Continua ad aumentare il numero dei morti fra i detenuti delle carceri turche, in sciopero della fame da oltre due mesi

Radio radicale ci occupiamo delle morti nelle carceri turche continuano a aree per lo sciopero della fame che dura da due mesi sono solo per la staffetta contro le durissime condizioni nelle carceri turche i mal venti in queste ne parliamo con portavoce la portavoce della sezione italiana di Amnesty International direttrice spadaccini Bongiorno Beatrice buongiorno ecco ci vuoi spiegare qual è la situazione questo momento di questa batta aria per i diritti umani nelle carceri e turche e come sono
Queste cacce dunque l'abitazione
è gravissima danza anche dalle ultime notizie che abbiamo ricevuto questi detenuti continuano a morire molti decine sono in stato di coma irreversibile e centri vai a continua lo sciopero della fame che ormai come avevi detto tu che prolunga appunto da un lunedì fine aprile due tre metri e quindi le condizioni nelle carceri sono terribili dove abbiamo più volte segnalato alle autorità turche la quella questione dei pestaggi all'interno delle carceri soprattutto nel corso di retate durante esso morte da parte dei detenuti entrano agenti militari poliziotti e soprattutto prendono di mira anche spesso e volentieri i prigionieri politici
E dico che era di volte e questo è una una Prandi che avviene spento anche a seguito poi o un'altra delle violazioni di diritti umani all'interno delle carceri è l'uso frequente che la tortura soprattutto come ho detto prima nei confronti dei prigionieri politici a volte anche per Thom Pain torce le confezioni un'altra noi abbiamo recentemente a proposito del dello sciopero della fame scritto al primo ministro neo eletto primo ministro
Erbakan
Né capitolina una lettera a pochi giorni fa segnala esprimendo la nostra preoccupazione come Amnesty International che ripetere a me deterioramento della salute tipica di questi detenuti che stanno attuando lo sciopero della fame e pervenire la
Ma le nostre preoccupazioni abbiamo anche fatto riferimento alla
Agli agenti del ministero degli Interni che spesso e volentieri sono e i veri responsabili di queste violazioni dei diritti umani e quindi abbiamo suggerito al primo ministro i stanziare più fondi più ristorante al Ministero di Grazia e Giustizia affinché non debba ricorrere agli utenti del ministero degli Interni altra impegnati non è quella dei provvedimenti testo quando i detenuti vengono trasferiti da un carcere all'altro o da un tribunale al carcere oppure a in ospedale per ricevere cure nei
Maltrattati quindi abbiamo chiesto di limitare il numero dei procedimenti e soprattutto quando ci sono dei processi in corso perché i prescelti al testo natura norme i anche fino a durare un anno un anno e mezzo e quando non c'è udienza i detenuti vengono trasferiti in carceri magari anche lontano talvolta dove si tiene entro cento questo quella comporta che durante il procedimento vengono maltrattati
E poi vengono allontanati da allora avvocato difensore che quindi non può
Elaborare una strategia di difesa adeguata quindi del le problematiche che abbiamo sollevato con le autorità turche e sono quelli e io non io e
Amnesty International non sappiamo ancora quante malattie saranno necessarie
Affinché prima che d'autorità turche decideva di intervenire e a trattare con istituti per effettivamente migliorare le condizioni all'interno del carcere
Anche perché almeno a parole sembra che questo nuovo governo che e si è insediato da poco il gol no islamico conservatore sarebbe disposto a parole appunto a dare e ha per esempio migliorare condizioni cacciare però appunto come dici te continuano
A morire detenuti fa
No racconta
Parlando anche con con Londra e il nostro il cuore di Amnesty International si diceva appunto ricercatore sulla Turchia che quando è subentrato il cambio della guardia del ministro di Giustizia alcuni detenuti
In particolare ai detenuti che a parte che appartengono al PKK il Partito dei lavoratori curdi mentre i fare lo sciopero della fame e credendo appunto che erano state fatte delle modifiche e alle leggi sulle sulle carceri Condi erano state migliorate alcune condizioni quindi a alcuni detenuti hanno smesso di fare lo sciopero della fame
Però a il nove aprile
Peso parlano app
Recentemente ci sono state queste queste i prezzi decenti quindi anche
I detenuti speravano anche in un miglioramento col cambio della guardia del Governo con questo nuovo governo la nuova coalizione però tuttora Nonino intenti non abbiamo ricevuto delle risposte e
Ray anche che i rappresentanti di Amnesty International sezione inglese sono andati all'ambasciata turca lunedì scorso
Hanno Righini a Londra hanno sollevato le questioni e di cui ho parlato prima ma non hanno non hanno ricevuto risposta e questo certamente grave noi teen
Beatrice e rimaniamo che appunto se ci saranno novità ci risentiamo grazie alla la voce della sezione italiana di Amnesty International motrice Spadaccino
Cale continuiamo a occupare
