"Mezzogiorno, Europa: obiettivo integrazione" convegno promosso da Banca di Roma, Fiat, Mediocredito Centrale nei giorni 28 e 29 giugno 1996 presso il Castello Utveggio

Sì
Allora
Obbedisco
Buongiorno dialogo qualcosa
Il convegno e su su il saluto del sindaco che era stato previsto all'inizio invece avverrà nel corso della mattinata quindi entriamo diretto avente e dei lavori e secondo quello previsto dal dal programma il dottor Stefano Micossi direttore generale per l'industria della Commissione europea introdurrà il tema della continua per quello della prima parte della mattinata per quello dello sviluppo delle infrastrutture e delle reti
Tutto ricostruisce quel prendeva va però
Se possiamo come dire prenderà il posto questo aiuterebbe ma
Ce quattro lei ha già detto sì io io ho due slave al Kenya splende del sesso ecco mentre
Siamo fratelli gemelli per venticinque anni non capisce già oggi
Va bene
Siamo
Sì ha imparato l'italiano non è mai saputo
Dunque
Ho ho pensato che fosse utile
Come l'azione di apertura discutere
Qualche problema di impostazione di principio per poi arrivare alle politiche
Ancora un'udienza molto distratta che chiacchiera che passeggia vediamo se riusciamo a sederci scioglie i capannelli e molto faticoso parlare a un'udienza così distratta
In una sala così grande
Di aprire inconvenienti di aprire
Mi pare sempre chi è andato sempre ma poi mi disturba l'idea di parlare una udienza che non ascolta se no
Ok dunque
La qualche considerazione generale sulla natura dei processi di integrazione
Con dietro la domanda sono i poveri e i deboli naturalmente destinati a rimanere indietro
E c'è una tendenza naturale cumulativa dei poveri aperti a distanza domanda legittima perché
In Europa diciamo la tendenza media la tendenza aggregata mostra che le e Johnny
Meno sviluppate mediamente
Sono cresciute negli ultimi trent'anni più o meno come quelle più sviluppate
Alla fine se si fa la media cioè non hanno chiuso il gatto e non hanno guadagnato te inno nono anno neanche perso una certa crescita c'è stata
Le medie come sempre sono piuttosto insoddisfacenti come descrizione della realtà in realtà ci sono regioni nei quali processi di sviluppo auto alimentate o si sono messi in moto e ci sono regioni
Nelle quali processi di sviluppo altra alimentato non si sono generati e che hanno perso tre
Non c'è nessuna tendenza sistematica
Ne appena dette e non ne ha guadagnati
Vi sono regioni che recuperano e regioni che perdono il Portogallo e l'Irlanda sono Best performers in questo quadro il Mezzogiorno d'Italia U.S. Darfo è il caso di scuola
Del risultato peggiore io lo dico sempre perché non ci si rende conto fosse esattamente rispetto al situazione europea di come il Mezzogiorno sia il caso di scuola del dello sviluppo mancato
E del cattivo uso dei fondi così tanto che il futuro
Delle politiche regionali
Viene messo in questione dal cattivo uso che se ne è fatto in Italia ricordatevi che questi trasferimenti così ingenti qualcuno li finanzia
Le esigenze sono tante
Questa è la prima cosa che bisognava dire non c'è evidenza sistematica di fenomeni economici che automaticamente portino la divergenza
Vi è una tendenza quindi non economie di scala non ritardo tecnologico non c'è una ragione sistematica del ritardo l'evidenza di convergenza sistematica in realtà i poveri tendono a aggiungerei chi ma sono dopo che si è
Escluso perfetto dei fattori sociali e istituzionali la verità ero vincono sono i fattori sociali e istituzionali non quelli tecnologici economici per lo sviluppo
E zone di sofferenza
All'interno di regione di sviluppate cioè quando le zone di sofferenza le zone di minor sviluppo sono parte di paesi nel quale ci sono zone più sviluppate le zone di sofferenza tendono a rimanere tali per tempo più prolungato
E questa interessante perché perché questo è il caso in cui viene a mancare una mala fondamentale alla correzione degli squilibri cioè il vincolo esterno
La sofferenza viene alleviata conta sperimenti dalla parte più sviluppata che tendono a ritardare i processi di convergenza perché tendono a fare in via le scelte difficili gli aggiustamenti questo è il quadro generale se voi guardate l'esperienza di trent'anni di sviluppo
Dietro ci deve essere una una filosofia dello sviluppo non quali sono le condizioni per lo sviluppo e qui non ci sono novità & sono le cose semplici che valgono la prima condizione dello sviluppo e il buon funzionamento dei mercati
Pensoso devono potersi muovere verso l'opportunità chiave le retribuzioni devono corrispondere la produttività
Retribuzioni la remunerazione dei fattori in generale deve corrispondere produttività qui sta uno dei motivi fondamentali della mancato farà tappa manda il mancato recupero italiano
E uno dei fondamentali motivi in generale della difficoltà delle regioni debbo dire aggiunge le regioni forti
Si è innalzato con meccanismi pubblici di sostegno e vari garanzie
Intanto non si è fatto alla fine degli anni sessanta e poi non si è più corretto se notato il salario ufficiale perché poi c'è quello nero che è diverso al di sopra della produttività e poi lo si è mantenuto la con i sussidi
è chiaro che dopo l'attività economica poteva solo svilupparsi con i sussidi avendo fatto questa operazione di innalzamento una tanto che non è mai più stata corretta
E che oggi viene corretta attraverso meccanismi sussidiari cioè l'economia nera che si fa finta di non vedere
Questa è la prima condizione lo sviluppo il buon funzionamento dei mercati
Il fronte Amenta mercato da voi è solo una delle malattie la malattia si estende all'uso della terra
Alla difficoltà di nuove
Il capitale immobiliare uno sei Gianni che conosciamo benissimo ai blocchi all'entrata nei settori dei servizi nella distribuzione
All'opera dannosa devastante svolta dai mondo Poldi che hanno impedito
E dall'uso pubblico malinteso la gestione pubblica ma l'intesa tra i meriti che hanno impedito l'afflusso di capitali e che hanno impedito sostegno fondamentale dello sviluppo
Questo mi porta al secondo punto c'è bisogno di buone infrastrutture perché se no attività economiche non si sviluppa comunicazioni trasporti energia beh qui se voi guardate dove l'investimento è crollato una dove l'investimento è aumentato
Per investimento è crollato qui si combinano
Varie cose un museo diceva un uso una concezione ma l'intesa dal luogo pubblico nella gestione e nello sviluppo delle reti
E
Vincoli sociali istituzionali e culturali
Molto importanti che continuano a impedire l'afflusso del capitale privato su questo punto torno fra un momento c'è bisogno di un buon livello di educazione che il Mezzogiorno italiano in realtà è un pochino l'educazione sbagliata ma questo non è un vincolo se se il problema della tecnologia
Badate che questo il problema largamente sottovalutato sopravvalutato e completamente malinteso
Anzitutto bisogna sapere che se qualcosa è successo in questi anni alla tecnologia che se è divenuta più facilmente la propria abilità non è vero che la tecnologia
Sempre troppo costosa
E non è vero che tende a concentrarsi necessariamente solo nelle zone sviluppate malinteso e un altro la tecnologia non è una cosa che essi prende dal cielo
Deus ex machina si applica un sistema produttivo e alza la frontiera della produzione la tecnologia deve essere piuttosto intesa come una pianta che si sviluppa in un terreno fertile
Il problema è che il semi non fanno frutti se il terreno non è fertile
Una società incida e poco innovativa non riesce a innestare i frutti
Il problema della tecnologia quindi al problema del contesto in cui si inserisce e non dei brevetti e della disponibilità della macchina
Anche questo è stato largamente malinteso
Ma cosa importante che oggi tutti hanno capito non a caso i Paesi del Mediterraneo altre zone meno sviluppate il Paese terzo mondo fanno programmi per la promozione della tecnologia dell'informazione
Cosa essenziale si possono saltare dei gradini per lo sviluppo tecnologico non c'è bisogno di ripercorre tutti i passi
Il grande ostacolo al salto di questi gradini tecnologici attualmente
In Italia è stato costituito dalla proprietà pubblica delle grandi eventi
Ha proprietà pubblica delle grandi reti che è stato un fattore di conservazione di impedimento dello sviluppo
C'è un problema di legalità e di buon funzionamento dell'amministrazione queste sono le condizioni per lo sviluppo
Il Lingotto teste il la la cartina di tornasole delle condizioni buone per lo sviluppo l'afflusso di capitale dall'esterno dell'area
Se non affluisce capitale vuol dire che il tessuto è malato o che le condizioni non sono giuste
Il tessuto economia meridionale è malato buongiorno perché il capitale non affluisce si vede questa è la malattia
Il capitale non è scarso il capitale abbondante sono i buoni impieghi che sono scarsi
Il capitano ai fini alle sue condizioni
Qui è dove spesso diciamo un malinteso localismo nazionalismo è diventato realtà lo spacco importante
Le condizioni a cui il capitale è disposta a venire vengono viste come un pericolo per gli equilibri politico-sociali istituzionali e quindi
Come una minaccia e quindi invece di incoraggiare si scoraggia
Se questo è come dire i termini generali delle questioni adesso possiamo provare ha visto ad aprire la discussione sul tema delle politiche per lo sviluppo la prima proposizione ovvia che non c'è una singola formula
Ma ci sono
Molte cose che bisogna fare una combinazione di elementi al centro mi dispiace che non sia ancora arrivato sindaco naturalmente c'è l'amministrazione compito dell'amministrazione è di dico un un uno spergiuro
Non sono di sostenere l'attività economica ma di rendere la vita facile all'attività economica dicono spergiuro perché l'amministrazione pensa che il suo compito sia di impedire l'attività economica vista con sospetto
Un gran parte dei mezzogiorno in gran parte del mezzogiorno
Non c'è nessun comune italiano nessuna Provincia italiana nessuna regione italiana che abbia un programma esplicito di semplificazione delle procedure di identificazione degli ostacoli all'attività economica
è una cosa semplice non c'è nessun comune nessuna provincia nessuna Regione e fino adesso non l'amministrazione dello Stato che avere un programma specifico diretto & è facile l'attività economica
Questo cosa vuol dire vuol dire
Fissa e degli obiettivi di performance all'amministrazione quanto tempo per una licenza
Quanto tempo quanto costo per una licenza quanto tempo per iniziare per aprire un'impresa per ottenere un credito
Parte di questo privato parte e pubblico quando ci sono le garanzie questa è la prima cosa che bisognerebbe fare l'amministrazione concepita come un sostegno sistematico dell'attività economica
La seconda investimento in infrastrutture è stato dimenticato in reti di servizi ma è fondamentale ed è crollato come dicevo nel Mezzogiorno
Bisogna riprendere trovare il modo di Brenda d'investimento infrastrutture
Attualmente è un po'fastidioso che di questi tempi si debba ridimensionare la spesa pubblica i disavanzi pubblici è un pochino fastidioso e siccome questo o delle base del consenso dei sistemi politici la cosa che orde di meno e tagliare gli investimenti
Le spese buone cioè gli investimenti e questo che hanno fatto in realtà tutte le amministrazioni pubbliche hanno tagliato le spese buone per difendere quelle cattive che sono quelle che danno consenso politico o che nell'immediato a lei pieno di più a sofferenza sociale quindi non è facile
Mettere le mani in quella parte ma si taglia quella buona
Ma denaro pubblico ciononostante ce n'è parecchio credo che ieri si sia parlato dei fondi comunitari sono fondi ingenti che l'Italia ha faticato a usare bene che ha faticato a utilizzare tout-court
Naturalmente se alcuni progetti per spendere questo denaro e voi sapete che il grande problema dell'intervento diciamo delle infrastrutture e dei progetti
è che noi non siamo capaci di farli per qualche motivo particolare cioè sembriamo non a venire la capacità docet progettuale nelle strutture deputate a svolgere questo compito
Ma questo per il denaro pubblico per quanto sia questo sarà sempre una frazione piccola di quello che si può vedere
E quindi il denaro privato e qui sta scatta il problema della con delle condizioni in cui il capitale privato può arrivare c'è moltissimo denaro disponibile per investimenti in infrastrutture inerenti ma bisogna avere il coraggio di accettare la logica del mercato nella gestione delle infrastrutture e delle reti
Che sembra una cosa facilissima però non riusciamo a farla
Sono anni che faccio sempre l'esempio della perché Mezzogiorno è senz'acqua e Mezzogiorno è pieno d'acqua
Ci sono le leggi ci sono i fondi ci sono gli esempi acquedotto mi pare di Genova ha gestito benissimo in economia da privati e guadagna soldi
Quando io stavo in Confindustria non molto tempo fa cerchiamo di organizzare di spingere in un paio di città italiane i gruppi di imprenditori a
Vedere che cosa che impediva ai a fare lo farà da prendere un acquedotto questa cosa non si può fare le amministrazioni la vedono con sospetto
I cittadini la vedono con sospetto
In alcuni casi le organizzazioni come dire di malaffare che gestiscono l'accordo vedono con fastidio non sono disposte
E alla fine non è partito uno c'era ripeto ci sono le leggi ci sono i fondi non c'è un solo caso di privatizzazione di acquedotto l'acqua è un affare ottimo si fanno soldi con l'acqua
Si potrebbe avere acqua abbondante a meno costo io ho avuto una casa a Palermo vicino al mare
E comperavo l'acqua da un privato
Tacque abbondante e l'acquedotto pubblico che non c'era
Si riceveva la visita diceva un signore che diceva raccoglie la diamo noi e questo spiega perché non si fanno stima
Questo è un problema più generale che cosa impedisce di fare ponti strade e autostrade
Vuole comunicazioni
Il fatto che l'accesso per i mercati bloccato spesso dai mono Bondi
Dalle proprietà pubbliche
Dalla difficoltà di accettare le regole del capitale privato nel gioco di questa partita
E poi da questo tessuto sociale di contorno da questa attitudine di sospetto per il ruolo del capitale privato il concetto fondamentale
Che il capitale abbondante ma bisogna cercare le sue regole non vuol dire che bisogna rinuncia a perseguire gli obiettivi pubblici perché la gente identifica queste due cose non vuol dire
TG pubblici si possono perseguire fissando i paletti
E controllando fissando gli standard di prestazione non c'è bisogno di possedere e di gestire e ripeto il capitale è abbondante e disponibile per investimenti in infrastrutture c'è un grande affare
Bisogna accettare che chi investe questo denaro lo faccia per profitto
E questo non vuol dire cattivo
Ho cose quindi le
Abbattere le barriere quindi l'amministrazione e infrastrutture abbatte le barriere all'ingresso nei mercati protetti la chiave delle protezioni non sta nel settore manifatturiero stanno i servizi
Bisogna rompere le barriere all'ingresso anzitutto nei servizi pubblici
Trasporti Energia acqua telecomunicazioni
Bisogna accettare di favorire e promuovere l'ingresso capitale privato la distribuzione il grande serbatoio di posti di lavoro mancanti
Bisogna lasciare
Licenzia chi è disposto a nei del rischio di aprire un'attività
Bisogna lasciare che se qualcuno capace di stare aperto fino a mezzanotte spia per fino a mezzanotte
Bisogna lasciare le forme contrattuali necessarie perché chi può lavorare al pomeriggio lavori al pomeriggio chi è disposto a lavorare la sera posso lavorare la sera
E bisogna lasciare che questo produca l'effetto che inevitabilmente produrrà sulle strutture distributive che non è piacevole ma alla lunga saranno posti di lavoro e sviluppo
Turismo la grande ricchezza di questa meravigliosa c'è moltissimo capitale da investire in turismo quello che blocca eh
Il regime delle autorizzazioni le proprietà le organizzazioni degli albergatori sistema completamente bloccata abbattere barriere all'ingresso l'uso del suolo dalla proprietà immobiliari
Ante valorizzare le risorse locali bisogna investire per cominciare nella creazione di un tessuto di sostegno a quello che c'è
Con la formazione professionale col sostegno pubblico e di credito che non vuol dire dare sussidi
Amo dire che era un conto ma favorevole luogo della banca fondamentale e la banca nel meridione non svolge questa funzione cominciano svolgerlo le banche settentrionali che sono venute al Meridione
E infine incoraggiare l'insediamento industriale
C'è un esempio illustre di insediamento industriale importante funzione a mezzogiorno ma
Quello che colpisce proprio la sua eccezionalità naturalmente il fatto che è un fenomeno isolato
Il capitale viene alle condizioni che spiegavo
Bisogna incoraggiare e sostenere l'afflusso al capitale non è una minaccia ma dicevo prima il capitale in tutte queste cose viene alle sue condizioni e questo non è in contrasto con la socialità la mutualità
La difesa di interessi pubblici
Messaggio generale io l'ho trovato nella molto bene nella relazione introduttiva di Gianfranco Viesti che ho trovato ottima l'integrazione l'apertura non sono sacrifici penalizzazioni e disoccupazione sono opportunità di sviluppo
Ma bisogna cambiare delle cose bisogna rimuovere dei vincoli sociali e istituzionali bisogna riuscire a rompere il sistema delle rigidità delle protezioni per beneficenza
Seconda cosa l'Europa sostiene è pronta a sostenere il processo di sviluppo
Ma le condizioni del successo non dipendono dalla quantità dei fondi disponibili se non si cambiano i vincoli gli incentivi e le condizioni non importa quanti soldi ci sono questi soldi saranno spetta
Ho finito per
Grazie adesso la parola ai protagonisti
E quindi riconducono a Toronto perché sarà guidata dal professor Ranci
Chi meglio al tavolo
Posso si realizzasse
Credo che
La notorietà de di partecipanti i possessi mere da presentazioni forse dovrei presentare mi è spesso
Cominciamo anche abbastanza in orario salvo forse voi
Interrompersi
Perché non abbiamo avuto il saluto del sindaco il quale potrebbe arrivare durante la tavola rotonda e vedremo
Vorrei porre solo alcuni punti
Che costituiscono anche i cui esiti per
Gli interventi successivi almeno a a titolo il mio invito temi che mi sembrerebbero importanti da trattare
E innanzitutto il tema delle grandi reti delle infrastrutture certamente non è nuovo la politica del mezzogiorno è iniziata negli anni cinquanta con la costruzione delle infrastrutture e con provvedimenti perché venisse contenuto il costo del trasporto e il costo dell'energia
Nulla di nuovo sotto il sole
Ma non sappiamo
E se l'ha ricordato bene nella sua relazione Gianfranco Viesti
Che ogni facilitazione degli scambi e quindi anche
L'operare di reti di comunicazione di tutti i tipi
è fondamentalmente ambivalente
Può facilitare lo sviluppo locale ma può anche facilitare la sostituzione del prodotto locale con prodotti esteri
E il quesito centrali quindi mi sembra essere questo
Come procedere affinché la costruzione di reti
Ci sia innanzitutto perché è condizione necessaria ma poiché non è condizione sufficiente come procedere affinché essa produca risultati positivi e non risultati negativi cose possibili
Vorrei porre alcuni punti che mi sembrano indicare le direzioni nelle quali si possono cercare degli esiti positivi anziché negativi
Primo la ricerca dell'efficienza comincia già nella costruzione della rete
E qui abbiamo certamente un livello minimo che è davanti agli occhi di tutti
Come evitare il ripetersi
Di progetti sbagliati e progetti scoordinati o di opere interrotte o di prezzi Abe no mio di distorsioni della concorrenza o di rinvio e palleggio di responsabilità tra i vari soggetti ma queste sono livello minimo
Al quale però forse qualche risposta andrebbe data
Al di là di questo
Via io credo l'esigenza Ozzy di un uso maggiore del calcolo economico nelle decisioni nelle scelte
Diciamolo in termini banali rende di più un miliardo investito nell'acquedotto pugliese
Pone la ferrovia trasversale ionica come l'autostrada Salerno-Reggio Calabria o nella rete degli elettrodotti o nella rete delle telecomunicazioni
Noi non siamo abituati a fare di questi confronti
Ma penso che debbano essere fatti anche questi confronti certo il calcolo di economicità è innanzitutto un calcolo degli economicità dell'opera singola ma esiste anche un calcolo di economicità di sistema il primo aspetto agli operatori di settore il secondo spetta agli operatori pubblici
Gianfranco Viesti in un altro passaggio della sua bella relazione di ieri ci ha detto guardate che bisogna avere orizzonti lunghi se negli Stati Uniti aveva ho badato solo alla corte niente immediata alla fine del secolo scorso avrebbero costruito ferrovie solo sull'asse Boston Washington
E non sull'asse est-ovest che è stato fondamentale per lo sviluppo del Paese
è vero
Un calcolo di convenienza soltanto che la convenienza lungimirante
Era un calcolo economico non era una decisione politica astratta dal calcolo economico
Non bisogna perdere di vista la strategia di sviluppo
Pongo questo di nuovo come quesito agli autorevoli intervenuti a questa tavole economica condite da questa tavola rotonda condividiamo l'approccio economico del del calcolo costi-benefici come metodo anche perché sente pubbliche come metodo per le scelte pubbliche
Secondo punto
Non si può più separare se mai si è potuto separare l'economicità della costruzione dall'economicità della gestione
E anche qua c'è un livello minimo evidentemente abbiamo sotto gli occhi le disfunzioni delle opere costruite non funzionanti
Ma naturalmente questo diventa cruciale quando si parla di autofinanziamento delle opere
Quando si parla di costruzione finanziata sulla base dell'economicità del progetto
A cui ci ha richiamato ieri la relazione dovessero Imperatori proprio ora la relazione del direttore ricorsi
E il finanziamento
è basato sull'economicità il finanziamento pubblico sembra non esserlo
A me sembra che sia il momento per affermare una cosa non ovvia e cioè che non ci sono opere autofinanziate sulla base di economicità e altre opere finanziate dal settore pubblico per le quali si possa prescindere
Dal calcolo economico
Ma che il contributo pubblico debba essere esclusivamente ed essenzialmente il cofinanziamento che mette nel calcolo economico dell'opera la valutazione delle esternalità positive
E anche su questo
Chiedo se c'è consenso
Ultima punto che mi sembra di dover notare è che tutta questa materia sta attraversando una rapidissima trasformazione imposta dalla tecnologia
E dall'integrazione europea l'assetto cambia l'ha già detto Micossi
Dai monopoli nazionali
Fosse Micossi non è stata solo una colpa dell'Italia
Fosse stato un assetto più o meno condiviso da vari Paesi fosse l'Italia che si sia indugiato a un po'più a lungo ma certamente è una trasformazione che coinvolge il mondo intero il passaggio da setti
Nei quali servizi di pubblica utilità sono essenzialmente forniti da monopoli territoriali siano essi pubblici o privati in concessione
Ha un assetto nel quale sempre più i servizi di pubblica utilità sono forniti da operatori plurimi
Tra i quali esiste e tende ad ampliarsi una qualche forma di concorrenza questo pone un problema di uscire dalla logica del monopolio
E il che
Assicura ampi consensi quando ha detto così uscire dalla logica del monopolio
Ma non assicura alcun consenso sì sì dice la stessa cosa con altre parole rinunciare ad apparenti economie di scala
Vedere con occhio critico l'uso del termine sinergie
Vedere con l'approccio dissidente
Qualsiasi affermazione che fa leva che sottolinea la razionalità di grandi assetti integrati
