"Dialogo Nord-Sud, lotta alla fame, cooperazione allo sviluppo"

Uno due tre uno
Uno due trova una buona prova
Uno due trovano due
Prova uno
Aperti i lavori
Scusa presidente
Per impegni
Parlamentare siamo nella conclusiva della fase finale
Della battaglia sul decreto antinflazione ritarderà altri colleghi sono impegnati in
Commissione
Ma comunque prevedendo
Certo disturbo per quotazioni nel senso che saremo chiamati almeno il parlamentare della sanità ci per partecipare alle votazioni
Cominciamo con
Un diciamo ad una precisa proprio per evitare di ridurre gli spazi per di interventi il dibattito
Caro presidente graditi ospiti cari amici
L'odierno convegno si inquadra in un programma di attività del Dipartimento esterni del gruppo parlamentare volto a favorire delle riflessioni pubbliche sui temi importanti della politica estera non solo dal suo discorso però seminario di Firenze oramai si è meritato un posto di rilievo nel panorama nazionale non solo nazionale accanto a questo sforzo qualificante come gruppo parlamentare intesa con l'Ufficio relazioni internazionali del partito abbiamo deciso di individuare scadenze meno solenni
Più flessibili da utilizzare le riflessioni immediati se volete più legato alla stretta attualità
Oggi ci impegniamo sul tema sul tema importantissimo per la cooperazione allo sviluppo fra qualche tempo affronteremo il complesso tema della immigrazione e poi ancora l'olimpica ed esplosiva vicenda dell'America Latina
Nel frattempo Milano nel quadro delle iniziative assunte dal partito per la festa nazionale dell'amicizia affronteremo i temi della politica mediterranea un'agenda di lavoro abbastanza fitta ma indubbiamente stimolante
Non lo neghiamo in questo campo sentiamo di poterci muovere il nostro completo anch'non dobbiamo scontare cambiamenti di fronte repentini possiamo permetterci il lusso come partito come gruppo parlamentare di verificare aggiornamenti tattici non certo i mutamenti strategici come è capitato ad altre forze politiche nel nostro Paese
E proprio forti di questa incontrovertibile lungimiranza e coerenza sentiamo di poter contribuire a puntualizzare singoli atteggiamenti della nostra politica estera
Al di fuori delle emozioni del momento si tatticismi contingente
Delle furbizie legate la fattori di politica interna che non a prospettive di più ampio respiro
In una certa misura questo capita anche per il tema che oggi affronterà i non abbiamo scoperto in maniera repentina come cattolici come democristiane abbiamo cercato di precorrere i tempi anche quando le condizioni del Paese ci portavano a chiedere solidarietà non certo al ipotizzare
Slanci di generosità
Basta ricordare le accuse che solo qualche decennio fa venivano rivolti ad esponenti del nostro mondo penso a Matteo penso a la Pira pensammo penso a Fanfani accusati di sognare un improponibile terzomondismo
La controprova quell'abbiamo quando ci troviamo a discutere concittadini di questo mondo in via di sviluppo
I giudizi positivi non sono certo appannati da risentimenti coloni all'istruzione come pure da sospetti di un colonialismo di ritorno
Non ci sentiamo quindi folgorati sulla strada di Damasco
Ma siamo consapevoli che il nostro impegno viene da lontano ma anche se il risultato così inadeguato comunque non corrispondente alle attese di quel mondo che aspetta un sostegno impegno quindi a proseguire sulla via intrapresa se possibile con maggiore energia con maggiore impegno con la più vasta unità nel Paese consapevole anche che la pace ma si difenderà si consolida non solo affrontando con decisione e coraggio il problema del disarmo ma forse soprattutto creando un mondo più giusto con minori squilibri ancorato ad una prospettiva di sviluppo globale e non può certe pretese certo prescindere dalla crescita economica sociale e civile del mondo quando il dialogo nord-sud segna il passo quando i diritti umani vengono conculcati allora si avvicina paurosamente lo spettro della guerra
Queste preoccupazioni le ritroviamo dei messaggi dei grandi pontifici del più recente passa pensiamo la Pacem in terris pensiamo alla Populorum Progressio sono state riproposta solo ieri dal Sommo Pontefice dal presidente Pertini nel loro incontro in Vaticano quando sul piano internazionale gli egoismi nazionali finiscono per avere il sopravvento sui doveri di solidarietà di giustizia riprendeva con la corsa agli armamenti ritorna ad aleggiare sul mondo terrificante spettro della alla soluzione di questi immensi problemi noi oggi modestamente vorremmo dare il nostro piccolo contributo
Cedo la Presidenza la presenza presidente l'unione do la parola al professor Chirac per la prima colazione
Siccome io
A parlare
Posso che presidente Piccoli che poi purtroppo c'è dovrà lasciare corretta
Perché pressata dal suo impegno
No io ritorneranno
Cari amici ringrazio l'amico Giuliano le responsabile esteri del gruppo democratico cristiano alla Camera dipartimento esteri del partito che hanno voluto questo convegno mi auguro sono certa sul cash sarà l'uso passiamo così tante altre iniziative nel proporre e definire sempre meglio la nostra permanente e fondamentale posizione contro uno dei mali più gravi di questa fine di secolo l'affanno
Le ricette per cercare le linee di una più intensa cooperazione
Poco fa Silvestri ha detto giustamente non abbiamo scoperto questo tema in modo repentino
Non lo hanno scoperto gli uomini da lui indicati
Lo hanno scoperto da sempre migliaia di missionari e di operatori cattolici cristiani
Che sono da sempre sulla breccia
In un'operazione che li ha visti da soli primari con pochissimi aiuti poi compiere un documento anche miracolo quello di intervenire senza alcun dominio mai sui mass media
Nel presso i popoli più fortunati laddove ci si è liberati di questo ma e si procede verso obiettivi sempre più roca anzi coordinata non già per la sopravvivenza
Ma per la qualità della vita
Per un sempre più alto criteri di parità nei dati di partenza dell'esistenza di ogni persona
Per una giustizia sociale ormai penetrata nel cuore nella determinazione dei ceti sociali più provati e quindi decisi a non tornare più indietro in scelte considerate ormai elementari inalienabile intervenire dicevo
Da parte di questi missionari per richiamare una coscienza dell'intervento un dovere l'intervento dei singoli delle comunità un bisogno di giustizia che si collega ormai ultimamente la sopravvivenza stessa della pace nel mondo con un esempio di sacrificio mai ostentato
Tenuto anche i nascosto financo nelle sue punte eroiche beneficio ai secoli di Martinez
Diciamolo con parole semplici e schietti all'inizio di questo convegno
Perché è un fatto politico per questo lo ricorda senza questo richiamo senza quest'opera puntuale capillare
Senza questo volontarismo Splendido che continua a coinvolgere le energie umane straordinarie e di cui proprio l'Italia propone storie di cui la grande pubblicistica poco si occupa come se non esistessero
Ma che costituiscono un patrimonio morale a cui tutti gli italiani se vorrei dire la loro storia direttamente e indirettamente partecipano
Per la misteriosa comunicazione del Benin senza questo volontarismo i programmi che coinvolgono ormai molte fra le nazioni più sviluppate non solo non ci sarebbero costruiti
Ma non avrebbero trovato e non troverebbero l'intonazione di inchini l'inclinazione le finalità giuste
Sappiamo tutti su quali immense tragedie
Su quanta fredda determinazione di conquiste di ricchezza si è consumata parte della cosiddetta civilizzazione
Lo sappiamo noi stessi nel nostro Paese nelle nostre storie personali nelle storie di milioni di famiglie come l'egoismo nel nome della pura razionalità
E di una presunta civiltà abbia dominato lo sviluppo
Anche all'interno della nostra stessa Europa che pure è stata al centro il radiante di Tuturano ICE col dico questo
Perché chi si muove
Come lo vuol fare lascia era era sempre fatto la Democrazia Cristiana
Per l'eliminazione di questa piaga dal mondo civile per uno sviluppo autentico non può non fare riferimento a queste esperienze non devi richiamarle
Come mero esempio di sacrificio ma come permanente intuizione indicazione di ciò che si deve fare se non si vuol finire
In una forma di egoismo dello sviluppo che possa calpestare ciò che più conta la persona umana nella sua crescita nella sua famiglia nella storia delle sue comunità nella sua particolare cultura nella sua particolare tradizione questo è il punto per chi opera o vuol muovere nell'ispirazione cristiana
Operare nel solco di questa difesa della persona non tradirebbe mai la segrete profonda ispirazione che nel cuore delle popolazioni che soffrono
Un'ispirazione che diffida ormai per secolari prove da tutto ciò che o rischia di essere colonialismo penetrazione dei potenti per i propri interessi
E che coglie con sensibilità ma una costante diffidenza e vigilanza i nostri vicini ciò che essi rappresentano di vera fraternità
Di consapevolezza di ritardi e gli errori compiuti di appoggio sicuro e fraterno a chi ha il diritto di costruire da sei propri modi di vita di non accettare una brutta copia dei modi di vita e di organizzazione del popolo cosiddetti civili
Dico questo per noi per una forza di ispirazione cristiana
Ha ragione Silvestri un tema così forte non può essere lasciato agli altri
La Democrazia Cristiana non solo Roma è lasciato agli altri
La storia dei nostri interventi è lunga e il partito da dovrà pure
Comporre per una per una ricerche essenziale
Certe pone taluni affrettati giudizi certi esclusioni
Un'aria di sufficienza di dispregio che ci è stato dato di cogliere nel corso di questa meravigliosa avventura ci rende attenti ormai a compiere un salto di qualità nel nostro intervento su questo tema
Come pure su quello della droga
Come pure su quello urgente e indilazionabile della disoccupazione giovanile come effetto della crisi ma fra poco come effetto dell'immensa trasformazione tecnologica del mondo un partito di ispirazione cristiana non può certo per la sua capacità
Del due deve distinguersi certo per la sua capacità di strategia politica
Per la sua capacità di mediazione per la tenuta sul terreno democratico ma non può non distinguersi per alcuni temi essenziali che ne garantiscono la continuità del suo messaggio
Della sua azione al di là dei cambiamenti sulle così della libertà della giustizia della pace che sono quelle che più contano
Siamo stati anche resi più attenti
In questa vicenda non sbagliare né l'elemento di fondo di questo dall'altra contro la fame
Che deve essere centrata su una grande disponibilità
Non sulle stagioni M sulle mere ragioni di Stato di Potenza non sui soli interessi dei grandi settori produttivi
Sulla disponibilità a far sì che ad un certo punto i popoli afflitti da questa tragedia possano muoversi da soli
Continuare ad essere padroni delle proprie scelte del proprio destino una motivazione come quella che c'è stata dissentire c'è stato dato di sentire in una recente riunione di persone responsabili e sotto questo profilo esemplari facciamola finita con queste chiacchiere
Che chiamo insieme trecento quattrocento miliardi che operiamo alcuni interventi
Sassi finisca con questa storia questo è il senso di di queste di quell'altra iniziativa che ha solo un significato di speculazione politica sul dramma della povera gente con questo tipo di discorsi siamo arrivati in realtà
Per certi aspetti negativi annuncia il problema
Fino a un secolo fa i tassi di mortalità infantile in Europa e nel mondo nell'America del Nord
Erano alti quanti lo sono adesso nel Terzo Mondo a New York nel mille novecento
Si erano circa centoquaranta decessi infantili per mille
Lo stesso che si riscontra oggi nel Bangladesh le principali cause di mortalità infantile
All'epoca al New Yorker modestissimi oggi nel Terzo Mondo le infezioni la malnutrizione infezioni alle vie respiratorie da tosse convulsa in mezzo secolo
Nel mondo industrializzato il tasso di mortalità è diminuito rapidamente a New York è passato da centoquaranta a trenta per mille verso la metà del secolo nell'insieme del mondo industrializzato è stato il rialzo del livello di vita
Cioè il miglioramento dell'alimentazione della qualità dell'acqua degli alloggi dell'educazione dei redditi e permettere questo balzo in avanti
In questo processo la tecnologia sanitaria servizi medici hanno rappresentato un fattore secondario
Vaccini efficaci sono stati messi a punto per esempio dopo contro la rosolia dopo che una migliore alimentazione abbia ridotto praticamente a zero il numero dei decessi provocati da questa malattia
Verso la metà del secolo poco prima la mortalità infantile è cominciato a ridursi anche in Africa Asia America latina
E la parte più povera del groppo il tasso di mortalità infantile passato da duecento a cento per mille tra il mille novecentocinquanta e mille novecentosettantacinque riducendosi di circa il cinquanta per cento in un quarto di secolo si riteneva allora che il Terzo Mondo avrebbe seguito su questa strada il ritmo dei Paesi industrializzati confidando in una ulteriore riduzione del tasso proprio recentemente
L'Assemblea delle Nazioni Unite come loro sanno si è posta nel mille novecentottanta l'obiettivo di ridurre la mortalità infantile al cinquanta per mille in tutti i Paesi entro il due mila
Oggi almeno di un'improvvisa accelerazione del progresso si prevede che questo obiettivo non sarà raggiunto secondo le stime recenti il tasso più di settanta nazioni continuerà a superare di gran lunga il cinquanta per mille ed è in questi settanta Paesi che muoiono tre neonati su cinque
Sarebbe troppo a lungo a parlare delle cause di questo rallentamento che del resto proprio tutti conoscono lo sviluppo economico ormai a metà strada del decennio Ottanta appare come una via bloccata dalla recessione mondiale dall'indebitamento dal deterioramento dei termini di scambio dei disordini sociali interni
Dall'alto livello di disoccupazione e il ristagno dell'aiuto internazionale
A questo punto cosa fare in attesa di un nuovo ordine economico internazionale più vecchio e più efficace
Tollerare che quaranta mila fanciulli muoiono ogni giorno dobbiamo attendere che la recessione cita il passo consentendo lo sviluppo economico di riprendere la sua lenta marcia verso il progresso sociale accettando nel frattempo che decine di migliaia di bambini di uomini e di donne continua a morire ogni anno ostacolando lo sviluppo
Provate a pensare cosa direbbero queste persone se noi dicessimo loro come in effetti facciamo da molto tempo
Alcuni fanno da molto tempo che devono rassegnarsi a morire in attesa che lo sviluppo decolli
Se sapessero che anche nel nostro paese nel corso di queste polemiche
Illustri uomini di cultura hanno dichiarato e di giornalismo hanno dichiarato che questa moria è il prezzo che si paga per ragioni a raggiungere quelle popolazioni rapidamente lo sviluppo
Deve esistere una via per un progresso che non debba essere pagato con milioni di organizzazioni internazionali hanno infatti dimostrato c'è possibile raggiungere un netto miglioramento della salute e del benessere
Per tutti gli abitanti dei paesi del Terzo e Quarto mondo e una riduzione del tasso di mortalità anche in quei Paesi il cui reddito è molto basso senza attendere un aumento del prodotto nazionale lordo
Gli storici esempi della Cina delle due Coree di tagli tante lo stato del canale resti dell'anca sono i più significativi a riguardo
Veniamo quindi alla situazione italiana
Alcune proposte di legge alla nostra alle decisioni che dobbiamo prendere l'Italia è giunta con una marcia sempre più poetici sollecita ad impegnarsi nell'aiuto pubblico allo sviluppo
Dalle poche decine di miliardi si è passati nel mille novecentottantuno a mille duecentodiciotto miliardi
Questi divengono mille cinquecento nel mille novecentottantadue due mila nel mille novecentottantatré due mila cinquecento nell'ottantaquattro
E diverranno tre mila ottantacinque tre mila cinquecento nell'ottantasei
Certi ancora insufficienti rispetto alle esigenze reali e agli impegni sottoscritti in sede internazionale ma sicuramente consistenti questa Marzi è avvenuta per merito delle porte democratiche nel parlamento hanno voluto questo a questi aumenti considerevoli
A questo proposito bisogna mantenere fermo un comportamento sulla politica italiana di aiuto dei Paesi nel Terzo Mondo
Non bisogna fare dello scandalo ma se c'è da fare qualche critica bisogna farla nessuno contesta che la nostra azione in questo settore è stata estremamente importante che ha portato a grandi risulti pregevoli risulta e questi risultati bisognerà mettere in evidenza sempre di più contro una facile polemica che noi non possiamo accettare
Nessuno però può contestare che sprechi dispersione per interventi ritardi e anche incapacità di valutare di verificare gli effetti degli interventi ci sono verificati
Io stesso ho detto più volte che le cause di questa situazione dovevano addebitarsi in pari misura alle difficoltà oggettive
Del resto riscontrabili anche nei Paesi con una più lunga esperienza in questo campo ai problemi di rodaggio di una struttura concepite per gestire pochi miliardi e che si è trovato improvvisamente alle prese con stanziamenti di molte migliaia di miliardi bisogna dare atto
A coloro che hanno amministrato di aver fatto uno sforzo sul quale noi esprimiamo tutto il nostro rispetto
Però non si può con questo nuovo cancellare il fatto incontrovertibile che il dipartimento di fronte alle nostre pacate critiche ha risposto manifestando
Un eccessivo spirito corporativo quasi di tutela sospetta di un potere insindacabile discrezionale dell'impiego di tante risorse
Ma superando queste questioni che saranno analizzate nelle sedi opportune competenti quella per esempio del comitato parlamentare presieduto dall'amico armato dobbiamo dirci con chiarezza e onestà
Che parte il licenziamento italiani per la cooperazione allo sviluppo sono utilizzati attraverso le varie forme di credito per sostenere la nostra politica di esportazione nei Paesi del Terzo e Quarto mondo
Basta leggere la ripartizione dei fondi per capire chi maggiori destinatari dei nostri aiuti sono le aziende italiane io non mi scandalizzo per questo sarebbe un gravissimo errore scandalizzarsi
Credo però che si possa esigere che proprio per la chiarezza dei bilanci si debba separare rigidamente quello che rappresenta un aiuto allo sviluppo da quello che invece sostegno alla nostra esportazione ma voglio aggiungere altro
Siamo proprio sicuri che oggi nel momento in cui assistiamo ad una ripresa dell'esportazione età e ad un aumento della domanda estera sia ragionevole giustificabile continuare nella stessa misura in questo sostegno delle nostre esportazioni nel Terzo Mondo
Teniamo poi presente che i beneficiari di questi crediti non sono più di una decina di grandi industrie italiane e non le piccole e medie aziende artigiane industriali che da sempre circa trovano il proprio sbocchi di mercato senza ottenere quasi nessun sostegno pubblico
Che fare dunque
Molti di noi hanno firmato una legge di intervento su questa tragedia
Altre leggi erano già state fatte un attimo poi reca la firma
Di uno dei nostri amici Bonalumi che ci sono di più interessati da sempre di questo problema insieme ad altri gruppi politici della maggioranza e dell'opposizione
Siamo partiti dall'assunto che non possiamo attendere i tempi necessariamente lunghi progresso economico e sociale dei Paesi più poveri dell'Africa per intervenire sulle cause della mortalità dobbiamo antica a pulire un più armonico sviluppo proprio mettendo in primo piano le esigenze elementari e fondamentali di vita abbandonando l'illusione di un automatico trasferimento di modelli di crescita occidentali che sono falliti nel Terzo e Quarto mondo
Dobbiamo cioè a fornire una risposta urgente serve a chi si è rassegnato al fallimento del terzo decennio dello sviluppo
Il metodo che abbiamo scelto è stato quello di fissare come priorità la saldezza di un numero consistente di persone destinata a soccombere per fame e malnutrizione malattie mancanza di acqua
Attraverso interventi integrati e pluris settoriali diretti a soddisfare bisogni fondamentali concentrando questo azioni in determinate regioni soprattutto rurali dove si registrano i più alti tassi di mortalità
Un'autorità politica alle dipendenze del ministro degli Esteri dotato di autorevolezza e di colpire il con procedure di spesa semplificate ci sono gli strumenti che noi abbiamo proposto senza pretendere
Che la nostra formula ossia quella decisiva
Una tale impostazione è consentito comunque il formarsi di una vasca di vaste solidarietà
Per un'opera di pace per una programmata struzzi strategia di intervento l'obiettivo di determinare una valida collaborazione pubbliche e private per risultati sorbetti solleciti efficienti e controllato
Questa proposta e tutte quelle che erano state fatte prima
Ha suscitato molte polemiche male i chiama glielo desidero dire per onestà un'attenzione diffusissima all'interno dei ceti popolari del nostro Paese
Migliaia di lettere di intervento
Un grande calore umano nel nostro partito il senso di una ritrovata liberazione per programmi che meritino il comune impegno
La coscienza di poter uscire dalle dialettiche di ogni giorno Rin serrati nella fossa dei leoni della chiarezza sui quattro punti la scala mobile la convinzione che viene qui la possibilità di dare respiro videro alla politica della pace che non si fa con le manifestazioni e convegni processioni e che non può non partire da una mobilitazione di giustizia
Hanno fatto osservazione anche i rappresentanti delle missioni del volontà il del volontariato cattolico ma le loro motivazioni le loro critiche hanno il fondamento di una grande serietà di un bisogno di verità
Di una lotta ad ogni protagonismo ad ogni demagogia
Le accettiamo e vanno accettate migliorando il lavoro di chi si occupa di queste cose
Ma nessuno può immaginare che ci si spaventa
Siamo stati in contatto con il ministro degli esteri Andreotti
Con i ministri vicentini e Gorizia si cerca una definizione complessiva che valga portare ad un intervento serio e dignitoso
Rilevo l'importanza dell'iniziativa anzitutto osservando
Avrei potuto no cancellarla questo intervento ma credo che faccia parte di questa nostra discussione osservando che se non ci fossimo mossi riprendendo e continuando l'opera di amici valoroso e cito di nuovo fra tutti Bonalumi
Che ha portato all'interno del partito questo tema con grande sensibilità il grande coraggio
Questi mesi sarebbero trascorsi senza le inquietudini e le polemiche su questo problema quindi togliendo di mezzo come mi ha scritto un aspro contestatore l'altro giorno
