"I veri conti del 1996: tutto cio' che si puo' prevedere per quelli del 1997" presentazione del rapporto del Centro studi della Confcommercio e dell'indagine curata dalla CIRM org. della Confcommercio

Allora
Buongiorno a tutti intanto Bonarda del se non ci rivediamo a Brema anche se non possiamo assolutamente assicurargli di ulteriori possibili incontri e inviti
Visto che i percorsi del Parlamento della politica delle vicende economiche sono tali per cui probabilmente non dico assolutamente ma probabilmente qualche altro intervento ci verrà in mente
La parte finale dell'anno sesso dedicata consunto Ivan preventivi anche noi ci siamo esercitati su questo tema ci siamo esercitati con due studi uno rapporto Confcommercio su consuntivo novanta Zeri
E previsioni per quello che è possibile per i novanta sette a cura del Centro Studi confederale e l'altro un'indagine
Che abbiamo fra virgolette commissionato all'esimio professor Pierre Bovet alla sua équipe dici uno se voi siete d'accordo io comincio con il presidente Billè che farà un quadro riassuntivo ed Enron e dell'altra ne terrà l'arcone conclusione di tipo politico ed economico
Poi passerò la parola al dottor moviole direttore del Centro studi di Confcommercio e poi Aldo professor Piepoli
Per quanto riguarda l'indagine ci presidente atterravano
Grazie per essere qui anch'io mi unisco agli umori
Di Aldo Diamanti per le prossime festività
Sperando ecco che quanto sto per dire possa essere
Smentito ma purtroppo dobbiamo invece ragionare in termini di in realtà e se guardiamo a questo libro dei conti del novantasei e se soprattutto guardiamo alla previsione novantasette
Dei essi non possono che essere grigio scuri fortemente tendenti verso il nero
Una prima considerazione qua corriamo il rischio di uccidere il cavallo dopo aver usato una cura da cavallo qua corriamo il rischio che il rientro dell'inflazione del due
Dal sei per cento al due nove per cento posta mettendo ha messo a dura prova impresa famiglie problemi di occupazione ha soprattutto ampliato arieti recessione
Le imprese sicuramente se hanno avvertito
Oggi e di oggi il dato ad esempio sulla produzione industriale in forte diminuzione le famiglie le paura del ceto medio ne abbiamo più volte sottolinea i consumi sicuramente si sono ridotti
Ne è conseguita anche un abbassamento dall'occupazione vedremo di qui a poco nei dati che vi verranno forniti ma soprattutto abbiamo Ari di recessione nel paese che rischiano nel novantasette se non invertiamo la rotta di ampliarsi ulteriormente
Allora questo crollo dell'inflazione che di per se stesso un fatto enormemente positivo nosta provocando quegli auspicabili benefici
E non è detto che riesca a provocargli abbrevia perché
Non ci portiamo dietro una serie di storture che non siamo riusciti ancora a a correggere
Ecco perché c'è genio sui veri conti del novantasei ecco perché c'è un mezzo gelo su quelli del novantasette
Quel gelo che spinge il governatore della Banca d'Italia Fazio a rinviare ancora nonostante le pressanti quasi quotidiane
Sollecitazioni che gli giungono da dal mondo politico da Palazzo Chigi in particolare a rinviare ogni decisione su una ulteriore possibile riduzione del tasso disco
E io credo che la cautela di Fazio sia assai significativa
La prudenza di Fazio a mio giudizio è condivisibile che anche perché Banca d'Italia noi abbiamo cercato di oggi tirarlo fuori sta
Diciamo privilegiando i conti reali ai conti della politica
E nel guado tra novantasei e novantasette ci sono una serie di elementi che ci sembrano da un lato significativi e che raffreddano ogni genere di ottimismo quali sono questi elementi quelli vorrei qui elencare molto brevemente il primo sta ripartendo il prezzo della benzina e questo sicuramente avrà effettivo mediati diciamo sul sul inflazione
Un discorso a sé stante potrebbe essere come un mercato come quello a benzina in cui ecco c'è anche la cosiddetta pompa di Stato poi di di fatto diventi un fattore perverso di questo genere qua ricordate l'uscita
Di qualche settimana fa è lo stesso
Antitrust a proposito di un prezzo che non solo non è libero ma è sottoposto a manovre di continuo
Gonfia mentre lo Stato si guarda bene dal combattere noi oggi paghiamo o la benzina tre volte più di quello che la paga un giapponese eppure come i giapponesi siamo ugualmente tributari cioè importatori di di benzina dall'estero con una aggravante in più
Che i giapponesi pur pagando la benzina appena un terzo di quello che noi paghiamo hanno un sistema di trasporti che credo sia tra i migliori del del mondo allora tutto questo ci deve fare
Riflette
Quindi su ogni mille lire che ne paghiamo ormai sono due mila lire forse più
Un libro di buon vino due terzi sono sotto corrisposto sotto forma di tasse
Non solo il prezzo della benzina ci preoccupa stanno ripartendo anche le tariffe
Treni bolli auto assicurazione tariffe comunali su acqua su rifiuti autostrade e tutti questi aumenti che sono annunciati più volte annunciati sono quasi tutti superiori al tasso d'inflazione quindi rischiano di
Riaccendere la soglia spirale inflazionistica non dimentichiamoci infrazione nel novantacinque quella che abbiamo cercato di debellare ripartiti molto violentemente proprio ho in concomitanza di aumenti tariffari e qui il discorso si si potrebbe allargare su quello che il ruolo diciamo del monopolio pubblico ecco che certamente non è virtuoso come il resto dell'economia che sta invece
