"Ieri, Oggi, Domani" Convenzione Nazionale di Alleanza Democratica, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi dell'EUR

Voglio scusarmi evitando innanzitutto con tutti ma
Oggi con questa produzione problemi anche
Tra
E poi
Scusarmi con nastri graditi interlocutori
Se questa mattina cantante poteva essere prevedibile
Forse non in questa maniera rispetto aggiornata anche in parte in tour durante riunioni presentiamo Luciana platea
Piuttosto decimata
Radio per
Assicurare tutti
Che cercheremo come dire di farci perdonare cercando di
Non appesantire tratta qua abbiamo concordato questa mostra che è grave per l'appunto
Cercherà di essere
Ma intanto una riflessione completa
Sono i quattro anni che ci si otterranno
Per quanto ci riguarda dalla nascita per un momento diverso Alleanza democratica ma più in generale per non essere presuntuosi ovviamente
In questi quattro anni
Dall'inizio
Del movimento referendario
Alla nascita dell'Ulivo
Io voglio ringraziare in particolare
Achille Occhetto che ha voluto questa mattina essere con noi
E che è stato in questi quattro anni il principale protagonista
Delle svolte che hanno permesso di individuare per davvero una possibilità di passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica poi vedremo se
E quanto nel concreto questo passaggio sia avvenuto
E voglio ringraziare Paolo Franchi che
Sarà il conduttore di questo di questa chiacchierata
Ho in mente ringrazio anche Elio Veltri anche segreti lo considero come dire di casa perché fu tra i fondatori del movimento diverso Alleanza democratica
Come Enzo Bianco e come tanti altri
Che erano allora con noi
E come poi Fabio Ciani Giorgio verrebbe ecco io volevo rapidamente soltanto
Dire i nostri amici nostri interlocutori quelle che sono state le riflessioni che abbiamo fatto ieri
Ma abbiamo detto sostanzialmente riduco in cinque minuti quindi in estrema sintesi nostro pensiero
Che noi ieri abbiamo fatto il nostro quarto congresso con due stati d'animo da una parte
Ci poteva essere un senso di scoramento perché come dire Alleanza democratica come il partitino
è rimasta poca cosa tanto è vero che noi ci siamo posti seriamente ieri il problema se continuare o meno e abbiamo deciso
Di darci ancora sei mesi di tempo per cercare di suscitare nuovamente quelle energie
Che allora permisero
Di scuotere una situazione partitica e politica che sembrava immobile
Altrimenti abbiamo detto visto che non vogliamo
Comunque mantenere in vita l'ennesimo partitino
Fra sei mesi dovessimo prendere atto speriamo di no che non ci sono le condizioni per rimuovere quello che a me sembra un nuovo stallo della vita politica italiana
Allora prenderemo la decisione che mi sembra più giusta perché noi continuiamo a ripetere siamo nati con la logica
Del maggioritario pensiamo che questo Paese deve continuare
Su quella strada sulla storia di pluralismo quindi sarebbe una comprensione palese se poi no proprio noi
Finissimo per abituarsi ai vizi solo vizi nessuna virtù dei piccoli partiti che finiscono per molti versi per ammorbare la vita politica italiana
E quindi da una parte un senso di scoramento per questo ma dall'altra parte anche un doppio atteggiamento perché c'è anche legittima soddisfazione perché voglio ricordarlo a Paolo Franchi non lo devo ricordare agli altri
Che
Sei anni fa quando depositano le prime firme dei referendum
E quattro anni fa quando Mario Segni organizzò la sua manifestazione al Pala EUR e la parte diciamo laica del movimento referendario organizzò l'incontro del Parco dei Principi
Eravamo in una situazione che sembrava davvero immutabile
A dire la verità
C'era stato un elemento unico vero discostamento e di scuotimento della vita politica italiana che era stata la svolta di Achille Occhetto
Ma tutto resto sembrava certo avere elementi di cedimento ma insuperabile e io ricordavo ieri vero Enzo come ti guardavano come come dire un atteggiamento beh alcuni proprio non ci guardavano voglio dire se so che non ci vedevano ma quelli che ci guardavano ci guardavano l'atteggiamento in cui ci consideravano per l'appunto delle persone che
Poveretti ingenuamente pensavano di poter superare la vecchia struttura partitica e dare vita appunto a qualcosa di nuovo nella vita politica italiana
Allora noi
Lanciamo alcune parole d'ordine parliamo del superamento dell'unità della sinistra fra l'altro sinistra al singolare
Parlammo del superamento dell'unità partitica dei cattolici individuammo la necessità di uno strumento elettorale che introducesse il maggioritario
Pensammo
Alla necessità che ci si collegasse nelle elezioni
Tra le varie liste nel maggioritario con indicazione di un premier tutte cose torno a dire che allora erano talmente lontane dalla pratica corrente della vita politica italiana
Da farci sembrare tra gli utopisti sognatori e i pazzi beh se poi guardiamo quello che è avvenuto
Se guardiamo la stessa realizzazione dell'Ulivo
Dobbiamo dire che in gran parte di quelle nostre intuizioni poi si sono effettivamente realizzate ora sia ben chiaro nessuno di noi pensa che siano realizzate perché noi siamo sopravvissuti a me stessi hanno interessa capire però che allora avevamo individuato alcuni elementi importanti non solo noi torno a dire
Molti nel PDS con Achille Occhetto Mario Segni il movimento referendario una situazione complessiva
Ebbene quindi potremmo essere soli Stati di ultima riflessione che faccio purtuttavia non lo siamo
Perché non lo siamo
Perché noi riteniamo che quel grande bisogno di cambiamento che in questi anni ha attraversato la società italiana
In qualche volta qualche volta in superficie qualche volta come fiume carsico
E che come dire ha trovato vari momenti di entusiasmo e vari interlocutori
Sì intruso nato per la svolta del PDS
Ha poi ritenuto che fosse Mario Segni l'interlocutore
Ha creduto che potesse essere la rivoluzione dei giudici
Ha pensato nella lega e nel Nord molti ancora lo pensano anche quelli che non concordano con le tesi culturali di Bossi
Che potesse essere la lega stessa
Ha ritenuto in certi momenti che questo capofila del cambiamento potesse essere Silvio Berlusconi non dimentichiamolo
E sottovalutare questa spinta fu probabilmente uno dei motivi della sconfitta progressista
Nella novantaquattro ha poi pensato una parte di questa popolazione di questi cittadini non sempre gli stessi ma a volte anche sempre gli stessi che potesse essere l'Ulivo infatti la premiato il milione di voti in più dell'Ulivo
Rispetto la semplice sommatoria delle sigle io credo corrispondono a questo grande moto di cambiamento e di volontà di superamento beh la prima cosa che io credo oggi ognuno di noi dovrebbe farsi interrogarsi
Su come sta l'Ulivo se esiste ancora l'Ulivo
Se l'Ulivo non è una semplice sigla abbandonata dopo la campagna elettorale
Domandarsi cioè se questa forte spinta al cambiamento e mantenuta ancora nella pratica corrente della vita politica italiana
Chiedersi anche se questo governo io dona definizione molto precisa del governo io credo che questo sia un governo ottimo di un Paese normale mi domando se oggi però mai possiamo definirci un Paese normale quindi
Mi domando se sia sufficiente una situazione di questo tipo o se invece non sia necessario dare nuovi sbocchi
Nuovi sbocchi a questa a questa volontà forte di cambiamento tenendo presente al tra parentesi che sarebbe bene non dimenticarlo l'Ulivo ha vinto ma non è maggioranza in termini numerici
Vi è quindi a rischio presente che questa situazione se non ritrova grandi momenti di reale cambiamento e di riforma ritorni a defluire
E come non pare che tutto questo come dire che gli italiani in questi anni hanno voluto con questi cambiamenti possa risolversi
In un ulivo che la somma di due realtà il PDS e il PPI
Io non parlo soltanto come dire di una terza generica aria perché credo che no anche su questo occorrerà fare chiarezza non abbiamo prendente tempo c'è il rischio di usare categorie che ormai sono superate riferimenti culturali corrispondono a poca cosa che andrebbero come dire perlomeno riaggiornati
Penso però e questo sì
Che pur legittime le posizioni di coloro D'Alema che propongono come dire
Una forza mento del PDS perché io con tutta la buona volontà non riesco per adesso vedere elementi di grande novità che avvicinino questa nuova svolta a quel momento davvero anche drammatico di trasformazione che fu il passaggio del PC al PDS
E le legittime opinioni di chi vorrebbe fare la gamba due dello schieramento militare non Diano però risposta
A quella questione che io potevo prima
Rimane comunque scoperta
Quella parte importante di cittadini
Che ha in questi anni pensato che ci potesse essere qualcosa di più
Qualcosa di nuovo qualcosa che ci portasse come dire non solo economica economicamente ma anche con la testa in un'Europa moderna in cui il fare politica la forme della politica la politica fossero vissute in una maniera assolutamente diversa rispetto a quelle impantanata che
Siamo
Stati abituati a considerare politica negli ultimi tempi in questo nostro Paese credo credo che rispetto a questo quindi ci sia spazio da questo punto di vista noi ieri abbiamo detto
Cerchiamo di provare a vedere se c'è la possibilità di come dire partire però avventura in modo organizzato sia ben chiaro
Io credo che ci sia oggi ci siano decine di migliaia di cittadini questo Paese che non si accontentino di una situazione di questo tipo organizzare queste decine di migliaia di cittadini
Come facemmo quattro anni fa
Può essere un ulteriore stimolo per andare verso un grande partito democratico
Attenzione il partito democratico non è oggi all'ordine del giorno
Ovviamente quindi lo si può mettere come obiettivo di fondo
E come elemento che ci spinge alla battaglia politica in determinate direzioni
Io credo che recuperare alcune questioni del rinnovamento della politica con grande profondità e con grande forza e rilanciare
Questi intuizioni cercando finalmente di far corrispondere le parole i fatti possa essere un terreno di iniziativa politica
Ecco queste sono riflessioni che ieri
Molto frettolosamente riassunte abbiamo cercato di fare ci siamo dati come dicevo un nuovo appuntamento per sei mesi per vedere se andando a definire una nuova carta dei valori
Alcuni obiettivi programmatici e alcune idee di fondo è possibile creare dei costituenti regione per regione che per l'appunto si ritrovino poi in una grande manifestazione a marzo del prossimo anno che abbia questi obiettivi
Paolo
Io ringrazio personalmente molto Bordon perché praticamente il tema ricco della discussione prova largamente proposto lui e quindi risparmia parecchia affatica Silvio pigro sono Felice di questo però io brevissimamente
Tornando alla
Tema proprio il titolo della discussione di oggi dal sogno di
Spalle spero di non sbagliarmi danzano di Alleanza democratica alla realtà dell'Ulivo c'ha preso bravissimo
Dal sogno di Alleanza democratica la realtà dell'Ulivo è è forse un attimo anche rispetto alle cose che diceva Bordon
Sui destini di questo sogno voglio dire nel corso di questi anni non per rimandare il passaggio alle cose ma l'abbiamo vista e rivista riconosciamo a menadito però il anche per chi
Come me come come tanti altri di Alleanza democratica non faceva parte guardava questo
Tipo di esperienza però con grande interesse per tutto quello che gli era negato dal movimento referendario giù la faccio
La faccio breve però che cos'era in fin dei conti il sogno di Alleanza democratica al di là della realtà organizzativa alla grande o piccola che poi Alleanza democratica sia data
Va be'era l'idea che induce o ci fosse e però potesse finalmente prendere corpo quello che adesso Bordon ha detto non essere viceversa all'ordine
All'ordine del giorno era l'idea diciamo
Che nel
Trambusto diciamo della della cosiddetta con un cosiddetta rivoluzione rivoluzione italiana
E prendesse corpo la possibilità di quello che sbrigativamente chiamiamo il partito democratico una riclassificazione
Radicale degli schieramenti politici rispetto al quadro
Di cinquant'anni di storia che adesso
Non sta ovviamente a ripercorrere la
E però al tempo stesso l'idea che come dire nessuno di noi era nato sotto un cavolo ed era stato ritrovato
Nessun italiano che si fosse occupato di politica prima anche nessun cittadino nessun prezzo della pubblica opinione
Era stato ritrovato sotto un cavolo quel mattino pronti anche un collegamento con uomini forse soggetti aree che anche dentro il vecchio mondo comunque
A un'ipotesi di apertura un'ipotesi riformista re con le culture poi con le varie culture che ci portavamo presso potessero potessero da ecco è tutto questo che si è perso per strada e col quale a me pare che la realtà dell'Ulivo ma anche questo l'ha detto Bordon piaccia o non piaccia che sia rispetto a questo è una realtà eminentemente diversa e per molti aspetti anche fortemente contraddittoria allora io la domanda brutale che vorrei porre vorrei cominciare approvarla a Bianco perché uno dei grandi
Non solo perché devo andare via presto ma
Perché non solo perché deve andare via presto per un precedente
Intende ma perché insomma la rivoluzione dei sindaci ha avuto il il peso che ha avuto in tutta questa vicenda la domanda è esattamente questa cioè quella dobbiamo scrivere insomma la la l'idea del partito democratico la faccio breve
Come dire nella Ennesima nel catalogo è come un mese un aspetto del catalogo delle speranze riformiste via via dalla disillusione riformista non riformismo possibile
Voglio dire nella nella storia di questo Paese prodotto ha una sua attualità e le cose anche di sopravvivenza organizzata e di costruzione di alleanza
Democratica che diceva prima Bordon cosa sono rispetto a questo come dire adesso diciamo la brutalmente il perpetuarsi di un micro ceto politico voglio dire
Dentro una cosa di mezzo tra il maggioritario e proporzionale della realtà che vanno in che senso possono essere un'altra cosa
Ma
Io approfitterei del fatto che siamo in una condizione di quasi intimità
Per provare a fare quello che normalmente non si sa
Nel senso che
Non ci sono due modi di chiacchierare dei di confrontarsi sui problemi uno in pubblico è uno coi che affrontare dove ognuno è costretto a recitare la sua parte ad assumere no
Una queste
Ecco oggi siamo nella condizione di farsi intimità quinto se ci possiamo consentire ogni sera terza via dispendiosi il più avanti possibile a dire
Con franchezza e schiettezza le le nostre opinioni su un tema che certamente non ha soltanto un contenuto storico
Ma che naturalmente tutela anche di prospettica
Politica c'è un rischio io l'ho detto subito
Un rischio che accentuato dal titolo che è stato dato alla nostro incontro di di questi giorni sapete che vi era una grande passione per il cinema e il titolo in fondo il titolo di un film ieri oggi domani
Vicepresidente del Consiglio secondo me può diventare anche presidente del consiglio
Perché quanta passione cinematografica conservate forse no comunque Franco
Come domani no no direttamente di essere più pacato lui anche la competenza teatrale una chiamata all'altro quindi siamo a livelli diciamo al ridisegno c'è questore questo rischioso un pochino di
Trovarsi a fare
Una chiacchierata in cui si guarda com'erano belli com'era il nostro sogno dalla quattro anni fa insomma in buona sostanza che cosa è accaduto quattro anni fa
In questo il tentativo di dar vita a a questo sogno di Alleanza democratica c'erano alcuni di noi che si erano impegnati ciascuno come dice correttamente opportunamente Paolo Franchi con la sua identità di provenienza perché nessuno era è stato trovato sotto questo verdetto canoro
Impegnato videro Bordon allora per esempio nel
Il partito democratico della sinistra io venivo da una lunga militanza repubblicana altri amici avevano anche loro le loro storie politiche Giorgio impegno sindacale insomma in buona sostanza eravamo tutti impegnati con forza determinazione nella nel progetto referendario
La nostra idea dopo il successo del referendum sulla preferenza unica alla vigilia di quello sul sistema maggioritario e che l'Italia si dovesse andare verso Sveva maggioritaria e naturalmente eravamo convinti che cambiato la legge elettorale occorresse
Un cambiamento anche nel sistema politico nella cultura politica
E qui abbiamo commesso un grandissimo errore
Un errore di cui la cultura la quale sono cresciuto
Le faceva tanti di questi errori una cultura vizio illuministico
E cioè credere che cambiare il sistema elettorale le regole istituzionali automaticamente avrebbe comportato un cambiamento dalla cultura politica del nostro Paese
Nulla di più di più sbagliato perché la realtà è stato la realtà contro la quale ci siamo scontrati ovviamente quotidianamente
La nostra idea fu quella che andando verso il sistema maggioritario occorreva cominciare a lavorare corresse comincia a lavorare seriamente per dar vita a un sistema politico nel quale lo schieramento tendenziale del di centrosinistra si presentasse con le carte in regola per con una formazione un soggetto politico in grado di rappresentare
Questo salto di qualità nel sistema politico italiano
Naturalmente
Naturalmente con accentuati elementi anche di novità e capacità di coinvolgere una parte del sistema
Produttivo del nostro Paese che negli ultimi anni era stato ai margini del
Del cosiddetto ceto politico no una delle nostre intuizioni della della volontà che avevamo era nell'impegno referendario Paolo si mobilitarono devo dire con grande energia nulla un gruppo di persone esteso e di grande livello qualitativo che non si era mai impegnato direttamente nel nel nel nella politica la nostra idea era quella di recuperare questo impegno istituzionale di trasferirlo nel anche nell'impegno politico questo era un po'la nostra idea andranno naturalmente qualcuno si spinse a dire con coraggio devo dire è una certa dose forse più di coraggio di imprudenza
Se non di follia che bisognava trarne subito tutte le conseguenze forse Paolo ricorderai un'intervista al giornale presso il quale i lavori
Il Corriere della Sera in cui arrivare a dire nel momento in cui proprio si comincia a parlare di alleanza democratica sciogliamo il Partito repubblicano
Un livello di contumelie
Altissime da parte dei colleghi dei mi ricordo in particolare i repubblicani romagnoli no e disse ma queste pazze
Mi sembrava invece di fare un ragionamento che abbia una sua coerenza e cioè se dobbiamo andare a creare una forza politica che corrisponda questo schema naturalmente occorre che perdiamo via via le identità organizzative di ciascuno pur naturalmente mantenendo ciascuno la sua specificità questo è quello che pensammo allora
E devo dire una serie di fatti positivi ci aiutarono molto in quel momento
Una di queste cose certamente era la scelta politica che fece Mario Segni in quel momento
Che assecondò questo progetto vi ricordate otto giorni prima del del nostro la nostra assemblea del Parco dei Principi in dieci ottobre qui vicino all'euro Mario Segni con una grande iniziativa sostanzialmente sceglie anche politicamente di stare nell'ambito in buona sostanza del centrosinistra
Achille Occhetto in quel momento e attivamente impegnato nel più grande cambiamento politico di un partito italiano e cioè con la svolta che viene anche se completata del passaggio dal PCI al PDS con quello che comporta insomma sembravamo avere in questo campo il vento importa e naturalmente naturalmente le cose sono andate in modo diverso
Io credo che si possa dire che
E nessuno non perché faccio il sindaco ovviamente in questa fase della vita perché mi diverte molto perché sono impegnato anche in un'azione di coordinamento degli altri colleghi sindaci credo che nell'Italia delle città questo progetto
Dove timidamente dove meno timidamente sia andato avanti
E questo ha consentito per esempio in moltissime città cito il caso di Catania ma anche quello di Torino in parte quello di Roma
In molte città italiane il progetto
Della di Alleanza democratica di dar vita cioè anche mantenendo le ventenne identità di riferimento culturali ma un impegno politico comune abbia consentito uno di vincere nella stragrande maggioranza delle città italiane anche per altre ragioni diventerà ma certo è Paolo che il settantotto per cento dei comuni italiani
Amministrato da sindaci eletti lo schieramento di centro sinistra
Aromatici
Sì sì non non non ho non ho il minimo dubbio che ma avere fatto avete fatto una scelta coraggiosa Mercedes o no va bene esattamente esattamente proprio questo mi idea proprio di fare questo ha consentito in moltissime città di avere un risultato vincente ma non solo ha consentito poi nell'esperienza amministrativa che certamente ha un rilevante contenuto politico di
Di
Avere anche nella vita amministrativa che recitano i consigli comunali esperienze di lavoro comune pensate a Catania sono passati tre anni e mezzo dall'elezione il gruppo Consiliare in cui sono eletti i consiglieri di centrosinistra che mi hanno sostenuto si chiama il Patto per Catania che in buona sostanza era quel progetto dal PDS in buona sostanza alla non c'erano i popolari all'Area laica moderata è riuscito in qualche misura a tre anni e mezzo a svolgere un ruolo anche di cambiamento è questo capita in moltissime città vorrei dire che nell'Italia del Cipa il progetto si è innestato si è radicato e ha prodotto buoni risultati non ultimo il risultato di contribuire a selezionare un in parte almeno un gruppo dirigente parzialmente anche nuovo
Pensate al sindaco Castellani a Torino a Riccardo Illy a a Trieste a altre decine aspiri ceri a Firenze sindaci che non venivano dall'esperienza politica diretta e che grazie a questa combinazione hanno portato energie nuove in questo processo questo è quello che è accaduto nel dalle città a livello centrale nel sistema nervoso centrale la capacità di reazione mi si consenta della logica delle identità del vecchio ceto politico vecchio nel senso le generazionale ma vecchio quello con una cultura del vecchio a difesa di interessi la voglia di essere colonnelli di un piccolo orticello anziché sottufficiali ufficiali di un orto più grande tutte queste cose hanno sostanzialmente fatto rigettare e fatto fare grandi passi indietro a questo progetto io lo dico subito L'Ulivo con quella sogno
C'entra poco nel senso che una brutta copia di quel progetto politico oggi è stato sostanzialmente devono essere franchi un'alleanza non essere franchi ed è stata in un'alleanza elettorale
Di questo si tratta c'è che certo ha consentito positivamente quello che dico e diceva e meglio che l'unica è una grande cosa
Molto positiva probabilmente va difesa
Di là dai tentativi che oggi vengono fatti di non considerarla se non appunto
Strenuamente è semplicemente un'alleanza elettorale
Però non ha sostanzialmente non è un progetto politico
Oggi progetti politici che si confrontano solo due in buona sostanza temono che ahimè sarà quello che secondo me andrà avanti nel nel prossimo nel futuro prossimo
E cioè il progetto di
Trasformazione del Partito Democratico della Sinistra sostanzialmente in un partito socialdemocratico con una forte connotazione di questo tipo
Una diciamo capacità di resistenza e di valorizzazione della presenza cattolica nell'ambito dei popolari possibilmente con con invito da una presenza più o meno organizzata di forze d'ispirazione laica o socialista che vengono assunte al proprio interno o comunque tenute in vita
