"Dal primo rapporto sulle Fondazioni bancarie: problemi prospettive, indirizzi" seminario promosso dal CNEL

E di essere venuti in tanti l'avevamo previsto in parte perché abbiamo ipotizzato cioè abbiamo iniziato abbiamo programmata di cogliere l'occasione circostanza dell'assemblea dell'Abi
E di dedicare il pomeriggio a questa questo dibattito così incontro per quale ragione il consiglio dell'economia e del lavoro ci occupa anche di questa cosa
Se ne occupa perché le all'interno della sua politica istituzionale seguire i processi di trasformazione accompagnarli ascoltare anche prospettare proporre all'interno di una politica che in particolare con la presidente De Rita assunto sempre maggiore valore d'altra parte e su questo argomento già l'assemblea e delle Larry intervenuta con una deliberazione specifiche che è stata inoltrata al al Parlamento al governo e anche successivamente proprio anche con la presenza di di protagonisti di questo incontro del professor Minervini di altri dello stesso ammalato abbiamo condotto anche nelle nei mesi scorsi
Un
Ulteriori approfondimenti
Questa mattina dal commenta altera parte loro hanno ascoltato il ministro Ciampi se
Nel suo intervento si è intrattenuto su questo argomento né poteva fare diversamente con un'angolazione e con una valutazione che io non mi permetto sui tornanti di giudicare ma che Steve-O in ogni caso prudente accorta
Flessibile e
E anche positiva nella sua prospettazione ha parlato di mutazione genetica
Ha parlato di cambiamenti strutturali
Ha prospettato l'esigenza di ridurre il peso delle fondazioni nelle banche ma l'argomento principale
Come loro sanno discutere di questo primo rapporto sulle fondazioni bancarie ed è sulle fondazioni bancarie che credo che la misura sarà concentrata la nostra attenzione abbiamo anche distribuito
Voglio anche distribuito una nota della Banca d'Italia che dà una rappresentazione aggiornata dei diversificazioni proprietarie comunque dei nuovi assetti
Dei nuovi assetti societarie che ci sono nelle banche rispetto alle fondazioni ed altro sono una considerazione
Generale
Cioè più che altro personale più che di essere più che essere Delneri
Fra l'altro il presidente De Rita che non era previsto comunque qui in sede
Interverrà certamente anche lui un certo momento in ogni nella al nostro incontro porterà le sue valutazioni che sullo collega dal presidente del CNEL
Né per fare una io da comunale da Comunardo da un uomo che all'albo che ha vissuto all'interno delle istituzioni
Locali
Recuperi recupereranno le autonomie locali
Un rapporto più organico
Più strategico
Più di grande prospettiva con le fondazioni questo l'interrogativo certo che la situazione è difforme vedendo l'amico Ferrari capisco che la situazione difforme per città e città cioè da Casse di risparmio per la loro televisivo
Ma è indubbio
Che una parte notevole
Delle casse di risparmio quando erano casse
Come le ha definite Ciampi quando erano Enti pubblici quando c'era una giurisprudenza di un certo tipo non possiamo dire che fossero convergenti con le amministrazioni locali diremmo una cosa non storica
Il tempo di situazioni politiche le situazioni delle precedenze e situazioni complessive hanno spesso determinato
Una non collegante certo c'era una colleganza degli istituti molti di questi erano tesorieri sono ancora tesoriere di questi Enti locali
Ma c'era una divisione tra le politiche istituzionali ben al di là della divisione che poteva e dovrebbe esserci tra istituti bancari Enti tutti rappresentativi della della comunità locale ma c'erano delle dissonanze
Sono spesso almeno in alcune aree state
In realtà separati
Separate
Separate non voglio dire per la la ragione ragiona le cause nell'eventuale responsabilità vi erano oggettivamente realtà separate
Oggi che abbiamo questo processo di separazioni in questo caso è diverso cioè gliela l'istituto della banche in sé e della Fondazione con altri scopi come gli assegna la legge come le sino alle direttive può essere possibile una ricongiunzione
Ma una ricongiunzione che sia una ricongiunzione strategica cioè in fondo si può anche usare vado su terreni quasi improprio si può usare che questi patrimoni sono anche patrimoni quelli delle banche prima e oggi trasferite nelle fondazioni sono patrimoni della comunità della comunità locale in una in un'accezione molto più ampie di quelle che non determina la l'assetto sociale interno
Al di là dell'assetto sociale che sia oggi rinvigorito da rappresentante penso la Cassa di Risparmio della mia città che corre di Polonia rinvigorito da significative grandissime presenze sociali economiche eccetera eterne ma c'è questa possibilità di congiunzione
Cioè possiamo ritrovare che gli investimenti le le politiche e le strategie delle fondazioni ci possono riconnettere con la loro autonomia alle connessioni e alle politiche degli enti locali
Tra l'altro oggi la cosa viene viene offerta anche da altri Selke legislatore affatto alle fondazioni degli enti lirici cioè la Scelta
Di di caratterizzare al di là delle fondazioni che le casse del pane anche altri enti con questa diciamo identità che è diverso ma che può essere ricondotta
Ad alcuni principi ecco lì la proposizione che io avanzo da
Anche nella mia qualità attuale colore presiedo questa Commissione Autonomie locali erigere nel è questa c'è una prospettiva programmatica strategica
Di confluenza fra Autonomie locali e autonomie funzionali anche noi indichiamo che un argomento cui CISL abbiamo anche molti colleghi autorevoli del CNEL presenti alcuni se non altro turiboli colleghi
Per la loro presenza noi colleghiamo alla nostra attività non solo per le autonomie territoriali ma tentiamo di definire l'autonomia funzionale cioè la e quell'autonomia che hanno una occlusione che sono prima di tutto per vivere
Le camere di commercio possono esser lui stesso università le aziende municipalizzate pubbliche le stesse le e altre leggende sanitarie anche le fondazioni potrebbero assumere non la la banca ma la Fondazione Robert ombre questa identità funzionare in un programma funzionale ed un'attesa funzionale ed una prospettiva non vado oltre
Silingardi che conoscete tutti che come presidente del di una delle più importanti casse di risparmio a quella di Parma presente il primo rapporto Acri Silingardi la parola
C'è un piccolo pulsanti di certo se grazie grazie presidente
E grazie a tutti loro per essere intervenuti così numerosi ma mi si consenta di ringraziare anche i più belli
Per aver organizzato questa giornata
E avere dato l'opportunità all'Acri associazione delle casse di risparmio italiane
Di presentare in una sede così importante e prestigiosa quale appunto il CNEL il primo rapporto sulle fondazioni bancarie
Rapporto che molti di loro senz'altro già conoscono che è il frutto di uno studio approfondito vasto della Acri stessa
In collaborazione con tutte le fondazioni bancarie Casse di Risparmio italiane e con l'appoggio l'apporto anche qualificato di importanti Esperti nel mondo delle casse di risparmio
Come loro sanno all'Acri aderiscono ottantuno fondazioni casse di risparmio oltre all'Ente nazionale Banca delle comunicazioni e alla Fondazione Banco di Sardegna
Sanno altrettanto loro quanto me
Come ci sia una profonda evoluzione attualmente in corso nel mondo bancario in generale
Non soltanto nel mondo delle banche pubbliche non soltanto nel mondo e le casse di risparmio ma nell'intero sistema bancario del nostro Paese per motivi a voi tutti ben noti oggi e molto importanti
In questa fase tuttavia importante quindi è necessario è stato direi di rilievo questa studio che ha fatto la carica
Per approfondire queste questo momento che anche di passaggio di trapasso se vogliamo e che è caratterizzato da due aspetti peculiari in modo particolare
Il primo è il processo di privatizzazione delle banche pubbliche
Quindi con la progressiva riduzione del peso partecipativo delle fondazioni nelle S.p.A. conferitarie quindi per le banche pubbliche privatizzare indubbiamente significa ridurre e in modo significativo parziale o anche totale la presenza nel capitale
Delle S.p.A. conferitarie delle fondazioni bancarie
E il secondo è il ruolo sempre più forte che le fondazioni bancarie verranno ad assumere nell'ambito del settore terziario nell'ambito del settore non profit
Proprio in connessione con questa questo processo di dismissione parziale o totale del loro pacchetto di capitale nelle S.p.A. bancarie
E quindi con l'acquisizione da parte delle fondazioni di ingenti disponibilità liquide di ingenti disponibilità di denaro
Quindi sono due gli aspetti privatizziamo attraverso la privatizzazione la fondazione realizza in tutto in parte la propria partecipazione e viene a disporre di ingenti capitali da destinare ovviamente nei settori del cosiddetto settori non profit
Quindi vi è un passaggio molto importante
Passaggio che parte se vogliamo
Dalla legge duecentodiciotto del novanta la legge Amato Carli
Che aveva però una peculiarità è una caratteristica fra le tante che era quella che il controllo del capitale continuasse a restare in mano agli enti pubblici
E questo è stato per oltre quattro anni quindi praticamente la legge Amato entra in vigore legge Amato duecentodiciotto decreto legislativo trecentocinquantasei
Entrano in vigore nel novanta e devo dire che fino alla metà dell'anno novantaquattro quindi a poco meno di due anni orsono e quindi soltanto con la legge quattro sette quattro del novantaquattro che capovolge questa impostazione e invece introduce introduce il concetto di privatizzazione quindi il rapporto viene completamente modificato
E questa modifica è recente tutto sommato perché è una modifica di poco meno di due anni orsono
Bene il rapporto ecco delle fondazioni bancarie vuole appunto oggi fare fare una una ricostruzione e possibilmente fare il punto della situazione
Sotto l'aspetto
Istituzionale e statutario delle fondazioni
Sotto l'aspetto organizzativo altrettanto importante
Esaminare la situazione patrimoniale ed economica delle fondazioni
E verificare gli interventi finanziari le erogazioni che le fondazioni bancarie hanno già fatto in tutti questi anni e si apprestano a fare negli anni a venire
Il rapporto si compone fondamentalmente di tre parti
La prima rappresenta una rassegna storica delle casse e descrive il quadro normativo nel quale le casse si stanno muovendo si muoveranno nei prossimi anni
La seconda parte si sofferma sui problemi incontrati e e i risultati raggiunti dalle fondazioni bancarie in questi primi anni di loro per l'attività quindi Comisso modificati gli assetti interni di natura statutaria e organizzativa ad esempio la rilevazione e il controllo sulle attività che hanno svolto in questi anni le fondazioni bancarie
Inoltre viene presentata la proposta di un Bilancio tipo
Bilancio tipo delle fondazioni bancarie elaborato dalla carica e sottoposto all'autorevole parere del ministero del tesoro
La terza e ultima parte si riferisse svolge un esame dettagliato circa l'operatività degli enti fondazione in modo particolare nel biennio novantatré e novantaquattro
Prendendo rapidamente in esame questi settori l'assetto istituzionali statutario e partecipativo delle fondazioni
Anzitutto si è proceduto doverosamente a una revisione statutaria cioè tutte le fondazioni bancarie hanno dovuto evoluto procedere alla loro revisione statutaria
Con precisazione delle finalità di questi enti
Delle modalità di attuazione degli scoppi che si propongono questi enti dei requisiti di professionalità degli amministratori
Connessi queste requisiti di professionalità agli scopi che si prefiggono le fondazioni bancarie e inoltrato a disposizione del Regolamento di attuazione di questi statuti modificati
Settori fondamentali sostanzialmente ricerca scientifica sanità istruzione arte cultura assistenza alle categorie sociali più disagiate
Amministratori rinnovamento gli amministratori sta fatto un'azione molto
Portante negli ultimi tempi se pensate che dal primo gennaio novantacinque ad oggi sono stati nominati duecentoquaranta nuovi amministratori delle fondazioni bancarie
Corrispondenti a oltre il ventotto per cento del totale che assomma il totale a circa ottocentosessanta componenti il consiglio di amministrazione delle fondazioni
Casse di risparmio di Parma
Gli assetti proprietari
Anche questi sono direi considerevolmente modificati
Venticinque fondazioni sul totale delle ottantadue fondazioni bancarie quindi pari al trentuno per cento del totale non sono più in possesso della maggioranza del capitale sociale
Quindi venticinque fondazioni bancarie si trovano oggi in una posizione minoritaria nel confronto di altri soggetti siano essi privati siano essi istituzioni siano essi altre banche le residue cinquantasette fondazioni pare quindi al sessantanove per cento del totale detengono ancora la maggioranza del capitale sociale
Nell'ambito di queste cinquantasette fondazioni che detengono ancora la maggioranza del capitale sociale
Delle S.p.A. conferitarie
Soltanto sei ne detengono ancora la totalità
L'ultimo dato e proprio di questa mattina del ministro Ciampi all'Akab non risultavano ancora soltanto risultavano almeno a me risultavano sette ma il ministro Ciampi questa mattina ci ha comunicato che sono sei quindi questa è la situazione
Ad oggi direi degli assenti proprietari delle fondazioni bancarie il trentuno per cento ha già dismesso oltre la maggioranza assoluta del capitale
Il sessantanove per cento ne detiene ancora la maggioranza assoluta e nell'ambito di questo sessantanove per cento soltanto sei che corrispondono a circa il nove per cento detengono ancora l'intera
Piero capitale sociale delle S.p.A. conferita struttura organizzativa
Ecco è importante ormai ragionare da un punto di vista organizzativo anche nelle fondazioni con dei criteri di impresa
Non c'è dubbio che las dal punto di vista organizzativo strutturale contabile
Controllo di gestione ormai le fondazioni fin da oggi ma ancora di più nella un nel davanti nel tempo quando appunto il patrimonio liquido delle fondazioni aumenterà
E quindi aumenteranno le possibilità loro riservate di diversificare gli investimenti in altre forme che non siano soltanto quelle della partecipazione nella S.p.A. conferitaria
Se renderanno sempre più necessari strumenti organizzativi moderni efficaci quindi la ricerca della efficienza direi che uno dei cardini fondamentali che dovranno caratterizzare le fondazioni bancarie nei prossimi anni soltanto da questa efficienza le fondazioni bancarie troveranno una legittimazione nel proprio ruolo importantissimo che saranno chiamate a ricoprire e a manifestare nell'ambito della società civile del nostro Paese
Quindi di qui un impegno a realizzare una gestione complessiva che nel suo complesso tenda a ottenere alcuni risultati primo l'ottimizzazione dei profitti
E ciò anche attraverso opportuni processi di diversificazione dei loro impieghi
E il secondo è la massimizzazione delle erogazioni
Ovviamente sempre avendo ben chiaro il concetto
Del mantenimento e della preservazione del patrimonio delle fondazioni erogazione massima sì ma a condizione che il patrimonio delle fondazioni venga mantenuto e perché no anche possibilmente incrementato
Quindi per tutto questo richiede un severo controllo di gestione tipico dell'impresa economiche tipico delle imprese industriali bilancio tipo come dicevo pure predisposto esaminato dal ministero del Tesoro
Che consenta di riferire anche sugli aspetti qualitativi dell'attività svolta che un bilancio tipo un po'particolare questo delle fondazioni bancarie perché deve consentire anche di rispondere adeguatamente agli interlocutori a chi ha interesse al pubblico circa gli aspetti qualitativi dell'attività svolta dalle fondazioni
E che risponda anche a esigenze di comunicazione e di rendicontazione
Assumendo caratteristiche di essere più sempre di più un bilancio dei fatti e delle parole e meno un bilancio arido di sole cifre certo parlar di Bilancio guai se non si parla di cifre
Ma non deve essere un bilancio che si limita soltanto a una arida illustrazione di cifre deve parlare anche deve essere un bilancio che si fa capire al pubblico deve spiegare al pubblico quello che la Fondazione in termini di interventi di alta qualità