Sottoporre a verifica critica sinergie ed economie di scala razionalizzazioni
Le quali possono esserci possono non essersi possono venir meno nel tempo col cambiare degli assetti della tecnologia e dei mercati
In tutto il mondo questo sta ponendo grossi problemi
Tra i quali esiste anche e lo pongo a mo'di quesito ai partecipanti il problema della cosiddetta regolazione asimmetrica e cioè di un assetto nel quale il regolatore fornisca condizioni di miglior favore al nuovo venuto per evitare che i vantaggi dell'essere già lì
Assicurino al vecchio monopolista una capacità di interdizione insuperabile
E impediscano l'evoluzione verso un assetto maggiormente concorrenziale
Qual è la nostra opinione
Stiamo andando verso concludo un assetto nel quale il soggetto pubblico fare regole
Non pianifica non gestisce non fornisce il servizio fa le regole valuta i progetti vede se sono coerenti
Porta un cofinanziamento se riscontro degli obiettivi pubblici
Che lo giustificano
Questo significa che l'iniziativa passa di mano
Che non lo sviluppo non è da attendere
Non deve essere atteso dall'iniziativa del pianificatore pubblico lo sviluppo sta nella capacità dei soggetti economici di proporre buoni progetti
E questa mi sembra una essenziale
Riapertura di ottimismo per lo sviluppo del Mezzogiorno non perché soggetto privato sia migliore del soggetto pubblico semplicemente perché tanti progetti sono meglio che un Progetto
Tanta capacità di proposizione
Di proposta diffusa nel tessuto economico
è meglio che un atteggiamento passivo di attesa da parte di un solo soggetto
Solo per questo ma mi sembra non sia poco
Se non ci sono particolari ragioni in contrario
Io darei la parola secondo la successione che stavolta autorevolmente indicata da coloro che hanno scritto questo foglietto
Non avendo una particolare ragione per modificarlo
E quindi
Il primo intervenuto il dottor il primo che interviene il dottor Franco Carraro presidente dell'Impregilo
Va bene
Allora
Nel nostro Paese
Vi è ancora una polemica molto vivace
Sulle opere inutili che sono state fatte sulle opere inutili lasciate a metà
La vicenda di Tangentopoli ha toccato per primo proprio settore delle costruzioni poi passato ad altro
E questo ha acceso una grande polemica
Io penso che è meglio lasciarci alle spalle parlare di quello che si deve fare in futuro
Ricordarsi di quello che è successo ma senza soffermarci si trova
Credo che sia anche sbagliato
Avere un approccio nei confronti del settore delle costruzioni delle dico delle grandi infrastrutture dicendo bisogna farle perché settore costruzioni e quello che ha il più alto rapporto tra investimenti e posti di lavoro che produce è vero è così però io credo che sarebbe sbagliato dire si devono fare le cose perché così si ha una grande occupazione perché se fosse solo questo il motivo non saremo un motivo sufficiente
Io credo che il dogma domanda che ci si porre questa il nostro Paese e soprattutto il meridione d'Italia è sopra strutturato sotto strutturato e credo che la risposta sia semplicissima siamo ampiamente sotto strutturale e ampiamente su il governo Prodi nei suoi programmi identico a quello di fare del Meridione un grande polo turistico per la verità il paragone con la Florida mi sembra devastante perché il più brutto alla propria difesa trovare però voglio dire con grande ecco però tutti coloro i quali si occupano di turismo sanno benissimo a me fa piacere che si dica così anche perché ricordo che fino a pochi anni fa a chi voleva uno sviluppo turistico del meridione si disponiamo a come volete un meridione di camerieri
Mi fa piacere che culturalmente si sia superata una polemica ridicola
Ecco però non c'è dubbio che tutti sanno che l'Italia è un paese fantastico che da noi c'è una concentrazione di pochi chilometri
Di panorami molto variegati che da noi c'è il quaranta per cento del patrimonio artistico che esiste nel mondo
Però tutti sappiamo che il turismo è legato prima di tutto alle infrastrutture che significa ordinario porti strade ferrovie ospedali alberghi acqua
Cioè un sistema funzionante
Poi se tutto funziona viene si sceglie tra i posti più belli e quelli meno belle ma tra un posto bellissimo dove le cose non funzionano un posto brutto dove le cose funzionano i tour operator che ormai sono quelli che indirizzano il turismo scelgono quello dove ci sono le infrastrutture questo questo deve essere chiaro
Bene
Che cosa bisogna fare per cercare di dotarsi di infrastrutture posto che le condizioni nelle quali si opera sono difficilissime tra l'altro come ha ricordato bene Micossi i tagli agli investimenti sono sempre più frequenti
Innanzitutto bisogna applicare al meglio le leggi che esistono è inutile che continuiamo a dire
Inventiamoci nuove applichiamole al meglio e applicava con correttezza basta ai lotti funzionali che poi in realtà funzionali non sono cominciamo i lavori quando c'è un progetto dettagliato e quando ci sono i soldi per cominciare per finire
In questo deve servire l'esperienza del passato per superare poi mentre si aggrega legge che c'è ebbene
Copiare intelligentemente le leggi dei Paesi europei dove le cose funzionano
Naturalmente copiamo le bene non facciamo un futuri
Prendendo a destra e a manca poi facendo degli ho proprio dei libri insomma l'abbiamo fatto probabilmente sul piano della legge elettorale e cerchiamo di evitarlo né leggeri ecco qui voglio
Subito suona un campanello d'allarme
Ci si sta riempiendo la bocca
Col discorso del federalismo del decentramento eccetera ecco ricordiamoci una cosa ricordiamoci una cosa
Che una delle cose che funziona di meno nel nostro paese è il rapporto tra regione Provincia e Comune e più facile che i Comuni dialoghino con il governo centrale piuttosto che con la regione da parte ma questo è un dato di fatto oggettivo
Allora io credo che una delle cose
Da fare sia proprio quello di suddividere Benin compiti e nel pensare al decentramento pensare a quello che non funziona nel meccanismo attuale
Io credo che ci si debba soprattutto concentrare sull'aspetto amministrativo che è quello che sicuramente funziona meno nel nostro Paese
Bisogna arrivare ad una semplificazione delle procedure
E bisogna eliminare i concerti vanno in questi i concetti concerti significa voglio dire l'accordo tra la Regione e il Comune la Provincia lo Stato eccetera sono tutti i concerti più stonati di quelli ricordati da Fellini nel nel nel film prova d'orchestra
Sono un disastro ecco io credo che bisognerebbe fare come abbiamo una una marea di concerti forse varrebbe la pena varrebbe la pena di invertire la tendenza e dire
Le regioni si occupano dalla sanità lo fanno loro decidono loro se gestiscono male sappiamo i i Comuni fanno l'urbanistica ci sono programmi urbanistici che salta beccano tra Regione e Comune per tre quattro anni ecco diamo la responsabilità Mema faranno delle cose brutte bene prendiamo atto del fatto che adesso salta decade programmi urbanistici si fa l'abusivismo
Poi c'è il condono che sistema tutto e gli obbrobri sono molto molto superiori
Diamo fiducia vi abbiamo responsabilità
Se non semplifichiamo tutto quello che si sta facendo peggiora la in Parlamento Cernuto leggo si fa la legge duecentoquarantuno ogni cittadino deve sapere come stanno le procedure a che punto è la pratica tutto questo va bene se lesso se le procedure sono semplici e sono informatizzati allora uno schiaccia un bottone dice adesso per tutte le amministrazioni a duecentoquarantuno è una gravità perché bisogna anche perdere tempo per andare a cercare nei cori per informare il cittadino ecco questo questo è la la la la situazione nella quale e poi bisogna che i burocrati prendano decisioni c'è una discussione in atto sull'abolizione dell'abuso d'ufficio beh io ricordo che il pool di Milano non ha proceduto una volta che sia una sull'abuso d'ufficio
Ha proceduto sempre sulla corruzione sulla concussione
Io credo che abolirlo sia bene poi bisogna che quando i burocrati non decidano
E ci si chieda se lo fanno per paura per pigrizia oppure perché hanno delle attese illecite perché insomma quando un'opera decisione e chi è chi poi annata volava da casa insomma Meglio meglio mandare in pensione uno che per tre anni all'obiettivo dire aspetto la pressione parziale non faccio un anno non prendo una fine
Ecco altra cosa nel mio addio rapidissimamente la conclusione
Altra cosa
Smettiamola con i libri bianchi con grandi attese con grande prospettive e poi con i blocchi di spesa non è adesso abbiamo un Governo mi auguro stabile comunque una maggioranza che ha vinto le elezioni e che si è presa l'impegno di governare per i prossimi cinque anni
Beh allora bisogna che questo governo io considero tra come sapete nell'ultima manovra nell'ultima manovra si è tagliato gli investimenti si sono bloccate le spese
Io mi auguro che sia un ovvero operati in emergenza
Era lì datata pochi giorni dice devo intervenire immediatamente faccio così ecco adesso basta però adesso basta si dica nei prossimi anni quante risorse si vogliono destinare agli investimenti pubblici
E poi non si tagli più e si faccia il censimento delle risorse europee disponibile e si faccia
Poi si faccia uno studio e un'analisi economica e con l'assistenza di istituti bancari con istituti specializzati e ce lo si può fare di quello che è il rapporto costi benefici e non è che possiamo dire la variante di valico si la variante di valico no Lare Salerno Reggio Calabria si lasciano Reggio Calabria è facile si fa una un ragionamento costi benefici costi di gestione
Si deve dire
Si deve fare come se lo gestisse un privato poi può darsi che lo Stato unica non si paga pedaggio perché lo pago io però il discorso costi-benefici e non è difficile da fare in questo modo
E dopodiché si scelga quali sono le opere e gli investimenti che si ritengono prioritari si facciano le cose
Bisogna
Coinvolge di tutto questo i capitali europee i capitali privati con norme attraverso l'utilizzazione
Di normative europee
E sotto questo punto di vista l'utilizzo dei soldi europei è anche garanzia delle procedure europee saranno rispettati
Ed infine io mi riallaccio a quello che ha detto Micossi sulla questione dalla gestione che bisogna privatizzare soprattutto a quei rifiuti signori miei
Però privatizzare significa
Prendere i soldi dalle strutture deciso e significa che i privati faranno gli investimenti che sono necessari
Certo tutto questo ha una contropartita ci sono otto mila organo enti che gestiscono l'acqua nel nostro Paese ottomila enti significa assunzioni significa nomine significa che il potere politico
Variegato che rinuncia e che privatizzata perde determinato determinato tipo di quote si è disponibili Osteno o non sia disponibile
Cioè se non sei disponibile lo si dica allora forse queste queste riunioni saranno inutili se viceversa si è disponibili io credo che ci sia la possibilità per lo Stato
Dico lo Stato per dire la pubblica amministrazione nelle sue varie componenti di incassare
Un bel po'di soldi di risparmiare alcuni investimenti di concentrare le risorse pubbliche in quelle opere in quelle infrastrutture o per finanziare in tutto o in parte con infrastrutture la cui redditività non è certamente immediata grazie
Grazie dottor Carraro parola subito al dottor Ernesto Pascale amministratore delegato della STET
Grazie
Io vorrei cominciare convivere che a mio modo di vedere il mondo si sta avviando verso la società dell'informazione
E la considero io una grossa opportunità una grossa opportunità per il mondo industrializzato una grossa opportunità per l'Italia e per il Mezzogiorno ritarderà
Io vorrei approcciare questo tema
Ecco cominciando con breve considerazione sul problema dell'occupazione
Ma ancora prima di questo vorrei dire che la società dell'informazione basata sulla liberalizzazione è stata citata dal dottor Mito è stato citato questo problema dal professor lanci noi l'abbiamo già detto Bill
Siamo d'accordo ad anticipare addirittura dei le date europee l'ultima e quella del primo gennaio novantotto a condizioni di reciprocità con gli altri Paesi europei
Tema della simmetria che si pone con la liberalizzazione ecco io vorrei corre solo questa riflessione
La concorrenza è uno strumento prezioso
Non siamo d'accordo proprio per questo perché pensiamo allo sviluppo del mercato le nostre ricerche le nostre analisi ci hanno portato a concludere che la concorrenza e utilissime utilissima anche per noi e per questo che siamo d'accordissimo
Sulla liberalizzazione però ripeto la concorrenza
è un prezioso strumento ma è uno strumento il fine eguale
E lo dice
Il fine è quello
Il fine è quello di sviluppare il mercato
The portare benefici ai consumatori questo è il vero fine dell'introduzione della concorrenza dell'utilizzo di questo strumento
Se per introdurre lo strumento raro dentro lo sviluppo allontanò il beneficio dei consumatori ecco sceglie un po'pensare sulle asimmetrie
Ma torniamo al nostro tema
Ecco l'occupazione diciamo questo tragedia che stiamo vivendo in Europa e in Italia nel Mezzogiorno di in questi minuti primi anni del secolo del millennio
Insomma un'Europa che si sono attestare verso il dodici per cento e vorrei dire non è mai accaduto
Non è mai accaduto
Un Mezzogiorno che ha una disoccupazione molto alza ecco una decina di punti di più di questo dodici per cento con delle punte fino al trenta per cento e nelle altre località
Io dico questo a mio modo di vedere un problema prioritario c'è un problema che coinvolge tutto il progresso sociale e civile di un Paese la società dell'informazione secondo me è una buona occasione
Perché perché la tecnologia in genere
Passata poi sull'innovazione di processo in genere è un giorno chiedo una ridurre l'occupazione
E solo forse quella tecnologia edito forse perché il vice prima di avere sicurezze bisogna stare molto attenti ma è solo quella tecnologia che porta all'innovazione di prodotto
Che può portare della nuova occupazione perché crea nuovi mercati nuove opportunità di iniziative imprenditoriali di investimenti e di occupazione
Se noi guardiamo l'America per esempio possiamo vedere dove questa o Abba entro della società dell'informazione non c'è ancora neppure negli Stati Uniti ma insomma dove ci sarà diversi passi avanti rispetto all'Europa
E noi vediamo non so il mondo internet e li ha portato quattrocento mila nuovi posti di lavoro
L'effetto che c'è stato sul mondo del cinema delle produzioni connesse sono centottanta mila posti di lavoro io cito fonti di statistiche dell'ufficio del lavoro americano
Ecco questo fa vedere che quei un nuovo mercato questo nome il dato può portare dei nuovi posti di lavoro
E io credo che su questo dobbiamo puntare per lo meno di questo vorrei parlare brevemente
Perché le ricette di carattere generale io concordo su tutta una serie di osservazioni che sono state fatte ma come come diciamo imprenditori come operatori economici ecco noi più che accollarci quelle che sono le istanze di paese ci conosciamo solo accollare istanze di nero Business
Però grosso business sequestro che si presenza
La stette nel Mezzogiorno d'Italia presente con trentacinque mila persone
Farà un investimento quest'anno di il circa due mila miliardi nel Mezzogiorno
Prevede per il prossimo triennio come investimenti industriali sei mila seicento miliardi circa questo diciamo è quello che è in programma per la STET
Per la società dell'informazione però vorrei ecco citare alcuni punti
Brevemente
Il primo è l'obiettivo di una rete cablata
Rete cablata su tutto il territorio nazionale su tutto il Mezzogiorno io credo che come telecomunicazioni noi abbiamo chiuso all'inizio degli anni Novanta la forbice che separava il Mezzogiorno dal centro nord
Abbiamo stessi servizi stesse tecnologie stesso indice di penetrazione anche nelle famiglie per il telefono perché anche se un pochino più bassa la penetrazione del Mezzogiorno dobbiamo dire che il numero di famiglie Peppers famiglia il numero dei componenti e più numeroso naturalmente sul business perché sono presenti meno vistoso del Mezzogiorno gli indici sono differenziate
Si apre oggi un nuovo ciclo questo riusciamo della rete a larga banda del mercato multimediale dove noi speriamo contiamo che il Mezzogiorno possa avere addirittura un ruolo di punta ci sono città come Napoli e Bari che sono particolarmente avanzate per questi primi passi che si stanno facendo verso il multimediale e un sistema di rete cablata
Ci sono o a alcune acquisizioni che già si sono fatte nel Mezzogiorno
Anche e interventi per cento Palermo Catania sono interventi che già sono stati fatti
Perché creare questo mercato multimediale questo Bassato su una rete a larga banda di cui la cablatura dell'ultimo miglio è una componente ricordo che l'Italia è uno dei Paesi più cablati d'Europa per quanto riguarda la fibra ottica
Salvo che per l'ultimo miglio
Perché questo significa riuscire a creare un nuovo mercato
Nuovo Mercato che consente con nuove intraprese con quindi con nuove iniziative imprenditoriali e consente di sviluppare tutta una serie di offerte nuove il primo approccio naturalmente ella in Sardegna mentre ma ci sono tutta una serie di altri approcci che sulla rete le shopping sui prodotti finanziari sui prodotti assicurativi su le education
Che sono tutti approcci ulteriori che danno occasione di muoversi e di iniziative imprenditoriali nuovi investimenti e nuova occupazione
Secondo Terna che credo riguardi il mezzogiorno quello che citava anche il dottor Micossi utilizzazione dei fondi anche europee i per fare dei progetti noi siamo intervenuti e abbiamo un contatto diretto con il sette presidenti delle regioni meridionali permette per costruire con loro dei progetti di informatizzazione innanzitutto delle amministrazioni questo perché se c'è un processo come credo che ci debba essere di decentramento fiscale amministrativo dello Stato è necessario che poi avere un supporto nell'ambito regionale amministrativo
Ma questo serve anche per portare per poter portare attraverso la Rete i servizi all'impresa e ai cittadini in tempo reale in modo un po'non pagava automatico
Creando anche dei contenitori ossia dei sistemi che possono essere anche utilizzati da imprenditori privati
Questo lo stiamo facendo abbiamo una serie di esperimenti in tutta Italia anche nel Mezzogiorno è un grosso progetto che andrà avanti gradualmente che richiede questo collegamento
Con le amministrazioni locali che già sono incominciate sia a livello di Regione perché loro
Possono sfruttare
I finanziamenti dei fondi europei sia a livello comunale perché poi sono i comuni probabilmente gli attori principali
Terzo punto che vorrei citarle telelavoro quest'anno inizieremo con una società con questa missione specializzata sul telelavoro
Del telelavoro negli Stati Uniti ci sono più di otto milioni di persone in telelavoro telelavoro numeri il lavoro a domicilio
Il lavoro è qualche cosa di diverso ci sono tutti dodici classificazione diverso il telelavoro è compreso il lavoro il Tevere gli stelle lavoro un lavoro per motori compreso nel telelavoro nel gruppo stette entro quest'anno noi abbiamo un esperimento in otto socialista
Del gruppo di due mila persone che utilizzano il telelavoro
Vorremmo che questo stelle lavoro diventasse un vero e proprio business per noi interessantissimo perché porteremo una serie di attività nelle telecomunicazioni verrebbe dovremmo in altre parole arricchito della nostra bolletta però tutto questo
Anche un impatto sociale poter utilizzare le risorse umane la dove sono senza doverle
Muove il vero problema del telelavoro non sono le soluzioni tecnologiche che già ci sono e si possono trovare più facilmente
Il vero problema del telelavoro è convincere il cliente reingegnerizzare apre in cigni rizzare la sua attività per utilizzare le tecniche e le metodologie del teste del lavoro pesto
E questa è la vera difficile operazione e il cliente deve trovarci una convenienza in aumento di efficienza e in una riduzione di costi
Quarto punto che vorrei citare
La necessità di finanziare e sostenere finanziariamente questo nuovo mondo multimediale in America perché questo sta camminando prima della prova io credo per un sistema di vernice capitale di quotazioni tipo NASDAQ delle nuove iniziative in Italia gli avesse una nuova iniziativa si deve andare a trovare i soldi
E non è facile farsi finanziare un progetto avveniva soprattutto in un mondo consigli di nuovo
Stiamo studiando come alcune banche la possibilità partecipando anche per noi non abbiamo messo alcuni scippi in America per capire come funziona
Questo mercato di creare un'organizzazione diversa Capital che favorisca proprio le nuove intraprese ultimo punto forse il più importante di tutti è quello della formazione professionale diciamo dell'istruzione pubblica questa nuova società del lì disinformazione porta proprio un problema intanto di alfabetizzazione elettronica nuovo
C'è un nuovo tipo di analfabetismo che forse i giovani sentono molto di meno di quelli che hanno la mia età e quindi c'è una necessità di intervenire intervenire con la formazione noi lo stiamo facendo per lo meno nell'ambito del nostro pubblico ma anche con la istruzione pubblica
Abbiamo adesso un accordo col ministero della Pubblica amministrazione dove stiamo intervenendo in centoquarantadue scuola che speriamo di estendere e io credo che bisogna incominciare dirli se questo Paese
Vuole puntare sulla Società l'informazione non perché bella perché sarà una cosa diversa i problemi dell'uomo credo resteranno
Sempre gli stessi ma sono strumenti
Nuove molto efficaci cioè io credo che possono aiutare a moderna del Paese a cambiarne la fisionomia richiedo dare anche un contributo a questo tragico problema per l'occupazione grazie
Grazie dottor Frasca da subito la parola l'avvocato Lorenzo Necci
Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato
Io farò una considerazione un po'generale prima di entrare nell'argomento
Dobbiamo prendere atto che a mio modo di vedere non c'è più un Sud rispetto al Nord
E che si tema forse mal posto oggi viviamo nell'economia mondiale nell'economia globale nell'economia del Tempo reale
Ogni suddito del proprio nord e ogni Nordahl proprio su tutto
Se
L'India alcune regioni dell'India
Riescono con l'information technology di cui parlava scale a rendere i servizi informatici alla sui sei
O se il sud della Francia gestisce gli stipendi dell'IBM in America credo che continuare a parlare in modo tradizionale del sud dell'Italia rispetto al Nord sia un non senso
Ho un'età non ancora molto avanzata però quando mi sono laureato nel sessantuno io feci un corso di specializzazione alla Svimez che è un istituto molto glorioso molto importante c'era il professor Claudio Napoleoni che mi insegnò la matematica mi insegnò la programmazione e mi spiego l'input output dura output analysis l'analisi costi-benefici
Le varie equazioni Leon tirarsi i modelli di sviluppo
Tutte cose che non mi pare che sono qui citate ma che l'Italia non ha mai applicato pur essendo perfettamente conosciuta è ovvio che noi abbiamo un un passato un po'trent'anni va e viene fare nomi i trent'anni o di quarant'anni sul problema del Sud senza capirlo mai fino in fondo
Abbiamo dedicato energie anche intellettuali molto forti ma oggi il problema del Sud non è più quello che era trent'anni fa o che era quarant'anni fa
Direi provocatoriamente
Qualunque sud e il centro del mondo perché il mondo è diventato veicolo perché l'information technology permette di sistematizzare di gestire l'economia in tempo reale perché si può fare dal sud dell'Italia i servizi appunto per una società americana o la produzione per una società thailandese
