"Processi alla barbarie: da Norimberga a Priebke" org. in occasione dell'uscita' del volume "Processo Priebke: le testimonianze, il memoriale" a cura di Cinzia Dal Maso e Simona Micheli, con la prefazione di Sandro Curzi edito dalla Casa Editrice Mondo 3

A nome delle edizioni nel mondo tre volevo ringraziare innanzitutto gli amici della Fondazione Basso Giacomo Marramao per avere il permesso
Di realizzare questo incontro i relatori Sandro Curzi
Carlo Galante Garrone Francesco Malgeri Giacomo Marramao stesso
Testi sono che sono qui con noi
Per affrontare questo tema
Dei processi alla barbarie da Norimberga appicca purtroppo Sandro Curzi non potrà essere qui ricevuto la sua telefonata si scusa c'è ancora buon lavoro mai
Bloccato a Milano
Volevo anche ringraziare
Walter Veltroni per aver mandato una lettera dove si scusa per non essere qui con noi e dice tenere viva l'attenzione su questo discutere come fate voi dei processi alla barbarie costituisce un importante contributo di tensione morale e ideale di civiltà abbiamo ricevuto anche ha telefonato del ministro Flick
Un telegramma De Giorgio Fregosi il presidente della Provincia
Volevo spendere potesse prorompe
Spiegare perché è una casa editrice come il mondo tre che si è occupato sostanzialmente di scienze umane e sociali
La casa editrice che parte da questo progetto
Che la rivista al mondo tre settori riesce insomma esserci allega nata due anni fa perché ha deciso di avviare una collana di instant book
E vorrei prendere spunto da un passo di un articolo che è uscito proprio oggi sul manifesto
Che spende parole durissime
Questo genere
Territoriale
Scrive l'autore sono un brutto vizio di giornalisti o aspiranti tali
Che non contenti dello spazio di cui godono quotidianamente
Allungano la propria ombra sul mercato editoriale lo fanno con il ritmo ora Tiziano dell'attimo fuggente per cui tutto si consuma in fretta al di fuori di ogni approfondimento imponendo un mezzo il libro
Dovrebbe prestarsi alla ricerca e alla riflessione
La frenesia del giornale quotidiano
Tuttavia il libro sul processo Priebke ha il pregio di non essere un riassunto giornalistico di quell'evento ma di proporre la trascrizione dell'interrogatorio del tribunale con in appendice il memoriale scritto dallo stesso imputato
Una scelta che ci propone ogni istante o perlomeno epurato dalle semplificazioni che pretendono di riassumere e spiegare in poche pagine in realtà anche il più complessa in altre parole un documento utilizzabile
Studio rappresenta appunto un documento
E che quindi come tale potrà essere utilizzato nel tempo però non siamo usciti dall'altro canto completamente non sanno di essere completamente da questa logica del carpe diem perché il libro e porta la data primo ottobre ed è stata scelta è stata una scelta consapevole e voluta perché il primo ottobre di cinquant'anni fa finiva al processo di Norimberga
Una data simbolo come questa può aiutare la memoria tra Alessandro Corsi nell'introduzione chiude
Dicendo non possiamo mancare un giuramento fatto non dimenticare magari senza più rancore ma non dimenticare questo libro adesso il primo ottobre e potente svelare un piccolo dietro le quinte se mi è concesso perché il giudice Pistelli ha consegnato in questa stessa data le motivazioni della sentenza
Su suggerimento
Della della della curatrice Cinzia Dal Maso
Appunto non è dunque ha capito che ha sentito l'esigenza di legare a una data che potesse essere ricordata
Questo evento
Credo anche l'occasione prima di passare la parola ai relatori per dire che in un'altra data subito dopo il quindici ottobre noi abbiamo intenzione di pubblicare trecentotrenta cartello di queste le ci auguriamo con l'introduzione di Galante Garrone
Io ringrazio tutti darei la parola nell'ordine Carlo Galante Garrone
Qualche mese fa
Ai primi di giugno
Euro a Roma a parlare del
Processo Priebke
Non era ancora maturata
Quelle ignobile sentenze i dipietristi parlo subito in modo estremamente chiaro dicendo la mia opinione che porta la data del primo agosto
E la firma del presidente
Agostino di cui ci stiamo lei
Che sarei stato lieto di vedere qui
Ricordo che Chiusi quel
Mio intervento
Leggendo una splendida poi si
Profumo perché altrimenti
Una splendida poesia
Di GT ora Venturi
La moglie di Franco ventuno
Era un autunno Doro intorno a Roma
E la terra portata riduceva inattese del seme
Quando vidi
Un Eric
Chi scusate la mia vista
Quindi un Enrique dirigenti erano dieci quattro stesi scomposti come spaventapasseri abbattuti dal vento e gli altri con le braccia levate
Inattesa del piombo
E un'altra figlia affronti
Pronta all'ultima raffica
Ma prima che sparassero di corsa un giovanetto si strinse un uomo per morire assieme
Il mio treno passo
E se non vinci
Tutte tutte distese le prime dieci vittime di Kesselring
Fu perché un albero
Volle nascondermi pietoso
Che in Italia allora
Dieci più fitte valevano un tedesco
Questa è la poesia decide ora Venturi
Alla quale io vorrei aggiungere subito
Dieci vite volevamo in tedesco qui c'è un soffro più ci sono cinque morti
E queste le ignominia
Più grande in un'ignominia enorme
Cinque morti in più
Testimoni scomodi
Che sono stati fatti fucilare Capri perché perché non testimoniasse ero su quell'evento
Vedete
Io ve ne accorgerete Serono continua a essere
Piuttosto commossa
Per questi fatti
Io sono
L'ultimo sopravvissuto
Di un
Struttura e chi di avvocati
Che hanno difeso i partigiani di via Raselli
Con me
Facevano parte
Avvocati famosi
Dante Livio Bianco
Arturo Carlo Jemolo
Federico Comandini
Paolo Greco
Battaglia e altre ancora
Io ve lo dico sinceramente
Sono entrato nella difesa
Negli ultimi tempi dopo la morte di Livio Bianco
Quando ho ereditato il suo studio cheta magistrato sono diventato avvocato quindi il mio apporto sinceramente è stato ministro
Però
Di questa causa
Di quei tre splendidi difese di chi è morto
ITT o bianco
Io ho portato qui il testo
No alcune copie vedi Fundarò tra quelli non tantissimo tra quelli che vorranno
Tenerli e magari fotocopiarli a loro volta per distribuirle perché sono difese straordinarie
Sono difese
Rigorosamente giuridiche
Quello di Dante Livio Bianco
Durissime
Si sente il grande civilista emigrante partigiano
Uniti insieme in una simbiosi straordinaria che parlano
Sono problematici e storiche straordinariamente ricca chi riferimenti quelli di Arturo Carlo Jemolo
Io penso che lette insieme
Questi difese
Saranno chiarite straordinariamente genesi dei fatti
Questo avveniva negli anni dal mille novecento e quarantasette al mille novecento e cinquanta quattro
Quando si è aperto il processo Priebke
Io ho avuto
Un'idea sempre faccia al come
Come la mia proposta sarebbe stata giudica indicare me stesso come testimone e per l'ultimo sopravvissuto di quel collegio di difesa
Pensavo che
Dire qualcosa anche con una media modesta modestissima voci in un'aula di si credeva giustizia potesse essere utile
Naturalmente la mia richiesta Istat respinta non so con quale motivazione probabilmente nutrizione generica miglior rapporto d'altro non aveva perso parenti padre io ora Felli
Mica eccidio delle Fosse Ardeatine sul corso volevo andare devi giudici non avevano bisogno di essere illuminati dammi
E così e finite amico la mia signor tentativo
Il Consiglio finito il mio tentativo tuttavia io penso che
Certa utilità avrebbe potuto aprile
Detto questo io dovrei
Guardate processo
Al processo ho cercato di intervenire
Le cronache hanno riportato
La notizia e do il mio tentativo di entrare nel
L'ordine del presidente il cui stemma di non fare entrare nessuno che non fosse un parente vittime
La mia protesta
La mia protesta rivolta a un giudice
Veramente degno il giudice delle indagini preliminari Mazzi
E un mio pistolotto ai carabinieri che poveretti sbarrava la strada
Perché dico che voi state a sentire quello che vi dicevo un presidente
E non date un'occhiata al codici il quale cosa che ci dice che le udienze sono pubbliche che tutti hanno il diritto di entrare
Visti i carabinieri pubbliche non sapevano corrisponde io sono riuscito a entrare grazie io giudice Mazzi
L'assistito ho visto quella volta
Per i perché
Un istruttori purché con il suo sguardo rintracciare strettissimo
Ma guarda ti stronca mi sbatto per stanza vicino
Senza nessun operatore stavo pensando che eravamo
Quasi coetanei io il più vecchio di Torino
Di tre anni nove del tredici sono del dieci
Processo produttore udienze le quali sono stato non hanno detto nulla di particolare
E i miei uomini della contrazione del processo sono avvenute quando il processo entrato nell'infinito io ero andato primissimi giorni
Quando il processo è entrato nel vivo
Abbiamo assistito in ottenuto noia Motta
Dai giornali e poi gli ora da questo prezioso dei documenti che mi sono stati inviati da Cinzia Dal Maso
L'ho fatto
La sensazione di non verrà cognome USA e preordinata ostilità a farlo
Che cioè quello che il compito essenziale di un giudice onesto consapevole che quello di fare giustizia era calpestato era ignorato completamente
Mercato inopportuna sofferenza che durata parecchi mesi
E che vorrei dire per certe cose ancora più forte della sofferenza che mi ha dato la lettura che ho fatto ieri soltanto ieri
Della sentenza
Questa ignobile sentenza
Far quasi sorridere se si potesse sorridere su certi argomenti
Tanto
Che
Prove gli argomenti assolutamente porre e non soltanto così
Ma è una sentenza maliziosa
Maliziosa perché malizioso il perché
Se si certamente via Rasella è stato un atto legittimo certamente la rappresaglia è stato un atto illegittimo
Certamente tutto quello che dice il Pubblico ministero e qui veramente il Pubblico ministero Intelisano io vorrei rendere omaggio
Per ora straordinaria dirittura
Che ha avuto e per la
Conduzione da parte sua della accusa
Presto
Chiarissimo
L'ex dire che tutto va bene e immediatamente dopo portare delle attenuanti inesistenti o ridicole
Estremamente ridicole
Come quella per esempio clamorosa
Che mi pare in questo bellissimo articolo così uscito oggi sul manifesto di Cesare di Simone che riporta trent'chiaramente e cioè quella valori dopo il fatto
Ha tenuto una vita tranquilla
Poi che cosa ha fatto
De Simone ricorda Carlo fatto fucilare otto partigiani vicino a Bologna
Pare questo non lo so non lo dice lui avevo letto sui giornali che anche nel morte di Bruno Buozzi a la Storta
