Il referendum sul monopolio dell'ENEL dei Riformatori; Il problema dei produttori privati di energia; La campagna politica e di autofinanziamento dei Riformatori (Ma perche' ?)

Però
Radio radicale siamo collegati telefonicamente con Giuseppe Gatti che è presidente dell'una pace duratura pace l'associazione che raggruppa i produttori privati di energia elettrica questo fronte si è aperto il come dire per la grande informazione se anche mostrato nella sua compattezza solo negli ultimi giorni quando è cominciata la polemica attorno alla la privatizzazione dell'ENEL ma come i nostri ascoltatori sanno sull'ENEL Chang un referendum dei riformatori su questo c'è un universo di produttori privati che chiedono Energia più libera su questo però da una parte e presidente della Commissione Antitrust amato dall'altra anche il Governo in qualche modo accusano i piccoli produttori di essere in qualche modo di parassiti non hanno usato questo termine ma insomma cerchiamo di rendere un po'e l'idea allora presidente Gatti lei ha scritto una lettera aperta D'Amato che è stata pubblicata qualche giorno fa sul Sole ventiquattro intanto ci vuole raccontare quali erano le accuse di amate qual è la vostra risposta
Si è sostenuto che da parte dei produttori privati ci fosse una complicità nell'ENEL
Grave il cambiamento sistemare più italiano la mia risposta ma arrestata volto innanzitutto a chiarire che la parte i produttori privati non c'è nessuna complicità con l'ENEL
Parte nord c'è la massima volontà di
L'azione più ampia del mercato elettrico
Questo è il punto fondamentale la liberalizzazione più ampia allora cerchiamo di fare un po'di storia credo che sia una decina d'anni ormai che c'è di fatto la possibilità di liberalizzare il mercato anche se poi di fatto questa possibilità è compressa questo mi sembra di capire no no molto meno e perché la nuova normativa tra
In vigore soltanto legni dalla di farmi novecentonovantuno ma in termini operativi con il mille novecentonovantatré quindi sono soltanto tre a
Per gli impianti da fonti Grillo
Necessariamente molto limitata del mercato in primo luogo in secondo luogo le possibilità che offriva legge sono state sfruttate soltanto in modo molto parziale perché la legge nove del gennaio mille novecentonovantuno prevedeva che da un lato c'è forse la libertà per quanto riguardava la l'autoproduzione ma soltanto autoproduzione quindi fino fare i consumi propri di chi realizzava l'impianto per le fonti rinnovabili
Ed è appunto la possibilità
Per l'autoproduzione sempre utilizzando fonti rinnovabili in particolare per quanto riguarda i consorte Cynthia scontrati con la forte degli nell'acconsentire
Ridoli questo strumento che la legge prevedeva
Lei nella sua
Lettera ad Amato dice anche che l'ENEL scapola ha ostacolato in maniera diretta la formazione di consorzi in che modo nel fa questo cioè attraverso come dire pressioni politiche sul ministero l'industria
La normativa pre ci sia uno parere delle sistematicamente la parte meno era arrivano pareri negativi che ovviamente finiscono per influenzare fortemente il
Il ministero dell'industria come giudica le dichiarazioni dell'amministratore delegato delle anche sostanzialmente detto sul mercato l'ENEL deve andare al cinquantun per cento senza golden share ma su questo non posso che sul raccordo con quanto detto Totò partoriente
Aveva tradotto tanto mi trova pienamente consentì ci sono alcuni punti su cui mi sembra peraltro che l'uomo è stato delegato non sia ancora pienamente informato quando lei ne parla di sovvenzioni gli autoproduttori meglio dottor Tatò più che lei ne parla di sovvenzione gli autoproduttori di media che non c'è nessuna sovvenzione gli autoproduttori in quanto tale ci sono delle forme di incentivo ma incentivo messo tra virgolette per la produzione da fonti rinnovabili di cui significa anche Lerner anche in Occidente
I suddetti quello che beneficia più di ogni altro di questi incentivi del mille novecentonovantasei sul
Centosettantatré miliardi
Questo incentivazione centottanta centonovanta andranno a favore dell'ENEL quindi questa sovvenzione come dice da Torino su questo di cui beneficia anzitutto lenta
Ecco cosa può dimenticare che non si tratta di una sovvenzione si tratta di riconoscere trenta di costo che hanno di impianti da fonti rinnovabili
Anticonvenzionale stratega
Un impianto di smaltimento rifiuti con un impianto eolico ha un costo di realizzazione che nettamente su
Ciclo combinato turbogas e siccome e prendo come riferimento determinare i prezzi di cessione il costo appunto di un ciclo combinato turbogas
E anche più costosi c'è un differenza di costo che viene riconosciuto dalla collettività chi fa l'impianto ma questo vale
Su sugli incentivi di cui parlava in un futuro sarebbe disponibile come produttore privato a rinunciarvi o pensa che comunque l'ENEL mantenendo come dire una posizione di monopolio di fatto dovrebbe in non ostacolare diciamo gli incentivi ai privati
