"Una Repubblica per i prossimi 50 anni" presentazione del libro di Maria Virginia Rizzo presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Devo informare che il presidente Mancino impegnato nella Conferenza dei dei capigruppo è la sua presenza qua è piuttosto incerta
Il professor Negri segnalato in arrivo dall'Irlanda va voi sapete oggi del gli aerei sono un po'in difficoltà speriamo che arrivi in tempo ma abbiamo la fortuna di avere intanto il professor Fisichella vice presidente del Senato e il sindaco di Catania Enzo Bianco presidente dell'ANCI
Penso che si quindi si potranno dire cose anche interessanti in questa sede voi sapete che siamo qui in occasione della pubblicazione di un libro molto interessante
E che dedicato a lei gli ultimi cinquant'anni cioè i primi cinquant'anni della repubblica italiana un libro scritto da Virginia Maria Rizzo
Ed è straordinario un libro straordinario perché per due ragioni la prima ragione è che ricco di documentazione anche iconografica parlato ci sono centocinquanta foto fornite dall'Amsa ma ci sono tabelle grafici
E tutti i simboli presentati alle elezioni infatti questo libro racconta cinquant'anni di storia d'Italia
Attraverso le varie tornate elettorali la seconda il secondo motivo per cui a straordinario e che è stato fatto e questa è veramente un'impresa ammirevole attraverso la lettura dei quotidiani
L'autrice potrebbe testimoniare la difficoltà che ha incontrato perché voi sapete meglio di me che le cronache dei quotidiani specialmente negli ultimi decenni non è che siano sempre attendibili per lo meno sono così come dire
Compromessi per interpretazioni opinioni mescolati ai fatti visto che da noi non vige l'abitudine di distinguere i fatti dalle opinioni diciamo che i fatti vengono sempre raccontati secondo l'ottica dell'autore o asse o a seconda le intenzioni o tesi precostituite quindi identificare i fatti ha raccontati attraverso la lettura dei quotidiani certamente è stato una grossa impresa
Questo volume che alla casa editrice celle specializzata in pubblicazioni destinate agli enti locali
Sarà fornito sarà decreto Donato se ho capito bene da dall'editore versi a tutti i sindaci d'Italia
E penso che potrà avere anche altri altre utilizzazioni perché veramente diventa un uno strumento di lavoro e di conoscenza straordinario
Questo questa questo racconto dei cinquant'anni di storia italiana attraverso le elezioni
Non può naturalmente che diventare la base il fondamento di una come dire di uno sguardo sul al futuro anche immediato dell'Italia proprio in questo momento in cui si parla si discute di riforma dello stato di forma del governo di legge elettorale di federalismo
Credo che conoscere
Tutto ciò che è accaduto e perché è accaduto in questi cinquant'anni si è necessario per poter costruire modelli
Futuri ma credo poi non tanto futuri forse forse anche prossimi questa è la una domanda per esempio vi rivolgo subito al presidente dell'Anci bianco il quale rappresentando lanci
Rappresenta credo anche una novità nella Panorama
Istituzionale italiano perché l'elezione diretta dei sindaci in qualche modo può prefigura prefigurare almeno questo questa una opinione abbastanza diffusa
Una anche una nuova forma di governo o una nuova forma di Stato e l'efficienza che i Comuni hanno dimostrato dopo le elezioni ed F sedici mi pare che sia di buon auspicio voglio dire qualcosa in proposito
Grazie direttore
Naturalmente
Ma che ci è stato assegnato questa tavola rotonda
E così impegnativo da
Rasentare lo sgomento per chi dovrà dire qualcosa una repubblica per i prossimi cinquant'anni
L'unica consolazione che avevamo con professor Fisichella poco fa era quello che presumibilmente fra cinquant'anni quando Maria Virginia Rizzo scriverà il secondo volume cioè i secondi cinquant'anni nessuno ricorderà più questa tavola rotonda e non potrà giudicare le molte cose che noi avremmo detto questa sera e che non saranno mai accadute
Perché fra cinquant'anni come dire insomma la memoria tende ovviamente a perdersi
Ma io una prima riflessione che mi viene in mente questa ecco io credo che dovremo abituarci
Forse l'unica cosa certa che
Presumibilmente l'Italia nei prossimi cinquanta anni sarà ancora una repubblica
Qui non me ne vogliano male evidentemente gli amici che hanno Simpatia fede monarchica ma forse l'unico elemento di certezza per i prossimi cinquanta anni sarà presumibilmente quello relativo alla
Alla
Forma istituzionale e cioè alla alla Repubblica
Dovremo abituarci dicevo
Nei prossimi anni
A ragionare in termini di disponibilità
Alla
A una maggiore flessibilità anche della nostra
Costituzione e nostra forma costituzionale
Io credo che
La
Rigidità
Della
Costituzione
Nei nella fase
Che la vita del paese attraversato in questi cinquant'anni sia stata sicuramente un valore è un valore positivo infatti di avere avuto una Costituzione rigida
Se mi consente direttore anche molto rigida tanto sostanzialmente da impedire anche o da rendere molto difficili anche dei cambiamenti che pure sarebbero stati necessari
Io credo che la rigidità della forma costituzionale sia stata in questi cinquant'anni
Un valore positivo perché naturalmente siamo usciti fuori per mille ragioni dal da un periodo di acceso contrasto interno di forte contrapposizione ideologica insomma la rigidità costituzionale è stato certamente un valore una delle cose che il costituente nella inevitabile fase di riforma costituzionale dovrà affrontare la prima che dovrà affrontare sarà probabilmente quella di articolare un sistema costituzionale che sia meno rigido rispetto a quello preesistente
E quindi e quindi prevedere delle forme di aggiustamento naturalmente non su tutte le parti della Costituzione ma su molte parti della Costituzione si una forma e una disponibilità all'adattamento al cambiamento che la Costituzione non ha avuto in questi primi cinquant'anni e a cui il sistema ha supplito di fatto
Con la costituzione materiale