Ha realizzato dati patrimoniali ed economici delle fondazioni io accelero un po'anche perché già tutti voi avete in mano il testo della dell'Acri e anche una mia nota introduttiva
Patrimonio complessivo delle fondazioni bancarie dati al novantaquattro cinquantacinque mila miliardi è il patrimonio complessivo delle fondazioni bancarie
Di cui circa trentotto mila miliardi riferibili alle ottantadue fondazioni Casse di Risparmio
E diciassette mila cinquecento miliardi riferibili agli enti ex istituti di credito di diritto pubblico
Rappresentano una gran parte come voi ben sapete e potete immaginare
Di questo patrimonio le partecipazioni che le fondazioni ancora oggi detengono in quota minoritaria maggioritaria o assoluta
Nel conferitarie società per azioni
è una quota che ci avvicina ancora oggi al novantasette per cento di qui la necessità probabilmente l'opportunità di una diversa
In settori di una diversificazione degli investimenti anche perché noi sappiamo che il rendimento è modesto
è superiore sappiamo quello delle banche ma certamente il rendimento delle fondazioni bancarie non può prescindere da quello delle partecipate
S.p.A. bancarie soprattutto fino a quando né detengono una quota così rilevante del patrimonio e fino a quando appunto il loro attivo è investito in misura ancora così massiccia nelle imprese bancarie
Il cui rendimento l'abbiamo saputo se l'abbiamo preso
Ripetutamente questa mattina dalle ottime relazioni prima di Tancredi Bianchi e poi del governatore Fazio
E del ministro Ciampi ma sappiamo quanto ci sia da fare in termini concreti effettivi di recupero intera deficienza in funzionalità da parte del conferitarie
S.p.A. bancaria rendimento quindi anche delle fondazioni non possiamo pretendere che avesse fatto dei salti in avanti particolarmente elevati siamo ancora intorno a un due e quattordici per cento indubbiamente una percentuale meritevole di forte recupero negli anni a venire
I proventi del novantaquattro realizzati dalle fondazioni sono state in cifra assoluta di settecento uno miliardi con un buon incremento rispetto al novantatré un incremento di oltre il trentaquattro per cento
Quindi significa che la politica anche di distribuzioni dividendi delle conferitarie S.p.A. nel novantaquattro ha dato segnali di buona incremento anche rispetto al novantatré le spese di funzionamento sui proventi
Ci sono attestate al sei e settantasette per cento
Con un incremento in valore assoluto
Di soltanto l'otto e quattro per cento quindi un incremento di specie di funzionamento in misura percentuale in termini assoluti molto inferiore rispetto all'incremento che c'è stato nei proventi
Che sta a significare e anche questo è un dato importante sta a significare strutture di funzionamento ancora oggi delle fondazioni
Snelle
Leggero e non molto onerose siamo ancora veramente ed è un patrimonio questo che dovremmo mantenere anche nel futuro mantenere organizzazioni leggere snelle diversificate non non burocratiche
Ecco volendo fare una sintesi ma non vorrei tediarvi con dei numeri ecco mi limito a dire che praticamente fra gli incrementi proventi lordi dai quali ovviamente vanno detratti il costi di gestione
E vanno detratti gli accantonamenti patrimoniali che voi sapete che fino a qualche tempo fa erano molto elevati perché c'era l'obbligo di accantonare il cinquanta per cento dei proventi e soltanto con la direttiva Dini recente che ha limitato al dieci per cento la possibilità di accantonamento obbligatorio nelle Riserve ecco tolti questi accantonamenti tolte le imposte ben cinquantasei miliardi di imposte pagate
Rimane un utile a rimane un margine diciamo rimasto un margine nel novantaquattro di duecentododici miliardi che sommati alle disponibilità delle gestioni precedenti
Dei circa centocinquantadue miliardi hanno generato disponibilità complessive per le attività istituzionali delle fondazioni di trecento sessantacinque miliardi impegnate perbene trecentotrentasei miliardi quindi oltre il novantadue per cento inattività istituzionali
Quindi questo forte incremento dell'efficienza erogativa delle fondazioni
Ecco è da sottolineare perché si rileva da questi numeri gli unici che vorrei darvi
E che hanno veramente destinato all'attività istituzionale praticamente tutte
Le risorse loro disponibili quindi tolti gli accantonamenti obbligatori tolte le spese di funzionamento tolte le imposte le fondazioni hanno accantonato hanno investito erogato praticamente tutte la risorse disponibili
Però versioni delle fondazioni Casse di Risparmio
Ecco in questi anni già dico in questi anni ma questo questa caratteristica dopo accentuarsi ancora negli anni a venire le fondazioni ci sono mosse in una logica di Progetto
Questa importante una logica di Progetto quindi indirizzando i loro interventi verso esigenze sociali più più ampi e più profonde
Tenendo presente i mutamenti degli stili di vita dei cittadini delle problematiche ambientali
Delle necessità nell'ambito culturale dei servizi in una parola della qualità della vita
E quindi non più interventi a pioggia che potevano rappresentare una caratteristica ma devo dire in anni molto lontani
Ancora in anni molto lontani qualche volta si continua a sentire questa però criticavo suggerimento accettabile per l'altro di ridurre eliminare gli interventi a pioggia possibilmente la parola eliminare in questo settore è un po'difficile da realizzare ma devo dirvi che solamente il venticinque per cento
Delle erogazioni delle fondazioni bancarie casse di risparmio è stato nell'ultimo anno e interpreti erogato con questi interventi così capillari così diffusi che non sono comunque interventi sprecati
Molto spesso un intervento anche di qualche milione può risolvere situazioni importanti mi riferisco a certe piccole comunità della dell'Appennino della montagna delle zone meno abbienti
Qualche volta si consente di creare un nucleo di giovani intorno a un ambiente sociale una parrocchiana istituzione utile anche questo comunque questo settore ha subito un drastico intervento
E dicevo
La suddivisione fondamentalmente di questi interventi è così imputabile il cinquantacinque per cento è stato destinato agli interventi cosiddetti del Welfare State quindi la sanità l'assistenza l'educazione cinquantacinque per cento l'intervento
Il residuo quarantacinque per cento è stato destinato ad altre aree di attività ad altri settori intervento la valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e ambientale
La ricerca scientifica lo sport le attività ricreative il sostegno diverso in diverso modo a realtà territoriali importanti
Inoltre non dimentichiamo la legge undici otto novantuno numero duecentosessantasei che ha istituito i famosi cento e di servizio a carattere regionale
Per la organizzazione del volontariato e a tutt'oggi le fondazioni delle casse di risparmio italiane hanno erogato la cifra non indifferente di oltre cinquantacinque miliardi e inoltre altra caratteristica delle erogazioni e quella della realizzazione di interventi ad efficacia più vie Nale
Queste importanti
Interventi ad efficacia pluriennale perché è logico che si vogliono fare grossi interventi è probabile che anche la Fondazione debba programmarlo
Portante in attività di programmazione guai se manca un discorso pluriennale proiettato in avanti per due tre anche cinque anni diversamente si perde la progettualità la setta progettuale della Fondazione
Che ovviamente fondazioni che vanno anche verso un'attività di specializzazione Serri territoriale è anche previsto è anche possibile
Alcuni statuti lo prevedono che certe fondazioni possono limitare i loro interventi per alcuni anni soltanto in alcuni determinati settori
La sanità la ricerca scientifica la cultura e per poi dopo terminato questo arco di tempo riprendere un intervento abbraccio da spettro più alto
Devo dire che anche esaminando gli interventi unitari
Effettuati dalle fondazioni abbiamo molte positive sorprese
Soprattutto che ci provengono dalle fondazioni di maggior dimensione non c'è dubbio che hanno caratterizzato io interventi con interventi a dimensione piuttosto elevata
Nel novantaquattro le grandi fondazioni hanno fatto per oltre il venticinque per cento interventi di ammontare unitario superiori ai cinquecento milioni
E così a scendere anche le fondazioni di medie dimensioni hanno privilegiato l'intervento qualificato
E quindi di ammontare di maggior rilievo e anche la tendenza si è verificato nelle piccole fondazioni le quali ovviamente incontrano in questa ottica problemi diversi
Rispetto alle grandi fondazioni però questa linea di tendenza è continuata
Ed ha caratterizzato appunto l'intervento in tutti e tre i settori tutte e tre le fasce di fondazioni le grandi le medie e le piccole inoltre è continuata e dire che si è rafforzata un'interessante collaborazione con gli enti pubblici territoriali
Le Province i comuni con altre istituzioni importanti spesso pubbliche ma anche private presenti sul territorio le università i musei i centri di cultura le associazioni di categoria
E in prospettiva
Noi prevediamo anche una forte attività consorziata fare fondazioni cioè più fondazioni bancarie casse di risparmio che si uniscono fra di loro uniscono gli sforzi per realizzare insieme
Iniziative qualificanti probabilmente possibilmente fondazioni contigue territorialmente può avere un significato più importante per appunto dotare il territorio di quella regione di quella zona
Che non vuol dire a regione delimitata politicamente ma vuol dire zona Area
Territoriale viene intervento di due tre quattro cinque fondazioni Casse di Risparmio per portare avanti una qualificata iniziativa in una determinata zona un ospedale
Una silo una palestra per i giovani una casa per anziani insieme
Ecco quindi anche queste armi Nagano è una prospettiva che le fondazioni Casse di Risparmio guardano con molta molto interesse devo dire che anche lo studio tramite l'Acri ovviamente
Di un'iniziativa comune
Delle fondazioni Casse di Risparmio a livello nazionale una iniziativa delle fondazioni Casse di Risparmio a livello nazionale
Ovviamente per realizzare interventi o in un solo settore delle attività ad esempio il recupero di determinati beni storici o artistici o comunque interventi culturali
Oppure la promozione di cooperazioni fra il nord e il sud dell'Italia
Oppure in settori diversi ma comunque una importante iniziativa a livello nazionale e allo studio e ci auguriamo che possa andare avanti e possa avere successo
Mi ha mi avvio alla conclusione non senza non senza richiamare alla loro attenzione il problema ancora che di cui ho fatto cenno all'inizio delle privatizzazioni
è un problema fondamentale sappiamo tutti nessuno vuole ovviamente ovvia o vuole dimenticare o fuorviare la nostra attenzione da questa problematica molto importante e molto qualificato che quello della della privatizzazione delle banche pubbliche e quindi delle casse di risparmio in modo particolare
Ecco come dicevo all'inizio abbiamo dovuto costatare due fasi
Ben distinte e ben diverse la prima fase la piena operatività della legge Amato Carli che davo un indirizzo anzi per la verità obbligava
Che la maggioranza delle azioni delle S.p.A. conferitarie rimanesse in mano degli enti pubblici questa fase si è esaurita
Temporalmente direi ha superato è stata superata da un'altra nuova e forse anche più attuale e più interessante che quella opposta della privatizzazione
Direi che è condivisibile sicuramente questa fase e le motivazioni delle privatizzazioni voi sapete possono essere tante e diverse ma possono ricondursi sostanzialmente a due ordini di motivi
Primo significa dare spazio alle regole del mercato
Dare spazio attraverso la privatizzazione delle banche si dà largamente spazio alle regole del mercato e quindi favorire processi di aggregazione
Processi di concentrazione per elevare i livelli di efficienza delle banche e quindi aumentare il livello di appetibilità dei titoli da collocare
Quindi qui di entrare vi è un interesse che è collima ante fa la S.p.A. e la Fondazione la S.p.A. deve crescere
Deve stare sul mercato con successo e con profitto deve guadagnare la S.p.A. quindi deve essere in grado di abbia delle gestioni efficaci ed efficienti
Sappiamo che la dimensione è un presupposto
Non è certamente l'unico presupposto lo sappiamo tutti ma è un presupposto importante l'aumento data dimensione favorisce economie di scala favorisce delle scelte di maggiori di maggiore economia di gestione
E quindi non vi è dubbio che il processo di aggregazione
Direi di concentrazione vada opportunamente accelerato
E questo era uno dei punti fondamentali alle chiamato non dimentichiamoci sostanzialmente la legge Amato prevedeva alcuni aspetti importanti caratteristici la primo e alla trasformazione la forma giuridica
Forma giuridica azionaria quindi lo scorporo Fondazione S.p.A. cambiamento dell'abito forma giuridica azionaria
Risultato ampiamente conseguito con un po'di tempo ma siamo arrivati al punto che oggi tutte le casse di risparmio sono S.p.A. e anche gli enti gli ex e implica il diritto pubblico era primo scopo il secondo scopo altrettanto importante e qualificante era quello di fare entrare i privati
Nel capitale e quindi aumentare in grado di patrimonializzazione delle EXE banche pubbliche e delle casse di risparmio
Ma il terzo e direi non meno importante
Scopo della legge Amato e Lara favorire processi di aggregazione di concentrazione fra banche
Come presupposto di una maggiore efficienza operativa e quindi l'ottenimento di una maggiore efficacia e migliori risultati di carattere economico ecco questo il primo e il secondo risultato dire che esso è stato con sostanzialmente conseguito perché sono tutto ma S.p.A. le casse di risparmio la presenza dei privati nel capitale è ormai quasi totalitaria
Ma dove forse c'è da fare qualche ulteriore sforzo in avanti è nel processo di aggregazioni concentrazioni e quant'altro è stato richiamato anche questa mattina
Dall'intervento del ministro Ciampi il quale mi pare abbia speso abbia sta anche ci sia chiaramente indirizzato né una un'indicazione che tende a favorire i processi di fusione di concentrazione più delle holding o quant'altro leggendo attentamente eh la relazione del ministro Ciampi mi pare di giungere a questa considerazione quindi dicevo
Privatizzazione per migliorare in grado di efficienza delle banche
Migliorando il grado di efficienza delle banche si aumento evidentemente la rigidità si aumenta il nome sia un menta il grado di appetibilità
Del titolo azionario Casse di risparmio sui mercati
Interni e internazionali
E da qua
Il vantaggio anche delle fondazioni
Se le fondazioni devono dismettere ovviamente avranno tanto più successo
E otterranno risultati tanto migliori quanto più la conferitaria vale quanto più la conferitarie efficiente e quindi quanto più il titolo azionario e appetito
E quindi a un valore più elevato quindi su questo punto via e che otteniamo risultati collimanti nell'interesse reciproco delle S.p.A. e delle fondazioni
E il secondo delle privatizzazioni
Si rafforza il ruolo delle fondazioni
Come istituzioni rivolte a finalità di interesse culturale
Sociale scientifico dotate di grandi disponibilità liquide
E soprattutto in grado di poi di diversificare gli investimenti e quindi di diversificare il rischio e possibilmente attenuare
Il grado di rischio tutti sappiamo che un investimento in un solo settore forse anche il migliore attualmente comporta dei rischi
E quindi la diversificazione dei rischi
è una delle caratteristiche fondamentali di qualunque attività di impresa e quindi anche delle banche e quindi anche delle fondazioni quindi non c'è dubbio che la strada CELTA
Sia una strada da percorrere secondi termini e le gradualità che sono indicate anche dalle autorità monetarie
Ma non c'è dubbio che diverse e rilevanti
Sono le problematiche che discendono da questo processo di dismissione delle partecipazioni soprattutto delle quote di maggioranza detenute dalle fondazioni nelle S.p.A. bancaria
Io non indicato alcuni di questi problemi ma ve ne possono essere tanti altri
In aggiunta il primo argomento primario un elemento a mio parere e il prezzo di cessione non c'è dubbio a quale prezzo collocare l'azione casse di risparmio sul mercato
è purtroppo prezzo di collocamento che potrebbe in molti casi risultare inferiore a quello di carico
