"Governare per trasformare" org. dai Comunisti Unitari (presso il Centro Congressi Cavour)

Sentenza del Consiglio
Contratto sul quale si gioca la credibilità della concertazione tra le parti sociali si gioca la credibilità dello stesso accordo per il lavoro del ventiquattro settembre scorso
La partita delle privatizzazioni delle telecomunicazioni dunque di che cosa fare in questo settore decisivo per lo sviluppo futuro della nostra economia
Il mercato del lavoro da regolare la conferenza per il lavoro sempre rinviata da settembre dell'anno scorso e mai convocata senza una data certa
Tutte le polemiche che conoscete sulla riforma dello stato sociale la manovra bis
Insomma un elenco ancora che potrebbe vedere altri capitoli come la riforma della scuola nonché ovviamente la riforma istituzionale che stanno ad indicare come questa maggioranza comunque sia una maggioranza riformatrice
Noi nel documento che è in distribuzione in cui abbiamo cercato di inoltrare alcune proposte dei Comunisti unitari per questa fase due
Abbiamo rilevato la necessità di non cadere nella sindrome di Gorbaciov
Ossia nella sintomi di un premier che riceve tante lodi all'estero quanto vede e curioso il suo consenso all'interno tanti Lodi tante lodi da parte dell'Unione Europea dagli organismi internazionali per il risanamento del bilancio quanto segnali di difficoltà nelle relazioni con settori sociali significativi non non sottovalutiamo non abbiamo sottovalutato la manifestazione del Polo del nove novembre
Mille novecentonovanta se e vogliamo segnalare l'esigenza di non consentire la formazione di un blocco sociale oltre che politico all'opposizione
E dunque contro tutti quelli che aspettano il governo
Alle Idi di marzo alla verifica di alcuni processi economici di Risanamento noi indichiamo l'esigenza di giocare d'anticipo
Di e da questo punto di vista ci sembra buona l'idea di Veltroni quella ripropone alcuni punti per un accordo per i prossimi mesi tra tutte le forze dalla maggioranza Ulivo e Rifondazione
In modo tale da potere diciamo dare un programma di lavoro dare alcuni punti fermi al lavoro di questa stessa maggioranza
Tra i partecipanti di questa sera oltre a Giorgio Lunghini a Sergio Cofferati che ringraziamo della presenza dovesse con noi Walter Veltroni
Però da alcuni giorni ammalato in maniera abbastanza chiara
Diciamo tale almeno da impedirgli di partecipare una serie di impegni anche di governo di questi di questi giorni c'ha inviato un messaggio inviato un messaggio a Famiano Crucianelli che adesso di lecco
Talora Pagnano l'influenza purtroppo ha colpito anche me e non mi è proprio possibile partecipare al confronto governare per trasformare organizzato dal movimento dei Comunisti unitari
Me ne rammarico perché l'occasione era di quelle importanti
Per un confronto ravvicinato sui temi di quella che è stata definita la fase due dell'azione di governo
In verità credo che l'attività svolta dall'esecutivo in questi mesi abbia già dato concretamente il segno che la trasformazione le iniziative legislative i provvedimenti degli atti adottati per esempio in materia di riforma fiscale scuola
Giustizia pubblica amministrazione il servizio di leva politica culturale rendono bene l'idea del carattere innovativa dell'azione del governo dell'Ulivo
Un'azione che peraltro ha fortemente incoraggiato e favorito importantissimi risultati
Raggiunti nel campo economico
Quali la riduzione dell'inflazione l'abbassamento dei tassi
Il rientro nel sistema monetario europeo il miglioramento dei rapporti di cambio della lira la fiducia dei mercati
Il governo ha favorito il raggiungimento di questi risultati attraverso una politica di rigore coniugata l'equità ne fa fede una manovra economico-finanziaria che superando nel complesso gli ottanta mila miliardi non ha pesato sulle fasce più deboli
Esistono insomma ora tutte le condizioni per continuare il nostro lavoro verso altri obiettivi che ci eravamo prefissati
Una politica moderna per il lavoro e l'occupazione
L'ingresso del nostro Paese in Europa il ridisegno di un moderno ed efficace è stato sociale
Di grande rilievo appare in questo contesto i lavori oggetto azione e definizione di un moderno sistema istituzionale affidato alla Commissione di carriera
Insieme ad un nuovo centrale costruttivo del Parlamento per la discussione e l'appropriazione degli indirizzi riformatori teorico fondamentali a questo proposito sono il rafforzamento della coesione tra le forze della maggioranza e il rilancio dello spirito unitario della coalizione di cui dove siete componente importane
Sono sicuro che anche dal dibattito odierno emergeranno contributi di grande utilità e nei prossimi giorni avremo certamente il modo di confrontarci buon lavoro e cordiali saluti Walter
Ringraziamo dunque il compagno Veltroni io senza ulteriori indugi darei subito la parola parliamo un ceneri che intuitiva questo nostro dibattito
Ma io vorrei capire proprio dalle affermazioni sì questo breve messaggio di Veltroni
E da ciò che ha detto
Anche Bettoni nell'introduzione
Noi abbiamo o fatto in pompa magna pars una conferenza stampa proprio all'indomani dell'approvazione della legge finanziaria
E abbiamo detto non in modo minaccioso
In modo cordiale ma fermo abbiamo detto al governo che per noi con l'approvazione della legge finanziaria
Si chiudeva una farsa
Il nostro giudizio sulla fase che per noi si doveva chiudere
è un giudizio
Se volete con luci ed ombre
Un giudizio o per alcuni versi contraddittorio
Perché ha ragione Veltroni vi sono non mi riferisco tanto a disegni di legge agli impegni di riforme per il futuro mi riferisco al bilancio reale
Vi sono dei fatti
Che sono sicuramente di merito
E sono fatti importanti per il governo
Questo è un governo peraltro va detto perché altrimenti sembra che punto tuttora andare liscio come l'olio che no è un Governo che della sua a formazione e la sua maggioranza e la sua anche contraddittorietà mi riferisco alla maggioranza rischiava di avere rapidamente
Uno scontro su uno scoglio male Davide magari conseguenze molto molto gravi che lo stesso Governo che la stessa maggioranza questo non è accaduto queste agenzie un fatto positivo ed è sicuro che alcuni dati cui fa riferimento vettori e che vengono sempre rievocati
Giustamente dal presidente del Consiglio sono dati che vanno al merito del governo l'inflazione è ormai abbondantemente sotto il tre per cento
I tassi d'interesse con tutto quello che significa sono calati in modo molto significativo ed è giusto anche dire che le manovre che sono state fin qui fatti una manovra pesantissima se noi pensiamo a l'importante più di ottanta mila miliardi sono manovre che nel loro diciamo nel loro nucleo fondamentale non hanno determinato almeno direttamente un impatto grave
Su i settori più deboli sui ceti sociali più disagiate
Aver fatto una manovra finanziaria
Fra la primavera e la finanziaria in quanto tale senza aver fondamentalmente fatto un prelievo gravi e su quelli che sono diciamo interessi già fortemente durante questi anni gli anni che abbiamo alle spalle fortemente martoriati dei lavoratori
E anche dei settori più deboli questo è stato sicuramente un titolo di merito
Quindi io son del parere non sono fra noi assolutamente anche dove la natura abbastanza diciamo così discreta non siamo fra quelli che gridano facilmente non abbiamo riconosciuto abbiamo contribuito peraltro altrimenti non avremmo quotate abbiamo contribuito anche a questo tipo di manovre economico finanziarie che si sono fatte col tuttavia noi dobbiamo dire che vi sono due buchi neri
Uno diciamo di merito e l'altro più strettamente politico
Voglio però fare una premessa giustamente dice noi abbiamo parlato per primo fra i primi di fase due oggi tutti ne parlano
Mi pare però che l'accezione che viene data questa fase due
Io ho letto l'introduzione a questo ultimo libro di D'Alema che poi è un insieme di iscritti di interventi precedenti è un'accezione che a mio parere eccessivamente unilaterale
Perché per fasi e due
Molti e anche lo stesso segretario del PDS mi pare che fondamentalmente intendano
La fase delle grandi riforme istituzionali e cioè è il momento ripetere mano finalmente la riforma della Costituzione le riforme istituzionali e quant'altro ecco noi non intendiamo propriamente questo
Abbiamo assoluta consapevolezza che c'è un problema di modifica e di correzioni anche profonde di quello che è l'assetto istituzionale di questo nostro Paese
Ma non riteniamo che oggi questo sia il punto ecco fondamentale ma sia il punto sul quale bisogna concentrare rapidamente l'attenzione perché dicevo c'è un buco nero in tutta alla vicenda economico-finanziaria attuale
E il buco nero sta nel fatto che se voi andate a leggere le previsioni sul prodotto interno lordo sulla produzione di ricchezza l'Italia se non sbaglio poi l'ordine come economista Guitni potrà correggere ma la previsione più bassa a livello europeo
Siamo credo intorno all'uno virgola uno per cento dopo di noi viene o sopra di noi viene l'Austria che l'uno virgola sei e poi sono tutti compresa la Grecia al di sopra del due per cento
Ora questo che sembra essere un dato per un dato di grande significato perché sta a indicare che la nostra economia sta in una situazione abbastanza diciamo grave
Dal punto di vista appunto della salute
E in compenso e anzi in modo assolutamente coerente ci troviamo poi di fronte a una disoccupazione che è fra le più alte vivo perché non dà alcun segno di modificare diciamo il suo suo trenta
Insieme sta venendo avanti una linea che io non voglio chiamare perché altrimenti potrebbe essere pura propaganda in senso negativo ma che certo ha qualche caratteristica
Di quella che veniva poteva essere chiamato in passato come una sorta di l'industrializzazione io non so come interpretare l'ultimo accordo che sabato sull'Olivetti ma certo è che se guardiamo a livello nazionale quello che accade in un settore fondamentale e centrale come l'informatica con l'Olivetti se vogliamo poi andare qui e sulla Tiburtina ed è proprio di queste settimane noi abbiamo settori altrettanto importanti e fondamentali come quelli erano spaziale che stanno facendo esattamente la stessa fine cioè quello che viene avanti è un processo
Nel quale anche i nuclei fondamentali di uno sviluppo possibile del nostro Paese invece che essere rafforzati integrati in un piano e rilanciati progressivamente si stanno smobilitando e a questo si aggiunge poi
Quello che è lo stato della nostra domanda interna cioè voglio dire che noi abbiamo una situazione nella quale viene avanti un processo di risanamento finanziario
Ma mentre viene avanti questo processo di risanamento finanziario del con le caratteristiche anche di equilibrio che prima dicevo noi paghiamo un prezzo carissimo sul terreno dell'economia reale sul terreno quindi anche di quelle che sono le condizioni materiali
Io non so poi forse Cofferati citerà qualcosa ci dirà qualcosa sui metalmeccanici ma voglio ricordare che noi il giorno prima dell'approvazione della Finanziaria
Abbiamo preso l'iniziativa per lui inusuale perché cerchiamo di sfuggire il più possibile a questo teatrino che accompagna molto spesso non solo il rapporto la politica in generale ma anche la stessa maggioranza di governo ma ne abbiamo detto a Prodi vada se voi
Non fate un atto politico significativo
Che riafferma la validità del ventitré luglio in termini di una proposta da parte del governo noi non votiamo semplicemente la finanziaria non è che la votiamo siccome mancano ancora dieci dodici giorni prima del trentuno dicembre vediamo tutto il tempo per poter maturare una proposta a fare una proposta e poi viene la famosa proposta
Il giorno dopo delle duecento mila lire ho l'impressione che questo che è un altro dei punti fondamentali anche di quella che noi consideriamo una fase due cioè un intervento sull'economia reale contemporaneamente un'attenzione a quelli che sono gli interessi dei lavoratori su questo versante abbiamo avuto una mossa che si è fatta prima delle vacanze di Natale in coincidenza
Con l'approvazione della Finanziaria ma che in realtà questa mossa poi ha avuto sempre formalmente un sostegno da parte del governo ma a oggi a oggi non ha prodotto i risultati che si chiedevano e allora voglio dire che questo è il primo punto
Che noi avremmo posto oggi a Veltroni diciamo in una sede pubblica le consideriamo questa un po'un incontro di lavoro non un'Assemblea un incontro di lavoro