Con una costituzione materiale che si è nettamente allontanata molto spesso sono non si può parlare di interpretazione ma di un adattamento del sistema che ha spinto il sistema molto lontano rispetto alle norme rigidamente previsto rigorosamente prevista la costituzione
Io credo che la che si possa dire certamente che in tutti i sistemi la costituzione materiale naturalmente
Supplisce no rispetto alla queste rigidità ma in Italia non c'è dubbio alcuno che su molte istituzioni la costituzione materiale assai lontane dalla previsione che ne fece costituente che sancì della carta costituzionale
Quindi un sistema di allattamento e di maggiore flessibilità
Questo Parlamento io spero che abbia la opportunità e la possibilità di ricercare un consenso sulle regole e sulla necessità di cambiare auspico queste lo faccio dalla base della mia esperienza
Di presidente della sua azione dei comuni che sulle regole si possa trovare nel parlamento un consenso molto più vasto che non il consenso di una maggioranza contro un'opposizione
Se c'è una cosa su cui è indispensabile che vi sia un consenso vasto questo evidentemente e sulle regole del gioco
Per questa ragione io credo che ogni strumento metodologico che possa portare a un coinvolgimento di responsabilità anche diverse sul piano politico sulle regole del gioco secondo me sacrosanto indispensabile e spero che questo possa avvenire
In questa veste
Direttore di poco fa accennava alla riforma della elezione diretta dei sindaci naturalmente
Nel nostro Paese ogni tanto ci si innamora delle riforme o delle cose e naturalmente poi si finisce col semplificarlo qualche abitare di un significato positivo maggiore rispetto a quello che esso a l'elezione diretta dei sindaci non ha assolutamente risolto ovviamente i problemi del nostro sistema politico neanche di quello di decentrato ma certo è una riforma che ha prodotto alcuni elementi positivi
Il maggiore di questi elementi positivi certamente la stabilità di governo nelle nostre amministrazioni
Io ho fatto direttore il il sindaco per un brevissimo periodo per un anno e mezzo di tempo con il vecchio sistema e lo sto facendo adesso ormai da tre anni con l'elezione diretta posso dire con assoluta sincerità che il migliore dei sindaci con il vecchio sistema non aveva gli strumenti di governo della sua realtà locale che ha il peggiore tra i sindaci con il nuovo sistema
Perché il fatto di avere di fronte a sé un orizzonte temporale definito di quattro anni
Di avere sancito nella riforma alcuni poteri di governo della prova connettività indipendentemente da condizionamenti sta portando più o meno evidentemente in alcune città in modo
Evidente in altre in modo incerto comunque sta portando nel complesso delle città italiane un carico di progettualità di cui il sistema Paese decentrato e quindi gli otto mila cento comunitaria aveva un grande bisogno
E questo ha messo in moto meccanismi che oggi possono far parlare senza eccesso di enfasi di un tentativo di rinascita di nuova rinascita del mondo dei comuni italiani ripeto alcune volte con risultati soddisfacenti altre volte con risultati parziali però nel complesso evitare delle città e dei comuni si è messa in moto e sta cercando di affrontare il problema
Che non venivano affrontati
Io ricordo sempre
Che mi mi ricollego quindi idealmente al libro nel Palazzo degli Elefanti che la sede del municipio
Della mia città
C'è una galleria
Qualcuno chiama galleria degli orrori
Dove sono conservati
I ritratti di tutti i sindaci della mia città nel dopoguerra
E ci sono dal quindi sostanziale tra quarantasei
Al ai giorni nostri
I primi venticinque anni di questi cinquant'anni di democrazia municipale
Vengono occupati questi venticinque anni da cinque o sei sindaci cioè dalla quarantasei alla al sessantuno Catania ebbe
Settantuno educatamente cinque o sei sindaci nel periodo successivo ci sono stati per il successivi venticinque anni qualcosa come quaranta trentacinque quaranta sindaci siamo andati cioè a un'età media ha una vita media per le amministrazioni che negli ultimi tempi è stata addirittura di quattro cinque mesi questo questo problema che non è soltanto nella mia città ma è stato una dimensione generale ha determinato che insomma conche carico di progettualità volete che il sindaco di una città andasse a affrontare i problemi di Torino di Milano di Ancona di Reggio Calabria di Bari sapendo che l'orizzonte temporale che aveva di fronte era naturalmente di poche di pochi mesi o o al massimo di di un anno un anno e mezzo quant'era la vita media delle nostre città ecco questo è un primo
Un primo aspetto positivo
Questo sistema che si è diffuso a livello periferico ha prodotto in questi tre anni alcuni salti di qualità anche maggiori
Rispetto a quelli che la stessa riforma non prevede
E oggi il sindaco è diventato di fatto il leader di una collettività che ha responsabilità di governo perché prescindono anche dagli stessi potere che la legge assegna al capo dell'amministrazione
E questa Italia delle città si è rimessa in moto
Noi abbiamo però di fronte a noi un problema che è un problema molto serio molto
Ecco mentre questa Italia periferica il sistema nervoso periferico si è rimesso in movimento dall'altra parte però devo dire con altrettanta franchezza che il sistema centrale in questi tre anni è stato un sistema blocca io ricordo spesso che in questi ultimi tre anni quelli in cui punto ho fatto il sindaco di Catania come Formentini ha fatto il sindaco di Mila no o Castellani sindaco di Torino
Il governo Prodi che si è appena insediato e il quarto governo con cui noi ci troviamo a confrontare per affari discutere delle nostre questioni il Parlamento esattamente il terzo Parlamento
Io ho avuto un problema
Di localizzazione nel carcere del carcere di Catania il vecchio carcere che in piazza Lanza di questo quadro discusso in questi tre anni con sei ministri di grazia e giustizia
Se il ministro di Grazia e Giustizia questo da esattamente la dimensione di quanto grave sia il nostro problema cioè unitaria delle città che in questi anni ha conosciuto una fase di stabilità