Sia
Implicato periti
Comunque cosa ha fatto il dottor ha vissuto tranquillamente tranquillissima mente
Per cinquant'anni girando tutto il mondo
Intanto in Italia inseguito da un mandato di cattura ma protetto dai servizi segreti italiani e stranieri ignobili veramente vergognosi e girato tranquillamente e andato a adesso a nome a Bressanone sono andato anch'io quest'estate
Per avere notizie di
I periti
Però mi è stato detto che una professione personale siti del convertito alla religione cattolica proprio qui a Bressanone più di così lo si poteva perché bisogna
E così e girato sia andato in Argentina Cina Argentina
Ha tuonato dei contatti chiarissimamente con i circoli nazisti tutto questo tempo
Il suo non era la provvida iniziativa del ministro guardasigilli nostro del loro
L'amico Giovanni Conso
Sarebbe ancora alla
L'estradizione è stata concessa
è stato portato in Italia che qui c'è il processo io non mi dilungo anche per non
Portato via tempo andiamo
Conclusivo la Costituzione
Il quasi d'obbligo quando uno parla
Conclusioni non faccio pronostici
Guardate in questa vicenda ha portato un intreccio incredibili
Di istruttorio di processi non pensate che sono in corso
L'istanza di ricusazione dei giudici per me fondatissime di questi giudici
L'istanza di estradizione
Il processo contro il ministro Flick
Reo chi come il provvidenziale intervento che ha impedito
Che di recuperare già in agosto una immeritate libertà
Tutti questi processi sono in corso
E allora
Previsioni non ne voglio fare
Non è il mio mestiere
Voglio soltanto
Esprimere un auspicio
L'auspicio che che si giustizia sia fatta
è una spiccio
Semplicissimo
è un auspicio che non deve essere
Abbellito ti parole Cristo nero
Altro non posso dire che ringrazio per l'attenzione
Volevo chiedere al professor Malgieri perché accortezze di cedere la parola Giacomo Marramao c'era un impegno che ci dovranno scegliere tra breve
Grazie
Non è di ordine lo molto rapidamente volevo intanto esprimere la mia partecipazione non soltanto personale ma anche in qualità di direttore della Fondazione Basso
Al senso di questa iniziativa
Io sono stato firmatario tra l'altro di un appello di indignazione per il modo in cui è stato condotto portato avanti il processo Priebke
E direi indignazione non soltanto per il verdetto ma indignazione per il metodo come prima ha detto molto bene Carlo Galante Garrone per il metodo che è stato adottato cioè il metodo colpisce ancora più del verdetto che già trovo cioè
E quindi indignazione per l'oblio o per la dimenticanza che
E il supporto
Della procedura adottata
Cioè il metodo della rimozione la logica della rimozione di quella che è stata la tragedia immane che si colloca al centro di questo secolo che sta per finire
E stiamo attenti a come finirà questo secolo perché potrebbe anche riservarci degli atroci Simi colpi di coda
Allora la prima considerazione che farei per anche per
Per venire incontro alla sollecitazione di questo libro c'è ben vengano l'instant books quando quando non solo sull'effimero suo superficiale sul banale
Ma solo su questioni
Veramente tragiche come quella del processo Priebke e credo per venire incontro a alla provocazione seconda di questo libro
Cercherò proprio di indicare quelli che a mio avviso sono gli obiettivi che un un'opinione pubblica democratica innanzitutto veramente democratica si deve porre in un paese a Democrazia alternata come se l'Italia in primo luogo dobbiamo cercare di imparare da questo processo la
Il virus che è stato seminato
Da dal revisionismo storico revisionismo storiografico cioè l'idea che in sostanza
Che è un'idea che è stata portata avanti da alcuni storici tedeschi ma anche italiani
Che la tragedia della seconda guerra mondiale del nazismo del fascismo in particolare la Shoah siano comparabili siano delle cose normali si sono cose gravi però comparabili ad altre cose gravi che sono avvenute nella storia e beh io credo che dobbiamo dire anche in maniera chiara e questo credo sia un terreno di battaglia culturale che la Shoah non è norma disabile la Shoah non è un evento normale l'Olocausto non è un evento normale
Tant'è vero che il revisionismo storico quello dei vari inoltre compagnia ne fanno poi una quasi ridicola ci sarebbe diceva giustamente prima Galante Garrone da ridere se non fosse una cosa tragica e atroce fanno una questione di contabilità
Dell'Olocausto non erano sei milioni le vittime ma erano probabilmente quattro milioni e mezzo ma sono storie assolute che si tolleri un linguaggio di questo genere
E direi quindi e qui tedeschi devo dire che hanno con tutto il rispetto che io personalmente o per la cultura tedesca
E gli amici tedeschi democratici farebbero bene a a fare un'autoanalisi molto seria e cercare di capire questa questa sorta di persistente sacche latente nella loro cultura
Di tradurre ogni questione in queste ore di contabilità
Sinora il tedesco tende sempre a normalizzare facendo di tutto una questione di numeri o di contabilità e su questo punto non possiamo assolutamente accettare la pubblicazione di tragedie di questo genere
In questioni di culto appunto di contabilità
Tre per ogni fare della Shoah dell'Olocausto del nazismo dal fascismo
Una questione di comparabilità e contabilità significa predisporre la nostra cultura a quello che il naturale esito di questo metodo cioè la logica del colpo di spugna alloggi proprio del colpo di spugna
Cioè dire il passato è passato facciamolo passare
Chiudiamo i conti
Con un metodo una e e con la cultura che sta dietro questo metodo io credo che dobbiamo ancora molto lottare dobbiamo essere molto avvertiti
Questa resa di conti col passato che deve essere fatto passare per forza e altra cosa è qui un altro punto dall'elaborazione collettiva del lutto che invece io ritengo una cosa molto importante
è legittimo che una nazione come la Germania o l'azione come l'Italia si pongano il problema di elaborare collettivamente il lutto
Anche al di là di radicali divisioni che ci sono state
Perché lavorare collettivamente il lutto significa esattamente evitare la rimozione
Perché soltanto elaborando collettivamente un lucchetto comune si può superare eternamente un problema storico
Ma non nel senso del colpo di spugna non nel senso ripeto della rimozione cancellazione del passato non nel senso del metodo dell'oblio della dimenticanza di cui parlavo all'inizio
Vengo molto rapidamente alle conclusioni qui ci sono due questioni diciamo che sono alla base della valutazione nella vicenda Priebke
Vi è una questione storica e di una questione giuridica la questione storica la sfrontata già in maniera impeccabile Galante Garrone
Anche con un invito alla ricognizione biografica dirò alla fine perché mi sembra molto importante
Mi limiterei unicamente a segnalare un aspetto un motivo costante di tutte le strategie di difesa
Dei criminali nazisti
è stata
è stata abbassata sull'argomento eravamo dei soldati dei militari dovevamo decisione
Quindi sono due aspetti molto importanti che bisogna segnalare riguarda prima che è stato fatto già ma li ripeto è stato fatto da vari diciamo
Anche i giornalisti commentatori
In primo luogo Priebke non rivela un soldato non era un un subalterno un soldato semplice ed era
Un individuo che aveva una notevole responsabilità una responsabilità che lui ha cercato a più riprese di invece a svalutare di negare di occultare nelle sue risposte
E che viceversa
E stata contraddetta poi dalla dal rapporto continuo e costante che ha avuto per esempio con Kappler appunto in parentesi altra vicenda per la quale l'autorità pubbliche italiane sono recidivi se no la vicenda Kappler ce la ricordiamo è stata una vicenda tragicomica a dir poco però con il riscontro di atrocità che si diceva prima
Quindi in primo luogo non era affatto un soldato semplice un subalterno
Che doveva per forza obbedire
In secondo luogo non era un militare duodeno militare i membri delle SS non erano dei militari troviamo membri volontari volontari
Di una polizia privata di TAR del partito nazionalsocialista dobbiamo militari in senso stretto
Togliamo cioè degli attivisti di partito che Roth talmente attivisti
Da divenire membri del braccio armato del partito stesso certamente più importante che developing appunto che diviene più potente più importante dello stesso esercito regolare appunto tedesco del Terzo Reich
Ma in ogni caso appunto non dimentichiamo membri di un braccio armato di partito che teneva un controllo pressoché totale sul territorio tedesco e sui territori occupati
Quindi è un discorso che dico storico che va secondo me puntualizzato riguarda Priebke con queste due con questi due diciamo corollari ben precisi
Ma la cosa che più mi preme diciamo sollevare
In questa sede non è tanto la questione storica che voi conoscete dal di dentro per esperienza vissuta e quindi meglio appunto di ogni altro
Ma la questione giuridica legata alla vicenda Priebke
E direi che l'intera vicenda solleva qui un problema molto serio
L'assenza nell'ordinamento italiano l'ordinamento giuridico italiano della nozione di crimini contro l'umanità badate bene il nome crimini di guerra e ma crimini contro l'umanità dove l'obiettivo che dobbiamo porci diciamo e d'introdurre questo tipo di passione e di conseguenza e di conseguenza di sottrarre questo genere di crimini alla competenza dei tribunali militari e questa e la e la diciamo nella logica appunto conclusione del discorso
è abbastanza singolare che e la nozione di crimini contro l'umanità che presente da
Svariati decenni nel mondo anglosassone presenta addirittura nell'ordinamento tedesco e non nell'ordinamento italiano non le ordinamento italiano
Questa e un è una è una diciamo dimostrazione una prova di ritardo della
Dell'ordinamento giuridico italiano sulla quale io credo si debba riflettere moltissimo
Una rapidissima conclusione prima di di passare la parola Malgieri
E io credo che l'insegnamento generale
Culturale generale
Che l'intera vicenda prima che ci trasmette
E intanto di
Non avere età l'imperativo categorico tendono a dimenticare
La tradizione ebraica sacche l'oblio è una grande virtù che senza dimenticare non si può neanche vivere e crudele dirlo ma per vivere dobbiamo dimenticare pezzi di vita non possiamo ricordare tutto l'anno questo gli ebrei lo sanno molto bene però gli ebrei sono stati dalla loro esperienza storica
