"Armenia 1915: il genocidio di un popolo" org. dal Comitato Italiano Helsinki, dall'Unione degli Armeni d'Italia, dall'Ass. Italia-Armenia e dal Comitato Internazionale per i diritti umani (CIDUS)

Porno
A nome del Comitato italiano è in che insieme dell'Unione delle armi in Italia dell'associazione Italia Armenia e del Comitato internazionale per i diritti umani Citrus
Vi do il benvenuto in questo incontro che è stato promosso insieme con la Camera deputati che ci ospita
Su un tema che a molti dei presenti familiare o anche tragicamente familiare e che purtroppo fra i meno conosciuti fra i grandi nodi delle relazioni internazionali del nostro tempo almeno nel paese che ci ospita
Il il genocidio armeno è tuttora
Misconosciuto tuttora negato da parte dello Stato che ne ne fu il responsabile sia da parte della Turchia e questa è una caratteristica di grande importanza per noi non possiamo prescindere credo nell'esame delle relazioni internazionali e nel tentativo di migliorare il clima
Di queste relazioni soprattutto in un'area come quella del Mediterraneo e del Medio Oriente dando giusto riconoscimento delle responsabilità storiche e pensate che cosa sarebbe se ad esempio la Germania la Germania democratica di oggi non avesse mai riconosciuto le responsabilità del regime nazista rispetto all'Olocausto noi sappiamo quanto sia importante quindi il riconoscimento ricevo delle responsabilità e così come è importante avere una giusta conoscenza storica in generale degli eventi più grandi più tragici di questo secolo genocidio armeno del mille novecentoquindici ha proseguito poi negli anni successivi sicuramente una delle pagine più nere del novecento noi abbiamo oggi la fortuna di avere con voi uno dei massimi studiosi dei genocidi ed il genocidio armeno in modo particolare che il professore da Adrian lenti a cui è affidata la relazione di apertura del convegno
Quello che io qui vorrei sottolineare come Comitato italiano resti che non è anche la rivista la nuova frontiera che dedicherà ampio spazio sulle sue pagine agli atti del convegno di oggi e proprio la necessità di capire necessità di non dimenticare e di cercare di far riconoscere questa responsabilità molto spesso e noi
Voglio dire abbiamo invitato anche i rappresentanti per dell'ambasciata turca in Italia così come rappresentate tutte le ambasciate ma molto spesso si tende da parte della diplomazia della politica internazionale a stendere un velo a cercare di far cadere l'oblio su avvenimenti di qui non sia andata sola
Noi vogliamo ribaltare tutto questo in altri Paesi molto è stato fatto per fare luce su quei tragici episodi crediamo che in Italia anche a partire dall'incontro di oggi ci sia moltissimo da fare anche perché l'Italia certo i presenti lo sanno ma magari non tutti coloro che ci ascolteranno attraverso Radio Radicale
Coloro che speriamo lei chiama sui giornali la cronaca del nostro incontro l'Italia ospita una significativa comunità armena da secoli e dà delle Grandi testimonianze anche artistiche storiche e culturali nel campo religioso non soltanto della armeni
Ecco anche in nome di questo crediamo che sia opportuno cercare di dare il nostro contributo Allo studio alla conoscenza
Dell'Armenia della sua storia e del genocidio di un popolo
E detto questo darei subito la parola al professor da Adrian
Che come dicevo è uno dei massimi studiosi dei genocidi non soltanto di quello armeno ha studiato in Europa a Berlino a Vienna a Zurigo è completato quegli studi con un dottorato negli Stati Uniti in Sociologia all'Università di Chicago attualmente dirigente un un programmati studi sul genocidio per conto della Fondazione indubbiamente che a Luís la relazione di apertura il professor devianza verrà credo in inglese con la
Un mese
Perfetto il sarà la relazione sarà in inglese e chiederei di fare magari dei periodi abbastanza brevi con la traduzione consecutiva in italiano di volta in volta
Grazie la parola al professor da tre anni
E in più il SerT German
Pertanto l'ormai vecchio Iris previsto che al termine Gerosa ex sa lesso Ristori più
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Der forse per fare sparse Fortis Lecce vittimismo ebbri metodologico Cska scende il Vinci deprecabile Martina virtù di confronto
Gli interventi del professore da Adrian infilato il genocidio degli armeni alcune lezioni della storia
A differenza dell'Olocausto ebraico il genocidio armeno rimane un caso ancora aperto
In questo senso ha un doppio significato
Da una arte rappresenta un quindici estrema gravità cioè un omicidio di massa rimasta premeditato
Dall'altra però rappresenta un caso ugualmente significativo iter negazioni tatuati siete i responsabili che delle varie persone che in una maniera o nell'altra si sono identificate con loro
Con il mio intervento tenterò di tartari ambedue le questioni entro il limiti del tempo previsto
Il modo più efficaci di occuparsi delle due questioni in un'unica schema di riferimento e quelle di affrontare il problema delle documentazioni del genocidio armeno come fenomeno
Perciò la prima parte dell'intervento consisterà in una breve discussioni metodologica nella quale il problema della di negazioni dovrà essere affrontate direttamente
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La delegazione turca e composto da tre elementi principale composto uno nega l'intenzione e la natura indigeni eccidio nelle misure contro gli armeni prese durante la prima guerra mondiale due
Cerca di offuscare il problema introducendo nel quadro della situazione altri elementi inventati come cito scontri e comuni atrocità locale reciproche coercitive
Lo scopo di questa tattica e di minimizzare le vere dimensioni del crimini e di esonerare il governo turco da qualsiasi responsabilità tre
Il relativo successo de la sindrome turca ditte negazioni e legato
Intimamente all'importanza internazionale dello Stato turco e alla posizione al e alla posizione complessivo di portiere della Turchia e poco ad affreschi fare con la verità storica
Allora prima di esaminare la questione della compiete delegazione turca stravinto di un breve commento sull'uso del concetto di guerra civile nella tattica di offuscamento
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Quando la Turchia dichiarò la mobilitazione generale il due agosto mille novecentoquattordici tutti i maschi armeni insieme al resto della popolazione maschile fra i venti e i quarantacinque anni di età furono richiamati alle armi
Quelli fra i sedici e i diciott'anni e fra i quarantacinque e i sessanta anni furono richiamate nei mesi successivi
In altre parole in un primissimo intervallo di tempo la comunità armeni in Turchia fu privati della suo popolazioni maschile più attiva
Per di più da popolazioni rimasta fu impoverita a sua volta dall'imposizione di una dura tassa per scopi militari ed ai metri severissimi usate nell'incassarla
Usando queste tasse come pretesto la maggior parte dei beni mobili degli armeni fu commis carta appena fu dichiarato la mobilitazione generale
Queste misure crearono un'atmosfera di intimidazione e terrore nella parte mi rimaste della popolazione armena già spaventata fatte di donne vecchi i bambini
In queste condizioni dove mai questi Petrali uomini le risorse le armi e la forza per combattere contro la potenza militare di un intero
Per di più appoggiate dalla potenza ancora maggiori gli altri due imperi l'impiego tedesco e quello austriaco
La fantasiosa affermazione di una guerra civile è superata solo dall'insidiosità per non dire malvagità che si trova alla base di tale dichiarazioni
Semmai popolazione armena terrorizzata si preoccupò di sopravvivere anticipando una nuova serie di massacri su grande scala anche la guerra rendeva possibili
Le sommosse locali copie insignificanti in varie zone dell'interno della Turchia non furono altro che dei tentativi morti e disperati rimette sia dettata dai massacri organizzati allora in atti in tutte le impero
Queste armeni preferirono preferirono cadere in battaglia piuttosto che affrontare le linearità delle stragi
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Il fatto storico e dei massacri delle armi la documentazione e il genocidio armeno avviene Vella deve essere la più il Liffe ed è finita aprile la sindrome della dei negazioni nella sua totalità deve essere spazzata via completamente e scartato in quanto privo di validità usando a questo fine una metodologia impeccabile e edificabili
Per queste ragioni i documenti che devono essere cercati e usati devono possedere le seguenti caratteristiche uno ostenta eccita due affidabilità tre in contestabilità e quattro accettabilità
Una tale metrologia richiede l'uso dei principi di esclusioni e di inclusione
Per evitare qualsiasi dubbio è sospetto per quanto riguarda i valori dei documenti ho deciso per esempio di non prendere in considerazione le testimonianze raccolte dalle fonti inglesi russi i francesi
Questi nazioni dell'intesa erano amiche dell'Impero ottomano e durante la guerra e perciò potrebbero essere sospettati di fare propaganda
Nonostante il grande valore intrinseco di un gran numero dei documenti depositati negli archivi del Statale di questi nazioni per un moltissime lei ho scartato tutte le testimonianze fornite dalle vittime e dai sopravvissuti armeni
Questa politica di esclusione accentua il valore delle inclusioni delle rimanenti fonti primarie disponibili
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Sull'avvenire ora nature delle misure anti armene
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In altre parole furono sopraffatti dalla prova agghiacciante del genocidio che si svolgeva sotto gli occhi e non riuscirono più nell'ad ignorarlo invece largo e altrettanto importante notare che i dispacci inviati ai superiori non solo furono stampigliati riservati segreti e segretissimi
Ma destinati alla valutazione e al solo uso interno
In altre parole non erano destinati almeno all'epoca alla pubblicazione o alla conoscenza del pubblico
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Che riguardavano le deportazioni durante la guerra e i massacri degli armeni
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In quel momento era tanta abbattuta quanta arrendevole davanti alla richieste dei vincitori
Fra le più importanti richieste fu quella di processare e punire gli autori del genocidio armeno
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Altri alcuni perfino espressero la loro colpevolezza e il loro rammarico
Sì
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Questi ministri furono sottoposti a interrogatori durante i quali furono messi a confronto da parte dei membri della quinta Commissione di inchiesta e della Camera fusti deputati
Anche qui furono ottenute chiari ammissioni di colpevolezza che furono se ci sicuramente pubblicati dall'ufficio delle pubblicazioni del Parlamento
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I documenti tedeschi e austriaci
La prova più esplicita e autentica fu fornite dal tedesco colonnello straniere
Allora il comandante di un reggimento composto per la maggior parte da condannati per gravi crimini rilasciati dalle prigioni dell'impero per compiere le loro mansioni di brigantaggio Enasarco
In questa veste stanchi lavoro intimamente con i pianificatori del genocidio armeno come il dottor Benedini Cecchini e il e il suo assistente detenuti ma fili bene i filmini
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I sì Palazzo su cito un piano esistenti da molto tempo
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Ah no largamente nelle sue memorie il maresciallo tedesco Hindenburg vi denuncio cito la politica turca il DNA annientamento
Quanto a Pale vicini l'ambasciatore austriaco in Turchia nessuna porta viene del tredici agosto mille novecentoquindici anche lui condanno cito la politica di sterminio turco
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L'intenzioni calcolate di genocidio uno i documenti turchi
Nell'atto di accusa formale principale
Ci sono riferimenti ripetuti alla parola annientamento che indicano che il vero scopo della deportazione degli armeni era la loro distruzione
Il tribunale militare impiego quasi sempre insieme ai due parole deportazione e distruzioni
La parola fatti cioè distruzioni fu tradotto in genocidio dal decano di scienze politiche turco tour naja nel suo studio composta da molti volumi sui partiti politici turchi
Ancor più significativa fu una sentenza di condanna contro i ministri del governo durante la guerra che parla di può prime vendite genocidio
Le Alpi detto delle serie di processi Josca
La Corte dichiarò che cito non si può estremiste non ci può essere nessun dubbio e nessuno esitazioni che lo scopo e delle deportazioni fosse la distruzione dei deportati
Nella nona sedute del ventidue febbraio mille novecentodiciannove degli stessi processi la corte produsse un telegramma cifrato di Mustafa il comandante della Gendarmeria i box poca siriano in cui si dichiara chiaramente che lo scopo della le deportazioni della popolazione armena di quel Paese era il loro susseguente cito assassinio
Forse la documentazione che manifeste più chiaramente l'intenzione di genocidio era contenute in un telegramma cifrato che il dottor Shakir
L'architetto principale del genocidio armeno avevo in via inviato il ventisei giugno del mille novecentoquindici andazzi il deputati del partito nella provincia di fu ingresso sa che indica che lo scopo delle deportazioni e la liquidazione degli armeni che significa l'allora del distruzione
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Il dieci luglio invio una simile comunicazioni cifrate dissimile contenuto
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Il ventisette marzo del mille novecentosedici nei terreni ambasciatore successivo in un rapporto a Berlino prescrisse cito la distruzione degli ultimi resti del popolare meno
Indi dispacci inviati a Vienna il ventisette giugno e il due novembre del mille novecentoquindici ambasciatore austriaco Pallavicini hanno del cito l'estirpazione il portale del popolo armeno
L'organisation corteggiano assai tragicità clemenza
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Gendarmi scusa ai sentenza Delphi effettuate ed i grigi causa dice Antar malati
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Le organizzazioni organizzazione di massacri uno i documenti turchi
