1^ Conferenza Nazionale del volontariato operante nell'ambito della giustizia

Saluto signor ministro di grazia e giustizia direttore del Dipartimento amministrazione anziani unitamente a tutti
Illustri ospiti che hanno voluto onorare questa serata euro logicamente il dovere di dare il benvenuto
A questo convegno e a tutti coloro che sono intervenuti in particolare ai volontari che ne sono il cuore il motivo
E la speranza
Dicendo a nome dei dei miei colleghi io il nome degli operatori di Rebibbia Nuovo complesso a nome dei detenuti a nome delle detenute
Che questa sera abbiamo il piacere di avere tra di noi per le quali vi ringrazio ringraziamo di nuovo il presidente coi lo perché ha dato una dimostrazione veramente di una simpatica apertura
E a nome di tutti quindi io desidero dare un saluto vivissimo quindi tutti benvenuti ospiti illustrissimi de augurare buon lavoro perché sappiamo benissimo che un convegno
è impegnativo importante non non ho testimoniato la presenza i soci voi questa sera qui lo si merita la presenza ancora nel nelle giornate successive che poi avranno luogo alla Domus Pacis domani e dopodomani
Il diavolo di nuovo lavoro e lascio la parola
Al signor Tavazzi al dottor Ravazzola che
Si è è che vi presenterà la l'organizzazione del turno
Signor ministro
Cortesi rappresentanti del Presidente della Repubblica
A cui va nella fase preparatoria del convegno
Un nostro particolare grazie per come ha voluto seguirci nella fase
Preparatoria dei nostri lavori
Onorevoli parlamentari cortesi autorità civili militari religiose
Signore e signori rappresentanti delle case circondariali femminili e maschili amici volontari
Siate i benvenuti all'apertura della prima Conferenza nazionale del volontariato operante nell'ambito della giustizia
Conferenza che si apre con la partecipazione di quasi cinquecento delegati appartenenti a centottanta realtà di base
Fra gruppi associazioni movimenti istituzioni coordinamenti singoli operatori pubblici e privati
Conferenza dunque qualificata come si può dedurre dal programma da numerosi patrocini di altissimo livello
E si decidevano esprimervi la loro gratitudine
Per l'atto di concreta presenza solidale partecipazione a questo atteso evento nella singolare ed emblematiche istituzione della casa circondariale di Rebibbia Nuovo complesso
Che dal direttore ai suoi collaboratori ed ospiti hanno voluto assicurarci un efficiente e cordiale organizzata accoglienza di cui tutti voi siete stasera gioiosi testimoni
A nessuno di noi sfugge signor ministro
Che la sua presenza qui
Il consentirci di ascoltare in diretta i suoi orientamenti programmatici su quello che noi chiamiamo pianeta carcere proprio per sottolineare la poliedricità e complicità dei suoi problemi
Il desiderio da lei ripetutamente espresso di poter incontrare i rappresentanti democraticamente eletti dalle iniziative promosse dalla società civile
Costituisce la migliore testimonianza dell'importanza prioritaria che l'attribuisce al futuro rapporto fra istituzioni dipendenti dal suo ministero e movimenti di volontariato
Fra Carcere e Territorio e alla nascita di collegamenti territoriale a livello regionale e nazionale fra le nostre associazioni se poi si troviamo la sua venuta nelle emergenze nazionali ed internazionali
Che caratterizzano drammaticamente proprio in questi giorni i suoi impegni istituzionali ancor più evidente ci appare a sua attenti K anticipazione alle nostre crescenti preoccupazioni come operatori volontari nell'ambito della giustizia
Pensiamo di restituirle simbolicamente tanta attenzione sintetizzando le la storia della nostra iniziativa
Che si pare costituisca un'esperienza riuscita di controtendenza rispetto a quei fenomeni conflittualità
Di mancanza di dialogo di violenza verbale gratuita di reciproche incomprensioni che l'ha ripetutamente denunciato in questi giorni
Invitando tutte le parti a ritirarsi dallo sterile protagonismo per assumere ad ogni livello piuttosto un atteggiamento che corrisponda al servizio verso lo Stato e verso il Paese
Due anni fa nella primavera del mille novecentonovantaquattro tre organizzazioni a carattere nazionale
Con matrici culturali ideologiche di storia di tradizione di metodi notevolmente diversificate e precisamente
Il coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario se ha la nuova associazione ora d'aria la Caritas italiana con la collaborazione della Fondazione italiana per il volontariato
Che ha offerto un cordiale terreno di incontro e la sua consulenza scientifica si sono costituiti in un Gruppo promotore per dar vita all'attuale conferenza prevista appunto nell'autunno del mille novecentonovantasei
Ciò al fine di contribuire attraverso l'apporto di tutti gli operatori volontari
Alla fronte o di una serie di problemi che oggi si pongono come nodi da sciogliere per garantire un democratico diffuso contributo della società civile alla gestione della pena
Per raggiungere questo obiettivo pareva evidente la necessità di un cammino di preparazione realizzato dal basso
Coinvolgendo fin dall'inizio mille duecento realtà di base che direttamente o indirettamente operavano nell'ambito della giustizia
Consentendo così la più ampia partecipazione di tutti coloro che fossero interessati ad un percorso di riflessione culturale ed operativa
Poi impegnati come una delle forze di promozione della nostra società della persona umana e della socializzazione del territorio una galassia di venti mila persone che agiscono in questo ambito
Il secondo passo di questo cammino è stato quello di promuovere laddove fosse possibile un primo coordinamento regionale
Delle realtà esistenti perché la riuscita dell'iniziativa a cui abbiamo dato vita non è certo affidata a un'operazione di vertice
Ma piuttosto l'ascolto corale di quanto avviene a livello locale provinciale in una sintesi che ciascuna struttura democraticamente autonomamente promossa a livello regionale può collegare coordinare e rappresentare i primi coordinamenti regionali costituitisi in questo spazio di tempo interverranno già domani in sede di lavori assembleari e il lavoro di gruppo
Al momento della sua costituzione il comitato promotore additava i seguenti problemi che fondono oggi la possibilità di una presenza di carattere non residuale del volontariato nel pianeta carceri primo come confrontare i valori le esperienze e le modalità promosse sino ad oggi ad opera del volontariato
Per elaborare un approfondimento dei temi e delle prassi che consenta lo scambio del patrimonio operativo e culturale e mezzo dai vari gruppi in questi in quest'ultimo decennio di impegno
Come definire l'identità il ruolo e la presenza del volontariato dentro e fuori le istituzioni per evitare il pericolo di fungere da ammortizzatore sociale
Anziché da soggetto che contribuisca ad una nuova progettualità di servizi nel campo della giustizia Terzo come mettere allo studio percorsi di formazione permanente che tendono ad innalzare il comune livello di preparazione dei volontari che ancora oggi e del tutto insufficiente
Quarto come collaborare con tutte le altre forze presenti nel territorio al fine di potenziare i servizi di rete
Che possono consentire la prevenzione delle situazioni che esclusione sociale l'offerta di opportunità per la promozione della persona e il suo successivo inserimento nelle comunità di lavoro
Quinto ed ultimo come superare l'attuale frammentazione delle attività di solidarietà
Per delineare nel rispetto dell'autonomia e dell'originalità dei vari attori una strategia comune di intervento che rimuova gli ostacoli ancora oggi esistenti ad un'autentica iniziativa di recupero dei soggetti che sperimentano per i più diversi motivi il difficile rapporto con le istituzioni penitenziarie
Una strategia Kennedy espressa attraverso rappresentanti democraticamente eletti dalle associazioni del volontariato nella loro piena autonomia
Sarebbe sufficiente signor ministro questa panoramica che non pretende certo vista la fase costituente del nostro cammino che significa oggi
Di essere esordiente rispetto ad un progetto globale di più ampia portata a sollecitarci nell'affrontare con gradualità
Con pazienza commettono quello che abbiano impegnato in questi due anni questa serie di problematiche che caratterizzano la nostra comune esperienza ad oggi
Il dialogo con le istituzioni
Fin qui concentriamo la nostra attenzione stasera grazie al suo intervento rientra in una nuova cultura delle alleanze cioè in un dialogo che non registri tanto la presenza di controparti
Quanto alla condivisione di una responsabilità differenziata per ruoli diversi che a ciascuno di noi sono stati affidati ma comune negli obiettivi del recupero dei soggetti alla piena socialista
La nostra società registro in questo momento tendenze all'aggressività e la violenza del resto non nuove nella sua storia ciascuno di noi si sente impegnato a non cercare l'arresto e l'indifferenza
Ciascuno di noi che pure è venuto qui per scelte personali stasera libere e indipendenti da ogni condizionamento pubblico-privato
Scelte che ha sostenuto con i suoi mezzi finanziari con sacrificio del suo tempo delle sue ferie delle attese della famiglia dinanzi a questa saggezza che non è saggezza orientale ma che alle misure dell'umanità del pianeta si domanda
Quanto io personalmente ho ancora i medi violento
Per non aver dato tutto quello che potevo per convincere l'opinione pubblica gli addetti ai lavori i miei concittadini ad uscire dal loro egoismo dalla separatezza dal rifiuto dell'alterità
Per impegnarsi in un'avventura che potrà essere vincente solo si assumerà la dimensione del coinvolgimento popolare e non quello degli addetti ai lavori per il carcere la Pira sosteneva
Come sindaco indimenticabili di Firenze
E quando un cittadino si pone di fronte all'esame delle sue responsabilità civili come noi vogliamo fare stasera la sua riflessione sterile sia al termine della seduta non esce serenamente inquietato
Noi ci auguriamo che anche attraverso il suo intervento questa inquietudine colta
Frutto della ricerca di una dimensione della pace della giustizia ci accompagni signor ministro in questa serata e tutti gli sviluppi del convegno
Chiederei ora signor ministro
Che sappiamo diviso fra gli impegni della FAO
I problemi del Governo e gli altri suoi impegni istituzionali di volere cortesemente ma immediatamente intervenire per offrirci i suoi orientamenti signori grazie
Prima pensavo di andare al podio poi pensavo di parlare in piedi se mi consentite siamo tra amici preferirei parlare seduto
Preferirei parlare seduto chiedendovi scusa se questo non sarà un discorso ufficiale questo è un invito e un augurio darmi col che va al di là sia delle emergenze che stiamo vivendo in questi giorni
Sia della visione che abbiamo di una giustizia in perenne conflitto con la politica
Per affidarsi nel quadro del vostro discorso due messaggi importantissimi
Due messaggi importantissimi che a mio avviso oltre ai messaggi che specificamente scaturiranno
Da questo
Conferenza sui temi del volontariato hanno un valore profondamente sociale
Voi avete il compito in questo momento di segnalare a tutti noi al Paese
Quelle che sono le reali emergenze della giustizia
Questo Paese da troppo tempo si dibatte e discute una serie di emergenze della giustizia e della politica
Che sono fondamentali che sono interessanti che sono laceranti ma che corrono il rischio di far perdere di vista le altre emergenze della giustizia
La giustizia civile che non funziona ma non è questa la sede per discuterla una giustizia penale che non funzionò che funziona male se non delle grandi emergenze
Una giustizia penitenziaria scusatemi il termine improprio cioè una pena che profondamente in crisi
E di cui noi non ci rendiamo conto perché stiamo continuando a dibattere solo alcune delle emergenze della giustizia
Allora il primo messaggio che io mi affido
Perché vi chiedo di portare avanti e questo di ricordare a tutti noi
Che i problemi della giustizia non sono solo i problemi dello scontro tra giustizia e politica
Non sono solo i problemi della privacy della riservatezza
Non sono solo i problemi di quello che qualcuno definisce le liti dalle procure sono i problemi che ci sono qua dentro Rebibbia sono i problemi che ci sono a San Vittore col direttore generale che ringrazio perché ha cominciato lo sfollamento di San Vittore
Siamo stati tre settimane fa e abbiamo visto una realtà che abbiamo visto coi all'Ucciardone che avevamo visto
Napoli che abbiamo visto da tante parti ecco allora io vi chiedo
Come primo discorso e come primo messaggio