Contribuendo in maniera
Consistente industrie distribuzione soprattutto a un raffreddamento dell'inflazione mentre il monopolio pubblico spesso ecco sì
Si determina le sue tariffe al di sopra del tasso d'inflazione
La terza considerazione che vendendo poco sempre meno cito ad esempio il crollo delle vendite nel novantasei nel settore dell'abbigliamento al settore
Fortemente rappresentiamo molte imprese hanno dato fondo al magazzino rinviando gli acquisti a tempi migliori ma questo
Poteva essere un beneficio temporale adesso
Le scorte debbono essere ricostituite e quindi dopo un anno e più di blocco sicuramente i prezzi finali ricominceranno accrescendo
La quarta ed ultima considerazione è quella che prima o poi dovrà essere firmato il contratto dei metalmeccanici perché anche perché l'abbiamo visto tirare troppo a lungo la non soluzione di questo problema può fare esplodere vere e proprie tensioni anche dal punto di vista politico ma per un'azienda ad esempio come FIAT dare agli operai salariali proprio nel momento in cui c'è una contrazione del mercato sia interno che internazionale e quindi c'è una diminuzione del numero delle automobili vendute
Beh può essere una operazione estremamente difficile la conseguenza quale che ne deriverà e un ulteriore aumento dei prezzi e ristrutturazione raffica di aziende che ormai hanno perduto troppa competitività ma quello che io chiamerei gelo di Fazio o per meglio dire la cautela con cui Bankitalia segue il percorso del Governo hanno forse anche altri radici forse anche altre cause quelli ad esempio che denunciamo da tempo e che emergono anche se con un piena luce in questi
Dei conti di questo Mario di questo magrissimo novantasei
Quali sono quelli che metterei in pole position almeno tre
La prima riguarda l'incapacità dimostrata da questo governo di approfittare della cura da cavallo fatta sulla inflazione per farne un'altra di analogo durezza sulla improduttività e sulla organizzazione dall'amministrazione pubblica
Nostro giudizio ha fatto male il Governo a colpire soprattutto una parte sola quella del mercato
Ha fatto male a non usare i bisturi con la pubblica amministrazione inutile dirlo riforma delle pensioni della sanità potevano e dovevano essere affrontati sei prima
E se andiamo a vedere i motivi per questa colpire unilateralmente la questione per cui è stata colpita soltanto colpito soltanto il mercato non essi sono abbastanza fino
Oggi perché abbiamo un governo che di fatto e vincolato ai voti di Rifondazione comunista che un partito pervicacemente statalista e che non ha mai voluto nemmeno confutare la per la validità ad esempio del modello
Sovietico per cui non si poteva mandare a casa nemmeno un impiegato fannullone senza provocare traumi a livello politico
Ma tutto questo contrasta con una serie invece di segnali che Bruxelles in testa ricordate Monti quante volte ce lo ha ricordato nel corso dell'anno ma non solo Monti direi tutta la comunità economica Cia mandato a dire
Con che con questa amministrazione con questa Amministrazione inutili elefanti e improprio improduttiva ma soprattutto assai costosa noi rischiamo di diventare la barzelletta dell'Europa
In nell'Europa di Maastricht
Allora se il Governo mentre colpiva duramente impresa i consumi e mercato avesse dimostrato contemporaneamente di volere e col saper colpire con altrettanta durezza anche su questo versante probabilmente anzi sicuramente il contribuente avrebbe compreso di più
Avrebbe solidarizzato di più avrebbe meglio sopportato il peso di questa manovra rompi ossa di questa cura da cavallo come dicevamo prima da sessantadue mila miliardi
E invece che invece malgrado le riforme promesse
Ricordate l'abolizione di sei sette ministeri ministeri sono rimasti quasi tutti al loro posto addirittura la funzione che c'è stato tra il Ministero la fusione la l'accorpamento tra il ministero del Bilancio
E il ministero del tesoro ha portato a un risparmio di appena un miliardo cioè tutte le direzioni sono rimaste alla alla nella stessa composizione gli impiegati sono rimasti tutti al loro posto le spese sono rimaste tutto al loro posto
Quindi questi canali di spesa sono rimasti tutti aperti e la conseguenza c'era detta sabato o c'è la confermata perché purtroppo i segnali c'erano già tutti il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi dall'alto della sua autorità e che noi abbiamo ulteriori sforamenti
Nella spesa per l'anno o in corso con buchi che nel novantasette bisognerà pur tappare
E sui quali purtroppo per ora si preferisce lessare questo è un segnale veramente molto allarma
Seconda considerazione riguarda il capitolo delle privatizzazione
Problema che non è un problema ma che è uno scandalo nello scandalo
Se infatti le privatizzazioni fossero state fatte nei tempi e nei modi stabiliti
Non ci sarebbe stato ad esempio bisogno di alcuna eurotassa per entrare in Europa
Se si fosse attuato il piano di privatizzazione come a suo tempo deciso lo Stato non solo sarebbe entrato in possesso di una enorme quantità di denaro
Ma avrebbe avuto al tempo stesso secondo vantaggio la leva giusta del procedere più rapidamente in quella ristrutturazione complessiva
