Manifestazione per ricordare i martiri delle Fosse Ardeatine, dopo la sentenza choc di scarcerazione dell'ex ufficiale nazista E. Priebke

Di testimonianza di memoria e di impegno civile
Oggi in questa piazza del Campidoglio
Non c'è solo Roma
C'è tutta l'Italia rappresentata dalle più alte autorità dello Stato e dai molti sindaci che con i loro gonfaloni e che la loro rappresentanza sono qui a testimoniare un impegno del Paese intero
Abbiamo ricevuto molti messaggi di adesione di impegno di volontà di lavoro comune da parte di associazioni sindacati partiti semplici cittadini
Ne leggiamo solo uno che viene da lontano è il messaggio che ci ha trasmesso questa mattina il governo di Israele
Israele esprime il proprio profondo sconcerto per la decisione pesa dal tribunale militare italiano che consente la scarcerazione del criminale nazista Erich Priebke
è inconcepibile che Priebke reo confesso d'aver personalmente diretto l'assassinio i trecentotrentacinque esseri umani o standard se ne in libertà
Sebbene siano trascorsi cinquantadue anni dal giorno in cui venne perpetrato l'orrendo delitto delle Fosse Ardeatine
Per la coscienza umana e intollerabile che un criminale nazista che ha diretto i attivamente partecipato a quell'atroce massacro
Possa continuare a sottrarsi alla giusta punizione
Crimini come questo non devono ripetersi più
Israele esprime la propria solidarietà
Alla comunità ebraica italiana e a tutte le famiglie delle vittime e si aspetta che giustizia venga fatta affinché a quest'uomo colpevole di crimini contro l'umanità non sia permesso di andarsene liberamente
Prende ora la parola Francesco Rutelli sindaco di Roma
Signori presidenti del Senato e della Camera signor Presidente del Consiglio
Signori ministri autorità cari presidenti della Regione e della provincia
Caro presidente dell'associazione delle famiglie dei martiri caduti per la libertà della Patria autorità tutte
I cittadini di Roma
Una parola debbo dire innanzitutto
In questa serata di agosto in cui Roma presenta all'Italia il suo volto più nobile e più entusiasmante
E la parola grazie
Grazie come sindaco della città che amo e che oggi riconosco nei suoi tratti più degni
Grazie per la risposta di forza e compostezza
Che la nostra comunità tutta intera
Ha dato
Nei momenti concitati e drammatici che hanno seguito la sentenza del tribunale militare
Nei confronti di Erich Priebke grazie per il pellegrinaggio civile di migliaia e migliaia di persone alle Fosse Ardeatine
Grazie
Per la partecipazione commossa
E dignitosa alla scelta che abbiamo compiuto quella sera
Di spegnere le luci dei maggiori monumenti della nostra città
Ci sono state delle polemiche in questi giorni
Perché secondo alcuni la decisione del ministro di grazia e giustizia Flick di richiedere un nuovo arresto per Priebke sarebbe avvenuta virgolette sotto l'inaccettabile pressione della piazza qui occorre rispondere in modo limpido è netto
Viviamo in uno Stato democratico
Nessuno di noi disconosce il diritto di un giudice militare di condurre un processo di straordinaria importanza
Secondo le proprie convenzioni quel giudice ha il diritto di ritenere che un uomo come Giuliano Vassalli
Prigioniero di via Tasso e poi una delle maggiori personalità dell'Italia repubblicana e oggi giudice costituzionale sia un testimone inutile anzi come ha detto sovrabbondante
Quel giudice ha il potere e dunque il diritto di riconoscere circostanze attenuanti per il nazista Priebke addirittura considerarle equivalenti alle aggravanti
Ma il sindaco di Roma
Assieme a ciascun cittadino di questo nostro Stato democratico ha il diritto di criticare quella sentenza di dire che essa amareggia FS la nostra coscienza
Il procuratore
Intelisano
Ha il diritto di dire che a quel processo si era arrivati con quella sentenza confezionata già in tasca e persino già preannunciata
E il ministro Bray
Ha il diritto
E impedire che il signor Eric Priebke prenda il primo aereo per l'Argentina senza neppure soggiacere al processo di appello Bentley riconosciuto colpevole di un crimine atroce contro l'umanità
Se poi