Perché siccome sono convinto che il volontariato e un ponte norme tra la realtà e le istituzioni di far capire al Paese istituzionale che la prima una delle prime fondamentali emergenze della giustizia e quella della pena
Non è soltanto quella che leggiamo tutte le mattine sulle prime pagine dei giornali
E c'è un secondo messaggio che è strettamente correlato al primo
E il messaggio del dialogo
In fondo questa conferenza sul volontariato a un profondissimo significa la prima volta che ci confrontiamo istituzioni e volontariato per capire come possiamo lavorare insieme o ciò che avete moltissime cose da chiederci ciò che non è né abbiamo da chiedere a voi so che vi sono state vi sono delle incomprensioni
So che giustamente voi premette perché diamo delle risposte rapide ma una cosa sta venendo fuori e che mi pare importantissima ed è questo il secondo
Messaggio generale che vi chiedo
Di far capire a tutti noi al Paese istituzionale alla gente ai giornali che i problemi è possibile risolverli dialogando e non sempre soltanto scontrandosi
E non sempre e soltanto dando la colpa all'altro o chiedendo all'altro di fare qualche cosa
Ecco questi sono i due messaggi metodologici di augurio che come ministro della Giustizia ma prima ancora come cittadino vorrei darmi e vengo al tema
Specifico vengo al tema specifico saltando tutto quello che avrei voluto dire come discorso organico e che avrei voluto dire a conclusione o a metà del convegno e che invece sono costretto ad anticipare il relatore presidente ha fatto riferimento all'emergenza no non sono emergenze o meglio sono problemi che si legano tutti insieme
In questi giorni a Roma la FAO discute il tema della fame tema dell'emarginazione
Ditemi voi se non è un tema che si raccorda non solo idealmente ma anche molto concretamente con l'emarginazione
Di cui discutiamo e a cui voi cercate di fare fronte attraverso uno sforzo generoso che troppo spesso deve supplire alle carenze delle istituzioni
In questi giorni se discute voi lo sapete
Altro tipo di polemiche non le chiamerei emergenze legate
Problemi di confronto tra politica e giustizia
La risposta migliore come dicevo prima ed è per quello che
Pur non potendo seguire i lavori mi lascio impegno al direttore generale che ne risponderà nel senso che sarà l'unica dovrà raccogliere poi Voltri input io vi prometto che poi leggeremo insieme gli ho subito una testimonianza è nostro intendimento
Convocare prima della fine dell'anno se per ce la facciamo riconvocare la conferenza tra Stato e regioni che non è stata convocata dal mille novecentonovantaquattro
Proprio per affrontare questo tema
Quindi abbiamo in programma una convocazione di questa conferenza proprio per riprendere e portare avanti il discorso
Del rapporto tra istituzioni Enti locali e volontaria
Allora dicevo scappo non perché abbia delle emergenze ex-capo con rammarico perché preferirei continuare a stare lavorare con voglio imparare da voi anche perché penso che uno dei primi compiti del volontariato
Sia non solo quello di trasmettere all'esterno non solo quello di aiutare o quello di trasmettere all'esterno per insegnare per far capire alla gente la realtà della pena che cosa capita all'interno del pianeta carcere
Ma si è anche quello di trasmettere all'interno del pianeta carcere all'istituzione che deve gestire il carcere quella che è la realtà della gente
E quindi preferirei restare qui e continuare ad ascoltare invece di dovermi dedicare ad altri impegni istituzionali non di emergenza
Ma vado più tranquillo nel momento in cui so che qui c'è gente che dialoga e che lavora seriamente un'emergenza che non viene fuori sulle pagine dei giornali ma che è una delle vere emergente della giustizia
E allora quali le idee che il ministro può cercare di proporvi
E di chiedervi di approfondire l'elencazione dei problemi è già stata fatta molto puntualmente dal presidente
Nella sua introduzione
Era stata fatta altrettanto puntualmente
All'ordine del giorno con cui la sera concludendo un suo convegno precedente elencava una serie di indicazione io vi confesso e ammetto
Che sono in ritardo
Sono in ritardo perché come avrete potuto vedere dei primi cinque mesi delle mio ministero ho dovuto dedicarmi a due cose ad affrontare una serie di emergenza esterna urgente c'è un piano globale per la giustizia e a cercare di conoscere la realtà
Penitenziaria
Vi dico subito che quella realtà l'ho conosciuta poco e male perché come tutti
Anche il ministro andando in giro per rendersi conto di che cos'è la pena ha guardato soltanto in carcere
Perché sono realtà che ci sono si è reso conto di alcune cose si è reso conto che nel pianeta carcere ci sono due facce altrettanto importanti quella DigitPA e di chi ci lavora
Ma non è andato a vedere i centri di servizio sociale perché tutto il tema delle misure alternative infonde un tema che per no inconsciamente non è ancora un tema sentito e concreto ecco dove voi avete un compito enorme
Noi dobbiamo prepararci a fronteggiare e il programma di governo che ci siamo posti e l'indicazione che è già nata
Da quel disegno di legge approvato dalla Camera e via via aumentato da una serie di interventi che propone la filosofia di sostituire alle pene brevi detentive altri tipi di pene
Ma non siamo pronti ad affrontare questa realtà
Ma vogliamo percorrere questa strada vale non solo il disegno di legge Simeoni Saraceni vale anche il disegno di legge che abbiamo proposto noi come governo
Sulla competenza penale del giudice di pace proprio per introdurre il principio di pene diverse dall'appena dette però io stesso in questi cinque mesi andando in giro per rendermi conto di che cosa sia la realtà della pena
Forse non ho nemmeno sentito il bisogno non me ne vogliano i cento il servizio sociale so benissimo che una realtà che opera che opera con molta motivazione con molto sacrificio ma non ho visitato nemmeno un centro di difesa sociale
Cioè ho fatto esattamente quello che fa la gente che quando pensa alla piena presa immediatamente al TAR
Ecco allora che il primo obiettivo che io mi pongo come ministro che nel programma di governo e quello di creare una struttura che abbia la stessa valenza del sistema penitenziario per affrontare le pene alternative al carcere augurandomi che la popolazione penitenziaria possano essere deflazionato in modo tale da poterci porre magari alla prossima Conferenza del volontariato non sul problema dell'interno del calcio Roma come molto più evidente il problema delle pene alternative siccome fa e questo è il primo obiettivo che abbia il secondo obiettivo enorme che abbiamo per mettere in piedi un sistema di pene alternative
Occorre come per rendere più vivibile il carcere non soltanto che noi arriviamo a completare quel cammino verso il carcere aperture verso il carcere sul territorio e nella realtà del territorio che abbiamo cominciato molto faticosamente Harper
Ma occorre che abbiamo un coinvolgimento totale degli enti locali in questo tipo di discorso
Non soltanto io ogni tanto mi viene in mente immagine di un San Vittore o di un Poggioreale al centro della città
Ma mai così isolati dalla città come si possa immaginare in una struttura che sta al centro ma che è completamente avulsa dalla realtà esterna allora chi è
Che può prima di tutto rompere questo circuito e far capire all'interno del carcere cosa c'è fuori e fuori che cosa c'è all'interno del il volontariato
Cioè il primo compito che io credo fondamentale per il volontariato sia non soltanto quello di quell'assistenza
Il tipo curate espressione impropria individuale interno
Ma sia quella di fungere da amplificatore da tramite tra l'interno e l'esterno perché
Per far capire alla gente di fuori che cosa c'è dentro per far capire alla gente di dentro che cosa c'è fuori per stabilire quel famoso dialogo di cui parlavo prima
Che consenta a tutti noi
Di uscire da una logica un po'schizofrenica
Nella quale si oscilla tra una visione giustizialista è una visione umanitaria che però per quanto valide alla base non hanno non si traducono poi in un discorso costui
E a questo punto c'è il terzo obiettivo enorme come realizzare quel sistema Esterno stavamo pensando col direttore generale come avviare concretamente a realizzazione quel sistema dei centri di servizio sociale del raccordo col volontariato che consenta di dare effettiva attuazione allo primitivo programmatico
Di un sistema di pene alternative
Effettivamente eseguibili e che abbiano un contenuto di risocializzazione
Ed è un discorso estremamente complicato ed è un discorso nel quale ancora una volta accanto al volontariato e attraverso il volontariato bisogna arrivare a un coinvolgimento molto forte degli enti locali
Ecco perché come vi dicevo a testimonianza dell'importanza che io ammetto questo tipo di discorso vi dico che abbiamo in programma la convocazione la riconvocazione
E non esplicitata fatta dal novantaquattro della conferenza tra ministero e regioni ed enti locali su queste tematiche per affrontare specificamente i temi che voi ponete temi e poi Ponente
Non lo scontro il confronto
E questo lo dovrete fare voi tra le diverse prospettive volte di chi mi sembra imposizione ormai minoritaria
Propone di proseguire in una logica di tipo più individuale o meno coordinato e di chi si pone invece i problemi del coordinamento e delle sinergie tra di voi
Certamente una volta che avrete risolto questo problema si porrà il problema di come coordinarli con noi che corre ci potete chiedere che Corradi possiamo chiedere noi istituzione come formazione
Come non istituzionalizzazione per non fargli perdere l'anima del volontariato
Ma come inserimento e come raccordo con le strutture istituzionali inoltre i problemi tecnici che mi avete portato
Ancora recentemente li ritroveremo voi
Dobbiamo prima cercare di metterci d'accordo per capire come lavorare insieme noi Istituzione e voglio organizzazione
Senza che voi perdiate nulla dello spirito un tempo avrei detto di carità adesso se mi consentite preferirei dire di solidarietà
Che quello che caratterizza la vostra opera e la vostra attività
E allora nel ringraziarvi ma veramente di cuore
Di quello che state facendo da ringraziarli vi dicevo proprio per i messaggi più generali che ci state dando e nel ringraziarvi per il contributo specifico al problema del raccordo volontariato istituzione ente locale
Qual è l'augurio che posso fare
Logorio che faccio prima di tutto me stesso anche qui ancora una volta come ministro e come cittadino
Legge noi non possiamo pensare all'articolo appena soltanto nella logica dell'articolo ventisette della Costituzione appena non deve essere contraria al senso di umanità
E deve tendere alla rieducazione
Io vorrei proporre una filosofia innovativa della pena
Sia della pena detentiva
Sia delle pene alternative che io ho come obiettivo del programma di governo per la quale mi sto muovendo e della logica degli articoli due e tre della corte
La logica della solidarietà nella quale l'individuo si fa persona attraverso le formazioni sociali e il carcere e una delle formazioni sociali più importanti e più delicate
La logica dell'articolo tre secondo comma della Costituzione che è un discorso di eguaglianza formale aggiunge un impegno fondamentale dello Stato per rimuovere gli ostacoli che impediscono
E io finora
Lo dico come ministro e come cittadino
Percepisco il carcere soprattutto come un luogo di isolamento dell'emarginazione e mi rendo conto della responsabilità e norme che abbiamo tutti nuovi e di quanto dobbiamo fare per cambiare questo panorama
E allora poiché bisogna essere concreti e poiché non bastano le grandi sfide con le grandi promesse ecco perché cita vuole sempre dello sfollamento di San Vittore ecco perché vorrei citare un altro tipo di esempio dello stesso tipo lo stesso genere
Quando noi giriamo i distretti giudiziari prendiamo anche a vedere quando possiamo le carceri e abbiamo un incontro con i sindaci come esponente della realtà locale a tutti i sindaci che ci pongono il problema di non chiudere i tribunali
Hanno paura per la loro soppressione di avere una presenza di strutture giudiziarie locali io contrappongono altre domande voi che cosa fate per la struttura carceraria che avete sul vostro territorio
Che patto facciamo
Perché voi abbiate sul vostro territorio strutture di giustizia strutture penitenziarie ma in cambio ci diate occasioni di lavoro io mi rendo conto che è difficile un discorso di questo genere
E difficile perché in un momento di tensione e di crisi globale come questo
Mi si può rispondere come qualcuno mi ha risposto ma allora cosa bisogna delinquere per trovare lavoro in un Paese in cui la disoccupazione a dei tassi abnormi soprattutto la disoccupazione giovanile