Cioè al prezzo che le fondazioni attualmente hanno in carico quando hanno fatto lo scorporo nel mille novecentonovantuno beneficiando voi sapete in quell'occasione anche di alcuni vantaggi fiscali che hanno consentito di elevare il valore della partecipazione rispetto al patrimonio netto delle casse di risparmio
Per il primo primo argomento secondo e quel trattamento fiscale
Conseguente a questa fase
E qui devo fare un richiamo che è stato fatto anche questa mattina da Tancredi Bianchi in ordine all'opportunità che le norme agevolative fiscali della legge duecentodiciotto possono continuare
Ecco la limitazione temporale non ha senso se si vuole agevolare ulteriormente questi processi di crescita e quindi di maggiore efficienza del sistema bancario il nostro Paese
Occorre che ci siano gli strumenti anche che facilitino questo fatto perché guardate non è un regalo che lo Stato fa a questa alle banche in modo particolare le banche per realizzare questi processi sicuramente sostengono dei costi
Nella prima fase Kia
Realizzato fusioni sa benissimo che nella fase iniziale sono fortissime le diseconomie da fusione non l'economia l'economia verranno dopo dopo tre quattro cinque anni
Ma nei primi periodi sono rilevanti le diseconomie da fusione
E quindi un incentivo fiscale è importante ma poi lo Stato recupera quello che perde
Nella fase iniziale perché ovviamente a banche più efficienti corrispondo un aiuto più elevato
A reddito più elevato e lo sappiamo bene corrisponde una tassazione più elevata quindi è soltanto un rinvio nel tempo ma lo stato sicuramente fa un'operazione di investimento direi recuperando nel tempo quello che perde nel Breve
E quindi queste importanti
Modalità cooperative dell'operazione di cessione con offerta pubblica
Contratti da privata sui mercati interni sui mercati internazionali
Cessione della maggioranza ha un solo acquirente o a più soggetti acquirenti
Ampio collocamento sul mercato public company e nucleo di azionisti stabile
Cessione graduale o totalitaria problemi anche queste di grosso rilievo
Che direi l'insegnamento delle recenti privatizzazioni delle due pinne ci deve fare meditare con molta attenzione
Ricettività da parte del mercato atteso la dimensione particolarmente rilevante
Del processo di dismissione e in un lasso di tempo che attualmente si prevede piuttosto limitato
Quindi noi rischiamo di mettere sul mercato una quantità enorme di azioni bancarie in un arco di tempo piuttosto limitato che si vanno pure da sommare a quelle che abbiamo sentito questa mattina di ENI di ENEL di eccetera eccetera quindi è un problema non indifferente
A quali nuovi soggetti alternativi a quello attuale cederà il controllo della banca
Un mercato mobiliare caratterizzato da maggiore efficienza rispetto all'attuale non sappiamo che le nostre Borse valori hanno un funzionamento ancora inadeguato per poter sopportare una tematica così vasta e così complessa
E in tutto questo precisando che dopo l'emanazione della legge Amato ecco e sino a meno di due anni or sono la normativa in materia è stata estremamente scarsa estremamente limitata
E anche quelle esistente era più diretto a disciplinare le imprese bancarie cioè le conferitarie e i gruppi creditizi piuttosto che gli enti conferenti gli enti conferenti non hanno
Amato forse anche a ragione all'aspetto del gruppo creditizio che agli enti conferenti con un quadro giuridico ancora oggi non chiaro ancora incerto sulle fondazioni bancarie credo che queste ultime si siano mosse con sufficiente impegno e determinazione
Raggiungendo risultati complessivamente più che apprezzabili
La mia non vuole essere difeso d'ufficio ma credo che chi ha operato in questo settore da diversi anni come la stragrande maggioranza di voi lo ha fatto sa benissimo in quali difficoltà si è mossa
E tutto sommato in questo quadro complessivo non chiaro i risultati conseguiti a mio parere sono stati più che soddisfacenti
Quindi la complessità del fenomeno
Le dimensioni del fenomeno la delicatezza del fenomeno richiede a mio parere una gradualità di approccio notevoli quindi impegno la strada obbligata chiaro mettere
Probabilmente anche delle tappe progressive ma con dovuta con adulto gradualità
E devo dire anche in modo differenziato da ente a dente perché non tutte le fondazioni bancarie casse di risparmio hanno le stesse caratteristiche
Ve ne sono alcune grandissime alcune medie alcune piccole alcune piccolissime alcune che vanno molto bene una grande patrimoni e così quindi vi è una situazione molto variegata
A una sfaccettatura molto vasta è un mosaico molto diversificato che quindi richiede una normativa diversificata
Ecco io mi appresto a concludere
Ecco facendo presente a mio parere che la normativa nuova di cui pure ha fatto un accenno questa mattina il ministro Ciampi perché verrà senz'altro elaborata andrà avanti attraverso il gruppo di lavoro che si è insediato a mio parere dovrebbe tenere conto
E ricondurre possibilmente le fondazioni nell'alveo del diritto privato come d'altra parte lo stesso Ciampi questa mattina con soddisfazione ha detto
Dovrebbe incentivare programma di dismissioni sì
Delle partecipazioni ma in modo organico modo articolato e ripeto nel rispetto di una opportuna gradualità che non vuol dire un rinvio vuol dire far le cose ma farle bene farle ma farle bene che ne è una cosa diversa
Ecco concludo veramente ricordando il patrimonio rilevante che le casse di risparmio hanno acquisito in tutti questi anni un patrimonio economico ma è soprattutto un patrimonio morale che va salvaguardato
Vi è una presenza sul territorio molto importante da un punto di vista economico di quote di mercato e questo è un dato importante non c'è dubbio
Ma vi è una capillarità sul territorio de un sostegno che le casse di risparmio tradizionalmente hanno dato per il sostegno alla piccola alla media e oggi anche la grande impresa eleganti elevatissimo
Molto di grosso rilievo è un patrimonio che a mio parere non fa assolutamente disperso
Ecco la privatizzazione delle Casse di Risparmio rapport presentare può rappresentare una grande occasione di ulteriore sviluppo delle casse di risparmio
Sempre che posso trovare forme di realizzazione il più appropriate possibili grazie
Bene apriamo il dibattito tre relatori
Illustri relatori il primo tanto illustre che l'autore
Dell'avvio e della legge
Sono in ordine alfabetico ma penso che sia anche un ordine opportuno oppure cominciamo con il professore matto Giuliano Amato
Il suo primo intervento possiamo anche il mio primo e ultimo poi possiamo produrre anche questo in questo modo fare un prima diciamo un primo giro se così si può dire
Un breve dibattito e anche una un secondo un secondo vestito di servizi
Vediamo se ci sarà un tempo Marco a me fa piacere essere qui oggi pomeriggio perché è
Tempo addietro riproporsi con una certa vis polemica un problema che mi sembrava finisse sul binario morto Eric ha rischiato di finirci
E in fondo la la la la la visse con la quale lo affrontai aveva la finalità di così toglierlo dal punto in cui era perché io sono convinto com'ero e resto che mi ha preceduto
Che l'Italia ha bisogno di fondazioni e bisogno di banche ciò di cui non ha bisogno di fondazioni che gestiscono Banca e allora si tratta di sciogliere questo nodo progressivamente
Ottenendo da questa vicenda che abbiamo ereditato dalla nostra storia e che ha tanti aspetti positivi
Un a un bando ingressi direbbe in linguaggio antitrust conosciuti un vision gli arazzi dei fili che legano queste due realtà
In modo che ciascuna possa esprimersi al meglio capisco che per molti di voi questo può essere difficile da accettare perché la peculiarità della nostra vicenda storica
Ha fatto sì che al bisogno di fondazioni venisse chiamato a rispondere per primo un ceto di bancari perché questa è stata la vicenda italiana
Per il quale è antropologicamente primarie che ancor prima ancora che culturalmente appropriato gestire banche
In realtà quindi la conversione non è così facile come dall'esterno uno come me può valutarla per questo posso anche capire che affermazioni a volte unilaterale come quelle che ho fatto io
Possano finire addirittura per ferire oltre che per non convincere e tuttavia chi è fuori deve rendersi conto delle ragioni di chi è dentro chi è dentro deve rendersi conto delle ragioni di chi è fuori realtà
E c'è un bisogno di comprensione reciproca che tuttavia la evoluzione così lentamente ma nitidamente intervenuta in questi anni e che è stata ora spiegata
Ecco dimostra che dei passi verso quel punto d'arrivo che io ritengo essenziale li sia fatti
Diversamente da quanto si è detto io non mi sono mai pentito della legge che ho fatto e non capisco perché così quando ma ormai ci sono tanti ambiti anche più drammatici di questo dove una falsità detta da qualcuno diventa la inesorabile verità degli anni successivi contro la quale è inutile occorre la verità
Era divertente presentarmi come un pentito e quindi il pentimento è stato io ho provato inizialmente a smentire questa cosa poi ho rinunciato perché era impossibile o e ricordato d'aver detto fin dal mio primo intervento sull'argomento che la legge io l'avrei fatta come l'avevo fatta salvo che io non ci misi non ci avrei messo e ci fu messo dopo il cinquantun per cento come vincono ma questo è noto fin dall'inizio Gustavo mie testimone autorevolissimo perché era in Parlamento allora
E con essa salvo questo ma perché non c'era altra soluzione ed era una soluzione opportuna quella di affidare inizialmente nel momento della trasformazione da ente pubblico in S.p.A.
Le azioni delle S.p.A. alle fondazioni per ragioni storiche anche per e anche per altre ragioni
Tuttavia il processo che sta intervenendo ora appunto a mio avviso avrebbe dovuto cominciare prima
Ed è la variabile tempo quella che finisce per provocare dei danni se non è utilizzata bene chi è avrebbero potuto essere evitati punto io mi ricordo che le prime volte che provai a smentire poi smisi questa cosa del pentimento
Io osservai che non mi sono mai pentito d'aver dato i miei bambini nei primi mesi di vita gli omogeneizzati
Mi sarei pentito di avergli eleganze glieli avessi dati quando ormai gli avevano quindici anni perché forse a quelle tale bistecche erano più adatte e la questione era sia pure con tempi diversi dello stesso tipo
Proprio perché io non avevo mai non avrei mai messo il cinquantun per cento perché non lo avrei messo cinquantun per cento perché insomma non si può privatizzare solo la forma giuridica la privatizzazione della forma giuridica e stai cade con il fatto di essere propedeutica ad un allargamento del del dell'assetto proprietario in effetti perché altrimenti insomma ormai la fantasia giuridica del soprattutto del nostro variegato sistema pubblico è tale che può conseguire attraverso la forma dell'ente pubblico economico
Esattamente i medesimi risultati che ottiene attraverso la S.p.A. quindi se si usa la S.p.A. a questo punto la si usa per consentire la privatizzazione per consentire la immissione di questa impresa economica in un mercato più largo nel quale si sta se si è in condizioni anche di scambiare pacchetti azionari
Così come convenienza efficienza opportunità di mercato Stroud sotto il profilo strutturale
Nel possono suggerire per cui il vincolo del cinquantun per cento
Diventava un handicap sul mercato
Ed è ovvio che sul mercato il cinquantun per cento è un handicap perché all'interlocutore dice tutta più qui se etico se ti arriverà a convenire potrei fare un investimento finanziario
Ma se non ti arriverà convenire fin dal primo anno che ci mette i soldi tu i soldi qui che c'è ripeti a fare se non hai nessunissima prospettiva di avere un ruolo decisionale nella gestione magari questo ti sembra una buona banca ha bisogno di lavorarci dentro e però tutto in posizione minoritaria non sei stimolato a farlo quindi era di Peruzzi averci messo il cinquantun per cento un mettere una gamba nel sacco di questi e future in prese e quindi precludere loro un accesso al mercato a parità con altri soggetti
E testimoniava una utilizzo della S.p.A. con una funzione molto più marginale di quella alla quale avevo pensato
è inevitabile che nonostante la buona volontà delle persone poi la derivazione della proprietà e quindi del potere di nomina dall'ente locale dalla Camera di Commercio dal istituzioni locali di vario genere mi riferisco alla banca naturalmente rendere pubblica la banca
Finisce per diventare essa stessa una remora lo dico con con tutta franchezza finisce per diventare essa stessa una un una remora da un lato al processo di aggregazione
Io sono stato molto deluso dalla difficoltà di aggregare fra di loro le casse di risparmio locali
Io mi sono allungo battuto lui che rappresenta una parte forte del sistema bancario italiano
Dal fatto che l'aggregazione delle nostre banche minori la dovessero fare quando eravamo giovani i Carli ottavi che venivano dalla Lombardia
E mi pareva molto più appropriato molto più utile molto più rispondente alla struttura policentrica del nostro Paese che si avessero delle aggregazioni regionali
Ma punto chi ha vissuto questa storia più di me messa anche più dimessa insomma quanti ostacoli sono stati trovati e quanta parte di questi ostacoli è legata all'Inter e
CIO tra Monti politico-culturali se volete i locali e localistici e banche locale
Quanto è stato dovuto
E così è un dato di fatto
è un dato di fatto Chris
Per tante ragioni insomma ecco sì signora noi abbiamo avuto un caso parossistico appunto di un arco
Comunità locale e dei suoi rappresentanti che per anni hanno addirittura rifiutato la forma della società per azioni ecco nel timore che questo spossessato se la comunità locale del suo monte
Ma questo è è solo la la punta dell'iceberg la più visibile con sbandieratori che ne segnalano l'esistenza
Al di là di questo fenomeni similari ancorché meno sbandierati Jervolino vischiosi
Sono intervenuti facendo sì che qualunque comunità locale avesse nel suo mercato di nicchia una cassa di risparmio che in quel mercato di nicchia andava bene non vedeva nessun'motivo per unirsi alle altre e siamo arrivati al fallimento dei tentativi addirittura di avere un unico computer per il personale tentativi neanche federali ma confederali
Hanno finito per fallire
Nella stessa regione degli sbandieratori
Ma non sono in essere
Inoltre
Io parlo con franchezza lo sapete insomma cioè che piace che non piace ma le bugie non mi piace dirle altra parte ora sono libero cittadino quindi non ho neanche da temere di perdere il consenso elettorale di qualcuno
Non avrei parlato degli sbandieratori così alcuni anni fa
Ma ecco secondo punto che va detto noi abbiamo bisogno di aggregazioni
E non di salvataggi
Le aggregazioni devono avere un senso economico imprenditoriale
Che una efficiente banca friulana vado a Cuba da comprare quattro sportelli in Calabria
Non ha un grande senso economico
Ha senso in base ad un principio di tutela dell'esistente
Che è stato ereditato dai tempi della gestione amministrativa del sistema bancario al quale era sovraordinata a un'attenta istituzione e rispetto a quello che porta al principio per cui tutto si crea e nulla si distrugge
Allora si salva tendenzialmente tutto allora c'è una missione che viene compiuta
Il nome di chi sopra intende all'insieme la missione di salvataggio si viene chiamati
E ci si dice tocca a te
E allora parte la missione
Questo non corrisponde a criteri di mercato
Queste non sono aggregazioni
Questo tipo l'esistente tipo di proprietà bancaria
Facilita l'assecondamento di questo congegno
Una proprietà più privato imprenditoriale avrebbe di sicuro molta maggior forza dialettica nel dire a io tutt'al più vi metto con Verona ma in Calabria non ho e non prevedo di avere interessi
O tutt'al più a quel punto si identifica una due banche le quali possano avvenire questo interesse allora vadano a rinvigorire il sistema bancario
Meridionale o calabrese che ne ha un gran bisogno ma non attraverso questa
Erogazione di attività pubblica di missione pubblicherà un po'a piogge nel sistema anche sotto questo profilo il tipo di proprietà
Il tipo di di cultura proprio di il tipo di risposta che poi può venire oggi non facilita il superamento di questo sistema
E sforzi ne sono stati fatti
Ma è chiaro che non sono sufficienti
Devo dirvi che in quello che abbiamo sentito oggi
