"La caccia e la gestione del territorio" convegno organizzato dal PDS e tenutosi presso l'ex Hotel Bologna

Devi cominciare fa anche se stanno arrivando ancora un po'di persone però
Abbiamo non moltissimo in tempo prima di dare la parola a Franco Italia per riccioli che terranno le due comunicazione di apertura
Vi devo leggere
Due messaggi che ci sono arrivati uno da Rosini della Federazione italiana della caccia
Caro Franco un anno fa mi sono preso un impegno conclude i lavori della
Quelli che di solito fanno da chiedano di fare silenzio hanno più rumore
Sì
Un anno fa mi sono preso l'impegno a concludere i lavori della quarantacinquesima Assemblea dell'Agis o convocata per non voluta coincidenza con last nella stessa data il vostro convegno va da sé che avrei voluto essere tra voi tuttavia la mia federazione sarà autorevolmente rappresentata e quindi posso solo lamentarmi di ciò che non potrò ascoltare acquisire quale segno concreto gli auguri per un per successo del nostro convegno ti faccio pervenire copia del volume il programma di Diana nel quale la federazione Italiana della Caccia ha voluto fosse raccolti precedenti storici presupposti culturali indirizzi tecnico scientifici giuridici
Per una corretta applicazione della legge centocinquantasette appresto complimenti vivissimi
Giacomo Rosini poi c'è un altro messaggio
Della presidente della Commissione ambiente della Camera l'onorevole Rita Lorenzetti
Che anche lei dice non è non è possibile essere qui con noi stamattina
Il nostro Paese non accetto bisogni inutili dispute ideologiche per affrontare i problemi del territorio la tutela ambientale la questione caccia così come a Napoli il referendum di Pannella non esiste il Parlamento italiano ha già legiferato
Nel novantadue tenendo conto dei pareri dell'associazione di categoria della consultazione referendaria già avvenuta
La legge approvata una nel novantadue ha posto le basi Tuna coerente attuazione del dettato costituzionale
Il referendum di Pannella promosso sostenuto per altri fini rispetta quella tutela ambientale vuole riaprire una polemica strumentale che di certo può arrecare solo danni ad un ambiente che ha bisogno di governo e non di polemiche
Auguri di buon lavoro Maria Rita Lorenzetti
Bene questi sono i due messaggi che li ho letti perché penso che le persone che ne hanno mandati avessero ci tenessero qui come la presidenza sono Franco vitali che segue le cui sia della caccia e la pesca per e il Dipartimento Ambiente Territorio della direzione nazionale del partito Moreno per riccioli del consiglio regionale assessore regionale toscano il coordinatore per le politiche agricole della caccia agli assessori regionali il senatore Capaldi
E il sottosegretario l'onorevole Valerio Calzolaio vitali
Otto volevo ringraziare tutti coloro che hanno accolto l'invito del nostro partito
A partecipare a questo convegno così al contributo che poi vorranno fare andare nel corso della discussione che faremo questa mattina
Abbiamo scelto di fare un convegno pubblico non di partito
Perché ci sembrava e ci sembra giusto confrontare alcune alcuni problemi
Affrontare alcuni problemi
In modo aperto con tutte le categorie le forze interessate alle problematiche che tratteremo stamattina
Quindi può apparire improprio che una forza politica come il PDS organizzi un convegno sulla caccia e la gestione del territorio
Ma ciò avviene perché i problemi che interessano la caccia oggi investono questioni di grande interesse generale
E questi sono i motivi che ci hanno portati a convocare un convegno di il convegno di questa mattina
Non possiamo sottovalutare che la caccia è oggi giunta ad una pronto che a mantenere gli elementi sporti oltre a mantenere gli elementi sportivi
Derivanti dal contatto con l'ambiente afferma con la legge centocinquantasette del novantadue il primato della produzione ambientale e faunistica sul prelievo
Per legge centocinquantasette novantadue è stato una conquista per tutto il mondo venatorio
Il quale da entità contestata è quasi da cancellare si è visto riconoscere un ruolo da protagonista
Non solo un'affermazione una legittimazione a desistere all'attribuzione di funzioni primarie nel governo del territorio dell'ambiente e della facoltà
Certa è necessario diffondere affermare questa cultura tra i cittadini i cacciatori gli agricoltori lei istituzioni il cacciatore nomadi che preleva indipendentemente dalla realtà ambientale che lo circonda non c'è più per legge
Dallo scontro referendario
Del passato è derivato oggi un punto di equilibrio Novo ed interessante
La celebrazione dei referendum se l'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile e sulla nove sei otto la vecchia legge sulla caccia che si è svolto nel mille novecentonovanta
Espressione del punto più alto dell'attenzione del Paese su questo tema
Ha permesso di leggere anche attraverso il voto popolare con chiarezza le indicazioni che dal paese venivano da una parte l'insofferenza dei cittadini per quella caccia non utile al Paese
Ma dall'altra parte anche la disponibilità ad una soluzione che che regolamentasse di impegnarsi anche le energie dei cacciatori ai fini l'interesse generale del paese stesso
Da ciò è derivato anche il giudizio di in proprietà dello strumento referendario su questi temi ed il forte richiamo al Parlamento affinché li rimuovesse con una moderna letti
Riteniamo che il PDS abbia corrisposto appieno a questa esigenza con il suo impegno ad approvare la centocinquantasette novantadue
Ed anche nella sperimentazione nell'applicazione della legge in quelle regioni dove il PDS era la forza determinante di governo con la nuova legge è cambiato profondamente l'orizzonte della caccia in Italia
Essenzialmente si può affermare che l'oggetto della legge sulla caccia non è più solo la regolamentazione dell'attività venatoria cioè i calendari le specie cacciabili sanzioni eccetera ma la gestione del territorio per finalità ambientali di interesse generale ed in questo contesto ma solo in questo contesto per arricchire il patrimonio faunistico anche allo scopo del prelievo venatorio
Tutto ciò pone oggettivamente in modo nuovo e diverso dal passato il problema del rapporto della legislazione sulla caccia con le altre leggi che investono la programmazione del territorio
In particolare con quelle leggi che hanno fini specifici di tutela
Occorre ricordare che la centocinquantasette introduce coordinate culturali e funzionali che segnano un autentico salto di qualità
La coltivazione del territorio come condizione per esercitare un prelievo venatorio responsabile
Il decentramento di funzioni e potenti il rapporto pubblico-privato come cardine condizione per governare questi processi
La partecipazione attiva con l'attribuzione di nuove rilevanti funzioni e responsabilità del mondo venatorio agricolo e ambientalista queste sono le grandi novità della centocinquantasei
In questo quadro vengono assumendo grande importanza agli ambiti territoriali della caccia agli atti ci ed i loro organismi di direzione
Gli atti ci sono la grande novità per la gestione del territorio e del patrimonio favolistico per il rapporto tra esercizio venatorio e agricoltura
Gli ambiti territoriali sono la vera novità che sostanze alla riforma della caccia nel nostro Paese
Tale riforma si muove nel solco di una grande tradizione democratica e popolare
Che punta su soggetti sociali e istituzionali a livello locale per affermare trasformazioni di non poco conto come appunto nel caso della caccia
La Regione come previsto dall'articolo quattordici della centocinquantasette articola il territorio agro silvo pastorale in ambiti territoriali di caccia
Che si danno organi direttivi formati da cacciatori agricoltori ambientalisti ed enti locali
La mite territoriale di caccia un vero e proprio osservatorio territoriale per fa una e ambiente
Questo strumento è un programma l'interventi per il miglioramento degli atti tattile ed attribuisce agli incentivi ai conduttori di fondi per sviluppare la Fauner le colture nelle forme più diverse
Credo sia necessario mettere a confronto e culture ed esperienze
Differenti nella costruzione di un'identità gestionale che il vero terreno su cui misura si misura la crescita di una nuova cultura dell'associazionismo venatorio
Comuni gli obiettivi di fondo fissati dalla legge
L'interpretazione della natura giuridica degli organi dirigenti degli attici è collegata ai caratteri che ciascuna Regione decide di assumere nell'esercizio della sua funzione
Per meglio esprimerle
Voglio qui ricordare le scelte fatte da alcune Regioni
Il Veneto e la Calabria hanno definito gli attici come struttura associativa senza fini di lucro i cui componenti sono nominati dalla Provincia
In un Brescia scelto il carattere pubblico dove l'ATC è costituito e nominato dalla Provincia
Nel Molise stessa situazione dell'Umbria
In Toscana c'è una scelta pubblica
Ma poi per Riccione ci informerà meglio
Perché sembra che non sia proprio così
Con nomine degli attici con delibera regionale
La Liguria invece ha deciso per un'impostazione privatistica delegando alla Provincia i poteri di scioglimento quale scioglimento degli atti civili e la nomina di un commissario
In Abruzzo lattiginoso è stato definito come un'associazione di natura privata
Nel Lazio è un'associazione privata di secondo grado il Lombardia Marche ed Emilia Romagna sono stati caratterizzato come enti privati di interesse pubblico
Questa è soltanto una panoramica parziale sulla situazione presente nelle regioni per quanto riguarda la natura giuridica degli attici
Credo che ulteriori informazioni giudizi saranno nella relazione di Pellicioli assessore regionale della Toscana e coordinatore di tutte le regioni italiane in materia di politica agricola e venatoria
A questa data tutte le regioni anche se in modi distinti in modo disomogeneo hanno prevale per la prima volta messo mano allo strumento di governo territoriale
Noi raccomandiamo che l'applicazione della centocinquantasette avvenga contestualmente alla tre nove quattro sulle aree protette
Se ciò avviene ne deriva che il nostro Paese e più avanti rispetto all'Europa
Nell'avere individuato una rete di monitoraggio e gestione dell'intero territorio agrosilvopastorale trenta per cento ambiti protetti
Quindici per cento per le aziende faunistico-venatorie cinquantacinque per cento per gli ambiti di caccia
Sempre più un ruolo possono assumere le regioni in direzione del potenziamento e del miglioramento della tre nove quattro anche alla luce degli orientamenti che dal governo vengono in materia di leggi sul decentramento
Quanto cui FIAT qui fin qui affermato ci porta ad esprimere un giudizio negativo sulla proposta di referendum dei radicali
Negativo poiché con quel referendum sull'otto quattro dure del Codice civile
Si vuole stipuli istituti instaurare nel nostro Paese una caccia consumistica appagamento è contraria ad ogni programmazione del territorio
Negativo ai fini ambientalisti della centocinquantasette perché riapre un contenzioso che con il referendum del mille novecentonovanta si metteva chiuso perse
Il PDS impegnato per il superamento di questo referendum attraverso un disegno di legge che nel merito sarà illustrato dal senatore Capaldi infine alcune considerazioni sull'applicazione a livello regionale delle norme contenute nella centocinquantasei
Come abbiamo visto la nuova legge sulla caccia è stata recepita da tutte le regioni italiane
Malgrado ciò aumenta il malcontento di molti cacciatori malcontento che spesso viene strumentalizzato da alcune forze politiche per annullare la centocinquantasette e proporre un impossibile ritorno al passato
Dobbiamo interrogarci sulla casa del malcontento e tentare di rimuoverle
Queste cause credo vadano ricercate nei ritardi di molte regioni nell'applicazione di tutte le norme contenute nella nuova legge sulla caccia
Sono trascorsi quasi cinque anni dall'approvazione della centocinquantasette di cacciatori ne vede uno purtroppo la sulla parte restrittiva
Ci sono ritardi nell'introdurre nelle leggi regionali farle funzionare tutte quelle normative che rappresentano la grande novità riformatrice della centocinquantasette novantadue crediamo che non sia sufficiente costituire gli attici occorre dare a questi organismi i mezzi necessari per avviare quel processo di salvaguardia ambientale di produzione del patrimonio faunistico e di programmazione del territorio
Credo che il PDS anche in questo convegno può assumersi l'impegno a dare il suo contributo in tutte le regioni in ritardo
A superare elimini e limiti ed avviare la riforma della caccia nel pieno adempimento di quanto previsto nella legge centocinquantasette del novantadue
E la parola amore non Felicioni
Sì buongiorno a tutti voi io ringrazio il mio partito di avermi dato opportunità di partecipare
Ad un appuntamento importante credo nelle premesse nelle volontà certamente non rituale
L'oggetto è stato assegnato al mio intervento riguarda l'attività venatoria come risulta oggi disciplinata in Italia alla luce del quadro di riferimento normativo dell'Unione Europea della legge quattrocentocinquantasette delle leggi regionali attuative della stessa e di altre fonti normative statali che interessano indirettamente e direttamente la materia come la legge trecentonovantaquattro e ovvio ne avrei parlato più volentieri
Anche certamente in modo più competente meno selettivo dell'esperienza della mia regione
Il titolo del convegno la faccio la gestione del territorio mi induce a sottolineare fin d'ora quello che ritengo il punto forse più importante rilevante
E cioè l'importanza delle parole gestione del territorio quasi come sintagma della parola caccia infatti la normativa fondamentale statale regionale in materia di attività venatoria tratta in sostanza proprio di gestione del territorio
Partendo dall'angolo di visuale della tutela della fauna dell'esercizio venatorio ma per giungere infine al disegno di un modello di governo della più importante risorse a disposizione degli uomini e cioè l'abitate naturale
Queste certamente l'aspetto più importante di tutta la disciplina afferente l'attività venatoria
Ciò perché la consapevolezza della nun inesauribili sa delle risorse naturali da un lato ci vincola nei confronti delle generazioni future
A disciplinare ogni attività umana in modo da non pregiudicare la fruizione delle risorse stesse da parte di verrà dopo di noi
E dall'altro ci spinge ad allargare al massimo la partecipazione democratica
Ai processi decisionali relativi proprio perché sia così tanto più garantista la fruizione e la godibilità delle risorse naturali da parte di tutti
Ma torniamo a considerare
Più direttamente il quadro di riferimento normativo ed amministrativo relativo all'attività venatoria
Io vorrei per semplicità mia di esposizione affrontare in forma successiva questi punti
La disciplina l'attività venatoria in Italia all'applicazione nelle regioni le problematiche verificate le prospettive sul primo punto la disciplina in Italia dell'attività venatoria
La legge centocinquantasette
è una legge quadro che ha per un verso dato integrale attuazione ad una serie di fonti comunitarie
E per l'altro compiuto notevoli passi avanti rispetto alla precedente legge la novecentosessantotto nel settantasette che pure aveva innovato loops sorretta disciplina del testo unico del trentanove
USA
Pare opportuno
Senza pretese di esaustività
Ricordare immediatamente due fatti fondamentali della legge centocinquantasette e cioè
La conferma della fauna quale patrimonio ambientale appartenente all'intera comunità nazionale e per queste all'inclusione nel patrimonio indisponibile dello Stato
Il secondo punto la volontà del legislatore di porre in essere una disciplina che contemperi l'esercizio dell'attività venatoria con l'esigenza di tutela della fauna selvatica e di non arrecare danno alle produzioni agricole un terzo tratto fondamentale della legge è tuttavia fornito dalla strada che il legislatore ha scelto per conseguire i due obiettivi sopra ricordati
La legge centocinquantasette si pone come una legge di pianificazione territoriale e come esempio di governo del territorio e delle risorse
Attraverso un moderno gli attici de di comprensori alpini del tutto nuovo rispetta tradizionali modelli amministrativi di governo del territorio
Le soluzioni assunte dalla centocinquantasette si presentano come valori insieme in quanto per un verso fanno fuoriuscire dalla logica settoriale di intervento del legislatore e per l'altro presente hanno un'effettiva novità nel panorama amministrativo italiano novità che si colloca coerentemente con la legge centoquarantadue sulle autonomie locali nel senso di un baricentro
Amministrativo sempre più vicino alla comunità collettività non più solo amministrata ma anche amministrazioni tornerò su questi temi nella parte della relazione dedicata alle prospettive
Le Regioni hanno provveduto ad emanare leggi in materia di tutela faunistica di prelievo venatorio avendo a riferimento la legge quattrocentocinquantasette del novantadue e quindi provvedendo ad innovare la precedente normativa la produzione di leggi regionali discendenti Rachel cinquantasette non è stata contestuale in tutte le regioni nel novantatré hanno legiferato Veneto Lombardia Molise Friuli-Venezia Giulia nel novantaquattro la Toscana la Valle d'Aosta la Puglia
La Provincia di Trento Liguria Abruzzo e Umbria Emilia Romagna nel novantacinque Marche Basilicata e Lazio
Nel novantasei la Calabria e di Piemonte e queste ultime due leggi
Pubblicate né i bollettini rispettivamente del settembre novantasei e del quattro settembre novantasei per quanto riguarda il Piemonte
Per quanto riguarda la provincia di Bolzano la regione Sicilia la regione Sardegna non risultano emanate leggi discendenti direttamente dalla centocinquantasette
La disciplina regionale riguarda oltre agli aspetti del calendario venatorio dei divieti della vigilanza delle sanzioni e delle tasse l'attività di pianificazione e cioè gli indirizzi regionali i piani faunistico venatori regionali provinciali i piani di miglioramento ambientali e di immissione di fauna selvatica
Ed ancora la gestione programmata della caccia e cioè la delimitazione gestione degli attici le zone a destinazione particolare le strutture private per la caccia
Nell'emanazione delle leggi regionali sopra ricordate le soluzioni praticate dalle regioni non sono state come è naturale del tutto coincide
Ma nel rispetto dei principi da centocinquantasette offrono un panorama abbastanza variegato il quadro dirò che non è semplice abbia assumersi la scelta che ho fatto di mutuare proprio riportandolo fedelmente la voce caccia dell'Annuario mille novecentonovantacinque delle Autonomie locali
Il pagina sessantaquattro del primo volume perché forse incuriosito per quanto riguarda cito testualmente l'attività di pianificazione queste articolata in linea con la centoquarantadue su due livelli regionale provinciale ed ha durata in genere quinquennale
Soltanto la Regione Toscana prevede che le Province possono delegare specifiche funzioni amministrative alle Comunità montane
D'altronde la legge novantasette del novantaquattro nuove disposizioni per le zone montane stabilisce espressamente una partecipazione delle comunità montane
Alle scelte relative all'individuazione delle aree territoriali di caccia e dalla costituzione delle aziende faunistiche ed agro turistico venatori
Le Regioni attuano la pianificazione faunistico-venatoria mediante il coordinamento dei piani provinciali
Articolati per comprensori omogenei sulla base di indirizzi generale nelle previsioni delle leggi regionali il contenuto dei cani può variare notevolmente
Mentre alcune leggi si limitano a seguire pedissequamente le prescrizioni della legge quadro altre presentano un contenuto molto più ricco e articolato unghia toscana venti la quota del territorio agro silvo pastorale regionale da destinare a protezione di produzione tra fauna selvatica oscilla tra il venti e il trenta per cento secondo quanto stabilito dalla legge centocinquantasette
Solo l'Umbria e l'Abruzzo fissano una quota precisa rispettivamente il venticinque e il trenta per cento ancora da segnalare nell'Emilia Romagna individua quale ulteriore strumento di pianificazione una carta regionale delle vocazioni faunistiche del territorio altre regioni Abruzzo Liguria Toscana Emilia Romagna
Prevedono piani di miglioramento ambientale di immissione di fauna selvatica mentre particolare attenzione viene riservata alla strumentazione della pianificazione faunistico-venatoria attraverso l'individuazione di oasi di protezione e di zone di ripopolamento e cattura
L'istituzione di centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica o l'autorizzazione alla costituzione di centri privati per gli stessi fini quanto agli ambiti territoriali di caccia
