"Alle radici della Sicilia moderna" dibattito organizzato nel 14° anniversario dell'assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo a Palazzo delle Aquile

E vi ringrazio di essere venuti questa sera per il ringrazio soprattutto alcune autorità
Che ci hanno che hanno raccolto il nostro invito
Noi anche quest'anno vogliamo ricordare con questa iniziativa con
Quella di stamattina davanti alla lapide che ricorda l'eccidio dei compagni Latorre Di Salvo volevo appunto ricordare un tragico evento di quattordici anni fa
Ma soprattutto l'abbiamo ricordare Pio la Torre Rosario servì salvo gli insegnamenti lede le battaglie che ci hanno che ci hanno lasciato in tutti questi anni
Lo vogliamo fare
Come d'altronde lo facciamo ogni anno non soltanto con con una semplice commemorazione ma guardando in avanti
E noi teniamo molto alle nostre radici alla nostra storia appunto alla storia di uomini come più Latorre
Ma vogliamo guardare anche al futuro di questa terra
E non è appunto abbia voluto intitolare quest'iniziativa del Titanic dedicata alla Torre alle radici della Sicilia moderna
La Sicilia sta passando una fase di grande travaglio politico-istituzionale e sociale
Lo è stato anche evidente questo travaglio il ventuno aprile lo sarà si avvicinerà ad alcune scadenze importanti sia per il suo futuro a breve collare il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana
Io credo che come dire ne vogliamo coltivarla questa memoria non la vogliamo conservare noi non siamo un museo la la memoria si deve arricchire di nuove esperienze di nuovi di nuovo patrimonio di nuovi contributi
E quindi voglio affondare le nostre radici in questa storia in questo patrimonio ma anche guardare con grande fiducia e con grande speranza al futuro di questa terra
Ancora il cammino è molto lungo soltanto in parte
Ma anche una significativa parte l'abbiamo intrapreso la Sicilia molto cambiati in questi quattordici anni tanta gente si è schierata presa coscienza
Anche perché dopo quei fatti sia prima ma anche il soprattutto dopo che fatti del che ne acquistiamo ricordando questa sera ne sono successe altre ancora più drammatici
E la gente diciamo è cresciuta anche in con questa rottura con questi aspetti drammatici
Però lo ripeto è cambiato molto è cambiato in meglio e noi uniamo guardiamo e vogliamo lanciare questo messaggio di speranza
Di fiducia nei confronti di una terra martoriata che però o vuole alzarsi intraprendere un cammino di cambiamento e di rinnovamento ecco perché noi ringraziando tutti presenti ma ringraziando in particolare
Gli interlocutori stasera in maniera significativa il ministro Treu che accettato o il nostro invito vogliamo proprio partire dando la parola subito compagno professore Francesco orrenda dalla storia dalle nostre radici
Difesa
Mi chiede il permesso di parlare seduto per ragioni
Comprensibilmente
La manifestazione
Odierna
A considerare senza dubbio
Un atto dovuto
Il ricordo di Pio la Torre
Il Rosario Di Salvo
è un ricordo che deve rimanere
Perenne
Nella memoria e nel cuore
Io vorrei contemporaneamente però associare
A ricordo di questi nostri due compagni
Anche le altre diessine
Di vittime che sono cadute
Per
Il rinnovamento della Sicilia la liberazione dalla sua arretratezze oppressione e per il progresso
Dieci ieri vittime
Non
Posso ricordarle uno per uno
Ma vorrei qui
Che per noi fosse presente
I come nel periodo in cui più alla torre di cui poi parlerò
Tra poco di porgeva la sua attività politica
E caddero negli anni quaranta e cinquanta
Portella della Ginestra domani si ricorda
L'anniversario
Il primo maggio del mille novecentoquarantasette
Lo decaddero undici persone uomini e donne bambini
E i quarantacinque più assassinati
Tra il mille novecento quarantasei e il mille novecentoquarantotto nella lotta per la terza riscontrando si conclamati
La fase
Di questa lunga e dolorosa lotta alla mafia che ha vinto il carattere più drammatico avesse lontano nel tempo e in qualche modo la memoria si è affievolita però stasera ricordando Pio la Torre io penso che sia doveroso ricordare anche questi nostri altri caduti e in più voi
I caduti degli anni ottanta e novanta che sono la fase più recente
Che vanno dai giudici per la nove costa presidente Mattarella
Perché non è numerarli uno per uno ed arrivare poi fino a Falcone che Borsellino
Le le loro scorte
Noi questi martiri
Il termine non vuole essere retorico
Dobbiamo onorarli
E dobbiamo iscriverli nel registro d'onore perché la strada del nostro riscatto è una strada costruita proprio con il sangue versato da questi nostri compagni ed amici
Io vorrei ricordare Tertulliano
L'apologeta del cristianesimo
Tertulliano
Ha esaltato il martirio dei primi cristiani
Come sangue che costituiva il seme per la crescita
Del cristianesimo
Io credo
Senza con questo e sedere nel nelle assimilazioni
Io credo che il sangue versato nella lotta per la mafia
è il seme della rinascita ed il futuro libero della Sicilia
Adesso vorrei parlare poi in particolare di Pio la Torre
Pio la Torre come voi sapete fu un comunista
Fu anche
Un dirigente del partito comunista
Scusa
Può anche un dirigente del partito comunista
Un dirigente di quella generazione
Di comunisti e di democratici e che hanno costruito la democrazia in Italia che hanno fondato la Repubblica che hanno realizzato le premesse perché l'Italia sia il Paese moderno che oggi conosciamo
Nato nel mille novecentoventisette laureatosi nella facoltà di Scienze politiche
Lui e attivissimo fine
Dalla giovinezza
Nel mille novecentoquarantacinque quanto cominciano
Le prime lotte contadine
E lui è il segretario della lega dei braccianti del nel suo nel suo quartiere
E le aveva diciotto anni
Nel quarantasette quando avviene Portella della Ginestra
Aveva vent'anni
Nel mille novecentocinquanta aveva appena ventitré anni
Ricordo il mille novecentocinquanta perché questo è stato un anno decisivo nella storia dell'Italia agraria
E l'hanno
E delle grandi lotte contadine che scuotono tutto il Paese non solo la Sicilia non solo il Mezzogiorno
E l'anno in cui si approva da leggi di riforma agraria
E l'hanno in cui si spiazzati definitivamente il latifondo dalla realtà siciliana era la realtà meridionali
Ebbene questo giovane la Torre di appena ventitré anni
Dà il suo primo contributo che non è solo di azione ma anche di pensiero
Perché ricordando la Torre
Noi non dobbiamo dimenticare che fu un politico un politico per eccellenza nel senso più ampio del termine
Ma fu anche un uomo di pensiero un uomo che Amato la ricerca e la elaborazione e tra poco nero alcune prove testimoniali
Ma nel mille novecentocinquanta viene un contributo particolare che il giovane ventitreenne
E da diciamo al lo svolgimento delle lotte agrarie
Le grandi lotte per la concessione delle terre incolte erano avvenute prima delle diciotto aprile mille novecentoquarantotto per quarantacinque quarantasei quarantasette
Poi si era avuta la battuta delle elezioni politiche del quarantotto
La ripresa degli anni Cinquanta
E la ripresa di una coscienza rinnovata forte ed a più alto livello
Le lotte sono in Sicilia ma sono anche nella Calabria nella Basilicata
Anzi a Melissa avviene l'eccidio perché alla occupazione sinfonica della terra e la polizia reagisce e sparando e uccide
La ripresa delle lotte contadine avviene con una iniziativa forte che parte appunto dal gruppo e diretto da Pio la Torre
E a Bisacquino
Durante un corteo volto a individuare e segnalare alcuni feudi che era un oggetto dalla rivendicazione contadina
Il corteo viene bloccato dalla polizia i dirigenti vengono arrestati e fra gli ammanettati c'è anche Pio la Torre
Pio la Torre
Sì fatti sul suo anno e mezzo di carcere
Ma in quella circostanza corre poi viene evidenziato nel libro che lui pubblica nel settantanove i comunisti e il movimento contadino in Sicilia
In quella circostanza vi è una elaborazione di che porta a livelli ancora più elevati la lotta contadina e comunque questa lotta si conclude poi con l'approvazione della legge di riforma agraria
Che avviene appunto nell'ottobre dello stesso mille e novecentocinquanta
Altro settore in cui la Torre ha dato
Prova della sua capacità di uomo politico di uomo d'azione e di uomo di pensiero con un contributo originale
E la lotta per la pace
Adesso siamo non più negli anni cinquanta male siamo verso la fine degli anni secca
La lotta per la pace
Nel Periodo diciamo del dopoguerra avutosi gruppi grandiosi perché come voi ricorderete specialmente come ricordava agli uomini della mia generazione
Allora il problema era
E non solo della difesa della pace ma anche delle contrastare il pericolo che scoppiasse una terza guerra mondiale che sarebbe stata una guerra nucleare
Eppure in una situazione estremamente difficile dal punto di vista internazionale
Del corso tra i due blocchi potesse svilupparsi un grande movimento
Per le l'interdizione delle armi atomiche
E a ricordare che in questo grande movimento all'Assemblea regionale siciliana
Voto a suo tempo un foto unanime proprio per l'interdizione vere armi attoniti
Ebbene questo grande movimento ebbe uno sviluppo straordinario
Che negli anni Cinquanta in modo particolare che contribuì e contribuì efficacemente a bloccare il pericolo della guerra naturalmente