E dall'altra parte un sistema centrale che in questi anni ha conosciuto viceversa instabilità crisi di governo cambiamenti radicali
Incertezza
Ecco la ragione per la quale dicevano e speriamo che questa fase sia una fase in cui sulle regole del gioco sia possibile con un ampio consenso riscrivere
Alcune parti della nostra Costituzione
Quelle su cui mi sento di dire più decisamente la mia opinione sono naturalmente quelle che riguardano la forma di Stato
E cioè
Una forma di Stato che nella mia opinione deve necessariamente prevedere una maggiore articolazione del sistema
Io qui non non uso e non ho paura di usare la parte espressione federale
Ho una certa diffidenza perché dietro la parola federalismo si nascondono significati profondamente diversi
Per cui mi piacerebbe molto di più
Dire quali sono le linee portanti di questo Stato più flessibile meglio articolato che io immagino e che poi nella sostanza è uno Stato tendenzialmente federale
Io credo che la Costituzione debba ispirarsi al principio di sussidiarietà
E cioè deve prevedere una distribuzione dei poteri che resti a livello più basso vicino possibile rispetto al cittadino si faccia a livello comunale tutto quello che non indispensabile trasferito nell'ulteriore si faccia a livello regionale e quello che non è indispensabile trasferire a livello statuale
Lo Stato conservi nella sua articolazione centrale soltanto quelle funzioni che è indispensabile avere a livello centrale e su quelle però abbia naturalmente pienezza di poteri e di funzioni
Immagino quindi lo Stato centrale con una competenza limitata alle grandi funzioni su cui
è utile che lo Stato dica la sua opinione che sono ovviamente
La politica estera la giustizia la difesa
La sicurezza le funzioni diciamo essenziali di un sistema
Credo che le regioni debbono avere gran parte dei poteri legislativi
Immagino
Che la funzione legislativa debbono essere appunto affidate normalmente ordinariamente alle regioni
Punto di domanda e possibile queste due funzioni legislative
Stiano a Regioni a venti regioni italiane alcune delle quali sono grandi quanto alcuni quartieri di Roma
Secondo la mia opinione le regioni dovrebbero tendenzialmente se vogliono avere una funzione effettiva recitativa essere ridotte come numero accorpati in modo più funzionale rispetto all'attuale distribuzione
Sapete che su questo argomento vi sono degli studi seri fatti anche dalla Fondazione Agnelli a cui guarderei con attenzione
Le Regioni devono avere poteri di legislativi e devono avere poteri di Indirizzo
La gestione del territorio e delle risorse viceversa deve restare lontana o l'anta visti ma dalla Regione
Le regioni italiane la burocrazia regionale ma alcuna competenza gestionale
Quando le Regioni provano a gestire qualcosa combinano disastri incredibili
Vi è una tradizione di governo reale nel nostro paese che il governo centrale e il governo municipale
Il livello regionale una esperienza di gestione e quando lo fa ripeto succedono delle cose molto grave
Le Regioni avranno un ruolo fondamentale allora in questa articolazione di flessibilità federale nel nostro Paese
Ma tutto quello che gestione deve essere secondo me affidata a livello locale sia l'articolazione provinciale sia soprattutto prevalentemente a quella municipale
In questo quadro potranno superarsi le attuali diffidenze che esistono tra le regioni del mondo dei Comuni e delle Province
Che traggono origine dal fatto dalla preoccupazione che lo Stato federale secondo qualcuno potrà avere un eccesso di convocazione regionalistica e secondo gli altri un eccesso di connotazione unici podistica se ognuno ha rispetto per uno degli altri questa diffidenza tende a superarsi
Immagino che i comuni abbiano piena autonomia organizzativa non si vede perché il Governo il Parlamento debbano decidere quanti vigili urbani di avere il cuore il il municipio di di Bari sesso rispetta il principio della
Pareggio di bilancio
E naturalmente credo che ci debba essere anche come di fatto c'è già oggi un forte presenza di risorse proprie una sorta di federalismo fiscale che
Già oggi caratterizza la condizione anche se con una certa rigidità del nostro sistema
Unitaria disegnata in questo modo naturalmente dovrà affrontare contemporaneamente il problema dalla forma di governo la mia personale posizione su questo argomento ma qui fatalmente avremo piacere di sentire specificata l'opinione credo del professor Fisichella la mia personale opinione che uno stato di questo tipo molto federale
Con molte competenze decentrate non possa che avere una forma di governo
Caratterizzata anche se da una grande stabilità e da una grande rappresentatività
Io credo che dovremo cercare formule che siano coerenti con la tradizione italiana che certamente alla trazione parlamentare
E io non credo francamente questo sì che la che un forte esecutivo debbano comprò necessariamente comportare una riduzione di potere da parte del del legislativo anzi
Naturalmente una riduzione di numero di cose di cui si occupa a sulle grandi questioni legislativo può avere una funzione addirittura più esaltante di quella che non ha attualmente
E credo che la ricerca di una stabilità dell'esecutivo Possa avvenire soltanto in modo non difforme da quello che si è sperimentato nei comuni la formula un sindaco che l'Italia è quella giusta forse no forse occorre pensare a una repubblica semipresidenziale mi riferisco per esempio a quello che fu l'ipotesi di accordo
Sia l'ipotesi della commissione i saggi
Di esponenti politici a cui di cui faceva parte posso Fisichella sia del tentativo di mediazione del cosiddetto lodo Maccanico che rappresentano certamente tutti e due i punti di partenza da cui riprendere le fila di un ragionamento sulla forma di governo io credo che se quest'articolazione allora
Un'articolazione molto federale dello Stato un esecutivo molto forte un rafforzamento del legislativo magari con la semplificazione parlamentare