La cui delimitazione in genere rimessa alle Province questi sono gestiti da organi direttivi in cui vengono assegnati dalle leggi regionali precipui compiti di gestione faunistica
E di organizzazione dell'esercito venatorio nel territorio di propria competenza
Ripeto delle parole non so bene visto che sull'esercito sentito mormorio
Gli organi direttivi variamente denominati comitati di gestione comitati direttivi costituiscono una sede di compensazione degli interessi
Poiché in essi secondo percentuali diverse sono presenti i rappresentanti delle associazioni venatorie delle associazioni ambientaliste e degli enti locali interessati
Delle organizzazioni professionali non se n'era ricordato l'annuario ce l'ho inserito io d'altronde i loro compiti che variano alla disciplina
Dell'ammissione alla faccia dei marciatori a determinazione contributi per gli incentivi ai proprietari delle aree agricole ai fini del ripristino delle colture per l'alimentazione naturale dei mammiferi degli uccelli
Al risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica o alla loro prevenzione mirano a mediare fra interessi Ramacci anzi interessi al ripopolamento della fauna
A supporto delle decisioni delle Province e delle Regioni sono poi previsti in in quasi tutte le leggi regionali
Organi tecnico consultivi comitati consulte nonché osservatorio centri sperimentali per lo studio il monitoraggio delle dinamiche insediative riproduttive della fauna selvatica
Diversamente l'Emilia Romagna stabilisce una forma di consultazione diretta di tutte le associazioni professionali agricole
Associazioni venatorie di protezione ambientali regionali riconosciute sui principali atti di programmazione mentre la Valle d'Aosta prevede l'istituzione di un apposito ufficio per la fauna selvatica nell'ambito del Servizio forestazione risorse
Naturali dell'assessorato agricoltura infine tutte le leggi regionali disciplinano l'attività delle strutture private finalizzata alla faccia aziende faunistico venatorie agrituristicovenatorie
Regolando l'emissione l'abbattimento di una fauna selvatica di allevamento
Secondo punto l'applicazione della disciplina statale seicentocinquantasette e regionale attuativa devo osservare preliminarmente che la legge centocinquantasette è una legge Giovanni nel senso che a quattro anni dalla sua promulgazione non opera ancora completamente a regime anche per espressa volontà del legislatore statale
Infatti vi sono molteplici termini temporali nella legge che prevedono fin dall'origine l'inizio del regime normativo differito dall'entrata in vigore della legge centocinquantasette
Per l'adeguamento per esempio da normativa regionale alla scena cinquantasette stesse all'articolo trentasei per l'armonizzazione tra articolo ottocentoquarantadue del Codice civile
E gestione di caccia programmata articolo quindici per l'adeguamento della normativa regionale a quanto contenuto nell'articolo ventidue della trecentonovantaquattro articolo ventuno
Tali termini sono stati poi oggetti di ulteriori rinvii da ultimo il decreto legge venticinque giugno
Novantasei trecentotrentacinque frenante differimento di termini previsti da disposizioni legislative in materia di opere pubbliche Politiche ambientali e territoriali nonché disposizioni urgenti per il recupero edilizio dei centri urbani il decreto legge quattrocentoquarantatré noto come decreto Di Pietro era intervenuto all'articolo quattro comma sei sulla legge centocinquantasette nel modo seguente
L'articolo quindici prevede che a partire dalla stagione venatoria novantaquattro novantacinque le disposizioni di cui al primo comma dell'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile
Si applicano esclusivamente nei territori sottoposti al regime di caccia programmata della caccia
Ma decine di gestione programmata traccia scusate ai sensi degli articoli dieci e quattordici tale termine nella stagione venatoria novantaquattro novantacinque era stato spostato al trentuno sette novantasei si è mosso punto affrontato sempre nei territori Pietro e dall'articolo trentasei al sesto comma della legge centocinquantasette che prevede che le Regioni adeguando la propria legislazione ai principi alle norme stabilite dalla presente legge entro e non oltre un anno dalla data di entrata in vigore della stessa
Tale termine era stato spostato al trentuno sette novantasei
E ancora l'articolo ventuno comma uno lettera b della legge Cenci in quanto a sette prevede nelle regioni adeguano la propria legislazione
Al disposto dell'articolo ventidue comma sei che la legge trecentonovantaquattro che dispone il divieto di caccia nei parchi
Regionali e nei parchi regionali nelle riserve naturali regionali costituite anteriormente alla data della trecento nomadi approvazione da trecentonovantaquattro si doveva provvedere all'armonizzazione entro il primo gennaio novantacinque anche dice la legge con l'eventuale riperimetrazione l'istituzione delle aree contigue la regolamentazione della faccia in questi territori
Tale termine era stato anche suo spostato al trentuno dodici novantasei dovremo certamente porre rimedio al disordine giuridico e dall'incertezza grande conseguente al blocco del alla bocciatura del decreto in ogni caso
Deve ritenersi per il nostro ragionamento che ancora per un anno non potremo valutare la legge centocinquantasette come normativa è ampia dispiegato in pieno i suoi effetti sul versante regionale il ragionamento è ancor più fondato per quanto attiene alla giovinezza della disciplina complessiva in quanto
Come ho già ricordato alcune regioni hanno emanato le proprie del già attuative sono cuochi mesi addietro qualcuno come abbiamo visto giorni addietro
Se consideriamo che tutto l'impianto di disciplina di pianificazione territoriale a fini venatori di tutela della fauna
Di gestione programmata della caccia si fonda necessariamente su atti di indirizzo di pianificazione di regolamentazione comunque successivi alla legge regionale
Ne discende che solo quando siano stati emanati tutti gli atti amministrativi previsti indirizzi regionali programmazione faunistico venatoria
Piani faunistici venatori provinciali e regionali completa regolamentazione didattici la disciplina delle varie regioni inizierà a spiegare i propri effetti
Terzo punto le problematiche emersi nella prima fase di applicazione della legge quadro e delle altre normative a cui ho fatto riferimento l'applicazione a centocinquantasette delle fonti comunitarie per il tramite delle leggi regionali attuative hanno fatto emergere alcuni aspetti aspetti problematici della disciplina
Più esattamente vi sono stati per qualche fattispecie problemi interpretativi per talaltra problemi giurisdizionali ed inoltre sono emersi i limiti e ineguale inadeguatezze delle stesse fonti comunitarie e sta a fare
In fase di applicazione a causa dei nessi legislativi gli operatori gli amministratori locali devono fare i conti anche con fonti diverse come la legge quadro sui parchi trecento novantaquattro intervenuta nella fase di realizzazione infine è lecito domandarsi
Cosa possa cadere a seguito dell'esito abrogativo del referendum sull'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile ma andiamo con ordine vi è un primo gruppo di tematiche relative alla legge centocinquantasette riguardanti ad esempio la densità venatoria la mobilità la natura i compiti degli attici e così via
L'applicazione regionale delle norme relative e il modo con cui tali istituti sono governati e disciplinati non è uniforme e ci mancherebbe
Ma in qualche caso le dispute io le differenze interpretative applicative si pensi per esempio al calcolo della densità venatoria
Riferita a tutta la superficie agrosilvopastorale o alla sola superficie Dell'Atti CP oppure all'applicabilità o meno della mobilità programmata anche per la marcia migratoria e così via dicendo
Non trovando ecco come dire
Spazi evidenti di autonomia istituzionale su cui fondare diverse interpretazioni
Ovvero la legge centocinquantasette a me pare chiara e testuale nel disciplinare l'istituto per cui non dovrebbe esserci stato e non dovrebbe esserci possibilità di tali differenziazioni tra le regioni l'osservazione si accompagna all'esortazione che per primo a me stesso rivolgo di non svuotare le fondamentali leggi nazionali di riforma
Dei loro contenuti portanti magari per pigrizia intellettuale resistenza al nuovo o addirittura incapacità di sintesi politica dei diversi interessi
I temi che ho citato densità venatoria mobilitati circa riguardano l'asse portante della centocinquantasette di cui non vi è possibilità di manovra o si applicano gli istituti previsti dalla centocinquantasette o si ritorna indietro a regime tra nove sei otto depotenziando
La legge quadro delle sue vere novità culturali politiche e giuridica
Concludo punto
Ribadendo la mia convinzione
Oltre che ha fatto in questa stanza con caldo drammatico che in molti casi non vi sono state le difficoltà applicative della centocinquantasette ma semplicemente cattive come per esempio in Emilia Romagna vedo il mio amico Guido o inesatte applicazioni della legge centocinquantasette
Su questo occorre che l'attenzione di tutti gli operatori sia massima se vogliamo evitare il rischio di gestire una semplice legge manifesto del resto ci sia di triste conferma tutte le leggi di riforma dal contenuto fortemente innovativo non vivono certo migliori stagione basti pensare alla legge duecentoquarantuno sul procedimento amministrativo
Che non è ancora riuscita a rivoluzionare il rapporto così come aveva l'ambizione di fare tra cittadino e pubblica amministrazione e finisce nella sostanza per diventare una questione interna all'amministrazione
Io la faccenda tutte le volte per addetti ai lavori avvocati e giudici
Vi è poi un secondo gruppo di problematiche scaturite dall'applicazione della disciplina comunitaria statale e regionale che a quattro anni dall'entrata in vigore della centocinquantasette è già possibile segnalare per la loro inadeguatezza e insufficienza
Mi riferisco alla disciplina dei tempi dei calendari venatori che appare eccessivamente rigida mentre nel rispetto della direttiva comunitaria settantanove quattrocentonove
Sarebbe possibile formano ad una maggiore differenziazione dei tempi relativamente alla caccia senza con ciò mettere assolutamente a repentaglio il patrimonio faunistici mi riferisco alla disciplina delle sanzioni che appare eccessivamente caratterizzata in senso penalistico e con riferimento invece alle sanzioni amministrative in senso patrimoniali stima non so se davvero è fuori luogo avviare una riflessione sull'opportunità di caratterizzare il sistema sanzionatorio più nel senso di colpire direttamente anziché il portafogli
L'interesse del cittadino cacciatore che è quello di poter esprimere liberamente la propria vocazione all'esercizio venatori una sorta di arte Dino Ciardo e di arte Dino rosso
Mi riferisco ancora la necessità di riflettere sul ruolo dell'INPS
Sulla sua efficacia messa ampiamente in discussione dalle esperienze dalle esperienze e dalle opinioni delle regioni anche rispetto alla possibilità di disegnare un sistema a unitario è decentrato che si interfacci direttamente con le università
Mi riferisco ancora la materia di divieti mi riferisco infine ma non casualmente al problema delle deroghe
Questo tema originato difformità in sede di controllo in sede giurisdizionale oltre che ha campagne di stampa a non finire ho già fatto presente personalmente al governo
Dopo la pubblicazione della ben nota sentenza della Corte costituzionale sul fringuello che appare necessario riconsiderare l'elenco comunitario delle specie cacciabili in ragione degli studi scientifici più recenti
A confronto con la datazione troppo remota delle conoscenze comunitarie che hanno determinato gli ormai noti allegati alla direttiva
Ritengo cioè che l'Italia debba non cristallizzarsi sulla direttiva comunitaria considerando il regime della deroga come unica possibilità digestione attiva della risorsa faunistica anche tramite il prelievo ma il contrario sollecitare in sede comunitaria
La definizione di un sistema di conoscenze e monitoraggio dell'evoluzione consistenza delle singole specie
E promuovere periodiche verifiche delle risultanze scendi tifi le su cui eventualmente basare gli elenchi delle specie cacciabili
I dati in possesso nostro ordine di operatori in senso generale fanno infatti ritenere che allo stato dei fatti per esempio il fringuello potrebbe essere incluso nell'allegato
Due della direttiva con gli effetti di una sottoposizione del medesimo non più a regime di delega di deroga ma un regime ordinari così come voglio dirlo al contrario
Specie come l'allodola sempre secondo gli stessi studi dovrebbero essere forse sottoposti a decine di maggiore tutte vi è un terzo ordine di problematiche derivanti dall'applicazione di norme diverse da quelle citate al settore della protezione faunistica del prelievo venatorio mi riferisco alla legge trecentonovantaquattro e al suo rapporto
Col limite venti trenta per cento di territorio agrosilvopastorale per ogni regione destinato alla protezione della fauna e di cui all'articolo dieci che lascia cinquantasette e con il divieto della marcia nei parchi di cui alla stessa centocinquantasette
Vi sono tra gli operatori posizioni che sostengono la validità del divieto assoluto di caccia nei parchi individuando nel limite del trenta per cento nell'argine invalicabile
E criticando l'eccessivo ricorso al divieto di caccia nelle aree protette istituite dagli enti locali altre posizioni esprimono invece la condizione che diventa assoluto di caccia nei parchi sia al contrario addirittura dannoso all'ecosistema
E individua nel ricorso ad una selezionatissimi al Regolamento altissima attività venatoria un utile mezzo di controllo della specie e di conservazione dell'ambiente
Sulla questione io ritengo che è fondamentale sia non avere alcun tabù al fine di poter studiare ed affrontare il problema senza avere in testa alcuna soluzione opposizione preconcetta
Con le soluzioni più adeguate alla diversità delle condizioni ti specie e di abitate che si pongono diversamente nelle diverse situazioni e che la scienza può suggerì d'altronde questo l'approccio sento Scano abbiamo ben capito
Da noi condiviso dello stesso ministro dell'ambiente sul tema della possibile caccia al cinghiale nel parco della CIPE
Quarto punto vi è infine un problema
Non attuale ma che potrebbe sorgere ove lo svolgimento del referendum abrogativo sul lotto quattro due previsto per l'anno prossimo portasse all'esito dell'abrogazione tirò immediatamente che mi pare assolutamente condivisibile il testo del del disegno di legge quattro quattro otto
Presentato primo firmatario il senatore occhietti
Quale risposta normativa alla situazione di oggi si presenti ritengo che questo referendum e non sia in grado di arricchire in nessun caso il dibattito culturale politico e giuridico sulla materia
Lo considero pertanto un'avventura in cui nessuno ci guadagna in cui tutti si rischia deve
Dirò di più
Mi appare quasi antistorico un referendum del re introdurrebbe una limitazione pubblica
Al godimento della proprietà altrui in un momento in cui al contrario dovrebbe aumentar sì la possibilità da parte di tutti i cittadini di fruire del bene natura
è giusto quindi lavorare perché sia trovata una soluzione legislativa in tempi rapidi o nel senso del disegno di legge che ho citato o come preferirei di una innovazione pubblicistica del godimento per fini non patrimoniali
Della natura che non può essere soltanto una proprietà privata
Ultimo punto le prospettive la legge
La legge centocinquantasette appare dunque dalle cose che ho detto nel suo complesso a me come un moderno legislativo complessivamente positivo
Dal punto di vista politico come motivazioni non ordita aggiunge niente condividendole pienamente alle considerazioni svolte nella relazione di presentazione del disegno di legge quattro quattro otto a quale vi rimando
Sia per quanto riguarda la parte relativa ben fatta le produzioni agricole sia per quanto riguarda la parte dell'ambiente
La legge c'è cinquantasette inoltre un valido esempio di pianificazione territoriale ed anzi in questo senso si inserisce in un sistema di fonti
Che annovera altri esempi di pianificazione sentito il settoriale da cani di bonifica alla pianificazione a fini di attività estrattiva la pianificazione a fine di parchi ed aree protette
Del resto le più avanzate norme in materia di governo del territorio o meglio le più recenti annoverano
Esplicitamente gli ecosistemi che la fa una della flora tra le risorse naturali che esprimono gli equilibri ambientali e lo stato di salute dell'ecosistema generale
A fronte dei quali è valutata la sostenibilità ambientale delle trasformazioni del territorio
Questo è per esempio in modo esplicito il contenuto dell'articolo uno della legge Toscana numero cinque del novantacinque nuove norme per la tutela e il Governo dette viso
La legge centocinquantasette offre inoltre un modello di amministrazione mogli attici collocata a livello più vicino alla collettività ed anzi destinata a stimolare a potenziare il ricorso alla contribuzione alla
Partecipazione da parte dei cittadini allo svolgimento dell'attività dell'ATC credo che tutti siamo convinti che è decisiva la capacità di stimolare le potenzialità del singolo e dei singoli alla gestione dell'attività di interesse pubblico
Così il lavoro
Volontario che può essere prestato ai vertici così la possibilità di ricorso a privati per la battimenti selettivi e così via accenno solo il rilievo del tema dell'utilizzazione dei fondi della tassa di concessione governativa ben presente a tutti noi e anche ai nostri colleghi parlamentari che su questo hanno presentato un condivisibile di segno di lecci non posso infine non far riferimento
Al tema invero spinoso me ne rendo conto del nuovo referendum abrogativo del ministero delle Risorse agricole
E alimentari su quale la mia regione e la vostra maggioranza è impegnato sia sufficiente una motivazione ad interpretarne la reale volontà politica la quattrocentonovantuno è nelle parti fondamentali disattese
La nuova pianta organica del ministero delle Risorse agricole
E alimentari e così via è di circa la nuova pianta organica è di circa mille e quattrocento perciò si è fatto questo e non il trasferimento previsto dei contingenti di personale alla Regione
Prevale ancora è triste dirlo ma è la realtà ed è un dovere costa farlo a livello burocratico
Una forte resistenza centralistica nell'orientamento delle riforme essenziali basti pensare per ultimo esempio al corpo forestale dello Stato ricordo che non vogliamo abolire il ministero
Siamo di fronte ad una legge importante
Nata in epoca diversa e in un clima diverso una legge che tutti hanno vissuto come compromesso e che troppi hanno continuato ad osservare eticamente dalle posizioni precedenti
Forse oggi né apprezziamo di più tutti il contenuto vero quello di un compromesso vero della politica che è sintesi di interessi e di culture contrapposte ma che perciò stesso impone aggiornamenti e provoca evoluzione io non so dire se oggi noi possiamo proporci quei terreni più avanzati di discussione che su alcuni temi propone ciò perché avverto un mio limite che è l'esperienza diretta dell'avvio della riforma in Toscana
Tuttavia da quell'esperienza voglio proporre il mio contributo alla riflessione più generale abbiamo avviato un processo
Le tappe di quel processo non sono pienamente realizzate a livello di recepimento legislativo e largamente incompiute nella reale incidenza degli effetti pratici della riforma
Non c'è ancora diciamocelo un'assunzione piena della sfida da parte degli operatori
Tanto meno cultura nel senso dell'acquisizione convinta dei valori e dei contenuti della riforma
Si vive ancora oggi troppo il senso della limitazione del vincolo si intuisce ma non si avverte il senso e il frutto del cambiamento anche se è ridotta frange politicamente inconsistenti e culturalmente residuali il dissenso del contrasto l'ideologizzazione delle posizioni
Anche se continua il fisiologico calo del numero dei cacciatori anche se cresce la collaborazione gli accordi per l'armonizzazione delle scelte sulla mobilità sugli accessi sui tempi e sud è specie dei calendari venatori tra le Regioni del centro è un panorama complesso dunque costituito da insieme di fatti in continua evoluzione grande prudenza dunque grande accortezza di equilibrio non servono lo abbiamo detto terreni di scontro e volge di rivincita
Servono impegno da parte di tutti a sperimentare davvero nel concreto dell'esperienza della gestione i limiti da superare delle opportunità da sviluppare
Questo a me pare il tema vero che abbiamo di fronte come partito della maggioranza che governa il Paese grazie
La parola al Senato del KGB che ci informa sullo stato della legge al Senato
