"Le notizie hanno le gambe corte: guida alla lettura dell'informazione" presentazione del libro di Claudio Fracassi org. dalla RCS libri & Grandi Opere

Prego signore vi ringraziamo di essere qui con noi oggi nella sede della Federazione della stampa io sono il segretario nazionale della Federazione della stampa sono Paolo Serventi Longhi sono molto felice di ospitarvi qui di ospitare un amico
L'amico Claudio Fracassi
Va federazione io personalmente ma tutto il sindacato segue sempre con grande attenzione tutte le avventure editoriali
Specie quando le avventure editoriali avvengono nell'ambito di un impegno politico e sociale che riconosciuto ed è purtroppo per noi pensiamo giovanissimi un impegno che discende da molto tempo da questa parte
Claudio un amico nemico caro il giornale che lui fa è un giornale importante importante per il pluralismo naturalmente dell'informazione in questo Paese
Ma importante perché forse uno dei pochi giornali
Età voce realmente alla gente ai problemi della gente i problemi della qualità
Della vita e del mondo in cui viviamo ridiamo con un'attenzione anche alle regole della democrazia purtroppo in questa fase gradita politica e sociale del Paese un po'messe incanto
Noi i presentiamo qui oggi un suo libro
Un bel libro questo è anche un altro motivo di felicità mia di ospitare Odette è un libro rivolto ai cittadini per i cittadini mai un libro che i giornalisti dovrebbero leggere
Ne parleremo ne parlano qui con noi Rodolfo Brancoli
Giancarlo Bosetti che qui vicino a me altri amici colleghi
Sono in arrivo in arrivo Curzio Maltese in arrivo il ministro Finocchiaro che ha delle votazioni alla Camera come sapete si sta tentando di varare
Una finanziaria fortemente contestata in un clima non certo
Piacevole punto di vista politico
A me spetta introdurre questa dibattito questa
Questa riunione si parla spesso
Di informazione
Si parla a proposito e a sproposito spropositato
Ultimamente sull'informazione scritta sull'informazione radiotelevisiva abbiamo letto posizioni liberi scritti articoli e abbiamo fatto tanti dibattiti credo che sia utile naturalmente continuare la riflessione
Ma credo che sia utile anche ne parlo anche come segretario per la Federazione della stampa che in raccordo con l'ordine nazionale dei giornalisti sta riscrivendo le regole della professione le regole del sindacato le regole della legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti credo che dobbiamo passare dalla finalmente dalla discussione
Ai fatti
Allora il libro di Claudio come dire una guida al ai misteri diciamo così dell'informazione
Per aiutare il cittadino alla sapersi districare dai meandri dell'informazione quando l'informazione corretta quando l'informazione drogata quando l'informazione distorta
Io credo che vorrei dire due cose come rappresentante in qualche modo della categoria anche se qui vicino a me e abbiamo giornalisti prestigiosi naturalmente
Noi abbiamo una serie di impegni abbiamo definito negli anni scorsi nelle scorse stagioni i principi cardine della professione
Voi leggendo il libro di Claudio vi renderete conto che questi principi sono il lo strato sotterraneo delle cose che Claudio stesso dici
Io di reggere i due passi della carta dei doveri del giornalista che riguardano la deontologia professionale di questa professione
Molto criticata che sotto l'occhio dei riflettori in questo momento
Il giornalista ricerca e diffondere notizie di pubblico interesse nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro e compie ogni sforzo per garantire al cittadino la conoscenza del controllo degli atti pubblici
Quindi un principio di fondo il giornalista ha il dovere il dovere devi cercare in tutti i incontro tutti i mezzi possibili la verità e raccontarla ai agli utenti ai cittadini degli utenti dell'informazione dell'informazione scritta dell'informazione parlata dell'informazione televisiva del informazioni dissi
Però
Dice la Carta dei doveri del giornalista
Che appunto la responsabilità del giornalista e verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra e quindi il giornalista è controparte naturale naturale
Della politica e dei poteri il giornalista non può mai subordinarla di interessi di altri particolarmente quelli dell'editore del Governo o di altri organismi dello Stato
Eh io qui voglio dire una cosa
Io credo che il rapporto tra giornalismo e politica non è mai stato così difficile come in questo momento
Io credo che gli attacchi che ci vengono da più parti
Sul nostro modo di fare informazione sono ovviamente attacchi legittime certe volte anche giustificati e su questi noi dobbiamo fare una riflessione seria soprattutto per come viene rappresentata la politica di come si raccontano le cose della politica
Ma io credo che i giornalisti la stragrande maggioranza dei giornalisti
Svolgono un dovere che è appunto quello di informare di ricercare notizie di diffondere anche quando sono scomode
E io pago lancerei da questo da questa tribù una una una pelle un invito al mondo politico
Incontriamoci confrontiamoci
Verifichiamo gli errori verifichiamo le cose che non vanno ma impariamo a rispettarci reciprocamente i politici imparino
Anche a usare gli strumenti del linguaggio politico in maniera diversa
A ad evitare la mezza frase la battuta la dichiarazione perché poi la dichiarazione viene riportata sui giornali e magari non va perché era una dichiarazione era una battuta e non era una dichiarazione
Il politico impari passa per rifiutare la dichiarazione quando non intende darla
Meriti di protestare quando dice le cose e poi se la legge sul giornale
Io credo però che il giornalista come dice la Carta dei doveri ha anche un altro dovere
Ha il dovere fondamentale di rispettare la persona la sua dignità il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza religione sesso condizioni fisiche o mentali opinioni politiche
Quindi un dovere e che riguarda la nostra responsabilità agli operatori dell'informazione
Noi dobbiamo saper spiegare le cose che raccontare le cose che avvengono pubblicamente ma dobbiamo anche rispettare l'individuo la riservatezza la privacy delle persone
Noi abbiamo incontrato come organismi della Federazione della stampa l'ordine dei giornalisti ministro di grazia e giustizia che sta preparando un provvedimento sulla privacy nei processi e un secondo provvedimento sulla privacy in generale sulla riservatezza