Ci sono state espressioni di indignazione accompagnate da alcuni gesti di esasperazione mi associo anch'io alle scuse dei giovani ebrei romani specialmente verso le forze dell'ordine
Che ringrazio
Perché hanno fatto solo è interamente il loro dovere e voglio tra l'altro ricordare che tra le vittime delle Ardeatine c'erano numerosi militari e giovani carabinieri
Ma voglio dire
Che non si esercitava solo il diritto di esprimere un dissenso nelle case e nelle vie di Roma quella sera così come nella piazza del Campidoglio gremita stasera
C'era anche da parte nostra un dovere
Il dovere di ricordare hanno gli stessi e al mondo che Roma non di menti
Che Roma assente ancora fortissimi il dolore e l'umiliazione delle Ardeatine
Che i figli i familiari
Gli amici delle trecentotrentacinque persone
Che furono trucidate innocenti con un colpo alla nuca in quelle cave di pozzolana non testimoniano di un incidente della storia ma di una pagina spaventosa
Della furia di uno dei più orrendi Poteri del male moderno il nazismo hitleriano
Noi
Non vogliamo ripagare oggi
Quell'immenso dolore con la moneta dell'odio
E della vendetta
In questo la nostra Roma sa che essere parte di una democrazia anziché di una dittatura di uno Stato di diritto anziché di una terra di nessuno
Di una civiltà che conosce la tolleranza laica e la coscienza cristiana costituisce il modo migliore in cui oggi noi possiamo lasciare per sempre dietro le spalle violenza
Sopraffazione arbitrio guerre
Sappiamo che è un esercizio difficile
Nella vita umana
Ma sappiamo di dovere essere diversi
Caro Presidente
Da quelli spietati automi caro rabbino capo
Che hanno puntato la pistola alla testa per fare un solo nome e mi perdoni tutti gli altri
Di Michele Di Veroli in ragazzino che in quel marzo del quarantaquattro aveva appena compiuto quindici anni
Uno
Dei tantissimi nostri fratelli ebrei
Italiani cittadini di Roma uno tra quelli che furono uccisi imprigionati umiliati deportati
Per questo noi abbiamo rivolto e rivolgiamo un pensiero di rispetto e umana pietà a tutte le vittime di quella guerra inclusi i morti di via Rasella
E rifiutiamo di sostenere che il modo giusto per sancire la consapevolezza la colpevolezza di Priebke potrebbe essere quello di togliersi la vita
O di umiliarmi sino alla fine dei suoi giorni il corpo di ottantatré
è proprio per affermare una civiltà nuova
Che migliaia di italiani si sono fatti i martiri che migliaia di civili e di militari hanno sacrificato la loro vita
Per questo noi oggi vogliamo affermare valori di pace e di giustizia Kim mette nella polemica l'argomento per cui l'Italia di oggi starebbe ricercando una rivalsa postuma
Nella sola direzione agli sconfitti dell'ultima guerra dice una bestialità Roma
Chiede la verità e la giustizia per tutte le stragi del nostro tempo
Per le fosse di cartine per i boia della Bosnia Erzegovina per la strage di Bologna è quella di non spiega per le vittime innocenti degli attentati e degli orrori
Di tutti i consiglieri
Gli autori di quelle stragi criminali di guerra o terroristi assassini debbono sapere che non dimenticheremo anche dopo dieci o cinquant'anni dovranno rispondere alla giustizia
In questi valori sta il senso della missione universale della città di Roma
Ma guai se questa volontà instancabile di giustizia e il rispetto per tutte le vittime della violenza significasse indifferenza o neutralità
L'Italia ha fatto la sua scelta ha espresso il suo giudizio storico su chi aveva ragione e chi aveva torto nella lotta per la libertà per la sconfitta del nazismo e del fascismo
Parliamo dunque di pace
Ma anche di giustizia
Se l'Italia mandasse libero senza una condanna il nazista Erich Priebke riconosciuto colpevole sarebbe una vergogna nazionale e di fronte al mondo
Per questo
Oggi siamo qui
Per questo noi dichiariamo solennemente
Nella piazza del Campidoglio
Che Roma custodirà la memoria delle sue vittime con amore sacro
Che in quella medaglia d'oro
Che sta sul gonfalone della città sta anche il pegno incancellabile della gratitudine specialmente di noi più giovani che non abbiamo vissuto la guerra alle sue sofferenze
