"Dedicato a Luciano Lama" presentazione del libro e del video "Cari compagni" nell'ambito della Festa Nazionale de "L'Unità" presso la Sala Blu

E
Sì un'aria
Che porta fatalmente con sé la svalutazione delle conquiste parziali e una sostanziale ambiguità rispetto all'impegno della difesa della democrazia come impegno prioritario e basse ineliminabile
Di ogni battaglia di cambiamento e quel che disse Luciano
Ai funerali di Guido Rossa l'operaio di Genova
Assassinato dai terroristi delle Brigate Rosse rimane secondo me di enorme significato ma ecco io penso che ancora oggi ancora oggi noi siamo chiamati a fare i conti se non con la rivoluzione arrivismo col massimalismo e con la democrazia questo confronto
Anche questa volta
Non sono finite
Ora
Vorrei anche aggiungere
Per chiarezza con molto distacco con molta serenità
Perché ci siamo anche arrovellati e lacerati e divisi se ne può parlare ora davvero in modo molto pacato
Ma per molto tempo
Dirsi riformista è stato difficile
Anche per chi lo era
è stato difficile
Non solo nel Partito comunista ma anche nel partito socialista è stato difficile non solo dei partiti della sinistra è stato difficile anche del sindacato
Dissi riformista
Io ricordo che il primo
Da quale sentir dire
Con molta sicurezza e con una punta di orgoglio contro corrente solo riformista fu Fernando Santi Fernando Santi
Grande dirigente della CGIL
Grande sindacalista e socialista unitario
Gli ho sentito dire quando divenne deputato ci incontrammo a Montecitorio
Non lo avevo mai sentito dire così con quella consapevolezza e con quella semplicità perché ha ragione
Pasquale ci sono stati molti equivoci a questo proposito essere riformista per uomini come santi e per uomini come lama
Significava essere uomo di principi significava essere dirigente combattivo e coraggioso e avete ancora raccolto poco fa
Dalla voce di Luciano lama
L'eco di quella forza straordinaria di quella Energia di quella determinazione che lo guidava
Essere riformista pedoni significava essere misurato ventisei nel definire gli obiettivi
E nello stesso tempo fermo nel perseguirli
è stata una grande lezione la sua e vedete non c'è dubbio
Che Luciano lama avesse imparato ad essere riformista da Giuseppe Di Vittorio
Che certamente così non si definì mai mai stato forse il più grande
Luciano direbbe certamente così anche lui il più grande sindacalista e riformista dell'Italia repubblicana dopo la caduta del fascismo e fino a quando avuto vita
E grazie a questi esempi grazie a questi contributi
E grazie a tante vicende e anche tragedie della storia
C'è stata una straordinaria maturazione collettiva sì la mia risposta è sì io credo che oggi ci sia una cultura riformista comune
Nella sinistra
Nel movimento dei lavoratori in tanta parte del movimento democratico e che proprio questa cultura sia finalmente giunta al governo del paese
E io esprimo l'auspicio e la fiducia che essa possa dare dal Governo finalmente i suoi frutti
E Giorgio Napolitano mi dà immediatamente lo spunto per rivolgermi a Franco Marini questo richiamo a questa definizione di riformista unitario che era comprensiva del suo modo di essere sindacalista e politico del resto lo dice molto spesso Liu concepiva il sindacato come un laboratorio politico di unità che per essere vera unità doveva cambiare per cambiare doveva incidere sulla politica
Era il sindacato soggetto politico
Il sindacato che entri molto spesso è stato scambiato per presentare il sindacalismo
Molto spesso a ha provocato contrapposizioni azione al suo interno tra le diverse componenti abbiamo visto ce le ricordiamo tutti della lacerazione forte
Della decreto sulla scala mobile la manifestazione del ventiquattro marzo da cui parte proprio questo film quando Luciano lama dice che un sindacato senza il consenso del lavoratori non è un sindacato e io credo che senza il consenso dei se e dei lavoratori un sindaco in movimento ovvero non possa essere un movimento di cambiamento
Ecco credo che a questo punto ci sia la prova
Uno schieramento di forze democratiche e progressiste e riformiste il Partito Popolare fa parte di questo di questo schieramento
A Franco Marini quindi volevo chiedere un doppio ricordo e ricordo vediamo ben distinte dello scontro e dell'incontro con Luciano lama nel nel sindacato
Però di ragioni a partire da quel momento lo scontro è l'incontro che poi c'è stato nella avventura se così vogliamo chiamarla di governo di questo nuovo schieramento dell'Ulivo
Ma io voglio essere sobrio nel senso di
Riferirmi
Soltanto ad alcune questioni di fondo della personalità di Luciano lama
Perché avendo cominciato nel sindacato anch'io ho cominciato da ragazzo responsabilità dopo il settanta a livello nazionale quindi ho avuto un lungo percorso di rapporti proprio sindacali nei momenti anche di maggiore difficoltà specialmente nell'ultimo periodo quando anch'io avevo preso una responsabilità generale nella mia organizzazione
Io
Debbo dire che tu cogli un punto
Lama nel libro nel tuo libro dice che di essere lo richiamava Napolitano un riformista unitario
C'era anche una definizione riversa un sindacalista politico e non era una contraddizione
Luís nel discorso di addio alla CGIL ringrazia per la grande esperienza per la ricchezza che aveva avuto in questa grande organizzazione
Io lo dico con un po'di ritegno sapendo che nell'ultima fase della sua vita per la malattia sofferto molto Luciano lama
Però deve essere stata una cosa straordinaria veder vincere l'Ulivo per luglio
Veder vincere L'Unità io credo
Io non lo non l'ho visti in quel giorno ma in tutto il suo percorso sindacale è stato un uomo certo delle lotte del sindacato nel sindacato a volte ci incontravamo qualche volta ci scontrava
Ma Obama aveva il senso di una unità democratica che arrivasse al governo del paese
E la distanza quindi nella sua malattia in questi ultimi suoi giorni questo risultato deve essere stata una grande cosa come sindacalista io voglio rimarcare un dato della sua personalità
Il coraggio
Cioè per chi lotta e vive nel sindacato spesso la cosiddetta demagogia è uno scivolo dal quale difficilmente ci si salva
Vengono momenti dove lo scontro con il padronato