Nei processi ai responsabili dell'iter Chiti il Partito dei giovani turchi
Il tribunale militare dichiarò nel suo verdetto che i commissari provinciali del partito cito organizzano e seguirono la distruzione totale delle vittime armeni
Nelle sentenze principale di condanna il tribunale descrisse i livelli più alti del partito il Pd dei giovani turchi con i cervelli dietro il genocidio armeno
Di gran lunga più importanti Rossoni metri impiegati Lello ventilazione e le realizzazioni dei massacri
L'atto di accusa formale principale cito otto volte e vuole delocalizzazioni speciali come lo strumento principale dei massacri su vasta scala
Il generale turco vecchi impacciata citato sopra descrive i quadri di festa orientazione che fu composta quasi per intero da criminali condannati per assassinio e altri reati gravi
Rilasciati dalle prigioni dell'in Piero
Secondo il web erano cito per Marcella degli esseri umani e gendarmi con gli occhi e le mani piene di sangue
Praticamente in tutte le condanne minori furono citati come dei bandi principale di assassini
Infatti durante la guerra il Parlamento ottomano fu indotto sotto pressioni da parte del gabinetto della guerra e del Ministero del della giustizia di tra bulgari una legge speciale per il rilascio di questi condannati
Per permettere loro di comprare cito un servizio patriottico per la patria
Secca cementati pence
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Un attimo
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Con la nascita anche agganci fai insomma bocciati tutti i porti doganali sorti Sfranze membri Carter Shakir Keys assistant il mi ente fresco tutto il termine Générale Mammoth Camillo
Sì ultras
Due i documenti tedeschi
Dalle porte del ventitré agosto mille novecentoquindici al maresciallo Liman von Sanders il capo della missione militare in Turchia il come nell'Artide e scostante descrisse queste bande come gentaglia e galeotti
Dalle porte del del nove luglio mille novecentoquindici a Berlino anche l'ambasciatore tedesco Walter fine parlò del ruolo e dei cito Galeotti rilasciati
Nel rapporto del dodici luglio informa di nuovo a Berlino che queste bande stavano Marcellan degli armeni Cometti cori
Nel suo rapporto qui sopra citato il colle alla Stanga indette Ficco io che il settore delle Dante e al dottor Shakir il suo assistente il SISMI
E il primo comandante della terza armata il generale Barbour crimini e sottolineo il fatto che l'esercito chiede assistenza a queste carnefici durante insomma
Caro Sequence quella stanza lassù da premettere scendi According to fece l'intervistata pretesto e Anders caso ammise Perkins poterci Mark del consorte ma super partes
Di sfigurati l'aspro by Death by interi al ministero gemmato ormai scritti imminenti nineteen asterrete fumante
Statistiche alla Stati nostro disavanzo talmente parte Nesciens la interior ministri Express Vasco completezza
Le sfide a casa influenza del penso al caso insomma Armir Soldiers
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Le conseguenze
Secondo i dati ufficiali turchi almeno ottocento mila armeni furono cito uccisi durante le deportazioni di massa
Queste numero fu dato dal ministero degli Interni Jamal il quindici marzo mille novecentodiciannove
Quando venne completato uno studio statistico sulle deportazioni armeni delle durate di due mesi è seguito dagli esperti del ministero degli Interni
Questi numero non comprende le decine di migliaia di soldati armeni liquidati dall'esercito il turco
Ne comprende il gran numero di bambini ragazze e donne armene che furono costretti ad abbracciare l'Islam attraverso il concubinato rapimento i matrimoni forzati tra il dentro le loro identità nella Masters popolo turco
Nella forti dal venti dicembre del mille novecentoquindici ai suoi superiori il console tedesco letterario dell'epoca il dottor Walter Silver
Si stima che il numero totale dei deportati armeni ammonti a uno virgola due milioni
Dall'altra parte nella relazioni sommaria del tredici marzo mille novecentodiciotto il console austriaco a Trebisonda il dottore Kiryat copisti stimi il totale degli uccisi a un milioni
Il console austriaco ad André no con lei il dottor Nathan Lenz che da parte sua ritiene che il numero dei deportati fosse uno virgola cinque milioni
Infine il tedesco maggiormente in servizio con l'esercito turco durante la parte una parte della guerra stimava che uno dei più del due milioni di armeni morirono in quella catastrofe chi fu recupera mondiali
Salvo concludendo Generations
Versati optare Mingiano assai o Flores medici nell'essendo stati mai interessi in otto anni malattie Clark ma stesi man politici Scala Jean e di che adesso superato
Ampi ampi protette entro qui mai Novartis li ho verso di me fateci al victims vis-à-vis patemi cercate teenagers
Vecchia vantaggio autosufficiente Edouard Baer Ruthless leaders anni mese pagarmi il trend haitiano Agis
History of campi per di file sappi Stone Resolution formerà Ezio freelance ISO offende Catalyst pur variante altre McAlpine giunge ad Assad e serrati credo che il termine formosa campo Fichte sua lucente
Mors specie leggo Dolores arti Hunting purtroppo interpreterà sarebbe giusto Sussi Saatchi pratica Solutions Fortore sulla scena Freelander incassati
Alcune osservazioni conclusive
Lo studio del genocidio armeno insegne delle importanti elezioni che potrebbero essere interessanti non soltanto per l'umanità in generale ma anche per gli statisti politici gli studiosi egli etico e tumori
Le minoranze dei voleri difesi saranno sempre le vittime potenziali di fronte a Peppe trattori potenziali
Che hanno il vantaggio di una posizione di portieri e guidati da leader senza scrupoli e animati De Dionigi e militanti
Una Stovini conflitti che per vari motivi risistemare una soluzione pacifica
Funge spesso da Cal catalizzatori per un eruzioni violenta che può a sua volta culminare in genocidio come seduzioni radicale e finale di un conflitto
Sette
Sì sarà
Ogni rumore
Ogni rumori Camp ma innovativi agli atti for Destruction presenti interni al Foro presupposto Tex sembra N mi mors There for AFORP valgono pertinenti tu eliminati Sparta Fernando in cuor fare e discordante entro somma ignorati
E si fa è la elimination il suo ex speaker di in correttezza invio ovvero al progresso dicasteri
O forse passaggi il Acqua San Orofino egizie Messiaen horror fax sette biglietti
Che se per per territori potenti le guerre specialmente le guerre globali sulle tentazioni e per risolvere in modo radicale dei conflitti trascinati al pubblico
Soltanto in tempi di guerra une minoranza etichettate come nemico interno fitte ostriche nemico esterno può essere distrutta
Cioè le guerre offrono un'opportunità unica per eliminare i durante le azioni belliche una minoranza fastidiosa e discordante
La sua eliminazione violenta e può essere incorporate nel project complessiva di vittoria così facendo acquisti una ore di legittimità e può essere più facilmente accettata
Patty Rex del mostro importo lesse tutto Biggio fan degli storico il fatto astrarmi ingenerosa X Factor tragici legacy of incrementi
Trovati in materia visto che otto Monterchi ci fatta dall'artista viene e gli enti pertinenza Massacre assegni a starmi aprile scende entro onesti e schietto amici finanza
Disse legacy of impiegati notturni è un botto
Degli Hunter leaders tu risorto igiene assai importo Ruanda ma indietro nel tempo contiene del mondo stemmi in Prati soft di night mite e poi impietriti
Vi è sperabile
Ho impietriti esatti perpetrato l'aspirina Accept de'Medici ma di un sito crime
La investe risentiti e intensa per di maestri crime dinastie victims Enti Nice adesso va estendersi di RAI sociale incidenti intenso norma interna Cino Justice
Vietati di Clarence perché Bienno preferisce non c'è un assaggio
Evitata History of camici bianchi perché mi No di Terence e ti esponi trio d'estate establishment offra legacy of a Richmond da tutte Shelter viaggia attraverso che inviti terzo
Ente Janacek che andasse di avvertenza
Ma forse la lezione più importanti da imparare dalla realtà storica del genocidio armeno e il lascito il turco e del impunità attraversa tutta la storia moderna rettore età ottomano turche hanno perpetrato in continuazione massacri consigli armeni e mai furono puniti
Queste lascito dell'impunità non solo in coraggio in lite dei giovani turchi a far ricorso al genocidio durante la prima guerra mondiale ma permise loro di continuare la persistente delegazioni con la stessa impunità il problema con tali impunità e che Pepe trattori non accetto alla la natura e le dimensioni del loro crimini ma piuttosto quello presente nei modi da negare il reato negare le vittime e negare agli altri li espose partorì il delitto di sfidarli secondo le leggi della giustizia internazionale
Senza un deterrenti
I genocidi non poi sempre visto e senza una storia di punizioni non ci può essere il deterrente solo la costituzione di una storia di punizioni può dissuadere i i pepli trattori e così impedire un genocidio
End darmene anch'esso infiniti bicchieri de stabilisce legarsi Trussardi utilizzi cerchi passo infatti negati i fili che il ruolo del l'Ispra abbiamo negati rivolta Twin Pinzi anti nascente il sprechi del mosto Danti includesse Mohammed di RAI fonda Armenia in tragedie
Nel caso degli armeni l'impunità diventò l'eredità stabilita
Con l'impunità la Turchia fu in realtà Lend-Lease negativamente il problema del femmine che tipo attraverso l'impunità e la mancanza di reazioni
Forse la lezione più inquietanti detrarre dalla tragedia armena
Grazie al professor da Adriana che chiarito credo in modo difficilmente opinabile data anche la ricchezza di testimonianze la natura del genocidio degli armeni
E a questo punto il nostro programma prevede prima di passare ai diversi interventi e anche la possibilità per i giornalisti in modo particolare di rivolgere delle domande al nostro relatore quindi se vogliono possono farlo adesso dopodiché ci faranno l'interventi ad iniziare credo al professor Paolo Ungari che solo avere un impegno sita benissimo allora professore rimane con noi rimane con noi anche dopo che se ci sono domande da parte dei giornalisti presenti a questo deve ammettere passiamo agli altri interventi programma
Sì non ci sono domande io sarei quindi la lista come previsto per i giornalisti a forse possiamo fare un'eccezione prego
Accusa
Uno sviluppo continuo Buttiglione con sottoposti Silura costoso resterà chiuso già Jason Nardi l'orgogliosa alle volte devo fare attenzione
Sono molto scolorita sorrida una vasta l'olio completamente distrutti continuamente dagli adulti proprio uscire solo fare la guerra il Consiglio ha vissuto in primo luogo i villaggi
Questa deposte agenzie allora io direi che di impunità anche contribuzione a lasciare i turchi fare quello che fanno attualmente
Questa osservazione che fra l'altro ci conduce a quella che pre sicuramente persuadendolo accennava una conseguenza della mancata punizione
Del primo genocidio del nostro secolo e cioè il fatto che ancora oggi da parte dello Stato turco vengono perpetrati una serie di crimini contro l'umanità e anche la condizione qui accennata
Dei curdi in Turchia è un richiamo molto importante a questa realtà tragica
Se lo sono Adrian vuole intervenire
C'è una osservazione
Motivo
Anzi anche in tutte impietriti costringendo assai ex is flat mette Sala Agilent barbare Smith rispetto Sentinel Piana dei Anish
Scosse gli Snow morosi mazzancolle insiste altre a stretching Icahn screzi croato
Otto non del cerchi Charming Wiltshire su disonesto Just teenagers Vic collega assassinato legasse offre in più mezzi
E in Crazy sostituzione studi fa
Non dico più niente molto più niente non sa interna sci Injustice piccolo res s'è se cerchi VAS nel Anish
Disse dunque il nesso infiniti vengono decise tubi Sbarbaro Hicks vecchie risalente crackers
E intenso sino a risposta sia stata abbastanza chiaramente era una una conferma creando il fatto che non essendoci ma è stata una punizione
Responsabili del genocidio anche per l'erede storico cioè la lo Stato turco il comportamento l'atteggiamento della Turchia tende ad essere barbarico nelle repressioni
Di alcune minoranze e quella curda è un caso molto significativo
Io passerei a questo punto la parola al professor Mario Nordio
Presidente dell'associazione Italia Armenia
Non v'è dubbio
Della sensibilità che ci ha condotto quiz
Sia in se stesse una garanzia di riconoscimento di quanto è avvenuto degli armeni
Sulla loro terra ottantuno anni fa
Il grande male di allora è stato davvero tale
La cancellazione di un popolo da un'area che aveva segnato con la sua presenza
Operosità
Fede
Arte e pensiero per molti secoli ammette quell'appellativo grande male
Che è misurato sulla tragedia e su quello che è stato spazzato via
Un male
Si potrebbe dire
Non molto diverso da altri grandi mali che lo hanno seguito fino ai nostri giorni
Ma resta il primo del secolo che sta chiudendo
Della faccia buia della nostra modernità
Per questo il massacro e assiale della nostra epoca
E non c'è uno Spielberg che raccolga in un'opera immane i volti le parole di chi ha vissuto visto o sentito
I trent'anni più di quegli orrori rispetto all'Olocausto
Rendono ormai quasi impossibile un'impresa simile
Questo però non rende
I fatti che abbiamo ascoltato più credi degli altri
Il peso umano culturale e politico peculiare del massacro
Sta altrove
Se ne accennava in una battuta
Ora rispetto agli interventi
Riconoscere l'inizio
Costituito dal grande male
Per la mente
Alla nostra umanità
Di non occultare l'origine culturale contemporanea del massacro come arma pienamente politica
E di impostare
Una lucida azione preventiva e di contrasto
Finora ciò non è avvenuto
Così non risulta per niente singolare
Che il più antico di massacri presenti alla nostra memoria vivente
Sì è quello sul quale è più grave il silenzio
Mai come in questo caso
La restituzione della dignità alle vittime
Attraverso il riconoscimento del loro sacrificio è stata legata parole che devono essere ancora pronunciata
Nello stesso tempo ma gli è stata negata di più
Al discernimento rispetto ai colpevoli
Come ricordava all'interno ah massacro ancora in corso
Non è responsabile un popolo intero ma un suo governo in una determinata fase storica
Questo il mio con ponti vinci mento profondo e che credo qui condiviso