Lo stesso abbastanza forte
No non c'è problema consente la favorisce salta
Ora naturalmente la mia non sarà una relazione piuttosto una comunicazione sullo stato dell'opera
La Commissione ambiente del Senato ha incardinato ormai da mesi la discussione sulla proposta di legge occhielli poi fatta propria da altri gruppi oltre la sinistra democratica
A AN Rifondazione comunista e in questo incardinamento esaminando
Tutte le leggi giacenti relativa la centocinquantasette la versione della
Il mandato che gli è stato conferito quale relatore è stato quello di intervenire per evitare la consultazione referendaria
E evitare scardina menti della centocinquantasette il lavoro è stato naturalmente improbo perché le la disegni di legge in materia innumerevoli alcuni pendenti sostanzialmente alla cancellazione la centocinquantasette ha ridisegnato
In questo mandato ho inteso rispettare fino in fondo le indicazioni che mi erano state date e ieri sera ieri pomeriggio abbiamo approvato un testo base
Taglia sostanzialmente tutto anche rispetto al disegno di legge occhielli
E recepisce all'articolo uno la eliminazione del primo e secondo comma l'articolo ottocentoquarantadue quindi facendo venir meno il quesito referendario determinando ridere eliminando la vigenza dell'articolo quindici della centocinquantasette e all'articolo tre i termini di attivazione della legge come vedete un'operazione squisitamente chirurgica nell'operazione anche perché io condivido in gran parte le cose che sono state dette alla conclusione
L'assessore della Toscana rispetto alla centocinquantasette lì noi ottenemmo
Forse oggi non conosciamo con maggiore tranquillità un punto grande di equilibrio
Tra la risorsa le risorse il prelievo venatorio
E intendendolo in tempi in termini positivi anche il titolo di proprietà agricola
Che è quello che oggi si intende da una parte far prevalere rispetto a quel tipo di programmazione
E questo è anche il confronto che c'è in commissione sarei sciocco se non dicessi ieri questo è il punto su cui si incentra la discussione da una parte c'è chi sostiene una visione della una visione venatoria
Come la la difesa quindi di un bene che patrimonio indisponibile dello Stato all'atto di tenta ricollegare la selvaggina patrimonio fondiario questo è il confronto
Ad oggi credo che siamo riusciti a creare uno schieramento molto vasto
Che va a gran parte delle forze di governo una differenziazione che voi potete capire che viene dai Verdi
La lega Alleanza nazionale e con qualche distinguo Forza Italia
Ora però non dobbiamo fare ridendo uno scontro di carattere ideologico veniva richiama io non dispero di costruire un percorso che possa portare l'aula del Senato avendo prima ha cercato di avere la redigente
E la delibera e questo non è stato possibile perché il regolamento del Senato prevede l'unanimità dei gruppi
Ma di avere in aula un consenso ancora ancora più ampio e credo che noi in questo periodo dovremmo lavorare anche per affermare
Questi elementi di valorizzazione della centocinquantasette io ho voluto per esempio fare una verifica non con la legislazione di altri paesi come pure è stato proposto in Commissione ma con le direttive europee che ci riguardano bene la centocinquantasette è l'atto formale con cui lui
Rispondiamo agli obblighi internazionali e comunitari di tutela della fauna selvatica sia per quanto in esse riportarli nettamente Fela
Le direttive di Parigi e di bon ma anche per quanto in essa traspare uno essendo riportato diversamente
Enzo alla convenzione Libone settantanove sulla protezione della fauna migratoria nonché divieti sottoscritti a Washington nel settantatré sul commercio internazionale delle specie in estinzione ed e credo che questo sia un argomento forte che noi possiamo quando per la non siamo fuori dall'Europa da questo punto di vista con la legislazione vigente
E probabilmente invece oggi cerca di scardinare questo tipo di legislazione che vuol portarci fuori da questo ragiona e allora de io credo che noi
Partendo dalla centocinquantasette vedi anche qui sono d'accordo con te quando fa questo ragionamento
Dobbiamo spostare in avanti la discussione ma non ci sono oggi le condizioni
E lo stesso dalla stessa spinta referendaria è una spinta che cerca riportarci indietro non di fare innalzare la discussione
Il circuito virtuoso che con mille equilibri di carattere politico si sono messi in piedi nel novantadue con quella legge noi oggi non siamo in grado di spostarlo nemmeno un centimetro allora chiudiamo prima questa partita del referendum archiviamo questa partita determinando le condizioni per cui ci sono degli elementi di certezza che vengono dati al Paese assumendo anche una responsabilità legislativa del nuovo Parlamento
Ed è una delle contestazioni che ci vengono fatte sono quelle sia legittimo dopo che sono state raccolte le firme che il Parlamento intervenga in termini legislativi di fatto rimuovendo
Il quesito referendario io credo questo sia estremamente legittimo sia nella competenza del Parlamento
Se non lo facessimo questo anzi ci assumeremo una responsabilità di fronte al Paese di far arretrare il confronto politico ma sostanzialmente anche di determinare le condizioni è una sorta di rivincita che qualcuno pensa di potersi prendere che probabilmente non si prenderebbe nemmeno referendum però non è questo
Credo che la ci sia un atto di legittimazione del nuovo Parlamento con questa azione che noi mettiamo insieme
Io non dispero rispetto alla possibilità di vedere approvata all'aula del Senato
Questo disegno di legge anche prima
Del pronunciamento Della Corte costituzionale rispetto l'ammissibilità del referendum di che come potete ben capire avrebbe un significato politico diverso rispetto al fatto di arrivare dopo il pronunciamento della il Parlamento che svolge
Il suo ruolo di legislatura in termini istituzionali
Il lavoro che stiamo stiamo facendo
Ed indubbiamente io credo che da iniziative come queste io non sono un cacciatore voglio essere molto mi interesso di Cazzola diversi anni dal fatto aver seguito nella mia provincia la caccia ma credo che contribuisca
Una attività legislativa sì questo tipo contribuisca a rendere il Paese più maturi e con iniziative come queste più credo ci diano la possibilità di avere una risorsa in più
Nel mette insieme mondi che possono sembrare tra loro così diversi e che pure hanno invece alla loro base una matrice comune che possono davvero determinare quel salto di qualità nella gestione del territorio qui si è fatto notevolmente riferimento
Bene creiamo subito la discussione ci sono già quattro iscritti a fare urlare
Diamo la parola per parola al primo di questi scritti che Abel mi presidente nazionale dell'Unali
No
Gli arbitri
Ecco
Ce l'ha ringrazio PPI DS per le invento che affatto Lunardi
Tutti per gesuitica Scheffer centri a questo incontro
Citando il ringraziamento per quanto sta facendo da venti a favore dalla caccia Thomas ma soprattutto lo voglio sottolineare riprendendo più horror dell'intervento del Salvatore per impedire al re che la legge di riforma dalla caccia sulla quale anche il mondo venatorio ha lavorato
Ha diciamo il merito di avere contribuito affinché gli equilibri affinché questa legge di riforma Nuceria scardina
Secondo me è proprio in questi giorni
Noi dobbiamo sottolineare che invece la legge in pericolo e come è in pericolo la martora dalla caccia nel nostro Paese perché c'è il referendum non Foshan intatto
Se l'iniziativa non forse sconfitta la caccia
Non sarà più quella di prima Massara è un fatto privato
E quindi è un fatto di censo che avrà soldi potrà continuare ad andare a caccia e quindi il problema di fondo oggi è proprio quello di venti c'era questo batta
Il cacciatore dalla legge centocinquantasette si attendono molto
Dobbiamo dire però che i ritardi che ci sono stati il Colle
Go
Alla relazione vitali dell'assessore dalla Toscana
I ritardi che ci sono stati sono stati prima di tutto i ritardi legislativi da parte delle regioni cioè il recepimento delle norme statali molte regioni sono arrivate l'anno scorso addirittura nella primavera di quest'anno
Poi insieme alle leggi regionali che tutto il problema dei regolamenti
E quindi oggi la legge statale alla legge di riforma non è a pieno regime
Però quattro anni è emerso che la legge è stato approvato ed è ovvio che avendo seminato tante attese Chauviré creato questa prospettiva
C'è si raccoglie concordo anch'io con quanto detto di tali si raccolgono scendi malcontento
Il che innanzitutto si deve rispondere accelerando l'approvazione dei regolamenti accelerando la fase transitoria degli attici
Cercando ognuno di fare il proprio dovere
Ho già detto che dal punto di vista legislativo e regolamentare i ritardi sono soprattutto delle regioni
Però non nascondiamoci che Anna la fase di preparazione delle leggi e dei regolamenti regionali si sono manifestate le stesse divisioni che ci sono adesso come al Parlamento
E quindi le regioni non sono le sole responsabile di questi ritardi
E quindi Querte ancora più preoccupante
E cioè come si concluderà la vicenda al Senato e alla Camera dei deputati perché ritorna sempre
Il problema
E noi stiamo qui a con la bilancia del farmacista vedere le responsabilità e cioè questo attacco alla struttura dalla legge dalla legge di riforma
E bisogna anche precisare ancora meglio secondo me
Che le impreparazione dei cacciatori a queste normative da il mondo venatorio le associazioni venatorie dal sindacato dei cacciatori
Si devono trasformare
In associazioni e che gestiscono l'ambiente il territorio la fauna era cattiva cioè una legge quadro
E il suo la sua filosofia è che rende protagonisti di questa gestione dalla gestione di questa risorsa cacciatori agricoltori e ambientalisti e quindi i cacciatori per prime
E devono fare questo salto di qualità però sono impreparati
Ma almeno alla maggioranza di essi hanno coincidenza che quello è il percorso che si doveva fare
E invece le altre componenti agricoltori notiamo molte incertezze e anche avversioni
Alla realizzazione della riforma
Per esempio sarebbe interessante avere i dati sull'applicazione del sette assai nel nostro Paese di quello faunistico
Dei ripristini ambientali
Dei primi stanziamenti che le regioni e le province hanno fatto e che gli agricoltori non hanno non hanno chiesto non ci sono resi disponibili cioè quello che è stato fatto su questo fronte
è una cosa limitata anche alla dove gli attici esistono da tre anni e aveva una tradizione di gestione sociale nel passato il che vuol dire che questa
Filosofia non è ancora passata nel mondo greco addirittura una parte del mondo greco si è aggrappato all'iniziativa referendaria di Pannella per riportare tutto indietro
E cioè scardinare la centocinquantasei
Ma la cosa ancora più grave e all'atteggiamento dei venti
è l'atteggiamento del WWF di alzare i associazioni e gruppi ambientalisti il quale per loro ci sembra che alla centocinquantasette non esista più un cioè non c'è una cosa che ha fatto il Parlamento il risultato dell'equilibrio
Questo capolavoro che è stato fatto perché uscivamo da un referendum
C'era stata una grossa non partecipazione al voto ma anche una presenza considerevole considerevole si era trovato una soluzione e però Berti
Al parlamento peggiorano
I l'azione per togliere lei a questo ostacolo che Pannella c'è un bacio tra i piedi ma anche nel Paese
Negli attici
Nel lavoro preparatorio che sia fatto delle leggi e dei regolamenti regionali e adesso nella gestione dove gli atti si sono decollati sono luoghi che non Geronimo
Sono atteggiamenti di sabotaggio di ostruzione come eccetera Orio voglio porre queste cose
Perché siccome
La questione caccia nel senso vecchio dalla parole traversale alle forze politiche ai gruppi parlamentari
Anche alla questione dalla riforma trasversale cioè all'interno dei gruppi parlamentari dei partiti nel Paese c'è che rema a favore c'è chi rema contro quindi ognuno di noi si deve fare carico di queste contraddizioni
E vedere vedere il divisorio
Diversamente
La insoddisfazioni un po'contento si diffonderà ancora di più e alla riforma fallisce e non c'è alternativo
Cioè se la riforma fallisce anche dopo aver impedito i referendum
E il risultato è quello che abbiamo scardinato la legge che era necessaria
E quelli che la caccia diventerà un fatto privato un fatto per i ricchi per coloro che hanno più del necessario del necessario per
E per questo appello io rivolgo prima di tutto al PDS
Agli altri partiti che compongono la maggioranza del governo perché noi riteniamo abbiamo sempre sostenuto comunali
E Chiara cacce caccia non c'è caccia rossa caccia bianche cacce al nero eccetera h la la caccia e caccia Pontebba da e guardiamo quindi a tutte le forze politiche però guardiamo con particolare interesse mi sia concesso a chi governa il Paese
Perché hanno la maggioranza nel Parlamento e quindi questa maggioranza riteniamo debba essere utilizzata per risolvere i problemi quindi siamo lieti di avere sentito dal partito e più forte dalla maggioranza governativa che c'è questa volontà di andare avanti e quindi noi cacciatori daremo senz'altro il nostro il nostro sospetti
Non vi voglio prolungare oltre il mondo dalla caccia ovviamente non è diciamo Villa è un blocco granitico all'interno alle sue contraddizioni e le sue resistenze
Adesso comunali è stata riconosciuta come associazione benemerita del teloni
Stiamo farà approvare uno Statuto riteniamo che questo sarà un importante passo avanti nell'unità del mondo venatorio Italia però con questo segno cioè lunari sottolinea che l'unità del mondo venatorio sì reale verso il Potenza si estende se la gestione dalla legge di riforma sarà il comandamento numero uno e quindi anche con questo nostro impegno
Vi ringraziamo e speriamo che questa questione del referendum sia la prima ad essere superate e che via via tutte le forze politiche e sociali interessate all'applicazione dalla riforma facciano il loro dovere
Scusami
Allora è presente in aula il compagno Roberto Musacchio che è responsabile ambiente i Fondazione comunista lo ringraziamo per questa sua presenza
Così come ringraziamo l'onorevole Pittella membro della commissione Ambiente Territorio della Camera dei deputati
La parola a Prosperini vicepresidente nazionale della Federazione italiana nella caccia
Di solito nel Pecci soprattutto sci iniziava dicendo sono d'accordo con la relazione del compagno poi magari vinceva tutto l'opposto
Io eviterò di di fare questa premessa dicendo però in ogni caso che questo convegno ecco a me sembra
Che segnerà c'è una svolta profonda nell'approccio da parte
Del nostro partito al problema caccia gestione del territorio
Intanto per una prima questione molto importante la relazione compagno d'Italia ha messo definitivamente la parola fine
A quella discussione che ci ha impegnato per molti anni sulla positività della legge centocinquantasette quindi l'apporto che illo tempore il nostro battito dette
All'importazione prima e alla difesa voi della legge centocinquantasette
E quindi riconoscendo appunto la centocinquantasette quel carattere innovativo che ci permette appunto di parlare di più non più
Di suo la caccia ma di caccia e territorio questa credo che è una svolta molto importante che io la saluto con grande soddisfazione
Quindi caccia quali strumento certamente insieme ad altri diciamo così così in tuo così per gestire il nel territorio
Io credo compagni che al di fuori di questo concetto la caccia sarebbe isolata prima e battuta può e deciderò a conforto di questa tesi qualche dato qualche elemento
In questi cinque e ultimi cinque anni mi riferisco battuto dal novanta al novanta sei ormai lo possiamo chiamare concluso un punto di vista dell'annata venatoria
I cacciatori in Italia si sono ridotti o comunque sono diminuì di di quasi il cinquanta per cento
C'è chi dice il quaranta quarantacinque ma non è questo credo il tema su cui dobbiamo discutere
Qualcuno dice che questo è dovuto alla difficoltà dell'applicazione centocinquantasette imputazioni di Regione eccetera probabile
Altri dicono che le tasse di concessione autorizzatorio e quant'altro sono balzelli che sia sommate batterie certamente anche questo è vero in una situazione economica difficile ma io credo che l'elemento va ricercato soprattutto da un altro da un altro punto di vista l'attacco alla caccia sul fronte culturali subito in questi dieci anni ha fatto
Breccia
Soprattutto nelle nuove generazioni
Noi abbiamo fatto come operazione italiana Lagaccio dal proprio compagno Romei che segue per la federazione da caccia questo settore un lavoro di studio e abbiamo vinto l'età media degli ai praticanti l'attività venatoria della Federcalcio ma credo
Possiamo dire anche le altre associazioni giacché non la prendiamo il sessanta per cento del mondo venatorio quindi questo dato può essere sicuramente letto per intero mondo venatorio
è elevatissimo
Sono due dati che mi hanno colpito uno che conoscevamo già da prima gli addetti l'età media degli addetti agricoltura sono Stefano coi c'è qui ci vorrà dire qualche cosa dirigente della Coltivatori diretti attorno e cinquantotto punto sei mesi cinquantotto anni sei mesi
Questo è un dato preoccupante cioè fra qualche anno non avremo un'agricoltura di pensionati d'Italia con tutto quello che comporta anche dal punto di vista gestione territorio faune quanto alto
E l'età media dei cacciatori ENEL
Subirà in taluni casi anche questo dato già preoccupanti di per se stesso
Quindi rilegittimare la caccia da un punto di vista culturale come strumenti indispensabili per migliorare e potenziare le risorse
Presenti sul territorio
Quindi occorre una svolta per troppo sbotta me sembra che con questo convegno è venuta e quindi dobbiamo andare avanti gestione gestione ancora gestione
Per potenziare migliorare qualificare le risorse presenti sul territorio
E insieme risorse tutte le opportunità
Allora qui penultima cosa che voglio dire e concludo
Mi sembra che dovremmo meglio affinare una questione o comunque diciamo che rimane
Io non credo che nessuno Dinoi a la voglia passa di rileggere giorno dopo giorno le leggi c'è una centocinquantasette
è stato detto all'assessore molto bene che alcune regioni proprio alcuni mesi fa hanno recepito centocinquantasette però ci sono regioni che hanno recepita già da diversi anni ed è stato citato nel novantatré e nel novantaquattro voi ancora novantacinque
Ad esempio la mia regione lunga a riletto è previsto da leggi del ricevimento la centocinquantasette
Abbiamo fatto una ulteriore lettura perché ne svolte da questo punto di vista etico dopo su cui ieri sono veloci quindi è vero che noi dobbiamo difendere
L'impianto di questa legge centocinquantasette ma io credo che avremo la necessità non dico certamente domani ma di riandare a una rilettura critica pere recuperare all'interno di questa legge le modifiche che sono avvenuti a livello nazionale ma ancor di più in giro poi l'un con un fece a livello europeo allora sì è vero questo lo dobbiamo inserire qui ben un punto debole la nostra azione dentro l'orizzonte europeo
Governo europeo della caccia ma soprattutto governo europeo del territorio New World colgo l'occasione della presenza la compagna bando che così
Sì un sibilo voglio fare due esempi
Portando dei dati
Abbiamo due regolamenti comunitari il venti e settantotto il venti ottanta barra novantadue sono nati dovete regolamenti parimenti alla legge centocinquantasette
Regolamento comunitario avente settantotto significa in sostanza che la comunità europea prima e l'Unione europea adesso
Assegna i stati membri quindi lo stato membro alle regioni risorse
Ingenti per migliorare qualificare le produzioni agricole ed abbassare l'utilizzo della clinica in maniera indiscriminata
Che sì in taluni casi realizza sul territorio bene
Per quanto riguarda questo regolamento alla data del quindici di ottobre quindi due giorni fa
Il governo mi lo stato membro in questo caso l'Italia attraverso regioni utilizzato soltanto il quaranta per cento delle risorse ma cosa ancor più grave
Ecco un Regolamento venti ottanta che riguarda la qualificazione e la gestione del bosco del nostro patrimonio boschivo cioè per noi cacciatori la vita
Bene al quindici di ottobre
Di questo anno su mille miliardi che la comunità europea illo tempore ha stabilito e ha stanziato sono stati utilizzati dagli accento trentasei miliardi di cui trentasei una sola regione ci sono decine di regione che non hanno fatto progetti non hanno presentato idea hanno presentato alcunché
Prego naturale natura regione lunga appreso trentatré miliardi centotrentasei sul
Io non ho fatto norme Fulvia vere per una questione diciamo così come dire che di opportunità
Di opportunità greco anti conversione a farmi dare un polo sul week ecco
Quindi la grande sfida che noi dobbiamo lanciare soprattutto all'associazionismo venatorio e ho concluso è questa stanare l'inerzia l'ignavia