Abbiamo difeso il diritto di cronaca ma abbiamo detto al ministro Flick e lo voglio ribadire qui
Che la categoria dei giornalisti e matura per una riflessione per dei codici veri autentici che devono poteva essere rispettati
E nel momento in cui si lei e la dignità non c'è solo un problema di violazione della legge ma c'è un problema di violazione dell'etica professionale e l'ordine dei giornalisti e la Federazione della stampa devono mettere in piedi tutti gli strumenti possibili per difendere questo questa questo diritto dovere
Ecco quindi e mi avvio alla conclusione di oggi su l'Unità
Ho letto una stralci de uno scritto di Gabriel García Márquez sul mondo dell'informazione
è uno scritto molto pessimista su come oggi il mondo dell'informazione su come i giornalisti svolgono il loro lavoro
E uno scritto che sicuramente fa riflettere
Che dice tra l'altro vi leggo una frase a caso che ho colto che tutt'oggi è cambiato che ci sono le scuole di giornalismo più precisamente quello della scienza delle comunicazioni ma i risultati non sono incoraggianti
C'è un'ansia di protagonismo che schiaccia la vocazione o predisposizione che dir si voglia dei giovani soprattutto di giovani giornalisti in particolare le due condizioni più importanti la credibilità e la pratica
Ecco io credo che su questo bisogna riflettere se dal mondo della cultura dal mondo dell'arte dalle dal mondo delle professioni viene una viene una così forte preoccupazione per il per il modo di fare la professione credo che e noi dobbiamo riflettere perché attraverso la nostra professione passa anche la capacità per un sistema democratico
Di rafforzarsi di confermare se stesso di stabilire un dialogo con i cittadini attraverso la mediazione del giornalista
Io ho fatto questa queste brevi riflessioni naturalmente per introdurre l'équipe dei diversi temi naturalmente qui le tematiche sono possono essere cento come possono essere dieci
Tutto quello che oggi appartiene al dibattito su questa materia è a questo tavolo
Io comincerei da Giancarlo Bosetti proprio per chiedergli un'opinione sullo stato dell'arte sulla situazione di questa funzione e mediatrice dell'informazione tra
La i Poteri e e i cittadini
Grazie io sono un ammiratore di Claudio Fracassi non gli ho mai lui non lo sa non l'ho mai detto non c'è mai stata una occasione di farlo devo affermare qui frontiera pubblica di essere un suo ammiratore un polo invidio anche
Diverse ragioni la prima delle quali che diciamo ieri riesce a
Dare una vita liscia molto molto forte è molto presente a un settimanale avvenimenti
Impresa di difficoltà estrema di difficoltà estrema solo chi di voi probabilmente molti di voi si è occupato ordinovisti di fare due conti diversa quanto è difficile
Trovare il punto di equilibrio per la vita di un settimanale del mercato italiano non lo sanno bene voglio dire anche gli stessi editori del libro di Sintra casti Pizzoli che mi hanno dovuto chiudere uno
Un paio d'anni fa dopo un poco più di un di un anno fa
è un'impresa di estrema difficoltà
Invece Fracassi è riuscite questa integrazione ad avere poi non solo a tenere in vita settimanale ma dal di una visibilità una riconoscibilità da parte di un pubblico giovane di un pubblico ancora più difficile in pubblico molto difficile con questa riconoscibilità che ha presso un pubblico giovane è un è la cocaina cosa che gli invidio invidia di più
Per questo spero diciamo di imparare da lui qualcosa di di utile il TAR diciamo uno uno come me che non solo lavora all'ambita ma che dirige un mensile
E che sa quanto quanto spinoso ecco quanto sia costellato di sofferenze il mercato Italia un mercato costellato di sofferenza il mercato della dell'informazione
Per ragioni che sono oggetto tra le altre proprio di questo libro lì Fracassi che fin dal titolo poi nello nello svolgimento parla rivolgendosi ai lettori eccellendo un'angolatura questo è un libro non fare gli addetti non un libro pensato e scritto
Nel nel momento in cui lo scriveva Fracassi pensava ai lettori probabilmente ai suoi lettori di a avvenimenti primo luogo cioè al al destinatario delle delle notizie si è curato un po'di meno diciamo della
Dei suoi colleghi come destinatari del del
Il il tema il problema che viene fuori fin dal titolo è la scarsa credibilità del giornalismo
Giornalismo a un problema di credibilità c'è la sul piano internazionale sostiene nel suo libro che è pieno di esempi di carattere internazionale anzi a una angolatura particolarmente aperta diciamo agli errori di carattere globale
Del giornalismo quindi alla non credibilità globale infatti il il caso che viene raccontato in modo più disteso qui dentro è quello di Timisoara
Quella quella quell'infernale congegno che nel dicembre del dell'ottantanove portò tutto il giornalismo mondiale a inventarsi una carneficina inventarsi
Immagini di cadaveri di come come vi ricorderete invece erano si parlò di del migliaia di decine di migliaia di fino persino di dice migliaia di morti che non sono mai insistiti insomma furono girate delle immagini da una televisione di cadaveri ricuciti che erano morti invece di morte naturale degli Stati tirati fuori dalla dagli obitori era
E questo appunto un episodio di abbaglio globale
Viene raccontato per esteso e molto istruttivo perché
Dei Cobra casi ci invita a riflettere su questo Mecca su questo vortice
Dal quale non si riesce a uscire quando si si si innescano certe certi spirali ma certo ispirati in cui si si avveri
Se infatti ci fu viene si racconta come ci fu un giovane
Un praticante di nome Michele Gambino italiano che si si rese conto che era tutto fasullo senza ne rese conto cercò di di dirlo
Telefono a qualche giornale qualche agenzia per dire guardate che non è vero che la ma non fu preso per per pazzo cioè fu preso per pazzo l'unico che invece si era reso conto che era un colossale abbaglio globale in cui venivano inghiottiti
Giorno giorni giornalisti e giornaliste americane i americani italiani inglesi
Credibilità di carattere globale di questa casa e problema specifico di credibilità scarsa di carattere nazionale nella della della nostra stampa è il problema che chief appassiona di più ci appassionano entrambi insomma ma in Italia c'è una spazzolare predisposizione a sfuggire a questo problema anche perché
Questa pratica diciamo la pratica della critica dell'opinione pubblica e dei suoi strumenti viene spesso ride rigettata utilizzando una una parola grimaldello