Io credo però che nel caso nostro il lavoro può e deve diventare una pena rifaccia l'insegnante e dobbiamo privilegiare il lavoro nel campo penitenziario proprio sotto questa
E allora mi auguro sono convinto che riuscirete
Perché dell'inerente prima di tutto quello che nell'accordo tra di voi tra le vostre componenti perché sono convinto che un discorso globale comune fra di voi sarà molto più forte nei nostri confronti
Mi auguro e sono convinto che riusciremo a trovare dal punto di vista tecnico dei raccordi per le modifiche normative relative ai vostri compiti alla vostra partecipazione al trattamento ai vostri rapporti con l'istituzione
Mi auguro soprattutto che da qui esca un grosso messaggio di speranza e di concretezza
Del quale io credo che in questo momento abbiamo bisogno come non mai non solo perché sta dietro le sbarre qua come tutte le altre carceri d'Italia ma ne abbiamo estremo bisogno come paese e il mio augurio a voi e che riusciate a darci questo messaggio grazie e buon lavoro
Io vi chiedo scusa se devo assentarmi re fu chiesto agli altri rappresentanti al tavolo di non muoversi nessuno perché certo entriamo nella concretezza e cominciamo a lavorare grazie
Possiamo ancora senta segno
Ascolti qualsiasi
Proseguendo secondo lo stile signor ministro in modo sobrio questi nostri lavori
Passiamo ora io ne ho chiesto autorizzazione al signor Presidente Coiro alla presentazione del documento di base di questo convegno
Il documento di base è stato elaborato dai tre promotori di questa iniziativa nel corso di un biennio e in che modo
Raccogliendo ed ascoltando in periferia
Documenti incontri tavole rotonde manifestazioni varie che esprimevano le cosiddette emergenze o modi con cui ogni nostra realtà di base si incontrava nel fare il suo lavoro
Ma abbiamo desiderato raggiungere un secondo livello non soltanto raccogliere ma attraverso il lavoro congiunto dei tre promotori dar vita ad un documento che è un documento di stimolo non vi affermazioni
Che coinvolgesse completamente i tre promotori e per dare un senso anche stilistico di questa unità raggiunta ripeto dormiva una serie negli soluzioni né di affermazioni
Va di presentazione in Comune di un panorama che riguarda la galassia carceri questo documento verrà letto da tre persone successivamente inizierà la sua presentazione la cordicella coordinatrice nazionale della associazione ora d'aria
Arci
Che fa parte dell'Arci
Seguirà la presentazione da parte di don Dammolin presidente della Caritas italiana
Il per venticinque anni
Cappellano nelle carceri napoletane seguirà infine concluderà il messaggio il professore Ferrari presidente del sei h pregherei la coordinatrice nazionale di prendere posto lì in modo essere meglio seguito dalla sala
Pronta se il volontariato nell'ambito della giustizia
Può apparire distaccato burocratico il titolo che abbiamo voluto dare a questo appuntamento nazionale che tutti volontari del settore ma noi volevamo essere puntuali nei contenuti sottolineando la nostra certezza
Noi non siamo i volontari del carcere ma donne e uomini che mettono a disposizione se stessi per una crescita della collettività la quale non può espellere come un corpo estraneo chi pure infranto le regole di convivenza tra esseri umani
Nell'ambito della giustizia dicevamo significa in concreto comprendere che i nostri confini interventi di prevenzione e di reinserimento post carcere ossia considerare in primo luogo il nocciolo centrale del rapporto creato appena questo ci obbliga ad affrontare una molteplicità di realtà
Cioè disagio umano i conflitti sociali che si manifestano sul territorio e che rappresentano nella maggior parte dei casi l'origine della frattura violente tragica che rapporto individuo collettività
Quotidianamente noi siamo costretti a confrontarsi con culture familiari con modelli sociali con desideri indotti con valori passati propaga andati con psicopatologie nati acquisite ma sicuramente trascurate se non legate come l'essere esistenziali con fratture nel campo dei diritti collettivi e individuali
Abbiamo diritto nell'ambito della giustizia
Significa per la fase post espiazione reinserire e spesso inserire per la prima volta un individuo in un contesto familiare e sociale professionale che nella maggior parte dei casi ha già operato un rifiuto
Questa è la fotografia di un intervento sul tema della giustizia il cui terreno privilegiato dovrebbe essere il territorio e il carcere su questo crediamo che tutti proprio tutti siamo d'accordo
Dovrebbe essere impiegato solo come extrema ratio e anche su questo punto potremmo aprire una riflessione ricordando la tratta l'ha trascorsa campagna che prese il nome di liberarsi della necessità del carcere
Significando un'esigenza di discutere un diverso senso della condanna
Comunque extrema ratio perché dovrebbe ero essere percorse anche altre strade affinché sia risarcito il danno nello spirito della Costituzione senza nulla togliere al valore soggettivo e collettivo della condanna
In realtà oggi il volontariato opera prevalentemente in base un'unica equivalenza pena uguale carcere
Cerchiamo allora di ripercorrere la storia almeno quella più recente della pena in Italia per analizzare se non la nascita del valore del volontariato in questo ambito certamente il contesto della crescita dell'affermazione della visibilità di questo nostro impegno
Abbiamo da poco oltrepassato la boa dei venti anni della riforma penitenziaria che fu varata il ventisei luglio mille novecentosettantacinque
Che finalmente aggiornava o meglio modificava ritmicamente norme risalenti al mille novecentotrentuno se non nel mille ottocentonovantuno addirittura mille ottocentosessantadue è una riforma questa che risente del diverso clima culturale quello della metà degli anni Settanta molto più ardente ricettivo alle sperimentazioni e alle tematiche riguardanti le aree marginali della nostra società
Il detenuto diventa così titolare oltre che di doveri qualche volta di privazioni ai limiti della costituzionalità anche dei diritti
Gli anni successivi però saranno difficili sia per l'applicazione delle norme sia per il clima che attraversa il paese
Siamo nel pieno del terrorismo che tradotto in linguaggio carcerario significa carcere duro differenziato abolizione di molti diritti rivolte sequestri omicidi in carcere fra detenuti
Abbiamo anche oltrepassato da poco la seconda boa quella dei dieci anni della legge cosiddetta coltiverà tredici ottobre mille novecentottantasei che riesce a riportare la pace sociale all'interno degli istituti di pena garantendo un trattamento individualizzato
Finalizzata magro un'ancora attuali uscita delle celle attraverso un potenziamento delle misure alternative al carcere
La legge Gozzini è stata sicuramente una tappa fondamentale per la storia del nostro volontariato
Esperienze nel senso cioè di volontariato esistevano già prima del mille novecentosettantacinque soprattutto nei luoghi di sperimentazioni della futura riforma
Ma è dal mille novecentottantasei in poiché si vive un momento di grande apertura e ma soprattutto di speranze e prospettive
Si avanza nella dirà nella direzione della dei carceri trazione puntando sul trattamento dell'esecuzione della pena finalizzato al reinserimento del condannato
Tradotto per il mondo del volontariato significò l'ingresso massiccio negli istituti di pena di persone impegnate in attività di sostegno e un nuovo percorso di relazioni sul territorio con realtà sociali ed enti locali
Lo spirito innovativo della legge purtroppo non è riuscito a derivare ai giorni nostri
Emergenze dettate dalla pericolosità della criminalità organizzata per esempio ma campagne stampe terroristiche nei confronti dell'opinione pubblica per episodi di inosservanza la legge si grati ma isolati un desiderio culturale se non istintivo che al Alberti in molti di giustizia nordismo spiccio immediato e anche un avvicendarsi di formazioni politiche al governo del paese che hanno usato per fini elettorali tema della sicurezza sociale
Tutti questi elementi e altri ancora hanno concorso l'approvazione di provvedimenti legislativi che hanno modificato in parte sostanzialmente la filosofia della legge Gozzini
Sempre per il mondo del volontariato questo clima generale conseguenti interventi legislativi hanno comportato un restringimento delle possibilità di intervento
Negli ultimi anni e tuttora un dibattito politico giuridico e nell'attività quotidiana del volontariato altri dovuto affrontare l'emergenza concede da permetteteci di dire irrisolvibile con l'attuale legislazione
Del sovraffollamento negli istituti di pena di ogni parte del Paese
Il carcere inoltre ha subito la sua trasformazione sociale a pari passo della società esterna
Oggi il carcere la fotografia fedele dei nodi cruciali della nostra epoca
La tossicodipendenza la diffusione del virus dell'Arix la povertà del sud del mondo che si accalca alle porte di quello del benessere vero o presunto l'espulsione di fragili figure singole dal contesto economico la difficoltà di recepire colore nei giovani eccetera
Oggi viviamo in una fase contraddittoria interlocutoria
Contraddittoria perché siamo pressati da Pippa da parti diverse richieste di severa punibilità per motivi di ordine pubblico enunciazioni di principi di garantismo totalizzanti e proposte di ampliamento di trattamenti individualizzati
Interlocutoria perché si è acceso un dibattito fra due concezioni culturali etiche legislative della pena
Da un lato che richiede una pena diversamente concepita nella durata ma rigida nell'esecuzione
Dall'altra chi richiede un ritorno alle origini e con aggiunte di ampliamento della legge Gozzini e su questi aspetti vi rimandiamo alla lettura di un capitolo del libro che il comitato promotore ha realizzato per questo nostro incontro
Siamo anche in una fase di attività per conoscere quali saranno le scelte del governo del Parlamento
Per quanto riguarda il governo conosciamo le intenzioni del ministro Flick parlato poc'anzi che si è pronunciato per pene diverse da quella carceraria
Annunciando anche la creazione di una serie di Circuiti differenziati di detenzione a seconda della pericolosità e delle problematiche specifiche
Da parte del Parlamento per ora registriamo dei segnali concreti rispetto a una condanna diversa della detenzione in un istituto di pena è iniziata infatti un iter legislativo per la proposta di non carcere carceri stazione per condanne inferiori ai due anni
Non positiva per il momento ci appare invece lo vogliamo sottolineare in questa sede lo scarso impegno di un dibattito intorno alla questione dell'ergastolo
Una condanna a vita ha un fine pena mai rappresenta l'avrei voluta reato una contraddizione in termini noi che crediamo nel cambiamento nel cambiamento troviamo di fronte a una vita determinate nella sua immobilità
Ecco abbiamo scattato una fotografia del presente prospettando scenari del futuro una domanda a questo punto inevitabile noi noi volontariato da che parte stiamo la risposta credo la pratichiamo quotidianamente stiamo dalla parte dell'aggregazione sociale che significa educare noi e gli altri al rispetto alla tolleranza alla solidarietà in primo luogo editti
Stiamo dalla parte di inserimento che significa offrire opportunità a chi non ha mai avuto o anche chi le ha avute e rifiutata in passato
Siamo dalla parte di un valore costruttivo della pena che significa intervenire sui bisogni del soggetto a partire dalla situazione personale familiare sociale dentale
Stiamo dalla parte dell'interesse della collettività che significa operare con la prevenzione più possibile con un eventuale pena educative con inserimento protetto per garantire i membri di questa collettività lasciare la serenità le protezioni di cui tutti hanno di noi non siamo distributori di pietà innocentisti ma di giustificazionismo siamo consapevoli della pesantezza di un reato trattandosi di un di un atto che gli ha dato una risposta da parte dello Stato e della collettività ma la pena non può essere vendita
Soprattutto non deve essere inutile il risarcimento non può venire attraverso la cessione per periodi più o meno lunghi della propria libertà e di una buona parte dei diritti civili se non umani
Vogliamo che la pena abbia un valore un valore di cambiamento o perlomeno di possibilità di cambiamento perché solo a questa condizione si può parlare di reale risarcimento alla collettività consapevoli che molte ferite come la fine di una vita umana non potranno mai essere ripagata
Una domanda quindi alla fine siamo tutti contro il carcere non so se possiamo dire di sì per tutti ma a nome di tutti possiamo dire che siamo contro questo carcere
