato nella sua veste di organizzatore di lavoratori dei lavoratori dipendenti ma anche in un sindacato che si vuole proporre come soggetto che ha esercita una capacità di attrazione verso le norme giovani generazioni occorre ricostruire un nuovo patto una nuova saldatura generazionale e credo che questo obiettivo sia altrettanto importante di quello di una buona tornata contrattuale
Da questo punto di vista io ritengo che la scelta che è chiamato a compiere questo congresso
La costituzione di un'anomala struttura organizzativa la federazione non delle categorie ma la federazione per le politiche formative la ricerca una federazione in cui è presente in modo maggioritario la CGIL
Debba essere un'occasione da cogliere per la sua valenza non un moltiplicarsi degli apparati
Ma un luogo di confronto di elaborazione di proposta e di iniziativa un luogo in cui la CGIL Saba re sappia ricostruire il ciclo dell'istruzione il ciclo della formazione un luogo dove si possa progettare una formazione continua ripensando
Alla scansione tradizionale prima i tempi per l'istruzione e poi i tempi
Per il lavoro ma considerare che è formazione anche l'esperienza acquisita sul lavoro ed è necessaria la formazione per poter mantenere
Il passo con i mutamenti con le nuove trasformazioni che richiedono sempre più competenze competenze aggiornati
La rivoluzione informatica e telematica farà crescere nei prossimi anni in modo esponenziale non solo il valore dei beni immateriali ma del software rispetta l'hardware
E ci sarà uno sviluppo del consumo non solo della produzione dei beni immateriali avremo quindi un modello di sviluppo e di consumo in cui non saranno più le macchie i beni tradizionali quelli che contano ma potranno saranno consumi di altro tipo dipenderà da noi che tipo di consumi riusciremo ad imporre se la cultura l'intrattenimento la comunicazione e l'informazione e la formazione l'uso dell'ambiente l'uso del patrimonio culturale del nostro Paese a dir entreranno in questi tipo di consumi o saremo un cittadino pensato come per l'utente passivo
Io credo che su queste questioni
Abbiamo una congiuntura favorevole il governo ha evidenziato sensibilità io credo che dobbiamo mettere in campo una capacità di proposta che non è facile perché su questi temi le scorciatoie sono dietro l'angolo c'era un passaggio nella relazione di Cofferati significativo da questo punto di vista c'è una sorta di rassegnazione
Una convinzione diffusa
Che questa pubblica amministrazione questa scuola si abbatte ma non si cambia lo informa Brita
Del settore pubblico e quindi la tendenza la tentazione anche a sinistra di introdurre logiche di mercato in questi settori sarebbe una iattura gravissimo ma se la vogliamo scongiurare non abbiamo altra strada che quella di proporre un altro moderno e di sostenerlo con l'iniziativa adeguata la CGIL può e deve fare molto in questo settore
In questi in questa direzione e credo che lo debba fare a partire dai documenti conclusivi di questo congresso e poi con l'iniziativa conseguente quelle
Allora due comunicazioni
Per quanto riguarda la Commissione politiche invece avere sei e mezza
Si riunirà alla fine dei lavori di questa seduta quindi sì verso le sette
Sempre nella sala blu
Altra comunicazione invece inerisce
Programma dei lavori
Allora io devo informare l'Assemblea che essendo in sorti dei problemi per la tenuta della seduta di prevista per le ore ventuno
Con una certa difficoltà ad individuare anche i compagni e le compagne che intende intendevano intervenire in quella seduta
A questo punto abbiamo ritenuto opportuno ed inevitabile prendere atto
E quindi
Decidere la sospensione della seduta che era prevista alle ore ventuno
Che significa
Però che i settanta compagni e compagne che hanno chiesto di intervenire ovviamente
Riducendo in momenti di dibattito in seduta plenaria ben difficilmente riusciranno parlare tutti e settanta questo vale anche rispetto alla seduta prevista per domani sera
Di dibattito generale lo dico perché prendiamo atto che non sia nelle condizioni quindi la seduta di questa sera è sospesa questo però molto probabilmente determinerà una situazione per cui potranno intervenire meno compagni e compagne di quelle che erano quelle che erano preventiva detto questo la parola