I fattori che concorsero al mantenimento dalla pace furono molteplici ma questa mobilitazione che vive impegnati dieci lire di milioni di persone in Europa e in altre parti del mondo senza dubbio fu un fatto cospicuo
Quando invece si sviluppo poi la politica della distensione l'ammorbidimento del contrasto tra i due blocchi
Il problema delle armi nucleari e termonucleari continua ad essere presente
Prima c'è Cuba
E poi venne il problema della mitica militarizzazione della Sicilia con l'installazione dei missili atomici a Comiso
Bene in questa circostanza la Torre
Evidenziò le sue eccezionali capacità di uomo politico già in quel periodo la corriera un dirigente nazionale credo che facesse parte della segreteria nazionale del partito
Per Dini seri
Il a Comiso avevano un significato preciso era quello di ridurre il Mediterraneo come epicentro di un confronto atomico fra pestifero Ovest
Mentre la rivendicazione generale era quella di fare del Mediterraneo un mare di pace
Appunto per affermare questa volontà del Mediterraneo mare di pace e non Mario di scontro atomico
Latorre chiese al movimento nazionale
Il lancio di una grande petizione sull'esempio della petizione che si fece nel mille novecentocinquanta e contro le armi nucleari
E tuttavia nell'annotazione dei tempi
Ci fu da parte degli avversari il tentativo di mettere il silenziatore
Alla gravità del problema dei missili a Comiso e anche all'interno dello stesso nostro movimento vi fu anche qualche incertezza e qualche esitazione
Tant'è che la richiesta di Latorre della petizione nazionale fu accordata limitatamente ad una petizione che fosse sottoscritta soltanto in Sicilia
La Torre fu ucciso proprio mentre era in corso la sottoscrizione per la per lo smantellamento dei missili a Comiso furono raccolte oltre ottocentocinquanta mila firme
Questa iniziativa il risultato vedi una forza di politica di proposta di iniziativa delle
Di Pio la Torre e quinti in questo si evidenzia la sua capacità creativa perché di Pio io questo preciso ricordo non solo dell'organizzatore non solo del dirigente del politico ma anche del Creatore
Creatore di situazioni nuove
E questa sua capacità creativa
Emerge in modo particolare e credo sia il settore dove più eccelse la sua qualità di uomo di azione e di
Su questo argomento parleranno gli altri oratori ma io vorrei ricordare tre punti tre momenti precisi molto brevemente
Parlo di un uomo che uomo d'azione è uomo di pensiero uomo cioè che crea che elabora e crea situazioni nuove
Voi sapete che nel mille novecentosessantadue
Fu approvata la legge istitutiva dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno mafioso
Prima che la legge venisse approvata e c'è voluta in quell'occasione poi la strage di Ciaculli terre perché ogni provvedimento di antimafia sempre richiesto grandi emozioni suscitati da grandi delitti
Pio la Torre che era segretario regionale del partito comunista
Promossa all'Assemblea regionale un grande straordinario dibattito
Sul problema mafia
Il quale ha ribadito poi alla fine si concluse con un voto unanime dell'Assemblea anche questo è un atto meritorio della nostra rappresentanza regionale un voto unanime che chiedevamo il Parlamento nazionale l'istituzione dalla Commissione parlamentare d'inchiesta ora lascia voi la comprensione del significato politico di una richiesta di questo genere perché chi non voleva l'inchiesta
La presentava come se fosse una inchiesta contro la Sicilia controllabilità del popolo siciliano il voto dall'Assemblea infelice significava che era ad onore della Sicilia che si facesse l'inchiesta e non
A discapito della sua onorabilità
L'altro momento importante e la conclusione della Commissione parlamentare d'inchiesta la torre sostituisce Li Causi nella Commissione parlamentare e quindi conclude i lavori della commissione con la relazione di minoranza relazione che è a disposizione di tutti
Una relazione in cui insieme alla individuazione di precise responsabilità
Responsabilità che poi sono state anche utilizzate sul piano più propriamente giudiziario come del resto tutti gli atti della dell'antimafia a parte questo vi è anche una elaborazione circa la concezione del della mafia
è una relazione quinti che Valletta sotto questo profilo
Il terzo momento perso all'ultimo momento la proposta di legge
Includere codice penale l'articolo quattrocentosedici bis
Io non parlerò naturalmente di quest'articolo perché e gli atti sono molto più competenti di me
Vorrei semplicemente da studioso di storia da modesto studioso di storia
Evidenziare
L'enorme valore di questa proposta
La Commissione parlamentare d'inchiesta
Il il cui risultato non è stato giustamente valutato c'è stato un errore di sottovalutazione a mio giudizio storicamente parlato
La Commissione parlamentare d'inchiesta aveva concluso su cioè punti fondamentali
Che oggi apparirebbero visibili ma nel settantacinque risibili e non erano
Prima che la mafia esiste
L'affermazione la mafia esiste oggi parrebbe una ultroneità insomma non
E nel settantacinque no perché proprio durante l'inchiesta parlamentare prefetti questori poliziotti magistrati gli uomini diritto avvocati a centinaia sostengono che la mafia non esiste
Che addirittura era un'invenzione dei comunisti ricordo il cardinale Ruffini
Richiamato dal Vaticano perché non aveva preso posizione distratti malattia non esiste è un'invenzione dei comunisti con questo non voglio riprendere una polemica sul cardinale Ruffini ma solo portare uno dei tanti testimone
Ebbene che il Parlamento nazionale sostenesse questa verità diciamo lampante
La mafia esiste fu un fatto che determinò una svolta nella coscienza pubblica del Paese
Perché tutta Italia che aveva sempre sottovalutato il problema della mafia e questo problema della sottovalutazione
Va tenuto nella dovuta attenta considerazione di fronte a questa dichiarazione ha dovuto prendere atto di questo fenomeno
Il secondo punto dalla commissione parlamentare e che la mafia che sia un'associazione per delinquere
E su questo
Il dibattito e ancora più contrastato
Dirò tra poco
Però un'associazione a delinquere di tipo particolare perché associazione a delinquere il Codice penale la definisce c'è stato sempre in sostanza l'azione giudiziaria ha proseguito con regia
Ma con la mafia
Era stato c'era stato qualche dubbio qualche incertezza
Chi conosce la storia del diritto nel fitto penale in modo particolare
E sa benissimo per esempio che mille per decenni e per secoli
Si è sempre sostenuto che la mafia non fosse un'associazione per delinquere
Quindi di volta in volta anche quando c'erano dei mafiosi che venivano arrestati bisognava dimostrare l'esistenza particolare dell'associazione
Don dalla conclusione poi delle assunzioni assoluzioni per insufficienza di prove
Al grande dibattito
I circa la definizione della mafia
Vi è stata una insufficienza io non parlo delle complicità non parlo dei protettori e dei continui dalla mafia quelli facevano il loro mestiere parlo
Intesa degli scienziati della politica parlo dei giuristi parlo dei sociologi ebbene noi in Sicilia abbiamo avuto grandi giuristi come editore ma normale
E grandi scienziati della politica come Sturzo come e le grandi sociologi
E tuttavia l'Italia non è stata in grado di definire la mafia tempestivamente come una associazione criminose
Questa conquista sul piano
Conosci Tivo è stato realizzato nel mille novecentosettantacinque dalla Commissione parlamentare d'inchiesta e badate che per storie per chi studia la storia delle idee e queste cose hanno un valore importante perché prima questa certezza non c'era è invece poi è venuta la certezza e in più un'altra cosa
Un'associazione criminosa in continuo costante collegamento con la politica
L'associazione per delinquere di stampo mafioso non è mafia se non ha un collegamento con la politica quinti è un'affermazione di principio metodologica e che da poi tutti i risvolti e giudiziari ma anche sociologici politici culturali che possiamo immaginare
E il terzo punto delle conclusioni della commissione parlamentare di cui la torre era parte
Costitutiva
è stata quella che il fenomeno della mafia il fenomeno mafioso non è fatto da straccioni da banda da gente di poco conto
E fa è un fenomeno di classe dirigente
Poi sia la discussione all'interno di questa individuazione chi parla di borghesia mafiosa muta comunque è un problema di sinonimi
Ebbene su questo terreno Pio la Torre
Nel mille novecentosettantanove insieme con Terranova elabora la proposta di legge
Che poi viene fuori come legge Latorre sogno
E quindi con l'approvazione di questa legge per il che ci fu il sacrificio di la Torre
Di Di Salvo e in più poi l'assassinio del generale Dalla Chiesa ancora una volta per fare un salto di qualità occorrono grandi emozioni suscitati da grandi delitti
Noi abbiamo la svolta decisiva cioè dopo cento ventidue anni
Dalla formazione dello Stato italiano la mafia diventa finalmente il reato
Ma per cento venti due anni la mafia non è stato reato e voi capite che questo questo ritardo che io vorrei chiamare ritardo culturale di sottovalutazione
Di agnosticismo di indifferenza ha consentito alla mafia dimettere profonde radici e con questa avaria dalle profonde radici ancora oggi abbiamo a fare i conti con la Loggia nata come legge una torre le cose cambiano