Ai avete pagato anche per noi noi vogliamo consegnare ai nostri figli la memoria ma anche il coraggio dei giusti
Io confermo
Che la città si costituì era
Parte civile anche in sede di appello nei confronti e viene qui dette
Che la città
Chiede ai nostri magistrati di fare luce mezzo secolo dopo sui responsabili di eccidi e crimini di guerra a Roma
Caro Giovanni Giglio sì in particolare dell'orribile eccidio di la Storta non è troppo tardi per la verità della storia
Vedete se io penso alle mani che nella prigione
Di via Tasso hanno scritto l'hanno lasciato allori
Non sapendo se l'avremo ma eletti
I loro messaggi
Di coraggio
E di amore per la libertà
Posso dire questa sera
A chi ci ha dato quell'esempio
Che dopo queste giornate di amore e di passione civile
Noi sappiamo che il loro esempio
è vivo
Che ci guida
E che accompagnerà le future generazioni della nostra Roma democratica vi ringrazio
Sono qui presenti tra noi
E li ringraziamo per questo le più alte cariche dello Stato il presidente il vicepresidente del Consiglio i presidenti della Camera del Senato ministri sottosegretari deputati senatori
Ma diamo ora la parola all'autorità che oggi ci sentiamo più vicina a Giovanni Gigliotti presidente dei familiari dei martiri delle Fosse Ardeatine
Io
Devo confessarvi
E non mi sento nudo Rita
Grazie grazie a voi tutti
E grazie a quanti con Lori partecipano a questo momento così alto e così solenne
Il sindaco ha voluto da anni questa medaglia
Questa medaglia
Io
Idealmente la divido fra tutti i familiari delle vittime delle Ardeatine
Per ognuno un piccolo frammento di Roma
Grazie questa medaglia sarà conservata fra le cose più care nella sede della nostra associazioni
Mi è difficile
Parlare l'avete già capito
O ancora scolpiti del cuore gli occhi pieni di lacrime dei fratelli delle mogli degli orfani decaduti Abbiati Dini
Giovedì primo agosto al mattino
Si sono raccolti intorno a me nella sede dell'associazione che unisce i familiari dei martiri delle stragi naziste come se da me che loro hanno eletto a presidente potessero avere una risposta una parola di conforto al pomeriggio vi sarebbe stata la sentenza purtroppo fin dalla prima udienza quando siamo entrati in quegli angusti locali del tribunale militare si poteva avvertire che da quegli ambienti non si sarebbe ottenuto giustizia
Su ottanta testimoni presentati dai familiari dei caduti ad attimi tra i quali alcuni eccellenti come il Centro Wiesenthal come Giuliano Vassalli il giudice ne ammise soltanto otto
Di cui quattro estratti a sorte vi raccomando gli estratti a sorte
Poi gli avvocati di parte civile dovettero battersi per far accettare le testimonianze scritte diari libri di storia giornali dell'epoca con riferimento ai fatti
Come si può fare un processo a distanza di cinquant'anni senza tener conto di questi documenti
Mai una parola di biasimo la scorta rivolto all'avvocato dell'imputato per la rozzezza offensiva con la quale tentava di demolirli demolire le testimonianze degli ex torturati di catasto dei figli di mogli di caduti
L'andamento dal dibattimento era scaturito frettoloso degno di una pretura
Disturbata Sgurgola Marsicana chiedo scusa subdola Marsicana
In quella
In quell'aula angusto e soffocante dove gli avvocati non avevano nemmeno il posto per posare dono fascicoli non c'era posto per l'Italia ritagliare non ci poteva entrare non c'è entrata unica eccezione il procuratore militare Antonino Intelisano passione civile e livello culturale
La sentenza
Emessa dal tribunale che fa vergognare l'Italia di fronte al mondo e a venti gelidi non poteva essere diversa
E non poteva non scatenare lo sdegno che si è mutato in furia dei familiari delle vittime e di tanti cittadini che sono uniti a loro in una notte tremenda colma d'attesa ridete
Sarà estradato in Germania la riceverà la sanzione che l'Italia non ha saputo trovare per lui
Trecentotrentacinque sepolcri sono alle Ardeatine dice la Scrittura dalle viscere della terra griderà il sangue
Noi crediamo che Priebke debba essere giudicato in Italia a Roma dove alle Ardeatine
Le grotte di pozzolana da ottengono l'eco della sua voce che chiamava morte trecentotrentacinque martiri
