"Il ruolo dei moderati nella nuova stagione politica" organizzato nell'ambito della manifestazione nazionale della Festa dell'Amicizia dal titolo "Popolari in festa" tenutasi presso la Rocca dei Boiardo dal 12 al 22 settembre 1996

Sul tema il ruolo dei moderati nella nuova stagione politica
Ma che probabilmente nel corso della discussione sarà meglio precisate forse neanche Porretta dagli amici che prenderanno la parola
E che
Tende come interlocutori per via Conte Mita
Tutti conoscete
Il ministro Maccanico
E sì auguriamo che stiano arrivando la presidente Pivetti e in sostituzione e di dedica dovuto partire per
Un incontro dei ministri e si tiene gli Stati Uniti l'onorevole Stajano
Io sono nel ruolo per me un poco insolito di moderatore
E cercherò di restare il più rigorosamente possibile per l'intro questo abito anche se mi va un po'stretto
Ma vorrei dire subito che e quando affrontiamo questa questione
Il ruolo dei moderati potremmo forse concedendo qualche cosa
Alla polemica corrente anche quella che si è svolta ieri sera sotto questo tendone
Al linguaggio dei i grandi giornali e probabilmente ad una definizione per quanto discutibile come quella di moderati però più corretta il il ruolo del centro
è un ruolo molto discusso
Per qualcuno per un lungo arco di tempo
Si è
Con levata nei confronti del al ruolo del centro una polemica e quasi pregiudiziale
Come se il solo parlare del centro solo porre questa questione
Significa se andare contro l'esigenza di un profondo rinnovamento della vita politica italiana
E secondo la politologi a dominante
Non dico quella che dipende dai poteri forti altrimenti si apre subito una interminabile polemica diciamo quella che domina
Sulle pagine di tutti i grandi quotidiani italiani
Il rinnovamento è essenzialmente caratterizzato dal sistema bipolare esisteva bipolare è caratterizzato da una sfida continua
Tra la sinistra e la destra che in questo modo alternandosi alla guida del Paese garantiscono
Il traguardo della democrazia il funzionamento migliore di un sistema democratico
Come accade in tutte le grandi democrazie dell'Occidente
Poi vi è stata una fase nella quale la discussione si è orientata a conquistare centro
Nel senso che sia la destra che la sinistra si sono rese conto
Che da sole
L'urna come l'altra
Se radicalizzare lo hanno eccessivamente la loro posizione avrebbero regalato all'avversario un'area di consensi
Che lo avrebbe fatto vincere Lara di consensi intermedi ilare dei consensi usiamo pure la parola del titolo di questa sera moderati cioè quelli che non accettano
Uno scontro troppo violento un conflitto politico troppo radicalizzato che ritengono che la moderazione sia una virtù anche nella lotta politica
E allora è iniziata la corsa al centro
Una cosa che riconosce che esiste un elettorato di centro
Ma ritiene che questo elettorato non possa diventare un soggetto politico autonomo e che quindi il problema fondamentale di questo elettorato ossia da quale parte stare nella contesa politica
è un elettorato al quale è assegnato un po'col compito di ago della bilancia
Macché deve limitare
Il suo compito politico a questo
E io credo che anche questa definizione anche questa valutazione del centro per quanto più positiva di quella che prima o
Rapidamente sintetizzato
Per noi che una definizione che vada un po'costretta cioè non è che soddisfa
La nostra tradizione e nemmeno il desiderio che abbiamo di essere un soggetto politico attivo nella scena del nostro Paese anche in funzione del rinnovamento del quadro politico nazionale
Però credo che molto oltre questo il dibattito
Non sia andato anche se abbiamo cercato di farlo camminare su questa strada
E credo che questa sera si tratta
Con il contributo temi di amici che sono qui vicino a me
Di approfondire questa discussione di capire meglio
Qual è il ruolo
Julia elettorato moderato di chi lo vuole politicamente rappresentare di una forza politica di centro
Tenendo conto del fatto che la questione che questa sera discutiamo come credo abbiamo notato anche ieri quando dalle M. Martinazzoli hanno nella parte finale del loro dibattito affrontato questo problema
Non è una questione
Italiana
Perché Clinton per vincere contro dollaro deve conquistare l'elettorato di centro
Perché a Bettoni Blaj in Inghilterra per riconquistare la maggioranza i laburisti deve trasformare il partito laburista
Guardando all'elettorato di centro
Perché i socialisti francese in particolare dell'orrore
Quando lanciano la sfida alla coalizione di centro destra devono mettere insieme una coalizione di centro sinistra
Quindi il problema
Non è soltanto un problema che noi ereditiamo dal tramonto della Democrazia Cristiana
Cioè io non mollo esaminerete guardando indietro
Non è una Nostalgia de del centro perduto quella che ci fa discutere del ruolo del centro
Ma è il problema delle società moderne la questione democratica di oggi
Lui in Europa in tutte le grandi democrazie moderne
Io non vado oltre perché ho detto che mie stretto ruolo di moderatore però più che individuare il tema non vorrei fare poi semmai nel dialogo che si svolge anche nel porre qualche questione qualche domanda nel sollecitare qualche approfondimento
Parole inevitabilmente emergere la mia riflessione ma vorrei dire che alla ricerca del partito che non c'è
Perché è in qualche misura stiamo cercando di comprendere se da questa formulazione poi emerge un ruolo politico più forte oppure se questo ruolo politico non riesce ad emergere
Io credo che dobbiamo
Muoversi per dare un nostro contributo noi lo facciamo sia chiaro non vorrei come dire creare un clima di
Negativa ambiguità
Noi lo facciamo ritenendo che nel nella base storica che stiamo attraversando e per i problemi che le nostre istituzioni del nostro Paese oggi hanno il centro gioca le sue carte nella coalizione di centro sinistra questo è certamente un'affermazione che facciamo con con grande precisione però come ieri D'Alema ha detto nella coalizione la sinistra dà il suo contributo
Credo che altrettanto correttamente noi possiamo dire il centro dà il suo contributo
Ecco il tema che abbiamo di fronte
E avendo già detto troppe cose allora io vorrei
Porre la prima domanda a Ciriaco De Mita
E è stato
Dico probabilmente per ragioni dialettiche ma luci ha spiegato all'ultimo Consiglio nazionale è stato travisato la sua provocazione è stata forzata quando qualche settimana fa ha detto dobbiamo ricostruire la Democrazia cristiana perché questo Paese e rimasto in qualche misura orfano della Democrazia Cristiana
Però quella provocazione aveva probabilmente nel senso di dire come in passato c'è stato un punto di riferimento nella politica nazionale che li ha approvato il suo equilibrio la sua forza oggi dobbiamo fare qualcosa dello stesso tipo lo ricorribili
Ai popolari che sono sotto questa grande tenda
Ghezzi
La tua interpretazione di quella provocazione cioè che cosa significa porre oggi questo problema
E in quale modo quella provocazione si cala nella del dibattito politico che caratterizza questa stagione
Anzitutto
Vorrei dare
Una spiegazione di come nata la provocazione che fra l'altro non è mica qui
E del direttore della stampa dell'epoca Ezio Mauro
Quando
Evitare i novembre perché di quell'epoca
Tutti si agitavano o per fare il centro
Ogni tanto compariva qualcuno candidandosi a fare il centro
Il direttore della Stampa mite telefono
Per un delle tante conversazioni che faceva e facemmo una chiacchierata
Senza la pretesa e in né c'era stata la richiesta di fare un'intervista e la riflessione mirava a risolvere un problema che c'è
Perché poi di questo si discute
Mentre
La sinistra l'elettorato tradizionali di sinistra io uso una categoria generale non generica
Prova nel mondo DSR del PDS
E io direi in maniera nel più precisa
Nella guida di D'Alema nel PDS
Un riferimento politico non sembra elettorale
Ma un riferimento politico certamente quindi quest'area compie uno pro cesso di rappresentanze di adeguamento
Un po'meno a livello della considerazione dell'esperienza culturale marxista che pure sarebbe necessaria
E molto più sul piano politico
La straordinaria novità della segreteria D'Alema rispetto alla segreteria Occhetto non è solo il passaggio da un personaggio all'altro hanno rappresentato due politiche
L'uno ipotizzava di candidare la sinistra alla guida del paese nelle elezioni del novantaquattro Occhetto ha candidato la sinistra
E tutti quelli che fecero parte della coalizione erano pezzi della che sinistra tradizionale o pezzi che si associ a mano alla sinistra era questa cultura questa storia questa esperienza che si candidava a guidare il Paese nel processo alternativo reclamato dalla introduzione del maggioritario
La sinistra perse
