"Storia contemporanea: quale insegnamento?" convegno promosso dall'Archivio di Stato di Roma e dall'Archivio Radicale presso Via di Torre Argentina 76

Studi su Storia contemporanea quale insegnamento
è
Una iniziativa che vede uniti storici
E
Operatori culturali e in particolare archivisti di Stato
è evidente che l'iniziativa è nata proprio per privilegiare in qualche modo nell'ambito della storia contemporanea l'utilizzo delle fonti e in particolare delle fonti d'archivio
Quindi forse questa giornata già nasce in qualche modo con un intento diciamo tendenzioso fra virgolette ma noi ne siamo contenti
Anche per un altro profilo che speriamo questo e i nostri lavori diano un contributo affinché le fonti d'archivio siano valorizzate siano messi alla luce
La loro situazione per quanto riguarda la storia contemporanea e in molti casi estremamente critica
Rischiamo come è stato acutamente hanno dato da numerosi storici che mi sono più fonti verifichi Rio per la storia moderna dei dei secoli fino all'Ottocento che non per i giorni nostri
Poiché è vero che produciamo tanta documentazione ma è anche vero che questa sia quella pubblica sia quella privata
Va in deperimento va in rovina con una velocità in molti casi preoccupante
è evidente quindi che se mancano le fonti dirette la stessa metodologia dell'insegnamento oltre che la ricerca in quando la ricerca storica in quanto tale non potrà che esserne influenzata Edu come ovvio influenzata negativamente
Per cui nel dare inizio sotto questi auspici ai nostri lavori non mi resta che dare la parola a Gabriella sta nello Marcucci
Che credo a nome di tutti ringrazio per le sue capacità organizzative perché a lei si deve l'organizzazione e la nostra presenza qui grazie
Devo dire che le mie capacità organizzative oggi non sono
Un molto dimostrate nel senso che non ho avuto la capacità di prevedere con la sfera di cristallo che oggi ci sarebbe stata una paralisi
Mezzi pubblici presidente lei Messia mezzi urbani e quindi intanto e questo è stato una prima previsione poi non ho avuto neppure la capacità di prevedere perché penso che pochi allora quando abbiamo deciso questa data eravamo a conoscenza del fatto
Penso quasi nessuno sulla data precisa Testa in contemporanea avvenendo un altro convegno organizzato dall'Archivio storico della Camera e dalla Fondazione Gramsci
Il convegno tutti sapevamo si che forse ci sarebbe stato forse doveva esserci il prima di novembre poi in gennaio poi certo punto
è stato
Qualche giorno fa qualcuno di noi ha cominciato a sapere che ci sarebbe stato questo convegno insomma come sia qui siamo in contemporanea con un avvenimento internazionale per quello che riguarda archivi internazionali e quindi certo molte persone sono anche per per la doverosità di far relazioni sono lì
Quindi speriamo che nel frattempo mentre noi parliamo
Qualche d'un altro che ha assicurato la propria presenza qui anche venendo da fuori Roma
Riesca in maniera fortunosa raggiungere questa sede e quindi nel corso dell'incontro speriamo che si aggiungano altre voci alle nostre questa iniziativa
Si può dire che sia sia nato un po'spontanea dal dal parlare faranno voi per un problema per un'esigenza che forse è un po'nell'aria e che la il ministro alla Pubblica istruzione istruzione Berlinguer a in un certo senso capitato e con decisionismo notevole fatto propria
Non è una novità
Che si senta l'esigenza di insegnare la storia contemporanea
Non è una novità perché addirittura risale al settantatré anni fa con la riforma Gentile la introduzione diciamo così della logica con intercorre temporanei Isma'nelle scuole
La riforma Gentile che nacque sì in periodo fascista come tutti sappiamo agli inizi fu una delle prime primissime riforme
Nel governo Mussolini e che chiaramente non era però una cosa improvvisata in quegli anni amari sentiva di tutta una una lunga preparazione diciamo così teorica e programmatica che personalmente Gentile aveva svolto infatti esse si va di confrontare diciamo così la riforma del ventitré e tutta la la pubblicistica di Gentile
Precedente anche di dieci quindici anni si vede che quei lineamenti che Gentile poi inseriti nella sua riforma erano si può dire di matrice liberale cioè Gentile
Che applicava quello che tante volte aveva teorizzato
Naturalmente però questo riforma che poi sappiamo ma non non è certo questo l'occasione nel momento di fama storia degli ordinamenti scolastici in Italia però sappiamo che poi dopo insomma il fascismo intervenne successivamente a a perfezionare ai fini del del regime diciamo così la l'ordinamento scolastico ma in questa in particolare per quanto attiene i programmi scolastici non c'è dubbio che il fascismo seppe cogliere l'occasione offerta da Gentile con la riforma della scuola con la riforma soprattutto i programmi e quindi l'aggiornamento nel campo della lo studio della storia contemporanea cogliere l'occasione per insegnare anche in ogni ordine e grado di scuola che cos'era il contemporaneo cioè la vita contemporanea la politica un top che cos'era dunque il regime fascista
Di fatto la riforma Gentile i programmi non sono mai stati diciamo così modificati quindi anche oggi
Vige e dovrebbe vigere quel tipo di atteggiamento nell'insegnamento della storia
Sappiamo anche che però c'è stato come una una arrestarsi della visione contemporanea isterica nella insegnamento e la storia prima di tutto per un fatto molto
Molto evidente che tutti sappiamo molto contingente ma anche poi diventa una diciamo una conseguenza che porta al non insegnamento la storia contemporanea perché si va avanti cominciando dagli anni più lontane poi ci si avvicina pian piano agli anni più recenti ma poi finisce l'anno scolastico non si fa in tempo a fine programma è quindi e quindi la l'ultima parte della storia cioè quella contemporanea viene trascurata mutilata di fatto non percorsa dall'insegnamento scolastico
Ora poi interviene il decreto Berlinguer di cui poi altri perché il mio compito sorreggervi perché far diciamo perché abbiamo convocato questa questo incontro altri poi approfondiranno queste quanto contenuto nel decreto o Berlinguer e quindi proprio per questo diciamo perché essa siamo di fronte a una ormai a un a un decreto ministeriale che con il quale in un certo senso o dovremo fare i conti intanto io vorrei direi che concetto di contemporaneità a mio parere è anche multato nel tempo perché se noi accogliamo in un certo senso il la definizione di contemporaneo come quello che può essere testimoniato quello che va a ancora delle persone dalle quali si può avere la testimonianza orale di quel periodo o anche almeno che lo abbiano avuto da una persona che direttamente ha vissuto degli avvenimenti
Il pro Thaksin l'allungarsi della vita umana questa o porta a mio parere ad un concetto di contemporaneo più ampio come lasso di tempo proprio perché oggi è facile possibile avere dei testimoni oculari diciamo così di alcuni avvenimenti
E noto di settant'anni fa cosa che in periodi precedenti era piuttosto difficile oggi il novantenne che possono arrivare
è ancora presente e non è un'eccezione ma insomma ce ne son parecchi l'ottantenne poi non ne parliamo insomma l'ottantenne che sia in condizioni dal mare ciò che ha vissuto è molto più diffuso accerto che non una volta certo questo Giovanna Tia che aspettavamo con ansia
Poi Cina re RAI lettura vicissitudini
Scusate l'interruzione dicevo cento il
è una cosa evidente se la penserete tutti diffusa nella sensibilità di ognuno ma mi sembra opportuno sottolinearlo che il dire che si è insegni si debba insegnare la storia e novecento nella l'ultima parte diciamo del liceo almeno delle scuole superiori almeno beh porta a una doverosità in fondo di rendere
A di armonizzare con questa direttiva anche gli altri insegnamenti perché appare un po'strano insomma che si studi canta e poi magari la storia del Novecento che si studi e non so il Canova e poi la storia del Novecento sono tanto così per fare gli esempi quindi questi sono problemi che certamente si incontreranno la scuola incontrerà se si introdurrà questo questo strumento
E però nel momento in cui siamo di fronte a questo decreto allora
è evidente che dobbiamo porci il
Il problema di quali strumenti sia dal punto di vista della manualistica sia dal punto di vista umano degli insegnanti disponiamo
Noi abbiamo fatto una piccola ricerca modesta ricerca non certamente scientificamente condotta qui a Roma Hutter vedere questo all'inizio dell'anno scolastico per vedere constatare quali sono i manuali più adottati
E i manuali più adottati sono cinque a a distanza fra loro e poi sono o seguono alcuni manuali che sono diciamo così nella nostra indagine
Non da prendere in considerazione e non per il loro disco tempra discuterne il valore ma proprio per la loro scarsa diffusione il il manuale di gran lunga più diffuso quindi il protagonista questo incontro
è il giardino solo Sabbatucci e Vidotto ridotto di cui noi abbiamo un illustre rappresentante oggi nel professor Sabbatucci e lui stesso poco fa mi diceva che non era neppure al corrente di questo boom che il manuale avuto nella diffusione a Roma io
Che ho ho personalmente
Chiesto ad alcune verrà fatto chiedere abbiamo fatto una ricerca del ridotto all'inizio dell'anno scolastico ho detto il ridotto scusate mi dovrei dire il sabato il ciclismo ecco di quel manuale
All'inizio nell'anno scolastico ho saputo che le librerie scolastiche erano veramente in ansia perché non riuscivano a soddisfare le richieste quindi pigliavano prenotazioni forse neppure mi dicevano che neppure delle i magazzini disponevano di copie sufficienti per coprire le richieste quindi il professor Sabbatucci avrà forse una lieta sorpresa di qui a poco quando l'editrice
Di dirà qual è stato il numero di copie vendute ecco però io credo che questo sia il sintomo siccome da dal nostro diciamo l'esame dobbiamo dire che il il Sabbatucci è il manuale che dedica più spazio al periodo più recente tanto che
Se si va a vedere proprio il numero di pagine insomma e maggiore e quindi questo fa comprendere che de in un certo senso l'esigenza anche da parte dell'insegnante di Abele un manuale che tenga conto della storia contemporanea e dicendo Conte PRA diciamo veramente degli ultimi anni
E si è molto sentito e quindi dovrebbe indurre in un certo senso anche gli autori degli altri manuali a fare gli opportuni aggiornamenti eccetera
Però certo questo pone un problema pone il problema che va a gravare ulteriormente quello del del libro scolastico che probabilmente durò un anno due anni tre anni che non può essere trasmesso neppure fra fra appartenenti alla stessa famiglia fra studenti appartenente alla stessa famiglia meno che mai può essere acquistato usato perché se la storia adesso al contemporanea adesso il contemporaneo riprende effettivamente pone alcuni problemi pratici che insomma non è però certo il momento di approfondire è evidente che innovi in ognuno di noi
Il primo istinto quando si prende in mano un libro specialmente un libro turni Storia Contemporanea e andare a vedere la cronologia l'indice dei nomi
E o ognuno di noi a a seconda di quale è la sua in un certo senso il la sua sfera interessa è la sua specializzazione eccetera
A a delle voci sulle quali misura in un certo senso la non dico la la asetticità ma per lo meno la
Insomma il fatto che quello che noi vorremmo cioè che un manuale fosse il meno connotato possibile cioè perlomeno nelle cronologie forse il meno con connotato possibile e quindi io ora non anticipo nulla altri diranno qualcosa penso in quel a questo proposito operò
Certamente il Sabbatucci è manuale il più come posso dire non voglio usarla la parola obiettivo perché impropria
Ma manuale che tiene maggiormente conto oggi ogni tendenza di ogni aspetto dello svolgersi della vita
Certo altri non tengono conto molto meno però è evidente che questo mette in in evidenza il problema sesso dell'insegnamento della storia contemporanea
Intanto perché come diceva giustamente accennava perché io speravo che Luigi Ronda e facessero pezzetto un poco
Più lungo sulle fonti anche perché dobbiamo dire che l'aver rimandato questo convegno datata data all'altra ci ha privato della presenza di Paola
Carlucci
La quale soprintendente neo sovrintendente all'Archivio centrale dello Stato aveva intenzione proprio di fare un particolare riferimento alle fonti
Sappiamo che è un manuale
Scolastico è evidente che non si diciamo così non si
Poggia su una consultazione diretta di fonti ma si rifà prevalentemente alla storiografia esistente la storiografia esistente sappiamo che in Italia purtroppo la storiografia contemporanea Istica
è stata divisa per parti per partiti
I comunisti hanno fatto la storia dei comunisti dei democristiani non hanno fatto la storia hanno fatto male la storia molti istriani i socialisti hanno fatto maluccio la storia dei socialisti
I liberali e le destre no no non fatto la loro sto che quindi evidentemente chi volesse come estensore di un manuale
Di storia contemporanea rifarsi alla storiografia esistente è forse avrebbe bisogno di consultare una qualche diversa fonte fonte nel contemporaneo quali possono essere i giornali come diceva
Poco fa Luigi che oltretutto si consumano i giornali di oggi si consumano proprio materica mente in in maniera incredibile rispetto ai giornali e la stampa e la carta ai giornali e di una volta
E ma sappiamo che i giornali hanno la stessa chiamiamo la deviazione nell'informazione che mi sono permessa di di fare sulla pubblicistica sulla storiografia fonti vere e proprie non esistono nel senso che le fonti istituzionali se noi come cronologie gli avvenimenti che certo quelle si possono ma fonti istituzionali e non se ne possono avere per la legislazione sugli archivi
Ci sono gli archivi privati fra questi certamente sarebbero importanti gli archivi dei partiti ma anche questi sono abbastanza nei guai
E c'è una quella quel può essere definito una fonte disponibile e viva diciamo così che archivio sonoro
Di radio radicale per questo mi sono permessa di mettere lì una memoria su questo perché non c'è dubbio che a mio parere più che parlare di insegnamento
Della storia contemporanea bisognerebbe parlare io credo di informazione sulla storia contemporanea Ciardi Offerta di conoscenza della storia contemporanea perché sto parlando poi altri parleranno di altri gradi di scuola sto parlando dell'ultimo anno di liceo appare un po'strano che qualcuno da una parte del dell'aula si rivolga ad altri ad insegnare la storia contemporanea
A ragazzi che probabilmente diciamo così sono già nell'informazione e quindi bisogna a mio parere facilitare semmai l'informazione quindi ecco io non vorrei andare oltre sono andata anche molto oltre
Quello che avevo intenzione di fare in questo tema ecco però penso che è proprio quest'atteggiamento in un certo senso di cercare di capire il problema è cerca di capire quali sono gli strumenti che si possono immaginarie
Per di qui a un anno quando questa questo insegnamento della storia contemporanea storie novecento potrà divenire forse diverrà forse non diverrà no no non sappiamo perché poi di decreti
E che poi non vengono applicati ne abbiamo tanti specialmente per quel che riguarda le scuole insomma abbiamo voluto una legge di riforma della storia della scuola elementare che prescrive l'insegnamento della lingua straniera e che è praticato perché è difficile farlo solamente dopo sei anni praticato solo il quaranta per cento delle scuole insomma quindi non ci illudiamo che poi decreto nessuno lui certo si illude che poi sia un decreto a determinare un cambiamento un reale nella nei programmi scolastici ecco è proprio qui solamente questa intenzione di parlate insieme senza senza voler prefigurare nessuna a discetta grazie di essere venuti
Bene grazie Gabriella cioè mai messo naturalmente non tengono vari introdotto tutta una problematica vastissima richiesta proprio dalla natura dei nostri lavori
E direi proprio uno degli aspetti più interessanti Frey numerosi dieci deve premuro del concetto di contemporaneità
Io credo di essere d'accordo circa la necessità che tale concetto ossia allargato cronologicamente rispetto quelle che potevano essere viste di una volta un po'tradizionali
E poi naturalmente di grande interesse la problematica sui manuali sul loro rapporto con la produzione storiografica nonché con le fonti o meglio su un non rapporto con le fonti però in rapporto con le fonti investe la stessa come dire
Alla produzione storiografica di base in materia contemporanei istiga allora io pregando un amico parla Aurilio un attimo di pazienza gli robe da solo pochi minuti sfidando il rischio dell'esternazione presidenziale che è assolutamente da evitare
Ricorderò solo due cose sulle fonti perché sono stato sollecitato appunto ma io pensavo che il presidente meno parla e meglio è deve fare del regolatore però appunto qui si tratta di ricordare a proposito di quello che hai detto
Una questione molto importante che hai citato opportunamente circa la riservatezza
Delle fonti istituzionali contemporanea ecco io però a tale proposito vorrei precisare un concetto molto importante in il primo il primo aspetto di tale questione e che la legge archivistica vigente cioè il DPR mille quattrocentonove del sessantatré tra la documentazione così un po'di carattere politico amministrativo pone un vincolo non a tutta quella dell'ultimo cinquantennio
Bensì solo a i documenti di carattere riservato relativi alla politica essere interna dello Stato quindi non si può in base alla norma
Così come è scritta non si può parlare di un vincolo generale di riservatezza su un'intera fascia cronologica
Ventisei solo di alcuni documenti serie di documenti che abbiano che siano stati precedentemente dichiarativi carattere riservato
Primo secondo aspetto che contribuisce diciamo così ad affossare il mio argomentare è una legge è recente ma non più tanto la duecentoquarantuno del novanta concernente la cosiddetta trasparenza amministrativa
Che in pratica
Consente l'accesso alla documentazione delle amministrazioni
Lui soprattutto per motivi di interessi pratici cioè affinché gli interessati dai vari provvedimenti possano prenderne ampia visione
Tuttavia allo spirito di questa norma più decente tale da non escludere
In via aprioristica la consultazione per motivi scientifici prevista anche da un'altra norma della legge archivistica presso gli archivi delle amministrazioni su questo indubbiamente adesso non è questa la sede di affrontare questa importante problematica poi oggi noi dovremo parlare di altre cose tuttavia questo problema dell'Annwn col della Consulta abilità della documentazione contemporanea forse meriterebbe di essere ripreso anche con l'ausilio
Dei giuristi di tecnici dell'informazione del diritto e via discorrendo in altra sede perché a mio avviso sta diciamo cominciando a maturare
E che quindi forse andrebbe trattato
Ecco però vorrei ricordare questo che in certi ambiti non è impossibile a priori prendere visione della documentazione contemporanea di carattere istituzionale e inoltre se ciò lo si è fatto un sequestro si è fatto poco o non si è fatto per niente
Forse dovuto più a ignavia o ad atteggiamenti non legali di rifiuto delle amministrazioni e forse anche a una non eccessiva pressione interista senso dal mondo della cultura
Quindi voglio dire lascio aperto il problema però voglio dire riparliamone perché non è che questo sia un un cancello chiuso definitivamente è un cancello mezzo aperto
E nei limiti del lecito forse si dovrà fare uno sforzo perché sia sia regolarmente aperto adesso finito il Picasso l'orto e passo invece la parola quello passo la parola Carlo Vallauri che introdurrà i nostri lavori
Con una relazione su i manuali scolastici in un confronto internazionale prego
Preciso subito che invece gli insoluti non pretendono
Riavere un carattere di sistematicità nei intendono indicare la traccia sulla quale discutere quindi prendetelo semplicemente come il mio intervento in questo dibattito
Ecco io intendo
Parlare brevemente di quattro punti innanzitutto
Io alcune iniziative dell'UNESCO in materia di manuali scolastici
Poi farò alcune considerazioni suoi manuali italiani nonché sui programmi e sui manuali francesi
E quindi mi permetterò di descrive appunto degli occhioni personali su queste tematiche
Cominciamo dall'esperienza UNESCO l'UNESCO si è molto occupato dei problemi manuali scolastici
Anche perché
Alla
Nella prima metà degli anni ottanta su circa centosettantacinque Paesi aderenti all'UNESCO
Oltre quaranta non avevano manuali scolastici Paesi afroasiatici prevalentemente di nuova indipendenza
E quindi per l'UNESCO era un problema essenziale quello di affrontare questo
Problema in particolare
Questa attività dell'UNESCO si è esplicata in due sensi da un lato dei contatti bilaterali tra paesi
E che hanno avuto dei punti di contrasto
E in grandi per lunghi periodi storici e quindi vedere se era possibile evitare nei manuali
Che prevalesse ero i ricordi di questi contrasti in particolare per esempio per l'Italia questi confronti si sono svolti tra storici italiani e ossia ci storici italiani e spagnoli
Questi qui sono stati guidati dal poi è scomparso dal professor Valsecchi si occupa a tempo articolare naturalmente i contatti con l'Austria ci essendo
Egli uno studioso fra l'altro anche del di nel periodo in cui questi contratti erano fra i più acuti è stato a lungo a Vienna e quindi conosceva benissimo tutto il mondo asburgico
E naturalmente si è cercato di individuare quello che nei manuali di due Paesi ma soprattutto in quelli italiani si diceva a proposito dell'Austria
In quanto il fatto che l'Austria
è stata diciamo nella anche dalla vulgata l'antagonista al processo risorgimentale ecco la preoccupazione principale fondata da parte degli austriaci era quello di eliminare tutto quello che non riguardasse indipendenza italiana
Cioè di presentare l'Austria per quello che è stato storicamente l'importanza non so dell'utilizzo austriaco e soprattutto quell'altra verità storica che spesso di dispiace a taluni
Cioè del tipo di reggimento amministrativo ossia ecco che rispetto alla storia di altre regioni italiane certamente un modello positivo
Io in particolare però mi sono occupato invece più dei rapporti bilaterali Italia-Spagna anche qui la preoccupazione era soprattutto da parte spagnola cioè a dire i manuali italiani attribuiscono attribuivano
O meglio attribuivano
Al alla Spagna spesso i ritardi i ritardi diciamo
E la povertà dell'Italia meridionale quasi che l'assessore che la lunga dominazione diretta o indiretta spagnola avesse contribuito a determinare questo ritardo Gallo anche qui la Spagna aveva interesse a chiarire questi problemi fra l'altro questi nostri i contatti con la Spagna sono stati complicati dal fatto che in quella stessa e che esse si preparavano in Spagna i grandi festeggiamenti per celebrare Cristobal colonna in polemica con Cristoforo Colombo
E da qui sono nate delle preoccupazioni comunque non riguardavano la storia con della storia
Negli ultimi secoli comunque si deve pesavano questa proprio questa equazione gli spagnoli che
Gravavano su di noi e in effetti sono state
Sono state
Compilate delle diciamo
Delle note
Nelle quali naturalmente l'UNESCO non pretendeva nessuno di questi lavori pretendeva di dire come si fa a fare il CIPE ma semplicemente richiamava l'attenzione sui pericoli che si ravvisavano nei libri e esistenti ecco questa
E quindi penso che sia stato utile questo rapporto
L'altra cosa l'altra iniziativa importante dell'UNESCO è stata quella che appunto aveva come punto di riferimento proprio i Paesi diciamo usate sono i temi convenzionali paesi sottosviluppati i Paesi
Privi e spesso di un
Di una lì di una lingua precisa come nei Paesi africani Paesi privi soprattutto appunto di manuali e allora
Si è così di una commissione e molti laterale che doveva esaminare che ha esaminato quello che i manuali scolastici in tanti Paesi del mondo concede nostri europei
Quello che appunto rimane scolastici sì diceva a proposito di tre punti i diritti umani e quindi soprattutto il problema del razzismo pace cooperazione internazionale
Questa Commissione ha lavorato a lungo
Le lingue dell'UNESCO spagnolo francese inglese russo alcuni testi di alcuni paesi ci sono stati
Diversi da questi quattro lingue ci sono state tradotte in una di queste lingue per consentire a tutti di avere un punto di vista precise naturalmente in questa Commissione subito emerso
Un un diversità tra
I manuali scolastici i Paesi e a impostazione
Politico culturale pluralista e i paesi invece a impostazione culturale poli culturali volevate unilaterale
Ecco ferro subito un esempio a questo proposito
Noi abbiamo esaminato a lungo i manuali polacchi
Era ancora la Polonia non aveva tutto questo si riferisce al periodo antecedente alla caduta del muro di Berlino quindi a una situazione internazionale diversa dall'attuale
Ecco i manovali polacchi
Ad esempio
Al davano un rilievo particolare
Per la storia moderna e contemporanea alla lotta dell'indipendenza degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna
E addirittura parlando poi con uno studioso polacco che è venuto che faccia parte la commissione poi avendo avuto dei guai con il suo governo non era potuto più venire con concerto cultura presa dalle polacco ci ha spiegato se voi questo c'era ancora il rapporto di sudditanza diciamo alla probabile sovietiche ceto se voi leggete questo manuale vi potete rendere conto che tutto quello che non riusciamo a proposito degli Stati Uniti rispetto alla Gran Bretagna e la situazione la Polonia rispetto alla all'Unione Sovietica anche perché contrariamente a quello che molte volte si pensi in Occidente la cosa più grave della situazione la Polonia rispetterei sovietica non è solo e tanto alla sudditanza politica quanto la sudditanza economica
