"Emittenza locale: quale futuro ?" org. sall'AER (Associazione Editori Radiotelevisivi)

Giornata di lavori organizzato dall'Associazione editori radiotelevisivi nel ringraziarvi gli assenti avvenute nello scusarmi per la la mia voce abbastanza disastrata da dalle intemperie
L'Associazione editori radiotelevisivi a organizzato questa questo convegno questa giornata l'incontro anche con le forze politiche con i rappresentanti che ringraziamo di essere intervenuti
Per inserirsi nella grande dibattito che ancora una volta sta animando il nostro Paese che è quello della risoluzione dei problemi della radiofonia della televisione in Italia
Le proposte dei nuovi disegni di legge
Fino all'ultimo quello di dell'onorevole messo delle Poste Maccanico
Vanno nel senso di un totale fallimento almeno secondo noi della vecchia legge Mammì
Con le problematiche che ne sono derivate
E ancora una volta la preoccupazione di un'associazione che rappresenta le radio e le televisioni locale
Quella di trovarsi ancora una volta in mezzo ai due fuochi ai grandi interessi di RAI e di Mediaset
E quindi venire ancora una volta triturato a o strutturata noi crediamo molto nell'emittenza locale crediamo in un nuovo ruolo dell'emittenza locale siamo consapevoli che ancora oggi il numero delle radio e delle televisioni molto elevato ma non è certo colpa nostra se in venti anni il nostro paese non è stata in grado di legiferare in maniera chiara e
Produrre piani per
La ripartizione delle frequenze e la suddivisione delle lettere così le emittenti sono si sono moltiplicate ma molte di queste si sono dati in questi ultimi anni
Una dignità d'impresa hanno cominciato a ad abbandonare quello che era una tipica volontà lobby hobbistica
Per trasformarsi in una struttura magari anche in una piccola radio una piccola televisione ma anche una grande radio e una grande televisione con strutture adeguate da ciò
Nel dieci né né ne derivano i contratti con i sindacati con CGIL CISL UIL ne derivano gli accordi con la Società italiana autori editori e tutto quello che ne consegue la nostra preoccupazione oggi con le nuove strategie che vengono individuati con prima fra tutte
La proposta di una regionalizzazione portata all'estremo della terza rete RAI
Poi mutuata con una una Rete ad ampia vocazione territoriale che tradotto non abbiamo ancora capito bene cosa significhi però sappiamo in realtà che
Un progetto di questo genere alla lunga può portare a una moria dell'emittenza locale radiofonica e televisiva noi rivendichiamo anche ecco e con orgoglio il fatto che l'emittenza locale è riuscita a creare nel nostro Paese una forma di federalismo dell'informazione siamo stati noi in questi anni che abbiamo contribuito a far sì che in ogni luogo del del nostro Paese ci fosse
Una radio o una televisione che producesse informazione locale
Si collegasse con la realtà
De dei cittadini che vivono in questi luoghi questo noi vogliamo continuare a fare lo vogliamo fare con la certezza lo vogliamo fare con un piano di frequenze lo vogliamo fare con
Su una una nostra dignità che abbia ci siamo costruiti in questi anni
Non vogliamo certamente essere noi gli unici depositari dalla dalla dalla realtà locale nel nostro Paese però ci rendiamo conto che oggi l'emittenza locale anche di fronte a una nuova legge viene emittenza locale sia radiofoniche e televisive anche di fronte a una nuova legge viene usata un po'come merce di scambio per i grandi interessi di RAI e Mediaset le proposte contenute nel decreto Maccanico alcune ci convincono al tre ci lasciano molto molto perplesso e siamo molto preoccupati sulle indicazioni che vengono e gli spazi che vengono lasciati all'emittenza locale
Di quel per questo l'abbiamo organizzato questo giornata subito dopo l'intervento del presidente Marco Rossignoli lustra la quali sono nel dettaglio i punti che almeno ci convincono e quelle che invece condividiamo ci auguriamo che alla fine si riesca per una volta nel nostro Paese a considerare l'emittenza locale come terzo soggetto e non come un del soggetto che è sempre ai margini del del Grande gioco del dello scontro che esiste in questi anni tra RAI e Mediaset ma forse anche tra due due grandi forze politiche questo ci auguriamo questo vogliamo e ci siamo mobilitati e ci mobiliteremo per arrivare a una definizione di emittenza locale non l'ho strangolata e soprattutto non inferiore né per qualità Nepal programmazione alle grandi reti nazionali grazie
Innanzitutto
Innanzitutto
Volevo innanzitutto ringraziare tutti i partecipanti al al convegno tutti gli editori radiotelevisivi presenti e anche i nostri i nostri ospiti in primo luogo il presidente Casavola garante per la radiodiffusione devo ed editoria
Voglio ringraziare anche per la per la presenza l'onorevole Storace presidente la commissione parlamentare di vigilanza sui servizi ai televisivi onorevole ritiri Irene Pivetti deve già presidente della Camera dei deputati
E tutti gli altri tutti gli altri parlamentari presenti dovrebbe arrivare anche a breve il sottosegretario ministro delle Poste onore onorevole onorevole Vincenzo vita
Ringrazio anche per per la partecipazione il dottor Bardelli che qui seduto a fianco a me presidente del corallo Rapp la la situazione dell'emittente Heritage cattoliche che da anni collabora con con la erre ed è qui anche a testimoniare quella che è la collaborazione tra le nostre due associazione che insieme e insieme giungono a rappresentare oltre cinquanta per cento delle mitezza radiofonica e circa il il quaranta per cento tra emittenza penitenza televisiva locale
Il venendo al tema del del convegno porrei un po'ripercorrere le tappe di quello che è stato il programma del degli editori radiotelevisivi a decorare anche dal dal convegno del maggio dello scorso anno di organizzato sempre qui a Roma presso la Residenza di Ripetta
Come ricorderete quel convegno focalizzato per sottolineare in particolare che il rilascio delle concessioni provvisorie
Radiofoniche televisive dopo venti anni di attività dell'emittenza radiotelevisiva locale non poteva certamente essere considerato un un punto di arrivo per il settore fa poteva essere considerato soltanto un mero punto un un vero punto di partenza
Ed era quindi evidenze evidenziavamo in quella sede che era necessario che venissero mesto emittenti locali venissero messe in condizioni di migliorare le proprie strutture tecniche il proprio segnale la propria ricezione e venissero quindi messe in grado di sviluppare nuove tecnologie di organizzarsi per effettuare trasmissioni sin da cationi
Oppure per differenziare trasmissioni nelle varie zone servite
In particolare il nel convegno dire Petta ivi evidenziavamo che era necessario che proseguisse il processo di razionalizzazione quantitativa del settore televisivo
Già avviato molto positivamente con le leggi quattrocentottantadue del novantadue per il settore radiofonico e più alcuna legge quattrocentoventidue del novantatré per il settore televisivo per giungere nell'arco di tempi abbastanza brevi
A un numero di emittenti radiofoniche e televisive locali che fosse compatibile con gli spazi tecnici e commerciali disponibili
Partendo da queste premesse la Air chiedeva l'emanazione di una serie di di interventi urgenti finalizzati a proseguire detto processo di razionalizzazione come la riapertura della possibilità di effettuare compravendite di singoli impianti o rami d'azienda nonché una serie di incentivi a sostegno dell'emittenza locale
Quello che evidenziavano insieme ha necessità di quest'di proseguire questo processo razioni esazione era anche l'esigenza di una serie di provvedimenti urgenti per risolvere nell'immediato del quotidiano alcune problematiche burocratico amministrative delle emittenti
Cioè incredibile che a distanza che a distanza di di di vent'anni dall'attività dei mittenti e di qualche anno dal rilascio delle prime concessioni kora oggi le emittenti se debbono modificare un impianto di trasmissione o devono attivare un ponte di trasferimento a seguito d'acquisto di un impianto o devono in qualche modo attivare dei ponti mobili per effettuare trasmissioni rispetto di spettacoli o altro debbano chiedere autorizzazioni in tempi lunghissimi che non arrivano mai
E quindi sotto questo aspetto tutta una serie di provvedimenti per il settore per risolvere la la sopravvivenza immediata per l'emittenza in quella sede chiedevamo anche l'esclusione dell'emittenza locale da normativa sulla par condicio e presentavamo una serie di proposte per la nuova disciplina del settore
Quelle proposte diedero il via a un ampio dibattito politico
Come ricorderete l'allora ministro delle Poste Gambino che fu sollecitato fra l'altro anche da altre iniziative promosse dalla era come una lettera aperta che che fu dato spazio su organi di stampa e attraverso moltissime era radio emittenti televisive locali
Peraltro sollecitato anche da da oltre cento interrogazioni parlamentari che in che in qualche che recepivano quelle che era la posizione e le proposte del Della era sottoponeva al consiglio dei ministri una serie di norme per regolamentare il il settore radiotelevisivo locale nel nell'immediatezza e nelle e nell'urgenza che erano contenute questa norma nell'ambito del del del disegno di legge più ampio sul cavo e scusate
Quindi la Camera comincio Ada fra Anita discutere questo queste norme tra l'altro fu fu operato uno stralcio del delle stesse si arrivò anche l'approvazione del disegno di legge ricorderete due mila trecentonove che in in prevedeva specificatamente tutta una serie di norme per per il settore radiotelevisivo locale purtroppo questo disegno di legge però insieme a tutte le norme per per il quale ci si batteva da mesi
Per per le per l'emanazione introdusse anche degli degli elementi Contract elementi contraddittori tali che in qualche modo andavano a stravolgere completamente quello che era il disegno originario che la ratio originaria del del del disegno di legge
Per cui si chiese al Senato di intervenire modificando questo disegno di legge come noto poi le le vicissitudini politiche portarono la crisi di governo e il governo decise di emanare un decreto legge decreto legge ottanta del non del novantasei che introduce introduceva effettivamente con le norme urgenti particolarmente urgenti per il settore come la riapertura della possibilità delle compravendite molto importante per il processo di razionalizzazione quantitativa del settore perché in questo modo
Le emittenti hanno la possibilità coloro che non intendevano proseguito l'attività di poter uscire cedendo e altre e altri invece potevano aver la possibilità di acquisire e incrementare e la la propria struttura imprenditoriale lo stesso tempo traverso questo sistema la possibile possibile anche giungere a fenomeni di accorpamento fusioni fra tra le singole emittenti locali modo ha creato delle strutture localmente più più forti e più valide
Disegno di legge prevedeva anche altre proposte Della era come la possibilità dell'impresa individuale di essere succeduta a società di capitali per evitare la disparità di trattamento con invece le società che possono passare di mano
Mentre imprenditori individuale il concessionario era destinato a estinguersi con con con la morte scosso stessa morte
Il e il dimezzamento dell'obbligo del dell'informazione locale questo di che questo decreto legge veniva più volte reiterato anche dal nuovo governo
L'attuale decreto legge attualmente all'esame dell'ottava commissione del Senato re che numero quattrocentoquarantadue e atto perché e praticamente oggi all'esame dell'ottava commissione del Senato e quella competente per per per tutto il sistema radiotelevisivo
Mi sono di nostro interesse in particolare tre disegni di legge il disegno di legge mille ventuno che riguarda l'Authority antitrust il disegno di legge Maccanico recano mila centotrentotto e che per l'appunto e norme urgenti per il settore che sono contraddistinta dal numero mille centotrentotto
E tutto questo per un po'inquadrare quello che il nostro discorso odierno nel nel in un in un contesto di un disegni di una logica programmata che quelle sulle richieste che gli editori radiotelevisivi
Vanno svolgendo dopo il rilascio delle concede le concessioni provvisorie convegno odierno si pone come obiettivo quello di inserirsi nel dibattito politico in corso su questi disegni di legge
E quindi lo Strale una serie di proposte di emendamenti che sono quelli contenuti peraltro nel nel documento che è stato distribuito a tutti i presenti auspicando che su queste su queste proposte di emendamenti si possono creare ampie convergenze IMO e chiediamo quindi ai rappresentanti
E le forze politiche ai parlamentari presenti di fare proprie queste queste proposte
E di ai senatori in particolare dell'ottava Commissione di presentarle alla
In sede di IED ottava commissione del Senato entro il filtro il ventidue ottobre che il termine fissato per l'appunto dalla dal calendario dei lavori parlamentari per la presentazione di questi di questi emendamenti
Venendo al contenuto delle delle proposte occorre permettere che la era ritiene indispensabile che l'intervento nell'intensa locale si articoli su due livelli
Un primo un primo livello deve riguardare i provvedimenti urgenti per il settore cioè noi riteniamo che dopo il rilascio delle concessioni provvisorie il processo di razionalizzazione quantitativa del settore si è appena iniziato e non si accerta non sia certamente ter terminato per cui pensare oggi di rilasciare concessioni definitive sulla base di un di un piano di assegnazione delle frequenze da adottarsi addirittura entro il trentuno gennaio novantasette termine che mai raggiungibile neanche
Se si volesse approvare la legge fra fra un minuto
Ma comunque sotto questo aspetto essi se non non risolverebbe affatto le le problematiche del settore ora è indispensabile portare avanti il processo di razionalizzazione per come dicevo prima per riusciva compatibilizzare il numero degli spazi tecnici e commerciali disponibili con il con il numero delle emittenti quindi favorendo ulteriormente ed accelerando il processo delle compravendite delle fusioni e degli accordi e degli accorpamenti
E sotto questo aspetto sarebbe indispensabile recuperare quelle norme molto importanti che erano contenute nel disegno di legge cambio due mila trecentonove approvato dalla Camera ma poi non convertito dal Senato e che non potevano essere oggetto del decreto legge
Del del febbraio scorso anno perché prive dei presupposti delude d'urgenza cioè quei provvedimenti che finalizzati a incentivi a sostegno dello per per l'appunto dell'operazione di di compravendita delle emittenti finanziate dalla legge finanziaria lo scorso anno per per centocinquanta miliardi
Dovrebbero essere cupa questo nome perché perché contribuirebbe ad accelerare sicuramente questo processo di razionalizzazione allo stesso tempo devono essere risolti nell'immediato tutte quelle quelle problematiche urgenti per sbloccare la paralisi burocratica in cui oggi
Si trovano le emittenti che non possono modificare un impianto che non possono
Ottenere autorizzazioni per
Trasmetterei sin da Cash anzi addirittura l'unica norma snella e rapida che esisteva nel nostro ordinamento cioè che trascorsi x giorni dalla presentazione domanda protette si poté c'era il silenzio assenso da trasmissioni in Contemporary programmi sin da cationi è stata soppressa
Dalla revisione delle norme
Per delle procedure del silenzio assenso sicché oggi mentre la legge sembra voler valorizzare l'attività di sindacati cioè di trasmissioni contemporanea rimettente d'altra parte dal punto di vista pratico diventa un'attività irrealizzabili perché il ministero impiega anni per rispondere a queste domande di autorizzazione
Separatamente da questi provvedimenti urgenti che può adesso andremo a vedere nel nel dettaglio riteniamo che debbano essere emanate le norme del per la nuova disciplina del settore
E quindi riteniamo che fino a quando avrà efficacia il periodo delle concessioni provvisorie non non non potranno entrare in vigore queste e la le le nuove norme di di sistema
A riguardo riteniamo che la soluzione prevista dal disegno di legge governativo cioè quella contenuta all'articolo sei del bisogno c'è un attimo di delegare
Da parte del del Parlamento al Governo il potere di legiferare in materia di emittenza locale possa rispondere adeguatamente ai e all'esigenza del settore certamente deve devono essere dei ben definiti i criteri della delega e a nostro avviso in questo momento sono ancora in incompleti e quindi devono essere un più esaurienti e più dettagliati per quanto riguarda le l'esigenza dell'emittenza locale
Diversamente il piano nazionale di assegnazione frequenza e questo è una cosa che accennavo precedentemente dovrà essere definito soltanto al termine del periodo transitorio l'emanazione di questo del Piano infatti se troppo ravvicinata nel tempo
Rappresenta una controindicazione è assolutamente contraddittorio alcune il processo di razionalizzazione cioè da una parte
Sì favori sia si è riaperta la prossimità delle compravendite si vogliono favorire la compravendite che senso ha
Favorire le compravendite con un provvedimento legislativo su a Screti scritto scritto qui se nel nel disegno di legge a fianco si dice domani mattina quello che poi comprato non lo potrà e utilità utilizzare perché viene rimesso in discussione da un piano teorico astratto che deve rimettere tutto in discussione
Peraltro
Parlare di pianificazione delle frequenze in una logica in cui prima si fanno le leggi poi si fanno i piani poi si lasciano le concessioni e poi nascono le emittenti
Ha una sua logica ed è perfetto in un manuale di diritto delle radio di fusioni ma certamente in una logica particolare come quella italiana caratterizzata da venti anni di attività dell'emittenza radiotelevisiva locale
Parlare di pianificazione astratta
Astratta badate bene per l'emittenza locale perché certamente non è astratta per la RAI la quale pone come postulato fondamentale i propri impianti all'interno da pianificazione sia radiofonica che televisiva
A questo punto non ha certo al non ha certamente logica perché significherebbe soltanto penalizzare ulteriormente l'emittenza l'emittenza locale e introdurre come dicevo un elemento fortemente contrari torio e in contrasto totale con il la strada fino a oggi proseguita della della razionalizzazione
Diversamente quindi riteniamo che il piano delle frequenze stante questa specificità dannosa situazione italiana
Debba essere emanato soltanto al termine del periodo transitorio e specificatamente debba rappresentare esclusivamente una compatibilizzazione e un coordinamento sistematico dell'esistente
Peraltro il processo di coordinamento che di compatibilizzazione sistematica resistente potrebbe già tranquillamente essere ora avviato anche sulla base delle disposizioni di legge vigenti
E mi riferisco in questo caso all'articolo sei della legge quattrocentoventidue novantatré che da ampi poteri al ministro delle Poste e Telecomunicazioni in materia di un di ottimizzazione utilizzazione lo spettro radiofonico e televisivo
Vediamo ora in concreto le proposte dell'associazione in serie di provvedimenti urgenti chiediamo la provvigione di procedure snelle quindi da adottarsi con decreto del ministro delle Poste anziché con con con Decreto del Presidente da Repubblica che prevede un iter parte al Parlamento un iter particolarmente
Complesso che su quindici emanazione del ministro le Poste prevede liberazione del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio superiore tecnico
Per più una procedura snella che permettono di dare attuazione immediata alle norme regolamentari necessarie
Per dare e per la la pubblicità degli enti pubblici mi riferisco regolamento di attuazione dell'articolo undici bis della legge quattrocentoventidue novantatré come modificato dai successivi decreti legge che prevede l'obbligo per gli enti pubblici di riservare all'emittenza locale quote delle proprie spese pubblicitarie
Questa norma non riesce a trovare applicazione pratica proprio perché prima del Regolamento è una norma che esiste fin dalla dalla legge Mammì quindi al novanta poi è stata più volte modificata ma nonostante questo ad oggi le emittenti locali sostanzialmente non riescono ad avere queste questa quota riservata a loro per legge da cui sta degli enti pubblici per mancanza di regolamento d'attuazione
Se venisse attivato oggi il il procedimento per per per arrivare a questo Regolamento i tempi previsti dall'attuale normativa porterebbero al minimo a unità di un anno un anno e mezzo quindi chiediamo una semplificazione che potrebbe essere un semplice decreto del ministro delle Poste e Telecomunicazioni che sarebbe semplicemente soggetta al parere del CUN del del Consiglio di Stato
Quindi chiediamo l'introduzione di meccanismi precisi per il rilascio dell'autorizzazione le modifiche tecniche degli impianti
E per la risoluzione le situazioni interferenze ai tra concessionari privati cioè fra di loro oppure fra concessionari privati e servizi pubblici notare che ci sia una parità di trattamento
Perché non può certamente esistere la logica che là dove esistono interferenza tra il privato e il pubblico prevale sempre il pubblico
Tra l'altro il contratto il recente contratto di servizio tra tra ministro delle Poste e la RAI pur essendo Contestabile sotto molti aspetti però introduce un concetto molto importante che laddove la RAI
