"Mezzogiorno, Europa: obiettivo integrazione" convegno promosso da Banca di Roma, Fiat, Mediocredito Centrale nei giorni 28 e 29 giugno 1996 presso il Castello Utveggio

Non abbiamo Graziano il aprì i lavori di questa seconda sessione che prima non ha risentito eh la seconda sessione che riguardano l'iniziativa appresa dalla Banca di Roma dall'affiatamento il generale intorno alla questione meridionale prego così
Autorità signore e signori io credo che questa opportunità che oggi è offerta dalla Mediocredito dalla FIAT dal Banco di Roma
Sia una opportunità particolarmente importante
Che si colloca in un contesto
Particolarmente significativo
Oggi
Sostanzialmente
Diciamo con questo mio saluto concludo la mia attività di presidente della Regione
E si apre la stagione della nuova attività
Dell'Assemblea legislativa e quindi si aprirà l'attività del nuovo Governo alla Regione
Oggi
Come particolare
Coincidenza si è consumato il rito dovuto della parifica del bilancio della stessa regione che ha puntualizzato laddove fosse necessario
Le particolari difficoltà
Di questa regione particolari difficoltà finanziarie ma non solo finanziarie di questa Regione
Oggi sostanzialmente si avvia la fase di
Un ragionamento che dovrà portare all'indomani della suo rinnovo il Parlamento nazionale
Ad affrontare le questioni relative ad un nuovo meridionalismo
Io non intendo qui porre ne spetterebbe a me e il mio è il solo un accenno di saluto
Io non intendo qui imporre le questioni
Relative alla rivendicazione di un
Intervento straordinario di cui più nessuno avverte la necessità però non posso che porre e credo che questo sia sostanzialmente l'obiettivo del convegno che porre all'attenzione di tutti i convenuti ed è importante soprattutto che questa consapevolezza l'abbiano
Importanti istituti di credito
Rappresentanti della grande impresa e significative strutture finanziarie pongo all'attenzione di tutti che il deficit infrastrutturale
Di cui
Oggi
Paga il peso
Il Mezzogiorno ed in particolare la Sicilia perché oggi vorrei sottolineare in modo particolare l'aspetto alla questione del siciliana è un deficit che deve essere superato con una nuova consapevolezza
E soprattutto con l'adozione di strumenti nuovi ecco perché ritengo particolarmente importante che oggi sì si interroghi su come queste regioni
Le regioni meridionali possano partecipare allo sviluppo complessivo al Paese in un momento in cui sono due gli ambiti di domanda che ci si pone la nuova esigenza di federalismo post anche dalle regioni più forti
E al tempo stesso dicevo la necessità di porre attenzione ad una nuova questione meridionale per fare in modo che le regioni meridionali possono partecipare a pieno titolo allo sviluppo possano costituire a riferimento
Per l'allargamento della Unione Europea verso quell'area
Di libero scambio che è considerata all'aria dei paesi del Nordafrica e comunque dei paesi in via di sviluppo io credo che da questo punto di vista
è importante che
Da parte nostra quindi da parte della della regioni vi sia la consapevolezza che non si può chiedere Allo stato ciò che lo Stato non può da e si debba chiedere
A noi stessi di dare ciò che è nostro dovere dare una maggiore efficienza una maggiore qualità efficacia dell'azione amministrativa a sostegno dei processi di sviluppo come condizione per come precondizione per consentire questa che questi processi possono svilupparsi però è altrettanto vero che
Non solo con questi strumenti
Questa Regione queste regioni possono partecipare
Al creare quelle condizioni che sono necessarie per riprendere un cammino virtuoso verso lo sviluppo
è necessario che si possano realizzare Investimenti da parte di operatori privati e per far questo è necessario che si superino dei limiti infrastrutturali che è in atto esistono quindi lo strumento della partecipazione privata agli interventi infrastrutturali e credo uno delle vie assolutamente da percorrere
Che all'interno di un contesto che comunque sostanzialmente sufficiente a trenta moderno può consentire alle regioni pagandone il costo in termini di servizi resi di poter accelerare all'interno di una logica programmata il processo di superamento del proprio limite infrastrutturale
è necessario al tempo stesso che si acceleri un percorso verso una
Riduzione dei limiti
Di costo che fanno sì che i nostri imprenditori oggi siano costretti a pagare uno il prezzo più alto per rendere attività che oggi in altri territori dello stesso paese
Vengono resi e quindi è importante e concludo nel ringraziare gli organizzatori per questa iniziativa è importante che oggi ci si interroghi ci si interroghi soprattutto su come
E
Necessario favorirà la ripresa del circo del circuito virtuoso nelle regioni meridionali come necessario
Favorire la ripresa il circuito virtuoso in una realtà come la Sicilia che ai mali di tante altre regioni meridionali aggiunge il male di però una economia che è stata fortemente condizionata dalla presenza del fenomeno della criminalità organizzata della mafia che è stato un vincolo un fattore che ha limitato le opportunità di sviluppo oggi le forze dell'ordine la magistratura hanno condotto un azione meritevole che tende a ridurre questo limite però non serva nuovo questa azione da sola non è in grado di creare le condizioni contrarie per la ripresa lo sviluppo è necessario quindi che una politica dei fattori riprenda ad essere una politica utilizzata intelligentemente ed attivamente ed è necessario quindi e investitori pubblici e privati
Riprendano prima nella sforzo di modernizzazione del territorio cercando le convenienza che progettualmente possibile identificare io credo il governo da me presieduto abbia in questo senso ho ritenuto di dare un contributo modesto
Ma un contributo individuando questo come uno degli ambiti verso i quali muoversi e la legislazione regionale credo che qualche indirizzo in questo senso offre sarà necessario che questo indirizzo venga percorso soprattutto che si realizzino quelle condizioni complessiva che consenta di riportare il Mezzogiorno allo stesso livello di convenienza che il resto del Paese oggi offre e che ha permesso al resto del Paese di reggere una crisi gravissima tutto sommato con un esito conclusivo sufficientemente positivo
Quindi grazie e buon lavoro
Ecco prego Passaro bagnini presidente Asif indulto di portare saluto della Confindustria
Buongiorno a tutti autorità amici colleghi l'incontro promosso oggi ha indubbiamente significatività
Ma soprattutto aveva vere in funzione di quella che l'emergenza tempi
Per la Sicilia
Vi è da individuare subito percorsi ed obiettivi
Che rendano
Possibili
Le soluzione alle problematiche
La Sicilia oggi sicuramente presenta fattori di aria fra le più da tale deboli nell'aria nel tutta l'aria dell'Obiettivo uno euro e dell'Europa
Ebbene
Noi dobbiamo andare oltre i fiumi più parole
Perché diagnosi e terapia sono state già abbondantemente
Ha minimizzato
I tempi però sono maturi per una concertazione per una convergenza di tutti i fattori sociali ed economici
Poter realizzare dei programmi ma soprattutto il versante nel tempo il più veloce possibile
La verità è che oggi ci si non c'è convenienza a fare impresa
Noi dobbiamo rimuovere questi fattori negativi e creare opportunità e convenienza per lo sviluppo l'impresa
Noi tutti conosciamo gli scogli
Che frenano
Questo intraprendere in Sicilia
Ne abbiamo parlato tanto
Lo scoglio del credito
Lo scoglio dei trasporti
Lo spoglio dato da una formazione sicuramente non qualificata fino ad oggi
Lo scoglio
Di tutta una serie di Circuiti
Burocratici
Che non hanno assolutamente capito quali sono le esigenze delle aziende
La burocrazia nella buona sostanza
è entrata in una conflittualità più o meno latente
Con il potere politico
Ne ha condizionato molto volta la voglia di fare
L'abbiamo visto onde volte caro presidente Graziano
E soprattutto ha vincolato quello che e la volontà dell'inventore a intraprendere
Io ritengo che
Quindi in teoria siciliana
è un intento RIA sana perché lascia tanta parte dei casi inventore siciliane sano
E non c'è dubbio che
Egli ha superato paterno dire lo spartiacque tra un passato che sicuramente non lo hanno ratificato
E vuole avviarsi per un futuro
Fatto di un nuovo di un nuovo
Concepire
Tutta la vita aziendale in un contesto impulsi posso muovere con quella volontà di qualificare il se stesso alla propria azienda egli ha capito che secondo me la volontà che lo ha fatto vince ma era nel passato non è più
Possibile
Per il futuro quindi egli è disposto con tutta la buona volontà con la massima volontà appare un salto di qualità
Egli
E ritengo interpretare il pensiero del lascia grande parte dei miei colleghi
Egli volesse protagonista
Nell'integrazione del processo economico di questa Regione
Ma è chiaro che ha bisogno di una normalità patemi dire di una normalità di navigazione
Di certezze egli ha bisogno di efficienza
In un contesto in cui egli vuole operare attraverso un corretto il corretto il riconoscimento del ruolo portante che all'impresa lo sappiamo tutti lo ripetiamo senza impresa senza sviluppo dell'impresa
Non c'è sviluppo dell'aria
Non c'è sviluppo culturale non c'è sviluppo tecnologico
Allora io ritengo che tutti tutti i fattori portando e tutte le persone che hanno un ruolo debbono coordinarsi con capacità realizzatrice in questa benedetta Sicilia perché c'è la possibilità di fare
E gli esempi non mancano
A questo io ritengo che noi tutti dobbiamo indagare oggi ma mirare con una volontà di fare presto
Non vi è dubbio
E siamo vicini
A constatare la polveriera sociale ci può esplodere dall'oggi al domani
Ma senza bisogno di ricorrere a questi
A questa visione apocalittica
Noi tutti abbiamo bisogno di costruirci noi dice rubare noi una spinta al fare
Ed è con questo augurio
Questa sera e domani non dobbiamo creare percorsi percorribile velocemente ma percosse reali concreti
Pragmatici
Non possiamo più secondo me andare a ulteriori convegni risentirci ancora non risolti i percorsi dobbiamo creare veramente caro Presidente della Torre capacità realizzatrice
Con questo augurio
Io do a tutti
Una volontà l'espressione la volontà di pare e di fare tutto ognuno per il ruolo che portiamo grazie
Sono molto contento che sia toccato a meno che tra i tre sono scelti promotori di questa iniziativa e quello che per missione si occupa di Amburgo quindi parlare di sviluppo anziché a Roma parlare di sviluppo a Palermo
Con questo secondo incontro sul tema del Mezzogiorno a Palermo la FIAT la Banca di Roma e il Mediocredito centrale vogliono entrare nel vivo del dibattito e dei problemi che abbiamo affrontato il primo incontro è avvenuto pochi mesi fa a Roma
In Banca d'Italia
O il primo incontro poco in Banca d'Italia ha riproposto la questione meridionale come questione nazionale
Vorrei PD ricordare una frase conclusiva delle considerazioni finali del governatore
Dallo stupro mezzogiorno derivano benefici per l'intero Paese è una frase molto importante molto significative non solo perché configura come il monito della più alta autorità monetaria nei confronti di un dibattito economico che a nostro avviso negli ultimi anni è andato così estinguendosi verso la questione meridionale quasi che la fine dell'intervento straordinario costituisse anche la fine della questione meridionale
Ma anche perché ribadisce
Come una economia duale in cui convive la piena occupazione del Nord con tassi disoccupazione al sud più simili a quelli registrati nella Grande depressione degli anni Trenta che a quelli di un Paese industrializzato d'Europa degli anni novanta è un rischio non solo per mezzogiorno ma per interazione
Con questo Chico di incontri nella capitale del Mezzogiorno vogliamo ora affrontare gli aspetti più più densi quelli che si frappongono ancora l'innescarsi decido di sviluppo che ricordava il presidente grazie
La prima vorrei rispondere all'interrogativo
Ma perché è una grande industria una grande banca commerciale è una banca di sviluppo insieme hanno deciso di aprire un fronte di dibattito sul Mezzogiorno
Perché insieme abbiamo percepito che il problema mezzogiorno affrontato fino a ieri come problema dello Stato attraverso l'intervento straordinario e oggi un problema di mercato
Perché come operatori di mercato sappiamo che senza una ripresa di un ciclo virtuoso fatto di risparmio redditi Investimenti e Mezzogiorno mancherà Alitalia
Un'intera pezzo importante di domanda aggregata senza la quale saremo più esposti alla maternità della congiuntura internazionale e dei cambi
Perché l'aggravarsi del divario Nord Sud costituisce un vero e proprio rischio Paese per l'intera economia nazionale
Perché crediamo che oggi dal Sud provengono segnali importanti di rinascita civile a cui vanno immediatamente al giunti segnali di rinascita economica
Perché infine crediamo nell'Europa e nel processo di unità europea e l'Italia non può entrare in Europa senza aveva almeno impostato in modo definitivo la soluzione della questione meridionale
Il tema della convergenza delle aree deboli mezzogiorno Germania dell'Est è stato oggetto pochi giorni fa nelle credo centrale di una attenta riflessione da parte dei più importanti economisti delle università europea
Per quanto riguarda il nostro paese nonostante gli sforzi condotti a livello pubblico per promuovere lo sviluppo Mezzogiorno non si è determinata una significativa convergenza da Italia del nord e del sud
Il gatto misurato sul differenziale del PIL pro capite fra nord e sud e taglia quaranta per cento quindi a livelli molto vicini a quelli dei primi anni Cinquanta
E cento per il periodo che va dal sessanta agli anni Settanta
Durante il quale si registra una pur lieve tendenza alla convergenza tra i livelli di reddito del nord e del sud Italia l'evoluzione complessiva sembra tutt'altro che incoraggiante
Questa realtà dello sviluppo del nostro Paese evidenzia come l'unificazione economica e politica di per sé non assicuri riduzione dei divari tra Regione anzi comporta dei rischi di aumento di divergenza
Tre sono i principali aspetti che bisogna rammentare
Il primo è l'integrazione europea rappresenta un'opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno secondo il processo di integrazione impone tuttavia costi che giustamente o non trascurabile
E terzo gli esiti dell'integrazione europea dipendono fortemente dalle politiche che dovrebbero accompagnare il processo
Integrazione economica rappresenta dunque un'opportunità mai al tempo stesso impone una sfida crea benefici e costi
Considerando i possibili effetti dell'integrazione bisogna infatti considerare da un lato e diventati dell'integrazione dovuti alla maggiore efficienza derivante dalla specializzazione produttiva in settori in cui Paesi beneficiò di un vantaggio comparato dall'altro i possibili costi del processo di integrazione in particolare il possibile verificarsi di processi
Di rilocalizzazione per attività produttive verso aree più sviluppate che potrebbero determinare l'accentuarsi dischi libri nei livelli di sviluppo regionale
è evidente che i costi del processo l'aggiustamento possono essere considerevoli
E l'effetto netto del processo di integrazione dipende fortemente dalla velocità con la quale l'apparato produttivo sia gli orienta verso settori in cui il Paese o la Regione può vantare un vantaggio comparata
Il processo di aggiustamento economico a mezzogiorno e disposta all'apertura internazionale è ancora in gran parte da compiere
Quali sono i rischi cui esposte mezzogiorno l'integrazione economica potrebbe penalizzare il Mezzogiorno in quanto l'aria si caratterizza per la scarsa rilevanza
Di economie esterne che favoriscono la localizzazione di attività produttive
Insufficiente sviluppo vicentini tecnologici bassa dotazione infrastrutturale inadeguata qualificazione della manodopera rispetto ai bisogni dell'impresa
La presenza diseconomie esterne problema dall'ambiente esterno che lei ricordava pensiamo solo la questione della vendita organizzata
Bassa efficienza dell'operatore pubblico incertezza nei suoi meccanismi decisionali scarsa flessibilità del mercato del lavoro
Se il saldo fra costi e benefici sarà negativo allora si disse che al divario italiano si aggiunga il divario europeo il Sud si troverebbe così esposto ad una replica degli effetti economici negativi che subì all'epoca L'Unità d'Italia
Vediamo ora un altro caso di unificazioni caso tedesco
Il confronto con la Germania ovviamente è puramente indicativo tante diverse sono le situazioni le condizioni in cui è avvenuto
Però è utile riportarlo perché in questo seminario abbiamo fatto dei maggiori economisti denunzia europee tra cui molti italiani se ne è parlato e quindi credo che sia opportuno che riporti questo dato pur con tutta l'indicazione che ho fornito precedentemente
Eppure da ottantanove la Germania ha investito nei Laender orientali una cifra pari al sessanta per cento del PIL di quelle zone
L'Italia in media negli ultimi anni investe una cifra pari a quindici venti per cento del PIL del Mezzogiorno
I primi anni investimento la Germania dell'Est solo per il costruttore è stato pari al trenta per cento del PIL
Nella Germania dell'Est l'intervento dello Stato e quello del mercato sono stati contemporanei e oggi il grosso degli investimenti sono di mercato
Tant'è che l'agenzia statale per lo sviluppo della Germania dell'Est evita status
Le banche della Germania dell'Ovest sono state protagoniste dell'azione di ristrutturazione economie dell'Est ben dodici mia dirigenti diventa ai funzionari di banca sono stati trasferiti da gennaio l'Ovest
Vedendo l'orientale io ricordo problema che non abbiamo la mobilità settore bancario certamente paradosso è abbastanza evidente
O voi citare il caso tedesco
In quanto al di là delle differenze creando molti i suoi aspetti improponibili per il nostro Paese perché ci sono alcune indicazioni di fondo che sono validi anche qui in Italia
La concentrazione dell'intervento e della spesa questo è il punto qualificante
Il rapporto di stretta sinergia tra pubblico e privato che qui non c'è
Il ruolo determinante dell'investimento in infrastrutture come motore dello sviluppo il ruolo sistema bancario come soggetto che lo sviluppo
Da quanto detto mi sembra dunque evidente che solo creando favorevoli condizioni localizzative in presenza di un crescente grado di integrazione si dovranno determinare i presupposti per un aumento della competitività del Mezzogiorno
Per un afflusso di investimenti diretti dall'estero con conseguente impatto positivo sul tessuto economico dell'aria
Sono testimone d'una vicenda che si è conclusa pochi giorni fa ha proposto di investimenti diretti stranieri in Italia pone in una congiuntura politica perché avvenuto durante una crisi di governo durante la campagna elettorale una grande industria tedesca sia affidata al Mediocredito centrale
E siamo riusciti a collocarla mezzogiorno a collocarla Bari e vi devo dire che il motivo in cui ci siamo riusciti e perché con un concerto di disponibilità tale mistero di bilancio alla regione investita forse anche a qualche funzionario però mi vedo centrale abbiamo detto a questa azienda di Stoccarda la possibilità di verificare che c'era assistenza consulenza capacità localizzativa e che ogni giorno sbagliamo un problema che c'è al suo territorio questa la ricetta può sembrare banale ma è questa la ricetta la guerra che stappare ottocento dipendenti dal prossimo mese
Di di di di di settembre con attività già
Produttiva questo è il dato scusate se io disosso il problema ma questo è significato per cui caro Graziano credo che noi
Abbiamo meno riflettere più agile più assumere comportamenti concreti perché in una crisi di governo un'azienda riesca che viene assunto francamente io ancora non ci crede
Il processo di integrazione economica potrebbe dunque comportare una rilocalizzazione le attività economica questa l'occupazione
E l'angoscia che noi abbiamo e comune riorientamento degli investimenti che di fatto penalizzerebbe regioni meridionali senza questi effetti di attrazione localizzati
Le istituzioni nazionali e locali possiedono strumenti in grado di contrastare tendenze indesiderate nell'organizzazione attività produttive
Affinché Mezzogiorno posso beneficiare decrescendo grado di integrazione economica appare essenziale definizione di un mix di politiche volte a promuovere lo sviluppo di settori a più alta vocazione all'export ridurre le diseconomie Esterne creare quello porta unità localizzative che poco fa ho ricordato a proposito di una recidiva con Crespo
In questo quadro nel miglioramento delle prospettive di successo a mezzogiorno a fronte della crescente integrazione economica e finanziaria
Usare questa mia testardaggine ricordare che siamo in questo processo un ruolo cruciale può essere giocato l'adeguamento del livello delle infrastrutture
Sviluppare quanti che chiaramente e in modo qualitativo in tessuto infrastrutturale del Mezzogiorno significa infatti creare le opportunità localizzative per attività produttive
L'importanza delle politiche infrastrutturali è ampiamente riconosciuta in sede europea
Con l'ampliamento delle competenze comunitarie avuti sì contattato dinastici la politica di sviluppo e infrastrutture
Costituisce uno strumento indispensabile per il completamento del processo di costruzione del mercato unico non solo le infrastrutture se affrontate un'efficace tecnologia finanziaria possono costruire la base per integrazione pubblico privato
Ormai quest'argomento che l'applicazione di tecnologie finanziarie alle infrastrutture grazie io dopo e anni di di di di di strada in salita sta diventando più semplice grazie a Dio perlomeno la mia banca e titolare di tre inceneritori assunto di è stato strada pedaggio e molte altre infrastrutture che inizia a prendere l'avvio attraverso il corso a finanza privati non è più un sogno dopo è una realtà
E dopo di di però a dimostrare come è il rendimento nel campo delle infrastrutture
E quindi
Intorno a questo a questo elemento delle infrastrutture che noi consideriamo oramai dell'impresa si possono formulare i vari soggetti di sviluppo Graziano enti locali impresa e banca
Ritroviamo i tre dei fattori di successo nel caso tedesco rapporto Stato mercato politica delle infrastrutture come base dello sviluppo ruolo delle banche ecco i tre elementi che hanno contraddistinto questo successo tedesco
Manca però il più importante fattore di successo che lo hanno realizzato la concentrazione della spesa questo è il successo che ha consentito a in Germania a realizzare questa capacità di integrazione la concentrazione della spesa
Attualmente i fondi strutturali dell'unione europea destinato alle regioni meridionali sono pari a circa trenta mila miliardi nell'ambito del quadro comunitario di sostegno per il periodo novantaquattro novantanove sommando a questi