Dimostra che insomma nei limiti in cui ne potevano essere capace date le posizioni di partenza date appunto le culture
Le casse di risparmio hanno fatto molto per modificare i loro statuti per aprire Azzi a questa prospettiva futura di concentrazione piuttosto nelle attività non profit che no nella gestione
Della banca ma ecco qui qual è vero che qualcosa deve essere cambiato
Ecco intanto ci vuole uno sforzo promozionale più forte per trovare l'IRI e formare lì al limite i compratori di queste banche da privatizzare perché poi si priva privati enti privati intima non è detto che poi tu trovi compratori dalla dalla sera alla mattina
Io sto studiando per altre ragioni i Paesi dell'Est che stanno faticosamente cercando di entrare nel mercato
Beh insomma la prima cosa di cui si sono preoccupanti è stato dar vita conforme se volete di fecondazione artificiale alle quali tutti sanno che io sono tendenzialmente contrario ma non quando si tratta di istituzioni alla fin fine
Hanno da creato fondi pensione già forti
Nel giro di due tre anni
I principali acquirenti interni a parte quelli venuti da fuori di impresa in Polonia in Ungheria nella Repubblica Ceca nella Repubblica Slovacca sono i fondi pensione
Nati in forme diverse ma fortemente promosse
Dalle autorità pubbliche le quali giustamente dovendo creare un mercato hanno cercato anche di contribuire a creare degli operatori di mercato nazionali
Operatori istituzionali investitori istituzionale
Da noi non so per quale motivo
Da quando fu fatto era primo che
Lo feci io che era indegni denti quattrocentoventiquattro non mi ricordo più il numero al decreto legislativo che istituì i fondi pensione o era ventiquattro era centoventiquattro del della primavera del novantatré
Siamo arrivati al novantasei l'unica cosa che è accaduta e che il decreto è stato rifatto
Erede lui re impastato così da un decreto all'altro non è ancora successo niente
I rating repubbliche che si trovavano in una condizione similare a quella italiana quali erano le repubbliche dell'autentico est europeo in tre anni si sono creati dei robusti i fondi pensione
Ed è stato relativamente semplice perché si sono fatte delle operazioni se volete artificiali distribuendo in forma di voucher che poi sono diventati negoziabili tra i cittadini dei dei titoli espressivi del di quote proprietarie
Delle imprese da privatizzare poi questi sono stati composti in investitori istituzionali quali si son trovati in mano una volta definita
Il livello di di valore negoziale si son trovati in mano
Un piccolo patrimonio da gestire insomma se una cosa la vuole la fa e
E questi Paesi hanno dimostrato che per sottrarsi a compratori esclusivamente stranieri questa era una strada percorribile noi poi non è che siamo cugini rudimentali come loro perché altri investitori istituzionali in qualche modo già cominciavamo ad averli ma certo qui ci vuole uno sforzo superiore per essere in condizioni di distribuire con la necessaria gradualità come è stato detto io su questo sono d'accordissimo questi pacchetti azionari
E poi di sicuro
Occorre è stato detto anche questo giustamente
Dare a queste fondazioni massetto
Di cui oggi manca
Che rispetto a quello che le vostre esperienze cominciano a prefigurare la disciplina esistente delle fondazioni è una disciplina inadeguata
E questa proprio dovrebbe essere l'occasione per prendere due piccioni con due fave ce ne vogliono due non ne basta una sola
Ci vuole una adeguato assetto proprietario per le banche
Ci vuole un'adeguata disciplina per le fondazioni
è un passo molto importante per il futuro positivo di questo settore
Che sia ormai condiviso il principio
Secondo il quale una istituzione non profit
Deve riavere un portafoglio diversificato all'interno del quale non c'è la responsabilità diretta di una o più imprese
L'essere non profit significa a vere l'unica preoccupazione istituzionale e di gestire al meglio in base ai propri fini le risorse di cui si dispone
Non a vere la preoccupazione di dover far quadrare i conti di una impresa dalla quale dipendono le risorse da destinare ai propri fini istituzionali
Sono due cose che finiscono per diventare fra di loro assolutamente incompatibili
Quel vincolo di portafoglio del tra virgolette della Fondazione che deve destinare riservare comunque non meno del all'eventuale aumento di capitale della S.p.A. a sua insomma è la dimostrazione
Di questo problema non a caso si pone come un piccolo
Ripeto non è facile accettarlo per chi è nato bancario
Però può capitare ed è capitato tante volte nella storia che chi è nato in un certo modo avuto il suo ruolo e i suoi maggiori successi nel fare tutta un'altra cosa rispetto a quella con la quale aveva cominciato e quindi ecco cerchiamo in questo di essere elastici di non vivere nostalgicamente una vicenda che se vissuta nel nostalgicamente a questo punto non portata
Non porta da nessuna parte
E poi permettetemi vedere una verità cattiva per riprendere questo punto occupando ci fu la ribellione
Sancita in via referendaria fino a mio avviso giusta ribellione
Con però la nomina politica
Di chi gestiva le banche
Ok questa ribellione doveva riguardare solo la fetta delle nomine fatte dalla politica nazionale mentre chissà perché quelle fatte dalla politica locale invece non riguardavano questa ribellione
Sarebbe una ribellione curiosa
Si può chiedere a Bossi una spiegazione di questo fenomeno eventualmente se la nomina politica locale in quanto locale esente da i difetti della nomina politica
Nazionale ma credo che neanche lui che su queste cose in fondo ha una sensibilità
Arriverebbe ad ammetterlo
Quindi bisogna saper accettare
Che nomine che vengono da enti locali da istituzioni locali sono molto più pertinenti
Oggi per la sensibilità media della nostra collettività la per il rapporto mercato istituzioni mercato politica sono molto più pertinenti se riferite ad istituzioni che svolgono attività sociali culturali eccetera che non se riferite ad attività ad attività d'impresa
Poco in fondo si tratterebbe di cambiare dal punto di vista dei criteri di nomina delle fondazioni che probabilmente dovrebbero forse vedere un po'a allargato l'ambito delle istituzioni locali
Chiamati a concorrere con loro terne con loro designazioni ma fondamentalmente in tronchi a cui si attaccano sono i tronchi che danno la linfa vitale rispetto ai loro compiti
Forse ci si può domandare ma
Quando si tratta di alberi che crescono bene la domanda limite superflua Senna e non abbiamo anche bisogno di fondazioni di rilievo nazionale
Ma va benissimo che fondazioni di rilievo nazionale siano alberi cresciuti su un tronco locale
Non c'è nessun motivo di trasferire a istituzioni nazionali la va benissimo così perché già oggi questo mondo è un mondo
Che presenta una scala ritagli e ci si attende da alcune delle vostre fondazioni che adottino iniziative non soltanto di dimensione locale
Da altri questo non lo si attende affatto e si trova invece naturale che abbiano un orizzonte locale quindi questo può andare benissimo così ma detto questo
Ecco è evidente che non la legislazione così come
Queste sono fondazioni destinate ad uscire da Quo da qualunque vigilanza di Banca d'Italia o di ministri del Tesoro questo deve essere chiaro
Una volta che il loro portafoglio sia diversificato che non abbiano responsabilità gestionali di banche non non si vede per quale motivo debbano
E a quel punto mi parrebbe aver senso che dovessero ricadere allora sotto quelle tradizionali nella vecchia disciplina che non basta insomma la la alla alla vigilanza del prefetto così come oggi è strutturata sulle fondazioni espressive di patrimoni di signori che avevano un latifondo che non hanno più
Eccetera eccetera ecco riguarda la fondazione di due secoli fa probabilmente non questa fondazione
Quindi occorre una nuova disciplina privatistica di questa istituti di di di di questa istituzione che non è prevista
Perché la fondazione bancaria come tale destinata a morire
La Fondazione grande istituzione non profit del ventunesimo secolo non è contenuta nei primi smilzi articoli del codice civile del mille novecentoquarantadue
E in effetti quindi qua occorre strutturare una disciplina
Vi vi espongo anche una ragione ulteriore a quelle che usualmente si prendono in considerazione e che considero importante
è verissimo io ne ho preso atto con soddisfazione ne sono contento penso che sia utile per il Paese che c'è un uno sforzo in atto di buona parte di queste fondazioni di passare dall'intervento a pioggia all'intervento a Progetto
Però quanto più l'intervento sarà Progetto tanto più vi accorgerete che diversi progetti non li può gestire direttamente la Fondazione
Uno può darsi il massimo di efficienza è possibile ma probabilmente non può trovare al proprio interno neri è conveniente che mantenga al proprio interno tutte le risorse organizzative necessarie
A far funzionare quel progetto
Forse essenziale che la Fondazione possano affiliare
Degli organismi
Ai quali affida la responsabilità dei progetti all'interno dei quali è nei limiti richiesti trova le risorse specialistiche necessarie a farli funzionare
Perché insomma se veramente pensiamo che queste fondazioni possano io lo penso assolvere ad un ruolo determinante nel riscattare la realtà museale nazionale
E se lo possono fare al loro interno un lavoro del genere come diavolo fanno se poi una stessa grande fondazione punto ne abbiamo destinata ad occuparsi di musei di assistenza agli anziani
Il tema delle residenze protette straordinaria si io intravedo delle splendide possibili
Intese tra fondazioni
Fondi pensione e assicurativi e costruttori
Per dar vita dei villaggi per anziani che questi si possano pagare con la loro pensione integrativa opzionalmente trasformata
Il non usufrutto finché campo su una residenza protetta per anziani che sia più civile di un triste pensionato per vecchi come oggi molto spesso accade ma si occupa di questo si occupa dei musei si occupa di arte libraria eccetera e che ci ha quattro Leonardi Da Vinci dentro che gestiscono tutte queste cose non è assolutamente possibile
Non è neanche serio e perché badate che se c'è una cosa pericolosa dal punto di vista professionale intendersi di cultura
Ecco perché poi se uno deve andarlo a organizzare in questo singolare diventa un terrificante plurale
E esige specializzazioni che al singolare non si intravedono neppure quindi occorrono degli organismi ai quali affidare risorse finale e questo occorre che ciascuna Fondazione possa fare il suo grappolo
Di organizzazioni e di attività ecco questo esige di sicuro una qualche disciplina legislativa
è un po'strano ma dato che la vicenda storica e quella che noi abbiamo vissuto attorno al punto di partenza abbiamo bisogno di fondazioni e di banche ma non necessariamente di fondazioni che gestiscono banche
Potrebbe essere anche una medesima disciplina legislativa che va a infilarsi in in entrambi questi settori ecco fornendo giustamente sono stati ricordati gli incentivi fiscali necessaria a favorire la diversificazione di portafoglio
Fornendo i necessari impulsi alle proprietà private che mancano da una parte il distacco della Fondazione
Dalla sua ragione originaria e contestualmente
La disciplina della Fondazione come istituzione non profit o se volete come prototipo della istituzione non profit
Il che potrebbe dare a chi vive oggi il mondo delle fondazioni bancarie quella giusta doverosa remunerazione psicologica
Che ritengo doverosa cioè nel momento in cui perdo la mia originaria ragion d'essere ecco trovo costruita la strada
Sulla quale del resto già per conto mio avevo cominciato ad incamminarmi e al di là di questa remunerazione psicologica un passaggio anche opportuno ai fini del dare il coraggio delle operazioni che servono
è questo un incentivo disincentivo fiscale dell'ultima cosa che dico no consente con relativa facilità
Perché si possa imputare una temporalizzazione non strettissima ma insomma percepibile nel corso della quale vanno a decrescere fino a sparire sia gli incentivi fiscali per la privatizzazione della residua proprietà bancaria
Sia gli incentivi fiscali con da riconoscere al attività non profit che questi soggetti tardando oltre un certo tempo potrebbero finire per perdere ecco allora giocando contestualmente su queste due tastiere si può arrivare ad una soluzione unica ma a rime baciate sui due fronti
Ho visto appunto dalla relazione che mi ha preceduto che in fondo questo è un cambiamento di destino che il vostro mondo sta accettarlo ecco si tratta di prenderne atto sino in fondo
Senza probabilmente a vere delle remore ecco molti di voi sono entrati nelle fondazioni
Con l'aspettativa di a vere un lungo futuro di banchieri nella nostra vita quello che conta e avere un lungo futuro ma solo quando questo futuro sarà finito potremmo dire ex post in quale qualità non avevamo vissuto
Bene il i precedenti Beretta come avevo ricorda ancora pronunciato
Non poteva farlo all'inizio perché era impegnato d'altra parte non era nemmeno prevista dal programma al nostro porta il suo saluto in questo momento
Veramente non più di un saluto devo dire che mi fa obbligo al semplice saluto
Molti di voi sanno che sono trent'anni forse trentacinque che io seguo le banche locali le casse di risparmio in particolare
Le ho cantate come il fattore fondamentale del localismo
Italiano se l'Italia è cresciuta lo dobbiamo prevalentemente alle banche locali e in particolare alle casse
Credo che molti di voi abbiano ricordi di quando io giravo l'Italia e da fermo a Prato riuscivo a individuare nella banca locale che li vera una vera piccola banca centrale nel sistema economico locale
Quindi la tentazione sarebbe quella di entrare pesantemente nell'argomento
Non c'entro per due motivi
Il primo motivo è che in fondo probabilmente sarei vecchio e conservatore
Vecchio conservatore perché l'affetto che ho per le banche locali in particolare per le casse
Mi farebbero dire cose probabilmente che nella realtà attuale sentivo adesso Giuliano Amato forse non sono più con giustifica
Io sono un profondo convinto assertore nel fatto che le banche locali le casse risparmiano il patrimonio della comunità locali
E che quindi la comunità locale ha tutto il diritto dovere di gestire il suo patrimonio costruito in cinque sei secoli dei Monte dei Pegni fino a trasformazione in cassa
Negli anni nell'Ottocento
Però capisco benissimo che diventare il fautore
Di una logica difesa del patrimonio da parte delle fondazioni è oggi una logica contro corrente non lo confesso mi sentirei vecchio probabilmente nobilmente vecchia magari a quella è una cosa su cui bisogna anche accettare quello che diceva Giuliano Amato cioè che il futuro sia diverso
Ci sono anche amministratore di una delle fondazioni quella di Venezia
Per fortuna non siamo più proprietari della banca perché la banca nella Cassa di Padova
Spero in fondo siamo più siamo più felici siamo più autonome siamo più dobbiamo soltanto pensare a ai nuovi compiti non più a gestire la realtà della comunità nati pro la proprietà della comunità
Però nel nei limiti in cui non
I consigli di amministrazione delle fondazioni potessero mantenere
Questo imprinting di fondo di essere i custodi di un patrimonio
E non per fare banca ma per fare altro ma cultura collettiva ne avrebbe un suo significa
Però non voglio insistere più di tanto
Perché so che andare contro corrente andrei contro una realtà di fatto ormai in marzo
E poche volte che negli ultimi mesi sono entrato su quest'argomento ho sentito la resistenza nei fatti una
Un richiamo della foresta nei questo tipo la seconda ragione per cui mi autolimita un saluto
Nel fatto che del nel futuro si costruisce giorno per giorno
Un convegno come quello di oggi non è un un appuntamento
Che da cui può partire una linea la linea quella che è tracciata
E la costruzione data dall'attività quotidiana del nelle fondazioni
E da da da questa capacità di creare tessuto dal basso
Che giustamente dovrebbe non piovere nel momento in cui non si è più fondazioni proprietarie di Banca dovrebbe avere vari libertà rispetto alle
Avete anche direttive di minore di tante direttive la mandavano i tanti controlli del tesoro alla Banca d'Italia
La storia il futuro costruite voi lo costruiamo noi anch'io sono l'amministratore di una fondazione nel giorno per giorno
Con un'attenzione molto forte a come si come ci si comporta perché è molto difficile
