"CGIL: valore scuola" incontro per illustrare la dichiarazione programmatica di alcune associazioni della CGIL sui temi della formazione, la riforma e il rinnovo degli organi collegiali

Incontro
Kia come obiettivo fondamentale quello di illustrare
La dichiarazione programmatica
Delle associazioni intendono promuovere e sostenere le liste
CGIL valore scuola per il rinnovo degli organi collegiali
Le associazioni che hanno appunto definito questa dichiarazione
Sono la Federazione formazione e ricerca della CGIL il sindacato nazionale scuola della CGIL il sindacato pensionati della CGIL che in questo momento vedi alla presidenza
Il suo segretario generale pro tempore
Non peraltro che per dovere di ospitalità il cd lei ne chiede Legambiente e i lender
Come ecco voglio cogliere questa occasione prima di lasciare
La parola agli altri amici e compagni
Per quale motivo il sindacato pensionati è tra i firmatari può sembrare così abbastanza strano ma non lo è nel senso che difficilmente magari
Pensionati anziani sono genitori anche se questo non è vero come sappiamo c'è una quota non irrilevante di pensionati
Che si trova in questa condizione che ha dei figli che vanno a scuola come sapete tra l'altro c'è tutta una polemica in questo momento sui baby pensionati selezionati giovani per cui sono una realtà gli affetti presenti ma non è soltanto questo il motivo essenziale il motivo fondamentale che noi assegniamo grandissima importanza al ciclo formativo continuo ad un'attenzione quindi nuova che come sindacato dei pensionati queste unitariamente siamo prestando alla formazione alla scuola come struttura pubblica sempre più d'aprire al territorio da considerare come elemento di ricchezza per tutta la cittadinanza naturalmente con dei soggetti che hanno priorità rispetto agli altri
Naturalmente nessuno di noi pensa che non ci siano dei soggetti più degli altri a privilegiare i ma noi siamo convinti che oggi in questo momento la scuola ad esempio deve essere particolarmente attenta anche alla formazione
Degli adulti e degli anziani in particolare
Da questo punto di vista la nostra rivendicazione esempio
C'è la apertura delle strutture scolastiche a un ad una formazione ad un rapporto con negli anziani per esempio rispetto alla acquisizione di una linguaggi informatici sappiamo non c'è soltanto un'analisi
Neo alta abbia analfabetismo c'è soltanto alta venti fa decimo di ritorno c'è un problema di alfabetizzazione nuovi linguaggi che rischia realmente di dividere più di quanto già non avvenga la cittadinanza secondo stratificazione grati e da questo punto di vista la povertà culturale che rischia di precipitare sulla fascia più anziana della popolazione per noi è elemento di esclusione
E visto che come confederazione l'obiettivo fondamentale del nostro congresso delle scelte abbiamo fatto appunto invece sono le politiche inclusive naturalmente per noi questo della capacità di politiche formative in grado di includere soggetto debole come potenzialmente l'anziano problema fondamentale da questo punto di vista la dichiarazione programmatica non la considero importante fondamentale perché a questo spirito al suo interno a questa filosofia di volontà di aprire la struttura scolastica la scuola al territorio e per questo quindi che brevemente
Ho voluto illustrare bianche perché il sindacato pensionati in modo convinto aderisce non soltanto quindi per sostenere la lista così come dire per compiti di solidarietà dicitura ma perché convinta rispetto a quelli che sono gli obiettivi programmatici la dichiarazione
Ritroviamo io adesso quindi darei la parola per la interruzione
Di questa iniziativa D'Andrea Ranieri che il segretario generale della Federazione formazione ricerca
Ma cari amici e compagni
Molti di voi quando
è venuta fuori insomma
La scadenza degli organi collegiali dieci undici novembre sono ricordate che bisogna andare a votare
Non han potuto trattenere fosse proprio ciascuno di noi l'ha fatto un moto spontaneo di fastidio di nuovo un'altra volta
Di una cosa la cui funzione di volta in volta è andata declinando e peggiorando
Voglio dire dall'inizio e la discussione era stato vivace
Con molti di voi abbiamo fatto la discussione tanti anni fa ce l'ha chi è l'astensionismo che io partecipazioni straordinario sindacato scuola gettito sia una discussione di questo tipo
Dall'origine
Ma è indubbio che gli organi collegiali così come li abbiamo conosciuti
Sono oggi in crisi
Badate bene frutto di una stagione grande importante di una stagione che fece dell'idea di partecipazione
Quasi un un fatto di identità di un'intera generazione
Gli organi collegiali legati a un'idea della partecipazione di base di una capacità di del nuova di decidere dal basso si dotava ed erano i tempi che sono che Giorgio Gaber cantava che la libertà non sta sopra un albero ma la libertà è partecipazione dentro quest'idea diffusa a metà degli anni Settanta c'erano anche gli organi collegiali è indubbio che quell'idea forte di partecipazione è andata progressivamente declinando
è andata in crisi e da questa crisi dalla crisi di quegli strumenti di partecipazione siamo passati una fase non so se più fusi positiva in cui al posto della partecipazione
Si è costruito lì per individualismo di massa
Il protagonismo viene scambiato col sondaggio
La partecipazione è diventata i dati di rilevazione dell'audience
Allora noi quello che è successo dopo non ci va quello che ha sostituito gli organismi di partecipazione in crisi non esaltante
L'idea della politica come del mega l'idea della partecipazione come sondaggio come audience è lontano dai nostri valori per cui siamo chiamati a fare un'operazione complicata ma per certi aspetti entusiasmante
Prendere atto della crisi dei vecchi organi collegiali e delle vecchie forme di partecipazione
Ragionare sul perché di questa crisi e costruire nuovi traguardi di protagonismo dei Soggetti all'interno dello scuola una nuova idea di partecipazione una nuova idea di autogoverno allora ragionare sul perché della crisi non è difficilissimo abbiamo fatto tante volte lo riassumo le questioni sono essenzialmente due
Una partecipazione senza redistribuzione dei poteri è una partecipazione finta
La partecipazione degli organi collegiali sia venuta progressivamente banalizzando ma mano che la gente con vedeva misurava come le cose su cui dovrà decidere alla quale sostanzialmente rilevanti
Allora partecipazione senza se partecipazione distribuzione dei poteri senza che qualcuno
Ridistribuiti Sky potere Ikea senza levare potere da qualche parte partecipazione non ce ne e allora il grande tema del decentramento del ministero della della riforma profonda del Ministro della del ministero alla Pubblica istruzione
Di ridefinire i poteri che stanno nelle scuole su cui la gente può decidere davvero può contare davvero e quindi può ricostruire le ragioni del protagonismo
La seconda cosa e che un'idea di partecipazione tra soggetti senza diritti e molto può è molto difficile
Allora la base di un'idea di partecipazione rinnovata ci sta come costruire costruire un'idea degli studenti come soggetti di diritto anzi come i principali soggetti di diritto all'interno dalla scuola dei genitori dell'utenza come soggetti di diritto
Per costruire un'idea di partecipazione fra DiVersi ma tutti dotati di diritti e di potere in uno allora redistribuzione del potere
Rilancio dalla cultura dei diritti del diritto di cittadinanza
Che di cui la scuola
Strumento e centro fondamentale è uno dei compiti necessari indispensabili se vogliamo ricostruire una nuova idea di partecipazione di protagonismo condiviso
Ci si può provare a farlo ci si può provare a farlo forse oggi la scuola
è di nuovo un centro di interessi il ragionamento di discussione io nei dibattiti insomma che si vanno a fare in giro nelle diverse sedi quando si parla di scuola si nota che c'è un interesse davvero diverso che la gente ha voglia di partecipare di capire di discuterne cioè che un'idea insomma che che diciamo un po'ormai da anni che senza una politica della formazione senza una politica di qualificazione delle risorse umane di questo Paese senza una politica che aumenti la qualità del nostro vivere civile dei nostri prodotti dei nostri processi produttivi della ricerca beh questo Paese è inesorabilmente destinata a declinare
E che non c'è nessuna prova politica dall'occupazione possibile non c'è nessuno sviluppo economico possibile che automaticamente dia più posti di lavoro se non è accompagnato da una politica della formazione dell'istruzione della scuola
Allora quindi la scuola non come un fatto trattanti ma come addirittura la priorità del Paese sepolto andava avanti da la strada dello sviluppo di qualità giù la competitività alta non non concorrendo col decentramento produttivi in Romania ma puntando lo stare nella la fascia che è capace di produrre prodotti di qualità a produrre continuamente innovazione e nello stesso tempo scuola come necessaria come elemento indispensabile per l'innalzamento dei livelli civili del Paese per affermare diritti di cittadinanza veri allora questa cosa qui forse sta come già entrare nella gente che una davvero una priorità hanno una cosa fra i tanti ma un elemento ma l'elemento decisivo se vogliamo
Indirizzare il Paese su quella strada
E mi pare che abbiamo per la prima volta di fronte un governo che forse questa cosa più volte predicata vuole praticare attenzione con molte contraddizioni con molti problemi
Però mi sembra che si sia aperto che si sia dato per lo meno l'idea la gente poi andremo a vedere i contenuti che la scuola dell'una priorità e che proprio per questo la scuola va cambiata aprile profondamente
Perché capire che la scuola è una priorità assenso sei immediatamente congiunto con l'idea che sono necessari cambiamenti e modificazioni profonde
Che il giovane gentile popolo italiano al Parlamento al governo può davvero essere convinto può davvero dare priorità anche finanziaria anche di risorse alla scuola se il mondo della scuola
Decide come cambiarla e partecipa attivamente a un processo di rinnovamento
Vedete anche in questa Finanziaria registriamo quello che si è registrato in altre finanziarie
Il decremento demografico che c'è stato in questi anni fa della scuola
Il punto non è più spontaneamente facile tagliare
La più spontaneamente facile tagliare la spesa corrente come si tagli a facce a scuola non si taglia da nessuna parte
Si registra che c'è meno alunni no sì sì riducono il numero delle classi il numero degli insegnanti proporzionalmente a questo dato e la scuola dal novantadue a oggi estati il terreno fondamentale
Su cui sia risparmiato nel bilancio pur quest'anno continuano a tagliare anche duramente e anche per molti aspetti informa inaccettabile poi Barbieri
Dirà con più puntualità le cose come CGIL CISL e UIL di categoria anche sul modo in cui sono stati fatti tagli abbiamo da fare controproposte da rifiutare una certa logica ancora centralizzata e ancora burocratica
Però per la prima volta ci sono terreni gli investimenti
Cioè si decide non solo di tagliare sull'ordinario ma anche di investire risorse su quelli che erano i punti deboli della scuola italiana rispetto a tutte le scuole d'euro l'altissimo livello di dispersione scolastica
L'altissimo livello di dispersione scolastica l'assenza pressoché totale di educazione degli adulti e di formazione permanente
La mancanza di un'istruzione superiore non universitaria come ormai presente in quasi tutti i Paesi europei
Ecco su queste cose l'innalzamento dell'obbligo la riforma la scuola secondaria su queste cose per la prima volta abbiamo a canti tagli dei fondi esplicitamente delicati presso la Presidenza del Consiglio che devono servire all'azione di rinnovamento
A quella somma e rispondere a un ragionamento semplice serio va bene se si può spendere di meno per il calo demografico abbiamo forse un'occasione storica per fare dalla scuola italiana una scuola
Che non boccia che non disperde ma non che non boccia perché
Buona che non boccia perché ingrato che non voce che non disperde perché in grado di costruire percorsi pro percorsi scolastici personalizzati di costruire progetti contro la dispersione l'abbandono fare educazione degli adulti fare le cose che diceva mine