L'ammontare dei cofinanziamenti pubblici di Pardi parte nazionale quelli privati e possibili addirittura stimare un volume potenziale di investimenti pari a circa cento mila miliardi di
D'altra parte in base ai dati relativi alla fine novantacinque Italia impegnato il sette per cento dei finanziamenti e solo il sei per cento per totale degli investimenti è stata effettivamente eroga questi dati del presidente Graziano il presidente Vaglieri ci debba indicare ad agire Luca riflettere
Personalmente non sono più disponibile a rinviare ad altri responsabilità avendo o mano mostrato il nano attività nel Mezzogiorno come possibile risolvere questo problema
Avendo constatato che la responsabilità casomai soltanto nostra e cento cimento ovviamente anche la comunità alla quale io appartengo
E cioè la progettualità questo è il tema che tiene uniti ci dobbiamo difendere il gusto di progettare senza i progetti non riparte lo sviluppo in modo particolare questa tipologia di sviluppo della quale l'Italia ha bisogno questo è il tema ed è possibile farlo
In quei casi in cui ci stiamo applicando abbiamo visto che era una vasta complessa ma è una casa che si possono avviare non possiamo rifiutarci davanti a cento mila miliardi disponibili di non lavorare per sbrogliare la matassa quindi arraffati burocratici affrontiamo anche quelli è possibile realizzare
Sentiamo nel merito dei progetti
E dei programmi che formula il quadro comunitario di sostegno notiamo un elevatissimo grado di frazionamento della spesa
E qui non si progetta tantissimo si fanno Titania progettuale quindi sono idee progettuali occorre invece che si faccio Progetti e pochi che siano concentrati e poteri risultato
E quindi con invito agli enti locali a concentrarsi e intorno a queste identità che possono fare Poiret
Ma preoccupante assenza di progetti che non siano ripeto semplicità e progettuali una pressoché assoluta mancanza di dati che consentono di misurare la redditività dei progetti e quindi la possibilità di cofinanziamenti privati non si cofinanzia se non si conosce la redditività del progetto stesso
Questa prefazione ripeto
Posso fare perché attraverso la società è stata costituita la progetti finanziati dalla Banca Nazionale lavoro Mediocredito
E nella la Cassa depositi e prestiti intorno anche altre banche abbiamo comma toccato questa realtà grazie a Dio abbiamo sfondato il muro del suono perché siamo riusciti a diventare per quattro di queste regioni avvalso della Regione cioè come ente pubblico col minimo di professionalità a aiutare la Regione a riprogrammare il quadro comunitario di sostegno che vari programmata
E stiamo già operando in molte regioni meridionali a questo tipo di ispirazione della loro intervento della spesa cercando di concentrare le risorse e attenzione pubblica amministrazioni verso pochi progetti strategici che abbia un concrete possibilità di essere cantierabili e i tempi utili per poter attivare risorse comunitarie
Non mi nascondo però che rischia di perdere una parte non irrilevante di contributi comunitari è ancora molto alto d'altra parte lo stesso ministero del Bilancio allo studio provvedimenti che voi sapete per governare questa vera e propria emergenza mezzogiorno una maggiore attenzione alla definizione di criteri di priorità dalle disposizioni di progetti realistici e completi e più in generale la definizione di un programma di interventi coerente integrati
Per me la sentivo di nuovo parlare del ponte di Messina
Non Mediocredito centrale che insieme ad altre banche abbiamo così l'orgoglio di dire che Gioia Tauro in qualche modo il porto NATO partendo grazie al project financing certamente saremmo molto più contenti ventuno a Gioia Tauro si Grasso tutta un'altra serie di infrastrutture consentissero apporto delle Paolo di decollare ancora di più e di essere un motore di sviluppo anziché pensare ancora ogni sforzo da me
Sul quale io non posso intervenire un giudizio politico ma tolti Tizio ieri gli ordini professionali intorno all'esigenza di altre piccole-medie infrastrutture ancora più importanti e non mega progetti che possono farci fare una fuga in avanti senza incastonare cinque la che
L'emergenza vera del Mezzogiorno
E qui
Entra in ballo il ruolo stima bancario che non voglio sfuggita questa responsabilità e diventa un ruolo decisivo e gran parte degli economisti che in questi anni sono occupati da teoria dei modelli localizzativi nelle aree meridionali hanno sostenuto come il problema fondamentale del sud e se caratterizzato dall'assenza di un ciclo risparmiati investimenti a reddito
E dato che più mi mi così mi imbarazza dal punto di vista da appartenente alla comunità finanziaria sono per quaranta mila miliardi l'anno i depositi verso le banche operanti nel Mezzogiorno non trovo corrispettivi impieghi a mezzogiorno spesso quaranta mila miliardi ostentato ufficiale
Dalla Banca d'Italia è una cifra analoga a quella che durante la crisi valutarie novantadue fece parlare di fuga di capitali
è una cifra superiori di ben dieci mila miliardi a quanto la comunità ha stanziato per intero Quadro comunitario di sostegno
Sono state anche effettuate analisi di flussi di questi dati gran parte di questi depositi IVA sono investiti in titoli di Stato
Un'altra quota sull'interbancario una qualche piccola viene trasferita al Nord insomma
Il paradosso che il Mezzogiorno finanzia con il proprio risparmio una quota non irrilevante del debito pubblico che viene destinata sotto forma di spesa per investimenti assunto a questo quadro si aggiunge la crisi delle banche meridionali che si configura ormai una crisi dell'intero sistema bancario a mezzogiorno
Rincorsa ormai inutile fra tassi d'interesse e poco e sofferenze ha come effetto negativo quello di stimolare Mozart dell'imprenditore per cui così facendo la banca seleziona solo i clienti peggiori a più alto rischio
Occorre una drastica intenzione di lotta da parte di steward bancario una migliore valutazione del merito di credito una migliore capacità di valutare i progetti oltre che di prese ad averci gusto a valutare i progetti
Sono master rinunciabili se si vuole continuare a operare nel Mezzogiorno anche qui il settore definanziamento delle infrastrutture può costituire il primo obiettivo su cui concentrare risorse finanziarie umane presenti all'interno delle banche
è il settore più consono all'applicazione di tecniche project finance è un settore per investimenti a medio lungo termine ha un effetto ma di moltiplicatore più alto a un mercato che può essere misurato con buona approssimazione può consentire mix di finanziamento pubblico privato
Non solo è un settore che ha una buona redditività
Abbiamo recentemente realizzato insieme a creasse una ricerca sul project finance per infrastrutture nel Sud
Vorrei citarvi solo due dati relativi a un impianto di termodistruzione con produzione di energia è un impianto di depurazione
Si tratta di opere di taglio medio piccolo per Comuni con bacini di utenza rispettivamente i duecento mila e quattro mila abitanti
Ebbene nel caso dell'impianto di termodistruzione abbiamo calcolato con rendimento del capitale investito per gli azionisti pari al tredici virgola otto per cento in un'ipotesi finanziaria che prevede un rapporto debito etichette settanta per cento
Nel caso che l'impianto di depurazione impianti particolarmente carenti nel Sud dove in alcune regioni tra cui la Sicilia non si supera il venti per cento di capacità più creativa i rendimenti si muovono intorno alle undici e quarantanove per cento
Ma posso salire fino a venti per cento se venisse applicata batterista di depurazione pari al cento per cento dell'acqua prelevata così come prevista dall'ultima Finanziaria ma rimasto ancora
Inattuato
Nell'ipotesi formulate non sono stati considerati ovviamente gli incentivi di agevolazione in presenza dei quali rendimenti demente aumento
Ciò a dimostrare che nel settore infrastrutturale così come capita agli altri paesi in tutto il mondo
Nei paesi
Del d'Europa
E in molti paesi anche in via di sviluppo dove queste tecniche sono applicate con grosse soddisfazioni da parte degli investitori dove pezzi di infrastrutture vanno nei portafogli delle famiglie
Io vengo dal recente viaggio in Cile dove i fondi pensioni cileni che hanno avuto un grande successo
Detengono il portafoglio oggettivo di stato di azioni e tengono pezzi di ponti pezzi di ferrovie Ncd i mercati generali insomma no sono entrati nel portafoglio quindi non è una cosa lunare quella stiamo dicendo
Quindi questi dati ecco tutte le verifiche ovviamente da farsi de occorre spuntò tassi superiori spesso i titoli di Stato rompendo così il paradosso di un risparmio preferisce finanziare la spesa dello Stato piuttosto che gli investimenti
Lo scenario in cui i risparmi del sud finanziava lo sviluppo del Sud insieme a investimenti aggiuntivi nazionali ed esteri e meno utopico di quanto sì posso ritenere è infatti l'unico scenario realistico in una congiuntura che vede diminuire capacità fiscale dello Stato di leggi interventi strutturali
è il modo più efficiente di usare come moltiplicatore intervento comunitario è una strada percorsa con successo in altre esperienze di sviluppo a partire da a partire la condizione ancor più drammatiche del nostro Mezzogiorno ripeto la Germania dell'Est
Fino ai Paesi di nuova industrializzazione
Il successo di questa strategia risiede nelle capacità locali di creare un ambiente esteri favorevole capacità delle imprese della locale di essere soggetto di sviluppo insieme ovviamente alle TAC se questi convegni favoriranno il diffondersi di questa cultura avremo raggiunto il nostro scopo per quanto ci riguarda
La missione di Banca di sviluppo ci siamo dati vedere mezzogiorno una importante opportunità per la quale vale la pena di lavorare grazie
Niente penale
All'iniziativa
Grazie
Non è azzardato sostenere che oggi il mezzogiorno una delle svolte più importanti della sua storia
Il suo futuro sarà probabilmente diverso dal recente passato
Ma al momento non è affatto chiaro
In questa relazione sarà sostenuto una tesi di fondo il futuro civile sociale ed economico del Mezzogiorno sarà migliore dell'economia meridionale si integra sempre di più in Europa
Come chiave alla tradizione più illuminata da Salvemini in poi l'Europa è una prospettiva fondamentale per il Sud
Innanzitutto perché il Mezzogiorno non può non essere una regione d'Europa da un punto di vista civile sociale e culturale
Ma anche perché integrazione economica internazionale nel lungo periodo conviene sempre
Quali che siano livelli di sviluppo e caratteristiche economiche delle aree coinvolte
I vantaggi complessivi dell'integrazione europea sono però determinati da una somma algebrica di costi e benefici
La loro ripartizione tra Stati tra Regioni non è precisamente definibile le regioni in ritardo di sviluppo come il Mezzogiorno affronteranno costi di aggiustamento anche notevoli
Per questo sono indispensabili politiche di accompagnamento all'integrazione internazionale del Mezzogiorno da cui possono dipendere né in misura rilevante il dieci non basta desiderare l'Europa desiderata i benefici perché questi si realizzino
Questa relazione ripercorrerà sei principali sentieri dell'integrazione economica del Mezzogiorno in Europa le strutture produttive la moneta le reti il ruolo geografico la partecipazione al policy making comunitario le politiche regionali
Per ognuno emergerà che l'Europa conviene a mezzogiorno ma anche come porti con sé significativi problemi si cercherà allora di riflettere su quali possano essere le politiche di accompagnamento più opportuno
Innanzitutto l'integrazione delle strutture produttive meridionali nel grande mercato continentale
Visioni ottimistiche ne sottolineano i facili vantaggi visioni pessimistiche insicuri pericoli in realtà integrazione internazionale un processo dinamico con equilibri multipli e stabili nel tempo i vantaggi che ne pagano le regioni deboli come il Mezzogiorno non sono univocamente definiti a priori
Ad esempio possono essere contenuti nelle prime fasi dell'integrazione perché le economie di scala favoriscono l'agglomerazione delle attività economiche nelle aree già sviluppate
Possono però crescere successivamente se le regioni deboli riescono a fare nuova competitività pervenuto produzione
Del che il mezzogiorno sia da tempo unito economicamente comincia intorno al i processi di riorganizzazione connessi all'ingresso in Europa possono essere consistenti
In primo luogo per l'ampiezza dei settori toccati dal completamento del mercato unico si pensi alla distribuzione commerciale al credito ai settori industriali caratterizzati da un forte peso della domanda pubblica all'edilizia
In secondo luogo perché il processo di apertura dell'economia meridionale è stato sinora parziale il Sud e ancora un economia in parte protetta dia un rilevante squilibrio nei suoi conti con l'estero sopravvivono numerose attività economiche fuori mercato
Integrazione comporta costi e benefici
Costi proprio perché vengono colpite quelle attività economiche quelle imprese che erano prima protette dalla concorrenza internazionale
Questo pone evidenti problemi di ristrutturazione
Porterà significativi
Costi sociali
Porta con sé pericoli di aumento della disoccupazione
E però un passaggio indispensabile la difesa e la protezione di attività fuori mercato e di posti di lavoro non competitivi e contro l'interesse profondo dello stesso Mezzogiorno i benefici scaturiscono invece soprattutto dalla nascita di nuove attività e di nuove impresa in parte rilevante diverse da quelle esistenti basate su nuovi vantaggi comparati
Ma in che misura e con che tempi i costi saranno compensati prima e superati poiché i benefici dell'integrazione
La risposta in teoria e facile
A seconda della velocità con la quale si svilupperanno nel Mezzogiorno nuove attività economiche competitive nel modo ma in pratica in molto difficile
Qui siamo al cuore del problema dell'economia meridionale contemporanea la sua capacità di sviluppare un settore esportato i segnali di sviluppo di nuove attività non sono certo assenti
Negli ultimi anni si sono avuti interessanti fenomeni di sviluppo
Sono stati connessi all'arrivo di alcuni grandi investimenti esterni ma anche e soprattutto all'emergere di distretti industriali centrati su imprese locali specie in settori tradizionali di consumo con forte proiezione internazionale
Le esportazioni di Abruzzo Molise Puglia Basilicata e Campania sono cresciute nell'ultimo triennio più velocemente della già altissima media nazionale ammontano nel novantacinque a ventisette mila miliardi erano tredici mila miliardi solo tre anni prima
Tali esperienze sono della massima importanza e vanno seguite con la massima attenzione
Ma riguardano aree settori ancora limitati
Le isole la Calabria né paiono escluse non vi sono segnali di sviluppo in settori a più alta tecnologia complessivamente queste nuove iniziative non compensano il calo delle vecchie attività e la disoccupazione continua a crescere
Tra l'altro in questi processi sono quasi totalmente assenti le multinazionali estere dall'intera non è una meta ambita dalle multinazionali ma appare evidente la scarsa attrattività in particolare delle localizzazioni meridionale
Dei quasi cinquecento mila addetti italiani in imprese industriali e partecipazione estera solo ventotto mila sono al Sud e di questi undici mila e cinquecento in Abruzzo
Il Mezzogiorno non attira investimenti internazionali ma la loro assenza non aiuta il Mezzogiorno ad integrarsi nel modo questo è grave
Perché nella logica della libertà di stabilimento all'interno del grande mercato il contributo del capitale esterno ai processi di accumulazione sempre più rilevante come dimostrano le esperienze di successo dei paesi berici
è un aspetto importante e positivo dei processi di integrazione
Per facilitare la nascita di attività esportatrici sono indispensabili accorte politiche economiche
In questa sede è possibile solo fare un cenno al riguardo
S dovrebbero agire prevalentemente sulle economie esterne e sul fattore lavoro
Politiche che mirino al miglioramento dell'economia Esterne sono le più importanti
Parliamo ad esempio di migliori infrastrutture ma anche e soprattutto di intelligente sfruttamento di quelle esistenti
Di efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione dell'indispensabile obiettivo della lotta alla criminalità
Nel lungo periodo queste politiche possono determinare processi cumulativi di diffusione di spirito imprenditoriale l'investimento privato di accumulazione di tecnologie e conseguentemente di sviluppo endogeno
Ma anche le politiche del lavoro sono fondamentali fra l'altro possono ottenere effetti in un lasso di tempo molto più tardi
è necessaria una riflessione al riguardo coraggiosa e attenta
Si parla si pensi ad un grande indispensabile investimento formativo ma anche e soprattutto a una significativa flessibilizzazione del mercato del lavoro e alla necessità della riduzione del suo cose
Molto opportuna sembra anche una politica attiva di attrazione di investimenti esteri il caso di entrate ricordato dal presidente Imperatori non può essere l'eccezione deve essere la norma
Una prima conclusione di questa relazione e quindi che i benefici dell'integrazione produttiva del Mezzogiorno in Europa paiono oggi limitati dalla sua capacità di sviluppare settori esportatori
Che sostituiscano le attività protette non competitive che tenderanno sempre più a ridursi
Questo pericolo è evidente ma non deve rallentare il percorso del Mezzogiorno verso l'Europa nei giustificate la protezione e la resistenza dell'economia insiste
Deve invece suggerire politiche economiche ancora più incisive lo sviluppo di nuovi settori non nasce e non può nascere semplicemente dal mercato che al sud è ancora insufficiente
Dipende da un complesso mix di circostanze ed è illusorio pensare che possa essere ottenuto senza politiche di accompagnamento
La creazione dell'unione economica e monetaria rappresenta una
Tetti può avere la moneta unica sul Mezzogiorno
Non è affatto facile rispondere a questa domanda
Alcuni studiosi appaiono preoccupati per la perdita del tasso di cambio come meccanismo di aggiustamento dell'economia a sciocca asimmetrici
Per le aree deboli d'Europa tali preoccupazioni non sono affatto fuori luogo un cambio fisso non agevola sul fronte della competitività dei prezzi quel processo di sviluppo di un settore esportatore nel Mezzogiorno di cui si è appena detto
Questo è un dato di fatto da tenere ben presente
La scomparsa della flessibilità nei prezzi internazionali rende ancora più importante una maggiore flessibilità dei prezzi interni i prezzi dei beni i prezzi dei servizi il prezzo del lavoro
Ma l'aspetto forse più importante per il Mezzogiorno riguarda la politica fiscale
Per l'Italia il processo di convergenza previsto dal Trattato di Maastricht è fondamentale per almeno tre motivi
In primo luogo perché può favorire l'aggiustamento dei conti pubblici attraverso la probabile riduzione dei tassi di interesse connesse alla moneta unica
Poi perché conferisce credibilità all'impegno dei governi alla riduzione del deficit e del debito pubblico infine perché ne delinea un profilo temporale ragionevolmente cioè qual è l'interesse del Mezzogiorno
Nel suo sviluppo storico il ruolo della spesa pubblica è stato decisivo
Tassazione e spesa hanno prodotto come ampiamente noto un flusso netto di risorse a mo'anche grande verso il Sud
Non è affatto inutile ricordare che da questa creazione aggiuntiva di domanda aggregata attratto consistente giovamento tutta l'offerta nazionale soprattutto quella del centro nord
Un tale flusso di spesa pubblica ha prodotto due principali risultati
Da un lato ha contribuito al mantenimento dei redditi e dei consumi ma dall'altro ha ingenerato una forte dipendenza dell'economia dall'intervento pubblico causando notevoli effetti di spiazzamento degli operatori privati
Allora la politica di rigore fiscale dovrebbe tendenzialmente invertire questi aspetti
Da un lato la politica di rigore fiscale sottrae risorse al Mezzogiorno cioè già è avvenuto
Il forte rallentamento della spesa a partire dal mille novecentonovantuno ha prodotto la più violenta caduta del reddito del Mezzogiorno dal dopoguerra i dati diffusi ieri dall'Istat ne sono ennesima conferma
Ma dall'altro la politica di rigore fiscale potrebbe contribuire al mutamento delle aspettative e quindi dei comportamenti degli operatori meridionali potrebbe indurre uno spostamento di interesse forze imprenditoriali verso attività di mercato
Le aspettative sulle dinamiche dell'impiego pubblico potrebbero allentare il suo forte effetto distorsivo sul funzionamento del mercato del lavoro
Per questo il vincolo comunitario è molto importante per questo le l'Europa può aiutare il Mezzogiorno
La credibilità della politica di rientro è infatti un elemento chiave per agire sulle aspettative e favorire il dispiegarsi dei suoi effetti positivi
Il diffondersi sempre più profondo della percezione che gli anni della spesa pubblica facile sono davvero finiti
Appare però indispensabile a guardarsi da facili ottimismi a riguardo
Non è per niente automatico che la riduzione della spesa pubblica possa favorire la nascita di nuove attività private
Potrebbe invece portare a una pericolosa stagnazione dell'attività e poi decisivo il suo disegno interno se si cancellasse la spesa pubblica più discrezionale mantenendo quella più rigida come gli stipendi o se semplicemente si tagliasse tutto pro quota appare difficile vedere effetti positivi per il Mezzogiorno
Per il Mezzogiorno invece fondamentale che nel quadro di Maastricht si delinei un ridisegno complessivo dell'intervento pubblico
Che privilegi solo quella spessa in grado di creare sviluppo investimento nella scuola nell'università e nella formazione investimento nella giustizia investimento nell'infrastrutturazione del territorio
Ma nonostante gli evidenti pericoli la politica dell'Europa di Maastricht è positiva nel lungo periodo per il Mezzogiorno
Il quadro di riferimento decisivo per ridurre nel lungo periodo la dipendenza dall'intervento pubblico
Per costruire un Mezzogiorno con meno Stato ma Miglio Stato
I mutamenti nelle politiche pubbliche derivanti dall'integrazione non scaturiscono soltanto dalla moneta unica
Interventi delle autorità comunitarie con la finalità di garantire la libera circolazione o la tutela della concorrenza sono sempre più importanti
E da sottolineare la scarsa attenzione che viene prestata dall'opinione pubblica specie nel Mezzogiorno a questi fondamentali temi i meridionali pensare un po'troppo le questioni di casa loro e sono troppo poco capace di guardare quello che succede nel modo non vi è ancora la percezione diffusa della riduzione dei poteri di intervento dello Stato nazionale
