Le nuove direttive comunitarie in materia di diritto del lavoro nell'ordinamento italiano org. presso la sede della Confindustria

Nell'economia dei convegni dei congressi
La partecipazione di partecipanti alla tavola rotonda in gran parte non sono stati i partecipanti al convegno di ieri
Credo la maggior parte di noi
Per cui
Dovrete anzitutto scusarsi e chiediamo venia di possibili ripetizioni
E della presunzione nostra di parlare di cose di cui avete già parlato abbondantemente nella giornata di ieri
Rispetto alle quali poco sicuramente avrete raggiunto post notevoli passi avanti rispetto ai passi di cui siamo stati capaci ma però la funzione della tavola rotonda non è soltanto quella di mettere in di esporre
E proporre idee ma è anche quella di esporre e proporre idee concerto grado di rappresentatività
E noi siamo qui significare la partecipazione di rappresentante autorevoli delle forze sociali
Sono presenti Carlo Callieri per la Confindustria
Sono è presente dopo
Giuseppe Capo per la Sea che Reddito
Sergio D'Antoni non cora chiarito la sua posizione sia di partecipanti o di non partecipante ma avremo presto notizie
E presente Guglielmo Epifani per la CGIL e infine Paolo Pirani per la UIL
L'argomento come sapete l'argomento bugie
Che riguarda tutti quanti gli aspetti dell'INPS attinenti alla introduzione attraverso la direttiva novantaquattro quarantacinque della Comunità europea
Di una forma di informazione e consultazione dei lavoratori
Con una in definizione di carattere sta statutario in quanto contenuta nella direttiva stessa
Che lascia ampi spazi all'autonomia collettiva e in base al principio di sussidiarietà lascia anche ampi spazi alla capacità legislativa nazionale
Credo che perdano un certo ordine agli interventi in quest'ambito sia forse il caso di partire dal livello
Diciamo più
Più retta retro nel senso che ci chiediamo in prima prima di riflettere
Sulle modalità di adattamento della nuova direttiva rispetto al nostro vecchio ordinamento del lavoro
Quali sono stati i precedenti come l'ordinamento lavoristico italiano ha ricevuto la novità costituita dalle direttive in materia
Che sono direttive di notevole importanza
Non si può dire che abbiamo innovato il diritto del lavoro
Tuttavia si può dire che una buona misura di queste una buona parte di queste direttive ha dato una spinta un'accelerazione al rinnovamento del diritto del lavoro
è stata una spinta di carattere Proving proveniente dall'esterno ecco in questo quindi avuto una funzione propulsiva non indifferente
E tra l'altro commisurata con una certa inerzia dell'attività legislativa negli ultimi anni
Può anche assumere un significato e una da darci una chiave di interpretazione di non lieve importanza
Io ricordo soltanto
I nomi di alcune direttive tanto per localizzarle nella memoria nostra nostra in particolare ma quelle riguardanti quelle numerosissime riguardanti ritiene e la sicurezza del lavoro e qui siamo proprio a Rinnovamento globale del sistema di carattere del sistema protettivo in atto
Amo
Prendiamo un po'indietro parliamo dei licenziamenti collettivi dei trasferimenti di azienda
Sì trattato di direttive che hanno anche generato un processo di adattamento difficile e delle polemiche intorno all'argomento dell'adattamento ora da questo punto di vista la domanda che unitariamente univocamente vorrei esprimere e e qual è il vostro giudizio
Sull'efficacia del procedimento di recezione
Adottato fino non tanto sugli aspetti procedurali quanto sul dato di esperienza
Che sensazione abbiamo che giudizio diamo di questo fatto nuovo di rilevanti ieri importanza anche se non radicalmente innovativo che sono state le direttive europee nel due nel corso degli ultimi quindici vent'anni perché dobbiamo risalire abbastanza indietro agli anni Settanta
Quando la politica sociale della comunità ricevette un uovo e forse anche imprevisto imprevisto rispetto a prima impulso
Noi ci diamo un ordine che può essere
L'ordine stesso almeno nella prima nella prima fase indicato da dal
Dall'alfabeto dalla fallito Stoner cercando di interpretare la il perché della sequenza dei nomi solo dell'alfabeto ecco per cui Carlo Carriere Callieri vicepresidente della Confindustria al beneficio dal tappeto alla parola grazie
Quesito di fondo che ci pone Gino Giugni ha certamente molto molto stimolante
Nella esperienza vissuta da me
In questi quattro anni fa testo l'esperienza precedente perché come sapete io non sono un professionista
Il diritto del lavoro anche se l'ho praticato è lontanissima
Ormai gioventù
Come sono state recepite le direttive
Del Comunità europea dell'unione europea nell'ordinamento italiano
In materia sociale del lavoro
A me pare che
Il la tendenza dimostrata dal legislatore italiano
Sia quella sempre sia stata quella sempre di andare oltre
Con una tendenza e è speculare a quella del benaltrismo di
Infausta memoria
Che ha mi auguro
Sia diventato non più verso corrente nel momento in cui la sinistra la sinistra al potere
Dando e caricando le direttive del Comunità economica europea di particolari portatili particolari significati di particolari ulteriori tutele
Come se
Le direttive
Non fossero già di per sé sufficienti le loro nei loro contenuti testuali
Per
Costituire indizi anche di tipo normativo pieno
Credo che sia esemplare la vicenda
Del della normativa sulla sicurezza delle varie direttive che hanno
Ha dato corpo alla revisione del sistema della sicurezza
In cui oltre a andare oltre come dicevo prima
Sì
Creato realizzato uno strano conflitto mostrando ma beh inevitabile
Tra
I principi di prevenzione quali la direttiva era largamente orientate le direttive allegoricamente orientate
E la logica invece di tipo fondamentalmente repressivo non preventivo
Al quale la legislazione di tutela della sicurezza e dell'igiene del lavoro era nel nostro Paese impronta
Quindi da un punto di vista dell'esperienza e perciò che ci riguarda il nostro punto di vista
L'intervento
Del legislatore
è sempre stato quello di caricare in qualche modo le direttive
Di caratteristiche
Invocati attese in funzione di una valutazione proprio del legislatore italiano intorno alle diverse materia
Con il che realizzando spesso sperequazione di tipo concorrenziale
Ad anni del sistema delle imprese italiane
Partendo o dal presupposto
Che
Eccessi di tutela comunque fossero uno positivi benefici benefici avessero effetti positivi e benefici l'assetto del del nostro del nostro Paese
Nel momento in cui andiamo a materie che sono che ci sarebbe più delicate come quella della direttiva sul canale che è stato oggetto del vostro seminario
Seminario che si è sviluppato in vari momenti e varie fasi
E che è oggetto di
Un dialogo
Tra noi e le confederazioni
E in ordine alla possibilità di pilota in qualche modo il recepimento da parte dell'ordinamento italiano
Ecco nel momento in cui andiamo in una materia così delicata come quella del rapporto fra le parti credo che evitare atteggiamenti o comportamenti per così dire ultronei da parte del legislatore italiano Sica doveroso
Sia doveroso
In termini di metodo in sé
Perché
Credo che nessuno
Sia in grado di disporrà meglio
Il recepimento direttiva di quanto lo siano le parti interessate
Trattando la direttiva una materia fondamentale che è quella della rappresentanza del dialogo
A livello europeo tra le parti sociali
Per ciò che riguarda in particolare l'ordinamento italiano
Quindi e in termini di metodo la ricerca di una logica di concertazione e di risultati positivi dialogo sembra assolutamente da Previti
La seconda ragione per cui questa strada mi sembra
Coltivare
E che partiamo dall'esperienza italiana
Che ha non c'è dubbio le sue peculiarità
Così come le strade che ciascun Paese ha preso
Nei confronti dei temi del dialogo una concertazione per capire a rappresentanza sono strade tutte
Molto peculiari
Non si può pensare
Che
Il recepimento della direttiva e gli effetti che la direttiva potere
Sullo sviluppo del dialogo
Forzi no
Più di tanto
Lo sviluppo
Nelle premesse che si sono poste nella storia dei rapporti tra le parti in ciascuno dei Paesi in ciascuna addirittura dell'azienda dei gruppi che alla attuazione alla direttiva possono essere interessate
Quindi il
Al di là della
Difesa di principi nazionali che mi sembra
Il in questa fase realistico portare avanti
La
La tutela delle strade che ciascuna delle realtà ha inteso intraprendere in ordine
Ai sistemi di rappresentanza e alle logiche di un dialogo mi sembra che sia assolutamente da sostenere
Arrivare quindi e ad una una piattaforma condivisa di principi di attuazione di questa direttiva da rappresentare al legislatore italiano
Come contributo alla definizione delle linee guida di attuazione
Contributo che a quel punto non dovrebbe essere messo in discussione legislatore mi è sembrata una strada assolutamente doverose
Questo vale
L'attuazione alla direttiva del cane ma tale le altre direttive di cui è imminente
Il termine di attuazione
E mi sembra che senza voler
Stabilire dei nessi di per così dire il vecchio sindacalese corre l'attività inscindibili Italia diverse materie ecco senza stabilire dei nessi di questo tipo non si possa pensare di portare avanti
Una strada di definizione di attuazione concordata
Della direttiva sul cane senza pensare di portare avanti in parallelo allo stesso modo con la stessa intensità e con la stessa totale trasparenza nei comportamenti
Di attuazione della direttiva sugli orari di lavoro
Perché tanto lunga quanto l'altra materia attengono ad aspetti di fondamentale interesse delle parti
La prima attiene agli aspetti
Di sviluppo della rappresentanza di sviluppo del dialogo la seconda attiene a materie fondamentali di organizzazione del lavoro
E di effetti dell'organizzazione del lavoro sulla posizione competitiva delle imprese il loro potenziale di sviluppo lo sviluppo dell'occupazione
Sulla materia e sull'altra lasciare
Il legislatore lasco
Lasciare al legislatore
Non soltanto
I margini di ultra netta
Ultroneità ma anche tutti i margini benaltrismo
Il cui ha dimostrato in passato di essere capace significa aprire spazi
Di rischio Roma che onestamente
Parti sociali responsabili dovrebbero contenere anziché
Grazie
Grazie dottor Callieri e mi pare che l'apertura del
Del tipo battito l'apertura della tavola rotonda avviene sotto il segno di una affermazione critica molto importante del grande rilievo
Il dottor Callieri si oppone alla interpretazione ultronea dell'applicazione delle direttive comunitarie
Nega la possibilità che o si operi attraverso la recezione anche un è un affetto di carattere additivo nei confronti delle direttive e questa è una critica certo non nuova ma
Articolata sulla base di precisi dati di esperienze che riguardano un passato ne ha neanche tanto recente ricordiamo i trasferimenti di azienda ricordiamo licenziamenti collettivi
Quello che dicevo prima io all'inizio tutta materia che ai è stata carattere è stata è stata arricchita dal o meglio caratterizzata da notevoli polemiche
E come indicazione di metodo l'attuazione sì per il dottor Callieri dovrebbero essere un'attuazione sedere
Non sovrabbondante rispetto al contenuto della direttiva affidata
In gran parte all'autonomia delle parti ecco ha detto questo
Passiamo ora la parola al dottor capo e poi ascoltiamo interventi che prevedo per lo meno dopo quello del dottor capo potranno essere anche un po'polemici rispetto alle premesse che sono state accettate ma dottor capo chiediamo
E d'accordo con questa posizione questa posizione critica come si diceva una volta a me m'ha rovinato l'ordine alfabetico
Molte delle cose c'è ha detto Callieri le avrei dette io con lo stesso grado di convenzione Serena
L'esperienza passata via cedimento esattamente come cambierei la descritta
In altri termini qui mi rivolgo con molto riguarda lo seguivano autorevole parlamentare
L'atteggiamento del Parlamento italiano è stato prevalentemente negli scorsi anni quello di cogliere l'occasione
Del recepimento delle direttive per metterci sempre sopra come si diceva giunta a buon prezzo
Tu hai ricordato l'esperienza dell'applicazione della direttiva sui trasferimenti d'azienda hai ricordato quella sui licenziamenti collettivi mi permette anch'io di ricordare anche la recentissima esperienza di recepimento della direttiva sulla sicurezza e poi ce ne ha
Tanto il nostro disagio e sentito che dal momento in cui abbiamo cominciato a occuparci per esempio anche del nostro settore ma anche quando mi occupavo di altre cose
Di operazioni miranti alla nascita di aggregazioni aziendali a dimensione sovranazionale o multinazionale
Noi abbiamo incontrato nei nostri partner all'interno dalla comunità una notevole dose di meraviglia per il fatto che osservavano scoprendo che quella medesima direttiva loro nel loro Paese di origine l'avevano recepito in un certo modo e Novi amo sempre o quasi sempre
Un tantino più avanti ci veniva e ci viene tuttora difficile spiegare che sì la direttiva comunitaria la stesa vero nuovi abbiamo ritenuto di doverci aggiungere sempre qualcosa
Questa non è una una critica in sei anche sì che a ben pensare in questo modo si rischia di arrivare a un risultato che perverso rispetto a tutta la logica la costruzione comunitaria cioè si rischia di innescare dei fenomeni di distorsione della concorrenza
Che è esattamente l'opposto di quello che si vorrebbe si vuole perseguire
Con normative dimensione sovranazionale la storica Boy
Grado al grado fa giustizia di certe tendenze perché esattamente dal momento in cui scopriamo che la dimensione nazionale non è più sufficiente rispetto alle realtà d'impresa che stanno nascendo occorra che in qualche modo anche il Parlamento rimetta mano rispetto a certe scelte passate
Perché altrimenti questa linea di sviluppo nome appagante soprattutto non è per noi italiani