Togliendo di mezzo questa inutile passione per le miserie di Paesi africani orientali ammalati di fame per la loro inciviltà mentre la disoccupazione occupa le nostre metropoli e persino i nostri villaggi serve ma io considero importante questo nostro uscire dalle frontiere con la febbre dell'eliminazione di così immani ingiustizie con l'aspide di costruire un mondo migliore con la lucida consapevolezza della vastità nell'immensità del problema
Si è discusso di questa proposta e delle altre
E la commissioni esteri ci si è incontrati
Il Governo si è dichiarato comunque disponibile ad un intervento ad un intervento d'emergenza noi abbiamo chiesto e chiediamo
Che tale intervento si ponga in alcune linee semplici e chiare e ciò non per moltiplicare la burocrazia
Per una politica di leggerezza ma per spendere bene il denaro del contribuente italiano e per una vittoria sulla morte
I più leali e competenti dei nostri critici con riconoscendo la bontà dei progetti presentati hanno eccepito la brevità dei tempi per la realizzazione previsti dalle proposte di legge
E questo a mio parere la riserva Serbia ma che può essere superato se infatti l'avvio di questi interventi avrà successo mi sembra evidente che la nuova riforma organica della cooperazione della legge trentotto sulla quale s'mi pare che tutte le parti politiche sono d'accordo
Non potrà che proseguire magari con altre forme un'esperienza riuscita ma la cosa più importante proprio dal punto di vista legislativo e politico e quello di fissare rigidamente un obiettivo e stimolare tutte le energie del Paese misurarsi con quello di milioni di vite che stanno per spegnersi falsi realismo impostazioni riduttive
Compromessi con chi altri interessi provocherebbero il fallimento dell'iniziativa politica che tante cosciente mobilità pertanto concesso provoca che tante attese stimola nel mondo italiano
C'è chi oggi parla dissidenze sul problema della fame dopo un dibattito definito ossessivo nessun silente come questo nostro incontro dei deputati democratici cristiani dimostra nessuna processione ma solo un atto di realismo un appello alla collaborazione impegnando le amministrazioni dello Stato gli organismi internazionali
E le organizzazioni private volontarie che da anni e con grandi meriti operano nel settore io chiedo una tregua sulle polemiche che si sono aperte su un problema così drammatico come la fame la miseria le malattie da morti lo sviluppo di questo popolo
Che non possono attendere in altri distinguo dei nostri suscettibilità ai nostri bizantinismi si tratta di operare per salvare vite con interventi adeguati e con mezzi adeguati certamente lodevole
La proposta di un piano straordinario che è stata fatta in questi giorni destinando si è proposto almeno trecento miliardi da utilizzare in cinque regioni ma non risponde mi pare alla gravità alla drammaticità del problema
Se il decreto legge governativo deve esserne così è stato detto il benessere deve puntare ad un intervento proporzionato alla situazione rapido efficiente con il dovere di severi controlli a garanzia della sua corretti
Se vogliamo davvero operare per salvare queste vite per impostare lo sviluppo di precisare se vogliamo compiere un'azione di Paci se vogliamo anche per questa via rilanciare il dialogo nord-sud ebbene mi pare che non ci siano molte strade
Occorre mettere da parte particolarismi
Per un grande atto di concordia politica per un'iniziativa urgente che attui una politica di solidarietà che consenta di spendere bene i denari dei cittadini italiani occorre anche inserire nella legge che si farà un qualche cosa che costringe i cittadini a a spendere qualche cosa si rendano conto che con con i loro soldi
E con quanti pesa in meno per la loro vita che si realizzano interventi successivi
In sintesi non possiamo rimanere politicamente indifferente davanti a un così grave problema
E dove è mai scritto che il sentimento cristiano della persona umana della vita non debba divenire politica o debba fermarsi ai confini del nostro Paese è una sfida che dobbiamo lanciare non solo nei confronti dell'affare della povertà della morte della guerra
Ma anche e soprattutto nei confronti di questo nostro mondo occidentale che stenta a ritrovare in sé le grandi frontiere e i grandi progetti su cui misurare la forza della sua civiltà della sua cultura
Nei confronti di chi promette la rivoluzione dei capace di portare solo l'ingiustizia e la violenza
Ecco perché io ho partecipato a qui parteciperò questo convegno con grande interesse ma anche recando qui la determinazione della democrazia cristiana di fare l'impossibile perché le parole stratovulcano ancora dischiude tassati
Ringrazio il presidente Piccoli perfetta statuette intervento mi auguro che posta una volta onorato l'impegno chiesto tornare ai nostri lavori tentò la parola al professore Sud recita rosa di tre giù per le valli in molti posti oltre dalla fame
Italia occorre
Esiste ma
La
Manovra sono questo deriva mostrato sostanziale unanimità però
La rinuncia
Aggiunge o
Ormai da
Se l'aspettava felicità
Sa va ordinarie
Lasciamo stare agli strumenti
La la se no
Pongo con
Nuovi era venuta voglia
No Moffa
O forse
Come formazione
Però ricostruire giunta no
Come
Passa allo spettatore
Allo stato logora o no come
Però
Possiamo
Franco domani farlo
Grazie a una rottura las
Panoramica nazionale
Pubblicità accomunano ospitato appare controllato vuol
Fare
Sinistra con l'orchestra
La regola però che sul fianco la la mia
Punto di riferimento nella politica degli aiuti è rappresentato dal Piano Marshall
Cioè dall'impegno degli Stati Uniti a favore dei Paesi europei devastati dalla guerra
Nel quale preesistente struttura industriale fortemente radicati gli aiuti americani consentire una dinamica ripresa
Il grande successo di questa iniziativa sta alla base di quello che sarà definito il sofisma degli editori
Cioè la convinzione che sostanziosi trasferimenti di conoscenze tecnologiche di capitali fossero sufficienti a far sviluppare un'economia dimenticando la specificità dell'Europa postbellica dove sebbene il capitale fisico fosse andato in gran parte distrutto
Permaneva una relativa abbondanza di capitale umano educante ed esperto oltre alle opportune istituzioni mentre nulla di tutto ciò era presente nei Paesi sviluppati
Oltre a questi equivoci va aggiunto che le motivazioni di fondo che hanno spinto i cade i governi dei Paesi industrializzati ad un impegno comune nel settore degli aiuti allo sviluppo sono state quanto mai complesse e diversificate
E forse anche a questa diversità di intenti e dalla conseguente pluralità di obiettivi si devono gli esiti assai deludenti di questa politica nei riguardi della soddisfazione dei bisogni elementari
Per allora per alleviare la povertà di massa
In effetti soprattutto negli anni Cinquanta sulle motivazioni di ordine morale umanitario fondate sul dovere sentito dai Paesi ricchi di aiutare i Paesi poveri
Ebbero il sopravvento nella concessione degli aiuti ragioni legate al conseguimento di vantaggi di ordine economico strategico o politico
Gli argomenti che accompagnavano la decisione di concedere un aiuto ai Paesi poveri insistevano quindi di volta in volta o sulla possibilità di acquisire consolidare i legami commerciali con queste economie fruttuosi per il Paese donatore
O sulla sicurezza nazionale o sul pericolo che la coesistenza di isole di ricchezza in un mare di povertà
Poteva arrecare alla stabilità del Paese donatore o ancora nel clima di tensione degli anni della guerra fredda sui vantaggi della protezione nei paesi preda della Nigeria di particolare interesse ideologici e militari
Poteva arrecare al consesso delle nazioni del mondo libero di fronte al comunismo dilagante
Come si riconosce nel rapporto perso che nel sessantanove
Nel corso degli anni Cinquanta gran parte degli aiuti bilaterali è stata concessa più per consentire a taluni Paesi il mantenimento di importanti forziamo forze armate che per avviare un processo di sviluppo
Nessuno di questi casi l'obiettivo principale dell'intervento esterno è stata la promozione dello sviluppo a lungo termine
Non c'è da sorprendersi quindi se le speranze di realizzare soddisfacenti progressi siano andate deluse
O se l'aiuto concesso a titolo di sostegno per la difesa abbia sortito l'effetto inverso portando ad un indebolimento della sicurezza del Paese destinatari
Nel mille novecentosessanta nell'ambito dell'OCSE viene creato il comitato per l'assistenza allo sviluppo da
Allo scopo di rilanciare e coordinare le politiche i programmi di aiuto dei Paesi industrializzati a favore dei Paesi in via di sviluppo
Va riconosciuto tuttavia che i risultati seguiti a questa riorganizzazione fra i Paesi donatori furono tutt'altro che quelli sperati lei ti dà degli aiuti medi dei paesi del danno che era nel mille novecentosessantuno pari allo zero cinquantatré per cento del loro prodotto nazionale lordo
Ha conosciuto nei venti anni trascorsi una flessione drastica tanto che nel mille novecentottantadue risulta pari allo zero trentotto per cento da loro prodotto nazionale lordo dopo aver toccato punte anche più basse
All'origine di questa fazione stanno una serie di cause concomitanti
Si può ipotizzare tuttavia e i fattori predominano atti siano rappresentati sul piano economico dalla fine del boom delle economie industrializzate
Su quello strategico politico do l'inghippo dall'indebolirsi delle tensioni ideologiche fra Est e Ovest su quello psicologico double sfaldarsi dei sentimenti di solidarietà nelle società dell'opulenza
Accompagnato dovrà crescente sfiducia dell'opinione pubblica riguardo agli esiti dell'aiuto per una reale promozione delle masse più diseredata del terzo mondo
Il sistema degli aiuti internazionali sta attraversando dunque una fase di transizione nella quale di fronte alle difficoltà finanziarie a praticare un salto quantitativo nell'entità degli aiuti
Emerge l'orientamento ad un salto qualitativo in grado di garantire una risposta immediata ai più urgenti bisogni umani fondamentali
Questo svolta tuttora in fieri rappresento anche all'esito della profonda insoddisfazione da parte dell'opinione pubblica internazionale di fronte l'esperienza Pinza del passato trentennio
Tradotta sci in una serie di critiche rivolte al sistema degli aiuti sia provenienti dai Paesi donatori che dai paesi beneficiari
Nei primi in particolare vasti settori dell'opinione pubblica appaiono sfiduciati e disillusi
Le critiche si rivolgono al fatto che in troppi casi di aiuti anzi più raggiungere i bisognosi costituiscono occasioni di spreco corruzione stravaganze per l'élite dei Paesi poveri mentre scarsa attenzione rivolta alla soddisfazione dei bisogni fondamentali delle masse povere
E ai mutamenti sociali necessari per garantire il rispetto dei diritti umani
Naturalmente non è affatto necessario più il trasferimento di risorse dal nord al sud implichi tutti gli effetti negativi ora ricordati
D'altra parte va pure riconosciuto che ciò è avvenuto in un numero di casi eccessivo per poter essere imputato dei semplici errori di percorso
Perché è un loro gli aiuti possono ottenere i loro effetti positivi ovvio e naturale come ogni persona del Nord porta del sud del pianeta sia Tel
Ci strategici politici sono ex assolutamente estranea l'opinione pubblica italiana
Il secondo problema la fame
Nonostante che le risorse alimentari siano nel complesso sufficiente ai bisogni alimentari mondiali risorse alimentari oggi disponibili
E addirittura si registri una crescita della produzione alimentare leggermente più elevata di quella della popolazione nei Paesi in via di sviluppo
La fame è una realtà largamente diffusa ed in crescita dei Paesi del Terzo Mondo
Questo paradosso è spiegato dall'esistenza di grandi ineguaglianze sia nella produzione alimentare delle diverse nazioni che nella ripartizione dei redditi all'interno di ogni nazione le area surplus alimentare infatti sono essenzialmente concentrate nei Paesi industrializzati mentre le aree con forte deficit nel Terzo Mondo non meno gravi sono le ineguaglianze fra i gruppi sociali
Nel mille novecentosettantacinque ad esempio la FAO stimava che il ventidue per cento dalla popolazione nei Paesi in sviluppo era sotto alimentata perché disponeva di un reddito monetario troppo basso per soddisfare i bisogni alimentari minimi
La fame non è semplicemente la privazione di nutrimento adeguato all'organismo umano esserci traduci indebolimento progressivo delle difese fisiche dell'individuo rallenta o ritarda definitivamente lo sviluppo fisico e mentale
Essa può condurre a malattie gravi di sovente mortali come qua c'è però il marasma ma ancora più di frequente rende l'organismo umano più facile preda di malattie
Poco frequenti o di scarsa gravità in un individuo adeguatamente alimentato come la difterite la tubercolosi del morbillo che diventano frequentemente mortali in un fisico indebolito dalla fame
La fame l'abbiamo fin qui intesa genericamente essa presenta invece diverse forme che assumono una notevole importanza nel momento di fare scelte operative per combatterla
Cioè la fame come sottolinea imputazione termine col quale si intende un consumo quantitativamente insufficiente di alimenti
Il prolungato nel tempo e che si traduce in uno stato patologico caratterizzato da debilitazione progressiva perdita di peso
C'è la fame come malnutrizione
Cioè uno stato patologico risultato dall'ASS risultato dell'assenza o dell'insufficienza nell'alimentazione che può anche essere quantitativamente adeguata
Però dall'insufficienza nell'alimentazione di uno o più elementi essenziali come i sali minerali le vitamine le proteine eccetera
Che a seconda dei casi può condurre a rachitismo beriberi Langerhans borsoni mia gita eccetera
Visto sono infine secondo le diverse moduli definirlo la fame acuta o una carestia
Cioè un fenomeno di improvvise catastrofi cappe Nuria alimentare generalizzata un gran numero di persone contemporaneamente e provocato da siccità non dazioni terremoti guerre conflitti sociali eccetera
Tutta la parte successiva sulle strategie di lotta terrà presente la distinzione diciamo fra i primi due tipi di fame sotto alimentazione malnutrizione questo secondo tipo
Che chiameremo carestie
Alcuni gruppi sociali inoltre presentano di fronte alla fame un profilo con un più elevato livello di rischio
All'interno di un Paese i bambini soprattutto nell'età compresa fra nascite i cinque anni ed in particolare nel periodo dello svezzamento quando passano con latte materno ai cibi solidi
Le donne particolarmente nelle società islamiche e in generale quando sono in gravidanza o allattano periodi nei quali come è noto il loro fabbisogno calorico e proteico e più elevato del normale
I contadini soprattutto la loro fame legata alle stagioni questa giorni lontani dei raccolti ma anche i nuovi arrivati urbani
Che abbandonati campi e perduta dunque ogni possibilità sia pure inadeguata di produzione alimentare per l'autoconsumo ed anche ogni forma di solidarietà derivante dai legami della famiglia estesa del gruppo del clan o del villaggio
Vivono in squallide baracche alla periferia delle metropoli ove si trovano soli e immersi improvvisamente in un'economia di mercato che nulla concede a chi non dispone di redditi monetari
Ed infine tutti coloro che per un motivo o per l'altro si trova in una condizione di debolezza e di emarginazione profughi quel numero cresce continuamente malati handicappati anziani eccetera
Ci sarebbe da fare un altro lungo discorso
Che proprio su i modelli di fame specifici paese per paese che inizialmente proprio a seguito degli studi degli studi su in questo settore che sto facendo
Per Nomisma in questo periodo avevo scelto per dare il titolo alla relazione i volti della Spagna in realtà è impossibile d'un tempo
Nel tempo che mi è concesso fare questo discorso anche perché è difficile fare delle tipologie in cui raggruppare i paesi per esempio anche i paesi dell'Africa subsahariana non hanno modelli alimentari e problemi alimentari
Simili riconducibili a delle tipologie che semplificano quindi per la mia esperienza di Osnago nove Paesi per ognuno di questi nove Paesi è un caso a parte
Io quindi ho allegato semplicemente non volendo entrare in questi particolari sei tabelle che non vi leggo che troverete nella relazione quando verrà distribuita credo oggi pomeriggio
Che in maniera estremamente sintetica danno qualche indicazione sulle differenziazioni
Dei caratteri della fame dei modelli di consumo alimentare nei diversi paesi
Veniamo al terzo dell'ultimo punto le strategie di lotta alla fame
Il vivace dibattito sollevato in Italia la campagna condotto al partito radicale contro lo sterminio per fame
Insieme a una serie di effetti molto positivi soprattutto sull'opinione pubblica ha contribuito ad accreditare nella stessa opinione pubblica convinzioni inesatte o superficiali sulle quali ci pare necessario qualche puntualizzazione
In particolare si è diffusa la convinzione che il dramma della morte per fame di centinaia di migliaia di uomini ogni anno possa essere risolto purché i governi dei Paesi ricchi si impegnino in consistenti stanziamenti di fondi pubblici da impiegare nell'invio di aiuti prevalentemente alimentari alle popolazioni bisognose
In realtà va detto che questa è solo una delle condizioni necessarie ma tutt'altro che è sufficiente come hanno dimostrato numerosi studi infatti le cause della fame nelle sue forme di sotto alimentazione malnutrizione non trovano origine generalmente perlomeno in via prioritaria nella semplice mancanza di cibo in una regione in un paese
Ma sono l'esito di un complesso di svariati elementi fra i quali di volta in volta può risultare determinante il basso livello dei redditi delle fasce popolari spesso connesso a una cattiva distribuzione delle terre nel Paese
L'assenza di mezzi e vie di comunicazione che impediscono di rifornire vaste regioni di un Paese la disorganizzazione il caos nelle strutture di distribuzione e commercializzazione degli alimenti all'interno dello stesso paese
L'inefficienza e la corruzione di regimi oligarchici che non si curano delle condizioni di vita delle popolazioni più povere improvvisi crolli dei pre sì internazionale di materie prime di importanza strategica nell'economia di un Paese che impediscono al governo le consuete importazioni di cibo dall'estero
Gli enormi investimenti multinazionali che trasforma un agricoltura arretrata ma orientata all'autoconsumo alimentare in una moderna monocultura per le esportazioni però
Il sistema dei prezzi che in numerosi casi tiene troppo bassi i prezzi dei generi alimentari il che disincentiva i contadini dalla produzione alimentare
Per la commercializzazione e li spinge all'autoconsumo o peggio all'abbandono dei campi per una fuga verso le periferie urbane
Elenco potrebbe continuare senza che si abbia mai la certezza di aver considerato tutte le sfaccettature delle cause che stanno all'origine della fame
Ecco che allora quello che poteva sembrare il bisogno più elementare e oggettivamente a rilevabile nell'essere umano la sua depurata alimentazione
Si rivela un nodo estremamente complesso perché inseparabili mente connesso con tutte le dimensioni dell'uomo e lo sviluppo delle società in cui è inserito in questo senso combattere la fame vuol dire mettere in atto una strategia non sono in grado di garantire una nutrizione adeguata alla popolazione ma anche capace di intervenire sulla crescita dell'occupazione e dei redditi più bassi
Sul potenziamento del sistema sanitario in modo tale da attivare azioni di prevenzione immunizzazione su tutto il territorio
Sulla promozione dell'educazione e della formazione professionale diffondendo particolarmente nelle campagne l'alfabetizzazione di massa
L'intervento in questi settori chiave alimentazione occupazione salute educazione avrebbe inoltre come ulteriore effetto quello di frenare naturalmente la crescita demografica
E di ridurre gli indici di mortalità infantile
Come mostra infatti il grafico numero uno che voi non potete vedere
Esistono legami ramificati e a rigide interazioni fra diversi fenomeni quali la povertà
La soap alimentazione l'insufficienza dei servizi educativi e sanitari la diffusione delle malattie infettive la mortalità infantile e l'elevata fecondità
Tutti questi fenomeni costituiscono un tutt'uno
Ed è impensabile
Credere di riuscire a vincere la fame colpendo solo ed esclusivo visivamente l'aspetto l'alimentazione combattere la fame di massa nelle sue forme croniche diciotto alimentazione malnutrizione vuol dire dunque promuovere progetti di cooperazione capaci di affrontare il problema in tutta la sua complessità ed inoltre tali da attivare la partecipazione diretta della gente interessata senza la quale ogni progetto di sviluppo risulterebbe alla lunga illusorio e destinata all'insuccesso
Nonostante questa qui indicata posso sembrare la via più difficile eroe la via critici le esperienze condotte negli ultimi decenni attraverso gli aiuti multilaterali e bilaterali privati
Concordano nel riconoscere che non esistono risposte facili a problemi complessi inoltre la maggior parte dei progetti realizzati dagli organismi non governativi testimoniano come interventi di questo genere siano concretamente percorribile
Un esempio scelto per il semplice motivo di avervi partecipato sia pure indirettamente valga per tutti
Faccio questo esempio perché finché si sta sul discorso generale può sfuggire la concretezza poiché l'aspetto legato all'intervento quindi racconto un intervento
A chi risiede un piccolo villaggio del Kivu ragione regione dello Zaire
A circa ottanta chilometri da bucava anche il capoluogo regionale erano presenti fin da fin dal settantuno alcuni volontari italiani
Nel mille novecentosettantaquattro essi si inserì in un progetto di sviluppo approvato dal ministero degli affari esteri di un organismo non governativo l'associazione volontari servizio internazionale
Il progetto denominato Centro medico sociale si è concluso la fine dello scorso anno quindi questo un progetto finito chiuso è finito l'anno scorso con il trasferimento agli omologhi locali delle seguenti realizzazione una risaia è un nuovo edificio per la produzione dell'olio di arachidi sorti per valorizzare le risorse agricole della piana offrendo ai contadini una possibilità immediata di commercializzazione dei loro prodotti
Un'officina meccanica è una falegnameria come servizi di sostegno alle attività del centro spesso cooperative di contadini costituitisi per rendere più efficiente la tradizionale solidarietà africane e per gestire come unitariamente la piccola industria di trasformazione un centro di salute
è una rete capillare dispensari rurali per svolgere interventi elementari di medicina di base fondati prevalentemente sulla prevenzione e sulle cure primarie
Ridurre l'incidenza delle malattie più frequenti malaria le armi cose tubercolosi lebbra malnutrizione e aumentare quindi la speranza di vita della popolazione