Sono molte le materie in cui l'intervento comunitario sta determinando importanti trasformazioni
Si pensi ai benefici positivi che possono venire dalla liberalizzazione delle telecomunicazioni
Dalla rottura del monopolio sui trasporti aerei interni dalla contestazione degli aiuti di Stato dalla riforma della politica agricola ci si soffermerà qui in particolare su uno di questi aspetti le politiche delle reti
Maastricht ha portato un'importantissima estensione delle competenze comunitarie in materia di grandi infrastrutture
Con il programma dei Trans European network in particolare la Commissione punta a favorire la mobilità all'interno del grande mercato
L'essere parte delle principali reti transeuropee di trasporto e comunicazione e per il Mezzogiorno obiettivo imprescindibile nel prossimo futuro
L'Europa toglie stabile tra vent'anni allo stato attuale delle cose e formata da un cuore molto coeso ed alcune lontane propaggini e il Mezzogiorno è una di queste
La vicinanza all'Europa non determina automaticamente lo sviluppo economico alla lontananza lo rende impossibile
Il Mezzogiorno è così coinvolto nel generale problema del potenziamento delle infrastrutture del nostro Paese
Evidente che da questo punto di vista la realizzazione ad esempio dell'alta velocità tra Torino e Lione non può che essere vista come un'opera di rilevanza nazionale nell'interesse dell'intera collettività
Ma simile attenzione va dedicata a tutte le tratte dei collegamenti con l'Europa se importante la Torino Parigi lo è anche la Palermo Torino
In questo senso il progetto dell'alta velocità con il suo terminale a Napoli non può che destare preoccupazione
Se è vero che diminuisce i tempi di percorrenza assoluti tra la Sicilia e l'Europa è altrettanto vero che crea un forte effetto sulla competitività localizzativa a tutto a sfavore delle isole della Calabria e del Mezzogiorno adriatico ionica
Vi è poi il problema dei collegamenti autonomi del Mezzogiorno con Levodopa marittimi ma anche e soprattutto per via aerea
Per valutarne l'importanza si pensi solo alle grandissime potenzialità del turismo internazionale
L'unica intesa l'unica novità interessante al riguardo viene dalla decisione del comune di Napoli di affidare la gestione della Rio porta un operatore straniero con un piano di potenziamento dei collegamenti internazionali
Complessivamente però il tema delle infrastrutture per il collegamento del Mezzogiorno con l'Europa non sta ricevendo l'attenzione che meriterebbe
Lo testimonia anche la complessa vicenda delle opere ritenute prioritarie nella lista dei Trans European Networks con una diatriba tra Malpensa due mila e la dorsale adriatica
Il risultato è sotto gli occhi di tutti il sud Italia è oggi fuori dai Trans European network e cioè fuori dall'Europa questa è una sconfitta pesantissima l'intero Mezzogiorno i vincoli posti dal bilancio pubblico sono a tutti evidenti
Ma le infrastrutture non possono essere realizzate esclusivamente dove vi è più marcato rinunciando completamente alla loro fondamentale funzione di creare mercato e sviluppo laddove non bene presidente imperatori tra l'altro parlava di come sia possibile creare mercato anche con le infrastrutture
Appare assai opportuna una riflessione è urgente un'azione politica sul rapporto tra mezzogiorno Trans European network se infrastrutture in genere che miri a un rapporto più equilibrato fa efficienza ed equità
Il possibile ampliamento dell'Unione verso l'Est
E comunque la profonda evoluzione già in corso sta cambiando la geografia economica europea
è un elemento importante del quadro dei rapporti tra mezzogiorno ed euro
I Paesi dell'Europa orientale rappresentano una forte concorrenza nel mercato delle localizzazioni industriali hanno costi di produzione più contenuti una forza lavoro scolarizzato e tecnicamente formata un quadro infrastrutturale su livelli bassi ma con previsioni di rapido cambiamento una favorevole collocazione geografica
Possono rappresentare una pericolosa concorrenza commerciale i trattati di cooperazione assicurano giustamente ai Paesi dell'Est un accesso ai mercati comunitari maggiore dell'apertura dei però
Essi operano anche una forte concorrenza politica per così dire sono una priorità per l'Europa nel mille novecentocinquantotto il Mezzogiorno rappresentava l'unica area comunitaria con difficoltà di sviluppo
Oggi il quadro delle aree deboli interni ed esterni all'Unione e molto più ampio
I problemi che potrebbero scaturire dall'ampliamento dell'Unione specie per le politiche di coesione sono edite ma i mutamenti all'Est come tutti i processi di liberalizzazione sono anche e soprattutto una grande opportunità per il Mezzogiorno
Opportunità per le esportazioni opportunità di collaborazione tecnica e commerciale
Si pensi alle possibilità per l'edilizia e l'impiantistica che offrono i mercati molto vivaci dell'Est e la ricostruzione nella ex Jugoslavia a questi processi vanno anche gestiti politicamente
Se i collegamenti marittimi tra la costa adriatica e il Montenegro sono interrotti
Che non vi sono montenegrini che possono entrare in Italia perché non vi è una rappresentanza italiana che possa concedere loro il visto evidente che le poi queste potenzialità sono assai difficilmente strutturale
Non serve l'improvvisazione
Imprese istituzioni meridionali devono avere la capacità di elaborare insieme precise strategie di internazionalizzazione
D'altra parte anche i rapporti economici tra spedì terraneo attualmente molto deboli potrebbero evolversi velocemente
L'essere il Mezzogiorno al centro del Mediterraneo sinora significato pochissimo
Al contrario ha finora posto le regioni meridionali nella condizione di una difficile marca di frontiera sottoposta ai problemi scottanti legati all'immigrazione clandestina
Su questi argomenti è di moda una facile e del tutto inutile retorica
Non serve servono invece riflessioni concrete sul ruolo mediterraneo del Mezzogiorno
Non slogan o di chiami le civiltà antiche servono studi riflessioni iniziative concrete le potenzialità economiche vanno attentamente individuate e quello che sta accadendo ad esempio né
Caso del porto di Gioia Tauro già ricordato temperato
Il ruolo di confine del Mezzogiorno dovrebbe essere valorizzato anche attraverso una presenza diretta dell'euro
Le regioni meridionali e il Governo potrebbero forse agire per favorire l'insediamento nel Mezzogiorno di una istituzione europea dilata la cooperazione con Nordafrica in Medio Oriente onesto
Tra i più rilevanti problemi di politica economica dell'Europa contemporanea die conflitto fra tutela della concorrenza e politiche regionali degli Stati membri
Su questo tema si è da poco concluso un lungo contenzioso fra l'Italia e la Commissione europea con l'intesa siglata nel gennaio novantacinque
Tale intesa ha definito due aspetti estremamente rilevanti per il nostro tema Mezzogiorno ignoto
Il primo riguarda la contestazione comunitarie alla legislazione di sgravio contributivo in seguito alla quale gli sgravi le imprese meridionali saranno completamente azzerati nel mille novecentonovantasette
Ciò che appare negativo dei termini dell'intesa di Gualdo e che non si sia cercata come in tanti passaggi evolutivi della disciplina europea una mediazione un'evoluzione concertata delle regole del gioco
Che salvaguardasse tutela della concorrenza e sostegno dell'occupazione
Gli sgravi rappresentare una misura di politica economica molto importante per il Mezzogiorno la loro eliminazione cioè una decisione di aumento del costo del lavoro si muove in senso del tutto contrario alla logica dello sviluppo economico
Una definizione i nuovi incentivi all'occupazione compatibili con le regole europee concordati con la Commissione e oggi una necessità improcrastinabili
Altro importante capitolo dell'intesa
è stata la definizione territoriale delle aree italiane in cui sono ammissibili interventi di aiuto regionale
Dopo una lunga trattativa il governo è riuscito a far ammettere aree molto vaste del Centro-Nord
Tra le aree depresse italiane vi sono Busto Arsizio e il cosiddetto asse del Sempione in Lombardia patti delle province di Padova e Verona Carpi lato la cintura industriale di Firenze
Da un punto di vista economico le cosiddette aree depresse del centro nord hanno una dimensione persino superiore a quelle del sud
Ciò è ancora più importante alla luce del fatto che l'evoluzione recente dalla legislazione italiana usa ormai largamente il concetto di aree depresse al posto di quello del Mezzogiorno dalla quattrocentottantotto alla quarantaquattro alla Tremonti
E giusto che misure siffatte non debbano valere solo su ma una richiesta comune delle regioni meridionali a quelle centro-settentrionali affinché le attuali delimitazioni siano profondamente riviste e probabilmente opportuno
Da queste vicende scaturisce un'amara considerazione il Mezzogiorno non sa fare politica in Europa vede impararla pigramente imparare a fare
La costruzione dell'Europa è un grande processo politico in cui il regioni e comunità cercano di minimizzare i propri costi di aggiustamento
Il Mezzogiorno deve imparare velocemente a partecipare meglio a questo grande ininterrotta trattativa collettiva a individuare e sostenere con attenzione i propri interessi non basta lamentarsi dopo bisogna intervenire prima il Mezzogiorno deve imparare a rivendicare diritti e a smettere di lamentarsi e di chiedere sussidi non è facile sia in sede comunitaria
Sia in sede nazionale perché oggi vi è un'esplicita opposizione politica al Mezzogiorno
E ad esempio un'azione pregiudizialmente antimeridionale da parte della lega nord
Dispiace innanzitutto che ne siano tollerate alcune inaccettabili venature razziste
Ma è anche evidente il rischio di un conflitto esasperato di interessi localistici del Nord contro il Sud
Va assolutamente evitato alla logica del campanile il Mezzogiorno non deve contrapporre quello dell'alto campanile
Alla logica della secessione deve invece contrapporre proprio la logica dell'Europa quella dell'integrazione internazionale come gioco a somma positiva
Nel Trattato di Maastricht esplicitamente considerato che il processo di integrazione possa portare un'accentuazione degli squilibri regionali e con questo tema avvia conclusione questa relazione
Come è noto l'utilizzo di questi strumenti da degli fondi strutturali del Mezzogiorno ha sollevato molti problemi problemi di a di addizionalità e problemi di efficienza
Ma i fondi strutturali
Possono essere
Possono generare effettivo rilevanti positivi sul Mezzogiorno
Non è solo questione di ciò che si finanziano è anche una questione di regole del gioco di modalità di funzionamento della pubblica amministrazione
I fondi strutturali impongono di programmare gli interventi e di pianificare i tempi delle realizzazioni
Ciò contrasta con le logiche assai diffuse al Sud dell'emergenza continua del continuo cambiamento delle priorità e del sistema dei controlli si tratti della ricostruzione delle aree terremotate o dei campionati mondiali di calcio
Dia un vaglio di efficacia degli interventi dovrebbe ad esempio evitare forme di spesa estremamente comuni nel Mezzogiorno il cui esclusivo interesse per l'esecutore delle opere pubbliche senza particolare cura né per la loro utilità né per il loro funzionamento
L'enfasi comunitaria sulla valutazione rappresenta una novità quasi assoluta per la pubblica amministrazione meridionale la sua logica è fondamentale del tutta opposta al diffuso costume di interessarsi solo della spesa veniva nulla garantisce che tutti questi fenomeni positivi accadano ancora una volta bisogna guardarsi dal facile ottimismo
Le resistenze sono notevoli ma vi è un trattato segnato
L'ultima riflessione e sul rapporto tra principio di sussidiarietà il Mezzogiorno il principio che ispira il trasferimento dei poteri alle istanze locali
Tema tra l'altro assai vicino a quello così popolare del federalismo sussidiarietà federalismo per quanto questi termini siano vaghi tutti da concretizzare stabiliscono comunque nuove responsabilità per i livelli inferiori di governo anche nel Mezzogiorno ciò è fortemente auspicabile ma bisogna fare attenzione anche agli aspetti concreti di questi principi
Il principio di sussidiarietà è stato immaginato avendo in mente i lender tedeschi istituzioni con una lunga tradizione di autogoverno grande capacità tecnica un forte radicamento nelle comunità locali
Le regioni italiane specie quelle meridionali sono tutt'altro hanno svolto essenzialmente la funzione di erogatori poco efficienti degli interventi statali
E loro capacità tecniche sono scarse viste anche le poche materie su cui hanno avuto competenza tutto questo sottolinea l'assoluta necessità di un'attenta riforma delle istituzioni regionali fosse prima che siano investite dei nuovi poteri
Come l'esperienza dei fondi comunitari ha dimostrato io l'esigenza di regioni profondamente diverse perché siano effettivamente in grado di far fronte ai nuovi compiti di governo ma nonostante tutti i pericoli coerentemente con il principio di sussidiarietà e molto importante che le città e le regioni del Mezzogiorno abbiano poteri maggiori degli attuali
Il Mezzogiorno entrerà in Europa se dall'Europa saprà prendere le regole istituzioni conoscenze e tecnologie ma si svilupperà davvero nel senso più compiuto del termine solo se saprà governare da sé il proprio sviluppo
Se le strategie le scelte e le decisioni saranno definite da una sua classe dirigente se il suo futuro non sarà scritto altrove ma sarà deciso democraticamente dai suoi cittadini nelle sue città solo così sarà davvero regione d'Europa
Ecco concluso pensiero che direttore della Svimez fare il suo intervento dal comando della Turchia mantenere e i termini previsti loro dissoluzione
Partecipare all'Unione monetaria dell'Europa vuol dire ridurre l'esposizione della nostra economia le incertezze dei cambi e ai contraccolpi di vicende congiunturali esterni al mercato nazionale ma che sarebbero interne al grande mercato allorché a moneta unica
Vuol dire cioè disporre di una prospettiva di sviluppo intensa duratura è regolare
E di una tale prospettiva che il Mezzogiorno con la sua rilevante disoccupazione ha bisogno il meridionalismo dopo non essere quindi come è sempre stato europeista
Ma e all'economia europea nel suo insieme che l'unione monetaria offre l'opportunità di uno sviluppo intenso duraturo e regolare
Non è detto lo ricordava Viesti chi adesso partecipino tanto meno nella stessa misura le singole economie regionali che compongono economia europea anzi in assenza di una politica regionale che valga ad orientare il più intenso sviluppo verso le regioni deboli
Con la moneta unica e divari territoriali potrebbero almeno del breve e medio periodo
Addirittura aumentare
L'eliminazione dei costi di transazioni legate al cambio invece che a favorire lo sviluppo delle regioni deboli
Potrebbero favorire la capacità di penetrazione nei loro mercati dei prodotti provenienti dalle regioni forti dell'Europa che per il solo fatto di essere da tempo sviluppate fruiscono di economie di scala di agglomerazione di approfondire apprendimento di cui le regioni deboli non possono disporre
Il Mezzogiorno è anche questo lo ricordava Viesti nelle giornate anche molto da temere dalla prospettiva di allargamento dell'Unione Europea verso est e verso sud
Molti dei Paesi candidati a entrare nell'Unione
Presentano o possono facilmente sviluppare specializzazioni produttive simili a quelle dell'economia meridionale
E i loro prodotti grazie anche al costo del lavoro molto più basso potrebbero soppiantare quelli del Mezzogiorno sul grande mercato unificato e sullo stesso mercato meridionale
Inoltre quei paesi presenterò a livelli di reddito pro capite molto bassi minori di quelli del Mezzogiorno con l'ingresso nell'Unione si diventerebbero naturalmente destinatari degli interventi previsti fondi strutturali
Ma il bilancio comunitario potrebbe non sopportare una così rilevante estensione degli interventi potrebbe risultare inevitabile escludere da esse le regioni a minore divario di prodotto pro-capite rispetto alla media comunitaria
Divario che risulterebbe tra l'altro ridotto anche perché la media comunitaria sarebbe abbassata proprio dall'ingresso di questi nuovi Paesi
In questo caso ad essere escluso dall'intervento dei fondi strutturali sarebbe il bel soggiorno con una gran parte del mezzogiorno
La e l'intensificazione o l'estensione dell'unità europea possono arrecare svantaggi alle regioni deboli non è nuova accompagnato tutte le fasi significative di costruzione e di allargamento dell'Europa
E ha sempre dato luogo a politiche comunitarie specificamente volta volte ad evitare o almeno ad attenuare
Gli effetti dirompenti che una troppo Brusca esposizione a una maggiore concorrenza esterna avrebbe potuto avere sull'economia delle regioni deboli
Già all'atto della costituzione della Comunità nel mille novecentocinquantasette
Ci si preoccupò di allegare al trattato un protocollo riguardante l'Italia del quale si riconosceva il diritto del nostro Paese a proseguire anche in deroga alle norme dello stesso Trattato
Nella sua politica di sviluppo del Mezzogiorno che era il Mezzogiorno che allora era l'unica regione sotto sviluppata dell'Europa
Successivamente con l'allargamento della Comunità da sei a nove membri con l'ingresso di Gran Bretagna Irlanda e Danimarca
Si ebbe l'istituzione del fondo europeo di sviluppo regionale che a differenza del fondo sociale del fondo agricolo non era previsto del Trattato istitutivo dalla comunità
Poi l'adesione di Grecia Spagna e Portogallo sollecito
A partire dal mille novecentottantacinque l'utilizzazione congiunta dei vari fondi
Per la realizzazione dei programmi integrati mediterranei che avrebbero dovuto appunto attenuare dei padri percussioni negative dell'allargamento della CEE Paesi iberici sull'economia delle regioni mediterranee
Nel mille novecentottantasei dell'Atto unico europeo chi avviava il completamento del mercato interno senza più barriere alla circolazione delle merci delle persone dei servizi e dei capitali
Ci si preoccupò di inserire nel trattato per tener conto dei rischi cui sarebbero state esposte alcune delle più deboli economie regionali
La previsione di disposizioni appropriate anche sotto forma di deroghe temporanee a talune norme del trattato la commissione fu impegnata a presentare al Consiglio una proposta
Di riforma
Del funzionamento dei fondi a finalità strutturale
E alla riforma si pervenne appunto del mille novecentottantotto la dotazione dei fondi strutturali
Fu raddoppiata e alla Commissione furono attribuiti poteri prevalenti rispetto a quello dei Paesi membri per quanto riguarda la definizione dei criteri e delle aree di intervento
Il Mezzogiorno però beneficerà
Relativamente meno di altre aree ritardo dell'aumento della dotazione che vedrà in prospettiva escluso l'Abruzzo dalle regioni destinatarie degli interventi della politica regionale comunitaria per l'Obiettivo
L'ultimo evento rilevante del processo di integrazione dell'Europa e la firma del Trattato di Maastricht
Che ha avviato i di dadi naturale continuità con l'avvenuta realizzazione del mercato unico i processi di unione economica monetaria che politica
Nel trattato l'attenzione ai problemi squilibrio territoriale si esprime concretamente nella decisione di istituire che il nuovo fondo di coesione per la realizzazione dei progetti ambientali e per infrastrutture di trasporto
La ricordo che la firma del Trattato di Maastricht è intervenuto del mille novecentonovantadue
Quando la antimeridionalismo diffuso nell'opinione pubblica del nostro Paese paese indusse addirittura cancellare anche questo lo ha riguardato Vieste Viesti il nuove Mezzogiorno dal titolo dalla legge quattrocentottantotto
Questa abrogo l'intervento straordinario per il Mezzogiorno e lo si sa dico l'intervento ordinario estesa a tutte le aree depresse del territorio nazionale
La dimensione demografica delle aree depresse del centro lordo quando poi sede opererà la delimitazione risulterà pari a undici milioni e mezzo di abitanti cioè pari ad oltre la metà della popolazione del Mezzogiorno
Un tale clima di antimeridionalismo diffuso spiega di inerzia ed indifferenza con le quali fu accettato che il Mezzogiorno fosse escluso dall'accesso al fondo di coesione che sarà poi istituito nel novantaquattro
Le opportunità di sviluppo offerto dall'unione economica e monetaria possono essere immediatamente colte dal sistema produttivo delle regioni già industrializzate attraverso una più intensa utilizzazione della capacità produttiva di cui già dispongono
Per le regioni scarsamente industrializzate come il Mezzogiorno quelle opportunità non possono invece che riferirsi soprattutto alla creazione di nuova capacità
Della quale solo un'appropriata politica regionale può determinare la convenienza a localizzarsi sul territorio di tali regioni
Per ciò stesso del Mezzogiorno gli affetti di sviluppo del Bione economiche monetaria possono aversi solo nel medio-lungo periodo
Al contrario già oggi sia il Mezzogiorno che il lordo sono chiamati a sopportare i sacrifici necessari per rispettare le condizioni di accesso all'unione monetaria
Per la verità il risanamento finanziario la rientro dall'infrazione alla stabilità monetaria sarebbero necessari anche se non ci fosse il Trattato di Maastricht
Perché servono ad evitare gli abissi di incertezza di sfiducia di rischio in cui altrimenti deciderebbe precipiterebbe in qualunque speranza di sviluppo e quindi di sviluppo dell'Italia e quindi anche del Mezzogiorno
Ma resta il fatto che anche per la naturale tendenza politica ad attribuire a circostanze esterne la necessità e quindi la responsabilità di misure popolari
Dell'opinione corrente i sacrifici vengono percepiti come imposti dal Trattato di Maastricht quasi che questo non fosse stato liberamente ho sottoscritto dall'Italia
Ma mentre sia certa è immediata percezione dei sacrifici che si ritengono imposti dalle condizioni di accesso all'Unione economica e monetaria fissata a Maastricht
Non sia altrettanto chiara e certa nozione dei futuri vantaggi che quell'accesso sicura
La percezione dei sacrifici immediati e lo scetticismo sui futuri vantaggi sono più acuti per i ceti e le aree più deboli
Sacrifici e vantaggi infatti non si distribuiscono equamente sul piano sociale e territoriale
Sul piano territoriale alle aree deboli dove più acuta la disoccupazione e maggiore la dipendenza dell'economia dalla domanda interna dalla spesa pubblica risentono maggiormente degli effetti recessivi che il risanamento della finanza pubblica comporta
E avverto rom non solo le difficoltà che le condizioni strutturali ambientali
