La situazione del sistema radiotelevisivo italiano

Radio radicale ci occupiamo di informazione e lo facciamo con Roberto Ilardi consulente della presidenza del Consiglio in materia radiotelevisiva cominciamo parlando di un aspetto che è stato nei mesi scorsi è al centro di un acceso dibattito
Ci riferiamo alla proprietà delle reti televisive su questo c'è stato l'undici giugno sappiamo tutti un referendum per ridurre ad una le reti televisive per ogni proprietario l'esito del referendum lo conosciamo
Ieri sono terminati i lavori parlamentari a che punto è il dibattito sulla questione radiotelevisiva
Tutto secondo me il criminologo di turno che caratterizzato dalla incapacità di comprendere la realtà industriale dei media solo dall'Ulivo
Perché anche da noi si sta pure ma in Europa e del mondo che si muove la direzione che siccome l'unica possibile le scelte della a livello politico l'Italia questo secondo me è divorzio una incomunicabilità che non sono preoccupato ma eterno integrale è talmente tra di
Cale che viene fatto di dire se le scelte nostre sono fatte apposta per andare contro questo processo che è in atto in tutto il mondo o semplici sottendono qualche cosa d'altro cioè la voglia di di sfasciare quel poco che c'è di realtà radio divisi reaganiana senza la speranza di potere costruire niente di nuovo su basi serie cioè sulle basi che in tutto il mondo stando rivoluzionando gli assetti proprietari è di questi giorni la notizia che Disney incorpora eclissi Westinghouse spalla stessa cosa con CBS e e da noi la frequenza di più la frequenza di meno si parla in termini il piano nazionale di frequenze di assegnazione di frequenze sul presupposto direi quasi storico comunque più che ventennale della scarsità delle frequenze mentre tutte lei evoluzioni tecnologiche fanno capire ma tutti dico così complicate che si va verso una abbondanza anzi una forse sovrabbondanza di capacità di diffondere il segnale e noi ci permettiamo di perdere tempo perché a questo punto che per il tempo per vedere come si può smembrare come si può spezzettare in una realtà industriale che in tutte le partire il lutto si va invece rafforzando si va irrobustendo per cercare di è evitare questo questo questo che acquista discrasia
Tra perfetta radiotelevisivo domande da degli utenti e le tecnologie nuove quando da noi si prende la strada del rimpicciolimento
Delle realtà industriali che ci sono mi sembra che si dà proprio anzi ringrazio il Medioevo e questa è una cosa che francamente mi avvilisce quando nuove a cosa
Alla realtà nuova delle telecomunicazioni cioè all'interazione che centra il telefono le forme di diffusione del segnale nove
La capaci
Tardi ricezione radiotelevisiva e dell'informatica per quello che riguarda il capo in Italia lo sappiamo che siamo ancora molto indietro e mentre ci sono Paesi d'Europa
Come la Germania che hanno già previsti e operanti tredici tredici o quattordici milioni di potenziali all'Aci sappiamo che a queste potenzialità della rete cablata tedesca non corrisponde un un vero adeguato di abbonamenti costi sono ancora alti siamo agli inizi di una forma di comunicazione nuova ma
La la realtà del cablaggio in Italia è una realtà oramai ineludibile anche se questo problema di un investimento e questo ritardo la calda colmato
In tempi io credo il più possibile prego e esce sette inchieste di Telecom di questi giorni vanno proprio in questa direzione c'è anche da segnalare una ritardo per motivi tecnici particolare la messa in orbita vedi un sapere dite perché permette di un particolare tipo di satellite che permette di accelerare la diffusione mediante questo segnale attraverso rimbalzo del segnale sulle su le zone del nostro Paese questo è perfettamente vero ma tutta questa realtà che in Europa conta il pezzo più avanti e in Italia comunque arriva e a grandi passi non si può conciliare con una scelta politica che mi pare quella dominante che davvero medievale cioè quello di riprendere le realtà industriali che ci sono e di stupirsi s'per e loro dimensioni occorrerebbe stupirsi della delle loro dimensioni per il motivo esattamente l'opposto sono semmai troppo piccole migliorato non è un caso la realtà anche delle modificazioni degli aspetti degli assetti proprietari in Mediaset non è che signori chi esce Rupert al quale ebbe con le differenti posizioni che hanno avuto in questo momento il capitale che è stato varato facciano della beneficenza pensano di creare dei i presupposti per una realtà nuova delle trasmissioni radiotelevisive in Italia vedere e con il sospetto la vita devoluzioni di un gruppo che si avvia in ritardo comunque colmarlo questo ritardo è secondo me ottica completamente perdente dietro questa ottica c'è in perdere un treno che fa perdere al nostro Paese ogni speranza di mettersi al passo io credo mio sconforto nasce da questo che i pubblici poteri in Italia non siano consapevoli di questa realtà e ripeto vanno
