"Dal federalismo alla riforma della pubblica amministrazione" organizzato nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unita'

Allora credo che possiamo iniziare anche perché siamo un po'in ritardo
Stasera dovremo discutere di federalismo di riforma la pubblica amministrazione di decentramento amministrativo io credo che
La prima domanda bisogna farla
L'ospite
Roberto Maroni non foss'altro perché a credo alcune cose da spiegare su quello che sarà la manifestazione del prossimo tredici quindici settembre soprattutto a credo da da dare alcune risposte che gli sono state che chieste in varie occasioni da commentatori politici da da politici sul significato de la parola secessione della svolta secessionista della lega
Che cos'è la secessione qual è il rapporto tra la secessione il federalismo la secessione
Si dichiara Sivo si conquista si richiede un riconoscimento all'ONU cos'è la Padania quali sono i suoi confini
Chi quali partiti sono ammessi
Nella nella cosiddetta Padania soltanto i partiti
Federalisti e secessionisti e poi i fatti sono i pochi padani
Visto che ci sono padani che certamente non riconoscono
La politica leghista e qui vorrei chiedere intanto queste cose a Maroni e poi chiedere immediatamente a Bassanini
E gli altri ospiti alla forgia al sindaco di Modena sindaco
Di Piacenza
Una risposta
Ma per rispondere tutte le domande che sono state fatte ci vorrebbe tutta la sera
Ho detto ci vorrebbe
Porretta si vorrebbe tutta la sera
E siccome è giusto lasciare spazio anche agli altri che sono intervenuti per stasera
Io dirò in questo primo intervento alcune cose poi semmai conteniamo dopo
Innanzitutto a cosa fondamentale per capire che cosa la lega farà non tanto il quindici di settembre ma dal sedici un po'perché è questo il problema che cosa succederà il quindici di settembre e noto a tutti o quasi ci sarà questa grande manifestazione popolare
In massa sulle rive del Po che avrà la sua conclusione a Venezia
è stata molto amplificata è stata fatta grande pubblicità questa manifestazione dai giornali e dalle televisioni io li ringrazio di cuore perché senza il loro la loro pubblicità probabilmente non sarebbe riuscita questa manifestazione
Dopo il sedici dopo il quindici di settembre che cosa succederà ecco per capire questo bisogna pensare che cosa ha fatto la lega nell'ultimo anno e perché si è messa su queste posizioni ha scelto una linea politica
Impegnativo difficile
Criticata da tanti contestata da tanti criminalizzata anche da parte
La lega non è sempre stata su queste posizioni sulle posizioni di richiesta di
Indipendenza di una parte dell'Italia rispetto al resto d'Italia quella che volgarmente o comunemente viene chiamata secessione o secessionismo che mai preferiamo chiamare indipendenza come derivato dal principio di autodeterminazione dei popoli su questo si potrà discutere
Noi non siamo sempre stati su queste posizioni anzi questa è un'acquisizione recente di pochi mesi
Fino all'anno scorso Franco Bassanini lo sa bene anzi fino direi a gennaio di quest'anno
Noi abbiamo sostenuto fortemente sostenuto sponsorizzato
Cercato di convincere tutti della necessità di fare un'altra cosa cioè di fare l'Assemblea costituente
Assemblea costituente è un organismo elettivo
Che avrebbe avuto ormai può usare il passato il compito in un anno di tempo di scrivere la nuova Costituzione di approvare la nuova Costituzione
La quale nuova costituzione avrebbe disegnato i confini limiti ai contenuti dell'anno nuovo Stato federale dell'Italia federale
Le vicende dell'Assemblea costituente e di quanto la lega fatto sono note le riassumo in trenta secondi in abbiamo presentato una proposta di legge costituzionale nel luglio del novantacinque
Abbiamo chiesto poi su questa proposta di legge le adesioni degli altri partiti devo dire che da sinistra e dal PDS
Venne inizialmente l'appoggio anche se con alcuni distinguo ne discutemmo io e Franco Bassanini per lungo tempo per un po'di tempo
E sembrava fino a dicembre dell'anno scorso che si potesse arrivare fino a gennaio poi improvvisamente ci fu quello che tutti sanno Berlusconi Fini blocco
Fini presentò a dicembre una proposta di Assemblea Costituente salvo poi a metà gennaio nel dibattito sulle dimissioni del governo Dini dire che era contro l'Assemblea costituente
Alla fine comunque ci furono le elezioni l'assemblea costituente è stata accantonata dopo le elezioni il centro sinistra
Il PDS perché i Popolari sono sempre stati contrari i DS da dopo le elezioni sostiene che l'Assemblea costituente è una strada sbagliata avendo cambiato opinione rispetto a pochi mesi prima e oggi assemblea costituente è morta e sepolta perché noi mettiamo tanta importanza su questo istituto dell'Assemblea costituente ma per un motivo molto semplice perché si illude chi pensa
Che il federalismo cioè una riorganizzazione di questo Stato
Che cambia radicalmente la filosofia il modo di operare la cultura della burocrazia già il modo di rapportarsi tra gli enti locali e il centro e tra gli enti locali sindaci e cittadini che li hanno eletti questa che è una vera e propria rivoluzione culturale prima che organizzativo dello Stato
Ecco si illude chi pensa che una cosa così grossa così importante si possa fare senza modificare la Costituzione senza andare a scrivere la nella pietra dove nessuno può arrivare dove il TAR e il Consiglio di Stato non possono arrivare senza mettere la i principi fondamentali di organizzazione dello Stato
In altre parole
Tutto ciò che viene
Scritto nella legge nei decreti attuativi nei decreti ministeriali nelle circolare
Sul federalismo può essere facilmente ma in modo molto facile bloccato reso Ino nono operativo
Dalla burocrazia o da altre il potere dello Stato se vedono che questa legge questo decreto e contro i loro interessi noi riteniamo che oggi con accantonata l'Assemblea costituente
La strada verso la riforma federale dello Stato sia così in salita che praticamente non sia proprio non sia più percorribile
Formalmente sì grandi buoni propositi ma forma ma solo formale sostanzialmente non si può più percorrono e allora abbiamo di fronte due alternative e concludo la prima è illudersi che perde credo si possa fare il federalismo e quindi accettare per altri cinquant'anni un sistema il sistema che ci ha governato per i cinquant'anni passati che è un sistema che prevede l'utilizzo la gestione delle risorse
Finanziarie prodotte per il settanta per cento dalle regioni e noi individuiamo con il termine Padania e una Spesal pubblica di queste risorse che nulla a che vedere con lo status sociale ma che molto ha a che vedere con lo Stato assistenziale con il clientelismo
O questa alternativa o un'alternativa diversa ed è quella che sostiene la lega quando parla di Padania
Identifica la Padania come una nazione una Regione la prima regione di quella che noi vogliamo essere crediamo sarà d'Europa federale è un'Europa diversa da quella che c'è adesso sarà l'Europa delle Regioni quella che c'è oggi l'Europa degli Stati
Non a caso la commissione presieduta da Santer ha risposto alla nostra richiesta e di fare entrare la Padania nell'Europa dicendo no la Padania non può entrare perché questa non è l'Europa delle Regioni all'Europa degli Stati è vero e giusto ma è sbagliato
Perché quella che noi crediamo s'Sava l'Europa davvero democratica non è questa questa Europa
Questa Europa a un governo che nessuno ha eletto è il governo dei prefetti
Il governo europeo è il governo dei prefetti o dei pretoriani
Perché sono funzionari nominati dai governi degli Stati nazionali neanche dai Parlamenti dai governi quindi sono i governi Bruxelles parla con la voce del centralismo romano
Ecco L'Europa che vogliamo noi è un'Europa che ancora non c'è che sarà composta da tante regioni non da quindici Stati membri ma da venti trenta cinquanta regioni
Un'Europa federale all'interno della quale le singole regioni la Padania la bandiera la Catalogna la Scozia alle Fiandre possano vere quella livello importante di autogoverno
Che non dipendano più quindi dallo Stato centrale avendo sopravvisse un altro livello di governo che il livello federale queste la scelta e la posizione attuale della lega che ritiene quindi e concludo davvero
Questi sta Scelta cioè creare una regione d'Europa
All'interno dell'Europa federale delle regioni che ancora non c'è
L'unica strada alternativa a continuare per altri cinquant'anni con questo sistema di organizzazione dello Stato che il sistema della spesa facile che il sistema del clientelismo e del sistema dell'assistenzialismo
Credo
Credo che molte domande
Capone che avevo fatto ma altre sempre per fare siano ancora rimaste
Irrisolte
Che non so mi pare ma soprattutto che il discorso che ha fatto Maroni sia un po'il discorso del come se facciamo come se la Padania fosse uno Stato come se l'Europa fosse
L'Europa delle Regioni questa forse questa è la strada per il federalismo non so se è questo una sintesi esatto delle cose che ha detto però ci sono alcune domande che non sono ancora risolti però volevo chiederà Bassanini una risposta innanzitutto sulla alternativa che Maroni aveva posto delle due strade per una riforma federale
Nel senso che mi pare che Maroni
Giudicavo ormai pregiudicato ormai impercorribile la strada di una riforma con le procedure parlamentari mentre Bassanini e intanto il ministro che ha presentato alcune alcuni disegni di legge che sono stati visti o come un primo passo verso il federalismo comunque certamente verso il decentramento anche se questo può essere un discorso da affrontare dopo ma comunque certamente Bassanini credo Deva
Debba rispondere a a quali sono l'intenzione del governo le possibilità che nella Bicamerale che non è la Costituente ma certamente ha come compito quello di fare le riforme fosse invece arrivare ad una forma di federalismo
Ma prima una osservazione sulla Padania mio padre ha novantasette anni e nato nella Bassa milanese
Mia madre a ottantadue anni è nata a Bologna
Tutte e due sono padani
Qualche settimana fa sono stato a trovarli e mi hanno detto
Ma che cos'è questa fa danni
Che non abbiamo mai sentito nominare
No no offre non prendetela come una battuta
Non prendetela come una battuta vedete la Scozia la Catalogna
La Slovenia
La barriera
Sono identità culturali storiche
Ma
Se volete lo è anche il Veneto
Lo è già meno vero Vaciago la Lombardia mio padre che per
I primi decenni della sua vita parlava il dialetto milanese
Si andava Pergamo non capiva una parola del bergamasco
E viceversa
La Padania
Non è questa identità storica
Cultura
Dico questo perché nel discorso di Maroni c'è un elemento importante di verità e di coincidenza
Che anche però la ragione per la quale è antistorico è sbagliato
Pensare che l'obiettivo sia spaccare in due evita noi andiamo verso L'Unità europea
Dobbiamo costruire l'Europa democratica l'Europa dei popoli non solo l'Europa dei banchieri
L'unità politica economica sociale e civile dell'euro
E la dobbiamo costruire come un'unità articolata che valorizza gli elementi comuni e non mortifica le diversità
In questo quadro il vecchio Stato nazionale onnipotente e onnipresente è sovrano e certamente messo in crisi
Cede Poteri competenze sovranità politica all'euro
E
Vede riconosce che quanto più una società diventa complessa
Quanto più c'è bisogno di puntare sul rispetto delle articolazioni delle diversità delle Autonomie del pluralismo delle istituzioni
Crescono le responsabilità i compiti di governo del sistema delle istituzioni dall'Europa fino alle amministrazioni comunali