Giuliano sosteneva una cosa che io sento moltissimo non ci si improvvisa gestori di cultura non ci si improvvisa gestori di intervento nel sociale non ci si improvvisa e gestori di ricerca di formazione
E quindi il problema di una Fondazione che non può esserne le grandi tende magra anche in fronte esce anche da soldi a pioggia
Mi attenga cioè una Akin Foundation che fa direttamente il proprio lavoro tipo ad esempio la mia Fondazione Censis che è una Film Foundation
La fondazione
Le casse di risparmio non è né l'una né l'altra quindi Parre inventato non soltanto un ruolo ma anche un modo di di lavora
Modo di vivere di gestire può esser come diceva manto un modo di creare Azzini gli strumenti operativi può essere un modo di fare avere collegamenti con gli enti che lavorano sul territorio ma va inventa e allora il tessuto nuovo del della funzione del lavoro dell'intervento delle fondazioni è un qualcosa da sperimentare giorno per giorno da vivere giorno per giorno da controllare periodicamente
E il saluto del presidente del CNEL da questo convegno è un saluto a un convegno qualsiasi
Tengono tanti anche in questa sede
E in saluto autunno gruppo di persone che nei prossimi cinque sei anni visto che molti di noi scadono nel due mila due mila uno io a Venezia scada nel due mila e uno
Hanno quattro cinque anni di lavoro per poter lavorare per poter vivere un continua tessitura del nuovo ma continua tessitura del futuro
Al convegno non basta basta occorre fare pannelli occorre corri controllare ogni tanto Sarti bravissimo in questo credo che avviene il gusto di riconvocare i protagonisti ogni tanto per valutare che cosa si sta facendo che cosa si sta e in qualche modo organizza allora l'augurio non è un augurio di buon lavoro per oggi è un augurio di buon lavoro pregherei i prossimi tre o quattro anni e vi assicuro che il camerino e io personalmente pur essendo un vecchio su quest'argomento
Arriveremo tutta la possibilità di lavorare insieme di controllare insieme monitorare le evoluzioni
Perché non bastano più ne guida dalla non c'è più una soluzione unica per tutti non c'è un'indicazione che posso partire dal ministero o da altri organismi aprire fate così
C'è una doverosa libertà di sperimentare una doverosa libertà di diversificare gli strumenti di diversificare i progetti di diversificare le scelte che in fondo però va monitorato
Quindi se il restante se se permettete che vi sia questo invito di restare insieme a lavorare insieme nei prossimi anni controllando via via quello che sta avvenendo
Dimenticando progressivamente il modo in cui siete nati ma non perdendo di vista le cose che possiamo diventare insieme questa è una curiosa presidente da questo convegno ma dà anche insieme a disponibile a di essere quella sete in cui questa riflessione può avvenire fuori di ogni vincolo non siamo un'amministrazione attiva siamo veramente un contenitore in cui la libertà di dialogo di dialettica e anche di autonomia e scelte viene completamente rispettato grazie del servano più o no
Bene dopo il precedente intervento del professor Gustavo Minervini nella sua duplice funzione
Si è di recente sia di presidente di una importante fondazione
Grazie pendente
Per quanto riguarda la duplice funzione temo che per quanto riguarda la presidenza la Fondazione io sia un po'dall'opposizione di Giovanni Senza Terra
E quindi questo mi dà maggiore libertà nessuno può pensare che la mia posizione mi ponga dei vincoli mi condizione in qualche modo
Va bene ha detto il presidente dei leader che ogni tanto egli e il consigliano a Crimella ci convocano per tornare su certi argomenti perché a me pare che negli ultimi diciotto mesi questo sia il terzo convegno che noi riteniamo sull'argomento delle fondazioni bancarie questa è stato utile perché è stato un periodo tempestoso vi è stata
Una specie di campagna una sorta di frenesia Denegri denigratoria per quanto riguarda le fondazioni bancarie c'è stato un periodo in cui un giornale pubblicava
Un giorno sì e un giorno no degli articoli sulle fondazioni bancarie è in genere erano tutti negativi e anche altri giornali naturalmente hanno partecipato a questo ora forse
è venuto il momento di fare dei bilanci vi è una maggiore tranquillità di spirito e appunto il VoIP primo rapporto che è stato tracciato vuole essere appunto una sorta di bilancio un bilancio piazza a differenza dei soliti bilanciere fatto molto di parole poco dei numeri forse anche il contrario sarebbe stato utile
Ma so che è difficile
Vorrei rilevare
Che in fondo la legge
Che costituisce il merito Dell'Amico amato e mi fa piacere che li conferma di non esser confermi di non essere pentito
Ha delle radici antiche in fondo sue radici sono lei è il primo libro bianco della Banca d'Italia del mille ottocento novecentottanta che rompeva
La logica
Della banca ente pubblico consimili confini pubblici determinati e questa era probabilmente la conseguenza
Dei terribili e dissesti che alla fine degli anni settanta si erano verificati per gli istituti nazionali di credito speciale
Nel i quali erano stati troppo corta
Ricorderete a cominciare da limiti e dal Crediop essere sostanzialmente ricostituiti e rifinanziati
Poiché io credo che tra lei i motivi ravvicinati
Della legislazione della legge
Dicendo diciotto del novanta vi è anche
Il crescente la crescente perversione
Del sistema delle nomine
Quelle nomine che avevi Ivana tornate di anni ricorda che vi erano presidenti i quali erano in prorogatio da quindici anni
Per quanto riguarda le casse di risparmio se non sbaglio
Era vietata di essere nominati per i due periodi visibile ovvero più di due periodi
Però non si considerava il periodo della prorogatio per governare uno poteva essere nominato per un primo periodo poi stare quindici anni in prorogatio quegli spettava una seconda novità
Allora queste sono state battaglie
Contro questo fenomeno vi sono state battaglie che anche Consulting ebbi lontane abbiamo condotto assieme in parlamento e quindi io penso
Che la legge del novanta sia stato una legge provenga
Che ha posto fine a questi aspetti di perversione del sistema
Una legge che tuttora da un saldo fortemente secondo me fortemente positivo
Naturalmente come in tutte le leggi Damato e Sir rifletteva lo spirito di un'epoca dall'altro tra ha dovuto dare fare delle concessioni
Chi ha fatto la legge ha dovuto fare delle concessioni perché la legge fosse approvata
Io non ero più in Parlamento ma avendo letto con attenzione i lavori preparatori so bene che il vincolo del cinquantun per cento della banche in mano alla Fondazione non era previsto a un certo momento però
Io credo che d'accordo con il Governo che subito l'ha accertato fu presentato il maxiemendamento Grillo che lo prevedeva e con questo poi la legge
Passata legge che forse altrimenti non avrebbe trovato la maggioranza
è stato probabilmente un prezzo pagato dal governo
Per questo era ed è stato appena Iglesias
A Rovereto
Comunque fu pagato
Stanno pagato questo prezzo pur di far passare la legge spiega
Perché nel testo originario non c'è
Questo lo so bene
E così anche un altro un'altra concessione
Di cui era pure denotata dalla legge il carattere temporaneo era quello che io chiamerei della specularità degli organi della fondazione
Della banca che era permessa che questo era un modo evidentemente di superare delle resistenze
E fu accettato questo di pagare questo prezzo anche questo mi pare che originariamente non ci fosse
Anche se bisogna riconoscere in una logica di una fondazione di diritto comune
La specularità dovrebbe essere permessa
Così come è una società per azione ottenne o può avere evidentemente
I suoi amministratori anche deciderà il consiglio di amministrazione della società controllata
Poi
Altro aspetto interessante
Che emerge non tanto nella legge quando nel decreto trecentocinquantasei sui gruppi che subirono segue la legge uno dei tre decreti delegati e quello che la Fondazione
è bensì la holding quando lo è della banca ed eventualmente di un gruppo però non è capogruppo secondo la legge bancaria
E fuori del gruppo e anzi è privata del potere di un potere decisionale è solo un azionista taglia c'è e dove
Ma non può in realtà influire sulla gestione questo è detto con chiarezza mi pare nell'articolo tredici del decreto della decreto trecentocinquantasei
E anzi essa qualche è stato riaffermato ma con qualche concessione
Nella direttiva Dini del diciotto novembre del novantaquattro in cui per lo meno si concede alla Fondazione
Di potere avere delle informazioni sugli indirizzi strategici sui fatti di maggiore importanza
Del da parte della banca controllata
E poi un'altra caratteristica
Che nella legge che anche essa dimostra il segno della cultura di un'epoca e che ancora si sottolinea la specializzazione temporale ora è l'era della despecializzazione
Però all'epoca ancora nell'articolo uno comma uno
Della legge si diceva
Che vi era si doveva osservare il rispetto della distinzione tra enti che raccolgono risparmio a breve termine enti che hanno per oggetto alla raccolta del risparmio a medio lungo termine questo ora ci sembra ormai cosa remota
Un'eco lontana Roma nel novanta era considerato un fatto normale
Perché vi dico questo e quindi nel decreto trecentocinquantasei che subito segue la legge lì e poi quella dell'IMI azione precisa ed utile anche poi opere per studi sull'eventuale generalizzazione tutto il sistema di Ancona la disciplina dei cosiddetti gruppi pluri funzionali i quali dovevano essere originariamente l'alternativa alla banca universale
Ma poi rapidissimamente la banca universale viene permessa
E il gruppo polifunzionale resta soltanto un'alternativa una un bacino alternativo una scelta di carattere aziendale se adottare la formula la banca pluri funzionava del gruppo Bruni funzionato quello della banca universale
Questi rapidissimi mutamenti di scenario da un lato questi questa rapida evoluzione culturale da un lato l'esigenza di certe concessione dovute fare a quell'epoca per fare approvare la legge spiegano certe generose impazienza di questo ultimo anno
Di persone che si sono strappati i capelli perché la privatizzazione sostanziale Al Gore non era stata fatta dimenticando che soltanto il diciotto novembre del novantaquattro dello stato abolito il vincolo del cinquantun per cioè
E che quindi allora non era passato nemmeno un anno del passato un anno e mezzo
Quindi
Effettivamente e come un film girato troppo in fretta
Lui quindi a un certo momento
Sia cessato di rendersi conto effettivamente di quali erano i punti di partenza quali sono state le età
E appunto c'è chi addirittura ha proposto di distribuire in ultima analisi Acri ai clienti le azioni delle banche perché attualmente sono di proprietà a Rifondazione
Clienti buoni e cattivi probabilmente
E il PPI è appunto l'utilità questo di questo convegno e anche
E e infelice è la coincidenza
Con il discorso oggi svolto dal Governo dal presidente e il ministro Ciampi nella sede dell'Abi
Questo riunione oggi permette finalmente con tranquillità di fare il punto di una situazione dopo che vi è stata questa fase
Produttiva di questa fase frenetica e mi pare che proprio il discorso del ministro Ciampi nella sua pacatezza nella sua annotazione di passi graduali che si debbono o si possono fare
Sia felice e appunto
A mio avviso avrebbe esteri echeggiata anche in questa sede
Io già
Circa un anno fa in un articolo che pubblicai sul Corriere della Sera ridendo i che fosse nell'interesse delle fondazioni e delle banche di procedere
Alla privatizzazione cosiddetta privatizzazione sostanziale
Ma l'interesse delle fondazioni
Ai fini di ridurne il rischio con una diversificazione dei pacchetti e di migliorarne la redditività perché si sa anche la redditività delle banche è molto modesta per lo meno nel nostro Paese soprattutto oggi
E anche per migliorare la condizione delle banche
Controllate dalle fondazioni e dal punto di vista della stabilità
Perché si sa che avere un solo o quantomeno un solo grosso azionista rappresenta un rischio per la banca per legge per l'impresa controllata
E anche per permettere un maggiori possibilità di autofinanziamento di quel che è una fondazione a non possa dare
Se si prescinde
Da quella
Di fiere via in quella sciagurata riserva obbligatoria per gli aumenti di capitale che veramente il retaggio di quella ispirazione del controllo
Obbligatorio della Fondazione sulla banda che oggi poi Dessiè ripudiato si vuole buttare sotto il tappeto come se si trattasse di spazzatura forse lo è però a suo tempo lo si era voluto
E ancora oggi d'altronde poiché con una direttiva non si poteva modificare la legge sia soltanto ridotto fino al minimo del dieci per cento
Quella riserva che in verità negli statuti la Banca d'Italia all'epoca imponeva che fosse band del trenta per cento
Il che vuol dire che questa logica della conservazione della maggioranza era largamente diffusa
Se si imponeva anche una riserva così eleva era elevata per l'aumento di capitale
Da parte della Fondazione comunque
Anche con queste riserve così elevata e certamente i ritmi di rifinanziamento delle banche non potrebbero essere soddisfatti dalle Fondazione quindi la pluralità di azionisti
Da questo punto di vista anche è sicuramente utile
Quindi io dicevo io questo mio favore un una via un percorso di privatizzazione sostanziale delle delle banche controllate dalla fondazione
Questo è un indirizzo che io condividevo e a maggior ragione condivido tuttora
Però gli ostacoli e le difficoltà i ritmi che si devono osservare in questo percorso non si possono trascurare e appunto anche la relazione del ministro Ciampi oggi lo ha sottolineato si può favorire questo processo
Io direi più con incentivi che con grida manzoniane di divieto però certamente dei risultati positivi si possono raggiungere
Vorrei rapidamente giungere alla conclusione di questo il mio discorso sottolineando il mio favore
Per un riconoscimento aperto della natura privata delle fondazioni
Io certamente questo è auspicabile de iure condendo come sottolineava
Il presidente Amato però c'è chi sostiene che già oggi questa natura privata possa essere riconosciuta
Comunque sarà bene fare un riconoscimento esplicito
E così anche
Si potrebbe auspicare che esse siano ricondotte sotto il diritto comune delle fondazioni
Anche se condivido pienamente quanto dice Amato che poi diritto nelle comune delle fondazioni
Dovrebbe essere ammodernato
Anche per la possibilità di a vere fondazioni d'impresa o fondazioni che controllano o che comunque sono partecipi di prese come è capitato alle fondazioni bancarie
E soprattutto dovrebbe essere ammodernato il sistema di controllo delle fondazioni
In verità
Nemmeno ho capito mai bene
Perché le fondazioni bancarie debbano essere controllate dal ministero del Tesoro
Le fondazioni che avessero un pacchetto azionario di Unindustria dovrebbero essere controllate dal ministero dell'industria
E se avessero un allevamento di bestiame qualcuna forse c'è la dovrebbero essere controllati dal ministero dell'agricoltura
Io spero di no spero che questo non sia oggi oggi son sicuro che non è oggi e spero che non sia in avvenire
A me parrebbe che già appunto pesantemente abbia influenzato l'individuazione dell'organo di controllo la circostanza del possesso di un pacchetto bancario da parte di data la fondazione
Mesi dica perché il possesso maggioritario del pacchetto bancario giustifica questa circostanza del controllo del Tesoro perché da un lato vi sono fondazioni bancarie o comunque vi possono essere che sono titolari soltanto di una minoranza e tuttavia del pacchetto azionario di una banca e tuttavia il Tesoro resta a quel che io sappia
L'organo di controllo l'autorità di vigilanza e d'altra parte nemmeno è valido l'argomento che si debba controllare questo maxi azionista di una banca in balia del tutto particolare
Perché in altri campi un azionista di controllo perché l'azionista di controllo di una banca di così ieri
Di così elevato ammontare non si può dare perché qui si tratta di un azionista di controllo come abbiamo detto dianzi sterilizzato dei suoi poteri di influenza sulla banca quindi non si capisce perché debba essere soggetto
Autorità di controllo tesoro
E per giunta se mi sia permesso a una attività di vigilanza particolarmente pesante perché se prendiamo certe direttive come quella del diciotto novembre