Allora su questa strada l'interesse c'è di nuovo c'è di nuovo
Se si cambia la gente ha voglia di di sentir parlare di scuola attenzione e questo cambio è soggetto a rischi fortissimi la stessa instabilità politica va in questa direzione
Noi abbiamo scommesso su un po'incombono su questo governo su e sulla contrattazione di un progetto con questo governo perché speriamo di avere finalmente di fronte a un governo che dura quattro anni
Però guardate bene sui primi elementi di riforma che sono presenti all'interno dalla Finanziaria la posizione dell'opposizione politica
è già stata tutta un'altra cosa cioè
Berlusconi voi sapete della sentenza Corte costituzionale contro la reiterazione dei decreti impone dati in Parlamento e ha detto se volete che faccia passare i decreti che siamo benevoli e non ostruzionistici dovete eliminare tutti collegati alla Finanziaria
Cioè lasciare solo i tagli per noi vorrebbe dire lasciare solo i tagli e azzerare gli obiettivi di riforma
E a segnalare gli obiettivi di riforma lo dico perché questo processo iniziato chianche trovato una prima strumentazione dei collegati alla Finanziaria un processo che va anche difeso
Che ha anche difeso perché c'è c'è una logica strana di chi si lamenta che la Finanziaria fai tardi e poi la vorrebbe ridurre solo ai tagli tagliando tutti gli obiettivi e tutti i progetti di riforma
Di questo processo di trasformazione noi insomma abbiamo dato credo un contributo importante se la Finanziaria contiene obiettivi di investimento
Ecco perché questi additivi disinvestimento sono esplicitamente citati questi soldi come i soldi derivanti dall'accordo fatto con le parti sociali
Da quell'accordo che prevedeva appunto la priorità dell'innalzamento dell'obbligo l'educazione per gli adulti la lotta alla dispersione il diritto allo studio eccetera eccetera quindi credo che lo stesso ministro abbia trovato la forza di inserire accanto ai tagli Investimenti proprio perché era forte
Di un accordo importante che non abbia voluto come primo accordo dalla nuova stagione di contrattazione sull'occupazione anche per dare questo segnale che anche per il sindacato
Che anche per l'insieme delle forze sociali
Qualsiasi politica seria dell'occupazione parte dalla formazione dalla scuola
Parte dalla formazione dalla scuola credo che l'autonomia
Debba essere vissuta come lo strumento fondamentale per costruire un serio processo di riforma democratica
Abbiamo individuato gli obiettivi in gran parte comuni che vanno discussi approfonditi ma su cui mi pare ci sia ormai una convinzione profonda
Bene quegli obiettivi vanno perseguiti non in maniera burocratica e centralistica ma con un nuovo protagonismo della gente che nella scuola che nella scuola vive e lavoro
Credo che il testo di legge dell'autonomia e anche con le disponibilità di modifica che Avati il Ministro per levare su questo ogni ambiguità parlo per esempio del comma quindici dell'articolo del Bassanini dedica in cui si parla dell'autonomia scolastica perché quel testo lì
Insomma
Sia tale da da rendere davvero improponibile al dibattito che c'è stata in passato l'autonomia di cui si parla l'autonomia di cui stiamo parlando l'autonomia con cui stiamo contrattando
Non ha niente a che fare decolla Previti ed esprime attivazione selvaggia né con la svendita ai privati della scuola
Sarebbe disastroso rimboccare un una discussione di due anni fa a
Ammesso che se fosse stata vera due anni fa perché io industriale i padroni disponibili a mettervi i soldi per comprarsi le scuole
E faranno Desk delle scuole quello che volevano io non li ho conosciuti non li ho visti sconto me non ci sono non ci credeva amore non ci credo adesso comunque quel testo secondo me sbarra la strada anche a possibili interpretazioni
E rende possibile a costruire un ragionamento che l'autonomia come autogoverno
Dell'autonomia come il modo in cui fare la riforma esercitando il protagonismo della gente
Esercitando diritti di cittadinanza e costruendo poteri reali dei soggetti che non la scuola vivono e lavorano per guidare e non per subire passivamente il processo di trasformazione l'autonomia come momento anche per costruire un'idea comunitaria della scuola in cui la scuola vive in relazione alle scelte che si fanno nel territorio alle scelte che fanno gli Enti locali che insomma che non possono essere chiamati a gestire la scuola perché danno i bidelli
Ma che devono essere chiamati a progettare a programmare gli indirizzi di indirizzi fondamentali della scuola assieme a coloro che nella scuola civico
E credo che nella campagna che noi faremo su gli organi collegiali dobbiamo individuare quali sono
I due problemi fondamentali che devono Rent che possono rendere l'autonomia reale il primo è la sburocratizzazione
La sottrazione di poteri al centro la riforma profonda del ministero per la Pubblica istruzione il secondo individuare qual è il contesto
Che sta intorno alla scuola qual è il ruolo che che deve avere la programmazione territoriale rispetto agli indirizzi dalla scuola quale risposta fra l'autonomia come autonomia della singola scuola e sistema territoriale in cui gli esseri
Perché perché se noi rimanessimo in una discussione in una dimensione dell'autonomia di ogni singolo istituto a Dini singola scuola che poi si confrontano col centro avremo l'autonomia dell'imperatore
Perché ogni singola scuola non è in grado se non si costruisce se non si collega in un sistema che ha sul territorio proprio radicamento di costruire un'idea vive attiva dell'autonomia allora e anche e per questi motivi
Che noi riteniamo che anche se gli organi collegiali così come li abbiamo conosciuti sono morti che questa sarà probabilmente l'ultima lezione che faremo in quel modo che dovremo pensare a che cosa vuol dire organi collegiali dopo che il ministero alla Pubblica istruzione
Sarà riformata dopo che l'autonomia delle scuole sarà reale dopo che ci saranno centri di autogoverno territoriali delle dinamiche della scuola
Questo la prossima elezione dovrà essere elezione di gente che lavorerà in quel modo in quelle strutture
Crediamo che valga la pena impegnarsi in queste elezioni fare una campagna di massa per spiegare la nostra idea di autonomia la nostra idea dice di decentramento la nostra idea di redistribuzione del potere fare cioè sulla scuola grande campagna di massa
E guardate che forse ce n'è proprio bisogno perché io credo che la nostra democrazia
La stessa discussione sul nuovo governo sta progressivamente mole sta progressivamente
Il ridendo Rossi su questioni che sono sempre più lontani dalla gente
Noi abbiamo uno un'eccezionale occasione di trasformazione accetta e i nostri giornali la nostra televisione il nostro dibattito politico parla di cimici
Oppure ridotto pressoché esclusivamente alla discussione sulla commissione bicamerale sulle riforme istituzionali cosa importantissima ma attenzione
Qualsiasi riforma istituzionale faremo avrà un senso un altro
Se riusciremo a diffondere l'insieme del tessuto sociale nuove idee di protagonismo dal basso
Nuove idee di partecipazione se riusciremo cioè collegare alla discussione fra i partiti alla discussione sulle grandi svolte istituzionali
Piccole ma decisive svolte istituzionali di cui di cui solo noi possiamo essere protagonisti dico può essere suo protagonista la gente che lavora che vive che vuole esercitare diritti di cittadinanza concreti
Ecco anche da questo punto di vista questa campagna degli organi collegiali può essere un segnale importante
Ridiscutere del nuovo assetto di democrazia con la gente non delegare la discussione in alto ricostruire un'idea di trasformazione
Politica che collegata alla trasformazione sociale concreta che si fa nei luoghi di lavoro in quel particolare fondamentale e centrale luogo di lavoro che sono le scuole del nostro Paese
Grazie a Ranieri diamo la parola adesso ad Emanuele Barbieri che il signor generale la CGIL scuola
Ma dopo l'intervento di Andrea poco ma è rimasto da dire
Mister lasciate dice la parte relativa agli aspetti specifici ma ha fatto così presto ad impadronirsi del suo ruolo di segretario generale della Federazione che gli spazi sono marginali comunque non voglio perdere
Nel tempo nell'occasione e credo che lo scopo di questa riunione che rappresenta già di per sé una novità
Che io ricordi non c'era mai stata all'inizio della campagna elettorale vedere i collegiali caratterizzata dalle presenze che abbiamo qui
Che Miner indicava nella sua introduzione alla presenza del segretario generale la confederazione ma anche di tante altre
Associazioni che con nuovi si battono per
Per fare di questa occasione locale un motivo per rilanciare l'attenzione sui problemi della scuola e quindi ottenere i cambiamenti necessari
è uno schieramento un po'particolare quello che si presenta sotto le liste valore scuola
Però non è inedito
Perché ricordo a molti dei presenti che CGIL cd MCE UDS CGD proprio in questa stessa sala si erano visti il trentuno di marzo
Perché sentivano l'esigenza di non delegare
Alla solo rappresentanza politica i problemi della società ai problemi della scuola in particolare
Quell'esigenza avvertita loro anch'io credo che sia
Dico a tutt'oggi
Aveva uno slogan due brevi parole d'ordine quella manifestazione innalzare i livelli di formazione
E migliorare la qualità della scuola
Eravamo anche convinti che
La vittoria dell'Ulivo fosse una condizione
Necessaria per realizzare quegli obiettivi oggi possiamo dire che probabilmente non è sufficiente la vittoria dell'Ulivo
Non vorrei ricordare Bobbio di un'intervista dell'ultima settimana in cui dice che insomma ci saremmo aspettati di più
Dalla vittoria
Dell'Ulivo e dal fatto che la sinistra per la prima volta andato al Paese al governo dei nostri Paesi saremmo aspettato un intervento più radicale più segnato dai caratteri del rinnovamento
Io ritengo che sia prematuro probabilmente per abbandonarsi
Ad atteggiamenti di disillusione però credo che non possiamo limitarci a dare un giudizio se alcune speranze di alcune non si sono realizzati se alcune prospettive non venga non si sono rafforzate io credo che noi dobbiamo svolgere il nostro ruolo per rafforzare quelle prospettive
Dico per certi versi con rammarico che il grande ruolo di supplenza
Delle istituzioni e delle forze politiche che ha svolto il sindacato degli ultimi quattro cinque anni per consentire una transizione non drammatica e non traumatica al nostro Paese probabilmente non è ancora finito e non lo dico
Per il gusto di rivendicare un ruolo appunto di
Del sindacato di tipo Panza indaga lista di volle invasione del campo altrui lo dico come la constatazione di una licenza
Ancora viva
Perché credo che oggi siamo tutti convinti
Che i mutamenti di quadro politico per quanto
Importanti non sono sufficienti in particolare in una fase in cui è mancato a questo Parlamento mutamento di quadro politico quel sostegno del mondo dalla cultura che in altre occasioni in altre fasi storiche in altri Paesi c'è stata
E questo fa correre il rischio che le forze della conservazione mettiamola in questi termini molto general generici ma traduciamo anche temi molto più concreti dei grandi apparati le burocrazie
Si sentano in qualche modo
Rafforzati nel tentativo che li caratterizza quella di sopravvivere ai mutamenti politici questo guardare Valentino in generale ma vale anche per la scuola io credo che questa discussione questa Campagna elettorale se così la vogliamo chiamare Silvio gli organi collegiali deve deve rimettere al centro questo tipo di riflessione se non vogliamo farne una scadenza che non burocratica una sorta di accanimento terapeutico su un malato che appunto si sa ormai destinato afflitto da una malattia terminale io credo che se non vogliamo correre il rischio di chiamare la gente al voto per il voto
Dobbiamo fare una riflessione diffusa su quelli che sono in Mali della scuola i possibili rimedi e il ruolo che può che possono svolgere gli organi collegiali rinnovati
Per risolvere questi questi mali per individuare i rimedi giusti e guardate ci sono dei segnali positivi che io voglio mettere subito in luce non abbiamo da una estrema facilità mi racconta delle firme per la presentazione delle liste
A livello nazionale da un acconto oltre dodici mila firme quasi un sesto degli scritti