Ci si può far fronte solo attraverso una forte divisione del lavoro
Facendo ciascuno la parte che può fare e allora certamente andiamo se la lega questo sostenesse
Come in parte sosteneva fino a qualche tempo fa noi saremmo d'accordo verso una riforma politico istituzionale molto
Incisi
Molto impegnati
Che ridistribuisce
Poteri e sovranità
Tra DiVersi livelli Poteri entità istituzione
Abbiamo consistenti poteri a livello europeo con qualche rischio diciamocelo anche fra noi di burocratizzazione
Delle istituzioni europee anche per l'Europa dovremmo dire
Troppe regole troppi vincoli troppi adempimenti burocratici anche lì c'è da semplificare snellire decentrare
Abbiamo da valorizzare il ruolo delle Autonomie territoriali abbiamo da ricostruire un sistema politico e amministrativo sulla base del quello che si chiama
Principio di sussidiarietà
Questa è una riforma profondissime la prima riforma
Noi non abbiamo mai detto anzi
Che per farla non si debba modificare la Costituzione si deve riformare profondamente la nostra Costituzione e questo è anzi la prima riforma costituzionale perché riguarda l'architettura complessiva
Del nostro sistema democratica principio di sussidiarietà quindi diamo
Alle istituzioni più vicine ai cittadini quindi innanzitutto ai comuni
Tutti i Poteri gli strumenti le risorse
Finanziarie e umane per svolge tutti i compiti che a quel livello territoriale possono essere svolti utilmente
Lo faranno
In relazione Diretta con i visoni gli interessi e le scelte dei cittadini sotto il controllo dei cittadini
è inutile far decidere a Roma ma anche a Bologna
Quello che può essere deciso sindaco Vaciago a Piacenza
In modo molto più aderente ai bisogni e necessità e diciamolo parliamo tanto di istituzioni legge
Anche alle disponibilità
Evitando di fare ciò che la società civile l'impresa le associazioni dei cittadini il volontariato possono fare ma quello lo si misura sul territorio non lo si misura a cento duecento mille chilometri di distanza
Quel che non può fare il Comune
Che proprio non riesce a fare perché coinvolge interessi e dimensioni maggiori lo farà la Provincia o lo farà la Regione
C'è un livello che quello degli Stati nazionali
Io penso che ci sia così come c'è ancora un'identità culturali
E c'è nel caso del nostro Paese anche un'identità linguistica e storiche
Ma questo ruolo va fortemente Ri de finito
Questo è l'attuazione di un modello di riorganizzazione dello Stato di tipo federale
Basata su una rigorosa applicazione del principio di sussidiarietà
Nel programma dell'Ulivo e nel programma del governo Prodi e nel programma della maggioranza di centrosinistra
Questo è una scelta è un obiettivo fondamentale da realizzare in questa legislatura
Se leggete bene nella prima parte di questa legislatura
Quindi subito
Attraverso ovviamente come si fa per tutte le grandi riforme della Stato delle istituzioni che sono la casa comune un confronto tra le forze politiche
Noi pensiamo che questo richieda una riforma costituzionale molto impegnativa da farsi
Utilizzando
Le procedure e gli strumenti che la Costituzione prevede queste la via più rapida e più sicura
Altre vie non sono sicure perché rischiano per esempio che la Corte costituzionale ne dichiari costituzionalmente illegittimi
E non conviene a nessuno mettersi su una strada che potrebbe risultare un binario morto
Questa è anche la via più rapida
Che l'istituzione di un'Assemblea costituente richiede l'approvazione di una legge di riforma costituzionale
Approvata nei modi previsti per le leggi di riforma costituzionale per istituire l'Assemblea costituente
Poi richiede una procedura elettorale per eleggere l'Assemblea costretto ente poi l'Assemblea costituente comincerà a lavorare
Se noi leggiamo i programmi elettorali del Polo dell'Ulivo e della lega
Noi vediamo che questo Parlamento avuto dagli elettori il mandato di riformare la Costituzione italiana secondo il modello federale
Stava scritto nel programma dell'Ulivo è stata scritto nel programma del Polo
La lega voleva
Loro direbbero di più secondo me è altro cioè vorrebbe una confederazione di Stati indipendenti o qualcosa di questo genere poi Maroni preciserà meglio
Ma il novanta per cento degli eletti
è vincolato vaghezza sapete in una democrazia maggioritarie programmi elettorali contano
Vanno rispettate
Non possono essere presi per carta straccia novanta per cento dei parlamentari e vincolato a un programma e quindi ho mandato degli elettori che dice riforme delle istituzioni secondo il modello del federalismo cooperativo
E che dice anche
Valorizzazione delle autonomie locali
Drastica semplificazione dei controlli
Snellimento della burocrazia
Semplificazione fiscale
Delle GT che azione
Riforma del Parlamento con una seconda camera che rappresenti le regioni ed autonomi
Allora questa è la strada che dobbiamo percorrere su questa strada
Il governo ha fatto la sua parte
Naturalmente il governo non può
Fare riforme costituzionali
Il compito del Parlamento e poi del corpo elettorale che corre ferendo può confermare o no le scelte del Parlamento
Dov'erano può fare riforme costituzionali
E può ospitare e lo abbiamo fatto
Le può promuovere accompagnare ma il compito e del Parlamento
Il governo non può neanche fare per decreto riforme amministrative istituzionali
Però può
Proporre
Al Parlamento
Riforme
E il governo ha fatto la sua parte
Già nei primi non cento nei primi cinquanta giorni della sua vita
Proponendo al Parlamento due disegni di legge
Che ovviamente si muovono nell'ambito dell'attuale Costituzione noi siamo per riformarla dobbiamo riformare
Ma intanto perché mantenere controlli oppressivi
Defaticante io burocratici sui nostri sulle nostre amministrazioni regionali comunali e provinciali
Perché pensare che un sindaco dei danni debba chiedere ancora
Sta scritto in una legge del mille ottocentonovantasei
Che il ministro Maroni quand'era ministro dell'Interno avrebbe potuto come dire proporre al Parlamento di sopprimere
Ma non lo ha fatto forse non ha avuto il tempo di fare
Perché stabilire che i sindaci ancora debbano chiedere l'autorizzazione del prefetto
Per alienare un immobile del Comune oppure accettare una donazione
Ho un legato da parte di un cittadino del comune
Noi proponiamo di sopprimere
Perché sottoporre migliaia e migliaia di atti del Comune al controllo del Coreco
Noi proponiamo di ridurle ai minimi termini inattesa che la riforma costituzionale sopprima i correi
Perché i sindaci si devono vedere un segretario comunale il capo dell'amministrazione imposto da un prefetto
Che sta dietro una scrivania al terzo piano del Viminale
Il sindaco è stato eletto dai cittadini
Risponde ai cittadini
Ha il mandato di governare la città
Potrà pure il Callier sì e ne e risponde nel capo della sua amministrazione
Poi abbiamo in questi disegni di legge del governo
Abbiamo proposto di cominciare a semplificare gli adempimenti burocratici
E abbiamo per esempio ha rafforzato la cosiddetta autocertificazione
Il cittadino in base alle leggi può quando l'Amministrazione richiede il certificato rinasce o di residenza sostituirlo con una sua dichiarazione
Ma l'amministrazione chiede che venga autenticata magari da un notaio
E a quel punto il cittadino va a prendersi il certificato non abbiamo stabilito questo disegno di legge che non c'è più necessità della utenti
Abbiamo stabilito che i certificati anche se sono scaduti possono essere ancora utilizzate
Abbiamo introdotto tutta una serie di altre semplificazioni burocratiche amministrative
E soprattutto con un secondo disegno di legge abbiamo ha chiesto di poter cominciare a fare una riforma che anticipa
Per quanto è consentito dalla Costituzione la grande riforma federale che dovrà essere approvata con riforma costa ciò abbiamo chiesto la delega per potere già trasferire a comuni province e regioni
Tutti i poteri e le funzioni dello Stato eccettuate soltanto alcune un ristretto Elenco che sono quelle che grossomodo
Grosso modo resteranno
A livello federale anche una volta fatto la riforma
è ovvio che la difesa alle forze armate
Resteranno a livello federale o se volete nazionale e che in Italia l'amministrazione della giustizia resterà una funzione nazionale la moneta resterà una funzione nazionale anche se per la verità presto diventerà europea e quindi il problema non si porrà più
Abbiamo l'abbiamo chiesto ovviamente con due disegni di legge non sono ancora leggi va da sé ma nei Paesi democratici
Il governo normalmente non fa viene può avere in casi straordinari di necessità e di urgenza il potere di fare entro limiti ben determinati dei decreti leggi in Italia se ne abusato e oggi abbiamo l'ingorgo dei lavori parlamentari di solito il governo propone ma anche negli Stati Uniti in Inghilterra in Germania il governo propone il Parlamento approvò lo abbiamo proposto questi due importanti disegni di legge non sono la riforma federale
Che si deve fare con la riforma costituzionale sono un anticipo un avvio in questa direzione
Abbiamo chiesto e ottenuto al Parlamento dal Parlamento che siano classificati leggi collegate
Alla manovra finanziaria
Il che significa che noi abbiamo noi governo in base ai regolamenti delle Camere
Il potere di ottenere che siano votati prima di Natale e che quindi se il Parlamento li approverà diventino legge prima di Natale abbiamo detto che il Governo ha aperto anche a ulteriori correzioni e integrazioni e a miglioramenti
Se si vuole se si trova qualche punto che può essere corretto in modo da dare ancora maggiore autonomia ancora maggiore semplificazione
Siamo aperti a recepirlo
In questo modo
Pensiamo di aver dato una prima risposte io termino questo primo intervento con non un riferimento che mi è capitato di fare spesso perché è un suggerimento che credo sia utile un redattore del Corriere della Sera che si chiama Gian Antonio Stella
Ha scritto un libro sulla rivolta del Nord Est
Titola CK
A un libro di giornalismo investigativo fatto migliaia di interviste raccolto migliaia di fatti e di vicende poiché ha organizzato in questo libro emerge una cosa molto precise che corrisponde alla nostra
Che in realtà gli italiani del Nord Est
Bene
I friulani
Quello che chiedono oggi sono una serie di cose molto precise
Autonomia e autogoverno
Non chiedono di spaccare l'Italia autonomia e autogoverno vero
Semplificazione burocratica e semplificazione fiscale
Amministrazioni pubbliche servizi pubblici efficienti
L'auto è gestione di una quota rilevante prevalente delle risorse che mettono a disposizione della collettività con
La le prestazioni fiscale
Questo chiedo
Don spaccare Italia sanno che in un'Europa che va verso la moneta unica non converrebbe a nessuno neanche al nord
Dividere l'Italia in due Monetti
E in due economiche il libro però il capitolo finale
Che si intitolò si sottotitolato il rischio dance secessionismo preterintenzionale
Che dice
Italiani non vogliono questi non vogliono spaccare l'Italia vogliono tutte queste cose
Ma se queste cose non arriverà nel giro di un tempo ragionevolmente credere
C'è il rischio che la ricetta separatista il Progetto separatista indipendentista
Venga ha colto non per convinzione ma per disperazione
Allora vedete
Il compito di forze politiche responsabile di democrazia
Il compito che noi ci assumiamo come governo il compito a cui richiamiamo le forze politiche rappresentate in Parlamento
E proprio quello di dare queste risposte governo cominciano a fare la sua parte
Nei prossimi mesi io
Vi auguro e confido che la faccia il Parlamento dare queste risposte perché le scelte fatte per disperazione