Delle morti dei detenuti nelle carceri turche siamo ormai a sei detenuti i morti per lo sciopero della fame uno sciopero della fame contro le condizioni durissime in queste carceri maltrattamenti continui che i detenuti in particolare politici devono subire e ne parliamo con un parlamentare del nostro paravento molto sensibile a questi temi è Paolo Cento
Parlamentare per deputato del poter innanzitutto buongiorno buongiorno
Ma per gli ascoltatori ecco
La situazione a livello e la pressione
Governo del nostro governo rispetto a questa situazione che drammatiche del poco fa purtroppo la situazione
E di una
In pericoloso grave complicità del governo italiano con il Governo turco proprio io
Ieri abbiamo fatto come parlamentari diretti i bigliettini Rifondazione Comunista associazioni del di solidarietà un Titina sotto Palazzo Chigi ieri pomeriggio in aula abbiamo posto
A proprio per protestare contro questo silenzio del governo italiano Tina ente con queste due azioni oltre al una rivoli interrogazioni e mozioni presentato un po'da tutti i gruppi parlamentari il governo ha non ha ritenuto opportuno di concederci che questo incontro con il sottosegretario bocci che
Rappresentante terrà i rapporti tra il governo e il parlamento
Abbiamo coinvolto direttamente ricorrere Prodi perché crediamo che questo problema vada al di là della politica estera e della rapporto dal modo in cui l'Italia si muova lesto che c'è un problema di dire che il governo nella sua collegialità nella sua interezza Sir ritiene possibile continuare ad avere rapporti di normalità diplomatica con il governo turco responsa
è un vero e proprio genocidio nei confronti del popolo curdo ingenerare in questo momento nei confronti dei detenuti nelle carceri turche
Per il governo di centrosinistra
Ancora più silente quello che furono altre cover prego che nei confronti di questa vicenda e allora
L'Ama politico sulla
Rapporto tra l'Italia e la Turchia ah e crediamo che questo problema debba essere affrontata al più presto ne martedì proprio poco fa ci hanno comunicato questo incontro con Boggi e porremo il problema di una discussione straordinari in aula dove Prodi e Dini devono venirci a riferire sul perché l'Italia mantiene un
Che più la Comunità economica europea a mantiene il suo che proprio ieri ha preso posizione l'APPA tanta militare come la NATO non può costituire la giustificazione di tutto ciò che accade all'interno degli avamposti e geografici come certamente dalla Turchia nei confronti del Medio Oriente e del Mediterraneo ne vogliamo che l'Italia rischia
Lasciato l'italiano ad Ankara a come segno di protesta crediamo che questo sarebbe un atto importante che potrebbe dal
La vita di altri detenuti nelle carceri turche quindi non è sono un po'manipoli di accettare ma a questo punto diventa con problema umanitario quando la gente si lascia morire perché preferì c'è la morte alle condizioni disumane in cui è costretta sorge un problema che non è solo politico che non è solo ideologico né un problema di umanità emeriti certe
Diamo che il governo dell'Ulivo almeno dal punto di visto
Si apre come nessun altro Governo italiana ed europea ecco tra l'altro come dire qui il problema sembra essere non solo quello del Silenzio ma c'è stato come dire una
La legittimazione della politica tout
Una settimana un poco più di una settimana
Do estate dato di fatto
Alla Provincia di Roma di ospitare riunione del parlamento curdo in esilio
Qui denunciammo quanto diciamo la
Fatta nei confronti di un ente locale fatto grave sia per il contenuto di politica
Rispetto mancato dell'autonomia di un ente locale in un momento in cui si parla di federalismo
Lì la Provincia che coraggiosamente aveva deciso di ospitare
Parlamento in esilio del del popolo curdo
A mettere in condizioni poi di dirottare questo importante appuntamento all'hotel cinque e dalle dada punto verso silenzi certamente un bilancio che non hanno avuto la vita è un silenzio che dei del governo italiano a fianco del governo di Ankara quindi la situazione sotto questo punto di vista ripeto ieri con
Ma con Vito Leccese triplice presidente della commissione a Creta
Allora io un
A propone
Il fatto che il governo dell'Ulivo deve cioè praticamente posizione ora io mi auguro che anche lì c'è anche il Parlamento ciò che ha deciso la Comunità economica europea ieri il Parlamento di Strasburgo aiuti d'Italia a non fare come gli struzzi ab l'arte richiederemo un pronunciamento chiare ormai
Su questa vicenda non ci accontenteremo ovviamente di deve togliere parole diplomatiche quindi la situazione
Dando e noi intensificheremo l'iniziativa e la pressione nei confronti del governo italiano alla ma un dato l'opportunità di sì mandare una delegazione di parlamentari e ad Ankara nelle carceri turche realtà questa volta era fra già fatte in passato ma aveva prodotto scarsi risultati riteniamo in questo momento più utile svolgere la nostra battaglia qui in Italia
Perché sappiamo che per il governo italiano prende una posizione qui tutto può modificare ciò che in queste ore sta accadendo in Turchia s'
Lire ringraziamo Paolo Cento deputato verde in cui abbiamo parlato appunto della situazione dei diritti umani in a tutti e grazie risentirci ingrata per
Naturalmente