Direi che questo però deriva anche in parte qui mi sento di fare un'autocritica come italiano e modestamente una critica alle istituzioni
Deriva anche dal fatto che a mio modesto avviso noi abbiamo sempre vissuto la dimensione comunitaria come fonte normativa con una notevole dose di distacco paga intellettuale
In altri termini non abbiamo finora e spero che le cose vadano cambiando e soprattutto spero che dopo Maastricht che questa nostra direttiva di cui ci stiamo occupando credo che sia proprio il il punto del non ritorno abbiamo sempre considerato le fonti normative sovranazionali come una un po'che cosa vi accessorio
Di non realmente determinante di nuovo realmente incidente allo stesso modo aveva legislazione nazionale e allora l'autocritica che io vivo sul mio versante ma credo possa essere trasferita con una certa dose di fondamento anche ai nostri amici del sindacato deriva dal fatto che non si capisce bene perché si devono seguire le cose di Brussel e soprattutto perché si devono seguire le cose di Brussel per tempo
Io ho sempre cercato di sostenere per quanto potevo di applicare ma la cosa non è tanto facile che a Brussel bisogna esserci bisogna essere presenti prima della direttiva non dopo
Cioè dobbiamo nella fase di formazione
Allo stesso modo di come si comportano i nostri più avveduti lungimiranti i partner comunitari
Lei associazioni imprenditoriali e strano vedo disabile questo avviene anche per la casa che ci ospita incontrano qualche difficoltà a spiegare ai loro soci che essere a Brussel per tempo
Che qualche cosa che ha la stessa dimensione di importanza è la stessa dignità di ruolo che non essere presenti
Quando veniamo convocati a Montecitorio Palazzo Madama Berlin parlamentari o cose di questo genere
Le cose non sono più così perché grado ordinando già da prima giuridici rilanciata da almeno vent'anni
Ma sempre di più con l'andare del tempo e sempre di più sarà dopo Maastricht quella che una serie di formazione di normative che sono destinati ci piaccia o no
A a precipita ci Abdou suo tra la tuttora disattenzione quasi generale
Io credo che non sia casuale che noi facciamo queste riflessioni nel momento in cui siamo chiamati ad aggiornare a riflettere intorno alle ricadute in ambito nazionale di questa direttiva perché e proprio l'oggetto è proprio la materia che disciplina allora questa direttiva che ha a che vedere con l'informazione con la consultazione
Con la nascita e il decollo faticoso di una dimensione di dialogo sociale comunitario che ci deve portare ad essere più attenti all'Europa come fonte primaria
Di normative e non come un incidenter tantum
Già come vengono trasferite nel nostro ordinamento molte delle direttive comunitarie dei famosi leggi comunitarie più o meno ci arriva addosso intorno al ventinove dicembre di ogni anno trenta ventotto
Dove lo stesso strumento normativo magari nella stessa Gazzetta Ufficiale vengono trasferite trenta quaranta cinquanta direttive
E cose del genere danno la la sensazione di quello che mi permettevo di sostiene e di di segnalare anche sì
E vedo in qualche caso che le direttive annoverò svolto rispetto alla nostra realtà nazionale una funzione di supplenza utile per non dire indispensabili io ricordo che
Quando sei o sette anni fa
Ci trovammo in questo ricordo che mi ha molto vivo e che mi trova ancora gestiva adesso a dovevo innovare il contratto collettivo per i lavoratori bancari scoprimmo che non esisteva un'altra fonte utile credibile di riferimento
Per individuare la famosa area contrattuale di applicazione del contratto dei bancari se non una piuttosto famosa seconda direttiva comunitaria del mille novecentottantanove che in verità era stata dettata emanata per tutt'altre finalità che non fossero quelle di tipo sociale o sindacale cioè dobbiamo fare se vogliamo essere obiettivi
Anche un ragionamento che non soltanto si rivolge in termini di critica alla eccesso di ricadute a livello nazionale abbiamo detto prima ma in qualche caso anche ha una funzione di supplenza che che suona critica rispetto alla nostra capacità di determinare con sufficiente autonomia certi aspetti della nostra disciplina sociale nel suo complesso
Io non vado per il momento al di là della esperienza calle che è quella che ci impegna in questo momento però credo di potermi permettere via già in questa prima serie di riflessione che se ci stiamo dando un appuntamento che mi sembra molto valido
Che quello di una
Di un trasferimento vissuto partecipato
Condiviso di applicazioni in Italia di una direttiva come quella sui binari attraverso tutto il lavoro che stiamo facendo insieme e che ricordo abbiamo cominciato a fare due anni fa
E quindi una volta tanto siamo stati abbastanza avveduti in termini strategici io non vedo nessuna ragione del perché lo stesso criterio di comportamento la stessa logica non debba essere trasferita anche alle direttive che sono davanti a noi Callieri ricordare quella sugli orari che estremamente importante nella nostra stagione politico parlamentare e politico sociale ma se ne possono ricordare anche delle altre in atti termini non vorrei che questa nostra esperienza così impegnata di esperienza concertata in vista del trasferimento della direttiva sui chiare nell'ordinamento nazionale finisse per rimanere un un caso isolato ma secondo noi questo è un modo un approccio è una filosofia di trasferimento delle direttive comunitarie che diventare la regola non può restare eccezione ci misto lento
E in termini di calendario e la prima se non una delle primissime anche la materia degli orari di lavoro
Grazie dottor capo
Dato torto capo
è partito un suggerimento un ammonimento ad hoc
A titolo né la necessità di è sempre presenti abbiamo essere a Bruxelles prima della elaborazione e della e e della approvazione delle direttive la domanda che ci dobbiamo porre però e che cerchiamo di porci in questa sede è quella alla quale dottor capo ha cercato di dare una risposta almeno una parte di risposta
Tra l'altro cogliendo alcuni spunti di particolare interesse
E la critica che viene fatta dai alla legge comunitaria è una critica molto interessante
Perché la legge comunitaria così come la legge finanziaria
Costituisce lo dico per quel poco di esperienza parlamentare che ho fatto un fattore di alterazione del normale iter legislativo nel senso che tutti i provvedimenti
Che si distribuiscono nell'ambito delle Commissioni in ragione di competenza specifica per le commissioni
Si concentrano invece nell'ambito della legge finanziaria per i vari e svariati Simi contenuti che le sono propri e nell'ambito della legge comunitaria per i svaria pochissimi contenuti per gli sono proprie anche se naturalmente di natura un po'più ridotta rispetto alla legge finanziaria
E questo questo porta sovrapposizioni e che abbiamo sentito sulla nostra pelle indubbiamente e fatta menzione di alcuni e precedenti come quella sui trasferimenti di azienda
In F in effetti si può dire che la materia lavoristica ad un certo punto si è spostata dall'Area lavoristica vera e propria
Con le relative commissioni di rifiuti Commissioni parlamentari di riferimento
Ha un'area di carattere più generale per cui sono avvenute alcune cose che forse possono apparire strane ad altri possono apparire gradite ma comunque certo sono un po'col hanno un po'costituito una deviazione
Dalla linea retta di rispettosa delle competenze e i risultati si possono anche vedere e leggere
Ecco per questo credo che possiamo ora procedere
Su questa via avendo raccolto non una ma due provocazioni polemiche o o per lo meno due provocati due provocazioni alla discussione perché ora seguendo sempre Pinto l'implacabile ordine alfabetico abbiamo un intervento sappiamo per mancanza di partecipante che quello di Sergio D'Antoni e il dottor Guglielmo Epifani si dovrà ora dire qual è l'opinione finalmente qual è l'opinione del sindacato in ordine ai gli argomenti che sono stati portati in questa sede
Ma intanto
Diceva Callieri che
Il sindacato italiano di solito almeno nel passato
Misurava le proprie proposte con questa logica del ben oltre lo dal ben altro
Io invece penso che le cose sono andate in questo modo
Noi abbiamo avuto una stagione sindacale italiana
Nella quale
Il rapporto con le fonti normative europee o con l'esperienza sindacale degli altri Paesi era vissuta con grande a sufficienza
Noi abbiamo pensato per una stagione che il modello italiano era il più avanzato il più forte
Perché poggiava su un avanzamento di diritti di potere di prerogative conquistati attraverso la lotta sindacale degli anni sessanta
E la costruzione di un reticolo di villini di potere di norme di procedure di tutele collettive e individuali che facessero del caso italiano un caso un po'anomalo nel panorama europeo
C'era una parte di verità in questo ma c'era anche una parte vivente di torto
La parte di verità consisteva nel fatto che facevamo riferimento a quello che noi eravamo ha così come nel nostro Paese le relazioni sindacali si erano sviluppate e si erano definite avevamo torto perché davamo un giudizio delle altre esperienze europee francamente francamente sbagliato
E mi riferisco in modo particolare quelle esperienze di relazioni sindacali europea doppiamente esisteva ed esiste un sindacato rappresentativo e quindi opera e agisce
Nel rapporto con la determinata situazione specifica di quel Paese se si vuole dir questo io dico che è vero ma è anche vero che il sindacato ha superato quella
Oggi siamo in un'altra fase almeno per quanto riguarda noi la fase nella quale non possiamo fare a meno di una cornice europea
Sia per quanto riguarda le fonti normative sia per quanto riguarda gli indirizzi di regolazione che una serie di aspetti dei rapporti tra letta
Questo perché ne vogliamo l'unione non è ne vogliamo l'Unione sulla base anche ovviamente
Di una difesa da carta sociale ne vogliamo l'unione politica
E non lo vogliamo in astratto ma siccome abbiamo parlato adesso penso al congresso della CGIL
In tutti i modi in tutte le l'attitudine di questi processi della globalizzazione
Siccome vengo da un congresso della CISL Internazionale che si è tenuto a Bruxelles esattamente l'asta dieci giorni fa in cui di tema era la sfida dalla globalizzazione
è evidente che una delle risposte possibili alla questione così delicata di come costruire nell'epoca dei mercati globali qualche sede autorevole di regolazione dei meccanismi spontanei del mercato
Non può che essere che quella di assumere una dimensione di rappresentanza politica
Transnazionale meta nazionale come punto di riferimento di questi principi di regolazione che possono aiutare l'iniziativa sindacale mi posi lavorano in settori nei paesi o a livello europeo allora non c'è dubbio che noi dobbiamo guardare con grande attenzione a queste fonti normative a queste esperienze alla costruzione anche di un avvicinamento tra storie esperienze che sono ovviamente da paese a paese diverso
Allora da questo punto di vista la questione quindi battiamo cioè la trasposizione della direttiva per quanto riguarda
I comitati aziendali europei io credo che sia un'occasione che non vada disperso
Non c'abbiamo lavorato in modo un po'nuovo sono due anni che insieme a Confindustria si credito abbiamo costruito un reticolo di esperienze di confronto di discussione che ha coinvolto ambedue le parti delegati i nostri i rappresentanti delle imprese interessate in modo particolare di alcuni settori dell'industria del settore
Siamo arrivati adesso il punto nel quale dovremmo tentare di tracciare una parola definitiva per quanto riguarda questo lavoro
E qui avverto il punto che non mi è sfuggito dall'intervento del dottor Felice
Sostanza del dottor Callieri dice ma questo lavoro che abbiamo fatto sul recepimento di questa direttiva dovrebbe essere collegato a un analogo lavoro da fare per quanto riguarda la direttiva sugli orari
Ora io dico una cosa di questo tipo
Noi su questa direttiva abbiamo abbiamo lavorato per tempo e mi pare di capire che siamo a un passo da poter raggiungere un'intesa tratta
Nelle forme che poi si vedranno accordo verbale di intenti suggerimenti congiunti da dare alla governo tutto quello che la fantasia dei nostri menti può partorire
Se come sarebbe sbagliato non fare questo passo
Anche perché la materia in questione è una materia normata ormai il settanta ottanta accordi collettivi d'azienda o di gruppo
Dove il sistema delle relazioni sindacali ha già trovato dei punti che vanno bene e lavoratori delle diverse aziende o gruppi che vanno bene alle parti imprenditoriali
Questo ci facilita il compito non si tratta di andare oltre
La direttiva europea si tratta in un quadro normativo il più possibile uniforme nella continente di vedere quale esperienza da desumere ovviamente dentro l'esperienza collettiva di questi mesi può essere tale da rappresentare un punto di riferimento certo anche nella trasposizione della direttiva
Se invece si vuol dire
Che il raggiungimento di questa intesa viene in qualche modo subordinato a un analogo raggiungimento d'intesa in materia di orari di lavoro il discorso si fa un po'più complessa e siccome anche sbagliato
Perché non c'è dubbio che operano logica si deve si può tentare anche questo su questo mi pare
Però se come dire su una questione come quella di orari di lavoro permangono
Tra noi e la Confindustria in modo particolare qualche punto di vista di querce
Io credo che sia sbagliato il fatto che esista su un punto di merito un'opinione diversa che questo influisca per quanto riguarda il lavoro che abbiamo fa e come se io dicessi
Noi siamo disponibili a fare questo lavoro per quanto riguarda la trasposizione di questa direttiva severissimo insieme lo stesso giudizio sulla trasposizione della direttiva sulla sicurezza di lavoro