Vorrei anche dire altre due cose nel mille novecentottantanove è caduto questo muro di Berlino mitico c'era una Germania dell'Est
Un mostro di inefficienza e di statalismo
Dalla novanta al novantacinque novantasei era già almeno nelle sta a candidato completamente volto un approccio sistemico da parte della Germania dell'Ovest una fortissima immissione di tecnologie
Una considerazione non assistenzialistica mai efficienti Istica e a competitiva delle industrie della German all'Est la stanno portando ad esse oggi uno dei grandi centri di competitività e di sviluppo del mondo
Cinque anni vissuto io nella mia esperienza Pall ormai da quarant'anni perché la mi sono laureato trentacinque anni fa e si parlava di sub
E non abbiamo risolto il problema
Ultimo problema sempre all'epoca della mia giovinezza io scrissi un libro che poi mi fece diventare assistente poi professore con Giannini e poi anche repubblicano perché la Malfa catturò quel minimo modo di pensare sulla nazionalizzazione dell'energia elettrica
Cioè stiamo parlando di un arco vitale relativamente breve noi abbiamo nazionalizzato l'energia elettrica nell'arco della mia vita relativamente Breve e adesso la stiamo privatizzando
Facciamo attenzione che monopolio pubblico monopolio privato non è questo il problema il problema competitività i monopoli sono caduti noi siamo arrivati con trent'anni con quarant'anni di ritardo a concepire sistemi di nazionalizzazione che oggi andiamo
A smantellare quindi all'interno di questo sistema si deve porre il problema del Sud che è un sistema conta cioè la mondializzazione dell'economia cioè le tecnologie cioè il mercato europeo perché l'Italia nel suo insieme è una regione d'Europa
Non è quindi che c'è solo un problema vissuto che deve agganciarsi all'Italia di Italia che deve agganciarsi all'Europa c'è un problema di Italia che deve agganciarsi all'Europa tutta insieme
Se poniamo il problema del Sud in questi termini forse abbiamo qualche chance in più di risolverlo e di affrontarlo
E allora andrei su altre due o tre considerazioni
Il deficit del Paese dell'Italia nel suo complesso rispetto all'Europa e rispetto al mondo non sono solamente i deficit che derivano dai parametri di Maastricht
Maastricht certamente un importante strumento di aggiornamento e di modernizzazione
Ma se noi andassimo verso l'Europa solamente riducendo il deficit pubblico e inserendoci all'interno dei parametri di Maastricht come la nazione più virtuosa noi non saremmo in Europa
Noi abbiamo due deficit fondamentali rispetto all'Europa uno lo chiamerei il deficit democratico istituto abbiamo istituzioni ingessate da venti trenta quarant'anni che fotografano un sistema vecchio chiuso da confini nazionali bloccato da culture assistenzialistiche boh bloccato da sistemi
Che lo rendono incapace di competere
A tutti i livelli
Tu citavi Franco Orio dal problema delle autorizzazioni dei Comuni delle Regioni
Ma questo è vero per tutto ci sono centinaia di autorizzazioni che sono indispensabili per arrivare a compiere un'opera per arrivare a fare un investimento
Ci sono centinaia di confederazioni dico confuso in generale
Che bloccano la capacità di modernizzare di essere efficienti di essere competitivi cioè noi abbiamo un sistema istituzionale ingessato
E se dobbiamo correre i cento metri in dieci secondi come Mennea non possiamo correre lì con un piede ingessato e con una mano bloccata non so in che modo
L'altro deficit fondamentale eserciti infrastrutturale del Paese
Il nostro Paese nel suo complesso ha un deficit infrastrutturale valutabile in non meno del cinquanta per cento della sua capacità produttiva infrastrutturale cinquanta per cento abbiamo il cinquanta per cento di infrastrutture in meno
Rispetto al nord dell'Europa rispetto al Giappone rispetto ad altri Paesi ma cosa vuol dire che le dà in meno non vuol dire mica che abbiamo spesso troppo poco
Siamo ancora un Paese che nelle infrastrutture spende l'uno virgola otto per cento del PIL rispetto alla Francia che spende lo zero virgola nove
Ma qui abbiamo il discorso dei localismi questo Paese ha il più alto numero di porti d'Europa è un'isola eppure centocinquanta porti italiani
Hanno una capacità di Teo con una capacità di trasporto di container che a metà di quello di Rotterdam
Le navi passano da suo Enzo salutano la bella Sicilia
Vanno verso le Gibilterra risalgono per tre mila due mila e cinquecento miglia in più il mare vanno a Rotterdam caricano camion e treni e vengono magari in Sicilia o certamente in Lombardia certamente nel centro Italia
Allora avere porti cosa vuol dire avere infrastrutture cosa vuol dire per avere infrastrutture moderne ed efficienti
Porti che non hanno retro porti e interporti porti che non sono collegati a sistemi ferroviari e autostradali non servono a nulla anzi sono un aggravio di costi sono un investimento inutile mentre si fa magari da qualche posto di lavoro
Alle imprese di costruzione non sempre trasparenti come abbiamo visto e oltre a dare qualche posto di lavoro poi ha un costo perché mantenere un'infrastruttura inefficiente è un costo per tutto il Paese
è un costo in termini di occupazione un costo in termini d'ammortamento degli Investimenti è un costo in termini di mancanza di Compaq
E quindi le infrastrutture sono anche un rischio cioè bisogna fare infrastrutture moderne infrastrutture che servano mercati mondiali infrastrutture che servano almeno mercati europei
E queste infrastrutture debbono essere in grado di dialogare tra di loro
Devono essere non isolate in una visione in cui ognuno fa tutto per conto proprio ma debbano essere integrate
E non si può immaginare che sia tutto lì si decide tutto per tutti questo pesa l'alto numero d'aereo porti d'Europa e pochi lo dicono mentre gli attori internazionali conta sono forse uno o due e Malpensa non è collegata a al resto del sistema per cui non sarà mai competitiva rispetto a Zurigo
Bisogna avere la capacità di vedere la competitività dei sistemi e delle infrastrutture e non solamente immaginare di investire in infrastrutture
E c'è un altro punto bisogna avere la capacità di fare imprese di servizi capaci di gestire le infrastrutture e i servizi
C'è uno studio della Confetra che dice che nella logistica integrata in Italia la logistica e questo sistema Complesso di trasporto di merci e di persone che rende competitivo un Paese nella logistica integrata in Italia si spende qualcosa come trecento mila miliardi ogni anno più o meno il quindici per cento del PIL come in tutta Europa
Solo che in Italia operano cento cinquantuno mila impresa e nella logistica integrata con un'occupazione che quando raggiunge le due unità è troppo ci sono sessanta mila imprese di trasporto e di logistica che hanno un dipendente
E la bilancia commerciale nel settore dei trasporti dei servizi e della logistica negativa in Italia per venticinque mila miliardi
Noi abbiamo uno sbilancio commerciale servizi io capisco abbiamo perso la battaglia della chimica io sono stato uno di quelli che ritiene l'aveva perduta perché si faceva la chimica della Sicilia si faceva la chimica dalla Sardegna arriverà qui c'è Sergio che ricorda qualcosa delle battaglie per fare una chimica europea
Si faceva la chimica della programmazione dell'etilene otto milioni di tonnellate e dopo giù investimenti ovviamente incapaci di competere quindi capaci di stare sul mercato
Capisco che abbiamo perduto la battaglia delle alte tecnologie non siamo un Paese ad alta tecnologia l'abbiamo perduta
Ma se abbiamo un tessuto imprenditoriale un tessuto di piccole imprese straordinariamente efficiente
Che ha tenuto in piedi il Paese perché gli ultimi vent'anni paese cresciuto alla media europea
Pur avendo problemi politici pur avendo deficit politici e istituzionali pur avendo deficit infrastrutturali incredibili se abbiamo un tessuto un'imprenditorialità che è stata capace di tenerci a livello europeo ebbene noi oggi abbiamo bisogno di dare a questo tessuto a questo sistema
Una capacità di competere che può essere data solo da grandi reti infrastrutturali e da grande tre da grandi aziende di servizio
Se abbiamo venticinque mila miliardi di deficit nei servizi vuol dire che il Paese stabile rischiando veramente il collasso
Ci possiamo permettere di avere un deficit e nell'energia abbiamo fatto delle scelte io le rispetto abbiamo detto che meglio importare energia dalle centrali nucleari francesi che fate qui io non ho nulla da dire però abbiamo un deficit forte
Certamente non abbiamo il pazienza non mi pare che sia la fine del mondo certamente non abbiamo le alte tecnologie nei computer nella telematica nell'information technology nei nuovi materiali nelle biotecnologie il tutto quello in cui il mondo compra
No
A vere deficit nei servizi ed i servizi di trasporto è un crimine è un delitto non è possibile non è concepibile non è immaginabile oggi racconta
Si misura dalla capacità di esportare i servizi
E se noi sogniamo l'insieme dei nostri deficit e non tiriamo fuori una capacità di competere nei servizi ebbene io non credo che avremo una lunga strada da fare dopodiché parliamo di occupazione ma l'occupazione è il
Insieme di cose è il frutto di un insieme di interventi è il frutto di interventi materiali è stato ricordato bene la cultura l'educazione la preparazione continua della gente le università
C'è bisogno di una serie di infrastrutture immateriali prima di tutto cioè infrastrutture culturali e di preparazione delle persone c'è poi bisogno di una serie di infrastrutture materiali che sono quelle che ricordavo prima e che sono state ricordate prima di me
Porti interporti aereo porti
Scusate ferrovie che siano però non concepite localistica mente
Non concepite in una logica keynesiana di dare lavoro mentre si realizzano ha concepito per dare un servizio
E di Capaci di Conte
Credo che solo l'insieme di questa visione l'insieme di queste cose può dare una risposta efficiente a tutto
E occorrono masse critiche di investimento vengo alle ferrovie ma non si possono investire tutti i soldi che si investono facendo tutte le linee che tutti vogliono
Io non ho nulla contro a fare e linee ferroviarie lo Stato decide e si fanno da qui le linee ferroviarie si fanno con le finanziarie che dedicano cinquanta miliardi
L'anno alla Orte Falconara cento miliardi l'anno alla Palermo-Messina ventidue miliardi l'anno alla Ferrandina Matera cinquantaquattro mirate sto citando cifre a caso
Non è possibile bisogna avere i soldi per finirle le opere non per cominciato né
La Palermo-Messina io son convinto che è fondamentale ma costa sei mila miliardi è necessario sapere che costa sei mila miliardi e se sei mila miliardi vengono affidati cento miliardi l'anno centocinquanta miliardi l'anno ci vogliamo cinquant'anni per farla
E in cinquant'anni le imprese falliscono poi con un sistema progettuale di assegnazione che non vi sto a raccontare
Perché la Palermo-Messina poteva costare anche molto meno hanno voluto progettare a trecento chilometri l'ora tutta in galleria anche qui io rispetto tutto però son sei mila miliardi e allora non si possono dare duecento miliardi l'anno per farla
Bisogna decidere che se n'erano sei mila e se non saranno sei mila inutile dire che si fa la Palermo-Messina piena non si fa
E così la Messina-Catania e così poi non voglio entrare sul ponte sullo Stretto e tutte le altre infrastrutture quindi hanno bisogno di essere realista di infrastrutture concrete
Avere soldi per finirle avere capacità imprenditoriali per farle capacità imprenditoriali
C'è stato una selezione naturale o spontanea e anche un po'spinta nel settore delle grandi imprese di costruzione
Io ricordo che quando sono arrivato le ferrovie ce n'erano trecento che dicevano di essere in grado di fare duecento miliardi di fatturato l'anno oggi credo che siano sei nel giro di pochi anni
Ma non ce n'è nessuna che fattura cinque mila miliardi o dieci mila miliardi come fanno le grandi imprese che qui conta competiamo in Europa c'è un problema di dimensioni c'è un problema di mercato europeo c'è un problema di mercato mondiale
In breve
Credo che il deficit del Mezzogiorno sia un deficit infrastrutturale ma si è anche un grande deficit di approccio culturale di tutti noi al problema del Mezzogiorno
L'America è stato l'unico paese che negli ultimi vent'anni è stato in grado di creare posti di lavoro
Trenta quaranta milioni di posti di lavoro l'Europa non è un buon esempio in Europa si calcola che sosta di creati in tutto seicento mila posti di lavoro negli ultimi dieci anni in tutta Europa
Il problema della disoccupazione
Si affronta concependo il mercato globale concependo la competitività avendo il coraggio di fare scelte non ingessando le situazioni non concependo per i monopoli e concependo infrastrutture e sistemi in grado di dare competitività mondiale
Al Paese e naturalmente al sud dell'Iraq
Grazie avvocato Necci
La parola l'ingegner Giuseppe Carta direttore centrale dell'ENEL
Grazie dal momento che il testo scritto dalla mia relazione sarà reso disponibile di voi approfittare di questi pochi minuti per cogliere alcuni spunti
Dall'intervento del professor Ranci nella relazione e io mi sono sforzato di sottolineare
Potente strumento che costituito dalle reti elettriche
Riguardo le azioni di integrazione politica economica rare tra Paesi
Le azioni tese al miglioramento della qualità della vita
Le occasioni anche di sviluppo
Innovativo che derivano dalle sinergie tra i sistemi a rete elettrici ed altri sistemi
In merito alla l'azione di integrazione politico-economica
Non molti ricordano che i primi collegamenti internazionali in Europa ci sono realizzati non io tra il mille novecentootto nel mille novecentotrentatré
In altri termini negli accordi bilaterali tra impresa a volte di proprietà pubblica volte privata
Erano arrivati a precedere e di parecchio la stessa concezione politica ed economica dell'Unione Europea
Lo stesso anticipo possiamo registrarlo nella recente sincronizzazione delle reti dei paesi fratelli dell'Est
Avvenuta in pochi anni molto prima che questi Paesi entriamo come previsto nell'ordine la comunità
Io sono anche convinto che il sincronismo della Rete sull'anello mediterranea e unisce le rive Sud destra alla all'Europa sarà una realtà molto prima che il partenariato economico sostenuto dal Unione Europea
Sia operante
Perché tutto questo io credo che una riflessione seria dovuta
Sostanzialmente perché le impresa ripeto interne indipendentemente dalla proprietà
Elettriche erano dominate da una cultura della cooperazione
E quindi erano in grado di scambiarsi tutti i dati necessari per formulare gli studi prendere decisioni
Sapendo che ne sarebbero avvenute consistenti guadagni in termini di investimenti di costi di gestione
è così che è stata realizzata la Rete
Sincrona dell'Europa e si estenderà come ripeto al intero Mediterraneo
E dietro a tutto questo c'era però un fattore che queste impresa e potevano cooperare in quanto potevano in una forma o nell'altra abili con una certa situazione di monopolio di sicurezza della propria utenza
Tutte queste impresa avevano inoltre una caratteristica che le tariffe erano nell'area serviva sostanzialmente uniformi per tipologia per la medesima tipologia di utenza e regolate dall'estero
Ecco quello che bisogna chiedersi nel modificare questi tipi di assenti
Quale prudenza va adottata nel portare le imprese elettriche in competizione tra loro a livello di utenza perché questo è lo schema prevalente
In che misura questo può compromettere la tradizionale capacità di cooperazione tra l'impresa e quindi anche le possibili stesse di aumentare il mercato in termini di interscambio io ritengo abbastanza preoccupante la recente decisione della Francia
Che è unica realmente a cancellato un importante collegamento con la Spagna pianificata in passato che certamente avrebbe portato dei vantaggi la Francia ma era certamente in condizione di temere la concorrenza
Ma o portare addirittura delle limitazioni nella capacità di integrazione dei sistemi
Per quanto vale mezzogiorno Mezzogiorno è saldamente ancorata fortunatamente in termini di rete con il resto del Paese
Ancora un deficit in termini di energia del diciotto per cento che gli viene di cui è tributario del resto del Paese
Deficit che doveva essere sanato da qualche anno se un grossissimo investimento realizzato dall'ente
è sottolinea la sua tempra sottoposto a quelle valutazioni economiche che includevano anche in sede di firma erano abbastanza innovative all'epoca le esternalità tipo il valore della diversificazione di combustibile l'impatto ambientale
Ecco questo investimento è bloccato
Nonostante lei l'abbia anche le di recente raggiunto
Degli accordi a livello locale Provincia e Comune e mi auguro che sia possibile sbloccarlo perché a parte le norme dispendio di risorse ma è in grado di sanare questo deficit strutturale di rendere il Mezzogiorno
Non più dipendente dal resto del Paese
D'altra parte
Difficoltà di realizzazione che compromettono investimenti importanti
Purtroppo si segnalano anche a livello di interconnessioni
Non riusciamo a bloccare il ricavo con la Grecia
Sono in gioco quattrocento miliardi e duecento a fondo perduto dell'Unione europea già stanziate duecento di finanziamenti agevolati da Banca europea
E rischiamo di perderli per
Difficoltà non sempre comprensibili
In merito alla ruolo delle reti come fattore di miglioramento della qualità della vita
Mi riferisco alla qualità del servizio rapporti con la clientela molto è stato fatto dalle io francamente non condivido quanto detto dal mito assi che di per sé la proprietà pubblica fattori di condizionamento lo sviluppo
Parlano le cifre
In particolare nel Mezzogiorno opera un terzo del personale del sostanzialmente il quaranta per cento del volume degli investimenti e delle reti collocata nel Mezzogiorno
Sono ancora previsti investimenti retribuzioni molto consistenti dei diciotto mila miliardi nel prossimo quinquennio sette mila riguardano le reti di distribuzione del Mezzogiorno
E quindi un'azione tesa a livellare tenuto conto della diversa densità dell'utenza e quindi fattori oggettivi e la qualità del servizio al resto del Paese è in atto e ha già raggiunto importantissimi risulta ecco qui io vorrei un po'approfittare la presenza del tutto sindacale perché nelle nelle è stato oggetto di una critica ricorrente fino taglio a valle della propria trasformazione S.p.A. consistente degli investimenti
è vero è vero non si può negare in termini monetari ma bisogna tener presente che due terzi di questo taglio si riferiscono agli impianti di generazione
Ora sugli impianti di generazione avvenuta una modifica di volume innanzitutto di tipologia degli impianti
E anche i soggetti che le liti
Quando furono programmate gli impianti di generazione agli inizi degli anni novanta non prevedevamo certo che il primo quinquennio avesse un risultato di sviluppo economico così deludente
Il PIL si è sviluppato all'uno poco più per cento all'anno nei gli anni novanta novantacinque la domanda elettrica al due per cento
Tutto questo evidentemente ha avuto un impatto sul volume degli impianti di cui il Paese ha bisogno non solo ma sono state messi in campo nuovi attori dei sedici mila megawatt rigenerazione che entreranno in servizio nell'arco dei prossimi cinque anni la metà verrà realizzato da produttori indipendenti
E qui colgo il suo lo spunto del professor Ranci è chiaro che il nostro Paese a scelto una regolazione asimmetrica
Dal momento che per favorire nuovi entranti ha stabilito un sistema di incentivi su quale però bisognerebbe rifletterci perché
E la negazione della competitività sta ingessando il sistema probabilmente questi incentivi sono eccessivi vista l'eccesso di offerta che stanno determinando
Comunque quello che è certo è che l'ENEL ha ridotto i propri programmi di realizzazione di centrali ma non solo ma ne ha cambiato sostanzialmente la struttura all'epoca il quaranta per cento delle centrali
Previste parlo dei piani di investimento ante trasformazione S.p.A. siberiane impianti a carbone
Le opposizioni sono state quelle che state adesso nella loro pratica totalità riguardano trasformazioni cicli combinati
C'è una tipologia di impianti che ha un costo unità di investimento oggettivamente più bassi
E di conseguenze quindi si ridimensiona se però guardiamo
Gli investimenti dell'ENEL nella a valle della generazione e limiti
Basta guardare le consistenza le consistenze dicono che in volume venne ha continuato a celare addirittura i propri investimenti ovunque e in particolare nel Mezzogiorno
Quindi la nel ridimensionamento monetario è in parte dovuta a una più mirata pianificazione ma anche a una certa ridimensionamento né Trezzi dovuta all'apertura
Della concorrenza tra gli operatori
In termini di rapporto tra camper nel mio norme nella mia relazione sono ricordate le azioni già intrapresa dall'ENEL mostra OP a ricordarle vorrei solo sottolineare che il progetto di cliente progetto cliente un progetto
Culturalmente ritenuto dall'ENEL di prioritaria importanza noi vogliamo sostanzialmente che si personalizza il rapporto con l'utente che sia possibile guidarlo nelle scelte energetiche tariffari
E tecnologiche attraverso un rapporto sempre più stretto
Infine nella relazione sono ricordate le possibilità sinergie che le reti elettriche pongono rispetto ad altri sistemi
Particolare
Ora particolarmente importante evidentemente il campo delle telecomunicazioni
Certamente sapete che l'ENEL sta apprezzando il proprio sistema altissima tensione
Di fibre ottiche
Questo
Sistema verrà utilizzato prevalentemente per gli usi interni ma offre delle capacità disponibili
Molto rilevante anche per altre utilizzazioni
L'ENEL è attivo nel campo dei rifiuti solidi urbani lì disponiamo distintivi centrali vecchie bene ubicate rispetta il baricentri di raccolta possono essere utilizzate
In modo molto conveniente per la collettività
Ecco di chiudere l'intervento con un augurio sincero al professor Ranci è stato designato alla carica
Nel nostro Paese in particolare
Molto impegnativa soprattutto per il contenuto innovativo
Dalla carica stessa
Messaggio
Vorrei lanciare e che le modifiche negli assetti preesistenti
Devono essere nel settore elettrico calibrate con estrema attenzione perché non si può pregiudicare in realtà risultati raggiunti da un lato bisogna certe cercare al contrario di migliorare ulteriormente la situazione
Per carità
Alla parola letteralmente Realacci presidenti di Legambiente
Ma innanzitutto vorrei ringraziare gli organizzatori di questo appuntamento perché il loro non era un atto do obbligato no è stato un atto volontario
Mi riferisco a tutti organizzatori ma anche in particolare la FIAT che diciamo in questa maniera svolge se vuole se possiamo adoperare una parola un po'forte una funzione nazionale c'è di richiamare l'attenzione diciamo di tutto il Paese sulla questione meridionale
Il convegno parla di integrazione con l'Europa
Ecco io penso che innanzitutto bisogna dire che integrazione ovviamente cosa diversa da omologazione con l'euro
è del tutto evidente che le vie per uno sviluppo del Sud per dare una risposta alle questioni economiche ed occupazionali non possono essere le stesse seguite da altre parti
Ma del resto non esiste un solo modello industriale ed economiche nove neanche in Italia il Nord Est diverso nord-ovest eccetera eccetera
Allora quali strade seguire quali sono i fattori competitivi perché il Mezzogiorno commettere in campo per favorire questa integrazione