Riduzione del numero di parlamentari presumibilmente una Camera delle Regioni delle autonomie locali insieme a una camera con poteri legislativi per superare il bicameralismo pieno di questa fase possano disegnare un'Italia che potrà avere
Diciamo per i prossimi cinquant'anni
Il periodo del lunghissimo un periodo abbastanza abbastanza sereno di fronte e naturalmente di sviluppo
Colgo questa occasione ovviamente per esprimere anch'io alla termine del mio intervento un apprezzamento vivo al lavoro che Maria Virginia Rizzo per la casa editrice sei c'è il affatto
è un lavoro pregevole di altissimo contenuto di grande positività
Potere guardare anche soltanto la storia dei simboli
Con cui i partiti in questi cinquant'anni sono presentate lezioni questo lavoro di documentazione puntuale
Rigoroso severo leggere cinquant'anni di storia d'Italia attraverso i comuni e naturalmente frutto di un lavoro di grande pazienza e di grande professionalità
è un lavoro veramente merita un caloroso ringraziamento insieme l'auspicio che quando qualcuno per cinquant'anni scriverà la storia di questo prossimo periodo nel nostro Paese come dire il periodo più nero
Per gli storici sia quello che noi abbiamo attraversato mettiamo stiamo attraversando se prevarrà la fase della razionalità del buonsenso della prudenza del rispetto delle opinioni se nessuno avrà la certezza di avere dentro di sé il documenti volerlo imporre agli altri se questo Paese recupera quella sua grande dote che fa parte della tradizione latina e mediterranea io credo che per i Paesi potranno utilmente aprile una fase di sviluppo e di crescita grazie
Vorrei fare qualche domanda sicuro non retorica prima di passare la parola al professor Fisichella
Il presidente bianco ha detto a Rimini all'inizio del suo intervento che la rigidità della Costituzione vigente è un valore
Mina o è stato un valore
Vorrei sapere dal professor Fisichella se Luís alla stesso Pignone se invece non si possa pensare questa rigidità ha portato anche a qualche degenerazione non si adatta questa rigidità che per esempio si è determinata quella forma di cooperazione tra maggioranza e opposizione che tanti hanno poi criticato per i loro effetti sulla vita politica del Paese
Non sarà che tanto utili esporsi poi i fatti per aggiornare questa Costituzione ecco su Fisichella sa bene quanto c'ha provato anche lui la bozza Fisichella famosa porta appunto il suo nome non sarà proprio che si è che ha cozzato contro questa eccessiva rigidità non sarà possibile invece disegnare un ammodernare questa Costituzione rendendola proprio meno rigida
Professor Fisichella alle risposte
Ha rimosso
Non posso sottrarmi alla cortesia di Guglielmo Negri
Ma io volevo se mi permettete fare prima
Alcune considerazioni
Di carattere generale
Sul tema complessivo che ci è stato affidato una repubblica per i prossimi cinquant'anni
Va da sé che lo strumento di partenza vale a dire questo libero questa grossa ricerca anche una importante raccolta documentaria di grande utilità
E la base
E noi siamo grati all'autore all'autrice
Non si sa se dire autore autrice perché qui c'è una grande controversia della quale è stata investita ma è stato investito anche il Senato si dice senatore o senatrice abbiamo deciso di dire senatrice quindi diciamo autrice
E su questo direi che il concorso e la concordia dei relatori e piena
Il tema della Repubblica per i prossimi cinquant'anni effettivamente cinquant'anni sono un periodo per il quale le previsioni diventano di straordinaria difficoltà e tuttavia e tuttavia se noi
Guardiamo ad alcuni elementi che si profilano
Dobbiamo dire
Che gli elementi che si profilano
Lavorano praticamente tutti contro le democrazie rappresentative
Le democrazie rappresentative
Nei prossimi decenni avranno delle sfide subiranno di daranno delle sfide di straordinario rilievo
Pensiamo alle trasformazioni demografiche
Quello che emerge nel panorama le proiezioni che fanno i demografi sulle base sulla base delle linee di tendenza che già oggi siamo nelle condizioni di registrare ci dicono che
Ci dicono con estrema chiarezza
Che già nei prossimi vent'anni ma a maggior ragione trenta quaranta cinquant'salvo che fenomeni imprevedibili non ribalti no drasticamente queste linee di tendenza
Nei prossimi decenni sì ridurla comparativamente
In maniera assai significativa il numero delle persone abituate
Alla democrazia rappresentativa ai suoi moduli culturali alle sue procedure ai suoi strumenti istituzionali alle sue strutture e aumenterà a dismisura
Il numero delle persone che nascono nasceranno in paesi privi o carenti di tradizioni liberaldemocratici
Questo il primo punto da mettere in evidenza
Non si improvvisano le democrazie
I tempi per costruire le democrazie sono lunghi
Il mondo che si avvicina a numeri amplissimi demografici
Vedrà nella distribuzione di questi amplissimi numeri demografici ampiamente prevalenti le popolazioni che nulla o pochissimo sanno di democrazia rappresentativa
Rispetto alle popolazioni che hanno in qualche modo potuto maturare condizioni ed esperienze democratiche
Questo è il primo aspetto
Sul quale salvo situazioni nuove ad oggi imprevedibili
Sfiderà potentemente le istituzioni liberaldemocratici
Un secondo aspetto riguarda le trasformazioni tecnologiche
Le trasformazioni tecnologiche non deporranno
Per una crescita della capacità operativa delle democrazie rappresentative
Le trasformazioni tecnologiche deporranno per l'emergenza di categorie professionali di moduli decisionali
Di tendenze e operative che saranno incoerenti
Con le regole le procedure le modalità delle democrazie rappresentative
Un terzo elemento che almeno a tutt'oggi evidenzia una realtà problematica per l'avvenire delle democrazie e quello delle trasformazioni economiche
E le trasformazioni economiche vanno nel senso nonostante tutti gli sforzi di resistenza nel senso della crescita del ruolo
Di
Oligarchie che ho pienamente consapevoli del loro ruolo dirigente o
Attive
E utilizzanti strumenti demagogici sono comunque orientate a svuotare dall'interno la meccanica reale dei processi democratici e poi ci sono le trasformazioni nei rapporti internazionali
