Il federalismo fiscale convegno tenutosi presso la Sala del Cenacolo

Porgo il saluto anche a nome dei consiglieri nazionali mangiare ringrazio i relatori illustri ospiti intervenuti
E l'augurio e l'auspicio di tutti che da questa mezza giornata di lavoro sul federalismo fiscale Possa derivarne un contributo fattivo fare il nostro Paese
Infatti le istanze del nostro Paese si fanno insistenti per una riforma del sistema tributario italiano basata su modelli federalisti
E dietro queste istanze
Si avvertono spinte ben più vaste e più gravi per una riforma istituzionale dello Stato
Sono richieste che non sono più miserabili sul sentito dire o su notizie esagerate ma stanno praticando siccome i bisogni salta saldamente sentiti dai cittadini
E verificabili dà un rinnovi nella quotidiana esperienza
La categoria che rappresento lavora quotidianamente in modo capillare è presente sul territorio a fianco di tutte le tipologie di contribuenti si trova ad assolvere infatti una precisa funzione di collettore tra cittadino contribuente e pubblica amministrazione
Avvertiamo quindi come un nostro preciso dovere quello di offrire il contributo come cassa di risonanza alle esigenze del cittadino e come referenti tecnici qualificati nell'azione legislativa
A tal fine il Consiglio consapevole delle proprie potenzialità appunto di osservatorio privilegiato della realtà economica nazionale sia adottato da tempo
Di strumenti di indagine e valutazione delle esigenze riscontrate sul campo per i nostri trentasette mila iscritti
Mi riferisco alle nostre commissioni specialistiche deputato all'approfondimento della materia oggetto della professione
E dal nostro ufficio studi del Consiglio nazionale composto da esperti qualificati dai nostri docenti universitari
Nelle diverse discipline economico e giuridiche
Entrambi gli organismi sono impegnati nelle rispettive sfere di attività sia su progetti organici di ampio respiro sia su tematiche di più immediata attualità
La scelta federalista
E imposta dall'evoluzione del sistema economico mondiale la constatazione più elementare e che tra i contribuenti ciò che genera la richiesta di federalismo
E la speranza di una maggiore controllo sulla spesa pubblica
Le riprese anche tra le piccole e cioè nell'ambiente che ha dimestichezza con i concetti di produttività e di rapporto costi-benefici
Il federalismo si precisa come evoluzione verso un maggior controllo dell'opinione pubblica sui criteri di spesa e verso un'effettiva maggiore possibilità di contenimento di un certo tipo di costi affidati all'amministrazione pubblica
In quest'ottica ribassato per le casse centrali infatti non è più visto in chiave garantista per una più razionale gestione si riserva di delle risorse pubbliche ma nel migliore dei casi come un inutile
Passaggio internet
Perché il perché di questo convegno sotto un'alluvione di eventi di il proliferare di normative di proposte che si susseguono per un nuovo modello federalista
Vediamo di fare un punto fermo in questa mattinata dispute infatti non si era mai visto in così breve tempo un ricco fiorire evidente ma tanta fioritura renderla ma instabile e più lettori incerto
Il prodotto di studi e ricerche sull'argomento cresceva soprassalti in masse e frequenze che se pur di alta qualità rendono difficoltoso l'orientamento
Lo studioso l'operatore pratico e forse lo stesso legislatore lavora dunque su di un corpo segni fluido
L'unico antidoto nei limiti in cui vale e il rigore dell'ordine
Non fa miracoli ma distingue i discorsi inverificabili nelle proposte inutilmente provocatorio l'utente riguadagna molto dato che la confusione accumula ulteriori Rita
Per tale motivo l'odierno convegno sul federalismo fiscale non è tanto l'ennesima variazione sul tema ma più modestamente e permettetemi in questo momento più utilmente un'occasione di fotografare lo stato dell'arte delle varie proposte di carattere teorico ed operativo
Che fino ad oggi hanno analizzato le relazioni fra i diversi livelli di in posizione proprio per la volontà di sintesi delle varie proposte fino ad oggi presentate il convegno intende essere più ancora che l'esposizione di un modello da calare nella realtà una provocazione intellettuale e in vista della riforma
Uno stimolo per richiamare l'attenzione degli studiosi e dei politici sollevando una discussione di politica tributaria e se possibile per fissare alcuni punti fermi parte sono proprio queste tensioni armoniche che stimolano vive curiosità sperimenta
Qualche breve osservazione di carattere più strettamente tecnico ritengo in primo luogo che la scelta federalista debba accompagnarsi ad una notevole semplificazione del sistema fiscale
Non saranno infatti più necessarie grandi imposte al gettito erariale ed una miriade di piccoli balzelli ideati per finanziare gli enti locali ma pochi e semplici tributi specchio di un'effettiva capacità contributiva agevolmente localizzabile nel territorio che siano in grado di forni adeguate risorse agli enti territoriali
Rendendo possibile il confronto tra servizi resi e prestazioni imposta il futuro vuole infatti un ente locale che divenga soggetto attivo del tributo come ente impositore in quanto soggetto attivo della spesa e come coordinatore delle risorse
L'amministrazione centrale potrà dunque continuare ad indirizzare la politica di ripartizione delle imposte tra i singoli livelli di governo stabilendo opportunità e modalità di perequazioni tra enti locali più richiedenti locali più poveri e garantendo così sull'intero territorio un livello qualitativo standard di servizi pubblici
Ma una volta garantito tale livello minimo indispensabile se non si vogliono creare sacche di sottosviluppo
I cui effetti si ripercuote rendono immediatamente sui vicini più ricchi gli enti locali dovranno essere messi in condizione di poter contare su tributi propri gestibili con la flessibilità ed a coordinare con le funzioni dispensa a dirsi attribuì al fine di garantire la chiusura del sistema sarà poi determinante l'introduzione di disposizioni di responsabilizzazione della finanza locale finalizzati ad evitare interventi statali di rifinanziamento del disavanzo degli enti locali
E da garanzia che il calcolo delle spese e delle entrate non sia posto solo in chiave elettorale locale
Questo è dunque il momento delle scelte ed in tale prospettiva
Permettetemi di augurare che il dibattito di oggi possa concludersi con l'indicazione di strade utilmente percorribili per l'evolversi della riforma fiscale verso modelli di federalismo l'impegno della categoria che rappresento e di considerare la giornata di oggi come lo spunto per le successive iniziative che intendiamo intraprendere in qualità di interprete delle istanze dei cittadini
E di interlocutori qualificati delle istituzioni nel cammino della riforma fiscale vi ringrazio per essere intervenuti
Fu
Senta citare
Come programmi
E articolate
Questo
I nostri ospiti
Consiglio nazionale ragionieri che evidentemente ringrazio a nome di tutti
E hanno una particolarità cioè di essere persone abituate
Ragionare nel concreto
Con i numeri all'età di quindici anni
E quindi in questo convegno verrà dato uno spazio particolare ai numeri eccetera
E quindi
Spero
Concretezza che sarà gradita senz'altro che apprezzerete due relazioni in particolare che sono quelle professor già Ceriani
Che sono i depositari
Di questa
Di questa scienza
Con ogni probabilità un apporto anche dottor Ricci
Il quale anche lui particolarmente particolarmente ricco di tanti in questa però il tutto evidentemente si realizza tramite provvedimenti legislativi che incidono sull'assetto normativo il nostro apparato tributario
E e da questo punto di vista i nostri ospiti considerazione ragioniere hanno pensato di dare due visioni diverse del fenomeno una di carattere generale e uno di carattere specifico
Quindi i lavori di oggi saranno aperti dal professor fedele professor Fedele si occuperà della finanza locale nel suo inquadramento generale Felice Crosta
Quindi prima ancora scende particolare questo singolo tributo
Avvertiamo l'esigenza che una modifica così profonda come quella del federalismo avvenga in Italia nel quadro però una legge che contenga principi regole successivamente il professor Carlo invece ci porteranno in concreto e cioè di quella che la prima la prima realizzazione articolata che sia federalismo fragilità che quella dell'Iraq per cui tra sì contrari nella dizione che ormai si affermerà
Il professor Cassese
Che ringraziare nuovo aspettavamo così presto
Questo è il motivo per cui assume una posizione defilata
E invece citata ci parlano del problema generale dell'assetto del federalismo nel quadro situazioni generale dell'amministrazione quindi la prima relazione è quella del professore
Linda New York
Fiscale credo che ormai sia diventato
Inevitabile questo però la formula tende ad Asso comprendere troppi valori troppi significati fino a divenire quasi poco significa
A non consentire distinzioni che invece bisogna fare
Fin dall'inizio quando sia incominciato a parlare di questa
Dopo mi era stato prospettato il tema sotto il profilo della esigenza della necessità di pensare a non ancora
Formulare un progetto
Ad una legge generale sulla finanza locale
E da questa formula mi sembra più significative
Perché il riferimento alla generalità innanzitutto essenziale
Vuol dire molte cose diversi livelli il primo potrebbe essere quello necessario rapporto tra le innovazioni in materia fiscale
E di identificazione delle funzioni che ai singoli autonomia locale si attribuiscono di riconoscimento
Di quelle che sono funzioni ritenute necessarie
Degli standard minimi di prestazioni in relazione a queste funzioni che sono condizioni necessaria su un certo piano anche per identificare i margini di autonomia gli enti locali
Secondo ma ragionevole considerazione che laddove si tratti di questa
Funzioni prestazione considerare necessario
E almeno all'incerto minimo livello che è unita nell'ambito collettività nazionale ma il autonomia se ne ho sono limita
Per altro verso il riferimento alle funzioni potrebbe servire anche cercare di capire senso in termini di autonomia del collegamento tra forme di autonomia nell'entrata nella disciplina delle entrate e lo svolgimento di attività
Che a diverso livello possono risultare ridicola
Quindi ai poteri vincolanti al potere pensiamo allora
Altro tipo di attività
C'è poi ritorna anche in materia fiscale
Per esempio sul tema del significatività in termini di autonomia dei Poteri normativi sull'accertamento
Ma ancora generalità buon dire considerazione globale dei flussi
Finanziaria in entrata in città
Che solo contare poi la misura dell'autonomia riconosciuta il terribile
Ed infine la generalità della legge quindi sa stime necessari siccome stavolta alla collocazione degli istituti fiscali riconosciuti alla autonomia locale nel quadro del sistema tributario
Che è il tema della compatibilità tra
Ci sostanziale dell'ordinamento tre il ruolo capacità contributiva con altri criteri di individuazione dei fatti rilevanti ai fini dell'obiezione di tributi locali sente rapporto capacità contributiva beneficio e
Il problema in genere della compatibilità tra istituti vicinanza
Fiscalità nazionale continuerà e istituti della finanza della fiscalità locale il problema delle reiterazioni dei tributi dei tributi aventi lo stesso oggetto ma ripartiti trascurati di ora di tutti questi problemi in realtà si dovranno occupare altri relatore
Io mi limiterei invece a
Assume il tema della legge generale sotto un profilo che potrebbe essere pianista limitato ma invece è abbastanza coinvolgente che quello delle fonti cioè per la collocazione di una discipline dell'autonomia fiscale e gli enti locali che necessariamente ormai mi sembra per consenso unanime deve caratterizzarsi anche forse prima di tutto di autonomia normativa nel sistema delle fonti che quello della Costituzione vigente perché oggi affrontiamo questo tema a ipotesi di costituzione infatti
Allora innanzitutto
Appare evidente una prima considerazione che i problemi posti dalla riconoscimento di un diverso livello di autonomia da una riorganizzazione delle autonomie locali in tema di fonti e disciplina delle fonti sono meno gravi in materia di autonomia regionale perché
Perché la Regione ha già a livello costituzionale riconoscimento di una fonte e la legge regionale che ha una collocazione
Quindi fonte sub primaria ma pur sempre nell'area delle fonti primarie la giurisprudenza costituzionale la dottrina hanno riconosciuto a questa fonte una collocazione nel quadro per esempio della disciplina della riserva di legge che è la stessa della legge
Cioè la Corte costituzionale ha detto che ai fini del osservanza della riserva di legge una legge regionale equivale a valle dello stare
Ed infine si è realizzato e
Ah non sa nel qualificazione una setta di ripartizione
Per competenza e non più quella gerarchia dei poteri normativi in materia regionale
Perché risolve come vedremo gran parte dei problemi che invece restano aperti per
Gli enti diversi dalle regioni
Tant'è vero per le regioni sì prospetta modelli di autonomia
Che per gli altri enti risulta oggi ancora difficile aspetta
Modelli di autonomia in cui allo stato è riservato solo in individuazione
Di a
E
Di anzi perché le aree di materie sembrerebbero già determinate a livello costituzionale né scatterebbe soltanto di individuare i principi del sistema
Tributario opera anche alle
Ma di questo credo che ci parlerà il professor Carlo
Se invece andiamo a vedere come funziona
L'ipotesi delle autonomie locali degli enti diversi dalla Grecia livelli inferiori
Nei rapporti con la riserva di legge per esempio
Beh
Devo dire che io istintivamente sono portato a diminuire la rilevanza di questi problemi perché a mio avviso
La riserva è istituto età un
Principio che va adeguato ai diversi contesti in cui io e proprio in materia di autonomia locali deve essere assunta con un maggior margine di elasticità
Ma anche a prescindere da questa prospettazione e anche a seguire l'idea che il la riserva di legge invece in quanto l'istituto di garanzia a un rigore sempre uguale al secondo
A prescindere dai
Sacchetti in cui si riferisce dalle fughe in cui si riferisce
Il problema probabilmente
Ho i problemi di rapporto tra autonomie locali riservati sono in gran parte risolubile
Innanzitutto
Il tema della identificazione delle prestazioni patrimoniale imposte in cui la riserva si riferisce
Qui il l'esempio che si potrebbe ridurre con riferimento alle recenti proposte di info finanza locale
E quello dell'abbastanza diffuso opinione per cui se ci sostituiscono tributi conta risse sedici si risolvano tanti problemi io si propone quindi tutta una serie di tributi locali vengano
Sostituito dal introduce dei tariffe
Ma la definizione della prestazione imposta e prescindere fatto veramente terminologia
Una volta
Prevista una tariffa il problema non è risolto potrebbe darsi ugualmente che la disciplina di quella singolo istituto
Presenti le caratteristiche della prestazione imposto il discorso quindi non va rivolto né alla terminologia né al
A e neppure direi esclusivamente alla disciplina della prestazione
Ma bisognerebbe cercare di capire quando è che un certo tipo di prestazione richiesta ai privati posso essere configurata come prestazioni imposti
E allora a prescindere tale ipotesi in cui la prestazione dell'ente locale sì
Realizza in una setta di totali libertà di concorrenza quindi in presenza di altri soggetti che perfetto le stesse prestazioni che mi sembra un'ipotesi abbastanza limitate
Probabilmente il vero criterio distintivo
Viene ad essere quello dei criteri di determinazione della tariffa e cioè quando la tariffe determinata in modo tale
Che nell'intento
Nell'intento
Quindi nella ratio della disciplina
E il gettito relativo è volto a coprire anche costi diversi da quelli del servizio spesso è molto probabile che ci troveremo a secco
Assimilabile avvicinabile un identificabile con la imposizione di prestazioni quindi il problema dell'individuazione delle dei servizi da sottoporre a tariffe e dei criteri di determinazione delle tariffe probabilmente va esaminato con una certa
E non si può neanche a livello di legge che prevede le autonomie locali limitarsi a prevenire istituzionale riff bisognerebbe dare qualche indicazione
Problemi invece inerenti la disciplina della Riserva
Mi hai massima si dice è riservato alla legge quell'aspetto della disciplina o quegli aspetti della disciplina che sono individuati della prestazione
Cosa significa questo ma normalmente si ritiene che sia necessaria che gli amici sia necessario che la disciplina delle fattispecie dei presupposti bella tributo delle prestazioni imposta sia
Contenuta
In atti di fonte primaria in in fonti primarie
Quindi presupposti soggetti passivi
Quindi realtà c'è un poveri incertezza perché
Si sostiene
Tutti la disciplina di fonte primaria deve essere diretta nella legge
Quindi che nella legge debba essere completamente contenuta la definizione dei presupposti e dei soggetti passivi
Questa però è una posizione che non è raccolta generalmente che non si ritrova nella giurisprudenza dalla Corte costituzionale
Dove sembra ammessa la possibilità che la legge si limiti a fissare critiche e principi
Il discorso a un certo rilievo perché una delle soluzioni fondamentale metà del tema delle autonomie locali perché oggi sito figiano
è quella dell'attribuzione
Altri enti locali anche grazie regione di un competenza nella definizione puntuale delle fattispecie quindi una specificazione delle indicazioni di principio contenute nella legge
Che questo era un che questa soluzione comporta una forzatura dalla Riserva però appunto non è detto proprio perché le posizioni in materia sono abbastanza articolata io mi convince lei per una sostanziale compatibilità soprattutto sotto il profilo che comunque nella legge i principi devono essere indicati i principi che regolano il singolo tributo la singola prestazione post
E che i principi hanno pur sempre valenza normative
Al limite cioè si può arrivare ad un'applicazione diretta del principio
A questo punto
La differenza tra l'ipotesi del disciplina di Gaetana libiche
Ho nella disciplina per principi si risolve in una distinzione tra discipline sintetica e disciplina analitica definiti