Sicuramente né se n'è parlato ieri c'è un problema anche di investimenti produttivi consentitemi per brevità di essere un po'ellittico classici
Nuovi insediamenti industriali
Si è parlato dell'esperienza positiva imperatore nominata di questo insediamento ridusse tedesca Bari ci sono compiti dell'Icom dei dei comparti manifatturieri anche di grande efficienza nel Sud
C'è anche l'esperienza della FIAT in Basilicata che al di là di un po'di polemiche fanno parte della vita
Credo possa essere considerato una una esperienza positiva ma è del tutto evidente che non sarà per questa strada che sarà possibile nel Meridione avere una economia solida e anche una risposta alle questioni occupazionali
Allora parlando di infrastrutture io quello che voglio dire che la prima grande straordinaria infrastruttura
Che in Italia e in particolar modo nel Meridione va tenuto da conta il territorio la straordinaria risorse che il nostro Paese a disposizione lo ricordava anche Bassolino ieri
E questo intreccio particolare che in Italia si è storicamente realizzato fra insediamenti umani patrimonio storico-culturale e una qualità territoriale naturale che il mondo ci invidia
Trascuriamo molto spesso questo fattore anche se un fattore di straordinaria modernità si parla tanto e sono d'accordo con le cose che ha detto qui Pascale dell'importanza di puntare sull'informazione sulle reti telematiche che possono integrarsi benissimo
Con un ragionamento di valorizzazione territoriale che espongono sicuramente dei problemi occupazionali su un alto livello ma lancia un ragionamento sull'orario di lavoro che indubbiamente andrà intrapreso nel nostro Paese come in Europa ma mi chiedo se non sia dal punto di vista delle della dell'indie dell'Avanti delle innovazione industriale del post materiale del massimo della modernità se non sia più moderno Monreale o un computer dal punto di vista della immaterialità e redditività diciamo del della del del del tipo di oggetto che abbiamo davanti
E da questo punto di vista credo che noi su questo devo prestare una fortissima attenzione perché forse non riusciremo come diceva Necci prima a costruire per qualche decennio dei computer che competono con quelli dell'IBM
Ma sicuramente gli altri per qualche secolo non potranno costruire delle cose paragonabile a quello che è il valore delle nostre città Dell'Osso patrimonio storico-culturale
Ma su questo è un punto fermo da cui partire
Un altro punto da cui partire nel ragionamento sul Mezzogiorno è una le è stato detto varie volte meno voglio sottolineare la necessità di riconvertire la dovrà però riconvertire e di smantellare una poderosa economia che invece nel Mezzogiorno scemi e che l'economia illegale
Il larga parte in mano alla malavita organizzata questo dobbiamo dirlo con franchezza perché ci troviamo di fronte a una moneta cattiva che caccia la moneta buona
Le dimensioni del fenomeno sono enorme vuole dare solo alcuni dati ogni anno il solo il giro dello smaltimento illegale dei rifiuti in Italia rappresenta ha un fatturato per così dire circa sei mila miliardi
In parte consistente gestito direttamente dalla malavita organizzata delle regioni meridionali un fenomeno come quello dell'abusivismo edilizio
Nel solo Sud negli anni che intercorrono fra i due condoni cioè il condono Craxi Nicolazzi puro Berlusconi radice ha mobilitato circa sessanta mila miliardi Investimenti
E anche lo stesso settore delle opere pubbliche come è noto è stato una
Forte componente della costruzione di un sistema illegale che altrove è stato Tangentopoli nel Sud è stato anche proventi della malavita organizzata
Da questo punto di vista Carraro invitava dicendo delle cose di grande buonsenso a voltare pagina in qualche maniera giusto
Giusto anche il richiamo da parte di tutti alla semplificazione delle procedure un eccesso di procedure non è una maggiore garanzia per la collettività
Spesso rappresenta una moltiplicazione dei centri di estrazione tangenti o dei favori se vogliamo dirla imprime in me i man mano in maniera un po'più morbida
Bisogna però qui ricordare che per fare questo è necessario un censimento delle priorità
Operazioni come quelle del libro bianco di Dini sono non solo diciamo menzognere perché creano aspettative che non possono essere soddisfatte
Ma sono sbagliate culturalmente e oserei dire ideologicamente perché affastellare in maniera uniforme un insieme stessissimo Dio
Alcune delle quali vanno abbandonate perché Tangentopoli non è stato solo un aggravio di spesa pubblica ha turbato gli stessi meccanismi decisionali sono state prodotte delle opere che non servivano al Paese
O e spesso che provocavano anche danni senza una selezione affastellare ora tutte queste opere iniziate da iniziare eccetera senza una priorità
E e quindi lì c'è un lavoro
Aveva l'abbiamo avviato anche con i sindacati di censimento di quelle opere per valutare quali effettivamente servo e quali non servono perché il volume di investimenti
Che nove repubbliche anche se c'è stato una forte diminuzione di corso di questi ultimi anni nel nostro Paese si è realizzato non è stato trascurabile
E l'ultimo decennio in Italia Jospeh circa quattrocento mila miliardi in opere pubbliche e di questi circa centocinquanta mila strutture non sono cifre rilevanti se fossero state spese diciamo nella giusta direzione e se non avessimo invece un Paese dissemina
Un avviso chi ha lasciato un'Alfa centoquarantasei che impedisce il passaggio andare a spostarla la targa aerea o mi pare tra almeno tre quattro nove girasse grazie
No no figuriamoci che al questo è necessario quindi ristabilire delle priorità selezionare i quali sono opere sono utile da finire ragionare su quali sono le opere nuove da introdurre e in questo lo dico con chiarezza è evidente che c'è anche un deficit infrastrutturale anche nei trasporti soprattutto nei trasporti ferroviari
C'è un problema di ammodernamento c'è problema importantissimo di non far saltare a meridione di nuovo un ciclo che è quello delle reti telematiche
Cioè non produrrò ritardo su questo terreno che è di grandissimo interesse per molti aspetti incluso gli aspetti di mitigazione dei problemi ambientali e di vivibilità delle città dalle questo nel telelavoro riduzione degli spostamenti eccetera
C'è un problema sicuramente di infrastrutture ma il primo problema è quello di una infrastrutturazione che punti sulla valorizzazione di queste risorse storia cultura territorio che significa dissesto idrogeologico significa manutenzione delle città che significa Recup questo patrimonio storico culturale
C'è anche un problema a latere che non va trascurato che è un problema di infrastrutturazione ambientale classica che voglio ricordare che Palermo Catania Reggio Calabria per fare solo un esempio non depurato un metro cubo dell'acqua del loro fogne e molto spesso non hanno neanche fogne per portare a mare le acque che dal punto di vista dei rifiuti e la Sicilia la Calabria mandano il cento per cento i propri rifiuti a discariche non hanno raccolta differenziata se non in misura simbolica
Che esistono quindi dei problemi e dal punto di vista della dell'approvvigionamento idrico in cui imperatore ha detto delle cose molto giuste ieri in materia il ruolo dei privati e di finanziamenti che si in qualche maniera trovino nella una redditività nella corretta gestione dei servizi può svolgere un compito fondamentale ma se il problema è anche e soprattutto quello di dare un esposto problemi occupazionali mi avvio rapidamente a concludere io credo che il punto chiave
Dal punto di vista immediato puntare fortemente sulle questioni legate alla manutenzione del territorio e la manutenzione urbana
Carraro diceva dell'edilizia a una forte rapporto fra investimento e posti di lavoro diciamo l'edilizia tradizionale le grandi infrastrutture non hanno un ottimo rapporto
Fra Investimenti e produzioni poziore cioè cinquecento milioni grosso modo per produrre un posto di lavoro
Nel campo della manutenzione questo rapporto si inverte
E questo è il motivo per cui anche con i sindacati era un proposto un piano straordinario di manutenzione urbana in grado di produrre circa duecento mila posti di lavoro attivando anche di capitali privati
E per esempio alcuni settori del mondo imprenditoriale penso ad esempio all'ANCI abruzzese di recente all'avanzato proposte che grosso modo vanno nella stessa direzione se puntiamo su questo terreno c'è il terrore la qualità urbana
Il terreno della qualificazione dello offerta turistica il terreno delle delle dei delle dei nomi dell'imprenditoria anche avanzate che a questo deve essere collegato abbiamo delle prospettive direi di competitività del sistema ritirare sicuramente più elevato che in altri terreni
E oltretutto è un terreno in cui la risposta alle esigenze se volete della clientela
Produce anche una risposta virtuosa l'esigenza dei cittadini che qui abitano
Lo dico di nuovo per brevità con una certa brutalità nella clientela colta ricca e anziana che comunque che comporrà una parte consistente del turismo dei prossimi decenni per esempio la qualità dei servizi e determinanti
Allora uno buone infrastrutturazione ospedaliera
è utile per questa vicenda era ma è utile anche arrivo alla conclusione è utile anche per i cittadini che in queste zone vivono finisco dicendo che per tutto fare tutto questo e però al tempo stesso necessario
Una straordinaria diciamo capacità delle risorse interne al Meridione di attivarsi autonomamente su questi terreni
L'investimento che gli è passato è stato fatto nel Meridione avuto delle caratteristiche distorcendo i formidabili fra Sicilia e Calabria ci sono oltre cinquanta mila operai forestali e Sicilia non ci sono neanche le foreste o sono molto scarse è evidente che questo è c'è un nesso diretto diciamo ecco però non li producono ma foreste questi operai forestali è evidente che questo sottrae
Energie vitali e destina un rapporto di subalternità nei confronti della spesa pubblica del potere politico non diverso
Dall'utilizzo che è stato fatto per esempio della formazione in molte regioni come rete di assistenza allora poi necessario mobilitare tutte le energie e anche le organizzazioni della società civile per invertire questo circolo vizioso circolo vizioso e per richiamare diciamo in qualche maniera chi alla propria responsabilità vorrei concludere per alleggerire un po'la cosa
Per un come invito forte alla autoresponsabilizzazione con la lettura di una preghiera che una capo della tribù dei dei qua sa il capo poco pronunciò prima della battaglia contro gli afrikaner nel mille ottocentosettantasei lo dico per richiamare tutti diciamo al fatto che ognuno deve fare la sua parte non so come finirà la battaglia però speriamo che sia più ha perso
Se informata da lontano beh speriamo che non sia così vera battaglia mezzogiorno la preghiera funzionava così su suonava così Dio
Malgrado tutte le preghiere che ti rivolgiamo le nostre guerre le perdiamo sempre
Domani a fronte affronteremo una nuova battaglia grande davvero
Abbiamo più che mai bisogno del tuo aiuto per cui lasciami dire una cosa quella di domani sarà una battaglia dura non roba da bambini per Ciotti non mandarci in aiuto figlio vieni tu
Chiude il professor Marco Causi della Terza Università di Roma
Io se mi sono sono molto responsabilizzato non parlare a lungo perché credo che quasi tutto quello che doveva esser detto è già stato detto
E quindi io istanze
Usando parte del suo tempo
E quindi credo che mi posso limitare a rispondere ad alcuni dei lucidissimo mi punti che il professor Pippo Ranci a
Ha introdotto fin dall'inizio in questo dibattito rimandando poi per alcune ulteriori questioni alla relazione che ho consegnato e che è disponibile
Il professor Ranci ha usato una parola chiave per il futuro del finanziamento degli investimenti infrastrutturali in Italia e la parola chiave e cofinanziamento significa che noi dobbiamo abituarci noi tutti i soggetti pubblici e privati abituarci a
Finanziare progetti insieme ad altri soggetti
Questo l'utilizzo di questa parola chiave che come dire ci viene tra l'altro dall'esperienza delle grandi banche di sviluppo internazionali che proprio tramite il cofinanziamento hanno scoperto come dire il lo strumento Tor attraverso cui ripartire i rischi
Di progetti aventi forti finalità collettive pubblica
La l'utilizzo di questo strumento implica in Italia una rivoluzione amministrativa dobbiamo dirlo perché uno dei problemi delle nostre amministrazioni pubbliche e che sono abituate a lavorare in modo autonomo l'una dall'altra
Mettere insieme è stato detto mettere insieme un po'i comuni fra di loro i comuni con la Regione
Farli comperare su Progetti su obiettivi su missioni pubbliche far dieci superare la barriera delle competenze amministrative Cuesta e per l'Italia una rivoluzione amministrativa ma badate non soltanto rivoluzione dei comportamenti amministrativi
E anche una rivoluzione della filosofia amministrativa Cassese lo sa bene e in molti come dire noi speriamo che ci sia una una componente di questo tipo all'interno dei progetti di riforma del riassetto istituzionale dello Stato che nei prossimi mesi verranno discusse la seconda parola chiave che ha usato Pippo Ranci e valutazione economica dei progetti e diciamo ovviamente ok sì siamo d'accordo la valutazione economica dei progetti
Però ci sono altre due cose che l'esperienza internazionale l'esperienza degli ultimi venti anni
Delle agenzie internazionali di sviluppo da cui peraltro negli anni Sessanta deriva la stessa valutazione economica dei progetti che ci sono altre due cose che vanno messe in campo
E sono innanzitutto
Anche la valutazione dei programmi
Cioè ne dobbiamo come dire a ricominciare a valutare i programmi questo significa che rifarebbe come dire dei programmi dirigisti ci significa anche i programmi comunitari lo insegnano un programma non è mai soltanto una lista di progetti e da questo punto di vista secondo me ha ragione Realacci
Nel criticare il libro bianco di Dini che non è un programma è una lista di project
E un programma lo nel marzo un programma non è mai soltanto una lista di Progetti perché la somma di tutti quei progetti Equal deve essere qualcosa di più
Della semplice somma algebrica è un programma può anche affrontare le questioni di regolamentazione connesse alla sua attuazione questo che non abbiamo mai imparato
A introdurre nella nostra anche filosofi amministrativa la possibilità di utilizzare in modo flessibile delle sedi programmatiche
Non per fare scelte come dire teoriche ma per portare avanti gli strumenti di attuazione dei progetti e la seconda novità che ci viene dall'Europa è che non basta fare la valutazione ex ante dei progetti occorre poi predisporre all'interno delle amministrazioni apparati e procedure di monitoraggio di valutazione sposta dei progetti e dei programmi perché il ciclo dell'apprendimento progettuale continuo valuti Prima Valle d durante valuti dopo
Come è andato un programma il modo in cui come è andato un programma insegna alla decisione pubblica ladino democratica al policy making
Come evitare di fare errori fatti in passato e anche da questo punto di vista ne abbiamo bisogno
Di un rivoluzione amministrativa forse anche di un rivoluzione del comportamento politico quindi imparare dagli orrori del passato un mondo considerare il passato un buco nero che c'è alle spalle noi diciamo non lo guardiamo
Utilizzo dei fondi comunitari c'è una letteratura ormai vastissima su questo
Io quando l'ho letta anche diciamo in base alla mia esperienza personale ho valutato sono arrivato alla conclusione
Che il problema dell'uso dei fondi comunitari in Italia non è un problema di tipo istituzionale io non sono interessato non credo che sia rilevante
Discutere se questi fondi vado commessi in uno sottosegretario alla presidenza del Consiglio piuttosto che era ministro del Bilancio piuttosto che alle Regioni o lo Stato eccetera
Il vero punto che emerge di differenza fra l'Italia e gli altri Paesi anche quelli mediterranei che questi soldi li spendono molto meglio di noi come la Spagna e Portogallo
La Grecia un po'meno bene ma insomma la Spagna il Portogallo sola il vero punto di differenza che emerge fra noi e loro e la flessibilità del processo amministrativo e soprattutto la capacità di cambiare il programma di cambiare il Progetto quando si vede qualcosa che era stato programmato con funzioni non va bene
E questo quindi è indipendente poi dal fatto se notizie la decisione sia regionale o centrale la cosa cruciale nell'uso dei finanziamenti comunitari e la flessibilità del processo amministrativo cioè se dopo tre anni vedi che quella cosa non parte la cambi ne fai un'altra ti metti d'accordò trovi l'accordo con i Comuni e le Regioni dopo portento cooperativo perché sennò se quei soldi comunitari rimangono fermi su un progetto che non si realizza essi vengono perduti
Perché non funziona col bilancio comunitario il nostro meccanismo dei residui passivi il meccanismo gelosi dei residui passivi sul bilancio comunitario è molto più ghigliottina ante dei soldi non spesi quindi bisogna essere abili no
A cambiare i progetti ad avere nuove soluzioni a rispondere velocemente problemi che in corso d'opera di implementazione sito ma non c'è un'altra parola chiave dei fondi comunitari
Ed è concentrazione e capacità moltiplicati
Noi troppo statici siamo abituati a usare i fondi comunitari come un'aggiunta di spesa pubblica
Più o meno aggiuntiva più o meno sostitutiva beh i fondi comunitari possono fare molto di più i fondi comunitari possono avere una capacità moltiplicativa
Della dell'investimento pubblico è la capacità moltiplicativa dell'investimento pubblico
In diciamo dipende a partire dalla dotazione fornita dai fondi comunitari dipende essenzialmente da un elemento premetto ecco diciamo quello
Della cooperazione del cofinanziamento con altri soggetti di tipo pubblico o privato
Ad esempio è stato richiamato qui giustamente un confronto fra mezzogiorno e Länder orientali della Germania
Guardate che i Länder orientali della Germania non solo in questi cinque anni hanno usufruito di trasferimenti pubblici
Pari a circa centoventi miliardi di marchi all'anno centoventi miliardi di marchi equivalente di al cambio attuale centoventi mila miliardi di lire
Qualche mese fa a centoquaranta mila miliardi
Tra ma in più
In questi cinque anni nella media circa cento miliardi di marchi all'anno di investimenti privati di flussi di capitali privati sono affluiti da Ovest ad Est e questi la tifoseria detti ieri Cafiero sta nel mondo due più recenti rapporti Svimez
Che significa questo significa che hanno fatto il cofinanziamento sia innanzi tutto l'apparato industriale l'indù il settore privato tedesco fatto carico del problema della Germania estate la reindustrializzazione la Germania Est e secondo che hanno fatto il cofinanziamento per fare il cofinanziamento c'è una responsabilità è una crescita che dobbiamo chiedere al settore bancario di tutta Italia ma anche in particolare meridionale
Perché si creano in particolare nelle infrastrutture in particolare in quelle di media dimensione
Che sono l'argomento del mio Peppard che non vi dico diciamo agli atti
In questo mercato si creano evidenti inizia per operatori bancari che siano in grado in una realtà difficile come quella del Mezzogiorno di organizzare non soltanto il pacchetto finanziario ma anche l'assistenza tecnica ai Comuni e agli enti locali per fare il cofinanziamento ad esempio uno strumento usato nei Länder orientali della Germania è stato di creare un fondo di garanzia per i soggetti bancari che stando queste operazioni con i comuni con gli Enti locali
Un fondo innanzi al piccolo partire dal quale si sono stati attivati migliaia di miliardi di investimenti nelle reti idriche
Nelle reti del metadone reti elettriche in pratica la ristrutturazione delle reti delle città della Germania orientale sono stata con un fondo di garanzia
Per diciamo al tempo stesso in Germania Est i cento mila miliardi privati che ogni anno vanno dove sta verso est
Indicano che c'è una strategia dell'industria della Germania occidentale che sta orientando la reindustrializzazione la razionalizzazione dell'apparato produttivo della Germania orientale in funzione di una strategia di iniziale nazionale
Ed è questo che Banca d'Italia questo ma anche in Italia questo manca fra Nord e scuote soprattutto negli ultimi anni manca la capacità da parte del settore privato nazionale di avere una strategia che non consideri il Sud soltanto in modo residuare ma lo consiglio in modo integrato
Investimenti all'estero Servono all'Ovest gli investimenti al sud servono forte ed è
Nella diciamo ricostruzione di questa strategia ed è della ricostruzione di questa strategia che ne abbiamo bisogno eccome se in qualche modo noi
Dobbiamo prima di tutto ricostruire la mostra coesione nazionale la nostra integrazione in Italia come precondizione per essere integrati con l'Europa
Casini
Procediamo ugualmente al coffee break dieci minuti dicono sempre che poi si riprende grazie a tutti
Allora diamo inizio all'ultima parte della nostra discussione
Quasi
Tutti fermi a medio e a lungo termine mi pare siano stati affrontati
Dalle stime problemi di istituzioni locali le politiche comunitarie la promozione degli investimenti il problema delle reti e quant'altro per cui dato anche le persone la personalità di dei questa tavola rotonda credo che non sia sbagliato concentrarsi sugli aspetti più immediati e a breve termine
Io credo che alcuni problemi vadano affrontati con chiarezza e senza eccessiva diplomazia
Penso che il primo problema è che si sta che riguarda proprio Mezzogiorno e nostra presenza in Europa si sia delineato in questi giorni con una contraddizione evidente tra gli obiettivi del governo e le forze sociali
Questa contraddizione tra gli obiettivi che il governo si è posto nel Documento di programmazione economica e finanziaria e la reazione delle forze sociali in modo particolare del sindacato è questione che va affrontata
Essa pone la compatibilità o meno del tasso di inflazione programmata proposto dal governo
Attorno al quale si è aperta una polemica
E tra i sindacati e il governo e all'interno dei sindacati credo perciò signor Carraro mi faccia il piacere del faceva tenente la mando fuori dalla classe
Credo che forse questo derivi anche da un inizio eccessivamente di compatibilità eccessiva tra il sindacato di governo quasi il sindacato fosse duro dove stesse diventando un elemento istituzionale permanente della politica governativa credo che invece forse un un a delle strade di soluzione sia il recupero di spazi di autonomia del governo nella sua azione e del sindacato nella sua laddove resti appunto uno spazio al sindacato
Di protesta e di azione che non necessariamente debbano coincidere in partenza con le posizioni del governo e viceversa
La stessa contraddizione si presenta sul problema già delineato dal Documento di programmazione economica e finanziaria dei futuri tagli che Tecce seriamente andranno a colpire la spesa sociale in modo particolare
Previdenza sanità e pubblica amministrazione che rappresentano l'ottanta per cento della spesa è chiaro che anche qui si pone un problema di scelte perché il sentiero è stretto
Sarebbe errato come dire diffondere i tagli a pioggia sarebbe molto più razionale studiare in quali punti vada difeso affondò lo stato sociale in quali vada razionalizzato senza pretendere di difendere tutto in una linea Cadorna vista sulla linea
Delle trincee ad oltranza
La conta la contraddizione
Tra le forze sociali ed il sindacato si e le e il Governo