C'è un quadro dei rapporti internazionali che è fortemente in movimento
Nel quale
Non sappiamo non sappiamo bene quali saranno gli equilibri
Che si profila vanno e profilandosi nuovi equilibri non sappiamo in un arco di tempo così ampio così lungo quali saranno le prevalenze da qui a mezzo secolo
E possibile che se ci sarà un qualche tipo di convergenza tra tendenze democratiche le demografiche e tendenze allo sviluppo economico con certe caratteristiche
Diventerà difficile
Una resistenza di sistemi economici compatibili con la persistenza di istituzioni democratico rappresentativo
Quindi
Il quadro è molto delicato
E dobbiamo esserne consapevoli
Ovviamente le previsioni sono diverse con riferimento alla diversità dei tempi
A tempi brevi possiamo permetterci previsioni più plausibili ha tempi lunghi dobbiamo necessariamente mettere nel conto scenari
Sono ampiamente ipotetici perché tutte le tendenze che oggi cogliamo potrebbero avere delle delle svolte
Quello che mi pare sicuro peraltro
Lo dice anche un autore attento come Ralf Dahrendorf
Ma mi sono permesso di scriverlo già alcuni anni prima
In alcuni miei lavori dare dopo sì lo guarda guarda queste trasformazioni più sotto il profilo della sociologia economica
Io ho lavorato all'analisi di questi processi più sotto il profilo della scienza politica ma le conclusioni cui arriva Dahrendorf sono anche se delle conclusioni che depongono terra sfide molto importanti alle democrazie occidentali
In questo quadro che fortemente problematico
Una cosa noi dobbiamo dire
Che i popoli le nazioni che hanno istituzioni deboli affronteranno male le prossime sfide
Le nazioni che per tradizione o per capacità di trasformazione
Si sono date le istituzioni robuste saranno più attrezzate
In questa capacità di affrontare le sfide dell'avvenire
Noi abbiamo avuto e abbiamo istituzioni De Poli
Abbiamo avuto e abbiamo istituzioni deboli perché
Affrontiamo
La realtà di queste sfide e degli strumenti
Con i quali le sfide debbono essere in qualche modo dominate o contrastate o comunque
Affrontate appunto scusate mi la ripetizione perché a lungo il nostro sistema politico
E stato bloccato
Da una questione cruciale che è stata la questione comunista
Questo è stato l'aspetto che lungamente
Ci ha impedito se ora passiamo rapidamente dall'Avvenire al passato anche grazie a quest'opera chi percorra la storia di questi cinquant'anni coglierà
Che in larga parte della nostra difficoltà ad
Ammodernare le nostre istituzioni a renderle operative a renderle in grado di dominare le trasformazioni del nostro tempo
E a predisporsi a meglio
Collocarsi di fronte alle sfide del tempo futuro dipende in buona parte dalla questione comunista
La questione comunista
è stata sostanzialmente
Sul piano dalla politica interna in larga parte come prodotto della politica internazionale delle vicende internazionali non risolta
Oggi dovremmo essere del condizioni
Per fare questo lavoro
Di revisione istituzionale e costituzionale allora qui
La mia risposta
Sul tema della rigidità dell'impianto costituzionale se è stato un fattore positivo negativo un po'a loro un disvalore presto data nel senso che quella rigidità tale ab origine
E diventata di difficile modificazione nel momento in cui una serie di situazioni
Connesse agli equilibri politici interni impediva di toccare quell'impianto e semmai trasferiva su altri terreni le possibilità
Di
Lavoro le possibilità
Di convergenze e quindi anche le possibilità di talune modifiche non a caso sono intervenute modifiche regolamentari in sede parlamentare ma in una logica sostanzialmente consociativa
Non sono intervenute le modifiche nell'impianto costituzionale
Perché le modifiche regolamentari tenevano conto del quadro dei rapporti tra le forze politiche le modifiche
Costituzionali non potevano che essere bloccate dal quadro dei rapporti fra le forze
Oggi e per collocarci in un'ottica più immediata ma debbo dir la verità
Questa ottica immediata
Non ci deve fare dimenticare le proiezioni future di medio termine nei lei così in quanto esse sono confortate dalla possibilità della previsione dell'analisi
E oggi viviamo una sì la situazione di transizione
Che può preludere
Ha due sbocchi
Uno e quello di uno sviluppo che in qualche modo finalmente dia questo Paese un sistema istituzionale
Relativamente un sistema istituzionale relativamente operativo l'altre sono le tendenze regressive
Perché ci sono forti tendenze regressive nel nostro sistema politico non possiamo trascurare questo aspetto
C'è la volontà del recupero del sistema proporzionale c'è la volontà del recupero di un multipolarismo che vanifichi completamente il sistema bipolare
Cioè la volontà di bloccare ogni passaggio ulteriore nel processo di trasformazione istituzionale e allora questo vuol dire che le forze politiche debbono fare delle scelte
E debbono fare delle scelte abbiano una misura di audaci
Intendiamoci bene non va non è solo questione di impianto istituzionale nel senso stretto
Noi abbiamo distrutto alcune strutture dello Stato
Noi non abbiamo forze armate
Non esistiamo quasi come è stato sotto questo profilo
E quindi esistendo come è stato sotto questo profilo noi possiamo decidere di rafforzare i governi e poi i governi non potranno fare
Politica internazionale o quasi non potranno fare politica internazionale perché ci mancano gli strumenti per fare politica
Internazionale atteso che le forze armate sono uno di questi strumenti non l'unico ma certamente uno di questi strumenti noi non li abbiamo
Questo strumento noi non lo abbia
E noi abbiamo una pubblica amministrazione che anzi molti problemi
Che ha problemi sui quali bisognerebbe lavorare con profondità e con intensità
E quindi
Non possiamo vedere astratto da questo insieme di questioni il quadro delle riforme istituzionali
Ma proprio partendo da queste premesse
Dobbiamo anche porre delle avvertenze per ciò che riguarda queste riforme istituzionali io non ho paura delle parole possiamo anche usare la parola federalismo
Non mi spaventa la parola federalismo
