"Servizio pubblico radiotelevisivo" promosso da Rinnovamento Italiano

Assolutamente è piuttosto che il titolo direi contiene con i riferimenti politici e letterari cui all'utente contiene dicevo tre situazioni diverse tre opzioni
Tra le quali si dovrà fare poi una scena
E allora il titolo vuol dire cerchiamo momento di volgari Giare Perkins domanda anche un po'della stranezza dell'iniziativa
Vogliamo una RAI come una sorte di mummia da idolo atterrare in una contemplazione estatica del passato e il riferimento è appunto evita oppure vogliamo come don Chisciotte il mitico personaggio chimica diserbante su un povero e un po'Cavaliere
Interprete di una realtà ormai tramontata ma in cui crede ancora insomma direi un ideale da rincorrere
Oppure questa è la terza eventualità pensiamo ad una RAI un po'Sancho Panza la realtà concreta di un mondo senza poesia ma anche purtroppo senza fede
Nel quale l'uomo esalta e riscatta la sua materialità in una sorta di pragmatismo quotidiano
Ecco certo è che non vogliamo come in Cervantes la pacificazione o meglio l'insabbiamento della morte dell'immagino se Italgo
Vogliamo e cerchiamo di individuare anche qui stasera un tracciato di lavoro tutti uomini di programmi che porti la RAI del servizio pubblico ad essere testimone vivo del nostro tempo con tutte le sue complessità naturalmente e tutte le sue anche contraddizioni
Perciò una RAI direi leale coraggiosa non una caricatura della società in una specie di magia cavalleresca dell'immagine
E questo di stasera appunto è il primo convegno che fa Rinnovamento italiano e lo dedica appositamente al servizio pubblico proprio in un momento in cui la RAI è forse arrivata Accio punto di crisi direi più basso
E questa riflessione viene fatta da una forza politica appunto Rinnovamento italiano con i suoi uomini più rappresentativi dire non per creare relazioni o avanzare diritti supposti
Lo fa e lo diranno soprattutto i capigruppo nasi Del Turco che apriranno e chiuderanno rispettivamente il convegno convinta com'è che il ruolo di un partito non è quello di occupare ma di dare Indirizzo cioè il un contributo nell'interpretazione proprio di quella delega che ad una forza politica deriva dal voto dei cittadini
Ed allora per non fermarsi diciamo così a evocativi che tutti esprimono
Di una RAI che vorremmo sempre migliore sempre più efficiente abbiamo portato Pio un'analisi del prodotto RAI
Fatta da due dirigenti che operano nella struttura dell'agenda e che ci parleranno perciò dei risultati anche della loro ricerca insieme a loro avremo poi le comunicazioni
Di due esperti perché hanno fatto e fanno televisioni da due sponde diverse Emilio Rossi che vedete alla mia destra dopo Stajano l'indimenticato dire direttore del TG uno l'uomo che ha conosciuto la RAI negli uomini e mezzi
E che mi vanto non ricordo di aver avuto direttore perché mi ha insegnato da un uomo di valore non lasciarsi prendere dall'uso effimero della televisione
Il responsabile di media sette Basile il quale ci dirà anche se sia vero o meno che in RAI sì invitano i dipendenti a comprare azioni media sette attraverso una circolare aziendale
Io mi fermo qui perché vorrei dare subito la parola magica che apre così questo discorso lo approfondisce e ci invita poi alla discussione complessiva Peronaci
Ma il compito mio di fare una brevissima introduzione perché poi lascio la relazione
Del di scali Macchitella sul sul prodotto perché dobbiamo fare un convegno sul prodotto
Cioè sulla qualità della proposta televisiva non un convegno sul sul riordino sul CDA o sull'altro
E perché c'è un bisogna cercare di definire che cos'è che prodotto deve dare il servizio pubblico
In termini di informazione
E questo una riflessione molto profonda perché che forse non per non penso neanche che riusciremo esaurire ma sulla quale un dibattito Benigni sia
Allora la domanda io me la spaccio provocatoriamente in modo tale che entriamo subito coi piedi nel piatto
Anche rispetto a quanti ne hanno parlato in questi giorni di prodotto in mezzo altre cose
Più inerenti alla struttura e agli organigrammi
La domanda Essay meglio Sanremo che video sapere
Io dico che la RAI deve fare Sanremo non vi che io sappia
Faccio parte ovviamente
Non lo dico provocatoriamente ma io penso che
Ne voglio fare una critica video sapere o chi lo rappresenta fa una cosa giustissima e bellissima
Ma io ho timore che si circhi adesso con l'arrivo di di un centrosinistra con una sinistra molto forte al governo che la RAI tenda a d'andare verso una soluzione in cui in termini di qualità del prodotto in cui dica sostanzialmente ce ne freghiamo dell'audience
E tendiamo a fare un po'una cosa penitenziali vista seria un po'da quella sinistra salotto insomma che piace a piaccia quelle che fanno senza salotto ma che non piace la gente
Noi dobbiamo fare voi dovete fare cioè la RAI deve fare come servizio pubblico deve fare deve dare un messaggio forte
A mio avviso della tradizione della cultura italiana
E la cultura italiana non è soltanto per stare nella metafora di prima video sapere e Sanremo
E anche Sarre
E la lirica e teatro
E cinema
Ma deve farlo tenendo presente all'audience
Cioè di fare dei programmi di qualità
Che siano capaci di interpretare la tradizione italiana
Della cultura italiana
Dandogli
Forza
In termini di odio se qualcuno aveva coniato un tempo quello a termine nazional-popolare
A me sembra un termine adesso de quella depurato ovviamente
Dal momento in cui fu detto ma che aveva un significato
Aveva un significato perché è un termine che rappresenta una cultura italiana
Non è solo questo ente
Vuole essere anche la necessità di come dire portare la nostra cultura italiana all'estero
Noi entreremo con le nuove tecnologie perché anche di questo si dovrà parlare
In Europa anche con la televisione
Noi dovremo essere capaci di esportare la nostra cultura che non che che canta
Che è una delle cose principali che abbia
Noi dobbiamo essere capaci di portarlo all'estero
Recuperando anche in un
La parte locale voglio dire che l'Italia però il rischio e che non dobbiamo fare una televisione in termini di qualità del prodotto che diventi provinciale
Lo doveva fare una televisione che sia capace di portare il nostro messaggio di tradizione culturale italiana all'estero
Recuperando anche gli aspetti del nostro localismo e qui intendo poi parlando un attimo di riordino si può pensare su questo ma non deve essere nel viceversa cioè pensando che riducendo riducendo Allocca lirismo le televisioni poi noi facciamo un discorso tutto interno all'Italia perché la nostra televisione andrà all'estero
E noi quindi la televisione e soprattutto il servizio pubblico ha una forte responsabilità in questo
Io ho voluto un po'come dire periodi per i relatori lo dico questo soltanto buttare un poi un sasso nello stagno ecco nel senso di aprire provocatoriamente il dibattito
Io non voglio neanche parlare del riordino la nostra posizione la conoscete la poco velocemente facendo un piccolissima digressioni io credo che la RAI debba vi era anche una grande funzione quella di richiamare talenti
A me sembra che in RAI esista soprattutto il tentativo di un continuo utilizzo
Come dire delle stesse
Non le stesse persone ma anche quelli bravi voglio dire ma che non ci sia una un tentativo di richiamare tale io credo che questo sia un fa parte della ricerca e dello sviluppo
Di una azienda di distante e fa parte di un servizio pubblico cioè quello di dar la possibilità a chi ha talento si poteva approdare e di poter diventare innovare ovviamente la televisione i talenti ce ne son stante anche in Italia
Anzi forse la il bene più prezioso che abbiamo io credo che un società di Stato che fa informazione abbia il compito di richiamare questi talenti sono poco i giovani quelli non ancora scoperti
E di fargli provare
Due parole su una situazione attuale perché se no non non si andrà Sensi va mai con la con la con la caduta del al Senato del della legge
Si andrà a un rinnovo del consiglio amministrazione come era stato
Con la vecchia legge c'è quella di designazione del dei presidenti di Camera e Senato io mi auguro che i presidenti di Camera Senato abbiano saggezza
Scelgono delle persone capace di intendere la qualità del prodotto
E che Dio lo impulso a questa qualità
Mi auguro anche che ci sia la possibilità che perché questo una funzione importante per la qualità del prodotto
Che la direzione generale
Sia una direzione direzione generale innovativa moderna giovane
Possibilmente istituzionale comunque fuori dalla lotta di bande che probabilmente all'interno della RAI addio
Perché se no vorrebbe dire l'impossibilità poi di creare le condizioni per attrarre quei talenti di cui dicevo prima
Io credo che questa stagione nuova della RAI che si aprirà con
Con metà di luglio sia una stagione molto importante si recupera e si ha il coraggio di recuperare il significato del suo valore di servizio pubblico io lo indico nel recupero della tradizione della cultura italiana
Della sua propaganda
Ma rispettandola audience
Non vorrei che non vorrei fare un favore a miti asset in un certo senso ma anche su questo la Rai non deve essere competitiva in termini commerciali
Ma deve essere competitivi in termini di qualità del prodotto quindi posso lasciare la parola atti di qualità di prodotto parla meglio di prima grazie grazie
Lo spazio allora
Cicchitto
Carlo Scarpa
Allora Franco Scaglia Carlo Macchitella hanno fatto questa analisi più diceva appunto l'onorevole Masi ora ci daranno conto in vista relazione molto sintetica che offriranno all'analisi di appunto dell'assemblea prego
Sì questa relazione nasce da una riflessione fatta da macchine Macchitella e da me e un piccolo libro che stiamo facendo che sarà pronto fra un mese un mese e mezzo
Quella cerchiamo scusate raffreddore cerchiamo di analizzare la qualità del servizio pubblico la qualità del prodotto
E da questo viene quel titolo che può sembrare curioso che poi sarà spiegata alla fine di questa comunicazione la prima parte la leggo io la seconda parte una legge Macchitella
In questi giorni la RAI si trova e si è trovata al centro dell'attenzione dei partiti dell'opinione pubblica di quotidiani e settimanali soprattutto pare per due tipi di argomenti
Il primo concerto e la concerne la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione l'altro argomento riguarda la violenza e il sesso nei programmi un dibattito quest'ultimo che ha coinvolto tutti compreso il primo cittadino della Repubblica che ha fatto assumere a certi personaggi che da censurati sono diventati censori atteggiamenti suggerimenti in alcuni casi addirittura strampalati
Crediamo invece senza nulla togliere all'importanza di codesti argomenti che una seria riflessione sulla RAI debba partire da quella che è la sua prima entità la sua ragion d'essere primo detto in altri tempi vale a dire il servizio pubblico e il suo significato
Cerchiamo allora di chiarire alcune idee sul servizio pubblico il concetto di servizio pubblico nasce all'inizio dell'Ottocento in Francia alla sua base che il riconoscimento da parte dello Stato che vi sono dei settori all'interno dei quali lo Stato interviene o direttamente
Ho concedendo a privati tale servizio
Ciò per garantire all'intera collettività il raggiungimento di scopi e la fruizione di servizi e che altrimenti sarebbero irraggiungibili
Perché dunque la televisione è servizio pubblico perché i costi connessi all'installazione di una rete in grado di far raggiungere la televisione ogni più sperduto casolare e ingrati inoltre di creare delle strutture di diffusione erano tali che solo lo Stato o una concessionaria privata ma di fatto pagato dallo Stato potevano garantirlo
A ciò si aggiunga storicamente che la televisione doveva essere sotto il controllo dello Stato per quello che veicolava informazione e cultura
Questo concetto che è un concetto antico è stato completamente modificato dagli eventi tecnologici economici politici sociali oggi
Quel concetto di servizio pubblico definito dei francesi quasi duecento anni fa con tutta la sua dottrina giuridica ed economica appare anacronistico e superato se applicata medium televisivo
Oggi il servizio pubblica ha bisogno di essere ridefinito e ripensato ma per quale motivo noi riteniamo che oggi affinché il servizio pubblico possa avere un senso e possa essere ridefinite ripensato esso vada legato indissolubilmente al prodotto
Al tema cioè su cui più profondo oggi si avverte la scommessa del rapporto individuo autorità televisione mercato
D'altra parte il periodo a cavallo tra la fine della guerra i primi anni cinquanta il dibattito sul set sul servizio pubblico il dibattito classico come fare raggiungere la televisione ogni più sperduto casolare come fare in modo che la televisione diventi un bene di consumo di massa
Quando noi vediamo quelle vecchie fotografie in bianco e nero dei bar il giovedì sera con quei milioni di persone per la pizza per Mike Bongiorno ecco lì corre la grande scommessa del servizio pubblico fare in modo cioè che tutte quelle persone non debbano uscire di casa andare al bar ma possano vedere la televisione a casa propria
Solo molti anni dopo una volta che la televisione è diventata elettrodomestico di massa il dibattito si sposterà sulla democrazia
Vi ricordate quel paradosso di Ennio Flaiano la rivoluzione contro la società dei consumi mi piace ma non riuscirà ci toglieranno il frigorifero per riproporci ero tra vent'anni come una conquista
Quelle tre domestico che la tv è una conquista se porta con sé e dentro di sé democrazia
Alla fine degli anni Sessanta sia dal servizio pubblico di fornire un'informazione pluralista una cultura pluralista le forze democratiche non vogliono che vi sia un'informazione è una linea editoriale mono culturale monopolistica
Ma che in un ambito ampio tutte le componenti politiche culturali ideologiche del paese si possano rispecchiare nella televisione
Questo complesso dibattito si conclude con la fine della RAI di Bernabei e l'inizio della RAI della legge del settantacinque con il duopolio prima e poi il Trifoglio
Oggi oggi il dibattito che sta costando sul prodotto diciamo spostando perché non rimangano in piedi i grandi temi della democrazia dell'informazione dell'eguaglianza del pluralismo ma si comincia a capire che il nodo vero è il prodotto se la RAI delle tre reti la RAI della legge centotré fu costruita per garantire la presenza cattolica la presenza laica la presenza socialista un'informazione pluralista
La RAI del due mila deve avere come fine il prodotto il prodotto di qualità che garantisca gli ascolti e presenti generi e culture diverse il prodotto dovrà essere al centro il prodotto come fine