Di tutto l'apparato statale e parastatale che tutti quanti gli italiani chiedono ormai inutilmente da un pezzo
Invece le privatizzazione sono tutte al Papa
Non solo
Ma continuano a tenere in piedi monumenti come veri che servono soltanto a creare altri debiti banche pubbliche che producono altri debiti
E assurdo che con
Le riduzioni del dei tassi che sono già intervenute queste riduzioni poi al momento della verifica del mercato si riducono sostanzialmente anche in ma anche che sono pubbliche lì
Proprio dovrebbe far valere insomma il suo diritto di proprietà banche pubbliche sono almeno fare rispettare a queste banche quanto la Banca d'Italia prescritto in tema di riduzioni
Del tasso di sconto invece che invece nulla di questo accade
Non si è toccato con nulla di debiti enti inutili strutture ministeriali inutili
La terza considerazione
Vedrete ci sono dati molto interessanti nel rapporto che il nostro direttore del Centro studi del per motivi presenterà riguarda il problema dell'occupazione
Occupazione che nel novantasei ha avuto un saldo negativo assai pesante perché se guardiamo ad alcune
Con esclusione di alcune aree che riguardano il terziario pro avanzato di fatto nemmeno un posto che è stato portato a casa
Allora se pagare oggi questa eurotassa avesse significato o significasse almeno dare un contributo di tasca propria per dare lavoro ad almeno il cinque per cento di quei tre milioni e mezzo di giovani che sono disperatamente alla ricerca di una prima occupazione io credo che nessun contribuente
Si sarebbe tirato indietro
E chiaro invece che l'eurotassa sta servendo o servirà a pagare altre cose probabilmente vecchi conti probabilmente lavori improduttivi
Probabilmente anche qualche coda di Gangi di Tangentopoli probabilmente strutture e zavorre che carica la pubblica amministrazione si porta dietro
Da tempo
Il problema dell'occupazione drammatico perché non si vedono sbocchi all'orizzonte cito solo un esempio che tra l'altro è passato nella quasi totale dimenticanza il caso della Philips questa multinazionale che pure agisce in uno dei settori trainanti
Telecomunicazioni elettronica diciamo avanzata che ha mandato a casa dall'oggi al domani seicentotrentatré dipendenti lo stabilimento a Monza
Maggior per la maggior parte tecnici specializzati perché perché ha trovato conveniente aprire un'altra filiale in Polonia dove un tecnico probabilmente si può o ingaggiare anche a quattrocento mila lire il mese
E siccome le multinazionali agiranno sempre più in questo mondo il problema credo che sia grosse norme è urgentissimo
E io credo che nemmeno la soluzione possa essere quella che il Censis in un certo senso registrato nel suo ultimo rapporto cioè quella della via dell'imboscamento nel senso che il lavoro sommerso
Quella basso costo quello senza contributi sia esso di matrice italiana o albanese marocchina
Che stare i dando un po'di vitalità al Mezzogiorno pro perché per due motivi prima di tutto per l'aleatorietà delle queste piccole iniziative imprenditoriali
Che stanno cercando di trovare un loro spazio al di fuori di qualunque tentativo di programmazione del territorio e del mercato seconda considerazione che ancora secondo me più grave perché tre quarti di queste di questo sommerso e in mano a mafia camorra 'ndrangheta e organizzazioni criminali allora io credo che dobbiamo di questo su questo veramente girare
Marciare cambiare atteggiamento
Lo avete visto come nei giorni scorsi anche
Queste forti critiche che vengono fatte a un patto per il lavoro che doveva essere il punto di non ritorno a per meglio dire il punto di partenza è che invece di fatto è rimasto uno strumento totalmente in in applicato
Allora io credo che qui c'è un rischio serio che quello di una seria e palpabile recessione
Bisogna questo rischio può portare ad altre espulsioni dal mercato di piccole e medie imprese a un ulteriore impoverimento di quel ceto medio che lo zoccolo duro sul quale si basa sono i consumi che poi sono la ricchezza del nostro settore della distribuzione
Sono Conti sicuramente brutti a voler bene forniremo le cifre ma quello che forse più grave e cercare di evitare di a volgersi lì in inutili cortine
Fumogene
Brutti conti perché l'aumento e la pressione fiscale con l'applicazione dell'eurotassa finirà attenzione ad avere un'incidenza sul Pilla addirittura superiore al quarantaquattro per cento presto sono le previsioni che oggi vi trasferiamo e soprattutto provocherà la femminile un drop un doppio trauma quello del portafoglio e quello psicologico e su questo credo che il amico professor Piepoli diverse cose ci trasferirà cioè quello di chi si sente mancare il terreno sotto i piedi e comincia al pensare al futuro con sempre maggiore angoscia e paura
Se poi guardiamo alle nostre esportazioni anche lì abbiamo conti in grigio nero
E i motivi sono chiari c'è una recessione in atto in tutta Europa che sicuramente sta portando una riduzione di consumi in tutta l'aria ma soprattutto c'è una lira che assai meno competitiva di un anno fa sui mercati esteri
Che poi la domanda internazionale il meccanismo inceppato che può provocare grossi camion contraccolpi su tutto l'apparato produttivo credo che sia confermato in modo significativo ancora una volta dai dati diffusi dalla Banca d'Italia sulle attività e passività finanziarie delle famiglie consumatrici