Non sono buone scelte
Sono l'estrema ratio
Possono per qualche colpo di fortuna anche
Funzionare
Ma possono finire come in Jugoslavia
E tutto sommato la battuta non è mia ma la prendo a prestito
E tutto sommato se noi guardiamo all'Europa di questi ultimi
Di questi ultimi anni
Beh qualcuno mi deve spiegare si è fatto più rilevante
L'unificazione della Germania in un'unica Repubblica federale
O invece la divisione in due della Cecoslovacchia o la divisione in non so quanti perché il processo non è finito della jugoslavi
Questo cultore fanno domanda La Forgia e vorrei domandargli visto che si parla di federalismo ma non si ancora ben chiaro proprio perché il dibattito è aperto coi quali saranno gli Stati federali
Federati è sempre il federalismo italiano possa basarsi sulle regioni per quali ragioni
Sono un'esperienza da giudicava alcuni fallimentare da alcuni negativa certamente ci sono alcune regioni trasformate in carrozzoni burocratici altri hanno funzionato un po'meglio certamente le regioni non rappresentano un'identità nazionale però e certamente rappresentano un'istanza lontana da quelle che sono pone parleremo con sindaco di moda nel sindaco di Piacenza da quelle che sono le stanze cittadine che forse sono quelle che più sentono i i cittadini appunto e con le ho chiarito quali sono le regioni del fallimento se si può parla di fallimento dell'esperienza regionalista italiana e se il federalismo italiano può fondarsi sulle regioni o deve fondarsi su delle macroregioni da individuare come e se non c'è il rischio che si è visto proprio con tangentopoli ieri
Che poi invece anche a livello locale anche a livello periferico non si producano forse addirittura nascano delle degenerazioni
Prima ancora che a livello federale nazionale delle degenerazioni come quelle appunto di Tangentopoli a causa di una burocrazia che apro sperata nel
Nelle more di questo ventennio regionalista
Sì io
Provo disciplinatamente a rispondere
Alla domanda che viene rivolta come necessario fare in una discussione come questa
Mi riserverei anche qualche battuta per tornare
Sulle questioni sollevate da già adesso da Maroni e da Bassani
Ma taglio il nodo un po'all'ingrosso del delle questioni che sono state poste
Non c'è dubbio che noi siamo in una situazione abbastanza paradossale
Nel momento in cui si va rafforzando una convinzione un orientamento a trasformare in senso federale la Repubblica italiana
E giunto praticamente
Negli scorsi anni in quest'ultimo periodo
Al suo esito il progressivo deterioramento della condizione dell'efficacia del lavoro
Degli enti regionali dei governi regionali
Ma la ragione di questo processo io
La descriverei molto sommariamente mi rendo conto ma così vi fu una grande speranza nel settanta
Il dibattito che sulla fine degli anni sessanta
Accompagnò impose
Con più di venti anni di ritardo questo adempimento costituzionale la costituzione degli enti Regioni fondi battito che consegnava alla istituzione delle regioni una grande speranza di innovazione nel funzionamento dello Stato delle istituzioni
Una grande scommessa di più forte radicamento democratico di più forte rapporto
Con una la popolazione una scommessa di auto governo questa speranza si è rivelata largamente illusoria
E come sempre accade
Le speranze disillusa producono disincanto distacco e non c'è dubbio che oggi i punti forti del rinnovamento del sistema politico
Proprio lavorando in una regione credo di poterlo dire stanno né i sindaci delle città dei presidenti delle Province piuttosto che non all'interno delle regioni
E c'è anche un qualche contenzioso un po'evidente in alcuni casi anche nascosto
Che è il tentativo di definire un percorso verso la riorganizzazione federale dell'Italia un contenzioso che contrappone talora sindaci e e amministratori regionali presidenti di Regione
E va rapidamente risolto naturalmente perché lo dirò tra un attimo ma credo che tali e tanto forti siano le resistenze
Organizzative burocratiche politiche culturali ad una riorganizzazione federale dell'Italia
Che sarebbe ben singolare gravissimo dico addirittura esiziale per questo processo se le forze che dovrebbero essere le protagoniste della trasformazione restassero divise tra di loro
Detto tutto ciò però io credo che una riorganizzazione federale dell'Italia dal punto di vista del dimensionamento territoriale
Non possa che partire dalle regioni
Ed io dico anche non possa che partire da queste ragione sarei terrorizzato all'idea
Che una riorganizzazione federale dello Stato
Assumesse come necessario presupposto una ridefinizione dei confini territoriali delle regioni sarebbe come decidere che la questione viene rinviata
Forse neppure alla prossima legislatura sarebbe come posso dire la ciliegina sulla torta descritta da Maroni a dire che proprio allora su quella strada non si vuole non si vuole camminare
Ho detto quest'ultima cosa appunto per esercitare quel piccolo diritto che mi sono un po'ho rivendicato un po'per me in apertura
Maroni ci ha detto esordendo
Con molto sarcasmo
Dice be il grosso del lavoro per la riuscita della nostra manifestazione dei tre giorni sul Po è stato fatto dalla stampa
Ed effettivamente è vero perché la gran parte delle cronache politiche in agosto erano occupate
A raccogliere commentare
Le dichiarazioni dei dirigenti della lega di Umberto Bossi naturalmente in particolare se resta un po'di spazio venivo occupato da qualche intervento nel quale si affermava che non bisognava assolutamente parlare della lega che l'unico modo per combattere la lega era stendere un velo di silenzio e con ciò
Le pagine politiche erano Seleçao vinte
E si poteva passare ad altre argomenti
Ora io dico una cosa che non so se del tutto condivisa
Però siccome la credo si come la penso e siccome stiamo discutendo la dico
Io non sono di quelli che pensano che tutto questo spazio sulla stampa è stato dato perché i giornali non avevano altro da scrivere in agosto
Io credo e lo ha già detto Bassanini da ultimo implicitamente
Che la lega pone una questione serissima
Dopo di che si può discutere naturalmente io discuto e si ci si può porre ed io naturalmente mi oppongo
Alle risposte che la lega propone
Ma la questione che la lega indica è serissima
Io non credo dico con con parole mie anche in questo caso quello che ha già detto Bassanini ma credo che il punto sia molto importante quindi non sia un eccessivo spreco di tempo
A scuola ci fecero ci facevano imparare all'elementare un'affermazione attribuita ad un grande disordine
Italiano del Risorgimento
L'affermazione l'Italia è fatta bisogna fare gli italiani
Io sono convinto che sia vero esattamente l'opposto
Che italiani ci siano e che bisognerebbe finalmente fare l'Italia cioè dare agli italiani istituzioni pubbliche degne di questo nome
E che non hanno avuto nei dalla unificazione
Sotto il regno di Sardegna tanto meno naturalmente hanno avuto su questo non credo che ci sia dibattito
Dal ventennio fascista
E che non sono riusciti ad avere neppure dalla Repubblica democratica nata dalla guerra di liberazione
Descritta definita fondata sulla carta costituzionale
L'assenza di
L'assenza di spirito pubblico
L'assenza di una identificazione radicale forte e profonda
Dei cittadini italiani nel proprio ruolo ed i propri diritti di cittadinanza il riconoscimento nelle proprie istituzioni
è in fondo ciò che ha potuto rendere possibile assieme a tante altre cause che giustamente i politologi hanno indicato e analizzato qualcosa che Maroni evocava come la devastazione di Tangentopoli ad esempio
C'è poi il problema di costruire di fare l'Italia oggi e va affrontato oggi
Cioè nelle condizioni attuali in quelle condizioni di fortissima
Di fortissimo avanzamento dei processi che si dicono non ho altre parole di globalizzazione di unificazione planetaria
Ed ecco il punto che indica la lega e questo
Dare un'Italia e gli italiani fondare
Su basi più solide le istituzioni democratiche può essere fatto solo in chiave di autogoverno
E può essere fatto rendendo
Uso le parole di Bassanini rendendo flessibile duttile l'organizzazione del potere pubblico
Renderla flessibile duttile e qui c'è l'elemento di serietà della cosa
Perché se non si riesce a produrre rapidamente la flessibilità del sistema politico e del sistema istituzionale è vero il sistema politico il sistema istituzionale sono esposti rischio della cottura
E malauguratamente potrebbe avverarsi come profezia drammatica per il nostro Paese è questa che è la mia opinione
Ciò che la lega a questo punto invece decide di proporre ha deciso di proporre come disegno politico
Il nodo dalla questione dove e finisco sta esattamente lì
Nella descrizione di Maroni c'è un punto critico
Noi arriviamo a questa proposta dice Maroni perché non crediamo più alla praticabilità reale della ipotesi federale
Dell'ipotesi della riforma federalista
C'è un'unica risposta che si può dare alla lega
Dimostrare che c'è una reale volontà federalista nelle forze politiche Italia
è io credo
Credo che ho finito davvero credo
Che né il governo dell'Ulivo questa volontà ci sia ma come ho detto prima credo che le resistenze da sconfiggere siano grandi e quindi credo che c'è un enorme lavoro da fare
Da parte dei cittadini e delle istituzioni che rappresentano
Ed è il modo migliore per rappresentargli nelle città e nelle regioni di sostenere e anche basse dei non se ne abbia a male anche con una certa
Aggressività polemica il governo con il suo lavoro per trasformare in un senso federalista che il nostro Paese
Senza pretendere che si sostituisca al Parlamento senza pretendere che riformi per decreto una Costituzione che deve essere riformata nei modi previsti dalla stessa costituzione ma con un'assoluta determinazione politica che deve essere dimostrata mi hai fatto
Sempre con l'avvertenza che poi vuole rispondere direttamente a Maroni alle cose dette ovviamente
Non solo deve ma volevo girare a allora sindaco di Piacenza Vaciago e poi al sindaco di Monet Barbolini più o meno la stessa domanda e cioè
Come si sentono due sindaci in qualche modo di frontiera della della della
Sulla frontiera del federalismo nella nel dibattito sul federalismo e soprattutto se non credano
Che sia possibile tese credo che sia possibile fondare il federalismo sui Comuni
Nel senso che appunto lo si è detto anche prima ci sono anche indagini sociologiche lo sosta
L'ultimo sostenuto Mannheimer in un suo studio che più che l'appartenenza regionale i cittadini si sentano l'appartenenza cittadina che l'Italia è una
Nazione fondata sul campanile o sulle città e che quindi diciamo si possa costruire un saremo sì posso dire su delle città-stato ma certamente su delle città con poteri molto maggiore oppure non ci sia il rischio
Abbiano invece recita il fiato corto le gambe corte e dall'altra parte se non c'è invece il rischio che un federalismo fondato su regioni o su macroregioni
Renda meno servirà potenti Ofcom
D a meno potere alle città perché dando di più a questo livello intermedio diciamo
Prosciutti il potere del sindaci replica la parola abbassando
Ma io credo che in questi dibattiti la cosa che più mi colpisce sempre eccome l'Italia sia un grande paese
Abbiamo dei problemi e parliamo d'altro
Questa è la conferma che questo è un grande fan dal mio punto di vista i problemi del Paese si chiamano disoccupazione giovanile
Arretratezza del Mezzogiorno fabbisogno di efficienza della pubblica amministrazione risanamento della finanza pubblica con equità questi sono i problemi dei cittadini che la politica dovrebbe risolvere