De che come abbiamo concordato con Veltroni che poi ha mandato questo messaggio comunque rappresenteremo entro questa settimana o all'inizio della prossima settimana in un incontro formale al governo e cioè noi riteniamo che la fase del risanamento finanziario
Per come si è sin qui realizzata debba ventitré e che debba iniziare in una seconda fase
Nella quale si trovi un nuovo equilibrio fra il risanamento finanziario che deve continuare e contemporaneamente una nuova fase sotto insegna dello sviluppo e dell'occupazione come nuovi criteri
Per costruire diciamo un processo riformatori in questo Paese
Dico questo perché questo ci porta direttamente anche al secondo punto che se conto Buconero di questo grave che non è specificatamente oggetto di questa discussione ma che di necessità bisogna richiamarlo
Ed è la sua fragilità politica
Noi ogni giorno ormai viviamo nel panico che si possa spezzare questa maggioranza e dentro questa maggioranza c'è Rifondazione perché altrimenti non ci sarebbe una maggioranza possibile e che tutto dipende da come andrà l'aspetto come andrà il Patto per il lavoro e da come oppure altri passaggi parlamentari che si annunciano bene il fatto
Di non aver voluto e io dico per corresponsabilità sia da parte del governo ora qui sarebbe stato interessante sentire anche Veltroni relazione alle ultime proposte che ha fatto ma i sino ad oggi sia da parte del governo
Sia da parte di Rifondazione il non aveva accettato un tavolo di discussione programmatico
Che non vuol dire fra riprogrammate la transizione al socialismo ma un programma minimo però meno dei prossimi sei prossimi grandi passaggi che abbiamo di fronte e che ponga al centro
La questione che noi riteniamo debba essere posta al centro e cioè l'occupazione e lo sviluppo questo fatto
è un elemento che sta determinando una vera e propria vulnerabilità di questa maggioranza vedete io non sono assolutamente convinto
Dell'affermazione che continuamente Bertinotti fa che è più semplice nel contesto l'utilità le contesto l'utilità ma io le contesto anche la semplicità e cioè che sia più semplice fare una trattativa giorno per giorno sulle cose che passa il convento dentro la Camera dei deputati
E che a mio parere invece sfuggire a un confronto generale su quale debba essere in questa fase la politica economica la politica finanziaria di un governo di centrosinistra vuol dire precludersi il terreno naturale sul quale si possono vedere le convenienze
Più o meno per una e l'altra parte trovare un punto di equilibrio
Questa a mio parere mesta diciamo la la grande questione insoluta che è una questione insoluta da un punto di vista politico ma anche dal punto di vista del merito come prima dicevo
E badate non si sfugge
Perché qui c'è un elemento io capisco che su questo quando noi diciamo queste cose abbiamo un un conflitto non secondario con una parte fondamentale del governo mi riferisco soprattutto a quella parte che sta gestendo tutta la politica finanziaria politica economica che non esiste perché la gestisce appunto il ministro del Tesoro e tutto diciamo quello che i vari sottosegretari e ministeri affini
E capito che c'è un punto è il punto vero divergenza e che noi riteniamo che le grandi le grandi questioni che sono di fronte al momento la disoccupazione ormai strutturale
La marginalità sociale
I processi di deindustrializzazione son tutte grandi questioni che non si affronteranno e tantomeno si risolveranno in modo automatico
Perché la filosofia che sino ad oggi accompagnato
Diciamo il ministero del Tesoro per essere più chiari o la Banca d'Italia è che si tratta di riportare entro un certo coordinamento certe compatibilità quelli che sono i grandi numeri dell'inflazione il rapporto deficit-PIL diciamo i grandi numeri che Maastricht che ci chiese dopodiché automaticamente e perché si riducono i tassi di interesse perché si riduce la pressione eccetera eccetera qui parte un meccanismo di sviluppa che non riteniamo che questo non sia assolutamente dei e che i casi son dure o si fa un intervento come noi riteniamo attivo da parte del governo
Che sostiene una nuova diciamo fase di sviluppo di questo Paese e recupera almeno il concetto di piena occupazione per poi trarne le conseguenze sul terreno legislativo sul terreno operativo o altrimenti in modo strisciante
Io credo che la resistenza che il sindacato possa fare sia assolutamente ed è oggi assolutamente decisiva mai una resistenza si finisce per essere subalterni a quella che poi Natalini aveva che in campo a livello mondiale cioè dentro di fronte ai grandi processi di globalizzazione di mondializzazione di spostamento delle risorse là dove il costo del lavoro non dico che è vicino allo zero ma quasi per la pallina che viene avanti e quella degli Stati Uniti che fa scuola ormai dappertutto
Cioè la scuola anche la Liga della precarizzazione totale che la linea appunto della flessibilità totale che la Riviera sotto sarà è una linea che ha prodotto dei risultati e che ha come sua però contropartita molto evidente basta andarsi a leggere i dati che dal sessantacinque all'ottantacinque i salari sono diminuiti del venti per cento
E sono trentacinque milioni individui americani che sono privi di qualsiasi copertura sociale
è una linea però la nostra preoccupazione che una navigazione dentro una forma diciamo di di moneta risme di neoliberismo edulcorato moderato in realtà non ci permetta di fare quel salto
Sul terreno nuovo dello sviluppo e dell'occupazione contemporaneamente progressivamente finisca per portarci a dei risultati che non sono poi molto dissimili sul terreno della struttura reale ecco perché noi chiediamo che si apra una fase due
Vede io non voglio farla lunga perché anzi la sto già facendo lunghissima i terreni su cui questa fase due si deve sviluppare sono fondamentalmente due
Che io indico poi possiamo tornarci dentro il dibattito
Indico come titoli
Che poi possono avere se volete possiamo anche approfondire poi tutti gli aspetti legislativi anche di queste ipotesi
In primo luogo come ho già detto il rilancio dello sviluppo
E questo badate significa un'attenzione che non c'è stata non c'è stata prima e non c'è neppure adesso su quelli che sono i settori di alta innovazione tecnologica cioè questi attori dove poi si produce realmente valori d'uso
Vedete c'è questa discussione sulla spetterà
Ora il problema è sicuramente rilevante cioè discutere della proprietà della STET e sicuramente un grande problema una grande questione noi da tempo
Sosteniamo abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che ci deve essere diciamo una un controllo pubblico su questo che un secche il cuore di quel settore diciamo industriale
Dell'economia del futuro
Dello sviluppo del futuro o meglio
Il punto però più critico che io vedo come più critico non è tanto e soltanto la discussione golden share cinquantuno per cento come lo Stato è presente dentro le azioni ma il punto fondamentale e che tutto questo processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni
E annessi ed è la privatizzazione avviene completamente al di fuori di qualsiasi riferimento di un piano di uno straccio di piano industriale di questo Paese
E questo è il punto a mio parere più critico
Cioè dove non si riesce a capire
Se questo Paese di lamiere un futuro integrato ovviamente con l'Europa qui nessuno parla di un ritorno diciamo a alla Prem'OPA no tutti abbiamo consapevolezza che il future quello bene ma dentro l'Europa quale contributo questo Paese porterà sul terreno di questi che sono i settori fondamentali dello sviluppo del futuro
Per come sta andando la discussione sulla stette per come è andata tutta la vicenda dell'Olivetti percome sondando vertenze simili di questi settori che sono l'informatica e la telematica telecomunicazioni
Per qual è la funzione oggi che la RAI sta avendo e la marginalità che rischia di avere quando questo è invece un po'la fondamentale anche all'interno proprio di una concezione di sviluppo di questo Paese che tutto lascia intendere che noi in questo campo è un campo che stiamo mettendo assolutamente da parte quindi questa è una è la prima questione
Sulla quale noi vogliamo diciamo aprire una discussione con il governo
La seconda questione è ecco l'accenno soltanto strettamente collegata a questa è la grande problematica del mercato sociale
E cioè e Merkel badate quando noi poniamo la questione dello sviluppo dell'innovazione dei nuovi settori siamo assolutamente consapevoli che non sarà quello il luogo fondamentale che risolverà il problema dell'occupazione e del lavoro
Quello è un luogo fondamentale perché lì appunto
Si produce la caratteristica diciamo e ciò che darà la caratteristica di qualità al sistema industriale e assistere economico
Che si riverbera poi sull'insieme del sistema economiche del sistema industriale
Però è assolutamente evidente che la risposta fondamentale su questo terreno interni nuovo occupazione si potrà sviluppare solo su quello che chiamato il nuovo mercato sfociare o il terzo settore
Ora su questo io a cui chiudo una parentesi per essere rapito siccome anche questa sta diventando un tutti ne parlano e tutti tutti lo dicono anche ambienti di governo al di là di atti incongruenti che vengono fuori perché poi dopo punto si dice che bisogna fare bisogna sviluppare questo nuovo settore
E contemporaneamente si portano poi Investimenti su questo settore da due mila miliardi e cinquecento miliardi quindi da questo punto di vista siamo veramente alle affermazioni ma voglio agli atti coerenti popoli siepe cioè per sé questo settore deve essere un non una aria residuale ma un nuovo settore trainante
Del nostro sistema economico ci sa c'è bisogno almeno di due caratteristiche il primo la quantità di risorse finanziarie che vengono investite
Il secondo la definizione di canti piani obiettivi nazionali che danno diciamo a questo a questo settore così detto fra virgolette lavoro mente socialmente utile danno la caratteristica diciamo di essere non un po'di visto non solo un po'di qualche migliaio
Di posti di lavoro fatto con i lavori socialmente utili un po'a Napoli un po'a Reggio Calabria un po'non so dove un po'a Roma quando si riesce a fare ma li inserisce dentro grandi piani Obiettivo
Pensa grandi piani di risanamento dei centri storici grandi piani ambientali i grandi piani che poi sono collegati direttamente anche altri cosiddetti innovazioni tecnologiche non è un caso che se voi ad discutere con le aziende la Tiburtina
Che sono quei pazienti ad altissima specializzazione il primo punto che lo pongono è proprio la utilizzazione sul civile molto spesso ha una ricaduta proprio in questi settori socialmente utili di quelle tecnologie ceppi passa Bolivia un intreccio molto stretto
Fra questo tipo diciamo fra lo sviluppo le tecnologie e questi lavori socialmente dice noi riteniamo insomma e la finisco che questo Tirreno
Cioè il terreno dello sviluppo dell'occupazione del lavoro debba oggi essere al centro della iniziativa del governo se questo non avverrà nono squisita ma direi diciamo noi usciamo dalla maggioranza come essendo noto che questo governo che vive con una maggioranza di sette voti essendo noi gli otto dice bene a questo punto ognuno di noi comincia a fare la storia non che diciamo semplicemente che questo Governo rischia rischia di naufragare se non apre con forza questa seconda fase
Questa seconda fase badate non è fatta solo di questo
Anche la riforma delle forze armate è assolutamente importante come altrettanto importante
Le riforme che si vogliono discutere adesso dentro la Bicamerale ma Beato son tutti tutte grandi riforme che si tengono insieme perché quando si parla del servizio civile nazionale
Quando si parla ed è questione fondamentale della riforma della scuola lo stiamo discutendo cose
Molto dissimili il punto è l'approccio la logica e cioè capovolgere un ragionamento in virtù del quale prima bisogna risanare e poi si potrà pensare allo sviluppo e l'occupazione questa logica dei due tempi che è stata una logica perversa
Nella storia di questo Paese oggi
Se fosse ripetuta anche da un governo di centrosinistra in un contesto operato di alta difficoltà come quella attuale
Rischia di essere appunto una logica veramente difficile da giustificare e rischia di essere distruttiva sul terreno delle potenzialità che invece ci sono in campo
Lunghi
Questa
Questo disaccoppiamento tra crescita e occupazione indotta dalle nuove tecnologia microelettronica almeno in questa fase insomma necessita di una politica specifica per lo sviluppo dell'occupazione