Per l'ultimo intervento di questa seduta Gianni Principe segretario generale del Molise
No io credo sia stato un atto di coraggio
Care compagne cari compagni quello che abbiamo compiuto quando abbiamo deciso di confermare il calendario di questo nostro congresso nonostante le incognite del quadro politico
Io credo che a giudicare da come è andato il congresso oltre che da come sono andate le elezioni credo che quel coraggio sia stato premiato e d'altra parte noi sapevamo sin dall'avvio del nostro percorso congressuale già da due anni
Sapevamo che rispetto alla fase che stiamo vivendo una fase di grandi cambiamenti
Ci sarebbero stati richiesti atti di coraggio
E coraggio io credo sia stato quello che abbiamo dimostrato nel momento in cui abbiamo affrontato
Un fatto che per molti di noi era inedito cioè un governo
Che ci ha sfidato un governo che ha inteso misurarci fin nelle piazze noi quel Governo ma né col governo l'abbiamo battuto noi con lo scontro lo abbiamo vinto ma il risultato era tutt'altro che scontato quando abbiamo iniziato quella quella vertenza
E io credo che anche sul piano dell'elaborazione per come abbiamo costruito le nostre tesi sia stato coraggioso
Tentare con le nostre tesi di dare una risposta non soltanto una
Un quadro di obiettivi non soltanto un programma ma in qualche modo una chiave d'interpretazione della della realtà intorno al nove
Credo che anche quello sia stato un atto di coraggio né io insisto su questo aspetto
Sul coraggio che ci ha animato
Perché credo che questa sia la giusta premessa al tema che io intendo affrontare con questo mio intervento cioè che tipo di risposta noi dobbiamo dare
Alle proposte quelle proposte che hanno il sapere sapore di una sfida quelle proposte che ci vengono avanzate dalla Confindustria in particolare
Relativamente allo sviluppo del Mezzogiorno e credo che sia una premessa quest'considerazione che ho svolto sul coraggio c'è animato perché io credo che quelle proposte la cultura che le ispira il modo di affrontare le grandi scelte che sono sul tappeto quelle proposte ricevo dimostrano che da parte imprenditoriale quel coraggio che ci ha animato invece manca
E questa io so essere un'affermazione di parte nel momento in cui è un'affermazione che faccio da questa tribù una
Credo però che
Abbia ragione un un profondo conoscitore della nostra borghesia che io in qualche modo chiamo a testimone d'un interprete della nostra borghesia come Eugenio Scalfari quando quando individua proprio nella questione imprenditoriale nella difficoltà che la nostra borghesia imprenditrice a ad affrontare le questioni del moderno Stato
Le questioni della economia e della società in questa fase del in questo nostro tempo credo che abbia ragione Scalfari nell'individuare in questo uno dei nodi il risolti della nostra situazione politica anzi io credo che proprio nella questione della nostra classe imprenditoriale stia l'incognita principale della fase politica che si è aperta dopo il ventuno di aprile
Io voglio dire che se c'è una questione settentrionale cioè un malessere di cui la lega si candida a farsi interprete
Se c'è una questione fiscale se c'è una questione meridionale se c'è un'emergenza lavoro io credo che nello sfondo di tutti questi problemi l'incognita principale che domina il nostro quadro politico sia la questione imprenditoriale
E mi riferisco per essere più precisi non tanto a quegli imprenditori che hanno fatto una scelta di valore quella scelta che nelle nostre tesi noi definita
Amo la scelta della competitività come valore assoluto perché quegli imprenditori non sono tanto l'incognita quanto sono il problema stesso da risolvere
L'incognita sta io credo in quegli imprenditori che hanno votato lega al Nord da una parte
E l'incognita credo stia in quegli imprenditori che al Nord pochi ma quelli forti e al sud il numero piuttosto consistente in proporzione al numero di imprenditori che c'è nel nel Mezzogiorno hanno scelto hanno scelto l'Ulivo
Ecco a me sembra che dietro ognuna di queste facce della questione imprenditoriale ci sia un problema irrisolto che noi dobbiamo affronta io credo che dietro la dietro gli imprenditori e più in generale i lavoratori autonomi quei settori della società settentrionale che hanno votato lega io credo che ci sia insomma in sostanza il problema il problema di dei costi di chi sopporterà i costi della dell'assorbimento della montagna del debito pubblico nel momento in cui si imbocca la strada dell'Europa