E poi vediamo a quale livello di governo meglio di possiamo risolvere
Il problema è che quando la politica non riesce a risolvere i problemi dei cittadini
La politica diventa un problema in più per i cittadini tutti i cittadini hanno oggi il problema del sistema politico anche oltre alla disoccupazione al Mezzogiorno all'efficienza della pubblica amministrazione e così via e mi spiego meglio
Ne abbiamo iniziato una riforma in questo Paese e l'abbiamo iniziata giustamente da dove i cittadini stanno io non conosco un italiano che non stia in un comune perché è lì che stanno i cittadini e nella riforma l'abbiamo iniziata dai Comuni
Abbiamo cambiato le regole del gioco i cittadini si scelto nel loro sindaco e non ritengono responsabile più che mai di tutto ciò che gli succede
Anche delle novantacinque cose che il sindaco non controlla succeduto
Ho fatto conti interni di speso fatto conti interni di occupati io governo il cinque per cento della mia città l'altro novantacinque è in mano a tutti meno che a me
Il cittadino mi chiede soluzione a suoi problemi sul cinque volte gli dico ci penso io novantacinque volte mi dico telefonano
Alla ammassarle all'esterofilia chi più ne ha più ne metta
Se facessero la secessione dove si anche telefonare al ministero degli Esteri
Allora federalismo siamo tutti d'accordo significa ritorniamo verso il cittadino i problemi si risolvono
Ancora iniziando dove il cittadino è quando io riesca a risolvere un problema della mia città sono stato bravo ho finito se non ci riesco vado in provincia e vi dico dammi una mano è una cosa che io non riesco a fare aiutami tu provincia
Se il presidente la Provincia che ha un amico di solito mi dà una mano mi dice guarda Giacomo non ce la facciamo nel se nessuno dei due andiamo a Bologna dalla forza andiamo dalla foggia farci aiutare a risolvere un problema del cittadino che da solo
Io non ci riesco come sindaco quando proprio nemmeno la forza basta a cui è bravo ma a volte non basta allora andiamo a Roma
Oggi cosa succede che ogni problema io devo andare a Roma e poi torni indietro perché se devo rinnovare un mutuo di un Vattelapesca per per per ristrutturare l'ospedale locale è un finanziamento CIPE ministero del Bilancio corte dei conti tutti i momenti decisionali guarda caso sono romani
Per ristrutturare cinque miliardi un ospedale locale non è mica possibile cosa abbia o questo non sta nella Costituzione
Tutta questa roba è la politica degli ultimi cinquant'anni che ha concentrato a Roma tutti i momenti decisionali via finanziaria anzitutto perché è sempre il CIPE la Cassa depositi e prestiti e la Corte dei Conti e così via ma questa è politica io leggo spesso la Costituzione e soprattutto la prima parte più lo leggo più mi piace guai chi me la tocca
Perché la parte di un paese civile di cittadini uguali bene un paese in cui merita vivere peccato che non è andata così negli ultimi cinquant'anni peccato che l'abbiamo un po'lasciata App perdere sta costituzione di mi preoccupa quando chi non l'ha letta la volta avviare perché io sono molto preoccupato
La costituzione vince al centoquattordici la Repubblica M. piazze che sia una repubblica e non una monarchia la Repubblica si ripartisce in Regioni Province e Comuni io sono un pezzo di questo Stato non esiste uno Stato al di fuori di me
Non è che io ho bisogno del permesso Romano basta applicarla sta costituzione
Peccato che la politica degli ultimi vent'anni è andata a concentrare un'infinità di cose ma vi ricordate l'ora di religione L'ora di religione in base al nuovo concordato essere unica la seconda di tutte le stesse Martinengo le scuole d'Italia non è possibile
Abbiamo fatto la caricatura del Paese centrale chi va in Francia Paese più centrali dove scopre che c'è un sacco di autonomia locale
E la Francia il Paese governata da da da dar retta sole che state assai allora noi abbiamo costruito la caricatura di uno Stato centrale in cui se non parli con i ministeri non risolvi quasi nessun problema d'atrocità e questo non c'è bisogno di cambiare la Costituzione
Basta che la smettano i ministri parlamenti di ignorare il fatto che i cittadini vivono nei comuni che continuano a fare leggi avevo chiesto una tregua legislativa sospendere un po'Parlamento ma non era un atto sovversivo
Perché il Parlamento tutti i giorni legifera su cose che mi riguardi apro il giornale per sapere qual è la logica legge vigente oggi e devo avvertire i miei cittadini guardati passi carrai non si ricevono più per il largo ma per il lungo perché in tutta Italia anche avviato la legge sui passi carrai unica possibile
Allora noi abbiamo iniziato una riforma col buonsenso e l'abbiamo iniziata da dove stanno i cittadini cioè dai Comuni dai Cindy si eccetera che non a caso oggi sono sulla frontiera dando sulla frontiera del Paese sulla frontiera del servizio ai loro cittadini
Ed è lì che si deve proseguire cominciamo a ragionare su cosa ancora serve che venga deciso a Roma ma non per la Padania perché ce n'è per tutti i cittadini italiani non solo per la Padania
Cosa serve decidere a Roma beh quel poco che non va a Bruxelles
Perché quando mi dicono che a Roma c'è la difesa la moneta la politica estera e poche altre cose dico bene mi sembra che questa abbia deciso che vadano a Bruxelles quindi a Roma non ci riescono più
Allora incominciamo a riportare verso i cittadini non verso le macroregioni e non mi interessa se ragionevole essere quattro otto dodici mentre sapere dove stanno ci degli serietà velocità
E al loro problemi quotidiani da già risposta peccato che non ci riesce dall'amministrazione che si sono liberamente scelti e questo è già stato un passo avanti
Avendo fatto per cinquant'anni
Un sistema centrale per motivi politici non non dimentichiamoci disarma allungo questo Paese è stato eterodiretto a lungo questo Paese come in tutti i Paesi che si spaccano le spaccature erano per manipolazione dall'esterno dico la Jugoslavia s'è spaccata perché beh andiamo a vedere chi da fuori a concorso a spaccare il lì inusuali la storia d'Italia Duemila né di questo Paese ci insegnano
Che quando i lombardi ammazzavano gli emiliani o viceversa non era mica loro erano i francesi gli austriaci ce ne siamo sempre stati
E stagni hanno gli stessi nella misura in cui eravamo eterodiretti ma gli italiani in quanto tali raramente si ammazzavano se non perché erano al servizio di altri che una volta era la Francia la Spagna la Germania e chi più ne ha più ne metta
Noi siamo stati colonizzati e quindi divisi ma gli italiani se non hanno qualcuno da fuori che li divide può essere stata la la cortina di ferro in quest'ultimo Periodo la Germania nel precedente periodo alla Francia alla Spagna eccetera della nostra storia di pedali non si sono mai di solito ammazzati fra di loro pericolo Jugoslavia nella storia di questo Paese non c'è a meno che non sia diventato quello che certamente c'è in questo Paese la ricchezza di questo Paese sono le cento città
Sono le era splendore del delle miglia tutte le sue città questo sì e questo non lo vogliamo buttar via né ammucchiati ammucchiata ci in regioni inesistenti
Io in giro per il mondo quando incontro un italiano o mi dice che italiani o mi dice che è di Piacenza io sto padano non l'ho ancora vista tra
Giro la stessa domanda Barbolini Foresi potrebbe aggiungere se ritiene che il la Bozzo di federalismo contenuto nel disegno di legge delegate
Decentra ulteriormente poteri centrali ai Comuni previsto dalla Bassanini sia sufficiente ci sia bisogno di ulteriori sforzo
Sì qualche rapidissima considerazione partendo da questa che credo anche ammodernano se uno pensa ai suoi magicamente alle sue radici beh credo che immediatamente il riferimento sia al comune al fatto che questo Comune nel mille duecentoventisei ottenne dall'imperatore la possibilità il diritto di battere moneta su tutte le terre dell'impero quindi un segno di grande autonomia e di autodeterminazione e semmai all'esperienza ducale credo che proprio di altre cose
Non siamo particolarmente né entusiasti né interessanti
E io credo che sia davvero importante approfittare di occasioni come queste
Per mettere al cento se possibile
Mi interessi reali esigenze le aspettative dei cittadini della gente credo che
E ai sindaci competa anche questo nuovo questa funzione di raccogliere istanze aspettative e di rappresentarle in maniera in qualche modo politicamente chiara e organizza allora dico con molta chiarezza
Che c'è un'assoluta esigenti
Una necessità fortissima in questo Paese una domanda
Da parte dei cittadini
Di autonomia e di autogoverno
Questo è un bisogno che si avverte quotidianamente e lo si avverte davvero e soprattutto laddove si è innescato un processo di riforma in termini innovativi del sistema istituzionale del nuovo della rappresentanza l'elezione diretta del sindaco ha questo significato a questo sì
Però noi dobbiamo essere consapevoli che abbiamo creato un aspettativa determinato alcune opportunità
Ma siamo ancora lontanissimi dal raggiungere un minimo risultato minimo tra qua
Io non ho fatto il conto se il novantacinque su cento le questioni ma se se non son novantacinque Orso novantaquattro rosso novantasei quindi non è molto differente la situazione cioè c'è una realtà in cui al sindaco si chiede e all'istituzione comuni che è comunque uno degli elementi fondamentali per garantire la il mantenimento di un principio di cittadinanza e di un rapporto positivo fra cittadini e istituzioni al sindaco si chiede di svolge un ruolo che interpreta le esigenze di carattere generale di una comunità e poi c'è un sistema normativo e legislativo che lo contraddice in toto
Anche vento le stesse leggi innovative che riguardano in comune
Bassanini giustamente faceva riferimento a questa cosa io c'ho un po'il dente che mi duole su questo tema dei segretari comunali
Ma vi pare possibile davvero
Non trovate che sia anacronistico che in una realtà in cui un cittadino e leggi sul sindaco la sua rappresentanza cioè una persona che nel bene o nel male cui sarà giudicato rappresenta l'amministrazione dentro quella stesse amministrazioni in forza di norme di legge ci sia un'altra persona
Che è nominato da un'altra amministrazione e che alla funzioni di sovrintendere dico di neve la dirigenza cenni strumenti operativi che consentono di attuare gravità i programmi ma queste sono cose aberranti devo dire sono
Guardate sono il segno della profondissima in questo io do ragione a Maroni
Non abbiamo neanche un forse consapevolezza della radicalità della ricognizione culturali che deve essere introdotta per cambiare questo tipo di meccanismo potrei continuare con un elenco infinito ma due cenni rifaccio su due questioni che sono
Secondo emblematiche
Nell'ambito della realtà del territorio comunale ecco si sovrappongono e agiscono mostra spesso in termini contraddittori Poteri che sono al di fuori di qualunque diciamo così verifica e controllo di tipo democratico
Vaciago con il sottoscritto a un cittadino che pone un un po'prima insomma avveduti dà una risposta e se per caso si tarda un po'e e sono arrivano anche come devo dire giustamente le le le rampogne e le professioni ma prendiamo alcuni casi alcuni istituti le soprintendenze
Le soprintendenze quegli uffici che ogni tanto mandano un vincolo che mette in disco e che non è un problema di motivare di giustificare dà ragione evasiva risposta a un problema che magari blocca per un anno dei lavori in una città senza che qualcuno si è chiamato a rendere conto e magari che c'è qualcun altro che fa da parafulmine queste cose sono incredibili