A attivato modificati impianti dopo l'entrata in vigore la legge Mammì si deve procedere a coordinamento la compatibilità azione di eventuali situazioni interferenza resistenti tra questi impianti gli impianti privati come dire
Non esiste una prioritaria la concessione pubblica sul privato in questo campo ma esiste una parità di condizioni che deve essere quindi fortemente preso in considerazione rito
E rispettato
Chiediamo quindi l'introduzione di meccanismi precisi per l'attivazione di ponti di collegamento necessari per interconnettere i nuovi impianti acquistati non ha senso acquistare impianti a cui e più se poi abbiamo problemi per attivare ponte di trasferimento anche per mesi operanti chiediamo la la previsione dell'applicabilità delle norme urbanistiche prevista l'articolo quattro dalla legge Mammì anche le attuali concessioni provvisorie pur in assenza del piano di assegnazione frequenza del Piano territoriale di coordinamento questa norma molto importante
Che prevede la possibilità da parte dei Vittore richiede l'occupazione d'urgenza dell'aria e quindi l'esproprio a favore del Comune
Dove si trova l'area allo scopo
Di evitare speculazioni da parte dei proprietari dei terreni siti in particolare sulle vette delle montagne nei confronti degli editori radiotelevisivi
Prato questa proposta è non è altro che un finalizzata esplicitare il contenuto da attuale articolo per articolo sei delle del decreto legge quattrocentoquarantadue e in qualche modo già abrogando altre norme
Esprime implicitamente il concetto che che che dell'applicazione articolo quattro che però non può comunque trovare applicazione perché ma perché perché ma anche al piano di assegnazione frequente pianto di gioia di coordinamento quindi necessaria una specificazione CISL attiva chiediamo la previsione di un sistema che consenta ogni abbonato del servizio telefonico di abilitare o disabilitare i i sedili i prefissi Out ex cioè invertire il meccanismo diversamente da come è ora previsto
Da che necessita invece la richiesta di abilitazione in tal modo l'utente telefonico potrà valutare si accede romena e servizi con la conseguenza che supera il duplice obiettivo da una parte di impedire l'uso i minori
E dall'altra parte si impedirà a soggetti diversi e di fare dell'utenza di di di di utilizzare questi impianti ma allo stesso tempo è quello che noi più rileva non non cesseranno attività che tra l'altro è fonte di importanti risorse per l'impresario televisive locali
Chiediamo la previsione la possibilità per le emittenti di utilizzare i ponti mobili terrestri per realizzare indiretta dei servizi esterni
Quello che è incredibile che oggi se si svolge si succedono avvenimento cioè ieri c'è stato il terremoto in Emilia Romagna se l'emittente vuole fare un servizio indiretta per strada non lo può fare perché l'uso dei ponti terrestri deve è soggetto ad autorizzazione preventiva che ci vogliono mesi per ottenerla
Come è possibile svolgere un un ruolo di informazione a queste a queste condizioni è evidente che che lega le grandi reti tesi nazionale possono accedere al satellite quindi non hanno problemi di realizzare collegamenti in questo modo ma per l'emittenza locale capire un ambito territoriale limitato il satellite non ha senso
Necessario utilizzazioni punti terrestri qui la possibilità che vengano previste bande
Premi per proprio per questo scopo
è necessario trovare una soluzione normativa che risolva la problematica del canone di concessione i pretesi alcol dal ministro delle Poste per il novantaquattro cioè nel novantaquattro
Cioè le concessioni sa defilata novantaquattro ma state rilasciate nel novantacinque ministero pretende il pagamento del canone dal mille novecento
Da Milano centonovantaquattro questo riteniamo ingiusto ci sono moltissime cause pendenti qualche causa estate che delle poche Sonate sentenza è stata anche vinta dalle dalle emittenti locali che però riteniamo importante che venga trovata una soluzione normativa
Se le se il soggetto non era concessionario fino al momento in cui è stata materialmente rilasciata la concessione non si comprende come posso come si possa pretendere che che questo debba pagare il canone di concessione
è importante per le imprese radiofoniche locali che venga prevista una sostanziale equiparazione di queste imprese a quelle televisive materie ter di determinazione del canone da novantacinque il canone televisivo locale stato ridotto per le imprese che hanno meno due miliardi di fatturato
Si paga solo uno per cento del fatturato stesso
Oggi le imprese radiofoniche locali in molti casi pagano canoni più elevati delle televisioni locali con il fatturato in inferiori
Questa disparità di trattamento deve essere soppressa e quindi la normate la percentuale sul fatturato deve essere introdotta anche per i sette criteri sistema radiofonico non soltanto per quello televisivo locale
Devono essere ridotti i canoni per quanto riguarda le trasmissioni dei programmi in contemporanea per lo stesso concetto che in molti casi la somma di numerose emittenti locali porta al pagamento complessivo di canoni superiori a quelle reti nazionali per cui se si vuole perché avete favorire
Questo sviluppo del settore attraverso anche l'attività in sindacato emittenti sicuramente
Deve deve essere presa in considerazione anche questa proposta
Le previsioni misure di intervento incentivo a sostegno delle delle nell'operazione di Contra rendita come dicevo prima devono essere rivitalizzata e e devono essere infine rifinanziate in modo tale che si possa favorire ulteriormente il processo di razionalizzazione e deponesse lo stesso tempo finanziate anche investimenti per l'adeguamento rinnovo degli impianti di bassa di alta frequenza tre emittenti
Deve essere trovata una soluzione normativa e questo è molto importante per evitare altre difficoltà al rilascio di provvidenze che forse sono le uniche che sanno che stanno operando nel settore cioè quelle previste dalla legge sull'editoria che per le imprese radiofoniche sono operanti dal dal dal mille novecentottantasette e che per le imprese televisive si avviano ad essere operanti a brevissimo pavimento da inizio novantasette perché il Consiglio dei ministri ha approvato da circa un mese
Il provvedimento in un Regolamento per le imprese televisive che attualmente all'esame per la registrazione da parte della Corte dei conti però è necessario risolvere un problema
Cioè il concetto di quotidianità che è uno dei presupposti i requisiti per ottenere queste provvidenze
Viene in qualche modo rischia di essere valutato come inteso ogni giorno i trecentosessantacinque giorni compreso il Ferragosto e Natale e il Capodanno e così via mentre diversamente nell'ambito dalla carta stampata
Vige un un criterio diverso è un quotidiano chi stampa un quotidiano un giornale sette cinque giorni su sette o che fa centoventi pubblicazioni a a semestre perché riteniamo che sia che che possa essere corretto introdurre un per analogia anche un un concetto simile
Con riferimento invece al disegno di legge sulla riforma delle telecomunicazioni disegno di legge Maccanico riteniamo che tutte le norme per l'emittenza locale prevista dallo stesso devono essere soppresse perché e che e che e che vengono introdotte nel a la Intel nell'ambito della delega da parte del Parlamento al governo perché dico questo
Da una parte c'è un concetto che condividiamo molto importante cioè prevedere una serie di norme specifiche per il settore radiotelevisivo locale e in questo senso viene prevista una vera che la parte del Parlamento al Governo per operare con decreti legislativi aventi valore di legge ordinaria uno o più decreti legislativi da emanare entro nove mesi
Dall'entrata in vigore della legge di riforma del sistema
Dall'altra parte però il il disegno di legge introduce tutta una serie di di norme
Del
Per l'emittenza locale mutuando e da quelle previste per l'emittenza televisiva nazionale
Introducendo quindi delle ipoteche pesantissime anche sulla regolamentazione locale come materia di pianificazione frequenza determinazione dei bacini di utenza limiti di Asfor limiti gli affollamenti pubblicitari
Questa cosa
Ovviamente snatura completamente quello che il senso la portata della delega da parte del del delle del Parlamento al Governo perché al al governo a questo punto resterebbe ben poco da legiferare perché tutte le cose più importanti sono già definite da Sisto dal disegno di legge generale per cui riteniamo che mentre
è importante e corretta una delega allo stesso tempo limite le le norme generali oggi previste devono rimanere stai soltanto per l'emittenza televisiva nazionale riservando poi la specifica disciplina di sistema un corpo di norme separate per per l'emittenza locale separate in quanto non ama coordinate ovviamente l'ambito in una logica complessiva di sistema
In ogni caso è importante evidenziare quella Canossa posizione riguarda una serie di critiche importanti dobbiamo denunciare fin da ora sul su sul disegno di legge Maccanico
La previsione di concessioni per l'emittenza locale sia radiofoniche che televisive limitate a un solo bacino di utenza è assolutamente inaccettabile prese rappresenta un passo indietro di vent'anni per l'emittenza locale
C'è era inaccettabile vent'anni fa consigliata dai soprusi Lupo l'emittenza locale pensate che il bacino di utenza televisivo una Regione per secondo Alice famiglie bacino d'utenza radiofonico corrisponde grosso modo una provincia ciò significherebbe non solo penalizzare il novantanove per cento delle emittenti televisive e radiofoniche locali attualmente operanti perché anche l'emittente televisiva regionale Sanese anche opera a cavallo tra due regioni no si troverebbero per la a dover abbandonare la copertura di di di una delle delle del Province e le Province e la Regione della regione limitrofa
Con una logica assolutamente contraddittoria con quello che invece la logica dello sviluppo del dell'emittenza locale e si finirebbe poi per premiare un un disegno che porterebbe all'emittenza locale soltanto un un una dimensione piccolissima il riso irrisoria che assolutamente non significativa che l'avrebbe nessuno spazio di sviluppo di sviluppo Littoriale
Per cui
Anche se la dimensione del bacino non viene definita il solo fatto che si si pensa diversi pesi dava concessione per un solo bacino quando oggi la Mammì prevede fino a tre bacini per le televisioni o quattro per le aree meridionali o fino a sette bacini per le radio
E potrebbero esser numeri su tutto il sistema radiofonico neanche più rispondenti alle dimensioni all'esigenza del del del mezzo certamente parlare di un suo bacino significa
Creare una situazione di impossibilità di reperire sui risorse commerciali adeguate alla realizzazione di un prodotto editoriale competitivo
Netto contrasto da parte della era anche alla previsione di dare vita entro un anno queste sono le parole del disegno di legge ad una o più società con valenza territoriale di ampia dimensione gestite dalla holding cui è affidato il servizio pubblico radiotelevisivo
Sì cioè parliamo della cosiddetta rete federale in sostituzione di una rete RAI
Questo progetto è inaccettabile in quanto la stessa cioè la rete federale ha come conseguenza la totale emarginazione l'emittenza locale con grave danno per il pluralismo per la libertà di impresa e per il corretto sistema di concorrenza in ambito locale
E badate bene anche l'ipotesi del disegno di legge
Che prevede la che questa rete federale non non trasmetta spazi pubblicitari non è sicuramente un elemento favorevole nell'ambito da concorrenza con l'emittenza locale perché pensate soltanto una radiocronaca di calcio trasmessa la domenica dalla rete federale
E prima di pubblicità e allo stesso tempo la radiocronaca di caso trasmessa da un'emittente con pubblicità quale radiocronaca avrà mai guardata dal telespettatore la risposta abbastanza ovvia
Gli indici di ascolto da emittenti televisive locali calerebbero vertiginosamente con esse calerebbero anche gli investimenti pubblici gli investimenti pubblicitari
E quindi comunque con in in questo modo sicura sicuramente si va contro a a un a un principio è un ruolo che è stata formato e anche Pato avanti da tutte le leggi che si sono susseguite oggi di dare una un ruolo importante all'emittente all'emittenza televisiva radiofonica locale in particolare nel settore televisivo locale il vero patrimonio
Della televisione è l'informazione locale per quale motivo oggi un utente deve guardare la televisione locale non certamente per i film molte le firme per sui quali non può certamente competere con i grossi con le grosse reti televisive
Quando la televisione per avere l'informazione locale che solo a Treviso locale può dare in modo capillare ed effettivo sul sul territorio sottrarre attrice locale questo ruolo importantissimo che si è creato i guadagni atto in questi venti anni di attività significa uccidere l'emittenza televisiva locale
Allo stesso tempo il anche il ruolo dell'emittenza radiofonica soprattutto per quanto riguarda l'emittenza radiofonica che svolge attività di in di di informazione locale laddove il disco il Progetto venisse esteso anche all'ambito anche fonico porterebbe ha conseguenze analoghe a quelle televisive
Anche la previsione della istituzionalizzazione chiamiamola in questo modo di una quarta rete radiofonica della concessionaria pubblica ce la così detta reti suo frequenziale che opera centotré punto tre Mw con notizie per gli automobilisti
è ugualmente inaccettabili in quanto contribuisce a sottrarre ulteriori risorse tecniche le emittenti locale
Badate bene già oggi la RAI sta svolgendo quest'attività nostro avviso illegittimamente perché l'articolo ventiquattro della legge Mammì
Prevede che la RAI posso operare solo con tre reti radiofoniche e tre reti televisive nazionali oltre quella riservata ai lavori parlamentari se del caso
Il le tre reti radiofoniche secondo un parere del Consiglio di Stato non verrebbero superate laddove la Quarta Rete
Introduce soltanto notizie per gli automobilisti ed è e e e comporta i programmi di almeno una detta delle altre tre reti in realtà a Rete viso frequenziale non fa altro che trasmette in alcune ore i programmi da prima rete in alcune ore per la mia seconda rete in alcune ore prima e la terza rete e per finire esso introduce altre notizie
Di automobilistica e quindi realtà da un prodotto editoriale che è completamente diverso da quello di altre tre reti in sostanza una Quarta Rete a nostro avviso viola articolo ventiquattro della Mammì ma soprattutto sottrae numerosissime risorse radioelettrica Leavitt all'emittente all'emittente radiofoniche locali che diversamente non la Rai non avrebbe diritto di utilizzare
Questo
Questa previsione all'interno del disegno di legge finisce per istituzionalizzare una situazione che oggi oggetto di contenzioso che anche oggetto di impugnativa da parte delle da nostra successione e anche da parte di altri operatori del settore davanti al TAR del Lazio
A a avverso la convenzione tra lo Stato e la RAI proprio sul punto tra l'altro di questa di questa convenzione
Per cui su questo c'è una netta contrarietà da parte da parte de la Nostra successione evidenziamo poiché i criteri indicati quali parametri per procedere al rilascio delle concessioni definitive sono troppo generici si parla di qualità dei programmi potenzialità economica e così via
E quindi sono inadatti certamente una conversione in punteggi non dico questo in maniera astratta lo dico tra l'altro va a tenendo bene a mente e questi stessi criteri
Alcune alcuni dei alcuni di questi stessi criteri erano previsti dal diciassettesimo comma dell'articolo sedici della legge Mammì
Carato originale graduatorie televisive locali del mille novecentonovantadue che sono state fonte di enorme contenzioso tra l'amministrazione postale le emittenti al punto tale che che da una parte la giustizia ha ha bloccato l'applicazione di queste graduatorie d'altra parte lo stesso la lo stesso potere politico si è posto il problema perché no perché in sede legislativa si è dovuto modificare la legge e arrivare al rilascio delle concessioni attuali non basate su quel criterio le graduatorie quindi attenzione
Da parte nostra lanciamo questo questo monito di non di non ricadere in procedure simili a queste Kant contestata erogatore televisive le date del novantadue sulla base di norme di qua legge duecentoventitré
Evidenziamo ancora che la previsione di limiti di affollamento pubblicitario più restrittivi per l'emittenza locale è inaccettabile infatti questo disegno di legge
Prevede una riduzione c'è dei limiti pubblicitari più più ristretti c'è attualmente a normativa prevede il venti per cento orario il venti per cento giornaliero per l'emittenza locale
Che peraltro se viene superato questo limite può essere Cupertino al due per cento può essere recuperato nell'ora precedente o nell'ora immediatamente successiva
Diversamente l'attuale il disegno di legge prevede anche per l'emittenza locale qui chi e per questo chiediamo che venga sottratta la disciplina del di all'emittenza locale venga riservata soltanto in sedi delega
Al al Governo perché riteniamo che in quella sede possesso è più facile risolvere i problemi dell'emittenza locale
C'è il
La la riduzione la riduzione drastica dei limiti di affollamento il venti per cento orario rimane ma il venti per cento giornaliero viene ridotto al quindici per cento peraltro gli orari di riferimento per i calcoli dei limiti di affollamento sono calcolati non sulle ventiquattro ore ma dalle sette alle ventiquattro cioè diciassette ore anziché ventiquattro
Con la conseguenza
Che anche ai fini del calcolo del trentacinque per cento delle televendite
E che molto importanti per le risorse economiche delle delle delle emittenti televisive ma anche delle radio vendite per le emittenti radiofoniche
Sì il calco non avrebbe più sulle ventiquattro ore ma si potrebbe trentacinque per cento non di ventiquattro ore ma diciassette ore quindi con un drastico ridimensionamento di possibilità di risorse per l'emittente per l'emittenza locale
Evidenziamo una un aspetto invece che riteniamo interessante importante da quindi va da votare molto positivamente nel disegno di legge
E quello che la previsione di una categoria di emittenti con obblighi di servizio pubblico cioè che svolgono un servizio informativo in virtù di convenzione con lo Stato ed interesse cittadino che tratta una previsione che rappresenta
L'accoglimento di una proposta che diffida definirà in qualche modo innovativa perché era sorta
Nel nel convegno di ripeto del maggio dello scorso anno di cui prima accennavo un'apertura del del del mio intervento
E che è molto importante perché significherebbe in questo modo attribuire anche a un determinato tipologia di emittenza locale che svolge attività di informazione che quindi molto radicata rivale informativo sul territorio
La possibilità di svolge un servizio un servizio pubblico e quindi di operare una convenzione con lo Stato in in in questo senso quindi non più un servizio pubblico affidato soltanto alla così detta concessionarie pubblico servizio ma anche la possibilità
I nuovi servizio pubblico a emittenti privati in virtù di convenzioni con lo Stato
Questo è un aspetto molto importante che noi valutiamo molto positivamente nel disegno di legge e quindi
Chiediamo certamente che venga sostenuto e vado e valorizzato anche come elemento peraltro di contrasto a quello che il progetto della rete su diversamente da rete federale
Evidenziamo inoltre che le e questo è un aspetto che che esula da quello che so è il contenuto del disegno di legge governativo ma che vogliamo porre
Fortemente all'attenzione dei presenti perché è un problema molto importante molto attuale che al mittente locale deve essere esclusa da normativa sulle trasmissioni propaganda elettorale cioè non è vero che l'hanno che la par condicio la normativa sulla par condicio non esista più
Perché i decreti legge sebbene i decreti legge sulla par condicio siano decaduti ad sono a ciò ha comportato la reviviscenza delle norme pregressa ce la legge cinquecentoquindici del novantatré l'avete la legge quarantatré del del del novantacinque
Oltre che la legge ottantuno del del del novantatré
Che sono attualmente vigenti che sotto certi aspetti sono molto più restrittive per l'emittenza locale che peraltro comportano sanzioni anche molto più gravi elevate per le vite per l'emittenza locale
Badate bene
Oggi l'emittenza locale non può neppure trasmettere in buona parte d'Italia il e di di questo convegno con con i rappresentanti delle forze politico membri d'o membri del governo perché si sta se e si entra nel nei trenta giorni della campagna elettorale da domani della per le elezioni comunali di numerosissimi piccoli comuni che interessano sostanzialmente quasi tutte le province italiane
Allo stesso tempo già le le emittenti dell'Emilia Romagna che servono la zona di Ravenna siccome si vota
Nel collegio senatoriale il Ravenna non possono svolge sul tipo di attività
Questo è incredibile anche in considerazione delle patisce un numero di emittenti locali esistenti ecco che solo che che tra l'altro esprimono diversi e contrastanti indiretti e che quindi sono già di per sé garanzia di ampio pluralismo e quindi come tale ne chiediamo che venga introdotta immediatamente immediatamente una norma che modifichi la legge cinquecentoquindici novantatré che la legge la legge quarantatré novantacinque nel senso che l'emittenza locale viene completamente esclusa da questa normativa
