"La costituzione italiana"

Quindi cominciamo i lavori
E io vorrei subito dire che
Avevamo qualche giorno fa qualche settimana fa
Organizzato immaginato e organizzato di fare questo convegno di celebrazione ma di riflessione al tempo stesso come sta scritto nell'invito non potevamo immaginare che le Commissioni parlamentari fossero impegnate per strutturarsi eleggere il presidente non potevamo immaginare che gli uomini tripartito fossero impegnati delle istituzioni fossero impegnati a Milano al funerale di Vittorino Colombo e quindi il tutto porta qualche ritardo
Però io direi di cominciare così la nostra riflessione va avanti e c'è anche più possibilità di intervento
Vorrei salutare tutti vogliono e oggi come Partito Popolare riteniamo di dover dare una significazione
Forte di grande riflessione forse maggiore mia Oro maggiore di quello che non è stata fatta a livello istituzionale in questi giorni dei cinquant'anni della nostra Repubblica
Ma in maniera più particolare dei cinquant'anni dalla Costituente quindi dalla nostra costituzione abbiamo invitato tanta gente noi siamo a dover fare un saluto particolare al presidente Taviani al presidente Casavola presidente
Verranno più tardi e altri
Costituenti che sono ancora presenti presidente Casavola emerito Presidente della corte costituzionale un saluto particolare
E come dicevo io popolari ricordano i cinquant'anni della Repubblica io faccio una riflessione schematica
Non anticipando i temi che i relatori poi in maniera più approfondita e più dottrinale faranno ma per dare un'impronta politica alla nostra manifestazione per dire il pensiero del Partito popolare in questa materia
Vi sono valori costituzionali da conservati che sono ancora forti e questo è il tema del convegno capaci di ispirare la legislazione ordinaria
E di regolare il rapporto tra i poteri dello Stato e vi sono norme che possono e debbono essere modificate nel partiamo da questa considerazione
Il Partito popolare io credo ha più titolo di chiunque per ricordare la Costituzione
E celebrare la Costituzione e questo convegno assume un significato particolare perché si tiene all'inizio di questa nuova legislatura ed è opportuno da parte nostra ribadire ancora una volta nostro programma di riforme da proporre al Parlamento
L'adesione del partito popolare ai valori della costituzione forte
Non abbiamo timore di essere confinati nell'area dei conservatori come tanti con disprezzo non amano fare consapevoli di rispettare la tradizione repubblicana e democratica ancora valida gli attuali
Abbiamo per primi indicato le modifiche da apportare alla stessa costituzione che vogliamo realizzare una nuova forma di governo un rapporto diverso tra Europa Stato e Regioni Autonomie locali questi sono i temi delle relazioni una riforma degli apparati e proprio non è una garanzia e per i principi contenuti nella prima parte della Costituzione riteniamo che queste riforme siano necessarie non più rinviabile
Quindi la polemica che Sartori fa spetta il popolare che sarebbe pigro ore estiva fare le riforme il vero responsabile del fallimento del governo Maccanico il vero o presunto responsabile della ritardo col quale si ricomincia a parlare di riforme mi pare che sia fuori ruolo
Non siamo invece molto interessati alla discussione sull'itinerario da seguire per realizzare le riforme anche se consapevoli per l'importanza del mezzo per raggiungere il figlio però ci sta a cuore fortemente il risultato positivo
Credo che per primi abbiamo negli anni passati come partito anche la democrazia cristiana prima ancora del partito popolare
Immaginato che la crisi dello Stato la crisi delle istituzioni doveva essere risolto affrontando le riforme costituzionali
E sarebbe davvero un po'strano che proprio noi che abbiamo iniziato questo discorso un discorso nuovo gli ultimi anni veniamo ribadisco veniamo considerati come quelli che vogliono ritardare le riforme
L'attuale Parlamento deve dare la dimostrazione io credo né i fatti che dà potere costituito si potrà formare in potere costituente e quindi procedere al di fuori e bisogna dunque sperimentare fino in fondo queste possibilità
Questa io credo che la via maestra per risolvere il problema così come previsto dalla Costituzione e quella via Maestri affidata appunto al potere dall'Assemblea legislativa
Con il procedimento dell'articolo centotrentotto i costituenti immaginare una Costituzione da completare aggiornato
Ed è quindi interesse di tutte le parti evitare ogni polemica se davvero si vuole riformare questa Costituzione
Sarà dunque utile ricorrere ancora una volta alla commissione bicamerale oppure seguire forse una via più pratica più normale quello delle commissioni parlamentari
Per esaminare le proposte che bisogna presentare entro breve tempo e da parte del Partito popolare non c'è che da ripresentare proposta che il senatore Palumbo il presente che avete proposto voi soprattutto al Senato nella passata legislatura e che credo con il coordinamento del senatore Mancini erano proposte appropriate che si riferiscono proprio alla strategia che il Partito Popolare voleva portare avanti
Noi siamo attestati su questa posizione concreta e realistica con la consapevolezza di voler fortemente le riforme delle quali siamo convinti e tra le quali non vi è certamente quella che tornerò poi su questo quella che vuol modificare il sistema parlamentari in sistema semi presidenziale questa riforma non c'è per noi
Ma le riforme siamo convinti che devono venire fuori da questo Parlamento e senza l'avventura di un'Assemblea costituente
Per questa nostra pacate ragionata posizione non è giusto parlare di contrapposizione tra innovatori e conservatori
Non sono certe rinnovatore quelli che chiedono l'Assemblea costituente
Come ripiego alle difficoltà di trovare soluzioni
Assemblea dovrebbe risolvere i problemi che la cultura e la politica non riescono a risolvere e quindi sarebbe una cosa surrettizia non vali
D'altra parte l'Assemblea costituente può rischiare di essere un atto interruzione costituzionale para Frasso una una relazione splendida che il presidente Casavola fatto c'è un termine ancora più duro della della interruzione costituzionale della illegalità parla Casavola
Senza che sia intervenuta una delle cause storiche di mutamento dell'identità dello Stato quale una secessione all'accaduto di un regime una rivoluzione
Scambiare per rivoluzione detenzione pure forti che vi sono nella società in questa società significa io credo fare demagogia
Se si andasse ad un'assemblea costituente senza la consapevolezza che la Costituzione caduto superata occorrerebbe dimostrare che i valori e i principi che essa esprime sono per qualche ragione inattuali e superati e vanno sostituiti con altri a quelli alternativi
Occorrerebbe cioè presentare all'elettorato un progetto
Allora sì che avrebbe valore l'Assemblea sia pure programmatico di una nuova costituzione per un nuovo santo e in questo caso si tratterebbe davvero di Seconda Repubblica diversa e contrapposto dalla prima
Io non credo che vi siano i consensi per un mutamento di questo tipo e non credo che noi partiamo in una situazione di questo tipo
Bisogna però pur dire io questo vorrei dirlo spero non scandalizzano nessuno che se questo itinerario non fosse possibile quello che noi immaginiamo attraverso il Parlamento attraverso l'Assemblea legislativa in carica se verificheremo che l'articolo centotrentotto perché questa ipotesi non possiamo non fa
Della costituzione non è più sufficiente per ottenere il risultato che vogliamo per la conseguenza allora in quel caso sarebbe inevitabile ci vorrebbe un'Assemblea costituente
Perché se noi siamo convinti che le riforme la dobbiamo portare avanti
E se riteniamo che un itinerario si deve essere e vogliamo un itinerario ortodosso quello previsto dalla Costituzione ove questo itinerario non fosse possibile perché l'Assemblea e pigra o assemblee non trovo la maggioranza
E chi vuole le riforme deve pure individuare pure indicare una situazione diversa io ritengo che solo in quel caso si sperimenta se l'impossibilità anche attraverso questo Parlamento entrato in Marini in atti in Nar nato da poco da pochi giorni e quindi un'Assemblea luogo capace anche con una forte maggioranza di poter realizzare programmare
Quello che tutto un retaggio tutto un programma che da anni portiamo avanti se questo non fosse possibile io credo che a quel punto sarebbe davvero inevitabile l'assemblea la politica costituzionale deve avere un valore più forte noi sentiamo di dir questo più sentito perché fino a Roma si è coinvolta senza riserve e senza distinzioni del confronto politico quotidiano
E nella lotta di potere tra le parti spesso con finalità un modalità puramente propagandistica e consentendo avallando disinvolte forzatura della Costituzione
I popolari noi vogliamo promuovere idee proposte di una rigorosa politica costituzionale che credo sia il tempo che possa interessare tutti quanti noi e interessare gli addetti a Napoli in questo ambito avviare l'elaborazione e la realizzazione di seri progetti di riforma costituzionale
Tanti progetti come ho detto prima sono stati presentati soprattutto al Senato dal gruppo del Partito popolare la commissione bicamerale che si sono succedute nelle passate legislature avevano indicato rimedi assoluzione
In quegli atti parlamentari che sono ormai solo negli archivi c'erano proposte idonea a completare il nostro quadro costituzionale di riforma
Riprendendo quello Agorà quelle proposte noi riteniamo di dare un contributo concreto ed essenziale per le riforme possibili
Il tema vero e il grande problema di come comporre e armonizzare libertà e capacità di decisione garanzie giustizia autonomia è stato
E ancora una volta sono questi i temi della relazione seguirà la cultura dell'equilibrio deve continuare ad essere come propria del sistema sociale e istituzionale italiano e deve contribuire a far mantenere alla Società italiana quel grado di omogeneità
Che forse anche sconosciuto alla gran parte dei paesi compresi quelli sviluppati
Tra duecento in termini istituzionali regole queste premesse gli obiettivi da perseguire i sono ben precisi
Dar vita a un sistema di Autonomie locali e regionali capaci di far assumere ad ogni livello territoriale le decisioni che specificamente lo riguarda
Nel dibattito troppo spesso nominalistico sul federalismo
Riteniamo di dover privilegiare i contenuti e quindi esser favorevoli ad una marcata autonomia delle regioni che fin qui è stato riconosciamo di fatto contrastanti
E non è che si sia fatto granché per determinare autonomia forza delle regioni fa parte del gioco
Occorre garantire al Paese la possibilità di svolgere un ruolo unitario nel contesto europeo l'unico del quale oggi possibile svolgere un'azione efficace per la politica economica internazionale
Lo Stato deve continuare a svolgere un'azione il redistribuzione delle ricchezze fra tutte le zone del Paese le categorie sociali
Riconoscendo le varie zone alla possibilità di darsi una organizzazione autonoma e di pervenire soprattutto nei servizi sociali a livello di efficienza e di qualità di prestazioni che saranno in grado di conquistare
Un aumento delle funzioni e delle risorse regionali implica necessariamente una maggiore articolazione del territorio nazionale
Che però va compensata con un fondo di riequilibrio e un sostegno alle zone sottosviluppate o alle zone in crisi questo mi sembra inevitabile perché ciò sia possibile e non si determinino spinte inflazionistiche occorre attribuire ogni livello territoriale risorse proprie e risorse di trasferimento
Decentrare dunque seriamente il nostro Stato io credo che sia impresa difficile non riteniamo che sia facile
E si può comprendere che al di là degli omaggi concessi allo slogan oggi di moda vi siano in molti remore e incertezza una volta confessa
Ma questa è la sfida è la sfida che dobbiamo fare è giusto riconoscere alla Regioni un'autonomia accentuata anche finanziaria
Se non soprattutto finanziari
Ma bisogna evitare un'accentuata divaricazione che potrebbe favorire spinte separatiste o comunque riuscirebbe a indebolire il ruolo che deve svolgere lo Stato del piano interno e comunitario
Il decentramento va visto in questo quadro europeo
L'Europa è un'unione di Stati ed essendo quindi lo Stato italiano membro di questa unione l'organizzazione statale va vista in questa prospettiva è il discorso che farà Rossi più tardi
L'organizzazione statale va vista in questa prospettiva deve essere posta in condizione di svolgere efficacemente questa funzione
Segno pur dire che se l'unità europea si realizzare appieno l'Europa sarà probabilmente più un'Europa delle Regioni che un'Europa degli Stati
Ma naturalmente con questa frase credo che siamo molto lontani da quello che può essere il federalismo spinto o la secessione di cui si parla in questi giorni
Però dobbiamo pigliare atto di questa realtà e lavorare per armonizzare un nostro quadro organizzativo istituzionale delle Autonomie delle funzioni e dei compiti e dei poteri nell'ambito di questa prospettiva europea che se ci manca quello credo che siamo manchevoli e siamo più provinciale più settoriale
è urgente intanto che sia Vilde potenziamento del centralinista
Ma senza accelerazioni capaci di far sbandare
Abbiamo bisogno di un centro che assicuri anche negli interessi dell'economia del nostro Paese
E finché non subendo in modo adeguato all'autorità comunitaria ma fondamentali uniformità sul territorio nazionale del diritto civile commerciale penale l'ordine pubblico ed efficace delle manovre economiche congiunturali
La competenza in alcuni servizi essenziali come la pubblica istruzione
Ma è necessario oltre queste materie procedere ad una ristrutturazione delle Autonomie locali
La crisi dello Stato centralistico
E la progressiva partecipazione dell'Italia al processo di costruzione europea
Sono due fra le non poche motivazioni storiche che spingono oggi verso una profonda ridefinizione del rapporto centro-periferia nella organizzazione di gran parte delle tradizionali funzioni pubbliche del nostro Paese
Tale processo di ridefinizione riorganizzazione dello Stato
Suggerisce la necessità di avviare una progressiva devoluzione di compiti istituzionali regioni e agli enti locali secondo i principi della sussidiarietà
Dell'autogoverno e della crescente responsabilità democratica nei confronti delle domande dei cittadini
E necessario dunque trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di articolazione della rappresentanza politica e quelle di garantire stabilità ai governi questo è un problema concreto e attuale l'obiettivo della stabilità degli esecutivi va conseguito con misure che riguardano il rapporto tra Parlamento e governo in concreto crediamo valido il sistema della sfiducia costruttiva
Si può far cadere un governo solo eleggendo in un altro e riteniamo che il Presidente del Consiglio dopo aver ottenuto la fiducia sul programma deve poter scegliere i ministri credo che questo sia stemma della relazione del professor Scotti
Quando i sistemi di elezione diretta del premier si ribadisce se ce ne fosse bisogno contrarietà da parte nostra ai sistemi di democrazia plebiscitaria
E si dichiara quinti favorevole nostro partito alle forme di elezione diretta solo per i livelli come gli attuali quelli del decentramento delle autonomie locali
Nei quali il candidato sia conosciuto almeno conoscibile dagli elettori essendo altrimenti la scelta rimessa inevitabilmente in maniera impropria e ma specie questo disegno istituzionale dei tre o quattro ponti che ho trattato e l'unico che può garantire una maggiore forza devo autorevolezza dello Stato ed evitare la china pericolosa che ha dato tanto tempo avvilisce le istituzioni
E arrendo deboli rende deboli il Parlamento dei partiti
I difetti della vecchia partitocrazia
Sono stati individuati sono noti e debbono essere eliminati ma dopo un periodo io credo che questo sia importante per noi discuterne dopo un periodo di grave incertezza io credo salvo la fine di questo sistema democratico sono consapevole di quel che dico è venuto credo il momento di operare perché i partiti ridiventi no