Presente nelle istituzioni
Quindi comunque attuali con questi
Opportunità noi potremmo certamente produrre più selvaggina selvatica ma soprattutto ecco il discorso che arretro profondamente d'accordo compagni Midali
Qualificare e migliorare la qualità della vita per tutti i nostri cittadini ecco che allora la caccia non è solo caccia ma è quelle cose che l'abitazione ci indicare che io concordò concluso io credo cari amici vedo
Amici
Dell'Unali della dell'Arci
Che su questo su queste cose che il mondo venatorio deve trovare una nuova unità
Capace di annullare quelle differenze dei bottega che tanto male fanno la caccia ma soprattutto lo fanno al nostro paese grazie
Bene io mi rendo conto dell'interesse del dibattito e dell'esigenza di esprimere molte cose però per far periti intervenire più gente proponiamo che gli interventi siano contenuti in un arco di dieci minuti non di più in modo che sono molti molto più numerose le persone che possono intervenire la parola a Katia Bellillo
Che è vicepresidente della provincia di Perugia ed assessore alla caccia e alla pesca della stessa provincia naturalmente
Siccome sapevo dei limiti del tempo purtroppo ho cercato di sintetizzare cercherò appunto di rientrare nei dieci minuti questo questa opportunità che ci è stata data dal Partito Democratico della Sinistra credo che estremamente positiva avevamo e abbiamo bisogno di più un momento di riflessione collettiva soprattutto per chi come gli amministratori coloro che amministrano la programmazione faunistica sentono appunto l'esigenza di un momento di verifica su quello che sta succedendo
Mi mi dovete permettere ancora appunto di esprimere almeno per perché il momento per le cose che ho ascoltato finora
Diciamo di esprimere il il mio giudizio la mia soddisferà il giudizio positivo a mia soddisfazione perché effettivamente dalle relazioni che ho ascoltato
Ci sono o sono emersi elementi estremamente interessanti una linea estremamente interessante sulla quale sicuramente possiamo continuare a lavorare per stabilire una ulteriore strategia in Comune rispetta questi importanti problemi
è chiaro che in qualità di assessore alla programmazione faunistica di una provincia as il mio la mia riflessione
Sì soffermerà molto sul ruolo delle Province che viene assegnato dalla centocinquantasette se mi permettete credo che possiamo dire che la centocinquantasette offre da alla alle Province un ruolo un po'di traghetta per Ricci
Dal diciamo dal vecchio dal vecchio sistema di caccia della novecento sessantotto che era fondata appunto sulla libera circolazione dei cacciatori in tutto il territorio senza nessun vincolo
A nuovo al nuovo regime previsto la centocinquantasette
Che secondo me appunto a due fondamentali essenziali pilastri che sono il primo la destinazione del territorio fortemente vincolato il secondo
La programmazione delle presenze dei cacciatori nel territorio
Beh questi due per elementi ci permette mettono l'utilizzo delle risorse ambientali senza contrasto con nell'obiettivo di tutelare l'equilibrio ecologico ambientale
E se mi permettete anche su un concetto che a me preme Sempre molto ricordare e sul quale diciamo riusciamo poi a lavorare per sviluppare diciamo l'applicazione della centocinquantasette e concetto che l'attività venatoria non è dannosa all'ambiente
Non è da tenere sotto controllo con acume altri diciamo interventi umani su questo territorio ma anzi può trasformarsi in risorsa che se se ben utilizzata può addirittura essere appunto risorsa per valorizzare il territorio allora consapevoli del ruolo delle Province in questa prima fase di avvio della riforma
E anche alla luce delle novità concettuali date dalla normativa la provincia di Perugia si è mossa per dare una prima attuazione della legge
Credo che l'elemento giusto che è stato qui aveva sottolineato l'elemento fondamentale che i cacciatori insieme agli altri può protagonisti del territorio diventi no i fautori della gestione e quindi il primo elemento al primo il primo intervento e l'attivazione degli Ambiti territoriali di caccia sono d'accordo le cose che sono state qui dette
Seppure le difficoltà per che la relazione ce la ce l'ha ricordata ma non mi soffermo insomma noi abbiamo fatto una certa scelta venti nominativi da da nominati dalla Provincia grandi difficoltà voi potete immaginare però ce l'abbiamo questo uno strumento fondamentale
è chiaro che noi dobbiamo dare ampio spazio
Agli ambiti territoriali di caccia affinché i protagonisti compresi quindi i cacciatori gestiscano direttamente in modo diretto il territorio nel contempo scaviamo costruito lo strumento tecnico amministrativo che ci permette la gestione del del territorio che il piano faunistico triennale
Beh il lavoro pesantissimo molto Complesso come potete sicuramente immaginare però questo è lo strumento fondamentale lo strumento fondamentale per avviare tutto il processo riformatore
E che questo noi abbiamo ritenuto non poteva essere fatto a tavolino né confezionato da istituti specializzati ma fortemente partecipato e costruito dalla collaborazione di tutti enti locali
Università associazioni soprattutto popolazione
Chiaramente il percorso
E c'è stato quello della massima partecipazione il rischio della massima partecipazione e anche che crea ritardi sul piano burocratico però noi siamo molto soddisfatti anche se gli affaticati però ci ha permesso questo percorso
Di valorizzare le opinioni di tutti in un confronto serrato sicuramente in alcune volte conflittuale
Ma che ci ha permesso di confezionare uno strumento che non cala dall'alto
E che non è in qualche modo diciamo vissuto in modo traumatico dalle realtà locali compresi gli enti locali Comuni ai perché poi voglio dire ruolo dei Comuni rispetto all'avvio della programmazione non è di secondaria importanza
Che comunque risponde ai bisogni che la realtà locali
E ritengo proprio per questo può aderire alle esigenze di trasformazione del territorio al raggiungimento degli obiettivi proposti aveva questo nostro piano è partito da una lettura scientifica del territorio
Che ci ha permesso di Hindemith individuare i quesiti che dal punto di vista ambientale e faunistico sono di pregio di rilevanza e di rilevanza faunistica ambientale su queste abbiamo attivato una tutela diffusa
Sì
Caratterizza il nostro piano lo dico con estrema forza cioè io rivendico la valenza ambientalista del piano che stiamo che abbiamo costruito costruito che stiamo costruendo
Proprio perché secondo la mia opinione siamo riusciti stiamo cercando appunto coi di ricomporre anche i conflitti di interessi che si muove intorno alla il piano dosando sapientemente gli istituti di tutela integrale come le oasi con quelli di produzioni faunistica costruendo quindi una una rete diffusa a pelle di leopardo delle zone protette e qui abbiamo diciamo e come vostro individuato nel loro interno le zone a caccia programmata
Costruendo di fatto un sistema che si arricchisce reciprocamente
Delle diverse azioni di gestione in sintesi si atteso a costruire un sistema integrato di tutela di produzione e di prelievo che tende in qualche modo ad armonizzare sul territorio interventi di programmazione della provincia degli ambiti territoriali di caccia tutto questo cercando di tenere uniti i soggetti non è cosa facile però questa è la sfida della centocinquantasette e su questo gli enti locali devono in modo particolare province devono cimentarsi
Allora tutto questo lavoro gli stessi risultati positivi individuati nella stesura del piano riattivazione degli Ambiti territoriali di caccia
Non ci deve però far dimenticare le difficoltà venali che troviamo tutti i giorni nella quotidianità nella piena centocinquantasei
Siamo d'accordo abbiamo accettato la sfida della attuazione di questa normativa cercare di trasformarla di interpretarla colle leggi regionali con i regolamenti
Abbiamo compreso anche l'importanza strategica della scelta politica che lui mi sembra
Ribadita
Però non possiamo sottacere e sono soddisfatta perché qui è stato fatto i limiti di una legge che sintetizzo troppo spesso si trasforma il Regolamento se non addirittura in prontuario e che proprio per questo limita e costringe interpretazioni in alcuni casi impossibile le Province e le le le Autonomie locali
Altro concludo dicendo che appunto ritengo in necessaria una riflessione questo è una prima Tampa possiamo continuare su questo perché sulla legge appunto andrebbe andrebbe fatta comunque una riflessione rispetto alle esperienze che faticosamente stiamo qui facendo io cito sono d'accordo con tutte le degli aspetti che sono stati individuati dall'assessore della dell'intera regione Toscana beh io cito uno per tutti il meccanismo della reciprocità
Io
Un anno di fatica lo sa bene anche l'assessore regionale
Gli assessori provinciali qui delle zone limitrofe alla provincia di Perugia abbiamo cercato di lavorare c'è qui mio collega di Terni Marino capo c'abbiamo della lente lavorato tanto abbiamo cercato di avviare un percorso con la Toscana no che si è si è proposta come terminale che le Regioni Lazio e Umbria per le reciprocità però abbiamo visto che così come non funziona proprio in quei territori come quello della mia provincia della mia regione dove per tradizione e cultura di caccia ecco è presente una forte mobilità insomma
Allora dobbiamo pensare a meccanismi diversi che pur salvaguardando il concetto della programmazione delle presenze
Permetta però l'agibilità di quei territori in quei territori dove si registrano le le presenze e delle delle specie ai quali i nostri cacciatori sono interessati
Altresì vero che comunque questa legge la centocinquantasette rappresenta un momento alto di equilibrio e di grande mediazione
Tra cacciatori e ambientalisti agricoltori enti locali perché il quarto protagonista non lo dobbiamo dimenticare appunto all'ente locale
Per cui ogni modifica ogni modifica può rompere questo rapporto per e che comunque se lo rompiamo ci può rigettare nel cause nella conflittualità che non serve a nessuno
Allora questo io ritengo è anche così come è stato sposto il problema della Moon della risoluzione
Dei temi posti dal dal referendum di Pannella mi sembra interessante col sembra interessante
Però mi preme ribadire questo abbiamo bisogno appunto proprio perché c'è questo equilibrio che dobbiamo difendere
Comporta una responsabilità di tutti i soggetti nessuno può permettersi ve lo dico brutalmente di riaprire i giochi cercando di far prevalere
Le proprie convinzioni a discapito degli altri no questo è tanto più opportuno all'interno delle forze della sinistra del diciamo di una coalizione che a responsabilità di governo in tanta parte
Del nostro territorio che anche Forza di Governo poiché nella sostanza credo appunto che anche le eventuali modifiche per superare il referendum stamane ho avuto una notizia
Che mi ha un po'tranquillizzato perché la proposta che avevo visto soprattutto l'articolo tre di quella proposta
Era veramente mi mi ha mi ha creato mirava molti problemi molti problemi
Mi è è stato detto che si è lavorato per superare lavoriamo ancora
Per capire soprattutto appunto che noi dobbiamo o non dobbiamo farci prendere esempio dalla fretta
Di qualcuno che crea delle apposta in modo veramente scientifico delle situazioni voi non li vogliamo dietro per paura per paura referendum era sicuramente evitato
Però non facciamo che poi eliminiamo delle questioni di principio fondamentali a alle quali credo che noi non possiamo possiamo appunto per delle di liste e cioè quello che la legge deve mantenere caratteri sociali della caccia e che non introduca elementi di privatizzazione
Forte dell'attività venatoria
Senatore
Ma a me pare intanto estremamente importante
Questa iniziativa che da un lato consente di fare il punto sulla applicazione della centocinquantasette e dall'altro anche su un punto estremamente importante che è la messa in discussione di questa legge perché di questo si tratta
Noi sappiamo non scopriamo nulla che quella legge
è stata ed è un punto di sintesi politica
Alta
E che però da un lato durante il Periodo delle vicende elettorali è stata messa in discussione da una parte delle forze politiche e dall'altra dalle punte più estremiste
Capaldi
Potrebbe dire anche le difficoltà in commissione qui al Senato
Che portano avanti ancora una battaglia ideologica
Pensando magari di modificare quella legge dal loro punto di vista
Io credo che questo sia un un lato estremamente negativo i referendum
E il punte anche dentro il mondo
Più ideologizzato del movimento ambientalista
Io credo che
Noi dobbiamo fare in modo che e questa legge venga applicata perché non è per gran parte applicata
Io metterei per primo il soggetto che diceva
L'assessore di Perugia adesso
Modo le Province e le Regioni
Che devono avere un ruolo da protagonisti assieme naturalmente al mondo venatorio degli agricoltori
E al movimento ambientalista
Questi quattro soggetti perché c'è la questione della gestione del territorio dell'ambiente che in primo luogo per l'uomo ma poi naturalmente per l'attività venatoria
E allora le risorse
Si son fatti degli esempi a livello europeo ma le risorse
Derivanti dalle tasse regionali
Le risorse derivanti dalle tasse
Dello stato
E gli interventi nell'ambiente del territorio e chi se non meglio gli agricoltori cacciatori e gli ambientalisti questi soggetti e chi è al governo del territorio per esempio nelle Marche io abito nella provincia di Pesaro e Urbino
E Laden lega per la pianificazione territoriale è stata data alle Province il governo i piani di coordinamento territoriali
Lui i elaborano le amministrazioni provinciali e quindi il governo del territorio
Deve essere fatto insieme a questi soggetti e quindi un ruolo da protagonista secondo me dei Comuni delle Province delle Regioni
Di capacità di attuazione di questa legge queste il punto perché l'assessore regionale
I per i Cioli
A mo'fatto un'analisi molto attenta e puntuale
Ed è chiaro che ci sono da un lato anche diverse proposte di modifica dal punto di vista dei cacciatori
Ci sono diverse proposte dal punto di vista degli ambientalisti
Io credo che noi dobbiamo fare in modo che questa sintesi politica importante sia attuale seconda questione molto rapidamente le difficoltà badate che non è che noi dobbiamo avere chissà quale merito no perché abbiam preso un testo che era sostanzialmente testo navi eccetera l'abbiamo presentato rapidamente
Alle difficoltà non sono state poche non sono ancora poche anzi Capaldi sta facendo un lavoro egregio perché intanto abbiamo dovuto convincere quelli che avevano sostenuto aveva raccolto le firme insieme a Pannella
E poi anche dentro la coalizione di governo qualche problema no qualche problema
C'è stato e c'era
Io credo che siano superabili queste difficoltà oggi abbiamo avuto un consenso molto vasto molto grande
Penso che si possa portare e naturalmente
Anche per questo credo che sia importante questa iniziativa
Del PDS ma
Di tutta questa parte importante che ruota attorno a lato centocinquantasette anche perché superate
Le difficoltà se riusciamo a superarla rapidamente al Senato poi c'è l'altro ramo del Parlamento
La Camera e dei deputati quindi credo che sia importante anche la presenza di importanti autorevoli dirigenti nonché ecco della Bandoli che egli naturalmente svolge una funzione di rilievo anche nel parlamento non solo nel PDS io voglio dire l'ultima cosa che va nella direzione che ho detto però l'altra proposta di legge che insieme ad altri senatori abbiamo presentato e cioè quella che attribuisce alle Province il cinquanta per cento delle risorse
Che e vengono pagate
Allo Stato
E badate non sono solo per la caccia lo dico perché noi questo punto di incontro con gli altri mondi
E questa sintesi politica alta unitaria dobbiamo mantenere
Sono per interventi nel territorio nell'ambiente
E naturalmente solo così naturalmente riusciremo ad avere un rapporto in unità con tutte le altre forze politiche comprese alcune per la verità poche devo dire anche dal movimento ambientalista che ancora fa una battaglia ideologica
Contro e per chiudere la caccia perché non è altro che questo il referendum Pannella ritornando indietro nel tempo a vicende che tutti noi conosciamo per cui ecco non modificando la centocinquantasette non toccando anche questa proposta di legge la centocinquantasette ma bensì
Facendo una cosa che era prevista dalla centocinquantasette attribuendo ai fondi alle amministrazioni provinciali
La parola affermare Riello presidente nazionale dell'ARCI caccia
E il sindaco vaglio immense
Gico avventura la quale mi sono cacciato
Compagni voi mi scuserete se io porto una nota forse un po'più preoccupata di quanti più ne hanno parlato molto impressione che non solo fuori di qui
Ma forse anche a qualcuno in mezzo a noi
In qualche modo sfugga ancora
A mio avviso il profondo valore di questa legge di cui stiamo parlando dalla centocinquantasette
Qualche accenno su questa preoccupazione che sono anche da parte di Pellicioli è parso di capire
Perché dico questo perché il mio sospetto deriva dal fatto che nonostante un quadro legislativo radicalmente mutato
Ancora persistono vecchie dispute e mascheramenti che esprimono a mio avviso culture son passate o indifferenza politica e intellettuale rispetto al nuovo
La vera finalità della riforma a mio avviso che fra l'altro una finalità come è stato detto dalla comunità europea
Ebbene espresse dall'articolo uno della legge
Tutelare la fauna
Ripristinare creare instabilità
Questa è la vera finalità dalla legge
Per questi obiettivi oltre a prevedere incentivi che andrebbero meglio utilizzati anche per sostenere l'impegno agli agricoltori
Si affida alle Regioni alle Province attraverso un percorso di forte decentramento istituzionale
Il compito di elaborare piani faunistici come è stato ricordato capace di programmare le destinazioni di uso del territorio
Solo in questo contesto solo in questo contesto e nelle prescritte compatibilità e prevista la cessione dalla fauna
Tale gestione promossa principalmente dai Comitati unitari di Trigoria ticinesi
Prevede non solo il prelievo di risorse ma un responsabili impegno per produrre fa una e ambiente
Ai cacciatori come gli ambientalisti e ai coltivatori
Si affida dunque un nuovo ruolo
Non di passivi consumatori ma di fabbricatori di natura
Questo ruolo di rivela di straordinario che va rilevanza
Al momento non mi pare sia stato colto appieno dalle varie categorie interessate
Basti pensare a un impegno che non trova adeguato da parte degli amici ambientalisti tanto per dirne uno
Da qui allora derivano per nuovi su cui gravano
Decisiva responsabilità
Pesanti i compiti di dialogo e di iniziativa
Nonostante i passi innanzi faticosamente compiuti soprattutto nell'ultimo anno negli ultimi due anni come ricordava peggiori
Il quadro d'insieme resta infatti ancora confuso
A ciò contribuisce un referendum ambigue strumentale
Che con un quesito non univoco
Quindi disco discutibile dal punto vista la legittimità
Si propone come Fini oggettivo quello di imporre una caccia mercantile consumistica
E come intenzione remota quella di cancellare l'esercizio venatorio dà la sua versione democratica per farmi appannaggio di censo
Detto referendum che è diretto a sopprimere ne hanno parlato vitali per riccioli altri l'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile costituisce in effetti un rovesciamento dello schema pubblicistico con la riforma
Perché annulla il principe dalla programmazione rivolta la difesa e lo sviluppo delle risorse naturali
E con un salto nel passato ritorno al lusso escludenti Ariosto di cui all'articolo settecentododici del codice civile del mille ottocentottantacinque
E cioè una concezione assolutistica della proprietà sconosciuta nel nostro ordinamento
Tale anacronistica protestato altronde potare sbocco solo a un'Expo a un irresponsabile prelievo di fauna dettato unicamente dalla logica del profitto
Di fronte a tale manovra palesemente reazionaria la risposta democratica a mio avviso è stata inadeguata
Occorre perciò ora corre in qualche modo ai ripari non solamente con iniziative legislative ma con un forte dibattito culturale
Per salvare la programmazione occorre intanto evitare il bene il vortice del referendum
Sono d'accordo con quanto è stato quindi Obiettivo urgente quindi da perseguire e quello che la rapida approvazione in Parlamento di una legge che pur abolendo l'articolo otto cellule coi civile
Rafforzi l'articolo quindici dalla centocinquantasette che fissa appunto la nuova disciplina di accesso ai fondi onde concretamente consentire la pratica venatoria
Capaldo che ha parlato io sono d'accordo con lui anche se il testo mi pare richieda qualche qualche correttivo del quale si potrà poi parlare finse