Cito un altro tema la foggia fatto su questo una provocazione intelligente poi le cose faticano a prendere consistenza i temi dell'ordine pubblico in una città come quella di Modena è un tema molto sentito dei cittadini giustamente i cittadini si organizzano e poi chiedo chiedono al sindaco di rappresentare questa esigenza
Ma perché in un organo con il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza quando si sa che la maggior parte dei problemi di tipo legato alla criminalità e quant'altro insistono presente sui capoluoghi di provincia
Il sindaco può essere invitato
Può essere invitato ma come se sono rappresentante se devo rispondere in termini di interpretazione di un disagio di un bisogno di politiche di sicurezza non può essere poi a Modena
L'abbiamo risolta la modenese
Cioè c'è un atteggiamento collaborativo di integrazione fa prefettura le forze di polizia ma non è perché ci sono parti del Paese in cui non si ragiona così le fatture sono ancora elementi che poi vada ai cittadini di spazi e di possibilità di ricevere delle garanzie in termini di risposta
A bisogni ed esigenze dei ho fatto questi riferimenti per dire che c'è un ma di cose incredibili da fare
Che vanno fatte in fretta e con il massimo di convinzione politica
E in questo senso secondo me
Ma ogni commette e la lega commette un errore di prospettiva clamoroso
Dice non ci crediamo più e quindi ci vuole un atto di rottura radicale
Io vedo in quel e non ci crediamo più perché il ragionamento e non può venire dal centro
Un'operazione illuminata di autoriforma
In realtà questo è un è un errore di valutazione
Perché io sono fiducioso e apprezzo le iniziative che ha assunto recentemente il Governo e in particolare i provvedimenti che ha preso il ministro Bassanini perché credo che siano un segno tangibili e concreto di una volontà di aggredire il pubblico
Il tema però è che non è non è né sufficiente ne è un elemento diciamo rassicurante il fatto che il governo si muova e che nei programmi delle forze politiche
Rappresentato in Parlamento ci sia l'obiettivo del federalismo l'elemento Vevo di garanzia
Di un processo che potrà svilupparsi è che il federalismo
E una esigenza
Oggi io non rinunciabile di questo paese di tutto questo Paese se noi vogliamo creare le condizioni di studi giornali le energie positive che nelle diverse realtà territoriali e locali ci sono
Per fare insieme massa critica e produrre quello sforzo eccezionale straordinario che può accompagnare un'operazione di risanamento sulla finanza pubblica per affrontare quei problemi che sono quelli dell'occupazione e che per tenera età meno dell'Europa
Questo è l'elemento di forza di questa proposta politica in questo momento il federalismo come un'esigenza reale per rispondere ai tubini delle comunità e dei cittadini Alois se questa è il ragionamento
Io vedo
Un rischio enorme e anche una grande responsabilità politica in una proposta
Che va nella direzione dell'alterità e della ed è la proposta secessionista non tanto mi pare un po'velleitaria è destinata a esiti infausti per fortuna ma il problema non è questo è che in un paese in cui dovrebbe esserci bisogno
Di
Su come devo dire di sviluppare delle energie positive su un progetto ambizioso anche perché le resistenze sono grandi dal punto di vista culturale dal punto di vista anche delle dei poteri che intenderanno certamente difendersi ecco in un Paese come questo
Se ricavi
Ad alcune opzioni che alcuni atteggiamenti
Che hanno qualcosa di quella logica del fai da te e soprattutto ognuno si risolve i suoi problemi in casa sua e chi è più fa Forte si organizza e si disinteressa di chi eventualmente più debole un paese come questo una cultura come questa
Rischia di in generale delle aspettative che sono destinate poi a trovare del re
Risposte assolutamente deludenti e infauste ma soprattutto rischia di inquinare
Alcuni elementi diciamo della tenuta del corpo sociale queste è una città una società che tende troppo Coppola tipizza sì che tende top può essere segmentata in cui c'è il rischio che i deboli coloro che sono in una condizione di marginalità che stanno crescendo perché ci sono forme di nuove povertà che si stanno affermando vengano in qualche modo a essere sempre di più aggregati a quel terzo che in qualche modo deve arrangiarsi
Perché ci sono altri che devono costruire i loro progetti in termini di di una visione di tipo egoistico e fondata soprattutto sul lavoro capacità di
Mettere a frutto di mettere a vantaggio una forza che deriva dalla storia dalle tradizioni e quant'altro io credo che questo sia una visione culturale che può davvero produrre degli affetti devastanti e credo che sia necessario per contrastare questo non fare delle giaculatorie delle prediche ma muoversi su una linea che realizzi in modo assolutamente compiuto e deciso quel progetto di riforma in senso federalista che diceva
Facendo perno certamente sui sistemi città questo è fuori discussione questa è una grande risorsa ma anche qui evitando di avere una visione miope
Perché ci sono i sistemi città che sono in grado di essere per buona parte autosufficienti ma questo è un Paese che ha otto mila comuni ci sono anche i comuni di piccole e medie dimensioni
E non si può concepire una riforma del sistema dell'autonomia una riforma della pubblica amministrazione che non metta al cento anche un'attenzione all'equilibrio della relazione dei rapporti fra i comuni e la riforma delle regioni
Finisco con una
Battuta che credo sono utile a chiarire il mio ragionamento
In questa prospettiva in questo quadro di bilanciamento fra
Compiti e competenze delle Regioni rimuove valorizzazione delle città secondo me il film ad attivare e quel principio di sussidiarietà che richiamava Bassanini e cioè il tema che sul territorio nell'ambito di una città
Si deve potere concentrare tutto quell'insieme di potere di funzioni di competenze che si è in grado di esaurire di risolvere nell'ambito di quel territorio di quello autore di quel sistema di autogoverno vocale
Sì cominciamo al a a ripercorrere in questa maniera la filiera delle attribuzioni delle competenze noi otterremo il risultato straordinario di uno Stato snello di uno Stato leggevo con chiarezza di compiti e attribuzioni con una forte valorizzazione e radicamento del rapporto di fiducia e di controllo fra cittadini e istituzioni soprattutto quelle vocali
Le amministrazioni comunali in questa modo secondo me si fa anche un grande risparmio complessivo
Del tempo dei cittadini delle esigenze dei cittadini enti e nel funzionamento complessivo del costo complessivo della pubblica amministrazione del sistema Paese a me sembra che questa strada e quella vincente altre soluzioni sono davvero secondo me del tutto illusoria e e non fanno altro che creare difficoltà e problemi al conseguimento di questi obiettivi di questi risultati
Non credo che adesso tocchiamo Aron i risponde ad alcune domande che gli sono state fatte nel nel corso del degli interventi era tempo alcune altre le ricorderà lui stesso l'elenco in ordine
Non di importanza la domanda come mai non abbia pensato di intervenire Luís per abolire la legge del mille ottocentonovantasei che mortifica così i comuni da parte dello Stato centrale la domanda su cosa sia la Padania e qui mi pare che
Siamo tutti d'accordo sul federalismo ma non c'è nessuno che abbia riconosciuto un'identità padana nel Maroni dovrebbe spiegare qualcosa è la Padania nome
A nome di chi Luís
La lega loro cioè in che modo la lega
Rivendica la sua rappresentanza di questa cosa che ancora non non si sa che cos'è
E soprattutto vorrei chiedere un'altra domanda era se non ci sia il rischio che la la soluzione secessionista che in qualche modo è il contrario della seduzione federalista perché se federalismo vuol dire
Unire secessione vuol dire dividere non non sa non sia comunque una soluzione fondata sull'egoismo piuttosto che non sulla solidarietà ma la domanda forse che ora farà Maroni
Che le vie più e le reazioni un po'tutte è se lui crede nella buona fede
Di chi ha parlato qui e dell'Ulivo
Nell'affermarsi federalista o non ci crede perché probabilmente qui sta il nodo nel senso che se ci crede probabilmente basta aspettare per vedere se la Bicamerale il Parlamento saprà poi fare le riforme
Se non ci crede deve spiegarci perché non crede a
A a un progetto federalista che invece diciamo contenuto nel programma elettorale di chi ha vinto queste elezioni
Primo di maggio del mille novecentonovanta festa del lavoro
I sindacati fecero la riunione nazionale a Milano
Erano dopo cinque giorni ci sarebbero state le elezioni amministrative quelle dei Comuni delle Regioni sei e sette maggio del mille novecentonovanta
I sindacati chiamarono a fare la prolusione ufficiale davanti a loro l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Venne a Milano andò a Milano Cossiga
Spesso il discorso
Tutto improntato contro il federalismo e quindi contro la lega
Dicendo che federalismo significava spaccare il Paese
Che federalismo significava egoismo che significa il federalismo significava Jugoslavia e che federalismo significava razzismo perché voleva dire essere contro il Mezzogiorno e contro i meridionali
Questo discorso di Cossiga ottenne l'applauso e il plauso incondizionato quel giorno e nei giorni successivi di tutti
Escluso forse Bassanini cioè federalista da sempre ma di tutti sindacati e partiti ed esponenti di spicco di tutti i partiti e non parlo solo di Bettino Craxi
Oggi fortunatamente dico fortunatamente
La situazione è cambiata oggi sono tutti federalisti
Quelli convinti e quelli meno convinti sono federalisti perché ci credono o per opportunità o per opportunismo
Va bene oggi la coscienza la necessità di una riforma federale dello Stato e ormai coscienza di tutti
E queste
Un'acquisizione importante io rivendico alla lega il merito di aver combattuto su questo argomento da sola prendendosi tutte le accuse del mondo ed essere riuscito a dimostrare oggi che questi tre l'unica cosa vera che serve all'Italia
Nel mille novecentonovantatré tre anni dopo io venni per la prima volta la festa nazionale dell'Unità sempre il quattro settembre sono quattro anni che vengo sempre il quattro settembre non so se c'è un motivo particolare va bene così
E fece un dibattito con a Claudio pre Petruccioli ed altri sul federalismo sulle posizioni della lega e l'anno l'accoglienza non fu delle più calorose
Ma sito novantatré
Perché è proprio in quell'anno nella confermato Franco Bassanini venne approvata una norma di legge che io considero ancora oggi è rivoluzionaria un decreto legislativo decreto legislativo ventinove
Governo Amato che contiene una norma rivoluzionaria quale la privatizzazione del rapporto di pubblico impiego
Chi conosce la burocrazia sa che privatizzare il rapporto di pubblico impiego vuol dire porre fine a questo sistema burocratico porre fine a questo vero e proprio corpo separato dello Stato
Perché significa introdurre criteri
Oltre che di efficienza di competitività
Di competizione di merito poter licenziare chi non lavora poter spostare da un ufficio all'altro quando serve e quindi poter responsabilizzare tutti i livelli dell'apparato questa era una legge rivoluzionaria se fosse stata attuata probabilmente oggi non dico che saremmo in uno Stato federale ma quasi
Perché io ritengo che l'apparato burocratico nel suo insieme sia uno dei nemici veri e più forti della riforma federale dello Stato perché federalismo significa che l'apparato burocratico perde quasi tutto il potere che ha e come è stato ricordato è un potere enorme