E negli anni che abbiamo avuto dietro le spalle di questi momenti ne abbiamo avuto molti ti porta ad attribuire lo scontro e forse ad assumere anche le posizioni più dure più estreme
Io da giovane sindacalista lo guardavo l'arma
E vedevo che questa debolezza non l'aveva mai a me qualche volta la giovane capitato di averla
In questo è stato un maestro per tutti noi l'applauso nuovo cercava non cercava il facile consenso lo ha dimostrato in molti episodi
Io lo ricordo una notte a Palazzo Chigi in una trattativa difficilissima era in contrasto anche con parte della sua CGIL per una scelta dura
In una pausa apri una porta e vide Luciano collera testa appoggiata alle mani solo che rifletteva
Poi venne riapriremo la riunione Luís anche forzando la mano dei suoi colleghi trovò una soluzione che poi accettammo tutti quindi in questo è stato un maestro Eridio ai giovani sindacalisti lo sottolineo questo
Accolte se uno ha lo sguardo lungo sa che deve decidere in maniera impopolare per vincere
E questo è un punto fondamentale che non l'ha mai abbandonato poi c'è una cosa me la dovete consentire che mi riguarda più personalmente
Negli anni settanta
Io che lo scavalcano mai a sinistra Luciano
Dentro la mia organizzazione qualche volta capitava che qualcuno si collocava all'estrema insomma in maniera un po'innaturale forse dei rapporti di forza veri che avevamo
Io invece ero tiepido per l'unità in quegli anni oggi la dovete fare intendiamoci bene cambiato tutto in Italia fare l'unità sindacale oggi è possibile e bisognerà farla allora io l'ho visto
A ripetere le ragioni ma un cenno ve lo faccio con Luciano su questo punto io ero un po'una la frenante dentro la città poi capito che conta su un po'di più andando avanti negli anni
E quindi svolse un ruolo in questo tour senso
In quegli anni ricordo che noi della CISL eravamo divisi
C'era
C'era chi era molto unitario
Ed una delle cose che a me infastidiva allora ed aveva secondo me un pro Fondo significato
Era che comincia a nuotare
Che il linguaggio della Federazione unitaria
Quello che ci ha portato la gente quando iniziavamo alle nostre manifestazioni diciamo amici e compagni o compagne d'amici
Cominciai a vedere qualcuno della CISL e che diceva solo compagni
Non è che a me desse fastidio la parola compagni ma avrei gradito che compagni ed amici andava bene
Mentre dentro la Cisl alcuni dirigenti si rivolgevano compagni erano quegli anni
Io ho un po'per carattere per reazione cominciai a usare anche in manifestazioni unitarie cari amici e basta
Di fischi e ne ho presi molti debbo dire in quel periodo per questa ragione
Una uno dei dirigenti
Della CGIL che rispetta questa mia debolezza un po'giovanile a questa affermazione di orgoglio di identità
Quello più comprensivo era lama
Una volta me lo dissero che voleva l'unità veramente capiva perché e questo proprio mi ha fatto pensare anche dopo l'unità era ed è possibile se le componenti dei re
Quelle che rappresentano qualcosa in mezzo ai lavoratori nel Paese si ritrovano nella caso unitaria ci debbono stare tutti certo i rapporti di forza in politica e nel sindacato sono importanti
C'è chi è più grande che è il più piccolo ma non può essere cancellata un'identità questo Luciano lama lo sapeva benissimo
Ed era rispettoso anche delle posizioni degli altri
Sul merito
Per rispondere alla tua domanda
Oggi forse soffrirebbe anche lui perché non me un Periodo un'epoca nel nostro Paese di grande popolarità sindacale
Io ricordo gli anni dove forse uscivamo anche dal nostro ambito e saggia eravamo un po'
Ma oggi mi chiedo è giusto indicare il sindacato come un elemento oggi
Da parte dei liberisti italiani come di un elemento di freno della modernizzazione del Paese e del suo sviluppo
Io credo di no
L'Ulivo è nato
Perché chi vuole cambiare l'Italia e vuole nelle nuove condizioni assicurare sviluppo e difesa del lavoro sa che è un principio di giustizia non può essere mai cancellato
Questo mi resta il sindacato questo è un dato di fondo del riformismo
Un dato di giustizia accerto lo stato sociale deve essere cambiata
Il mercato deve essere rispettato ma un rapporto tra programmazione del potere pubblico e libertà del mercato è indispensabile
Per difendere questo dato di giustizia tra i vari gruppi sociali l'Ulivo è nato da questo
Oggi quando sento parlare di centro
E i giornalisti mi chiedevano anche ora va un po'di moda
Io che rivendico un un ruolo per le forze moderate come lo rivendica con il sindacato nell'alleanza
Dico che il centro e l'area moderata va rafforzata ma dentro l'Ulivo dentro l'alleanza di centrosinistra restai lasci
Perché
Noi popolari abbiamo subito una scissione dura doloroso una rottura difficilissima dalla quale siamo usciti con grande difficoltà restando in piedi per questo
Perché nello schieramento politico italiano certo nessuno dice blocchiamo le cose il Paese deve entrare in Europa in una delle tue ultime interviste lama lo dice
Il lavoro si difende stando con i grandi paesi europei non si difende mettendosi da parte
Questi cambiamenti vanno accettati lo Stato sociale va rivisto rispetto al cambiamento profondo della società italiana ma quel principio di giustizia che difenda gli strati più deboli che trovi un equilibrio tra i vari gruppi sociali non può essere abbandonato
Questo è l'Ulivo
Non il partito dell'Ulivo
Le forze del centrosinistra che si sono organizzate attorno a questo programma e hanno dato stabilità all'Italia caro Napolitano io tu sei un esponente di governo sono anche un esponente di partito dell'Ulivo
Se c'è una cosa che non mi va
E questo senso di incertezza che dopo tre mesi dalla vittoria elettorale qualche volta diamo è difficile governare è difficile governare lo sapevamo
Noi alla luce del sole abbiamo fatto un'alleanza anche con Rifondazione
Bisogna farci i codici incontreremo Bertinotti deve sapere che non può vincere sempre noi questo braccio di ferro glielo spiegherà Cofferati glielo spiego pure qualche volta lo fuori
Lui poi tra l'altro come sindacalista è anche bravo perché era abituata a negoziare sempre quando si arrivava a firmare accordi qualche volta sfuggiva quindi bisogna metterlo un po'alle strette