Dalla quale francamente non ne comprendiamo le le la portata e che si pone come una sorta di censura perché l'obbligo dell'informazione non riguarda soltanto chi fa attività di forma di di di di propaganda elettorale mare credo che ormai non fa più nessuno perché nessuna emittente interessa fare propaganda elettorale a queste condizioni
Ma si pone come una bavaglio all'informazione delle emittenti
Da ultimo evidenziamo ha necessità che entri più al più presto in vigore
Con la registrazione alla Corte dei Conti il regolamento per le provvidenza le emittenti televisive prevista da normativa sull'editoria nonché che venga avviato l'iter per l'emanazione del nuovo regolamento per le per le provvidenze radiofoniche perché oggi che è stato approvato
Il regolamento televisivo che sta per entrare in vigore importante che anche regolamento radiofonico venga modificato allo scopo di evitare una disparità di trattamento tra le televisioni cioè le televisioni nel momento in cui entra indicono Regolamento potranno tenere le riduzioni
Dell'utenze delle spese con scritte le forbici elettrici direttamente in bolletta mentre per le radio continuerà a a essere in vigore il vecchio sistema c'è del rimborso a posteriori cioè a rimborso a distanza di alcuni anni
Qui deve essere attuato immediatamente anche la modifica del Regolamento per l'impresa che foni tutto il sospetto che
Aspettiamo anche di sentire e hanno invitato il professor Parisi sottosegretario a Presidenza del Consiglio con delega sull'editoria per e per esprit per portarci notizie su questo punto purtroppo ci ha chiamato poco fa che non poté che impegna il governo e l'impegno di venire interverrà il dottor Masi che è responsabile del dipartimento informazione di togliere la Presidenza del Consiglio i ministri che non so se è arrivato dove non lo vedono spero che arrivi
La multa la
Concludendo
La Air ritiene che solo seguendo questo percorso normativo che in questo momento abbiamo delineato l'emittenza locale potrà porsi sul mercato in termini professionali uno standard aziendale simile a quello raggiunto in altri Paesi europei
Il convegno odierno si pone l'interrogativo che voi tutti vedete quale sarà il futuro il futuro emittenza locale la r vuole girare questa domanda alle varie forze politiche auspicando che una riforma del settore si voglia finalmente valorizzare un mezzo come quello radiotelevisivo locale crac
A farlo sul subito lasciamo parlare proprio minuto città sul saluto ci fa io loro parola ora allora professor Francesco Paolo Casavola garante per l'editoria Cuarón breve saluto
Dunque io posso soltanto fare un breve saluto l'onere in programma un mio intervento dato che il convegno dedicato abbia illustrazione degli emendamenti proposti dall'Associazione editori radiotelevisivi
Ai due disegni di legge
Che sono attualmente all'esame del Parlamento le associazioni e i cittadini
Sono
Più liberi delle istituzioni quando
La voce
E lasciata in maniera esclusiva al Parlamento il Parlamento a raccolto i risultati delle audizioni
Per le singole associazioni ha raccolto tutto il materiale
Che documents la fondatezza o meno dei tre proposte di emendamento ai due disegni di legge del governo
Io mi trovo quindi rispettare
Rigorosamente la regola di correttezza che mi impone di tacere nel merito e intelligenti legge presentato dal governo al parlamento e degli emendamenti
Delle associazioni però voglio anche dire
Che
Valuto positivamente
Come un passaggio significativo di evoluzione del nostro sistema democratico
Che oltre le istituzioni oltre i partiti i cittadini e le associazioni siano in grado di intervenire nel processo formativo della volontà generale cioè delle leggi parlamentari
Dunque queste iniziative di dibattito pubblico
Sono espressione di un progressivo avanzamento del nostro sistema democratico
Verso una forma di democrazia pluralista che vede i cittadini protagonisti e coprotagonisti con i partiti e le istituzioni e non invece rappresentati
Come è accaduto in passato in maniera esclusiva soltanto dai partiti
Però
Io debbo auspica
Che questo spazio di libertà che si amplia si riempia anche in misura proporzionata il senso della responsabilità della responsabilità nelle richieste
Nella illustrazione di istanze nuove di punto di vista critici nuovi che corrispondano innanzitutto ad una razionale praticabilità
Cioè nessuno
Contribuisce positivamente alla crescita di questo spazio di libertà se non si pone anche in termini realistici
La praticabilità il raggiungimento di fini la compatibilità per i fini particolari con Fini sempre più generale
I bus medie sono un test importantissimo
Sul confine tra due diverse libertà
La libertà d'impresa quindi il mondo dell'economia
E la libertà di manifestazione del pensiero che una libertà Toto cello diversa
E la vera libertà
La libertà dei cittadini non la libertà degli imprenditori
E la libertà di tutti non soltanto la libertà di una e allora le considerazioni che abbiamo sentito oggi debbono essere tutte fra porta
A questa esigenze di bilanciare proporzionare stabilire con tutte le
Varianti necessarie
La funzionalità dell'una libertà rispetto all'altro ora le emittenti locali
Se dovessimo visualizzare un campo tra queste due libertà l'emittente locale si avvicinano alle libertà dei cittadini piuttosto che non alle libertà degli imprenditori
E da questo punto di vista che va sostenuta
La emittenza locale perché l'emittenza locale
Pranzo alla realtà
Delle comunità
Locali l'emittenza locale e dal punto di vista non solo della dimensione quantitativa
Ma della qualità essenziale perché una società si dica
Localistica
La grande impresa ovviamente a l'orizzonte davanti
Del
Dimensione nazionale
E internazionale
Quella locale ma abbiamo sentito quanto sia necessario anche capire che cosa significhi locale sia regionale subregionale
O addirittura nel caso delle grandi municipalità soltanto nel come dire radicata dentro il territorio di una grande città ecco questa emittenza locale deve
Essere da un lato nella polarità tranne due libertà quella economica e quella di manifestazione del pensiero deve essere rapportata realisticamente al mercato che la rende vitale
Prego ogni sostegno per le ragioni che di principio che ho detto ma
L'emittenza locale deve essere esercizio della libertà economica
Che corrisponda alla vitalità dell'impresa che corrisponda alla stabilità dell'occupazione che corrisponde alla formazione di un vivaio di professionalità
E dall'altra parte che esprima davvero nella realtà locali senza alterarle deformare le
Con imparzialità dando voce
A tutti
E soprattutto di Sokol portando quella parte cospicua della realtà della vita delle comunità che invece e costantemente ignorata pensa per esempio che cosa sia la realtà del volontariato che vide coinvolti cinque milioni di cittadini
Solo per per il solo volontariato registra
E che per le sue attività copre tutta la realtà della vita non solo relazionale ma anche personale
Pensate che cosa stiamo diventando la vita della ricerca scientifica e dell'insegnamento universitario sempre più radicata dentro le vocazioni dei territori
E dunque realtà locali
Tutto questo deve deve venire a luce non è possibile che l'emittenza esprime soltanto le grandi piaghe la cronaca nera dei grandi sciagure no del del di un territorio deve esprimere quanto di vitale
Il territorio contribuisce a dare in maniera esemplare ad una comunità nazionale
Sentire cioè che il territorio locale
E parte
La più significativa la più vitale di una più ampia identità nazionali io sono del parere che molte considerazioni
Delle dei vostri emendamenti si possano
Formulare in termini di principio
E di principio operati
E mi limito soltanto a Due
Se devono non essere ostacolati i processi spontanei di razionalizzazione dentro un settore complesso quale quello dei mass media bene allora bisogna che in via preventiva sì armonizzi la pianificazione che anch'essa corrisponde
A fini di razionalizzazione ma che a priori rispetto ai processi spontanei in corso che il non si determinino interferenze paralizzanti
Ho interventi autoritari di prevalenza ecco di una pianificazione è stata detta astratta rispetto ai processi spontanei ma questo significa ancora una volta che lo spazio crescente di libertà si deve riempire di responsabilità da parte di tutti vi ringrazio
Ringraziamo una professore Casavola garante per la radiodiffusione l'editoria quando siamo la parola all'onorevole Francesco Storace presidente alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza del servizio radiotelevisivo finisce mai la sigla
Buongiorno a tutti Signore Signore grazie dell'invito
E io comincerò il mio spero breve intervento anzi lo spero sicuramente per l'intervento
Dalle cose che ha detto il vostro presidente facendo un invito ed è l'invito che rivolge chi non ha televisioni del Paese ma solo un televisore dentro casa viola interessi da tutelare
Le cose da dire oggi secondo me non possono riguardare gli emendamenti del presente perché altrimenti parliamo del presente dell'emittenza locale dobbiamo vedere qual è la battaglia per il futuro delle intensa locale che è una battaglia di regole mi permetterò di evidenziare
Che sono un po'più importanti dei singoli provvedimenti al di là se il Governo può essere delegato meno a portare a termine il riassetto dell'emittenza locale io dico di nuovo dica di sì ma è una questione su cui confrontarsi liberamente il problema davvero e quale sistema televisivo costruire quale sistema di regole garanti faccio un esempio
Se Renzo Arbore lascia la radio
Oggi il Parlamento può chiederne conto la RAI
Domani non più
Domani non più perché ci sarà un'Authority
Vigilerà contro l'ora regolamenterà quello che succede alla RAI nel sistema radiotelevisivo
Se la RAI con la sua politica strangola l'emittenza locale trascinando il duopolio oggi il Parlamento può intervenire chiederne conto domani non più
Il problema di fondo e comunque e si riassume atto ma un interrogativo secondo me se deve breve se deve prevalere la politica o se debbono restare in piedi le ragioni di quelle che di quello che viene definito il lobbismo
Allora propone di emendamenti
Perché i disegni di legge evidentemente che sono stati proposti ritenete che favoriscono altri e quindi vanno riequilibrati
Prospera il viso per l'emittenza locale ritengo che invece vada affrontato il nodo RAI si debba cominciare da lì
Ancor prima di quell'ora in media sette
Perché la RAI che a mio giudizio determina l'andamento del mercato cose siamo d'accordo su questa impostazione non pretendo che ci sia unanimità ma almeno ragionamento su questa impostazione si può cominciare a rispondere alla difficilissima domanda quale futuro per l'emittenza locale
La domanda a cui è difficile rispondere perché potremmo ancora prima chiederci quale futuro per l'emittenza generale quale futuro per l'informazione ma scivola remore la polemica io spero che invece oggi è un momento di costruzione l'azione politica sull'informazione sull'emittenza e su tutto quel che ne consegue
Non appaia dunque scontato l'affermazione
Il futuro dell'emittenza locale secondo me dipende dalla politica
Per le cose che dicevo prima per le cose che dico il vero falco
Guai a farlo dipendere da altro che dalla politica
Perché non serve un'azione lobbistica non serva l'informazione non serva l'emittenza locale
Vedete io ho letto con molta attenzione i vostri emendamenti che avete avuto la cortesia di farmi avere prima di questo convegno ai disegni di legge in discussione sul sistema delle comunicazioni
E lo compra e ne comprendo in alcuni casi e non in tutte le ragioni
In un sistema senza regola senza regole ciascuno tenta di portare a casa quel che può servire le proprie finalità è assolutamente legittimo
è un'azione lobbista il che non vuol dire esprimere un giudizio pregiudizialmente negativo sul termine è normale
Dico che le stesse cose o parti di esse si possono conquistare
Se si alza il livello della sfida se si comprende che occorre chiedere politica alla politica
Mi spiego in un mondo ideale le emittenti locali dovrebbero poter operare crescere liberamente in modo da coniugare sviluppo e pluralismo
Penso che queste siano tra le ragioni sociali della vostra attività sviluppo il pluralismo
Leggiamo di emittenza locale però è di solito
Per licenziamenti violazione di regole contrattuali comportamenti antisindacali a volte le informazioni di una televisione locale diventa notizia eppure il nostro mestiere
Questo avviene perché c'è un mercato drogato
Che non dà certezze agli operatori l'impresa è un rischio ma in certi casi diventa un'avventura
E ciò accade perché prevale appunto il lobbismo allora il futura roseo se prevale la politica e prima di chiedersi se chi vi sta parlando sia impazzito fermiamoci un attimo a ragionare si sta discutendo in questi giorni
Abbiamo fatto un confronto privato l'avremo spero anche pubblico con il Governo
Si sta discutendo in questi giorni sull'istituzione dell'autorità
Se l'Autorità è questa quella che si va delineando io come cittadino prima ancora che come parlamentare e prima ancora che come assertore delle ragioni dell'emittenza locale in rapporto alla RAI solo terrorizzato da questa autorità
E spero che non sia una bestemmia dire questo
L'Autorità così come concepita degli attuali disegni di legge in discussione al Senato rappresenta il trionfo dell'antipolitica per quel che concerne il ruolo di questo organismo in tema di servizi e prodotti mi riferisco a questo e non ovviamente alla parte relativa reti e infrastrutture se si approva il pacchetto così come previsto dalle proposte del governo rischia di affermarsi le big lobbismo non dico per volontà ma per conseguenza logica
C'è una protesta che è sacrosanta che accomuna un po'tutte le associazioni del vostro settore
Riguarda la rete federale della RAI
Si dice che sia inaccettabile la previsione legislativa in itinere il presidente lo ha ripetuto anche adesso c'è la certezza di una marginalizzazione ed emarginazione dell'emittenza locale con grave danno per il pluralismo
Per la libertà di informazione per il corretto sistema di concorrenza in ambito locale
La regionalizzazione di una rete RAI toglierebbe probabilmente sicuramente al privato quegli spazi e quel ruolo che è riuscito a conquistare sul piano della comunicazione e dell'informazione a livello territoriale una potestà che è sacrosanta lo dico senza voler prendere qui applausi lo è una costatazione che faccio se la RAI è padrona del campo se la RAI fa quel che vuole se la RAI è favorita dal legislatore perché la lobby più forte ad esempio rispetto all'emittenza locale
Se la RAI può far tutto questo la partita è chiusa
Ci vogliono regole ecco perché dico che ci vuole la politica ecco perché vi invito a sostenere questo tipo di battaglia la politica ancora prima degli emendamenti di settore
Altrimenti finisce come con l'accordo RAI regioni l'ente di Stato che è il canone per informare i cittadini paga alle regioni perché informino sulle regioni questo non è ha messo perché ha un cannone per il servizio e allora c'è da fare una cosa
è legittimo che la RAI venga messa in condizione di sviluppare un processo di formazione territoriale anzi lo deve fare
Il problema è che il servizio pubblico lobbistica mente lo farà da sola senza controllo se passa il disegno di legge Maccanico così come e spero che la maggioranza parlamentare sia disponibile a dialogare su queste questioni
Per evitare di discuterlo solamente sugli interessi di questo o di quell'altro
E allora la politica quella politica che pigramente afferma anche in questi convegni che le emittenti locali hanno sempre ragione
Può fare la sua parte se si impongono regole alla RAI e tutto il sistema per l'evidente condizione di centralità del servizio pubblico ad avvantaggiarsene
Io parto da una sentenza della Consulta quella che originò la legge centotré e che diede vita forma e sostanza alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Si stabilì che la RAI andava sottratta all'area governativa si sancisce il principio parlamentare a garanzia di tutti per il servizio pubblico il Parlamento come editore di fatto della RAI ovviamente con le degenera
Tori purtroppo che abbiamo conosciuto bene se passa l'Authority così come proposta e qui ci sono le conseguenze per l'emittenza locale questo principio cardine
L'Authority sia pure eletta dal Parlamento restano solo le degenerazioni dunque potremmo dire cessa ogni legame con la rappresentanza popolare
Non solo allo Stato previste sanzioni non c'è possibilità di confronto e di controllo si dà vita a un organismo che sostanzialmente il responsabile di fronte al Paese
La lobby che ha più filo da tessere sarà quella che tessera meglio la propria trama
Allora pensiamo domenica scorsa in un'intervista a Repubblica Riva conclusione il presidente della RAI ha detto che quell'azienda deve essere autonoma
Io l'ho io nego questo principio Mara e non deve essere autonoma deve essere indipendente
Il servizio pubblico ha degli obblighi da rispettare verso il Paese penso dunque un emendamento
Ne parlo qui per la prima volta
Qualsiasi progetto di rete federale approvato dalla RAI deve avere anzitutto il carattere della macro regionalità
Deve passare quel progetto elaborato dalla RAI al vaglio della commissione che è preposto agli indirizzi della RAI
Perché così tutte le forze politiche che qui dicono che avete ragione avranno una sede Pertini per dimostrare testimoniare che vi danno ragione anche là dove si decide
Questo è un principio democratico di controllo democratico degli indirizzi del servizio pubblico che poi determinano tutto l'assetto del mercato radiotelevisivo
Allora
Se lo si fa questo se la RAI pretende autonomia
Siamo all'esaltazione del lobbismo perché la lobby più forte chi ha più potere sul territorio del Grande Fratello che un domani potrebbe stare a viale Mazzini questa è un'altra domanda che va inserita nel dibattito politico
Del resto pensiamo anche a un particolare stato evidenziato dalla Regione Sardegna
è un documento che ci ha inviato anche in Commissione penso che i membri del governo lo conoscano
C'è il particolare che l'autore di Non articolazione sul territorio anche questo è un problema
Allora se prevale la politica e concludo davvero sarà possibile discutere anche di un'altra regoletta quella del canone mi riallaccio all'ultima parte dell'intervento del presidente di questa associazione
Orizio Costanzo partendo dalla constatazione che non è mai stata mia è stata di altri ma io accedo volentieri che chiunque esercita via etere gestisce un pubblico servizio ha proposto di dividere il canone fra tutti gli operatori del servizio
Aggiungo tra tutti gli operatori disponibile a sottoscrivere convenzioni con obblighi di pubblico servizio con lo Stato accettando di sottostare alla vigilanza del Parlamento
A garanzia del corretto e democratico andamento dei servizi radiotelevisivi
Basta parlarle per almeno ricondurre a democrazia e questo è il mio unico elemento polemico il servizio pubblico per far capire che la televisione la guardano tutti
è una sfida difficile ma è sul terreno della politica ed è sul terreno della politica che si può trovare un punto d'incontro riaprire la partita del futuro per l'emittenza locale
Io vi chiedo di aiutarci a convincere chi oggi detiene il potere che questo settore non ha bisogno solo di grandi elemosiniere ma di regole occorre disegnare il perimetro del terreno di gioco su cui poi la politica disputerà la sua partita altrimenti di lobbismo si muore perché vincono i lobbisti più forti
Ringraziare l'onorevole Storace anche per i temi lanciati non possiamo non dare la parola all'onorevole Vincenzo vita sottosegretario
Al ministero le Poste
Camion intervento di saluto
Posso dire anche molto affettuoso perché
Credo molto al mondo dell'emittenza locale che rappresenta un un pezzo fondamentale dell'evoluzione del sistema della comunicazione
Anzi credo che sia da fare collettivamente un'opera di revisione culturale come talvolta si fa su altri argomenti
Di vera e propria riabilitazione storica e politica dell'emittenza locale
Colpevolmente considerata dal sistema politico
Con colpe
A seconda dei casi mortali o veniali come una piccola sorella povera quando invece l'evoluzione del mercato globale
Quella che si chiama
Information technology porta con sé
La convivenza di due grandi tendenze vale a dire l'internazionalizzazione del sistema
Grazie a sistemi distributivi in particolare intreccio tra televisione satellite cavo
Computer
Intreccio multimediale da un lato quindi lo scenario internazionale dall'altra il valore non solo emblematico ma sistemico della comunicazione locale credo che sia un passaggio fondamentale anche nel linguaggio della politica
Che ha insisto col dire dato all'emittenza
Poi in questo caso specificamente locale quella originaria quella più genuina
Un ruolo talvolta marginale così fune la legge Mammì del novanta così è stato in tante altre leggi leggine in un sistema come il nostro tanto leggi ficcato quanto inefficace poi nella sua operatività e credo che sia il caso di fare una scelta di tipo nuovo noi c'abbiamo
Provato e ci stiamo provando come governo
Nel disegno di legge di riforma del sistema della comunicazione c'è un fatto totalmente nuovo