Partecipare a questo disegno e tutto questo è una bella alleanza che si candida a governare il loro Paese questo è il progetto politico che ci viene presentato offerto in questo momento
L'alternativa rispetto a questo quale è l'alternativa sostanzialmente quella di e secondo me non è un'alternativa di breve periodo perché le condizioni politiche oggi non lo consentono
E cioè per le condizioni politiche intendo gli orientamenti che sono prevalenti e quello di continuare a lavorare
In una condizione oggi di difficoltà perché domani possa riprendere forza l'idea di completare quel disegno che oggi è stato fatto solo a metà e che l'idea di avere un sistema elettorale che sarà speriamo sempre più nettamente maggioritario un sistema costituzionale con una forma di Stato molto federale ma anche con la forma di governo che assuma dentro di sé fortemente valori della stabilità della rappresentanza io sotto questo profilo sarei molto determinato ad andare avanti non mi scandalizza l'espressione con un sindaco per l'Italia anche se ne capisco venuti tutti i limiti visionare verso una forte affermazione della della funzione dell'esecutivo è una rivalutazione del tema la tormenta del funzione parlamentare quindi con grande coraggio in questa direzione e naturalmente traendo le conseguenze anche sul piano politico non è all'ordine del giorno di domani mattina questo progetto ma occorre lavorarci concludo dicendo che ecco in questo visione che certamente non è particolarmente ottimistica
La mia il mio auspicio è che l'attuale gruppo dirigente del paese e anche delle forze politiche
Per usare un linguaggio ciclistico abbia la forza la determinazione
Per
Far sì che
L'Italia il sistema Italia quello politico quello istituzionale quello economico
Riesca grazie a questa guida
A mantenere la posizione attuale che abbiamo di stare in coda al gruppo
Il massimo che questo gruppo dirigente oggi può esprimere e la capacità di tenerci agganciati alla coda del diritto
E ci sarebbe già un grosso risultato significa che l'Italia entra in Europa sia pure in una posizione come quella che oggi francamente ricordo del gruppo e credo che bisognerà aspettare una nuova generazione o comunque un
Una seconda ondata una
Un forte determinazione energie nuove per consentire al sistema Italia di esprimere al meglio le sue potenzialità risalendo le posizioni nel gruppo
Come l'Italia secondo me oggi può fare ma non è all'ordine del giorno come questione di domani mattina questo è l'auspicio non è partito dette ottimistico in questo senso l'idea di continuare
Un impegno che tende a dire in questi valori e che undici verso il partito democratico palle questa prospettiva e il senso e la missione che affidata anche ad Alleanza delle
Volevo chiedere a Veltri lasciando logica tutto
Spazio al modo di rispondere alla intervenire sulle cose dette da Bianco ma su un punto specifico insomma
Tenere un po'accesa la fiammella che ha del discorso
Lo sintetizza un po'brutalmente che faceva adesso bianco in un attesa di tempi migliori oppure che ne so cella uso sempre la definizione di bianco possiamo pensa e la possibilità di prevedeva la seconda ondata
Ma
Rapidamente il pallone dai rapidamente credo di rispondere anche a Franchi Borrelli
Vorrei fare una riflessione su tre questioni le novità che ci sono state e anche i i i mancati obiettivi
La progettualità di cambiamento per il cambiamento la mancanza di progettualità e i compiti che ci siamo dati oggi
E se le divisioni tra centrodestra e centrosinistra tra destra e sinistra siano così radicali come in passato
Alleanza democratica era stato una cosa interessante perché era un progetto
Un progetto con un linguaggio nuovo ed è stato una grande novità che ha trovati i suoi limiti quando da Progetto e diventato una un partitino organizzato e lì alcuni Dinoi hanno lasciato è stato una ha costituito una novità insieme alle ai presupposti della svolta della Bolognina
E a quello che aveva significato che poi non si è realizzato fino in fondo perché poi la svolta della Bolognina molto al mento avrebbe dovuto portarci a un grande partito democratico italiano
Alla contributo che aveva dato la lega insieme al movimento Ferente referendario e soprattutto all'inchiesta di Mani pulite
Della quale oggi i tutti di cercano di dimenticarsene poi non ci riescono perché purtroppo anche problemi giudiziari minimi che in un paese qualsiasi dovrebbero al massimo trovare ospitalità nelle pagine interne dei giornali invece fanno i titoli delle prime pagine e anche dei telegiornali i io ricordo che senza quanto è avvenuto sul piano giudiziario oggi avremmo probabilmente Gava al posto di Napolitano
Certamente Craxi al posto di Prodi e non so chi al posto di Scalfaro
Quindi Alleanza democratica era stata una una ipotesi aveva avanzato un'ipotesi estremamente nuova e interessante secondo oggi non sono all'ordine non solo non è all'ordine del giorno il partito democratico anzi
Gli stati maggiori dei partiti trattano come una volta ma alcuni si dimenticano che non sono più partiti del quaranta per cento ma del cinque per cento ma si comportano esattamente e parlano mi scuso con Franchi che è un autorevole opinionista del più grande giornali italiane ma i giornali li trattano esattamente come se ancora venissero il quaranta per cento in queste trattative tra Stati maggiore
Ma oggi non è neanche all'ordine del giorno di questo Paese ecco perché ho parlato di differenze meno accentuate tra centrosinistra e centrodestra un progetto di società
Non esiste non se lo pone nessuno
La il il problema della scarsità dell'offerta del lavoro il rapporto tra la fiscalità e lo stato sociale l'incidenza delle nuove tecnologie non solo sulla i sul lavoro ma anche sulla vita private sulla libertà dei cittadini
Il l'incidenza dell'ingegneria genetica sull'etica private sull'etica pubblica sono problemi che non sono all'ordine del giorno
E forse in una situazione come la nostra non possono essere all'ordine del giorno noi abbiamo scelto un'altra strada che quella di riformare lo Stato
Le istituzioni
L'amministrazione almeno così è stato detto durante la campagna elettorale
Di cambiare il rapporto tra lo Stato le istituzione l'amministrazione i cittadini e le imprecisioni
Che in Italia non solo costituisce la più grande riforma che si possa fare oggi ma che è il presupposto per ricominciare a parlare in termini progettuali altrimenti parlare in termini progettuali vuol dire
Al massimo in buona fede illuministica mente ricostruì costruire sulla sabbia
Ma se il problemi fondamentali sono quelli che abbiamo posto all'ordine giorno e sono tanto fondamentali di di Vito dato concreto sul quali il ministro del Tesoro
Che è persona seria competente
E verso il quale proviamo tutti un grandissimo rispetto insiste l'Italia oggi a cento mila miliardi da spendere ed in questi una metà sono fondi europei
Noi non riusciamo a spenderle le pagine i telegiornali le pagine dei giornali sono piene di dichiarazioni che riguardano altro perché non riusciamo a presentare i progetti capite
Concretamente noi non riusciamo a presentare le nostre amministrazioni
In un momento in cui immettere una massa di denaro di questo tipo sul mercato certamente avrebbe effetti benefici noi non riusciamo a farle la Spagna che più efficiente Dinoi
Chiede i soldi perché dice io la mia quota alloggia spezza perché sapete che alla Comunità europea non si possono presentare i finti Progetti
Vi do un altro dato
Che impressionante ma vero oggi la più grande questione nazionale l'amministrazione pubblica lo sanno tutti non se ne parla perché non è ritenuta o non si affronta seriamente perché non è ritenuta grande politica
Come quella dei sindaci è stata Sand è ritenuta piccola politica anche quella dell'amministrazioni in generale ritenuta piccola politica mentre e si parla di altre cose venne c'è una recente recente relazione della corte dei conti idee è sparita dalla circolazione malgoverno c'è la nella quale contenuto un'indagine di cinque anni nella pubblica amministrazione dello Stato la Corte dei Conti dice che nelle regioni e negli enti locali la situazione è molto peggio
E nella quale si evidenzia che di fronte ad una situazione di illegalità
Per in molti casi già con sentenze passate in giudicato cioè ci sono
Dirigenti che hanno stuprato hanno il fatto parte di associazioni mafiose di associazioni criminali non sono stati presi neanche provvedimenti disciplinari capite
Allora con una in una situazione di questo tipo non si pone anche governare non ci riesce non ci riuscirebbe nessuna allora per concludere e la la scintilla che non so come non pare Franchi ha detto dobbiamo rimanere
La
La fiammella bisogna tenero alla a Cesa ma non solo bisogna tenerla accesa ma bisogna cercare di affrontare i problemi tenendo conto che se ci siamo posti però il compito di riformare lo Stato le istituzioni e l'amministrazione che sembra normale fatto di gestione ma in un paese come questo è la rivoluzione perché già nel trenta in polemica con Gramsci dorso scrivevi rivoluzione meridionale dice voi vi occupate troppo della rivoluzione sociale troppo poco della rivoluzione della politica e delle istituzioni
A questo punto gli schieramenti sulle regole non possono che tengono il Governo fuori da quanto sto dicendo non possono che essere trasversale
Ma la trasversalità nome non passa e tra il centrosinistra il centrodestra è una trasversalità che attraversa tutte le componenti perché i la la parola legalità
E le perseguimento della legalità io me ne sono convinto nel Parlamento è diventato una bestemmia per esempio
E molto difficile sembra un paradosso quello che dico o sembra la mia è una bestemmia ma purtroppo è così
Ora
E io concludo dicendo che può meravigliare ma in un paese in una normale democrazia
E legalità efficienza trasparenza sono ingredienti dell'azione di governo in Italia sono un obiettivo costituiscono un obiettivo primario
E in questa legislatura naturalmente tenendo al riparo il governo perché altrimenti mi si accusa di volere qualche inciucio io sono stato sempre contrario il in qualsiasi fase della politica italiana all'hard intese agli inciuci eccetera ma sulle regole bisogna scegliere componenti e simboliche sono disponibili perché la riforma dello Stato dell'amministrazione
E delle istituzioni che poi è condizione essenziale per sviluppare una democrazia dell'alternanza possa essere possibile il progetto iniziale non è lungo dalla domanda di al verso Alleanza democratica da questo punto di vista era fondamentale non a caso uno dei dei tre slogan né i più importanti era quello di sviluppare in questo Paese l'etica della responsabilità individuale e collettiva io mi auguro che quindi Alleanza democratica faccio me faccia meno partitino e riprenda una iniziativa progettuale che può essere almeno in riferimento a quello che ho detto
Molto importante in questo Paese certo se poi gli stati maggiori di partiti di hanno anche una vivono una condizione virtuale prevalgono su tutto allora diventa molto difficile
E costruire
Al costruire alcunché la situazione e estremamente
Estremamente complessa siamo alla fase di passaggio si presenta molto più difficile di quanto avevamo immaginato e la straordinarietà l'eccezionalità
La l'emergenza di ripeto e dimostrata anche oggi
Ho comprato un pacco di giornali in prima pagina c'è la vicenda bresciana che in qualsiasi Paese democratico non avrebbe occupato più di cinque righe perché autonomamente un procuratore generale ha deciso che un pm non poteva stare nell'inchiesta invece è diventato un titolo insieme a quello che riguarda il numero due di Eltsin e per fortuna in questo secondo caso il titolo di prima pagina di tutti i giornali
Allora
Ore dopo sulle concezione del giornalismo e diciamo che titola diciamo che è notizia non è questa l'occasione io volevo per lo meno per me io nulla dando la parola benvenuto ecco mi pare che Veltri tra le altre cose abbia introdotto un vorrei introdotto una parola il concetto
Che come dire negli anni scorsi ha avuto largo corso trasversalità rispetto anche e ti fa parte anche in qualche misura della delle aziende o democrazia appunto anconetana questo se lo sa per questo sto per questo sto dicendo e la riproposta su un terreno rispetto a centrodestra centrosinistra rispetto alle tra alcune forze del per l'appunto tagliando i due tagliando i due schieramenti mi pare l'abbiano mosso attorno a due grandi questioni la questione della legalità e la questione delle regole non solo quelle che servono come dire a garantire consentire la legalità ma il quadro
Ma il quadro generale delle riforme allora trasversalità riforme però ecco mi pare che io torno sempre ai guai del Progetto di Alleanza democratica ma mi pare che però urtiamo il il problema dei problemi cioè perché tutti maledetti partitini resistono fanno gli stati maggiori qui c'è anche una logica voglio dire di e in parte la cosa riguarda anche agli diciamo che è uno dei soggetti della vicenda però rispetto a questa spinta questa esigenza da cui tutta l'esperienza di Alleanza democratica o la speranza del partito
Democratico prendeva alimento ebbe la sopravvivenza dei dei diciamo di partiti partitini non tutti virtuali alcuni dei quali sono certo alcuni alcuni dei quali virtuali insomma è un dato è un dato che conta parecchio cioè e poi aggredire sorprende molto la nostra sorpresa ecco nella nella discussione di oggi rispetto al dato di ma mangiavamo pensata molto
Più semplice diciamo rispetto al dato fisiologico di a mio parere forse peccano di cinismo politico ma a Barbato è fisiologico che la l'esistenza del ceto politico degli apparati dei partiti del non introdurre soprattutto non assenza di qualsiasi cosa
Poi visibile in grado di proporsi come alternativa come alternativa a loro
Il progetto
Forte che ci piace in questo momento è quello del PDS della sua trasformazione chiamiamole un partito laborista non partito ma è tutta un'ipotesi larghissimamente fondata sulla ridefinizione e rafforzamento del ruolo del partito
Dopo una fase di crisi e di di offuscamento i partiti al governo i partiti nella società eccetera rispetto a questo tutto il discorso di Alleanza democratica delle riforme eccetera dove finisce
Ma io riprenderei anche alcune cose che diceva Veltri
Quando poneva il problema della progettualità
Il problema di Alleanza democratica per arrivare poi la domanda che faceva franchi ma Alleanza democratica aveva due obiettivi
Quello di individuare un meccanismo che permettesse di definire attraverso cioè otto una trasversalità tra le forze politiche un cambiamento forte di rompere una continuità che esisteva nel paese di introdurre degli elementi di discontinuità
E di basare la con una forte partecipazione della gente a un cambiamento nel modo di fare politica quindi la spinta ai referendum e la spunta a creare delle entità politiche due schieramenti
La forza e la convinzione che modificando il sistema elettorale
Fosse decisivo per cambiare per introdurre realizzare una nuova fase nella vita del nostro Paese aveva anche un altro pezzo
Che era quello di vedere e quindi richiamo alcune cose che diceva Veltri di avere anche il cittadino al centro di un cambiamento
Dove è andata bene e dove invece non va bene è andata bene perché con tutte le contraddizioni
Il meccanismo dei referendum ha consentito un cambiamento cioè non mi sento di essere critico su quello che è avvenuto perché quello che è avvenuto con errori contraddizioni abbandoni però ha consentito a questo Paese e di cambiare
E e di cambiare di creare delle condizioni nuove de importanti nella vita del Paese
Sottolineo che il meccanismo non può essere solo quello delle regole e dei meccanismi elettorali
Anche Pannella aveva avuto delle buone idee quando fece alcuni referendum ma l'eccesso di referendum ha portato poi Pannella alle conclusioni che tutti conosciamo
L'errore che ci potrebbe essere oggi ed immaginare che gli referendum possano litri le modifiche dei sistemi elettorali le modifiche di ingegneria costituzionale avulse
Dall'affrontare anche altri problemi di per sé possano risolvere i problemi del Paese la scorciatoia che in realtà è un vicolo cieco di un meccanismo elettorale
Che punti al presidenzialismo io la vedo con me un
Con una debolezza e dell'orrore che viene fatto quando si vuole imboccare e si può pensare che modificando le regole sia non porsi è insufficiente
Qual è l'accusa sulla quale siamo in difficoltà
E dove in pratica noi incontriamo resistenze beh Veltri ne ha parlato quando ha parlato delle difficoltà che ci sono quelle per cui portano anche Bordon a dire questo governo si muove molto bene nove vede che ci sia ma se vorrebbe di più
Ma innanzitutto attacca risponda franchi una mentalità largamente diffusa io va sentito anche nell'intervento di Vacca il pericoloso sta dando via e che noi diciamo di fare le cose come se fossimo all'opposizione perché quando si dice non si affrontano i problemi della tecnologia non si affrontano i problemi dell'occupazione cioè un'opinione radicata forte peggiora cento cioè molte volte quando sono turbati dico ma guardate che siano al Governo
Perché noi facciamo benissimo tutto una serie di critiche sulle inefficienze e le disfunzioni sulle cose che non se ne fanno
In realtà ci dimentichiamo particolare contabilità che siamo al governo abbiamo una maggioranza possiamo dire anche una trasversalità molto ampia perché su alcune questioni che sono state ora evocate non è che dobbiamo chiedere agli altri non è che l'unico è un'entità montagna e che non c'è come dire una trasversalità progettuale
Nelle forze che oggi sono al governo cioè una trasversalità progettuali su altre questioni ma non riusciamo a colmare questa lacuna e come che lo vedo che abbiamo può dare un grande contributo avvenga non creare cioè di quello spirito originario Pierina dei e che aveva determinato determinate trasversalità dove essere in grado di operare cioè qui abbiamo sentito il discorso si fa parti parliamo di alcune questioni concrete che vede i partiti
I sindaci e noi abbiamo tra un anno la verifica sui siti sciupato cerco di fare un abbiamo la verifica dei sindaci i sindaci hanno rappresentato una geniale intuizione come meccanismo elettorale ma anche come capacità di alleanze in fondo insuccesso dell'Ulivo
Alle sue origini nelle scelte che vennero fatte su sindaci e il modo come si costruirono le alleanze perché ottenendo una vittoria che nessuno avrebbe immaginato
Ma i sindaci così come sono oggi sono in grado operare cosa
Facciamo cosa costruiamo perché i sindaci possano operare possano rappresentare questo elemento di novità
E solo un elemento di novità perché ciò Rutelli Porto Cervo ancora perché c'è Castellani importo c'è Bassolino no
L'elemento di novità che oltre al meccanismo elettorale oltremare il sindaco oltre a una maggioranza oltre a una sorta di bipolarismo
Ci sia un segno natura con il passato e di cambiamento
Qui che siamo carenti e con che occorre ricreare una trasversalità e qui che occorre realizzare un trasferimento di poteri per cui i sindaci non sono solo i bravi perché governano con onestà che è un fatto fondamentale decisivo
Non sono in grado anche di governare realizzando dei cambiamenti so si parla in questi momenti della legge finanziaria noi corriamo il rischio di muoversi nella logica della continuità e di non capire che c'è questo problema dei gli enti locali e dei Comuni come gli diamo un potere di fare i simbolici e di potere governare da sola
La casa se ne parla oggi ma se i sindaci sono nella possibilità di gestire loro non con una divertiva centrale che li trasforma in una sorta di gabellieri ma in grado di gestire loro la tassa sull'ICI dicesse il rialzo
Di variare nemici
Di in innovare o se c'è un centro storico che decadente a Palermo Catania il sindaco può far pagare meno attiva una struttura cioè noi dobbiamo cercare di candidare a quel quello che manca oggi
Non è la capacità di governare perché certe o si governa c'è una maggiore onestà non possiamo indicare solo una soluzione vedi
Meccanismi di cambiamenti solo della Costituzione ma dobbiamo rendere partecipe il governo L'Ulivo in una capacità di cambiare e questo i partiti non sono in grado di assicurarle sono importanti sono fondamentali i partiti ma è necessaria una trasversalità sole grandi questioni come si realizza un reale decentramento e una valorizzazione degli enti locali
Come si smobilitare uno Stato centrale così come c'è
Oggi che obbligato qualunque coalizione andrà governare
Può può trattare meglio ma le mani legate
Vincolate io vedo come si lavora in Parlamento
Voluto come funziona l'amministrazione pubblica valido come ogni possibilità di cambiamento inciampa
Su un sistema dove la realtà più forte e quella di un apparato burocratico e che finisce per condizionare per smorzare gli entusiasmi per impedire il cambiamento per dare una risposta semplice quindi la trasversalità che io vedo oggi fondamentale importante ancora prima di costruire nuovi partiti nuove aggregazioni e di dare una risposta ai problemi quello che ci manca lo so Tony Blair è non ha l'ansia devi costruire di fare alleanze ma indica un elemento di grande e cambiamento
Clinton no non c'è ma perché introduce anche dei forti elementi di cambiamento e cioè il quello che io vedo che sono i problemi che ci sono sono stati ricordati il problema del lavoro il problema per una dal funzionamento degli enti locali il problema di una realtà che è profondamente cambiata noi immaginiamo che siamo ancora tutti quanti
Che la parte prevalente della nostra società sia rappresentata da operai
E da braccianti mentre in realtà la realtà è profondamente cambiata e diversa è molto più articolata e molto più ricca e molto più piena di contraddizioni richiede un'agibilità è una capacità che c'è ecco io vedo che quello che era stato alla base di Hardy oggi è fondamentale se si crea questa trasversalità
Non per progettare per creare le condizioni per un robusto cambiamento nella nostra nella nostra società
Dare una risposta ai problemi che ci sono concludo ripetendo e sottolineando che la questione se parlava della dei fondi della Comunità economica europea
E anche lì così come sono le regioni i comuni le Province gli apparati non sono in grado di operare perché quei progetti richiedono
Una parte di finanziaria di scegliere una parte di nostro finanziamento che viene completato a livello di comunità
Denunciarlo e io quello che dico
Lo può fare l'opposizione ma se noi siamo al governo e siamo in una maggioranza e su questi temi che si deve realizzare una trasversalità ecco quello che volevo dire avventori cioè questo patto di abbandonare una fase naturale e c'è ancora la protesta il l'indicazione della delle cose che non vanno elencare le cose che non vanno
Tassare a un livello di progettualità e per questo livello di progettualità norme l'arresto soluzione dei tanti i partiti dei tanti cespugli ma di creare le condizioni per cui su alcuni grandi temi di cambiamento questa trasversalità abbia la possibilità di realizzarsi
E dare all'Ulivo quella capacità di progettualità che oggi corre il rischio di essere annacquata o di finire il tema essere insabbiata nella logica del Conte e
Caccia amico di Alleanza democratica se non sbaglio da ieri nuovo coordinatore sbaglio giusto ovvero