Si vanno arrovellate il cervello per spezzettare lei imprese che ci sono mentre semmai il problema è quello di irrobustire tutte e anche questo va detto aprire il mercato iniziativa gettito agli inizi deve passare al vaglio dell'esperienza e quindi va va vista nel suo sviluppo ma benissimo il concorrente nuovo morti forte purché competitivi purché capace di ragionare Mas duro dica niente negli undici termini possibili oggi che sono quelli della grande interazione multimediale altra strada non inedito
E a proposito di pubblici poteri sappiamo che della questione informazione si sono occupate le commissioni parlamentare di vigilanza RAI
La commissione cultura e l'apposita commissione sull'emittenza voluta dalla presidente della Camera Irene Pivetti presieduta da Giorgio Napolitano con il ruolo giocheranno potranno giocare queste commissioni
Ma comincio dall'ultima che citato la la logica Space
Sa di questa creazione si dice per motivi istituzionali in realtà mi pare per motivi trasparentemente politici di questa stessa commissioni e la porta lavori porta il risultato delle del venti luglio mi pare che l'ultimo testo unificato di quella commissione relatore Bogi bar solo soluzioni che vanno nella direzione che ho detto e cioè la preoccupazione di spezzettare la realtà radiotelevisiva con riferimento agli ai piani nazionali all'assegnazione delle frequenze viste come una vede limitato sono delle preoccupazioni di chi ha lo sguardo rivolto indietro chi ha lo sguardo rivolto indietro determina in divorzio tra le scelte politiche e la realtà maschio ideologiche purtroppo
La realtà questo atteggiamento dei pubblici poteri in Italia non va non sta dando segni di ravvedimento mio mio pessimismo nasce da qui vi sono anche altri nasce da qui prescinde da quelli dei diversi schieramenti politici e proprio approccio alla cultura dei media no fra cento anni non fra dieci anni ma oggi
Che in grave ritardo i rischi di colonizzazione culturale i rischi di arretramento poi alla fine alla fine incolmabile della nostra offerta da televisiva si faranno sentire si fanno già sentire ma si faranno sentire come un fatto irreparabile molto presto
Un altro punto importante della questione radiotelevisive quello sulla par condicio
Il decreto legge omonimo non è ancora stato convertito e lo schieramento di centrosinistra ritiene la conversione del decreto un provvedimento in da cui non si può prescindere per andare alle elezioni qual è il tuo giudizio anche alla luce di quanto invece sostengono le altre formazioni politiche su tutta questa vicenda
Cominciamo col dire che quello della parità di potenzialità nell'accessorio televisivo nell'imminenza del del consultazione referendari ed elettorali a vari livelli nazionale europeo regionale lo che è un problema molto serio a radici
Costituzionali chiare evita anche una attualità sul piano politico che va senz'altro riconosce di cui a comprendere la linea scelta dall'esecutivo in questo momento attraverso questo decreto legge che della prima del mese di luglio e e che fa risalire un certo diciamo così ingessamento tra due canali sia quello della pubblicità che quello diverso della propaganda elettorale
E addirittura alla convocazione dei comizi convocazione dei comizi vuol dire un decreto del Capo dello Stato che mentre scioglie
Il parlamento attuale convoca
è sempre stato così comizi elettorali che daranno luogo al Parlamento futuro sappiamo benissimo ci sono dei termini di legge precise su questo punto comunque la prassi bond indica in maniera chiara che prima della dura del termine per la presentazione delle liste quindi prima dei trenta giorni dal brutto per dirla con chiarezza ci sono
Più di venti giorni o comunque circa venti giorni
Dalla decreto di scioglimento ed al contempo dalla contestuale convocazione dei comizi elettorali e così ingessati il dibattito politico ingessare la presa di posizione delle forze politiche dal nome in Tor precedente la presentazione delle liste in un momento di transizione in un periodo di transizione come quello che il nostro Paese attraversa e che interessa tutte le forze politiche è secondo me non eccesso ingessamento