Una parola
Il grimaldello che che che finisce per far saltare il banco diciamo questa parola
è stata rimessa in circolo
Da Umberto Eco negli anni Sessanta con una
Con un famoso librone famosa raccolta di saggi che s'intitolava apocalittici e integrati apocalittici e integrati in Italia quando
Sì inizia quando qualcuno si tenta di svolge una critica dell'opinione pubblica e dei mezzi e dei e dei suoi mezzi e dei suoi strumenti è una critica in primo luogo del giornalismo della mediazione tra sì esorcizza si esorcizza il problema con utilizzando questa parola apocalittici ecco allora il rischio è che perché non volerlo come questo di fra casi dei due entri in questa categoria in questo buco nero che l'aveva per allora se una a poca litico il contenuto della critica passa in secondo piano e rimane viene viene
Demolito dalla dall'uso di questa categoria come mai come mai le cose vanno così danno come mai la la critica ad essa
Una critica dell'opinione pubblica viene rigettata come apocalittica
Questo accade perché
è un argomento particolarmente doloroso per gli italiani
E io credo che la spiegazione sia questo così doloroso che
Il Kryl'la la critica viene rimossa perché fa troppo male perché tocca tocca dei dei guasti troppo gravi per cui risulta troppo sgradevole topos
Il fatto di doversi ricordare in continuazione che l'Italia un Paese dove i giornali rendono meno lungo il numero di copie rileva in via di declino tuttora
Tuttora il numero dei giornali numero di copie che si vendono ogni giorno esce in discesa
Il fatto di ricordare che circa i due terzi della popolazione italiana non assume mai
Informazioni scritte due terzi degli italiani non assumono informazioni scritte due dunque non lungo l'anno se se si esclude la lettura delle insegne dei negozi la lettura delle etichette dell'acqua minerali qualche volta
Due terzi non assumono informazioni scritte
E cioè c'è soltanto un terzo legge i giornali
I giornali quotidiani G. periodici in generale soltanto un terzo battute se non parliamo dei libri e come diciamo parlare di di certe malattie in casa degli ammalati per questo la parola apocalittico bisogna viene usata per esorcizzare
Questo problema cioè ci dimentichiamo di tenera davanti a noi cerchiamo di evitare di tenere davanti a noi la fotografia dell'opinione pubblica italiana per quello che è l'opinione pubblica quattro si vende un numero di giornali che equivale al dieci per cento all'undici per cento dei degli abitanti
Considerando che poi ogni giornale ha una un indice di circolazione del due e mezzo del due sette due otto per cento arriviamo quel trenta per cento che si si cerca di dimenticare che questo dato corrisponde a quello degli alfabetizzati a livello me della media superiore che sono il ventotto per cento dell'Italia
Contro l'ottantatré per cento degli americani nota che escono dalla famosa high schools
Scuole super criticate dove escono da quelle scuole ignorando le le date essenziali della storia della storia americana capita escono dei ragazzi che confondono il Rinascimento con con l'Ottocento e così via però escono i ragazzi all'ottantatré per cento che poi leggono il giornale
Lungo tutta la loro vita da noi il ventotto americano l'ottantatré in Germania allora l'ottantuno per cento
In Inghilterra e la sessantacinque settanta e così via
Allora
Questo lavoro di di fra carsici
Aiuta a mettere al centro
Mettere sotto i riflettori questi vizi diciamo questi limiti
Dell'opinione pubblica italiane quindi esercita una critica dall'opinione pubblica alla quale corrisponde una debolezza strutturale di cui si capiscono bene le ragioni economiche
In industriali della della della della stampa e del sistema informativo
Debolezze che si spiegano in primo luogo con la ristrettezza dell'area di mercato e quindi delle basi di investimento sui giornali italiani sono poi un po'un miracolo perché devono mettere insieme menti così contraddittorie
Ora
Quindi non dobbiamo avere paura invece di sfidare questo punto di vista dobbiamo smetterla di esorcizzare la questione con
Con questo esorcismo degli apocalittici anche cerchiamo di ricorda in fondo e con uno aveva avuto una cattiva idea
Quella di rifiutare sia il punto di vista degli abili apocalittici che quello degli integrati che era un invito a da assumere un punto di vista critico per il suo non era un rifiuto del punto di vista che anzi era l'invito ad assumere un punto di vista critico e di abbandonare un atteggiamento pregiudizialmente ostile alla cultura di masse ai mezzi della comunicazione di massa
Perché sbagliato com'è evidente perché è sbagliato perché anti tecnologico perché passatista già e a rifiutare anche un punto di vista invece di eccessiva fiducia che
Tale cioè da attribuire al mezzo tecnico di per se stesso la capacità di risolvere i i problemi di qualità della informazione sia attraverso la televisione sia verso la la stampella quindi lì invito il suo era quello di assumere un punto di vista critico fondato non pregiudiziale
Preoccupato ecco preoccupato sì moltissimo anche se questo ce lo siamo dimenticati nella nella nella memoria che sia di quel lavoro della degli anni sessanta di Eco
Preoccupato della qualità e della salute e dell'opinione pubblica la preoccupazione per la salute per lo stato di salute dell'opinione pubblica
è una preoccupazione estremamente giusta della prevenzione che stranamente liberale non è una preoccupazione dogmatica o paternalistica
Anche questo è un altro equivoco che spesso si ripresenta nella discussione italiana come se coloro che criticano la opinione pubblica o si preoccupano di verificare lo stato di salute
Dell'opinione pubblica di un Paese colpissero compie su un esercizio paternalistico questa fase fasullo non è affatto vero
è del tutto dorma esistano stati di salute buoni e stati di salute cattivi dell'opinione
è occuparsene
è qualcosa di estremamente liberale anzi l'idea che lo stato di salute
Dell'opinione pubblica sia un problema sia un problema è è un'idea venuta prima di tutto a un liberale un liberale come John Dewey
Se non è stato l'unico ma quello che la la espresse nel modo più chiaro un liberale
Americano a
Posto questo problema come cioè CIA reso chiaro come una democrazia funziona se al di sotto va una opinione pubblica informata in buona salute questa preoccupazione liberale dobbiamo farla nostra