Volevo chiedere siccome oltretutto con
Vorrà dire la sua
Ma adesso è riecheggiato prima la trasversalità è tornata anche lui nel intervento adesso di benvenuto la progettualità trasversalità progettualità recupero
Di tutto questo dentro l'Ulivo e coma rispetto a tutto questo onestamente che bisogno
Dovrebbe avvertire uno che di Alleanza democratica non fa parte
Della perpetuazione diciamo del micro partitino Alleanza democratica perché vi ci siete una forza reale nel Paese c'è sindaci ci sono tutte le cose che ci siamo
Detti nel corso di questa discussione tra difficoltà fatti realizzati sono visibili il micro partitino diciamo come dire visto da fuori risulta meno appassionante
Sì detta così una la domanda la risposta è semplice nessuno
Cioè nessun cittadino proprio che sente l'esigenza di avere micro partiti un'alleanza democratica presente nel nel panorama politico già troppo pieno di micro partitini infatti non ci siamo proposti esattamente questo cioè di tentare di non essere un metro parte di nomadi di costituirci come movimento come appunto di aggregazione come punto di riferimento per un pezzo di società per alcuni cittadini
Che onestamente
Sinceramente delusi da nelle loro successive Milano diceva stamattina
Speranze non ne avevo riposto speranze successivamente in soggetti politici personaggi in aggregazioni in movimento che predicavano cambiamento e poi appena arrivati a gestire potere appena arrivati a al Governo appena arrivati alla guida delle grandi città hanno riprodotto esattamente schermi già visti
Ma l'unico limite che trova nell'Ulivo io faccio una premessa sono perfettamente d'accordo con blocco da quanto diceva benvenuto noi quando facciamo l'analisi di quello che abbiamo oggi dimentichiamo quello che avevamo quattro anni fa
Cioè quando giustamente ci accaloriamo identificando fino in fondo i limiti dell'Ulivo ci sono e sono tanti c'ha voluto chiama per quattro anni fa io faccio un esempio lo diceva già qualcuno stamattina il ministro degli Interni era Gava e oggi a Napolitano Giacco onesto
Già questo costituisce sicuramente una grande affermazione di alcuni valori gara dei quali noi eravamo portatori insieme con noi e altre forze politiche erano portatori con
L'esame anche il nel discorso del del governo della capacità di governo non non dobbiamo dimenticare che dal mille novecentottanta al mille novecentonovanta tre novantaquattro questo Paese non è stato governato
è stato governato malissimo è stato governato soltanto in funzione di interessi personali
è stato governato in funzione della grande criminalità organizzata Estadio organizza governato di nella direzione di del favorire i grandi potentati economici
La massoneria alle deviazioni dei servizi segreti cioè noi abbiamo avuto quattordici quindici anni
Nelle quali dai quali sinceramente difficile pensare che siamo riuscite a uscire ancora indenni ancora come
Paesi occidentali ancora come il Paese libera ancora come Paesi economicamente forte ancora come Paese
Socialmente solido questa secondo noi è questa considerazione va fatta per poi evidenziare tutti i nomi di due del del del che abbiamo trovato oggi in questo progetto politico ecco la necessità di ripartire
Cioè non potevamo dire in qualche modo se l'Ulivo avesse costituito effettivamente quello che originariamente sembrava desse sostituire due Alleanza democratica in qualche modo si era inverata nell'Ulivo le quattro grandi
A remi la sinistra italiana del centrosinistra italiano finalmente insieme governavano questo Paese
Lo dicevamo all'inizio il cattolico democratici i socialisti riformisti laici gli ambientalisti insieme alla guida di questo Paese con l'Ulivo
Da questo punto di vista come André come alleanza di governo come alleanza elettorale
E lì è questo perché vogliamo ripartire
Perché pensiamo che l'Ulivo che questo è che ha rappresentato questa speranza nella realtà assicurare sta ritornando verso posizioni che noi pensavamo definitivamente superare cioè verso la somma dei partiti verso il confronto degli stati maggiori verso una relazione quasi una riappropriazione e non dei partiti in quanto tali
Insostituibili in un sistema democratico ma devo dire lungo grazia dei parchi la burocratizzazione dei partiti
Questa ci sembra che sia una cosa che quei cittadini quel milione di cittadini che ha votato l'Ulivo e non i partiti che una una realtà sociali diffusa che vuole un cambiamento di questo Paese
E non possa avere soddisfazione in questa soluzione data dall'Ulivo al problema
Noi pensiamo che la nostra sopravvivenza sia necessaria non per fare un ulteriore partito dell'uno del due del lo zero cinque due due e mezzo Matteoli accendere questa speranza
Ma in questi cittadini per rimettere il cittadino al centro del sistema provocare una speranza di cambiamento reale all'interno della sinistra italiana
Cioè qualcuno che ricordi
Che si ponga alla guida di questo movimento noi abbiamo la preoccupazione che altrimenti questa speranza questa voglia di cambiamento di venga nuovamente riassorbita da qualche uomo del destino che ogni tanto appare poi esco fare da qualcuno dei sogni che la somma una volta perché proprio dalle cinque televisioni una volta perché è un grande un grande giudice una volta perché un buon primo ministro noi abbiamo assistito alla nascita di partiti dall'oggi al domani e su una persona senza un progetto senza una base culturale senza un'organizzazione senza una prospettiva senza risposte ai problemi il partito di Dini perché pacchetti è stato un buon primo ministro ma è poco dovrà essere partito oggi si parla del partito di Di Pietro perché il dottor Di Pietro è stato un buon giudice ma è poco Peres ed è partito oppure però parliamo dei partigiani di risulta mettiamo insieme tutto quello che non è popolare e pidiessino e che vuol dire
Che facciamo un partito di quelli che non sono qualche cosa avvengono in modi gaffe riaccendere questo
Confronto nella società vorremmo riparlare contezza di intellettuali di questo Paese con gente che ha creduto realmente in questo cambiamento per vedere se ce e la possibilità di fare una aggregazioni intorno a valori intorno a interessi legittimi che vengono dalla società intorno a un progetto di cambiamento
E se questo vorremmo costituire stimolo anche nei confronti dei partiti che si stanno gli arroccando
Chi come il Partito Popolare sentendosi ormai saporito da una situazione quindi premiato oltre i propri limiti perché rappresenta la parte di frontiera chi come il PDS che sentendosi unica forza organizzata in questo centrosinistra tende ad egemonizzare o anche in buona fede
Quando c'è la buona fede ma comunque tende inevitabilmente perché poi nella politica i pesi non veri
I consensi che si hanno contano giustamente allora noi crediamo che non gli interessi
Della aggregazione di centrosinistra che nell'interesse dell'Ulivo sia opportuno che noi tentiamo questa carta
Lo diciamo con molta umiltà non vogliamo che nessuno venga da errori vogliamo cercare insieme di essere stimolo di costruire con chi su queste basi si ritrova e ci siamo dati una scadenza non abbiamo detto tra sei mesi
Faremo un congresso costituente se ci avviamo insieme con noi se insieme con noi
Altri saranno riusciti a costruire questa speranza a mettere insieme questa forza
Andremo avanti e cercheremo di liberarci ancora con la differenza tra noi e concludo e chi invece vuole mantenere il partitino
Noi non vogliamo essere noi riuscissimo
Per un'avventura che non succederà mai ad essere tra sei mesi un partito del cinque per cento
Non è che in quel momento diremo bene meno male ci siamo trovati la nostra nicchia adesso ci godiamo i frutti ci rimetteremo in discussione anzi da quel momento non voleva partire per dire c'è ancora una speranza
C'è una differenza quando noi diciamo non vogliamo fare il partitino è tutta qui
C'è chi si aggrappa un simbolo che è stato che ha avuto il grande merito anche nella storia del nostro Paese ma che oggi non ha più nessun significato per far sopravvivere una micro classe dirigente autoreferente
Noi vogliamo fare esattamente il contrario
Non vorremmo arrivare alla costituzione di un grande partito democratico della sinistra certamente per tappe successive certamente tenendo conto di nuovi oggi si muove in politica quindi senza ma mai fermandoci a un punto d'arrivo il nostro punto d'arrivo è quello le tappe tutte le altre sono tappe intermedie tutto quello che c'è in mezzo è un momento che noi dovremo appena raggiunto non avere la forza di superare
Se poi questa nostra speranza tra sei mesi si infrangerà rispetto al fatto che saremmo rimasti
Lo zero virgola qualche cosa per cento lo diceva già Bordon stamattina ne prenderemo atto vuol dire che dalla società che nella società questa ne necessità che io invece crediamo di cogliere effettivamente non c'è e allora faremo ragionamenti di natura diversa
Ciani diceva l'avventura la vicenda dei di questi sei mesi così per questa grande scommessa cito della costruzione di un grande partito democratico della sinistra lo si conosceva Occhetto che un pertanto al quale trapuntato come dire il
Di fondarla ma un un partito democratico della sinistra sei come dire piuttosto esperto l'esperto nel ramo ecco è un obiettivo di un'avventura un'avventura perseguibile la costruzione se a parte le battute di questa grande forza oppure insomma il quadro si è richiuso là dentro una cosa pur positiva l'Ulivo e se non sarà neppure tutte le cose che sono state dette ma insomma ci sono partiti nuovi o seminuovi organizzati per come e quella parte lì
Del discorso è finita
Ma io vorrei dire con una battuta che pensava mentre si svolgeva questo firmino anche sul passato molto interessante io tra l'altro ringrazio Bordon per avere ricordato come la svolta è stato un momento discussione dal quale è emersa anche in parallelo l'esperienza di Alleanza democratica ma vedendo questo film ho detto ma qual è la mia posizione Ettore pensato esattamente naturalmente non è una cosa fare pure gli scongiuri perché la situazione sua personale politica non è tra le più brillanti mi sembra cioè la mia situazione è stata quella di Gorbaciov fra messo in difficoltà dagli apparati conservatori da un lato e vanno affrontati rammento il malaticcio e dall'altra poi effettivamente solamente da queste cose
Nel senso che il valutatore che io sono stato un assiduo del congresso di Alleanza è una pratica fin dall'inizio aveva un rapporto di grande simpatia in e anche di polemica aperta ma di polemica cioè l'atrocità polemica tra quelli che vogliono stare insieme una cosa nuova un punto di polemica cioè io Ferrucci in una volta fu quello sul sul rischio per la formazione del partitino
La formazione il clima che provava Alleanza democratica dalla sua funzione primaria che era quella di costruire il grande contenitore oltre i partiti a diventare un partito tra i partiti ora secondo me purtroppo questo si è verificato e non si è mai fatto e rischia di continuare questa stava il che secco porterà tutto alla rovina se non lo prendiamo una distinzione tra due
Ragionamenti che dobbiamo infrangersi non rinunciare sei non andavano in una certa misura iscritti e cioè ma quella nazione è un partito
Ora io son sempre stato un'alleanza democratica anziché di essere stato tra uno dei fondatori del movimento per a coloro che non accettano campionessa serrata assorbe non rispondeva ci vuole una grande alleanza democratica ma la grande alleanza democratica ora partono tre
Qualche cosa perché lasciano a bocca i partiti e quindi doveva essere un c'hanno quella che noi consideriamo la Sandonà
Anche l'ipotesi e dal partito democratico nella storia americana e lo stesso per il democratico e nato dopo l'esperienza pur con tutti vari partiti che formavano il rassemblement determinato il sistema istituzionale passano a poco a poco e c'hanno la loro
Funzione sterolica perché emerse attraverso un'esperienza reale fatta dalla gente redatte dagli elettori questa nuova entità io rimango di questa idea
Che se noi non ci opponiamo seriamente prima di tutto il problema bella Alleanza Democratica nome di non perdere il perché questo era
E nella e aspro doveva essere anche l'Ulivo Oliva è stato quando questa alleanza democratica allora è un problema ma un compromesso non riesce proprio a mio avviso parte da da col piede sbagliato
Perché dopo una vittoria che per la prima volta ha portato a quel quid in più senza il quale non ci sarebbe stata nessuna vittoria così come senza quel quid in più determinato dai sindaci perché travalicato hanno la somma dei partiti non avremmo preso le grandi città
Nel novantatré e nel novantaquattro invece di porsi il problema di una riforma del sistema a partire da questa esperienza reale cioè l'Ulivo
Si fa un discorso a parte sul partito socialdemocratico tra l'altro io penso una cosa per lasciare una platea c'erano diverse per i comunisti se non altro per una cosa
E c'erano le correnti e il dibattito interno al petto nel momento in cui decidiamo di e diventare partito si sono creati non ci sono più corrente e non c'è più dibattito
Interno aperto non capiscono che non che cosa significa questa
Prospettiva ecco significato
Quindi è una pura formulazione attraverso la quale nient'altro si vuol dire che si vuole rafforzare il partito
E io sono d'accordo con Carniti che finalmente lo capisce
Il quale è stato entusiasta edilizio e l'altro ieri ha dichiarato non San più d'accordo con un sistema nel quale si parla di volta in volta con vari pezzi
Della sinistra parlando a ciascuno un linguaggio diverso per arrivare ma il congresso del PDS a dar vita al nuovo partito
Sia chiara questa critica io la rivolgo a Partito Democratico della Sinistra attualmente magari in ragione chiunque altro
Cioè io non credo nemmeno che il Alleanza Democratica Totti in un suo congresso
Operare e non credo che vi poniate questo problema la formazione di un partito democratico piante perché se no sarebbe la stessa operazione che viene fatta nel PDS io sono dell'idea invece che bisogna partire dall'Ulivo
Componente affettiva che voi fate ho sentito Bordon all'Ulivo
E quindi sogno è realtà il sogno era che si potesse dentro una grande alleanza democratica costituire attorno a un progetto di governo un nuovo soggetto politico c'aveva una sua autonomia una sua proiezione nella società
Realtà abbiamo costituito alle vecchie coalizioni di centrosinistra dentro il sistema dell'alternativa queste
E sono d'accordo quando Cacciari dice non abbiamo fatto niente riferisce la corte al Corriere questa fusione nuova ma l'olivo altro non è che una coalizione
E lo vediamo di fronte a qualsiasi problema del Governo
Sarà sarà necessariamente come nelle vecchie coalizione già sentire Bertinotti proprio sentire Dini per bisogna vedere se quello che dice Bertinotti e quello che dice Dini ha la faccia di Veltroni che ha detto ce ne facevamo questa volta una campagna elettorale impositivo
Rispetto a quella dei progressisti io sostengo che quella dei progressisti una campagna elettorale forse purtroppo troppo in positivo
Il governo e questa campagna elettorale non è stata nient'altro che la riedizione di quella di Berlusconi fatto da parte della sinistra
Cioè ha vinto nient'altro che una brava intelligente tattica elettorale
E oggi ci troviamo a fronte agli stessi problemi dirlo e allora la discussione avrebbe cominciato a tutti una storia politica di persone serie dovrebbero guardarsi in faccia dire benissimo era necessario sconfiggere
Berlusconi non perché ce l'ha ordinato il medico ma perché
Pace giusto e io credo di sì
Però del piano ricominciare a capire cosa ne facciamo di questi mattoni sparsi che non costituiscono una casa
E di qui dovrebbe incominciare il pacchetto allora dico non sono migliori secondo me importante mi permetto di dare un consiglio se questo nucleo di false Ca'quale mi sento vicino pro perché abbiamo condotto alle uniche grandi esperienze innovatrici e la Società italiana a partire da quella
Dal mille dei referendum perché senza i referendum non avremmo bloccato la situazione italiana
Io verbatim gradirei presentano come giustizialiste ma io ci credo il cui faceva come concorrenza tra i giudici perché senza nazionali avremmo nastrato accusano a vicenda il vecchio sistema politico
Con l'iniziativa politica mentre adesso è diventato un'ovvietà che si è vinto soltanto perché sono stati messi in galera qualche persona o critico attaccata messa sotto giudizio qualche altra persona no
La crisi del vecchio sistema politico incomincia con il volto sulla preferenza unica
Prima della vicenda volume hanno e di Mani pulite
Sarebbe andata avanti più lentamente sicuramente ma sarebbe andata inesorabilmente avanti
Perché non è vero che sono intervenuti soltanto i giudici senza i cittadini perché i cittadini in quell'occasione sapeva no va a fare un lavoro il vero processo democratico
Questo non è stata
E non sapevamo
Ecco le avanguardie forse
Eccessivamente avventurismi che di fare questa cooperazione in quel momento anche contro la maggioranza dei partiti io ero anche segretario esso quanta difficoltà
C'è stata portare il PDS e a trascinarlo sulla linea devi farmi istituzionali e del maggioritari
Allora io una cosa riterrei utile secondo me intanto parte dal presupposto che con la cosiddetta svolta due
Può essere anche un'operazione politica comprensibile
Seguiamo una valutazione statica della situazione non c'è altro da fare Olimpia Mignosi bisogna rafforzare il partito alla chiamiamola per quella che violeremmo imbarca però bisogna dire non si può accantonare avvilire
C'è un altro che una continuazione come sento dire dalla politica di Occhetto il quale non lo capisce perché rancoroso
Ci sono i testi e le posizioni è un'altra politica la politica dalla svolta numero due non hanno niente a che vedere con la cultura ma la svolta prepararsi con la tortura era sbagliata benissimo si dica che era sbagliata ma è un'altra impostazione
Perché a me quello che preoccupa quando cosa che oggi mi preoccupa e che siamo in una fase di restaurazione cioè degli elementi d'innovazione
Ma questo è ovvio anche la restaurazione di Francia non era il ritorno alle aziende
E in cosa consiste questa innovazione consiste che si è tentato prima vuol mettere in piedi un rapporto diretto grosse e democrazia che stiano per azione Buttiglione
Questa è fallita
Si è partiti con l'Ulivo comunque della cultura esattamente con quella cultura e quindi è già con una mannaia impostazione cioè un'impostazione sarà ma Cronodata Lincetto abbiamo citato prima
Dal maggioritario e che spinge tutti a muoversi su quel binario non evacuare prossima se non c'è una vecchia cultura e non e abbiamo alla fine il peggio il vecchio e vegetativo
Se andiamo avanti in questo modo
Innovazione questa c'è già una cosa del tutto normale per un mostro
è un mostro è una cosa nuova nostro per e allora questo dobbiamo saper guardare dovrà saper guardare il nostro infatti allora dicevo secondo me Alleanza democratica
Continuerà ad avere una funzione
Se non si pone se si può un problema che era la la vera farsa il vero sale della terra del terza quel sisma italiani
è quello di generare idee ma di chiamare chi ha responsabilità poi di direzione a fare e l'esame di coscienza e soprattutto e impegnarsi seriamente Cervantes s'riuscirete
Senza peli sulla lingua prendendo al conformismo generale del dibattito politico italiano a far fare l'esame di coscienza sono i limiti
Dalla vittoria dell'Ulivo per riprendere il progetto unico che altro non doveva essere ma purtroppo non è stato che il progetto di una grande alleanza democratica credo che risolverete darete un grande contributo per affrontare il problema
L'ITC educazione ancora
Io
Riprendo la parola soltanto
Per ringraziare
Paolo Franchi che ha condotto
Questo nostro incontro gli altri amici in particolare ovviamente Achille Occhetto fra l'altro
Lo voglio dire l'applauso l'ha già sottolineato accettiamo volentieri tuo stimolo
Non
Assolutamente attardarci in tentativi torno a dire per qualche motivo in qualche momento Paulo onestamente ovviamente
Hanno sicuramente attanagliato e preso anche noi perché poi le tentazioni le tentazioni delle dei vecchi schemi delle vecchie logiche
Di noi tutti che pur pensando progettando una cosa nuova viviamo nel presente e quindi per molti versi immersi nelle categorie di analisi nelle abitudini anche culturali tipo vecchio lo prendiamo dicevo come impegno effettivo e quindi non voglio aggiungere nessun'altra riflessione abbiamo ancora oggi due tavole rotonde confronti importanti uno sul tema la forma partito dato sul tema della riforma istituzionale questo pomeriggio e poi domani avremmo la parte conclusiva come dicevo in una sala che riteniamo molto più partecipata
Anche perché molti dei nostri delegati gli amici che ieri erano con noi son dovuti ritornare perché poi fare politica Momo significa anche e parlare di persone in carne ed ossa che hanno attività lavorative o professionali di quindi non possono permettersi di stare tre giorni a Roma domani cercheremo di fare il punto di questa situazione e lo faremo come sapete quando i responsabili
Politici di tutti i movimenti dell'Ulivo sarà lì anche il momento per come dire sollecitare gli altri e stimolarli anche secondo questa precisa acuta analisi che Achille Occhetto oggi ci ha riproposto grazie
Iniziamo
Questa seconda tavola rotonda della giornata stamattina insieme con alcuni ospiti abbiamo ragionato del passaggio dal sogno
Di Alleanza democratica alla realtà dell'Ulivo
Sono state mosso critiche sono state fatte analisi
Cioè se non ci sono state molte considerazioni su quello che l'Ulivo rappresenta rispetto a quello che era insonni originario di Alleanza democratica
Oggi proseguiamo nel nostro ragiona
Dibattendo appunto in questa tavola rotonda le forme di partecipazione dei cittadini alla vita politica all'epoca del maggioritario
Praticamente oggi proseguiamo il ragionamento di stamattina credo sanatoria ci chiedevamo se l'unico rappresentava in effetti il modo migliore per questa rappresentanza essere soprattutto i partiti che sono nell'Ulivo
Sono oggi adeguati alla nuova realtà e alla voglia di partecipazione che c'è da parte cittadini si possono esprimere quella novità
I cittadini italiani speravano di incontrare
Con la rivoluzione referendaria con il passaggio al maggioritario eccetera
Quindi ecco prosegue questo nostro dibattito approviamo ulteriormente questi aspetti speriamo che alla conclusione di questo campionato agli umani saremo in grado di poter dire qualcosa di nuovo e riproporci come promotore come momento promotore di un'attività che porti oltre la situazione attuale che stamattina da parte di tutti signore definita come insufficiente ad una risposta completa
I cittadini si aspettavano nel momento in cui ritenevano che si arrivasse alla fine momento rivoluzionario definiamolo così tra finita la rivoluzione italiana grazie
Quali io qui faccio una piccola come dire parentesi che riguarda anche con la mia esperienza professionale
Perché lavorando tutti i giorni e alla radio occupando di un programma
Che dicono di successo un proclamò popolare e dove la gente chiama telefona non soltanto quelli che inseriamo nella trasmissione ma tutti quelli che sulle due trecento telefonate al giorno ci arrivano più i fax che sono tante senza scusate eh Carlo insomma le telefonate centinaia di telefonate che ogni giorno ci arrivano più un fax ecco da lì e si arrendeva trattandosi probabilmente di un un pubblico di ascoltatori medio-alto c'è gente che legge che informata