è andato anche abbastanza omogeneo vale per la secondaria superiore come per il personale all'estero abbiamo presentato per primi le liste
CGIL valore scuola
Qui hanno aderisce c'è appunto il sindacato nazionale scuole civile merci e così via Legambiente per la prima volta avere anch'essa presente a quella del trentuno marzo
A fronte presenta difficoltà organizzative e di altri sindacale
Che hanno sono negli ultimi giorni sono riusciti ad avere le liste
Complete di candidati e di presentazione
Ma mi dicono
Nonostante gli ultimi cinque giorni di
Malattie
Che anche in giro le assemblee compagni di Palermo della frase ricevuta dalla tre settimana telefonata da Napoli alcuni altri riscontri in giro che il clima delle assemblee è positivo c'è attenzione alle proposte della CGIL
Abbiamo le carte in regola anche in termini
Qualità dei candidati
Perché possiamo trasformare questa occasione in un momento di rafforzamento non tanto e non solo di tipo organizzativo comunque sempre importante perché non dimentichiamoci che farlo per la CGIL scuola siamo appena il terzo sindacato dentro
Questa categoria quindi un rafforzamento anche e in termini di adesioni non non fa male perché poi lei lei Marciano sulla base dei rapporti di forza che si riesce a mettere in campo ma anche un rafforzamento delle posizioni che questo schieramento di complessivamente esprime un'idea della formazione come fondamentale diritto di cittadinanza sembrano cose scontate Papa e la Monica di la nomina di tutti i giorni mette in evidenza che così non è per molti annegato questo diritto
Una formazione come strumento per ridurre le disuguaglianze di partenza e allora il ruolo della scuola dell'infanzia come momento precoce indispensabile di De condizionamento una istituzione caratterizzata dall'assenza di qualsiasi forma
Di discriminazione quindi strutturalmente pluralista e anche questo non è un tema di poco conto c'è una Commissione per la parità lavoro che potrebbe concludere i suoi lavori
Nei prossimi mesi che non è detto che con soli di questo tipo di proposta questo tipo di
L'impostazione che noi abbiamo ma di più concediamo la formazione come una risorsa per la convivenza civile e la riproduzione del senso di appartenenza ad una comunità nazionale solidale e democratica
E qui non a caso forse l'interesse anche del mondo degli anziani dei pensionati a queste tematiche
Oltre che
E credo che non debba essere sottovalutato questo aspetto la formazione come condizione per lo sviluppo oltre che civile e democratico anche economico del Paese e quindi non ho attenzione
Della Confederazione su questo versante anche nel momento in cui considera i problemi da affrontare sul versante dell'occupazione
Però se questi sono i valori che caratterizzano questo schieramento
Io ritengo che dobbiamo essere consapevoli che i valori non vivono non si radicano non si rafforzano se non ci sono scelte comportamenti e risultati coerente rischiano altrimenti di diventare predica vuota mano a fini a se stesse
E quindi noi dobbiamo impegnarci
In tutte le occasioni in tutti i modi per dare concretezza a questi valori
E non lo si fa
Costruendo un cordone sanitario intorno al governo
Perché siccome il governo per cui molti di noi hanno votato allora ebbene non
Avanzarle
Non avanzare le critiche non mettendo in rilievo gli eventuali errori no io credo che il modo per realizzare questo obiettivo e sostenere il governo dei processi di cambiamento mai esercitare una reale autonomia rappresentata
Dalla capacità di Progetto e di intervento autonomo del sindacato
E già i segnali della correttezza di questa impostazione li vediamo nelle cose che ricordava Ranieri
Ma di questa legge finanziaria se lo dovessimo definire con
Uno slogan per quanto riguarda la scuola è caratterizzata da luci ed ombre guarda caso le luci sono quelle conseguenti il patto per l'occupazione e lavoro
Sottoscritto da governo e parti sociali alla fine di luglio mentre le ombre che forse sono più che ombre
Sono il risultato di quella logica vecchia che ha caratterizzato le leggi finanziarie passate è che a frutta di in dell'impostazione degli apparati burocratici che continuano costante mutamento dei governi esprime il loro punto di vista perché questo è l'articolo sette è un articolo ancora da rubagalline da chi deve raschia il barile allora si interviene in una supplenza le scuole mentale si interviene sulle cattedre orario si interviene sul cento cinquanta per cento del turnover cioè si fanno operazioni che non mutano il segno dell'impianto
Con cui viene governato la scuola oggi che è quella centralini istiga burocratica che definisce dal centro tutte le decine e decine di interventi meticolosi che bisogna fare per raggiungere gli obiettivi perché visto che insomma si tratta di un
Taglio fa le cose vanno chiamate col nome di mille cinquecento miliardi in ragione d'anno
Perché non si è fatto l'operazione di reale decentramento e stabilizzazione degli organici perché non si è fatta una responsabile un'operazione di responsabilizzazione dei livelli provinciali visto che si parla di autonomia di dice il frammento di riforma dello Stato in senso federalista
Io ritengo che dentro questo impianto forse o no
Accettabile sopportabili anche le logiche di riduzione del due e mezzo del bilancio del ministero quindi che succede in termini di spesa corrente
Mentre nell'ottica tradizionali in cui il tesoro non solo definisce gli obiettivi finanziari
Ma dice anche attraverso il ministero come le singole province le singole scuole lo devono realizzare siamo di fronte all'impostazione vecchia e tradizionale l'abbiamo letta
Al ministro o meglio
Anche abilità il capo di gabinetto
Che segue per conto del ministro queste partite
Glielo diremo
Direttamente nei prossimi giorni abbiamo chiesto un incontro con le Commissioni parlamentari perché anche da questa fase da questa occasione di razionalizzazione della spesa di risparmi che caratterizza la la la fase attuale nessuno Dinoi se l'uso di essere arrivato in Svizzera in paradiso che finita la crisi finanziaria del Paese però anche in questa fase introdurre dei meccanismi di cambiamento di Nova mento di mutamento
Delle logiche altrimenti Boy
Non diventano credibili altre cose
Perché anche rispetto alle tante cose enunciate durante la campagna elettorale e dopo durante l'estate
Si tratta di fare un programma concreto bisogna definire priorità tempi risorse allora
Tra i tanti temi messi all'attenzione dell'opinione pubblica qual è il nodo centrale da aggredire oggi il problema dell'anticima cinque anni è quello dell'innalzamento dell'obbligo scolastico
Io mi pronuncio chiaramente per il secondo
Sapendo benissimo che questo innalzamento non posso non può collegarsi al di fuori di una legge quadro di riordino complessivo del sistema formativo
Ma una cosa è avere una legge quadro di riordino come l'hanno fatta la Francia la Spagna che cerca di ricomprendere di dare una visione unitaria del nostro sistema scolastico e formativo dalla scuola dell'infanzia la squadra inventare media secondari post secondario e la formazione professionale
Dentro la quale legge quadro con le collocare i singoli interventi dei singoli settori
Altra cosa è cominciare una discussione interni tutti ingegneristici
Spostare anticipare come se fossero indifferenti contenuti rispetto all'età come se non ci sia la necessità di riprendere in considerazione i cicli scolastici Michele azione ai civili
E evolutivi e quindi di quello che succede dei disegni dei bambini di cinque sette anni o di quelli di sette undici anni e così via
Ma dire che la priorità rilassamento dell'obbligo scolastico io capisco che questa di cui intervento preoccupi il decisore politico
Significa mettere mano ad uno degli snodi più delicati del nostro sistema scuola
Perché non possiamo pensare che semplicemente con l'intervento di legge riusciamo a
Recuperare i problemi di quel venti per cento dei ragazzi che non conclude la scuola media o se la conclude non si scrive al biennio la seconda di nell'altro venti per cento cavolate scritto viene in qualche modo espulso emarginate si perde per strada
Lì è il nodo è il problema
Il cuore dell'efficacia del nostro sistema formativo innalzare l'obbligo scolastico significa far sì che il diritto alla formazione dei ragazzi di tredici quattordici quindici sedici anni si traduca in effettivo
Diritto a dei risultati positivo quindi bisogna ripensare la riorganizzazione della scuola media del biennio bisogna sapere che la scuola media non ha più carattere del Minale bisogna fare in modo
Che la funzione di formazione di base di orientamento di questo ciclo della secondaria
A
Un profilo utile per tutti i ragazzi e quindi bisogna sapere che probabilmente bisogna adattare flessibilizzare
Dare in maniera diversa perché abbiamo a che fare con ragazzi che partono da condizioni dazi Jensen da decenni Diversi quindi un'operazione estremamente delicata anche sul piano della polemica politica perché l'impostazione un po'eccessivamente egualitarie che ci ha caratterizzato del passato B&D non dico unitario ma unica addirittura dicevamo e così via sappiamo che poi deve fare i conti con il fatto che impera andare a scuola bisogna essere motivati non si possono fare per forza alcune discipline che probabilmente elementi di articolazione
Ci debbano essere senza per queste che questi debbano significare necessariamente una gerarchizzazione dei bienni in funzione di scelte
Future già predeterminate a undici o quattordici anni quindi un modo estremamente delicato ma questa è la sfida e qui si misura la capacità di questo governo di affrontare i temi della scuola se poi messo mano a questo
Si riapre la discussione sui diciotto anni così cinque anni e ci sono soluzioni non di tipo ingegneristico ma che convincono queste si possono sempre adottare non ci sono problemi il consigliere deliberato
Congressuale della CGIL parla chiaro innalzamento dell'obbligo scolastico a sedici anni obbligo formativo a sedici anni a diciotto il che significa che bisogna non solo di organizzare il sistema d'istruzione
Ma a ripensare la formazione professionale che non può avere il carattere assistenziale che in molti casi continua ad avere e non avere un ruolo importante di snodo tra istruzione e mondo del lavoro sapendo che il carattere
Di finalizzazione dell'istruzione all'esigenza del mercato del lavoro
è impossibile da perseguire per la natura stessa del sistema d'istruzione e che i mutamenti delle qualifiche delle richieste dal mercato del lavoro richiedono uno strumento uno snodo molto
Flessibile che deve essere attivato alla fine dell'obbligo scolastico e alla fine della secondaria superiore
Questi sono grosso modo i nodi e le priorità con cui
Chiederemo al governo di misurarsi nei prossimi giorni però io rimango convinto e probabilmente è un mio pallino la mia
Cartario delle investe se non si riforma il sistema di governo della scuola moltissime delle riforme ipotizzate rischiano di rimanere dei pezzi di carta
Perché l'attuale modello è assolutamente indifferente ai contenuti agli obiettivi e alle finalità ai risultati della scuola
Perché è essenzialmente un modello di governo caratterizzato dall'autoreferenzialità dall'autolegittimazione
è la produzione di carta a mezzo di carta e la produzione di circolare che produce una relazione che non produce nessun nessun fatto manca un sistema di il Governo capace di svolgeva il ruolo di promozione supporto valutazione della didattica
Se voi ci pensate a come sono fatti i nostri ministeri altri provveditorati
Alla dannazione quotidiana nel rapporto con loro perché mai una scelta tiene conto dico che funziona realmente la scuola dei suoi tempi nel fatto che bisogna programmare a settembre quindi bisogna riconoscere e le risorse che le risorse vanno spese
Entro giugno chiare indicazioni devono tener conto poiché l'organizzazione materiale della vita scolastica vale per i propri dati vale
Per i ministeri
E allora io ritengo che il tema di queste
Elezioni è quello sì del rinnovo degli organi collegiali dentro un'idea di riforma dell'amministrazione Scola
Centrale periferica finora al problema dell'autonomia scolastica e l'autonomia scolastica si colloca dentro questo conoscesse questo percorso io continuo a dire che è un'idea dell'autonomia