Definitivamente finalmente solo così si giustifica il servizio pubblicabile rispetta raggiungimento di questo obiettivo che va strutturata la RAI del domani
A questo punto proviamo a rileggere quale siano state le e le caratteristiche del prodotto televisivo in Italia in principio ci fu l'equilibrio la RAI di Bernabei in questo senso con intelligenza
Attua e applica il principio del servizio pubblico inglese voluto da ritti il mitico direttore generale della BBC secondo Rite la televisione dovrà fornire all'utenza in un corretto equilibrio informazione intrattenimento cultura
La RAI di Bernabei e da questo punto di vista un'azienda che offre un prodotto è un palinsesto equilibrati per la presenza di tutti i generi televisivi anche perché il rapporto tra gli investimenti non è disomogeneo
La RAI di Bernabei produce creato sceneggiati trasmette quiz e varietà Compre manda in onda un giusto numero di firme Telefilm
Alla base di quella RAI di e dunque l'equilibrio la capacità di intuire all'interno del monopolio rapporti che devono esistere tra i diversi generi che interessano all'utenza anche questo permetta la RAI di radicarsi capillarmente nel Paese
E di raggiungere ogni più sperduto casolare in base al principio istituzionale del servizio pubblico
La RAI di Bernabei fu infatti pensata costruita gestita con una doppia logica quella di far diventare la televisione un consumo di massa
E nello stesso tempo farla diventare il veicolo attraverso il quale trasmettere una cultura che poi era quella del partito di maggioranza relativa in grado di unificare il Paese per questo fu per questo motivo fu costruita la Rai forte centralizzata
Dove un nucleo duro dal centro Torino prima a Roma poi dirigeva tutto
Fu la RAI come dicevamo di Guala e di Bernabei di Beretta Anguissola e di Gennarino un'azienda centralizzata
Al cui interno al dibattito e la dialettica erano deboli quando il dibattito e la dialettica vennero creati con l'esperienza del centro sinistra e con la nascita del secondo canale
Fu comunque la dialettica che non veniva mai conglobata al centro esemplare appunto l'esperienza del secondo canale e dei giovani corsari alla Biagi alla Barbata la bare insomma che vi lavorarono
RAI della riforma costruita nel settantacinque per garantire pluralismo e democrazia nell'informazione nella cultura si inserisce comunque nella vecchia logica dell'equilibrio
Anche se la RAI non è più centralizzata ma vi sono delle reti in concorrenza fra di loro e dialettiche perché ciascuna portatrice di valori nei quali le altre non si riconoscono rimane inalterato il disegno unitario dell'Offerta e della tipologia capitale offerto
A questo punto a questo proposito appare opportuno fare un breve rinvio all'esperienza della terza rete regionale voluta dalla legge centotré per andare incontro alle esigenze informative e culturali locali
Un'esperienza di cui si ricordano solamente le cronache di processioni indiretta o tristi allocuzioni di assessore alla cultura
Un fallimento conseguenza del fatto che il progetto di terza rete fosse legato non a una linea editoriale o di prodotto ma esclusivamente a un'ipotesi politica un'esperienza da non ripetere oggi quando si parla di rete federale
Ma torniamo alla Rai della riforma sarà Berlusconi a rompere l'equilibrio non solo perché con lui finisce il monopolio ma perché Berlusconi crea da noi la televisione commerciale
La logica tra televisione commerciale una logica che non può avere equilibrio all'interno della gerarchia della tipologia dei prodotti sia essa intesa come palinsesto che come allocazione di investimenti l'obiettivo della televisione commerciale l'ascolto e quindi per raggiungere l'ascolto
Non si possono equilibrare gli investimenti e trovare un giusto cocktail tra i diversi generi televisivi
In questa chiave la televisione di Berlusconi spinge in maniera spasmodica il pedale degli acquisti gli acquisti danno una più alta redditività di ascolto e costano meno che produrre
Ovviamente Berlusconi non investe nell'informazione che peraltro per alcuni anni di addirittura inibita
La RAI
Orfana di una vera tutela quali sono le leggi e il diritto potrebbero offrire insegue disperatamente la logica dell'ascolto in base al principio del primum vivere deinde filosofare per la RAI quel percorso siamo alla prima metà degli anni Ottanta significa sopravvivenza ma non strategie alternative
Ecco dunque la fine dell'equilibrio del prodotto la fine delle quelli blu del palinsesto la fine dell'equilibrio delle allocazione delle risorse esplode il disequilibrio
Disequilibrio che fa abbandonare la RAI giusti rapporti fra i generi fa dimenticare alla RAI l'esistenza di alcuni generi importanti
Il documentario per esempio il teatri cartoni la musica seria la danza la RAI punta esclusivamente su Baudo con tutto il rispetto per Baudo e sugli acquisti
Vince la battaglia degli ascolti ma perde la battaglia delle senza delle intorno dell'ontologia
Il rapporto costo benefici in termini di ascolto e discutibile
La RAI del post monopolio la Rai non più di Bernabei la RAI di ma anche di Agnese costretta a inseguire sullo stesso terreno la TV di Berlusconi le responsabilità non sono via inter soltanto della dirigenza RAI sono di una classe politica incapace di disegnare regole atte a garantire l'azienda RAI a garantirle anche l'equilibrio
Che potrebbe continuare a esistere nonostante la forza della concorrenza
Da qui nasce la grande crisi del servizio pubblico
Che soprattutto all'incapacità di fornire un prodotto equilibrato la RAI abbandona le regole di prodotto equilibrate segue le regole di prodotto di una televisione commerciale gli allocazione di investimento sono conseguenti le modifiche di palinsesto seguono tale logica
E a questo punto che il disequilibrio fa perdere la Rai principi e caratteristiche
Negli anni Novanta tutto ciò diviene stagnazione se non peggio
Per la RAI in un'Italia che si sta profondamente modificando con Tangentopoli e con la crisi dei partiti tradizionali ci dovrebbe esserlo ritorna lo statuto e ci dovrebbe essere la capacità di ammodernare il concetto di servizio pubblico ponendo al centro della sua esistenza il prodotto
Ma non ci sono più nelle energie nella capacità nella volontà di fare questo e il disequilibrio la stagnazione fanno della RAI
Un'azienda che non risponde più ad alcuno dei canoni che contraddistinsero in passato al servizio pubblico che dovrebbero costerà contraddistinguono in futuro
E oggi risponde sole parzialmente ai canoni della televisione commerciale quindi è incapace di definire strategie compiti linee
Una crisi ancor più sensibile nel momento in cui la televisione stessa che sessisti che si sostituisce la politica nei ruoli nei compiti e nelle funzioni
La crisi della Prima Repubblica e l'inizio della cosiddetta Seconda Repubblica hanno nella televisione dei connotati evidenti a volte selvaggi perché è in televisione nelle piazze elettroniche di Santoro
Nei salotti di Costanzo nei processi come il processo Cusani nei TG sempre incalzante drammatici che si misura la crisi del Paese che si tenta di rispondere a questa crisi di uscirne fuori
La televisione diventa a questo punto non più solo il Moloch medio logico ma anche il mondo politico e non è un caso che la mafia tenti di uccidere una dei rappresentanti massimi del Moloch televisivo Maurizio Costanzo ma non per la figura in si non si può infatti pensare che Costanzo
Abbia gli occhi del Paese ed è la stessa mafia la valenza di un borsellino di un falcone ma perché in Costanzo si vede ormai la televisione è stato questo esaspera al massimo la crisi della televisione in generale e la crisi di un'azienda come la RAI che avrebbe dovuto non semplicemente essere specchio ma essere anche attivo punto di riferimento e di indicazione nonché il teatro del passaggio
Questo il contributo di Carlo Macchitella
Colasio Franco Scaglia nella seconda parte ci dà anche un momento prego allora scusate sbagliata scaglionati tra il dicevo se Carlo ci dà un attimo di così a venire Poggio d'improvvisazione ci riesce a dare un po'più a braccio di significati non per quello che ha fatto lui ma alleggerire un attimo anche l'ascolto dalla platea grazie
Cercherò di non seguire il testo per non uccidere se poi si vogliono per uccidere positivamente la pone poi vedo alcuni che hanno fatto addirittura resta il Quinton venne la settimana sia punti d'accesso incontro alle esigenze di tutti quindi
Uscirò un attimo per incentrare mi su tre punti che ci mi sembrano abbastanza importante
Se se noi quindi prendiamo il prodotto come l'elemento centrale su cui incentrare il dibattito per costruire la RAI
A questo punto si nasce sorge evidentemente il corollario di quale tipo di prodotto
Ecco che il prodotto non è solamente il programma insieme il prodotto è un concetto più ampio è un insieme di elementi e il programma la collocazione nel palinsesto l'allocazione degli investimenti le strutture e allora che cosa vuol dire
Rispettare questo prodotto farlo emergere vuol dire per tornare a quello che diceva prima Scaglia ricco recuperare l'equilibrio avere cioè un palinsesto coraggioso capace di fondere qualità ascolti e presenza di tutti quei generi che l'utenza richiede un palinsesto
Che non deve essere né ipertrofico né ingessato e che sia creativo
Vorrei fare qui una piccola esperienza che l'esperienza di format formate è stata un'invenzione tra virgolette della gestione Moratti ebbene al di là dell'indubbia qualità di alcuni prodotti di format è impensabile che un channel la ricerca di prodotti nuovi prodotti alternativi cioè che si rivolgano a tutti vengano ghettizzati all'interno della seconda serata di una rete specifica la sperimentazione cioè come la fa formate come la può fare qualsiasi struttura che risponda a quel tipo di esigenze la poi la devi fare su tutte le fasce orarie ovviamente diversi cambi diversificando generi e prodotti su tutte le reti con una logica di attenzione alle diverse utenze ai diversi target
Mentre la seconda serata si dovrà rivolgere la nostra attenzione ai momenti di approfondimento a quel pubblico che vuole rimanere alzato per capire meglio alcune cose
L'operare indiscriminatamente come avvenuto in questi ultimi anni sulla rete una sulla Rete due sulla rete tre è stato un errore di qui la necessità di un equilibrio nel palinsesto negli investimenti nelle strategie
Tutta la polemica che è stata fatta su Baudo una polemica falsa Baudo si è trovato a ricoprire sparsi perché questo gli è stato chiesto dall'azienda
L'azienda ha chiesto a Baudo de di coprire spazi che non era in grado di riempire in altro modo per carenze di nigeriani produttive eccetera di equilibrare allora vuol dire un palinsesto che si armonioso armonico
Quando i professori sembra siano passati vent'anni ma sono solamente quattro anni fa vennero nominati nel consiglio d'amministrazione della RAI pensarono che la RAI fosse necessario ridisegnarla ex novo e si rifecero alla BBC
Se la RAI dissero era stata fino a quel momento un'azienda tre teste adesso deve avere un'azienda su una testa sola
In questo loro disegno si fermarono a metà e quella metà non è stata superata dalla gestione Moratti
Nel momento in cui infatti abbiamo avuto strutture centrali acquistato dato potere di indirizzo e di Baggio
E nello stesso tempo sono state mantenute in piedi strutture di programmazione a cui si sono riconosciute autonomia e linee editoriali di qui una frattura la frattura con cui abbiamo vissuto costantemente in questi quattro anni
Se l'azienda deve essere centralizzata lo sia fino in fondo se deve essere decentralizzata come la penso la legge del settantacinque lo rimanga tale
La crisi del prodotto e anche il risultato di questo nessuno infatti in RAI a un certo punto riusciva a capire che cosa doveva produrre perché e di conseguenza la cosa più facile era mettere in onda Baudo o i fin da questo la RAI dunque è una dove deve essere disegnata tenendo presente il prodotto ma qual è lo strumento più utile perché ciò accada su questo il dibattito infuria
Il problema è che il dibattito non deve essere induttivo ma deduttivo come dicevamo deve partire dal prodotto e allora perché il servizio pubblico riesca a fondere qualità ascolto presenza di generi diversi
è meglio che vi siano tre reti libere e autonome un unico centro di palinsesto che coordini le reti le quali a quel punto diventano dei veri segmenti di trasmissione
Il problema quindi non è se dobbiamo avere tre direttore di Rete due della maggioranza e uno della minoranza ma se dobbiamo avere un palinsesto è un'azienda equilibrata
Attualmente le proposte sul tappeto esistono e su di esse già si dibatte Vietti propugna un significativo massiccio investimento nella produzione di fiction a danno di altri settori
Chi punta alla modifica strutturale dei palinsesti basta con le reti si dice introduciamo le responsabilità per fasce orarie
Chi infine sull'onda dell'amarcord Bernabé Iano rinvia la vecchia RAI centralizzata divisa per generi proposte che hanno la comune caratteristica di venire tutte dall'interno dall'azienda e di porre al centro comunque del dibattito
Come ha avere un prodotto migliore
Proposte non antitetiche complementari anche se il loro limite appare quello di tende a risolvere più singoli problemi che il problema nel suo complesso apparire cioè per assurdo come non equilibrato
Riequilibrare comunque deve avere come obiettivo la qualità e il concetto di qualità ci rinvia a un tema caro a Malinowski la differenza fra funzionale funzionalità e funzionamento
Il servizio pubblico e quindi prodotti che il servizio pubblico veicola devono essere funzionali al cittadino perché il servizio pubblico sia funzionante
Un prodotto cioè capace di soddisfare le esigenze più complesse mi riferiva quello che diceva prima Masi dobbiamo dare al cittadino sia Sanremo che i documentari perché altrimenti faremo qualcosa che non è funzionale e quindi funziona un prodotto dove la qualità sia presente ma qualità che sì a tutto tondo e che si rivolga delle fasce di pubblico non tutte le fasce di pubblico facciamo un esempio
La fascia di pubblico al di sotto dei venticinque anni una fascia di pubblico che per motivi pubblicitarie poco prese in considerazione perché si forniscono dei prodotti non mirati non funzionali
Ma il prodotto televisivo non può muoversi secondo questa logica deve rivolse ci in particolare a quel tipo di target di pubblico che sarà la classe dominante la classe dirigente del domani
Se noi non offriamo una televisione utile offriremo una televisione immobile caratterizzata da un prodotto immobile