E quindi proprio da questo punto di vista ecco
E ed allora questo stesso studioso quando poi dice
Proprio poco tempo dopo ci sono stati in Polonia ci sono già stati adesso se intendere proprio ai sono già stati dei fatti che denotavano uno sforzo del popolo polacco più di acquistare l'asso di riacquistare la sua autonomia
Politica e culturale proprio mi scrisse dicendo ecco non a caso non a caso questi protagonisti degli eventi attuali in Polonia sono coloro che hanno studiato questi manuali
Cito questo fatto per sottolineare l'importanza che persino appunto in un Paese così
Diretto dall'alto come dalla Polonia attraverso un manuale sono penetrati dei messaggi diciamo di libertà nazionale
Noi abbiamo cercato di esaminare quello che c'era suoi manuali
E i lavori della commissione sono stati difficoltosi proprio per questa diversità di impostazione ecco Citterio
Dei casi particolari in questa Commissione
Per esempio c'era sia il rappresentante
Della Russia che dell'Ucraina uso questi due termini perché appunto nell'UNESCO c'era sì rappresentante della repubblica russa che il rappresentante della Repubblica dell'Ucraina
E poi c'era il rappresentante della Germania dell'Est quindi esce una commissione composta
Normalmente i sette persone cioè nonché ex rappresentanti che facevano sempre blocco e costui vivono
Ecco le più costoro sostenevano soprattutto il rappresentante la Germania dell'Est che non si dovesse mai parlare di razzismo ma solo di fascismo cioè per insisto riccamente il fenomeno del fascismo
Personalmente mi sono opposto oltre la discussione si svolgeva in quel momento Helsinki fortunatamente la commissione UNESCO rialzi che era molto documentata
Il giorno il il giorno successivo a questo dibattito molto teso portano i documenti di quel congresso gli storici che si era tenuto qualche anno prima a Mosca in cui questa differenza fra nazismo e fascismo era stato messo in rilievo
Debbo dire che la che la durezza della presenza della Germania dell'Est era significativa in confronto invece alla disponibilità del rappresentante della Russia e dell'Ucraina proprio perché un profeta del Gia
Di
Di morso divide in grado perché dico questo perché noi dobbiamo non solo individuare quello che si era detto in questi manuali
Ma dobbiamo individuare tutti quei gli elementi che riteniamo utile inserire in un documento che poteva servire nonno obbligatorio estreme che poteva servire tuttavia per i quaranta Paesi per stabilire che cosa inserire nei loro manuali
Ecco e per esempio avendo notato che in questo documento che era già in corso di elaborazione non era citata
La Chiesa cattolica tra le forze che operavano per la pace il rappresentante della deve rappresentante questo professore di Leningrado accettò immediatamente la proposta di inserire anche un documento di
E Giovanni ventitreesimo perché la quindi c'era questa ciò che si discussioni quindi lavori volti interessanti le tenute intrattenerci ulteriormente
Ecco sono stati utili questi contatti io credo di sì sono stati utili perché hanno permesso di sottolineare alcuni aspetti proprio sui problemi dei diritti umani all'interno dei singoli Paesi
E questo debbo dire
Anche alla luce non solo degli eventi di questi giorni a Belgrado e questo problema e diritti umani c'è un problema molto avvertito proprio dalla sensibilità giovanile
E la la diciamo la imprescindibilità rivestì di diritti umani come base dell'agire politico nella società contemporanea al di là delle diversità ideologiche io credo sia un fatto fondamentale le conclusioni della commissione risultano da un
Pubblicazione
Io ne ho fatto oggetto di una produzione assieme a alcuni anni fa
Vi è una pubblicazione all'UNESCO eventualmente se qualcuno fosse interessato ad averlo soffre
L'UNESCO continua a lavorare su questo piano
Successivamente ci sono stati altri incontri su questi problemi in quanto l'UNESCO ritiene appunto che l'incontro di storici di Paesi diversi di questi problemi può facilitare una maggiore comprensione
Vengo al secondo punto manuali italiani
E mi riallaccio anche però a quello che era emerso durante questa lettura di manuali di altri paesi sul problema della contemporaneità della storia
Nel senso che in sostanza quando noi parliamo di storia contemporanea intendiamo in gran parte anche la storia dell'Ottocento ecco mentre nella maggior parte degli altri Paesi
Ecco si tende
Ad avvicinare la storia contemporanea
In particolare molti paesi l'armadio pare i paesi ed erano circolati manuali ritiene Storia contemporanea quella successiva alla seconda guerra mondiale non parliamo poi dei Paesi afroasiatici alcuni dei quali ritengo la storia contemporanea cominci colle
Non con la fine della seconda guerra mondiale ma con la indipendenza dell'India o addirittura con indipendente con sessantadue la quando inizia alla decolonizzazione dell'Africa naturalmente ogni Paese interessato e e naturalmente portato a sottolineare quell'aspetto che può interessare di più
Questo problema crea una serie di
Discussioni ecco
Il mio punto di vista personale accenno brevemente e che la contemporaneità
Può essere collegata utilmente a un punto di vista pratico non da un punto di vista diciamo
Dino non dal tributarista al fatto
Che bisogna tenere conto della maggior fare arte
Degli strumenti
Materiali e immateriali che caratterizzano la vita cioè a dire la maggior parte dei mezzi materiali quali noi che nei quali noi siamo abituati con i quali noi siamo io convivere derivano dalle grandi conquiste della fine dell'Ottocento dalla fino a trecento inizio Novecento elettricità radio automobile aviazione quindi la considerazione di della fine dell'Ottocento inizio Novecento come fase discriminatorio l'età contemporanea
Detta moderna ecco può essere un fattore importante anche se appunto questa contemporaneità altri gratuità invece al non quarantacinque come nove quarantacinque come fine la guerra mondiale malfatto connesso cioè a dire l'energia nucleare
Quarantacinque come utilizzazione nel già nucleare e quindi allora energia nucleare da un lato noi vediamo oggi abbiamo condizionati energia nucleare dai computer quindi io penso però che vetro datando alla fine del secolo scorso fosse si coglie meglio l'essenza di una diversità d epoca
Vengo ai programmi delle scuole italiane
E io ho sempre visto che i programmi anche i manuali arrivano fino a metà nostra questo anche negli anni cinquanta o sessanta quando quasi nessun professore arrivava all'età contemporanea
Quindi la la responsabilità che si è attribuita molto spesso alla scuola dipendeva da scelte fatte dei singoli professori
In particolare ci sono determinate forze politiche culturali che hanno molto insistito sul fatto che nella la scuola italiana ad esempio non si parla aveva o non si parla della Resistenza riunisce dipende da scelte dei singoli professori che non
Non non ritenevano di o non riuscivano ad arrivare a quel periodo ma qui il discorso ci potrebbe altrove
I manuali italiani ecco debbo dire proprio quando Noemi ho fatto quella analisi per conto dell'UNESCO non esisteva il manuale Sabbatucci e Vidotto Giardina e quindi ecco in quella fase hanno
Sono sembravano molto utili alcuni manuali come era carità Villani
Ecco e poi altri manuali
Che presentavano presentano elementi positivi e negativi io adesso non voglio fare nomi vi però indico alcuni fatti ad esempio un manuale che noi stessi utilizzammo che io ho avuto il pensionamento utilizzai
A proposito semplice la commissione UNESCO a proposito dei fatti di Praga Vieri far prova dei fatti di Praga della rivoluzione di Praga
E quindi del nel sessantotto e quindi l'invasione sovietica
In polemica con un rappresentante dei paesi documentale feci vedere utilmente il manuale di Procacci che metteva in rilievo che si trattava di una invasione delle forze
Del Patto di Varsavia
Questa era la formula usata
Ecco però devo dire che in questo stesso manuale non so se adesso è l'ultima edizione dice per esempio a proposito del fenomeno dei kulaki in Unione Sovietica
La versione
Era questa
Cioè a dire che i kulaki erano dei contadini egoistiche sì non arricchiti e quindi giustamente il governo sovietico era intervenuto per colpirli fortunatamente il Stalin aveva difeso questi piccoli proprietari
Che la stessa versione della grande enciclopedia sovietica eppure in un manuale italiano molto diffuso ci dà questa versione non so se ci sia ancora
Ora non per quello che adesso è schiamazzo ingiusta pessimismo il nostro amico Minieri tutori della sera però ecco recitare un altro fatto in un manuale fra l'altro molto utile molto bello
A proposito del terrorismo in Medio Oriente e in questo manuale si parla del terrorismo arabo
Giustamente Solazzo in sostanza si deplora il terrorismo arabo ed è giusto deplorato però non si dice nulla del fatto che esistito prima del terrorismo arabo
Una serie di eventi quelle regioni
Che hanno dato da luogo da un lato
Ad un'altra forma di terrorismo di cui persino presidente del Consiglio di Israele si sono vantati
Per averlo effettuata
E dall'altro
Gene una intera generazione ormai siamo già alla seconda generazione di giovani arabi
Che vivono in campi di concentramento ora non dire questo e parlare da solo il terrorismo arabo a mio avviso e un grave errore non dico altro perché non si forniscono gli elementi di comprensione del cielo
Un altro elemento
Di uno dei libri che forse nel dopoguerra è stato il manuale più diffuso
In totale in Italia cioè il Camera fra biglietti e quindi un manuale molto letto la cosa che mi ha colpito anche nell'ultima edizione che gentilmente
Gabriele a Cefalonia
Ecco questo sono fatti che inducono insomma riflettere sul
Non faccio gli elogi che merita Sabbatucci avendo qui di fronte a me perché Franco Antonioli apprezziate sui libri
Ne voglio
In indugiare su questo argomento
E occorre siccome proprio io mi occupo ho scritto libri sui pericoli più recenti sono arrivato l'ultimo libro fino al al governo Berlusconi e quindi non manuali scolastici rieleggibili caldi
Che servono a cercare di spiegare eccezionale recenti quindi lungi da me l'idea di dire che in questi periodi più vicine a noi non si devono trattare però a mio avviso o per i periodi più recenti
Fosse per i ragazzi più utile uno sguardo d'insieme su prove che non un'eccessiva preoccupazione di di di raccontare tutto
Perché per i fatti più recenti poi e e molte volte si tratta di eventi e che considerati in un sguardo d'insieme è più ampio poi perdono d'importanza e quindi quanto più ci si preoccupa
Della diciamo dei grandi problemi della società contemporanea dal punto di vista culto della società ed apocrife il costume fosse tanto più si offre qualcosa di
Sono occupato dei manuali francesi
Sia perché io personalmente ho avuto più ragioni di confrontarmi con questi io da quindici anni il segno a studenti stranieri e quindi questo problema dei manuali e stranieri ha continuato a seguire indipendentemente dal dall'UNESCO ma per perché con la Francia abbiamo quelle troppe noti affinità di tipo culturale di esperienze storiche
E anche perché appunto possono rappresentare inutile punto di riferimento
E allora proponevano ai francesi eventualmente se poi saranno pubblicati gli atti io penso potrebbe non essere
Pubblicati anche sia i programmi italiani che i programmi francesi potrebbe essere utile confronto comunque chi li volesse io riposo fornire finora in Francia c'è stato questo fenomeno nel periodo del sessantotto su questo però nel senso generale
Si disse che appunto i programmi erano troppo arretrati e allora si stabilì che nelle ultime tre classi di licei sì cominciasse dalla rivoluzione francese
E per assicurare una conoscenza degli avvenimenti più recenti successivamente questo eccesso di conti diciamo di avvicinamento fu corretto
Ecco il resto
Il verbale di francesi ecco
La diciamo l'ascesi m che poi corrisponde alla prima media presente presente un aspetto molto particolare ancora non si studia storia ma si studia educazione cc civica rapportata educazione civica rapportata al Comune
Cioè a dire ogni bambino ogni ragazzo di dieci undici anni deve sapere esattamente come funziona il suo comune
Come funziona il sistema fiscale io credo che questo sia un punto importante le opere non è perché se non c'è nemmeno la rivelazione civica ce ne sono di bellissimi ma molte volte sono dei messaggi ideologici in Italia
E possiamo condividere o meno ma in sostanza non dicono molto giovani invece questo tipo l'otto e questo tipo di scelte hanno trovato molto utile e contemporaneamente si avvia lo studio alla alla preistoria quindi cenni sulle antiche civiltà egiziana ebraica greca romana sulla nascita del cristianesimo
La cinquième seconda media invece l'attenzione dedicata al Periodo dai diciamo dall'Impero Bizantino Islam sviluppo civiltà cristiana feudalità
Nascita e crescita e la Francia si parla molto in questi volumi della nascita della Francia e si arriva fino diciamo
Si arriva fino alla ricco Rinascimento Riforma ecco fino alla riforma si arriva alla carta IGM
Siamo quindi alla terza media dall'Europa assolutista al mille novecento alla scoppio da Prima guerra mondiale compresa quindi la rivoluzione
La la classe successiva
To Asia pensiamo dal dal prima quel dal scoppia la prima guerra mondiale al termine della seconda guerra mondiale
Veniamo adesso invece alle tre classi del liceo che si chiamano desiderio premier e terminarla la tesi Ember
E questo è molto interessante cioè il primo liceo
Il il titolo esatto in genere dei programmi dall'antica Francia alla rivoluzione francese
Ma in particolare l'attenzione viene posta
Così come il lei indicato nel programma sui problemi della formazione dello Stato sui problemi della libertà sui problemi del lavoro
Sui problemi dello sviluppo della tecnica i problemi della società nel suo complesso
Ma si attribuisce anche molta importanza
Appunto ai problemi strettamente economici questi programmi poi variano dal liceo rispetto ad altre classi per esempio
Cioè in Francia c'è anche un altro specie di liceo turistico
E lì naturalmente sia Gibilisco più importante ad altri elementi che proprio o per esempio i Licei Artistici naturalmente la maggior attenzione dedicata ad altri problemi non entro nei particolari arriviamo al penultima classe ecco la penultima classe
Va dal grosso modo dalla caduta del Secondo Impero asset mille ottocentosettanta arriva fino al se alla seconda guerra mondiale
E infine la classe terminale cioè l'ultima classe dal quarantacinque dal mio centoquarantacinque ai giorni post
Ecco questo mi sembra molto interessante perché in sostanza l'ultimo classe va ben al di là del dovere come della posizioni per lingue perché proprio dal mille novecentoquarantacinque in poi
Ecco e debbo dire che rapportato questo all'esperienza ha avuto ora rosso poi Olimpia alle esperienze che avuto con sul manuali di altri paesi effettivamente l'ultima classe rivolta prevalentemente in sostanza ai problemi di quello che si può chiamare il mondo attuale io credo sia molto utile naturalmente e e da sottolineare che nella manualistica francese
L'influenza della scuola annalistica si si avverte molto
Al di là di quello che sia la sua influenza sulla cultura sulla sua grafia francese ma il manuale tengono molto conto di tutte le posizioni di Braudel non a caso viene spesso continuamente citato e soprattutto il problema della della civiltà il problema civiltà materiale
E quindi io credo che questo in sostanza e con una un punto di vista personale con esperienza soggettiva che non voglio generalizzare
Ecco nella mia esperienza degli studenti universitari indosserei trimestrali che io che ora Siena e che vengono dalla lettura di questi manuali ora non soldi trovo particolarmente preparati
Alla comprensione dei problemi della società moderno
Del resto qui potrei dilungarmi
Ad esempio fare un confronto fra gli studenti francesi o anche tedeschi da un lato e gli studenti americani dall'altro
E che troppo facile dire che gli studenti negli Stati Uniti non conosco quasi nulla della storia europea però qui dovremo affrontare una serie di altre problematiche potrei essere frainteso e quindi non intendo proseguire oltre
Concludo
Io sono favorevole alla impostazione di Berlinguer sul l'articolo ire importanza per l'ultimo anno alla storia del Novecento
Può questa indicazione può essere ritenuta un eccessivo intervento statalistico e lo è indubbiamente
Però il fatto che se che questo problema sia stato posto io credo sia significativo
E quindi poi si tratterà di vedere ciascuno per i manuali ciascuno e l'insegnamento sceglierà come moglie meglio crede ma che meglio crede però io credo che avere sollevato questo problema non sia stato di su utile
Secondo punto
Io credo molto importante
Sottolineare un altro aspetto
Lo studio della storia locale
Credi S due abituiamo i ragazzi
Io ho esperienza di alcune regioni per la mia Abruzzo Lazio Toscana
Ecco se non li abituiamo i ragazzi ad annettere importanza alla storia della loro regione io sin da ora sino appunto dalle scuole elementari delle scuole medie o credo sia un fatto molto significativa perché cominciano a capire anche i ricorsi e la storia
Comincio a capire
Quale quel rapporto non so che si vive nelle campagne perché c'è quel dato rapporto sociale che cosa rappresenta effettivamente per la vita all'esistenza di un certo monumento del più incerto di una certa Chiesa di un certo dipinto ecco io credo che che proprio istinto
Che proprio scusate rendere obbligatorio l'insegnamento della storia locale a livello regionale adesso no questo non per
Accedere attesi federalisti che però io credo sia molto importante questa non per assolutizzare la ma per sottolineare questo aspetto
Mondo attuale credo di avere già accennato ecco
Proprio e allora non per rifare appunto libro di bloccare sul mondo attuale mio credo che accede
Che portare attenzione sui grandi problemi
Sì posso significare oggi abituare
Il lettore del manuale
A vedere il manuale sempre meno appunto come una storia di eventi di successione di di personaggi va a vedere la come che Händel problematiche io chiedo questo agevoli che soprattutto induce a ritenere questo studio non come qualche
Corsa
Che possa vivere un significato mnemonico ma che possa aiutare anche a intendersi meglio
Su quelle che sono le problematiche concrete il Colle quali ciascuno dei giovani ci proverà voi
E diciamo
A dialogare nella vita con criterio ogni giorno cioè ecco superare quel
Quella di qui la separazione fra studio e giuridica che molte volte sicuri deleterio perché poi il giovane C due a contatto con una realtà umana che è completamente diversa da quella
Che si vede nei libri stringere
Grazie professor Vallauri è stata una che qui una cosa pienamente a livello mondiale si vuol dire letteralmente che
Affrontato problemi in corsia Fini
Se mi è consentito solo non voglio entrare nel merito perché troppo basso e anche molto interessante proprio all'informazione che ci ha dato sia sulle attività dell'UNESCO sulle problematiche nella manualistica pur probabili nello mondiale e poi anche questa panoramica più più più ravvicinato su l'impostazione crea conoscete
Solo un appuntino se mi è consentito molto breve sulla storia locale io sono d'accordo sul braccio problema è e qui visto che quando si parla di storia regionale
Si entrerà a mio avviso e in un ambito dove si rischiano dei pericoli vale a dire le regioni se si parla di regioni a noi Regione condurre New York eventualmente dai conti Agliana queste giorno ecco perché se no anche qui allora siamo d'accordo evidentemente se no si rischia di creare niente abbiam della ideologia cioè di dare una storicità entità
E in vari casi sono nate solo nel mille novecentosettanta come effettività e previste dalla vigente Records allora basta non non non intervengo più sul punto che mi dispiacque molto a cuore ma cioè regionale nel senso generico di regioni come territorio a rete di fare editoriale allora argillosi Orio diciamo veniva e allora il rapporto fra storia e geografia forse andrebbe più alimentato sì ecco io mentre lato giusto tutto questo io anche in base alla mia esperienza di insegnamento universitario
Il ricavato l'impressione che i nostri giovani anche coloro che arrivano all'università la storia l'abbiano studiata assai poco più di una volta
Mi sono trovato di fronte a studenti che non sapevano con precisione la data dell'unità nazionale italiana e la cosa mi ha un po'rattristato
Ma adesso quindi diciamo il tutto ecco io credo che la problematica dell'insegnamento della storia contemporanea pur con le
E anche delle relative tendenziosi da rilevate nella relazione Vallauri ecco
Sia da iscrivere in un più ampio quadro di generale didattica della storia che va rafforzata un po'a tutti i livelli questo è un grosso problema credo che compri guarda un po'tutto l'ordinamento scolastico
Adesso i nostri lavori ecco dopo l'introduzione Vallauri non prevedono anche le singole relazioni abbiano un titolo speciale ciò è stato fatto sull'onda di una tradizione molto simpatica di questi incontri qui in questa sede
Proprio per dare ai singoli diciamo partecipanti la più ampia libertà di affrontare l'argomento oggetto dell'incontro sotto primi più diversi punti di vista però se c'è qualcuno mano mano che prenderà la parola e vuole diciamo dare un titolo ritiene di raggruppare sotto un titolo poi gli argomenti che svilupperà ecco io prego di farlo direttamente e siccome i nostri interventi sono in ordine rigorosamente alfabetico cominciamo appunto con Giovanna giubbini
Vorrei precisare qui spero che abbiamo messo i nomi in ordine alfabetico anche per favorire diciamo così la la il fatto che se una persona ha necessità di intervenire prima perché magari per impegni successivi deve poi assentarsi possa chiedere la parola
E e nello stesso tempo ci sono anche persone ancora non qui presente che però esempio Scoppola aveva altri impegni un grave un altro impegno sopra verranno poi nel corso la mattinata
Quindi ecco a te adesso presidente di stabilire come in quale ordine non è detto necessariamente ora non perché non voglio far Pato altre prima Giovanna per carità intendo dire insomma siamo liberi di scegliere una metodologia come crediamo
Va bene allora se siamo d'accordo io direi di andare avanti con l'ordine alfabetico se però qualcuno desidera per motivi particolari per me per impegni etc intervenire prima sono Giovanni
Io direi che siccome serissimo Toots sei un autore di un importante libro di testo molto venduto come abbiamo apprezzo e e quindi sei stato chiamando in causa poi io so anche che sono adesso questo tuo lavoro ha visto la luce però so che sono tanti anni che ti stai occupando stai pensando alla mano andavo con l'impostazione del lavoro di un manuale
Quindi diciamo che ho e molte forse importante che farli adesso
Anche diciamo per i necessari collegamenti con la relazione Vallauri quindi siamo un po'in questa problematica per cui io darei senz'altro la parola al professor Giovanni Sabbatucci
Prego non vorrei averla tolta alla persona qui era stata data un momento fa era la mia era solo un'esigenza abbastanza Bastia così di non parlare troppo tardi
Comunque
Approfitto di questa opportunità anche perché io amo parlare per primo nelle in queste in queste occasioni perché se non si corre il rischio di vedersi sfilare gli argomenti è un privilegio di cui al profitto
Vi ringrazio per quello che avete detto a proposito del mio manuale questo Ubu un romano di quest'anno potrebbe essere determinato anche da fattori del tutto casuali per esempio l'arrivo di un buon propagandista nella capitale
Spero che invece sia sia un un trend
Di una di un insomma di un di Libero che ormai parecchi anni sul mercato e che finora è andato bene
Certo
Penso che il suo Successo grande o piccolo che sia
Duraturo effimero
Sia in parte almeno come
Detto prima in Gabriella Pannella
Da ascriversi alla ampiezza del parte dedicata alla contemporaneità contemporaneità intesa nel senso diciamo più stretto del termine
Noi abbiamo previsto fin dall'inizio questo libro uscito per la prima volta nell'ottantasette quindi ancora prima delle dei grandi rivolgimenti mondiali che hanno anche poi cambiato il problema il problema del approccio alla storia contemporanea ma già allora abbiamo previsto una parte
Del periodo post Seconda guerra mondiale molto estese sette capitoli poi son diventati otto cioè
Estensione sicuramente maggiore di quella del manuale che allora e in parte anche adesso erano in commercio
Ma fatta questa premessa
Non volevo dire che il problema dell'insegnamento della storia contemporanea
Ha due aspetti che sono stati già accennati qui e che sono tutto sommato così connessi ma distinti ce n'è un terzo poi quello sulle fonti che magari
Affronterò alla fine
Il primo problema è il primo aspetto è un questione teorica
Che cos'è la Storia contemporanea che cos'è la storia la contemporaneità quando comincia
Ovviamente non c'è il problema di quando finisce perché finisce oggi ora
è un problema di periodizzazione
Problemi per imitazione che sono tutto sommato abbastanza astratti no sono
Sono punto delle