Mi pare che l'opinione su sulla sconfitta è abbastanza diffuso come opinione positiva
Da lei ma conquista la segreteria e propone per la guida del Governo non la sinistra
Ma l'attrazione di centro sinistra
Che è una cosa è dire
Dall'adeguamento della sinistra cioè lo ipotizza una coalizione e la parola centrosinistra non è uno specchietto per le allodole
è una proposta politico-culturale che a mio avviso ha consentito al centrosinistra di vincere non lo so se la sinistra di candidata avrebbe vinto le lezioni dello novantasei e i campi da come e guida della coalizione di centrosinistra una persona che per storia cultura formazione
Prodi poi spiegherà che non è da nessuna parte ma questo conta poco
La cosa chiara e che però dico nella valutazione della pubblica opinione non era espressione della cultura tradizionale di sinistra e si dà vita
Ad una coalizione a parte il presidente che comprende il PDS
Il Partito popolare che fa una scelta coerente conseguente per sostenere questa politica
Mi pare sbagliato dire che questa volta abbiamo scelto e l'altra volta no questa volta c'erano le condizioni per scegliere l'altra volta no perché non lo so qual è l'opinione di Guido ho degli amici del Partito popolare
Se noi nel novantasei fossi sta fossimo stati chiamati a far parte dalla sinistra io non credo che la maggioranza del partito popolare avrebbe ha cercato
Non siamo stati direi agevolati a compiere un'operazione estremamente difficile quella che ci ha portato alla rottura all'interno del partito
Proprio perché eravamo chiamati a concorrere a realizzare un disegno politico di coalizione quella Nicola Maccanico spiegherà le sue ragioni ma io credo di anticiparlo dicendo
Che Assoprofessioni alla coalizione di centrosinistra perché era un'aggressione alla coalizione
Perché se fosse stata una scelta di sinistra
Io per quello che chi saputo sapete
Dalle discussioni che intervenivano tra di noi neppure Maccanico avrebbe fatto la scelta di sinistra e non mi pare che Maccanico ipotizzi o o o una scelta di sinistra
Quindi si è dato vita ad una coalizione di centro sinistra
Il risultato però quale e e io dica Guido Lo problema la approfondirei da questo punto di vista per evitare che ci in banda andiamo come dire e inno frasi fatte
E e che possono avere il una pluralità di significati
Come quest'area
Elettorale non uno di sinistra Possati trovare un riferimento culturale politico che rafforzi la coalizione dicendosi
Nessuno di noi e mi pare che nell'ultimo Consiglio nazionale del Partito popolare per quello che io sono riuscita a capire anche se e esistono ancora valutazioni diverse non contrapposte ma è normale che sia così
Sulla scelta della coalizione nella Partito Popolare nessun avanza l'ipotesi di dar vita maggioranze alternative cioè non ci sono
Opposizioni come altre centriste espresse fuori che dicono beh adesso siamo nella coalizione poi vediamo che cosa fare
La valutazione non sta eh
Come consolidare questa coalizione la valutazione Emilia perché poi chiesta alla media qua opinione
E che io ritengo che la coalizione di centro sinistra non ha perso ma non ha vinto nelle elezioni del ventuno aprile ha perso la testa la coalizione di centrosinistra non ancora e maggioritaria nel Paese
E quindi abbiamo bisogno di far crescere la capacità di riferimento del complesso delle forme che costituiscono la coalizione di centrosinistra
E Jenna riferimento a quest'aria e quindi il tema posto occupa
Del ruolo dei moderati io lo vedo così e torno all'origine
Quando abbiamo finito la riflessione col direttore della Stampa
Lui mi chiese la posso trascrivere
Ha detto trascrive la Mandela devi farse me l'ha fatta sentire
Il lo voglio rifare la Democrazia Cristiana non l'ho detto io l'ha detto lui e e io gli avevo anche detto il non fare il titolo così perché domani anziché legge leggere l'intervista leggo noi il titolo
E lui non è né popolare né per la nostra parte e abbastanza
Per la sinistra mi disse no perché vedrai gli che questo sarà il problema questa sarà la questione
Detto questo
Credo che avrei spiegato abbondantemente che io questa espressione proprio per l'ambiguità che conviene non l'avrei usata
Però a furia di ascoltare il reazioni vi debbo dire che la vado ripetendo sempre più perché se è vero che nessuno di noi ipotizza di rifare la Democrazia cristiana nei suoi difetti
Lo voglio dire lo ripeto sarebbe singolare per me che la volevo cambiare quando c'era di rifarla in maniera sbagliata questo non lo ha avuto mai sei
Però la cosa che mi turba è lo dica tutti i popolari stiamo attenti
Che altro è spiegare in positivo le cose che vogliamo fare altrove e accreditare la semplificazione perché dietro il rifiuto c'è una semplificazione
Cara storia di questo Paese è stato una storia di nequizie perché al governo c'è stata la Democrazia Cristiana perché alla soluzione passa attraverso la presa del potere di coloro che non erano democratici Cristina
Qualche volta io indù questa contestazione consentitemelo dirlo con molta serenità vedo il limite di coloro che si sono contrapposti alla Democrazia cristiana sul piano storico
Ho la sensazione che hanno bisogno di mantenere insieme questo simulacro perché poi la democrazia cristiana non c'è quindi sarebbe ben strano difendere USA che non c'è
Quasi per legittimare una presenza che diversamente non potrebbe essere motivati è il colmo di questo e quando gli ex democristiani di quelli che hanno concorso a disonorare la Democrazia Cristiana che sono passati negli altri partiti sono quelli più feroci nel negare l'esperienza storico culturale
Perché è vero
Possiamo anche metterci d'accordo non non credo che sia questo il problema
Non rifacciamo la Democrazia Cristiana
Però comincia a chiedermi che lo dica tutti i popolari lo dico al mio amico Castagnetti ma solo per salutarlo perché siamo d'accordo
Se vogliamo fare il Partito Popolare perché poi di questo si tratta noi abbiamo dato vita a al Partito Popolare il Partito Popolare che cos'è se non il recupero bella motivazioni culturale bella esperienza politica dei cattolici nel nostro Paese
Si tratta di discutere di queste
Io in Consiglio nazionale o o messi in dubbio anche questa ipotesi
Perché noi dovremmo decidere o noi immaginiamo
Che il sistema bipolare
Esige la organizzazione di movimenti con protagonisti in alternativa di schieramento e plurimi non di coalizioni di soggetti politici diverso ma di movimento di nuovi e io vi dico con molta serenità io non sono convinto che questa è una soluzione giusta
Però se mi si spiegasse che questa è la decisione sarei meno turbato di quando rimando turbato quando decidiamo di fare il Partito popolare e poi via negarci nell'indistinto
Nomura che alle due
Mi pare che lo stesso amico Maccanico non ipotizza di dar vita ad un'assemblea un Anna genericamente di sinistra
Eppure la esperienza storico-politica dell'amico Maccanico che rilevante norma la stessa consistenza
E gli stessi connotati della esperienza dei cattolici popolari nel nostro Paese allora io assumo
Che avendo noi deciso di fare il Partito Popolare
E non di concorrere a dar vita ad un movimento generico di centrosinistra
Si tratta di vedere come fare il partito popolare lo dico qua e poi non lo ripeterò più lo dico solo perché il mio amico bianco
Gioca ha giocato un proprio su un'espressione che io detti in Consiglio nazionale io sono preoccupato del modo di essere del partito ma quando dico questo la mia preoccupazione non è rivolta a nessuno convegni sollecitazione rivolta innanzitutto a me stesso
Cioè io mi preoccupo che se no non riusciremo organizzare il Partito Popolare come partito radicato nel territorio con un'organizzazione diffusa sul territorio noi non possiamo fare il partito
Partito popolare non è
Una riflessione astratta
E insieme una cultura ma una cultura calata in un'esperienza
E quando leggo solo che la organizzazione del nostro partito in alcune province ridotta a poche unità sono preoccupato questo non mi porta
A dare un giudizio negativo sulla dirigenza che c'è sulla dirigenza che ha operato e la dirigenza che ci ha fatto miracoli perché conoscete tutti la storia
Dello al momento della rottura però guai
A non rendersi conto che questo momento è passato
Io che sono stato con ordinato Code Andrea con Castagnetti dico quelli che vedo stasera
Che al momento della rottura abbiamo fatto la scelta da una parte e credo che ognuno di noi si è adoperato perché questa scelta fosse maggioritaria nel partito perché non è
All'inizio maggioritaria nel partito aveva calcolato il rischio cioè il centrosinistra avesse perso cari amici popolari io non lo so
Sì eravamo in condizione nel centrosinistra sconfitto di articolare un preferisce autonoma nostra io temo di no e quindi io guardare approvata dal risultato elettorale con il grande preoccupazione che se avessimo vinto e per grazie