Come semplice decentramento delle rogne rischia di Este avere un effetto boomerang di caricare su di te disegni attese che non possono essere corrisposte e altro che autonomia della miseria come dicevo
O un mese fa qui siamo di fronte all'oggi che tappezza enti perché quando non si nominano i supplenti
Perché si ha paura
Che i soldi attribuito alle scuole come strumento di pagamento non possono essere sufficienti
Qui abbiamo un autonomia fatta da gente che non ha consapevolezza del suo ruolo del suo potere delle sue responsabilità e quindi siamo di fronte ad un'autonomia che punta essenzialmente
Risparmiare perché perché non ci sono più risorse ma io preferirei
Molto più coraggio in questa direzione in termini di responsabilizzazione ma in termini anche di ridisegno dei poteri
Ricorda Mariella partecipazione fino fine a se stessa che ha caratterizzato gli organi collegiali decreti delegati del settantatré poi la vita reale dal settantaquattro in poi
Noi dobbiamo rivendicare per ogni componente scolastiche quindi per ogni organo collegiale
Ruoli Poteri
Chiari
Perché la partecipazione frustrante non può essere non può durare
Più di tanto il che significa però dobbiamo dire con chiarezza come vogliamo il consiglio d'istituto che organo deve essere se deve essere un organo di indirizzo allora con la presenza di tutte le componenti qual è il ruolo del dirigente scolastico qual è il ruolo del collegio dei docenti qual è il ruolo dei genitori qual erano degli studenti dentro gli organi collegiali di scuola
Questo è necessario per avere soltanto non solo un atto amministrativo sull'autonomia scolastica ma poi un'autonomia scolastica in grado realmente di funzionare sapendo che questa scuola dell'autonomia deve rispondere
Agli indirizzi agli standard nazionali
Alle esigenze del territorio ma anche ai bisogni alle caratteristiche individuali di chi frequenta la singola unità scolastiche che quindi dentro il modello di governo ci sia la possibilità di rappresentare per garantire
Questi tre livelli di committenza
Mandate la riforma degli organi collegiali non è una cosa di là da venire
A bis si a pregare nei prossimi giorni dopo la Finanziaria la discussione in Parlamento perché insieme al provvedimento per l'autonomia fatto per Regolamento ci sia l'intervento sulla riforma degli organi collegiali
Chiudo dicendo che anche sugli organi territoriali dovremo fare una riflessione
Ragionando se ha senso avere in quegli organismi ancora le rappresentanze delegate degli enti locali del mondo del lavoro o se non è il caso di avere una rappresentanza di categoria sapendo che gli altri mezzi
Si devono rappresentare un rapporto reale con l'amministrazione scolastica se l'amministrazione scolastica rimane il terminale del sistema d'istruzione
Nel territorio questo vale sapendo che non possiamo avere una confusione tra organi di rappresentanza gli organi disciplinari così come l'abbiamo visti sapendo che dobbiamo avere chiari quali sono i diritti delle diverse competenze componenti la loro esigibilità e le sedi
Di tutela da questo punto di vista né ci siamo impegnati a far sì che la campagna elettorale non si chiude alle dieci e l'undici di novembre
Perché noi vogliamo fare dei nostri candidati dei nostri letti una Rete reale sul territorio une un movimento organizzando per portare avanti questo processo di riforma e farlo
Marciare attraverso le
Esigenze le proposte che vengono dai diversi territorio io sono convinto da questo punto di vista che questa scadenza che molti di noi come come ricordava Ranieri lo hanno visto vissuto in prima fase in maniera entusiasmante possa essere un'occasione utile per rafforzare non solo lo schieramento ma anche una prospettiva di cambiamento in cui tutti quelli che si riconoscono nelle liste CGIL tutti quelli che partecipano negli se valore scuole tutti quelli che partecipano alla riunione di questa sera si riconoscono grazie
Io vorrei pregare adesso tenendo presente che abbiamo ancora una serie di testimonianze delle associazioni che hanno aderito alla dichiarazione se è possibile naturalmente di contenere le l'intervento in un tempo ristretto nel senso era normale che Barbieri lustrarsi con maggior dovizia di tempo le caratteristiche della dichiarazione ecco adesso do la parola quindi sperando che questo invito sia raccolto quindi di mantenersi nell'arco di dieci minuti ad Alba Sasso che il presidente nazionale del cd
Sì cercherà di essere breve anche perché molte delle cose
Che avrei voluto dire sono già state dette negli interventi negli interventi precedenti
Io credo in questi giorni in cui stiamo andando un po'in giro diceva Emanuele la campagna elettorale deve continuare dopo l'undici speriamo di no però perché se no non se ne può più
E stiamo parlando con tanti colleghi del sindacato del cd delle altre associazioni credo che effettivamente questo partito della scuola si stia effettivamente rafforzando
Un partito che lavora nella scuola per costruire dal di dentro le riforme perché giustamente diceva Emanuele non c'è decreto non c'è legge non c'è decisione che possa far marciare una riforma se poi non c'è chi riesce a portarlo avanti e a farla diventare come dire carne sangue poi di una pratica quotidiana
Allora per accettare l'invito ad essere Breve taglierò una serie di questioni e mi voglio fermare invece sulla questione insegnanti
Perché noi diciamo oggi che c'è bisogno di una scuola riformata
C'è bisogno di una scuola riformata perché cambia la società cambiano i saperi cambia il mondo del lavoro Candiani saperi professionali tutte queste cose ce ne sia stiamo dicendo da anni
Sappiamo di trovarci di fronte a una grande sfida non è un problema che si sta ponendo solo l'Italia ma se lo stanno ponendo tutti i Paesi industrializzati allora io credo che noi abbiamo bisogno di alcune cose
Primo di un grande sforzo di elaborazione culturale guardate compagni non possiamo inseguire come dire
L'emergenza inseguire l'immagine inseguire quello che può colpire l'opinione pubblica
Studiare il Novecento certa studiare novecento importantissimo mai più importante cambiare la cultura didattica di questa scuola
Perché insegnare novecento con la stessa organizzazione del lavoro con la stessa didattica con la stessa cultura con le stesse finalità della scuola di oggi io credo che non serva a moltissimo
Diceva Emanuele Barbieri noi abbiamo di fronte a noi la necessità di ripensare l'intero asse formativo a partire dalle leva amento dell'obbligo
Allora non mi convince una discussione che sì abilità su cinque sei anni stendiamo la coperta prima la lunga mo'poi sedici diciotto no io voglio capire se qualcuno ha in mente un'idea di che cosa debba essere questo asse formativo della scuola
Quali debbano essere alle varie età delle ragazze e ragazzi di questo Paese le competenze e le abilità le conoscenze necessarie
E non mi convince un'idea manualità sì manualità hanno perché il problema della nostra scuola non è questo
Non è quello di addestrare al lavoro o di a vere e d'altra parte una scuola della cultura di interesse disinteressata io credo che anche qui va da tre fatto un grande sforzo culturale per ripensare una cultura della scuola che riesca a dare ai ragazzi se alle ragazze e ragazzi del nostro Paese una cultura operativa la capacità di saper usare le conoscenze
Che acquisiscono nella scuola credo che in questo senso vada interpretato il dibattito pure giusto che il ministro Berlinguer avviato quest'estate che poi dai giornali dai media è stato interpretato come una critica liceo classico e via dicendo
Allora mi pare che dal mondo della scuola
Sì è avvenuto un grosso impegno e una grossa condivisione rispetto al programma elettorale dell'Ulivo
La formazione come risorsa per lo sviluppo di questo Paese
Bene questo mondo della scuola non va però deluso diceva Emanuele Barbieri è troppo presto per parlare di delusioni
Sì forse è presto per parlare di delusioni però non è presto per incominciare incalzare il governo su alcune questioni allora si parla di autonomia siamo tutti d'accordo l'autonomia è uno strumento non è un fine questo ce lo siamo detto milioni di volte
Però l'autonomia non funziona e non può funzionare neanche l'articolo quindici della legge Bassanini se non risotto si risolvono alcune questioni il governo del sistema lo diceva prima Emanuele
Dove sono i luoghi quali devono essere i nuovi della decisione della gestione quando si parla di accordo con i sindacati con le parti sociali
Sì individuano o si dovrebbero individuare anche le sedi dove si fa una programmazione sul territorio quali sono queste sedi sono fatti occasionali
O devono diventare luoghi di programmazione della formazione sul territorio se è vero che poi la formazione non può limitarsi all'esclusiva questione della scuola ma tocca l'educazione permanente l'educazione degli adulti la fu la formazione professionale e via dicendo
Seconda questione di quale autonomia parliamo se non parliamo di un aumento delle risorse finanziare nei confronti della scuola io sono molto d'accordo con le cose che diceva Emanuele sull'articolo sul collegato alla Finanziaria sui tagli che si stanno facendo nel mondo della scuola perché ha ragione il compagno Ranieri è la prima volta che in una finanziaria ci sono investimenti sulle riforme
Però il mondo della scuola la gente popolo della scuola
Coglie soprattutto i tanti che ancora una volta si fanno nei confronti degli insegnanti coglie britanniche si fanno controlla qualità della scuola perché se io nei tagli ci metto
Il fatto che il team il gruppo di lavoro nascono e mentale deve essere deve fare anche le supplenze allora io do ragione a Pannella
Che ed il quale dice che la riforma della scuola elementare è stata fatta per sistemare l'esubero degli insegnanti allora rispetto a queste cose
Io credo che come giustamente diceva Barbieri occorrono da parte di questo governo degli atti delle scelte
Delle decisioni perché vedete io non sono innamorata delle geometrie per cui prima il progetto completo e poi si parte ma se si parte da un punto che qualcuno abbia in mente qual è il contesto generale nel quale ci stiamo muovendo
E se qualcuno c'ha questa idea che per favore confronti con gli altri con quelli che poi nella scuola dicono ogni giorno e questa scuola la costruiscono dall'interno
Un'ultima questione e chiudo
Gli organi collegiali
E vero Ranieri lo diceva all'inizio quando si parla di organi collegiali sembra che tutti scappino nessuno ne vuol sapere eccetera
Però io anche rilevato andando in giro in questi giorni che però una cosa è chiaro al mondo della scuola
Che pur rimanendo così come sono questi organi di governo della scuola pur con le loro stanchezza e con le loro inerzie con le loro ripetitività
Pure questi organi collegiali in una stagione che noi ci auguriamo vogliamo e incalzeremo che sia di grandi cambiamenti un po'cambieranno anche la loro funzione
Quando si parla di autonomia si parla di progettualità di capacità creativa dei dei soggetti beh forse già da ora all'interno di questi organi collegiali possiamo cominciare non dico a immaginare la riforma non fare qualche atto in questa direzione
Grazie Vittorio Cogliati Dezza responsabile Legambiente e poi Simonetta Fasoli del movimento di cooperazione educativa
Credo che in questa sede si è importante
Sottolineare i passi avanti che ci sono stati cambiamenti che sono comunque in atto almeno negli ultimi due anni se qualcuno si ricorda
Come la partita la discussione sulla scuola due anni fa eran discussione tutte le scuse venti ingegneri istigata tutta concentrata sull'organizzazione
Sulla rilancio della competizione attraverso l'apporto scuola pubblica
Scuola privata oggi siamo arrivati alla definizione del patto
Per l'occupazione che tra l'altro credo che abbiamo un una grandissima novità
Nella storia italiana
Che per la prima volta c'è un disegno organico di riformulazione del del sistema formativo però qui c'è da rilevare una questione credo che alcune cose diceva barbiere l'inizio soprattutto sul fatto che stiamo a metà di un percorso all'inizio di un percorso siano particolarmente da sottolineare
è vero che nel patto per l'occupazione