Delle bandierine che noi mettiamo dei confini che noi tracciamo sulla realtà che in realtà poi soluzione di continuità
Non era mai
Ma che ugualmente sono importanti ci servono le usiamo continuano
Da questo punto di vista sul quale però non ho intenzione di soffermarmi a lungo
Ci sono due periodizzazione secondo me possibili nessuna delle quali coincide con quelle oggi in uso nella manualistica mille ottocentoquindici mille ottocentoquarantotto servire le più usate
Una è molto arretrata nel tempo ed è quella di fine Settecento che coincide con le grandi rivoluzioni politiche con l'inizio della rivoluzione industriale inglese eccetera ed è una periodizzazione sicuramente valida
Da un punto di vista proprio così analitico conoscitiva
Perché è in dubbio che tutto ciò che noi
Intendiamo con l'espressione contemporaneo contemporaneità hanno in Italia altro che può essere diverso perché noi l'altro italiano possiamo usare la parola modernità perché modernità si riferisce un periodo che è la storia moderna modernisti che che per convenzione comincia molto tempo prima quindi usiamo contemporaneità
Per dire tutta una serie per designare una serie di caratteristiche che sono tipiche non delli ultimi cinquant'anni degli ultimi cento ma degli ultimi due due secoli
Dalla rivoluzione industriale della Rivoluzione francese Rivoluzione americana impone
Da questo punto di vista e quindi parlare di età contemporanea per indicare gli ultimi due secoli non è non è sbagliato discutibile come qualsiasi periodizzazione ma non è sbagliata
L'altra periodizzazione che si va imponendo soltanto adesso è quella che parte da un altro evento altrettanto periodi Zan
Per quanto quelli della fine del Settecento e cioè la prima guerra mondiale con tutto ciò che essa comporta con le rotture
Che ha
Implicato a livello politico a livello anche della storia della mentalità del costume della cultura materiale eccetera eccetera da questo punto di vista
La discriminante della prima guerra mondiale è molto ma molto più importante di quella della seconda che fece per tanti aspetti ha sconvolto il mondo c'erto
La la società il costume la cultura diffusa sono cambiate assai più
A cavallo della prima guerra mondiale che non della seconda che da questo punto di vista stranamente se vogliamo non assegnato una grande spartiacque almeno qui in Italia in Europa occidentale
Diverso il discorso per quanto riguarda i paesi terzi riguarda i Paesi ex coloniali dove invece dopo la seconda guerra mondiale c'è stata sì
Una cesura
Quindi secondo me il
La scelta di far cominciare la contemporaneità con la prima guerra mondiale con la rivoluzione russa insomma con l'inizio di quello che Hobsbawm ha chiamato il secolo breve
Cominciato con la prima guerra mondiale infinito grosso modo con la Rollo del muro di Berlino insomma nella cavallo dell'ultimo decennio del Novecento è una scelta più che legittime
Sono d'accordo con quello che ha detto prima parlavo di che così come quando si insomma si fa cominciare la storia contemporanea la rivoluzione francese se ne
Illustrano anche le premesse così cominciare la storia contemporanea con la Grande Guerra non significa cominciarla con l'attentato di Sarajevo ma
Parlare di una serie di cose che sono successe prima che hanno parte
Preparato causato la guerra ma soprattutto che hanno configurato la società del nostro secolo così come e quindi la seconda rivoluzione industriale quindi le prime manifestazioni della società di massa questa secondo me è una buona periodizzazione che
Sta probabilmente entrando nei programmi scolastici ma appunto dicevo
C'è un problema teorico di periodizzazione
E c'è un problema pratico che quello che è più attiene all'insegnamento
Perché a prescindere
Da quale sia in astratto la periodizzazione più adatta alla conoscenza della storia contemporanea
C'è il problema di
Trovare una scansione
Che consente di trattare nell'ultimo anno la storia del nostro secco
Da questo punto di vista la periodizzazione a fine settecento che per altri aspetti invece potrebbe essere ancora tenuta per buona
Non è più Ada perché se si comincia dalla fine del Settecento o se si comincia anche come si fa adesso dal mille ottocentoquindici
Non si arriva non si arriva alla fine per quanti sforzi si faccia
Quindi
C'è un problema pratico didattico che
Va tenuto presente anche a prescindere poi da quello che in astratto sarebbe il punto di cesura più significativa
Fortunatamente voglio dire fortunatamente parlando di catastrofi forse non è il caso di usare questo avverbio comunque c'è la prima guerra mondiale che segna
Un punto sicuramente significativa la prima guerra mondiale ciò che la precede
E che
Consente anche appunto di
Partire di partire per le
Lo studio dell'ultimo anno di di di corso da un evento che pure significativo ma anche se non ci fosse questo evento significativo dovremmo inventarlo trovarlo per permettere di
Dedicare maggiore spazio al nostro secolo e questo ripeto è un problema è un problema pratico didattico la lo studio della storia dovrebbe essere a mio avviso
Rappresentabile come una sorta di con o o di imbuto se preferite qualcosa che si allarga mano mano che arriva verso di noi questo dovrebbe essere
In realtà che cosa è avvenuto negli ultimi tempi e di qui parte poi il problema che si è posto il Ministero Berlinguer e che ci stiamo ponendo adesso
è avvenuto che questa struttura con o non funzionava più
E che a un certo punto presentava invece una strozzatura
Lo studio dettaglio si andava allargando man mano che si arrivava fino a un certo punto
Dopo di che
In parte anche nell'annuale fino a qualche tempo fa ma comunque nella pratica de quotidiana dell'insegnamento a un certo punto l'imbuto si restringeva si strozza alla e lì ci si ferma
Per lo più questo questa strozzatura
Finiva col coincidere nel migliore dei casi a volte con la seconda guerra mondiale
E questo anche per un motivo abbastanza
Comprensibile
In un mondo in cui noi siamo vissuti
E l'Italia in cui noi siamo vissuti fino a pochi anni fa era ancora nelle sue linee generali e quella uscita
Dalla seconda guerra mondiale
Esisteva una sorta di continuità di invarianza di alcune linee generali di alcuni aspetti importanti
Che faceva sì che noi sentissimo come contemporanee
Come contemporanei avvenimenti di trenta di quaranta di quarantacinque anni
Se ci pensiamo un momento quando io sono andato a scuola negli anni Sessanta nei primi anni Sessanta la
Prima guerra mondiale
Era
Lontana adesso possiamo fare i conti ma forse più o meno anzi un po'meno di quanto oggi non sia la seconda eppure io sentivo allora la prima guerra mondiale molto lontana
Più di quanto non dico io ma anche forse gente più giovane di me non senta invece la seconda perché perché fino a poco tempo fa noi vivevamo in quel in quel mondo in quell'ambito
Con quelle categorie che non avevano subito interruzione rottura ora la rottura c'è stata
Il secolo finito Secolo breve si è chiuso e quindi questo dovrebbe forse facilitare approccio migliore allo spazio anche degli avvenimenti più recenti
Non era solo questa la regione di
Quella strozzatura a livello Dida
Ci sono due due due fattori uno che possiamo chiamare la paura della contemporaneità
Ed i suoi rischi
Grazie
Vi sentite bene insieme
Tra l'altro
è quello che pure è stato è stato accennato
Ci ha introdotto
Cioè del un fatto del tutto fisiologico nella storia una materia che si accresce in continuazione
Per evidenti motivi
Il tempo gli spazi a disposizione per studiarla grosso modo restano quelli e quindi bisogna operare continuamente belli aggiustamenti se non avvengono questi aggiustamenti succede quello che succede succede appunto la strozzatura ci si ferma prima molto prima di essere arrivati alle soglie
Della contemporaneità
Ed è su questo che la riforma
Speriamo
Saliamo reale perché fino adesso abbiamo avuto molte riforme annunciate poche reali questa dovrebbe
Invece tradursi in atto in tempi molto brevi da questo punto di vista
Pone un rimedio a questa situazione
Ridisegnando appunto ridistribuendo una materia che mandava sicuramente redistribuite
Da questo punto di vista lo dico subito l'ho detto in tutte le occasioni che mi sono capitate io sono favorevole decisamente favorevole a questa a questo cambiamento
Per quanto riguarda la storia
Per quanto riguarda il problema del adeguamento invece dei programmi anche di altre materie come la strada delle letteratura o la storia dell'arte una filosofia eccetera e lì invece sono assai più perplesso è vero che per certi aspetti è utile che ci sia un parallelismo che non sempre c'è però
Tra lo studio della storia e di altre discipline
Ma la storia esigenze molto speciali la storia
Auto logicamente è l'unica materia che deve secondo me essere insegnata more storico Maurice storico diciamo così ovvero cominciando dall'inizio e procedendo poi verso i giorni nostri la storia per sua stessa natura secondo me
Ha bisogno di questo impianto
Storici istigò che la scuola italiana ha avuto dalla riforma Gentile poi
Per la filosofia opera letteratura per la storia dell'arte questo forse meno essenziale ma soprattutto è meno essenziale a mio parere che la contemporaneità abbia un
Peso uno spazio così ampio così rilevante
Trovo essenziale che gli studenti
Occupino parecchio tempo
Nello studio della storia del Novecento che sappiano bene che cos'è stato il fascismo il nazismo il comunismo
Il terzomondismo e tutto ciò che insomma caratterizza la storia di questo secolo
Trovo meno essenziale che una parte così ampia lo abbia lo studio per esempio della letteratura italiana contemporanea a costo di sembrare passatista trovo molto più importante che ragazzi studino bene Dante
Piuttosto che studino la narrativa del secondo dopoguerra che possono danzerà leggere per conto proprio
Anche perché la letteratura esterne alcuni aspetti anche la filosofia può essere anche benissimo studiata a partire dai testi
Anziché a partire dal manuale di storia della letteratura può essere un dico che debba essere può essere la storia no la storia va invece studiata a partire a partire proprio dalla dalla griglia da un quanto meno da un ordine concettuale che anche e essenzialmente cronologico
Ma torniamo all'altro punto che avevo anticipato cioè questo problema anch'esso responsabile della strozzature e quindi della mancata del mancato studio della storia degli ultimi anni
Che la paura della contemporaneità
Che c'è sempre stata
Si è sempre detto in parte una cosa vera in parte un luogo comune
Non si può studiare la storia delle cose che ci riguardano troppo da vicino perché siamo tra troppo coinvolti
Perché non c'è documentazione sufficiente non c'è la distanza critica è quella che si fa non è vera storia
In parte è vero
Va anche detto però che in tempi passati come pure è stato ricordato tutta questa paura non c'era
O meglio la si supera
Non solo nell'Italia fascista si cercava di arrivare a studiare
Le cose contemporanee le cose di allora e quindi la marcia su Roma il regime eccetera eccetera
Anche nell'Italia post-unitaria per quello che ne so
Si cercava di arrivare a studiare
La storia patria
Anche per quanto riguardava l'unità d'Italia le grandi figure del Risorgimento
La monarchia eccetera eccetera
Questa esigenza c'è sempre stata non è che c'è soltanto adesso
Adesso tra l'altro c'è una ragione di più per averla cioè il fatto che i ragazzi vanno a votare a diciotto anni e quindi anche questa
Dovrebbe avere un qualche perché
Quindi si è sempre cercato di studiare la storia contemporanea anche nelle sue propaggini più vicini
A chi l'ha studiata
Ma questo e questo forse è una è stato un altro motivo di diffidenza faceva parte di un Progetto di tipo pedagogico in qualche caso anche autoritario
Cioè serviva non solo a dare informazione ma a instillare valori a fare quindi un una qualche forma di educazione civica
Le forme erano sicuramente sbagliate però l'esigenza era giusta
Non è che perché lo faceva il fascismo lo facevano probabilmente anche in Unione Sovietica quando posso immaginare
Dobbiamo pensare che queste esigenze non ci sia l'esigenza è giusta
Quello che secondo me è sbagliato
Il fatto di
Cercare di approfittare di tutto questo per propagandare per trasmettere per instillare
Non tanto generici valori ma messaggi ben ben precisi
Di questa di questa attitudine pedagogica c'è qualche traccia anche nel
Nell'introduzione per esempio di una materia secondo me inesistente quale l'educazione civica
Protezione civile corrisponde a un progetto che fu introdotta pare per volontà degli alleati nell'Italia postfascista
Corrisponde a un Progetto appunto di tipo pedagogico secondo me poco compatibile con una società
Liberare il fatto che lo facciano in Francia dove
Appunto questa vocazione di origine giacobine molto forte molto sentita non significa che sia una cosa
Che sia una cosa giusta secondo me l'educazione civica dovrebbe essere due cose nuove consiste in due cose
Una lo studio
Del diritto costituzionale del diritto in generale che scandalosamente non viene insegnato in nessuna o quasi salgono gli istituti tecnici delle nostre scuole queste dall'altra dovrebbe essere l'informazione sulla storia contemporanea sulla storia del nostro secolo quest'ecco anche educazione civica informazione giustamente diceva prima Gabriella fa nello informazione più che insegnamento si insomma comunque più che educazione ecco diciamo così
Informazione
è vero e queste e e e e il il compito vero del insegnanti dei manuali della scuola per quanto riguarda soprattutto gli ultimi anni di corso è vero che di informazioni
I ragazzi oggi ne ricevono in grandissima quantità
Dalla televisione dai mezzi di informazione del cinema eccetera eccetera
Ma si tratta
Di dare un'organizzazione tutto questo
Di fare dell'informazione che sia non sapere orientato alla prescrizione di certi valori ma che si è sapere organizzato organizzato e come tale
Meglio Parisi ricevibile è meglio utilizzarli
A questo compito la scuola i professori gli autori di manuali non si possono sottrarre
Conoscendo in anticipo tutti i rischi di questa di questo lavoro
Di questo inoltrarsi non
Fasce cronologiche molto vicina
Lo dico per esperienza e perché nostro manovale abbiamo sempre cercato di aggiornarlo
Con un senso a volte di difficoltà anche di di frustrazione
Bisogna continuamente ritoccare ciò che si era ritoccato prima perché tutte le sistemazioni che si danno sono ovviamente provvisorio
Si sa che questa non è la storia Nella storia vera la Storia con la esse maiuscola e non solo per mancanza di fonti ma proprio volte per la mancanza di una distanza che
C'è una qualche sistemazione però è un lavoro che secondo me va fatto va comunque
Tentato
Magari ecco limitandosi
Per le
Per gli anni più recenti a una a qualche cosa di meno ambizioso di quanto non sia invece quello che si cerca di fare per i periodi precedenti cioè a una cosa che è un po'qualcosa di più che una cronologia che è già un tentativo di mettere apposto alcuni alcune i punti di mettere in relazione vari aspetti del dell'argomento trattato ma che comunque non è ancora non è ancora storia ma questo secondo me è qualche cosa che è utile che serve e serve a livello di informazione come può servire anche avere un Calendario Atlante De Agostini Agostini molto modestamente insomma
E serve anche perché appunto queste cose quindi manuale di storia e nella frequenza scolastica sono spesso gli unici strumenti che
Un ragazzo di diciassette dischi diciotto anni a a disposizione per avere appunto queste informazione
I rischi ci sono
Si può sopperire con un po'di equilibrio con un po'di buonsenso e poi con
La constatazione ovvia ma forse va richiamate che in Italia la scuola è un ancora un organismo mitico pluralistico
Ci si ci insegnano professori Diversi vi si adottano manovale Diversi alla fine alla fine si può anche pensare che chi tirava da una parte chi teneva dall'altra ma che poi in ultima analisi il risultato finale globale
Non sia poi così certe ci sono periodi ci sono tendenze che in qualche caso sono prevalenti ci sono deformazioni che tutti abbiamo conosciamo che abbiamo visto che abbiamo letto ma è sempre meglio
Questo rispetto secondo me all'assenza quindi informazione
Due piccole chiosa riguardanti gli altri problemi che pure qui sono stati accennati in particolare quello delle fonti perché anche di questo si parlerà sia e si è parlato oggi
C'è un problema perché insegna la storia e non solo la storia contemporanea questo punto di vista
Che è quello di
Far capire
Agli studenti che la storia non è il manuale di storia non è un grosso libro in cui sfogliando si trova esattamente tutto quello che è successo per storia è una cosa che si fa
è una cosa che si fa è che Siria giusta in continuazione che si fa e che si si dovrebbe fare quanto meno sulle fonti
Fare capire questo è sicuramente molto importante e in manuali dei professori nei loro ambiti possono sicuramente
Fare molto
Non cadiamo però nell'illusione
Che pure ogni tanto emerge anche in qualche manuale o pseudo manuale
Che
Lo studente la storia se la fa per conto suo insomma ecco con qualche aiuto magari del professore si danno da leggere alcuni documenti oppure lo si manda a vedere un film Rolli si mostra il monumento che stargli vicino
E poi la storia si era se la costruisce da sola stupidaggine
Non esiste
In parte questo si può fare anzi si deve fare operazione del genere si devono fare ma si deve partire da una qualche cosa che sta sotto da una qualche griglia
Questa griglia non può essere e vi assicuro non lo dico in quanto autore di manuale ma non può essere altro che un
Apparato
Senso lato manualistica o insomma
Un insegnamento di tipo tradizionale e narrativo espositivo eh
Purtroppo per fortuna per mia fortuna
Per sfortuna magari di quelli che l'avevano studiarle queste cose è
In larga parte insostituibile
Il che non vuol dire che il professore debba
Usare il tempo sporco scarso che ha a disposizione nel leggere il manuale o nello spiegare manual manuale dovrebbe essere scritto abbastanza chiaro per poter essere eletto dispiegarsi da solo
Significa che però questa questa conoscenza ci deve essere in qualche modo prima o dopo a scuola fuori della scuola
Richiesta o in partita ma insomma questa conoscenza di base deve essere in qualche modo assicurate
Su questa base poi si possono fare tante altre cose si possono portare gli studenti a vedere un archivio sito
Stesso discorso vale per l'accenno che è stato fatto alla storia locale
Sì
è bene che si prendono degli spunti dalla storia del proprio paese del proprio comune della propria province della propria Regione del mio il proprio quartiere la propria famiglia benissimo
Attenzione però appunto a non
A non creare
Dei surrogati diciamo così di storia nazionale ecco abbiamo cercato di uscire
Da una storia patria tutta fondata sulle vicende della del proprio Paese
Per allargarci invece una dimensione non solo europea ma anche mondiale questo è uno sforzo che personalmente l'abbiamo fatto come autore di manuali è uno sforzo di tutti quelli che sono si sono occupati di storia in questi ultimi tempi se ne sono occupati seriamente
Appunto abbiamo cercato di superare questa dimensione lo abbiamo fatto secondo me forse perché abbiamo meno orgoglio nazionale nazionalistico più e meglio di quanto non abbiano fatto i francesi i quali hanno una nei loro manuali che io ho visto che mi sono piaciuti forse un po'meno di congiunzione anche su CREA Carlo
C'è un franco centrismo che in certi casi è un po'fastidiosa noi dobbiamo uscire siamo usciti impari anche troppo in certi casi dell'italo centrismo
Non attenzione a non ripiegare il PCI sul le piccole storie sulla storia delle proprie delle piccole patrie dei piccoli ambiti come così un sostituto invece del della grande storia che
Dobbiamo dimenticare che il compito almeno secondo me è il compito della storia perché ogni tanto qualcuno si chiede a che cosa serve poi su la storia e e quello stile lo stesso che ha così la scienza del mondo la conoscenza di ciò che è fuori di nuovo di ciò che è lontano da noi nello spazio e soprattutto nel caso della storia del nel tempo
Attenzione quindi a non a non sacrificare lo studio della storia una dimensione eccessivamente localistica particolaristica detto ciò benissimo come dicevo prima a proposito delle l'accesso magari alle fonti o a tali speciali se l'insegnante riesce
A
Prendere spunto a indicare un percorso di ricerche che invece sia legato all'ambito locale ma addirittura anche personale mi terrorizza un po'invece la prospettiva di tanti Manu a limiti di storia ognuno per ogni Regione Provincia e Comune eccetera eccetera no è un compito è un compito questo caso mai degli insegnanti
Come e concludo
Per quanto
Possa fare il Ministro per quanto possano fare in manuali eccetera eccetera in ultima analisi quello di insegnare la storia contemporanea
E di insegnarla bene resta alla fine poi un compito un carico un onere un privilegio degli insegnanti che operano sul campo grazie
Giovanni
Bene grazie a Giovanni Sabbatucci
Per questa ampia documentata interessante risposta
Io colgo solo un punto che tutto sommato era secondario forse nella sua trattazione ma mi piace metterle rilievo perché è una cosa che viene anche a me il viso troppo trascurata cioè quello dell'educazione civica
Che si dovrebbe fra l'altro porre come insegnamento di elementi di diritto pubblico in qualche modo e anche la denuncia
Dei come questa materia del diritto pubblico
Pure di quello privato non esista nell'insegnamento medio quasi non esista ma naturalmente come se era una riflessione che veniva Mimma
Ecco un'altra con la trattazione di Giovanni è stata molto più ampia su queste vedendo che poi si dovrà ritornare nel corso del dibattito
Adesso credo che se non ci sono altri problemi relativamente a necessita di interventi certi prima possiamo però seguire come come è nostro diritto comune chiamiamolo così ordine alfabetico per cui verso la parola tornerebbe aggio torna anzi a Giovanna giubbini grazie
Grazie
Dunque io ricollegandomi a quanto prima
Insomma Tucci ha detto più Sabbatucci vero Palestro prima
Per quanto riguarda le fonti vorrei introdurre un attimo il discorso sulle appunto Fonti per la storia contemporanea non tanto come diciamo questa riflessione non riguarda tanto l'utilizzo delle fonti per la storia ma non facendo io la storica nell'insegnante di storia ma l'archivista di Stato riguarda soprattutto l'individuazione il reperimento delle fonti
Per la storia contemporanea d'Italia
Ed in ed è un particolare tipo di fonti volevo quel parlare che sono gli archivi dei partiti politici italiani
E quando si parla di archivi dei partiti politici e si include qui in un unico insieme a realtà fortemente disomogenei fra loro
Innanzitutto nella storia dell'Italia contemporanea si sono avuti Diversi
Casi di scomparsa dei partiti
Politici che corrispondono alle fasi fondamentali della storia del nostro Paese cioè lo Stato liberale il regime fascista alla crisi del regime
Fascista e l'Italia repubblicana quindi e a queste diverse falsi di scomparsa di partiti politici e quindi di anche dispersione le loro carte corrispondono problemi diversi appunto per il recupero di questi archivi
Infatti per i partiti sorti dopo la prima guerra mondiale diciamo questi partiti furono in gran parte soppressi dal regime fascista e parte delle carte che costituiva nei loro archivi vennero distrutte in parte puro andarono distrutte durante anche diciamo alle vari incursioni che nelle sedi perlomeno principale di partiti vennero fatte dalle squadre fasciste
La parte invece della documentazione
Di questi partiti che si è saldata ed è stato abbastanza diciamo quasi ironico salvata dagli stessi organi dello Stato cioè nel ministero dell'interno che erano stati incaricati dal governo di curare la repressione poi di questi partiti e sono confluiti questi attivi oggi sono conservati nell'Archivio centrale
Dello stato in parte vi sono pervenuti perché confluite nel carteggio proprio degli uffici di polizia delle questure
Ed in particolare modo si trovano carte dei partiti politici nella fonda della direzione generale della pubblica sicurezza
Attraverso queste carte è possibile ricostruire una mappa della presenza dei partiti nel territorio nazionale della loro diffusione ed in sede periferica per quanto riguarda appunto tutto il territorio nazionale
Della un notevoli siamo contributo ci vengono dagli archivi delle prefetture che documentano appunto questo momento della scomparsa dei partiti ma anche delle associazioni
Scontato appunto sancita con provvedimenti legislativi e spesso appunto accanto ai decreti prefettizi troviamo anche irregolarmente gli statuti le carte prodotte da questi partiti
Accanto coi alle fonti a queste ponte che sono conservate negli archivi di Stato e quindi soggette come ha ricordato prima Gabriella panelle Luigi Londei
Ai limiti per la consultazione che sono stabiliti dalla legislazione vigente
Le carte dei partiti soprattutto quelle che si riferiscono al periodo della clandestinità della vita di questi paesi partitici a quella dopo il ventisei sono conservati nei fondi conservati presso fondi soprattutto diciamo privati che sono conservate in gran parte presso gli Istituti per la storia della Resistenza
E istituti per la grave esistenza oltre a provvedere alla conservazione di questi fondi
Nel garantirsi con anche la valorizzazione rendendoli fruibili accessibili agli studiosi testimonianza niente della guida della pubblicazione della guida appunto agli archivi conservati presso istituti