Però lo sapevamo l'abbiamo detto agli elettori cioè il programma dell'Ulivo e per vincere battere la destra ci alle amo con Rifondazione allora è inutile parlare di cambiamento di maggioranze di articolazioni di un centro mobile sapevamo che governare con una forza alleata con noi ma che non aveva lo stesso programma poneva dei problemi
Li affrontiamo volta per volta io spero che si riesca a governare cinque anni magari faticosamente ma risolvendo il problema di Raffaele
Allora
Dobbiamo avere l'orgoglio dopo aver vinto una battaglia difficilissima che da molti alcuni di noi davano pure persa
Di tenere ferma la nostra posizione il nostro programma
Ispirandosi a quel principio di giustizia al quale del sindacato e della politica l'ancorato lama e andare avanti perché questa di storie stadi importante e noi più della destra sapremo guidare i cambiamenti necessari al Paese
A Sergio Cofferati è stato affidato anche un compito politico adesso perché mi aiuta anche nel porre la domanda
Al Segretario generale della CGIL che raccoglie credo una
Eredità difficile e complessa
Un'eredità difficile complessa perché difficile la situazione del del nostro Paese e compresse alla realtà politica che si è venuta a determinare allora in questo la lezione di lama come
Come pensa oggi sul sindacato
In una delle ultime pagine una dell'ultima volta che ho incontrato Luciano lama lo diceva sì che non si scandalizzata del fatto che si potesse parlare del rigore perché questa volta con un governo che comprendeva per la prima volta alla sinistra
Questa volta il rigore si sarebbe potuto coniugare con la giustizia con la giustizia
Ecco
E allora io mi chiedo quale lo strumento con cui verificare questo binomio
Non è stata di Luciano Lama però Luciano lama negli ultimi tempi poi l'aveva sostenuto il patto tra i produttori i l'esigenza di chiamare a raccolta le migliori energie del Paese le risorse e di coloro che producevano le risorse perché queste risorse producessero a loro volta sviluppo e occupazione
I non voleva lo negava a in teoria e con il suo operato il patto sociale riteneva che questo invece fosse il modo per coinvolgere le le migliori energie del Paese
Io non credo che un patto tra produttori vero si sia ancora realizzato in questo Paese si è realizzato un altra cosa la concertazione che è uno strumento forse per arrivare a questo allora
A Sergio Cofferati che al congresso della CGIL ha detto che il sindacato
Non fa sconti al Governo non fa sconti a nessuno
Io vorrei chiedere un sindacato soggetto politico oggi come si esercita oggi come esercita questa sua funzione di promuovere sviluppo
Occupazione come a sua volta coniuga autonomia e unità
Cercando di fare le cose che
Luciano ti dice nell'intervista
Ad alcune delle domande che gli hai fatto la parte dell'intervista soprattutto
Di dieci anni or sono Luciano dalle delle risposte vuote precise
Che sono assolutamente attuale
Per fare bene il mestiere
Del sindacato oggi bisogna fare le cose che lui indicava in quel tuo
Quel collo ontano colloquio Conte
L'autonomia per Luciano non era un un valore astratto
Era una cosa precisa che aveva un fondamento
Anzi due per la verità da un lato la distinzione di ruoli tra un'organizzazione sociale e un partito cosa soprattutto in quegli anni non sempre facile da realizzare
Ricordare anche tu prima lo confermava Franco in qualche circostanza di sindacato venne sollecitato a svolgere ruoli che non erano di stretta pertinenza del sindacato
Questa distinzione Luciano l'ha sempre voluto e l'ha sempre perseguito
Io credo che sia una pratica fondamentale ancora oggi
L'altra era
Ancorare l'autonomia sempre alla capacità di prospettare delle soluzioni di merito
La capacità del Progetto
Nell'intervista viti ricorda spesso il Patto per il lavoro di diritto
Li ricordo come nessuno ebbe ad obiettare anche la CGIL in quella circostanza
Avanzasse una sua ipotesi di assetto dell'economia
Dio redistribuzione del lavoro
Io credo che le radici dell'autonomia siano ancora lì
E che per svolgere bene un compito come quello che milioni di pensionati dei lavoratori assegnano al sindacato bisogna fare correttamente le cose che Luciano ricorda
Guardate vale ancora oggi basta vedere perché sta capitando perché è successo nel corso degli ultimi almeno degli ultimi due anni
In una fase di difficoltà nella trasformazione delle istituzioni in una fase di oggettiva crisi anche dalla rappresentanza politica
Le forze sociali e sindacato in particolare hanno svolto una funzione che non è esattamente ascrivibile ad un ruolo di rappresentanza sociale
In un momento di transizione si può anche debordare
Conta però ritornare nell'alveo delle proprie competenze delle proprie funzioni
Per questo motivo io continuo a pensare che la concertazione
Non sia
E non debba essere
L'obiettivo finale della pratica sindacale la concertazione uno strumento serve a definire se possibile
Orientamenti comuni attraverso un confronto sistematico quando le parti sociali
E le parti sociali e il governo
Discutono degli argomenti che interessano milioni di persone
E definiscono con precisione i loro orientamenti compiono comunque un atto di particolare importanza anche sul piano della democrazia
Quello che bisogna evitare sempre
Lo scontro per errore
Qualche volta tra i vizi che ricordava fra impiccio aggiungere anche queste in difficoltà si tende ad attribuire al proprio interlocutore intenzioni che non ha semplicemente per non affrontare le crude difficoltà del momento ecco anche questa una pratica deleteria
Che viene cancellata se le parti discutono verificano le proprie intenzioni poi lo strumento dalla concertazione permette di avvicinare le posizioni se c'è volontà politica di fare bisogna puntare sempre a identificare quali sono gli obiettivi di interesse generale e bisogna avere il coraggio di perseguire questi obiettivi Luciano l'aveva concordo moltissimo con una cosa che diceva prima Franco Luciano è una persona molto coraggioso
Aveva il coraggio della verità
Sosteneva tesi non sempre popolari e soprattutto non ha mai assecondato spinte corporative che pure nel sindacato erano molto diffuse