L'alternativa non potrebbe essere altro l'alternativa alla liquidazione dei ferendo ma c'è un pauroso contenzioso politico tra Stato centrale e Regioni e società
Perché a livello di Regione abbiamo le leggi e né e né nelle e le e le leggi richiamo a ciò cinquantasette che prevede l'articolo con quindici parla appunto in modo di accedere alla proprietà per esercitare la caccia
Si aprirebbe un contenzioso è una situazione caotica senza precedenti
Compito primario però a mio avviso resta quello dell'applicazione della riforma
A tale fine ognuno deve fare la propria parte i ministri competenti debbono assolvere alla loro funzione mai assolta fino a questo momento di impulso anche attraverso staff più idonei
E che ebbe non riferiti al Parlamento
Per metterlo in grado di ad esercitare il suo potere di controllo
Le Regioni le Province che costituiscono l'architrave su cui poggia la riforma debbono coordinandosi tra loro
Dare prova di saper esercitare al meglio il nuovo potere di programmazione loro attribuito
Nuovo potere di programmazione a loro attribuito
Anche attraverso eventuali modifiche normative sua quali sulle quali sarà però bene
Discutere perché ciò
Anche Prosperini ha parlato
Momento fogge
Perché le modifiche da apportare
Devono sospinge in avanti
Non devono come dire farci ripetere vecchi percorsi è vecchia discussione
E così le categorie interessate
Oltre alle regioni oltre alle Province coltivatori persone il perno del discorso che stiamo facendo
E ambientalisti in verità già impegnati in vario modo ma in ogni caso molto al di sotto delle attese ed è necessità
Anche la sua azione venatorie
Nonostante lo sforzo compiuto né indicare perfino nel dettaglio le possibili soluzioni a dare alle varie questioni e nel lavorare e di conseguenza facendo le battaglie che abbiamo fatto
Non mi pare si siano dimostrate del tutto all'altezza del compito
Basti vedere il tipo di dibattito che ancora c'è del mondo venatorio
La gestione gli attici pone problemi nuovi
E pretende una unità più avanzata
Il discorso sarebbe molto lungo e prima o poi occorrerà fare
Se l'associazione vogliono avere un avvenire devono capire quale sarà quale deve essere il nesso per l'appunto con la vita dei cacciatori che si svolgerà negli attici
Il dice non ci siamo nonostante i passi avanti di cui ha parlato anche nell'Ode non ci sia
Tra l'altro il mondo venatorio già che questa questione è stata posta in altro modo io voglio porlo al mio punto di vista nel suo insieme ancora collocato con posizioni diverse all'interno del Coni
Io sono d'accordo con i passi innanzi che sono state ricorda dico Danny Lounani è stata riconosciuta come associazione benemerita ricorda benissimo
è mancata però filoni finora cioè che parliamo in sede politica una generale per quanto articolata riforma dello sport
Ne va avanti la proposta di legge alla Camera
Relativa alla costituzione di una confederazione comprendente tutte le associazioni venatorie riconosciute che pur rimanendo autonome siano tutte presenti nel Comitato olimpico in luogo di una sua organizzazione però solo se nel calcio in parole
Su questi punti ho concluso
Applicazione corretta integrale a centocinquantasette superamento del referendum
Più coerente impegno per rafforzare il fronte riformatore importantissimo di cui parlava Bill un momento fa e l'unità dei cacciatori occorre concentrare la nostra intelligenza nostra opera dando segnali di novità e di forza
Siamo tutti ingaggiati in un'ardua battaglia per lo sviluppo democratico del Paese ebbene credo che quando si combatta si combatte tutti i dubbi debbano risolversi in obiettivi da conquistare
Quando si dirigono grandi operazioni di massa i dubbi dobbiamo trasformare Obiettivo
E allora se questo faremo avremo creato le premesse per andare ancora avanti grazie
Allora compagno Roberto Musacchio membro responsabile della settore ambiente della rifondazione comunista grazie proprio brevissimo saluto eppure brevissimi flash l'assoluto mi scuso con Franco sfogliato ritardo non ho potuto sentire l'azione che leggerò sono le novità dove ti ho partecipato al corteo
I lavoratori Olivetti lo voglio dire perché sento che questa sera sicuramente c'è una grande sensibilità rispetto alla condizione drammatica del mondo del lavoro coautori dell'Olivetti che rischiano il licenziamento
Rispetto alla crisi di un settore nuziale che altrimenti dovrebbe essere strategico in questo Paese
Brevemente due flash ottetto
Noi abbiamo credo con la necessità di come dire a rilanciare con forza in questo Paese una battaglia su una diversa qualità del rapporto l'ambiente e sviluppo mondo venatorio se molto interrogato su questa questione ha fatto dei passi in avanti importantissimo credo che c'è una grande battaglia generale
Profitto c'è anche Fulvia che concluderà insomma la commissione territoriale di questo paese è devasta penso in questi giorni di maltempo e così via non solo per il maltempo e per la perturbazioni ma per le condizioni di disastro ecologico che si sono determinati passerà di questo paese è come dire noi siamo in una condizione di emergenza conti
La quale incide anche sull'attività venatoria perché evidentissimo che con queste situazioni strutturali
Le condizioni per poter accedere all'attività venatoria vengono sempre più mezze in con condizione di Como di compromissione credo che questo sia uno dei fattori non secondari rispetto alle difficoltà appunto di permanenza dell'attività venatoria stessi
Lo dico perché questa logica vecchia diciamo così di cementificazione di devastazione del territorio
Ancora rischia di andare avanti sono moltissimi i progetti diciamo che si muovono in questa direzione credo che proprio dal mondo venatorio cosa aveva un contributo affinché anche dentro questa maggioranza e questo governo mattutino
Le esigenze che sono presenti di un cambiamento radicale di queste scelte di tutela del territorio che serve non solo per fare attività economiche ma anche per l'affare attività culturali come quella che voi rappresentate
Seconda questione siamo impegnati contro referendum pare Pannella io lo consiglio proprio porre freno pessimo perché proprio lo spirito non è neanche cassa si Cassano è proprio la privatizzazione selvaggia questo è si è visto anche dal modo in cui si è mosso
Pannella credo che sia solamente importante evitare questo referendum uscì ci sia ci porta indietro nel tempo ape che Timi discussioni e voi a questo spirito dietro
Io credo che il punto sia come appunto agire legislativamente credo che possiamo ulteriormente limare alcune questioni che sono state già aperte e mi pare che anche nel senso di questo dibattito stiamo affrontando le queste vicende per arrivare a una soluzione legislativa che anticipa referente
Però voglio sottolinea un altro punto
Questa cultura privatistica Stendhal davanti pesantemente paesi questo era anche il dubbio che noi abbiamo uno suo principale duecentocinquantasette quando punto esprimiamo voto contrario ma va al di là della questione dell'attività venatoria
Il mondo venatorio a questo punto Rizza in controtendenza perché punta a una gestione collettiva sociale il rapporto con gli altri di un bene collettivo come quello territoriale
E in una logica in un mondo che va in tutt'altra direzione in cui dappertutto c'è una spinta la privatizzazione selvaggia di come dire dell'economia dei beni di questo paesi e allora io credo che anche da questo punto di vista c'è un ponte diceva bene ferma dietro dobbiamo fare una battaglia culturale e battaglia culturale anche dire che non è come dire
Tutto il privato è bello punto vengo dall'Olivetti visto la gestione privata anche condiziona portava ma non perché penso a qualche sa quali statalizzazione l'economia ma un settore come il territorio che deve essere utilizzato come bene collettivo appunto ha bisogno di una logica collettiva e quindi questa battaglia culturale il mondo venatorio la può fare sul proprio terreno ma contribuendo una battaglia che io credo serva a tutte le forze progressiste e di sinistra questo Paese
Grazie ancora dell'invito buon lavoro
La parola l'assessore regionale dell'Emilia Romagna Guido Tampieri
Siccome abbiamo privatizzato gli anticipi
La proposta
No io volevo mi limitai a testimoniavano apprestamento Alitalia Fulvio per questa iniziativa
Se ne avverte il bisogno anche perché siamo di fronte pongo a me stesso ma anche ai nostri potenziali interlocutori parlamentari questa riflessione
C'è bisogno anche tra le sedi delle istanze parlamentari e le regioni che come voi stessi avete sottolineato sono l'organismo assieme alle Province preposta a dare attuazione alla normativa tradurla anche in termini culturali colto che operative
Io credo che la riflessione sul funzionamento vero no di questa normativa dovrebbe necessariamente vedere questo momento di di confronto
Quanto meno diciamo come come testimoni privilegiati del dello stato dello stato delle cose
Se è vero che tutti mi pare ci facciamo ci rifacciamo a quel principio con l'assunto in base al quale anche per la centocinquantasette è bene fare poi verificare sperimentalmente e poi alla fine correggere ciò che non non va lo dico perché non sarebbe inopportuna diciamo una verifica un'altra le istanze parlamentare e quelle regionali anche su questo anche su questo argomento
Mio sulla centocinquantasette o questo opinione noi veniamo da tre anni dopo lo dico così su tre anni dopo nel quale è stato possibile lavorare perché c'è stato una riconquistata condizione sociale per poter lavorare
I dieci anni che avevamo le spalle sono stati anni devastanti per tutti non solo per il mondo venatorio ma per l'ambiente e tutto il resto perché non c'erano le condizioni per conferire o per attività
Ad una confronto che non è mai diventato Dialettica e quindi ha istituito le posizioni e portato alla fine alla alla in azione
La centocinquantasette una difficile anche qui io sono sempre per essere cose molto esigenti con se stessi diciamo e generosi verso gli altri che è sempre un ottimo esercizio
Ci sono regioni che oggettivamente sono trovati in difficoltà
Non la mia non altra che venivano già da un'esperienza di gestione sociale
Ma per alcuni territori del nostro Paese abbiamo parlato di cultura di mentalità eccetera non solo per quei cacciatori per gli agricoltori ma anche per quelle istituzioni il salto è stato un salto nettamente rilevante
Chi avesse sottolineato questa difficoltà vuol dire che non aveva ben compreso l'innovazione culturale che era insita nella legge centocinquantasette che oggi qui ci troviamo assieme assieme a valutare la discussione di oggi mi conforta anche per un altro aspetto mi riempie di soddisfazione
Perché fa anche diciamo giustizia di giudizi frettolosi
Che si espresse all'indomani della centocinquantasette una parte dei quali permangono attori in campo ma sono state in grande misura rimossi
Giudizi frettolosi sulla politica perché io con molto più occasione dire consiglio a centocinquantasette nella condizione data un capolavoro della politica in primis a favore del mondo venatorio
Perché il mondo della caccia
Entrato in un referendum come agnello sacrificale
Ne è uscito con l'istituzione di un ruolo moltiplicato questo è un vero capolavoro da politica non averlo capito allora forse non averlo capito oggi come ancora mi accade di sentire mi pare che sia un segno proprio di in intelligenza rispetto al tema lo dico anche quei cacciatori con episterno Scredo fossero Tares
Mi ha fatto di recente un'iniziativa Milano tra Regione ho sentito applausi a scena aperta
Ad una persona l'attuale titolare dalla dalla responsabilità alla presidenza della Commissione dritta Proteo Lombardia che in quell'occasione ammesso sul tavolo un cumulo di Dio sia per le moderne
Che hanno purtuttavia raccolto l'applauso
Ho qui a Terni che mi può confortare di una parte del mondo venatorio che lì era presente
Dobbiamo quindi decisamente voltare pagina su questo su questo versante lo dico perché
Una nuova cultura quella alla quale tutti ci richiamiamo noi non si è ancora ferma
Ha ragione sommaria non c'è dubbio che su questo punto dobbiamo ancora approfondire gli elementi di riflessione
Culturalmente un'idea consumistica non la sta introducendo adesso Pannella che pure li introduce con insomma con tutte da come lo sono faccio che accomuna mi alle cose sulle crete fatto ma è ancora presente al mondo venatorio
Se vogliamo vedere le cose così come sono
Questo significa che sia il campo pubblico leggi le istituzioni sia il campo privato inteso come i soggetti protagonisti soggetti attivi protagonisti di questa vicenda
Devono proseguire un'azione di confronto che cerchi di metter radici più sostanziose di quanto non siamo riusciti a fare fino ad oggi
Lo dico perché è un banco di prova per tutti lo dico anche un amico Prosperini
Certo che ci sono limiti istituzionale nell'aver attivato questo quella legge o questo o quel Regolamento ma ci sono anche limiti applicativi
Noi che in questa regione in Emilia Romagna abbiamo posto in essere una struttura di Carate privatistico mosso solo da questo elemento non dava un astratto diciamo antinomia tra trattata pubbliche privato ma perché noi siamo convinti che questa legge questa legge una legge siffatta
Di protagonismo degli attori e dunque di partecipazione può vivere o morire
E dunque abbiamo detto qual è la formula più estrema
Forzando anche la stessa lettera e probabilmente anche lo spirito della legge che può consentire di fornire il massimo di energie partecipative il massimo della cava è attività da parte dei soggettive
è una forma di Carate privatistiche
Che fatte salve alcune del mio comportamento poi riconoscenti nell'ambito delle finalità pubbliche da perseguire quindi non sto pensando che a mente ad un'istituzione che si ritrae dalle funzioni che sono sue proprie ma che riconsegna sul territorio queste funzioni da questo punto di vista io lo dico non sono neanche d'accordo con chi diciamo a assume la differenza interpretativa nella regione sui territori come un limite di questa legge
Io non sono convinto di questo
Sono convinto che nel territorio deve il territorio debba essere una fucina un crogiuolo di incontri di modi di pensare che sono diversi da realtà a realtà e lì vanno suscitate queste energie positive così da quota e poi ci sarà anche competitività chi doveva esser relazionalità tra le varie esperienze che si pongono in essere ma questo secondo me deve essere rifatto caratterizzante
Di una cultura che voglia essere veramente padrona del territorio come io dico agli atti ci come coltivazione del territorio senso fanno isolatore per far prendere corpo a quella che ancora non c'è
Se non grazie ad azioni benemerite una vera e propria politica faunistico ambientale che ancora lontana dall'essere posta in essere
Per questa politica via agricoltori sono assolutamente fondamentale
Io non so come la si pensi
Io credo che questa legge senza agli agricoltori
Ma non solo senza che gli agricoltori mettano a disposizione i loro terreni per una fruizione pubblica e questa è già una precondizione no posso dire ma per una partecipazione convinti attiva perché ci sono tutta una serie di politiche di Carate anche comunitario ci sono gli andamenti complessivi dell'agricoltura che va in una certa direzione
E che le bello essere viceversa convintamente piegate in un'altra direzione perché il moto spontaneo dell'agricoltura è così da decenni è quello di uno sfruttamento intensivo del territorio non è allora dobbiamo andare contro natura da questo punto di vista cercando di aprire dei varchi che sono parte culturale che si spostano anche con le nuove dinamiche produttive che debbono può essere posta pessima ripeto questa presenza è assolutamente fondamentale
Io non sono per dare questa presenza per perduta sull'altro versante
Credo che sarebbe un errore gravissimo noi dobbiamo come istituzioni e come soggetti attivi il territorio in primis il mondo venatorio operare delle strategie politiche nei confronti di questi settori
Strategie politiche che debbono investire la piena lo dico così la piena applicazione centocinquantasette su tutti istituti anche qualificate privatisti
Anche questi sono segnali di sensibilità e di possibilità locuzione rispetto a un mondo che non è vero sia passato tutto dall'altra parte
Io considero che la centocinquantasette ho concluso
Sia io la chiamo così un vero e proprio baluardo della caccia esercitata in spazi pubblici
Se cede la centocinquantasette se non ce la facciamo con la centocinquantasette le porte della privatizzazione saranno assolutamente spalancata
Io ho definito a suo tempo la centocinquantasette come una sorta di forza di interposizione come accade nei conflitti per ora è questo
Ed è anche la prefigurazione di un terno Lenno favorevole alla nascita di una nuova parlate chiedono alla cultura
Ma il fatto che il terreno sia sensibile non significa che questa nascita del no nuovo cultura sia cosa fatta perché UPA seminato appropriatamente bisogna lavorarci quotidianamente con abnegazione con intensità per cercare di ottenere quel tipo quel tipo di risultato
Il referendum ha disinnescato
Perché non è pericoloso il referendum in sé pelle Catricalà è pericoloso molto più dell'altra volta il contesto nel quale questa referendum si inserisce il contesto dell'altra volta lo ricorderete era un contesto affaticato nei confronti d'istituto referendario
I referendum di accompagnamento non era un referendum trascinanti
Se questi referendum avessero ad accoppiarsi ad altri referendum ma anche di carattere supera di ben altra portata e forza attrattiva e la gente andasse a votare io ritengo ci sarebbero dei rischi
Con buona pace di tutti coloro che l'altra parte hanno gridato alla vittoria mentre era semplicemente uno scampato pericolo perché quegli elementi culturali
Antagonisti a quelli possibile posti in essere con questo ne fanno il pannello o con l'altro non sono ancora così saldi da potere ragionevolmente sperare di cioè avere la ragionevole certezza di potersi affermare questo verranno quindi io sono
Per sottolineare al di là del di evoca fatto prima circa l'esigenza di avere almeno un momento di confronto
E per apprezzare il lavoro che i nostri parlamentari stanno facendo mi pare sia l'impianto giusto
Pongo solo due questioni una dalla quale non ho nozione perché non è la percezione dirette e quindi giocoforza mi affido alle considerazione che sono portato è stata portata nostro tensione
Un attimo un attimo fa adesso lo dico cose
Se dovessimo lavorare in un contesto che ci consentisse di portarlo avanti in questo modo
Io direi che la cosa più utile da farsi in questa situazione sarebbe di preservare la centocinquantasette
E contemporaneamente di aiutarla a procedere in avanti
Perché la centocinquantasette umani sono stili in cui torna gli elogi ma non è la migliore delle leggi possibili ci sono spazi di perfezionamento capisco però quello che è andato
Se c'è un'apertura rischia di diventare una guerra di tutti contro tutti non porta nessun atto
Io mi interrogo Soleri interno quei pongo questa questione potremmo anche rifletterci in altre occasioni mi chiedo se
Senza toccare diciamo
Gli assi portanti dalla legge centocinquantasette
Non fosse possibile tentare provarci almeno con l'Istituto nazionale la fauna selvatica dal costo delle considerazioni che faceva Mirko per riccioli è possibile oggi farlo a vere un pacchetto di accorgimenti tecnici
Meramente tecnici che non tocchino gli assi di riferimento ed è possibile
Rispetto ai Nuccia atti è posizioni chiaramente occhi solette
Contenute una centocinquantasette se nel ribadire gli assi del riferimento nel non toccare lasciare inalterate sono d'accordo che queste siano le condizioni
Col supporto e sostegni univoco da parte dei perse dove poi c'è una rappresentanza anche di diverso colore
Dal punto di vista dalla dalla dal della della della dilazione operative se non si potesse su alcune poste normative karate tecnico cogliere l'occasione per fare un passo in avanti io non lo so se è possibile o no io
Credo che si una verifica che probabilmente varrebbe varrebbe la pena varrebbe la pena
Di fatto
Ultima questione proprio un appunto sono stroncato anche troppo troppo lungo è questa questa
La questione dell'unitarietà delle politiche sul territorio e quindi l'assunzione diciamo in un orizzonte comune delle politiche faunistico territoriale che si svolgono cosina le aree libere come nei territori dei parchi
Sono d'accordo che questo sia un problema
L'unico suggerimento che voglio dare che forse il modo migliore per poter approvare ad approcciare un tema così delicato come quello di vedere di andare a questa comunanza di politiche sia bene parlare anche solitamente meno logici eliminare il termine caccia nei parchi
Io credo che questa solo terminologia sia un dato il carattere preclusivo dato che nessuno di noi credo