Infatti poi oltre le testimonianze storiche e oltre il lavoro che gli storici del quale ridotto da viaggi ha portato da scusate ed altri enti appostato
Un esempio alto
Oltre a questo nostro lavoro
A chi è diretta intenzioni
Resta sempre il dubbio sulla maggiore o minore idoneità delle soluzioni che si adottano quando l'umanità riconosce i suoi crimini la storia ci ha insegnato se non altro a diffidare dai bagni di sangue e dei processi esemplari
In un bel libro ormai di quindici anni orsono
Di riciclato il capro espiatorio
L'autore ci ricorda che la vittima innocente non riesce mai ad eliminare la persecuzione
Che anzi aumenta con l'evidenza della sua innocenza
Ma ci insegna anche
Quanto sia facile rendere capro espiatorio incolpevole
Liberandoci così della colpa e soprattutto degli effetti della sua punta
Credo che trovarci nella sede più alta per la nostra democrazia
Per discutere del Grande Mare significhi una comune rinuncia alla strada di una catarsi a spese ed altri
Come tutti i cittadini dei parlamenti che si sono espressi in proposito
Non ci sono Vitaliani che sollecitano il loro Parlamento ad una presa di posizione condanni qualcuno oggi per le colpe di altri allora
L'impegno di chi ha promosso questa iniziativa anche l'Italia Armenia
E per un riconoscimento ufficiale impegnativo saturo di significato umano e politico di ciò che è stato il massacro degli armeni
In questo modo ahimè
Non si restituisce alcun Doucet foto un principe
Non si leniscono più le ferite
Non si redistribuiscono più Poteri di alcun genere
Si compie invece semmai
Uno di quegli atti per i quali un'Assemblea in piena sovranità
Incrementa i significati profondi della solita di fronte al popolo che rappresenta di fronte al mondo e solo da ultimo di fronte a noi che attendiamo con maggio trepidazione un gesto simile
Mi sono permesso di insistere un attimo forse troppo me ne scuso
Su questo aspetto
Perché l'associazione che rappresento qui
Apri fra i suoi scopi un rapporto fra Italia e Armenia che vada al di là delle emergenze dei terremoti delle urgenze
Più quotidiano
Domestico effettivo fattivo
Che reciprocamente magari italiani armeni ci meritiamo
Per
Questa tradizione positiva molti centenarie di rapporti come per la solidarietà espressa nei momenti tragici ricordo qui solo le orfanelle ospitata dopo il massacro
E la solerzia dopo il terremoto devastante
E non so immaginare però un ordito sul quale infittire la trama di questi rapporti diverso dal riconoscimento del fatto più grave e luttuoso che ha che ha toccato il popolo armeno
Dal massacro il popolo armeno è ripartito per il suo lungo cammino che lo porta oggi più felicemente di allora
Verso la fine del secondo millennio diritti va riconosciuta la sua presenza alla nostra storia
Anche quella presenza della nostra storia che ha portato alla nuova repubblica di Armenia
Senza ricorrere all'invenzione di tradizioni
O ad esclusione su base etnico culturale fatto più unico che raro di questi tempi
Altri passi credo possono esser fatti nel senso di un rapporto più forte il vivo proprio con la Repubblica di Armenia certamente ad esempio
L'apertura di una nostra ambasciata
E il nostro Istituto di cultura perché no agli elevati
Che molti di noi credo siano concordi a sollecitare porterebbe una pienezza di contatti io dispiegamento di opportunità all'altezza delle reciproche potenzialità di sicuro iniziative culturali di ampio respiro anche in occasione di come l'azioni millenarie fra poco
Possono vederci impegnati insieme al popolo almeno la Repubblica di Armenia contribuendo a quella comprensione profonda senza la quale non c'è collaborazione durevole
Nello stesso tempo
Accanto a questi impegni
Rimane centrale per Meritalia
Incontrare il popolo armeno alle sue radici modernità che sono di sofferenza
Io spero che il nostro Parlamento voglia farlo in tempi brevi
Anche perché italiani armeni sono accomunati con altri dal fatto che mai hanno preteso di derivare dalla propria sofferenza come dalla propria identità altro diritto da quello del suo riconoscimento
In questo per fortuna abbiamo saputo essere insieme
Devo saputo misurare la storia prima che la storia misurasse noi
Oggi però attenzione
Oggi la nostra storia euro asiatica si presenta con un tornante di millennio
In cui i rischi di economici e geopolitici gravano sui più deboli informe che nel massacro degli armeni anni vedova archetipo concettuale più operativo
Saturo di possibili e prospettata riedizione
Anche per questi motivi
Noi dobbiamo agli armeni e all'Armenia
Un solerte limpido pacato il fermo riconoscimento Massa
Credo che nessuno possa giudicare ragionevole otto rilevabile un silenzio politico sul grande male che valichi la soglia del secondo millennio
Grazie adesso darei la parola al professor Paolo Ungari
E e successivamente ci saranno gli altri nostri ospiti alcuni armeni alcuni italiani perché credo che sia particolarmente importante proprio sottolineare come ha fatto il professor Mario Nordio dell'esigenza che dal nostro Paese e dal Parlamento che ci ospita e nasca questa richiesta di riconoscimento venga svolto un riconoscimento ufficiale del genocidio degli armeni così come altri Parlamenti e Parlamento europeo in particolare hanno fatto per negli anni passati
La parola al professor Paolo Ungari
Grazie presidente che ma avendo come sola scortesia derivare invitando non commenterò quello di partire in anticipo de sapessero qui fino alla fine
Conoscevo del resto il testo della relazione che è stata più volte io vorrei limitarmi a gettare un rapido punte verso il passato e un rapido ponte verso il futuro quel che in pratica dall'Italia di fronte a questo problema
E poco no
Ma è stata pubblicata futura Piccolo riempito documentario della posizione italiani su questa materia
Che al tempo della pace di Versailles del trattato di sempre poi di Losanna Italia fu contraria alla idea stesse dire giustizia penale internazionale
Riserve
Del nostro
Presidente Orlando e del ministro Scialoja sul processo al Kaiser di Germania
Che fu peraltro riserve poi messe fra parentesi nel nel nel Trattato di Versailles fu previsto il processo all'imperatore di cui Guglielmo
Che però chiese e ottenne rifugio politico proprio guarda caso all'Aja
Il processo fu deliberato c'è negli articoli duecentoventotto e seguenti del Trattato di Versailles ma non ebbe mai luogo
Quando Seat al momento della trattato di sempre che poi come stato di non ebbe effetto
L'Italia o obiettò attraverso il suo rappresentante diplomatico abbiamo pubblicato qui ripubblicò i rapporti
Come si fa a distinguere la competenza della Corte di giustizia dell'Aja in materia civile internazionale da da dava competenze la seconda Corte in materia penale
Come si fa a immaginare una responsabilità penale degli Stati a punire lista
E come si può e ammettere che dei singoli individui abbiano violato il diritto internazionale e siano pertanto punibili della corte di giustizia la corte prevista dal
Del quel trattato i da un progetto che era nel frattempo stato depositato alla Società delle Nazioni per suo incarico non giurista Bebe che il De Campi
Parlava di crimini contro l'ordine pubblico internazionale e scritto delle genti criminale iuris gentium
Secondo file in gergo latineggiante dei giuristi
Quindi l'Italia fu contrari anche io a quelle fonda il trattato di sale vi aderì
Avvocato morta fu certo molto soddisfatta almeno quelle persone promosso disfatte quando il giorno successivo Trattato di Losanna dimenticando citare le responsabilità della massacro armeno
E qui e ha processi abilità dei suoi responsabili operò in fatto come una mistica una sanatoria provvisoria il tema peraltro non finì lì la Società delle Nazioni nel mille novecentotrentasette approvò insieme alla Convenzione contro il terrorismo c'erano stati l'assassinio neoministro francesi e di del re di Jugoslavia
E lo lo correndo di una Corte penale internazionale
Il risultato noi non ci l'Italia non c'era più in quel momento
Questa convenzione
Adottata dalla conferenza internazionale delle della Società delle Nazioni con undici Stati partecipanti fu approvata nel novembre del mille novecentotrentasette
L'Italia era uscita dalla Società delle Nazioni a seguito delle sanzioni contro di lei pronunciate per la aggressione all'età aggressione all'Etiopia
E che certamente si sarebbero aggravate dopo la denuncia da parte etiopica dell'impiego dei gas da parte italiana in violazione della Convenzione di Ginevra del mille novecentoventitré in quella in quella guerra sventura
E tuttavia questo grande dal lavoro il trattato contro il terrorismo ebbe una sola ratifica quello sul Tribunale nessuna eravamo alle porte della seconda guerra mondiale tutto pavé per il momento travolto dalla guerra
Anche se i tribunali per i crimini di guerra in Europa
Commessi dalla Germania e qui e quelli in nel nel seno rientri nel Pacifico come si del Giappone diedero luogo a Norimberga
E a e a Tokio ai giudizi esemplari che rimangono un punto fermo un punto di svolta
Quando si dice non c'è una storia di punizioni no c'è una storia di punizioni che perlomeno comincia lì con tutte le discussioni che si sono potute fare riguardo alla al fondamento di quel tribunale
In occasione processo Priebke in Italia da ultimo alla convenzioni internazionali che sanciscono la in prescritti verità dei crimini di guerra e contro l'umanità
Caso caso Priebke sul quale non non su quali non torniamo ora
Qual è il punto il punto che le la posizione del nostro Paese per più buona fortuna si è rovesciata
Quando dopo quarant'anni di blocco del problema
Punteggiati da numerosi progetti delle Nazioni Unite della loro commissioni di diritto internazionale dello Commissione per i diritti dell'uomo che non sto a ricordare finalmente si è arrivati al caso del genocidio nella ex Jugoslavia
è stato un progetto del governo italiano una
Ancora avuto l'onore di collaborare europei in b in parallelo un progresso del governo francese che hanno formato la base sull'attuale
Il il Consiglio di sicurezza a istituito il tribunale dell'Aja per i crimini commessi nella ex Jugoslavia sul suo modello è stato e i cui ecco e sta funzionando sul suo modello è stato istituito un secondo tribunale per il Ruanda
Per il genocidio in atto in quel Paese su questo modello probabilmente approderà prima o poi alle Nazioni Unite il
A un a un qualche porto ti protetto perché una giustizia internazionale giudichi i gli eventuali crimini dei caschi blu dei soldati delle Nazioni Unite
Perché nessuno popolo presso il quale siano stanziate truppe delle Nazioni Unite accetterà che gli eventuali crimini di dei loro soldati è sempre possibile siano giudicati dagli ufficiali di questi stessi soldati
Non ci sentiamo meno l'enormità del tema perché iniziali alla giustizia militare è una giustizia togata amministrata da magistrati ma normalmente la giustizia militare e alla giustizia di ufficiali una giustizia dica
La giustizia anche più spiccia attiva per un verso verso e altro fuori delle istituzioni militare e molto più drastica e sommaria
Quindi molto più e più benevola per l'altro all'interno dell'istituzione militare quindi propone esigenze ma mano che si moltiplicano reazioni internazionali militari
Di peacekeeping dipinse in forcing dei interposizione o altro del delle Nazioni Unite
Sì ogni volta si ripropone che si allarga l'esigenza che anche in questo campo non sia lasciato alla giustizia penale militare interna dei singoli Paesi che contribuiscono i vari corpi di spedizione ma si è affidato alla Corte internazionale che finalmente e qui concludo uccise
La
La fase attuale nella fase attuale
L'Italia in ragione anche del contributo da essa dato in
Con l'attenzione il primo tribunale
Regolare diciamo delle Nazioni Unite quello jugoslavo
E modello agli altri tribunali parziali
Da istituiti o da istituire
L'Italia fra assisterà in questa città di Roma doveva essere a primavera prossima mille novecentonovantasette sta a quel che pare svitando verso un ulteriore primavera
Né mille novecentonovantotto ma sarà e speriamo che sia la prima vera viene la sarà la i la sede della conferenza internazionale nuova che dopo il mille novecento trentasette
Venga verrà addiverrà la creazione di una corte generale e permanenti di giustizia per i crimini contro l'umanità
Non
In quella sede si ripropone d'attualità del progetto italiano anche qui non sto a citarlo ma prendo solo una differenza
Nella corte penale previste ma non varata dalla Società delle Nazioni o per meglio dire varata ma che non prese il mare della Società delle Nazioni
Sull'intitolati a presentare una denuncia erano gli Stati firmatari della convenzione
Nella in modo sia pure pallido nel progetto per lei per l'aria speriamo in modo più largo quel nel definitivo Tribunale permanente troverà ecco il trovato solo in parte speriamo che lo trovi pieno la posizione italiana che autorizza a depositare il dossier di accusa le organizzazioni non governative per i diritti umani che godano di Statuto consultivo presso le Nazioni Unite e nel caso dei crimini di guerre
E Delfino civico Flavio presso anche accreditate anche presso presso il Consiglio d'Europa
L'Assemblea delle Nazioni unite dello ska
A fine dello scorso anno ha formulato al voto finale ha creato un'ultima commissione ad hoc in base ai lavori di questa ultima ultimissima Commissione di tutte le commissioni sarà abbia avvicendati in questo cinquantennio voi
Sì quindi la la conferenza darà vita ha una convenzione in bella convenzioni pesche restituito trattato
Come si vede quanto la storia
E i pazienti
E misura prova la impazienza degli uomini questo tema comincia di una giustizia penale internazionale comincia negli scritti di alcuni giuristi all'inizio del nostro secolo
Quando nacque la corte dell'Aia che ne tra nel mille ottocentonovantanove formalmente istituite nella con l'alba del nuovo secolo finalmente instaurata
Se tutto va bene l'alba del secolo del secolo nuovo del Duemila vedrà la creazione di una di questa corte penale internazionale di carattere permanente che generale non occasionale no per una singolare a non per un sisma non non non per un singolo Tempo ma per una i illimitata previsione di possibili violazioni della legalità internazionale nella quale ecco sono comprese anche quelle delle
Anche quelle che hanno i qui interessano i i crimini contro l'umanità i crimini contro le leggi di guerra i crimini contro e leggi che vietano l'impiego di determinate determinate armi e e simili