E nelle impresa e non quelle societari ma quelli individuali anche chi prima aveva margini di spesa di consumo maggiori grazie interessi che riusciva a prelevare dei suoi botte deve oggi
Per rifarsi i conti e soprattutto spingere la
Ci via vengo alla conclusione anche perché io solerte meno diamanti mi dice di stringere
Tre conclusioni
La previsione di consumi in forte discesa nel novantasette e fonte di grandissima preoccupazione per le imprese
I casi sono due o il governo finalmente capisce che certe cure da cavallo come dicevo prima possono ammazzare il cavallo e che quindi richiedono immediate ed efficaci cure ricostituenti oppure in Italia
Rischiano di esplodere veramente problemi seri
Secondo governo deve assolutamente
Trovare il modo di ricostituire il rapporto di fiducia tra contribuente
E stato tra imprenditore è stato oggi la cartilagine una membrana di questo rapporto e visibilmente lacerata e si vede non si può governare contro un Paese per lungo tempo
Terza ed ultima considerazione Maastricht
Gli italiani non possono continuare ad essere trattati con me scolaretti da terza elementare o addirittura Minus attenzione e indispensabili che si comincia a dire la verità tutta la verità si direbbe
E non quello che fa più comodo per evitare polemiche e discussioni
E la verità è una sola la verità e quella che ieri abbiamo visto emerge anche dal colloquio che c'è stato tracollo e Chirac la verità è che su Maastricht sulle sue scadenze sui suoi parametri
A Parigi come a Bono come a Londra
è in atto un riesame in queste ore a trecentosessanta gradi
Un riesame che potrà portare agli sbocchi più diversi queste il motivo dell'ultima considerazione che vi trasferisco per la quale crediamo sia opportuno che il governo inattese
Che certi eventi si chiariscano sospenda l'eurotassa sospende l'eurotassa
Nessuno di noi
Dice di abolirla di cancellarla dalla faccia della terra ma che senso ha
In un momento di grave recessione come questo colpire anzitempo consumi e mercato interno quando non si sa se le lancette dell'orologio di Maastricht resteranno ancora all'Europa
Con questo interrogativo o
Grazie presidente davvero asciugato il tuo pensiero ma sarebbe caso di acero punto uno spazio di domanda di interrogativo di curiosità adesso con la stessa raccomandazione
Solo però va a Carlo mobilia il direttore del Centro studi di Confcommercio pasticci illustrerà sinteticamente i contenuti di questo rapporto
Carlo cercherò di essere estremamente sintetico evidenziando soltanto alcuni aspetti sia del bilancio del novantasei sia delle previsioni del novantasei
Un primo elemento e il novantasei sostanzialmente e l'anno peggiore dal novantuno ad oggi se si è si si esclude il novantatré
Noi veniamo nel corso degli anni novanta da un da una situazione economica che voi ritrovate anche nel rapporto nella quale si evidenziano alcuni numeri sostanzialmente
Praticamente
Noi abbiamo avuto una crescita di poco superiore considerando il novantacinque novantasei all'uno per cento l'anno
Gli abbiamo
Ha avuto un incremento delle importazioni un notevole incremento delle esportazioni un notevole decremento dell'occupazione circa un milione e mezzo di posti di lavoro
E una direi calo notevolissimo degli investimenti
Se considerate che gli investimenti fissi lordi fino al novantaquattro sono diminuire quattordici del due per cento
E ci aggiungiamo i valori del novantacinque del novantasei ancora rispetto al novantuno abbiamo un livello di Investimenti che è inferiore di sette punti a quello del novantuno
Quindi il è tutto il sistema che da un lato avverte di fenomeni di una politica di rientro che si protrae nel tempo
Dall'altro avverte con particolare intensità l'inversione del ciclo che è presente in Europa e anche in Italia quindi c'è questa affetto di accumulo
Che
Con il quale
E dal quale dipendono anche i le risultanze del novantasei ormai credo che che sia accreditato il dato di di un PIL pari lo zero allo zero virgola otto per cento
Un calo delle importazioni rispetto al novantacinque del meno zero sette per cento
I consumi che se che
Nel loro complesso si incrementano zero quattro ma i consumi di beni sostanzialmente sono stabili sono stagnanti
E un andamento come dicevo degli Investimenti estremamente deludente rispetto a quelle che sono le aspettative del sistema economico
Nello stesso tempo abbiamo riduzione
Del numero di impresa e voi sapete che il settore commerciale il settore a più diretto contatto con il mercato
Ecco nel mille novecentonovantasei dati ultimo trimestre
Come saldo abbiamo quattordici mila imprese in meno
E le cessazioni cioè le imprese che hanno chiuso
Sono oltre cinquanta anni
Questo per dare un po'la situazione
Del settore che rappresentiamo ma anche dell'economia perché accennava il presidente a quello che cade nel settore industriale nel corso del novantasei nel settore industriale si sono persi oltre novanta mila posti di lavoro
Questo scenario questo è lo scenario interno al fronte del quale e sopra il quale abbiamo uno scenario di carattere internazionale dove se si esclude la Gran Bretagna
E solo per diciamo il traino delle esportazioni in Germania in tutta Europa troviamo crisi dei consumi una situazione di disagio sociale un livello crescente di disoccupazione
Tutto questo
A tutto questo si aggiunge
La manovra di finanza pubblica