Su cui è giusto anche esprimere un parere
Può essere consenziente o dissenziente ma è un fatto totalmente nuova anche una rottura
Di impostazione invece di relegare l'emittenza locale
Alle varie ed eventuali commenti spesso si fa si faceva
Abbiamo dato su principi direttivi una delega
Uno o più decreti legislativi
Al governo per intervenire specificamente nel segmento locale
Che ha bisogno di essere considerato peculiare e caratteristico in tutti i suoi risvolti da sistema concessorio
Al capitolo inerente al piano delle frequenze al suo intreccio
Con le telecomunicazioni alla sua possibilità di evolversi in diverse direzioni e da qui vedete quel principio che abbiamo introdotto che ha fatto molto discutere nelle associazioni dell'emittenza a cui io personalmente tengo molto quello di riconoscere la differenza tipologica
Delle varie emittenti che possono essere tanto emittenti
Con esplicito a vocazione commerciale quanto emittenti per cona perché no con una esplicita missione sociale
Comunitaria
Di servizio pubblico il servizio pubblico ecco i passaggio anche qui culturale che a questo punto credo sia indispensabile servizio pubblico non è non solo in questo settore in questo in modo evidente non è solo larice
Servizio pubblico è un concetto più vasto
Che tenderà sempre più a intrecciarsi in un certo senso a integrarsi col concetto di servizio universale che accompagnerà l'evoluzione dei sistemi comunicativi e che non può essere ridotto solo a un'azienda di Stato
è un concetto più vasto più largo da arricchire in una visione moderna del Welfare State che va difeso proprio
Riformando lo con grande fantasie grande coraggio
Questo è quanto mi sentivo di dirvi qui non certo per piaggeria ma per convinzione profonda che non significa dire
Un sì
Integrale a tutte le proposte che sono contenute nella ricca introduzione
Io signori con tante cose
Da approfondire
Alcune interessanti altre forse da comprendere da militari in queste ore credo dovremmo andare avanti in confronti che non ci sono mai interrotti con nessuna delle associazioni anzi devo dire questo governo ha cercato di avere un rapporto utile con l'intero spettro delle associazioni
Proprio perché la rappresentanza dell'emittenza locale grande media e piccola
è altrettanto rilevante di quanto sia quella dei due grandi poli Rai Mediaset in questo c'è una par condicio assoluta per quanto ci riguarda quindi confronto che andrà avanti nel merito in queste prossime ore
Io non ho mai potuto soffrire in un'altra collocazione politica anche di ruolo la la visione un po'politicante di quello che arriva ai convegni a seconda che sia la r o che sia un'altra cosa va a dire che d'accordo su tutto e poi uscendo dalla stanza si è già dimenticato anche i colossi parlare invece lui devo dire che sono d'accordo su tutto venga a dire stiamo ragionando ci confrontiamo molto serenamente l'importante e qui vengo al vengo al punto chiave
Della proposta di legge è che
Il corpo di norme proposto nel per la riforma
Che naturalmente non è un editto non è un diktat
E si può ragionevolmente migliorare
Verificare puntualizzare approfondire
Cambiare quella però il corpo centrale va salvato
Questo è il punto
Politico questa discussione
Cioè noi non possiamo permettere che ancora una volta l'Italia
Non abbia una riforma moderna del sistema della comunicazione è un lusso che ormai sta costando carissimo al Paese
Un quindicennio come quello che abbiamo alle spalle ha portato l'Italia ad essere un Paese depresso sotto il profilo produttivo siamo per molti versi una colonia culturale ad essere obsoleto
Tecnologicamente
Tant'è che con grandi sforzi oggi si discute di cablatura del territorio
E di integrazione con il satellite siamo un Paese dal punto vista normativo vi assicuro
Cioè
Talmente arretrato da creare persino degli imbarazzi guardate che
Vita vissuta quando capita questa funzione di partecipare incontri di tipo di europeo internazionale vi assicuro che ma sempre essere leali non con proprio paese quando si va a discutere con il retroterra normativo della legge Mammì e di quello che stato la legge Mammì è molto imbarazzante nei rapporti anche con i paesi europei quindi il nucleo centrale della proposta
Di riforma divisa in due ma sostanzialmente un unico corpo e cioè l'evoluzione pluralistica
Superamento Della concentrazione
La funzione di un'autorità di sistema che riprende le parti più avanzate della legislazione in materia di altri paesi ecco
Il riconoscimento di un valore di una legittimazione forte al locale credo che siano punti essenziali su cui non si può
Transigere non per spirito di faziosità governativa ma perché è il nucleo stesso della riforma
Toccando questi punti essenziali nel loro fondamenta viene meno
Il significato di una riforma entreremo di nuovo in quella palude
Di cui tante volte la politica italiana è stata vittima una brutta politica
Che vuol dire rinviare rinviare non discutere non avere il coraggio di guardarsi in faccia di dirsi ciò che si pensa lealmente anche di scontrarsi ma alla luce del sole
Questo vuol dire quindi non chiudere il confronto al contrario ha ragione Francesco Storace quando in bocca un dialogo fattivo tra maggioranza di opposizione per parte nostra cercheremo di accompagnare il governo è un tertium genus in questo caso ma accompagneremo
Con molto impegno un confronto che si è già aperto spero che l'onorevole Storace nella sua funzione istituzionale così delicata che ricopre oggi
E che costringe tutti noi quando si entrano in un funzione istituzionale a perdere un po'delle proprie certezze anche delle proprie
Est diciamo dei punti più estremi del proprio pensiero ecco
Mi auguro che l'onorevole Storace contribuisca a rendere agibile questo dialogo che può avvenire stato detto con molta franchezza
Nella sede competente nel Senato può avvenire
In ogni momento in questi giorni ha un'unica condizione però che non avvenga come avvenuto su altre proposte di legge sulla base di un ostruzionismo preventivo di un ricatto ostruzionismo ostruzionistico sull'autorità
Si può discutere mi pare che Storace può nessun problema ragionevole quello del del rapporto tra l'autorità e il Parlamento la commissione provinciale di vigilanza che non si vuole sciogliere con un
Un atto di imperio si tratta di ragionare non c'è niente di di precluso l'importante anche qui è salvare il nucleo forte de la proposta di autorità che quella di passare da un sistema fatto di tante leggi e leggine con poche possibilità di controllo a un sistema invece molto più semplice dal punto di vista normativo e corrotto ritardi emanazione parlamentare
Visto che il Parlamento il baricentro del sistema politico italiano
Che ha grandi poteri anche normativi di secondo grado poteri sugli standard tecnici poteri di intervento e di sanzione molto specifici anche nel campo dell'Antitrust con una convivenza
Con l'autorità presieduta dal professor Amato che ha compiti diretti per ciò che attiene alla parte sulle infrastrutture
Compiti indiretti per ciò che attiene alla parte che riguarda i servizi e prodotti dove invece è giusto che l'autorità che integra anche le funzioni del vecchio ufficio del garante
Posso esprimere un potere d'intervento diretto sono argomenti ripeto non
Chiusi al confronto ma certo il nucleo essenziale credo vada salvato anche qui per dare senso alla riforma così anche da cogliere un'obiezione che ci è stata fatta
Dai comitati regionali adulteri visivi in generale dal dalle regioni di rendere più forte la presenza nella struttura decisionale delle regioni
Con un ripensamento
Di strumenti Co.Re.Rat. dico in gergo che un po'appartengono a un'altra e poi che potrebbero essere rivitalizzato i dando quindi all'idea del federalismo nella comunicazione un significato meno provvisorio in meno generico
Questo mi permette di dire che l'altro punto che suscita
Preoccupazioni e perplessità cioè l'ipotesi di trasformazione della RAI
In una holding
Con società operative tra di loro
Parte autonome comunque più elastiche e con un'ipotesi di Rete
Federata
Anche questo punto forse merita un chiarimento io non voglio far della lunga e non è neanche
Naturalmente mio compito qui ora
Illustrare problemi che attengono palle scelte di un'azienda ci mancherebbe ma anche la rete federata però
Può essere discussa può essere anche rigettato ha come ipotesi
Può essere considerata una suggestione o utopica o banale a seconda dei punti di vista una cosa però chiederei
Con molta franchezza in questo dibattito di nonna
Fare della rete federata una caricatura di comodo
Per salvare vecchi apparati per salvare una vecchia logica dura a morire anche nella RAI di potere
Di reazione al nuovo che si trincera vedete ogni conservazione quando è di fronte a un'innovazione una grande novità
Si trincera dietro apparenti problemi tecnici
Grazie agli apparenti problemi tecnici oggi in Italia e nel mondo non avremmo la tv a colori il satellite io ricordo alcune discussioni a riguardo
Non avremmo neanche l'emittenza privata perché c'erano clamorosi problemi tecnici che pose l'allora Rai monopolio quando mi ricordo in autorevolissimi convegni veniva sostenere che non c'erano frequenze
Per andare ad aprire il settore al privato ecco abbiamo già visto questa scena sulla rete federata quindi si può se si può dire tutto
E non non faccio qui il come dire l'alfiere di niente sono solo qui a dialogare con molta
Apertura però certo anche la rete federata questo è il punto risponde a un bisogno la quello della comunicazione locale che non può rimanere solo oggetto di studi seminariali e non solo non è concorrenziale vedette con l'emittenza privata locale ma è la possibilità di dare al locale quindi anche per converso all'emittenza privata
Una caratura di serie A
Cioè l'emittenza privata locale e valorizzata dal fatto che in Italia si possa aprire una stagione in cui il locale non sia solamente nostra paese
O non sia solo la parte deteriore
Delle Keys Moccia ma una cosa diverso
Ho detto parte deteriore perché volevo anche chiarire che ci sono molte differenze
E che è quella parte ha dato anche molto al Paese
Questo quindi credo sia il problema non snaturare la proposta di riforma ma
Trovare il modo di dialogare in tempi molto rapidi il trentuno di gennaio non è un optional
è un termine conclusivo non ci saranno altre proroghe
Dispiace proprie trentun gennaio non ci saranno altre messinscena da parte
Chi Mediaset o di altri che diranno qui si uccida patti chiari come si dice amicizia lunga
Trentun gennaio si conclude un ciclo
E non ci sono più possibilità diciamo di ripetere l'anno no sia finito
Quindi si deve fare la la riforma
Non vediamo insormontabili problemi alla privatizzazione della STET se si approva il proposta di legge entro quei tempi anche su questo sarebbe bene che non vi fossero strumentalizzazioni
I tempi sono rigidi il testo
è aperto al confronto e chiudo proprio su questo
Si è fatta molta polemica
Sulla questione
Della proposta di riforma sulla sul suo capito l'Antitrust io ricordo che dopo che il Consiglio dei ministri
Che approfondì molto la materia ci mise due sedute per varare la proposta dopo che tu sei ministri varò il testo
Depositato l'in Parlamento ci fu una ridda di voci di urla di strepiti
Mediaset disse che perdeva in tre giorni cambiando la cifra insomma centocinquanta miliardi si arrivò al terzo giorno a mille miliardi
La Rai per competere adeguatamente cominciò prima con un po'di miliardi fa alla fine arrivo anche lei a seicento se non ricorra devo dire che con grande serenità l'emittenza locale si limitò a chiedere la vostra associazione altre dei confronti senza strepiti e questo è stato molto apprezzato anche come modo di di di confrontarsi
Tutto vedete perché nel testo c'è una
Misura
Proposta per l'Antitrust l'Antitrust non è
Come si dice un pranzo di gala non è che proprio bellissimo da sopportare per nessuno certe una medicina
Un po'di male fa però in questo caso vi assicuro fa pochissimo male perché il nostro antitrust è un antitrust molto insomma attento a non deprimere aziende hanno una mentre in discussione posti di lavoro hanno un
Intervenire con l'accetta in un sistema
Che si è sviluppato in modo del tutto anomalo nel corso di questi anni è diciamo il limite a cui c'è sembrato si potesse arrivare senza mettere
In discussione alcune strutture aziendali le imprese
Anche se non c'è solo l'impresa come concetto c'è anche il lavoro c'è appunto sono imprese diverso e che vanno tutelate tutte non ci sono solo quelle televisive ci sono le radio ci sono i giornali ma tutte cose che sappiamo
Bene si è messo un limite il trenta per cento alle risorse del sistema radiotelevisivo il trenta per cento che la stessa misura che c'è in Germania
è una misura più blanda di quelle che in altri Paesi sono state mette il trenta per cento circa un terzo del mercato quel trenta per cento ha fatto urlare allo scandalo
Ha fatto entrare diciamo in guerra no con gli elmetti
Gli amici di media sette forze diciamo a loro vicine parlamentare mentre parla
Io trovo del tutto irragionevole discutere così
Noi possiamo anche
Se questo è il punto
Rivedere un attimo la stesura di quel testo che ci è stato detto tende poi a zero perché ogni anno poi diluiscono eccetera possiamo anche anche qui serenamente pensarci però la sostanza non può essere cambiato
Una misura antitrust
Sulle risorse
è sembrata noi la cosa preferibile
O ci sarebbe preferito fare come hanno fatto in altri Paesi
Di dire non sia più del cinquanta per cento di una rete si poteva anche scegliere un'altra quella francese o quella tedesca ivi si possono avere due reti però con percentuali no del quarantanove per cento
Prendiamo tutte le altri sull'esonero pezzi ecco adesso in braccio che questo schema fosse il più attento alla situazione che si era determinato in Italia ecco sotto non ci si può scendere si può rivedere il testo
Questo riguardo tra l'altro si può riandare al dibattito che ci fu nella Commissione speciale della Camera
Nella passata legislatura che fu presieduta dall'onorevole Napolitano che fu voluta
Dall'allora presidente della Camera e fu un atto che considerammo e considero molto importante perché senza quella commissione oggi gran parte di questo lavoro non ci sarebbe quindi va dato atto francamente senza anche qui nessun sull'elemento di diplomazia che Spoon atto importante l'abbiamo ripreso gran parte di quel lavoro e si può vedere adesso rileggendo i testi sono si può fare un lavoro di editing considerando che la maggioranza è composita
è fatta da tante forze
Ha un rapporto positivo che vuole mantenere con Rifondazione Comunista su questa materia quindi
Non è materia questa su cui scherza c'è una maggioranza che anche opinioni storie culture e suggestioni
Un po'diverse tutte quante vanno tutelate il contro il Governo è questo
In questo contesto si può fare
Tutto ciò che è possibile e lo faremo davvero con grande passione
E proprio questo in conclusione questo mio intervento anche un elemento così di o di passione politica perché io ritengo che riformare il sistema della comunicazione sia indispensabile
Per il Paese ed è un compito che tutti quanti abbiano governo maggioranza opposizione è un primus è un capitolo fondamentale delle grandi riforme di cui l'Italia ha bisogno riguarda la libertà di tutti la cittadinanza elettroniche il futuro libero dell'Italia autorevole nel contesto internazionale
Dobbiamo tutti quanti ragiona io credo con questa logica una logica di grande urgenza e necessità in cui insisto e
Prometto farò una verifica sia negli uffici del ministero al ministro che vi saluta dei materiali che voi ci avete consegnato e anche altri che passa passati sempre molto puntualmente arrivati da parte vostra fra una verifica su tutto ciò che è possibile
è doveroso fare per l'emittenza televisiva locale grazie
Ringraziamo il sottosegretario vita do la parola ora alla onorevole Irene Pivetti ex Presidente della Cava dei deputati
Grazie
Io francamente
Credo che il presidente abbia ripreso posto perché volevo precisamente aprire con riferimento alle sue parole
Per dire che non so se da politicante oppure no però io l'ho apprezzato il modo in cui ha impostato i lavori di questo convegno apprezzato cioè la concretezza a partire dal testo di legge dall'elenco puntuale via alcune priorità che una che una categoria individua mi pare l'approccio più legittimo e tra l'altro il più coerente con la propria vocazione una vocazione professionale
Una vocazione professionale
Direi dotata di una certa aggressività è sicuramente concretezza io non sono d'accordo con tutte le cose che ho sentito dire questa mattina in particolare con una di carattere molto generale e cioè che la libertà della informazione locale sia più prossima alla libertà dei cittadini che a quella degli imprenditori certo
Anche gli imprenditori sono cittadini quindi all'INPS al di sotto di questo grande ombrello della libertà dei cittadini ci può stare la libertà di tutti anche degli imprenditori ma la libertà che qui viene rivendicata me pare che presenti chiarissimi connotati di una rivendicazione di libertà d'impresa
E ed ed a questo punto muovermi pare tutto il ragionamento di questo oggi tutto il ragionamento sotteso alla relazione introduttiva e da questa esperienza di imprenditori e tra l'altro imprenditore abituati a confrontarsi con
Non soltanto un mercato ma un sistema normativo
Drammatico spot con punte di pervertita ecco da quel tipo di imprenditoria muove la puntuale il punto all'elenco di alcuni di alcune urgenze di alcune priorità di intervento domanda che è corretto che li poi l'imprenditore gli imprenditori pongano e la pongano i politici ai politici spetta semmai dare la risposta non eccepire sulle forme in cui la domanda viene posta
Ora a fronte appunto del sistema dove la normativa è carente quando non vessatoria una caratteristica senz'altro l'imprenditoria locale tra di televisiva
Ha dimostrato nell'arco di questi anni sono un altro con il fatto della sua stessa fisica sopravvivenza la qualità che l'imprenditore radiotelevisivo ha prima di ogni altra che in quella del coraggio della disponibilità a rischio e nel far questo cocciutamente ostinatamente radicali con la propria impresa sul territorio
Nel far questo cioè apprendo seppure in forma totalmente empirica totalmente
Priva di supporto dalla parte pubbliche dalla parte anche normativa aprendo quella via maestra ancorché molto accidentata al federalismo della quale non soltanto si sente parlare in sede politica ma sempre più spesso si sente parlare in ambito imprenditoriale anche soltanto questa mattina entrando qui è la lo slogan che ho sentito ripetere più spesso da tutti gli intervenuti anche nelle conversazioni casuali ecco emittenza locale radiotelevisiva vuol dire fare del federalismo radiotelevisivo
Lasciata lì questa affermazione resta un luogo comune osservata dal più presso osservata con con un approccio appunto concreto degno di un incontro che tende appunto alla concretezza dimostra una profonda verità
Ora io non sono un imprenditore e tanto meno l'imprenditore radiotelevisivo sono un politico che ascolta perciò ciò che l'imprenditore pone al politico come interrogativo diciamo che da politico
O ho fatto ciò che era in mio potere per dimostrare per cercare di aprire una strada la risposta alle domande degli imprenditori del settore radiotelevisivo pongono laddove da presidente della Camera non ho fatto voluto ma ho consentito che la Camera votasse la commissione speciale per il riassetto del sistema radiotelevisivo
Credo di avere fatto il mio dovere di averlo fatto francamente prima di tutto nei confronti del Parlamento che aveva il diritto di esprimersi su una questione interessante importante ritenuto urgente da almeno metà dell'Assemblea
E poi di averlo fatto nei confronti degli imprenditori che da fuori del Parlamento avevano posto la questione
Ora
Per mantenersi sul piano della massima chiarezza possibile
E non confondersi anche sui termini da usare possiamo definire il federalismo e anche in questo caso il federalismo radiotelevisivo non non fa eccezione
Come la garanzia istituzionale delle Autonomie questo per evitare le sovrapposizioni improprie fra due piani che non c'entrano federalismo e ciò che riguarda le istituzioni
L'assetto istituzionale di un Paese delle istituzioni rappresentative ovvero di un settore di imprenditoria autonomia e sono la realtà
Sottesa alla realtà sottostante allora io credo che se una risposta diciamo federalista queste autonomia di fatto che esistano deve essere data questa può essere articolata su tre livelli in parte questi elementi sono stati anche proposti questa mattina io mi sentirei di riassumere
Sotto tre capi essenziali un primo quello della tutela istituzionale per le autonomie locali in questo caso radiotelevisive del disponibilità delle risorse
Le risorse vuol dire che devo essere garantita l'esclusività della pubblicità locale non soltanto vietando la trasmissione di pubblicità locale su reti nazionali ma anche vietando su queste reti la trasmissione di televendite di tutte le trasmissioni che in qualche modo possano essere a queste ricondotte perché vengono ad infierire
Su un settore su un segmento di spazi pubblicitari è già estremamente esiguo già percorso su per conto suo insufficiente a garantire una insomma insufficiente quasi garantire la sopravvivenza delle imprese radiotelevisive locali rispetto allo strapotere evidentemente dei due colossi nazionali