Tu ben noto insomma può punire estensione
Delle risposte ai bisogni collettivi che non pongono offerta sul mercato e dunque i lavori socialmente utili lavori concreti come le arie definiti
Negli ultimi giorni si è affacciato da varie in commissioni governative la proposta di un salario minimo ai disoccupati ecco quale politiche per l'occupazione per il governo fuori
Non me la sento propriamente di
Fornire una consulenza
Su come uscire da questo tragico problema è quello che vorrei provare a fare rapidamente
E di mettere insieme gli argomenti
Così importanti Crucianelli ha creato in un ragionamento complessivo
Questo è quello che dovremmo chiedere al governo di non procede giorno per giorno sulle singole questioni ma di chiedersi come tutte le grandi questioni la prima di tutte
E la questione della disoccupazione
E dei bisogni sociali insoddisfatti possano essere messi insieme affrontate in qualche misura insomma
Io devo partire da una premessa di valore sulla quale credo tutti presenti siano raccordo la premessa è che una democrazia compiuta
Richiede almeno tre condizione essenziali
Nominarle può sembrare macro Nisticò ma io credo che così sia che se queste tre condizione non sono soddisfatte
Non si vive in regime di democrazia di spiegare queste tre condizioni sono la piena occupazione
Una più equa una più equa redistribuzione del reddito e uno Stato sociale non piccolo ed efficiente
Voi capite subito che sono tre punti non alla moda politica il primo alla piena occupazione si dice che è impossibile realizzarlo il secondo quello di una più equa redistribuzione del reddito che andrebbe contro certe logiche che invece dovrebbero essere acquisite anche da parte della sinistra quanto al terzo lo stato sociale sappiamo tutti che è oggetto di distruzione piuttosto che no Vieri
Costruzione ora queste tre questioni che sono tre questioni politiche fondamentali lo diventano in maniera particolare oggi
Un oggi in cui è intervenuto un fatto nuovo e importante che non è la fine del lavoro il lavoro a semmai più importanza che ma e bisogna stare attenti alle formule come quella di Rifkin per esempio per la quale il lavoro è destinato a Phoenix
Quello che è vero che è certa che ormai riconosciuto da tutti è un altro fatto
Che a differenza di quanto avveniva in passato giorno
Continua ad essere vero che quando l'economia ad amarle la disoccupazione cresce ma non è più vero che quando l'economia riprende anche la disoccupazione diminuisce fino all'altro ieri
La storia del capitalismo ci aveva insegnato questi quando le cose andavano bene per il capitale andavano bene anche per i lavoratori
Oggi viviamo in un periodo e sarà un periodo molto lungo forse per sempre io credo in cui ciò non è più vero
Continua ad essere vero che quando le cose vanno male per recapitare vanno male anche per i lavoratori ma non è più vero che quando le cose vanno bene per il capitale tornano ad andar bene anche per i lavoratori
Quali sono le ragioni di questo è cosa nota a tutti non abbiamo il tempo per parlarne ora è fondamentalmente il modo in cui l'innovazione tecnologica e l'organizzazione del lavoro entrano nei nuovi processi produttivi in un contesto come è noto di globalizzazione allora noi viviamo in un mondo in cui da una parte cresce la disoccupazione e dall'altra crescono i bisogni sociali insoddisfatti la marginalizzazione la precarizzazione la povertà
La prima volta nel dopoguerra che in Italia si torna lista torna a parlare le istituzioni tornano a parlare di povertà per un numero impressionante
Di individui e di famiglie che viviamo in una società polarizzata
In questa maniera perversa se le cose stanno così fino a questo punto è impossibile negare che siano così si pongono due problemi non uno sono com'era tradizionale nella visione della politica economica prima di questo fatto pospongono ripeto due problemi che questa fase due per non essere però non una logica dei due tempi deve mettere insieme i due problemi sono come mantenere l'occupazione esistente
Se è vero quello che dicevo prima c'è il rischio che anche fra occupazione attuarle
Non venga mantenuta qualora ci si prospetti una qualche nuova recessione devo una crescita insoddisfacente come Crucianelli ricordava poco fa un un per cento di crescita del prodotto interno lordo non aumenta l'occupazione ma la lascia diminuire perché la produttività cresce più dell'un per cento
No il primo punto è come mantenere l'occupazione esistente il secondo me che cosa fare dei disoccupati sono due domande terribile evidentemente ma sono quelle alle quali questo governo dovrà dare risposte
In un contesto culturale no favorevole ad affrontare questi problemi nel modo appropriato in un contesto culturale in cui la sinistra è sensibile alla sirena del mercato e della concorrenza
C'è questa immagine che circola anche a sinistra per la quale il mercato sarebbe capace di rimediare a tutte queste due terribili iattura del capitalismo
Naturalmente non è vero perché queste due iattura e le ha procurato il mercato non è stato il sindacato a generare la disoccupazione credo che Cofferati sarà d'accordo con me
Nei a generare i bisogni sociali insoddisfatti è stato il sindacato l'intervento dello Stato e che il mercato persegue altri obiettivi
Non sono quelli della piena occupazione sì del soddisfacimento dei bisogni sociali
Allora se affrontiamo questo problema è vedete come si collochino Comes vadano insieme
Si costituiscono in unità molte delle persone che sono state nominate primo
Però io credo che la prima questione come mantenere
L'occupazione esistente coincide strettamente con la vitalità dell'industria
E delle attività ad essa collega
Questo è ovvio
Se non si sta sui mercati è certo che la disoccupazione cresce
La domanda è come si sa a stare sui mercati la risposta di destra
Che però qualche volta e presa sul serio anche dalla sinistra è si sta sui mercati se il costo del lavoro scende
Flessibilità vuol dire questo
Nei fatti
Ora è chiaro che in un Paese come il nostro in tutti i Paesi occidentali è impensabile che il costo del lavoro e il salario scenda a livelli messicani
O dei Paesi emergenti è impensabile per tutta una serie di ragioni storiche che vanno tenute in conto
Molti portano ad esempio della presunta efficacia di una politica di questo gene gli Stati Uniti l'ha già ricordato prima Crucianelli
è vero che negli Stati Uniti sono crea si sono creati molti nuovi posti di lavoro
Ma in realtà economisti non rivoluzionari pensano che quei posti di lavoro se non semplicemente forme di disoccupazione nascosta
Vuol dire una cosa molto semplice che in una società nella quale non vi siano garanzie di stato sociale di sostegno alla disoccupazione e via dicendo uno fa qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione se l'alternative morire di fame
Ma questa non è occupazione queste disoccupazione nascosta
Evidente allora se la competitività non tassa per la riduzione del costo del lavoro deve passare per qualche altra cosa che ahimè non è più di moda e questo qualcosa è già stato ricordato anche questa è una politica industriale
Cioè un disegno e tocca governo le forze alle forze che stanno al governo che lo sostengono evidentemente concepirlo questo disegno un disegno di lungo periodo
Un'industria non si inventa giorno per giorno le operazioni di finanza si svolgono in pochi minuti non disegno di politica industriale richiede un orizzonte temporale molto lungo
Richiede importanti investimenti in una in tanti campi della vita sociale non necessariamente investimenti finanziari ma un disegno da fare
Del governo di tutte le istituzioni un disegno che tocca tutte le sfere della Società naturalmente ovviamente dalla scuola ma anche dallo stato sociale questo è un altro punto che anche questo è stato nominato ed è cruciale
Molto spesso si vede nello stato sociale soltanto un costo per le impresa per così dire no questo dentro a un ottica vergognosa per la quale una società dovrebbe essere concepita come un'azienda Berlusconi aveva tentato gli habitué alla CIA questo linguaggio l'azienda Italia un Paese fortunatamente qualcosa di più e di diverso da un'azienda ma in una visione aziendalistica lo stato sociale viene percepito come un costo non è vero
Non è affatto vero un industriale avveduto preferisce lavorare in una regione in cui i servizi sociali funzionino bene piuttosto che non in una regione in cui i servizi sociali funzionano ma la Germania tanto spesso equivocata come modello è il paese in cui i salari sono più avanti che non in tutto il resto d'Europa e in cui lo stato sociale e ancora più robusto ed efficiente di quanto non sia oggi imitare
Non vorrei portare la Germania modello ricordo soltanto che questo è certamente de quello che voglio dire allora è che progettare per mantenere l'occupazione un modello di sviluppo competitivo
Parole brutta ma ci dobbiamo rassegnare
Vuol dire avere un disegno di lungo periodo delle prospettive molto precise su quello che vogliamo che il nostro Paese sia fra un certo numero non piccolissimo des Années vogliamo dire una generazione per semplicità non molto di meno
Deve essere l'orizzonte apro
Questo insisto
Non servirà a creare nuovi posti di lavoro in maniera importante in maniera tale da riassorbire l'avviso
Come sapete se il dodici per cento circa dei disoccupati sto bene
Ci vorrebbero tassi di sviluppo nell'ordine del sette otto per cento all'anno del prodotto interno lordo perché la crescita nell'occupazione fosse sensibile
Ma se il tasso della pur di crescere la produttività del tre quattro per cento
E il tasso di crescita
Del prodotto interno lordo è minore di questo come sicuramente sarà nei prossimi anni in tutti i Paesi industrializzati l'occupazione non cresceva ma diminuirà viene allora la seconda
Terribile domanda che cosa fare dei disoccupati
La risposta di destra è molto semplice ma va accantonata perché per ragioni storicamente definitive non è nei taglio del salario né il rilancio della produzione non sono certo gli incentivi per le automobili tanto per intenderci che possono far riassorbire
La disoccupazione allora dobbiamo andare a vedere in in un armamentario nuovo se non è il costo del lavoro essere non è una domanda finale possono essere stimolate per riassorbire la disoccupazione dobbiamo inventare qualche ricetta nuova e di questo come sapete
Si sta parlando volto
Qualche ingrediente questa ricetta già fatto ricorda
Anche qui io credo che tutti noi dobbiamo stare molto attenti perché sotto ai nomi di questi ingredienti si nascondono realtà profondamente diverso nomino queste tre questioni
Quella nella quale si parla di più a mio parere opportunamente la riduzione generalizzata da Dario Di vico
La seconda è il reddito di cittadinanza la terza è il cosiddetto terzo settore dedicherò qualche considerazione problematica ciascuna di queste tre questioni
Molto probabilmente una politica complessiva del lavoro e dell'occupazione deve comprendere un poco di tutte queste cose
Una politica industriale nel senso che dicevo poco fa la riduzione dell'orario di lavoro il salario di cittadinanza e quelle che io preferisco chiamare lavori
Concreti o di pubblica utilità
Non penso che ci siano singole ricette miracolose però vorrei dire qualcosa
Di avvertimento
Su questi nuovi ingredienti prima questione riduzione generalizzata all'orario di lavoro
Non si può non essere d'accordo su questa prospettiva evidentemente
Bisogna però aggiungere alcune questioni un un una specificazione in un Paese come l'Italia temo che non possa essere altro che riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario non credo che si possa andare da un metalmeccanico
A un milione e mezzo al mese proponendo di una riduzione dell'orario di lavoro
Con una salario diminuito l'esempio forza che non funziona in questo caso per ragioni ovvie collegate a quello che dicevo poco fa e cioè che la il lavoro il livello del salario e ben più pesanti
Allora immediatamente la questione si sposta sul terreno della praticabilità generale di una prospettiva di questo tipo allora
Come dirò brevemente la questione si divarica io credo che la riduzione dell'orario di lavoro sia un obiettivo da perseguire ma non ci si deve illudere che questo sia il modo per riassorbire in maniera significativa la disoccupazione è una misura che non può essere per definizione applicata se non in settori da nella grande industria sostanzialmente e nei quali la definizione del contratto di lavoro è ineccepibile noi viviamo in un Paese Cofferati credo che mi confermerà a questo punto in cui chi lavora lavora troppo in termini di ore