Cavour diceva la storia una grande improvvisa attrice Joyce a sua volta aggiungeva la storia è un incubo da cui cerco di svegliarmi ecco noi non vogliamo che la tv per la generazione al di sotto dei venticinque anni sia una grande improvvisata dice e non vogliamo nemmeno che sia un incubo
Vogliamo una televisione che regali a tutti la qualità senza farli addormentare
La qualità è come la cultura un qualcosa che si deve riempire che deve diventare sostantivo perché vale il principio che ogni prodotto può essere colto così come niente colto in sei
La televisione di qualità dunque è un palinsesto spregiudicato ricco di fantasia che armonizzi con equità i vari generi siamo convinti anche se sembra prima visto l'ingenuità che servizio pubblico si muovesse su questa strada lo stesso mondo pubblicitario
Potrebbe esserne condizionato e condizionare quel Moloch che lo share
La qualità è una sorta di araba fenice la qualità e comunque all'interno del prodotto televisivo il momento dell'incontro
Tra l'assenza della ricerca degli accessi gratuiti
E la capacità di creare un'azienda che abbia un palinsesto equilibrato un'azienda che possa avere la forza e la capacità di aggiungere all'Auditel senza contrapporre il Qualitel vincendo ovviamente la sfida il servizio pubblico di domani quindi non può più esterne nella RAI monopolista di Bernabei nella Rai della riforma con le tre reti ma non può essere nemmeno la RAI dei professori e la RAI della Moratti che è stata una cosa a metà strada
Un'azienda il cui prodotto sia funzionale agli utenti all'interno della quale i singoli segmenti non vivano in contraddizione tra di loro ma in sinergia
Evidente che l'esigenza del palinsesto sono diverse dalle esigenze della produzione è evidente che queste esigenze devono convivere ma è altrettanto evidente che sono diversi gli strumenti a disposizione del palinsesto e della produzione
Il servizio pubblico potrà essere una holding dove vi siano più società operative nelle quali fare anche in trarre i privati e dove la società per la produzione di fiction che risponde a logiche di un certo tipo e ha bisogno di investimenti specie sia scollegata dall'azienda che gestisce il momento del broadcasting vero e proprio cioè garantisce la messa in onda riprodotti ne garantisce l'equilibrio e la quantità e la qualità appare in questa chiave allarmante l'ipotesi formulata da alcuni i tre differenti società di broadcasting una per Canale una scelta che significherebbe la fine della forza equilibrata del prodotto RAI
Mi vado a rapidamente a terminare
A questo punto ovviamente sorge la necessità di un servizio pubblico che abbia un prodotto in grado di fornire all'utenza informazioni educazione e intrattenimento
Esattamente come il vecchio rito prescrisse alla divisi sessanta anni fa ed ecco dunque venire alle tre parole che sono il titolo del convegno evita Don Chisciotte e Sancho pancia si spiegano direi facilmente Evita Peron è un cadavere imbalsamato che viene ancora venerato
Don Chisciotte e l'utopia Sancio pancia e la concretezza
Che cosa deve essere il servizio pubblico il suo prodotto evita don Chisciotte o Sancio pancia la risposta la possiamo trovare tutti insieme ma certo non può essere edita come sta rischiando di essere o si tramanda stante il grande poeta sparito in un gulag durante il periodo staliniano per inventare per creare poesie doveva camminare
Il nostro servizio pubblico per creare un prodotto funzionale deve camminare e anche velocemente grazie
Grazie
Pascal Carlo nel pesca analisi sul prodotto ben ora io vorrei chiamare in causa sempre per questa parte di comunicazione poi faremo una piccola tavola rotonda con altri ospiti
Emilio Rossi Paolo Vasile come dire un uomo che è stato nella RAI Saccà da RAI ha dato tutta la sua esperienza Rossi e Paolo Vasile che uomo di televisione privata quindi di media sette Fininvest
Allora dal loro due vuole il contributo di un approfondimento nel senso come può la RAI diventare il nuovo servizio pubblico voglio dire esaurisce il problema alla questione del prodotto come si è messo in evidenza o ci vuole altro o devono cambiare gli uomini deve cambiare il sistema deve essere attuato un progetto diverso ecco uno nuovo servizio pubblico da dove può cominciare Rossi
Ma mi pare che intanto sia abbastanza ben impostato il problema guardando prendendolo dalla testa della del prodotto e della sua qualità quindi mi pare già un buona impostazione un po'perché non ho titoli dottrinali titoli accademici è un po'perché la mia attività passata è stata tutta dentro la cucina quotidiana
Mi fa comodo ma credo che sia anche la verità premettere che servizio pubblico o televisione commerciale televisione privata polo pubblico appropriato non sono categorie
Assolute categorie demonizza Abbili o idolatra belli in un senso o nell'altro sono categoriche
Abbastanza datata in ragione di contesti socio culturali diversi e quindi un approccio pragmatico e in questo mi salvò è forse quello più più opportuno
Approccio pragmatico che vuol dire vuol dire andare a cercare in rete le cose che possono trasformarsi in tratti caratteristici del servizio pubblico
E nello scoprirlo nel ricordarlo perché nessuno scopre niente e credo che risulterà anche abbastanza chiaro che col sulla realtà servizio pubblico bisogna ancora fare i conti tanto per cominciare
E che forse il servizio pubblico
Almeno nell'Europa occidentale a una sua permanente ragion d'essere qualcuno dice persino a cresciuta qualcuno dice dimensionata ma certo noi non siamo di fronte a un cadavere da trasportare fuori scena
Tra l'altro parlava poco un attimo fa di in Europa occidentale
E il ricordarci che il servizio pubblico oggi collocato in una contesti molto più articolati e e in comparabili con quelli di trenta o quarant'anni fa tuttavia in il servizio pubblico ha avuto la sua migliore stagione nelle grandi diplomazie decretare democrazie dell'Europa occidentale
E con questo credo che già si sgombra il campo dalla eventuale obiezione ma è una formula in qualche modo legata direttamente o indirettamente consapevolmente o inconsapevolmente
Como il periodo dei regimi autoritari o meno ancora i regimi totalitari
E allora dove si può cominciare per trattare qualcuno di questi sei e credo che i uno dei cuori uno dei quali del carciofo insomma
Sia questo
Di servizio pubblico si comincia a parlare o si continua a parlare
Se essi aderisce ad una posizione valutativa che poi naturalmente si atteggia in modi molto diversi a seconda dei luoghi e dei tempi da posizioni valutativa è questa
La televisione è qualcosa di diverso e di più che non un semplice business o se volete prendendola da parte del prodotto come qui ci avete insegnato a fare
Il prodotto televisivo è qualcosa di diverso e di più che non una merce è piuttosto un fattore determinante di formazione dell'opinione pubblica
E di formazione
Delle costellazioni culturali degli stili
Ecco questo mi pare il vero punto fermo
Talmente fermo che in realtà oltrepassa l'ambito Stay siamo giusti oltrepassa l'ambito stesso del servizio pubblico in qualche modo indica delle prospettive degli spazi ulteriori delle problematiche ulteriore che in qualche modo interessano l'intero sistema televisivo comprese le componenti commerciali dicitura diversa con modalità
Perché a questa a esigenza del PD qualcosa che ci ricordi che non è solo business la televisione che non solo merci il prodotto
A questo possono concorrere strumenti molto diversi a seconda delle tradizioni di un paese a seconda delle prove fatte o tentate o falliti oggi uscite ma in qualche modo questa concezione
Del servizio pubblico
Che non è tutte le voglio dire della televisione che non del tutto estinta alto meno che non è solo business
Poi suscettibile di tradursi in apparati leggi in istituti rari in
Caliente Sciascia se si guarda all'esperienza soprattutto francese o insomma realtà di costume con tutta la data la finezza e la fluidità che il costume comporta
Ecco
Dico subito che
Ma questa luce se ci troviamo d'accordo su quella constatazione di principio
è probabile è verosimile che il servizio pubblico sia un lo strumento valido e verosimilmente perfino indispensabile per un sistema che in un periodo dato non sappiamo quanto destinata a durare
Ha bisogno di componenti diverse una delle quali appunto connotate come dicevamo e solo così
Produce e salvaguardia e promuove una sua integrazione un suo equilibrio una sulla compensazione tra componenti è componente
Personalmente penso ma già del resto l'onorevole Masi mi pare che mi abbiano imparato la strada che sarebbe sbagliato
Vedere la permanenza del servizio pubblico in una
Serie di logore bandierine
Sventola anti qua e là per marcare e forse addirittura commemorare perché a quel punto si saremmo in stato di ignorando sale di commemorazione degli isolotti di programmazione cosiddetti e gli occhi eccetera con tutto il rispetto ovviamente per chi li fa e per la funzione che essi tuttora tuttora
Ad esempio e servizio pubblico
Vuol dire o o dovrebbe voler dire d'ora in poi sarà una serie di deve o dovrebbe perché è una realtà sulla quale il punto non è ancora stato messo e sulla quale sono leciti lecite valutazioni di vario segno e molto articolati e qui non abbiamo il tempo di di decifrare
Allora anzitutto servizio pubblico vuol dire o dovrebbe voler dire criteri di completezza di pluralismo politico-culturale di imparzialità insomma di non schieramento ma credo che bisogna avere il coraggio di dirlo a questa parola di non schieramento
Questi criteri in fondo in qualche misura non possono essere ignorati neppure una televisione commerciale
Ma certe sono fondamentali non come una
Finezza
Facoltativa ma come una esigenza costitutiva
Per il servizio
E quindi
Me la sono cavata in tre parole ma voi pensate quale fiume vivi problematiche e di esempi concreti ciascuno dei quali può generare un capitolo di esame dottrina
E poiché il servizio pubblico dovrebbe vuol dire o dovrebbe voler dire salvaguardia il prologo promozione di un patrimonio di cultura di valori chi ha delle sue radici e delle sue identità che si possono ritenere non sfigurare Bindi non rinunciabili non negoziabili
E ancora servizio pubblico include o dovrebbe includere finalità e obiettivi per esempio di ricerca di sperimentazione
Prego soprattutto nei campi dei processi innovativi della produzione della professionalità
Questi traguardi certamente non tutti e non prontamente sono valutabili in ragioni di convenienza economica
Servizio pubblico vuol dire dunque o dovrebbe voler dire
Non solo
A mettere nel palinsesto servire al proprio pubblico generi o interi comparti di genere non facilmente reperibili in una televisione commerciale
Ma anche dei modi degli stili di produzione di offerta al pubblico purché essi non facilmente reperibili per ragioni in parte obiettivi in una televisione commerciale
Parlavo prima di ricerca di sperimentazione non ho bisogno di dire quanto al di là delle nuove tecnologie di cui tutti ci riempiamo la bocca inserendone per cento preparati a farlo o meno preparati come nel caso mio ma vuol dire anche preparazione della materia prima fondamentale alimenta
Una televisione tanto più se il servizio pubblico cioè la preparazione di talenti professionali la coltivazione dei talenti siano questo ed efficienza in questo campo credo che
Oggettivamente se facciamo l'esame coscienza sono uno dei punti negli atti la dell'ultimo ventennio di di di televisione italiana
Eppure accanto ad altri punti positivi qualcuno ha anche ricordato ma questa credo che sia una una responsabilità da riconoscere e da rimediare per quanto possibile avere mai troppo tardi per per
Promuovere delle contro azioni per rialimentare dei filoni secca
Non ho parlato per niente Dini interesse e di audience
E mi basta mettere in chiaro un punto che del resto sul sul sul cui riconoscimento sono eccellentemente stato preceduto e preparato dalla nave Foreman
Ecco quindi credo che bisogna stare attenti ai luoghi comuni
Il cercare di farsi vedere e ascoltare da molti non è un marchio negativo questo dobbiamo credo sottoscritti se spiega perché il credere diversamente è proprio una di queste proprio di quegli atteggiamenti che induce il discredito della prospettiva qualitativa e ritiro affinamento nel profondo
Perché non è a base di di di di noia del pubblico io uscite dalle dai teatri io dalle sale divisione che si costruisce uno un rapporto col pubblico positivo vitale suscettibile in un circolo di rimettere in circolazione altre
Invenzioni altre altri squarci di di Poesia che
Figurarsi poi seria incapace di di lirismo nelle acque immune
Comparti molto molto meno ambizioni
Un fondo cercare di di parlare a molti il
Naturale
L'obiettivo è dovere potrei dire di di via del comunicato
Un uomo di rilievo dalla televisione francese Hervé Bourges
Diceva che degli anni scorsi ingresso non ho portato la citazione precisa ma ma quando mai che so un un'azienda di trasporti pubblici ha desiderato che i suoi Brambilla
Manco a parlare
Stiamo attenti perché la tentazione ci può essere tentazione
Quattordici
Semmai l'obiettivo ideale cui tendere dovrebbe essere quello di perseguire un'offerta televisiva che per il contenuto del Pian corra per linguaggio possa distinguersi a prima vista o quasi a prima vista
Come facente parte della televisione pubblica e non dalla televisione commerciale e viceversa
Ecco questo credo che sia una una
O l'ha provato a fare insomma credo che senza fare nessun torto la televisione commerciale che altre esigenze e che certo può in parte rettificato le compensarli arricchendosi di obiettivi aggiunti
Ma la televisione pubblica questo questo compito ce l'ha come compito essenziale non come no Shannon come alternativa non come un quid superabili turni perché a un certo punto è bello fare anche una promozione di qualità
Ecco questa della prova a prima vista nella sua va rozzezza e la sua
Nel suo semplicismo credo che funzioni ancora in fondo zapping Susana dovremmo arrivare al punto che con qualche margine di errore ma insomma per il genere di un programma per il linguaggio adoperato per la collocazione in palinsesto per gli equilibri complessivi della programmazione che vi imprime che viene dopo ci si imbatte da in una televisione pensata in una televisione presidiata da qualcuno che ha la responsabilità di cosa ieri come io reagisco
E qui tornando al punto iniziale della del la televisione non solo business del prodotto televisivo non solo merce aggiungiamo un tassello di più che arriviamo proprio al cuore del problema in sostanza il servizio pubblico è il servizio della responsabilità