Che fautore per far politica e colleghi si scopre che c'è veramente una foglia di partecipare con la voglia di dire la propria e qui è facile dire che un giorno un tempo esistevano le sezioni dei partiti esistevano le cellule dei partiti esistevano i circoli Clyde esistevano le parrocchie forse anche dove si faceva attività politica dove comunque si andava a confrontarsi esprimere le proprie opinioni più sulle idee
Poi certo sappiamo che nella cosiddetta Prima Repubblica tutto questo spesso anzi quasi sicuramente si è deteriorato le sezioni dei partiti quando si aprivano si aprivano magari
In occasione di campagne elettorali o in occasione di congressi per cui c'erano i famosi signore delle tessere vi ricordate che oppure i grandi elettori che organizzavano il voto per cui anche nel recente passato certo somma non si faceva tanta politica soprattutto negli anni recente però mi chiedo e questa è una domanda che mi faccio io ma proprio tanta gente che che chiama la radio perché spesso la radio diventa un surrogato anche di queste forme di questi strumenti di di partecipazione c'è la moglie che c'è da parte del cedente di dire la propria
Ecco mi chiedo oggi cosa sia realmente cambiato nell'epoca appunto vede il bipolarismo nell'epoca del maggioritario
E credo che i
La difficoltà di farsi sentire da parte dei cittadini di farci sentire all'interno delle forze politiche
Che questo è sicuramente uno dei nodi più importanti da da sciogliere
Non siamo più appunto il signore delle tessere però arcinoti le difficoltà sono sicuramente di altro tipo ma si avvertono sente di più perché mancano proprio i luoghi della politica
Mancano le sedi dove si faceva in qualche modo formazione politica prima in tutte le sedi dall'università ai luoghi di lavoro alle sedi sindacali per ore permane in una certa misura insomma tutto questo si faceva si faceva come dire c'erano delle forme di iniziazione alla politica la formazione politica oggi io
Come dispense ciascuno di noi sono incontriamo tanti giovani
Che non sanno come fare per vicina sì al mondo tra politica io partirei da qui per avere così una prima come dire delle prime opinioni pro da parte del dei nostri interlocutori credo che
Le elezioni del ventuno di aprile
In qualche modo abbiano segnato un punto di arrivo un punto di partenza
Rispetto al tema della partecipazione
E dei oli della partecipazione politica che non riguardano solo i giovani guardano tutti i cittadini evidentemente di cui probabilmente la questione dei giovani è un aspetto particolarmente delicato e acuto ma direi che la crisi della partecipazione è una crisi
Chiedo anche scusa ma all'influenza per cui ha una voce un po'
Assente stracci
Il problema come dicevo è quello della partecipazione nel suo complesso della capacità di rappresentanza delle attese dei cittadini
Il ventuno di aprile direi che c'è stata una sorta di punto di arrivo di punto di partenza
E quindi una prima risposta a questo grande desiderio
Di ricominciare a partecipare attivamente
E perché dico un punto chi arriva perché dico un punto di Perth
Un punto di arrivo perché l'Ulivo
è in qualche modo riuscito
Appare voce a quella parte del paese
Che si era in qualche modo sentita estranea dalla partecipazione dal dibattito dall'azione poi
La grande differenza con il voto del novantaquattro è che per la prima volta non novantasei c'è stata una maggiore consapevolezza una maggiore maturità della cultura politica
Che ha consentito che il confronto avvenisse davvero su programmi alternativi e sugli character netti cosa che era mancata nel novantaquattro e novantaquattro probabilmente l'aveva capito
Forte di quelle intuizioni che poi non è stato capace di coltivare solo Berlusconi
Berlusconi aveva capito che c'era bisogno di una leadership di un programma
Di una capacità di tenuta complessiva anche se poi l'articolazione con quella della realizzato era stata un mezzo imbroglio perché era diversa dal nord rispetto a come si era organizzata nel Sud produzione c'era stata
Io non ho i progressisti nel novantaquattro e i popolari i segni nel novantaquattro questa intuizione non vero e pagare un attrezzo in qualche modo dell'inadeguatezza della loro proposta
Si presentarono divisi e furono sconfitti
La la grandezza dell'intuizione dell'Ulivo eh che in qualche modo sia data la possibilità ai cittadini di riconoscersi in una proposta politica in una maggioranza politica in un programma politico nullità
E si è data la possibilità concretamente di partecipare alla formazione
Di questo processo la novità più significativa nella vicenda dell'Ulivo è stata quella di avere in maniera molto congiunta in maniera molto forte pone puntato sulla costruzione di un programma dell'Ulivo e due coinvolto moltissime persone nell'elaborazione di questo programma
Io non sono rosa conto
Di cui al momento non cresceva questa cosa ci fosse una fondamentale e sostanziale sottovalutazione da parte per esempio dalla stampa di questo fatto
E si facciano male conferenze stampa in Prodi o Veltroni illustravano il processo per dare le modalità della costruzione di un programma comune alle domande dei giornalisti erano rivolte che cosa ne pensa a questo proposito Spini che cosa ne pensa Boselli D'Alema che cosa dice di questa quest'altro ma ora cioè la sottovalutazione passano a meno che non c'era forte nel Paese toghe che era cresciuto
E cioè la partecipazione di tantissima gente alla costruzione di un programma
E era persone che avevano militanze politiche consolidate erano iscritti al Partito popolare il PDS ad Alleanza pratica i socialisti tutta solo che non avevano più nessuna militanza non aveva avuto mai alcune militanza
Ma che si sentivano coinvolti in questo processo
Che al processo in uno scatto e cioè per la prima volta nel novantasei compiutamente realizzato
Del referendum la vittoria dell'Ulivo
Del novantasei è una sorta di vendetta di tutti i referendari rispetto a le molte incomprensioni che l'indomani del novantaquattro si è però
Questa era la parte del Progetto la parte l'altra parte che ha consentito la vittoria dell'Ulivo era quella della coalizione dei partiti e qui sia per l'altro grosso tema cioè non è possibile immaginare una partecipazione attiva alla vita politica senza lo strumento fondamentale reperti
Ulivo quindi come Progetto grande tensione ideale ma anche elemento che capace di tenere insieme partiti che fino a qualche stagione fa si combatte
Il rischio è che dopo il ventuno di aprile
Non vada avanti nel progetto nella coalizione dei partiti nel senso che ebbri della vittoria
E soprattutto delle cause che ci hanno portato a vincere in qualche modo esauriti in questa grande competizione elettorale si faccia decadere tanto il Progetto quanto i rapporti tra i partiti
è la vera scommessa che finora resta inespressa è proprio questa
Cioè quella di restituire ancora tutta intera la grande idealità di un progetto comune
Che vede cattolici laici ambientalisti socialisti
Tutti assieme nella costruzione di un programma di governo per il Paese e quindi nell'offrire occasioni di partecipazione in questo senso
E dall'altro la scommessa della rimessa in discussione delle strutture dei partiti così come sono
E questo è probabilmente il nodo del problema che deve essere risotto se l'Ulivo resta così com'è oggi
Rischia nel due mila uno
Di non essere non solo più l'Ulivo ma di non essere nemmeno vincente ci credo che nessuno di noi debba dimenticare una cosa
Noi il ventuno di aprile abbiamo vinto per una serie di circostanze che credo non si ripeteranno più tanto è vero che noi siamo maggioranza in Parlamento non siamo maggioranza nel Paese
Allora la sfida è quella che l'Ulivo posso diventare maggioranza nel Paese e qui bisogna stare attenti a delle arroganze intellettuali di cui in qualche modo ognuno di noi è parzialmente Tina
I partiti sono convinti che senza di loro nulla poteva essere fatto nulla si può fare e hanno ragione
Chi è come ritengo definito io un fanatico ulivista è convinto che senza quei seicento mila voti in più che l'Ulivo portata rispetto alla somma dei voti che nel proporzionale i singoli partiti
Hanno preso non si sarebbe vinto abbiamo ragione tutti e due abbiamo tutti e due degli elementi di arroganza intellettuale che dominano cancellare nel senso che i partiti sono fondamentali esistono ma non significa cristallizzati sulle strutture del passato e sulle strutture che hanno in qualche modo consentito loro di essere nel bene e nel male protagonista della vita Prodi così come c'è arroganza nel momento in cui si pensa che solo fuori dei partiti ci possa essere la salvezza e quindi l'occasione della partecipazione
La sfida è questa a trovare il punto di equilibrio tra queste tensioni e voglio
Consente FIOM
Si sente sonora
Vasco state Tire andata oltre a fronte affrontato il discorso comincia la fregata prese il discorso delle strategie e quindi a questo punto no politiche quindi non che su perché superiore strategie elettorali dell'Ulivo alla L'Ulivo
Dovrà continuare ad essere una una coalizione di tutta una serie di forze politiche che si ritrovano nel centro e della sinistra invece forse in brevetti di tempo e qui poi è un po'il tema centrale del per congresso poiché di Alleanza democratica oppure in breve tempo pensare di proiettarsi verso il partito democratico nelle forme che accennava appunto l'onorevole Bressa re io non mi dica la mia opinione personale credo che non interessi però io nacqui svolgo le funzioni di conduttori e quindi adesso sentiamo invece Franco Marini che forse su questa delle cose da dire almeno parliamo di tempi brevi di tempi medi di tempi lunghi perché questo è molto importante sottolineare l'aspetto dei tempi
Ma io l'ho
Debbo dire che
Mettiamo da parte le arroganze perché Minniti non c'è nessuno di noi può essere arrogante Luís forse poteva esserlo
Sbagliando pure se lo fosse stato ma partendo da una situazione di rappresentatività di partito molto più alta dalla nostra
Gente come me può esserlo stato nel passato non io come persona che del resto un'esperienza limitata di militanza di partito diretta perché sanno o ero già in un partito quindi non c'entra questo ma io lo voglio dire in partenza perché voglio dare qualche risposta un po'più tranciante insomma un po'più
Allora e quindi senza nessun arroganza perché siamo alla ricerca di di di una costruzione che non è stata completata chi può
Disconoscere ruolo in merito
E capacità di vedere la prospettiva insomma anche di respiro strategico a quanti si sono impegnati nella fase precedente alle ultime elezioni in questa battaglia dell'Ulivo nessuno dico io fu una buona intuizione
Fu anche sul piano proprio della presentazione dalla capacità di suggestione
E oggi sappiamo bene quanto la politica debba fare i conti con i mezzi che poi trasmettono i messaggi è davvero una buona suggestione una buona immagine
Una sintesi che rappresentativa forte questo è molto importante Aimi io preferirei che non lo fosse sono un po'all'antica preferirei un dialogo politico o meno
Meno immediato meno emozionale e meno legato ai mezzi di comunicazione ma questo è un problema una preferenza personale con questi strumenti con questo modo di fare politica dobbiamo fare i conti allora l'Ulivo è stato questo
Io debbo dire e questa è una mia convinzione anche personale che nell'epoca del maggioritario come avete scritto qui per di positivo l'Ulivo è riuscita ad impersonare un leader perché è pur vero che non lo abbiamo votato
Però abbiamo fatto una campagna elettorale questa è la novità forte forse riusciremo a sistemarla meglio con se la Bicamerale va avanti e dovremmo farlo però l'alleanza indicato un leader un leader che ora fa il presidente del Consiglio un simbolo
è un'alleanza un'alleanza che aveva l'ambizione di non chiudersi nella rappresentatività dei partiti che lo coinvolgevano
Che in essa si coinvolgevano queste tutto positivo e secondo me pensare ai partiti come punti di riferimento
Insostituibili anche per le battaglie prossime dentro un sistema maggioritario è sbagliato noi dovremmo cercare di trovare le forme di coinvolgimento più largo
E ma rispetto alla insoddisfazione che proviamo tutti nella situazione in cui ci troviamo secondo me dovremmo andare un po'più al fondo
Noi abbiamo vinto per tutte le cose che abbiamo richiamato che ha richiamato Bresso e che anch'io ho detto sono importanti secondo me noi abbiamo vinto per una ragione ulteriore forse quella di fondo
Che dopo l'esperienza del governo della destra beh in Italia è stata vincente l'alleanza di centro sinistra
Ed io se guardo alla prossimo futuro penso che la proposta forte legata ai contenuti dalla politica sia questa
Quali sono i problemi che appassionano la gente oggi in Italia grandi drammatici non solo in Italia uno e cento
Quale prospettiva per questi Paesi
Troppo poco ragioniamo sul futuro di queste democrazie industriali europee
Paesi dei quali siamo stati abituati negli ultimi quindici anni a battaglia acquisitive
Si lottava si proponeva la politica il discorso nel sociale si avevano conquiste oggi noi siamo in una fase in cui questi Paesi
A democrazia come la nostra in particolare in Europa
Stanno in un crinale nel quale le ristrutturazioni profonde che debbono essere fatte non porteranno non è realistico proporre alla popolazione italiana tedesca francese o inglese
Che noi faremo questi aggiustamenti costruiremo l'Europa e miglioreremo globalmente per tutti il tenore di vita delle nostre popolazioni questo è il vero grande problema che noi abbiamo questo non è possibile
L'Europa bisogna farla
Perché questa area del mondo senza una forza maggiore di Paesi di cinquanta milioni di abitanti su senso mercato i trecento trecentocinquanta milioni di abitanti senza le risorse di tutti questi Paesi messi assieme
Con i mercati aperti non ci difenderemo
Dal
Dalla concorrenza dell'area americane dell'area asiatica io faccio un piccolissimo esempio l'altra sera in un dibattito molto partecipato a Pinerolo organizzato dal mio partito
Si è alzato giustamente li qualcuno che ha posto il problema della Olivetti
E mi ha detto con l'occhio forse al fatto che mi capitò è ancora sono accusato di questo di aver trovato una via per la sistemazione di mille cinquecento dipendenti della Olivetti quando fu nel novantuno novantadue dice ma che succede annoi
Perché c'è un'area dei trenta mila mi pare oggi addetti dell'Olivetti che è quella dei personal computer che saranno venti mila ebbe di ma che c'è
Io risposi con preoccupazione naturalmente poi ne parlò questa amico dicendo sì preoccupatissima come pensate che l'Italia possa difendere la produzione dei personal computer per la Olivetti da sola
Sapendo che la ricerca in questo settore galoppa in America anche in Giappone in America si fanno investimenti stratosferici in questo settore che è strategico anche per noi
Gli investimenti e ne usufruisce la IBM ed altre società molto più grandi della Olivetti poi le macchine vengono costruite assemblate in Paesi dell'Asia
Perché non li fanno più in America dove il costo del lavoro e un ottavo di quello che è nel nostro Paese noi siamo senza ricerca e abbiamo un costo del lavoro se Totò molto superiore non la difenderemo questa produzione
Dovremo fare ecco un discorso europeo su questo piano sarebbe un discorso di natura diversa
Quindi io so che dobbiamo fare questo sforzo dobbiamo difendere lo sviluppo
Se ci fermiamo le grandi questioni anche del risanamento della finanza pubblica e della difesa del lavoro non li risolviamo difendere lo sviluppo e il lavoro riformare lo Stato sociale perché non regge
Neanche l'accordo ultimo sulle pensioni alla lunga regge perché ci sono squilibri strutturali che meritano una riflessione ulteriore io sono abbastanza convinto che quello che ha fatto il Governo per la Finanziaria salvo gli aggiustamenti possibili sia stato uno sforzo positiva coinvolto Rifondazione nell'accettazione delle regole di Maastricht
Però ci sono problemi aperti sono convinto che mio figlio non prenderà la percentuale di pensione quando ci andrà sperando che lavori e faccio tutto quello che deve fare e che ho preso io
Giorgio l'ottanta per cento è indifendibile nella prospettiva storica i nostri ragazzi ci andranno con il cinquantacinque sessanta per cento se mettiamo i conti in equilibrio quindi bisogna lavorare dentro gli assetti dello stato sociale
Chi ne può fare queste cose Bressa perché ha vinto
Abbiamo vinto per l'Ulivo per la suggestione per il lavoro politico per il coinvolgimento e perché dopo l'esperienza del governo della destra queste tre grandi questioni le può affrontare in maniera positiva un'alleanza che coinvolga
Lei culture prima ancora che le forze politiche badate bene
La cultura socialista quella laica quella del solidarismo
E dell'esperienza cattolica democratica agli altri con le loro contraddizioni e con la mancanza di capacità ad elaborare risposta questi problemi gli italiani hanno capito che forse non potevano fare un'azione di governo positiva
Di questo io sono convinto poi ci sono anche convinto che noi ci muoviamo come governo di centrosinistra come Alleanza politico una parola sui partiti
Noi ci muoviamo con due condizionamenti noi
O abbiamo uno straordinario successo di governo e allora l'alleanza
Si consolida perché ha ragione Bressa la destra non l'abbiamo sconfitta abbiamo vinto le elezioni ma non è che abbiamo cancellato adesso oggi siamo alla prova grande azione di governo e capacità di affrontare alcuni problemi di aggiustamenti istituzionale
Che anche nella coscienza dalla gente sono entrati e il maggioritario ha bisogno di questi aggiustamenti per poter continuare ad andare avanti
In questo quadro che quindi vi vede proprio convinto dell'alleanza che abbiamo fatto qualcuno dice per sempre ma figurati in politica che vuol dire passerebbe forbice ce lo spiega
Beh queste l'alleanza che abbiamo e ci sono come ho richiamato ragioni di fondo che la giustificano come la organizziamo
Qui c'è un problema grande io quello che dice la Costituzione dei partiti politici mi va benissimo i canali di partecipazione
Una struttura democratica interna i limiti della caduta delle vecchie esperienze sono legati al fatto che questi canali si erano pronti si erano burocratizzati
Perché l'Italia ha avuto l'anomalia di cinquant'anni di governo degli stessi gruppi dirigenti
Io non ho dubbi ha da a dire che questa è stata l'enorme anomalia italiana nemmeno l'Albania durato tanto tempo con la inamovibilità dei suoi gruppi dirigenti non mi fate fare l'autocritica per dire che la colpa è stata dalla Democrazia cristiana perché non ci sto
In Italia non si è creata nel corso del cinquantennio un'alternativa liberale o socialdemocratica
L'unica che c'era un governo ai del della DC e quindi a questa fissità della responsabilità politica era quella del PC e l'italiano l'ha rifiutata non mi sento di dire che allora sbaglia
Però questa è stata una grande anomalia noi quindi siamo convinti di rafforzare il maggioritario
Se non altro per garantire una democrazia veramente dell'alternanza che abbia più possibilità di ricambi perché quando ci sono i ricambi forse anche degli scivolamento in molte direzioni non positive si possono evitare
Come ci muoviamo allora i partiti debbono avere la consapevolezza che il dialogo con la società deve essere più largo
Non ci può essere autarchica dei partiti non ci può essere esclusi Nismo diretti di rappresentatività io di questo sono convinto ma non riesco a vedere nel breve e nel medio periodo la fine dell'esperienza di partito
Se son ambiguo dico che poiché ho fatto tanta fatica per quello che rappresentava motori non moltissimo rispetto all'alleato dalla Sinistra democratica per esempio
Nelle ultima campagna elettorale a convincere chi diceva ci siamo combattuti per quarant'anni ora mi dice guarda perché poi nell'uninominale ce n'era uno a contare di deputato di senatore
Certo era facile per me dire guardate che in quel collegio ci sono io anche loro debbono votare me e hanno qualche problema come ce l'avete voi
Ma al di là di questo pensare ad un partito democratico nel medio nel breve periodo diciamo nel breve
Che veda assieme sciogliersi la esperienza del socialismo
Dell'ex comunismo con quella dei cattolici e dei laici se mi permettete una invasione di campo che si ritrovano in questa unica formazione politica io vedo una operazione
Estremamente intellettuali mistica
Illuministica insomma una volta un gettare il cuore oltre l'ostacolo che mi pare non possa andare positivi risultati allora il problema aperto e combinare assieme una rivitalizzazione dei partiti e strumenti di partecipazione aperti
Che possono riguardare l'organizzazione interna di partito che non può essere più solo quella della tessera e dei club più uscire
Ma anche la coalizione che possa avvenire un suo respiro visto che vivrà la coalizione attorno ad un programma e a un leader di volta in volta Espresso l'aspirazione di Bressan può trovare uno spazio ma uno spazio che vede come fondamentali le presenze dei grandi filoni culturali che mi pare abbiamo ancora molto da dire sì e se sono capaci di trasformarsi in modo anche radicale ritornare ad essere forti canali di comunicazione
Non credo di essere stato molto ambigua almeno come questa prima no anzi mi sembra mi sembra estremamente chiaro Marini
Anzi di solito di fronte a a temi come questi si cerca di essere sempre molto sfumati diplomatici lasciando senza le porte sulle finestrelle aperta io credo che Marini ha delineato con molta chiarezza quello che intende sia dal punto di vista come dire dei contenuti che degli strumenti e qui il problema poi si pone in termini chiari adesso io non mi soffermo perché sarebbe interessante fare un'analisi anche di tutti i contenuti del che Marini accennava a cominciare dalla riforma dello stato sociale quindi dalle politiche
Del lavoro del le note che oggi eccetera eccetera che il tema è vastissimo però volevo chiedere a Giorgio Benvenuto
A questo punto e certo che nella sinistra mi si conceda di usare questo termine del centro sinistra del discorso proprio complesso ma diciamo e la sinistra inserendo nella sinistra quindi i cattolici democratici che in qualche modo guardano a sinistra
Le leggi del centrosinistra avverte che la chiama centosei era era per semplificare verso va be'diciamo che nel settore quest'no era anche per facilità del linguaggio perché oggi si dice sempre le due sinistre
Secondo me sì cominciano a delinearsi invece il tre sinistre non dove perché una sappiamo è quella che probabilmente sì profili era quella che farà parte del PDS continua e insieme a tutta un'altra serie di componenti che inevitabilmente andrà diventare la sinistra nuova la Sinistra Democratica Sinistra riformista
L'altra e quella veri Fondazione a meno che non succederà qualcos'qualcosa che lui convincerà a confluire in questa grossa componente e la terza sarà di centrosinistra ma sarà quella cattolica inevitabilmente allora Giorgio Benvenuto come la pensa
Ma vediamo se prendo anche lo spunto non solo dei problemi che diceva ora Aldo e anche prima ma anche da quelli di Bresso dai di Marini sottoponendo all'attenzione di tutti alla riflessione anche nostra tre caratteristiche con le quali dobbiamo fare i conti