Nacque
Rispetto a questa armi moderata uso un termine convenzionale perché poi moderato non si può
Utilizzo
Pagliuca parlarne ora
Proprio
Credo concorso
Con un nuovo cocciuta e per riscoprire
La cultura dei popolari insomma rispetto a le altre posizioni all'interno del partito
Beh adesso dovrei essere accusato di non concorrere a far questo io voglio fare questo però vi voglio anche spiegare come io immagino si possa fare io ritengo che c'è un elettorato che nelle elezioni del novantuno non ha votato per il Partito popolare
Non si può stare perché la storia non si fa non non non c'ha la moviola
Però lo dico per il ragionamento se noi votassimo oggi
Per il centrosinistra i popolari avrebbero una quota di voti invio di quando
Ne hanno avuto il ventuno aprile perché c'è una quota di elettori ingenui se volete nonno formati che però hanno il riflesso condizionato del no all'alleanza con la SIM
Che vedevano con preoccupazione ho fatto la campagna elettorale da diversi mi sono sentito dire che no perché andavamo colgo la sinistra però quando poi chiedevo perché quasi nessuno mi sapeva dire perché finiva per per rimanere più un riflesso condizionato che una motivazione positiva e noi dobbiamo lavorare su questo recuperare
In più andando in giro io
Fatto riunioni assemblee
Quando la presenza delle persone che votano Partito popolare ma con una fetta notevole che non ha votato il Partito Popolare che vengono non per curiosità
Volte quando uno ha fa un comizio c'è gente di tutti i partiti ma le assemblee giuste viene anche questa fetta di elettorato
Alla ricerca di una motivazione persuasiva
E come se io leggessi nella condizione di questo elettorato molto largo
Un sentimento contraddittorio dall'altra alla umiliazione per essere stati mortificati da come la DC è finita
Perché questo non ce lo dobbiamo mai dimenticare
Dall'altra il desiderio di avere un ruolo ogni riferimento che gli scatti non una prova della difesa degli errori ma la riscoperta di un valore di una cultura di un modo di essere
Perché il consiglieri amici popolari c'è una fetta larga di elettori che è mortificata dal mondo come la democrazia cristiana infinita e che deferenza di quelli che hanno approfittato dentro la Democrazia cristiana e si sono collocati tranquillamente in altri partiti continuando a fare le cose che facevano prima vorrebbero avere un riferimento credibile e dignitoso
Io su questo di Kabul grato
E un'opinione quindi va discussa ma non è un'opinione che io mi sono formato la notte perché non dormivo è un'opinione che mi sono formato esaminando la realtà alla complessa realtà
Che noi dovremmo guidare perché è un partito che non si pone il problema di persuadere emigrare non è impartite tanto meno un partito proporrà fa
Funzionerà e utili luppolo e testa
Per esaminare vicende politiche immediate
Fino a quando funziona un sistema semplificato dei più nuovo giusto o ingiusto onesto disonesto noi siamo tagliati fuori vecchi o nuovi Damo comunque
Ci richiamiamo siamo tagliati fuori perché dando il sistema della semplificazione tutto ciò che appartiene
Alla storia passata della Repubblica nel nostro Paese per legittimare in quello che si contrappone deve essere liquidato
Mi pare però che questo meccanismo si vada esaurendo così esaurito
Se l'onorevole D'Alema
Non so se D'Andrea era presente nell'ultima discussione che ha votato alla Bicamerale D'Alema astratto un discorso singolare che nessuna ripreso o a prima di spiegare l'impegno per le riforme affatto un'analisi un po'
Affrettata si parlava venti minuti nella storia del Paese e ha cancellato nel suo discorso alla semplificazione della storiografia di sinistra
Perché ha detto la storia di questo Paese la storia dei partiti in questo Paese è stata una storia di libertà fino al mille novecentosettanta
Poi negli anni settanta il partiti non hanno un partito hanno perso la capacità propulsivi
Adesso il riordino istituzionale deve essere tale da recuperare il ruolo positivo dei partiti
Io condivido
Ma
Noi dobbiamo a di come recuperare la cultura pura dei popolari e qua la tattica dovrebbe
Una distrazione enorme mentre si sta discutendo del riordino dello Stato sociale nel nostro Paese che è la riforma più rilevante da fare non il presidenzialismo sì o il presidenzialismo no io vedo con grande preoccupazione il silenzio dei popolari su questa questi
Non c'è una serie
No è un dirigente non c'è un capogruppo che è su queste questioni faccia analisi che noi potremmo fare ed avanza proposta quando io difendo alla Bindi che parrebbe strano molla ritengo perché del nostro partito la difendo perché è il modo come viene aggredita alle ragioni che accompagnano l'aggressione vanno nella direzione opposta Anna conservazione della sa dei bisogni perché costituiscono la ricchezza del diritto di cittadinanza nel nostro Paese
Aveva come dar vita al partito popolare e e qua mettiamoci d'accordo lo dico soprattutto ai giovani dirigenti del partito
Molti di dei dirigenti popolari ritengono che noi siamo nella condizione di parlare al Paese un po'quando c'era la Democrazia Cristiana
Io invece con la consapevolezza che hanno incerto possiamo parlare al Paese ma quelli che ci ascoltano o che ci vorrebbero ascoltare sono una fetta limitata
Sono la quota prevalente non è che poi non si può più uno che ascolti
Sono La sette la prevalente
Degli elettori tradizionalmente democratici rischia allora io in testa
E chiudo lo dico a chi deve guidare il partito ma lo dico soprattutto ai dirigenti locali perché il partito lo dobbiamo fare in tutte le realtà del Paese non lo dobbiamo fare a Piazza del Gesù
Io vedo questa operazione
Come una operazione di recupero dell'elettorato io non condivido la opinione di alcuni dirigenti che danno il giudizio sull'elettore e normalmente il giudizio di esclusione
Perché inconsapevolmente si si preferisce o si preferirebbe conservare un'organizzazione ridotta del Partito popolare io ricorda la lezione di Moro
Che si rivolgeva quelli che non erano d'accordo e si rivolgeva quelli che non erano d'accordo ma per persuadere non è che si rivolgeva a quelli che non erano d'accordo per distribuire una quota di potere
Questo rischio non dovremmo averne
Perché se non ve ne siete accorti lo il potere non ce l'abbiamo più e quindi non mi pare perché l'operazione politica possa vedere questa tentazione noi abbiamo la necessità di ripercorrere direi la fase
Originaria della organizzazione del partito io mi ricordo quando ci andai in giro per persuadere le persone ad aderire ed era una fatica enorme dovremmo far questo
Non nel senso che questo risolva ne abbiamo bisogno via Verziere le nostre idee credo che il il riferimento alla cultura popolare
Se pure Berlusconi insomma comincia a leggere Sturzo b vuol dire che popolari
Cargo della cultura popolare una qualche suggestione c'è la la seconda organizzare l'adesione
A questo patrimonio culturale e la terza che è la più importante agire nel presente politico
Con una capacità di proposta di Congo Orso alle decisioni perché faccia crescere il soggetto Partito popolare come soggetto visibile
Questa operazione come la volete chiamare le chiamate x a me va bene
L'importante che questa operazione abbia queste motivazioni questa capacità organizzativa ed una capacità espressiva nel concreto del dibattito politico
Ma non ci possiamo parlare tra di noi
Insomma si discute si discute un po'di tutto e nella discussione del tutto noi facciamo una qualche statistica
A ad essere il riferimento non nel senso di riferimento decisorio ma nel senso di riferimento come opinioni originale
L'esperienza popolare che è una opinione ancora originale per la risoluzione dei nostri problemi
Non lo so se gli ho persuaso la sola cosa che vi chiederei e di non indicare gli all'espressione Democrazia Cristiana si Democrazia Cristiana no
Perché io non penso minimamente di farla nella versione sbagliata ma non riesca a non li a ribellarmi quando i cosiddetti nuovi più che una proposta ipotizzano di cancellare la storia questi cosa
Altre
Di cancellare la storia non porta da nessuna parte io mi ribello non per difendere la democrazia cristiana ma per essere nella storia e continuare a guidarli
Grazie
Benissimo
Penso che sulla questione che De Mita toccato nella seconda parte del suo intervento due quale il Progetto politico il programma politico che qualifica la nostra presenza
Torneremo nel secondo giro di interventi perché credo che sia importante quando ci lasciamo alle spalle le divisioni ideologiche del passato e si comprenda su quale terreno si muove oggi l'azione politica in rispetto a quali problemi si costruiscono gli schieramenti e noi scegliamo di stare da una parte piuttosto che dall'altra quindi torneremo su questo punto io vorrei adesso chiedere al ministro Maccanico mentre saluto Stajano che come vi avevo preannunciato già raggiunto
