Raffreddamento della scala mobile con decreto governativo

Questi giorni ci siamo occupati attivamente di sindacato abbiamo potuto ascoltare interviste fatti ad esponenti
Di alcune delle maggiori federazioni sindacali italiana la CGIL e della UIL Confederazione generale italiana lavoratori e Unione italiana lavoratori in queste interviste abbiamo esaminato due aspetti delle questioni che sono state affrontate dal mondo del lavoro e dal mondo sindacale nelle ultime settimane il primo che riguarda gli aspetti della contrattazione sul costo del lavoro ed in realtà suo ultimo decreto legge del governo che regola di stipendi e quindi i costi effettivi che le aziende debbono sostenere nei confronti degli operai
E e successivamente ci siamo anche occupati di comprendere insieme quali sono le ragioni per cui in seguito a questi fatti all'interno del mondo sindacale si è verificata una pesante
Marcatura non solo di contenuti ma anche di metodi fra la guida dell'acido da una parte la CGIL dall'altra ed all'interno della CGIL stessa si sono verificate pesanti rottura
è un dibattito molto ampi un dibattito che sfocerà in termini pubblici nella giornata di sabato due marzo in una convegno che è stato promosso dalla CGIL e di cui è stato dato l'annuncio una conferenza stampa nei giorni scorsi da Ottaviano Del Turco leader della parte socialista la Confederazione generale italiana lavoratori
A questo convegno parteciperanno fra l'altro i Gino Giugni e Gianni Baget Bozzo oltre che Ruffolo e evidentemente i maggiori esponenti del CGIL della CISL della UIL quindi Carniti benvenuto lama
E alcuni rappresentanti ed alcuni membri dei capigruppo dei per Titti del sinistra storica cioè del partito socialista e del Partito Comunista è una situazione dicevo per molti aspetti varie ed in movimento infatti da una parte la CGIL nella sua conferenza stampa di invito ai giornalisti dal pubblico i lavori di questo convegno
Che si terrà
Appunto nella giornata di sabato e dall'altra comunque in generale di leader i maggiori leader sindacali che stanno pronunciando sugli ultimi che ne mi che vengono la democrazia all'interno del sindacato e sui meccanismi che regolano le contrattazioni il lavoro dunque la ragione stessa di costituzione e di vita
Di sindacati
All'interno appunto non solo in dibattito all'interno dei sindacati ma in dibattiti anche e pubblici sui giornali in molti altri punti dei mass media e della vita
Sociale e politica che Egola il nostro Paese
Quali sono i problemi che si stanno effettivamente giocando sul tappeto e quali sono le questioni su cui si sta intervenendo Palau democrazia all'interno dell'sindacato giacché lo stesso articolo trentanove dalla Costituzione che istituisce regolari sindacati afferma che i sindacati possono aviere valore
Nelle contrattazioni e possono fare valere indeterminato sindacato il la propria all'interno del contrattazioni che stabilisce il proprio peso in funzione maggioritaria laddove sia garantita discussione democratica
Di questo sindacato nella sua vita intensa e l'articolo successivo il quaranta parlare una regolamentazione del diritto di sciopero ambedue questi articoli della Costituzione non hanno senso non hanno valore se non vengono usate delle leggi attuative che regolano
Questi articoli queste leggi non ci sono dunque in tutti questi anni il sindacato si è reso protagonista e non politica importante
Nella vita sociale del paese ma di una aspetto politico che in effetti non è regolato in alcun modo
Di tutto questo
Mi ha parlato per i radicali manifestando quindi l'opinione e manifestando le ragioni e delle prese di posizione dei radicali sulla vita del sindacato Gianfranco Spadaccia in un editoriale che vi abbiamo proposto toh all'ascolto in in questi giorni in questi reale Spadaccia affermai che dal momento in cui non è stata applicata la Costituzione
In realtà ci si è trovati di fronte a una costituzione materiale imposta dalla prassi che i tre sindacati confederali CGIL CISL lui il si davano per regolare e la loro vita e le loro questioni sindacali propriamente dette