Mi spaventa un fatto
Che
Di fronte ad uno stato
Già così combinato male per tanti aspetti
Noi
Nel tentativo di fare delle riforme
Di tipo federale
Che attenzione con la pubblica amministrazione che abbiamo con gli assetti
Dell'interventismo della mano pubblica che abbiamo se vogliono diventare fatti reali esigono vent'anni di tempo esigono comunque molti anni di tempo non sono faccende che si improvvisano
E noi
Corriamo il rischio e disintegrare quel poco di Stato che abbiamo unitario
Di non riuscire a costruire uno Stato alternativo perché ci vogliono anni per mettere in piedi una configurazione alternativa capace di funzionare
E ci troviamo in mezzo al guado di questa situazione che non è né carne né pesce
Mentre potrebbero cominciare ad intervenire fattivamente incisivamente drammaticamente alcune di quelle sfide delle quali ho parlato prima e se questo fosse noi ci troveremmo ad essere una sorta di espressione geografica
In una realtà internazionale che viceversa avrebbe bisogno avrebbe bisogno di grandi capacità operative
è possibile che io stia esprimendo in maniera drastica
Posizioni lo faccio deliberatamente
Perché
Ebbene che parliamo con chiarezza di certe situazioni e magari ponendo gli argomenti in maniera
Appunto drastica piuttosto che pensare che noi possiamo continuare in una sorta di affabulazione istituzionale
Che non produce niente salvo perdite di tempo che ci mettono in condizione di crescente interiorità rispetto alla realtà internazionale nella quale bene o male siamo iscritti
E allora se debbo dare delle risposte per l'immediato
Io penso che la forma di governo sia tutto sommato il punto cruciale del nostro discorso
Ribalterei la impostazione di chi parte dalla forma dello Stato
Uso queste eccezioni nel nella nella nella nella queste accezioni nella formulazione dei giuristi nella tradizione Polito logica
La forma di governo e più ampia rispetto alla forma di Stato
Parliamo di forme di governo per parlare della democrazia della monarchia e così via nella tradizione che si parte
Da da Platone Aristotele si parla di forme di Stato per indicare le specie di democrazia alle specie di monarchia e così via i giuristi hanno capovolto questo linguaggio usiamo convenzionalmente è questo linguaggio e la forma di governo
Perché e
Il tema per il governo quello cruciale se vogliamo cercare di ricostruire una capacità da parte del nostro sistema politico non uso la parola Stato di affrontare
Le sfide che si profilano all'orizzonte
Che all'interno di questo discorso ci debba essere un problema dite cento amento
Che all'interno di questo discorso ci debba essere un problema di autonomia questo si può riconoscere ma di autonomia non solo come autonomia degli enti locali in senso lato ma di autonomia della società civile
Per restituire ad essa una serie di funzioni che oggi assolve lo stato e per consentire allo Stato di far bene la sua parte
Come è stato cosa che oggi non fa per una ragione connessa al sovraccarico funzionale che ha investito lo Stato in tutti questi decenni passati
Ecco questa è la impostazione generale
Che dare alla mio intervento come vedete un taglio problematico un taglio per certi aspetti drammatico ma il compito della scienza di tutte le scienze
Non è quello consolatorio ma è quello di guardare in faccia la realtà sperando poi che la realtà
Cattiva diventi un po'meno cattiva perché questo fa parte della natura questa speranza fa parte della natura umana grazie
Grazie
Il per le sorti sì che è la in una intervista proprio stamattina sull'Unità
Auspicato che si possa affrontare insieme il problema
Della forma di governo il problema del federalismo il problema della legge elettorale questo replicando alle proposte del ministro Maccanico che dava priorità diverse
Ora nella speranza di ottenere una risposta un po'più rassicurante delle cose gravi preoccupanti che ci ha detto il professor Fisichella sia nella breve tour lunga durata sia nella breve vorrei che il professor Negri
Potesse dire se ritiene che in questo Parlamento sia possibile fare quello che auspica il professor Fisichella e cioè affrontare insieme il complesso di queste questioni grazie
Ma anzitutto io vorrei
Complimentarmi ancora per il lavoro che ha fatto Maria Virginia d'inizio che
Veramente con firma
La qualità intellettuale dei funzionari del ministero dell'Interno
E l'altra tradizione che a questo ministero che produce uomini e donne di grande livello intellettuale
Il lavoro è molto bello perché permette come in un film c'è anche la parte
Iconografia
E che nell'inedita perché la simbolisti che ha politica era ormai passata nel nostro ricordo solamente gli uomini e le donne della mia generazione sapevano
E che cosa erano i singoli del mille novecento quarantacinque quarantasei quarantasette
Di un'Italia ancora estremamente ingenua contadina
Nella simbolisti Galli dormono continuamente la banca il sole che e ed è molto bello di lei questo aspetto del lavoro di Maria Virginia Vizzoni dai commenti che ha fatto
Un è un lavoro
Preziosi
Che salva anche alla memoria collettiva è tutta una tranche di storia che altrimenti si sarebbe non dico perduta perché gli archivi dell'il ministero degli Interni rispetto abbiamo rinnovato addirittura tutte le tutto il carteggio della Segreteria particolare del Duce e quindi non vedo le ragioni per cui non avremmo trovato
La simbolisti sia però a livello organizzata dal sistema da in maniera anche di grande classe è un fatto molto e io spero che parecchi studenti anche laureandi
Ci ritornino giusto lavoro perché è un lavoro che aiuta
Tornando a voi
Alla domanda che mattatore Aselli io parto da un punto di vista la costituzione nostra che è un eccellente Costituzione non è stata mai attuata integralmente
Le resistenze all'attuazione della Costituzione sono state e perché anche la Costituzione in è nata in una situazione di sospetto generale di disinteresse completo delle facoltà di giurisprudenza io l'ho vissuta giorno per giorno