Perché riesce a gestire il novantacinque per cento delle competenze dei sindaci non l'ho detto io l'hanno detto loro
Allora chiedere all'apparato burocratico di autolimitarsi e di perdere poteri e privilegi è una bella sfida caro Bassanini però mi sembra difficile da vincere
Quella rivoluzione non venne attuata pur essendo una legge dello Stato
Non una circolare ministeriale una legge dello stato perché
Perché ci fu contro i decreti attuativi che sono atti amministrativi il ricorso di alcuni dipendenti del ministero dell'Interno
Al TAR che dissero questa legge cioè la privatizzazione del rapporto di pubblico impiego
Decreto ventinove contiene tante altre norme ma questa è la la cosa fondamentale questa legge si può applicare a tutti i dipendenti dello Stato tranne a noi
Categoria speciale di dipendenti del ministero dell'Interno mi sembra che fossero i ragionieri dal ministero dell'Interno perché noi siamo speciali
A tutti i cinque milioni di dipendenti pubblici tranne ai trenta o quaranta ragioniere del ministero dell'Interno il TAR gli ha dato ragione e poi il Consiglio di Stato gli ha dato ragione risultato legge bloccata
Quella che doveva essere la rivoluzione prevista da una legge non da una circolare è stata bloccata
Bloccata da chi da chi aveva interesse un interesse diretto immediato contrario rispetto a questa legge ma una legge dello Stato approvata dal Parlamento
I decreti di attuazione sono stati emanati dal governo dell'epoca e dai governi successivi l'apparato burocratico è riuscito a bloccare questa legge che avrebbe portato certamente a una riforma federale dello Stato perché se non si passa attraverso la rottura
Del sistema burocratico che governa tutto che concentra tutto il potere non si arriva da nessuna parte
Questo per dire perché ho portato questo esempio per ribadire quello che ho detto prima e cioè non è un problema soprattutto con questa maggioranza
O meglio parte di questa maggioranza e con questo governo o meglio parte di questo governo non è un problema di buona fede o di buone intenzioni
Franco Bassanini e tanti altri ministri sono sicuramente federalisti ma convinti federalisti le cose che propongono sono quelle giuste
Il problema caro Bassanini è che il Governo tu hai detto noi proponiamo di noi proponiamo di abolire di controlli del Coreco noi proponiamo di ridurre il potere dei segretari comunali prova del governo della maggioranza è non è quello di proporre ma è quello di attuare queste cose allora tu dici non lo faremo benissimo
Dovremmo vedere tutto ciò che verrà proposto che va nel senso giusto avrà il sostegno e l'appoggio della lega io dico un'altra cosa io dico un'altra cosa
Non c'è dubbio la lega era ed è federalista
E poi fra un paio di minuti spiegherò anche che la secessione o l'indipendenza non è esattamente il contrario del federalismo anzi il problema non sta nella buona volontà o nelle buone intenzioni
Di chi sta al governo certamente questa maggioranza complessivamente più federalista di quella di cui faceva parte della lega non c'è il minimo dubbio
Ma il problema non sta ne lavoravano problema sta nella capacità nella capacità di realizzare
Nella capacità di realizzare questi buoni propositi allora dal novantatré
O dal novantaquattro dal novantacinque o dall'inizio del governo Prodi che cosa si è fatto verso il federalismo di concreto non di dibattiti e di buone intenzioni che cosa si è fatto visto che giustamente il cardine del sistema federale il Comune
Tu ministro di questo governo se è in grado di garantire che nella Finanziaria non ci saranno tagli ai trasferimenti agli enti locali Comuni Province Regioni
Se è in grado di garantire questo
Io nel novantaquattro lo garantire per la prima volta da dopo dieci anni nella finanziaria del novantacinque non ci sono stati tagli ai trasferimenti agli enti locali
Tu sei in grado di farlo perché questo è una delle cose concrete no semplificazione semplifica per dire quanto sia difficile realizzare al di là delle buone intenzioni semplificazione fiscale mi sembra se non ho letto male
Il ministro Visco abbia abolito la bolla d'accompagnamento ma i suoi Bureau e il suo capo di gabinetto l'ha sostituita con la lettera d'accompagnamento
Sembra così almeno hanno scritto i giornali
Ma io noto ma io noto al di là delle buone intenzioni che che io riconosco sincere di Bassanini e non lo dico perché qui Luís lo sa
Da anni io e Luigi discutiamo su queste cose al di là delle buone delle ottime intenzioni e della capacità oggettiva anche Franco Bassanini ha di prospettare la riforma giusta i tempi giusti e necessari io dubito e la lega dubita fortemente che ci siano le condizioni oggettive per fare queste cose se non attraverso una modifica della Costituzione assemblea costituente
Che lavora parato burocratico sia disposto a perdere potere privilegi
Che i grandi gruppi industriali
Che sono assistiti dallo Stato e che hanno bisogno di uno Stato centralista e centralizzato e fortemente centralizzato siano disposti a perdere potere a favore della piccola e media impresa io dubito di tutte queste cose
Dubito poi che il Mezzogiorno così come oggi sia in grado di accettare un intervento dello Stato che non sia più un intervento di tipo assistenziale
Dubito e devo dirlo mia piuttosto meravigliato
La decisione che ha preso il governo
Di
Fare come primo intervento in un'opera pubblica importante
L'Inter è una spesa di sei mila miliardi per non so se rifare raddoppiare ad intervenire sull'autostrada Salerno Reggio Calabria ma non perché
Passano poche no no ma attenzione piuttosto che sulla variante di valico o sulla Pedemontana o finalmente trasformare l'Autostrada Torino Savona l'autostrada della morte con una corsia alternata in un'autostrada vera
Ma non perché la
Piuttosto che qua perché noi siamo nordisti o padani e quindi paghiamo noi il settanta per cento di tutte le imposte ed è giusto che i soldi rimangono forti notando perplesso non è perfetto è il metodo la proposta di spendere sei mila miliardi per la Salerno Reggio Calabria non è venuta dal ministero dei lavori pubblici o dal ministero dell'industria
è venuta dopo l'incontro governo sindacati sull'occupazione che cosa vuol dire
Il mio timore io la leggo così può darsi che mi sbagli è che ancora una volta soldi pubblici siano spesi nel Mezzogiorno
Non per creare strutture investimenti produttivi che a loro volta creano ricchezza ma per fare quello che capita la Salerno-Reggio Calabria o il Ponte di Messina o altre cose perché l'importante non è investire
Per creare ricchezza ma distribuire risorse creare dare un certo numero di stipendi e a un certo numero di persone per un certo numero di anni se questo è il metodo e questa decisione l'ha presa il Governo Prodi o meglio forse l'apparato burocratico se questo è il metodo
Io dubito fortemente e questo governo e questa maggioranza al di là delle buone intenzioni che ripeto ci sono io do credito quello che dice Bassanini
Io dubito fortemente che ci siano le condizioni oggettive per poter fare la riforma federale dell'Italia da Roma dal centro e allora ecco la proposta della lega
La riforma federale
Dell'Italia si può fare non più da Roma o non da Roma
La facciamo guardando all'Europa ma cominciamo a trasformare questa Europa che è la somma di tanti Stati centralisti di tante Rommel ladrone
In giro per l'Europa la trasformiamo nell'Europa delle Regioni cioè l'Europa della Baviera della Padania della Catalogna eccetera eccetera
Secessione
Cessione
Secessione
Facciamolo facciamolo finire no
Secessione o indipendenza non è l'opposto del federalismo il federalismo un modello di organizzazione dello Stato lo Stato si organizza concentrando tutti i poteri al centro e delegando né qualcuno alla periferia
E cioè si organizza diventa uno Stato centralista oppure concentrando tutti i poteri alla periferia e trasferendo qualcosa al centro e allora diventa uno Stato federalista
La secessione o l'indipendenza o un processo di autodeterminazione è un modo per passare da uno stato all'altro non è un modello organizzativo di uno stato è un modo per passare da uno stato all'altro
Allora mettendo insieme queste due cose e concludo
L'incapacità perché mancano le condizioni oggettive di questo sistema di riformarsi da centralista a federalista bisognerebbe eliminare la burocrazia eliminare i centri di potere eliminare tante altre cose e ricostruirle daccapo
L'impossibilità fino ai vediamo in questo sistema di autoriformarsi e secondo il consunto oggetto che è uscito prima e cioè la fine prossima ventura dello Stato nazione
Degli stati quindi che compongono le l'Unione europea che profetizzato un po'da tutti che un un mio mio ex professore del liceo che un marxista vero Max l'Alletto e l'ha studiato mi ha mandato una lettera per spiegarmi perché
Dal punto dal con l'analisi marxista della situazione del capitalismo e dell'evoluzione del capitalismo Luís arriva alle stesse conclusioni di Bossi e cioè la fine degli Stati nazione è un professore macchinista
In un paese scusate dimenticavo dimenticavo queste opere scusate dimenticavo questo professore Berto professore è consigliere provinciale di Rifondazione Comunista
Dimentica magari magari è magari è un matto però poi consigliere provinciale di Rifondazione allora mettiamo insieme queste due cose
L'impossibilità questo sistema è troppo rigido è troppo potente è troppo determinato e ha troppo da perdere nel riformarsi se non c'è la riforma se non è scolpita la riforma federale nella costituzione
E la progressiva fine degli Stati-nazione è stato ricordato scusate ma quando ci sarà la moneta unica quando ci sarà il modello di difesa europeo
Quando ci sarà la fine delle barriere tra uno Stato e l'altra eccezione iniziasse
Perché mai dovremmo a vere i nostri ambasciatori a Parigi e a Madrid visto che ci possiamo andare fanno parte dell'Unione europea
Vengono meno i pilastri fondamentali su cui si costituisce uno stato non ci sono più prova non batterà più moneta non potrà più dirigere un esercito perché sarà europea o non avrà più lei rapporti diplomatici con Parigi e prima o poi anche la giustizia la corte dell'Aja ce l'abbiamo già la Corte federale europea
Cedendo queste competenze a Strasburgo e Bruxelles cioè a livello federale
Viene meno la necessità di avere uno Stato non c'è nulla di drammatico in questo io credo
Allora quello che la lega disse
Considerata l'impossibilità del sistema di riformarsi e vedendo nella prospettiva di un'Europa nuova federale l'Europa delle Regioni quella che Bassanini ha chiamato l'Europa dei popoli che è la stessa cosa
Noi diciamo guardiamo con attenzione quello che fa il governo e questa maggioranza sapendo che probabilmente quello che propone non riuscirà a realizzare non per incapacità ma per le resistenze che ci sono e intanto proponiamo una via alternativa tela via della creazione
In prospettiva dell'Europa federale delle regioni e dei popoli partendo dalla costituzione della prima di queste regioni che appunto la Padania un chiarimento volevo
Volevo un chiarimento da Maroni prima di dare la parola a Bassanini chiarimento era se
In Parlamento nella Bicamerale allega darà una mano all'Ulivo e alle forze federaliste che tenteranno la riforma federale oltre che breve perché poi dovrebbe parlare
Allegate etto che entrerà nella Bicamerale anche se crede che la Bicamerale non porterà da nessuna parte sarà solo la terza edizione di un fallimento di camera fallimento numero tre
Questa bicamerale si partecipa con grande scetticismo ma come ho detto prima siccome noi siamo federalisti