Sia realmente convinta si vada a caccia cos'è gli assunti diciamo teorici Gaza viaggia fissi tagliata fissati prima Pelizzoli ma pur tuttavia credo che un passo in queste detrazione sia dato a credo anche di poter dire dalle Toro disattento quale sono perché non un esperto che diciamo le posizioni più evolute
Dell'ambientalismo a livello internazionale confluiscono in questa direzione
Confluiscono c'era direttore di non isolamento dal contesto territoriale delle aree che hanno un maggio bisogni protezione
Richiamandosi a questo aspetto Polo probabilmente in termini di politiche di prelievo selettivo finalizzato che sono un'altra cosa la caccia potentato sì non credo che sia questo il momento più più indicato ma secondo me in una prospettiva futura possiamo provare anche a ragionare sotto questo versante
Dunque abbiamo
A disposizione utile diciamo ancora quaranta minuti
Per fare gli interventi poi passeremo la parola
Per le conclusioni e ci sono cinque richieste d'intervento io credo che se coloro che vengono a intervenire contengono un po'è i tempi gliela facciamo a fare intervenire tutti e cinque i richiedenti
La parola a Lucatelli consigliere nazionale della Federazione italiana della caccia
Io credo che sulla centocinquantasette interloquire negli interventi precedenti abbiano già sviscerato il tutto
Iniziativa del partito in ordine alla caccia e la gestione del territorio
Affonda
Eticamente in quello che è il momento degli attici ovverosia gli ambiti ed evitare di caccia della loro gestione
Due sono i limiti
Che emergono e sui quali credo in sede politica debbano essere presi e riaperti rimeditata i una serie di punti
è evidente che la centocinquantasette si scontra con un'altra legge venuta successivamente che la legge sui parchi sì gli altri nove quattro ma che poiché è una legge cosiddetta ambientalista
Che non ha riscontro nelle altre leggi europee
Senza andare a disturbare l'miliardi con la citazione di un'altra di altre legislazioni basta pensare così nel parco della Camargue così nel parco delle troppo il parco del Garda estivi
In Spagna che sono cose ben diverse che coinvolgano le popolazioni che luoghi in ogni loro aspetto in ogni loro configurazione compresa la caccia non per andare a caccia nei parchi ma compresa la caccia
L'altro aspetto e mi ha un po'colpito che in sede propria di partito politica
Secondo me si dovrebbe affrontare un minuto di più e chi è il soggetto cioè questo mondo caccia questo mondo dei cacciatori normativizzate legislativi za compresso obbligato a tutta una serie di percorsi respingerlo che forse ci stava già arrivando da solo ad un'evoluzione verso un mondo che non è più quello che la retorica passata cioè l'uomo cacciatore il cittadino cacciatori io credo che oggi sia una risorsa che senza andare sulla retorica film vietati ai cacciatori che si alza la mattina e il calendario sia un qualcosa di diverso forse di unico non residuale non residuale
Io non credo nemmeno qua questo grande scontro fra il cacciatore e il e gli agricoltori che forse più nelle rappresentazioni nelle rappresentazioni nelle associazioni rappresentative che negli stessi sessanta per cento dei cacciatori sono anche agricoltori o comunque per un motivo o per un altro legati alla caccia statistiche lo dimostra
Ecco su questo punto a livello politico a livello partito questo tipo di cittadini questi cittadini cacciatori secondo me dovrebbe essere rimeditata o nel passato non è stato così dovrebbe essere di meditato perché è un cittadino diverso da quello che desidera gli hamburger di McDonald e che forse le partite della domenica
In negli aspetti dell'ambiente negli aspetti la conservazione natura ma nella spetti del fare territorio fare natura sul cittadino cacciatore
Diciamo che c'è stato un po'troppo pudore ad aprire un dibattito che non è un dibattito sociale ma un dibattito di veramente rivalutare non solo di tollerare ma di rivalutare
Questo spaccato la società grazie
Parola l'avvocato Maffioletti
Dunque io concordo con moltissime delle cose dette
Soprattutto le cose dette una ferma dirlo anche queste decretano
Da ultimo oratore però vorrei dire un paio di questioni sollevare come se avessi davanti non una platea di consenzienti ma una platea composta in prevalenza da sostenitori del referendum
Certo ci sarebbero i fischi se all'estero
Contestazioni però è un
Un pretesto riusciamo una
Un modo per affrontare un problema fondamentale che è quello della
Del rischio che per tutti qui è stato gettito presenta il riferimento e quindi un discorso ai promotori che dovremo fare
Ciascuno di noi nelle forme che ritiene opportuno
Io sono d'accordo conferma Riello per esempio che c'è la questione fondamentale dell'attuazione la centocinquantasette che il vero nodo abbiamo detto tutti
Il referendum ci porterebbe indietro perché ancora il vecchio scontro sulla vecchia tematica
Però io dico che dobbiamo assolutamente chiudere la controversa questione del referendum prima chiudere quella non avviene su un varco sulla centocinquantasei ragioni relatore che della legge che questo mi pare il punto essenziale chiusa questa questione si può affrontare
Un problema che colora centocinquantasette che non è legislativo prevalentemente e attuativo perché questa è una legge che non richiede un'attuazione amministrativa vorrei dire burocratica che non voglio ma disprezza le debolezze che sono essenziali per applicare l'attività dell'amministrazione però non richiede una esecutività amministrativa ma richiede una un grande una grande spinta dell'associazionismo in tutte le sue forme che si deve battere in sede regionale e provincia detto questo torno al discorso iniziale il referendum basta questa legge
In attesa che si sviluppi con virulenza come al solito ricorrenza pannelli Diana la polemica sullo scippo del referendum sulla frode legislativa dobbiamo guardare strutturalmente a questo problema se questa legge basta ad evitare il referendum
Perché è vero che obbedisce alla risposta fondamentale che è contenuta nel quesito che quella di abrogare ottocentoquaranta del Codice civile
E questa legge abrogato ottocentoquarantadue però aggiunge l'articolo che riguarda l'introduzione del principio della silenzio assenso all'accesso al fondo
In base al mancato recavamo fatto vale dottore al piano faunistico venatorio queste principio che già è contenuto implicitamente della centocinquantasette con la proposta in esame non facciamo che rendono esplicito e secondo me questo basta perché la rilevanza della volontà esistente dell'agricoltura cioè l'interesse l'agricoltore e rilevante giuridicamente del resto il codice civile non è che chiede
Il consenso espresso dice non può incredibili
Quindi lo agricoltore deve tollerare l'ingresso al fondo lo tollera non è detto che questo sia il principio del consenso espresso per consenso attivo del consenso partecipato
è un divieto di impedire che acceda il cacciatore per l'esercizio venatorio
Quindi siamo in presenza di una comparazione possibile tra il silenzio assenso contenuto una proposta e una consenso implicito che è dato dal Codice Civile con la prescrizione che l'agricoltore non può impedire l'accesso al fondo
Qui sono paragonabili queste due queste due questi due principi e quindi giustamente la legge può intervenire in questa maniera va nella direzione del referendum che questo che si richiede
Che la legge che interviene prima che sia celebrato impedisce la celebrazione stessa se va nella direzione dei perché dell'intento abrogativo
E qui c'è un altro problema io ritengo che a questo fine
Ci sia il il bisogno proprio perché questo principio giuridico questa conseguenza giuridica del mancato reclamo abbia una sua effettività nell'ambito dei diritti che sono regolati dal Codice civile limitazione la proprietà privata
Si presuppone che ha come elemento il la necessità che sia pubblicato l'intero piano faunistico venatorio con le stesse modalità
Troveremo la forma troverete la forma per farlo
Però oggi della centocinquantasette c'è una forma di pubblicazione che quella relativa all'affissione laboratorio per le zone vincolate in base all'articolo dieci
E c'è invece una pubblicazione genericamente intesa per quanto riguarda il resto il piano faunistico venatorio credo che l'interezza del piano debba essere pubblicato con la stessa forma la pubblicazione laboratorio grigio scuro e comune della della regione questo perché
Senza riferire tarda quelle un appesantimento una garanzia eccessiva diciamo
Però siccome la cadenza dei piani è un po'è stata stabilita quinquennali mente ma può essere anche può subire anche variazioni in ordine alla a al mutamento della realtà
Si può dire che ogni mutamento voi deve essere pubblicato queste sue forme però comunque in re in via generale il principio fondamentale che l'intero piano sia pubblicato in modo che il mancato recavamo sia in naturalmente abbia il valore di un assenso implicita
Questo lo dico perché per rafforzare beh sì ma per evitare appunto che su sorga domani un un problema di relativo ad un vizio da questo punto di vista per quanto riguarda la rilevanza del dalla volontà del proprietario agricolo che per essere rilevante deve essere anche davanti a una conoscenza legalmente disposta dell'intero piano venatorio aggiungo un'altra considerazione chiudo che ai promotori del referendum il discorso è questo
Io vedo dei rischi anche per loro
Sull'ammissibilità del referendum
Perché questo è un referendum che dice meno di quello che vuole in realtà vuole garantire il diritto del proprietario ma vuole introdurre in realtà un regime negoziali di caccia se non lo dice elettore non sa bene perché non c'è nel contenuto oggettivo del quesito referendario una problematica di scelte effettiva su questo terreno e la Corte costituzionale parlato sempre chiaramente in termini di consapevolezza dell'elettore
Cioè un voto popolare che è legato alla sovranità quindi all'esercizio di sovranità popolare deve essere pienamente consapevole degli effetti conseguenti all'estero
E con la semplice proposizione del quesito abrogativo del lettore non ha piena consapevolezza degli effetti del referendum
Tanto più che nel quesito non è contenuta alcun richiamo alla nuova legislazione che vigente rimarrebbe in piedi nonostante l'abrogazione referendaria
Quindi si verifica secondo me è un caso che già alcune sentenze della Corte hanno già delineato di una formulazione apparente la corte nel novantuno a sentenza quarantasette ha parlato di formulazione apparente età apparentemente completa
Quindi qui si tratta di un quesito che in sé è omogeneo
Ma che in realtà è incompleto perché naturalmente lascia sopravvive una disciplina che è diversa e con diversa ratio che non è integrabile o perché appartiene a un altro corpo legislativo
L'elettore questo non lo sa
C'è un'inconsapevolezza quindi del voto termina la libertà di scelta del lettura allora il ragionamento politico è questo
Di fronte a questo rischio e all'altro vizio che i promotori del Polo valutare
Che rimanendo in piedi l'articolo quindici registi centocinquantasette leggi regionali possono sempre intervenire a disciplinare
In base alla potestà che gli compete per l'articolo centodiciassette la stessa materia pur tenendo conto delle vere con recuperi a favore della caccia per i sacrifici imposti eventualmente nel ricorso che il principio da caccia programmata salta
Anche questo lettore non lo sa
Ma debbono sapere i promotori del referendum che questo scardinamento della centocinquantasette porta a un caos legislativo a una serie di vertenze di controversie dal punto di vista ordinamentale
Che non conviene a nessuno
Era la legge invece conviene a tutti
Perché rafforza una riforma
E si muove in una direzione diciamo così che garantisce un principio dell'ordinamento noi andremo forse verso un ordinamento ISPI
Per le rime diventata mitica copre tutte le forme e le tendenze tuttavia una forma di fortissimo regionalismo ispirato a principi federali vincola le regioni in base al centodiciassette o a quello che sarà il futuro centodiciassette rovesciato con poteri più piene alle regioni ai principi fondamentali dell'ordinamento lasciando la più ampia libertà legislativa alle Regioni
Allora promotori del referendum vi interrogo in maniera retorica conviene a voi conviene all'ordinamento conviene al Paese
Che sia iscritto nel nostro ordinamento il principio della caccia programmata compatibile con l'agricoltura con la paura o si è iscritto invece l'opposto principio la caccia commerciale per i diritti negoziato tra privati
E la domanda che dovevo prima che si è celebrato prima che la Zilli Luigi sia ostacolato in Parlamento perché Vidal il referendum e avviarsi confortava centocinquantasette attuata è una scelta all'interesse generale
Enzo Giancarlino vicepresidente ed assessore alla Caccia della Provincia di Ancona
Trovandomi d'accordo in sintonia con le relazioni
Non mi soffermo su molti dei punti trattati poi invece fare una riflessione di carattere politico
La centocinquantasette
L'abbiamo detto più volte non soltanto quest'oggi una legge con un grande impianto ambientalista
Allora io dico e mi chiedo ma questa consapevolezza
Che la centocinquantasette una legge ambientalista è presente nella sinistra nel nostro partito ma non soltanto nel nostro partito
è sicuramente presente nella compagna Bandoli nella la bora nelle lavorazioni del dipartimento che lei dice
Ma nel partito e non soltanto e perché faccio questa riflessione perché senza questa coesione essenza questa adesione culturale
Si finisce con il privilegiare il fondamentalismo si finisce con l'aiutare la privatizzazione della caccia si finisce con i privatizzare la caccia consumistica
E cioè non si coglie il fatto si rimane prigionieri di una cultura che non è la nostra non solo perché siamo stati sempre animati da uno spirito profondamente democratica e quindi non soltanto in materia di caccia
Ma con le posizioni che sono elitaria che sono borghesi o di usare questo termine perché la caccia non è soltanto legata ad una tradizione non è soltanto ritualità ma prima quel dirigente nazionale della Federcaccia parlava di cacciatore di cittadino cacciatori e quindi la passione attorno a questo ma soprattutto l'impegno ambientalista
Perché io credo che non si possa più confondere
Anche nel mondo venatorio coloro che contestano la centocinquantasette e soprattutto dobbiamo invece noi saper distinguere nel mondo venatorio i cacciatori
Dagli sparatori dai bracconieri da chi ha una cultura nomade nella caccia rispetto invece al cacciatore
E quindi sapere che c'è questa volontà però mentale la consistenza delle popolazioni animali per un'attività venatoria regolata in base al principio del prelievo massimo
Possibile e nei limiti imposti dal ciclo biologico
Il fatto stesso che ci sono gli ambiti territoriali di caccia e quindi la presenza predeterminata di cacciatori in un territorio ben determinato che tiene conto dell'indice di densità venatoria
E quindi il prelievo programmato e commisurato alle risorse comunisti diceva Franco Vitale nella sua relazione la legge
Di fatto non prevede più il cacciatore il cacciatore il cacciatore norma
E perché faccio questa considerazione perché io credo ad esempio che i cacciatori in alcuni che perché noi in questi giorni nella provincia di Ancona
Abbiamo avuto uno scontro fortissimo per le istituzioni
Di un parco il Parco della Gola della Rossa
Ma le posizioni chiusi settaria
Arroganti non sono venute dal mondo venatorio tutt'altro sono venute da uno dei quattro Comuni interessato un comune che ha tra l'altro avrebbe dovuto avere il maggior interesse visto che ha un patrimonio naturalistico immenso
E tra l'altro alcuni cacciatori sempre di un Comune interessato al Parco hanno fatto un documento in cui hanno accettato nello spirito e della centocinquantasette della trecentonovantaquattro l'istituzione del parco un documento in cui hanno voluto dire la loro ma hanno fatto salvi e hanno lavorato per l'attuazione di queste due leggi è ovvio che dall'altra a da parte del mondo ambientalista non si può pensare quindi all'istituzione del parco di in area o di un'area protetta come arma impropria magari per bloccare o ridurre con rigore la caccia ma non è tanto o soltanto sull'istituzione che credo questa acquisito alla cultura democratica e di sinistra curare per l'istituzione di un parco
Quanto ad esempio alla stessa attuazione dell'articolo undici della trecentonovantaquattro gli eventuali prelievi faunistici degli eventuali abbattimenti selettivi
E questo non soltanto in una zona come quella in cui c'è il cinghiale per forza di cosa si dovrà intervenire perché altrimenti i danni saranno immensi al patrimonio naturalistico faunistico e così via ma penso che sente perché no la cattura dei fagiani
All'interno di un parco la cattura per introdurli nelle zone ripopolamento e cattura o in altri momenti e quindi concretamente creare questo momento unitario
Di lavoro serio fra mondi che possono apparire diversi ma che in realtà non sono diversi se animati da questo aspetto e da questa ragione naturalistica e ambientalista
Alcune brevi considerazioni e chiudo perché i tempi sono stretti mi rendo conto poiché molte cose sono state dette
Nelle Marche la cento o cinquantasette è stata attuata degli atti ci sono enti privati di interesse pubblico siamo in presenza del piano faunistico venatorio regionale e dei piani faunistici venatori provinciali come pure
Tutti i regolamenti
Credo che e per le ragioni di carattere generale che interessano il nostro Paese il sistema Italia che qui sono state dette che non riprendo
Ma anche nella regione Marche ci sia la necessità invece di rivedere la stessa legge regionale di attuazione questo però dovrà essere fatto nel momento in cui la controversia referendum e chiusa nel momento in cui a livello nazionale perché se non chiusa quella controversia può portare questa sì veramente alla distruzione della stessa attività venatoria
Quindi nel momento in cui si chiude questa controversia nazionale c'è la necessità anche a livello regionale di rivedere questa nostra lecci
Franco e chiudo veramente e diceva nella relazione
La centocinquantasette
è stata attuata in tutto il Paese il rischio è che però prevarica la parte restrittiva anche se su questo faccio fatica a vedere una parte Festival perché ripeto l'India l'impianto
Lo condivido totalmente quindi però nei fatti potrebbe verificarsi e qualche accentuazione dire di restrizione e quindi qui con le considerazioni che sono state fatte sul piano nazionale c'è questo problema
Di rivedere per non penalizzare il problema degli scambi quindi gli accordi dire Proci reciprocità
C'è il ruolo anche regionale che deve svolgere turistico nazionale della fauna selvatica ci sono anche altri aspetti ma questi esempio sono legate alle istituzioni locali che possono avere cito un esempio l'inane lamento e per tutti coloro proprio per mettere fine è alle mercato o dei richiami
Quindi qui le regioni e le province sono andate all'attuazione della legge c'è la necessità oggi che questi richiami vengono ceduti perché altrimenti non si può pensare dimettere fino al mercato e senza trovare poi da parte dell'istituzione pubblica la giusta rispondenza
La parola ad Andrea Negri della presidenza della Confederazione italiana agricoltori non ho detto CIA perché ricorda altre cose
Bancaria amici del PDS
Noi siamo contenti di aver avuto questa occasione per poter far capire meglio che il mondo dell'agricoltura anch'esso è variegato e non è schierato unanimemente da una parte noi non assumemmo nessuna posizione all'epoca dell'altro referendum
Perché ci sembrava assolutamente fuori luogo protrarre è una situazione di scontro con i cacciatori su un territorio
E anche in questa vicenda riteniamo che una equilibrata soluzione legislativa sia la soluzione più giusta nel sede giusta che il Parlamento per risolvere questo problema dell'ottocentoquarantadue voglio dire che poi se vogliamo alla fine non è più nemmeno poi tanto un problema perché la legge centocinquantasette in qualche modo diciamo molti l'hanno definita un esempio
Veramente interessante di raggiungimento di un equilibrio politico noi condividiamo tutto sommato questo tipo di di considerazione ora devo dire però alcune cose scusate mi perché come dire nel momento in cui gli agricoltori voi li chiamate
In qualche modo anche per sincerarvi che non siano tutti schierati sul fronte del referendum e voglio immaginare per sapere
Che non saremo noi
A dire andate a votare per questo referendum perché vogliamo ribadire il diritto della proprietà della terra e però ci sentiamo un tantinello strumentalizzati poi quando veniamo qui
E sentiamo queste considerazioni che hanno da una parte una sorta di pruderie di è una sorta di timore a dire fino in fondo le cose perché ci sono gli ambientalisti perché il soggetto privilegiato con cui si dialoga sul territorio sono gli ambientalisti