Ridete ha superato gli ottant'anni
Per la sua età e a tarda età si invola clemenza
Ma terremo si incrinò la sua voce quando chiamo al massacro Ferdinando Agnini diciannove anni Giovanni Angelucci diciannove Raffaele Aversa diciassette Gaetano Botella diciannove Mario Canale
D'altronde venivano Aldo Chirico diciotto anni poi quindici anni foto potrei ancora continuare ventotto ragazzi sotto i vent'anni una vera strage degli innocenti ai quali furono sottratti
Ai quali furono sottratti sessant'anni di vita
Quei sessant'anni che plebe che ha avuto in grazia
Ogni anno trecentosessantacinque giorni ogni giorno ventiquattro ore lui ha vissuto amato sorriso a questi ragazzi garzone di bottega Hoppé nocività i banchi di scuola è stato negato in futuro
Il
I fautori della clemenza guardino il volto dei loro figli i dolori podista li hanno e poi lascino decidere alla loro caritatevole che coscienza
Prendete
Aveva un ufficio in via Tasso
Nega d'aver sentito le urla dei torturati torturatore anche lui quelle grida fumo udite nei palazzi circostanti ci sono le testimonianze via Tasso le Ardeatine furono rappresaglia questa è una teoria che si vorrebbe far passare per buona
Ma dove sarebbe andato Nicola Stame col tetto sfondato e Maurizio Giglio che fu confinato su una barella tanto era straziato dai culture e Montezemolo cui erano state strappate persino le unghie e De Carolis
E ve li immaginate quest'esercito sanguinante per le vie di Roma quando mai sarebbero usciti
Il loro destino era già segnato dovettero inesorabilmente essere messi a morte tanto amorevoli erano state le cure di cotte alla pensione Oltremare Ola Iaccarino di cappero dei suoi adepti Galasso verdina celi la sentenza del tribunale militare
Dice che Priebke obbedì per disciplina allegria picciotti o agente di malattia in Italia si può metter lesto locanda di Bonati anche voi avete agito per obbedienza forte come le FS
Anche la volta organizzazione con questa logica potrebbe essere divorata un corpo paramilitare
Aberrante fu l'ideologia nazista minimale ideologia camminano con le gambe degli uomini prevede che a quella nefasta ideologia aperto il tuo cervello i suoi occhi le sue mani di Totti torturatore di omicida
Abbiamo letto sulla Stampa di ieri che per il nazista mandato libero da un tribunale militare è chiara era già pronto il piano di fuga l'aveva preparata d'accordo con il suo difensore
Una corale commossa partecipazione di tutte le forze politiche ci è stata in Parlamento al nostro sbigottito smarrimento è stata la risposta più bella grazie
Ma noi lo sapevamo
Le Ardeatine non dividono ma uniscono nell'orribile morte furono uniti ebrei e cristiani ma piantiamo la con questa divisione razziale che era un'ala descrivono una ragione d'esistere
Siamo tutti italiani
Abbia da fine vi sono operai e impiegati comunisti e liberali altissimi ufficiali e soldati semplici adulti e ragazzi un sacerdote una rappresentanza di tutti i numeri
C'è
In quel grande servono credo un sacello vuoto dedicato a tutti i martiri delle stragi avvenute in Italia
Deponendo un fiore su quel sarcofago il nostro gesto tua scenderà alle Ardeatine
Il pensiero raggiungerà i trucidati di Cefalonia gli assiderati theta sconsiderata campagna di Russia i morti di Marzabotto il Sant'Anna di Stazzema gli elogi di Tentorio alla Montagnola di Porta San Paolo
Tutti
Dovunque dorma no sono vivi nel nostro cuore e nella nostra memoria l'Italia non si arrende
Vorrebbe legare varcando epilettica
Signor sindaco
Signor sindaco qui c'è la terra delle Ardeatine
La terra di Hardy al fine in Campidoglio
L'esposto
Dove
La coscienza di Roma laica e civile
Nei tuoi confronti attive Bata anche in Campidoglio soprattutto infantile
Prende ora la parola il presidente della Regione Lazio onorevole Piero Badaloni
Quando il tuo corpo non sarà più il tuo spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta fa che possa essere sempre di esempio
è una delle scritte graffiante sulle celle di Via Tasso
E il testamento spirituale del generale Martelli Castaldi un militare
Chissà come avrebbe reagito quando hanno invocato nelle aule del tribunale militare le circostanze attenuanti