Quindi in sé per sé il a questo livello anche lì il problema della riserva si potrebbe risolvere
Ho però in questa prospettiva la ponte seconda dovrebbe intervenire soltanto in attuazione dei principi posti
Da una disciplina legislativo e allora si pone un problema di eventuale invece deroga o contrasto con i principi che ben evidenziato dal tema delle agevolazioni fiscali in tutte queste proposte sì riconosce che i agli enti locali anche mio i comunisti dovrebbe comunque aspettare una ampia competenza normativa per quanto riguarda la definizione di esenzioni e agevolazioni fiscali
E allora come si risolve il problema sembrerebbe che qui ci sia un profilo di non coincidenza con una
Principio con la disciplina della riserva di legge
Qui già si dovrebbe fare una distinzione case che bisogna vedere un po'come si considerano e come si definiscono beh agevolazioni che è un vecchio tema non si riesce mai ad arrivare ha avuto una definizione teoricamente chiusa della nozione di agevolazione o detrazioni fiscali
Ma se se ne assume per esempio una definizione che
Riconosce nelle ipotesi di agevole siete fiscali ipotesi in cui si evidenzia minore o nulla
Sussistenza dell'indice di capacità contributiva che è significativo per quel certo tributo
Allora si dovrebbe dire che al riconoscimento delle articolazioni
Attuativo
Delle norme di principio che a livello primario identificate
E quindi non c'è contrasto
Se invece si segue la configurazione che è più più diffuso
Più accettata generalmente per cui le agevolazioni fiscali esprimono il risultato di una valutazione non solo degli interessi che si esprimono nella
L'individuazione dei della capacità contributiva specifica cui il contributo in cui il tributo corrisponde ma anche gli altri interessi e valori quindi hanno funzione promozionale
Hanno funzione incentivante per la realizzazione di diversi principi anche costituzionalmente epico
Allora veramente
Nella riconoscere all'ente
Locale
La disciplina quindi l'individuazione delle fattispecie di siano o di agevolazione gli si riconosce una facoltà di ponderare l'interesse fiscali
Collegato comunque incerto indice di capacità contributiva con altri interessi e quindi la possibilità di porsi in situazione di conflitto con il principio sempre cioè dare una disciplina che in qualche parte derogatorie ma anche nel senso dell'eccezionalità
Rispetto alla discipline generale
Forse però per la realizzazione dell'autonomia questo passo fatto il problema è di capire come lo si possa contemperare con esigenza di e con le esigenze della riserva di
Poi c'è un diverso problemi che è quello della gerarchia delle fonti
Ma intanto sotto questo profilo si potrebbe dire ministro
La riserva dei a mio avviso qui uno dei casi in cui si dimostra questa necessità deve essere valutata nel contesto in cui opera
Quando siamo di fronte ad un assetto di autonomi la Riserva nonché rendersi più
Elastica
Perché
Oltretutto qui siamo di fronte Alda Autonomie riconosciute a
Livelli di governo che hanno una giustificazione
Anche rappresentativa
Sono collegati ab articolazioni della collettività che hanno una propria
Pittura originarietà nei confronti dei comunisti
Ed allora quando
Gli interessi in gioco
Sono tutti riconducibili alla collettività locale
Quando cioè il tipo di agevolazione le modalità di attuazione
Non vanno a ripercuotersi con effetti
Con effetti economici anche al di fuori della collettività locale
è il questa funzione di intervento normativo del ente locale mi sembra giustifica cioè è uno dei casi in cui un tipo di
Di potere normativo che sarebbe più difficile riconoscere la fonte secondaria statale
Va invece riconosciuto all'ente locale in ragione della sua posizione costituzionale
Poi vedremo come tutti questi spunti vanno un po'coordinata
Per quanto riguarda invece la disciplina dell'imponibile
Il vincolo posto dalla riserva e secondo me molto meno sensibile
In realtà secondo me si potrebbe anche fare a meno a livello di fonte primaria
Di indicare criteri e principi perché il criterio e il principio limite già esista
Essa nella definizione dei presupposti oggettivo soggetti dato un certo tipo Vincenza sul piano della capacità contributiva specifica individuata le regole sulla determinazione dell'imponibile sono vincolate da un'esigenza di coerenza intrinseca della disciplina che al limite ove non osservata si traduce a mio avviso invertiti legittimità costituzionale della disciplina non coerenti
Il che significa che il piccolo c'è anche se non esplicitato nella
è sufficiente che quindi disciplina dell'ente locale sia coerentemente
Dedotta dalla disciplina detta del prima relativamente al identificazione dei presupposti e dei soggetti passivi
Per quanto riguarda le aliquote voi è questa l'aria in cui tradizionalmente si riconosce l'autonomia degli enti locali
Badate bene la giurisprudenza costituzionale fin dall'inizio ha sempre riconosciuto che
Non è neppure necessario alla fissazione di limiti quantitativi rigidi
La determinazione dell'aliquota tra un minimo e un massimo fissati dalla legge che il meccanismo normalmente adottato perché è possibile anche una diversa soluzione in cui nella legge non ci sono i vinti
In quanto anche qui normalmente il limite del proprio stato sempre nell'individuazione dei presupposti da fissazione di diversi livelli di incidenza soprattutto nell'ambito di tributi che anche una collegamento con la realtà locale
Non è
Coinvolta albanese
Proprio perché
Badate
Giocando sull'aliquota non si alternano di rapporti tratti consociate tutti pagano di più ma pagano di più proporzionalmente a quell'indice correlativamente quell'indice di capacità contributiva quindi non si hanno variazioni per quello che è la distribuzione tra consociati di quel carico fiscale cioè dell'attuazione di quel criterio di riparto certa naturalmente si hanno ripercussioni a livello sistematico perché aggravare il getto il prelievo subito un indice di capacità contributiva significa né complessa del sistema distribuire diversamente il carico fiscale però ieri si sia sempre riconosciuto un margine che non è necessariamente collegato ad un limite quantitativo c'è
Quindi in linea di massima la riserva non pone gravissimi problemi a un riconoscimento delle autonomie di cui oggi si parla nelle proposte cioè qualche questioni che si concentra essenzialmente
Sulla definizione analitica dei presupposti e correlativamente quasi la stessa cosa sulla definizione dei esenzioni ed agevolazioni fiscali
Gerarchia delle fonti
Per quanto riguarda soprattutto gli enti locali diversi dalle regioni
E opera se l'assetto generale nostro ordinamento è ancora quello dell'ordinamento gerarchico delle fonti
La fonte prima ha una sua forza che si impone alle fonti subordinate ma gli atti normativi degli enti locali diversi dalle regioni si esprimono in regolamenti e quindi sono subordine
Tra questo ha due due aspetti di particolare rilevanza in questo momento che sono stati proprio sono emersi nei tentativi di applicare di realizzare
Nuovi profili di euro
Il primo è quello che ovviamente si pone quando un certo ambito disciplinare è già coperto da norme di fonte primaria
E allora
Come fa a manifestarsi la autonomia dell'ente locale che si esprime conati di Ponte seconda
Praticamente già la disciplina entrata
In concreto
Le agevolazioni fiscali torniamo un attimo all'educazione fisica l'agevolazione fiscale è normalmente costruite definita in termini di deroga a una discipline generale o strutturale del tributo
Ma la deroga
Può farsi soltanto tra fonti e qui ordina cioè dello stesso livello fonte subordinando non può derogare sovraordinati
Quindi come è possibile come può
La ponte regolamentare
Locale
Disciplinare agevolazioni che non siano già annunciate previsti a livello di legge prima però si tratterebbe solo di mera Porzio ma che sia rimesse all'autonomia dell'ente locale e questo è un problema
Che naturalmente
Non so se noi consideriamo le agevolazioni come mera attuazione del principio non c'è problema non è a questo che si pensa normalmente quando si parla di sì se l'agevolazione invece
Il riconoscimento della rilevanza di interessi diverso da quello individuato
Indice di capacità contributiva
E allora resta un problema che non è risoluti
Nell'assetto della gerarchia
Ancora e più in generale è un altro aspetto del stessa questione
Attualmente c'è una disciplina dei tributi locali dentini
Si pensa di attribuire
Province soprattutto comuni ampi margini di autonomia nella disciplina di questi
Si pensa anche però che un intervento livello primario che aprono indirettamente tutta l'attuale disciplina rimettendo uffici soltanto i principi rimettendo poi all'ente locale la concreti regolamentazione degli tributi presenti l'inconveniente di costringere tutti i comuni a porre in essere i regolamenti e di fronte a una realtà variegata come quella dei comuni in Italia
è molto probabile che Montini questi Battisti in questi enti non riesco a emanare loro atti normativi con la conseguenza non ci sarebbe
Ci sarebbe dice non ci sarebbero i tributi non cinque non si potrebbero la soluzione che era stata proposta nell'ambito della Commissione Gallo a questo punto a questo proposito richiamava l'idea della principio di sussidiarietà cioè si diceva bene
Attribuiamo i poteri normativi agli enti locali
Riconosciamo di la facoltà di disciplina degli imbuti ma lasciamo invita la disciplina
Chi fonte primaria attualmente esistente sia pure con qualche
La riorganizzazione un revisione
Perché così ha funzione suppletiva
Cioè dove il Comune non interviene vale la disciplina dello cioè prima
In realtà che cosa si faceva in questo modo
Si attua una delegificazione
Cioè si riconosce purificazione in senso proprio si riconosce alla fonte seconda la possibilità derogare ottica proprio norme imposte dal fronte prima
Quando si è trattato di tradurre questa proposta in termini di delega
Gli uffici le legislativi dei ministeri interessati
Forse insomma si può discutere questa questa loro eccetera l'obiezione sussiste hanno vietato qui c'è qualcosa che non va non si può fare
Tra l'argomento che pare sia stata dote quello che
La delegificazione prevista dalla legge numero quattrocento con una certa disciplina che è applicabile soltanto agli atti seconda
E i commi
Non è possibile applicare
Al di fuori di questo tipo di perché ci sono certi requisiti intervento al Consiglio di Stato certo
Modalità di attuazione
Ho in sé la risposta l'obiezione non è molto fondata perché la legge numero quattrocento e legge ordine nulla impedisce quindi che altra legge ordinaria
Intervenga prevedendo altre forme di delegificazione non sarebbe qui
A
Basterebbe che questa legge che fa questo che attua la proposta della commissione Gallo si può essa stessa come fonte di questo meccanismo di delegificazione
Da Sabine dove essa le condizioni
Il problema forse
Quindi avremmo un'altra delegificazione diverso da quello del due mila tre il problema forse che era posto da questo tipo risoluzione del questione o rimasti attuazione della sussidiarietà sul piano normativo
E quello che è un
Fa la delegificazione si concepisce molto più agevolmente quando
La legge identifichi le norme
L'idea di rango prima che si devono proprio
E poi collega l'effetto abrogativo di quelle norme all'emanazione del normativo secondo così come dice più o meno l'articolo diciassette comma secondo
Quattro cioè
Diventa un pochino difficile spiegare nei termini
Adottate dalla stessa legge numero quattrocento cioè alcune effetto abrogativo condizionato ma derivante dalla legge delegificazione
Il fenomeno quando invece si rimette
Alla fonte secondaria all'individuazione della disciplina della parte disciplina che devono essere abrogato e questo sarebbe in casa perché la soluzione che si era proposto dire resta tutta la disciplina
Di legge
Dei tributi locale
Saranno poi gli enti locali ad individuare nei loro regolamenti la parte il settore i tributi la parte della disciplina dei tributi che intendono diversamente disciplina quindi si rimette totalmente alla fonte secondaria l'individuazione della disciplina drogare allora diventa un po'difficile anche mantenere quella giustificazione della delegificazione in termini di abrogazione da parte della legge delle benefica
Viene più naturale pensare che addirittura qui si sia da alla fonte seconda direttamente forza una capacità abrogati che era poi un'altra delle sfide delle spiegazioni della delegificazione
Il fatto è chi questa soluzione che avrebbe potuto risolvere problemi pratici non è stata accolta non c'è nella delega e ieri quando si raccoglie auto-ariete Adele che avevo altri aspetti ci si ritrova di fronte a questo problema eccome non non è stato risolto
Ma ancora il tema del della gerarchia si ripropone come per il futuro per noi intendiamo riconoscere ambiti margini di autonomia agli enti locali
Ma anche se sarà emanata una legge che tali margini riconosce
Sì questi poteri di autonomia normativa saranno esercita gli enti locali nulla in questo assetto garantisce che in una successiva legge dello stato
Interventi nel settore limitando questi poteri sostituendo la disciplina posta dalla fonte secondaria però perché il rapporto è sempre di gerarchie
La legge successiva può abrogare o modificare la legge che prevede la
Che il Consiglio nazionale dei ragionieri già affidato salvo ritardi direttore diciamo degli scudi fiscali
Centro studi e che sarà realizzata sulle direttive del professor fedele tanto terrore
E adesso se il professor Cassese d'accordo studia degli altri impegni richiamano altrove dita sedeva prova per un altro correva fondamentale riguarda la finanza locale
Ed è un altro di questi aspetti che stanno molto a cuore il Consiglio nazionale dei ragionieri molto attento all'equilibrio fra costi-benefici dare e l'avere pane quotidiano
Dai banchi di una scuola
E quindi non possiamo prescindere da questo aspetto fondamentale che il problema dell'equilibrio fra le entrate e le spese
E di rapporti fra i vari livelli finanziari gestione professor Cassese
Si occuperà di questa norma Edison cento ovviamente
Ridurre
Ma la formulazione la formula graduali Istica a favore di quella avrete
Adeguare il federalismo interno a quello esterno questi tre mi paiono le esigenze che oggi si affacciano nel disegnare nuovamente
I rapporti finanziari tra quelli che si chiamano i diversi livelli di governo e poiché questi sono a mio modo di vedere le cose fondamentali per fare vediamoli partitamente ciascuna cominciando dal problema della a simmetria tra le entrate e le spese
Voi conoscete la storia
Ne abbiamo avuto fino a negli anni Sessanta un sistema fortemente accentrato poi negli anni nel settanta si decise di dare attuazione alle costituzioni alle Regioni previste dalla Costituzione del quarantotto
Contemporaneamente furono trasferiti alle Regioni
Funzioni statali
E contemporaneamente si decise di trasferire a accomuni funzioni statali sì che si fecero tre cose si istituirono regioni
Furono trasferiti ad esse funzioni statali e infine furono trasferiti quasi a mo'di compensazione
Funzioni statali agli enti locali
Però guardate bene che questo così forte decentramento sul lato della spesa si accompagnò ad un forte accentramento delle entrate
Chi ha vissuto quegli anni ricorderà anche sette settanta la riforma regionale di settantuno comincia la riforma tributaria che si avvia nel senso esattamente opposto
Sicché il risultato tra l'accentramento della entrata e il decentramento della spesa
E stato sostanzialmente che i le regioni avevano alle regioni e agli enti locali furono conferiti circa un decimo le spese complessive
Che però dovevano gestire avendo invece come risorse proprie un centesimo delle risorse complessive che si dovevano raccogliere
E interessante anche sul su fare una riflessione sul perché questo sia accaduto qui ci sono due tesi la prima tesi e che questo sia accaduto perché e in realtà le regioni furono introdotte circondate dal sospetto perché non si credeva nell'istituto regionale
E quindi si volte trasferire specie e a centrare entrate per utilizzare quello strumento che i tedeschi con una espressione molto bella chiamano Golden eccidio cioè le le briglie Doro
Sono d'Oro ma servono a tenere le redini a tenere sotto controllo
Guida
Io credo che sia il più più forte un'altra spiegazione la spiegazione non sta nell'accentramento
Ma nella esigenza che ha sempre dominato ed in cui dovremmo tener conto se no facciamo quadri di federalismo fiscale scritti sulla sull'acqua cioè che vengono cancellate il giorno dopo
E tener conto dell'esigenza di perequazione
Di eguaglianza sempre sentita perché evidentemente una distribuzione eguale parallela di entrate e spese chiaramente crea delle situazioni di squilibrio
A sfavore di alcune zone d'Italia in modo particolare il Sud
Qualunque sia la spiegazione storica di questo fenomeno la realtà e che a questo fenomeno ha costituito il fattore dominante del rapporto dell'assetto finanziario tra le diversità livelli di governo se voi pensate soltanto a questi due profili primo qual è la quota della spesa della finanza
Su sulle specie diciamo da finanziare
Del livelli su statali delle entrate proprie comparando le tre diversi paesi ne abbiamo questi tre livelli
Abbiamo una realtà che oggi contrariamente a quella dell'Ottocento nazionale che la più accentrata del mondo che è quella del Regno Unito dove l'ammontare delle entrate proprie per finanziare la spesa complessiva del livello su statale e di circa un decimo
Abbiamo l'Italia che sta a un quarto e infine abbiamo tutti gli altri Paesi che stanno alla metà Francia e Germania stanchi quindi abbiamo una realtà italiana che si avvicina molto alla paese che ha il maggior grado di accentramento
Nel modo ormai che il Regno Unito
Ma questo bisogna aggiungere una seconda cosa e cioè che la quota delle entrate proprie
Sulle spese complessive non da ancora un'idea del dei condizionamenti che vi sono da parte del centro
Rispetto alla periferia se non si considera che i finanziamenti che arrivano dal centro
Possono arrivare come dire
Tardi atti cioè con una finalizzazione con una destinazione predeterminata oppure in modo libero