Per cui il discorso degli agricoltori viene sempre poi alla fine io alcune cose per fortuna ho avuto modo di sentire bene i due assessori che per fortuna dico hanno un pochino ricalibrato
Alcuni ragionamenti anche se con
Sfumature diverse ma dico diciamolo chiaramente chiamiamolo
Prelievo selettivo chiamiamolo caccia nei parchi chiamiamolo come volete ma è intollerabile che un imprenditore agricolo veda distrutto il suo prodotto per rispettare le fumisterie non si sa di chi
Questo è un problema come dire di possibilità di esplicare le proprie liberi capacità imprenditoriali riconosciuto dalla Costituzione
Ero il basamento di poter svolgere un'attività voglio dire chiamiamolo come volete ma diciamolo chiaramente è una situazione intollerabile
Perché è intollerabile in modo particolare perché dall'altra parte la legge dice tutta una serie di altre cose
Su cui io so che le regioni Emilia Romagna e la Regione Toscana hanno fatto cose importanti però mi sembra che nelle cose che poi sono venuti a dire erano quasi un po'timorosi di voler sembrare più bravi di quello che sono e quindi le hanno dette così un po'sfumata invece io so che sono cose importanti
E sono quelle altre cose che consentono di andare tutti d'accordo perché quando la legge che parla di gestione del territorio che non si può fare la gestione del territorio senza gli agricoltori in primo luogo nella legge si parla di risarcimento dei danni
Di incentivi per l'ambiente di aziende agrituristiche venatorie di produzione di selvaggina queste sono le cose signori miei se noi non facciamo un'operazione di grande sforzo ma significa voglio dire metterci soldi
A tutti i livelli non lo possiamo chiedere contentarsi degli agricoltori sono più responsabili almeno una larga parte per cui non si schierano su questo referendum noi chiediamo che la legge venga applicata corretta gestione del territorio che compone
Ma che qualcuno deve come dire rendere possibile questa gestione certamente le scelte dei cacciatori vanno in questa direzione ma senza come dire gli agricoltori sarà ben difficile
Realizzare go realizzare questo devo dire
E concludo proprio velocemente
Che noi siamo dell'opinione che al di là della legge la legge è un po'come dire sempre la codificazione non è solo il raggiungimento di un equilibrio politico in Parlamento e la codificazione nella società civile
Attraverso la legge attraverso come dire il fatto di scrivere ora di tutto quello che si è riusciti a reality a realizzare nel Paese allora devo dire che noi con lunari con l'Arcicaccia in qualche situazione anche con la Federcaccia
Abbiamo fatto delle piccolissime esperienze
E che però non hanno avuto ancora fino in fondo il sostegno degli delle istituzioni perché esiste la possibilità e faccio un esempio di sottoscrivere patti privatistici tra agricoltori e cacciatori
A come dire integrazione di quanto può essere previsto dalla legge per esempio per produrre culture alternative su quei terreni assetto aside
Ma certamente se anche le regioni che c'è un problema col ministero che non è ancora risolto
Realizzassero fino in fondo quanto previsto dalle direttive comunitarie e quanto già realizzato in altri Paesi ne siamo stati insieme a vedere in Francia che concretamente gli agricoltori seminano i terreni che sono già comunque gelati share ritirati dalla produzione
Delle essenze vegetali suggerite dai cacciatori che sono appetite alla selvaggina e si crea diciamo un tessuto di rapporti che non è come dire la caccia privatistica
Che noi non vogliamo ma comunque l'agricoltore pure contento perché alla fine diciamo no questo terreno
Gli fa realizzare qualche cosa
Concludo la produzione della selvaggina e le aziende agro turistico venatorie anche queste devono avere dei sostegni degli sgravi fiscali consistenti agganciati al discorso dell'agriturismo e noi sappiamo che ancora qui si spendono
Molti miliardi per importare selvaggina che non è di nessuna soddisfazione per i cacciatori peraltro perché selvaggina che si liberasse
Dorme in piedi voglio dire be ci sono moltissimi agricoltori in aree marginali che sarebbero interessati
Se si costruissero alcuni altri piccoli passaggi che bisogna diciamo mettere a regia bene di essere loro stessi che si dedicano anche a questa attività con soddisfazione reciproca allora la legge forze prima di dire che battuta male va fino in fondo come dire
Messa a regime ci sono alcuni aspetti che non sono a regime ma che noi crediamo ci siano le possibilità di di utilizzarla al meglio grazie
Ringraziamo Negri e diamo la parola all'ultimo iscritto che sa Murri Sammuri con una erre Solar assessore provinciale di Grosseto
Sì io spero di catturare per cinque minuti la vostra attenzione considerando che siamo diciamo quasi fuori tempo massimo con alcune cose ma io in primo luogo penso che ho l'impressione che l'Italia sia maggioritario il fronte che va da una indifferenza verso la caccia a un'avversione verso la caccia
Ora considerando che con chi è contrario la caccia è difficile discutere nel senso che sono persone che
Hanno un atteggiamento che simile a quelli che non mangiano la carne di maiale oppure che mandano magari le donne in giro con il vero nel senso che hanno un atteggiamento di carattere integralista e per cui una discussione di carattere collaborativo non si può fare quindi diciamo con queste persone
Il
Il l'incontro è difficile mentre invece secondo me è possibile verso tutta quell'altra componente che e anche molto del mondo ambientalista che non ha una posizione così mette così pregiudiziale sulla caccia ma che rappresenta una serie di esigenze quale può essere una via di
Discussione secondo beh una via e quella che si basa su
Conoscenze scientifiche e dati oggettivi questa è la via fondamentale
Perché in una situazione fortemente antropizzata come l'Italia è facilmente dimostrabile da un punto di vista scientifico che una non gestione faunistica è dannosa all'ambiente
Che nega mentre sarebbe più comprensibile che uno sostenesse che non si deve cacciare al centro l'Amazzonia dove comunque ci sono degli equilibri naturali che si mantengono tassi in una situazione fortemente antropizzata come l'Italia
Pensare al non gestione faunistica è impossibile cioè non si può pensare che si lascia alla fa una far quello che gli pare e da se trova l'equilibrio perché in Italia ci sono delle condizioni per cui non lo troverà più o forse lo troverà tra tre mila anni probabilmente quando magari chissà cosa succederà e allora su questa base noi dobbiamo a mio giudizio impostare un momento di di confronto in questo confronto cosa possono mettere a disposizione i cacciatori ad esempio i cacciatori possono mettere a disposizione i due cose un esercito detto in senso buono nel senso mi riferisco voglio dire di persone fortemente interessate a una certa salvaguardia ambientale e alla presenza di fauna selvatica e per questo motivate esce motivata di intervenire poi sul territorio a starci e questa è una cosa che va sicuramente utilizzata da questo punto di vista e allora come si può trovare quale può essere il punto di compromesso
Dare degli incentivi per dei risultati di carattere ambientali raggiunti a a vari mondi ma fatto precedentemente mi ha preceduto che parlava appunto anche del mondo agricolo
Faccio un esempio in o la Spagna e molto citato genericità anch'io poi la recita anche per un'altra cosa
In Spagna a degli agricoltori o ai proprietari anche di aziende faunistiche
Vengono delle operato un una diminuzione delle tasse per la presenza di alcune specie importanti della fauna selvatica all'interno del loro territorio
Questa è una cosa che al mondo ambientalista importa moltissimo nel senso che
Nel mondo ambientalista dialogante diciamo col mondo venatorio non importa molto se vengono abbattuti cinghiali fagiani lepri
Popola migratoria moglie non è molto importante questo è molto importante che vengano salvaguardate certe specie che sono cacciabili e che sono particolarmente importanti errare bene legali a questo una contribuzione che si traduce in uno sgravio di tasse per chi opera su quel territorio sia esso cacciatori un agricoltore secondo me è un grande elemento che può aiutare a questa cosa per cui se in un attici sono presenti certe specie quindi c'è una salvaguardia che consente la presenza di questo i cacciato di vertici pagano meno rispetto a quelli che non ce l'hanno
Gli agricoltori hanno un incentivo rispetto a quelli che non presentano queste specie questo secondo me è una cosa che mi leggi non è prevista ma che secondo me molto importante questa cosa che è collegata ad essa deve della caccia nelle aree protette
Ecco recitò la Spagna nella Spagna ci sono dei parchi di cinquanta mila settanta mila ettari dove si caccia io ritengo che il divieto di caccia unito al problema sollevato presidente dei danni della sì pagina sia il più grosso limiti all'istituzione delle aree protette in Italia cioè il fatto che ci siano questi questo divieto
Randy praticamente impossibile la costituzione di aree protette in Italia con il consenso perché i cacciatori sono
Tendenzialmente contrari per ovvi motivi gli agricoltori lo sono perché temono dei danni consistenti della selvaggina e allora si ritorna al discorso di prima
L'ambiente non è più quello originario ci sono delle popolazioni che sono estremamente aumentate vanno gestite vanno controllate
E non mi si venga a dire che siccome c'è un parco c'è un'area protetta bisogna
Rispettare per cui ci va il vigile Sheva all'agente di vigilanza pubblico a fare l'abbattimento
Perché dal punto di vista del disturbo alla fauna selvatica chi spara il colpo di fucile non gliene importa proprio niente sia esso uno che c'ha la giacchetta verde delle guardiaparco o sia esso un cacciatore discorde lo stesso uguale identico cambia soltanto le
Nostre fissi ne diciamo su chi poi va a fare l'intervento quindi io credo che questo sia un punto fondamentale so che anche lo scoglio più difficile però io credo che il mondo ambientalista dovrebbe capire che facendo questo tipo di modifica sarebbe molto più facile fare delle aree protette anche di consistenti dimensioni all'interno del territorio naturale
Ultima cosa la centocinquantasette io concordo centocinquantasette un'ottima legge
Però si deve migliorare per degli aspetti burocratici ma non tanto per questo c'è bisogno di modificare la centocinquantasette forse c'è da modificare altre leggi
Nel senso che deve essere semplicissimo poterla accordare un rimborso a chi lavora per la tutela del territorio della fauna non ci devono essere le pastoie burocratiche ci sono ora
Deve essere chiaro è stabilito che se uno fa il presidente dell'Atc o il membro delle dell'ATC e dedica ore ore del suo impegno a questa cosa non lo può fare gratis è normale che sia così è giusto che sia così
Se fa queste svolge per l'ente pubblico un determinato compito che sarebbe dell'ente pubblico ma che l'ente pubblico gestisce attraverso l'ATC
E qui ci vuole una sburocratizzazione di queste cose
E arriva l'ultimo punto che ci dava anche la rete l'asse tra l'assessore Peri Cioli con l'esempio del Corpo Forestale dello Stato emissari tutte le foreste
Sul problema del decentramento e della riforma dello Stato bisogna no fare velocemente prima
Perché mentre mi si discute di massimi sistemi la Bicamerale la riforma ottima direi Bassanini che è un primo passo importante per andare avanti in periferia ci stanno facendo a pezzi gli uffici periferici dello Stato ci stanno facendo a pezzi
Io voglio citare soltanto questo fatte conclude in Italia credo esista un solo fiume che lo sbocco al mare è in provincia di Grosseto si chiama il fiume pecora
Lo sbocco a mare perché l'uomo ha tappato lo sbocco cioè non è che per altri motivi e sta impaludamento sta praticamente con il trasporto solido sta praticamente creando un Padule che è uno dei pochi rimasti che sono lì Paduli Scarlino
Allora c'è la possibilità di creare ricrea lo sbocco a mare del Pecora
Quindici miliardi di finanziamento la guida cuori europea non si può fare perché un funzionario del Corpo forestale dello Stato di periferia dice che trenta Pini domestici che ci sono migliaia nella provincia di Grosseto non si possono tagliare
Perché non si può ricreare il percorso naturale piccola ma ci sono i fini e quindi non si può tagliare
Abbiamo fatto una conferenza di servizi con quindici uffici periferici dello Stato sovrintendenze capitanerie e genio civile intendenza di Finanza e così via e questa situazione non si sblocca
Se il governo non fa velocemente pulizia degli uffici periferici dello Stato e con coraggio in periferia ci fanno a pezzi
Praticamente i hanno gli amministratori provinciali comunali diventano è anche presi in giro voglio dire da funzionari che stanno lì spesso soltanto Bonnet
L'obiettivo di proteggere se stessi e quello che devono tutelare ma non di risolvere i problemi della gente quindi io questo ogni volta che parlo con esponenti di carattere nazionale del partito o di o comunque della coalizione
Lo sottolineo sempre perché questo un problema che che che poi
Veramente CD ci strangola quindi questa sburocratizzazione diventa la via principale i disegni di legge ci sono so che sta andando avanti da un missile sull'avviso esempio rimase in approvato
Però bisogna fare veloce e con coraggio perché poi a volte noto anche in una coalizione di governo voglio concludo
Che magari quando si agita il segretario i prefetti c'è un certo timore e io credo che quando si governa non si deve avere timore se si è veramente convinti una certa cosa
Grazie allora abbiamo le parole per la le conclusioni di questo convegno all'onorevole Fulvia Bandoli responsabile della sezione ambiente territorio della direzione del PDS
Sì anch'io riporterò via poco tempo
Perché sono d'accordo
Con con molti gli elementi che sono stati sollevati dalle relazioni e soprattutto con alcuni interventi quindi il il confronto di oggi era stato pensato per assumere più che decisioni politiche immediate che queste l'abbiamo già assunte diciamo no la battaglia che stiamo facendo in Senato il percorso
Per costruire una legge che superi e debiti referendum la l'applicazione della legge insomma oggi noi volevamo mettere un po'sotto l'attendono attenzione di tutti noi
I problemi che restano ancora aperti quello che ci sta davanti
Nell'applicazione di una legge importante come la Centro cinquantasette dell'intreccio
Che questa legge ha anche con altre leggi quella sui pacchi ma non solo quella sul pari
Quindi
Come
Obiettivo credo che l'abbiamo centrato certo sono venuti fuori anche dei problemi in più ma insomma non è che si fanno le iniziative solo per dissolvere delle questioni a volte anche per capire se la nostra insidia politica puntuale o se invece dobbiamo correggere l'attenzione la nostra attenzione
Io penso penso questo sulle questioni di merito che sono state sollevate un po'dall'insieme degli interventi penso che sia vero che
Il giudizio sulla centocinquantasette al quale io mi sento più vicino a quello che ha dato qui
Guido Tampieri assessore regionale dell'Emilia io la penso esattamente come l'usura dei cento cinquantasette ne vedo la valenza di gestione territoriale ma anche la grande valenza politica e questa è la ragione del perché io su questa legge ho cercato di collocare l'insieme delle delle forze del partito ma anche della Simeone venatorie non a difesa
Perché è un po'anche limitativo cioè ad un'applicazione attiva di questa legge che andasse piano piano a dimostrare mano a mano che si vedevano i risultati quanto fosse possibile
Gestire il territorio in quel modo ma quanto fosse anche pacifica torio dal punto di vista politico tra i vari soggetti agricoltori ambientalisti e cacciatori se quella legge andava completamente a regime
E quanto acquistasse cittadinanza sociale come ho detto altre volte il soggetto venatorio nelle sue varie configurazioni se quella legge andava pienamente a regime
Perché come ha detto giustamente fermarli è il cacciatore si trasformava con questa legge in soggetto di gestione
E non solo è un consumatore
In soggetto attento ad elementi anche di pianificazione di tutela di salvaguardia
Che poi come ultimo elemento anche quello per la gestione dell'esercizio venatorio però quella sequela che fermarli e lo chiama
In quel modo molto efficace tutelare la fauna ripristinare creare gli habitat il piano faunistico poi la gestione del territorio è una sequela di grande valore che magari
Fosse applicata su tutto il territorio in quel modo mi riferisco anche ad altre leggi che hanno trovato forse meno applicazione anche della centottanta dell'accento cinquantasette
Penso ad un'altra legge quindi grande importanza per il governo del territorio che è la la legge
Sul regime sulla la difesa del suolo legge centottantatré del mille novecentottantanove
Siamo a sette anni da quella legge è la legge più importante dalla migliore filosofia non mi sentirei di contestare niente di quella legge se non alcuni elementi di burocrazia di sovrapposizione di competenze tra i ministeri ma è una legge
Largamente inapplicata i piani di bacino non si fanno ecco magari che quella legge avesse trovato in sette anni la legge centonovantasette ne ha di meno degli anni un po'di meno
La stessa applicazione che ha trovato la legge sulla che è stata chiamata legge sulla caccia anch'io ritengo essere una delle leggi che concorrono al governo del territorio una delle leggi insieme alla centottantatré la tre nove quattro che concorrono al governo del territorio a quell'asse la faremo come sistema pur di farla alla legge quadro per
L'urbanistica è una legge di governo del territorio
Questo è per cui è anche un po'improprio chiamarla solo legge sulla caccia l'abbiamo fatto perché per farci capire però sappiamo tutti che stavamo ragionando anche di altro
Quindi noi vogliamo oggi ribadire insomma l'importanza di questo strumento il nostro impegno per l'applicazione io sono d'accordo su un altro punto anche qui con l'assessore regionale dell'Emilia
Anche sulla sperimentazione che vogliamo fare attorno a questa legge perché questa legge ha alcuni elementi
Che sono come dire di principio e e e prescrittivo come regola e che vanno seguiti come tutte le leggi punto di Indirizzo
Ma altre parti
Che sulle e l'abbiamo visto anche guardando le diverse leggi regionali non soltanto il diverso modo di fare gli ambiti territoriali di caccia ma anche proprio diverse leggi regionali di applicazione di quella legge a alcuni altri campi su quali si può procedere anche con delle sperimentazioni disponibile a tornarci sopra
Insomma da una legge di governo del territorio è una legge in progress che si fa piano piano non è una legge che cala sul territorio come una graticola rigida e che dice qui si qui no
Ci possono essere alcuni elementi di principio se tu dici in una legge quadro nazionale di urbanistica non si può costruire
Perché vogliamo salvaguardare le coste fino a Totti metri e va be'questo può essere un criterio che vi deve essere applicato e poi tenuti in considerazione le varie leggi urbanistiche regionali però per altri momenti soprattutto gestionali ma non sono gestionali io sono perché si vada ad una sperimentazione
Con una larga disponibilità a vedere quali sono le formule che funzionano meglio era la mia opinione anche quando decidemmo di stare in modo elastico sulle dimensioni degli Ambiti territoriali di caccia è difficile
Direi che gli ambiti Tirrenia di caccia devono essere grandi medie o piccoli in tutt'Italia sarebbe un modo di fare programmazione territoriale astratto
Noi dobbiamo usare un criterio che non è elasticità per dire voglio sfuggire alle regole voglio capire l'adattabilità i principi di programmazione al territorio sui quali io cerco di applicati
E come queste due cose poi posso dirne potrei dirne altre ma adesso non voglio allungare il ragionamento di dettaglio credo che abbiate capito che lo che intendo quindi ribadire la nostra convinzione di stare applicando nelle regioni e di farlo ancora più compiuta fretta con più determinazione una legge importante più governante Vittorio essere disponibile la sperimentazione io non escludo nemmeno e l'ho detto anche altre volte che con la legge a regime si possono affrontare elementi trasformazione di cambiamento alcuni punti di questa legge come la stessa cosa
Auspico e prevedo per la trecentonovantaquattro
Però probabilmente quando discuteremo delle modifiche a queste due leggi
E sarà ad un certo punto io dico quando saremo alla piena applicazione perché credo che sia solo così più cogente la la validità delle leggi quando cominciamo a ragionare sui loro limiti ad applicazione avvenuta altrimenti facciamo un esercizio di ginnastica istituzionale legislativa
L'Italia è speciale per avere legiferato abbondantemente su leggi mai applicate con norme che cambiavano quelle quelle leggi prima ancora che