Come avete visto non abbiamo scelto per questo convegno oratori ma testimoni persone che parlassero dopo avere almeno servite in carcere un decennio ci batte fra tutti don Dammolin perché sono venticinque anni lo perdoniamo
Grazie
A Luciano
Ma
Dopo tanti anni di esperienza
Da Poggioreale in altre carceri sento un coro Nostalgia
La situazione attuale del volontariato
Contesto difficoltà Problemi
Le tracce del volontariato nel carcere vanno ricercate lontano nella storia
Ma la presenza delle grandi associazioni di volontariato intese nell'accezione della legislazione moderna da due sei sei soprattutto appaiono intorno agli anni Settanta e trovano diritto di cittadinanza con la riforma penitenziaria
E con la legge infatti tre cinque quattro del settantacinque che il volontariato
Acquisisce una nuova dignità insieme alla consapevolezza di poter giocare un ruolo importante nel processo che dovrebbe condurre al pieno reinserimento nella vita sociale
Che per ragioni diverse è stato privato della propria libertà
L'occasione di intervento e di collaborazione si amplieranno poi con la cosiddetta legge Gozzini già come è stato accennato precedentemente ottobre ottantasei grazie alla quale si sono moltiplicate le possibilità di azione del volontariato sia all'interno degli istituti che all'esterno sul territorio
Con gli enti locali come è stato fermato dal signor ministro nel tentativo per lamiere vere e per la necessità di creare un nuovo prodotti rapporto tra carcere o società
In particolare per l'attuazione delle cosiddette misure alternative mi fa piacere sentire il progetto del ministro che parla di pene alternative
Dobbiamo tutti quanti collaborare alla realizzazione di questo lo slogan carcere meno carcere non carcere penso che qui di partito e volontariato
Non è questo il momento per illustrare tutto ciò che i volontari singoli e soprattutto gruppo associazioni hanno fatto e stanno facendo nell'ambito
Otto pali di assistenti volontari come di singole persone idonee all'assistenza e all'educazione fin dall'inizio della sua attuazione da dinamica della presenza del volontariato nel carcere si è espressa di più come fatto di gruppo che non ti persone isolate e questo soprattutto per due motivi la necessità di iniziative comuni a livello formativo seminari corsi convegni
E quella di porsi come forza interattiva per affrontare unitariamente con maggiore efficacia i problemi delle persone detenute e della detenzione in genere con particolare attenzione alla ricaduta sul territorio
E un altro motivo che spingi volontari atti Pipolo il volontariato desse presente nel carcere
Direi che è la scelta dell'uomo la scelta della persona leggiamo nella costituzione di testata eccitata dal signor ministro tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini periscono il pieno sviluppo della persona umana
In tanti anni di presenza del carcere mi sono sempre sentito fortunato
Perché ho imparato a non giudicare mai quello che una persona ha fatto ma a pensare le cause per cui è stato condotto a quelle azioni
Io mi sono sentito fortunato per aver avuto situazioni e direi condizioni diverse
Ciascuno di noi trovandoci in quelle condizioni non so più cosa fare
Ecco allora la necessità di rimuovere le cause ancora leggiamo all'articolo ventisette che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità ma devono tendere alla rieducazione del condannato
E che poi ha ripreso dalla legge trecentocinquantaquattro il trattamento penitenziario deve essere conformi ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona
E direi la scelta della persona e che emerge nella normativa costituzionale e legislativa ed è l'impegno della politica vita per promuovere e garantire il bene di tutti i cittadini senza distinzione ed è quanto a quanto il volontariato si ispira e che lo guida nella sua azione
All'interno degli istituti penitenziari lo spazio del volontariato errante
Basta pensare alla relazione personale con i detenuti
Che diventa occasione di relazioni anche con le loro famiglie
A sostegno morale e psicologico
Alla possibilità di iniziative per il bene per il tempo libero culturali formative e lavorative
Che sono aperte secondo i programmi del trattamento si pensi inoltre all'attenzione particolare verso le persone detenute in maggiore difficoltà
Tossicodipendenti persone
Con ai HIV e AIDS immigrati grosso problema e altro problema persone con problemi mentali e tanti altri da don si è molto sviluppata inoltre tutta una affinità sul territorio
Che coinvolge altre realtà come la scuola dei istituzioni l'associazionismo per progetti riguardanti sia il carcere che il post carcere
E che quelli che favorisce l'accesso alle misure alternative
Aiuto nella riuscita nella ricerca di case di lavoro creazioni di comunità di accoglienza cooperative e supporto legame tra famiglie detenuto e territorio
Infatti non possiamo ignorare che la detenzione per il detenuto determinante uno improvvise e violente lettura diretti alla rottura di rapporti interpersonali con tutto il suo mondo
La detenzione diventa una forma di violenza anche sull'identità e sulla sacralità della famiglia
Qui ha quasi sempre alle reazioni di sbandamento preoccupazione rabbia o disperazione del detenuto
Corrispondono reazioni di sbandamento e di solitudine di chi psicologicamente sconvolto dalla vicenda non sa come muoversi forse con il marchio della vergogna e la difficoltà di difendere la propria dignità
L'ordinamento penitenziario ritiene indispensabile per il trattamento del detenuto la vita comunitaria di rapporto lo spirito della legge per il superamento dell'isolamento del detenuto
Per cercare agganci per rapportarsi alla Società libera da cui il detenuto spesso proviene e dove dovrà rientrare io mi auguro che lo spirito della legge
Che cerca il che prevede il tra nel trattamento del detenuto la vita comunitaria sia esteso a tutti i detenuti non ci siano articoli restrittivi
In questo contesto la famiglia e il territorio sono due ambiti e contesti che il volontariato ha sempre privilegiato ed i quali diventa ponte e cerniera
Anche per questo
Né i volontari è cresciuta anche se a volte più lentamente un'affinità di sensibilizzazione della società civile della comunità ecclesiale affinché vengano superati alcuni pregiudizi circa le persone detenute l'istituzione carceraria
Perché si realizzino migliori condizioni detentive soprattutto per quanto concerne i reati minori
Si punti con più decisione alle pene alternative al carcere perché cambi la cultura della Pina nell'ottica indicata perché mia già preceduto e anche dal ministro che sia una pena non vendicativa ma ricerca Rizzante quanto Poggioreale San Vittore
E Regina Coeli diventeranno per Napoli per Milano per Roma il nostro carcere
E non viene invece rimosso dalla coscienza
Vorrei proporre al volontariato una riflessione
Con la legge alcuni spunti cioè alcuni stimoli e che forse sono piuttosto disattesi con la legge duecentodiciassette novanta è stato finalmente istituito il patrocinio a spese dello Stato per i meno abbienti
Credo ci si debba chiedere sì desistenza e la domanda di giustizia del povero del detenuto povero trovino adeguate risposte e accoglienza alla pari del cittadino abbienti o ricco esistono delle iniziative di volontari associazioni per la difesa gratuita credo sia un problema su cui puntare l'attenzione il nostro impegno
Spesso diciamo che il carcere è lo specchio delle disfunzioni e delle contraddizioni della società ed è vero
Ritengo doveroso accennare ad una grossa contraddizione e di grande attualità di cui se ne parla o non se ne parla
Si tratta di una constatazione che è una sfida anche per il volontariato il manicomio criminale
Doppi città Ospedale psichiatrico giudiziario
In manicomio criminale l'odierno pizzini ha il privilegio di aver anticipato l'apertura dei manicomi in Italia
Regolate giuridicamente nel Novecento e quattro e sciolto poi altrettanto giuridicamente nel settantotto con la centottanta non entro in merito alla gestione di questi istituti
Si sente parlare di abolizione del dei manicomi per la centottanta signora che esistono gli stivali psichiatrici giudiziari
Credo che dobbiamo non dobbiamo disattendere o non dobbiamo dimenticare o rimuovere direi questo grande peso che per la vostra coscienza e per la coscienza dello Stato infatti se noi partecipiamo a questo convegno soprattutto se siamo qui oggi in un istituto penitenziario alla presenza di una delegazione di persone detenute anche che saluto contante amicizia
E cordialità
Nel contempo anche delle autorità dello Stato non è per soffermarci su quanto di bello e buono viene realizzato e volontariato
Per gratificare il secondo voi con noi stessi ma principalmente per interrogarci su quanto c'è ancora da fare sui problemi irrisolti sui bisogni cui dare delle risposte su cambiamenti da fare
E vogliamo farlo a partire da ciò che siamo e dalle difficoltà che sperimentiamo con la semplicità di chi accetta di mettersi in gioco e di camminare con gli altri
Operare dentro il carcere non è facile
Noi lo possiamo fermare in modo consapevole
Ogni giorno sì ci scontriamo con la burocrazia che Maria de di circolari e ordini di servizio disposizioni varie lunghe attese difficoltà di trovare gli interlocutori giusti per i diversi problemi eccetera
Abbiamo a che fare con le condizioni di vita a volte anche disumane soprattutto in alcune strutture
Il sovraffollamento
La spersonalizzazione
La totale inattività delle persone detenute
Pensiamo anche ai turni massacranti degli agenti di polizia penitenziaria
Ci scontriamo talora con la concezione però che il volontariato costituisca una presenza superflua e inutile
Se paragonato i ruoli professionali
Una presenza direi buonista
Che premia quasi chi ha commesso la colpa
Una presenza che disturba
Ne è prova il fatto che l'ingresso del volontariato nel carcere molto spesso dipende dalla volontà
Di direttori e delle direzioni e congratulava prima col direttore di questo istituto
Il volontariato e presente e lavora bene laddove c'è una direzione aperti ed illuminata
Non aiuta certo quel soggetto a pesanti condizionamenti la dove Direzione personale sono più chiusi meno disponibili
Il volontariato non può essere indifferente
Di fronte a tale situazione e si domanda che cosa sia possibile fare per superare queste difficoltà
Dobbiamo limitarci ad
La presenza formale tamponato le falle come possibile
Occorre fare pressioni a vari livelli per qualcosa perché qualcosa Muti o maturi nella mentalità e nella prassi dell'istituzione penitenziaria
E come dire senza che ciò si traduca in un ulteriore difficoltà perché è detenuto per le persone detenute
Rimane ferma incerto che occorre promuovere una nuova interazione con gli operatori professionali interni ed esterni al carcere
Istituzionali e non istituzionali
Nel carcere infatti sono presenti operativamente molti soggetti
Sia il personale direttivo polizia penitenziaria educatori esperti cappellani personale sanitario servizio sociale insegnanti
Talora e problematico lavorare insieme
Realizzare quella collaborazione che solleva può permettere di dare vita progetti mi a progetti mirati di reinserimento per ogni persona che deve scontare una pena detentiva
Teniamo presente che il volontariato e maturo ha esperienza ormai è un volontariato che lavoro su progetti e su programmi
Spesso esistono pregiudizi mancanza di conoscenza rispetto ai reciproci compiti
La struttura stessa con la sua rigidità rende più difficile l'incontro il confronto e l'integrazione
Come avviare da questa situazione e arrivare alla collaborazione di cui si è parlato quali passi dovrebbero compiere i diversi soggetti come volontariato quali suggerimenti possiamo dare quali impegno assumere e chiedere agli altri di assumere ci sono esperienze molto interessanti a testimoniare la possibilità di un lavoro comune
Come far sì che non rimangano eccezioni
Che non siano dovute soltanto e lasciate alla buona volontà dei simboli ma diventi un obiettivo per tutti Progetto in vista del quale e dedicare il tempo energie risorse anche economiche
Perché il volontariato non sempre e non dappertutto è presente con i ruoli istituzionali e che di lavoro a livello anche di progettualità e non soltanto a livello esecutivo
Non può essere delegato il volontariato e protagonista
Il responsabile è stato ricordato in precedenza come sia nostro comune convincimento che la detenzione non debba costituire l'unica possibilità per pagare il debito con la giustizia
Ma che devono coesistere modalità alternative che il carcere spesso qualora sia necessario sia in ogni caso una struttura che interessi sia con il territorio in modo da favorire il reinserimento nella società e non da provocare ulteriore emarginazione o esclusione in ogni società è sempre meglio prevenire che reprimere