Con un metodo diverso con un nuovo significativo ruolo l'articolazione democratica dello Stato senza dei quali lo stato nulla una sola possibilità di avere un colloquio un rapporto con la società senza appunto la mediazione dei partiti
In presenza di questo processo
E di questo rinnovamento al quale i popolari stanno dando un contributo importante lo abbiamo dato alle elezioni abbiamo dato in questo anno di attività
Accettare una qualunque forma di presidenzialismo significa torno su questo argomento significa annullare tutto lo sforzo che la società italiana nel suo complesso sta facendo in un momento di transizione delicata e difficile ha pur sempre importante ed entusiasmante
Il confine tra la democrazia in mediante il sistema autoritario che porta le tanto volta le tante volte paventata deriva plebiscitaria e così sottile che quale non quasi non esiste o si confonde
La democrazia immediata il sistema autoritario confine sfocia in un sistema autoritario qualunque forma di democrazia diretta in media chi ha la consapevolezza e prende coscienza di questo pericolo e i popolari hanno preso coscienza di questo la prendono non è disponibile ad assumere in materia posizioni equivoche che possono far nascere o far derivare pericoli al Paese
La politica è debole in questo momento ancora del porto e non sopporta ricette istituzionali forti sarebbe un contrasto tra o addirittura inedite come quella del premier letto dal Po
E non sperimentate come quella del presidente del Consiglio eletto direttamente dagli elettori Israele valga per tutti
Il problema delle pubbliche amministrazioni è stato infine fin qui affrontato soprattutto come una questione di modellistica
E riferito in prevalenza all'esercizio delle pubbliche funzioni non si è tenuto conto con questo approccio abbiamo fatto un convegno amico Pistelli era fatto un approfondito convegno su questo molto importante
Che le amministrazioni sono innanzitutto organizzazione di persone che sempre più svolgono attività di servizio e di questi noi dobbiamo parlare su questo noi dobbiamo intervenire negli ultimi tempi il pubblico impiego è stato oggettivamente svantaggiato gravato di nuove incombenze senza acquisire uno status professionale il retributivo corrisponde non si tratta di rispolverare vecchie spinte corporative ma di capire che il problema non è solo quello di non impoverire ulteriormente la cosiddetta classe media
Ma anche quella di non togliere motivazione capacità di iniziative soddisfazioni a chi opera nei settori più delicati della vita del paese e dei servizi sociali
Solo così del resto si potrà dare effettiva realizzazione alla recente norme sulla trasparenza sulla partecipazione l'efficienza delle pubbliche amministrazioni queste questioni generali che ho cui ho appena accennato ripeto non tagli entro il mestiere ai relatori svilupperanno
Costituiscono la premessa nostro modo di vedere a mio modo di vedere per dar corpo a quella grande riforme di cui si parla
E che deve essere capace di interpretare il passaggio da una fase all'altra della politica italiana europea con un progetto alto e soprattutto con un progetto condiviso
Devo dire che finora la volontà di riforme era legata abbiamo visto nella prostituzione presunta Linda possibile costituzione del governo Maccanico
La volontà di riforme era legata alla paura dalla maggioranza del Polo allora per l'elezione alla paura di fare alle elezioni e forse avevano ragione che all'ultimo momento volevano evitare le elezioni e forse anche diciamo ma alla necessità anche le forze di centro sinistra avevano di dimostrare ogni buona volontà per riforme quali che fossero forse per questa ragione io credo che il PDS si era spinto fino ad accettare il semipresidenzialismo io mi piace pensare così e credo in qualche modo che sia così
Ora quando sento dire che bisogna ricominciare dalla ipotesi Maccanico non c'è dubbio bisogna ricominciare da e per le ipotesi per costruire un percorso e per portare avanti riforme iniziative che nel Parlamento come ho spiegato devono trovare attuazione applicazioni io credo che noi dobbiamo Tanner forte però la barra al centro rispetto alle nostre idee era nostra possibilità di riforma così come l'avevamo individuato per esaltare una repubblica parlamentare
La palpebra celebriamo i cinquanta anni non per modificarla
Nei termini un po'avventori stessi cui o Parma oggi questa necessità non c'è più il credo quella di aver la paura delle elezioni o piastre costretti comunque ad accettare delle soluzioni
Ed è necessario superare ogni debolezza politica per proporre riforme che accrescono il ruolo della democrazia non la indebolisca
E trovino un equilibrio tra il solidarismo e l'esigenza di moderna azioni modernizzazione dello Stato
Definitiva per noi cattolici credo che questo punto di equilibrio il punto massimo appare dobbiamo attendere la ragione vera per la quale in questo periodo all'inizio di questa legislatura per tutto questo periodo che ci sta davanti
Noi dobbiamo lavorare ad esser fondamentali nell'alleanza resterà determinante nelle scelte che si fanno per le riforme per portare avanti il nostro spirito la nostra volontà per la ispirazione popolare feci deve guidare per la capacità che abbiamo dittici delle nel per le riforme istituzionali le vere del nostro Paese vi ringrazio la parola
Gargani ha già fatto una sintesi
Tutte le relazioni quindi noi entreremo solo nei particolari
Del resto non è il primo incontro che facciamo su questi problemi
Ma il dibattito politico italiano così provinciale
Che aveva inserito in questo incontrò il tema europeo può apparire come l'essere andati fuori dal tema che c'entra in Europa quando stiamo a celebrare i cinquant'anni del processo costituente italiano
In realtà non è difficile dimostrare che il primo e il più importante problema costituente
Si pone a livello europeo
E lo dimostrerò
Sia nel senso della necessità di una costituzione europea
Sia nel senso che quella nazionale risente profondamente del contesto europeo in cui è inserita
Noi siamo abituati a pensare allo Stato in termini
Che non ci sono più
Non che non c'è più lo Stato firmassero
Pensiamo come modificare qualche articolo di una Costituzione
Che è nata in un contesto profondamente diverso
Abbiamo detto e lo ribadisco che i principi fondamentali dei quali forse arriveranno dovrebbero parlarci
Elia Mattarella abbiamo diviso questo incontro
La parte la Costituzione da conservare nell'altra la Costituzione da modificare i principi sono quelli perché tante cose stanno scambiando sono cambiate ma le problematiche dei rapporti fra la persona lo Stato fra le formazioni sociale lo Stato
Sono in sostanza sempre quella però è profondamente cambiato il contesto in cui si colloca non sono cambiati i valori ma è profondamente cambiato il modo con cui questi valori vanno capiti e realizzati
Quando fu approvata la nostra Costituzione
Non avevamo un'economia
Prevalentemente agricola il cinquanta per cento della popolazione
E l'ha detta l'agricoltura
Agricoltura non vuol dire solo un modo riprodurre vuol dire staticità localizzazione rapporti determinati
Avevamo un livello di barriere Degan doganali che era fra il quaranta e cinquanta per cento
Quindi il sistema nazionale era un sistema profondamente chiuso ancora dopo gli accordi del Gatt arriveranno a un massimo del cinque per cento
Avevamo dei sistemi che erano in guerra fra loro
Credo che tutti abbiamo conosciuto persone che le hanno fatte almeno una ma molti due di guerre
Fra i paesi vicini
E poi quelle coloniali
Finiva tutto questo nel momento in cui si varava l'assemblea costituente
La conseguenza istituzionale di questo assetto
Sociale economico
Era la centralità dello Stato
Tira la centralità dello Stato
Ora tutti sappiamo che siamo in un momento di grande cambiamento lo diciamo sempre
Diciamo sempre ma non ne abbiamo capito nessuno di noi e ha capito tutte le conseguenze
E non capendo né tutte le conseguenze corriamo il rischio non dico di non dominati uno che ma nemmeno di influire almeno in parte
Su questo cambiamento
O di non capire quando facciamo politica
Se ci occupiamo di problemi marginali o centrale
Con la mondializzazione dell'economia
Noi abbiamo
L'effetto
Che i problemi si pongono a un livello qua quantitativo territoriale diverso da quello precedente
E la rivoluzione tecnologica che è in atto avrà effetti non minori di quelli che ebbe la rivoluzione industriale in tutti i libri non l'abbiamo vissuta l'avvento delle macchine
A in tutti i libri leggiamo come è cambiato il sistema sociale e anche il sistema politico
A seguito dell'evoluzione industriale e adesso noi siamo in un contesto totalmente nuovo nel quale i tempi di comunicazione
Sono ridotti allo zero fra tutti i Paesi del mondo tendono allo zero
Queste evoluzione produrrà effetti non minori di quelli scriversi ma non minori di quelli che provoco la rivoluzione industriale e ancora non ne abbiamo una consapevolezza limitata
Il primo architetto e che i fini che ci interessano gli obiettivi che abbiamo noi come comunità nazionale
Oggi non sono più
Perseguibili solo dallo Stato
è una dimensione diversa
Come dire che un Comune potrebbe risolvere il problema della Croazia e della Slovenia
Son problemi degli stessi la cui dimensione di sfuggire
Abbiamo una delocalizzazione dei problemi e quindi della fonte del potere
Che è molto simile senza romanticismi
A quella che si ebbe nel Medioevo cioè
Abbiamo da un lato un fenomeno di sovranazionalità
Tale per cui solo a livelli molto grande nazionali solo nel caso gli Stati Uniti d'America
Ma altrimenti sovranazionale si riesce a non dico dominare ma influire a influire sui problemi che ci interessano
E come avvenne allora nel momento in cui le questioni i Poteri assumono dimensione sovranazionale
Si sviluppano le particolarità
Si sviluppano i localismi e si sviluppano perché qualcuno è cattivo
Ma si sviluppano perché alcuni problemi trovano risposta nella dimensione locale e perché nel in questo Sperber facili in un mondo che non riusciamo a dominare completamente il problema delle radici diventa ancora più forte e quindi ciascuno trova la sua caratterizzazione
E non giustifico tutto ciò che succede sto cercando di capirlo nelle etnia nella regione
Nel localismo
Sono due fenomeni che stanno insieme sono contrastanti ma stanno insieme
Quello che corre il rischio di farne le spese
Lo Stato altre ne fa le spese
Perché viene impoverito per due processi contemporanea viene impoverito verso l'alto
Perdendo Poteri perché no
Non ha più la possibilità di una politica di difesa di di una politica estera autonoma se non in misura limitatissima poi col nome
E verso il basso
Ma io poi continuerò dimostrare che lo Stato serve
E quello che dobbiamo evitare e di non non capendo questi fenomeni è di fare in modo che lo Stato risulti la la risultante occasionale di due sottrazioni senza una propria filosofia senza capire cosa deve può e deve essere oggi lo Stato
Il problema della democrazia
Quando si parla di Costituzione questo il tema centrale
è la forma della che si dà alla democrazia la Costituzione
Ma dove si gioca
Si gioca dove si possono abbinare i problemi
E si gioca per ogni livello livello in cui certi problemi possono essere dominati
Quindi si gioca
Per noi anzitutto a livello europeo
Anzitutto a livello europeo perché li abbiamo ancora una qualche possibilità di influire sui nostri destini
Quale
Si gioca a livello statale come confermerò e si gioca ai poteri a livello dei poteri locali
Quindi tutta la problematica costituente va vista in questa nuova
Iniziamo dal livello europea
Qual è il grado di democraticità
Che noi abbiamo oggi nel nostro rapporto con l'Europa
Quasi nullo
Estremamente basso
Il Parlamento italiano non partecipa quasi in alcun modo
Al processo decisionale
Segue affannosamente ciò che è stato già deciso e ratifica in ritardo
Ciò che è stato deciso a livello europeo
Tanto che abbiamo dovuto inventare la recezione automatica delle direttive va non si riusciva a vivere in un contesto europeo con questa cosa che segmentata tra Corte costituzionale l'Europa entrata lo stesso in Italia senza che il Parlamento non solo
Non abbia partecipato a formare le decisioni
Rabbia nemmeno fatto in tempo a ratificare
Il dibattito sulle questioni costituzionali
Interne
Che derivano dall'Unione Europea dal Trattato di Maastricht Italia non c'è
In altri Paesi perfino in Portogallo anche avviato la Costituzione perché mastri cambia la nostra Costituzione
In Francia e in Germania le Corti costituzionali
Se ne sono occupate in maniera molto attenta
E per esempio hanno posto un limite alla invadenza
Della norma comunitaria la norma comunitaria la norma di attuazione dei trattati
Non può
Cambiare la Costituzione
è una cosa ovvia ma non nel senso che dobbiamo noi siano regioni nell'ottica di porre un limite all'Europa trovo un gatto del profondo di democrazia di capacità di percepire ciò che succede di partecipare all'elaborazione di ciò che succede nel momento in cui ci troviamo cambiato anche il dossier assetto costituzionale ho fatto niente
Per deciderlo
La nostra Corte costituzionale
Probabilmente perché abbiamo qui l'ex presidente probabilmente perché non ha un'autonomia di iniziativa decide se qualcuno la sollecita
Che non si è trovata a dover decidere su questo tema
Da un lato svolto una funzione fortemente europeista nel senso appunto di fare entrare l'Europa anche se l'Italia non non la volevano se ne accorgevano non ratificava
Dall'altro non ha avuto occasione di porsi il problema che si è posto alla corte costituzionale francese e quella tedesca quando hanno detto beh ma insomma
Se cambiamo alcuni articoli fondamentali della nostra Costituzione vogliamo almeno discuterne e
Deciderlo con le procedure di revisione costituzionale
A questo gatto di democrazia
Che riguarda il modo con cui noi non partecipiamo a ciò che succede in Europa si aggiunge poi quello ben noto delle istituzioni comunitarie come il Parlamento Senato
Nel più che convinto conta poco
Dovrebbe contare di più dove i processi decisionali sono assunti senza una partecipazione democratica
Sono decisi a livello di un consorzio fra Stati
A noi dobbiamo assumere una posizione su questi temi
L'abbiamo assunta però dobbiamo forse
Dare un capire la centralità di questo problema
E allora non condividiamo accenno solamente alcune cose perché noi non condividiamo l'ipotesi mani ma lì minimalista che è propria della Gran Bretagna di non andare oltre Maastricht Maastricht ormai la Costituzione europea
Non è vero perché monca perché
Il non dà uno spessore sufficiente alla cittadinanza europea non crea canali di partecipazione democratica tali per cui noi possiamo sentire come nostre come condivise o come comunque discusse le decisioni che lì si prende
Credo che noi come partito popolare
Nemmeno è sufficiente la tesi di rafforzare il potere intergovernativi diminuendo progressivamente i poteri di veto
Che ancora in parte sussistono cioè di unanimità ancora in parte sussistono da un po'l'idea della Francia gollista dell'Europa delle patrie che però è nostro avviso credo vada superate
Cioè un documento molto importante
Presentato dalla CDU
Il progetto Herman
Che imposta un'ipotesi di
Unione europea
Sul modello federale tedesca
Il Parlamento europeo la discussa non la rifiutata alla respinta non la nemmeno approvata
Io credo che vada ripreso e che nel frattempo si debba dare maggiore spessore al contenuto della dell'essere cittadino europeo e anche ad alcune misure transitorie tutti questi processi sono trans richiedono molto tempo ma devono andare avanti
Per esempio
Proponendo l'elezione del presidente della Commissione da parte del Parlamento europeo
Allora in conclusione per questa per io credo il Partito Popolare
Che è anche un modo per
Per spingere ha ragione le attese di conservatorismo debba farsi l'alfiere di una nuova costituzione
Non perché è una fuga in avanti perché lì si pongono il problema
E perché come dirò poco