Accanto a questo mi pare de importante giungere una riforma probabilmente una istituzionalizzazione del sistema di rilevamento degli ascolti
Al ditele Audiradio
Per lui calibrando la misurazione degli indici di ascolto sulle ore di effettiva programmazione perché questo porta ad una ad un abbassamento improprio degli indici medi risultanti per l'ascolto delle emittenti la locale quando sappiamo che su alcune fasce orarie sono autenticamente competitive con i network nazionali allora vi misurare la le misura le i rilevamenti Auditel e per esempio fare dell'alter e una qualche organismo con le garanzie istituzionali perché sulla RAI su quella base che si calcola poi gli investimenti pubblicitari questo per quello che riguarda il capitolo delle risorse
Un secondo capitolo di garanzia istituzionale che ritengo debba essere fornita queste autonomie esistenti che sono le emittenti radiotelevisive locali che poi tra parentesi qui continuiamo dire locali ma locale spesso è un termine improprio quando si tratta di impresa e non sono moltissime ma alcune di queste che hanno un autentico respiro d'informazione nazionale
Sul campo delle regole sono state invocate de corretti locale ma non possono essere la Pan una scappatoia per un genericità eccessiva di discorso io precisare
Eliminando le vessazioni surreali già in assenza di regole di supporto al settore vi sono alcune regole vessatorie sul settore
Una è stata citata anche nella relazione introduttiva ed è quella della par condicio introduce l'applicazione della par condicio l'emittenza locale è un assurdo giuridico
Anche perché queste norme furono concepite per tutt'altro motivo se ne è persa se ne è perso significato nonno per garantire l'equilibrio algebrico
Fra i minuti riservati alle diverse forze politiche all'interno di una qualunque emittenze emittente radiotelevisiva furono concepite per evitare forme di prevaricazione il che è diverso
E il che può essere ottenuto può essere realizzato può capitare soltanto nel caso di strapotere di eccesso di presenza radiotelevisiva di un unico punto di riferimento
Quindi è infondato giuridicamente da ogni punto di vista l'applicazione della par condicio all'emittenza locale secondo anche questo ben noto gli operatori del settore
Si impone il piano delle frequenze ovviamente il mercato è in ingolfato senz'altro anche dalla polverizzazione dell'impresa
Se nel settore radiofonico che nel settore televisivo
E terzo punto per quello che riguarda il versante delle regole l'esclusività se prima per le risorse si parlava di esclusività delle pubblicità locale è necessario imporre l'esclusività dell'informazione
Altro che rete federale proposta dalla Rai
Il punto non è soltanto una questione politica Rai si Rai no
è un è anche un punto logico mai sarà federale l'intervento radiotelevisivo da
Do Signori non dividiamo i partiti non dividiamo la politica
Fra il partito della RAI e il partito della Fininvest e potrei dire il parte de della media dei media siete potrei dire il partito delle emittenti privati locali o nazionali io mi meraviglio perché esiste soltanto una definizione prevista per legge rispetta la quale nelle audizioni e nell'incontri che nella Commissione in un lavoro serrato del di cui devo dare atto anche al presidente
Si è
E svolto con grande impegno da parte di tutti il governo non si è mosso di un millimetro rispetto a questa decisione di portare avanti la rete federativa intesa come esigenza dell'informazione locale come se fosse l'unica fonte di informazione locale possibile regolamentarle e
E auspicabile concludo un un ultima con un'ultima affermazione c'è questo processo questa esigenza della razionalizzazione
C'è questa esigenza della come dire delle fusioni del la semplificazione delle delle però si tratta di
Enunciazioni che ne sono derivati mandate demandate a decretazione successiva del Governo qui sta il disagio di chi in Parlamento deve operare perché gli aspetti forse più incisivi forse più importanti
Più
Qualificanti e determinanti anche per quel futuro dell'emittenza locale non sono tanto quelli che vengono scritti nel disegno di legge quanto quelli che vengono demandati alla decretazione successiva da parte del governo qui io vedo una mancanza di trasparenza qui certo dà il compito nostro
Dei parlamentari chimiche o lavorano tanto della commissione quanto col poi successivamente in Aula di ridurre il lo spazio la delega alla decretazione del locale di inserire elementi importanti elementi forti di qualificazione di questa di questa regolamentazione dell'emittenza e la in modo particolare delle emittenze locali qui io desidero anche conclusivamente dire se c'è una volontà come dire di assumere oneri
E qualificare organizzativamente le strutture il che porta fatalmente ad un processo di riduzione numerica ma di elevazione qualitativa e io credo che questo debba essere detto comune più forza con più trasparenza con più chiarezza come preferite dovrebbe essere anche detto da questa Assise
Affinché eventualmente il la decisione
Appare sia tutta interna alle associazioni che organizzano l'emittenza locale e non sia invece vista o pensata come una imposizione che arriva dal Parlamento che come tale cala
Sulla realtà esistente in forma tranciante e questo è quello che noi non vorremmo è per il resto ecco il credo che questa esigenza della mobilitazione della sensibilizzazione sia vitale sia essenziale in un momento topico qual è quello che stiamo vivendo in questi giorni al Senato
Perché non credo che una volta licenziato il provvedimento dalla commissione ci siano poi più grandi spazi per ritornarci sopra neppure nei lavori della Camera con ovviamente grande rispetto per i colleghi della Camera grazie
Diamo ora la parola all'onorevole Diego Masi presidente del gruppo di Rinnovamento italiano dalla Camera dei deputati e componente della Commissione parlamentare di vigilanza
Data l'ora tarda cercherò di essere velocissimo avete già sentito molti miei colleghi
Molte cose sono già state dette vedrete l'anno scorso
E l'anno scorso gli ha fatto lo stesso vibrate temo che diremo le stesse cose questa volta
Allora i punti cosa sono
Si fa la legge
Io lo auspico
Essendo stato uno dei presentatori due anni farei una legge ed è stato ed essendo stati uno dei primi che ha posto il problema
Dell'antitrust in questo
Antitrust e della democrazia dell'informazione di cui parlo dopo io mi auguro che si faccia ho dei dubbi
Ho dei dubbi che sono legittimi non soltanto per l'itinerario parlamentare che stiamo vivendo
Che attraversato
Dalla Finanziaria attraversato dal bicamerale attraversato da cose che appaiono più importanti di questa
Anche se questa secondo me è una delle cose più importanti
Tuttavia questa è la situazione
Non faccio previsioni non faccio profezie non faccio premonizioni dico soltanto che il timore che io e che non si faccia la legge ma si faccia l'Authority
Questo è il senso timore
Le luci mi guarda
Scuotendo la testa io opererò tra l'altro abbiamo anche il relatore nel nostro gruppo al al Senato di uno dei due disegni di legge quindi non ci stiamo attivando per far sì che questo si faccia
Il secondo punto è antitrust
Insomma parliamoci chiaro
Qui ci sono cinque mila miliardi sul tavolo lo sappiamo tutti
La domanda che bisogna porsi questa legge queste due leggi questa legge insomma che l'Antitrust complessivo togli Darina soldi a questi cinque mila miliardi a me sembra di no
Io l'ho già detto che in qualche intervista a me sembra di no perché di fatto la RAI da un lato terrà circa dei suoi mille settecento mila cinquecentocinquanta miliardi quindi perde centocinquanta miliardi
Media sette passerà sul satellite Maio per il peso che i tempi ci saranno per cui la situazione rimarrà così come
Qualcuno dice sì c'è il trenta per cento ma il trenta per cento questo io lo reputo anche un fatto giusto non deve essere una ghigliottina
E quindi la domanda è per voi perché penso di questo servita versati ci saranno i soldi
Io penso poche voi non ne bastano tante per le volete tanti
Però se vogliamo credo creare un sistema reale di antitrust il drenaggio deve essere alto
Io reputo che si potrebbe fare una legge antitrust seria se il drenaggio fosse intorno tra il mille cinque due mila miliardi di questi cinque mila questo è il punto
Poi chi prende chi è bravo
Cioè non c'è un problema se siamo in un libero mercato che bravo capace con regole certe possibilmente riprende Sele locali si attivano bene si organizzano si coalizzano
Vanno contro la rete federata della Rai fanno quelle cose che devono fare ebbe lo spazio ci sarebbe così come non mi pare
Disegna per iniziato la discussione più iniziata quindi pongo soltanto dei problemi non ho risposte
Io vedevo ma non l'ho detto io ha detto D'Alema quindi non penso di di essere tacciato come dire di iper liberalismo come qualcuno mi dice come
Mi chiamo amici di Rifondazione intanto mi accusano
Io penso che ci debba essere un bilancio un disarmo bilanciato un Bilancio disarmato lo dico sempre perché uguale ormai cioè che entrambe RAI e Mediaset perda una rete siccome lo dissi
Con la mia proposta di legge due anni fa tre anni fa anzi a quest'ora a me sembra che questo sia un tema che continua a dire con grande coerenza perché questo ma è semplice perché togliendo una rete comunque vada anche sto chiamo gli affollamenti di fatto quei quei famosi mitra mille due mila miliardi ci sono
Se gli abiti rimangono non ci sono
Non so se è chiaro
Quarto punto lo spazio le tv locali l'ho detto non voglio entrare nel merito delle vostre emendamenti perché ve lo dico con molta sincerità non li ho letti quindi non non sono in grado di dare un giudizio so che il nostro gruppo al Senato gli ha via via li ha letti con attenzione
Ma comunque il problema vero è quello che ho appena sottolinea cioè se non viene risolto il il nodo centrale parliamo di poco
Ultimo punto che però per me è il più importante
E concludo
Giulietti l'ha toccato
Il problema è sempre quello della democrazia dell'informazione
è il nostro Paese siccome diciamocelo chiaro e lo dico da comunicatore neanche da da Polito
Da uno che conosce il mezzo la televisione centrale per influenzare le opinioni
In Italia ancora di più perché in Italia è la televisione è un punto Italia che l'eccentrica non so come dire
Allora su questi fatti
E su queste posizioni c'è una democrazia dell'informazione
Ci sono regole per cui voglio dire i grandi network sono liberi
Io ho combattuto il partito di il conflitto d'interessi di Berlusconi Susan siamo stati uno dei primi anzi siamo stati i primi a dirlo quando lui doveva diventare Presidente del Consiglio dice ma Scalfaro
Che non poteva andare a fare i presenta il Consiglio uno che aveva la proprietà di mezzo di comunicazione così impone unici
Quindi non non ottenne a miliardi smentite o di un avevo detto per tempo
Però adesso dopo aver combattuto media sette io mi metto a combattere in un la RAI
E questo l'ho già iniziato a fare perché vi si riproduce
Specularmente
Un'appropriazione delle reti RAI da parte del governo
E una informazione cosiddetta blindata
E questo non è giusto
Non è giusto per il servizio pubblico che non dovrebbe arrivare a questo
Non è giusto che in Italia la politica si faccia con le televisioni
E invece in Italia la politica si fa con le televisioni
Normalmente si usano come armi impropri
E le reti solo una contro l'altra in termini politici
Allora voi capite e concludo
Che se non si risolve in termini regolamentati di che secondo me si possono soltanto effettuare attraverso una riscrittura della Costituzione perché ne abbiamo un articolo ventuno che parla ancora di censura della stampa
Mentre secondo me invece la infilati uno grazie dell'informazione dovrebbe essere gusti costituzionalizzato
Questa è una delle tante ragioni per cui mi sono per un'assemblea costituente non per la Bicamerale perché tocca soltanto la seconda parte della Costituzione non la prima parte dove c'è il diritto d'informazione e dove dovrebbe essere allargato il costituzionalizzato fin quando non tocchiamo quel punto
Io credo che il problemi di cui stiamo dibattendo continueremo a dibattere
Perché escono le televisioni in atto una battaglia che non è sull'antitrust ma in atto una battaglia politica
E allora fin quando non riscriviamo le regole serie quelle di un Paese non normale io dico
Ma democratico civile
Serio fin quando non scriviamo queste regole io credo che la battaglia sulle previsioni sarà una forte battaglia politica attrezzate grazie
Ringraziamo l'onorevole Masi vediamo ora la parola all'ingegner Paolo vigevano tesoriere del movimento e capanne
E editore di Radio Radicale tanto per aggiungere un elemento di informazione
Ma io mio intervento vuole essere un po'un richiamo all'ordine del giorno
Emittenza locale quale futuro e perché ahimè ormai a una vicenda
Gli utili ventennale ventennale
Quella di dover assistere continuamente a tentativi di
Aprire un dibattito politico da parte dell'emittenza radiofonica locale o nazionale che sia farmi intensa radiofonica in generale
Poi assistere di fatto interessante importanti dibattiti sul sistema radiotelevisivo che però con l'emittenza radiofonica e i suoi problemi purtroppo hanno a che fare solo marginalmente
Problema l'emittenza radiofonica italiana è un caso unico al mondo
A
Come è un caso straordinario unico quello della piccola impresa italiana
Sono in realtà più dei casi straordinari dei veri mostri
Prodi racconta spesso che incontrandosi con Clinton
Clinton gli dice
Come siete bravi con le vostre piccole imprese Prodi dice gli risponde e sì perché da lui non riescono a diventare grandi
E una risposta che dovrebbe creare la reazione le urla dei di chi ascolta dei piccoli imprenditori purtroppo questo non avviene non avviene nemmeno per quanto riguarda la radiofonia italiana private radiofonia italiana che è un vero mostro perché ha dovuto come tante piccole imprese su per supplire sopperire alle carenze del sistema in cui opera a partire dal pubblico e dal servizio che dovrebbe avere a disposizione per il proprio esistere in maniera straordinaria e sopravvivendo in condizioni inimmaginabili spesso e questo un fatto dal quale che non si può eludere nell'affrontare il problema di una normativa su questo su settore su questo aspetto
Ed è proprio comparando confrontando il la responsabilità ruolo che l'emittenza radiofonica avuto in questi anni di supplenza non solo ai servizi che l'amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione ma di servi supplenza anche nel sistema informativo generale radiofonia italiana copre segmenti informative che sono caratteristici in altri Paesi Hardy televisioni via cavo di sistemi informativi di serie di aree di sementi l'informazione che non sono specifici della RAI
Proprio perché la radiofonia italiana ha avuto questa capacità ritornare al suo interno grazie
A una Area di franchigia che le è stata concessa dai grossi scontri che attraversavano il settore cieco dei grossi gruppi sul viso prevalentemente concentrato sul settore televisivo è stata relativamente poco disturbare
Questa è una condizione in cui è riuscita a sopravvivere è una condizione per la quale non riesce a vivere
Perché o nel settore radiofonico si riescono a innestare
Quei dati di crescita potenziale che portano settore radiofonico italiano a livello di quello dei paesi occidentali oppure continuerà a righe insistere un settore di eroi di dimostri
Da mostrare in tutti i Paesi ma di fatto il sarà una lotta per la sopravvivenza livelli estremamente bassi poi rispetto agli altri segmenti della settore dell'informazione
Questo e a partire da questi valutazione che bisogna confrontarsi poi con i disegni di legge progetti di legge i disegni di legge che abbiamo di fronte sono stati concepiti non per questo settore risentono di una
L'apposizione di un tentativo di compromesso di mediazione per are per interessi che non e hanno nulla a che vedere con con il settore radiofonico
E allora il problema è che questo il disegno di legge basta vederlo
Si è questo che dovrebbe prendere il posto della Mammì evidente che l'interesse gli Obiettivi son diversi non è certo quello di arrivare a una regolamentazione del sistema nei tempi dichiarati
La lentezza e rallentamenti cui sono state costretti i senatori e l'iter di questa legge al Senato nessuno ama le Ferrari dimostrazione più chiara
Le incongruenze ancora evidenti che sono in questo disegno di legge il rischio che paventava poco fa
Chi mi ha proceduto
Che di di fatto si voglia introdurre un'Authority che in assenza di legge di regolamentazione di fatto dovrebbe avere una ruolo di supplenza
All'Eliseo attivo all'esecutivo a funzioni che la pubblica amministrazione evidente
E allora che cosa chiedere in questa contesto e che cosa dovrebbe fare la l'emittenza radiofonica privato
Innanzitutto si parla di mercato ma non si aggiunge un elemento affidiamo al mercato a fare questa è una favola che non esiste come quella delle lobby siete una bella lobby trasparente grazie riconobbi trasparente sono quelle che all'interno di un settore di lobby occulte son quelli che se la prendono sempre quel posto
è e inevitabile
Il problema è se il mercato le lobby si muovono all'interno di un di regole
Di mercato
Di organizzazione delle lobby delle formiche rappresentanze certe per tutti
Allora il problema è come si possono introdurre oggi delle regole certe per il settore radiofonia a partire dalle quali a Radio Free ha possa crescere tre quest'oggi al problema
E io la prima cosa che vedo evidente clamorosa dopo vent'anni e che ancora in questo disegno di legge la regola chiave di tutto
Il settore e che quindi la determinazione di risorse mi riferisco al piano di assegnazione delle frequenze è un qualcosa di evanescente che determina no su questo dobbiamo avere una chiarezza di scelte e dire chiaramente cosa si vuole il piano lo si vuole o non lo si vuole perché a partire da queste scelte poi bisogna definire il come si muove un set un sistema non regolamentato in base a un piano e regolamentato in base ad altro la Mammì prevedeva due possibili cammini da una parte un piano sistema di piano mal fatto perché era fatto malissimo dall'altra apriva un altro percorso che era quella di progetti radioelettrici cioè del possibilità di arrivare attraverso ottimizzazioni al razionalizzazione di sistema
Allora oggi in un quadro di incertezze istituzionali quale quello che si prospetta di fondo sito radiofonico
Ha un'incertezza di assetto non si sa se c'è rischio ci sia l'Authority d'altra parte non ci sia la legge allora la pretesa che deve venire al di là delle sacrosante richieste che ha fatto Rossignoli ma davanti a tutte
è noi vogliamo questo tipo di sistema per questa certezza di record quindi pretendiamo che si scelga o la strada del piano
Ma con certezze stabilite per legge e non delegate a un sistema a un assetto di regolazione del sistema assolutamente incerto quindi da subito
Norme chiare sulla modalità di raggiungimento del piano o
Norme altrettanto chiare sui criteri per arrivare a una ottimizzazione dell'esistente attraverso il sistema dei progetti Radio Rete Giovane definito ma che anche questo consentirebbe una certezza quanto meno delle regole essenziali cioè del allocazione fisica del nell'etere del numero di risorse se non viene assicurate non si pretende che si di ottenere questa minima certezza allora le possibilità di crescita di questo settore sono prossimi allo zero perlomeno in tempi brevi di di biblici e non compatibili con i tempi economici di una qualsiasi impresa vi ringrazio
Abbiamo trovo la parola alla sottovoce Guido Folloni il progetto del gruppo sul processo democratico
CDU
Io
Chiedo scusa perché avrei voluto qualche minuto di piume impegni di partito mi porteranno via rapidamente avendo dovuto lasciare
Privilegia i radicali che sono abituati a trovare così e preferenziali
Mi limiterò a minimi mi limiterò ad un ad un saluto
Due cose però le voglio
La prima esiste
Sì in materia televisiva io radiofonica in materia di sistemi comunicativi
Continua a fare troppo il governo e a fare troppo poco il Parlamento queste il primo problema
Un secondo problema è che fanno troppo i partiti e fanno poco le Commissioni parlamentari
Voglio dire che le soluzioni di cui stiamo dibattendo anche in Senato in questo momento
Trovano i punti d'intesa attorno a di interessi forti che le segreterie dei partiti concordano e trasferiscono normalmente attraverso i loro rappresentanti all'interno delle Commissioni parlamentari e questo non è bene
Nacque così la Mammì
E quando
Due o tre anni fa si pose fortemente l'esigenza di superare la Mammì dibattito ci fu un dibattito molto vasto nel Paese
Il motivo per cui si voleva andare oltre quella normativa al di là dei limiti oggettivi struzzo strumentali che la Mammì metteva a disposizione di una modificata realtà radiotelevisiva italiana
Era che la Mammì era il frutto di un accordo tra i potenti la spartizione di uno spazio televisivo per posti
Mentre si doveva creare un sistema aperto dove potessero entrare soggetti nuovi dove in un mercato lo ricordava poco fa l'onorevole Masi dove chi ha qualità capacità diventerà anche un soggetto forte in un mercato che fosse aperto altri soggetti potessero entrare in un circuito virtuoso di efficienza e imprenditorialità
E io devo dire qui allora che
Quei il rischio che noi avvertiamo il rischio che avverto io che avvertono i colleghi che sono oggi in ottava Commissione che discutono dei disegni di legge presentati dal governo