Vale la pena del ricordare che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto
Che è un programma ma tecnicamente la convenzione europea dei diritti dell'dell'uomo
E se articoli sette ed otto affermano che nessuno che è un principio di civiltà giuridica che nessuno può essere processato per crimini
Che non erano contemplati come tale al tempo che vennero commessi con l'ordinamento sotto il quale vennero commessi
Ma che nondimeno questo limite che si chiama il retroattività delle della legge penale non vale no nel caso di crimini contro i principi riconosciuti generalmente delle azioni civili i criminali unifica in semplici che citavo prima
Analogamente nonno le due successive convenzioni del Consiglio d'Europa e del nati delle nazioni
Unite hanno stabilito che non ci sia prescrizione per questo genere di reati
Non solo perché l'efficacia specifica di qualsiasi nome penale
Come dire
E condizionata della sua cogenza della sua inderogabilità ma soprattutto da quelle che i giuristi chiamano a sua il re Fahd abilità vale a dire la pena deve essere certa che quando un uomo il capo Mione
Un'azione criminale il criminale capo di un'azienda che si è sottomesso un'azione civile comunque uno un militare criminale Chianese accisa un potere incondizionato in tempo di guerra non soggetto a verifiche si macchia di questo deve sapere
Che può darsi che per cinque dieci quindici anni la situazione politico-militare nella quale vi può godere di un mese immunità
Potrà anche proteggerlo ma nel tempo nel tempo lungo nel tempo lunghissimo può venire un turno un'ora un anno nel quale quella corazza accade sia in polvere e l'uomo si ritrova solo e spoglio di fronte a un giudice terreno lasciando il suo spazio alla giustizia di Dio
Che opera altrimenti critico solo poco normalmente poco teme
Ecco perché volevo di io volevo solo ricordare questo di fronte
Alle pagine così eloquenti sul ma seppur meno abbiamo da quelle parti
Ne abbiamo conosciuto ne conosciamo purtroppo altri sia ni
Elettori delle antiche tanti interrotto ma non se ne ferito identico impero zarista sia per quel che riguarda la il conflitto almeno a zero anche nei limiti dei Tory Nagorno
Le Nagorno-Karabakh
Questo nell'arco di questo secolo siamo partiti della fermare una giustizia volontaria derogabile della corte dell'Aja siamo passati ha un lungo sforzo di
Di ventennale della Società delle nazioni più che quarantennale delle Nazioni Unite per creare una giustizia penale internazionale
Abbiamo avuto sotto i nostri occhi la prova che le attivazioni questa giustizia è possibile disse sta determinando una prima storia di vicende processuali di punizioni di dossi e di esperienza anche in in anche in questo campo
Io non vorrei a noi sarebbe piaciuto che e-mail novantasette vedesse
La nuova convenzione il cui obiettivo fu mancato dalla Società delle Nazioni mille novecentotrentasette ma qui non è problema di come Morazzoni dedicò più di simmetria di dati e problema di Sesto di sostanza
Il nuovo ordinamento del di pace nel mondo intanto potrà essere effettivo infatti in quanto contenti questo dono questo organo inevitabili io credo che possiamo avere con me
Italiani l'orgoglio di dire che si settanta anni fa l'Italia che era schierata sul versante positive a questo tipo di istituzioni oggi può considerarsi all'avanguardia
Il governo italiano il Parlamento italiano possono considerarsi sulla Cina
Internazionale all'avanguardia della lottizzazione e un collega italiano della mia Commissione alcuni servizi e muore la Presidenza del Consiglio dei ministri in questo momento presiede la propriamente in tribunale dell'aria è collegata si sa attuale possiamo mandare da qui un saluto vi ringrazio
Grazie professor Paolo Ungari che tra l'altro a ricordato quale può essere il ruolo dell'Italia nelle vicende internazionali per ciò che riguarda la repressione anche dei fatti di crimini contro l'umanità o di veri e propri genocidi
Adesso darei la parola padre le cose che hanno al presidente dell'associazione paradossale Arex e professore di letteratura armena all'Università Ca'Foscari di Venezia
Tanto
Vorrei proseguire la riflessione questa riflessione comune
Sui motivi di che spingono
Al riconoscimento del genocidio armeno
Con alcuni chiarimenti sottolineature ulteriori
Mi permetterei di richiamarmi
Alla conclusione di un articolo che scrissi nel mille novecentottantuno con uno pseudonimo
A Lanza chiama perché essendo cittadino turco in quel momento sarebbe rischioso
Scrivere questo articolo con il nome vero
Il primo punto su cui vorrei appunto richiamare l'attenzione e che il riconoscimento del genocidio armeno
No deve essere concepito come un processo al popolo turco così concludevo quell'articolo
La questione armena non è e non deve essere concepita come un processo contro il popolo turco
Neppure con un atto di vendetta per riaccendere o tenere desti vecchi rancori
La questione armena ed in particolare il riconoscimento e la condanna del crimine perpetrato
Nasce da una duplice esigenza di giustizia e di pace
Giustizia anzitutto verso i caduti
Giustizia questo la coscienza umana che non può approvare posso tacere i crimini per opportunità politiche
Giustizia verso i superstiti
Esigenza di Paci infine e di pace anche e soprattutto tra il popolo turco il popolo armeno
Ma allora appunto tocchiamo il nodo della questione
Perché non si procede perché e così difficile procedere a questo riconoscimento
La risposta per motivazioni politiche
E quindi appunto forse e qui che noi ci mettiamo cono contro un concetto di politica
Che va radicalmente riformato
Cioè la politica che il mondo persegue nella migliore delle ipotesi è la Realpolitik
Però spesso questa Realpolitik
Va contro i dettami della più elementare mora politiche
E la politica
Che non abbia
Un minimo un minimo di requisito
Di soddisfare i requisiti della moralità
Della etica fondamentale dell'uomo forse alla fin fine e condannata a distruggere se stesso
è un concetto
Anche abbastanza attuale perso tra gli economisti
Che una economia
Un mercato selvaggio Po distruggere alla fine a se stesso
E così probabilmente o sicuramente la stessa politica che non sia in alcun modo una moral politiche alla fine riesce a distruggere se stessa
Quindi si dice spesso che bisogna riconoscere il genocidio armeno
Perché non vengano perpetrati cose simili
Ed è giustissimo
Ma forse si può fare ancora un passo ulteriore
Perché certamente c'è qualcosa nel subconscio di tutti
Che pensiamo che purtroppo come insegna anche la Bibbia
E la storia finché l'uomo sarà uomo il male esisterà nel mondo
E anche il gran male
E quindi tutto sommato
Anche perché l'umanità
A tutto sommato riconosciuto un grande genocidio di questo secolo successivo a quello degli armeni allora si pensa
Profondità la storia
Ma penso che non si tratta
Sono di un caso singolare
Cioè a mio parere il jet la storia di qualsiasi popolo
La sventura di qualsiasi popolo e parte
Della sventura e della tragedia dell'umanità intera
E anche la possibilità che un popolo
Possa risorgere dopo
In seguito alla tragedia
Anche al tentativo di annientamento totale e soprattutto un motivo di speranza
Quindi a mio parere il genocidio va riconosciuto non solo perché non vengano Ritter Petrachi atti simili
Ma anche perché per gli uomini per tutti i popoli per tutti i popoli soggiogati minori ansiosi della propria libertà e indipendenza ci sia il raggio di speranza di poter risorge
C'è ovviamente anche un altro aspetto della questione
Quella della responsabilità
Già ho voluto subito chiarire che non si tratta di un processo contro il popolo turco come contro nessun popolo è stato detto molto giustamente che sono i governi responsabili di quelle che succede succede tragicamente
E la
Una certa discontinuità tra i governi non toglie ovviamente al cento per cento la continuità storica
Certo che c'è una certa discontinuità tra il governo della Turchia attuali il governo ottomano
Però la continuità non è la continuità morale
Non è soltanto una continuità giuridica o della forma di governo della forma di amministrazione
Ho persino nel caso concreto della Turchia anche di certi cambiamenti culturali anche i radicali come per esempio il cambiamento dell'alfabeto o la riforma stessa della lingua turca per cui il turco odierno
Assai differente dal turco di inizio secolo
Le parole per esempio pronunciate dal professor Patriarca sarebbero incomprensibili ad un giovane turco di oggi che non abbia studiato la lingua di quell'epoca
Ma non si tratta di questa continuità o discontinuità c'è una continuità profonda morale nella vita dei popoli per cui siamo compartecipi gli uni degli altri non solo nel senso orizzontale
Del momento che rinviamo che poi non è mai un momento presente al cento per cento perché siamo sempre questi candidati dalla storia ma anche nel senso della continuità storica proprio perché l'uomo e l'umanità vivono nella storia non non possiamo mai liberarci dal mostro coinvolgimento dalla nostra al nostro condizionamento nella e dal dalla storia
Ho detto perché non un processo contro il popolo turco perché è un fatto pure che delle penso essere menzionato che molti armeni furono anche salvati da famiglie turche
Anche questo e un aspetto che in qualche modo penso che possa oggi stesso essere un filo
Di riavvicinamento tra questi due popoli
E quindi anche facilitare a chi regge le responsabilità di questo popolo cioè ovviamente il Governo con perché possa rivedere più che alla propria storia rivedere il proprio atteggiamento
Rivedere i perché che l'hanno spinto a questo diniego e a questa negazione per poter a questo che qualcuno ha chiamato persino negazionismo cioè la negazione assunta a principio e a dottrina per poter avere un nuovo approccio una nuova visione di tutta la situazione e di tutta la questione
Certo che per far questo cioè un rischio è un pericolo
Ed è quello del risarcimento
Ma credo che
Il maggior risarcimento
Che il governo turco possa fare al popolo armeno
E appunto questo stesso riconoscimento
Perché quanto profonda sia la ferita
Per quanto lacerante sia ancora
Questa ferita
Che quasi non è ancora non è ancora cicatrizzata
Perché appunto non c'è stato questo riconoscimento penso che il riconoscimento sarebbe il primo e fondamentale risarcimento che il Governo turco possa fare a popolarmente
E soprattutto anche alla propria coscienza e alla coscienza umana
E ci sarebbero forse tanti altri mezzi e maniere di risarcimento
Consecutivi e coerenti
Come potrebbe per esempio
No il discorso di quei tanti monumenti armeni sparsi ancora sul solo della Repubblica turca attuale i quali sono le testimonianze viventi
Le tracci viventi di questo genocidio
E i quali pure come la tragedia
Il Risorgimento armeno costituiscono pure parte del patrimonio e della coscienza e della civiltà umana
Quindi penso che non trattandosi di un processo contro il popolo turco ma di un atto anzi di una ricerca di rappacificazione
Tra questi due popoli che tutto sommato hanno convissuto per mille anni e volenti o nolenti diciamo sono dal destino condannati arriverà a convivere insieme e appunto penso che
La Turchia stessa
Non sono farebbe un grande atto di coraggio riconoscendo questo genocidio
Ma farebbe anche qualcosa forse tutto sommato
Proficua se stessa anche da un punto di vista della Realpolitik
Grazie e intanto è arrivato un telegramma da parte di Salvatore Distaso Presidente della Regione Puglia è che si scusa per non essere potuto intervenire al nostro convegno ovunque lo
Ringraziamo
Esserci stati vicini anche in questa occasione ed è adesso la parola cada gotica mangiucchiano me presidente dell'Unione belli armi militaria
L'Unione degli armeni Italia una istituzione che vive ormai da quarant'anni
E che rappresenta poco questa piccola comunità gli armeni che vivono direi in maniera molto positiva all'interno di questo Paese quindi oggi vorrei portare un po'il mondo modi ingegno la voce e la presenza di questa comunità armene in Italia
Problema di cui sta mattina parliamo direi che è un problema che rientra più in generale in quello che era il problema del riconoscimento dell'identità di una persona alla persona ma anche dell'identità di un popolo
E fino a qui gli interventi sono stati fatti hanno esplorato quelli che sono un po'gli aspetti storici
Riferiti soprattutto un periodo di almeno trent'anni in cui l'identità del popolo armeno è stata minacciata fisicamente quindi era molto pesante
Il popolo è stato mutilato disperso offeso
Io penso che come riflessione che tutto sommato forse ripercorre cose anche già dette
Riflessione nei confronti di questo genocidio a due due lati almeno visti un'ottica contemporanea da un lato il direi che c'è il lato che riguarda il popolo armeno o l'armeno in quanto tale
Per l'armeno il genocidio un evento tragico un evento a volte negato perché non ci sono solo i turchi che hanno negato Governo turco che nega il genocidio ma ne abbiamo molte storie di armeni che hanno un rapporto molto difficile con questo evento tragico
E quindi anche il genocidio un un elemento di rielaborazione un un evento che va ripreso riconsiderato può essere considerato da un punto di vista storico lavoro che sta facendo da Adrian come molti altri studiosi stanno facendo in questi ultimi anni c'è veramente un uno sviluppo importante di questo tipo di ricerca ma anche una ricerca più direi esistenziale anche spirituale di rapporto con le proprie radici
Il rapporto anche come ha detto Nordio con il problema della violenza che non è una violenza solo nell'oppressore con una il carnefice ma è una violenza con la quale noi stessi ciascun armeno deve fare anche i conti e quindi non è che un'evoluzione è una risoluzione è un riconoscimento sostanzialmente a mio modo di vedere un problema che ha degli armeni
Che sarà questo tipo di lavoro che forse come diceva anche il professor Zecchi Anna potrà portare anche a tracciare una del aprire dei piccoli delle piccole strade di comunicazione con il popolo turco le istituzioni turche e questo direi che è un compito squisitamente di queste due entità chi sta attorno chi aiuta chi conosce gli armeni
Chi conosce i turchi può sicuramente aiutare favorire questo processo ma queste due popoli non può