Non che chi fa
Certi casi egregiamente televisione privata o commerciale come si suol dire ne possa prescindere interamente a seconda dello stato coscienza fra poi più o meno sapori più o meno tenuto a a farne conto ma certo quello che
Per televisioni commerciali può essere accessorio o facoltativo perché il servizio pubblico e essenziale
Quello che viene fuori
E concludo
è che
Il punto principale il punto essenziale
Che aggiunge quello del prodotto e il rapporto con il pubblico
Altro è considerare il pubblico in termini di clienti e la o di clienti la vittoria in tela perché se guardiamo al rapporto inserzionisti e così via il la situazione si fa ancora più
Più complessa e condizionante ma come ad un rapporto leale credibile
Civile
Non confondibile con altri saranno un po'
Pretese illusoria so bene che è difficile conciliare tante cose con tante altre ma insomma io dovendo proprio scegliere in quel triennio in quel trinomio iniziale lasciando in pace la povera invita
Propenderei per un percorso comune a Don Chisciotte e Sancho Panza grazie grazie
Ecco allora rosse ce l'ha dato già un'indicazione di percorso allora chiamava in casa Paolo Vasile che rappresenta Mediaset Fininvest e allora io vorrei chiedere allori
Come si sente il l'attivo commerciale il dovere di servizio pubblico cioè Rossi diceva tribuno solo Wiesner non solo merci e ma qualche cos'altro quindi la tv di valore la TV di servizio e quindi ecco che vorrei sentire il parere tra televisioni private
Buona sera intanto ringrazio gli organizzatori del convegno di avere invitato un rappresentante della Mediaset sogno sempre un giorno in cui noi non verremo più chiamati Mediaset Rai ma operatori della televisione produttori autori registi perché questa identificazione che mi onora sono da tredici anni nella televisione prima Fininvest ora Mediaset però mi pare che oggi proprio anche alla luce di convegni questo tipo vada un po'stretta tutti cioè in Italia c'è la televisione
E io credo che sia doveroso da parte di chi la fa e chi occupa tutto il tempo
Che ha per farla
Credo che sia opportuno il richiamo alla
Come dire a una specie di
Come dire di di di liberazione da un'ipocrisia di fondo che pervade la nostra attività da molti anni cioè in Italia è brutto dirlo duro dirlo
Ma credo che sia proprio così ci sono sei e reti commerciali che fanno il novanta per cento più o meno dell'ascolto il resto lo fanno altre televisioni che sono sempre in lotta e che speriamo che riescano ad emergere e a raggiungere dei risultati complessivi maggiori di quelli che adesso ma ci sono sei reti commerciali tre a capitale pubblico e tre a capitale privato questo è già accaduto con le automobili c'era l'Alfa Romeo c'è una FIAT le macchine dell'Alfa Romeo erano dell'IRI
E le macchine della FIAT erano di una società che controllata da anni
Le macchine però non sono come la televisione e credo che però come la televisione hanno il dovere di frenare hanno il dovere di sterzare e non è che se uno un privato fa una macchina che non frena né che la solo la macchina che fatta dallo Stato con i soldi dei cittadini all'obbligo di a vere in sede di misure di sicurezza passiva e attiva tali da non fare male a nessuno
Cioè quello che voglio dire è che la televisione è una ed è una televisione che al momento ha prevalentemente un atteggiamento da televisione commerciale dove lo spettatore eh
Il prodotto
Perché è ciò che viene venduto
Il prodotto di un fabbrica di frigoriferi è il frigorifero
E cliente chi se lo compra
Il cliente della televisione commerciale l'inserzionista pubblicitario
Il prodotto è lo spettatore brutto bruttissimo una cosa indecente vendiamo uomini vendiamo anime che corrompe chiamo dandogli quello che loro vogliono all'interno di questa divisione cioè di questa non divisione la televisione
Le tre reti a capitale pubblico ricevono ogni anno dei soldi dai cittadini e in qualche maniera devono io credo che sia giusto e anche un meccanismo di sicurezza
è un meccanismo che io personalmente ma questo lo dico proprio titolo assolutamente personale ritengo giusto e inevitabile per conservare come dire almeno un luogo dove la corruzione culturale sia certamente non invadente
Bene
Il servizio che deve essere reso in cambio di questo danaro
Deve essere reso e non può essere né intermittente né ghettizzato
E anche qui basta con l'ipocrisia non si può non si può pensare che facendo una sigla di teatro
Perché il teatro fa poco abbiamo fatto il servizio pubblico
Certamente il servizio pubblico io credo deve
Portare la corrente elettrica dove c'è una sola casa
Deve asfaltare una strada dove passano solo cento macchine al giorno
Ma non è che poi la strada si come un servizio pubblico e ci passano solo cento macchine deve avere un certo modo delle interruzioni uno deve scendere prendono la macchina dall'altra parte
Cioè ci vuole un atteggiamento continuativo esattamente come c'è un atteggiamento continuativo nel fare televisione commerciale da parte nostra
E da parte della RAI che ripeto a mio avviso fa e molto bene la televisione commerciale fare anche il servizio pubblico cioè secondo me in ogni momento della giornata su una delle reti perché non c'è niente di più
Umiliante di più dire allora quella è la rete che fa il servizio pubblico c'hanno la guardate quella fa roba noiosa quella di vuole vi vuole istruire che è una cosa terribile quelle per quello che vuole dire dov'è la verità
Quella è una Rete pluralista ipocrisia perché lunedì non esiste ognuno di noi ha un'idea la rappresenta con la sua faccia con il suo sorriso con le sue cupezze con le sue lacrime
E allora io dico
Sono convinto che le persone che sono nella RAI come le persone che sono nella media sette come le persone che sono il gruppo Cecchi Gori e nelle televisioni locali cioè nelle persone alle quali io
Alla categoria delle quali io ritengo di appartenere cioè le persone che fanno televisioni siano in grado di fare ciò che l'editore gli chiede
Allora l'editore deve dire alle persone che fanno televisione devi fare questo devi fare questo di fare questo e quello lo farà perché lo ha sempre fatto è vero che Baudo ha colmato
Dei vuoti
I vuoti potevano essere colmati anche in un'altra maniera sono stati colmati probabilmente esclusivamente nella logica della televisione commerciale che fra l'altro come vede una logica un po'perversa perché io da quando lavoro alla alla Fininvest prima media si ed adesso cioè dall'ottantatré mi sono sentito sempre colpevolizzato perché Vicenzo Aquila cose la revisione diventata brutta perché la RAI segue la Fininvest gli ha chiesto
A parte che la RAI e diventata
Più bella l'ideatrice della RAI sono diventati più belle perché lì siamo passati dallo spettatore suddito allo spettatore prodotto e categorie gli spettatori sono mi son tre spettatori subito quello del monopolio c'è quello al quale lo stato di lasciar la sua televisione in maniera verticale la televisione prodotto che fa i conti con il gradimento e la televisione dello spettatore prodotto scusatemi e la televisione che vede lo spettatore come cliente che in un cammino molto lento molto pericoloso quella diciamo che sta intraprendendo la revisione appagamento e poi con le nuove tecnologie che io da persona che lavora nella televisione vorrei che non fossero viste come la panacea somali problema della scrittura del linguaggio è sempre lo stesso perché se ne andiamo sul satellite non è che poi facciamo un programma col paracadute perché sta sul satellite programma che facciamo è uguale
A quello che viene trasmesso attraverso i ponti o che viene trasmesso attraverso una fibra ottica cioè non illudiamoci che magari la non conoscenza tecnica possa colmare cioè il prodotto
Quello che riceve colui che sta a casa che lo vuole vedere ora io credo che la televisione commerciale si paghi nel momento in cui qualcuno la vede perché è così
Lo spettatore che vede la televisione con i meccanismi che ci sono determinate il pagamento di quello che lo spettatore sta vedendo poi il cittadino paga una televisione che può anche non vedere cioè che può esistere anche se non la vede questo non deve significare che quella televisione lì non deve essere vista
Ma deve significare che quella televisione li può non essere vista e cioè che deve liberare coloro che la realizzano coloro che la producano dallo dalla angosciata da dal da dalla dall'obiettivo esclusivamente legato
All'ascolto quindi
Io terminerei qui mi sembra che voi siate stremati perché se questo è il quinto convegno sulla revisione e così una settimana penso che almeno da me che non sono mai con voi un segno di pietà sia ecco il discorso è chiaramente molto molto molto ampio
Mi fermerebbero qui perché se no andiamo proposta
Grazie ringraziamo valida per il suo contributo
Prima di aprire un confronto subito dopo fra alcuni nostri ospiti io volevo che Ernesto Stajano che presidente della Commissione trasporti telecomunicazioni
Cioè ci mettesse un po'più avanti nella riflessione dico i presidenti di Camera e Senato devono scegliere i cinque famosi del CDA
Ecco per uno che sta dentro le istituzioni avendo come riferimento quello che è sempre stato e quello che dovrà essere anche visto che ne abbiamo appena discusso il contenuto del servizio pubblico
Questi due U poveri cristi che devono fare queste scelte come dovrebbero orientare
Le loro scelte al di là dell'uomo e cioè voglio dire il metodo il sistema l'orientamento
Per evitare io dico un rischio scusate la virgolette di non bypassare il problema politico finendo nella solita soluzione culturale allora il semiologo di Urbino il professore di comunicazione non so di dove che vuol dire saltare il problema politico
Stajano sentiamo
è stato il
è stato giustamente detto che le riunioni in questi giorni che hanno come tema il servizio radiotelevisivo si susseguono con ritmo incalzante
E credo che
Questo sia giusto
Perché indubbiamente ci troviamo in un momento di nodo non solo perché imminente la nomina da parte del presto dei presidenti della Camera e del Senato del consiglio di amministrazione ma perché ci sono anche altre scadenze importanti
Scade per esempio nel mese di agosto la fine del mese di agosto il termine
Concesso dalla sentenza quattrocentoventi del novantaquattro della corte costituzionale
Che prevede alcune importanti affermazioni di principio ed anche alcune importantissime conseguenze relativamente alla distribuzione delle reti
Anche per quel che riguarda il settore privato
C'è poi ed è imminente ormai la presentazione da parte del governo del disegno di legge sulle telecomunicazioni in generale che coinvolge per una parte rilevante anche i problemi delle reti radiotelevisive si concentra cioè in questa estate
Tutto un materiale di indagine di approfondimento e poi una serie di necessarie conclusioni normative che è oggetto danni
Non soltanto di riflessione e di approfondimento ma anche di una normazione diciamo sporadica
I soldi che ha spesso contraddittoria quasi sempre inefficiente rispetto ai risultati che noi globalmente
Riteniamo come utenti di dover raggiungere e quali sono questi obiettivi
Il primo obiettivo è quello di a vere dirò cose forse ovvia in questa prospettazione da utente ma credo che siano considerazioni invece che hanno un notevole valore
Sull'attualità ma anche sulla dimensione strategica di valutazione del fenomeno
Ecco ci vuole prima di tutto ed è stato reso evidente anche dall'esito
Dei referendum che hanno direttamente espresso la volontà popolare
Si vuole una liberalizzazione in senso ampio
Del mercato televisivo
Si vuole un servizio che sia conforme a due diverse esigenze
Quello di a vere capacità di penetrazione nel mercato e non parlo soltanto dell'audience ma al alla realtà correlata all'audience del reperimento dei mezzi finanziari per poter sostenere un'attività imprenditoriale estremamente costosa come questa
Se non c'è ordinanze non c'è pubblicità se non c'è pubblicità non c'è possibilità di assicurare in termini di ragionevolezza
Il servizio che si vuole offrire
Il correlata però con questa esigenza di rispetto della realtà del mercato senza fare troppe indicazioni diciamo di carattere culturale questa è una stringente necessità economica
C'è la necessità ripeto di assicurare un buon servizio e di dare anche attraverso il servizio pubblico sfogo ad una serie di esigenze che chiamerei sociali
Esigenze educative esigenze formative esigenze di rappresentazione di realtà territoriali attraverso il mezzo di diffusione televisivo
Faccio riferimento con ciò alla necessità della diversificazione dei programmi sul territorio nazionale che è alla base dell'idea
Della rete federale
Cosa fare di fronte a questa pluralità di problemi che si concentrano ripeto in così breve lasso di tempo
Prima di tutto bisogna fare presto
Il tentativo che è stato condotto di cercare un'altra soluzione rispetto alla legge che attualmente regola le nomine
Del consiglio d'amministrazione della RAI ha avuto come voi sapete è un successo inesistente
Oggi questa responsabilità pertanto compete a due soggetti che hanno responsabilità istituzionali come devono agire mi viene chiesto
Ebbene devono agire io credo prima di tutto seguendo la lettera della legge che indica alcuni parametri estremamente precisi
Parametri di indipendenza di indiscussa professionalità di competenza di attitudine anche imprenditoriale che deriva ovviamente da una profonda conoscenza dei problemi della RAI
E più in generale del servizio radiotelevisivo che non è un'industria qualsiasi
Non è un'industria che possa essere gestita e amministrata da soggetti che magari si sono distinti per efficienza e competenza nel settore elettromeccanico
O della produzione di automobili è un'industria che si qualifica con riferimento a contenuti culturali
Questo mi fa subito dire che bisognerebbe probabilmente lasciar da da parte le polemiche relative ad interni Esterne io non credo che si possa ragionevolmente procedere all'indicazione di un consiglio d'amministrazione efficiente se ci scelgono persone che sono del tutto digiuno è delle problematiche radio televisive e delle problematiche della RAI in particolare
Non crediamo
E parlo con il probabile non perché gang sono afflitto da una come dire apoteosi di grandezza ma perché parlo a nome di Rinnovamento Italiano che il gruppo che rappresento in Parlamento
Ecco non crediamo che si possa rendere un buon servizio alla RAI e più in generale al servizio pubblico
Indicando per esempio Esperti chessò di storia romana di glottologia o bibliofili