Perché riprendere dal suo punto di vista questa questione dei moderati o del centro nella coalizione di centro sinistra perché vedete cari amici
Nel momento nel quale la vita democratica del nostro Paese si è data una regola maggioritaria o bipolare
Noi abbiamo in qualche misura tenuto conto o almeno così intendiamo fare
Per la esperienza
Per Paese culturalmente e socialmente più simile al nostro che la Francia cioè le coalizioni seguono la logica del rassemblement
Mettono insieme
Per le forze politiche diverse ma che fanno una scelta strategica quindi non sono elezioni che esauriscono il sei è un'alleanza non è un'alleanza puramente elettorale è un'alleanza che si sottopone a una verifica elettorale ma guardando un poco più lontano
Però l'esperienza francese alla quale molte volte si fa grosso vanamente riferimento dopo quasi quarant'anni
P uninominale maggioritaria senza la la quota proporzionale cento cioè che si possa dire che la quota proporzionale che conserva invita i partiti storici
A ad esempio nella coalizione di centro destra un riferimento i cosiddetti Giscard viali diremmo
Nel linguaggio nostro i centristi di quella coalizione
Che si sono riuniti nella loro assemblea nazionale tre o quattro mesi fa
Ed avevano ancora in quell'Assemblea il sette dicasteri sette partiti
Che hanno dato vita a quell'alleanza quando dei gol a realizzato la quinta Repubblica
Allora questo centro che non riusciamo a far diventare la seconda gamba dell'Ulivo perché fatto da da troppi leader diciamo così cioè sembra che ogni leader di centro abbia bisogno del suo partito per partecipare alla contesa politica
In quale modo deve organizzarsi per evitare di apparire agli elettori com'è un sistema di satelliti del grande partito della sinistra
Perché questo è il rischio che corriamo
Che il nel momento della sfida elettorale quando si parla a milioni di elettori
Quando si parla Traverso le televisioni quindi con un linguaggio estremamente semplificato
Ci sia D'Alema col PDS
Ci sia un limite Bertinotti con Rifondazione Comunista
E poi ci siano uno due tre quattro cinque sei e quanti volete voi leader di centro
Che però non danno vita ad un riferimento politico che nell'immaginario collettivo riequilibri il peso della sinistra
Io debbo dire che Maccanico si è mosso in questa direzione
Perché ha dato vita ad un punto di riferimento per la democrazia laica per la democrazia liberale ma ha realizzato nello stesso tempo una forte alleanza elettorale coi popolari e allora credo che sia luglio la persona alla quale possiamo chiedere
Come vede questo problema riusciamo a realizzare dentro la coalizione di centro sinistra o un riferimento stabile visibile programmaticamente coerente in grado cioè di riequilibrare l'immagine io un ulivo che senza il PDS non sarebbe in grado di vincere io credo che sia un grosso problema
Che non è l'unico problema dell'Ulivo ma è il tema di questa sera quindi non lo pongo come la cosa più importante
Parma
Chiaro che mi ha posto ma io prima di rispondere
Alla
Politico dal quale sono animato
Io vorrei intanto esigenze fare un saluto cordiale agli amici popolari io ho ancora nella mia memoria
La battaglia che abbiamo combattuto in comune della ultime elezioni politiche e la grande sintonia che si è trovato fra Dinoi
Quindi io sono veramente felice di essere fra di voi questa sera e di contribuire a questo dibattito che mi sembra di un estremo importante
Io sono d'accordo con quello che diceva poco fa l'amico De Mita
Noi abbiamo vinto perché abbiamo creato una coalizione
Abbiamo creato una coalizione di forze diverse che si sono ritrovate su un programma comuni abbiamo sconfitto la destra
Mai io sento profondamente come lo sente dui la necessità che questa coalizione si rafforzi e questa cosa coalizione metà del Paese delle radici più profonde
Io sono convinto che questo equilibrio politico che si è creato dopo il ventuno aprile scorso sia l'unico equilibrio politico italiano che possa portare il Paese
Fuori dalla crisi
Qui però dobbiamo fare sforzi con Ciotti perché questa coalizione si rafforza si rafforzi nell'elettorato e soprattutto in quell'elettorato quell'elettorato che è incerto perfetto
Mondo immondo della democrazia laica si presenta frantumato ed è vero
Noi siamo in una situazione di paradosso il grande paradosso
Perché la coalizione di centrosinistra ha vinto certamente ha vinto perché ha scalfito una gran parte di quell'elettorato che noi definiamo comodamente elettorali poco elettorato moderato ma che le quell'elettorato il quale ha vuole certezza vuole sicurezza vuole vedere bene nel futuro vuole orientamenti precisi perché perché siamo riusciti a scalfire quell'elettorato perciò noi abbiamo vinto ma questo non basta
Noi abbiamo davanti a noi un cammino molto lungo e se vogliamo durare nel tempo quei consensi che abbiamo sorgeva dobbiamo rafforzarlo dobbiamo rafforzarli seriamente e vedere come la forza il paradosso a quale io alludevo qual è
Il paradosso è che noi abbiamo ottenuto questa vittoria
Facendo interiorizzare alla coalizione di centro sinistra alcuni valori alcuni come elementi programmatici terre che non erano della sinistra
Noi abbiamo fatto arretrare la scoperta della del mercato
L'abbandono dell'anticapitalismo il mercato con le regole cenoni mercato selvaggio queste un retaggio del pensiero democratico laico e cattolico
Il principio della concertazione il pensiero della concertazione ma questo è un principio che viene da una certa tradizione io mi richiamo molto a Ugo la Malfa chi ha parlato avrei prima di politica dei redditi in Italia è stato Ugo la Malfa
Oggi si parla di concertazione tutta la sinistra e raccordo che si deve fare e questo è il metodo per affrontare i problemi nuovi del Paese la concertazione e questa è un'eredità nostra Dinoi democratici
Laici e cattolici
E così l'Europa
Ma la battaglia per la credibilità della battaglia per l'Europa che secondo me è stato un fatto importante per orientare un certo elettorato ma in tutta Europa è un un ideale che viene da De Gasperi da Sforza è un ideale dei democratici laici e cattolici che è stato fatto proprio dalla coalizione di centrosinistra
Io potrei continuare su questa via
Ora il problema è che noi se vogliamo veramente rivitalizzare pare una maggiore visibilità a quella componente della coalizione che è quella che ha consentito alla coalizione di vincere
In portiamoci che è quella acconsentito alla coalizione di vincere questi valori questi elementi programmatici noi dobbiamo portarle avanti
Innanzitutto puntando sui contenuti e puntando sull'iniziativa politica noi abbiamo bisogno di iniziativa politica comune
Per quanto riguarda personalmente questo mondo disperso
Della tradizione laica riformista repubblicana di di Peralta democratica io personalmente sto facendo uno sforzo per metterlo insieme la formula che a me sembra più idonea e quella e quella federativa quella federativa che può cercare di mettere insieme queste cose che hanno una grande tradizione culturale ma non una grande tradizione
Il consenso popolare
Ma è un consenso popolare anche minoritario ma che è fondamentale se noi vogliamo arrivare ad una consolidamento dire equilibrio politico a quale io mi riferisco ora questo sforzo io lo sto facendo e continuerò a farlo
E naturalmente l'alleanza con i popolari rimane un fatto permanente così con rimane un fatto permanente lo schieramento di centrosinistra noi non possiamo pensare che ci possa essere la creazione di un Ak un blocco di una coalizione moderata di centro che possa essere qualche cosa di oscillante fra la destra e la sinistra questo è fuori dalle possibilità non ha senso non sarebbe compreso da Paese noi abbiamo si avviava verso la De Mari ci avviamo stiamo creando una democrazia bipolare
Una democrazia bipolare significa questo il centro di ventagli diventai il terreno di conquista
Di conquista dell'elettorato non può essere più un un soggetto autonomo che si potrà pure agli altri quando si crea la democrazia bipolare
Noi stiamo lavorando in questo senso e quei con la Mikado Stajano dobbiamo fare uno sforzo di aggregazione uno sforzo per metterci insieme e questo si fa sull'iniziativa politica sull'iniziativa politica
Noi abbiamo il problema istituzionale ancora aperto questo problema istituzionale va affrontato subito e occorre che noi autonomamente riusciamo a elaborare una strategia per aiutava deve nuovamente istituzionale io parlo dei contenuti dei veri contenuti politici perché queste sono quelli che contano