E allora rispetto a questo aspetto dalla questione imprenditoriale io credo che noi dobbiamo fare opera di chiarezza
Nel senso che io credo dobbiamo individuare con molta precisione quali sono le responsabilità della creazione di quel di quella montagna dei due milioni di miliardi di debito pubblico io credo che noi dobbiamo
Ribadire con molta chiarezza e con molta fermezza che quel debito pubblico essi il frutto tra le altre cose di una spesa assistenziale
Che nel sud del Paese ha preso il posto di una normale e fisiologica leva di ammortizzatori sociali
Ah che comunque quel grande debito pubblico si è creato si è ed è cresciuto in funzione di un modello di sviluppo e di un ceto trainante che era collocato nell'area forte del Paese
Io credo che noi dobbiamo dire con molta chiarezza che se andiamo analizzare i flussi della spesa pubblica se andiamo a vedere quali percorsi hanno seguito e in nome di quali interessi allora noi possiamo assegnare le responsabilità di chi dona promosso nel Mezzogiorno uno sviluppo auto propulsivo sufficienti
E allora
Io credo che non si possa oggi
Affrontare la questione imprenditoriale al nord senza fare chiarezza su questo aspetto senza andare al fondo
Dei problemi che stanno dietro il fatto che nelle aree in cui il più alto è stata la percentuale di voto alla lega
Sono anche di quelle aree sono anche le are che tradizionalmente hanno fornito il più ampio serbatoio di voti alla democrazia cristiane a quel modello distese di accumulazione
Che sta appunto dietro la creazione della montagna del debito pubblico
Ma l'altra faccia dicevo del problema imprenditoriale e quella forse più importante
è l'aspetto delle scelte che farà quella borghesia imprenditoriale che ha scelto L'Ulivo
Nel senso che il problema che c'è dietro questa faccia della questione imprenditoriale
Che c'è una parte del mondo imprenditoriale che ritiene dimostra di ritenere
Che il nuovo quadro politico si consideri legittimato a chiedere prezzi più alti al seguito al sindacato confederale
Questo è un grave errore e credo che la risposta che questa mattina ha dato il segretario generale con la sua relazione sia una risposta chiara ed inequivocabile ogni oltre ogni dubbio ma questo errore
Di prospettiva che commette questa parte del mondo imprenditoriale purtuttavia un grande un problema politico
E resta il fatto che per noi e decisivo se questa parte del mondo imprenditoriale farà se questa parte avrà la forza e dico proprio la forza di accettare la sfida questa sì la vera sfida verso l'Europa sociale verso l'Europa della coesione sociale del dialogo verso l'Europa dei diritti di cittadinanza e dell'inclusione
Perché se è vero che il problema centrale di questa fase è quello di uno sviluppo che non crea lavoro se è vero che oggi la questione centrale e quella della dell'emergenza lavoro e se è vero che questa emergenza è collocata in particolare nelle aree deboli del Paese non non colpisce
In modo uniforme le aree del Paese se è vero quindi che le Emergenza lavoro e questione meridionale sono la stessa cosa
E allora
è qui che si colloca la sfida che noi lanciamo al mondo imprenditoriale
E qui la sfida che noi lanciamo per la soluzione dei problemi del Mezzogiorno
Noi dobbiamo affrontare in tempi serrati e con grande coraggio anche noi per quello che ci compete la questione della pubblica amministrazione la questione della sua funzionalità ma anche la questione istituzionale
Per quello che riguarda il Mezzogiorno
Una revisione federalista dello Stato che comporti un accorpamento delle Autonomie locali è un completamento delle deleghe che porti a istituzioni strutturalmente in grado di funzionare perché oggi non lo sono
Ma al di là di questo noi dobbiamo avere di fronte una classe imprenditoriale che faccia con chiarezza una scelta di campo
Il presidente dell'associazione industriali del del Molise della mia regione
Va affermando che il problema è quello di agganciare il Nord ora noi qui diciamo qualcosa di diverso forse di profondamente diverso il problema è un problema di qualità