Frappongono una loro partecipazione ai vantaggi futuri dell'unione economica e monetaria ma anche la minaccia come dicevo prima del danno che potrebbero subire per effetto delle ah cresciute facilità di penetrazione sui loro mercati che l'unione monetaria offrirebbe ai prodotti provenienti dall'area Rex dalle aree forti
Un maggiore impegno verso l'obiettivo dalla coesione economica e sociale a compenso degli squilibri che prima le politiche di convergenza e poi l'unificazione monetaria tenderebbero a determinare
E dunque imposto non solo da motivi di equità ma anche per così dire da motivi di legittimazione
Dall'esigenza cioè di radicare
La volontà d'Europa delle coscienze dei cittadini soprattutto dei cittadini appartenenti a ceti a dare che si sentono esclusi dai vantaggi futuri e più duramente colpiti dagli svantaggi presenti dell'unificazione economica fra vent'anni
Le esigenze di risanamento finanziario escludono che la politica di di equilibrio regionale possa far conto nella stessa misura del passato sull'apporto finanziario posto a carico del bilancio dello Stato
Ne si può ignorare che forme di sostegno e modalità di intervento fino a ieri possibili solo oggi precluse dalle norme dei trattati di unificazione del mercato europeo Kediri liberale e di liberalizzazione del mercato mondiale
La limitatezza delle risorse le regole comunitarie di politica regionale
E le regole poste a tutela della concorrenza
Sul mercato mondiale impongono che di tali risorse si faccia un uso molto rigoroso
Sia per quanto riguarda la progettazione e valutazione e selezione delle iniziative dei soggetti quelle risorse vanno destinate sia per quanto riguarda il controllo dei tempi ed è risultato e degli interventi
In luogo dello Stato sono oggi gli stessi meridionali che debbono assumere una maggiore quota di responsabilità e di oneri per la creazione delle condizioni di convenienza agli investimenti di sviluppo sul loro territorio
E in questo quadro che si scrive la proposta che almeno fin quando non siano stati rimossi fattori ambientali di minore produttività rispetto ad altre regioni
Sia consentito di contrattare in sede decentrata condizioni di impiego e di salario territorialmente differenziate
Che servono a rendere più conveniente la creazione o il mantenimento di posto di lavoro laddove più grave e la pressione degli inoccupati
La sede sa da tempo indicato della fiscalizzazione dei contributi
A carico dei lavoratori un mezzo per non far far gravare su di essi gli effetti di una rallentata dinamica dei salari lordi e per incentivare così la moderazione delle rivendicazioni alla contrattazione decentrata
Ai fini del contenimento e dell'efficacia ed efficienza della spesa pubblica
Sarebbe altresì importante poter tempestivamente disporre delle norme di gli strumenti di regolazione di controllo necessarie perché necessari perché sia garantito
L'interesse sia dei contribuenti sia degli utenti della gestione imprenditoriale ove possibile in concorrenza di servizi pubblici essenziali per lo sviluppo economico romeno per che per quello civile
E perché sia definita la misura in cui l'eventuale contributo pubblico i ricavi di gestione debbono concorrere gli uni e gli altri al finanziamento degli investimenti
Diretti ad ampliare a qualificare l'offerta di questi servizi Offerta che nel Mezzogiorno è particolarmente carente
Soprattutto sarebbe necessario l'intensificazione dell'operosità dell'efficace dell'intervento pubblico condizione tra l'altro per un pio pieno utilizzo dei finanziamenti comunitari
I quali finanziamenti comunitari sono anch'essi in ultima analisi a carico del contribuente italiano dal momento che l'Italia ormai il contribuente netto al bilancio dell'Unione Europea
Non sembra proprio che negli ultimi anni vi sia stata questa intensificazione dell'intervento pubblico anzi è risultata evidente l'incapacità
Delle amministrazioni centrali e regionali di assicurare utili netti di utilizzo efficace e tempestivo degli stanziamenti comunitari con conseguente rischio di vedersi revocati
Per i programmi integrati mediterranei per i progetti cofinanziati prima del mille novecentottantanove dal fondo europeo di sviluppo regionale sono corsi la proroga dei termini di attuazione è uno sforzo straordinario di riprogrammazione e di rendimento e di rendicontazione per limitare la perdita di risorse comunitarie a una somma equivalente a circa cinquecento miliardi di lire
Per il Quadro comunitario di sostegno ottantanove novanta tre
Al trentuno dicembre mille novecentonovantacinque cioè due anni dopo la conclusione del Periodo di programma
Restava ancora ad erogare un terzo della spesa prevista equivalente a circa sei mila miliardi di lire non si sa se e in quale misura la riprogrammazione e la proroga
L'ulteriore proroga dei termini di pagamento consentiranno di evitare perdite di risorse comunitarie
Questa negativa esperienza sembra essere stata inutile
Presidente Imperatori ha ricordato le cifre dell'attuazione del quadro comunitario di sostegno novantaquattro novantanove
Che sta incontrando gli stessi ostacoli che hanno ridotto l'efficacia è ritardato l'attuazione del quadro comunitario precedente
Carenza della programmazione operativa mancato adeguamento delle procedure incertezza sull'effettiva disponibilità delle quote di cofinanziamento nazionale
La scarsa capacità operativa delle amministrazioni è destinata a pesare negativamente sulle prospettive del mezzogiorno molto più di quanto ma abbia mai passo pensato in passato e ciò per almeno due ordini di motivi
Il primo che ha abolito lo strumento straordinario l'intervento
La cui attività era svincolata dalla rigidità della separazione settoriale di competenze e dal formalismo delle regole procedurali contabili e organizzative vigenti per le amministrazioni ordinarie dello Stato e delle regioni
L'azione pubblica per lo sviluppo delle aree depresse e integralmente affidata proprio all'amministrazione ordinaria regionali
Ma queste sono notoriamente meno efficienti proprio del Mezzogiorno
Da loro minore efficienza non è stata come da molti si afferma la conseguenza ma invece è stato il motivo di fondo dell'estensione progressiva che si ebbe il passato delle competenze della cassa che finirono con l'andare
Molto oltre i confini della straordinarietà che erano stati invece rigorosamente definiti dal legislatore del mille novecentocinquanta
Ora fin quando le regole l'organizzazione i ritmi di lavoro delle varie amministrazioni centrali e regionali
Oggi titolari esclusiva degli interventi nelle aree depresse
Resto no quelli che sono appare piuttosto dubbio che gli inconvenienti che ne derivano possono essere supportati superati supporre sovrapponendo ad esse nuovi uffici
Come la cabina di regia incaricate di operare su di esse la supervisione e il coordinamento ma restando sempre all'interno di quel sistema di regole il secondo ordine emotivo e che accanto agli interventi realizzati direttamente dalla pubblica amministrazione molto ampia si prospetta oggi la gamma delle azioni
Dall'istruttoria ed erogazione degli incentivi alla realizzazione e gestione di opere servizi che per ragioni di economicità debbano essere affidate operatori privati
Nei confronti di questi l'amministrazione pubblica è chiamato a svolgere delicate funzioni e a esprimere con la necessaria flessibilità e tempestività elevate capacità negoziali di regolazione e di controllo
Tali funzioni sembrano
Al di fuori della portata dell'attuale sistema di strutture regole professionalità amministrative di cui ministeri assessorati dispongono
E se trovano invece la loro naturale collocazione nel modello delle autorità indipendenti
Questo modello del resto si fa oggi il crescente ricorso laddove il mercato lasciato a se stesso non è in grado di garantire congiuntamente l'interesse pubblico e la profittabilità privata
Per le prospettive del Mezzogiorno la riforma di cui si avverte massimamente l'esigenza e dunque la riforma dell'ordinamento amministrativo
Un processo riforma della di riforma dell'amministrazione ispirata ai principi di efficienza e divisa sociabilità è stato avviato a partire dal mille novecentonovantatré ma perché questo processo lento difficile contrastato sia proseguito completato e maturi i suoi difetti sono necessarie una straordinaria costanza di impegno per un tempo certamente non breve
Occorre la ferma determinazione di resisterà inerzie pressioni corporative una chiara consapevolezza dalla differenza che corre tra le innovazioni anche radicali che sono necessarie e le improvvide le improvvisazioni inconcludenti e dalle corse
Negli ultimi tempi sembra essersi formato un pressoché unanime consenso intorno a una riforma federalista dello Stato anche se o forse proprio perché il contenuto di una tale riforma sono rimasti ancora indeterminati
Ora dall'esame comparato che l'ultimo rapporto Svimez sul Mezzogiorno ed Europa compiuto delle esperienze dei vari Paesi dell'attuazione delle politiche comunitarie
Emerge che il successo degli interventi non è dipeso dal diverso grado di centralizzazione o di cento o di decentramento delle delle decisioni
E di peso piuttosto dall'efficienza dei singoli sistemi amministrativi e dalla capacità di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti del processo decisionale attuativo
E che la ricerca dell'efficienza è stata favorita dalla creazione di strutture di supporto supporto esterni all'amministrazione pubblica centrale corregionale che sia
Si è detto che il Mezzogiorno al basso interesse acché l'Italia partecipi alla fase alle fasi ulteriore dell'Unione Europea
Ma perché il Mezzogiorno partecipa all'Europa con vantaggio occorre secondo vedo un deflettere dalla convenzione che il superamento degli squilibri territoriali come quello degli squilibri sociali
In quanto è un problema che si avverte traumaticamente soprattutto a livello nazionale e a livello nazionale che andrebbe in primo luogo posto che alle Politiche comunitarie spetta un ruolo sussidiario
Rispetta l'estratto di strategie nazionali di superamento degli squilibri che andrebbero per quanto possibile evitate le complicazioni derivanti dal sovrapporsi delle procedure proprie di tre burocrazie regionali nazionali e comunitarie
E non pur non apparire strano che mentre non si riesce a progredire sulla via della cessione di sovranità alle istituzioni europee proprio nei campi in cui tale cessione sarebbe indispensabile cioè quelli della politica estera ed
Ed posso anche il mettere subito segreto
Il nostro Paese abbia piuttosto passivamente ceduto sovranità proprio nel campo delle politiche di superamento dei divari territoriali interni dove ad essere in gioco e prima ancora dell'unificazione dell'Europa l'unità della nazione
Se si cercasse non me la cronaca va nella storia l'origine profonda dei problemi italiani di oggi
Si scoprirebbe che non è la protesta fiscale del Nord a porre in crisi l'unità nazionale ma la mancata soluzione della questione meridionale a quasi un secolo e mezzo dalla costituzione dello Stato unitario
La missione storica dello Stato unitario era quella di consolidare le proprie fondamenta attraverso l'unificazione della società e quindi dell'economia del Paese attraverso cioè la soluzione della questione meridionale
E l'aver mancato a questa missione l'origine profonda dell'attuale crisi delegittimazione dello Stato unitario
Sì è stato richiamato l'esempio tedesco io credo che sia utile anche in questo rifare i ferirsi al modello tedesco come dopo la riunificazione politica
La Germania considera la sua riunificazione economica e sociale prima di tutto una questione tedesca così per l'Italia la questione meridionale dovrebbe tornare ad essere Ziko dove prima di tutto una questione italiana
Grazie chiedo prego sussurrò suffragate da Seedorf docente Luzi da Lisbona
Il rappresentarci questo confronto europeo tutti dal comando del contenimento dei termini che siamo un'ora oltre nostro calendario grazie
Grazie può parlare mezz'ora il mio testo e in inglese si era accessibile domani lo spero ma oggi voi a leggere la traduzione italiana
Non ho Domenti dimenticato che e l'Italia se dice traduttore traditore
Ma per me è un piacere leggere questa lingua bellissima la più europea dei tutti
Scusi prego l'errore di pronunzie azione ma la prima volta voglio ringraziare al dottor Massimo carrello dei fiati ok e al dottor Luca Filippo dell'Istituto per la nuova finanziaria del territorio
L'aiuta per la traduzione
Sine qua questo intervento in italiano non era possibile
E il titolo è una unione monetaria europea di paese Regione e città
Nella tradizione orale della Storia monetaria a sud europea la stabilità finanziaria e la stabilità politica definite rispettivamente in termini di moneta convertibile e democrazia parlamentare che entrambe sono stimati e serie correlate negativamente
Ogni Paese e ogni regione e città all'interno di questo deve tentare sorpassare questa infelice correlazione
Comunque la revisione del Trattato sull'Unione europea
Potrebbe aiutare le amministrazione se entrale e locale a guadagnare il a anch'guadagnare in credibilità internazionale
Se l'attuale conferenze a intergovernativa rinforza la coalizione e allo stesso convergenza verso una moneta unica
Coro accadrà
Como accadrà né i mutanti senti e periferia dell'Unione sia a nord che al sud sia al Ovest che ha estri
Il maggior coinvolti cimento dei parlamenti nazionali
Negli affari europei aiuta a rendere l'interazione fra stabilità finanziaria e stabilità politica positiva invece di negativa
Per esempio l'Assemblea della Repubblica portoghese ha approvato
La Geometria variabili positiva come uno degli e principi di massima per la revisione del trattato
A e questo è un'anima una Peugeot l'uccisione unanime che cosa alla geometria variabile positiva
E un principio flessibile
Di integrazione economica e politica
Che a stato utilizzato e le negoziazioni e per la moneta unica europea
Da almeno note sento ottanta e sette la geometria variabile positiva fa parte delle leggi non scritte dello e sementi
Tuttora serve Como passa e di comportamento
Per la corte di dei ministri economici e dei governatori dei banchi è senz'ali Consiglio Ecofin a Verona alcune settimane fa
Alla luce delle imminenti approfondimento e allargamento dell'Unione
Forma di integrazione forme di integrazione flessibili comunque sta sono divenuti quasi inevitabile
Purtroppo i pochi che conoscono questo principio Geometria variabili
Positiva non è captano il fondamentale collegamento Coni mercato finanziarie internazionale
E specificamente con l'attività delle agenzie di rating internazionale
L'analisi è tracciata nel rapporto della Commissione europea
Il capitolo nove in particolare spiega come un governo alla periferia dell'unione monetaria possa guadagnare credibilità mutando la direzione della propria politica economica sterzo una maggiore stabilità del campione
La lezione tratta del regime di convertibilità aureo e particolarmente utili in questo contesto ieri come oggi e la politica a determinare le interazioni fra gli interessi commerciali della classe media e le aspirazioni diplomatici delle banche si entrale
Como dice schematici ero più avanti e e cioè in un lire libero pubblicato dal rock sulle da proteggere novantasei
Dopo sono analizzata la politica le politiche economiche del lume i possessi di controllo multilaterale condotti dal Ecofin
E il particulare tiene analizzato il rischio di essersi ferito teppisti di bilancio
Questo interventi riunisce alcuni confronti con gli spalti Stati del che possono risiedere trasferì
Tenuto ben
Durante le fasi uno e due del lume ma che l'Irlanda né e Ucci da meglio perché si a qui
All'estero prima del porto
Una sezione riguarda il dibattito politico sull'avvenire dell'Europa nella City novanta s
Esplora le implica
Sulla geometria variabile positiva
Un'altra sezione si occuperà del tempo dei tempi necessari a guadagnare credibilità mentre nella sessione conclusiva si vedrà che il principio di flessibilità si applica anche al Governo delle regioni e delle città
L'acquisto di credibilità comporta la necessità Necci
E politici Poggi ettari ieri orientate a medio termine che non vengono Perca
Questa
Il ruolo del fattibilità in conto capitale Como segnale delle politici futuri e molto importante e più difficili ottennale la credibilità nazionale qualche in subbuglio anche il sistema internazionale
Ma le crisi valutarie mostrano chiaramente che la credibilità non può essere importata
Dell'estero deve e se
Per di più una regola del mercato dei cambi non è sufficiente per la credibilità benché possa potenziare un impegno interno imperniato su politiche di stabilità
Anche la stabilità Pepe e serie realizzata in casa propria e può richiedere più tempo per essere capita dell'Inter
Ci alle se venisse importata tramite una betulla di cambi fissi
La decisione ti chiederei di fare entrare l'escudo e nel meccanismo del cambio delle seme
Il quattro aprile dello Sentai due
Presso il weekend dopo l'approvazione in Parlamento del bilancio fu una vera sorpresa per la maggior parte
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Scudi per un ecco
Il comitato monetario accendo in veste di rappresentante del consiglio dei ministri di finanza delle confidenze si mise d'accordo su una parità leggermente più forte
Visto che alla vigilia dell'elezione generale britanniche
Un escudo più debole avrebbe potuto contagiare la sterlina
Questo è un esempio importante e lo ricordo bene perché Raiot il presidente dell'Ecofin
Nonostante la successione vetture prime ministre dei due partiti diversi
Quattro altri ministri delle finanze e tre governatore della banca si entra alla della banca centrale
Gli investitori internazionali credettero che la politica economica del Portogallo possedesse una Lolita azioni a medio termino
La promozione del del debito estero portoghese al rango di investimento dei alta carità ed a a meno ne ed il re torno e prestiti Esterni nel Noventa e tre cominciò a rivelare i tentativi del nuovo regime in termini dei premi di rischio fa Luta intimo
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Alla stessa fase di sviluppo economico ma anche dalla storia particolare e dalle caratteristiche economiche dei Paesi influssi nei nel blocco
Sì e un evidente analogia fra questa geografia del sistema a Orio e l'attuale dibattito europeo sulla fattibilità e la tesi al desidera abilità degli aggiustamenti istituzionale a geometria variabile
Queste sono state osservate nel trattato tanto il verdetto del all'Unione economica e monetaria quanti in merito alla Carta sociale
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Le prossime dure di cooperazione multilaterale agli Stati membri sono anche quei un esempio de questo
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Poiché sarà necessario il voto unanime di tutti gli Stati dell'Unione per definire il criterio di indire il criteri di ingresso
Nonché le clausole di addizioni opzionale per un qualunque sott'insieme di questi Stati
Differisca anche dagli eschimesi à la carte
Geometria fallì abile positiva non è alla carta questo e molto importante
Il criterio della geometria variabile positiva diventerà una della caratteristiche principali dell'unioni all'indomani della petizione del trattato
Ciò si può già vedere nelle politiche valutarie si Chiti dagli Stati che non parteciperanno inizialmente a lume discussione avvenute Como gli ho detto e Verona all'Ecofin
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Questa è la conclusione che possono essere desunti da questa insolita alleanza tra i cittadini e i mercati finanziari internazionale
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Entrambi hanno bisogni di tenere sotto controllo il debiti degli enti locali in modo da guadagnare credibilità più rapidamente
E quindi aumentare i beni fissi benefici che i Paesi le regioni e le città possono aver
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E utile che siano sempre più coinvolti negli affari
Mica europea vi ringrazio per la pazienza delle
Sorella ringraziamo moto del informazioni documentate che ci ha dato sullo stato del convergenze e in particolare il supporto Carlo credo che possiamo essere gradite sottolineatura che ci ha fatto in ordine
Al principio di credibilità
è importante che i governi locali abbiano nel rispetto delle compatibilità stesse Enotria ringraziamo dello sforzo che ha fatto pronunciarsi il suo intervento italiano ancora interrompiamo per soltanto dieci minuti e poi riprendere
La tavola rotonda
E si articolerà con gli interventi del professor Pitruzzella del professor Di Palma che con cinque minuti reel più vulnerabili Bet You Look le complesse relazioni più però troverete delude
Nella documentazione dato qui di moto allora Enzo Bianco sindaco di Catania Antonio Bassolino sindaco di Napoli Antonio D'Amato presidente del Comitato centrale per il Mezzogiorno della Confindustria
Di dialogare insieme su questo sul tema che rapporto c'era diciamo le politiche europee
E il CRA e il tema dell'integrazione del pensiero in Europa occorre il ruolo che mi pare sia stato rilevazioni precedenti indicato come decisivo che quello dei soggetti sia pubblici che va che operano sul territorio cioè la grande sfida e quella del passaggio dalle le diciamo più donne finché verticistiche aureo riappropriazione di un ruolo effettivo da parte del forze amministrative e sociali che operano nel territorio
Per quanto riguarda gli aspetti più strettamente istituzionali Ricchiuti questo tema il professor Pitruzzella
Grazie
E allora mantenendo mini cinque minuti assegnati
E io sottolineo nella nella relazione e mi piacerebbe tanto sentire l'all'opinione dei di autorevolissimi interventori
Come la questione meridionale occhi si sia radicalmente trasformata e possa essere in larga misura definita come una questione istituzionale la ricerca e quindi di quegli affetti che permettano di superare e alcune dei problemi che abbiamo vissuti come appunto la incapacità di dare luogo ad uno sviluppo economico che sia autonomo non dipendente dal resto per la dalla dall'economia non meridionale integralmente
Ora
Le analisi sulla questione meridionale mettono in evidenza che l'intervento pubblico centralizzato ha prodotto del responsabilizzazione della classe politica
è a incentivato un uso delle risorse verso finiti può particolaristico impedendo la produzione di quei beni pubblici come scuola istruzione e formazione che sono essenziali
E come tre condizioni dello sviluppo economico