Vi è poi diciamo e mentre per quanto riguarda l'artiglio del Partito nazionale fascista sappiamo che dopo una serie di vicende il la parte più cospicua dell'archivio è conservata all'Archivio centrale dello Stato
Inoltre però spezzoni
Di carte del Partito nazionale fascista si trovano negli archivi provinciali delle province e in quelli comunali
Soprattutto in questi comunali dove soprattutto grazie al lavoro e di riordinamento inventariazione che stanno portando avanti le soprintendenze archivistiche nelle varie regioni d'Italia
Appunto stanno venendo si conoscono stanno venendo alla luce appunto negli archivi comunali è possibile ritrovare sia le carte prodotte dal Partito nazionale fascista dirette all'ente comunali quindi fanno parte di un archivio comunale
Ma anche carte prodotte che costituiscono l'archivio del Partito nazionale fascista e che diciamo da un punto di vista stilistico vengono chiamati appunto archivi aggregati a quello dell'ente comunale
Questi archivi sono consultabili appunto Sempre nel
E secondo le modalità previste dalla norma
Per quanto riguarda invece il periodo post fascista che il regime democratico i partiti si sono costituiti e sono anche scomparsi liberamente
E quindi è
E certamente il ruolo che i partiti politici hanno svolto in questi ultimi cinquant'anni
Il ruolo che hanno svolto nella vita politica e istituzionale italiana ci induce ad affermare che difficilmente la storia di questi ultimi cinquant'anni potrà essere ricostruita senza il supporto della documentazione
Appunto conservata negli archivi dei partiti politici cioè molto difficile che si potrà ricostruire e comprendere la storia di questi ultimi cinquant'anni solo attraverso lo studio delle Carpi prodotte dalle istituzioni
Ora una ripercussione negativa per quanto attiene appunto agli archivi prodotti da questi partiti è data dalla collocazione privatistica
Diciamo che il partito politico a nell'ordinamento giuridico italiano
E quindi le carte da essi prodotte i loro archivi
Sono archivi privati che solo se dichiarati di notevole interesse storico dalle Soprintendenza archivistica sono soggetti alla vigilanza da parte dello Stato al fine di garantirne la conservazione e la loro valorizzazione il problema della tutela di questo patrimonio è stato in questi ultimi anni diciamo affrontato più volte la prima volta proprio non convegno organizzato da Gabriella pannello a Trento nel mille novecentonovantuno e ha ripreso sia in questa sede più volte sì anche presso l'amministrazione degli archivi di Stato
Non starò qui a elencare le varie diciamo
Di vari convegni che si sono succeduti che in pochissimi anni sono stati molti in questi ultimi anni
E che sono diciamo per le vicende politica diciamo no e di questi ultimi anni la situazione diciamo della conservazione della tutela di questi archivi si è aggravata
E di fronte soprattutto con la fine del dodicesima legislatura alla di fronte al venire meno dei partiti diciamo tradizionali e quindi ad una serie anche in concorrenti diciamo per il per la fine del finanziamento pubblico ai partiti venire meno di risorse quindi ridursi degli apparati ridursi delle sedi per tutta una serie di questioni ormai ben note questi archivi hanno diciamo sta rischiano la dispersioni appunterò alcuni c'è già stata
E quindi in questi ultimi periodi conoscere salvaguardare il patrimonio documentario prodotto nei partiti politici è stato sentito dal mondo della cultura e poi in particolare da chi opera appunto nell'amministrazione negli archivi di Stato come un da un è un dovere imprescindibili
Per le soprintendenze archivistiche quali come detto prima attribuito il compito della vigilanza sugli archivi privati si è trattato e si tratta di individuare gli archivi conservati presso le sedi dei partiti
E se sta abbastanza facile per le sedi nazionali le direzioni nazionali molto più difficile per quanto riguarda gli archivi conservati le carte conservate presso le strutture periferiche
Dei siti dei vari partiti
Si deve sottolineare che gli archivi prodotti dalle organizzazioni regionali ma soprattutto da quelle provinciali documentano l'evoluzione della storia
Politica italiana
In modo diciamo notevole inoltre bisogna anche sottolineare una caratteristica diciamo di notevole vita nella periferia
Dei partiti italiani in alcune zone è una vita particolarmente diciamo vitale che corrisponde non solo a carattere che alcuni partiti
Hanno perché fortemente strutturati in periferia cioè i cosiddetti partiti popolari o di massa ma che ha originato ad allevare caratteristiche territoriali storiche sociali del nostro Paese
Alcuni partiti ma molto pochi in verità hanno mostrato la Sensi sensibilità per la propria memoria storica per il proprio archivio
Come il PDS e prima il PC e attraverso la Fondazione Istituto ora Fondazione dell'Istituto Gramsci
A curato la conservazione del proprio del proprio materiale documentario non solo quello di a direzione nazionale ma con una quegli istituti Gramsci anche nelle sedi periferiche almeno in alcune per o certe regioni un altro esempio è dato dall'archivio radicale che conserva la propria documentazione ma anche quella di altri partiti attraverso l'archivio appunto della radio
Che e qui mi riferisco essenzialmente alle registrazioni che ci sono di tutti convegno partire dalla fine degli anni settanta e convegni congressi nazionali dei singoli partiti italiani
Ma all'appunto la maggior parte dei partiti italiani non ha avuto una cura della propria memoria
E si va registrando sono ultimamente una crescente sensibilità ma non tanto dei partiti ma di altri soggetti verso il recupero di questa memoria
Io è testimoniata dal nascere di fondazioni di istituti di associazioni che si danno proprio come finalità principali
Del proprio Statuto il recupero e la conservazione delle carte di queste carte di natura politica
Che sia provenienti dai partiti sia da fondi privati cioè da archivi di personaggi dei protagonisti diciamo della politica
Il lavoro appunto che diciamo est dovrebbe essere svolto dall'amministrazione direttivi di Stato enti e sicuramente diciamo svolto ma non può diciamo di Soprintendenza archivistica e farcela da sola
Proprio perché diciamo è un'operazione a questa sopra per quanto riguarda gli archivi del dice
Del periodo che va dalla seconda appunto del periodo repubblicano la Repubblica italiana talmente
Difficile proprio per questa loro configurazione pregiata per che molto facilmente sfuggono a qualsiasi tipo di indagine e controllo per cui richiede appunto alla collaborazione soprattutto di chi poi potrà usufruire di queste carte per le proprie ricerche per il proprio lavoro e che sono gli storici grazie
Assumo la presidenza per l'assenza del Presidente
E volevo approfitto quindi per chiedere al coloro che sono sopravvenuti disse per favore riempiono la loro scheda personale in modo che successivamente possano eventualmente essere avvisati per nostre successive iniziativa di passo la parola al presidente
Ecco grazie sì chiedo scusa ma non sono sono allontanare naturalmente per questioni di ufficio
Che tra l'altro Carla sono presenti numerosi funzionari degli archivi di Stato che ringrazio per la loro presenza non solo dell'Archivio di Stato di Roma ma anche altri istituti archivistici
Abbiamo intenzione anche Giovanna D'Antoni che ha preso la parola e e appunto con qualcuno di questi però c'erano dei problemi urgenti di lavoro per cui mi scuso di questa se questo momentaneo allontanamento
C'è un problema che riguarda la conduzione dei nostri lavori ed è il tempo che sempre tiranno
E che impone dei richiedere ai signori relatori nei contenere la durata dei propri interventi entro e non oltre il quarto d'ora questo per evitare che poi alla fine ci troviamo costretti a dover tagliare del tutto alcuni interventi è una questione autoregolamentazione e confido che tutti vorranno cortesemente accogliere questo invito
Mi sia può visto integrare il professor Melis che
Che saranno molto cordialmente ringrazio di essere venuto
E qui il volume sulla storia dell'amministrazione italiana è stato presentato proprio ieri sera qui
Fresco di stampa
Adesso allora la parola alla professoressa Annalisa Milletti prego
Nel mio intervento il mio punto di vista è
Quello di un insegnante di storia
Di un insegnante di liceo diciamo di liceo classico quindi di un tipo di scuola dove forse la presenza della storia e in parte diciamo anche della storia contemporanea è un po'più consistente è un po'più vivace
Che in altri tipi di scuole la il le mie riflessioni comunque saranno soprattutto riflessioni di tipo didattico
Che prendono spunto però anche dalle considerazioni che sono immerse fino a dura
Io credo che in generale naturalmente non non pretendo di parlare a nome della scuola nomi degli insegnanti credo che in generale l'atteggiamento degli insegnanti si è favorevole ad un'espansione della storia contemporanea
Perché in realtà ecco non si tratta di una novità da questo punto di vista il problema della dell'insegnante il problema dei programmi effettivamente il problema del tempo da dedicare queste cose e il problema di una maggiore consistenza
Della storia diciamo del Novecento ecco tanto per intenderci forse un pochino meglio
In realtà nella storia del Novecento si fa anche secondo me si fa si è fatta
Probabilmente per la stessa strutturazione dei programmi si è fatta un po'o forse anche e soprattutto come una sorta di appendice della storia dell'Ottocento
Dicevo per questioni di varia natura
Non non vale peraltro dimenticato ma questo è un discorso che non investe solo il Novecento investe un po'la presenza dell'insegnamento della storia nella scuola italiana una certa marginalità generale dell'insegnamento della storia
Io non vorrei dimenticare che per esempio per quanto riguarda gli istituti tecnici che peraltro raccolgono una presenza notevoli in termini quantitativi di giovani di studenti e anche degli istituti professionali
Per anni non all'interno degli esami di maturità non è mai stato previsto l'esame di Storia
Ora qui su questo ci porterebbe su altri fronti ci auguriamo che ci sia una riforma ecco degli esami
Sulla riforma valida e anche moderna di questi esami ma indiscutibilmente non vanno sottovalutati questi aspetti quindi ci sono delle responsabilità degli insegnanti a questo proposito
Ma ci sono anche delle responsabilità del sistema
Ecco dicevo in generale io credo che insegnanti siano pienamente siano d'accordo sulla su questa presenza del Novecento e io vorrei sottolineare soprattutto almeno per quello che è il mio modo di vedere il mio parere
Una presenza del Novecento come offerta di strumenti di conoscenza
Di analisi e di comprensione delle vicende che fanno da sfondo al nostro tempo che consentano però anche i giovani di essere presenti nel nostro tempo più responsabilmente c'è per esempio anche secondo me un rapporto necessario Giovanni ecco storia del Novecento che nasce per esempio dall'esigenza di dare ai giovani
Delle chiavi ecco per muoversi in maniera un po'più consapevole all'interno la molteplicità molto frammentaria e molto semplificante delle informazioni che ricevono dall'esterno che adesso non voglio entrare
Nel merito del ruolo delle mezzi di comunicazione di massa ma indiscutibilmente questo ruolo cioè ecco aiutarli quindi ad arrivare a un giudizio il più possibile fondato su ricostruzioni motivate mi sembra determinante dal punto di vista anche dei compiti della scuola
E in questo senso direi che sul piano didattico ma questo è un campo poco esplorato veramente ma forse poco esplorato anche in altre discipline
Mi sembrerebbe molto utile che degli insegnanti la scuola si confrontasse un po'di più con quel bagaglio di conoscenze che i giovani portano con sé e poi non vedo amalgama tetto non ben rielaborate
Che peraltro ci sono ecco e che forse spesso un pochino tendiamo ad ignorare
Cioè io credo che una una una motivate una ragione ecco della del fatto che poco rimanga poi dell'insegnamento della storia in chi esce dalla scuola
Tra l'altro noi continuiamo a rifare la storia insomma abbiamo dovuto ciclo storico di Stone insegnamento sarà l'elementare un circolo della media ritorni superiori è dovuto proprio al fatto che
Inseriamo quello che diamo come se i giovani non avessero in qualche modo riferimenti a cui richiamarsi
Oggi qualche riferimento c'è anche se certo gli eventi che sui quali giovani struttura hanno il loro tempo storico almeno per quella che è un po'la mia esperienza
Gli eventi sono naturalmente molto vicini e sono comunque sostanzialmente tre la caduta del muro di Berlino
Le guerre etniche in Jugoslavia l'ex Jugoslavia e un po'alle vicende la crisi
Di quella che potremmo chiamare la vede la fine la Prima Repubblica ecco questi sono un po'agli elementi a cui i giovani si richiama le che potrebbero essere anche un'occasione di riflessione per riprendere in mano il discorso storico
Dico per riprendere in mano il discorso storico perché c'è un aspetto di cui non sono molto sicura
Cioè spesso sento dire ma i giovani sono più interessati alla storia contemporanea alla storia del Novecento ecco è qualche cosa che non sempre io ho verificato almeno mi riferisco la mia esperienza e cioè non mi sembra questa la motivazione ecco per la quale dobbiamo inserite nella sella o dobbiamo ampliare la presenza della storia del Novecento se devo essere sincera
Mi trovo spesso molto più interessati e ciò che è lontano e ciò che è diverso diciamo che non faccio che vicino c'è quindi anche credo va affrontato con serietà un problema di motivazione Allo studio non solo dalla storia ed ma forse anche della storia diciamo della storia del nostro secolo ovvero della storia più vicina
Volevo ricordare verso Vallauri parlava giustamente dell'UNESCO del lavoro dell'UNESCO ecco volevo anche ricordare così per chiudere un attimo questo primo questo primo insieme di riflessioni che per esempio anche il Consiglio d'Europa sta lavorando con una certa intensità su sull'insegnamento della storia del Novecento
Cioè credo che la cooperazione internazionale da questo punto di vista sia un fatto molto importante ecco per esempio anche per quella che è la possibilità di vedere gli avvenimenti da punti di vista diversi cioè a me sembra che proprio per avvenimenti per i quali è Complesso anche dare un giudizio
E per i quali il rischio di interpretazioni parziali e riduttive più forte che per altri periodi ecco la possibilità di ampliare ecco con punti di vista diversi con una con pluri prospettive
Sia sia molto importante tra l'altro il Consiglio d'Europa
Lavorò molto anche con i Paesi perché include rappresentanti dei Paesi dell'Europa centrale e orientale e anche quindi e e mira molto sviluppare un dialogo rispetto a temi per esempio il tema della guerra fredda ecco che è un tema molto sentito in quei Paesi
Tra l'altro si è arrivati anche una una considerazione sulla quale io personalmente ho delle riserve
L'idea di formulare una carta degli insegnanti di storia c'è una sorta di carta dei diritti degli insegnanti di storia qui probabilmente risente questa proposta di alcune ipotesi
O di alcune realtà anche diciamo di altri paesi
è tra l'altro l'indicazione che me immerse in un'associazione che si è costituita recentemente che sta facendo un lavoro interessante proprio sul Novecento
E cioè euro Clio che è l'associazione che raccoglie le associazioni degli insegnanti di storia a livello internazionale
Io devo riconoscere che purtroppo io seguo un po'per il Consiglio d'Europa queste cose l'Italia non è presente e cioè ci sono due paesi che non hanno ufficialmente associazioni diciamo di insegnanti di storia
Sono l'Italia e la Grecia forse anche questo ci dovrebbe far riflettere un pochino su questa marginalità poi magari qualcuno mi dirà che associazioni ci sono ma diciamo rispetto ad altri paesi dove c'è una realtà più viva evidentemente che incide anche di più questo è un discorso che peraltro ha un suo interesse
Un secondo ordine di considerazioni riguarda un pochino quello che era in effetti rapporto tra e il rapporto tra la storia ed educazione civica
E come sono sembrate importanti le sottolineature che ho sentito
In vari interventi sulle ragioni della storia dell'insegnamento dalla del Novecento legate soprattutto ad aspetti di formazione intellettuale diciamo e quindi anche da dimensioni cognitive
Ecco io credo che vada tenuto distinto il discorso storia educazione civica anche se le commissioni ci sono naturalmente
E perché la storia poi non insomma peraltro non sono e non è non offre non è un vademecum di comportamenti ecco tantomeno è uno strumento di ingegneria sociale credo che nessuno pensi a questo comunque ci auguriamo che lo si pensa che non si pensi a questo
Ecco certo può contribuire e via la storia del Novecento all'esercizio di una cittadinanza moderna questo mi sembra importante
E secondo me a determinate condizioni e qui credo che ci sia un contributo dall'insegnamento della storia molto significativo per esempio il riconoscimento della complessità dei fatti e delle situazioni
Per esempio il senso del problema
Per esempio l'incontro con un metodo che ha fondato sulla pluralità delle interpretazioni ecco queste mi sembrano dei fatti importanti
Ecco e qui vorrei momento proprio introdurre il discorso sui manuali
Perché certamente manual manuale è uno strumento fondamentale credo che per il qualsiasi insegnante sia uno strumento fondamentale che quell'ipotesi che faceva il professor Sabbatucci di un lavoro affidato molto gli studenti
Credo che sia un'ipotesi che non ha molti nella pratica didattica almeno di non mi sembra che abbia molti sostenitori peraltro c'è anche un rischio che ci sia Fini sulla manuale ecco cioè vuole dire che c'è piuttosto la tendenza a prendere il manuale
E ad assumerlo per quello che ha perché tutto sommato nello strumento più più utile più funzionale che non a lavorare in termini di maggiore autonomia sul manuale ecco chiederei peraltro i manuali ma chiederei alcune cose ecco anche qui è chiaro che non si può generalizzare noi abbiamo una possibilità di vasta scelta dei manuali questo mi sembra un fatto importante ci sono addirittura già manuali che si riferì che hanno esclusivamente il volume sul Novecento per esempio e in parte sono usciti probabilmente anche a seguito delle sperimentazioni che in effetti avevano già anticipato diciamo
Prego sì sì prego mi scusi
Una informazione
Ci sono sì manuali che hanno solo il Novecento nell'ultima anche non ne abbiamo fatto varie edizioni con il Novecento nell'ultimo quello che ancora che stiamo facendo adesso e che ancora non c'è e la ristrutturazione generale
Per adesso si è soltanto tagliato diversamente ovviamente non si tratta solo di perdere diversamente ma anche di ristrutturare ecco era solo una ed è questo che stiamo facendo ovviamente
Era una lei non appunto dicevo che in realtà c'è tutto un movimento da questo punto di vista c'è e volevo sottolineare le possibilità di una scelta e questo anche mi sembra significativo
Personalmente sarei anche molto favorevole ma capisco che questo pone problemi
Sul piano pratico forse non solo su quello pratico pone anche problemi agli editori anche la presenza di manuali di versi in classe adesso non dico di tanti manuali ma io ho trovato abbastanza produttivo ad adottato un manuale ecco individuato un manuale dare anche agli studenti indicazioni di altri testi con i quali confrontarsi
Questo pone problemi sul piano didattico dicevo forse specifici mi sembra un dato importante lo sottolineo perché tra l'altro in un comitato di cui io faccio parte quindi quindi però mi è stato detto uccelli un comitato
Per i libri di testo che raccoglie editori che a livello ministeriale accoglie però editori rappresentanti di associazioni
Rappresentanti dei genitori per esempio ecco si è addirittura e e che in parte e dà dei contributi anche per le circolari poi sui libri di testo che vengono emanate annualmente e qualcuno ha fatto balenare l'idea di un controllo sui libri di testo ora non so in che termini in che modo
In realtà in alcuni Paesi europei effettivamente esistono delle commissioni che danno un parere diciamo sui libri di testo
è un discorso credo su cui si debba andare molto cauti ecco non so che che consiste in sabbia devo essere sincera riferisco semplicemente però mi è stato detto come è stata data come un'indicazione non condivisa peraltro da tutto il comitato e Kutcher non è un'indicazione del ministero per carità
Nel comitato in quanto tale ma ci sono anche così proposte
Di questo tipo ecco dicevo peraltro che chiederei proprio riferimento alla storia del Novecento chiederemo intanto sono d'accordo ecco col professor Sabbatucci
Sul fatto che in fondo una
Che una periodizzazione una nuova scansione diciamo anche debba in qualche modo certo deve tener conto di momenti forti la prima guerra mondiale e sicuramente un momento forte
Ma debba piuttosto muoversi diciamo partendo già da dalla fine dell'Ottocento
E per esempio sono alcuni colleghi e c'è stata ancora qualche perplessità nella periodizzazione sulla periodizzazione data dal ministero nata dal decreto del ministro che piazza il Novecento così come ultimando a parte che credo che poi sia difficile individuare e forse di quelli i flussi spesi nei processi storici difficile individuare un momento un rigido ecco io credo che sia sarebbe molto importante proprio invece muoversi partendo dalla fine dall'Ottocento ma muoversi dalla fine Ottocento per mettere in evidenza quelle novità e quegli elementi di trasformazione che poi in qualche modo li si si sviluppano nel nel secolo successivo questo ricollegandomi a quello che dicevo prima
Il Novecento visto un po'come appendice dell'Ottocento no ecco io direi il Novecento insomma anche come il secolo delle grandi trasformazioni
Sì sì quarto d'ora chi ecco no chiedere alcune cose diceva ai manuali siccome poi semmai penso se la possibilità di fare un'altra riflessione
Ecco io chiederei questo una visione a volte un po'meno cronachistica ma anche qui non non posso generalizzare ecco dicevo prima aspetti problematici idea di processi non conclusi ecco
Aggiungerei vicende italiane nel più ampio contesto europeo internazionale invece queste storie procedono un po'parallelamente anche se è vero che poi l'insegnante che dovrebbe fare questo lavoro
E la possibilità di inserire le vicende in una storia di lungo periodo ecco i ragazzi hanno bisogno di uno sfondo anche lontano di significati ecco e queste ora non è che si può chiedere tutto al manuale evidentemente ma credo che qualche riflessione su questo si potrebbe anche
Grazie e mi scuso per questo taglio dei tempi ma lo richiede l'ordine stesso dei lavori e naturalmente questo nulla toglie all'interesse di queste relazioni
E anche qui un aspetto che mi piace riprendere e rilanciare
E proprio quell'annotazione che ha fatto parlando circa l'interesse dei giovani che non necessariamente si appunta
Sul Novecento ma può e a seconda del del delle singole persone credo può essere si può rivolgersi anche ad epoche
Più lontani anche molto più lontane
Come anche ecco perché almeno personalmente ho apprezzato molto questa considerazione conclusiva circa la necessità e colpi trattare sempre qualunque argomento storico e quelli anche di storia contemporanea
In un'ottica sempre che tenga presente lo sfondo
Quindi più tutte le altre cose quindi ecco mi sembra che poi da questa sua relazione
Traspariva proprio quella che è la concreta esperienza didattica e quindi tutte queste verso osservazioni sono tanto più interessante in quanto nascono da una pratica di lavoro didattico
Quindi grazie e passiamo la parola alla dottoressa Raffaella morì ghetti dell'Istituto dell'enciclopedia italiana grazie
Dovendo dare un titolo alla relazione sintetico quindi può non servire
Direi il Novecento nel laboratorio culturale dell'Istituto dell'enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani un'esperienza pilota di un percorso di ricerca nella storia contemporanea
Infatti in occasione del settantesimo anniversario che era il mille novecentonovantacinque dell'istituto
La Treccani ha promosso un'esperienza pilota nel mondo della scuola allora illustrerò questa esperienza da cui è emerso il significato di un percorso di ricerca sul tema della fondazione di un'enciclopedia
Nazionale in Italia nel Novecento
E in generale del progetto enciclopedico per le sue implicazioni di tipo educativo in questa esperienza è stato valorizzato e l'uso delle fonti nello studio della storia contemporanea
Infatti lo studio la la storia dell'istituto è stata lo spunto per riproporre il tema dell'enciclopedia gli studenti che in genere abbastanza trascurato nel corso degli studi
E così i documenti lei deve esposti nella mostra mille novecento venticinque mille novecentonovantacinque la Treccani compie settant'anni
Hanno offerto ai giovani visitatori un percorso originale nella storia del Novecento
Infatti se voi vedete il volume anche che è stato pubblicato in occasione della mostra
Il percorso delineato nel volume che nella prima parte storico e poi tematico nella seconda crea una sequenza logica di idee che si avvale dell'uso dei documenti storici documenti individuati grazie al lavoro di elaborazione condotto dall'archivio storico dell'istituto che è nato negli ultimi anni
E permette questo un volume di cogliere la problematicità di un'impresa complessa come la fondazione dell'enciclopedia nazionale che in Italia