Come in altra occasione è avvenuto con risultati per dire il vero piuttosto modesto
Bisogna evidentemente scegliere persone che abbiano guadagnato sul campo
Specifiche competenze ed esperienze occupandosi appunto di mercato radiotelevisivo o se preferite esperienze di
Maturate in quei settori imprenditoriali che ove si fa insieme a impresa anche cultura
E con ciò credo abbiamo ristretto a sufficienza
L'indicazione occorrono poi incerto
Persone al di sopra delle parti ma vediamo di fare chiarezza anche su questo punto io vengo da una esperienza professionale sono stato magistrato
In cui come dire l'obiettività e la terzietà dovrebbe essere un dovere
Oltre che una Asquino azione di tutti i cittadini
E ciò nonostante gli ho avuto difficoltà nella mia esperienza a non vedere connotate anche le più serene decisioni da un contesto di appartenenza come dire ideologico e culturale
E difficile cioè individuare delle persone che non abbiano nella loro storia salvo scegliere persone senza storia Mabilia prego di credere assai pericoloso
O persone peggio che negano la propria storia rivendicando magari una verginità che non hanno e questo è ancora più pericoloso
Ecco dovremmo dobbiamo renderci conto che le persone di cultura proprio perché ce l'hanno una cultura hanno una cultura su qualcosa
Hanno un odio logica che si riferisce ad un preciso mondo di valori il che significa a bere appartenenze politiche necessariamente
Perché la politica permea di sé tutti tutti i pensieri tutte le azioni tutti i pensieri starei per dire le azioni migliori perché io credo profondamente nel primato della politica quando è buona sana ed onestà politica beninteso
Naturalmente c'è differenza fra essere in questo senso politici come portatori di valori ad essere invece rappresentanti di mediocri interessi di partito o peggio
Uomini usciti da filiere o scuole di appartenenza che tendono ad identificare immediatamente il referente a cui fanno riferimento
è tutta una questione come vedette di qualità
E tutta una questione di capacità di scegliere di indirizzare le proprie valutazioni con riferimento ad un quadro di libertà intellettuale che appartiene a quelli che riescono ad essere liberi
Anche nelle condizioni più difficili oggi essere liberi tutto sommato non è così difficile come poteva essere un tempo e quindi io credo che la scelta dei vertici istituzionali con riferimento al consiglio d'amministrazione RAI può essere a questo riguardo abbastanza semplificata
Abbiamo parlato di libertà abbiamo parlato di competenza cosa rimane come ulteriore fondamentale requisito ebbene credo che ci sia ancora da considerare
Quel tipo di competenza specifica che attiene alla gestione di una grande impresa
Che oltre ad avere le caratteristiche che o ho indicato e anche per un verso amministrazione in senso proprio
Ed in questo senso io estendo il discorso non ai soli membri del consiglio d'amministrazione ma anche la scelta del direttore generale che secondo me deve essere effettuata non dico nello stesso contesto istituzionale perché evidentemente mi rendo conto che le due cose sono diverse ma nello stesso quadro di compatibilità istituzionali
Spero che la sfumatura si apprezzi e che si comprenda come le due cose diverse abbiano assolutamente necessita di un'integrazione la storia delle disarmonie per non dire delle risse
Che hanno contrassegnato i rapporti fra i direttori generali della RAI e il consiglio d'amministrazione degli ultimi tempi e chiara testimonianza di quanto buono può essere il suggerimento che io offro nella modestia delle mie competenze a questo riguardo
A proposito del direttore generale della RAI poi c'è da dire forse ancora una cosa
Io credo che il direttore generale della Rai debba essere questo sì un uomo diciamo dotato di una mentalità imprenditoriale nel senso più puro e più lato del termine
Deve essere un uomo capace di occuparsi certo dell'impostazione generale che so del palinsesto ma prevalentemente deve occuparsi delle questioni proprio di governo del personale in una società che ha un personale diciamo variegato e difficile da governare perché un personale fortemente orientato su posizioni appunto culturali che ed ideologiche che quindi devi avere qualità a questo riguardo estremamente preziose estremamente rare anche
Bisognerebbe poi pensare questa è un'idea che coltivo da tempo anche se nono quasi mai avuto occasione di esprimere ad un pubblico così informato bisognerebbe poi pensare ad una organizzazione che consenta la responsabilità per quel che riguarda di articolare la responsabilità per quel che riguarda i programmi e quindi la l'impostazione del palinsesto
Più
Autonoma rispetto alla direzione generale
Cioè qualcosa che tenda ad individuare responsabilità diverse a questo riguardo e queste responsabilità io credo debbano essere senz'altro affidate Adua omini che nella RAI hanno vissuto hanno maturato le loro esperienze
Perché nella RAI ci sono risorse di competenza di professionalità di preparazione di abnegazione al lavoro
Veramente grandissime
Io ho conosciuto credo tutti voi conoscono professionisti che davvero vengono invidiati e talvolta anche sottratti dalla tv privata
Persone che sicuramente rappresentano quanto c'è di meglio in questo settore
Non soltanto nella realtà italiana pubblica ma anche in quella privata o addirittura in quella internazionale in alcuni casi credo che il buon utilizzo il finalmente buon utilizzo delle risorse umane largamente disponibili all'interno della RAI sarà garanzia di una maggiore crescita dell'efficienza del dell'impresa RAI continuando ad accrescere quell'udienza che è ancora oggi elevata per i programmi della Rai perché questa non è un'impresa bene che ce lo ricordiamo che vede delle crescere i suoi ascolti
Che si trova in una condizione di crisi certo i magazzini sono vuoti certo manca una politica di coordinamento certo
è venuto meno probabilmente la struttura di comando e controllo ma ancora la Rai grazie a Dio è un'azienda che vede espandere i suoi ascolti e che vede confortato da un notevole successo d'ascolto il programma il palinsesto che offre ai suoi ascoltatori
Ho detto a questo riguardo molte cose vorrei dirne ancora un altra
Riferendo anche se voi sicuramente lo sapete già
Quanto il ministro Maccanico questa mattina ha ha detto in Commissione proprio con riferimento a questi temi ecco il Progetto che il Governo sta barando che a cui il ministro Maccanico
Lavora è un progetto che consentirà alla RAI eliminando incredibile l'imitazione la limitazione contenuta nel decreto legge che rendeva impossibile il ricorso
Al per la Rai al mercato delle pay tv ecco che aprirà questo mercato anche alla RAI che renderà possibile per la RAI
Sfruttare tutte quelle forme di multimedialità tutte quelle forme moderne di accesso alla interattività che rappresentano il vero mercato del futuro
Noi non potremo giocare il futuro della RAI soltanto restringendo nel significato alla realtà servizio pubblico fatalmente imitata dobbiamo gettare la RAI nel mercato più ampio più comprensivo più vasto
Nella certezza che questa impresa per le sue grandi potenzialità saprà ancora una volta rappresentare se stessa nella realtà appunto del settore vizio televisivo italiano in termini di grande efficienza
Questo è il compito che il Parlamento deve svolgere non possiamo fare di più ma certamente non dobbiamo fare di meno
Allora un po'come a teatro dobbiamo cambiare un attimo scena io invito i miei ospiti a scendere in platea perché dobbiamo sostituirli con altri quattro cinque punti
Amici che sono di farlo con il quale voglio fare una brevissima tavola rotonda e poi le conclusioni Ottaviano Del Turco allora invito qua
Stefano Ciccotti che il segretario dell'ordine dei giornalisti la Silvia Costa del Palio Volare che vedono in fondo e credo sia venuta per intervenire
Per conto del suo partito la Giovanna Melandri che già è qua Paolo Romani di Forza Italia
Ecco con i quali vogliamo approfondire un attimo un po'i temi che si sono toccati anche con una certa ha contezza di analisi vorrei dire anche con io ringrazio anche Stajano per il contributo che ci ha dato anche con un taglio molto coraggioso vorrei dire visto anche il ruolo che riveste ecco allora mentre c'è questa brevissima sostituzione diciamo di interlocutori io vorrei invitare qualche collega si sia di Perth qualcuna detrazioni chiamate sta fuori se cortesemente la fanno entrare qui per ed interventi
Sono due sì pronto per la Regione
Forse
Giudice unico diverse
Anzi è che io ho messo un altro ospite scusate Roberto Natale dell'Usigrai membro dell'esecutivo Usigrai così abbiamo anche una rappresentanza sindacale che in questo caso ci aiuta e ci conforta da approfondire anche questi nostri discorsi
Allora mi sembra che manchi non solo visto Silvia Costa sono ecco la vedo l'altro amico Di Giovan Paolo non so chi dei due diciamo ai deputati fax intervento in questi deputato si oppose presente
Per cavalleria no io avevo visto Silvio un attimo prima o poi non so credo credo Giampaolo Pesce allora
Che cadono dal dal momento al sodo anche perché i diciamo gli argomenti che ci interessano oltre quelli già citati sono altri voi tutti reduci un po'da queste kermesse diciamo sulla RAI si si è detto molte cose c'è detto presepi segreto
Perché non non fare una RAI tipo Bankitalia perché non una RAI come la BBC
Che possono essere gli uomini cioè i possibili candidati alla gestione dell'azienda
E giusto non è giusto e qui sono stato investito anche personalmente escludere uomini che hanno fatto una esperienza politica oppure ex parlamentari
E qui Gad Lerner si è scontrato con opinioni personale abbastanza
Velenose ma che non avevano assolutamente il carattere della velocista personale quanto di una riflessione io mi sono permesso di dire che l'uomo è politico sempre quindi l'uomo non politico si Luther politica intende i portaborse sono d'accordo con lui ma fare un'esperienza politica non credo sia assolutamente un elemento di imbarazzo oppure un un elemento tale da essere come dire un punto da una certa esperienza politica che esclude quindi non consente di portare la propria professionalità e il proprio apporto anche ideologico alla riflessione sull'azienda
E poi si è detta ancora tv federalista o no insomma voglio dire moltissimi argomenti io queste stesse questione le vorrei riproporre ai nostri ospiti e allora
Per un'esigenza direi proprio di di volo perché qui c'è il nostro amico Paolo Romani che fa l'altro credo abbia poi anche un'esperienza di tv privata se non mi è stato riferito a Milano
Ecco vorrei sentire un po'cosa pensa a Forza Italia su questo argomento
Grazie ma io non sono venuto con un intervento preparato perché mi interessava ascoltare le interessanti relazioni che ci hanno preceduto
Volevo visto anche che il pubblico penso che sia veramente stremato come diceva prima Vasile
Voi per l'orario tardo vuoi per il fatto che è già il quinto convegno a cui partecipiamo per la settimana
Prendere un pochino per pillole facendo un pochino andando a colpire un pochino i nervi scoperte che erano un potuto notare nel corso del per interventi precedenti
Sul famoso problema di che cosa deve essere servizio pubblico al di là dell'interessante definizione che c'è stata parte dall'ottocento è stato detto se uno volesse separare i problemi tv commerciale dico pubblica con l'accetta potrebbe dire tranquillamente
Che il prodotto l'attivo commerciale l'ascolto del prodotto e la tv pubblica è la qualità del prodotto stesso
Possiamo fare anche due esempi in fondo in America
C'è una un esempio non virtuoso sulla PBS che ovviamente non ha nessun tipo di ascolto facendo un esempio virtuoso che la BBC
Deve il problema qua e di capire se noi dobbiamo parlare
Gli ascolti se dobbiamo parlare di qualità di prodotti se la RAI deve contemperare l'ascolto con la qualità del prodotto eccetera
Io penso che nel sistema tutto sommato asimmetrico che è stato formando nel nostro Paese
E il fatto che la RAI comunque acquisisca risorse dal mercato e acquisisca di sosta al Canone costringe la RAI e tener conto di tutti e due i valori deve fare programmi che fanno ascolti perché le risorse del mercato arrivino alla RAI
E deve anche fare qualcosa per il pubblico perché servizio pubblico e perché viene pagato come servizio pubblico
Alla pole dire che c'è un meccanismo per quale la RAI deve fare fiction dove fare evasione
E quale esempio mi ricordo la battuta iniziale rimase che parlava di Sanremo
Saremmo certo che va fatta la dobbiamo fare però forse la RAI il servizio pubblico non deve dare un messaggio totalizzante di Sanremo
O dare un messaggio critico può fare in modo di capire che se saremo all'Italia l'Italia s'Remo si può anche far capire che c'è anche qualcos'altro per Sanremo che si può andare oltre ma comunque va fatta fa ascolto ma la RAI servizio pubblico deve acquisire
Ciò che il mercato della produzione televisiva le può porre poi riproporlo per fare gli ascolti che mercato chiede perché son gli ascolti che pagano la pubblicità ma può anche dare una versione che sia da servizio pubblico con le persone più critiche
Per cui c'è questo problema di riuscire a parare un sistema sbilanciato all'interno del servizio pubblico che nato sbilanciato perché esisteva solo servizio pubblico questi accostato in quel soggetto privato
Oggi si parla e si ridefinisce si va a ridefinire un sistema nel quale i due soggetti devono esser di nuovo l'equilibrato
Però allora se volessi fare un passo avanti potrei dire che il servizio pubblico deve fare un programma è una Treviso di qualità ma deve proprio per il fatto che prende soldi non solo dal mercato
Deve fare anche delle cose che se che il soggetto privato non può permettersi di fare perché come vocazione iniziale questo tipo di prodotto non fa ascolto
E la prima cosa che mi viene in mente ad esempio le in l'informazione le armoniose come vengono chiamate
E sulle armi USA io voglio fare anche una piccola provocazione vuole fare due esempi
Gli esempi mi nascono dalla mia continua osservazione che nel sistema televisivo ed Emilia
E mi ricordo un certo livello di arrabbiatura da parte mia di coloro che stavano con me qualche anno fa quando l'una e mezzo al telegiornale il TG uno fu dato fu data la notizia dei primi morti per un evento bellico che coinvolgevano sto Paese dalla fine la seconda guerra mondiale non ci fu un collegamento con Mogadiscio
E la notizia si è persa il servizio pubblico non può permettersi di perdere una pizza di questo tipo
Alle diciotto della domenica di qualche anno dopo ci fu l'alluvione in Piemonte ci fu un collegamento con Torino e Torino un candido giornalista ci disse che erano morti in cinquanta persone