E avendo noi italiani una opinione pubblica in permanente stato di cattiva salute per per quelle ragioni strutturale che ho ricordato sono nel sistema da pubbliche senza facciamo bene a pre occuparcene
Senza per questo diventare né dogmatici né presuntuosi no è un problema me è un problema ottima ecco diciamo che è ovvio che ho ogni ogni paese a abbia debba affrontare questo problema ecco come
Quanta informato il quanto quanto sono quanto informato il popolo che vive in quel Paese quanto sono informati gli elettori il voto è espressione di un'opinione pubblica informato espressione di un'opinione pubblica disinformato influisce la informazione sul voto cento che influisce dico è giusto occuparsene certo che è giusto occuparsi è giusto occuparsi della qualità della discussione pubblica sì
è giusto e sbaglia chi ritiene che non che non dobbiamo compagini quindi Fracassi fa bene a occuparsi di queste cose e a dare un segnale di allarme un segnale di allarme per la per la cattiva qualità della della stampa il il libro di Fraga si è puntato a far vedere diciamo semplifico in queste sono a far vedere le colpe della sta cioè al o meglio a far vedere al al al pubblico all'opinione pubblica
Quei meccanismi per cui deve diffidare
Così spesso del giornalismo televisivo stampato
Oppure si può dire anche in un altro modo cioè fa vedere come
Questa diffidenza che circola
Giustificata da certe procedure che sono normali insomma nella nel nel selezionare le notizie nel perché sono abbastanza correnti nella nelle procedure di lavoro del giornalismo
Per cui la diffidenza è giustificata questo questo stato di di allerta questo stato di di Firenze che si traduce o in una rapporto di indifferenza da parte della gente nei confronti dei giornali sostenuti comprano
Che non li seguono che non li credono oppure che li seguono ma con un una
Con con preoccupazioni sono motivati da una serie di
Di ragioni obiettive questi vizi dei quali si diffida ci sono effettivamente quali sono sono sono tanti adesso qui non diciamo io mi mi fermo mi mi fermo qui voglio solo
Indicarne alcuni ecco sui quali poi fra casi simili si sofferma lungamente primo uno è quello della della mescolanza tra informazione e intrattenimento che passa attraverso viene è stata moltiplicata dalla dalla televisione ma che ha invaso anche i giornali questa mescolanza che di cui si capiscono bene le ragioni perché una un giornalismo così in difficoltà come quello italiano poniamo un particolare bisogno insomma se non
Se non camuffa la informazione dati da divertimento spesso non riesce proprio a passare al punto poi che i in molti casi si arriva fino alla sceneggiatura e alla alla e alla invenzione insomma suoi specialmente per via televisiva nella
Si arriva alle famose trapianti
Alle famose tra la personalizzazione la spettacolarizzazione e cioè per cui bisognerebbe appunto qui cioè cercare poi di individuare dei dei delle strategie alternative no a questi questi vizi delle strategie che
Che ci sono ma che diventa particolarmente difficile perseguire quando il mercato è così un mercato dell'informazione come perdere così fragile
Che non mette a disposizione abbastanza risorse perché penalizza chi cerca di uscire dal dal seminato c'è questa spirale che dice raccontata in questo libro è difficile da interrompere
Perché
Le stesse difficoltà da cui la la difficoltà è nata
Per cui le stesse difficoltà da cui il problema nasce tendono a perpetuato
Grazie non spetti credo che
Credo che il problema quindi si articolare in un problema generale di carattere internazionale naturalmente mondiale perché il problema dell'informazione naturalmente globale
E come dire grazie a Marquez un'intervista al Paris pubblicato dall'Unità questa mattina ce lo dimostra ed una situazione italiana
Il rapporto tra televisione e carta stampata la spettacolarizzazione dell'informazione sono sintomi di una patologia di uno stato di salute che come diceva Bosetti malsano
Ne chiederei conto Rodolfo Brancoli però una parentela vorrei aprire perché me l'ha suggerito anche le cose che ha detto Buzzetti
Bene ci troviamo in un sistema bipolare per quanto riguarda l'informazione radiotelevisiva che proprio arrivato alla frutta io credo che le distorsioni in questo in questa ricerca di conferma dunque continua del sistema bipolare
Abbiano portato o il massimo della distorsione nell'aspetto autorizzazione dell'informazione radiotelevisiva della rincorsa reciproca
Con risorse che non sono eccezionali ma con risorse tali parlo della pubblicità da tagliare le gambe alla carta stampata
Ecco il rapporto tra televisione e carta stampata noi abbiamo una situazione oggi in Italia drammatica per quanto riguarda io lo dico sempre in ogni circostanza perché negargli questa possibilità
Abbiamo una situazione di crisi drammatica dell'editoria italiana
Abbiamo decine e decine di quotidiani che negli ultimi due tre anni hanno chiuso abbiamo su una popolazione di giornalisti professionisti di circa dieci mila dieci mila cinquecento giornalisti professionisti
Una disoccupazione attorno al venti per cento poco meno abbiamo oltre mille settecento mille ottocento giornalisti disoccupati
Una situazione pesante che sconta anche dei tentativi di ulteriori concentrazioni editoriali Gianni abbiamo qualcuna sostanziale al nord di queste ore come dire l'esplosione della vicenda della vendita del mattino
Comprato la proprietà del giornale comprata dal fratello del del gestore di colui che ha la gestione di questo quotidiano e alla proprietà del maggiore quotidiano romano comunque quello radicato nel territorio
Della capitale cioè del Messaggero con la possibilità concreta di una vendita dello stesso soggetto
Della Gazzetta del Mezzogiorno che il giornale del levante del sud del Sud Levante quindi come dire una situazione articolata grave che e noi abbiamo rappresentato anche alla vostra mattina garante domani verrebbe da presenteremo al Governo
E su cui chiederemo degli interventi naturalmente la situazione è in evoluzione e probabilmente come dire torneremo a occuparci di altre e più gravi crisi mi auguro di no faremo di tutto per evitarlo do la parola Rodolfo
Ma ieri compreso che partecipo queste cose
Con crescente fastidio crescente disagio in effetti sono qui oggi solo per amicizia verso grazie ciò che sono qui oggi per amicizia verso Claudio però