Giunge a compimento negli anni Venti grazie all'incontro fra tre cani incentivi Gentile l'editore tu Minelli e in generale e coglie permette di cogliere la problematicità
Di un'impresa complessa come è quella enciclopedica rispetto alla quale esistono sono diffusi numerosi pregiudizi diciamo comunemente allora vediamo insieme che cosa significo cosa ha significato per il mondo della scuola questo lavoro facciamo un passo indietro
E e torniamo al novantacinque le attività culturali realizzate per i settant'anni particolare la mostra offrono o la quell'opportunità di coinvolgere direttamente le classi di fare entrare nel Novecento i ragazzi attraverso una storia che in genere non è conosciuta
E in un un concorso sul tema I giovani e l'enciclopedia può essere inoltre uno opportunità per raccogliere idee e aspettative dei ragazzi rivolto alle ultime classi dell'est della scuola su quel secondaria superiore
Dato il percorso della mostra permette di partire con un obiettivo concreto
Viene così bandito il concorso grazie alla collaborazione del Provveditorato di Roma partecipa a numerosi istituti e le classi visitano la mostra fra i temi del concorso ce ne sono due in particolare che danno modo ai ragazzi di affrontare il Novecento uno è un giorno di scuola l'enciclopedia italiana quali riflessioni e curiosità suscitato in me il percorso tra documenti e idee messi in mostra in occasione dei settant'anni dell'istituto
Un altro percorsi nella cultura del Novecento
Attraverso le opere dell'Istituto dell'enciclopedia italiana e i suoi protagonisti
In molte classi mostre concorso diventano lo spunto per una sperimentazione che vede progettare insieme docenti e studenti la biblioteca dell'Istituto fornisce il supporto per creare percorsi tematici
Fondati sulla lettura delle voci enciclopediche le voci usate come fonti
E non dimentichiamo che si tratta di testi originali degli anni venti trenta e successivamente poiché le altre opere
Gli studenti leggono percorrono l'enciclopedia frequentano dell'istituto seguendo itinerari conoscitivi in pratica scoprono quasi Cyclopaedia che in genere non usano e scoprono un un tipo di sapere che non ha più limiti definiti e non è più considerato un sapere compiuto come nella vecchia enciclopedia
Dei diversi livelli di lettura incontrati nei loro percorsi ritrovano il significato dell'impresa enciclopedica di oggi
Cioè un'enciclopedia che non è più concepita come un puzzle di un sapere compiuto ma come un organizzazione
Della conoscenza che consente di articolare il immensi diritti e suggerire articolazioni dai saperi
Così a partire dalla storia della Treccani nelle classi si è svolto un progetto sperimentale
Le scuole sono state molto attive hanno lavorato hanno prodotto non solo il risultato da presentare al concorso cioè i temi ma hanno sviluppato di percorsi tematici condotti attraverso mettiamo il fascismo il Futurismo la moda il cinema e altri temi
E ha hanno poi alla fine presentato quindi non soltanto i temi per il concorso ma anche dei percorsi tematici molto interessanti essenzialmente percorsi di lettura quindi che non è un funzionario a dare un risultato poi iscritto ma che l'ha poi anche prodotto come appunti di viaggio di lettura gli han definiti i professori e gli studenti
E questi percorsi sono stati presentati poi a marzo quando già
Erano stati elaborati
In realtà molto interessante è stato il fatto che le scuole hanno condotto questo lavoro in grande autonomia
Cioè sono stati sollecitati da noi ne abbiamo promosso questa sperimentazione ma i professori son poi partiti in collegamento con la loro programmazione didattica su certi temi so hanno avuto il supporto da noi dalla biblioteca hanno aveva visitato la mostra abbiamo lavorato sull'osservazione di questi documenti però poi hanno proseguito nel lavoro autonomamente
Dopo che i docenti erano stati introdotti alla all'argomento da una lezione del professor Gregori e di altri e altri ma brevis strumenti molto concisi
Hanno sviluppato il loro lavoro come il percorso di ricerca autonomo di supporto alla su alla loro programmazione
Io penso che per non dilungarmi troppo a la il migliore condimento al lavoro svolto se non proprio i termini degli studenti quindi leggerò alcuni passi dei temi presentati per il concorso che quindi sono relativi considerate alla prima parte del lavoro perché la mostra era stata aperta a novembre ed è stata visitata fino a gennaio a Roma dopodiché il i temi per il concorso dovranno essere presentati entro la fine di gennaio ma le classi poi hanno continuato a lavorare fino alla fine di marzo poi naturalmente anche dopo ma insomma hanno presentato il loro lavoro a marzo
A per molti ragazzi in primo luogo l'Est l'aspetto più interessante è stato proprio la scoperta dell'enciclopedia e della sua genesi stato proprio o con stupore che si sono resi conto che l'Enciclopedia non è semplicemente sempre la sugli scaffali ma che viene prodotta il frutto di una comunità
Uscenti dello del lavoro di una comunità scientifica
Allora leggo un tema di una studentessa dell'Istituto Tecnico rendez-vous Guizza
Non avevo mai considerato il fatto che un'enciclopedia avesse una sua storia che fosse nata per essere in seguito riveduta e aggiornata e che fosse poi arrivata fino a me
L'ho sempre avuta a mia disposizione in ogni momento c'era sempre quando mi serviva un aiuto e mi sono anche rimproverata di non aver mai pensato a quanto lavoro ci fosse dietro a quelle pagine dentro a quelle parole
Dalla scoperta dell'Enciclopedia e della sua storia sono scaturite considerazioni che sicuramente denotano maturità e spirito critico
E comunque in generale dobbiamo dire rispetto al discorso che prima si faceva sulla motivazione che abbiamo riscontrato una motivazione molto ampia fra i ragazzi che a partecipare all'iniziativa
Analizzando questo testo sempre della di una studentessa di un istituto tecnico
Analizzando il mio percorso scolastico mi accorgo che per quanto i miei studi possano essere approfonditi io rimango comunque un soggetto passivo degli strumenti di ricerca
Fino a quest'anno non mi sono mai accorta di quanto sia importante un'opera enciclopedica e di quanto sia stato difficile crearla
Quando si attaglia apre una pagina qualunque di un buon testo enciclopedico possiamo trovare qualsiasi informazione cercando sotto la voce appropriata
Non avevo mai compreso quanto ogni parola di quella voce fosse importante
Visitando la mostra realizzata principio previa italiane in occasione del settantesimo anniversario della fondazione sono venuta a conoscenza della lavorazione dietro le quinte
E ciò ha destato in me interesse fino al giorno in cui ho partecipato la mostra non ero al corrente dei motivi che hanno spinto alcuni uomini a realizzare principio piglia
Giovanni Treccani
Nonostante fosse un industriale tessile e avesse raggiunto una posizione di rilievo nella società
Ritenne opportuno dare avvio a un'impresa culturale
Questo gesto lo considero come un esempio perché in questi anni di crisi economica per l'Italia i giovani non sono in Corea ancora giacché a continuare gli studi mai iniziare presto un lavoro per non perder tempo
E non trascurare l'opportunità di poter guadagnare qualcosa
Troppo spesso si tende ad associare la parola istruzione un significato più teorico che pratico come qualcosa che si hanno a non poter niente perché non produce guadagno
Forse c'hanno la viene direttamente subito ma chi possiede un bagaglio culturale alle spalle quaranta e si conto di quanto esso sia importante per essere libero di esprimere le proprie idee
Evitando dopodiché Adele nella passività della subordinazione qui pare molto chiaro il discorso sulla capacità appunto di usare gli strumenti di ricerca di muoversi di orientarsi mi faceva pensare prima per le diceva
Professor Sabbatucci sulla capacità di organizzare le conoscenze e di orientarsi nell'informazione
Naturalmente verbali studenti quella dei ci dove gli è stata una riscoperta perché molti avevano già usato questo strumento sinteticamente una ragazza dice ho molti ricordi di quando ero bambina legati all'incipit o PDA infatti è stato il periodo in cui ha usato maggiormente l'enciclopedia e ringrazio la Treccani la sua mostra perché prima di oggi non avevo più ricordato quelle emozioni
Ma veniamo poi al discorso delle fonti della valorizzazione delle fonti in generale un'impresa complessa come quella della fondazione di un'enciclopedia e del progetto enciclopedico
Si è rivelata molto interessante per gli studenti e direi proprio un terreno di ricerca Fertile ricco di spunti interessanti
Qui c'è un un tema sono sempre i temi dei ragazzi vi ultimo anno delle superiori
è
E proprio la funzione dell'Enciclopedia i legami con il periodo storico cui appartiene nonché per quanto concerne il l'Istituto Treccani più specificatamente i problemi cui è andato incontro al momento della fondazione dell'Istituto il direttore di allora Gentile
Costretto a battersi per creare un'opera libera e autonoma contro il potere politico problema quest'ultimo che mi ha fatto pensare alla libertà di stampa e alle odierne polemiche
Sulla strumentalizzazione del cosiddetto Quarto potere sono stati gli argomenti che a seguito della visita mi hanno fatto più riflettere
Ho sempre considerato l'enciclopedia un'opera di grande rilievo lo strumento di lavoro un valido aiuto ma mai mi ero soffermata cercare analizzare i rapporti fra un lavoro di tal genere
E i periodi storici che uno dopo l'altro lo vedono venire alla luce e affermarsi
Innegabile rapporto che intercorre tra culture in Cyclopaedia Pat paragonare l'enciclopedia a uno ha una veste
Un ultimo brano vorrei leggervi a proposito proprio della lettura dei documenti storici perché la mostra storico documentaria che all'inizio a ci poneva delle perplessità rispetto al coinvolgimento diretto delle classi ex si è rivelata poi un ottimo modo per una sollecitare gli studenti il l'incontro con i documenti è stato sicuramente molto interessante per loro
è un cioè sentivo appunto con interesse prima il discorso sui manuali e questi percorsi di ricerca diciamo di materiale aggiuntivo sicuramente sono un ottimo stimolo per i ragazzi
Durante la visita la mia attenzione è stata attratta da una bacheca dov'era esposta la voce era sa e principalmente da questa frase
Non esiste perciò una razza ma solo un popolo è una nazione italiana razza pubblicata negli anni Trenta anch'non esiste perciò una razza ma solo un popolo è una nazione italiana non esiste una razza anni una nazione ebrea ma un popolo ebreo non esistevano le più gravi di tutti una razza ariana ma esistono solo una civiltà è una lingua ariana
Mano a mano che leggevo ho iniziato a riflettere su queste parole che hanno suscitato in me interesse e stupore in quanto sono testimonianza della posizione non razzista dell'Istituto dell'enciclopedia Italiana pur nata in anni di ampia diffusione di queste liturgie in Europa
Ciò mi ha illuminato su alcune realtà politiche culturali della storia del mio Paese
Questo breve viaggio nella storia revisione in C coupé via italiana è stata interessantissimo in quanto mi ha dato la possibilità gas di scoprire una realtà che prima ignoravo mi ha aperto gli occhi sui rapporti fra politica e cultura di cui tanto spesso si parla oggi in Italia e sempre così confusamente
In quei fogli ingialliti
Ho trovato molte più domande inizi di comprensione dubbi e curiosità di quanto non me ne procuri la lettura dei giornali o l'ascolto di telegiornali non so dove troverò le risposte
E le certezze di cui sente di aver bisogno non so se ritroverò del tutto ma mi sembra comunque positivo in bilancio del mio primo incontro con il ciclo critica io concluderei perché questi commenti sono più originale sono degli studenti
Bene grazie e mi rendo conto che in breve tempo concesso voi non consente di sviluppare però grazie perda una cosa molto interessante e direi che rispetto alle considerazioni pure giusto importati e si facevano prima sui manuali
Questa invece è stata un'esperienza del tutto al di fuori della manualistica Estado evidentemente un mettere in contatto dei ragazzi di scuola media superiore direttamente con le fonti sì
E equini e poi anche direi con un tipo di fonte tutto sommato come dire un po'difficile forse perché e e poi da quello che dà i temi lettino emerge con chiarezza è una delle cose
E almeno in prima in prima approssimazione lo stupore di questi ragazzi nei confronti di un argomento che non pensavano potesse potesse neanche esistere quello Mirko sede e quindi insomma anche il vostro coraggio come istituto di portare avanti un esperienza che forse difficile anche bellezza degli iscritti operatori del settore come si riceve gli stessi uomini di cultura quindi figuriamoci però insomma bisogna senz'altro la Serego
Se posso solo aggiungere però di fatto si è rivelato esperienze estremamente interessante come il percorso culturale attraverso tutto il Novecento perché poi nella nella storia dell'istituto sono passati molti protagonisti del della storia di questo secolo e Space and ritroviamo tutto il sapere e i saperi così come si problema tibetano chiaramente nel nel corso del secolo quindi i ragazzi hanno colto benissimo questo questo passaggio
Compirà che e quindi e e poi dire insomma problema dell'enciclopedia spegne il microfono per problema dell'enciclopedia poi i diciamo se dobbiamo stare alle periodizzazione di Sabbatucci beh anche la nascita dell'enciclopedia rientrerà grosso modo in quella periodizzazione nella prima delle periodizzazione proposte ci da Sabbatucci quindi diciamo che oltre all'esperienza qui anche l'enciclopedia è anche un simbolo
Non certo senso che grava sulle periodizzazione della storia no va bene quindi grazie ancora nell'assenza della dottoressa Nisticò
Che infatti non vedo qui in fra la ecco diamo la parola al professore Giovanni Orsina
Grazie
Non dirò un titolo di queste considerazioni del malaffare comunque sia in generale
Collaborando con l'archivio per la storia dell'associazionismo e delle istituzioni studentesche e occupandomi quindi di storia della politica giovanile in particolare in questo momento dell'Unione goliardica era italiana
Vorrei presentare un percorso di ricerca alla storia politica dell'Italia repubblicana un possibile percorso di ricerca e quindi anche poi un patrimonio archivisti con patrimoni di fonti per questa ricerca
Vorrei però diciamo inserire un discorso un po'più generale che appunto collochi questo questo approccio a questo problema all'interno poi del discorso che stiamo facendo in questa sede
Detto in maniera poco semplicistica ma naturalmente nel momento in cui si vuole insegnare la storia contemporanea diciamo la storia dell'ultimo cinquantennio e in particolare la storia e l'ultimo cinquantennio politico italiano quindi prendo diciamo questo settore
Per fare questo tipo di operazione naturalmente questa storia deve essere studiata e conosciuta dico una banalità insomma però mi sembra evidente che nel momento in cui bisogna andare a presentare un determinato patrimonio agli studenti è necessario questo patrimonio sia stato digerito
Dalla storiografia sia stato siano stati raggiunti dei punti fermi o quanto meno alcuni problemi siano stati sufficientemente identificati e approfonditi
Ora sempre punto brevemente e un po'semplificando
Mi sembra che la storia del primo cinquantennio repubblicano sia ancora in una fase iniziale
Ci sono senz'altro alcune sintesi
Cito soltanto alcuni nomi senza voler escludere nessuno e senza voler però scopo la lepre Lanaro Barbagallo Craveri ci sono appunto alcuni libri e senz'altro per studiare questo periodo bisognerà partire da delle sintesi che rappresenti in una certa misura una mappatura del Tirreno che propongono alcune linee interpretative che identificano alcuni problemi di particolare interesse
Quindi senz'altro come punto di partenza diciamo di appunto di introduzione a questa fase
Questa fase di ricerca
Diciamo a un buon punto
Dove però mi sembra che siamo appunto soltanto all'inizio di un percorso di ricerca e poi sulla sugli studi diciamo concreti di settore quindi sull'approfondimento dei problemi
Che senz'altro punto una stagione che si sta aprendo ma che però è una stagione che ancora e all'inizio appunto in fase di apertura
Per cui mancano poi realtà moltissimi ricerche mancano moltissime ma molti si approfondimenti su problemi specifici di questo periodo
Che saranno necessari e dopo dei quali poi si potrà giungere a nuove sintesi che naturalmente saranno su una livello
Superiore al livello ulteriori spetta appunto a queste che sono state prodotte finora e che rappresentano a mio avviso un'introduzione nella naturalmente con tutte elementi positivi dell'introduzione
Quindi da quello insomma a mio avviso per quel che riguarda lo studio approfondito specifico la conoscenza nei dettagli del Periodo dell'Italia repubblicana siamo ancora in fase in una fase introduttiva
Naturalmente ci sono dei motivi evidentemente appunto anche Giovanni Sabbatucci ricordava il fatto che fino a pochi anni fa si trattava di un periodo ancora non concluso nel periodo nel quale ancora l'acqua le linee di continuità prevalevano sulle linee di frattura
E ci sono ovviamente i problemi di fonti
Io vorrei richiamare a proposito delle fonti in generale due esempi
Il primo esempio riguarda delle fonti che stanno sono entrati in circolazione da qualche anno sulle quali si comincia a lavorare ma che devono essere ancora digerite
E penso in particolare agli archivi dell'Unione Sovietica che hanno una rilevanza fondamentale evidentemente anche per la storia d'Italia per la storia politica d'Italia
Punto gli archivi com'è noto sono stati si sono aperti da pochi anni ci sono degli studiosi molto validi italiani naturalmente non solo italiani ma anche italiani che ci stanno lavorando
Queste fonti stanno cambiando in maniera significativa la percezione di alcuni eventi dalla
Fuori d'Italia però naturalmente perché la ricerca perché la riflessione che è stata indotta da a da queste fonti arrivi ai manuali arrivi alla scuola diciamo quindi all'insegnamento dalla storia contemporanea
C'è bisogno e queste fonti sia non certo una certa misura metabolizzate siano digerite dalla dalla ricerca storiche italiane quindi poi diciamo portino a delle conclusioni
Consolidate in tema di ricerca secondo problema invece di fondi che non ci sono e che bisognerebbe vedere se mai ci saranno e volevo identificare un problema rispetto a queste fonti è il problema lo dico in senso lato utilizzando se vogliamo anche un po'a termini di polemica politica il problema del ruolo che ha avuto l'Italia segreta
Punto lo dico maniera molto appunto semplicistica cospirazioni associazioni segrete il problema storage dalla pensione problema delle stragi eccetera
Tutto questo insieme di problemi a mio avviso
Cambia la l'idea che si ha di questi problemi e la percezione che si ha di questi problemi nella storia d'Italia cambia in maniera notevolissima il giudizio che noi diamo su questo periodo di storia repubblicana quindi cercare di valutare poi quale sia stato il ruolo di questi eventi se c'è stato e valutarlo nel maniera concreta non è un fatto secondario
Per l'idea che noi abbiamo della storia del nostro Paese di quest'ultimo punto i questo primo cinquantennio
Repubblicano
E si tratta di discorsi sui quali le fonti sono scarse sui quali diciamo il dato fattuale estremamente aleatori estremamente discutibile
E e quindi per i quali poi la valutazione assume una connotazione di tipo politico ideologico diciamo possiamo dire
C'è una esclusione fra valutazione politica ideologica e valutazione e presenza di dati fattuali in questo caso la scarsità di dati fattuali allarga notevolmente lo spazio della valutazione politica ideologica
Volevo leggere a questo proposito una frase che ho tratto da un manuale per il liceo che il manuale di Giampiero Carocci
Nell'ultimo paragrafo quindi la penultima pagina del libro Carocci scrive
Dietro al terrorismo ci sono stati oscure complicità di movimenti terroristici stranieri dei nostri servizi segreti della famigerata loggia massonica P due e forse di personalità politiche interessate a destabilizzare la situazione politica italiana
Non voglio assolutamente commentare nel merito questa espressione quello che voglio dire e semplicemente che
Non c'è non c'è nessuna base fattuale che possano verificare o confermare o confutare questa affermazione che rimane un'affermazione tra l'altro anche generica
Però significativa per il giudizio vediamo una storia il nostro Paese e che rimane una affermazione sospesa nel vuoto
In assenza appunto di riscontri fatti fattuali che diversamente da quello che sta accadendo negli archivi sovietici non si sa mai se ci saranno al di là di ritrovamenti documenti stanno avvenendo proprio in questi giorni
Non si sa punto quanto poi significativi ancora non si sa quanto significativi per cui insomma
Ricapitolando molto rapidamente necessità di aprire una stagione di riflessione di riflessione storiografica approfondita che possa appunto portare poi al al all'insegnamento di una storia contemporanea che non sia una storia contemporanea sospesa nel vuoto che non sia una storia contemporanea qual è il dato politico ideologico prevalga anche se naturalmente
Interpretazione c'è sempre ecco quindi naturalmente non è che la presenza delle fonti io
La presenza di fonti che escluda interpretazione anche l'interpretazione di natura politica ideologica però in un certo senso la limita quindi necessità diciamo di un approccio necessità di ricerca che poi possa portare a un insegnamento della storia contemporanea più motivato più approfondito ancorato su basi più certe
Venendo al mio tema mio ambito specifico
In realtà quello che voglio fare appunto dopo questo discorso è proporre un approccio alla storia politica del primo cinquantennio repubblicano non esclusivo naturalmente
Non esaustivo non completo che però ma a mio avviso può essere di un qualche significato
Che è appunto l'approccio dello studio della politica giovanile e studentesca
Che sia studiata sia in sì
Quindi nelle sue istituzioni nelle procedure che la regolano nelle sue culture in quello che ha prodotto e sia in chiave più generale come luogo di formazione e selezione della classe politica
Quindi un una una proposta di studio della politica dell'Italia repubblicana attraverso la formazione della classe politica e luoghi dove si è formata le procedure
Il procedure di selezione e le culture all'interno delle quali sia forma
Quindi appunto come percorso come proposta una ante proposte di un approccio appunto per questa ricerca più
Più radicare a più approfondita più specifica delle vicende delicati repubblicano appunto da questo punto di vista per quel che riguarda la politica
Due due ambiti molto brevemente vorrei suggerire per i quali lo studio della formazione della classe politica quindi la politica giovanile come formazione classe politica può essere di particolare interesse
Un primo ambito
Riguarda la formazione della classe politica dell'Italia repubblicana
Avvenuta prima
Dell'avvento della Repubblica quindi i percorsi e otto le procedure attraverso le quali hanno ricevuto una formazione politica sotto il fascismo coloro i quali sarebbero poi divenuti dirigenti politici nella storia repubblicana
E appunto in questo caso ritengo che possa essere di un certo interesse al signor moderni notevole interesse per valutare poi in un certo senso la continuità
Tra fascismo e Repubblica cioè quanto poi queste persone questi diritti dirigenti Paul politici vita repubblicana formatisi sotto il fascismo abbiano derivato da da questa formazione avvenuta in epoca fascista
E ci sono naturalmente già delle ricerche in questo caso penso soprattutto a ricerche sui cattolici tensione ricerche anche sui butta però potrebbe essere interessante poi estenderlo anche altri ambiti quindi diciamo un modo di valutare concretamente poi appunto quanto certe culture
Certe appunto esperienze formative abbiano avuto un peso successivamente
Secondo problema venendo invece a una la formazione classe dirigente classe politica dell'Italia repubblicana in epoca repubblicana sempre appunto andando per esempi per
Molto rapidamente
Il problema del rapporto con i partiti politici
Ossia osservare più da vicino
La formazione classe politica
Rende consente di valutare quanto i partiti politici quale ruolo abbiano avuto i partiti politici nella promuovere questa formazione nelle nel selezionare la classe politica
Se poi si parla di Repubblica dei partiti si parla contermine polemico di partitocrazia cioè il problema di del quello che è stato il ruolo del partito nella storia politica repubblicana è fondamentale insomma dico anche qui una banalità
Valutare un modo per valutare più concretamente più da vicino a Ponte maniera più approfondire a quale che è stato poi davvero il ruolo del partito
All'interno della vita politica in questo cinquantennio può essere appunto come dire quale potevo del partito nel nella formazione e nella selezione della classe dirigente politica
Quindi sia in sé sia naturalmente studiando i percorsi di formazione come campioni per corsi di formazione
Vedere se il ruolo del partito nell'Italia repubblicana cambia quindi se ci sono delle differenze
Se c'è uno sviluppo se il partito acquista un ruolo maggiore in determinati momenti oppure lo perde quindi anche per valutare poi storicamente nella nel corso del divenire storico il trascorrere del tempo
Se appunto il ruolo dei partiti
Cambia come cambia se diminuisce o commenta