La linea torno a Roma della notizia successiva era di tutt'altro genere sicura ma oltre a meno sicuramente molto meno drammatica e anche lì non si corse l'emozione di cinquanta morti che improvvisamente appariva sulla scena italiana per un evento eccezionale
Allora c'è qualcosa che non funziona in questo tipo di meccanismo
Allora vuol dire che la RAI
Voi per pigrizia ma soprattutto e probabilmente anche per mancanza di mezzi o forse anche per mancanza di certezze di risorse
Non riesce ad attivare quei meccanismi tipici del servizio pubblico che devono obbligare e consentire al servizio pubblico di essere presenti in un modo su quell'evento che solo servizio pubblico può coprire
E questo allora è il problema come deve venire fuori e su questo problema penso che un'analisi approfondita vada fatta
Non mi ricordo il nome del relatore che stava là destra però che prima ha parlato di tv di palinsesto armonioso palinsesto armonioso significa che Deva inserito all'interno di un meccanismo di palinsesto generalista
La tv pubblica la tv commerciale lo ribadiva anche Vasile fanno un palinsesto generalista
Anche qua però dobbiamo fare nell'altra pillola che volevo porre la cosa tensione
Uno stop dobbiamo chiederci se sarà sempre così
Noi stiamo con lavorando su un progetto di legge anzi il governo sta lavorando stava aspettando che sono porgono ma noi che eravamo i Napolitano abbiamo lavorato su un progetto di legge che limitasse le risorse ai soggetti pubblici e privati e perciò consentisse l'ingresso di altri
Ragionevolmente che facevano che avrebbero dovuto fare tv generalista
Ma la tv generalista siamo sicuri che sia comunque solamente quello il futuro della televisione siamo sicuri che non arriverà il momento di rottura in cui la tv generalista non sarà più tale perché il il privato cittadino
Con l'innovazione tecnologica che sarà che sta rivali che sta venendo sarà Luís non con lo zapping selvaggio ma con una scelta consapevole a scegliere il proprio palinsesto
E anche qua è un'altra argomentazione che dobbiamo fare e questo in fondo è figlio dell'altro ragionamento che facevo dove noi dobbiamo fare in modo che servizio pubblico visto che di qualità stiamo parlando di servizio pubblico
Si concentri non tanto perché vada all'interno di un palinsesto armonioso ma si concentri sulle cose tipiche classiche che sono quelle del servizio pubblico lancio e dove non può arrivare
L'attivo commerciale ad esempio e mi sembra se me importante quello dell'articolo
Piccoli se notazione di carattere politico io penso che e della penultima pillola che vi propina poi lascio la parola agli altri interlocutori
Che
Il progetto di legge su quale andremo probabilmente a lavorare deve rispettare sostanzialmente un concetto un concetto semplicissima
Di simmetrie di sistema all'interno e di non penalizzazione di queste due grandi aziende sulla sul mercato internazionale questo penso che sia il discorso di casa
Se finalmente ci si libera dall'ipoteca Neva negative viziata che uno dei due soggetti debba essere necessariamente parliamo Rizzato
Perché è accaduto qualcosa
Che dovesse obbligatoriamente penalizzarlo ma si consente una simmetria di sistema senza privilegi ma con limitazioni di risorse e qua attorno alla posta di altri interlocutori e di altri soggetti che possono entrare probabilmente non con quel tipo di televisione con qualcos'altro forse questo può essere la strada sulla quale ci possiamo avviare
Ultima notazione tipo federale
Anche qua
Io ho l'impressione che i villaggi venga gettata in pasto con qualcosa perché c'è qualcuno che chiede un pezzo di televisione ma per l'hardware non per il soft se non si capisce cosa debba fare io non so cosa sia la tv federale vi ricordo che la sciagurata perdonatemi TV
Federale settantacinque dove si parlava del Festival salsicce ma non penso che sia questo il problema della Padania i poteva della Padania forse se a loro che va venduta questa televisione e di fare una televisione che invochi la secessione ma non penso che se nemmeno questo problema
Ma non è ancora in un po'essere di nuovo il problema di fare la tv che vada riprende il Palio di Asti al Palio di Siena o le regate delle Repubbliche marinare però forse qualcosa si può fare
Una una tv sulle macroregioni federale vuol dire che al Nord un programma tv Milano Italia che ha comunque una rilevanza nazionale
Ha un senso per il Nord perché va a cogliere il famoso malessere del Nord Est
Un programma come Napoli capitale ma che poi non era quello ma mi piace il titolo può andare a cogliere il malessere che sta a sud su alcune regioni dove la criminalità
Ha una presenza che non è in altre regioni che è un problema tipicamente baritonale comunque coinvolge anche resto letale ma allora è un problema di cogliere dei programmi che siano
Di raccolta delle mozioni della cultura
Di grandi aree nord centro sud allora su questo si fa Pregola televisione allora su questo si investono i due mila cinquecento miliardi che pare che siano quelli necessari
Perché questo tipo di televisione va da raccogliere sostanzialmente un quattro per cento dell'ascolto perché alla fine anche questo sarà un problema
Anche su questo a mio avviso una valutazione s'è fatta con grande attenzione perché
Inventare una tv federale solamente perché c'è dentro finalmente questa parola che pareva essere la panacea di tutti i mali quando Clemente nessun ancora compreso esattamente che cosa vuol dire anche se comunque il problema esiste vuol dire che non boh dobbiamo introdurre anche in questo settore
Una specie di slogan che Chakri che che posso risolvere problema senza in effetti risolvere una sostanza grazie grazie
Allora chiediamo subito a Giovanna Melandri responsabile PDS punto sulla comunicazione cosa sarebbe la tv federalista nella intuizione diciamo del tuo partito quindi in sostanza cose come discenti il nostro amico un momento che fare la festa il fra colonne oppure qualche cos'altro oppure corrisponde a quello che già c'è voglio dire la tv regionale contro la sua realtà locale e tutto il resto
Al PDS la festa fra coloro mi interessa in maniera particolare diciamo no io arrivo a rispondere alla tua domanda sulla su questa diciamo ipotesi di lavoro perché insomma nessuno ha
Ad oggi una Progetto come dire definito un progetto finalizzato
Quello che che c'è è che stiamo entrando in una grande stagione di riforme l'autunno delle riforme rispetto al sistema radiotelevisivo e soprattutto rispetto all'integrazione diciamo del dell'assetto radiotelevisivo in relazione alle telecomunicazioni e quindi a diciamo alle prospettive di integrazioni verticali diciamo tra questi due settori
Io voglio subito
Anch'io ho fatto parte in questo giorno questi giornali questa sorta di circo Barnum diciamo di una convegnistica fittissima su questi temi che credo che non si esaurirà nemmeno con con la definizione la nomina del CDA della RAI insomma c'abbiamo una ripeto la la l'autunno delle riforme dello che sarà scandito da una come in quelli vale la pena come dire sapere che avremo occasioni poi via approfondimenti anche ulteriori però voglio cogliere l'occasione che mi ha dato e ringrazio tra l'altro il nuovamente italiano per avere organizzato questa questa invito questa occasione di dibattito voglio cogliere quest'occasione per spendere due parole su quello che noi abbiamo alle nostre a come dire nel nostro immediato passato diciamo su questa vicenda del del tentativo di riformare il meccanismo di nomina del CDA della RAI perché a mio giudizio guardate lo dico senza nessuna come posso dire
Polemica ma a mio giudizio abbiamo perso un'occasione molto importante
Dissi Air
Come dire definito si è
Costituito questo curioso blocco di conservazione dico conservazione perché è un blocco che ha mirato a far sì che le nomine avvenissero con la vecchia legge
Che ha attraversato il popolo la lega e anche Rifondazione comunista cioè voi sapete che al Senato diciamo si è
Votato contro questa ipotesi che è un'ipotesi
Su cui si poteva discutere chiaramente
Ma che che introduceva un principio che a mio giudizio è era un primo paletto è una prima Vera innovazione diciamo nella su lungo la strada di queste riforme che dovremmo affrontare nei prossimi mesi e cioè il principio era quello di una distinzione netta di una separazione netta
Tra la sfera diciamo dell'esercizio di una funzione nobile della politica
Nobile che è quella di ragionare attorno anche di di quello che si stava dicendo qui oggi c'è di ragionare attorno alle funzioni di indirizzo e di controllo della politica sul servizio pubblico
E la sfera della gestione dell'amministrazione chiudendo una lunga pagina la pagina che ha caratterizzato questo Paese
Della interferenza tra queste due sfere
Della presenza di emissari politici nel nei consigli di amministrazione
E
E aprendo una nuova una nuova pagina ora io penso che questa era non può e non eravamo lo voglia anche dire avendo esso sembra un po'come dire forse inopportuno come dire ragionare su una ipotesi che si è chiusa politicamente qualche giorno fa però credo che siccome è un passato molto vicino ci serve anche per come stella polare perché se noi affronteremo nel
Senza avere la forza e il coraggio culturale politico di procedere sulla strada di alcun anche innovazioni radicali io credo che ci troveremo molto presto diciamo a riabilitare Shin dinamiche come dire inutili
Da questo punto di vista appunto la ipotesi di questa separazione netta poi non eravamo affezionati questo lo voglio dire alla monocratici TAC diciamo della forma poi di governo dell'azienda si poteva anche immaginare un organismo collegiale ma il punto non era quello il punto era la separazione delle due funzioni
Siccome sono convinta che queste questioni
Facciano parte a pieno titolo di quel di quel tema vasto che è il tema della ridefinizione delle regole istituzionali
Sono anche convinta che abbiamo perso una prima grossa occasione per trovare punti di convergenza che fossero come dire
Oltre le funzioni fisiologiche diciamo così di maggioranze di governo e di opposizione
Io non voglio questo punto entrare poi nelle scelte che a questo punto spetta no secondo il dettato della legge al presidente della Camera al presidente del Senato
Certo mi piacerebbe non dover assistere nei prossimi giorni a come dire
Definizioni di Rose dire candidature cioè abbiamo imboccato questa abbiamo voluto diciamo c'è stato una volontà politica di ripercorrere quella strada io credo che ci si debba a questo punto affidare pienamente all'autonomia e all'indipendenza e anche la visione strategica diciamo della RAI del servizio pubblico dentro un quadro di riferimento anche normativo che destinato
A modificarsi molto rapidamente dei due presidenti quindi
Lascerei da parte diciamo le ipotesi da qualsiasi parte essa vengano diciamo di di rose di candidature che invece anche oggi ho visto ho visto circolare
Io voglio molto rapidamente per non a rubare altro tempo solo provare a così abbozzare alcune riflessioni su sulla funzione del servizio pubblico soprattutto come dire sulla sulla ricollocazione strategica di questo servizio pubblico in un quadro di apertura orizzontale di integrazione verticale con le telecomunicazioni
Io per dirla in in per sintesi diciamo vedo innanzitutto la necessità immagino innanzitutto la necessità di una recupero di una funzione produttiva della RAI
Cioè una funzione una capacità il recupero di una capacità di produrre di produrre anche prodotto televisivo come posso dire non usa e getta prodotto televisivo quindi vale una metafora ambientalista che mi piace usare anche per la mia come dire
Provenienza culturale una me una prodotto televisivo non mono uso
Un prodotto televisivo che sia
Capace sia pronto per ricollocare la RAI strategicamente anche nel nei nuovi scenari tecnologici insomma una RAI che sia la società di produzione di software di una sistema integrato che con la sfida della multimedialità e la sfida dei nuovi delle nuove tecnologie avrà bisogno diciamo così di una fornitore di un prodotto televisivo di qualità
E naturalmente un prodotto televisivo speciale che è il prodotto della del servizio pubblico
Qui e sono state dette molte cose il i telespettatori i sudditi io credo con consumatori io credo che la la televisione responsabile la Ferilli servizio il servizio pubblico abbia innanzitutto
Una funzione come posso dire di riconoscere nel telespettatore cioè la difficoltà del Tel del del servizio pubblico sta proprio nel riconoscere lotta del telespettatore contestualmente il consumatore il cittadino
E qui voglio anche dire che la sfida che noi abbiamo di prova di fronte alla nei prossimi mesi quella sfida che passa attraverso la definizione delle nuove norme antitrust ne faceva riferimento prima
Il collega di Forza Italia è una sfida che ci consente di ragionare nuovamente sulla centralità diciamo così della la variabile risorse della variabile pubblicità
Nella definizione nella articolazione di questo curioso duopolio che si è costituito in questo Paese
Il fatto di riprendere il lavoro svolto in Commissione Napolitano nella scorsa legislatura che come è noto definiva le posizioni dominanti e quindi le definiva diciamo legioni le regole del gioco attraverso la il una definizione di di di di tetto alle risorse quindi alle risorse nella loro globalità pubblicità Canone televisione appagamento credo che sia la strada giusta
Credo che sia la strada giusta per liberare risorse dal duopolio e credo che sia la strada giusta per come dire
Impegnare il servizio pubblico la RAI ha una riflessione sulla funzione del Canone sulla funzione del Canone come pressi Dio di di garanzia che il telespettatore considerato sempre anche cittadina non solo consumatore
E di ridefinizione del bilanciamento diciamo così delle risorse che provengono dal canone e dalla pubblicità
L'ultimissima a riflessione riguarda l'informazione che sicuramente nella nella definizione di servizio pubblico uno dei terreni diciamo più Complessi ma anche più anche la sfida forse il principale
Io credo che qui ci sia davvero che credo che sia il risultato della dinamica interna del duopolio televisivo italiano
Io credo che qui si sia perso veramente il senso della vocazione del servizio pubblico e credo che si possa che si possa dire questo a partire da un fatto molto banale
C'è che poi ognuno può avere gusti diversi rispetto alla qualità diciamo complessiva ma sostanzialmente i telegiornali in Italia si assomigliano tutti i telescopi telegiornali delle televisioni commerciali televisivo telegiornali delle terribili della televisione il servizio pubblico sono