Costretti a porsi l'imperativo categorico del non dimenticato io credo che da questo punto di vista
Gli ebrei sono veramente cifra della condizione universale
Per cogliere storico universale in questo secolo
Tony non dimenticare significa nel di passare in rassegna i momenti storici ritrovare il gusto della biografia quello che quello che io ho trovato ho trovato molto bello in nelle negli accesi dibattiti delle proteste indignate ci sono state riguarda processo Priebke è stata questa straordinaria occasione di riscoprire le biografie dei morti
Che il metodo proprio della contabilità numerica tendeva a cancellare
Cioè la il ve la vera cifra del totalitarismo di questo secolo
E l'attento e la tendenza la tentazione di ridurre ogni persona donna o uomo in carne ed ossa sulla sua biografia al numero semplice
E dobbiamo credo ribellarci a questo perché questa è la vera cifra dell'orrore la cifra dell'orrore quando ogni vita
E livellata all'altra e ed è un semplice numero io credo che bisogna riscoprire il gusto della biografia all'interno della storia
C'eri scoprire cioè che ogni esistenza soprattutto testimonianza
Ed in quanto testimonianza individuale ripetuto una donna concreta di un uomo in carne ed ossa è sempre qualcosa di irripetibile di irripetibile
Non ci sono vite che possano essere replicate le vite non sono replicabili
Quando un nuovo re una persona
Si chiude una finestra sul mondo che mai più si riaprirà cioè si potrebbe dire che ogni persona che muore fa morire con sé un intero mondo e possiamo unicamente
Ripercorrere il senso di questo mondo attraverso le tracce che la persona ha lasciato ci ha lasciato io credo che un valore di questo genere dell'irripetibilità dell'esistenza dei singoli debba essere in futuro alla base di ogni diritto
Sia esso il diritto delle nazioni sia esso quello internazionale
Do la parola Francesco Malgeri
Grazie dopo queste riflessioni così significative sul piano giuridico sul piano
Etico-politico direi
Io vorrei sottolineare alcuni aspetti
Di questo libro
Sul piano della ricerca e della ricostruzione storica
Soprattutto di quella drammatica realtà che Roma ha vissuto nei mesi dell'occupazione nazista nei mesi della Resistenza su cui la storiografia ha già offerto indubbiamente dei contributi
Sia pure diversi tra loro sia come impostazione sia come documentazione abbiamo nel campo della memorialistica una serie significativa di di opere di interventi tra da Carlo Trabucco a a Franco Calamandrei a Rosario Bentivegna
Abbiamo opere che ricostruiscono l'episodio di via Rasella delle e delle Fosse Ardeatine in particolare mi riferisco al volume di Robert Katz
Inoltre sono stati svolti anche dei dei convegni su questo tema mi ricordo alcuni anni fa un convegno organizzato dall'istituto romano per la storia della Resistenza dedicato a Roma il Sud
Tra il quarantatré e il quarantacinque
E altre pagine significative sono stato scritte per esempio da Andrea Riccardi sul ruolo che ha svolto la chiesa del mondo cattolico in questo in questo periodo
Ultimamente proprio recentemente uscito un volumetto di Oreglio lepre apparso per i tipi di Laterza
Con il titolo via Rasella leggende realtà della resistenza a Roma sul quale però mi riprometto successivamente di intervenire
Insomma in questo quadro fatto anche di molti contributi e testimonianze minute forse sarebbe opportuna una sorta di censimento di tutti gli articoli di tutti gli interventi di tutte le testimonianze anche più limitate che sono apparse nell'arco di questo mezzo secolo alcune delle quali sono ormai di di difficile anche riferimento forse ma anche una ricostruzione
Organica che posso offrire un quadro più ampio un un quadro più articolato della realtà sociale della vita quotidiana potremmo dire dei fermenti politici dello stato d'animo vissuto dalla città durante i mesi dell'occupazione nazista ecco chi avrà la capacità
Grazie chi avrà la capacità che avrà la volontà di affrontare questa impresa non potrà certamente fare a meno di questo libro che stasera presentiamo qual è il significato e l'importanza di questo libro
Sul piano storico Direi l'importanza di questo libro sta nel fatto che siamo di fronte ad una eccezionale e significativa fonte documentaria
Si tratta di fonti orali che offrono una serie di indicazioni di riferimenti di ricostruzioni di fatti e circostanze
Di biografie come già è stato sottolineate che non potranno essere ignorati dagli storici che vorranno approfondire questi aspetti
E le testimonianze che sono qui raccolte direi al di là del del processo Priebke al di là delle decisioni prese dal Tribunale di Roma ci offrono
Una fuga documentazione che ci consente tra l'altro di ieri di rievocare U un clima un clima drammatico tragico direi che Roma ha vissuto non solo nei pochi giorni che vanno dall'attentato di via Rasella Alecci all'eccidio delle Ardeatine ma anche in quegli otto mesi vissuti dalla città dal settembre del quarantatré al giugno
Del quarantaquattro sotto il tallone dell'occupazione nazista
E rileggendo queste testimonianze sembra direi quasi annullarsi la distanza di oltre mezzo secolo che ci separa da da quei giorni quella distanza si annulla
Direi soprattutto per chi mantiene il ricordo vivo indelebile di quelle di quel periodo
Insieme nulla in quei racconti che sono ancora così carichi di sgomento di paura che ci restituiscono le angosce i drammi di di quei giorni
Che quasi trasudano direi da queste da queste pagine riemerge la tragica realtà di via Tasso descritta con tanta attenzione descritta con dolorosa passione direi penso la testimonianza
Di Elvira Sabbatini e e di altri che sono stati vittime o testimoni di quella di quella vicenda
è una realtà come noto fatta di torture di sadismo di violenze materiali e psicologiche dove è sempre presente in primo piano o sullo sfondo la figura di Priebke
E riemergono sia pure frammentari alcuni aspetti e momenti della Resistenza della Resistenza romana
Riemergono le paure vissute dalla città di fronte alle frequenti retate che i tedeschi compì compivano circondando delle zone degli edifici de dei quartieri bloccando le strade sequestrando de portando gli uomini che me la correttamente si trovassero all'interno
Di questo accerchiamento
Emergono ancora in questo libro anche grandi figure di martiri in grande figuri di martiri che hanno lasciato una testimonianza di grande terrorismo vorrei ricordarne
Uno tra tutti che emerge da queste pagine la figura di Gianfranco Mattei professore di chimica al Politecnico di Milano la cui vicenda è stata revocata al processo dalla sorella Teresa
Mattei si suicidò nel carcere di via Tasso dopo terribili torture nel timore di non resistere a queste strutture e nel timore di dover parlare
E si colgono nel libro anche altri aspetti quali il ruolo delle SS nel quadro dell'apparato militare tedesco lo ricordava prima Marramao
E non manca un'attenzione anche a ruolo esercitato dal Vaticano in particolare da da Montini nel tentativo di sottrarre vittime al carnefice siano nuove testimonianze sui tentativi di padre Pancrazio presso il comando nazista con risultati di regola si sa sempre deludenti
In questo senso l'avvocato la testimonianza dell'avvocato Angelozzi Gariboldi offre per quanto riguarda l'azione della Chiesa notizie e riflessioni anche di particolare significato infine su tutta la vicenda legata all'attentato di via rosse di Viera selle alla successiva rappresaglia
Il volume offre altre importanti indicazioni
Anche se forse non s'non è ancora possibile una puntuale ricostruzione delle responsabilità che portano all'eccidio trovandoci di fronte a a contraddittorie testimonianze
E tra i documenti qui raccolti appare anche il memoriale di Priebke il tenente di via Tasso come veniva chiamato che parlava italiano e che era considerato tra i più duri
E i più abili direi nel far parlare i detenuti
E c'è una singolarità in questo memoriale non tanto nel fatto che Priebke scarica su Kappler la responsabilità dell'eccidio quanto direi su altri elementi anche qui sulla biografia di questo personaggio un personaggio che a questo passato è questo responsabilità diventa nel suo esilio di Bari l'OSCE e lui stesso lo scrive il rappresentante dell'Autorità tedesca davanti all'autorità argentine e diventa presidente onorario dell'associazione culturale Germania Argentina di Bari l'OSCE insomma sono diciamo notizie che devono farci riflettere e altrettanto sorprendente una dichiarazione che appare nella parte finale del memoriale dove Priebke afferma che non ha mai approvato quello che veniva fatto agli ebrei e ha sempre ringraziato Dio di non aver mai fatto qualcosa contro di loro
Ecco non entro nel merito della sentenza già sono state dette cose molto importanti ne sono in grado di di penetrare negli aspetti giuridici legati alla decisione
Della corte di concedere quelle attenuanti che hanno portato alla scarcerazione di Priebke non essendo un giurista non mi avventuro su un terreno non non media resto invece nel campo storico
Per ribadire che questo libro come già dicevo offre motivi di riflessione per chi vuol capire la realtà di quei giorni di quei mesi a Roma
E certamente il quadro della Resistenza romana non può essere paragonato a quello di altre realtà che si presentano in regioni come la Toscana come l'Emilia Romagna e poi in tutto il nord d'Italia
Noto che vi influiscono diversi elementi diverse motivazioni che non è il caso qui di di analizzare non ultimo il fatto che proprio nell'estate del quarantaquattro dopo la Liberazione di Roma
La resistenza armata assume dimensioni significative nel nel Centro-Nord
Ecco ma al di là di questi aspetti non ignorando i nuclei di resistenza romana che erano comunque presenti ed attivi
La storia di quei mesi va letta anche alla luce direi di una tensione di uno stato d'animo fatto anche di paura fatto di rabbia di angoscia che sembra avvolgere questa città e che sembra collocarla sotto una cappa di piombo Federico Chabod ha paragonato questo momento della storia di Roma all'anno quattrocentodieci dopo Cristo allorché le orde germaniche si riversarono nell'Impero romano e Roma veniva presa d'assalto e saccheggiata dei Visigoti
Le testimonianze raccolte in questo libro confermano questa Seat realtà così drammatica ed Este quindi meraviglia che uno studioso