Deve esercitare loro questo tipo di di sforzo questo mi sembra almeno così un un concetto molto importante perché spesse volte c'è quasi un'attesa messianica dell'aiuto esterno se se le grandi potenze se Longo sequestri di quegli altri aiutassero riconoscessero allora ci sarebbero alcune conseguenze
Io penso che questo facilita ma non esime persona prima riflessione una seconda è che invece riguarda un po'gli altri guardano gli armeni
Unioni Turchia che
Per il fatto che effettivamente le nazioni e i popoli che sono interessati anche alla pace nel mondo dovrebbero riflettere non solo su quello che è il problema storico del genocidio
Ma specificamente nei confronti del problema almeno su quello che è l'atteggiamento attuale della leadership turca
Diciamo solo del governo anche degli intellettuali che hanno nei confronti di questo evento o di eventi analoghi cioè questo tipo di continuo
Di continuo negazione di continuo massacro di quelle che non sono le persone ma di quello che è la storia di quello che la cultura ne abbiamo grossi esenti
A livello di la negazione arrivano anche dalla dalla grossa storia artistica degli armeni sul territorio dall'Anatolia di questa sistematica negazione dell'identità di certe opere d'arte parlate delle guide
Non solo turche ma anche occidentali guardate le esposizioni che vengono fatte a volte di quelli che sono i capolavori presenti alla toglie leggete didascaliche e non troverete mai la parola armeno no quindi mi sembra importante la riflessione su questo atteggiamento che la leadership dall'attuale Turchia
Volevo
Sì devo prima però segugio rotte avremo qua
Lo spazio per le considerazioni
La prima cosa da dire e la mia non competenza specifica nell'argomento
Di cui stiamo trattando ed è forse è questa la ragione per la quale la prima parte del mio intervento
Può suonare di stile diverso rispetto agli altri interlocutori e invece con più precisione e fondatezza anche scientifica oltreché filosofica morale hanno trattato questa problematica vorrei aprire il mio intervento con una testimonianza storica
Una delle tante naturalmente
Una storia umana
Che parla dalle pagine di un uomo che ha vissuto dall'interno queste esperienze
Mi pare che il contributo della narrazione
Accanto all'analisi sia indispensabile anche se probabilmente ogni almeno presente ha una sua narrazione che costituisce la griglia di natura più profonda di quanto stiamo dicendo
Sono poche righe quelle che posso leggere in questa sede di un uomo che per vari aspetti mi piace commentare in apertura si tratta di una meno
Certamente noto per la fierezza con cui difendeva questa sua appartenenza
Si tratta di un armeno che ha scritto tre volumi in italiano
Sono le memorie della sua vita tra l'altro straordinaria del straordinariamente interessanti anche se poco conosciute anche a causa della casa editrice che è una casa interna ad un ordine religioso che le ha pubblicate
Si tratta di un religioso cappuccino
Che poi divenne vescovo armeno cattolico decisive
Si tratta di un uomo che portò tutta la vita nel proprio corpo i segni delle percosse ricevute
Al punto da avere gravi difficoltà di deambulazione
Si tratta infine di un uomo
Scomodo perché amava dire quello che pensa e che riteneva funzionalità
Ma un uomo che
La Chiesa sta pensando di canonizzata
Sto parlando di monsignor Cirillo sono avviate
Nel suo dei suoi tre volumi uno delle quote dei quali non è ancora stato pubblicato per ragioni di l'opportunità interno credo
Egli descrive molto brevemente ma molto intensamente il problema il dramma del genocidio che i divieti
Con la chiarezza dicevo e con la incisività che gli sono proprie
Egli ricorda anzitutto il clima di complicità internazionale
Nella quale questo generici genocidio fu perpetrato
E riporta la testimonianza di una lettera che riceve da un suo confratello anche lì almeno missionario cappuccino nella provincia monastica bavarese
Padre Basilio da Ankara
Il quale così gli scrive
Non faccio altro che lavorare per interessare i cattolici tedeschi alla difesa dei nostri connazionali
Ma non concludono nulla perché tutti i tedeschi clero e popolo sono convinti che i turchi hanno ragione di massacranti e quindi
Egli continua poi con una descrizione apparentemente trenta distaccata ma forse proprio per questo più drammatica delle sue vicende personali
O meglio Dellas di quella che chiama la sorte della mia famiglia
La leggo soprattutto per gli italiani perché lo fa bene
Già nell'aprile del mille novecentoquattordici il governo turco aveva cominciato a molestare gli armeni di Esselunga
Confisca varie mercanzie delle botteghe scacciata dalle proprie case uomini e donne senza alcun riguardo alla loro salute ed alla loro età
E li obbligava a spaccare pietre per la costruzione delle strade
Mio padre già settantenne fu sottoposto a quel lavoro targa ascolani
Mia madre affranta dalle malattie Maurice altamente il giorno della Natività della Madonna del mille novecentoquattordici assistita da mio fratello don Giuseppe
Prevedendo il massacro aveva esortato il marito i figli a tenersi saldi nella fede
Ed aveva promesso che avrebbe pregato per il sì affinché rimanessero figli fedeli della Santa Chiesa fino allo spargimento del sangue
Mio fratello ha la chiave fu condannato a Spacca pietre abbandonato sui campi di neve morì assiderato nel dicembre del mille novecentoquattordici
Era stato terziaria francescana ed aveva fatto voto di castità perfetta fin dall'infanzia esercitava il mestiere di Conciapelli
Ma dice l'unico dei fratelli che assecondando il desiderio di nostro padre aveva contratto matrimonio
Fu ucciso a colpi di bastone sulla collina di Crema
Nella stessa località vennero trucidati i suoi tre figli il maggiore dei quali Gregorio aveva appena cinque anni
La moglie morì di fame a Raqqa
Anche il leader dice era Conciapelli ma non bastardo lo scarso guadagno al sostentamento della famiglia e dei vecchi genitori
Era emigrato per tre anni e Russia dove riuscì a raggranellare un gruzzoletto facendo il fornaio
Era di buone maniere affabile e molto pio
Mio padre fu trucidato nel mille novecentoquindici
Prevedendo la fine che lo attendeva prima di uscire di casa volle che mio fratello Giuseppe gli amministrasse l'olio santo
Don Giuseppe fu deportato fu scorticato vivo e inchiodato al suolo per aver esortato i fedeli a tenersi saldi nella fede ed aveva ascoltato la confessione di una donna
Mio zio materno ma non fu fatto morire di fame sull'altopiano di Asiago sua moglie morì qualche giorno dopo di lui
Credo che il numero dei miei parenti periti in quelle deportazioni superi la cinquantina
Per cento mila armeni della provincia di asse Roma non se ne salvavano più di duecento e dei duecento sacerdoti almeno cattolici di questa diocesi sopravvissero soltanto due
Ripeto la superiora delle suore ammenda
Fra le vittime di quell'immane genocidio si deve includere mia sorella sua un'alterità religiosa della sua realmente dell'Immacolata Concezione
Nel mille novecentosedici si trovava ancora a zero punti nel mese di maggio sotto la protezione del console generale questo io ecco poteva giungere a Costantinopoli senza soffrire modesti alcune però la vista delle carovane degli infelici deportati Mino gravemente la sua salute e morì il diciotto luglio mille novecentodiciannove nella casa madre del suo istituto Costantino
Padre Cirillo riferisce attori andranno che si trova nella testimonianza e non su un'utilitaria un altro cappuccino
Padre Lorenzo da Montemarciano
Riferisco che l'ultima solo questa testimonianza
L'indomani del massacro di Dei Mengele sulla spiaggia sotto le finestre della nostra biblioteca vedo due zattere cariche di bambini andare in alto mare indiretti Delio Tessa
Un amico turco mi assicura che i bambini saranno distribuiti agli orfani orfanotrofi di Costantinopoli
Dopo tre ore vedono intatte delitto fosse successo una leggera burrasca scosse in mare per quella notte e la giornata seguente
L'indomani si vedevano galleggiare centinaia di corpi di bambini gettati poi sulla spiaggia
Un fetore insopportabile minaccia alla città fine terribile epidemia
Padre Lorenzo domandando agli il permesso di seppellire quei morti a proprie spese ma invalidi risponde non è vero quello che dici non c'è alcun morto sulla spiaggia del mare
Bada di non raccontare ad altri questa tua storia fantastica altrimenti
C'è un episodio ulteriore che vorrei leggervi fratelli contro di questo di questo uomo di cui percepiamo il dramma assoluto con un suo confratello cappuccino
Italiano questo padre Lorenzo di cui ho letto la testimonianza
è interessante per capire come la la vita cristiana di questi uomini fosse profondamente coinvolta nel dramma che vedevano e non non affatto moralistica ma profondamente travagliata
Il mio incontro con padre Lorenzo fu come un lentissimo
Ce la facciamo forte forte piangendo entrambi
Senti padre Cirillo mi disse padre Lorenzo passata la prima commozione
So quanto male ci hanno fatto i turchi che hanno massacrato i tuoi non risparmiando nemmeno tuo padre e comprendo che il tuo cuore deve gridare vendetta contro di loro
Ma sconta anni perché sono il più vecchio dite ed ho più esperienza ditte
Con l'odio e la vendetta non si conclude nulla in questo mondo
Noi per grazia di Dio siamo missionari apostolici mandati da Gesù in mezzo ai turchi per insegnare l'amore verso i nemici ed il perdono di le offese ricevute
Padre gli risposi la natura mi ispira odio per vendetta
Ma dopo lunga meditazione ho maturato il fermo proposito di amare i turchi perché così comanda il signore
Mandato da Gesù missionario in mezzo i turchi il primo compito e rinunciare alle mie tendenze sacrificare i miei affetti e me stesso guadagnare anni a Cristo
La sorte finale di cui parla dettando le sue memorie poco nella parte non pubblicata se quella che forse nominato vescovo della Jazeera monsignor Cirillo Sonia viale parte
In autobus
Dice in un autobus che non sto a descrivere e poi però lo descrive
Un curdo mi chiese il permesso perché sua figlia mi sedessi accanto la ragazza andava sposata era socio e con essa si trova quando la madre e due fratelli un parente dello sposo
Il padre stesi un tappetino sul sedile edicole Rocco accanto una brocca piena d'acqua andò a prendere la figliola la quale prima di sedersi mi baciò rispettosamente la mano
è noto che le curve non ve l'hanno la faccia e non hanno alcun ritegno di conversare con gli uomini
Quella giovane non tardò a rivolgermi la parola benché io fossi intento alla recita del breviario
Mi chiese che il libro fosse donde venivo dove è andato
Non poteva mancare la solita domanda cioè dove l'avessi lasciato la mia Sultana cioè mia moglie le risposi che non avevo preso moglie per lavorare meglio tema all'altro
Cerco di spiegarmi che suo padre le voleva tanto bene che l'aveva venduto per venduta per quattrocento lire turche riesce a egli aveva tuonato il superbo vestito nuziale che in quel momento indossava con uno spiccato senso di vanità femminile dimostrò la pesante veste di sette bloccata dopo che gli scendeva fino alle caviglie e così ampia da poter bastare per due
Non sto a descrivere gli anelli dopo che la ragazza portava Nina Ricci egli aumentarono gli avanzi e altre pietre preziose che portava alle dita e di bracciali Tito anche si tempestati di pietre preziose che lo ricoprivano l'erbaccia fino al gomito
Se ne tolse uno e me lo porse dicendomi
Vedi babbo tu che porti la barba mi sai leggere questa scrittura
Mio fratello maggiore che ha studiato in Aleppo mi dice che questa non è una scrittura
Le chiesi tuo padre dove ha comprato tutti questi magnifici braccialetti
Non sai che braccialetti anelli orecchini tuoi valgono molto più di tutte le lire evidente e di decibel Benigni che porti sulla testa e del collo
Mio padre non ha comprato nulla di disporre
Esaminai prezioso braccialetto incisione era poco artistica ma profonda chiara e in lingua armena
Ammendante di ogni anno dono alla sua adorata consorte Anna Lindh dia Bechir mille novecentododici
Già alla vista dei caratteri armeni mi aveva fatto per sentire il peggio adesso mi sentivo svenire
Leggo istintivamente a lungo la mano verso la ragazza per restituirle il braccialetto balbettando in italiano Gesù Maria signore perdonate il perché non sa quel che fa
Quella giovane curda Ivana rivestita dalla testa ai piedi dell'uomo degli armeni massacrati suo padre nel mille novecentoquindici
Spaventata mi chiese se stessi male le risposi che non avevo nulla ma che ero stanco e perciò rilasciassi riposa
Ho voluto leggere questa testimonianza
Che non si io sono ovviamente
Proprio per la natura specifica di questo intervento
Permettetemi di concludere con un piccolo salto anche di clima con alcune brevi riflessioni generali
La mia impressione è che non abbiamo capito nulla che la lezione della storia
Come potete evitare la ripetizione di avvenimenti come questo
Che tutto sommato la bestia che è in lui continua a dormire
Ma non sappiamo fino a quando
E non è soltanto la bestia che dorme degli altri e la bestia che dorme in ciascuna persona umana
Dopo un periodo culturale in cui ci ritenemmo Intini liberi della storia perché i più oggettivi
Oggi ci riteniamo i più liberi
Perché tutto sommato testimoni qui in Europa di uno dei più lunghi periodi apparentemente senza guerra
Quando la Unione Sovietica calde
Temo i contatti con quei Paesi compresa l'Armenia
Ma probabilmente suscitando l'impressione e non soltanto in loro
Che la politica estera era troppo spesso la serva del potere del denaro
Abbiamo ancora una volta in parte per quel che ancora non ci resta da fare
Forse stiamo ancora perdendo straordinaria occasione culturale
Possiamo anche contare se vogliamo su complicità interne
Rischiamo di essere anche lui la causa o per lo meno un fattore concomitante alla rinascita di nuovi poveri tanto più poveri perché impoveriti
Per poter ridare voce all'umanità
Per poter dare stabilità fosse maggiore a questo insorgere continuo di atteggiamenti belluini che non smettono nemmeno in Europa
Non resta che cercare valori comuni
L'esasperazione dell'individualismo eterna relativismo soggetti mistico in ambito genericamente morale e quindi anche civile
Comportano l'impossibilità di creare un linguaggio comune anche sono lavori via di convergenze che possano partire da una più vasta base comune e comunicarli le e soprattutto approdare con lo sforzo faticoso del dialogo e della ragione
Ad una piattaforma comune
Attraverso uno sforzo di ogni giorno