In questa chiave si ridimensionano un mare di problemini locali
Tornerò su questo
Pur con questa questa forte consapevolezza
Che i nostri destini a cinquant'anni dalla nostra costituzione si giocano in larga misura in Europa e che lì si pone il vero Del Grosso problema costituente perché lì una costituzione non c'è a vere e proprie mentre noi ce l'abbiamo abbiamo modificato alcune cose
Resta una grande importanza dello Stato
Perché qualunque soluzione si addotti a livello europeo l'Europa sarà una unione di Stati
In Europa
Gli Stati piccoli
Per lunghi decenni poi i nostri nipoti vedranno conteranno pochissimo
E più aumento di potere d'Europa i più un qualche rapporto con l'appeal numero popolazione che già esiste solo per alcuni profili diventerà determinante quindi l'Olanda con tra poco
La Padania conterebbe niente poco
L'Italia può contare molto impattante decisivo dell'uno
E quindi
Tutte le parti dell'Italia se è vero che lì si giocano gran parte dei nostri destini sono interessati profondamente ad essere uniti in confronto a loro
E l'altro motivo e quello della il principio di sussidiarietà
Che ha affermato già si è trattato rimasti
Non sta rinnovato per tranne che le materie che sono di sua piena competenza farà più o meno a secondo di quanto meno più riesca a fare lo Stato quindi se lo Stato non riesce a fare tranquillamente le proprie cose
Senza problemi europea non si intromette sei non ci riesce europea si intromette quindi le competenze statali sono soffietto
Sono maggiori o minori a secondo di quanto riesce a gestirle
Questo principio di sussidiarietà
E a prima vista viene inteso nel senso che implica il decentramento cioè il potere va collocato
Nel punto più basso che è in grado di gestirlo
La quindi ma per quello che vi dicevo può in realtà produrre l'effetto inverso nel senso che qualora vi sia una debolezza nel livello più basso ciò legittima anzi rende doverosa intervento del livello più elevata
Quindi l'interesse di tutta la nazione di tutta la menzione anche nel Nord
Non indebolire lo Stato perché altrimenti le sue competenze vengono esercitate a livello superiore
Ancora come Partito popolare ne dobbiamo già l'aveva detto Gargani riscoprire senza enfasi
Il valore del principio di sussidiarietà voi sapete come questi è stato enunciato
Per avere un Novaro
Leone Tredicesimo mille ottocentonovantuno è ripreso nella Centesimus annus
Questo Papa nel mille centonovantuno questo principio vale nei rapporti fra gli enti territoriali e le formazioni sociali e forse era in questa chiave che fu annunciato la prima volta vale nei rapporti tra gli enti territoriali i singoli e quindi per noi si lega il concetto di solidarietà nel senso che chiede Allo stato all'ente territoriale di intervenire dove
Vi siano debolezze alle quali far fronte a sostegno del più debole
E vale
Nei rapporti degli enti territoriali tra loro
E quindi così come vale
Nei rapporti tra Stato Europa vale ancora nella stessa chiave di import per impostare il tema dell'assetto dei poteri interni lo Sperto
E quindi veniamo alle questioni interne che però vanno inquadrate in questa direzione
A non poter un enunciato fideistico
Ma perché per esempio Sensi fare euro
E si deve fare primo problema che si fa la moneta europea
Non esiste nemmeno un rischio remoto dire di secessione la vogliamo smettere di parlarne
Cialtrone che scava che fai la moneta padana nel momento in cui sta per finire perfino la moneta italiana e cioè una cosa che non c'è
Noi corriamo il rischio Conte di dare enfasi a un'attività che se come Bossi proprio scemo non è quindi lo capisce sono che se ne approfitta delle nostre Paure o magari del tentativo che sarebbe sbagliato di trovare fra noi uniti un'unità di fronte a un problema inesistente caso limite diceva che il potere si forma intorno al nemico
Allora non abbiamo trovato il nemico e siamo tutti uniti nei confronti di una cosa che non esiste dobbiamo smitizzare
Esiste limiti cui crolli tutto il sistema malori promesso un ben diverso
Sono antiche son di più
E c'è anche quello ma seno voi apriamo il nostro programma entriamo in Europa abbiamo unito europea braccio perché doveva prender tempo mostra cialtroni è un ragazzotto di periferia basta su
E se non sbagliamo l'approccio
E siccome il problema secessione non esiste non può essere utilizzato come argomento per una trattativa sul federalismo
Mi pone un problema che non c'è
Vere quello che vuoi
E vero piuttosto che siamo molto indietro nella riflessione sull'autonomia
Io e dovremmo approfondirlo questo tema perché l'autonomia è un valore
Che è stato sempre enunciato è mai praticata
Se non in misura limitata
E qui devo fare un riassunto perché non posso trattenermi molto su singoli aspetti ma dovremmo incominciare anzitutto a capirsi e lo vogliamo fare e dobbiamo farlo dobbiamo incominciare anzitutto a capire perché non si è realizzata
E allora il primo punto è che non si è realizzata perché noi non accettiamo le diversità
L'autonomia vuol dire poter decidere gli assolti e quindi implica la possibilità di decisioni diverse
Non si può volere nell'autonomia e non voleva le diversità
Oncologia vuol dire potersi differenziare differenziarsi
è invece è uno scandalo se per caso nella regione Friuli danno cinquanta mila più uscire
Succede uno sciopero nazionale
Ci abbiamo una griglia di uguaglianza
I dati della corte costituzionale anche troppo
Che ha invaso in qualsiasi possibilità differenziarsi
E allora dobbiamo intanto capire
Che se vogliamo le Autonomie dobbiamo accettare che la forbice si allarga in qualche modo
Problema è se si allarga il brusio se si allarga il mal
è una pochezza degli apparati politici e amministrativi regionali
Che non hanno mai rivendicato una vera autonomia hanno rivendicato quantità di competenze e ne hanno in quantità di competenza delle Regioni gestiscono lotta il il venti per cento delle entrate pubbliche
E poi di questo venti per cento all'ottanta per cento è vincolato quindi non ha nessun potere se non quello di passarlo secondo parametri stabilite
Ma non gli dispiace troppo
Quanto de presidente Casavola leggi sono state impugnate
Leggi cornice delle le nostre leggi cornice non lasciano quasi nessuno spazio l'autonomia legislativa regionale
Ma di ciò benissimamente le regioni si sono lamentati tu vai a togliere un miliardo alla Regione ti trovi
Che torni un pugno di fronte alla Corte costituzionale maglia dire nel dettaglio quali ospedali devono chiudere
E quali possono lasciare aperti e li trovi felici perché non voglio responsabilità
Allora bisogna per far l'autonomia
Bisogna accettare le diversità
Bisogna entrare in una logica di responsabilità
Allora e poi bisogna entrare in alloggi cooperativa che comprenda i risultati di ciò che diciamo
Quando diciamo io io son d'accordo con l'impostazione bicamerale che prevede che si deve invertire il rapporto Stato-Regioni rendendo tassative le competenze dello Stato
Però ci vuole un lavoro serissimo settore per settore per capire cos'è bene dare alle regioni esempio l'istruzione
Siamo tutti convinti ed è anche nel programma dell'Ulivo con almeno quello che ha detto Prodi su questo io sono un ammiratore e sostenitore falso pensoso perplesso
Diamo le regioni alle Regioni distruzione
Noi abbiamo un sistema di istruzione io ho fatto una ricerca per il CNR che già molto differenziato pure essendo regolato dalle stesse norme sia che riguardo al personale sia che riguardano i fondi tutto quanto per una serie di motivi abbiamo tassi di efficienza profondamente diversi fra mettiamo a Calabria e Lombardia
Possiamo anche prendere se decisioni io sarei contrario la mia tesi e che personale debba restare allo Stato anche perché se no in gol finiamo siccome gli apparati regionali con un milione e duecento fra le sagome di gestiscano o comunque va preparato facciamo prive provveditorati regionali rafforziamo le tue studieremo si è passati a regioni e la mia tesi è che il sistema di istruzione nazionale debba restare pur dando alle Regioni una più più forte capacità di entrarci di entrate
Però discutiamone non ne stiamo discutendo proprio
Federalismo fiscale due parole devo concludere io sono d'accordo con la condizione che cioè è giusto il principio è giusto cioè
Che il più possibile lei competenze proprie ad ogni livello vengano soddisfatte confonde direttamente reperiti a quel livello
E non mi scandalizza per niente se c'è qualcuno che perché lavora di più perché è il più ricco e così a più fonti
A condizione però
Che i fondi per l'esercizio delle competenze statali e i fondi per il riequilibrio territoriale non passino dalle regioni
Cioè se lo Stato deve aver dei soldi del pensiamo debba belli anche per riequilibrare le diverse zone fa è opportuno che non debba chiedere alle regioni
In Germania in parte diverso ma il tessuto connettivo che unisce il popolo tedesco è molto più forte del nostro allora diamo alle Regioni
La possibilità di reperire le proprie risorse
E quelle non rompiamo gli le scatole non impariamo le competenze lasciamole fare perché è giusto che sia così
Ma non si creiamo le premesse per la rottura dello Stato
Come si avrebbe se dovessimo
Per dare i soldi alla Calabria chiederli alla Lombardia domani cederebbe
Inseriamo poi a mio avviso la possibilità che i trasferimenti avvengono i tempi differenziati
Non è detto che tutte le leggi a adottare uno stesso modello e lo stesso tempo per ogni regione produce un effetto disastroso perché stringe la regione che più pronta
E mette in un avventura la Regione che non è pronta provvedimenti nemmeno per quella soluzione transitoria di mediazione quindi si possono benissimo anche nel nel primo privare lo stato di competenze andare a pacchetti nel momento in cui la Regione abbia i seguenti requisiti lo chiede per iscritto gli si passa la competenza
Infine lo stesso principio
Di sussidiarietà deve valere rapporto fra Regioni enti locali e dobbiamo evitare che al centralismo dello Stato si sostituisca semplicemente un centralismo della Regione
E lo vediamo anche adesso quasi tutte le regioni stanno attuando la centoquarantadue con molto ritardo nel trasferimento alle Province
E in genere che succede anche in Lombardia
Non è che prendono cinque competenze dalle province quattro sei otto
Tutte le competenze e le danno un pezzo Rizzo alle Province e le altre tratte con gli apparati regionali risultato invece di avere un ufficio se ne hanno quindici introduce secondo il numero perché no con una perché le le le singole burocrazie che anche qui non vogliono tanto la responsabilità quanto la quantità delle competenze in fondo sono soddisfatte
Ma questo va a discapito anche del procedimento che se semplicemente si compie si complica
Dovrei parlare ancora dei comuni dove insomma però non non faccia il tempo sarebbe dei Comuni bisogno di uscire solo questo dico a fare le unioni
Il Comune non è un ente che ha poche competenze è un ente che non riesce a esercitare le competenze che ha il novantacinque per cento dei comuni di questa situazione
Se si riuscisse a spiegare che l'Unione non vuol dire soppressione del municipio non vuol dire soppressione delle tradizioni delle bandiere
La centoquarantadue in queste fatta molto bene perché dice dove non c'è più il comune viene fuori un municipio con più tre persone elette solo da loro e che ha le competenze
Che gli vengono date dallo Statuto quindi anche alimenti oppure quelle che viaggia adesso
Perché le ricerche CNR dimostra che un comune piccolo esercita trenta competenza in quasi tutte male un puledro sono esercita settantacinque ottanta
E lo sviluppo economico un comune piccolo se ne può occupare
Però non posso soffermarmi su questo il Comune poi per noi nella nostra tradizione non romanticamente e la culla della democrazia cioè il posto in cui tangibilmente capisci che può influire sulle tue sorte quindi ha un'importanza enorme che va sottolineato è quindi a conclusione
E che va approvata la Costituzione europea e penso richiedono segretario politico di avere che so che condivide con questi costituiscono la porta aperta di avere una forte iniziativa in questa direzione
Che l'aveva fatta la riforma della Costituzione interno per le parti organizzative di riassetto del territorio e comunque in una chiave rompere comunque sulla base del principio di sussidiarietà dobbiamo quindi accettare anzi sposare anzi condivide l'idea di un federalismo solidale
E che inquadrato tutto questo contesto e che dobbiamo tutelare tutte le autonomia partire quella comunale livelli
Ringrazio il professor Rossi per una relazione molto approfondito che si era soffermato prevedere lavorava presso lo scudiero e vorrei dal far dare un saluto il professore Casavola mi pare abbia qualche problema poi mi dover andar via
Professore datava chiariamo la Costituzione da conservare senatore Taviani saluto cari amici di ossa acconto vorrei restare con voi fino ad ora inoltrata per toccare questi argomenti che hanno fatto
Gran parte hanno riempito gran parte della mia vita negli ultimi l'ultimo decennio e posso qui soltanto lasciare
Alcune indicazioni che esprimono solidarietà con il vostro impegno
E con la vostra attenzione su questi problemi
Innanzitutto partiamo da una situazione di grande svantaggio della costituzione l'abbiamo sentito parlare in questo mezzo secolo a Costituzione è stato una sorta di
Segreto del potere
Perché i partiti hanno accuratamente provveduto
A
Ricoprire la con
La cosiddetta Costituzione materiale vale a dire con quelle convenzioni Tabacci che terre l'esercizio del potere senza che i cittadini potessero mai misurare la distanza la divaricazione rispetta la Costituzione formale sì che
In questo voluto nascondimento dalla Costituzione
Iniziato fin dai primissimi anni proprio in questi giorni abbiamo ricordato io ho avuto occasione di scrivere su questo punto abbiamo ricordato il monitor di Enrico De Nicola nella prima udienza della Corte costituzionale
La Costituzione ignorata diceva De Nicola
Anche da coloro che per responsabilità istituzionali dovrebbero conoscerla o da coloro che sì né fingono conoscenza con saccente rischia e non conosce la Costituzione diceva allora terricola quarant'anni fa
E un pericolo
Per la vita democratica di un popolo credo che siamo nelle condizioni di misurare esattamente quel monito di quel vegliardo allora era già
Un uomo prossimo alla conclusione la sua vita
Perché sta diventando un pericolo questa ignoranza della Costituzione
Oggi abbiamo bisogno di recuperare mezzo secolo di dimenticanza
O di non mai iniziata conoscenza della Costituzione sicché se vogliamo davvero fare
Le riforme della Costituzione dobbiamo ravvisare
La memoria o iniziare l'apprendimento del processo costituente perché processo costituente è stato più ricordi progettualità
Che non
Denuncia il risultato dell'Assemblea
Le
Proposte e i progetti della commissione di settantacinque sono anni andavano molto al di là di quello che poi fu il testo definitivo della Costituzione approvato nel nel dicembre del mille novecentoquarantasette
E accanto al processo costituente occorre condurre con una storiografia corretta e non faziosa
Un riesame di tutte le insufficienze della vite costituzionali elitaria per questo mezzo secolo perché soltanto conoscendo
Le disfunzioni
E possibile trovare il rimedio
Certo da un lato abbiamo vissuto una vita costituzionale avanzata che CE invidiata da Resto del Mondo io ho ricevuto nel Mib due anni tre mesi di presidenza cinquantadue delegazioni straniere di studio
Su per intendere come funzionasse funzionasse così apparentemente Talleres Esterno bene
Il nostro sistema politico
Cioè dobbiamo tener conto che abbiamo potuto far funzionare la Costituzione
Malgrado questa pratica della
Sua del suo come dire occultamento da parte della costituzione materiale
Per una lettura evolutiva della Costituzione ricavando al di là delle norme al di là delle disposizioni letterale i valori della costituzione
E
Formando la cosiddetta Costituzione vivente che è altra cosa rispetto alla costituzione materiale la costituzione dei valori in grado di guidare il mutamento della società