Curare la società esterna più che costruire nuove carceri
Purtroppo la dimensione della prevenzione e la promozione di proposte alternative al carcere e alla pena non sempre sono accettata dall'opinione pubblica infatti molte volte di fisioterapia e le misure alternative previste per legge perché mancano le condizioni e le opportunità richieste quali per esempio il lavoro l'accoglienza e per molti anche l'alloggio pensiamo all'immigrati
Tossicodipendenti
E difficile reinserimento perché oltre i problemi carcerari
Concreti
Ai problemi concreti come il lavoro per esempio persiste spesso una mentalità che condanna anche quando si è pagato il proprio debito con la giustizia
E difficile anche come comunità cristiana le volte testimoniare la capacità di perdono di riconciliazione di accoglienza che permettono a chi ha sbagliato di ricominciare effettivamente daccapo
Che permettete qui rivolgo una parola a chi è cristiano in questa sala a chi crede e che si a chi si incammina verso il Giubileo fatte entrare
Nei progetti del Giubileo la riconciliazione con il mondo del carcere
Che significa perdono capacità di perdono di accoglienza di reinserimento
Cosa volete da noi che siamo marchiati sulla fronte come mobili come bovini e nessuno ci prende
Diceva Carmine ex detenuto di Poggioreale
Con sulle spalle innumerevoli stazioni di Via Crucis altrettante carceri italiane ad un dibattito promosso dal volontariato tra ex detenuti e Società libera
Siamo marchiati come bovini
Come volontariato quali attenzione dovremmo sviluppare nell'ottica della polizza è vero e non del rifiuto quale spazio riserviamo la nostra azione alla presenza sul territorio il coinvolgimento di realtà diverse
Scuola associazionismo mondo dell'economia dell'imprenditoria le parrocchie il mondo delle istituzioni
Quale il supporto offriamo alle famiglie di chi è detenuto
Quanto siamo in grado di incidere sull'opinione pubblica sulla mentalità della gente comune per cambiare atteggiamenti e pregiudizi quale proposte possiamo fare a livello istituzionale
Perché quanto affermato nei principi si traduca in realtà sappiamo che anche se in misura minore rispetto agli altri settori sono molti i gruppi e le associazioni di volontariato che in modi diversi operano nell'ambiente della giustizia
Purtroppo esiste una grande frammentazione sovente ognuno tende a lavorare per conto proprio senza conoscere ciò che fanno gli altri e senza ricercare una concreta collaborazione
Tutto ciò e favorito anche dalla legislazione che ancora parla all'articolo settantotto di volontari singoli speriamo venga superato quanto prima
Siamo carenti in quella capacità di lavorare insieme che più sopra abbiamo indicato come elemento indispensabile perché la pena assume davvero una connotazione curativa
Perché diventi Progetto di trattamento perché non si traduca in vendita della società in una possibilità di emarginazione
Di ritorno all'organizzazione criminosa e alle recidività
Come superare tale carenza
Questa conferenza è frutto dell'impegno a cambiare questa mentalità fra cresce la cultura del lavoro dirette del lavoro per programmi e progetti condivisi
Come far sì che tale passaggio si realizzi a livello di base sul territorio soprattutto la dove c'è un carcere
Come lavorare insieme pur mantenendo le rispettive peculiarità individualità e pur avendo riferimenti valoriali DiVersi
Sappiamo che non è facile non è immediato ma è necessario assumere questa prospettiva non tanto in chiave strumentale
Insieme si si è più forti e si possono realizzare azioni più significative si acquista maggior peso rispetto alle istituzioni
Non è questo
Ma come segno che tutta la comunità nelle sue diverse componenti che deve farsi carico del suo carcere dei problemi legati alla giustizia e lavorare per una società più giusta e più fraterna
Siamo capaci di crescere insieme in questa prospettiva valoriale
Sono molte le domande che ci stiamo ponendo e la possibilità di trovare risposte concrete legate alla disponibilità nei confronti di un cammino di formazione permanente
Sia il volontariato non mancano motivazioni buona volontà spirito di sacrificio occorre dedicare più tempo ad una formazione
Anche tecnica che permetta di Iasi di acquisire una visione più ampia dei problemi che si affrontano di conoscere le possibilità istituzionali per affrontarli di lavorare in Rete in base ad una progettualità condivisa
Di fungere da stimolo alla società ad istituzioni alla comunità civile
E cristiana
Quanto spazio diamone i nostri gruppi ad una formazione di questo tipo
E possibile pensare a momenti formativi comuni del volontariato valorizzando le risorse le esperienze che ognuno ha si potrebbe ipotizzare addirittura un cammino di formazione comune che coinvolga anche i diversi soggetti interessati volontari operatori sociali operatori penitenziari
Polizia penitenziaria
Mondo del penale in genere
Come coinvolgere le persone detenute disponibili in un cammino di cui educazione ai valori rispetto dignità della persona dialogo responsabilità cittadinanza
Permettetemi in conclusione di esprimere doverosamente lo sento
Con senso di riconoscenza e penso anche per molti di voi penso di esprimere il pensiero di molti di voi
Quando anche oggettivamente molti cappellani hanno fatto in merito all'iniziativa di aver promosso e direi sostenuti da presero sostenuto la presenza del volontariato
Nei rispettivi istituti
Come pure l'aver percorso e sostenuto iniziative umanitarie di accoglienza
Di servizi esterni di lavoro sul territorio per detenuti e per le misure alternative
Persone dimesse dal carcere familiari cooperative sociali eccetera
Una persona tra tutte mi è doveroso ricordare monsignor Cesare Curioni
Già ispettore generale dei cappellani che fin dei primi anni del suo impegno a San Vittore
Ha mosso i primi passi per la presenza del volontariato dal carcere e per il suo riconoscimento a livello legislativo
Sono passati venticinque anni di storia dall'inizio degli anni settanta quando cioè il volontariato come fenomeno di attualità e più moderno sia introdotto nelle carceri
E la sua presenza è stata sentita da una legge dello Stato
Venticinque anni di storia non sono pochi
Dovrebbero essere sufficienti per capire che il volontariato già qualificato io adulto
Pur non rinnegando un passato ma su quell'esperienza deve saper intraprendere nuovi più coraggiosi percorsi sempre maggiormente qualificato nella consapevolezza di avere maturato a pieno titolo un nuovo ruolo sociale come volontariato
Ruolo sociale che ruolo politico
Allo Stato alle amministra le amministrazioni penitenziaria
Agli operatori mi vari ruoli professionali
Vorrei dire che questo volontariato ha acquisito il diritto di essere considerato alla pari
Perché condividendo le stesse finalità istanze dello Stato della giustizia e del bene comune
Interviene a pieno titolo direi un ruolo irresponsabili e primari e non solo con ruoli esecutivi o subalterni
E interviene accanto e con gli organismi istituzionali ma nella propria identità di volontariato
Nuova forza sociale politica che nasce dalla volontà ed ha diritto della partecipazione dei cittadini e di tutta la comunità grazie
Concludiamo la lettura del documento dando la parola al Presidente del sei e anch'professor Ferrari mentre siamo inattesa di due interventi che ci stanno particolarmente a cuore e che sono quelli dei rappresentanti che abbiamo qui al tavolo con noi
Delle strutture maschili e femminili di questa città prego il professore di iniziale
Dopo
Dopo un sacerdote ci vuole che chi fa un po'la parte del diavolo ecco io credo di assumermi un po'questo onere
Nel momento in cui noi ampliamo il campo di analisi sull'economia dell'intervento del volontariato nell'ambito di esecuzione penale i percorsi della giustizia
Si rischia di dar luogo a incomprensioni ritenendo questo atteggiamento come un'ingerenza pretestuoso
Crediamo esista il pericolo che il messaggio odierno non venga compreso nella sua reale accezione non solo da parte di quegli operatori pubblici
Più estivi accogliere le innovazioni nei processi sociali o a coloro che non hanno approfondito i temi della solidarietà sociale
Ma anche da alcuni volontari
Coloro che vivono ancora in servizio in modo gratificante senza le volte chiedersi se l'intervento prodotto non diventi funzionale a un sistema di esclusione sociale sia chiaro non voglio con questo generalizzare c'è un grande rispetto per tutti coloro che hanno lavorato per tutti coloro che lavorano questa analisi però è suffragata la quanto sin qui non ci ha dato dai compagni di cordata dell'Arci la carità Straffi vol
Nelle loro osservazioni credo si possa evincere chiaramente che sino a qualche anno addietro e volontariato penitenziario non ancora compiutamente volontariato operante nell'ambito alla giustizia
Ha già avvertito commi istituzionalmente scomodo nonostante l'abnegazione e l'umiltà
Lo hanno sempre costano contraddistinto
Tanto più rischia di esserlo oggi
Poiché ora si pone investe interlocutore non secondario cessando di essere quasi esclusivamente coscienza per divenire presenza con la quale rapportarsi
Questo nuovo scenario di affetti
Presenta luci ed ombre perché l'incontro volontariato con l'amministrazione della giustizia assi una necessità vitale che è quella di trovare spazi di dialogo costruttivo e di comprensione nei diversi linguaggi dei molteplici soggetti interessati
Ma pare anche necessario si focalizzi su alcuni aspetti nodali che possiamo così sintetizzare
Primo filosofia dall'intervento volontario e propositività politica
Secondo operatività e percorsi di collaborazione
Terzo investimenti trattamentali nell'amministrazione della giustizia
E quanto coinvolgimento delle diverse componenti sociali pubbliche e privati
In questi quattro enunciati si concentrano e si individuano le aspettative che provengono sia dal Gruppo promotore sia dal più ampio mondo del volontariato
Sia l'esigenza di interventi concreti di legge ed indirizzo da parte di un governo di un Parlamento
Che devono saper produrre scelte immediate visti i ritardi i problemi urgenti non più procrastinabili da risolvere
Certe che vadano in direzione dell'attenzione alla persona
Alimentare percorsi e atteggiamenti più forti di pace sociale
Primo punto filosofia dell'intervento volontario e propositività politica
Per l'esperienza acquisita capacità operative assunto in questi anni attraverso riforma penitenziaria settantacinque attraverso l'accelerazione impressa successivamente dalla cosiddetta legge Gozzini dall'ottantasei in avanti
Assumendo spesso ruoli impropri dedicare oggi volontariato impegnato nella giustizia
Si pone come un interlocutore attivo capace di un contributo propositivo nelle scelte politiche relative alla cultura della pena
Questo non per smania di Potenza o per assumere funzioni sostitutive
Rispetto a tutti gli altri soggetti pubblici e privati impegnati nel settore
Ma per vivere con pienezza e con coscienza fino in fondo il suo ruolo di risorsa ed espressione vitale nel territorio agente di pace sociale
E per non disperdere un patrimonio di esperienze e di idee
Sul tavolo propositivo ogni componente pubblica sociale privata o far convergere ciò che le più consoni
Nel nostro caso volontariato porta un carico di condivisione
Testimonianza civile di gioia di fatica di sudore
E tensione
Tutto
Nell'attenzione rivolta al soggetto persona uomo o donna
Alla fine di questo secolo
Segnato da positive conquiste tecnologiche che spesso parliamo poi comunque aumento del rischio dimenticarsi di ciò che siamo e di ciò che è la nostra umanità
Non bastano infatti le conoscenze tecnologiche a dare senso ai drammatici problemi esistenziali dal ventesimo secolo
Pensiamo ai suicidi
E pensiamo nel nostro caso all'esenzione così lontana dall'immaginario collettivo noi operatori quando ne parliamo totalmente coinvolti non ci accorgiamo di quanto invece chi sta fuori e lontano da tutto questo
Sono dunque evitare scelte politico legislative che privilegino strategie di risparmio finanziario
A cui può indurre l'attuale momento Spolli ittico socio economico italiano europeo un po'mondiale dice
La nostra esperienza diretta è profondamente diverso
E lontana dalle notizie diffuse periodicamente anche in prima pagina condensate in assegnazioni gratuite senza rispetto per la popolazione carceraria che popolano le pagine dei giornali riempiono di superficialità
Gli schermi televisivi
In ogni caso comunque non basta un desiderio una disponibilità di approccio al carcere per comprendere ciò di cui c'è assoluta necessità
Cioè che si erano di una pena certa o flessibile tutte queste scuole ma una pena per la vita e non per la morte