Perché vi può anche essere un finanziamento dal centro quindi un finanziamento non attraverso entrate proprie ma questo finanziamento dal centro e più o meno vincolante asseconda della vincolo di destinazione che adesso si accompagna ora noi abbiamo la maggior parte dei finanziamenti che provengono dal centro destinati addirittura in molti casi
Vedi per esempio il settore sanitario e destinata a primo anche l'entrata propria
Quindi anche l'entrata propria attribuita a livello su statale ha un vincolo di destinazione per cui può confluire soltanto come spesa in un certo settore dispensa quello sanitario
Ecco questa questa situazione di permette di capire che qui noi siamo in una situazione
I al centro di un circolo vizioso
Che alcuni come dire descrivono evocando favolosi passaggi di costituzionalisti del Settecento che sui rapporti tra rappresentanza potere di spesa tassazione e che forse più semplicemente si può dire si può descrivere in questo modo che abbiamo dei ragazzi che spendono siamo sempre i soldi del loro padre
Non sono i son dovuti guadagnare e quindi necessariamente sono lì liberi di spendere Salvo poi stare sotto lo scudo del padre rituale ogni mese deve mettere mano al portafoglio ora questo è un circolo vizioso che va al pronto
Ed è per questo che io ritengo che il primo obiettivo debba essere di ridurre come diceva all'inizio lo squilibrio tra entrate e spese
Passo al secondo problema e cioè quello che ho formulato nei termini di abbandonare la formula gran dualistica a favore di quella partorite
Che cos'è la formula da dualistica la forma naturalistica e quella per cui come dire
I rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo dovrebbero configurarsi come certe belle fontane del Rinascimento quelle che c'è una vasca superiore da cui scende dell'acqua in una vasca inferiore che poi scende alimentando vasche ancora inferiori e così via
Questa è la concezione agonistica
Perché si è affermata questa concezione prevalentemente non totalmente da dualistica nel nostro ordinamento
Si è affermata perché come voi sapete a un certo punto nei rapporti tra Stato e Comuni sono state inserite le regioni e perché i nostri costituenti avevano fatto un sogno ad occhi aperti qual era questo sogno
Loro sognavano che accanto alla burocrazia dello Stato
Accanto alla burocrazia del parastato accanto alla burocrazia gli enti locali
Sono solamente tre ma Ettore Conti nel taccuino del borghese aveva elencati cinque
Accanto comunque a queste tre burocrazia non si creasse una quarta burocrazia e cioè non si creasse la burocrazia regionale questa era l'idea che scrissero
Sulla carta
Di contro momento perché solo sulla carta i nostri costituenti del mille novecentoquarantotto e come la scrissero
La scrissero pensando che la Regione dovesse essere Conte un un organo di programmazione e quindi dissero che svolge le sue funzioni delle ghiandole
Pure avvalendosi degli uffici degli enti locali va bene
Quindi concetto era questo che lo Stato
Coordinasse indirizzasse svolgesse delle funzioni gestionali che i comuni gestissero e che in mezzo ci fosse una regione che servisse soltanto da snodo tra i due e quindi recepisse gli indirizzi coordinamenti evening che vengono dal centro e poi di smista se con questi atti
Però non costruendosi una sua burocrazia e quindi invece delegando agli uffici degli enti locali gli enti locali o avvalendosi dei loro uffici qui quell'istituto che qualche professore di diritto amministrativo che però non conosceva altrettanto bene la lingua italiana chiamato l'istituto nell'auto al momento della degli uffici degli enti locali vero dell'utilizzazione per chi voglia utilizzare la lingua dei dizionari della lingua italiana ecco questa quest'idea della regione come intermediario a però purtroppo accentuato quell'aspetto graduali Steve-O della struttura finanziaria di portando l'idea portando all'idea che la Regione così come trasmette i comandi dal centro alla periferia
Dovesse trasmette dalle risorse finanziarie perché le risorse finanziarie dovevano andare di pari passo con i comandi dal centro alla periferia e quindi si è accentuata questa cioè concezione Garboli Istica la concezione della dualistica è stata la causa di un fenomeno grave e che è il fenomeno del centro Lismore giornalistico
Oddio il neo centralismo come l'hanno chiamato in sede locale
Ora non c'è cosa migliore per vedere come funzionano le istituzioni di fare quello che Tocqueville affatto nella prima metà dell'Ottocento e cioè di andarle a toccare con mano
Andate a toccare con mano la vita di sindaco di un comune di medie proporzioni diciamo
Cento mila cinque da cinquanta mila a cento mila abitanti e comparata e la vita di questo sindaco vent'anni fa oggi vent'anni fa questo Sindaco doveva prender tutte le settimane un aereo o un treno per Roma per sbrigare le questioni amministrative della suo comune
Questa era la funzione che un sindaco svolge come dire non tanto di gestore di interessi locali ma quanto di rappresentante di interessi locali presso amministrazioni nazionali e quindi bussare a soldi no ecco qual è qual è viaggio che deve fare oggi il sindaco di quel comune tutte le settimane non più a Roma ma a capoluogo di regione
Con se mai qualche visita romana mensile
Ecco vedete questo è il la trasformazione mentre gli inglesi che pure l'auto-governo l'hanno conosciuto perché quando ne parlavano quando realizzavano nell'Ottocento dicevano che l'auto-governo il decentramento vogliono dire c'è un'espressione inglese che dice proprio governare stando sulla soglia di casa
Dicevo inglesi che lo conoscono il decentramento sanno bene che questo non è decentramento il gradualismo comporta
Questa questa struttura così a vasi comunicanti uno più grande e uno più in alto l'altro più in basso poi l'altro ancora più in basso comporta necessariamente un rapporto stretto di sudditanza
E quindi una concezione se volete un po'lobbistica del potere pubblico il sindaco che deve recarsi nel ministero o deve recarsi a degli uffici regionali per ottenere questi finanziamenti
Dunque perché i cittadini veramente vengano governati restando sulla soglia di casa occorre fare qualcosa
Di diverso occorre non una concezione graduali istiga ma una concezione invece andrete non si può pensare che come dire
Sì riprenda l'immagine verticale lo Stato sta più in alto la Regione sta più in basso la provincia ancora più in basso il Comune ancora più basso questa è una cosa per studenti
E delle scuole elementari per descrivere fisicamente questi poteri non è vero il Comune sta molto più in alto dello Stato alla regione sta certamente il più in alto dello Stato
Il rapporto tra alto e basso è una figura una metafora che non si addice alle istituzioni
E questo perché ah perché in Italia dobbiamo vedere quali sono le istituzioni se vogliamo vedere la realtà amministrativa delle istituzioni a far combaciare connessa quella finanziaria dobbiamo vedere le istituzioni che hanno struttura più robusta e quali sono le stime istituzioni che hanno struttura più robusta
Lo so nei Paesi dove nelle nelle zone in Italia dove esiste quella che grande studioso americano chiamato la virtù civiche
Esistono i Comuni innanzitutto solo molto dopo le regioni che in fondo sono istituzione recente sono istituzione che non ha radici non dimenticate
Che i confini geografici delle regioni italiane sono quelli delle regioni dell'antica Roma che furono ripresi
Da dal grande fondatore della statistica italiana nell'Ottocento
E sulla base di questa regioni
Diventano le regioni statistiche e sulla base delle ragioni statistiche sono diventate le ragioni politiche italiane ora voi capite bene come dire questo vuol dire non avere radici storiche per un'istituzione e se addirittura i confini non risalgono ma come dire a un fatto di vita vissuta ma risalgono a un fatto veramente storiografico
E poi cioè il problema che ripetevo che indicavo prima cioè della necessaria per rapporto tra rappresentanza e potere fiscale
Quindi concludo il secondo punto per passare più rapidamente al terzo abbandonare la formula di una dualistica a favore di quella terrestri
L'ultimo punto dicevo è adeguare il federalismo interno a quello esterno questo è uno dei punti che viene sempre più disatteso nel nostro ragionamento quotidiano nostro ragionamento politico noi abbiamo un'Italia che aspira poi vedrò in che limiti ad essere federalista
Ma siamo parte di una federazione talent l'Unione europea
Dunque
Noi non possiamo fare un discorso sono sul piede di casa perché se lo facciamo sul piede di casa rischiamo di essere degli ultimi provinciali d'Europa dobbiamo tener conto che dobbiamo mettere al passo il federalismo interno o quel tanto di decentramento comunque
Lo vogliamo chiamare che potremmo realizzare all'interno con il federalismo Esterno che quello che noi entriamo in una rete di poteri in cui vi sono quindici Stati
E vi sono più di cento
Istituzioni regionali tante sono le istituzioni regionali che sono incluse nei quindici Stati
Ecco per l'errore per esempio gravissimo fatto dalla Commissione dipende dal non è dato suo presidente passata legislatura Speroni relativa al federalismo è stato quello di non considerare queste cioè di non considerare oggi abbiamo comuni province regioni Stato Unione Europea e che se invece nove cinque diamo gli stati federati e lo Stato federale avremo comune provincia regione Stato federale
Stati federati Stato federale e Unione europea con quale combinazione complicazione nella vita dei cittadini in questa che è già una babele di istituzioni vi potete immaginare quando dovremo semplificare andiamo a complicare
Badate bene che questo problema del fare andare di pari passo le due cose è ormai imposto dalla realtà non è un come dire il fatto di nuovi studiosi che considerando quello che potrà succedere
Siamo diciamo staremo attenti a quello che accadrà no e ciò accade già oggi prendete solamente due esempi l'uso dei fondi strutturali B e e proprio sul proprio lì che cascano le regioni italiane
Quindi vedete che c'è già una confluenza di un problema fiscale o finanziario per senso proprio europea è opportuno invece su come statale
Oppure prendete un altro esempio questo non so questo questione delle quote latte e e dei prelievi supplementari sulle quote latte e ancora una volta qui c'è una problema di adempimento in questo senso inverso
Di adempimento del del Governo del governo subregionale garantito dal Governo nazionale rispetto alla comunità europea
E dunque il terzo punto è come dicevo quello di mettere al passo il federalismo interno con il Federica federalismo esterno per chiudere solo una parola
Come dire per tarare un po'questa esigenza federalista
Secondo le più curata e opinion Ponzo italiani
Sono una percentuale di intorno al venti massimo venticinque per cento dei cittadini della Repubblica italiana sono favorevoli al federalismo
Questo venti venticinque per cento è favorevole a una concezione temperata del federalismo cioè una concezione che non preveda nuove strutture ma dia maggiori competenze e quindi maggiore finanze proprie alle regioni esistenti la distribuzione di questo venti per venti venticinque per cento è però molto disuguale come sappiamo si va un dieci per cento di persone che sono collocate nel sud con una percentuale che cresce verso il Nord e che naturalmente cresce se si passa dal Nordovest al Nord Est
Ma anche al Nord Est non supera mai una quota del quaranta per cento della popolazione
Perché ha voluto dire queste cose concludendo perché dobbiamo stare attenti ad operare queste formule rituali
Queste formule rituali come quella del federalismo sono semplicemente degli elementi retorici che vogliono indicare un'esigenza che però esiste vera perché anche la retorica importante nonostante quello che pensava Cartesio
Dicevo un'esigenza vera che è quella costituita dalla necessità di trasferire una maggiore quota delle finanze complessiva dello Stato come finanze proprie ai livelli sub statali di governo da un lato e dall'altra quella di trasferire ancora maggiore potestà dispensa spostare quindi le decisioni in periferia però con un'avvertenza e con questa avvertenza vorrei concludere che tutto questo non ha un valore taumaturgico badate bene quando si parla del decentramento si parla di una cosa che a Valencia è totalmente diverso
Decide prendere una funzione statale
Attribuirla al Comune di Reggio Emilia
Attribuire corrispondentemente entrate proprie al Comune di Reggio Emilia vuol dire A B risolto un problema
Prendere una funzione statale attribuirla al Comune di Cosenza
Attribuire alcun al Comune di Cosenza entrate corrispondenti vuol dire non aveva risolto il problema vuol dire semplicemente aver spostato il problema in qualche caso averlo peggiorato
Ecco quindi ci sono modi diversi di intendere il cosiddetto federalismo stiamo attenti a intendo non un modo giusto
Sono molto grato sor Cassese per averci ricordato che il federalismo apparecchi vettore c'è un vettore anche in giù che il federalismo verso il basso
Che il federalismo all'interno dalla realtà italiana c'è un attore anche all'insù
Che ci porta a non essere componenti una tessera di un mosaico molto più elevato sono anche in grado di averci su ricordato tra le righe che il nostro federalismo appartiene
Con un certo grado di conflittualità
Quindi non c'è una unanimità all'interno dell'opinione pubblica
C'è una tendenza frangenti che non riceva delle particelle di potere federale
Ad essere conflittuale fra di loro molti e ci immergiamo soprattutto in una realtà economica europea
Dove difendere federalisti
Non volendo in un clima di competizione fiscale
I cinesi ci ricordiamo che fra nel dare gli Stati europei in questo momento è in atto una vera e propria concorrenza fiscale
è un momento in cui gli Stati cercano di usare la leva fiscale contro
Presente basta pensare a tutte le direttive dalla comunità che spostano per il prelievo fiscale sui Paesi produttori
Linda soprattutto
Se dovesse mai arrivare però ma finalmente il figlio e leale tutte le volte che il carico fiscale viene spostato nel Paese produttore siamo uno spostamento di ricchezza fortissimo no greci rapporto causa verso i Paesi di potesse italiana soprattutto dall'Italia
Altri Paesi nei diversi Paesi guida la Germania insiste sono situazione vanno tenute sotto controllo e anche da questo punto di vista estremamente importante per la legge quadro che abbiamo discusso all'inizio fa professor fedele anche il professor Cassese del va ringraziato perché su questi argomenti il anche sul tema dalla sua relazione il Consiglio nazionale ha deciso di proseguire
Il tema del convegno con gli studi
Che proprio Cassese dirigerà e che sono affidate alla dottoressa giuridica
Passerei adesso invece la parola a una presso il Vieri Ceriani
Che probabilmente non vorrà che indica le cose che sto per dire sono molto schiva ma che comunque è la persona che rappresenta l'elemento di continuità nella gestione economica del sistema tributario parecchi governi acquistata
E lui una persona che decide e chissà quanto rendono i tributi quali sono gli effetti di contributi possono benissimo portare sull'economia che la persona che fa da contrappeso all'impostazione diciamo lei blairiana nella legislazione fiscale
E che cerca di portare il tenuti a concretezza quindi al professor Vieri Ceriani
No
La ringrazio dottor De Angelis e confermo
Non gradimento per le sue parole sicuramente esagerare
Info parte dice Formia
Ma comunque
Intervento che ho preparato per questa sede in realtà poi un pochino forse delibera aspettative che aveva suscitato perché
Sarà un pochino più un intervento di inquadramento di principio teorico più che un intervento concreto sulle cose da fare sulle cose in corso anche ovviamente in materia di federalismo
Mi è sembrato utile che
Così nei brevi colloqui che abbiamo avuti con gli organizzatori del convegno di apportare un contributo specifico di tipo economico
E quindi di richiamare brevemente iniziare richiamando brevemente quali sono diciamo le elezioni che possiamo trarre dalla ampia letteratura economica in materia di federalismo
Ovviamente senza alcuna pretesa di fare una disamina
Ovviamente sicuramente non esaustiva ma neanche diciamo
Compiutamente corretta mi sembra che sia possibile sì anzi utile doveroso andare estrapolare dalla letteratura economica esistente
Alcune indicazioni che possano risultare utili
Perché poi deve fare politica economica
La prima lezione che consolidata diciamo nella letteratura che una produzione locale di beni pubblici di beni e servizi pubblici
E più efficiente di una produzione esclusivamente centrale
Diciamo che siamo nell'ambito della
Dell'efficienza allocativa del sistema economico
è evidente che alcuni beni e servizi pubblici tipo difesa sicurezza e giustizia debbano essere amministrati centralmente
Altri servizi pure indispensabili una illuminazione
Servizi di viabilità acqua
è evidente che possono più efficientemente essere prodotte a livello locale
Ma soprattutto a livello locale si possono manifestare diversità nelle diverse collettività per quanto riguarda
Le caratteristiche socio demografiche della popolazione per quanto riguarda i costi di produzione
La dotazione di risorse
E per quanto riguarda anche i gusti
Dei consumatori
E i cittadini
E quindi veniva di principio e più efficiente
Affidare le scelte sulla produzione sulla determinazione del quanto e del modo di finanziarle
Queste esperienze a livello locale
Al di là di questa diciamo conclusioni
Così presentata sempre di buon senso in fin dei conti senza andare mobilitare gli apparati teorici dell'economia neoclassica
La teoria economica in particolare la teoria della public choice andata individuare
Diciamo questo secondo dopoguerra un secondo filone di analisi
Che porta a sostegno alla tesi del federalismo cioè la tesi di aveva dei centri decisionali decentrata
Per quanto riguarda la fornitura di servizi beni e servizi pubblici e il reperimento delle risorse per i loro finanziamenti
Ovvero sia si dice
Se noi ripartiamo i servizi la produzione di servizi su più livelli di governo e a ciascun livello di governo attribuiamo
Almeno in parte
Ho
Una fonte autonoma di finanziamento
Una fonte autonoma di finanziamento che sia visibile