Per l'ingresso in Europa una manovra che
A un'entità importante sessantadue mila cinquecento miliardi il tre per cento del PIL non lo dimentichiamo noi speriamo
Cioè l'obiettivo del governo che peraltro non sarà realizzato e lo vedremo era di avere una crescita del PIL nel novantasette del due ha fatto una manovra del tre sia pure in termini nominali quindi
Dovevamo cresce del cinque per cento per riuscire a sopportare quella mano
E quindi oggi noi ci troviamo ad a vere
Una grande sui redditi delle famiglie che sempre dal novantuno ad oggi sono diminuiti del due per cento
Di un
Di circa che provocheranno la diminuzione di circa tre punti
Dell'incremento tendenziale possibile nel nostro Paese quindi scenderemo dal cinque tendenziale al due tendenziale è tutto questo di fatto in termini reali si tradurrà considerando che l'inflazione
Diciamo a tesa e del due e mezzo per cento si tradurrà in una sostanziale impoverimento delle famiglie italiane
E ora passiamo alle
Al novantasei
Cerco di essere estremamente sintetico per
Per riuscire anche a Telespazio
Agli approfondimenti
Ma immaginiamo che novantasette
Anche per il drenaggio
Della manovra
Di finanza pubblica
Avrà uno profilo simile hanno fatto sì
Già altri centri di ricerca avevano stimato che il PIL non avrebbe raggiunto l'uno per cento in base ai nostri studi PIL le nostre approfondimenti PIL
Toccherà lo zero otto per cento anche nel novantasei
Si prevede un proprio per la
Necessità di ricostituire le scorte un leggero incremento delle esportazioni due e mezzo per cento
Una ripresa sia pure modesta delle esportazioni
Un
Però nello stesso tempo avremmo una mercato interno che continuerà ad essere sostanzialmente ferma
Quindi i consumi nel mille e novecentonovantasette
Avranno lo stesso profilo piatto del novantasei
E si avranno riduzione di occupazione uno zero virgola due per cento rispetto al novantacinque
Il che significa cinquanta mila posti di lavoro in meno nel novantasei
Quali le terapie
Perché fare delle previsioni senza indicare perlomeno quelli che sono i problemi a cui dare una soluzione troppo sì
Per le terapie nascono da quelli che sono diciamo i dati
Che voi avete nel nostro rapporto
Noi abbiamo un crollo degli investimenti è un crollo delle occupazioni
Nel novantotto quindi si dovranno novantasette novantotto si dovranno quindi affrontare
Tutti quegli interventi necessari a un rilancio degli investimenti
Un rilancio degli investimenti che vedono in prima persona
Il momento pubblico
A sostegno e in alcuni casi come volano per il riavvio dell'investimento privato
Tutto questo ci porta a fare un'ultima considerazione che riguarda i dati relativi al settore bancario
Voi sapete che l'inflazione è scesa dal sei novembre dell'anno scorso due sei di novembre di quest'anno
Il tasso di sconto è diminuito di un punto e mezzo non lo stesso Periodo il tasso medio praticato a Chiti diciamo le persone che che intendono investire è diminuito di un punto edu
Tasso medio quindi significa che c'è spazio per da parte del sistema bancario per diciamo avviare politiche di abbassamento dei tassi di interesse e di conseguenza di rilanciare per questa via investimento
E adesso dulcis in fundo del professor Pierluigi il quale obiettivamente non ci rallegra era di
Abbiamo preparato un albero di Natale con palmette piuttosto negative piuttosto che invece
Di buon coloro roseo per l'ottimismo
Al professor Piepoli dopo l'azione
La la la parola per l'illustrazione della sua indagine su quello che pensano gli italiani professori
Difficile
Poi
Ringrazio molto
Il presidente Billé
Che mi ha invitato a questa conferenza stampa
Noi ci siamo
Uno degli istituti fornitori della Confcommercio
E
Si può dire ogni anno facciamo un bilancio di che cosa pensano gli italiani dell'anno passato
E di che cosa prevedono per il futuro
Ebbene quest'anno il bilancio potrebbe essere delimitato da una sola espressione depressione gli italiani sono depressi
Sono depressi e la depressione non invita i consumi
Sì esiste piangono
La depressione è un fatto psichico che che mia
Sei ben
Della
Adn Kronos bene
Sono depressi cosa significa essere depresso
Significa non vedere un futuro
Significa non vedere un futuro per sé per i propri figli
Significa domandarsi se il livello a cui siamo arrivati in questo momento che è un alto livello di ricchezza per il Paese
Non sia una specie di capolinea
Per cui a un certo momento i prossimi anni prossimi decenni segnino un ribasso una discesa nella ricchezza quello che conta nella vita non è mai il passato e il futuro
E il futuro non è visto in maniera rosea
I consumi quindi subiscono
Questo atteggiamento depresso la depressione si ripercuote nei consumi
Se io ho in mente in un momento di gioia di acquistare un'auto e poi dopo mi sento depresso non acquisterà quell'Authority ero a quell'acquisto
Propensione al risparmio diceva Keynes no
Tu hai studiato Keynes come me
E Keynes parlava tanto tempo fa circa sessant'anni fa di propensione al risparmio
Non è propensione all'investimento la propensione all'investimento diventa per il consumatore finale propensione al consumo perché significa investire in case significa investire in elettrodomestici significa investire in automobili quali sono gli investimenti dell'italiano medio
Non dimentichiamo che il settantacinque per cento degli italiani abita in casa propria