Sono come uniformati
Ripeto non entro nel merito poi diciamo di un giudizio che di differenze che fu ci sono ma c'è come una perdita di di funzione di vocazione fondamentale nel giudizio su questo piano
Che si può così rintracciare nel fatto che sempre di più anche l'informazione sul servizio pubblico va poco all'origine delle notizie poco alla fonte si fa Mork c'è troppa diciamo riflesso della dell'anno della metà notizia che la comunicazione
Virtuale della dichiarazione del circo della politica
C'è poca informazione internazionale c'è poca finestra sul mondo
C'è poco andare e tornare dalla dalla dal dal mondo dalla Global nella globalità stiamo ragionando di una società della comunicazione nella globalità il servizio pubblico deve essere specchio specchio di questo ecco io credo che l'autunno delle riforme che abbiamo di fronte ci consentirà di ragionare di nuovo su la funzione strategica del servizio pubblico all'interno di un nuovo sistema radiotelevisivo sapendo chiaramente che oggi abbiamo la possibilità da un lato di bonificare se vogliamo
Quindici anni diciamo di un spero particolare conflitto che su questo terreno c'è stato nel nostro Paese
E allo stesso tempo abbiamo il dovere di leggi FIAT legiferare con lungimiranza e con saggezza sapendo anche che l'innovazione tecnologica è la mutevolezza degli scenari nel sistema è nella società delle comunicazioni è tale che forse dobbiamo addirittura pensare a dispositivi normativi che contengano al loro interno delle possibilità di di modifica di revisione senza imbalsamata senza in fondo fare l'errore che fu fatto con la legge Mammì e al di là di tutto e cioè quello di mettere una sorta di camicie di forza c'era chi dice chi sosteneva che quella fosse una fotografia un'altra un'uno scatto automatico ma c'è stato anche l'Effetto diciamo di della camicia di forza su un sistema che era in evoluzione grazie
Grazie a Giovanna Melandri Stefano Ciccotti inserita all'ordine giornalisti
Il giudice scusa
Mi ha stimolato particolarmente la parte conclusiva del dell'intervento dell'onorevole Melandri perché insomma tocca proprio l'argomento
Che devo affrontare io così come mi hanno chiesto realizzatori cioè all'informazione
Radiotelevisive anche più in generale una riflessione sull'informazione
Italiana beh certamente ragione la Melandri le cose non vanno bene insomma ce lo diciamo sono diciamo francamente da tempo però la responsabilità dei giornalisti
Sono tante lo dirò quali sono quelle dei politici perché a questo punto voglio dire va be'di chiacchiere ne abbiamo fatte tante io circo Barnum non ho partecipato solo in questi giorni perché ero fuori con mio figlio però l'ho letto sui giornali chi più ne ha più ne metta le cose sono sempre le stesse e speriamo che i risultati non siano sempre gli stessi io sono ventisei anni che lavoro nell'azienda come si dice
Radio televisiva di servizio pubblico
E allora io ho preparato un compitino perché qui sto nella veste anche di segretario dell'ordine per cui non voglio rischiare di dire parole in libertà ma sono parole meditate proprio barche fuori ecco sono stato fuori buttato giù queste righe
Non c'è dubbio dicevo che le responsabilità dei giornalisti sono tante la ricerca del fato delle Jarod
Questo ha fatto sì che l'informazione sia diventata sempre più superficiale
Con una prevalenza smaccata per lo scandalismo e sensazionale
Basta diffondere la notizia ecco sottolineava prima la Melandri
Chi è l'unica mi pare che ha toccato i temi dell'informazione a parte un accenno del direttore Emilio Rossi che però ha fatto un ragionamento a tutto tondo sul concetto di servizio pubblico
E invece secondo me un convegno come questo faccio una piccola parentesi insomma doveva parlare molto di informazione perché poi la politica proprio su questo che si scatenano io dico come rappresentante ahimè voglio dire molto tapino dei giornalisti
Dicevo si tratta di diffondere la notizia non importa quanto valutata un meditata e si assiste ad un martellamento
Bombardamento per stupire e poi si passa oltre la carta stampata insegue la radio televisione e viceversa in un circolo vizioso che sembra senza fine
Poi all'indomani che succeda l'indomani non si sa più nulla dei problemi gravissimi presentati magari con grande superficialità il giorno prima si riparte da capo come se nulla fosse il presente non ha radici
Non ha memoria del forse non ha nemmeno la capacità la possibilità di aprire a un futuro ecco questo è vero che anche questo la nostra informazione
Dico di più il giornalismo e anche e soprattutto forse il giornalismo radiotelevisivo pubblico non appare neanche in grado di stabilire autonomamente come dire un'agenda di
Notizie da
Proporre al pubblico
Cioè mi sembra che svolga un'azione secondaria una sorta di megafono somma rispetto alle singole Witt asseconda delle circostanze e degli argomenti sul tappeto il mondo imprenditoriale
Il mondo politico la magistratura i sindacati eccetera
In altre parole non sono i giornalisti e i giornali
A stabilire la gerarchia delle notizie da diffondere al servizio del cittadino bensì queste singole élite secondo le loro convenienze
E noi giornalisti forse troppo spesso ci limitiamo a conferire a queste notizia una perversa di legittimità
E allora qual è la colpa di tutto questo la colpa maggiore dei giornalisti è quella di non aver risolto fino in fondo il problema del del loro ruolo
Della loro collocazione rispetto al potere e soprattutto al potere politico
In troppi casi noi giornalisti non ci fidiamo della nostra funzione non consideriamo uno scudo come dire un'identità sufficiente la cultura il Taccuino Lapenna il microfono che sono gli strumenti del nostro mestiere
Ecco ci sentiamo in qualche modo disarmati
E puntiamo a cercare un'intimità con il potere ecco
Da questa stretta connessione tra informazione politica nasce quel virus della faziosità caro Fulvio e tu mi guardi che è diventata la nuova ragione sociale di un certo tipo di informazione giornalismo schierato non schierate quantitativo dico subito
Sono l'ho detto in tutte le occasioni in cui mi è capitato non sono moltissimi per la verità
Per un modello di giornalista che si concretizza nella massima autonomia e indipendenza questo sia ben chiaro per ottemperare al proprio diritto dovere di informare di approfondire di spiegare le ragioni degli opposti programmi cercando il confronto il dialogo in una logica di servizio al cittadino cioè il cittadino deve essere differimento
Il massimo di obiettività possibile secondo me corrisponde al massimo di consapevolezza di come sia relativo tutto quello che raccontiamo
E allora si tratta di sostituire ad una settica cultura dell'obiettività una cultura del punto di vista se questo è chiaro su questo punto di vista di partenze è dichiarato e motivato io credo che si possa sviluppare una civiltà della tolleranza del pluralismo del dialogo costruttivo diversamente come vediamo troppo spesso ormai ci siamo pure un po'stufati contribuiamo ad erigere una babele una località perversa dove si scontrano presunte parziali certezze i cui artefici tanto più si accaniscono nel sostenere le nel difenderle quanto meno posseggono il senso del relativo e del limite bene di fronte a questi mali mai come in questo periodo come in questo momento bisogna fare una riflessione spregiudicata
Allora innanzitutto io credo che bisogna distinguere non molta chiarezza il diritto ad informare dal diritto ad essere informati e il diritto di formare spetta qualsiasi giornalista qualsiasi azienda editoriale pubblico privata il diritto ad essere informati
Ecco è un qualche cosa che spetta al cittadino e questo glielo deve dare il servizio pubblico mi spiego con qualche esempio perché questa se no definizioni servizio pubblico diventa un'araba fenice che non si riesce mai ad afferrare
Allora si tratta di stabilire che i giornalisti del servizio pubblico si riappropri nord del PIL pro del loro ruolo di essere osservatori critici di quanto avviene nella società e nel palazzo soprattutto evitando di strizzare l'occhio di volta in volta al potente di turno nel tentativo di stabilire un circuito di favori tra politica
E stampa circuito che tanto ha inciso negativamente sull'informazione radiotelevisiva pubblica
Dobbiamo favorire un cambiamento di cultura della comunicazione
Ed è necessario far passare nelle redazioni attraverso un dibattito all'interno delle stesse proprio sul modo di essere giornalisti nel nostro Paese per far sì che temi come quelli della San Rutelli dell'ambiente della qualità dei servizi della previdenza del lavoro e qui onorevole Melandri quando lei fa riferimento alla politica estera ma ne abbiamo talmente tanti e tali gravi problemi in questo Paese
Che non abbiamo nemmeno la capacità di rappresentarli non siamo non abbiamo la capacità di andare dietro le quinte di capire perché c'è queste cosa bisogna bisogna fare per modificarlo allora è vero che dobbiamo toccare i grandi temi della politica estera politica internazionale l'economia le le le le connessioni internazionali del mercato e quant'altro
Ma innanzitutto io credo che al cittadino italiano al cittadino comune sia molto stia molto a cuore capire cos'è che non va o cos'è che va in questo nostro Paese
E non credo che sia una visione provinciali
Allora la vera sfida per ciascuno di noi che fa informazione fra informazione o tenta di farla nel servizio pubblico è proprio questa si tratta di individuare nuovi spazi di libertà
Di discrezionalità di creatività dentro i ruoli che ci sono stati affidati a volte può essere facile in altri casi è complicato ma può capitare anche che i nemici delle nostre potenzialità espressive non siano il sistema sempre richiamo alla politica siamo condizionati eccetera
Le controparti superiori
Ma i nemici più forti più duri da battere questo facciamo un po'di autocritica siamo proprio noi forse e si chiamano con tutta una serie di termine autocensura conformismo desiderio di quieto vivere
Non avere grane c'è poca voglia ecco quello che avverto oggi nel servizio pubblico rispetto al passato insomma dicevo son ventisei anni lavoro
Alla RAI dunque mai come in questo momento c'è poca voglia di capire cosa c'è dietro certi fenomeni attraverso un minuzioso lavoro di ricerca di analisi
Attraverso un lavoro che punti andare in profondità senza rimanere sempre così galleggianti in superficie
E allora dobbiamo riscoprire il giornalismo di inchiesta
Un giornalismo diciamo così tocca a denominazione d'origine controllata ecco questo legittima il servizio pubblico un giornalismo che deve consentire al telespettatore e all'ascoltatore di capire cosa sta accadendo
Intorno a sé e dentro di sé
Mi fermo qui Fulvio perché con termine tecnico mi ha detto di no anche perché non ho mai ragione ma in grado di un amico di due volevo soltanto dire una battuta perché rispetta questa autocritica
Che aggiusta che che noi dobbiamo fare alla Rai
Io penso che anche il sistema politico ne debba fare altre e come segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti vorrei ricordare ai politici che sono presenti che noi da anni stiamo chiedendo un riassetto del sistema a livello internazionale copiamo una legge quella che funzioni meglio ma insomma cerchiamo di avere delle regole certe abbiamo chiesto un lo statuto impresa editoriale affinché non accada alla RAI di nuovo quello che è accaduto nel passato ecco cerchiamo allora di fare qualche passo in avanti anche in questa direzione grazie
Grazie allora Di Giovan Paolo del pub del patio volare cit incida in Italia appunto con anche un po'conclusivo di queste cose abbiamo detto a tratti io s'
Però ovviamente brevissima che credo che ormai riflessione a stiamo facendo da pochi intimi ma credo che siccome ciò prosegue amico continua la sua vita magari anche senza animali possibile nel futuro
Ma e quindi forse il caso che ripartiamo le prossime volte dà dei punti di vista che già almeno conosciamo io dico subito
Mi spiace che Basile si è andato via che quindi taglierò la partenza invece a lui di cui non condivido praticamente nulla e debbo dirlo
Con molta chiarezza in questo spirito diciamo così di revisionismo televisioni mista
Condivido semplicemente la fotografia che lui fa in una sorta come dire l'intervento alla legge Mammì
A mo'di nel senso che è vero che oggi ci sono sedi Book commerciali ed infatti è vero almeno del Partito popolare riterremmo che invece dovrebbero e se ci almeno tre reti pubbliche conti servizio pubblico quindi in questo senso qualcosa da cambiare se c'è stato in peggio c'è da farlo in meglio oggi
E Vorrei anche dire francamente che
Io sarei ben contento di ragionare di operatori di televisione agli operatori derisione non con la ma con la classica divisione RAI Fininvest un Mediaset oggi
Se e quando cominceremo a parlare anche di servizio pubblico nelle reti private
Perché il servizio pubblico non è solo sinonimo sarebbe bene su questo riflette ogni tanto la Santanchè di nomine per questo arriva sempre un po'dopo
Il servizio pubblico non è il sinonimo della RAI
Il servizio pubblico dovrebbe essere quello che viene messo al servizio degli utenti da qualunque parte arriva vorrei sapere quanto servizio pubblico c'è sulle reti private
Non è forse questa la condanna della Rai cioè quello di non avere in Italia talmente così bassi livelli di servizio pubblico in tutto quello che tra virgolette privato ma che non per questo non può svolgere i servizi a chi insegue da dover essere condannata a fare tutto e di più sempre
Questo è una rete sociale servizio pubblico il taglio del servizio bidone da parte di chi lo fai rispetto a chi lo riceve
Allora questo è il problema di chi nello Stato i partiti restituzioni il Parlamento deve occuparsi di come attraverso le leggi possa essere svolto un servizio pubblico attraverso tutte le forme che ci sono fra quelle a capitale pubblico capitale privato
Io credo che una riflessione su questo se non viene fatta
Non libera il dibattito da una certo come dire
Non ero né un errore proprio di base nel fare questa che sembrerebbe farmaco discussione scientifica americana quell'infelice d'ora in poi per il servizio pubblico intenderò questo tra virgolette lampo del servizio quando parlo della RAI intendo questo
Gli impianti per esempio faccio solo a Flash ovviamente diciamo da noi la vicenda degli impianti che vengono venduti o meno Corano ma insomma l'idea nel piano originario e quello che gli impianti Arai vengano dismessi nel momento in cui diventano Oro
