"Europa unita: un'occasione per Milano" organizzato nell'ambito della Festa Provinciale dell'Unita' (Milano, Palavobis)

A nome dell'organizzazione della festa ringrazio presenti gli oratori
Voi dal pubblico ci darete una mano a seguire animare
Questo dibattito un dibattito che
Era preannunciato con la presenza
Di Piero Fassino sotto sottosegretario agli esteri
Per motivi di urgenza
Emergenza è trattenuto alle ministero in queste ore
Che doveva vedere anche la presenza di Federico Rampini come conduttore ci prega di scusarmi per impegni urgenti niente lo trattengono al giornale attendiamo altri due arrocco oratori preannunciati ma io credo che l'ordine
Delle questioni intendiamo trattare questa sera Possa egualmente in maniera efficace
Essere discusso
Va benissimo essere discusso con gli oratori presenti che presento
Fiorella Ghilardotti che è parlamentare europeo del gruppo PDS Partito Socialismo europeo
Antonio Dubach senatore dell'Ulivo Unione democratica
Ferdinando Targetti correggimi scuse partito repubblicano
Ferdinando Targetti deputato dell'Ulivo Sinistra democratica
Attendiamo Maria Grazia Fabrizio che segretaria generale della CISL milanese e Pino Cova che è vicepresidente della lega delle Cooperative della Lombardia
Come sapete il titolo del nostro dibattito è Europa unita un'occasione per Milano
Quindi un'opportunità di discutere di questioni europee che non possono prescindere da uno tela emottisi di questo Periodo che e annesso alle questioni di carattere come dire anzitutto economico finanziario tuttavia con i suoi risvolti dubbi per quanto attiene il processo anche di una crescita delle dell'Europa della sua unità dal punto di vista del ruolo delle sue istituzioni dei poteri
Ovviamente non si può prescindere da questioni di ordine generale la questione della tanto discussa necessità di costruire le condizioni per che lì l'Italian raggiunga quel le condizioni essenziali per Maastricht
Io credo però che il tema che per l'appunto Europa unita occasione per Milano non può solo farci discutere di questa questione seppure decisiva io credo ma debba anche tenere conto di quelle questioni di carattere politico istituzionale e di carattere sociale che sono gli altri due livelli su cui si costruisce sostanzialmente l'Europa ovviamente un'Europa che da Milano non può non essere vista come opportunità
Per ciò che attiene io penso qui lancio
Come dire metto lì
Più che altro tema attizza una questione ma penso che che i nostri oratore il poi rientra ne avranno più nel merito
Per Milano
Lo non è solo l'Europa unita un'occasione alla quale bisogna aggrapparsi per restare a tutti i costi dentro la competizione di mercato
è una necessità per l'industria per le forze del lavoro per l'economia milanese e lombarda quella di contribuire a conseguire non solo quei benefici ma anche attraverso i sacrifici necessari quelle condizioni
Che stanno dentro anche il Trattato di Maastricht penso anzitutto al processo di liberalizzazione dell'economia che è uno dei fondamenti attorno ai quali è possibile modernizzare dare nuovo ruolo alle forze economiche alle forze sociali della nostra realtà
Permette alle ovviamente nelle condizioni di competere in una Europa
Dentro la quale l'area milanese ha avuto sempre possibilità di mettere insieme per formare un sa anche dal punto di vista economico finanziario sempre
Raggiunto livelli di competitività con are con grandi aree europee penso alla realtà
Di Monaco di pezzi importanti del di della della Francia eccetera eccetera
Oggi però si compete
In maniera diversa non si può competere in un'Europa unita senza regole
Una liberalizzazione avanzate una modernizzazione avanzata dalla mostrare ha bisogno di nuove regole ha bisogno anche di comportamenti certi da parte delle istituzioni sia quelle nazionali sia quelle locali ossia quelle europea quindi un'occasione in questo senso ed infine io penso un altro che è un altro punto importante nella nostra realtà è quella di un della rilancio di un processo forte di modernizzazione delle infrastrutture che è uno degli elementi fondamentali su cui Milano può avere anche un ruolo nazionale di traino verso uno un l'Italia nell'Europa che sia anche a attivo protagonista di un processo avanzato di di unità di leva economica finanziaria ma anche sociale infine credo che non possa Noè venire che non possa venire messo in disparte
Quello
La condizione nella quale Milano la Lombardia e il nord del Paese
Sono chiamate a
The nere e le forze politiche che ci stanno in questa in questa situazione nella quale diciamo così che richiami secessionisti CIO e richiami a una separazione del ruolo del nord dell'Italia dall'insieme del Paese addirittura proposte che dicono
In Europa ci debba entrare prima una parte dell'Italia poi si vedrà
Ecco io credo che queste questioni sono questioni che non possono essere lasciate in secondo piano ma debbono avere dalle risposte certe da parte delle forze politiche soprattutto da chi ha responsabilità nelle istituzioni come credo con grande impegno nostro fattori hanno e mantengono nei confronti di quest'area di cui sono rappresentanti io li ringrazio comincerei credo consorella dell'auto
Grazie sì
Mi dispiace molto che non ci siano non ci siano Fassino e gli altri interlocutori però credo che cercheremo di
Lo stesso di interloquire su questi temi che io considero fondamentale intanto comincerei dal titolo Io lo trovo molto significativo intanto perché credo sottenda una scelta strategica per l'Europa no un'occasione non viene presentato all'Europa con questo titolo solo come vincoli che pure ci sono e dei quali dobbiamo tener conto e invece l'Europa è una proposta emana commessi ci viene proposta come sede del nostro impegno e di una prospettiva quindi proprio come un'occasione io nella mia introduzione toccherà tre aspetti che mi sembrano fondamentali o quanto meno prioritari tenendo conto anche delle della traccia delle considerazioni che faceva Quartiani nell'introduzione il primo aspetto credo che sia necessario chiarire di che Europa stiamo parlando
E quali ne sono soprattutto le prospettive credo sia inutile negare la fatica politica di fare l'Europa specialmente in questa fase però se il processo di integrazione va incontro a delle contraddizioni ha delle difficoltà io penso che dobbiamo interrogare noi stessi e tutte le componenti europeiste dello schieramento politico sull'iniziativa che mettiamo in campo in Italia e in Europa per forzare le resistenze per superare le contraddizioni che ci sono perché solo così possiamo contribuire davvero alla alla definizione dell'Europa
Il secondo che ricordava anche Quartiani non c'è dubbio che l'Europa ha rappresentato per quegli Stati per quelle regioni per quelle città
Che hanno avuto le idee chiare sulla propria identità e sul proprio futuro ha rappresentato un'opportunità allora noi dobbiamo parlare di questo a Milano
E non solo a parlare ma credo dobbiamo impostare finalmente nuove visioni nuove politiche uscendo un po'da un dibattito spesso un po'ripetitivo anche un po'frustrante e inconcludente
Terza questione che veniva posta anche da da Quartiani credo che nell'ambito delle scelte infrastrutturale prioritarie delle politiche occorre ricercare modalità e condizione perché se ricevano anche sul piano del concorso finanziario un impulso importante anche dall'Europa
Attraverso una relazione più stretta e una maggiore capacità delle istituzioni dei privati sia singoli che associati di rapportarsi all'Unione Europea
Vorrei approfondire un po'i singoli aspetti cercando di essere breve anche se non sono tempi facili simili si possono così in dieci minuti affrontare con
Forse con pienezza
L'Europa
Dicevo stiamo vivendo stiamo sta vivendo una fase molto difficile l'Europa e del resto se pensiamo a quanto è accaduto sulla scena mondiale in questi anni ma in queste settimane in questi giorni
Credo che non possiamo sfuggire alla constatazione della un NI quater inadeguatezza di fondo dell'Unione europea si può fare un elenco lunghissimo di punti critici dalla ex Jugoslavia al terrorismo internazionale
Ai rischi per il processo di pace in Medioriente agli eccidi in Africa la Cecenia i problemi del Terzo Mondo l'Iraq ecco io credo su questo dobbiamo interrogarci che cosa fa l'Europa
Fa molto fa molto sul piano degli aiuti internazionali credo sia importante ricordare che il sessanta per cento degli aiuti umanitari a livello mondiale viene dall'Europa quindi questo è una cifra consistente però credo troppo poco troppo raramente si esprime sui nodi di fondo con una voce sola e con una voce autorevole allora c'è un primo tema che bisogna affrontare quando si parla di dell'Europa oggi
E trovare e cercare le condizioni perché si faccia un passo avanti l'Unione europea io credo deve trovare la strada per concorrere
Alla ricerca delle condizioni per un mondo contro con meno conflitti e tensioni un mondo più giusto
Deve trovare la strada per far fronte ai rischi di frantumazione e alla crisi degli strumenti e delle autorità governanti a livello internazionale i fatti di di questi giorni lo dimostra non sono un esempio di questo
Peraltro io credo soltanto assumendo l'unione europea come il soggetto autorevole anche nel nostro Paese e le sue forze più conseguentemente democratiche potranno dare il loro contributo al sulla scena internazionale solo dentro un contesto europeo con una Unione Europea autorevole
Naturalmente non tutto il quadro e così buio come si vuol presentare e credo che lo confermino gli stessi risultati della presidenza italiana dell'Unione Europea sono fatti passi avanti anche su questo scenario
L'accordo con la Slovenia sono risolti dei problemi però non c'è dubbio e credo che la vicina ex Jugoslavia ce lo ricordi quotidianamente come su questa vicenda l'Europa ha dimostrato tutte le sue debolezze
Io credo però che ci deve essere proprio per questo uno scatto nella stampa nei partiti nelle associazioni nei movimenti sulle conduzioni sulla conduzione sugli sviluppi della Conferenza intergovernativa che è una fase importante
Perché
La Conferenza intergovernativa in corso
Discute le strategie e gli obiettivi per il futuro dell'Europa allora se si riesce a fare dei passi avanti in quella direzione allora ci sono prospettive ci sono prospettive positive per il futuro
E quindi io credo che dovremmo farci sentire di più tutti sia dicevo come movimenti associazioni e partiti per far sentire la presenza questi governi che discutono su come proseguire il processo di integrazione europea
Tenendo conto del rispetto delle cose che diceva Quartiani dei vincoli economici ma anche e soprattutto della compatibilità di questi vincoli economici con una un modello sociale che ha caratterizzato l'Europa fino ad oggi
Quindi in questa Conferenza intergovernativa ed è importante far sentire la propria voce si dovrà stabilire se l'Unione Europea acquisterà una più marcata personalità giuridico politica
O è una sua autonomia decisionale o se prevarranno invece sono moltissime le spinte ad una forte rinazionalizzazione delle politiche e noi lo vediamo quotidianamente noi al Parlamento europeo ma credo che se ne abbia sentore anche ancorché le informazioni soprattutto in Italia siano arrivino molto poco ai cittadini su quello che succede in Europa però si percepisce
Un'altra preoccupazione credo tocca le altre sfide che ha davanti l'Unione europea prima fra tutte quella di creare opportunità di lavoro per gli oltre diciotto milioni di disoccupati
C'è un documento a cui far tutti fanno riferimento che è un po'la pietra miliare no della politica europea su questo degli anni novanta fino al Duemila che il piano dell'ora bene il piano del loro all'interno al suo interno all'indicazione strategica di come muoversi ma il piano del nord è stato messo nel cassetto è stato messo nel cassetto e quindi non è fallito perché le indicazioni nel piano del Nord non erano positive o non erano giuste o non è conduco non corrispondevano alle condizioni socio economiche politiche dell'Europa
è stato messo nel cassetto perché perché una serie di Paesi Germania in testa
Germania in testa deciso che non era il momento perché i problemi all'interno della Germania da risolvere anche sul piano economico e di unificazione forse erano più forti di investire fino in fondo investire fino in fondo vuol dire
Scegliere strategicamente di investire anche risorse di investire e di privarsi parte di competenze nazionali e per far affrontare questi problemi con una politica europea
E questo duello misuriamo non solo sulle politiche che poco europee sulle poche politiche vengono scelte ma anche sulle scelte che poi sono quelle che traducono concretamente le le le indicazioni politiche che sono le scelte di bilancio
In particolare in questi anni e quest'anno in particolare per il bilancio novantasei sette il Consiglio europeo ha deciso coerentemente con i problemi che ciascun Paese ha per raggiungere l'appuntamento di Maastricht un più un Bilancio rigoroso