Una farmacia è un laboratorio chimico per la produzione di soluzioni sterili per uso endovenosa rivelatosi particolarmente utile nel corso della grave epidemia di colera del mille novecentosettantotto un'attività di alfabetizzazione nei villaggi per rendere più cosciente la partecipazione della gente al processo di sviluppo un'attività di formazione di quadri dirigenti locali sono queste persone preparate in anni di lavoro che ora hanno assunto la conduzione del centro e garantiscono la continuazione e l'espansione delle opere realizzate
L'esito positivo di questo programma di cooperazione come avete visto copre un po'tutti i quattro punti che dicevo prima bisogni umani fondamentali salute educazione formazione occupazione alimentazione attraverso quelle industrie di trasformazione
Alimentari
L'esito positivo di questo programma di cooperazione riconosciuto anche in numerose missioni di verifica condotte si dal Dipartimento per la cooperazione allo sviluppo che dall'ufficio apposito della Cecchi aveva partecipato anche se a finanziare questo progetto
Si deve a mio parere oltre che alla prospettiva di affronto globale dei bisogni umani fondamentali
Sì è sì di ordine economico sociale culturale o infrastrutturale
E in questo senso è da leggere la integrata pluri settorialità dell'intervento alla metodologia di presenza tipica degli organismi non governativi de la metodologia di presenza in qualche modo ho cercato di parlare prima quando vi ho fatto
Vedere i caratteri fondamentali di un intervento nel nell'approccio convenzionale nell'approccio innovativo per molti aspetti l'approccio innovativo desume le sue caratteristiche proprio dall'esperienza di organismi non governativi dicevo allora la la cosa più significativa risulta insieme a questo affronto globale dei problemi la metodologia di presenza tipica degli organi lui non governativi e nel caso specifico dei volontari dell'ANCI fondata su alcune categorie che meritano di essere messi in rilievo
Le categorie possono essere così riassunte condivisione della situazione e della vita della gente i volontari fin dal primo momento si sono caratterizzati come una presenza amica capace di ascoltare gli altri
Da questo ascolto è nato una lettura reale dei bisogni della popolazione di tiri indietro è una proposta di soluzione non astratta ideologica preconfezionato altrove
Vorrei far notare che i volontari sono lì dal settantuno e il progetto iniziale settantaquattro dopo tre anni
Scelgono il
Sono in grado di valutare un progetto adatto
Progetto Paese settantaquattro e finisce là fino all'anno scorso
Coinvolgimento concreto della popolazione in tutte le fasi di realizzazione del programma anche se questo ha significato un notevole rallentamento rispetto ai parametri efficienti stia accidentali
Cioè si è andato più piano di quanto si poteva andare ma si è cercato la partecipazione delle persone anche perché se dopo non c'era questa partecipazione a volta quindi il progetto tutto finisce Dante presenta gli è questo
Proposito di voler affrontare almeno come tentativo tutti gli aspetti legati alla problematica dello sviluppo in quella zona agricoltura commercializzazione salute educazione miglioramento delle condizioni generali di vita
Valorizzazione collaborazione con tutte le realtà video operanti nella zona altri organismi non governativi cooperanti internazionali gruppi di tecnici e in particolare come Chiesa locale che attraverso la sua opera di evangelizzazione aiuta la gente a capire l'importanza di assumersi la responsabilità di un lavoro di promozione umana globale
Perché c'è naturalmente tutto un problema legato con la trasformazione al cambiamento culturale che la gente di lì in qualche modo è chiamata a fare se vuole innescare un processo di sviluppo
Preparazione Flynn dei primi anni di persone in grado di assumere poi la gestione delle opere la responsabilità di uno sviluppo e di un progresso profondamente inseriti nella cultura e nella tradizione della gente
Abbiamo visto fin qui i problemi in cui occorre far fronte per combattere la sosta alimentazione la malnutrizione
Ben diverso ovviamente si presenta sul piano operativo la lotta alla morte per fame in caso di situazioni di emergenza come le carestie
Ove un tempestivo invio di aiuti alimentari ma anche medicinali coperte tende eccetera può risultare determinante per la salvezza di un gran numero di vite umane
Le esperienze passate tuttavia hanno mostrato come gli interventi per essere efficaci necessitino di alcune condizioni fondamentali
Fra queste la più evidente ma in pratica tutt'altro che ovvia e la tempestività con cui vengono messi a disposizione delle popolazioni effettivamente bisognose gli aiuti materiali alimentari e non ma oltre alla tempestività e queste condizioni sono forse meno evidenti altre due condizioni sono fondamentali la temporaneità di questo tipo di aiuti
E nella scelta delle derrate da inviare il rispetto delle abitudini alimentari della popolazione locale
Al contrario l'esperienza mostra che nella stragrande maggioranza dei casi di aiuti alimentari d'urgenza inviati dai Paesi industrializzati quando non si fermano per strada o nella capitale del Paese beneficiario
Arrivano nelle zone di effettivo bisogno con enormi ritardi ed inoltre il flusso una volta attivato tende a perpetuarsi definitivamente in questo caso gli aiuti da interventi
Urgente di emergenza con obiettivi esclusivamente umanitari finiscono col trasformarsi in aiuti alimentari ordinari i quali come è noto hanno ben altri obiettivi e producono contro effetti estremamente negativi verificati per un numero talmente alto dicasi da essere ormai ben noti a tutti coloro che si occupino del problema
A questo proposito una breve digressione sul sistema degli aiuti alimentari può offrire alcune informazioni di base che riteniamo utili
Uno dei principali obiettivi dei programmi di aiuto alimentare ordinario sta nel distribuire in maniera ordinata le costose eccedenze che si sono accumulate generalmente in seguito a programmi di sostegno dei prezzi nei Paesi industrializzati
L'aiuto alimentare in cereali si è rivelato così un mezzo efficace per smerciare risorse eccedentaria dagli Stati Uniti che sono il principale Paese donatore la CEI Giappone il Canada
La c'è inoltre coerentemente con le sue disponibilità di surplus alimentari oltre ai cereali India latte in polvere burro fuso in quantitativi consistenti
Sui nove milioni di tonnellate che rappresentano aiuto alimentare medio annuo complessivo va precisato che solo un terzo e consacrato a dei programmi espressamente destinati alla popolazione affamata
Di cui un milione di tonnellate su nove milioni per far fronte alle carestie alle situazioni di crisi di cui si parlava in precedenza mentre due milioni di tonnellate sono orientati soprattutto attraverso il Programma alimentare mondiale a programmi di cosiddetto food for work cioè cibo contro lavoro cioè a remunerare natura lavoratori impegnati in opere di tipo prevalentemente infrastrutturale concordate con il governo locale
Ma la stragrande maggioranza degli aiuti nel complesso oltre i due terzi oltre sei milioni di tonnellate su nove milioni e rivenduta
Dal Governo del Paese beneficiario a prezzi estremamente bassi a tutto favore delle classe media delle classi medio borghesi urbani
Mentre i fondi così ricavati sono utilizzati per colmare il deficit di bilancio o per sostenere la bilancia dei pagamenti dal Governo beneficiari
Il sistema di aiuti alimentari di genti ha raccolto in questi anni un tal numero di critiche per i suoi contro effetti negativi che qui meritano tessere almeno sinteticamente ricordate
Gli aiuti alimentari determinò in un gran numero di casi il crollo dei prezzi al consumo delle derrate prodotte localmente
Il che disincentiva i contadini dalla coltivazione dei prodotti alimentari egli orienta alla chiusura alle più remunerative produzioni per le esportazioni o peggio ad abbandonare le campagne
Gli aiuti alimentari stravolgono in numerosi contesti le abitudini alimentari della popolazione locale e particolarmente di quelle fasce medio alte urbane
Che restano le maggiori fruitrici degli aiuti
Ciò innesca effettività attivi nei modelli di consumo che portano a su valori usare i prodotti alimentari prodotti localmente mentre accrescono la dipendenza dal cibo prodotto nei Paesi industrializzati peggiorando inoltre la situazione della bilancia
Commerciale del Paese
Gli aiuti alimentari infine hanno negativi effetti sul piano culturale etico e psicologico
La certezza di ottenere derrate alimentari dall'estro infatti tende a ridurre notevolmente l'impegno dei governi dei Paesi beneficiari nel dare priorità agli investimenti produttivi da destinare all'agricoltura alimentare
Gli aiuti alimentari inoltre generano spesso corruzione e traffici illeciti
E per di più favoriscono nella gente il permanere di quell'atteggiamento fatta distico che in numerose ricerche sul campo i sociologi hanno indicato come uno dei più importanti i freni psicologici allo sviluppo
Tutti questi effetti negativi largamente ammessi da tutte le agenzie multilaterali bilaterali e non governative impegnate nella cooperazione allo sviluppo concorrono in diversa misura paradossalmente ad aggravare il male che intendono combattere
Impedendo e allontanando ogni possibilità per il Paese beneficiario di conseguire l'autosufficienza alimentare
Ad ulteriore conferma di quanto queste critiche gli aiuti alimentari siano diffusamente riconosciute va detto che la stessa Comunità economica europea ha recentemente multato drasticamente rotta nella sua politica di aiuti alimentari
Attivando una nuova strategia di cooperazione allo sviluppo tendenti a sviluppare quale obiettivo prioritario proprio l'autosufficienza alimentare ed applicata al momento in via sperimentale in quattro Paesi mani Kenia Ruanda Zhang
In un simile contesto l'Italia che non dispone di surplus alimentare perlomeno in quelle derrate C H cereali e latte è generalmente inviate
Dovrebbe limitare il suo intervento in aiuti alimentari alle sole situazioni d'urgenza
Garantendo al massimo la celerità degli indizi
E ciò anche acquisti e ciò anche acquistando cereali radici legumi presso i Paesi del Terzo Mondo geograficamente più prossimi alle aree di crisi così da rispettare le abitudini alimentari delle della località di intervento risparmiare nei costi di trasporto e accelerare i tempi
E contribuire nel contempo lo sviluppo delle agricolture alimentari dei paesi vicini comprando sui loro mercati
E al miglioramento della loro bilancia commerciale appoggiandosi infine per la distribuzione delle derrate
Che è poi un aspetto estremamente difficile
Prevalentemente alle persone che sono lì da molti anni ed in particolare i volontari gli organismi non governativi e il gran numero di missionari che risiedono nei Paesi della fame
Al fine di avere buone prospettive di raggiungere effettivamente le fasce più bisognose della popolazione grazie
Anche nell'azione in relazione alle cose che abbiamo ascoltato dalla professore scita
Tengo sa presente ai all'Assemblea che domani pomeriggio alle cinque e mezzo nell'aula Moro al secondo piano del gruppo parlamentare il nostro ci sarà quasi il seguito di questo seminario
Una tavola rotonda sul tema collaborazione scientifica internazionale produzione agroalimentare nel Terzo Mondo
Protagonisti trattava rotondo saranno Viterbo membro vicedirettore
Della Food and Agriculture Organization
Giorgio Giacomelli direttore generale del Dipartimento cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri
Cioè gli USA presidente del gruppo sulla ricerca internazionale in tema di agricoltura delle Nazioni Unite Tommaso Scaraffia Mourinho sa presidente dall'associazione per ricerche gli studi sui sistemi a agroalimentare forestale delle regioni emergenti
E infine Enimont Armand direttore dell'Istituto Internazionale di Cultura tropicale di Baghdad inizia la parola adesso allora vuole Bonalumi
Mi pare importanza nella relazione che abbiamo ascoltato il professor città
Sia un'ulteriore dimostrazione con me sia decisivo una umile ascolto ogni nomina approfondimento
Dei problemi che Luigi ha sottoposto attraverso questa suggestiva definizione del suo stesso intervento in molti molti della fame io credo che attraverso questo lavori attraverso questo conoscenza
Che poi le forze politiche che poi il Parlamento in grado poi di trarre in maniera adeguata alle conseguenze di tipo istituzionali tanti ritiri essere dato ai diversi provvedimenti governativi sia che essi debbano essere cambiati si è che devono essere potenziati ho ripensato
Ecco io credo che tutto questo non possa insieme alle valutazioni che lui ha fatto prescindere comunque da un discorso più complessivo il più generale quello cioè noi viviamo proseguire di una sorta di paternalismo di ingiustizia di dei svogliatezza che solo i permanenti caratteri significativi del rapporto Nord-Sud
Il Sud contribuisce a questo stato di cose con l'assenza di una precisa volontà politica in termini di il mantenimento di una certa agli in azione culturale consolidamento della balcanizzazione ereditata dal colonialismo il culto della mediocrità una nazionalismo spesso precaria
Rispetto a questi i dati di ingiustizia era in parte previsto da parte del Nord rispetto a un Sud che stenta ad esprimersi
Sì presenta oggi un atteggiamento terza buddista
Per ragioni diverse e spesso inconfessabile perché su di esso ci trasferiscono spesso propria immaginazione ideologiche proprio bisogno di consapevolezza
Era anzi si accentuano alcune organizzazioni internazionali non governative incontrare una preoccupazione per la dimensione umana è socio culturale dello sviluppo
Sì ammette l'interdipendenza Massimo gourmet l'unilateralità perché l'altro Comense in una certa cultura industriale narcisista non esiste
Nel rapporto prassi confida certi in un complesso sistema di accordi multilaterali fra Paesi ricchi e quelli poveri non laconiche imperio assistenziale
Su questo rapporto molto coscienzioso illuminante che si è portati a dubitare spesso nel dibattito
Sia stato qui compreso da chi ne parla si può verificare la prudenza dei giudizi e la propensione al dubbio sulle vie alla salvezza dell'umanità
Può essere utile dare l'indicazione che la tendenza in atto tra i più importanti Paesi industrializzati e quell'accento della riduzione dell'impegno multilaterale a favore di maggiori impegni su basi bilaterale
Questa tendenza introdotto degli Stati Uniti è giustificata attraverso le teorie economiche oggi imperanti che vedono nella politica economica interna ENEL non intervento sui mercati internazionali
Le vie per la soluzione della crisi economica mondiale
Grazie maggior contatti tra le diverse aree geografiche si potuto anche riconoscere Lim portanza politica globale assunta dai Paesi economicamente arretrati che rappresentano i due terzi della popolazione mondiale
In questi ultimi tempi la sicurezza dell'intero pianeta è argomento di preoccupazione di speranza insieme
La pace deve essere difesa a tutti i costi le tensioni internazionali superati nel più breve tempo possibile
All'interno di una strategia di difesa della pace e della sicurezza che nel breve periodo significa superamento delle situazioni di crisi tra i e a ovest la politica per lo sviluppo e la stabilità nei paesi in via di sviluppo non è un elemento di grandissime decisiva importanza
Il terzo mondo ormai fornisce molte le occasioni per far crescere i contrasti tra le grandi potenze
Inoltre la stabilità politica dei singoli Paesi che significa significativamente diminuiti in questi giorni
La commissione esteri della Camera si incontrerà con la Commissione estere del parlamento inglese e nella documentazione che ci è pervenuta da parte inglese cioè uniti ero dossier che riguarda la questione libica a dimostrazione di come questi elementi siano diventa sempre più lo prendiamo in lei discorsi della pace e della sicurezza
A questi andamenti contribuisce in misura senza dubbio determinare dei il permanere del sottosviluppo il progressivo impoverimento dei singoli sistemi produttivi
Quello che noi dobbiamo definitivamente acquisire nel nostro dibattito e politico e che l'ordigno economico di Bretton Woods quello cioè di un sistema monetario preciso
Di una commercio mondiale regolato da ordinamenti di Ben Ali nell'ambito del gatto
L'ordinato mondo cioè dagli anni settanta a oggi non c'è più
Questo mondo degli anni ottanta è segnato da profondi contrasti immorali e di potere
Dal sorgere di una pluralità di centri monetarie che ha centri monetarie che ha prodotto una sorta di alcolismo economico
Ma soprattutto dalla prepotente entrata sulla scena mondiale dei Paesi del Terzo Mondo e del loro debito esteri anche qui occorre prendere coscienza che i debiti esteri del terzo mondo seicento miliardi di dollari
A cui vanno aggiunti i cento miliardi dei Paesi socialisti
Sono stati indispensabili gli stessi Paesi industrializzati le cui politiche monetarie solo peraltro la causa principale delle pressioni inflazionistiche nei paesi in via di sviluppo ed alla loro dubbia capacità di ripagare i debiti contratti
Cioè costretti dagli shock petroliferi approfondì gli aggiustamenti
I paesi industrializzati hanno creato una domanda mondiale capace di assorbire una maggiore produzione industriale per ottenere i mezzi necessari per paragonare l'aumento del costo delle merci
Ecco quindi come la politica di cooperazione allo sviluppo ha possibilità importanti ma per essere costruttiva deve fare parte di un più ampio disegno politico molto
A realizzare un diverso ordine economico internazionale in cui il ruolo di ciascuno sia ben definito
In questo senso il coordinamento politico delle diverse contrattazioni internazionale tra nord e sud Gatta punta fondo monetario è necessario per avere una uniformità di intervento inoltre tentare di operare insieme agli altri Paesi industrializzati nel campo dello sviluppo senza per questo abbandonare le proprie scelte politiche può essere molto fruttuoso dal punto di vista dei risultati
Le scelte strategiche della cooperazione allo sviluppo dei rapporti con i Paesi in via di sviluppo sono parte quindi degli obiettivi di politica estera
Possiamo quindi facilmente affermare che la cooperazione allo sviluppo è una componente essenziale dalla nostra azione internazionale nel senso più ampio definito del termine
La stabilità economica viari geografiche così ampia e importante non è solo un fine in sé un obbligo morale verso i Paesi più poveri e la loro popolazione ma uno strumento sempre più decisivo per la proporzione della pace
Nel più recente Periodo in varie sedi a vari livelli in Italia all'estero c'è cento questo rinnovato interesse suscitato dal problema dalla fame nel mondo
L'interesse della stampa sincero legato a regole dettate dal mercato dell'informazione avuto certo la capacità di coinvolgere interessare migliori persone su quello che rappresenta sicuramente il bel giornale attuale dell'umanità
Una maggiore sensibilità sempre dunque avere acquisito l'opinione pubblica italiana sensibilità chi si va manifestando sempre più spesso in preoccupante denunce sulla gravità della situazione alimentare in cui verso i Paesi del Terzo Mondo
La tragicità della situazione di difficoltà di sopravvivenza di milioni di persone la carenza alimentare intesa sia come i maligni malnutrizione che come insufficienza di cibo
Che comporta conseguenze sull'agonismo e sullo sviluppo di intere popolazioni facilmente paragonabili a quelle prodotte dalla fine senso stretto non sono indubbiamente problemi nuovi e inesplorati per chi è sempre stato attento ad un certo tipo di problema
Sono ormai più di trent'anni insieme agli organismi internazionali si cerca di dare una risposta ed una soluzione per un problema che travagli coinvolti ormai due terzi dalla popolazione mondiale
Solo agli inizi del decennio scorso però si è sviluppato una forte tendenza ad una maggiore diffusione dell'informazione degli studi e delle analisi sul fenomeno della fame nel mondo delle sue cause con il preciso scopo di fare uscire il dibattito su un tema di così vitale importanza dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori dove rischiava tra l'altro di cadere in puro tecnicismo e sottoporlo invece all'attenzione generale
In parte si può dire che questo scopo sia stato raggiunto molto in parte almeno alla luce non solo dell'interesse suscitato ma anche da l'impegno che organismi internazionali ufficiali organizzazioni non governative hanno profuso nella ricerca di una soluzione del problema
Tuttavia non sembra che in questa direzione siano stati fatti molti e soprattutto decisivi progressi atte a portare ad una soluzione definitiva e duratura i complessi problemi dell'emergenza alimentare
Si calcola che nel due mila su circa sei miliardi di abitanti quattro miliardi dovranno lottare contro la fame e le ha attivate molti la denutrizione
Se lei tendenze attuali si confermano l'Africa sarà nel due mila un continente da un lato vuoto e dall'altro sopra popolato nel dieci per cento del suo territorio
E ormai fenomeni di di semplificazione assumono sempre più maggiori ampiezza
Se l'Africa prosegue in queste tendenze negative e la sua popolazione raddoppia nei prossimi venticinque anni l'Europa penso per solidarietà e per interessi rischia di essere coinvolta da migrazioni non solo interne del continente nero
Anche se molto discusso l'aiuto alimentare rimane una necessità assoluta se vogliamo salvaguardare la vita laddove esiste ma occorre cambiarne radicalmente le modalità se vogliamo aumentare le possibilità al cambiamento strutturale
La vera sfida è come risparmiare delle vite oggi preparando un sistema produttivo in grado di salvare delle vite domani il deserto cento si può fermare se gli africani salveranno e avvierà nei boschi
Ma nere diceva alcuni anni fa ai membri della Commissione esteri italiano di avere tornare per acquistare solo il venticinque per cento del fabbisogno petrolifero dell'intera danzante
E ovvio dunque chi lo spirito di solidarietà che sia oggi creato nei confronti dei Paesi del Terzo mondo dei dei contratti concretizzarsi imprecisi interventi
Fondamentale la costatazione di una ancora insufficiente o per lo meno superficiale conoscenza delle cause dei molteplici e complessi meccanismi che producono che contribuiscono a mantenere questa situazione di carenza alimentare di indigenza come è stato più volte affermato la fame di tanti popolazioni di milioni di persone è una conseguenza o per lo meno è strettamente connessa con la povertà
Un'affermazione di questo genere può apparire a prima vista topologica o di una semplicità estrema
Tale da cadere quasi nella genericità in effetti è invece probabile che racchiude uno dei concetti fondamentali del problema