Ora in questa prospettiva la risposta che viene data un po'o da varie parti e penso soprattutto i contributi e la Fondazione Giovanni Agnelli ma penso anche alle indicazioni che sono state date dalla commissione diocesana Giustizia e Pace della Diocesi di Milano in quella recente libretto su autonomie regionali e federalismo solidale vanno nel senso di valorizzare il principio di responsabilità il Mezzogiorno non può uscire dal suo stato di minorità non si può creare un'economia
Autonoma senza valorizzare il principio di responsabilità il che significa regionalismo forte federalismo ma a questo punto il problemi con cui ci dobbiamo confrontare
Sono quelli definire che tipo di federalismo vogliamo per esempio il principio di sussidiarietà viene utilizzato da tutti viene invocato come il modò la soluzione istituzionale per risolvere qualsiasi male
I documenti dell'ANCI danno fatto proprio come la norma ISO come il loro cavallo di battaglia eppure principio di sussidiarietà non significa dare tutto verso il basso
Ma è un principio che dovrebbe consentire di individuare il livello ottimale in cui allocare le risorse e allora quali funzioni vanno mantenute al centro
Non tutto va appunto collocato in periferia ci sono delle politiche dirette a realizzare le precondizioni dello sviluppo e pre requisiti dello sviluppo che vanno concentrati al centro
è un problema che pongo nella relazione di cui vorrei sentire e cosa ne pensano degli altri partecipanti a questa tavola rotonda quello delle politiche per la formazione noi assistiamo a un sub in cui il problema
E maggiore è quella della mancanza di capitale umano non soltanto per quanto riguarda le imprese ma soprattutto per quanto riguarda la pubblica amministrazione vogliamo dare nuove competenze alle Regioni ma con quale burocrazia alle Regioni gestiranno queste competenze
E allora la politica di formazione ballo kata
In periferia come avviene oggi oppure lo Stato deve mantenere importanti aree d'intervento a importanti poteri in questo campo
Altro problema è che secondo me
Va a particolarmente sottolineato G.C. dive penso che sarà estremamente interessante sentire cosa ne penseranno i partecipanti alla tavola rotonda e che principio di sussidiarietà non riguarda soltanto i rapporti tra Stato e Regioni ma soprattutto i rapporti tra Regioni ed enti locali
Perché in Italia prima si è parlato di federalismo con riguardo ad una valorizzazione ad una enfatizzazione del ruolo delle regioni però quello che è avvenuto nei fatti è che le regioni mi scuserà qualche presidente di Regione se qui è presente sono rimasti un po'come dire dormienti non è che siano stati i soggetti dell'innovazione istituzionale al contrario i comuni sono stati il ruolo il luogo reale dell'innovazione istituzionale in questo Paese
Ma a questo punto dobbiamo chiederci serve alla lo sviluppo del Mezzogiorno un federalismo passato esclusivamente sui Comuni
Sono saranno i comuni in grado di affrontare le enormi problematiche che la creazione di una maggiore autonomia dell'economia meridionale richiedono
E qui ho qualche dubbio avanzerei
E a mio sommesso parere dovremmo lasciarci guidare dal principio di sussidiarietà
Inteso in senso proprio non come formula ideologica tutto alla periferia tutto al centro ma al contrario individuando resti in modo pragmatico illazione alle singole funzioni
Le soluzioni ottimali tavole prigione di comunità lo alle regioni talora troveremo forme integrazione flessibile tra le diverse competenze
Altro problema e utilizzo così l'ultimo minuto a disposizione è quello che il federalismo di cui parliamo è senza dubbio un federalismo fiscale
Ferrari musicale risponde all'esigenza e della lega e all'esigenze di risanamento finanziario e così via
Il federalismo fiscale risponde anche a quel principio di responsabilità da cui siamo partiti che richiede una corrispondenza tra il potere di tassare è il potere di spendere ma questo significherà in regioni che non hanno una autosufficienza finanziaria come sono tutte le regioni del Sud e sinistra dar luogo ai gravissimi problemi ecco il problema di individuare i meccanismi di perequazione finanziaria
Vorrei sapere gradi buio qui avanzo nella relazione scritta alcune ipotesi ma visto che devo introdurre soltanto il tema a me piacerebbe sapere cosa ne pensano e io due sindaci che hanno condotto delle esperienze veramente di importanza a di grande importanza per il nostro Paese
E attraverso quali meccanismi si potrà introdurre un tipo di perequazione finanziarie che consenta da un lato di mantenere fermo il principio di responsabilità però dall'altro lato di evitare che tra le diverse aree del Paese
Si creino delle forti forti squilibri nel godimento di dei fondamentali diritti di cittadinanza
E non ultimo un tema che riguarda la sussidiarietà nei rapporti tra i poteri pubblici e la società
Perché la società non è soltanto un meccanismo di organizzazione dei poteri pubblici ma riguarda anche i rapporti tra Stato tra poteri pubblici e società lei l'economia meridionale soffre di un eccesso di regolamentazione amministrativa
Che appesantisce i rapporti tra l'apparato amministrativo i cittadini e che era funzionale a quel tipo di dipendenza delle imprese e dei cittadini dal mercato politico piuttosto che al mercato economico
Ecco ma per ridurre questo carico amministrativo notevolissimo
E badate bene a mio parere la legislazione regionale in tante regioni ma non non solo in Sicilia
Appesantito molto molto più di quanto avviene con riguardo alla legislazione statale il fardello di oneri di autorizzazioni richieste appunto all'in paese per poter operare ecco ma per valorizzare questo profilo del principio di sussidiarietà
Esistono dei meccanismi istituzionali io sono molto dubbioso forse conta anche molto il controllo dell'opinione pubblica e chiudo il mio la mia breve introduzione grazie
Grazie tipo Alba riporterà a questo tema solubili sbaglio soprattutto sotto il profilo economico oltre che in quello istituzionale
Diciamo
Si rischia di essere banali e ovvie ovviamente cercando di trovare in cinque minuti tutta la una sintesi di una del dibattito che è stato particolarmente ampio
Sino ad ora però io volevo fare alcune considerazioni primo punto di partenza questo diciamo obiettivo della coesione che ha alla base un po'di tutti i discorsi che stiamo facendo e che per contro quell'articolo centotrenta dell'atto unico ci pone di fronte una situazione particolarmente differenziata a livello dei nostri Paesi e tra Regioni
L'Italia è quella che presentare il massimo divario sia in termini di disoccupazione ma anche in termini di reddito perché ovviamente la Germania fa assesta Sestante non è un calcolo di reddito corretto quello delle generare del l'est europee dell'est tedesco e quindi siamo noi che presentiamo i più forti divari siamo anomali
Noi abbiamo di fronte questo problema del Mezzogiorno con queste caratteristiche che si stanno consolidando e stiamo verificando ribadendo a tutti i livelli
Il divario reddituale il divario sociale la carenza di infrastrutture la criminalità e la mancanza di servizi adeguati alla crescita
Gli stessi operatori in questa ultima indagine
Che è stata fatta dalla mondo economico evidenziano che lei motivazione di una mancata attrazione delle nostre regioni del Mezzogiorno risiedono nella carenza infrastrutturale di servizi e nella criminalità
Allora se noi dovessimo vedere quello che può essere il ruolo pubblico in questo tentativo di far recuperare e hanno il diritto indirizzare le regioni del Mezzogiorno verso la coesione probabilmente l'infrastrutturazione diventa il tema predominante
Noi abbiamo info in effetti diciamo tutto uno spettro di politiche di azioni che abbiamo di fronte e che tutto sommato
Qualora utilizzate correttamente e potrebbero permettersi andare in quella direzione non è vero che le risorse sono così scarse perché in fondo
I fondi strutturali hanno messo a disposizione un ammontare di risorse cospicuo che non è inferiore a quello che avevamo con la legge sessantaquattro
Nel periodo precedente non è vero che non abbiamo strumenti innovativi perché il mondo imprenditoriale di fatto ha definito insieme alla classe politica la nuova
Diciamo strumentazione per agevolare il sistema produttivo abbiamo tutta una serie di e strumenti istituzionali contratti di programma
Nuove forme innovative di aggregazione del consenso questi patti territoriali
Che rischiano anche se hanno un significato diciamo di rilievo in termini di aggregazioni di pubblico e privato
Di divenire qualche cosa di ha ripetuto sul territorio in maniera eccessiva se è vero come si dice che già di patti territoriali se ne stanno proponendo nelle regioni del Mezzogiorno circa novanta noi dovremmo circa quattrocento miliardi a disposizione non si capisce veramente che cosa si potrà provare con questo tipo di attivazione locale
Allora abbiamo gli strumenti abbiamo le risorse abbiamo la possibilità di introdurre nel sistema della pubblica amministrazione
Queste esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica queste esigenze di valorizzare quanto abbiamo a disposizione per realizzare gli obiettivi di occupazione certo qui il giudizio non può che essere negativo
Perché è vero come diceva Vieste desti Viesti che il gran vantaggio che ci deriva da questa strumentazione comunitaria dalla regolamentazione comunitaria
E quello di aver introdotto dei metodi di processi di programmazione
Che possono rendere trasparente ed efficace il processo di utilizzo delle risorse pubbliche
Però è proprio quella la causa a mio avviso che sta determinando una serie di ritardi proprio nell'utilizzo di quei fondi strutturali
Basti pensare che noi per esempio come Italia abbiamo avuto l'approvazione degli strumenti ad attuazione previsti dai regolamenti comunitari con un ritardo che va da un anno e mezzo ai due anni
Quindi ci meravigliamo poiché dopo sei mesi dall'approvazione cioè alla quasi scadenza del primo triennio non abbiamo impegnato nulla non abbiamo speso nulla
Certamente non poteva che essere così
Tant'è vero che questo stesso problema lo hanno in Francia sulle aree Obiettivo due e non chiedono i francesi la proroga nell'utilizzo delle risorse comunitarie per lo più educativo due
Chiedono la riaggregazione delle risorse
Del novantasette novantanove
Per utilizzare congiuntamente a quelle del novantaquattro novantasei allora da una parte ci sono i cattivi del Mezzogiorno dall'altra ci sono i pragmatici deficienti
Delle regioni del Centro-Nord che fanno la stessa cosa ma la chiamano non la chiamano proroga ma la chiamano riprogrammazione delle risorse
Allora io qui certo siamo preoccupati di questo siamo preoccupati in particolare se è vero che in questo processo di valorizzazione di queste potenzialità uno spazio maggiore dovrà essere data agli enti locali
è vero che la competizione e la capacità di attrazione non si gioca più sul livello regionale si gioca sull'effetto città sulle città
Allora le città sono in grado di poter rispondere a queste esigenze di competere ma diciamo non di competere tra un'area meridionale un'altra area limitrofa meridionale qui si compete a livello europeo allora il problema della competitività tra città si gioca sulla capacità di infrastrutturare di offrire adeguati servizi di offrire progettualità lo diceva imperatori nella fase precedente ma tutto questo va coniugato con una capacità di aggregare consenso da parte dall'altra il capitale privato per poter realizzare tutta una serie di iniziative io sono più preoccupato rispetto a quanto diceva imperatori sulla capacità del project financing di realizzare tutta una serie di iniziative
Perché questo passa non tutti gli interventi sono come la depurazione di Catania o delle altre città che sono state analizzate la gran parte di questi interventi dovrà trovare un contributo sempre dell'operatore pubblico
E nel caso in cui questo contributo dovesse mancare un non dovesse essere
Nei livelli sufficienti per poter dare una gestione economica interventi questo vorrà dire delle tariffazioni molto più elevate e quindi un effetto di spiazzamento proprio per quelle aree che hanno minori capacità di sviluppo quindi
Va benissimo vanno benissimo gli strumenti che abbiamo individuato vanno valorizzate tutte le potenzialità finanziarie che abbiamo vanno introdotti dei metodi est di strumenti che possano coinvolgere l'efficacia e l'efficienza di tutta la struttura amministrativa ma va fatta una particolare attenzione sul problema della gestione economica che comporta
Quasi certamente un alzano innalzamento dei livelli dei prezzi delle tariffe che questo potrebbe determinare gli effetti negativi o non voluti proprio in termini di capacità
Di attrazione dei nuovi iniziative nel territorio meridionale grazie
E allora che fare riproporre signor Bezze partirà molto chiara dai due interventi e cosa ci si aspetta da chi opera sul piano territoriale
Che
Che problema io occhio obiettivi si pongono per dare una risposta al alle domande più state fatte greca che l'ordine potrebbe essere quello di Enzo Bianco Antonio D'Amato venatorio posso riportato per d'un pittore
Per prescolare un po'le carte
Io credo che il sistema Italia
Benissimo abbia una buona opportunità
Per affrontare finalmente in modo serio
Quella che
E obiettivamente la principale questione dello sviluppo del Paese che la questione meridionale
Io non sono mai stato preoccupato seriamente
No no lasci dire da che cosa perché sa se uno non si però componendo in assoluto è un po'troppo non sono stato mai preoccupato in modo parte ci vuole un po'di ottimismo no
Mai stato preoccupato in particolare dal affermazioni chi fatte in sede politica negli ultimi
Negli ultimi mesi
Su un possibile separatismo un'accentuata separazione del Paese quello che mi preoccupa invece in termini molto più seri il differenziale dei tassi
Di sviluppo dei Train del trend economico del Paese e quello la vera rottura di un equilibrio
Quando si rompe la quale possiamo parlare bene di unità del Paese ma quando per un lungo periodo a Treviso siamo nella condizione di disoccupazione intorno al tre quattro per cento quindi sostanzialmente in una condizione di piena occupazione
E nella mia città siamo nella condizione di su questa del venticinque ventisei per cento soltanto per citare uno del dei dei dei strumenti di valutazione degli andamenti reali dell'economia naturalmente quello è quella cosa che ovviamente
Ci preoccupa
Perché credo che ci sia un'opportunità nel sistema Italia per affrontare in modo serio la questione economica
Per la prima condizione che intravedo è che si può tornare a parlare di mezzogiorno
Sino a qualche mese fa diciamo sino a un anno fa anche semplicemente nominare la parola meridionalismo era rivelato sorta di bestemmia
Cioè appena uno diceva esista la condizione meridionale naturalmente
La conduzione psicologica era di grande sudditanza non si poteva neanche nominare la parola Mezzogiorno vedere perché significava evocare tutti gli spettri di una condizione obiettiva reale indubbia e soprattutto gli ultimi anni gli anni Ottanta
Un certo modo di concepire la politica meridionalistica
Oggi il fatto che venga tenuto anche questa iniziativa da parte di Banca di Roma sia te Mediocredito centrale ma insieme a mille altre condizioni dimostra che vi è una sensibilità
Nel paese nella parte più accorta del mondo produttivo per la quale si può tornare a discutere di questione meridionale senza andarsi a rinchiudere in un cantuccio per la paura di essere guardati come si sta facendo qualcosa di partitamente festivo su la seconda ragione esistono le condizioni economiche perché il sistema produttivo che conta nel Paese
Valorizzi adeguatamente dal suo punto di vista da purista dei suoi interessi la questione meridionale come la questione prioritaria
E facile immaginare che nei prossimi mesi
Vi sia un rinnovato interesse da parte del grande le grandi imprese italiane nei confronti del mercato interno
Perché è facile immaginare che la spinta che vi è stata formidabile verso i mercati esteri relativa alla condizione di svalutazione della lira naturalmente oggi non sia più la condizione che ha spinto il grande interesse verso i mercati esteri
Ed è facile immaginare naturalmente che una rinnovata attenzione verso il mercato interno faccia capire
Ulteriormente e comunque indirizzi le politiche economiche del sistema Italia cercando di terminare le condizioni per cui il mercato interno possesso mercato ovviamente
Intenzionato
A potere operare economicamente
Naturalmente credo che non esistono più le condizioni
Che si determinarono nei decenni passati quando vi fu in qualche momento una sorta di tacita intesa tra una parte del sistema produttivo e della classe politica meridionale che era quella dello scambio
Lo scambio di fatto che è avvenuto tra chi sostanzialmente ha indirizzato risorse pubbliche orientate verso il consumo e il reddito anziché verso gli investimenti al Sud in cambio naturalmente
Della
Una politica che in buona sostanza destinava del risorse per gli investimenti ovviamente in altre zone del Paese
Credo che esista anche quella stabilita
Politico istituzionale anche se naturalmente questa è tutta da verificare in concreto che può determinare per una nuova politica meridionalista quel tanto di progettualità che necessaria
Anzi tutto questo si è verificato certamente a livello di città
A livello di città non c'è dubbio alcuno che la Francia dove più dove meno
Dove ci sono le condizioni o umili in grado di fare questo questo si è già determinato in altri totalmente con sostanziale attrezza ma certamente il sistema di governo delle città anche nel Mezzogiorno
E molto più avanti rispetto al sistema di governo del Paese nel suo complesso
Il fatto che Antonio Bassolino è da quasi tre anni ormai due anni e mezzo sindaco di Napoli e ha potuto cercare di determinare la condizione e il modello che egli pensava il fatto che la stessa condizione è avvenuta probabilmente a Palermo che comincia da venire a Bari a Catania nelle cento città del Sud ha determinato una condizione in cui alcuni risultati si cominciano francamente avete la condizione è una condizione un po'più difficile per quanto riguarda le regioni in particolare per quanto riguarda ahimè la Sicilia la mancata riforma istituzionale oggi sarà e continuerà a essere per la mia regione un peso forte per quelle condizioni di stabilità politico-istituzionale che sono indispensabili
Infine io credo che nel Mezzogiorno oggi si comincino a liberare quelle risorse interne
E quella consapevolezza che è fondamentale che una larghissima parte dello sviluppo del Sud dipende da noi stessi gruppo dirigente del sud quindi imprenditori quindi amministratori pubblici e quindi comunque ceto dirigente del sud questa è la consapevolezza da cui dobbiamo partire
E credo che questa consapevolezza comincia a essere diffusa su la mia sensazione che il Sud si è finalmente convinto e il gruppo dirigente del sud si è convinto che se non avremo le stesse la forza di alzarci di camminare con le nostre gambe non ci sarà mai nessuno che potrà prendersi per mano aiutarci a fare un pezzo di strada
Noi siamo convintissimi che se il tempo per avere una licenza edilizia per realizzare un capannone industriale nella mia città era come era di tra i quattro e i cinque anni
Naturalmente è ovvio ed evidente ma come si fa a chiedere a qualcuno di investire quattro lire a parte ogni altra condiziona parte il tema della criminalità il tema delle infrastrutture se la risposta dalla pubblica amministrazione e ovviamente di questo tipo
Allora la prima riforma che a noi interessa la prima in assoluto più di ogni altra e di metterci in condizione di liberare meglio le nostre risorse
Quindi chiediamo sotto questo profilo noi per primi di rimanere un giorno esterni che aveva poco fa qual è la prima cosa che voi chiedete ma non ho dubbio alcuno di non avere il fardello sulle spalle oltre quello dei problemi reali che noi abbiamo di quella serie di complicazioni burocratiche di ritardi di eccesso di controllo di appesantimenti di burocrazie che naturalmente uccidono lì impresa
Ma insieme uccidono chi vuole amministrare in modo moderno la società o la propria regione l'uno dubbio alcuno liberate ci consentirà di liberare risorse gli imprenditori tra loro che parte gli amministratori pubblici faranno la loro
La prima cosa che chiediamo al governo
Centrale al governo Prodi è quella di fare nel tempo più rapido una riforma che si alleggerisca ripeto tutto quello che pesantissimo sotto questo profilo naturalmente le altre due cose fondamentali sono
Una seria politica che è stata fatta nel Paese negli ultimi anni di lotta alla criminalità organizzata non c'è dubbio alcuno che risultati importanti ci sono stati
Non bisogna naturalmente sempre esclusivamente piangersi addosso alcuni risultati importanti cominciano ad esserci bisogna insistere senza deflettere perché naturalmente una presenza di criminalità così forte con l'abbiamo avuta incompatibile con qualunque ipotesi di sviluppo
L'altra cosa su cui sono d'accordo con le postazioni richiesti e quella relativa alle infrastrutture il Sud non deve avere infrastrutture straordinarie
Ma deve avere però deve poter contare su un sistema di infrastrutturazione che risponda a logiche di mercato senza nulla in più ma anche senza nulla in meno rispetto al resto del Paese
Quando mi sono trovato in una Commissione trasporti della Camera a difendere
La il raddoppio della linea ferroviaria Catania Messina e c'era un deputato della lega dall'altra parte che mi diceva ma questo intervento assistenziale
Io ho avuto la possiamo dichiarare che si trattava dello stesso identico investimento che in una parte del Paese ricamo investimento produttivo e da noi perché collega volumi di trasporto e fasce di pubblico che sono straordinariamente
Qualitativamente della stessa dimensione del resto devono essere in condizione di poter operare quindi la stessa identica infrastrutturazione io un aeroporto a Catania l'aeroporto che oggi che è stato progettato per ospitare ottocento mila passeggeri già oggi ne ospita due milioni e quattrocento mila nel due mila avrà la bellezza di quattro milioni di passeggeri in partenza
Non sono del tutto convinto mentre apprezzo largamente la relazione di imperatori che le sole o la o le prevalenti risorse finanziarie di risparmio del sud siano totalmente disponibili non era questo che mente
Il senso dell'intervento ma credo che per le infrastrutture occorra
Occorre
Qualcosa di più tutto questo può essere affrontato secondo il principio della sussidiarietà non c'è dubbio alcuno Pitruzzella ha ragione
Pizzo segreta non vuol dire che i Comuni devono fare tutto ma devono deve significare soltanto semplicemente che si faccia a livello più basso più vicino ai cittadini quello che non è indispensabile che si trasferisca livello ulteriori ahimè abbiamo un problema serio grosso e consistente che mentre i Comuni sono più avanti in questo sistema la mia sensazione e che le Regioni non sia lo stesso identico passo tant'è vero che anche per parlare di cose comunitarie