In ogni caso questa depressione questa fondamentale depressione a cui rinvio per una più approfondita lettura al sondaggio che abbiamo fatto
Non è solo nostra
Di Corsini con consoliamoci un momento
E dell'intera Europa diceva John donne riportato
In per chi suona la campana da Hemingway nessun uomo è un'isola solo in se stesso ciascun è parte di un continente ma siamo parte del continente Europa e dell'intero continente europeo che è percorso da questa onda di depressione
Noi un filo più degli altri
Ma non più di tanto
E dimentichiamo alcune cose e il governo si dimentica di comunicare alcune cose per esempio che il reddito nazionale è stato alto quest'anno è stato il più alto di tutti i tempi nessuno l'ha comunicato
Oppure il governo si dimentica di comunicare le riforme che sta preparando perché noi in questo momento pensiamo alla burocrazia
Il presidente Sergio Billé ha esposto questo nodo fondamentale della burocrazia
E per esempio si dimentica che esistono delle riforme potenziali non ancora in atto ma potenziali che il ministro Bassanini ha preparato sono dei delle leggi non ancora in essere dei delle ipotesi di legge per semplificare i rapporti tra il cittadino e il potere tra cittadino è la burocrazia semplificarla fortemente auguriamoci come terapia che il Governo comunichi perché ripeto la gente ed è presto
Che poi dopo sia depressa per come va la questione Di Pietro o che sia depressa per come va al proprio portafoglio e ininfluente
Il cittadino comune esattamente come ciascuno di noi che in questo momento su questo palco non si batte solo per il pane si batte anche per la gloria e per l'avvenire
Allora a questo punto apriamo
L'arco delle domande chi è che rompe il ghiaccio ecco prego i colleghi di dire nome e testata vi ringrazio molto
Prego
Se la collega Quick super esperta di microfoni
Io sono Antonio Sassone del giorno volevo domandare presidente Billè
Se la richiesta per la sospensione dell'eurotassa verrà anche rivolta per via ufficiale ossa e questo è già stato fatto
Eventualmente che cosa s'intende fare se ci sono incontri nei prossimi giorni
Non è stata ancora fatta in via
Ufficiale ci apprestiamo a farlo soprattutto nei prossimi giorni chiederemo forma definitiva e ufficiale
Questo in ciò ulteriormente motivati
Purtroppo dico da quello che abbiamo appena oggi proprio
Altre in carcere
Ho una curiosità presidente Billé voi parlate lei ha parlato nella intervento di conti veri della Confcommercio ma si contrappone da conti falsi non so del governo cioè perché questa aggiunta veri
Conti veri perché noi abbiamo visto ad esempio che c'era un documento di programmazione economica che prevedeva per il mille novecentonovantasette un inflazione è un andamento del PIL pari al due per cento questo appena nel mese di agosto adesso ci sentiamo di dal ministro del Tesoro che il il il PIL novantasette non supererà l'uno virgola cinque per cento
Adesso noi diciamo che invece che le nostre previsioni importo no a un aumento del PIL assai più contenuto intorno allo zero virgola otto per cento
Non è un'accusa di falsità gli altri conti credo che però tutto debba essere riscritto e riconsiderato perché con una
Differenziazione così marcata anche gli stessi discorsi sulla invarianza della pressione fiscale corre il rischio di saltare completamente
Scusa
Il fondo monetario non è uno dei nostri interlocutori ne siamo un'associazione sindacale
Ma di su per quanto riguarda il Centro studi lo dobbiamo vi posso darle delle risposte certamente l'abbiamo parlato con Bankitalia certamente abbiamo avuto dei momenti
No guardi i primi forse siamo stati noi lo avevamo detto ha inizio
Ha inizio ma non c'ho la primavera ma inizio diciamo finanziarie uscimmo con una previsione dell'uno virgola uno per cento
La dell'Algeria sì e che abbiamo rettificato noi per primi in conseguenza di ulteriori considerazioni che mobili
Senz'altro se è più bravo di me in grado di trasferirne che ci portano a dire che quell'uno virgola uno per cento che era già un dato quasi la metà di quello ufficiale documento di programmazione era
Era e come dire in eccesso per ottimismo
Sì secondo la nostra analisi
Anche l'Italia diciamo dichiarazione del governatore Fazio
Ha alcun un circa un mese fa ha detto che il pile sarebbe cresciuto al di sotto dell'uno per cento
Zero virgola otto per cento
A noi risulta che il fatto di arrivare alle stesse conclusioni parte l'Italia ci lusinga certamente
Comunque io volevo fare una considerazione a margine se vi ricordate quel rapporto predisposto dal ministero del Tesoro in cui si stimava quello che era l'impatto della manovra finanziaria e si prevedeva che trenta mila famiglie
Sarebbe avrebbero sarebbero scese al di sotto della soglia di povertà
Noi abbiamo fuori fatto i conti in quel rapporto a cui hanno partecipato esperti di Banca d'Italia distante di altri eh fondamentalmente un rapporto esatto avremo trenta mila famiglie che scenderanno al di sotto della soglia di povertà
E avremo una riduzione dei consumi
Estremamente significativa undici mila miliardi
In meno di consumo
Non sono undici mila miliardi meno di consumi aggiungiamoci a questo diciotto mila miliardi di sforamento della spesa pubblica tutt'altro discorso capirete che siamo entro una forbice Colombo