è un Bilancio rigoroso però che
Fa venir meno mette in discussione seriamente pericolosamente non solo la non applicazione del Piano delle loro ma anche tutti quegli interventi sulla politica sociale di sostegno sulla politica sociale che avevano caratterizzato un po'la la diversità fra la la tradizione il tradizionale modello sociale europeo rispetto ai modelli degli altri paesi occidentali
Ecco io credo che questo sia un campanello d'allarme e ancora anche ancora su questo la Conferenza intergovernativa importantissima perché se all'interno del trattato che si riscrive era si farà riferimento al rispetto dei diritti fondamentali
Alla politica sociale come punto di riferimento per l'Unione europea ed è quello che sulla sul su questi temi molti governi concordano l'Italia in primo luogo ma che hanno chiesto le forze sociali sindacati il Parlamento europeo nelle sue nei suoi documenti che ha approvato allora ci sarà la possibilità di di vincere anche le resistenze che forse sono se ciascuno guarda il suo Paese anche forse motivate no di mettere meno risorse sul bilancio europeo per affrontare i problemi dei singoli Paesi però solo così si potrà fare il salto in avanti
Così come occorreva davvero che e quindi faccio un appello per ricordare a tutti noi
Che abbiamo responsabilità a tutti i livelli istituzionali su il Corvetto utili sull'utilizzò e sul corretto utilizzo delle risorse che già oggi sono disponibili mi riferisco ai fondi strutturali al fondo sociale
L'Italia purtroppo è sempre fra i Paesi fanalino di coda e questa è una responsabilità gravissima è una responsabilità gravissima perché il non utilizzo comincia a far discutere alcuni si sentono voci anche all'interno del Parlamento europeo che su cui scrisse che pure è sempre stato il massimo difensore di questi strumenti
Che
I regolamenti così come sono non possono più reggere e che i fondi strutturali assegnate a ciascun Paese se non vengono utilizzati
Non sono come dire appannaggio di quel Paese ma devono essere redistribuiti
Occorre più rigorosamente utilizzare queste risorse e dico questo perché la scadenza del della programmazione novantanove che se in questi tre anni novantasette novantotto novantanove non si cambierà rotta e questa è la responsabilità è di tutti non solo delle istituzioni comunitarie ma soprattutto per i governi nazionali e regionali perché hanno responsabilità anche le Regioni sull'utilizzo dei fondi strutturali sulla corretta gestione dei fondi strutturali
Veramente verranno messe in discussione e verranno messi in discussione io credo in maniera selettiva come è giusto che sia
Ovvero il Paese che dimostrano la capacità trasparenza efficacia nell'utilizzo di queste risorse potranno ancora beneficiare negli altri no quindi credo che questo sia importante ricordarlo
Noi però credo come Italia abbiamo un bisogno speciale dell'Unione europea
E per questi io credo sono un po'poco responsabili presso la mia opinione che mi consolidato ogni volta che si affronta questo tema nonostante le cose che ho detto
Mi sembrano poco responsabile quelle posizioni che caricano di troppa negatività i parametri e le coerenze richieste dalla partecipazione fin dall'avvio dell'unione economica e monetaria dell'Italia e questo non perché i parametri non ci pongono dei problemi certo che ce li pongono però io credo che questi non possono essere assume questi problemi che ci pongono non possono essere assunti come alibi
Per non risanare la nostra economia accettandone infatti per più questo sarebbe il declino alla marginalità del nel nostro Paese del suo avvenire
E badate che la posizione strategica dell'Italia è particolarmente significative particolarmente importante soprattutto dopo che si è iniziato il processo di cooperazione con i Paesi del Mediterraneo
Allora strategicamente dal punto di vista economico e politico e geograficamente l'Italia è importante l'Italia ha bisogno di fare tutto il possibile per rispettare questi parametri e cercare di essere nei paesi
All'avvio dell'unione economica e monetaria
L'Europa ha bisogno dell'Italia certo sarebbe un Europa monca se l'Italia non ci fosse
Passerei al secondo punto per non rubare troppo tempo e poi credo che il dibattito ci permetterà mi permetterà deve intervenire se se sarà ottenne cieco opportuno
Su Milano dicevo secondo punto è che non bisogna bisogna accogliere l'Unione europea l'unità dell'Europa un occhio come occasione per Milano io credo che siano ormai maturi i tempi per reagire un po'alla frustrazione alle lamentele anche alle analisi un po'ripetitive interminabili che si fanno
Ormai tempo di proposte chiare che siano praticabili immediatamente e comunque credo che per quanto riguarda il Comune di Milano in particolare che siano io credo alla base delle proposte elettorali dell'Ulivo
Milano è una città ricca di potenzialità enormi che fino ad ora però non si sono espressi in modo adeguato perché spesso si attarda anche su polemiche di corto respiro
Però a Mila no non già più competitiva a livello di trasformazione se no per i punti di eccellenza di questo ne dobbiamo prendere atto dobbiamo affrontare il problema da questo punto di vista allora la battaglia vera per mantenere un ruolo competitivo viene combattuta oggi attorno a quelle aree di valore aggiunto che cominciano ad essere legata alla società dell'informazione
Al brokeraggio in senso lato dal software al design dalla progettazione all'outsourcing alle spalle sub forniture
Inoltre il ruolo di Milano come centro organizzativo dei flussi d'importazione dell'Alta Italia nonché come punto di riferimento per le imprese estere nel territorio italiano
è dimostrato anche da numerose ricerche degli ultimi anni quindi basterebbe solo questo per spiegare come qualsiasi tentazione isolazionista
E secessionista oltreché deprecabile dal punto di vista politico e sociale io credo sarebbe mortale per l'economia milanese e lombarda
Milano oggi non ha un ruolo adeguato le sue potenzialità rispetto all'intero sistema Paese Milano produce ricchezza funziona da finestra sull'Europa ma però esclusa da tutti i circuiti decisionali importanti che restano tutti concentrati sulla capitale
Allora io con vi credo che convenga anche per contrastare con efficacia le tendenze separatiste rilanciare con forza il dibattito sulla capitale reticolare recentemente approfondito da una dagli studi della Fondazione Agnelli e anche dal professor Quadrio Curzio
Ad esempio non tutte le fu le funzioni pregiate è giusto che siano a Roma distribuiamo le come fanno in Germania
Penso ad esempio a una sede a vere e proprie deleghe per le politiche economiche estere e anche per parti di cooperazione internazionale più legate al mondo dell'impresa presto potrebbe essere un esempio
Oppure una sede di promozione e supporto alla realtà alle e al processo di integrazione di internazionalizzazione del sistema delle piccole e medie imprese
E alla proiezione internazionale del sistema milanese lombardo e nazionale
E ciò può essere realizzato valorizzando ossia valorizzando e coordinando il patrimonio di risorse di strutture che sono già operanti nell'area milanese
Sia di vendita del decentramento a Milano di funzioni nazionali che oggi sono un po'disorganica mente concentrati vari ministeri gli esteri l'industria il commercio con l'estero
Io credo poi che Milano debba candidarsi risolutamente a divenire sede di almeno una istituzione comunitaria
Ad esempio nel campo della ricerca per l'innovazione tecnologica e produttiva
Però per poter accedere all'Europa bisogna in primo luogo avere chiare le proprie priorità ad esempio definire compiti Poteri funzioni risorse della città metropolitana
Occorre perché sviluppare rapporti organici con le grandi aree metropolitane europee e queste io credo darà autorevolezza alla città nel rivendicare funzioni pregiate
Nuove nella nell'ottica della città reticolare che ricordavo prima
Specie entrando né altre dalla Fiera alla Seconda Università
In un rapporto equilibrato col proprio Interlandi composto per la maggior parte come lo chiama il professor Martinotti di milanesi di giorno
E questo cocomero apporterà Milano all'Europa io credo che il le condizioni per un rilancio di Milano passano attraverso una profonda modifica di politiche che incidono su alcuni dei nodi dei quali ha un rilievo europeo polvere ricevere anche un concorso dalle politiche dell'Unione Europea
Cito alcuni punti essenziali la mobilità di merci e persone
Sotto questo titolo rientrano il completamento e l'attuazione di scelte già un po'imposta per già ben avviate dal Passante all'alta velocità all'interporto a Malpensa due mila
Ecco per Malpensa due mila
Avete seguito tutti le disavventure le polemiche ci sono state per quanto riguarda nelle discussioni sui progetti prioritari anche su Malpensa dominanti sono stati a livello di Parlamento europeo in Europa
Però ora che siamo nella fase finale che praticamente che l'aerostazione praticamente quasi finita
In realtà emergono le vere difficoltà le lobby che si oppongono a fare affinché Malpensa decolli di lobby europee le compagnie aeree che ecco allora io credo che la responsabilità delle istituzioni
Del mondo economico e politico deve fare in modo di come dire affrontare tutti quegli ostacoli tutti quei problemi che ancora ci sono perché queste non siano una alibi per queste lordi faccio un esempio
Per dire come possibile affrontarlo
C'è il problema dell'interramento dell'attraversamento di Castellanza che è stata decisa concordata che deve essere fatta però in tempo reale
Sessanta miliardi che il Presidente del Consiglio ha promesso se non ci sono subito dal governo la Regione deve assumersi la responsabilità di anticiparli così come ho fatto abbia fatto noi durante la mia giunta
Abbiamo anticipato ottanta miliardi perché non si interrompesse ad hoc i cantieri del passante ferroviario e poi ritornano dal governo perché è un anticipo
Queste sono le cose che bisogna bisogna che tutti gli ostacoli vengano affrontati e risolti in tempo reale ogni ogni problema di resistenza interno viene amplificato dalle dalle lobby europee
E si queste lobby sono molto forti perché a Malpensa due mila quando sarà a regime sarà il più importante il rapporto del sud Europa
Per esempio un altro problema che potrebbe sicuramente esserci che quello del rumore e che per i cittadini che vivono nei è intorno a Malpensa un problema fondamentale emblemi importante quindi va affrontato poi può essere affrontato con gli odori
Può essere risolta tecnicamente io non sono un'esperta ma altri e altri grandi euro avevo quarti europei hanno affrontato prima di no e questi problemi faccio riferimento ad esempio a Parigi
Allora perché non affrontarla già in fase di di di definizione così come le resistenze sindacale vanno affrontate se sono legittime vanno spesso a volte se sono pretesti vanno dichiarati esplicitamente che sono pretesti e quindi come dire definiti come tali
L'Alitalia finalmente dico questi mi permetto di dirlo come opinione del tutto personale ha capito l'importanza di Malpensa
Però io credo dovrebbe essere un pochino più coraggiosa l'Alitalia si gioca il suo destina industriale con il decollo di Malpensa due mila
E il presidente Prodi l'aveva capito quando era presidente dell'IRI e il Progetto Crispi che poi è stato valutato dalla Commissione Christopher se era proprio partito da un'iniziativa dell'IRI della seria e della Regione Lombardia proprio perché aveva intuito che non è sufficiente ad una per porto di Roma per mantenere gli europei mantenere l'Italia dente strategicamente dentro l'Europa ma era importante e necessario che ci fosse può dare o Porto nel cuore
Dell'economia
Italiana
Un altro poi un altro punto che mi sembra fondamentale che va affrontato oltre a quello della mobilità di merci e persone e la tutela dell'ambiente la tutela dell'ambiente urbano dal recupero delle aree dismesse
Al piano di risanamento delle periferie
Così come la riorganizzazione dei servizi sia la produzione che alle persone
Capofila dei servizi della produzione in una città come Milano sono i centri finanziari Tanca Marie quelli commerciali di trading e soprattutto quelli a carattere scientifico e tecnologico
I de finanziamenti dall'Europa possono venire anche in tema di servizi sociali allora intanto si potrebbe in primo luogo partecipare più autorevolmente al dibattito sul nuovo welfare in corso in tutta Europa e non solo in Europa
Milano potrebbe essere ad esempio e Chuck e alle caratteristiche le potenzialità per farlo un luogo privilegiato di sperimentazione massicce del cosiddetto terzo settore o terzo sistema
Sviluppando capacità metodologie di coordinamento proponendo progetti pilota in questo campo la Commissione europea