Cioè bisogna crederci credere che sia utile anche se si sottrae per qualche istante alla corsa dei consumi che costituisce la nostra occupazione prima
E non pensiamo che questa tutela del relativismo soggetti visti con sia il modo migliore per assicurare i diritti delle minoranze così ognuno fa quello che vuole e dei nostri paesi
Esso non è che una riproposizione aggiornata e apparentemente democratica di cui è unicuique sum
Che finirà presto col creare nuovi contrasti non appena gli interessi si sovrappone grande
E lo vediamo
E soprattutto ci priverà del modo di risolverli cioè del pensiero che esiste un modo per parlarsi un interesse comune un linguaggio dei la magione dei valori e posso ancora esprimere cose possibili è comprensibile
L'unica possibilità forse profonda radicale il metodo più totale
Per poter evitare i genocidi e quello di poter credere ancora ad una Humanitas
Che ci dia un mezzo
Per sostituire quella antica categoria greca di natura di natura umana che almeno ci faceva sentire qualcosa in comune
Qualcosa di inalienabile qualcosa che non poteva essere volontariamente abbandonato perché va in qualche modo il sangue dell'altro che scorreva nelle nostre stesse bene
E ora una base comune per cui prima che per motivi morali o religiosi o a suffragio di essi si potesse dire ogni persona umana è mio fratello mi appartiene se nuove nuove una parte di me
Credo che poter per poter servire a questo recupero di una umanità come categoria che ci appartiene
Sia fondamentale come strategia ben nota finale per evitare il nostro ritornare dente
La strategia dell'educazione te la formazione e la scuola
Di tutte le istanze che possono formare fosse anche la politica se ritroverà la credibilità per formare
Un'educazione militante che smetta di crogiolarsi nel sogno di un asse eticità
Che si illude di chiamarsi obiettiva
Ultimo portato ormai organizzato signor vecchia strategia mio positivistica
In fondo non dimentichiamo che subire tu e ovvie tu
Significa no etimologicamente esattamente la stessa cosa
Le vicende di fra Cirillo e con lui di tante vittime
Sull'unica interpellanza che non ammette le scappatoie teorizzate dai poteri di turno siano essi economico politico o militare
Guardiamo negli occhi questi uomini e queste donne e questi molti bambini
Che fosse ancora con il metodo narrativo come ho cercato di mostrare ci parlano
Per cogliere ciò che potremmo ancora essere
Per cogliere la inciviltà che ancora vita anche i paesi più sviluppati apparentemente e che soprattutto cosa gravissima per la coscienza mondiale trova sempre un intellettuale pronto a coprirne la vergogna con abiti sontuosi
Ringrazio monsignor Ruggero che anche per questa testimonianza
Terribile di cui ci ha dato letture
E il c'era una richiesta da parte del pubblico di un un breve intervento dopodiché daremo la parola all'avvocato Mario De Stefani
Spiega
è un passaggio
Certo che noi dobbiamo dimenticare oddio
Vivere come fratelli anche confratelli turchi
Però noi fino adesso siamo stati la parte lesa
E cito due episodi
Il terremoto che abbiamo avuto che ha rasato
Popolazioni
E che sono scesi in piazza a ringraziare Allah che aveva mandato
Il giusto
Diciamo castigo hanno è un altro episodio e questo non non basta dall'Anatolia
Andare a Princeton per diventare dottori
Essere donna
Per far vedere al perché sono civili
E poi fare dichiarazioni che tutto ciò che assistito non è stato genocidio
Bensì
Questi sono professori esaltati delle scuole armene che stanno mettendo nel cervello e armeni
Il concetto di genocidio altri discorsi
Stoppare Randle per il primo ministro che adesso il Ministro degli esteri
E sto parlando
Presenza a fratelli italiani che sono altamente piazza io vorrei soltanto dire una cosa che io non porto Giro però se questa gentile signora passa per Roma
Altamente piazzato
A piazza Montecitorio
La colonna seguono assicura mette sul marciapiede per quotidiano tempo e guarda piedistallo
La prima parola e Armenia
Che nessun lo studente
Diciamo esaltato ammesso quelli hanno messo romani
E quanto i romani hanno messo quella parola
Non esisteva Turchia
Se noi crediamo L'Espresso che leggevamo io modestamente parlo scrivo sei lingue sono un medico
Vediamo
I progetti
Allora c'è un intero
Verso Oriente di tutti ex
Stati il Comune in lingua turca
Cioè con ferrovia da Istanbul finale una diciamo Alma Ata
Stanno mettendo poi un altro progetto
L'altro progetto e questo che tale li hanno dall'Armenia dal cuore d'Armenia
I Radici dicevamo le risorse e di frati El Tigre
E hanno fatto un una diga che si chiamata turco
Quanto l'acqua e in eccedenza allora mandano per il irrorare diciamo sia in Iraq sia Siria guarda io sto parlando io sono armeno o non sono né musulmano né siriano iracheno però
Quanto l'acqua serve non soltanto ieri gli hanno le loro terre ma pensano oppure di mettere diciamo tre mila chilometri di pavé per RAI per venderà acqua bevibile a Israele e a Giordania pensiamoci pure a queste cose
Noi con questo abbiamo perso il danno che loro hanno fatto voi abbiamo perso pure il senso di essere nazione
Noi stiamo subiti diciamo pure delle perdite
Dei dei matrimoni diciamo con concedente
Che noi rispettiamo
Però è questo che i vostri fratelli competenti italiani devono aiutare ci che noi diventiamo noi stessi perché se noi siamo noi stessi nuove all'umanità alla cultura possiamo dare tanto
Senza essere diciamo una goccia
Disciolto in mille gocce e perdere pure la nostra diciamo
Particolarità grazie
Dovrebbe Stefano Presidente di nuovi diritti dell'uomo
Dunque questo questo intervento dal pubblico un server per ricondurre la questione di cui oggi ci stiamo occupando sul tema che
A me interessa di più e cioè quello del
Rispetto dei diritti umani e e degli strumenti delle modalità con cui si può in un'epoca in cui le violazioni dei diritti umani lungi dal diminuire si stanno diffondendo ed aggravando
Quale sia cioè lo strumento più efficace per
Tentare di ridurre
Nelle aree che sono più interessati da questa violazione dei diritti umani il il danno incommensurabile che
Queste violazioni determinano
La questione del del genocidio armeno è una questione che
Grava
Con una responsabilità ancora non acquisita su tutto l'Occidente
L'Occidente ha responsabilità gravissime nell'aver consentito che da parte turca si facesse cadere l'oblio il silenzio o o peggio ancora sì massacrassero la verità di questo genocidio nascondendolo dietro
Versioni edulcorata e la responsabilità gravissima dell'Occidente in questi settantacinque anni è stato quello di aver consentito che questa manipolazione della storia
La manipolazione di quegli eventi
Fosse condotta a buon fine
E ne è dimostrazione il fatto che oggi noi a distanza di tanti anni
Ci troviamo qui in questa sede
A discuterli
Perché ne discutiamo
Perché evidentemente vi è l'esigenza di tornare su quegli eventi di affermare una volta ancora
Che altro è avvenuto che altre sono state le responsabilità politiche e che questo ancora non si è affermato come una verità acquisita
Dunque settantacinque anni di distanza medie questa esigenza
Quali strumenti si è detto con
Con una ridotta rappresentazione dello stato attuale delle cose da parte del professor Ungari che vi è questa prospettiva prospettiva di tempi brevi della costituzione della istituzione di un tribunale internazionale
Per i crimini di guerra e per
E un tribunale in cui affrontare anche
I più gravi e episodi di violazione dei diritti umani i genocidi appunto che purtroppo si stanno moltiplicando in questi mesi noi viviamo
In una sostanziale passività dell'Occidente almeno due gravissimi genocidi
Quello che è stato già citato delle popolazioni curde e quello ancor più grave per la dimensione delle popolazioni ruandesi
Di fronte a questi genocidi
La comunità internazionale non sa far altro che balbettare qualche risposta
Del tutto inadeguata persino a farlo cessare il genocidio noi oggi qui a Roma discutiamo di genocidio quando si sta compiendo un genocidio in Ruanda
Ecco è evidente che questa risposta da parte della comunità internazionale devo una risposta inadeguata tanto più lo sarebbe evidentemente in riferimento a un genocidio quale quello armeno che si è verificato ormai
Molti anni fa sono passati per lo meno settantacinque anni da quei da quegli eventi dunque sul piano anche delle responsabilità penali e molto probabile anzi quasi certo che tutti coloro che personalmente si sono resi responsabili di quegli orrendi crimini siano morti
Dunque per definizione non è possibile
Arrivare a un processo penale
Ma è necessario ancor più di quanto se non fosse in quegli anni a un processo in cui si affermi la responsabilità politica che io credo ancora oggi attuali vi è una sostanziale continuità negli atteggiamenti tenuti dai governi turchi da allora ad oggi e se possibile con gli ultimi eventi più recenti eventi il governo turco ha fatto diciamo proprio sino in fondo
Quella versione edulcorata del genocidio armeno per legare quell'altro genocidio che stava commettendo
In realtà la copertura di ciò che sta accadendo nelle zone del Kurdistan è data dal fatto che si neghi
In radice l'esistenza stessa del genocidio armeno dunque quello è un popolo che mai si è macchiato
Di genocidio Elia e anche oggi nega esservi un genocidio curdo ecco dunque
Per quale ragione a mio parere e qui parlo a nome appunto di una di quelle organizzazioni non governative riconosciute dall'ONU cioè nuovi diritti dell'uomo con lo statuto consultivo che speriamo possa essere in un prossimo futuro
Ispiratrice anzi stimola Trichet dell'azione Dean dinanzi al tribunale internazionale
Dico è necessario arrivare a questo perché se non faremo se non troveremo una sede per far chiarezza sulle responsabilità storiche e politiche che sono ancora attuali noi asseconda eremo questo
Comportamento da parte del Governo turco che è foriero di altre grandi disgrazia non dobbiamo dimenticare che nell'area che comprende la zona del nell'area tra il Mar Caspio
E il Mar Nero sono concentrati interessi economici enormi
E già oggi si manifestano
Diciamo i grandi interessi economici occidentali in quell'aria
C'è il rischio dunque che il governo turco per assecondare quegli interessi
In vista di una propria integrazione nell'ambito del delle grandi potenze occidentali
Favorisca ancor di più
O i sassi serie ancor di più
Il tentativo di emarginare o di far scomparire del tutto
O tentare di scongiurare e per far questo dobbiamo far chiarezza dobbiamo cioè in ottenere che i governi dell'Occidente che si dicono sempre
Molto rispettosi dei diritti umani che si dicono anzi il luogo in cui sono stati elaborati il e trovano attuazione nella maniera più perfetta i diritti umani fondamentali prendano atto di violazioni gravi che ancora oggi sono attuali in quell'area del mondo
E dunque assumano nei confronti della Turchia però fa della quale non vi evidentemente all'esigenza di un processo al popolo ma forse di un processo ai governi si ecco per non consentire ai governi turchi
Di proseguire in una politica che attraverso la violazione sistematica e dei diritti umani delle minoranze presenti sul suo territorio pratica
Il tentativo di inserirsi in maniera più integrata nel novero delle potenze industriali questo non deve essere consentito
Io credo che la sede più opportuna per un un processo
Storico e politico a quanto ha potuto più di settanta anni fa in Armenia sia appunto la sede delle Nazioni Unite e qui voglio lanciare anche ai rappresentanti della comunità armena alla rappresentanza diplomatica della della giovane repubblica armena una proposta
Forse dobbiamo impegnarci per ottenere che nella sede delle Nazioni Unite
Si arrivi a una conferenza internazionale quella che fino a ora è stata sempre negata che ripercorrendo le vicende del genocidio armeno
Scriva una volta per tutte il giudizio che si è ritenuto di scrivere per quell'altro genocidio cioè i giudici genocidio ebraico
Noi abbiamo questa esigenza perché è solo attraverso l'assunzione di responsabilità politiche
Del di di quanto accaduto in Armenia possiamo sperare
Di
Convincere i governi di quell'area del mondo ad adottare nei confronti delle comunità
Minoritaria un atteggiamento di maggior rispetto di quanto non sia Vieri il problema dell'Iraq vi è il problema è l'Iran vi è il problema del fondamentalismo islamico che rischia di divenire in realtà una vera e propria bomba nell'area
Perché lasciato solo in un certo senso anche se forse questo può sembrare un'interpretazione
Eterodossa Marcelli anche il rischio di consegnare per mancanza di attenzione da parte dell'UPI dell'Occidente si rischia di consegnare tutta quell'area del mondo al fondamentalismo islamico che proprio nella disattenzione
Nella mancanza di capacità di comprendere dell'Occidente trova una delle sue più forti ragioni io credo dunque per concludere che questa sia la strada da intraprendere il genocidio armeno il massacro degli armeni non deve diventare e non deve continuare ad essere anche massacro della verità
Sul genocidio questo noi non lo possiamo consentire e se è necessario dobbiamo trovare le sedi ufficiali e formali per fare il processo storico e politico a quei governi che secondo una perfetta continuità ancora oggi continuano a negare questa realtà
E con la sede law
La sede è quella delle organizzazioni internazionali che si occupano di diritti umani le l'esito beh l'esito io credo saranno un solo la definizione una volta per tutte
Della nel quadro storico in cui quegli eventi si sono collocati ma finalmente perché questo a mio parere la cosa più importante anche la definizione delle gravi anzi gravissime responsabilità che l'intero mondo occidentale con un atteggiamento di omertà
Si è assunto in tutta questa vicenda consentendo che sino ad oggi essa non fosse chiarita nei suoi veri contorni grazie
Grazie Mario De Stefano il programma prevede ora l'intervento di Misha venga architetto non so se presente ecco non non è presente
Comunque ci ha provato è importante come molti dei nostri amici armeni stanno la storia della famiglia di mi sembra grave perché suo padre fu grande testimone degli avvenimenti armeggia a questo punto se ci sono brevi interventi ha domande da parte dei presenti prego
Ormai la assalti dal medico
Il pensionato
E perché qui sta documenti questa documentazione parla di massacri avvenuti prima del mille novecentoquindici parata Redman figlio dal mille novecentoquindici agli anni agli anni susseguenti