Serio qualificato come Aurelio lepre si sia lasciato contagiare da questo virus del revisionismo storiografico di cui già si è parlato per offrirci
Quel volumetto su via Rasella e sulla Resistenza romana che prima ho ricordato che a mio avviso è fuorviante è sbagliato
Qual è la tesi di lettere
è una tesi che tende a collocare di farciti facendo sì in parte alla tesi della cosiddetta lunga zona grigia durante la Resistenza
Tende a collocare in una sorta di attesissimo rigorista di Palù da menti di doppiaggio Isma'di opportunismo la grande maggioranza della popolazione romana
E su quale documentazione si basa questa tesi si basa su alcune intercettazioni telefoniche relative a telefonate
Di una decina di persone o o poco più
Tra le quali troviamo due senatori del Regno una contessa una principessa una marchesa
Un commissario della questura un funzionario della Banca d'Italia un maestro di musica collaborazionista dei tedeschi un avvocato e pochi altri personaggi
Sulla base di questo teste che lepre appare particolarmente significativo l'attore l'autore può affermare che la grandissima maggioranza dei romani erano impegnati soltanto nella lotta
Riproduce nel suo volume smentisce la sua tesi quando Buffarini Guidi ministri Monfrini Guidi che era il ministro degli interni della Repubblica sociale
Scrive a Mussolini a Roma prevale la costernazione per l'attentato le sue conseguenze la popolazione parla di strage perpretati a dei tedeschi
Ecco non è questa la sede per discutere questo volumetto mi preme soltanto riferire questo brano del libro
Il giudizio negativo della storia venne a pressare sui tedeschi che nei decenni successivi furono considerati i soli responsabili non solo di questa e altre stragi ma più in generale dell'intera conduzione della guerra
Questa criminalizzazione fu anche un modo per assolvere gli italiani
Ecco io leggendo questo brano
Mi è tornato alla mente un'affermazione che proprio all'inizio del processo di Norimberga eh direi questo collegamento che anche questo nostro incontro a con il processo di di Norimberga e mi aiuta in questo senso
Un'affermazione che il rappresentante per l'accusa della Gran Bretagna Serra Hartley show cross fece in apertura dei lavori affermò che con il passare del tempo i difensori dei criminali di guerra tendono a minimizzare forse per l'orrore stesso che destano le storie di aggressione di atrocità
Mentre credo lì giungono a credere che non costoro ma i loro oppositori si resero colpevoli dei delitti che vorrebbero condannare
Ecco il problema centrale quindi direi io ora come allora
E di non dimenticare quello che è stato il nazismo che cosa è stata quella barbarie assenza nascondersi dietro le cortine fumogene
Di una parte del revisionismo storiografico indubbiamente la storia va sempre riletta e corretta
Ma evitando però degli stravolgimenti che non possono non lasciare in qualche modo sgomenti
Non dobbiamo dimenticare che non si trattò soltanto di un'aperta violazione dei più elementari diritti delle genti
Che le leggi internazionali tra l'altro riconoscono e tutelano anche in tempo anche in tempo di guerra ma si trattò di una vera e propria pianificazione del delitto di massa più una carneficina
Ideata realizzata anche con metodi scientifici e dire che proprio per questo motivo acquista un aspetto ancor più dub che embolico ancora più perverso
Che qualcosa di simile non era mai stato concepito da mente umana non esistono delitti o stragi nella storia dell'umanità
Pare dona briglia questi a questi crimini ai crimini contro gli ebrei contro tutti coloro che nei Paesi occupati cercarono di opporsi a questa oppressione e teatro di questi delitti furono i campi di sterminio le carceri delle SS di cui questo libro riporta una testimonianza importante luoghi non è nei quali era stato bandito il minimo senso della pietà ed era stato fatto posto direi ad allucinanti e Luca diritti di sadismo e di morte grazie
Ringrazio professor Malgieri assorbe la prevenzione volevo prima di aprire il dibattito e chiedere alle curatrici di spendere qualche parola sul loro lavoro chiamerei Cinzia Dal Maso insomma forse il nome di entrambe venire qui
Prima di tutto vorrei ringraziare tutti l'editore in primo luogo che dal primo momento in cui gli abbiamo comunicato la nostra idea la sostenuta e incoraggiata veramente con grandissimo entusiasmo
E vorrei ringraziare i relatori che anche loro hanno accettato il nostro invito con altrettanto entusiasmo
E soprattutto Giacomo Marramao
Diciamo in quanto rappresentante della Fondazione Basso che a ci ha accolto e per noi anche un onore che la Fondazione Basso abbia voluto insomma ricordare il nostro libero punto vuole ricordare
Ora l'editore ha già ha spiegato un po'lo spirito di questo libro di questo instant perché non è un instant book ecco io vorrei i così dire un attimo due parole proprio sul motivo per cui noi abbiamo fatto questo libro che è un po'quello dell'editore però diciamo si discosta
Scusate non si sente
Pronto Scola si sente pronto chiedo scusa
Allora noi abbiamo voluto fare un instant book perché questo libro deve essere un un documento deve avere un intento divulgativo deve far conoscere alla gente
Che cosa è successo nell'aula del tribunale di Roma durante questi ultimi mesi
La gente ha letto i giornali non vogliamo sminuire il lavoro dei giornalisti purtroppo un articolo di giornale non rende giustizia di ciò che è successo in quattro o cinque ore di seduta
Ecco questo nostro libro vuole raccontare alla gente
In modo più compiuto diciamo non completo ciò che è esattamente accaduto in quei giorni in modo che chiunque leggendo questo libro Possa rendersi conto
E mettere un po'sul piatto della bilancia quel che si è detto in aula e poi Lion latte la sentenza e che è stata pronunciata
Questo libro vuole anche essere un documento storico un documento di ciò che queste persone hanno detto nell'aula del tribunale
Ora Giacomo Marramao parlava del valore delle biografie e lo rendono ringrazio per questo
A noi è stato obiettato proprio ieri da una persona che aveva sbagliato le bozze del libro c'è stato detto ma perché voi avete raccolto queste testimonianze una dopo l'altra non le avete presentate non avete scritto nulla
Non abbiamo scritto nulla non perché non volessimo scrivere
Noi abbiamo cercato di fare un lavoro di editing che speriamo essere il più essere stato molto accurato chiaramente con la fretta che diciamo abbiamo insomma dalla fretta che ci ha sempre diciamo incalzato
Proprio perché queste le persone che hanno testimoniato parlassero da sole
Noi abbiamo voluto fare in modo che queste testimonianze diventassero dei racconti in modo che ognuno raccontasse la propria esperienza abbiamo voluto fare in modo che queste fossero delle piccole Autobiografia
Speriamo di esserci riusciti
Un'altra cosa è stata detta dai giudici e anche da altre persone che commentavano ciò che si diceva al processo
Sì ha detto ma perché ascoltare tante persone in questo processo si parla cinquant'anni di distanza sono stati fatti tanti processi cinquant'anni fa sono stati ascoltati tanti stessi Moni all'epoca i ricordi erano molto più vivi
Ora non serve più ascoltare molte persone ascoltiamo solo quelli che ricordano Priebke nulla più
Ecco noi non concordiamo con questo ed è anche per questo motivo che abbiamo realizzato questo libro
Noi pensiamo che abbiamo letto scorso le documentazioni sui processi realizzati negli anni passati soprattutto sul processo di Kappler
Abbiamo visto lì al processo di Kappler c'erano c'erano le madri c'erano le mogli dei delle vittime delle Fosse Ardeatine che esprimevano un dolore forse molto più vivo molto più forte un dolore urlato
Ecco cinquant'anni dopo
C'è stato qualche urlo ma il dolore che queste testimonianze esprimono è un dolore molto più dimesso è un dolore forse meditato che secondo noi per questo a un valore molto grande
Forse i ricordi a cinquant'anni sono un po'sbiaditi è chiaro i particolari che prima si ricordavano ora si ricordano un più o meno
Però però il valore rimane intatto anzi con gli anni ha creato un vuoto nell'animo di queste persone che è diventato incolmabile
Ecco proprio per questo per noi queste sono delle testimonianze storiche che hanno un grossissimo valore proprio perché sono state rilasciate a cinquant'anni di distanza
Vorrei concludere con una brevissima osservazione
Da persona che si è trovata nel tribunale militare di Roma da privato cittadino
L'idea di realizzare libro avvenuta in un secondo momento prima noi ci siamo trovate lì al tribunale io proprio da privato cittadino voluto andare a vedere che cosa succede
Ora
La mia preparazione la preparazione classica di base e quindi cerco di rapportare tutto soprattutto alla Grecia antica tutto ciò che vedo che faccio ed anche in quell'aula del tribunale mi pareva mi è parso insomma di trasportare mi due mila anni prima e di non trovarmi sulle rive del Tirreno bensì sulle rive del mare Egeo in un Teatro Greco
La tragedia greca è stato detto molto spesso nella tragedia greca si rappresenta chiamiamola l'ereditarietà della colpa si parla si rappresentano questi racconti mitici diciamo del mito greco in cui un la colpa dei padri poi si trascina e ricade sui figli
Non so con la famiglia di Agamennone che si uccide esatto Edipo Edipo stesso insomma anzi la colpa di Edipo ricade non solo sui suoi figli Eteocle e Polinice ma bensì anche sulla città che è colpita dalla peste
Ecco quindi io ho pensato a questa tragedia greca in cui viene recitata l'ereditarietà della colpa ora nell'aula del tribunale di Roma io ho visto messa in scena anche se non vorrei essere troppo irriverente
L'ereditarietà del dolore
Di questo dolore appunto che si trascina ormai da cinquant'anni
Ora a cinquant'anni si è giunti a una resa dei conti con il processo Priebke che eccone la comparsa sulla scena di questo personaggio e ora riesco ho solo cercato di capire come queste persone che con molta fatica hanno cercato di ricordare quello che hanno vissuto e quindi di portare in pubblico il proprio dolore e che non è una cosa facile
Non si siano resi conto come mai questo loro dolore sia diventato sempre più grande mentre la colpa di Priebke e degli altri sia sminuita al punto da estinguersi che in questo caso ora vorrei richiamarmi brevemente ancora la tragedia greca dunque molto spesso la tragedia greca