Mentre le Regioni non riescono a utilizzare i fondi regionali per per lo sviluppo allorquando timidamente si affaccia a livello comunitario la prospettiva dei programmi Urban
Sia pure per una cifra molto limitata seicento settecento milioni di ECU anche in Italia Emma i comuni sono stati prontissimi
A rispetto a dodici o tredici progetti che potevano avere finanziati ne abbiamo presentati trentadue trentatré giudicati largamente adeguati rispetto ai programmi comunitari quindi viene un passo in più che cosa vuol dire in buona sostanza quello che noi chiediamo sotto questo profilo e con questo concludo
Le regioni si limitano ad avere nella prospettiva di disegno federale una forte competenza in campo legislativo e in campo di pianificazione
Ma non pretendo di nota dello di gestire
Perché non hanno capacità non hanno la cultura da loro burocrazia e molto peggiore di quella statale
Detto con grande franchezza della stragrande maggioranza dei casi la burocrazia dello Stato inefficace con tutti i suoi punti di limite comunque ha una tradizione che quella regionale non ha e quindi non devono sovente che stila Devole sull'organismo leggero di grande pianificazione i Comuni devono essere il perno dello strumento di gestione lo Stato deve fare le grandi politiche se questo disegno io credo che anche il Mezzogiorno può liberare risorse importanti
Ma a me mi piace partire dal tono di ottimismo e di fiducia e di impegno che esprime bianco perché credo che ci sia dietro le sue parole una consapevolezza importante noi gente del Mezzogiorno
Stiamo recuperando capacità di presenza e di governo del nostro destino e delle nostre sorti e questo mi sembra il dato fondamentale dal quale partire ragionare
Però al di là di questo ottimismo e di questa fiducia mi sembra che sia anche importante definire un attimo quali sono i termini della problema o della sfida che noi abbiamo di fronte
Perché sono piuttosto complessi e secondo me vale la pena di come dire riportarli un attimo nella loro prospettiva se ne vogliamo dare un svolta seria al tema del ritardo del Mezzogiorno del sottosviluppo e della disoccupazione
Non possiamo più fare miglioramenti di tipo marginale né interventi di mantenimento noi abbiamo bisogno di recuperare in termini strutturali una quota di mercato maggiore nello scalo internazionale questi sono i termini della questione
Noi abbiamo bisogno di rendere il Mezzogiorno competitivo a livello internazionale attrattivo di investimenti a livello internazionale dobbiamo farlo diventare con uno slogan che non vorrei fosse fra i teso la vera Korea della Europa
Per fare questo dobbiamo porci come diceva prima il professor Di Palma di fronte a quello va anche il mercato internazionale con il quale ne competiamo siamo in uno scenario che ha visto profonde modificazioni ci sono nuove regioni in Europa
Che hanno spostato con l'allargamento della barriera dei mercati tradizionalmente prima del muro di Berlino hanno spostato i baricentri
E gli equilibri della geografia economica e che sono oggi concorrenti con il Mezzogiorno intermedia trazione non sono di fondi comunitari
Ma anche di fondi di investimenti internazionali allora c'è un dato che secondo me è significativo se noi andiamo a verificare quali sono gli investimenti diretti dall'estero rispetto agli investimenti fissi lordi
Nei vari paesi europei la vediamo che l'Italia nel mille novecentonovantaquattro raddoppiando naturalmente prefetto la soluzione della lira era più facile comprare aziende all'ira bassa
Ha raddoppiato il tasso degli investimenti degli anni precedenti arrivano un due virgola due per cento
Contro un dieci virgola due per cento della Regno Unito un otto virgola sette per cento della Francia un sette per cento della Spagna e del Portogallo e un sette e mezzo per cento della Grecia quindi l'Italia non è attrattiva di investimenti a livello internazionale
E tanto meno la il Mezzogiorno tanta che fa notizia
Come imperatori ci ripete voglio dire spesso negli ultimi tempi il fatto che un'azienda tedesca nel creare ottocento posti di lavoro nel Mezzogiorno questa è per l'Italia e del Mezzogiorno una novità
Una notizia da scoop è all'ordine del giorno negli altri paesi europei il Portogallo ci dimostri ci insegna come sia possibile articolare vantaggi competitivi tali da esseri attrattivo di investimenti letti dalla dall'estero verso gli investimenti lordi fissi fatti del Paese
Ci ulteriore dato che mi sembra molto significativo secondo le ultime stime che sono state recentemente pubblicate Polonia Ungheria e Cecoslovacchia hanno attratto negli ultimi quattro anni trenta virgola quattro miliardi di dollari di investimenti esteri
Il che vuol dire Investimenti tutti a destinare posti di lavoro e strutture competitive che recuperano in maniera strutturale i tassi di sottosviluppo e di ritardo di questa realtà allora questi sono i termini della questione
I veri i termini della questione se vogliamo davvero affrontare il tema del mezzogiorno e della disoccupazione e quindi il tema di fondo del Paese sono questi dobbiamo conquistare una quota maggiore nello scalo internazionale allora la domanda che dobbiamo porci è di quali vantaggi competitivi
Dobbiamo disporre da qui a tre anni se vogliamo fare in modo che il Mezzogiorno divenga davvero un'aria competitiva a livello europeo i vantaggi competitivi sono noti vi ripeto solamente per questione di come dire quadro sistematico dobbiamo avere infrastrutture avrete moderne e competitive
Dobbiamo avere una politica industriale e fiscale moderna e competitiva non possiamo competere a livello internazionale con un'Irlanda che tassa al dieci per cento
Il reddito d'impresa un Portogallo catasto trentanove per cento e leghista era che lo tasso trentacinque per cento quando in Italia siamo circa al sessanta per cento di prelievo fiscale sul reddito di impresa
Vuol dire che se vogliamo far diventare le nostre imprese competitive devono raddoppiare il loro livello di profittabilità prima delle tasse rispetto a concorrenti inglesi e americani questo dato di fatto fondamentale
C'è un terzo elemento importante dobbiamo disporre di una scuola di un'università e di una ricerca che sia non a livello ma all'avanguardia rispetto agli altri se vogliamo veramente valorizzare il patrimonio umano di cui noi disponiamo in abbondanza
Abbiamo un quarto elemento importante ci vogliono costi e flessibilità nel lavoro
Che siano adeguati ma seriamente adeguati all'obiettivo di recupero reale di occupazione che ne vogliamo dare del Mezzogiorno
E c'è un quinto elemento che molto serio bisogna recuperare una qualità della vita e una vivibilità nelle città e nelle aree delle quali vogliono fare insediamenti
Ma non per annullare solamente la dico la criminalità a livello micro e a livello macro perché questo è una precondizione dello sviluppo ma perché noi dobbiamo essere davvero competitivi come qualità della vita e dell'insediamento rispetto alle altre aree con le quali vogliamo andare competere a livello internazionale
Se questi sono i vantaggi di cui ne dobbiamo disporre da qui a tre anni chi li deve realizzare questi vantaggi a chi spetta la responsabilità di articolare questo sistema
Spetta naturalmente al governo alle parti sociali e agli amministratori
Al governo aspettano sicuramente i primi tre interventi
Spettano gli interventi sulle infrastrutture spettano gli interventi sulla politica fiscale e sulla politica industriale e gli interventi sulla politica della scuola dell'università che non sono più programmate rimandabili alle parti sociali spetta con serietà il tema del recupero della flessibilità e della competitività del costo del lavoro avendo riguardo gli obiettivi di recupero di occupazione che vogliamo conquistare ESP
Gli amministratori organizzare qualità e vivibilità nelle aree nelle quali vogliamo fare gli insediamenti produttivi
Dico questo per dire che e per questo mi ricollego il ragionamento che faceva prima bianco
In verità ceda recuperare molta fiducia in noi gente del Mezzogiorno perché si aspettiamo che ci siano interventi di altri in questa direzione abbiamo ben poco da sperare
Il governo nelle sue diverse composizioni assetti che l'hanno caratterizzato negli ultimi anni ha di fatto sostanzialmente abbandonato il Mezzogiorno
Noi siamo passati in maniera colpevole consapevole ne siamo passati da un'economia assistita basata su una logica di trasferimenti
E di potenziamenti dei consumi ad un'economia che non è ancora di sviluppo perché in questa rete di protezione si è sfilacciata e non ci sono liti di sviluppo di infrastrutture serie sulle quali poter ragionare
Abbiamo atteso con molta attenzione che il Documento sulla programmazione economica e finanziaria concreta se questi grandi obiettivi di recupero di occupazione ed interventi sul Mezzogiorno che sono stati uno dei temi fondamentali della Kamps
E della politica
Di proposta del governo
Devo dire che sono rimasto non ancora elementi per fare una valutazione approfondita ma sono rimasto profondamente deluso nel verificare che il Documento sulla programmazione economica e finanziaria del governo
Pone si pone come obiettivo la riduzione di un punto percentuale della disoccupazione da qui al mille novecentonovantanove
Mi sembra questo un obiettivo assolutamente incoerente
Con la necessità di fronteggiare seriamente il tema del ritardo del mezzogiorno e del recupero della disoccupazione
Perché non è possibile pensare da qui al mille novecentonovantanove di questi sei ancora con oltre un milione e mezzo di disoccupati del Mezzogiorno
La più gran parte dei quali come sappiamo sono giovani son più di dieci anni che ci diciamo che i giovani al di sotto dei trent'anni sono al come dire senza possibilità di trovare un posto di lavoro intanto i giorni che avevano trent'anni dieci anni fa oggi ne hanno quaranta
E continuiamo a produrre giovani che non trovano veramente occasioni di lavoro
Naturalmente c'è qualcuno che pensa che probabilmente i dati non siano poi del tutto così drammatici perché c'è un sommerso che tutto sommato ci dà un po'di speranza e allora su questo discorso del sommerso secondo me dobbiamo fare un minimo di ragionamento
Perché c'è un sommerso per scelta e c'è un sommerso per necessità insomma esso per scelte quello illecito illegale quello va combattuto senza scampo perché quello naturalmente che si muove al di fuori della legge per sua costituzione e poi soci
Ma c'è anche un sommesso per necessità cioè un sommerso che si muove perché per come dire deficit di cultura industriale deficit di condizioni di mercato ci sono operatori che si muovono ai margini del lecito in maniera sommersa e lì che bisogna intervenire in maniera molto attenta
Perché questo sommerso vada fatto emergere
Perché non può essere lasciato così perché quella l'area nella quale si incunea la delinquenza organizzata con l'economia
E quell'alare rispetto alla quale le amministrazioni il governo le parti sociali hanno una responsabilità fondamentale
Perché se è vero che dal punto di vista sociale attenua nel breve periodo
La pressione dal punto di vista politico civile
E anche dal punto di vista come dire istituzionale e l'area nella quale si crea davvero il fermento che alimenta la la come dire il cancro della delinquenza e della e del sottosviluppo allora di fronte a questo tema mi sembra che ci sia molto da fare e mi sembra che ci sia una forte responsabilità delle parti sociali del Governo ma soprattutto
Di chi nel Mezzogiorno deve produrre la vera come dire libero sviluppo non possiamo quindi aspettarci molto secondo me
Dall'esterno dobbiamo avere una capacità di progettare di realizzare lo sviluppo partendo soprattutto da quello che possiamo fare
Abbiamo ripeto una responsabilità molto forte mi sembra che ci siano dei momenti di fiducia sui quali bisogna lavorare come diceva prima bianco abbiamo delle città che stanno dimostrando nel concreto che le cose si possono fare si possono promuovere ma c'è un salto di qualità fondamentale che bisogna compiere e che non siamo ancora in grado in questo momento di vedere con soddisfazione
è stato prima ha fatto riferimento alla gravissima situazione dei fondi strutturali abbiamo un ritardo che va colmato sono e siamo d'accordo
E abbiamo preso una posizione ufficiale come film Confindustria in questo senso siamo d'accordo assolutamente con l'intervento di commissariamenti ad acta perché non è assolutamente pensabile che questi fondi vengano sprecati e non vengano gestiti ma questo dimostra la incapacità e la insufficienza delle le amministrazioni locali di gestire e di governare lo sviluppo nel modo in cui fino ad oggi questo è stato progettato
Dobbiamo quindi fare questo grande salto di qualità e dobbiamo soprattutto fare in modo che gli amministratori locali divengano gli imprenditori della realtà nella quale loro operano muovano le condizioni dello sviluppo e la qualità della vita voglio fare un piccolissimo riferimento prima di chiudere a quello che e pubblicato questa settimana così come su tutte in tutte le altre settimane sull'Economist ma lo troviamo sul Financial Times lo troviamo sul Wall Street Journal abbiamo quattro inserzioni l'economista di questa settimana
Ora del governo portoghese uno del governo catalano
Una del dello stato del Dubai
E uno della regione bavarese io non voglio far riferimento nel Portogallo né alla Catalogna nel Dubai perché voglio dire tutti noi possiamo immaginare di che cosa parlino voglio fare riferimento a quello che dice qui l'inserzione del governo bavarese
E traduco così all'impronta
L'intestazione dello spot pubblicitario e puntando a destra di sinistra come al solito in Baviera
Molte Inc compagnie internazionali stanno puntando verso l'estero che sono i mercati di maggiore sviluppo in Europa la Baviera in Baviera stiamo costruendo da molti anni un ponte con i nostri vicini fra parentesi e sottolineato reti stradali
E ferroviari chiusa la parentesi come parte della Comunità europea la barriera fatto diventare un vero business per la sua regione il servire da base per aziende high tech e che guardano ai nuovi mercati
Contatta il signor Manfred fai fare del ministero bavarese delle degli affari economici del trasporto della tecnologia e poi là sotto dice regione bavarese
Il vantaggio di qualità per la nuova Europa
Io mi auguro che noi arriveremo da qui a breve ad avere inserzioni di questo tipo da parte delle regioni del Mezzogiorno che siano capace di promuovere di promettere e di mantenere qualità della vita di insediamento infrastrutture e condizioni perché noi possiamo non solo rilanciare gli investimenti locali Matarrese soprattutto gli investimenti internazionale
Sì
Ma io penso che
Noi siamo di fronte
Dentro il Mezzogiorno
Ad una forte contraddizione
Siamo qui a Palermo e credo che dobbiamo vederla bene in faccia e crudamente
La contraddizione interno al Mezzogiorno
E quella tra un processo
Di crescita
E civile e politica che c'è stata in questi ultimi anni
Molto fondata anche
Su una valorizzazione di identità su una riscoperta di coscienza di sé
Di rinnovata fiducia
In se stessi
E la pesantezza della situazione economica e sociale del Mezzogiorno
Questa contraddizioni interne molto forte
E io penso che come tutte le contraddizioni
Un non si regge non si reggerà allungo
E a un nuovo inizio
E quando dico lui dico tutti
Il Paese nel suo insieme
Le forze che siamo qui
Pubbliche e poi
Istituzioni impresa
O noi nei prossimi anni saremo in grado di accompagnare questa crescita civile culturale e politica una crescita economica
Oppure questa stessa crescita puro arrestarsi e fermarsi
Questo è secondo me il
Punto cui siamo del quale dobbiamo avere tutti forte consapevolezza e ognuno cercava di fare la sua parte
In questo senso il mio augurio è che l'obiettivo del governo
Sia diventi nei prossimi mesi più ambizioso su questo versante uso questo termine in termini molto pacate ma più ambizioso
Perché c'è un problema anche di tempi naturalmente ognuno di noi nel momento in cui dice questo
L'obiettivo del governo deve essere più ambizioso
In termini di crescita economica e dell'occupazione nel Mezzogiorno
Deve sapere contemporaneamente per ragioni di serietà quello che questo comporta per tutti ed essere pronto a discuterne nel Parlamento e nel Paese
L'obiettivo
Ambizioso in termini di occupazione e di mezzogiorno che io considero insufficiente l'obiettivo che che il Governo si dà nella relazione di queste ore
Non solo per
La cifra indicata
Ma anche perché io poi vorrei essere un po'più sicuro che quella cifra che è sempre una media sia ben articolata tra mezzogiorno e Norton
Cose di cui non sono affatto sicuro
Se noi non saprei pervenire sui meccanismi spontanei
Del sistema delle grandi scelte
Obiettivo dunque più o ambizioso per i prossimi mesi per i prossimi anni altrimenti quella contraddizione appunto che non si regge allungo può ritorcersi contro anche la crescita civile e politica
Io penso quindi con la miglior Pignone molto personale
Che per la verità in alcune aree del Nord noi siamo in presenza di un fenomeno is esattamente inverso
Bisognerebbe discutere più schiettamente
E perché è esattamente inverso
Perché mentre qui noi abbiamo in una serie di grandi città ma io voglio sottolinearlo anche di medie città del Mezzogiorno non è piccola cosa che si riapra
Il porto di Gioia Tauro UNEP qualcosa che in tante medie città ritorni anche un orgoglio civico il meridionale
Mentre qui abbiamo crescita civile culturale e politiche uno come mia firma e bloccata
Però in alcune aree del Nord abbiamo grande espansione economica
Ti posso dirlo e frustrazione politica
E insufficiente fa asse di nuova crescita politica e civile e culturale
E perfino Chrissie dissertato posso
Di alcune rare penso al Nord-Est
Che tutto un periodo della storia italiana hanno avuto un enorme peso politico
In Italia a livello nazionale
Che oggi all'occhio
Per me è molto delicato
E secondo me e
L'importanza del compito che di fronte al Governo
Governare questi due contro la diffusione
Immerse tra loro
E offrire al sui insieme
Una nuova fase di sviluppo economico e civile
La nuova fase in grado di valorizzare le differenze e le originalità
E di metterle in un quadro
Di rilancio europeo e internazionale del Paese
Governo sta appena incominciando a muoversi ma questo è il grande compito e perciò ci vuole io penso mi auguro una ambizione più forte
Per quello che riguarda noi qui nel Mezzogiorno e l'edizione che di fronte a noi
Io penso che noi siamo ben consapevoli che io da tempo ormai da più di alcuni anni
Finito un intero ciclo della storia meridionale
Nelle bene in il male questo ciclo è durato per quasi cinquant'anni
E proprio adesso che è finito io penso che ognuno di noi sia in condizione di dare un giudizio uso un termine un po'classico più equanime
Anche su questa storia che ormai definitivamente alle nostre spalle
L'intervento straordinario non è sempre stato la stessa cosa
Fu una cosa all'originale
Io penso
Quando significò importare in Italia il meglio delle moderne teorie della sociologia anglosassone e degli interventi in aree depresso
Una scossa fu per tutto un Periodo quando si concentrò su alcune infrastrutture indispensabili de essenziale
E un'altra cosa fu poi via via soprattutto nell'ultimo decennio quando diventò uno di più potenti fattori della corruzione meridionale ed italiana sembra
Giusto il pezzo
Ma il lungo ciclo da Pasquale Saraceno a non pronuncio gli ultimi nomi
Degli ultimi tempi della cosiddetta prima repubblica italiana
Questo ciclo infinito
Noi dobbiamo guardare avanti senza alcuna Nostalgia prego questa storia che è il bene e nel male si è conclusa
Muoverci coraggiosamente
Per l'apertura di nuove frontiere
Io penso soprattutto a
Alle due frontiere che sono di fronte al Mezzogiorno la frontiera europea
Nella quale il Mezzogiorno Deve saper stare il fino in fondo
E la frontiera federalista e autonomista
Trent'frontiera europea
Che come quella miti realista
Comporta in un Paese come il nostro io sono un forte equilibrio tra dimensione regionale e dimensione
Soprattutto delle grandi città
Io dico come schiettezza quello che penso
Se il federalismo in Italia dovesse significare un federalismo
Esclusivamente o anche soprattutto regionale
Noi non facciamo un punto un buon servizio al Paese
Storie italiane Altran
La lunga durata della storia italiana e la storia di suoi municipia
Delle sue città delle sue cento città
E alcune grandi città italiane non si lasciano stringere
In una ristretta dimensione territoriale e regionale
Elio lenza alla storia
E non porterebbe da nessuna parte
E noi dobbiamo lavorare di più uno e abbiamo incominciato a farlo
Anche per stabilire un più diretto rapporto tra grandi città italiane e dimensione europea
Con il giusto equilibrio con le regione
Ma ci vuole questo equilibrio
Lo abbiamo visto con i progetti Urban
Noi stiamo lavorando direttamente con la comunità europea su progetti che riguardano alcuni grandi quartieri periferici
Per il piano una dopo Urban stiamo lavorando ad un progetto di cento miliardi
Cinquanta la comunità cinquanta che mette direttamente il Comune e la città nostro Bilancio senza chiedere una lira Allo stato i alla prigione
E così intendiamo fare in altri campi
Anche per avere più autonomia lo dico schiettamente
Non perdere tempo
Sia verso dei giuristi anche verso Roma
E credo che lavorando assieme dobbiamo rafforzare questo meccanismo dell'Europa grandi città
La frontiera europea e la Forum tirarli della lista che nel Mezzogiorno poi significa molto
Apertura al mercato
E promozione di mercato
In questa parte del Paese
Che è vissuta di troppo Stato agli ha rischiato di morire di troppo Stato
E però sa in breve parlarci con schiettezza io vorrei che fosse chiaro a tutti quanti noi che il problema ci riguarda tutti
Noi non abbiamo storicamente nel Mezzogiorno istituzioni e partiti che sono stati super statalisti e una classe imprenditoriale che è stata classe di mercato a dobbiamo dirci la verità
Allora dobbiamo aprire al mercato e promuovere il mercato e questo ci riguarda tutti dentro il mezzogiorno e nel Paese
Promuovere un mercato vero
Degno di questo nome mercato in regola e io credo che vi siano anche nuove generazioni politiche imprenditoriale che possono essere disponibili ad un discorso nuovo e coraggioso
Apertura al mercato e promozione di mercato noi stiamo incominciando a fare alcune prime
Esperienza
Abbiamo fatto la nostra esperienza di remissione di un po'obbligazionario sul mercato americano
Solo io so
Quanti ostacoli abbiamo dovuto superare in Italia per poterlo fare
Con ministeri
Burocrazia
Per poterci aprire al mercato internazionale