E vogliamo la riforma federale
Pensando che si possa fare non più da Roma ma guardando l'Europa tutto ciò che di positivo viene fatto avranno scusa cioè voterete anche i due disegni di legge sul decentramento la riforma con limitazioni
Io non ho ancora avuto modo di leggere Bassanini mi ha aspramente criticato perché ho fatto dei commenti
Poco opportuni forse su queste proposte evidenze ma io non ho dubbi che siano corretti e giusti nei contenuti dubito molto che il metodo sia giusto
Che il metodo del decreto sia giusto però su questo siamo pronti a discutere non cioè non abbiamo e non ritireremo la delegazione parlamentare da Roma siamo le perché Roma è uno degli interlocutori ma da oggi o meglio dal quindici di settembre ne avremo un altro che a Bruxelles e Strasburgo
Noi chiediamo scusate curata solo dieci secondi
Io credo come ho detto prima che questa Europa
Non è quella giusta perché non sa risolvere il problema della disoccupazione della moneta unica e dell'Unione Europea Europa degli Stati e composta da soggetti troppo forti per consentire la nascita di un organismo vero
Cominciamo per esempio a creare vicino al Parlamento europeo che il Parlamento degli Stati
La seconda Camera delle Regioni e cominciamo soprattutto ad avere un governo
Europeo che non sia il governo dei prefetti nominato dai vari governi ma che si elettivo ho eletto dal Parlamento europeo o sull'esperienza dei sindaci eletto direttamente in occasione delle prossime elezioni europee questo sarebbe un passaggio fondamentale altrimenti l'Europa rimane semplicemente
Una raddoppio della burocrazia statale in questo ha ragione Bassanini
Io credo che tocchi a Bassanini adesso e dire serve
Vede prevalere le parole di Maroni
L'apertura verso una collaborazione parlamentare con con le forze di governo e in particolare con il il ministro incaricato di fare le riforme la riforma della della pubblica amministrazione oppure no e io per fare un po'invece la parte del diavolo che era Bassanini come risponde a chi per esempio Cossiga che nel frattempo si è scoperto federalista dal discorso citato da Maroni all'adesso lo accusa di puntare su decentramento non tanto come primo passo verso il federalismo ma quasi come un anticorpo il rimedio per guai
Libro che citava
Bassanini Cossiga diceva è un modo analogo a quello che facevano certi preti quando il venerdì battezzarono pesce e la carne così risolvevano il problema della astinenza per la verità per la verità Cossiga in quell'intervista mi
Come dire me a Signa assolveva mi assorbe no intanto Cossiga il primo maggio del mille novecentonovanta io ero nel nel in quella edificio del vecchio edificio di archeologia industriale nel quale Cossiga pronunciò quel discorso
Maroni forse non lo ricorda però conoscendo mi prima si è come dire ha fatto separato ma io feci immediatamente una dichiarazione all'ANSA molto feriti
Molto critica nei confronti del merito del metodo
Molto critica per che Cossiga Presidente della Repubblica
Era entrato nel merito della contesa politica eravamo a pochi giorni da un tornata generale ed elezioni amministrative
E molto predica nel merito perché
Assumeva una posizione di attacco e di critica a don ipotesi ma di un progetto federalista che in quel momento era sostenuto dalla lega ma non solo della lega dalla lega anche da minoranze consiste enti di altre formazioni politiche e che anche era sostenuto anche da minoranze consistenti di altre formazioni politiche
E che erano solo Progetto legittimo
Legittimo
Che aveva cittadinanza in Italia da molto tempo se non dall'epoca di Carlo Cattaneo ma che già allora molti del
Molti degli osservatori più attenti e moderni
Ritenevano potesse rappresentare l'unica prospettiva seria di riforme di modernizzazione del nostro sistema istituzionale
Dopo come veniva ricordato
Cossiga ha cambiato idea
E io penso che sia sempre sia sempre bene il salutare con soddisfazione i cambiamenti di idee quando vanno nella direzione giusta naturalmente
Naturalmente lascia un po'perplessi quando uno
Che cambia idea all'ultimo momento rivendica quasi i diritti dell'ante marcia
In questa intervista di Cossiga che appunto poi assolveva Mema questo importa poco
C'è una cosa che non mi ha convinto
Il governo ha detto e ripetuto
In maniera molto ossessiva proprio perché
Teme il ramo qualche
Non qualche equivoco temevamo qualche provocazione
Abbiamo detto e ripetuto io stessa ho illustrato entrambi i disegni di legge di cui parlavamo nel corso delle due conferenze stampa a Palazzo Chigi dopo i consigli dei ministri del dodici del diciannove
E ho invecchiata mente detti
Questi disegni di legge non sono federalista non sono la riforma federale
Governo pensa ritiene auspica che in Parlamento con il percorso che sceglierà faccia rapidamente la riforma costituzionale partendo dalla riforma della forma dello Stato in senso federale
Quindi deve essere ben chiaro che queste riforme importanti sono un passo in quella direzione ma naturalmente non pretendono non sono in grado di realizzare quello che solo attraversa una riforma
Impegnativa della seconda parte della Costituzione e anche di qualche norma della prima
Può essere conseguito quindi alla tua domanda io rispondo molto semplicemente
Non c'è nessuna intenzione del tipo di quella che Cossiga paventa
Anzi all'opposto
Noi pensiamo che fare la riforma federale sia un processo
E deve essere ben chiaro che questo pro cesso non si conclude
E probabilmente non comincia neppure solo con la riforma costituzionale che definisce d'Italia una Repubblica federale che delinea livello di principi costituzionali gli istituti del sistema federale
Se noi aspettassimo da riforma costituzionale per poi cominciare a fare
Tutte quelle ulteriori provvedimenti di riforma legislativa e di attuazione amministrativa
Che l'attuazione del modello offre della forma di Stato federale implica il risultato sarebbe che probabilmente tra sette otto anni non avremmo ancora finito
E soprattutto che si entreremmo in quella
Momento in quelle fasi
Nella
Storia politico istituzionale di un Paese che sono le più delicate in cui la riforma è stata concepita è definita nei suoi istituti fondamentali ma bisogna attuarle l'attuazione e cosa non semplice e complicata si tratta di trasferire completamente Poteri uffici personale risorse finanziarie
Di cambiare procedure
E a quel punto sono queste le fasi nelle quali le riforme si impantanati e rischiano di fallire
Allora
Abbiamo pensato
Cominciamo subito a fare tutti quei passi su quel percorso
E governo ne ha indicati alcuni nei prossimi né prossime settimane presenteremo altri provvedimenti i disegni di legge al Parlamento
Che ci consentono di cominciare questa strada
E quando avremo
La riforma della Costituzione in senso federale umbra Ampezzo di quel cammino sarà già stato fatto e avremo soltanto do da fare le importantissime correzioni degli istituti costituzionale che daranno poi solidità al nuovo edificio
Queste l'idea credo ragionevole e giustifica
Dice Roberto Maroni ma voi non ce la farete
Allora io vi posso rispondere in due modi il primo modo e dargli un appuntamento
Se cioè di c'è setacciare allora qui Matteoli ebrei Maroni abbonato al quattro settembre quindi se c'è setacciare in sala è deve già mettere nel calendario della festa dell'Unità nazionale dell'anno prossimo tanto si terrà in Emilia e non più o meno allora della festa dell'Unità dell'anno prossimo quatto al settembre novantasette e già prenotato si può anche questi casi si può anche dire facciamo gli stessi
E verifichiamo
Se la previsione di Maroni si è verificata o no
Se cioè consistenti passi in direzione Della riforma costituzionale in senso federale non sarà stata ancora approvata tra un anno ma per esempio potrà essere stata licenziata dalla Bicamerale per l'approvazione da parte della e sopra do perché Vaciago ha ragione Cacciaguerra jeune vediamo anche di non parlare sempre di anni
E soprattutto se importanti riforme legislative che intanto in previsione del traguardo a riforma federale
Stagliano drasticamente i controlli sulle Regioni e sugli enti locali danno ai sindaci il potere discende sì il segretario comunale magari di mettere anche un sit-in me ne genera un direttore generale al posto del segretario comunale
Semplificano le procedure
Estendono l'autonomia dei Comuni nell'organizzazione nella nella gestione del personale
Eliminano tutta una serie di controlli e nulla osta
Non solo delle prefetture
Vero Barbolini non solo delle prefetture ma di tutta una serie di altre organismi statali e non statali e così via sono state realizzate se nel frattempo è partita l'operazione di decentramento delle funzioni poi potremo discutere
Appunto se la moneta va a Bruxelles
E se va a Bruxelles anche la polizia quella probabilmente no
Ma intanto tutta una massa di poteri e le competenze in materia di industria di lavoro distruzione dei beni culturali
Che non stanno né l'attuale centodiciassette della Costituzione
Che quindi se passasse la proposta della Regione Veneto non sarebbero trasferiti ai comuni quale provincia le regioni perché è più arretrata della nostra
Ma che se passa la disegno di legge del governo al parlamento
Noi attribuiamo perché la Costituzione non ce lo vieta
Ai comuni alle Province per l'attività dei legislazione e di programmazione alle regioni
Fuori dal centodiciassette ma la Costituzione non ce lo dice beh se il quattro settembre ci siamo siamo riusciti a farlo
A avremmo avuto ragione noi siccome Roberto Maroni ci conosciamo da tanti anni è un uomo d'onore sono sicuro che ce lo riconoscerà
Se invece non saremmo riusciti a farlo avrà avuto ragione Luís appuntamento tra un anno appuntamento tra un anno con l'impegno che Maroni ha preso che questi provvedimenti se vanno in questa direzione saranno sostenuti e votati anche dalla lega il Parlamento
E magari
E magari e magari e magari
Migliorati dalla lega con emendamenti della lega
Io questo è un impegno io questo l'impegno che considero molto importante
La seconda risposta che volevo dare a Maroni ma alla fine diventa la stessa risale a un altro quattro del mese di luglio di quest'anno
Il quattro luglio di quest'anno
Io illustrato di fronte a una commissione parlamentare la Commissione lavoro perché la Commissione lavoro in base a una riforma che io proposi a nome della Giunta del Regolamento alla Camera qualche anno fa si occupa del rapporto di lavoro privato
E anche dei dipendenti pubblici nome della privatizzazione
Del rapporto di lavoro e quindi della pubblica amministrazione
Io illustra il quattro luglio alla Commissione lavoro abbastanza ampiamente qualcuno dice anche un modo un po'prolisso perché parlai un'ora e mezza
I due disegni di legge che il Governo a successivamente approvato il dodici e diciannove di loro e anche quello che ci accingiamo a presentare per completare la privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico alla fine di questo mese
La settimana successiva ci fu un dibattito era l'undici di luglio e il capogruppo della Lega
Si espresse più o meno così caro Bassani se davvero il governo presenterà dei disegni di legge che dicono quello che tu ci hai raccontato noi lì sosterremo egli potere
Ma questo non ci riuscirà
Non ti riuscirà il governo non te li approverà
Il Consiglio dei ministri non te li passerà lì ci sono i rappresentanti delle burocrazie non c'è riuscito a Roberto Maroni non c'è riuscito Speroni non c'è di uscirai neanche te