Senza deliri illuministici
Il questo dibattito volontariato non si pone
Presuntuosamente come soggetto portatore soluzioni via ad ogni problema
Ma si pone in un atteggiamento
Ricerca paziente incisiva
E con la profonda consapevolezza
Che è necessario ripensare al basso il rapporto tra lo stato e le agenzie sociali territoriali
Per arrivare a quelle scelte di cui sia vantaggi tutta la società
Il secondo punto per attività e percorsi di collaborazione
Nel carcere lo spazio
è un qualche cosa sia di definito sia di relativo di indefinibile
Ed è finito quello angusto e triste delle celle dei corridoi e sale anche le più abbellite più funzionali
E più difficilmente percepibile quello concesso alle nuove relazioni di comunità in messaggi di pace accoglienza dialogo reciprocità che il volontariato circo unità
Questa circolazione di esperienze esistenziali varia da istituto a istituto da direttore a direttore
Con differenze che spostano l'indice talvolta questo indice di presenza di questo nostro volontariato anche a quota zero
Specie in quelle calci dove non si vuole fare entrare la cultura della solidarietà
In cui il termine trattamento e quasi completamente svuotato dei suoi contenuti e l'unica locuzione che assurge a riferimento costante per tutti è custodiva
Per dare nuovo ossigeno alle politiche trattamentali è indispensabile alimentare la collaborazione che di solito è frutto di disponibilità conoscenza reciproca Rispetto
Ed apprezzamento tra i soggetti impegnati in ruoli diversi ma affini ha ragione il ministro dire non si non si nessuno è contro
Siamo tutti a favore di un qualcosa per
Che comporti una crescita
Su questi rapporti ancora adirata divenire consolidati
Tra le molteplici figure che popolano assieme le persone detenute le carceri italiane si gioca una parte importante delle politiche penitenziarie dei prossimi anni
Sono infatti da mettere in campo tutte tutte le condizioni risorse
Che possono portare ad un attuale ad un superamento per attuare disorganico rapporto
Che disperde le forze vanificare intenzioni positive sia degli uni che degli altri
è da evidenziare altresì come la stessa legge tre cinque quattro cosa ordinamento penitenziario gli articolati che riguardano la presenza nella società per Esterna articolo diciassette il volontariato l'articolo settantotto
Non si sia ancora
Non si è ancora stata ridisegnata rivisitata in rapporto alla legge quadro sul volontariato due sei sei novantuno faccio son già passati cinque anni
Che parla in maniera esplicita non più di volontariato singolo ma di organizzazioni di volontariato
Nell'ottica pertanto di un apporto di un dialogo via via sempre più accentuato e maturo tra volontariato e amministrazione della giustizia ministero tappe provveditorati regionali centri di servizio sociale uffici centrali per la giustizia minorile
Istituti
Per un superamento degli atteggiamenti reciproca distanza
La prima Conferenza nazionale volontariato operante nell'ambito della giustizia
Il momento costituente che afferma il valore di un appuntamento
Storico
Vuole garantire un suo apporto originale autonomo dialettico
Questa iniziativa
è strettamente congiunta dei tempi una presa di coscienza corale
Di una maturazione propositiva
Né oggi lo specchio del volontariato
O il con il successivo passaggio conferenza permanente Volontariato Giustizia
Ci auguriamo che essa diventi rappresentanza ufficiale trasparente per questo dialogo incontro con lo Stato ai diversi livelli delle sue strutture
La conferenza dovrà superare un cammino di graduare coesione necessita di rappresentare democraticamente compiutamente una base oggi frammentata dispersa Mimina rigagnoli di carceri territori benché talvolta oscillante tra momenti di attenzione di collegamento fra i gruppi esistenti e situazioni atteggiamenti altri di estrema separatezza
Però certamente ricca per tutte le realtà le diverse identità che via via la comporranno e la cresceranno capace di progettualità nel campo delle politiche sociali
E verranno a svilupparsi nell'ambito della giustizia
Su questa strada
Siamo trattare il terzo punto che sono gli investimenti tran-tran trattamentali l'amministrazione della giustizia
Diverrebbero ereditario demagogico
Quanto sin qui delineato
Sia negli aspetti propositivi che in quelli attuativi se le nostre attese non venissero coniugati con una inversione di rotta negli investimenti nel campo del trattamento da parte del governo
Per garantire mezzi adeguati al Ministero di Grazia e Giustizia e conseguentemente al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che sono alla base di qualsivoglia politica per l'attuazione di concreti percorsi di solidarietà e pace sociale
E anche urgente investire in project di chiarimenti che in questa cultura non concentrandosi esclusivamente sull'autore del delitto
Come ancora oggi avviene ma ripensando nuove nuovi percorsi non mi stancherò mai ripetono in questa mia in questa nostra relazione in questo mio
Portano nel di pace sociale con un'attenzione è un coinvolgimento particolarmente rivolto anche alle vittime dei reati
Si deve inoltre sottolineare che quest'inversione di rotta dovrà essere ben cospicua perché la quanto traspare
Nel bilancio finanziario dello Stato sulla giustizia relativamente al penitenziario si desume da un primo esame che quanto viene destinato alle misure alternative e pari ad un esiguo per due per cento
Ciò sta a significare
Un conseguente numero irrisorio di Previti liberista presenze di operatori necessari a produrre risultati apprezzabili su questo versante attraverso il ruolo che hanno gli educatori psicologi
La sorte non è certo migliore per gli assistenti sociali confinati nei loro centri ad aver spesso assumere più il ruolo di trame che i tecnici
Polizia penitenziaria d'altra parte assorbita quasi totalmente nella custodia con la parificazione delle norme contributo che può e vuole credo portare sul tavolo dell'osservazione
Allora in tutto questo
Si completa tutto questo disegno con il coinvolgimento dalle diverse componenti sociali pubbliche private
Dalla disamina delle proposte avanzate in questi ultimi tempi dalla diverse agenzie impegnate nel sistema della giustizia
E per alcuni aspetti sicuramente bene sarà grande maggioranza di questi aspetti condivisi l'abbiamo sentito prima dallo stesso ministro di Grazia e Giustizia
Va emergendo l'idea di carcere quale extrema ratio
Sto brutta parola continuamente usato porta a capirci
E perciò svuotato ridotto dalla sua secolare e ancora attuale centralità in pratica ci si orienta ad assumere le soluzioni ad aumentare le soluzioni alternative al carcere a comminare pene alternative alla detenzione portando
Ad istituti penitenziari poco affollati
E
Ad altre misure tra cui arresti domiciliari
Anche qui ci sarebbe molto da dire
Ma
Non voglio annoiarvi orgogliosa Napoli spazio agli altri
Per carità l'inciucio
Su questi auspicabili prospettive non certo per frustrare le le aspettative della popolazione detenuta
Abbiamo il dovere di dire con chiarezza
Che temiamo si corre il rischio di creare
In tempi brevi false aspettative
Di prestare o il fianco a polemiche critiche soprattutto da parte di chi è contrario questi atteggiamenti di apertura mentali prima che carcerarie sì speriamo la filosofia idea che sta alla base delle proposte per meno case solo da noi
Condivisibili pienamente
Ma perché ciò possa essere attuato nella pratica è inderogabile ed urgente che il contributo di mezzi e di uomini si è esteso e si amplifichi con la partecipazione a questo sforzo di risocializzazione di enti pubblici privati
Che in ciò devono essere interessati coinvolti
Ci riferiamo prima di tutto alle regioni alle province ai comuni
A questi ultimi soprattutto
Non debba continuare ad essere concessa facoltà
L'applicazione di viale seicentosedici del settantasette ma obbligo ad intervenire nei processi di aiuto
Persone detenute sedute le famiglie investiti per tante istituzioni istituzionalmente di quelle responsabilità non delegabili ad altri soggetti
Quanto alle politiche sanitarie occorre prevede provvedere perché le persone detenute non si ritrovino durante il periodo di esecuzione
Di una pena accessoria a rischiare sul piano della salute ritrovandosi in ambienti malsani ad alto rischio con la possibilità di contrarre epatiti TBC ai DS ecco tutto quello che ci volete mettere
Le organizzazioni imprenditoriali artigiani industriali devono a loro volta assumersi impegni rispetto alle loro possibilità
Senza corsie preferenziali sia chiaro ci mancherebbe altro ma dato risposta lavorative che poi sono elementi fondamentali per qualsivoglia Progetto l'inserimento per la persona ex detenuta
Ho in misura alternativa
Insomma
è necessario ripensare intervento sociale nella sua globalità con un progetto uniforme che affronti tutti gli aspetti dell'emarginazione e del disagio
è il momento incontro con tutte le istanze che stanno alla base di questa strategia per quanto ci riguarda
Fin da vicino la Commissione nazionale consultiva in stato di grazia e giustizia con i rapporti con le Regioni e gli enti locali e le Commissioni regionali prima il ministro ci ha detto che la riconvocherà ecco auspichiamo tutto questo sia potenziato
Perciò concludendo
Il carcere che è diventato l'abbiamo già detto anche prima il contenitore finale di molti disagi e contraddizioni prodotte dalla nostra società riguardanti in genere le persone appartenenti alle fasce deboli della comunità
Non può lo stimolante ed una presenza più forte più coinvolgente
Che riunisca la molteplicità dell'intervento e del dibattito sociale in corso per superare le soluzioni tampone
Isolata dal contesto generale di trasformazione di contenuti e strutture
Io non vorrei fare retorica l'incerto se aggiungere questo beve pensiero ma
Io noi anzi riteniamo si debba ripensare lo Stato sociale nuovo importante per migliorare la qualità della vita ed a esportare all'estero o modello
Non da importare i modelli di tagliare le risorse allo Stato sociale gli aiuti ai più deboli per accumulare sapere chi
Per una scala di valori di una società assurda che privilegia i consumi del denaro
E crede di potersi comprare i sentimenti la giustizia
Per concludere veramente
Tra gli obiettivi reali e concreti del volontariato impegnato nella giustizia o ci si pone nel proprio ruolo di stimolo coscienza critica della società ci sono anzitutto quali volti ad alimentare percorsi formativi
Sperimentazioni concrete
Che consegnino il carcere al territorio
E alle libere iniziative della comunità civile
Perché da quest'incontro innovativo possono scaturire una nuova e più umana idea della band
Che ha come obiettivo finale
Quello di contribuire ad una vera pace sociale
Perché si parli una lingua universale di giustizia di speranza
Scusate il termine di libertà grazie
Abbiamo così terminato la presentazione del documento come stimolo ai lavori della giornata di domani Bai volontari non avrebbero un quadro completo da cui partire sui Masque la struttura con la stessa attenzione con la con lo stesso impegno i rappresentanti delle due case circondariali che abbiamo qui al tavolo della presidenza con noi
Solo a questo punto
Ascoltando le organizzazioni ma anche i protagonisti e possibile partire con una visione globale che raccolga tutte le istanze perciò prendiamo la signora Maria Paola vive grazie
In rappresentanza del lo struttura circondariale femminile di poter prendere la parola al
Sì
Qual è la sera né con l'emozione
E a nome di tutte le età mentire picchia femminile che ringraziamo per essere stati chiamati ad intervenire
Sentiamo con emozione la responsabilità di questo invito per diversi motivi
Primo fra tutti la possibilità di dare voce alle tante donne che grazie all'opera costante dei volontari hanno vissuto e vivono una realtà penitenziaria proiettata al futuro e connotata ancora danni rinunciabile speranza
Speranze di poter ricostruire la propria esistenza sapendo che il mondo là fuori avrà meno paura di accogliere
E perché ognuna di noi potrebbe raccontare in mille un momento attraversati dalle tante figure di volontari che hanno portato la loro opera dentro i nostri geni separati
Ma soprattutto la loro voglia di ascoltare e di confrontarsi con chi stesse rinuncia anche all'efficacia idea di una vita diversa perché per i suoi cari
A volte perché disilluso o peggio ancora in cattività dalle esperienze vissute mai superate
Altri ancora perché è più facile allontanare che affronterete Aramini e le paure che limitino e si porta dentro
Per ognuno di noi tendiamo tutti
Anche qui la crescita esterna di cui eravamo parte e che a volte ricordandoci potrebbe scoprire anche un po'di tristezza senza per questo volgere lo sguardo lo sguardo altrove