Una strategia per le riforme istituzionali noi purtroppo ancora non l'abbiamo perché abbiamo la accanto ha costituito la Bicamerale ma i rischi che questa bicamerale fallisca sono forti
Io avevo avevo posto una questione all'inizio della legislatura che non credo che sia stata molto colta io ho rilevato per esempio che noia realtà iniziavamo una legislatura con qualche cosa come ottanta novanta decreti legge ereditati dal passato ma questa è un macigno sull'attività della nuova legislatura
E qui era necessaria un'iniziativa politica perché il campo questo campo fosse scogli campo del Parco del Parlamento fosse sgomberato al più presto
Purtroppo questa iniziativa è mancata da queste era da qualche cosa alla sensibilità istituzionale è qualche cosa che nostra eredità che eredità dei Democratici democratici laici democratici cattolici
Questa roba era una questione concreta uso che bisognava affrontare adesso con un altro problema che si pone ma man mano che andiamo avanti nella vita parlamentare noi non siamo che ci sta ripetendo riprendendo rivetti costumi i vecchi costumi di quando i governi erano coalizioni formate da delegazioni dei partiti dei quali Presidente del consiglio doveva mediare fra le varie vedere ed è si esauriva in questa mediazione
Questo deve essere deve superare il nuovo sistema il Governo tenendo funzionare veramente da vita della maggioranza da comitato direttivo della maggioranza deve fissare le priorità
Deve stabilire quali sono le le deve avere la strategia della legislatura e questa è un qualche cosa che per esempio non si fa noi democratici dovremmo insistere su questo
Altrimenti la vita parlamentare si incontrerà sì considerato peserà ingolfato in passato
Sono passati tre mesi e abbiamo ancora settanta decretilegge da convertire ogni Consiglio dei ministri che noi facciamo abbiamo sei sette di credere certo da reiterare per la decima
Quindi c'è l'ultima volta è questo è un problema concreto sul quale e forze politiche che sentori problemi delle istituzioni devono intervenire e così per il resto quale strategia noi abbiamo di riforma istituzionale di fronte al fenomeno della Lega
Io quando esco incaricato di formare il governo qua quando fu ritrovato incaricato di formare il governo io opposti come primo punto del però programma istituzionale
Poi
Come come dice
Io fossi fra i i primi casi di fondi il primissimo punto la riforma in sede di federalismo solidale e cooperativo
Come primo punto istituzionale ecco noi dobbiamo dirlo come procederemo Re la commissione bicamerale quali priorità Dari non ci siamo perbene per tutti nella questione della cancellierato semi presidenzialismo elezione diretta dei più ma il problema fondamentale quello che ci stringe
Ecco questa è la conta io credo che il il vero problema che noi abbiamo noi democratici laici democratici cattolici popolari
Aprire iniziativa avere una capacità di iniziativa e di proporre appare attenua i problemi i problemi nei perché noi come diceva giustamente l'amico De Mita
Noi dobbiamo puntare all'elettorato
Non dobbiamo puntare ai quadri a me non interessa però nei casi Caselli nega sta nei a me interessano gli elettori quelli che votano e su quelle che noi dobbiamo fare breccia su quelli lo dobbiamo in cercare di operare quando parlo dei contenuti parlo anche di politica economica noi stiamo vivendo una trasformazione epocale della nostra vita
In Europa è in Italia in particolare stiamo vivendo una fase nuova nella quale nella quale domina
Da una parte questo sforzo di costruzione delle unione europea e dall'altra la globalizzazione dell'economia che ai difetti enormi sulla nostra struttura sociale
Ecco questi temi su questi temi noi dobbiamo confrontarci sono temi concreti sono quelli che veramente interessano la gente
Perciò della cultura democratica italiana perché io vedo che nella cultura democratico italiano tanti elementi comuni
Tra i cattolici democratici e i laici e questa cultura deve avere una capacità di iniziativa se non vogliamo allargare questa nostra influenza
Di termini nuovi della qualità della della questione meridionale
Ma noi abbiamo laici e cattolici una tradizione di autonomismo nella nell'impostazione della questione meridionale che vada Guido dorso che va da Gaetano Salvemini che Vacca
Da Luigi Sturzo per questi sono uomini ormai che appartengono a tutta la cultura democratica de abbracciamoci a quello esso quello facciamo facciamo cerchiamo di fare della dare
Capacità di iniziativa capacità di di essere presenti
Ecco quello che io vorrei dire sì cara o Pancaro Ciriaco e necessario al momento organizzativo necessario tutto quello che hai detto per quanto riguarda i popolari ma è necessario anche l'iniziativa politica
La capacità di indicare le priorità di indicare il problema essere presente in questo significa veramente pare in contributo sei per quanto mi riguarda
Dal punto di vista dei rinforzi e di democrazia laica liberaldemocratica libera repubblicana questo sforzo di coesione è in corso lo stiamo facendo
Ho avuto colloqui con tutto il corpo con tutte le i vari rivoli cespugli ai cespugli eletti ma accerto che alla fine noi dovremo trovare il modo di avere una
Una maggiore compattezza una forma federativa
Che ci consenta appunto insieme agli amici popolari di costituire all'interno di centrosinistra
Un polo di orientamento un po'una identità che la gente deve sentire perché se questo avverrà noi possiamo essere sicuri
Che la fra Forza membro della coalizione
Sarà sicuro sarà accerto e potremo portare affine affine a buon compimento l'opera di rinnovamento della vita nazionale grazie
Siamo al al terzo contributo dall'onorevole Stajano io vorrei
Rivolgere a Luigi
Una domanda che parte da una riflessione
I partiti di centro sinistra nella precedente legislatura
Anche prima di essere
Elementi di un'unica coalizione di un'unica proposta politica che è stata l'Ulivo
Hanno lealmente sostenuto il governo Dini
E a segnato la fine
Nella esperienza che noi abbiamo giudicato negativamente del governo Berlusconi e l'avvio di una fase politica profondamente nuova dentro la quale poi si è collocata
La scelta elettorale del novantasei
Quindi non ci siamo incontrati per caso in campagna elettorale
A monte c'era una scelta politica difficile
Difficile all'inizio soprattutto per Dini
Edifici le sicuramente anche per la sinistra
E ha dato dei risultati
E ci siamo trovati alleati nella competizione elettorale
Ed ha ragione da questo punto di vista Maccanico nel ricordare che senza il contributo dei voti moderati
L'Ulivo non avrebbe vinto poi ci sono stati anche gli elementi ai quali ha fatto riferimento De Mita nel suo intervento iniziale perché vedete cari amici
L'Ulivo ha vinto per la stessa ragione per la quale ha vinto Clinton negli Stati Uniti
Perché Harrods però negli Stati Uniti ha portato via al sedici per cento di voti ai repubblicani alla destra e i democratici hanno vinto quindi non è vero che negli Stati Uniti non esista un terzo partito
Un terzo partito in grado di competere per vincere non esiste ma un terzo partito in grado di decidere chi fare perdere e quindi chi fare vincere esistere anche negli Stati Uniti
Ma chiusa questa parentesi
Il problema che si pone adesso è questo riusciamo a consolidare questa coalizione
Ad andare oltre i traguardi elettorali pure decisivi
A farla diventare non solo una alleanza per
Resisterà all'ondata del blocco conservatore
Ma una proposta politica in grado di guardare più lontano e quindi di coinvolgere sempre più strettamente esperienze diverse
Ma in funzione di un comune programma di rinnovamento della politica italiana
Questo è il problema che ci poniamo e credo che allora
La osservazione che ha fatto balcanico rivolta Stajano sia in qualche misura la domanda che io rivolgo a Stajano come vedo hanno gli amici dell'onorevole Dini di rinnovamento il futuro di questa coalizione
Quali sono i problemi che pongono a questa coalizione e qual è la loro disponibilità a consolidarla e a portarla avanti perché
Certamente lo sono una interlocutore molto importante in un discorso diurna riferimento di centro nella coalizione di centro sinistra
Desidero prima di tutto ringraziare gli amici del Partito popolare che hanno voluto invitare a questo loro dibattito
Presidente Dini che io oggi o il piacere di rappresentare e vi porgo prima
Prima di tutto vi porgo il suo saluto
Può essere qui perché domani mattina molto presto dovrà partire per gli Stati Uniti e quindi con gli era possibile conciliare queste questi impegni di lavoro con il piacere di essere qui oggi il mezzo
Ma subito dopo questo questa rappresentazione di ringraziamento vorrei aggiungere un ringraziamento mio
Personale
Il ringraziamento che nasce da una considerazione forse banale ma rara di questi tempi oggi qui si parla di politica