E diceva con franchezza la sua opinione anche pronto a mediare
Guardate che quando in persone che svolgono ruoli pubblici importanti
Che vengono guardate non solo con attenzione ma che diventano per tante altre persone modelli da imitare quando ci sono elementi di lealtà di trasparenza
E di correttezza come quelli che hanno caratterizzato la vita di Luciano si crea una classe dirigente
Quando invece si diffonde l'opportunismo quando si accetta
Come logica ricorrente è quella di evitare le difficoltà i problemi contingenti usando la demagogia oppure parlando d'altro si creano condizioni che sono negative non soltanto per un'organizzazione
Ma per un'area molto più vasta perché si trasmette un'identità sbagliato una cultura pericolosa io credo che sia importante anche oggi fare scelte che abbiano rigore che siano coerenti e soprattutto tentare sempre di avanzare delle proposte
Perché quando ci si limita a dire di no quello che vuole qualcun altro
Si fa una scelta qualche volta anche corretta ma sempre insufficiente
Ora io credo che noi dovremo affrontare le prossime addirittura nei prossimi giorni scadenze molto delicate
C'è un primo tema che non casualmente appassionante molti sta al centro della discussione di questi mesi le quello del lavoro
Tu mi chiedi di prima lo hai ricordato introducendo questa discussione
Sarebbe possibile oggi ripetere con lo slogan
Portare decine di migliaia di lavoratori del Nord a manifestare nel Mezzogiorno per un problema che riguarda prevalentemente le realtà meridionali
Io sono convinto che è possibile forse più difficile di quegli anni ma ancora possibile possibile perché c'è una convinzione diffusa non soltanto dell'emergenza che Roma è l'occupazione lavoro rappresenta in questo Paese ma delle priorità che bisogna imporre prima nella discussione e poi nella pratica riporre
La priorità è il Mezzogiorno
La priorità il lavoro per le giovani generazioni
Senza una risposta compiuta questa esigenza si rischia non soltanto di avere delle difficoltà delle tensioni sociali che crescono ma una sorta di involuzione di rottura drammatica del Paese
Io credo che siano molti veleni che vengono sparsi
E che questo tentativo di contrapporre il nord al Mezzogiorno sia tra i più pericolosi e che debba essere combattuto il sindacato lo deve considerare un pericolo che tocca anche la sua esistenza non è soltanto un problema delle forze politiche o di quell'istituzionale
è un problema che tocca
è un problema che richiede iniziative sistematiche per cogliere la radice di queste difficoltà che sono cresciute
Che non impedirebbero una manifestazione di massa del Mezzogiorno ma che la rendono meno facile da realizzare di quanto non lo fosse negli anni settanta
E poi è un problema che si risolve non soltanto con un lavoro di identità culturale di definizione di valori ma anche con delle risposte concrete compiute e di breve periodo ecco perché è molto importante
Sacrificare a questo obiettivo altre esigenze che pure esistono nel mondo delle persone che lavorano in genere nel corpo dalla società
Stiamo discutendo poi io spero si possa arrivare rapidamente a delle soluzioni
Che non domande non potranno avere il carattere miracolistico di creare lavoro dall'oggi al domani bisogna definire politiche bisogna destinare a queste politiche risorse e bisogna poi lavorare giorno dopo giorno perché queste scelte si concretizzino
Io diffido enormemente da chi cerca l'evento
Per poi abbandonarlo
Il momento successivo
Cominciando ad occuparsi d'altro il lavoro l'occupazione
Una dimensione unitaria anche di carattere sociale di questo Paese si costruisce con pazienza con tenacia giorno dopo giorno e bisogna però aveva chiaro che questo è un obiettivo ed è un obiettivo per le persone che oggi si sentono sostanzialmente garantite che hanno un lavoro che hanno un potere contrattuale per difendere il loro reddito e che non possono considerare questo aspetto come marginale come problema di altri
Bisogna ritrovare in questo Paese il coraggio di affrontare L'Unità del Paese non soltanto come pure indispensabile sul terreno istituzionale politico ma anche su quello economico e sociale
E allora il Mezzogiorno deve diventare per noi quello che il Leste stato per la Germania non più tardi di quattro cinque anni fa
Uno straordinario sforzo nazionale per dare questa dimensione unitaria se si sceglie quell'obiettivo come prioritario è evidente che a questo non si possono accostare altri obiettivi
Che drenano risorse che impegnano le parti sociali dello stesso peso dello stesso valore una priorità poi dovremo discutere anche nell'arco dei prossimi giorni con il governo di una finanziaria che si preannuncia delicata importante
Ecco la concertazione serve a questo
Il governo deve indicare i suoi obiettivi di deve verificare con le parti sociali poi vedremo se le associazioni delle imprese e le organizzazioni sindacali saranno in grado di avvicinare il loro punto di vista di convergere su delle priorità qualunque sia il grado di avvicinamento di queste opinioni
Non esiste un patto tra i produttori perché non esistono o non sono esistite nel corso di questi anni
Momenti di convergenza importante
Io trovo che le associazioni delle imprese italiane in particolare
La più grande associazione Confindustria ben ho avuto in troppe circostanze un atteggiamento speculativo nei confronti del governo
Non ho dimenticato che uno degli elementi di rottura più drammatici sul piano sociale con il governo di centrodestra venne sollecitata esplicitamente dalla stessa Confindustria così come non ho dimenticato che al momento della discussione della riforma del sistema previdenziale
La rappresentanza delle imprese italiane tentò di impedire una soluzione negoziale
Sono state scelte sbagliate a mio parere che non hanno aiutato il rafforzarsi di un sistema di relazioni più moderno ed evoluto di quello che avevamo a disposizione si può rimediare si può recuperare oggi abbiamo un obiettivo comune
A risanare completare il risanamento del Paese per arrivare ad avere a disposizione le risorse che servono per una crescita che abbia come primo risultato come prima ricaduta l'occupazione e lavoro
