La nota di politica estera

Alla moschea di al-Aqsa ieri a Gerusalemme Est c'erano soltanto quindici mila fedeli non sarebbero neanche pochissimi anche comunque sono meno di quelli che di solito il venerdì si ritrovano davanti alla moschea di alacrità la realtà però è che dovevano trecento mila nelle previsioni nelle speranze di Arafat che aveva tentato di trasformare la preghiera di ieri in una preghiera di protesta in una corale manifestazione di protesta contro quelle che ritiene siano le gravissime inadempienze degli israeliani nell'applicazione degli accordi di pace aveva lasciato una
Fatta perché i fiumi di popolo palestinese raggiungessero la moschea e ascoltassero le prediche degli Imam ma che poi fedele da parte sua alla consegna politiche per così dire ha svolto una predica tutta politica invece che religiosa
Ecco che i quindici mila che sono arrivati sono quelli che sono riusciti a superare i posti di blocco dei soldati israeliani naturalmente ieri molto più stringenti del solito anche loro
Due mila erano i soldati schierati dall'esercito invece dei soliti mil ma molti non sono proprio andati non si sono proprio messi in cammino molti dei palestinesi perché disamorato i delusi dalla leadership di Arafat lei le previsioni di Arafat quei cento mila palestinesi che non ci sono stato Stati avrebbero dovuto protestare contro le pretese gravissime violazioni da parte in particolare i quattro mesi di ritardo nella evacuazione dell'esercito da Hebron e poi la ripresa degli insediamenti il via libera a centinaia e centinaia di nuove abitazioni per coloni ebrei gli anni e quest'ultimo punto che anche l'Egitto ieri ha condannato ed è quello condannato nei giorni scorsi anche ieri dagli europei ma governa Israele e hanno e il premier Netanyahu si trovano in questo momento è in una botte di fare errore riteniamo assiste allo sgretolamento del potere di Arafat l'anziano leader palestinese non riesce più a sopperire con il carisma alla delusione della sua gente per i family di blocco dei territori oli con il conseguente Dettori deterioramento di condizioni economiche che già sono disperate già erano disperate
Per la situazione di stallo che possono andare a vantaggio di Netanyahu e di Israele Arafat aveva finalmente scelto la via della pace insieme con rare che da parte sua vita coraggiosamente impresso un'accelerazione clamoroso al processo negoziale comparsi oggetti storici come la famosa stretta di mano ma Arafat ha commesso poi l'errore negli scorsi mesi di non reprimere in tempo cioè di non prevenire gli attentati terroristici che hanno dato la vittoria Netanyahu nelle elezioni super al leader conservatore cioè sull'ex premier laburista gli osservatori hanno giustamente annotato in questi neri che il destino di era fatta dipende dipendeva strettamente da quello di Peres allacciata aveva ancora la possibilità di guadagnare l'applicazione puntuale degli accordi di pace con lavorando con gli israeliani per tempo nella lotta alle frange alle formazioni come ama prendi la jihad ancora impegnate nella guerra allo Stato di Israele ancora impegnato e nel tentativo di cancellare Israele dalla mappa del Medioriente troppo tardi era fa per la sua polizia hanno cominciato a usare il pugno di ferro contro gli estremisti incorrendo addirittura nell'errore opposto di accedere con la repressione e scatenare quindi anche una protesta inferma non sappiamo se Arafat abbia deciso di proclamare la per della preghiera di protesta di ieri davvero contro Netanyahu la sua politica di insediamenti contro la chiusura e l'abbattimento di centri palestinese a Gerusalemme Est e anche contro gli ostacoli logistici pure a provocazioni frapposte ai movimento in elicottero dello stesso alla ma fra negli ultimi giorni oppure si era fatta abbia preso quella decisione per sottolinea il proprio ruolo di leader in rianimare il proprio carisma tra la sua gente certo il fatto che poi ci siamo ritrovati in quindici mila ieri e davanti alla moschea addirittura meno del solito e che poi i palestinesi cittadini di e ci siamo dissociati dalla iniziative che i due mila soldati israeliani siano riusciti a tener lontana la folla di manifestanti e di fedeli significa davvero che le ha armi in mano ad Arafat sono ormai pochissime il tre lei ha dimostrato di poter controllare la situazione di poter scongiurare il rischio di una nuova intifada insomma di avere tempo quel tempo che invece manca tragicamente ad Arafat che non può più aspettare aree perché ogni giorno che passa diventa più debole anche per questo la prossima settimana sarà in Italia in Europa incontrerà Dini
Nuove chiede a Israele coraggiosi e generosi gesti unilaterali per riprendere il negoziato ma Netanyahu non ha fretta non c'è una sola ragione politica per cui debba accelerare un processo che tardi tenere almeno per il momento sotto controllo poi naturalmente verrà il momento di portare a compimento l'applicazione degli accordi che formalmente proseguono già la prossima settimana i negoziati e magari anche di trovare nuove ragioni per offrire alla Siria un accordo allettante per chiudere la questione del Libano del Sud e delle alture del Golan l'abilità di Netanyahu o la sua insufficiente dividere Divinity uomo di Stato si dimostrerà allora al momento di capire fino a che punto potrà tirare la corda fino a quando il Papa nel tempo non avrà corroso logorato il potere di era fatta quando al contrario
Belle metter fine al negoziato il realizzare la pace sognata da Rabin e da praticamente tutti Frediani