E particolarmente pericoloso spiego con qualche esempio dunque siamo a avrà a radio radicale e
Tutti di no tutti noi possiamo capire come sia importante spiegare per esempio quale latte di il vento dei riformatori rispetto a una convocazione dei comizi elettorali quando ci sarà questo questo dibattito questo chiarimento queste circolazione di idee
Quindi questo fare politica questo comunicare politica alla gente eh enormemente importante molto prima che durante la campagna elettorale cioè nei trenta giorni prima ancora direi cioè quando una forza politica decide e spiega ai cittadini radio delinquenti e agli elettori perché va inaccettabile ma fuori dagli dagli esempi diciamo così di Ca'sia spaziamo sul terreno politico e immaginiamo un altro un altro caso che quello per esempio del del del Partito popolare italiano di di Gerardo Bianco
La nuovo nuova diciamo gestione la nuova linea politica del popolo proprio di queste ore la nuova quasi abbiamo letto opzioni di fondo di questo partito anche dopo il lavori del al congresso di Roma ma santo cielo ma molto prima della campagna elettorale e i trenta giorni è importante spiegare per quale motivo questo partito decide se come tu tu lascia credere deciderà di indicare ai propri elettori come erede perché così si qualifica del politica degasperiana di votare per il candidato di Rifondazione Comunista questo viene molto prima
Dei trenta giorni ingessare il dibattito limita condivisi tra l'altro senza nessun accenno a forme di autoregolamentazione e tra e gli operatori della l'unica azioni politiche tutto diciamo sulla scorta delle gazzette Ufficiali tutto con le fattispecie normative astratte dalle quali ci si aspetta poi chissà che di regolamentazione proprio nel momento più per il data in cui i partiti devono spiegare ai propri elettori quindi hanno bisogno di spazi hanno bisogno di tempo hanno bisogno di fare
Comunicazione politica con la gente molto più direi insiste do prima della campagna elettorale perché né in via Roma le ragioni di uno schieramento si spiegano con Combine interesse da parte di chi ti ascolta quando c'è il candidato fa notare che comunque si muove sul territorio del collegio del Senato della Camera per cui il suo ma quando al momento chic quando momento precedenti quando c'è la formazione politica sceglie una strategia no darla convocazione dei comizi elettorali ceda più di cinquant'da giorni dal voto questi sono i precedenti posso fare di Torino ma più o meno sono sono queste le le le date anche che termini di legge poi vengono chiaramente fuori sì introducono limitazioni sulle quali già corte costituzionale della verità sotto il profilo diverso della campagna referendaria ha già espresso le sue grandi e pesantissimo si continuerà su questa strada non mi si in grado un noto giusto lucrare c'è alla Camera buona iniziativa parlamentare primo firmatario Campisi che si muove in un'ottica diversa cioè sbaglio tra le forze politiche ora c'è un po'vacanze di pausa estiva settembre di questo continueremo a sentir parlare
E si segue un si fa una scelta di tipo limitazione dei tempi di tipo strozzare il dibattito politico limitare lo spazio della politica nei mezzi elettronici
Non mi convince e secondo me fa quando vanno nella stessa direzione Binda chiusura che dal mondo istituzionale si ricava allora novità diciamo strutturali dei mezzi alla quale ho accennato prima insomma ritardi culturali grandi sono scelte politiche termini impropri del che non mancheranno di fare
Un capitolo importante poi quello riguardante gli organi di garanzia
In particolare ci riferiamo al garante per l'editoria
Azione le novità si c'è una
Ma questa un argomento delicato anche perché
Sappiamo che c'è adesso diciamo una competenza di Nadia su questi problemi di vigilanza sulle discussioni radiotelevisive cioè quella tradizionale oramai interinale della commissione parlamentare di vigilanza sulla sui servizi radio sì pubblici lungo e c'è quella del garante per il radio diffusione dell'editoria che già delle campagne elettorali ultimo a funzionato a diciamo insiemi di conserva per le parti di rispettiva competenza il con la Commissione di vigilanza garante oggi così come è strutturato è un organo monocratico
I limiti obiettivi la attività peraltro denunciati dire grande chiarezza dallo stesso titolare dell'ufficio sono