La Finanziaria ma questo duplice obiettivo io conto molto su questo su un'attenzione diversa che un governo di centrosinistra povere per i temi del lavoro
E su una finalizzazione del risanamento non mi spaventa l'idea di dover affrontare una discussione nella quale saranno chiari anche gli elementi di sacrificio o di rinuncia per una parte consistente delle persone che lavorano sono impegni
Il risanamento va completato
Il risanamento deve essere funzionale allo sviluppo e al lavoro deve essere funzionale a reintrodurre elementi di equità anche per questa ragione io non ho timori di quel che si prefigura e mi sono permesso
E tornerò a farlo di ricordare
Che si possono fare interventi importanti di riorganizzazione di risanamento del tessuto economico si può intervenire anche sulle condizioni con le quali vengono gestiti molti settori dell'economia e di sogni evitare per questa ragione di compiere scelte invece che finirebbero col far pagare un prezzo che non hanno nessuna ragione per essere pagato alla parte più debole del Paese
Come sai c'è una discussione molto delicata
Lo sanno bene
Il ministro lo sa Franco Marini su quale dovranno essere le coordinate di questa Finanziaria
Io penso che moltissimi pensionati e lavoratori stiano aspettando di veder concretizzata la speranza che il governo di centro sinistra gli ha offerto dopo che loro più di altri lo hanno eletto vogliono vedere cioè quali sono gli obiettivi di risanamento che vengono perseguiti e soprattutto quali sono gli elementi di equità e di giustizia che accompagnano questo processo
Per questa ragione
Per questa ragione e non per vuota demagogia siamo tornati ad insistere perché le prestazioni sanitarie e quelle previdenziali non vengano ridimensionate dagli interventi del Governo
Si è fatta una riforma importante
Che ha cambiato le aspettative di milioni di persone il sindacato in questo seguendo l'indicazione di Luciano non si è limitato a dire che non andava bene
L'intervento sulle pensioni che aveva prospettato il governo di centrodestra
Guardate che se ci fossimo limitati a quello avremmo ottenuto dei risultati perché erano talmente orribili le ipotesi che venivano messi in campo scardinano nel sistema previdenziale che il consenso di milioni di pensionati di lavoratori l'avremmo avuto la credibilità del sindacato si è costruita quando il sindacato è stato in grado di indicare una sua ipotesi
Condivisibile o meno mano suo ipotesi di riassetto e non era l'ipotesi del manteniamo tutto così come è un'ipotesi che ha portato una volta negoziata a cambiare le aspettative di tantissime persone
Io credo che di questo curate nel cuore e lo debba fare il governo io ho trovato che in questa fase di vita del sindacato si siano realizzate molte delle cose che Luciano ci indicava costantemente la capacità di avanzare un progetto
Scontando difficoltà con i propri associati Conti tantissime persone che da quell'ipotesi che derivano cambiare la loro aspettativa
E che hanno capito che comunque il sistema com'era non avrebbe retto che bisognava trasformare con elementi di equità dei quali ha voluto discutere e con elementi di democrazia perché hanno voluto votare come era giusto la soluzione alla quale si arriva il loro consenso è stato importante per il sindacato ma è stato anche un segnale importante credo per il sistema istituzionale politica in questo Paese ecco la finanziaria non può mettere in discussione
Ribaltare questo sentimento va riconosciuto e premiato
La fiducia che si è creata e bisogna operare perché si continui su quella strada la strada della riforma
Si può arrivare all'Europa se si mantiene un sistema di protezione sociale e se contemporaneamente si risana l'economia di un Paese le due cose non sono in alternativa
Non esiste un'ipotesi di paese nel quale le protezioni sociali non siano adeguate
La chiave di volta sta lì nella capacità di proporre in questo sei davvero un popolo e non sei subalterno nessuno
Ne è un Governo ne ha delle forze politiche che la capacità di farlo misurando opinioni diverse perché il coraggio di Luciano nella sua lezione sta proprio qui
Luciano lavorava per l'unità di tante cose diverse tra di loro per un'unità di carattere culturale per un'unità di carattere politico promette anche di carattere sociale
Tenendo assieme i forti e deboli e non è facile
Perché per far fare dei passi in avanti ai deboli bisogna spiegare i forti che devono stare fermi
Tenendo assieme opinioni diverse e mediando troppo facile avere sempre ragione quando si è da soli è molto più difficile trovare un punto di equilibrio tra opinioni diverse che si misurano esplicitamente ma che poi vanno mediate
Non negando nessuno neanche i più piccoli i loro diritti e la loro identità le scadenze ravvicinate sono scadenze difficili io credo che sia importante la scadenza dell'Europa che ci aspetto dobbiamo arrivare lì
Avendo completato il processo di risanamento avendo preteso perché ne abbiamo titolo che il lavoro venga considerato esattamente come gli altri parametri che sono in discussione nella fase di riorganizzazione della nostra economia e bisogna arrivare lì avendo risolto le pendenze più delicate e più importante
Come ci si arriva se prende corpo questa idea questa capacità di proporre quest'idea di riorganizzare di riformare avendo il coraggio delle proprie opinioni e soprattutto tenendo fermi i principi e se lo si fa tutti insieme tutte le forze che sono rappresentative nel mondo del lavoro
Oggi le organizzazioni sindacali sono
Abituate ad un lavoro unitario importante
Io credo che nessun lavoratore nessun pensionato son porterebbe l'idea di un arretramento rispetto a questo processo
E però scontato che bisogna fare di più e procedere oltre fissando delle regole stabilendo come si rappresentano le persone in carne ed ossa quali sono gli elementi di democrazia sui quali si basa la propria attività questo pezzo di strada dobbiamo ancora far Luciano lo ha indicato più volte
Franco Marini lo sa meglio di me Luciano soffrì terribilmente per la rottura del mille novecentottantaquattro