Processo e mai un problema di taglio degli straordinari ovvio cosa di questo germe hanno dubito che si possa pensare ad un disegno generalizzato
Esteso a tutti i lavoratori di riduzione d'orario di lavoro
A parità di San ci sono altre eccellenti ragioni per perseguire questo obiettivo tutte le volte in cui sia possibile realizzare ed è che bene che la fatica dei lavoratori diminuisca ed è bene che rimanga disponibile un maggior tempo diritta come si dice
A fianco di quello di lavoro ma sarebbe ingenuo affidare troppe speranze quanto al riassorbimento
Bella
Disoccupazione vengo alle altre due proposte alcune delle quali si delle quali sui giornali in questi giorni a questo essa del reddito di cittadinanza
Comunque che dirò ovviamente come tutto il resto che ho detto finora fatto di opinione strettamente personale
è ovvio anche qui
Che ogni cittadino ha diritto di non essere indice
E che quindi in qualche modo un reddito gli deve essere fornito io però penso ma questo è un'idea mia personale che quel che si dovrebbe garantire a tutti quanti sono in grado di farlo naturalmente non ai bambini ai malati di vecchi ma tutti gli altri
Ciò che si dovrebbe ad essi garantire un reddito da lavoro
Perché la mia idea fosse antiquata che il diritto di cittadinanza si regge come la nostra Costituzione predica peraltro sul lavoro e perciò sul reddito da lavoro e non sulla titolarità di un reddito che espone inevitabilmente alla rischio di voti di scambio detto molto
Se io percepisco un reddito senza che da parte mia vi sia una prestazione o alla natura del sussidio per condizioni temporanee
Nella tradizione degli Stati moderni ma questo non è un altro discorso se lo si può spacciare per vedere cittadinanza la cosa mi preoccupa un po'si deve puntare invece piuttosto sull'espressione
La terza questione della quale di questi tempi si parla moltissimo riapparire bisognerebbe stare molto attenti e farsi spiegare con precisione che cosa si intende e quella del terzo settore
Fra terzo settore una bellissima espressione che sin castra alla perfezione in un periodo di revisionismo concettuale che attraversa tutti noi
A uno quando parla del terzo settore ha l'impressione che si indichi un misterioso oggetto fra il mercato e lo stato sono
Che avrebbe la miracolosa e attitudine capacità di fare ciò che il né il mercato né lo Stato sanno fare
Ma qual è il ragionamento
Che sostiene la questione del terzo settore o privato sociale
E questo il mercato non so visto alcuni bisogni
Ma non può essere lo Stato a soddisfarle perché lo Stato sociale avevo visto che è in crisi
Quindi creiamo un terzo settore che assorba i disoccupati generati dal mercato capitalistico e surroghe uno stato sociale che non ci può più essere totalmente se qualcuno è capace con un colpo di bacchetta ma magica di fare ciò io le sarò grato oltre che meraviglia
La cosa che mi colpisce molto è che ci sia una corsa frenetica oggi da parte del capitale non vedo l'avvocato
Nella direzione
Grazie il il terzo settore dirò brevissimamente un una questione che bah tenuta in grande conto del terzo settore una cosa che interessa
Sicure che vanno dalla Fia sa
A a don Ciotti
Cioè dall'interno dall'dall'impresa capitalistica al volontariato
Che cos'è che gli unici che una figura giuridica quello che attira la sinistra nella prospettiva del non profit è questa parola il non profit allora se il non profit vuol dire che è di sinistra
Le imprese non profit sono soltanto impresa ai sensi del ordinamento giuridico italiano e non solo italiano sono inglese che bensì perseguono il profitto
Ma sono tenute per forma giuridica non distribuirlo
Chiaro il punto
Ma quello che caratterizza un'organizzazione economica il suo obiettivo è evidente
E l'obiettivo continua ad essere il profitto quindi il grosso delle attività non profit che ho detto il grosso delle attività no profit continuerà a rivolgersi laddove vi sono occasioni di profitto non là dove ci sono dei bisogni insoddisfatti
Ho detto il grosso perché nelle imprese non profit c'è anche il volontariato volontariato tutt'altra questione evidentemente quello che a me preoccupa ripeto quaranta barche a me fa impressione veramente e sapete se ne parla molto quando si parla di terzo settore dalla Banca Etica ora questa è una contraddizione in termini impressionante una banca non può e non deve essere etica tutta un'altra cosa
Nella maniera più assoluta io penso che sia in realtà una forma intelligente astuta di muoversi e luoghi di nuova produzione di
Non voglio generalizzare demonizzare questo tipo di iniziative dico che basta piccolo ragionamento che ho esposto ora per avere per lo meno un po'di perplessità così come ho dei dubbi sull'idea di uno Stato creatore di mercato molti insistono superstato
Io ho un'obiezione di una semplicità assoluta
Il capitale non ha bisogno di consulente si sa inventare tutti i bisogni tutte le attività che danno luogo a profitto non hanno bisogno assolutamente che lo Stato glielo insegni perché la prova di questo è che se il il capitale lo trovasse conveniente non ci starebbe disoccupazione non ci sarebbero bisogni sociali insoddisfatti quindi pensare che sia imprese che perseguono il profitto a rimediare a queste due contraddizioni del mondo in cui viviamo è ora ingenti
La terza soluzione che è quella che a me sta più a cuore e quella di quella che io chiamo lavori concreti o lavori socialmente utili tengo a dire che quello che conta che sono una cosa completamente diversa cosiddetto terzo sul terzo settore privato sociale qualche volta vengo chiamato in causa a sostegno di questa figura ma come ho appena detto non ci credo tanto che cosa ha in mente in mente una cosa estremamente semplice che viene in mente anche ad un bambino
I quali spesso sono più intelligenti degli adulti se ci sono dei disoccupati e ci sono dei bisogni sociali insoddisfatti perché non si mettono in corto circuito questa risorsa con quindici giorni
Fatte queste sono che un mondo decente dovrebbe proporsi di fare solo che le cose non sono tanto semplice
Mi limito a ricordare le enormi difficoltà organizzative dunque politiche di attività di messa in moto di lavori di questo genere
Ma voglio ricordare un altro punto che mette insieme il tutto ed è questo come si finanziano questi lavori semmai ritenessimo opportuno metterli in modo nel caso del terzo settore questo problema non si pone e lui che si dà da fare per trovar profitto laddove se ne vanno le condizioni quello che ho in mente io di mettere a lavorare chi mercato non impiega a produrre servizi che il mercato non produce in modo da soddisfare questi bisogni occorre evidentemente attingere da qualche parte a qualche fondo
Per questo il momento in cui
Si stabilisce il nesso che è stato rotto fra politiche monetarie finanziarie politiche reali
Beh certamente viviamo in un momento in un periodo per le ragioni che sono state dette in cui di nuove risorse di risorse addizionali da destinare a nuove attività non c'è nessun
Ne il reddito cresceva a sufficienza da poterne destinare una quota significativa a nuove iniziati
L'ora
Cioè è vero che noi viviamo in un mondo dominato da Dini codici
Solo che purtroppo nei governi recenti D'Amato in poi è stato il governo Amato a cominciare questo viviamo in un mondo in cui c'è stata una curiosa inversione
Cosicché i vincoli sono diventati obiettivi è vero
Quando c'è un buco di bilancio il buco di bilancio è in un vincolo ma deve diventare l'obiettivo quello di colmarlo
Questi vincoli esistono
E probabilmente se li porteremo dietro a lungo questo che cosa vuol dire vuol dire che si deve riflettere sul tipo di riforma è più difficile che ci sia al mondo
Che sono le riforme senza spesi cioè riforme all'interno di un vincolo Bacchi
E finché la torta cresce son capaci tutti destinare la nuova setta a nuove cose la disputa riguarderà solo quella fetta e ma c'è spazio per tutti
Le esigenze e le indicazioni non era lungo vivremmo in una situazione nella quale di risorse nuove aggiuntive non ce ne sono
Allora c'è un problema di lui allocazione delle risorse di prendere da una parte per dare ad altri
Da che parte si può pensare
Di attingere denaro per nuove attività non dei salari perché sono bassi
Non tanto perché sia ingiusto non non attenti a non farsi tentare troppo al moralismo e divertente cercare soprattutto di ragionare e certo che non si può attingere ai salari
Per finanziare nuove attività o mobilità
Arrivo a dire e in una sede di sinistra questo potrà dispiacere che forse non si deve attendere troppo nemmeno ai profitti
Perché se è vero che occorre un apparato industriale materno è capace di stare sul mercato internazionale anche una certa massa di profitti a condizione che venga reinvestito questa massa deve essere concessa
Che venga realizzato perché altrimenti il sistema si inceppa per altre ragioni
Avete già capito che rimane soltanto una terza importante quota di reddito alla quale si può e si deve attingere per finanziare qualcosa
Queste riforme senza spese che la rende
E in particolare la rendita finanziaria
Questo crea oppone un enorme problema politico che lasciano almeno per il momento ai politici
Grazie della sconfitta vino risanato io adesso darei la parola a Sergio Cofferati che insieme diciamo agli altri sindacati alle padre sociale al governo e firmatario per l'appunto dell'accordo per il lavoro del ventiquattro settembre scorso c'erano credo una grande insoddisfazione del sindacato per la sua non attuazione e c'è da rilevare insomma che sembra poco credibile un accordo tra le parti sociali e il governo se non si applica il precedente accordo
Quello sulla concertazione sociale quella del ventitré luglio novantasette in particolare nel caso eclatante del mancato rinnovo del contratto dei metalmeccanici non è un po'così Sergio Cofferati
Sì
La risposta è semplice
Cioè la grande impegno
Io credo che tra le cose che sarebbe utile venissero fatte rapidamente dal governo se davvero si vuole avviare una fase nuova una volta messa alle spalle la finanziaria
Ci sono alcune priorità che andrebbero intanto confermate come scelta e come orientamento politico e poi immediatamente esplorate per individuarne la sostanza
Più rilevante
La prima riguarda le riforme istituzionali
C'è una cosa lontana dal lavoro almeno apparentemente lontana io credo sia invece un tema molto importante
Perché senza stabilità istituzionale
La gestione della politica economica della politica sociale rischia di essere molto più complessa difficile
E gli elementi di incertezza che in un Paese che non ha stabilita modalità e le forme di rappresentanza
Finiscono con il gravare
Sulle due sfera economica e sociale sono sono particolarmente rilevante
Io credo che molte delle difficoltà di questi anni siano dovute non soltanto ad una condizione oggettiva di pesantezza economica agli andamenti anche ciclici
Della nostra economia massimo invece le iscrivere senza alcun dubbio
Alle difficoltà che sono derivate da questa mancanza di stabilità la stabilità istituzionale serve
Indubbiamente la gestione di una economia di una società
Per questo credo sia stato importante
Il varo della bicamerale adesso diventa altrettanto importante e delicato riempire uno strumento un involucro di contenuti non sarà così facile
Per nessuno
è auspicabile che si continui con lo spirito che in qualche momento è emersa chiara permesso
Di arrivare
Cioè a riconfermare
La scelta dalla Bicamerale che si continui con lo stesso spirito cercare di trovare rapidamente quali sono gli elementi di merito sui quali fondare
Il cambiamento dei nostri assetti istituzionali
In questi credo si debba collocare necessariamente non soltanto tutto ciò che attiene alla modifica della struttura dello Stato
Quale idea di federalismo quale forme di decentramento dei poteri di redistribuzione dei compiti
Credo ci sia un ambito poco esplorato ma molto delicato che riguarda le modalità e gli elementi di certezza nella rappresentanza politica nella rappresentanza di interessi
Una delle ragioni di conflitto latenti e spesso la mancanza di approdi certi per quanto concerne l'esercizio di un ruolo delicatissimo in una società complessa quale quella appunto di rappresentare soprattutto interessa anche vicende di questi giorni credo
Ci inducono a qualche riflessione sul come le grandi organizzazioni sociali
Le grandi organizzazioni di interesse in verità vivono operano e hanno strumenti di esercizio democratico del loro ruolo