Il movimento antimafioso che aveva avuto carattere di massa
Negli anni quaranta e cinquanta con le grandi lotte contadine non dimentichiamolo questo la lotta alla mafia non nasce negli ultimi tempi
Negli ultimi tempi acquista un rilievo grandioso un rilievo
Di altra natura ma la lotta alla mafia nasce con la nascita del socialismo nasce al tempo dei fasci nasce nel periodo giolittiano ma poi si sviluppa in modo particolare con le lotte contadine per la Terra
E questo carattere antimafioso viene pagato a prezzo di sangue altissimo
Ma con l'approvazione della legge La Torre le cose cambiano in modo radicale
E questo mutamento radicale Fassi che adesso i protagonisti della lotta alla mafia diventano gli uomini delle istituzioni
I magistrati i poliziotti CEE i rappresentanti e dallo Stato di quello Stato che finalmente ha riconosciuto che la mafia che un'associazione per delinquere nemica della della società costituite
Il contributo di la Torre
Non è un contributo occasionale perché se io parlo di centoventidue anni di ritardo culturale
Il fatto che quest'uomo che certamente non era un filosofo della politica ma aveva però una grande consuetudine alla ricerca e alla elaborazione della scienza dalla politica io non posso parlare di altri aspetti perché il tempo il giallo è esaurito però la caratteristica della Torre era appunto la caratteristica di uno che voleva cambiare le situazioni
Perché lui fu un uomo di un momento di una particolare circostanza in cui la speranza diventava motivo dall'azione
Negli anni quarantacinque quarantasei quarantotto la Sicilia fu animata da una grande speranza di costituire una Sicilia nuova è una Italia nuova fondata sull'autonomia
Oggi se noi vogliamo riprendere ad esempio il la Torre
La Torre per noi è un punto fermo non solo delle nostre tradizioni ma anche una indicazione metodologica
Noi abbiamo bisogno oggi che la politica diventi fattore di mutamento
Che diventi iniziatrice di nuovo di mutamento diventi elaborate risiedi proposte che realizzano il mutamento
Oggi abbiamo bisogno che in Sicilia del Mezzogiorno si rinvia speranza alla gente speranza che purtroppo oggi è piuttosto deficitaria e quindi ricordare la Torre onorare la Torre
Mettere in evidenza il valore della della sua azione e dei risultati conseguiti perché senza la Torre
Non ci sarebbe né Falzone Borsellino lo dico questo non per riempire sminuire il valore del significato del sacrificio di Falzone
E Borsellino ma evidentemente senza la legge del mille novecentottantadue il progresso che ha fatto la lotta alla mafia in questi anni che ormai finalmente siamo sulla sulla strada giusta queste dovuto perché su quella base poi si è potuto costruire un nuovo diritto che da forza ed efficace alla iniziativa per la liberazione della fisica quindi orrore a Pio la Torre onore a di Di Salvo onore a tutti i nostri marchi noi non dobbiamo dimenticarli perché dobbiamo al loro sacrificio la speranza di potere creare una Sicilia nuova
Passo la parola al compagno Pietro Folena responsabile nazionale la giustizia del PDS
In un'epoca di
Nuovismo dopo anni nei quali
Il solo aggettivo nuovo sembrava è sembrato a molti a essere un passaporto
Per poter diventare i padri fondatori
Una nuova fase della Repubblica
E in cui tante volte questo atteggiamento
Assegnato anche una parte della stagione
Di impegno antimafia
Quasi dimenticando
Le ragioni dell'impegno antimafia di epoche precedenti
Ha un valore politico che non sfugge a nessuno
Il richiamo attraverso la figura di Pio la Torre di Rosario Di Salvo
Alle radici che giura ci ha fatto il professor Francesco Renda
Noi siamo antichi in qualche modo e noi dobbiamo rivendicare questo nostro essere antichi
E cioè ripercorrerà attraverso il filo della sofferenza
Dei lavoratori
E delle lavoratrici e delle loro famiglie
Nelle campagne
E nelle città
Di questa terra e di una parte del Paese
Il filo di una lotta di liberazione
Che non si è interrotta
Che ha raggiunto momenti anche esaltanti negli ultimi anni
E che a mio modo di vedere forse sta oppure giungere ho un momento politicamente dirimente nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Io mi sono domandato credo come tanti Dinoi
Che hanno lavorato che hanno vissuto che hanno operato che ha normato la Sicilia negli anni passati in questi anni
Che cosa un uomo come Pio la Torre
Avrebbe detto avrebbe approvato
Di fronte alla vittoria
Dell'Ulivo che allora non esisteva
Ma che era sicuramente anche un suo sogno erano due anche la sua politica
Dico un uomo come Latorre perché la torre era faceva parte di quella generazione di dirigenti comunisti
Convinti che il cambiamento della Sicilia
Fosse una parte integrante del cambiamento del Paese
E che se la sinistra il movimento progressista le forze del cambiamento
Non fossero riuscite a dare
Una prospettiva nazionale
Di governo di ricambio
Alle classi dirigenti del Paese
La stessa prospettiva di affrancamento dal dominio mafioso
E di costruzione di nuove classi dirigenti rappresentative del popolo siciliano sarebbe stato molto più arduo
Beh io credo che qui c'è un primo punto insomma ci viene anche suggerito poco fa dal professor venda
In realtà
Più la Torre è stato almeno
Il più maturo degli anni settanta
Il Pio la Torre del rientro in Sicilia come segretario regionale dell'ottantuno e quei drammatici e lunghi mesi
Di lotta contro l'installazione dei missili per il lavoro e contro la mafia fino al trenta aprile dell'ottantadue
è stato l'interprete di una politica unitaria
Che partiva dalla convincimento che fosse indispensabile aprire un'altra stagione politica
E che si potesse tentare di fare questa operazione
Tenendo in forte collegamento il cambiamento degli equilibri in questo territorio in un grande incontro col mondo cattolico
E
Con un'iniziativa di carattere nazionale
In una fase nella quale la politica della solidarietà
Democratica
Del tentativo di cambiare l'ho sparato
Con il massimo di unità e di aggregazione possibile delle forze democratiche
Aveva raggiunto momenti topici altissimi anche momenti drammatici
E poi un declino dopo l'assassinio
Di Aldo Moro
Ecco io credo che di fronte al dispositivo dalla sentenza del processo di primo grado
Che è stato reso noto in queste settimane
E che ha concluso in dibattimento molto lungo a proposito dei delitti politici
Con rispetto dovuto alla corte
Che ha esaminato attentamente
Le carte le testimonianze che ha sentito
Decine e decine di uomini politici
Di protagonisti della vita politica siciliana di quegli anni
Non posso essere
Non posso non essere ribadito da parte nostra un forte interrogativo
Attorno allo scenario incompiuto che quel dispositivo ci offre
Che non è uno scenario sbagliato molto probabilmente
Che non è uno scenario
Deformante molto probabilmente
Ma nel quale mancano ancora molti perché
Tanti collaboratori in questi anni
Altri molto più di me Luciano Violante soprattutto che ha diretto
Per due anni la Commissione parlamentare antimafia che ha dato
Col suo lavoro e col suo documento un contributo politicamente dirimente alla lettura l'interpretazione di tante degli avvenimenti di quel periodo
Possono dire
E possono raccontare
Di
Degli interrogativi che sono sorti e che sorgono di fronte a tante dichiarazioni che sono state rese nel corso di questi anni
E al sentimento che molti di questi collaboratori di fronte ai perché
Dell'omicidio di un uomo come Pio la Torre fossero essi stessi
Non del tutto consapevoli dell'aggregato dell'agglomerato di poteri di interessi di quello che qualcuno oggi chiama un sistema criminale
Che aveva visto sicuramente in Cosa Nostra nella mafia
Una parte decisiva
Operativa
Nella decapitazione dei principali esponenti politici istituzionali della Sicilia di quegli anni
Ma che aveva vista con ogni probabilità anche la convergenza di altri importanti interessi nazionali e sovranazionali
Quest'interrogativi
Rimangono altrimenti noi di fronte frassini come Prodi versati Mattarella di Pio la Torre di quei magistrati di quei poliziotti di quei carabinieri di quegli uomini delle istituzioni che nel volgere di pochi anni furono trucidati barbaramente
Rischieremmo di avere ancora una lettura abbastanza incompleta abbastanza asfittica
Ebbene io credo che rivendicare il senso anticipatore
La stagione politica
Che in Sicilia aveva visto il tentativo di costo una politica di alleanze di solidarietà prima ancora
Che in una sede nazionale in qualche modo un laboratorio
E che poi di fronte al precipitare di alcuni equilibri sulla scena nazionale e internazionale
Settantotto l'assassinio di Aldo Moro
Poi l'avvio della stagione dei delitti politici in Sicilia tutta la fase stragista che sotto ancora molto viva sotto i nostri occhi
Tutto questo ci
Fa riconoscere il fatto che
L'obiettivo politico che Cosa nostra e che i suoi alleati in quel periodo si erano proposti era quello di impedire quel cambiamento politico
Che oggi in qualche modo nel mille novecentonovantasei si annuncia all'interno del nostro Paese
Periodo che seguito non a caso è stato quello degli anni ottanta
Senza fare di tutta l'erba un fascio uno dei periodi più bui e più difficili
è uno dei periodi nei quali
Il dominio
