Decreto pay-tv: l'iter al Senato e le posizioni di Polo, Ulivo e Rifondazione comunista

Pubblica abbiamo i nostri microfoni Massimo Baldini senatore di Forza Italia capogruppo per Forza Italia nella Commissione competente la Commissione lavori Pubblici e comunicazioni senatore Baldini qual è la situazione nella nell'iter del decreto sulle pay TV
Il Polo per così dire piuttosto arrabbiato dunque no il pollo non è arrabbiato il bollo era disponibile per trovare una soluzione c'era disponibile a votare
Il testo del decreto legge così come era stato presentato dal governo quando il governo si è presentato in Commissione attraverso il ministro Maccanico a dichiarato che appunto il governo intendeva provare a fare approvare il decreto legge così come era stato predisposto ne eravamo disponibili
Da ad accordare il nostro penso su questa impostazione però la maggioranza in particolar modo Rifondazione Comunista ha ritenuto opportuno inserire una serie di emendamenti che avrebbero stravolto la sostanza del decreto legge esame testi attraverso questi emendamenti hanno cercato di introdurre delle soluzioni che invece dovrebbero far parte pedicelli leggi che ne abbiamo all'esame sempre la Commissione ottava che riguarda il riassetto compì
Telecomunicazioni allora cerchiamo un po'di spiegare ai nostri ascoltatori che cosa prevedeva il decreto originario chi andava bene anche al Polo e che cosa Rifondazione e se non vado errato anche Verdi cercavano di introdurre
Come lei sa il decreto legge in esame riguardava disposizioni urgenti per assicurare l'attività delle emittenti televisive sonore
Autorizzato in ambito locale nonché per disciplinare le trasmissioni televisive in forma codificata
Dall'altra parte invece si è cercato di introdurre soft da parte della maggioranza come dice lei soprattutto da parte di Rifondazione Comunista cioè fare in modo che anche la RAI potesse a vere le autorizzazioni per le trasmissioni diciamo perché come le Petit vuoi per intenderci e quindi l'introduzione di un meccanismo che non potevamo assolutamente accettare in quanto questo ribaltava completamente modificava sostanzialmente quello che era il decreto non solo ma addirittura fuori
Attraverso l'emendamento della maggioranza che ha cercato di dare un legale o come l'età del gruppo Cecchi Gori e
Ci spieghi questo meccanismo questo regalerei guerra in questo senso che per quanto riguarda le pay tv e attraverso la formulazione dell'emendamento si cercava di togliere
Un canale o più Canarias delle più per poi di affidarli a Telemontecarlo e Videomusic e questa era un'operazione chiaramente fatta in favore di Cecchi Gori del gruppo Cecchi Gori che come del resto la posizione politica della maggioranza
Al capitolo di un gruppo che invece è un gruppo che sta egregiamente sul mercato e che non può essere penalizzati dal comodo
Quindi a questo punto qual è l'atteggiamento del Polo per i tre per le prossime giornate per le prossime settimane qualcuno ha parlato di tra virgolette Aventino televisivo del Polo ma no ci mancherebbe altro nessun Aventino televisivo in realtà la situazione qui c'è una maggioranza e
è profondamente divisa profondamente lacerata di Ray è paralizzata dalle divisioni interne perché come lei sa c'è una posizione più responsabile che è quella espresse dal ministro Maccanico che punta a trovare una mozione complessiva al problema dell'Authority dell'Antitrust e più in generale del sistema delle telecomunicazioni e su questo sarà il sistema messo noi avremmo trovato diciamo ampi punti di convergenza
Al di là del fatto che rimane fermo il punto di divergenza cioè che punta ad eliminare come l'età mandare sul satellite una delle tre reti Mediaset su questo punto e non siamo assolutamente disponibili una delle tre reti e una sembrerebbe di Mediaset perché la generalista insieme
L'accusa precisate nel su questo chiaramente non siamo assolutamente disponibili perché ci sembra posizione e oltremodo punitiva da parte della maggioranza che dopo essersi impadronita della RAI sul piano dell'informazione politica ora circa anche di punire ulteriormente in media sette perché legata leader del Polo e poi come vede non contenta dell'arrembaggio sulla RAI e non contenta di punire Mediaset cerca anche di fare un bel regalo alle gruppo Cecchi Gori per avere anch'
Ora diciamo una possibilità più ampia per quanto riguarda l'informazione televisiva delle notizie di carattere politico coerente nel ecco comunque su questo su mille di massima avete delle convergenze mi sembra di capire le stesso lo ha detto cui o nell'impostazione di Maccanico però ci sono viene non condividiamo e che questa maggioranza soprattutto alcuni ultrà della maggioranza