Ed è un piacere parlare di politica
Se ne parla poco se ne parla poco anche in Parlamento
Sembra che la politica la discussione sui principi sugli schieramenti sui valori e sono sottesi alle scelte di schieramento sia diventato un incidente di percorso un elemento secondario della politica
Perché la politica sembra fatta tutta di cose particolari specifiche
Oppure peggio di logica di schieramento intesa in senso aritmetico
Con una interpretazione del maggioritario molto meccanicistica e sicuramente fuorviante
Pene parlare di politica e invece secondo me essenziale perché si ha un senso partecipare alla poeta pubblica
Per gli uomini nuovi non per i nuovi iscritti per questi ultimi condivido il giudizio dell'onorevole De Mita
Il senso cioè proprio in questa capacità di portare nella politica un autentico riconoscimento ideale
Manifestare una profonda praticata sentita direi appartenenza di coscienza nelle scelte
Intervengono di volta in volta effettuate io rispondo proprio in questa logica subito alla domanda che mi è stata formulata
Che qual è la posizione di Rinnovamento italiano in ordine alla presenza per il centro all'interno dello schieramento dell'Ulivo
Ebbene la posizione di Rho nuovamente l'italiano è una posizione di convinta adesione in ordine alla necessità di trovare un coordinamento fra le forze che rappresentano il centro nell'Ulivo
Per dare un senso all'Ulivo
Perché sì vogliamo va bene riflettere
L'Ulivo nasce da una da un accordo in cui il centro e l'elemento predominante
Non a caso frodi
Che è popolare
E che nasce dall'esperienza dei cattolici democratici in politica e oggi il Presidente del Consiglio
Per avere la possibilità di vincere contro la destra il centrodestra è stato necessario ricorrere fondamentalmente di in primo luogo alle forze del centro
Che non possono oggi per divisioni e per frammentazione
Presentarsi all'interno della struttura del governo in una posizione di debolezza o con timidezze o riserbo
Devono rivendicare fortemente questa loro posizione devono portare avanti
Una politica improntata ad un equilibrio ad una moderazione ad una centralità che costituiscono o quello che gli italiani vogliono
Bisogna smettere di pensare che gli italiani abbiano votato democrazia cristiana per più di un cinquantennio io ero fra quelli che votava Democrazia Cristiana votato sempre
E no grazie
L'abbiano votato per un fatto di collettiva perversione oppure perché tutti adusi a
Alla necessità di essere iscritti in una qualche cliente non era così
Era un fatto di fierezza di orgoglio e io ancora sento
Che credo di poter rivendicare anche se oggi non faccio parte del Partito popolare
C'era nell'agire della democrazia cristiana almeno nei suoi momenti migliori perché non sono mancate anche le degenerazioni naturalmente
è qualcosa che apparteneva al nostro modo di vedere il mondo è il modo attraverso il quale i cittadini devono partecipare alla vita della loro collettività
C'era non un'idea di conservatorismo
Non un'idea di moderazione intesa come conservatorismo
C'era un'idea di riforma
Per la nostra società che nasce però da una considerazione non necessariamente conflittuale lacerante
Ma dalla necessità invece di procedere nel tempo con cautela con equilibrio alla costruzione di una società più giusta
Incoraggiando i processi che venivano maturando all'interno della società italiana
Questo cammino a un certo punto ha subito una cesura
Si è interrotto
Le forze del centro non sono state più in grado di rappresentare credibilmente questi valori è sembrato che la la spinta del rinnovamento potesse diventare appannaggio di uomini tutt'affatto estranei alle precedenti esperienze politiche magari di uomini che avevano maturato le loro esperienze di loro successi in un campo diverso
Nella ramo aziendale
E questo è stato dimostrazione nefasta dimostrazione l'esperienza del governo Berlusconi e la presenza di Forza Italia in politica con tutto quel che rappresenta anche come
Schema antidemocratico di partecipazione
Ebbene
Noi dobbiamo riuscire a convincere gli italiani che la situazione
è diverso
Che chi ha realmente titolo per rappresentare le forze
Del centro quelle che tradizionalmente si riconducono a e gli ideali che costituiscono il patrimonio
Io appartenenza del centro ecco sono oggi le forze che si
Costituita dal Partito popolare dai laici rappresentati
Dal ministro Maccanico
Tariq nuovamente italiano e da tante altre piccole componenti che si aggregano col nel territorio e sul territorio spesso ancora nascoste
Con liste civiche o con altre indicazioni non ciuccio Fini certamente connotate politicamente noi dobbiamo dare a questo nostro centro attraverso un forte accordo
Una spina dorsale un sistema nervoso centrale
Dobbiamo essere in grado di organizzare la nostra presenza politica il più possibile in sinergia senza e pensare a vecchie eredità di conflitti anche all'interno dei vari partiti che hanno purtroppo sono state causa purtroppo non secondaria della degenerazione
Poi del del parto del del sistema partitico ecco dobbiamo riuscire a a creare queste sinergie dobbiamo riuscire a portare avanti la politica del centro
E qual è la politica del centro perché altrimenti corriamo il rischio di essere indefiniti lo diceva ben prima per il ministro Maccanico ecco per esempio sul problema della riforma istituzionale
Noi dobbiamo riuscire attraverso un approfondimento e una discussione a sciogliere questi nodi perché la gente oggi è molto più avvertita è più consapevole e soprattutto è molto più abituata forse questo è anche un difetto nelle sue forme estreme a valutare le cose in modo netto a a riuscire a comprendere soltanto quel che magari semplicisticamente chiaro
Non ama più i chiaroscuri ma le scelte nette fra il bianco e il nero
Scelte immediatamente comprensibili su cui si articola il giudizio in termini di negatività o di positività
Ma dobbiamo anche trasmettere accanto a questa chiarezza un messaggio direi
Che chiaramente identifica il centro non come luogo della moderazione intesa come conservazione perché anzi oggi la politica del centro e la politica più fortemente innovatrice
E più fortemente
Riformista
Se pensiamo al ruolo che il centro oggi a per esempio nell'affermazione dei principi liberali nella la sua rappresentazione della logica della concorrenza e del mercato
Cioè tutti quei valori che e magari trovano oppositori nelle frange stataliste che allignano sia a sinistra e a destra nel nostro schieramento politico complessivo
Quindi un centro fortemente innovatore un centro fortemente riformista un centro in grado di proporsi come il vero motore della politica nazionale
Per far questo occorreranno energie Erculea e probabilmente molto tempo
Ma questo non è un sogno
Noi dobbiamo essere in grado di dilatare il nostro orizzonte di dare una speranza a chi crede ancora con fierezza è che una stagione non è morta e che ci sono dei valori che possono morire nelle cose ma vivono nelle coscienza ecco io credo che noi dobbiamo tutti impegnarci in questa attività in quest'opera necessaria per la vita politica italiana non possiamo fare di più ma in coscienza davvero non possiamo fare di meno
Grazie anche al crediamo
Abbiamo abbiamo ancora venti minuti a nostra disposizione entro le otto e un quarto otto e venti dobbiamo chiudere perché
Il dibattito poste cena diciamo inizierà puntualmente alle ventuno
Quindi facciamo un rapido girò ancora di interventi
E vi pregherei di ascoltare Congo un poco più di silenzio di quello degli ultimi dieci minuti perché altrimenti lo dico soprattutto alle due fasce laterali
Altrimenti le voci dal tendone sonno
Può dire moltiplicate diventa difficile per chi vuole ascoltare seguire con la necessaria attenzione
Io vorrei
Che gli amici e poi prenderanno la parola
Approfondiscano alcune questioni o una delle questioni che ritengono più importanti che hanno toccato del primo intervento e che riguardano il
Il programma dell'Ulivo cioè cosa nella politica di centrosinistra ritengono qualificante
E decisivo rispetto all'Alleanza del centro con la sinistra
Piuttosto che del centro con la destra perché quando si dice che il bipolarismo comporta una competizione per conquistare l'elettorato intermedio
E si fa questa affermazione non poco riferimento a due ideologie
Per il cosiddetto secolo Breve perché nel secolo breve le due ideologie della sinistra e della Delta sono state il fascismo e il comunismo e il fascismo il comunismo non competevano per conquistare il centro
E non si consideravano democraticamente alternativi quindi
Il problema che si pone oggi è un problema di programma di trasformazione della società
Allora cos'è che caratterizza l'alleanza del centro con la sinistra
Maccanico ci ha fatto capire lo ha detto in modo esplicito