Faccio soltanto un esempio e chiudo il problema appunto del quale mi sto occupando specificamente c'è il problema dell'UG dell'Unione goliardica italiana
L'Unione goliardica italiana nasce
Dopo quell'immediato dopoguerra recuperando la tradizione autonomistica che faceva parte della tradizione goliardica
Quindi recuperando un'idea di vita studentesca nel quale il tema della libertà dell'autonomia dell'indipendenza dell'appunto l'ambito studentesco da tutti gli altri ambiti è centrale il grido dell'UG Lugi recupera questa tradizione naturalmente la digerisce la la cambia la politicizzata ma conserva questo elemento
Di appunto di volontà di autonomia da cui appunto questo grido è logica invito il fuori partiti dall'università
E lo scontro contro tutti quegli altri ambiti di vita studentesca che invece erano ambiti
Appunto strettamente legati a istituzioni extra universitaria fossero essere istituzioni cattoliche fossero estere istituzioni partitiche
Quindi
Lugi
Appunto a almeno fino alla metà degli anni Cinquanta a questa dell'età autonomistica e in realtà ha successo in questo desiderio di conservare appunto la vita studentesca come vita autonoma vita nella quale i partiti e gli altri ambiti esterni non possano entrare e luci appunto una delle istituzioni l'istituzione di rilevante importanza proprio nella formazione classe politica moltissimi dirigenti dell'UDI appunto poi faranno politica e avranno anche posizioni di rilievo ne ricordo uno per tutti visto che siamo qui naturalmente Marco Pannella
Nel alla metà degli anni Cinquanta Lugi perde questa caratteristica cioè c'è un una crisi appunto si colloca intorno al cinquantacinque cinquantasei e che porta a una partiti citazione dell'UCI Porta appunto all'ingresso alla perdita di questa autonomia
Ecco questo soltanto per fare un esempio appunto di come poi in realtà un tipo di studio di questa natura possa essere utile poi anche a valutare come appunto i partiti intervengono in quest'ambito fondamentale quadro la formazione classe politica e come appunto vi siano alcune fratture
Che portano a una aumento di questo ruolo
E in questo caso appunto in un esempio quello dalla vicenda dell'UDC grazie
Grazie a lei
E qui cento sarà un impegno poiché Sabbatucci e gli altri autori dei manuali mano mano che escono questi nuovi contributi imbarcati sulla ricca di fonti
I neri inutilizzate sconosciute aggiornare i loro manuali quindi Sabbatucci
Da un lato è preoccupato per le fatiche che dovrà fare ma dall'altro perché insomma il suo manuale avrà continui aggiornamenti nuove edizioni
E e lavoro quindi non gli mancherà mai per cui c'è ancora molto da a comunque grazie perché qui credo che ma
L'istituto per cui lavora credo che poi tocchi un porno e quindi non so se conserva si occupa di una parte di storia
Che diciamo è anche storia personale di molti di noi che dell'EUR le generazioni più recenti che sono passati attraverso quelle vicende
E quindi se c'è una grande effettivamente è da ritenere che perdette il Sessantotto studentesco e gli eventi successivi
Siano ancora stati poco studiati diciamo soprattutto per la mancanza non tanto per la mancanza forse in assoluto di fonti quanto perché queste fonti non sono ancora disponibili organizzate e e se penso alla distruzione invita le fonti che noi personalmente io stesso abbiamo operato all'epoca adesso
Se da né rimpiangere amaramente punto queste sconsiderate opere giù perché diciamo attingevo per Milli che va bene quindi grazie
Adesso direi che c'è ancora tempo prima della pausa di dare spazio ordine all'intervento di Giuseppe Berlato professore parlato prego senz'altro di prendere la parola
Grazie
Il problema della contemporaneità dello ampliamento degli spazi di contemporaneità nei programmi scolastici quindi anche nei libri di testo
E che è stato qui affrontato credo che ponga una serie di problemi
Che in parte hanno già avuto
Trattazione stamattina
Ma che credo
Siano
Prettamente collegati connaturati comprovante la contemporaneità della storia
Purtroppo o per fortuna la storia contemporanea o addirittura la la storia in tempo reale ma come ormai tra un po'avremo nel senso che gli storici dovranno scriverla e intanto aggiornarla in continuazione
Pone una vicinanza nei confronti
Del soggetto
Il fruitore
E lo storico
Sono strettamente collegati sono vicinissimi
Al Periodo di cui si tratta
E questo indubbiamente pone dei problemi ulteriori che non pone per esempio per la storia medievale o per la storia moderna
La storia del Novecento è legata a momenti di grande
La citazione di grande
Coinvolgimento emotivo
E quindi è chiaro che e più facile una storia ideologica e politica
E de più difficile conservare una distacco il distacco necessario per costruire una storia
Io non amo usare il termine obiettivo diciamo poggiata sul fatto appoggiata sull'avvenimento sul documento
Quando si affronta da questo argomento qualche tempo fa
E si affrontano anche il problema dell'obiettività che innamora così o comunque dell'appoggio sul documento di certi momenti di certi periodi storici si rispondeva in genere con un argomento e si diceva che in realtà l'obiettività era penso che irraggiungibile
Che di fatto ogni storia è una storia viziata
Dal coinvolgimento
Dalla passionalità dall'interesse da quant'altro
E che quindi era meglio avere al limite dei libri di testo dei libri dei manuali faziosi o dei libri tout-court faziosi
Ma chiaramente faziosi piuttosto che avere dei libri falsamente obiettivi e surrettiziamente invece
Più faziosi ancora
In realtà questo è un problema a mio avviso
Sostanzialmente inesistente nel senso che un conto è il pluralismo delle importazioni che va salvaguardato e mi pare che la presenza di numerosi libri di testo
Lo possa consentire un conto è una travisamento un conto è una lettura faziosa del problema faziosa tanto più
Quanto non si appoggia su una analisi documentari e qui poi verrà fuori il problema delle fonti
Dire per esempio come ho letto così recentemente su un libro di testo che la legge agraria veniva centocinquanta ha compiuto come unico esito quello di favorire il clientelismo della democrazia cristiana
O dire che il fascismo asset avrebbe sistematicamente distrutto tutto il movimento sindacale
Non non fanno vengono da dal da Sabbatucci ovviamente Veltroni pare inutile dirlo
Ecco mi sembra qui di uscire dal campo della pluralismo e di entrare invece in una forzatura o come o comunque in una unilateralità di impostazione
E questo pone un problema nei confronti dei fruitori nei confronti degli studenti
In quanto evidente è stato accennato anche prima
Dalla professoressa Milletti il rapporto tra lo studente sia esso studente universitario sesso studente liceale nei confronti del manuale comunque un rapporto importante
è chiaro che non possiamo lasciare la storia al solo manuale così come non la possiamo lasciare al solo lucente però è chiaro che lo vediamo agli esami di storia contemporanea l'università gli studenti se uno fa un'osservazione cioè questo sul manuale non c'è scritto oppure questo c'è scritto è descritto così sul manuale quindi c'è un rapporto
Profondo e quindi una responsabilità da parte di chi
Redige
E di che affronta il problema del MoMA
Ora io però sul problema del rapporto con la contemporaneità e sulla dirà sulla vita sulla diradamento del padre la contemporaneità sono
D'accordo con quello che ha detto Giovanni Sabbatucci
E quindi sono d'accordo con quello che spesso il ministro Berlinguer sulla necessità di concentrare sul Novecento
L'ultimo anno
Io personalmente penso in questo Sabbatucci aveva già accennato
Mi sembra che anche lui fosse su questa linea il Novecento non comincia da Sarajevo non comincia neppure
Dal mondo dal dall'anarchico Bresci ovviamente probabilmente il discorso dell'ultimo ventennio tarantino dell'Ottocento va comunque recuperato per creare una base a questo Novecento io ricordo così adesso viene in mente quel tentativo di per il di interiorizzazione che aveva fatto il Mulino qualche anno fa cominciando nel mille ottocentosettanta
Mi pare fosse Chiara Villani nel
E non era un tentativo ma mi pare che non abbia avuto seguito nelle successive
Esperienze mano liste però è un tentativo che poteva avere un suo interesse l'imperialismo Berlino insomma l'unificazione della Germania come elementi certamente più i loro centri Cinti altro però d'un certo rilievo
Ma questo voglio dire importa poco quello che invece credo sia più importante da sottolineare
E il fatto che per alcuni
Momenti storici
Io mi riferisco qui frutto il fascismo
Al di là del testo di Sabbatucci mi dispiace che ci sia perché altamente ne parlerei con maggiore entusiasmo
Si nota a mio avviso una discrasia tra
La ricerca storiografica che è stata fatta in quest'ultimi trent'anni sull'argomento e quello che risulta nei manuali
Cioè in realtà ci sono alcuni aspetti ci del fascismo non a caso evidentemente perché forse quello sul quale da un lato la storiografia ha fatto passi
Più a mio avviso più forti più più grandi e dall'altro quello sul quale i manuali per Mongo tempo si sono soffermati con maggiore astrattezza con maggiore taglio ideologico
Bene io credo che
Il dibattito storiografico che c'è stato in questi ultimi trent'anni violento e a volte non sempre così al limite proprio dell'insulto qualche volta beh non sia in quasi nessun testo in pochi testi sia recepito in maniera seria
Si si dice sì sì a fronte però del consenso ma non si affronta il problema delle varie anime del fascismo del rapporto tra cultura e ideologia
Del rapporto il problema ideologia voglio dire ha avuto in questi ultimi vent'anni
Dei grossi momenti di importanza pensiamo soltanto al libro di Emilio Gentile ma non solo a quello
Bene di tutto questo scarsa eco ceppo e alla fine nella manuale ora si dice che il manuale sintetico quindi non si può scendere nel dettaglio ma io credo è il caso del
Manuale di di Sabbatucci loro loro conferma io credo che si possa però approfondire questo tema in maniera un po'più approfondita un po'più seria
Pensiamo soltanto al discorso sulla guerra civile sulla Resistenza
Il libro di Pavone recente ma credo che gli aggiornamenti delle varie case editrici siano abbastanza solleciti e raramente il tema della guerra civile affrontato recependo
Gli spunti che ha offerto Pavone e che ha offerto il dibattito che c'è stato dietro libro di Paolo
Vorrei dire un'ultima cosa se ho ancora qualche minuto prova delle fonti archivistiche io credo che sia molto difficile in termini io ho fatto un po'di insegnamento
Nei licei prima di avere il la proposta dell'università credo sia molto difficile fare una serio alcuna seria analisi delle fonti all'interno di un discorso didattico
Intanto perché c'è un problema di scelta la fonte comporta immediatamente un prova di selezione è un problema di Scelta e questa scelta certamente
E difficile da fare e soprattutto è difficile da fare isolando la da un contesto più generale
Che invece
Credo sarebbe più proficuamente
Utilizzato se attraverso visite agli archivi attraverso una contatto diretto con i luoghi di conservazione del documento
Ma c'è forse sub prova delle fonti sul problema più in generale del dell'insegnamento della storia contemporanea a mio avviso un problema
Ancora più grave
Ed è la formazione del docente dell'insegnante
Noi abbiamo spesso degli insegnanti di storia che sono a metà dell'insegnante di filosofia
Abbiamo degli insegnanti di storia che sono in realtà degli insegnanti del calibro italiana che vengono a insegnare storia
Considerando la sostanzialmente una Cenerentola considerandola qualcosa che si può risolvere con il manuale
Aiutati in ciò dal fatto che non sempre storia si porta la maturità e quindi sicuramente almeno per il cinquanta per cento dei casi l'ultimo anno di storie viene tagliato
Non soltanto tagliato la prima guerra mondiale viene tagliato a Vienna al Congresso di Vienna perché ovviamente c'era fare Filosofia
Ma voglio dire anche la formazione del duecentotré del docente no universitari un prodotto un po'grosso non lo affrontiamo qui ma quello del docente di liceo di storia io credo sia una cosa importante
Per quale motivo per esempio forse dico una stupidaggine
Ma per quale motivo per esempio i laureati in indirizzo storico in scienze politiche non possono diventare insegnante di Storia contemporanea di storia naja nei licei
Io credo che la storia soprattutto il discorso della contemporaneità porti inevitabilmente ad affrontare una serie di problemi collaterali come il diritto come l'economia noi abbiamo dei docenti di storia io ho fatto lettere a Torino ormai più di vent'anni fa
E io diconomia non sapevo nulla
Sabbatucci parare detto costituzionale parliamo del diritto anche in generale parliamo devo dell'economia politica
In generale Cutolo Miramare
Parliamo del dell'economia politica parliamo di tutti quegli elementi che un docente di storia deve sapere porre non solo per comprendere ma per illustrare è ovviamente prima di illustrare in genere sarebbe opportuno comprendere
Quindi io credo che chi provava visto alla ancora a livello istituzionale nell'ambito di una riforma certamente io credo che la facoltà di Scienze politiche sotto questo punto di vista dando un uno sguardo d'insieme sui problemi dell'economia del diritto possa essere un utile base per la formazione di un docente di storia
Ci sono altri problemi sicuramente ma io credo di fermarmi qua però non suscitare le ire del presidente e poi se mai in sede battito si si ritorna grazie
Ti ringrazio per la sua cortesia soprattutto in questo momento ma soubrette anche e soprattutto per questo intervento pronti diciamo un po'ha cercato di rimedi rimettere i cosiddetti per lettino
E insomma è una cosa credo che poi tutti i problemi che sollevato adesso verranno ripresi in sede di dibattito perché hai toccato un po'in punti nevralgici poi della della giornata di nella giornata di oggi quindi
Ecco rinviando poi a successivi approfondimenti che sicuramente ci saranno e prima di fare la pausa diamo la parola Benedetto Marcucci che non era previsto né diciamo non era il cui nome non era stato inserito qui nel programma ma credo che parli in sostituzione di Massimo Teodori che non è potuto intervenire quindi grazie
Grazie grazie
Infatti diceva appunto che non
Spero che non fosse necessaria la sostituzione
Dunque volevo soltanto qualche qualche contributo qualche spunto di riflessione
Delle idee che
Alcune che ho che non sto maturando da
Varie viennesi anche anni alta io mi sono venute in mente nel corso del dibattito
Ecco comincerei dalla da uno spunto che è stato dato all'inizio davano Lauri sulla storia locale poi successivamente ripreso da Sabbatucci
Io sono d'accordo con il timore che esprimeva Sabbatucci di
Alimentando la storia locale di creare una storia di
Manuali mi
Però
Interrogando mi su come poter rendere appetibile diciamo interessante
è allo studio della storia contemporanea per uno studente mi sono spesso chiesto quale fosse la strada
Più adatta interessare uno studente e credo che la storia locale cioè la storia personale
Possa essere un grimaldello attraverso il quale si possa catturare el l'attenzione di uno studente dicendo
Quindi diciamo partendo da io considera molto importante diciamo l'ubi consistam ma di una persona
Di conseguenza penso che il fatto che si interessi allo studio della storia uno studente chiedendo conto di di una sua storia familiare e e cercando di inserire questa storia familiare all'interno di un contesto più ampio della storia del Paese ovviamente
Spero che non ci siano più diciamo tentazioni di anche perché non non non mi pare che ce ne siano mai state anche quando questo caratterizzazione si è cercato di imporla con un regime cioè durante il fascismo
Questo diciamo questo insegnamento della storia patria come può venire in Francia anch'io condivido sommata perplessità sul fatto che i francesi forse sono un po'troppo Franco centri città Aligi centodieci addirittura
Credo che la la dicevo
Che questa
Caratteristica sia abbastanza difficile da tra un con un rischio che si
Che non si corre in Italia il fatto di accentuare troppo
La storia
Dando luogo appunto a dei manuali Dini
Un altro punto che secondo me è importante toccato da Sabbatucci è il fatto che la storia contemporanea inutile diciamo nasconderselo
è una
Fonte di informazione e quindi di
Formazione della coscienza politica dello studente che poi diventa un elettore
A questo proposito credo che non inseguendo non volendo inseguire
Appunto l'obiettività perché ognuno che è intervenuto a in qualche modo espresso perplessità o comunque l'impossibilità di perseguire con successo questo obiettivo dell'obiettività
Però certamente si dovrebbe ecco cercare di
Evitare omissioni abbastanza pesanti un'omissione che io riscontrato per esempio di Villari che per mia fortuna perché con non lo trovo particolarmente equilibrato come nemico manuale non ho avuto come manuale al liceo però lo poi incontrato consultato diciamo il nello studio universitari
Per esempio del di lei nella cronologia del di lei non compare il nome di De Gasperi la cosa mi sembra abbastanza grave
Compare invece
A varie prese il nome di Berlinguer ora senza né nulla togliere all'importanza Enrico Berlinguer avuta razza italiana
Io credo che insomma Alcide De Gasperi forse debba essere preposto mentre in tecnologia comunque se non altro per il come dire carica istituzionale avuta da De Gasperi
Comunque ecco questo per dare un esempio non per mettere la croce addosso a villa Riva per far capire quanto in realtà
Poi ci vorrebbe un maggiore equilibrio non tanto il il fatto che invece si parli soltanto identificaste non di Berlinguer almeno citare
Alcuni personaggi per
Perché hanno avuto una parte importante nella storia italiana
A questo proposito devo fare un appunto al manuale
Di Sabbatucci appunto chiaramente parziale quasi partitico
Perché avendo una stazione radicale io ovviamente come diceva
Che avverrà fra l'inizio io fatto come penso che faccio ognuno una verifica immediata sull'indice dei nomi come cosa che faccio spesso e quindi mi sono andato a guardare nelle cose che mi sono più vicine una per esempio Murri sul quale ha svolto una ricerca
E l'altra è Pannella e i radicali perché essendo di estrazione radicale o o diciamo curato questa attenzione e devo notare il fatto che Pannella non esiste in questo nel nel manualità Bucci che non perché passando ci sia presente no perché sono stato allievo di ridotto ma è sicuramente il più equilibrato dei manuali adottati nelle scuole superiori
Ma questo per dire semplicemente non per appunto per fare la la solita storia su Pannella perché la fa già abbastanza da solo la perché c'eran già abbastanza capacità
E
Voglio voglio già in forma
Azione di
Piccoli della presenza di Murri nastro italiana
Vorrei s'semplicemente così sottolineare come poi passa alla storia un personaggio Romolo Murri credo che ognuno di Libardi voi sappia più o meno chi sia stato a Romolo Murri però diciamo ecco nella manualistica viene citato Sempre per
Il Periodo
Diciamo degli ultimi anni dell'ottocento primi Novecento cioè il movimento democristiano
E quindi il movimento politico il braccio politico di quello che fu il modernismo invece a livello teologico
Quindi la la l'istanza di riforma
Non so se
Questo più o meno alla
Sia il braccio politico Mennella Bertallot me
Ma comunque nuove io udienze parallele
D'accordo però la campestre cappottone nel non entrando nel merito però credo che la diciamo la io volevo semplicemente citare questo cioè la presenza per esempio nella pubblicistica nel soprattutto nella nella pubblicistica quotidiana di quegli anni di Murri
è molto più forte nel Periodo in cui morì è stato deputato deputato radicale che non nel periodo della Rerum Novarum cioè è un'operazione a posteriori diciamo storici Istica quella di attribuire a Murri un'importanza in quegli anni nei quali era un giovane promettente
Sacerdote conosciuto però in un ambito
Abbastanza ristretto
Quando invece Murri acquista diciamo importanza nazionale rilevanza nazionale e addirittura conquista le prime pagine dei giornali
Murri scompare
Nella storia diciamo nella nella storia nazionale non ha storia anche sento un personaggio che potrebbe alimentare diciamo almeno una curiosità a livello di costume nel primo parete
A sebbene scomunicato però entra in tonaca al Parlamento cioè ci sono degli elementi e proprio solleticare diciamo la curiosità perché questo sia successo non lo so non voglio diciamo attribuire intenzioni dietrologi che
Sì va be comunque ecco appunto del no lascio al no io voglio non voglio approfondirlo qui cioè nel senso che non non mi sembra che sia il la sede adatta il problema che volevo porre però è una c'è questo questa come dire queste attribuzioni di importanza che si danno si vanno sedimentata do nella storiografia e quindi proprio perché la manualistica la storia contemporanea coi si basa esclusivamente o non solo esclusivamente comunque diciamo prevalentemente sulla bibliografia esistente e non sulle fonti dirette
Questo tipo di sbilancia venti secondo il mio modo di vedere
Sì reiterano quindi il questa questa cosa questa caratterizzazione la figura di Murri
Parlo di cui appunto solo per fare un esempio perché lo conosco direttamente
E si si è si si è i reiterati cioè il momento nel quale il
La la figura di Murri può simboleggiare un momento di crisi di scontro per esempio il Patto Gentiloni momento nel quale Murri appunto viene
Con una campagna elettorale diciamo un po'per i quarantotto Isca viene trombato tra virgolette
Dal Patto Gentiloni non non viene minimamente citato e viene citato invece quel momento nel quale si la presenza dei voli è stata importante però sinceramente non ha avuto nessuna
Ricaduta nella politica
Diciamo una politica nazionale cioè non avendo una rappresentanza parlamentare non avendo una un pubblico se non appunto in ambito cattolico era un problema interno all'Opera dei congressi quindi insomma adesso senza volermi dilungare troppo su questo problema
Però ecco vorrei farla concludere dicendo che io
Credo che la la storia contemporanea non può non essere faziosa in qualche modo il problema è che questa faziosità questa tendenza che lo storico esprime e anche il l'estensore del manuale esprime deve in qualche modo rispettare comunque un equilibrio che non trascuri diciamo non ometta come a volte succede purtroppo troppo spesso alcune figure alcuni momenti alcuni passaggi
La la la cosa di Pannella lo dicevo prima perché nella memoria io ho riscontrato facendo esami all'università nella memoria anche di chi è nato magari dopo che questi avvenimenti
Cioè nato nel settantanove quando appunto a Bortot divorzio e cose del genere no stavo due lavoratori erano già cose acquisite cioè quindi dopo questa questi avvenimenti però nella memoria di questi ragazzi che rimangono questi avvenimenti come avvenimenti spartiacque no cioè avvenimenti di cambiamento importante della società italiana
Che questo poi non abbia riscontro nella in nei vari manuali che vengono manuali o comunque diciamo riassunti come sono stati citati prima che Lanaro ed altri
Io credo che sia cioè sia importante era avvisarlo cercare di interrogarsi perché questo avviene
Va be dire che possiamo concludere qui
Sì allora Gabriella buoni di aggiungere qualcosa volevo telegraficamente aggiungere si capisce perché il per quel motivo che io ho detto prima cioè ognuno ha fatto la storia
Fra virgolette dei suoi allora siccome Murri
Era tra virgolette della DC dico fra virgolette perché non c'è riscontro poi alla fine è provato e qui sarebbe lungo il parlarne fra prima dici e di Democrazia Cristiana del dopoguerra italiano quindi chi ha fatto chi era deputato a farla storia di Murri in quel momento voi fra virgolette dici l hanno fatta la storia finché muore può essere inserito ma la storia della democrazia che sia nato dopo Murri sembra che muoia nel mille novecentonove
Non si pensa assolutamente che Murray sia sopravvissuto fisicamente come pensatore e come politico quindi è chiaro che la manualistica proprio per il motivo che se ne fa prevalentemente alla storiografia esistente fa finire Murray e limita la presenza di Murray al periodo democratico cristiano di Murray grazie
Bene allora grazie all'unica conclusione prima della era da pause queste anche forse da questi ultimi interventi emergerebbe anche almeno emerge in me il desiderio di conoscere la metodologia attraverso la quale viene costruito un manuale di storia vale a dire quali sono ma evidentemente che gli autori si baseranno a loro volta si sulla propria cultura personale ma evidentemente dovranno avere
Dei testi maggiori una bibliografia di riferimento con delle opere più e altre meno usate
Oppure con altri sistemi non so forse serie evidentemente scrivere un manuale ma fare storia importa sempre una selezione tutti gli avvenimenti possibili
Quindi forse in sede successiva sarebbe bene e ben sarebbe emerge a voi non alterare Cocchiara
Sì e no grazie Giovanni
Per questa così chiara formulazione adesso allora gli ultimi interventi li rimandiamo a dopo la pausa che quanto sarà Gabriella quattro minuti tre minuti quanto di al mondo il trattato considera
Anzi è una cosa che non avevamo previsto a non quanto troppo mi sembra che siamo stati un po'scalzi nella previsione perché all'inizio eravamo molto meno ma comunque sia il balzo ancora sotto abbiamo rapidamente appare rifornimento ecco niente siamo tutti qui quindi io penso massima una mezz'ora anche perché bisogna dire che dobbiamo concludere