E che alla fine la nuova normativa aggiornata ai tempi nuovi finisca per essere né il criterio con cui viene formulata un aggiornamento gravami cioè un aggiornamento di quel vecchio criterio quello dove i grandi tutelano innanzitutto se stessi lasciando
Oltre
Fuori dalla loro intesa piccoli spazi per altra editoria
Io ho visto
Questo dibattito
Rinviato all'esame del Parlamento più volte ho visto i partiti
Prepararsi al dibattito con buoni ragionamenti e poi frenare nel momento in cui si dovevano andare a stringere le intese le conclusioni
E noi oggi
Siamo di fronte ad una strettoia
Che in qualche modo è ben descritta dal fatto che l'ottava Commissione del Senato sta esaminando una serie di disegni di legge in qualche modo fra loro collegati
Sia il lo stralcio che consente il superamento del blocco della sentenza della Corte costituzionale che dichiarava fuorilegge la Mammì
Sia un un articolato che tende a ridisegnare il sistema radiotelevisivo generale sia un decreto che proroga al trentuno gennaio del mille novecento e novantasette la concessione di alcune frequenze per un'emittente già esistente
Arriviamo a decidere proprio per dovere in qualche modo dare continuità e tutela chi c'è invece di aprire gli spazi per chi oggi era tenuto fuori o ai margini del mercato
Noi avremo più di che cosa avremmo bisogno ne avremo bisogno di un di una realtà articolato di un sistema radiotelevisivo con molti soggetti con diversi e più numerosi soggetti nazionali e con molti soggetti locale
Da questo punto di vista lo dico a voi
Secondo me la battaglia per avere un piano delle frequenze è una battaglia che voi dovreste ingaggiare e dovreste ingaggiare
Giulietti diceva il governo ci deve dire come fa vuol fare il piano delle frequenze io dico che si meglio che venga dal Paese la richiesta mettiamo perché se il governo a fare un piano delle frequenze sarà offerto un piano delle frequenze legato alla così all'incrocio degli interessi forti di cui il Governo si sta facendo carico io visto poi Giulietti fare qui la parte del Governo al tempo stesso dello posizione ha fatto la difesa delle ragioni di coloro che le l'iniziativa del governo in questo momento non sta tutelando e allora lo fa da fare governo
Lo dica per vie brevi direttamente a Palazzo Chigi c'è questa una posizione che lo intende sostenere
Pubblico e privato
Perché in questo meccanismo pubblico e privato ha ragione l'amico Bossi c'è un pubblico che appartiene a tutti
E poi c'è un servizio pubblico che lo Stato può riconoscere ad un soggetto Lara in questo caso ma potrebbe darlo a un altro un domani in un mercato aperto in cui soggetti sono numerosi competitivi
Non è detto che rimanga collocato in un'azienda potrebbe essere scelta un'altra azienda di riferimento per svolgere servizio pubblico anche su questo siamo molto indietro dall'individuare la distinzione fra la funzione pubblica che svolgono tutti coloro che fanno comunicazione e il servizio pubblico che lo stato italiano intende chiedere ad una particolare azienda
Però una cosa è Secondo me voi avete ben centrale una una cosa è chiarire questo aspetto e una cosa è attorno al tema del servizio pubblico dare ad un'azienda in questo caso la RAI una serie affidare una serie di compiti quali quelli che vengono in qualche modo a rimorchio della cosiddetta Rete federata o questa Quarta Rete che potrebbe nascere all'interno della RAI
Io non capisco che cosa sia la rete federata
Per la verità secondo me nessuno c'è ancora chiarito come si fa a fare una rete federata perché questi lo si deve vedere in tutto il territorio nazionale è una rete che trasmette comunque contenuti nazionali
L'unica cosa che appare preoccupante da questo punto di vista è che la RAI
Vada a sostituire soggetti televisivi locali che in cercano in qualche modo spazio nel sistema radiotelevisivo
Io penso che la RAI debba fare una buona informazione territoriale ma non penso che la RAI debba sostituire i soggetti che sono nati sul territorio
Allora
Io credo che noi sosterremo gran buona parte dei vostri emendamenti
Ho visto che letto con cura soprattutto quelli che chiedono alla RAI di non venire occupare il vostro terreno
Credo anche che voi dobbiate fare giustamente una battaglia la soste la sosterremo anche noi per chiedere che gli enti pubblici chiariscano i criteri con i quali intendono rapporto distribuire risorse nel sistema radiotelevisivo è uno dei pochi sistemi attraverso i quali la struttura pubblica può aiutare questo pluralismo televisivo che interessa al Paese
Però anche da questo punto di vista perché poi in vigilanza nei giorni scorsi ne abbiamo fatto un po'di polemiche sul modo con cui la RAI ad esempio fare convenzioni coi enti pubblici la normativa del tutto farraginosa addirittura si è parlato di pubblicità occulta
E se nasce un tipo di rapporto così ombroso così all'ombra dell'ANDI una chiara normativa saranno i soggetti forti che vanno a occupare tutti gli spazi dell'informazione pubblica
Allora qui ci vuole una normativa credo che spero che il lavoro che sta facendo in commissione di vigilanza si concluda non con la rampogna su questo o quel o questa poco quel contratto quella commissione affidata alla RAI ma sull'esigenza che nasca una normativa da questo punto di vista
Forse la vera e unica riforma in qualche modo Masi lo anticipava di cui l'Italia ha bisogno per un sistema radio televisiva libero è quello non di tantissimi cancelli ma di un'Authority vero
L'unico strumento di cui il Paese potrebbe dotarsi sganciato da quella lotta per bande attorno alle televisioni che i partiti hanno ingaggiato da tanto tempo e
Una Authority sottratta questa contrattazione politica
Per il tempo
Attenti
Concludo su questo
Voi dovete scegliere e secondo me dovreste scegliere rapidamente
Come impegnare
Il Parlamento
E le forze politiche acché il bosco delle antenne sia un bosco ordinato pulito
Ma vitale con degli alberi che crescono robusti
Settantuno appunto appura fatta
Aritmeticamente
Da Palazzo Chigi
In queste operazioni nella definizione di un sistema di Authority nella tutela degli interessi forti e del pluralismo informativo
Il rischio che io vedo e che il Parlamento venga saltato e che si proceda per accordi meramente politici se il Parlamento può essere saltato io credo che non possa essere saltato il Paese
E se si leva forte una voce dal Paese che contesta questa nuova spartizione che è in corso degli spazi televisivi in Italia credo che chi siede in Parlamento non posso che farsi portavoce di questa ecco ripeto il rischio che noi avvertiamo e che si tenti di saltare il Parlamento siamo pronti a fare con voi la battaglia perché non venga saltato il Paese
Ringraziamo senatore Folloni diamo la parola alla dottoressa Roberta Licci responsabile del settore informazione locale del partito democratico della sinistra
Vista l'ora anch'io ruberò soltanto pochissimi minuti alla vostra attenzione però
Ci tenevo a fare un ringraziamento una considerazione il ringraziamento è in questo caso alla ma in generale alle associazioni dell'emittenza locale mi riferisco ad esempio alla Ferretti ha un suo recentissimo convegno perché sono uno dei pochissimi soggetti che tiene viva nel Paese non soltanto nelle aule parlamentari ioni nelle stanze delle direzioni dei partiti la discussione intorno a dei disegni di legge che il vero sono di riforma e di modifica del settore radiotelevisivo ma che a mio avviso sono assai più importanti sono secondo me un pezzo fondamentale di riforme istituzionali di questo Paese e tenere viva l'attenzione su queste questioni cercando di essere anche protagonisti di queste riforme è un merito che va sicuramente ascritto a queste associazioni la considerazione la considerazione Mina nasce dal titolo di questo incontro quale futuro per l'emittenza locale io se mi consentite direi per l'informazione locale
Perché io sono convinta che l'informazione locale sia un patrimonio di libertà di democrazia di cui questo Paese non può fare a meno
Tanto più in una fase storica come quella che stiamo vivendo che è quella della globalizzazione dei mercati e quindi anche della globalizzazione dell'informazione
A fronte di barriere nazionali che cadono di informazioni che corrono ormai velocissime c'è un'esigenza di informazione locale territoriale avvertita enormemente dei cittadini
Informazioni che una volta si raccoglievano camminando nelle piazze nelle strade dei nostri paesi delle nostre città e che oggi non si raccolgono più così
Informazioni che si possono avere soltanto se esiste nel Paese una rete di strumenti di informazione locale
Efficiente
In grado di vivere il perché esistono risorse a loro destinate in grado di produrre informazione in maniera professionale ed altro
Come fare che ciò sia possibile io penso che i disegni di legge presentati dal governo firmati dall'onorevole Maccanico siano un primo passo in questo senso ma vorrei fare un'aggiunta e vero che spesso di informazione locale di emittenza radiotelevisiva locale si parla a margine di discorsi su l'informazione nazionale di discorsi su RAI e Mediaset ecco io ho la sensazione e questo governo abbia incominciato a camminare su una strada diversa in fondo è in carica da pochi mesi e ha già fatto alcune cose che le emittenti aspettavano da anni io ne cito una per tutta il Regolamento per i fondi per le televisioni locali era un regolamento previsto da una legge che è stata approvata nell'agosto del novantatré
Chiedo a Rossignoli di correggermi se sbaglio per tre anni non si è saputo nulla di questo Regolamento questo regolamento è stato approvato all'inizio di agosto
L'impianto dei disegni di legge Maccanico a mio avviso è un impianto che finalmente pensa a un futuro per l'emittenza locale quale futuro quello di essere il soggetto uno dei soggetti protagonisti in campo del sistema dell'informazione
Una gamba di un tavolo senza la quale il tavolo non sta in piedi
Io penso che questa sia l'informazione locale che questa sia l'immagine che si ha di questo settore in quei disegni di legge ed è proprio la richiesta di danni dal governo che mi fa pensare questo perché vedete se si fosse normato d'insieme
Il sistema dell'emittenza nazionale e il sistema delle mi pensa locale diveniva praticamente inevitabile
Anche lottando contro tutte le buone intenzioni farsi che l'emittenza locale finisse con l'essere
Appunto la sorellina minore dell'emittenza nazionale alla fine sarebbe rimasta come lo è stata per la mente schiacciata da gli interessi forti di altre aziende
Che hanno ovviamente come dire tutto l'interesse a partiti questo mercato così nuova molto poco che le regole del gioco cambino molto poco
Io penso che l'emittenza locale debba davvero diventare un soggetto autonomo e grande immaturo di camminare sulle proprie gambe questi disegni di legge vanno in questo senso io dirò di più
Probabilmente proprio perché non sono EDP e non sono tavoli della legge possono in qualche modo essere modificati proprio per rispettare appieno la peculiarità di questo settore e mi spiego
Io penso che immaginare norme sulla pubblicità uguali per emittenza nazionale ed emittenza locale sia sbagliato
Perché sono stiamo parlando di soggetti diversi con esigenze diverse con mercati DiVersi
E pensare a regole uguali in un settore così delicato come quello della pubblicità che vuol dire risorse
è sbagliato
Ancora penso che non sia giusto pensare a sanzioni uguali per emittenti nazionali che fatturano decine di miliardi e per emittenti locali che spesso non fatturato un miliardo
E che se incorrono in violazioni di legge spesso incorrono in queste violazioni per farraginosità della legge ecco io penso che queste piccole modifiche possano essere apportate nel senso che anche queste due materie a mio avviso debbono essere normate a parte appositamente per questo soggetto
Questo dato però deve anche Luís camminare con le sue gambe dimostrare di essere davvero un soggetto maturo in grado di competere sul mercato e dico competere sul mercato perché io penso che per esempio si perde la partita delle nuove tecnologie l'informazione locale destinato a diventare residuale marginale
L'informazione locale l'emittenza radiotelevisiva in questo caso deve davvero riuscire a compete nel mercato delle nuove tecnologie che vuol dire satellite che vuol dire cavo che vuol dire immaginare ad esempio agenzie di servizi che possano favorire l'utilizzo di queste nuove tecnologie ad esempio per fare la diretta dal paese terremotato dell'Emilia Romagna
Sta facendo degli esempi ma quello che mi sta a cuore il dire che c'è bisogno di un'assunzione di responsabilità da parte di tutti
Da parte di noi Dinoi politici che abbiamo il compito di immaginare le regole
Ma di immaginarle in un confronto costante e continuo con gli imprenditori
Perché io penso che gli imprenditori che in questo settore operano che sono certamente piccoli e medi imprenditori ma sono una delle grosse ricchezza di questo Paese
E che questo Paese si muove cammina e il vive prospera proprio sulla piccola e media imprenditoria
E non dobbiamo avere a mio avviso nessun senso di e inferiorità atti perché non abbiamo le grandi multinazionali in questo Paese la ricchezza di questo Paese la piccola imprenditoria anche in questo settore
Ma essere il piccolino non significa non essere maturi e non essere in grado di competere su tutti i mercati certamente rimanendo nel proprio ambito allora stanno ovini assumerci la responsabilità di immaginare le regole perché questo possa avvenire
Ma secondo me star voi agli imprenditori di questo settore
A dire il coraggio dell'innovazione avere il coraggio di sperimentare avere il coraggio di accettare la sfida sia delle nuove tecnologie ma anche di normative nuove accettare la sfida di cimentarsi con un progetto di Tory viale a cui tener fede insomma io penso e concludo perché davvero è stato un atto molto questa mattina
Io penso che c'è un tratto di strada che noi possiamo percorrere insieme nell'autonomia e nel rispetto delle competenze di tutti del Parlamento del governo delle parti sociali
Ma a ognuno di noi spetta il compito di assumersi il pezzetto di responsabilità che consenta tutto il settore di sviluppare di crescere
Ringraziamo Roberto Lisi come avete potuto notare rispetto alla programma diffuso nell'invito sono venuti a mancare questa mattina quasi tutti i componenti del Senato della della ottava Commissione in quanto c'è stata un'improvvisa riunione dal dal protrarsi della scienza
Del de de delle delle persone invitate abbiamo dedotto che agiscono notevoli problematiche all'interno oggi di questa Commissione
Quindi ci avviciniamo con con un certo anticipo arco alla conclusione di questa nostra giornata l'incontro
Passiamo la parola allora dottor Luigi Barbieri del presidente dell'associazione delle mie tenterà il televisore cattoliche
Meglio conosciuto come occorra lottizzare
Vi sarebbe tutti felici e contenti dopo questa giornata perché tutto sommato per l'emittenza locale nel futuro mi pare quasi accertato vi voglio dire una cosa molto curiosa che mentre venivo guardato Firenze
Dicevo voi a Marco Rossignoli noi stiamo a discutere forse Standa conquistando Roma nel senso che per caso in treno un signore
Poi saputo chiacchierando che era un editore importante editore televisivo del Vala ricevono dopo una riunione allora ai tabacchi Piero che città regione curda pacchi
Cioè se non c'era una riunione è un tavolo dove c'era una parte Mediaset da un'altra parte da RAI e dall'altra c'era anche questa editore televisivo
Dice Luís televisione locale ma non vi dico tutt'altro che televisione locale perché sai finalmente c'è una cinquantina sessanta miliardi che sembrerebbero spartiti anche
Mi locali quindi delle batteria visto verrà week end diceva a discutere di futuro di televisione bisogna metterci bocca e andare a vedere come stanno le cose
Ma tutto sommato io invece sono abbastanza fiducioso di questo futuro della emittenza locale perché forse si sono dette Roberta Lisi diverse cose abbastanza importanti
Un momentino convenzionali l'importanza della comincia diciamo vere che abbiamo sempre detto l'importanza della piccola e media imprenditoria
L'importanza e il valore della libertà e della democrazia che costituiscano anche esistenti e le radio televisioni locali ma c'è una novità
Che cita fiducia e speranza tutto sommato oggi sta avvenendo un fatto nuovo che oltre noi che è oltre noi è il fatto che il mondo il fatto della politica si è appena accennata abbiamo fatto sì sì proprio non in convegno su questo e da una parte c'è la globalizzazione dell'informazione ma dall'altra c'è un grande bisogno di recuperare l'identità l'identità di popoli identità generazioni l'identità che si riscopre tutti nelle nostre radici il fenomeno Italia vistoso del leghismo del secessionismo ma è un fenomeno che si diciamo si inserisce in un'esigenza vera di bisogno di recupero di identità spesso di identità locale così altri fenomeni socio politici che avvengono nel mondo bene
In questo processo
E nel momento in cui si ritorna in sé riscopre dal punto di vista sociologico politico economico anche se volete il problema delle identità locale e lì non ci si può che essere noi ci saliva
Per convergenza perché è unica o locale che non ha voce
E che il locale diventa non solo state attenti il fenomeno nuovo non è più
Un locale al quale gli arrivano frammenti di qualcosa di centrale che viene distribuito e viene unificata umane si attiverà
Davvero un processo inverso
Lei nuove tecnologie che diceva Roberta Lisi opportunamente gli ultimi nell'ultimo intervento
Dovrebbero farsi che si proceda all'inverso dal locale si va verso il centrale e sia ricostituisce anche l'identità nazionale come somma del locale che poi questa sarebbe la vera origine della democrazia questa sarebbe davvero il senso vero della novità e del pluralismo che si vuole oggi riscoprire riaffermare dopo cinquant'anni di letargo della democrazia italiana per motivi storici
Che se tutti sappiamo ma che oggi si vanno a riscoprire con confusione ma anche con libertà allora dentro a questo processo ci siamo noi e detti a questo processo politico c'è aiutano ci sposano così sposano con noi le nuove tecnologie che ci permettono di essere dentro a questo processo che dal locale torna l'inverso verso il nazionale
Allora lì bisogna esserci lì bisogna essere attenti ma allora alla politica noi chiediamo e diciamo state attenti non non non blocchiamo insomma se è vero che credete nel federalismo se è vero che in estate volendoli volete disegnare un'Italia diversa se vuole se è vero tutto questo ha date non non fare tanti sforzi di vecchio tipo venendo a un convegno per dare più o meno l'assenso delle proposte le proposte
Che oggi qui facciamo
Nascono proprio da questa spinta che nasce dal basso e che si sposa su un valore che primariamente culturale poi diventa deve diventare forza di legge che si aggancia con la nuova tecnologia e in questo senso badate che i sacrifici che ne abbiamo fatti anche se poi abbiamo splatter Aldo
In mille tentativi per sopravvivere dal pornografico a le mille cose preparo per applicarsi con forza alle imprese che avevamo costituita che nessuno degna Avati sguardo bene i sacrifici io credo che finalmente ora hanno qua
Centro e questo è ciò che avviene nella RAI là dove persino le assunzioni sono tutte governate da un centro e tra l'altro vengono per lo più per cooptazione se è vero che nel mille novecentosettantotto non c'è più un concorso nazionale
Per i giornalisti da assumere
Non può quindi essere invaso anche il settore della informazione locale da strutture che sono le grandi le grandi reti nazionale
Domanderei piuttosto alla RAI e alla quale è stato viene continuamente giustamente ricordato il suo ruolo di servizio pubblico perché non faccio che è suo dovere tra l'altro dovere grave
Con fondamento costituzionale che è quello di rendere pubblici i lavori parlamentari e io domando perché non lo fa a maggior ragione essendo il presidio essendo io statale al Presidente della Camera che insieme con presidente Scognamiglio del Senato
A più insistentemente chiesto alla RAI l'attivazione di questa famosa quarta rete non la quarta rete di Isoradio la quarta rete per la trasmissione dei lavori parlamentari ed avendo attivato per la Camera dei deputati a partire dal mille novecentonovantacinque inizio dell'anno la trasmissione satellitare gratuita
Dei lavori dell'aula integrali di parte dei lavori delle commissioni su tutto il territorio europeo perché a me andando via satellite
è distribuito
Su tutto il territorio europeo di copertura del satellite
Domando perché la RAI queste cose tutti a tutt'oggi le trasmette sulle frequenze della filodiffusione in quattro città d'Italia e basta
Domando perché quindi le risorse vengono destinate la creazione di una cosiddetta ipotetica rete federale che federale non è e non vengono spesi venti lire sulla costruzione di una rete di informazione di servizio e parlamentare che sarebbe un dovere costituzionale
A parte il fatto che per giustificare questa latitanza della RAI il Governo ogni anno spende dieci miliardi per finanziare una radio privata
Un'ultima un ultimo ambito nel quale mi pare si possono riassumere le priorità di intervento oltre alla