Del novantaquattro la direttiva Dini sotto certi profili certamente è un esercizio molto pesante di attività di controllo
Si sa bene che i in diritto amministrativo non si conosce con esattezza dove finisce il controllo e cominciamo esercizio del potere direttivo ma qui a me pare che siamo molto di più dalla parte di un
Notevole grado di dirigismo che dalla parte della vigilanza
E quindi io auspicherei che che Mele ricondurre ha un diritto comune delle fondazioni ma un diritto comune e giustamente ammodernato delle fondazioni
Anche le fondazioni che abbiano il controllo di banche alle così dette fondazioni bancarie sia affidarsi anche il controllo a un'otite alle autorità di vigilanza
Che non rifletta la natura del pacchetto azionario ma un'autorità di vigilanza di diritto comune e che questa non potesse esercitare dei poteri troppo penetranti che entrino addirittura nel campo della direzione
Sì poi può anche non si può dubitare se la esclusione la esclusione del loro potere dei poteri effettivi dell'esclusione della Fondazione dall'esercizio dei poteri effettivi di azionista nel campo della banca come di ogni altra impresa sia giustificato perché se si è ritenuta fondata da un lato il pericolosi ha ritenuto fondate il pericolo che è una fondazione
Di controllo possa prevaricare i suoi poteri
Subito però privata che si è la fondazione di questi poteri si è detto che la banca autoreferenziale beh certo ma se gli azionisti sono privati dei poteri è chiaro che i consigli gli amministratori diventano autoreferenziali
E la scelta tra queste due tra questi due estremi si deve pur fare non si può però volevo una cosa e il suo contrario
Ecco queste sono le osservazioni osservazioni particolari e minute interstiziali dopo gli ampi discorsi i cosi
Profondi e completi che sono stati già svolto
Bene la parola dopo il professor Visentini Minervini la parola al professor Gustavo Visentini due costanti
E poi ci sarà l'intervento del sottosegretario Pizza
Il
Il problema delle della disciplina delle fondazioni bancarie
Come è stato messo induce precedentemente
Riguarda due settori disciplinari quello con la Fondazione quello tramandato
Sono convinto l'ho sempre detto che
Il la fondazione bancaria dovrà essere ricondotto al diritto comune delle fondazioni
Vi è un rischio che l'aggiornamento della disciplina delle fondazioni del Codice civile venga fatto in funzione dell'esigenza della fondazione bancaria
E questo è un pericoloso rischio per le fondazioni oggi esistenti come vere e proprie fondazioni
Cioè è prima necessario che la fondazione bancaria raggiunga le caratteristiche di una fondazione nel vero senso tra Parona spogliandosi della banca
E
Quindi pensare all'aggiornamento della legislazione di diritto comune o comunque inserirla nella legislazione diritto comune per evitare il nominalismo di dire
Che si sono rese di diritto comune e poi di adattare la disciplina del diritto comune alla specificità
Che si vuole mantenere alla fondazione di tipo bancario
Disciplina diritto comune non ha bisogno di forti aggiornamenti la disciplina di diritto comune ha bisogno a mio avviso di un punto importante la disciplina della messa in liquidazione automatica al verificarsi di determinate condizioni è oggi una prassi
Le fondazioni nascono sottopone anche iniziativa privata non sono capaci di reggere e siccome vivono nel tessuto locale dopo un po'di tempo o nazionale dopo un po'di tempo si dice che sono pubblica e o semi pubbliche
E quindi visita uno statuto che gli consente di vivere comune relazioni pubbliche vi è un elenco b padre del Parlamento molte di quelle fondazioni se si esclude se ogni agevolazione o si riducesse a poco l'agevolazione ho un complemento dell'attività propria
Ecco che sparirebbero
Ma fa sparire una fondazione non è facile non è automatico quindi io sono convinto che il primo aggiornamento il primo punto della disciplina comune è questo il secondo punto è probabilmente la facilita di costituzione due punti sono uno pendant dell'altro
Rendere estremamente facile la costituzione della Fondazione non che oggi sia particolarmente difficile ma comunque
Dare un maggiore automatismo tipo la società per azioni cioè un deposito con l'intervento del giudice
Ma il punto a mio avviso più importante quello della liquidazione per il resto la disciplina del codice civile non perito che grandi necessità gli aggiornamenti ampia
Può avere quella necessità di aggiornamento che serve di coprire attraverso il nominalismo un novità che poi non me e non si vuole e non diviene una novità il secondo punto quello delle bancarie
Non sono delle scoperte il fatto
Che è difficile renderle private nel vero senso dalla parola fin da quando si è dato avvio al procedimento
Di cosiddetta privatizzazione si è detto e l'opportunità di costituire una società per azione e la fondazione stava nel fatto che avrebbe creato le condizioni per la privatizzazione ma si sapeva che non si era in grado di prelati Zare per le caratteristiche del settore di molte casse di risparmio per le caratteristiche del nostro mercato mobiliare
A questo si aggiunga come è stato detto che dal punto di vista dalla nomina degli esponenti delle fondazioni dal punto di vista del vincolo del cinquantun per cento si manifestava chiaramente che si voleva eliminare il Comitato interministeriale per il credito di risparmio come punto di trasparenza nelle nomine per arrivare a delle nomine di tipo privatistico mantenendo la sostanza pubblicistica perché altrimenti non aveva alcun senso al mantenimento del cinquantun per cento e illa le nomine concentrate sul ministero del Tesoro
Poi c'è stato il referendum che ha dato un cambiamento importante
Oggi ci troviamo questo problema che ci mette in luce un ibrido della situazione perché
La fondazione
è regolata secondo caratteristiche la legge dice che è un ente pubblico ma comunque è una fondazione come come come impostazione con le caratteristiche di una fondazione che vive di un patrimonio proprio no profit che non gestisce un'impresa soprattutto mentre controllando la banca praticamente gestisce un'impresa e non alla caratteristiche istituzionali di chi gestisce un'impresa male caratteristiche istituzionali di chi eroga consuma o utilizza una rendita di un patrimonio proprio statico
Di qui
L'ala caratteristica di
Esponenti di Rifondazione non responsabili a chi li nomina in in a fronte di un RAI titolo da percepire
Ma sono nominati in funzione di una gestione di un patrimonio che in realtà invece è un'impresa perché come holding come ente di controllo diventa un'impresa o diventa una duplicità dell'impresa che poi è quella bancaria
Sotto è questa la ragione per la quale per esempio in Francia alla fondazione di impresa è vietato controllare un'impresa perché diventa un'entità che non risponde più a nessuno
D'altro canto questa situazione in cui noi ci troviamo in una situazione non eliminabile a breve termine
Quindi sollevato un problema di come dare assetto a nel tempo a questa a sciogliere questo nodo sciogliere questa situazione nel tempo che non può essere breve
Io credo che vada presa una decisione ma nel senso vero
Si vuole privatizzare nel senso di collocare sul mercato le aziende di credito e rendere le fondazioni o quelle che sono in grado di divenire tali seguito alla cessione delle aziende delle vere fondazioni no profit
Oppure non lo si vuole fare
Se non lo si vuole fare sono convinto che la disciplina di diritto pubblico la più adatta a regolare il fenomeno se lo si vuole fare e c'è un problema a monte del sistema bancario perché privatizzare significa due cose primo mettere in un sistema di fortissima concorrenza il nostro sistema stranamente conosce una competenza di concorrenza separata dalla concorrenza in generale in un punto fondamentale che il credito il credito è un tessuto che copre tutto il tessuto economico quindi dovrebbe essere sotto la stessa competenza di autorità
Quindi una visione più corporativa che in una visione di funzionale di valutazione del sistema secondo punto il fallimento
Perfino il Giappone le banche spariscono e falliscono da noi siamo arrivati alle crisi che vengono guidate attraverso forme di amministrazione controllata nemmeno apparenti nemmeno cioè che interni
E quindi non si privatizza la privatizzazione presuppone che se se terzo il capitale o le cose vanno male prima di ridarglielo o prima di arrivare adesso porta all'estremo si va con i libri in tribunale
Cioè c'è una dialettica tra un'entità istituzionale il giudice e l'organo amministrativo o Point proprietari quindi
La stessa verifica di mercato che adesso l'ho portata nel caso estremo lì il fallimento ma anche il mercato di titoli e di mercato mobiliare
E esiti di mettere a confronto le banche che si vogliono privatizzare con il mercato
E risulterà che una parte possibile l'altra non è possibile privatizzando e quindi bisognerà dare una setto una disciplina a quella parte che non si riesce a privatizzare
Una disciplina o definitiva o forse se si mantiene la linea di una privatizzazione una disciplina transitoria
E che deve togliere dall'ibrido di un ente che controlla se stesso in qualche maniera o per lo meno della fondazione di di impresa
Cioè non ultimo punto
Il problema del localismo
Del
Del sistema bancario del settore
Attorno a questa discussione che molte volte si dice che
Un luogo comune
Se ormai inutile superato e non si capisce poi perché di fatto si discute tanto attorno al problema forse c'è un problema di di di sostanza
Se il settore bancario diviene dovesse divenire nel tempo un vero settore in concorrenza al privato con fallimenti fisiologici
E con distribuzione della proprietà di cui lo Stato si presentasse tostato l'entità pubbliche o no gli organi di controllo di vigilanza poi tutta l'entità pubblica si presentano una dialettica di separato proprietario e
Entità pubblica
Probabilmente il problema di una attività bancaria di un settore bancario forte condizionamento politico e io nel dire politico non intendo soltanto il degenerato ma anche quello positivo direttivo di di di se l'Italia non avesse avuto questo sistema bancario
Dopo la guerra non ci saremmo probabilmente ristrutturati quindi non non intendo nel dire politico negativo
Se avessimo questa netta distinzione forte distinzione tra il politico e il momento dell'impresa probabilmente ci sarebbe meno il problema di un rapporto tra impresa e banca anche condizionato dal momento politico perché ci sarebbe la dialettica delle tra impresa e impresa
Invece il nostro sistema proprio per la sua origine pubblica per la sua funzionalità
Di tipo pubblicistico di servizio pubblico
è un sistema che si sviluppa in questi termini sia a livello nazionale sia a livello anche locale
Le aziende di industria locali o il territorio
Ha trovato un rapporto con la propria banca di un servizio pubblico che in qualche modo sente vicino e riesce a controllare
Se questo gli viene portato a livello nazionale lo perde questo controllo e a livello nazionale viene a risentire di un rapporto di tipo politico ripeto non intendo dirlo in senso negativo di un rapporto di tipo politico che gli sfugge
Quindi probabilmente sta in questa la situazione che a spingere al Forte localismo dell'azienda se fosse una vera e propria impresa di tipo privato staccata dall'idea del servizio pubblico e forse nel tempo ci si arriverà
Probabilmente viene meno
Concludo dicendo
Non è detto comunque che lo vedo da giurista che la soluzione migliore sia quella verso la quale si dice di voler andare del massimo di brigatismo del settore il nostro Paese vissuto con un sistema bancario di tipo servizio pubblico
Di qui tutte le caratteristiche che presenta avuto momenti degenerativi ma ha avuto anche momenti di di di piena funzionalità e devo dire che va rispecchia pienamente le caratteristiche delle esigenze le esigenze che aveva il Paese di circuiti finanziari fortemente controllati a fronte di un'industria libera
E ha portato allo sviluppo dell'Italia
Quindi come scelta di fondo non so se meglio l'una o l'altra cioè quella di tipo privatistico o quella di tipo pubblicistico
Peraltro l'apertura dei mercati internazionali le situazioni di integrazione nel nostro paese del mondo ci porta necessariamente a quella privatistica
Quella privatistica peraltro se deve essere raggiunta dall'essere raggiunte in pieno in un programma di un cinque dieci anni
Altrimenti il nostro sistema bancario può leggere maxi isola dal resto dell'Europa dal resto del mondo
Chiedo scusa se sono stato forse un po'disordinato e confuso in alcuni punti ma la frase l'essere l'ultimo veniamo portato abbiamo sottratto un particolare quello che ha detto Amato una serie di di di l'ordine che avevo previsto e mi sono limitato dei flash grazie
Viene
E la parola al sottosegretario pensa che tra l'altro al tesoro e ha in modo specifico alla delega anche su le banche e finanza
Devo giustificare l'assenza di Cavazzuti del sottosegretario all'uso dei che è impegnato in in emendi con emendamenti su un provvedimento di raggi eccetera
Iniezioni verso il CNEL per questa iniziativa professore
Minervini Visentini che sono intervenuti prima professor Amato se si può chiamare così per aver reso esplicito quello che aveva un po'anticipato nella presentazione
Della relazione annuale l'autorità che gli presiede quando era ritornata sui vecchi affetti c'era ritornato a parlare dei problemi della disciplina delle banche
Siccome è stato sleale negligenza un po'particolare oggi
All'abile si sono dati almeno si sono espressi alcuni orientamenti oggetto nel si discute di questo stesso problema
Apre l'occasione per dire cosa intende fare il governo il Governo intende è in condizione di chiudere rapidamente il problema euro SIM per quello che riguarda lo dico per guardare un quadro generale delle iniziative nel sistema bancario e finanziario o questa settimana si chiudono i pareri delle commissioni quindi ragionevolmente in un Consiglio dei ministri la settimana prossima
Potrà definizione questione euro sembra
Lei governo poi in modo particolare il tesoro
Cercherà di mettere a punto
Altri due iniziative uno nel settore degli organi di controllo del governo societario come si dice cioè i problemi rito societario
E tutto l'annoso Complesso e comunque in via di modificazione problema dei rapporti della della questione di controllo societario e l'altro il Testo Unico della Finanza sui quali si è già lavorato parecchio
E che si vorrebbe
Portare a termine in un tempo non esattamente definibile data la complessità del lavoro in maniera da avere due colonne del sistema bancario e finanziario Testo unico bancario che si fece novantatré
Che il testo unico della finanza
La terza iniziativa proprio un'iniziativa legislativa nella settore Fondazione qui le scelte politiche possono essere di vario tipo
Si si poteva anche scegliere si può ancora scegliere si potrebbe ancora sceglie un'altra strada
Che quella peraltro in ogni caso non evitabile di una serie di iniziative parlamentari affidate iniziative di gruppi di singoli
E questo se verrà aumentata anche già avvenuto rientra ovviamente nelle funzioni del Parlamento del singolo parlamentare però l'idea che ci siamo fatti lo dico esplicitamente al tesoro che sia opportuno che il Tesoro assume la sua posizione predispongo suo testo
In maniera che sia un testo sul quale si può lavorare affrontando i problemi alcuni dei quali sono emersi sementi complicati sono emersi oggi questa è la ragione
Per la quale oggi ministro Ciampi ha dedicato una parte del suo discorso all'Abi alla questione delle fondazioni bancarie insomma era un obbligo non era una necessità
E alterazioni anzi era appena un cenno ma e questo è stato fatto il mea da orientare
Questa è complessa e complicata da qualche da un paio d'anni trascinante si discussione sapendo non c'è sicuramente gli orientamenti definitivi ed egli si concretizzeranno solo e un disegno di legge da quelli che sono gli orientamenti in questo momento il tesoro intatto matura
Quindi la
L'impostazione diciamo così di metodo della questione è quella di indicare qualche orientamento come è stato fatto oggi costituire una Commissione come è stato costituito di studio molto ristretta
In maniera tale che se abbia l'elaborazione di un testo Sufi che si posso questo dopo la discussione generale