C'è un disegno organico
Che lo riformula e date le indicazioni di riforma
Però l'impressione che sia è che questo patto sia sostanzialmente c'è questo patto questo disegno questa nuova sistema formativo sia sostanzialmente senz'anima
Cioè si orario organi un ripensamento molto freddo
Voglio dire che oggi siamo arrivati a un punto fondamentale del ragionamento su cui credo sia indispensabile
Capirci affondo è soprattutto approfondire il dibattito che è un po'il completamento e cose che venivano dette prima
E cioè se individuare esattamente qual è il punto di leva attraverso cui si può ripartire con il sistema dalla formazione
La mia impressione nostra impressione è che oggi il problema fondamentale problema dalla motivazione del sistema
Intendendo per motivazione del sistema
Sia la motivazione delle persone che ci vivono dentro ci lavorano sia la motivazione se la finalità sociale del sistema spesso
Noi abbiamo già vissuto una grande stagione nella scuola intorno agli anni sessanta settanta quando la motivazione il mandato sociale della scuola era sostanzialmente quello della civilizzazione dell'alfabetizzazione del paese del ricostruire una degli strumenti di base di famose insegnare a leggere scrivere e far di conto
Ecco oggi quella definizione di mandato sociale non è assolutamente sufficiente
Oggi anzi possiamo dire che quella definizione di mandato sociale sostanzialmente esaurita e quello che dobbiamo capire invece qual è la grande idea condivisa e condivisibile su cui motivare le energie
Delle persone le energie dei soggetti
Mi sembra sostanzialmente voglio dire che la cosa a cui dobbiamo cominciare a a a ragionare a pensare da subito per quale futuro deve lavorare questo sistema formativo
Senza disegnare grandi modellini di o logici perché non è questo che ci interessa ma se io che lavoro nella scuola non so per quale finalità sociale e non so quanto questa finalità sociale condivisa dal resto della cittadinanza
è difficile che abitò con la voglia di tornare a lavorare deficere trovo delle spinte forti e difficile soprattutto che mi davo da fare per ricostruire una serie di reti di comunicazione tra la scuola la comunità locale la cittadinanza più in generale senza le quali anche la il recupero diciamo della del dibattito culturale della
Il rilancio di una cultura alta che comunque è necessaria non troverebbe le gambe per camminare
è chiaro che come associazione ambientalista noi abbiamo una nostro ragionamento sul futuro
Che ci riguarda non credo che sia l'unico della giuramenti possibili ovviamente
Però credo che almeno una cosa va detta che
Il sistema formativo così come è stato definito all'interno del patto per l'occupazione
Presenta sostanzialmente un limite perché accredita come unica domanda legittima per pensare alla formazione la questione del lavoro
Mentre credo che accanto alla questione del lavoro ci debba essere anche un'altra domanda che è quella di come formare alla cittadinanza attiva cioè la cittadinanza che partecipa che non è automaticamente identificabile nella dimensione del lavoro la scuola
Di base ma anche la scuola professionalizzante a questo bisogno
E in questa dimensione di cittadinanza di partecipazione di funzione del lavoro che esiste anche un problema di sostenibilità
Di educare ha una partecipazione che sappia valutare alcuni vincoli ambientali appunto come i vincoli di sostenibilità non stiamo rischiando una cura un problema in questo periodo in Italia che la questione ambientale venga vista come questo aveva terzo settore
Cioè il non profit sarebbe un errore madornale
Sarebbe perché non è non si risolve il problema di riorientare il sistema formativo
Individuando valori ideali idee guida idee forza rispetto a quel motivare la gente che lavora il sistema in generale se non si trova anche qualche idea forte
Lo sviluppo sostenibile società sostenibile sono una
Di queste idee forti
Se non eri chiudessimo in una dimensione appunto da Terzo settore da buon volontariato da buon samaritano rischieremmo semplicemente di perdere
Di perdere un'occasione comunque Legambiente su questo ovviamente
Non ci sta ha tutte le intenzioni di far pesare il più possibile la questione ambientale comune delle questioni cardine intorno a cui ho ripensare anche il sistema anche il sistema dalla formazione
Con lo stesso
Intendiamoci
è vero questa è la prima tappa di un percorso però dobbiamo anche dirci con molta franchezza che avviare un percorso a partire dagli organi collegiali credo che rasente il masochismo nel senso che oggi rilanciare tutta la questione della partecipazione alla al ripensare la scuola partirà gli organi collegiali è uno strumento molto molto ha scritto dico rischiamo un autogol quindi ben venga l'idea che questa sia soltanto la prima parte di un percorso in questo senso la campagna elettorale
Non va ad esaurirsi ma è chiaro che non possiamo la possiamo pensare in termini campagna elettorale quello che ci manca in questo momento almeno dal mio punto di vista come associazione e quali sono i luoghi intorno a cui andiamo a ripensare queste cose le sa cosa manca
Non dobbiamo neanche farlo innalzando in steccati troppo presto perché in realtà ci sono saperi conoscenze punti di vista in altri pezzi di società
Che secondo me vale la pena
A cui vale la pena pensare per cui si tratta di individuare dei luoghi che diventano delle calamite sia del dibattito culturale della cultura didattica diceva Alba Sasso ma anche del di alcune idee guida di alcune idee forza e oggi dobbiamo anche tener presente che ripensare il sistema formativo di e tener conto di tutti quei luoghi informali di formazione che esistono in Italia e che lo sono sempre l'associazione del volontariato il volontariato sociale è una fucina di formazione di autoformazione continua con modalità commenta non metodologia estremamente elaborata che non va assolutamente sottovalutata sennò rischiamo di costruire di nuovo una bella scatola che poi non riesce a dialogare né con la comunità locale né con la comunità nazionale come Legambiente
Diciamo accogliamo la proposta c'è stata fatta di partecipare a queste elezioni come un una prima apertura di credito su cui continuare
A lavorare
I segnali che noi abbiamo nel rapporto con la scuola devo dire che in questi anni sono sempre stati segnali molto
Forti naz molto significativi perché comunque la voglia di continuare a a mantenere almeno nella propria classe la dimensione e l'innovazione di rinnovamento del proprio ruolo di rinnovamento e poco rapporto col territorio per le cose che non abbiamo fatto
Ha sempre ha sempre funzionato
Quello che in questo momento manca e chiudo mi sembra che sia ancora una approfondimento forte per far per capire qual è la finalità socialmente condivisa per cui deve funzionare questo sistema al di là degli slogan
Perché vorrei chiudere francamente dicendo per Legambiente fondamentale che ci sia che il sistema sia un sistema formativo per la società sostenibile ma sono altrettanto convinta e consapevole che questa ancora semplicemente uno slogan
Quello che ci interessa non è rilanciare lo slogan perché siamo capaci a farle non è questo il problema è quello di capire all'interno degli slogan come riusciamo a ricostruire i motivi forti nella gente che poi le riforme le deve portare avanti grazie
Grazie Simonetta Fasoli che le merci
Sì anch'io vorrei rassicurare che sarò brevissima
Anche perché quello che ho ascoltato finora mi sembra pienamente condivisibile
Quindi mi limiterò a ripercorrerà in modo molto sintetico
Alcuni passaggi che ritengo qualificanti e significativi per il movimento di cooperazione educativa
Nella dichiarazione programmatica delle associazioni che promuovono appunto e sostengono le liste CGIL valore scuola
E li ritengo significativi per il movimento di cooperazione educativa perché appartengono al patrimonio di pratica di militanza e di ricerca
Che con molta
L'associazione che rappresenta primo punto
L'istanza di ripensare il rapporto tra scuola e società
In termini di forme partecipative
Che hanno la prospettiva della democrazia e della pratica democratica in termini concreti
Credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che la stagione degli organi collegiali
Non va considerata ni in modo nostalgico
Né tanto meno liquidata così sbrigativamente perché comprende al suo interno motivi e istanze e senso che mantengono un valore
Si tratta di trovare una traduzione normativa e culturale adeguata alloggi
Di queste istanze
Mi pare di poter dire che da questo punto di vista per quanto riguarda la la scuola l'interno della scuola ma non solo l'interno
La traduzione di questo rapporto in termini di una progettualità
Che vede le scuole in relazione con il territorio su cui tornerò subito dopo
Però assumere una funzione propulsiva e come dire proprio di fulcro
Rispetto
Alle forme di partecipazione democratica di cui parlavo prima
Sono anch'io convinta come molte delle persone che mi hanno preceduto
Che un'autonomia che passa per la strada amministrativa burocratica
Come puro decentramento di competenze
Non incide sulla realtà
Che si vive nella scuola tutti i giorni
Nel suo la pratica didattica mi riferisco anche all'intervento di Alba Sasso che mi ha preceduto
Nessun sistema di relazioni interne che connota la scuola
Noi abbiamo assistito in questi anni mi soffermo un po'di più su questo aspetto perché credo di conoscere un po'meglio a una proliferazione di Progetti
Con un forte contenuto di innovazione
Che però non sono mai diventati
Cultura progettuale complessiva manca il progetto della scuola
Progetti che hanno attraversato in modo laterale spesso troppo laterale i curricoli
Che sono diventati come dire occasione di degustazione
Da parte degli studenti e degli alunni
Senza incidere realmente sugli esiti formativi
Penso che una cultura della progettualità che vede la scuola impegnata
In primo piano professionalmente sia in grado di dare corpo e contenuto all'autonomia soprattutto sotto l'aspetto didattico
Certamente
L'autonomia è un è una strada è un mezzo è è uno strumento che serve per ridisegnare il sistema delle relazioni tra i soggetti che sono dentro la scuola che interagiscono tra la scuola liste
E sicuramente a certe condizioni che sono quelle ricordate da chi mi ha preceduto
Può diventare un modo per aprire alla partecipazione al di là di ogni criterio puramente formale
La funzione che assume il centro in questo quadro autonomia non mi voglio ripetere perché molto in modo molto esaustivo aveva parlato prima Emanuele Barbieri
Sicuramente il centro come luogo di elaborazione di indirizzo ma anche come garante ultimo non unico degli esiti formativi che siano congruenti con il dettato costituzionale e naturalmente con il mandato sociale che viene Espresso attraverso le forme di rappresentanza parlamentare
Da ultimo
Mi sembra molto interessante la definizione che è stata date anche qui ribadita del territorio nella sua dimensione sociale
L'apertura della scuola territorio è uno slogan che conosciamo da molti anni usò in modo un po'provocatorio il termine slogan perché sappiamo quanto questa apertura della scuola territorio sia stata molto più nelle dichiarazioni d'intenti che non nella pratica
Sicuramente se il territorio viene visto come un luogo materiale sottolineo materiale di riferimento in cui tutte le risorse e le competenze
Le rappresentanze istituzionali ma anche il privato sociale
Trovano punti di convergenza non di confusione ma di convergenza per realizzare un progetto formativo integrato
Sicuramente si può dire che siamo ecco sulla strada
Giusta
Per affrontare il problema dei nuovi bisogni sociali e di nuovi bisogni formativi dieci vengono
Attraverso domande espresse da soggetti che sono nuovi che sono emergenti su questo non ritorno
Lì Elenco solo così per richiamarci agli e che riguardano in particolare i soggetti portatori di
Culture altre di culture diverse
è quei soggetti che il pensiero della differenza sessuale a individuato
E quei soggetti che appartengono a momenti a fasce anagrafiche diverse tradizionalmente esclusi dal circuito formativo
E che invece legittimamente entra a far parte del circuito formativo nell'ambito dell'educazione permanente e ricorrente