Che lo spirito
Che lo spirito resti vivo nel ricordo così scriveva generale Martelli Castaldi
Stia tranquillo generale questo spirito che ha guidato la rivolta morale di tanti cittadini dopo quella sentenza è questo spirito che ci ha portato oggi qui
Essere di esempio
Ecco cosa contava perché aveva lottato per un ideale e gli ideali non muoiono mai nessun carnefice di potrà ammazzare nessuna sentenza li potrà cancellare
Ricordate
è uno dei tanti martiri delle Fosse Ardeatine che parla adesso ricordate chi muore per la patria vissuto assai se per la patria dovessi versare il mio sangue Sessa mi chiedesse il supremo lo causato non indietreggia lei sono italiano e mi vanto di appartenere alla nazione più bella del mondo a questa Italia così martoriata
Non dimentichiamo le queste parole
Non lasciamo le cadere in prescrizione come qualcuno vorrebbe stampiamo le soprattutto nelle teste dei nostri figli facciamone un'antologia come ha giustamente suggerito il ministro della pubblica istruzione
E ricordiamo insieme ai giovani a due giovani fra tutti Paolo e chiara i nomi dei trecentotrentacinque martiri delle Fosse Ardeatine
La nostra generazione e quella dei nostri figli
Perché sappiamo avere fiducia in questa nazione in questa Italia così bella e così martoriata
Perché imparino da chi ha dato la vita per la patria senza indietreggiare credendo in in un ideale quello della libertà nella democrazia
Ferdinando Agnini
Antonio Airoldi
Deodato albanese Pilo Albertelli Ivano è a Moretti Aldo Angela
De Virgilio angeli Paolo Angelini Giovanni Angelucci Bruno Annarumma
Lazzaro Anticoli Vito Artale
Cesare astrologo Raffaele avversa Carlo Avolio Manfredi Azzarita Ugo Bagli Ivo Giovanni dall'Ina Aldo Banzi Silvio Barbieri
Nino Benati
Donato benedicente i Lallo Berardi
Io Bernabei secondo Bernardini Tito Bernardini
Aldo vero sociali in nero Giorgio Leone Bloom Stein Michele Bolgia Luigi Bonanni
Mario Bordoni Luigi Bruno di Belmonte Marcello Bucchi Bruno Bucci Umberto Bucci Francesco Bucci hanno Armando Bussini
Butera Gaetano Vittorio buttare uni Leonardo Butticé
Giuseppe Calderari Carlo Camiciotti Silvio campanile Ilario Canato sì Salvatore Canalis Renato Cantalamessa Alfredo capricci Ottavio capostazione
Ferruccio Caputo Emanuele Caracciolo
Francesco Caioli Federico Carola Mario Carola Andrea Casadei Adolfo Caviglia Giuseppe Celani Oreste Cerroni Egidio Checchi Romualdo Chiesa
Aldo Francesco Ticozzi
Francesco Ciavarella Duilio Cibelli Gino Cibelli Francesco Cinelli Giuseppe Cinelli Pasquale e Coco Saverio come Giorgio Conti Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo Orazio Curzi
Guido Costanzi Alberto Pazzi Casimo D'Amico Giuseppe D'Amico Mario D'Andrea Arturo Dazzi spero Gerardo De Angelis Ugo De Carolis
Carlo De Giorgio Filippo decremento
Odoardo Della Torre Giuseppe Del Monte Raoul De Marchi Gastone De Nicolo fidando De Simoni
Zaccaria Di Capua Angelo Di Castro cessare di consiglio Franco Di Consiglio Marco Di Consiglio
Mosse di consiglio Salomone di consiglio Santoro di consiglio Alberto Di Nepi Giorgio Di Nepi Samuele Di Nepi Ugo Di Nola
Pierdomenico Dio ci aiuti coltello di Peppe Angelo Di Porto
Giacomo di fatto figlio di mosse Giacomo Di Porto figlia di Rubino
Gioacchino Di Salvo Armando Di Segni Pacifico Di Segni Attilio Di Veroli Michele Di Veroli Salomone truccarmi il Lido Duranti Marco i frati
Fernando Elena Aldo e Luigi Giorgio Ercolani Aldo Ercoli Renato Fabbri Antonio Fabbrini Giorgio Fano Alberto Fantacone Vittorio Fantini sabato Amadio fa Tucci
Mario Felicioni Dardano sei nulli Enrico ovvero la Loreto Finamonti Arnaldo Finocchiaro Aldo Finzi Valerio fiorentini
Fiori Nino Fiorini Angelo Rughetti Edmondo fondi
Genserico Fontana leone Fornari Raffaele Fornaro Gaetano forte Carlo Foschi Celestino Frasca Paolo Frasca Angelo Frascati Giovanni Frignani Alberto Funaro
Mossa e Marco Funaro pacifico Funaro Settimio Funaro
Angelo Gala fatti Antonio galla Lello Luigi Caprioli Manlio gelsomini Gioacchino già sul mondo Alberto Giachini Maurizio Giglio