Prima delle quote sicuramente prima delle quattro perché basato è occupata grazie
Va bene
Dopo
Il parroco nutrimento per fortuna quindi non non credo che saremo appesantiti assonnati penso di no insomma
Ecco
Bene
No va be'è per non c'è c'è il nove
Il tetto chino affetti dopodiché
Tette
Allora
Riprendiamo i nostri lavori
Credo che adesso
La parola trucchi a Lorenzo ostriche riverse
A me pare che è anche già dalla
Un po'degli interventi degli interventi sostituti di qua i parchi sono due ordini fondamentale di problemi che abbiamo di fronte
E uno è quello faccia che cos'è la Storia contemporanea no e e quindi chi coltelli e contenesse l'insegnamento della storia contemporanea
E l'altro aspra l'altro di cui si è parlato poco in realtà ma che fonda sono sono state delle osservazioni molto puntuali occulte
E il significato di questo decreto di Berlinguer per la vita delle scuole in quanto tale come come problema diciamo di politica scolastica
L'impatto che ha sulla vita degli studenti e di insegnanti nel loro vivere la scuola
E rispetto a cui ecco io vorrei richiamo subito c'è ricevevano fra poco mi pare c'è un problema molto importante di cui anche nella stampa
Che io abbia visto non si è mai parlato del fatto che qui il il decreto non investe soltanto l'ultimo anno delle scuole superiori ma investe anche l'ultimo anno delle scuole medie e in parto per fine delle elementari
Demenza per quanto riguarda la mia sintetico di sinteticamente posso esprimere un giudizio articolato
Partiamo ecco due cose proprio sul sul primo
Aspetto che evocavo la storia contemporanea
Storia contemporanea qui ci sono infinite discussioni della letteratura prestissimo la sperimentazione quando comincia dove come mi pare che però
Se c'è un aspetto che caratteristiche comunque caratteristico la storia contemporanea è il fatto che la storia contemporanea
A un facciamo diverso messo delle altre storie con il presente predatori contemporanee la caratteristica contemporanee è il messo col presente e poi quello che diceva
In fondo Benedetto Croce con quella formula con cui pare gran parte di quel che c'è da dire sulla storia del pane in fondo è stato detto con diceva ogni storia contemporanea perché e contemporanea la storia quando parte da un problema
Da un problema che lo storico sente quindi come tale per definizione è un problema di oggi
Però e del evidente portiamo questo a del paradosso questa questa formula ma insomma lo specifico mi mi ha mi viene in mente una definizione che ho sempre provato
Bella di Barack altri suo vecchio Dio vive la storia contemporanea riceve il fondo
La stessa storia lo stesso periodo questo io l'ottocento ma il primo Novecento può essere trattato sia nell'ottica della storia moderna erotica Storia Contemporanea SAP l'ottica della della storia contemporanea e quella di partire dall'oggi
Per andare a cercare le origini dei problemi che oggi viviamo mentre lotte la la storia moderna insomma le altre l'altra a favore quelle che si occupa di spiegare il passato fondamentalmente come fare
Riduco un po'il piccolo ma mi pare che sia una che sia un concetto di fondo cioè il problema del nesso col presente
Che poi in fondo anche la motivazione con cui Berlinguer rimasto fare questo
Per questo suo decreto cioè qui non c'è il problema la scuola di avere il nesso con la vita col prete e quindi bisogna che si parli della storia contemporanea in questa in questa logica in questa in questa ottica mi pare
E
Dubbi non entro perché poi discorso andrebbe invece starebbero Ferruccio interessante riprendere gli spunti molto fecondi acuti erano stati dati anche supererà per imitazione
Ma mi parrebbe caratteristico da questo punto di vista quello che è stato dei più mi pare
La professor Vallauri in in apertura
Diceva ma in fondo in diversi modi le diverse ottiche di far parte per nei diversi paesi in cui si va a costruire l'Acri di trazione qualcuno che significativo non è l'abilitazione sistema il criterio
Con cui la predilezione costruita c'è i Paesi ivi tanti Paesi del Terzo Mondo che fanno partire dall'indipendenza dell'India effetto quindi il loro problema nasce Littell ha date dall'indipendenza è chiaro che in Germania
Piuttosto che in Italia piuttosto in Stati Uniti Intelisano ottiche diverse al diverso e per l'ideazione tutte legittime in questa in questa in questa ottica come anche vi vorrei
Io non so e Coni io in parte o un punto di vista diverso da quello di molti che sono intervenuti anche in questo dibattito sul problema delle fonti rispetto non ha storia contemporanea ma rispetto ai manuali
Come il problema se posso dirlo PPI con brutalità per andare per le spicce i turni delle fonti per quanto riguarda di manualità Gorgone Sculli non esiste
è un po'il non problema perché il manuale per definizione non è costruito sulle fonti male perché è stato il trattato è stato anche è stato anche detto e il problema del manuale e dell'interpretazione forte ricorso per non dire così il più bel libro sulla storia di tagli liberale che io conosca
Rimane la stabilità di Benedetto Croce che costruito non sulle fonti tentativi sempre una cosa ricostruito su un criterio Inter una una capacità di interpretare dopodiché poi ci sono infinite cose che ovviamente dotate di riserva rimane questo dato e quindi questo
Questo ci può essere anche per il manuale riguarda anche il manuale
E e riguarda
E il problema è appunto quello se parliamo del manuale sul Novecento
Ecco vede il nesso col presente
E il
Il messo col presente e quindi con la politicità quando si evocava prima in fondo lo scandalo il timore della contemporaneità e questo problema
è stato ben detto anche da da Sabbatucci prima no era e il il timore il problema del Pdci ci vuole la paura la la voglia e il desiderio che firmano del nesso con la politica e il problema del nesso fra politica e storiografia foto
Tanto più al rilevante in Italia come cioè ricordava intenzione Gabriella farglielo Marcucci perché in Italia molto più che altrove la storiografia
Contemporanea è stata strutturalmente storiografi ripartito abbiamo in tutti i paesi ci sono le scuole storiografiche Italia scuole stiamo così ripartito
Però sono scuole non sono metodi storiografici diversi a confronto formativi socialisti liberali cattolici no i comunisti
Quindi e e questo rende evidente un problema c'era addirittura
Lo rifiuta stato ricordato in una relazione una tavola rotonda cui partecipava qualche tempo fa Sabbatucci
Quale importanza per la storiografia
Del nostro Paese hanno avuto le cordate concorsuali
Di partita
No gradite universitaria racchiudono che un aspetto fondamentale della storia da scrivere finita non è una storia non fa bardato nello scandalo Tangentopoli
Ma è un elemento oltre che una storia politica Storia della storiografia
Per l'autore del rapporto fra storia contemporanea e presidente del dell'ex del costituirsi dell'essere della storia contemporanea nel nostro nel nostro Paese
E allora
E qui diventa qui mi pare c'è un primo nodo fondamentale
Che va guardato con con coraggio
Di perché
Certo
Qui il la preoccupazione
E ricordo una non citerò Pannella come un assente dei manuali è anche un problema di è un è un singolo abitante corvi tante e manuali sul trasporto su tutti i fatti di assenza
Torque a quante Parietti solo in un manuale sulla storia contemporanea sono
Trecento pagine insomma
E quanti sono i contenuti quante sono le personalità importanti certo i in le assenze no
Sono costitutive in qualche maniera di un manuale e state vedere come sono costruite le assenze qual è il criterio con cui sono costruite le assenze cioè con cui sono costruite le presenze
Questo e di è il il problema
Ora
è evidente
Ecco citavo Pannella perché quando è uscito
Lo riporto pittorico che mi pare che sia un elemento in questo dibattito può essere utile come le momento di riflessione
Quando è uscita la notizia
Berlinguer intero introduceva questo decreto dicevo che vergogna questa cosa è inaccettabile perché questa la la i manuali come son costruiti manuali critico in Vauxhall eccezione le cose finché si è intervenuti scorso poi non di un tecnico della materia dell'informazione ma i ceti la storia contemporanea e in gran parte storia di partito
La storia che arriva nei manuali concentrato il il il concentrato sintetico dei manuali della storiografia che rimane manuali e storiografia diciamo in qualche che era presente gli equilibri di regime in qualche modo
Quindi Cuesta diventa una
Una un i il dare nella scuola con l'autorità con l'autorevolezza e alla scuola che presenta il manuale come la
La storia la verità in qualche modo GP io perché così viene recepita comunque occorre manuale sa che non è non lo è e nessuno ha mai scritto questa è la mia verità oggettiva ma l'utente
Lo studente così in gran parte le rive allora dare questo come coscienza falsa coscienza in realtà della contemporaneità significa realtà
Per fare un'opera di in realtà di falsa informazione in realtà di disinformazione di formazione di
No di di deformazione ecco dei cloni formazioni e di deformazioni costituita Croce meglio non parla
Provocazione paradosso se vogliamo
Ma credo che sia un punto di vista
Che non può essere eluso
Su questo questo tipo di preoccupazione sa se poi anche le analitiche che sono state fatte che facciamo fatica sono vere sono preoccupazioni con da cui non si può sfuggire degradati dare una risposta in positivo che non può essere diversamente nord
Quella la storia novecento non si fa
Perché non non non è ritenendo eccetera son son troppo evidenti le ragioni per cui va fatta la storia del Novecento ma
E il problema è come ci ci si misura con questo dato con questa preoccupazione e allora io credo che
Apre quindi Manual nell'insieme all'azione senza andare dei probiviri pregi e difetti dell'uno poi ci sono pallidi evidenti differenze qualitative manuale e se ne è già detto Pio
Ma insomma i manuali
Se dovessi dare una da questo punto di vista una valutazione complessiva di insieme
Mi pare che siano dominati da una duplice contrapposta preoccupa
Da una parte ci sono fin troppo evidenti
Il le preoccupati le faziosità da quella sera De Gasperi non citato in un manuale ma tante altre potrebbe fare in altri manuale imporrebbe come descritta la rivoluzione cinese manuali
Non targati con la falce e martello perché possono tanti non non non non entro nella casistica perché andremo troppo lontani è presente a chiunque a chiunque di noi chiunque sfogli un manuale lavorato una faziosità
Dall'altro
La preoccupazione di non essere accusati di faziosità
Una preoccupazione se vogliamo da par condicio
Che tende a attutire
Ah beh Lare
Un colpo circa un colpo alla botte nascondere
La prepotenza dell'interpretazione
Con il risultato in realtà di nascondere attutire la drammaticità dello svolgimento storico
Lo
Ecco io un
Un secolo così drammatica tre tremendamente drammatico come il Novecento tutta comunque la storiografia descrive così la cocente la memoria
Di ciascuno descrive così ma Castelluccia Fia descrive un Pd novecento come secondo emendamento è drammatico nei manuali un gran parte questo non non arriva sparisce
Non perché perché questa tentativo di attutire questo voglio che tutti e allora questo però è e grave da un altro punto di vista è perché devitalizzato
La storia non interessa
L'Inter l'osservazione una cosa una o disciplina accusi coinvolgente strutturalmente di per sé coinvolgente come la storia d'amore contemporanee
Passa via non interessano la passione Pasquetta al problema
Allora
A me pare che adesso dico una banalità insomma dico una banalità ma cosa pronti ma insomma indico una preoccupazione e io credo che non la via d'uscita dovesse se perseguita e quella di farsi forte farsi forte del necessaria parziali non facilita ma parzialità
Di ogni storia in particolare della storia contemporanea
Farsene forti
Enunciarla
Nella problema che riguarda i docenti King in grandissima parte nostro interno sono preparati non non sono in condizione di farlo
E quindi riguarda in particolare gli autori di manuali chi chi farà manuali in futuro
Diciamo che c'è un ultimo anno di Storia contemporanea esplicitamente dichiaratamente con
E allora lo diamo all'ultimo sto parlando dell'ultimo anno di liceo
Non incrementerebbe ultimando la scuola media fino qualche cosa frustrante
Solo ragazzi maturi hanno devono avere palpitano stimolati gli strumenti critici allora a questo punto a questi va offerto un manuale
Chi schierare i le proprie scelte metodologiche non le proprie fragilità ma esplicito e la propria scelta il criterio con cui sono usciti i documenti e la fattibilità la cioè la la partita e nello scegliere io parlo di un certo un certo avvenimento importante ne parli dopo due pagine è un altro poco importante dico due righe è un altro
Non ne parlo per nulla questa è la interpretazione
Allora cimiteri il normale deve rendere evidenti i criteri dell'interpretazione i l'unico modo per renderlo più evidenti e quelli contrapporre altre interpretazioni lo stesso manuale più di trovare il modo di difficile farlo
Ma di rendere l'Inca canto all'interpretazione per il premio è che l'autore scegliere
Un'altra interpretazione o altri due interpretazioni allora a questo punto lo studente diventa consapevole
Che la storia eh interpretazione re la storia oggettiva
Quell'ingrato che l'attore integrazione scelta e che ieri chiamato pure la responsabilità quindi a questo punto non c'è più fattori imbonimenti la storia può essere la ricostruzione può essere parziale dichiaratamente può rivendicare la propria attività e non è un e non è una truffa
E costruisce invece consapevolezza critica dicevo prima parlando prima con con compreso Sabbatucci
Capita continuamente facendo gli esami
In corso di laurea in storia
Chiede residenti ma cioè per l'esame precedente no quello che hai fatto un mese fa Chirivì rieletto
Ho letto uno sulla riforma uno sulla strada da Franca ma gli autori
Nonostante lo si ricorda questo
E e indicativo non perché dalle perché uno ecco la storia Francia all'idea di averti sapeva stare davanti e non di aver letto l'interpretazione un'interpretazione data dalla Francia
Manca proprio questa consapevolezza e questo se ecco una storia un ultimo anno che desse questa consapevolezza farebbe fare un salto culturale
Enorme questo sì davvero positivo se no però i rischi se questo non si riesce a conquistare quote modo tutti i rischi che è un fra virgolette Pannella denunciava mi pare invece ci sono tutti e molto e molto pesante
Un altro un ultimo un altro quanto quanto tempo rubato già superato immagino qualche va be allora
Un altro un altro aspetto
Quello che dicevo prima
Lei con un un evocò solo dicevo demagogia
Demagogia è aver fatto una scelta così vogliamo anche giusta del in cui con questi tempi dire dall'anno prossimo
Lo stipite son cambiati i programmi perché abbia papiri del
è una cosa impossibile
Che genera disordine causa è il come analoga da questo punto di vista in quella alla città di aver abolito da un giorno all'altro gli esami di riparazione
Senza aver preparato con il le scene le le cose importanti le svolte importanti detenuto debordante l'intera scuola vanno costruite ciò dietro
Presso sono sono fatti di immagine che politicamente danno possono dare una buona immagine
A chi la attua ma in realtà generano il caos sono ingestibili come si faranno i in tre mesi i nuovi manuali fondati su una diversa periti d'azione dello Stato soltanto di ritagliare
Si apre attacchiamo le ultime certe pagine di un di un manuale al al albume precedente cioè beh evidentemente non è questa estate di ristrutturare è impossibile in due vuol dire che però per un certo numero di anni
La storia della tagliata male
Se non è costruita a Roma
Ma dicevo Prodi demagogia
L'aspetto che a metà gravissimo e gravemente demagogico e quello della vera applicato questo stesso criterio l'ultimo anno si fa e novecento anche alla scuola media in parte addirittura elementare perché perché questa brevissima perché indica la mancanza assoluta di qualsiasi riflessione sul ruolo definitivamente la storie in un in una prospettiva discorso pedagogico mi pare che la la signora prima l'aveva un po'no evocato questa qua
E che ecco per Tare i manuali
Ed è una cosa che mi ha sempre mi è sempre molto colpito
E non agli storie che abbiamo questa struttura
Seguite il manuale di liceo che una sintesi della storiografia
Università storica sul universitario per una sintetica
In manuale delle medie è un riassunto una sintesi dei manuali vince
Le parti dei libri della scuola elementare per sono una sintesi del del del manuale delle mine va be'uguali precisi
Mentre gli interventi il manuale per il liceo eh
Giustamente la sintesi tra storiografia adulta
Dov'è la considerazione
Perché la funzione che la la c'è una Psicologia un atteggiamento una una capacità di apprendere di apprendere certe cose non alte di essere aiutati nella propria crescita per i ragazzi delle medie o non parliamo quel bambino elementari che interessa tutta diversa
Quella storia che è giusto offrire
Al ragazzo delle dei medi superiori in quel modo ma offerta nello stesso modo in pillole per di più quindi Ingo trattamenti comprensibile perché più si riassume meno comprensibile alla Grazia Neri non ci dice niente non lo aiutano l'OPA cresce dice tutto reso non entro
Segnalo soltanto il problema c'è tutto un enorme problema per quale può essere la funzione del rapporto con il passato questa la storia
E in nella formazione della personalità di un ragazzo
Nelle medie ed elementari
Come potevo una storia fatta in questa ma pensabile ecco
Perché nelle elementari prevede che un qua a abitudine a costituisca Colo Colo scuole militari con i bambini quanta importanza quanto fascino abbia preistoria
Mentre poi c'è la preistoria tutti bambini se la ricorda il resto lo si ricorda finché perché perché la preistoria evidentemente c'è c'è una capacità di caricare di elementi diciamo mitici se volete fra virgolette questa per cui ci si c'è un modo di riconoscersi davvero del e quindi qual è la cosa che aiuta il bambino a crescere
Venti riassuntino il riassuntino della store vada a raccontare un bambino al padre il centrosinistra
Ma in gran parte anche per un ragazzo delle medie nessuno non vado oltre su questo tema sono ho evocato ho evocato un problema che come e di grande di grande di grande importanza
E
Vorrei ecco chiudere su un ultimo
L'osservazione è sola
In una lettera del decreto
E qui nessuno ci sia molto l'articolo quattro
Dice
Nelle scuole e istituti di cui uno commi come articolo due trecce tutte comprese le le elementari no complementi etica
I programmi dovranno contemperare l'esigenza di formare di fornire un quadro storico generale con l'esigenza di riservare
Alla programmazione didattica il compito di indicare attenzione ai fini di un adeguato approfondimento tematiche particolari giudicati di interesse rilevante dagli organi collegiali e dagli stessi insegnanti
è superato
No
Accelerazione diverso
Beh insomma se se è superato me ne rallegro se io questo questo testo questo testo avevo qui si dice che ci sono gli organi collegiali
Mario il collegio dei docenti vuol dire che sceglie degli argomenti di interesse rilevante
Oppure possono essere anche i singoli ma il collega in linea di massima collegio di gente che sceglie qual è l'argomento rilevante
E dice al progresso alla quale l'argomento rilevante cui deve approfondire
Abbiamo abolito la libertà di insegnamento
Perché abbiamo detto prima che l'interpretazione il cuore di integrazione storica eh
Lo sceglierà qual è l'argomento rilevante
A maggioranza si decide
Se i colleghi decente ICI decorre rilevante di questa è un aspetto che Walter è molto va molto al di là ovviamente il disco portando pane e
Un aspetto centrale del discorso invece dell'autonomia scolastica di cui non discutiamo qui ma insomma è un punto fondamentale che mi pare opportuno però richiamare anche parlandone parlandone in questa sede grazie
Per lei
Data la
Crudele e la crudeltà del tempo a disposizione
Diamo subito la parola all'ultimo degli interventi programmati per questi per questa nostra iniziativa per l'età Donato d'emblée il quale
Dovrà per prima cosa come ha preannunciato fare delle precisazioni dice che il titolo stesso del suo intervento prego
Ma più che il titolo si tratta proprio di una prospettiva di intervento
Io intanto sono molto felice di questo convegno e di interventi che il convegno stesso si tenga nella sede in questa sede dove c'è un esempio emblematico
Direi proprio importantissimo di archivio sonoro e audiovisivo sono stato fra i primi a teorizzare l'importanza archivistica delle fonti audiovisive sin dal mille novecentosettantasei
E quindi mi sembra molto importante che si mettano sullo stesso piano tutte le tipologie di fonti
Da quelle tradizionali archivistiche a quelle del modernissimi della tecnologia
E anche le fonti del mondo antico oggi parliamo di mondo contemporaneo quindi non è il caso di soffermarci su questo però basta avervi accennato perché il problema delle fonti è un problema globale che attraversa tutta la storia
Mi sono chiesto quale potesse essere l'apporto della mia esperienza a un convegno sulla storia contemporanea
In quanto archivista e in quanto
Docente di materie storiche anche se finalizzate a determinate discipline che però coprono un arco molto più basso che non quello che la storia contemporanea e con la storia degli archivi parto dalle primissime esperienze appunto dalla preistoria e poi dal mondo antico Medioevo tutto il resto fino ai giorni nostri mentre nell'insegnamento universitario di Fonti per la storia dell'architettura
Mi occupo ovviamente di tutte le fonti possibili per la storia dell'architettura dalla città dal Medioevo ai giorni nostri e allora il mio primo pensiero è stato che forse
Il miglior apporto che può dare un archivista
A un problema di insegnamento di Storia contemporanea e quello di mettere subito in chiaro
Che non si vuole entrare
In competizione con gli storici professionali ma si vuole semplicemente offrire una metodologia operativa
Che non è soltanto la metodologia della ricerca storica e quindi di chi fa storia o di chi prepari manuali ma è una metodologia valida per tutti una metodologia operativa che serve
Direi a tutti i cittadini per muoversi in modo consapevole nel mondo contemporaneo e conoscendo le anche le le origini storiche più o meno lontani nel tempo e vedendo appunto la vita e il mondo contemporaneo come il risultato di un complesso processo
Io sono un genere considerato uno studioso militante per quanto riguarda gli archivi generali beni culturali
E questo perché sento il dovere intellettuale di essere promotore dell'uso e della consapevolezza delle fonti e del nostro patrimonio storico artistico archeologico architettonico librario archivistico demo antropologiche musicale
E questo in tutte le sedi
Anche didatticamente in associazioni culturali che promuovono
Un certo tipo di metodo e di consapevolezza proprio fra i giovani mi riferisco all'età verde
E all'associazione innovazione comunicazione sviluppo X che hanno due riviste nelle quali appunto sono pubblicati questi interventi ricordo fra questo tipo di interventi quelli dei convegni annuali sui macroproblemi del gruppo Aurelio per sei dove ho esposto proprio una concezione didattico formativa sui beni culturali
E gli interventi appunto sono pubblicati sulla rivista avete avverte
A mio avviso sono tutti i beni culturali che in un certo senso sono fonte della storia ci danno la consapevolezza del vissuto
E come responsabile poi del settore didattico educativo dell'Archivio di Stato di Roma ho ho avuto numerosissimi contatti con le scuole e con i loro insegnanti che vengono a visitare appunto questa istituzione
Direi che si può passare oltre questo argomento perché la relazione di Raffaella morì Katie su un'esperienza simile presso l'enciclopedia italiana mie mi sembra più che esauriente quindi se ne potrà se mai riparlare in altra sede
Invece mi sembra appunto che il l'occasione che ci è data e quella di ribadire come insegnare il metodo della ricerca delle fonti e il significato
Delle fonti stesse e quindi della possibilità di verifica sia fondamentale sin dai libri di testo io questo chiederei la presenza sempre più completa di una discorso chiarificatore di metodo
Di verifiche incrociate non solo di quello che viene insegnato nei manuali per non restare appunto ai tradizionali ipse dixit non solo di quello che viene detto dei docenti ma anche di ciò che ci viene propinato quotidianamente dai mass media dai mezzi di informazione e comunicazione di massa dal quarto quinto potere e perché no dai politici
L'archivio in questo senso acida
La possibilità di verificare sul campo sul territorio quello che è accaduto
Ieri nella specificità dei Proust minuti fatti quotidiani della vita degli individui a livello proprio personale a volte e direi antico discorso volendo
Della carta in scala uno a uno la mappa dell'impero degli archivi sono questo sostanzialmente
Ci danno
La storia non al cento per cento ma all'ottanta per cento almeno c'è una battuta che è uscita in questi giorni sui giornali rispetto a un caso archivistico che ha suscitato molte problematiche che ci ha dato molto da pensare anche da un punto di vista
Politico cioè quello del ritrovamento di un archivio del ministero degli Interni no che era andato nascosto bene in un vignettista Bucchi a sott'affatto una vignetta le grandi opere la storia d'Italia in duecentosessantacinque faldoni