Le cause della fame in molte regioni nella maggior parte dei Paesi trovano infatti le loro radici in un ordine economico internazionale che ne ha bloccato lo sviluppo
Indubbiamente soprattutto rispetto numerose regioni sviluppate le condizioni climatiche geografiche ambientali demografiche della maggior parte
Per i cosiddetti Paesi della fame non sono stati in un sono tuttora tali da permettere o favorire un graduale equilibrio e continuo sviluppo economico e di conseguenza sociale sin la quello che ha caratterizzato i Paesi attualmente industrializzato ciò nonostante l'ordine economico internazionale vigente poco ha fatto per contrastare ed eliminare le oggettive difficoltà di ordine naturale che si oppongono allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo ma sovente teso al contrario ad aggravare a perpetuare con i suoi meccanismi la posizione di arretratezza di questi Paesi attraverso uno sfruttamento che ha condotto ad un legame di dipendenza economica piuttosto che di interdipendenza tra pari
Le immagini della fame della sotto uguale nutrizione delle popolazioni africane asiatiche
Immagini cui siamo purtroppo abituati appaiono oggi ancor più drammatiche stridenti
Se si considera che queste situazioni convivono in un quadro internazionale che produce incrementi di produzione di beni alimentare la maggior parte
Quando esportato prodotti alimentari e per un totale di cinquantaquattro miliardi di dollari mentre ne hanno importati solamente per un totale di trentuno
La fame e la manutenzione sono quindi una conseguenza drammatica della povertà in cui si trovano centinaia di milioni di persone e del sottosviluppo fatto sì ultimamente più drammatico a causa della recessione mondiale
Circa venti anni fa il continente applicando dirà autosufficiente dal punto di vista dell'alimentazione
Oggi la disponibilità del cibo è delle dieci per cento inferiori rispetto a dieci anni fa mentre venticinque dei quarantatré paesi secondo il Consiglio mondiale dall'imitazione devono ricevere la priorità assolutamente aiuti alimentari
Sono sempre dell'area africana sempre in Africa negli anni sessanta e settanta la produzione degli alimenti pro capite immunità rispettivamente del sette per cento del quindici per cento
Congiuntamente negli anni tra il settantacinque e il mille novecentottanta alle importazioni di cereali sono raddoppiate
Raggiungendo e superando i ventiquattro miliardi vinto nel in sostanza tutto questo discorso per dire come nel mille settecento la distanza
Tra l'Inghilterra e le zone povere e aveva bar era basata su un rapporto da due a uno mentre oggi età sessanta a uno ecco come queste considerazioni dimostrano come la lotta contro la fame nel mondo e la soluzione a questo problema passa quindi per uno sviluppo integrato economico sociale dei Paesi in via di sviluppo diverso nei modi e nelle forme da quello attuale finora ma che il legislatore italiano ha cominciato a promuovere prima con la Legge trentotto del mille novecentosettantanove
Poi con l'ordine del giorno del sei aprile mille novecentottantadue
Oggi con il dibattito intorno alle misure urgenti da prendere per combattere la fame Del Monte in questi giorni e auguriamoci nei prossimi giorni con la revisione complessiva della legge trentotto ecco io credo cari amici che l'essere giunti in Italia a capire il Terzo Mondo in termini di cooperazione con notevole ritardo ha reso incerto la nascita di questa politica oggettivamente cosa complessa
Certa doverosa accelerazione nella dotazione di fondi la volontà di battere strade nuove sul piano dell'iniziativa non ha impedito la nascita di una struttura con una sua individualità e modernità
La cattura della cooperazione ha portato un po'in tutti i Paesi industrializzati a forme organizzative le più diverse e in continuo mutamento
In Italia si è tentata la strada oggettivamente più ardita quella cioè di allocare presso il ministero degli esteri in un'unica struttura dipartimentale la cooperazione tecnica finanziarie multilaterale consentendo unitarietà di concezione di indirizzo a ciò va aggiunta una struttura originale come il cipresso
L'intreccio poi successivo tra legge trentotto l'ordine del giorno del sei aprile mille novecentottantadue una specie di summa di principi di indirizzi
E le decisione del CIPE escono un documento di guida dell'attività governative da amministrativa ha contribuito a mettere su un terreno c'era una politica che non può più essere controverso
Quando in questi anni sull'onda di una disponibilità dell'opinione pubblica di una azione delle forze politiche sì dalla cooperazione una dimensione finanziaria proporzionale al salto di qualità concettuale
Disegnato dalla legge trentotto nasce a mio giudizio in quel momento umbra una disparità tra concezione politica e gracilità della struttura dello strumento e della moto do Lucia gestionali in cui questo in cui queste sono inadeguate alla realizzazione completa delle decisioni politiche
Nello sforzo intrapreso per fare all'Italia un effettivo salto di qualità si è cioè sottovalutato l'aspetto strutturale
Per porre questo aspetto nella sua luce effettiva ritorniamo per un attimo al mille novecentottanta le indicazioni dalla legge trentotto sono state applicate per volontà politica e per disponibilità finanziarie in maniera riduttiva
La cooperazione italiana lo sviluppo viene realizzata con circa cinquecento miliardi di lire ma di questa somma solo cinquanta miliardi circa sono destinati
Alla cooperazione bilaterale la parte prevalente oltre l'ottanta per cento viene infatti destinata ad assicurare la partecipazione italiana alla vita e alle attività degli organismi finanziari di cooperazione internazionale
Per i crediti di aiuto per quanto previsti non vi sono stanziamenti
Lo strumento dalla politica bilaterali ancora in servizio dagli anni Settanta
Nell'arco di pochi mesi il panorama si ribalta completamente si decide di destinare alla cooperazione allo sviluppo quattro mila settecento miliardi in tre anni si decide di utilizzare una parte prevalente sessanta settanta per cento per l'aiuto bilaterale
Si decide di utilizzare oltre ai dubbi nuovo tipo di risorse finanziarie i crediti d'aiuto si decide di stravincere di stringere più organici i rapporti con le agenzie internazionali
E a questo punto farle un esempio poco conosciuto dell'accordo fatto dal Ministero degli Esteri e del ministero del Tesoro di cofinanziamento di quattrocento milioni di dollari con la Banca mondiale
Non si decide però nel momento in cui in pochi mesi maturavano tutti questi dati di adeguare lo strumento a questo mutata realtà che chiede di utilizzare rapidamente al meglio queste risorse queste decisioni
Questa situazione ha aperto giustamente un dibattito anche aspro in cui sono presenti sia le sia l'esigenza di una revisione dell'idea ispiratrice della trentotto sia quella di un'azione di potenziamento della trentotto sia quella di proporre strumenti i paralleli e diversi o addirittura un azzeramento di tutta la situazione
Ma di fronte alle ragioni che hanno determinato questo o contrasto stridenti noi dobbiamo recuperare i dati originario di questo nostro problema e non mettere in discussione quei dati
Che hanno dato origine alla nostra politica di cooperazione io credo che
Arrivati a questo punto se si si si separa concettualmente prima ancora che operativamente aiuti allo sviluppo e aiuti alla fame
Si rischia non solo un ritorno all'esistenzialismo e alla logica dell'aiuto Massiah aumenta il rischio della tutela sui Paesi poveri rafforzando la capacità di condizionamento a chi dagli aiuti rispetto a chi ne ha bisogno
Certo la immagine tradizionale nord-sud non regge più consistenti modifiche sono intervenuti nella geografia politica ed economica del nostro pianeta
Ma che cosa continua a negare il voto spirito di un bambino del Sahel con il con con il contadino del Nordest brasiliano
Un sottosviluppo o contratti Antonio sempre più vistoso
Che non ha spezzato le diverse soglie e le diverse strutture della povertà e fa sì che il nord del mondo fui scade il Sud non solo come fatto sostanziano sostanziale ma ormai contabile
E lei e le recenti rivolte del pane non sono che l'espressione emblematiche drammatiche insieme della mancanza di una vera cultura dello sviluppo
Quello che è stato fatto in questi ultimi anni in termini legislativi finanziari ed operativi in Italia ha dato speranza ad una problematica che a livello internazionale in fase di riflusso da Cancun in poi non s'è più visto una ripresa neanche in sedi di Nazioni Unite per quanto riguarda il programma del terzo decennio dello sviluppo
E vede tra l'altro i primi attori tradizionali olandesi svedesi canadesi stanchi e da tempo sono privi di un dibattito sui principi e sull'impegno non si tratta nel dire questo invecchiare che nelle pieghe del lavoro svolto dalla dipartimento per la cooperazione e da altre strutture pubbliche e private
Dalla realtà complessiva del ministero degli esteri del ministero del Tesoro tutto sia sia svolto positivamente e in termini di assoluta trasparenza
Ma solo dire che in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo si è creata quella che nell'audizione del sedici marzo mille novecento ottantatré uno dei massimi esperti uno che ha stilato con l'allora segretario delle Nazioni Unite da Camber fior Marchionne bene ha definito presso la Commissione esteri della Camera la opportunità Italia questo si tratta a mio modo di vedere di presentare in maniera nitida quali qualunque siano le conseguenze politiche istituzionali che ne vorremmo tra da tempo si insiste sulla necessità di adeguare le strutture
Che governano la cooperazione sulla necessità sulla necessità di rigorose verifiche in tutte le sedi perché il denaro pubblico sia speso bene e porti a risultati coerenti con le politiche di cooperazione ma questo non basta se non si innesta sulle motivazioni e sulle responsabilità politiche che danno spessore alla politica della cooperazione certo quando si parla di cooperazione internazionale se intende utilizzare un'espressione mediana di tante cose non necessariamente tra tra di loro incolti in contrasto ma che occorre definire perché vie di mezzo soprattutto non dichiarate può anche condurre a dissipazione senza risulta si tratta in sostanza di non sciupare questo primo pezzo di strada
Sia pure tardivo è da ripensare in in alcune sue parti
Equilibrando quello quello che facciamo bilateralmente con l'azione dei diversi organismi internazionali contrastando la tendenza sempre più generale a privatizzare di finanziamenti
Creare nuove strutture e nuove autorità soprattutto permanenti aumenterebbe l'area della discrezionalità Ministero degli Esteri e politica di cooperazione sono ormai due dati difficilmente di saldare
Si tratta invece di rafforzare in modo più cogente il controllo e l'iniziativa parlamentare su questa problematica
Non si vorrebbe che il solo diritto riconosciuto i paesi del terzo mondo fuso appunto quello di essere i paesi della fama per poterli assistere senza consentire però loro di liberarsi
La legge per la politica di cooperazione in un Paese minore come l'Italia non è evidentemente di per sé uno strumento che può dire una parola decisiva per le esigenze storiche della liberazione
Vorremmo però che si avessero presenti le vere poste di ogni politica di cooperazione e più in generale di ogni politica verso il Terzo Mondo se l'interdipendenza una realtà essa vale a tutti i livelli
E con questo spirito che dovremmo cercare di riformare la strumentazione dalla nostra cooperazione coinvolgendo in uno stato in uno stesso sforzo l'economia la politica italiana
I vari soggetti sociali per poterci sottoporre in modo più credibile ai nostri interlocutori del terzo mondo su questo terreno occorre riconoscere che l'indicazione contenuti nella risoluzione votata alla Camera
Nel mille novecentottantadue più conosciuta ed apprezzata all'estero che da noi ha introdotto alcune sia pur parziali modifiche di comportamento e di programmazione da parte del CIPE S del dipartimento per la cooperazione allo sviluppo
Mettendo al primo posto il settore agroalimentare e privilegiando i programmi di cui sono beneficiari gli strati più poveri della popolazione
Si tratta su questa strada di rendere rigorosi criteri e le modalità di impiego e distribuzione degli aiuti alimentari
Nel contesto di opere e progetti per il miglioramento del settore della produzione allocare agroalimentare che può essere realizzato col sistema dei punti di contropartite
Nonostante l'attuale situazione dalla nostra produzione alimentare cifrata
Da un passivo di circa dieci mila miliardi di lire nella bilancia commerciale il nostro aiuto nei paesi in via di sviluppo è stato nel triennio ottantuno ottantatré
Di ben seicentoquattro miliardi con una percentuale dell'undici punto quattro per cento superiore agli altri paesi comunitari peraltro è da sottolineare che il superamento di condizioni i sotto il viluppo di povertà di disuguaglianza
Elemento strettamente funzionale al raggiungimento di una stabilità politica sociale che non riguarda soltanto i singoli Paesi del Terzo Mondo in generale ma il sistema internazionale nella sua globalità ed è quindi in questa ottica che la cooperazione e lo sviluppo diventa a livello internazionale uno strumento o più un elemento costitutivo certamente sempre più importante della nostra politica e ecco che allora interventi ciechi verso le esigenze primarie delle popolazioni locali hanno prodotto una serie notevole di conseguenze negative distorsioni all'interno dell'economia dei singoli Paesi
Innanzitutto i settori di intervento privilegiati dagli aiuti allo sviluppo provenienti dai Paesi industrializzati sono stati quello di ad essi più funzionale da un punto di vista di convenienza economica mentre da un lato quindi questa politica di industrializzazione selvaggia portava e porta tuttora vantaggi economici
Per i Paesi sviluppati negativi erano e sono gli effetti sui Paesi del Terzo Mondo creazioni di élite sociali distorsione nella allocazione efficiente delle risorse
Marginalizzazione crescente delle fasce più povere crescenti dipendenza dalle importazioni per il settore alimentare
A questo errato modello di sviluppo applicato dal Nord e Paesi in via di sviluppo sia in seguito aggiunta la recessione che ha colpito il sistema economico mondiale
I paesi del terzo mondo già duramente provati da questi esperimenti di sviluppo a cui sono stati sottoposti hanno risentito doppiamente degli effetti della crisi
Sia in quanto i consumatori di energia e quindi soggette all'aumento del soccorso sia in relazione alla diminuzione dalla domanda globale internazionale da cui non avendo la maggior parte di essi una rilevante un mercato interno dipendono la prolungata crisi economica di questi ultimi anni con i relativi problemi che si sono manifestati
All'interno dei singoli Paesi sviluppati di peggioramento delle relazioni Ovest hanno comportato inoltre un tendenziale abbandono del problema delle relazioni Nord-Sud
La politica di cooperazione allo sviluppo infatti attraversato negli ultimi anni un periodo di crisi
Dovuto come è già stato detto sia al fallimento dei modelli adottati sia alle preoccupazioni congiunturale che hanno assorbito l'interesse e l'impegno dei paesi industrializzata
Ecco che da questo punto di vista ormai si è sviluppata quella che viene chiamata rispetto a queste situazione la collaborazione in rapporto anche di tipo culturale Sud Sud se è vero che proprio in questi giorni
Il ministro dell'ambiente del il ministro dell'Ambiente dell'Alto Volta ha sottolineato la pericolosità insita negli aiuti alimentari d'emergenza in quanto causa di una deresponsabilizzazione dei della propria popolazione verso la necessità di una produzione alimentare locale
Che viene pertanto abbandonata per affidarsi all'assistenza dall'estero ciò provoca inoltre per l'operare di un circolo vizioso la creazione di minor reddito di conseguenza un maggior numero di nuovi poveri ecco che allora una serie di riflessioni su questa materia sono già stati fatti nella relazione nella relazione precedente e a questo e a questa mi riferisco
Ecco io credo avviandomi alla conclusione come queste riflessioni dimostrino questa a correlazione non certamente condizionante
Tra la politica di di cooperazione e la nostra azione di pace attraverso la nostra politica estera
Ecco che quindi da questo punto di vista proprio la nostra posizioni
Ai fini di una la politica di sviluppo deve essere per ulteriormente e migliorata proprio per la nostra mancanza d'mire espansionistiche e di tendenze mio con il rischio di una politica estera decisamente caratterizzata da notevoli aperture da una struttura economica che per quanto fragile se paragonata ad altre economie sviluppate risulta congeniale
Sia per una maggiore somiglianza delle tecnologie utilizzate sia in quanto laboratorio di esperienza alle nazione in via di sviluppo sarebbe cioè un errore se queste potenzialità politiche ed economiche di cui gode l'Italia
Non venissero messi al servizio del superamento del sotto alcuni può ma venissero messi in disparte dimenticate avanti a vantaggio di una cieca politica di assistente assistenziali
Ecco che allora da questo punto di vista noi dobbiamo ribadire quelle due indicazioni che alcuni anni fa avevano polarizzato il nostro o dibattito quello cioè di una nostra azione che deve immaginare la politica di cooperazione sui termini di globalità e di unitarietà senza che questo o debba negare una ripensamento o degli strumenti istituzionali che a questa devono essere devono essere finalizzato ecco che quindi da questo appunto di vita ritengo che anche strutture e che certamente hanno avuto una loro Origene letta come la struttura del CIPE il devono essere e più ampiamente richiamati a questo o tipo di problematica al fine di recuperare la funzione di strategia e di direttiva politica di questi di questi di organi attraverso anche una possibilità di un maggiore riscontro della loro attività in sede in sede in sede parlamentare
Ecco che una altra constatazione riguarda come e sarebbe da questo punto di vista rispetto a questo intenso dibattito arrivare ad una processo prodotti silenziosa liquidazioni di un patrimonio di un'esperienza acquisita finora mentre mi sembra il responsabilità di tutti di fronte all'opinione pubblica vagliare i risultati questa esperienza non confondendo gli aspetti che attengono al piano delle responsabilità politiche
Con quelli che invece ricadono nella sfera della gestione dell'adozione delle scelte politiche del controllo a garantire la trasparenza dell'attività di cooperazione tutti i dati che il Parlamento devi avere e che non ha ancora in realtà la capacità di leggere criticamente perché sempre più condizionato da come la stampa e le varie materia vengono vengono ho presentato
L'aspetto che io forse analmente considero più decisivo e quello deve essere abbandonati in questa problematica ai fini di una politica di cooperazione riguarda il volontariato
Oggi occorre ricordare anche per stabilire se effettivamente c'è un raccordo tra la sensibilità dell'opinione pubblica rispetto a questa politica
Ecco su questo dovremmo avanzare una riflessione ulteriore se è vero che solo settecentosettantacinque persone per centonovantasette Progetti sono impegnati
Il su questo tipo di terreno e le persone che compiono questo lavoro in alternativo a quello le i giovani che compiono in alternativa questo servizio in alternativa a quello limitare sono una netta minore se nella precedente legge trentotto il riferimento era attribuito esclusivamente alle ONG di volontariato si tratta ora di prendere atto come avviene in molti altri Paesi
Della presenza di altre tipologie Io & C che si distinguono tra loro per specifici ambiti di azione che non prevedono l'impiego dei volontari
Lo vinci sono strutture associative che hanno come obiettivo l'alto sviluppo delle popolazioni e che si concretizza nella strategia dei bisogni fondamentali
A fronte di un obiettivo così positivamente scatenante come milioni di persone da salvare occorre che non solo in quella che sarà la struttura nuovo ristrutturata chiamata a gestire questo impegno
Ma non lo stesso impianto legislative ci siano alcune garanzie perché l'aiuto allo sviluppo sia al tempo stesso congiunturale e strutturale come proprio dei piani integrati
Quello che in sostanza si vuole non è mai stata la difesa dell'esistente o delle sue presunte deviazioni ma l'India di cooperazione mi pare da questo punto contraddittorio esprimere giudizi praticamente negativi su quanto finora parto dalla società le sue strutture dei suoi uomini
Perché se così fosse varrebbe varrebbe la pena ormai abrogare quello che finora sia realizzato ridando al ministro del Tesoro e alla legge Ossola
Tutta la materia di cooperazione meno il volontariato e gli aiuti alimentare perché c'è anche chi attraverso questa polemica spinge in questo senso
La cooperazione internazionale e anche la chiave per rispondere
Alle difficoltà del nostro apparato produttivo ma queste CGIE un potenziamento e un'articolazione legislativa propria che deve essere concepita in maniera separata da quanto finora è stato fatto e che deve riguardare principalmente il potenziamento e la revisione della legge trentotto senza con questo prescindere
Una serie di interventi e una serie di iniziative che riguardano ad oggi e che riguarda la situazione drammatica della fame in questo momento in cui parliamo e di situazioni oggettive
La politica di cooperazione ormai assodato non può bere che caratteristiche unitaria Cobra discutiamone quindi serenamente e rapidamente
Senza gratuite accuse tra i tipi in sole degli attuali interessi inattesa di predisporci ad attaccare gli interessi mo'
Quello che c'è in gioco in realtà è lampante problema e non soluzioni un terzo mondo sempre più alla deriva
Dove si rivedono gli esodi biblici dei profumi della Nigeria ricacciati nella loro povertà più assoluta alla quale si erano illusi di poteri sfuggire
Cose troppo alti per essere scippati monta la durezza di un confronto ma delle polemiche
Questo dibattito e questo primo confronto promosso dalla Democrazia cristiana e non solo utile ma necessari
Perché cari amici se così non fosse in questo Parlamento dove in modo distratto discutiamo indifferentemente di missini e di fare l'unico raccordo tra il nord e il sud rischia di essere da una parte un atto umanitario in disperata ricerca della vita e dall'altra una società sempre più cosciente di una vita che può essere distrutta rapidamente
Ho
Dico subito vengono
Allora
Dovranno recarsi come del resto
Loro capogruppo in Aula per votare
Non avranno Corada deve
Libera tutele parlare molto breve
Io finito va bene allora gli onorevoli comunisti possono rimanere anche qui