Siccome così non è nel senso che abbiamo opinioni diverse e ognuno rispetta le opinioni dell'atto le abbiamo espresse non abbiamo mi pare neanche polemizzato più di tanto io troverei strano che quello che si poteva fare per il passato non l'abbiamo fatto debba valere in collegamento per il futuro
Lo troverei anche sbagliato
Perché in generale tra noi e la Confindustria
Su questo voglio terminare ne corriamo rischi
Corriamo il rischio di essere stati d'accordo nei momenti della transizione più difficile della storia recente del Paese
Quasi che le difficoltà del quadro politico di governo parlamentare Esterno ci spingesse lo a una sorta di Unión sacre sociale in grado di regolare i rapporti in una fase complessa la vita
E adesso stabilizzazione
Più o meno definita del quadro politico legislativo tra le parti invece si determinasse come dire un livello continuo di incomprensione che poi portassero a rompere una cornice una una cultura e anche una come dire un clima di rapporti che invece secondo me va perseguito per evitare questo cosa c'è da fare per evitare questo c'è da come dire isolare i punti su cui si è in dissenso portare avanti quelli su cui abbiamo nel merito posizioni comuni tentando di individuare di limitare al massimo i punti sui quali c'è discussione tardino
Io credo che questo sia il metodo da seguire e non il contrario cioè non partire da un punto su cui si è in dissenso per aprire allargare l'area del dissenso dei rapporti tra le parti
Ma esattamente il contrario
Lavorare su tutto quello che ci vede esprimere punti di vista congiunti comuni o comunque tali da definire una rete intesa tra di noi indicare isolare i punti sui quali abbiamo opinioni diverse io credo che per lo sviluppo delle relazioni sindacali in Italia e più in generale per l'evoluzione neanche per il rispetto corretto di quello che abbiamo fatto in questi anni questo sia la strada il metodo se
Grazie che fa nel senso che potremmo fare subito a ruota sentire l'intervento di Pirani così beh abbiamo il quadro globale delle posizioni del sindacato
Ma credo anch'io importante sottolineare un aspetto di questo nostro dibattito
Un aspetto che forse viene sottovalutato ma su cui come organizzazione sindacale complessivamente come parti sociali a mio avviso va sviluppato una riflessione
Nel momento in cui ci siamo posti l'obiettivo
Di un processo di unificazione europea
Di cui la moneta unica è uno degli aspetti seppur certamente strategici
Possiamo noi pensare all'interno di questo processo e soprattutto nella sua fase conclusiva che mai auspichiamo riesca ad arrivare nei tempi stabiliti
A vere un'Europa caratterizzata da sistemi di protezione sociale di relazioni industriali i sistemi contrattuali così differenti come sono attualmente i diversi sistemi
Oppure
Non è cosa giusta cominciare a riflettere attorno a processi di
Homo omogeneizzazione delle procedure dei sistemi di relazione sindacale a livello europeo
In questo senso
Sono vere alcune considerazioni che venivano fatte poc'anzi pensiamo a come veniva all'interno del movimento sindacale negli anni passati demonizzati alcuni modelli il modello tedesco come una sorta di bestia nera da evitare in tutti i modi oggi non solo quel tipo di indicazioni di modelli di relazioni concertativi di cogestione sono
Oggetto di discussione di merito nel nostro Paese ma in qualche modo guardiamo e critichiamo certe rigidità dello stesso sistema tedesco
Per esempio la stessa rigidità legislativa nell'impianto dei Carlotta la dalla Germania rispetta quello che noi stiamo in questi giorni discute
Si tratta cioè di capire come noi vogliamo tradurre in un atto legislativo ma prima ancora che in un accordo pattizio
Quell'indicazione di scambio di opinioni instaurazione del dialogo così come testualmente ve citarla direttiva sui cavi
Da questo punto di vista io credo assolutamente giusto
La via che è stata seguita
Una via cioè
Che prima ancora di affrontare le norme di un testo legislativo affronta il tema dal punto di vista del confronto tra le parti dell'accordo pattizio non è un caso che in Italia abbiamo quasi credo cento accordi sui comitati aziendali europee nei diversi settori produttivi
Si è fatta c'è un'esperienza diffusa si sono realizzati accordi e oggi
In assenza dobbiamo dirlo di una legislazione di partecipazione del nostro sistema che lavoro italiano non esiste una legislazione di questo tipo come presente in altri in altri sistemi siamo ad un recepimento della direttiva di tipo ovviamente legislativo che dovrà trovare innanzitutto una coro dalle parti poi si tratterà di vedere se sarà un accordo interconfederale se sarà un testo congiunto che suggeriamo alla governo per presentarlo al Parlamento o quant'altro
Ma non c'è dubbio che è quello che faremo
Diverrà certamente un elemento di omogeneizzazione con sistemi di relazioni sindacali negli altri Paesi ma diverrà inevitabilmente io credo un punto di riferimento nazionale attorno a questo tema della partecipazione
Che sempre più assume attualità pensiamo a quello che è in atto in termini di discussione attorno per esempio le questioni della privatizzazione della liberalizzazione dei grandi enti di grandi strutture noi non possiamo pensare di affrontare questi problemi se non li affrontiamo anche dal punto di vista della partecipazione
Dei lavoratori alle scelte d'impresa attraverso delle strumentazioni precise di consultazione in questo senso accordi anche cominciano a essere definiti ma la fissazione di un testo di legge attorno al seppur spiegare attorno alla partecipazione diverrà sicuramente un punto di riferimento molto molto importante
Ecco perché
In parte
Io credo dobbiamo fare tutti uno sforzo per superare le ultime difficoltà che si frappongono all'accordo sui comitati aziendali europei
Credo che se la strada è quella pattizia
Quella del dialogo del confronto dell'accordo tra le parti gran parte del lavoro è stato fatto a me i quasi cento accordi
Sono stati definiti per molti versi interni
I contenuti
Dell'informazione
Sono stati definiti i criteri di formazione dei comitati aziendali europei
è stato sono stati definiti i soggetti che promuovono i comitati aziendali europei ovvero sia le strutture di categoria nazionali e le direzioni aziendali dell'impresa è nelle improbabile imprese molti multinazionali operanti nel nostro territorio con casa madre in Italia oggi rimettere in discussione queste in qualche misura parrebbe a me una forzatura che credo non vada fa
De poi il problema delle altre direttive che qui è stato richiamato è un problema sicuramente lei Roma
Io credo vada innanzitutto assunto positivamente il fatto di dimostrare che attraverso un raccordo pattizio tra le parti è possibile è questa la strada di elezione
è che noi indichiamo per recepire queste queste direttive
Cioè cioè cioè se il confronto dalle parti e da sottoporre evidentemente poi al al legislatore a cui resta comunque evidentemente il potere poi mi fare di fare le leggi è la strada che noi sceglie e da questo punto di vista però dobbiamo riconoscere anche le differenze che esistono sia nel sistema legislativo nazionale sia nelle stesse indicazioni delle direttive tra direttive direttiva quella sui comitati aziendali
Non solo è stata preceduta evidentemente come ricordato da numerosi accordi aziendali ma si inserisce in una situazione in cui non esiste una legge sulla partecipazione nel nostro Paese
Quella per esempio sull'orario di lavoro che veniva richiamata
Non solo è una direttiva probabilmente molto più arretrata per molti punti di vista anche perché ha risentito della posizione della Gran Bretagna all'interno del contesto comunitario che ha ha cercato di bloccare una serie di di innovazioni però si inserisce in un contesto dove esiste seppur obsoleta per molti versi una legge nazionale sulla sugli orari di lavoro
Io sono per cogliere questo dato che noi dobbiamo privilegiare in questo la il confronto tra le parti
E una via che in qualche misura indicato al problema dell'orario la scelta contrattuale come sede ridere determinazione
E di quelli che sono gli orari l'orario normale di lavoro è una strada che a mio avviso può essere percorsa dopodiché l'intervento legislativo e di supporto dove di fissazione
Di una serie di limiti però è una strada sicuramente autonoma da quella dei comitati aziendali
Europea
Rendere difficile una via che pure dovrebbe essere parlerò per il lavoro di due anni che si è fatta quella sui comitati aziendali europei
E che va conclusa perché questa è una conclusione positiva
Sarebbe un valore aggiunto anche per le altre direttive cioè si dimostrerebbe la validità di una strada quella contrattuale quella pattizia per affrontare anche altre altre tematiche a partire evidentemente dal recepimento della direttiva sulle ore di lavoro su cui si è iniziato un seppur in maniera ancora molto rock e molto embrionale un confronto su cui però evidentemente e i tempi la dinamica il confronto con il legislatore devono avere una propria autonomia grazie
Grazie Pirani
Potremmo darci questo ordine
Quinto di fare una provocazione agli interventi che si succederanno
Provvederò
A modificare un po'l'ordine
Lo facciamo sorpresa va bene
Estrazione nel in maniera in maniera ad alternare di più da alternare di più le voci devo le voci rappresentative
E sulla base di quello che è stato detto finora cerchiamo di preparare il terreno a una seconda tornata che deve può cercare di rispondere in maniera specifica ad una serie di punti
Il primo punto è questo onere di attuare la direttiva ma poi il discorso si è un po'allargato anche su altre direttive tra l'altra una somma una sopravvenuta quella sugli orari di lavoro che pone pone porrà certamente non pochi problemi
Allargandosi un po'il campo resta sempre la domanda di chi deve attuare le le direttive
Autonomia devo devono essere soggetti collettivi le parti sociali oppure deve essere la legislazione deve essere un combinato disposto tra frutto di collaborazione tra legislazione interventi e delle parti sociali
E a questo punto detto parti sociali il problema cui cerchiamo di sfuggire cerchiamo di raccogliere isolare in un cassetto della memoria che è quello della rappresentatività delle parti sociali in qualche maniera ci verrà incontro dovremo pure
Vedere se è possibile affrontarlo tanto più che nell'ultimo congresso della CGIL a Rimini mi pare che si sia levata qualche voce non così intransigente
Tra l'altro non da parte dei dei protagonisti del congresso ma da parte di ospiti qualche voce significativa non così intransigente sul tema della rappresentatività
E allora
Chi
All'onere dell'attuazione
In su che piano siti distribuisce
Come si identifica il soggetto che chiamato all'attuazione stesse quindi tema della rappresentatività
E qui mi pare che c'è una notevole materia per la discussione che attraendo il base di parte avete cercando la base di partenza
Sull'argomento della direttiva qua novantaquattro quarantacinque
Poi si ritrova di fronte il tema di altre direttive Dio ora e altre direttive del futuro che non non è certamente da ritenere che sia estinta la volontà la voglia di direttiva da parte della comune da parte dell'Unione Europea
In questo senso chiederei di nuovo ecco chiedere scusa di nuovo una prova di collaborazione da parte di cantiere che è così
Cortesemente riuscito ad eccitare la discussione e poi seguiamo dagli altri interventi secondo un certo ordine ritengo che si può sperimentalmente verificare ma lo verifichiamo di volta in volta tre
Prima di
Inoltrarmi sul difficile terreno
Le provocazioni Gino Giugni Chanda Sperto dico difficile perché complicato complesso
Lo lo vedremo
Una prima però una prima stima replicare agli interventi
Dei colleghi ed amici di parte sindacale
Per dire con tutta chiarezza che io sono per la politica dei cento fiori
A me vi produrrò fiore secco
Interessa abbastanza poco
E dico fiore secco
Non per non per spregio ai possibili contenuti e potenziali di attuazione di questa direttiva
In realtà abbiamo partecipato con interesse a questa iniziativa contiamo di portarla fino in fondo convinti come siamo che il problema non sia quello di garantire una cornice un tessuto di dialogo sociale per le imprese multinazionali operanti dalla base italiana oggi imprese che si sono tutte quante più o meno dire più che meno coperte con accordi che a questo punto vanno aldilà dei possibili contenuti della direttiva e della sua attuazione ma in funzione dell'interesse strategico
In organizzazione come la nostra
Non può o essere assente
Interesse di lunga lista
Che discende dal processo di internazionalizzazione che sta investendo il tessuto delle piccole e medie imprese piccole che crescono media che crescono e diventano multinazionali
Anche le piccole
E a queste offrire un quadro offrire una cornice entro cui operare ci sembra doveroso quindi è un fiore diceva così
Non secco sicuramente
Improduttivo per tutto il sistema delle multinazionali base italiana perché hanno già proceduto dare attuazione attraverso accordi verde vegeto per quel che riguarda la prospettiva tra un fiore
A me
Non non piacciono i ricatti io non ho mai fatto ricatti in vita mia
Quindi non ho mai detto e non dico
Questa attuazione non va avanti se non va avanti l'altra
Però a me piace la chiarezza
E la trasparenza dei comportamenti
Allora a me non piace
Lo dico
In tutta franchezza che si tenti di fare di questo oggetto un fiore da mettersi all'occhiello
Per poi ritornare alla solita vecchia deprecata deprecabile tecnica della politica dei due forni
La politica dei due forni affossato questo Paese io non intendo in alcun modo
Sostenerla
Quindi chiedo e questa è una richiesta formale che nel momento in cui si andrà alla conclusione
Per l'attuazione di questa direttiva ci sia un chiaro esplicito impegno ad operare in buona fede