Una
Ritornando al tema dice nell'epoca del maggioritario noi ci troviamo in una situazione dove nella società
Cioè una grandissima partecipazione alle scelte politiche
Rispetto ad una realtà chiamiamola quella della Prima Repubblica dove era forte la dialettica sociale forte l'antagonismo ricordiamo tutti invece nell'epoca del maggioritario così come si è determinata nel nostro Paese noi abbiamo un livello di partecipazione notevolissimo attraverso le istituzioni
Perché con la politica dei redditi e la politica della concertazione cosa che non era mai capitata nel nostro Paese
C'è un coinvolgimento pieno delle organizzazioni delle varie forze sociali
Fatto nuovo è una novità con la quale ci troviamo ad operare la seconda che per esempio questa legge finanziaria io lo sottolineo non è solo una legge finanziaria che ha aspetti di carattere tradizionale come quello della con la quale ci siamo dovuti misurare nel passato ma contiene ed è stata preceduta da due fatti importantissimi forse non c'è la capacità i sapere a venire questo elemento di comunicazione uno questo patto per il lavoro che è stato fatto che contiene elementi di grande novità
Un atteggiamento molto diverso perché era molto difficile che tra organizzazioni sindacali e imprenditoriali si dimettesse pesantemente in discussione delle conquiste consolidate e fisse
Questo ha preceduto la legge finanziaria e nella legge finanziaria c'è una risposta perché cioè un degli Investimenti non dei tagli in quella direzione
E la seconda io la sottolineo anche molto importante e che le stesse scelte di politica fiscale sono state anticipate da un accordo che è stato raggiunto con tutte le organizzazioni dei lavoratori autonomi e delle professioni cioè come dire ci troviamo in una fase dove c'è una grande partecipazione una grande partecipazione alle scelte di politica economica e alle scelte di politica sociale
Ma mentre c'è questa grandissima partecipazione si avverte come dire
Un malumore
Sì sì i cittadini singolarmente non si sentono rappresentati non lo avvertiamo attraverso i canali tu parlavi prima della radio
Ma basta assistere ai tal corso alle cose di Costanzo degli altri cioè mentre c'è il massimo della politica di partecipazione
Cioè
Il più diffuso risentimento o il senso come dire di non essere coinvolti nelle scelte di politica economica quindi un primo problema che si pone nel maggioritario
Le organizzazioni
Sociali le diverse realtà sono o no ancora rappresentative o non lo sono
O sono come dire ancora troppo legati a un modo di fare che era quello della Prima Repubblica e quindi non è storia escono essere più un canale di partecipazione che attivi non c'è solo forse una oltre a una crisi dei partiti non c'è anche una crisi delle altre organizzazioni rappresentative quindi un tema
Sul quale rifletto il secondo che io sottolineo
E la debolezza in un certo senso di questa alleanza che a tutti gli aspetti positivi che sono stati ricordati e quindi non ripeto perché condivido sia quanto detto Bressa sia quanto ha detto Marini
Ma nell'alleanza quello che io avverto nella via esperienza lo dicevo ancora stamattina sentito era presente qui ventri e Veltri ha fatto un lungo elenco delle cose che non vanno io vedo prevalere in una parte dell'alleanza dell'Ulivo un atteggiamento che è ancora quello che di forze di realtà e di persone che non hanno capito che sono al governo per cui pongono i problemi dicono bisogna fare questo bisogna fare quest'altro cioè come dire come se esistesse
Ancora la non convinzione che si sono vinte le elezioni c'è un'alleanza questa alleanza deve governare ma deve chiedere agli altri di fare ma deve essere in grado di operare di progettare
E qui c'è l'altro elemento che ci pone poi problemi della comunicazione della partecipazione
E che così come avviene questa comunicazione proprio perché c'è questa debolezza e c'è questa crisi della rappresentanza delle organizzazioni proprio perché c'è stata una demonizzazione eccessiva partiti perché certi partiti avevano tante colpe tante cose che non andavano però rappresentavano anche un elemento di di vivacità
Di dialettica noi abbiamo un tipo di comunicazione così come avviene sulla grande informazione
Sulla televisione anche questo si capisce non è che noi dobbiamo pregare ad essere così nella quale prevale un atteggiamento come dire polemico cioè ha successo chi partecipare a una trasmissione naturalmente dice che le cose non vanno cioè
Non c'è come dire una cappa che una possibilità
Di individuare dei canali nelle quali non ci sia solo la protesta ma ci sia anche la proposta e qui vi sono degli elementi come potrei dire di riflessione che io pongo perché questi possono essere anche una debolezza perché c'è una tesa
Nel cambiamento una volontà di acquisire dei risultati che porta a dare dei giudizi e dei giudizi nei quali le alleanze i leader si consumano corrono il rischio di consumarsi con grande rapidità perché non sono in grado di assicurare rapidamente ai cambiamenti alle aspettative e vengo qui
A una osservazione che faceva Marini che io ritengo importante e sulla quale dobbiamo come dire pensare di immaginare come far crescere anche quella che è stata un'alleanza vincente quindi più che a lei ingegneria e dei partiti delle costruzioni di partiti e cosa mi preoccupa il reparto di cui e che noi ci troviamo in una situazione nella quale le cose sono cambiate con grandissima accreditati Franco ha ragione e noi abbiamo vinto le elezioni con un Progetto con una proposta
Con abilità con una capacità di alleanza indicando un leader indicando anche un programmati era in grado di esserci realistico
Ma ci troviamo in una situazione nella quale
Corre capire che l'Italia il mondo occidentale è profondamente cambiato
Che ci troviamo in una fase nella quale non si possono distribuire io dico scherzando ai miei amici del PDS gli ho detto e siete andati al Governo nel momento peggiore
Perché prima si dava adesso dovete toglierebbe e quindi non è facile come dire affrontare questo discorso lo dico così ironicamente
Ma
Non ironicamente ma realmente problemi sono enormi perché ci troviamo in una situazione
Nella quale la struttura è profondamente cambiata noi continuiamo a ragionare come se si trattasse di grandi impresa di grandi realtà degli operai dell'industria la realtà è profondamente mutata gli operai sono in grandissima minoranza come lo sono i lavoratori dipendenti c'è un mondo molto diverso e molto variegato la situazione del Paese profondamente cambiata
Voi potremmo criticare Bossi ma quando quasi un terzo delle entrate fiscali dello Stato sono in Lombardia ci rendiamo conto di come sono le dimensioni del nostro Paese ecco io credo che qui ci troviamo in una situazione nella quale occorre ripensare riprogettare nelle quali certo l'alleanza dell'Ulivo è stata vincente ma se vuole consolidarsi deve evitare di cadere nella trappola del continuismo deve essere in grado questa alleanza come dire di spezzare le catene di una burocrazia di un apparato dello Stato di una realtà rende estraneo la gente non gli permette di di partecipare e quindi quei temi
Ripensare lo Stato sociale
Pensare a una politica del lavoro diversa sono giuste le gli stessi criteri le stesse regole che valgono per la FIAT o valgono per la piccola
Impresa il sistema pensionistico come può funzionare come può essere snellito decentrato sul territorio la politica cioè qui manca come dire una progettazione forte è io credo che qui l'Ulivo deve operare e qui devono come dire avere valore le diverse culture quindi se l'Ulivo deve incamminarsi verso qualcosa di più forte
Deve partire da queste questioni deve su queste questioni riattivare un canale e qui finisco quattordici di sinistra la sinistra quante sinistre cioè io penso che anche il concetto di sinistra da rivalutato
Cioè Vacca modificato Toni Blair fosse una volta l'avremmo non avremmo considerato una sinistra e sinistra chi dipende come dire
Le conquiste di ieri e fa una battaglia ideale ma di di di cedere magari un pezzo per volta
Ho e sinistra come potrei dire chi è capace di ripensare un nuovo modello di solidarietà ma un nuovo modello di stato sociale che sia in grado di poter dare delle opportunità anche agli altri quando Franco parlava del del figlio effettivamente vero perché io mio figlio vicende qui diciamo ma se uno deve pensare ai figli o ai nipoti
E deve pensarci in un'ottica che non può essere quella di ieri
Siamo in grado di riprogettare di ripensare ma io penso che l'alleanza sera elettorale ecco non era solo un'alleanza elettorale ed anche un Elena alleanza
Progettuale ecco noi dobbiamo evitare che lo sminuzzato lento nelle logiche dei partiti riaffiorare della portarti citazione assoluta e ci faccia ridurre quella che è stata un'alleanza elettorale Bhatti aveva contenuto programmatico ci faccia ricadere in una logica dei partiti e dei partitini e quindi bisogna ripartire di là ecco certo se uno dice voglio fare il partito democratico ma voglio fare però euro un'operazione geometrica mentre invece bisogna ridare slancio a un disegno di cambiamento che che guardi al futuro quello che in altre realtà si ha il coraggio di fare io citavo a proposito di sinistra beh i dubbi
Che ci sono stati in Italia i condizionamenti nuovo su Prodi su L'Ulivo per cui questa scelta dell'Europa era vista come era vista su questo dubbio abbastanza diffuso se io penso al Pasok il Pasok scadimento le elezioni in Grecia che ha delle condizioni peggiori delle nostre andando alle elezioni avendo uno scontro con la destra che proponeva di rimanere fuori dall'Europa la proposta dice facendo una scelta chiara per l'Europa ecco credo quindi che il ruolo e di ridare forza a quel programma di costruire il futuro partendo dalle risposte che dobbiamo essere in grado di dare alle questioni che venivano sollevate Franco da Bressan
Eppure anche i greci tenuto Tangentopoli no lei mi pare che c'è un un punto in comune tra i nostri tre interlocutori poi non so sentiamo anche cene se se voi prenda la parola su questo punto così beh intanto volevo dire queste cioè che mi pare importante il sul soffermarsi approfondire il il tema dell'Ulivo come coalizione elettorale
Che tutti quanti sappiamo che l'Ulivo era stato pensato non certo da tutti ma sicuramente da molti interlocutori come una una sigla che potesse prospettiva diventare qualcosa di più forse avviarsi a diventare una forma partito come accennava anche prima l'onorevole Bressa sia pure in prospettiva
Adesso mi pare di avvertire anche nelle analisi fatte da Marini pervenuto in forse in certa misura anche dall'onorevole Bressa che che la coalizione sta soffrendo soffre propri tante debolezze proprio perché non è riuscita a confrontarsi proprio sul piano appunto progettuale cioè su sui grandi temi della riforma della società sullo stesso tema europeo
Che il clou che la parte centrale di ogni discorso ormai mi pare di di riforma della società
E questo è sicuramente una grande debolezza una debolezza che alla fine finisce col diventare un grande peso
Anche in vista di prospettive politiche organi organizzative future ho visto che nessuno tranne la chiarezza di Marini ma nessuno si è avventurato sulle prospettive organizzative politiche sentiamo cene come la pensa
Io non volevo fa parte di questo dibattito non non dovevo far parte però chiamato in causa non mi tiro indietro sì io credo che un'analisi in questo senso vada fatta e vada fatta con molta laicità
Cioè è evidente che l'Ulivo è nato come Alleanza democratica a suo tempo nacque per creare qualcosa in più di una semplice alleanza di governo
La semplice alleanze elettorali addirittura perché siamo in questa fase secondo me non siamo più nemmeno all'alleanza stretta di governo siamo tornati alla fase precedente l'alleanza elettorale un passo indietro
è nato per cercare di cogliere all'interno della società una spinta di novità
Che veniva che veniva trascinata dall'epoca referendaria
Che aveva tentato di trovare spazio e e casa in varie la realtà che nel tempo si sono susseguite la lega Berlusconi qualcuno il partito dei giudici cioè quelle novità che tendevano a superare un modo che era considerato vecchio di fare parte politica cioè i vecchi partiti per come erano strutturati per quello che rappresentavano cioè i vecchi partiti non perché i partiti fossero o sono superati ma perché l'immagine che i cittadini che grande parte dei cittadini avevano di questi partiti era diventata quella di apparati che non servivano più a mediare tra società e istituzioni ad aggregare per grandi interessi a promuovere classe politica fare selezione ma servì ad occupare
Lo Stato
E non solo
Allora c'era questa voglia di novità
La a chi raccolta del primo è stato Berlusconi ne è stato Bossi bisogna prenderne atto
Tant'è che questa voglia di novità se incarnata per un periodo di tempo in quella dice secondo me la la sconfitta dei progressisti nel novantaquattro al di là degli errori del non aver proposto il leader il programma al di là del fatto che i buchi della democrazia cristiana i popolari in quel momento non fossero
A alleati eccetera è stata questa questo io credo che si possa con l'Ulivo ha colto questo aspetto
E ha dato una speranza a questo pezzo di società una speranza di superare il vecchio concetto di partito il vecchio concetto di mediazione tra partiti soprattutto rispetto ad ogni cosa
Il pezzo avanti l'alleanza di governo forte che dovesse superare non le culture
Delle quali ognuno di noi è gelosissimo mai gli apparati che sono qualcosa di deteriore rispetto alle culture
Questa speranza è stata colta seicento mila elettori hanno votato l'Ulivo pur non votando nessuno dei partiti della coalizione questo è un dato fatto
Io dico l'immagine che oggi l'Ulivo da soddisfa queste seicento mila persone
è conta come vera novità rispetto al vecchio panorama politico a me sembra di no
A me per esempio personalmente questa idea non lava io vedo ritornare in molto la pratica del confronto tra partiti
Cioè non vedo il governo dell'Ulivo
Io li vedo il governo della coalizione
Del vecchio centrosinistra nel quale si deve di discutere tra segretari di partito su ogni cosa che ha una certa importanza
Nel quale si rimediano le segreterie dei partiti la nomi le nomine a RAI nel quale si rivede a tra le tra le segreterie dei partiti alcuni provvedimenti di grande importanza questo non è sicuramente quello che noi speravamo fosse l'Ulivo
Allora oggi ci sono gli spazi per il partito democratico io penso onestamente oggettivamente Dino ma va persa la speranza perché questo partito democratico nel nostro Paese si possa in un certo momento formare come come somma di culture diverse
Come
Federazione di soggetti che si sa
Originariamente DiVersi ma che debbono superare a mio avviso in questo modello con sistema bipolare col maggioritario
Una anche una forma organizzativa oggettivamente secondo me è superata che senso c'è a oggi un partito che basi ancora la sua formazione sul conteggio di quanti tesserati ci sono
Sul confronto non trattenersi rispetto a soluzioni da dare ai problemi che c'abbiamo una società drammatici l'occupazione lo stato sociale pensioni qualcuno le le ricordava
Franco Marini sui quali io sono sicuro che all'interno dell'Ulivo non c'è una divisione per partiti io sono convinto che se parliamo di provocare tensione delle pensioni
Un pezzo di partito popolare con un terzo del PDS con un pezzo di Novi con un pezzo di altre amare la pensano alla stessa maniera e viceversa
Trasversalmente all'interno di tutti i partiti ci sono c'è chi la pensa in maniera diversa allora perché mantenere questa chiusura netta no io voglio ritengo che siano da valorizzare le culture che fanno parte dell'Ulivo tutte tutte con grandi storie con grandi passioni politiche con tutte ugualmente importanti nella crescita del nostro Paese sia chi ha fatto opposizione e di maggioranza chiesta dal governo che è stato negli occhi anche avversario ma tutte ugualmente importanti nella crescita sociale e politica di questo Paese io credo che sia giunto il momento di tentare di superare queste appartenenze strette
Provando ad andare oltre lo mando accogliere questa questo desiderio di novità
Questo desiderio di organizzazione di struttura di riferimenti nuovi che secondo me c'è nella società e che ripeto l'Ulivo ha incarnato nel momento elettorale quando ha coinvolto grosso numero di cittadini e la formazione
Del progetto della della del
Del programma di governo quando ha dato la sensazione di superare il discorso dei partiti per esempio la selezione glassa di dirigente altra oggettivamente altra delusione
Non possibile da superare in quel momento sicuramente unico mezzo
Però per esempio la scelta delle candidature che è stata fatta nell'ultima nell'ultima campagna detto io spero che non sia più ripetuta
Sì ripeto non era possibile non è un rimprovero a nessuno perché l'abbiamo fatto noi la fatti Polo non era possibile in quel momento fare nulla di diverso ma credo che se noi ci dovessimo ripresentare ad una prossima elezione
E sfornare su un piatto i candidati così come abbiamo fatto nell'ultima campagna elettorale dovremmo a quel punto poi veramente scomparire dalla dalla politica cioè ecco io questo credo che dobbiamo affrontare come ago e credo che questo sia le cose sulle quali tra l'altro mi pare di capire che non c'è contrasto allora partendo da qua vediamo come si può costruire nel tempo con il tempo giusto ma marciando in quella direzione perché se noi diciamo oggi non è possibile però non facciamo niente
Per arrivare e sarò sempre oggi non è possibile e che oggi cominciamo a dire che non è possibile però si può fare qualche passo cominciamo a fare qualche passo e con la speranza e lo vogliamo lanciare
Noi modestamente molto modestamente sapendo qual è il nostro ruolo in questo momento è in questa direzione
Resta Richard indicazione o meglio anche questa piccola provocazione vice anni ci dà lo spunto per un rapidissimo giro abbiamo ancora un quarto d'ora poi ci sarà un'altra tavola rotonda io farei un così proprio dei flash cominciando non c'hanno l'onorevole Bressa
Una provocazione fuori dalle secche diciamo che tondo Gianni dice confronto sulle politiche confondo sulle cose da fare il confronto tra forme gravi trova consenzienti in modo trasversale tra le diverse forze politiche sia perché non partiamo da lì per cominciare a costruire qualcosa di nuovo di diverso e in prospettiva io sono
Molto d'accordo con questo
Sono altrettanto convinto fortemente convinto
Che se non riusciamo a costruire di qui ai prossimi quattro anni
Qualche cosa di vero attorno a questo non c'è nessuna possibilità di vincere le prossime elezioni nel senso che non saremo in grado di rappresentare quell'esigenza di nuovo che invece siamo stati capaci di intercettare questa volta io sono condivido o meglio apprezzo molto la franchezza con cui Marini ha posto la questione e cioè la necessità di rivitalizzare i partiti editare alla coalizione un respiro diverso da quello che il problema però è come facciamo questo perché quello che mi preoccupa in questo momento
è che tanto nel partito democratico della sinistra quanto nel Partito popolare quanto nelle altre componenti culturali che hanno dato vita all'Ulivo
Rischia di prevalere una logica che porta ad essi spetta ad esasperare le caratteristiche della propria identità
E il tentativo logico comprensibile di allargare questo rispetto alla capacità di rafforzare i punti che tengono insieme queste culture
Quello che imponeva Ciani è il cuore del problema perché se arriviamo tra quattro anni
Alla scelta delle candidature che non è una spartizione tra forti ma è il momento di decidere chi rappresenta in quel determinato collegio quegli elettori
Con una costruzione che è ancora tutto e sono concentrata
Sullo spot sulla struttura del partito per quanto rivitalizzato questo possa essere rischiamo davvero di non avere fatto nessun passo in avanti
Il tema è posto che sono convinto anch'io che i partiti non possono scomparire
Come si è possibile portare i partiti al di là dell'affermazione logica naturale della propria identità delle proprie ragioni d'essere a riconoscere una dimensione che in qualche modo di super senza cancellati e consente loro di essere davvero interpreti di quelle esigenze Antimo che c'è stata e che siamo stati capaci di intercettare i seicento mila voti
Di quelle seicento mila persone che hanno portato l'Ulivo e si sono riconosciuti nell'Ulivo
Rappresenta una parte infinitesimale
Del lavoro che noi dobbiamo fare io sono convinto che le forze che le persone che sono iscritti a un partito e che votano convintamente per il Partito popolare per il PDS rappresentano una parte importante ma anche comoda nella raccolta del consenso
La sfida è che quelle seicento mila persone se vogliamo vincere la prossima volta devono diventare due milioni allora l'obiettivo che noi abbiamo è quello di cercare di intercettare questo milione e mezzo di consensi in più e questo non lo possiamo fare con la organizzazione tradizionale di raccolta del consenso
Allora che cosa vuol dire
Far sì che la coalizione abbia maggiore respiro
Vuol dire dare visibilità a questa coalizione vuol dire che l'Ulivo non può più restare solo un simbolo elettorale una sorta di Graal che viene tirato fuori i cinque anni deve essere il punto di riferimento quotidiano degli elettori
Che troppo dentro l'Ulivo
Sì è indispensabile che ci siano le forze politiche i partiti
Il mondo dell'associazionismo organizzato è altrettanto vero ma quello che in questo momento manca e rischia di impallidire sempre più è questa dimensione superiore della coalizione dell'Ulivo che non è un'entità superiore straccia
Ma è un'entità che è in grado di mettere insieme le forze dei singoli partiti con una proposta che vada anche oltre la loro stessa esistenza
Quello che mi rende preoccupato è che in questo momento ma anche un'attenta riflessione su questo aspetto
Nel mentre assistiamo a un dibattito molto intenso dentro il partito democratico alla sinistra del partito popolare dentro le altre forze laiche socialiste su come di costituire un'identità forte e allargare i consensi attorno a queste critiche una cosa importantissima
Viene messo in secondo piano il discorso della coalizione che li tiene tutti assieme
L'Ulivo è stata una coalizione elettorale e ha funzionato non dimentichiamo c'è stata una coalizione elettorale che a cui tutto anche della desistenza con Rifondazione Comunista
Senza nulla togliere a questo nella prossima volta dobbiamo essere in condizione di poter vincere per il consenso che costruiamo attorno al programma dell'Ulivo a cui si può e si deve aggiungere la desistenza di Rifondazione Comunista per io condivido la divisione in una sinistra moderna in una destra conservatrice
Però quella discorso assenso se non riusciamo a costruire le premesse perché attorno al programma dell'Ulivo è la dimensione anche organizzata dell'Ulivo ci sia davvero qualche cosa in cui uno si può riconoscere guardate che da questo punto di vista la sensibilità tra gli elettori rischia di essere più acuta e più forte che non quella tra i dirigenti di partito la riconoscibilità di un deputato eletto perché nell'Ulivo è molto più forte di quanto si possa immaginare