Quando si presenta un decreto legge che non ha nulla a che fare con quello più generale complessivo dell'architetto delle telecomunicazioni dell'Authority e dell'Antitrust
Cercano continuamente vedi il vero si vede Rifondazione veri popolari per cercare di inserire appunto emendamenti in termini punitivi nei confronti di Mediaset c'è questo governo che molto sgangherata una ma garanzia di Ray ormai allo sbando generale però è cementata da un unico obiettivo bisogna distruggere i leader dell'opposizione e allora per fare questo tutto illecito tutte ammissibile
Per cui anche sul salva RAI che loro vogliono motivetto Salvarani Cervara e che veniva questa maggioranza è fortemente impegnata per cercare il di tutelare la RAI a tutto la RAI che chiaramente ai servizi per le politiche dell'Ulivo tanto che il presidente Rep pubblica intervenute in questi giorni Casavola e garante intervenuto alla commissione di vigilanza come Lecce all'unanimità è intervenuta sul fatto che vi è una distorsione sotto il profilo dell'informazione televisiva del dell'ente pubblico proprio per della RAI per intenderci in quale
Do c'è una posizione totalmente appiattita sulle posizioni della maggioranza ecco ecco infatti tra poco dovrebbe arrivare anche in discussione stavo per ora mi pare che sia la Camera proprio il decreto salva RAI esatto dovrebbe arrivare poi al Senato dalla cameriera che attiene al Senato e anche su quei
Non ci sono contrastino cioè è chiaro che noi non possiamo essere disponibile ad avallare o meglio ad approvare il decreto salva RAI nelle condizioni della RAI
Permangono come sono adesso cioè sia di informazione politica era e continua ad essere distorta appiattita sulle posizioni della maggioranza senta lei appunto se sarebbe quello che si è capito
Sui giornali il polo vorrebbe una discussione a ampio raggio su tutto il sistema su tutto il sistema radiotelevisivo quando
Si aprirà all'iter definitivo della dei disegni di legge di Maccanico dunque io credo che immediatamente dopo la Finanziaria aprire una discussione
Serie A mi auguro ed equilibrata è responsabile in Parlamento cioè della Commissione ottava pensionata e mi auguro che si possono trovare i cui punti di convergenza sui quali ci annoia abbiamo dato un'ampia disponibilità riterrà c'è però la soluzione finale dovrà essere quella per cui si deve arrivare comunque al suo primo non ha retto ed immediati e te non siamo assoluta mete disponibili sapete ci sembra effettivamente una posizione insostenibile come insostenibili appaiono tutte quelle posizioni che puntano a diciamo a comprimere la capacità espansiva dei gruppi privati perché quando lei Mariella che un gruppo privato che sta sul mercato nel momento che raggiunge il trenta per cento dello sviluppo interno le per fatturato generare deve immediatamente bloccare la sua espansione e deve essere imbalsamato su quella posizione
è chiaro che per non è una posizione assolutamente inaccettabile e questo perché è stato proposto è stato proposto perché di fronte a un'azienda che sta ripete invece mette sul mercato
E rispetto a queste altre aziende non stanno altrettanti unicamente sul mercato in chi blocca quell'azienda si blocca lo sviluppo di quell'azienda per consentire alle alte probabilmente di raggiungere lo stesso il tate quindi lei pensi un po'quale tipo di meccanismo sul piano dello sviluppo economico di aziende che poi lo stesso criterio si applica lo sviluppo economico generale quindi questa impostazione lei ma chi doveva apparare no lo stesso per quanto riguarda le limitazioni che si voglia imporre e sull'affollamento delle sull'affollamento pubblicitario Eriksson le risorse pubblicitarie cioè sulle possibilità di acquisti il mercato pubblicitario che anche sotto questo profilo critiche ai legge prevede appunto un tetto massimo al di là del quale non ci posso andare ci sono Lupo non mi pare comunque numerosi punti di divergenza quindi tutti questi punti di divergenza però questi due ultimi punti sia per quanto riguarda lo sviluppo del mercato sviluppo interno dell'azienda sia per quanto riguarda diciamo il mercato pubblicitario io credo che che anziché a una fase di superamento di queste posizioni che veramente sono posizioni insostenibili rimane ripeto un punto fermo
Che è quello di eliminare una Rete sul quale di una rete Mediaset su su questo punto noi non siamo assolutamente d'accordo ne faremo una battaglia dura fino in fondo
