In Ruanda iniziano i primi processi ai responsabili del genocidio del '94: Amnesty International e' preoccupata per il basso livello della giustizia nel paese

Radio radicale si stanno svolgendo i primi processi in Ruanda in seguito al genocidio del mille novecentonovantaquattro ma Amnesty International e preoccupata per gli standard di democrazia di diritto di questi pro cioè sì noi abbiamo in me collegamento
O telefonico la portavoce della sezione italiana di Amnesty International Beatrice Spadacini perché siete preoccupati Beatrice avara e siamo preoccupati perché
Diciamo che i processi attuali che vengono svolti in Ruanda sono al di sotto degli standard internazionali aspetto gli imputati non hanno neanche un avvocato un avvocato che li difenda i pochi che riesca ad avere un avvocato l'avvocato ha pochissimo tempo e preparare una difesa adeguata c'è Annie in lei attualmente in Ruanda un primo i lei in cui vengono svolti questi processi cortile nei confronti di degli imputati che sono sospettati ma non è detto non è ancora provato che alcuni abbiano appunto partecipato al genocidio assiro i veri responsabili e poi c'è il problema della pena capitale in Ruanda in vigore la la pena di morte quindi il problema è che questa è una punizione irreversibile e che può avvenire
Datate questo di Crocetti inique al di sotto degli standard internazionali quindi chi siamo fortemente preoccupati
Ecco tra l'altro
Per i crimini commessi durante il genocidio del novantaquattro è stato istituito dalle Nazioni Unite un Tribunale ad hoc che a ha cominciato a muovere i primi passi da questo punto di vista pensate che questo tribunale possano essere un'alternativa a questi processi come dire unilaterali da parte del governo
Ruandese e che cosa pensate di quello che sta facendo questo tribunale ma dunque proprio in questi giorni sono in corso anche nel tribunale internazionale e i primi procedimenti e noi riteniamo questo tribunale internazionale
è fatto più per diciamo tra virgolette i pesci però e quindi le primarie tanti del genocidio persone che attualmente non si trovano in Ruanda
Quindi non credo che e le persone che sono circa novantadue mila attualmente arrestati in attesa di processo in Ruanda potranno scendere processare dal Tribunale internazionale la funzione di questo tribunale e di progettare diciamo i mandanti che che ripeto non sono in Ruanda poi direi che comunque il Thunder di quel dove i tribunali invece sono conformi a quelli internazionali quindi sotto questo punto di vista siamo più tranquilli ci sono delle garanzie delle tutele per gli input dati hanno diritto un avvocato c'è un periodo più lungo per operare una discreta etc e il primo per quanto i quali processi attuali il primo processo è in corso quindi non non riteniamo ancora di aree di potere esprimere un parere perché occorre un po'di tempo per esprimere un parere sulle regolarità dello svolgimento di questi procedetti e sulle eventuali penitente Sisters
Vogliamo ritornare invece i processi che si stanno svolgendo in Rwanda sono processi di fatti dal governo Tuzzi che riuscito nella novantaquattro punto prendere il potere e sono processi a i cosiddetti estremisti hutu che hanno perpetrato con il genocidio però ci vuole fare qualche esempio per
Attico di quello che voi denunciate come mancanza di Stendhal di diritto immetta nazionale ma e ti dirò ci sono
Ma il problema è
E anche appunto e che non sono solo processi nei confronti degli estremisti ci sono novantadue mila persone in attesa di processo nelle carceri che vuole dei tutti sono capace ovviamente sovraffollate ci sono un sacco di problematiche legate alla condizioni sanitarie e all'interno delle carceri quindi i processi sono anche nei confronti di persone che magari sono state arrestate solo in parte a delle delle voci di corridoio in quanto sospettati ma abbiamo per esempio quelle di un esempio pratico c'è il caso di un economista di cinquanta cinquanta qua Giovanni della moglie che ha una sociologa ti chiamano e Luigi abbi mandante sono entrare tornati nel Ruanda dallo Zaire lo scorso novembre quando è proprio iniziato il rimpatrio ma sta di cito giorni dopo il suo no lui è stato incarcerata arrestato incarcerato attualmente si trova nel carcere di Ruben Gehrig e qualche giorno dopo la
Resto la loro casa è stata vitalità