Militare imprenditoriale economico finanziario e politico da parte di Cosa Nostra
E dei suoi alleati sulla vita politica siciliana
è stato più incontrastato
L'uscita da questo tunnel è stata molto molto travagliata complessa
E non possiamo non riconoscere e non dirlo chiaramente
Nel momento in cui usciamo dalla prova elettorale del ventuno aprile
Che nell'uscita da questo tunnel è stata decisiva
Quella strategia
Che ha puntato in modo
Decisivo sull'indipendenza della magistratura
Sull'obbligatorietà dell'azione penale
Sulla difesa e sull'affermazione anzi di alcuni valori che erano stati largamente disattesi
Nell'orientamento complessivo di politica giudiziaria dei decenni precedenti
E che quindi Cilia molto più concretamente
Molto più prosaicamente
Aveva voluto dire
Un rapporto una condivisione di interessi con alcuni settori importanti della magistratura e delle istituzioni che avevano in qualche modo costruito un cemento a un accordo con quel sistema
Se non ci fosse stata quella linea interno alla magistratura e interno al mondo politico nella società italiana in anni in cui di la Cava in rampa antismog e di la Cava una certa ideologia io credo
Che al momento successivo
Quello della caduta del muro di Berlino
Quello della fine dei blocchi politico militari contrapposti quello dell'avvio di una transizione
L'obiettivo di imprimere in modo decisivo uno sbocco
Di tipo reazionario in cui la mafia avesse un riconoscimento forte di un suo ruolo alla tradizione italiana sarebbe stato molto più più facile
Se questo non è successo è perché c'è stato il filo di una lotta che certe in alcuni momenti ha portato a fare anche qualche errore
Ma è meglio aver sbagliato in qualche momento per eccesso di intransigenza
Che non aver sbagliato in quei momenti
Per eccesso di cedevolezza di realismo
Se non si fosse sbagliato in certi passaggi anche per eccesso di intransigenza
Noi non saremmo qui a mio modo di vedere
E io credo che quel filo
Si è scontrato in modo esplicito con una strategia ma durata all'inizio degli anni Novanta
Che a un certo punto finiti certi equilibri
Appuntato in modo piuttosto evidente alzare il tiro in senso stragista
Per poter rivendicare un posto al sole nella nuova Repubblica appunto nome magari del nuovismo
Ho mandato in una prospettiva di rottura dell'unità nazionale
Una prospettiva secessionista a cui qualcun altro stava guardando e continua a guardare nel nostro Paese
Per poter pensare a una zona al di là poi degli assetti politico-istituzionali
A una zona del Paese del Mediterraneo che fosse porto franco il senso alto il senso estensivo lato di questa parola per tutte le attività economico finanziarie
Politiche le sistema criminale connesso con Cosa Nostra
E io credo che solo così si spiega la stagione che abbiamo più recente che abbiamo alle spalle
Si spiega
L'arresto che la transizione ha avuto per un certo periodo
Il tentativo di costruire una politica corrispondente al bisogno agli interessi di Cosa Nostra non solo per ciò che riguarda la politica penitenziaria
Quarantuno bis e tutto il resto
Ma anche per quello che riguarda i propri interessi strategici
Più di fondo più importante
Io credo che non sia un caso
Che noi abbiamo avuto un processo che è cresciuto
Prima dal basso col nuovo governo locale
Che ha espresso un bisogno di cambiamento di ripensamento dalle forme della democrazia e delle risposte badare
I problemi della società siciliana
E che ora col ventuno aprile
Dopo una fase drammatica convulsa
Una fase dall'équipe estremamente incerto ma in cui un'altra volta contatto con lo stesso spirito
Che aveva guidato più la torre cioè la ricerca di un bene comune
Il mettere da parte ogni settarismo
Il bisogno di anteporre un interesse per tutti gli altri proprio interesse particolare
E poi ha messo in campo punto anche una
Risposta di carattere nazionale oggi ci troviamo una specie di curiosa situazione in cui c'è una grande forza locale
E certa subito delle difficoltà ma che ancora una gara straordinaria ricchezza
Nel territorio siciliano e meridionale
Che si è espresso con i sindaci collezione Diretta di decine e decine di sindaci in nome della legalità dell'antimafia
E oggi abbiamo una fase politica nazionale in cui si sta per formare un governo nazionale un monologo
Nella cultura nei sentimenti nei programmi a quella politica
Di quei sindaci in mezzo
La Regione non solo la Regione Siciliana potremo dire anche la Regione Calabria regione Campania nei quali non a caso troviamo governare
Forze che rappresentano interessi
Legati via
In parte questo sistema criminale e comunque che non hanno scelto in modo aperto una linea di rottura di liberazione
Di emancipazione di cambiamento immensa abbiamo ancora la necessità di costruire appunto la politica una risposta che che dia una forza
Politica
A queste energie grandi che sono cresciute quello che noi abbiamo chiamato un'importante forum che avevo tenuto proprio qui a Palermo nel giugno scorso la ricchezza dell'antimafia
Se c'è una strategia che sul finire della legislatura passata visto il Parlamento approvare importanti disegni di legge in materia di confisca dei beni riuso dei beni confiscati in materia di usura
Ma che al di là dei proventi legislativi del tutto decisivi importanti che lo sottovaluta
Deve essere attratto deve attraversare in qualche modo una volontà politica diffusa pervadere un modo di essere dello stato dell'amministrazioni ad ogni livello
Il caso vuole
Questo anniversario si colloca all'indomani del ventuno aprile alla vigilia
Della sedici di giugno e quindi di un di un appuntamento
Come quello delle elezioni regionali siciliane che avrà anche perché sarà l'appuntamento politico più importante che avremo di fronte nel Paese nelle prossime settimane che avrà una una grande valenza non spetta certamente a me dire nulla su questa prospettiva
Se non concludere con
Una considerazione
Attorno all'enorme responsabilità
Che richiamando quegli insegnamenti che Francesco Renda CIA ricordato poco fa
Grava su di noi sui parlamentari
Quelli che formeranno il governo dell'Ulivo rispetto ai problemi che abbiamo di fronte
Oggi la lotta contro la mafia è più che mai il patto sociale patto fiscale Patto per il lavoro Patto per l'unità di questo Paese
Io ho avuto la fortuna
Ha chiesto il partito ho avuto la fortuna di andare a combattere
In questa campagna elettorale
L'altra parte del Paese in quella sono in cui sono nato e cresciuto cioè in Veneto qui anche il nostro caro amico Treu
è stato candidato tenendo uno splendido risultato della Città di vicenza
E ho colto
Colto quanto profondo sia il rischio democratico
Ed ho avuto un sussulto enorme nelle città nelle realtà urbane del Veneto che la Lombardia che fa ben sperare
Che dice che l'Ulivo c'è Celli esattamente lo stesso Ulivo che che ha vinto nel collegio di Termini Imerese o che ha vinto in tanti altri collegi della Sicilia e che comunque oggi rappresenta una solida speranza
Per la gente di questa terra esattamente lo stesso Ulivo parlo lo stile la stessa lingua dicere le stesse cose la stessa cultura gli stessi sentimenti cioè c'è una politica che può parlare da una parte e dall'altra il del paese allo stesso modo
Però c'è anche l'angoscia
Per cui deboli perché sono i più deboli magari non economicamente perché siamo una zona quasi di che l'occupazione ma culturalmente perché hanno studiato di meno presto o tardi espulsi prima dal circuito scolastico
è classe operaia delle piccolissime aziende è artigianato poco sostenuto da una politica diciamo di servizi e così via c'è l'angoscia per quella parte di lavoro
Che non ha sapere e che ha rinunciato a lungo ma oggi non consente una politica una prospettiva nazionale noi dobbiamo conquistare lui come qui
Quei quelle parti più deboli della società che sono ancora di là
Diciamo dalla dall'altra parte o lontane dal nostro modo di sentire e di comunicare a una comune prospettiva attorno interessi comuni
Attorno a bisogni comuni e pensa che questi interessi comuni ci siano che se le imprese del Nord Est nei prossimi anni non apriranno Mani pulite ministro prego può parlare
Con molta più competenza di me non apriranno un nuovo capitolo nel rapporto col mezzogiorno del Paese con la Sicilia
Noi avremo anche una ricaduta negativa per loro tutti i sensi
Qui c'è un interesse comune per chi ha bisogno di lavoro per i disoccupati per le imprese per l'economia a aprire questo Paese a liberarlo da lacci burocratici a creare un rapporto diretto anche una collaborazione a una cooperazione Diretta fra Regioni e Regioni Province Province e città e città impresa imprese sindacato e sindacato
Esaltando le collocazioni geopolitica da diverse parti del Paese e trovando quelle ragioni comuni che sono le vere ragioni che ci uniscono
Io avversario leghista nel collegio in cui ero candidato ha fatto diffondere un volantino
Lo dico sono al di là dei riferimenti personali volantino che da un lato mi ha inquietato africano segno di una rudezza culturale ma che dall'altra parte mi ha fatto piacere perché e anche il segno
Manifesto di una preoccupazione un volantino in cui il principale il fondamentale argomento politico che veniva usato dalla lega nord contro l'Ulivo contro di me
Era che io vivevo risiedevo a Palermo