Questa costituzione materiale è venuta a cadere quale si è spezzato in di unità delle tre confederazioni sindacali spezzandosi questo criterio di unità questa costituzione materiale non esiste più e non può Bacarelli non può chiedo scusa non Vaccari ripete ma su viene alcun modo alla vacatio legis della e che dovrebbe riempire il vuoto che gli articoli della Costituzione lasciano nel momento in cui non vengono appunto regolati per legge tutto ciò non è avvenuto tutto ciò continua non avvenire sebbene come risulta dal prese di posizioni dall'intervista dalle conferenze stampa che vi sono state molto intensamente in questi giorni sebbene appunto vi sia su questi temi un dibattito intenso il vicino delle proposte politiche Inter Santi queste proposte rimangono vuote se non si concretizzano non solo in termini di dibattito ma se non si concretizzano in armi di proposte legislative concrete ma nessun partito sembra voler fare i giorni i sindacati sembrano volerlo richiede rispetto a tutto questo siamo andati a chiedere ad alcuni dei maggiori
Ai leader sindacali cosa pensavano di questa situazione e delle proposte dei radicali di cui abbiamo dato una sintesi del che sono riportate in un editoriale che Gianfranco Spadaccia scritto per Notizie Radicali il ventidue di sembra
Abbiamo sentito in queste interviste fra gli altri
Gianni Militello che uno dei segretari confederali della Confederazione italiana generale lavoratori per la parte comunista Metello cioè esposto molto sinteticamente non essere d'accordo con la necessità di attuare le gli articoli trentanove e quarantadue la Costituzione da una parte perché ritiene che in parte fossero attuati secondo la logica dei sindacati confederali che si muovevano in termini maggioritari mente Erminio unitario
E dall'altra ci ha dichiarato che non le ritiene che la forza della legge questo è stato il termine che lui ha voluto usare debba imporsi sulla democrazia all'interno del sindacato e che proprio per questo che la CGIL comunista pur essendo maggioritaria all'interno le tre confederazioni sindacali per numero di iscritti ha sempre scelto di agire in base all'unitarietà ma tutto questo naturalmente appunto in contrasto con i criteri che informano gli articoli trentanove e quaranta della Costituzione ne abbiamo dunque chiesto cosa pensasse le posizioni radicali lui ci ha detto che ritiene che la posizione espressa da Gianfranco Spadaccia
Non fossero posizioni tali da poter garantire la democrazia
Per quanto riguarda la componente socialista della CGIL abbiamo sentito Enzo già CL mi indigna
è facile Mignano al Cluj dichiarato invece che le posizioni per fare Spadaccia potevano forse essere degni di considerazioni un rilievo ma Sam sa alcun dubbio queste considerazioni pur essendo e degni di rilievo non erano quelle che potevano occorre a risolvere il problema abbiamo infine sentito per la cui il
Galbusera della componente socialista e gli ideali nella componente repubblicana
Al contrario di quanto ci hanno dichiarato i loro colleghi della CGIL Galbusera Liverani sono dichiarati perfettamente d'accordo è perfettamente interessati a discutere le proposte di Spadaccia
Anche loro sicuramente hanno espresso alcune riserve ma l'approccio fare proposte radicali era completamente differente da quello dei sindacalisti della CGIL
Speriamo di proseguire nei prossimi giorni degli inchieste di questo tipo e quindi di poter intervistare altri leader sindacali soprattutto della CISNAL è una cosa difficile ma ci stiamo approvando in ogni caso Spadaccia ascoltato da radio radicale ha commentato le interviste che avevamo trasmesso di leader della CGIL e del CISL ascoltiamo dunque quello che Gianfranco Spadaccia ci ha dichiarato rispondendo a
Le nostre domande
Domanda anche una curiosità mia è questa volevo capire perché questa differenza in qualche modo settoriali data per confederazioni più che per parti politiche
Ma evidentemente la spiegazione è semplice lati di nel momento stesso in cui ha dovuto
Per ragioni di merito forse anche giustificati più che giustificate rompere il patto sindacale che la unità fino adesso alla CISL e alla UIL continua tuttavia a difendere la costituzione materiale che in questi anni e riuscita a costruire e proprio in nome di questa costituzione materiale grida all'incostituzionalità del provvedimento cover nativo sulla scala mobile