Romolo Giglio Azzi Calzedonia Giordano Giorgio Giorgi Renzo Giorgini Antonio Giustiniani Giorgio Gori Ugolini Gastone Gori Aladino Govoni
Umberto grani Ennio Kirienko
Comunico milioni Mario ai tele Domenico gli ha forte Sebastiano Aia Luna Costantini imperiali
Maya intrecciano agli sandali Kerensky baristi Landers Manna Gaetano la vecchia Cornello Leonardi
Cesare Leonelli epidemiologi veri Amedeo li Donnici Davide Limentani Giovanni Limentani Settimio Limentani Ezio lombardi Giuseppe Lo Presti Roberto lordi Giuseppe lotti
Armando Lucarelli Carlo Lucchetti Gavino Luna Pietro M. lindo Lungaro Ambrogio lunghi Umberto Luserna Everardo Luzi Mario Macrì candido manca Enrico Mancini
Alberto Marchesi Duilio Marchetti Antonio mar Gio vani Vittorio Marin Pietri Angelo Marino Angela Martella sabato Martelli Castaldi Martini Placido
Fulvio Mastrangeli Luigi Mastrogiacomo
Giuseppe Meda s'Umberto me nascite per mesto Micheli Emidio Micozzi Israele cessa dei miei Mario Mieli Renato Mieli Raffaele Milano Tullio Milano Ugo Milano
Sì signor Mocci Augusto Moretti Pio Moretti Santo Morgano Alfredo Mosca Emanuele Moscati pace Moscati
Dito Moscati Carlo moscia fatti Agostino Napoleone
Celestino nati
Mariano nati Giuseppe Navarra se Stigliani incinta Eduardo e nobili Fernando norma Orlando Orlandi posti Armando Ottaviano Attilio Taliani don Pietro Pappagallo
Alfredo Pasqualucci Mario Passarella Ulderico Pelliccia Renzo penso utili Francesco Perricelli Remo perpetua Angelo Perugia Amedeo che tocchi Paolo Petrucci Ambrogio pettorine
Renzo fiasco Cesare Piattelli
Franco Piattelli Giacomo Chiappelli Luigi Pierantoni Romolo Pierleoni Angelo Pignotti Umberto Pignotti Claudio Piperno Ignazio Piras
Vincenzo Finazzi Antonio Pisino Antonio pista Nesi Rosaria Pittelli Domenico polli Alessandro quartieri termine Portinari pietre a primavera Antonio Prosperi Italo pure la
Spartaco nulla Beniamino Raffaelli Giovanni Rampulla Roberto Rendina Egidio Renzi Augusto Renzini Domenico Ricci Nunzio l'indole Ottorino Rizzo Antonio Novazzi
Filippo rotti Bruno Rodella Romeo Rodriguez Pereira
Goffredo Romagnoli Giulio Ronca ac Ettore Ronconi Vincenzo sa Cotelli felice Salemme Giovanni Salvatore Alfonso Sansovini
Alfredo San Fellini Francesco Savelli Ivan Ascari avalli Umberto scatto vani Dattilo su minacce
Fiorenza Semini Giovanni senese Gaetano sete Gherardo Sergi Benedetto Sermoneta
Sebastiano Silvestri Simone Simoni Angelo Sonnino Gabriele Sonnino Moses Sonnino pacifico Sonnino
Antonino spunti ICE Nicola Stame Manfredi Talamo Mario tappa rally
Cesare Tedesco Sergio Terracina settimi a testa Giulio trentini Eusébio Troiani Pietro Troiani Nino Ugolini Antonio indiretti Otello Malesani Giovanni per Cirillo
Renato Villoresi Pietro Viotti Angelo Vivanti Giacomo Vivanti Gennaro Vivenzio Guido Volponi
Paul vuol Pescia ci sarà Wald
Carlo Zaccagnini Ilario Zambelli Alessandro Zarfati Raffaele zirconi Augusto Zironi e altri dodici rimasti ignoti
Che la fascia sia con loro che Dio sia con loro perché nessuno dimentichi noi li dimentichi mai
Prende ora la parola il presidente della Camera dei deputati onorevole Luciano Violante
La verità sulle Fosse Ardeatine
Sulla lotta di liberazione Roma sulle responsabilità di Kappler e Priebke e degli altri dirigenti manuali dello sterminio nazista
è stata scritta dalla storia e nessuna sentenza potrà cancellarla
Tuttavia sono le democrazie che in questi casi ricorrono le sentenze
Perché il giudizio della storia sia consolidato da parole che siano frutto del diritto
Di una valutazione equilibrata delle opposte ragioni perché la verità non sia scritta dei vincitori per il semplice fatto che hanno vinto le sentenze inoltre stabiliscono la misura della responsabilità delle persone condannate non sulla base di credito litici o di opinioni precostituite ma in termini di equità e di conformità ai principi del diritto
Le sentenze proprio perché tali pongono fine allo spirito di giustizia privata stabiliscono una verità ed una responsabilità i costituiscono l'ordine delle coscienze violato dall'arbitro che dall'orrore
Perciò è nata a Norimberga perciò all'Aja stanno processando i responsabili del genocidio e dello stupro etnico in Bosnia perciò il governo italiano ha chiesto il processo a Priebke