E derubata da un gruppo di uomini armati il motivo per cui lui è stato incarcerato motivo ufficiale non scritta però ha mestiere Tucker entrambi marito e moglie avevano sono stati i consulenti dell'ex governo ruandese il marito come esperto di politiche economiche che la moglie era direttrice del Fondo sulla popolazione delle Nazioni Unite quindi ci sono ma e anche rivendicazioni ritorsioni nei confronti di chi ha collaborato con l'ex governo ruandese e magari non necessariamente cioè fuggita ma non ha implicato il genocidio ho preso parte al genocidio quindi è questo il problema vero poi che magari finiscono anche oltre a come viene io vengo
Quanti progetti vengono anche patti procede a persone che non sono in attesa di processo maturo sta per al arrestati in maniera arbitraria
Ecco
E tu hai e parlato del il rimpatrio il rimpatrio forzato dalla zarina ma anche dalla Tanzania nonché dalla Burundi Amnesty International la qualche mese fa aveva già denunciato dei massacri da parte e del Governo Auburn Dese anche questo governo Tuzzi sui rifugiati burundesi che erano rientrati in patria ora
A c'è una nuova denuncia invece per quanto riguarda propri Rifugiati ruandesi ci vuole dire che cosa avete denunciato ma abbiamo denunciato
Inerte cose il fatto che per esempio
Ritornino il Ruanda
Da e non c'è un monitoraggio non c'è un tentativo di leggi rare nome cognome dal tetto di bronchite lettone vanno quali sono nel dove sono le loro case e quindi più propensi a debbo ci sono delle denunce di sparizione di arresti arbitrari però appunto non avendo un elenco a priori è difficile
Tutte la
Carli e poi abbiamo denunciato anche la cooperazione da parte delle agenzie delle Nazioni Unite in particolare l'Alto commissariato per i rifugiati
E che ha collaborato con il governo ruandese e incoraggiato il rimpatrio portato questa è la vera denuncia perché l'impatto dovrebbe credere i fuggiaschi volontario non portato e chi dice che i rifugiati vogliano tornare in Ruanda o in Burundi mercato che dicevi tu prima ma a e lo vogliono fare volontariamente però a monte c'è il problema che che vengono minacciati di venire da impossibile la vita nei campi profughi è chiaro che questi vogliono tornare però appunto non è detto che tornando siano poi portano a mettere al sicuro e non possono oggi che ha garantito che non subiranno violazioni dei diritti umani e quindi la finora che è un'agenzia delle Nazioni Unite dovrebbe tutelare i rifugiati non farli tornare in un Paese dove sono a rischio di violazione dei diritti umani e soprattutto non avallare diciamo questo processo di rimpatrio
Per portato devono quando volontariamente quando ci sono le misure di sicurezza predisposte a ad accoglierli ecco
O proprio oggi ci è giunto in redazione un comunicato stampa alto commissariato per i rifugiati dell'ONU in cui
Condanna l'uccisione di Rifugiati Buran burundesi centoventidue avvenuta pochi giorni fa e dice anche che il direttore della divisione dell'ACNUR per la protezione internazionale nel corso dei colloqui con alti funzionari della Tanzania espresso la preoccupazione per l'uccisione appunto di questi vi fu già atti e per la sorte anche dei rifugiati ruandesi che si trovano tuttora in Tanzania dopo il recente rimpatrio di Massa ecco quindi come dire un dialogo a distanza tra
Monsieur alla va be'questa denunciare gli oggi della Nora è molto importante perché vuol dire che e è consapevole detta diventando consapevole dei pericoli dice un attimo un attimino cioè che queste società questo massacro di oltre
Do persone pochi giorni fa in Burundi rifugiati che tornavano in Burundi altrettanto può succedere in Ruanda peraltro abbiamo saputo che negli ultimi mesi dicembre made in corso gennaio gli arresti dei rifugiati che tornano in Ruanda solo al numero degli arresti è molto aumentato quindi sono a rischio e e e l'ACNUR è diciamo questo comunicato conferma che in alcuni sta prendendo coscienza della situazione l'altra parte non può negare che ci sono dei rischi la Turchia paletti tu come
Che ammette in anche dei documenti delle Nazioni Unite sui diritti umani e quindi è consapevole delle problematiche sul campo bene dunque speriamo che questa interazione tra l'altro serba appunto migliore
Are questa difficile condizione dei rifugiati che rientrano sia in Ruanda che in Burundi noi ti ringraziamo Beatrice ringraziamo la portavoce nazionale di Amnesty International des trinchetto Spadacini enti auguriamo buon lavoro
Modificazioni da un polacco raggranellare ad
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