Inquietante rozzo
Come argomenta perché ci dice come ci si marci sul razzismo
Ma anche interessante perché denuncia una preoccupazione la preoccupazione che in questo Paese ci possono essere uomini politici proposta politica idee in modo di governare
Che siano capaci di tenere insieme questo Paese e di unirla Toro una prospettiva comune e io penso che il destino dalla lotta contro la mafia in definitiva sta dentro questa scommessa che la scommessa che abbiamo di fronte
La parola al ministro del lavoro Tiziano Treu
Grazie grazie per avermi invitato a questa occasione di riflessione io non conosco così da vicino le vicende che sono state adesso ricorda però l'impressione la la conoscenza anche nomi dal vicino restano sono state anche per me Forti e adesso Chris tra il sentire questi momenti della storia della Sicilia è un motivo di Maggiore convinte rese sostenuto e convinto che l'impegno che abbiamo tutti per lo sviluppo per la legalità e per il lavoro è un impegno
Totale un impegno che non ci deve permettere un attimo di
Di tregua io vorrei sottolineare le poche cose che dirò che come si è significativo che siamo qui oggi a parlare di questo ricordando l'insegnamento il Torre e alla vigilia del primo maggio
Domani ci sarà
PCC una grande manifestazione i lavoratori a Catania che vuole entrare
Da pistola con questa iniziativa un senso all'impegno
Per il lavoro per il lavoro e all'impegno per il lavoro nel Mezzogiorno
Una sottolineatura particolare c'è un ulteriore motivo per cui mi pare
L'importante è essere qui oggi parlare di queste cose
Siamo all'indomani di una
La fase elettorale che ha
Consegnato al nostro Paese una prospettiva di governo stabile sarà difficile ma è possibile concretamente possibile
E quindi la possibilità di
Impegno di dare il nostro impegno una solidità nel tempo anche istituzionale e politica
Non sappiamo quanto questo sia mancato negli ultimi anni
Il governo di cui faccio parte
Ha sentito come gli altri
Sulla propria pelle la gravità dei problemi di questi particolare di cui stiamo parlando è la impossibilità di risolvere se non avendo davanti una strategia ma anche
Le possibilità politiche perché questa strategia intervenga attuata ebbene siamo ora della condizione
Di potere
Realizzare l'impegno che tutti abbiamo in una condizione politico-istituzionale
Favorevole anche se i problemi cominciano e come sono cominciati già il giorno dopo
Per dell'esito elettorale positivo
Ora io vorrei
Commenta fare qualche riflessione da ministro del lavoro molto che lo studioso dei problemi del lavoro e della dello sviluppo ma rendendomi conto e lo dico subito che vedete i problemi dello sviluppo e del e del lavoro in un'epoca come la nostra
Vanno vanno oltre
Le competenze settoriali
Anzi uno dei punti fondamentali subito
Ma neppure in Veneto le politiche del lavoro sono politiche verso settoriale del ministero del lavoro sono politiche che devono avere limoni improntare disse l'intera strategia economica di un Paese e la strategia e l'impegno istituzionale politico bene se questo è vero e in generale è vero in particolare
Una terra come questa dove
La presenza dei fenomeni criminali organizzare altri costituisce un ostacolo ulteriore pensante
Concreto continuo
Ad una strategia il lupo dell'occupazione quindi l'impegno per questo è impegno non settoriali un impegno che va ben oltre le competenze di una singole istituzione di una singola persona di un singolo gruppo ma è un impegno che deve coinvolgere uno sforzo
Insieme
Di cui non vediamo dunque io credo possiamo dire vediamo le componenti vediamo i tratti non è passato per niente il tempo più recente in cui si sono elaborate strategie
Per l'occupazione per lo sviluppo anche nel Mezzogiorno bene ma adesso siamo arrivati
E più che mai necessario passare dalla
Preparazione dal colazione alle una strategia efficace concrete massicce su questo fronte vedete consentire quello che ho sentito sulle lotte
Agrarie mi ha fatto vedere con particolare chiarezza l'attualità
Di un insegnamento come quello di lato
Se allora in un periodo di economia agraria
Sì capiva così concretamente dall'attore come fosse essenziale
La lotta contro la mafia anche prima il lavoro se questo era rievoca il rilievo Stato ovvero di un periodo di economia agraria
Lo è quanto di più in un momento in un in una fase di l'economia come si dice postindustriale
Vedete un'economia postindustriale economia di e un paese come l'Italia è un Paese avanzato che deve competere sui mercati internazionali tutto il Paese non possiamo immaginare che il non
L'Italia complete
Sui sul sull'ecco un'economia sviluppata sulla qualità e un pezzo d'Italia compete
Sui costi del lavoro no lo dico perché c'è
In atto un dibattito anche sul costo del lavoro
Nel Mezzogiorno e su questo si può in parte discutere ma ma la cosa da tenere veramente evidente però spesso negata e che la sfida della crescita
Per tutti
Si pone a questo livello bene un'economia postindustriale è un'economia
Molto ricca di potenzialità
Ma anche recentemente tutte le analisi sullo sviluppo tecnologico sulla concorrenza internazionale pure riferito alle aree in difficoltà indicano che questi fattori hanno grande
Potenzialità quindi
Bando al pessimismo tecnologico o al pessimismo
Riguardante le costituita di sviluppo internazionale
Assurdo richiudersi sulla fu forme di il protezionismo di localismo ma un'economia del genere
Perciò Brunel bonomia che a queste potenzialità è molto delicata
Si gioca su fattori
Non solo i materiali ma quasi impalpabili pensante
E uno dei questi fattori è la sicurezza
La prevedibilità
Pensate a quanto significa la stabilità e la previsione di sicurezza per i mercati finanziari internazionali
Io ricordo io non sono un economista
Il discorso per gli economisti negli ultimi anni si è visto sempre più chiaramente come il
Il fattore aspettative
Quadro di insieme stabilità del quadro trasparenza del quarantuno è fondamentale
Per tutte le vicende economiche bene
Immaginate questo
E porti a portiamolo nella nostra condizione
Credo che questo doppia laurea percezione della di quanto
Necessario creare condizioni di sicurezza in senso complessivo a partire dalla sicurezza elementare che la difesa dalla criminalità organizzata
Ma proprio perché anche la mafia è io non sono un esperto ma da quello che ho sentito anche qui
Ormai un fenomeno da terziario avanzato scusate cioè da da Società sviluppata
Proprio per questo occorre che
Sì adottino
Tormenti di lotta
Che siano in grado di toccare tutto il quadro
Quindi
La stessa sicurezza elementare che è
E nei primi
Per vivere svilupparsi
Richiede
Appunto richiede trasparenza amministrativa richiede stabilità di quadro politico richiede efficienza della giustizia insomma
Io non voglio andare oltre
Questo
Generale accenno ma insomma quando si dice
La lotta alla criminalità è una condizione
Essenziale e lo sviluppo e per il lavoro si dice
Una cosa che era vera anni fa mai oggi
Più vera che di ieri proprio perché si viviamo in un'epoca in cui lo sviluppo è possibile ci sono le potenzialità ma bisogna
Di questo quadrato di sicurezza di stabilità di trasparenza
Ecco quindi
Questa prima osservazione membri porta una seconda
Se è vero questo quindi che la lotta per l'occupazione torneo per lo sviluppo a queste implicazioni sul fronte della sicurezza della trasparenza dell'efficienza io credo che l'impegno in questo senso come dicevo prima non non può essere un impegno
Settoriale neppure questo io sono
Molto particolarmente sensibile al
Il ruolo che neanche in questo
Senso in questa direzione possono debbono svolgere le componenti della società civile
Non per dimenticare le responsabilità dello Stato centrale
E nei delle amministrazioni locali ma per dire proprio che concretamente questo è un impegno totale
Il governo centrale
A sicuramente delle responsabilità sia nella
Nell'impegno per il lavoro per lo sviluppo ossia
Nella lotta alla criminalità organizzata
E ma
Io credo che il proprio la complessità
Del problema richiede che su questo sforzo ci sia l'insieme delle forze istituzionali politiche e
Sociali vedete
Io ho ho girato io impone mesi scorsi come ministro del lavoro molto nel Mezzogiorno nelle ultime settimane anche come candidato José avevo
Preso volutamente l'impegno
A candidarmi anche
Nella lista proporzionale della Calabria quindi ho particolarmente avuto modo di vedere da vicino
Alcune situazioni molto situazione di quella regione che per altri versi con in condizioni di sottosviluppati difficoltà no mi bene e
Ho visto
Cominciare a funzionare questa
Pratica che noi riteniamo importante per la lotta alla disoccupazione che per innescare dei meccanismi il gruppo voglio dire il la praticare il metodo dei patti territoriali
Questa idea è un'idea molto semplice ma molto molto concreta
Significa che se si vuole innescare un meccanismo di sviluppo in un zona che abbia delle difficoltà
Occorre più che altrove che ci sia una convergenza di sforzi
Delle istituzioni centrali delle istituzioni locali
Della pubblica amministrazione delle parti sociali
Vedete questo sforzo questa convergenza di tipo Opius completo sulla sfida dello sviluppo questa c'è già nelle zone
Che hanno avuto successo sì che ricordava prima