E una contraddizione in cui la CGIL
Si dibatte
Perché la contraddizione è appunto questa
Tutto
Il per tutta la vita sindacale è stata regolata dalla gabbia di un'unità sindacale verticistica e corporativa
A questa unità sindacale alle regole non scritte di questa unità sindacale verticistica e corporativa la CGIL si rifà le in bocca
Come costituzione materiale non scritta del diritto sindacale nel momento stesso in cui mette in crisi
E L'Unità verticistica corporativa del sindacato e L'Unità e la stessa costituzione materiale che ha sostituito il diritto sindacale in Italia in questi ultimi quindici anni
E quindi è comprensibile da una parte l'imbarazzo
E dall'altra anche la difesa di questa costituzione materiale da parte della CGIL ma nel momento stesso in cui sia l'esponente comunista compagnie Giacinto Militello
Sia reggere Mignani pare ulcere Mignogna
Compagno socialista della componente Scenes socialista della CGIL fanno questa difesa d'ufficio della unità sindacale e col
Siccome si è costituita e fanno questa difesa d'ufficio imboccano la costituzione materiale nel momento stesso
Affiora con maggiore ancora evidenza
Direi con prepotenza la contraddizione
Che io ho semplicemente messo in luce con il mio editoriale di notizie radicale eccola no scusami Fonseca interrotto ora è ancora commenta dire alcune cose sulle affermazioni che sono state fatte da Militello ed essere miglia in particolare da Militello a un certo punto Militello dice noi difendiamo
Un L'Unità di un sindacato pluralista anche se questo va a scapito della CGIL
Perché L'Unità del sindacato pluralista è una forma più avanzata di democrazia la CGIL ci rimette in quanto mai sindacato maggioritario perché si applicassimo alla lettera
L'articolo trentanove della Costituzione mi sarebbero svantaggiati e punitivo i sindacati minoritari
Ma noi continueranno difendere questa unità democratica più avanzata del sindacato cioè l'unità sindacale pluralista
Questa è la prima considerazione di Militello la seconda considerazione è che non si possono risolvere i problemi sindacali con la forza della legge sostituendosi cioè alla contrattazione ora io vorrei rispondere
A queste due considerazioni perché queste tue considerazioni mi sembrano il centro del problema che ho inteso sollevare con il mio dito editoriale
Dal mille novecentosessantanove in politica
Noi abbiamo avuto una unità sindacale che aveva scelto come forma di avvio per realizzarsi la convergenza delle tre confederazioni in cui si era storicamente diviso il movimento operaio italiano
In una federazione unitaria doveva essere inizialmente una fase sperimentale l'avvio in una forma d'di unità sindacale democratica che portassi al dissolvimento dei tempo quegli storici delle tre confederazioni per giungere ha un unico organismo unitario dei lavoratori
Noi sappiamo che questa fase d'avvio si è poi cristallizzata diventata la forma definitiva che ha assunto l'unità sindacale
Le tre confederazioni sono rimaste in vita con tutta la loro organizzazione le loro strutture differenziate salvo vedere una stanza di compensazione
Per il loro consensi e dissensi che erano gli organismi di questa federazione unitaria
Costruiti secondo criteri rigorosamente paritetici fra le tre confederazioni
Quindi un'unità che si verificava certo anche nelle categorie ma sempre nei momenti di vertice delle categorie e nei momenti di vertice della vita sindacale
Delle tre confederazioni
Intendo dire che poi ciascuna federazione di categoria aveva il suo congresso arriva il suo tesseramento ciascuna confederazione aveva il suo congresso il suo
Tesseramento e la federazione unitaria invece arriva a testa ma non aveva le gambe democratiche della propria unità
è quella che io definisco
Una unità non democratica
Ma un'unità verticistica corporativa del
Del sindacato
Questa è l'unica che non abbiamo avuto in questi quindici anni dal sessantanove ad oggi
Militello gioca con le parole quando dice che è un sito una forma d'unità democratica e pluralistica
Un'unità democratica noi non l'abbiamo avuta
Abbiamo avuto L'Unità pluralistica delle tre confederazioni
Che non è stata democratica mai stata verticistica corporativo
Però
