Lotta contro lo sterminio per fame: proposta di legge del Pci

Pasquini lei ha svolto la sua relaziona su intervento ieri nel suo intervento ha fatto il bilancio due tre anni di cooperazione allo sviluppo da parte dell'Italia è e ad un bilancio in parte negativo sul ruolo che ha avuto e soprattutto il dipartimento per la cooperazione in questi tre anni e sulla politica svolta dall'Italia ecco ha parlato lei e si parla in questo convegno della necessità di una svolta di questa politica di aiuto allo sviluppo come si configura questo svolta nella proposta di legge presentata
Si configura
Riformando la legge trentotto di cooperazione che di
Già in vigore dal mille novecentosettantanove
Riforma
Non arrivare
A
Prevedere che il Dipartimento non sia più
L'organo del ministero che si occupa della politica di cooperazione ma certo
Lo riforma grandemente
Tenuto conto che al suo interno dovrà sorgere un servizio speciale per quello che riguarda la lotta contro la fame
Servizio che dovrà essere dotato di tutti
Quegli strumenti necessari gli al lavoro di emergenza è straordinario e si richiede in molti momenti
Della vita dei Paesi del Terzo Mondo
Prevede
La creazione di unità operative né i Paesi del terzo mondo vale a dire cioè il dipartimento non è più soltanto
Uno che impartisce delle direttive o fa degli accordi dall'Italia ma deve anche controllarne la esecuzione dei paesi dove l'aiuto appunto viene portato e nella stessa struttura del dipartimento si vogliono inserire delle specializzazioni delle unità operative anche qui in Italia che consentono una maggiore validità di controllo e anche una maggiore valutazione di giudizio dei progetti avvengono via presentati da organismi pubblici e privati naturalmente non sono soltanto queste
Le modifiche che vengono proposte di riforma del Dipartimento ma su questa via il dipartimento verrebbe ad avere a tutt'altra fisionomia da quella che è oggi e quindi autonomia funzionale e gestionale però rispetto anche alle carenze si sono registrati sin qui
Ecco il vostro progetto di legge viene presentato dopo la presentazione di un altro progetto di legge quello a firma piccoli e di altri esponenti della maggioranza ma che nasce a Paderno iniziativa soprattutto del Partito radicale in qualche modo si contrappone a questo progetto di legge ma quali sono le reali divergenze Rizzo che poiché i punti di partenza sembra analoghe nel senso che la critica alla politica fatta finora dall'Italia alla stessa che la necessità di un aiuto di emergenza in alcune aree viene riconosciuta anche nel nostro progetto di legge quali sono le reali divergenze
Noi non abbiamo creduto con il nostro progetto di legge di presentare uno strumento in contrapposizione al progetto di legge piccoli e di altri il dibattito sulla politica di cooperazione di lotta contro la fame è in corso da anni e ci sono effettivamente al di là di una valutazione di base e comuni a tutti delle interpretazioni diverso circa gli strumenti da adottare questo è uno dei momenti di questo confronto fra appunto strumenti diversi da poter mettere in campo io credo che
Ancora una volta
L'elemento di differenziazione maggiore sta nel fatto
Che il nostro progetto di legge vedi strettamente uniti gli aiuti d'emergenza gli interventi straordinari e l'attività di cooperazione vera e propria di sviluppo mentre invece il progetto che sotto la firma di piccoli e di altri e essenzialmente rivolto nella direzione dell'aiuto di emergenza è straordinario quasi a separarlo la questa politica di sviluppo che in le perché anche l'aiuto immediato di emergenza sia effettivamente un aiuto che possa sollevare non per un momento per un periodo ma possa sollevare nella prospettiva anche quelle che sono le situazioni più
Gravi di emergenza il di carattere straordinario mi scusi ma nel Progetto piccolissimi dice chiaramente prezzi stabilisce la il fatto di salvare immediatamente una certo numero di persone dalla morte per fame di quella che ora in questo momento stanno morendo di fame realmente in questi paesi ma si parlava di aiuto integrati molto chiaramente nella nella nella legge
Sì questi accenni nella legge ci sono farei torto all'intelligenza degli stessi autori del progetto non averle parlato però la caratterizzazione di straordinarietà che si dà anche alla funzione dell'alto come salario e il modo di come si prospetta appunto l'intervento in questi Paesi far ritenere che appunto c'è una preponderanza quasi uno scacco assi della politica degli aiuti immediati che invece deve est devono e essere forniti con un piano e con dei piani integrati vero con quelle che sono gli interventi di media per chiunque perde
Ecco il Progetto di legge comunista prevede uno stanziamento di cinquecento miliardi per interventi di emergenza configurati come concretamente ma qui io non sono stato il presentatore vero e proprio perché questo atto è stato presentato alla Camera da parte di alcuni nostri deputati però io credo che immediata vuol dire fare una ricognizione su quelle che sono le esigenze che ci si presentano anche su situazioni emergenti ricavabili si vorrebbe dire la notizia giornaliere
Che cosa accade nei Paesi del Terzo mondo e dal richieste che ci sono pervenute anche da paesi del terzo mondo stesso e intanto soddisfare queste esigenze cominciare da qui senza dovere ricorrere a trovare molti fattori insomma che indichino queste necessità
Ecco diciamo che il punto focale delle critiche rivolte da al pc alla legge piccoli a quello dell'Alto commissariato ci vuole spiegare
Ma c'è una preoccupazione molto seria
Chi è quella di
Spaccata in due la politica estera del Paese e per noi è un tutto unitario
La politica estera sul piano diplomatico e la politica estera sul piano degli aiuti ai Paesi che ne hanno bisogno insomma i paesi del terzo mondo
Quindi la necessità di vedere ricondotta sotto un'unica direzione che è quella appunto del ministero degli Esteri la direzione
Della politica estera della quale gli aiuti sia di emergenza e di cooperazione allo sviluppo sono parte integrante ecco ma non c'è la necessità di un responsabile politico di questi aiuti di questa politica di aiuti allo sviluppo perché non si è dipartimento che come Giacomelli se se riconosce non ha responsabilità politica per noi il responsabile
Diretto della politica anche della politica di cooperazione allo sviluppo e degli aiuti
Alla lotta contro la fame nel mondo questo responsabile politico deve essere il ministero degli esteri di ministro degli esteri è vero che finora lo è stato fino a un certo punto anche perché ci sono Parini ministeri che si occupano si potrebbe dire in via diretta o indiretta della politica di cooperazione ma proprio per questo che la nostra legge rafforziamo l'idea del coordinamento da parte del ministero dei Viesti libri che deve essere il ministro degli esteri che responsabile ad un tempo nella politica estera in generale della politica di cooperazione come politica che è parte integrante di questa politica
Ecco un'ultima cosa andrà il politico si aprirà a questo punto il dialogo tra le varie proposte fra le varie posizioni o il Partito comunista rimarrà arroccato sulle sue gli altri è possibile insomma una convergenza su questo tema anche che la richiederebbe io credo che ci sono dei punti su cui la convergenza è già in atto e altri in cui si può trovare non so se sarà possibile trovarla su tutti certo è che noi abbiamo presentato la nostra proposta come una proposta alla discussione come già è avvenuto in questo convegno avverrà anche in seguito nonostante sia stata già pre senta va alla Camera una proposta aperta se anche l'altra proposta come ha dichiarato anche stamani senatore signorino è una proposta aperta come lo sono le altre presenteranno una è già stata presentata da democristiano come Rumi e così via penso che facendo una ricognizione in un confronto diretto aperto sarà possibile trovare anche dei punti di intesa io mi auguro che siano più larghi probabilmente non saranno tutti nel