Ma la proposta dei Tribunale internazionale delle Nazioni Unite riguarderebbe lunga e ad altra vicenda e anche gli atti di guerra propriamente detta che conta nascosto le leggi di guerra
Quindi e genocidio in cui per quei due impegno del PM aggiungo anche che per quel che riguarda che triste che non ci sia un'ambasciata italiana gli armeni
E triste che non ci sia un'ambasciata italiana in Moldavia Paese latino dove pure
Che per venire in Italia debbano andare a Mosca a chiedere il visto
Questore ideato da tutti i punti di vista tant'è che gli antichissimi legami che uniscono l'Italia
Ancora la struttura moldavo Romina quel Carmine e anche quella di organo
Oppure abbiano fatto una scelta di di collocare solo quattro ambasciate nelle ex e Unione Sovietica
Nei quattro Paesi in pratica si tratta di quattro tre quattro tre pubbliche ex sovietiche dotate di capacità nucleare
Domando e dico sì a un sistema purtroppo
E che abbiamo eliminato le tre ambasciate che nel primo inclusi al Nobel
L'ottantanove devo novantuno avevamo creato nei tre Paesi baltici
Quindi abbiamo ancora meno rappresentanze diplomatiche di una di una volta
Ma l'Italia è un Paese che ha poco senso della Coop una presenza internazionale abbiamo edificato case delle pubbliche in case istituti culturali perché alle scuole italiane all'estero eccetera c'è stata una in questo senso un piccolo genocidio di Ubi romantico pura nel corso degli ultimi anni
Lo dico con tutto il rispetto perché dell'amministrazione degli esseri c'è naturalmente chi arriva messi in piedi queste strutture avrebbe pensato ad ala ad altri disegni e un po'economie di di bilancio forse comunque non
Avvocato nessun nessun economia di bilancio
Minuto fa mostra di eliminare tagliare sfrondare
Proprio gravemente sbagliato quindi pretesti per a potere pienamente fisse
Richiesta fatta da doppi concerna poc'anzi
Sono ancora
Grazie ovviamente credo strane sembra sei
L'obiezione all'instaurarsi di un processo internazionale contro i crimini di guerra perpetrati in Armenia ogni prodotto Monti allora
Quali sono state le motivazioni che hanno spinto i dettagli a fare questa obiezione di provvedimento del di università che era lui e mi permetto di di legge e la prosa la in sostanze le obiezioni al trattato di sempre sono le stesse fatta tratta la Trattato di Versailles
Furono formulate per quelli sempre dal Congregatio dicano Ricci Busa
Il quale
Ci ha competenze
Di queste Curti
E definita dall'articolo quattro telematico tuttavia si fondo scrive il signor Ricci Busetti ritiene possono essere definiti errati e chi davvero non sa cosa si intende per delitto contro il diritto universale delle clienti
Non ritiene inoltre possibili rapporti tra Stati distingue fra diritto civile diritto penale così come avviene nel diritto nazionale
Sulla base di principi da cui obbligazione tuttavia esente da controversie dubbi in materia e comunque non ha luogo nel diritto internazionale
Tutto ciò è stato detto in seno alla Commissione per la responsabilità ed esenzioni presso la competente rigidi lunghi dibattiti teorici chili non reputa utile né desiderabile rinnovare all'interno del Comitato
I presidenti di queste sì sede della Società delle Nazioni Unite
O fa notare che le condizioni di fatto e Luca e che la sua relazione ora era in grado di segnalare i crimini contro il diritto internazionale come poi uno signor Licci Busetti resterà superiore chiede sì che mi ha richiesto che siano stati gli individui nel primo caso come applicare le regole del diritto penale
Quanto gli individui non crede che si possono violare il diritto internazionale che un dirigente statale nessun rapporto di ridicolizzare la Turchia subito ammissibile fra Stati individui queste noto metti è una visione giuridica che ha limiti propri della sua epoca
Limiti che peraltro non esistevano all'epoca anteriore nostro patriota Pasquale Stanislao Mancini fu grande studioso di diritto costituzionale internazionale ministro degli Esteri italiane
Da il sulle politico napoletano a Torino tenne la sua prolusione intitolata spalla nazionalità come fondamento del diritto internazionale
Cioè diritto internazionale come ho detto non già degli Stati ma delle nazioni questa e la scuola italiana il trizio trans nel secolo diciannovesimo agli inizi del secolo
Ventesimo sia pure sotto un governo liberale la la visione italiana risorgimentale si era rinsecchite in questi che benché poi se facessimo queste discussioni neanche questo è vero che Santi Romano sono tanti e tanti attori ma la cultura italiana che era rappresentata alla figura di Ginevra finché l'Italia non uscì dalle Società delle Nazioni ed in questi due in questi termini temi noto scolastici come vede
Non si può lo stato inizio intermedio Ferrante lo Stato non è responsabile invece non può essere punito l'individuo non può non non è responsabile in sede internazionale dunque nessuno può essere punito e dunque il crimine deve beneficiare dell'impunità
Io ne ho fatto riassunto molto
Morale tra un po'caricaturale però effettivamente la poi il clima culturale e la mentalità di quegli uomini che era la seguente teniamo presente proprio nel tempo in cui trascina delle Nazioni Unite era dominata da Wilson dei principi bisogna Luiso si era espresso anche sull'Armenia in termini e qui sono documentati e così anche Gambetta altri politici e francesi e la Francia aveva le iniziative ed eravamo legati sia alla Francia ma un suo cinque ore che eravamo legati alla Francia anche i promoter tanti legame da un'iniziativa comune pure su questo punto l'Italia si defilò non non è una pace onorevole
Forse l'abbiamo è scattata negli ultimi anni collocandoci in prima linea mi dimenticavo di citare anche azionisti l'intervento di Emma Bonino proprio per il tribunale internazionale oltre che per l'abolizione della pena di morte e nella sessione finale del del del novantaquattro abbiamo c'è voluto il fascismo la tenuta del fascicolo tante altre perché cominciassimo molto tempo dopo ma a riposo a recuperare terreno per terreno morale perduto vorrei dire il terreno morale perduto
Questo
Segretaria di Stato pubblica
Per ora
Vorrei portare qui
Il senso di una condivisione che ho cercato di concretizzare almeno nell'ultima fase dei lavori di questo convegno
Non sono è riuscito ad essere presente prima per la ragione che alla Camera dei la in questo momento si discuteva quella parte della finanziaria che riguarda la pubblica istruzione
Ma voglio portarvi una testimonianza di condivisione e di attenzione
All'Armenia al suo popolo alla sua storia
Che per me viene da una consuetudine lunga di amicizia con persone di origine armena
Ma in questo momento per la circostanza che mi porta ad avere responsabilità nel governo della scuola
Voglio dirvi qui
Che
La forte sottolineatura avvenuta in questi giorni
Sul tema della storia del Novecento
L'apertura forte nella scuola italiana
Segnatamente nell'ultimo anno degli ordini di scuola
Alla storia del Novecento alla cultura del novecento
Significa che questo è il Novecento che deve entrare nella scuola italiana
E cioè la Storia dei popoli la storia del diritto negato e del diritto internazionale oggi come fondamento della cittadinanza
Di studenti italiani hanno bisogno di incontrare la storia viva del Novecento
Quella che ha segnato il passaggio di tra civiltà e la barbarie
In un momento in una fase nella quale si stanno crescendo
Stanno formandosi ad assumere responsabilità ad essere protagonisti di un tempo nel quale è più che mai necessario che state non riconoscere i popoli i diritti dei popoli e le culture i diritti delle nazioni
E con una visione anche della vicenda europea occidentale ma euroasiatica e del mondo
Che deve essere molto più adeguata nelle conoscenze
Nella formazione di quanto non sia stata nel passato da disattenzione delle società verso vicende come queste del popolo armeno va nazionale ma anche internazionale
E il segno di una povertà divisione determina un impoverimento della coscienza collettiva e soprattutto nelle giovani generazioni
Vi posso assicurare che abbiamo l'intenzione di lavorare perché cresca fortemente nella coscienza dei giovani il senso della complessità della storia della ricchezza della vicenda umana delle soggettività
Culturali etniche religiose che sono la ricchezza dell'umanità
Questo è il senso di una impegno che vorrei qui affermare proprio tu dalla vicenda dell'Armenia così emblematica
Così capace di stare sui confini
Una vicenda che ha
Pagato terribilmente questa
Capacità di essere punto di identità dentro la vicenda del proprio tempo
Vorremmo educare i giovani e quindi vorremmo costruire un tessuto culturale anche nel nostro Paese capace di vedere
Le esperienze di confine come luoghi di incontro come luoghi di espressione autentico originaria di patrimoni che arricchiscono la loro diversità
L'intero patrimonio umano
Per questa ragione vorrei aggiungere dopo l'intervento del professor Ungari cerchiamo allora di aprire l'ambasciata italiani in Armenia per le ragioni culturale
Non per altre ragioni intorno a questo personalmente per quello che possiamo tutti assieme dobbiamo lavorare l'obiettivo c'è mi impegno qui per quanto mi è possibile lavorare con voi per conseguirlo vi ringrazio
Anche se
Inutile queste
Londra Mogliano
Donatella cancellata
Ringrazio e ringrazio il sottosegretario Soliani per questo suo intervento che mi sembra molto importante sia per questa promessa d'impegno per l'apertura di ambasciata italiana
Io elevando sia per le altre cosa che ci diceva rispetto a un alla istruzione che deve anche prevedere una attenzione profonda agli avvenimenti
Che hanno caratterizzato spesso sconvolto il nostro secco
Se ci sono degli altri interventi da parte dei presenti prego prendiamo concludere solo noi occorre credo se abusiamo salvo
L'impresario
Sono Antonia Arslan dell'Università di Padova volevo dire e che sono molto lieta di questa proposta proposito da parte della sottosegretaria che ha appena al dato che è una presa di posizione importante perché come ha detto adesso anche il dottor Curcio che hanno esistono pochissime menzioni del genocidio armeno sui libri di testo italiani che sono fatti per la scuola secondaria non se ne parla praticamente in nessun testo questo significa che anche a livello proprio adesso che si invitano gli studenti a lavorare sulla sul Novecento non ne hanno la materia perché non se ne parla ecco e quindi sarebbe bello che fra le così fra le circolari emanate dal Ministero eccetera la data del ventiquattro aprile che assunta a livello internazionale come data simbolo per l'inizio del genocidio venisse ricordata anche agli studenti delle scuole italiane potrebbe essere un punto d'avvio inattesa di sensibilizzare lei è revisione una revisione poche righe nei libri di testo dedicati appunto quando parlano della prima guerra mondiale grazie
Grazie ha chiesto la parola monsignor Ruggero che
Vorrei semplicemente riprendere un punto che è già stato spiccato dal molti e riprenderlo dal mio punto di vista la Santa Sede a un rappresentante diplomatico in Armenia accreditato in più Paesi ma anche in Armenia
Il problema enorme che noi troviamo è quello di una collaborazione culturale proprio a causa di questa mancanza dell'ambasciata
Noi abbiamo contravvenga con la Georgia con altri Stati dell'ex Unione Sovietica alcuni progetti di collaborazione culturale
Ma loro capiscono le difficoltà immane che si trova per una persona che debba lasciare questa terra per andare a Mosca chiedere un visto e aspettare a volte mezzi perché questo visto venga concesso tra l'altro a volte con un palleggio di responsabilità tra la sede locale del ministero che non si capisce bene di che origine sia questo va dalle personalità più alte anche nel mondo ecclesiastico no cattolico non cattolico non importa fino allo studente che deve poteva approfittare tra l'altro di borse di studio legittimamente concesso che coprono tutte le spese secondo le richieste
E per le quali non riusciamo ad avere i visti
Questo è veramente costituisce anche economicamente un danno drammatico perché per esempio per un anno ne siamo stati costretti a cancellare tutte le borse di studio concesse a suo tempo per la mancanza del visto dopo sei mesi di richieste
Veramente questo non è soltanto un problema morale che Victor morale ha un suo peso le norme di grande significato ma crea difficoltà tecniche concrete esistenziali ogni giorno è ogni giorno più pesanti devo dire
Quindi credo pur non essendo io parte nel servizio diplomatico della Santa Sede ma anche per una lettera recente che il Nunzio apostolico in Armenia scriveva in questo senso
Veramente credo che anche per noi sarebbe una aiuto grande se questa realizzazione potessero essere compiuti
Mi sembra che su questo ci sia un ampio consenso tra i presenti
Può richiedere al l'avvocato Di Stefano quando sia l'atteggiamento se a con l'atteggiamento a proposito diciamo esplicita elaborato il movimento dei nuovi diritti umani
Sulla questione delle frontiere
Perché il genocidio ad un certo momento e l'ultima soluzione disperata crudele disumana però che uno stato crede di poter su o di dover adottare per impedire che le sue frontiere campi perché molto spesso il genocidio
L'ultimo grado di soluzione ultimo deve soluzione dei cosiddetti movimenti di liberazione dei popoli il problema curdo di cui abbiamo parlato è un caso e tra tante al riguardo
Ora ovviamente c'è l'obiezione da parte diciamo di quanti affermano e anche con molta tenace diciamo quasi dogmaticamente
La necessità incrollabile dell'intangibilità delle frontiere
Il qual principio accerto per moltissimi casi è l'unica soluzione possibile
Però sappiamo che ci sono una attualmente nel mondo diversi punti dove le frontiere o sono state arbitrarie o sono state espressamente ingiuste ora ecco mi devo ricredere due cose intanto se me lei anche il professor Ungari
Pressati nel diritto internazionale
Credo che sia giusto insistere così unilateralmente su un principio che ha certamente i suoi lati positivi si mi ma che in certi casi crea proprio dei mali peggiori del rimedio
O dei rimedi peggiori del male scusate
E poi nel secondo set proprio il movimento che lei rappresenta abbia un qualche diciamo abbia intrapreso un qualche passo più concreto i a proposito censo Prota per rielaborare