Si ripercuote anche in una contraddizione evidente che che ne dica il Presidente del Consiglio
Tra la vocazione europeista del governo il suo impegno ad agganciarsi a Maastricht e gli obiettivi che Piccini Documento di programmazione economica finanziaria si è posto
Val poco polemizzare con il commissario Monti
Sarebbe meglio affrontare il problema dei numeri non solo l'attuale manovrina
Rinuncia a quello che era l'obiettivo di quest'anno dei centonove mila miliardi per attestarsi ha un fabbisogno di centoquattordici mila
Ma il propone per il novantasette un rapporto debito PIL del cinque del quattro virgola cinque cioè al di fuori di quello che dovrebbe essere il parametro temporale di Maastricht per poterci agganciare a al al rientro ad rientrano nella unificazione monetaria europea queste cose vanno dette ed affrontate con chiarezza è inutile
Ne offendersi nel far finta che non esistono né contentarsi del plauso che ci viene dai commissari europei o degli altri ministri questo è un plauso diplomatico lo sappiamo benissimo
Abbiamo avuto applausi per anni prima della crisi monetaria che travolse nostra lì
Credo che questi siano alcuni dei punti che dovrebbero essere al centro questo ultima parte del dibattito
Un'altra questione secondo me attorno alla quale sarebbe opportuno cominciare a fare chiarezza
Il problema
Premetto credo che il se non si arriva a una ricomposizione in una visione comportata quanto meno degli obiettivi e dei mezzi
Questa esperienza di governo e destinata a incontrare delle difficoltà molto seria
Credo che non si può andare avanti facendo finta di niente non cercando di capire quali sono gli obiettivi generali concordati e quali sono i mezzi per raggiungere
Un'altra questione riguarda l'occupazione e i dati che ieri sono stati presentati
Anche qui io credo
Che sarebbe necessario far discorso meno basato sulle proclamazioni di volere la lotta alla disoccupazione
E più basato su un'analisi differenziata dei dati noi io non credo per esempio a questo dato grezzo come viene preso dell'umiltà milione ottocento mila disoccupati
Noi non riusciamo ad analizzare a valutare nelle nostre statistiche le due strutture che esistono nel mercato del lavoro soprattutto nel Mezzogiorno due strutture legalmente separate quella ufficiale
E quella del lavoro irregolare che rappresenta forse la maggioranza nelle regioni meridionali e non è tutto
Lavoro non è tutta economia criminale come qui è stato detto
In gran parte è un fenomeno di centinaia o di migliaia di piccolissime aziende o anche non piccolissime che sono fuori dal circuito ufficiale è un fenomeno per altri versi con altre motivazioni ma in qualche modo similare a quello che si creò da Carpi alla Padania le Marche e la Toscana e al e al Nord Est agli inizi quando si partì anche lì esclusivamente con lavoro domicilio con lavoro nero e non dimentichiamo che anche quell'esperienza all'inizio
Prima che cominciasse ad emergere perché oggi emersa venne fortemente criminalizzata ma da quella la strada possibile non la migliore ma la possibile allo sviluppo
Il fenomeno si presenta anche nel Mezzogiorno con caratteristiche diverse ma a mio avviso facciamo male sia criminalizzare lo sia non vederlo
Del resto se vediamo
Sì ci chiediamo perché non è stata data risposta per lo studio della Banca d'Italia di un anno fa che denunciava che il quaranta per cento delle aziende del Mezzogiorno trovano difficoltà a reperire manodopera se non ci poniamo il problema
Che pose a un recente convegno l'ufficio studi della Confindustria IRI e i lavori fatti dal professor Galli
Circa le valutazioni della disoccupazione per cui un disoccupato ufficiale se gli si offre lavoro nel comune accanto lo rifiuta
E non capiamo che evidentemente non rifiuta perché non è conveniente uscire dall'economia nera e precaria
Per un articolo per andare fino al comune accanto evidentemente del non cogliamo la realtà del fenomeno perché è sempre un fenomeno grave è sempre un fenomeno di lavoro precario e in molti casi e anche un fenomeno di vera disoccupazione ma se si confondono tutti gli elementi e non si riesce più a vedere cosa fare e a cosa punta
Credo invece che sta se noi riuscissimo non a proclamare la lotta alla disoccupazione non a fare delle conferenze che non daranno un posto di lavoro
Ma affrontando i problemi nella loro analisi concretezza cominciando dal fatto che in Italia a differenza degli altri paesi contiamo fra i disoccupati i ragazzi dei quindici e diciassette anni
Che dovunque starebbero invece nella scuola nel dell'obbligo e non partiamo presenti da questa prima misura di portare la scuola dell'obbligo prolungarla di due anni con la conseguenza anche di tentare
Come dire una formazione aggiuntiva di tipo professionale linguistico in questi due anni
E anche nello stesso tempo di dare maggiore produttività quel milioni di addetti alla scuola dove esiste un esubero di duecento mila persone ma evidentemente questo sarebbe anche una razionalizzazione dell'impiego scolastico
Secondo se non ci poniamo il problema delle forme di emersione delle migliaia di aziende non censite
Cioè non dopo è chiaro che è una situazione in cui c'è un elemento patologico
è chiaro che non debbono essere punite in modo tale che scompaiono ma bisogna creare e migliorare le possibili che già esistono in parte le possibilità di emersione graduale nel merito in un mercato regolato sia dal punto di vista previdenziale che fiscale ma soprattutto che non come dire che non faccia ancor più s'sommergere lo spinga verso lecco economia criminale questo tessuto che si è creato dal retro dalla provincia di Napoli fino alle Puglie fino ad altre regioni
Il terzo problema è di come affrontare il problema il mercato del lavoro il salario differenziale un meno è chiaro che un sicario differenziato esiste già
In queste aziende come dire tra virgolette clandestine ed è un tipo di lavoro appunto che è già di per iniziati
D'altra parte paradossalmente coloro i quali molti dei quali vogliono un lavoro e si dicono disoccupati voglio voglio rivolgere un lavoro nell'apparato ufficiale delle aziende ufficialmente emerse
E lo vogliono però ha un salario che non sia punitivo dunque esistono due
Diverse anche due diversi tipi di studi di di domanda salariale
L'altro punto ed è stato affrontato molte volte il rilancio delle reti e infrastrutture dove io credo andranno a lavorare molti extracomunitari più è forse i disoccupati di lungo tempo
Cioè gli occupati più anziani
Non credo che troveremo del Mezzogiorno
Se questi ci fosse un grande programma di lavori pubblici molta manodopera giovanile
Disposta a un a questo tipo di lavoro perché la manodopera oggi il giovane Mezzogiorno forse di più di quello del Centro-Nord ha un grado di istruzione e di cultura da cui non vuol regredire solo un grande sviluppo
Come è stato detto ieri da Bassolino ma mi pare anche la vicepresidente del Consiglio delle reti turistico culturali nel senso più vasto che vanno dall'informatica ai tour operator alla capacità alberghiera alla capacità della valorizzazione turistica può dare come dire latti di lavoro e di riforme riqualificazione di molta parte della manodopera giovanile Bridi orale altrimenti resterà inattesa permanente di un precariato sempre più pericoloso sempre più esteso
Vieni di da ultimo il problema che è stato posto qui della legislazione di blocco dei lavori di qualsiasi tipo di lavoro pubblico o privato
La legislazione di blocco che si è stato detto mi pare da Carraro si bilancia tra la ricerca di una nuova corruzione e la la paura dello Buso d'ufficio per ferma coniato
Dal potere sindacale nel pubblico impiego nell'impiego degli enti locali
Fino agli infiniti gradi di decisione che sono si confondono con la democrazia diffusa noi crediamo perché la democrazia Denis uso di compiti comporti una serie di gravi infiniti di decisione
Forse tutto il discorso se volessimo portarlo su un piano più alto si riconduce alla riforma istituzionale in i cui pilastri dovrebbero essere grande decentramento secondo me sui comuni e alcuni poteri centrali forti a partire dal Presidente della Repubblica eletto in un diverso Conte che del resto
Esiste già
Da questo punto di vista un precedente positivo sono i nuovi poteri del sindaco eletto direttamente a dovremmo anche dal punto di vista istituzionale capire il valore che hanno che ha oggi questa crescita meridionale proprio attorno a una riforma di fondo come è stata l'elezione diretta del sindaco i suoi poteri allargati non abbastanza perché ancora non può nemmeno nominare il segretario comunale
E con questo termino
Prego convenuti di tenersi nell'ambito di pochi minuti per dare poi la parola a atto sia
Agevole girato verso sempre un'altra la lancia Thema è sempre colpa della FIAT la lancia Thema Sr trentotto diciotto settanta
Possono anche essere giocate al Lotto ma la cosa migliore sarebbe che qualcuno ha basta spostare la parola a Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Io sarò breve poi parlano del Mezzogiorno siccome il
E il nostro cortese interlocutore
Se vuole introdurre argomenti di ordine generale sarebbe
Sgradevole non ho sottrarsi al all'obbligo di non rispondere
Vorrei cavarmela però con con con una cosa sola
Mario io penso che
La concertazione sia uno strumento importante per regolare i rapporti tra un governo che le parti sociali
Possa
Questa pratica dare risultati consistenti come capitato nel corso degli ultimi anni
Io credo al confronto sistematico
Credo che sia utile conoscere le reciproche opinioni
Che sia produttivo misurarle francamente
E che poi ci si debba fermare lì
Ognuno di noi a ruoli e compiti diversi
E deve
Assolvere alle responsabilità che gli sono assegnati
Poi se si conviene sugli obiettivi
Si praticano responsabilmente
Con la coerenza che del caso
Se si dissente sia il dovere morale politico di dirlo esplicitamente prendendosi anche in queste circostanze le proprie responsabilità e recuperando l'autonomia che è tipica delle relazione tra le parti sociali
E che vale sempre non può essere messa in discussione dallo strumento che sciocchezza per me la concertazione è uno strumento non è un feeling
Il confronto sistematico con imprenditori tutti non una organizzazione soltanto che con il governo
Credo faccia parte di una prassi moderna
Sperimentata
Ti può dare dei risultati non ho mai immaginato che la concertazione assegnasse le ordinazioni sindacali un ruolo improprio
Che sconfina nella rappresentanza politica men che meno mai pensato che la concertazione dovesse portare il sindacato
A sfoggiare impropri e assurdi
Poteri
Il diritto di veto non compete alle parti sociali nei confronti del governo
Io credo che sia utile per un governo misurarsi
Francamente e poi sia decisivo al dunque decidere
Ciò detto però trovo incomprensibile che poi venga criticato addirittura considerato una sorta di lesa maestà
L'opinione che un'organizzazione sindacale può esprimere liberamente rispetto alle scelte che un Governo fa
Quando non siamo d'accordo siamo d'accordo
Fingere
Opinioni comuni quando c'è dissenso non è utile per nessuno
Poi
Credo che va debba valere la regola sempre
Che per essere credibili in questa in questa pratica
Bisogna essere capaci di dire dei no e di argomentarle in e bisogna essere capaci di dire dei sì
Argomentando
Credo che sia importante però anche il rispetto dell'opinioni sia quando convergono sia quando diverbio
E che sia di qualche utilità evitare le caricature
Oppure assegnare
Di intenzioni
Malevole o improprie ai propri interlocutori
Dipingere le idee di chi gli sta di fronte
In modo che siano
Utili per una comoda polemica non serve
Poi se ci sono
Perplessità dubbi io posso fare anche uno sforzo ulteriore per fugare
Non ho mai avuto l'ambizione di dirigere
Il Consiglio dei ministri ne ho una
Marri posta tra l'altro che è quella di dirigere l'orchestra della Scala mi fermo lì
So che spaventa tantissimo gli orchestrali della Scala
Lascia del tutto tranquilli spero i ministri Presidenza del Consiglio abbiamo capito perché Muti vuole andare esatto
Poi modesto ci sono opinioni diverse che sono state esplicitate su argomenti
Importanti e delicati
Che riguardano il carattere della manovra finanziaria che il governo si finisce con il documento di programmazione a luglio voi
Preciserà nel mese di settembre
Ripeto
Io trovo
Particolarmente arrischiato
Un'ipotesi come quella che è stata presentata
E che basa la manovra per l'anno a venire
Su un rapporto tra maggiori entrate e tagli di spesa come quello descritto
Temo
Che se si assume l'obiettivo così imponente per quanto concerne i tagli di spesa al dunque
Si finisca col intervenire su capitoli dello stato sociale che a mio parere non possono e non debbano essere né rimessi in discussione allo della previdenza
Oppure del contratto dei dipendenti pubblici nere
Modificati nel senso di peggiorare le condizioni oggi esistenti
Quando si tratta della sanità
Ma di questo parleremo
Più avanti le occasioni non mancheranno io credo che nella regola concertativa ci sia appunto il fondamento del confronto sistematico le occasioni per discutere con un governo che con i nostri interlocutori sociali non dovrebbero mancare nelle prossime settimane
Prima del varo della Finanziaria faremo valere di opinioni se verranno ritenute di qualche legittimità potranno produrre delle dei mutamenti se così non sarà che il Governo si assumerà la la responsabilità di procedere come come giusto come gli compete
Per quanto riguarda il Mezzogiorno l'occupazione invece io credo che sia di particolare utilità la discussione che ho sentito almeno a parlare su ciò che ho sentito oggi gli obiettivi che questo convegno si è dato perché
Il problema del lavoro per il problema del Mezzogiorno in questo Paese sono problemi risolti di grandissima
Di grandissima importanza per tutti nessuno può sottrarsi dall'affrontarli tentare di capirne le ragioni e ovviamente cercare di far la parte che gli compete per dare una soluzione a questi problemi
Io credo esistono due questioni distinte il lavoro nel suo insieme e poi un problema specifico che riguarda il Mezzogiorno
Vorrei tenerle distinte io penso esista una grande questione che non riguarda più solo l'Italia ma riguarda tutti i paesi industrializzati dell'Europa e che è stata resa chiara dall'andamento dell'economia europea e nel corso degli ultimi anni
Lo sviluppo anche uno sviluppo consistente non è più in grado di dare una risposta adeguata ai bisogni di occupazione che questi Paesi la prospettiva per le giovani generazioni non può essere risolto soltanto facendo crescere l'economia di un Paese
è evidente che senza sviluppo la discussione tende ad assumere carattere assai diverso
Il solo rallentamento della crescita può mettere in discussione tanti posti di lavoro
E gettare nella disperazione tante persone
John per la quale bisogna assicurare ad ogni singolo Paese
La possibilità di aumentare
La sua base produttiva la sua economia bisogna contemporaneamente però lo sviluppo dotare politiche strutturali per il lavoro
E vorrei che di questo si potesse parlare serenamente cose che fin qui non è stata possibile
Per le politiche strutturali da adottare credo che ci siano due ambiti prevale l'uno è quello che viene normalmente chiamato dell'economia sociale
L'assistenza la cura le persone la salvaguardia dei Beni ambientali di quelli culturali sono straordinarie occasioni di creazione di nuovo lavoro vengono assegnati prevalentemente alle attività di volontariato quello che si chiama il terzo settore
Danno però se adeguatamente sollecitato è sostenuta anche attraverso gli strumenti gli strumenti fiscali una quota di lavoro che si aggiunge a quello tradizionale creato dalla crescita di una qualche consistenza si stanno orientando in questa direzione molti Paesi del mondo importante che lo faccia anche il nostro
L'altro tema l'altra politica strutturale che non può essere rinviata nel tempo e per degli orari
Piacciono
La riduzione degli orari la redistribuzione del lavoro che esiste permette di aggiungere occasioni a quelle che si creano per altra via nessuno ha mai sostenuto che la regione degli orari sia la strada per dare una prospettiva certa di occupazione
Non sarò certo io a farlo nemmeno in questa sede insisto però nel dire che la politica degli orari una politica strutturale che non può essere considerata marginale come in che meno non utilizzato
Se questi sono i parametri di ordine generale poi per quanto concerne il Mezzogiorno la cosa da fare è quella che è stata indicata più volte nella discussione di questa mattina parliamo dalle ragioni che hanno portato questi limiti sta strutturale delle realtà meridionale
Tanti anni di intervento straordinario e non hanno risolto i problemi del Mezzogiorno anzi chiama gravante questo un Paese spaccato in due il dualismo crescente se si vuole ridurre questa forbice bisogna rimuovere le ragioni strutturali le ha elencate io non ho molto da aggiungere
La mancanza quantitativo e qualitativo di infrastrutture un'amministrazione pubblica che a livelli di efficacia
Assai più basse di quanto non capiti in altre aree del Paese considero quello della riforma dello Stato un problema per tutti nel Mezzogiorno faccio notare che il livello di efficienza qualche volta è purtroppo più basso che non in altre aree
C'è una struttura del credito varrebbe la pena di parlarne un po'che può portare al tracollo intere attività nel Mezzogiorno la crisi del sistema bancario italiano e la crisi del sistema meridionale questo porta le sofferenze che conoscete
Che ha un costo del denaro norme per le aziende che vogliono qui intraprendere e poi mancano risorse materiali dalla formazione alla alla ricerca e all'innovazione poi tutti gli strumenti che possono servire a rendere flessibile il mercato del lavoro sono definiti contrattualmente legislativamente li considero Paròn corollario non può essere punto dal quale si parte
Se nel Mezzogiorno non si vara un progetto straordinario di interventi di Investimenti immaginare che i problemi meridionale si risolvano attraverso la flessibilità è una pura illusione
Io credo che la flessibilità posso contribuire da sola non risolva alcunché qui mancano risorse da destinare agli obiettivi che tu hai elencato
Io credo che se si vuole avvicinare il Mezzogiorno al resto del Paese e all'Europa occorra partire da lì e non credo neanche che sia necessaria una politica dei due tempi quando gli investimenti ci sono il modo per rendere immediatamente produttivi che remunerativi si è sempre trovato
Quando non ci sono le dispute sono paradossali ideologiche che lasciano esattamente il tempo che trova
Io francamente ad una disputa tutta basata sul che cosa si potrebbe fare in mancanza di qualcuno che ha intenzione e voglia di fare la trovo un po'faticosa fuorviante e di nessun interesse
Pratica parola vero Larizza segretario generale della UIL
Credo
Che noi forse riusciremmo rispondere meglio nel tempo una serie di questioni sociali
Sì oggi chiariamo la questione vera che tu hai inserito all'inizio
Cioè quello del ruolo delle responsabilità della funzione che deve esercitare il sindacato
Cosa deve essere il governo
E come si amministra aggiungo io questa transizione
Io onestamente lo dico con grande sincerità non so se per pigrizia culturale per incapacità di analisi
Oppure per scarso interesse a capire i fenomeni che si sono generati
Assisto ad un dibattito intorno a questa lunga e purtroppo confusa fase di transizione che alla fine rischia di far apparire cos'è peggio di come stanno
E di generare equivoci che non servono a nessuno
Il primo dei quali e quello proprio la funzione del governo e del ruolo delle parti sociale
Sembra che ci siamo tutti dimenticati che queste sindacati azionato da un sindacato che era stato costituito per ragioni politiche accordo fra i partiti
La rottura che ha portato poi a tre confederazioni nata la ragione politica
Collegata scelte dei partiti noi siamo figli dei partiti
Nel tempo siamo stati i figli esso cambia qualcuno è diventato figlio del genere qualcuno è diventato autonomo nel tempo
Ci siamo fatti gli appartamenti separate poi ora simile non certo negli ultimi tre anni tutto questo schema
Tutto questo schema
è stato modificato creando la prospettiva radicalmente diverso
Da quella che ci ha visto nascere invece secondo me si continua a leggere le cose con infatti inerziale come se fosse una storia che continua cambiando qualche sigla qualche nome no è cambiato profondamente la situazione
Se stiamo costruendo il sistema dell'alternanza di cui ancora abbiamo solo i primi sintomi inevitabilmente in Italia succede quello su cento secondo dove ci stanno sistema dell'alternanza con forse di progresso e di conservazione di sinistra o di destra quale che sia il sindacato solo per il fatto che rappresenta alcuni interessi e non altri
Come in tutto il mondo sta collocato da una parte
No il resto stavolta l'abbiamo detto per la prima volta nella storia le tre confederazioni si sono espresse politicamente
Questo ha moltiplicato gli equivoci di cui ancora si parla
Per cui non siamo siamo collaterale al governo qualcuno dice che siamo la forza vera del Governo qualcuno dice che il governo si muove
Su di su dettatura del sindacato conclusione dopo aver passato quarantatré anni in cui un giorno sì e l'altro pure si scriveva che c'era il problema
Dell'autonomia del sindacato rispetto ai partiti
Con un tratto in cui c'era la cinghia di trasmissione quasi codificata che di guardare in quel caso la CGIL
Ora siamo in una fase in cui il problema e quello di dimostrare che il governo autonomo dal sindacato
Tutto questo rischia di creare commistioni di responsabilità impossibile di impraticabili
Prima
Perché in un atto bipolare di questo genere
Si ha una riduzione automatica drastiche di impossibile della rappresentanza sociale
Perché a quel punto la rappresentanza sociale per selezione di potere non di responsabilità diventerebbe sindacato governo con l'esclusione del tutte le forze imprenditoriali
Questo significa
Vi chiederete del modello concertativo
E siccome noi questo l'abbiamo fatto per scienza e non per regalo
Un'idea di questo genere e mille miglia lontano la nostra testa
Secondo
In una commistione di questo gene che non risponde alla verità
Anche se spesso viene presentata come se fosse vera
Il sindacato
Rischia di essere destinatario
Di responsabilità
In quanto viene considerato un soggetto di poter allo stato puro
Non un soggetto di rappresentanza sociale limitata e circoscritta a quelle persone
Ma un soggetto di poter allo stato puro per cui le cose che non scritti condividono ora inadempienze e non parliamo poi dei problemi dell'occupazione
Vengono giudicate non dalla Confindustria dai lavoratori
Come tanti elementi di colpa per un'azione che non esercitiamo e che nella realtà non possiamo esercitare perché non abbiamo i poteri
Il chiarimento su queste perno essenziale
Perché abbiamo assistito a tanti
Scempio anche nella rappresentazione dalla politica
Non solo quello dice dei governi che si fa scrivere dal sindacato le norme o le riforme come quella dalla previdenza
Ma anche a comportamenti
Che addirittura poneva il governo italiano quasi in una condizione di scarsa sovranità rispetto al sindacato vi ricordate tutta la storia del governo Ciampi prima mai Manera specialissima quella del governo Dini
Il governo Ciampi definito amico per proprio per principio
Il governo di massima collaborazione intesa col sindacato tutti sono dimenticato per col governo Ciampi dopo aver fatto l'accordo la politica del rugby abbiamo fatto uno sciopero generale otto scioperi nazionali di categoria