Al capitolo delle risorse al capitolo delle regole diciamo di comportamento generale mi sentirei di investire mezza parola sul settore delle tecnologie è vero che il problema ad esempio dei ponti di trasferimento è drammatico e se ne misurano anche proprio in questi giorni certamente le ricadute negative sulla gestione aziendale delle emittenti radiotelevisive tuttavia non c'è altrettanto dubbio che le tecnologie satellitari le tecnologie del cavo ed altre tecnologie come le membra DS eccetera aprono interessantissimi possibilità di sviluppo
Possibilità di sviluppo per accedere alle quali sarebbe sufficiente è sufficiente naturalmente quello spirito imprenditoriale che alle emittenti radiotelevisive locali non manca e lo hanno dimostrato in tante occasioni ma agganciato ad una attenzione anche normativa che li renda forse più facilmente accessibili
Ora
E su questo capitolo naturalmente sarebbe interessante aprire uno ad un altro convegno forse la seconda puntata del quale futuro poiché grande parte senz'altro del futuro dell'emittenza radiotelevisiva locale sta lì sta nelle nuove tecnologie dell'nella possibilità di instaurare con queste un rapporto produttivo e costruttivo
Ora tutto ciò significa tutto ciò c'è ragionare a partire da questi dati concreti dal fatto che degli imprenditori pongono delle domande dei politici tentano di trovare delle risposte tutto ciò significa forse fare lobby io non lo so se significa fare lobby oppure no
Ma se questo significa fare lobby e presto non piace allora si dica qual è l'alternativa
Si dica qual è l'alternativa a fare la lobby
Nel momento in cui l'unico frammento l'unica parte di sistema maggioritario certa che esiste in questo Paese là dove l'introduzione del sistema maggioritario sul piano elettorale ha portato a dodici gruppi parlamentari e trentanove partitiche tanto maggioritario non mi sembra là dove c'è l'unico sistema invece sicuramente maggioritario resistente in Italia è precisamente il maggioritario del bipolarismo radiotelevisivo mi si dica che cosa deve fare oltre che l'hobby un piccolo imprenditore piccolo o medio imprenditore
Radiotelevisivo che si trova definito come locale e che da quel locale può trarre argomento per per l'elenco delle proprie difficoltà più che per l'elenco delle proprie speranze e prospettive future
Io non so se questo è fare lobby credo che in questo modo legittimo di rapportarsi con le istituzioni
è un modo legittimo e ritengo anche costruttivo chiaro
Le autorità che sottrarrebbero potere al Parlamento saranno tali soltanto se non avranno interlocutori chiare
Se non avranno soggetti nel settore imprenditoriale che si rapportano chiaramente anche con questi e tra l'altro sottraevano autorità al Parlamento soltanto se saranno dell'Autorità concepite in modo truffaldino cioè per sottrarre autorità
Al Parlamento e comunque per sottrarre potere di controllo alla collettività mentre l'Autorità ben concepita ben pensata è l'estrinsecazione massima
Della volontà di controllo che la società civile organizza in una istituzione precisamente autorevole e di mediazione
Allora questa è un pezzo di strada un frammento veramente saranno forse i primi dieci centimetri o il primo metro e mezzo di una strada che deve essere tutta percorsa
Per consentire per offrire al sistema delle imprese radiotelevisive locali un quadro normativo certo e un le un insieme di risorse possibili delle prospettive tecnologicamente interessante altrettanto possibili questo
Il convegno di oggi può essere un metro e mezzo su questa strada che però ahimè o per fortuna non lo so e di parecchi chilometri su questo l'impegno non può più essere più forte da qui in avanti anche perché visto che la scorsa legislatura fu spesa quasi tutta su Ulisse
Dettate dal dall'assetto del sistema radiotelevisivo o dal non assetto del sistema radiotelevisivo rissa in Parlamento tra cui quelle con le morti tutti si ricordano quelle due uniche seduto su oltre quattrocento i cui parlamentari si sono picchiati
Non si ricordano le altre volte in cui lo si sono picchiati ma sono arrivate le parolacce da
Da scaricatori di porto e tutte queste volte erano le volte in cui Laura c'erano provvedimenti legati all'emittenza radiotelevisiva su questi argomenti tra l'altro la scorsa legislatura è caduta
Bene riapriamo questa con un decreto pacificatore che da cinque mesi di proroga una sentenza della Corte costituzionale questo mostro giuridico dovremo spiegare ai nostri nipoti
Come è stato possibile concepirlo ma tant'è l'abbiamo abbiamo aberranti e del Governo che non sarà reiterato oltre trentuno gennaio naturalmente sappiamo altrettanto che se per caso il Governo il decreto sarà rinnovato non più reiterato perché c'è un'altra sentenza della Corte che vieta la reiterazione
Ma se sarà rinnovato magari sotto altra forma sappiamo anche che non avremmo nessun mezzo per impedire al governo di fare questo
Sappiamo cioè che i problemi sono ancora tutti perfettamente interi e che manca lo continuano a mancare del tutto le volontà politiche
Soprattutto le volontà politiche per ciò che riguarda il settore dell'emittenza radiotelevisiva cosiddetta locare allora per vincere su convegni di questo genere io credo che si debba soltanto trarre occasione per ragionare al di fuori se possibile da schemi clientele
E se si può se può un politico alla fine oltre che cercare di cominciare a dare una risposta porre una domanda degli imprenditori che a loro volta hanno posto lui una domanda io vi chiedo per piacere insistete come feci tante volte da presidente della Camera che dissi
Dicevo sempre i cittadini devono fare pressione sulle istituzioni in tutte le forme in cui ne sono capaci compresa la manifestazione di piazza se non hanno altri strumenti ecco in questo caso io mi trovo da parlamentare a questo punto libero da vincoli perché per di più sono nel gruppo misto come forse molti sanno perciò non ho nemmeno una disciplina di partito da rispettare
Ecco a questo punto mi trovo a chiederlo con un po'più di insistenza e francamente con tutta la libertà che la Costituzione questa volta a me garantisce rappresento la nazione senza vincolo di mandato in Iraq
Facciamo
Vogliamo fare grazie all'onorevole
Molto interessante che ha dato nel suo intervento do la parola l'onorevole Giovanni Bianchi presidente del Partito popolare italiano è responsabile del dipartimento informazione e comunicazione del Partito popolare
Io farò un intervento brevissimo anche per una ragione sta incominciando la riunione della Commissione di vigilanza della quale faccio parte il Presidente Storace giustamente andato a presiederla
E credo tutti sappiano del Presidente Storace non pratica il leader tedesco come canzone ha bisogno di un qualche controcanto e quindi dovrò fare anche la mia funzionerà
E ridotto così il tempo a limito il mio intervento a un ragionamento su due punti anzitutto questo sì
Ho un ringraziamento per l'invito una scusa anche pubblica al presidente del corallo per aver dovuto disertare la riunione settimana scorsa votavamo in Parlamento il PDS ed io ero ovviamente precettato
Detto questo
Ebbene e io l'ho preferito che intervenisse prima Vincenzo Vita sottosegretario appoggio questo governo faccio parte una forza del centro dell'Ulivo e comunque il centro non è ovviamente un la porta girevole del Grand Hotel per cui uno secondo le occasioni
è intragovernativo esce all'opposizione o viceversa no io mi ritrovo in quella logica
E coerentemente esposta dà vita semmai con un solo appunto ironico è stato così drastico sul trentuno ma dimenticato l'anno del Signore mi pare una lettura utenti a quella vecchia mille novecentonovantasette no va bene al di là rigetto allora detto detto questo detto questo e due punti al primo
è indubbiamente vero che se c'è un problema di dialogo è intorno al tema del pluralismo
Che Volpone
Un pluralismo non soltanto rispetto al duopolio è stato detto ed è così Rai Mediaset ma un pluralismo come dire genetico
Le emittenti locali vivono di una pluralità di intrecci tra territorio ed economia
Tra pubblicità norme di legge
Tra frequenze delle terre e nuove tecnologie
Tra pubblico e problemi divine editoriali che lo che il dibattito e in effetti si sia mosso su questi binari hanno soprattutto una caratteristica
Io credo di non farne sull'esercizio di fair play dicendo che quindi che il personale e che poi andrà nei giornali
Che poi entrerà nelle nostre case attraverso il video si prepara e fa quella che in gergo viene chiamata la gavetta se c'è un interesse pubblico da questo punto di vista un interesse politico al pluralismo e pratiche proprio questo è il terreno dove più naturalmente si preparano i quadri di quella che è l'informazione di questo Paese ecco perché ci sta a cuore ecco perché questo dato di pluralismo mi sembra fondamentale
Sapendo che due cose devono essere combinate
La tensione la rappresentazione delle diverse culture la professionalità
Io so io so
Che gli anni ottanta sono stato il momento di massima diffusione
Che poi in questa transizione a anche e le emittenti locali sono andate incontro a a qualche metamorfosi
Se qualche eccesso mi si consenta di dire così di come dire di Tivoli Perrotta in alcune ore lo dico alla romagnolo un qualche di più di Boccaccio che non sottolineo per mania di polveri sono conosciuto lunga linea anti fondamentalista da questo punto di vista Mola qualche over dose di porno io credo e sia uno dei fatti e rispetto ai quali la mia cultura e spero non soltanto la mia bianco un'etica laica in questo Paese avvertita devono essere avvertite
Ecco bene di fronte a questo io credo che il problema sia anzitutto cogliere fino in fondo questo dato profondo il pluralismo
Secondo tema ed ho già finito alcuni mia a riallaccio ad una a osservazione della presidente Pivetti
Nell'intervento e glielo dirò mi spiace che se ne sia andato ma pure dei doveri lui come ce ne voglio
Di Francia
Esco Storace vi era un al rapporto con il mercato come se questo fosse l'occasione di un esorcismo da parte della politica niente di più sbagliato il mercato non è un far west da esorcizzare un territorio da regolare il termine loro di non è una parolaccia
In questo Paese abbiamo molti riguarda gli Stati Uniti alcuni presidenzialisti che a me sembrano un po'all'amatriciana io ti sono filoamericano fatto viaggi for Bright fino da vent'anni fa ricordo come proprio Senator Four Byte
Ha inventato un'organizzazione come comma nove dove tu hai la trasparenza anche dei legami che i singoli deputati che i singoli rappresentanti al congresso i senatori hanno allora il problema none esorcizzare dell'OP io riconosco Rossignoli che questa è un'occasione di va be trasparente e democrazia
Questo si fa si dichiarano i temi si dicono i metodi in pubblico ci si confronta in maniera che il cittadino possa osservare se le cose sono fatte correttamente o scorrettamente
E quindi il problema lo ripeto non esorcizza nel mercato non è fare le sparate contro il lobbismo che anzi nel tanto di sommerso e dire ufficiale qualche volta di vero che c'è in questo Paese continuerebbe proprio per questo accresce al rigoglio il problema e dare delle regole si adatta a Washington le lobby hanno la loro targhetta fuori
Ognuno sa per quali interessi un'opera quindi il problema di un rapporto con il mercato maturo dalla politica ce l'abbiamo detto questo detto questo io una sola conclusione
Faccio parte ho detto dire l'aria che sostiene il governo la cosa che proporrò all'interno dell'Ulivo ovviamente per quel che c'è il popolare l'impegno da subito
E a creare un tavolo dove anche le emittenti locali insieme alle rappresentanti e della RAI
E e di Mediaset possano confrontarsi possano dire il loro parere come hai detto qui con quell'elenco di emendamenti che è stato presentato facendo un'operazione di lobi democratica e popolare
Questa è la Lockheed quella corretta
E la politica deve essere capace di fare il suo mestiere confrontandosi con questa metodologia mi pare che questo tipo di proposta che io farò all'area di governo Aiuti ad un metodo un po'fondativo altrimenti andiamo di lamentela e lamentela di rimando il rimando ci roviniamo il fegato non legiferiamo mi pare che sia il caso di procedere in questa direzione questo l'impegno buon lavoro ridere
Onorevole Bianchi
Scritto di diritto parlare adesso dottor Sergio Bellucci responsabile del settore informazione di Rifondazione Comunista
Buon giorno io
Tentano di rubargli veramente pochi minuti anche non avendo commissioni a cui partecipare
Senta deputato
Perché tentano di limitare il mio intervento soltanto ad un'osservazione critica rispetto a una relazione così importante che è stata svolta Rossignoli sulla quale non voglio entrare nei nei singoli punti perché questo avrebbe bisogno di una di un tempo assolutamente analogo a quello della suo intervento
Io parto da una constatazione
Per poi arrivare ad una conclusione qui in un ambito dove sono riuniti molti imprenditori che tentano di sopravvivere ad un mercato nato il monto deregolamentato e ad una legge Mammì che ammesso
Questo sistema sulla binario di un duopolio che poi in realtà per quanto concerne in modo specifico la vostra dimensione imprenditoriale significa un monopolio privato delle risorse pubblicitarie
Ecco io qui avrei voluto sentire insieme a tutte le argomentate e precise
Denunce delle manchevolezze del sistema legislativo italiano
Anche una cosa che in un qualunque altro paese del mondo un gruppo di imprenditori che di un'associazione di imprenditori che fanno riferimento ad un mercato controllato in maniera monopolistica da un soggetto avrebbero sicuramente lanciato un grido contro il monopolio delle risorse pubblicitarie
Credo che questo sia il punto il nodo centrale dal quale anche un'associazione come l'R
E anche le vostre aziende non possono assolutamente prescindere vedete noi pensiamo che i processi di globalizzazione i quali hanno già parlato molti prima di me e sui quali mi voglio soffermare
Separano in qualche modo due compiti per l'industria dell'autoriciclaggio nel nostro Paese
I compiti di aziende che dovranno tentare di resistere alle condizioni della competizione globale
E aziende che dovranno in qualche modo avere la capacità di un radicamento sul tessuto
Sociale locale delle nazioni di riferimento
Per questi motivi noi abbiamo definito la proposta della rete federale Rai una proposta inadeguata
Innate qua da perché pensiamo che la RAI debba svolgere il suo compito prioritario nel consegnare l'Italia un'opportunità
Che soltanto intorno alle intorno alla possibilità che quell'azienda con quel determinato anno Outlook quelle determinate capacità di risorse possono assicurare al nostro Paese
Cioè la capetti la capacità di essere presenti nel mercato globale
Internazionale con un prodotto italiano e specificatamente un prodotto fatto e ideato nel nostro Paese
Per questo diciamo no alla rete federale e no all'impiego di circa mille miliardi per produrre una televisione locale decentrata
Che avrebbe soltanto il con il il l'effetto di deprimere l'azienda pubblica e di incidere su un mercato come quello della televisione locale che già è così gravemente in crisi
Lo dentro quel disegno di legge individua ma anche un'altra carenza molto forte
Mentre si ridisegna l'idea l'assetto complessivo del sistema non vengono definite le nuove norme per l'elezione del consiglio d'amministrazione del servizio pubblico
Crediamo che dentro questo disegno di legge vadano previste anche ripreso quel dibattito che si è fermato prima dell'estate
Con l'elezione dell'attuale consiglio d'amministrazione vada ripreso un percorso che possa consegnare al servizio pubblico nuove regole per definire
Per definire il sistema radio televisivo pubblico
Quindi mi ha accingo a concludere
Dicendo che
Sono d'accordo su una molteplicità e nelle prossime ore avremo possibilità di confrontarci su alcuni temi specifici interventi urgenti
Che riguardano il sistema radiotelevisivo locale
Vorrei soltanto sottolineare che la logica con la quale viene affrontato il terreno degli interventi urgenti mi sembra una logica non idonea almeno qui
Non idonea ad affrontare la struttura del mercato locale
Mi è sembrato di capire ad esempio che nel che per quanto riguarda il piano delle frequenze
In qualche modo venga proposta qui avanzata in questo convegno una logica che applicata al sistema delle risorse pubblicitarie ha prodotto quel monopolio che oggi conosciamo
Quando si dice cioè lasciate fare il mercato lascia ad acquistare comperare che poi dopo quel quel risultato dovrà essere codificato dalle leggi e dalle normative io ho paura che il risultato per tutti noi non potrà che essere una concentrazione drastica delle risorse informatiche
Ugualmente
Per quanto riguarda la delega al governo noi abbiamo espresso una critica
Perché ipotizziamo che tutti gli studi al menti dei compiti parlamentari
Verso cuochi esterni al Parlamento siano tendenzialmente un rischio ma siamo disponibili anche a precorrere per periodi transitori strade che possono dare un'immediatezza di intervento per il sistema senza però che questo codifiche i come dire delle esclusioni determinante
Quindi riprendo dal punto dove ha lasciato e chiudo non è lei quei punti specifici di accordo e disaccordo credo che il quadro normativo sia importante ma che sia più importante definire il quadro di mercato al quale si vuole fare riferimento il titolo di questo convegno è l'emittenza locale quale futuro
Io purtroppo qui non ho sentito nella relazione mi sembra d'aver non non ascoltato una parola sulla possibilità e necessità di abbattere la posizione dominante che esiste nel mercato delle risorse
Noi faremo una proposta
Alle forze della maggioranza
Che sulla questione del famoso costo contatto cioè della costo pagato per ogni contatto pubblicitario
Che si raggiunge ci sia un intervento anti dumping
Ci sia una analogo di quello che accade oggi per le monete a livello europeo e c'è una banda d'oscillazione del costo contatto che si possa verificare sul mercato di riferimento europeo e che impedisca nel nostro Paese
Il proseguimento di una politica di dumping che toglie risorse enormi al mercato locale e che impedisce lo sviluppo se non riusciremo a portare a casa una normativa di questa natura probabilmente nei prossimi anni
Saremmo qui a discutere non tanto di aggiustamenti tecnici sul piano delle frequenze o su interventi specifici per quella possibilità quell'altra di utilizzare degli impianti mobili
Ma forse saremmo qui a discutere di quale ruolo questa emittenza locale potrà ancora svolgerà il pre nostro paese grazie
Grazie o per luci tocca all'onorevole Giulietti c'è il
Responsabilità settore comunicazione del gruppo parlamentare della Sinistra democratica
Io dirò poche cose tanto ringraziandovi
Ringraziando voi e le altre associazioni che stanno promuovendo una serie di convegni in questi giorni
Devo ringraziare tono formale perché lo dico a me stesso pur facendo parte in modo assolutamente convinto di questa maggioranza
Che c'è un rischio da evitare sulla legge che fu lo stesso
Voi ricorderete la legge Mammì ed è una caratteristica fu legge clandestina
Discusso tra pochi
Dove alla fine prevalsero pochi interessi della mediazione finale io penso che il questa legge debba essere accompagnato da grandi forme di controllo di discussione
Perché non si ripeta l'itinerario degli anni ottanta
Itinerario che come sapete all'esame dalla magistratura spero che qualcuno poi ci faccia anche sapere un giorno in questo Paese come andò quella lunga vicenda dell'assegnazione delle frequenze uno dei grandi capitoli neri mai risolto il mai discusso
Lo dico perché credo che questo sia il punto
Come la legge vedete
C'è un rischio sempre vado vengo di parlamentari che ciascuno dedicato al relatore di turno al presidente presidente mi hai convinto sul punto se sta all'opposizione
Accolgo tutti i tuoi emendamenti ma è una stagione conclusa qui tutto diventa un altro questo Paese trentun gennaio vuole sforzati di avere una legge o rinuncia sapendo tra noi molto apertamente che RAI e Mediaset non hanno un grande interesse a che la legge si faccia in tempi brevi diciamo ciò molta franchezza
E che allora la scelta che deve fare ciascuno comprese le associazioni degli imprenditori
Sta dalla parte degli innovatori che ritengono chiuso un ventennio di guerra dell'etere
E ritengo non più proponibile la conservazione dell'assetto attuale
O intende schierarsi con quanti alla RAI fuori della RAI in queste ore stanno lavorando perché la legge non si faccia perché nessun cambiamento nell'etere sia introdotto e allora sarà bene diversi che se nessun cambiamento sarà introdotto possono restare due soggetti Mediaset Airlines per gli altri c'è la residualità del mercato e la scomparsa progressiva questo perché io penso che sia meglio la brutalità chi va dicendo come il popolo dice anche oggi non c'è fretta non c'era più dita sta dicendo non c'è fretta di cambiare il sistema che si è consolidato
Io ritengo che sul partito dei conservatori presente anche dalla maggioranza bisogna esplicitarsi con molta chiarezza anche questo convegno
Allora io penso lo dico in modo brutale che la guerra dell'etere condotta in questo ventennio debba cessare
Mi riferisco all'intervento di Storace se ricominciamo dei microfoni a dire si può cambiare se cambia la RAI qualche altro risponderà si può cambiare se si abbatte Mediaset
Io penso che sia ora di sciogliere l'idea che i partiti si modelli non sulle imprese