Sì in essa veniva rappresentato anche le leggi dello Stato anzi molto spesso si voleva rappresentare al popolo il valore di queste leggi per far partecipare il popolo di quella che era la vita sociale
Però veniva rappresentato anche il conflitto fra le leggi rigide dello stato e altri principi che erano comunque latenti che le leggi non potevano rigorosamente contemplare ma che facevano parte della vita civile di tutti i cittadini
Ora prendo un esempio per tutti Antigone Antigone
Ha voluto seppellire il corpo del fratello Polinice che aveva combattuto contro lo Stato le leggi dello Stato impedivano che il fratello venisse sepolto lei ha detto no
Io voglio rispettare il valore della sepoltura indipendentemente dal fatto che mio fratello fosse o non fosse un nemico della patria
Ora questo problema di bilanciare le leggi rigorosa dello Stato e dei principi
Chiamiamoli morali etici di giustizia religiosi è un problema che la tragedia greca che due mila anni fa è stato posto
In teatro Antigone pagava ma il messaggio del dell'autore di Sofocle è abbastanza velato
Ecco ora
Due mila anni dopo noi ci troviamo di fronte allo stesso problema anzi io penso che il processo Priebke cc abbia posto di fronte ad un problema analogo
Molto spesso il giudice questa è lì parlando nelle interviste ha detto io ho applicato la legge
Ora
Noi personalmente io ma Simona neppure noi non siamo dei giuristi non possiamo giudicare
Questa legge però
Da comuni cittadini diciamo è mai possibile che la legge il diritto umano lo sappiamo è sempre in perfetto ci saranno sempre dei casi che il diritto umano non potrà mai contemplare
Però è mai possibile che non si possano in qualche modo cercare di esprimendo un giudizio utilizzare sì la legge ma tenete conto anche di principi che hanno un grossissimo valore ecco questo è quello che noi ci chiediamo e questo è anche il motivo per cui abbiamo cercato di realizzare questo libro
Ora
Non so volevo concludere leggendo due brevi frasi si tratta dell'udienza del dieci maggio sono parole del Pubblico ministero
Ho preso proprio l'udienza del dieci maggio è un concetto che il pubblico ministero ha ripetuto più volte ma ho preso proprio questa udienza proprio perché era una delle prime e quindi inseguito magari questo discorso poteva essere ma considerato diciamo un po'viziato da altri motivi qui no qui originaria il discorso
Il Pubblico ministero si chiede perché mai perché mai noi facciamo questo processo la gente il pubblico ce lo chiederà a cinquanta anni di distanza e noi dobbiamo trovare una risposta per il pubblico per la gente comune
La dobbiamo dare perché guai a quel paese in cui ci fossero due logiche in cui ci fosse la logica del giurista che al di là dei necessari tecnicismi fosse completamente sganciata dalla logica comune
La logica del giurista non può essere un avvitamento nell'autoreferenzialità non può essere il bizantinismo da zecca garbuglio non può essere qualcosa di sganciamento dalla logica comune
Questo è un processo che si fa per ristabilire un ordine giuridico violato per riaffermare alcuni principi di diritto e di umanità che secondo le prove di accusa raccolte sono stati platealmente e brutalmente violati
Questo è un processo che si fa alla memoria
Chiedo scusa o per la memoria di certi fatti di carattere storico che non possono e non devono essere dimenticati direi in maniera poco ortodossa che l'oggettività giuridica tutelata in questo processo è anche la memoria
Grazie
Chiedo scusa vorrei dare la parola Simona Micarelli ho preso anche troppo tempo anche a lei diciamo
Allora il mio intervento sarà molto più breve verranno non ha non gli Hardy troppo io ringrazio tutti parenti amici e i relatori soprattutto io volevo solamente fare un ringraziamento particolare a mio padre perché lui è stato un partigiano ed Elio colui che m'ha dato l'idea per fare questo libro
Io ho lavorato al tribunale militare di Roma come reso cuntista però l'idea è partita Daloui e per tutti i racconti che mi ha fatto da quando ero bambina
E spero che questo libro osserva tutti coloro che lo ledono per ricordare un pezzo di storia per me molto importante grazie a tutti
Ecco vorrei aprire il dibattito dando la parola sì una volta chiedo Cinzia Dal Maso di restare qui al mio posto visto che probabilmente molte delle molte delle domande dovrà rispondere lei
Giorgio
Ecco sia
La ma no no ma io volevo dire
Io
La presento
Non per mio merito ma della a rappresento ricaduti de ai familiari dei caduti delle Ardeatine richiamo Giovanni Giglio sì
Ho l'impressione che
Le voci che si sono sentite nell'aula del tribunale militare a o la quanto mai inadatta per un processo di questo livello di questa profondità siano state troppo poco
Dei settanta testimoni che Noemi abbia abbiamo presentato abbiamo cercato di introdurre nel processo ne sono stati scelti qua otto quattro sono semplificazione e quattro estratti a sorte questo mi dice e ciò che è accaduto in quella vola non si è fatto un processo per me il processo aprite che non è stato ancora fatto bisogna farlo
Siamo stati da giudice cui steli
Minacciate di essere cacciare dall'aula
Perché l'avvocato dirette aveva detto che noi si faceva teatro del nostro dolore figurarsi
E allora nato mormorio spontanea voi cosa avreste fatto
E due GP stelle ha detto sì
Se non tra scelte di caccia dalla folla
Io ho risposto ma prima dieci cacci lei ce ne andiamo noi ci siamo alzati tutti ce ne siamo andati era l'unica cosa si potesse fare
E non soltanto queste sono state le le le amenità chiamiamole così che ci hanno addolorato
Per esempio anche nei film mettili per rimedi sono quando si legge la sentenza per le parti civili sono presenti sera in cui si è letta la sentenza non siamo stati fatti entrare c'erano stanze M io ho sentito da un video biascicare la sentenza da da giudice Stella poi per fortuna
Per fortuna io devo ringraziare devo ringraziare per volgeva Rosetta Stame
Anna Riva tanti e poi i ragazzi e sono sopravvenuti si sono buttati per terra e hanno impedito che Predeco uscisse se non sarebbe partito serve già andato via e permettiamo il sale sulla coda
Processo iniquo ignobile e la sentenza ancora più ignobile quando si dice che
A via Tasso più che di qualche organo assone come si fa nelle questure normalmente io che non so se normalmente nelle questure spennare Calasso delle persone
Credo che questo delle molto grave per la Repubblica italiana
Ma insomma qualche dell'assone volato con record non è che poi ci sia torturati molti è roba che intorno si sentivano le grida e poi io una diario de dottor Cardente
Il medico che è stato prelevato dalla farmacia la farmacia della Scala Santa era farmacia sacerdoti diventata della Scala Santa perché proprietario era ebreo e allora misura orto nome della Scala Santa questo fu prelevato e portato a via Tasso per visitare la per curare
Questi poveretti che era uscivano mi ma riuscivano a
Ma cioè con lati da queste torture
Caro sente parlare di Montezemolo di tanti altri cantarla dello stato che nutrimento di queste povere persone ed in quanto abbia dovuto battagliare per aspettarsi che una stanzetta diventasse un'infermeria e che fossero nutriti almeno con uova al giorno un uovo sodo
Che veniva dato sbucciato per timore che poi chissà cosa l'ascesso col si scrivesse sulla sulla sulla voce questa era la vita felice di DDT Via Tasso
E poi
Io credo però che ci sia
Qualche non so credo che i morti non si era mai in te non siano interamente morti mai finché vivano nostra coscienza
Io
Ho ricevuto dallo stamattina una lettera di una persona che stava e non nel campo di concentramento doveva Pietro Badoglio
Ora Priebke dice che lui
Non poteva essere a Roma quando il successore civile della Storta perché era via interrogare Pietro Badoglio
Questa persona cara prigioniera nello stesso campo di concentramento dice ma a me non sembra affatto che ci fosse che forse quella giornata
Io questa testimonianza che consegnerò al giudice Intelisano
E anche qui speriamo che si faccia chiarezza e che ancora una volta si dimostri che Priebke è un mentitore è un buffone insanguinato
Dunque
Vedo molte mani alzate molte persone che vogliono intervenire ciò mi fa piacere perché questo non voleva essere una lezione grazie a lei dottor G. gli altri ma voleva essere proprio un dibattito e spero che sia molto accesa
Prima di tutti io già segnati i nomi di tutti però vorrei chiamare l'avvocato Bisazza Terracini a dire due parole
Trovandosi Pirelli dovere parlare
Dopo il lustri
Oratori che mi hanno preceduto è difficile perché gli argomenti sono stati toccati tutti molto bene fino in fondo sviscerati
Io se debbo fare un'affermazione che riguardi questo processo e che possa in qualche modo interessare la mia persona
Nel senso della partecipazione processuale che io ho avuto in questa vicenda io sono stato il difensore di parte civile della comunità ebraica di Roma
Posso dire che
Questo processo è forse la frase vi sembrerà traumatizzante ma mi verrà perdonata perché ho le carte in regola per poterlo dire quindi non sarà male interpretata
Io sono contento di questa sentenza
Contrariamente a tutto quello che è stato detto prima io sono contento di questa sentenza
Si è parlato della discriminante fra legittimità e giustizia argomento estremamente importante non tutte le sentenze legittime possono essere giuste qui
Ci sarebbe tanto da parlare
Ma un punto fermo certo è che i processi si fanno uomo l'individuo e a non quello che c'è dietro quest'uomo e questo indirizzo
Un giudice giusto deve giudicare l'uomo non può giudicare la storia non deve farlo lui certamente un processo
A seconda di chi è l'imputato di quali sono i fatti che nell'aula verranno dibattuti acquista una dimensione tale per cui di riflesso diventa un processo alla storia porta un contributo notevole
Alla storia la conoscenza della stessa bene io credo che se il tribunale militare di Roma avesse accolto le mie richieste
Che tendevano
A fare condannare Priebke all'ergastolo
Perché era l'unico modo per riuscire a sfuggire alla prescrizione che sarebbe stata evidentemente applicata qualora fossero state concesse le attenuanti
Io credo che avrei conseguito sicuramente una vittoria sotto il profilo processuale quindi una legittima affermazione