Penso come potete immaginare in primo luogo al sindacato io credo che sia del tutto
Naturale immaginare che in un processo di riforma istituzionale si cominci quanto meno da perché alla costituzione per quanto riguarda l'individuazione dei criteri di maggior rappresentanza delle organizzazioni sociali
E in una fase nella quale molti si affacciano sul sul mercato politico molti vogliono rappresentare tutti vogliono negoziare
E in qualche momento si comincia a non comprendere con esattezza chi ha titolo per farlo
La fase due non può prescindere da questo da questo primo ambito di intervento
Ovviamente bisogna porre qualche rimedio anche al limite della discussione quella che ha appassionato di più devo dire le forze politiche che non gli altri degli ultimi mesi
Un Paese non può vivere dell'idea di come si riorganizza l'assetto istituzionale soltanto e nel contempo non avere l'attenzione che serva le questioni che riguardano l'economia e la società
Per questo il riequilibrio va fatto rendendo esplicito
Qual è
L'ambito delle scelte e delle priorità che appunto riguardano
Economia e società
Il punto dal quale partire in quello che più volte è stato richiamato io sono totalmente d'accordo quello che riguarda il lavoro l'occupazione
Perché il lavoro l'occupazione sono un problema irrisolto che in più di una realtà soprattutto quelle territoriali meridionali
Spesso arriva alla soglia di una vera e propria emergenza
L'Europa è la sua dimensione sono da costruire
Il processo di risanamento incominciato all'inizio degli anni Novanta dei conti dello Stato va completato
L'una e l'altra cosa vanno finalizzate
E la finalizzazione prima e quella di dare risposte convincenti
E soprattutto di introdurre elementi concreti visibili
Nelle politiche economiche in grado di tranquillizzare le persone
Si parla molto di una rottura tra generazioni delle difficoltà attenere insieme in una società come la nostra il soddisfacimento dei bisogni delle persone anziane con quelle dei
Le persone più giovani ma io credo che il primo problema
Quello che ha bisogno proprio di maggior attenzione di quanto non sia stata
Non gli sia stata dedicata nei mesi passati proprio questo dell'occupazione io non vedo la saldatura tra generazioni se i più giovani sono condannati a non avere certezze per il loro futuro immediato e tutti gli elementi strumentali in che vengono introdotti anche la discussione
Per indicare presunte divisioni o per accentuare momenti di difficoltà di appesantimento
Nei rapporti tra i cittadini tra le generazioni
Trovano facile terreno
Che fa cinepresa soprattutto perché e risolto il problema centrale
Come allora dare una risposta ai bisogni dell'occupazione
Come sapete noi quando il Governo è stato insediato abbiamo chiesto di cominciare immediatamente un confronto a tutto campo su un tema solo potevamo indicarne molti
O comunque anche compiendo una selezione non limitarci ad un solo argomento il tema scelto è stato quello che l'occupazione
Perché eravamo convinti dall'esigenza prioritaria
Che vide scrivevo la discussione è stato impegnativo siamo arrivati ad una intesa
Oggi registriamo tempi eccessivamente lunghi nella traduzione di quell'intesa in atti compiuti
Intendiamoci non è l'accordo che abbiamo sottoscritto il ventiquattro di settembre la soluzione dei problemi occupazionali di un paese come il nostro
Però quell'accordo che contiene elementi importanti che se attuati rapidamente
E concretamente possono consentire di attenuare
Le sofferenze soprattutto delle aree meridionali e io penso di invertire una tendenza
Soprattutto diventerebbe quella una base intorno alla quale costruire poi ulteriori elementi di integrazione di quelle che a me paiono le politiche necessarie per il lavoro
Per rispondere positivamente a questo bisogno io credo che sia indispensabile intanto assume l'obiettivo dello sviluppo come obiettivo fondamentale delle politiche economiche
E non rassegnarsi all'idea che si possa convivere a lungo con processi di stagnazione che rischiano in qualche settore addirittura di imboccare la via e la strada della recessione
Sviluppo come base
Ritorno alla quale poi
Lavorare perché vengano definite con precisione politiche strutturali programmate
Per integrare gli effetti dello sviluppo
è importante la crescita e lo sviluppo anche in misura consistente ed è importante in un'area più ampia di quella dei singoli Paesi nazionali perché oggi non è che sono state dette
Prima c'era Famiano che da lunghi
Se non ci fosse crescita nei prossimi mesi noi non saremmo in grado di risolvere il problema del lavoro che manca l'avremmo difficoltà consistente mantenere anche la quota di occupazione oggi giudicato unanimemente insufficiente
Poi bisogna avere consapevolezza che lo sviluppo da solo anche trattarsi consistenti non basta
Basta guardare a quel che è successo nel nostro paese nel novantacinque non soltanto da noi ma il novantacinque una parte del novantasei sono
Risolutivi di molte delle dispute anche un po'astratte che a volte si sono sviluppate una crescita del prodotto interno lordo di oltre tre punti percentuali non arrestato la disoccupazione va rallentata tantissimo ma non ha consentito la costruzione di nuove occasioni di lavoro in grado di dare risposte anche a dell'emergenza
Significa cioè che siamo oramai stabilmente entrati in una fase nella quale l'uso delle tecnologie nella produzione dei beni e dei servizi
Riduce il numero di
Lavoratori e il tempo necessario per produrre gli stessi volumi di prima
E non dà più compiutamente la risposta positiva che prima era garantita dall'equazione più investimenti più occupazione come diceva prima lunghi una sintesi anche
Giornalisticamente corretta quel che e positivo per le imprese non è più detto che lo sia anche per lavoratori
Lo può essere in qualche settore marginale nove non lo è nella stragrande maggioranza dei settori nove
E però bisogna avere coscienza che questo comunque resta la base dalla quale partire
In quell'accordo erano indicati alcuni strumenti che potevano consentire se attuati
Non soltanto di sperimentare prime politiche strutturali per l'occupazione da aggiungere lo sviluppo
Ma di rimettere in moto un processo di crescita
La chiave di volta poi banale tante volte descritta tante volte indicata e poche volte praticati
Resta ancora né le politiche keynesiane Investimenti di qualche consistenza nelle infrastrutture
Avrebbero il doppio effetto di rimettere in moto come volano
Anche
Una parte della crescita
Di dare lavoro a breve
E se indirizzati nelle aree più deboli di risolvere almeno uno degli elementi di penalizzazione di queste aree il Mezzogiorno d'Italia
è penalizzato sul piano degli investimenti sia quelli quantitativi che quelli qualitativi perché manca di una infrastrutturazione adeguata
Produrre nel Mezzogiorno
E difficile per molte imprese proprio perché mancano condizioni di ambiente dalla legalità però alle infrastrutture
E produrre nel Mezzogiorno per vendere in Europa è cosa oggettivamente non facile
E però allora intervenire su questo elemento di squilibrio avrebbe effetti positivi
Registriamo che gli orientamenti poi sottoscritti stentano ad essere tramutati in atti compiuti
E parliamo di per la parte dall'accordo che non ha bisogno di particolari accorgimenti per essere attuato ma semplicemente di atti amministrativi di norme applicative di quanto è già stato in larga parte deciso dalle grandi imprese di servizio
Dagli stessi ministeri
Ci sono ritardi incomprensibili in una situazione nella quale recuperare anche giorni sarebbe di particolare utilità non dico in mezzo
Poi c'è un altro aspetto
Invero non non confortante relativo alla lentezza della trasformazione invece norme di legge di quella parte dell'intesa che ha bisogno di diventare
Struttura
Cioè norma legislativa
Si scontrano in questo secondo caso
Due problemi buono
In parte oggettivo
L'eccessiva lungaggine dei tempi parlamentari delle procedure per varare norme che abbiano un interesse generale
Dall'altro anche le divaricazioni esistenti però su questi temi di merito e questo ci porta ad un problema di ordine più complessivo tra le forze di maggioranza
Parlamentare che sostengono il governo
è evidente che se su alcuni temi
Del mercato del lavoro
L'Ulivo e Rifondazione hanno opinioni diverse
Sarà difficile che lei già faticose procedure parlamentari vengano semplificato i tempi vengono ridotti
E si possono riaprire anche contraddizioni
Di non poco conto nelle quali potrebbero operare
Gli altri cioè le forze del centrodestra
Sommato il tutto siamo davanti a impegni importanti che non si traducono
In
Atti operativi
E in politiche strutturali
Poi le cose procedono ugualmente ma non possiamo fare affidamento solo su quella quota di
Occupazione peraltro molto contenuta che viene da un'eventuale ripresa spontanea
Nel mentre si è aggiunto un problema nuovo
Che ripropone il tema che indicava prima lunghi che sono totalmente d'accordo con loro bisognerà tornare a discutere di politica industriale e di come un sistema produttivo difende e valorizza la parte più esposta nei rapporti internazionali
I mercati più ampi di quelli di quelli domestici è ma la valorizza penso proprio l'industria
Perché si pone oggi un problema di politica industriale evidente con una serie di connessioni che poi mi portano rapidamente a quella che a me paiono le altre due priorità di un'eventuale fase due
Perché siamo entrati oramai non in Europa ma in un sistema di cambi fissi
Dovuto all'ingresso anzi al ritorno nel Sistema monetario europeo dalla nostra nella nostra Simonetta
Il che impone a molte imprese
Se vogliono difendere gli spazi di mercato all'esportazione che hanno guadagnato di fare i conti drammaticamente con una realtà per loro sconosciuta
Molte aziende son cresciute il fenomeno del Nordest per fortuna non tutti ma molti di loro sono cresciuti in virtù del fatto che guadagnavano spazi all'estero utilizzando la sua mutazione competitiva
E la fluttuazione dei cambi
Oggi in un sistema di cambi fissi il solo fatto pur positivo che le materie prime costano di meno non è sufficiente per garantirgli questi spazi e sono costretti
A decidere quale strada imboccare se quella dell'innovazione di prodotto e di processo per migliorare la qualità del prodotto e restare così competitivi e difendere le nicchie o le posizioni ampie che hanno conquistato oppure ritornare a cercare via pericolosissima devastante
Intervenire sui costi a partire da quello del lavoro per cercare surrettiziamente per tempi brevi
Di restare sul mercato mi pare che una parte delle imprese italiane si stia orientando per questa seconda strada pericolosissima
Perché in produce introduce elementi di tensione sociale molto alti e in verità
è un vicolo cieco quello che non porta da nessuna parte
Perché le condizioni del Paese non sono più quelle dell'inizio degli anni Ottanta dove le dinamiche di costo erano eccessive e in parte fuori controllo
E perché gli elementi che oggi attraggono il capitale
Non sono
I bassi costi di produzione
O il basso costo del lavoro ma la qualità delle condizioni ambientali che vengono offerti
Guardate che nel Nord dove nel Nord Est ma anche nelle realtà
Più consistenti e solide del Nord penso alla Lombardia al Piemonte
Le uscite di attività produttiva tra il novantaquattro novantasei sono state indirizzate in prevalenza non verso i Paesi dell'Est
Delle socialista che cambiava pelle ma verso i Paesi forti dell'Europa la Francia e la Germania per le ragioni che venivano ricordate prima
Perché lì le condizioni di ambiente pur di fronte a retribuzioni più alte
E a dinamiche di costo che non sono certamente meno consistenti delle nostre le condizioni di ambiente Cherono enormemente più attrattive
Questo elemento di debolezza di una parte del sistema industriale italiano rischia di scaricarsi pesantemente nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Sull'economia nazionale e di condizionare le scelte che
Il governo sarà chiamato a fare
E senza una collocazione il campo netta
Sviluppa colleghe strutturali per politiche strutturali intendo la formazione migliorare
Così come l'innovazione e la ricerca
Con tutte le articolazioni poi negli interventi che sono necessari
E che sono state ricordate con una scelta di campo anche netta se vogliamo davvero avere una politica degli orari degna di tal nome bisogna avere una visione d'insieme nella quale vengono coniugati e tante cose
Il disincentivo alla quota di lavoro in più che si fa