Il mutamento dalla cultura il mutamento delle economia però questo riprendo un motivo dell'intervento c'era bellissima relazione i rossi
Questo non significa che una Costituzione diventa inadeguate perché lo scenario complessivo
Della realtà è mutato allora da questo punto di vista che dovrebbe dire dello scenario che è cambiato da oltre due secoli nell'altra arriva dall'Atlantico per la Costituzione per gli Stati Uniti d'America
Quella Costituzione è riuscita attive ed è tuttora vitale dentro uno scenario che è cambiato ma assai di più di quanto non sia cambiato quello italiano del degli ultimi cinquant'anni
Il punto è che una costituzione non può mai dettagliatamente seguire
Le grandi trasformazioni
Che oggi sono così rapide
Così invasive globalizzare anti come le trasformazioni delle tecnologie della comunicazione delle e biotecnologie
E dei
Gli interventi
Sulle cose sugli ecosistemi
C'è un profondo mutamento che va ben oltre anche i dati che noi tradizionalmente
Utilizziamo per costruire le cosiddette Costituzioni economiche la Costituzione agraria la Costituzione industriale
Oggi abbiamo bisogno
Non tanto di vista dividerci
E di contrapporre opinioni
Su quello che e da conservare su quello che i da montare
Occorre
Che teniamo fermi dei nuclei
Che sono
I grandi modelli le grandi persuasioni etico politiche dentro le quali riteniamo che ancora debba essere ordinata la nostra convivenza civile
Quando saranno
Ben salvaguardati ben tutelati questi nuclei ripeto di grandi persuasioni grandi valori
E dico politici poi potremo fare tutte tutte le più radicali riforme che la struttura costituzionale senza neppure distinguere tra aree di intangibilità aree di
Revisione ci sono le costituzioni che dichiarano come la Costituzione tedesca dichiarano che alcuni nuclei sono
Intangibili non possono essere assoggettati a procedimenti di revisione
Noi
Abbiamo
I principi fondamentali espliciti i principi supremi creati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale badate che non funzionano tanto come il limite della revisione ma come
Guida orientamento per ogni possibile revisione
E perciò non chiudiamoci non facciamoci soprattutto dagli altri chiudere dentro
La
Definizione arbitraria di volere essere tanto prudenti da non bollire in realtà veri forca tutto al contrario le riforme vanno fatte non in maniera da creare ex novo ed arbitrariamente qualcosa che non appartiene alla nostra realtà la mostra Storie ma correggendo correggendo incisivamente
Senza
Nostalgie di
Conservatorismi
Fuori luogo correggendo modificando innovando
Ma soprattutto sapendo andare controcorrente rispetto ai luoghi comuni e alle mode politiche del momento abbiamo un punto su cui per esempio si tace né è giusto che noi parliamo della forma di Stato tra forma di governo per quanto riguarda le Autonomie federalismo per carità sono pienamente senza riserva d'accordo con quanto abbiamo tutti ascoltatore sulla Rossa
Ad esempio non si parla ancora
Del punto in cui si è rivelato il massimo deficit di funzionamento del nostro sistema costituzionale cioè del Parlamento nel Parlamento
Si ritiene addirittura di saltare questo tema
Passando dalla forma di democrazia parlamentare a una forma di democrazia presidenziale
Quando invece occorre
Con obiettività
Denunciare che
La lentezza la tardività
Del parlamento del compiere
Le sue funzioni fondamentali costituzionali a cominciare dal processo legislativo
Impongono una revisione radicale del bicameralismo perfetto
Impongono una riproporzionamento della rappresentanza parlamentare nazionale rispetto a tutte le rappresentanze
Dei degli enti locali e delle Regioni
Perché non ha più senso una rappresentanza tanto dilatata quantitativamente
A livello nazionale e quando dobbiamo ristrutturare e ridimensionare l'organizzazione centrale dello Stato
Allora si pensava come pensavano grandi
Protagonisti del processo risorgimentale
Che per la
Saldatura di tutte le parti del Paese
Occorresse avere una grande estesa rappresentanza parlamentare questa o retaggio della
Diciamo politologi a risorgimentale
è stata ricevuta nel momento in cui nasceva la Repubblica sulla base dei grandi partiti di massa che erano partiti ideologici
Il forte conflitto e in una competizione pacifica che nascondeva però
Infine ultimo di guadagnare isolatamente tutto il potere i propri partiti ideologici erano partiti intrinsecamente totalitaria
E allora
Per avere un'area di massima espansione all'occupazione se volete della rappresentanza
Sia arrivano appunto ad uno in Parlamento con quella struttura bicamerale con un lungo processo legislativo perché potesse essere controllato in ogni sua fase e potesse essere fatta abortire ogni iniziativa pericolosa per questa o per quella grande partito
E appunto con un numero di rappresentanti così elevato
Il rapporto tra il Parlamento è il Governo è un rapporto assolutamente decisivo
Che va affrontato con dei detriti dei rimedi delle ricette che non sono certo quelle che siamo abituati assentire ad ascoltare da qualche anno a questa parte
Voglio concludere su
Ma non è possibile ovviamente concludere su nessuno di questi temi
Ma richiamandomi a un punto e quasi stato un'interpellanza diretta
Della professor Rossi per quanto riguarda i rapporti tra l'Europa e lo Stato italiano
Il tema
Dell'ingresso del diritto comunitario nei diritti nazionali
E
Da leggersi dentro la insufficienza del
Europa
Nell'attuale assetto ordinamentale
Dovendo invece giustamente come ci ha esortato Rossi spingere verso un processo di integrazione che arrivi ad una costituzione europea
Uno dei problemi fondamentali del rapporto tra diritto comunitario di vista azionari e che il diritto comunitario
Rispecchia il deficit democratico del Parlamento europeo che non fa leggi
Noi abbiamo un diritto estero rientra nei diritti nazionali non al rango della legge parlamentare cioè della legge democratica
Ma di organizzazioni intergovernative perché tutti gli organismi che producono le norme comunitarie
Non sono organismi eletti dal popolo ed è questa la ragione perché la corte costituzionale tedesca ha fatto la famosa sentenza su Maastricht
Attivata da una petizione Diretta di cittadini perché è possibile nel loro sistema non è possibile nostro
Con
Questa massima
Che la Corte costituzionale tedesca riconosce asse
La giurisdizione di controllo del diritto comunitario che
Metta ad rischio
I diritti dei cittadini tedeschi e dei lender tedeschi vale a dire la quella della Costituzione
Però non si può il caso francese è totalmente diverso perché il Consei costituzionale francese esso è una specie di terza Camera del Parlamento interviene nel momento in cui si costruisce la legge in Francia ma
Questo non si può dire
Che renda la situazione italiana totalmente diversa no perché è vero che nell'ottantaquattro fu fatta la legge che
Abilità giudice nazionale a disapplicare la norma nazionale applicare la direttiva la norma comunitaria però anche vero che quella norma
Può essere sempre denunziata alla Corte costituzionale
Che è tenuta e a controllare la sua conformità o la sua difformità non solo dalla Costituzione mare i principi supremi della Costituzione che son principi giurisprudenziali
E nel caso che ci sia questo contrasto
Non è più ammissibile all'interno del nostro ordinamento nazionale attività alcuna della norma Carluccio i principi i principi giurisprudenziali cosiddetti supremi finiscono con l'essere una
Filtro rispetta la direttiva comunitaria è vero questo come è vero per la Germania ma quando la corte tedesca è venuta a Roma in seminari di studio su questi temi la
Soluzione che noi prospettando come unica ipotesi fu da loro
Accettata vale a dire si deve rinegoziare politicamente il trafelato questo il punto cioè non non non i meccanismi
De giurisdizionali dal controllo costituzionale possono riuscire ad avere ragione di queste eventuali contraddizioni il problema torna sempre essere problema politico
Il problema della rappresentanza democratica anche a livello dell'Europa grazie
Ringraziamento particolare al professor Casavola per il messaggio che ciò tanto aveva parola proprio sulle scogliere per la sua relazione
Rassicuro che
Cercherò di essere abbastanza
Misurato
Il tema è che mi e affidato e ovviamente uno dei più impegnativi
Nel dibattito attuale
Non soltanto tocca uno degli aspetti fondamentali dell'organizzazione costituzionale dello Stato ma perché come sappiamo attorno a questo tema
Vi è stata negli ultimi tempi e non soltanto negli ultimi una grande attenzione
E certo io non mi propongo qui
Di dare la definizione della nuova forma di governo come forse il programma
Indurrebbe a proporre
Ma vorrei svolgere alcune considerazioni di ordine generale e nello stesso tempo però tentare
Un'analisi abbastanza più diciamo concreta
Non dirò stringenti
Sappiamo che la forma di governo scelta dal costituente repubblicano
Sì iscriveva nella grande famiglia delle forme
Parlamentare e di governo
Fu una scelta non immediata e non agevole
Campeggia in questa Scelta il noto ordine del giorno
Per assi
Che nella sua levigata concisione
Richiamava appunto il travaglio da cui
La scelta era derivata e segnalava alcune necessità
Che costituivano subito un punto di attenzione privilegiato e che si propongono ancora oggi come la ragione di una riflessione ulteriori
La seconda commissione recitava l'ordine del giorno udite le relazioni degli onorevoli Mortati acconti
Ritenuto che né il tipo di governo presidenziale né quello direttoriale risponderebbero alle condizioni della società italiana
Si pronuncia per l'adozione del sistema parlamentare
Da disciplinare si tuttavia con dispositivi costituzionali
Idonei a tutelare le esigenze di stabilità
Dell'azione di governo e a evitare le degenerazioni del parlamentarismo
E credo che non occorra insistere ulteriormente sulla efficace sulla limpidezza
Di queste proposizione
Quando si parlava tra l'altro di generazioni del parlamentarismo si pensava soprattutto agli eccessi della Terza Repubblica francese
Questi dispositivi ai quali costituenti si richiamavano e noto che sono stati voi fissati nell'articolo novantaquattro della Costituzione
Ma questo voi non ha impedito
Che nel farsi del tempo un lungo arco di tempo tuttavia su cui analisi come dire che compri messe nero temporalmente come una sorta di lente deformante tutta la vicenda in una sola lettura
Questa
Vicenda si è poi Offerta ad una conclusione assai negativa
Una grave crisi di governabilità
La quale è stata riassunta efficacemente
Come e debolezza strutturale del governo
Pervasività oltre il ruolo che l'articolo quarantanove della Costituzione segnalare dei partiti politici
E soprattutto sistema bloccato mancanza di alternanza
Così che è stato facile esprimere un giudizio
Che ha lamentato un difetto di efficienza decisionale
E ha individuato nella debolezza delle compagini governative
Io mi fermo per salutare il presidente del Senato lo debbo fare perché a tanti titoli
O meno
Non vorrei popolari finale il relatore conforme a maggio
Dunque dicevo che appunto è stato facile esprimere un giudizio
Negativo sulla governabilità che ha caratterizzato soprattutto l'ultima fase della Repubblica
E
Perciò di qui la necessità di pensare
Ad una riforma
Della forma di governo ad una modifica della forma di governo
Ma prima di passare
Ad individuare quali sono più specificamente i profili di questa delicata questione
Vorrei dire che si rendono necessarie due notazioni
E che intanto anzi richiamare due notazioni ben noto sulle quali troppo facile diciamo spendere una parola
Ecco e cioè da una parte la scelta della forma di governo e strumentale
Cioè e al servizio dei valori primari nell'ordinamento come tra l'altro ha da ultimo messo in evidenza il capo dello Stato nel discorso di Prato dello scorso mese di febbraio e quindi le sue scelte avaro realizzata innanzitutto ispirandosi ai valori primari dell'ordinamento al principio di democrazia a quello della responsabilità
A quello della coincidenza il più possibile tra le scelte degli elettori la scelta programmatiche l'azione di governo e direi anche l'individuazione di coloro i quali devono essere titolari degli uffici costituzionale la seconda notazione e che il rendimento della forma
Di governo cioè la capacità di esprimere decisioni e di rispondere alle esigenze della società
Non
Dipende soltanto dal modo in cui sono disegnati
E regolati i rapporti tra gli organi costituzionali
Che appartengono appunto alla cosiddetta forma di governo classicamente secondo per esempio per la dottrina GP ordo governo parlamentare è fondato su tre organi Capo dello Stato
Monarca o presidente La Repubblica parlamento e governo ma dipende da una molteplicità di altri fattori e tra questi innanzitutto il sistema dei partiti e quindi
Ancora antecedentemente la regola elettorale e il più ampio contesto in cui le relazioni Inter organi che sono destinate a svolgersi
Ora fatta questa notazione preliminare si può dire che un sistema politico
Funziona in maniera soddisfacente quando al vertice delle sue istituzioni si situa un governo efficiente e trasparente nel suo operato responsabile di fronte ai cittadini all'opposizione
Dotato di stabilità politica e di autorevolezza decisionale facilmente sostituibile non in modo traumatico attraverso l'opera dell'elettorato
Responsabilità dunque
Efficienza stabilita
Presidente Ria autorevolezza alternanza sono gli obiettivi che vanno perseguiti
Nella costruzione e nel modo di funzionare di una forma di governo
Ora nel dibattito più recente pervenire in concreto ai nostri temi la domanda quale esecutivo
Con le precisazioni che o prima fatti
E voglio dire ricollegandomi alla relazione molto articolato ed efficace di Giampaolo Rossi
Lasciando fermo lo scenario istituzionale nel quale attualmente questo discorso si colloca
Perché è chiaro che quando andasse avanti come credo che inesorabilmente avverrà
La federalizzazione dell'Europa e il potere si distribuiranno secondo il principio di sussidiarietà su diversi livelli probabilmente dovremo riconsiderare ancora e di nuovo il modo in cui e organizzato lo Stato il modo in cui sono interrelati i vari profili vari soggetti istituzionali
E i vari momenti in cui si esprime il principio del decentramento politico
Ora nell'affrontare questo tema quale esecutivo è chiaro che qui non si svolge una opzione
Diciamo di principio
In quanto tutte le forme di governo quelle che storicamente si sono andate sperimentando hanno una loro originarietà e nel senso della dignità e nel senso della legittimità e della legittimazione ma si tratta di fare un discorso che tenga conto del grado in cui gli obiettivi di fondo che il nostro sistema segnala come scelte fondamentali le ispirazioni alle quali anche le scelte di organizzazione costituzionale devono corrispondere possano risultare con cui possono risultare coerenti
Noi senza sforzi diciamo di grande semplificazione possiamo alla stregua del dibattito che andato fiorendo e che ancora oggi si ripropone individuare tre fondamentali posizione
Una posizione la quale
Mostra grande simpatia
Per la scelta in senso presidenziale della forma di governo
La quale soprattutto Valletta in quelle proposte che si riferiscono si al meccanismo elettorale
Ma nello stesso tempo però tengono conto della necessità di affidare ritengono che solo in questo modo sia possibile soddisfare tale necessità di affidare la leadership politico istituzionale
Ad un ad una persona eletta direttamente dal popolo titolare per intero del potere esecutivo
Le capace di adottare nei momenti anche di emergenza le decisioni ultime che l'ordinamento richiede in questa delineazione è chiaro che il paradigma al quale noi ci possiamo riferire e quello statunitense perché come è stato da molti studiosi costituzionalisti e politologi segnalati la riproduzione del modello statunitense soprattutto nei Paesi dell'America latina ha corrisposto in larga parte non sempre a suggestioni diverse da quelle autenticamente democratiche ha rivelato sempre delle propensioni Olcese a rischi che ho fortemente connotate in senso plebiscitario