Però avrei subito una sconfitta in relazione a quello che era il mio proposito più importante
E cioè a quella il legittimo desiderio ma giusto desiderio che questo non fosse soltanto il processo a Priebke
Ma forse il processo a quello che Priebke rappresentano bene
Se io avessi ottenuto
La dichiarazione di colpevolezza di Priebke come abbiamo tenuto
Con non ero solo io il solo difensore di parte civile c'erano altri miei colleghi sono presenti in questa sala
Probabilmente la condanna all'ergastolo di Priebke sarebbe comparsa nelle pagine di tutti i giornali i mezzi di comunicazione di massa l'avrebbero trasmessa
Ma dopo due giorni tre una settimana un mese l'argomento si sarebbe esaurito
Invece con questa sentenza che dichiara la responsabilità di quest'uomo
Ma applicando la prescrizione consente a che il giudizio venga protratto in sede d'impugnazione in sede di gravame in appello in Cassazione articolandosi in un'infinità
Di rami che rendono permanente ancora il processo questo ci consente di mantenere viva nell'opinione pubblica
Questa cosa estremamente importante che è la memoria
Quindi debbo dire valutando le cose a posteriori
Che io soggettivamente e con la speranza evidentemente di modificare la sentenza in sede di appello sono contento di questo risultato
Ecco prego si accomodi
Sì il microfono e qui è difficilmente trasportabile quindi prego i signori di
Accomodarsi al tavolo anche se capisco che è un po'scomoda la cosa
Oggi open ha chiamato il figlio e
Vita mi tira la volata
Di vera
Si accomodi signora prego signora
Ma tanto sentita perché c'è volevo solo dire questo risponde vedo rendendo quello che discenda era l'avvocato Morgante Garrone incluso il cantante Garrone
Io non credo che Priebke abbia tutta una vita finisce secondo me non l'ha avuta perché secondo me quest'uomo qui assente tramato ha sempre continuato
Andando aiutare i nazisti
Eppure e si girava il mondo ma perché lo girava il mondo questa era una spia dal trentuno era era una spia
L'ha fatto vedere la fotografia quando aveva vent'anni Don't senza questo nel trentuno era già legata ditele faceva la spia per i tre era venuto in Italia stava l'albergo eccelso di qua di là affari una spia
E ha continuato secondo me a fare questo mestiere
Io io modo mi sono scontrata con persone che sanno molte cose
Che è molto di più di me sanno eppure non sono venuti a testimoniare e perché non sono venuti a testimoniare perché la gente ha paura ha una grande paura di critiche perché convinta che dietro Priebke ci sia un'organizzazione
E io vi dico sinceramente non è che questo alla abbia passato il tempo così
Bellamente dice qua il questo persona affabile facoltosa come hanno scritto che la polizia di tipo dirò che de quando hanno dato notizia qui com'era la persona questo personaggio beh io non credo io
Ho sempre insistito su questo punto
Secondo me luglio è molto più colpevole perché sono passati cinquantadue anni in cinquantadue anni con quello che io gli ho visto fare dentro il carcere di Capasso
Lui poteva almeno fare qualche riflessione pentirsi invece questo non è stato Luís ha continuato ad essere quello che era prima è convinto di aver fatto dentro il giusto
Questa è la cosa più atroce perché per cinquanta duale non ti sei mai pentito non c'è una diretta dimezzata queste cose come è possibile io perciò dico che dovesse condannato tanto più perché erano passati cinquantadue anni è questo il punto
Assemblaggio volevo dirlo
Sono Marefiero Intini dell'Università di Ferrara ex partigiano ex GA pista io prendo lo spunto dalla bellissima relazione ultima fatta da Malgieri sul libro di Aurelio lepre che vorrei anzi invitare qui
La il centro questo centro di studi prossimamente molto presto di fare un altro dibattito su questo libro sul libro di Oreglio lepre via Rasella tra leggenda e realtà inserito però in un certo contesto e il contesto è questo
Allora
Il ventiquattro agosto
Scorso il Corriere della Sera ha pubblicato una pagina su via Rasella
E questa pagina diceva essenzialmente tre cose
Che l'azione di via Rasella
Scusate io ci rimango male quando sento parlare di attentato di via Rasella
Io parlo sento dell'azione partigiana dell'azione di guerra
La battaglia di Porta lame e la battaglia di via Rasella sono state le due battaglie di maggiore rilevanza che sono state combattute in città occupate dai nazisti
Allora il
Il Corriere della Sera il più grande giornale d'informazione diciamo italiana per lo meno il più famoso
Pubblica una pagina e in questa pagina dice tra l'altro tre cose che attribuisce ad Aurelio lepre
Prima che
L'attacco
Partigiano
In via Rasella non era stato popolare cioè la popolazione non accettato va è uscito un po'primo
Secondo
Che l'azione era inutile
Terzo che i partigiani
Non avevano ottenuto gli obiettivi che si erano prefissi
E attribuisce a Aurelio lepre queste tre affermazioni
Il la sera stessa
Appena ho avuto il Corriere della Sera io ho telefonato al direttore dell'Unità
E da allora è un mese che lo sto Marte Lando
E non sono riuscito ancora diciamo così a ottenere anche perché effettivamente nel giornale ci sono delle trasformazioni allora i redattori che prima si occupano della pagina culturale mi avevano detto eccetera eccetera poi avevano pubblicato una pagina è una mia intervista in precedenza per cui rimaste così è un mese che io son martellante L'Unità avrò fatto quindici interurbane perché io sono qui a Roma per questo io non sono a Ferrara
E va bene
Il giorno successivo
è uscito una pagina sul liberazione
E questa partita e parlai in risposta al Corriere della Sera
Per cui noi abbiamo qui una situazione storica perché scusate il ventitré marzo
Del mille e novecento diciannove è una s'pagina della storia d'Italia ma anche il ventitré marzo del mille novecentoquarantaquattro è una pagina della storia d'Italia
Va bene
E allora
Il sia dunque il libro di lepre non era ancora uscito io sono andato da tutte le librerie e mi hanno detto sì guardi annunciato questo riduce le pronunce era e allora su che cosa ci si poteva abbassare
Sull'articolo
Del corriere della Sera sull'articolo di liberazione
Dopo due tre giorni è uscito il libro di lepre appena io l'ho visto che cosa mi sono accorto che
Il Corriere della Sera aveva falsato il pensiero di lei tre e anche liberazione aveva falsato il Gip il pensiero diretto e preciso da due parti
Va bene una mio ex allievo che vice preside di un liceo scientifico
E con il quale abbiamo fatto dei dibattiti con gli gli studenti
Del liceo aveva fatto dei dibattiti sulla Resistenza e in particolare sapendo loro che io ero stato
O uno dei partigiani uno degli artisti romani
Gli studenti avevano posto almeno una serie di domande
Ebbene ebbene se voi
Ci sono stati due dibattiti con gli studenti studenti delle quarte delle quinte liceo scientifico degli ultimi anni tre professori di storia
Premesso revisore Filosofia due professore di lettere d arte eccetera eccetera sola lutti registrati se voi andate a leggere trovate le risposte a tutti i quesiti posti da Velletri a c'è una risposta puntuale
Parola del POR proprio sembrava che io avevo parlato in previsione del disco di lepre
Va bene rende ecco comunque io diciamo così rinnovo questo invito perché il libro di lepre un libro interessante a mio avviso sotto certi rispetti sotto certi rispetti ci sono delle affermazioni positive
C'è per esempio un'affermazione che dice che la responsabilità di capre li Priebke certa c'è senz'altro essenziale però c'è stata anche una corresponsabilità della polizia fascista
Va bene
E difatti se noi andiamo a vedere
Il dibattito che c'è stato tra me e gli studenti io dicevo proprio questo dicevo sarebbe basta
Sarebbe basta
Che la polizia fascista cioè
Ho Buffarini Guidi o Cerruti vice capo della polizia o Caruso questore o Alianello commissario che ha dato i primi elenchi sarebbe bastato che
Soltanto uno di questi avesse fatto un'azione ritarda Trichet
Di poche ore e poteva farla senza andare al patibolo perché un mal di pancia una febbre può venire a tutti
Perché l'azione non sarebbe scattato dopo diciotto ore il ventiquattro marzo ma sarebbe slittata di un giorno essere slitta va di un giorno badate
La vicenda non avrebbe avuto le tragiche conseguenze che ha avuto non voglio intervenire adesso precisare tutto comunque su questo io ho mandato un fax all'unità di tre pagine
E spero che in qualche modo loro effettivamente la posizione Teresa è ma ve lo possiamo prendere diciamo io non polemizzo con nessuno faccio sempre proposte costruttive
Perché il direttore dell'Unità mi ha detto io non voglio e non vogliamo rispondere al Corriere della Sera così si vedremo di fare di fare
Un una so una rete una lettura del libro con varie persone all'ora viene ora cosa diceva ce lo prendiamo in parola allora se voi fate un ampio dibattito di questo genere invitate a fare a scrivere poi la pagina sul dibattito
Che c'è stato al festival nazionale dell'Unità circa una ventina di giorni fa
C'è stata come sempre una giornata dedicata ai partigiani e c'è stato un l'intervento di Boldrini o l'intervento di Tranfaglia attenzione
Io sono andato a e non ero l'oratore eccetera ho chiesto la parola zone hanno data diciamo
Nella navata come qui
E ho fatto un intervento ampi articolate risposta Regione tre eh trascritte cioè è stato registrato ho chiesto che venga dato perché c'è già una risposta puntuale alcuni degli interrogativi pesanti
Perché effettivamente diciamo così la mia impressione questa rete apra cercato di fare un sì un libretto un pamphlet di perfetto perché era un momento può diciamo così naturalmente ha voluto dire cose che altri non hanno detto perciò si è messo su una posizione un po'portato il fatto della rimozione degli italiani nei confronti De la guerre fasciste c'era che in parte vera anche se c'è stato non sono stati soltanto la generalità che acconsentito e a conferire un certo senso a la guerra ma ci sono stati anche c'era una che gli antifascisti che non c'era soltanto la vicenda e l'altro badate
L'altro difetto centrale di lei tre questo che Lori cosa dice gli italiani militari e poi dice e
I capi estivi Giori capi Stipe ecco hanno tenuto alta la bandiera dice badate ma che farlo in questo modo isola completamente la Resistenza romana che non è stata soltanto i cinquanta gatti visti