Stati divisi
Oggetto di tanti discorsi se le se ne è parlato tanto
E rispetto al poco che si è fatto per cercare di porvi rimedio forse non mette neanche conto parlarne ancora certamente un ufficio da trasformare in un organo di garanzia sicuramente collegiale e com'
Modalità di costruzione diverse
Anche questo è oggetto del decreto legge sulla par condicio anche questi oggetto del disegno legge di iniziativa parlamentare presentato
Nei giorni scorsi alla Camera primo firmatario Calderisi ce ne sono ce ne sono poi altri sul tappeto direi che in settembre speriamo di vederci più chiaro
Dopotutto forse troppo pessimismo in questo campo anche giustificato perché non avendo nei prossimi
Sessanta settanta giorni
Forse di più
Confronti nel elettorali né di votazioni referendarie con momentino ripeto per riflettere su questa questione avuto riguardo anche precise scadenze istituzionali
Di questi prossimi giorni
No no forse far venire una soluzione facile soluzione che può essere all'altezza della situazione siamo pessimisti tutto
Un altro argomento molto importante della materia radiotelevisiva un altro punto importante e che è stato dibattuto che in questi giorni alla Camera dei deputati riguardante le norme che regolano la nomina del consiglio di amministrazione della RAI
Vorresti dieci in proposito qual è la sua opinione
Oramai e da questo inverno che il senato a licenziato un
Modo di soluzione per il rinnovo dell'organo gestionale della concessionaria del servizio pubblico
Che a me personalmente non persuade affatto la camorra se ne è occupato a lungo sotto diversi profili procedurali regolamentari c'è ancora tra le informazioni così
E in campo un grosso scontro sul punto anche qui prevale da parte
Delle forze del centrosinistra l'obiettivo
Idee perché anche
Realmente
Dichiarato che è quello di mandare a casa l'attuale consiglio d'amministrazione attraverso uno strumento legislativo
Approvato dal senato nel marzo scorso
Fatto in modo tale anche dire tecnicamente abbozzato ho appena abbozzato da non prevedere addirittura la durata quello gestire
Questo scarno articolato a ai miei occhi uno
Qui va bene case il consiglio di amministrazione della RAI presenta
Dal consiglio
Normalmente conto neanche
Soffermarsi su una scelta se il punto di partenza condiviso io ne sono abbastanza contento ma certo che mia stupito per legge nella relazione della Corte dei conti
Sui conti dell'azienda RAI relativi al novantaquattro anzi e miei rilievi per delle cose che continua ad andare e che comunque la corte dei conti ha sempre tirato per accenti molto più duri di quelli usati per il bilancio
Quattro una affermazione sì non la ricordo testualmente ma comunque dite chiaro dichiara apertura dichiaro riconoscimento verso una gestione più trasparente più economicamente e corretta e quindi più concorrenziali e
Con criteri invece aziendale sicuramente apprezzabili rispetto al passato
A fronte di questo accanimento di questo di questa scelta diciamo così di andare a testa bassa per cacciare per questo Consiglio sarà anche questa materia almeno alla Camera della ripresa dei lavori parlamentari a settembre
Io proprio impressione che sia forte la spinta creare dell'azienda RAI unica from di occupazione dei partiti
Che è stato un po'la croce e la delizia da però la storia di questa azienda per cui abolirla vedere come soluzione finale
L'avvilente ad una privatizzazione anche nell'ottica della risposta del quesito referendario potrebbe essere forse la soluzione migliore Massi servizio pubblico al Paese pensare di spinge una soluzione che riparo più pesante e più pressante FIAT dei partiti sull'azienda secondo me una soluzione bastarda oltretutto su il piano dell'informazione radiotelevisiva servizio pubblico mi sentirei di dare un giudizio abbastanza misurato di un
Sensibile potrebbe di un cammino non certo compiuto ma di una Crash da sensibilità quindi diciamo di
Di una direzione nella strada giusta informazione veramente pluralista bella l'informativa delle testate potrebbe benissimo
Non è certo questo mio giudizio una con sacramentare univa una scelta un obiettivo raggiunto è una scelta definita siamo però sulla strada rispetto
Votazione
Del che ha connotato diciamo il periodo in cui c'è stato l'organo di gestione precedente quello che sulla stampa si definiva dei professori sicuramente un grosso passo queste considerazioni diciamo sul piano informativo a quelle gestionali dei conti economici dell'azienda che si possono leggere nella relazione alla corte dei conti relativa al bilancio durante