Io in in questa fase sono relatrice del bilancio la Commissione affari sociali e insieme ad altri colleghi abbiamo fatto un documento su questo ci sono delle ricerche dell'Istituto interessantissimi sul possibilità anche il terzo settore a di sviluppare non solo cooperazione ma risposte a domande che oggi nel pubblico e nel privato non sono più in grado di di affrontare
Allora io credo che Milano abbia le possibilità le caratteristiche per la ricchezza associative che per l'economia sono interessati è interessante anche per le aziende
Creare servizi dare risposte che possano rendere più facile e più vivibile la città più più capace di rispondere alle domande e alle esigenze di oggi
Un altro tema su cui credo sia necessario investire e sul quale l'Unione europea da tempo lavora
è la raccolta differenziata e la produzione di energia dai rifiuti i trasporti lo dicevo prima che sono un'esigenza molto forte sia nelle periferie che nell'hinterland
Il cablaggio
Che deve essere generalizzato se ne parla da anni ormai potenziato perse consentire davvero alla Rete delle piccole e medie imprese
Di ridurre i costi per trasmettere e ricevere dati essenziali per la loro attività e il loro sviluppo
Io credo che Milano non posso abdicare al ruolo di città telematica che devo mobilitare capitali soprattutto privati in grado di riportarla al centro del sistema delle città avanzate dell'Europa
Un ultimo punto che collega direttamente Milano lo sviluppo di Milano l'Europa è il capitolo della cultura e della formazione
Allora oggi parlare di competitività di lavoro ti prospettive reali significa porsi il problema di una società che deve essere in continuo stato di apprendimento che non termina con la scuola
E a Milano
Che si sentono per prime le pressioni della tecnologia dei mercati delle concorrenze vecchie e nuove che spingono continuamente a cambiare le carte a riveder le soluzioni le competenze
Quindi un altro punto essenziale Milano come l ordine society che introduce elementi di apprendimento ovunque nella scuola dopo la scuola nella riqualificazione professionale sia quelle di base che quelle più sofisticate allora su su ognuno di questi aspetti sopra ricordati vi sono interventi comunitari a cui Milano e la Lombardia accendono troppo poco
La regola degli interventi comunitari è però quella di favorire un efficace utilizzo del di più comunitaria quindi i Progetti devono avere come dire un di più
Che possono essere interessanti per il per la la città per il territorio in cui vengono fatti ma anche come modello da esportare allora qui ci sono tutte le condizioni e le intelligenze le competenze di tecnologie per fare questo
Però quello che si impone per accedere a questo di più per farne uno degli elementi per costruire la nuova Milano è un mutamento di mentalità del modo di fare politica
Al l'al fine di colmare quello che gli inglesi chiamano no all'incirca soprattutto in materia di servizi pubblici il livello ad esempio dei rapporti della regione con gli organismi dell'Unione europea resta terribilmente basso soprattutto persiste una scarsissima familiarità delle strutture regionali ma anche della Provincia e del Comune con i programmi e i progetti dell'Unione Europea
E credo io
Per questo credo che sia urgente l'avvio di un processo anche programmato di europeizzazione di Milano e della Lombardia da tenersi attraverso l'attivazione di partenariati di alleanze attraverso il deciso miglioramento e spesso della creazione di competenze distante e stando europee del personale e politica del personale amministrativo e anche per loro tramite degli operatori e dei cittadini
Però tutto questo presuppone uno scatto in avanti della struttura e della burocrazia locale comunale regionale e provinciale
Presuppone un lavoro di sensibilizzazione a considerare come parte integrante dei propri doveri istituto la partecipazione attiva a tutte le le associazioni o le intese anche bilaterali a livello europeo
Per esplorare sistematicamente la possibilità tutte le possibilità e le opportunità di finanziamento di cofinanziamento della Comunità europea io credo che sarebbe auspicabile da questo punto di vista proprio impostare con il mondo universitario e con quello delle professioni un grande piano di trasformazione qualitativa dell'amministrazione
Che serve non solo da politiche europee ma nella politica italiana
Che renda ragione anche a quanti hanno lavorato duramente in questi anni e che prepari le nuove leve nuovi approcci nove professionalità
Io credo che solo facendo qua e sto sia possibile mantenere il ruolo che Milano si merita
E che ha le potenzialità da per dirottare solo attraverso questo lavoro
è possibile che davvero l'Europa unita se un'occasione ma che Milano contribuisce Ca'affinché l'Europa sia unita affinché la politica e l'economia
Italiana lombarda milanese siano perfettamente integrate coese con la politica dell'Unione
Grazie
Grazie a Fiorella Ghilardotti
C'ha parlato non solo come parlamentare europeo ma anche
Con molta vero problema tam tam milanesi par diciamo così perché è insolito riuscire a commettere è un tema se star di sopra di noi così spesso astratto
Sembrava un candidato sindaco duecentotré intanto intanto è arrivata a Maria Grazia Fabrizio che al segretario generale dall'arcivescovo
Ecco va be'adesso io l'argomento di questa sera che è un altro anzi credo crea Antonio dunque
Molto milanese niente che Salvatore
Aveva illuso di Roma
Molte cose da dire come non come candidato sindaco
Preciso che anche lei non ha parlato come candidatosi rimane comunque
Le cose che ha detto la collega Ghilardotti al di là se siano candidata sindaco sono delle cose io credo
Che hanno inquadrato i suoi termini generali la questione che dobbiamo affrontare stasera e l'abbiano inquadrata con molti elementi di riflessione di lei con un catalogo assai ampio
Dei temi che abbiamo di fronte
E che sono molto lieto e ringrazio dell'invito
Per il quale appunto sono stato invitato a discuterne stasera
Quello che forse mi sentirei di aggiungere alle considerazioni che svolto Ghilardotti
è come dire un collegamento fra queste tematiche queste questioni questi problemi che per la verità ci trasciniamo da anni e rispetto ai quali notiamo
Non solo spesso la mancata soluzione ma anche la gran vento l'allontanamento da una prospettiva di soluzione per molti almeno di quelli che sono stati citati dicevo
L'elemento che forse può essere utile in un appuntamento come questo che è appunto un appuntamento politico
E quello di aggiungere qualche considerazione
Che lega queste tematiche questi problemi questa strategia di soluzione alla condizione politica nella quale ci troviamo ad operare
E credo che questo sia utile farlo
Da due punti di vista da da un punto di vista della condizione interna italiana
E della quale evidentemente
La realtà milanese non può non tener conto
E dall'altro lato della condizione più complessiva nella quale si trova l'Europa
E credo che sia utile fare questo misurando la proprio dalle polemiche che hanno
Agitato questo agosto a proposito di Maastricht
Polemiche che mi pare siano state animate da una forte dosi di equivocità e di ambiguità
è una forte dose che credo sia nostro dovere
Soprattutto noi che ci riconosciamo nell'Ulivo sia nostro dovere
E cercare di dilagare rapidamente è proprio se vogliamo ottenere un risultato che concretamente vada nella direzione degli obiettivi che ci ricordava la Ghilardotti
E quindi
Da questo punto di vista
Credo che
Naturalmente è appena il caso da parte mia
Di ribadire
La convinzione permessi ma sull'importanza storica dell'Unione monetaria e quindi sull'esigenza che l'Italia faccia parte di questa struttura fin dal momento della sua nascita
E questo non potrebbe essere diversamente
Sia per il fatto che l'Ulivo ha fatto dell'Europa e della ruolo dell'Italia in Europa uno dei temi fondamentali della sua campagna elettorale quindi assunto un impegno nei confronti dell'elettorato che tutti i suoi rappresentanti di tutti i suoi eletti sono evidentemente tenuti ad osservare
Ma anche perché la mia estrazione che quella repubblicana come ricordava all'inizio cioè quella di una forza politica che ha fatto
Della integrazione o europea uno dei temi dominanti della sua battaglie del del suo ruolo nella politica italiana
Però appunto fatta questa premessa doverosa
E io devo rilevare che nel dibattito che c'è stato in queste settimane c'è qualcosa di forzato che non mi convince
Mi pare cioè che mastica sia diventato una sorta di feticcio
E verso il quale ormai non è più possibile nessuna discussione analitica e ideologizzare in questo modo Maastricht
E renderlo appunto un elemento più simbolico che concreto
Rischia poi di allontanarci da un dal superamento concreto delle difficoltà che ci sono sulla strada della Ghilardotti giustamente lei ricordava sulla strada che consentirà all'Italia di raggiungere l'appuntamento con master
Certamente
La moneta unica è uno strumento essenziale per il rilancio dell'Europa
E quindi l'Italia a cominciare proprio dalle sue realtà
Più avanzate come Milano ha tutto l'interesse a utilizzare questo strumento fin dal momento in cui questo strumento comincerà a operare
Però a me pare che è altrettanto vero
Che la condizione dell'Europa in questa fase è una condizione la cui difficoltà non può essere ignorata soprattutto dal punto di vista degli equilibri sociali dal punto di vista del livello della disoccupazione
Che allora di fronte a una situazione di questo genere sale del fondamentalismo come da più parti si
Osservato in questi tempi non mi pare che aiuti a una soluzione concreta e soprattutto a una soluzione europea
E ci sono delle
Dichiarazioni francamente stravaganti che ho sentito in quest'ultimo periodo mi ha colpito in particolare una dichiarazione del neo amministratore delegato dell'ENEL tanto ma anche appunto a un certo punto in ha detto che bisogna fare una divisione per cui quelli che hanno a favore di un in un certo modo
Di vedere mastri che erano gli appartenenti alla Seconda Repubblica e quelli che avevano delle riserve eccetera erano quelli che faceva parte della prima Repubblica ora francamente a me pare questa una dichiarazione stravagante
E mi pare che forse da Tatò sarebbe più utile sapere che cosa pensa di fare dell'ENEL e quale concrete come concretamente pensa di contribuire al processo di privatizzazione dell'ENEL piuttosto che appunto
Fare analisi di questo genere che mi pare che siano degli analisi devianti
Forse a questo a al complicarsi di questo dibattito ha certamente contribuito il noto intervento del presidente della FIAT Romiti
Effettivamente controproducente
Perché nei termini in cui è stato esposto
Ha dato la sensazione da un lato di rappresentare una sollecitazione alla Sismondi alla diminuzione della tensione nei confronti del risanamento della finanza pubblica rispetto al quale invece bisogna mantenere io credo la guardia costantemente alta
Ma soprattutto mi pare che sia stato un intervento non utile un intervento per certi versi controproducente perché ha stabilito un rapporto fra il problema della disoccupazione in Europa e il problema della realizzazione di Maastricht in un modo che a me pare improprio
A me pare invece che occorre fare una distinzione cioè da un lato il cammino di Maastricht
Il cammino verso cioè quei criteri di convergenza
Nelle economie dei singoli Paesi che debbono consentire a questi Paesi di accedere poi
Alla creazione dell'unione monetaria e sicuramente un cammino che ha dei percorsi segnati e rispetto ai quali come del resto ricordava anche la Ghilardotti occorrerà che ogni Paese faccia degli sforzi precisi
Se vuole effettivamente raggiungere questo obiettivo che ripeto a me pare un obiettivo importante per l'Italia importante per tutta l'Italia
Ma dall'altro lato
Mi pare che
Affrontare la questione in questi termini sia anche tendere a dimenticarsi che Maastricht non è solo una questione di parametri monetari da raggiungere a una certa data
Master che un trattato che poggia
E su
Oltre che sul mio sull'unificazione monetaria su altri due aspetti
Quello della risoluzione della rinnovamento istituzionale della costi della costruzione europea e quindi del superamento di quei deficit di democrazia che caratterizzano nel suo complesso il meccanismo comunitario in questa fase deficit di democrazia cioè
Una
Un non completo legame fra i i Mori le le indicazioni dei singoli Paesi indicazioni espresse democraticamente dei singoli Paesi e quello che il meccanismo di funzionamento delle istituzioni comunitarie
Da oggi democrazia che emerge proprio
Per esempio nei momenti di crisi internazionale che impedisce all'Europa di a vere
Una voce come abbiamo visto io come stiamo vedendo in questi giorni una voce unitaria nei momenti per esempio in cui l'Europa deve confrontarsi in politica estera con il resto del mondo
E dall'altro lato
Un altro elemento essenziale