Perché la stessa strada venga
Perseguitata
Fino ai limiti del possibile per tutte le altre direttive
Di carattere contenuto sociale che dovranno trovare attuazione in Italia in primis evidentemente e per quelle di più immediata scadenza come quella dell'orario di lavoro
Se è così
Operiamo con una strategia se non è così operiamo per tatticismi e io ai tatticismi sono a livello questo vorrei che fosse chiaro
Non si dicesse che questo problema bollo sollevato per tempo l'ho superato già da tempo nei nostri rapporti però questa occasione pubblica per sollevarlo pubblicamente
Dopodiché ci sono i temi
Gino Giugni c'era per spicco avete sollevato
Come operare per il recepimento
Nella situazione in cui siamo
Pareti assai più autorevoli del mio
Ci dicono che la nella sostanza che dobbiamo operare per la definizione di posizioni
Concordate che queste posizioni concordate devono poi trovare in qualche modo per avere e efficacia erga omnes
Un supporto bordi legislazione
Qui c'è un tema delicato
Che era delicato nei rapporti con un Governo e con una maggioranza parlamentare di centrodestra
Ma è altrettanto delicato nei rapporti con un Governo con la maggioranza parlamentare il centrosinistra dell'atteggiamento
E di governo venti legislatore
L'opinione di governi e di legislatori è sempre stato
O di una certa insofferenza
Parlo perché riguarda le maggioranze e governi di centrodestra nei confronti delle capacità di espressione di autogoverno
Delle parti sociali
Sospette dai governi parlamenti di centrodestra
Di lo scopo consociativismo
Ai danni evidentemente della comunità del bilancio pubblico della fede pubblica e così via ovvero
Atteggiamento speculare e simmetrico
E i governi e nel parlamenti di centro sinistra immaginabile
Da verificarsi poi alla prova
Che
E si meglio di altri
Sanno non ciò che è necessario
Allo sviluppo dell'economia in logiche positive di creazione di occupazione Teti ampia diffusione di benefici sociali
Lungo atteggiamento e l'altro partono da dei pregiudizi
Che a me paiono detestabili
E da giudizi di valore che non mi sento di condividere mentre mi sento assolutamente di condividere
Un ruolo di responsabilità delle parti sociali per ciò che esse rappresentano e poi vediamo appunto il problema
Cosacchi rappresentano
Del
Assolute piene esigenza di un loro responsabili del concorso
Nella definizione di strumenti
Della politica sociale
In particolare poi nella definizione degli strumenti attraverso i quali e se tra loro si corre l'anno
Operano
In funzione del raggiungimento di Comuni risulta
Esiste temo questo
Atteggiamento di fondo
Si tratterà di verificarlo
Per quanto ci riguarda
Riteniamo che questo tipo di ambiguità non debba essere assolutamente coltivato debba essere anche se possibile duramente contrastato se possibile duramente contrastata insieme su questo talune professioni e la politica dei due forni
Da parte nostra controparte ci lascia temere
Qualche ambiguità
Sì ambiguità ci saranno verranno duramente rinfaccia
Il tema della rappresentatività il tema rappresentatività Gino Giugni come ministro del lavoro del governo Ciampi sa bene
E abbiamo cercato di affrontare affrontarlo di risolverlo con l'accordo di luglio
In un secondo il tema della rappresenta
Avevamo anche individuato possibili percorsi
Il risparmio
Non a memoria futura
Futura possibile nascita
Ci sono stati problemi
Che non erano certamente dipendenti dalla parte che rappresento
Portare avanti e portare a soluzione
Quel percorso che consentiva di dare una sostanziale attuazione al tema della rappresentatività
Le organizzazioni di rappresentanza sia di parte
Sindacale che di parte imprenditoriale
Sarebbe
Un indubbio indiscutibile Passavanti
Ancora una volta di trasparenza
Di civiltà
Atteso che la rappresentatività sostanziale ce la siamo robustamente guadagna
Quella formale
Sarebbe il caso che cioè la quella mia Simo con un pizzico un briciolo di coraggio
Capacità di rischio
Credo che sia maturo
Il tempo a fare questo passo per parte nostra
Siamo ampiamente favorevoli anche qui
La necessaria chiarezza
E metto un warning un avviso di attenzione
Non si cerchi per cortesia
Di rimescolare le carte sul tema della rappresentanza
Perché problema rappresentatività il problema rappresentanza
Sono sì collegate
Ma quello della rappresentanza ha trovato una soluzione felice
Con l'accordo di luglio
Il tema della rappresentatività non ha trovato soluzione in allora
Non può essere non deve essere l'occasione per cercare
Fare giochi o giochini
E spostare i confini sulla logica della rappresentanza sindacale così come l'abbiamo costruita di sì con dei nessi
Di inscindibili tra tra il sistema di contrattazione
I fili rossi che legano sistema di contrattazione
Con il sistema di
Se questo per caso
Fosse
Il retropensiero di qualcuno
Dico chiaramente se l'oralità latte non è proprio il caso di andare su quelle strade
Dico che se si tocca in qualche modo così cerca di toccare in qualche modo quell'equilibrio si mette a rischio si io sono lo strenuo sostenitore del mantenimento degli equilibri dell'accordo di luglio l'accordo di luglio
Il dottor Callieri ha avuto di nuovo il beneficio dall'alfabeto stato ne sono stato un po'responsabile
Ma in effetti ha tracciato alcuni punti che mi sembra meritano di essere accolti nel corso degli altri interventi naturalmente insieme con tutti gli altri rilievi che saranno formulati e li vorrei proprio articolare su su su tre aree
Su tre aree di cui fornisco soltanto le triplette esteri capito
C'è una idea di una cornuto che possa avere come materia tutte quante le direttive comunitaria
Questo come direttivo come indicazione naturalmente evidentemente non si può pregiudicare già ora quello che sarà dopo ma come indicazione
Scegliendo sì questa Merkel potevano
Questo metodo
Qui si è parlato molto in termini di panetteria no perché problema che si è posto è quello di chi fa il pane di anzi prima di tutto come fare pane poi chi fa il part
Ora chi fa il pane è l'argomento della rappresentatività e su questo ancora
Viene formulata una ipotesi avanza una idea di una rimessione dell'argomento sapete quanto complessa quanto difficile all'autonomia delle parti
E poi il prodotto dell'autonomia delle parti come viene trattato in termini giuridici gli si può conferire un effetto erga omnes è per esempio così torno su un punto col già sollevato
E fruibile a questo fine l'utilizzazione come strumento di produzione di affetti agli homeless della stessa legge comunitaria protetto guardate attenzione la legge comunitaria i suoi limiti
Se la legge comunitaria diventa il punto ti il terminale
Di una politica di larghe intese tra le parti evidentemente allora il trasferimento lignei funzionerà in effetto erga omnes diventa quasi automatico
Altrimenti sul piano della legge comunitaria si possono creare crepe dissensi
Spuntini e aspetti polemici
E qui mi pare che ci sia la materia per una risposta allora vorrei proprio affidare affidare la risposta
O di formulare un'ipotesi che sembri fruibile ma forse Epifani perché ha parlato prima
Anzi vogliamo
Ecco voglio tanti individuare i destinatari insieme Epifani piena mi in sequenza pratica così poi capo avrà lo avrà lodare di dire l'ultima parola
Dunque no Callieri a posto con la sua chiarezza usuale alcune questioni di fondo che riguarda orti i punti posti alla discussione da Gino
Io allora io dicevo già prima che noi dobbiamo stare attenti perché siamo ovviamente su una
La situazione dei rapporti tra di noi che abbastanza delicata e dal mio punto di vista al di là dei tatticismi anzi penso che non abbiamo bisogno di tatticismi e dovremmo fare per uno sforzo
Per razionale né ente definire
Gli ambiti dei punti che ci vedono in contrasto con quelli su cui siamo d'accordo ma questo come modello generale
Cioè non credo che in sostanza che noi siamo nelle condizioni o per essere d'accordo su tutto per non essere d'accordo su nulla
Per questo mi pare la questione
Ora ne veniamo da un periodo nel quale siamo stati d'accordo su molto
E per fortuna è stato così
D'altra parte era proprio delle funzioni dei momenti di governo tecnico o di capacità legislativa scarsa che la funzione autonoma delle parti sociali ha costituito neanche tanto paradossalmente perché era nelle cose un punto di riferimento all'efficacia delle scelte di governo e all'efficacia delle città eccetera
In assenza di questo avremmo avuto probabilmente una paralisi più accentuata delle scelte di governo prescelte
Ora siamo nell'ambito invece
Probabilmente di una
è una situazione politico istituzionale più rientrata nel canale
Tradizionale
Ora questo non mi fa dire che ovviamente cambia lo scenario anche per noi no
Però evidentemente dobbiamo fare i conti tutti noi Confindustria sia quel potere e la rappresentatività politica del governo sia come funzione la rappresentatività del Parma
Allora ricercato ieri che da tempo critica in modo particolare noi dalla CGIL su questa questione del branco
Traduco così quello che lui dice perché sia chiaro atto
In sostanza qual è il punto di vista che spinge Carlo ad assumere questa linea
Lui dice in sostanza se noi privilegiamo l'accordo tra di noi non può essere che a un certo punto se l'accordo non c'è qualcuno si rivolga autonomamente o far valere le proprie ragioni verso governo soprannome
Ed è evidente non mi sfugge che in questa situazione politica questa preoccupazione dal suo punto di vista canta
Ora del siccome io credo che noi dobbiamo tra di noi dirci le cose con assoluta lealtà solo
Fare una piccola rettifica che di volta in volta sceglie dove andare a negoziare la la variante diverso una variante del CIPE
Sapienza
Ora in per dirla tutta tra di noi il punto vero
Tra di noi e questo
Noi su tutto l'insieme di materia e non possiamo che ricercare una soluzione negoziale
Nella nostra storia e soprattutto perché ci sono materia la cui complessità può essere affrontata principalmente e al meglio soltanto da un negoziato tra le parti sociali
Il punto è un altro quando tra le parti sociali non c'è accordo
Per un dissenso di merito su una questione
Che cosa succede
Se su un punto prendiamo l'orario di lavoro
Per dire una questione io penso che la Confindustria italiana sull'orario di lavoro a una posizione un po'mi permetto di dire e arretrata
Anche nei confronti di altre esperienze
Io penso che l'orario massimo di lavoro per legge deve scendere alle quaranta ore e trentanove ore penso che sia stato giusto
Rendere meno conveniente l'uso dello straordinario penso che sarebbe giusta una legge che incentivi quelle aziende che riorganizzano riducono l'orario di lavoro
Su queste tre questioni su questi tre assunti la Confindustria la pensa esattamente ma
Allora è giusto che tra di noi proviamo a metterci a un tavolo e ragioniamo centralmente nei tavoli locali o settoriali però è indubbio che rimangono e punti di vista diversi
Allora se rimango dei punti di vista diverso governo Parlamento non debbono far nulla
E improprio il fatto che il nostro punto di vista che tentiamo di discutere con le nostre controparti naturali lo facciamo vivere nel paese
è una politica dei due forni è questo
Qui sta come dire il come dire il punto chiaro della preoccupazione del dottor Callieri e contemporaneamente secondo me anche limite perché insomma
Non può essere che stanno una situazione di punti di vista diversi poi ci si ferma d'altra parte sulle pensioni non è avvenuto il contrario
Sulle pensioni a un certo punto la Confindustria che stava con noi a un tavolo rinegoziato ha ritenuto prima di tirarsi indietro poi non è stata fatta partecipare alla parte finale espresso un giudizio diverso dal nostro si è fermata la Confindustria
O su tutti i giornali dal Sole ventiquattro Ore a Mondo economico o in tutti i dibattiti
Il tema della pensione della riforma delle pensioni tradita limitata dell'andare oltre questo sì quindi non c'è un oltre solo per il sindacato ci sono oltre anche da parte della Confindustria stato fatto valere ma in una democrazia così in cui anche la rappresentanza degli interessi può avere punti di vista diversi è logico che sia così
Noi ci siamo lamentati abbiamo spiegato abbiamo cercato di spiegare di far sentire la nostra voce che quella riforma delle pensioni per noi un punto di equilibrio accettabile
Per quello che fa risparmiare si poteva far di più la ritenevamo un punto di equilibrio giusto la Confindustria far valere i propri punti di vista
Non è che diciamo come dire che c'è una logica dei due forni c'è una naturale dialettica tra le
Allora per questo mi permettevo come dire di personalizzare il riferimento del dottor Callieri per dire che mentre del tutto comprensibile la logica
Che in un rapporto corretto tra le parti di interlocuzione tra le parti sia il primo punto di partenza e tanto più e tanto meglio questo avviene quando tra le parti si costruisce e si tenta di limitare il dissenso e se non si riesce a trovare un'intesa le parti ovviamente sono libere di far vivere i propri punti di vista io questo lo considero un modello naturale dei nostri
Per quanto riguarda la rappresentatività che mi sembra l'altra grande questione
Qui siamo di fronte a un punto nel quale tra le parti e poi io dico anche ovviamente il Parlamento deve essere in condizione di di esprimere finalmente un assetto che superi l'autoreferenzialità del riferimento contenuto nello Statuto dei lavoratori
Io credo ormai che sia che parliamo di case che parliamo di orario sia che parliamo di qualsiasi cosa non possiamo andare avanti con una rappresentatività autocertificata o presunto ma non possiamo dico che non si entra con la parola grossa in Europa non si va proprio da nessuna parte con il proliferare di sigle come indubbia rappresentatività di ognuno