E non è un caso che moltissimi trovino nelle in numero di gran lunga maggiore superiore alle iniziative che i parlamentari che appartengono più o meno tutti un qualche partito fanno quando si presentano con l'Ulivo perché non quando si presentano come rappresentanti del singolo partito
Siccome questa è una realtà che c'è nel Paese questa realtà a questa realtà va data una risposta va data una struttura
E questo in questo momento il buco vuoto che noi abbiamo
Sono assolutamente convinto che la stagione del partito democratico non è questa stagione è una prospettiva per qualcuno intellettuale per qualcuno mitica per qualcuno una prospettiva senza futuro
Non c'è nemmeno l'imprenditore politico che incarni in questo momento questo progetto non c'è il consenso complessivo però questo non significa che non ci si debba porre il problema di come identità diverse che vogliono continuare a restare diverse possono trovare un'occasione di lavoro insieme
Nostro piccolissimo né in una realtà disarticolata il fragile come il Parlamento italiano in cui è difficile nel produrre una legge che abbia
Senso il contenuto di una legge il gruppo parlamentare su cui lei ha garbatamente ironizzato all'inizio popolari democratici l'ulivo e c'è un nome che sembra il titolo del di un film della Wertmuller che però un esempio di come identità storie e capacità diverse possono trovare un modello organizzativo che li tiene insieme li tiene insieme bene non vedo perché questo possano venire lei avvenga a livello di gruppi parlamentari non possa venire anche nell'organizzazione del consenso politico e perché questo non possa avvenire più complessivamente sotto l'immagine simbolo dell'Ulivo che per me resta comunque il progetto vincente quello che ci consentirà di intercettare il consenso tra cinque anni se questo non sarà avremmo sprecato una stagione importante per la democrazia grazie all'onorevole Bressa che è stato anche lui è stato estremamente chiaro anche se devo dire soltanto un codicillo giustamente
Repressa posso la questione dell'Ulivo sapessero dell'Ulivo sappiamo qual è il L'Ulivo non ha visibilità c'è una debolezza organica i vari partiti piccoli o grandi che in qualche modo ritornano si confrontano però soprattutto prevale la logica del patriottismo di organizzazione di partito e quindi non del patriottismo della coalizione e qui bisogna appunto guardare in prospettiva che succederà da qui alle prossime elezioni ecco il discorso la forma partito mi pare che sia rinviata perché stesso Bressa ha detto la stagione del parte democratica lontana mitica per alcuni addirittura non esiste
Per cui io aggiungo che forse sta prevalendo adesso stanno prevalendo altre questioni perché c'è la questione socialista come tutti seppe Tecce forse anche la questione laica e sicuramente c'è una questione cattolica che forse è un po'in ombra ma sì esiste perché i dibattiti poi sulla unificazione delle diverse componenti cattoliche o centriste del mettiamo le cure così che è più semplice della ex DC sicuramente si pone adora nel nel nell'epoca del maggioritario alcuna prospettiva come si pongono queste varie questioni a cominciare anche da quella cattolica Franco Marini
Ma io debbo dire che con che complessa rispetto alle questioni che ha posto avremo bisogno di un supplemento di approfondimento perché ieri voglio chiedere il coro metto
Perché questa un spicciolo sull'Ulivo io la condivido ma se non possiamo marciare verso
Una edizione di una forza politica capace di sintetizzare di scioglie vere le vecchie esperienze problema c'è io debbo dire il problema non si pone oggi eletti nell'uninominale io c'ho la target io sono uno conosciuto come uomo di partito giustamente perché svolgo un ruolo anche molto impegnato nel partito ma io l'Ulivo come riferimento nel collegio elettorale dove sono stato eletto tra poco ci metterò un cartello come quello di Bordon e non si fanno raccomandazioni quindi
Il punto non è questo allora la domanda chiave a cui non risponderò in maniera esauriente ovviamente è questa oggi rispetto ai rischi di un confronto politico io spero tra quattro anni quando è a scadenza o binari A che questa coalizione ossa lo svilupparsi appieno le proprie capacità e potenzialità e vedere una destra che possa riprendere il Soap avendo cosa possiamo fare di concreto io ribadisco non sono non appartengo al gruppo di quelli che dicono il partito mitizzato il partito cioè il partito e basta
Accetto il discorso liceali cui parte quello di Bressa col Giorgio già parlato più di contenuti nel primo giro
Di e dire ma la forma partito nessuno vuole cancellarla ma così come non basta
E qui potremmo parlare a lungo io qualche idea ce l'ho su come cambiare questi partiti renderli più legati ai movimenti della società però alla fine il consenso bisogna organizzarlo perché specialmente nell'epoca del maggior Dario se non ci sono strutture che canali Lizzano e se è sintetizzata attivano il dibattito il rapporto rischia di diventare quello di un leader con un indistinto orientati in un certo modo che non è una forma il e mo'Grazia che ci piace oggi l'Alleanza ha un problema il problema più urgente eccome poiché io credo che l'alleanza sia questa di centrosinistra e anche le tensioni che ci sono non arrivano alla rottura la componente di Rinnovamento italiano si articola i socialisti sentono fortemente la voglia di riproporre una visibilità però non si dice usciamo dall'Ulivo io questo non lo non lo sento l'alleanza appare che tenga l'alleanza vincerà ancora Sella e a non pidiessina io la chiamo più moderata non non lo so a qualcuno non piace il discorso l'area moderata dell'Ulivo beh io poi dovremmo parlare su cos'è il moderatismo in politica ma io dico l'area non pidiessina riesce a la vera una consistenza in termini di programmi di visibilità di approccio con larghe fette dell'opinione pubblica è una sua vini visibilità e una sua capacità di a pregare consenso più grande di quella che ha dimostrato fino ad ora questo è il problema secondo me più drammatico che abbiano io non lo so se
D'Alema con la prospettiva di di un a rimescolamento di una proposta nuova nell'aria
E la sinistra riuscirà allargare anche il suo consenso io sono contento se lo allarga intendiamoci bene e credo che poi alla fine il suo agganciarsi all'idea socialdemocratica sia pressoché inevitabile non ci si propone a governare un Paese sto dicendo che sono nato ieri o sono nato oggi io interpreto l'ho il problema di D'Alema come il problema di chi ha visto crollare un riferimento storico internazionale di lungo periodo e deve non può essere una forza che mi nata così sganciata da queste storie allora riaggancia un filone dalla storia politica europea un filone rilevanti a partire da metà nell'Ottocento
Però e quindi gli auguro anche un grosso successo in quella direzione resta il fatto che per la struttura sociale del nostro Paese o noi a area non pidiessina area moderata area centrista dell'Ulivo riusciamo ad incidere con la i nostri programmi e la nostra credibilità sull'elettore nato che sia di aggregato a destra il ventuno aprile oppure l'Ulivo non è che potrà fare grandi passi in avanti e allora il problema è come il rapporto con voi è fondamentale per questo per noi perché l'area cattolico ormai a una discriminante netta io lo so bene io sono sicuro che noi li conquisteremo una parte di consenso di questo sono sicuro ma ormai l'area cattolica è divisa la scissione del non la partita non è stato una cosa banale un segretario che non accettato l'orientamento no di una Maggiolino è stato una scelta sulle strategie non so sulle alleanze sui modi di affrontare i problemi del nostro Paese qui e noi siamo divisi io non vedo possibile una riaggregazione delle realtà esistenti probabilmente nella democrazia dell'alternanza e della e del maggioritario e i cattolici a parte che non non si ponevano il problema dell'unità dei cattolici prima tanto meno se la pongono ora oggi le discriminanti probabilmente passano per altre direzioni noi siamo nel centrosinistra non solo perché il papà della Rerum Novarum studiava i guasti della prima
Produzione industriale nelle Fiandre quadro Marx le studiava a Londra io una volta l'ho usata sta consumando la campagna elettorale che avevamo un legame antico mi guardarono come si guarda un matto alcuni qualcuno mi chiesi spiegazioni spiega me la meglio
Ma non è questo il punto io non non ciò torniamo nemmeno come obiettivo come
Ebbe mi ha votato perché sono stato eletto anche bene per la verità lì per lì si vede che non mi hanno votato quelli di Rifondazione sulla base di questa cosa
Indi qualche volta l'ho preso lì c'è il ce ne erano allora per noi non è qui il problema è sul contenuti dalla politica e lì noi sappiamo che è una discriminante in Italia c'è tra le forze diciamo così per usare una parola che non piace per di destra ma in senso conservatore qualche volta un po'reazionari rispetto alle risposte da dare le forze della privatizzazione di tolto dalla cancellazione dello stato sociale che sono anche tra i cattolici oppure che vedono Los gruppo e invocano il mercato senza conoscere la storia del liberismo delle economie di questi Paesi con quelli siamo divisi non è che siamo nemici siamo avversari politici ma vedo una inconciliabilità proprio della proposta politica però resta il problema del rafforzamento Bressa sa e tanto la parola non gliela ridai non mi può rispondere adesso debbo dire che questo è un problema vostro è un problema di Prodi io avrei l'ambizione di vedere Prodi leader di quest'l'area non lo vuole capire
Non lo vuole capire io spero che lo capisca Bressa e con con aiuti a perché noi perché questo mica significa rinnegare l'Ulivo pulire e questa grande alleanza che s'intende Ytzhak forze oggettivamente di ispirazione diversa che nel breve in Italia non si fonderanno non parlo organizzativamente ma proprio sul piano e forse ridurrà avrebbero il loro spazio di consenso se si fa il part sito unico di queste forze però io lo vedo così io se dovessi dire Prodi chiede e il leader dell'Ulivo certamente l'idea dell'Unire stata sua porta avanti noi ma elidere per me dell'area moderata centrista dell'Ulivo che è alleata con la sinistra democratica
E se non lo vendo inventano un altro leader di questa area moderata brezza prima o poi e io noi vi invitiamo fatta lo fa lode fare quello che il presidente del Consiglio se proprio non lo vuole fare alla fine primo polo inventeremo un leggero di quest'area moderata io spero anche con il contributo dell'area laica che non è di tipo rimprovera
Il molo come sono state fatte le candidature l'altra volta non c'è Bordoni se non se no Marocco al tema se c'era a bordo della Lewinsky lo so bene che dai test una provocazione per arrivare come sono state fatta un'altra volta non va bene meno male che l'abbiamo fatto e così se non si facevano per niente l'altra con l'ultima volta non c'era proprio alternativa a farlo in un certo modo e va bene ci appropriamo sta
E sono d'accordo con lei Bra ecco ma è lì poiché e vendono le elezioni dovremmo fare liste in quindici giorni in quattordici giorni un'altra moto non c'era allora
Naturalmente non difendo quel metodo totalmente verticistico non lo difendo per convinzione mo'battute a parte sta attento alle prime
Aria tu perché neanche le primarie probabilmente vanno proprio bene perché forse poi ci porteranno a rimpiangere il metodo dell'altra volta ma insomma queste sono cose
Vediamo che abbiamo tempo per parlarne che non andiamo a rivotare subito almeno queste nel anche per l'Ulivo spero proprio di no subito subito Roma sì
Bene mi pare a questo punto siamo alla conclusione naturalmente le conclusione se volete varcata giace no no no no no perché abbiamo l'altra tavola rotonda che incombe quindi niente ciascuno di voi penso che terrà le conclusioni da questa rassegna di opinioni quindi concludo ringraziando naturalmente i nostri ospiti Giorgio pervenuto Franco Marini già Claudio Bressa Fabio Ciani una sede
Quando
Io
Vorrei intanto dare il benvenuto
Agli ospiti che sono con noi
Questa sera
Per questo ultimo confronto della giornata resta terza tavola rotonda
Scusarmi in parte con loro se per aver probabilmente voluto troppo
E abusato un tantino
E della giornata lavorativa del fatto che una tre giorni
Fatta di persone che anche nel segno del rinnovamento hanno attività lavorative e di studio
Purtroppo presenta qualche momento di caduta me spiace fra l'altro l'eccesso è venuto propriamente in cui probabilmente abbiamo il dibattito più stimolante e forse più interessante
Nello scusarmi quindi nuovamente per questo dopo che la giornata di ieri invece aveva presentato una grande partecipazione che spero
Sarà anche quella di domani quando trarremo le conclusioni voglio però dire che anche se oggi la partecipazione non è molto ampia
La riflessione che faremo
Farà parte di quel patrimonio di conoscenza che poi ci permetterà domani a conclusione di questa tre giorni
Di concludere il nostro congresso convenzione
Che come sapete lo dico per ricollegare i tre giorni si pone da una parte una riflessione di questi sei quattro anni sei anni perché parte dal momento in cui alcuni cittadini italiani tra i quali alcuni che oggi sono qui seduti si recarono in una mattinata la Corte di Cassazione a Roma per deporre i primi quesiti referendari
Quattro anni perché noi oggi facciamo questa nostra riflessione esattamente quattro anni dopo
Quando una parte del movimento referendario si trova proprio qui accanto al palazzetto dello sport su iniziativa di Mario Segni Popolari per la riforma e l'altra parte in forma però non contrapposta ma coordinata si dette appuntamento al Parco dei Principi
Ma abbiamo cercato di fare una riflessione su questi quattro anni per capire le trasformazioni che sono avvenute e per vedere se alcune di quelle intuizioni
Non soltanto sono diventate realtà è pratica comune nella vita politica
Ma se per davvero
Abbiamo fatto tutti i passi che ritenevamo allora necessari per trasformare questo Paese in un Paese democrazia dell'alternanza un paese come si diceva allora pienamente partecipe delle democrazie moderne occidentali
Nello stesso tempo ci siamo posti l'altro interrogativo
E cioè se in qualche maniera se ne dibattuto con molta incisività e questa mattina
E questo pomeriggio se la grande intuizione
Dell'Ulivo
Che era come noi tutti sappiamo non semplicemente la sommatoria dei singoli partiti nemmeno una semplice coalizione elettorale
E che secondo molti di noi è stato l'elemento che ha permesso che si giungesse a quell'affermazione elettorale non sia in qualche modo stata fortemente appannata poi nella realtà politica successiva
E non si stia rischiando di andare semplicemente ad una pura e semplice ripetizione delle vecchie coalizioni tra partiti per di più una riduzione forte anche dello spazio partecipativo anche all'interno degli stessi partiti
E quindi ci siamo posti il problema del perché di fronte a questa spinta forte al cambiamento
Che nel Paese c'è stata e c'è tuttora solo in parte ci sia posti il problema di come modificare anche le forme della partecipazione alla politica nell'epoca del maggioritario e del bipolarismo
Ed è stato il tema del dibattito
Di due ore fa
E in questo momento la domanda
Vorremmo fargli
E che sarà moderata condotta nella tavola rotonda dall'amico Sebastiano Messina che non è soltanto un importante giornalista
Di uno dei più importanti giornali italiani ma mi permetto di considerarlo anche un protagonista per molti versi delle stesse iniziative del movimento referendario
E per l'appunto
Qual è la situazione delle riforme istituzionali
Siamo arrivati finalmente dopo la grande discussione che c'ha attraversato
Alla condizione di proporre complessivamente una visione come dire organica di quelle modifiche sono necessarie perché questa grande spinta al cambiamento non si ritrovi profondamente turbata e di Lusi ancora una volta occlusa da una serie di situazioni che taluni considerano anche di restaurazione ecco questo è diciamo la riflessione che come Alleanza democratica
Abbiamo voluto fosse sottesa all'iniziativa di questa sera come sapete
Doveva essere con noi in questa tavola rotonda anche Mario Segni
Segni tre giorni fa mia si è scusato perché nel prendere l'impegno non sera corrotto di avere un altro impegno a cui non poteva mancare ha voluto però
E devo dire che
Credo la sua lettera sarà stimolante immediatamente mi permetto
Di trasferito da anche perché me lo chiede mandarci comunque una lettera molto breve come nello stile di Mario ma come dire anche
Estremamente Chiara
Retata dice caro killer una serie di impegni alcuni versi Tarja altre regate la mia nuova campagna sulle istituzioni portano in giro per l'Italia e quindi lontano dal vostro convegno lascio però che a te e agli altri mandino un saluto affettuoso saluto tra persone che hanno vissuto nelle stagioni più bello e più ricche di speranza della nostra storia
Quella referendaria
Forse è vostro convegno vi chiederete perché molte di quelle speranze non si sono realizzate
Me lo chiedo anch'io da una risposta la strada è giusta mai più lunga del previsto credevamo di aver vinto la guerra ed invece siamo a Cortina ha vinto solo delle battaglie anche se campali a quel punto ci siamo smarriti e la rivoluzione si è interrotta
Perciò in un'unica soluzione riprendere la marcia e completare la grande riforma
Il referendum hanno fatto saltare la partitocrazia dilagante e avviato l'Italia verso il bipolarismo solo avviato però perché il vero bipolarismo il Patto di stabilità e chiarezza e sino a quando avremo il presidenzialismo non vi saranno in una né l'altra
Ma il punto è un altro se la partitocrazia è stata sconfitta
Lo stato di non Sauro che poggiava su di essa è ancora intatto con la sua carica soffocante inefficienze di parassiti elmi di costi
Ed è intatto perché è rimasta immutata la concezione e la struttura di uno stato onnipresente accentratore che pretende di regolare dall'alto tutta la vita economica e sociale
La seconda tappa dell'evoluzione
E quindi sostituire a questo Stato ormai anacronistico lo Stato liberale
Soltanto una grande spinta popolare e trasversale fuori dagli schemi di partito può portare a questo traguardo e per questo che mi batto per la Costituente queste sono le mie considerazioni e se creditori legge per anche agli altri
Ecco questo il contributo scritto
Di Mario Segni e adesso Sebastiano a te la palla la conduzione
Io partirei dalle come dalle cose che diceva Willer Bordon e cioè dal da un ricordo importante cioè dal dal legame che ci fu dalla dalla rapporto direi quasi di causa effetto tra la stagione referendaria e la nascita di Alleanza democratica
E da quella spesa liberamente le disegni c'è anche un un ricordo di quel di quel periodo in cui ci fu una breve fase in cui anche anche Segni sembrava partecipare partecipo a delle iniziative di Alleanza democratica fu anzi per i promotori ecco quella stagione fu segnata da una
Dice da un sogno non si pensa che sia esagerato chiamare così da un sogno
Che voleva che il maggioritario portasse un profondo un radicale cambiamento nella vita politica italiana nel non solo nella dei meccanismi istituzionali che sono poi in fondo cosa che reggente non percepisce come immediatamente vicina alla sua vita di tutti i giorni però come una cosa che ebbe un prodotto degli effetti a cascata e cambiato l'aria dentro Palazzo
Ecco partendo da Stefano Passigli che in qualche modo e starebbero e in qualche modo Arpino Tito Menenio monta un padrone di casa qui vorrei chiedergli se il che fine ha fatto il maggioritario diviene se nel momento in cui sta per nascere la bicamerale si sta per avviare un
Un processo di legislativo speriamo che porterà ad un adulto ulteriori cambiamenti
Voi vedete in fondo al tunnel una qualcosa che ci consenta di vedere minima ma minimamente realizzato quel sogno oppure
No
Beh in fase di televisione difficile previsioni quasi sempre sbagliate si elettore esigenti processo politico di stazione di arrivo quindi non mi avventuro a dire in termini previsionali se conseguiremo il maggioritario o meno
Sarebbe troppo facile dire che è assolutamente necessario raggiungerlo credo che si debba fare una qualche cosa di intermedio dire perché non è nato
Perché questo ci aiuta a capire anche molti degli ostacoli che sono ancora presenti sicuramente non è nato non è nato perché la legge elettorale che abbiamo è solo apparentemente maggioritaria
Noi abbiamo un maggioritario al settantacinque per cento il venticinque voi sapete è un proporzionale con scorporo sottolineo con scorporo perché questo è il punto chiave
Se ne guardiamo alle ultime elezioni con il il seggi assegnati col settantacinque per cento avrebbero dato alla coalizione di centro sinistra una nettissima maggioranza alla casa
La quota proporzionale non è solo come in tanti sistemi come forse è giusto che sia in Francia cercano di introdurla noi potremmo mantenerla il venticinque o ridurla ma se fosse una proporzionale pura darebbe diritto di tribuna di rappresentanza a forse le più varie piccole ma non altererebbe i risultati del maggioritario il proporzionale con lo scorporo in pratica alterare i risultati del maggioritario e gli esiti dell'attuale legge non sono esiti maggioritari
Inoltre il a turno unico nel maggioritario Fassi che prima delle elezioni e quindi quando i risultati sono appesi a previsioni e da quindi la forza contrattuale di detentori di partiti di gruppi che detengono anche un piccolo pacchetto di voti elettorali è molto alto
Ha fatto sì maggioritario a un turno che la stessa quota maggioritaria sia stata proporzionalista
Il risultato è molto semplice la Prima Repubblica che di che cosa soffriva soffriva di maggioranza di governo non omogenee non stabili perché non omogenea al proprio interno
Noi abbiamo avuto due esperienze di governi compreso l'attuale fondo non hanno conseguito a quello che è il tipico del sistema maggioritario cioè una compagine di governo che sicuramente governerà per un arco di tempo lungo perché sostanzialmente investita dal voto popolare ma gode anche di una notevole omogeneità
Noi abbiamo avuto l'esperienza del governo Berlusconi ma anche questa dimostra che tutto sommato questo modernità è ancora da costruire
Allora che cosa terremo questo maggioritario gli esiti maggioritari dipende dalle scelte della bicamerale la vera e tenuto fuori dalla Bicamerale la legge elettorale le modalità di elezione del Parlamento
Forse è stato pur turno e io mi sono battuto contro questa scelta
Perché cioè nel la legge che istituisce la Bicamerale di fossero anche le modalità di elezione degli organi costituzionali
Come possibilità come gamma di intervento della Bicamerale
Forse però è stato opportuno tenerle fuori per facilitarne la nascita se però pensassimo che basta agire sulla forma di governo per avere esiti maggioritari e che la legge elettorale non è ininfluente decreto legge ordinaria non è influente per determinare esiti maggioritari faremmo un grosso errore
L'assetto del sistema partitico
E quindi l'assetto delle coalizioni di governo è largamente determinato dalla legge elettorale e non solo dalla forma di governo in senso stretto e cioè tenda forti tra governo tra legislativo ed esecutivo
Credo che se non importa ecco io credo che non non sia così importante