Per l'aeroporto della città
Siamo ormai pronti dopo i Boc nelle prossime settimane
A portare la British Airport Authority nel capitale azionario nella gestione dell'aeroporto di la città
Abbiamo chiuso la Centrale del latte
Perché non era scritto da nessuna parte che il Comune si dovesse mettere a produrre latte non lo sa fare
Lì a perdere centinaia e centinaia di miliardi abbiamo chiusa e ora vendiamo il marcio
Ci guadagneremo
Abbiamo messo per difendere il diritto al lavoro i lavoratori della Centrale latte improduttiva in altre aziende cittadini e produttiva si chiude si vende il marchio e ci si apre
Esperienze stiamo cercando di fare anche per superare uno dei grandi paradossi della vita meridionale che io vorrei esprimere in termini anche un po'stringente e uno dei grandi paradossi e questo nel Mezzogiorno per tanto tempo e decenni si è privatizzato l'urbanistica essi è pubblicizzato l'economia
Ma sì affacciarsi qui io non c'ero mai stato ma ho visto che assai peggio di Napoli
Il che è tutto dire
Che cosa significa all'Iraq privatizzato l'urbanistica
Nella città di Napoli da più di un quarto di secolo non si approva la più nessuno strumento urbanistico
Ma naturalmente poiché i in politica il dovuto non esista
Se non c'erano regole urbanistiche vuol dire che altrove lei fascicolo di fatto Palermo questo spettacolo
E così le colline di di Napoli
Privatizzata all'urbanistica fatta insetti extra istituzionali e piena pubblicizzazione dell'economia
Il cambiamento migliorarle
Regole urbanistiche chiare
Ritorno dell'urbanistica nella propria casa madre l'istituzione della città
Decido io e solo io io il consiglio la città come dire essere Bagnoli
L'unico costruttore con tutto rispetto poi spagnoli la fanno gli imprenditori perché non è mestiere mio
Se sono le regole
Tra pubblico e privati
Allora ecco nell'urbanistica e in economia apertura al mercato
E infine
Io penso e la sfida aperta per tutti quanti noi
Anche per spingere il governo a essere più ambizioso
Un grande patto a quattro
I quattro grandi soggetti di un paese come il nostro
Governo imprese pubbliche e private sindacati ed enti locali
Aggiungo gli enti locali rispetto all'accordo del luglio mille novecentonovantatré se vogliamo
Sul Mezzogiorno fare uno operazione impegnativo un grande patto a quattro
Nel quale ognuno faccia la sua parte ci metta un po'del suo
Con coraggio anche assumendoci responsabilità noi a Napoli nelle settimane scorse abbiamo sbloccato
La prima
In Italia tra le grandi opere ferme per Tangentopoli
Perché un'opera utile la metropolitana con collina
Abbiamo ricontrattare avanti
Sotto inchiesta Sempre quei giudici faranno la loro parte
Ma io non è che posso aspettare che si concluda un processo altrimenti recitava abbisogni di un sindaco ma di un curatore fallimentare
Io ricontattò su quattrocento miliardi ne abbiamo risparmiati cento
Ecco l'Ikea Italia di non molti anni fa su quattrocento cento in meno
E si riprenda
E ognuno con coraggio la sua parte
Il governo con risorse pubbliche ai privati con risorse loro
E fattori per rendere competitivo il Mezzogiorno non uno solo più fattori sempre per dirci la verità
Più fattori
Costo del lavoro
Con apertura e disponibilità io ho perso contratti emissione per il sommerso
Che Dio lo tempo ispirò
Alle imprese che vogliono uscire Allo scoperti
Stare nelle norme e nelle regole
Lavorare su formazione
Sul salario aziendale che può essere spostato nel tempo come me sugli orari possiamo dire tanti strumenti per intervenire sul costo del lavoro e sul costo della produzione
I assieme
Servizi e trasporti
Trasporti ferroviari in tutto il Mezzogiorno
Perché l'alta velocità delle masse nato lo dico io
Che sono sindaco tiratori
E perché il sistema dei porti e degli aeroporti del Mezzogiorno non deve essere competitivo
E quanto facciano i conti tra nord e sud
Facciamoli tutti via
Tutti
Facciamo anche i conti dei grandi monopoli pubblici
E delle risorse pubbliche con i profitti enormi
Che sono stati fatti negli ultimi anni in regime di monopolio
E poi quando facciamo i conti tra nord e sud uno dico io che non ho nessuna indulgenza per tante cose
E anche per tante nefandezze fatta nel Mezzogiorno facciamo tutti i conti e quanto costano anche alla collettività tutti e dunque anche ai meridionali i trafori legittimi e giusti e grandi opere tra il nord ed EUR tutti i conti
Tutti
I trasporti
I servizi
La ricerca scientifica e tecnologica nel mezzogiorno e il sette per cento
Della ricerca scientifica italiana
Sette per cento
La formazione e qui ci vuole una rottura
Il rapporto tra pubblico e privati ho sentito dire aumentare i poteri delle Regioni in materia di formazione rabbrividisco
Per quello che ha significato la formazione nel mezzogiorno e cioè per allacci sempre con schiettezza
Un grande fatto assistenza
Per i formati e per i formatori e del tutto slegato dal mercato e da una prospettiva discute
Li li si vuole una rottura
Netta
è un rapporto tra
E tempi amministrativi
E scelte coraggiose
Io ho fatto parecchi mesi fa
Una gara per il marcatempo al Comune per controllare gli orari di ingresso è e di lavoro di tutti dipende mesi fa
L'ha vinta una delle imprese più importanti al mondo la digitale la digitale ci ha messo sei mesi per avere il suo certificato anti ma anche la digitale
La DG
Noi dobbiamo vedere tutte queste questioni questo è quello che io chiamo il grande patto a quattro e con il ruolo importante che il governo di riavere di coordinamento via sollecitazione e dentro le città
Attrezzarci istituzioni forze imprenditoriali
A Napoli siamo andati a costituire uno sportello comune tra l'amministrazione e l'associazione degli imprenditori proprio pena accelerare tutte le procedure e tutti i tempi e poi ci vuole un monitoraggio sulle possibilità e disponibilità di Investimenti
E dobbiamo creare le condizioni perché una ripresa di investimenti vi sia nel campo manifatturiero ed industriale infine e concludo molto anche nel campo culto
E turistico io su questo sono molto d'accordo non so se il Mezzogiorno deve essere come la Germania Est la Korea rispetto all'Asia io qui ogni Paese poi abbia la sua spalma intende sono molto d'accordo
Noi qui
Abbiamo alcuni risorse nostre straordinari
Un patrimonio storico artistico culturale ambientale unico al motto
Che è parte della nostra identità e io penso che noi stessi non immaginiamo quanti lavori in campi nuovi si può riuscire a creare
Sì con coraggio uscì applichiamo aiutiamo i giovani a creare impresa a farsi piccoli piccolissimi imprenditori assieme all'imprese medie e più grazie questa io credo e la grande sfida
Aperta aiuti ad di fronte a tutti quanti noi
Per dimostrare che non è vero che non si può
Che anche nel Mezzogiorno si può se c'è spirito di collaborazione di apertura al nuovo capacità anche di invertire un meccanismo lungo e io penso che se c'è diamo da fare nei prossimi sei
Cose tribuno si può fare
Visto che abbiamo esaurito il nostro tempo io credo che passiamo coloro che è rappresentato dalle due diverse parte delle istituzioni nei confronti dell'Europa
Penso quindi le conclusioni dell'onorevole prossimi però sottosegretario agli esteri
Pronti
Ma dunque intanto io non faccio nessuna conclusione premessa
Faccio
Faccio un intervento
Un intervento che rigidamente del terrore in venti minuti meglio prove potrebbero obbligatoriamente una ancora questa sera
Assolve molte delle cose che avrei detto l'intervento di Antonio Bassolino con cui diciamo consento pienamente non solo per ragioni di appartenenza partitica
Ma allora va procedo per per punti
Primo aumentare che anche guardando dalla anzi a maggior ragione guardando all'Europa dal Mezzogiorno
Il problema di come noi teniamo l'Italia pienamente dentro l'Europa in tutte le fasi e le tappe del processo di integrazione sì confermo una assoluta necessità
Io credo che una delle ragioni fondamentali per cui
Noi non possiamo concederà nessuna
Dilazioni o di Louis rione dei tempi
Della partecipazione italiana al processo di integrazione sta proprio nelle maggiori debolezze strutturali che l'Italia proprio perché l'Italia un tasso di inflazione che per quanto si stia riducendo il più alto di altri proprio perché abbiamo almeno fino a qualche settimana fa una moneta più debole di altri
Proprio perché abbiamo una pubblica amministrazione più inefficiente di altre
E potrei elencare altri elementi di maggiore fragilità del sistema Italia del suo apparato produttivo o finanziario o sociale
Non è facendo sì alibi di nessuna di queste maggiori debolezze che non li superiamo è soltanto come dire stando nel circuito alto dell'integrazione che ciascuna di queste debolezze viene superata
Da questo punto di vista
La vicenda dell'unione monetaria è assolutamente decisiva io credo che stia rivelandosi come del tutto destituito di fondamento
Un presupposto su cui per mesi si è discusso nel mille novecento e novantacinque di unione monetaria il presupposto su cui si è discusso e che
Il novantanove la moneta unica sarebbe decollata con la partecipazione di un ristrettissimo numero di monete
E dunque se un ristrettissimo numero di monete paro paro te non è poi così grave essendo tanti fuori se anche la lira non è dentro
Bene basterebbe guardare le decisioni che ha preso il governo belga in materia di normativa per la legge di Bilancio una deroga totale ampia al governo che esclude qualsiasi possibilità di intervento del Parlamento
Basterebbe vedere al piano che ha presentato primo ministro portoghese Guterres l'altra settimana
Basta vedere che cosa sta preannunciando a suonare in Spagna per sapere che Paesi che hanno sostanzialmente la condizione dell'Italia come Belgio Spagna e Portogallo lavorano per stare nella moneta unica il primo gennaio novantanove
E non ho ragione di spiegare a una platea di questo genere che se accade che il primo gennaio novantanove Belgio Spagna Portogallo ci sono e noi inno le conseguenze no in termini di immagine o di prestigio ma in termini strutturali
Per l'Italia sono devastanti e lo solo in primo luogo per il Mezzogiorno
Quindi il problema
Di
Sostenere in ogni modo la scelta che abbiamo fatto ed essere coerenti e conseguenti
Con una scelta che abbiamo fatto di operare perché l'Italia stia dentro il decollo della moneta unica
Con tutti i criteri diciamo le conseguenze che si questo comporta nella realizzazione dei criteri di convergenza è una questione oggi assolutamente essenziale e lo è in primo luogo per il Mezzogiorno
Secondo
Risulta
Non ho capito
Il documento di programmazione economica
Il documento di programmazione economica scommette su due fattori mi sembra uno scommette in primo luogo sulla riduzione dell'inflazione
Per stare dentro
Un parametro che l'altro non è rispetto ad altri paramenti interpretabile flessibilmente tendenzialmente Emea cifre determinate fisso
Il documento è però secondo scommette sulla capacità di attivare un una tendenza anche sulla l'altra cifra che sarà dirimente cioè il deficit sul PIL
Che non si discosti
Già nel mille diciamo entro la primavera del novantotto dal novantotto significativamente dall'obiettivo finale del tre per cento
Se qualche margine di rischio
Io penso di fatti che in sede di definizione della Finanziaria probabilmente bisognerà mettere in campo
Qualche elemento correttivo che si metta a riparo da questi rischi
Ma il Documento di programmazione economica finanziaria Simone essenzialmente lungo questi obietti
Secondo aspetto è evidente però che proprio perché così strategico e irrinunciabile una politica di convergenza finalizzata quell'obiettivo
Non abbiamo bisogno di accompagnare questa politica di convergenza con un'altra altrettanto determinato
Politica di coesione
Una politica di coesione che sia finalizzata tre obiettivi
Ha un forte
Innalzamento
Della qualità sistemica del Paese
A una fortissima modernizzazione infrastrutturale
E
In cui per questa via alla creazione di posti di lavoro
Io credo che le due scelte di un'elevazione della qualità e dell'efficienza del sistema
In un sistema economico e produttivo internazionale in cui l'elemento sistemico elemento decisivo per essere competitivi
E in particolare una fortissima attivazione di risorse in investimenti infrastrutturali in primo luogo nella parte che dal punto di vista infrastrutturale e più sto più debole e cioè il Mezzogiorno
Solo i due assi fondamentali per una più coesione suscettibile terminare efficacia anche sul terreno dell'occupazione
Per fare questo però
In questo non condivido totalmente delle rilievo critico
Del dottor D'Amato
Per fare questo bisogna che ci mettiamo d'accordo però su un punto
E cioè che noi riusciamo a tenere insieme Convergenza e coesione se non facciamo leva soltanto sui bilanci pubblici
Perché anzi la politica di convergenza rigorosissima che ci vogliamo dare per re entrare nella moneta unica
Offre alla politica di bilancio pubblica margini limitati in termini di investimento e di e quindi il problema vero è come noi siamo in grado di fare incontrare la manovra finanziaria pubblica con una mobilitazione di risorse private
Che nel Paese sono gigantesche perché l'Italia è un Paese ricco
Viva dio
E siamo in grado di orientare finalizzare canalizzare questa quantità grande di risorse private
Verso
Finalità in primo luogo di modernizzazione infrastrutturale e sociale del sistema
Da questo punto di vista la relazione di del dottore Imperatori sollecita una serie di riflessioni interessante importanti di come sia una priorità per esempio
Riuscire ad attivare Circuiti e meccanismi finanziari che mobilita una cospicua quantità di risparmio di risorse private verso destinazioni finali finalità
Di investimento infrastrutturale
Altrettanto si potrebbe dire per la politica fiscale che va diciamo pensata e concepita come una leva non soltanto per raccogliere risorse per l'erario ma anche per favorire investì
Così come il problema di utilizzare tutte le risorse pubbliche Rispoli Billi
Non solo statali ma anche comunitarie è questione altrettanto rilevante da questo punto di vista mi pare che sia assolutamente evidente che a questo punto stante la massa cospicua
Che può venire dalla di risorse che può venire dall'attivazione dei fondi strutturali
Cifre aspetti già stanziate e non spesi
Il problema di
Utilizzare quella massa critica di investimenti e decisiva e io riconfermo qui quello che Ciampi ha già avuto modo di dire nelle ultime settimane reiteratamente e cioè che questo governo chiede alle Regioni
Immediatamente non entro certi tempi immediatamente di darsi la strumentazione per essere in grado di spendere quelle risorse se no il Governo fa valere un potere sostitutivo
E interviene e li spende Luís stiamo discutendo di una manovra finanziari quaranta mila miliardi e non possiamo permetterci di averne trenta mila sui fondi strutturali non utilizzati
è un controsenso
Che in qualsiasi Paese via come non verrebbe né subito né accettato mi pare non ci sia più nessuna ragione oggi per subirlo o accettare
Quindi si tratta di si tratta di creare tutte le condizioni di miglior favore per una politica rivestimenti
E le questioni e non c'è soltanto naturalmente tutto ciò che crea condizioni favorevoli in termini diretti
Meccanismi finanziari politica fiscale incentivante ma c'è anche tutto ciò che come dire crea finalizza ogni opportunità all'investimento da questo punto di vista il problema del mercato del lavoro della sua gestione e non meno importante delle leve fiscali o della leva o della leva
Finanziaria quindi si tratta come dire di assumere la questione
Della moderno io mettendo insieme le sedute così perché sono s'stanno insieme se non le si tengono insieme io vedo un'ambiguità
Io non sono di interessato fa la discussione sull'occupazione disgiunta dalla modernizzazione del Paese
Perché è una politica per l'occupazione che non sia connessa disgiunta intrecciata al problema dalla moda negazione del Paese può anche essere una politica alla lunga assistenziale e quindi riprodurre un circuito che abbiamo già conosciuto in altre fasi
E noi non abbiamo bisogno di affrontare il problema occupazione in termini diciamo assistenziale anche perché quei meccanismi non sono più riproducibile abbiamo bisogno di
Mettere in moto un elemento sistemico che sia capace per ciò stesso in termini di modernizzazione di crescita della qualità
Produttiva di efficienza sociale del sistema di attivare un meccanismo che strutturalmente capace di produrre lavoro occupazione sul medio e sul lungo e sul lungo periodo
Quindi io
Credo che questa sia la politica che il governo vuole fare che intende fare
Una politica che tende a non distruggere Convergenza e coesione
E che per tenerle insieme per Ossama
Che è necessario che alla rigorosa politica della finanza pubblica si accompagni la predisposizione di tutte le politiche di tutti gli strumenti capaci di sostenere e favorire che l'enorme massa di risorse private di cui parla il Paese dispone sia in primo luogo finalizzata a sostenere la modernizzazione
Per questo video l'occupazione
Il che naturalmente significa però fare delle scelte molto precisa e sciogliere dei nodi anche in termini diciamo culturali oltre che politici una volta per tutte
Io penso che come dire
Insomma cordoni esempio che ha fatto Bassolino
Penso che
Non si ha più tempo per non ci sia più non nessun tempo per una discussione su sull'alta velocità
I tempi sono scaduti o si fa o non si fa
Noi siamo un Paese nel quale ancora oggi ventotto ventinove giugno ventotto giugno del mille novecentonovantasei sull'asse ferroviario principale del paese
Cioè la Torino Trieste
Lungo il quale accumulato il sessanta per cento dell'apparato produttivo quei quattrocentocinquanta chilometri vengono servite delle Ferrovie dello Stato con un servizio che si mette sei ore e quaranta minuti sei ore e quaranta minuti a far quattrocentocinquanta chilometri ordine ottanta all'ora non si sta in Europa così e non c'è nessun impatto ambientale che giustifica e quella velocità
E non c'è nessun ragionamento sulla tutela ambientale che è importantissima che possa giustificare
Che questo Paese un sistema ferroviario in cui si va agli ottanta all'ora sulla principale Rete
Sulla principale ramo della rete della sua mobilità in un mercato unico in cui dalla mobilità di merci e di passione è una variabile strategica fondamentale per l'efficienza di un sistema
è finito qualsiasi possibilità e discutere ulteriormente il tempo delle decisioni sul terreno energetico perché noi abbiamo un costo energetico che mediamente il doppio del costo energetico dei principali Paesi industriali dell'Unione europea e non è una condizione ed è una condizione di diseconomia Esterna che penalizza gli investimenti
Si potrebbe fare lo stesso ragionamento sullo stato della pubblica amministrazione sullo stato della formazione condivido totalmente quello che diceva sul su questo Bassolino si potrebbe dire lo stesso appunto sul mercato del lavoro cioè noi siamo di fronte al fatto che
Se vogliamo mettere in campo una politica Timoteo esazione del Paese alcuni nodi non tollerano più come dire un dibattito tollerante tollerano soltanto delle decisioni e tollerano decisioni a mio a mio avviso ormai a senso unico
Cioè o si fanno o si sta fuori
E da questo punto di vista bisogna sapere che diciamo
Si tratta di mettere in campo una capacità decisoria che sicuramente superiore al passato il che non è semplice
Non è semplice non soltanto per un po'la rimonta politica io credo che le cose che io sto dicendo sono come dire largamente acquisite in termini volontà politica almeno da parte di chi ha la responsabilità di governare il Paese
Il problema vero è
Il uno dei giganteschi problemi da questo Paese le norme Jack è cresciuto ulteriormente tra la volontà politica e la capacità poi di mettere in moto una pubblica amministrazione una macchina pubblica che sia capace di essere coerente con la volontà politica che si esprime io credo che questo sia Lazzi la principale grande questione allora per questa via
C'è una connessione fortissima con l'altra grande sfida che è già stata richiamata equità bianco da Bassolino la sfida di mettere in campo una riforma istituzionale che dei centri in modo radicale
Risorse e poteri competenze funzioni e quindi rovesci come un guanto una macchina non è non appartiene al dibattito politologico appartiene a una delle condizioni essenziali
Perché le scelte di investimento di modernizzazione del Paese siano praticabile in tempi non biblici
Qui a me pare che queste siano le scelte che si devono fare sono le scelte che questo governo intende che vuole vuole fare
Finisco lo faccio non per come dire un dovere d'ufficio ma perché l'esperienza concreta di questi anni mi ha confermato
Quanto sia strategica questa variabile
Sottolineando poi un dato
Questo è l'esempio che ha fatto il dottor D'Amato dell'inserzione sul economista significative conferma ad esempio che io sto per fare
Questo è un Paese
Che non ha fin qui sfruttato se non in minima parte
Non ha sfruttato una parola forse sbagliata non ha mai pensato che la politica estera fosse una variabile fondamentale dello sviluppo economico della sua presenza sui mercati internazionali
Credo che nessuno sa che in Italia salvo un ristretto cerchio di persone che se ne occupa tra cui evidentemente il mondo imprenditoriale che noi siamo oggi
Dopo la Germania il secondo partner per investimenti e commerciale di tutti i Paesi dell'Europa centrale in alcuni siamo i primi
L'Europa centrale e orientale per il nostro Paese un gigantesco una gigantesca opportunità
Che può essere un volano
Per le nostre impresa in termini di investimento crescita di qualità del nostro sistema occupazione
Innovazione tecnologica gigantesco così come gigantesco opportunità ci sono date dalle scelte che a Barcellona si sono fatte di partenariato euro mediterraneo visto che parliamo di Europa di mezzogiorno che vuole stare in Europa di un Mezzogiorno che ha un appeal una precisa collocazione geopolitica
Allora tutto questo comporta però appunto che questo Paese sia capace di cogliere queste opportunità
E di cogliere le gigantesche possibilità che in termini di allocazione di risorse di investimenti di lavoro di crescita avvengono da una politica estera che sia capace di tenere l'Italia nei circuiti internazionali
Stiamo il Mezzogiorno sta di fronte all'Albania
Per parlare di un Paese che non è molto distante che vive una crisi economica e politica drammatica Albania per chiunque ci è stato è chiaro che cosa è un Paese nel quale c'è da rifare tutto dal tombino a una centrale nucleare e da ricostruire tutto
è una gigantesca possibilità e opportunità
Va bene
No no no no chi paga non è un è un chi paga non è vero chi padrone vero stante che l'Italia uno dei Paesi che ha la più alta quota di risparmio dell'Unione Europea