I volontari per l'esperienza che abbiamo un'età né di Rebibbia
Sono stati e continuano ad essere una sorta di blocco mentale
Dove chicchessia colpevoli o innocenti è possibile scoprire morti tempi per ripensare la propria vita in una prospettiva di responsabilità
Di autocritica ed esempio per il colpevole perché arrecato un danno a testimonianza di impegno del volontario e a dir poco di fermamente
Difficilmente si comprende perché qualcuno che avendo il
In una società dove tutto ha un prezzo del denaro e potere costituiscono la molla del fare chi si muove degli altri rimettendoci anche di tasca propria
Che era considerato un fesso oppure un eccentrico e magari anche un po'matto che altrimenti non saprebbe cosa fare dove andare
Per l'innocente non è certo meno sconvolgente ma test in qualcuno che non lo giudichi alimentando quel meccanismo infernale che ciclicamente il sistema giudiziario e i suoi
Apparati innescano
Sembra poco ma a volte può passare per non precipitare nella disperazione e la vergogna avvertita come insopportabile
E si può guardare al presente sentire la voglia di non mollare confrontato in parte dall'dell'idea si sa che l'incubo di cui sia prigionieri non inizia un tunnel senza via d'uscita prendere atto di una realtà così importante come questa del volontariato e moltiplicatore di conosce scienza d'informazione con reciproci scambi che possono ridurre i danni e limita rischia nell'istituzione penitenziaria che nella popolazione detenuta i rischi di fossilizzazione o peggio di quell'indifferenza
Che ancor prima di separare isola generando profonda solitudine in molti casi ma in particolare qui a Rebibbia sappiamo come la stessa politica penitenziale gli ha e il lavoro dei suoi operatori siano collegati alle varie organizzazioni di volontariato eppure si potrebbe fare ancora di più e meglio magari allargando proprio l'esempio di Rebibbia
Da parte nostra vorremmo segnalarvi alcuni aspetti delle tematiche che tra che ride perché ci sembra interessante per tutte le componenti qui convenute e possibile dare maggior peso alla conoscenza del volontà Mario e si acquisisce nei confronti del detenuto e del percorso di reinserimento chi chiude la figura del volontario può entrare in contatto in maniera informale con le problematiche del detenuto
Non crediamo sia un caso che sempre più spesso e solo questa figura che si fa carico e garante dell'inserimento in modo concreto
E ancora più concretamente ci offre la possibilità di entrare nel mondo del lavoro nelle case d'accoglienza e rende visibili quei punti di riferimento indispensabili perché un detenuto posso usufruire dei benefici di legge
Inoltre è pensabile prendere in considerazione offerte di volontariato da parte degli stessi detenuti presso strutture del Comune della Regione ne attraverso l'applicazione di articoli di legge come ventuno provando ad allargarlo anche al lavoro volontario e non remunerato
Alcune di noi sono già in articolo ventuno in semilibertà o libere per fine pena
Fuori di qui hanno avuto modo di mettere a disposizione la loro esperienza per le associazioni di volontariato che operano nel territorio
Non è raro che chiede di ritornare in carcere per continuare un lavoro iniziato insieme alle compagne di detenzione un mettere a disposizione della comunità ciò che sanno fare meglio
Per loro e così per noi potrebbero realizzarsi degli esperimenti di collaborazione guidati dalle stesse associazioni
Il carcere della comunità delle reali conosce senza e dello scambio è già una realtà perché già impegnate ci lavora un carcere dove la disperazione non abbia il sopravvento sto e non si accumuli di Uncle era rivalsa si possa costruire già nel presente domani anche di chi non ha niente
Se c'era il nostro salutava tutti quei volontari che ci hanno seguite aiutate consigliate e continuano a farlo il giorno dopo giorno
Sai sarà anche per questo che ANAS sia occhi ci sembra di essere come una grande famiglia una vera comunità nel suo significato etico più profondo e poi a tutti coloro che ci ha trasmesso un po'di quella bellezza che c'è nella serenità di una giornata quasi normale
Anche qui servita
E super tutto vita se è un sogno è una libertà del tessile rare curare
Il vostro applauso e più di ogni commento riprendiamo allora il signor Vincenzo Parrello che rappresenta invece la struttura maschile di prendere la parola concludendo
Questa è serie di riflessione per noi volontari
Abbiamo accolto con piacere l'invito rivolteci dalle associazioni promotrici di questa conferenza a svolgere un suo fa il giro sondaggio tra noi utenti del volontariato perché in questi istituti istituto se pur con i suoi limiti è presente
I dati emersi sono raccolte nel documento distribuito comunque sarà nelle vostre mani visto che il volontariato costituisce e rappresenta la partecipazione della comunità esterna all'istituzione che nessuno più ormai considera chiusa eccome lo stesso attuale ministro ripete più volte deve aprirsi alla città e alle comunità locali e allora prima di te tutto facciamo sì che il volontariato entri effettivamente in tutte le carceri Rebibbia rappresenta in questo senso un'isola felice
Il primo dato che balza subito all'occhio del sondaggio e l'intensità con la quale viene avvertita l'esigenza di un supporto morale in un ambito carcerario che causa un distacco traumatico con l'esterno per cui si cerca nei più disparati punti di riferimento nel volontario si cerca infatti l'amico tramare il fratello e sopra tu una continuità di dialogo con l'esterno riporta una frase letta sulle risposte al questionario che ci ha colpito in modo particolare
Mi hanno fatto sentire più uomo e non un bambino
Chi conosce il carcere ne comprende perfettamente il sottostante senso di deresponsabilizzazione al quale in molti aspetti della vita quotidiana siamo applicati
Non non meno rilevante l'aiuto materiale spesso specchio di una vita disagiata anche all'esterno in questo senso ci sono ampie testimonial se di aiuto sia per quanto riguarda il periodo trascorso in carcere sì anche dopo per fornire ad esempio un alloggio temporaneo all'esterno
Non può non sottolinearsi l'importanza della richiesta di maggiore aiuto morale integrato da una richiesta di aiuto di chiarificazione culturale
Non può esservi dubbio che il volontario viene dall'e sterno vive all'esterno e quindi il portatore di dire e cultura che all'interno del carcere hanno una certa possibilità di movimento
Oggi anche se i grandi mezzi di informazione sono largamente presenti in carcere e quindi la circolazione delle idee può apporre APPA lire uguale a quella esterna e se non è affatto uguale solo un occhio che non sa perdere il carcere commetterebbe quest'errore
Di più noi detenuti abbiamo un libello un livello culturale piuttosto basso il fatto di vivere reclusi in una condizione quasi totale di ozio forzato
Cristallizza la fruizione delle idee e degli stimoli culturali che sono ancora oggi è inutile farsi grandi illusioni quelli del mondo coatto
Con le sue profonde discriminazioni i suoi moduli culturali precostituiti che non è facile spogliare dall'ipocrisia e dal sospetto legittimi in chi ha passato la vita quasi sempre a subire o a difendersi
La richiesta di aiuto morale e in primo piano
Ma è così facile dare un aiuto morale
Qui riteniamo che inizi il gravissimo compito del volontario
Un compito che richiede sensibilità e cultura esperienza della vita conoscenza e larghezza di vedute ma principalmente una conoscenza del carcere
Conoscenza che dovrebbe estendersi anche detenuti ristretti in sezioni speciali
Evidentemente in questo caso la risposta del sondaggio si riferisce a coloro che sono in regime di alta sorveglianza e che bisognerebbe fare in modo che non siano abbandonate lo stesso dando a loro stessi dandogli quello appoggi o morale psicologico e spirituale che la prima necessità di ogni detenuto
Per quanto atti e invece alle richieste di maggiore incidenza sulle istituzioni e di maggiori assunzione di ruoli istituzionali
E se evidenziano l'incapacità delle attuali strutture preposte allo scopo adoperare un effettivo reinserimento sociale
è un fenomeno che tutto il volontariato operante nella nostra società a ormai chiaro di fronte a sé e sul quale dovrà prima o poi decidere se conservare la sua natura di spendere di spontaneo offerta di aiuto restando completamente al di fuori delle istituzioni o cercare di assumere di è talmente una parte dei ruoli magari nei settori dove è più forte e la necessità con il rischio di perdere una parte della sua originaria natura
E certo una sfida ma il dato che emerge costituisce con altrettanta certezza un invito ad accoglierla
La richiesta infine di aiuto all'esterno nel reinserimento sociale unitamente a quella di un interessamento per essere avviati al lavoro nelle cooperative sollecita un intervento atto a smuovere una dormiente volontà politica
Il volontariato sa bene cosa preme all'assistito un lavoro una base per ricominciare
Solo la solidarietà non è sufficiente occorre una politica lavorativa appropriata che specifica che salti e non deprime i fermenti di una positiva il responsabile richiesta di lavoro che in altri tempi avrebbe lasciato sorpresi
Il progetto orizzonte alla Comunità europea e in questo un punto riferimento a noi piacerebbe percorrere una strada spianata dal volontariato con il suo supporto tecnico e burocratico nella Costituzione pone di cooperative di lavoro a voi è affidata questa nostra speranza di evitarci verso uno spettacolo non spiegabile appoggio di politica lavorativa un'ultima nozione che è un invito alla riflessione mentre lavoravamo all'analisi dei dati stanchi di constatare per l'ennesima volta come il reinserimento sociale fosse ancora una chimera abbiamo pensato un secondo sondaggio una spietata distribuirà i volontari e a tutti i partecipanti alla conferenza con un'unica domanda
Il carcere e utile alla società e perché
Poi un compagno e ci ha detto e negli spot la risposta l'aveva già letto da qualche parte l'abbiamo ritrovata e contenuta ne il libro dialettica delle illuminismo di Horkheimer Theodor Adorno scusate la pronuncia non è che sia poi nella quale recite porta testé testualmente questo e ci dice
Non ci si dimentica di nessuno dappertutto ci sono vicini assistenti sociali tipi alla dottor Achille ai sospiri
E filosofia tra omicidio col cuore dalla parte destra che della miseria perpetuata dal meccanismo del funzionamento sociale fanno con loro affabile intervento da uomo a uomo una serie di casi individuali suscettibili di guarigione sempre che naturalmente non si opponga i loro sforzi la depravazione personale dei soggetti
Enzio con cui questa sala
A seguito nonostante lo sforzo psicologico a cui li abbiamo sottoposti questi ultimi due interventi dice la nostra partecipazione intima alle cose che hanno detto è arricchito il nostro panorama di volontari
Ho ricevuto in questo momento anche un'altra novità della biblioteca Papillon e siccome non siamo in grado di legge ma in questo momento abbiamo deciso con i promotori di prendere questo documento di moltiplicarlo di portarlo in tutte le nostre cartelle dei lavori stamattina mi scuso per la impossibilità in questo momento ma nello stesso parco dalla stessa parte mi è giunta una sollecitazione dal così dal consigliere Giuseppe Magno che il direttore
Per il dell'ufficio centrale giustizia minorile che mi ha chiesto e i minori dove sono
Inquietante la domanda crediamo perciò il Consigliere di lanciare qualche altra inquietudine nei nostri lavori
Concluderà poi la nostra serata invece il presidente Michele Coiro che il direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria la parola
Al consigliere Giuseppe Magno
Io non ho preparato alcun discorso perché mi sembrava che avrebbe tolto spontaneità le poca cosa che ho da dire dico poche cose non perché ci siano poche cose da dire ma perché intendo rispettare anche la vostra probabile stanchezza
Ecco allora entrerò direttamente in merito e per quanto riguarda il mondo minori esisteva oramai una presenza abbastanza forte e abbastanza sentita da parte del volontariato e quindi la prima cosa che debbo dire dare atto di questo
Nel marzo del novantaquattro fu approvato un documento lo leggo qui da questo prezioso volume detto che è stato preparato Volontariato Giustizia in occasione di questa conferenza leggo a pagina quarantaquattro e quarantacinque
Alcune cose quindi nel marzo del novantaquattro la Commissione nazionale per i rapporti con le Regioni e gli enti locali quello a cui si è riferito il ministro quando ha detto che purtroppo è stata l'ultima ora abbiamo già sentito e speriamo che ce ne sarà un'altra quella sarà l'occasione per andare avanti