Gli orari di fatto italiani sono troppo alti troppo lontani dei valori contrattuali da quelli di legge se non si disincentiva ricorso allo straordinario non si riuscirà a fare una politica di riduzione di orario degna di tal nome
Fin quando per un'impresa un'ora di lavoro straordinario costa meno chiudono di lavoro normale è difficile imboccare la strada della riduzione d'orario perché lì si congiunge l'interesse del singolo lavoratore con collo grazie
Se non si riporta normalità con una gradualità né il costo
Del lavoro
Tutta la politica degli orari difficilmente si potranno fare dei passi in avanti bisognerà avere poi una visione d'insieme sapere che come si interviene dei settori produttivi a qualche incidenza sul come si interviene nella sfera
Dell'organizzazione sociale dalle città alla vita delle singole persone
Bisognerà introdurre elementi di flessibilità che non riguardino soltanto l'impresa ma riguardino anche le persone anche negli orari
Bisognerà a vere un orientamento comune in materia di riduzione degli orari in tutti i Paesi dell'Unione europea
Perché gli elementi di competizione da battere
Riguardano non più il mercato domestico ma una sfera più ampia bisognerà fare tutte queste cose e destinare una quota della ricchezza che si produce a queste politiche perché sono politiche costoso
Tutto questo va fatto e va fatto rapidamente connettendo non lo sviluppo
E però sarà praticabile sale nel contempo restano fermi i criteri e le regole che hanno consentito di fare dei passi in avanti significativi in questi anni sulla strada del risanamento
Per questo c'è una ragione che collega l'applicazione dell'accordo di settembre a rispetto dall'accordo del novantatré sulla politica dei redditi
Il contratto dei metalmeccanici non è soltanto una circostanza quello dei meccanici come di altre categorie per la verità ne parliamo sempre delle più grandi a volte dimentichiamo quelle
Un po'meno consistenti ma guardate che poi alla fine
L'oggetto del contendere lo stesso non è soltanto la negazione di un diritto
Il mancato rinnovo del contratto dei meccanici è la negazione di una politica perché se alla fine si arriva ad una soluzione
Ad un contratto
Che non ha esplicitamente
Al suo interno e rispetto di quelle regole
Si avvia una fase pericolosissima di depotenziamento delle retribuzioni
E di riduzione del loro potere d'acquisto
Con un ST redistributivi che sono enormi perché riguardano milioni di persone
Il problema qui non è
Come qualche volta vedo che molti organi d'informazione tendono a
A banalizzare addirittura ridicolizzare il tutto
Venti trenta quaranta mila lire intanto varrebbe la pena di ragionare quando la differenza di cinquanta mila lire su duecento complessive siamo nell'ordine del venticinque per cento mi pare verdi non sono proprio bazzecole ma va da sé che in una fase di inflazione calante
Il valore assoluto delle retribuzioni e soprattutto del salario che si contratta diminuisce ma gli effetti sul potere d'acquisto restano gli stessi o addirittura possono essere più consistenti
Ad inflazione bassa come noto dieci venti trenta mila lire valgono di più che il prezzo reale ma gli effetti redistributivi sono straordinari in questo caso sarebbero straordinariamente negativi ce lo viene garantita
La dinamica di milioni di persone e quando Federmeccanica si fa portabandiera di questo tentativo o di non fare il contratto o di imporre soluzioni che nulla hanno a che spartire con le regole che sono valse fin qui
Mette in campo un'operazione politicamente subdola e assai pericoloso
Che ha come elemento di ostilità
Il lavoro ma anche il governo
E trovo un po'sorprendente che in più di una circostanza nel governo questo aspetto sia stato e sia ancora sottovalutato si consideri tutto ciò come una vicenda strettamente sindacale
Sì certo ha degli aspetti sindacali indubbie ed evidenti ma io credo che un governo privato di uno strumento di redistribuzione equa sia un governo che avrà delle difficoltà rilevanti a tenere insieme gli elementi di coesione che servono a fare molte cose nei mesi a venire
E non soltanto gestire la politica economica
Questo della redistribuzione del reddito e rispetto delle regole che erano state sancite all'epoca mi pare un'altra priorità qui non c'è da innovare
Ma semplicemente da pretendere il rispetto di quello che è stato fatto in questi anni e che mi pare a giudizio comune ha dato risultati apprezzabile
Questi meccanismi redistributivi fuori di noi vengono indicati come e qui e
Efficaci non si comprende per quale motivo non dovrebbero essere difesi un po'più
Informa determinata di quanto non sia capitato fin qui poi
Vedremo nelle prossime ore cosa succede ma l'impressione che quel contratto sia diventato oramai la sede nella quale una parte delle imprese italiane misura
La condizione che poi
Sarà in concreto in campo
Per competere
E lì dietro c'è il tentativo di spostare tutto ancora una volta sulle dinamiche di costo nello specifico sulle dinamiche di costo del lavoro
L'ultimo argomento che andrebbe affrontato con attenzione come aspetto importante di una fase di una fase due quello che riguarda lo stato sociale
Non la faccio lunga io francamente mi mi aspetto se non sarà così sanno che non troveranno certo atteggiamento benevolo da parte del sindacato che cessi questo balletto incomprensibile
Sulla manovra correttiva aggiuntiva integrativa
Non
Non so esattamente come potrebbe essere chiamata
Faccio fatica a immaginare che sia correttiva visto che la finanziaria è stata approvata qualche settimana fa e ancora non esistono elementi di verifica quantitativa dei suoi effetti
Poi c'è un esercizio costante quotidiano di previsioni che sarebbe bene risparmiare agli agli italiani
Alla verifica di marzo
Proprio verifica di esercizio trimestrale si vedrà cosa è successo
Soltanto a quel punto si potrà decidere cosa fare
Ogni qualsiasi esercizio precedente rischia di essere o giacca vuota oppure ipotesi che introduce sospetti tensioni
Preoccupazioni
Che invece andrebbero risparmiate
Poi c'è una un chiacchiericcio davvero incomprensibile basta guardare nella stessa giornata cosa dicono i tanti sottosegretario del Tesoro cosa dice la Ragioneria dello Stato
Cosa dice il presidente del Consiglio ha risposto al ministro del Tesoro
Io non francamente trovo pernicioso questo modo di operare
E particolarmente
Che è rischioso
Si abbia il buon senso di aspettare marzo
Si facciano i conti a quel punto
Sulla base di quel che sarà successo si potrà ragionare sul da farsi
Avendo però fin dall'inizio la lealtà di assumere delle responsabilità
Perché è incomprensibile
Anche l'insistenza
Sui tagli alla spesa
Così astratta
Ma chi poteva accettare se alla fine di marzo ci trovassimo di fronte ad uno scostamento dagli obiettivi previsti
Determinato dalle entrate l'idea che si agisce sulla spesso
Si può spiegare ad un pensionato che bisogna ridurre la sua pensione perché un altro un pochino più forte di lui non ha pagato le tasse che doveva
Quale deve essere rapporto tra entrate Spesal lo si vedrà lì e eventuali correzioni si dovranno decidere in virtù di quali sono le anomalie che si sono riscontrate non a prescindere come avrebbe detto il comico
Qui non c'è proprio niente di di particolarmente allegro visto che discutiamo con cose che poi hanno delle ricadute concrete
Sulle persone in carne ed ossa
E anche questa disputa sullo Stato sociale davvero sorprendente io immagino che il sistema delle protezioni debba essere aggiornato costantemente in un mondo che cambia con una velocità anche rilevante
Credo si debba scegliere
Un campo rispetto all'altro perché ormai il mondo è diviso in due
Tra chi ha un sistema di protezioni sociali
E chi non è affatto e vicende lontane
Apparentemente lontani
Da dove dovrebbero dire chiaro quali sono i problemi che saremo chiamati ad affrontare tutti e non è possibile neanche lontanamente a ballare l'idea che il futuro
Nel mercato globale abbia come tratto prevalente la cancellazione dei diritti delle persone e dei cittadini
E senza protezioni sociali una parte delle economie potrà competere contro le altre in maniera più rilevante
Lo dobbiamo pretendere l'opposto immaginare cioè che la clausola sociale così come un sistema una rete di protezione per i cittadini siano al centro anche dei rapporti commerciali politici tra i Paesi
Singapore sotto questo profilo è stato un'occasione in parte perso
E una volta scelto il campo nel quale operare campo che non ha più anche sulla dimensione soltanto nazionale bisogna ragionare pacatamente di quel che è necessario fare in ogni singolo Paese
E non cercare come mi pare sì tenti di indurre
L'evento
Il momento magico nel quale si riforma l'insieme delle protezioni
Poi venisse avanzata qualche proposta di merito
Si potrebbe anche avere qualche elemento di certezze in più sulle volontà di chi agita il tema ma come vedete in quanto a proposte siamo vicini allo zero
E se FAMP fatica a individuare quali possono essere non le coordinate ma il dettaglio intorno al quale agire qualche ragione ci sarà pure
C'è molta propaganda in materia
Perché si ha un bel dire che bisogna risparmiare sulla Spesal
Poi e quella sanitaria quando si scopre che la spesa sanitaria italiana è tra le più basse in Europa
E ancora molto si può fare ma sul piano dalla ricerca di soluzioni che migliorino le prestazioni e nonché le peggiori no
Quando si verifica in concreto che così siamo diventa difficile dire come e dove si può risparmiare in misura consistente
E lo stesso ragionamento si può fare per tutti gli altri capitoli della
Del sistema di protezione che destinata ai cittadini che alle persone che lavoro
Occorrerebbe avere qui la voglia
E la disponibilità politica a ricercare di volta in volta gli aggiustamenti che servono
Anche i cambiamenti profondi ma soprattutto di essere coerenti con quello che si è già deciso
Il caso
Più clamoroso è quello de la previdenza
Può piacere o no la riforma che il Parlamento ha varato non più tardi di un anno fa
Ma trovo incomprensibile
Prefigurare un mutamento di quella riforma senza che i capitoli importanti
Che introducono equità e risparmi consistenti vengono attuati
Guardate cosa sta capitando per molti regimi particolari che invece di essere armonizzati rischino di restare così come sono
Io credo che siano problemi dedicati questi per il governo anche sotto il profilo non solo degli effetti di coesione ma anche di credibilità politica
Che l'esecutivo dovrebbe avere
Qualche coerenza tra quel che si è detto in campagna elettorale dal programma che si è presentato è quello che poi si dovrà compiutamente fare
è necessaria ma non perché lo pretende il sindacato che opponendosi ad alcune scelte poi non si sa bene quali effetti potrà produrre io credo ci sia una questione che presiedo diritto dal sindacato che riguarda i rapporti tra l'esecutivo e il suo il suo elettorato
Queste tutele sono da per rivisitare in larga parte alcune ipotesi di riforma già decisa sono da attuare l'una e l'altra cosa connessi possono dare certo anche la possibilità di riorganizzare riformare che rende lo stato sociale più aderente ai bisogni dei cittadini
Nell'operare credo anch'io che occorra fare un po'di attenzione e soprattutto quando si parlasse di stato sociale che di occupazione evitare di inseguire alcuni
Alcune chimere
Trovo anch'io come Lunghini questa discussione che riesca riaffiora continuamente sul terzo settore da mai sopportati
Come se il terzo settore fosse la panacea di tutti i mali
E peraltro viene riproposta con un con un approccio di una genericità e e di un'ambiguità terribile
Lo spettro ampio del terzo settore quello che Giorgio che ricordava prima
E il volontariato non è la stessa cosa di un'attività no profit
E cominciano ad essere presenti in attività che vengono definiti di terzo settore fenomeni preoccupanti di destrutturazione del mercato del lavoro
Con la messa in discussione di alcune attività
Che sono di competenza di pertinenza
Dello stato nella nell'area ampia dello stato sociale
E con un'alterazione delle dinamiche di mercato del lavoro
Che dovrebbe destare preoccupazione non entusiasmo
Perché essi si comincia a negare il diritti delle persone che lavorano
Nelle attività di terzo settore
Figuratevi quale potrà essere la conseguenza a valle del servizio che teoricamente viene erogato
Siccome vedo emergere qua e là ma oramai emersione rapida e piuttosto consistente fenomeni di questa natura consiglierei meno entusiasmo un po'più di cautela e mi permetterei di chiedere in primo luogo alle compagne e compagni che operano nel terzo settore o nelle attività che vengono definiti terzo settore