Il problema dell'Italia non sono mica le risorse il problema dell'Italia è come si attivano meccanismi finanziari e quelle risorse mettono in moto
Non sono d'accordo sul chi paga i soldi ci sono per fare le operazioni il problema è che occorre una per una volontà politica che sia capace di offrire tutti gli elementi sinergici di sistema capaci a quelle risorse di essere utilizzate
Siamo dentro un paese che sostiene che se si introducesse il criterio della del quota di risparmio accumulata noi saremmo per Maastricht noi saremmo molto più avanti di altri Paese
E siccome diciamo tutti e questa quota di risparmio non può essere infinitamente soltanto destinata ad alimentare il debito pubblico il problema vero è come si attivano meccanismi finanziari che consentono di utilizzare queste risorse queste norme
Massa finanziaria di cui il Paese dispone e che può essere il volano essenziale di una politica di investimenti all'interno e di sostegno ha una presenza internazionale dell'Italia molto più forte
Se siamo il primo il secondo appare come se ad investimenti in alcuni Paesi Europa centrale senza che vi sia una particolare predisposizione di strumenti pubblici mi chiedo cosa potrebbe essere se gli strumenti pubblici vengono usate
Mi chiedo che cosa avremmo intermedi possibilità oggi per questo nostro Paese se la Sace non fosse nelle condizioni drammatiche in cui è
Mi chiedo che cosa potrebbe essere per il nostro Paese le possibilità di espansione servizi e non fosse nelle condizioni drammatiche in cui è mi chiedo e questo non riguarda una questo fa il caso lo strumento pubblico mi chiedo quali opportunità questo Paese avrebbe se il sistema bancario italiano avesse una proiezione internazionale che non ha per cui tutte le nostre imprese che lavorano a Praga Budapest lavorano con l'Austria banco la Deutsche Bahn ma non con le banche italiane che sono ad uno scarsissimo livello di internazionalizzazione di presenza su quei mercati
Quindi il problema è come si mette in moto
E da questo punto di vista c'è una grande responsabilità naturalmente dell'attore pubblico di chi governa di chi
A la responsabilità di indurre le scelte sia accolto i propri comportamenti sia con la predisposizione degli strumenti finanziari possibili sia con un quadro normativo e legislativo adeguato è opportuno ma tutto questo io che lo si può si può
Fare naturalmente ci vuole appunto una grande determinazione si pone grande volontà per farlo ma così io penso si dà una risposta al problema della crescita del Paese ed è la fece la parte più debole del Paese che il Mezzogiorno
Se noi siamo in grado di appunto tenera il Paese nei circuiti internazionali di tenerla in primo luogo nell'Europa perché soltanto stando lì dentro diciamo tutte le maggiori debolezze che il Paese accumulato possono essere
Superate
E dice il in quei circuiti internazionali che sono in grado di consentire al al
Al Paese di cogliere tutte le opportunità l'opportunità che oggi una fase diciamo
Di grande
Ristrutturazione che su molti mercati in corso ci può ci può offrire finisco
Naturalmente
Tutto questo presuppone come dire
Che
Chi governa abbia la capacità di indurre queste queste decisioni di fare le proprie scelte e facendo le proprie scelte di sollecitare e di
Stimolare di promuovere i vari attori in primo luogo gli attori privati a fare altrettanto da questo punto di vista io penso che
Il problema principale che al paese di fronte eccome fatti i conti con una pubblica amministrazione
Che in realtà non sta minimamente nei tempi di funzionamento nelle norme che lo presiedono nella capacità di decisione dentro questa ottica
Io ho sempre detto ma questo lo dico danni che semmai si fosse capitato di diventare forza di governo la principale opposizione che ci sia il principale problema di saremo tratto non è l'opposizione politica l'uomo di fronte a noi ma come dire fare in modo che la pubblica amministrazione diventasse un'altra cosa è fesso che fosse uno strumento capace di essere coerente funzionale a una politica di espansione di sviluppo
Battere questo è il gigantesco problema che Alitalia che in parte richiama gli elementi di riforma federalista del del rapporto tra centro e periferia che è al centro del dibattito politico ma non solo ma non solo
C'è un problema di radicale
Ridefinizione dell'impostazione del modo di essere della pubblica amministrazione che oggi è variabile fondamentale per fare qualsiasi politica
E quindi il problema di come lo dico appunto consapevole di questo essendo diciamo rappresentante qui del governo di come
Accanto a coraggio determinazione sul terreno finanziario sul terreno e la coesione sociale c'è altrettanto coraggio determinazione nell'affrontare il problema della funzione pubblica e della sua messa
A regime in funzione degli obiettivi che ci si dà e l'altra questione decisiva e fondamentale e se devo essere onesto credo che sia questa la sfida più difficile da vincere grazie
Se chiedo scusa se abbandono ma se non pagando prendere grazie
Credo innanzitutto non ha neanche io a mo'di conclusione ma forse per un contributo ulteriore a questo a questo dibattito per voi
Arrivare forse anche a discutere con voi di cose che oggi ho sentito e di cui non riesco a convincermi
Per varie ragioni ma preferisco un po'il numerale innanzitutto vediamo nate dal punto di vista della mio osservatorio istituzionale cioè all'Unione Europea
Veniamo all'Unione Europea e sistema Italia e qui in particolare mezzogiorno domanda che cos'ha da offrire
Come madre rigorosa vista quindi come un dato di opportunità severa
E non solo come matrigna per cui qualunque cosa di difficile è colpa di Bruxelles in cui uno è diventato veramente il capro espiatorio di tutto del contrario di tutto ciò qualunque cosa in qualunque posizione difficile ci sia da fare ingurgitare da qualche parte è stata decisa qualche burocrate idiota
A Bruxelles il quale non si capisce perché avrebbe come obiettivo nella vita quello di rendere difficile la vita agli altri
Non so perché siamo presi da questo masochismo totale appena passiamo le le chiasso ma così veniamo dipinti inizio io credo che l'Unione europea parte tutta una serie di problemi relativi alla sicurezza e cioè che non non vado a riprendere afro sostanzialmente dal punto di vista Corrado offrire agli imprenditori che questo è il tipo di convegno che abbiamo di fronte io credo sostanzialmente tre cose
Uno le reti transeuropee
Uno una politica del Mediterraneo che è un po'strano e mi preoccupa che non sia stata qui in queste tre ore che io sono stata presente
Valutata accennata ci mi sembra un sinonimo di distrazione anche del mondo imprenditoriale e sono vi è più preoccupata tre fondi strutturali
Allora reti transeuropee
Red rimaneva per oggi una brillante idea perché mucca pazza da una parte pesce cretino dall'altra risultati non ci stanno soldi conclusione
Le reti transeuropee rimangono per ora Allo stadio se volete della idea ottima ed eccellente però con pochissimi soldi e quindi per il momento è vediamo
è peraltro se qualche commentatore politologo eccetera
Quando decide la colpa è di chi facesse anche un'opera di chiarezza qui non è la commissione disgraziata poveracci a che c'ha provato in tutti i modi sono gli stati membri i quali quando si vedono a livello di capi di Stato
è tutto una peana poi si vedo né i ministri delle Finanze e si scopre che c'è una schizofrenia totale per cui tutte le volte che Santer Hope
Nel piano per l'occupazione o le reti transeuropee approvate con grancassa a destra e a manca da tutti i vertici possibili e immaginabili dopodiché si riuniscono i ministri finanziari i quali con brillante schizofrenia
Dichiaro che non ci stanno soldi dice
Per situazioni anche di emergenza dovuti a un andamento particolare sulla politica agricola si erano messi da parte in qualche modo risparmiati un pacchetto di soldi non male appunto per le reti transeuropee
Mucca pazza imperversa Ando sono stati decimati perché siamo anche in un sistema in cui il peso politico elettorale
Della a parte agricola e degli Allevatori eh sproporzionata ma devo dire difficilmente si trova poi il coraggio anche politico di dire dei sonori no
Per un tipo di settore che prima o poi una crisi la dovrà affrontare e che ogni sussidio in più semplicemente ritarda un dato di crisi che verrà
Benissimo e ha deciso che non era oggi il momento di affrontare la crisi agricola eccetera eccetera
Settecento credo ottocento milioni di ecco e rinviamo di altri due anni ad aprire questo doloroso Dossi
Secondo problema politica mediterranea lo dico qui perché se pure è vero che la parte est europea è sicuramente il dato uno dei dati importanti per il nostro paese eccetera
è indubbio che dove ci siamo posizionati lì stiamo che il treno è partito posizionamento è quello che abbiamo fatto abbiamo fatto
E il problema è che nel frattempo si spera o comunque stia partendo un treno mediterranea
Che ancora vuoto di posizionamenti e sul treno mediterraneo diversamente dalle reti transeuropee i soldi ci sono
La politica mediterranea a sui cinque anni dieci miliardi di ECU
Di cui cinque Adorno Bilancio della commissione cinque Banca europea degli investimenti
E questo se non è all'attenzione nostra dico di Italia Spagna Francia sud Grecia eccetera ma chi se ne deve occupare ma deve essere una priorità dell'Irlanda secondo voi
O della prossima presidenza che è o l'Olanda seguita dalla presidenza lussemburghese
Eppure siamo in una situazione in cui di tutto il volano della politica mediterranea intanto siamo a un paradosso politico
Per cui il veto prima era inglese dal dalle mucche pazze sul Regolamento merita strumento finanziario della politica militare il Veneto è greco qui siamo al paradosso totale
Per questioni greco turche che ben sapete che meglio sarebbe chiamare europee turche perché giuridicamente è vero che isoli che che l'isolotto sia disabitato in abitato non me ne frega proprio niente però giuridicamente quello è territorio greco e della sponda sud dell'Unione Europea son pochi santi da stare a discutere
Quindi non è un conflitto greco turco
Se lo vediamo quasi non si scioglierà mai
Ma se il peso dell'Europa isolotto permettendo con capro senza pacca apra rispetto alla Turchia consentitemi a tutt'altro peso anche tu e voi capite al paradosso di un strumento finanziario mera bloccato al Consiglio europeo
Tra
Risate si fa per dire o alcune ironia dei paesi scandinavi per esempio che non sono proprio degli aficionados della politica mediterranea bloccato da un veto greco la presidenza spagnola in qualche modo che aveva capito perfettamente che il treno dei paesi dell'Est è partito da quel dì e che era il caso di farne partire un altro non entro qui sui problemi appunto che l'economia
A parte un'economia marginale di guerra l'economia ha bisogno di stabilità e di pace altrimenti è chiaro che non che non decolla
Ma sotto presidenza spagnola
Si sono fermati tre accordi bilaterali Marocco Tunisia Israele
La presidenza spagnola ci lascia in eredità tre accordi abbastanza avanzati nella nostra distrazione siamo riusciti a far passare sei mesi di presidenza senza concludere
Nell'accordo con l'Egitto nell'accordo con la Giordania nell'accordo con il Libardo
Quindi tanto abbiamo ricevuto tanto abbiamo lasciato
Con un tre come sapete in fase esploratori a che sono Siria territori palestinesi e Algeria non apro qui la nostra dipendenza energetica dall'Algeria che immagino a livello di imprenditori tutti conosciamo
Questo per dire semplicemente che quando si Europa mezzogiorno quale integrazione il volano mediterraneo
Non può essere una nostra distrazione perché davvero se non siamo interessati noi con un economico di tutto rispetto io mi chiedo chi deve essere interessati
Terzo elemento su questo volevo dire alcune cose probabilmente visto che cerco di un da un anno fare del bocca a bocca da tutte le parti fondi strutturali
Credo che le cifre si sanno almeno quelle del pacchetto novantaquattro novantanove
è vero dottor Di Palma
Che regolamenti sono tutti in ritardo e quindi la Francia in ritardo come noi e che quindi non ci si poteva aspettare che in sei mesi si si ma noi abbiamo anche sul groppone il pacchetto ottantanove novantatré
Quindi che non abbiamo spesso
Risultato ci troviamo oggi nella situazione che richiede una decisione che proporrò e che continua a proporre so che non piace
E cioè noi abbiamo un'amministrazione che non è in grado di gestire due strumenti finanziari contemporaneamente
Ma quale rivoluzione dovrebbe essere successa nel nostro Paese per cui incapaci di gestire l'ottantanove novantatré adesso siamo così capaci che agenti che gestiamo le proroghe ottantanove novantatré più il nuovo pacchetto novantaquattro novantanove
Questa è una scemenza che qualcuno deve avere il coraggio di dire ottantanove novantatré quello che è stato fatto è stato fatto chiuso non chiediamo più proroghe quello che abbiamo perso abbiamo perso
Ma cerchiamo almeno di fare novantaquattro novantanove altrimenti il rischio vero a parte la perdita di credibilità ne abbiam passato un anno a chiedere proroghe di tutti i tipi
Risultato le abbiamo anche ottenute risultato anche le cose durante una proroga non è solo non è cambiata una virgola una virgola e certamente voi capirete che il sistema Paese che va a chiedere una proroga una volta perché la giunta sotto arresto una volta perché è cambiata dal per elezioni il sistema una volta perché digital ci mette sei mesi eccetera figuratevi gli altri
Una volta perché eccetera eccetera insomma questo non si può più fare
Allora io credo che intanto va fatta una scelta radicale in qualche modo decidiamo che cosa perdiamo perché qui tutto non si porterà a casa non siamo in condizione di farlo
E io credo che vada chiuso il dossier ottantanove novantatré quello che è fatto è fatto e ci mettiamo a di buzzo buono e già è molto difficile ad applicare il pacchetto novantaquattro novantanove su questo tre considerazioni su
Io non so se discorso che ho sentito prima sull'autonomia
Tengano conto che l'autonomia esiste e da come connotato l'interdipendenza altrimenti si chiamò ovviamente isolazionismo
Ora a me pare però che non ha almeno per i fondi strutturali e non parlo di un discorso culturale più ampio eccetera eccetera ma almeno per l'utilizzo dei fondi strutturali mezzogiorno trentadue milioni mila miliardi cofinanziamento dieci quindici venti per cento quindi neanche
Eccessivo sostanzialmente io non credo che abbiamo più i tempi
Della pedagogia all'amministrazione alle Regioni alle comunque alle Province a chi più ne ha più ne metta
Io dico che mentre si avvia questo sta se se volete questo cammino pedagogico culturale altro bisogna veramente stringere i tempi a non perdere anche questi
Credo per esempio che ci sarà la rivolta generale ma il commissariamento dei fondi strutturali oggi dovrebbe essere chiesto da voi stessi a grande voce no
Fare la guerra contro chi ha provato a dire commissariamento dei fondi strutturali io credo che dovrebbero essere proprio voi stessi gli imprenditori le Regioni Comuni chi diavolo è insomma a chiederlo voi a gran voce
E quello della riprogrammazione automatica la Regione che non riesce né in tempi Kicks a impegnare decide qualcun altro
E almeno come fase transitoria di tre anni perché altrimenti voi rischiate
Secondo me rischia il paese che in un dato
C'è Udo democratici istigò
Per risulta ciò è vero allora mentre si fa la riforma istituzionale della Regione Sicilia questo e quell'altro
Si smentiscono si spera bene le le le procedure si fa questo si fa quell'altro ragazzi qualcuno si occupi di utilizzare a trentadue mila miliardi
E altrimenti davvero siamo oltre la zona Cesarini da quel dì
Siamo alla fine del novantasei badate che gli altri stati mail perché la regola è quella della revisione a metà percorso per cui chi non ha speso gli si viene tolto il portafoglio
Guardate che ci sono altri Paesi che questa revisione a metà percorso la vogliono fare sul serio
Perché loro li hanno impegnati e spesi parlo dell'Irlanda per esempio non parliamo della Spagna non parliamo del Portogallo che a parte i dati alcune cose il Portogallo ce lo dovrebbe ben insediare su come si spendono i soldi sette dei fondi strutturali forse è utile vedere la loro esperienza
Be questi Paesi la revisione a metà percorso la vogliono fare sul serio no pro forma
E allora significa che mentre si fa la pedagogia la degente frazione la De il decentramento lo sveltimento delle procedure e chi più ne ha più ne metta qualcuno per favore
Si occupi di non far perdere questa opportunità straordinaria questo Paese
Quindi secondo me poteri sostitutivi no perché poi quando ci siamo inventati la cabina rigidi regia senza gli ho strumentalizzato noto una cosa geniale ci abbiamo messo un castello di carte sotto una sopra un'altra serie di castelli di carta e qui siamo scivolati tutti
E quindi non ci siamo
Ora io credo due cose che questa storia dei poteri sostitutivi chiamatelo commissariamento che ha dategli nome che volete se commissario non piace troviamo un'altra cosa che ci sembri meno non so che ma insomma come vuole
Credo a altrettanto due cose Mark più marginale ma consistenti da mettere in moto rafforzamento degli organici
Che non vuol dire le assunzioni eccetera ma anche ora un Ray dispiegamento se voi guardate che in molte regioni la parte l'assessore all'agricoltura all'assessorato all'agricoltura a cento dipendenti e il porrà ciò che si occupa di politiche comunitarie il massimo cena dodici
Per quel volume
Di finanziamenti forse questo mi dà un po'la necessità e quando l'Unione europea tenta di fare della formazione è anche responsabilità degli enti locali di smetterla di fare la formazione a weekend alternati
No perché qui è successo che con questo profondo del di formazione per i funzionari perché imparassero risultato al primo weekend cit sì ma Tizio al secondo weekend ci va Caio al terzo week-end di formazione ci va Sempronio risultato
Ognuno si è fatto non tanto bello Weekend ma alla fine non ci non abbiamo creato un funzionario dell'amministrazione regionale o locale che abbia un'idea un po'complessiva
E ora siccome non è Bruxelles che deve dire
Ragazzi est quattro sessioni sempre lo stesso perché il per sussidiarietà si intende anche il buonsenso pensavo io insomma scopro che non è così allora non si può fare la formazione a weekend alternati ecco questo non è possibile
E ed è un'altra occasione persa ultima due ultimi poco piccolissimi suggerimenti
Una una specie appunto a quindi di tableau de bord no cioè x con una tempificazione che si riesce riesce chi non ci riesce decide qualcun altro
Credo che questo ha per contro il contribuente generale sia veramente sacrosanto
Ma il sistema portoghese
Ti insegna qualcos'altro in più perché questi furbacchioni
Come hanno fatto partendo dall'ottantasei da un Paese che non era esattamente voglio dire che ne so datemi un esempio di efficienza a qualunque insomma e era un Paese e che ha fatto ha fatto un overbooking di progetti
E cioè ha fatto intanto Progetti di grandi infrastrutture
E quindi avevo porti strutture viarie eccetera eccetera e poi ha fatto una bella lista di overbooking Progetti
Sente uno andava in ritardo o andava fuori quota ne era pronto un altro
Allora io mi chiedo poiché se abbiamo tre anni di tempo poiché sentivo il sindaco Bianco parlare di Catania avevo porto
Poiché io gestisco una puntualissima parte di fondi strutturali che è quella la pesca e scopro con raccapriccio
Che in Calabria non c'è più il mare non hanno bisogno di porti non hanno bisogno di niente di niente
Toglie mandi giù tre volte il mio direttore alle strutture italiano mandato armi e bagagli in Calabria a vedere se vagamente fosse rimasto il mare
Se vagamente ci avessero bisogno di alcunché
Avete visto niente voi non è arrivato niente io non li posso fare questi progetti
D'accordo
Ora tutto questo vuol dire che esempi di altri paesi l'overbooking dei progetti in questo periodo di tre anni in cui dobbiamo davvero più riprendere il tempo s'perso sentiva bianco sulla reo porto o no probabilmente esiste un modo anche di attrezzarci ad arco cooperazione decentrata per il prossimo pacchetto ma forse grandi problemi di infrastrutture esisteranno pure in questo Paese o improvvisamente scopriamo che abbiamo risolto tutto
E allora forse è bene incanalare questo enorme pacchetto sudati di infrastrutture che ci serve
Ecco io credo senza avere ovviamente nessuna pretesa di verità in tasca e di dover di di di essere riuscita possa dare alcuni suggerimenti
Non per perché abbia nessuna velleità e nello mai avuta di governi autoritari o di vari tipi autorevoli sì
Allora io capisco bene quello che dice Viero
Sul documento Fassino sul documento programmatico il Governo ha scelto di rischiare in fondo su due scommesse
E quindi il documento non è sufficientemente coraggioso a me sembra però che sono due rischi enormi
E che se non avvengono queste due scommesse noi rischiamo davvero dico di non avere poi i tempi di correre ai ripari
Per questo mi sembra non dal punto di vista il biologico non mi interessa il documento programmatico devo dire preoccupante perché fa affidamento su due scommesse che non sono affatto certe e che rischiano se non avvengono evidentemente di lasciarci fuori se avete parlato e chiudo qui molto di federalismo
Ed è chiaro che tutti noi in qualche modo abbiamo fatto un po'l'ennesimo appello ad uno scatto di funzionalità eccetera eccetera
Dico ennesimo perché in fondo in fondo di che stiamo parlando stiamo parlando di federalismo come si fa e mi chiedo allora se non è questo di questo federalismo cioè di un federalismo su scala europea
Di un federalismo ingrata di tenerci agganciati alle sfide del nostro continente
Da quelle del mercato interno eccetera che insomma se non è del federalismo di Spinelli che dobbiam e non di quello di Bossi forse che di questo è il tipo forse di dibattito sul federalismo di cui dobbiamo parlare
Nella speranza che qualcuno riesca a dire di fronte ad una serie di cose che sento dire Padania nord est di cui capisco la frustrazione di identità politica
Ma se qualcuno dagli schermi televisivi potesse dire anche a Bossi che sta dicendo delle merita transate
E che basta vedere il il pacchetto di esportazioni di vicenza e di Verona e scopre che sono est c'è un pacchetto tra un po'di esportazioni più grande dell'Argentina e così poi gli dice dove crede di andare beh forse qualche cosa così netta al tramite Bossi al piccolo medio imprenditore veneto forse qualcosa gli arriva e forse appunto del federalismo che noi vogliamo
E che è utile per questo Paese ai vicentini compresi non è quello di Bossi ma forse buonanima è quello di spine grazie
Io non so che chiude una forse chiudo io andiamo a prendere una cosa grazie