Con l'orgoglio e la dignità di chi anche pubblicamente sosteneva le tesi della sua organizzazione ma con con la convinzione di chi da quel momento in avanti doveva lavorare per ricostruire un rapporto unitario Franco se non ricordo male divenne segretario generale della CISL pochissimo tempo dopo
Che ha avuto il merito di riavvicinare i lembi di un tessuto che si era strappato
Luciano era angosciato dall'idea che si potesse rompere la CGIL così come era angosciato dall'idea che non si potesse ricostruire questo rapporto con la CISL e la UIL per noi questo tessuto è fondamentale
Qualche volta nelle singole organizzazioni
Vive e rischia di prevalere l'idea che da soli si sta meglio perché la Provvidenza ITA è più netta più marcata e non si tiene conto invece che da soli
Il più delle volte non si hanno le condizioni materiali i rapporti di forza per far vincere la proprio opinione per imporre una soluzione adeguata delle proprie esigenze io credo che questo sia il compito che dobbiamo
Tentare di assolvere è un'eredità impegnativa un'eredità importante
Quando Luciano parlava di riformismo lo faceva non con l'intenzione questa data d'iscrizione banale che si data del termine
Si è qualche volta anche strumentalmente cercato di accostare sempre in via del riformismo all'idea della condiscendenza la mediazione ad ogni costo Franco Marini vi può dire meglio di me se Luciano erodono accondiscendente
Era un uomo dei principi saldissimo
Aveva una sua idea della politica dalla società e dell'economia e non era incline per niente a scendere a patti con chi invece prospettava soluzioni demagogiche
Ma aveva sempre la volontà di cercare una soluzione comune sapendo che la soluzione comune è un presupposto che ognuno rinuncia a qualcosa del su
Se no non si arriva mai ad un'intesa unitaria
Quel che conta è che la rinuncia reciproca non metta mai in discussione i principi quando i principi sono salvi anche nell'attività sindacale
Il potere negoziale garantito la democrazia si può esercitare è l'unità si realizza
Ecco io quello che credo sia importante non è soltanto lavorare per questo unità che ancora manca ma farlo sulla base di criteri precisi
L'unità bisogno di un progetto ha bisogno di regole democratiche e ha bisogno di principi se questo si sono il resto si fa
è quasi un semplice realizzarla forse bisogna riscoprire
La voglia la passione per cercare questi ideali per cercare questi principi ed esplicita dirli con chiarezza poi quando è chiaro quel che vuole realizzare anche la disponibilità dei lavoratori dei pensionati più facile da trovare
Io credo che questo sia il compito che ci aspetta sia un compito particolarmente difficile ma è una cosa sulla quale bisogna avere il coraggio
Di sfidare anche la propria storia e soprattutto di non accettare magari la morta gora del contingente comuni mite invalicabili bisogna avere il coraggio di provare a fare di più e se ci riesce anche a fare di me
Io credo che in questa occasione di dialogo non possa andare sterile sprecata vorrei fare un ultima brevissima domanda Franco Marini a Giorgio Napolitano se e dalla posizione di forza di partito di governo è uomo di governo sia in grado di accogliere questa sfida la sfida che viene lanciata da un sindacato di rivendita la sua autonomia su un Progetto su un progetto di sviluppo di equità e di giustizia
Come risponde prima tu
Ma io credo che proprio il programma dell'Ulivo mi fa rispondere sì alla tua domanda e dalle parole di Cofferati c'è una disponibilità del movimento sindacale ad affrontare le grandi questioni che sono aperte
Io lo dicevo prima all'Italia la sua economia la sua società non può restare ferma
Se l'Ulivo magari sollecitato da un sindacato non consapevole dei problemi
Accettasse l'impostazione di un immobilismo
Questo è un Paese che ha conquista è un sindacato che ha fatto con queste
Un livello di protezione elevata nei rapporti di lavoro e delle coperture sociali e non cambiamo
L'alleanza di centro sinistra non potrebbe accettare questa impostazione
Chi studierà la vita economiche sociali di questi anni tra vent'anni
Domani a dare atto che siamo entrati in una fase in cui nulla il fermo
Basti pensare al rapporto innovazione scientifica processi di produzione
Nell'industria nella pubblica amministrazione dei servizi nell'agricoltura
Non ci sono pause
Noi sappiamo che un Paese come il nostro deve favorire la moda
Simone altrimenti i mercati ci cancellano il problema del lavoro è legata a questo problema
E al tempo stesso l'alleanza di centro sinistra deve difendere quell'idea
Che ha ispirato il suo programma è la sua vittoria cioè di difendere un principio di giustizia tra i vari gruppi sociali che le forze economiche il mercato lasciati a se stessi travolgere libero
Questo è il punto noi abbiamo la fortuna davvero un sindacato italiano consapevole di questo
Ci saranno anche momenti di attrito nessuno può pensare ad un idillio perché poi il sindacato a questa consapevolezza generale
La maturata nel corso dei decenni però poiché rappresenta istanze più dirette ed immediate del lavoro occupata
Che si fa carico di una solidarietà generale però alla Due pezzi alla concretezza delle conquiste che ci sono stati
Ma noi abbiamo un sindacato che ha cominciato ad accettare
Questa idea della necessità del cambiamento se si vogliono difendere le conquiste ed allora io credo che anche in momenti di difficoltà che ci saranno il punto di riferimento comune noi
Non possiamo abbandonarlo io non non pensa ad una finanziaria che il Parlamento approva in contrasto col movimento sindacale l'Ulivo questo non può farlo non perché è un lusso che pagherebbe ma perché è contro l'aspirazione a coinvolgere le forze sociali in uno sforzo comune poi certe il governo si deve assumere le proprie responsabilità e il Parlamento le proprie quindi io non vedo apparire o ori la mancanza di contrasti questi ci possono essere ma sulla direttrice di fondo noi abbiamo un sindacato che sa che non può restare immobile e su questo la sfide alla politica
E la politica deve esatto deve essa saper costruire le risposte necessarie questo è possibile se noi manteniamo questa saldezza di fondo dei principi ed è la XP l'azione che ha mosso queste forze anche così diverse a mettersi assieme non soltanto il governo di destra che è stato battuto alle ultime elezioni ma anche fuori dall'Italia