Dibattere esclusivamente in termini di formula semi presidenzialista o premierato rafforzato il come e molto importante dare all'esecutivo maggiore potere in Parlamento su questo non c'è dubbio
E questo non attiene necessariamente la forma di governo ma attiene ad altri importanti aspetti del del rapporto tra esecutivo e legislativo ma non certa come l'esecutivo nascesse debba avere la fiducia se debba essere a termine se si è investito direttamente cioè le varie alternative legata alla forma di governo credo però ecco se noi ci limitassimo
A dibattere
Solo la forma di governo quale che sia il risultato cui arriveremo non avremo esiti maggioritaria gli esiti maggioritari reale li avremo solo se in parallelo durò poco forse è stato una scelta saggia torno a ripetere
Di non caricare la Bicamerale anche della questione la legge elettorale ma la questione della legge elettorale di una revisione la legge elettorale andrà affrontato se non affrontiamo non avremo gli esiti maggioritaria benissimo io su scusa profitto e l'occasione per dire che ha un qualche momento vedova di dovrà abbandonare non sentiva forse tutto il dibattito gli interventi tutti gli amici mi scuso con loro mi scuso ovviamente con tutti i presenti
Ecco io chiederei al professor Elia
Nella consueta ormai consueta comune doppia veste per tutti voi di costituzionalisti e politologi e giuristi e di politici di primo piano di dare nel sotto una una risposta al alle questioni che sollevava
Passigli ma anche di rispondere ad una domanda di fondo che riguarda il il ruolo dei popolari nella Bicamerale
Puntualmente ogni volta che si affronta il tema della della bicamerale e si il da più parti non solo dal dall'opposizione c'è dal Polo ma anche dall'intera maggioranza
Si dice metterò alla fine però i Popolari e Rifondazione impediranno di trovare sia quel compromesso sia pure non di presidenzialismo puro che consentirebbe di uscire
Dalla da questa impasse ecco vorrei che il possiede circense
Che cosa qual è e quale potrebbe essere dal punto di vista dei popolari ma anche quanto per l'accusa il suo personalissimo autorevole punto di vista una via d'uscita che potrebbe consentire di salvare la capra vent'della maggioranza e i cavoli a maggio interni
Sì
Io capisco l'importanza che giustamente tassi gli attribuisce alla alla legge elettorale
In fondo il famoso documento fisiche non ma è basato su una ipotesi di legge elettorale che riduce la quota proporzionale e attribuisce il seconda il secondo turno
Attribuisce oppure anche in un unico turno ma insomma attribuisce un una quota di suffragio una specie di di premio e a una a una lista di pochi nomi capeggiata dal leader
Dal leader della coalizione che dovrebbe poi diventare il presidente del consiglio in caso di vittoria cioè il Fisichella un matto presuppone in qualche misura una legge una legge elettorale che perlomeno diciamo garantisca
Questa possibilità di designazione popolare non è un'elezione diretta in senso proprio è una designazione che può avere vari metodi di attuazione tra cui per esempio il collegamento tra o la Scavolini nome sulla scheda del capolista del capo coalizione
Del candidato alla presidenza del Consiglio o attraverso dichiarazioni di collegamento con quella lista
Di governo per così dire su cui poi varie volte di studiosi di di riforme hanno insistito da Barbera da altri insomma per poter
Agevolare questa formazione
Di una maggioranza naturalmente
Ci può essere anche la dichiarazione di collegamento tra i candidati che al seggi nella camera uninominali nella camera politica con il capo con il capo della
Della
Con il capolista del di questa lista di governo ma punto importante della del fisiche lo ma è la il realismo diciamo del doppio approccio credo certamente Bassanini che è stato collabora che ha uno dei coautori è in grado di dire meglio di me ma io vedo una originalità
Nel realismo di questa posizione di partenza cioè non è detto che malgrado tutto malgrado il
Diciamo poi ci si ci sarebbe da discutere sì per attribuire se per arrivare a una certa maggioranza il premio
Insomma possa essere sufficiente o se ci deve essere un plafond minimo per poter arrivare alla maggioranza assoluta ma insomma adesso senza entrare in troppi dettagli
Ecco potrebbe accadere le l'ipotesi Fisichella per per brevità ecco prevede che accanto all'ipotesi di una di un successo
Per cui il candidato alla presidenza ha dalla sua
Una maggioranza assoluta di seggi e allora c'è la nomina da parte del capo dello Stato come atto dovuto e addirittura non è prevista nemmeno la fiducia nemmeno il passaggio parlamentare
Però ci può essere anche l'ipotesi che questa maggioranza assoluta non si raggiunga e allora c'è la via tedesca della elezione parlamentare elezione parlamentare che potrebbe aprire la via con adattamenti e c'è a un a un governo appunto a un a una investitura parlamentare di un leader che non ha la maggioranza assoluta dei seggi e quindi sperimentare almeno per un certo periodo una formula di governo diversa da quella prevalente nelle democrazie che hanno come in Inghilterra un bipartitismo vera e propria e quindi di norma raggiungono anche la maggioranza assoluta dei seggi
Questo per dire ecco dell'importanza indubbiamente del sistema elettorale che però rimane fuori della Costituzione è uno dei temi più interessanti della riforma
Vedere in che modo la costituzione in questa questa nuova questa revisione costituzionale potrà stabilire un collegamento con una una normativa che solo in parte potrà essere presupposta perché appunto
La decisione non c'è una c'è una esclusione di tutte di leggi ordinarie certo si può pensare anche a una costituzionalizzazione di principi di leggi elettorali però forse non è del tutto consigliabile fu sconsigliata dopo l'esperienza negativa di Weimar che aveva costituzionalizzato il sistema proporzionale
è vero che si potrebbe costituzionalizzare un altro o un altro criterio un altro principio però questo per ora sembra fuori da un portello orizzonte della revisione
E allora ecco io dico sì
L'aspetto
Diciamo della riforma elettorale attuale che vige è diverso da quello che è presupposto dal fisiche non perché riduce la quota proporzionale
Però e costituisce una base per facilitare per il raggiungimento della maggioranza assoluta di cui diceva
Però va notato anche per debito di equità vedremo poi dopo per un attimo perché è molto importante questo la nostra legge elettorale del novantatré
Malgrado che non raggiunga la semplicità e certamente la la diciamo anche forse l'efficacia ecco ai fini della formazione di una maggioranza di tipo come può essere la legge inglese o la legge o anche la legge francese col doppio turno tuttavia
Più maggioritaria anzi e maggioritaria rispetto alla Repubblica federale tedesca e cioè
Non non si limita a una barriera del cinque per cento per esempio ma in qualche modo
In qualche modo da un supplemento ecco che un supplemento diciamo di sostegno ha una forma a una a un bipolarismo che in Germania invece non c'è perché in Germania oltre cinque per cento chi supera il cinque per cento Oja una quota proporzionale di seggi che basata non solo sulla vittoria nei collegi uninominali
Ma è basata sul risultato globale che viene trasferito più proiettiva mente oramai non selettivamente viene trasferito
In un'assegnazione di seggi in cui è ricompreso il numero di seggi assegnato con l'uninominale ma il numero di seggi globalmente assegnato corrisponde al risultato che si è raggiunto in sede proporzionale
Ecco
Questo è un punto che dovremo tener presente allora dopo aver chiarito questi aspetti sul sistema elettorale che certamente molto importante veniamo però la forma di governo che dovrebbe essere quella che unitamente al sì a un sistema elettorale che è già più selettivo di quello di quello tedesco dovrebbe avvicinarci alla alla formula che noi abbiamo detto del cancellierato perché perché quella inglese del premierato è basata in gran parte su convenzioni della Costituzione su consuetudini non ci sono regole scritte e siccome noi abbiamo una Costituzione scritta
Ovviamente dobbiamo rifarci non come modello da seguire pedissequamente ma come così come pietra di paragone dobbiamo rifarci a modelli di costituzione scritta quindi quella tedesca presa sbagliò praticamente dopo poi nella nostra esperienza anche esperienze
Diciamo che ribaltamento stecche confliggono con la transito britanniche
Sì certamente ma appunto adesso mi affrettava dire che sulla base di scelte abbastanza simili a quella tedesca a quella spagnola
Entrambe costituzioni scritte ma potendo prendere qualche tratto anche dall'esperienza dell'inglese noi vogliamo una forma nuova di governo questo non c'è riconosciuto dalla stampa dalla diciamo generalmente ci viene negato e la nostra è una forma nuova per l'Italia l'Italia non ha mai avuto non ha mai avuto né il periodo pre fascista ne il Periodo postfascista salvo la presidenza De Gasperi nella prima legislatura quella Moro nella legislatura sessantatré sessantotto e quella Craxi per una parte del Periodo ottantatré ottantasette non ha avuto ai una stabilità con Giolitti ci siamo avvicinati un po'con Cavour e Giolitti ma si tratta anche di di eccezioni ecco non abbiamo avuto una formula che desse stabilità di tipo europeo ai governi non abbiamo mai avuto
Un potere forte del Presidente del Consiglio che si misura quando la personalità del Presidente non è fortissima perché è chiaro che se il cancelliere se il Presidente del Consiglio il cancelliere
De Gasperi o più ancora Adenauer o Cavour e certamente allora diciamo c'è un supplemento di carattere personale che colma anche le debolezze istituzionali
Ecco ma quando questo non avviene noi non abbiamo mai avuto questa stabilità questo modello
Di presidenza forte di governo forte in Parlamento
Se vogliamo vogliamo arrivare a un risultato nuovo dobbiamo superare il vetero parlamentarismo che sperimentiamo dolorosamente in questi giorni no continue richieste di numero legale impossibilità di tenere i tempi invece nel nel diciamo dal governo di premierato di cancellierato moderno e c'è diciamo questa possibilità per il governo di avere l'agenda parlamentare in gran parte a disposizione per sapere che disegni di legge che attuano il programma di governo saranno approvati entro approvati deliberati diciamo meglio per essere più precisi saranno deliberati dal Parlamento entro un periodo venne predeterminato quindi poi ci sono altri aspetti naturalmente di novità perché alla novità si deve accompagnare anche diciamo una certa forma di equilibrio non è che respingiamo al sistema
Presidenziale o semipresidenziale francese per poi cadere nel sistema israeliano il problema e di trovare appunto
Quelle formule che ci consentano dalla combinazione tra la legge elettorale e la forma di governo stabilita in Costituzione di raggiungere questi obiettivi gli obiettivi ci sono nuovi i mezzi i mezzi ci si contesta che con le nostre proposte si possano raggiungere gli obiettivi ma noi riteniamo che sommando a alla legge elettorale suscettibile di miglioramento
Alla alla sommando una forma di governo che deve trasferire a livello costituzionale tratti di diritto parlamentare per fare in modo che i regolamenti parlamentari non siano abbandonati dal frammenti Isma'
Proprio della nostra esperienza italiana
Noi pensiamo che le novità
Possono essere raggiunti certo nessuno può garantire in assoluto
Nemmeno l'elezione diretta del premier o del Presidente della Repubblica che ci sia un governo con una maggioranza questo qualche volta è stato impossibile perfino in Inghilterra
Certo si può anche ritrovare con una elezione immediatamente successiva però non sempre questa ripetizione riesce a raggiungere il suo obiettivo quindi ecco per concludere ecco la la proposta del Partito popolare
Noi riteniamo sia innovativa
Per i tratti che ho detto dette potrò chiarire
Meglio dopo parlando dei poteri del Presidente del Consiglio del calcio Opel cancelliere o del premier comunque si voglia chiamare
E sia innovativa e a condizione naturalmente che si dispieghi dalla legge elettorale e dalla esperienza di governo una capacità aggregativa che sappia reagire alla tentazione di frammentazione che permanente nella nella mentalità italiana perché si moltiplicano i gruppi parlamentari tutti vogliono essere presidenti dei gruppi parlamentari tutti vogliono avere uffici finanziamenti particolari ad hoc reagire a questo costume della frammentazione certamente esige uno sforzo anche di cultura ecco reagire a questa cultura it di tenori nessuno vuol stare nel coro ecco c'è bisogno anche del coro
Per il Augusto Barbera che provvede senza microfono
Volevo chiedere
Commento a quella frase
Di Segni che si abbatterà le trecce letto Bordone c'è molte di quelle speranze non si sono realizzate insomma Barbera ricordo verrà e pochissimi hanno ammazzato non lo sappia è stato il komm consegne il più importante protagonista di quella battaglia quali sapere se in che cosa condivide squaletto in quale in che modo condivide questa frase se la condivide e quali sono i punti che secondo lui dovrà realizzare anche perché poi le strade di insegne di Barbera si sono divise per esempio sulla Costituente
Su e non solo sulla Costituente
Aggiungerei
Che rispetto ad allora due cose sono cambiate cioè il tema del federalismo allora non c'era oggi è stato posto in un in modo importante dalla vernice dive della lega ed è ultimamente è stato anche contestato da un
Politico possiamo chiamarla come Giuliano Amato anche se ne fa avesse garante l'Antitrust insomma dicendo che quella non è la strada giusta per fra per risolve il problema
Ma quella frase segni si può condividere non condividere così come di fronte a un bel famoso bicchiere si dice che è mezzo pieno o mezzo vuoto io invece ritengo perché il bicchiere sia mezzo pieno nel senso che
Il diciotto aprile del mille novecentonovantatré ha prodotto dei risultati positivi per il nostro Paese il bilancio complessivamente positivo anche se si tratta di risultati precari i risultati che hanno creato ulteriori problemi dei risultati che vanno consolidati
Il l'introduzione del sistema giudiziario reso possibile ai due referendum dal novantuno al novantatré hanno consentito a quattro importanti obiettivi intanto la di polarizzazione del sistema politico italiani finalmente si dividono fra destra e sinistra fa centro destra e centro sinistra come
Tende inizialmente nelle grandi democrazie europee prima ci si divideva tra cattolici e laici tra comunisti e anticomunisti e così via
Finalmente comincia a delinearsi appunto quella che ormai nel linguaggio corrente chiamata Rabbi polarizzazione del sistema politico
Abbiamo avuto anche un altro effetto che io considero positivo e cioè gli elettori di centro ha una grande importanza perché spostandosi posso mettermi alla vittoria dell'uno e dell'altro schieramento non c'è spazio
Se dessimo molti nostalgici in giro per partiti di centro attorno a cui rimanemmo delle quote sistema Polito questa secondo risultato positivo
Il terzo risultato positivo ma che avevamo voluto perseguito era quello della De radicalizzazione del sistema politico schema di partiti cose che impartì avvenuto e va bene endo sempre più il movimento Sociale ha dovuto fare i conti con il sistema maggioritario si è trasformato in alleanza
Nazionale a Fiuggi pur con tutte le contraddizioni conosciamo
E Rifondazione comunista che era venuta fuori al momento la formazione il partito democratico a sinistra sui temi del governo ritenendo il compito di un partito comunista fosse quello di contemplare gli orizzonti del comunismo di portare avanti e da
Protesta sociale di farsi interprete protesta sociale Rifondazione comunista sta facendo i conti con il Governo
Con il Governo è
Fa parte
E di un maggioranza si pone problemi concreti di governo quarto risultato positivo
Gli italiani hanno potuto scegliere
Fra due candidati alla presidenza del Consiglio alternativi tra di loro non è l'elezione diretta del presidente del consiglio non è neanche l'indicazione del rettorato del Presidente del Consiglio secondo regole ben precise ma non è neanche il presidente consiglio sussurrato proprie prendere una un una frase di un intervista a Messina proprio di di Cossiga cioè ci sono stati due candidati alla presidenza del Consiglio
Per fortuna dell'Ulivo e per fortuna l'Italia ha vinto lo schieramento attorno a Romano Prodi
Questi e Consiglio risultati positivi non solo ma acquista politiche giungere un altro risultato positivo con lo schieramento dell'Ulivo con l'alleanza dell'Ulivo si è realizzato un sogno di alleanza democratica io ricordo ancora con commozione il diciotto
Si è realizzato quello che era un progetto il progetto di Alleanza democratica
Io ricordo ancora con commozione il diciotto ottobre quindi esattamente quattro anni fa diciotto ottobre del mille novecentonovantadue al parco
Dei principi
Nasce parte Alleanza democratica Alleanza democratica che obiettivi si poneva si poneva l'obiettivo di costruire una grande alleanza una grande coalizione che mettesse insieme quattro componenti importanti della storie da tradizione politica italiana
Quella cattolico democratica quella che si richiamava al movimento operaio quell'ambientalista e quella democratica liberale qua democratico-liberale di sinistra
Non è stato possibile andare avanti non è stato possibile realizzare quell'obiettivo con Alleanza democratica c'è stata la sconfitta
Del mille novecentonovantaquattro la vittoria del centrodestra ma con l'Ulivo abbiamo ripreso l'obiettivo e abbiamo ripreso quel programma certo con qualche differenza
Su cui possiamo anche tornare ma perché questo è stato possibile perché è venuto l'Ulivo perché Alleanza democratica sia posto suo obiettivo perché sistema maggioritario il il referendum del diciotto aprile novantatré aveva reso possibile anche una ristrutturazione dei soggetti politici ore io mentre credo molto alle ingegneria costituzionale non credo all'ingegneria politica quindi non ritengo
Che l'Ulivo debba trasformarsi nel partito democratico non ci ho mai creduto
Ritengo però che si sono messi in moto i dei processi che sono assai importanti e l'Ulivo non può essere considerato soltanto una nera alleanza non è neanche un nuovo partito ma non è soltanto la mera alleanza
Mi pongo pragmaticamente un problema c'è tanta gente che si è impegnata
Attorno ai Comitati Prodi attorno ai Comitati per l'Ulivo
Ci sono un milione e duecento mila persone che hanno votato per il l'Ulivo ma non hanno votato per i partiti che compongono l'Ulivo nel sistema proporzionale ecco si tratta di persone ai quali non possiamo dire
Adesso tornatene a casa oppure iscrivetevi ad uno dei partiti che compongono l'Ulivo dobbiamo dare una
Una soggettività anche a questa Alleanza ripeto senza con questo pensare a forme di ingegneria politica la costruzione del partito ecco io queste così tutto il risultato positivo per me il bicchiere appunto mezzo pieno si tratta però poi di rafforzare questi che possono essere però dei risultati precari che
Hanno bisogno di essere completate consolidati la Bicamerale può costruire lo strumento attraverso le ulteriori forme da apportare per consolidare questo risultato
Oggi ci sono tre partiti tra virgolette in Italia c'è il partito l'Assemblea costituente c'è il partito della Bicamerale e c'è il partito dei referendum ieri si sono riuniti a ma al Cenacolo con trentadue referendum messi in piedi
Ecco io in questo momento a differenza di Mario Segni sono iscritto al partito della Bicamerale ma sono iscritto al partito della bicamerale fino al trenta giugno mille novecentottantasette
Perché ritengo che questo sia una strada che dobbiamo imboccare che dobbiamo percorrere col massimo delle alta per reciproca sapendo che non possiamo fallire per la terza volta
Perché terza volta perché dieci anni perché prima commissione Bozzi Polegato Hindemith adesso ce questa strada su questo non sono d'accordo con segni perché anche per un altro motivo
Io ritengo che la prima parte la costruzione sebbene abbia nel rude tuttavia ancora a una sua validità e poi le rughe a volte possono dare anche molto fascino a un bel viso la nostra costruzione la prima parte io non sta non la toccherei
Perché se correndo il rischio corriamo il rischio di aprire grosse mosse guerra ideologiche se l'Italia debba essere fondata sul lavoro sul mercato o o non so su cosa cos'altro
Teniamoci questa prima parte della Costituzione e un equilibrio che è stato raggiunto nella Costituente ma poi consolidato da centinaia addirittura di sentenze la Corte costituzionale dalla pratica vivente
Delle forze politiche abbastanza elastica questa prima parte per consentire a tutte le forze politiche di centrodestra o centrosinistra di ritrovarsi nei valori condivisi comuni che queste prima parte la Costituzione fissa
E qui invece concentriamoci sulla seconda parte ma per modifica la seconda parte la Costituzione almeno fino al trenta giugno ottantasette non c'è bisogno di pensare ad una costituente ad un'assemblea straordinaria
Di revisione costituzionale c'è un altro punto ma vado rapidamente che su cui mi sollecitava Sebastiano Messina
Il tema del federalismo ecco io su questo punto sono molto preoccupato sono molto preoccupato perché vedo che dietro l'espressione federalismo ci sono diverse posizioni
C'è quasi una sorta di conformismo federalista guai e non dichiararsi tutti quanti federalisti mentre invece sono posizioni legittime e diverse che devono confrontarsi ma ognuno si chiama stesso modo non vedo perché tanta gente che ha posizioni centraliste
Si nasconde dietro etichette federalista non vedo perché tanta gente che vuole soltanto un normale regionalismo rafforzando la scelta regionale debba chiamare tutto questo Stato federale
Non vedo perché chi vuole soltanto rafforzare i Comuni lo prospettive tipo municipalista propendono staccio centralista come quello francese ad esempio debba anch'esso parla il federalismo sia pure mette invece l'aggettivo municipale
Io credo invece che sia opportuno aprire questo grande dibattito sua ristrutturazione del nostro Stato ma con maggiore chiarezza
Di posizioni con maggiore chiarezza di posizioni e sfruttando
Io
Credo che sia positivo il fatto che il progetto Bassanini abbia superato il primo vaglio del parlamento la Commissione affari costituzionali cercando sfruttare tutti i margini fattuale costituzione consente ma a proposito di chiarezza nel discorso vorremmo anche se mi è consentito un minuto
Rispondere anche a un punto sottolineare un punto che leopoldo Elia prima indicato
Più poteri e dice parliamo di cancellierato perché a differenza del modello Westminster del modello inglese il cancellierato si basa non su convenzioni che sono state costruite nei secoli
Perché di questo si tratta ma e
Costruito il cancellierato su precise norme costruzione attraverso un'opera di razionalizzazione come diciamo noi costituzionalisti ecco che bisogna stare attenti perché su questo punto son d'accordo con Elia poi ci troviamo d'accordo nel andare a vedere in concreto le singole misure potremmo avere l'accentuazione
Di un aspetto da parte mia e di un altro aspetto da parte di via possiamo trovarci d'accordo però ecco leopoldo dietro l'espressione cancellierato si sono nascoste