Che completa la costruzione di Maastricht rispetto alla quale quindi uno solo degli addendi cioè l'unione monetaria non avrebbe significato se non fosse inserito in questo disegno più complessivo e quello
Della piena realizzazione del mercato interno
Cioè in sostanza
La creazione di del presupposto per dare all'Unione Europea una più incisiva capacità di politica industriale e quindi di lotta alla disoccupazione ora mi pare che
E proprio su questo terreno che noi dovremmo rafforzare noi come Paese l'Italia dovrebbe rafforzare la sua iniziativa
E piuttosto che dividersi su una questione come quella che riguarda l'impegno verso l'unificazione monetari che è un impegno che va mantenuto e che va perseguito nelle forme e nei modi che sarà possibile che sarà doveroso mantenere
Con una costante tensione come dicevo prima di risanamento della finanza pubblica e nello stesso tempo però io credo che dovrebbe rafforzarsi l'iniziativa italiana nei confronti di quelle carenze che le istituzioni europee in questa fase hanno dimostrato proprio sul terreno della politica industriale
Che significa poi creare le premesse perché i processi di deindustrializzazione dell'Europa Contini non si aggravino e quindi si aggravino anche le tensioni sociali nell'ambito dell'euro
E da questo punto di vista io vedo che c'è una certa ipocrisia lo ricordava prima anche la Ghilardotti nel fatto che periodicamente in tutti i vertici europei anche negli ultimi e sì evochi questo piano dello maltempo ma poi concretamente le indicazioni di questo piano non sono realizzate non trovano una sua espressione non solo ma mi pare che si notino rispetto alle difficoltà che crescono in tutta Europa si noti anche una certa tendenza allo strangolamento della politica industriale europea per cui proprio da quei Paesi che si fanno o per meglio dire più che da quei Paesi da quei governi che hanno una certa impostazione non dobbiamo dimenticarlo una certa matrice politica
Governi sostanzialmente conservatori che si fanno paladini del rigore in campo monetario e che esigono e che fanno delle affermazioni enfatiche sull'esigenza di mantenere certi obiettivi e proprio da questi Paesi vengono delle sollecitazioni
Di tipo invece settoriale chi appunto indicano uno cioè un certo Strangio amento della politica industriale europea e rispetto ai quali non mi pare che sempre da parte delle istituzioni europee vi sia una reazione adeguata
Mi pare per esempio
Si possono ricordare al alcuni alcuni esempi concreti che credo com'confortino questa tesi
E se pensiamo per esempio
Alla braccio di ferro che in queste settimane oppone la Sassonia all'Unione Europea sugli aiuti all'industria automobilistica tedesca
E rispetto ai quali il governo di Bossi è tenuto molto prudentemente defilato e rispetto ai quali si è di fronte a un braccio di ferro
I cui esiti non è facile prevedere ma non è detto che siano degli esiti nel senso del rigore
E la stessa osservazione si può fare di fronte alla crisi dell'industria tessile francese e rispetto alla quale il governo di Parigi ha reagito con un piano di aiuti
Che assolutamente contraddittorio rispetto all'impostazione europea all'impostazione comunitaria e rispetto al quale la reazione della delle istituzioni europee non è stata a me pare particolarmente e incisiva
Non parliamo deve vicende agricole che hanno investito la mucca pazza e che hanno in sostanzialmente condizionato il vertice di Firenze
Ma possiamo anche ricordare per completare questo quadro e la generosità che nella le istituzioni europee hanno dimostrato nei confronti della Spagna quando c'è stata la crisi e la compagnia nazionale aerea Liberia e crisi che generosità che forse contrastata e rispetto ad atteggiamenti che sono relativi ad altre situazioni
E e allora io credo che la nostra riflessione il nostro impegno
Debba andare in questa direzione cioè è giusto l'obiettivo di Maastricht e giusto che da parte nostra vi sia il massimo rigore la massima attenzione per la l'ottenimento di questo traguardo
Ma io credo che occorra contemporaneamente esigere che complessivamente sì all'Europa in quanto istituzioni sia i governi di parte
Il delle istituzioni che con noi devono convergere sull'obiettivo di Maastricht e mantengano coerenza per quanto riguarda la politica fiscale la politica economica dei singoli Paesi e che quindi si muovano verso un obiettivo che abbia appunto una sua coerenza complessiva cioè che non guardi soltanto armi svolto monetario della questione europea ma guardi più complessivamente a questa problema
E noi a fine abbiamo in essere
Dei colloqui importanti
Tra governo e sindacati sull'occupazione che seguiamo con grande interesse e guardiamo
Con speranza
Alla conferenza di fine mese alla conferenza nazionale sull'occupazione
è una conferenza della quale a Milano
Penso che avvertiamo l'importanza se consideriamo che la ripresa dopo le ferie è stata caratterizzata dalla esplosione di una serie di crisi industriali basta ricordare la vicenda Alcatel e quindi ci auguriamo che questa conferenza nazionale sfoci in un nuovo patto per il lavoro che abbia una sua articolazione un suo contenuto concreti
Una sua prospettiva alla quale il Parlamento per la parte di sua competenza
E darà il suo contributo
Le le Commissioni lavoro quella del Senato della quale faccio parte immagino anche quella della Camera sono convocate
Punto nelle prossime settimane proprio per avere un primo confronto con il ministro del lavoro
Circa i modi gli itinerari
Con i quali si intende portare avanti la conferenza sull'occupazione i contenuti concreti
E quindi questo è un appuntamento di grande importanza di grande impegno che può accendere delle grandi speranze eh ma a che servirebbe tutto questo impegno in questo lavoro interno all'Italia questo sforzo di raggiungere una politica concertata fra governo e parti sociali se poi tutto questo non trova un raccordo efficace a livello europeo e quindi per concludere su questo primo punto
L'unione monetaria
Con il mercato unico rappresenta sicuramente la strada migliore per elevare la competitività complessiva dell'Europa di fronte a una sfida che ormai globale con le altre
Zone produttive del mondo e quindi è la via in in buona misura obbligata per assicurare all'Europa un futuro industriale e quindi una prospettiva efficace di lotta alla disoccupazione
E quindi noi dobbiamo fare come ho già detto il massimo sforzo per avvicinarci a questo appuntamento con le carte in regola
Ma dobbiamo anche richiedere che questo sforzo si accompagni a comportamenti coerenti da parte delle istituzioni europee e dei singoli partiti
Nei campi complessivamente della politica economica in particolare della politica industriale e quando poi ai criteri che sono di maschi che sono oggetto
I tante controversie in queste settimane ed è io credo che troppo spesso ci si dimentica della affermazione che
Ha fatto invece con grande chiarezza il ministro del Tesoro
Ciampi
E cioè che questi criteri non sono sbarramenti ma sono parametri di riferimento
Che quindi includono
Sì a cifre sia tendenza
Ed è sulla loro base che nella primavera dell'ottantotto il Consiglio europeo darà un giudizio per l'ingresso nell'Unione monetaria
E su ciascun paese si tratterà di un giudizio
Che come dice Ciampi sarà complessivo e globale quindi non un giudizio che viene fuori da una interrogazione a un computer anonimo freddo arido ma un giudizio che investirà sì alla credibilità
Di chi chiede di essere ammesso i singoli Paesi che chiedono di essere ammessi sia la valutazione politica che rispetto a questi Paesi sarà data dal complesso
Delle
Delle istituzioni europea
Credo che questo sia
Un punto che ci serve per inquadrare poi l'altra parte
Del tema che dobbiamo affrontare stasera e cioè quel tema che riguarda più direttamente Milano
E qui anche
E credo che
Che bisogna
Rendere il discorso un po'più
Brutalmente politico più esplicitamente politico
Perché
Certamente come è stato detto
Milano
Può essere
Può ricevere grandi benefici
Da un processo di integrazione europea
E può dare un grande contributo alla diffusione di questo processo in tutto il Paese
Può guidare il Paese
In questa direzione
E questo però
Lo può come dire sulla carta
Lo può
In modo potenziale lo può
Per le energie
Che sono contenute nella realtà sociale
Milanese e lombarda
Ma se noi guardiamo
Alla concreta condizione politica nella quale oggi si trova Milano si trova la realtà lombarda e allora a me pare che da questo punto di vista e noi
Dobbiamo dire che siamo molto distanti da questo obiettivo
E dobbiamo dire che
Milano oggi è una realtà sostanzialmente in panne se non vogliamo usare un'espressione più Gre
Ora Milano in panne per tante ragioni
E in panne diciamo molto schematicamente
Perché
è in crisi il modello produttivo su cui Milano
E cresciute nel corso degli ultimi decenni
Cioè vi è un processo di trasformazione che non è non è non è stato portato le sue ultime conseguenze
Per una serie di ragioni che evidentemente non sono solo di natura politica ma sono anche di natura sociale quindi investono una collettività una responsabilità più collettiva e quindi questo è
Il motivo per cui oggi Milano è una realtà certamente molto più stagnante quindi molto meno da modello rispetto al resto del Paese di quanto non fosse
Qualche lustro fa
è un modello che porta a Milano ha una disoccupazione ha un tasso di disoccupazione dell'otto per cento
Che la colloca cioè al decimo posto fra le province dell'Italia sette settentrionale cioè senza considerare la condizione nel centro-sud evidentemente una condizione strutturalmente più difficile
Essere al decimo posto indica una condizione di difficoltà e di sofferenza assai rilevanti
Ma se questo è
è dice come dicevo
Per una serie di ragioni di carattere più generale che non è il caso per brevità in questo momento di approfondire
Ma è fondamentalmente io credo
Perché
Mancano oggi a Milano due requisiti
Il primo è una carenza di capacità progettuale che soprattutto di capacità di coordinamento
Delle potenzialità pregio tua Ali che la Società milanese nel suo complesso contiene sarebbe in grado di esprimere
è stato fatto riceve un riferimento che io trovo molto giusto al fatto che l'Europa l'Europa in quanto struttura istituzionale in quanto Bruxelles
è
Una sede nella quale sia pure fra molte difficoltà e fra anche qui fra ritardi
Che riguardano effettivamente vi sono questioni che si trascinano da decenni e che non si trovano non trova una soluzione anche per responsabilità della burocrazia europea con basterebbe pensare
A Regolamento sulle fideiussioni che determinano una difficoltà grandissima di accesso a una serie di possibilità legate al
Ai fondi comunitari al quadro comunitario di sostegno
Tuttavia dicevo
E da questo punto di vista
Vi è una volume di progettualità complessiva della realtà milanese
Che
Non trova un suo momento di coordinamento
E questa responsabilità come dicevo
E in parte generale in in parte come ho già detto prima relativa a un'evoluzione complessiva io credo che l'economia e della Società milanese che attraversato per una serie di ragioni un processo di
Difficoltà che è andato crescendo nel corso degli ultimi anni lo possiamo misurare da qualche dato per esempio
Un dato che io credo abbastanza significativo e il fatto che
Una ricerca dell'ottantaquattro
Faceva vedere come
Milano era la città la l'aria italiana
Più avanzata con la maggiore densità di brevetti industriali
Rispetto al resto del Paese
Ed era nella media europea per quanto riguardava appunto il rapporto fra detenzione di brevetti e numero di abitanti
Sì oggi lui misuriamo questo parametro vediamo che Milano ha perso
Molti molte posizioni in questo tipo di graduatoria che una graduatoria molto particolare ma che indicativa evidentemente della capacità complessiva di innovazione tecnologica di una Area Territoriale
E quindi dicevo c'è una responsabilità che certamente non riguarda soltanto la classe politica
Però
Questo riguarda come dire la capacità di alimentazione della progettualità
Ma sul piano della capacità di coordinamento invece della progettualità e quindi
La possibilità concreta di accedere in modo positivo all'occupazione alla occasione europea
Beh da questo punto di vista io credo che vi sia una responsabilità più specifica che riguarda i detentori della rappresentanza istituzionale a livello locale
Particolare livello regionale a livello cittadino che sono i due momenti il primo che ha maggiori responsabilità su nel meccanismo complessivo istituzionale
Di del funzionamento delle istituzioni europee come sapete prendono in considerazione la Regione come intimità di interlocuzione per quanto riguarda la definizione dei benefici della i programmi e così via
Il momento cittadino
Perché a me pare che
Il sindaco cioè il rappresentante della città in questa fase nella quale