Rispetta questi straordinari cambiamenti che non possono essere trascurati la risposta liberista che esclude le forze sociali è una risposta che ha fallito dovunque
Quindi non è un modello che possono proporci alternativo più positivo rispetto a questo noi dobbiamo avere la capacità di essere fare mi sulle grandi questioni di fondo sui principi ed aprire questa duttilità di costruire assieme le risposte
Io finisco mi veniva in mente mentre
Sono stato ad un dibattito a Formigine con un acquazzone sotto un tendone mandati a lavoro per ora finisco mentre parlava
Sergio Cofferati
Che onestamente io lo debbo dire no non lo vedo questa sera ma avendolo seguito io lo conoscevo anche quando ero nel sindacato beh Luís si può dire che è un allievo vero di Luciano lama lo è veramente
Riconosce
E qui voglio fare
Mentre tu sottolineati quella
Durezza di fondo di Lanna
Perché l'Ama era comprensivo capiva dicevo prima era coraggioso nell'assumersi le responsabilità adesso mentre lui parlava
Mi è venuto in mente che Luís distingueva mi disse una volta non so se un detto Emiliano se è per noi uomini si dividevano i noci e pesche
Me a me smistava quasi facendo un complimento quando i sequestri avevo capito male perché quando Monti dice degli uomini Noce perché tu pensi la pesca è un frutto morbido e se uno ti dice pesca quasi ti senti
Vece pensateci bene là non c'è uno che abbaia sembra dovuto insomma poi stringi stringi ancora più forte e vedi che succede qualcosa ci rode la pesca no
E la comprensione e l'attenzione alle regioni alle ragioni degli altri se la morde rischi sprezzanti i denti perché il nocciolo duro all'interno
E molto resistente e robusto queste era la saldezza di Luciano nei principi e credo che noi anche come esperienza politica
Dobbiamo essere attenti a quello che si muove nella società
Io lo dico anche nel dibattito politico tra di noi
Da noi popolari ogni tanto sento dire qualcuno ma c'è una volontà egemonica di D'Alema perché vuole fare la grande sinistra
Ma io cerco di di almeno questa è la mia convinzione dio Ade ma se l'alleanza di centro sinistra e saldati
Perché costruita su riflessioni vere io lo accennate prima meriterebbe un discorso più ampio
E se è una scelta consapevole per questa fase di vita del Paese non lo dobbiamo pilotare in mezzo a mille difficoltà sarà dura se l'alleanza di centrosinistra tiene per ragioni di fondo ma di Candy preoccupate
E Select D'Alema costruisce una sinistra più forte sulla base delle riflessioni degli ancoraggi che stanno cercando va bene prepariamoci noi
Ad essere capaci di attrarre anche forze dell'area moderata che magari è stato in un'altra direzione
Ovvero Callea
Che il problema c'è io ho detto prima che mi infastidiscono quando sento nell'alleanza ma è un momento difficile il governo tiene non tiene abbiamo vinto elezioni da tre mesi cosa richiama gli italiani siamo incerti andiamo avanti
E quindi questo si deve fare però io non dimentico
Che la vittoria non scontata che abbiamo avuto non è cani che abbia cancellato la forza della destra in Italia
C'è una destra forte che ha avuto consenso legata anche alla struttura dalla Società italiana allora per noi un rilancio sul programma di Prodi e dell'Ulivo
Che dia risultati e una a capacità di costruire strategie politiche delle forze dell'Alleanza valide positive è un problema aperto
Perché ci poniamo l'obiettivo di allargare il consenso all'alleanza se corsi stabiliti i paletti giusti il quadro dell'alleanza che tiene ognuno di noi deve svolgere con serietà e terminazione il ruolo che la natura della forza che rappresenta di affida questo è il futuro dell'alleanza che dobbiamo perseguire cercando di rafforzare la coalizione e di realizzare il programma che ci siamo dati
Allora Giorgio Napolitano
Questa alleanze di governo tiene
E questa sfida come la si raccoglie già nel prossimo appuntamento quello della della finanziaria
Io penso che bastino poche parole
Perché come avete sentito ora ha concluso Franco Marini prima avete ascoltato Sergio Cofferati
Ma se parlando di Luciano Lama
Noi siamo d'accordo e siamo d'accordo su che cosa significhi essere riformisti e su come affrontare i problemi del Paese
E
Se siamo d'accordo non soltanto noi tre stasera qui
Ma anche domani in concreto chi rappresenta i sindacati
Chi rappresenta la maggioranza parlamentare e chi rappresenta il governo allora state tranquilli che l'Ulivo andrà avanti bene
Abbiamo
Abbiamo bisogno
Di tutte e tre queste gambe come si usa dire il governo si deve prendere le sue responsabilità e io vi assicuro che noi non avvertiamo un senso di incertezza
Quando ci riuniamo una volta alla settimana
E il Consiglio dei ministri affrontiamo anche provvedimenti compressi in un clima buono in un clima positivo in un clima di intesa
Guardando avanti perché sappiamo di a vere bisogno di tempo
Per realizzare anche le cose che decidiamo presto ma che poi bisogna discutere in Parlamento e bisogna trasformare in leggi dello Stato e quando discutiamo di modifiche alla struttura dello Stato e del pubblica amministrazione sappiamo che anche se possiamo adottare misure immediate
Per portare avanti questo cambiamento ci vuole tempo e questo tempo siamo decisi a guadagnarci nello e però
Se il Governo fa la sua parte la deve fare la maggioranza in Parlamento
Io
Sono sempre stato convinto fin dal giorno dopo le elezioni che la sfida la partita si sarebbe giocata e vinta
Permetta nel governo e per metà in Parlamento e con il Governo che deve misurarsi col Parlamento e infine è indispensabile l'altra gamba ancora quella
Di un movimento sociale che si riconosce nel centro sinistra che si riconosce nell'Ulivo un sindacato che non sia Piatti lisce sul governo che pone i suoi problemi che discute di cui governo e maggioranza debbano temere seriamente conto
Penso che ci siano le condizioni per far funzionare questo triangolo virtuoso e penso che le questioni siano esattamente quelle che sono state poste
Le priorità quali sono i problemi che noi poniamo al primo posto ma sia nell'agenda del governo sia nell'agenda del Parlamento ossia nell'agenda del sindacato