Ma questo è messo in un angolo non esiste tutto quello che esiste perché questo oggi viene rappresentata così la scena
E non l'abbiamo chiarissima
E non perché io sia un concorrente possibile come viene considerato Sergio accade che i due di governo deve essere chiarita per una ragione più semplice forse più importante
Noi non potremo esercitare fino in fondo la nostra funzione fin quando non è certo
Che c'è un solo soggetto che rappresenta gli interessi generali complessi però lavoro per il governo
E il Parlamento
Noi rappresentiamo una parte
Che a questo punto avendo accettato anzi promosso sostenuto l'accordo sulla politica dei redditi del modello concertativo che non sono le nuove frontiere ideologiche
Ma sono i nuovi modi del sindacato di rappresentare gli interessi che gli sono state dei mandati per non si pone un problema questo sì
Il problema è lo vede in questi termini delle due l'una
O il modello concertative la strumento che la politica dei redditi
Sono il nuovo modo attraverso il quale le parti sociali nella loro autonomia
Esaminano ogni possibilità
Di convergenza con il Governo sui grandi obiettivi obiettivo lo sviluppo obiettiva al lavoro Bettiol risanamento Obiettivo del Mezzogiorno
E allora se queste sono gli strumenti le cose così come sono state che organizzati minore non bastano più
Se questo e il modello concertativo che abbiamo scelto così come stanno le cose non bastano più non dobbiamo sottrarre strumento il modello all'alternanza dalla politica no dobbiamo dare per scontato
Che fra quattro anni è possibile che ci sia una maggioranza diversa da quella attuale questa è la regola dell'alternanza e siccome la funzione sociale non può essere una subordinata dalle variazioni alla politica se serve al Paese
Allora io dico che noi dobbiamo stabilizzare
Strumenti e modelli con una legge
E dobbiamo porci meno da mentre un altro problema
Che non può essere solo una condizione centrale nell'ipotesi del decentramento federalista unitario come viene definito anche nei territori si pone lo stesso problema se la funzione dalle parti sociali
E questo
Quindi una transizione che ci riguarda
Una transizione dalla quale io continuo a dire
Non possiamo essere spettatori anche il sindacato deve essere protagonista attivo senza avere paura
Di essere accusato di ingerenze nell'aria dalla polizia
Perché riguarda un sistema nuovo che si sta costruendo
Nel quale la funzione sociale ha un suo ruolo preciso per governare il Paese
Secondo punto fra i Tanzi trattati da Mario Pirani che io voglio
Trattare brevissimamente anche perché per una certa fase all'inizio dell'anno non solo ha visto protagonista la mia organizzazione creato polemica di cui sono stato diretto destinatario la questo nell'Europa di Maastricht
Anche qua il dibattito sugli europei visti gli euroscettici
Le loro Prudenzio eccetera eccetera mi sembra un dibattito un po'di seconda mano
Io pongo opposte continua a porre una questione molto semplice
L'Europa di Maastricht
E il fine ultimo dell'azione di governo dei Paesi della Comunità
O è un punto intermedio un punto di passaggio preparatorio delle altre due rotte
Cioè l'Europa economica di alla fine all'Europa l'APPA politica
Allo stato dei fatti noi siamo fermi a Maastricht della finanza e delle monete non si riesce a trovare un giro in cui si parla dalla possibile unione economica e con lo sfondo l'unione politica
Semmai storiche e l'unità delle monete
C'è qualcosa in più e non so quanto meglio del due mila del mercato dei mercanti
Allora il problema dei modi con cui i cittadini
Accedono all'unione europea non può essere sbrigativamente trattato come una teoria degli incompetenti che non capiscono le ragioni dei sacrifici per questo traguardo al primo gennaio novantanove mi dispiace non sono d'accordo
Prima perché non sono d'accordo sulla funzione che sta esercitando la finanza
Poi in paese trasformazione come il nostro se non ce stanno fabbriche di produzione di beni e di servizi siamo tutti destinati alla povertà mai vista un'altra considerazione
Io lo dico per una ragione semplice
Maastricht
Come fine
Che viene utilizzata per continuare nell'emergenza economica da cui non riusciamo a uscire e attraverso Maastricht
Dare forza di persuasione alle manovre dei governi nazionale manovre finanziarie queste un gioco non corregge perché non esiste un rapporto fra i mezzi il Fini e se il rapporto fosse quello di una riduzione senza riforma dello stato sociale
Significa ridurre l'estensione e la qualità della prestazione lasciando tutte le inefficienze e perché cosa
Perché cosa
Quindi io non mi associo alle teorie di quelle che criticano il governo per una manovra debole perché può spostare di un anno l'accesso alla moneta unica
Perché ponga ancora la domanda precedente
Che un Governo come quello italiano cioè di una nazione
Che è stata costituente dei passi di Roma
è stata costituente
Dell'Unione europea non può limitarsi a registrare parametri economici
Con la tentazione di qualcuno di utilizzarli per spiegare le manovre finanziarie italiane anzi
Perché dare quell'addizionale
Quasi di paura di provincialismo
Per chi non accetta non la severità perché ci siamo abituati marcetta scelte
Che allontanano i cittadini alla scelta europea
Ecco allora anche questo abbiamo trattato con grande sincerità con grande non dicendo uno che la pensa così antieuropeista un altro la pensioncina operista convinto l'Europa è una cosa di cui siamo tutti convinti ma dobbiamo sapere quale Europa
Cioè qual è il prodotto finale qual è il mezzo e qual è il fine
E dobbiamo sapere come in Europa si arriva con i cittadini
E non a prescindere
O addirittura contro l'interesse dei cittadini questa cosa possibile
E se un governo utilizzando rigore macché intelligenza e sensibilità fast quest'operazione soprattutto in questa fase secondo me è il miglior governo possibile vi ringrazio
Larizza adesso la parola Giorgio Fossa presidente della Confindustria
Io vorrei cercare di andare in ordine con quanto ha chiesto Pirani però mi sembra doveroso
Sottolineare e così quello che io condivido di quello che ha detto sostanzialmente Cofferati
Lo dice il confronto sindacale
Si fa finché è possibile quando è conveniente per le parti si va avanti se si dissente bisogna dirlo in maniera chiara e trasparente questo è quello che io ho cercato di dire in questi giorni anche perché la concertazione ci deve essere ma se essere tutte le parti noi abbiamo preso una posizione particolarmente rigida sulla manovrina di aggiustamento del novantasei perché non la condividevamo ma dobbiamo anche dire che non siamo neanche
Stati interpellati su questa manovra
Che non vuol dire che la nostra posizione negativa perché non siamo stati interpellati per la concertazione non c'è stata per cui non si venda per concertazione quello che non che non è stato e poi la concertazione non la devono subire nessuna Babe sociale vale a dire che i rappresentanti dell'impresa in senso generale ed è anche i rappresentanti del sindacato se non ne sono se non ci sono problemi
Finché si può si va avanti quando si dissente si sente però
Devo aggiungere una cosa
Su problematiche che magari sono stato accettato un anno prima quando si muovevano in un altro senso non si può poi l'anno dopo dire non siamo d'accordo perché Cofferati sa benissimo che l'anno scorso quando si sono modificati i parametri del nel DPEF di programmazione di proprio di
L'inflazione tendenziale che erano stati previsti nel novantacinque per il novantasei per il novantasette al due per cento e che poi l'hanno suo sono stati portati al tre
E mezzo per il novantasei e al tre per il novantasette non ho sentito levate di scudi
Allora vero differenziamo ci quando non siamo d'accordo lo diciamo però su cose che abbiamo che sono sostanzialmente le stesse gare in una maniera o nell'altro se l'anno prima siamo d'accordo mi diventa difficile non essere d'accordo d'accordo l'anno dopo comunque cerchiamo di tornare adesso
Cerchiamo e Isabelle smetteremo al tavolo vedremo se dobbiamo dare
Allora anche perché sappiamo che i salari poi aperta sono cresciuti mi pare molto di più di quello che ufficialmente viene dichiarato vi sono le premesse per vedere se sono i salari di fatto o se sono ossea noi dobbiamo far conto su strada di fare
Abbiamo poi il problema
Che ci pone
Pirani quando dice i futuri Italia e quant'altro cioè è inutile girarci attorno l'ottanta per cento lo dice anche più grande lo sappiamo tutti della spesa su previdenza sanità pubblica mestruazione
Bisogna prima o poi rendersi conto che bisogna andare ad incidere lì
Non si vuole andare a incidere sulla previdenza si va alla sua tenacia la barca ma bisogna incominciare dalla partita rossa
Che non abbiamo più bisogno di operazioni che recupero sugli spiccioli abbiamo bisogno di tagli di tagli importanti dove ci sono ci sono le spese le spese importanti
Sì sì anche la vocazione europeista di questo governo ma sicuramente questo governo allocazioni europeista sicuramente questo governo probabilmente con la dopo Bordeaux con la documentazione promozione economica finanziaria l'altro ieri ha fatto il minimo che si poteva fare col massimo secondo di come di come la si legge però i numeri sono numeri sono numeri per le imprese sono numeri per il sindacato solo numeri per il governo
Noi abbiamo un rapporto tra disavanzo e PIL che non dovrebbe cede per i parametri Marte il tre per cento siamo intorno al sette per cento uno sforzo pesante quello che il governo ha fatto nell'indicare il quattro virgola cinque per cento però prima di tutto questi sforzi
Sono importanti sulla carte normalmente in questo Paese non si centrano mai ma al di là di quello è comunque fuori dai parametri dei parametri ahimè
Rimaste tenendo conto che questo governo non può rispondere di orrori che hanno fatto governi che sono venuti prima abbiamo un rapporto debito pubblico e PIL che secondo maschio non deve superare il sessanta per cento siamo centoventiquattro per cento purché straordinario che somma ripresa in questa situazione
Abbiamo un tasso di inflazione che non deve superare di un punto e mezzo la media degli altri Paesi non ci siamo molto lontani secondo i dati che ci vengono dichiarati e che però alcune importanti istituzioni di questo Paese non sembrano tenere particolarmente in considerazione
Vi sono poi tutti gli altri pratiche ancora che ancora non ci sono per cui se stiamo ai parametri di Maastricht
In Europa non c'entriamo ed è anche con il documento innovazione economica che ripeto importanti in alcuni passaggi hanno fatto probabilmente il massimo ma sicuramente ancora ancora non ci siamo
Vi è poi si chiede il nostro
Quali obiettivi e quali mezzi è vero dobbiamo capire con quali obiettivi e quali mezzi si vogliono mettere in atto
Attraverso documento fra secolare finanziaria ma soprattutto poi a settembre con con la finanziaria
Perché attenzione c'hanno detto con la manovrina che l'operazione era strutturale due terzi sui tagli un terzo sul sulle maggiori entrate in realtà sapevo benissimo che l'otto l'operazione è stata fatta sulle ferrovie piuttosto che al non è un'operazione strutturale e non possiamo tagliare non è previsto che questo taglio vada avanti varati eterno per cui che ci chiariscano chiaramente dove intendono andare a tagliare perché se no diventa difficile ritenerla riteneva strutturale
Se tutto il problema della disoccupazione
Non mi pare particolarmente coraggioso prevedevano ed una recupero di occupazione dell'uno per cento in tre anni prendo poté ci sono un sacco di difficoltà che non riguardano solo questo Paese riguardano tutta l'Europa per lo meno però i dati
L'altro giorno parlano di un recupero circa di un punto da qui al al novantanove e questo mi sembra mi sembra poco Meglio chiedere poco e centrarlo che non chiedere molto non centrarlo però cerchiamo di avere di avere un pochino un pochino più di coraggio
Pirani parlare
Di mezzogiorno del lavoro regolare del lavoro nero sappiamo benissimo che c'è una piaga
Forte
Di lavoro irregolare nel Mezzogiorno qualche cosa si è fatto con l'accordo anche con il sindacato
Nei contratti di emersione
Noi riteniamo che si voglia si voglia maggior coraggio si voglia maggior coraggio per questo abbiamo chiesto già da qualche tempo
Di rivedere i contratti di formazione di nuove nuove imprese sappiamo che c'è una parte del sindacato che su questo raccordo una parte che non è d'accordo bisogna cercare molto sulla flessibilità ha ragione Cofferati codice la fissità della non è tutto però bisogna cominciare a iniziare anche da qualche parte
Per cui incominciamo su quello e probabilmente qualche cosa qualche cosa
Otterremo
Sono tutta un'altra serie di di problematiche ma per quanto riguarda il Mezzogiorno anche stamattina abbiamo sentito parlare giustamente delle grandi infrastrutture delle grandi reti
Tutte cose importanti anzi dei più che importanti essenziali per tirare avanti questo Paese
Ma quello che mi preoccupa è che nella migliore delle ipotesi per andare incontro a questa infrastruttura queste reti abbiamo bisogno di anni ora io chiedo questo Paese il Mezzogiorno di questo Paese può aspettare anni no
Allora cosa bisogna fare bisogna appunto
Da parte sua per delle parti sociali avere coraggio di lanciare di lanciare cose nuove
Allora innanzitutto il Mezzogiorno deve fare un'operazione forte di marketing non più si può portare all'esterno solo quello che non funziona di questo Paese ci sono delle capitali nuove in questo in questo mezzogiorno che probabilmente non sono più una polipo all'ernia Bari ma che sono
Santeramo in Colle che sono che sono al salto le zone dove sono nate nuove in prese
Allora abbiamo un'imprenditoria nuova medie piccole dimensioni in quelle zone che è importante cerchiamo di portarle sterno nessuno sa che un divano su quattro di quelli che sono gli Stati Uniti viene prodotto in quella zona dalla dalla Natuzzi ed a tutte le aziende che sono nate intorno intorno dato intorno all'isolato ora si parla sempre di fenomeni di distretti industriali che stanno nel Centro e Nord Italia non si parla mai di questi Sabato sono soprattutto i i medi imprenditori meridionali che devono che devono portarlo portava all'esterno avere il coraggio di disegnare queste nove l'avere il coraggio di di scommettere su queste su queste nuove su queste nuove zone scommettere appunto dando da parte di imprese
Investimenti forti limiti soprattutto da parte degli imprenditori locali che invece purtroppo sono per tutta una serie problematico strette andare a fare gli imprenditori da altre parti lo sanno fare bene che il pallone perito del Varesotto
C'è qualche imprenditore di queste zone che è venuto a farlo dalle mie parti che ha risollevato aziende che noi non eravamo non eravamo riusciti a scioperare oppure ci sono imprenditori del mezzogiorno che sono stimati Sini stimatissimi Alberto noi dobbiamo renderci conto che dobbiamo bisogno di flessibilità di tutta una serie di vantaggi competitivi per attrarre tutto quel capitale internazionale che gira ormai sopra i confini dei paesi ma che non si ferma se non ci sono questi randagi non possiamo giocare più di tanto su un costo basso dalla mano d'opera lo dobbiamo fare ma questo non basta perché non possiamo andare in concorrenza con Paesi dove costano all'opera venti volte inferiore a questo
Allora dobbiamo creare tutt'altri ma anche perché è una necessità investire soprattutto da parte delle aziende del Nord nel Mezzogiorno al nord non abbiamo più zone
Dove è possibile costruire opifici nuovi al nord non abbiamo più lavoratori disponibili da portare nelle fabbriche per cui piaccia o non piaccia davvero venire qua però dobbiamo anche stare attenti e il governo di questo Paese deve stare attento che se non ci sarà attrattività in queste zone saremo costretti andare a fare questo lavoro per esempio a Lione dove quasi quotidianamente inviano lettere agli imprenditori del centro e del nord per andare dice dobbiamo attrarre questa se non lo facciamo il problema debole ma non lo risolviamo
Dobbiamo farlo soprattutto per questi quattro cinque dieci anni che passeranno
Dal momento in cui si varano le grandi infrastrutture al momento in cui si portano si portano si portano a termine
Ma sul fatto che poi in le infrastrutture Pirani diceva ma chi ci andrà chi sembra volare gli extracomunitari non ce l'ha non lo so io dico bisogna andare avanti anche sul discorso dalla formazione della scuola e quant'altro ma dobbiamo anche far capire ai giovani di tutto il Paese non solo del Mezzogiorno
Che è di corroso definito so lavorare in fabbrica purtroppo questo Paese ha bisogno di ingegneri ha bisogno di tecnici super professionalizzati ma ha bisogno anche di lavoratori che stiano dietro le macchine che stiano dietro gli stabilimenti
Se questo non verrà saremo costretti ripeto ad andare a farlo all'estero e provvederà di sorpasso del Mezzogiorno non è solo non lo risolviamo solo con la tecnologia avanzata che è importante che qui sia Mario ha bisogno ancora anche di Fabre Gradoli intensi è inutile girarci attorno
Sono al problema
Non lo sappiamo
è importante discorso delle reti perché dobbiamo far girare lettera le le il pensiero dobbiamo far girare le idee ma abbiamo bisogno di strade abbiamo bisogno di Pontida che dobbiamo far girare anche detto sono emersi sono le fabbriche qui non ci verranno perché le le merci non si esportano cercavo si esportano ancora sulla strada
Razzismo
Ora il tempo a disposizione
Molto piccolo quindi per provocazione di Pirani potranno trovare solo un parziale
Riscontro idiomi limito soltanto ampi
Indicare il modo come per quel che mi riguarda bisogna affrontare questo tema più complessivo Europa sviluppo integrazione lavoro occupazione
Io penso che ci sia una questione generale che andrebbe approfondita magari Pirani potrà organizzare un
Un iniziativa specifica su questo argomento per la concertazione del ruolo della restituzione del ruolo delle parti sociali
Perché a mio giudizio qui ci vuole veramente un approfondimento cioè io penso che la cosa è molto più consistente molto più seria di come non venga normalmente presentati a mio giudizio c'è un effettuo la globalizzazione in tutte le democrazie
Cosiddetti occidentali avanzate che pone un cambiamento radicale dei modi di funzionamento del del tradizionale sia delle istituzioni sia dei grandi soggetti collettivi come sono le forze sociali
Cioè in sostanza quello cui siamo chiamati a un cambiamento così profondo che senza la mediazione sociale continua e costante senza la ricerca di un consenso diffuso passi avanti non se ne fanno
Quindi è giusta la cosa che qui ho sentito ci mancherebbe ci si confronta quando c'è consenso bene quando c'è dissenso bene ma questo
Il problema è
Cosa serve
Il problema è che serve a individuare una politica che abbia il consenso che vada avanti o serve invece una politica che di autonomia a tutti che non faccia andare avanti le cose questa è la vera questione
Cioè la vera questione e quali sono i problemi di questo nostro Paese
E l'inflazione a tenere bassa
E i tassi da abbattere e lo sviluppo da fare riprendere e il lavoro da diffondere benissimo questi sono i problemi
Si ritiene che era una situazione di dissenso sociale questi problemi vanno avanti io dico chi ritiene questo sbaglia
Sono in una situazione di consenso sociale cioè di coordinamento di tutti gli attori sociali si potranno ottenere risultati concreti questa la questione
Allora concertare non è solo un metodo concertare molto di più e la possibilità di individuare obiettivi comuni ed avere comportamenti coerenti per raggiungere quegli obiettivi questo è il punto se non c'è questo gli obiettivi non siano aggiungono
Se ognuno in autonomia va per suo conto
E qui questa è una sfida nuova di per Totti perché significa cambiare ruolo e funzione per tutti per i governi per le parti sociali passare da un ruolo lo definisco così da un ruolo normale tradizionale ad un ruolo di responsabilità
Questo Paese ha esercitato ha funzionato vogliamo disperdere lo
Noi abbiamo avuto dalla dall'inizio di del novantadue a giugno novantaquattro dei risultati splendidi nel nostro Paese
Per questa politica
E se abbiamo tenuto anche dopo con quello che abbiamo attraversato
Si deve a questa politica io prego di leggere un libro di Modigliani il miracolo possibile a pagina ottantatré dove c'è descritto che se non si fosse fatta questa politica quello che sarebbe successo al vostro Paese
E allora lì uno si può rendere conto se questo e poi mi dà un dato per non andare avanti su questo tema un dato Turenne
Durante lo scontro francese nel dicembre scorso quando si scontrarono
Il governo e parti sociali di quattro anni che l'autonomia in quel caso se c'è un governo forte istituzioni forti in Europa
Quello è la Francia è discutibile la conclusione di quello scontro è che non si è fatto assolutamente nulla cioè hanno vinto le corporazioni e non è cambiata niente
Cioè proprio perché si fece lo scontro per cambiare bisogna assumere responsabilità
Turenne disse in quella fase ai francesi in televisione e anche nei giornali disse state sbagliando tutto sia i governi che al sindacato dovette fare come hanno fatto in Italia dove da fare come hanno fatto gli italiani
Che per un francese direi francesi dovete fare come hanno fatto gli italiani ci vuole un coraggio eccezionale ora gli italiani invece che l'hanno sperimentato non si capisce perché
Dovrebbero invece
Riprendere
Un altro percorso io penso che prima di farlo chi ha e convinto come me di questo percorso deve battersi perché esso rimanga in piedi
E questo porta alla questione del Documento di programmazione economico-finanziaria
E alla sua ambizione
E questo porta al fatto che aveva un obiettivo dello zero cinque per cento di inflazione nel mille novecentonovantasette è importante perché le condizioni per raggiungere quell'obiettivo caro Fossa oggi ci sono io ieri non c'era
Oggi il cambio stabile oggi le materie prime sono sotto controllo oggi c'è un Governo speriamo stabile che dura tutta cosa che non c'erano
Che oggi ci sono e quindi l'obiettivo è realistico si può conquistare conquistare quell'obiettivo significa tagliare
I tassi
Dico a Pirani continuare a dire questa cosa sull'Europa senza dire come stanno le questioni in Italia l'Italia è l'unico paese in Europa l'avanzo prima
Per cui quei parametri di vasti e che sono parametri particolari perché l'avanzo primario significa che è l'unico Paese che spende di meno di quello che incassa in questo momento
Quindi il nostro vero problema italiana questi dannati tassi questo mostro degli interessi perché se no se tagliamo altro eroso Ischia gamma siamo l'ammalato
Perché noi diamo se non tagliamo questi tassi noi diamo volete le pensioni quale lo scalpo le pensioni la sanità e le tue quelle quale l'economia l'impresa scegliamo a quale noi prendiamo da quelle e lo diamo ai possessori di Bot e CCT facciamo questa splendida operazione dirupi di Robilotta al contrario
Quindi l'unica vera cioè questione di fondo è quella se quella è vera l'inflazione deve calare salivazione deve calare
La politica di concertazione indispensabile saremo monca
è chiaro se è così allora la questione è dire poi ci sono i problemi
Delle spesse delle entrate io qui semplifico ci sono tanti problemi non nessuno però deve essere chiaro che questo è il percorso per quel che mi riguarda i indispensabile perché a
L'Italia vada in Europa abbi avvio una fase di sviluppo perché se cala l'inflazione con questa domanda interna l'Italia è l'unico Paese lo può fare