Uno sforzo per guardarsi intorno
Per cercare di capire cosa succede al loro e a quelli che stanno vicini a loro
Per non diventare inconsapevolmente una sorta di cavallo di Troia di destrutturazione di cose che invece andrebbero protette e governate con gli strumenti ordinari
Di legge e con
L'applicazione corretta di quelle elementari pratiche contrattuali che serve
Siamo adesso a diciamo l'uomo alcuni interventi break prima delle repliche brevissime dei nostri dei nostri ospiti avrei intanto darei tanto la parola Sandro Del Fattore
Che come sapete
Assessore al lavoro del Comune di ormai avviato il Progetto Polis che inseriva in attività lavorativa circa mille giovani
Mario ben tutto molto rapidamente
Anche sulla base delle considerazioni fin qui svolte da Famiano bambini da Cofferati
Vorrei sostanzialmente due problemi
Il primo è questo non v'è dubbio che per esempio nel ragionamento fatto qui da Lunghini
Diciamo così un luogo dove poter sperimentare
Un orientamento come quello qui descritto
Potrebbe essere non a caso uso il termine potrebbe la sperimentazione di queste esperienze negli enti locali quando parliamo ad esempio che la nuova frontiera per attivare nuove forme di lavoro e di occupazione sta nella produzione nel consumo di beni prevalentemente sociali e collettivi non vi è dubbio che un poco di ESP di sperimentazione da questo punto di vista molto interessante molto importante potrebbe essere quello da sperimentare appunto in particolare nelle grandi città
Ora io voglio subito porre problemi da questo punto di vista ricordava Sandro De Toni noi proprio in questi ultimi mesi abbiamo tentato di far questo
Abbiamo predisposto un progetto che utilizza uno strumento che io non esito a definire uno strumento molto contraddittorio
Ma chi è l'unico strumento che a disposizione per esempio degli enti locali per tentare di sperimentare forme attive nel lavoro
Che è quello appunto dei cosiddetti lavori socialmente utili
Che è uno strumento ripeto noi che lo abbiamo promosso assolutamente parziale contraddittorio
Perché sono progetti a termine che hanno una determinata durata non possono andare oltre un determinato numero di anni
Sono finanziati da un fondo nazionale per l'occupazione quello dei lavori socialmente utili molto esiguo è anzi molto spesso il fondo nazionale per l'occupazione come è accaduto anche di recente vengono stornati quei fondi sui lavori socialmente utili per altre cose
Quindi non vi è dubbio che è uno strumento molto contraddittorio
Poi abbiamo tentato di apportare alcune innovazioni la prima è questa gli enti locali hanno fin qui utilizzato lo strumento dei lavori socialmente
I più riusciti c'è il progetto sul condono edilizio che è un progetto che coinvolge trecentosessanta lavoratrici e lavoratori in mobilità o in cassa integrazione ma che ha svolto per sveltire le pratiche del condono edilizio in una città che è cresciuta sull'abusivismo ottocento mila e abusi di tutta Roma quindi per sveltire quelle pratiche quindi molto rivolto diciamo così alle dinamiche interne della pubblica amministrazione
Noi abbiamo tentato di predisporre un progetto che è invece tutto concentrato sui temi di cui abbiamo discusso quest'o comunque almeno su alcuni dei temi che qui abbiamo discusso manutenzione urbana quindi manutenzione degli edifici in particolare di alcuni edifici di proprietà comunale
Manutenzione di edifici storico archeologici di strutture storico archeologiche quindi tutela e valorizzazione dei beni archeologici e culturali ah se senza le persone promozione di forme di comunicazione partecipazione dei cittadini adesso non entro nel merito specificamente di ognuno di questi progetti
Ora dico subito che questo progetto ha avuto uno straordinario successo tra virgolette nel senso che il successo spesso di questo progetto pone i problemi di cui vorrei presente cominciare a discutere qui questa sera
Per sperimentare questo progetto che è rivolto a mille giovani diciamo così mille giovani noi abbiamo avuto alla data della chiusura diciamo così dell'avviso pubblico che abbiamo promosso quarantasette mila domande
Quarantasette mila domande e questo è un dato su cui riflettere da molti punti di vista non solo dal punto di vista della potenzialità di questo progetto ma anche dal punto di vista del problema disagio sociale che ha sul terreno della disoccupazione l'elemento diciamo così di fondo quarantasette mila domande per il mille possibili avviamenti alla formazione e al lavoro su progetti che ripeto hanno un termine quindi non producono diciamo così occupazione stabile
La seconda innovazione sta in un'altra cosa che abbiamo tentato per la prima volta utilizzando lo strumento dei lavori socialmente utili verificando via via con una serie di interlocutori anche imprenditoriali
La possibilità di prevedere almeno per alcuni di questi mille giovani la possibilità a conclusione del progetto che può durare dodici mesi o ventiquattro mesi la Costituzione di fuori norme di carattere imprenditoriale e associativo cooperativo che consentano su temi assolutamente innovativi quali quelli appunto della manutenzione dei beni culturali dell'assistenza
Il lavoro di cura e così via di avere una qualche forma diciamo così di stabilita dal punto di vista lavorativo e occupazionale
Ora qual è il punto a mio avviso su cui vale la pena riflettere è che
Queste esperienze e questo è un problema io non esito a definire legato a scelte di politica economica nazionale finché rimangono esperienze di questo tipo bene che va assumono un carattere diciamo così esemplare cioè dimostrare che su questi beni
Sulla produzione e il consumo di questi beni vi è una domanda ampia una domanda molto ampia in particolare in una grande città come Roma
Ma se noi non
Scena non riusciamo a fare di questi cosiddetti nuovi beni uno dei punti su cui si caratterizzò si qualificano anche scelte di politica economica nazionale noi il rischio che a diamo è che queste esperienze o sono condannate alla marginalità o come diceva Cofferati adesso non so nelle proprio prova le sue ultimissime battute a incentivare nuove forme di precariato e badate
Stop parlando degli unici strumenti che un ente locale ha a disposizione per fare politiche attive per il lavoro quindi cerco di dimostrare la potenzialità di un progetto che a quelle che tutti e comunque se non si affronta il tema di fondo come questi nuovi beni diventano parte delle politiche economiche nazionali i rischi che questo problema presenta mi sia consentita un'ultima battuta
Io sono molto d'accordo sull'osservazione fatta da Lupo Dini che non a caso Lunghini però ha lasciato poi alla fine come punto diciamo così su cui ragionare sono assolutamente d'accordo che per fare acquisto evidente
E bisogna ricercare anche le forme attraverso le quali intervenire attivamente sul terreno della politica economica in particolare rispetto al reperimento delle risorse per finanziare grandi piani obiettivo che hanno quelle caratteristiche
E lunghi mi diceva è qui e il punto e cominciare a porsi il problema di come intaccare la rendita finanziaria che è un grande terreno di lotta politica in primo luogo manterremo aspro per certi versi drammatico di lotta politica
Io credo e qui lo dico anche per un'esperienza proprio concreta che non stiamo conducendo nel corso di queste settimane
Io per esempio su alcuni di questi temi mi accontenterei di qualcosa che se non altro nell'immediato può può fare intravvedere che è possibile su questi nuovi di costruire qualche forma di nuove convenienze faccio un esempio voi su tutto il tema della manutenzione urbana di questa città o in generale di tutte le grandi città non riuscì sa nemmeno a produrre la possibilità che sia abbassata la Transat perché immette i ponteggi e invece per interventi di recupero e di manutenzione degli edifici cioè non c'è nessuna forma di incentivo che riesca a inattesa Gary si riesca ad aprire questa battaglia innanzitutto politica ma che ha quelle caratteristiche difficoltà di cui lo stesso Lunghini parlava che comunque riescono a incentivare una nuova domanda sul terreno della manutenzione ciò s'è chiaro quello che voglio dire so ma io mi trovo ognuno di voi si trova tutte le sere in televisione la pubblicità sugli incentivi alle auto tanto per intenderci sugli incentivi alle auto e questo che cosa comporta comporta per esempio che le grandi città ulteriore intasamento rispetto al traffico
E ulteriore inquinamento ma io fin qui nonostante ci diciamo da tempo che il terremoto della manutenzione urbana e io aggiungo della manutenzione programmata degli edifici perché
Fare interventi di manutenzione non significa intervenire una volta ogni venticinque anni ma programmare una volta ogni cinque sei sette anni che consente un intervento costante sulla città e quindi produrre anche nuove forme di occupazione in particolare nel campo dell'edilizia e dell'impiantistica ecco non ha mai assistito annulla di simile tanto per intenderci succo e costruire un nuovo sistema di convenienza incentivi alle auto grande pubblicità a questo punto di vista ma sul terreno della manutenzione non si riescono a fare neanche degli interventi minimi che in qualche modo posso solo contribuire ad aprire una nuova domanda ecco rispetto all'esperienza concreta che noi stiamo conducendo questi credo che siano Pinotti politici e di carattere amministrativo non indifferenti grazie
Grazie a del fattore adesso darei la parola all'IG Agostini Luigi Agostini diciamo responsabile del cosiddetto terzo settore
Per la CGIL ma lui preferisce chiamarlo l'economia sociale ma insomma a lui la parola
Io non sono l'avvocato difensore del terzo settore
Mi pare che almeno per come la io la vedo il quadro
Sì molto
Difficile sia per la coincidenza di politiche restrittive a livello comunitario
Sia per la logica che si porta con sé il cambio fisso
Io aggiungerei a questo la piena libertà valutaria e quindi la possibilità di capitare di muoversi ad ogni store MIR di fronda
Inoltre l'assenza di
Istituzioni comunitarie in grado di governare il ciclo affidato completamente alle alle banche sempre e quindi la Bundesbank che che notoriamente da sempre alla politica molto restrittiva configura una situazione che
Ho viene allentata con una grande iniziativa politica io dico anche con una grande iniziativa sociale di lotta sociale
O diversamente si trasforma in una specie di letto di proposte per i vari anche movimenti sociali nazionali
Avendo in sé diciamo una specie di forza cumulativa
Io insisto molto sulla sul valore che un'azione di governo come viene indicata appunto la fase due può avvenire in quest'operazione di allentamento dei vincoli
Con una politica di riforme che sicuramente può avvenire anche degli effetti diciamo non immediati in termini di ricaduta però può dare il segno di una volontà
Forte nel affrontare l'attuale situazione
Io penso anche che lo accennava Cofferati sarà necessario da parte del movimento sindacale in particolare
Una il il ricorso non soltanto alla politica del muso duro
Ma anche ad una iniziativa di lotta che già in
Questi in queste settimane in questi in in questo periodo sta facendo le sue le sue prove
Dentro questo quadro io penso che nell'immediato sia necessario da parte del governo
Lo richiamava Famiano anche nella introduzione una politica
Dice delle scelte politiche molto selettive
Selettive
Per quanto riguarda
Lato ma l'uso della domanda pubblica
E e e l'unificazione del governo della domanda pubblica oggi disseminata in mille in mille rivoli
Se si vuole avere una qualche efficacia sul terreno dalla politica industriale e non evocarla soltanto la necessità di una politica industriale è necessario che la le norme entità della domanda pubblica venga u usata ai fini e con l'obiettivo di incidere sulle scelte di politica industriale di sviluppo anche con un'ottica particolarmente attenta al diversità regionali e territoriali
Fino ad oggi questo non è mai successo in Italia alzi la dispersione dei punti di comando della domanda pubblica è stata la la caratteristica dominante Ciampi si è arrogato questo compito per cui è non c'è Spesal senza la sua controfirma io penso che questa si fidava da portata fino in fondo e vada affidato il governo incitato il governo a fare di questo un elemento forte nella politica di programmazione degli interventi recuperando per questa via dei poteri che i governi o la fase politica precedente ha lasciato diciamo completamente sguarnito politica industriale significa politica di programmazione ma quale politica di programmazione se lo Stato è di fatto sprovvisto di qualsiasi capacità di intervento c'è non recuperando questo potere