E non possono esserci dubbi io credo sulla risposta che quella che ha già dato Sergio Cofferati al primo posto
Il Mezzogiorno l'occupazione e badate e badate
Che i due termini quasi si identificano non del tutto ma quasi si identificano
Perché la disoccupazione concentrata nel Mezzogiorno perché in nessun altro Paese d'Europa
C'è una situazione simile regioni
Dove manca la manodopera in regioni dove la disoccupazione arriva al trenta per cento questo è il dramma italiano ed è il dramma che dobbiamo risolvere se vogliamo davvero
Fare la nostra parte in Europa l'Italia ora entra tutta nell'Europa che stiamo costruendo o non c'entra affatto è una pura idiozia pensare che un pezzo d'Italia entra per conto suo nell'Europa unita R ed è poi ed è una porta ed è poi una posizione CE Ca'
E sui CIDA perché l'Italia potrà contare nell'Europa sessi riuscirà a mettere a frutto tutte le sue potenzialità tutte le sue risorse quelle del nord e quelle del Sud solo se saprà crescere nel suo insieme
Se saprà realizzare tutte le interdipendenze e le sinergie di cui può disporre l'Italia diventerà sempre di più una grande realtà nell'Europa unita
E poi l'Italia agli occhi non solo dell'Europa ma del mondo conta per la sua storia conta per la sua cultura conta per la sua gente
E di tutto ciò il Mezzogiorno rappresenta una parte costitutiva ed essenziale questo però lo dobbiamo sentire tutti lo dobbiamo sentire tutti e
E soprattutto dobbiamo
Sentirlo al nord sentirlo al nord
Qualcosa si è indebolito nella coscienza nazionale unitaria
Di una parte
Delle popolazioni del Nord e voi sapete che qui e qui che si è insinuata ed insiste ed insiste producendo effetti perversi la propaganda la campagna secessionista
Ma noi dobbiamo noi forze democratiche noi forze dell'Ulivo in movimento sindacale noi sinistra ma noi dobbiamo animare un canale del movimento politico culturale di riflessione di rilancio dei valori dell'unità nazionale quello che oggi significa l'unità nazionale la nostra convivenza civile e democratica in questa Italia in questo Paese che si chiama Italia in questa nazione che si chiama Italia
La priorità
La priorità dunque deve essere quella lavoro nel Mezzogiorno occupazione nel Mezzogiorno
Vedete
Ha detto Sergio Cofferati però bisogna aver chiaro alla finalizzazione del risanamento risaniamo la finanza pubblica è un interesse generale
Si chiedono sacrifici ai lavoratori ma perché cosa eccome ora il come significa equità certamente e io non ho dubbi
Che il governo dovrà presentare in Parlamento una finanziaria ispirata concretamente a criteri di equità e aggiungo un'altra cosa essere riformisti oggi a mio avviso significa riproporre il tema delle disuguaglianze
In questo Paese le disuguaglianze si sono accresciute gravemente pesantemente come in altri Paolo easy
In Europa e negli Stati Uniti
Riproporre il tema delle disuguaglianze ma la prima e più grave disuguaglianza e quella
Che divide idolo occupati i disoccupati i giovani in vana ricerca di un lavoro dal resto della società
E quindi anche come riformisti noi dobbiamo dire la priorità e quella e dobbiamo dirlo come movimento dei lavoratori io ricordo discussioni molto difficili che avemmo
Con Luciano con Luciano lama del mille novecento settantasei settantasette solidarietà nazionale strategia dell'Euro ma eravamo d'accordo io e Luciano
Avremo una discussione difficile con un nostro grande amico per tanti aspetti nostro maestro Giorgio Amendola ricordo che Giorgio Amendola non accettava una formula
Che era del sindacato era di Luciano Lama ed era anche in qualche modo del Partito comunista era anche Emilia
Sacrifici sì ma con contropartite
Non accettava questa impostazione Giorgio Amendola in nome di una visione anche molto alta politicamente e moralmente se sono necessari sacrifici
Per debellare l'inflazione se sono necessari sacrifici nell'interesse nazionale non bisogna chiedere contropartite
E avrebbe avuto ragione se si fosse trattato di meschine contropartite corporative ma sette contropartite si intendeva come cercavamo di sostenere con Luciano
Riforme ed equità allora secondo me era giusto ed è giusto ancora oggi equità e riforme per lo sviluppo per l'occupazione per lo sviluppo innanzitutto del Mezzogiorno per far crescere insieme nord e sud in questo Paese perché
è vero che ogni tanto il sindacato sì mi è permesso di dire una parola su questo argomento
Da politico e perfino oggi da uomo di governo ogni tanto il sindacato si deve ricordare di fare il suo mestiere
E e e ci sono stati badate momenti drammatici
Quando con ritardo il sindacato sia accorto che mostrava facendo abbastanza il suo mestiere e in particolare la CGIL e parlo
Della seconda metà degli anni Cinquanta e fare il proprio mestiere
Per il sindacato significa rappresentare i lavoratori contrattare per i lavoratori Cat
Goria per categoria azienda per azienda e questo mestiere Luciano lama ce l'aveva nel sangue
Però una cosa concepire le categorie come parte di un tutto unitario
E altra cosa è concepibile come corporazioni chiuse e chiudersi in quanto sindacato
In un orizzonte ristretto Gretto perdendo di vista i grandi obiettivi che sono comuni per il movimento dei lavora
Tori e per la democrazia ebbene questa lezione è sempre molto viva e anche in questo momento difficile io vorrei dire
Si sbaglierebbe se i lavoratori occupati
Si concentrassero solo sulle rivendicazioni salariali queste rivendicazioni hanno la loro ragion d'essere
Sappiamo che i sindacati si battono perché sia ricostituito il potere d'acquisto perduto dalle retribuzioni ma questa può essere soltanto una parte dell'impegno dell'attenzione della battaglia al primo posto anche per i lavoratori occupati c'è grande obiettivo del lavoro per chi non ne ha
Del lavoro per il Mezzogiorno del lavoro per i giovani ed è di qui che passa il destino il futuro del nostro paese in Europa
Io credo che una discussione così manca e anche questi aperta destinata a continuare sia il modo migliore per ricordare Luciano lama ringrazio Giorgio Napolitano Sergio Cofferati Franco Marini
Con Furio e con Furio Angiolella ringrazio tutti voi per l'attenzione