Con questa vergogna che quando bisogna avere distacchi nell'area del pubblico impiego oppure bisogna avere i permessi si fa la somma di tutte le autocertificazione di ogni sigla e arrivano più iscritti che i lavoratori del pubblico impiego questa cosa non è proprio tollerabile
C'è una cosa che non sta né in cielo né in terra
Quindi bisogna assolutamente arrivare a urna
Per via legislativa previa ovviamente ancora in discussione è un punto di vista comune tra le parti alla definizione di un principio di rappresentatività per legge fondato su capitelli su basi certi verificabili e democratici
Sergio D'Antoni si dichiarato disponibile io questo lo trovo assolutamente un fatto importante
E credo che Nevada proprio della trasparenza dei rapporti della delle aree di rappresentatività reali di ogni parte sociale se questo processo va avanti come delle
Su una rappresentanza hai detto dottor Callieri c'è come dire qualche qualche timore io sulla rappresentanza di con tanto questo l'accordo del ventitré luglio in buon accordo anche su questo non c'è dubbio noi abbiamo una critica su un punto ma nella sostanza
Nella sostanza un buon accordo
La questione che più ci sta a cuore perché non vorrei che il dottor Callieri
Come dire avesse un'informazione non preciso delle cose che ci stanno a cuore più di altre
E esattamente il fatto che dopo l'accordo tra le parti sulle RSU i lavoratori coinvolti dalle elezioni delle rappresentanze nei luoghi di lavoro sono circa due milioni
Noi dei nostri punti di di calcolo due milioni cioè una cifra assolutamente
Minoritaria dei lavoratori
Allora
Se come noi pensiamo possa esserci un aiuto legislativo l'aiuto legislativo principalmente più che cambiare i termini dell'accordo dovrebbe puntare a rendere un po'più esigibile e universale
L'elezione delle rappresentanze nei luoghi di lavoro
Dove ovviamente abbiamo problemi per la composizione produttiva del nostro sistema dove ovviamente abbiamo ritardi che non sono mica soltanto sono anche del sindacato talvolta sono anche opinioni diverse tra Cgil Cisl UIL in questo o quel punto di lavoro
Però credo che sia percorso giusto di sostegno legislativo tutte quelle misure che allargano la platea della democrazia della rappresentanza sindacale
Perché ovviamente si può generare un processo di iniquità o anche un processo di diverse situazioni se abbiamo un'area forte di rappresentanza
Democraticamente eletta e tutta un'area che le imprese in cui non esistono rappresentanze democrat
Lo dico anche dai punti di vista di quello che effettivamente ne dobbiamo rappresentare
Perché se no corriamo rischia davvero di rappresentare sempre le stesse aziende sempre gli stessi lavoratori
E non facciamo i conti fino in fondo con la pluralità delle rappresentanze con la pluralità dei diritti e degli interessi che anche nel mondo del lavoro si esprima
Io credo che un sindacato che voglia rendere sempre più universale possibile la rappresentanza di queste tutele deve porsi questo traguardo
Quindi vorrei tranquillizzare da questo punto di vista il dottor Callieri che il nostro scopo fondamentale e quello che larga are la platea della rappresentanza e per quanto riguarda di punti della rappresentatività
Io penso che ne deriverebbe per tutto l'ordinamento materiale formale
Del tessuto sociale delle relazioni tra le parti grandi vantaggi se riusciamo ammettere una parola definitivamente assunta trasparente su questo problema
Grazie Tiffani beh ora dare la parola direttamente ad attirare in maniera che abbiamo il quadro globale delle posizioni del sindacato
Certamente il dibattito ha preso un andamento diverso da quello su cui si è iniziato il ragionamento i Cahiers ma non poteva evidentemente che essere
Che essere così proprio perché la direttiva sui Comitati Zona Europea e i conti contiene in sé una serie di argomenti che ci costringono a riflessione più ampi
Non mi appassionano come dire le riflessioni andreottiane sulla politica dei due forni in qualche misura nel senso che io credo il sindacato abbia le idee chiare non scelga di volta in volta una strada anziché un'altra
Certamente esiste un problema cioè l'assenza di un quadro legislativo puntuale nel nostro Paese che recepisca quelli che sono una sedia articoli della Costituzione
Che non si sono attuati per motivi credo tutti i nodi
E che riconosca
I criteri di rappresentanza che riconosca il ruolo del contratto e dei soggetti che concorrono a determinare un contratto e quindi del valore del valore dello stesso
E chiaro che in assenza di questa legislazione occorre seguire una prassi che può essere anche una prassi innovativa quella dell'accordo del luglio novantatré è stato sicuramente un elemento di innovazione importante e profondo che va io credo in ogni modo salvaguardato
Occorre però sapere anche dopo da un lato il referendum che ci sono stati dall'altro con la discussione in sede parlamentare dall'altra ancora i problemi che non è oggettivamente abbiamo di fronte occorre che le parti si mettano con attenzione a tentare di definire un'ipotesi da proporre alle legislature attorno ai temi che qui sono stati che qui sono stati indicati
Sapendo che molte cose stanno mutando anche nella nostrano tradizionale mestiere pensiamo ad esempio come quelle che erano anche suddivisione tipo contrattuale tradizionale stanno mutando noi stiamo oggi discutendo ad esempio la rappresentanza con quale rappresentanza contrattuale dare a lavoratori di un settore quale quello delle telecomunicazioni che oggi sono organizzati su diversi contratti di lavoro ma che un domani e queste lo sforzo che stiamo facendo potrebbero far capo ad un contratto di settore che tenga conto della cambiamento che è in atto in questa
In questa in questa realtà
Pensiamo ad esempio
A tutto un problema qua veniva ricordato abbiamo coinvolto dai due ai tre milioni di lavoratori nella elezione delle rappresentanze sindacali unitarie è insufficiente ma comunque è uno sforzo importante che è stato fatto
E però comunque sia anche se invece di tre milioni ne avessimo coinvolti cinque o sei e noi lasceremmo fuori da una rappresentanza di tipo sindacale
E quei milioni di lavoratori dell'impresa diffusa dell'artigianato della piccolissima impresa che sempre più assumono un ruolo ed una funzione dell'economia del nostro Paese
Il ministro del lavoro venendo proprio da una provincia caratterizzata da questo tipo di di economia bene sa il tipo di dinamismo economico e sociale che questa dimensione d'impresa rappresenta e i problemi che viceversa abbiamo nella nostra capacità di rappresentarli
Non solo sindacalmente ma anche dal punto di vista dell'impresa il datore dell'associazione dei datori deviatori e di lavoro quindi il problema in qualche misura va rivista e va rivisto a tutto campo noi dobbiamo pensare immaginare un organizzazione sindacale che non sia conservatrice dell'esistente ma che sia in grado di affrontare l'insieme delle tematiche dei problemi di flessibilità degli anni che ci presentano gli anni che abbiamo di fronte
Ecco perché noi vogliamo legare riteniamo importante avere un punto di riferimento di tipo legislativo sulla questione della partecipazione
Cioè di una sede in cui lavoratori diventano anche protagonisti di un dialogo di un'informazione al di là poi degli aspetti anche meramente meramente contrattuali degli degli stessi
Dopodiché su questi temi
Non scegliamo una strada che quella di puntare ad una cornice legislativa che valorizzi il confronto tra le tardi
E dobbiamo sapere che abbiamo dei problemi problemi nei confronti delle controparti naturale tradizionali cioè le associazioni degli imprenditori
Ma paradossalmente di rischiamo di averli anche con l'interlocutore governativo questo è il problema noi vogliamo a vere un sistema abbiamo posto come UIL ad esempio un riconoscimento di tipo legislativo del ruolo del confronto del sindacate del ruolo del sindacato nella determinazione dei processi concertativi che non possano essere sviluppati a seconda che ci sia un governo a un governo o un governo Bindi o di volta in volta a seconda di quello che accadde
Nel Paese da questo punto di vista siamo rimasti negativamente
Colpiti dal fatto che il Governo abbia presentato abbia aperto un confronto a tutto campo con un incontro molto di immagine ma poco di sostanza concreta con credo venti trenta associazioni rappresenta ventuno associazioni rappresenti compreso il sindacato ovviamente
Qui ha presentato un po'le linee-guida dopo di che il disegno di programmazione economica allora elaborata al di fuori di una confronto concertativo
Tra tra le parti e questo evidentemente introduce degli elementi di riflessione critica
Che investono e possano investire il merito su cui ci confronteremo evidentemente in altra sede ma anche il metodo cioè se viene riconosciuto o meno questo ruolo di rappresentanza in un sistema partecipativo e concertativo all'organizzazione sindacale ed è un problema
Che oggi è all'ordine del giorno perché le questioni sono evidentemente molte a partire dei problemi
Del lavoro che non possono essere affrontati con un dialogo non dei due forni ma con un dialogo in qualche modo sotterraneo no in sedi formali di confronto e eventualmente di concertazione tra le parti
Con il governo che poi
Evidentemente dovrà trovare un momento di sintesi e le traduzioni legislative che spetta ma certamente parla grazie
Grazie dottor Pirani allora le posizioni del sindacato mi pare che stiano emergendo con molta chiarezza e
Per non essere ottimisti a tutti i costi diciamo che ci sono delle venature di differenza
Ora tocca a noi poiché essere tanto bravi da coprire queste da coprire da colmare queste queste la queste venature oppure tanto perfida cercare di approfondire il solco
Il solco è indicato da una visione o evidentemente
L'i minimalisti Ca'
Dei gli effetti della ricezione di alcuni di alcune direttive
Qui è emerso come non poteva non non emergere come un fattore di possibili con possibili potenzialità laceranti quello del quella della rivede direttiva sull'orario di lavoro
Ora l'orario di lavoro la materia dell'orario di lavoro particolarmente il testo di quella direttiva nel complesso obbedisce alla regola del tetto massimo per si prevede una o uno una durata massima del lavoro
Il che dovrebbe lasciare ampie disponibilità alle parti sociali per andare oltre
E naturalmente se già in partenza assumiamo il principio della non vincolatività delle chiede della della ricerca libera di autolimitazione rispetto rispetto a alla potenzialità di queste direttive corriamo anche un po'il rischio di minimizzare l'impatto di una politica di riduzione del tempo di lavoro economico mai vi orario di lavoro ma dico tempo di lavoro
Che potrebbe articolarsi nella maniera più varia trovare un limite massimo sempre nella direttiva comunitaria che peraltro parla di quarantotto ore sia pure con comprensione comprensibilità dell'orario straordinario
E poi e poi giocarsi il tutto per tutto attraverso in la normale dialettica della contrattazione
Questo è un punto importante però che va richiamato in questa sede proprio mentre si affronta congiuntamente l'argomento su cui ci siamo soffermati preventivamente e su cui si è forse stesse soffermato il convegno nella giornata di ieri
Della applicazione della direttiva comunitaria in materia di consultazione informazione dei lavoratori
L'altro aspetto che balzato fuori
Non poteva non essere è quello relativo alla rappresentatività dei lavoratori anzi forse lo provocato anche un po'io
Qui sono stati ventidue punti molto molto precisi
La rappresentatività non deve essere autocertificata la rappresentatività
Dovrebbe in qualche modo anche essere vista come materia di non esige di materia materia non esigibile nel senso che ne materie esigibile cioè in materia
Materie che in qualche modo può essere tutelata non soltanto attraverso la forza collettiva attraverso l'azione diretta
Ma anche attraverso qualche procedimento di carattere giudiziario o o a oppure rimesso alla stessa autonomia delle parti che possono cercare di affrontare il problema delle carenze delle inadempienze mediante mezzi propri
Come vedete quindi sto cercando di sconfinare anche un po'dalla logica stretta
Che imporrebbe semplicemente il ricorso all'articolo ventotto dello Statuto dei lavoratori possiamo anche seguire strade alternative che siano più consone ai bisogni e alla logica dell'autonomia stessa in una linea di tendenza
Orientata fortemente verso la comprensibilità
Delle materie comunitarie nell'ambito della applicate recezione e attuazione
Collettiva
Dottor capo al compito di concludere questa tornata di interventi io mi auguro che ci sia un po'qualche qualche venatura di dissenso nei confronti delle posizioni che sono state già espresse da fare da che sono state espresse da pirati Sartirani Epifani e
Mi auguro anche che
Sarebbe sarebbe il risultato migliore deposizione di capo non fossero del tutto conformi alle posizioni di caldi come vedi sto cercando di seminare zizzania nell'anno no racconta al Lizzani ha nell'ambito dell'ambito dei rapporti tra le parti sociali de nell'ambito della stessa parte sociale
Tra i cento mila difetti e mi vengono attribuiti sempre sta proprio di ragionare con la mia testa e quindi si tranquillizzi
Dal punto di vista colpisce finale
Ci puoi anche scommettere che venature di senso a alcuni aspetti dei ragionamenti di Epifani di Pirani ci sono da parte mia ma non c'è cerco sempre di di di mettere mio modo di ragionare coi di operare il minimo di vis polemica il massimo possibile
Razionalità
Ragionevolezza come era ampiamente prevedibile la nostra discussione sull'applicazione
Nell'Italia della direttiva sui chiave ha finito ma mi sembra che fosse più che giusto per così finisse