Vorrei come dire concludere proponendo una niente più che una suggestione perché in questi giorni mi ritorna in mente a proposito di una serie di esperienze anche molto diversa e lontana da questa
Di un'espressione che personalmente mi farà sentire molto in sintonia di del pedagogista Paolo Perticari
E che traduce la centralità del soggetto del sistema formativo in termini per fortuna come dire non ministeriali
Ed è
La scuola mirata al bambino qualunque in che non significa il bambino qualsiasi
Non significa il bambino non importa chi ma il bambino di cui comunque importante grazie
Barbara accetta della segreteria nazionale del Coordinamento genitori democratici poi con due ultimi interventi concludiamo questa parte del Simoni anzi perde la parola Sergio Cofferati
Beh comincia dicendovi che come mi accade da molto tempo oramai vivo questi momenti in maniera schizofrenica perché per un verso mi ritrovo a
A condividere totalmente le cose che sono state dette e quindi a condividere questo discorso della promozione del sostegno alle liste della CGIL valore scuola
Per un altro verso come rappresentante di un'associazione di genitori che ha un suo motto per le lezioni scolastiche
Per una scuola di qualità moderna pubblica ebraica e voi già capito da questo che insomma la sintonia non è soltanto formale
Mi trovo a non essere come associazione
Dalla parte di chi sostiene queste liste dicevo è una sorta di di schizofrenia strana nella quale uno spesso si ritrova ma veniamo ai genitori
Come coordinamento dei genitori democratici noi abbiamo deciso di invitare ancora una volta i genitori ad andare a votare per questi organi collegiali
Di risparmio tutte le critiche e tutti i fasti di tutte
Riluttanza e che ci sono state li abbiamo invitati sostanzialmente per due ragioni
La prima gli organi collegiali restano malgrado tutto questi organi collegiali l'unica sede istituzionale in cui i genitori sono presenti come uno dei soggetti della scuola
Questo è per noi un primo punto assolutamente irrinunciabile
Noi siamo non siamo assolutamente affezionati a questi organismi collegiali
A questo tipo di impianto partecipativo anzi siamo aperti a qualunque ipotesi di modifica senza tabù o preclusioni ma riteniamo che la presenza istituzionalizzata dei genitori nella scuola
Sia come dire una precondizione
Rispetto a qualunque ipotesi di riforma o di revisione degli organi collegiali i genitori infatti sono in quanto tali in quanto genitori uno dei soggetti della scuola
Perché sono depositari di quel diritto dovere costituzionale dell'educazione dei propri figli che certo non può fermarsi sul portone di scuola o davanti al cancello e meno che mai può essere delegata
Sia pure al migliore insegnante presi de o direttore didattico
Ma c'è di più
Se riteniamo come dice quel documento programmatico che anche il CGD condivide
Che quel legame tra scuola e società debba continuare ad essere salvaguardato
Anche perché la scuola pubblica rappresenta la scuola pubblica uno dei luoghi in cui si esercita il diritto di cittadinanza
Dobbiamo con molta chiarezza distinguere lo diceva già Emanuele Barbieri nel suo intervento che condivido completamente distinguere tra chi dirige la scuola
Presidente direttore e chi la governa
E a nostro modo di pensare chi governa la scuola non può che essere un organismo collegiale
In cui in maniera paritaria tutte le componenti insegnanti non docenti genitori e nella secondaria superiore gli studenti sono rappresentati
Ecco perché siamo pronti veramente pronti a rimettere in gioco tutto a patto che
Sia riconosciuta la presenza dei genitori non come testimonianza perché ci siamo posto fatichi testimoniare
Ma con funzioni di governo e di controllo apparì titoli con gli altri soggetti della scuola come dicevo prima sia valorizzata la corresponsabilità educativa dei genitori così come avviene in tutti i Paesi europei
Si è individuato un organismo di governo territoriale
Crediamo che un unico livello sia sufficiente poi se questo debba essere provinciale o di distretto questo lo lasciamo aperto la discussione anche se abbiamo delle idee in questo senso
Un organismo territoriale in cui tutte le componenti scolastiche siano rappresentate insieme alle espressioni culturali sociali vado di corsa per non rubare tempo tanto avete capito che cosa voglio dire
La seconda ragione
Per cui abbiamo invitato i genitori ad andare a votare
è che ci auguriamo che questa sia veramente l'ultima volta che andiamo a votare per questi organismi di cui già vent'anni fa denunciavamo limiti carenze sovrapposizioni inefficacia
Sostanziale
Sono gli stessi limiti carenze che ribadiamo oggi anche se voglio dire subito che questa è solo una delle ragioni che hanno fatto disaffezione aree i genitori dalla partecipazione
Non è un caso di questo noi del CGD siamo profondamente convinti che laddove l'associazionismo e non soltanto il nostro non soltanto il CGT ma per capirci anche l'associazionismo dell'agire anche di quelle di altre forze che uniscono i genitori fra loro laddove l'associazionismo è diffuso conta i genitori non solo vanno a votare ma partecipano attivamente alla vita della scuola
Altro che scarsa partecipazione
C'è un genitore fra noi che dice sempre se tutti andassimo a votare solo di domenica
Beh vi faremo vedere che le percentuali di partecipazione tra i genitori e le altre componenti sì eguaglia no non è un discorso che ci dà soddisfazione tant'è vero che non abbiamo mai adottato questo tipo di parola d'ordine però teniamolo presente altro che scarsa partecipazione il problema vero è che c'è stato e che purtroppo c'è ancora un sostanziare il rifiuto della scuola
Tutta verso gli estranei a cominciare dai genitori
E ci sono state anche responsabilità pesanti
Gli altri ma anche veri e propri errori anche dalla nostra parte da parte della sinistra a cominciare dal ricordarsi dei genitori solo nel momento elettorale
Ho annegare nella specificità di responsabili dell'educazione dei loro figli chiamandoli a partecipare alla vita della scuola in quanto cittadini
O ancora magari creando come avvenuto e come qui
Sta qua e là ancora avvenendo improvvisati ed estremi ora nei cartelli elettorali
Dimenticando che non un insieme di sigle invita i genitori a votare in un certo modo
E per certe liste
Che questo è un discorso perdente oltre che vecchio e che compito nostro di tutti noi se vogliamo far crescere se vogliamo spostare voti e non soltanto nelle elezioni scolastiche
è quello di costruire momenti di collaborazione comune facendo insieme iniziative Progetti nella direzione il migliorare e qualificare la scuola pubblica ricostruendo attraverso la formazione e l'educazione quel senso di appartenenza di cui si parla nel documento
Per concludere il Progetto di scuola a cui i genitori del CGD
Fanno riferimento è la scuola pubblica l'unica scuola di tutti e per tutti quella che può garantire
Che ha tutte le bambine a tutti i bambini a tutte le ragazze a tutti i ragazzi siano fornite le stesse opportunità di conoscenze
Via per e di Apprendi conoscere e di apprendere
Di crescere di imparare in una situazione di reciproco rispetto e accettazione senza divisioni di razza di stato sociale di credenza religiose di opinioni personali
Non quindi una scuola in cui l'intero progetto formativo sia subordinato alla scelta dei genitori
Non è la famiglia il principale vettore educativo cui sottoporre il progetto formativo della scuola come altre associazioni
Altre forze politiche anche apparentate
In un cartello elettorale che hanno votato insieme a noi che hanno costituito insieme a molti di noi le liste dell'Ulivo come altre forze invece sostengono
La famiglia militari diciamo i genitori perché scusate mi famiglia mi sembra un discorso complicato che fanno Vanni nonni indizi i cugini sono i genitori i detentori del diritto dovere dell'educazione
I genitori sono una componente fondamentale della scuola
Della scuola pubblica che ha un suo progetto formativo
Cui anche i genitori concorrono a anche per questo siamo questa volta tendenzialmente favorevoli a questo progetto di autonomia scolastica e per brevità non ripeto tutte le cose sull'autonomia dette sia da Emanuele Barbieri chieda Alba Sasso che condivido pienamente
Approva un progetto di autonomia scolastica a patto che esso sia quello che a noi sembra essere
E cioè un Progetto inserito nel quadro di una progressiva trasformazione dello stato delle Autonomie e non dell'autonomia dallo Stato
Maurizio Zammataro responsabile nazionale dell'Unione degli studenti
Stiamo oggi
In questa fase complesse piene potenzialità a iniziare questa campagna elettorale ti vorrei inizia e che avete come oggi non riusciamo a ricostruire dei canali di partecipazioni dei luoghi in cui studenti insegnanti genitori possono mettersi intorno a un tavolo e discutere di come prendere in mano il futuro della scuola io mi chiedo come si possa oggi nei nostri istituti
Aprire una fase di partecipazione di discussione di prendere in mano le proprie storie
Penso a quella scuola provincia di Milano in cui un preside
Quando gli studenti invitarono un giovane dell'Arcigay a parlare di educazione sessuale
Domando via dicendogli che lei non era abbastanza virile per parlare educazione sessuale quali idea di democrazia e di partecipazione può avere un giovane che ha sentito questa discussione
Oggi nella scuola succede anche questo Moggi succede soprattutto il fatto che tante migliaia di giovani
Penso alle scuole medie superiori non possono dire la propria né su come dicono le proprie giornate i propri momenti né su come vorrebbero che questa scuola cambiasse
Perché questa squadra un permette non consente di riprendere in mano la propria storia insieme agli altri soggetti senza competizione ma con un'idea di collaborazione che renderebbe la scuola decisamente migliore
Questa fase di cioè inizio complesse piene potenzialità perché bisogna cambiarne la struttura perché bisogna cambiare il modo con cui è costruita bisogna introdurre una grande idea di autonomia che sia auto-governo che si opportunità di mettersi insieme decidere insieme quello che si fa che si costruisce il come lo si fa con quali tempi e con quale organizzazione
Ma bisogna dire che in questo progetto di autonomia che ci viene presentato in qualche in questi giorni ci sono delle mancanze mancano dei pezzi
Se non si definisce chi decide in regime di autonomia a me sembra che l'unica per ipotesi alternativa sia quella di un preside che decide tutto e non credo che la dirigenza scolastica nel nostro Paese sia preparata per una cosa del genere
Se
Non si definiscono le regole dell'autonomia se non si definisce sin dove i soggetti possono arrivare
Non diventa autonomia diventano Arquilla uno statuto dei diritti una ridefinizione degli organi collegiali degli istituti sono passaggi indispensabili secondo noi assenti dentro il collegato l'articolo quindici del collegato Bassani
Ci presentiamo a questa campagna elettorale in questa fase
Speriamo che sia l'ultima faremo il possibile perché sia l'ultima e perché le cose cambino dopo questa volta
Speriamo che sia l'ultima ma secondo me è il caso di starci in questa campagna elettorale ed è qui per questo che sono qui in questa importante giornata di oggi
Ci vogliamo stare permettere in contraddizione quelle che sono questi organi collegiali ormai bloccati e moribondi per mettere in contraddizione per portare una voce di cambiamento dentro quello
Ma dobbiamo muoverci anche con altre iniziative altri percorsi ciascuno con i propri ruoli ciascuno con i propri spazi ne contestualmente alla campagna elettorale dal primo giorno di scuola fino all'undici di novembre costruiremo una consultazione di massa degli studenti italiani su alcuni temi centrali della riforma
E lo faremo simbolicamente fino a quella data per dire che la partecipazione non passa
Solo attraverso gli organi collegiali ma passa anche attraverso la possibilità di riprendere in mano la propria storia
E sosterremo questa idea di autonomia e di partecipazione
Per la quale voteremo in quei giorni
Con iniziative fatti che metteranno in campo il venticinque ottobre in questo Paese centinaia di migliaia di studenti scenderanno in piazza e occuperanno i provveditorati