Partecipò a queste occasioni comma crescente fastidio crescente disagio il fastidio deriva dal fatto che finiamo per essere più o meno le stesse persone sta diventando una compagnia di giro stesse persone che si incontrano periodicamente per dire le stesse cose commentando presentando le stesse denunce aggiornate
Del disagio e più generale nasce un po'dalla sensazione di qualcosa che ormai sfuggito ad ogni possibilità di controllo ragionevole c'è un'alluvione delle fonti
Le agenzie di stampa
Anche quelle internazionali sono sempre meno attendibili
E comunque non c'è modo di fare un controllo incrociato c'è un'accelerazione dei tempi di produzione
Che accresce la in controllabilità
Dei servizi
Certo
I nostri giornali i nostri telegiornali sono più ricchi oggi di servizi sono più completi
è cresciuta
Il numero dei soggetti notiziari sono cresciuti i soggetti notiziabilità
Ma tutto questo va inevitabilmente a scapito della possibilità di controllo russo ovviamente la parola nel senso migliore professionale del termen perché semplicemente non c'è non c'è tempo
I telegiornali vanno in onda a quell'ora non posso andare in onda dopo
E hanno un certo numero di servizi in sommario
Non si può mandare in onda un giornale incompleta o con dei buchi dicendo scusate tanto cari telespettatori ma questo servizio non abbiamo avuto tempo di controllare può capitare perfino e il riversamento da una sede per esempio arrivi così tardi
Che non c'è tempo di registrarlo visionarlo e mettono in onda va in onda come si dice un'inversione cioè arriva direttamente
Dalla sede x che va in onda il telegiornale questo significa che chi ne porta la responsabilità legale
Oltre che politica verso la Commissione parlamentare di vigilanza nel caso del servizio pubblico
Vede servizio in onda esattamente come un qualsiasi telespettatore è nelle mani
Di chi ha fatto quel servizio spesso mani buone
Ma non è questo il punto e che il sistema stesso ha subito un'accelerazione tale per cui chi c'è dentro ha sempre meno possibilità di controllo
E quindi
C'è sempre il rischio di essere in misura crescente riciclatori più o meno consapevoli di balle
Grandi balle internazionali lì poi la prossimità di controllo è ancora inferiore
Anche balle nostrane
E anche quando non si arriva a questi estremi comunque di cose
Ore che ha
Carichi di un'approssimazione che non dovrebbe essere accettate intendiamoci
Questo mestiere
E esposto promuovere naturaliter
Alla fregnacce
Dire che quasi inevitabile
Per i tempi per
Il fatto che si va saltando da un argomento all'altro
Certo è auspicabile un minimo di specializzazione ma non sempre questo è possibile gli organici sono quello che sono non sempre la persona esperta di un argomento è presente quel giorno aderito anche lui ha le sue ferie magari su un altro servizio quindi la possibilità e la probabilità che escono cose incontrollate approssimative è connaturata col mestiere spesso da subito come dicevo un'accelerazione
E
Il punto però e che si dovrebbe fare ogni sforzo onesto
Per ridurre l'aria rassegnata
è un fatto di responsabilità individuale
Ma anche di modello giornalistico e su questo vorrei dire qualcosa perché c'è un nesso preciso
C'è un nesso preciso tra
Modello giornalistico corre addirittura
Come lei commenta
C'è un nesso preciso dicevo tra modello giornalistico e regole
C'è un modello un'idea di giornalismo che ha scarsissima attenzione alle regole non è detto che siano tutte disattese ovviamente
Però è un modello un'idea che non privilegia la credibilità e l'attendibilità non è quello il suo obiettivo principale
In fondo non ne ha bisogno
Ed è un'idea di giornalismo sostanzialmente elitario
Che considera con scarso rispetto lettore qualunque perché non è illusi
Il vero destinatario dell'informazione
Ed è un'idea di giornalismo spesso di di battaglia interventista agitatori
Schierato fin dei titoli
Voi capite che questo tipo di giornalismo in fondo
Non ha bisogno delle regole
Anzi spesso sono un intralcio
Poi c'è un'altra idea di giornalismo
Quella di un giornalismo come pubblico servizio
Che si attribuisce un ruolo sociale non politico che è geloso della sua terzietà verso i poteri che considera suo referente il cittadino che si sente responsabile verso il sistema nel suo complesso e questo è un modello più attento alle regole
Magari non riuscirà alla rispettarle tutte
Ma ci proverà di più almeno diciamo avrà la nozione del peccato
Perché non può svolgere nel suo ruolo senza potere di credibilità senza essere ritenuto attendibile
Ecco da questa idea di giornalismo
Noi siamo molto lontane
Abbiamo servizio pubblico che non riesce a essere pubblico servizio
Perché continua ad essere sostanzialmente subordinata ai partiti cambiano quelli che contano non la subordinazione
E credetemi sulla parola so di cosa parlo
E francamente in troppi manca l'orgoglio di autonomia
E poi abbiamo un informazione privata che rifiuta di svolgeva un ruolo pubblico
Non avverte questa responsabilità
Allora occorrerebbe un cambio di cultura
Che accompagna il cambio di sistema una informazione così a norme responsabilità contribuisce al caos
Fa la sua parte nell'ostacolare la transizione
Per il maggioritario avrebbe bisogno di un'informazione diversa
L'informazione dovrebbe essere parte della soluzione
Mi pare invece che sia sempre di più parte del problema
Poi certo c'è la responsabilità individuale
La responsabilità individuale resta
Si può dire di no
Bisognerebbe recuperare la categoria di coscienza è anche quella dell'indignazione
Una professione in fondo si distingue anche per obblighi di natura etica
Salvarsi l'anima
E non c'è bisogno di perdere il posto lo stipendio per salvarsi al massimo più delle volte si rischia solo di capire come diceva un direttore
In una nel cono d'ombra per qualche settimana non si fa il servizio più bello quello che dà più gloria
Salvarsi l'anima dicevo o apparire poco più di un bel gesto che lascia le cose come stanno
Io penso però che se quanti decidono di cominciare a salvarsi l'anima crescono e raggiungono la massa critica allora qualcosa può cambiare e forse si può anche riuscire a salvare l'informazione
Grazie
Anche per l'assenza di alcuni interlocutori ma non solo naturalmente perché vogliamo anche rendere quest'incontro anche uno scambio tra la
Come dire la platea e che il tavolo diciamo così chiederemmo se qualcuno di voi vuole esprimere le preoccupazioni le incertezze e difficoltà prego
Prego prego
Poiché
Chiederemo anche a Claudio una sua opinione sulle cose dette
Sì buongiorno io sono Elio Lannutti