Il Veneto e l'oggetto di adesso di attenzione anche dagli organismi internazionali si vede che è una delle ragioni del successo
Economico soprattutto per le piccole aziende quindi che poi sono quelle che creano più occupazione in settori non solo e non tanto di vecchia industria ma settori nuovi terziario avanzato
Digli appunto di industria nuova una delle ragioni è successo ai proprio che
Ci sono aree dove le forze
Istituzioni forze sociali hanno
Collabora
Danni
In molti casi per ragioni di che sono quasi si sono sviluppate in un modo naturale se mi si permette questo questo aggettivo è bene
Nelle
Zone di maggiore difficoltà economica di più difficile condizione istituzionale occorre che questi patti
Siano promosso sostenuti perché solo così riusciamo a creare delle condizioni ambientali
Dove diventa possibile conveniente rompere
Il circolo vizioso
Sottosviluppo mancanza di fiducia disoccupazione
E io ho visto alcune situazioni in cui questi parti cominciano già a funzionare non è vero che non si sia mosso niente quando si dice il Mezzogiorno ci sono aree dove
Barbare che hanno avuto difficoltà enormi negli ultimi tempi dove questi meccanismi stanno ricominciando a funzionare
Mi viene in mente
Mi vengono in mente Crotone e Gioia e Gioia Tauro per dire due due are Micheli negli ultimi vent'anni hanno avuto episodi
Di depressione economica di male di cattiva amministrazione bene l'ICI si deve in atto questa convergenza di sforzi
E questo costituisce io qui non proprio parlo come
Uno che ha seguito le dinamiche micro istituzionali etnico sociali li si vede che la creazione di un patto del genere non è solo un fenomeno di attivazione di accoglienza di premere quel fenomeno di difesa contro
Abita cioè proprio come una c'è una una manifestazione invisibile che lo sforzo comune dà un valore in più anche alla lotta esplicitare quella che è fatta con le forze dell'ordine pubblico della giustizia nei confronti della criminalità ecco questa è la la la lei pare la riflessione di fondo che dobbiamo fare
In economia come la nostra la sicurezza fondamentale nella lotta contro la criminalità è il primo mattone della sicurezza
Per ricostituire
Per rompere un circolo vizioso che pesante non bastano sforzi isolati occorrono impegni
A tutti i livelli ognuno fa la sua parte è chiaro che l'intera governo centrale avrà certe competenze
Appunto in materia di giustizia e di ordine pubblico e di risorse per alcune infrastrutture fondamentali che ci devono essere una delle cose che si dice sempre mezzo giorno
Ma apro e chiudo una parentesi solo in molti casi molte situazioni regionali comma compresa la Sicilia per quanto io sappia e nemmeno una questione di risorse
Aggiuntive per aver infrastrutture a fronte di specifiche ma alcuni amministrazioni locali e regionali che hanno residui passivi colpevolmente
Ferma è un problema di capacità di spesa e quindi ancora una volta di mettere in moto un circolo virtuoso quindi poco
Ognuno deve contribuire a questo impegno
Il governo centrale i governi locali su cui ci sono elementi di grande speranza perché ho visto da in molte parti d'Italia e le più diverse è vero che si parla lo stesso linguaggio non solo si parla lo stesso linguaggio nella costruzione politica ma si parla già lo stesso linguaggio in moltissimi sindaci per esempio
Questo un fatto positivo mentre vedo più debolezze nell'amministrazione regionale molte alcune addirittura
Berardi grande di grande responsabilità la pubblica amministrazione faccio un ultimo cenno guardate la pubblica amministrazione e uno degli altri punti fondamentali su cui dovremmo impegnarci perché la pubblica amministrazione devi diventare
Qui ma anche in altre parti d'Italia un luogo di servizio e di promozione dello sviluppo e del lavoro mentre invece quanto è stato un luogo di inefficienza dell'inefficienza non è solo economicamente colpevole anche una terreno di coltura della non trasparenza e della e delle connivenze e non sappiamo quanto le connivenze tra fenomeni criminosi e politica transalpino
Per l'amministrazione
Quindi questa idea del dei patti territoriali dello sforzo comune per rompere il circolo vizioso è un'idea forte media che funziona deve essere diffuse rafforzata noi ancora dicembre avevamo avevamo ipotizzato questa Alleanza per il lavoro poi c'è stata la crisi è stato impossibile ma adesso ci sono ci sono le condizioni ci sono le condizioni il quadro politico
E quindi possiamo riprendere con
Maggiore forza voglio dire
Un'ultima cosa
Non sono convinto che questa la priorità dell'occupazione è una priorità vera Rita Forte impegnerà nuovo governo fin dal primo giorno
Del resto è anche una priorità
Dell'Europa
La noia una drammaticità particolare non è un caso io qui ho sentito delle parole che mi hanno riecheggiato mi pare molto giuste questo la parola fiducia non a caso anche il patto del lavoro che di cui si discute in Europa si chiama patto i fiducia per l'Europa perché
Paradossalmente in questa società come ho detto che ha delle potenzialità enorme quello che mancano non solo le risorse ma semmai più la fiducia e la capacità di
Impegnarsi insieme perché le risorse vengano impiegate nel senso giusto dicevo
Non c'è dubbio che questa sarà una priorità possiamo farlo dobbiamo fare
Vorrei solo dire però che guardate che se è vero quello che ho detto nel
Nel mezzo circa il metodo circa non ci sono formule magiche per fare occupazione c'è solo questa
E da qui che devono partire
E da qui devono partire i patti io l'ho detto più volte le priorità
Le scelte su cosa fare succhi impiegare gli insulti sul settore da valorizzare
Qui da qui devono partire cioè ogni territorio e si deve costruire il proprio specifico progetto e allora anche il discorso dell'autonomia di cui
Si parla a proposito del comportamento della
Regionalismo del federalismo
E qui ha un senso ha un senso anche specifico di responsabilità per questa impegno di lotta per lo sviluppo contro la criminalità per il lavoro io
Sei come la
La parola fiducia è una parola e la speranza di cultura cioè fatto cenno è sono parole che vanno usate con parsimonia prima finti poveri come se le sente troppo non succede niente si sfiducia allora io credo però che consapevolmente
Ci sono le premesse
Per averne dovute poter usare queste parole impeto c'è quadro politico ma ci sono anche le condizioni credo
Di uomini io sono sempre colpito tutte le volte che vanno nel Mezzogiorno siciliana forse più che altrove dalla ricchezza delle delle risorse e delle persone dell'educazione e non solo sono le radici le radici di cui qui si è fatto pure cenno sono importanti perché le radici
Valgono qualcosa ma proprio anche l'attualità qui noi abbiamo risorse umane
Pregiate ed educato e siccome si dice che il futuro dell'attore nell'autonomia nella creatività nell'innovazione nelle risorse umane bene quindi c'è un motivo
Di fiducia nelle persone che poi sono il motore di di tutte queste cose allora se posso dire proprio alla vigilia del primo maggio
Una dare un fondamento alla nostra fiducia dovrà lo troverei alla fine proprio in questi nel fatto che persone che sono qui
Sono consapevoli sono hanno una storia dietro hanno insegnamenti di questo tipo e quindi possono avere fiducia e dare fiducia deriva
Diamo la parola al compagno Luciano Violante per l'ultimo intervento
Sono
Sono passati quattordici anni dal giorno dell'assassino di la Torre di Di Salvo
E
Ogni anno abbiamo ricordato questa questo anniversario l'ultima volta per lo più ricordo se vota male in una parlamento regionale grazie all'iniziativa del presidente capi Tumino
E oggi però il ricordo a un carattere un po'nuovo rispetto al passato
Primo per la situazione politica nuova nella quale ci troviamo
Secondo perché la prima volta che partecipa un Ministro del lavoro ricordare più la Torre
Proprio perché sì proprio perché intendiamo colonne ricordare un uomo che si è battuto per il lavoro intendiamo aprire
Orizzonti prospettive nuove all'impegno antimafia
Prima di entrare nel merito di questo mio intervento volevo ricordare persone più gioca una cosa che della geografia politica del partito comunista Latorre si collocava a destra né a sinistra
C'erano di destra diciamo così e visto no lo dico perché analisi lucidissima che ha fatto renda poteva far pensare una cosa diversa accusata così
Ed era un uomo
Per cioè con la sua ancora più valore a la sua il suo impegno che nella legato ad alcuna forma di consociativismo
Legato a nessuna forma come dire di di coesistenza pacifica diciamo così erano di grande rigore intellettuale che ho conosciuto dei primi anni diede lavoro parlamentare
E appunto imparato ad apprezzare perché per questo su rigore
Come dire che non diventa mai furore era rigore da tanta fermezza serietà e capacità di di di individuare gli obiettivi prioritari
I termini atto dei quali e di lavoro in particolare per quello che ne fu dato capire mentre si lavora insieme al progetto di legge che porta il suo nome
E e poi successivamente un po'guardandosi e cos'erano due lui era particolarmente legato al punto che aveva anche lavorato
Nella suo
Lavoro di componente della Commissione antimafia io sono d'accordo con giudizio si sono stati troppo poco quegli atti quegli atti sono gli era straordinaria