Non ci serve un partito Mediaset non ci serve un partito mai se il dibattito sulla legge sarà improntato a un'adesione dei partiti degli schieramenti alle imprese non sarà una nuova legge forse sarà una pacificazione tra gli schieramenti
Ma i danni del contenuto della legge perché quale legge si può fare se il problema è la pacificazione tra i partiti impresa una legge che non modifichi di un centimetro gli assetti attuali
Ecco perché credo che questo debba essere presenti a tutti noi in questa discussione io penso che vada chiusa questa fase
Credo che nessun piccolo medio imprenditore possa trovarsi bene in un sistema senza regole senza autorità di garanzia
Codice di affollamento pubblicitario che sono tali come dire da andare solamente in una direzione col novantadue per cento delle risorse controllato
Ecco perché dico attenzione a chi ripropone vecchi svolga Como qui sentito dire basta fare una polemica frontale con la Rai problema è risolto non è così ormai a Mediaset fanno un passo indietro liberando il mercato delle risorse
E aprendo degli spazi o l'orecchio operando su uno solo dei due soggetti io riesco ad operare perché se opero su uno solo dei due soggetti non si fa la legge
Riscattare i diritti di veto incrociati
Ecco perché sono convinto che questo tema debba essere posto e perché si arresta questo sistema non c'è sviluppo dell'impresa palo della piccola e media impresa
Questo Paese impresentabile in Europa dal punto di vista dei poli delle telecomunicazioni non ha nulla da dire sulla politica dello sviluppo del lavoro
Secoli pubblici servono no riferisco aspettando alla RAI che mi pare più preoccupata la questione spetta anche per la piccola e media impresa tenuti definisco delle regole per l'accesso da parte di questo tipo d'impresa è quello che ha detto lo signori non mi soffermo ancora vedete se questo è
Io credo che bisogna dire con fermezza che la legge va fatta entro il trentun gennaio e se non viene fatta entro il trentuno gennaio ore per un diritto di veto dalle imprese
Non viene fatta perché maggioranza e opposizione hanno bisogno di qualche settimana in più per raggiungere l'intesa io penso che questa legge ecco perché io non partecipo a questa rissa
Io penso che la maggioranza faccia bene a compiere ogni sforzo non sono appartenuti trentun gennaio ma sollecitare l'opposizione a trovare più possibile più possibile una convergenza perché l'assetto delle telecomunicazioni non nascondiamoci dietro un dito
A dire un quadro che farebbe inorridire qualsiasi Paese liberale
Non c'è solo la RAI sotto il controllo dei partiti
Scusate ma il proprietario della grande della più grande impresa del settore questa parola utile più evocata neanche dei convegni noi andiamo a normare un settore con un proprietario della più grande azienda che il capo dell'opposizione che si siede al tavolo per discutere l'aspetto diciamocelo che è a rischio tutta questa partita anche se mi meraviglio che in un paese dove tutti sono iscritti da tempo al Partito liberale io no non ci sia più liberale che ricordi Cai indecente che si arrivi ad un accordo in una situazione di conflitto di interessi è risolto
E questo su chi pesa
Se non sulle possibilità dei soggetti di impresa meno protetti
Allora vedete
Dette tutte queste cose e siccome sono convinto che l'assenza di regole sia dannoso mi permetto e poi concludo di dire quello che penso
Lo abbiamo fatto un esperimento positivo con le associazioni di impresa
Che ha costretto le forze politiche invito che invece che a dividersi in schieramenti nella scorsa legislatura a mettere assieme attraverso l'associazionismo imprenditoriale le diverse forze politiche per costruire assieme dei provvedimenti positivi
Io penso che vada ripercorsa quella strada
Che vadano prima di tutto lo signori date risposte ad alcune questioni che quel posto sulla parliamo tutti della legge futura che l'emergenza voi avete posti questo convegno insieme ad altre associazioni a Corallo FRT ad altri in altre sedi una questione che
Siamo vincolati dal Regolamento
Situazione del dipartimento arretrati a suo tempo oggi risolti delle provvidenze problema delle frequenze balzelli che stanno mettendo in ginocchio le imprese a prescindere dalla legge
Io penso che questo sia un primo terreno riprendere quel lavoro tra le imprese e le forze politiche non la maggioranza lei porti e politiche perché assieme si sblocchi tutto questo dato dell'emergenza che quella che strangola le imprese siano in attesa della legge
Si riduce il mercato ci alcuni spariranno perché non riescono come dire a sopravvivere dentro la Giunta
Questo è un passaggio l'altro passaggio sulla legge io penso che vada ripreso con lo stesso tipo di lavoro
Penso che un grande errore che possono fare i partiti e dividersi partito RAI impartito Mediaset ma sono cresciuti anche a all'impresa
Un altro errore che lo deve fare l'impresa e voi non l'avete fatto
E numerose altre associazioni neanche condividere anche le imprese il partito media sette particolari quella un vecchio mondo che è finito
Oggi il problema diventa accanto ai due colossi nasce un soggetto che ha la sua forza autonoma di contrattare con la politica e di contrattare con le due grandi imprese senza bisogno di legarsi ad una delle due questo il problema vero
Altrimenti tu corri come dire
Devi seguire un pesce pilota e queste pericolosissimo rischiosissimo io invece solo perché ci sia questo tipo di lavoro
Sull'ultima questione io sugli emendamenti presentati
Penso che si debba procedere con mano molto leggera
Perché tutti parlano della rete federata io credo che su questo tema il Governo debba esplicitare che cos'è la rete federata
Io sono convinto per esempio che non c'è non ha luogo per la piccola e media impresa se non si liberò tutte le risorse pubblicitarie negli ambiti locali è molto difficile come dire garantire un futuro a questo tipo di imprese
La rete federata può essere mille cose diverse può essere una rete nazionale può essere una rete con due ventidue bacini regionali può essere una rete con quattro bacini interregionali può anche non esistere perché si fa un altro tipo di operazione
Ho l'impressione che il problema è
Entrare finalmente nel merito dei singoli punti come voi avete fatto
E penso che la maggioranza farà bene ad ascoltare una serie di emendamenti
Allora presentarsi come dire in modo assolutamente blindato a darsi un traguardo ma rendersi conto che vi sono delle esigenze diverse da parte dei diversi tipi di impresa io vi dico presenta che cosa non rinuncerei
Non in gennaio a un'Authority in questo Paese
Che fissi regole finalmente chiaro per chiare per tutti
Starei attento accedere come sento fare da parte di molti sugli indici di affollamento in modo troppo rapido
Perché se io lascio RAI e Mediaset agli indici di affollamento molto alti
Non affronto la distinzione tra canone e pubblicità sulla Rai non porto la RAI in un bacino diverso anche di qualità di prodotto rispetto a Mediaset se non operò congiuntamente sulla riforma del servizio pubblico ma contemporaneamente sugli indici di affollamento del settore io lo libera energie
Ecco perché è necessario muoversi nelle diverse direzioni se si vuole creare le condizioni di un mercato che questo Paese possa funziona ecco questo però le cose che io volevo dire aggiungendo un'ultima raccomandazione
A me stesso sopra
Vedete
Se noi diamo per perso in questo Paese la possibilità di regolamentare il sistema radiotelevisivo
Evidentissimo qual è il destino futuro
E quello che turisti di andare in un'economia internazionale
Oggi tutti parlano dei grandi destini ma io non mi sentirei più tranquillo in un paese dove alcuni grandi gruppi transnazionali
Possono proporre nei canali la loro produzione
Mentre contemporaneamente nel Paese scompare la dimensione dell'informazione locale qui c'è un discorso culturale che ora ma io lo so che quando lo fai qualcuno si scoccia perché ti spiega che ho fatto è una deroga secondo me pensare ad una legge che non moltiplichi poli produttivi nelle tre della carta stampata vuol dire negare un futuro nel quale si moltiplica l'Authority pendenti imprese indipendenti prodotti diversificati
Ma significa anche ridurre gli spazi per le culture diverse ridurre gli spazi per i modi di stare assieme diverso significa consegnare a pochi l'idea della comunicazione
Allora chi è stato ammalato di statalismo sa che questo è un grande rischio
Perché quando poi si va i lo ha direzione di una sola grande azienda controllato dai partiti come accaduto per la RAI c'è il rischio come dire che le voci si dimezza
Ma la ricetta non è che ci sia vicino a un'altra azienda di partito esattamente al contrario è quella che distano più luoghi dov'è posta cresce una produzione libera e autonoma credo che questa sia la scommessa che noi abbiamo davanti
A questo punto ci consentirà e vi rivolgo io una proposta nel concludere
Io sola sensibilità vostra settari tra i primi a porre il tema dell'autoregolamentazione mi permetto di dire
Poiché aderisco molte proposte e poiché sono convinto che occorra uno sforzo del Parlamento in quanto tale per non essere l'ennesimo Parlamento che non leggi fra in questa materia delegando alle grandi lotti
E assiste tale che la sconfitta dalla politica non sono dell'Ulivo la sconfitta del Parlamento l'incapacità anche questa volta di dettare norme nella materia
Fare l'oscurità di tutti
E quindi che dobbiamo con grande pazienza determinazione provare a fare questo mestiere
Non valutino perché penso che tu sia cattivo no è la battuta era dimagrito perché guardi me
Devo dire che io ho molta simpatia per Masi ma so che non è l'unica blocca questo processo sono garanzie
Penso ad altri in questo Paese sono un po'più potenti di tutti noi che siamo presenti però c'è un terreno che resta fuori ed è il terreno dell'autoregolamentazione
Voi avete posto per primi nel passato il tema
Vedi mi riferisco anche la par condicio ti rispondo cosa penso della par condicio che le radio le televisioni locali non possono essere inserita dello stesso Conte
Penso che spero possa essere
Penso che credo sia una strada percorribile penso anche dobbiamo stare attenti alle parole perché nei Paesi europei la par condicio cioè qui tra dobbiamo dirci la verità lo stiamo facendo un esperimento bulgaro la Bulgaria in questo Paese avuto luogo in altri momenti con la par condicio
Penso però che sia sbagliato personale radio le televisioni a marchingegni che siano inapplicabili assolutamente penso però che c'è solo una strada
Se noi lo vogliamo se coloro che voglio rinnovare non vogliono farsi mettere in un angolo devono praticare con più coraggio la via dell'autoregolamentazione che significa fare una controproposta come avete fatto su questo terreno che la par condicio ma anche sul terreno della qualità dell'offerta
Io non so se il tema delle sponsorizzazioni occulte sia solo un tema del servizio pubblico
Io mi attendo una grande battaglia da questa parte di imprenditori che so essere molto sensibili anche perché ha degli una voce che dica in questi vent'anni è successo di tutto nell'etere
Caro Galante caro autorità di garanzia
Invece di delegare ai pretori ai magistrati
Gli imprenditori italiani che sono persone sensibili al tema delle regole dell'innovazione ridicolo una stagione va chiusa vogliamo che sia chiusa aumentando le voci ma vogliamo che sia chiusa anche con un rispetto dei diritti di libertà dei cittadini
So che voi avete tutti i titoli per aprire anche questo capitolo che molti altri secondo me invece vorrebbero tenere chiuso grazie
Prima di passare a prossimo intervento poc'
Voglio dare lettura di un di un saluto che è pervenuto dal sottosegretario la Presidenza del Consiglio con delega per l'editoria professor Parisi che impegnato per problemi di governo non è potuto intervenire
Molto breve mi ha pregato di darne lettura rivolgo un caloroso saluto e un augurio di buon lavoro i partecipanti al convegno organizzato sul futuro l'emittenza locale dalla era associazione che rappresento segmenti importanti di questo mondo variegato radicato nelle più diverse realtà locali del nostro Paese
La storia delle emittenti locali radiofoniche televisive è un capitolo significativo lo sviluppo del pluralismo in Italia in questo sviluppo si riflettono molte virtù e anche molti difetti del nostro Paese
Tra le virtù ce la spontaneità e lo spirito d'iniziativa che ha portato a ricoprire l'intero territorio nazionale una rete articolata e diffusa di emittenti
Tra i difetti c'è il contesto sregolato in cui questo processo è avvenuto con le conseguenti difficoltà che ci troviamo ora da affrontare
Per giungere a un assetto stabile che contemperi le diverse esigenze del pluralismo informativo del radicamento territoriale in un quadro di stabilità per l'impresa che opera nel settore vuoi fini commerciali vuoi senza fini di lucro
è una sedia spetti l'attività del mittente locale sostenuta da provvidenze previste dal quale la legislazione Pretoria
In proposito fatto pervenire a convegni una comunicazione tecnica fa il punto della situazione
E che credo potrà utilmente essere allegata agli atti del convegno mi auguro per concludere che questa iniziativa dia un contributo utile alla definizione la prospettiva di un riassetto organico del sistema della comunicazione in Italia
Perciò la parola a
Senatore Boso del centrodestra democratico membro della ottava commissione del gelato
Ma presidente io non sono così
Certo così convinto come taluni che hanno parlato stamani
Che da parte del parlamento ci sia come dire in atto una manovra che tende a dilazionare oltre il limite del trentuno gennaio l'approvazione della nuova disciplina della nuova regolamentazione per il sistema radiotelevisivi non sono di questo avviso perché sono nella Commissione ottava delle Senato laddove invece a tempi serrati stiamo conducendo stiamo portando avanti un lavoro che si concluderà proprio martedì della prossima settimana quindi fra pochi giorni fra poche ore
Attraverso la presentazione di tutti gli emendamenti possibili a questi disegni di legge
E nello stesso tempo avremo la possibilità io credo anche in tempi brevi di approvare nella commissione di questi disegni di legge
Con il limite degli emendamenti che sono stati presentati o che saranno presentati entro martedì prossimo
Ora
Se questo è il problema noi dobbiamo discutere ma molto meno così delle filosofie molto meno dei massimi sistemi
E molto di più invece sulle cose che vogliamo perché siano tradotte in emendamenti che possono quindi essere definitivamente consacrate in un testo di legge sotto questo profilo io sono grato all'aria per aver prodotto quegli emendamenti quelle proposte di emendamenti che sicuramente peraltro già pervenute a noi membri delle commissioni della commissione ottava del Senato
E sulla scorta di questi emendamenti noi lavoreremo io debbo dire del presidente molto brevemente quesito
Dove si è parlato di lobi
Forse se ne è parlato troppo da parte dei miei colleghi che sono intervenuti qui prima
Io credo che le lobby quelle intese in senso anglosassone siano formate incerto da operatori interessati alla tutela dei loro interessi
Ma composte anche di esponenti politici i quali ritengono che legarsi a quelli interessi rappresenti una finalità di tipo generale di Fini e di tipo nazionale questa è la lobby lecita
Quello che mi preoccupa è quando nelle celebrare l'esigenza di introdurre finalmente in forma così moderna e anglosassone le lobby anche in Italia
Non si dice a quale l'Hobbit da parte degli esponenti politici che vengano qui e e si avvicendano a parlare non si dice a quali lobby vorrebbero partecipare dicesse il cioè sono a sostegno dell'interessi in questo caso dell'emittenza locale nel del dissenso che l'emittenza locale in grado di rappresentare un grande fatto di cultura di Civita in un Paese democratico e invece si sono dalla parte di chi sostiene ad esempio il monopolio radiotelevisivo il sistema pubblici sul monopolio pubblico radiotelevisivo io vorrei che si dichiarasse in questa sede da che parte ciascuno Stalteri menti è inutile venire a parlare del SISDE le questioni delle note
Ora devo dire che ai pessimisti se che sono Ina in stragrande maggioranza che c'è forse c'è da essere pessimisti non tanto in ordine alla tempistica dei lavori del parlamento
Ma in ordine ad alcuni aspetti di questa nuova normativa laddove non di decreta mai dove non si consacra mai
L'interesse pubblico anche quando è espressione nel campo radiotelevisivo di emittenti locali di emittenti che non appartengano
Al sistema pubblico alias e non non sono la radiotelevisione italiano io credo che questo sia un grande equivoco che deve essere sventato perché un paese è formato di espressioni pluralisti che di sfaccettature diverse
Nella misura in cui ciascuno anche nella propria piccola dimensione ciascuno anche nella dimensione locale assolutamente privata o privatistica che si voglia chiamare
è in qualche misura servizio pubblico perché si fa carico di esigenze collettive di esigenze pubbliche dico quesito non
Per fare una teorizzazione semplice ma perché noi abbiamo proprio nel disegno di legge del governo
Scritto quello che non ci sarebbe dovuto non si sarebbe dovuto scrivere e cioè la teorizzazione che il servizio pubblico è uno è uno solo
Ed è fatto prevalentemente dalla Rete vede rata
Che non trasmette pubblicità
Che può assorbire il cinquanta per cento delle Canone
Che può ricevere i soldi dalle regioni dalle province autonome eccessi di inserisce un concetto di servizio pubblico tutto concentrato sulla Rete federata
Quasi a dire che al di là e al di fuori della rete federata non esiste nessun barlume di interesse pubblico
Cioè c'è la babele dei linguaggi che rappresenta il dato negativo rispetta al quale occorre rapidamente porre rimedio a questo è è la è la provocazione insita nel disegno di legge del governo
La negazione assoluta del concetto che anche la struttura privata delle campo locale è in qualche forma un servizio pubblico
Addirittura se se non si fosse praticato il sistema delle concessioni ma si fosse invece seguito quelle delle autorizzazioni sarebbe stata forma molto più moderna e molto più adeguata a rappresentare la realtà delle cose
Avremmo dovuto prevedere che un capitolato d'oneri rispetto a chi chiede l'autorizzazione
Che prevede a quali comportamenti nel capitolato d'onere di chi aspira ad avere l'autorizzazione si deve attenere perché non prevedere ad esempio obbligatoriamente che ciascuna emittente locale
Non debba dare tempo all'informazione non debba e non si debba anche prevedere quale tipo di informazione nel senso del servizio all'utenza debba essere data per dare il questa dimensione di servizio pubblico anche all'emittenza locale perché questi perché ricondurre tutto al sistema all'unico sistema pubblicistico che inserito qui
Non vuole
I passi sono stati fatti ma secondo me fra il duopolio RAI Mediaset si giocherà o meno un'accelerazione o ritardo ulteriore de La sette ma io credo che a questo punto saremo dovremmo essere necessariamente sulla via giusta è è solo un problema di tempi che tutti insieme bisogna cercare di accelerare e in questo senso e corallo da tempo si facevano un po'le fila le fusa e finalmente si vanno sempre più stringendo sapendo che abbiamo necessità di convergere su degli obiettivi comuni non solo dal punto di vista legge ma direi proprio anche dal punto di vista culturale
Sì pur con le nostre specificità bene grazie di questo bel convegno della vostra partecipazione la parola Marco Rossi
Io voglio ringraziare un po'tutti i partecipanti a questo convegno ringraziare i politici
C i rappresentanti delle istituzioni che sono intervenuti perché sicuramente oggi è stato un momento importante nel dibattito politico del del ruolo dell'emittenza locale la riforma del sistema televisivo diceva l'onorevole Pivetti nel suo intervento che questo di questo convegno poteva rappresentare un piccolo passo sulla sulla lunga strada per per affermare vuoto l'emittenza locale io credo che questo sia sia scelti sia giusto piccolo passo che stato rappresentato già dal convegno di Ripetta dello
Dello scorso anno dove in mezzo a tante richieste abbiamo sicuramente ottenuto con con molta con molta dopo molta insistenza tutta una serie di di conquiste per l'emittenza locale cioè tutti quei provvedimenti contenuti nel decreto legge governativo più volte reiterato che han no riaperto in qualche modo il processo di razionalizzazione del settore che ripeto è assoluto assolutamente prodromico alla a una
A a un assetto definitivo del sistema
Credo che oggi sia stato fatto un altro passo avanti anche se è emerso in questa sede che il dibattito politico Pramaggiore Anza e opposizione tra le varie forze politiche è un dibattito molto variegato spesso anche molto molto contrastato io credo che in questo dibattito l'emittenza locale si debba inserire in maniera
In maniera forte debba farsi sentire debba farsi debba afferma aree prepotentemente direi proprio il proprio il proprio ruolo modo tale che si possano uscire ad arrivare a un a una legge di sistema che finalmente The possa porre dopo tanti anni l'emittenza locale in una in una sua posizione di di di soldi soggetto effetti effettivo del sistema questo quello che noi ci auspichiamo no questo è quello che noi chiediamo in conclusione questo convegno a tutte le forze politiche questo è quello per cui la era si batterà nei nei prossimi mesi per nell'ambito del del progetto politico che vediamo lo strato grazie di essere venuti
Infatti evocato