Questa è la realtà della situazione che abbiamo davanti questo è il nocciolo duro del problema della vita sindacale del diritto sindacale della stessa unità sindacale in Italia
Per contro mentre l'unità sindacale dei telefono confederazioni mediava non le loro divergenze e le loro convergenze all'interno di una stanza di compensazione verticistica
Che arriva in tutto simile a ai meccanismi corporativi e lottizzatore i della partitocrazia
Cui poi come diverse correnti comunista socialista di della sinistra delle estrassi ministra all'interno della CGIL
O democristiana e non democristiana all'interno della CISL socialista socialdemocratica repubblicana all'interno dell'UIL facevano riferimento
Le componenti interne dei tre sindacati
Mentre c'era questo tipo quindi ti unità sindacale insistono democratica perché la Federazione unitaria non arriva mai una verifica democratica di base delle proprie mediazioni diverti
Dall'altra
Noi abbiamo avuto soprattutto nel sessantanove
La costituzione di una forma di democrazia di basse che sono stati i consigli dei delegati i consigli di fabbrica consigli attiene io non disconosco
Nelle sessantanove di fronte a forme di vita sindacale e di organizzazione sindacale che apparivano scorie lottizzante
Condizionate dalla partitocrazia e anche
Anchilosate rimedi sostanziale autonomia
Prorompente emergere di questi consigli di fabbrica come manifestazioni di base abbia avuto abbia dato Mosca assone uno scossone salutare
Al sindacato
Ma devo dire che se si pensa ci sono stati dei teorici dei consigli di fabbrica soprattutto nell'estrema sinistra che hanno visto né i consigli dei delegati una formativi nuovi consigli analoghi a quella di di Torino che che che si manifestarono a Torino nel mille novecento negli anni venti metri nel la fine degli anni dieci e alla e all'inizio degli anni Venti o addirittura una forma democratica e poi non totalitaria
Di soviet
Cioè di in una democrazia di base una democrazia non delegato
Ma devo dire che nella pratica poi quotidiana della vita sindacale questi consigli di fabbrica sono diventati un'altra cosa
Non abbiamo avuto il periodo dell'Eur abbiamo avuto tutto il periodo dell'unità sindacale in tutto quel periodo questa unità democratica e pluralistica che Militello esalta come una forma più avanzata di democrazia sindacale
Se ne è andata avanti potendo se ne ampiamente dei consigli dei delegati dei consigli di fabbrica i consigli non sono esistite
Se i consigli dell'Alfa Romeo o i consigli della Pirelli
Mettevano in crisi poi votarono contro
I deliberati dell'Eur degli accordi fra la Confindustria e sindacato visi intaccato procedeva
Tranquillamente per la sua strada
Senza minimamente minimamente tener conto dei consigli di fabbrica
Quindi non abbiamo avuto nella vita sindacale in realtà due strutture parallele una struttura che è quella che ho definito di unità pluralistica io prendo per buona la definizione di Militello ma proprio perché pluralistica
Di tipo verticistico e corporativo
Perché non aveva alcuna verifica Ribas e quindi non democratica
Della vertice sindacale delle tre confederazioni la triplice e dall'altra abbiamo avuto queste forme embrionali di democrazia di base
Sempre male regolamentate invarianti da azienda ad azienda
Che finivano per essere nella migliore delle ipotesi una forma di
Pressione di base su un sindacato diverso
Devo dire che allo stato attuale oggi
Per quello che mi risulta moltissimi di questi consigli di fabbrica sono costituiti in contrasto con i loro statuti
Prorogati
Noi viviamo sia nell'una forma di tutti e di democrazia sindacale quella delle confederazioni che si esprime in unità sindacale verticistica corporativa
Sia in questa pretesa forma di democrazia di base che sono i consigli di fabbrica fuori di ogni regola
Questo è il punto fondamentale della democrazia è assente dalla vita sindacale
E su questa assenza totale di regole e quindi di democrazia di reale democrazia sindacale si è costruita quella costituzione materiale che me lo consenta per cento Militello me lo consenta cere Megna
Loro stessi con i loro dischi dissensi ne sono la e e con i dissensi che poi hanno con gli altri sindacati nessuno