Gli archivi sono la storia d'Italia in duecentosessantacinque milioni di faldoni forse
Bene la storia si è costituita come scienza attraverso l'uso rigoroso delle fonti
La critica dei documenti e la ricerca della comprensione dei fatti
E in questo quadro ci si chiede sovente quale il ruolo dell'archivista quale debba essere il suo rapporto con lo storico alcol fare storia e se egli stesso in qualche modo debba essere storico per essere un buon archivista
è una vecchia querelle che ha suscitato molti dibattiti anche dentro e fuori la professione ricordo in particolare che i teorici più rigoristi dell'archivistica
Quelli che vedono la scientificità della nostra disciplina
Nel mantenersi strettamente all'oggetto specifico della stessa che sono i complessi documentari nei loro aspetti istituti istituzionali e autorizzativi bene questi teorici rigorosi rivendicano l'assoluta autonomia dell'archivista
Che utilizza le conoscenze storiche
Ma non ha bisogno di essere egli stesso storico di professione
Anzi qualcuno anche ribaltato questa domanda se l'archivista debba essere storico in quella ma lo storico dovrebbe essere anche archivista
Lasciando a altra sede la soluzione di questi problemi sulle quali sui quali tra l'altro mi sono soffermato anche nel mio manuale sulla teoria artistica contemporanea negli ultimi quarant'anni
Dirò solo che il primo compito di un archivista mi sembra debba essere quello del dovere della conservazione rigorosa delle fonti nell'ordine dato desse da chi ne produsse
E di garantire un efficiente controllo della complessità di queste fonti cioè la capacità di trovare e anche questo
è un qualcosa che deve essere insegnato ai giovani il metodo per trovare non occorre sapere tutto ma è necessario sapere dove trovare di volta in volta quello che ci interessa
E quindi è anche necessario far capire che ogni archivio ha un suo paradigma che va compreso e rispettato per poter utilizzare al meglio le singole unità documentarie che lo compongono e poi le informazioni che vengono da questi documento
Infatti sono gli archivi a rendere possibile la visione di ogni aspetto particolare nella storia che nei manuali per necessità e livellata e a volte perde anche spessori e colori dimensioni
Tutti i tipi di storia sono possibili attraverso le fonti d'archivio la sfera sociale delle donne degli emarginati dei gruppi culturali o etnici della sanità della malattia dell'educazione dello sport della scarsità e dell'abbondanza dei comportamenti e delle mentalità
Dei rapporti interpersonali e poi anche delle singole discipline dell'architettura dell'urbanistica della medicina della musica della letteratura e quant'altro
Tutto ciò richiede però fra l'altro una grande sensibilità e una notevole apertura culturale nella selezione del materiale da conservare permanentemente
Il cosiddetto scarto archivistico che il momento negativo della selezione
Rischia se non svincolato da preconcetti tipologie scuole del presente i detta o di depauperare irreversibilmente la memoria storica già stamattina
Il dottor onde Inés accennava
Quindi sembra di cogliere un importante contributo che può essere dato proprio dagli storici e dagli insegnanti di storia alla conservazione
Più si chiede documentazione gli archivi correnti
Agli archivi deposito delle amministrazioni e degli enti e più sarà possibile conservare per il futuro
Occorre cioè far capire sempre meglio le necessità della ricerca anche a livello di uffici
E questo io l'ho visto anche insegnando appunto le fonti per la storia d'architettura
Quando
Noi mandiamo i giovani studenti universitari in giro per gli uffici correnti non soltanto negli archivi storici per esempio al catasto ad esempio negli uffici comunali dove si rilasciano le licenze edilizie
E negli archivi degli ordini professionali delle società di costruzioni degli Istituti autonomi case popolari
Sono esempi fra i tanti che si potrebbero fare e che portano spesso a verificare quanto sia difficile nonostante la legge archivistica
Praticamente metta a disposizione di tutti le fonti a meno che non ci sia una precisa dichiarazione di riservatezza della politica interna o forestale dello Stato quanto invece sia difficile
Il rapporto con le fonti specialmente contemporanee
Quindi nell'insegnamento della storia e anche di quella contemporanea la pratica delle ricerche d'archivio permette di attualizzare la conoscenza
Presentando la da un lato come work in progress dall'altro come non dogmatica è stabilita una volta per tutte ma perfettibile e ripensare abbina da ogni persona
La moderna tecnica di insegnamento mediante quelli che si definiscono i team Teaching o il Teaching
Gruppi quindi di persone di esperti che dialogano con gli studenti su un problema
Consente di abituare al dibattito e al contraddittorio e di sperimentare insieme l'organizzazione di una ricerca il confronto dei testi dei documenti il formarsi di scena visto
Pete una ricerca d'archivio che appunto
Mette in contatto i giovani con le persistente della storia passata i documenti sono una persistenza di storie hanno fatto parte della storia oltre che aver fatto storia e quindi capire che ci sono ancora fra noi i documenti come i monumenti e non a caso in passato si chiamavano monumenti anche i documenti perché fatti Press per far ricordare questo rapporto dei giovani con i documenti con i monumenti mi mette in rapporto con quello che ancora della storia presente fra noi
E da questa dialettica deriva la verificazione o la falsificazione di quanto si trova esposto nei manuali e nei testi a stampa ingenti
Insomma la problematicità il primo fondamento della ricerca dalla verità che peraltro come sappiamo non è mai assoluta
Qui il discorso si farebbe lungo ma io vorrei soltanto così accennare ancora alla problematica particolare
Cinque minuti che molto breve molto particolare della produzione dell'archivista
Il quale e sempre dibattuto
Fra più problemi da un lato quello della richiesta dell'utenza quindi l'uso delle fonti ma anche il consumo del di documentazione
Dall'altro la selezione dei documenti da conservare attraverso l'opera di vigilanza in archivi statali fatta appunto dagli archivisti di di Stato
E di e vigilanza anche sugli archivi
Degli enti pubblici e dei privati fatta dagli archivisti delle sovrintendenze
Archivistiche
E d'altro lato il compito quindi indilazionabile di mantenere l'organicità
Dei complessi archivistici che si conservano perché solo attraverso questa organicità originaria sì mantiene il discorso di comprensione dell'archivio
Non posso dilungarmi su questo problema teorico ricorderò soltanto che Enia è una mia la mia tesi
Sulla organizzazione degli archivi è quella che l'archivio
E in fondo un testo che valletto semiotica mente quindi con l'incrocio anche di tutte le discipline possibili e immaginabili per l'interpretazione di questo testo
Ma noi intanto lo dobbiamo mantenere nella sua sintassi originale noi artisti e quindi renderne poi possibile le diverse letture letture che vorrei sottolineare noi non dobbiamo precostituire noi archivisti
Perché tutti i ricercatori devono essere liberi di fare la storia
Che vogliono la storia che interpretano con la storia che riescano a ricavare dalle pronti
è un principio che è stato brillantemente esposto molti anni fa taglio Poldo Cassese quello della a valuta attività dell'archivista Cassese
Riprendeva una teorizzazione deve Eliana in questo senso e poi gramsciana e Grancia la mente parlava di blocco storico delle fonti con gli avvenimenti
Da qui io portato avanti un certo discorso per dire che poi in fondo si tratta per questo blocco storico di un classico triangolo semiotico
Quindi compito dell'archivista
Secondo me è quello di tesaurizzare la memoria documentaria
Sublime Lando quelle che sono state carte di amministrazione registratore in bene culturale
Una frase del semiologo russo lotto ma la mi sta molto a cuore infatti l'ho messa alla fine del mio manuale di teoria archivistica contemporanee
Ed è quella secondo cui la storia intellettuale dell'umanità può essere considerata una lunga lotta per la memoria e siccome appunto
Gli archivi sono memoria di fatto e di fatti direi che questa frase poi può essere riletta ori detta nel senso che la storia intellettuale dell'umanità può essere considerata anche una lotta per l'archivio come memoria scritta della società organizzato solo due parole per quanto riguarda il problema dell'insegnamento
In facoltà di architettura e quindi anche delle problematiche contemporanee storiche facoltà di architettura dove negli ultimi vent'anni quasi in tutte le discipline sia quelle tre impropriamente tradizionali
Storiche che quelle tecniche progettuali tecnologiche sottolineano di essere fondate sostanzialmente sulla storia salvo poi a vedere quale tipo di storia
E al tempo stesso i facoltà di architettura che approfondita la concezione dell'architettura come fatto culturale strettamente connesso al contesto storico sociale
Da qui discende il sempre più frequente ricorso alle fonti la ricerca delle molteplici motivazioni
Sottesi alla trasformazione dello spazio costruito dell'organizzazione urbanistico architettonica della città e del territorio come prodotto complesso
Non solo morfologico ma concettuale ideologico filosofico economico artistico funzionale e in ultima analisi politico nel senso più pieno del termine
Anche Storia dell'architettura si pone così un discorso di metodo storico e di metodologia della ricerca che valido poi per tutta l'architettura e l'urbanistica e anche in particolare nella progettualità in ambito urbano e territoriale
Naturale corollario di questo discorso è quello dell'utilizzo della storia e quindi delle fonti in architettura
Una conoscenza storica che non è solo conoscenza di uno spazio fisico ma che deve aiutare la comprensione dei fenomeni di continuità e discontinuità nell'evoluzione dell'ambiente nel quale sul quale operiamo e che abitiamo
Il la controparte di questo discorso ritorna di nuovo sul problema della storia contemporanea in poi accaduto nel commentario mezzo minuto anche e è quello proprio detto in due parole della necessità che sia sottolineato più ampiamente anche nei manuali
Al di là di tutti i discorsi sugli avvenimenti e personaggi della storia anche un discorso di spazio costruito cioè di architetture di urbanistica che un discorso ambientale che è un vero discorso
Direi e di grande importanza perché anche lo spazio costruito è legato strettamente alla storia
Di cui appunto andiamo a trattare un esempio fra tutti non soli importanza che io sottolineerei e in ogni in ogni corso di storia nel non nel momento in cui si viene a parlare di certi momenti della mausoleo in memoria delle CdA delle forze delle Fosse Ardeatine
E che segna direi in modo dirompente l'inizio del moderno linguaggio architettonico del linguaggio architettonico antiretorico
Credo che con questo esempio che dovrebbe essere presente a mio avviso in tutti il i testi scolastici potrei concludere il mio contributo odierno grazie
Bene grazie Donato e adesso siccome abbiamo ancora forse qualche minuto Gabriella
Che
Cioè tipo dieci minuti che abbiamo datemene
Siccome corso una una campagna giovedì di telefonate eccetera prova poco devono deve essere allestita la falla per farlo no no no questo lo preciso perché non è una quindi potrà e chiama ecco no io vi chiedo di nutriamo sapere che abbiamo dieci mila dieci minuti ero ospitare i ma
Punto quattro ti ringraziamo di questa disponibilità
Perché come sempre poi dovette nostre iniziative punto Pozzilli segnala contingentare i tempi fin dall'inizio l'abbiamo forse perché in ritardo ma comunque
Sì in questi dieci minuti facciamo dei brevissimi interventi sempre che vi sia qualcuno che vi bollettari di replica di dibattito conclusivo molto rapidi di tre minuti l'uno ecco dico tre interventi di tre minuti
Potrebbero Forche che tu ritieni Crovari posto
No devono essere né io
No nessuna chiesto prima di te
Come
Prego professor Sabbatucci dai
Da stamattina che Dio me ne devo andare sono sempre qua adesso vado via davvero
La per difendere appunto i manuali non il mio manuale è un i manuali come categoria
Ho paura che alcune critiche che vengono rivolte manuali
Abbiano presente dei vecchi manuali
Quelli dell'ultima generazione beh insomma un po'di discorso critico si cerca di farlo
Un po'di tagli diciamo così innovativa innovativi ormai non lo non lo sono più o dire quando si parla di spazi costruiti di monumenti valide libri rimosse sono stati tradotti in Italia
Ormai da vent'anni e passa e qualche cosa non molto qualche cosa nei manuali è passato non mi non dobbiamo pensare al Silva quando perdiamo di manuale che poi a suo tempo avrà avuto anche la sua la suora i suoi meriti non lo so
Ma voglio rispondere soprattutto sempre in difesa di manuali di manualistica alcune cose che ha detto e scritto diverse che in parte io condivido in parte no condivido per esempio il discorso sulla necessità disfare manovali diversi a seconda delle diverse fasce di età fare un riassunto di un manuale per le superiori fanno manuale per le medie una un'operazione priva di senso
Che infatti non si dovrebbe fare
Condivido meno alla sua proposta di
Che gli autori di manuali dichiarino il loro punto di vista Lalli il loro schieramento mi sembra la richiesta che è stata fatta
Ai giornalisti televisivi agli ancor meno in
Ma neanche io non devo dichiarare niente io devo scrive pro produrre il quello che io faccio altri condivideranno le respingerà il fatto di dirlo prima come la stabilità le nautiche comincio dicendo noi ci ispiriamo a liberarla interpretazione gramsciana della storia d'Italia
Volevo rispondere chi se ne frega e fatemi vedere quello che sapete fare e io poi vedrò se questa cosa mi mi piace o meno dire in anticipo
A che cosa ci si ispirerà quale metodo si intende seguire secondo me in questo tipo di cose in questo di quasi in un saggio invece sì in un saggio specifico è anche giusto farlo posto che si voglia fare
Non credo
Che è vero che la storiografia italiana è stata spesso una storiografia molto politicizzata partitici Zatta
Che a volte anche storiografia di regime non penso che questo sia applicabile anche che si sia trasferito diciamo così meccanicamente le manuali se non nel senso in cui manuali riflettono fatalmente il senso comune la alle tendenze prevalenti di una di una fase
Se si
Il
Manuale debba per quanto possibile problema attizzare l'esposizione
Questo è giusto e sacrosanto si cerca per quanto si può di farlo
Non lo si può fare oltre un certo
Limiti perché non dobbiamo dimenticare il destinatario del manuale
Che uno studente spesso poco attrezzato e a volte addirittura digiuno di certe cose se li si dà un'esposizione tutta la problematica si rischia di disorientati manuale non bisogna chiedere al normale ciò che un manuale non può dar manuale un manuale con tutto ciò che di limitativo e anche di negativo a questa questo su questo strumento si può attutire ecco la sua manualità nel senso deteriore del del termine fermandosi in qualche punto in qualche momento speci Fitto laddove c'è stato un dibattito che si può chiaramente raccontare perché non sempre chi di Baldissero gravi sono facili da da riassumere e lì fare fare una una pausa e anziché procedere nella relazione dire ecco su questo punto la si può vedere in questo o la si può vedere in questa trovando però bisogna è una cosa che bisogna farla così fondendo do un po'il tutto dentro una narrazione altrimenti rischia di diventare di difficile utilizzabilità
Torno a ripetere e concludo questo lavoro questo tentativo di insegnare restano in modo critico
Si può fare anche in altri modi non bisogna chiedere tutto manuale intanto facendo leggere i testi laddove ci sono delle antologie ci sono anch'c'è anche la possibilità di fare delle fotocopie di dare da leggere ai ragazzi dei testi o dei documenti o qualche di cosa ma soprattutto soprattutto ripeto
Questa è una compito che spetta all'insegna insegnante in questa in questo momento dell'insegnamento diventa centrale
Come in tutti gli altri del resto ma soprattutto in questo cioè la
Comunicazione della storia come un processo critico in fieri e non scritto una volta per tutte è una cosa che solo l'insegnante può comunica
Grazie sono altri Tecoppa
Molto brevemente due corse due riflessioni una riguarda la formazione degli insegnanti ecco mi sembra un punto molto importante e deve sviluppare in altre direzioni si parlerà si parla di scuole di specializzazione per la formazione
Iniziale ecco il rapporto conoscente che siano che non sono scelte storiche ma anche se hanno delle valenze di questo tipo economia diritto mi sembra fondamentale credo particolarmente per il Novecento perché una delle nostre grosse difficoltà in quei si parla di globalizzazione dell'economia mercato comune ISMETT cercherà ma occorre dare strumenti di conoscenza all'insegnante però tutto le osservazioni che sono state fatte a proposito degli archivi dell'importanza degli archivi mi fa anche pensare un'altra cosa che sia a livello di formazione iniziale si anche di aggiornamento in qualche modo gli archivi dovrebbero essere coinvolti da questo punto di vista tratto c'è una direttiva del ministero che riguarda l'aggiornamento proprio rispetto alla questione metodo nuova questione diciamo metodologica
Con gli insegnanti che vengono da lettere che vengono da filosofia spesso non hanno un'esperienza di ricerca quindi questo discorso che vi facciamo sull'importanza delle fonti banche riportato secondo me a questo livello cioè contare degli strumenti perché perché è vero che ci l'identificazione di Storia e storiografia per cui si pensa che il manuale sia la storia ecco e i ragazzi ma spesso e sono gli stessi insegnanti che non arrivano non dico sempre ma a sviluppare questo discorso che è fondamentale per tutti per i disturbi Cicala una seconda osservazione son d'accordo che è una forzatura e secondo me arrivare alla la la ampliamento del Novecento nelle elementari e nelle medie tra l'altro il programma di prima media di storia diventa ingestibile dalla prestò Oria alla metà del quattordicesimo secolo non so come lo governeranno gli insegnanti ecco se anche Vasari pare magistrale si pensa che più o meno spariscono cui sono solo un po'quinquennali Zaccheo ormai cioè voti istituti su quinquennali dati
Cioè c'è il rischio di ideologie del Novecento ecco io sono d'accordo sull'introduzione del Novecento ma non possiamo vedere tutta la storia in funzione del Novecento come lo possiamo vedere i periodi precedenti interpretati poi alla luce di categorie qual ricordo anche del Novecento e l'osservazione riguarda la questione dei contenuti ecco io credo che sereno per quanto penso io sarebbe stato utile insieme alla periodizzazione individuare dei nuclei di contenuti essenziali ma lì da indicare programmaticamente agli insegnanti è vero che è giusto salvaguardare una flessibilità ecco io credo che forse un po'la logica del testo della direttiva del ministro che parla di quadro storico generale poi di tematiche e di approfondimenti con tematiche sia legato all'idea che in parte anche quella dell'autonomia didattica poi per l'autonomia delle scuole della flessibilità ecco va io credo che vada vada coniugata flessibilità ma anche una
Cerca prescrittività per esempio quali sono i traguardi livelli di apprendimento dei contenuti credo che questo anche in funzione del valore legale del titolo di studio per esempio con degli esami finali sia un elemento che non può essere ignorato
Ci sono altri interventi
Ecco brevissimamente volevo aggiungere a quanto detto anche in vista delle considerazioni appena fatte che e importante sensibilizzare i giovani cittadina domani di cittadini insomma che hanno diritti e doveri alla al fatto che ci sono diritti archivistici per i cittadini
è importante sapere che si può andare negli archivi che si può andare liberamente negli occhi questo un'affermazione che rientra pienamente in un discorso di storia contemporanea qualunque sia la partizione che vogliamo dare la sto la contemporanea perché anche partendo dal Settecento ricordo che e con la Rivoluzione francese che fu sancito in una nella Costituzione proprio sull'archivio del del parlamento francese fu sancita per la prima volta l'invito la la l'accessibilità degli archivi benché fu definita questa cosa proprio la Dichiarazione dei diritti archivistici dei cittadini ecco questo mi sembra importante
La professoressa Nick prego una una soltanto una battuta per una precisazione perché in realtà il discorso che ha stato professor Sabbatucci è molto importante che richiederebbe credo un convegno discuterne come si scrive un manuale per questo è
Non lo affronta nodi fa è il problema che ha è il problema prende posto e che e che lo punto richiederebbe un convegno io quello che la la mia preoccupazione al di là del come si può fare
E e quella di porre come facciamo al centro della vita lesione nell'ultimo anno dei delle scuole superiori la conquista della consapevolezza che la storia interpretazione questo mi mi preme adesso poi come si possa fare io ho buttato lì un'idea qua all'intera provocazione evidentemente no
Ma è che non è evidentemente racconti dicevo dichiara di Milton non è certo quello di è nota io faccio il padre che lanciano anche perché erano studenti ci faceva fare gramsciana perché che non ci dice nulla quaestio ma il trovare il modo di esplicitare i criteri che di oltre almeno in alcuni momenti tripli son seguiti
Rendendo evidente la la possibilità di avere altri tipi di questo è un modo però per raggiungere uno scopo possono esserci modi molto migliori potrebbe per ragionarci a lungo e a fondo ma importante di con le procure di conquistare la corte volete che spaventa preparazione e temo io sono perfettamente d'accordo che questo compito agli insegnanti ma temo che insegnanti non siano di asciutto inventa preparati perché in in gran parte da l'università non li ha preparati e sempre meno libertà le le le le mie venti di lavoro nell'università compreso che studiano storie che gran parte di questi non non hanno questa consapevolezza e quindi Oriente per compra la una grave dell'università non far ma insomma questo è un problema e quindi io credo che anche appunto chi fa un manuale deve in qualche modo per cercare di aiutare insomma ecco l'insegnante ad a conquistare questa consapevolezza letteralmente
Prego
Ripetersi sarà Paola Sanguinetti mi son trovato a fare una ricerca di archivi volevo riallacciarmi al discorso appunto di consapevolezza che tutti i cittadini possono accedere archi ma alcuni archi come quelli storici della Resistenza come gli archivi di partito con Mary Gramsci eccetera sono accessi i medici non certo punto cioè essi che riesce ad accedere alcuni documenti ad altri più difficilmente ad altri per niente cioè io penso che quella mostra che è stata fatta per esempio sulla sulla Treccani è un metodo didattico io sono insegnante molto utile perché proprio facendo toccare emotivamente ai ragazzi si può suscitare interessa i documenti e anche i ricordi che come diceva intanto quelli architettonici come testimonianza di una culture di un'espressione di una cultura di un po'calma anche quelli proprio storici tipo via Tasso per fare i posti dove sono successe delle cose ecco però se queste cose sono gestite dai privati per esempio ho avuto occasione per potere documentare questo lavoro che ho fatto di cercare delle fotografie teoriche gestite da fotografi privati i quali chiedono tantissimi soldi per poter le mostra allora bisognerebbe prima di scrivere manuali che tutti coloro che si interessano di storia potessero promuovere una dei musei
In questi hanno raccolti tutti questi documenti a disposizione della della scuola DDT degli studiosi altrimenti rimane sempre l'qualcosa di parziale di gestito politicamente anche all'interno del quale quindi se ha ragione Pannella
Va bene adesso vuol chiudere noi forse dei lavori della anello io non volevo concludere i lavori concluderà a Luigi Londei io volevo fare solo una battuta abbiamo sentito prima va Vallauri ricche nei
I in Francia sì fonde in un certo senso leggenda crittazione civica con l'insegnamento nella storia contemporanea quindi si danno delle informazioni
Ai agli studenti come funziona il sistema fiscale ecco io a quel punto mi sono messa le mani nei capelli ho pensato pensate voi se noi dissi mo'darle informazioni ai nostri studenti e su come funziona il sistema fiscale in Italia ecco forse la chiarezza diciamo così da ordinamento francese questo lo consente io mi asterrei però più alle informazioni siccome funziona il sistema per il calendario perché penso che neppure neppure un funzionario del del ministero del Finanze sarebbe in grado di darci informazioni su come su tutto il sistema restare invariato solo una battuta scusate
Va beh sarebbe una storia più critica ma più comperò il Consiglio più articolata però insomma verrebbe forse no anzi Vercelli nel caso del sistema fiscale più lo storico nel caso il sistema fiscale italiano sarei è molto utile perché che contro le variazioni che ha perbene comunque art arte scherzi chiudiamo i nostri lavori di oggi grazie a tutti gli intervenuti
E credo che poi in questi problemi avranno modo di essere ripresi in future iniziative ecco io sono rimasto sempre con questo punto con la curiosità personale che sabato ci sono in parte soddisfatto su come si fa un manuale Cattaneo ecco grazie e e allora arrivederci a tutti e grazie ancora