Del Gramsci Pisacane Sozzi e Garibaldi ma è stata una cosa molto più ampia molto più grande
è stato un fatto che è allegato formazioni di diversa
Orientamento politico culturale e religioso ci sono stati i militari si sta di sono stati è stato una straordinaria pagina
Che ha visto il concorrere
Nella guerra di tante tante forze perciò questo è il di uno dei difetti principali concetti principale poiché c'è un fatto che mi tocca di persona quando lui dice che gli artisti non hanno tenuto
Gli effetti che si riprometteva no io ho rispolverato il manifesto che ho scritto io nell'ottobre del quarantatré e questa mattina è venuto da me una persona mandata da Gigliotti dove è andato via sì
Una personale legata alla resistenza eccetera e c'era che sta scrivendo un libro sta scrivendo io gli ho dato il testo scritto nel comunicato che io Aubert legato all'inizio dell'ottobre quaranta treni in cui dici dicevo quale erano gli obietterà che si decideva di staccare dalle ordinazioni militare alcuni elementi particolarmente Jacques diventò così particolarmente volontari per fare queste azioni che erano azioni dure azioni la dura guerra Vega
L'altura guerra PK nelle città
Ebbene se voi leggete i punti abc di e F voi trovate che cosa
Smentire la fama di invincibilità della Wehrmacht
Ecco
Attaccare le vie di comunicazione degli automezzi in transito o insomma sta gli attentamente i militari sta impedire il fiorire di un re esercito repubblichino
Efficace saldo perché badate la guerra partigiana ha due facce principali
Da un lato sono le formazioni partigiane di montagna
è l'altra faccia sono l'altura e spietata guerra dei che apre delle Sappe nelle città occupate dai nazisti
Senza il concorso di questi due fatti di questi due fatti quello meraviglioso
Momento della storia d'Italia che è stato la guerra di liberazione nazionale non avrebbe avuto l'ampiezza non avrebbe avuto
La grande coesione la grande unione che c'è stata
Va bene
E allora
Se voi leggete ABCD effetti filo che io avevo scritto l'ottobre quarantatré quando ci fu ne I ponti romani è stato raccontato in una cassetta che uscito da poco le radici e le ali partigiani a Roma
è il la cassetta comincia
Castel Sant'Angelo
Si vede un gabbiano badate un gardesano solo quello vale la pena di prenderle guardare su Sant'Angelo scatta il Sant'Angelo
E laddove Tosca Mario Cavaradossi eccetera io sono di sotto e raccontato ai temi dell'ottobre ci siamo riuniti Carlo Salinari Giulio cortili Da Rin Oniti ed io un po'cioè tre intellettuali è uno studente e un operaio
Questi tre intellettuali saranno tutti e tre
Diventeranno professori universitari tutti e tre e sono poi i tre professori universitari che hanno diciamo così
Scritto diciamo la sceneggiatura se volete dell'attacco di via Rasella che è un fatto ancora da scoprire
L'attacco di via delle ancora da scoprire come azione militare come azione militare
Va bene ecco allora
In quella
Sotto noi ci vedevamo a Ponte Sisto
Dove c'era il Fontanone sotto Castel Sant'Angelo sempre un giorno a distanza di un altro allora c'erano questa cosa di dare gli appuntamenti se non si riusciva a essere nel eccetera eccetera
Ebbene noi in quella di sedi abbiamo praticamente dettato quelle che poi Saras sarebbe stata poi la guerra partigiana la guerra partigiana e ancora vorrei dire una cosa che subito risponde
Al nostro ai al nostro a Aurelio lepre sugli obiettivi che noi ci riproveranno ricevevamo questi obiettivi appaga riveste per carità cisti impedire che fiori semplici impedire che si sentissero sicuri
All'inizio andavano in giro liberi per la città ai tedeschi è RC poi dopo andavo né invece in gruppo e poi ebbene se noi semplicemente analizziamo i venti giorni che vanno dal tre marzo al ventitré marzo cioè il tre marzo quando noi abbiamo attaccato
La caserma
Giulio scese la caserma l'ottantunesimo Fanteria in viale Giulio Cesare dove badate e questo lo possiamo anche ricordare a Bossi c'è stata una delle azioni più belle della Resistenza italiana qui a Roma il tre marzo
Perché il tre marzo non c'è stata soltanto un'azione di Gamper non c'era mi dispiace che andava via Maria Teresa regard Mariga per centrare il vero erano tutti diretti da Calamandrei da me
Ma c'erano anche i capizona diretti da Mario Carraro mi e da Alfredo Oricchio che poi fu critiche fino al grafico
Del Messaggero e badate venti giorni fa io se la dovrà vedere
Una
Una mostra di Guttuso e c'era un libero ritratti disegnati da c.t. salato sono rimasto fatto lo si
Ritratto di Luigi Pepe
Aveva fino a fianco un professore si arrese ai milanesi chiamò ricevette e chi era Luigi Pepe vigile ed era un magistrato e questo magistrato era accanto a me armato il tre marzo nell'attacco alla caserma l'ottantunesimo fanteria
E badate dal tre
Era già se devo interrompe manco senza interrompervi sì dal treno voglio dire che dal tre al ventitré
Soltanto noi gli attivisti abbiamo fatto U abbiamo eseguito una diecina di azioni contro i testi una diecina li cui le quattro più importanti sono l'attacco
All'ottantunesimo Reggimento fanteria
L'attacco alla deposito
Di carburante tedesco
A al in via plaudiamo l'attacco del dieci marzo in via Tomacelli attacco al battaglione orrore e combattimento
In via Tomacelli azione che determinò
Una taglia di cinque sui giornali una taglia di cinquecento mila lire su di noi e da parte tedesca il divieto ai fascisti distillare per la città
Dopo questa azione ci siamo incontrati Salinari
Caravà Andrea ed io e abbiamo detto adesso successivamente i tedeschi faranno divieto ai tedeschi distillare per la città e questo è avvenuto dopo l'attacco di via Rasella questo è avvenuto pertanto soltanto in questi venti giorni non avevamo attaccato e stavamo attaccando il ventiquattro marzo
Ci siamo riuniti Calamandrei Salinari edizione
E io ho riferito sull'attacco a Pietro Caruso che ci avevano segnalato frequentare l'Hotel Plaza
A Roma mentre Calamandrei riferì sull'attacco a via Tasso chiesta Palazzi otto
Perché era in via Rasella i tedeschi vedevamo attaccare i fascisti che celebrava il venticinquesimo
L'anniversario della produzione dei fasci di combattimento
Per un di una serie di cose fu e allora c'era la via Tasso via Rasella quel giorno
Se non passavano tutti i giorni in via Rasella alla stessa ora l'ho detto tante volte i tedeschi passavano saltuariamente e non sempre alla stessa ora
Quel giorno i rischi sono passati in via Rasella ed è scattata perciò noi abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissi certo non abbiamo fatto sperò badate c'è ancora un altro argomento che io vi pongo all'attenzione la mancata insurrezione a Roma perché lì il nostro bravo e caro Giorgio Bocca e anche il nostro Maurizio Ferrara hanno preso un grosso abbaglio
E infatti ripeto studiato ribatte riflettuto anche su questo la mancata insurrezione io l'ho scritto
All'Unità e cioè l'insurrezione prova fatta due volte l'ha fatta però la cosa andrebbe ancora meglio chiarita andrebbe ancora nel
Bene
Io ringrazio molto
Chiedo scusa segnalare ringrazia signor teoria Intini per averci portato la voce di un da pista di via Rasella
Ora purtroppo mi trovo costretta a chiedere alle altre persone che verranno qui a parlare di essere un po'più brevi per poter lasciare la parola a tutti
Ecco prego si accomodi
è evidente che io non parlerò come adoperato altri nel merito della sentenza digitali perché le cose le diremo nella discussione faremo il quindici faremo eccessivamente in sede
In sede di di attività di avvocato di parte civile in rappresentanza dicendo invece io sono stato spinto a parlare
Da alcune osservazioni rimarrà ma che dalla ultima osservazione i richiami che sono stati tratti questa pubblicazione di Laterza
Noi abbiamo una sentenza da criticare sotto due profili
Da un punto di vista abbiamo detto l'emozione sentimento le ragioni per le quali ancora oggi esiste il dolore
Molto belle quei riferimenti
Ad una ricostruzione che ci riporta molto nei secoli passati
E dall'altra parte invece abbiamo
Una una
Valutazione che deve essere fatte che ci permette di dire che quella sentenza è criticabile
Ed è
Se ignobile sotto il profilo storico per altre ragioni per aver fatto è criticabile e questo rafforza
L'argomento
Di critica
Perché che venuta meno proprio a quei principi per i quali la regola la legge quella che tiene conto delle situazioni supera i cinquant'anni
Cioè valeva ieri e vale oggi
Guai se un giudice si lascia andare ad un revisioni ad un idea di revisionismo perché allora po'partigiana parteggiare da una parte supposizioni
Di adesione
Alla volontà di vendetta o alla volontà
Che non è parziale che parzialità dall'altra parte a volontà di perdono di lasciar stare
Alla posizione di revisionismo visto che esistono oggi e si discute
Non li aderiamo quando devo parlare filosoficamente politicamente dobbiamo parlare sotto il profilo della vita vissuta della nostra realtà nazionale
Critichiamo le posizioni che per cui Roma non si interessava per cui si lascia fare però sappiamo che esiste una corrente che dice queste cose se noi per caso dovessimo dire che questa sentenza
è una sentenza criticabile perché si è lasciata andare su una certa posizione e quindi Priebke sorpassa di cinquant'anni se ne di infondata no
La sentenza errata proprio perché in base al diritto
In base alle regole per le quali allora come oggi il personaggio andava valutato per le cose che sono risultate già nel processo e per le quali è stato detto che egli diversamente dai piccoli gregari di Kappler di un tempo don eh
Persona che deve essere ed è ormai essere malato assolta ma deve essere condannata ma poi si è trovata la maniera proprio intorno al personaggio SS personaggio che era quello che era eccetera di trovare la regola delle attenuanti date per farlo
Lire lo sbaglio Lia la caduta giuridica lei alla caduta morale di questa sentenza morale e giuridica ecco non lasciamoci andare nel criticare la sentenza soltanto ad una delle due strade c'è anche l'altro
Mi chiamo Claudio Fano sono il figlio di un caduto alle Fosse Ardeatine e sono anche il presidente della comunità ebraica di Roma
Giustamente questa sera si è messo a fuoco il valore della memoria
Però secondo me più importante ancora del valore della memoria eccome il valore della memoria
è stato recepito dall'opinione pubblica