E quindi ragionevolmente è un tema che avrà una sua come posso dire disamina legislative
O quanto meno la bozza nella seconda metà dell'anno credo che questo sia il tempo ragionevolmente prevedibile
Detto questo sapendo che questo lamento il ruolo del governo è principalmente quello di ascoltare dopo aver dato qualche indicazione in modo che sì posso tenere conto di una vicenda delle valutazione indubbiamente differenziati una vicenda assai complessa
Tuttavia credo che è una cosa si debba dire subito che quella che le toglie il ministro bracciante che era stato oggetto di una riflessione collegiale presidente
E cioè che non si può affrontare questo problema o Giuliano Amato alla ripresa lo si può affrontare questo problema soltanto a Podestà e dismissioni
Perché c'è comunque un problema che il problema della disciplina delle fondazioni
Di qualunque sia
La scelta che si dà la decisione che si prende in tema di dismissioni rimane comunque il dato di fatto di un inadeguatezza della normativa ordinaria a disciplinare un fenomeno complessa di grandi dimensioni quantitative
E sul voto anche di grande interesse qualitativo come quelle fondazioni bancarie fronte a una normativa risalente al mio eccellente dove c'è quella civilistica che si riferiva ad un fenomeno semi più modesto e che legislatore aveva affrontato con animo pieno di sospetto
Per la modestia della normativa civilistica e nel contempo la richiesta di autorizzazione a quelle che allora gli atti di maggiore impegno che era agli atti notori immobiliare
Per l'economia di allora era semplicemente frutto del timore radicato allora nei confronti a riformarsi di mano morte all'interno delle fondazioni quegli atteggiamenti sostanziali sfavore questa è terminato noie
Una normazione molto molto limitata si tratta di qualche articolo appena larga misura inutilizzati
E quindi c'è comunque la questione della disciplina fondazioni chiunque prenda iniziative legislative sia il governo singole in ogni caso non può prescindeva questo aspetto
La seconda questione che rende denso di meditazione di riflessione notava regali convegno di oggi è stato di questa natura
E che le fondazioni bancarie italiane sono Fondazione per certi versi singolari perché realizzano quelle fondazioni d'impresa quelle fondazioni portatrice di impresa io me li fece decine
Di cui molto si parla di una rete nazionale ma dico può esistere che istiga limitatissimo
I francesi hanno disciplinate recentemente con qualche sforzo qualche anno fa con qualche fatica e allora nel momento in cui si va alla disciplina di un fenomeno di questo genere imminente lo si fa
Tenendo conto della della particolarità della particolare complessità della situazione che si è determinata
Io credo che
Sulla questione in relative alle per situazioni
Bisogna prendere atto di un dato realistico cioè il dato realistico non attiene alle fondazioni tiene fondazioni che si risparmia tiene al sistema bancario italiano si allaga italiana in profonda difficoltà
Questa mattina il governatore non certo dati che peraltro conoscevamo
Nel loro termini riassuntivi che inevitabilmente dovevano
Dexter dell'ago determinare una riflessione praticamente preoccupata sei momenti in cui il rapporto fra capitale Riserve fra utili netti capita Riserve
Zero tre zero quattro per cento all'anno
Comparato non dico con le cose ricorda i dati stratosferici gli Stati Uniti quattordici quindici per cento ma anche con i dati qualche nostro vicino di casa il tedesco il cinque sei per cento zero tre zero quattro e praticamente quasi nulla io lo so qualcuno pensa ma nella mia non è così
Ma i dati medi sono di questo genere
Bisogna pur prendere atto che in qualche maniera il sistema bancario italiano si è largamente ingessato e che dentro il sistema bancario lo dico al sistema in generale non con riferimento alle casse
Devono essere introdotti elementi di conflitto di interessi che in qualche maniera
Attraverso la prevalenza di interessi privati lo facciano uscire da questo stato
In larga misura le tardive in quello che ha detto e che dà origine a questi risultati che si sono
Mi risulta
Questo è un po'la stessa ragione che partecipato davanti presenta Amato e quindi e lui è stato il maestro che indica dovrà anche fra i pini o il primo una strada di questo genere che sta stesse ragione che ha poi ha portato ad una privatizzazione sta portando la previdenza accelerata
Del sistema industriale produttivo italiano perché non c'è da fare cioè a lungo andare si determinano questi fenomeni di scarsa di scarsa produttività
Io credo invece il problema ampia vada affrontato questo in un quadro molto sereno ecco di carattere generale tedesca bancario è proprio vero che la vedo stamattina il governatore della passata verso una porta che egli ha definito strette
Passare la potestà e te non è proprio facile
E allora bisogna essere ed è pensare a che cosa occorre fare queste e quali sono gli elementi quali sono i mutamenti distruttore
E questi larga misura sono sicuramente le precisazione pc posso ai saldi strumenti che introducono elementi che facciano radicalmente cambiare questo rapporto fra patrimonio e rendimento che oggi costituisce un'anomalia internazionali
E credo che questa sia la considerazione piana insomma dalla quale dalla quale bisogna partire io dico come sempre avviene in forma problematica perché nel momento in cui lungo la strada dovessero emergere votazioni tipo vi dico contrastanti non è non metterebbe atto ma questo non porta però a destra Near le fondazioni sistema bancari ma ponga le fondazioni dalla dalla dall'Impresa banca
Questo servizio e si rivolge non si vedrebbe perché se non in ragione di un'oscillazione dipendono rovescio chi è stato finora solo Banca dovrebbe essere domani e se tutto meno che Banca e quindi avere partecipazione di qualunque cosa banche escluso
Non è accorso e dissennato ma anche se qualcuno oggi non manca di sostenerla ma che si sono lettere i sostenitori all'incontrario magari qualche anno fa sostenevano ma è invece questo qua il problema del controllo
Questo pone un po'il problema è che l'ho chiamato chiamava prima cioè un po'il desiderio per durante diverse banche
La voglia di continuare se banche la voglia di continuare e se tutto sommato impresa impresa distinzione
E questo è probabilmente la linea sulla quale si può cercare M di ragionare indico i temporali
Che abbia un senso perché evidentemente non si tratta di il tipo re degli aut aut o non si tratta di porre delle mete irraggiungibile ma in tema ecco del controllo esso goda di controllo da sola
Cioè la domanda in fondo va posto e sei definitiva questo è stato la linea che stamattina ministro Ciampi hai lanciato una che ripeto è frutto
Quindi una serie di conversazioni agli approfondimenti che erano stati fatti prima esse in qualche maniera l'idea della di una banca l'idea del controllo
Finisca per essere alla fine assorbente di quella che è la Fondazione e Contini a rendere molto più difficile
La vita di una fondazione che mi dice Ristuccia in onda bel libro che appena uscito non so se ho avuto modo di leggere un esercito proprio dal proprio che individua in questo S
Portatrice di due interessi di due come posso dire orientamenti con diversi fra di loro da una parte di doversi occupare fino in fondo di essere in preso controllore di o controllore di impresa
E dall'altra invece DS dedicata a raggiungimento a raggiungimento di Fini sociali
Fu questa probabilmente la linea non è quella elementare la banca folla fondazioni fuori dalla banche queste è Marini assurdamente punitiva che altro non è che il contraltare direi altrettanto assurda per cui la banca la Fondazione dovesse il tutto dalla banca
Probabilmente queste è un'area sulla quale si può ragionare meglio
Sapendo però e questo era secondo sottolineatura che ripeto io pongo in forma problematiche sapendo però che le fondazioni alle loro regole
E una delle regole della fondazione dappertutto dopo in qualunque Paese del mondo è quella che vi sia in qualche modo sempre la possibilità che la Fondazione riesca a raggiungere i propri scopi sia in condizione di raggiunge i propri scopi
E questo è il problema che si pone oggi per quello che riguarda il persistere partecipazioni Banca sopra le partecipazioni bancarie ci sono e casse di risparmio che hanno dei rapporti che anziché essere zero tre sono molto più vicini al dieci per cento
Avendo le viste analiticamente guardate una per una
So benissimo che la generalizzazione dovrebbe non lo debba il consenso
Tempo ed è ragionevole che queste forme di partecipazione in questo tipo di S.p.A.
Consentono fuori dal controllo sempre questo è un altro problema
Consento di concorre insieme ad altre partecipazioni a raggiungimento degli scopi della Fondazione
Ma è altrettanto vero che vi sono partecipazione che oggi in questo momento hanno una redditività a tal punto lì a tal punto poco elevata dava considera di fatto il raggiungimento dei quasi nulla
In fondo questi duecento miliardi almeno novecentonovantaquattro e trecento somali capito poco più nel mille novecentonovantacinque ragguagliati cinquantacinque mila mila miliardi di cui parlava
Vedessi una redditività delle sue partecipazioni tali sostanzialmente da rendere quanto mai modesta la possibilità di raggiungere i propri scopi sociali
In qualche modo dovrebbe trovare una come sempre avviene un intervento da parte dei dei controlli non necessariamente il ministro del Tesoro Chieri dice sì in questa maniera gli scopi non
Non si è rotto
Lo faccio e differenziazione e perché credo che devono essere fatte
Perché su questo importazione soffre di un eccesso di generalizzazione
E questo serve anche non solo per quello che riguarda i risultati economici che sono del tutto diverse da caso a caso
Ma anche per quello che riguarda l'altra questione essenziale qui andiamo alle fondazioni se poi sono subito alla conclusione
Che la questione degli scoprire che la questione degli organismi
Sulla questione degli scopi io sento idee molto trancia enti
E figli scopi dovrebbero essere molto molto delimita
Le fondazioni dovrebbero avere scopi molto puntuali
Anzi editore qualcuno dice uno scopo solo anzi qualcuno pensa delle fonti Sanetti dalla una gestione addirittura di aver solo struttura
Questa devo dire mi lascia un po'perplesso anche questo di chi in modo problematico mi lascia un po'perplessa perché le fondazioni ma al mondo sono tendenzialmente Fondazione generaliste
Perché quando sei specifiche quindi qualche dubbio
Dato dato averlo a questo a questo proposito ma poi conoscendo me e conoscendo e la la enorme gamma
Delle casse di risparmio di questo parliamo delle e delle loro fondazioni
Capisco che è diverso il grado di specificità che si può richiedere
Regali specificità della grande fondazione comunque la sua capacità di concentrare gli interventi su alcune opere di grande livello determinata spesso anche di carattere nazionale venire come dicevi tu prima questa dimensione i talloni Aden poco a che fare con delle fondazioni che per agire in territorio limitati con masse finanziarie molto molto molto più ridotte
Hanno difficoltà assai maggiore concentrarsi su opere che talora tanto non esistono sui loro territori hanno invece una realtà minori diffusa
Fatti tutta una serie di iniziative che nella Fondazione possono trovare sollecitazioni devo sotto la consolidamenti fondo questo dove arriva
Ad una riconoscimento di un di una larga autonomia statutaria
La ragione per la quale il la che è uno dei temi la ragione per la quale il ministro che stamattina ha accennato a questo tema dell'autonomia statutaria non è semplicemente un gusto di creatori di diritto
E le tesi sono molto semplici si può fare una disciplina legale buona per tutti delle fondazioni
Si può fare invece una disciplina che tutto rinvia all'autonomia statutaria
E si può fare una utilizzare un altra tecnica è quella dell'integrazione legale degli statuti che probabilmente è quella di venti ci troveremo di fronte e c'è quella per cui una volta fissato si fissino con norma generale dello Stato
Alcuni principi da cui non si può uscire ed a cui gli statuti non si posso discostare ma poi il resto viene legato alle comunità locali cioè viene lasciata le comunità che hanno che devono avere necessariamente una caprese alle autodeterminazione
Ecco cento dei principi occorrono
Perché oggi lo dico soprattutto per alcune casse di risparmio e ci si trova di fronte al grande problema delegittimazione perché questo patrimoni viene gestito così
Perché questo patrimonio viene gestito da quell'organismo al di là del fatto che sono su origine storica ma qual è la legittimazione della sua composizione allora l'ha definizione con maggiore o minore specificità degli scopi
E poi quella che consente di andare a cercare nella società quelli che sono i rappresentanti di quegli interessi che sono più vicini banche devono esso son loro ma certamente non ci devono essere di quegli interessi che devono essere soddisfatti attraverso il raggiungimento di quegli scoppi
Perché se così non è
E se non si riesce risolto affrontare il problema risponde alla domanda dei stima azione perché loro allora alla inevitabile tendenza e trova la legittimazione agli Enti locali
E pensare che in qualche modo le rappresentanze degli interessi stiano naturalmente gli enti locali e quindi riassorbire le fondazioni all'interno di una logica degli enti locali paradossalmente pubblicistiche cose che a me parrebbe un grandissimo errore
Perché invece le fondazioni si devono andare a collocare la dove la corrente di pensiero e anche politica in questo momento più intelligente lista ponendo e c'è nell'ambito di quelle formazioni chiamiamolo così
Che sono fuori dalla struttura pubblica ma che sono fuori anche dalle individualità che in qualche modo rappresenta quel che oggi una frase infelice come tante si chiama il privato sociale ma in qualche modo dei raggruppamenti perché sono pezzi di società che prendono loro a cuore direttamente la gestione di interessi di pezzi collettività
O di una parte degli interessi
Della collettività ma questo si infrange allora anche alla composizione degli organi
E se qualcuno avesse un eccesso di timore nei confronti di un'idea di composizione meglio del degli organi di questo genere dovrebbe in qualche modo superarlo pensano che l'alternativa sarebbe invece di fruire in una sfera sostanzialmente
Di enti pubblici
Locali ecco io credo che
Si è così insomma immagino che se riusciamo a pensare insieme si ragionava fatti insieme vanno fatte con la mannaia attraverso i processi persuasione di cui parlava
In stile presente alato prima perché questa quella vera sostanza sapendo che c'è una disciplina legali inevitabile che maggiore o minore in ragione del fatto che da sole le fondazioni dimostriamo ma capacità statutaria di organizzarsi in modo conseguente io sono alla fine devo solo dire due piccolissime cose la prima
Ossido cambia sede ma con qualche preoccupazione l'affermazione
Che peraltro è consentito è contenuta nel rapporto anche il voto pregevole per grande merito
Di darsi il quadro della situazione compiacere preoccupazione nel contempo l'affermazione che mentre le fondazioni si devono dare una struttura molto efficiente ecco sì ecco son d'accordo molto efficiente ma la struttura molto modesta
Perché chi lavora nel no profit e lavora nella
Nel perseguimento degli interessi sociali ancorché attraverso attività economico finanziarie è molto importante richiede strutture leggere il no profit non tollera burocrazia
E non tollera elevatezza di spesi generale
La lotta all'interno dell'organizzazione non proprio in cui in qualche modo le fondazioni si vanno a convocare per esaurimento dei loro scopi è sempre una lotta contro le spie l'incidenza delle spese era
E quindi occorre una struttura efficiente sì ma leggerissima
L'altra cosa credo che l'ultima notazione credo che la questione della natura di cui parlava con tanta accuratezza prima il professor Visentini la natura privatistica pubblicistica saranno alla premessa ma il risultato di questo tipo di considerazioni perché al momento in cui avremo definito la caratteristica della fondazione in sé la casistica della Fondazione nei rapporti con la sua banca originaria Inzaghi o comunque con tutto il ventaglio