Per agganciare altri elementi che hanno addirittura una come dire dignità complessiva superiore
E che si ritraggono in cui da questa visione comunitaria all'interno dei nostri problemi nazionali senza però perdere di vista la dimensione etica
Io credo sui discussi che Callieri faceva non per
L'intenzione Minerva velleitari interpretarlo che Callieri abbia detto però se ho ben inteso una qualche cosa di estremamente interessante
A proposito della connessione trapper così di attuazione di diverse direttive comunitarie che incombono più o meno nella stessa epoca
Eppure anche di altre luglio ha detto
E me lo sono anche registrato chiudiamo pure questa vicenda della attuazione il più possibile concordata il più possibile gestita insieme
Della direttiva sui Cahiers alla condizione che è una condizione di buona fede degli stessi parametri di comportamento si adottino anche quando dovremo trovarci e ci siamo già
Nella fase di attuazione di altri strumenti comunitari e soprattutto lui pensava come tutti noi pensiamo con la materia degli orari allora francamente mi sembrerebbe estremamente difficile esprimere un dissenso per
Perché qui non si sta parlando di furore in termini come dire rigidi e drastici da posizioni dopo adesso in una materia rispetto all'altra ma giuramento di buona fede di comportamento coerente quanto a una materia rispettate materie beh questa è tutt'altra cosa e qui mi sento di sottoscrivere totalmente quello che ha detto
Qual è la preoccupazione che avete sentito emergere ed è anche la mia quella che è stata immaginifica mente ma non tanto definita come la politica dei due forni
Allora qual è la preoccupazione e qui si parte da un esperienza che ai miei prepara il Dinoi anche notevolmente stratificata e consolidare
La preoccupazione che si tenda in più o meno inconsapevolmente nel nostro Paese a considerare la ricerca del consenso sociale
Come una fase istruttoria rispetto alla ricerca di diversi e più avanzati equilibri attraverso gli strumenti istituzionali
Perché se così fosse io credo che molta o comunque indefinita disponibilità delle parti imprenditoriali a seguire la logica la fase istruttoria non ci sarebbe e a buon titolo
Io ricordo anche qui anzitutto il professor Giugni ma anche il professor segue molti dei pazienti ricordo una delle cause fosse una delle principali cause
Del fallimento podio Fortunago detto della cosiddetta prima stagione dei protocolli
Cioè quella dei Protocolli dei primi anni ottanta a parte altre ragioni sulle quali i contorni per delicatezza penso in particolare a
E per gli studiosi inizia Dinoi e quello che è passato sotto il nome del ministro del lavoro delle
E qui abbiamo un solo due dei personaggi
Di del prologo
Perché non funzionò del tutto perché successe allora una cosa che e per certi aspetti fu abbastanza simile ci sarebbe da preoccuparsi un po'di quello che poi è capitato al protocollo novantatré in altri termini fummo capaci come parti sociali di tracciare delle linee molto ben precise già allora
In materia di compatibilità economiche con strumenti meno raffinati quelli che poi abbiamo adottato in materia di quantità di riduzione dell'orario di lavoro in materia di un primo disegno abbastanza attendibile dato all'epoca delle materie di competenza dei due livelli di contrattazione fissando addirittura già allora la tempistica tutto sommato credibile e poi gestita ma i fatti
Di posizionamento del livello aziendale rispose comunque decentrato rispetta quello nazionale quel protocollo non funzionò esattamente per tutte le partite collegate alle problematiche che il già allora vivevamo col secondo
Meno anziani meno tensione del mercato del lavoro
E perché non funziona
Perché ci trovammo di fronte patti sociali
E devo dire lo stesso Ministero del lavoro nel nei suoi ruoli istituzionali
E di consulenza davanti a un atteggiamento del Parlamento il quale sostanzialmente diceva sì sì abbiamo letto il nostro protocollo ma adesso facciamo delle cose diverse
Il risultato fu che non ci fu
La riforma legislativa del mercato del lavoro in Italia come ricaduta coerente del protocollo del ventidue gennaio dell'ottantatré
E questo uno delle zampe Zope di quello strumento che però Gianluca aveva una validità e una credibilità complessiva del tutto il rilievo allora non potremmo che capita sempre volte
Cioè non vorremmo in altri termini che l'impegno delle parti sociali venisse dedicato in perfetta buona fede e con totale e diciamo incondizionata attitudine alla ricerca di un punto di incontro il più possibile equilibrato
Salvo sempre simile a voi che non basta perché in un'altra sede si va a fare le cose diverse
Questo l'elemento di crisi
Della filosofia i protocolli rispetto al sistema istituzionale nel quale pure tutti noi dobbiamo riconoscerci
è un po'è come risubentra deformazione professionale come quando qualche volta ci capitava c'è capitato di dedicarci con tutto lo spasimo possibile alla ricerca di un accordo in sede sindacale Salvo sentirci dire Polidori dalla parte imprenditoriale adesso andiamo a sentire i lavoratori e se non basta presenta qualcosa
E morì a dire che no perché in realtà il punto di caduta il punto di incontro il punto della verità era l'accordo e non quello che poteva scaturire
Da consultazioni successive o quant'altro
Allora nell'ultimo contratto dei bancari è avvenuto esattamente ecco può succedere cosa succede a chiunque quindi per hai perfettamente il diritto di citare l'onore e la reciprocità è appunto di fatti l'abbiamo attuata
E l'abbiamo attuata però questo può succedere all'una o all'altra delle due parti ecco non credo che dall'una o dall'altra delle davanti questo possa essere elevato al sistema di relazioni sociali o sindacali nel nostro Paese
Questo per quanto riguarda la così detta politica dei dei due forni
Per quanto riguarda gli altri aspetti che sono stati citati che chiaramente sono interconnessi con il rappresentanza e rappresentatività
Beh qui si tratta di una materia estremamente delicata nella quale devo dire che come rappresentante di interessi imprenditoriali e tutto con molta attenzione con molta cautela comunque
Anche se poi queste cose ci riguarda molto da vicino
E perché Cilento con molta cautela
Perché molti di voi anagraficamente mi devo collocare tra coloro hanno vissuto una lunghissima stagione nella quale siamo stati chiamati informalmente informalmente a esprimere una sorta di giudizio di Paride rispetto a posizioni nettamente distinte delle tre principali centrali sindacali che non a caso sono tre
Rispetto allo stesso tipo di problema una posizione che tutti ricordate conoscete da parte della CGIL tendenzialmente e storicamente più incline all'adozione di strumenti mitico legislativo
Sia per la rappresentanza sia delle altre materie
Una posizione direi marcatamente viva dedicata della CISL che invece era tutta incentrata sulla scelta degli strumenti contrattuali una posizione per certi aspetti diverse peculiare della UIL che vedeva il ruolo del sindacato come dire più innervato all'interno delle strutture formali del sistema produttivo rispetto alle altre due che prima ho citato e ci siamo mossi con molta difficoltà rispetto a questo tipo di problematica che in certi casi nel passato c'è stato anche posto non voglio dire imposto come una sorta di oneri di scelta come tagli appunto che dovrà scegliere tra una delle tre Grazie siamo riusciti a divincolarsi ma abbiamo registrato tutti i fenomeni di tensione che nascevano da contraddizioni di questo dico
Ci sembra adesso di ricordi di registrare anche un recentissimo avvenimenti della riviera romagnola che sembrerebbe esserci qualche diverso approccio rispetto a questa problematica
è un fatto sul quale evidentemente dobbiamo riservarci ogni tipo di riflessione
Anche se è del tutto chiaro che dal punto di vista di rappresentanti di interessi imprenditoriali noi dovremmo essere e dobbiamo essere in realtà verso la chiarezza dei rapporti verso la trasparenza per la sola certezza dei rapporti gollista dovuto però una storia che viene da lontano che viene dalla Costituzione del quarantotto con tutto quello che ha innescato intorno al trentanove e al quaranta ricordo tra parentesi
E ci deve rendere attenti rispetto a a questo tipo di apparente o sostanziale novità
Ci capita qualche volta c'è capitato anche ignora un recente passato garantire nel presente DS quasi nulli rappresentanti di interessi imprenditoriali più convinti
Rispetto allo stesso sindacato o apparati dello stesso sindacato rispetto alla centralità
Del ruolo del sindacato medici nelle vicende che hanno accompagnato la formazione del protocollo del ventitré di luglio del novantatré ci è capitato di essere noi rappresentanti imprenditoriali
Più convinti dello stesso sindacato di parti importanti dello stesso sindacato a proposito per esempio nella vicenda della riserva del terzo
Nei meccanismi di formazione della se devo dire con qualche meraviglia da parte nostra eppure c'è capitato svolgere questo ruolo
Ci è capitato Allo stesso modo di dovesse minori e ci sta capitando ancora per certi aspetti quasi più convinti sostenitori rispetta lo stesso sindacato della filosofia cosiddetta del canale unico rispetto alla filosofia del doppio canale
Per quanto concerne una serie di organismi rappresentativi di interessi delle categorie lavoratrici
Ci è capitato e questo è il dato che abbiamo registrato tutti noi adesso ho la presunzione di rappresentare tensioni ragionamenti che vanno al di là del settore che specificatamente rappresento ci è capitato di essere tutti nuovi delle categorie imprenditoriali più convinti
Di certi effetti nefasti che sarebbero derivati dai recenti referendum in materia di rappresentanza e rappresentatività sindacale di quanto non apparisse se insieme lo stesso movimento sindacale
Devo dire con qualche meravigliai qualche disagio perché avremmo dovuto ritenere che invece elevati dovessero essere non dico invertite ma quantomeno poste sullo stesso livello ecco che questo ci rende molto attenti rispetto a questo tipo di nuovo atteggiarsi della problematica della rappresentanza della rappresentatività
Giugni poneva o sfiorava pieno un tema che io mi permetto di raccogliere supponiamo che siamo per vivere una nuova stagione di relazioni sociali più istituzionalizzata
Rispetto al passato supponiamo insisto sul supponiamo che ci si debba preparare una misura o nell'altra a uno scenario nel quale la vita l'attività la la la la credibilità della del movimento rappresentativo degli interessi dei lavoratori debba essere supportato più di quanto adesso non si da strumenti legislativi io mi permetto di dire ma non è una riconvenzionale perché andavo ricatto che se questa CBA dovesse esserci sta a questo punto il sindacato però dovrebbe assumersi una serie di responsabilità formali connesse all'uomo di rappresentanza e rappresentatività formale
Derivasse da
Questo tipo di cambiamento non voglio qui evocare quello che succede nei paesi di lingua germanica a proposito delle inadempienze sindacali rispetto a certi tipi di leggi di comportamento ma è chiaro che si terrà un certo tipo di scelta ne conseguono tutte le conseguenze cioè non potremo più sentirci dire come qualche volta ancora ci accade
Di fronte a situazioni di tensione su certi luoghi di lavoro in situazioni più o meno patologiche
Noi ci allarghiamo tutta ma non siamo in grado fino in fondo di controllare certi fenomeni certe tensioni certe patologie se si va a scelte istituzionale ne conseguono tutte le conseguenze
Dell'articolo ventotto all'incontrario se proprio vogliamo proseguire
Nello sviluppo
Una una uno strumento giuridico che pure abbiamo largamente conosciuto istintivamente sulla base della mia esperienza io devo dire
E mi sono ritrovato in tutta la mia attività professionale ma non soltanto per un fatto morale o personale ma anche in termini di convenienza delle ricadute complessive di un certo tipo di operare io mi sono trovato abbastanza bene con strumenti che nasceva hanno da una filosofia del ruolo di rappresentanza e rappresentatività che si ignorava più nella realtà che non nel sostegno formale
E questo fa parte della nostra storia passata più o meno recente non dico che non siano maturi i tempi un cambiamento
Poiché però siamo qui riuniti per parlare o abbiamo cominciato con la ragionare di applicazione del nostro paese di direttive comunitarie dico
Che sarebbe non dico in Congo ma quanto meno problematico il raffigurante una situazione della quale fu sia in presenza di livelli più sofisticati più io mi occupo di robusti Ithil più solenni
Di rappresentanza degli interessi dei lavoratori dipendenti in Italia rispetto a una situazione della rappresentanza della rappresentatività del sindacato in Europa che mi permetto di dire al momento ancora abbastanza matematica
Allora fosse bisogna anche valutare che tipo di raccordo bisognerebbe darsi con questa ipotesi tra quello che decidessimo di fare in Italia di un certo tipo sarebbe un cambiamento sostanziale
E quello che invece dobbiamo cui preparati a gestire nella dimensione europea non credo che possiamo permetterci una situazione nella quale facciamo una scelta di un certo tipo
Nel nostro Paese in presenza di scelte tuttora prevalenti nel contesto quindici piccoli saranno diciotto venti venticinque non so quanti
Che di tipo sostanzialmente diverso
Non vorrei che altri termini che ci capitasse per l'ennesima volta di fare delle scelte italiane punti risultassero in controtendenza rispetto all'India quod plerumque accidit dimensione sovranazionale credo che hanno anche qui si trova la valuta cioè credo che il sindacato italiano si debba porre un problema di nuovi criteri
O di criteri comunque più robusti più consolidati più evidenti più ostensibili di rappresentanza a livello comunitario allo stesso modo di quelli che si vanno raffigurando nella nostra dimensione nazionale