è vero che magari ci si ritrova
Allo stesso posto i soliti
A discutere sulla libertà di informazione
E però è anche vero
Che
Quelle corse magari quelle preoccupazioni che vengono espresse anche in convegni che nella presentazione dei libri non è che poi trovano molto spazio
Perché non trovano spazio
Perché per quella tendenza tutta italiana di a vere un informazione asservita ai vari regimi di turno
Oggi il regime quello dell'Ulivo
Allora il servizio pubblico
Deve dare un'informazione
Letteralmente asservita
Al potente di turno
Io mi limito a fare due domande non so chi è che mi saprà rispondere se il dottor Brancoli se il segretario della federazione italiana della stampa c'è la tendenza in questo Paese
A promuovere quei giornalisti che più dimostrano asservimento al potere più
Si distinguono
Nelle Bugia
Al servizio pubblico qualche tempo fa
Un signore si chiamava Locatelli
Fu messo a fare il direttore generale della RAI
Avendo il premio sulla questione lombarda fino perché aveva mentito
Al suo comitato di redazione aveva fatto Investimenti
La moglie
Con la Commissione aria di reati guadagnato quindi per questo ha avuto il premio diventa direttore generale
Oggi
Un giornalista che si chiama minori
Dirige
La terza rete della RAI
Ora il segretario feroce una della stampa ha letto un articolo della Carta dei doveri dei giornali per giornalisti esiste anche una un altro articolo che dice che il giornalista deve distinguere
L'informazione dalla pubblicità
Deve distinguere
Ora il ciclone di Tangentopoli due quello di Necci
Ha scoperto che la RAI aveva sottoscritto un vero e proprio accordo
Con la società Efeso che dovrà promuovere l'immagine filo dello stato per toe-loop in aree direttamente i cittadini piazzando all'interno dei servizi l'informazione
A favore diciamo delle Ferrovie dello Stato
Su questo è una cosa che desta scandalo
E non mi risulta
Che quelli che stanno cioè questo problema della pubblicità occulta se noi dobbiamo avere un'informazione chiara e io parlo queste cose dall'alto di un Osservatorio di un'associazione che difende i diritti degli utenti
E dei consumatori è noto per esempio che PCI un restringimento del servizio pubblico verso le trasmissioni di servizio
Io ricordo di oggi e mi è stato fatto fuori è stata fatta fuori insieme
Lubrano non si sa che fine farà una trasmissione al servizio del cittadino Beha Radio Zorro video Zorro non si sa telefono aperto cioè quindi quella di fare in modo che le notizie l'informazione al servizio dei cittadini
Gli spazi di quest'informazione vengono ristretti appunto perché l'informazione essere quella servizi quella manipolate io non capisco per quale ragione in Francia le Canarie incendi vende sei settecento è un è un giornale satirico di Grande successo sei settecento mila copie in Italia cuori chiude
Allora c'è la crisi
Dell'informazione c'è la crisi dei giornali abbiamo dato che ci sono quasi due mila
Giornalisti disoccupati ma ci dobbiamo chiedere anche sì
Questo non dipende anche dalla capacità dei mezzi di informazione in mano a pochi gruppi ai grandi gruppi e questa è un'altra anomalia italiana
La pubblicità che è gestita il cinquantacinque cinquanta si facciano risorse pubblicitarie direttamente diciamo dai mezzi televisive questa è un'altra anomalia italiana io non la voglio fare lunga
Mi chiedo se non sia arrivato il momento
Veramente di fare qualche cosa di fare un comitato e perché non è possibile che un servizio pubblico come la RAI pagato dalle tasche dei cittadini
Debba dare un'informazione asservita al potente di turno ieri a Berlusconi oggi
All'unico le notizie economiche vengono date sono scandalose del servizio pubblico veramente scandalose
Io concludo complimentandomi per questo bellissimo libero c'è scritto il direttore di Avvenimenti
Le notizie hanno le gambe corte sta però alla capacità di ognuno di noi
Di fare in modo che insomma le gambe si allunghino e però che non si allunghi il naso come Pinocchio i giornalisti tra
Chiederei una risposta Claudio Fragasso io più che rispondere
All'intervento che fa spesso inutile Miss che condivido totalmente volevo soltanto spiegare in in tre minuti
Tanzi cinque diciamo
E che cosa ho voluto scrivere in questo libro naturalmente ringraziando Serventi Longhi Bosetti
Brancoli che sono consola Mishima che sono giornalisti che se ne intendono e poi ringraziando voi che siete venuti
Che ho voluto fare e esattamente questo
Lo riassumo per evitare a chi non ne abbia voglia di comprarsela
Io ho cercato innanzitutto ho molto apprezzato la il ricordo che ha fatto Busetti del libro di Ecuba apocalittici integrati
Io mi riconosco e poi dirò in che senso tra gli apocalittici
Non nel senso
Di considerare una sciagura l'avvento dei nuovi mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie perché questo è una è un pensiero che non mi appartiene che sarebbe oltretutto del tutto velleitario
Ma nel senso di di riconoscere in questo avvento un elemento di rottura
Nella vicenda del rapporto tra l'individuo e il mondo
Io credo che di tutto questo ancora non si è presa sufficiente cosce questo è un punto non voglio qui svilupparlo ma io credo che noi viviamo ancora come se fossimo in un'epoca
Che i grandi della filosofia classica annus studiato l'epoca in cui c'era l'esperienza dell'individuo
Che sapeva le cose attraverso l'esperienza individuale stabilire rapporti mentre siamo entrati in un'altra era antropologica
Ecco in questo senso io mi riconosco tra gli apocalittici non nell'auspicio che queste era crolli ma nel riconoscimento che si è c'è stata una rottura che non è stata naturalmente in un momento ma che noi oggi viviamo in un'epoca diversa quella in cui il tutto ciò che noi o la gran parte di ciò che noi facciamo arriva attraverso l'informazione
E in questo informazione diventata così importante ma dico basta che riflettiamo alle cose su cui litighiamo in questi giorni
Da che cosa è caratterizzata la vita
Italiana politica sociale c'è uno scontro violentissimo quale non si era mai visto
In parlamento e c'è un dibattito una passione nell'opinione pubblica il tutto ha avuto un momento di svolta
Attorno ad una manifestazione popolare molto grande che si è avuta sabato
Io non so se ci sarà tempo coi per esaminare nel dettaglio l'informazione su questa manifestazione non ci abbiamo dedicato un numero di avvenimenti