Si introduce un principio di responsabilità di visibilità di trasparenza nella formazione delle scelte pubbliche tra
Amministratore eletto e cittadino elettore che allo stesso tempo è fruitori di servizi e contribuenti alle loro spalle
Questo è il secondo diciamo risultato importante credo della letteratura economica in materia di federalismo
Il terzo risultato importante la necessità comunque in un sistema di federalismo
Di trasferimenti perequativi
Questo perché perché la produzione di servizi a livello locale
Ecco vorrei Avatar a grandezze
Di tipo demografico di tipo economico
Che possono essere distribuite territorialmente in modo molto diverso
Da come sono distribuite le basi imponibili
Se ad esempio per dare concretezza al discorso prendiamo in considerazione l'ente Regione oggi in Italia vediamo che è un ente che
Eroga innanzitutto un servizio sanitario
Le spese sanitarie
Fatta diciamo l'opportuna correzione per le caratteristiche demografiche della popolazione
Sostanzialmente sono una sorta di costo pro-capite proporzionale
E questo tra l'altro il criterio che viene seguito nella determinazione delle dotazioni regionali per il fondo sanitario nazionale corre
Quindi se abbiamo un ente che a livello locale deve erogare una spesa che correlata ha una quota fissa in lire
Per ogni cittadino
E dall'altro lato
Attribuiamo a questo ente una capacità autonoma di reperimento di fonti di finanziamento ben è praticamente impossibile
Trovare una base imponibile oggi in Italia che sia distribuito allo stesso modo cioè proporzionalmente
Al alla popolazione
Perché perché tutte le grandezze economiche reddito
Il consumo
Il risparmio pro-capite
Sono distribuiti in modo ineguale
Nel territorio nazionale
Questo fenomeno esiste in in tutti i Paesi in misura loro un maggiore da noi ovviamente accentuata i noti problemi di arretratezza relativa di una parte del Paese rispetto all'altra
Ed è un problema che
Appunto necessità per trovare una soluzione
La previsione di trasferimenti perequativi
è un problema e io a me piace definire di natura costituzionale
Non nel senso di costituzione in senso giuridico ma di costituzione nel senso di
Patto fondamentale sottostante all'assetto dalla finanza pubblica
Se all'interno di uno Stato unitario si decide che alcuni servizi
Sono dei servizi
Al cui alla cui fruibilità ogni cittadino ha in misura uguale diritto di accedere
Quali ad esempio l'istruzione o la sanità
Poi e se poi si prevede che questi servizi siano forniti a livello locale da enti diversi dallo Stato
è poco
Si decide che
L'ente preposto a questa spesa si finanzi autonomamente
Beh è necessario dare trasferimenti perequativi altrimenti abbiamo creato
Una discrasia
Tra principio costituzionale
è un metodo di finanziamento
Del di quel livello di governo
Problema che
L'esperienza degli Stati Uniti da me queste donne punti
Per quanto ho potuto vedere ritengo che sia una conferma indiretta li abbiamo dei principi costituzionali sanciti a livello di costituzione federale di costituzione statale che garantisco
Alcuni diritti in particolare l'istruzione sia poiché i metodi di finanziamento basati sostanzialmente sulla capacità tributaria autonoma dei singoli enti locali comunque Conte
Che non consentono di ottemperare a questo principio
E il sistema continuamente e poi questo conflitto latente viene poi affrontato sostanzialmente boy non risolto
Dalle Corti costituzionali che di volta in volta sentenziano che
Quel sistema di finanziamento per quanto riguarda l'istruzione quanto riguarda sembrano ma non è non risponde principi costituzionali invitano gli enti locali a intervenire rivedendo i meccanismi
Quindi diciamo
Un federalismo deve esistere ci debbano essere debbono esistere delle ripartizione di compiti tra i vari livelli di governo
E ogni ente di ogni livello di governo deve essere dotato di una autonomia
Nel reperimento delle fonti contemperata con un contemperamento
Nella
Previsione di trasferimenti perequativi
Scendendo un pochino di più sul piano operativo si è posto nel dibattito degli ultimi anni che diciamo in tempi recenti il problema di decidere se sia meglio un sistema di compartecipazioni un sistema di tributi però
Se cioè sia meglio decidere che il gettito di alcuni tributi erariali viene poi successivamente ripartito tra i vari livelli di governo oppure se è meglio votare ogni livello di governo di un tributo autonomo
Il cui gettito è attribuito a quel livello di governo
Ci sono ovviamente vantaggi o svantaggi il sistema di compartecipazione può essere più semplice da amministrare
Il sistema dei tributi propri inevitabilmente comportano un po'una tendenza
Creare tributi nuovi se
E quindi non è nell'ottica della semplificazione del sistema dal punto di vista del contributo
Però
Se vogliamo attribuire importanza al discorso della
Modo in cui vengono formata da scelte pubbliche se attribuiamo importanza al discorso che l'esperienza degli ultimi venti trenta
è stata negativa dal punto di vista del
Prima gli enti decentrati distesa di autonome fonti di finanziamento quindi deresponsabilizzati sul piano del controllo della spesa e del controllo dei
Anche dei metodi di gestione interni dell'efficienza interno nella produzione dei servizi
Dobbiamo concludere e credo che sia una conclusione corretta che un certo grado di autonomia tributaria debba essere garantito a qualunque livello di governo
Vi è chi sostiene anche nella letteratura economica che il sistema di compartecipazione è un sistema che oscura le scelte politiche non è trasparente non rende immediatamente percepibili le scelte di bilancio operate dai diversi livelli di governo è una sorta di grande
Collusione
Tra i livelli i diversi livelli di governo per diciamo abbandono del contribuente del cittadino che comporta inserire un'innata tendenza all'espansione sostanzialmente del settore pubblico
E alla
A una certa l'assenza nei controlli
Sull'efficienza e sulla RAI e sulla produttività sui costi di gestione dei servizi che vengono offerti
Da questo punto di vista il sistema di compartecipazione più spinto che conosciamo oggi in Europa che quello tedesco fra livello federale lender
è un sistema che anche in Germania è sottoposto a critiche perché è un sistema esclusivamente eccessivamente basato sulla compartecipazione
E la discussione su questo aspetto che è stata sospesa a seguito della riunificazione quindi dell'esigenza di solidarietà nella ricostruzione del resto è un dibattito che però il latente che si riaprirà probabilmente non appena i problemi
Sì sperequazione tra Est e Ovest verranno attenuanti
Quindi diciamo ogni livello di governo per essere responsabilizzato nella formazione delle scelte pubbliche deve essere dotato di un tributo prima di una forma di autonomia tributaria finanziaria
Però
Qui si pone un problema ovviamente delicato di scelta del tipo di tributo cioè sostanzialmente di scelta di quale base imponibile luogo attribuire a diversi livelli di governo
E qui bisognerebbe tener conto di diversi aspetti insomma di diversi
Di diversi diverse problematiche diversi punti di vista
Innanzitutto bisognerebbe assicurarsi che siano una una base imponibile che non dà luogo a fenomeni di trabocca mento su altre giurisdizioni cosa si intende per fenomeni tra abboccamento significa che gli Effetti del tributo Paolo si scaricano anche su un residente o su realtà che stanno al di fuori della giurisdizione
Per fare un esempio intuitivo se se noi attribuisse inno ai comuni
La possibilità di restituire imposta di fabbricazione sugli oli minerali avremmo compiuto un disastro perché evidentemente i Comuni nei quali è localizzata la raffineria deposito fiscale metterebbero veramente
Avrebbero una dotazione di risorse finanziarie assolutamente spropositata accanto solo in minima parte dei propri residenti carico soprattutto dei residenti mentre
Qui bisogna cercare di evitare
Questo tipo di fenomeno bisognerebbe anche cercare di individuare le basi imponibili che abbiano un qualche collegamento seppure indiretto non non necessariamente molto stretto con i servizi erogati dall'ente locale in modo che diciamo il soggetto percosso e la base imponibile percossa abbia una qualche relazione
Con
I benefici che si traggono dai servizi dello stesso ente produce
Ovviamente ai fini delle scelte pubbliche della dell'efficienza delle scelte pubbliche bisognerebbe che s'bisognerebbe scegliere dei tributi e delle basi imponibili chiaramente indizi individuate e attribuibili chiaramente individuata da parte del cittadino in quanto attribuite a quelli a livello di governo
Ovviamente bisogna anche inventare dei tributi che siano semplici da gestire queste
Ora esperienza italiana degli ultimi anni
Mostra che ad esempio per quanto riguarda la finanza comunale un'individuazione l'individuazione di una base imponibile di un tributo che risponda abbastanza bene questi requisiti è possibile
La base imponibile è data dal valore degli immobili l'imposta ICI per il Comune risponde abbastanza bene questi requisiti è un tributo chiaramente individuabile tutti sanno che è un'imposta comunale che l'aliquota fissata dal Comune di comuni
Sono responsabili
Nel momento in cui fanno il loro bilancio di previsione
Della decisione simultanea sulle spezie sui programmi di spesa che vanno a approvare a decidere e della copertura e quindi sono confrontati con la decisione se aumentare o meno l'aliquota del dieci
La formazione delle scelte pubbliche effettivamente questo sistema funziona cioè da qualche anno sembra che a livello di di comunale ci si interroghi prima su se è possibile o meno fare dei risparmi di spesa poi se è opportuno o meno andare ad aumentare l'aliquota
Ovviamente si tratta di una base imponibile che persone dura non dava luogo a fenomeni trabocca mento a spostamento di di di una base tipicamente immobile quindi non ha problemi di
Tranne che per il problema dei non residenti nei comuni dei comuni
A vocazione turistica
Ma in cui però comunque è giusto che ci sia anche un contributo da parte dei cittadini non residenti in quanto comunque nel periodo in cui poi risiedono nel comune beneficiano di servizi che il Comune comunque deve produrre
è anche un tributo che è abbastanza ben collegato dal punto di vista il della controprestazione del beneficio del fondo
La base il valore il valore
Se il catasto funzionasse rispettasse effettivamente
E con adeguamenti tempestivi riflettesse le variazioni del valore locativo dei fabbricati
Beh effettivamente
Il livello dei servizi la qualità il livello dei servizi offerti dal Comune
Si riflettono sul valore locativo dell'immobile sono
Le decisioni da parte dell'ente locale su riguardo alla localizzazione
E dei servizi dei giardini
Riguardo la viabilità la pulizia delle strade eccetera si riflettono sul valore locativo degli quindi si crea un collegamento tra beneficio con
Tra beneficio o
Del contribuente
Dal lato dei servizi offerti e base imponibile colpita da altri
Per le regioni
Il problema è un pochino più Complesso
Le
La discussione più recente sul federalismo l'Italia si è ovviamente concentrata sul ruolo dalla Regione e sul fatto che è importante
Che
L'ente regioni esca da quella logica di cui parlava prima il professor Cassese sostanzialmente di collettore di riversamenti
Dallo Stato verso verso o l'economia o gli enti locali e quindi diventi un ente in grado di fare un'autonoma politica di bilancio
Sappiamo che c'è in Parlamento una proposta di ridisegno di legge delega per la revisione delle funzioni delle Regioni e per il loro potenziamento
Dal lato del finanziamento delle regioni
Sappiamo di una relazione
Redatta dalla Commissione di cui è stato presidente professor Gallo che ha affrontato il problema
E che in parte poi si riflette nei disegni di legge che sono stati presentati nel collegato alla Finanziaria che in discussione in Parlamento
Il punto di partenza anche in questo caso è stato la discussione su quale tipo di finanziamento sia il più congeniale per l'ente Regione anche qui è stato affrontato il problema se
L'ente Regione debba essere basato debba basarsi il finanziamento dell'ente Regione sulla compartecipazione o sul tributo locale
E la scelta è stata quella di dire che
Ci deve comunque essere
Un livello di responsabilità anche a livello anche perfettamente ragione e che quindi dei tributi propri per l'ente Regione sono necessari
Quali sono i possibili e possibili basi imponibili ai possibili tributi
Che possono essere dati all'ente Regione
Quis sono stati esaminati sostanzialmente
Tre basi imponibili i consumi
I redditi personali quelli che sono costituiscono la base imponibile dell'IRPEF
La produzione
Il valore della produzione
Per quanto riguarda i consumi
E si avrebbero si presenterebbero bene
Come base imponibile per un tributo proprio per le altre regioni
Perché sono abbastanza ben collegati evidentemente ai servizi che vengono offerti dall'ente Regione che in gran parte sono servizi
Alle persone alle famiglie
I consumi in non danno luogo in ambito regionale a fenomeni particolari di trabocca mento tra una giurisdizione l'altra
Un'imposta sui consumi a livello regionale sarebbe ovviamente chiaramente visibile da parte del del del contribuente
Rettore
Il problema è però un problema amministrativo
Con l'attuale assetto dell'imposizione indiretta che è un assetto sostanzialmente comunità non vi è spazio per creare addizionali o imposte sul consumo a livello regionale
La discussione in sede in sede comunitaria non
Appreso da anni in un percorso che preclude questa possibilità
Alcune sentenze
Della Corte del Lussemburgo come ricorda il professor Gallo hanno chiaramente sanzionato l'impossibilità di procedere su questa strada
C'è un'unica eccezione in Europa e della Spagna ma la Spagna ha potuto mantenere un sistema locale di tassazione dei consumi perché espressamente previsto come deroga nel momento in cui hanno aderito
A luglio
Quindi non è una strada praticabile in realtà sui consumi diciamo sull'Iva è possibile probabilmente impiantare un sistema di compartecipazioni con le regioni
Ma non sistema i tributi propri
Il momento della responsabilità dell'ente decentrato aumenta il sub statale proprio nel momento in cui si fissa l'aliquota del tributo questo nel campo dell'IVA e delle altre imposte indirette oggi esistenti non è possibile o perlomeno è possibile sono in scala molto ridotta noi abbiamo inventato un'addizionale sulla
Sul consumo di benzina a livello regionale questo
è una piccola imposta che in un qualche margine di autonomia quota ma
Se stiamo se parliamo della necessità di dare
Un tributo proprio della dimensione di qualche decina di migliaia di miliardi qual è la direzione richiesta non possiamo basarci su questi piccoli interventi almeno
Fermo restando che in linea di principio probabilmente tutti convengono che un'imposta autonoma sui consumi sarebbe probabilmente la soluzione migliore
L'altra possibilità è quella di individuare un di prendere come base imponibile quella dell'IRPEF le attribuendo alle Regioni la potestà di istituire un'addizionale sull'IRPEF
Anche qui sicuramente un principio di diciamo controprestazione o di corrispondenza in senso lato tra servizi forniti dalla Regione e contributo tributo del cittadino vi sarebbe indubbiamente
Con qualche cautela sul fronte del degli Effetti della mobilità diciamo della base imponibile perché sul criterio della residenza ci potrebbero essere dei fenomeni di spostamento di residenza
Indotti da convenienze fiscali laddove tra Regioni e la differenziazione nell'arrivo dell'addizionale diventasse diventasse molto forte insomma
Non sarebbe sicuramente un problema
Dal punto di vista amministrativo nel senso che i problemi amministrativi sarebbero gestibili non sarebbero particolarmente complesse
E infatti non a caso questa poi
L'idea di costo di dotare le regioni di un'addizionale sull'IRPEF e una delle ipotesi
Nelle scelte indicate dalla commissione Gallo che poi sono state riprese collegato alla Finanziaria che è in discussione oggi al Parlamento
Che prevede appunto la facoltà per le Regioni di istituire un'addizionale IRPEF
La terza base imponibile possibile quella del valore della produzione
Ed è una base imponibile innovativa nel contesto tributario italiano
Che sicuramente presenta degli aspetti giuridici e di costituzione del sistema
Sui quali professor Fedele si è soffermato a lungo e quindi un affronto
E che però ha dei paralleli interessanti perché se andiamo a vedere la realtà del finanziamento degli enti locali in altri paesi europei troviamo dei tributi molto simili
Analoghi come natura
Pare mi riferisco Attacks professionale in Francia che verrebbe storie in Germania si tratta di tributi che tassano sostanzialmente le attività produttive a livello locale
Con basi imponibili che ove in un caso la Francia sono i salari più valore locativo delle immobilizzazioni in Germania il il valore patrimoniale più un cinquanta per cento degli interessi passivi
In un certo periodo comprendeva
Salari Coliseum lo statuto
Basi imponibili però ecco interessante che entrambi i Paesi si discute da tempo
Sull'andare sull'opportunità di andare a una base imponibile valore aggiunto cioè il valore prodotto lordo nel nel modo in cui ha definito in contabilità nazionale cioè con i criteri del valore aggiunto
Questa è una discussione presente sia in Germania sia in Francia anzi in Francia
è stato recentemente introdotto il criterio che il contribuente può ove ricomprende optare per la base imponibile valore aggiunto
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un di una base imponibile di questo tipo beh sicuramente c'è un collegamento con
Con i benefici che le attività produttive traggono da una serie di servizi che la Regione
Produce forni
E ancor più le avranno nella misura in cui nuove funzioni in campo economico verranno decentrate alla Regione
è sicuramente un tributo chiaramente attribuibili perché è un'imposta nuova Regione e quindi la responsabilità di manovrare l'aliquota quando si tributo sarà a regime perché ovviamente la fase transitoria per un anno o due riporta a destra fissa
Fissata a livello erariale diciamo a livello statale
Quindi chiaramente l'ente Regione
Avrà una sua responsabilità amministrare questo tributo e nel manovrare Nicotra
Dal punto di vista amministrativo