Un nuovo diritto diciamo internazionale forse più equilibrato in certi punti grazie
Ma
Professor Ungari può essere maestro ma comunque io per lui la parte che mi compete posso rispondere in questi termini ci sono due principi che sono apparentemente in un conflitto insanabile
E che uno dei quali si va affermando solo da qualche anno
Che dovrebbero esser it diciamo i criteri applicabili alla vita alla questione che lei ha sollevato da una parte il principio ormai elaborato da molti decenni
Della autodeterminazione dei popoli
Che risponde appunto all'esigenza di correggere quelle frontiere diciamo disegnate
Artificialmente per ragioni politiche di equilibri politici che non hanno rispettato invece culture nazionalità e identità di popolo che esistevano che preesistevano avvolte da mille dunque da questo punto di vista ci soccorre il principio di autodeterminazione dei popoli
Principio che però è stato fatto proprio e in una qualche maniera è stato anche diciamo trasformato e
E mal compreso perché è stato fatto proprio durante l'epoca della contribuzione tra i due grandi blocchi sosta soprattutto dai Paesi che gravitavano nell'ambito del dell'area vi influenza sovietica tutto ciò ne ha lo ha trasformato in realtà
è sembrato essere un principio applicabile solo per quelle aree per quegli interessi quando invece era un principio universale che doveva essere rispettato soprattutto in quelle aree del mondo in cui per ultimo si era manifestato le sue forme più diciamo più criticabile il colonialismo occidentale
Dall'altra parte sta emergendo proprio da qualche anno questa esigenza dei grandi organismi internazionali di far sentire
La propria presenza proprio in quelle aree del mondo in cui vi sono situazioni di nel conflitto
Interno attraverso quello che si è chiamato il principio dell'ingerenza e il diritto di ingerenza o addirittura come è stato anche elaborato il dovere di ingerenza da parte dei dei degli organismi internazionali solo due due principi in un grave conflitto tra di loro che non hanno trovato ancora una
Diciamo un equilibrio per quanto mi riguarda io credo che si debba comunque e sempre
Privilegiare il rispetto per le identità nazionali e culturali
E se e sta accadendo quel quello che sta accadendo ad esempio nell'Africa nera e il perché
Attraverso delle manipolazioni che risalgono ai ai primi decenni del Novecento si è preteso di disegnare Stati di attribuire risorse secondo un criterio che interessava i Paesi dell'Occidente che in quell'epoca esercitavano loro influenza tutto questo sta sta creando ora delle situazioni di conflitto in sala
Che purtroppo quelle popolazioni riescono ad affrontare soltanto in quella maniera cioè attraverso i conflitti tribali che spesso producono centinaia di migliaia di morti
E la carenza la insufficienza delle organizzazioni internazionali e soprattutto del loro
Senza parlare poi dell'assenza sostanziale dell'unione europea che è un pigmeo della politica internazionale e non è quindi in grado minimamente di far sentire il proprio peso
E sta appunto nel fatto di non saper trovare gli strumenti per impedire che la soluzione di questi conflitti regionali avvenga attraverso diciamo le modalità della Zagat gli ha insomma che poi quella che è stata applicata il il il principio a cui io credo ci si debba ispirare e comunque quello nell'autodeterminazione dei popoli e il e l'unica
Lo dice letta lo dicono un po'in tutti i sociologi della scuola classica no poi definitiva questa è l'unica comunità
Che si possa riconoscere non quella costituita non sulla forza delle armi ma su su questa su su sulla cultura comune sulla comune origine sul sui costumi che che che che nei secoli quel quel popolo si è dato questo è l'unico criterio che a mio parere deve esser davvero rispettato sino in fondo la comunità internazionale però si deve dare degli strumenti di intervento che servano a contemperare le esigenze dell'autodeterminazione dei popoli e quella diciamo del risarcimento se così si può dire
Di quelle di degli Stati e dei governi che si son trovati
Diciamo per ragioni storiche ad a vere una diversa distribuzione sul territorio ecco credo che il problema sia quello di superare la questione della intangibilità delle frontiere per affermare invece quello della intangibilità dei confini culturali dei popoli
Sì
Un assai schematica giunta solo per cui che riguarda gli strumenti
Nella storia del diritto internazionale il soluzione pacifica de dei delle questioni di frontiera territoriali è stata spesso cercata anzitutto nell'abitato
Nel Cinquecento un papà segno la linea di confine fra l'America Latina spagnola e l'America latina portoghesi
Pochi anni fa un altro papà è stato chiamato ad arbitrare le questioni di frontiera ancora all'interno e l'America latina spagnola ed estremo punta del Cono Sud dell'America Latina fra alta
Cile e Argentina
Il re d'Italia stesso a suo tempo fu chiamato più volte tutto questo prese forma a fin e secolo scorso in un movimento per le istituzioni una corte permanente di arbitrato
Che fosse precostituita ogni possibile controversia in questo modo non fosse la scelta di un arbitro singolo prescelta
Sì che poteva sembrare opinabile o che poteva essere semplicemente difficile non lo troviamo
Nel nostro
Dopoguerra si è andati un poco più in là sembrato un poco più in là in due sensi l'atto finale della Conferenza paneuropea di Helsinki che unisce tutti i Paesi dalla nord America alla alla all'Europa Allasia ex sovietica
Determina che primo i confini non possono essere multati se non con mezzi pacifici ma possono essere mutati e lo sono stati
Secondo che
Come bilanciamento che le frontiere creanza della seconda guerra mondiale sono modificabili di conseguenza solo in via pacifica ma che ha parallelo di questa stabilizzazioni di frontiere devono essere tutelati e protetti i diritti delle minoranze
Terzo nell'ambito della rete contano Wenders come la sicurezza e cooperazione europea è stato creato un alto commissario per le minoranze
Quarto mi permetto dato più semi di citare una un episodio poco noto
E che io personalmente o dalla bocca del cancelliere della ministro presidente Strauss del che come ministro presidente della cattolicissima Baviera fu inviato in missione presso il Papa regnante
Perché per fronte per per tentare di arrestare l'ho l'offensiva diplomatica del allora Repubblica democratica dell'ex tedesco la quale chiedeva che fossero ridisegnati i confini degli ordini cattoliche che avevano
Il vescovo a Ovest e e la e il popolo riferite nella giurisdizione vescovile a est
Nella maggior parte dei casi in un caso mi pare vi viceversa
Stars narrò
La storia mi diesse si disimpegnato in questa missione in questi termini
Primo in punto di interpretazione delle norme che credono Santità e non medicine non dicono che non si possono mutare le frontiere se non con mezzi pacifici
Ma che in tutto il resto occorre cooperazione che loro perché abolire un ponte culturale di natura religiosa uno dei pochi filamenti che tengano unite le due parti divise della Germania
Secondo fu più santità voi siete stato un patriota polacco io sono un patriota tedesco
Ma fu tutti e due chi ce lo fa fare di fare un regalo del destino alla pretesa arrogante della Repubblica Ripani poco come i tedeschi chiamavano allora la Germanie pare che la missione pare che la missione avesse avuto abbia avuto successo
E quindi noi abbiamo ci sono frontiere crudelmente artificiali
Giocatori
Specie quelle della dominazione coloniale europea in Africa
Per esempio sappiamo tutti che cui che la di l'Algeri era territorio mezzi ma metodo Poliziano francese mentre la Tunisia ero protettorato francese la Francia continuata in rendite d'Algeria che immensa ai danni della Tunisia
Ma chi di noi si sentirebbe in nome dell'autodeterminazione dei popoli fare
La guerra per riavere
Nizza o un uomo molte Carlo o o anche più fondatamente list fiaccole persi da del verde della Dalmazia
Non i nostri che sono la Giunta c'è anche un un Bossi preparato pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dalla lega degli stregoni dal Coordinamento Adriatico chiedono solo di essere ciò che sono sempre stati dei secoli
Un ponte culturale tra mondo latino ritardi le le e il mondo slavo europee tutta costellata di minoranza ve ne abbiamo una tedesche calcolati che abbiamo definito assai male certi vuoti
Ne abbiamo una francesi in vari in Valle d'Aosta e via dei via discorrendo cioè e e in a questo punto della storia del mondo verso il mondo in cui accessibili cosa dirà nel prossimo secolo sempre avvenire nessuno ne può profetizzava ma questo punto esso nel mondo Silvia di
Guerre per rettifiche di frontiere Emilia assolutamente anacronistica
Non solo ma la comunità internazionale quando il
In fondo
Su argomenti io ora non subito anche se non li condivido quando l'Iraq pensò di rettificare la sua frontiera assorbendo i cupezze le Nazioni Unite sostennero che sostennero con le armi alla mano che tutto è ammissibile nell'attuale società internazionale
Che un club di nazioni
Tranne il caso dell'antropofagia io membro dette perché vuole mangiarsi un altro membro del tempo
Può buffon vandali rimostranze posti dalla duello può fare di tutto ma non può ma non Pomona mo'non può ingoia cellule di braccio e con questo è l'orizzonte dei quali ne siamo ci muoviamo naturalmente nell'orizzonte di oggi
E anche quanto davo determinazioni popoli bio neanche pensare oggi è tornata in modo son tornati di moda gli studi di più politica in una forma molto diversa per cinquanta anni fa ma sono tornati grazie a Dio di moda
Che poi chi disegna il confine entro il quale dovrebbe essere esercitata l'autodeterminazione
Ti si dentro quel confine la minoranza dello Stato più grande diventa a sua volta maggioranza eventualmente oppressiva di una le dirà poi di una comunità più piccola come come come può succedere
Istituto San Rocco è tornato ieri assire termino qui dalle Rizzi per aggiunge una una nota che sta dalle elezioni de
Di Romania
Cura
I sono stato tempo osservatore internazionale lezioni il Vieri di Moldavia
Come potete pretendere che la coscienza di un qualsiasi romeno Colin qualsiasi moldavo riconosca il fatto che nel mille novecento e trentanove il signor i tre per buon peso sulla spartizione della Polonia cedette al signor Stalin no e
Un terzo della Romania chiamata Moldavia che che non come neanche tutta la Moldavia storica né comprendere una partecipazione anche religiosa si i preti ortodossi debbano studiare se lo sia
Ayachi andrà moldavi e romeni oppure otto invece a Mosca eccetera
Ma qua con il romeno può riconoscere legittimità giuridica morale di qui di questa donazione
E ancor più il fatto che truppe armate dei delle serviti ancora oggi controllano una parte della Moldavia che già fu superata artificialmente dalla dalla Romania quando sono assurdamente lo stesso per il Paese vi siete Enzo si è tentata la via pacifica
Sì anche con anche con un successo si era ottenuto per lo meno un piano concordato di ritiro del quattordicesimo Corpo d'armata russo dalle terre a destra del fiume gente minestre entro tre anni con la debita
La truppa coccolata ampliata ha indetto un plebiscito nella popolazione dopo una popolazione in cui dovevo si sono il ventuno per cento degli altri settantanove per cento ha ha chiesto con referendum sulla così legittimità vi lascio riflettere ma chiesto di di rimanere coccola con l'armata russa in casa
Comunque era più giusto seguire questa via quella del negoziato pacifico che non quella di una insurrezione del del delle terre a destra del riesco è scontro
Conclamata rosso e anche la questione come l'unificazione tedesca ha trovato soluzione nel tempo così anche l'unificazione Romina dovrà trovare soluzione del tempo e dico anche perché è una cosa in più il sostegno di lei appunto delle delle ambasciate a Chişinău
Io dove non è che non c'è né ambasciata né consolato né Istituto di cultura italiano eccetera però esistono io ho parlato alle scolaresche del liceo Dante Alighieri di Chişinău che è una scuola nella quale si insegna l'italiano non perché l'Italia ci ci metterà solo un dito o mezzo dito Pataki moldavi che si sentono Razzini che hanno anche loro la loro pace qui vicino da ivi dei dintorni intorno alla colonna tre istriana così hanno sentito giusto in più hanno chiamato anche
Lo dico per il buon umore da Friburgo e cioè che è anche un ristorante romano ristorante veneziano molto affollati
Non e lo so prima per montare un Paese povero tutto tutto sommato ma non certo dobbiamo capire una
Politica di rapporti con le con gli altri popoli con un po'meno
Fino ad avere sembrano più andare a Mosca per per il visto vanno a Vienna perché
Ora avviene un asilo delle pratiche da ma più vicino a Vienna della moldave si porrebbe Non solo moda nuoto risale Dos del pubblico e non c'è comunicazione specialista chiedo scusa ho finito
Questo intervento possiamo c'è ancora una domanda uno osservazioni da parte del
Cosa quanto tentare insomma infiniti discorsi professor Ungari sognò Capello lo Gianna e insegna armeno all'Università di Bologna
Io mi sono trovata per combinazione in Armenia
Nel mese di maggio alla fine di maggio quando l'ambasciatore a Mosca sua Eccellenza
Sta Macca è venuto in Armenia e si è meravigliato di trovare tanta gente che parlava italiano intorno a luglio
Quindi l'italiano è presente anche in Armenia però certamente le difficoltà di stabilire rack rapporti reali e obiettivi sono veramente grossissime quanto diceva monsignor bugie rotti lo riscontro quotidiana pente posso dire perché avendo una piccola convenzione tra l'Università di Bologna e l'università
Di Yerevan vedo con quanto anticipo dobbiamo mandare l'invito poi quanti ritardi si hanno in realtà credo che davvero una presenza ufficiale dell'Italia porterebbe un enorme vantaggio
All'Armenia certamente ma anche Alitalia che si aprirebbe su regioni forse troppo poco conosciute
Quindi viaggio col
Ecco perché qui questo tavolo sorretti le schede di due importanti libri scritti dal professor D'Andrea sul genocidio armeno e sulla responsabilità tedesca rispettivamente nel genocidio armeno quindi
Chi desideri averne maggiore conoscenza col prendere la scheda pertanto
Io vi ringrazio credo che ci incontreremo ancora presto magari ventiquattro aprile per
Non soltanto ricordare ma fare uno stato dei progressi per la responsabilità del genocidio
Non