E poi vedremo naturalmente c'è la maggioranza in grado di portare in fondo questo risultato che vuole comunque perseguire cioè di arrivare a fuori comunque una rete di Mediaset e per cercare di punire appunto il leader dell'opposizione o comunque per tenerlo sotto ricatto
Bene la ringraziamo ringraziamo Massimo Baldini senatore di Forza Italia capogruppo per questo movimento politico in Commissioni Lavori pubblici e comunicazione del Senato vuole ascolto come sempre da Radio radicale radio radicale abbiamo ora ai nostri microfoni Antonello Falomi della sinistra democratica d'del PDS il senatore Falomi insomma che cosa sta succedendo sul fronte delle pay-tv il Polo è particolarmente duro dice che volete far favori a qualche gruppo televisivo vicino alla maggioranza il gruppo Cecchi Gori è vero
Esattamente il contrario cioè che il Polo che vuole per favore a Berlusconi che vuole mantenere uno dei suoi concorrenti tempo alla copertura totale del territorio nazionale Bellomo io lo chiamo favore a Berlusconi
Questo per interpretare appunto la posizione la
La posizione del Polo ma comunque che cosa sta succedendo qual è l'ormai ex morire devo dire che però ben compreso il comportamento del Polo nel senso che noi in Commissione abbiamo fatto un lavoro
Che ha emendata del decreto sull'effettivo ma al termine dei lavori diciamo pure essendo vietata ovviamente una differenziazione del voto
Non c'era questo clima di scontro che si è creato col trascorrere la notte penso che da parte di M. fiera votare e averci si era attenuti riconoscendo che la commissione iniziata come dire male ma poi era riuscita a concludersi meglio
Da parte del CDU era stato dato voto favorevole alla al decreto
E anche da parte dei proprietari era stato dato un voto di astensione quindi non mi pare che ci fosse un atteggiamento diciamo frontale peraltro soltanto emendato sul tanto contestato emendamento quello relativo alla redistribuzione delle frequenze beh a favore di chi non ha la copertura dell'intero teorie territorio nazionale e e da parte del Polo non insomma c'è ad un voto contrario ma non non hanno nemmeno le preso la parola per contrastarla non capisco come
Passata la notte questo sia diventato una sorta di casus belli tanto da provocare l'ostruzionismo in aula e come allora quale sarebbe secondo lei
Io la ragione di questo gas Bellinzona ragione e appunto io ritengo che alla fine sia quella di impedire in una qualunque evoluzione dell'architetto dall'attuale sistema radiotelevisivo è evidente che e Rete A e Cecchi Gori possono coprire con la loro trasmissione l'intero territorio nazionale non il sessanta per cento come avviene oggi evidente che uno qualche è come dire rosicchia mento di ascolto e viene operato sia nei confronti della RAI che nei confronti di Mediaset e questo non va bene al duopolio che si è costituito in Italia senta ma
L'affermazione del Polo seguono qui bisognerebbe un po'discutere tutto in modo più Genet
Ale nelle anche nell'ambito della discussione sui provvedimenti Maccanico lei come la vede ve lo stavamo facendo peccato però che il Polo ha presentato sei mila e mi
Andamenti ha bloccato i lavori della commissione per il lavoro lo stavamo facendo anche se ci fosse stata effettivamente la volontà da parte del Polo ordini
Diciamo di andare a una discussione sulle questioni sull'aspetto generale del sistema delle comunicazioni e avremmo già almeno potuto esaurire la discussione
Su sul sul primo dei due disegni di legge Maccanico quello che istituisce l'Authority per le comunicazioni e che introducevi
Italia un anche tra e più efficace di quello esistente senta ma non è che il problema poi e la questione della famosa terza regia
Terza rete media sette
Perché certamente c'è la sentenza dalla Corte costituzionale che dice che l'attuale assetto delle reti private e caratterizzato da una posizione dominante che va rimossa questo non c'è dubbio e la proposta e il disegno di legge Maccanico tentava di risolvere questo problema sia pure con gradualità
Che voi comunque ma su queste ore fermi su quella posizione
E comunque dobbiamo adeguarci al dettato dalla Corte costituzionale
Questo non c'è dubbio perché non è che possiamo eluderlo al di là poi diciamo della visione che si può avere del come dire del del dell'affetto del sistema radio delle in italiano comunque credo che sia più giusto appunto un affetto nel quale la RAI non sia più quella attuale ma comunque sicuri che abbandoni come dire la CUB
Cita almeno sulla Rete perché la proposta che noi e avanzata del disegno di legge che comunque anche la Fininvest Mediaset non siamo al Pepe Esposito sente ma finché la RAI avrà queste benedette tre reti televisive e sarà un