è un'imposta nuova presente agli inconvenienti delle imposte nuove quindi qualche adempimento in più però come base imponibile non è difficile Brescia vola calcolare soprattutto si accompagna a un'operazione di più ampio respiro
Volta semplificare in modo abbastanza
Abbastanza netto e visibile il sistema tributario con l'abolizione dell'ILOR pelliccia dove la tassa sulla partita Iva della patrimoniale sulle imprese quindi
Credo che dal punto di vista dei costi gestionali
Delle difficoltà amministrative vada rivista in congiunzione con l'abolizione di ciò che viene sempre
è un'imposta ci si può chiedere se al pari di quello
Che è successo in passato su altri tributi l'ente Regione utilizzerà un meno questa sua autonomia nella fissazione delle più nel nella determinazione dell'aliquota
Della nuova imposta IREP l'imposta sulle attività produttive
E qui dipende innanzitutto dal
Quello che è un ente regione diventerà se cioè
Anche nell'intervento del professor Cassese
Anche qui altri dibattiti emersa una sfiducia forte nella capacità dell'ente Regione
Di
Gestito
Da parte delle amministrazioni locali da parte
Delle forze produttive vivere una sfiducia avverte Veltroni
Ci si può chiedere appunto anche in questi casi se non è un po'
Cosa nasce prima insomma rosse
La funzione
La capacità sull'incapacità determina non funzione oppure la funzione attribuita per miracolo il relativo incapacità
Se la Regione concepita sostanzialmente come si diceva prima ben evidenziano il professor Cassese come un semplice collettore di trasferimenti che vengono dallo Stato assoluto indirizzati
Ho all'economia o agli enti locali ma
In cui appunto
L'ente Regione non
Non ho avuto capacità di elaborare produce
Di decidere interventi e soprattutto di
Fare un bivio fare politica di bilancio fare politica finanziaria
E poi insomma probabilmente certe capacità diciamo professionali e imprenditoriali nel senso amministrativo e politico da parte della Regione difficile andarlo a reperire ritrovare l'esperienza quotidiano
Quindi diciamo un po'la la la la la
La realtà di altri Paesi è che livelli di governo dall'ampiezza la Regione funzione riescono a svolgere efficientemente un un ruolo di finanza sub è stata
E quindi ci si
è chiaro che il la riforma sul metodo di finanziamento si prefigura come uno strumento utile
Che una prospettiva futura può consentire l'ente Regione di assolvere una funzione più propositiva più effettivamente diciamo imprenditoriale senza amministrativo politico
In questo contesto è probabile che la Regione utilizzi gli spazi di autonomia che le saranno attribuiti
Ovviamente vi sarà un problema di competitività fra Regioni un minimo di competizione fiscale
è indubbio che vi sarà
La forchetta di aliquote oggi prevista è abbastanza ridotta perché è un punto percentuale
Che in termini di gettito è un qualcosa di consistente perché la base imponibile è molto ampia
Fenomeni di competizione fiscale in qualche modo in un assetto federalista
Sono innati e ineludibili e in parte
Competizione fiscale pregiudizio
E in parte sono anche
Sono anche fisiologici essa nel senso che contribuiscono in qualche modo
A far funzionare meglio il sistema pubblico nel suo complesso perché introducono
Tra gli enti
Quella
Sforzo quel tentativo quella continua ricerca di migliori livelli di efficienza che consente effettivamente di mantenere
Bassi costi di produzione del servizio
Qual è il punto importante punto importante che vi sia un limite minimo limite inferiore un limite
Alla alla competizione fiscale cioè che ci sia un un'aliquota minima al di sotto della quale non si possono andare mo'evitare e
Partano rincorse competitive tra i diversi livelli
Tra i diversi livelli tra le diverse
Enti locali particolare enti Regione
Che avrebbero affetti senz'altro negativi sul livello complessivo di fornitura del servizio è un po'lo stesso criterio che viene è stato adottato in sede di Unione Europea
Quando si è
Definito il sistema delle accise il sistema dell'IVA cioè si è deciso di
Porre un tetto minimo alla competizione fiscale lasciando poi la facoltà di aumentare al di sopra di questo tetto minimo a discrezione degli è quello che è importante in un contesto appunto confederale confederale è che vi sia un limite inferiore alla competizione fiscale
Ringrazio
Sono esito a ringraziare
Svegliati
Vista la sua tradizionale non resti avete tutti quanti visto come con l'aria sommessa certo quando esplosiva in questo momento il problema
Del federalismo fiscale
E io lo ringrazio in maniera particolare aveva sottolineato questo aspetto della competizione se ricordiamo quello che diceva il professor Cassese che presenza due della Disney
C'è un federalismo verso il basso del federalismo di cui oggi soprattutto parliamo
E che può essere contenuto nei suoi effetti Lucidi se le aliquote non raggiungono livelli eccessivi
Fini chiede un'aliquota si mantiene sul livello sfioramento del due e del tre quattro per cento la competizione fra tessere di mosaico federaliste nazionale si mantiene nei limiti accettabili molto più grave sarà affrontare questo problema nell'altro federalismo all'insù
Quello nel quale ci stiamo inserendo perché invece viva competizione si esercita su aliquote completamente diverso io oltre l'acqua dalla mia esperienza proprio di questi giorni
In più vi potrei parlare della maggiore multinazionale mondiale acqua sta chiude il più grande stabilimento Europa che sta in Italia
Con una decisione presa in pochi giorni semplicemente perché in Irlanda pagherà il dieci per cento
Quindi nel momento in cui abbiamo tessuto federalista che ci permettono spostamento dei delle risorse spostamento dei soggetti lo spostamento dell'opera centrali produttive e la competizione che si esercita non sulle aliquote per tre virgola tre per cento o del CIPE si esercita su dislivelli debba dal dieci al trenta sette o al cinquantadue cinquantatré virgola due
Preso completamente diverso e anticipando un tema sarà fondamentale tra la seconda parte dalla giornata in quello devo dire anche lire questa dando luogo
A dei fenomeni di delocalizzazione i bisogna tenere sotto controllo per esempio il fatto che il direttore sono deducibili costi del personale
Forse gli interessi passivi sta già determinando in Italia più grossi organismi produttivi la tendenza alla terziarizzazione quindi si sta già ipotizzando una fortissima tendenza a dare in appalto all'estero
La produzione
Perché comprando merce ritornano ad essere deducibili tutti gli oneri del personale ritorna ad essere deducibili tutti gli interessi passivi tutte quelle componenti che sono deducibili
Quindi sempre problema fondamentale e la altezza dell'aliquota che non deve essere troppo bassa
Per non determinare una competizione locale fra regione e regione ma d'altra parte non deve essere né troppo alta né che se è troppo alta provocò un fenomeno ancora peggiore molto quel interessa dal contribuente non
La la competizione fra gli enti dotati di sovranità ma addirittura la spinta spostarsi allo spostamento di oggi è sempre più marginale leggevo una rivista molto serie molto accreditata tedesca dove l'industria personaggio ha calcolato che nell'ambito del trend quindi nonostante cinque novantasei novantasette
La Germania per le sta perdendo per terra il trenta per cento delle sue risorse produttive
Quindi alla fine del novantacinque erano già arrivati al dieci per cento il fenomeno prende
Si manterrà uguale nella previsione e quindi il trenta per cento delle risorse produttive tedesche si spostano all'estero che ragioni di appetibilità fiscale
Con una Germania che ha un'elasticità la manovra fiscale molto più forte dalla nostra ha potuto permettersi un abbassamento sì cinque punti dell'imposta sull'impresa in un solo anno
E quindi questo ci dice come sono ancora più esposti Paesi Kiko definito prima negli e accorpamenti più inquisitore industrializzazione
Fase ancora più iniziale rispetto a questa politica fiscale
Ora su questi argomenti interiore nel concreto dopo una breve pausa e quindi nella seconda parte della giornata di ieri cominceremo con l'esame di dell'imposta specifica lire perché come abbiamo detto il primo modo quello in cui si può ragionare nel concreto ed esposizione sarà affidata al professor Gatti ci rivediamo qui in Zambia ragionamenti
Abbiamo già esaminato alcuni i problemi generali
Importanti
Per la si è un'azione normativa problema del federalismo
E riprendiamo la seconda parte della seduta
Iniziando con relazione tenuta dal professor Giarda che in questo momento più che dalla sovranità sottosegretario ci vuole per fare una qualità di economista che ha una sua ottica particolare sul problema decisivo della inquadramento del federalismo nella legge costituzionale italiana lo ringraziamo per essere intervenuto nonostante gli impegni di governo nonostante le sedute in corso devi ritornare purtroppo rapidamente in Aula e quindi ascoltiamo la solerzia
La pubblicazione
Non sono sicuro se riuscirò a fare una relazione in senso tecnico dato che
Insomma credo quasi tutte le
I percorsi elettrici del mio cervello sono a concentrarsi sugli emendamenti
Al provvedimento collegato quindi non so se riuscirò a mantenere diciamo una struttura ordinata di esposizione
Un sì ma la questione del federalismo fiscale pone per come sommando letterature il dibattito vanno messi in evidenza una straordinaria quantità di problemi di questioni e quindi voglio denunciare alcune delle cose di cui non mi occupo non perché
Siano poco importanti perché in un breve intervento
Bisogna scegliere diciamo gli argomenti di cui tratta
Non mi occupo
Di una questione che nel dibattito politico i
Mi sembra essere preminente cioè se il federalismo fiscale
Riguardo ai rapporti tra Stato e regioni o tra Stato e Comuni in altri termini se i protagonisti nella periferia
Di questa nuova forma di riorganizzazione della cosa pubblica che sedersi il federalismo fiscale debbono essere i comuni Kouchner regioni un tema che appassiona gli amministratori ma sul quale e non dirò niente e quindi il mio termine di riferimento è certamente il livello di governo interamente io intanto ritengo che diciamo il vivendo inferiore del governo cioè i governi municipale
Dal mio punto di vista non sono necessariamente dei soggetti
Forti di un rapporto di federalismo fiscale ma comunque non mi occupo di questa questione
I primi problemi di cui voglio prima di fondo di cui voglio occuparmi S è possibile costruire un sistema di federalismo fiscale
Senza una riforma della costituzione
E la risposta che voglio andare a questa domanda e che contraddice
Un punto di vista su cui avevo lavorato negli anni scorsi
Nella risposta
Negativa
Un ordinato un sistema di federalismo fiscale secondo la tesi che vado a sviluppare in questo mio intervento di oggi non può essere ricostruita
Senza una appropriata
Senza alcuna propinata
Riforma dalla nostra Costituzione o senza che ci sia dietro in termini generale
Un sistema di garanzie costituzionali
Le persone che mi conoscono sanno questo non è il punto di vista che io ho espresso in altre precedenti
Circostanza nelle cose che ho scritto ma cercherò di esprimere anche le ragioni per le quali sono ritratto diciannove modifica questo punto di vista farò riferimento ad una relazione che e scritta insieme ad un amico e collaboratore che avrei dovuto presentare la Società degli economisti il venticinque di ottobre ma
Non ho potuto presenziare da trincea degli economisti si riuniva a Bologna anziché a Roma nella sala del Cenacolo avvenne quindi era molto più distante dalla Camera dei deputati di quanto non fosse la sede di questo convegno
Il
In un sistema di federalismo fiscale ci sono fondamentalmente
La struttura tecnica quella che chiamo struttura tecnica di federalismo fiscale
Dovete struttura tecnica di federalismo fiscale posso fare ferimento
Alternativamente che capi chiamare le vostre memorie i lavori carenti o della Commissione Gallo che descrivono analizzando
Problemi di organi di tributi problemi di poteri problemi di distribuzione tra i diversi livelli di governo delle responsabilità posso fare anche riferimento commissione che aveva presieduto Ciro
Prima dice della commissione dove venivano affrontati il problemi tecnici della costruzione di un sistema di federalismo fiscale
E quindi parlo prima diciamo termini molto sintetici di quali sono i problemi tecnici per la costruzione di un sistema di federalismo fiscale si tratta c'erano di rispondere ma ad alcune domande
Ad alcune domande
Le domande sono note e sono comunque sono pochi diciamo della teoria economica perché sintetizza peso relativo nella gestione della cosa pubblica tra centro e periferia
C'è l'assetto vuole risponde
Trecento periferia
Secondo altrimenti il principio di autogoverno
Come il terzo è quello che riguarda la necessità della ridistribuzione tra parecchi per porre come
Quarto punto la composizione dei conflitti tra autogoverno e di interesse nazionale
Beh il quarto Ettore il la tutela dell'efficienza
Queste questioni
Il di il peso relativo di centro e periferia
Una questione di diciamo molto importante
Perché è un sistema di federalismo fiscale al contrario di quanto vive ci possiamo osservare nel nostro Paese deve riguardare un insieme significativo di compiti pubblici
Sembra essere del tutto improponibile per mettersi sulla strada del federalismo fiscale se non sia imminente
Un robusto ampliamento del compiti attribuiti al complesso degli enti decentrati
Sia sotto il profilo
Per le materie di cui si devono occupare sia sotto il profilo del potente tributarie
In nella scelta di questo diciannove del dell'entità del decentramento si può fare riferimento diciamo il principio di sussidiarietà che è ben noto
E che però tuttavia
Nonostante l'appeal questo nomina non è in grado di dare risposte precise e forti e cogenti alla distribuzione dei poteri
Perché nel sistema di valori di una società l'economia di mercato non è un figlio
E non è
Non non è evidente
E se ci siano delle funzioni che possono essere attribuite
Alla sovranità esclusiva degli organi decentrati per una gran parte degli organi pubblici
C'è sempre e ci sarà sempre una riserva di interesse nel governo centrale
Parlo dal punto di vista teorico e quindi un sistema di federalismo fiscale deve essere costruito con scelte politiche forti pecche tagliandino sulle incertezze che l'analisi economica
A su questa materia
Quindi ampiezza
Delle dimensioni ampiezza dei trasferimenti di materie e di poteri
Il sistema di federalismo fiscale fatto per piccole cose
Non vale la pena di affrontare gli sforzi che sono necessarie per realizzare
Secondo punto it principio di autogoverno il principio di autogoverno
è un principio diciamo fondamentale che richiede che gli enti decentrati debbono poter determinare liberamente il livello di prestazioni
E delle spese
Richiede quindi capacità di operare di utilizzare mezzi tributari per garantire la corrispondenza tra spesi entrate nel sistema di autogoverno è implicito un principio del pareggio di bilancio degli enti decentrati
Dove le spese siano finanziate con risorse proprie prelevate sui cittadini contribuente
Terzo principio è quello del
Solidarietà
Nelle aree più povere del Paese la disponibilità a pagare non consente di mantenere i livelli dei servizi su quelli verdi
La coscienza collettiva o indecisi l'attore nazionale ritiene essere come i minimi accettabili
E quindi è lecito nel sistema il federalismo fiscale non essere organizzati trasferimenti organizzate strutture di perequazione che trasferiscano risorse dalle autentiche alleare polvere
Questo è un contenuto diciamo fondamentale
Il sistema di federalismo fiscale
Ricordo che gli schemi di perequazione fossimo esseri divini
Due tipi schemi di perequazione verticale e orizzontale
E su questi ritorno
Bisogna anche dire con chiarezza che è un sistema di federalismo fiscale implica
Nonostante la perequazione implica differenziazione e diversità
Il principio di uniformità che è incorporato
Nello al nostro ordinamento attuale è un principio incompatibile con una struttura di federalismo fiscale
Naturalmente occorrono scelte politiche sui limiti della diversità
Che una società in un certo momento ritiene di dover accettare ma non c'è dubbio che un sistema di federalismo fiscale si giustifica se ed in quanto sia mettono di veneti diversità nelle prestazioni negli ordinamenti nel prelievo tributario superiori a quelli che sono oggi vigente
Naturalmente poi c'è l'altra questione che avevo ricordato a quella del
Chiamiamola dei principi di cittadinanza o dell'interesse nazionale federalismo fiscale
Deve affrontare
La questione di quei beni di quei servizi pubblici sui quali c'è
Interesse nazionale forte
Sistemi come la sanità per esempio cito come l'istruzione sono
Beni che potrebbero essere considerati come trasferibili diciannove governi periferici su questi beni di grande rilievo politico che sono diciamo definiscono la stessa ragione dell'intervento pubblico
Ma l'episodio che il legislatore nazionale definisca qual è il grado di diversità accettabile e quindi subordinare a questo grande diversità accettabile gli schemi di perequazione e di finanziamento
Naturalmente poi per costruire un un ordinato sistema di federalismo fiscale fanno sempre in via tecnica bisogna affrontare alcuni degli delle questioni imbrogliati né
Caratterizzano il nostro sistema finanziario in particolare quella della strutturale sistematica sottovalutazione dei bisogni in alcuni settori cito trasporti
Sanità che caratterizzano il nostro processo di decisione pubblica se si vuole costruire un ordinato sistema di federalismo fiscale bisogna avere il coraggio di ristabilire un'adeguata base di partenza e prendere atto che se ci sono bisogni che sono definiti da leggi nazionali quelli devono essere finanziati in modo appropriato e non
Sotto finanziati
Le cose che ho descritto fino ad ora
Potrebbero essere realizzate senza riforme costituzionale
Se non naturalmente quella della modifica dei contenuti del centodiciassette della Costituzione per quanto riguarda l'ampliamento delle competenze per esempio delle regioni
Ma tutto il resto principio di autogoverno perequazione
Con