Ora senza volere spendere molte notazioni su questo punto
è tuttavia lecito osservare per dovere diciamo se poi consentito di onestà intellettuale
Che un simile modello non appare agevolmente tra Ascoli birre al di fuori delle condizioni come dire di tempo e di spazio di contesto storico politico e sociale
E soprattutto mettere in luce un aspetto importante
E che cioè questo modello di organizzazione dei rapporti tra gli organi costituzionali per l'esercizio della funzione di governo e assoggettato come anche recenti vicende hanno mostrato
Ad un grave rischio che e quello che deriva dal cosiddetto governo diviso
Cioè il fatto che pure se esiste un assetto di potere nel quale vi è una netta diciamo demarcazione tra esecutivo e legislativo che tuttavia si lega a scadenze temporali abbastanza ristretta e che perciò consente a rapide riconversioni
E rimodulazioni reca in sé il rischio dello stallo della difficoltà dell'azione di governo tant'è che pur essendo questa forma di governo ispirata secondo la scelta che risale alla fine del mille settecento ad un'ottica di separazione
Ha da sempre mostrato la propensione alla ricerca di momenti di raccordo e di coordinamento che sono poi nell'aia e senza quelli che caratterizzano tipicamente la forma di governo parlamentare
La forma di governo parlamentare e da questo punto di vista la soluzione organizzatoria più avanzata perché e quella che rappresenta il massimo del coordinamento tra il legislativo e l'esecutivo e quindi nelle molte varianti
Che nei vari Paesi e neve nelle varie esperienze soprattutto del dell'Europa continentale si sono andate manifestando
Questo è il tratto che anche la forma di governo presidenziale in una sua dinamica nella ricerca dello sviluppo di politiche soprattutto sul piano da ultimo abbiamo appreso delle politiche sociali e introduce elementi propri della forma parlamentare
E quindi si assoggetta d'altra parte a grandi difficoltà relazione della del Presidente in quanto teso alla ricerca di momenti di mediazione e quindi di scambio secondi stallo bisogna d'altra parte dire che questa azione dell'esecutivo e resa possibile
Dalla così detta leggerezza dei partiti politici dal fatto che i partiti politici saturi Seveso sono fortemente strutturati e quindi c'è una maggiore disponibilità diciamo alla realizzazione di queste intese e di questi Accor
La seconda proposta e che tra l'altro venuta agli onori diciamo della cronaca più recente sembrava che dovesse raccogliere un consenso vasto e quella che tiene a regime presidenziale
Parla di che praticamente ma non esclusivamente adottato in Francia
Che come tutti quanti noi sappiamo aprirà a conciliare l'autorevolezza dell'esecutivo
Con la visibilità la responsabilità la penitenza monocratica incardinata soprattutto nel Presidente della Repubblica che è eletto direttamente dal popolo
Che con un raccordo stretto tra il Presidente della Repubblica e il Governo
E dall'altra parte lasciando però intatti i propri e tipici del governo parlamentare attraverso la possibilità della sfiducia dell'Assemblea nazionale nei confronti del Governo
Quindi anche resisteva semi presidenziale è appena il caso di dirlo in qualche misura ha colto in Portogallo Italia presente riforma dove meglio però si può parlare di semi parlamentarismo
Non c'è quindi elezione diretta
Del premier da parte
Del popolo ma c'è certamente la possibilità anche in rapporto agli effetti che produce il sistema maggioritario a due turni di collegare le indicazioni degli elettori alle scelte di coloro i quali sono preposti all'istituzione governo in particolare al presidente del consiglio
Peraltro bisogna dire che anche su questa forma di governo grava il rischio del cosiddetto governo diviso
Come ha mostrato l'esperienza della coabitazione
Prima tramite ava e Chirac
Poi tramite era Balladur
Che non ha portato a momenti di rottura perché come è stato notato per esempio
Da Pasquino in realtà questi soggetti si sono sempre misurati
Nella prospettiva voi della Presidenza della Repubblica e quindi non c'è stata un'accentuazione traumatica dello scontro e tuttavia vi sono nell'ambito di questa forma di governo quei momenti di rigidità ecco i rischi
Di difficoltà di funzionamento che provengono appunto
Dalla differenza delle maggioranze che possono essere alla base
Dell'elezione del presidente La Repubblica della maggioranza dell'Assemblea nazionale
E allora io debbo dire
Che la ricerca della stabilità e dell'efficienza del funzionamento della forma di governo
Assicurata mediante l'accentuazione del ruolo del governo e in esso
Di una caratterizzazione in senso monocratico dell'esecutivo
Con un ruolo forte quindi del premier con il riconoscimento in senso formale o sostanziale a Luís della nomina e della revoca dei ministri
Pare bene espressa
Nella soluzione
Nel cancellierato tedesco
Che per più aspetti mostra elementi che a mio avviso vanno guardati con molta attenzione oggi qui in Italia
E non soltanto per la considerazione estrinseca che questa forma di governo parlamentare
Che è caratterizzata appunto da una premiership molto importante
Si coniuga con la scusa con la struttura federale dello Stato
E appunto ci diceva Giampaolo Rossi che noi andiamo verso questa soluzione di tipo strutturale credo che si tratti di una soluzione che ormai non sia molto ulteriormente rinviabile avvertiva bene l'amico Gargani che bisogna riempirla peraltro di contenuti precisi perché forse c'è più nominalismo
Che consapevolezza dei contenuti abbiamo tutta via dei modelli sperimentati abbiamo delle soluzioni che sono in corso tutto nulla più recente tempo altre da tempo più remoto e comunque appare chiaro
Che anche per questa parte se ad esempio come mi scuso con i senatori
Non potranno opporsi mano alla riforma del Senato
E quindi dare una maggiore caratterizzazione ai sensi Camera delle Autonomie non dico soltanto delle Regioni delle autonomie come tra l'altro il modello francese propone non parlo di una struttura federale
Bisogna rafforzare i momenti delle istituzioni centrali proprio attraverso l'istituzione governativa e questa è una risposta che noi troviamo non soltanto delineata in una carta costituzionale ma praticata nell'esperienza dell'ordinamento tedesco occidentale
Tedesco occidentale è ormai nella Germania riunificata dopo il mille novecento ottantanove
Debbo segnalare anche come un elemento che mi pare di prossimità importante che questo sistema si coniuga non ad un bipartitismo di marca anglosassone
Certamente ad una soluzione in senso multipartitico e tuttavia fortemente legata all'esperienza di una dinamica bipolare
Che consente senza traumi essenza passaggi brusche acconsentito e lascia aperta l'alternanza tra formazioni politiche diverso io credo che questi tratti che oggi sia pure con qualche timidezza e qualche difficoltà sono presenti nel nostro ordinamento consentano di
Riscontrare
Dei ritratti e caratteri che possono indoor
Da qualche
Comportamento da qualche declamazione un po'troppo libera e direi tutt'altro che non destinata a suscitare preoccupazione
Anche se possono leggersi questi atteggiamenti e in queste proposizioni non profonde radici culturali o consapevolezze di alcuni patrimoni comuni credo che l'unità anche per questa parte come proprio nella modello tedesco si può cogliere sia un patrimonio ideale materiale o di cultura e di storia
Ma sia nel concreto unità giuridica
E sia dichiarata necessità di unità e conformità
Delle condizioni generali dei cittadini quanto alla loro qualità della vita
Prescindendo come recita esplicitamente l'articolo settantadue della legge fondamentale dai confini territoriali di ogni istituzione del decentramento politico letteralmente
Dei lender
Quindi io credo che mettendo insieme le linee che si vanno delineando nel nostro che si vanno profilando nel nostro ordinamento
Tenendo conto di quelle che sono le condizioni storiche che pure sono presenti
Nel nostro ordinamento
Si possa astrattamente dire sì che ogni forma di governo può essere adottata e che ogni esercitazione di ingegneria istituzionale arrivare a messa
Ma non può non farsi conto con una necessità elementare a mio avviso la si consideri anche espressione di un'eccessiva prudenza e che cioè sia ragionevole propendere verso quelle soluzioni che appaiano idoneo a superare le disfunzioni e le carenze registrate nell'esperienza compiuta
Si mostrino nel positivo aderenti al modello più generale della forma di Stato che già ascolta o che si intende meglio instaurare mi riferisco qui alla prospettiva in senso federale
E si discosta fino per il solo cessare io
Dal consolidato impianto complessivo per esempio non può trasformarsi il significato Diana come mi si consenta questa espressione al radicamento sostanziale nella realtà dell'ordinamento la presenza della Corte costituzionale che non c'è nell'ordinamento in
E quindi gli ammodernamenti le modifiche alle necessarie revisioni nel modo di funzionare la nostra forma di governo non possono a mio avviso non obbedire a questa esigenza la chiederei di economie istituzionale
Che cioè nell'introdurre le necessarie modifiche per assicurare il principio di responsabilità partecipazione del di trasparenza di coincidenza tra le scelte degli elettori e la individuazione dei soggetti da preporre agli uffici dell'istituzione costituzionali villone della istituzione governo ci si allontani come dicevo
Per il solo necessario
Dal modello che è stato fin qui praticato e che se vogliamo affonda le sue radici in condizioni diverse nella tradizione della nostra realtà storica e allora per concludere
Io credo
Disse senza menomare il ruolo fondamentale che spetta al cittadino l'arbitro mi si consenta di ricordare che questa espressione
Al cittadino decisore
E possibile attuare soluzioni introdurre scelte che assicurino stabilità ed efficienza del sistema e in esso all'esecutivo e al suo e al al premier
La strada della riforma della forma di governo della modifica da introdurre in questa può essere secondo tali ispirazioni e criteri proficuamente percorsa
Senza suggestioni derivante dal complesso del tiranno come ricordo Terracini che aveva presieduto alla scelta in senso parlamentare razionalizzata in serie assemblea costituente
Ma lasciando d'altra parte chiusa la stradale suggestioni che possono derivare da un pervasivo sistema multimediale che si recherebbe a forti derive plebiscitarie non posso tacere in chiusura
Quella posizione che individua la soluzione del problema nella elezione diretta del premier trasecola credo che alla stregua di un anno prima osservato sul governo diviso
Sì è evidente che una tale impostazione richiede che il premier vada eletto insieme e coerentemente con una maggioranza parlamentare
Ma ciò intanto conduce a ridimensionare fortemente il ruolo del Presidente della Repubblica al quale viene necessariamente a mancare il potere di nomina il Presidente del Consiglio e d'altra parte questo è un punto importante invece deriva dal modello israeliano recentissimamente messo alla prova per la prima volta tale impostazione introduce un forte elemento di rigidità del sistema
Contenendo la conseguenza di ricorsi frequenti allo scioglimento anticipato delle Camere o per lo meno della Camera elettiva su base nazionale
Io credo
Che questa proposta la quale
Può essere anche attenuata
Nella nera designazione come già si è sperimentato in sede regionale sia un punto da considerare ma che non rechi in sé elementi di contraddizione e di inconciliabilità
Con la osservazione fondamentale che ho cercato di fare fondamentale sì nel senso che è il punto centrale non perché l'abbia fatta io con le mie modeste elevati parole grazie
Grazie professor Rusconi era il senatore Taviani vuol dare un suo saluto noi saremmo contenti il famoso messaggio
Io devo amministrare il mio fa
Ho sentito fosse
Ho sentito delle cose
Molto interessante alcune
Alcune anche sono in cantiere addirittura da me ignorate altre moltissime evidentemente Giannotte se posso dare un consiglio è questo
Prescindere dall'illusione
Di poter costruire tutto quanta una struttura nuova nel giro dell'attuale legislatura la struttura ideata o prospettata
Dal professor Rossi è magnifica a pensare di poterla realizzare in questa legislatura o meglio in questi cinque anni mi pare fuori della realtà
Su quella strada scegliere le cose più fattibili
Anche sulla strada del famoso inciucio che aveva pure qualche cosa di buono anche se nel suo complesso però inciucio vera
Anche su quei anche in quella c'è qualche cosa che si può realizzare quello che si può realizzare già realizzarlo già metterli in atto con il centotrentotto folle commissioni quelle normali e poi col Parlamento questo mio consiglio perché è vero che la prostituzione è stata poi attuata lentamente
Ma se dovessi dire lui tutti i motivi
Per i quali sotto la spinta di De Gasperi o sotto la spinta dei suoi collaboratori io fra di essi
Abbiamo attuato lentamente
Molti dei principi della Costituzione per rendere queste conto che se non fosse stato adottato quel metodo non so dove sarebbe finita in quel momento in quella situazione
Tutto il nostro Paese dove sarebbe finita l'Italia
è una cosa questa che io ricordo sempre certi consiglieri Adenauer mandava De Gasperi di ritardare questo quel punto
Sì sono ritardati in questo o quel punto però ha avuto tutto vantaggio e non danno allo stesso modo oggi se noi pensiamo di poter fare un progetto nuovo completamente che che che rivede dieci quindici venti articoli della seconda parte della Costituzione credo sulla prima parte non ci sia nessun dubbio quella non si tocca
Cito perderemmo forse nel illusioni non riuscirebbero a concretare
Quello che a me interessa proprio per la mia esperienza di tantissimi anni perché è iniziata questa mia esperienza nel mille novecento quarantatré l'otto settembre nel mille novecentoquarantatré per la mia esperienza si può realizzare soltanto andando avanti a tappe
A piccoli progetti realizzabili dove c'è ci sia un accordo o altro questo è il consiglio che modestamente rapido grazie scusa
Ringrazio il senatore Taviani per saluto il messaggio del consiglio che sia andato credo prezioso do la parola al professore livelli venne Cerulli Irelli chiedo scusa terrà la sua relazione pregandolo di contenere se possibile siccome lui ha ormai sembra lamentare mi auguro che non
Vi ringrazio il presidente il quale per la verità mi ha dato soltanto un quarto d'ora e questo non mi rende possibile svolgere la relazione ma tanto sono cose che in questi giorni ci stiamo dicendo un po'dappertutto quindi posso procedere per flash
Allora innanzitutto completo
E osservazione nota e diffusa che il testo costituzionale sull'amministrazione sia insieme perplesso e reticente
Effettivamente i costituenti
Guardarono ai rami alti dello stato e pensarono poco all'amministrazione
Quindi sull'amministrazione nella Costituzione non c'è molto non si resero conto allora che il problema principale era proprio l'amministrazione non solo non c'è molto ma quel che c'è denota come conservazione comune in dottrina linee di tendenza e gli orientamenti DiVersi
Viene considerato abbastanza diffusamente che nella Costituzione possono essere rintracciati tre almeno tre modelli di amministrazione
Un'amministrazione diciamo così nell'alveo dell'ideologia dello Stato liberale parlamentare un'amministrazione servente del potere politico servente dell'autorità di governo
E questo trova evidenziazione nell'articolo novantadue
Il quale sulla base della tradizione liberale afferma in maniera chiara
Che i ministeri sono responsabili di tutti gli atti dei loro dicasteri ciò che come sapete nell'interpretazione consolidata viene inteso nel senso che tutti gli uffici inseriti nell'apparato ministeriale debbono gerarchicamente dipendere dal ministro affinché questi ne possa ASCII ente mente rispondere in Parlamento
E il principio fu poi ulteriormente esteso
Nella tradizione anteriore agli enti diverrà sì dallo Stato gli enti pubblici i quali tutti attraverso un rapporto di vigilanza o di Autaret Kia