Grazie
Grazie dottor Cappon
Avrete notato e se non l'avete notato
Bellori glielo ricordo io che il coffee break che non ce sta
Non c'è stato e non ci sarà perché free abbiamo ritenuto opportuno accelerare i tempi di ad alla in ma in modo da pervenire ad una significativa chiusura
La tavola rotonda avuto uno sviluppo
Straordinariamente interessante perché i punti fondamentali sono stati tutti quanti toccati il timore che sulla tavola rotonda si sposasse una coltre di conformismo direi che proprio non c'è stato perché le i punti di vista pur in uno spirito di forte collaborazione
I punti di vista sono risultati risultati sufficientemente divaricati per il momento da far ritenere che il confronto continua ai essere utile tanto più che poi i punti di vista divaricati hanno un punto di riferimento unitario che costituito dalla necessità di dare attuazione a questa e alle altre direttive di costruire cioè in sostanza una politica della ricezione delle direttive europee che ci sia il più possibile una politica comune in maniera da poter giungere poi a risultati comuni cioè risultati concordati cioè a dare una grande impronta di sviluppo alla stessa autonomia collettiva trasferendola finalmente sul piano dell'azione comunitaria
Con questo credo anche di aver terminato il mio compito credo anche di essere ormai maturo dichiaratamente maturo per ESP trasferirmi alla televisione dove svolgere funzione di moderatore dibattiti televisivi come vedete mi sono subito cioè mi sono subito cercato dopo la cessazione dell'attività parlamentare un'attività professionale alternativa
E vorrei dare ora la parola al ministro Tiziano Treu e una parola finale al direttore o direttore uscente
Del comunità del dell'autore che la commissione del per l'Unione europea Carlo Savoy mi grazie per quello che mi riguarda e parola circa
Grazie sita quel pezzo che ho sentito
Mi pare che la tavola rotonda sia stata
Non conformista
Io comunque non sono qui in veste di mediatore faccio qualche riflessione in realtà pensavo di farle soprattutto sul
Tema direttiva dei consiglieri vedo che
Fosse inevitabile ci siamo allargati su temi che riguardano direttore un po'la filosofia le detrazioni sindacale nel nostro Paese il rapporto tra legge e contratto
Quanto il sindacato si istituzionalizza selezione della legislazione insomma temi molto generali
Cominciando peraltro dalla questione
Specifica direttiva
Sui consigli
Io noto che
E siamo anzitutto di fronte a un quanto europeo venne normative
Scrive materie sociali in evoluzione
Siamo sicuramente tutti i più attenti a guardare
Alla livello europeo che cosa veramente può fare il livello europeo in materia di normativa
Un po'anche qui abbiamo avuto delle oscillazioni certi periodi abbiamo avuto un
Grande entusiasmo dei
Normazione per le direttive
Poi c'è stata una reazione negli anni ottanta con no la direttiva
E morta infatti per molti anni ci sono stati i cassetti pieni di Progetti e forse adesso forse
C'è più una
Quinta mento e dire vediamo con circospezione maggiore
Quali normative europee possono emergere
Fidiamo meglio i temi e soprattutto cerchiamo di
Fa sì che si tratti di direttive di di una siamo nella seconda o terza generazione cioè
Prodotto un po'più sofisticato
Di quelle che erano
Notte alle origini infatti se se se si possono notare
Tendenze sono queste rendere le direttive
Più flessibili qui poi bisognerebbe fare esempi perché cosa voglio dire cosa voglio dire
Direttiva flessibile
Merita qualche
Considerazioni in ogni caso insomma direttive che sono sempre più aperte
Nel dare opzioni
Non solo agli Stati
Ma anche alla alle parti sociali quindi c'è una doppia flessibilità somma nuovo
Sempre più normative su su obiettivi con opzioni plurime tranne circa gli strumenti anche il capo appunto negli stati membri tesi come legislatori come Amministrazione e poi questa ulteriore specificazione
Opzioni a alle parti sociali che come dire
Si valorizza l'autonomia contrattuale sia in fase di formativa adesso ci sono poi tutti i procedimenti di cui al protocollo
Ma anche nella fase per il dopo diretti quindi abbiamo delle direttive che si fondano su
Ampie consultazione o contrattazioni a livello
Sovranazionale europea e poi abbiamo delle direttive che lasciano sempre più spazio al applicazione come ci ha detto che qui la trasposizione concertata
Ho contrattata sul qualcosa di diverso da sola concertata è una cosa perché non necessariamente c'è un arco
Ecco trattata accordo da qui poi segue l'applicazione
Quindi i un ulteriore se volete ultimo esempio di di è quello invece proprio della direttiva
Che recepisce
La il contratto collettivo per caso dei congedi parentali
Quindi sia pure in modo un po'discutibile ma è così cioè noi abbiamo appunto direttive flessibili in nel senso che dicevo prima e abbiamo anche direttive francobollo
In realtà questo questi come dire non è l'ideale del pool tutta la per la vicenda del come si è trasposto l'accordo sui congedi parentali indica normativa europea
C'è un po'
Non lineari sia in ogni caso grosso modo abbiamo anche questo tipo
Mi sembra che si può migliorare ancora
Ma già abbiamo un ma quadro
Di
Di
Regolamentazione europea che molto articolato con gioco tra le fonti quanto originale anche un po'più complicato di quello che sia in molti beh in molti paesi poi dell'OPA questore questa roba ad una cosa come dire lunare e marziana perché in molti Paesi europei non conosco tutte queste questi giochi tra fonti sono belliche insomma legge e contratto noi siamo tra quelli che avevamo fatto già ma
Molti lo ad agire e quindi insomma
Cosa che per questo abbiamo dato qualche contributo alle ultime generazioni di direttive che sono particolarmente
Sì sì ricordato questo evoluzione del quadro europeo sembra che nella ipotesi specifica di del direttiva
Se il consiglio di beh insomma sarebbe molto
Comitati aziendali sarebbe molto
Singolare anche sorprendente
Italiani non su tasse appieno
La indicazione data dalla
E girato europeo che questa è una materia
Dove
Il ruolo prevalente se non lo scutello spetta appunto le parti sociali nella versione direi più piena
La pensione si fa accordò potrei spinta confederale Rocco artrosico scooter partenza interconfederale
Quindi non significa che si escludono poi articolazioni interne e questo viene in qualche modo si può discutere sulle tecniche
Reso efficace
Dunque in qualche modo si garantisce la generalità ricchezze
Direi che la materia con un solo questa è la direzione della indicazione della direttiva non solo questa sarebbe la tradizione italiana
E io ma anche questa è una materia che si presta particolarmente perché questa la materia dove che addirittura l'Italia molto più in questo che altri paesi tutta la materia della consultazione non ha mai avuto
Una legislazione in sostanza mentre viene persino Inghilterra c'è la in qualche modo quindi noi siamo in questa materia un caso di contratto a Lismore estremo allora ripeto sarebbe strano che proprio la materia del genere nove non prendessimo appieno l'occasione che si generata dal legislatore
Per quanto riguarda la lotta l'atteggiamento
Del ministero del lavoro ma anche lì diciamo in generale della
Nostro governo c'è stata un atteggiamento ditta totale disponibilità per questa strada
Non ne abbiamo confezionato nessun prodotto neanche intermedio perché era in un po'perché eravamo anche pupazzi in altre cose ma non era quel non è questo stato motivo principale avremmo con tutti i giuristi che abbiamo fatto abbastanza presto a confezionarla Wagner ritenuto che fosse opportuno lasciare che si sviluppa Sella
Il rapporto tra le parti evidente che qualche pezzo poi intervento
Legislativo
Sci ci sarà ci dovrebbe essere comunque ci sono temi insomma su cui una si può dire che esiste una
Può dire una riserva di legge in ogni caso ci sono punti su cui
Il legislatore impoverimento e dovrà dire qualche cosa
Di più come in tema di riservatezza forse in tema di sanzioni
Sulle definizioni di uffici potrebbe anche di Mark le definizioni
Forse non è vero
In ogni caso questa la all'auspicio
Non c'è nessuna intenzione di a vere e di fare interventi legislativi
Se non
Assolutamente
Resi necessari dalla
Carenza di accordo comunque insomma stadi adempiere indicazioni che possono mai scritta scadenza del legislatore delle direttiva Ste
Io mi auguro che
Che su questa materia seria doc Hristo che ci sono scrive rete dati ampi elementi di convergenza quelli di divergenza residui insomma
In un clima normale
Perché questo aggettivo mai si fa fatica a usarlo
Si dovrebbero supera punti divergenze arresti una volta che se avesse una una un'intesa o un vero e proprio accordo poi dieci può discutere come
Attribuire l'efficacia USA generale faccio molta qui non voglio addentrarmi questo è poi una sarebbe un accordo
Non quelli insomma con efficacia obbligatorio procedurale e quindi non è di quelli che pone i problemi
Che angosciano si fa per dire i giuristi da molto tempo verso Como quelli nell'aria omnes del contratto normativo quindi insomma
Una soluzione la sito
Ha detto questo sulla
Ci può appunto fare una formula come gli stessi congedi parentali o in altro modo
Bene detto questo io ripeto mi auguro che in questa estate perché il prodotto deve maturare questa è stata dato che il termine ventidue settembre
Quest'estate mi auguro che maturi questo accordo
E adesso certo se sì allarga il quadro
No non è che ci semplifica Anna delle soluzioni
Come minimo
Il fatto di
Aggiungere temi
Prende sicuramente più complicato
Il percorso anche se fossimo tendi come dire su cui non ci sono pregiudiziali
Invece ogni tanto c'è qualche sentore di pregiudiziale
Qui abbiamo temi
Grande impegno allora il sicuramente su cui il metodo contrattuale e meno ho dato che non su questo tema
In ogni caso
Dico che
Siamo diciamo così
Nessuna sempre non solo nessuna pregiudiziale anzi ci sono molte altre materie che
Potrebbero essere istruite con la stessa tecnica raccolto qualche forma di trasposizione
Direi che quasi tutte le materie indicate dall'accordo del ventitré luglio del novantatré vanno in questa di vanno in questa direzione ma non tutte con la stessa come dire forma intensità
Adesso siamo in fase di ieri verifiche di verifica dell'accordo del ventitré luglio questa settimana si apriranno i tavoli
Il confronto con le parti sociali
Per vedere come applicare tutte le parti ancora non attuati come a integrare aggiornare
Sul versante sì prevalentemente dell'occupazione ma anche su altri versanti dopodiché dopo che si sia verificata la volontà delle parti perché
Forzature no sarebbe contraddittorio con lo spirito e la lettera dell'arco del ventitré luglio
Perché dicevo tutte le materie sì ma non tutte nello stesso modo perché
Il voglio dire anche nella nella nella nostra esperienza alcune materie sono state oggetto di informazione e poi in grado di autonomia di decisione del il governo è sempre stato molto forte o più o meno forte di fatto a seconda dell'autorevolezza del governo però volevo tipica materia DPEF non è mai stato oggetto di dice di come dire di consultazioni intensa con la finalità di arrivare a un accordo perché non modelli avuto neanche cercato neanche interlocutori sociali
E quindi è stata come dire oggetto di informazione più o meno intensa con punte di consultazione più o meno significativi
Le pensioni abbiamo avuto una vicenda eccezionale eccezionale dicono loro sempre detto
Perché lì sia per il tipo di materia sia per una contingenza storica non solo per il tipo di Marte basta dire son solo dei lavoratori perché non è vero Repubblica pensione conformista
Fa un sistema molto complicato in cui certo che c'entrano i contributi ma concentrati i contributi delle aziende eccetera
Intervento lo stato di questo una complessa ma per una ragion per motivi storici che tutti conoscono e nel caso dell'anno scorso c'è stato un altro che informazione consultazione c'è stato un vero e proprio accordo che poi il Parlamento peraltro è stato
Come dire
Ampiamente significativamente integrato mamma non ma non cambiato nella struttura
Beh questo è un caso di concertazione che si trasforma in vera e propria contrattazione partita tre finita due
Il mercato del lavoro è un'altra materia poteri voi due avete tirato fuori i governatori sì piatta la
La tavola mi ci metto anch'io la
Tutta la tematica del mercato del lavoro beh è una che qui è una materia su cui si Sicilia e sempre praticato una qui si concertazione stretta ma non necessariamente con esiti contratta
Su alcune materie non c'è stato l'intesa e il governo ha proceduto
Per conto suo è poiché abbia ottenuto risultati o no dipende come sempre dal dinamiche parlamentari che sono i fruite dalla lobby delle parti ma anche nel rapporto tra Governo Parlamento eccetera eccetera quindi questa è una materia
A sua volta particolare
E Emili poi qui adesso si sono menzionati questi due oggetti difficili sono una normative sull'orario
Nella nella normativa sulla rappresentatività rappresenterà
Ma io sul sull'orario credo che abbia detto venne
Giugni
Landi reiettiva una direttiva che che riguarda gli standard
Massimo minime secondo me il punto di vista
E quindi questa battuta sposta poi in realtà la normativa sull'orario in quanto tale
Come dire
Molto più impegnativa e corista
Da ritenersi come del resto non solo io abbiamo detto più spesso di prevalente responsabilità delle parti
Legislatore può fare necessariamente in sede
Perché glielo dice la direttiva europea a perché una linea chiara
Di già intrapreso può fare l'operazione del tipo di tipo premiale
Quindi vincenti come si è detto confondono può sintetiche incentivare gli orari corti di disincentivare l'hic et nunc costume come dire
C'entra neanche può veramente con la direttiva