Non abbiamo lavande domanda interna in declino questa domanda interno con riprendere come riprende se si se l'inflazione cala cessò e si riprende il valore reale dei salari e delle pensioni non inseguendo la ma al contrario facendo battono il prossimo
Se questo altre condizioni di mercato più investimenti più lavoro più occupazione
In questo assetto ci vuole una politica mirata
Per la questione all'occupazione al Mezzogiorno sono grato gli organizzatori di questo convegno perché in questo momento hanno posto quello che manca a seconda gamba di questa politica
Perché non basta una politica anche la più virtuosa perché questo inneschi meccanismi di sviluppo nelle aree meridionali quindi manca
I dati ultimi sull'occupazione sono una testimonianza non è vera l'occupazione va male dovunque abbiamo avuto un incremento di duecentottantacinque mila
L'occupazione va male nel Mezzogiorno
Questo è il problema
Poter pensare che ci sia un problema di mobilità che spostiamo i meridionali di nuovo al nelle aree dove c'è l'occupazione io credo che questo sia sbagliato
Ma non perché sia contro la mobilità o dico a Pirani che ogni volta se uno fa in un sondaggio tuo lavoro dove lo vuole sotto casa o al mille chilometri non fatta di una domanda
Perché la risposta è sicura so che spesso ci va
Questa è la questione ed io ne conosco tanti
Solo che prima ci andava con la questione con la valigia di cartone e oggi Civate sei mesi va a lavorare fa un gruzzoletto e torna io ne conosco tanti che stanno ricostruendo Berlino
E Nicola scontenti sindacalisti tedeschi che dicono per favore questi lavorano troppo qui quindi andiamoci cauti che Pirani dice non troverà qui vanno a Berlino in questo momento
Te li presento e baci Manni l'aereo proprio con ci vanno in aereo lavorano dodici ore al giorno perché avevano lavorare fanno torni incredibili iscritti alle liste di disoccupazione provabile
Probabilmente ma questo ti dice perfetto ma questo tema dice che essa elevata e qui quel lavoro pubblico non ce l'hanno a Berlino quindi non il problema è creare le condizioni per darglielo
Creare le condizioni per aprire questa nuova stagione nel Mezzogiorno questo il governo deve fare tu e ci vuole all'evento ci vuole il patto
Non basta una politica normale questo paese si mobilita per eventi
Perché sa no io non ho il tempo alle descrizione che hanno fatto qui sono troppo chiare perché l'evento cada la cattedrale di Noto il numero di turisti al noto metri pratica
Cioè il che lascia pensare che o non conoscevano noto Hocevar no perché perché rese prima che cade tutta meglio andarci oppure cioè allora ci vuole l'evento il G7 il vertice qui apre oggi pomeriggio la galleria che ci porta all'aeroporto perché c'è stata questa iniziativa cioè è chiaro quindi perché se no è la normalità la normalità Ciocci
Cioè questo elemento formidabile di evento detenzione di patto che riguarda le procedure io qui le parla le le le le priorità le risorse pubbliche e private quello da innescare
E allora in questo senso
E l'ultima cosa che De la Pena lo ci sia in questo senso no ferito in questo senso ci vogliono politiche disuguali
C'era una vecchia frase di don Milani continuare a fare politica uguali per punto di partenza disuguali è una follia
Ci vogliono politiche disuguali per punti di partenza disuguali
Continuare a dire detassiamo gli otteneva investiti in tutto il Paese è una cosa che non ha senso gli utili reinvestiti si detassare o se gli impieghi dove manca lo sviluppo nel Mezzogiorno
Sei i contratti di formazione lavoro le flessibilità si differenziano benissimo ma se tu vai cose flessibilità di voi comunque non si capisce dove la differenza allora dobbiamo fare politica disuguali perché nel Sud c'è una grande opportunità io qui ho il procuratore Caselli al quindi do un giudizio dell'UE potrebbe dare molto meglio di me cioè c'è una grande opportunità c'è la criminalità organizzata finalmente a portata di una vittoria dello Stato
O al contrario finalmente vicino alla sconfitta
Se ci saranno i prossimi anni lo sviluppo c'è la cultura del positivo noi ce ne libereremo perse
Se non ci fosse questo sforzo incredibile che sta avvenendo rischierebbe di essere va ma questa è la sfida che i cui le parti sociali concertando concertando unificando gli sforzi debbono mettere in moto per vincerla grazie
L'ultimo oratore purtroppo gli resta pochissimo tempo dottor Sergio Billè presidente della Confcommercio
Otto brevemente anche perché credo che siamo veramente concussione
Aspettiamo anche la parola dall'onorevole Veltroni
Che dire io vorrei ritornare un po'al tema di questo convegno perché qui tra Documento di politica economica tra politica di concertazione io che son meridionale siciliano in particolare
Vedo che parola se ne fanno tante ma fatti non sarei continuano a fare un po'come quel medico che da una ricetta
Merito delle USL dopo aver visitato l'ammalato poi lo si manda in farmacia in farmacia non si trova la medicina si ritorna dal medico si ritorna in farmacia e siamo punto e daccapo questo è quello che sta accadendo purtroppo da diverso tempo dalle nostre parti
E io ho avuto la possibilità ad esempio anche di leggere quanto a esposto Di Pietro alla commissione ambienta la scorsa settimana
Credo che lui abbia in un certo senso anche ragione quando dice dobbiamo far ripartire i cantieri ma evitare che i cantieri vengano a essere inquinati vengono a vedere quel è quelle storture che ci sono stati in passato ma tutto questo credo che con significhi tempo soldi e soprattutto ritardi allora lungi da me voler apparire
Di tesi opposte rispetto a quelle di Di Pietro però credo che alcune cose alcune priorità debbano essere immediatamente definite immediatamente concordate con i poteri locali e credo che in questo senso anche i sindaci possono dire molte cose nuove
Ma soprattutto avviare riavviare un percorso di sviluppo del Mezzogiorno come rovesciando la clessidra
Facendo quello che probabilmente in questi anni noi non abbiamo avuto il il coraggio di fare cioè guardando allo sviluppo del Mezzogiorno in partendo dal basso non partendo dall'altro cioè chiamando a raccolta tutti insieme la dirigenza nazionale e locale tutta l'imprenditoria
I sindacati i movimenti che si sono ben presenti nostre aree
E guardando a
Mezzogiorno non più in termini di occupazione del mercato di consumo oppure nella luccicante prospettiva di grandi investimenti produttivi agevolati dallo Stato e dalle dallo Stato centralizzato delle cortesie dei poteri locali ma appunto sviluppando un impiego delle risorse e dei bisogni e sociali che sia ampiamente condiviso e che poi diventa la piattaforma su Paul su cui poi costruito il Progetto
Se questo non avremo il coraggio di fare se cioè noi insisteremo su modelli che sono passati allora probabilmente avremo le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti meno duecentocinquanta mila macchine
Nel nel nostro nel nostro Meridione difficilmente recuperabili in altri in altri mercati te ancora di più avremo
Giovani meridionali che non sanno dove avviarsi dove avere una speranza di vita di di lavoro
E si avviano verso il sommerso ma non è un sommerso virtuose qua mi distinguo tra la verità perché il sommerso verso il quale loro signor Dio non è un sommerso controllato pesantemente
Come fa il caporalato in Puglia con la criminalità organizzata come lo fa gola produzione illegale di marchi in Campania
Con una realtà produttiva distorta come lo fa qui
La nostra criminalità
Una prospettiva quindi non di speranza oggi noi purtroppo abbiamo si parlava di evento oggi Palermo è in prima pagina su tutte le pagine dei giornali
Su questo stato di asservimento che nasce probabilmente dall'usura che porta prostituire anche i poveri bambini palermitani questo ci deve veramente far reagire far capire che questo che che una un qualche cosa che molto più sommersa e molto più presente di quello che si possa immaginare deve essere
Posta
A a queste qualcosa deve essere posto assolutamente rimedio
Allora come ripensare questo sviluppo ripartendo appunto dal luogo dove lo sviluppo deve
Orientarsi
Per il facendolo condividere al alle nostre alle nostre genti alle nostre popolazioni c'è molto scetticismo il siciliano è sempre stato un po'fatalista un po'scettico adesso invece deve ritrovare in sella forze di poter ritardi
Soltanto se noi riusciremo a far capire alla gente che non c'è più lo zio non c'è più l'intermediario non c'è più l'onorevole Vietti assicura una il tuo futuro non riusciremmo a far svoltare questo questa lembo di nostre Italia
E chiudo con due considerazioni
Che mi sembrano importante
Nel novantatré che è stato l'anno ovvero dalla recessione
Il prodotto interno lordo
Alla formazione del prodotto interno lordo il Mezzogiorno e a contribuito al decremento per il quarantaquattro per cento contro il cinquantasette per cento del Centro-Nord nel novantaquattro che era invece un anno di ripresa è stato un anno di ripresa la crescita del prodotto interno lordo italiano che spiegata soltanto
Il prodotto interno lordo del mezzogiorno l'ottantanove è stato al Centro-Nord
Allora io credo che noi non possiamo più accettare questo situazione di stop and go nel quale il Mezzogiorno è sempre più stop perché sempre meno boh
Bisogna ripartire ripartire condividendo facendo condividerà la nostra gente le necessità che ormai sono ho irrefrenabili facendo sì che questo controllo
Forte ha ragione qui D'Antoni noi oggi siamo al punto di non ritorno Oscar
Ho
Speriamo attacco definitivo alla criminalità organizzata e al suo modo di controllare l'economia al suo modo di fare sottomesso al suo modo do di far sì che il giovane e sotto Cuba alto lavori non per produrre ricchezza per le proprie famiglie ma probabilmente per costruire le ville del del del boss locale con la Mercedes del boss locale
O chi
Può manovrare anche durante elezioni politiche o regionali
O altrimenti saremo costretti a un a scivolare non verso l'Europa e quindi a risalire verso l'Europa ma verso quello che è un vero e proprio sta diventando un vero e proprio fossato
Cioè personali
A favore otto Honda è terminata prego il Signore di prendere posto e privatizzare a Walter Veltroni vicepresidente del Consiglio parole per la conclusione due brevi saluti del Procuratore Capo di Palermo Giancarlo Caselli ed il sindaco Leoluca Orlando
La parola al Carlo Ferrè
Per un magistrato l'invito
In questo contesto rappresenta un'occasione decisamente molto importante
E allora prima di tutto ringraziamento agli organizzatori particolare
A leggi di Romiti questo invito
Nel processo di integrazione europea
Io credo che mi sono d'Italia non possa non debba essere considerato come una ruota di scorta
Ho una palla al piede dello sviluppo
Certamente vi sono squilibri storici che condizionano il presente
L'assistenzialismo improduttivo inefficienza amministrativa
Una classe politica troppo spesso del responsabilizzata
Le fortissime potete criminali clientelismo
Tutti fattori fortemente incentivati nei decenni scorsi dalla
Quegli interventi straordinari che hanno costruito
Inutili cattedrali in un deserto di infrastrutture e servizi
Ma se tutto questo appartiene pesa
Sono stata storia recente
Sarebbe ingiusto non cogliere il nuovo
Che esiste e che cerca faticosamente di avanzare
Un tessuto civile non più pressoché totalmente passivo
Ma che si avvia a maturazione
Una classe dirigente informazione
Alla ricerca di maggior coraggio e competenza
Che ha iniziato ad amministrare città grandi e piccole
Realtà produttive vivaci ingegnose
Che vogliono camminare da sole misurarsi con i processi di modernizzazione
Una società che va prendendo coscienza
Della necessità di riappropriarsi del territorio e della legalità
Questo è il Sud che viene
E che cammina abbastanza veloce un sud da conoscere e riconoscere abbandonando stereotipi o letture non sempre conferenti che non danno conto dei cambiamenti e degli sforzi
Nel sud europeo per necessità se non per vocazione
Un Sud su cui investire attenzioni politiche risorse
Un Sud che va aiutato a crescere e svilupparsi non per generosità
Né tanto meno per riprodurre vecchie forme formule di stato sociale
Che va invece ricompreso riformulato complessivamente
Nemmeno semplicemente per un patto di solidarietà nazionale che pure un sentimento un'aspirazione e rinunziabile vitale e ancora di più lo diventa nell'ottica di integrazione europea come la Germania ha saputo dimostrare allineare il nostro Mezzogiorno all'Europa e agli standard economici e produttivi è una necessità strategica per il nostro Paese
Ce lo dice innanzitutto la logica economica d'impresa
Per il grande bacino d'investimento di consumi che le regioni meridionali obiettivamente costituiscono certo ed è stato detto da tutti molto meglio di quanto non possa dire io occorre garantire le condizioni affinché i capitali possono essere ragionevolmente investiti
E anche perché si sviluppi localmente pienamente una capacità di rischio e di culto
Condizioni che hanno nomi precisi
Alcune possono realizzarsi da subito o quasi
Altre abbisognano gli investimenti di medio e lungo periodo
Il pieno recupero di condizioni di legalità
E di efficienza amministrativa
La riduzione dei deficit di infrastrutture e servizi
Il rafforzamento dell'autonomia regionali
Un accesso al credito che incentivi la piccola e media impresa
Una riqualificazione dei momenti scolastici e formativi ancora più decisa e mirata di quanto non sia comunque necessario fare complessivamente in Italia innalzamento dell'obbligo
Lotta alla cosiddetta mortalità scolastica riforma degli indirizzi formazione permanente eccetera
Ma forse la condizione da realizzare per prima
Capace di rendere possibile il processo di sviluppo e modernizzazione è una grande alleanza civile nel Meridione
Un'alleanza che veda cooperare i movimenti dei cittadini il volontariato i sindaci le forze del lavoro gli imprenditori e le realtà economiche
Senza dimenticare il ruolo importante che può sviluppare il cosiddetto terzo settore che promuove l'occupazione se si calcola che in Europa negli anni ottanta un posto di lavoro ogni otto sarebbe stato creato proprio dal terzo settore
Qui specialmente dunque occorrono scelte politiche precise e urgenti
Perché la disoccupazione comporta prezzi umani ma anche sociali ed economici non più sostenibili nel Mezzogiorno in particolare non più sostenibili
In questo pesante quadro europeo il Mezzogiorno d'Italia e la situazione di maggior drammaticità
Come ha denunziato di recente rapporto novantasei dalla Svimez dunque un'emergenza nell'emergenza
Nella quale oltre un giovane su due non ha lavoro e nemmeno molta speranza di ottenerlo in futuro se non si cambia rotta
Se non si dà voce e corpo a quell'alleanza per lo sviluppo
Se non si rinnovano le procedura se non si riforma la pubblica amministrazione rendendola più trasparente ma anche meno burocratica e più efficiente
E sul punto basta ricordare le decine di migliaia di miliardi di fondi europei assegnati all'Italia che non riesco ad essere spesi
Per inadempienze e ritardi allora
Il Sud è un'emergenza
Ma anche una grande risorsa su cui investire costruendo giustizia legalità e sviluppo e tutti dobbiamo fare la nostra parte tutti forze dell'ordine e forze politiche
Queste con impegno costi trasversale
Obiettivo Dario de la politica
E garantire uno sviluppo economico libero dalle mafie
Senza la liberazione dalla Signoria mafiosa nessuno reale sviluppo del Meridione potrà mai decollare
Perché il rischio mafia terra lontane continuerà ad allontanare
In quota consistente dal Mezzogiorno le imprese del Nord e straniere
Perché i costi occulti delle tangenti mafiose continueranno ad essere scaricati in vario modo sulla collettività
Per quando diseconomie e disfunzioni di ogni genere
Perché le ingenti risorse pubbliche che dovrebbero essere destinato allo sviluppo collettivo continueranno ad essere facile preda della mafia dei suoi soci dei suoi alleati i suoi compresi
Perché nella gente
Continuerà a serpeggiare
La perversa distorto opinione una bestemmia
Per dare quel pane quel lavoro che invece lo Stato non riesce ad assicurare
Per cui la legalità avrebbe un costo troppo alto sarebbe un lusso che non ci si può permettere ecco allora
Legalità e sviluppo sono un binomio assolutamente inscindibile nel Mezzogiorno in particolare
Per cui sostenere
Cercare di recuperare al massimo il controllo delle carità significa favorire lo sviluppo
Mentre ostacolare inceppare delegittimare il controllo di legalità l'azione della magistratura significa ritardare bloccare lo sviluppo
Da ultimo
Non posso non fare almeno un cenno
Al citofono oggi maggiormente preoccupa
L'inserimento massiccio anonimo dei capitali mafiosi dell'economia legale nazionale ed internazionale
La frontiera del rapporto tra economia mafiosa l'economia legale si va spostando
Gli esperti parlano di un processo di tendenziale unificazione anche a carattere internazionale
Se questa è la situazione è questa la situazione due sono gli obiettivi che si impongono
La tutela dell'economia pulita
E la repressione degli interessi mafiosi penetrati all'interno del circuito economico prima che riescano da Coulthard si completamente è il problema del riciclaggio
Punto cruciale per l'organizzazione criminale la mafia lo sappiamo non può utilizzare il capitale finché questo lo collega direttamente al reato
Deve di fatto separare la propria liquidità dalla fonte lecita
è quella che conosciamo
La funzione economica del riciclaggio trasformare potere da questo potenziale in potere d'acquisto effettivo
E in questo contesto quando i capitali mafiosi si affacciano sul mercato
Che occorre spetta soprattutto gli inquirenti ma agli altri ai politici in particolare dotare gli inquirenti dei mezzi necessari cercare di intervenire per aggredire al cuore l'organizzazione mafiosa
Allora evidente che la lotta l'attività mafiosa
Supera lo stadio di indagine scaturente da accadimenti specifici geograficamente circoscritti
Deve configurarsi come pianificazione di una strategia di contrasto sempre più ampia che abbia riguardo anche alle ramificazioni internazionali della criminalità organizzata e allora
è importante
E non si può che rinnovare il ringraziamento discutere di legalità di Mark di sviluppo proprio qui in Sicilia
Ma attenzione a non cadere in una trappola
A pensare che questi problemi possano essere contenuti ristretti compressi confinati entro questo ambito geografico sarebbe illusorio esorcizzata
Il problema mafia almeno per quanto riguarda il profilo economico il profilo finanziario va be'inoltre il Mezzogiorno
Occuparsene
Magari partendo dal Mezzogiorno conviene è interesse di tutti
Non soltanto dei siciliani non soltanto di coloro che abitano nel Mezzogiorno quanto più quest'crescerà in tutti questa consapevolezza tanto più riusciremo a fare dei passi avanti grazie
La parola ab Leoluca Orlando sindaco di Palermo io desidero esprimerà anch'io l'apprezzamento e ringraziamento alla Banca di Roma la FIAT al Mediocredito centrale in Romiti in particolare
Per avere pensato di organizzare qui a Palermo questo incontro un apprezzamento dovuto al fatto che con questo incontro Palermo diventa un luogo di confronto nazionale delle prospettive dell'intero Paese non soltanto con la parte di esso
Con la presenza del vicepresidente del Consiglio io credo che il confronto si completa nel modo più alto possibile
Voglio anche ringraziare per la sottolineatura che da tante parti è venuta da ultimo dal procuratore Caselli per quanto di nuovo sta emergendo nella realtà siciliana meridionale nel suo complesso
Ma è spesso questo ringraziamento Propeller
Falco io e cercare di comunicare quanto il nuovo cambia e avviene la testa di chi opera in questa realtà vorrei anche esprimere alcune osservazioni
Cominciando con fare alcune osservazioni sulla scelta anche grafica di questo incontro
Mezzogiorno Europa
Integrazione
L'Europa che al centro la salvaguardia io mi permetto poi spero di dire perché che sarebbe opportuno non sale più questa espressione Mezzogiorno perché tutte le volte che io vedo uno su tutti diviso dall'ordine nella così netta ho l'impressione che non si faccia giustizia della vanità del Sud e della varietà dello
Così come in termini anche culturali la parola integrazione a me personalmente non piace preferisco usare l'espressione contaminazione contaminazione positivo ovviamente
Che esce fuori a oggi la contrattualistica e che introduce invece il confronto tra le culture tale diversità
Perché noi stiamo facendo un cammino anche qui a Palermo ma l'intero Paese verso la normalità
Una normalità che deve tenere conto di sollecitazioni che vengono innanzitutto dal quadro internazionale
La normalità sottoposta continuamente a nuove sollecitazioni finisce la guerra fredda cade il muro di Berlino
Non c'è più la contrapposizione Est e Ovest e scopriamo che il venir meno di questa contrapposizione fa perdere di senso anche il Sud in quanto categoria omogenea assistiamo larga allargamento dell'unione europea
Maastricht la pace in Palestina la grande mobilità di massa nell'area del Mediterraneo dopo il nome di queste sollecitazioni dobbiamo rivedere il nostro riferimento di umanità internazionale
Normalità politica in questo nostro Paese nel quale la questione morale in tanti avevamo pensato e sperato che potesse diventare una modifica dello stile la politica
Diciamolo francamente si è ridotta soltanto a questione di legalità e quando la questione morale diventa soltanto questione di legalità evidente che la politica sta da un'altra parte
Perché si riduce lo stanziamento è tutto a stabilire chi non è condannato e chi non è condannata per definizione un ottimo dirigenti di tutto dopo
Etica all'azienda e chi chiede la condanna che poi non viene seguita dalla condanna appare essere un forcaiolo la questione morale e cosa
Che presuppone la questione della legalità mai più che la questione della carità l'affermazione della coerenza rispetta la legge la premessa perché Xi cambi lo stile della politica e della vita questo purtroppo non è accaduto
Era questa la morale è rimasto soltanto questione di legalità per fortuna se c'è la questione della vita non vorrei essere frainteso chiedo di più non chiedo certo mente di meno ed è un apprezzamento a lavoro fatto dei magistrati ma il loro lavoro non abbiamo completato noi che non siamo magistrati
Un secondo aspetto si riferisce la questione istituzionale ho pensato che fosse possibile in questo nostro Paese modificare l'ordinamento
Ci siamo dovuti accontentare di modificare una legge elettorale
è ben poca cosa rispetto al cambiamento che avremmo dovuto e potuto pretendere dati anche i cambiamenti internazionali
L'unica cosa che di positivo colgo in questo tema della ricerca da normalità politica il fatto che sketch cresciuto nel nostro Paese il gusto per la contaminazione positiva
Nel nostro Paese questo elemento di grande novità son caduti steccati recinti che avevano reso difficile il dialogo tra le persone questo credo che sia un elemento di straordinaria importanza di Stradivari significa un altro Marita coccolato fatti i conti ormai età istituzionale la quale non si parla mai a sufficienza l'efficienza dalla pubblica amministrazione
Non saremo mai un Paese normale adeguata nuova normalità sin tanto che avremo la pubblica amministrazione inefficiente vado per titoli dei capitoli non posso soffermarmi ore
La normalità culturale la stiamo cercando non l'abbiamo ancora giunta attraverso il recupero del tempo ed responsabità individua va bene nello strapaese finalmente il tempo comincia a diventare un valore per tanti e per troppi settori della vita il tempo non è stato un valore basti citare la politica