E e e quindi utilizzandolo ai fini anche di un riequilibrio territoriale a me sembra importante anche la politica delle infrastrutture certamente con tutte le quello che si dice sulle crisi sarebbe politiche keynesiane e comunque comunque ancora un qualche effetto lo possono vere e anche una Scelta molto strategica sulla cablatura delle delle città come appunto anche di modernizzazione del diciamo del dei sistemi di comunicazione e anche di diciamo come dire fare camminare di pari passo la città del nord della città del Sud
Dove io invece vedo
Uno spazio di movimento relativo maggiore anche qui forzando né
E i termini e è sulla spesa sociale in fondo la parte più
Interessante della del programma dell'Ulivo è proprio questo e si tratta qui di far diventare la spesa sociale le sui quattrocento mila miliardi
Un investimento e quindi riuscirà a trasformare questa che è
è spesso una pura erogazione diciamo un certo diciamo di fatto un'alimentazione della domanda a
Anche in un'operazione Investimenti
Questo poco avere meno su alcuni capitoli di spesa può valere più su altri capitoli di spesa io penso per esempio a quanto vale l'assistenza la riforma dell'assistenza ma i cento mila miliardi in più vale grosso modo più della della spesa sanitaria
E come attraverso l'intervento diciamo il la modifica di questa spesa si possono allargare gli spazi di movimento anche per una politica di occupazione
Già del fattore indicava alcune su un'esperienza concreta come quella come quella di Roma
A me convince molto un'idea perché anche Ruffolo sostiene da da molto da molti mesi che quella di riuscire e attraverso un intervento forte delle città anche sui sistemi di welfare municipale riuscire a determinare dei veri e propri
Piani di sviluppo civile in cui combinare la riforma dei diciamo Davide delle dei sistemi di potere di protezione sociale e con lo sviluppo di qualche forma di attività
In
In questo senso
Il problema dei problemi
S nove riusciamo in questa particolare fase storica fase storica diceva un mio amico che certamente dopo il crollo della pianificazione centralizzata e dentro le crisi delle politiche keynesiane la sinistra deve fare i conti fino in fondo con il diciamo una superstizione che e dentro il cervello di tutti cioè che il rapporto tra dimensione economica e dimensione sociale e affidato fondamentalmente all'intervento dello stato assunto come
Strumento principe
E allora qui e io ho ho un'idea molto differente da quella di lunghi
Cioè onorevole attraverso una ridefinizione diciamo o diciamo anche della della forma stato assunto come diciamo lo stratega della diciamo anche dei problemi dei dei processi di coesione sociale riusciamo a determinare uno sviluppo importa ante della imprenditorialità sociale
E quindi modificando in questa direzione a anche i flussi di spesa oppure vero possiamo fare anche dell'operazione sui lavori socialmente utili però sappiamo che la leggermente utile sono tutti a scadenza a Napoli c'abbiamo liste da trentacinque mila quaranta mila lavoratori e diciamo nel e lì sono come si dice a parte che sono diciamo su tutti i piani della Camera del lavoro ogni giorno sono bombe a scoppio ritardato perché è finito il lavoro socialmente utile è finito anche quella è finito anche quel tipo d'attività
O noi riusciamo a fare di questo occasioni anche occasioni di sviluppo della cooperazione sociale della imprenditorialità sociale e anche del per fare emergere nuovi bisogni la nuova domanda sociale e allora riusciamo a dare anche una qualche stabilità questi lavori oppure dobbiamo saperlo sono tutte operazioni a termine fra l'altro con l'effetto cumulativo io penso che questo sì una grande scommessa per questo ci vuole un nuovo quadro normativo in Italia normativo
Ci vuole diciamo una una capacità di intervento sull'offerta per esempio non si capisce perché la la diciamo e il master di managerialità sociale lo lo lo offre soltanto la LUISS tutte le altre università in Italia abbiamo cinquanta mila iscritti a giurisprudenza qui a Roma
Non c'è nessuna università pubblicò quasi che offre diciamo costruisce per corsi per manager sociale perché è vero quello che dice Cofferati poi sulla condizione delle cooperative sociali oggi in Italia però da questa situazione usciamo rapidamente e quindi quindi l'ha contratta Yuri e quindi la normativa e quindi anche il tipo di manager sociale da costruire perché non può essere affidato soltanto a quello che passa il convento anche spesso anche per disperazione cioè un'operazione Vera a mettere in campo sull'economia sociale anche se mi rendo conto che questa formula è un po'vaga che interviene sull'offerta sul tipo anche l'impresa sociale
Sul tipo di managerialità sociale interviene sulla domanda sostegno anche sulla domanda e interviene anche sulle risorse perché si sono risorse come si dice che sono mai una specie di mano morta penso per esempio alle fondazioni bancarie ormai tre mesi che Ciampi dei le dire la sua opinione sulle fondazioni bancarie penso alle IPAB anche qui cinquanta mila miliardi di mano morta che sono lì sono sì le cure senza che ci sia la possibilità di attivazione anche perché dobbiamo dircelo per gli effetti della rivoluzione digitale ma anche in virtù della rivoluzione digitale per gli effetti diciamo di queste cose costrizioni questa specie proprio di gabbia di ferro entro cui siamo collocati che deriva da Maastricht che e e che certamente ha visto per esempio noi molto critici nei confronti di di Maastricht o c'è un allentamento di queste di questa gabbia con grandi iniziative politiche o sindacali o c'è una utilizzazione di questi nuovi spazi anche sociali che possono essere legati allo sviluppo di forme di con un mia sociale legati al welfare municipale recata l'attività dei comuni legate al risanamento urbano legati anche la nuova domanda divisioni di prossimità comunichiamo di francesi oppure diversamente
Il rischio è un rischio appunto di accettarla fino in fondo questa questa gabbia di ferro e allora qui non ci sarà nel risposta l'occupazione e non ci sarà nessuna nuova fase
Del del Governo del governo Prodi io quindi vedo finisco con molto interesse
Questi no questo nuovo quadro normativo per quello che può dare rendendomi conto che come io rispetto le necessità non dico che la voce del mare ma certamente diciamo un una una cosa che diciamo un qualche significato lo può avere anche in termini di convivenza civile penso per esempio molte città meridionali a questa rete di solidarietà orizzontali da impiantare quasi ex novo nelle città meridionali oppure il il il il il non avremmo la fase due avremmo soltanto l'omogeneizzazione della politica del governo italiano alle politiche restrittive che sono diciamo la caratteristica generale di tutti i governi di centrodestra d'Europa ma penso che misti anche la scommessa nuova best ovviamente detto anche con
Come dire con sempre con un punto interrogativo perché le dice da ricercare verranno occupazione sono non possono essere una sono la riduzione d'orario sono queste sono altre sono anti lavori pubblici tradizionali cioè
Una vasta gamma di una grande tastiera che il Governo della seconda fase dovrebbe essere in in grado di
Modulare ai fini di affrontare con forza il problema principale è quello di succo passi uno in particolare giovanile in particolare meridionale grazie Agostini io dare subito la parola per una brevissima replica a Lunghini
Brevissimo non non è una replica
Piccolo aggiunta suscitata dai due interventi ascoltato con grande interesse entrambi mi pare mettano in luce una questione e che rinvia all'altra più generale te cioè al fatto che c'è una domanda silenziosa zittite impotente per altre cose e non appena un principio di Offerta tenti di soddisfare questi bisogni la risposta c'è è impressionante quello che c'era il ricordava del fatto
Questo vuol dire una cosa per la fase due io credo che l'avvio di una politica di sviluppo che tenti di dare una risposta a questi problemi
Significa anche la definizione di quale modello di sviluppo un vecchio termine che Ascom perso dal linguaggio politico che cosa abbiamo in mente per una società buona e giusta qual è il grande disegno della sinistra non è quello del mercato è evidente
Ma un mondo nel quale si cerca di dare risposta questi due grandi problemi disoccupazione di massa dei bisogni sociali insoddisfatti che tipo di mondo
Io per esempio ho in mente il sospetto che debba essere un modello una volta si diceva di austerità diceva Berlinguer io preferisco parlare un modello di benessere la sobrietà non ha molta importanza però credo che una sinistra che voglia governa ma
I processi pericolosissimi di transizione che stiamo abitandoci debba anche dire qual è il grande disegno che ha in mente che non può essere quello del mercato del profitto credo che chi si misurerà con questa impresa intellettuale e culturale ne avrà grossi vantaggi politici perché io sono certo che ci sia domanda di Progetto di proposta anche a questo livello e non soltanto nell'amministrazione quotidiano
Bene io credo che adesso possiamo insomma adesso non so se Sergio vuole replicare un attimino lasciarci insomma con questi impegni innanzitutto non abbiamo chiesto un bebè un incontro con il governo che chiediamo crediamo che siamo a un bivio il rientro nel sistema monetario europeo come è stato ricco dato con l'abbandono del sistema dei cambi mobile ci pone davanti alla una scelta abbastanza netta abbiamo a che testo che questo governo non sia passivo rispetto alle problematiche dello sviluppo e dell'occupazione uno sviluppo innovativo e qualificato che non è condizione sufficiente ente come è stato ricordato per lo l'occupazione ma che ne comunque una premessa necessaria
Abbiamo chiesto se non vogliamo poiché la disputa diventi sul fatto che Guido Rossi sia più o meno amico di Cuccia
Che si stabilisca una politica industriale una politica in particolare per le telecomunicazioni che ci sia un tavolo di coordinamento governativo per questa politica per collocare sempre più il nostro Paese nella gara ma dei prodotti ad alta tecnologia che las la possibilità di non andare in Corea come richiamava Cofferati che la possibilità di non andare neanche negli in verso do il modello statunitense ma invece consolidare lo stato sociale all'europea sia pur tenendo conto ovviamente della nuova realtà Essay altre si un piano per il lavoro un piano per il lavoro che non deve vedere interventi a pioggia o assistenziali ma bensì lavo di pubblica utilità come è stato ricordato da qui da Bari interventi come Lunghini o del fattore che veda un uomo degli enti locali che lei la il riprendere in mano i progetti che sia il ministro dell'Ambiente Montisi al sottosegretario lavoro Pizzinato avevano comunque proposta sul quale sono stati tagliati i fondi da due mila cinquecento novantuno miliardi sui programmi di Pizzinato il posto adesso Patsy alla correzione ma insomma se erano stati tolti altri centosessanta miliardi per avviare la rottamazione delle vecchie auto ecco chiediamo cose precise concrete su progetti che già esistono su opposte definite è chiaro che questo implica Lush l'età di risorse
Le risorse non le abbiamo indicate da tempo nell'utilizzo di parte dei proventi delle dismissioni ci ha fatto piacere che oggi Paolo Leon su L'Unità non riprendesse con forza e in una lotta organica che già in parte è stata via a quello che è l'evasione fiscale ecco con questi appuntamenti noi diciamo ci congediamo e abbiamo intenzione magari ritrovarsi una seconda volta con le risposte se il governo in questo su questi terreni insomma De Grazia
No no io volevo dire solo questo spegnere posso lo spegne la luce praticamente volevo solo dire che siccome questa è una diciamo incontro di lavoro noi adesso faremo questo incontro il governo poi discuteremo anche con i nostri illustri ospiti
Ma io penso che sarebbe opportuno rivedersi dopo gli incontri che avevo fatto il governo alla luce anche la situazione nuova per fare diciamo discussione voglio anche ad giungere che faremo fra tre quattro settimane ai primi di marzo invece a Torino un'iniziativa mirata solo sulla politica industriale proprio per sviluppare quella prima parte del ragionamento che per noi è essenziale del discorso globale sull'occupazione e sulla loro vi ringrazio buon divertimento