Fossero recepite e questa è la sovrabbondanza delle nostre norme rispetto anche agli altri Paesi quello che ci porta ad avere bisogni grande semplificazione di testi unici di sfoltimento perché non si raccapezza diamo più
Ecco dovrebbe c'è stata la mia resistenza dire mettiamo mano qualcuno me lo chiedeva due anni fa tre anni fa ci bisogna cambiare la legge io chi diceva no cerchiamo di applicare la legge
Che ci sono dei limiti lo sappiamo
Però ecco un'armonizzazione in piena tra diverse leggi
Tre nove quattrocentocinquantasette altre leggi che possono interferire o diciamo intrecciarsi con queste leggi si può fare quando possiamo dire che abbiamo un territorio che è normato nello stesso modo cioè applicata la legge recepita leggi in tutte le regioni posso attraverso una concertazione seria
Tra lo stato il Governo e le regioni andare a capire insieme con gli enti locali direttamente interessati Province Regioni in questo caso quali sono i punti sui quali la legge sì
Si è diciamo manifestata di difficile gestione può essere snellita semplificata cambiata
Lo farei con questo proprio in questa procedura quindi raccogliendo la richiesta che è stata fatta qui da fare amministratori di andare ad una verifica di merito con quelli che sono i soggetti principali di gestione cioè le regioni e le province
Qui deve avere un ruolo attivo secondo me più attivo molto più attivo
Il governo e i vari ministeri che dovrebbero avere a cuore che questa legge andasse pienamente a regime esso oltre a mister risorse agricole su quale io
Come dire per ora esprime un giudizio un po'problematico rispetto all'impegno diciamo su la piena applicazione di questa legge ma anche il ministero per l'Ambiente
E non ci vedo proprio una grande attenzione da nessuna da nessuno dei due ministri
A e noi questa questo convegno abbiamo avuto fare anche per segnalare so che non è un problema nostro sì noi siamo la principale forza di governo e questo lo stiamo facendo sentire
Siamo nella determinazione di alcuni provvedimenti politici amministra nelle nostre posizioni però c'è un problema di insieme
Delle politiche territoriali del governo che si deve vedere un po'meglio e e non è un problema del PDS il fatto che il referendum si faccia o no
è un problema anche dovrebbe stare a cuore all'insieme della coalizione di governo al ministro all'Ambiente cono quello dell'agricoltura come tutti gli altri dice come all'indagato chi dirige
Chi presiede
Perché penso che questa sarebbe una riapertura non solo di una ferita ma di una messa in discussione di una corretta politica territoriale che secondo me è uno dei segni distintivi dovrebbe essere uno dei segni distintivi
Per il governo del nuovo governo di centrosinistra perché la gestione del territorio
La gestione del territorio è la più grande questione nazionale che abbiamo di fronte nel nostro Paese ce lo dicono anche i fatti di questi giorni ne possiamo fare come in quello che vogliamo
Incolpare il maltempo che ha la sua parte di colte cioè non si può dire che non stia piovendo in un modo fuori dal la media
è vero che sta piovendo molto ma un Paese dopo dieci anni che piove molto in certi periodi dell'anno si attrezza a queste
Eventualità oppure no
Io non lo so io trovo perlomeno noioso politicamente in fecondo continuare a a dividersi tra chi dice
No ci alluvioni amo perché e più Domori otto no Cianu veniamo perché abbiamo il territorio dissestato c'è alluvioni a un per tutte e due le ragioni però se non vogliamo primavere quattro dai tre mila ai quattro mila miliardi l'anno di danni dall'alluvione dalle frane dobbiamo cominciare a mettere riparo
A fare prevenzione ad usare diversamente il territorio
Io sono sinceramente sconcertata per esempio lo dico in modo critico forte ha un contenzioso aperto con gli amministratori di questi due regioni quelli nostri e quelli anche nel Polo
Il Piemonte la Lombardia il Piemonte la Lombardia la Liguria partiamo dalla Liguria la Liguria
Che ha avuto cinque allusioni in tre anni il Piemonte che ne ha avute cinque in due anni e mezzo sempre nelle stesse aree sempre gli stessi città sempre subito come Genova sempre negli stessi punti sempre per via delle diciamo della deviazione di quei torrenti beh insomma una Regione o regioni che non intervengono
E che continuano a subire il venti di questo genere prima la media di una l'anno adesso di due l'anno e vuol dire che stanno dimenticando il punto fondamentale
Della diciamo di quella che è il primo principe di programmazione Ovo
Con la prima risorsa per lo sviluppo di quella regione ma non sono diverse alcune aree della Toscana per esempio o del Veneto non ho guardato nel dettaglio non posso dire niente
Per limiti di tempo le caratteristiche di dell'ultimo evento alluvionale in Romagna e in Calabria però
Ecco sicuramente
Sicuramente giusta diciamo una polemica un po'tirata per i capelli ma tra chi
Diceva o ha detto in questi anni ma lo dice anche il programma dell'Ulivo che riassetto idrogeologico è la principale opera pubblica di questo Paese deve andare davanti ad un altro insieme di opere che uno le può pure pensare però guardando oggi a situazioni di Crotone di altre aree della Calabria io continua a pensare che ragionare su un'opera millenari Istica come il ponte sullo stretto di Messina sia irrealistico
E non prioritario per quel territorio
Non faccio un problema di ambientalismo stupido
Non dico che non lo voglio perché non mi piace
O non è utile dico che forse quella non è l'opera principale sulla quale spendere venti mila miliardi qui questo è il costo di un'opera di quel genere quando abbiamo un territorio alcune regioni del Sud che ha i problemi che sappiamo
Su quale vanno fatte opere di riassetto rinaturazione ripristino e di regimentazione e di di opere idrauliche geologiche di grandi dimensione
Ecco il territorio e la sua gestione è la più grande questione nazionale che abbiamo questo è il mio primo interessa io penso che oggi l'ambientalismo costruttivo riformatore si misuri soprattutto su questa questione
Questa è la più importante ma anche le politiche del governo si misurano soprattutto sulla gestione del territorio
E quindi per questa ragione insomma una legge come agente cinquantasette che pure è di gestione che una parte anche se piccola contenuta nel territorio la tre nove quattro che pure però norma insisti sì dieci per cento del territorio nazionale perlomeno come media nazionale pone alcune regioni questo rapporto è di tipo diverso sappiamo che in alcuni punti eccede o o è carente sono delle leggi per questa ragione molto molto importanti
Su altre tre quattro cose specifiche io
Questo lo sapete è un problema è stato sempre un problema nella nostra discussione
Io non ho avuto nessuna difficoltà
A prendere posizione e credo che questo sia un opinione non credo è un'opinione largamente diffusa nel gruppo dirigente del partito nel partito non siamo mai stati un partito contro la caccia
Siamo per la regolamentazione
Abbiamo non abbia avuto nessuna incertezza sull'abuso del referendum i senatori sanno che abbiamo spinto in modo cioè questa è stata la prima cosa che abbiamo detto fate presto a fare non per evitare perché non vogliamo che si esprimano democraticamente i cittadini
Sul referendum non è un problema democrazia è un compito del Parlamento cittadini promuovono un referendum legittimo che lo promuovano
Il Parlamento altrettanto legittimamente ha il compito di vedere se ha la possibilità attraverso un provvedimento di legge di evitare quel referendum perché risolve prima il problema
Risolte con la legge il problema prima di portare ad un altro referendum questa è la procedura stante le diciamo la nostra legislazione vigente poi qualcuno griderà allo scippo del referendum questo è chiaro
Ma questa inevitabile perché c'è chi vive diciamoci chi fa della sua politica cioè di questa cosa l'unica suo Policlinico però un legislatore
Che non cerchi di vedere se può prima i referendum si celebri risolvere il problema che il referendum può essere molestatore irresponsabile
No non è un problema di democrazia questa quindi noi su questo siamo sempre stati molto convinti come Partito e lo saremo cercherei seguiremo il provvedimento al Senato alla Camera
Io sono convinta che molte cose detto Maffioletti qui a proposito del ferendo siano molto giuste vanno tenuti in considerazione ha fatto intervento io condivido interamente
Così come penso che su tante altre cose di dettaglio che non voglio richiamare una per una per non allungare i tempi io posso concordare
Non posso concordare su quei giudizi che mi danno ancora la dimensione di un mondo venatorio che te che si chiude o che tenta di contrapporsi
Non condivido quando si dice la legge sui parchi interferisce pesantemente quali sulla caccia non è vero le due leggi possono stare insieme l'abbiamo anche dimostrato
Non sono d'accordo quando invece di discutere su come si può fare bene il prelievo selezionato e controllato anche dentro le aree protette si continua a parlare di dica Celentano
Insomma o di introdurre dalla finestra quest'argomento intendiamoci dedichiamo ci facciamo una cosa più seria troviamoci un'altra volta discutiamo solo di questo punto ma discutiamone
A con alla mano la situazione dei vari parchi
Insomma io conosco delle realtà dove so che questo problema esistente poi conosco delle altre realtà dove sono questo problema è stato affrontato e risolto dentro il Parco dei Sibillini si fa il prelievo controllato e selezionato della ecco dentro il Parco dei Sibillini però questo non me lo venite a dire quale mi merito solo a dire che so a legge sui parchi interferisse tra allora proviamo a vedere
Proviamo a vedere come mai in quel parco di recente istituzione non è stato fatto è stato fatto collima due anni fa
Ci sono è un parco anche di dimensioni non piccolissime non è tra i più grandi ma non è neanche tra i più piccoli la stessa cosa si avviene già in altri parchi
A vena polemica la mettiamo sul parco più di sì Cile d Italia che quell'arcipelago toscano il più particolari di tutti perché interviene su delle isole un territorio che non esime da nessun altro beh allora sì allora sì che dico tra virgolette mi mettete in difficoltà primi prendete il parco più particolare quasi l'eccezione si lì ci sono dei problemi che vanno però non si può su sulla base di quell'esempio dire quindi tutti i problemi che abbiamo nel palco arcipelago stanno anche gli altri parchi non è vero perché ne è così non è vero la legge tre nove quattro ha dei limiti precisi uno di questi e
è stato notato l'abbiamo notato sempre anche noi è quello della
Centralismo del fatto che l'Ente Parco no
Ha la maggioranza al suo interno di rappresentanti di enti locali e io questo lo trovo un limite Settis Simo da superare e che la Comunità del parco ha quasi sempre dei compiti dei compiti molto di supporto che contano poco insomma pare così queste il vero problema di quella legge risolto questo secondo me abbiamo risolto gran
Parte dei problemi di quella legge però non ci sono sinceramente ecco altri ritocchi da fare nella direzione
In una direzione di uno stravolgimento ecco della della le legge per introdurre cose che oggi non ci siano quindi io sulla questione del prelievo selezionate controllato all'interno di aree protette facciamoci pure tutti gli studi che vogliamo discutiamone seriamente però ecco è previsto dalla legge tre nove qua
Altro in alcuni parchi si fa già
Ragioniamoci però non prendiamoci in giro alcuni amministratori anche del mio partito alcune associazioni venatorie forse non quelle che sono qui
Però propongono non
Questo propongono la caccia nei parchi ecco cerchiamo di io lo sapete parlo sempre con franchezza diciamoci le cose come stanno non non perché altrimenti perdiamo del tempo perdiamo del tempo io parlo di una cosa voi quando io pronuncia quella parola pensate che dica quello che volete voi e viceversa può capitare per me quando mi sento dire prelievo contronatura impacchi mi viene il dubbio di coma non è che quello intende
E aprire la caccia nei parchi non ci si capisce più se non ci chiariamo su queste questioni che non sono dei piccoli dettagli dei piccoli dettagli
Sono d'accordo che è molto importante il ruolo degli agricoltori e lo sento ancora invece molto marginale e questo è un problema
Per la legge dei parchi per querela
Sa per qualsiasi legge di gestione del territorio e qui forse abbiamo avuto dei difetti anche noi nel senso che noi proprio noi partito la direzione su queste tematiche dell'agricoltura sano e dobbiamo andare ad una maggiore ad un maggiore rapporto tra questi
Questi settori del che riguarda il mondo ambientalista qui mi è stato chiesto ma insomma c'è un ritardo certo che c'è un ritardo c'è un ritardo
Ma anche un impegno preciso diceva per fermarli allora parte mondo ambientalista Emone mentalista vive questa questione l'applicazione della legge centocinquantasette come nei nei casi peggiori la vive talmente male come il WWF che promuove un referendum insieme con Pannella dalla
Dal
Taglio molto ambiguo anche anche dal punto di vista del WWF secondo me perché se andassimo a discutere a fondo io non so se poi WWF da
Colgo quel tipo di caccia che viene fuori se andasse avanti il referendum però diciamo che il Vs se attaccato a quel Ca'
A Roma perché
Te con a
Anni nome di un'antica coerenza contro la Marcia e questo che l'ha portato cosa che invece non ha
Atto la lega ambiente perché la lega ambiente non ha partecipato alla raccolta di firme si è espressa contro questo referendum chiaramente contro questo referendum
E la lega ambiente ha una sessione sostano ambientaliste importa
Anzi apra delle due più grandi associazioni una con una posizione una con una
Altra io ritengo che anche dentro il partito verde sicuramente tra i parlamentari Verdi c'è un ma situazione diversificata molto diversificata quindi noi dobbiamo lavorare come ha detto anche Capaldi ad estendere le alleanze e chiama e anche il mondo e menta risultato un protagonismo più responsabile su questa questione non è stando coperti silenziosi coperti che si fa il vantaggio dell'ambiente in una vicenda come questa si rischia di avere una tragedia la fine di questo percorso
Se passa questo referendum perché è vero il
Io penso anch'io che insomma attaccato
Da una serie di referendum di un certo tipo con un clima generale nel Paese di un certo tipo non è detto che vada come l'altra volta sulla caccia questa volta non è detto
E quindi insomma io farei uno sforzo se
Io per risolvere la questione per creare una cultura più per per aumento tare l'iniziativa politiche a mare in causa anche le associazioni ambientaliste dei cacciatori gli agricoltori a tutela della migliore legge di gestione del territorio e della Ca'
Se che siamo fino adesso riuscite a produrre
Insomma i referendum secondo me attacco una una legge
Una buona legge non non è solo rischioso per il tipo di concessione della caccia che ha alle sue alle sue spalle che io penso che noi dobbiamo incalzare di
Più questo i compagni lo sanno è sempre stato un punto che che ho anche con un'iniziativa parlamentare ad hoc insomma maggior promuove una discussione in Commissione Parlamento are alla Camera dove non sa impegnati ancora col testo lasciando i senatori il compito di finire il percorso in fretta del loro provvedimento una discussione
Dock su come discutiamo
No sull'applicazione della tre nove quattro
Su una mozione una risoluzione che ho direttamente presentato io in questi giorni così vorrei disco tutte le sull'applicazione della centocinquantasette in Commissione parlamentare per fare pronunciare le forze politiche perché ha
A fine poi scopriremo che forse anche molti hanno posati referendum adesso sono in
Asso rispetta quell'appoggio che hanno dato anche tra le forze di opposizione io sono per alla
Leanza insomma su questo punto espressamente per chiamare il mondo ambientalista non avere imbarazzi io penso che sia una
Tagli ambientalista evitare questo referendum non contro l'ambiente la battaglia ambientalista evitare questo referendum e quindi questo cercherei di fare
L'unità del mondo venatorio alcune delle cose che solleva wafer Maniello mi trovano d'accordo anche la questione del Coni che lui ha sollevato anch'io ritengo curioso ritengo curioso che ci sia un riconoscimento dell'una sì e queste giusto l'abbiamo chiesto ma
Sostanzialmente un'interlocuzione privilegiata da parte del Coni solo con una delle organizzazioni venatorie
La la ritengo una cosa che andrebbe normata in un altro modo andrebbe superata riconoscendo le principali all'insegna della caccia
Ah uguale titolo
All'interno del più grande della più grande organizzazione sportiva l'unità del mondo venatorio è una cosa importante
Io penso che questa legge abbia fatto fare dei passi avanti è un altro passo a ti che può essere fatto in direzione dell'unità del mondo venatorio è la gestione degli ambiti territoriali dica
Sa c'è questo può portare ad una ad un rapporto maggiore diciamo tra le associazioni venatorie tra loro proprio perché si trova vano diciamo coinvolte direttamente nella gestione degli ambiti territoriali di di caccia su un
Altre serie di questioni più dettaglia anche che erano contenuti anche nella relazione della
I periti Cioli che secondo me è uno strumento est molto utile infatti gli ho chiesto se ci fa avere
Il
Diciamo il dischetto così possiamo stampare questa relazione potrebbe la possiamo distribuire
Modo perché mi pare che abbia messo a fuoco una serie di temi che devono essere
Materia di una nostra iniziativa politica anche
Nei prossimi mesi sono tutti problemi molto più di dettaglio insomma il rapporto con
La questione dell'IST nel dell'elasticità al calendario venatorio oppure all'interno della direttiva della direttiva europea la questione delle specie cacciabili insomma questioni che non non ritengo di dovere sui quali ritenersi dovermi intrattenere ma che sappiamo anche queste realtà per realtà
Possono essere possono essere discusse
Sulla questione dei referendum del ministero Agricoltura beh io qua insomma questa era
Una cosa diciamo leggermente Spinosa nel senso che si è verificato una situazione che ha creato
Che ha creato insomma qui non si
Alta di io non credo che ci si possa dividere tra Richichi e centralista che non è centralista
Io ritengo Britti a mente che in un momento in cui non siamo principale forza di governo di un governo dopo che sta tentando di fare una riforma seria dal punti se decentramento di poteri del federalismo e dell'autonomia Smoke promuovere una
Ranieri referendum che va diciamo a abbia degli aspetti problematici io trova trovato un po'curioso di ciambelle la posizione della Regione Toscana
E e e credo che ci creerà qualche problema sta cosa poi vediamo come possiamo veniamo qua possiamo gestire poi se qualcuno vuole chiamare a dire il Ministero della Enrico
Tura ha competenze che dovrebbero esercitare le regioni sono d'accordo c'è qui sfondiamo una porta aperta su questa questione ma potrei dirne molti a
Altri di ministeri che hanno competenze che dovrebbero avere nelle regioni e questi riordino e questa latte tentativo di riforma istituzionale che dobbiamo fare ho dei dubbi che si possa fare attraverso dei referendum a a colpi di referendum ho dei dubbi che si possa fare il federalismo ecco
Diciamo questo sì non solo c'è la Bicamerale c'era perché a me alé c'è un ministero intero al lavoro solo sul riordino e Seat ali c'è una riforma la pubblica amministrazione che è urgente diciamo come mai nessun altra l'onestà
Data quindi
Io penso che molte altre regioni o amministratori regionali condividono le opinioni dei compagni della Tosca ANA sui difetti centralismo soprattutto di alcuni settori alcuni ministeri però che abbiano valutato che la linea
Mento su quelle posizioni e sulla richiesti quelle ferendo sia stata almeno possa essere almeno discutibile poi insomma c'è un'autonomia di ogni in Regione e e ed è stato in questo caso esercitata ma secondo me non ci semplifica la vita ecco questo voglio dire non credo che ci semplificherà la vita per concludere io penso che noi possiamo darci questi appuntamenti come quello di oggi
In modo un po'più periodico però noi ce lo dovete riconoscere abbiamo cercato di tenere negli ultimi tre quattro anni un rapporto costante e
Si però
Per avere è male Frattocchie sono ancora più irraggiungibili perché il traffico Roma a noti impedirci metti due ore per arrivare
Sì vedremo o la collocazione gioverà Africa fisico geografiche però ecco il i passaggi successivi sono tenere d'occhio l'iniziativa dei senatori sulla questione del referendum
E velocizzare amare il provvedimento appena ci arriverà e poi continuare era
Dare sui temi l'applicazione della legge rispetto alle questioni diciamo più problematiche che sono emersi anche dalla riunione dalla riunione di oggi vi ringrazio
Ringraziamo tutti arrivederci