Il marketing urbano è diventato un elemento decisivo nella competizione fra di le diverse realtà territoriali
E sulla base dei maggiori poteri di cui dispone dopo per effetto della legge centoquarantadue
è in qualche modo l'elemento simbolo l'elemento di raccordo l'elemento attorno al quale si può costruire o si può non costruire un disegno di rinnovamento della città
Diceva Mario Monti
No no nella sua veste di commissario europeo ma quando lo vedevo alla Bocconi come rettore dell'Università Bocconi diceva Mario Monti che il Sindaco deve essere un po'il regista della città della quale appunto è il primo cittadino
Ed è da questo punto di vista e io credo che questa regia nel corso degli ultimi anni
Non mi pare che sia stata una regia che possa dirsi soddisfacente
Da un punto di vista generale e specifica mente dal punto di vista del rapporto fra Milano e l'Europa
Dobbiamo chiederci c'è oggi un'idea definita del rinnovamento urbano di Milano
C'è un modello economico per il la Milano del due mila sulla quale vi sia una scelta precisa
Strutturale della pubblica amministrazione milanesi a me pare di no
Viene è stato ricordato vi è un'idea del ruolo delle periferie
Ruolo delle periferie sul quale tra l'altro proprio un colloquio con con l'Europa attraverso strumenti operativi che
Che le istituzioni europee hanno messo a disposizione il programma urbani e così via
Determinate le condizioni concrete delle possibilità di sfruttamento
E Milano
Non mi pare che abbia usufruito di queste possibilità
Il rinnovamento della burocrazia milanese la modernizzazione non mi pare che abbia compiuto dei passi avanti
Quest'Amministrazione quand'è nata era nata all'insegna del lancio del city manager
Nelle scorse settimane ho visto che con molta in modo un po'silenzioso questo tema è stato messo da parte e stato accantonato senza una spiegazione esplicite se non quella appunto di un ripiegamento
Verso moduli burocratici
Che proprio l'esigenza di un appuntamento con l'Europa dovrebbero indurci a snellire a rinnovare a modernizzare e viceversa che rispetto ai quali mi pare che vi sia una fase di arresti
Ma poi come si può parlare all'Europa autorevolmente da Milano
E quando si ha un sindaco che annaspa
Fra
I doveri del proprio ruolo istituzionale che è definito da leggi dell'ordinamento statale vigente e che quindi è tenuto a rispettare e contemporaneamente le tentazioni secessioniste che della fazione politica alla quale appartiene
è chiaro che se uno ha la
L'ambizione di di andare a mangiare il pane e mortadella sulle rive del pub poi deve stare anche attenta
A non fare in modo che che questo portinaio un Jellicoe asportargliela fasce piccolo tricolore che e tenuto a indossare tutto dal mandato che ha ricevuto dagli impegni che assunte
è chiaro che facendo questo discorso su Milano
Sarebbe come dire improprio
Non ricordare che le difficoltà ci sono per tutti
Che del resto lo sottolinea prima giustamente la Ghilardotti Europa attraverso momento difficile anche l'Italia attraverso momento difficile però le difficoltà ci sono per tutti ma le risposte non sono sempre uguali
E io
Vorrei fare due esempi avviandomi alla conclusione scusandomi di avere forse rubato troppo tempo
Ma io vorrei farvi riflettere un momento
E su come rispetto ha una crisi che per certi versi presenta delle analogie rispetto alla difficoltà della situazione milanese e sta reagendo una realtà come Torino non farò appunto gli esempi ormai scontati anche perché poi in fondo sono distanti
Dalla realtà milanese come possono essere quello di Napoli cioè del modo con cui un amministrazione comunale riesce almeno a livello di immagine a dare un'impronta impronta nuova la realtà pur difficile nella quale si trova a operare ma guardiamo invece caso che più vicino a casa nostra al caso di Torino
Beh Torino
Il Piemonte e hanno reagito con uno sforzo convocando
Come una sorta di stati generali che hanno fatto una rassegna specifica
Analitica della situazione regionale nella quale otto si trovano ad operare e poi
Più diciamo direttamente più concretamente l'amministrazione comunale di Torino e in questi giorni
Si avvia a fare un incontro con il presidente del Consiglio evitare sarà il nove
E nell'ambito del quale vi sarà un'agenda che ha una forte caratterizzazione
Di creare un legame fra Torino
Diciamo un'agenda che anche al suo centro uno sforzo che Torino richiede a Roma
Per raccordarsi in chiave europea cioè per utilizzare meglio anche delle potenzialità per quanto riguarda per esempio il rinnovamento del suo della sua morfologia industriale
Utilizzare appunto l'apporto l'apporto
Europeo
E Torino ha messo in piedi un'agenzia per la promozione europea chiedere uno sforzo coordinato
Appunto di promozione verso l'Europa e di rapporto con l'Europa da parte di tutte le strutture locali significativi
è un altro esempio
Che mi viene in mente
E che è significativo appunto di come sia cambiata la competizione europea nel corso degli ultimi anni e quali risultati abbia dato e quello di Lione
Io ne è una città che
A
Come dire segnato
Una sua nuova condizioni di prestigio di autorevolezza
Di successo
Ottenendo
Di essere la sede dell'ultima riunione del G7
è deve questo sforzo lo deve ha una struttura di tipo metropolitano
Quella realtà che si chiama mi pare Adderley
Che appunto una struttura nella quale vi è uno sforzo
Coordinato e coerente da parte delle istituzioni locali da parte delle energie economiche locali
E basato appunto su una visione europea e sulla visione di coordinamento complessivo cioè di dare a una singola realtà territoriale una capacità di proposta che sia sufficientemente
Forte da ottenere poi dei risultati dei ritorni che sono che ci sono stati appunto nel caso di Lione che oggi è una realtà europea fra le più attraenti rispetto alle quali
Diciamo così si registra una condizione il controtendenza rispetto alla complessiva difficoltà economica e sociale che caratterizza le grandi aree
Le grandi aree metropolitane europea
E Milano
Potrebbe io credo avere una prospettiva di questo genere ma potrebbe avere molto in sintesi su nel rafforzamento
Di quel circuito virtuoso fra la ricerca e formazione l'industria e le risorse finanziarie che costituiscono in qualche modo un elemento specifico della realtà milanesi
Alla condizione però che si realizzi questa questa circolarità virtuosa
E che da questo punto di vista di sia un contributo essenziale da parte soprattutto di chi ha la responsabilità locale primaria di guidare questo processo
è un processo che
Ha già ottenuto dei risultati importanti che sono sempre dei risultati che hanno un raccordo di carattere europeo basti pensare al al ruolo del Politecnico alla creazione del della Rete Politecnico
Che si chiama polytechnique per il trasferimento delle
Dell'innovazione tecnologica a livello delle tue delle piccole e delle medie imprese allo sforzo che è stato fatto con alcuni centri come il Biopolo di Milano per quanto riguarda
Il campo della ricerca della biotecnologia
Sono tutti gli sforzi che vanno appunto nella direzione di disegnare per Milano una prospettiva che sia che abbia
Questi un raccordo fra questi tre elementi che costituiscono probabilmente gli elementi di forza e gli elementi di specificità della rete realtà milanese
Cioè una forte addensamento di capacità di ricerca espressa dalle grandi università milanesi
Una grande tradizione industriale
Che esiste e che è una tradizione importante anche dal punto di vista del patrimonio tecnologico complessivo e una
Tradizionale inclinazione alla gestione finanziarie
Mettere insieme però questi tre fattori che troppo spesso
Operano in modo scoordinato
è evidentemente compito delle istituzioni in primo luogo delle istituzioni locali io credo che solo uno sforzo di questa natura può avere poi una ricaduta positiva nella capacità di Milano di dare un apporto alla sua
Alla sua crescita di presenza e di autorevolezza in Europa e nello stesso tempo di dare in questo modo un apporto a un'evoluzione italiana complessiva verso l'Europa
Da questo punto di vista vi è un lavoro da fare che un lavoro che riguarda anche
Le istituzioni europee che riguarda anche delle responsabilità di di governo centrale è stato giustamente
Ricordato questa disegno sul quale concordo di immaginare per l'Italia in parallelo con un'evoluzione in senso federale nella struttura del Paese anche una creazione di una sorta di capitale reticolare che si giovi cioè di un trasferimento di responsabilità in in varie direzione
Nella nelle zone più significative del Paese
E quindi creare circuito che sia complessivamente più efficiente
E da questo punto di vista però anche qui bisogna dire che
Non credo che sarebbe giusto proprio in una logica di valorizzazione delle energie e delle risorse locali aspettarsi che questo avvenga per una decisione di natura centrali
Ma occorre che questo faccia parte di un processo che parta dal basso di un processo cioè di conquista di alcune situazioni Torino ricordo
L'esempio che ho fatto prima
E nell'ambito di questo processo ha già sostanzialmente ottenuto una affidamento per quanto riguarda la collocazione a Torino della Authority per le telecomunicazioni
E per Milano questa prospettiva
Era stata adombrata per quanto riguarda l'Authority per l'Energia
E sarebbe sicuramente un segnale positivo un segnale positivo che si rafforzerebbe si accanto a una dislocazione di entità italiani a Milano vi fosse anche una dislocazione di istituzioni europee
C'era per esempio anni tempo fa un problema che riguarda le strutture dell'ambiente se non ricordo male
E tuttavia queste prospettive come ho detto si conquistano fisso pronto vanno coltivate
E da questo punto di vista e io credo che
Una
Maggiore capacità di interlocuzione europea che si traduca anche in questo tipo di risultati e non può certamente avvenire da parte di chi coltiva
Delle scelte dell'età secessionisti che te non sono fatte di lentamente per dare slancio a un processo che invece un processo che di integrazione di cooperazione che è un processo di impianto federalista e non di impianto secessionisti
E quindi e concludo
Con la crescita della integrazione i processi di competizione europea sono destinati io credo a subire una forte accelerazione e quindi
Se da un lato Milano e un'occasione
L'Europa può essere un'occasione per Milano e dall'altro lato però Milano deve anche stare molto attento che questa accelerazione in seno se non viene affrontata siti se non si confronta con una chiarezza di idee con progetti e con una visione istituzionale corretta e potrebbe tradursi non in un'occasione ma in quel cosa di negativo per il futuro di Milano grazie
Sempre ringrazio Antonio Durban e credo che sì a Fiorella Ghilardotti che Antonio dunque ci hanno rammentato che per svolgere un ruolo europeo per discutere di Milano in Europa occorre anche che ci sia una classe dirigente la cui qualità sia effettivamente all'altezza di questa posta in gioco
Ma credo non ci sia solo un problema di classi dirigenti c'è un problema diciamo anche di senso comune che va affrontato in una fase difficile in una fase in cui si andrà verso un certo tipo di politica finanziarie di bilancio anche nazionale che dovrà fare i conti quindi con le compatibilità europee che dovrà fare i conti con livelli di crisi o di annunciata crisi dell'economia
Quanto conviene a Milano e ai milanesi sta né ordine europei fino a che punto quali sacrifici perché
Faccio questa domanda Targetti ma tanto per passare la Pasqua per diventa Targetti ma penso che questa sia una domanda che si fa il cittadino comune insomma anche milanese comune
Grazie
Funziona
Non risponderò alla domanda perché un milanese è interessato a rimanere in Europa o non rimanere o entrarci ancora di più ma perché un italiano
Interessato
Sì come dire in qualche modo dovrebbe fare i sacri riti d'altra parte gente abbastanza ottimistico genera ottimismo al fatto che che un dibattito sull'Europa le undici di sera avete addirittura della gente in piedi
Che che assiste al avviene addirittura della gente in piedi per queste ottimismo l'amico Quartiani parla dittici introduceva dicendo Europa moneta e Milano
I tempi stringono di Milano i due relatori precedenti hanno abbondantemente parlato quindi non colgo l'invito il secondo invito di Quartiani parla di Milano
E mi soffermo solo sul problema Europa in moneta
Come premessa direi una cosa che è un po'pericoloso palati Money perché oggi parlavo con un amico il quale mi diceva certo bisogna trovare un lavoro a Romiti peso si mette a parlare anche della moneta
E meglio che faccia qualche colpo Coffa dove diceva di Tatò insomma è meglio che si dedichi al lavoro perché perché si deve mettere a parlare di qualità com'è che non succedesse la stessa cosa come visto che stasera parlo di questo
Che non mi si dica foto bisogna cercare di un qualche lavoro per i così smette di parlare di monnezza spero che questo non sia il risultato del tesi che cerchio di dimostrare la o ha una tesi la tesi la seguente