Grazie grazie di essere intervenuti ma torniamo dopo grazie
Pone
è un accordo qualora prendono le armi
Perciò io prendo la parola non vorrei essere siamo incluso nel novero dei relatori io parlo prendo la parola
Sottovia responsabilità personale quindi come uno che partecipare a questa discussione
Io ho seguito molto silenziosamente il dibattito che si è sviluppato in questo ultimo periodo la presentazione di nuove proposte di legge riaprirsi della discussione sul tema della fame e dello sviluppo
Diciamo le critiche che sono state fatte alle politiche svolte finora ma anche alcune sostanziali alterazione della concezione sulla quale mi sembrava che in Parlamento si fosse assestato dopo innumerevoli discusso molte delle quali ho diretto
E allora quindi vorrei
Così questa mattina ribadire alcune mie convinzioni io credo che un grosso partito politico grosso partito politico italiano
Beh al di là diciamo delle questioni così di carattere organizzativo strumentale oppure di carattere finanziario
Debba inserire questo tema in una visione molto ampia
Politica
Della cooperazione politica dello sviluppo va secondo me inquadrata nella politica generale
è un aspetto della politica nozze io non saprei viene una azione del nostro Paese grosso paese accanto agli altri che non che prescinda in modo assoluto degli aspetti Poli
Cioè io nella mia esperienza il fondo io ho avuto modo di gestire pressappoco fin dall'inizio la legge numero trentotto
E quindi ne ho visto il il crescere e anche le grosse difficoltà però ho visto anche come e inscindibile l'applicazione di una legge di questo tipo e anche le sue modificazioni da una valutazione della politica generale
Se io penso per esempio le esperienze
Che ho fatto andando a visitare i campi dei profughi con soldi della Sormani erogate e dall'altra parte alla frontiera dell'Etiopia tutto questo è legato alla situazione politiche che c'è nel Corno d'Africa
Se noi andiamo a visitare non so andiamo a fare un'esperienza di quello che accade in Angola beh certo la situazione dell'Angola occorre la situazione dello Zimbabwe e via dicendo è legata tutta la questione politica dell'Africa autostrada opportuna adesso va migliorando in qualche modo e così quando voi vi recate ai confini della Thailandia ai confini con la Cambogia vi rendete conto di un altro dramma politico che si si traduce in un dramma di carattere ma e così potrei continuare io sono andato a visitare campi per i profughi degli afgani nella al ai confini
Verrà il Pakistan e l'Afghanistan
E sono stato a parlare questi proclami ma prima parlato lo però mi hanno detto dice grazie della visita quando siete bravi quando si attende e grazie anche della vostra collaborazione del vostro aiuto sul piano proprio della politica dell'assistenza però ricordato che noi prima di tutto vogliamo tornare in casa nostra come uomini liberi che dovete aiutarci a realizzare questi obiettivi
Dico questo per riaffermare la inscindibilità
Di una politica di cooperazione auspico che riguarda i Paesi del sud del globo
Con la politica dopo con la politica internazionale
Se noi operasse una distinzione noi rischieremmo veramente di metterci in un vicolo cieco
Voglio dire cioè di fare una politica prima di una valutazione effettiva dei bisogni e delle necessità e delle casacche in molti casi determinano queste situazioni oppure la faremmo in modo tale da essere in contrasto con la volontà dei paesi dai quali noi ci dirigiamo e questo è quanto di peggio si possono verificare
Perché
Uno dei campioni da cui la politica di sviluppo è legata e la collaborazione con questi Paesi non possiamo andare in casa altrui a fare una politica di sviluppo se noi non abbiamo un rapporto un contatto e una collaborazione conquisti
Seconda osservazione
E sì un Paese come il nostro
Al di là degli strumenti propri della politica di sviluppo ci quindi le leggi che può fare l'organizzazione su cui verrà dopo
Deve porre questo problema come un problema di politica internazionale in tutte le sedi internazionale
Perché se noi andiamo a verificare quello che accade oggi oggi c'è un deterioramento ancora rispetto a quello che io lamentavo ad esempio due anni fa
E cioè la politica del in genere nord-sud
Tutte queste grandi problemi politica bilaterale politica multilaterale e via dicendo hanno subito un ulteriore eclissi dalla scena internazionale
Quando noi volevamo ad esempio questa in trentenne si è detto ci sono tre priorità noi abbiamo sempre sostenuto al mondo e altrove queste tesi entro la priorità agricolo alimentare che si ricollega perché stiamo discutendo oggi
La priorità energetica
E poi la priorità dell'aiuto alle bilance dei pagamenti per mettere in condizioni in questi paesi di saldare i loro debiti o di pagare i loro debiti e poi di poter continuare in una politica autonoma di sviluppo
Ed è dicevano delle cose che speravamo potessero avvenire una effettiva rispondenza in realtà aumentare che queste grandi esigenze della politica internazionale si sino ulteriormente venute attenuando e di chissà allora io credo che bisogna fare un grande sforzo per riportarle di nuovo nella discussione in tutte le sedi multilaterali
Perché poi gli amici cari io dirò dopo un visto che è arrivato il ministro del tesoro altezza ah se ne andrà acqua destinata il ministro del tesoro
In sua presenza poi devo parlare con la maggiore prudenza possibile di questi tempi e chiaro che quando ci poniamo il problema del quantum noi impieghiamo per la nostra politica lo sviluppo dobbiamo però anche per conto che ci sono dei paesi prendete la differenza nel reddito pro capite che c'è fra noi e la Svizzera per vedere quanti ma quanto maggiore e l'obbligo dei Paesi più ricchi rispetto a quello che può essere l'obbligo dell'impegno
Dei Paesi meno ricchi come il ciò nonostante dobbiamo fare il massimo sforzo possibile
Dunque riprendere anche sul piano internazionale il rilancio di questa politica è qui aggiungo una cosa che pongo come interrogativo poi non so tacchi porlo suppongo che fosse ministro degli Esteri potrà dare una risposta dove è andata a finire la nostra iniziativa quella che noi abbiamo posto a Ottawa
E che è appunto avuto degli sviluppi
Per esempio l'autunno di sviluppo che la comunità europea
In su nostra sollecitazione in relazione ai nostri incontri avuti qui aveva deciso di dare se non erro cito tutte queste cose soltanto la memoria quaranta milioni di unità di conto per l'aumento della riserva alimentare
A cui se si fosse aggiunto un incremento dato anche da altri Paesi quei Paesi che noi avevamo contattato e ce ne erano paesi dire Donato
Paesi Ara perché stabile vanno in contatto con i paesi a e anche Paesi beneficiari
Certamente avremmo già realizzato qualche cosa di positivo e poi volevamo attraverso questa iniziativa dare impulso proprio agli aspetti agricolo all'identità cioè dare concretezza questa priorità
Non so e diventata impossibile perché qualcuno ci ha detto di no credo è diventata meno attuare io non lo so tenuto a tutte le cose ci sono delle giustificazioni razionali non posso pensare che siano delle cose che avvengano scossi per casa può esserci stato anche una mancanza una mutamento di indirizza rispetto a qualche altra cosa di migliore non penso però mi pongo questo problema e lo
Quando definiamo la il nostro atteggiamento in questo dobbiamo essere più precisi sul rapporto cooperazione allo sviluppo e lotta alla io io non credo poi se vado a vedere fino in fondo tutto quello che si è la discussione che si è svolta fino a questo momento
Zio della giudizi il discorso di una gestione straordinaria
Per quanto riguarda la fase di emergenza
E sulla base progetti integrati Perahia giornate indeterminate e circoscritte nel tempo e nello spazio può essere un modo forse il modo migliore ecco i dati Aversa ai in una situazione in cui la riduzione generale non è quella della trasparenza vaste e quella della situazione quindi ognuno si deve assumere responsabilità do credo che la legge piccoli emendata giusta a questo valore è questo il significato di rottura
Una routine burocratica che non fa non non dal nostro Paese in relazione a quello che il nostro Paese riesce
E poiché non è tutto un problema di soldi i vantaggi che è un problema di venirmi incontro rispetto attribuzione rispetto al sentimento di pianoforte l'altra burocratico trovano riscontro nella nostra comunità alloggio
Però a me non interessa se il commissario sia basso la cosa importante è che sia un'autorità politica
Raccordata
Non dico in termini subalterno raccordare in termini di cooperazione tutta la politica del ministero di questa è una scelta politica che noi dobbiamo fare ed attese gridare razionalità a tutto il pacchetto
Della trentotto rispetto alle novità che sono maturati in questi ultimi tempi delle priorità circa l'opportunità di studio delle risorse devono riguardare creare aria africana Berselli del Mozambico l'aria mediterranea e quindi scoprire come i Paesi della comunità che c'è un commissario lasci Piselli che si occupa di questi problemi e credo che nel nostro Paese questo raccordo tra Paesi della Comunità
E politica della comunità è sempre mancato e quindi visto medie la valenza della comunità e il terzo elemento è quello di darsi sostegno alcuni volontariato nelle sue forme privati insieme alla politica degli organismi
Delle Nazioni Unite e che se ci mettiamo su questo piano vediamo le facili polemiche io non so quali sono
Notizie e ha il collega piccole quando afferma reiteratamente e c'è una interferenza rispetto all'azione politica
Degli interessi che vengono qui ho calpestato anch'esse certamente che lo riguardano la collettività bianchi quest'incontro sembra ecco farci usare chi ha responsabilità di spendere i soldi della collettività ecco scusate sguardo meno diplomatico perché parliamo di meno e concludiamo di più rispetto al più recente passato
I deputati dovrebbero votare questa è la ragione anche per la quale sono stato pregato di sostituire il Ministro e neo il presidente Rognoni però credo che il ministro Goria abbia tempo per un suo intervento
Presidente anche perché
Comunque
Mi interessa distaccamento paese io non vorrei prendere tutta la tematica credo che molti anzi Beethoven
Questo per tessere qualche riflessione
Quel città che mi riguarda parte più da vicino
Ma mi sembra
Primo se il collega
Va bene
Presidente Colombo possiamo fare
Tutto si può fare sono mettersi d'accordo su che cosa significa
Se pensiamo dei le risorse che il Paese può destinare alla corte
E siano risorse comunque aggiuntive
Se pensiero invece che queste risorse sulla base
Dibattito
Possono essere a Recanati scegliendo tantissime
Prendiamo Carpenter fino al completo perché se non per
Cosa succederà nel mille novecentottantacinque in tema
Verosimilmente succederà chiunque si trovassero rappresentabile
Sulla base di alcuni obiettivi
Una somma risorse potenzialmente destinate ad
O ai
E può vi dubbio che questa somma di risorse e a comune contrappunto una serie di poco di utilizzo la cui somma versata nel
In Sardegna in queste proposte di utilizzo un intervento dei fondi
Un taglio del punk si scegliesse e pare la costruzione del terreno portare qualche strada aiutare
Avuta l'urgente
Che so io insieme fiscale del tutto
Che se se non ci attrezziamo
Una gestione delle risorse che sia senta comunque coerente con degli obiettivi generali
Non è verosimilmente saremmo venuti meno al primo toglierete
Che poco l'attenzione la sensibilità no Fracci induca privilegiare forme di cooperazione internazionale
Destinazione di risorse che potrebbero apparire più immediatamente fruibile all'interno
Quindi non si chieda al ministro del Tesoro se ci sono dei soldi più
E ci si mette attorno a un tavolo distribuire pochi quattrini che possiamo ricavare
Almeno immaginando soddisfare
Le esigenze di
Seconda questione non è irrilevante
Poter fare circa l'allocazione delle risorse in maniera
E a nere strumenti affidabili gestione di queste risorse perché poi il massimo sarà sì fatica simboleggia separato e poi recarsi
Io dico subito perché credo che bisognerà punto in cui si contano anche le opinioni
Che circa il tema dedica importanti più ampia discussione io un'opinione molto vicina in termini di struttura di gestione
Il
Immagino cioè ci devi fare una responsabilità
Unica ineludibili di un'autorità politica
Immagino che ci debba essere in termini di gestione una strutture è legate anche a norme di legge perché non dimentichiamo mai che all'inizio soldi dei cittadini non so
E immagino che collegata ma al di sotto il peso possono utilmente l'impiegato forme di intervento straordinario commissariale commissariale forme di organizzazione
Rispetto a questi organi e parte del il presidente è proprio un'unica che pongo oggi con
Molto sommessamente
La variante cioè se la struttura di gestione complessiva debba necessaria essere incorporate del ministero della difesa
E lo dico non tanto costituzionale attraverso
Ma perché migliorando nell'interesse spesso di una tradizione di gli affitti
Se questioni di questo genere sono veramente come dire
Organo che con una la Lomazzi
E a del
E qui facciamo bassa cucina
Quindi senza
Fare una riflessione sull'efficienza quelle strutture ma valutandone sotto il profilo istituzione pongo solo questa questione e però nello schema
E atto soltanto nel posizione una struttura da una ho dal
L'ultima riflessione molto prevede che non dovrebbe la verità fatta quale io voglio stare
Che se non lo facesse
Pièce almeno verso me stesso
Io credo che mai abbiamo potuto registrare commi
Coperti da uno quindi a
Sia si siano svolti tra
E no delle questioni più veramente
Qui
E quello che mi pare
Io li guardo la concertazione in primo luogo ma non soltanto
Filippo accesso non dichiarato perché quanto meno fosse dichiarato terreni di confronto molto il processo non dichiarato ma continua a commentare
Molto incisivo di riduzione dei meccanismi economici a scoppi politici o vita io fine
Dubbio sulla base della mia quanto a me diceva costituisca
La mia esperienza finora vigente i posti sono molto generalizzati ritardi sono molto
Sono tutti pareva destinata i corsi sono invece i ricavi sono
La l'esperienza sostanziale
Allora dobbiamo primo può interrogare su quanto i meccanismi economici possano essere lotti ad altre con grande apertura perché io capisco è almeno prego di capire che la politica estera debba poter contare anche è sulle relazioni con
Ma
Laddove questo non è affatto con trasparenza e con precisa assunzione di responsabilità fa anzi in qualche modo con poca trasparenza in Commissione responsabilità non ci può portare mi domando qui secondo persino concluso secondo occasione di questo dibattito dico allora e non vada fatta una riflessione e succo strutture tra l'altro di amministrazione dei soldi pubblici e debbano essere organizzati temi istituzionali sul piano della responsabilità ridurre la sagacia
Tanto che hanno partendo a strumento di politica estera nome al tormento di garanzie economiche e
Non è una e ma un problema e utilizzare il credito convinto per operanti e ma
Lei infine con scandalo perché insomma viene
Sì e così via e passi carico di questo problema difficile per la verità e in parallelo ottenne il dibattito io faccia prego
Che scatta fa
Da
Presidente delle Acri Domenico Rosati avvertendo gli altri tutti che voi a una certa ora la chiusura del dibattito della mattina
è offerto un buffet e quindi si può poi rimanere qui in sede per la continuazione dei lavori del pomeriggio essendo pronunciata alle ore sedici la tavola rotonda col ministro Andreotti presieduta dal Senato la
Altro esempio naturalmente di no voluta loro frase ferrovie sì
E
Cerchiamo egualmente di dare un contributo io rimango sempre un po'impressionato quando intorno a problemi di carattere così drammatico si instaurò nel nostro Paese e questioni di conflitto di competenza
Norme intendo fare riferimento a questa materia a me è capitato di dovermi occupare di problema drammatico non come visto ma quasi
Quello della difesa del suolo e dell'equilibrio idrogeologico in una relazione presentata ai nel solo qualche anno fa la cosa si erano per un conflitto tra il ministero dell'agricoltura che pensa alle bonifiche e il ministero della dei lavori pubblici che pensa alle opere idrauliche
E ad anni di distanza la legge giace ancora non so in quale cassetto della Camera o del Senato e non se n'è fatto niente dico questo perché purtroppo noi siamo un popolo di giuristi e al termine di ogni discorso peggio all'inizio del discorso arriviamo poi l'acquisizione delle competenze che dovrebbe essere invece una variabile dipendente dalle scelte crisi cubana
Il mio contributo si colloca in qualche modo prima e dopo i discorsi ma sono stati fatti questa mattina e vuole essere il richiamo di una dimensione e più ampia di quella con la quale ci siamo accostati a questo problema nel nostro Paese per riacquisire almeno il senso delle proporzioni
Io ringrazio con alcuni che nella sua relazione ci ricordava la necessità di avere un approccio democratico alla questione della fame e dello sviluppo
Nel due mila saremo sei miliardi nel due mila e cento saremo dieci miliardi rispetto ai cinque miliardi attuali di persone sulla terra con nuovi squilibri distribuiti nel mondo dal punto di vista geopolitico perché mentre nel mille novecentottanta abbiamo questa situazione nei Paesi sviluppati vi sono un miliardo e cento per il punto perso centoventi mila persone
Sempre un po'migliore nei paesi in via di sviluppo ve ne sono tre miliardi e trecento milioni nel due mila e cento secondo le proiezioni del demografo Soldini
Noi avremmo nei paesi sviluppati un miliardo e trecentosessantatré mila persone e nei Paesi sottosviluppati nove miliardi e cento trentacinque milioni di terzo comune e spostamenti addirittura è fantascientifici perché in Africa dove attualmente vi sono quattrocentosettanta milioni di persone arriveremmo a cifre superiori ai due miliardi penso che questo scenario che non è computerizzato ma programmata da madre natura sappiamo già come saranno le cose nel due mila e nel corso del due mila e trecento noi dobbiamo porci la questione globale e mondiale c'è innanzitutto la possibilità di sfamare tutta questa gente
Nel luogo in cui vive non solo per i prossimi mesi ma anche per i prossimi anni
La risposta che raccoglie scienziati teoricamente sì ma certe condizioni e vediamo quali condizioni io seguo la trafila di altre storiche dall'opera francese che è stato consultato in Italia
Una volta nel gruppo parlamentare la democrazia cristiana sui problemi della previdenza e un'altra volta dall'Università Cattolica del Sacro Cuore
In un convegno che l'anno scorso a Piacenza che mi pare sia rimasto avvolto in un discreto silenzio
Sono le dice che per sfamare latente nel mondo occorrono condizioni paradossali e cioè tutti i Paesi ricchi bisogna che si mettano d'accordo per conferire una priorità assoluta all'obiettivo dello sviluppo e della produzione avrebbe in secondo luogo occorre fare sacrifici considerevoli una solidarietà quasi monacale dice sopiti approfitti tre punti di contingenza una diminuzione dei consumi in Occidente che consenta di reperire le risorse iena Giulio Golia e le risorse vanno reperite da qualche parte tenendo conto che nei Paesi dell'Est ad esempio vengono dedicati allo sviluppo poco più dello zero quattro per cento del reddito complessivo e in Occidente si spende di più
Per mantenere gli animali domestici che per e finanziare gli aiuti allo sviluppo
Bisogna accantonare la corsa agli armamenti è un'altra condizione pregiudiziale se non lo diciamo diventa è non lo diciamo per tutti naturalmente i ragionamenti che facciamo diventano abbastanza fuorvianti e qui io vorrei inserire nello scenario o un un lavoro che è stato pubblicato ultimamente in Italia e di del Leontief che fa una previsione al Duemila
A condizioni costanti di sviluppo degli armamenti cioè la situazione attuale proiettata e ha con situazione con riduzione di armamenti e a situazione con me aumento di Armani
La conclusione più arriva Ekezie se continua la situazione così come solo in Medioriente e Paesi africani produttori di petrolio e altri paesi ricchi di risorse faranno progressi significativi sulla via dello sviluppo da qui al due mila
Le altre regioni restano al palo cioè relativamente regrediscono
Io credo che sia interessante leggere perché poi di Leontief ci fidiamo quando prendiamo il metodo per calcolare gli indici o altre cose che riguardano l'economia non c'è più il ministro Goria penso che dovremmo dargli credito anche in questo campo
Comunque
Se tutte le regioni del mondo riducessero gli acquisti militare e se inoltre le regioni ricche e dessero parte dei risparmi così riunite le regioni in via di sviluppo più povere
Sotto forma di aiuti allo sviluppo il trasferimento di reddito conseguente a tali operazioni
Avrebbe come risultato un aumento dei livelli mondiali di produzione di commercio di consumo non solo di quelli penna dei livelli mondiali di produzione di commercio di consumo per ogni miliardo di dollari di aiuti supplementari ricevuti il consumo e lo sviluppo economico aumenterebbero di più nei paesi aridi dell'Africa rispetto ad altre regioni
Veri beneficiari
E meno dei Paesi abbia asiatici e a basso reddito vi sarebbe comunque un beneficio che potrebbe avviare alla necessaria modificazione della struttura dell'economia e mondiale che cosa voglio dire
Voglio dire che se non avviene visti inversione di tendenza
In quello che una volta si chiamava il Governo mondiale dell'economia
Se non si riprende a pronunciare a praticare una parola che pare bandita dal vocabolario dalla politica cioè la parola programmazione cioè stabilire quello che viene prima e quello che viene dopo in modo trasparente e inevitabile che i paesi sopra popolati e sotto alimentati
C'è in un bosco se le proporzioni sono quelle dei
E io credo che dobbiamo anche considerare esistono già nel mondo tre zone principali di frontiera tra l'America del Nord anglosassone e l'America centrale e in particolare gli Stati Uniti e il mesto
Tra l'Europa occidentale dell'Africa e più particolarmente tra insieme a Francia Spagna Italia e i Paesi del Maghreb e tra l'Oceania nell'ansia e più particolarmente tra l'Agusta radio nell'Asia del Sud in via Mameli si astiene non eccetera sono prendisole di frontiera dove il primo poco in una forma o nell'altra una fortissima immigrazione si verificherà tra le zone di altra di alta pressione e le zone democraticamente depressi
Questa è una previsione attendibile perché è sempre andata così nel mondo
Zone sviluppate che tra l'altro hanno quest'altra caratteristica che vi è un calo delle nascite quindi un forte invecchiamento della popolazione
E di questo occorre tener presente poi se la immigrazione sarà organizzata e controllata