Ma questo a scelta di politica energetica ed ambientale che le fa il Paese
Pericolo per lo sviluppo delle fonti rinnovabili rimarrà in
Dario coprire un differenziale di costo che c'è oggi della produzione da fonti rinnovabili rispetto alle fonti convenzionali un impianto Dini idraulico un impianto eolico l'impianto di biomasse un impianto con smaltimento rifiuti un impianto fotovoltaico a Lodi corti di realizzazione superiori a quell'impianto termoelettrico convenzionale
Stato ridurre la dipendenza energetica e quindi ad acquistare meno petrolio da come erogato dall'estero Centre
La la qualità ambientale deve sopportare un corto perpetuo indipendentemente da chi faccio impianto quindi avvilito e giusto e d'altra parte gli attacchi e tutti gli altri Paesi europei
Per impianti che era un corteo redazione superiori la differenza venga coperto da parte della collettività che pone tra un vantaggio sia dal punto di vista la qualità ambientale che dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico non bisogna poi dimenticare che quando si parla di costi
E degli impianti convenzionali non si tiene mai conto delle esternalità noi su un conto complessivo
A debita valutazione sia quelli che sono i corti diretti di costruzione l'impianto sfilati corti ambientali che poi ne derivano probabilmente vedremo che non c'è una grande di
Trento di costo pari
Probabile un impianto convenzionale Gatti lei sa sicuramente che il Movimento dei Club Pannella ha in ballo venti referendum molti di questi sono di impronta liberista due diciamo riguardano direttamente il settore in cui lei opera uno chiede esplicitamente la l'abolizione della così detta golden share un altro chiede l'abolizione del monopolio nel in materia di energia elettrica il suo giudizio su questi due referendum
Ma guardi io non posso nascondere la pipa
Non in quanto ero tranquilla parte
Non sono favorevole allo strumento referendario io credo nel Parlamento più creerà aprendo va indubbiamente su questi due punti non posso che sull'accordo coi ricchi
L'arrivo
Questo universo diciamo di imprenditori il Movimento dei Club Pannella sta pressantemente facendo una domanda perché gli imprenditori privati che magari desiderano il liberismo non sostengono direttamente anche impegnandosi per esempio espone dosi in un comitato referendario o direttamente finanziando per esempio le campagne referendarie per quale motivo secondo lei perché perché per esempio lei non lo fa parte che non è favorevole al
Ultimata torna
Spiegato che personalmente credo alla democrazia mediata credo al Parlamento non credo avremo perché diventa
Quindi personalmente non ritengo di dovere favorire la diffusione lo strumento referendario tanto più quando si arriva a fare venti referendum ma quel prima e dopo il discorso politico che emerge da alcuni nostri associati pienamente di quegli esprimere proprie polizze
A riguardo gli asset il mondo industriale però a un po'di reticenza nel dare i soldi in maniera trasparente alla politica c'è un motivo se voglio dire proprio connaturato nel nostro Paese la nostra cultura è un motivo un po'più
Occulti o categorie mentali per demolire
Che la valutazione non diverso da quello che l'Espresso sullo strumento referendario io credo dopo perché le
Sì è uno strumento molto rozzo e primitivo che può andar bere in una comunità di venti mila abitanti non può andar bene in una comunità di cinquantaquattro milioni quindi diciamo il pericolo Sanza meglio in un piccolo comune per decidere una singola questione locale non è giusto che però l'intero paese si occupano d'
Circa dopo qualche minuto il singolo Comune personalmente
Son molto pochi problemi Kessisoglu interni di Scilipoti no il come talmente importante
Non vorrei che
Capo del politico siano tanto per parlare a questo riguardo un'ultima cosa Gatti ha avuto qualche effetto la sua lettera D'Amato a Mantova incontrata risposte in qualche modo
E io ho dovuto ho avuto occasioni uno scambio personali opinioni con l'amato mi sembra che dica
Cioè non siano cui Monterosso che tutti e due conveniamo che lo strumento messo sotto cui D'Amato era stato costruito in un contesto monopolistico momento in cui si parla sistema di vip situazione evidente che è anche uno strumento ha rivisto io ho sempre ritenuto che il PCI avesse una sua logica vistoso funzione ma in un contesto in cui Lerner era l'unico acquirente post io penso che le va veramente in un quadro di liberalizzazione anche questo strumento può essere visto
Termo a mio avviso che dobbiamo cercare di promuovere lo sviluppo delle fonti alternative Italia secondo lei questo governo questo ministro Bersani questo sottosegretario Carpi per esempio stanno andando in questa strada vanno la sua proposta ma io quando scoprì che l'atto del ministro Gasparri non può che condivide
Vedo gli atti e concretamente compie ministero a partire
Nove di luglio mi sembra che queste contraddittorie dichiarazioni che si fanno ringrazio moltissimo per la sua disponibilità e decori