L'unione monetaria europea è una tappa necessaria anche se con un percorso bizzarro e il logicamente costoso per un obiettivo che prevalentemente politico
Perché dico lo sanno tutti ma non è tanto vero perché si afferma molto spesso che Grandi sono i vantaggi economici della moneta unica io non ci credo non credo tanto che siano pianti nel ne accennerò se ce ne sono ma non è questo il punto principale punto principale è che per un obiettivo politico a politico ad alto livello
Questo e ciò che cercherò di argomentare
Circa la moneta uniche si pongono due quali costi per arrivarci e perché arrivarci
Si è che i costi tutti sappiamo quali sono state numerarle sono noiosi sono i criteri eccetera
Hanno un comunque questi obiettivi che devono essere conseguiti questi parametri che devono essere rispettati
Dei fondamenti che hanno un valore in dai quali non si può prescindere risposta a mio parere no
Sono hanno un elevato fondamento
Per tre motivi sono stati inventati alla fine degli anni ottanta disegnando lì sulla realtà della Repubblica federale tedesca
Secondo sono stati disegnati per una realtà dinamica europea non è grave in una realtà economica europea Galeone dinamica maggiore di quella nella quale ci si trova nel momento in cui devono essere rispettati
Terzo sono basati su fino al su su su per in se sono sono una serie di obiettivi prevalentemente di finanza pubblica mentre sono tralasciati degli altri parametri come quelli che riguardano per esempio l'indebitamento privato
E l'avanzo primario terreni sui quali l'Italia eccellere ebbe e anche questi sono parametri alta a che dovrebbero essere considerati alla base di una moneta sana
Non sono parametri di natura reale l'occupazione che sono cose molto importanti ma che poco hanno a che fare con una moneta sana questi altri invece tuo dimenticati nei quali l'Italia eccelle dovrebbero anch'essi essere a fondamento di una moneta sana ma non ci sono quindi i fondamenti di questi obiettivi che dobbiamo raggiungere non sono dei fondamenti opposto
Detto questo tuttavia questo non significa che il risanamento della finanza pubblica non vada perseguito
Esso va perseguito a prescindere da ma i criteri di Maastricht e dall'unione monetaria europea anzi parentesi lo dicono in pochi se si rimanesse fuori
E quindi la moneta italiana fosse legata da un rapporto di cambio fluttuante
A maggior ragione una finanza sana
Dovrebbe essere a fondamento della nostra politica economica perché se no la spia facilmente la speculazione internazionale giocherebbe conto quella moneta che essendo rimasta fuori
Sarebbe più facilmente soggetta ad attività speculative e questo avverrebbe tanto più quanto più ci fosse uno dei motivi fondamentali che inducesse lo speculatore comportarsi in questo modo e uno di questi obiettivi e sicuramente una finanza non sana
Tuttavia detto questo questo significa che la Risanamento pubblica va fatta a prescindere criteri rimaste detto questo tuttavia i problema dei tempi è un problema assai importante e in questi giorni ho letto sui giornali
La raccolta dei giornali quando Silvia la si legge rapidamente ma mi sembrava di di di di leggere con una certa frequenza il su una sorta di dibattito tra tempi e revisioni dei criteri non voglio metterla nel banale ma è come se uno fosse a Bologna alle otto deve arrivare a Mila a incontrare degli amici a Milano alle nove è chiaro che o il incontra Milano alle dieci all'incontro a Piacenza alle nove insomma sono due cose che più o meno portano lo stesso risultato da che cosa dipende da quanto gli amici stanno ad ascoltare l'appuntamento alle dieci convegno a trasferirsi a Piacenza nove perciò non c'è niente di scandaloso noi tempi si possono rivedere i criteri no sciocchezze de e ugualmente questione di grado di capacità di convincere quegli altri a stare sull'uno o sull'altro terreno
E peraltro credo che essendo una questione prettamente diplomatica se ci sono degli appigli di tipo istituzionale che consenta una cosa piuttosto che l'altra e meglio per convertirli
Questa è la ragione per la quale fosse i tempi è un terreno su cui si può fare qualche cosa di più per il fatto che il trattato nulla dice sui tempi e su coloro che entrano in un secondo momento per cui si può prefigurare un che su di un ingresso un anno o due anni dopo che poi voi tutti sapete che sono italiane Teresa novantasette per unione che si fa nel novantanove se nel novantotto e novantanove aggiungiamo quegli stessi valori si può contrattare poi un ingresso subito dopo
O o immediatamente dopo sul set diciamo fatto in seguito a un monitoraggio dell'Istituto monetario europeo che garantisca che il percorso intrapreso non cambi di direzione ma vado avanti nella stessa direzione per cui non sa sarei attento a farne come è stato detto da educatori precedenti un feticcio sia i parametri che il tempio una combinazione dei due dato che il prodotto
Porta la stessa direzione
E sarei anche tutto sommato non mi preoccuperei più di tanto degli attacchi utopistici di Buttiglione
E coloro che dicono che qualora non si rispetti fedelmente sia l'una cosa che l'altra significa l'aver abbandonato il progetto di Unione mordi adesione l'unione monetaria europea che i partiti aderenti all'Ulivo avevano affermato in campagna elettorale perché sono sciocchezze
Dicevo allora
Da quanto ho appena detto ne deriva che c'è una preoccupazione che in una fase di recessione se non stagnazione come quella che è una pasta affrontando una politica di finanza Fasana comporterebbe la risposta è sì
Esiste una relazione tra la politica di Sinan diciamo del del del del di bilancio e l'occupazione
Quindi diede distingue per per essere chiari se da un lato è vero che Simone o sostenere che un processo di stabile costante crescita dell'occupazione ottenuta attraverso un debito pubblico crescente è un percorso assolutamente non praticabile
Peraltro è anche io credo estremisti Como pensare che la politica di bilancio restrittiva non ha nessun effetto sull'occupazione
Non c'è nessuno che lo sostenga in modo esplicito però insomma ci sono delle posizioni autorevoli che più o meno sostengono questo
Tanto più una politica e sì di bilancio restrittiva tanto più effetti positivi sull'abbassamento dei saggi di interesse sulla riduzione dei prezzi
Sia l'una cosa l'abbassamento dei saggi di interesse attraverso un incentivo l'investimento sia la seconda una diminuzione della dinamica dei prezzi quindi una recupero dei salari reali hanno effetti espansivi che compensano quelli recessivi della della finanza sana
Quindi una finanza sana cioè restrittiva non ha effetti negativi sull'occupazione in quanto compensata da questi altri due che è un po'la tesi della Banca d'Italia
Il quale però attraverso siccome sono persone di grande finezza economica si rendono conto che ragionamento vale fino a un certo punto non oltre un certo punto
Quale questo punto i trentadue mila miliardi sono oltre questo punto o sono prima di questo punto
Ecco io penso che la Banca d'Italia pensa che siano prima di questo punto
No no un modo di un modello econometrico da contrapporre a quello della Banca d'Italia io tuttavia penso che uno e farci è possibile che sia oltre a questo punto e due
Questo punto è a sua volta politicamente difficilmente da raggiungere perché di trentadue mila sono undici mila di imposte e ventidue il complemento il tutto fra ventuno mila di riduzione e di spesa pubblica siccome grosso modo di riduzione di sprechi e e e senza toccare pensioni e sanità
Sul terreno del del delle pensioni si poteva casa senza soltanto per una migliore gestione sul recupero e delle frazioni di Miss dismissione del patrimonio circa un due mila miliardi
Se non si se non si vogliono toccare pensioni e sanità ventuno meno due fa diciannove trovare diciannove mila miliardi delle altre tigri rilancia sinceramente
Ho qualche dubbi e perplessità è inutile cercare di di
Tutto va bene si può fare eccetera meglio per tempo rilevare di possibili
Difficoltà nel conseguire questo obiettivo figuriamoci poi quella che dovrebbe essere la terza manovra quella che da qua con questa manovra si porta quattro quattro e mezzo
Di de disavanzo sul prodotto interno lordo ce ne vuole una di un altro punto e mezzo sulla ha prodotto interno lordo successivo per portarlo al tre per cento io penso che a meno che l'economia europea riprenda fortemente credo che sia veramente assai difficile raggiungere questo vizio che nella prima parte di questa mia proposizione
L'obiettivo va perseguito i costi vanno sostenuti tuttavia anche se si rimanda di un anno o due non è la fine del mondo
Secondo tema
Non colto
Un po'di minuti oltre che al presidente il secondo tempo primo tema era quali costi secondo ma è opportuno allora questo che è un tema che gli economisti da trent'anni trattano che siamo all'aria valutare ottimale cioè qual è il disegno geografiche ottimale perché poteva avere una moneta
Esiste la moneta della Svizzera la moneta della metrica son due due aree due due due aree geografiche enormemente diverse
Eppure ciascuna è frutto della storia o una razionalità economica cioè qualora lo si voglia disegnare è non è piuttosto Masto che in qualche modo poi contribuire a farla che quali sono i criteri che devi usare per poter definire qual è l'aria ottimale
Il fondo è in termini un po'eleganti dibattito che c'è stato tra gli utili Taradash non so se avete visto quest'estate il dibattito che sa se si facessero due monete quella del Nord e quelle del Sud uno afferma lavori dal Nord andrebbe due mila lire per marco pro tutti afferma la Lega dice Andrea da due mila lire per il martello Penang che andasse a due mila lire per il mare due mila lire dove del Nord contro il marco ci sarebbero dei vantaggi in termini di minori costi impostazioni stimolo all'innovazione tecnologica e quant'altro
E sarebbe l'unico modo per sviluppare il mezzogiorno e quegli altri invece afferma così facendo sarebbe un disastro per l'imposta dal nostro
In realtà il problema è mal posto in parte hanno ragione tutti e due ma il problema è morto è mal posto
Perché mal posto pensato gli Stati Uniti e chiedo che la moneta della California la moneta dello dello Utah qualora fossero divisi sta apre no non non farebbe lo stesso quanto vale oggi un dollaro quindi questo problema si ripropone sempre
Il fatto che gli Stati Uniti d'America non abbiano deciso di spaccare perché non è che solo il nodo succedere noi anche voci all'area dei Monti alla pala Chiani che è un'enorme area sotto sviluppata poté avviso pensasse di fare la monete dei monti Appalachi anni
è una stupidaggine no dal punto di vista strettamente economico non è una stupidaggine Prison tre modi per poter riequilibrare aree che crescono in modo diverso uno è quello di attribuire delle monete diverse in modo che cambiando il cambio diventi più conveniente andare a comprare l'aria che è più arretrata
Due quando questo non c'è lo spostamento dei fattori cioè lavoro e capitale si sposta dall'aria dove spendono di meno all'area in cui rendono di più e quindi si omogeneizzando i rendimenti terza strada i trasferimenti pubblici quello che a livello dalla Comunità economica europea sono i fondi strutturali di cui parlava l'onorevole Ghilardotti
Ora e una mistura di queste tre cose se non vengono utilizzate strano dei dei problemi ma possono venire utilizzate con maggiore o minore volontà perché qualora Spalletti anzi finanza pubblica centra la volontà ho mai striglia
Una mistura di volontà e maestri che ha per poter in qualche modo consentire una un uno sviluppo equilibrato cioè con che che le aree più arretrate possano avanzare più cattiva rapidamente quindi è un problema di sostanzialmente di volontà politica e di volontà di percorrere altri strumenti qualora quella della spaccatura in tante piccole anche valutare non si voglia percorrere quindi è un problema
Politico
E quindi veniamo così la stesso ragionamento che ho fatto brevemente rozzamente per discutere della del de de de de la linea l'ira del Nord e l'ira del Sud e di come questo problema sia mal posta in questi termini la stessa cosa vale per quello che riguarda l'opportunità o meno della lira italiana questa volta parlo della lira in senso in senso proprio
L'opportunità o meno che confluisca novità monetaria europea
Si fa lo si può fare benissimo stesso per eccetto che si hanno ci subire si subiranno dei costi non è mica vero che son tutte rose si subiranno dei costi
L'Italia la politica industriale italiana negli ultimi negli ultimi tanti anni degli ultimi canti
Trenta quaranta è stata prevalentemente una politica operato tra società per la grande politiche industriali no indoor negli anni cinquanta è stata la politica delle delle dell'impresa pubblica