Se ci sarà un'invasione se sarà un'invasione di massa pacifica sedi saranno spostamenti di frontiera concessioni territori questo non non lo possiamo sapere ma certamente le tendenze sono di questo tipo
Ecco allora che prima di un problema che di un problema di modi di intervento secondo me si tratta di un intendersi su un problema di volumi di interventi al posto dello zero cinque o dell'un per cento del reddito nazionale dei Paesi sviluppati non dico solo di quello italiano
Per conservare i nomi il nostro novantanove per cento noi credo che dobbiamo seriamente prendere in considerazione se vogliamo essere reale di il due niente o il quattro per cento del reddito nazionale per la creazione di mezzi di vita in loco dei paesi invia di sviluppo sostiene sommi che di cui gli ordinativi preso parte del ragionamento le cose buone sono sue quelle meno buone sono mie e che
Non sarebbe solo una buona azione verso il prossimo sarebbe anche un ottimo investimento complessivo per tutta l'umanità
Corollario finale
Per questo convegno EPR vita io credo non per attitudine a media Oriana siamo tutti da questo punto di vista disponibili io credo che e una sintesi tra l'intervento di emergenza
E l'intervento per lo sviluppo debba essere trovare però penso è un mio pensiero personale che la linea portante non può che essere che è quella di una cooperazione allo sviluppo
Che rappresenti esprima la solidarietà tra quel trenta per cento della popolazione che abita nei piani alti del mondo verso quel settanta per cento della popolazione che abita nei piani bassi
Del mondo
Io penso che
I tesori della micro intervento del volontariato della testimonianza della finalizzazione immediata risultato dell'aiuto di emergenza vadano tutti valorizzare ma credo e credo soprattutto che un partito popolare europeo
Come la Democrazia Cristiana debba poteva esigere di più da se stesse e dei propri interlocutori impostando e richiamando l'insieme delle forze dell'Europa ad una omogeneizzazione delle politiche per l'aiuto allo sviluppo
Sulla base se possibile anche perché poi proprio inventato io del quadro che ho cercato di esporre sul quale ho cercato di richiamare l'attenzione di ringrazia
La CISL in particolare il sufficiente nazionale il discorso istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo
Ha seguito con molta attenzione il dibattito che si è sviluppato in questi ultimi tempi sul tema degli interventi per combattere la fame
E sul tema della cooperazione con i Paesi tipo
Pierre Carniti ha voluto personalmente intervenire a nome della CISL aggressiva precisando la nostra posizione nostre opinioni su alcuni punti chiave in una lettera inviati inviata al ministro degli affari esteri Andrea
Permettetemi di riprendere quanto da Carniti espresse in quella lettera esplicitando maggiormente alcuni dei contenuti
Ed entrando quindi non nelle analisi del generale già appena esposte nella relazione interventi che mi hanno preceduto ma nel dibattito di quest'ultimo per il G8
Occorre riconoscere
Come già qualcuno ha fatto stamattina
Che viene del fondo avviene nella nella concezione degli aiuti e della cooperazione
Una filosofia in linea teorica anche non del tutto criticabile anzi da tenere nella dovuta considerazione
Che suona così pressappoco occorre stanziare alcune centinaia di miliardi per i Paesi in via di sviluppo vediamo però che queste centinaia di miliardi
Siano
Siano indirizzati in modo tale da non perdere i vantaggi scritta reazioni possono comportare
Impiego dunque di nostra produzione alimentare nostra tecnologia nostri impianti inoltre attrezzature e così via e quindi sviluppo di un rapporto economico commerciale sempre più stretto a vantaggio reciproco
Sul vantaggio reciproco recenti studi della comunità manifestano che il vantaggio e in grandissima parte nostro dei Paesi donatori e in minima parte dei Paesi riceventi
Cifre comunitarie danno per gli scambi Europa Africa uno dieci di vantaggio per la cena
E gli scambi USA Africa il rapporto uno ventidue per il Giappone uno venti per l'Unione Sovietica uno settantacinque
Non si può dire niente non si può dire onestamente comunque che l'Italia sia tra i peggiori Paesi donatori
Vi è stato e viene anticipare uno sforzo continuo per migliorare con i mezzi e le persone messe a disposizione dalle normative vigenti non per fare
L'azione di cooperazione
Ma è certo che ovunque e quindi anche nel nostro Paese occorre intervenire per fare in modo che la cooperazione allo sviluppo sia veramente finalizzata allo sviluppo dei Paesi a cui si indirizza
E la critica queste grido d'allarme di quest'ultimo periodo ma non so in quest'ultimo periodo ed in questo non si può che concordare
La soluzione prospettata con la proposta firmata da centocinquanta parlamentari e mi riferisco particolarmente a queste perché è quella che più di tutte le altre cerca l'intenzione almeno di rivoluzionare il modo di concepire e realizzare l'aiuto allo sviluppo
Questa proposta è presente a nostro parere molti limiti
Secondo i firmatari si potrebbero salvare almeno tre milioni di persone in dodici mesi con lo stanziamento di quattro mila miliardi
Che fanno un milione e trecento mila lire a vita e con l'istituzione di un alto commissariato autonomo nell'uso dei fondi non è gestione dei progetti nell'impiego del personale e così
La metodologia è molto semplice identificare le regioni più povere
Costituire unità di intervento e di intervenire immediatamente con programmi integrati sulla base di forniture di alimenti impianti misure igienico sanitarie infrastrutture e servizi per rispondere ai bisogni fondamentale
Il tutto in dodici mesi
Si tratta di cito l'articolo quattro di soddisfare bisogni fondamentali per avviare così una politica di effettivo sviluppo delle regioni interessate dall'interno
Viene in questo modo definita una politica dei due tempi
Prima dar da mangiare a soddisfare i bisogni fondamentali per i singoli poi provvedere allo sviluppo del Paese
Il famoso proverbio cinese invece Ivan il pesce insegnerà pescare viene sostituito col prima danno impedisce poi consegni nelle scale
Purtroppo anche quattro mila miliardi è un'ingente somma sono appena sufficienti a dare il pesce non a tutti finito al quale si ritorna lo stesso dilemma se continua
A dare il pesce oppure deciderci di passare immediatamente all'insegnamento della pesca fornendo i mezzi necessari
è evidente che l'ipotesi almeno a nostro parere del Progetto di legge anche esamineremo nel nelle intenzioni ecco e dei veleni pare essere molto chiare di semplicismo Filippo troppo troppo conoscenza della realtà dei paesi sottosviluppo
E anche
Lantella poca conoscenza dell'esperienza accumulata in positivo che in negativo dalla cooperazione e gli aiuti italiani comunitari di altri Paesi europei con esperienze anche diverso dalla nostra come strutture
Alcuni hanno agenzie per lo sviluppo nei ministeri per la cooperazione e così
La realtà nel sottosviluppo ci impone infatti di tenere nel dovuto conto non BBC temporalmente ma insieme il primo ed il secondo tempo
Rimanendo quest'ultimo però quello fondamentale per rompere le cause pezzi di questa tragedia
E infatti lo sviluppo del Paese iniziando dall'autosufficienza alimentare quindi dallo sviluppo agricolo e continuando attraverso tutte le forme possibili di alto sviluppo l'obiettivo primario per raggiungere il primo tempo si dovrà riguardare l'urgenza quelle situazioni in cui a causa di eventi eccezionali come la siccità alluvioni conflitti
Si deve intervenire con aiuti alimentari e sanitari e così via nel più breve tempo possibile e nel modo immediatamente recepibile dalle popolazioni
Nel modo immediatamente recepibile dalle popolazioni
Permettetemi di aprire una pare
Se il modo non è immediatamente recepibile l'intervento non servirà all'osso
Si sta facendo da mezzi
Con momenti più intensi come in questi ultimi giorni prima dell'ultima riunione del CIPE ex una campagna ben orchestrata per l'utilizzo di prodotti alimentari liofilizzata contro la fame nel mondo
Ho già avuto modo di denunciare nel comitato consultivo previsto dalla legge trentotto
L'inutilità di questi prodotti nella stragrande maggioranza delle situazioni di urgenza e di emergenza in paesi dove le abitudini alimentari sono estremamente diverse
E dove tali prodotti non sono certo immediatamente recepibili dalle popolazioni e quindi non possono rispondere a loro bisogni immediata
Per questi aiuti di urgenza senz'altro c'è ancora molto da fare il dipartimento non è infatti a tre
E da tenere inoltre presente che date le enormi difficoltà e data virtualmente l'ampiezza dell'evento eccezionale
L'intervento italiano non potrà che essere una parte talvolta molto limitata che dovrà collegarsi e coordinarsi con gli aiuti di altri paesi e di organizzazioni internazionali
Al di là degli interventi di urgenza sulla fame contro la malattia e contro la morte provocata da eventi eccezionali
Abbiamo posti sotto sviluppo con la sua quota di sotto l'imitazione endemica contro il quale per essere efficaci gli interventi devono essere programmati coordinati a breve e medio termine puntando sulle cause
Chiedo perché
E qui il campo si allarga enormemente si vada all'introduzione dei buoni varato alla necessario cambiamento dei rapporti economici internazionali
Cooperazione politica estera riprendo cose dette si intrecciano così obbligatoriamente
Staccarle potrebbe significare per l'Italia in questo campo meno assistenza da un lato e vuote parole dall'altro
Anche per questo motivo oltre che per qualificare in modo nuovo la nostra politica estera con interventi concreti e validi nei paesi in via di sviluppo
Siamo dell'opinione afferma che la cooperazione allo sviluppo debba rimanere di competenza del ministro degli affari esteri
La stessa esperienza italiana di questi anni sul serio
La legge trentotto e qui non non sono d'accordo il valore che davano lumi al CIPE ex legge trentotto e settantanove prevede che gli indirizzi a nostra cooperazione devono essere fissati dal CIPE si comitato interministeriale per la politica economica estera
Non c'è da meravigliarsi allora se le linee di intervento sono state influenzate dagli interessi dell'uno o dall'altro ministero
Ritorniamo all'esempio di organizzare evidente che il ministero dell'industria ministero dell'agricoltura spingano perché io Rizzati vengono utilizzati
Perché significa sviluppo all'agricoltura nelle aree meridionali sviluppo dell'industria di trasformazione le stesse aree meridionale però non è cooperazione allo sviluppo se questi prodotti non servono in questi Paesi tra i due ministeri spingono hanno ragione dal loro punto di vista e così altri ministeri
Su altri settori
Una vera cooperazione che punti allo sviluppo dei Paesi più poveri deve potere invece di una reale autonomia legate sono alle direttive dal controllo del Parlamento sotto la responsabilità politica del Ministro degli affari esteri
Il pericolo che vediamo nelle ipotesi di scissione tra aiuti d'emergenza da un lato e cooperazione dall'altro sta proprio qui ed è bene rendercene conto prima di fare scelte frettolose
Scomparirebbe cioè a nostro avviso di fatto la cooperazione quella vera quella che vogliamo tendente allo sviluppo e all'auto sviluppo dei popoli e rimarrebbero da un lato gli aiuti gestiti da un alto commissariato da qualsiasi altro istituto può poco importa
E dall'altro gli affari gli investimenti italiani magari sotto forma di Doni le nostre vendite con la tutela di retta od indiretta del ministero per il Commercio con l'estero
Investimenti e vendite più che legittime ma che non potranno essere cento considerati cooperazione allo sviluppo
Rimane comunque vero quanto si va dicendo da tempo da più parti da più forze politiche e necessario ripensare il nostro modo di cooperative di fare cooperazione
è un dibattito aperto non solo in Italia ma anche in altri Paesi europei che a livello di comunità europea che non potrà comunque concludersi proponendo modelli di cooperazione adottabile sempre e comunque
Per molti paesi ad esempio ad esempio quasi tutta l'Africa nera l'obiettivo prioritario dovrà essere l'autosufficienza alimentare che non significa eventi aiuti alimentari che sono addirittura controproducente ai fini della soluzione del problema
Ma sviluppo attraverso piccole realizzazioni dall'agguato adeguata formazione
Delle culture locali fluviali bilingue integrate dal piccolo allevamento ed eventualmente dalla Persia
Noi non pensiamo come alcuni hanno affermato che non si debbano più realizzare progetti o programmi inferiori ad una spesa di cinquecento milioni o del miliardo di lire
Chi conosce l'Africa per esempio afferma proprio il contrario cioè la necessità di moltiplicare piccoli progetti mirati e coinvolgenti la popolazione
Per altri paesi dice prioritario potrà essere lo sviluppo delle vie di comunicazione e così via
Bisogna invero evitare poi la dispersione in tanti Paesi e in tanti progetti diversi
Il fatto di puntare riteniamo non sui nostri interessi ma surreale e sviluppo del paese e sulla sua autosufficienza e capacità di alto sviluppo potrà rappresentare di per sé una seria selezione degli interventi occorrerà capire infatti che vera cooperazione allo sviluppo significa intervenire per rendersi inutile al più presto non per creare dipendenza
E questo obiettivo lasciatemi questo sfogo non si raggiunge solo stanziando più soldi creando un alto commissariato ed intervenendo sui bisogni essenziali
Chi fa credere che bastano stanziamenti quattro mila miliardi di una nuova struttura per salvare tre milioni di vite umane in dodici mesi o non è in buona fede o non conosce il sottosviluppo
L'aiuto se non aiuta l'auto sviluppo e assistenza che va bene l'urgenza e l'emergenza o come imperativo morale sia chiaro ma che non vanno cielo del problema e mantiene la gente in una continua dipendenza dalle nostre risorse e dalle nostre eccetera
Se la revisione necessaria di improvvisazione su un tema così grave può avere un solo risultato uno spreco ancora maggiore di risorse senza alcun effetto sulle cause della fame e del sottosviluppo
Ragionevole che a cinque anni dall'entrata in vigore della legge trentotto che istituiva il dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo presso il ministero degli Esteri si faccia un bilancio riflessivo e serio
Confrontandoci anche con l'esperienza di altri Paesi
Troveremo senz'altro del positivo e del negativo di entrambi dobbiamo fare tesoro sia per migliorare e sviluppare quanto di buono fatto sia per evitare in futuro gli errori commessi sia per colmare nella e sono in questo momento non con decisione aprioristiche che potrà essere valutata anche un'ipotesi una ipotesi alternativa al dipartimento
Nessuno pensi legato a strutture particolare però non vogliamo tentativi improvvisati soprattutto se dovessero costare quattro mila miliardi
Al ministro degli affari esteri al Governo che dovrà approvarlo
Chiediamo che il provvedimento annunciato si dovesse comportare grossi mutamenti nella struttura che dovrà operare non sia un decreto legge ma perché strumenti per intervenire immediati l'ho detto esistono o se si vuole realmente intervenire subito ma un disegno di legge da discutere con procedura di urgenza magari disegno di legge in modo da poter approfondire la questione in un dibattito parlamentare più sereno il più lontano possibile dalle strumentalizzazioni elettoralistiche un dibattito da cui mettendo insieme il meglio delle varie posizioni facendo tesoro dell'esperienza passata negativa o positiva che sia stata non dovranno uscire né vinti né vincitori la tregua chiesta da piccoli
Non dovranno uscire né vinti né vincitori ma solo vincitori si avranno potuto se avranno puntato veramente sull'obiettivo che si dice di voler raggiungere lottare contro la fame sottosviluppo
In vista di un reale sviluppo di questi paesi
Professor Saccomanni cioè
Sì chiedo scusa
Richiamato intervenire è mi falsamente piacere intervenire subito dopo l'intervento
Del dottor Sergi che personaggio si dedicava parecchio tempo molta profondità ai al problema dell'aiuto alimentare volendo fornire un contributo molto completa e schematico proprio suggerimento metodologico di che cosa la politica alimentare inserita in una politica di cooperazione
Ora come è noto se noi prendiamo il ferimento il periodo otto mille novecentocinquantacinque
I paesi in via di sviluppo hanno avuto un incremento della produzione agricola superiore al due virgola sette per cento aveva non è la cifra che molti speravano negli anni Sessanta per fare rivoluzione verde tuttavia si è dimostrato che chi riesce ad avere
Tassi di sviluppo anale superiore al due virgola sette migliore la sua situazione alimentare
Chi sta sotto e sta alti sottocultura dell'uno per cento la peggiore questo è il problema
Dei Paesi al affetti lodevole dell'Africa e del Sud-Est asiatico con meno di quattrocento dieci dollari pro-capite e questo è il nodo del problema della pace nel mondo
Problema che sono d'accordissimo con tutti gli interventi che sono stati fatti prima che non è un problema è intervenuta
Anche un problema di sviluppo agronomico c'è qui presente il professor Oscar lascia premio sta oltre il presente Statuto nazionale produzione anche rettore parziale della Tuscia
Genetista di fama internazionale quale penso che pure ne meglio di dispiegare l'importanza che questo potrebbe averla differito il giuramento
Ma c'è un altro tipo di discorso sovente stimato il cui contenuto è fondamentalmente politico che si connette al problema della sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo in che cosa consiste
Nel mille novecento cinquantacinque il commercio mondiale cereali era di trenta milioni di tonnellate
Negli ultimi anni ha superato i centosettanta milioni di tonnellate di cui la metà comperati dai Paesi in via di sviluppo il restante un terzo comperato cioè un terzo preso dalla Russia e dai paesi dell'Est Europa
Secondo le stime dire oggi il peso dei paesi in via di sviluppo sul sul commercio mondiale l'importazione di prodotti agricoli da quindici per cento almeno centosettanta arriveranno al quaranta per cento del Duemila
Cioè su alcune produzioni alimentari di base si sta determinato il contrario di quello che ci hanno sempre insegnato sui libri di economia
I testi di commercio internazionale vale a dire che stanno diventando su alcuni prodotti come cereali larghi portatori paesi in via di sviluppo esportatori i paesi più sviluppati praticamente i Paesi della fascia ossi a che cosa è dovuto questo
Da un lato il fenomeno che già sono stati detti questa mattina
Di occidentalizzazione dei consumi cosiddetti cioè il fatto che aumentando il reddito pro-capite
La dieta pasta dardi civica atto a proteica quindi praticamente c'è bisogno di carne e i paesi di sviluppo cominciano ha praticamente a trasferire per esempio delle risorse alimentari per l'Abruzzo dica
La Banca Mondiale esprima che il venticinque per cento
Della disponibilità di cereali nei paesi in via di sviluppo ci venga destinato per la funzione della carta
E non è semplice dire questo è un errore c'è un consumo di proteine l'unica possibilità di avere il tempo prego consiste nel forzare l'allevamento di monografici i cereali diventa fondamentale per un discorso di questo genere
Ma c'è un fenomeno molto più importante che deriva data l'inflazione crescente travolgente che si osservano i paesi in via di sviluppo
Nel mille novecentosettantuno terzo della popolazione mise in via di sviluppo e una popolazione urbana del due mila saranno il cinquanta per cento quasi due miliardi di persone
Si conta che nel due mila almeno quaranta città nei paesi in via di sviluppo avranno la popolazione superiore a cinque milioni
Le prime sedici conurbazioni lontani due mila andranno dalla popolazione di trentadue milioni di Mexico siti ai sedici milioni di terra su queste città sono due appartengono al mondo industrializzato e sono New York e lo slancio
I fenomeni di altissima urbanizzazione crea uno stravolgimento non solo per la sicurezza sociale queste ma dei consumi alimentari perché sia partono i consumi tipici si passano a consumo di prodotti da esportare
Tipo per esempio il Rizzo Oltrarno questo però come scudi altissimo in Africa
E il problema alimentare queste zone più come diceva Sergi prima il problema della tradizione e che si creino delle masse di persone praticamente
Importante come successo adesso con la rivolta del del parroco alla violenza se non si trova l'avvenimento di alimentazione Calò un certo tipo questo non è più l'agricoltura tradizionale e la Commodity ci vuole tecnologia perché bisogna arrivare prodotti che vivono contenuti protegge calorici a tasso costo praticamente con una disponibilità più i media
Ora questo tipo di situazione si devono due circostanze fondamentali
Il primo è
In che modo i paesi in via di sviluppo possono avere una sicurezza di approvvigionarsi di questi brutti sul mercato più il paese si sviluppa più evidentemente dell'attenzione al bilancio quindi deve stare attento anche l'importazione all'aumento dei prezzi sul mercato interno e questo può essere fatto in due modi ho incrementato la produzione interno come fatto nel senso di una comunità o rivolgendosi sul mercato
Io non appartengo alla categoria dei test dagli catastrofisti si ammette che negli Stati Uniti ci sia una riserva massima ancora di dieci milioni di ettari di cento milioni di ettari quindi c'è una possibilità di stanare una totale un'azione molto più alta
Di quello che potrebbe aveva dominato dal due mila c'è questa mito del progresso
Ma c'è il fatto che prodotti di questo genere oggi sono immessi in un mercato mondiale che non è il mercato degli Stati Uniti del Canada del della comunità cioè quando noi possiamo parlare di grandi produttori esportatori stato uniti Canada Argentina e comunità ma il mercato mondiale è fatto all'ottanta per cento da multinazionali di cui si conoscono il nome e cognome che certamente non ha
La volontà nell'interesse a costituire un andamento il prezzo Stati e piuttosto costante per l'approvvigionamento alimentare una diventa un problema politico
Gli strumenti pubblici che si sono avuti negli ultimi venti anni soldi accordi cosiddetti li carichiamo il corridoio comodo jeans prima cioè praticamente mi obbliga a fissare dei prezzi di oscillazione massima ibidem o il RIS comporti reprimende che sono viceversa la costituzione di riservi terrazza ma anche su questo punto non è che ci sia una grande volontà di arrivare a fare discorsi di questo genere raccolto multilivello ha colto un urlo multilaterale internazionale sul grano se ne è fatto un nome quarantasette poi non se n'è fatto più e gli ultimi venti
E vi è una tendenza da parte dei Paesi sviluppo a rifiutati ci siano loro compartecipazione nella costituzione di riserva indiana