è un situazione di sostegno che ovviamente molto delicata perché anche in questo caso ti intervento legislativo proprio perché la materia degli orari di fatto da Lorenzo mi ha detto profondamente una materia contrattuale
Intervento legislativo qui dovrebbe avere un forte diciamo un conforto
Ventinove interventi favorevoli del fare cosa che al momento attuale incerta
E io lo dico in generale di quando facciamo discorsi sulla concertazione al treno come quella che in corso
è stata nel nel novantatré che in diretta ripetuta eccetera e non dimentichiamoci che la concertazione a tre
E un livello ulteriori
Con una specie superiore rispetto alla contrattazione a due né in tutta la storia nella filosofia delle relazioni industriali e quindi insomma già è un po'un genere delicato come salute e sarebbe sarebbe come dire difficile immaginare che che la consacra tre regga bene se poi sotto al piano di sotto
I due
Contraenti cioè nella contrattazione storica Regina non non funziona quindi io vedo con preoccupazione elementi di tensione al piano di sotto
Perché questi disturbano possono essere molto utilmente pericolosi anche per il piano di sopra sempre che te questa espressione
In materia di rappresentatività e finisco e di rappresentanza beh e qui come dire alcune direttive
Indicazioni di massima ci sono nell'accordo del novantatré nei Home plesso mi pare che anche qui l'accordo del
Novantatré è stato abbastanza equilibrato peraltro lasciando dei margini di ambiguità sono il suo equilibrio ha letto che a proprio sul punto rappresentatività rappresentanza dei margini
Ambiguità
Beh come Cile anche in qualche altro pezzo qua e là insomma
Io credo che io che si debba distinguere rappresentatività la rappresentanza d'arresto distinta un po'in tutti molti paesi europei qualcosa
Diverso è possono andare congiunte se il sistema è istituzionalizzato possono andare disgiunte possono avere Toni diverso sulla rappresentatività
Ma io credo che sia ci sia l'avevo consenso sulla necessità mentre quanto io posso vedere comunque certificare che necessario andare oltre un sistema di nera autocertificazione Inter resto
Lo si vede già c'è un abisso tra il sistema del Pubblico impiego tradizionale che pure non è perfetto ci mancherebbe
In cui però c'è pur sempre troppo sempre più recente iscritti
Letti ci e di distribuzione sul territorio che sono stati in qualche modo accertati più o meno
Precisamente e quindi una qualche fotografia cioè e il sistema dice appunto di nuovi
Ministero del lavoro in cui veramente
Non ci troviamo davanti a l'assenza totale di edilizia Lancs perché voglio dire dice sempre qualcuno mente
Non dei ponti e dei qui presenti ma delle organizzazioni del presente e beh ma allora se quello di Chiara tanto io dichiaro dieci milioni di iscritti e poi vediamo Pierfrancesco
Siamo ad un po'al sul limite del paradosso quindi bisogna superando
Del resto anche l'indicazione del Pubblico impiego nascono dalla contrattazione se ricordate no Comit criteri insomma di suoni fonte contrattuale
Io ritengo che si debba lavorare in quella direzione faccio notare che commessi come anche nelle indicazioni costituzionali e che le elezioni non è l'unico criterio
Dal punto di vista
Cioè punto c'è un
Pluralità di Goethe questo imputati dappertutto nel mondo montane a tradizione europea
Prevenzione iscritti strutture sono sempre che combinati decidiamoci decidere credo che non sia impossibile trovare un accordo che possa favorire poi una normativa di legge su questo punto un po'più difficile la faccenda sulla
Rappresentanza su queste RSU che hanno
Una base poteva ritenersi solidale raccolgono Lampre
Poi c'è stato
Una lunga c'è stata una lunga vicenda
Storia di controverse
Da ultimo io non ho notizia della decisione della Corte costituzionale che era annunciata nessuno Cenarius musulmana vuol dire che non è stata pesa ho reso perché queste cose si sanno molto rapidamente
In ogni caso chiusura Parenzo la Corte costituzionale i cosa si si può immaginare
Anche dopo le
Qualche
Modifica di atteggiamento di Rimini
Della
Vittime all'interno del sindacato perché su questo punto le di noi l'anno scorso facemmo un tentativo se ricordate prima del referendum cui anche i coinvolto personalmente
Per vedere se si riusciva dritto trovare una soluzione che avesse
Una qualche consistenza e poiché Service anche evitare
E allora
Sì sì furono ostacoli quasi
Pregiudiziale comunque rivelatisi insuperabili sia al nello schieramento sindacale della CISL ha una posizione diversa da altre due e e poi tra
La parte sindacale Hillary da parte di imprenditori adesso se c'è un'apertura di questo fronte da parte della CISL e questo facilita cruciale meno no percorso
Io credo che non io non non
Come dire non ti conveniente nel
Mi sembra solo di rilevare che
Fitto il tempo sia maturato
Su Unipol può può essere non stanzia difficile anche qui per questa è proprio la materia come dire
La materia più vicina interna corporis del sindacato quindi è più difficile da regolare per legge parte coi notati chi ha regolato per legge questi questi questi punti sono iberico doppio canale
Di rappresentanza che non è l'Italia dove si canale unico molto più difficile se non impossibile abrasiva a toccare la pelle o peggio insomma del sindacato in ogni caso fatto il sindacato abbia dichiarato pelle disponibilità seguire la difficile strada del indicata da ambiguamente da raccordo novantatré
è una per tutte
Lavoriamoci ancora sopra io credo che si qui sarebbe saggio immaginare
Più che mai una legge di principi molto leggeri come la strada che si accertato il contatore con
Varie commissioni precedenti
Gino Giugni aveva fatto delle proposte molto equilibrate anche noi l'anno scorso c'avevamo provato regge su qualche con qualcun i principi guidare poi un rinvio alla accordato alla contrattazione
Una legge pesante in una materia del genere pesanti su completa regolativa vi sembrerà
Poco fuori della della norma però stiamo a vedere
Concludendo
Io mi ripeto e mi auguro che in questa stagione vi
Consultazione concertazione ad ampio raggio che rivede l'intero sistema potenzialmente della perché l'accordo del ventitré luglio ha l'ambizione di nessuna carta costituzionale come si è detto del del lavoro
In questo clima e mi auguro che i vari
Fronti della concertazione o c'era no almeno con lo stesso spirito anche se ci sono come ho detto gradi diversi porco alcuni prodotti possono essere degli accordi veri copia due altri possono essere dell'intesa più generiche
Mi auguro che questo prima
Continui o meglio ci confermi perché c'è qualche segnale di scollamento
Le materie sono tante ma con delle con delle
Scalia che scadenze con delle priorità
Diverso è io credo che sarebbe bene che non è una simile nostri impegni
Europei
Un po'più puntualmente di quanto è nelle nella recente di tutti
Quindi faccio per di nuovo particolare voti
Perché si concluda
La la l'istruttore contrattuale consensuale anche che c'è stata
Su questa direttiva dei comitati aziendali europea
L'Italia e molto come sistema di relazioni sindacali come sappiamo basata sulla regolazione autoregolazione se si vuole
E anche
Meno istituzionalizzata della media europea
Io non so se si apra una stagione di istituzionalizzazione forte il sindacato
Uno potrebbe dire che estrapolando governando il Paese di altri paesi europei laddove c'è un governo di un certo tipo che ha obiettivi potenzialità stabilì di c'è la una una delle premesse per una istituzionalizzazione forte destinata si è così in pratica ma che sia così nel caso che l'Italia
Si si può dubitare
Io sarei già sufficienti sarei già contento che si procedesse molto rapidamente nella verifica e nell'applicazione completa dell'accordo ventitré
Alla parola per le conclusioni dottor Cardoso a voi correggerà l'orario l'argomento
Ma io
Egitto
Appare che gli eredi trarre delle conclusioni vorrei innanzitutto scusate il direttore generale
Alla lasciando l'anno
Dovuto partecipare al comune al la riunione del consiglio formale del Consiglio dei ministri della Salute a Dublino
E che come tale non ha potuto partecipare
Credo d'altra parte che l'ora avanzata
Mi esime dal fare delle conclusioni lunga farò qualche breve considerazione
Soprattutto a titolo personale
Alla luce anche di
E i dibattiti che fin dall'inizio
Quando
In primo luogo versi credito poi
La Confindustria poi le organizzazioni sindacali e poi insieme tutti i vari attori hanno incominciato
A discutere della trasposizione della elettiva sull'informazione la consultazione multinazionale
E ho seguito con molto interesse
Tutti questi vari di varie
E mi limiterò a Gaeta
Tirare
Due
Piccole conclusioni
Dicendo peraltro che
Probabilmente il dibattito di stamattina vecchi vive a Brussel da ormai trent'anni
Vediamo un po'scioccato questo tipo di dibattito non essendo al corrente
E tutta quella che è la quotidianità del vostro
Mi limiterò soltanto a parlare
A vederlo nella dimensione europea
Sottolineando come ed è stato sottolineato parecchio stamattina
Anche
Ministro Treu concludeva in questo uno dei primi obiettivi dalla nostra partecipazione comunitaria e quella di rispettare un po'meglio le date e non solo per Maastricht
Non solo per l'Unione economica e monetaria di cui si discute molto a per le tacche concrete di scadenza e mi sembra che la data del ventidue settembre
Sia una data estremamente importante
E credo che sia possibile rispettarla nonostante Michele calore ostili sia vicino
Perché nei vari discorsi lei vari confronti percepito
Da Torino a Firenze a Milano fino a ieri
Credo che ci sia molta materia d'intesa tra le parti sociali
E che sarebbe possibile eventualmente attraverso un combinato disposto tra le parti prima raccordo tra le parti
E intervento regolatore
Ministero arrivare a dare entro il termine stabilito
Una
Risposta soddisfacente e pienamente consona peraltro allo strumento
Per non aver sentito nessuno stamattina antipatici non è peraltro ieri
Ricordare come noi stiamo discutendo nel contesto del protocollo sociale
Il contrasto del protocollo Cioce
Cioè l'ARPA una parte del del protocollo sociale che è il risultato di un accordo formale tra imprenditori e sindacati arriva alle europee che i capi di Stato e di governo
A mastri hanno ratificato tale e quale hanno introdotto nel trattato tale
Tra questi
C'è un articolo che assorda proprio all'ambizione che mi sembra comune
Da parte delle parti sociali italiane che quella
Di
Trasporre meglio di recepire meglio le direttive comunitarie nell'ordinamento italiano c'è c'è infatti uno dei pro
Una critica da fare è stato appunto credo che tutti sono d'accordo con me
Il nuovo il metodo della legge delegata sia certamente il meno soddisfacente
Anche perché non uscente una presa di coscienza da parte degli interessati stessi che si battono
In seno alle organizzazioni internazionali dei datori di lavoro ed ai lavoratori per ottenere un certo tipo di risultati
E poi non ne vedono più questi risulta perché il Consiglio dei ministri delibera e poi attraverso una legge delegata senza nessun dibattito diventa legge dello Stato più o meno buona che sia e al recepimento di più o meno buono che si ora mi sembra importante ricordare in questo contesto l'articolo due sei
Che il protocollo
Che prevede proprio
Che siano le parti sociali che possano
Di concerto con il governo
Tentare in primo luogo la trasposizione per via contrattuale
è stato questa disposizione uno dei più grandi successi
Te lo vince ed è l'accesso e questa è la prima occasione dopo aver perciò l'occasione di fare della invece che la direttiva informazione consultazione dei lavoratori fare l'accordo europeo
Per l'informazione e la consultazione dei lavoratori questo di riuscire a fare almeno in termini di trasposizione un accordo sul piano nazionale
Mi sembra che si è perfettamente logico e con sono proprio anche con lo spirito della direttiva che è soprattutto una direttiva che come dicevo ieri
Prescrive in primo luogo l'impegno negoziale
Ma vorrei in proposito fare una su o ulteriore considerazione io credo che
Dopo aver sentito un po'dibattito di stamattina
Ci sia un dibattito essenziale che vada fatto nel nostro Paese tra le parti sociali ugualmente col Governo
Non si tratta di ricatto via al Pincio
Se si fa questa direttiva sei si traspone questa direttiva attraverso un accordo allora io voglio che si si ci sia la corda anche col male
Io credo ministro che
Sarebbe estremamente importante
Che le parti
Le due parti
Insieme con pubblico discutono seriamente sull'interpretazione dell'articolo due sei
Perché diventi abitudine corrente
Che prima che la trasposizione alle partite in pieno
E decidano insieme dato che il vero problema
La difficoltà è una delle grandi riportati in trent'anni di politica sociale comunitaria
Io ho constatato è proprio il fatto delle incertezze tenuto conto della diversità tra i quindici sistemi niente dei paesi membri
Tra la materia regolabile per via legislative la materia regolabile per via contrattuale
E questo una delle ragioni che rende difficile al l'armonizzazione sociale e comunitaria
Io credo che un dibattito
Di metodo sull'interpretazione dell'articolo due sei potrebbe facilitare
Poi nel in seguito
Questo
Discussione preliminare per vedere il tipo di regolazione che nella trasposizione la natura della trasposizione che via via che vengono adottati degli strumenti comunitari potrebbero essere prescelto
è un suggerimento semplici
Sembra estremamente opportuno e potrebbe probabilmente favorire
Il seguito
L'utilizzazione di quel metodo quel di quale ruolo
Delle parti sociali sia attraverso la concertazione sia attraverso il negoziato
Che l'obiettivo fondamentale direi della dimensione sociale comunitaria grazie
Allora l'associazione
Tutti
Va
Va be'
Lavoriamo presso la povertà