La testimonianza della crisi è entrata in crisi questa costituzione materiale questa costituzione materiale si è fondata sull'assenza di regole e sull'assenza di democrazia
Ecco Gianfranco per c'è però la seconda considerazione scusa in cui non siano
E la seconda considerazione è quella che non si può sostituire alla democrazia sindacale la forza della legge qui bisogna essere molto ma molto chiari
Io non conosco a regola che non abbia forza di legge
Se si vuole se con questa storia che non si può sostituire la democrazia sindacale
La forza della legge si intende ride che la democrazia sindacale non deve avere regole se non a regole non è democrazia
E una falsa democrazia e altra cosa è democrazia popolare ma non è democrazia la democrazia presuppone l'esistenza delle regole
E qui allora
Vorrei dire a Militello ma per altri versi a Vincenzo Scotti atona cartelli
Che il problema della regolamentazione
Per il sindacato come e richiesta dall'articolo del riconoscimento giuridico che richiesto l'articolo trentanove
La
Regolamentazione del diritto di sciopero così come richiesta dall'articolo quaranta
Sì attuate per legge
Nulla toccano
Alla autonomia della sfera sindacale sia nella sua organizzazione democratica sia nella contrattazione
Intendo dire
Che perché si sia poi autonomia democratica del sindacato
Autonomia della contrattazione occorre che lo Stanton la Costituzione la Costituzione scritta e non quella materiale
Stabiliscano il quadro giuridico entro cui letture autonomia si muovono
Cioè devono stabilire le grandi regole che poi si sono le stelle d'autonomia perché altrimenti non c'è autonomia sindacale
Non c'è autoregolamentazione sindacale non c'è autonomia della contrattazione e tè lei cade il potere legislativo dello Stato al potere legislativo autonomo delle categorie
Ma c'è altra cosa c'è una sovranità non regolata
Fuori della norma è fuori del diritto che si sovrappone all'unica sovranità che in una democrazia
Costituzionale dovrebbe essere ammessa che la sovranità
Del popolo
Nella legge e e quindi che sia spetta al popolo una democrazia è fondata sulla sovranità del popolo delegata ai suoi organismi e quindi alla sovranità
Della costituzione gravi
Ecco è già fa correnti di Empire bruciato tutte le domande peraltro anche in merito a quest'ultimo punto io dopo l'intervista fatta Militello balbettava leggermente per questa storia mi ha un po'ha sconvolto le radici alla forza della legge era invocava come dato negativo
Mi sembra che fa invece sulle altre due interviste cioè quelli Galbusera in linea gli animi vi sia molto da dire perché vi è una sostanziale concordanza ma
Sostanziale fino a un certo punto mi pare che da parte della CISL ed UIL
C'è una
Maggiore coscienza di ciò che è accaduto in questi giorni
E
Una
Il rifiuto di di di rimuovere
Le conseguenze di quanto di grave accaduto
Ora si può procedure dicevi adesso come si può uscire da questa situazione
Si può uscire in due modi
Tentando
Guardando indietro
E cioè tentando di arraffa tumulare l'unità sindacale così come è esistito fino a ieri cioè di trovare qualche éscamotage
Che spazia ingoiare alla CGIL l'accordo dei tre punti di contingenza
Magari mettendo in discussione un argomento che viene promesso da anni sempre rinviato quello della riforma del salario e della riforma dei metodi di contrattazione
Dall'altro oppure si può guardare avanti
E cioè riconosce che la vita sindacale se vuole essere democratica
Non può
Non aprire
Se un proprio diritto
Non può operare al di fuori di qualsiasi regolarsi
PPI e assicurare le regole a tutti i lavoratori e quindi certezza del diritto a tutti
Questo che significa significa che ci devono essere delle regole quadro delle norme di principio che fissino gli alberi della vita della democrazia sindacale
Che siano norme davvero costituzionali
Valide per tutti
E poi ci devono essere
Le auto regolamentazioni dell'autonomia sindacale all'interno di questi grandi alberi
Di garanzia giuridica per tutti i cittadini
Questo era dunque il commento di Gianfranco Spadaccia le interviste di Militello precede Minia della CGIL e Galbusera e Liverani del cui il nei prossimi giorni e speriamo di potervi fornire nuovi elementi di conoscenza e di riflessione su questi temi buon ascolto con i programmi di radio radicale