Ripartizione dei compiti tra diciamo tra centro e periferia responsabilità ampliamento delle basi tributarie eccetera possono essere tutti realizzati senza riforme costituzionale
A dimostrazione di questo degustazioni di questo che questo fatto è vero
Sì poveri guardare presenti i provvedimenti collegati che il Governo ha presentato lo scorso anno in quest'anno e dove ci sono dei titoli destinati sono titoli del probabilmente collegata si fanno riferimento esplicito al federalismo fiscale sia nel collegato dell'anno scorso che in quello di quest'anno e si pensa di costruire sistemi di federalismo fiscale con legge ordinario
Ora che cosa c'è diciamo che non funziona in questo modo in questo approccio in questo modo di procedere cioè in questo tentativo di costruire strutture tecniche di federalismo fiscale dove sono presenti tutti gli elementi del federalismo fiscale l'autogoverno solidarietà il decentramento
Che cosa c'è
Cioè non che non funziona e perché
Si può pensare che il federalismo fiscale richiede invece come elementi costitutivi
Riforme costituzionali che riguardino a spetti difendersi
Dal semplice trasferimento di maggiori competenze a Regioni ed enti locali
Nostra Costituzione oggi dice all'articolo centodiciassette potrebbe essere corretta
Se si vuole ampliare le materne dobbiamo farlo per via costituzionale
Ma l'ha anche l'ampliamento per via costituzionale delle sole materie attribuite agli enti locali non è sufficiente per costruire un sistema di federalismo fiscale
La ragione
Diciamo di questa
Diciamo di quest'
Le perplessità sulla possibilità di costruire un sistema di federalismo fiscale senza riforme costituzionali sono duplici
E voglio per illustrare
Diciamo anche
Il ragionamento che mi ha portato cominciano a sviluppare questa conclusione per il gatto proprio meno esperienza che è contenuta
Due nella legge finanziaria dell'anno scorso nel disegno di legge finanziaria di questa
Tempio nel disegno di legge finanziaria dell'anno scorso
Avevamo percorso questa strada di costruire un sistema di federalismo fiscale compiuto fatto tutti
Nei confronti delle regioni per esempio tracce che era stato costruito una struttura tecnica di federalismo fiscale che rispetta esattamente i criteri la teoria economica richiede di indica perché ci sia un sistema di federalismo fiscale
Nella legge finanziaria di quest'anno il legislatore ordinario per ragioni legate
A fondamentali questioni di politica economica ha deciso di intervenire modificando le disposizioni del provvedimento collegato dell'anno scorso in materia di finanza regionale
E quindi ragioni interessa generale l'interesse di politica economica
Come dire si è il il Parlamento sia figlia di intervenire sul fatto che era stato costruito tra governo centrale
E i governi decentrati modificando come dire caratteristiche di quel patto che era un patto di c'è un esplicito di federalismo fiscale di rapporti definiti tra diversi livelli di governo quest'anno per proprio per ragioni di politica finanziaria ragioni di di grande rilievo diciamo collettivo il governo ha deciso di intervenire
Modificando per esempio sulla struttura dei trasferimenti regioni e l'ha fatto anche nei confronti degli Enti locali
Ora è una questione che dobbiamo porci questione fondamentale
è pensabile avere un sistema di rapporti finanziari tra centro e periferia
Che non abbiano tutela costituzionale
E che sistema diciamo di federalismo fiscale quindi di separazione dei poteri e responsabilità è quello nel quale il Governo e il Parlamento nazionale hanno il potere di cambiare i termini del rapporto contrattuale chiamiamolo così tra centro e periferia quando insorgano ragioni pressanti importanti di politica economica è questa è
Veramente l'essenza parenti una struttura di federalismo fiscale un sistema di garanzie reciproche
Garanzie
Posso usare un'espressione che era caro a Minghetti Romagnosi per ottocento il principio della non ingerenza me principio di non vincere
E qui è questo io credo che questo sia veramente l'essenza di una struttura di federalismo fiscale la separazione e l'indipendenza
Tel due sfere di azione ora badate bene che questa il principio di separazione di indipendenza diciamo delle sfere di azione
Non significa
Libertà di libertà di ucciderlo libertà di fare no no significa che i patti
Una volta definiti debbono essere rispettati da entrambi i contraenti da entrambi i campi
Da legislatore nazionale e dannati
Responsabili dal legislatore regionale non vota i consigli comunali ora
Questa questione Richard Orti di un Parlamento nazionale che interviene Luigi a modificare i patti contrattuali è una questione molto importante e significativa i sindaci si lamentano gli amministratori regionali si lamentano che noi siamo intervenuti
Modificare dei fatti che erano stati fissati
E da leggi ordinarie precedenti nei confronti dei Comuni siamo intervenuti sulla legge cinque modificando i patti che erano impliciti nella centoquarantadue e siamo intervenuti nei confronti delle Regioni modificando i pacchi che non impliciti
Legge cinquecentoquarantanove nell'anno scorso e con i Comuni abbiamo modificato in chi patti impliciti
Nella legge delega quattrocentoventuno e poi i suoi decreti legislativi attuativi quindi il il legislatore nazionale interviene su su leggi ordinamentali che avevano una una natura diciamo di definizione delle sfere di influenza
E allo stesso tempo abbiamo i governi regionali governi comunali
Che hanno vent'sulla base dell'ordinamento vigente anni il potere di coinvolgere il governo centrale
Nell'inefficienza e nel mancato rispetto dei loro fatti che sono
Tecniche di federalismo fiscale per quanto imperfette arriviamo possono essere violate da entrambi i contraenti
Dal legislatore nazionale quanto modificato con altre leggi successive infatti possono essere violate dagli amministratori regionali e comunali quanto con i loro comportamenti inducono il legislatore nazionale a fare interventi di natura finanziaria a rimedio letti proprio i cattivi comportamenti
Quindi
In queste condizioni dove questi principi di separazione i principi di non ingerenza sono possono essere violati
Da entrambi i contraenti la domanda che ci si pone se
è possibile con legge orticaria
Costruire elementi ho sistemi di federalismo fiscale
La risposta che io per sono sono portato a guardare oggi perché sono cosa sarei oggi
Se non c'è un adeguato sistema di garanzie reciproche
Che tutelino gli enti locali e le Regioni dall'ingerenza del legislatore nazionale o che tutelino il Governo centrale
Da sfondamenti dispensa rispetto ai vincoli del Bilancio
Se non ci sono questi sistemi di garanzia
Che il un sistema di federalismo fiscale ordinato non c'è
E che per
Ottenni
E costruire questo sistema di garanzie dobbiamo passare attraverso una legge sovraordinata come una legge sopraordinata al legislatore nazionale e dobbiamo arrivare ad un sistema nel quale il sistema delle autonomie nel suo complesso il sistema delle Autonomie nel suo complesso si faccia carico di garantire per se stesso gli equilibri di bilancio
Avendo quindi potere
Di intervenire come sistema sui mutamenti tributari che sono necessarie per garantire
Troppi gli equilibri di bilancio
Tutto questo
Garantire la non ingerenza da parte del legislatore nazionale negli affari degli organi decente
E il nell'attribuire
Hanno il sistema delle Autonomie la responsabilità di coprire in pieno dicevano
I costi effettivi della propria gestione senza più andare a scaricare
Sul governo centrale tutto questo richiede importanti notifiche della nostra carta costituzionale
Io penso che è solamente quando abbiamo costruito questa netta separazione
Impedire l'ingerenza dato che non è necessario età assicurarci che il sistema delle autonomie non viene più a Roma a chiederci le risorse conseguenti
Diciamo a approcci esce a scelte che vengono fatti in periferia sono in questa circostanza mi potremmo dire che abbiamo costruito c'è un vero ed effettivo sistema di federalismo fiscale
Per fare questo però per fare questo abbiamo bisogno di Patti Finco i patti vincolanti che io dall'economista incompetente ma che giuridica
Ritengo che possa avvenire solamente attraverso modifiche della Costituzione non essendo sufficienti gli strumenti della legislazione ordinaria né per l'uno nell'altro caso non ecco una legge ordinaria di oggi che in crediamo al legislatore di domani direi intervenire sul business degli di regioni ed enti locali non è con leggi ordinarie
Ciò che noi crediamo comportamenti nella periferia
Che poi tendono a scaricare sul governo centrale gli oneri della copertura di questi costi in un modo o nell'altro
Per queste ragioni
Io sono convinto il federalismo fiscale abbisogni di riforme costituzionali e che sarebbe il tempo il mettersi a discutere di quelle Stanton che sulla costruzione delle strutture tecniche di federalismo fiscale
Schemi di perequazione strumenti cioè ampio accordo che c'è stato un ampio dibattito che ha portato diciamo risultati abbastanza conclusivo
Sul primo punto forse siamo nelle mani di tre costituzionalisti grazie
Ringrazio a nome di tutti il professor Giarda in maniera particolare commi
Gestore di questo convegno ringrazio per contribuire a quella che era d'impressione fondamentale che avevamo voglia di trasmettervi o no potrei riassumere con il titolo di un libro che è apparso qualche tempo fa che si chiama il federalismo preso sul serio
La cosa più importante di cui abbiamo bisogno oggi su questo tema
E proprio questo di non di non fingere di non prendere il federalismo come un episodio politico col silenzio
C'è qualcosa invece di molto profondo si avvia bisogna dal professor Giarda merceologico
Adesso passerella relazione successiva che la prossima la relazione del professor Carlo che penso tutti consigliamo in questo momento
L'argomento di più scottante attualità
Perché di rete è un'imposta che scotta no
Sta diventando IRAP c'è chi dice che ire popolari sta diventando ira popolare che già un passo avanti la multa dire forse ce n'è una sola
Quando si passa dagli schemi generali si arriva al concreto alla necessità di mediare necessità di trovare dei punti di equilibrio le cose si fanno sempre molto più difficile molto più complesse ed è un tentativo veramente importante questo che è stato fatto dalla commissione di gara per arrivare a una configurazione specifica di quella che altrimenti sarebbe rimasta un'idea astratta
Professor
Io devo dire che
L'ascolto degli interventi dei relatori che mi hanno preceduto e mi hanno costretto a depennare
La mia scaletta di moltissimi argomenti per esempio invece gli anni ha parlato di
Per cui io farò un intervento diciamo che ho quasi conclusivo
Anche
Brutto stimolato da quest'ultimo
Ultime parole dette da dal professor Giarda
In effetti quando penso
A al federalismo tout-court
E anche a quello fiscale io ho sempre pensato a un assetto costituzionale della materia
Che un po'tutti abbiamo pensato
E è un sarà un grosso problema perché bisognerà mettersi intorno a un tavolo ragionarci
Lo farà la Bicamerale farà la sua Costituente non ha importanza
Certo è che il nostro sistema per avviarsi verso il federalismo capire finalismo compiuto dovrà rivedere forme costituzionali
Basta pensare che sicuramente dovremo avere una Camera delle Regioni
Non potevo non aveva religioni perché e qui il livello diciamo di Assemblea Costituente Assemblea
Che rappresenta gli interessi delle regioni e probabilmente anche di qualche ente locale per ragionarci su questo che avverrà o il quadruplo
Degli interessi il coordinamento a livello nazionale centrale e fondamentale cruciale UNESCO pensare sistema federalista
Ma Repubblica unitaria senza una Camera delle Regioni
Lasciando soltanto la legge statale coordinamento
Io direi che almeno questo obiettivo deve essere raggiunto è fondamentale accanto alla base di tutto
Qual era il problema atti mi sono sempre posto che tutti siamo posti anche nella Commissione Arbitri seduta è quello di
Agevolare questa diciamo strada adesso il federalismo istituzionale quindi quello fiscale nell'ambito di un federalismo istituzionale col più e anche perché pensavamo che la richiesta di decentramento era molto forte pensavamo che l'avvio l'avvio questo federalista saltato molto lento
Anche tenendo conto dei tempi più brevi della bicamerale e quindi pensavamo di
Operare su un sistema
Fiscale
Di gente apportando elementi federalismo
Questo era l'obiettivo di fondo
E
Quindi quando abbiamo affrontato il il il tema che cos'è il federalismo fiscale de iure condito recondito
E chiaro che nostra risposta sta sempre molto chiara molto precisa non possono dirci chi abbiamo idee chiare da questo punto di vista perché dice ma cos'è primo fiscale
Delle libertà approssimazioni no la nostra commissione ha detto con chiarezza che il nostro primo fiscale a costituzione invariata peraltro che invece però di principi autonomistici
Anche perché ritenevamo che c'era spazio nella nostra Carta attuare vigente costituzionale
Per fare un discorso jeep autonomistico che non fosse quello che la prassi politica degli ultimi venticinque anni in Italia ha portato avanti
E credo che un po'vi anticipato fedele nella sua relazione
Cioè uno spazio per interpretazione le norme costituzionali
Per giungere a conclusioni che certo non possono ovviare all'inconveniente dell'accentramento il centralismo e non possono darci federalismo istituzionale quello che forse un giorno dovremo attuare coi tutto non molto chiare ancora le linee di sviluppo
Certo però riteniamo che proprio leggendo i nostri Autori anni cinquanta proprio leggendo i lavori preparatori del della Costituente
Siamo resi conto che probabilmente sia la Corte costituzionale
Sicuramente la prassi politica hanno preso una via che non è quella a cui pensavano i nostri padri costituenti
Insomma non è che quando Giannini Esposito e gli altri pensano scritto il ventitré non l'avesse collegato all'articolo cinque l'attribuzione che norma precedente e che appunto fissa il principio dell'autonomia fatto dire a Berti che un nostro collega che la nostra è una repubblica delle Autonomie
Non è che quando ho sentito centoventotto che gli ha letto fedele precedentemente e non si è visto invecchiare su come contemperare l'unitarietà della Repubblica con le autonomie
La verità è che per ragioni che stia toccano qui a raccontarci perché tutti quanti abbiamo posto chiamato esaminato con scritto sopra Rita chiesi questa una via è una via negli anni cinquanta anni anni Sessanta negli anni Settanta soprattutto una via che non è quella dell'autonomia
Pitura campo fiscale fuma settantuno settanta tritura è una negazione dell'autonomia i numeri la programmazione economica dipende
Infuriano giolittiana memoria
Per cui ora siamo in una fase di recupero di questo disegno in un'ottica di federalismo che sarà quello che sarà tra l'altro io non so bene ancora quale potrebbe essere perché
Se quello tedesco quello di tipo americano Vito rimorso che potrà ultima un federalismo
Ci sembrava che proprio il concetto di autonomia
Come potere normativo di autodeterminazione di entrate proprie in funzione dello sviluppo dell'autonomia politica lei
E quindi come liberazione dalle ingerenze come affrancazione dalle ingerenze statali
Fosse già contenuto in questi aneliti di autonomia che sono presenti nella nostra carta costituzionale sì ben interpretati
Mi spiego meglio
Pensiamo al
Matteo della finanza regionale
Che cosa è più chiaro
Andrea fedele accertato da parte i competitiva di enti locali
Sì io ritengo che già ora in termini meramente fiscali non in termini diciamo finanziari generali spinse entrate tanto per entrate ritengo che centodiciannove Orsetta la possibilità vi dare l'interpretazione al disposto il centodiciannove stesso
In un'ottica lo autonomistica
Valutando l'espressione le Regioni hanno autonomia finanziaria nelle forme nei limiti stabiliti dalla legge Prima Repubblica fine stretti questa formula quei sassi non agganciata ai principi di autonomia
Può dar luogo a un'interpretazione tutto quello che è stato prassi politica e cioè lo stretto rapporto gerarchico tra spunti normative la legge statale stabilisce avvenuto un ad libitum Comit inopportuno qual è la materia
Da attribuire alle Regioni la parte che attribuisse a se stessa può costruirla senza vincoli costituzionali
La verità è che il centodiciannove va interpretato sia nell'ottica dell'articolo cinque medici
Sia nell'ottica del fatto che leggi la Repubblica dice poi continua centodiciannove che la coordinano con la finanza dello stato di province di comuni
Se noi buttiamo l'accento sul coordinamento ci accorgiamo che la legge statale non deve fissare dicevo ad libitum discrezionalmente
I contenuti delle norme regionali dopo aver fatto a sua scelta Mountaineer la legge stalle stessa ma deve limitarsi a coordinare i la finanza regionale con quella statale con quel degli enti locali e parla di cosa utile coordinamento ora secondo me coordinamento è l'altra faccia dell'autonomia
è la faccia cattiva faccia statale l'autonomia autonomia è la faccia buona la parte degli enti locali delle regioni così
E siccome pose su centodiciannove attribuisce alle Regioni una potestà normativa di posizione dice espressamente io credo che si possa ragionare in questi termini tenuto intristito eticamente
E così
Dobbiamo tener presente le cose che ci insegnavano i nostri Guttuso nostri questo diritto costituzionale negli anni negli anni Sessanta e cioè che si sta
Lo Stato persona costato ordinamento
Che l'ordinamento
Giuridico nazionale sta non pubblico non statale è fonte legittima azione tanto dell'ordinamento regionale quanto di quello statale cioè c'è un rapporto diciamo di equiordinazione
Dell'assetto regionale e di quello statale rispetto al ordinamento giuridico nazionale qui quindi la legittimazione Trimboli N sia allo stato quanto alle regioni dall'ordinamento
Quindi l'ordinamento giuridico che si contrappone al invece accettato persona che viene invece ad esse autonomista equiordinato rispetto alla Regione persone
Beh se è così la conseguenza che viene fuori è che il rapporto fra Stato-Regione
Non è un rapporto salvo il coordinamento e viatico tale apporto tutto di equiordinazione
E qual è la parola che sta bene a indicare questa situazione
Dico equiordinazione e la parola mi ha detto Fedele di la Conte pickup utenza