Furono legati all'apparato di governo sempre per far sì che ciascun ministro ne potesse rispondere in Parlamento quindi un'amministrazione servente dell'esecutivo servente dell'autorità politica
La seconda concezione il secondo modello se volete oggi questo discorso estremamente attuale e alla moda e
Il modello dell'amministrazione che ruota intorno al principio di autonomia
Sul quale la Costituzione differenziandosi dal precedente sistema punta molto
La Costituzione sapete afferma il principio del pluralismo il principio delle Autonomie territoriali
Delle Autonomie costituzionalmente garantite come istituzioni politiche differenziate dallo Stato
Collegate Allo stato da un rapporto politicamente complesso ma differenziate e sul piano organizzativo e sul piano funzionale
Istituzioni il cui governo viene affidato alla classe politica rappresentativa delle diverse collettività
Che poi esprimere un proprio indirizzo politico anche alternativo rispetto a quello dello Stato queste una grande innovazione rispetto al sistema precedente ecco l'amministrazione viene ad essere coinvolta
In questo processo
Nel senso che occorre che questo presupponga un un sistema di disgregazione degli antichi apparati amministrativi centrali
è un processo di stretto collegamento tra questi apparati e le classi politiche espressione delle autonomie territoriali
Il terzo modello e quello che trova la sua formulazione all'articolo novantasette che poi è l'unica norma
Appositamente dedicata all'amministrazione
Ed è un modello in qualche misura in contrasto con i precedenti il modello di un'amministrazione imparziale
Il modello di un'amministrazione indipendente e separata rispetto al potere politico non più apparato servente dell'esecutivo
Un'amministrazione soggetta esclusivamente alla legge
Un'amministrazione operante attraverso un sesto un preciso sistema legislativo che articola funzioni e competenze
Distribuendo le responsabilità proprie non quindi derivate dalla classe politica responsabilità proprie ai titolari dei differenti uffici
Ecco queste grosso modo sono i tre modelli
I quali nella difficile complessa adesso ce lo ricordava autorevolmente il senatore Taviani
Nella difficile complessa attuazione costituzionale questi modelli si sono in qualche modo tra loro sovrapposti
C'è stata una dialettica diciamo che in una prima fase che a mio giudizio il giudizio di molti ha trovato il suo cuspide con le riforme tendenti all'attuazione delle Regioni negli anni settanta
In una prima fase è così è inteso piuttosto privilegiare il principio dell'amministrazione servente rispetto al potere politico
In una seconda fase che stiamo vivendo in questi anni vorrei dire in questi mesi in questi giorni
Sì sì dati viceversa affermando il principio opposto l'amministrazione come apparato indipendente e separato rispetto al potere politico
Questo questa seconda fase che trova ripeto nell'articolo novantasette
Una base importante di riferimento
Ecco questa seconda fase
Come ben sapete prende l'avvio anche da tutti quei fatti che a fine degli anni ottanta hanno portato a una significativa inversione di tendenza in tutto il complesso dell'assetto politico del Paese
Questa ultima tendenza trova la sua evidenziazione soprattutto in due importanti interventi legislativi dei primi anni Novanta che adesso dobbiamo portare avanti e completare
Quello che trova principalmente espressione del decreto legislativo ventinove del novantatré il quale ha affermato le responsabilità degli uffici dirigenziali e per la prima volta in maniera chiara ha affermato il principio della separazione
Tra compiti propri dell'autorità politica
Che sono compiti di programmazione Indirizzo del controllo
E compiti propri dell'autorità del degli organi diciamo così professionali o dirigenziali che sono compiti di amministrazione attiva segnatamente di amministrazione a carattere puntuale
Questa è stata un'affermazione molto importante sul piano politico per la prima volta zio e zia affermato dal legislatore in maniera chiara la titolarità propria in capo ad uffici professionali di funzioni amministrative titolarità propria il piena risolvere riservando all'autorità politica appunto quei compiti che dicevo di programmazione indirizzo e controllo la seconda evidenziazione di questa nuova fase come sapete
Si trova nella costituzione delle amministrazioni indipendenti fenomeni insomma strutture organizzative sostanzialmente nuove negli anni novanta né ne so sono state costituiti alcune estremamente importanti basti pensare all'Antitrust
Ancora in questi ultimi mesi stiamo utilizzando questo modello per far fronte a una serie di esigenze penso per esempio all'autorità televisiva che sul tappeto
Già credo in questi giorni del nuovo Parlamento penso alle autorità dei servizi pubblici che il cessato Parlamento approvato nei mesi scorsi
E con l'amministrazione indipendente innova e porta molto avanti il terzo modello cioè il modello della separazione perché lì addirittura abbiamo delle autorità di settore dei governi di settore del tutto separati
Dal governo generale del Paese dall'autorità politica nel senso che quest'ultima non solo non possiede il potere di nomina ma neppure possiede il potere di direttiva e di controllo
Si tratta effettivamente di una grossa novità perché in a proposito di questi organizzazioni l'autorità di governo politico dello Stato in realtà è completamente privato di qualsiasi capacità di intervento e quindi i ministri non sono proprio in principio posti nella capacità di rispondere in Parlamento del funzionamento di queste organizzazioni ecco questo è un modello che trova la sua base in altri Paesi soprattutto in Francia sul quale adesso bisogna lavorare un po'meglio definirlo un po'meglio ma certamente costituisce una grossa novità
Ecco in questo quadro possiamo possiamo io posso smettere in qualsiasi momento
In questo quadro teniamo conto che a fine anni ottanta primi anni novanta il problema del funzionamento dell'amministrazione e quindi del suo disfunzione amento e venuto alla ribalta politica
Cioè è stato posto per la prima volta effettivamente nell'agenda politica
E basti pensare che oggi lo stesso confronto europeo viene considerato handicappato in un certo senso dal cattivo funzionamento dell'amministrazione italiana dall'eccessiva spendita di denaro
Che l'Amministrazione richiede dà i tempi eccessivamente lunghi delle procedure dalla preparazione non sempre adeguata del personale dirigente e così via
Per cui nel quadro che ho delineato agli inizi degli anni novanta si pone il problema per la prima volta molto in maniera molto pesante e molto dura della riforma dell'amministrazione intesa ormai comunale non come una necessità non più prorogabile
Sulla riforma dell'amministrazione abbiamo molto chiare alcune idee di fondo
Che peraltro portando avanti l'itinerario già avviato negli anni novanta e completa hanno quindi il disegno costituzionale
Queste idee piuttosto chiare le abbiamo anche espresse in Parlamento in questi giorni se n'è occupato il Presidente del Consiglio io non ho il tempo qui di illustrarlo delle ma tutti quanti siamo chiamati a lavorarci intorno grazie
Grazie
Rolling anche per la brevità collaborato perché il presidente Mancino deve andar via e vorrei che desse almeno un saluto opera
Dare i nostri lavori con con l'intervento del senatore lire dell'onorevole
Ma io volevo sentire fino alla fine
Poi
Avviare una riflessione
Su sia sul modo
Sia sul contenuto dire che faccio qualche provocazione Rovio Poldo Elia
Credo che la posizione
Della segreteria politica
Sul tema
Del come affrontare le riforme
Sia da condividersi
Perché tra chi sostiene l'Assemblea costituente
E chi sostiene
Che occorre da parte di tutti nel riflettere
Tra il significato di un di un organo di sovrapposizione
Di rilievo per quello che deve fare costituzionale
E il potere costituto costituito meriti una attenzione particolare da parte
Di Jihad cuore il funzionamento complessivo delle istituzioni istituzioni
Naturalmente come sistema
Credo che proprio all'inizio di legislatura sia improprio parlare
Di Assemblea costituente
Perché non c'è parlamento che non sia contemporaneamente potere costituito e potere costituente
E il rilievo secondo cui le esperienze del passato
Non avendo prodotto niente in tema di adeguamenti costituzionali
Il rilievo è del tutto inconsistente
Perché è mancata macché avviso una volontà politica
Nell'affrontare temi di adeguamento della carta costituzionale
Sottolineare la esigenza che una conflittualità che si dovesse aprire tra un parlamento nella pienezza dei propri poteri di un'assemblea costituente che ridurrebbe i poteri del parlamento prego sostenere questa tesi
A mio avviso appare opportuna anche nel confronto fra le varie forze politiche
La seconda riflessione che io Vorrei fare questi dati
Come avviare una fase costituente senza ricorrere all'Assemblea Costituente
E perché se procediamo secondo i dettati dall'articolo centotrentotto affidando
Alle due Commissioni Affari costituzionali può essere una soluzione a condizione però che ci si intenda e cioè la mano destra non faccia una cosa diversa da quella che deve fare la mano sinistra
E un dibattito di carattere generale sull'impianto della riforma o delle riforme appare necessario
Perché poi si può anche accogliere il suggerimento dettato da esperienze da prudenza da parte del senatore Taviani noi possiamo anche procedere per stati di avanzamento l'importante è sapere qual è il traguardo finale
Perché senza conoscere il traguardo finale noi corriamo il rischio di affrontare qua e là qualche riforma magari sull'articolo settantasette della Costituzione in tema di decreti legge
Ma non affronteremo ma i problemi fondamentali che riguardano la organizzazione del potere alla luce della esperienza degli anni due mila
E la alla luce dell'esperienza degli anni due mila io credo che si convenga da parte della grande maggioranza delle forze politiche sull'opportunità del decentramento ma bisogna intendersi guardate io vi faccio
Vi invito ad una ad una chiarezza anche di di contenuti quando si parla di federalismo noi dobbiamo sapere di che cosa stiamo parlando
Perché se federalismo significa regionalismo rafforzato abbia visto noi stiamo dicendo una cosa diversa dal federalismo
E poiché è necessario sapere in che direzione ci si muove noi possiamo anche arrivare
Ha un sistema politico federale ma bisogna che noi sappiamo fino in fondo dove arriviamo attraverso quali strumenti e sulla base di quali contenuti perché è troppo facile oggi parlare di decentramento e dire che il decentramento che vogliamo il federalismo
E poi il decentramento comporta l'assunzione delle governo
Delle comunità da parte delle regioni
Ho anche dei comuni
E c'è i negli anni settanta si era sviluppato un dibattito che poi in una non è stato tradotto nelle conclusioni
Cioè i modelli differenziati di governo possiamo mai immaginare che Napoli e circola on Milano essendo il suo debbono avvenire lo stesso ordinamento delle autonomia ecco io sono stato uno di quelli che per dieci anni ha fatto inutilmente il relatore della riforma delle autonomie locali
Poi abbiamo avuto finalmente la centoquarantadue negli anni novanta ma la centoquarantadue vorrei dire al professor Scudiero che pure tanto ha scritto
è lontana nel tempo anni luce cioè non è più adeguata nonostante le innovazioni profonde che pure erano state sottolineate non solo dalle forze politiche ma anche dalla grande maggioranza della della dottrina
E l'autonomia statutaria come si colloca all'interno dell'organizzazione del potere locale tenendo conto che è che ci sarà un diciamo un conflitto virtuale anche sui contenuti delle riforme trarli cosiddette mancate aree metropolitane e il governo regionale
E questo è un problema serio che non tutti devono affrontare sapendo come si organizza il potere dire una volta che lo abbiamo fatto discendere dal centro in periferia
E una volta che abbiamo ribaltato nuovi di impianto del sistema politico
Perché noi passiamo a competenze residuali da parte dell'amministrazione centrale del Governo e del Parlamento e ha competenze generali del delle istituzioni di carattere territoriale
Allora se è vero questo io vorrei dire
A chi approfondisce dal punto di vista dottrinario se è vero questo non per difesa corporativa
Possiamo rimanere ancorati che anche dal punto di vista scientifico alla concezione secondo cui perché li autonomia e possono funzionare c'è bisogno di un livello costituzionale che le protegga e le tutele quando lui trasferendo tutto e ribaltando quindi il sistema articolo centodiciassette della Costituzione
E noi ci troviamo di fronte a competenze legislative direi primaria delle regioni come se le regioni avessero avuto dalla sera alla mattina una competenza uguale a quella che hanno le Regioni a Statuto speciale
Ma in materia anche allargato
E allora io così crisi faccio solo una provocazione io credo che difficilmente noi possiamo ancora ritenere che oltre leggi di Indirizzo leggi cornice si possa avere un'interferenza del Parlamento centrale rispetto al governo dei poteri locali
E se tutto questo è vero e vi sembra che ci si stia ci si stia indirizzando in quella verso quel traguardo
E allora delle due l'una le due Camere e risultano un doppione
Ho le due Camere non potendo diventare una Camera delle autonomia delle regioni
No o lo una delle due Camere deve avere una funzione differenziate rispetto all'altra
Perché il ritenere ancora valida la impostazioni io voglio la Camera delle Regioni mettendo sotto tutela le Regioni quando le Regioni hanno poi competenza legislativa primaria a mio avviso lo rifacciamo sembra mezza riforma perché da una parte vogliamo appagare il decentramento e dall'altra parte vogliamo conservare il potere il potere centrale
E poi che qui si tratta di atti di coraggio perché nell'organizzazione del potere si tratta davvero di essere ho Sèvre mi a difesa di come si è organizzato salvo piccole modifiche per dare oltre alla centralità del parlamento la centralità del Governo o se siamo tutti convinti o se siamo molti di voi convinti che invece bisogna lavorare
Per un profondo decentramento del potere facendolo arrivare fino ai livelli diciamo più bassi
Visto che ci sono poi i piani alti io senza intrattenitori sul problema dei rami alti io vi dico facciamo una riflessione adeguata alle alla strategia che intendiamo adottare perché se la strategia di quello che io chiamo smantellamento del centralismo
No
E allora se è quella dobbiamo ripensare anche alla utilità delle due Camere o dobbiamo pensare a camere a funzioni differenziate
Perché non c'è un tertium ma il terzo come non c'è e poi ultima ultimissima proprio chiedendogli scusa per la rapidità e anche per la incomprensibilità proprio per la sintesi che io
Che io fra che io faccio è io credo che poi dal punto di vista dell'amministrazione e noi dobbiamo uscire fuori e diciamo da alcune tentazioni
è vero che il decreto legislativo ventinove ha accentuato ancora quello che si poteva leggere chiaramente sia con la centoquarantadue
Differenza di responsabilità tra politica e amministrazione o col duecentoquarantuno relativo alla trasparenza dei procedimenti amministrativi però immaginare una amministrazione servente
In un Paese in cui la politica fa registrare ancora vuoti di iniziativa e di riflessione
E diventa estremamente pericoloso l'amministrazione deve poter funzionare indipendentemente dalla crisi della politica ed è una crisi dal potere politico e noi dobbiamo fare esperienza anche nuova rispetto all'esperienza di altri Paesi un'amministrazione autonoma la vedrei bene benissimo sia pure nel quadro di indizi ed i coordinamenti che non possono non appartenere alla sfera politica io vi ho dato alcuni spunti amici credo che poi nel merito diventa anche difficile al presidente e di un'Assemblea di addentrarsi
Per col rischio di sentirsi dire che questo è compito dei partiti magari sarà compito certamente dei gruppi parlamentari ai io ringrazio il segretario politico ringrazio Gargani