Sia in questo palazzo Orlando capo provvisorio dello Stato era De Nicola che vivono in uno dei suoi giovani assistenti sia poi nell'attuazione di quando ero un funzionario dal dramma era e professore di diritto costituzionale
Le resistenze nei confronti dalla Corte costituzionale le resistenze nei confronti della Regione
Le resistenze del Parlamento basato sulle regioni
E lana l'Arix direttore Carlotta fatta la figura del Presidente del Consiglio sia il nome imposizioni sia in comando
Dissennata non si voleva un Presidente del Consiglio dotato di poteri che la Costituzione gli davano l'articolo novantacinque
Siamo arrivati al punto in cui il presidente del Consiglio incaricato porta la lista al Presidente della Repubblica viene fermato da una telefonata del segretario del suo partito dice no guarda che abbiamo scherzato la lista dei ministri non andare più perché dobbiamo rivedere il caso quando ricordando tasso di scuola che io ricordo sempre ai nostri studenti pervenire che cosa può esser la degenerazione del parlamentarismo bene
C'è stato un recupero
Un recupero in condizioni drammatiche di alcuni valori della costituzione
E a un certo momento non si sa come toccati dalla bacchetta magica una mattina abbiamo scoperto che in fondo il presidente del consiglio dei ministri è una figura importante
E assolutamente indispensabile in un sistema di governo
Poi abbiamo scoperto che quando il Presidente del Consiglio scioglie la riserva riporta la lista dei ministri è non è che i ministri sono i capi
Quali sono i delegati in un partito al governo come era stato teorizzato da certi analfabeti politici che hanno girato lungamente
Hanno avuto anche posti di grande
Quindi
Direi e si è formato nel nostro Paese da circa quattro cinque anni una tendenza a rivalutare a ripensare l'istituto nella costituzione in senso positivo
In senso positivo
E allora io mi sono tante volte ho domandato e perché allora non attuarla integralmente sta costituzione
I padri costituenti per esempio avevano discusso a fondo tutta la repubblica presidenziale o semipresidenziale parlamentare l'ordine del giorno Benassi
Non è che fosse un'esercitazione accademica però si aveva scritto un libro sulle degenerazioni del parlamentarismo quindi lo sapeva benissimo che la scelta parlamentare poteva essere una scelta distruttrice di un intero sistema politico
E ci siamo andati quasi dieci
E che che d'altra parte i padri costituenti hanno discusso a fondo una tesi presidenzialista che era stata portata a voi da uomini non di poco conto perché se io penso a a uomini della classe di bracciali
Dichiarano andrei anche intellettuale insomma e comunque forte esperienza conforto esperienza Pacciardi aveva virgola sei la guerra di Spagna e aveva la democrazia americana e quindi erano mobili conoscere cose poco Calamandrei era una biblioteca che camminava quindi
Questi uomini in generale Nobile il generale Nobile un tecnico di grandissima di grandissima levatura tutta gente che io ho conosciuto personalmente e di cui posso testimoniare anche Valiani il livello intellettuale posti e sono corso
E gente di in fondo pensava che con la repubblica presidenziale si può dirsi risolvere una serie di problemi la prima il primo problema la stabilità del governo perché questo è stato il punto fondamentale di a agitato gli uomini della della prima facie della della Costituente e che come dice giustamente il presidente fisiche nella ha trovato sulla sua strada l'enorme
Problema della questione comunista
Il fatto regali
Questo fa parte della nostra storia fa parte della storia del mondo perché a un certo momento quando quattro signori si riuniscano e gli altri che dividono le zone di influenza
E c'è un'Unione Sovietica di quell'aggressività di quella forza e anche
Con alle spalle venti milioni di morti nello scontro contro l'Impero tedesco ebbe insomma
Era una situazione di blocco mondiale che si è
Scaricarla sul nostro Paese né più né meno come nel seicento e nel settecento le guerre di Potenza
Dei dei reami continentali e condizionano la vita nel nostro Paese
Addirittura fino al punto quasi dell'esistenza del Papa
Ora
Ritornare un po'su queste cose e Risi in più riprendere le vecchie i miei ricostituenti conseguenti non né escludevano che le regioni a statuto ordinario diventassero in una nuova approssimazione regioni a statuto speciale
Con maggiori con maggiori poteri legislativi con Podini eventualmente infine impositivi dal punto di vista dal punto di vista di Budan perché la la la la la teoria che lo Stato centrale che fa le tasse eccetera quella è stata l'idea di di di Bruno Visentini a un certo momento che ha tolto anche la possibilità impositiva dei comuni tant'è vero che voi avevate i vostri uffici e tributari che sono stati quasi tutti sciolti adesso i Comuni devono ricominciare da capo con l'indici eccetera eccetera
Queste cose conoscono benissimo tutti i prefetti gli amici che sono qui presenti
Ora
Per esempio una una possibilità secondo me la possibilità che potrebbe avere un larghissima una larghissima accoglienza parlamentari quella di Rivellini i poteri delle Regioni
E allargando
Verso
I traguardi degli istituti speciali
A me ha fatto un'enorme impressione nei contatti dovuto anche quand'era al governo che né la forza per tali
E il partito valdostana vogliano il federalismo
Cioè le due religione
A componenti in strutture profondamente nonché l'in avanti verso il federalismo burlone
Perché era però vanno del federalismo nel nostro Paese
Questa è una cosa che mi ha fatto un'enorme impressione un enorme impressione
Allora io mi domando
In questa condizione
Perché non non sperimentare
La strada
Dell'ampliamento
Dell'autonomia
Andando pure arrenderà azione
Perché i comuni
Senta o no un una sorta di oppressione regionale nel più nemmeno come le regioni omoni sentono una certa apprensione standard significa che in quell'area
C'è molto da lavorare molto da semplificare molto ad allargare e in questo senso noi potremmo risolvere insieme i problemi dei comuni soprattutto
Estendere io credo un certo momento il sistema di elezione dei sindaci anche al Presidente di Giunta né