Di comprensione ecco la questione dei soldi della ricchezza io allora ero molto piemontese Zagato ed indica sempre i piccioli bisogna portare via rinuncio nessun poté per capire di cosa si tratta ma questo punto di porta via il danaro come dato di fondo ed era la sua grande intuizione
L'altra questione e questo quello realizzo nella legge che porta il suo nome l'altra questione che la questione assolutamente attuale
Ah grazie sì solo che la prendo dopo
Sono i postumi elettorale il
L'altra questione era quella relativa a fare della lotta contro la mafia una questione di massa
Cioè uscire dei confini delle élite e che e la se la questione che no tuttora non sul tappeto
E si saldano le cose
Nel senso se devi fare una lotta per portare via di ricchezze certamente l'azione deve essere di carattere generale noi siamo lieti lo accennava adesso Pietro Folena siamo lieti perché siamo riusciti a questa ogni fine legislatura ad approvare una legge che il complemento
Delle intuizioni di Latorre portare i miei beni va bene però bisogna anche restituirle cioè restituirli a quella società civile qua e là ma che li ha tolti
E la legge sull'utilizzazione sociale dei beni confiscati alla mafia e come dire si colloca in quell'azione non abbiamo smesso di pensare all'insegnamento via Torre stavo per dire naturalmente adesso c'è il drammatico problema che permanente nostro paese di applicazione della legge
Nel senso che per esempio ci costa che non c'è un archivio nazionale
Dei beni confiscati alla mafia
E quindi è difficilissimo avviare un azione
Che consista prevede l'attuazione di quella legge ora lentamente credo che anche questo si farà si è sperabile che non governo lavori in questa direzione ma insomma e Coco l'insegnamento l'abbiamo preso adesso c'è da attuare strategia applicative strategie applicative ribatte
C'è propria della questione di massa dicevo e mi pareva diceva con grande chiarezza ne abbia avuto due fasi
Di lotta alla mafia in quota ma che è stata rotta di massa l'occupazione delle terre e momento per la pace
A me non sembra di udire che è stata questione di massa in movimento antimafia verificatosi dopo l'assassinio di assi del monta due
Perché ha avuto cala caratteristiche come dire non non ricostruttive io non contesto sostituiamo ci non ricostruttive ma avuto caratteristiche di profonda reazione morale
Di sdegno di indignazione
Che ha lasciato una traccia di fondo lasciata nella scuola
Che ciò che è rimasto di quel di quell'anno intensissimo è stato un lavoro che va avanti non saremo mai sufficientemente grata insegnanti italiani e moltissime sempre ai ragazzi che va avanti nella scuola
Formazione legalità educazione a legalità educazione l'Antimafia Ute queste cose però ecco non si tratta di una questione di massa le ultime due questioni sono sequestro e devo dire credo che tutti noi che ci interessiamo di questi problemi ci poniamo un proprio questa questione come facciamo oggi su quali terreni oggi da lotta contro la mafia diventa una questione di massa io mi sono imbattuto in una nella limitatezza specialmente in Sicilia di una legalità che soltanto modalità giudiziaria
Ma che non è legalità del lavoro nota località di servizi essenziali mentalità della scuola la legalità dalla salute e così via dove quindi questa legalità giudiziaria rischia di essere soltanto concezione e quindi cittadino rischia di apprezzare i costi della legalità ma di non coglie con i vantaggi
Una cosa devo dire di sapete sono piccole cose quelle che illuminano
Mi ha colpito è stato interamente qualche tempo fa in un paese siciliano la mattina la mattina presto da prendere i giornali c'è un banchetto che ho parlato Carafa anche un banchetto che vendeva cianfrusaglie bicchieri vecchi posate trasporto spaiate eccetera
Questo signore mi riconosce che vendere dice ma
Onorevole mi ha fatto una contravvenzione di duecento mila lire indicando un vigile calici viceré che ha fatto e non c'ho la licenza
Ce lo sa che non si può vendere senza licenze sino alla Mambro fatta due anni fa
E se c'erano duecento mila lire essendo domenica non stavo qui a vendere cose stava a casa con i figli giustamente
E come faccio io
E è una banalità se volete però la parità drammatica per quella persona ma come dire entri dentro un mondo dove sei assolutamente
Come dire
Inadeguato
Con un una proposta di come dire di antimafia che si è soltanto una proposta di di legalità quel cuciti IVA
E allora
Ho l'impressione che le questioni del lavoro
Due questioni che la pubblica amministrazione che vivo qui richiamate cioè alcune grandi questioni sono componenti strutturali della questione sociale gelato contumace
Qui a a Palermo abbiamo per esempio lo dico visto il lavoro un problema drammatico di lavoro nero
Autorità di salariali qui siamo siamo come dire nessun gabbie salariali di fatto
Con un meccanismo di subappalti a a cascata che arrivano a sud a livello del lavoro nero cioè del lavoro non qualificato fatto male e che non comporta possibilità di gestione degli impianti costruiti
E quindi con difficoltà enormi dal punto di vista Polito e la manutenzione di queste cose costruite male a prezzi bassi da persone non qualificate con le imprese che sono qualificate professionalizzate che escono dal mercato perché non possono reggere quel tipo di costi c'è questo
Il meccanismo e e quando arriviamo poi a livello del lavoro nero vuol dire che gli anni però il lavoro controllato da organizzazioni tipo criminale o mafioso
Allora questa questione
Credo che dovremmo un po'riflettere su quali sono le componenti come dire di una di un rapporto tra antimafie questione sociale oggi insomma alla fine di alla fine di questo decennio
A me pare che le componenti siano queste rispettando il gol per quanto riguarda la Sicilia soprattutto c'è un problema come dire di macchina di motori pubblico
Che il tipo di spesa pubblica che c'è in Sicilia
Cioè la spesa non spesa diciamo così
Le cose qui ce n'è di tutti
La questione della struttura del governo regionale che un governo per assessorati non è cioè per principati in non comunicanti tra loro non un governo della regione
Qui c'è un secondo me un peccato originale diciamo così per come è nata da Regione per come s'è nata la burocrazia regionale commissionati gli assessorati regionali
Chi ha studiato quel queste cose dico renda conciliate sei storici tema affrontato questo tipo di problemi mi pare che non disegnato appunto una sorta di assalto all'Istituto regionale di vari pezzi
Dei tradizionali partiti governo che si portò dietro proprie clientele che inventò dipendente funzionale regionale
Nasce così una burocrazia non per rendere servizio i cittadini ma nasce non voglio con sono naturalmente però questi vizi origine pesano anche sui migliori naturalmente collega
Nasce non per rendere servizi citavi ma per collocare come dire le schiere dei sostenitori di grande elettore di piccoli negli elettori di coloro che
Poi andava a fare i deputati regionali erano a fare l'assessore regionale
Ora questa questione di
Niente una spesa pubblica che dia servizi perché il oltre Michelangelo PC il fascino del non finito colpisce la Sicilia perché c'è le grandi opere non finite sono occasioni salario non sono mai presupposti di servizio
Per l'opera non è finita
Perché sarà finita nel momento in cui c'è una scadenza elettorale e questo consentirà qui da un altro pezzo di salario per poter mantenere la la società civile in condizioni di permanente precarietà perché questo il meccanismo
E allora
Una battaglia per un governo regionale che sia lo dico perché siamo alla vigilia di elezioni un governo non per assessorati ma con poteri forti di coordinamento e di Rizzo del presidente più propriamente non c'era
E come dire un lavoro che sarà certamente più lento Della Bruxelles regionale
Ho l'impressione che la moltiplicazione delle conferenze di servizi e gli sportelli unici sono le tecniche con le quali anche una burocrazia molto compartimentati efficiente può cominciare a tagliare una discussione sul proprio ruolo se stessa
Perché oggi Bimbatti sempre di più più meccanico cittadini che ti dicono sì va beh io potrei però io stamattina sono andato in un grande una grande articolazione di di grandi aziende pubblica in Sicilia e mi dicevano B
Lehner a discutere informatici alcune cose e mi diceva il direttore compartimento quali finalmente noi abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni
Soggetto tratto stavamo partendo per fare determinate cose saltato l'assessore al Turismo duecentodiciannove ma io non sono stato consultato
E quindi ho dovuto riprendere assessore regionale Dutto riprendere aveva ragione promette anche l'assessore al Turismo nel secchio lamentarsi dev'essere stato consultato ma insomma questa faticosi da del fare con le risorse che ci sono perché le risorse ci sono
Cioè la la la difficoltà di rendere servizi altrove abbia il problema di difficoltà di reperire i fondi per dare i servizi che abbiamo un problema di difficoltà di rendere servizi con i fondi che ci sono che e ed inverso francamente e guardate che come sappiamo e come segnato anche in alcuni scuse che ha detto la Torre
Non si tratta di una difficoltà accidentale
C'è questa follia ha un suo metro non sa logica