Per ricordare come esista una parte consistente del della vita del nostro Paese nel quale nella quale il tempo è una variabile indipendente quando invece chi si misura con le cose concrete sa che il tempo non è una variabile indipendente la responsabità &
Rituale che non è mai esistita nel nostro Paese perché tutto è stato coperto la logica l'appartenenza all'importante alla parrocchia la comunità la Congregazione la corporazione del partito ed in quella sede risolve Vito e problemi di responsabilità
Mentre invece
Negli altri Paesi nella Mitteleuropa in particolare grazie all'utero il tempo e l'etica della responsabilità Wale Sofri sicuramente elementi che fanno parte della vita di Uccio
Abbiamo di fronte l'emergenza certa abbiamo tante condizioni di emergenza ma stiamo comprendendo che l'emergenza non si affronta con logiche di merce
Insomma per favore si Sergio D'Antoni non invocare più un evento siamo stanchi gli eventi gli eventi hanno massacrato questo nostro Paese
Io mi auguro che venga il giorno nel quale vento non ci sia sì lo so lo so
Che se tu mi dici che l'evento mi porta il lavoro io accetto la dentro così come lavoratore accetta andrà a lavorare a mille chilometri di distanza da casa ma come sarebbe bello avere l'evento e non doversi trasferire da casa per potere lavorare non vorrei che l'evento
Fossero equivalente dell'emigrazione quattro per ottenere lavoro
La normalità la costruiamo così la costruiamo gusto
C'è un ente con questo modificate o la modifica anche l'atteggiamento culturale una modifica culturale che sta avvenendo nella quale un
Io credo debba chiedersi chi è e che cosa fa giorno dopo giorno senza aspettare miracoli per questo mi permetto di dissentire su questa impostazione di un Mezzogiorno di un Sud tutto è uguale e diverso dal Nord
Perché già immagino come qualcun altro potrebbe fare vivendo a Friburgo o ridendo a Francoforte quella cartina riferita all'Europa Italia tutte quale e l'Europa diversa rispetto all'Italia cominciamo a far passare anche nel nostro interno al nostro Paese
Più una logica di contaminazione e di esaltazione delle diversità che non la logica della contrapposizione di carattere generico il Mezzogiorno non esiste lo so che la provocazione
Perché quando io dico che esiste il Mezzogiorno riporto tutto la logica della ideologica all'atteggiamento di tipo
Ideologico che semina sempre egoismo e l'egoismo è sempre dannoso anche se l'egoismo del povero sotto sviluppato
Io credo invece che dobbiamo cogliere la ricchezza delle città c'è cogliere che esiste anche in questo mezzogiorno una diversità di presenze sono le città questi mille punti che sono sparse nel territorio nazionale che rendono possibile e giustificò la mia affermazione di rifiuto del Mezzogiorno e vengo a Palermo rapida mentre Palermo una città che in Europa per favore tutte le volte che voi pensate a Palermo pensate che il Palermo in Europa e Palermo e
E anche europea però per favore Palermo non è soltanto europea Palermo e anche un po'caricare un poco asiatica lo dico senza presunzione e senza vergogna
Perché se non abbiamo la consapevolezza della realtà con la quale ci confrontiamo corriamo il rischio di commettere l'errore commesso qualcuno quando negli anni Sessanta c'è una canzone famosa Tu Vò fa l'americano americano whisky e soda ma se è nato in Italy e faceva s'che Air ma di uno che affermava di essere e voler far l'americano noi non siamo mitteleuropee io adoro alla cultura tedesca dalla tedesco la mia seconda lingua ma non solo mitteleuropee non senta desco io sono un poco europeo un po'Catricalà un poco asiatico lo dico senza presunzione
E senza vergogna perché se non si recupera questa dimensione della propria identità è evidente che tutto tutto diventa come quella cartina in cui ci sono due colori contrapposti e tutto è uguale ventuno e due contrapposizioni la norma
Tassi costruisce certamente anche in una città un poco applicare un poco asiatiche eliminando i doppi turni io so che quando elimini doppi turni alle scuole medie quando abbiamo eliminato i doppi turni e le scuole negli a Palermo perché le abbiamo eliminate e l'ho comunicato al collega sindaco di ben l'uno o al collega sindaco di Friburgo mi ha detto scusa Luca ma che sono i doppi turni non sa cosa sono i doppi turni ma so cos'è la sofferenza di una scuola senza scuola io so che quando dico che abbiamo eliminato i spiccia faccende davanti agli uffici alla attrici che per favore o per denaro Davoli certificati dopo otto giorni so che il mio collega di Friburgo di Belluno mi dice una cosa solo gli spiccia facendo i quindi io so che non posso restare fino in fondo quello che solo che devo cambiare però so che la mia identità è a una risorsa ma di Cats per il cambiamento e per lo sviluppo e per questo è importante costruire reti di beni monumentali dei turisti che però per favore insieme dice no il problema non di costruire le reti ma di chi andrà a fare il mercante perché non vorrei che noi creassimo una buona merce e poi scopriamo che non c'è nessuno che fa conoscere la merce perché il dramma Lost che siamo ricchi
Ma non sappiamo utilizzare le ricchezze che abbiamo abituato ad essere più commercianti che a mercanti lo dico con grande rispetto per i commercianti più abituati ad aspettare che venga il cliente anziché fare come Marco Polo che il cliente se andava a prendere anche lontano in Cina per esempio ci viene della piccola isola più piccola di novità su di me
E che Malta dove i mercanti hanno portato la disoccupazione è al due e quattro per cento loro sono già dentro Maastricht Baron fanno ancora parte dell'unione europea su cedono queste cose nel nostro nostro tempo ecco io credo dobbiamo sforzarci di far crescere questo tipo di potenzialità non soltanto immaginare quasi
Perché chiaramente perché è bello avere una rete i beni culturali siciliano dopo cipolle ma di chi poi questa merce l'andrà in qualche modo a venderne mercati internazionali forse per questo un evento potrebbe sulla corsa molto normale che ancora non c'è in Sicilia dovrebbero nascere un evento che un fatto normale finalmente una banca araba in questa regione è non è normale che uno diciamo di essere un poco arabi un poco africani
è un poco asiatici non c'è una sola banca che abbia competenze esibita e capacità perito finiranno col bene soltanto gli arabi poveri in questa nostra Regione quando diventano ricchi grazie al lavoro che fare in Sicilia vanno via perché evidentemente non trovano i contratti bancari
E quali sono abituati sono questi gli eventi per immagino che debbono cadere in questa nostra Regione se non vogliamo che il nostro essere ponte sul Mediterraneo sia una finzione sia sostanzialmente un prendersi in giro perché poi per andare a Palermo a Marrakech si passa
Rigorosamente da Roma allora voglio capire che ponte un ponte nel quale per andare al Sud devi tornare necessariamente al nord ecco io non voglio aggiungere altro soltanto ringraziarvi
Per questa iniziativa per questa presenza dire che c'è oggi in questa nostra terra di Sicilia sicuramente una grande risorsa risorse che c'è la convinzione diffusa che è possibile cambiare
C'è un'espressione siciliana che ripeto sempre Polato ad un rovo rigorosamente in italiano che dice Culache tulle un po'muore quadrato Kinash rotondo non può morire quadrato non è vero
Abbiamo capito che non è vero The Kinash rotondo e condannato a morire rotondo Chi nasce tondo può anche morire qua dato qualche volta pure anche la Tondo nel senso che finalmente questa vostra terra queste la grande novità assieme alle città che sonorità in tutto il paese c'è la convinzione che è possibile cambiare però per favore
Non fateci passare dalla convinzione che è possibile cambiare alla convinzione che per cambiare si fa prima con i miracoli perché i miracoli gli annunciano i santi e gli imbroglioni poi per chi ci crede li fanno soltanto i santi sic come io non credo non non io so cerco di essere un un saluto la mattina mi sveglio e dico stamattina faccio il santo prossima torna a casa e mi accorgo però oggi non ce l'ha fatta riproverò
Domani siccome non solo Santo e non voglio diventare in Brioni lo accetto l'appello di chi dice vogliamo i miracoli fateci lavorare in pace in maniera normale grazie
Conclude il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni
Ma intanto io credo di dover per prima cosa tenere conto del calo degli zuccheri che credo sia un elemento a questo punto della discussione abbastanza inquietante perché deve cominciare
Parlare
E tuttavia rispetto al
Al testo che ho preparato e che poi
Sinteticamente cercherò di leggere ho avuto l'impressione ascoltando la tavola rotonda di prima che riecheggia se il classico dette fabula narrato il perché
Quello che è stato detto nella tavola rotonda che c'è stata prima chiama direttamente in causa il governo che io qui rappresento e dunque sarebbe da parte mia assai scorretto sottrarmi alle truppe ripetute sollecitazioni che sono
Venute
Anche se questo ci porta un po'lontano in qualche modo è un peccato dal tema della discussione qualche risposta credo per parte mia sia doverosa voglio allontanare ok
La prima risposta è questa questo governo ha quattro obiettivi molto chiari
Il primo obiettivo è quello di fare entrare l'Italia in Europa
Cosa che è molto meno ovvia scontata e banale di quanto sembri perché tra l'affermazione diciamo di buoni sentimenti
E la costruzione delle condizioni accettabili dai nostri partner europei vi è una differenza dolorosa e sostanziale
Noi vogliamo fare entrare l'Italia in Europa vogliamo farla entrare rapidamente vogliamo che il nostro Paese che appunto come è stato ricordato prima tra coloro i quali hanno fondato l'Europa dal punto di vista politico abbia la possibilità di essere in quest'altro stadio che come è stato giustamente detto non è l'unico non tutto racchiude ma è un passaggio decisivo importante per dare forza
Anche alla prospettiva di un'Europa che si occupi più in maniera in maniera più ravvicinata delle questioni sociali
Oltre che di quelle monetarie e che posso dunque per questa via configurarsi come quell'Europa politica che è nel sogno della cultura democratica di tutti i nomi
Seconda cosa legata a questo ma necessariamente esclusivamente legata a questo è la volontà di questo governo di tenere bassa l'inflazione
Questo governo intende ingaggiare una lotta senza quartiere all'inflazione
L'indicazione dell'obiettivo che certo è stato una scelta sono state fatte qui osservazioni e valutazioni delle quali non sarebbe giusto non tener conto almeno in sede di come dire di di di valutazione
E tuttavia quella indicazione è un'indicazione di una scelta di linea del Governo sappiamo che anche queste molto meno scontata ci sono governi che hanno preceduto il nostro che con l'inflazione hanno giocato altre partite
Terza cosa che questo governo vuole fare è
Creare le condizioni perché si abbassino i tassi di interesse
Ora
Mi pare che il complesso degli elementi che sono determinanti io non ho nessun come dire nessuna sollecitazione nessuna
Lamentela non ho da fare nulla nei confronti di chi dovrà prendere le decisioni che investito per fortuna di quella sacrosanta autonomia di cui questo Paese si è giovato nel corso degli ultimi anni
E tuttavia per la mia parte cioè per la parte del governo il mestiere che devo fare è creare le condizioni per le quali questa decisione sia
Possa essere assunta e di queste condizioni pezzo a pezzo vorrei ricordare a tutti noi che questo Governo ha
Quaranta giorni diciamo formali naturalmente come sa chiunque si insedia in un luogo nuovo i giorni sono un pochino di minima tuttavia a quaranta giorni di lavoro noi stiamo cercando di creare tutte le condizioni per le quali questo passaggio
Si possa realizzare e si passa a realizzare corrispondendo ad un obiettivo che è stato congiuntamente indicato dai sindacati degli imprenditori dalle forze istituzionali eccetera
Quarto obiettivo che questo Governo ha è creare occupazione
Creare occupazione dove l'occupazione ha più bisogno di essere create qui
Nel Mezzogiorno io lo chiamo così per comodità espositiva poi accetto
Diciamo la valutazione politica che di questa definizione ha dato Leoluca Orlando ma qui dove il il problema si pone da un lato in termini più drammatici e attenzione
Potenzialmente in termini anche sociali di conflitto sociale più drammatico
Perché adesso
Che tutto sia un po'riequilibrato che un po'di fuochi d'artificio che erano stati sparati si sono appiedati ebbe vediamo come stanno realmente le cose diciamoci la verità se c'è un'emergenza in Italia e dunque bene hanno fatto la FIAT Banca di Roma e Mediocredito a organizzare questo convegno questa emergenza e qui
Emergenza e possibilità io vorrei dire una cosa che non so se sia lo Zeitgeist lo spirito del tempo ma non non non non me preoccupa particolarmente
Una cosa alla quale credo e che qualcuno ha detto nel suo intervenne nel mio intervento anche la tavola rotonda che ha ripreso prima
Caselli prese perfettamente
Attenzione che noi siamo veramente anche qui anche qui dove noi parliamo a Palermo in Sicilia in un passaggio di fase
Noi abbiamo davvero la possibilità di fare di questa terra una terra che abbia finalmente sviluppate tutte le sue potenzialità perché perché perché è bastato fare quello che prima non si è fatto è bastato che le istituzioni fossero istituzioni che la magistratura fosse magistratura che i prefetti fossero prefetti questori questori i sindaci sindaci è bastato fare questo non dico per risolvere i problemi ma permettere questa terra in condizione di poter conoscere un tempo di sviluppo qualche anno fa questo sarebbe stato inimmaginabili in Sicilia
Oggi questo è possibile dunque le persone che abbiamo qui hanno fatto un grande lavoro ma dal grande lavoro per il Paese al di là di quello che hanno diciamo fatto per dovere d'istituto hanno creato le condizioni di partenza per le quali
Questa terra possa svilupparsi
Queste quattro sono le indicazioni fondamentali del Governo
E io vorrei dire attenzione perché
Governare è una cosa compiti giorno per giorno ci si accorge di quanto sia affascinante complicata
è tanto più complicata per un governo che si ponga diciamo come nel suo codice genetico alcune altri vincoli il primo è di essere un governo autonomo
In qualche modo la sequenza dei giornali di questi giorni nel giro di qualche settimana hanno fatto passare questo governo dal governo dei sindacati ho letto editoriali al governo degli imprenditori ho letto editoriali
Un governo che voglia essere un governo autonomo è un Governo che naturalmente ha maggiore come dire
Probabilmente maggiore conflittualità dal punto di vista del di un certo tipo di approccio di opinione pubblica secondo un governo che vuole scegliere anche questo badate non è affatto detto che sia così
La nostra memoria ci consegna insieme due milioni di miliardi di debiti tanti governi che per non scegliere governi Parlamenti sia chiaro ce n'è per tutti che per non scegliere hanno creato due milioni di miliardi di debiti
Per non dire in o che bisogna saper dire
Perché un governo è un Governo e non una
Un'armata Brancaleone un esercito da operetta stessa diciamo della risposta della struttura binaria di risposta di un computer usare tutte e due le risposte sa dire sì ma sa di Nanchino
Terzo un governo che voglia innovare sul piano della pubblica amministrazione la quale invece tende o può attendere anche se ad una risposta
Diciamo di indicazione di uno solo dei possibili si è meno quando tu vuoi provocare un'innovazione ecco
è facile che la macchina ti risponda no più che si perché per tanti motivi per non per responsabilità sua perché si trova centocinquanta mila leggi eccetera
O un governo che voglia affrontare il problema Cobi amministrazione sicuramente un governo che lavora una condizione più difficile ma
E questo vorrei dire riferimento discussione che si è svolta
Attenzione che noi abbiamo già fatto moltissimo in questo Paese
Cioè noi
Abbiamo oggi un avanzo primario che non ha nessun altro Paese europeo
Nelle ultime settimane i tassi reali sono già scesi
Prima mi rimane il problema dei tassi interesse son quelli che poi pesano per le imprese ma i tassi reali sono già scesi prefetto della condizione già di diciamo appare virtuoso a che si è creata nel nostro Paese abbiamo rientro di capitali
Mentre avevamo il processo inverso che mi si passati abbiamo avviato al riequilibrio il rapporto tra debito e PIL
Guardate che quando io capisco la preoccupazione di Sergio Cofferati figurarsi se non la capisco quando si arriva come noi non possiamo che arrivare perché noi ci troviamo in questa circostanza scusate adesso mi accaloro ma questo governo è arrivato appena si è seduto ha dovuto trovare sedici mila miliardi come biglietto d'ingresso sedici mila miliardi e adesso vuole è chiaro che poteva non farlo perfetto poteva rinviare ad un'altra data
Vuole e Carlo Azeglio Ciampi da questo punto di vista lo dico visto quello che è uscito su questi giornali Carlo Azeglio Ciampi è un grande patrimonio per questo Paese
è un patrimonio di conoscenza di senso dello Stato e delle istituzioni
Di disinteresse che questo Paese deve salvaguardare
Carlo Azeglio Ciampi ci ha proposto un atto di coraggio è chiaro era più facile un'altra scelta inviare Sgro trovare eccetera
La preoccupazione di uno equilibrio tra manovra sulle spese manovra sulle entrate di due terzi e un terzo che a Sergio Cofferati e non giusta giustissima perché badate
Che ormai noi siamo arrivati già abbastanza all'osso a meno che non si vogliano aggredire
I grandi lodi ma attenzione che aggredire i grandi nodi
Intanto sono l'uno diverso dall'altro ma aggredire i grandi nodi significa ricreare una condizione di conflitto diciamo così senza la gamba senza la quale questo Paese
Ha potuto affrontare questi anni difficili
E qui torno al punto attenzione anche se si dice siamo al sette per cento di indebitamento di rapporto debito bisogna scendere entro l'anno prossimo al tre per cento perfetto a scriverlo su un foglio di carta io posso mettere anche due per cento un per cento a farlo nella Carmen nella nelle ossa della gente
Ma il governo di un Paese più difficile
Già arrivare al quattro virgola cinque e poi l'anno prossimo arrivare altri obiettivi che appaiono non tinti ma credibili è difficile ma è fattibile e non lo faremo
Vorrei che fosse chiaro questo che noi questo governo è un Governo che vuole cercare di fare questo costruendo le condizioni del consenso
La concertazione che appunto non è un fine ma uno strumento
Quello spirito che nel novantatré ha salvato questo Paese
E del quale questo Paese deve essere grato a tutto se stesso agli imprenditori ai sindacati a chi allora dal governo ha prodotto questa intesa
Quella concertazione
Dunque lo spirito di concertazione deve assolutamente riprendere
Dopo di che è chiaro che le parti fanno la loro parte non per caso si chiamano parti
Il governo deve cercare di rappresentare gli interessi generali
Egli deve cercare di rappresentare all'interno di una politica dentro la quale l'equilibrio diciamo del consenso di questa parte sarà conta Galizzi era di volta in volta ma quello che è certo e che questo governo non vuole e non produrrà un inasprimento di conflitto sociale
Meda una parte né dall'altra l'obiettivo di questo governo è attorno ad una politica quale quella racchiusa nel DPEF di Risanamento dalla finanza pubblica creare le condizioni
Di un consenso possibile
Ripeto e finisco su questa parte perché questo governo sceglie
Scegliere sceglierà
Bisognerà abituarsi dopo anni di governi tecnici e dopo anni di governi politici che hanno rinviato la palla in fallo laterale
O dopo il tempo perché oggi ho incontrato permettetemi solo questa annotazione incontrato un giornalista del TG quattro mentre ero lì a villa Niscemi che mi ha detto ma il governo che cosa ha fatto in tenda
E io gli ho detto guardi non tentenna ma comunque certo se avessimo avuto trentacinque mila miliardi in meno di debito provocato da un certo modo di concepire la finanza pubblica all'esercizio del governo tentenna eremo di meno
Bisogna ricordarsi che noi abbiamo dietro le spalle i governi o tecnici o governi che non prendevano decisioni o governi che hanno per un breve periodo giocato con l'economia ci si trova per la prima volta di fronte a un governo politico che sceglierà
Che prenderà decisioni che farà una politica e lo faremo nelle prossime settimane perché evasione settimane noi arriveremo prima di agosto conterebbe pacchetti di provvedimenti l'uno che riguarda l'occupazione per creare occupazione Mezzogiorno poi sapete che abbiamo fissato per il ventisette di settembre
La conferenza sull'occupazione secondo la semplificazione
Semplificazione amministrativa e fiscale
Semplificazione che è condizione per la spesa
Condizione per la spesa io
Con chiunque di voi abbia parlato imprenditori e sindacati il dramma vero di questo Paese e quando io vedo il Bilancio di aggiustamento
Vedo le migliaia di miliardi di residui passivi penso che lì dentro c'è una parte delle cifre che poiché da parte del dodici virgola tre disoccupazione
Il problema vero è il problema della semplificazione che significa federalismo ma significa anche proprio semplificazione testi unici svellimento normativo abolizione di leggi piste istituzione di procedimenti di certezza per coloro i quali avanzare un progetto devono avere una risposta cioè
Un pacchetto di norme che deve semplificare i problemi di procedimenti amministrativi terza cosa quella che è stata detta mi pare proprio da Pirani nell'introduzione a tavola rotonda così l'unico che ha citato senza dispiacere a nessuno ma era super partes
Il tema della formazione a partire dalla questione dei si dice a partire dalla questione dell'elevamento dell'obbligo asserisce ora
Io dovrei fare il mio intervento ma siccome io pietà di tutti noi non lo faccio e lo consegno alla Presidenza in modo tale che possa essere non letta da nessuno quello che solo vorrei dire è questo
Qui in questa parte del
Del Paese ci sono da fare alcune cose chiare alcune le ho dette altre le sintetizzo in un momento
Se vogliamo evitare il Paese duale
Il Paese duale un Paese ingovernabile bisogna che ci siano investimenti e scelte che riguardino a
La capacità del sistema Italia di attingere ai finanziamenti comunitari
Cosa importante
Voglio fare un esempio per esempio si possono fare programmi per il sostegno alla lotta contro la criminalità organizzata aiutino in prese intervento sul territorio ed è una delle ipotesi su cui si sta facendo
Il lavoro di rimodellamento dei fondi comunitari per il Sud
Innovazione tecnologica
Fornitura di servizi nuovi infrastrutture
Turismo
E beni culturali
Questo è un Paese che da questo punto di vista la mia diciamo is my job come dico e il mio lavoro e sarà il mio lavoro quello di creare ricchezza attraverso una grande ricchezza
Che noi abbiamo un Paese che ha pochi punti percentuali del turismo culturale del mondo è un Paese che francamente deve guardarsi dentro e chiedersi dove ha sbagliato
Piccola e media impresa queste sono le cinque dita della mano che deve aiutare il sud a riprendere in termini di occupazione
Come farlo lo dice come farlo come il Governo poterla fare lo racchiuso in questo intervento che appunto consegnerò all'attenzione di chi avrà la voglia o l'interesse di leggere e per intanto vi ringrazio
Ringrazio Walter Veltroni è per rialzare il tasso zuccherino c'è un buffet qua fuori sulla terrazza