Italiani per dire che quello di vanno smantellati per dire che se vogliamo l'autonomia e se vogliamo autogoverno non si può passare attraverso quei luoghi ma sì bisogna pacco di costruire una nuova idea di rapporto tra territorio e scuole
Queste che sono il percorso che ne costruiremo insieme vogliamo costruire insieme a chi in questi giorni si candida e vota
Per quell'importante appuntamento dell'undici novembre sono le cose che possiamo fare affinché veramente questa volta sia l'ultima grazie
Dario Missaglia della sua dichiarazione della federazione formazione ricerca CGA
Poche parole proprio per esprimere figlia di quanto sia stato possibile nella sintesi scritta che interverrà al
La densità di una riflessione comune che non si esaurisce
L'iniziativa di oggi anche nell'impegno elettorale ma si misurerà almeno così io spero e questa è stata anche la disponibilità raccolta qui oggi
Sui temi che riguardano più direttamente alla riforma degli organi collegiali e il processo di trasformazione sistema Scola
Ma paparazzate mi dire subito anche
Se volete esprimere uno stato d'animo col quale abbiamo pensato a questa iniziativa
Iniziativa importante significativa
Alla quale non casualmente abbiamo chiesto la presenza del segretario generale della CGIL
Perché proprio a ritenere Parma
Che la scadenza delle elezioni del dieci e undici novembre
Rappresenti oggi in questo contesto politico
Una straordinaria occasione un'occasione importante per chiamare gli insegnanti genitori gli studenti ad esprimere il loro diritto di voto
Un'iniziativa una scadenza importante perché ci sono ragioni e motivazioni profondamente nuove che chiamano alla partecipazione a questa scadenza
E badate il fatto che forse le grandi grandi partiti non abbiano colto il rilievo di questa scadenza
Credo che dovrebbe motivare c'è una ragione in più a un impegno in prima persona
Sottolineavo appunto la dimensione progettuale che ha avuto tra di noi la discussione che ha preparato questa iniziativa e questa dimensione progettuale a un suo significato generale
Io qui non ho disillusioni o attese mitologiche rispetto a l'attuale quadro politico
Ma a maggior ragione in questo contesto c'è bisogno di una progettualità nostra forte e diffusa per realizzare il cambiamento fuori da ogni tentazione di delega o di mitologica attese
Questo non è soltanto un problema che riguardi la scuola
Nella dissolvenza Rita Ance di tante certezze che la fase che viviamo ci consegna la politica riacquista proprio questo significato dire ritrovarsi insieme per ricostruire innanzitutto
Significati bisogno di senso bisogno di ricostruire identità di ricostruire a parte non a caso la crisi che viviamo innanzitutto proprio di questa natura politica di modello sociale di sviluppo di Progetto e non sono affermazioni astratte
Basterebbe vedere anche le nostre contraddizioni le nostre difficoltà
A cercare di rappresentare e tutelare insieme gli interessi tradizionali che abbiamo rappresentato sempre o gli interessi nuovi non tutelati neppure riconosciuti i diritti neppure tutelati e riconosciuti
Penso ai giovani rampanti infanzia gli anziani
Le famiglie come diceva Barbara eccetera
Ebbene di fronte a questa crisi di modello sociale e di sviluppo
A rischio ora plebiscitario ora presidenzialista che di volta in volta si riaffaccia ne abbiamo il dovere di rispondere innanzitutto pensando a una riorganizzazione della società civile
Partecipa di tanti di diversi soggetti dobbiamo pensare noi a una rappresentanza pluri forme degli interessi dei diritti capace di trovare nuove mediazioni e riconoscimento di sì
Il termine coesione sociale che usiamo ha questo significato che è denso di una grande problematicità
Di scelte nuove anche difficili anche dolorose per il movimento sindacale
E quando parliamo di questi grandi problemi pensiamo subito allo stato sociale nel suo bisogno di riforma e allora come non dire che questo appuntamento elettorale può significare il nuovo stato sociale può cominciare dalla scuola
Iniziando a riconoscere i diversi soggetti alle loro responsabilità
Contro la condizione di incertezza nella quale tutti sono costretti ad operare oggi e a essere protagonisti noi stessi di una dura critica all'intervento pubblico statale che per tanti anni è stato soffocante in questi settori non credo che dobbiamo consegnare agli altri
Questa data
E farla sul versante delle scelte che abbiamo posto
Quello di una grande riforma della pubblica amministrazione anche oggi a Costituzione invariata
E quella dell'apertura subito anche trattante parzialità e incertezze al processo di autonomia perché l'autonomia può spingere verso la rottura delle forme burocratiche centraliste può rimettere in discussione le attuali relazioni di potere che ci sono anche all'interno della singola scuola e andranno rimesso in discussione
Un'autonomia in cui il lavoro di chi opera nella scuola può diventare più di quanto lo siano
Anche i soggetti sociali che operano nel territorio
è vero che probabilmente gli eletti si muoveranno ancora
Per un qualche tempo dentro un quadro di legislazione dato ma bisogna anche dire che spesso è stata più la mancanza di Progetto che l'arretratezza delle forme istituzionali aver reso difficile una capacità di iniziativa
E penso che da qui la CGIL abbia voluto dare almeno noi come Federazione un segnale forte di sollecitazione alla ripresa di questa battaglia
Calando dentro questa vicenda degli organi collegiali un valore che forse qui è ricorso poco ma
Io credo debba essere invece fortemente riprese che il valore del lavoro
Perché dentro quell'accordo del lavoro che è stato da poco siglato e che ora già si tratta di rivendicare per la sua coerente attuazione
Ci sono anche qui delle inedite novità che vanno colte proposte agli insegnanti e genitori degli studenti
Parlo della cultura di un lavoro inteso non più come addestramento ma come valori come competenza come capacità di relazione di senso
Il lavoro come abilità come pensare alla complessità come esperienza anche modesta se volete ma da cui può nascere un percorso di conoscenza
Quando in quell'accordo è stato in maniera radicale ridefinito l'apprendistato i contratti di formazione lavoro si è voluto lanciare alla scuola un messaggio quello che dovremmo pensare a un percorso scolastico e formativo che sia capace di intrecciare con questa cultura del lavoro e con l'esperienza del lavoro del resto l'obiettivo della formazione a diciott'anni fuori da questa scelta non sarebbe praticabile e non avrebbe granché senso non avrebbe senso perché nessun progetto sulle nuove generazioni
Orientato alla cittadinanza potrebbe eludere questi due diritti fondamentali che valgono lungo il corso di tutta la vita e in ciascuna fase del proprio progetto che sono appunto i temi del lavoro e del sapere
Si tratta di grandi questioni che io credo questa campagna elettorale posso far vivere per consentirci anche dopo di riprendere con forza la capacità di iniziativa per affrontare i processi di trasformazione
Adesso per concludere questo incontro la parola Sergio Cofferati segretario generale del CGIE
Prima mi sono assentato un minuto
Perché tra gli obblighi c'è anche quello
Delicato ma importante dalla comunicazione giornalistica no fuori mi hanno chiesto devo dire tutti abbastanza convinti
E sorpresi le ragioni di questo ritorno di interesse così forte da parte di tanti soggetti sindacato tra questi ai temi della scuola
Ed erano loro abbastanza impressionati ma mi pare sinceramente dalla cosa che stavamo facendo al di là della della dimensione della e della partecipazione
E da quel che chiedevamo
Mi è parso abbastanza esplicito che attribuiscono a questa iniziativa la nostra ripresa di attenzione un un significato particolare
Vi dico con franchezza che tra uno scarto tra la sensazione che loro hanno avuto interpretando l'iniziativa e il tono dell'iniziativa spesso
Guardate che ci approssimiamo ad una elezione nell'elezione dobbiamo guadagnare consensi
Lo spirito l'atteggiamento con il quale ci presentiamo a coloro che dovranno votare e di qualche importante
Lo dico perché siccome sono convinto che stiamo facendo la cosa di rilievo
Trovo le preoccupazioni che sono state espresse qui nella discussione assolutamente legittime
Però l'approccio che noi dobbiamo avere con questi con queste scadenze con con questi argomenti
Vorrei fosse un po'diverso
E soprattutto per quanto riguarda il sindacato mi riferisco in primo luogo la bottega poi
Gli altri che partecipano con noi decideranno loro valuteranno loro noi dobbiamo rendere chiaro
A tutti i soggetti che hanno
Un compito interno
Quote sterno ma connesso all'attività scolastica e formativa
Che abbiamo fatto una scelta di campo impegnativa non solo per l'oggi ma per il futuro
Non abbiamo detto che occorreva ritornare a discutere di scuola e ad affrontare i problemi connessi alla scuola e alla formazione
Perché qualcosa bisognava pure inventare per
Ridisegnare un po'il profilo delle nostre strutture no
La stessa discussione congressuale e quel che abbiamo fatto nel rapporto negoziale con il governo per associazioni imprenditoriali
Dovrebbe convincere tutti anche i più scettici
Che oggi esistono le condizioni
In CGIL
E in una parte di questo Paese che riscopre con un'attenzione che prima non aveva le questioni che riguardano l'istruzione e la formazione esistono le condizioni per fare un salto di qualità visibile apprezzabile
Per lui la scelta di far diventare i temi dell'istruzione e la formazione temi prioritarie nelle politiche confederale non è né una scelta tattica né congiunturale è una cosa sulla quale la Confederazione intende spendersi
Ha investito risorse uomini a cominciare dalla costruzione della federazione di secondo livello
E considera questi argomenti argomenti decisivi per il futuro dell'assetto sociale del Paese e anche di molti aspetti invece direttamente connessi con la sfera economica
Voi sapete meglio di me che affrontare un tema complesso difficile come quello dello Fazio trascurando
Argomenti come quelli dell'istruzione e la formazione e sostanzialmente impossibile
O per meglio dire lo si può fare ma i risultati sono quelli di sempre
Scarsi
Difficilmente apprezzabili poi del destinatario
Credo che il primo problema che abbiamo nella campagna elettorale perché di questo si tratta
Relativamente ai lavoratori della scuola
Tutti dagli insegnanti al personale non docente alle famiglie e agli studenti questo messaggio va reso chiaro ed esplicito
E non possiamo avere noi nessun tentennamento o titubanza che induca sospetti dubbi
Questo non significa ignorare le difficoltà dalle quali siamo partiti che ci accompagneranno per un periodo anche l'ombrello anche se le cose dovessero funzionare meglio
Però per noi questa è la strada
La strada che abbiamo scelto per molti versi anche una strada obbligata se si vuole fare oggi correttamente
Il compito che ci viene assegnato dei nostri iscritti
Molto dipende da come presentiamo
Le nostre intenzioni e come apprezziamo e valorizziamo le cose che stiamo facendo
Se ne parla nel documento e negli appelli ma il salto qualitativo che testimonia di un'attenzione che in precedenza non esisteva
E che non risolve tutte le contraddizioni che una volta dovremo dipanare sta nel fatto che per la prima volta grandi soggetti
Come sono le associazioni imprenditoriali quelle sindacali e il Governo discutono di quello che resta l'unico patto per il lavoro disponibile in Europa partendo dai temi della scuola
E della formazione
E riescono con le approssimazioni inevitabile queste pratiche hanno a definire in un'intesa
Una somma
Possibili interventi che riguardano la riorganizzazione del sistema scolastico la costruzione di modalità e percorsi di formazione permanente e a modellare tutti gli strumenti che vengono descritti
Usando come elemento trasversale la formazione poi guardate può anche capitare che non si riesca a realizzare gran parte delle cose che abbiamo scritto ma che si sia discusso per oltre un mese che si si arrivato ad un punto fermo come quello e che oggi il Parlamento anche nei rapporti tra maggioranza e opposizione discuta come elemento qualitativo per noi nella confermo per loro nell'esclusione della parte che riguarda la riforma del sistema scolastico e pur significativo se non ce ne rendiamo conto noi che l'abbiamo promosso