Perché io non voglio nemmeno entrare nel nel campo diciamo delle manipolazioni deliberate eccetera perché è vero che i giornalisti sono bugiardi spesso è vero che si inventano le cose svelta è vero che si fa propaganda
Ma io questo lo considero del tutto fisiologico
Io io sto lo sto parlando del meccanismo stesso dell'informazione a questa notizia
è diventata un elemento di svolta
Ora io non so quanti di voi c'erano sabato
Io ci sono andato dietro per curiosità cronisti a con la mia rispetta altri qualcun altro ma fondamentalmente l'Italia ragione attorno ad un evento mediatico che è stato che è stato raccontato
Che è stato raccontato
Tant'è vero che il gran la la l'asprezza delle polemiche non è stata sulla manifestazione must come è stata raccontata
Il TG tre l'ha detto non la detto secondo me la migliore la migliore diciamo cronaca l'ha fatta fede
Il quale ha ripreso la manifestazione dall'alto io anche una bellissimo filmato che ci ha fatto che ci ha dato e cioè registica piscine che cosa è stata la manifestazione
Si capisce anche quante persone c'erano ma e su questa trasmissione del resto gli stessi protagonisti della manifestazione guardate come cambia il mondo
I protagonisti e promotori l'hanno vista per televisione Berlusconi ci ha raccontato alla manifestazione che aveva la sua manifestazione vista attraverso uno schermo televisivo
Che cos'è questo se non una un mutamento profondissimo
Del della della stessa prospettiva le cose non si vivono ma persino chi dovrebbe viverle lei vive con la mediazione di un raccontò per non parlare dell'Italia e
Poi la fame abbiamo visto questi bambini scheletrici questi poveri cadaveri mi questi poveri bambini ogni tanto
Perché c'era Fausto
No
E poi c'è lo Zaire
Quindi questi due fattori insieme hanno fatto diventare carne e ossa
Delle presenze che nella nostra cultura sono degli ectoplasma
Cioè nessun io non ho mai incontrato nessuno dice come staia dice sai sono molto triste perché in Africa si fa la fame
Non non esiste questo tipo di presenza nella nostra coscienza individuale non è nel momento in cui questa presenza arriva attraverso l'informazione
Immediatamente ci colpisce
Al punto che se c'è una conduttrice televisiva che fa l'appello col numero verde lo rimandiamo pure i soldi
E ci comunichiamo
E io ricordo che quando ci fu quel lo sfortunato voi diciamolo poi si è capito del tutto in proprio intervento
Vestono Coop ridare speranza in Somalia
Beh quello era appoggiato da tutti perché era un mese prima avevamo visto soltanto bambini su bambini scheletrici con le pance gonfie e quindici eravamo commossi e quindi eravamo d'accordo che si facesse qualche cosa
Quei bambini badate ci sono sempre
Perché la carestia lì è un fatto endemico perché la conferenza Della Fawzi dirà che ci sono cause strutturali eccetera però quelle cose diventano coscienza soltanto a quando si accende la luce
Quando si illuminano quando ci dicono guardate che ci sono ti ricordo che ci sono e allora ci sono
Anche in questioni molto più banali noi abbiamo discusso tutta l'estate e continuiamo a Desk a discutere di un elemento processuale mediatico
Che ci ha molto divertito il mero Lone
Ma il meno lune nulla visto nessuno se non qualche privilegiato privilegiata
Nessuno sa esattamente come il neurone
Lo conosciamo attraverso un racconto un racconto badate anche quello mediatico perché nessun testimone è stato in grado direttamente di raccontare
Attraverso un racconto mediatico e anche questo è diventato elemento di conversione allora io voglio dire non è che voglia Sosa sia proprio sia c'è una c'è stato un aut-aut un certa c'è stato un'autocertificazione
Però insomma e questo è diventato badate non è soltanto dibattito giornalistico è diventata vita quotidiana nella vita di coppia addirittura io porto nel libro alcuni esempi abbastanza divertenti della casalinga divenuta assassina
Dopo aver scoperto il tradimento del marito
Ma non perché lo ha sgozzato
Ma non come avveniva nell'era tre informativa perché la scoperta letto con un'amica
Ma perché in una trasmissione di
Mengacci
Ha visto il marito che raccontava chissà se era vero non era vero un'avventura di chissà quando e allora lì quello cioè l'evento mediatico
Raccontato è diventata la base per una tragedia addirittura personale allora io dico
Noi siamo coscienti di tutto questo perché nell'era pre mediatica prima insomma
Esisteva sia pure rozzamente quella che io ho poco anche quella che possiamo chiamare il la Regola di San Thomas no
Cioè c'era una un atteggiamento per cui uno diceva finché non tocco finché non vedo non mi fido che se volete è un atteggiamento anche rozzo no però ognuno sapeva con chiarezza distingue
Fra le cose che aveva visto e toccato e le cose che gli avevano raccontato e assumeva un atteggiamento diverso a seconda che si trattasse delle une o delle altre
Quello che io noto ma non è che lo noto solo io credo che sia una notazione che può fare ciascuno e che nel nel libro cerco di dimostrare e chi è questa soglia la Regola di San Tommaso ma non esiste più nei dico io si potrebbe pretendere sarebbe ridicolo che nel momento in cui noi vediamo la guerra nello Zaire dicessimo no finché non vado lì e non dopo il bambino sgozzato dalla dai dagli hutu o dai tutsi io non ci credo sarebbe ridicolo
Sarebbe ridicolo che vedendo il terremoto di Los Angeles o i tutte le notizie che raccontava Brancoli che ormai arrivano a frotte a fiotti a un date noi dicessimo non ci credo se non le perché non vi daremo più in questo mondo
Quindi noi siamo costretti a credere siamo costretti a fare di questo popolo di fantasmi che ci arriva attraverso l'informazione un popolo di persone vive di cose
Però nello stesso tempo non abbiamo nessuno strumento di controllo e questo va bene
Ma credo che stiamo abbiamo smarrito la coscienza che trattasi di notizia
Non di fatti trattasi di notizie su fatti questa è la cosa che viene meno
Io ripeto non non credo che si possa rivendicare la Regola di San Thomas
Sarebbe impossibile questo sarebbe la visione apocalittica nel senso di ecco cioè eliminiamo tutto quello che non vediamo e non Totti ha ma che stiamo scherzando i mezzi tecnologici ci hanno dato una grande possibilità di sapere e di capire cose lontane
Sfruttiamo di viva Dio
E però dobbiamo Sampieri
Che è un'altra cosa
Che non sono e che il il rapporto con la realtà che attraversi metti stabiliamo è un rapporto più volte immediato se a questo si aggiunge tutte le cose che raccontava Brancoli del di ormai la fretta che consuma la controllabilità delle notizie