Delle sue partecipazioni ecco allora probabilmente si capirà meglio al di là di un fatto nominalistico qual è la natura di queste fondazioni che è un fatto di enorme rilievo giuridiche tra perché dall'affermazione di natura di un'altra nominalistica perché poi c'è sempre un giudice che dice l'avete chiamata così ma in realtà è un'altra cosa ma di una o strutture di questo genere deriva poi tutta una serie di conclude dico di conseguenze che lo stesso che lo stesso volume della che ha messo in evidenza che sono estremamente importanti basti pensare per tutti al principio pubblicistico da la normativa pubblici sia la trasparenza basta pensare una serie di norme fiscali eccetera che ero disciplina o no a seconda di quelle
La qualificazione giuridica queste sono
Alcune riflessioni che si aggiungono a quelle di oggi insomma grato per l'occasione dati
Il programma
Diciotto conclusioni diciotto e venti conclusioni definitive
E siccome siamo in anticipo ma non per questo cioè per la ragione che io l'avevo anticipato e così per per per un
La bontà insieme a vedere di quest'incontro
Ci sono osservazioni cioè ci sarebbero tante valutazione eccetera ma se qualche intervenuto desidera esprimere osservazioni proposte considerazioni
C'è qualche
Prego
Lei però però parlare dal suo banco oppure venire se crede può venire anche qui quanto la facilità rispetto alle cose che vorrei intervenire sedizione suo nome per la registrazione
Guardi c'è il porto del professor Minervini che c'ho dovuto lasciare o con le migliori intenzioni guardi qui ancora
Chiamo Favaretto sono vicepresidente della Fondazione certi Trieste
No era un'osservazione che riguardava la prima fase interventi
Un'osservazione è una domanda un'osservazione è una domanda che volevo anche porre professor Amato che riguardava la prima parte degli interventi dopo l'intervento del sottosegretario effettivamente c'è un po'una deviazione di rotta direi rispetto a quello che prima era stato detto cioè c'è un'apertura di processo che sembra riesaminare alcuni aspetti prima piuttosto rigidi diciamo
Rientrando forse in una normalità la mia domanda
Poneva un problema rispetto a quanto avevo osservato il professor Amato in tema di variabile tempo che mi pareva osservazione fondamentale cioè a dire e facile dire privatizziamo ma in quali tempi
E in quanto tempo
Anche perché questo problema di privatizzare in che tempi si incrocia con un altro problema che è quello della razionalizzazione del sistema che è stato anche toccato cioè dell'integrazione più o meno a livello regionale
Ora si dà il caso che se l'integrazione a livello regionale
Avviene per
Istituti controllati dalle fondazioni
Poi alla fin fine noi abbiamo un'integrazione di istituti che poi vengono a fin fine controllati da una fondazione che controlla non solo la sua banca ma tutte le altre
E allora il problema alla fine quello di privatizzare questo conglomerato questa concentrazione questa nuova integrazione sino al processo di privatizzazione non avviene perché si tratta di un'integrazione tra fondazioni che controllano sempre banche
Non so se ho reso chiaro ride cioè a dire in sostanza una vera privatizzazione avviene come dicevano prima concede ai professori accetta sul mercato
Ma il sistema mobiliare italiano cioè no io tra banche pubbliche o controllare le quali tra di loro ecco allora son due processi uno e la privatizzazione uno l'integrazione e la razionalizzazione del sistema
Che quando però assume caratteristiche regionali effettivamente può creare il problema non dico del cinquantun per cento ma del cinquanta per cento perché evidentemente le banche più piccole che hanno esigenza di razionalizzare sì con banche più grandi hanno però questi impulsi locali letizia piccolo ed è quello di salvaguardare un minimo di autonomia per avere un minimo di diritto al gioco perché altrimenti situazioni storiche locali importanti
Potrebbero venire travolte
Ecco allora io mi ponevo persone Amato che diceva la variabile tempo è terribilmente importante questo utilità ma forse non è tanto facilmente individuabile
Se noi vediamo il problema della privatizzazione anche attraverso il problema dell'integrazione della razionalizzazione come dicevo ho paura che i tempi si allungano ancora di più
Perché abbiamo l'esigenza prima di arrivare a una razionalizzazione del sistema come sta avvenendo in parte e poi appena di privatizzare coloro che si sono integrati ovvero chi controlla l'integrazione
Questo era dovuto
A
Prego poi poi coi preferiti
Ma le questioni sul tappeto sono troppo numerose complete
Se per essere affrontate in un intervento al termine di un incontro come quello che abbiamo avuto
L'incontro mi conferma nello quindi non è che sul tema ancora non è stato fatta sufficiente luce e che le questioni non sono state sufficientemente approfondite vi è ancora in pericolo che si proceda per moto e come spesso si è proceduto in Italia
Mentre credo che la razionalità dovrebbe prevalere per più ordinare un settore e come quello creditizio che ha grossi problemi giustamente il sottosegretario ha sottolineato questo e del resto questa mattina averne attore e il ministro delle tesoro hanno fatto riferimento soprattutto alla necessità di razionalizzare il sistema creditizio in Italia
Io credo che
La questione di fondo
Come emersa dall'intervento delle governatore e dall'intervento delle il ministro pentito di fondo per il nostro Paese sia quella sia quella di
Superare
E l'attuale struttura del sistema bancario
Prima delle questioni relative alla natura delle degli enti conferenti prima alle questioni relative alla normativa una nuova normativa sulle fondazioni sulle associazioni i sulle societaria non commerciali cioè il proprio ma della efficienza del nostro sistema creditizio e il primo problema come tutti sanno è quello di Avvenire in Italia una due tre grandi banche in grado di competere sui mercati internazionali perché questa è la grande carenza rilevata rilevata dal direttore generale della del della Banca d'Italia rilevata da tutti gli e Sperti dal presidente della della viene le in una pluralità di interventi molto importanti su quest'argomento questo è il primo problema quello di avere strumenti per operare sui grandi mercati internazionali abbiamo perduto l'occasione della privatizzazione di committenti gradite ma ancora abbiamo la BNL abbiamo lo Stato alla possibilità ancora di influire perché essi arrivino ad alcune fusioni Walküre concentrazione
Se lo Stato non si impegna prevalentemente questo obiettivo di razionalizzare il sistema bancario non soltanto
Per quanto riguarda le due e trenta banche di livello mondiale ma anche sul piano
Della concentrazione delle piccole e medie imprese noi rischieremmo di fare il sì le dismissioni
Di farle indebolendo i patrimoni delle fondazioni ma di farli in modo casuale colonne acquisizioni che noi rispondono complessivamente con un minimo disegno io non parlo di un programma perché mi rendo conto non è realistico pagare
Parlare di un è programma molto va a fare il mercato ma non avevi alcune idee in un Paese nel quale ancora lo stato e comunque il settore pubblico a una presenza così massiccia nel nel settore creditizio un gravissimo errore
Gravissimo errore lo rischiamo di mettere il carro ai quanti I Bolt primo problema non è quello delle cessioni il primo problema è quello della razionalizzazione del nostro sistema
Comunque vediamo al problema delle cessione io credo che
Né non esiste in Italia contrariamente a quello che si scrive sui giornali un solo ente conferente che voglia mantenere per intero l'attuale partecipazione bancaria no non esiste non esiste cioè il problema certo di una dismissione razionale
Ed una dismissione conveniente
Ma ci compra oggi queste azioni
E a quale prezzo lì compra questo è il problema che ci dobbiamo
Fondi pensioni non ci sono d'altra parte i fondi pensioni sarebbero sarebbero degli imprenditori capaci di dare quell'altro è stata alle imprese creditizie che gli enti conferenti non sono in grado di guidare nello me lo domanda imprenditori in altri settori no che io sappia gli
Prenditori imprenditori in campo industriale hanno problemi hanno problemi di indebitamento in generale fortissimo con le banche e come
Esclude tutti sanno e hanno problemi di sottocapitalizzazione delle rispettive impresa e allora chi compra
Chicco e questo è un problema che ci che ci dobbiamo porre realisticamente non si può parlare genericamente di dismissione senza sapere chi copre come compito dal la premessa perché almeno le migliori aziende bancarie vengano vendute in modo accettabile quello che vadano su il mercato PD bisogna affrontare il problema della collocazione in Borsa sono in grado tutte le banche
Dico operare la collocazione in Borsa ad noi stiamo la Cassa di Risparmio di di di Firenze io la se possiamo affrontando questo problema con la consulenza di una società qualificatissimo ma il problema mi che ci si trova di fronte sono problemi molto gravi a meno che non ne decidiamo di dismettere a banche straniere a meno che non ebbe decidiamo di affidare il sistema bancario italiano alla proprietà straniera questa è una è una soluzione può essere che qualcuno lo faccia del resto ci si possono trovare anche soluzioni convenienti personalmente io sono presidente norma un'altra cosa di una società con una forte parte partecipazione francese vado bene benissimo l'accordo con i miei partners tra
Francesi si può benissimo fare fare queste però è un problema che ci dobbiamo porre
Sia ancor
Altri programmiamo l'ultimo intervento
Prego
Eccetera eccetera eccetera
Che nel mille novecento ottantadue ottantatré il sottoscritto andò sotto processo penale perché in un momento in cui ancora
Non era di moda parlare di privatizzazioni la Cassa di risparmio di Bologna per prima realizzò
Una no di operazione di apertura al privato
Ecco
Non dico mi che questo per avere una medaglia vero però c'è stato un piccolo provinciale delle privatizzazioni e lo dico per così per presentarmi con un modesto il certificato di credito a poter parlare di questo Argo vento senza tema di essere equivocata
Io ascoltato con molto favore
Osservazioni Dior le riflessioni di oggi e e con interesse e credo che siano con divisibili in astratto soprattutto alla luce poi dell'intonazione di questa mattina due ministro Ciampi nel suo intervento all'Associazione bancaria nonché anche visti sentiti i toni dei professori Amato Minervini Visentini del sottosegretario Roberto Pinza in astratto perché per la verità si tratta ancora di involucri che devono essere riempiti e il cui contenuto poi se le diversissimo
Allora
Un conto è concepire un processo di privatizzazione ragione volle che
Si preoccupi anche di contemperare
Il pressing Dio di un bene fondamentale che qui è emerso che è quello del radicamento territoriale delle nostre banche e che può essere contemperato la misura in cui il processo di privatizzazione sia lasciato agevolato in capo a un autogoverno che appunto si preoccupi graduali GRA dualistica mente di quindi realizzare questo obiettivo un conto invece un'operazione di privatizzazione selvaggia che esponga i nostri istituti a operazioni di takeover e per cui il radicamento territoriale andrebbe ovviamente a farsi benedire con Verdi con perdita non di un bene di immagino di bandiera ma di un bene sostanziale di impresa perché ho bene per le banche è un bene per le imprese che praticamente territoriali
Così come esiste un problema la perdita del controllo perde il controllo è la perdita del premio di maggioranza
Quindi voglio dire le fondazioni non credo che possano essere espropriate di questo quindi sento con molto piacere un discorso di incentivazioni che ovviamente diranno una giustificazione equilibrata a tutto questo disegno che dovrebbe portare a quel tipo di privatizzazione e quindi a un risultato per cui le fondazioni non facessero più banca e questo è il risultato che tutti credo ormai dobbiamo acquisì
Accettare o maturare di cui avere coscienza
Così come per quello che riguarda la sorte delle fondazioni della loro organizzazione
Un conto è concepire una riscrittura della disciplina delle fondazioni quindi un intervento sulla loro organizzazione che doveva gergo qui il rapporto con le categorie locali con i beneficiari delle fondazioni stesse o sentito con molto piacere quello che ha detto il sottosegretario Pizza ma un conto diverso sarebbe se la sorte delle fondazioni fosse quella di ricadere sotto in un'orbita politica facendo rientrare poi dalla finestra quello che abbiamo fatto uscire con referendum dal rapporto perché allora vedete come il contenuto di questi involucri possono essere estremamente diverso
Secondo un certo sviluppo assolutamente condivisibile che ci deve trovare tutti conoscenti e percorrere questa strada secondo uno sviluppo invece
Pernicioso dire lei da ridiscutere le fondamenta perché penso che allora dalla parte nostra ci sarebbe le opinioni pubbliche più avveduta e forse anche la Costituzione grazie
Due corsie le considerazioni conclusive si erano svolte sono svolte come da programma da l'onorevole Renzo Bonazzi che il curatore diciamo di questo l'esperto del gruppo di lavoro fondazioni bancarie prescelti nel ed era regole Federico Brini che è il coordinatore invece del gruppo della commissione sulla fantasia di Bonazzi Atene la parola
Premetto una precisazione Noemi non sono conclusioni sui temi che sono stati trattati in questa seduta ma una rapida indicazione dei programmi che da questa anche da questo incontro il tenersi propone di sviluppare
Già il presidente De Rita ha ricordato
Come questo incontro non si un incontro occasionale d'altra parte molti di voi lo sanno per avere partecipato alle iniziative che a partire dal mille le
E novecento novantatré infine alla svolto su questo tema i documenti vi sono stati distribuiti resta ben istruite io rimando a questo per sinteticità di queste mie indicazioni
Al documento che e li abbiamo sì abbiamo allegato agli altri e vi sono stati consegnati in cui sono indicate tre aree di lavoro tutti che intendiamo sviluppare e io le chiamo in sostanza sono due Luna e seguire il processo di privatizzazione e di dismissione io voglio approfittare di quest'incontro per ringraziare tutti voi le le fondazioni per averci inviato quasi tutte le notizie che avevamo chiesto e fra gli statuti regolamenti i dati di partecipazione di chiedo anche se mi permettete di sollecitare quelli che ancora non l'hanno fatto per poter far sì che presso il tratti sia una chi vi ho compiuto di questi dati ci siamo avvalsi per questa raccolta che abbiamo distribuito anche queste informazioni della collaborazione della Banca d'Italia che io ringrazio un po'più laboriosa la instaurazione di un rapporto di collaborazione con il ministero del Tesoro paio che ve credo che arriveremo ad avere anche
Queste qui di di poter utilizzare queste fonti per il lavoro che ci proponiamo di fare l'incontro e gli incontri prossimi su questo tema l'altra Area i stiamo lavorando e quella dell'ora definizione dei
Progetto di riforma del primo volo libro del Codice civile e consenta di aggiornare per quanto necessario lo hanno ricordato sia il presidente Amato che il professor Visentini gli aggiornare la legislazione in questa materia alla non solo alla ampliamento dell'area delle astro del società non profit che è si determina con l'ingresso dell'ex fondazioni bancarie ma con l'ampliamento che obiettivamente si sta verificando in diverse direzioni pensiamo proprio di questi giorni la istituzione le fondazioni per la gestione degli enti lirici
A questo proposito io ricordo che
Nel si è già occupato di questo tema una relazione del Consigliere non riflette arterie qui presente che affrontato
L'argomento era stato Rita mercato e socialità nel web ci proponiamo di arrivare alla elaborazione di alcune norme che possono essere la base per la riforma e l'aggiornamento di questo capitolo del Nord l'ordinamento tenendo conto anche delle caratteristiche che le fondazioni bancarie tra nel momento in cui reali saranno compiutamente le loro famiglie finalità di intervento sociale portano nell'ambito delle organizzazioni senza scopo di lucro questo è il programma in synth sì che ci proponiamo di fare e io posso concludere con ringraziato tutti voi di questa partecipazione e con l'appuntamento a ritrovarsi per affrontare di nuovo i temi che io che ho indicato