Poi dopo è stata ognuno si arrangiava e ogni tanto c'era una grande sorpresa quindi il fatto di non perché non poteva più farvi ricorso non sarà una cosa
Semplice
Quindi e vero che ci saranno dei Co si dice
Qualora non si abbia un non sia rimanga in Europa l'isolazionismo comporterebbe dei costi evidentissimamente vero tutto questo però ci possono esser tantissime politiche possono se fate a prescindere
Dalla moneta unica
Si pensi alla politiche anti mono comune delle quali sono state citate prima anche dal Quartiani nel suo intero intervento introduttivo
Le politiche anti monopolistiche le privatizzazioni la difesa del consumatore la difesa del piccolo azionista tutte queste politiche a parte da parte del quale sono state compiute parte che devono ancora essere compiute sono state compiute in quanto l'Italia è stata forzata dentro l'Europa
è vero ma si può benissimo andare agli inglesi per esempio cosa colleghi gli economisti indefinito ma scusa tutte queste cose portate avanti ma tenete la moneta se fa che bisogna già in relazione cioè le che sia strettamente necessario
è vero ci sono dei terreni su cui è più necessario per esempio il fatto di non potere più ricorrere a misure di a variazione del tasso di cambio per per fare delle politiche l'occupazione
Bisogna significa già percorrere altre strade bisogna in come dire impegnarsi di più per politiche di tipo strutturale
Il fatto che si possa svalutare può consentire come risposta da parte degli altri di mettere barriere doganali e questo farebbe introdurrebbe degli elementi di distorsione del commercio con effetti reali
Molto pesanti una parte notevole del del del benessere che abbiamo ottenuto è dovuto al fatto che siamo introdotti siamo stati e introdotti in una che ha sempre più libero scambisti e questo potrebbe essere messo in pericolo dal mantenimento di questo strumento
Della moneta della moneta no beh ma fino adesso c'è stato e abbiamo comunque abbiamo avuto una monete parti e monete e il percorso di abbattimento delle delle barriere doganali sia per sulle merci che sui fattori sul capitale sopra è stato compiuto quindi non è tassativo è un rischio che si corre per questo per dire che cosa che non vale la pena no al contrario la mia tesi e che sono dei costi che vanno pagati
Ma l'obiettivo principale non è un obiettivo economico perché sul terreno della politica economica tante cose possono esser fatte a prescindere dalla moneta unica
E tante cose non sono fatte malgrado la moneta unica e tutto il discorso su dello non lo rifaccio che è stato fonte fatto sul quale mi trovo perfettamente d'accordo ma a mio parere questo è un po'un po'poi si esagerano sempre un po'le cose per per amore di di di vivacizzare il dibattito la ragione principale è quella di che è una precondizione necessaria anche se non sufficiente per disporre di una degli Stati Uniti d'Europa
E questo l'obiettivo che ci siamo posti e che coscientemente dobbiamo dire facciamo un sacrificio per questo grande obiettivo di fin e secolo
A ciò a ciò cioè all'Unione monetaria europea va raggiunto la riforma degli organi decisionali collettivi della comunità europea della quale non parlerò all'onorevole chiodate sicuramente avrebbe molti più argomenti di quante non ne può sapere io e una politica estera comune
E comunque su questo terreno voglio concludere i fatti di questi giorni che cosa mostrano la crisi dall'ONU
Della quale non parlo
Non voglio parlare di Milano ma neanche della crisi dell'ONU in sommità Ingo un livello intermedio
Tuttavia sì ci mette sì evidenzia una fenomeno già anche questo mi si scusi il bisticcio evidenziato più volte precedentemente cioè che gli Stati Uniti sono l'unica l'unico paese che faccia una politica estera a livello
Mondiale l'Europa agisce come tanti Stati sovrani
L'esempio sotto gli occhi di tutti la Gran Bretagna e comunque di sostegno agli Stati Uniti e la Francia vuol fare spesso da sé e spessissimo fa male
Appoggio genocidio in Ruanda appoggia la Grande Serbia nello conflitto jugoslavo appoggia le verità delle grande però che la Siria appoggia il regime di Saddam o quanto meno sottolinea ragioni di etichetta che lo vogliono che la vogliono distinguere dal comportamento americano per finalità di grande perfetti per per finalità di etichetta per vuol fare ricordare che sono nel Consiglio di Sicurezza quindi valgono quanto gli altri
E per anche interessi più materiali come quella di poter rendere delle armi è uno Stato che dire per i quattrini
A fronte di questa povertà della politica estera della comunità noi abbiamo degli gli Stati Uniti che hanno una posizione assai diversa per fortuna è la mia opinione è personale non Volturno
Clinton e nonostante sia un uomo dagli interessi specifici di politica interna e lì dove è più abile tuttavia ha detto no all'Islam isolazionismo cosa che io penso
Che per noi in questo contesto in assenza di altri Paesi che abbiano la capacità del come quegli Stati Uniti di fare politica internazionale sarebbe una grave iattura
Direi di più che dopo la caduta del muro gli Stati Uniti non dimostrano di intervenire per interessi politici ed economici specifici
In Serbia
Hanno fatto un'azione poi con ricondursi facilmente
Dei loro interessi economici o politici diciamo di interessi in senso meschino
E anche la infatti Zarrelli la la la finalità elettorale io credo che sia un errore Bush la ha vinto la la la guerra del Golfo e poi dopo ha perso e le elezioni d'altra parte ha ribadito dei principi hanno ribadito il convegno democratico congresso democratico anzi al progresso democratico dei principi che sono i diritti umani le libertà e gli Stati Uniti come pilastro il nuovo ordine internazionale e hanno dovuto come dire non perderà la faccia dopo avere denunciato questi principi
Un comportamento che fosse con essi coerenti l'azione è nei confronti degli USA o supina o stupidamente rinvio sette e assente priva di interessi generali da difendere priva di principi generali da difendere
Quindi io credo che e quindi collego queste due parti del discorso la moneta unica è un obiettivo da perseguire ha i suoi costi non bisogna seguire dei feticci perché è un bel tempi leggermente diversi
Dubito che comprometterebbero il processo e l'obiettivo che da raggiungere non è stand anche se in parte lo è i benefici economici Casey conseguiremo in questo modo dato che a fronte di benefici ci stanno anche dei costi quanto piuttosto che un passo necessario per dare all'Europa il peso che nel mondo di competenza
Ringrazio per prima volta oggetti popolo va Maria Grazia Fabrizio ovviamente
Vive in un particolare no particolare osserva con le offerte per l'osservazione
Suggerisco certo
Ma Perrone qua anche il pubblico più porzione revisione riforma che quel pezzo dell'uomo
Problemi per le politiche di inclusione sociale su su molte all'ordine del giorno reca la vostra volontà penso che da questo punto di vista
Qualche cosa più anche allora la vostra sconcio che possono avvenire per dal suo intervento grazie
Io intanto giuro che sarò veramente breve perché effettivamente credo di non dover infliggere
Sofferenze a quest'ora a chi ha avuto la pazienza di aspettare quindi cerco veramente di escludere dal dall'intervento che farò tutte le cose che coloro che mi hanno preceduto hanno espresso con tale come dire efficacia che sarebbe veramente da parte mia uno proprio cercare di aggiungere qualcos'altro per cui farò a volte riferimento
Io cancello tutto quello che avevo pensato di dire e faccio proprio invece è tutta un'altra cosa che così almeno sto più attenta anch'io mentre papà poco e cerco di fare qualche ragionamento magari investendo un po'quello che il vestito di Pierino cioè faccio un po'quello che nel mondo del lavoro o comunque nella città di Milano
Rappresentato dal sindacato
Guarda a questa Europa e cerca di capire che cosa succede che cosa è che cosa gli capita e forse ma che Ari provo anche a dare qualche percezione rispetto alla domanda che avevi fatto prima cioè ma cittadino milanese di questa Europa
Che cosa interessa che cosa arriva che cosa viene viene perché ci deve essere l'Europa
E allora se il punto d'osservazione quello mio cioè della rappresentanza sindacale quindi di interessi che sono evidentemente localizzata in una certa direzione devo dire che la percezione da questo punto di vista dell'Europa non è delle migliori possibili e credo che in questa direzione molto del dibattito che c'è stato e che è in corso faccia a deviare quello che è il corso del del delle percezioni che dovrebbero arrivare in maniera decisamente strumentale
E quindi io credo che molte percezioni che oggi nel passato si sono costruite rispetto al tema Europa
Siano percezioni che sono state costruite artatamente e che adesso risulta assolutamente difficile smontare cercando di dire che nel giro di due anni dobbiamo assolutamente raggiungere questo
Obiettivo dell'ingresso immediato quindi col grosso con la con i migliori
Nel nel meccanismo della moneta unica a qualunque costo o comunque senza ulteriori di riuscita perché è difficile e caspita
Sono anche andiamo dicendo che siccome dobbiamo entrare in Europa Dori italiani dobbiamo guardare in casa nostra e pulire la l'appartamento
Perché abbiamo alcune cose che sicuramente non andavano bene
Credo che l'esempio eclatante che posso fare ma credo che sia sotto gli occhi di tutti è stato Linda il nostro sistema previdenziale rispetto al quale abbiamo dovuto fare aggiustamenti che non sono stati sicuramente ben tollerati da fasce consistenti di cittadini di questo Paese dicendo con sempre più parole possibili che questo doveva essere fatto pena l'esclusione dell'Italia dei meccanismi europei queste sì da un certo punto di vista poteva essere una giustificazione
Onorevole per chi riteneva di dover fare questo passaggio sicuramente non affatto una propaganda di tipo positivo nei confronti del del dell'Europa o comunque del raggiungimento di questo obiettivo
Se poi andiamo a guardare a tutti i ragionamenti che oggi si fanno rispetto al rispetto dei parametri
Di Maastricht per entrare nel nel dell'unione monetaria a questo punto è chiaro che qualunque cittadino a cui si faccia la domanda ma attende ressa questa cosa la risposta è dò perché perché comunque mi si metterà sicuramente in discussione tutto una serie di meccanismi di protezione sociale ai quali mi ero abituato e ai quali io faccio fatica pensare di poter rinunciare
Credo che i sacrifici che immediatamente si collegano alla parola Europa siano sacrifici che ai cittadini non vengono giustamente motivati per quelli che devono essere
Allora a questo punto qualunque dibattito si faccia intorno al tema dell'Europa risulta assolutamente inficiato da tutti questi meccanismi legati ai sacrifici che vengono chiesti i cittadini alle fasce più dei voli alle fasce che normalmente lo stato sociale italiano positivamente aveva cercato di dare una risposta di tipo affermativo la lettura che si dà è di questo tipo e quindi oggi avrebbe buon gioco chi comunque dicesse
Non ce ne importa niente aspettiamo comunque rimettiamo in discussione
Questa questa faccenda
Questo è un po'il meccanismo che bisogna cercare di
Come dire combattere cercando di far capire quali potrebbero invece essere le positività che dietro questo obiettivo ci sono
E le positività
Sono tanto più difficili da spiegare quanto più importanti esse sono nel senso che un dibattito come quello che ha fatto Targetti poco fa vedi un convincente
Che voglio dire è sotto gli occhi di tutti è un dibattito che in un'Assemblea di lavoratori sarebbe davvero molto difficile da fare
E quindi pure essendo qualcosa che sarebbe oggettivamente valido da sostenere diventa estremamente è difficile politicamente da portare avanti in sedi che sono poi quelle dove invece il consenso lo dobbiamo cercare
Ci sono cioè due livelli di dibattito uno alto che è quello dei purtroppo pochi addetti ai lavori o comunque persone che cercano di dare un un significato
A questa questa nostra questa nostra intuizione bellissima che è quella dell'Europa e poi c'è invece quello che è il dibattito che si fa Orient dato purtroppo molte volte negativamente e anche dai mass media e che tende invece a giustificare tutto cozza Griffith sicché difficilmente possono essere capiti e compresi tra la gente dopodiché vai tu a spiegare che comunque questo andava fatto perché andava fatto
Cioè queste difficile da da far capire vagli a spiegare che grazie al cielo abbiamo pensato per tempo l'Europa perché col meccanismo della globalizzazione del libero mercato sarebbe stato la collocazione in qualunque parte del globo di di di di come dire attività comunque cioè vagli a spiegare che grazie al cielo ci abbiamo pensato per tempo perché altrimenti adesso ci troveremo in una situazione nel nostro Paese in Italia di grossa difficoltà nei confronti di meccanismi ormai mondiali
Di innovazione