Esiste una ridicola regola Serventi Longhi che noi dovremmo fare abolire dal Codice dai che quella io non lo dico però dopo mia che c'è una cosa che io sono a Vichy avvisi di garanzia anche me ne arrivano a a fiotti io sono uno dei più grandi sostenitori del famoso colpo di spugna
Anche se mi vergogno di sostenere dove quando ci arriva il colpo di spugna eliminano i reati dei direttori responsabili perché che succede che qualsiasi notizia che un giornale un telegiornale pubblica e responsabile
Il direttore questa è la regola
Prima esistesse l'informazione quando si raccontavano le cose che si potevano controllare ma voi pensate adesso arrivano migliaia di agenzie da tutto il mondo
Scoperto un traffico di bambini a Singapore incriminato il signor Wong Lam no e che faccio mando l'inviato a Singapore per sapere se l'uomo England che effettivamente è stato si pubblica dopodiché magari con grande non c'entra niente lui potrebbe querelarmi
Guardate che più o meno capita
E dire ma perché tu mi hai calunniato io non fatto traffico di bambini
Il
Le il sistema dell'informazione è tale per cui non si sa non si sanno più le cose da dove vengono e verranno della tv riceve queste e veline checché Chances sono un fiume di immagini chi le ha girate dove le ha girate quam do le ha girate che cosa rappresentano questi gialli questi ne ieri questi che sparano quelli che muoiono
Sì va bene ma io voglio ancora stare al di qua cioè non voglio metterci la malevolenza ecco io voglio parlare del meccanismo
E dico
E dico tutto questo è inconoscibile materialmente inconoscibile
E mi chiedo qua
Do uno lei vede poi per televisione perché poi un giornalista dice questo è il Ruanda Graci fa un pezzo in cui prende la notizia dalle agenzie è un'altra fonte che dice nel Ruanda succede questo sono quelle immagini che sembra che siano stati Girardelli dove si vede gente che spara che ammazza un po'di sangue poi c'è un'altra fonte il l'agenzia scritta che dalla situazione Ruanda e si e si monta un tetto e poi il telespettatore vede e ci stanno quelli che sparano quelli che muoiono il Ruanda eccetera e questa è il mondo
Ma non è il mondo quello è una costruzione
Allora io dico siamo coscienti di tutto questo perché e finisco perché non voglio farla lunga
Credo che
L'analisi apocalittica si può come dire può avere due sbocchi
Anzi tre uno sbocco è quello che io rifiuto che ogni persona ragionevole deve rifiutare che quello stacchiamo la spina
Non ci fidiamo
Chiudiamoci in casa
Ridotta rinunciamo al alla grande patrimonio dell'informazione ho detto che non non sarei d'accordo del resto sarebbe del tutto impossibile perché ve lo quello che ha detto Bosetti che si legge pochissimo
Però le notizie arrivano lo stesso il problema non è quello che noi anzi la lettura io dico arriva aiuta ad essere critici
Il problema è che è che le cose si vengono a sapere non si leggono spesso si vengono a sapere anche se ci chiudiamo in
Casa usciamo andiamo al bar il vi fece mai visto che quello ecco li sappiamo le cose
Allora rifiutiamo la soluzione credo di
Lui di rifiutare la tecnologia egli diciamo sui
C'è un'altra soluzione che e quella dei nostri manuali di etica cerchiamo di fare i giornalisti bene e io sono del tutto convinto che questo è un punto fondamentale perché badate in un momento in cui le fonti ormai sono così potenti che ti inseguono
Cano
Cercano di utilizzare in tutti i modi a quel punto la la caratura etico morale e professionale del giornalista assume uno straordinario rilievo
Tutto questo è giusto però io dico non basta
Perché
Io sento tutta l'impotenza
Di
Anche onestamente raccontare il mondo
Senza che chi mi ascolta sappia che cosa c'è dietro che cosa sto poco che cosa qual è la complicazione di ciò che sto raccontando
Allora io dico
Un'altra soluzione sempre parziale sempre parziali per vivere meglio nel mondo dell'informazione e che ci sia un grande processo di alfabetizzazione all'informazione tra chi la riceve
Perché questo è un punto fondamentale se chi riceve l'informazione alfabetizzato all'informazione come alfabetizzato ad una nuova lingua
Se capisce l'inglese io che parlo inglese sarò capito meglio
Se io parlo latinorum come l'Azzeccagarbugli
E chi mi ascolta sa un po'di latino e riesce a capire se lo sto libro Jando
Se io racconto e tutte queste cose tutto sommato ce l'ha insegnato alla scuola ora io sto io trovo assolutamente sconcertante che ci sia un processo educativo dell'uomo e della donna moderni usate moderni
In cui si insegna giustamente a decifrare una formula matematica una formula chimica
A capire una poi sia e non si insegna a capire l'informazione
Ad essere un po'più critici a sapere che cosa sono le fonti come arrivano le notizie e perché arrivano in un certo modo io credo che tutto questo non risolve il grande problema antropologico di come noi ci costruiamo la nostra
Il nostro bagaglio di conoscenze
Perché è un grande problema questo ma questo spetterà ai filosofi
Spiegarlo indagarlo però comunque ci fa prefigurare un mondo in cui siamo un po'più adulti e in cui quindi siamo un po'meno vittime dell'informazione
Questo è il il
Il tentativo di di risposta che dopo
Che naturalmente non è una risposta che riguarda soltanto i giornalisti che è una risposta che non riguarda soltanto il mondo dell'informazione ma che è una risposta che riguarda la società
Vuole la Società Trezzano sì
Per non lasciare l'informazione unica responsabile di questa cosa gigantesca che la creazione della moderna coscienza civile degli individui
Vuole la società attrezzarsi a partire dalla scuola per fare in modo che Kiss riceve l'informazione la riceva in in modo consapevole alfabetizzato intelligente
Io credo che la scuola serve a questo
Serve a farci capire il mondo senza dei re
Quello che ci è stato trasmesso ma vagliando lo criticamente io ho l'impressione che di fronte all'informazione tutto questo non c'è
Non credo che questo
Sia sufficiente può esisterà sempre la manipolazione
Beh forse c'è più la tecnologia va avanti più lo spazio per la manipolazione e ampio
Questo dobbiamo saperlo
Pur tuttavia io credo che l'essenziale sia fare in modo che
Di fronte alla grande moderna macchina della informazione le persone non siano totalmente disarmate
Questo io ho cercato di di capire e di studiare e poi volevo sentire sei qualcuno di voi è d'accordo o no
Grazie