Questo cambio di rotta di di marcia e preoccupa
E bisogna che invece ci sia convinzione in primo luogo dei gruppi dirigenti diffusi che di questo si tratta e che oggi abbiamo di fronte condizioni clima aspettative da non deludere ma anche spazi che oggettivamente non avevamo davanti soltanto qualche mese fa
Si apre per questo lo spazio
Di grandissimo interesse e di grande
Impegno potenziale oltre che di grande responsabilità
E guardate che
Da come si dipanerà questa matassa
La traduzione in dispositivi di legge delle cose che sono state discusse non soltanto nel patto per il lavoro ma anche informato bilaterale tra ministero e le organizzazioni sindacali di tutti i capitoli della riforma
E di come di volta in volta verranno coinvolti i soggetti interessati
Beh da questo processo si potrà bere credibilità delle scelte che facciamo e anche l'allargamento di spazio democratico nella scuola
Di straordinario interesse
Ho sentito qui dire da molti di voi
Colpevole principale Andrea Ranieri
Andiamo a votare per gli organi collegiali che sono alla loro fine la morte degli organi collegiali tardi o non ce lo possiamo dire ma guardate che se questo è l'argomento che usiamo
Non ha passione Remo nessuno non scalderà il cuore di nessuno e non si capisce perché uno debba votare per una cosa che finisce domani
Io poi o ancor meno dubbi di voi che gli organi collegiali siano arrivati alla fine di una parabola e che si arrivi ad un punto molto basso
Che dobbiamo considerare però la base dalla quale si riparte
Come si riparte
Io penso che le elezioni del dieci e l'undici novembre saranno per molti aspetti risolutive del come e della credibilità delle cose che poi
Insieme al metodo dovremo scegliere relativamente al merito della riforma
Vorrei farvi notare questa cosa che spesso
A me è chiara perché purtroppo è un amico delle mie anguste quotidiana voi un problema guardate se lo ritenete dall'esterno che coinvolge time non lo capisco
Be visiva ad un'elezione
Che da a milioni di persone la possibilità di e leggere i propri rappresentanti il organi che possono avere un compito la funzione risolutiva
Nella gestione futura degli assetti Scola
Nel mondo che rappresentiamo
Un'ipotesi di democrazia compiuta come questa non l'abbiamo da nessuna parte
Da nessuna parte
Perché il tanto decantato mondo dell'industria alle sue regole si eleggono i rappresentanti dei lavoratori
Grosso modo nel venti venticinque per cento del mondo che rappresentiamo e il diritto di voto per scegliere chi chi rappresenta nei luoghi di lavoro esiste formalmente viene esercitato sostanzialmente da un'infima minoranza
E non abbiamo le condizioni per far diventare quel diritto esigibile per tutti
A tal punto che se resteremo nelle condizioni date ci troveremo in fretta a dover subire le decisioni degli altri perché quando parleranno di riforme istituzionali
Che sia la Bicamerale o che sia la Costituente Solo dei pazzi possono immaginare che non affronterebbero attimo affronteranno anche il problema della rappresentanza sociale e delle regole con le quali si definisce
E sono degli irresponsabili possono immaginare che continueranno a vivere le organizzazioni confederali in virtù della loro storia e non di quel che sono oggi
Noi siamo organizzati uniche non certificano gli iscritti siamo realizzazioni che non si sottopongono alla validazione del voto se non in ambiti molto ristretto siamo realizzazioni che prevedono democrazia poi non sono in grado di farla compiutamente perse
E se qualcuno immagina che ci lasciano vivere così e proprio fuori da questo mondo
Ora abbiamo qui invece uno strumento che ci permette con tutti i limiti che ha soprattutto quelli dati dalla scarsa funzionalità
Di quel che si va ad eleggere però di esercitare
Democrazia compiuta
In maniera straordinaria
Il numero di persone che verranno coinvolte prima ancora dei risultati è già un problema ma può essere un punto di attestazione di grande rilievo
Poi quando si partecipa se lo spirito del Bertiniani importante ma non mi ha mai affascinato lo confesso bisogna partecipare per vincere o comunque per avere un risultato apprezzabile
E bisogna spendersi perché anche rapporti quantitativi siano almeno pari alla vera rappresentanza che sia in questi settori
E se possibile
In maniera consistente superiori se la proposta politica è condivisibile affascina apra io penso di sì
E penso che sia possibile costruire consenso intorno alle indicazioni chiediamo poi avete ragione voi se siamo arrivati alla fine di una parabola bisognerà risalire da lì in avanti
E bisognerà definire quali sono compiutamente i tratti e anche gli elementi di merito della riforma
Ma guardate che avremo la condizione almeno potenziale di grandissimo interesse perché potremo discutere della riforma non in un consesso di persone
Abituati a farlo
Abilitate professionalmente capaci ma in un ambito molto più vasto nelle quali le intelligenze contributi le esperienze si potranno misurare liberamente fatto da coloro che verranno eletti parliamo di centinaia
Io spero di migliaia di persone che potranno avere il consenso
Di chi andrà a votare e che per prima cosa dovremmo mettere insieme per cercare di costruire con loro dando vita e continuità a questo cartello le ipotesi di riforma possibile ipotesi comuni
Ma qual è l'assetto della nostra società nel quale almeno potenzialmente questo spazio ci è dato io non ne conosco uno
E per frammentazione e per limiti nell'esercito degli strumenti degli strumenti di democrazia formale e sostanziale
Ecco perché vedo grandissimo interesse delle potenzialità enormi in quel che possiamo fare il dieci e l'undici novembre e però mi sono permesso di di dirlo un atteggiamento
Non un po'troppo sotto tono che sottovaluta queste potenzialità
Poi non basta essere ottimisti avere entusiasmo per ottenere dei risultati questo è noto però guardate che se chi sostiene propugnò una linea lo fa con con qualche contorsione di troppo dei risultati difficilmente difficilmente ne porta caso io invece credo che ci siano questi spazi queste queste condizioni vorrei dire di più confermare qui
Anche se poi siamo chiamati tutti alla riforma degli organi collegiali ed il sistema scolastico dopo l'uso di uno strumento e l'esercizio concreto di una pratica democratica serve a questo settore ma serve all'insieme del movimento sindacale io penso anche dalla sinistra
Perché quali sono le idee di democrazia futura in campo pienotto la tendenza e a semplificare riducendo così gli spazi di partecipazione e di coinvolgimento delle persone che hanno titolo e diritto qui ci muoviamo in controtendenza soli come cani
Per meglio dire non così perché se no ritorno mi contraddico
Senza grande compagnia ma sulla base di una storia che dimostra che si può
E non soltanto Juan
O si parla di scuola anche quando si affrontano gli argomenti che riguardano altre pezzi dei servizi oppure oppure della della
Test dello stesso sistema produttivo e
Una consultazione come queste conta per i risultati del cartello potrà avere
Per il numero di persone che verranno coinvolte
E per le condizioni politiche che possono creare procedure di questa natura affinché si affermi sì console di un'idea che la redistribuzione del potere e funzionale
Ad un'idea più due espansiva di democrazia e che porta la partecipazione non all'opposto
Perché quando si parla di redistribuzione spesso
Affrontando i temi istituzionali come vedete vengono avanzate ipotesi non soltanto
Di ordine culturale ma comincia a diventare stringenti di riorganizzazione degli assetti istituzionali sono l'esatto opposto
Io sono molto convinto come immagino molti di voi che invece occorra facilitare la partecipazione e che occorra mantenere ferma una linea di direzione una rotta che porta a far sì che le grandi organizzazioni abbiamo regole strumenti di democrazia compiuta e chi Ivano sulla base dell'applicazione di queste regole e non l'opposto
In una fase nella quale siamo spesso condizionati anche dai media dalle descrizione che danno delle intenzioni nostre le forme di semplificazione il leaderismo che viene introdotto in qualsiasi in qualsiasi circostanza per qualsiasi vicenda dal Presidente della Repubblica presidente della bocciofila insomma le strutture intermedie vengono cancellati
C'è l'identificazione di un'organizzazione con la persona quello che a noi serve invece costruire pazientemente ma con qualche risultato un processo di consolidamento di tutte le tendenze opposte a quelle io penso che questa sia un'occasione importante
Che sia un'occasione straordinaria e che abbia la base anche un elemento di novità non c'è il sindacato
C'è il sindacato insieme a tutti gli altri soggetti in condizioni paritarie
In condizioni che possono consentire proprio perché c'è il rispetto i ruoli distinti ma di interessi comuni possono consentire poi una discussione compiuto spero anche appassionata sui caratteri della riforma degli organi collegiali
E complessivamente della riforma della scuola
In questo ci giochiamo molto
Il congresso della CGIL per restare all'ambito sindacale secondo me ha detto ricominciato a fare cose impegnative cariche di difficoltà piene di contraddizioni però impegnative su questa materia e importante che la CGIL vada avanti però anche qui la possibilità di evolvere di non fermarsi passa moltissimo da come si gestiscono alcune scadenze
E anche risultati sono poi funzionali direttamente
Ha la possibilità e alle condizioni con le quali si interloquisce con con l'istituzione in primo luogo col ministro e con il governo
Voi sapete meglio di me e quando si ha riconosciuti dalle persone che
Rappresenti e ancor meglio se si ha riconosciuti da un consenso più vasto già quello è un rapporto di forza importantissimo
Il rapporto di forza non è basato sui danni che si fanno agli utenti o sulla capacità che sia di incidere sulla produzione soltanto per restare nell'ambito servizi sfera produttiva basato su tante cose anche la capacità di rappresentare e l'essere formalmente riconosciuti in questo ruolo se ci saranno le sue dati di qualche interesse io penso che molte delle difficoltà di questi giorni nell'interlocuzione con il Governo con il ministro con tanti soggetti anche locali
Non è che si superano però diventano difficoltà un po'più
Un po'più basse di profilo un po'più o più contenuto più semplici da superare per questo
Proprio per non
Tornare a contraddirmi credo che sia di particolare utilità non soltanto l'iniziativa di oggi ma dare prosecuzione a questa iniziativa esattamente con lo spirito con il quale era stato concepito
Rapporto tra soggetti che hanno compiti e funzioni distinte che non vengono negati anzi vengono valorizzate ma che hanno un interesse comune e questo la Porto deve vivere in tutte le iniziative successive che faremo per arrivare al dieci e l'undici novembre in condizioni tali da acquisire dei risultati
Interessa
Per avere la conferma di un'inversione di tendenza che a mio parere c'è
Cioè nei comportamenti dei grandi soggetti se si torna a discutere di scuola con la passione che conoscete e sessili affronta il tema anche in sedi negoziali nelle quali parlare di scuola era quasi impossibile dodici mesi fa
Pensate alla discussione sulla Finanziaria i dodici mesi fa e a quella che si sta facendo adesso pensata come sono stati approntati storicamente anche dal sindacato gli argomenti del lavoro dell'occupazione ridotti sempre alla quantità e all'investimento come molla ed in amica di per creare nuove nuove nuove occasioni di lavora come invece li stiamo affrontando con tutti i limiti che sono propri degli umani e di chi comincia ad apprendere con un mestiere come le ma pronta andò adesso e questa trasformazione questo cambiamento di sensibilità io spero anche di cultura relativamente a questi temi potrebbe non trovare immediatamente riscontro in una fase di consultazione
Lo troverà se noi da qui al dieci e undici di novembre saremo in grado di dare in primo luogo visibilità quello che abbiamo fatto secondo luogo rendere credibile la scelta di campo che abbiamo compiuto tutt'
Insieme a cominciare dalla CGIL a partire dalla discussione che la CGIL avuto gioco
L'iniziativa ai conclusa grazie alla partecipazione a questo punto buon lavoro per tutti noi