Ti volevo assicurare deboli che diciamo non mi riconoscono per quanto riguarda la depressione dilagante in Italia e in Europa anche perché forse al non la so alla fine risulterà che gli unici felici sono quelli dell'Africa o del terzo quarto mondo
Quest'
Invece per quanto riguarda l'analisi di millenni
Su soprattutto i tagli alla spesa non per difendere il governo comunque vorrei ricordare che la la manovra per due terzi nella parte strutturale riguarda tagli alla spesa
Inoltre poi a me sembra un po'contraddittorio direi che si riducono i consumi e quindi si interviene su magari la spesa sociale le pensioni
E poi chiederei che si dagli ulteriormente le pensioni e poi se non trova anche contraddittorio da parte vostra
Difendere il cumulo delle pensioni per quanto riguarda gli autonomi e dire che bisogna tagliare le pensioni dovreste per quale pensioni bisogna tagliare sì un po'più chiaro e più preciso anche rispetto alle accuse che fa al Governo
Mie non sono accuse sono costatazione purtroppo i fatti ci danno ragione
Dico purtroppo perché da un lato la costatazione dello scoramento quindi di questa incontinenza
Della spesa pubblica che doveva essere posta sotto controllo che non dovevano esserci aggiustamenti ulteriori e compagnia bella mi pare che dopo le dichiarazioni di Ciampi sia definitivamente saltata questa ipotesi ottimisti
Dall'altro sicuramente lei potrà essere assai più ottimista di me ma io continuo a essere pessimista la invito a girare anche un attimo per Roma e vedere in un dieci giorni da Natale che cosa sta accadendo nelle vie del centro e poi a trarne qualche conseguenza
Sui tagli io credo che i tagli siano di tutt'altra natura e qualità quindi a dover fare
Chiedendo anche sacrifici a carico di importanti come la nostra
Se c'è da ridiscutere ridiscuteremo anche il nostro non dimenticate che non non c'è mai stato un atteggiamento di chiusura su questo però finalizzando lo tutto a un stampato più moderno meno accentratore di risorse che devono essere invece destinate al mercato
Destinate al mercato perché l'errore tragico che noi stiamo commettendo e quello di entrare in Europa non ristrutturando perdendo l'occasione unica storiche irripetibile che quella dell'entrata nel nell'Europa di Maastricht
E mantenendo invariato il costo e il l'intervento dello Stato nell'economia nella società nel qualcos'altro quando tutti gli altri stati Germania Francia hanno ripensato macchine stradali Spagna stesse che erano già tranne il caso spagnolo for su cui ho qualche perplessità migliore della nostra ulteriormente alleggerendo convinti come sono che le risorse che ne sarebbero derivate che libri di lezioni che sono state fatte erano energie in più per la ricchezza del Paese
Ora noi qua sicuramente siamo alle prese con una concezione un po'messianica di una parte
Di parte del governo che quella diciamo di ambito sinistra democristiana dove diciamo lo Stato doveva produrre dalle latte di pomodoro a chi sa quante altre cose tutto quello a credito ai dischi ai dischi a tutte 'ste cose ma credo che questo non c'entri nulla con loro dall'altro ha una concezione statalista sicuramente
Fortissima di un'altra componente del governo che quella rappresentata da Rifondazione Comunista che stanno di fatto impedendo quello che invece deve a cadere cioè una trasformazione sostanziale dello Stato
Si fa una domanda al direttore dell'ufficio studi
E i Villari e TG cinque sempre
I tagli al bilancio che stanno facendo per esempio in Francia in Germania hanno provocato crisi dei consumi abbiamo visto no record disoccupazione eccetera ora io mi chiedo
Il fatto che come dire ci sia stato questo sfondamento nella nel bilancio statale italiano quello di cui avete accennato non è in fondo dal vostro punto di non dovrebbe essere dal vostro punto di vista positivo perché beh non male anche se si tratta di spesa corrente
E anche se per via indiretta e sono forme di sostegno ai consumi insomma quindi non capisco diciamo così e perché vi lamentate di questo sfondamento grazie
Il problema del riequilibrio della finanza pubblica non è assolutamente messo in discussione
E chiedo del presidente Bile sia stato chiarissima riguarda
Sono diciamo
Le manovre adottate in questi anni per irrigui per la finanza pubblica che creano anche per la concentrazione del tempo
Ci hanno fatto tagli ma in Francia per esempio hanno fatto dagli che hanno caratteristiche strutturali
Noi
Qualcuno diceva che ci troviamo di fronte ad una manovra che per due terzi e tagli alla spesa e un terzo e maggiori entrate questo è il vero se consideriamo la sola legge manovra finanziaria alla quale però si aggiungono altri venticinque mila miliardi di cui dodici mila miliardi dodici mila cinquecento miliardi per nuove entrate e dodici mila e cinquecento miliardi di operazioni di di tesoreria quindi oggi ci troviamo come manovrata vere il cinquanta per cento di tagli alla spesa incerti
E uno e cinquanta per cento di maggiori entrate certe
Questo è il problema il problema è quello di aver voluto accelerare un processo di rientro che nel documento di programmazione economica e finanziaria del novantasei era previsto nel novantotto
Averlo voluto concentrare nel novantasette sta provocando al sistema italiano famiglie e imprese notevolissimo Problemi