Perché se c'è un merito di questo processo è stato quello di portare all'attenzione del dell'opinione pubblica che ha reagito positivamente desiderando di approfondire questo valore della memoria
C'è
Stata anche l'occasione che
Ci si poteva aspettare
Di criminalizzare la resistenza
Ne ha parlato Galante Garrone prima
E questa criminalizzazione della Resistenza è avvenuta facendo una specie di equazione
Partigiani da una parte povere vittime fasciste dall'altra anzi addirittura la criminalizzazione avvenuta dicendo sono stati più colpevoli i gatti perché non si sono presentati invece dei tedeschi che in fondo hanno applicato le loro leggi
Anche su questo punto direi che l'opinione pubblica ha reagito abbastanza bene se non altro questo tipo di temi sono stati l'occasione per Diba per per un dibattito
E
Pelù questa è una mia opinione personale la stampa
Tutto compreso ha cercato di mettere la sordina a a questi aspetti io concordo prima con Fiorentina o quando
Mostra
Disagio indignazione di fronte alla parola attentato purtroppo il malcostume giornalistico usa anche altri altre parole quando io leggo giustiziati alle Fosse Ardeatine o giustiziati dalla mafia
è un contorcimenti a uno stravolgimento delle parole che non accetto
Io sto cercando di toccare i temi che mi sembra non siano stati toccati stasera perché naturalmente avrei da da concordare con molte cose che sono state dette
Invece questo processo poteva essere l'occasione per indagare sul silenzio della chiesa in questa situazione e non lo ha fatto forse anche perché le prime dichiarazioni di Priebke
Quando ancora era in Argentina in attesa dell'estradizione sono state una specie di larvata minaccia non tanto larvata perché alla alla televisione le ha l'ha detto molto molto chiaro so molte cose
Posso sempre parlare
E fra l'altro c'è stata questa corsa a pubblicare qualche documento di tipo favorevole che però non dice
Non dice un gran che
Anzi incerti certe cose mi hanno anche lasciato perplesso ho letto un documento
Nel quale monsignor Montini si informava da se le vittime delle Fosse Ardeatine avessero avuto i conforti religiosi forse poteva fare qualche cosa di più
Un'ultima cosa
Sulla
Sulla valore di questo processo che ha
Tenuto vivo il valore della memoria che è esploso poi con i giovani che forse in maniera non molto ortodossa ma hanno tenuto i loro risultati
Si sa hanno manifestato impedito che Priebke
Fosse fatto scappare Moray Kappler
Il fatto che siano stati dei giovani e parecchi perché poi io sono tutt'sono andato a cercare di di rimettere le cose su su binari diciamo più istituzionali ammassavano tutto compreso contento di non esserci riuscito questo lo dico a posteriori
Una cosa molto importante perché vuol dire che c'è qualche cosa che si trasmette e lascia bene sperare
è tutto qui grazie
C'è qualcun altro che vuole la signora Sabatini prego signora
Voglio dire solo due parole
Tutto quello che oggi è stato detto sarebbe molto lungo da analizzare le cose interessanti sono moltissime voglio mettere l'accento solo su una cosa
Sulla memoria ora se questo processo come è stato già accennato ha avuto un merito
Forse anche sono d'accordo col fatto che in fondo il la conclusione che non c'è stata ci può aiutare a mantenere vivo tutto questo queste emotività che è nata intorno al processo ora è quel questo su questo proprio io mi vorrei soffermare un attimo
C'è stata una
Grandissima con in grandissimo coinvolgimento
Io dirigo il Museo della Liberazione di Roma abbiamo avuto testimonianze arrivate da da ogni parte d'Italia e anche dall'estero di solidarietà di incitamento Am a continuare su questa strada
Quindi mi auguro che tutto quello che è stato detto il fatto stesso che noi oggi siamo qui a parlarne il libro che è stato scritto
Sia un segno che di questo continueremo a parlare per non dimenticare il museo è nato per non dimenticare
Dobbiamo essere tutti d'accordo e tutti insieme in questo grande sforzo e forse se il processo avrà un seguito positivo
Avremmo avuto ragione ma a prescindere da questo stanno voi non far cadere nella dimenticanza tutto quello che è stato grazie
Volevo dire una cosa a proposito del Museo di via Tasso io l'ho visitato non mi vergogno a dirlo solo qualche mese fa dopo tutto non solo romana solo a Roma da pochi da un paio d'anni sono rimasta veramente molto turbata dopo la visita del museo
Per credo che dopo quella visita per Bobo un due settimane un mese credo che fosse verso maggio proprio all'inizio del processo
Però continuato a seguire il processo ma quasi volevo allontanare da me tutto ciò che parlava di quelle cose proprio perché ogni parola mi faceva ricordare le immagini che avevo visto al processo e e le celle
Dove appunto si è consumata la tragedia che veniva raccontata in tribunale
Però poi sono riuscita a superare questo momento se assieme a Simona ho realizzato il libro è forse proprio perché ho visitato il Museo di via Tasso
Qualcun altro vuole prendere la parola
Prego
Chiedo scusa io non solo di Roma avendo dal rione San provincia di Rieti
Voi siete riuscirà fa processi a Prisco invece la cosa giusta fatta bene eccetera noi
L'uccisione di cinquantuno o o cittadini logge siamo riusciti perché la persona la donatrice già indicate una del posto all'antica delle persone con il tenente o preposte vive
E sanno benissimo in Germania nella Germania Est e il marito ha ricoperto una carica abbastanza alta del ministero da difesa
C'abbiamo tutta la documentazione oggi abbiamo la forza di farlo che avete fatto voi
Anche perché la resistenza di una rissa nelle scuole elementari è stata insegnata col libro di Giorgio Pisanò la guerra civile in Italia che è stato fatto acquistare agli alunni agli studenti a trenta mila lire per tre volumi
Però c'è questo qui i Dini vessilli dalle SS tedesche sono stati processati perché sono stati riconosciuti anche da un ragazzo delude sedici anni che è sopravvissuto è stato fatto il processo
Giussano ai condannati alla fucilazione dal tribunale militare di guerra trasferitosi a Rieti presidente Nicolini
Però il processo è stato fatto
Cinquantacinque saldati tutti prosciolti totali dovuti messa in libertà hanno tutto il beneficiato dei benefici combattentistiche tra la famosa legge
Grazie alla miseria di Togliatti e analitica di De Gasperi che stavano comodamente in Vaticano nella Russia di Stalin
Che vero qualcun'altra
I i nostri relatori vogliono dire qualcosa
Ma
Integrale certa certa no pensa inchino parecchio cartoon per ringraziare
Le curatrici
Tori e naturalmente per ringraziare l'amico Giorgio definisse che mi ha fatto la proposta di presentare in questa sede questo libro qui di ritornare su
Questo tema così cruciale infatti faccio lui gli auguri più cari per
Le edizioni mondo tre volevo unicamente dire che almeno credo da questo dibattito vengano fuori due esigenze l'esigenza di una ricerca storica
Più approfondita
Più particolareggiata lassù guru quel periodo assolutamente nevralgico
Soprattutto emerge ripeto quel tema della necessità del racconto della biografia come forma essenziale di integrazione della storiografia così come l'abbiamo finora classicamente intesa secondo lo un'esigenza politica non illudiamoci che riusciamo a risolvere il problema se non lavoriamo
Varie associazioni come per esempio questa fondazione
Come per esempio la comunità ebraica come per esempio i vari istituti una resistenza come per esempio tutti quanti i vari centri culturali democratici se non collaboriamo tutti insieme
Alla creazione di una sfera pubblica guardate ma il più grande filosofo politico del Novecento Anna Rent
Cioè diceva che le democrazie del Novecento le orde di questo secolo soffrono di una malattia fisiologica non patologica
Assenza di sfera pubblica
Tutto il livello della politica è coinciso con livello dello Stato allo stato è stato il soggetto per antonomasia
La politica e l'altro lato rispetto allo stato il mercato spesso inteso in maniera assolutamente libera indiscriminata e differenziata e selvaggia
Ciò che fa alla politica in senso stretto e ciò che sta in mezzo tra queste due cose proprio ciò che sta in mezzo tra queste due cose è stato ucciso
E questa è stata la preparazione di otto dei totalitarismi questo io credo questa diagnosi di Hannah Arendt sia li cuce all'importanza per noi cruciale importanza per noi noi dobbiamo lavorare tutti insieme alla costituzione di una sfera pubblica
Non statale autonoma dallo Stato ma anche autonoma dal mercato che si si tweet diciamo in un ambito di autonomia dal tra diciamo queste due sfere
Che è la dimensione proprio autonoma della politica strettamente intesa come la Rent la intendeva Ultimo diciamo ultimo appello che faccio le più con l'appello a citazione noi
Ricucire il tessuto della a compiamo uno per essenziale che un'opera di vigilanza culturale di battaglia culturale in democrazia
Le tragedie avvengono
Su una linea di avanguardia
Che in qualche modo
Precede tutte quante le altre cioè vi è un punto che comincia a deteriorarsi diversa democratiche prima degli altri prima dell'ambito istituzionale prima nell'ambito politico prima di quello economico
Che
L'ambito del linguaggio quando si deteriora il linguaggio è stato osservato da vari interventi anche prima
Quando si comincia a deteriorare il linguaggio questo la spia di un processo degenerativo delle nostre società a questo tipo di processo si può rispondere unicamente con rinnovati strumenti culturali e per questo credo che che queste iniziative siano
Molto importanti
E e qui direi questi rinnovati strumenti culturali per affronta aree questa degenerazione del linguaggio questa corruzione che minaccia le società democratiche e fondamentale anche per rendere giustizia ai morti e per fare la giustizia e qui io citerei la frase di un autore a me ma non soltanto a me molto caro che ho un un ebreo tedesco molto a Port Bou
A quindi al confine
Tra Francia e Spagna
In seguito dalle guardie di Vichy e quindi come unica alternativa quello di infilarsi nella Spagna franchista che era Walter Benjamin quando dice in un testo uno dei testi più straordinari i se vuoi le tesi sul concetto di storia dice neppure i morti saranno al sicuro dal nemico se il nemico vince e quelle Miccoli con l'ha cessato di vincere il nemico qui non è PRIP che anche Luís fantoccio PRIP pieno nemico della cultura e la logica che egli rappresenta per antonomasia