La impresa pubblica o comunque fortissimo capitale pubblico
Non l'anomalia del sistema televisivo italiano rischia sempre comunque di perpetuarsi ma io dico che di o tutti i paesi europei a
No televisioni pubbliche e televisioni private quindi non è che sia cioè che la strada quindi non credo che sia quella di dire privatizziamo la RAI
Perché appunto credo che sia giusto come dire l'affetto che rifà Europa
Appunto di televisioni pubbliche e private però se privatizzazione una RAI
Ora avremo introdotto sicuramente la concorrenza nel sistema privato ci sarebbero due colossi privati più probabilmente apertura Verardi maneggia c'è la concorrenza attualmente fra non è un po'distorto alterare
RAI e Mediaset pensiamo già c'è una concorrenza tra RAI e Mediaset diciamo credo che sia andrebbe fatto uno sforzo per creare almeno un terzo concorrente e oggi al terzo concorrente modificano molte possibilità di fare la concorrenza appunto
Tenuto conto che non copre con le sue trasmissioni tutto il territorio quindi almeno dovremmo andare in quella direzione
De dopodiché certa e la RAI così come non può rimanere proponiamo appunto che un ariete sia come dire
Tolta alla alla poi non abbia più pubblicità che una rete finanziata soltanto col cannone
E dopodiché comunque discutiamo su questo punto insomma io sono convinto che comunque l'aspetto così com'è non va né per la RAI ne permette oltretutto ci su cui sulla questione della RAI ci provano tra l'altro il risultato di un referendum
E anche per il referendum diciamo per quello che ha detto in concreto poi al di là delle interpretazioni che si danno in termini formali e giuridici ha detto soltanto che il capitale non dev'essere totalmente pubblico questo ha detto il referendum già un partito lasciamo il quesito che ne ha fatto un posto non ha detto come spesso si dice che la la non ha parlato di privatizzazione della Rai tout court dice soltanto che il capitale anziché per come è
Commenta interamente pubblico pro-capite are con proprietà privata senta un'ultimissima domanda che cosa ne pensa senatore Falomi del del prossimo referendum promosso al momento i club Pannella quello che riguarda appunto la limitazione della pubblicità commerciale su Rai
Ma i denari in qualche modo diciamo così la la limitata sulla limitazione drastica limitazione noi proponiamo una limitazione perché diciamo che è una delle tre reti deve essere priva di Pupi
Città per quello che riguarda le altre due reti proponiamo dei limiti certamente inferiori a quelli che hanno le reti private questo il quindi è una forma diciamo di limitazione del grande la pur
Il capo del servizio pubblico radiotelevisivo e del referendum che ne pensa le stesse se si trovasse di fronte al quesito voterà sì o no sul
Dipenda diciamo così diciamo il quesito esattamente a quali conseguenze porterà insomma perché è evidente che se sta nell'ambito di quello che noi pensiamo giusto oppure votare sui però io adesso non
Non sono in grado di definire esattamente quali sono le conseguenze del referendum sette conclusione proprio come ultima domanda secondo me si arriverà arriverà il Polo e l'Ulivo arriveranno ad un accordo ad un'intesa su questo problema delle comunicazioni delle telecomunicazioni hanno entro il trentuno gennaio classe numero alla data rischia un singolo auspico un accordo nel senso che
Diciamo il tema dell'informazione è uno di quei temi che non è soltanto diciamo che che che riguarda la vita democratica di un Paese perché vincente
Sui processi di formazione alla coscienza civile e politica di un Paese
E quindi è un tema che in qualche maniera a una qualche valenza di tipo istituzionale
Quindi lo sforzo da parte nostra è quello di cercare comunque di trovare punti di intesa che nella ridefinizione del sistema della della comunicazione
E naturalmente ci deve essere disponibilità anche dall'altra parte non in Commissione su una serie di obiezioni che ci sono state molte le sono state mosse al disegno di legge Maccanico abbiamo anche recepito diciamo così queste obiezioni perché le abbiamo ritenute fondate
E da parte per Polo però mi pare che al di là di
Non non non non è stato dato un riconoscimento a questa disponibilità bene la ringraziamo ringraziamo Antonello Falomi del Partito Democratico della Sinistra colui abbiamo continuato a parla
Re di decreto sulle pay-tv e naturalmente del regno dei problemi che affliggono per così dire il sistema televisivo italiano buon ascolto come sempre da Radio radicale