Per l'invito che hanno che mi hanno voluto rivolgere io dall'altra parte diciamo provocò una domanda riconvenzionale
La domanda riconvenzionale attrezziamoci perché sana difficile resistere sul tema dell'organizzazione del potere
La prima parte della Costituzione ed a difendersi fino in fondo senza nessuna modificazione
Ma è anche per questa ragione che a mio avviso noi dobbiamo attestarci sulla posizione di rifiuto
Di un'Assemblea costituente che una volta introdotto poi potrebbe avere dei limiti nella norma costitutiva che hanno natura costituzionale però una volta che avete avviato il processo costituente non sapete
Da dove partite non sapete dove finita ecco la ragione per la quale noi con grande diciamo moderazione con grande senso di equilibrio e di rispetto delle opinioni appalto lui però ci sono dei punti
Il rinunciabili e tra i punti irrinunciabili e questo rischio di sovrapposizione tra potere costituito il potere costituente grazie
Grazie presidente Mancino la parola al professor autore viviamo
Atto cari amici io non so se potrò disporre di un po'più di tempo del collega Cerulli perché dovrei anche parlare per conto di Mattarella quindi credo che un pochino di più me lo potete concedere anche se che ditemi sarebbero sterminati e quindi bisogna bisogna per forza procedere per flash
Non mi non mi spaventa il titolo il titolo potrebbe apparire tendenzioso siccome vengono vengono accusato di conservatorismo della costituzione del dire darmi per titolo la Costituzione da conservare potrebbe sembrare diciamo un servizio non da amico invece io sono contento sono con voi in modo che sia e che sia diciamo un motivo di convinzione ulteriore questo titolo del tema che mi è stato assegnato perché io ritengo che tutto quello che è avvenuto specialmente dal mille novecentocinquantasei in poi cioè da quando è entrata in funzione la Corte costituzionale
In Turchia
Ha un motivo di sana conservazione cioè conservare il più possibile nei limiti del possibile il testo della Costituzione
Assicura anche la conservazione e il mantenimento di quella giurisprudenza della corte
Che rappresenta uno dei momenti di maggior vitalità della nostra del nostro sviluppo costituzionale
Quindi veramente c'è un motivo anche vorrei dire di principio per essere e per essere prudenti ecco nel mutamento della Costituzione
Veniamo a per Flash sia pure ai punti ai punti che sono in contestazione innanzitutto c'è chi rifiuta in toto la Costituzione
La rifiuta perché vuole provocare una cesura netta
Col passato ritenendo che in fondo la Costituzione sia il frutto di una parentesi lunga della nostra storia di una parentesi del dell'antifascismo della Resistenza
Della partitocrazia e così via e quindi la volontà di creare questa separazione netta a cui noi invece contrapponiamo una continuità un principio che addirittura il professor Berti ha chiamato di per indegnità tendenziale per indegnità della Costituzione
E credo che oramai anche per il movimento per l'ex Movimento Sociale per Alleanza Nazionale
Questo diventi un teste importante cioè il non considerare la Costituzione un frutto contingente anche se per un periodo torno a ripetere lungo
Della nostra storia significa acquisire un titolo di maturità e di legittimazione se invece si continua a perseguire la cesura la discontinuità il vollero rompere
Questa nostra storia costituzionale ecco c'è un elemento che non è che non s che semplicemente di sospetto non è che noi sospettiamo abbiamo motivo per ritenere che questa sia una impostazione pericolosa e tendenzialmente e tendenzialmente non accettabile
Chi sono quelli che hanno respinto in toto la Costituzione innanzitutto quelli che hanno svalutato la prima parte a favore della seconda criticando la seconda rigettando l'intera Costituzione il Sergio Romano è il tipico esempio di questa impostazione sbagliata
Dice la Costituzione è nata vecchia è già nata vecchia perché perché ignora completamente il valore della prima parte
Lui vede solo alcuni errori a suo avviso della seconda parte allora squalifica per una parte squalifica il tutto ecco questa è una posizione egualmente da respingere con forza nettamente perché invece
E noi sappiamo che la novità maggiore della Costituzione e proprio nella prima parte significa non capire
Che questa carta della in questa nuova carta della cittadinanza italiana che è la prima parte
Ecco chi è rappresentata soprattutto dalla prima parte è la cosa più preziosa che abbiamo perché
A non solo saldato per la prima volta nella storia costituzionale italiana i diritti di libertà classica e i diritti politici con i diritti sociali
Ma
Otto aggiungere una un risultato gli effetti invita ha voluto votare alla Repubblica una missione permanente di dare effettività alla alla alla carta dei diritti e dei doveri ora come si fa a svalutare questa prima parte non la si svaluta nemmeno il nome
Della dottrina dei compromessi la Costituzione come risultato di compromessi
Tutti gli studiosi seri che avevano studiato la costituente come problema storico elmetto innanzitutto il dimenticato studio del professor Cheli sulla Costituente
Aveva notato la giusta visione dei del compromesso come era uscito dal dibattito generale
Del marzo quarantasette alla Costituente solo dopo sono venuti coloro che hanno stravolto in senso negativo il senso di appunto di compromesso in senso buono in senso alto di allora
Tutti gli Adorno è nato di questa terra che hanno visto addirittura anti storicamente un'anticipazione di consociativismo addirittura il che non ha senso storicamente nelle intese della costituente è dovuto intervenire Dossetti per rivendicare
Quella cognizione di idee quella che è la sintesi quella convergenza senza baratti nemmeno per l'articolo sette c'è stato baratto ecco per rivendicare questa grandezza ideale della Costituzione
E grandezza epocale perché nasce dalla seconda guerra mondiale dagli eventi che sappiamo ora questa di Dossetti non è rimasta una tesi
Isolata il il Pombeni che approfondito sia pure in modo un po'de sul tornio diciamo questa vicenda della Costituente ha confermato l'inesistenza del compromesso in senso negativo e ha rivendicato la elaborazione dei professorini
Che è stata fatta propria da basso e da Togliatti
Ma l'iniziativa è stata in mano
Di quello che si chiamerebbe lo steering Committee nella prima sottocommissione Dossetti Moro La Pira e nella terza sottocommissione Taviani Fanfani eccetera cioè una iniziativa
Che oggi si può anche diciamo mettere in ombra per dare una sua oggettività la Costituzione voi sapete che la formula patto costituzionale può avere alcunché di pericoloso perché e non si stacca sufficientemente la Costituzione
Dai costituenti mentre invece si dà l'impressione che cambiando i soggetti cambi il valore stesso o decada il valore stesso
Della costituzione terrore gravissimo come vedremo a proposito della della diciamo di chi vuole la il cambiamento della Costituzione in base ai principi diciamo del cambiamento dei tempi dei soggetti cosa che gli americani hanno nettamente respinto prima e dopo la guerra di secessione
Allora ecco noi abbiamo avuto in questi anni un diciamo una revisione importante una rivalutazione importante della Costituzione la Costituzione e e rafforzata anche profondamente dall'idea della fine delle idee del fatto e del concetto di rivoluzione
è una è una costituzione che si consolida
E non si affida alla pari di età delle troppe costituzioni materiali che sono state inventate in questi anni
Perché il col perché la realtà e il concetto di rivoluzione in uno Stato democratico diventa recessiva la disgrazia delle idee di Mortati di Schmitt
Sulla costituzione materiale come ti decisioni storica legata alla vicenda dell'avvento del dei partiti di massa totalitari
Il bolscevismo nazismo e prima fascismo e questa disgrazia oggi di questi concetti nasce proprio dalla dal fatto che la rivoluzione sembra una realtà che tende ad essere confinata al Periodo tra le due guerre
Allora ecco e concludo su questa premessa ecco prevalenza quindi del concetto di emendamento
La Costituzione si aggiorna con emendamenti non facendo altre Costituzioni l'idea rivoluzionaria della Rivoluzione francese che ogni generazione debba darsi una sua costituzione
è un'idea che ha una parte di vero cioè che il tempo può a un certo momento almeno astrattamente suggerire di cambiare Costituzione tant'è vero che la Costituzione spagnola che la Costituzione elvetica prevedono anche una riscrittura totale della Costituzione cosa che non è prevista e non casualmente dalla nostra
Ma questa diciamo idea che ogni generazione Possa cambia debba insomma sia portata sia libera di cambiare la Costituzione idea di lusso idea di Jefferson
è un'idea che deve essere accolta in maniera circoscritta ogni certamente ogni generazione può cambiare la Costituzione può cambiarla anche totalmente se ci sono e venti
E Mottin storicamente tali da giustificare questo non per capriccio non perché a un certo momento una moda una moda nuovista
Dica che la Costituzione non è più non è più aggiorno e deve essere cambiata
Quindi respingiamo
Per Rispi diciamo nelle condizioni storiche Dante con l'affermarsi della democrazia nel secondo dopoguerra respingiamo l'idea di un mutamento totale della costituzione di un abbandono della Costituzione a favore di un'altra
Ma respingiamo anche quelle e quelle tesi
Che molti che per esempio condannano la costituzione economica ecco chi è che condanna la costituzione economica dice bisogna cambiare ma giuristi certamente di rilievo Irti Bognetti economisti come Quadrio Curzio che sono a noi vicini e che in questo libro noire economia ed Europa appena diffuso
E dicono che la nostra Costituzione non è aggiornata con la dottrina sociale cattolica più recente della Centesimus annus eccetera
Non mi pare che abbiano ragione e perché si si affidano a delle soluzioni un po'troppo formali dice ma la Costituzione non parla di mercato non parla di impresa che importa dico io quando c'è un articolo quarantuno
Della costituzione che protegge l'iniziativa economica privata
Ha ragione in questo non condivido altre tesi ma questa la condivido sicuramente di Giuliano Amato che dice che essendoci concetti in determinati nella costituzione economica utilità sociale eccetera
E c'è la possibilità di accogliere sotto questo arco
Costituzionale in senso proprio della costituzione economica sia una concezione in cui l'economia mista dia più spazio alla allo Stato produttore imprenditore o invece allo Stato regolatore anche perché secondo me c'è una terza figura lo stato promotore contro le diseguaglianze sociali nuove accentuate che deve poter funzionare
Quale è stato quale ente poco per realizzare i punti di partenza fondamentali in una democrazia realizzare una certa parità dei punti di partenza fondamentali di uno Stato democratico
Dare il Prestiti dell'onore che vuole però cioè le banche forse sulla dotazione per l'imprenditoria giovanile
Non credo non credo che un privato una banca soprattutto privatizzata o qualche altro ente faccia queste cose o sarà un potere pubblico che le farà o non le farà nessuno
State tranquilli che c'è bisogno di interventi di questo tipo
E poi che senso ha dire che la nostra Costituzione non non prevede istituti contro la Concord controlla a tutela della concorrenza
Quando abbiamo un articolo undici che abbiamo usato come ponte per far passare senza modifiche costituzionali tutti i trattati per la comunità europea in cui si parla dispiegata mente di di antitrust di tutela del mercato dell'impresa e così via quindi non riesco a vedere mi pare che proprio sia una impostazione sbagliata questa che e condivisa non solo da Quadrio Curzio ma anche da Monti ma possibile che il fatto di non prevedere la gli enti e diciamo le autorità amministrative indipendenti debba dire è sbagliata la Costituzione cono vuol dire che daremo legittimo legittimazione costituzionale anche eventualmente alcuni di questi non a tutti di queste autorità amministrative indipendenti vogliamo affrontare il problema della Banca d'Italia
E e Inaudi che era governatore della Banca d'Italia
Ma era anche costituente il che viene dimenticato tutti ricordano le Inaudi naturalmente ministro di De Gasperi ma dimenticano che Inaudi prima di essere ministro del Bilancio di De Gasperi fu uno dei più illustri costituente
E Einaudi
Respinse le tentazioni ti costituzionale la Plath costituzionalizzare la Banca d'Italia bene
Quindi secondo me anche questa condanna della costituzione economica non regge
Che cosa invece regge della nostra Costituzione regge la sintesi tra articolo centotrentanove che non fa esclusivamente divieto come crede il senatore Speroni
Il divieto della forma repubblicana ma è stato inteso dalla dottrina
Dalla giurisprudenza della Corte è stato inteso in un senso complessivo che si ricollega all'articolo uno della Costituzione repubblica democratica e all'articolo due tutela dei diritti inviolabili e dei doveri e dei tre dei diritti inviolabili e dei doveri
Appunto anch'essi non derogabili e allora ne viene fuori un complesso di limiti quelli che la corte ha qualificato nella sentenza mille centoquarantasei dell'ottantotto questi principi
Fondamentali fondamentali giustissimi
Che rendono doppiamente forte la Costituzione la costituzione forte
Perché c'è una giustizia costituzionale che non c'era né la Francia della Terza Repubblica nei e ovviamente nella nella Italia statutaria per cui anche quando in Francia nella Francia della costituzione del settantacinque si stabiliva un procedimento di revisione costituzionale mancando un organo che tutelasse il rispetto di questo principio di questa regola
Evidentemente il Parlamento era in grado di poter modificare la Costituzione nella sostanza senza nessun controllo ma la nostra Costituzione è doppiamente forte
Perché da questi articoli in garanzia della Costituzione emergono dei principi che sono anche delle direttive per sapere ciò che deve essere conservato dei che tendenza si deve andare per riformare di allora
Unità unità e indivisibilità della Costituzione
E insieme autonomia allora ecco lì c'è il limite alle riforme ma c'è anche il il processo riformatore
In cosa hanno sbagliato alcuni nostri giuristi anche nostri amici che hanno detto a un certo momento be'Bossi forse non dico che potrebbe aver ragione ma si potrebbe discutere di secessione se ci fosse già lo Stato federale sbaglia nettamente sbagliato lo Stato federale non implica affatto clausole di secessione
Lo Stato federale in America in Svizzera esclude ha escluso con la guerra
La secessione la esclusa con la guerra di secessione in America la più sanguinosa la più terribile quella che a nel ottocento portato a a diciamo a stragi vere e proprie che hanno anticipato quelle della sei corde la prima guerra mondiale ma soprattutto in Svizzera la guerra del Bund del mille ottocentoquarantotto ha impedito che i i cantoni cattolici potessero assumere una posizione di indipendenza come quella che Bossi vorrebbe per la Padania c'è quindi errore grave di dire che negli Stati federali ci può essere la secessione non è vero affatto e soprattutto è per questo che noi dobbiamo da rendere poi questa è una osservazione politica paritetica dobbiamo nell'agenda delle riforme mettere al primo posto lo Stato la il federalismo non perché ce lo impone boss ma perché è la formula più consona per sviluppare quelli che sono i germi ITT i principi della nostra Costituzione Sturzo non poteva parlare di federalismo ma gran parte delle cose che ha detto Sturzo se gli si fosse dovuto dare il nome agli atti il nomen juris proprio era appunto di vero e proprio federalismo lui voleva che le Regioni potessero occuparsi anche di industria nel progetto del di Ambrosini c'era anche l'industria per le per le regioni
Poi cadde in Assemblea questa questa competenza che avrebbe garantito un intervento delle Regioni in materia di piccola e media industria di grande valore
Ma passo al flash del principio democratico ecco che mi abbia conclude il flash riguarda questo