Determinato dal fatto che il meccanismo di tenere in continuo stato di subalternità la società civile pessime trespoli fa
E quindi il servizio non deve essere dato e quindi la società deve essere tenuta in condizioni di precarietà le istituzioni condizioni instabilità l'altro capo lavora cura leggere regge elezione comunale dobbiamo una legge per la quale il sindaco non a maggioranza
E poi ciascuno può porre preferendo uno contro l'altro ciclo meccanismo risultato e se per caso vanno d'accordo ci potrà scadenza nata il duello che quella dei piani regolatori che non sono stati
Se non sono fatte entro un certo termine fanno decadere il consiglio e il termine di poco superiore al termine che la Regione impiega per consegnare i documenti e quindi quasi tutti salta
Che c'è un meccanismo di continua permanente instabilità allora mi pare che se vogliamo affrontare i proprio della costruzione dello stato sociale in Sicilia i propria del motore pubblico diventa una cosa fondamentale
E il motore pubblico vuol dire ripeto tipo spesa pubblica tipo di governo regionale tipo di burocrazia tipo di legge
Ora tra l'altro una cosa che ha preso oggi che non sapevo
Io pensavo che la la rete elettrica ritenersi elettrica siciliana fosse una rete che fornisse non poco adeguata in Altara si sia vende il sedici per cento l'incidente che produce produce più di Algeri
Il che vuol dire che abbiamo una carenza drammatica di impianti di impianti industriali imprenditoriale c'è questo un po'il punto di fondo e quindi
Il la questione di costruire poi il resto delle grandi reti per costruire quello un distretto quelli che siamo piste che altrove
Distretti produttivi nei quali la legalità sia la componente che lo Stato assicura chiusa con i grandi beni pubblici posi curati sono sta spedalità grandi infrastrutture servizi a rete eccetera
Ecco mi pare che questa sia una un complesso di questioni quello di chi ha armato del motore il pubblico che lo stato sociale da affrontare
Nel prossimo futuro
Abbiamo poi
Andando rendendoli questo è lavoro scuola servizi pubblici essenziali e questioni giovanile mi fermo solo su questo momento c'è una questione giovanile
In Sicilia
Nel senso che vuol dire difficoltà di prevedere un futuro lavorativo
Per molte migliaia di ragazzi difficoltà di rapporto scolastico c'è un'altissima
O si chiama mortalità contenente
Se
Scolastica siamo sono molto pochi ragazzi d'università nella lista palermitane c'è uno scarto ancora maggiore che nel resto d'Italia
Tra quanti si scrivono e quanti si laureano e ancora maggiore lo scarto tra coloro tra la media coloro che vengono da famiglie operaie e contadine che la mediazione quattro per cento che si ama
A Londra meno del due per cento circa quindi ecco tutto questo ci dice che abbiamo uno straordinario orizzonte ad ampliare
E poi credo che ci sia da fare un lavoro
Questo proprio come forze politiche qui
Ci sono alcuni esponenti autorevoli di istituzioni e forze politiche c'è propria di come si crea una nuova classe dirigente in Sicilia
Questo un punto chiave per uscire per possiamo in tutti i motori che vogliamo finché non creeremo perché dico questo perché la generazione di sindaci è un pezzo di nuova classe dirigente
Però a questa nuova classe dirigente io vedo in una serie di partiti di destra di centro sinistra nel mondo imprenditoriale
Nelle amministrazioni una generazione diciamo che va dai trenta ai quaranta anni
Questa generazione però non comunica ancora
Non non è in relazione ancora perché non ama il potere sufficiente per comunicare tasse e in Sicilia in pratica faremo se non hai una quota di potere sufficiente non comunichi non pesi comuni che all'interno del tuo circuito non comunichi fornito circuito
Allora sommando che apparteniamo a generazioni precedenti mi pare che abbiamo un po'un dovere vedere in che termini questi pezzi vicedirezione entrano in comunicazione tra di loro e indipendentemente dalle due politiche che portano costituiscono l'ossatura di una nuova classe dirigente siciliana
Cioè fuori delle vecchie del delle vecchie questioni di questa città e di questa Regione e questo mi pare che sia uno dei punti essenziali per costruire quindi un motore pubblico che funzioni le priorità al lavoro scuola questione giovanile
E una nuova classe dirigente mi pare che tra l'altro anche il lavoro che fece di pochi mesi in cui l'attore poté essere segretario regionale era diretto a costruire una classe dirigente in Sicilia
E guardate era diretto lo dico a chi viene dal partito lo definiamo minori che sono seduti a questo tavolo
Anche contro pezzi del suo partito
E quando si fa la battaglia per la nuova classe dirigente i primi a ribellarsi sono già amici esperte
Che tirano comune amico
Va bene ma questa è una battaglia che l'ha condotta in modo intransigente e vi assicuro è l'unico fronte che assicura un reale ricambi il reale nuova direzione questa Regione
Perché ci sono dei condizionamenti soggettivi di massa chiamiamoli così cioè che riguardano le persone che sono diffusi in modo enorme che sono tali che impediscono un vero rinnovamento qui se non c'è qui allora mi pare che ci sia ecco
Una necessità
Di lavorare per la generazione che sta da questa parte del tavolo che si occupa della Sicilia di lavorare per costruire una classe dirigente non c'è per lavorare per costruire le comunicazioni tra questi pezzi di classe dirigente che non comuni con si parlano
Non sono ancora perfettamente Seat e infine io voglio dire una parola sulla questione relativa al alla sentenza che abbiamo letto recentemente con rispetto per quella sentenza naturalmente resta un problema l'ICI
E la questione dei decisori e diritti politici in Sicilia
C'è un punto che non è risolto la questione dei decisori chi ha deciso non si è saputo non se non si capisce che ha deciso l'atto non si capisce che ha deciso ma tra il momento insomma in cui si dice perché anche la cupola non basta da questo punto di vista non è un dato sufficientemente soddisfacente e non perché si voglia andare sempre al di là scopi grandi vecchi perché non è questo
Io ricordo che una volta un signore che di mafia se intende a Palermo
Avendo io presentato un mio libro che si chiama nella Piovra disse guarda io sono d'accordo con quello proprio non so niente di mafia eccetera naturalmente però sola con la con quello che lei ha detto io non userei il termine piove nella regione userete Rimini Idra
Cioè il il pensiero sbagliato e che ci sia una testa e tanti corpi esita in realtà forse il corpo uno ma le teste sono più dico
E una di queste teste e che che si parlano ma sono diverse sono distinte e non sono solo ordinato e gerarchicamente sono parallele
Una di queste teste quella che decide gli omicidi politici
E io dico qui c'è un punto decisivo perché finché non si tocca questa testa queste anche la testa che stabilisce il blocco della spesa pubblica che stabilisce che le grandi cose non si devono fare che stabilisce subalternità della società civile perché tutto nei salotti
Perché poi l'attore ucciso se mi consentite più per il movimento per la pace cioè per l'azione di massa che per la legge perché se ne succinti quelli che fanno le ci antimafia Terracciano sterminio
All'UDC anche uno dei collaboratori del
Diceva guarda chiama siamo di quelli Fagone perché naturalmente per c'è un motivo noti i particolari lì c'è un problema la saldatura tra antimafia movimento di massa e questo che scardina gli equilibri perché la
è già di per sé come sappiamo poi per esempio che abbiamo fatto non sono proprie carte e così via quindi con questa questione dell'attacco i grandi deciso
Lori diritti politici mafiosi è una questione di fondo ma ne avremo la legittimazione chiede alla magistratura perché suo compito di individuare i grandi decisori
Se non costruiamo quelle condizioni legalità complessiva che consentano di fare questo lavoro cioè di legalità di servizi di legalità della sua vita la solita cede pratica quotidiana diciamo così perché se c'è questo proposto argine chi dato ora sul versante giudiziario può andare in quella direzione se non c'è questo robusto amministra sempre l'equivoco unico per il quale se mi è permesso di dire un'ultima cosa io francamente non ho capito la ragione per la quale una TV di Stato per fare un dibattito sui collaboratori della giustizia debba valesse la persona che più su dieci anni di reclusione vedi io ho detto quando mi è stato chiesto un giudizio netto va bene il prossimo dibattito sull'utenza sessuale fatelo con Pacciani perché paese questo nome
Il meccanismo ora capisco che ci sono le esigenze televisive ed esigenze come dire di spettacolo eccetera però come dire c'è un dato di etica dell'informazione che bisogna rispettare sul senso della misura e tutte le cose altrimenti se prevale il relativismo che tutto è possibile tutto praticabile tutto ecco
Sì io credo che proprio i migliori professionisti e lì c'era uno dei maggiori professionisti italiani dell'informazione che Vespa rischiano di essere travolti proprio da questo gioco perché Emilio i professionisti non ci aspettiamo una più rigorosa tenuta comica della frontiera ippica all'informazione e lì forse questa cosa non c'è stata tappe ringrazio
Vi ringrazio per essere ben