Ma in democrazia la sentenza può anche non corrispondere alla verità
Di un rischio che per un verso conferma il carattere del potere giudiziario per sua natura indipendente
E che per altro verso quanto produce effetti diversi da quelli corrispondenti alla verità com'è accaduto a Roma impone una riflessione sulle cause di questa distorsione e su come evitare che essa possa riproporsi
In quella sentenza c'è un punto che apparso censurabile allo stesso presidente del tribunale in un'intervista data nei giorni scorsi
Il punto riguarda la Consob la concessione delle attenuanti generiche
Questo artificio giuridico ha portato a dichiarare la prescrizione del reato come si trattasse di un furto d'auto
Lo dico con rispetto perché giudicato ma forse anche torturato gli Auschwitz popoli della Bosnia o quelli dei gulag staliniani erano incensurati
Eppure nessuno credo potrebbe riconoscere un'attenuante al loro comportamento
Se questo è avvenuto
E segno che nella coscienza di una parte del nostro Paese e ancora insufficiente la consapevolezza delle dimensioni di quella tragedia che riguarda l'Italia intera
Che riguarda l'Italia intera e non solo la comunità israelitica
Questa insufficienza e la questione storica e politica che quella sentenza apponi hanno italiani
Dobbiamo superare il l'oblio della scuola sui fatti dell'occupazione nazista dello sterminio degli ebrei della lotta di liberazione
La scuola deve insegnare tutto questo la scuola non può essere neutrale di fronte a queste tragedie
Essere neutrali
Vuol dire essere seppure involontariamente dalla parte degli oppressori e schiacciare e un'altra volta le vittime
è inaccettabile che la scuola non di a conoscenza di tutto questo
Che nella formazione civile dei nostri giovani tutto questo non entri ancora che fatti come la Shoah la lotta di liberazione la tragedia dei nazi fascismo vengano trasmessi per Circuiti extrascolastici
Come si trattasse di conoscenze accidentali
Ma anche perché dietro l'estraneità della scuola a questa parte della storia italiana Miccichè c'è ancora la profonda sensazione reazionaria che in qui infatti non ci sia ancora una verità consolidata
E quindi che parlarne potrebbe voler dire fare opera di parte
La lotta di liberazione da tragedie nazifascismo lo sterminio degli ebrei italiani le rappresaglie contro città i cittadini inermi
Non appartengono a questa o quella parte politica appartengono all'Italia e gli italiani sono parte della nostra storia della nostra memoria
Conseguentemente
Nessuna parte può vantare dopo mezzo secolo una concezione proprietaria di quei fatti
La ricostruzione della verità il suo ingresso nella coscienza civica di tutti gli italiani non vede più riproporre la catena dell'odio
Che nessuno più riproduca la Pandora d'ordine dell'odio al fascista vogliamo verità per ragioni di giustizia non per ragioni di odio
Il giudizio sul fascismo
Sulle sulle sue responsabilità nel disastro d'Italia
Indiscusse non discutibile ma non vogliamo che questa verità di
Come non detto Tullia Zevi rabbino Tua non ci interessa che passi in cella il resto dei suoi giorni noi siamo un popolo civile noi i nomi perdoniamo gli assassini delle Ardeatine ma noi non vediamo
La scuola
La televisione pubblica il Parlamento facciano quanto e nelle loro possibilità perché questa diventi storia nazionale di tutti perché nessuno domani possa ancora ritenere che chi ha ucciso trecentosettantacinque innocenti ed inermi possa meritare attenuanti
Agiamo insieme
Perché questa diventi storia nazionale di tutti gli italiani indipendentemente dalla loro religione e dalle loro idee politiche
Trasformiamo questo dolore che condividiamo con i familiari delle vittime
In un'occasione perché il nostro Paese faccia un passo avanti sulla strada della verità della tolleranza e della giustizia
I fiori portati qui in questa piazza del Campidoglio da tanti cittadini saranno portati questa sera stessa al mausoleo delle Fosse Ardeatine che rimane aperto fino alle ore ventidue
è una giornata di riflessione e di testimonianza continuerà anche nella sera