Limiti e spinta per modificare la forma di governo ebbene cosa significa che è una Repubblica democratica significa che il limite della democrazia comporta che noi dobbiamo badare non tanto e non solo a una Di
Johnny di questa forma di governo è in astratto democratica questa forma di governo non è democratica noi dobbiamo badare anche alla consistenza degli obiettivi raggiunti degli equilibri raggiunti
Dobbiamo badare a quella idea che gli Emo lo applicava le libertà nello Statuto Albertino che si poteva andare avanti ma non si poteva tornare indietro
E allora ecco noi dobbiamo essere molto attenti a conservare quegli equilibri tra potere legislativo e potere verifichi esecutivo e altri poteri che e e c'è stata tramandata anche se il regime che potevamo avere la forma di governo che potevamo avere Caf funzionato benissimo con De Gasperi
Ha poi funzionato male per i comportamenti degli uomini per le correnti della Democrazia Cristiana per l'incapacità di trovare un leader che avesse lo ha stessa forza la stessa capacità di guida di De Gasperi e ma non per questo dobbiamo oggi passare a forme di governo in cui la democrazia di investitura assorbe la possibilità di democrazia dipinti Rizzo controllano mille perché in qualche modo abbia un consenso e visibile Chirac può ragionare in questo modo io annunzio la fine della coscrizione obbligatoria la gente non è convinta oggi ma io sei anni davanti a me e quindi la convincerò il popolo francese in futuro che questa è la via giusta mente invece tutti gli altri e questo è stato notato anche dei presidenzialisti francesi match ore eccetera devono convincere prima non convincere dopo aver fatto una scelta che comunque si deve imporre alla maggioranza
Dove attratto il professor Urbani professore onorevole Urbani l'idea che noi non difendiamo più le nostre idee in tema di rifiuto del semi presidenzialismo alla francese più o meno mascherato poi con la tradizione parlamentare italiana non c'è nessun indizio nel nostro atteggiamento nell'atteggiamento del i petali del partito nell'atteggiamento degli altri esponenti che noi abbiamo indebolito o affievolito le nostre posizioni e allora ecco se questo è vero c'è molto da conservare c'è anche parecchio
Da innovare purché tutto questo avvenga nel rispetto di quei principi e di quei valori
E la carta che la Corte costituzionale ritiene non assoggettabili nemmeno a revisione costituzionale grazie
Grazie senatore via
Così ho dovuto affrettare qualche passaggio ma onorevole Bianco che conclude aveva urgenza perché l'altro impegno parola onorevole Bianco
Siamo a modi conclusione perché credo che questo dibattito rimane permanentemente aperto io mi scuserete
Non ho nessuna ambizione di competere con te sorride dottrina e di competenze che sono state qui offerte dai relatori euro ora da dal collega Elia che ha fatto una ricostruzione che senz'altro è condivisibile dello spirito del modo come devono essere affrontate riforme costituzionale in questa fase io mi trovo ahimè a dover
Io mi trovo io mi trovo a dover volutamente arrivare a delle conclusioni a fare delle scelte insieme ovviamente non da solo ma con gli amici che fanno parte degli organi direttivi dico innanzitutto che sono grata Gargani per la iniziativa che deve accompagnare una fase che noi dobbiamo aiutare c'è una fase di il correzioni delle parti della Costituzione che riteniamo che parlano corrette
E quindi la mia preghiera Gargani e di mantenere in piedi
Partendo anche da questo convegno altri li ha organizzati un gruppo di persone che Possa per dir così definire anche dottrina realmente in maniera attenta
I passaggi perché come è noto poi nel la virgola o nel dettaglio il famoso elemento diabolico che può alterare determinare certi processi ma per arrivare alle conclusioni
Credo che è inutile che continuiamo a ripetere ragioni che sono state già dette parlo qui all'interno all'esterno dobbiamo farlo sia ben chiaro con articoli con combini con riunioni però questi incontri sono per dir così interni al partito per definire una linea credo che non ci sia più bisogno di portare in questi incontri questi convegni molte ragioni per dire che siamo contro va costituente l'abbiamo detto l'abbiamo ripetuto si possono aggiungere ad altre riflessioni quelle per esempio di Mancino sono eccellenti ma credo che se ne possono addurre altre io ne ha dunque uno la più banale perorare che quella occhio anche ribadito in qualche articolo che si si mette di mezzo la
Assemblea costituente le riforme invece di essere avvicinati finiscono per allontanarsi quindi siamo perfino un elemento se permettete di banale funzionalità rispetto agli obiettivi riformatori chi vuole fare
Veramente le riforme in realtà dovrebbe affrontarle secondo i modi che sono
Possibili in base articolo centotrentotto o anche ma qui va ribadito la forma della cosiddetta commissione bicamerale chi al contrario
Di quello che viene perché qui in Italia non ci troviamo di fronte ad affermazioni che passano poi sulla stampa massimi che che diventano convincimenti comune la commissione bicamerale e concluse il suo lavoro
E lo condusse anche bene secondo il mio punto di vista
E ci sono lì De Puppi c'è la presunzione Chieppa parte della cultura politica non parlo dalla cultura scientifica che si deve ricominciare sempre da capo e che ognuno di noi pensa di dover riprendere un terreno
Non coltivato lo seminato e si ripensa di essere come dire dei iniziatore di nuovi cammini la commissione bicamerale concluse
In maniera secondo me notevole il lavoro su parti e questioni che sono aperte e da cui si potrebbe praticamente partire comunque la Bicamerale al di là del contenuto o però e conclusi solo volo in tempo breve quindi non vedo perché questo strumento
Non posso che lo si voglia essere preso in considerazione aggiungo l'ultima considerazione rispetto ai futuri dell'Assemblea io credo che dietro l'Assemblea non ci sia la volontà di affrontare la Costituzione ma di fare le operazioni politiche
E qui io dico una cosa molto semplice l'errore più grosso ne possiamo commettere e di concepire
La revisione di parti della Costituzione sulla base di fenomeni politici peraltro disordinati scombinata i senza senso che si manifestano del Paese la idea che noi dobbiamo rincorrere
Perché dobbiamo praticamente fare alcune cose sotto il ricatto
Di forze politiche che pretendono di diventare dal loro punto di vista interlocutore dello Stato B diciamo che e e la risposta qui non può essere che si che non esistono da questo punto di vista credo che dobbiamo affrontare il problema per la necessità di dare risposte a questioni vere che si sono poste sul tappeto da molto tempo quindi no l'assemblea costituente
Il problema della della forma di governo e la forma di governo
Io dico non vedo cui possano essere ma ragioniamoci sopra come possa essere positivo
Il la soluzione che si pensa di dare della forma di governo attraverso l'elezione diretta
Rispetto a chi poi dell'altra parte tiene ritiene che deve difendere il parlamento cioè io non riesco a vedere le combinazioni
Coordinate armoniche dei due momenti vedo che D'Alema continua a dire che potrebbe essere avviata la fase della revisione semi presidenzialista però nel rispetto al parlamento io questa situazione non riesco a vedere nella mia testa piuttosto limitata da questo punto di vista come rivela un'altra sede c'erano poche in testa ma comunque piuttosto fissate et decise a me sembra che la soluzione più coerente per rispettare quello che noi riteniamo come popolari doveva rispettare il principio dell'asset toh costituzionale del Paese incentrato sul Parlamento la formula del cancellierato perché la forma del cancellato combina insieme mi pare in maniera straordinaria
La stabilità di governo con il ruolo che il Parlamento a d'altra parte in qualche maniera lo stiamo già realizzando si tratta di poterlo formalizzare e porta alla conclusione ma mi permetto di dire che io sono convinto
Della bontà della mantenimento della forma del cancellierato perché mi ha convinto Sartori cioè io ho letto Sartore ed è Sartore che mi ha convinto che quella la formula migliore
Però c'è un punto che io pongo a voi Collini questa mattina io ho avuto un incontro con il direttore del Corriere della Sera è una vecchia questione aperta
Per il modo come loro pensano di come dire considerare la storia del Partito popolare il ruolo del Partito popolare
L'accusa
Che tu eri avvengono uscì di essere perché difendiamo alcuni principi peraltro dovrebbero essere conservatore riferite mantenimento dei valori diamo accusati di essere praticamente degli estremisti c'è adesso c'è una nuova cultura politiche che in Italia
Sì realizzabili quando uno difende
La continuità di una storia la continuità di alcuni valori un qualcosa che appartiene alla cultura democratica perché anch'io penso che la linea debba essere più vicina al metodo chiamiamolo anglosassone
Dell'emendamento che modifica quando si creano situazioni storiche alla costituzione americana piuttosto che dalla cultura giacobina che riscrive tutto la capra che pensa di quindi siamo al dentro una tradizione per quello che proponiamo di questo tipo B
Questo punto secondo la versione dei grandi columnist del colera si era noi saremmo estremisti per questo tanto da metterci nientemeno che alla sinistra non so alla destra comunque l'opposizione s'trema rispetto invece al compromissorio D'Alema che si mostra più comprensivo la domanda comunque questa mattina mi è stata fatta era seguente la B ma se dovete avviare come voi dite
E come il Presidente della Repubblica giustamente sostiene e noi siamo d'accordo con lui che mi Saviano una fase nella quale tutti discutono insieme le regole vengono iscritte insieme fino a che punto voi siete
Disposti a fare un compromesso perché non potete solo dire no e neppure corretto
Che voi diciate no che non volete impedire che delle maggioranze si formano perché la linea che ne abbiamo assunto è stato appunto queste siamo pronti a dare il nostro contributo secondo una linea che noi proponiamo ma nel momento in cui dovessero formarsi delle maggio
Ranze diverse e noi non è che facciamo l'ostacolo nel senso ostruzionistico o rompiamo le alleanze perché questa intesa non viene la Giunta alla linea che abbiamo assunto al momento dell'esperimento tentato esperimento Maccanico Sartori continua ad accusarci che siamo stati noi a
Impedire poi Maccanico e realizzare così io non so io per quello che ancora idrico ricordavo come elemento scientifico sapevo che i fatti
E le prove sono l'elemento su cui si fonda la scienza una infatti e le prove sono la testimonianza di Maccanico il quale dice che non siamo stati noi ad impedire l'ammissione di Fini che in una intervista quella sì era disse che Luís avrei impedito queste poi finalmente la compressione di Berlusconi il quale ha detto che per colpa di Fini e di Casini non si è realizzato questo
Beh tutte queste cose vengono ignorate il grande scienziato continua a costruire la sua la teoria che siamo stati noi popolari all'e non dispiace perché dimostriamo che contiamo ero moltissimo che quindi siamo noi pronti a realizzare queste cose diciamo questa capacità cioè passione francamente grave situazione mi va benissimo comunque la verità e e ovviamente diverso allora su questo punto ecco la domanda Elia è la seguente come voi comunque intendete collaborare e creare io qui penso allo lancio così che un discorso sui cambiamenti di elezione del presidente della Repubblica si può fare ma non parlo di elezione diretta
Perché non penso che il Presidente della Repubblica possa essere letto sempre esclusivamente da il deputati e dei senatori soltanto c'è quella piccola quota pensare a forme di allargamento e di creazione anche chiamiamola per intenderci per brevità perché un appuntamento vedete scusare devo andare
L'appuntamento importante ero beh a questo punto l'idea di creare i grandi elettori o qualcosa del genere accanto al ruolo delle Autonomie quindi a questo punto perché lo dico lancio lì perché dobbiamo riflettere abbiamo pensato sulla forma di Stato
Beh io credo che lo hanno detto i nostri illustri relatori Los ribadito anche Mancino lo accennato anche all'inizio cardiaco
E noi
Dobbiamo essere consapevoli che molte volte charity fermiamo solo alla formula e dentro la formula poi ci mettiamo dentro nulla la idea di chiarire bene come vengono devono essere fatte le cose
E e quello che il contenuto reale beh su questo dobbiamo riflettere per cui il primo problema che noi ci troviamo adesso affrontare lo dico a Gargani ma lo dico anche agli atti e che dobbiamo costituire con la collaborazione dei nostri colli con i parlamentari
E io direi anche con una presenza differenziata sul territorio di amici prete deputati e consiglieri regionali ed altre però fare un gruppo di lavoro che specifichi bene le cose e che in qualche maniera partendo dal lavoro già fatto approfondisca le questioni
Il metodo beh la saggezza di italiani ci ha detto qual è il metodo
Però ecco vorrei dire a Taviani che noi ovviamente preferiamo il metodo e penso che alla fine si si vuol far qualcosa bisognerà seguire il metodo che tu proponi
Però noi non possiamo come dire formalizzata ci sul mezzo e quindi a questo punto non possiamo non essere aperti a quelle forme anche chiamiamo
Più organiche di intervento che dobbiamo demente studiare ma l'ultima cosa che voglio dire la questione che ha sollevato con molta concretezza
Appunto il relatore Irelli era il professor livelli dico solo riporti secondo no che mi pare molto molto importante rom perché non ricordo il primo nome ricorda il il secondo nome
Bene e lì secondo meno e dobbiamo essere anche prontamente propositivi
Io adesso non entro nel merito della questione ma la questione è la pubblica amministrazione e secondo me la questione più immediate perché in un paese dove potessimo dare dei cigni potessimo
Per realizzare alcune così immediati io non so se il decreto che il
Il disegno di legge la cosiddetta riforma Cassese era concepita anche quelle in modo molto scolastico porta una serie di risultati positivi ci potremmo trovare anche di fronte a una situazione Cerulli Irelli che sia di questo tipo cioè che l'amministrazione sarà per fatti propri e il il il ministro Darley grida manzoniane ero perché ci sono anche questi problemi secondo me invece bisogna avere proprio il coraggio di realizzare questo
Punto di vista una vera completa politica delle Autonomie e e quindi anche una completa politica va concepita organicamente anche questo va affrontata
In maniera seria però qualche signora potremmo dare
Ma io spero che per esempio Piero il governo Ishida subito che alcune organizzazione di potere e qui c'abbiamo l'amico sottosegretario che ha una competenza in materia ed è andato lì proprio perché diciamo riteniamo che lì a nostra posizione culturale politica posso impegnarsi parlo di Sergio Zoppi in maniera specifica e particolare beh
Alcune scelte possono essere fatte per scompigliare la mentalità centralistica ma cominciare col dire per esempio che non uso la Corte dei conti va a Milano
La Banca d'Italia cominciare andare per esempio a Palermo ero o non soltanto la televisione spostata a Mantova
Ma diciamo anche cose di questo genere che comincino a determinare in luoghi diversi per grandi istituzioni le Authority che dobbiamo costituire una perché le Authority lo devono essere per
In via tutte organizzate con le loro burocrazie qui cominciare come dire a dare la sensazione che c'è un nuovo tipo di cultura che deve essere alimentata a me questo parrebbe anche un modo concreto serio immediato possibile
Prima che venga la stagione delle riforme comunque a conclusione io dico che noi siamo conservatori dei grandi valori della costituzione
E in quanto veri conservatori dei grandi valori della costituzione siamo veri innovatori e secondo me la prima grande innovazione sarebbe ma la passata questa affermazione o può apparire scandalosa cominciare ad applicare sottrazione
Grazie onorevole Bianco ringrazio
Altri partecipanti al relatore tutti quelli che sono intervenuti dichiaro chiuso i lavori