Quattro mi sembra proprio l'ingiustificato sul piano
Della sensatezza un dolore dai lo ripeto testa bassa valutare case un consiglio che si lo stanno facendo bene star sicuramente facendo meglio di prima
Un altro importante aspetto del pianeta informazione è quello riguardante la distribuzione delle risorse pubblicitarie tra stampa e radiotelevisione pubblica e privata
Sappiamo che c'è una forte crisi della carta stampata
Qual è il tuo querele su questa situazione
La questione della distribuzione dei
Dei degli investimenti pubblicitari dai mezzi di comunicazione mi è tornata evidente
Qualche settimana fa quando ho letto proprio sul giorni
Della
Posizione assunta
Per me anch'essa proprio medievale Balla
Federazione italiana degli editori di giornali che si lamentano dato sicuramente obiettivo per il calo investimenti pubblicitari sul
No una parola le
Sunniti elementi di struttura portanti che determinano questo equilibrio del mercato
Non hanno detto se ci sono stati mi sono sfuggite me ne scuso considerazioni sull'andamento del mercato internazionale della carta santo cielo il l'idea
Periodici le riviste specializzate si fanno con l'acca cioè l'attenzione
Dei prezzi della Carta nel mondo enorme data mi si dice dalla grande richiesta di aree
Geopolitiche che si affacciano nuove visualizzazione che è connotata tra le tante cose da una forte richiesta di carta ma fatto cioè il proprietario di una testata presente giornalisti del quotidiano che si trova a comprare strutturale tonnellate di carta si inserisce in con un circuito a prezzi vertiginosamente sta quindi costituì quotidiani salgono anche per questo talora continuare a considerare del mille novecentonovantacinque l'investimento pubblicitario con almeno una variabile indipendente
Rispetto a quella a quella della ripresa cioè del rapporto che tecnicamente si chiama posto compatto quanto investitore pubblicitario spende per contattare un utente un lettore per un messaggio è secondo me semplicemente lungo
E Amodio che l'investimento pubblicitario su tutti i mezzi delle pubblicazioni si muove con una logica imprenditoriale
Istituzione
Produzione
Veri e di servizi calcolando un ricavo x dagli investimenti pubblici
La distribuzione sui vari mezzi della comunicazione charlie in questo bar aggettivo ogni impresa e di un sistema produttivo come quello italiano per esempio nel suo insieme frutto di queste valutazioni ragionare in termini si spende troppo quella pubblicitaria televisiva e poco sulla carta stampata senza porsi neanche il problema e costi complessivo di una impresa editoriale
Su carta stampata ho accennato a le materie prime ma potrei girando un po'il mondo mi capita di vedere anche di recente citare casi recenti casi frequenti di chiusura di testate giornalistiche spara negli Stati Uniti
In Europa ma moltissimo negli Stati Uniti dove le tensioni di prezzi sul mercato della carta sono arrivate negli ultimi mesi a livelli molto elevati
C'è una evoluzione nel mondo della comunicazione di massa
Per la quale non sembra di capire unitaria
Di vedere un atteggiamento come come si fa il mondo si muove mimando va avanti corriamo ai militari riportando gli equilibri quelli che erano pedinato il mondo avanzarsi a me sembra di vederli questi
Capire che probabilmente di qui a pochi anni il giornale
Si deve leggere senza usare più carta usando rimonta di mente comunque
Utilizzando questo bene sempre più prezioso in modo diverso da quello storico dell'Italia tavolino della del del cappuccino e della e che ha fatto diciamo la storia di questo strumento di comunicazione
Da sempre mi sembra abbastanza evidente la questione per gli investimenti pubblicitari e delicata ma è anche vero che alle soglie del terzo millennio non sento
Partito
Attento aggiornato
Pronto a soluzioni costruttive valide di chi per esempio si pone qual è il futuro della istituzioni della industria della carta stampata questo è come io vorrei sentito del problema non lo credo posti questi termini e ripeto è un altro degli aspetti di questa arretratezza che francamente mi sconcerta e che spero il prima possibile prima che gli effetti di una colonizzazione culturale che tolgano cultura italiana le sue specificità la sua tradizione della forza di penetrazione nel nostro Paese e nel mondo che ci circonda subiscono un colpo che sarebbe davvero molto che