Che è la sinistra che in qualche modo è e la revisione dei comunisti martire lo ha riconosciuto anche D'Alema che li ha portati a convergere in una strategia diciamo tra virgolette sociale democratica che era considerata il demonio fino a qualche anno fa
E De Mita ha ricordato che senza i voti del centro
Il centro sinistra non avrebbe vinto tanto che comici vuoi voti soltanto nel novantaquattro ha perso
Quindi
Non siamo compagni di strada
è chiaro questo non siamo alleati dei quali la sinistra ad un certo punto come dice la polemica di destra
Si potrà liberare continuando a camminare soltanto con Bertinotti questo non è un problema della politica italiana non è un problema della politica occidentale
Ieri abbiamo ascoltato da D'Alema un riferimento al suo viaggio negli Stati Uniti
Permettetemi di dire che quel riferimento mi ha fatto venire la memoria
Per ragioni per le quali Cristoforo Colombo partì con le tre caravelle per tracciare la strada più breve verso le Indie è poi trovo il nuovo mondo
D'Alema è andato alla conferenza internazionale della socialdemocrazia ma a Washington a incontrato un partito democratico
Che ne più conservatore non potrebbe essere
Perché la competizione globale la crisi dello stato sociale
Oggi oggi nel mondo occidentale per terminano quella che Galan chiaramente potremmo definire una egemonia del del liberismo con la quale dobbiamo fare i conti è chiaro questo
Perché lo ha detto alla Convention dei democratici
Lo ha detto il congresso della Bur parti
Però dicono tutti coloro che riflettono come realismo sui problemi della società contemporanea che la rivoluzione elettronica e il Merkel la internazionalizzazione del mercato il fatto che dobbiamo
Reggere alla prova della sfida delle tigri dell'Asia per termina un problema di straordinaria difficoltà per le società occidentali
E l'esigenza di una profondissima revisione per le politiche che anche noi
Ciò ci al Cristiani Democratici Cristiani popolari abbiamo realizzato negli ultimi cinquant'anni
Allora se questa è la sfida che riguarda tutte le democrazie
Quindi non è un problema della provincia italiana
Ma è un problema della democrazia dell'Occidente commessi caratterizzare il nostro contributo qual è la ragione per la quale noi diamo delle risposte insieme
Al PDS in un'alleanza di centro sinistra nell'Ulivo
E riteniamo questo più coerente del comportamento
Di quelle persone di centro che ritengono invece di cercare una risposta con l'alleanza con la destra io credo che sia una questione delicatissima mi rendo conto che non bastano cinque minuti per interlocutore
Per rispondere che tutti e tre avranno qualche difficoltà a sintetizzare
Ecco del calo una ragione quella che ritengono fondamentale più importante perché da questo dibattito emerga anche al dato
Positivo della coalizione alla quale noi partecipiamo e in questo senso il significato del ruolo strategico che il centro che i moderati o meglio coloro che sono insieme moderati e riformisti danno alla loro presenza nell'Ulivo al la parola per primo secondo l'ordine che abbiamo dato nella precedente interventi l'amico De Mitri
La domanda di bordato
Sposta un po'la nostra attenzione ma non è che ci distrae e la domanda di Bodrato a la pretesa
I sollecitarci a riflettere su che cos'è la politica oggi
Perché il modo di essere
Di tutte le forze e messi in discussione
Per questa domanda quando leggiamo ripetutamente in maniera semplificata è caduto il muro di Berlino e i problemi sono scomparsi e ci sono in realtà indichiamo una difficoltà ma non ci spieghiamo come superarla
E la singolarità
Che tutte le forze indipendentemente dal loro passato riescono a collocarsi
Quando uno descrivono questo fenomeno in una posizione come dire di convergenza verso un'ipotetica soluzione sta a dimostrare che se il problema non si risolve come essere
Dentro la nuova situazione anche l'ipotetica
Risoluzione istituzionale e costituzionale lo voglio dire anche a Stajano
Della semplificazione semipresidenziale dello schieramento destra sinistra più che aiutarci a risolverli ci dice soltanto che il problema esiste
Allora io su questo
L'ho la pretesa neppure di di avere un'analisi compiuta lo pongo con una quantità di interrogativi che probabilmente può lasciare prevedere la risposta la prima che noi stiamo nel centrosinistra e qua c'è una differenza che non abbiamo esplicitato
E e lo voglio dire per i popolari perché all'interno nostro il rispetto al mondo che rappresentiamo il mondo cattolico c'è un interrogativo che dovremmo approfondire perché non ha ragione l'avvenire
Quando ci chiede di dire che l'alleanza è provvisoria perché le alleanze non sono provvisorie sono scelte politiche di fondo e non si fanno in maniera da avventurieri
Però credo che sbagliamo pure noi o sbaglierei mo'pure noi quando ipotizzassimo che l'alleanza
Risolve tutte le questioni mentre l'alleanza è una condizione
Per risolvere le questioni e quindi se l'alleanza non Voss funzionale a risolvere le questioni Bad Boy difficilmente avrebbe una sua ragione d'essere
E e lo dico con non molta serenità
Se se questa alleanza se questa coalizione posso dire se questo governo
Nonno assume queste questioni come le questioni di affrontare il rischio che il Governo amministri e la coalizione si scioglie e un rischio forte questo è un interrogativo che deve essere al centro della nostra riflessione la seconda questa è una mia opinione personale evidentemente ma mi pare che ha un ascolto maggiore di quanto non si immagini io non ritengo che oggi siano sul mercato opzioni alternative i democratici oggi non sono in condizione di scegliere il centrosinistra il centrodestra le ragioni della democrazia sono prevalenti dentro l'alleanza di centrosinistra e quindi da questo punto di vista l'alleanza è una cosa necessitata ma una cosa che deve essere S deve essere resa libera per la capacità di governo che introduce la questione di bordate chiudo
Certo che nella dimensione dei problemi nuovi che abbiamo e il problema nuovo più rilevante e la globalizzazione dei processi economici né questa può avere due risposte
Uno che era quello che la destra stava tentando di dare quando la destra ipotizzava che il compito della politica del governo lasciare che il mercato si organizza secondo le proprie convenienze
Perché vengono assunte dentro il processo economico come si forma ed ha una risposta non è che non sia una risposta solo che a una risposta del genere a mio avviso avrebbe cancellato le ragioni della organizzazione democratica del però non basta dire queste e allora lo dica sta agli anni Maccanico un po'meno ma lo voglio dire australiani con molta cordialità
Se il nostro modo di essere diverso nel centro io non sono per le organizzazioni militarizzata io sono per le organizzazioni libere mi interessa poco
Sapere se siamo oltre momenti organizzativi se poi il sentire politiche uno come non mi interesserebbe niente se fossimo una sola cosa e non pensassimo niente
Da questo punto di vista io guardo più ai processi storici
Anziché alle pretese di organizzare la storica però la cosa che mi interessa moltissimo e che noi noi forze espressive di una tradizione culturale diversa dentro quest'aria
Che Maccanico ha descritto prima anche a padri fondatori che diventano i referenti della cultura comune ci aiutino a immaginare come il pubblico perché questa è la questione di fondo il rilievo pubblico che garantisce l'interesse collettivo Testori Kamen destato risotto oppure burocratizzata
La garanzia di questo interesse in una società moderna rispetto ai dati nuovi posti dal modo di essere nostro nella competizione nel mondo possano trovare un momento istituzionale di garanzia io credo che è una organizzazione pluralista dove l'interesse a rilievo ma per la quota di interesse che difende a differenza della mitologia o della ideologia passata bordato
Che aveva la suggestione di risolverlo dentro la totalità degli interessi impossibili è la questione con la quale dobbiamo fare i conti e concludendo
Se affrontiamo e risolviamo questa questione io non vedo una grande prospettiva per la ripresa del vecchio socialismo
Se affrontiamo e risolviamo questo problema è il modo di rafforzare una democrazia moderna in una economia globalizzata ed una società pluralista è la grande sfida
Perché posta alle culture democratiche moderne ho letto su un messaggero stamattina abbordato Caci Lessing R. andando a Torino rispetta le domande questo storico americano di grandi suggestioni
Rispetta le domande di che fare anche nel nostro Paese tutto sommato mi è parso che ha dato questa risposta
Rispetta le grandi suggestioni unificanti del passato credo che l'umanità si difende di si difenda meglio avendola compra con la la consapevolezza della complessità