Alla manifestazione cinematografica di Massenzio hanno deciso di cambiare la programmazione per questa sera e alle nove e mezza verrà proiettato il film Schindler List
Conclude ora la nostra manifestazione il presidente del Senato della Repubblica senatore Nicola Mancino
Forse mai una sentenza pronunciata in nome del popolo italiano
Assegnata una frattura tanto lacerante tra la giustizia
Esercitata nell'aula di un tribunale
E quella pulsante viva nel sentimento popolare
Da una parte
Il sistema del diritto applicato dall'altra la gente
I commenti degli uomini delle istituzioni
Sono stati come raramente accade
Di immediata e coerente unanimità
Il Presidente Scalfaro rivendicato solennemente
L'impresa Gritti dedita dei diritti contro l'umanità il governo ha sottolineato l'amarezza di fronte al dolore alle responsabilità che la vicenda aveva evocato
Le due Camere
Hanno espresso con severità il turbamento della coscienza civile del Paese e Roma
Per volontà del suo Sindaco prese i colori di un lutto rinnova
Noi siamo qui oggi per consacrare quel dolore quello sgomento
Chi vi parla come ciascuno di noi
Ha il dovere di rispettare quella sentenza ma rivendica il diritto da cittadino di dichiarare che non la condivido
Sì lesse se non facevano parte dell'esercito
Erano un corpo volontario di polizia politica civili in camicia bruna
A partire rilievo giusto
Del superamento ai giorni d'oggi della magistratura militare
L'improprietà dell'assegnazione del processo
Acconto coprigambe innanzi a giudici istituzionalmente portati ad esaminare il principio della obbedienza dell'ordine ricevuto
è stata una tragica farsa evocare per per irridere l'obbligo di eseguire
Fu un protagonista che la CIA
La guida efficiente di un crimine di massa
D'altronde anche il codice penale militare tedesco prevede la possibilità di non eseguire un ordine ingiusto
Nell'aula un ufficiale che lavora all'ufficio storico delle forze armate tedesche
Ha reso testimonianza sui molti casi di militari che rifiutarono senza alcuna conseguenza l'obbediente ad un ordine intollerabile
Galante Garrone
Ha ricordato in proposito le ultime parole di un condannato dirò di Berga il generale che
La tragedia della mia vita consiste nel non avere compreso che l'obbedienza ha dei limiti
Un sussulto di lucidità e di coscienza
Di cui non si ritrova la scia nelle vicende peraltro frettolose e del processo prive
Non possiamo
Ne vogliamo intervenire sugli aspetti tecnici della sentenza
Della quale peraltro si ha il dovere di attendere le motivazioni lo diceva anche il presidente Violante poc'anzi
Ma ci sia consentito di esprimere l'impressione che il principio della cogenza dell'ordine è stata un'oscura operazione di tecnicismo giuridico
Una sentenza suicida
Come avrebbe detto Calamandrei
In quando pur riconoscendo la colpevolezza innesta il gioco delle attenuanti per dichiarare la prescrizione del reato
Stasera
Siamo riuniti in Campidoglio per gridare al mondo che questa prescrizione sancita in una sentenza
Non è maturata anche nella coscienza civile del Paese
Il processo
Di pacificazione tra i popoli nasce e si consolida nella distinzione delle responsabilità
Non me loro arbitrario ed assurdo livellamento
Nel ristabilimento della verità storica
Non nel distendere sui fatti il velo ipocrita di una accomodante dimenticanza
Il popolo italiano dalla sentenza aprirebbe attendeva non l'acre riparazione della vendetta
Ma la conferma senza equivoci gli avvenimenti
Che hanno ricostruito l'identità della nazione
Le ragioni della memoria sono anche occorre ricordarlo
Le ragioni del futuro da vivere quotidianamente costruire
Vogliamo sperare che l'ordinamento processuale signor ministro di grazia e giustizia
Riesca a ristabilire un e in breve anche formalmente la primazia
Altrimenti dovremmo tutoring tutti riconoscerci
Nella disperata dignità della dichiarazione resa nel pulpito psicologico del dopo sentenza
Da Rosetta Stame
Figlia di Ugo
Torturato nelle celle di via Tasso e fucilato alle Ardeatine
I nostri morti vivranno in eterno e la giustizia a morire quando vive senza memoria
Diciamo
Sì
Domani
Ma
Abbiamo