Stesso tema del il federalismo sono nascosti quanti in realtà vogliono il ritorno alla proporzionale non dico Nettuno né altri
Che si richiama al proporzionale c'è diventato una metafora quando io vedo che molti compagni di Rifondazione Comunista molti verde dicono sistema del cancellato in realtà vogliono dire la metafora per dire torniamo alla proporzionale
Perché questo
Perché il sistema del cancellierato tedesco se non è sorretto
Da un sistema maggioritario o da un sistema bipolare come il sistema politico tedesco pur non essendo sistema bipolare determinato dalla legge elettorale ma determinato dalla storia alla storia
Il sistema del cancellato di per se stesso se lo adottassimo più la proporzionale quindi sistema di governo e cancellato per la proporzionale non faremo nessun passi avanti anzi faremo molti passi indietro per cosa prevede il cancellierato prevede che il cancelliere sia eletto dal Parlamento Primo punto secondo che il cancelliere così eletto possa nominare e revocare i ministri terzo che non possono essere sostituito se non con un voto di sfiducia costruttivo cioè che indichi il nuovo cancelliere da che sostituisce il cancelliere sfiduciato
Se non c'è un sistema fortemente bipolare quale è possibile con una legge elettorale nel nostro caso altro non abbiamo la storia tedesca questo sarebbe nient'altro che come diceva nella marina borbonica fra città ammuina cioè china poppa vada PRU a chi a destra ma la sinistra ma non cambierebbe nulla di per se stesso perché i tecnici e verrebbe eletto dal Parlamento venti sindaci fino al mille novecentonovantatré venivano eletti dal Consiglio comunale
I cancelli e può nominare e revocare i ministri i sindaci potevano nominare revocare gli assessori ma guai a revocare l'assessore che apparteneva un partito della coalizione so il sindaco del PC che revocava assessore socialista manco a pensarlo
O viceversa
Terza cosa sfiducia costruttiva scuse costruttiva ha un senso
Solo se collegato appunto si stende polare perché
In quarant'anni di storia italiana cinquanta Nestore Italia non abbiamo mai avuto un voto di sfiducia
Cioè non c'è bisogno socio costruttivo non c'è manco sfiducia perché i governi si rimettevano per rotture interne cioè perché la coalizione si spezzava e il primo ministro si recava a
Dal capo dello Stato a dare le dimissioni quindi posso o costruttivo non costruttiva osserva nulla se invece si dice cancellierato collegandolo a una legge elettorale maggioritario a un turno due turni qualche re si può discutere allora cancellato è una cosa seria che può completare che può completare
La riforma maggioritaria ma fino a quando
Io non ho la
Certezza che vengo usato con lui
Io approfittando della presenza del del ministro Franco Bassanini
Livorno Carruba se vi è stato un a lungo protagonista di battaglie per per le riforme e autore anche della dell'anno nota boh Fisichella robot una una botanico scritta
Se rimani a otto mani se non ricordo male
A otto mani ecco ha reso però si trova come dire dall'altra parte per la barricata norme che il governo si opponga alle riforme anzi in questo momento mi pare che sì per le vicende decreti e per altre vicende sia grande tifoso delle riforme
Non può essere magari un giocatore in campo per scelta sua barometro Fondazione
Ministro Bassanini però è stato anche l'autore di alcuni disegni di legge che adesso vanno in votazione sulla che introducono alcune novità di decentramento di in punizione diciamo che un assaggio potremmo se il ministro passo ed ulteriore di federalismo
Ecco il federalismo e rimane un tema caldo perché il da una parte c'è la lega che mi fa l'ho abbandonato perché ormai la vedo volerla praticamente la successione però rimane e diventato una una parola d'ordine di quasi tutte le forze politiche
Però vedi qualche giorno fa di intervista di Giuliano Amato che dice pessimo errore quello di aprire la porta al federalismo perché il federalismo pompato riaprire quella strada la situazione perché tra le macroregioni la Fondazione Agnelli
La Padania di Bossi fascista gente sceglie la Padania di Bossi
La domanda che voleva di questa quale per il governo Prodi il federalismo possibile quello che si potrà cominciare a mettere in campo col subito dopo l'approvazione finanziaria
Sì ma intanto vorrei dire che io condivido completamente l'analisi faceva poco fa Augusto Barbera cioè
Analizzando secondo me in maniera del tutto convincente
Una serie di risultati comunque positivi di questa stagione che abbiamo alle spalle furti ci hanno visti lavorare insieme qualche volta con qualche sfumatura di differenza ma insieme voglio dire mi indubbiamente io vorrei su questo confessare diversamente da Segni
Invece convergendo con Augusto un sostanziale ottimismo le cose si stanno muore
Le cose si stanno muovendo oggi secondo me lì riforme sono più vicine che il mondo qualche tempo fa che non qualche anno fa
Il referendum hanno avuto gli effetti positivi che barbiere sottolineava
E poi secondo me c'è un dato molto rilevante
E cioè che degli italiani cominciano a capire che entrare in Europa non vuol dire soltanto
Rimettere in ordine i conti della finanza pubblica e sostituire la lira con l'Euro ma vuol dire anche a nere uno sta un sistema istituzionale
Una pubblica amministrazione con lo stesso livello di stabilità di efficacia e di efficienza di rapidità di snellezza
E servizi pubblici anche queste con la stessa efficienza e grandi paesi dei più avanzati Paesi devono e allora chiedono le riforme
E qui viene questa questione del federalismo qualche giorno fa Renato Mannheimer mi diceva che stava facendo un sondaggio per capire che cosa italiani che prevalentemente vogliono il federalismo intendono per federali
E questa indagine dava risultati come dire un po'singolari anche se per la verità secondo me prevedibili quello che chiedo quello che in intende nota il federalismo e un
Buone livello di autogoverno e di autonomia
Locale e regionali
Che ritengono a mio avviso giustamente che oggi non ci sia
Semplificazione amministrativa e burocratica semplificazione fiscale un sistema fiscale più semplice
E amministrazione servizi pubblici più efficienti
Dopodiché è una parte degli italiani intende per federalismo anche pagare meno tasse
E una parte degli italiani è stata per così dire penetrata dalla convinzione diffusa irresponsabilmente da molte parti che
Il federalismo o peggio ancora la secessione
Può consentire ad alcune regioni del Paese di ridurre notevolmente la pressione fiscale ma questo riguarda una parte degli italiani gli italiani più seri e più responsabili che sono più di quelli che qualche volta si pensa invece sanno perfettamente che se si vuole non mancare l'obiettivo dell'Europa nella partecipazione da protagonisti fin dal primo momento alla costruzione europea pressione fiscale
Non diminuirà si può semplificare il sistema fiscale si può
Si può quindi strip si può recuperare aree di evasione e di elusione quindi ridistribuire un po'meglio il carico fiscale ma un certo periodo non potrà
Questo indagine sembrerebbe sembrerebbe dare ragione a Giuliano Amato
Sembrerebbe dare ragione a Giuliana ma cioè in realtà di che cosa c'è bisogno
C'è bisogno di un insieme di riforme alcune a livello costituzionale
Altre a livello meramente legislativo qualcuna persino a livello subregioni sedativo organizzativo e e regolamentare che consentono di ottenere questi risultati un sistema di istituzioni
Stabilì che funzionano secondo il principio della i principi della democrazia dell'alternanza
Che consentono quante volte ce lo siamo detti ai cittadini di attribuire ad ogni elezione il mandato a governare il mandato a fare opposizione e che consentono alla fine di quattro cinque anni di governi stabili dei come dire tornare a votare avendo ben chiara
Meriti e demeriti di chi ha governato potendo quindi premiare o punirlo no ce lo siamo detti tante volte
Un sistema più un sistema di ripartizione di poteri e di responsabilità più articolato e più decentrata
Come richiesto dalla grande complessità delle società moderne nelle quali è assolutamente necessario
Un forte divisione del lavoro tra le istituzioni ma quale persino la Francia in questi ultimi tre o quattro decenni si è fortemente decentrata istituito le regioni e così nel quale i laburisti inglesi e anche i liberaldemocratici inglesi propongono
Una riforma che potremmo chiamare quasi federale assemblee legislative nelle regioni inglesi poté devoluzione di più ampi poteri legislativi ai Parlamenti della Scozia del dell'Irlanda del Nord del Galles ma anche assemblee legislative nelle nelle varie regioni del l'Inghilterra insomma
E poi e poi una forte operazione di delegificazione semplificazione procedurale semplificazione burocratica
Per questo si può fare per una parte a legislazione vigente perché la nostra legislazione a come dice la Barbera prima ampi margini di elasticità
Per un'altra parte richiede invece la riforma costituzionale ma appunto una riforma costituzionale che non richiede di
Tagliare i ponti con la storia e con la tradizione propria del dell'Europa
In fondo nell'Europa la gran parte dei Paesi europei ha visto una evoluzione non non non di piccola dimensione ma un'evoluzione dei sistemi democratici parlamentare che attraverso il governo del primo ministro governo del cancelliere a come dire consentito di realizzare condizioni di stabilità di governabilità e di scelta
Di fatto o di diritto diventa da parte dei cittadini delle maggioranze dei governi anche di chi guida le coalizioni di governo si chiami cancelliere o primo ministro poi si tratta
Come dire di trovare in relazione alle peculiarità italiane e alle caratteristiche del sistema politico italiano quelle soluzioni anche sul terreno legislativo riforma elettorale di tipo maggioritario e sul terreno costituzionale appunto rafforzamento dei poteri del primo ministro sfiducia scioglimento eccetera che consentano di realizzare questo risulta
Io penso che vi sia molto di vero su questo ma a questo punto però rovescerei il ragionamento che prima Barbera faceva proposto del cancelliere faccio una proposta eccetera
Se noi tornando alla forma di Stato
Ci esprimiamo nei termini di un rafforzamento un'estensione dei poteri e delle responsabilità delle regioni dei Comuni e delle Province ciascuno al suo livello
E e con le sue potenzialità le funzioni di amministrazione di gestione amministrativa
Dati più ai comuni e alle province e le funzioni invece di regolazione di programmazione di coordinamento ovviamente hanno una loro sede propria nelle regioni noi rischiamo di non far comprendere la dimensione però della la dimensione della riforma rispetto a quella che la tradizione e la storia Italia che la storia di un Paese che ha scritto nella sua costituzione la riforma regionale e il riconoscimento delle autonomie locali e poi conserva ancora o incredibili elementi di centralismo e di come dire di ossificazione burocratica
Ma il proprio funzionamento è un Paese nel quale appunto è poi sembra solo una battuta nei quali ancora un sindaco eletto dai cittadini ancora stiamo cambiando lo con queste leggi che stanno percorrendo lite risponde ai cittadini sì ma non è in grado di scegliere neppure ci dirige l'amministrazione comunale con una battuta si può dire che è come se dove i cittadini sono gli azionisti dell'azienda compone gli azionisti e le che un amministratore delegato che so Cesare Romiti per affidato il compito di ristrutturare l'azienda ma Romiti si deve prendere il direttore generale il capo del personale scelti dall'ingegner De Benedetti
Che non è attiva vista della della dell'azienda faccio per dire ecco ma siamo vicini a questa a questo esempio un po'forzata e poi e poi chi è che chiede che fa il sindaco che fa questo Romiti si deve si deve comprare un immobile sedere se deve accettare una donazione se deve accettare un legato deve avere l'autorizzazione dell'ingegner De Benedetti cioè del prefetto
C'è ancora questo dicono i profeti ma ormai non non la vediamo mai sì ma passano tre quattro cinque sei mesi perché l'istruttoria la devono pur fare e quindi anche queste cose che sa
E grazie Balsamo è stata messa per impedire il formarsi della mano morta ma quanto tempo è passato la legge del mille ottocentonovantasei esattamente un secolo di mezzo c'è stato il fascismo la Costituzione repubblicana
Per non parlare di altre cose io in questi giorni racconto perché fa in impressione è una cosa che mi è capitata un mese fa il ministro Ciampi partirà per Dublino in base a nostro ordinamento l'amministrazione del tesoro non poteva corse
Nardi un telefonino GSM per consentirvi di restare in contatto con i suoi che stavano preparando la legge finanziaria senza un decreto del ministro per la Funzione pubblica cioè del sottoscritto registrato dalla Corte dei Conti
E allora di corso ho dovuto predisporre e firmare e firmare un decreto del ministro Funzione pubblica supplicare la Corte dei Conti di registrarlo rapidamente perché altrimenti il superministro dell'Economia tesoro lancio Carlo Azeglio Ciampi nel momento insomma fare la finanziaria per andare in Europa doveva partecipare alla riunione dei ministri finanziari voglio dire
E se si tratta cosa prevista dalle leggi se si tratta prevista
Dettagliatamente dalle leggi di prendere un dipendente ma un dipendente di terzo di livello funzionale quindi un uscire
Da un comune dissestato come prevederà le e trasferirlo a un comune vicino che ne ha fatto richiesta perché non ha problemi di bilancio de il decreto deve essere firmato dal ministro della Funzione pubblica dal ministro dell'interno e dal ministro del Tesoro
Questo dopo le riforme Cassese dopo ecco questo è lo stato del nostro del nostro si sa e qui naturalmente qui non servono le riforme costituzionali qui serve ultimo qui serve qui serve fare una serie di riforme legislative che stiamo facendo che tra l'altro opere in una fortissima de legificazione che consentano che consentono di fare quello che avviene anche negli altri paesi ebbe voglio dire io ero a Cernobbio e in un brillantissimo intervento Helmut Schmidt perché ancora nonostante la sua tarda età personale diceva che è uno dei più grandi problemi più grande problema secondo lui delle istituzioni tedesche e che IMI Germania ci sono troppe leggi
E diceva perché se se io vedo troppe leggi troppe leggi perché se io vedo la raccolta delle leggi federali e delle
Delle circolari delle ordinanze dei regolamenti eccetera con Torre ottanta mila pagine
Ora ottanta mila pagine in Italia in Italia ottanta mila pagine De Martino sono anzi sono un po'di più sono solo le leggi dello stato lì c'erano dentro le leggi dei lender le le circolari regolamenti e e e quant'altro ecco questo è lo stato della nostra allora ecco io penso che non sia tutto sommato sbagliato parlare di visto che poi appunto quando il di federalismi ce ne sono diversi ce ne sono molti quando Giuliano Amato parla ma poi in concreto della riforma che dovremmo fare del nostro Stato e gli si dice ma tutto sommato il modello di organizzazione dello stato di forma dello Stato della Germania federale andrebbe bene dalle posto che vive a Giuliano Amato è sostanzialmente sì forse bisogna dare un po'più di autonomia ai comuni perché nella tradizione italiana c'è la forza di questa di questa istituzione allora anche quello si chiama Stato federale
Naturalmente è un federalismo cooperativo e non un federalismo con accentuati caratteri competitivi come quello per esempio americano però anche quello è stato federale allora secondo me è giusto dare a questa riforma la definizione di riforma federale perché non non si pensi che in realtà si vuole cambiare poco perché in realtà cambieremo moltissimo cambieremo la faccia del nostro Stato tra quello che farà la Bicamerale e quello che speriamo farà il Parlamento e quello che farà il governo se avrà la delega del Parlamento ma appunto stanno marciando queste leggi no Hicham
L'eremo totalmente la faccia del sistema delle nostre pubbliche amministrazioni qui però devo dire una cosa e lo dico con con molta convinzione non si può pensare
Che si possa arrivare a questo risultato solo con le riforme legislazione vincente
Qualcuno ha anche pensato bene adesso si fanno queste riforme legislazione vigente per poi non fa a Costituzione vigente per poi non fare più
La Bicamerale la riforma non c'è perché ci sono ecco voglio dire noi per esempio qui riduciamo ai minimi termini gli atti che vanno a
Ai famosi Comitati regionali di comuni province vanno i famosi Comitati regionali di controllo perché la forma del controllo preventivo sugli atti è considerata superata obsolete e cioè
E però per sopprimere i bisogna cambiare la Costituzione tanto per fare un esempio e arrivati a questo punto veramente conviene sopprimerli perché si tengono in piedi delle
Degli organi delle cose che sono inevitabilmente costoso e che a questo punto svolgono una funzione residuale e anche la ricostruzione chiamiamolo federalismo cooperativo chiamiamolo come vogliamo io non mi formalizzo del nostro Stato
Della nostra forma forma dello Stato veri e richiede di avere poi dei punti fermi costituzionalizzato i che gli consentano per così dire di far funzionare il sistema con certezze e garanzie costituzionali
E siccome un sistema con queste Hawthorn
Mi di tipo federale richiede istituzioni centrali con funzioni molto più ridotte numericamente
Ma non meno essenziali e richiede istituzioni centrali stabili e forti allora la riforma della forma di governo nel senso che si è detto è necessarie quello richiede il cambiamento dalla Costituzione quindi diciamo che queste riforme si tengono in si è mai da un certo punto di vista lo sbilanciarsi molto sul terreno delle riforme a Costituzione invariate
Tra provoca eccita ulteriormente la necessità di fare un a dire riforma costituzionale
Costituzionale seria ecco quindi naturalmente ecco io non penso in questo amata anche in questo Amato ha ragione
Però per la verità non interpreta esattamente quello che ha letto la Fondazione Agnelli un sistema di federalismo cooperativo non richiede macroregioni anzi
Anzi le macroregioni sono coerenti con noi modello di tipo confederale che ha in sé anche la possibilità del secessionismo mentre uno dei problemi degli Stati federali
Sempre e quando si crea all'interno di uno Stato federale una entità una regione uno stato membro di dimensioni talmente rilevanti da potere per così dire squilibrare insomma quindi il Canada ad il problema il Québec fra il Quebec francofono e l'Ontario che da solo è metà del PIL della federazione canadese per cui le politiche economiche del governo provinciale perché lì si chiama provi
Cioè provinciale dell'intanto non Tare io sono in grado di squilibrare di contraddire quelle del governo federale e questo è un problema quindi il nostro sistema funziona assai meglio anche in senso federale secondo il modello del federalismo operativo se le Regioni sono venti Como domani se se ne arriveranno qualcuno tanto di guadagnato la Fondazione Agnelli proponeva dodici secondo me questi processi non possono essere imposti dall'alto possono essere sostituiti da forme snelle agili di operazione fra le Regioni ma funziona assai meglio se c'è un numero relativamente alto di regioni che corrispondono anche ormai alla storia alla storia del Paese nel nostro paese non è mica facile mettere assieme un non va
Ardo o un o un piemontese voglio dire
Non è non è così facile come come come si crede e quindi da questo punto di vista Amato dice il federalismo è l'anticamera del
Se ci sionismo sì quel federalismo che in realtà è con un federalismo che realtà e volere una confederazione di di macroregioni dotate del diritto di secessione Sicco
Ed è l'anticamera per la secessione invece io penso che sia e ho finito esattamente l'opposto se noi diamo se non riusciamo a fare rapidamente l'insieme di queste riforme costituzionali e legislativi
Se non riusciamo a far funzionare la Bicamerale
Allora la il secessionismo apra la strada sbarrata
C'è in quel libro di Gian Antonio Stella che qualcuno di voi avrà letto sulla rivolta del nord est che da una parte dimostra esattamente quello che sta
Chiesta rivelando Mannheimer cioè che
Gli italiani in realtà non solo non vogliono la secessione ma non vogliono neanche la Confederazione
Vogliono autonomia auto-governo amministrazioni efficienti semplificazione snellimento burocratico poi però c'è un capitolo finale inquietante
Che è intitolato al rischio del secessionismo preterintenzionale
Dove e l'ipotesi che emerge anche da interviste e se Parlamento e Governo non fanno queste riforme e danno questi risposte a questi problemi è possibile che alla fine la strada del
Separatismo della successione venga imboccata per disperazione questo è il rischio vero e questa è anche la ragione per cui dobbiamo fare le riforme coraggiose e serie e io penso che appunto
Nel fare queste riforme noi dobbiamo guardare alla soluzione di questi problemi veri che sono i problemi dei cittadini dell'impresa e dei lavoratori che hanno bisogno e appunto di un sistema istituzionale che funzioni e che dia risposte efficaci aver loro domande come nelle grandi democrazie europee
Bene
è un vero peccato nel momento in cui il dibattito cominciava a riscaldarsi per il convergere delle linee di intervento dei dei nostri tre partecipanti purtroppo dell'erario ci induce a troncare quasi bruscamente questa discussione peccato e temo per fare un secondo giro e certamente rimane in sospeso delle cose qui dobbiamo chiudere ringrazierei quindi il professor leopoldo Elia Close Sora Augusto Barbera ministro Franco Bassanini lo ringrazio il padrone di casa e Willer Bordon gli altri omicidi prendendo casomai l'impegno
Magari in una situazione più confortante anche dal punto di vista e l'udito Dario di fare come dire un supplemento che permetta per l'appunto di passare alla fase successiva perché mi pare che
Senato
Prima riflessione si può fare ma che la faremo domani in forma assembleare e che abbia ragione poi i Augusto Barbera la provocazione che avevamo o il bicchiere non è tutto pieno e quindi bene mantenere come dire non le sarebbe detto ambienti a noi vicini la vigilanza democratica alta e forte per evitare come dire e che siano che ci siano tentazioni di restaurazione dicono indietro ma per lo meno io che che sia confortante anche dopo le cose che abbiamo sentito dal ministro che non sono voglio dire soltanto parole perché sono atti legislativi già con un percorso piuttosto avviato direi che si può perlomeno ritenere che il per il bicchiere sia mezzo pieno ecco che non significa ovviamente torno a dire che non dobbiamo preoccuparci non soltanto di rigirare come dicevo prima di tentare di riempirlo totalmente premente su questa seconda parte sulla parte su come riempirlo totalmente ci sarebbe motivo di riflessione forse anche di dialettica tra di noi ma questo può essere appunto motivo di una nuova discussione da questo punto di vista recuperando sui permettete anche
Una funzione che fu all'inizio diverso Alleanza democratica
E cioè di essere quel territorio e anche quella struttura di servizio in cui potevano confrontarsi senza troppe strumentalità di carattere partitico no una serie di idee in bianco un laboratorio poi una fucina di pensieri e di conclusioni di carattere culturale che però poi potevano rovesciarsi anche sul piano politico grazie a voi quindi