L'accesso al nostro sistema politico rivela nel rapporto
Capo dello Stato
Governo Presidente del Consiglio i ministri Consiglio dei ministri una propensione che già si è si era rivelata il costituente e che ha continuato a manifestarsi lì inazione del nostro sistema verso un sistema semi presidenziale
Sì
Ci sono stati trenta dissidenti Pertini cossighiano e l'attuale presidente da pubblica che pressati da situazioni storiche assolutamente inedite
Si sono aggravati e non è con un sistema il più Loverso insieme verso la componente presidenziale attingono a è il caso di scuola nella
Del tipo di Repubblica semipresidenziale
Che cosa mancherebbe
Perché nell'elezione a suffragio universale presidente daremo
Il riconoscimento che il Presidente della Repubblica a onda Omegna riserve per quanto riguarda la politica estera è la politica della difesa cosa che attualmente ha perché presiedendo il Consiglio supremo di difesa accredito agli ambasciatori
Sia stranieri a Roma sia quelli che vanno all'estero no
Un'indubbia influenza sulla politica internazionale attraverso i viaggi di Stato attraverso e i rapporti che egli intrattiene con me io mollo quindi di tutto il mondo
Non vedo poi tutto questo salto nel buio nel momento in cui nuovi ritornando allo schema Fisichella Maccanico eccetera
In cinquina sì ma
Anche sostanzialmente non solo
Ma informalmente verso il regime presidenziale ma di che cosa c'ha soprattutto bisogno del nostro Paese sì oltre queste riforme a cui ho accennato il nostro Paese avviso Udine riorganizzazioni diffusa bisogna
Il ministero ogni ministro ricominci un lavoro
Paziente tiene chic quotidiana il contatto con la sua amministrazione
Io ho teorizzato varie volte il fatto che il ministro dovrebbe utilizzare il consiglio d'amministrazione Q come il suo brain trust ho sempre sostenuto che il ministro deve presiedere personalmente consiglio d'amministrazione due e riunirlo magari una volta alla settimana insegna
I direttori generali a lavorare interdisciplinari a mente perché queste sono
Le piccole riforme che diventano grandissime riforme in un'amministrazione dove la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra e poi pro
Amento dei ministri io per esempio non sono ben
Convinto
Che sia bene accorpare il ministero nella
Pubblica istruzione col ministero del dell'università e la ricerca scientifica
C'era stata una scuola di pensiero che era andato in contrario avviso eccetera che con molti uomini di sinistra
Ho visto invece che nell'ultimo governo è stata data del fatto
Numero questi accorpamenti o scorpora ma in non so cose che si possono fare quando si formano i governi
Debbono risponde
Il generale
Un a un certo momento si chiese se era bene mettere insieme il ministero degli Esteri mi
Non è una difesa
Il famoso rapporto shock poi lascio andare le cose perché essere invecchiato in generale non gli andava appende fra Bataille la mattina senza veri miti insieme diplomatici e militari sarebbe stata una battaglia di primo ordine d'altra parte si voi ci pensate bene l'accorpamento ministero
L'estremista della difesa sarebbe molto importante sarebbe molto importante inglesi hanno lavorato con i cosiddetti over Lords con un
Il superministro perché il problema fondamentale è nostro e lo vedete anche dalle battute che ci sono stati in questo governo e il problema del coro di
Mi
Il problema del coordinamento sia l'Inter
Il ministero tra le varie direzioni generali gli apparati di settori e tutta la galassia che gira attorno a un ministero ma soprattutto tradendo gli stranieri
E la fa sempre legislativa la fase che che che prepara il Consiglio dei
Ministri la fase che prevale in provvedimenti
E quella la cosa più importante noi abbiamo dei provvedimenti in cui a provvedimento presentato o decreto legge oltre disegno di legge improvvisamente l'ufficio legislativo di uno dei ministeri si accorge
Che c'è una è gravissimo accendono
Vieni dentro il Parlamento dove la confusione aumenta al cento per cento e noi facciamo delle leggi spesso addirittura ingiusta
Ecco
Ma per far questo e bisogna
Gli acquisti e non so cose mi
Di governo Nitti opposizione queste sono cose di un parlamento che impone risolvere alcuni dei problemi fondamentali del nostro Paese
E per questo che io vedo un mondo
Un'estrema ho sempre visto ho visto
Il tentativo la Malfa preparato da Fisichella debbo dire che Fisichella vudù grandissimo durante tutto
IMI richiamando continuamente era il mio referente quindi e l'ho l'ho scritto anche nel mio diario
è ha avuto un grandissimo ruolo e Dio solo sa quanto saremmo stati fortunati si fosse stato più ascoltato purtroppo deminutio demente altra con assoluta perdere quindi non c'è niente da fare quando Dio decide da cercare accetta
Non Lou
Quindi ho sempre visto molto lontano ma delle altre persone
E quindi
Ho visto con enorme piacere io stavo in Irlanda dove stavo sono stato spettatore
Di che cosa è veramente un un disastro etnico col disastro etnico e religioso una cosa spaventosa
E e ho letto con grande piacere nel tentativo
Uovo di Maccanico io credo che questo tentativo deve essere ripreso immediata
Senza bizantinismi andando subito al nocciolo dei problemi il nostro Paese non ha tempo da perdere non può perdere tempo quei demoni
Amico professor Fisichella a evocato sono demoni esistono non è che
Che sono
No purtroppo le democrazie sono insidiati sono insidiate alcune di esse sono addirittura assediati spetta alle classi i dirigenti illuminati all'io mi illumina gli omini che sanno
Come va la storia
Evitare che il nostro Paese si dà in questa situazione io ora siccome sono un ottimista spero sempre tanto speriamo che il signor recenti grazie
Questa riunione decisivi conclude l'ottimismo anche se francamente non ho capito bene poi perché ma dipende certamente dal carattere il professor Negri abbiamo ascoltato tante cose e tante altre decennio sarebbero da dire mi pare non pare però che occasioni di riflessione le sono state offerte e tante grazie a tutti