L'undici luglio il giorno prima del dodici di luglio dodici luglio è passato il primo di queste due provvedimenti una settimana dopo il secondo
Allora
Anche qui io dissi io dessi io li prendo in parola
Se ce la faccio mi aspetto il vostro sostegno
Di cui ci sarà bisogno perché Roberto Maroni ha ragione
Su un punto
Abbiamo passato un primo scoglio e il Governo ha dato una prova secondo me consistente
Per la parte che gli compete di volere avviare la strada verso la riforma federale intanto l'auto-governo l'autonomia la sempre
Dichiarazione cioè
Dobbiamo passare il vaglio del Parlamento io penso che la maggioranza dell'Ulivo sarà compatta
Ma proprio perché le resistenze e gli interessi di cui parlava Maroni non è che non ci sono ci sono e sono forti
E sono quelli Roberto ricorderà perfettamente che prima che lui diventasse ministro dell'interno io gli dissi dico guarda se fa il ministro dell'Interno
Tu devi fare due cose subito anche per decreto legge perché si aspetti un po'poi non teme lasceranno fare stabilire che i segretari comunali se di servono i sindaci
E ridurre drasticamente le competenze dei Comitati regionali di controllo lui era d'accordo per figurarsi di più vorrei avrebbe voluto fare Roberto Maroni
Non ce le hanno lasciate fra resistenze ci sono in quel governo come diceva giustamente governo per l'mi Tatarella in quel governo fare queste cose e risultato evidentemente impossibili
Due istituti una commissione la commissione Maroni che ha lavorato molto bene e ha fatto proposte interessanti solo che le ha consegnate al governo qualche mese fa
Dopo che governo Berlusconi era caduto ed era caduto anche il governo Dini allora questa prima passaggio noi lo abbiamo fatto il quattro luglio e l'undici di luglio ancora non ci credevano noi l'abbiamo fatto io non voglio dire
Che questo come dire che questo garantisce i passaggi successivi non la voglio
Anzi proprio per questo dico che l'apertura di Maroni su un sostegno della lega tutto ciò che va in direzione del feto l'ateismo e del rafforzamento delle Autonomie è importante perché noi sappiamo che l'esistenza e difficoltà le incontrare
Così come è importante lo diceva la forbice
Che ci sia una mobilitazione
A me non preoccupare le critiche al disegno di legge della Regione Veneto
Rilevo che intermedi trasferimento di poteri e di funzioni e più arretrato del nostro perché vuole trasferire solo quello competenze e poteri che stanno nelle materie del centodiciassette della Costituzione noi andiamo molto oltre
E pur e come sapete l'industria il commercio distruzione o lavoro non stanno nell'articolo centodiciassette noi pensiamo che bisogna
Che lo Stato si deve scrostato nazionale lo Stato centrale svedese sgranare anche delle competenze in queste materie in altre
Però che ci sia da parte delle Regioni delle Province e dei Comuni della lega e di armi una pressione
Una insistenza
Una tallona mento rispetto al governo e alla maggioranza è utile
Se questi nel momento nel quale si vota essi decide non si traduce
In atteggiamenti controproducente io non vorrei che la lega ma quello che ha detto Maroni mi fa pensare bene votasse contro misure e provvedimenti che vanno nel senso del federalismo e degli autonomi ma ripeto quello che ha detto Maroni da questo punto di vista mi tranquillizza infine
Infine Maroni ha fatto un accenno
Ed è
Un tema centrale della sua riflessione dice badate le resistenze sono fortissime e queste sono dimostrate dal fatto che anche delle buone riforme
Si sono poi impantanati riferimento al decreto ventinove decreto Amato poi corretto in alcuni punti da Cassese qui dobbiamo intenderci intanto decreto ventinove importantissima di forme
Badate io come presidente del gruppo della Sinistra Indipendente presentargli una decina di anni fa il primo disegno di legge sulla cosiddetta privati l'azione del rapporto di impiego pubblico quindi io ho sostenuto il decreto ventinove decreto ventinove aveva però un difetto fondamentale e difetto era il centralismo
Il decreto ventinove contiene una serie di innovazioni importanti ma la logica come la logica di molte riforme di Cassese resta una logica sostanzialmente centralista l'idea che si possa cambiare
Radicalmente rovesciare come un guanto la nostra amministrazione pubblica facendo
Tutto dal centro da Roma
Proprio per questo decreto ventinove non è riuscito non ha avuto successo
Poi ci sono i TAR e il Consiglio di Stato ma una delle cose che noi faremo a fine settembre sarà di realizzare finalmente il passaggio delle controversie sull'impiego pubblico dai dalla giustizia amministrativa alla giustizia ordinaria
Cambia la logica
Poi non tutte rose e fiori anche nella giustizia ordinaria ma questo è un altro discorso
Però difetta del centralismo
La nostra impostazione l'impostazione del governo
E a me spiace che Roberto Maroni non abbia ancora avuto tempo di leggere quei due disegni di legge
Io ho reagito alle sue critiche perché avevo capito che non li aveva letti come ha detto questa sera e che quindi le sue critiche non erano fondate per quello mi spiace che non la perché la nostra logica è completamente diverso noi pensiamo che il nostro sistema di istituzionale delle amministrazioni pubbliche non si possa informare
Dal centro
E la logica del disegno di legge di delega queste
Noi
Confrontandoci con Parlamento regioni e conferenza stato città autonomia e quindi con i Comuni e le Province
E lavorando assieme attuiamo una grande ridistribuzione di poteri e di funzioni e di risorse
E poi affidiamo a tutto il sistema delle istituzioni e il compito di riformare le amministrazioni dello Stato
A quel punto avremo un'amministrazione centrale molto più snella perché è ridotta ai suoi soli compiti essenziali
Governo e Parlamento si riformeranno quel poco che resterà
Badate in termini numerici vorrà dire centoquaranta centocinquanta mila dipendenti pubblici su tre milioni e mezzo
Questo sarà quello che spetterà a Parlamento e governo di riformare a quel punto
Regioni province comuni camere di commercio
Comunità montane e così via sì riformeranno le loro amministrazioni
Avendo ieri poteri per far
Adotteranno moderni diverso e perché no perché il comune di Ostana provincia di Cuneo ventinove abitanti non deve adottare un modello diverso dal Comune di Roma tre milioni e passa di abitanti
Modello organizzativo diverso
Perché è un comune del Trentino che ha una storia una tradizione amministrativa la grande tradizione dell'amministrazione austro-ungarica
Non deve adottare un modello diverso magari da un comune che so siciliano che ha un'altra storia un'altra tradizione amministrativa dove i cittadini hanno altre abitudini e altre esigenze
E poi vedete
L'autonomia e la diversità delle scelte consentirà anche di sperimentare
E si vedrà chi trova delle soluzioni migliori e gli altri magari decideranno nella loro autonomia di copiarlo
Quindi una riforma dell'amministrazione che non si fa più da Roma da Roma se ne fa solo un pezzetto
Siamo andati oltre in quel disegno di legge perché si prevede che nell'attività di delegificazione di semplificazione
Amministrative Regioni Province Comuni siano associate il lavoro viene suddiviso anche in questo compito perché abbiamo inventato un meccanismo di delegificazione in cui il Parlamento dai criteri
Il governo fa da cabina di regia e smista il lavoro di semplificazione direttamente alle istituzioni locali e regionali che essendo competente per quelle materie rispettando soltanto poi pochi principi
Sì di legge nazionale che resteranno fissati dal lavoro di delegificazione si riformeranno sostituendo le leggi nazionali con loro regolamenti o leggi regionali
Quattro di autonomia
Cioè noi ci siamo fatti carico proprio di queste che l'obiezione fondamentale e la ragione secondo me fondamentale per cui la serie di riforme dell'inizio degli anni novanta importante è giusto e come il decreto ventinove non sono riusciti quale riforme riuscita davvero diciamo la verità dagli ha ricordato prima da Vaciago e da barboni
La riforma del Comune
L'elezione diretta del sindaco che va completata dando potere risorse strumenti eccetera quella riuscì perché quella dotata già questo moderno che il modello dell'autogoverno
Delle comunità locali sul territorio
Beh ecco io
La seconda cosa che chiedo questa sera a Roberto Maroni oltre che di prendere l'impegno per il quattro settembre del novantasette è di leggersi questi disegni di legge
So che diverranno delle idee magari per migliorarli emendarli su questo punto
Ma forse si renderà conto essendo persona intelligente che è cambiata l'ottica anche sotto questo profilo e che non si pensa più
Di poter fare da Roma una rivoluzione che dei crescere nel Paese deve essere sostenuta da tutto il paese di cui sono protagonisti inevitabili essenziali
Le comunità locali le istituzioni locali e le Regioni
Questo naturalmente è importante è un tema che noi vorremmo discutere con gli amici della lega queste sarà importante anche nella riforma costituzionale come la facciamo questa riforma costituzionale
Ma anche qui non è problema di costituente o di Parlamento
Perché il Parlamento non è il parlamento di Roma nel Parlamento ci sono quelli che sono stati eletti a Piacenza e anche quelli che sono stati eletti in Val Brembana
Nelle valli bergamasche
Che rappresentano i cittadini di
Il problema è che
Nel processo come avverrebbe l'Assemblea costituente ma nel processo di elaborazione della riforma costituzionale
Ci sarà un confronto tra il Parlamento li gruppi parlamentari le Regioni le Autonomie locali
Ci sarà un lavoro di interlocuzione e di collaborazione comune
Quei sto a me pare più importante che non inventarsi nuovi organismi costituenti non previste dalla Costituzione
E poi magari cassati dalla Corte Costituzionale bocciate dalla Corte costituzionale
Perché ci sono i Tare e ci sono i Consigli di Stato che decidono suoi i decreti sui provvedimenti amministrativi ma c'è anche la Corte costituzionale che decide sulle leggi
Questo mi sembra molto più importanti e questa secondo me è la strada che noi dobbiamo batte
Poi ci sono
Da serie di altre cose sulle quali
Possiamo discutere a lungo io sono convinto che il Mezzogiorno d'Italia sia maturo per il federalismo
E Roberto Maroni per la verità quand'era ministro dell'Interno Rua
In qualche modo verificata io credo che dure abbia trovato
Consenso e dialogo con molti nuovi sindaci delle regioni del sud
Forse persino di più di quello che ha trovato nel nord del Paese
In qualche caso e ha verificato con mano come ci sia la voglia di uscire
Dalla tutela dall'assistenzialismo e di diventare protagonisti del proprio riscatto della propria riprese
Assumendosi tutte le responsabilità necessarie perché il federalismo vuol dire assunzione di responsabili
Ecco questo io credo che si possa e si debba fa la Salerno Reggio Calabria era insieme alla variante di valico
Lei programma che Di Pietro ci ha presentato prima dell'incontro con i sindacati prima dell'incontro con i sindacati il governo è andato all'incontro coi sindacati proponendo Variante di valico e Salerno Reggio Calabria e alcune altre cose
E non è
Una richiesta di assistenzialismo è un'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell'intera Italia non solo delle regioni meridionali
Questo intervento di Bassanini avendo ormai fatto le undici e quaranta possiamo chiudere il dibattito altrimenti andremo avanti probabilmente per altre ore credo con la promessa
è di Maroni sarà conferma di trovarci qui il quattro settembre dell'anno venturo vedere se il cammino delle riforme andato avanti o no
Extraterrestre non intendo