Competenza finanziaria competenza compensa tributaria
Cioè la Regione lo Stato hanno da loro ambito di competenza
A loro competenze
Per le regioni tacco penso debba essere molto ampia perché l'unico limite alla potestà di imposizione sta nel tipo di tributo che si va istituire e stata brutalmente come potete immaginare nel nei limiti
Che sono alla base del potere di coordinamento e quindi i principi generali e fondamentali della nostra Costituzione tra la nostra Repubblica
L'interesse nazionale e delle regioni dove insieme e probabilmente aggiungerei visto che c'è da da sono cure anche i limiti funzioni battuta derivanti dalla esigenza che la politica macro economica
Dico vedrei anche questo nodo mente quando leggiamo i nostri la dottrina materia la diciamo il limite nazionale vivente dal dal Coordinamento nate economico non viene indicato per chi viene riportato nella il tenente dei limiti evidenti e dice il generale fondamentali direi però che va dato un'autonomia acquisto libri due limiti
Tra questi limiti
Posti dall'ordinamento alla legislatura regionale in materia tributaria
E poi dicevo
E il tipo di tributo
Chi va costruito perché se il tributo che dato alle Regioni è un tributo poi nella sostanza statale
Non ragioniamo di finanza regionale
Paghiamo soltanto se mai o di condivisione i tributi erariali tra Regione e lo Stato o semmai di attribuzione di un getto un tributo erariale alla Regione ho molti parziale autonomia perché in questo di Bruto erariale c'è una parte che viene attribuita in termini normativi alla Regione attraverso la manovra greco
Allora io direi che in questa ottica c'è spazio
Pontina che gli ho detto per tributi regionali chiamiamoli in senso stretto
Quelli cioè in cui la Regione può addirittura stabilire anche il presupposto d'imposta anche i soggetti passivi anche le aliquote
Nei limiti della legge di coordinamento statale
Però devono essere di tributi veramente regionali o forse anche locali nell'ottica degli enti locali
Cioè di tributi costruiti come i tributi corrispettivi come tributi correlati a delle spesi regionali in senso stretto come tributi correlati a funzioni regionali in senso stretto
Per quei tributi la senso scritto io penso che si possa pensare di una protestante posizione piena
Non la chiamo primaria perché c'è pure ma il coordinamento Massud primaria quel nostro maestro Michele ha sempre chiamato
E in questa ottica quindi io credo che già avremmo nella nostra carta costituzionale la possibilità vedo ricordi Piero ne parlammo per telefoni queste cose
E anche dico di nitrati spingeva a ragionare nel tuo libro che non c'è un paragrafo di politiche del DDT Giarda sulla
Sul federalismo proprio dedicato a questo aspetto che so che lui con molta onestà lo contraddistingue detto questo cose non mie ma sono cose coscritto perché me l'hanno detto i miei colleghi giuristi milanesi e anche di chiamato a dare un'idea che ed evita a Bertolissi temi
Quindi anche in questi economisti che hanno svitati quelli giuridici ci sono questi elementi diciamo
Dica autonomia anche in senso costituzionale e giuridico ora dicevo in questa ottica un tributo regionale di questo tipo sarebbe probabilmente già adesso con questa carta costituzionale attribuibile alla potestà disposizione della regione
L'IRAP ecco Spallone otto per la rivista via non è un tributo giornale sottoscritto di questo tipo per fortuna direbbe direbbe diede Giarda perché perché vi immaginate in questo momento storico e
Con la pressione fiscale così elevate con l'esigenza di un coordinamento macroeconomico da dare allo Stato
Pensate a dare il potere creare una legge statale che dia il potere alla Regione di creare tanti tributi corrispettivi affronterà di tante o poche non ha importanza funzioni attribuite alle Regioni
Significherebbe complicare il sistema
Il che non mi pare che in questo momento quello che si chiede chi ci viene chiesto
E poi significherebbe probabilmente sfuggiti al controllo dello Stato per quanto riguarda altre sue fiscale significherebbe obiettivamente aumentarla pistole fiscale
Attraverso una istituzione i tributi regionali sia tutto da parte delle regioni che avrebbe la funzione è stupenda di aumentare l'autonomia di finanziare servizi regionali avente funzione drammatica di aumentare il disavanzo
Comunque il caso di un parere sulle fiscale
Mettere in crisi ulteriormente la finanza pubblica da questo punto di vista
Quanto meno per noi più vicini che decuplicare il sistema ecco perché
Si è pensato a un tributo regionale come dire a chi non lo è in senso stretto
Che ha caratteristiche dirige una vita laddove il presupposto e allocato nel territorio della regione laddove il gettito va alla Regione laddove il regime spero il più tardi possibile sarà un regime regionale anche intenso amministrativo cioè cui si preparerà la Regione a gestirlo per ora recepite la scelta fatta e BPVi anni sarà gestito dallo Stato
Perché non si è più tutto che le Regioni almeno quel centro soluzioni in grado di gestirlo
E so tutto perché è un tributo che per la parte diciamo che amava le aliquote quell'uno per cento è tributo regionale in senso stretto per quella parte e così pezzi fatto la scelta di creare un tributo che regionale in questo senso nuvole nel senso stretto che vi ho detto che consente comunque lo stato di fare un'altra operazione di semplificazione del sistema mi sembra poco
Un tributo regionale in senso stretto
Non costringerebbe lo Stato automaticamente a fare scelte modifica dell'ordinamento giuridico tributario questo tributo qui ha costretto lo Stato per avere invarianza di gettito ad abolire i tributi statali sulla produzione
Abolite gradualmente
E questo non è poco ho l'impressione non è poco perché uno degli effetti riportanti la diretta e di essere un imposta che semplifica che abolisce sei tributi non è un fatto di ma logico che si dice per controbattere le tesi di altre azioni e la verità
Quindi quando si dice che l'IRAP l'imposta pericolosa perché verrebbe a spingere l'impresa la terziarizzazione vero
E non si tiene conto è questo l'imposta poi certo punto vista pericolosa molto utile alle imprese Pechino pagherebbero più i contributi sanitari parametrati al Salario tributo regressivo non pagherebbe pur imposta patrimoniale non facevo più Licia
E pagherebbe un'imposta unica come aliquota molto bassa la commissione dice l'attrice in quante massimo quattro
Ad un tentativo del governo di portarlo al quattro cinque e porte fortuna stato questo tentativo eliminato dall'intervento parlamentare
E comunque è un tributo che la base imponibile ampia per cui le eventuali buchi normativi e finire così di senso non so sono pochi sono pochi e in cui gli eventuali discrepanze da ridistribuzione
E non emergono molto perché ma passibili così ampia
Anche quelle imprese che pagherebbero un po'di più rispetto attuale sistema pagherebbero poco di più non tanto il più e quindi avvantaggiati pagherebbero di meno ma non tanto da giustificare presente aliquote differenziate
Ma laddove so che voi siete sensibili a questo tema lui Puglia ragionieri commercialisti professionisti del due mila
E laddove c'è l'obiettiva necessità vista la diversa struttura la base imponibile di introdurre aliquote differenziate probabilmente è giusto che siano introdotte
Mi si dice adesso che
Per la lavoro Tonolo apro una parentesi nel corso era un po'più ampio pativa lontani mi mi ritaglio parlando degli spazi anche gli interventi più specifici visto che non ho tempo per parlarne visto che già il mio una mia dunque
E mi si dice ma probabilmente l'obiettivo di differenziare tassazione del lavoro autonomo rispetto a quello di impresa che glieli cadde si può raggiungere meglio
Attraverso nonché il Gotha differenziata ma attraverso la riduzione dell'aliquota marginale finale dell'IRPEF dal cinquantuno al quarantasei quarantacinque per cento figure capito
E mi si dice che questo è più giusto il valico differenziata perché siccome l'IRAP così come applicata agevolerebbe il professionista fino a cinquanta sessanta settanta milioni circa mi pare aver capito e poi col piede dopo Iotti e tanta ottanta milioni perché ha disposto proporzionale evidentemente
Dall'aliquota differenziata significherebbe agevolare anche chi già giurato
Mentre invece
Un riduzione dell'aliquota IRPEF finale comporterebbe che sarebbero il vantaggio a favore di chi quello più ricco il professionista più ricco paccheri con il peggiore chiudo la parentesi chiusa parentesi
Ma attorno al discorso scusate perché non è che ho perso il compito è che coperto tra parentesi per rendere per pericolo via di Trigoria lividi dispersione
Quindi sale per le regioni ragioniamo in termini di autonomia
Con la quale io la intendo il centodiciannove
Voi imprese rendere conto
Che nel breve termine o nel medio termine attizzato il fuoco istituzionale c'è spazio per un discorso in termini di autonomia discorso in tempi di federalismo uguale regionalismo spinto John Isma'forte quali municipalismo spinto il forte
Questo ragionamento che ho fatto le regioni sul fare anche degli enti locali
La critica che l'ufficio legislativo acquistano e finanze affatto al Progetto nostro Andrea e nostro della commissione è secondo me è priva di fondamento ed è frutto più di una posizione posso anche capirla di alcuni funzionari statali alcuni consiglieri di Stato un po'conservativa abituati a pensare alla prassi a prassi politica
Degli ultimi anni Arras ai rapporti fra norme in temi di gerarchia stretta mi sembrava strano
Che potesse un Regolamento comunale delegificare perché non ragioniamo in termini un po'banali e un po'offensivi nei nostri confronti di ma come andate
A abolire la legge statale attraverso Regolamento comunale un Regolamento regionale vecchio
La conoscenza date nostalgico decide da Costituzione mi pare che sia un dato scontato la verità è che noi pensavamo scorso un po'più raffinato pensavamo che sotto il ventitré ci fosse non soltanto il principio di gerarchia delle fonti ma che questo implicito fosse compensato dal principio di autonomia
E quindi pensavamo che laddove non c'era una competenza diciamo esclusiva dello Stato a legiferare in termini Family elementi strutturali del tributo
Presupposto soggetti passivi Ghiglia le aliquote certo senso e forse la stessa base imponibile
La base imponibile sull'accordo con te Andrea cioè anche possibilità secondo me che i cui possano anche
Ragionare sulla base imponibile Emilia e agevolazioni ed esenzioni almeno laddove loro bilanci sono in attivo
Sostituiti cosa voglio dice laddove non si toccano non toccano la finanza finanza statale
Ecco sembrano temi di competenza esclusiva dello Stato per certi elementi tribù strutturali che assumo gliela toglie vigente questa Costituzione
Perché non dobbiamo ragionare in termini di competenza esclusiva degli enti locali per la materia fiscale che non tocca i limiti strutturali
Cioè quindi per la parte relativa alle procedure applicative del tributo
Perché non si può
Dove sta scritto che diede come due nostri invece consiglieri giuridici
Di di un di diciamo di formazione strettamente giuridica stretta
E perché non si può dire
Appunto che la legislazione statale ha un limite costituzionale nell'occuparsi di problemi applicativi tributo locale laddove
Il tributo locale deve essere disciplinato nobile ventisei sì Ali ma negli elementi dicevo appunto applicative
Quindi la il fondamento costituzionale alla delegificazione starebbe in questo interpretazione che vi dico subito intitolazione
Prima deve essere fatta capire anche la Corte costituzionale non mi sembra in questo momento molto orientata ad accettarla ma penso più che altro perché però serve costo e per giorni le regioni non c'è problema lavori gli Enti locali questo quindi credo che se così ragioniamo somma la nostra nostro oggetto federalista avanzato etico perché no io penso che dal punto di vista fiscale si possa anche portare avanti
Allora torniamo all'IRAP faccio un vivaci noi e poi chiudo perché so che sto il tempo già rischio preso
Questa in realtà diceva bene Vieri Ceriani
è non il meglio che poté potevamo pensare per dare alla Regione un tributo proprio perché siamo tutti d'accordo nel ritenere che se crediamo nell'autonomia e non siamo tedeschi tutti fallito la Germania siamo meno del rischio italiani dal punto di vista un sistema di finanziamento delle regioni non può soltanto essere un sistema che si fonda sulla condivisione i tributi erariali perché ci ha detto bianca ce l'ha detto anche anche Giarda
Ha un senso attribuire anche i tributi propri delle regioni perché di propri consentono di esprimere
I principi di autonomia e cioè la responsabilità politica il rapporto farmi statura amministrato in termini di controllo maggiore e così via cose che ormai sappiamo diciamo ogni volta di tutte le sale
Quindi la regione di contributo proprio dovendo scegliere restando sostanzioso e dovendo attuare i principi che la Corte costituzionale secondo cui ormai i cui sanitari sono tributi regressivi quasi incostituzionali
Perché sono soltanto parametrati al Salario
Abbiamo creato un tributo che ci sembrava fosse il più corretto anche sui prodotti male perché perché sgrava le imprecise dalla gestione di tanti tributi sulla produzione
Che cioè su di loro parametrati
A basi diverse tutte abbastanza diciamo disomogenei
Abbiamo costruito un tributo che l'ha spiegato Ceriani contributo che colpisce il valore aggiunto in termini di contabilità nazionale e cioè il prodotto
Un valore aggiunto intenso in termini di reddito quindi non un tributo che colpì che duplica valore aggiunto imposta sopraggiunto indiretta che colpisce i consumi ma un tributo che colpisce il prodotto che giuridicamente rimane sul prodotto
Che poi vada sul consumo questo problema e tra l'altro economica quindi quest'ottica tutte le critiche
Fatte a questo tributo questi termini cadono non credo che la potenza di Bugo andrà a dirci questo tributo contributo che viola il Trattato di Maastricht trattato di Roma
Allora è un tributo che
A quest'effetto semplificatorio
Che libera le imprese
Da tributi già esistenti di loro
E che ha notevoli vantaggi vi ho detto perché è un tributo regionale pur essendo pur sempre in senso stretto Tour esso io ritengo non faccio politica paventato la scelta di non farla
Però tutti facciamo politica ragionando su queste scelte politica fiscale
Beh io non capisco la critica che fa il popolo
Al in acque dicendo che poco regionale
Ma come sarebbe a dire
Sì fosse regionale sarebbe un tributo contro cui il palo bus sempre
A diciamo appuntare i suoi strali perché sarebbe un tributo complicherebbe il sistema porterebbe le quattrocento tassa quattrocentootto quattrocentoquindici quanto i tributi regionali Fregosi puliti come corrispettivi le funzioni
Sarebbe un tributo che in questo momento vi dicevo prima non avrebbe senso costruire quindi non si può criticare IRAP perché un tributo come abbastanza regionale perché un kit fosse casa regionale non sarebbe viva assemblati sette otto nove tributi ti piace di votanti sette otto tipi di funzioni
è utile o quindi chiede giornale quanto basta per dare gettito
Alle alle regioni
E per dare alle regioni barra di responsabilità in temi di perequazione di solidarietà
Dare quel gettito riscosso nella regione
State problemi ti abboccamento scuso tecnici compare in questa sede cioè Fondo già e tanto Alien tributo
Che il cui gettito viene direttamente attribuito alla Regione ed è riscosso nel territorio non è caratteristica di autonomia tributaria però è caratteristica di federalismo voglio dire in che senso
Nel senso che finora era lo Stato che attribuiva
Alle Regioni il gettito di tributi erariali
In gran parte ora passa il principio che stato istituti è stato per te il primo pensato dalla Commissione Giarda negli anni novanta tre novantaquattro secondo cui le regioni sia quelle del Nord e quanto quelle del sud vengono ora
Ad avere attribuito il gettito dei tributi che sono applicati nel territorio
E qui pipa e concludo
C'è una parte secondo me molto importante su cui riflettere cioè voglio dire questo già e federalismo questo di attribuire alle Regioni
Sia quelli che quelle povere il gettito riscosso nel territorio questo però che significa che la Lombardia probabilmente uscita ad autofinanziarsi con questo gettito perché la Lombardia finanzierà addirittura anche le spesi per servizi essenziali indispensabili noi finora
Fino a pochi anni fa devo sempre pensato in questo modo
Tutti i servizi quelli cosiddetti indispensabili essenziale
Che che ciascun cittadino degli equilibri
Vanta già si istruire
Sono assicurati dallo Stato vero ricordate anche quando scritta cento la la centoquarantadue per la finanza locale si ragionava in termini spesso poco Doggett
Cioè quelle spese connesse al diritto del cittadino come cittadino sono assicurati garantiti dallo Stato a tutti cittadini senso del sud e del nord
Che era anticipo da perequazione la della e distribuzione bene
Che poteva far pensare che lo Stato si preoccupava di finanziare questi servizi
Attraverso passaggi dallo Stato acquisti al agli enti locali alle Regioni inserite che poi con né il principio che le regioni e gli enti locali più ricchi possono autofinanziare anche i servizi indispensabili essenziali
è passato un grosso giro federalista
Perché significa che laddove ci si riesce a fare questo Lombardia Veneto Piemonte Emilia
Nulla dallo Stato alla Regione all'ente locale perché tutto viene fatta tutto viene finanziato attraverso tributi riscossi nel territorio problema
è la grosso è che la maggior parte dei comuni del centro-sud invece non possono finanziarsi contributi riscossi perché hanno basi imponibili più povere
Ecco a voi il problema della redistribuzione ecco il problema della perequazione
Cioè l'apertura di un sistema in cui pur ormai essendo coscienti consapevoli temi trasparenza che certe regioni non costo nulla la collettività che si autofinanziano dobbiamo redistribuire
Questi i più
Anche qui gli enti regioni che costano alla collettività perché non si autofinanziano
Ecco perché è importante allora
Che ci sia una condicio dei tributi erariali ma anche un tributo proprio ricevuto proprio
Sicuramente è un tributo che esalta l'autonomia tributaria