Tant'è vero che oggi il discorso multilaterale cade i Paesi i paesi in via di sviluppo cerca un accordo per zona sono interessati più alla stabilizzazione
Dei proventi di esportazioni o presidente dei prezzi di acquisto per esempio lo Stato ex comunitario che non viceversa Thailandia con
Internazionali che non possono poi aver luogo per differenze politiche e per contrasti permanenti fra chi compra chi acquista questi beh mi sembra che il discorso dalla politica alimentare verso i Paesi sviluppo dette vita parla proprio messa nel contesto di questo discorso generale
Per non cadere nelle genericità oppure diciamo negli sforzi dizionari che non è certamente questo il discorso di una politica come quella che noi stiamo facendo perché lì Italia non ha nessuna possibilità dato il suo deficit agroalimentare
Di entrare sul mercato mondiale delle commodus dei prodotti alimentari grazie l'unica possibilità sarebbe il riscontro noi produciamo manifesta standardizzare settecentocinquanta mila tonnellate di visone importiamo duecentotrenta nei risvolti amari sedicente qualche cosa praticamente il riso è un'attività di produzione trasformazione e non è che noi abbiamo grandi possibilità andare tutti questi limiti prodotti questo significa sano e vogliamo entrare nella logica di comperare i prodotti di base ci dobbiamo mettere sul mercato mondiale e allora che cosa abbia fatto un piano il grano gli Stati Uniti troppi crea un certo tipo di ragionamento
Possiamo semplicemente appaltare un discorso di questo genere agli accordi multilaterali o non sarebbe più conveniente che l'Italia cominciasse a pensare per esempio a costituire Stocco comunitari magari da mettere contesto la convenzione di Lomé
I contributi di polpette che sono fuori risorse proprie convenzione io ho messo la quale siamo come il Senatur Sanza tragicamente assente a qualsiasi livello di proposta
E l'altro tipo di ragionamento è ma noi dobbiamo necessariamente fare un discorso di aiuto alimentare basate su questo tipo di ragionamento o non possiamo fare invece qualche cosa di più consiste per esempio il grande problema del del che vi ho spiegato prima della conurbazione cioè del dell'accrescimento violento di persone crea dei problemi annonari spaventosi questi pezzi potremmo dare dei servizi reali per tentare di risolvere discorso di questo genere
D'altro canto ecco Cetto il ministero porta avanti il discorso dell'utilizzatore produttivi rintuzza ma qui c'è da fare un discorso se noi non possiamo tentare di fare ragionamenti in modo danneggiare a sollevate certi problemi alimentari in alcune fasce specifiche di della popolazione di questi Paesi l'ONU invita per esempio a fare un aiuto alimentare temi cosiddetti per i così detti non protetti sempre per i bambini in età scolare e prescolare che costituiscono il patrimonio intellettuali questi Paesi un bambino che ha sofferto la fa fino a tre anni non sarà mai un cervello di una certa dimensione perché a delle lesioni mediche che gli impediscono di essere una forza atti ecco io direi che questi sono argomenti che vanno messi allo stupro
E il il il nostro problema di fare una politica alimentare vale solo nella misura in cui si fanno ragionamenti di questo tipo per il resto poi sennò si rischia di esserne con pesto di polemiche puntuali
Che vanno tengono a secondo di come si muovono i giornali con interessi diversi per i quali penso che l'unico modo
I DAR espressione un po'elegante quello di Ranieri ma dicono i francesi il sommo molti grazie
Concludere i lavori della mattinata vinciano
Mi permetterei di danni brevemente la parola dato che era uno di coloro che dovevano intervenire la mattinata anche perché a me sembra che alcune considerazioni che riguardano la possibilità di introdurre i movimenti cooperativi nell'ambito della soluzione di questi problemi possono essere un elemento di qualche interesse nel dibattito così ampio
E così ricco che si è al sviluppato questa mattina attorno a questo così importante
Tema
Credo tuttavia di dovere fare alcune considerazioni sia di carattere generale non tanto per ripetere cose dette ma per inquadrare alcuni discorsi molto brevi che mi permetterò di fare in considerazioni che mi sembrano necessaria di quadro
Del resto questo convegno lo stesso convegno il dibattito che ne è scaturito dimostra che la consapevolezza fortunatamente attorno a questi problemi e crescita anche se è cresciuta in modalità che possono lasciare perplessi
La stessa presentazione della proposta piccoli dimostra da un lato chi l'attenzione su quel i problemi non si cristallizzata torno a schieramenti di maggioranza ricostituita o di governo
E anche dall'altro che la convergenza attorno a questi temi fortunatamente come dicevo prima è molto ampia ma è che esistono però delle diversità consistenti come abbiamo ascoltato anche dagli interventi che ci hanno immediatamente proceduto delle diversità consistenti attorno alle modalità e credo che non sia di secondaria importanza questa perché poi in effetti se non si individuano giuste modalità per intervenire se il rischio che pure importanti risorse che mancano inutilizzate nella perenne disputa intorno al come si possano coniugare l'emergenza con lo sviluppo e quale delle due operazioni possano o debba precedere l'una rispetto all'altra
Un'altra considerazione di carattere generale pur ovvio è quella che la situazione complessiva sia aggravata la stessa vicenda dell'atteggiamento degli Stati Uniti
Sul problema dell'UNESCO di recente boicottaggio dell'indie Olimpia dove mettono in evidenza due troppo come non è facile in una situazione internazionale di questo tipo cercare di far convergere sforzi ed attenzione dei vari Paesi per affrontare questi problemi che non si pongono da oggi ma che recentemente si sono aggravati e a mio giudizio questo debbono spingersi e a fare in modo che la vostra il nostro impegno solidale
Cerchi di affrontare questi problemi specialmente come Paesi industrializzati se non si vuole che sia vera quella espressione che usava ieri il sociologo Alberoni sulla Repubblica
Quando diceva che il cerchio di povertà intorno al nord potrebbe anche essere un cerchio di odio io credo che noi abbiamo il dovere sotto questo profilo di cercare non di fare della pura testimonianza ovunque di aprire soltanto degli atteggiamenti di solidarietà astratta ma di cercare di concludere concretamente in qualche modo le nostre intenzione attraverso delle iniziative
Ed è appunto su queste iniziative del movimento cooperativo che io credo si possa
Discutere non tanto perché la cooperazione quell'anche alla quale io mi riferisco vale a dire il movimento cooperativo di ispirazione cristiana che fa riferimento alla Confcooperative sia in grado di fare delle grandi cose
E che io credo che noi dobbiamo prendere atto che questa richiesta di interventi di conoscenze che sono corde che provengono che si innestano nell'esperienza del movimento cooperativo c'è e deve essere raccolta
Vale anche per noi infatti l'esigenza comune a tanti altri gruppi Dini prese giunti ad un certo grado di presenza sulle l'interno di adoperarsi non solo per migliorare la capacità di per di penetrazione dei grandi mercati ma anche da un lato di cominciare ad entrare nel settore di offerta
Di nuovo e dall'altro di esplorare concetti di giorni venti sono spera diminuire lo sbilancio negativo nelle aree di acquisto di prodotti di base ad esempio mangimi sementi oli essenziali in primis i prodotti tropicali eccetera
L'orizzonte di queste aree operative si amplia nell'incontro con la strategia sottostante alla legge trentotto di fatto proprio l'attuale composizione del sistema di imprese cooperative che a uno dei principali punti di forza
Della cooperazione agricola inesperienza alcune di notevole efficienza
Di trasformazione di prodotti alimentari si presta a dar vita a iniziative coerenti ai criteri che presiedono all'impiego dei fondi per la cooperazione in via di sviluppo
Mi riferisco alle priorità disse dal settore agroalimentare che è stato oggetto anche di alcuni interventi con particolare applicazione alla crescita della produzione alimentare del prodotto dei paesi in via di sviluppo dedicata al mercato interno
Al particolare riguarda i fattori sociali ha l'obiettivo di promuovere la crescita della imprenditorialità Interna nei paesi in via di sviluppo
Al favore per i progetti che provvedono alla costituzione di imprese piccole menti in grado di essere gestite da personale tecnico amministrativo dei paesi in via di sviluppo a sì spinte dalle imprese di servizi essenziale al funzionamento del ciclo produttivo gestione di centri di ammasso sportelli di credito agrario assicurazioni trasporti
Centro di commercializzazione e distribuzione
Formazione di quadri attraverso forme di addestramento sul lavoro e così via
Queste caratteristiche del resto non solo le priorità di utilizzazione di fondi cooperazione allo sviluppo da parte italiana
Ma sono le priorità frequentemente richieste dai governi dei Paesi dei paesi di di dei in via di sviluppo
Dicendo no da questa quanto detto alcune considerazione di gestione dei fondi primo la preferenza nella realizzazione dei piani di sviluppo va data progetti agroalimentare integrati incentrati sulla Costituzione
Dischi ieri di piccole e medie aziende ed i servizi relativi secondo è indispensabile sviluppare un intervento di promozione della politica di cooperazione e sviluppo nel settore della media impresa italiana del comparto anche a diventare dei servizi bisogna operare per abbatterebbe elevati rischi di ingresso nei programmi di cooperazione e sviluppo e questo al fine di ottimizzare i fondi messi a disposizione dalla legge trentotto
L'organizzazione da Offerte l'alleanza con la domanda di sviluppo non va solo ad incidere nel Budget disponibile presso il dipartimento del ministero degli affari esteri
Può insistere vantaggiosamente sull'insieme dei fondi per lo sviluppo esistenti restituendo all'Italia l'imprevista gli hanno un notevole volume di lavoro all'interno della natura della domanda di sviluppo la richiesta di esperienze di conoscenza di applicazione del metodo cooperativo in senso stretto è notevolissimo
Quale che sia il diverso vissuto delle varie imprese cooperative la domanda di trasferimento di capacità di gestione attraverso questo particolare tipo di impresa è dunque rilevante abbiamo l'impressione in sostanza che verso il movimento cooperativo tenda ad orientarsi una domanda crescente da parte di Paesi in via di sviluppo pur senza particolare sollecitazioni da parte nostra
L'importante richiesta di competenza di organizzazione nel settore cooperativo da parte dei Paesi in via di sviluppo richiede da parte nostra l'organizzazione dell'offerta è soprattutto un dialogo costruttivo
Conta lei istituzioni proposte a questo scopo un dialogo più aperto e più in uno spirito di proporzione tra il nostro movimento cooperativo il ministero degli affari esteri e del dipartimento può favorire una crescita rapida e corretta dell'intervento del movimento cooperativo della cooperazione allo sviluppo e rientra nella prospettiva di favorire una diffusione più larga e matura della cultura della cooperazione internazionale in questo si penso è un spiccano alle che il Dipartimento si orienti a una più larga utilizzazione del know how cooperativo secondo le modalità che la legge vigente consente quindi che non è richiede per questo aspetto modificazioni per parte nostra siamo consapevoli dei limiti ma anche delle positive complementarietà tra movimento cooperativo e tecnostruttura di grandi dimensioni e in questo campo stiamo valutando la possibilità di collaborazione operativa tra movimenti cooperativi e imprese pubbliche
Nel nostro recente congresso della Confcooperative abbiamo discusso sulla integrazione delle due facce
Della cooperazione movimento e sistema di impresa questa duplicità di valenza emersi anche di fronte a questi grandiosi problemi che riguardano il sud del mondo non mancano infatti realtà cooperative spesi in alcune zone del nostro Paese tradizione mente pronte a raccogliere un richiamo ad un intervento immediato nella lotta alla fame anche per il tramite delle stesse organizzazioni cattoliche
Penso che proprio questa contemporanea presenza sul fronte dell'impresa e su quello dell'impegno sociale la cooperazione dei bei interamente interamente sollecitata una sintesi di ragioni ideali ed economiche sul terreno della cooperazione di sviluppo
Adesso vediamo se ci sono altri che credo
Qui nell'Elenco che mi era stato affidato ci sono alcuni deputati naturalmente non possono essere presenti perché impegnati al voto però vi è il rettore dell'Università Cattolica non so se è presente il professor Adriano Bausola
Non so se si è presente
L'avvocato Camillo Ferrari presidente della Fondazione sinaptica
Roberto Savi direttore generale dell'Inter Press Service
Chiedo scusa ma conoscendo le persone sono stato costretto a questa elencazione
Io mi ero preparato un intervento un po'basato sulle esperienze che abbia avuto una commissione Brando sul problema della cooperazione internazionale
Però sentendo il dibattito e questa mattina
Mi è venuta una specie di reazione di una persona che da più di vent'anni io praticamente avvertono occupandosi dove nel terzo mondo imitato torna l'Italia sente il dibattito le dai circoli italiani politici culturali da questo brutto io vorrei fare alcune osservazioni
La prima è molto curioso che in tutto questo grande dibattito che si fa sul fallimento della cooperazione allo sviluppo negli ultimi due decenni non si sente affiora nessuna parte un discorso del perché c'è stato questo fallimento
E qui si continua a parlare in termini quantitativi e qualche volta qualitativi di ciò che accade ma poi nel dibattito che c'è non solo sull'Iva sugli interventi straordinari sulla legge a medio e lungo termine questo dibattito non si sa
Ticket molto singolare perché non c'è dubbio che mettiamo adesso nel terzo decennio dello sviluppo e c'è una fatica nei circoli internazionali di cui si parla questa mattina per la cooperazione e lo stile
Quindi ha duramente bisognerebbe però discorso molto lungo e volevo sollevare questo punto e rilevare che unanimità oggi esista a livello internazionale che questo è dovuto anche al fatto
Che la politica dello sviluppo si è rivolta sempre a livello di Stato affittato a livello di sistema intergovernativi
E ben poco si è fatto per arrivare ad una politica più articolata che possa coinvolgere le comunità di base e che possa coinvolgere il tessuto sociale dei pezzi nell'applicazione delle risoluzioni dell'aiuto e quindi la realizzazione dell'altro sviluppo
Su questo la legge trentotto non dà la minima consiliatura perché è una legge estremamente chiusa che prevede la consegna di svolgere rapporti a livello intergovernativo
Quindi D'Alema uno strano meccanismo a questo punto si è detto e questa mattina si è anche sentito
Noi spendevamo una grande somma nel multilaterale adesso passando bilaterale possiamo fare questo tipo di politica più diretta che permette ad esempio di intervenire per salvare vite umane
Che anche questo un fatto talmente straordinario nell'esperienze internazionali solido sviluppo perché multilaterale ecco siccome si va facendo oggi della Regione fondamentali per cui i nemici del dialogo nord sud sono contrari multilaterale
è uno strumento che visto dal dal punto di vista dei paesi ricettori del terzo mondo è uno strumento molto meno colonizzati di quello bilaterale parliamoci francamente i condizionamenti economici e commerciali che vengano attraverso le politiche di mobilità tirati solidità e sono molto più stemperate e molto più immediata attraverso la comunità internazionale di quanto siano quelli grazie casomai il problema è di vedere come recuperarli multilaterale nuovo che permetta attraverso la comunità internazionale di portare avanti una spinta ideale ed anche di tipo commerciale però in senso logico ottimo che fanno parte sono due anime da sempre della cooperazione allo sviluppo e anche di questo io moglie sottolineare non si trovano
Ne traccia infatti possa Dio ad un secondo aspetto che in quello della fame non fa io vorrei fare osservare che di fatto non si muore solo nel Salento
Fanno un problema molto complesso terzo mondo poco fa il presidente Alfonsi dell'Argentina paese ora democratico tutti voi siete pronti ad appoggiare idealmente e politicamente
Tale cifra molto precisi
In Argentina la mortalità infantile omertà del sette virgola cinque per cento sulla percentuale precedenti e dico l'aspettativa della vita e di unità di cinque anni gli ultimi dieci anni
La la la la fascia della sotto alimentazione è aumentata dal tredici per cento dalla popolazione settanta al ventuno per cento nella nell'attualità
Non stiamo parlando di situazioni tipo Cile in cui tutti noi potremmo dare una risposta di pubblico stiamo un paese dove oggi al governo democratico credo e si trova ad affrontare dei problemi
Che sono di natura estremamente a questo punto mentre c'è una tendenza universale
A separare l'intervento straordinario e diretto dall'interventi a medio e lungo termine
Questo non è tanto poi un discorso di tipo concettuale perché in realtà per chi opera gli aspetti operativi ha un'importanza fondamentale
Per cui non poteva ignorare che il dipartimento alla cooperazione così come organizzato e con i meccanismi di controllo i tecnici che hanno come tutta l'amministrazione portato non può fare certamente puliti intervento straordinario nel senso in cui la gente per la strada crede perché in realtà dico basta parlare con qualcuno al dipartimento degli spettri
E sapete cosa significa avere un esperto prende un aereo per viaggiando in un paese e divertire un modulo in cui spiega che non può andare in nave Margaglio e per sapere che fra l'amministrazione pubblica e le spinte ideali su cui noi parliamo c'è un gatto che non certo muovere così italiana
Ora però questi problemi della diversità della fame
Fanno sicché mentre è vero che per il Sahel occorre studiare delle politiche intervento immediato perché scatenò e sopravvivenza non possiamo però entrare
Che il discorso del terzo mondo & discorso in qualche modo va visto in aspetto strutturale e su questo ha detto una cosa lapalissiana corretto prima quindi al Grande vantaggio di dire delle cose ovvie
Però a questo punto dal ricorso via scatta un meccanismo analitico qui in Italia c'è un altra schizofrenia
Nella nostra politica estera noi sia nelle dimensioni esto Ovest per tutti i meccanismi di solidarietà atlantica comunitarie cioè poi quando si va al terzo punto di scatta ogni tanto uno strano dialogo come se lui con il Terzo Mondo avessimo dei rapporti diversi per esempio dagli Stati Uniti
A me non risulta che ne sull'istanza a livello per esempio del negoziato del debito pubblico del terzo mondo che oggi è un problema molto più grave di quanto questa mattina c'è emerso dal dibattito italiana né previsto né su una posizione diversa
Su per esempio quella degli Stati Uniti questo tipo di vaccino e questo è il problema dei diplomatici della Farnesina problemi alle forze politiche italiane perché quando fuori quindi che il Terzo Mondo aveva per esempio
Un'America Latina solamente cento milioni certo cento miliardi di dollari di debito esterno al settantatré e sono diventati trecentotrenta in dieci anni
E poi vediamo che bastava mento ultimo del tasso di interesse deciso dalle banche americane perché un Paese con l'Argentina che in piano di cooperazione economica difficile
Di contro si trovi tecnico esterno aumentato di seicento milioni di dollari nei prossimi sei mesi senza che nessuno oggi tira abbia solamente fatto nulla
Solamente per un atto di meccanismo internazionale i tassi variabili
E la gente ignora che oggi terzo mondo ha restituito il settanta per cento del capitale che originalmente ricevuto come i prestiti
E quello che sta pagando sono solamente gli interessi del servizio del debito cioè l'intreccio di interessi come meccanismo idealmente perché sì che c'è stato un economista argentino Ferrero che ha analizzato per il valore degli specchietti che quando si arrivò a Manhattan i bianchi che tra gli indigeni per comprare l'isola di Manhattan e corrispondeva grosso modo Alvaro attuali ventiquattro
Quella somma messa capitalizzazione normale dal momento in cui avvenne l'acquisto di Manhattan oggi porta un valore tale che non permette ad acquistare tutta Manhattan e pezzi contemporanei
Questo tipo di ispirare che è un ospedale che non si può certo rompere con il problema dell'aiuto al sei
Ma che è un problema altrettanto altrettanto importante è un tipo di dibattito dove l'Italia se veramente fare un tipo di politica estera diversa da quella che si è fatta tradizionalmente dentro la sua attenzione cioè con la sua attenzione sul dei meccanismi strutturali che siamo fatti in cooperazione con il Terzo Mondo
E in questo dibattito che si è stato fatto tutti in questo tempo il terzo mondo è stato continuamente assente
Se non è stato Tirelli da qualcuno cognato portava qualcuno e Terzo Mondo per mostrarlo e dire ecco un africano che dice quello che dico io ho una pena latino americano provveditori a me ogni volta che ci sono state consultazioni organiche per esempio con il gruppo settantasette contro qualsiasi tipo di stanza su cui sentire dei pareri su questo tema
E adesso vorrei fare una osservazione tutto questo poi nasce nel momento per me che viaggia lettore partecipo continuamente a conferenze internazionali
Detto nasce centro curioso
Perché oggi l'Italia per la sua politica assistenza allo sviluppo ha raggiunto un prestigio che fino a due tre anni fa era totalmente sconosciuta oggi Marta che uno si presento la conferenza internazionale parla centonove e in qualche modo italiano collegato puritani tutti o ecco prima che un Paese che sta facendo qualche cosa di nuovo qualche cosa di diciamo innovativo nel campo della cooperazione a questo punto quindi si sente un dibattito che è presente al dipartimento e come nazione e come una visione corporativa di vecchie tecniche
Dopodiché all'estero la l'apprezzamento del problema che è completamente diverso
Poi tutti si dichiarano a favore della riforma ottantotto io vedo in questo un pericolo strisciante di lottizzazione che mi preoccupa molto perché poi conoscendo le cose italiane non è certo questo il modo in cui lui aiuteremo i problemi terzo mondo ma aiuterebbe una migliore visione delle cose
Cosa volete questo vorrei dire che qui c'è un tanga fra ciò che la percezione internazionale per lo sviluppo
Su Giotto e la percezione internazionale sulle tecniche della cooperazione su ciò che si va facendo e il dibattito politico italiano che questo non è un fatto che non può destare sorpresa questo punto quando uno che la legge del trentotto eviti batteva il tempo non prevede nessuno dei dibattiti esistenti nel Terzo Mondo