Se scegliere il Nord significa scegliere quel modello di competitività come valore assoluto a cui facevo riferimento sapendo che scegliere quel modello per le nostre regioni comporta come conseguenza da una parte lo lo sfruttamento minorile come avvenuto a Brindisi dall'altra i i garage Lager o i laboratori dove vengono calpestati i diritti più elementari
Se quello è il modello di competitività per le nostre regioni
Se quello
Se il modello da sud est asiatico è il modello che secondo questi imprenditori può permettere alle nostre regioni di agganciare il nord noi dobbiamo dire con molta chiarezza
Che questo tipo di competitività questo aggancio alle economie forti non ci interessa e lo rifiutiamo
E allora è qui che si motiva io credo
Il fatto che noi non abbiamo alcuna intenzione di cedere il nostro segretario generale l'ho ribadito questa mattina sul tema delle deroghe al contratto nazionale
Che siamo pronti a discutere di flessibilità lo abbiamo dimostrato ma non siamo in nessun modo disposti a recedere da qualche punto che non è soltanto principio astratto
Ma è sostanza politica pregnante
Il primo che il Paese è uno quanto a tutele e diritti fondamentali però un minimo contrattuale e questo
Il secondo punto che è una deroga ai minimi non potrebbe mai restare confinata ad una parte del Paese ma per un meccanismo economico elementare comporterebbe un abbassamento generale dei livelli
Dei salari contrattuali
E badate che questo ragionamento vale non soltanto per i minimi contrattuali a trova una sua un'altra faccia anche
Nell'aspetto della del lavoro nelle punte tecnologiche più avanzate nel Mezzogiorno
Perché sono quelle situazioni in cui in un contesto sindacalmente oggettivamente più debole si sperimentano forme di riorganizzazione produttiva come è stato il caso di Termoli
Che è lo stabilimento FIAT tra tutti quanti gli stabilimenti del gruppo
Con la più alta produttività
Toh nere se vogliamo l'altra faccia
Delle deroghe ai minimi contrattuali nel momento in cui in quello stabilimento del gruppo FIAT rifiuta sistematicamente e io dico anche che la nostra risposta fin qui è stata debole incerta insufficiente
Il gruppo FIAT in quello stabilimento rifiuta di discutere di contropartite in particolare di orario rispetta una situazione di maggiore utilizzo degli impianti e di maggiore produttività
E il terzo punto che non dobbiamo da cui non intendiamo recedere e che non è assolutamente sul versante del minore costo del lavoro che potrà mai essere vinta la sfida della competitività globale
Non è quel differenziale che gli imprenditori quelli che non intendono speculare o veniva del Mezzogiorno esclusivamente per operazioni di basso profilo non è quel differenziale
Che gli imprenditori veri se vogliamo i non lo richiedono
Il rischio anzi è e ce lo dimostra la tutta l'esperienza dell'intervento straordinario
Che è un aiuto di quel tipo che cedere su quel tipo di differenziale finirebbe
Viceversa per operare una selezioni negativo o finirebbe per non filtrare le iniziative imprenditoriali nel Sud mentre il Sud ha bisogno di iniziative solide che siano in grado di durare nel tempo
E allora un differenziale generalizzato su un solo costo del lavoro non realizza quel tipo di selezione non realizza quel tipo di incentivo
Infrastrutture e formazione ecco quello che noi proponiamo ma è anche quello che gli imprenditori che intendono davvero investire nel Mezzogiorno chiedono alle istituzioni
Ma chiedono anche complessivamente alla società civile ed è il terreno di impegno al quale noi non ci sottraiamo è questa allora io credo la vera sfida che noi anche con questo congresso
Lanciamo agli imprenditori italiani e non si tratta solo di un modello di relazioni sindacali non si tratta solo della lettera del ventitré luglio si tratta di ben altro
Si tratta di un modello di civiltà e io credo che se questa è l'ho già detto un'affermazione di parte perché viene da questa tribù una credo però che i nostri occhi di parte possono aiutare tutti a vedere meglio e credo comunque che i nostri occhi siano quelli della parte migliore della nostra società
Con questo intervento chiudiamo la seduta di oggi pomeriggio i lavori riprendono domani mattina alle ore nove e trenta
No