Ma non tutti con Lando pluralismo istituzionale di difesa nonno come momento di separazione ma come momento di convergenza direi di solidarietà diverso
Che mi pare anche una risposta intelligente non provinciale al problema posto dalla lega nella nostra comunità
Grazie dedica come avete visto anche elementare capace di spegnere il cinque minuti una risposta importante le nostre questioni all'avversario a Maccanico io spero di essere ancora più
Sintetico dell'amico o De Mita intanto ringrazio il nostro moderatore perché ha colto mi pare il il centro del mio ragionamento e c'è la necessità che questa visibilità delle forze moderate del centro sia contenti soprattutto sull'iniziativa politica e sui contenuti sui contenuti dell'azione politica noi non dobbiamo dimenticare di stare al Governo e al valore cinque minuti no tutto questo movimento per cinque minuti
Siamo siamo dedicare di stare al governo e infine il Governo occorre avere iniziativa avere capacità di strategia avere capacità di di fissare le priorità la grande tematica che abbiamo è quella che abbiamo detto cioè la globalizzazione dell'economia il dramma dell'Europa di fronte a questo
Fatto è enorme dei mercati mondiali che si aprono della concorrenza dei paesi emergenti dell'Asia noi dobbiamo avere capacità propositiva su questo
Exor riassetti istituzionali noi non dobbiamo dimenticare che l'Italia è l'unico Paese della Comunità europea che ha un problema di assetto istituzionale irrisolto su questo noi dobbiamo trovare degli accordi ora io volevo ricordare che ho avuto anche dei contatti con l'onorevole De Mita e lui mi ha esposto a con l'onorevole D'Alema
E noi che ha esposto il suo progetto il suo progetto è quello di fare il grande partito socialista
Referente del socialismo europeo però io gli ho detto ma guarda che il socialismo europeo è un po'un personaggio in cerca di autore
è minoritario in Germania e minoritario in Francia minoritaria in Spagna io vedo un solo Paese nel quale il partito socialista di più quello che era partito socialista tradito laburista è all'altra
Aspira e può diventare partito di governo
Ma il partito di Tom Ripley che ha fatto proprio alcuni valori che non hanno più nulla in comune col vecchio socialismo che ha rotto con il classismo che punta le classi medie questa è la verità
Ora noi dobbiamo essere su questo molto chiare
Come ha detto D'Alema fa questo sforzo ascolta così io vorrei che gli amici del Partito popolare il solo
Depositario di una grande tradizione anche se si aprissero su questo tema si aprissero e noi laici insieme do It
Democratici laici insieme ai democratici cattolici io credo che se intendiamo sui contenuti sulle priorità sulla iniziativa sulla capacità di iniziativa
Io credo che noi potremmo veramente caratterizzare ancora di più l'anno coalizione e allargare Lera dice che essa nel paese grazie
Grazie alla carica
L'ultimo intervento all'onorevole Tajani
Però anch'io Breve
Per consentire a tutti
Il partecipare poi alla cena
Mi è stato chiesto qual è la ragione è una delle ragioni positive che ci inducono che inducono le forze del centro ad essere certamente dalla parte di un'alleanza di centrosinistra piuttosto che di una di centrodestra
Ebbene una considerazione di questo genere può essere offerta dall'esperienza proprio di Dini e di quelli che l'hanno fatta insieme a lui
C'è stata nei confronti di questo centrodestra una rivolta morale
Una rivolta morale che non vuol dire ovviamente
Qualcosa che fa riferimento a singoli episodi o a vicende penali ci mancherebbe altro
Ha rivoltato morale perché è sembrato che da quella parte la politica fosse un fatto confuso che vi fosse cioè una indebita intromissione fra interessi personali e interessi speciali e collettivo
Si trattava di un fenomeno che comportava uno scadimento complessivo della presenza politica nel nostro Paese un fenomeno allarmante di degenerazione nei confronti del quale occorreva reagire venivano posti cioè in discussione come bene ha detto l'onorevole De Mita i fondamenti stessi della nostra democrazia e quindi la scelta era in qualche maniera obbligata
A oggi noi abbiamo un compito ulteriore diverso D'Alema il sogno di costruire una grande Sinistra democratica ed è giusto che coltivi è questo obiettivo rientra nella sua storia nelle sue scelte ideali per le sue profonde convinzioni
Noi abbiamo un altro progetto
Il Progetto in tempo più lungo di costruire un'alternativa alla sinistra che può nascere dal centro
A questo non è compito di oggi non è compito dei prossimi anni
Occorrerà il lavoro di una mezza generazione forse per rendere possibile questo obiettivo partendo dalle condizioni attuali occorrerà recuperare larghissima parte del centrodestra ad una logica diversa da quella che è oggi la vince
Possiamo fare però in questo senso alcuni passi ed in questo in questa ottica vanno interpretati alcune aperture anche del presidente Dini in relazione alla alle altre forze del centro possiamo fare qualche sforzo per trascinare le forze del centro che oggi sono nel centrodestra verso di noi e quindi verso lo schieramento di centrosinistra
Non c'è invece nessuna disponibilità e quindi non c'è nessuna disponibilità ribaltoni o a maggioranza e spurie e Forlì
E cioè disponibilità a fare noi dei passi verso questa destra ecco questa impostazione io credo che debba essere chiara ed è
E finita in maniera assai precisa in tutte le indicazioni che vengono da Rinnovamento italiano al di là di speculazioni o travisamenti che
Attraverso la nostra presenza anche nella
Il senso preciso di una capacità di coniugare il sistema liberista concorrenziale con quella logica della solidarietà che per voi popolare ma diciamo tutti per no tutti noi uomini di centro non nasce soltanto da una elucubrazione teorema Attica e cerebrale ma nasce dalla sponte anni adesione del cuore
Quella logica della solidarietà che deve però il trovare il modo di articolarsi e qui vengo ancora una volta concludendo ad una indicazione dell'onorevole De Mita non più attraverso i soliti
I vecchi strumenti della presenza dello Stato nell'economia o dell'ottuso burocratismo diceva
Sto avesse
Storia presenza dello Stato in tal
E articolazioni che invece dovrebbero essere lasciate alla libera impresa deve trovare il modo questa presenza dello Stato di articolarsi in forme nuove ed efficaci salvaguarda
Lo quel che c'è di buono nella logica dello stato sociale ma lasciando invece da parte tutto quel che non ha più ragione di essere condiviso perché l'esperienza fatta
Ha dato risultati estremamente negativi avendo condotto ad una diminuzione
Ad un'erosione della ricchezza nazionale piuttosto che ad un incremento fruttifero della stessa
Ecco su questo piano noi dovremo impostare la nostra politica e magari parametrato anche con riferimento a temi concreti e mi si conceda
Un un un esempio a questo riguardo perché ho la fortuna anche di avere alla mia destra il ministro delle poste e telecomunicazioni ecco in questa estate di furibonde polemiche ce n'è stata una relativamente alla STET alla privatizzazione La sette dei avete tutti letto abbondantemente ci sono due modi di volere la privatizzazione si può volere la privatizzazione insieme alla liberalizzazione nella certezza che non si possono privatizzare i monopoli oppure si può volere una privatizzazione senza freni e senza indicazioni oppure ancora come chiede Rifondazione Comunista si può non volere
Fatto la privatizzazione tentando di ricorrere ad una fa
Sa logica
Di accesso dei privati a certe attività imprenditoriali magari facendo ricorso a strumenti francamente vetusti nell'esperienza storico economica come per esempio la golden share per o altri sistemi di intromissione nella vita dell'attività di un'azienda che è una volta privatizzata invece deve conservare la sua massima libertà i poteri di controllo sulle società semmai sono altri e vorrei vederli reali la Tris più spesso in Italia vorrei avere anziché una Consob una secca
Cioè un modello americano perché forse tanti disastri a cui anch'
Ora assistiamo nell'economia se vi fosse questa capacità di controllo ed una reale trasparenza dei bilanci probabilmente non si realizzerebbe come vedete
No e credo che noi del centro dobbiamo fare di tutto perché questo lavoro almeno inizi
Continui fruttuosamente grazie
Sulla conclusione vorrei solo notare per gli amici popolari che
è questione che abbiamo discusso questa sera
Saranno sicuramente una parte importante battito del nostro prossimo congresso nazionale e quindi
Quelle risposte che l'amicizia hanno sollecitare nel corso di questo dibattito
In
O
De Mita Maccanico sta Jani loro importante contributo ringrazio tutti voi attento ascolto e Arryn
Sì al prossimo dibattito