Cioè nel momento in cui si fa al discorso sulle delle comunicazioni in chiave europea con le dorsali addossare lettoni e c'era e su questo proprio in questo momento la RAI pochi mesi fa dice ma è una cosa di più
Ecco questo è servizio pubblico no gli impianti che col denaro pubblico sono stati costruiti che c'è il rischio che poi siano solamente in mano a ad alcuni privati oppure in concessione magari domani alla Rai appagamento
E servizio pubblico no possiamo discutere di questo prima ancora in maniera che tipo sarà nominato ci possa ragionare su queste cose di questo sì io credo che debba farsi carico tutto al Parlamento ma anche la mando a maggioranza in maniera chiara e non così per sentito dire
Aggiungo il servizio pubblico è solamente la noia
Cioè sedi subito significa che bisogna dare solamente documentari bisogna dare solamente di buon i programmi dell'accesso magari le due del pomeriggio alle otto di mattina e quindi si come servizio pubblico ieri imponiamo pure alle otto di sera
Chi lo dice che bisogna fare del per esempio l'accesso della società civile in un servizio pubblico facendo annoiare per fosse del spettatori sarà un problema di cultura del servizio pubblico piuttosto che di orari o di collocazione o di capitale pubblico-privato che c'è
Io credo che su questo questo è un tema di riflessione su cui anche ragionare dividersi sì però che che passa all'interno di tutte le questioni che riguardano quindi le culture l'informazione cioè un problema poi generale rispetto a questo tema
Così come sul federalismo ed ero chiedo scusa debba andar per forza avere motivi così ma ci ritorneremo alla prossima seduta diciamo circo
Sul federalismo
Che vuol dire fare a Di Buò federale che lo Stato dall'alto da concede una tv a alle regioni in queste federalismo
Il federalismo significa che le comunità locali hanno il potere originario
E questo non è e allora questo è un federalismo che unisce allora anche l'identità di un Paese che Paul vizi federale passa attraverso un servizio pubblico se non è semplicemente devoluzione di poteri che proprio il contrario del federalismo
E allora macroregioni omini regioni non c'entra nulla rispetto questa è la teoria e la qualità uno può fare un servizio sul Parco nazionale d'Abruzzo con la stessa qualità che si che per parlare che ne so dei parchi dei grandi parchi degli Stati Uniti
Il problema è la qualità con cui viene fatta questa informazione non è il luogo circoscritto in cui attiene
E quindi credo che anche su questo bisognerebbe ragione ma è chiaro che questo presuppone una scelta la base e cioè se noi dobbiamo accettare
Questo concetto culturale che ormai c'è da parecchio tempo per cui io debba e ovviamente noi non accettiamo questo accettare una specularità
Tra quello che noi appunto diciamo servizio pubblico cioè la RAI e privato noi non crediamo come popolari che ci sia questa specularità cioè noi riteniamo che il servizio pubblico
Cioè quello che viene pagato da tutti anche da quelli che trasmettono nel prime reti private o che possiedono le reti private o che fruiscono delle reti private sia un qualcosa di più e di specifico
Su cui bisogna riflettere su cui bisogna eliminare gli errori ma che è un qualcosa di più e di diverso
Perché infatti su quello che c'è una sentenza la Corte costituzionale sul situazione di concessione privato non sul servizio pubblico che nella sentenza viene chiarito ha una specificità
Ecco quindi io credo che il dibattito su questo è appena l'inizio io spero che le nomine che saranno fatte siano tengano conto dei dati culturali ma spero anche che è stata un dibattito su questi temi culturale
E quindi in quel caso si allora io credo che con Basile potremmo parlare DG ragionamenti generali sugli operatori televisivi perché in quel caso il dibattito si sarà trasformato come giustamente si chiedeva prima chi fa politica di trasformarlo in fatti concreti cioè il Lecce
Grazie allora l'ultima intervento l'ho detto a tale che membro dell'esecutivo Usigrai che un sindacato interna dell'azienda sarò Clemente nei confronti presente finti cinque manzoniana mente esattamente venticinque
Io parto da un lamento che Damiani prima aveva introdotte che poi è stato fatto cadere quello della circolare che sta circolando in questi giorni appunto la circolare nelle strutture RAI sulla vendita delle azioni Mediaset
Parto da Libera ritardare di servizio pubblico dunque Pechino fosse informare non avesse letto lavorativa una sua per chi non avesse del Messaggero sollecitato parte di natura delle strutture RAI e al arrivata una burocratica circolare nella formativi alla circolare che informa dipendenti RAI
Che dal due al cinque luglio sono in vendita presso tutti gli sportelli della Banca di Roma anche interne alla RAI le azioni Mediaset ha
Dio santo
La spiegazione burocratica abbiamo cercato prima di fare un comunicato in uscita oggi pomeriggio piuttosto duro di ricostruire il percorso di questa scellerata decisione la risposta burocratica è stata la società che si occupa di collocare le azioni media sette la Cofiri del gruppo IRI che automaticamente ogni volta che deve collocare delle azioni informa i dipendenti di tutte le aziende del gruppo IRI questa la spiegazione burocratica allora la domanda è quale vergognosa caduta del senso di appartenenza aziendale quale vergognosa caduta dell'identità RAI c'è in un atto sciaguratamente burocratico come questo mi dispiace sia andato via Mauro Miccio perché la domanda sarebbe stata da parte di un gruppo dirigente
Che non ha lesinato l'avvio di provvedimenti disciplinari inchieste interne Lotito in cui l'hanno chiamata
è stato avviato un procedimento su questa cosa in quale azienda non dico di servizio pubblico ma azienda tout-court sarebbe accettabile questa azione diretta di favore alla concorrenza
Parto da qui dicevo per parlare di servizio pubblico perché il primo elemento quello cardine sul quale ci aspettiamo novità e questo l'elemento che al negativo accomunato i cui ultimi gruppi dirigenti
è stato esattamente questa mancanza di orgoglio aziendale pur tra tante difficoltà va messo in luce che il gruppo Moratti sono arrivati spiace dirlo e sulla nostra pelle come si usa dire è bruciato parecchio
Sputando sulla RAI pensando che fosse una stalla da ripulire poi dopo qualche mese se ne sono andati con dichiarazioni d'amore appassionato accompagnati dalle note di Bobby Solo una ma prima sul fisco meno melodramma a favore meno melodramma Sylvius sobrietà vogliamo un gruppo dirigente questa è una delle due sole cose che ci permettiamo sommessamente
Di chiedere ai presidenti delle Camere che arrivi un gruppo dirigente che crede nel servizio pubblico possibile non certo che venga a dire Dio come siete bravi non ce l'una nulla da modificare
Ma che non pensi che la categoria di pubblico in sé è una vergogna della quale lavarsi l'altro elemento ma non ci torno perché l'ha toccato più d'uno in di un relatore l'ha fatto in particolare Stajano gente che conosca
L'azienda nel senso che conosca i problemi delle radio delle comunicazioni della radiotelevisione insomma che non perdiamo come è successo due volte negli ultimi tre anni i primi sei mesi a ciclo Schilardi spense cost ai lati GS e l'indimenticata domanda posta da un direttore generale degli ultimi potete sbizzarritevi tanto fra Stati cinque sei tre anni la domanda rivolti a sé cosa significa PGS
E insomma si parte proprio dalla bici
Credere nel servizio pubblico significa anche questo è uno degli elementi che voglio sottolineare essere europei moderni occidentali
Perché attici ripete sempre che bisogna andare in Europa proviamo a ricordare che in Europa parlamenti e governi lavorano a rafforzare il servizi pubblici non se ne vergognano la Germania che non ha avuto negli ultimi quindici anni governi diciamo così comunisti
A se non stiamo male informati quattro reti pubbliche mezzo dove la quella meta e quella di arte
Quattro reti pubbliche e mezzo allora perché in Italia su questo servizio pubblico abbiamo tanta ritrosia
Il servizio pubblico forte serve per motivazioni economiche perché deve competere sui mercati nazionali internazionali e per motivazioni culturali su questo visto che qui ci sono ormai solo a questo momento i rappresentanti dell'Ulivo date battaglia per favore rinnovamento PDS e quant'detta popolare dentro l'Ulivo perché un in per vista come quella che inopinatamente Prodi fece due mesi fa poco prima del voto dicendo per la RAI pensa una collocazione educational né N non deve più uscire
è una cosa sciagurata perché come hanno ben detto Massi Emilio Rossi come ha scritto in queste settimane Freccero da qualche parte un servizio pubblico che non si ponga il problema di avere un livello d'ascolto sufficiente ai ci sulla formazione dell'identità culturale nazionale è inutile tanta virtù come quella che ci ha delineato qua Basile un servizio pubblico che asfalta gli ultimi cento metri al confine con il Brennero apporta la luce nell'ultima casa certo e anche quella funzione del servizio pubblico ma non solo quella né principalmente quello una virtù tanto virtuosa da risultare moribonda non ci interessa nel caso di tardiva stile si chiarisce anche l'interesse della suggerimento e per questo lo perdoniamo e del resto certe suggestioni privatizzati Belfort una dico alla Melandri anche nello schieramento di sinistra sembrano negli ultimi tempi essere un po'calati penso
Tanto per far nomi e titoli ricordate la brutta addormentata il libretto interessante peraltro e colto Botto ricco di dati di Guglielmi e Balassone i tre anni fa in cui si diceva che la categoria di servizio pubblico
è una categoria che non regge più e che la RAI doveva dimagrire per fortuna Espresso del ventisette sei novantasei Guglielmi ha cambiato idea e dice adesso non succede più alla RAI di dimagrire sette il servizio pubblico ricco e forte capaci di competere sui mercati nazionali
E internazionali
Aggiungo veramente
Abu solo sesta ripeterle molte cose un servizio pubblico che tra le sue tante caratteristiche mi piace sottolinearlo possano anche inserire ne parliamo sempre maledetto vizio del servizio pubblico in relazione alla politica la pubblicità
A me piacerebbe un servizio pubblico che fosse anche capace di far per i cittadini giustamente ricordato Giovanni
Critici perché no anche nei confronti della pubblicità
Beppe Grillo ve lo ricordate il problema dello spettacolo allora perché in forme non dissacranti forse quello era per tornare alle cose che diceva Di Giovan Paolo
Lo spettacolo di Roberto qui l'avrebbe fatto vedo qualche milione non c'era problema di Auditel su quello
Lì non era evidentemente quello il problema un servizio pubblico che proprio perché non deve far crescere consumatori ma cittadini coscienti anche della pubblicità può parlare in mani era se necessario garbatamente critica non aggiungo nulla le cose dette sulle dimensioni dunque che la RAI di barriere che insomma la RAI deve essere quantità qualità ma anche quantità
Due considerazioni soltanto finali l'informazione per non far finta d'aver sentito le critiche in gran parte giustificate
Sull'informazione e la rete federale informazione hard news quando romani ha usato la parola per un attimo ho tremato pensato Scalfaro Bambini di Satana di odio finiamo di nuovo sui giornali poi ha chiarito che l'hard news e l'informazione diretta su questo spiace dirlo spesso la critica coglie nel segno aggiungo una presenti ancora più recente a quelli che romani opportunamente affatto
L'alluvione in Versilia non siamo arrivati prestissimo come informazione RAI e sento quella nostra carenza più bruciante di tante critiche su presunte su presunti sbilanciamento i politici
Allora da questo punto di vista una cosa alla politica una cosa noi
La cosa la politiche forse saremo aiutati se le critiche anziché venire solo sul fatto ieri sera s'è visto poco Di Giovan Paolo troppa melanconia purtroppo romani e poco Di Giovan Paolo
A volte arrivassero anche su altri aspetti
Il secondo e per me più importante elemento riferita all'organizzazione non sta è vero che qui c'è un problema torniamo a Giovanna Melandri
E di come la nostra informazione organizzata e qui chiamiamo le cose col loro nome c'è la necessità del superamento della tripartizione anche se l'espressione adesso sembra avere un valore archeologico
Non c'è più il sistema politico alla quale quale il faceva riferimento
E però è rimasto questo questa architettura ci fu un timido tentativo nel novantatré dal da parte del governo dei professori di provare a modificare quell'affetto a dire il vero per prendere anche la nostra quota di responsabilità
Ci fu una reazione di tipo conservativo anche da parte nostra delle redazioni ecco quella fase va chiusa bisogna addetti fantasia ultimo elemento a quello sulla rete federale dunque Fantasia Progetti la presente ultima cosa vale anche come invito per i presenti
Il dieci facciamo come Usigrai convegno sulla rete federale proviamo a dire alcune cose visto che il tema sempre formativo appassiona molti big bang docente in rapida sintesi ancora quaranta secondi
Non è ovviamente Tele Padania vogliamo una rete di auto a sconto proprio per quell'idea di virtù
Fascinosa anche per l'Auditel una rete che sia locale e nazionale fra coloni no grazie dunque che abbia informazioni locale informazione nazionale e internazionale una rete non subordinata alle regioni il peso alle preoccupazioni sull'autonomia professionale spettano una rete con una probità maggioritaria del cinquantuno per cento per le del alle regioni ma per forza di cose finirebbe per ridurre le redazioni RAI a uffici stampa delle giunte o dei presidenti e dei Consiglio di tutte e tre
Perplessità forti su questo elemento sul modello tedesco forse qui c'è bisogno di un di più di approfondimento nel senso che abbiamo cominciato a citare l'AIR De forse senza sapere che corrisponda a modello televisivo ad alti costi a bassi ascolti basato su entità ai lender le macro giunse che in Germania esistono da molti anni e sono esistite nello Stato primate nella televisione su questo l'ultimo elemento non parlare più avanti come quello vai avanti tu che a me viene da ridere fra le macroregioni le macroregioni se li volete farlo prima nell'organizzazione statale italiana e poi le traduciamo in tempi televisione
Basta
Bene grazie allora mi dispiace che siamo rimasti un gruppo di appassionati ma insomma argomenta ci ha tenuto fino in fondo quindi partitico alla domanda se gli deve il servizio pubblico beh essere come si diceva all'inizio Don Chisciotte Sancio pancia e vite caramente vita escludiamo perché non ci appartiene un po'donchisciottesco è un po'Sancio pancia grazie