E quindi consente alle regioni
Agli enti locali in particolare di avere gettiti
Che possono così ogni tanto ti ti devi fare politiche autonome nel territorio
Ecco quindi anche perché è importante che concedono proprio c'è stato anche ai
Ai ai ai vari Paesi agenti poveri
Perché questi poveri dovranno vede l'intervento statale di perequazione pur infraregionale per quanto riguarda i servizi essenziali a potranno continuare anche si sentono poveri a svolge politiche autonome affrancando sino a controllo statale
Attraverso i tributi propri oppressori serbi The aliquote P. tributi statali
Tosti
Quindi la funzione del tributo proprio imparo rispetto alla al sud e al centro è una funzione diciamo importante perché consente all'ente povero di a vere ha perso l'uno per cento un margine di autonomia
Non essere cioè completamente dipendente dall'intervento statale delle altre Enti locali e ritrovi più ricca
E avrei finito anche sul parlato un po'così
Pezzi e bocconi visto il documento era così ampio
Ha definito e
Con queste ultime pochissimo l'IRAP è un tributo che colpisce le imprese
Al giustificazione costituzionale
Perché
L'appunto distrutto Sonata è corretto
Che l'impresa Pati come appunto ha pagato con la patrimoniale pollice alto e come sta pagando tuttora Pachì perché insiste nel territorio perché ha l'organizzazione e che svolge matita economica
è giusto che il parametro ci ha dato
Dalla Liberazione il c.t. irruzione perché tanto più corretto economico
Ma direi che qui sta l'IRAP
Si viene abbinata come ha fatto
La come lo si fa nella nella delega
Collegata alla Finanziaria con l'attuale in contatto as
Ha funzione di lei molto utile per le imprese perché serve
A incentivare
La patrimonializzazione delle imprese stesse perché si agevola il capitale e contemporaneità serve a incentivare l'impresa è o disincentivare sul punto di vista nell'indebitamento cioè istintiva redditività mento
Insomma nostro è un Paese l'unico che a un sistema fiscale favorevole l'indebitamento delle imprese
I modi per uscire fuori era quelli tranchant di limitare dei futuri interessi passivi cosa impossibile in questo momento
Il modo minore quello di cominciare a spingerli verso la capitalizzazione contro l'indebitamento mi sembrava acquisto Poussin Marini corretta da seguire e nel vedere che questo cioè
Concludendo io ho l'impressione che la polemica sull'Iraq siano polemica senza senso
O comunque puramente politica perché se i tempi si fanno i conti ed hanno leggersi bene le norme del collegato alla Finanziaria che riguarda le imprese accorgeranno creano soltanto vantaggi da questa da questa manovra
Perché avranno un'IRAP più razionale
Che sostituisce sei tributi sulle imprese
Hanno ad un in contatto s'che agevola insieme all'IRAP
La capitalizzazione Elisa agevola disincentiva l'indebitamento
Hanno un sistema di tassazione le plusvalenze dai strutturazione
Con un'aliquota separata ridotta intorno al venti per cento circa
Hanno incentivi per le piccola impresa che iniziano l'attività ma io credo che questo il Bengodi delle intese non capisco perché debba esserci una una un atteggiamento critico e ho finito grazie
Stiamo per concludere
Come questa mattina sentiremo quattordici un attimo
Volevo dire si sente e dà la parola al professor Gallo la vita vissuta da chi ma avete visto ha sperimentato nel concreto no riporta trovare gli equilibri complesse una materia così difficile
I ragionieri sento evidentemente il problema dell'IRAP con un problema
Molto attuale molto concreto molto attivo e il primo dei problemi tra seguito
Come avete visto su tutti i temi previsto il progresso dei lavori ulteriori sviluppi applicate a successive fasi di studio largo questo argomento qui il primo che troverà sviluppo in un convegno
Una sala molto più antitetico permetterà maggiore partecipazione di pubblico organizzato dai ragionieri di Roma torna taluni condanna la sponsorizzazione del coniuge nazionale quindi a fine novembre con il dottor Calamo professor gruppi ci rivedremo per entrare più militanti di questa imposta che è particolarmente importante
Insomma otto dal professor Gallo sottolineato molti dei requisiti essenziali che si devono perseguire questa ricerca di equilibrio fondamentale e Cristofori grazie moltissimo la sua cura nel far sì che l'aliquota dell'IREP venga mantenuta a un livello il più basso sì
A mio avviso e fondamentale queste imposta perlomeno una fase iniziale sia concepita con un'imposta sfioramento permetterà agli adattamenti successivi e soprattutto non produrrà solo a queste condizioni acquista condizione Walter la moderazione della libertà che non si verifichino gli effetti distorsivi di cui abbiamo già parlato certe volte detenuto fatti pensare oggi durante questo
Questo convegno hanno di fronte a voi immagini di voi non vedete dalle dalle spalle che è quella dell'ultima Cerisano milioni di differenza c'è fra uno scudo di cui ci si può chiedere se appartiene a Chester una parte in accesi rivolge anzi ci siamo chiesti se appartiene per aperture oltreché eccetera
E la differenza che c'è quanti scudi diventano trenta
Esibisco diventano trenta
Ma l'Ultima cena diventano fragili
Allora
Vi volevo quindi lasciare oggi con un'altra promessa di sviluppi futuri e cioè il problema del federalismo vissuto in un altro aspetto del concreto
Nel concreto dall'amministrazione finanziaria prevede gestire
Per portar massimo rendimento quindi prego il dottor Ricci se vuole approfittare delitto professor Giarda
Fidarci questo primo accenno su quanto l'eremo in altre occasioni in questa prospettiva di work in progress che abbiamo stabilito
Ma questo è uno scherzo che va fatto per Pino De Angelis non era previsto il mio intervento quindi
Vince la rielabora cui la trasmette alle imprese alle regioni di competenza in relazione alla residenza di lavoro dove i dipendenti delle imprese è un sapere in ogni impresa oggi arriva fino a fare venti versamenti reo azione appunto alla residenza dei propri dipendenti questo sì questi la regione di fatto su questi soldi che gli pervengono dal sistema previdenziale di fatto non fa nessun controllo nessuna analisi nessuna pianificazione nessuna possibilità di intervento
Anzi io stesso quando Bersani allora presidente della Regione Emilia-Romagna l'avevamo cominciato a ragionare in termini di Emilia Romagna con un progetto di questo genere abbiamo fatto delle Anna ali si tra i dati fiscali coerenti con i sette sessanta e con le spese di dichiara
Ha detto da parte di retributivo dalle imprese e con quello che gli deve
Via dal sistema tributario avevamo visto delle differenze sostanziali quindi poi il sistema da questo punto di vista va tutto rivisto in termini di finanziamento delle regioni i
Sessanta per cento circa delle specie se sono coperti viceversa da una fiscalità questo è il sistema a diciamo in estrema sintesi dei dati quando andiamo a vedere con il sistema degli adempimenti qui io
Diamo di fronte a situazioni terrificanti così abbiamo un sistema che c'era in pratica trentatré milioni di contribuenti e cinque milioni di contribuenti Iva abbia molti circa ottanta tributi sessanta tributi erariali e venti tributi appunto Regione ali e comune locali abbiamo sistema di quattro mila leggi circa abbia
Amo soprattutto duecento milioni di adempimenti e documenti che ogni anno per vengo agli uffici tributari quindi questa praticamente struttura delle vere che il ministro ha presentato articolo settantaquattro
E articolo sessantacinque adesso hanno cambiato numero nella fase del dibattito parlamentare fra guardati congiuntamente Porto uno a un sistema tributario completamente diverso dall'attuale ma non
Intanto dal punto di vista appunto diamo quaranta cinquanta mila miliardi più al sistema regionale la famosa polemica dell'IVA delli dell'IRAP ma soprattutto porta uno a una nettissima revisione enti
Tutta la struttura degli adempimenti delle imprese e conseguentemente di tutte le strutture che intorno a questi tempi menti operano quindi il sistema bancario il sistema esattoriale il sistema previdenziale il sistema amministrativo del le regioni il sistema amministrativo dei comuni e naturalmente il sistema dell'amministrazione finanziaria questa cosa non è vista mai con questa ottica quindi questo impatto enorme di rinnovamento che queste deleghe hanno su tutto il sistema
Burocratico amministrativo che gestisce questo insieme di adempimenti io non so se voi l'avete ne ho fatto uno schema Sorel valutare anche l'impatto che queste deleghe avevano nella a hanno rispetto al lavoro che che noi facciamo io sono dirigente della Sogei e quindi gestiamo dall'altra parte gli adempimenti dei contribuenti presento una sul palco dell'amministrazione finanziaria articolo sessantacinque settantotto rivede i numeri sono cambiati prevede l'unificazione
Le dichiarazioni Iva gli eredi del sette settanta all'integrazione tra fisco e previdenza in termini di basi imponibili dichiarazioni versamenti e sistema di conguaglio tra le diverse amministrazioni prevede la gestione unificata di le riscossioni e la razionalizzazione dei pagamenti prevede l'unificazione delle procedure di accertamento e di contenzioso prevede la presentazione delle dichiarazioni esclusivamente attraverso intermediari venticinque Cana ali che sono il sostituto d'imposta il Caffé le associazioni di categoria gli studi professionali e il sistema bancario derisi residuali che non vogliono adottare questi questi canali previsti e quindi con tutta una progressiva telematizzazione di questi di queste presentazioni
Prevede la soppressione le dichiarazioni Iva ed eventi di sostituire da un versamento cumulativo per i cosiddetti contribuenti minori chi lo chiama forfettone ingoiava prospettino che Oyama come volete ma in ogni caso ci sono in questo Paese seicento mila contribuenti che è veramente
è vergognoso sottoporli a una serie di adempimenti con un costo che supera di gran lunga lo stesso adempimento tributario quindi noi ci troviamo di fronte a situazioni dichiarazione dei agli
Serie di quando poi andiamo a vedere nella sostanza si tratta di poche centinaia di lire che potrebbero i quindi si potrebbe trasformare completamente tutto quanto il sistema dell'adempimento è anche questo è previsto che l'articolo settantotto prevede la istituzione di un sistema di comunicazione al contribuente di riscontro dei pagamenti riguardanti tutti i tributi e l'aria locali e successivamente quelli erariali ad importo predeterminato questo forse non è un aspetto che è stato
Valutato con la dovuto ricaduta che ha sia nei confronti appunto di tutte le strutture amministrative cari al testo li leggo un attimo una dichiarazione che ha
E ha fatto riscontro che poi è diventata di fatto la la linea di fondo di questi due grandi leggi delega queste ce ne sono tante ma sono io parlo quella delle semplificazioni ieri insieme Inti e della articolo settantaquattro del Paese non rischia lo dice inoltre per tutti i tributi con importi sono stabiliti direttamente dall'ente impositore tasse comunali ed un mobilissimo cessioni dal Senato diranno ma eccetera si copre
E dire che tali importi possono essere comunicate direttamente al contribuente con l'indicazione della somma dovuta per ciascun tributo e ciascun ente la possibilità di un versamento unitario con la ridistribuzione del gettito dagli aventi diritto da parte dell'ente percettori
Analogamente i versamenti relativi ai tributi e contributi per cui è prevista una dichiarazione unificata dovrebbero poteva essere effettuati in unica soluzione con successiva ripartizione del gettito in questo modo verrebbe ovviamente risolto alla radice il problema dell'in Corsi dal momento che le imposte attive e passive si compenserebbe automaticamente in sede di versamento dichiarazioni che il ministro ha reso alla commissione Finanza della Camera e l'undici di giugno diversa aveva diciamo di fronte a questo a
Parisi voi così non so quanti lo sanno che è un artigiano con un dipendente fa sessantasette versamenti all'anno al sistema tributario e al sistema previdenziale e presenta cinque dichiarazioni le ipotesi
Diciamo previste nelle deve del ministro Visco previdero una dichiarazione cumulata e o un versamento mensile quindi andiamo da cinque a uno e da sessantasette a dodici oltretutto compensando all'interno
No no le poste attive e passive ora questo insieme di valutazioni che comportano dalla primissima approssimazioni che abbiamo fatto scova anche col
L'aiuto e il supporto di associazioni di categoria alla riduzione dei costi di gestione delle imprese dell'ordine dai tre ai quattro mila miliardi proprio perché l'abbiamo analoga mi punta ha detto un punto appunto quanto costa fare una dichiarazione ICI apre così via quanto costa costa fare una paga quanto costa fare un DM dieci all'alla previdenza e così via è vero e qui sono in un contesto in cui organizzata dal dal diciamo dei ragionieri
E conseguente in un certo senso sì va un po'ridurre il vostro fatturato proprio obiettivamente il sistema oggi è un sistema che ha raggiunto insomma as una complessità terribile in termini di adempimenti collegati io non parlo dei di grandi aziende che hanno strutture amministrative quindi riesco in ogni caso a sopperire con l'aiuto di grandi consulenze a grandi problemi che riguarda loro fiscalità c'è tutto un problema di tax planning e così via abbiamo sentito pure questa mattina
Aperitivi nell'ottica di circa tre milioni di di impresa e piccole-medie di questo Paese che sopportano costi terribili indotte da una complessità costruita negli ultimi vent'anni a stratificazioni gioco successive allora queste le tele che il ministro Visco ha presentato portano a uno scenario completamente diverso e arriva a dire addirittura quando c'è tutta la polemica che si fa quant'è il numero delle tasse sono tante siamo io dico che se questo scenario avanti il SIS tema delle imposte si riduce a due sole imposte adesso lo dico in termini provocatori una imposta che quella che investendo insieme organizzando adeguatamente gli enti impositori per tutto quelli che sono appunto i tributi che lei che il contribuente deve solo pagare e quindi noi deve arrivare qualche cosa già predefinito prima organizzando gli enti in qualche modo che lui domicilio presso l'istituto di credito e paga e ha finito quindi questi sono venti settanta cento tributi nei confronti del contribuente diventa uno solo perché lui va
Ma qualcosa dove c'è dentro ICI rari Tarzo e concessioni come rari concessioni regione
Ali tutto quello in cui si doveva dare qualche cosa che già che il contribuente non può decidere nulla l'altro grande flusso che quello che dal contribuente va verso l'amministrazione in cui lui deve dichiara
Are in qualche cosa semplificato che può assolutamente possibile perché di analisi abbiamo fatte il suo volume d'affari il suo reddito i costi del personale dipendente su questo determina
Compresso delle imposte da lui dovute quindi va a vedere se di inserite in questo scenario noi stiamo da un lato facendo una rivoluzione Vieri da lì dietro ancora tutti i sistemi bancari previdenziali amministrativi da un lato delle delle del il contribuente e dall'altro tutti i sistemi di riscontro dalla parte dell'amministrazione
Regionale comunale e amministrazione finanziaria
Io dico che questo scenario dovrebbe essere perseguito con determinazione a tutti quanti portata avanti con grande forza condividendo queste linee che si stanno voglio dire dai anni abbiamo forse questa possibilità di vedere l'attuazione un sistema che queste così possono essere fatte Ghedini nell'arco di un anno un anno e mezzo
Sì posso tutte quante metri modo perché si tratta proprio di destrutturare completamente Sissa di non stiamo aggiungendo stiamo togliendo siamo semplificando sanno elimina indossiamo riducendo e qui e portando proprio con un sistema di basi più semplici di in cui anche lo stesso contribuente può per certi versi proprio io parto da quelli ripeto più modesti più piccoli svolge Das
Solo un semplice adempimenti di carattere tributario e previdenziale questo è quello che io da più parti dico ce l'ho nel sangue da quindici anni che ci lavoro e quindi capire questa possibilità così vicino a Porta rima
Hanno è un qualche cosa proprio che vorrei con un'estrema forza e determinazione porta parte fino in fondo e dico che diventa come vedete seconda solo andata volontà di farlo ma dà anche altri altre ragioni
Certi obiettivi letterale sono stati considerati sognano chiede accusa espressa professor Cassese potrebbe invece aspettarci al risveglio di domattina la testimonianza il dottor Ricci questo senso e estremamente importante è solo un anticipo di tutto il lavoro che sarà fatto dei risultati di sarà votanti in altre occasioni il signor queste anche un'altra dovizia di particolari considerate vista come come si fa nel nel Tibet pubblicazioni l'anno un giorno ciò che apparirà nel prossimo il sono molto contento vedere che questa di questa riunione di oggi apre superamento lo sviluppo che mi auguravo l'importanza di questa evoluzione sia per il sistema fiscale interno sia per la posizione del sistema fiscale italiano con internazionale ma di saremmo componente federalista tutto questo è testimoniato direi proprio la presenza di due carissimi amici tutto il mio stazioni destri rappresentano distruggerà spetta che fa il federalismo Italia o e Michele il giudice che
Parte direttore di tante cose direttore Gerard tante cose ma insomma che per noi rappresenta parroco ma della fiscalità internazionale italiana
E allora ti mi accingerei chiudere questa questa giornata da parte mia vorrei ringraziare ancora il Consiglio nazionale presidente Santo Randy non c'è quindi corso dilungarmi dirlo
Perché altrimenti la sua indipendenza benissimo poi la sua modestia ringraziando moltissimo la dottoressa Lucia sta roba che è stata la prima attrice di queste e di tutte le altre iniziative del centro studi quindi restituisco finalmente la parola presidenza Antonelli procurandomi fino ad ora
Scusi per ringraziare in particolare componenti del nostro ufficio studi illustri relatori e l'inizio di serie venti in materia di fiscalità da parte del Consiglio nazionale nell'intento di dare un contributo al nostro legislatore grazie ancora presto