Facendo correre il rischio al nostro sistema economico di indebolirsi al punto dell'ingresso in Europa invece di essere una notevole opportunità potrebbe avere anche qualche elemento di minaccioso
Credo di aver risposto mi sembra allora allora
Per noi bisogna andare in Europa
Il problema è Dario problema erano andarci in questo modo il problema è andarci innanzitutto con un sistema produttivo
Vivo e vitale
Perché colpire in questa maniera come sta accadendo in questi anni la piccola media impresa significa regalare l'Europa all'Europa dei monopoli e qui è un concetto di democrazia economica che dobbiamo o fortemente affermare e soprattutto entrare in Europa con un sistema Stato che costi meno tutto lui era sul
Tempi mi stanno analizzando tutti
Tutti qua noi continuiamo a dire e chiedere sacrifici e cure da cavallo un cavallo che sta già morendo
Io non è che sto dicendo che non si debba andare in Europa ma che si debba andare con fattori innanzitutto riequilibra tori e poi con indici certi che ci dicono
Se i sacrifici che il Paese sta continuando a fare sì che ha già fatto siano quelli veri e definitivi
E quindi c'è anche un bisogno d'informazione che va rispettato da parte del contribuente perché non si può ecco dopo aver tanto discusso dire che ci sono altri diciotto mila miliardi già prevedere a marzo un'altra manovra
Già si parla di un altro seconda manovra a metà maggio
Sono tutte voci la verità è che vorremmo sapere l'abbiamo sempre detto giocare a carte scoperte e dirci cose quanto costerà questa del benedetto biglietto ingresso fermaste
Se poi anche gli altri come pare stia accadendo arresti accadendo stanno RIS discutendo alcune con considerazioni e io credo che in questo anche quanto ad esempio in casa PDS sta succedendo
Avete visto quando è stato sabato un quotidiano politico che ha detto entrarci senza starci o starci senza entrarci
E allora cominciamo uscente erogare perché qua la verità è che abbiamo un sistema come quello del mercato interno che sta scontando da solo da solo un costo che invece andrebbe ripartito tra tutti
Vorrei chiedere al dottor Piepoli
Faccio due considerazioni una domanda mi sembra che le analisi spesso sono più ideologiche che razionali
La visibilità del benessere di un Paese data dal mercato
Il mercato il consumatore
Che ne è il protagonista
Vorrei chiederle secondo lei da qui al due mila e in che misura cadrà il potere del consumatore il potere di investimento da parte del consumatore
Che è un un elemento direi essenziale per valutare poi in che misura il mercato che non è solo commerciale ma di riflesso anche delle imprese poi produrrà come effetto pratico nel paese grazie
Pirovano Federmot il di
è una rivista del commercio sì
Partirei prima di tutto con una risposta all'amico dell'Adnkronos
Roberto De Ponti sì
Perché non a cui non ho ancora risposto cioè lui non si sente depresso
E anche io non mi sento è io non mi sento depresso
Assolutamente non esiste una depressione individuale esiste un atteggiamento depressivo della gente
è chiaro no cioè noi non siamo anche noi
La spettabile di essa Adnkronos lo spettabile CIRM qui presenti
Non sono isole
Solo non ci sta lei non sono nemmeno isole nella corrente sono parte della corrente
E la corrente centrale verso la depressione questa corrente centrale è un po'più forte in Italia che negli altri Paesi europei
Ma esistenti tutta Europa in quanto nessuno è un'isola e noi siamo parte dell'Europa
Passando
Dunque questo mi deriva chiaramente da nel mio sondaggio da sondaggio che ne compiamo abitualmente monitoriamo abitualmente il clima d'opinione della gente esattamente come lo fanno altri enti sia pubblici veda se l'Istat Lisco in particolare sia privati
E sono valutazioni imparziali c'è le domande sono sempre le stesse
Sono europee per cui a un certo momento sono trenta il trend in questo momento nell'opinione è negativo passando al se cadrà o meno il potere d'acquisto del consumatore
E questo non dipende dal ricercatore
Come valutazione come sarà al potere d'acquisto nel due mila e dipende dai politici
Le faccio un caso uno dei tanti
C'è una maniera espansiva di trattare il mercato dell'automobile in questo momento a cosa che è fatta anche in altri paesi per cui sostanzialmente il rottamato viene pagato
Da chi e da vedere ma viene pagato e così si rinnova al parco un milione e mezzo per diciamo per automobile mandata rottame oltre i dieci anni mandata rottame e c'è una situazione come questa in cui questo tipo di incentivo al settore auto non esiste
Allora cosa succede se esiste questo incentivo al settore auto immaginiamo che esista
Duecentocinquanta mila auto secondo il centro studi delle parti che si interessano dell'automobile sarebbero vendute in più l'anno venturo se ci fosse questo incentivo cosa significa due mila duecentocinquanta mila auto
Significa cinque mila miliardi in più di reddito prodotto primario e in base a Keynes
Due punto cinque di moltiplicatore sarebbero dodici mila cinquecento miliardi in più a disposizione della collettività in termini di spesa
Quindi una corrente di ottimismo perché dodici mila cinquecento miliardi è un'entità palpabile nel reddito nazionale quindi facciamo questa iniziativa non la facciamo se la facciamo il potere d'acquisto non cade
Se non la facciamo il potere d'acquisto cade è una scelta del governo non da ricercatore grazie
Ci sono altre domande
Grazie grazie a tutti con la data con