E con seguito di quella
Di quella seduta della commissione l'ufficio centrale per la giustizia minorile e che io ho l'onore di dirigere da pochi giorni
Ma sono stato in passato ancora lavorare in quell'ufficio per diversi anni il sei luglio novantacinque il singolo un protocollo d'intesa con la Fondazione da Diana per volontà era volontariato con l'obiettivo di potenziare il ruolo della comunità esterna nel percorso di reinserimento del minorenne soggetto a provvedimenti penali
In seguito ci sono state poi e delle ulteriori intese anche delle circolari del dell'Ufficio centrale per la giustizia minorile che riguardavano gli apporti che il volontariato poteva dare e in effetti stava cominciando a dare in questa materia
Purtroppo con una circolare del sedici marzo del novantasei veniva rilevato
Che ha circa un anno dal protocollo d'intesa
Leale in cui si era verificato per ha veramente un'interazione fra il volontariato all'ufficio della giustizia minorile erano state piuttosto limitate
E allora questo gli estensori di questo libero concludono a questo punto dicendo data questa difficoltà entrambi gli organismi di volontariato rinnovano l'invito a lavorare nella direzione indicata dal protocollo d'intesa ecco io sono venuto qui a prendere la parola essenzialmente per dirvi che raccolgo questo invito
Da questo momento in poi dobbiamo fare in modo che se ci sono stati
Non so delle difficoltà queste possano essere superate
La seconda cosa che voglio dire e questo è il perché
Che ritengo che questa cosa sia assolutamente necessaria
E sono sicuro di parlare anche a nome della stragrande maggioranza degli operatori dei servizi minorili che sicuramente condividono
Questo punto di vista perché abbiamo avuto occasione tanto in questi giorni quanto in passato di parlarne a lungo
Dunque noi riteniamo che la collaborazione del volontariato con la giustizia minorile sia indispensabile
Sappiamo perché lo è nel campo in tutti i campi e anche nel campo delle degli adulti una delle ragioni specifiche io la metterò per ultima proprio perché è la più importante secondo me è una di quelle che abbiamo sentito dalla signora che ha parlato poco prima di me
Quindi la prima ragione per cui ritengo che la collaborazione del volontariato con la giustizia minorile sia indispensabile piuttosto banale anche se poi è una necessità comincia dalla meno importante e perché le strutture del personale dipendente dalla giustizia minorile
Per dirla molto chiaramente non sarebbero in grado da sole di assolvere certi compiti ma perché il volontariato diventa uno necessario supporto un dono della Provvidenza per poter raggiungere certi obiettivi che sono i nostri obiettivi istituzionali che però da soli non potremmo raggiungere
Ma ce n'è un altro motivo
E perché in ambito a minorile in particolare ecco diceva prima il ministro citando giustamente l'articolo tre della Costituzione noi abbiamo il dovere la quell'articolo dice la Repubblica reale pubblici siamo noi
La Repubblica rimuove gli ostacoli che si frappongono al pieno libero sviluppo della persona umana figuratevi quanto questo obiettivo e preciso
Puntuale ed importante perso oggetti che sono per l'appunto nell'età dello sviluppo
Quindi questa necessità e per noi particolarmente sentita ma quando interveniamo su soggetti in età dello sviluppo per cercare di rimuovere quegli ostacoli che li hanno fatti deviare
La grave miseria la disgregazione famigliare la vita in un quartiere deprivato di possibilità alternative eccetera eccetera quando interveniamo lì
Troviamo anche e gli eventi chi precede o no costantemente noi no che dovremmo prevenire gli eventi negativi in realtà riusciamo a malapena ad inseguirli perché la società che ha abbiam modo talmente rapido e e nuovi bisogni si aggiungono a quelli vecchi e nuovi ostacoli a quelli antichi e noi che ancora non abbiamo risolto e vecchi problemi ci troviamo già di fronte a problemi nuovi
La stessa devianza minorile che noi incontriamo oggi è molto diversa da quella che era venti anni fa o dieci anni fa
Ebbene le strutture sono sempre molto rigide resistono ai cambiamenti non sono capace di adeguarsi così velocemente ai bisogni di ogni giorno e questo invece non è per il volontariato che non ha queste Struth ore istituzionali molto rigide non deve combattere con la finanziaria non tanto per dirne una altri problemi magari ma non questi e quindi e sia dei malati finanziarie per difendere i diritti dei più deboli ah va bene ma voglio io volevo dire un'altra cosa non è soggetto alle condizionamenti della finanziaria
Cioè se io devo far funzionare delle strutture che avrebbero bisogno di un certo stanziamento con uno stanziamento pari alla metà o alla metà della metà certamente trovo dei condizionamenti
Che il volontariato non ha perché
Perché non non risponde in termini economici ma in termini sostanzialmente di gratuita quindi è libero
E quindi è più libero di adeguarsi alle circostanze concrete mentre noi dovremmo tenere questo solo mediante la formazione professionale solo attraverso la formazione professionale noi possiamo adeguare il personale dipendente ai cambiamenti e che si verificano formazione continua la formazione qualcosa di estremamente costoso e anche di difficile da impostare certa volte inadeguata
E infine l'ultima ragione con questo concludo l'ultimo motivo per cui il volontariato è indispensabile
Nel campo dello giudicò però del volontariato indispensabile nel campo della giustizia minorile vedete una una sera qualche anno fa un ragazzino
Precocemente affiliato alla camorra ragazzina napoletana che era finito nelle nelle nelle maglie della criminalità organizzata e tanti sono in questa stessa condizione purtroppo veniva intervistato
E il giornalista gli chiedeva
Quale figura avrebbe voluto rassomigliare cosa avrebbe voluto fare da grande insomma è Luís rispose tranquillamente che la figura che più lo affascinava era quella di un di un capo della camorra di un famoso camorrista
Giornalista gli chiese perché Luisa quella potente può fare tutto quello che vuole un uomo forte insomma lo affascinava moltissimo
E allora il giornalista incalzano e disse ma perché tu invece che darti alla delinquenza non pensi a lavorare proprio imparare un lavoro studiarono imparano lavorano e disse quello dispose in modo molto Fiorito
E disse no macché mi serve sta cosa qua dice quando ha imparato a lavorare io guadagnerò in un mese con tanta fatica quello che invece riesco a procurarmi anche mezz'ora
Se lo scippo mi va bene sarà l'altra cornetta cicoria
Allora
E veramente il denaro il potere la ricchezza il denaro il valore unico che può segnare la marca può indirizzare la nostra vita
Noi sappiamo di no però nel momento in cui ci confrontiamo con i minorenni e difficile far capire al minorenne che ha che quando lavoriamo alle dipende e quindi abbiamo un interesse che abbiamo degli orari di lavoro che Intel diamo rispettare abbiamo le nostre rivendicazioni economiche sindacali ecco e tutto questo è giusto ma il minorenne
Difficilmente riesce a dare credito a persone che secondo lui lo fanno fanno quello che fanno solamente perché entrano in un rapporto di lavoro
I volontari sono indispensabili per noi perché sono i gli unici che non consentono a questo genere di equivoco allora il minorenne ed le chiedessi perché e confrontato con questa figura che fa qualcosa che non coincide col suo schema mentale che che non non rimane un dato un'idea di potenza di ricchezza o anche semplicemente di lavoro fatto per un onesto guadagna questo è gratuita e che il perché non è l'unico aspetto del volontariato perché quello che balza più evidente agli occhi del minorenne e ciò con cui si deve confrontare e da questo confronto possano scaturire diverse cose può scaturire un impulso a ripensare le cose a considerare gli altri
Per quello che sono e anche se spesso nella sua vita e non in termini riguadagna
E poi spingerlo a finanche ad un'altra cosa bellissima che era quella proposta quell'idea proposta che faceva prima la signora
A pensare se quindi anche lui
Non debba nei confronti degli altri posti con un senso di gratuita
E questo e l'inizio di ogni emersione e di ogni ritorno nella società civile grazie
Ma
Due parole ed in conclusione
Io ho chiesto
Quando la popolazione detenuta in altre nazioni in Francia sono circa sessanta mila in Germania circa settanta mila
Negli Stati Uniti un milione di detenuti
Noi abbiamo
Noi abbiamo attualmente quarantanove mila detenuti quindi siamo forse la nazione più civile del mondo occidentale
In
In questo campo
E
Ci avviamo
Per lo meno la tendenza è questa
Appunto pre vedere che il carcere non debba essere l'unica risposta al crimine ma prevedere le pene alternative già c'è una legge in discussione che prevede la scarcerazione dei detenuti che hanno meno di tre anni di reclusione da scontare e l'affidamento al servizio esterno
Per cui il nostro problema e il problema della assistere
La persona che non va in carcere e che è affidata a servizi esterni
Ma una cosa ho notato
Sia dagli interventi di oggi dei due
Amici carcerati ma sia soprattutto nelle visite che io ho fatto
Dei vari carceri una notevole maturazione top della popolazione carceraria
Ed è una cosa che mi ha colpito e mi ha colpito profondamente
E penso quanto sia ingiusta una pena stabilita rigidamente del massimo la pena dovrebbe essere rivista periodicamente
E periodicamente dovrebbe essere e nessun giudizio di necessità o meno di continuare nella nella carcerazione dell'individuo
Altra altra cosa che
Connotato e la la l'estremo valore del collegamento del carcerato con il volontariato volontariato e un ponte necessario fra il detenuto e il mondo esterno
Il volontariato permette al detenuto di sentirsi
Persona viva persona partecipe ancora inserita nel mondo esterno
E o dalle statistiche che mi ha fornito l'ufficio ho rilevato come non tutela le opere erano novecentottantatré volontari all'interno del carcere
Mentre devo dire che c'è una disattenzione non soltanto dopo l'incaricato ma anche del mio ufficio per la
I centri di assistenza sociale perché ne abbiamo soltanto nove nove assistenti sociali volontari che operano nei centri di assistenza sociale
E passando alle cose concrete che si possono fare
Innanzitutto pregherei
Le associazioni di volontari di organizzarsi fra loro in modo da dividersi anche i compiti all'interno degli istituti all'esterno
Per quanto riguarda l'esterno dobbiamo immaginare assieme
Dei gli uffici di dei centri di assistenza sociale funzionante
E anche in questo campo il volontario può dire molto
E poi penso che per quanto riguarda il lavoro sia necessario manca oggi mancano gli interlocutori quelli che possono dare lavoro
E chi può dare lavoro sono gli enti locali e l'Associazione industriale il ricco per c'è anche i costruttori eccetera credo che dovremmo fare una conferenza
Con noi volontariato e i rappresentanti di questi enti
Ho visto nel carcere di Milano per esempio
Un gruppo di detenuti che lavoravano alla registrazione delle ricette mediche
Perché la Regione che ha questo compito aveva dato loro il cinque per cento del lavoro in questo campo
Si può prevedere presente negli appalti una quota
Dei lavoratori una quota di lavoro si è dato agli ex detenuti io credo che gli enti locali se fossero sensibilizzati su questo tema forse avremo una risposta
Quindi io
Propongo immediatamente dopo la conferenza stato regioni che ci sia una conferenza
Il ministero della Giustizia rappresentanti degli organi degli organi professionali di persone che sono in grado di dare lavoro Enti locali e volontariato grazie
Voi sapete che ognuna di queste manifestazioni a una parte visibile che normalmente viene ringraziata ed una parte invisibile invece che sono le decine e decine di volontari di tutte le associazioni che hanno per la NATO quest'incontro il personale di questa istituzione che ha superato una serie di lacci e lacciuoli che sono caratteristici per questi ambienti volevo ringraziarvi di grande cuore per quello che hanno fatto
Allo stesso tempo lei partecipa
Di alcune norme tecniche si rischia l'è stato un momento seduti credo che ne siate avvantaggiati perché i tre pullman che devono portare i partecipanti alla Domus Pacis sono pronti al carcere a destra del lo stradone sul marciapiede di sinistra mentre per chi deve recarsi alla metropolitana di Rebibbia ci sono i bus navetta fuori dal carcere i lavori riprenderanno domattina alle nove alla Domus Pacis con le le testimonianze delle regioni e il dibattito generale grazie a tutti a domattina
E si pare concretezza