Mondiale che a mio modo di vedere sono paragonabili per la portata quella che è stata la rivoluzione industriale
Vai a spiegare che l'interesse nella nel rafforzamento dell'identità europea è comunque un fatto che porterà
Nel nel futuro
Ad a vere in un ritorno di interesse per i cittadini europei per tutto ciò che riguarderà il rapporto con i paesi terzi
Cioè questo discorso che è di natura economica ma che poi sicuramente si ripercuote anche su quello che l'assetto produttivo e quindi anche tutto il meccanismo dell'occupazione dello stato sociale queste difficile da far capire ed è difficilissimo da spiegare
Detto questo che è un po'la percezione che si ha e che però io voglio comunicare anche a chi all'interno della
Come dire delle delle responsabilità ci sono intorno a questo tavolo potrebbe in qualche modo ai circolare a a sviluppare in maniera
Riversa dobbiamo fare questa riflessione su qual è il l'immagine che nel nostro Paese sia del di di tutta questa vicenda le
Legata alla all'Europa
Allora posto che molte domande sul perché l'Europa è perché ci teniamo tanto dovrebbero essere alcune risposte dovrebbero essere date in maniera più efficace e senza strumentalizzazioni
Io credo che ci sia anche la necessità di capire per quale Europa stiamo cercando di mettere insieme le nostre capacità nostro ingegno e il nostro impegno
Perché ritengo che sulla questione dei confini ci siano alcune riflessioni che andrebbero comunque fatte e non sto parlando soltanto del dibattito che dovrebbe essere fatto rispetto a quali Paesi devono far parte dell'Europa cioè se l'interesse all'allargamento e solo rispetto a Malta e Cipro oppure se stiamo parlando anche di un di un'interlocuzione diversa nei confronti dei Paesi dell'Est credo che questo sia un dibattito rispetto al quale dovremmo voi anche compiere qualche passaggio in più
Ma io credo che il problema dell'Europa ci ponga il problema dei confini anche se guardiamo in casa nostra quale valore diamo alla parola confini
Credo che ragionare oggi d'Europa debba portarci a dover discutere anche della parola confini letta in casa nostra
Io ho ho un giudizio dei confini che però va be'lasciamo perdere comunque il dibattito che si sta facendo sulla Padania sul quant'altro credo che sia qualche cosa che andrebbe affrontato per capire che senso all'interno di questa nostra realtà vogliamo dare
Alla parola confini
E parlando di questo io credo che dobbiamo fare qualche ragionamento su su quello che era un po'il titolo della tavola rotonda di questa sera
Perché quando io sento parlare di opportunità l'Europa come opportunità per Milano mi viene da chiedere atti ha fatto il titolo di questa cosa di che cosa stiamo parlando se un parlando del Comune di Milano per la Provincia di Milano dell'area metropolitana o di che cosa
Perché è diverso
Il modo di affrontare il ragionamento
Perché spontaneamente ci viene voglia di parlare del Comune di Milano ma io credo che parlare del Comune di Milano oggi sia anacronistico e sia qualcosa che debba essere risolto una volta per tutte
Già chi mi ha preceduto in qualche modo ha parlato della costituzione della città metropolitana o comunque e la definizione dei confini della dell'area metropolitana non possiamo continuare con il problema delle delle relazioni politiche difficili tra Comune Provincia e Regione nascondendoci che siamo anacronistici in Europa parlando di con
Une di provincia e di Regione parlando di Milano siamo anacronistici e non c'è nessuna realtà metropolitane europea che sia conciata con minori da questo punto di vista la realtà amministrativa così complessa e articolata non avrà nessuno sbocco se non riusciamo a risolvere ci una volta per tutte questo problema
Quindi
Il primo meccanismo che dobbiamo messa mettere in atto se vogliamo parlare di un'opportunità da giocare positivamente per Milano nei confronti europee lavoriamo per che si costruisca una volte per tutte una setta amministrativo dell'area metropolitana che sia omogeneo e compatibile con le altre aree metropolitane di livello europeo
Detto questo io credo che due terzi dei nostri problemi sono probabilmente risolti
Perché se si riesce a definire in maniera diversa l'equilibrio anche politico all'interno
Del del territorio milanese molte cose molti passi avanti si riusciranno sicuramente a fare
Se invece io devo ragionare di Milano
Delle opportunità per Milano guardando il sole semplicemente a quello che è il Comune di Milano io ritengo che con nella fase attuale su questo lo spreco molte parole perché già le avete dette voi che mi avete proceduto io credo che
Non abbiamo grosse possibilità di offrire la nostra le nostre pur grandissime capacità
Culturali di innovazione di di di ecco di quant'altro perché purtroppo non abbiamo una realtà politica in questo momento che possa essere significativa in qualunque modo e in qualunque termine
Come interlocuzione nei confronti di un un assetto europeo che e decisamente di livelli molto superiori e il dibattito che purtroppo si è levato datata dalle sponde del Po rispetto alla moneta la richiesta di riconoscimento
Della Padania all'interno del
Della cioè voglio dire è una cosa che non c'ha fatto del bene e credo che sia qualche cosa che dimostra come probabilmente finché abbiamo questi tipi di problemi credo che sarà difficile poter aspirare come Milano da bere qualcosa di diverso un po'dunque ad avere un ruolo significativo un ruolo strategico un ruolo importante all'interno del della questione europea dopodiché se vogliamo in qualche modo di uscire aggiornare con un effetto trainante come area metropolitana nei confronti del resto del Paese ma anche per del del resto dell'Europa io credo che i temi che citato Fiorella Ghilardotti io ho fatto la battuta perché davvero si vede che ha passato da amministratrice
Questo lo lo si nota davvero sono quelli io mi permetto solo di aggiungere alcuni temi che caratterizzano fortemente la nostra realtà che sono magari quelli che più sì come dire attaccano al tipo di ruolo che che io svolgo sicuramente abbiamo all'interno del del del dell'aria di Milano una serie di problemi oltre a quelli citati Clemente dell'ambiente dei dei dei trasporti eccetera eccetera
Abbiamo il grosso tema della sicurezza
Che è un tema esplosivo nella nella realtà metropolitana milanese legato anche al discorso delle periferie
Giustamente qui è stato citato e chi non è affrontato per esempio dal Comune di Milano in nessun modo e abbiamo paradossalmente i consigli di zona di Milano che rivendicano soprattutto quelli periferici un'autonomia maggiore nei confronti del Comune di Milano di questo Comune di Milano ha un'autonomia che questo Comune centrali da non riesce nemmeno a dedicare ai propri consigli di zona che sono peraltro tutti omogenei rispetto al al Comune di Milano peraltro tranne credo uno se non la mia memoria non mi inganna
Per cui uno desse la parola e basta perché o il
Baggio confonda la parola eh quindi voglio dire
Chi rivendica nei confronti del del centralismo romano autonomia non è in grado di dedicare autonomia ai propri consigli di zona e quindi credo che rispetto al tema della sicurezza delle periferie della consapevolezza che qualcosa si deve lasciar fare anche ai livelli decentrati rispetto alle alle proprie capacità di autodeterminazione parola che è ritornata di moda spento ad alcune zone del Coni quartieri ecco questo nella nostra realtà non sia in grado di farlo perché purtroppo non abbiamo la classe politica a livello cittadino che sia in grado di affrontare questo tema a questo legato al tema degli anziani
Voglio dire non lo stop qui a farla tanto lunga ma la realtà demografica della nostra realtà città è queste al destino queste o non è un altro e quindi su tutto ciò che li dagli assetti Huskies assistenziali gli assenti gli assetti anche sanitari di cui comunque il sindaco ha responsabilità
Io sto ricevendo le le le Korn voglio dire le prese di posizioni di quasi tutte le province
Sul piano sanitario regionale non c'è una presa di posizione che ricche parta dal Comune di Milano rispetto a quanto peraltro è anche di sua competenza e questi son problemi
Allora
Il problema del del della cittadinanza sociale
Voglio dire questo è un tema che non è solo di Milano è un tema che riguarda quasi tutte le metropoli
Il problema degli extracomunitari il problema delle presenze il problema dei cioè è un problema che comunque va affrontato non più solo in termini ristretti ma va affrontato con una consapevolezza
Voglio dire più che nazionale in questo caso veramente un minimo di dibattito dovrebbe essere fatto
Dalla città di Milano nei confronti di realtà che comunque devono affrontare questi tipi di problemi io devo dire che
Ho abbiamo come sindacati CGIL CISL e UIL di Milano
Organizzato un momento lungo un corso un un momento significativo di dibattito su questi temi
Su come cioè un'area metropolitana
Si deve attrezzare un comunque deve comunicare con altre realtà metropolitane europee facciamo come sindacato perché non riusciamo a farlo con nessun altro
A novembre CGIL CISL e UIL organizzeranno questo tipo di momento di riflessione molto forte perché ci rendiamo conto che se non creiamo consenso comunque attesa rispetto ad un processo di questo tipo e se non riusciamo a dialogare con altri che come noi hanno gli stessi problemi
Noi non riusciremo a realizzare nessun tipo di obiettivo se non quello di imporre qualcosa con la forza che la gente non capisce perché deve avvenire questo è il la sintesi di tutti i problemi
Chiudo cerco di chiudere sul sul tema che credo sia sia più importante che che che forse venga trattato da me in questo momento è che quello legato all'occupazione
Come come
Si può pensare di legare
Oggi e solo oggi e qui veramente la la la rabbia del sindacalista viene fuori
Come si può pensare di legare oggi e solo oggi il problema viti ma scritta e comunque il problema della del dell'Europa all'occupazione accorgendosi soltanto adesso che ci sono problemi immani disoccupazione che attraversa con tutti i Paesi europei
Qui veramente la strumentalità con cui questo problema è stato sollevato viene fuori con tutta la sua forza
Ma siccome bisogna legare fatti strumentali a ciò che di positivo si può costruire
Io credo che l'attenzione che si deve portare oggi ai temi della disoccupazione proprio perché vengono posti in contrapposizione a tappe che sono qui da venire io credo che proprio perché oggi sia il ricominciato a parlare in termini europei e il problema della disoccupazione
Sia quanto mai necessario che si affronti a livello europeo
Con un piano organico e non con i pianeti che vengono fatti o comunque con gli interventi
Parziali e slegati gli uni dagli altri il tema dell'occupazione in Europa perché al di là dei documenti
Cartacce che vengono comunque predisposti su questa materia e che sono di alto livello significativi e io non voglio togliere niente a nessuno
Al di là degli interventi a sostegno di alcune zone al di là del del dei finanziamenti che comunque vengono destinati per piani di sviluppo e quant'altro non c'è agli vengo di Comunità europea un progetto significativo e consistente che vada a incidere sul problema della disoccupazione facciamolo facciamolo facciamolo con la concertazione facciamolo con un piano veramente di di di di spessore anche con le parti sociali mettiamoci in condizione di poter comunque proporre
Al Paese ai Paesi una identità forte dell'Europa rispetto ai temi dell'occupazione se questo venisse fatto ambio strumentalità probabilmente verrebbero a cadere su questo tema
Allora io credo che ci siano tutte le condizioni nel nostro Paese oggi perché questo tema venga affrontato non è sufficiente il Patto per il lavoro la conferenza per il lavoro o comunque questo momento che ci sarà a fine mese se e non si collega immediatamente questo lavoro che a livello italiano si sta facendo ha un lavoro a livello europeo che deve comunque vederci collegati
Stabilendo un'identità forte dell'Europa visibile ai lavoratori visivi dei disoccupati visibile ai giovani visibile a coloro che comunque si trovano nella situazione di non poter più rientrare nel mondo del lavoro per tutte le circostanze che noi ben sappiamo
Se questo
Potesse essere offerto in tempi brevi
Ripeto tutti indiani più comunque le strumentalità legate alle difficoltà oggettive che
Riguardano Maastricht verrebbero a cadere credo che tutto il resto poi
Potrebbe con molta molta gradualità essere affrontato con il consenso e non con l'input con l'imposizione o comunque con gli spazi che verrebbero lasciati aperti alle contestazioni
Ringrazio grazie proprio il suo
Credo che il potere considerarono sfoglio mostro
Il nostro interlocutore il problema dei rapporti Antonio impinguare il proprio al dottor Gentili l'Unione europea ringrazio Paul per aver partecipato però per
Privato con moglie retorici su questo per i quali non c'è un problema per farciture