Sulla partecipazione delle comunità di Bassano dello sviluppo sulla una nuova politica innovativa di fondi non solo quelli certo necessario trasformare Enza delle vite ma perché vi sia un processo di partecipazione ed i timori di attrazione socia del terzo mondo superando lo sviluppo
Tu non può che sottolineare dibattito sulla vicenda Alitalia è un dibattito estremamente limitato concettualmente e che nasce in modo estremamente verticale
Altro esempio di questa verticalità è che la legge della cooperazione e l'unica legge
Che esistite in tutti quanti Paesi industrializzati che non permette al Dipartimento di poter operare nel campo della comunicazione e dell'informazione io l'esperienza personale noi ci siamo rivolti a tutti i Paesi industrializzati
Per mettere in piedi meccanismi di comunicazione dei problemi e terzo comma Paesi industrializzati abbiamo fatto con larghezza con la Norvegia con l'Austria con la Germania con l'Olanda con la Svizzera con la Spagna lo stiamo facendo l'opportuna Hillary non si può fare perché il la legge semplicemente come permette ora come è possibile creare una politica di partecipazione sullo sviluppo senza che in qualche modo il modo di sentire e di vivere questi problemi possa giungere qui in un interazioni con i paesi del terzo mondo
Come è possibile vedere di costituire una politica innovativa su dello sviluppo che non basti non solo su rapporti tra Stati ma sul rapporti fra popoli su rapporti dei ricettori degli obblighi ricevono aiuti allo sviluppo
Queste sono delle domande che io francamente pongo perché vedo che il dibattito che nato in questi giorni non sono affronta nessuno di questi problemi
Ma chiunque in un ghetto
E un dibattito se il divertimento la cooperazione è efficiente o no se bisogna separare il commissario dal medio lungo termine cioè su dei problemi che scusate se lo dico sono solamente devono interni di cassa
Ma che non hanno nessun riscontro con i problemi che l'attenzione terzo molte grazie
Per poter far crescere la realtà istituzionale la realtà popolare la realtà economica la realtà democratica di questi Paesi
Io sono convinto che la vera emergenza del Terzo Mondo per quello obbedienza che ora non mi è possibile viaggiare così a lungo all'estero come magari deputati europei l'amico Bersani come altri esperti perché come abbiamo sperimentato anche oggi gli impegni parlamentari Cintioli hanno qui ma pare di aver visto dai contatti che ho e il problema sostanziale sviluppo del tessuto sociale armonico con quello di una democrazia quello che è in crisi oggi nel Terzo Mondo e l'economia e la produzione agricola affannate ente risi prima questo tipo di investimento sociale istituzionale ma io credo che dobbiamo dedicare qualche sforzo anche di carattere economico a favorire la formazione uguale a favorire la formazione di un tessuto sociale
A scegliere quali sono il vento di una strana democrazia reale in tutto il mondo è stata citata in America Latina
Certamente l'America latina in una nella sua storia elementi di povertà strutturale
Povertà economia
Di colonialismo inteso nel senso docente cioè l'indipendenza
Materiale dall'Europa che non siano stati prodotti evoluti da molteplici di democrazia da uno dei ministri di culto quindi ci sono delle cavalle sostanziale equilibrio istituzionale delle cause rispetto alle quali noi non possiamo fare la politica dello studio
Mi sembra quindi che sia importante molto importante che immaginare ci saranno aspra giusto e doveroso per l'emergenza che immaginare degli interventi che non tocchino questa struttura riuscire ad operare all'interno di una politica militare e concrete sotto l'orizzonte del terzo mondo sottolinea America Latina compresa animata da questi animali da questa capacità guardare all'orientamento l'organismo sessanta di una visione olistica che anche in quando non è meramente assistenziale certamente impoverisce la capacità di dialogo coinvolti il sostegno economico e con il governo del terzo
Ho speso nel senso che riprende alle ore quindici e trenta teoricamente ma mi pare di aver capito che sarà poi intorno alle sedici con la presenza di istantaneo
Già negli di di nuclei produttivi nuovo
Hanno per necessità
Suggeriscono per necessità un'alleanza tra grande impresa di piccola e media impresa è in sostanza le aziende italiane deve essere rappresentato in questo senso le risentiva della Confederazione è stata proprio quella di promuovere prendere sul dibattimento perché l'ipotesi consortile chi ammessi comune elemento programmato
Tecnici che saltassero la funzione della media impresa del parco industriale italiano potesse è accedere programmi del dibattimento e su questo effettivamente ci sono state delle grosse difficoltà
Da questo punto di vista noi crediamo che il dibattito debba partire tenendo conto fondamentalmente dell'asse diciamo di un discorso che è stato fatto qua da dal ministro Colombo cioè funzione dei fondi definizione di una politica estera e non fortemente innovativa
Condizione di intervento sui programmi di riequilibrio dell'Arco della situazione nord-sud agendo non semplicemente sul sud ma anche sull'insieme del quadro dei fondi in internazionali presenti e costruendo programmi fortemente innovativi
Questo è l'ultimo diciamo argomento molto importante che deve essere secondo me oggetto della del dell'attenzione da parte del legislatore
I programmi innovativi significano sostanzialmente quando qui è stato suggerito
E l'Italia deve dire il fondo di cooperazione allo sviluppo attraverso una politica che sia guidato alle concezioni fondamentale della nostra politica quindi una politica di pace e di di Paci di pace nel senso regionale di tentativo di allentare
Le tensioni Est-Ovest
Il problema principale che la cooperazione è uno strumento eccezionale interventi noi abbiamo suggerito al ministero degli esteri di intervenire per esempio in termini regionali con master l'anno in cui il film anzi amento non solo si esercitasse sulle condizioni richieste ventuno ventidue settembre equilibrio economico delle zone ma anche attraverso le soluzioni diplomatiche condizionasse do la possibilità di sviluppo spesso facciamo un eseguano si parla di fame e di di lotta alla fame molto spesso cioè secondo me titolo generale dell'intervento che è stato fatto da molti parlamentari dovrebbe essere completamente mutato
E il titolo reale delle proposte dovrebbe essere pace e sviluppo e il concetto della conquista perché il novanta per cento delle condizioni di fame endemica esistente dipendono dalle condizioni politiche entro le quali si manifesta nelle condizioni di di massimo degrado noi abbiamo sicuramente ecco situazione di enorme difficoltà nel Sud-Est asiatico per ragioni chiesti non corrispondono ad eventi naturali con questioni speciale
Abbiamo delle una massa di profughi gigantesca nel Corno d'Africa
Per l'effetto diretto delle dei dei conflitti regionali sono poi esistessi accentuati dal conflitto e sto abbiamo una situazione nell'America centrale soprattutto nella condizione gli altopiani che che essa dipendente quasi esclusivamente dai consigli quindi il problema della affrontare dal punto di vista del legislatore il problema della pace dello sviluppo significa essenzialmente costruire del masterplan che siano guidati da una politica di costruzione diviene di pace regionale
Che significa costruire dei programmi che abbiano costa diciamo contemporaneamente l'aspetto della logica di intervento per il supporto degli alberi delle questioni di intervento immediato a sostegno delle conserve popolazione esistenti e nello stesso tempo le linee programmatiche di intervento per la limitazione e per possibilmente il termine dei conflitti dei conflitti locali
Questo era il grande tentativo che era stato fatto dall'Italia nel Corno d'Africa soprattutto per le condizioni di frizione per esempio tra Etiopia e Somalia
Era un programma che prevedeva la definizione di un piano di di pacificazione cioè quindi un trattato bilaterale tra Etiopia e Somalia di pace per venticinque anni e la costruzione di una zona cuscinetto e l'immissione la di programmi di intervento che permettessero di sollevare la situazione di un milione ottocento mila profughi non più una persona in condizione realmente disumana
Questo dico per diciamo per dare argomenti a coloro che in questo momento cercano di a rafforzare la situazione di di politica
Economica dell'Italia nell'asse nella rapporto di di ottimizzazione dei fondi per la cooperazione e lo sviluppo attraverso il rafforzamento della capacità di direzione per ripartire
Il problema è tutto lì il problema è che il funzionario del dipartimento devi assumere i rischi
Relativi a alla definizione di e alla gestione di progetti
Questo è il nodo braccio nodo da sciogliere che non deve essere lasciato ad un evanescente situazione burocratica ma i funzionari del Dipartimento devono assumere improprio i rischi relativi alla gestione di programmi che io non in cui il rischio ha determinato ovviamente dal risultato di sviluppo
Sotto sotto diciamo mettendo i funzionari del Dipartimento tutti i controlli sono necessari credo debbano essere dati sono una funzione ineliminabile della dello Stato unità
E prima di inizio alla tavola rotonda
Do la parola al sottosegretario Fracanzani
Io nei dibattiti relativi alla politica di aiuti alla politica di cooperazione viene data al problema delle strutture
E certamente questa questione a una rilevanza notevole
No io credo che dobbiamo stare attenti
A che questo impegno a questa attenzione non siano consapevolmente o meno
Devianti rispetto a un altro tema un'altra questione che non vi è dubbio abbiano una importanza prioritaria
Quello degli obiettivi politici delle scelte politiche in definitiva delle responsabilità di chi ha ruolo politico
Non soltanto mi riferisco questo a quell'altro ministero che pure hanno competenze dirette in questa materia ma anche al governo nella sua collegialità e anche al Parlamento
Credo che questa sia una premessa che dobbiamo sottolineare a monte di qualsiasi discorso
Perché singoli punti pur significativi possono aveva le conclusioni di un segno dell'altro a seconda che noi
Preventivamente sottolineiamo questo dato
Di importanza certamente delle strutture ma di una importanza ancora prima pregiudizialmente delle scelte degli obiettivi politici
Su questa base allora a mio avviso vanno coerentemente collocati alcuni punti
Il primo quello relativo al dato quantitativo
Al quanto di risorse che il nostro Paese e impegnato a dare oggi come nella prospettiva certamente noi dobbiamo sottolineare come in un quadro internazionale che sostanzialmente di stagnazione se non di riflusso
Nel elargizione di risorse al Terzo Mondo la linea di tendenza del nostro Paese ed in segno inverso il positivo cioè incremento di questi aiuti
Dobbiamo dire però per completezza di quadro e per correttezza
Che noi anche siamo partiti tardi che stiamo svolgendo per certi versi un'azione di recupero nei confronti degli altri paesi un'azione di recupero che va ulteriormente sviluppa sviluppata come certo noi sarebbe troppo comodo e troppo facile ma non è assolutamente compatibile
Con la nostra situazione economico-finanziaria generale se noi pensassimo a un incremento delle risorse destinate agli aiuti della politica di cooperazione meramente in termini di risorse aggiuntive rispetto alla spesa pubblica già esiste noi dobbiamo porci in un'ottica diversa quello di un incremento di un incremento consistente della politica degli aiuti ma attraverso correzioni aggiustamenti diversificazioni di priorità all'interno nell'ambito del totale della pubblica spesa esistente certo questo significa scelte scelte anche dolorose ma proprio per questo abbiamo ulteriore conferma anche su questo dato come prima di tutto prima che il discorso sulle strutture venga un problema di responsabilità politiche di scelte politiche
Sul piano qualitativo
Innanzitutto un punto quello delle priorità
E anche questo
Molte volte è un problema che viene addebitato a scelte delle strutture
Ma molto prima che le strutture sono chiamati a decidere
Priorità e in termini politici ma direi anche in termini giuridici già in base alla nostra legislazione gli organismi politici appunto Consiglio dei ministri cipressi singoli ministri
Cosa possiamo dire sinteticamente a questo proposito evitando discorsi lunghi che peraltro l'importanza della materia richiameremo che noi oggi rammentiamo la nostra azione in maniera eccessiva sia in termini geografici sia in termini settoriali
E dobbiamo attuare una decisa inversione di rotta focalizzando il nostro impegno implicò Rita molto più delimitate sia per settori sia per aree ci operati
Certo anche questo significa delle scelte spesso difficili
Perché è molto più facile in termini di una certa logica corporativa anche nella politica internazionale frammentare tutta una serie di interventi rispetto a più paesi quando addirittura e e non è un caso paradossale ma che si ripete più volte gli aiuti vengono improvvisati tra virgolette
In relazione a visite di capi di Stato da rappresentanti di Governo dei Paesi in via di sviluppo nel nostro Paese o viceversa in occasione di visite di governanti italiani in Paesi in via di sviluppo al di fuori di ogni logica di programmazione
Di priorità prefissati noi dobbiamo assolutamente darci un numero più delimitato di priorità operare esser settori e poi avete niente di tenerci impegnati
Consequenzialmente in ogni singolo atto a correre sui binari prefissati
Altro terzo punto e quello forse oggi più vessato più discusso
Politica di interventi di emergenza o politica a carattere strutturale per lo sviluppo dei Paesi al Terzo Mondo
E molto spesso i problemi vengono posti come assolutamente distinti quando non in un'ottica alternative
La scelta per l'emergenza escluderebbe
Interventi a carattere strutturale o viceversa questi ultimi escluderebbero una politica di interventi di emergenza
Credo che le cose non stiano assolutamente così
Si deve condurre un impegno su ambedue questi fronti anzi a mio avviso molto spesso si tratta non di problemi non solo alternativi ma neppure distinti ma strettamente interconnessi tra di loro
Quando per esempio monsignor Nervo nostro dipartimento conducono delle iniziative
Per costruire dei pozzi nei villaggi questi sono insieme interventi di emergenza e interventi a carattere strutturale
Perché danno immediatamente una risorsa che in molte realtà il più importante ancora del cibo quella dell'acqua per dissetarsi e contemporaneamente
Cambiano radicalmente la vita di un villaggio con la possibilità di culture di culture prodotte in loco e quindi con riflessi che hanno indubbiamente carattere struttura ma allora se è vero questo io credo che dobbiamo essere consequenziali e non possiamo assolutamente pensa
A due autorità politiche distinte che sovrintenda no alla materia
Degli interventi di emergenza e alla materia degli interventi di carattere strutturale bensì ad un'unica responsabile di carattere politico ma io vado Pinilla
Dobbiamo pensare a un unico responsabile politico ma dobbiamo pensare anche ad un'unica struttura
Certo di strutture esistenti vanno affidate migliorate dobbiamo dire anche potenziali stanno anche corrette
Vanno corrette e perfezionate soprattutto in ordine ai tempi di capacità di interventi fanno se volete anche viste in modo articolato a seconda delle diverse esigenze
Ma vanno viste e concepite in modo coordinato e assolutamente non separato rispetto ai due tipi di impegno
Se noi adottassimo questa scelta nella sostanza al di là delle denominazioni di etichetta su cui molto si discute che mi interessano fino a un certo punto dico nella sostanza
Noi contrasteremo a quella che la realtà e noi non effettueremo
Degli aggiornamenti degli adeguamenti in termini di razionalizzazione ma invece arriveremmo ancora una volta e purtroppo si tratta di situazioni frequenti nella realtà nella politica italiana a duplicazioni e sovrapposizioni di strutture che invece di rendere conseguenze positive in termini di razionalità e di produttività circa gli obiettivi e circa gli strumenti arriverebbero ha conseguenze di dispersione
Se della politica di cooperazione degli aiuti investiamo logiche strumentali come purtroppo sta accadendo oggi nel nostro Paese in questo dibattito
Che niente hanno a che fare con gli interessi veri dei Paesi del Terzo Mondo e niente hanno a che fare con un'autentica politica di cooperazione e degli aiuti
Da parte del nostro Paese possiamo inventare tante cose se invece vogliamo essere coerenti
Rispetto a dati obiettivi credo che noi dobbiamo certo con una riflessione con dibattiti con approfondimento
Perché la materia è complessa e difficile nessuno credo può presumere di risolvere a Coppi di bacchetta magica questi problemi ma credo proprio in termini meditati pensare di percorrere Natale Strata
Legato a questo c'è un altro conto noi dobbiamo darci certo
E lo si è detto delle priorità anche di carattere settoriale
E rispetto a richieste che molto spesso non sono di esigenze primarie che ci rivolgono determinati Paesi essere estremamente fare ma detto questo noi dobbiamo anche dire che dobbiamo pensare di essere nella nostra azione di cooperazione estremamente rispettosa della realtà degli Stati del Terzo Mondo che sono stati sovrani anzi se noi oggi abbiamo grande rispetto
Nella realtà non solo del terzo mondo ma anche in generale internazionale questo avviene perché noi siamo rispettosi di queste sovranità
E allora l'improvvisazione di qualcuno che pensa a forze di pronto intervento
In maniera assolutamente analoga in termini meccanici come si trattasse di intervenire in realtà interne italiane si scontra con una situazioni obiettive assolutamente diverso e noi dobbiamo fare i conti con l'intervento in realtà che partono da loro precise e distinte sovranità
Ancora un altro punto che è molto delicato nei confronti del quale molto spesso si svincola ma proprio per questo io credo che deve essere materia di discussione e di di parti
Politica di aiuti e di cooperazione politica di supporto alle nostre esportazione molto spesso in termini magari non espliciti in termini surrettizi
La politica di aiuti e di cooperazione viene considerato una componente una variante seppure mascherata della politica di supporto alle nostre esportazione io credo che non debba essere così certe esiste un'area grigia tra i due settori e che è difficile spaccare con la scure come è anche vero che fermo a mio avviso dovendo essere la priorità assoluta di interesse dei paesi in via di sviluppo nella politica degli aiuti può esserci anche come secondo fine come fine aggiuntivo come fine che obiettivamente viene aggiungersi a quello prioritario quello dell'interesse
Del nostro lavoro delle nostre iniziative all'estero
Però se è vero questo non dobbiamo assolutamente arrivare
A concepire un ribaltamento come certe volte viene fatto nei fatti oppure viene addirittura teorizzato
Per cui appunto le somme destinate alla politica di aiuti in realtà si pretenderebbe fosse finalizzate in termini prioritari
Dimenticando esigenze dimenticando obiettivi interessi dei Paesi del Terzo Mondo fossero finalizzati in termini assolutamente prioritari come supporto alle esportazione io credo che questo sarebbe scorretto sotto tutti i profili sotto il profilo internazionale sotto il profilo interno delle dichiarazioni che noi facciamo circa l'utilizzo di queste somme
Sarebbe controproducente anche agli effetti delle stesse nostre esportazioni io ne ho avuto una conferma nei fatti
Io una visita che ho fatto recentemente in un grande paese del terzo mondo
Dove un incerto abuso sulla base di questa spinta dei crediti di aiuto e dei crediti misti
Per supporto alle nostre esportazioni
Ha fatto sì che si grati chi né i governanti di questo Paese il concetto che per quanto riguarda l'Italia ogni operazione commerciale può essere sopportata da crediti di aiuto da crediti misti per cui oggi non sta passando nessuna operazione commerciale
Se l'Italia non concede perché aiuti a Fregene
è evidente che a parte
Ogni contrasto che per me è più importante
Con appunto i principi nostri questo contrasta poi anche con le nostre possibilità di carattere finanziario perché è evidente che un Paese come il nostro non può pensare di attuare tutta la sua politica commerciale attraverso interventi di Doni o di crediti di aiuto perché gli effetti che se ne ricaverebbero sarebbero molto minore del risorse impegni
Ancora un altro il penultimo punto
Se bisogno di un coordinamento
All'interno del nostro Paese maggiore
Di razionalità maggiore c'è bisogno di un coordinamento anche molto altro si dimentica nella politica tra stati di in paesi in via di sviluppo e tra stati e organismi internazionali molto spesso
Si procede in ordine sparso quando addirittura non in termini alternativi però si possono attuare seppure con difficoltà dei tentativi per un maggior card o un coordinamento tra iniziative dei vari Stati di questi con gli organismi di carattere internazionale
Già in alcune realtà nel Sahel ci sono riunioni periodiche degli ambasciatori dei Paesi industrializzati dei rappresentanti organismi del terzo mondo occorre che l'Italia si pronunci e soprattutto agisca con grande impegno in questo senso che può dare dei risultati molto importante infine un ultimo punto
Noi certamente è importante che ci impegniamo in termini quantitativi e qualitativi nella politica di aiuti e di cooperazione
Però sarebbe farisaico se questo impegno
Non fosse contestuale a un impegno per nuove regole per diverse regole
Nell'ordine economico internazionale che oggi molto spesso è disordine che penalizza i paesi in via di sviluppo
Si penalizza in termini tali per cui nel dopoguerra malgrado grandi sforzi che sono stati fatti indubbiamente da Paesi industrializzati e grande elargizioni di somme
In definitiva però i Paesi industrializzati attraverso queste regole hanno portato via ai paesi in via di sviluppo più di quanto abbiano concesso in termini reali abbiano concesso la politica di aiuti questo Attraverso e noto le regole commerciali questo attraverso le politiche monetaria
Questo attraverso tutta una serie di meccanismi che uniscono i più deboli
E quando dico i più deboli evidentemente non mi riferisco soltanto ai paesi in via di sviluppo ma anche a Paesi europei come l'Italia
L'Italia per lievitazioni del dollaro
L'anno scorso ha avuto un incremento della propria inflazione proprio processo inflattivo del tre per cento ora proprio in queste ore noi stiamo facendo delle accise discussioni della cinese battaglie in Parlamento
Per il contenimento dell'inflazione
E chiediamo grandi sacrifici alla componente interni però prendiamo coscienza di quanto i fatti internazionali di quanto certe regole
Che non sono poi regole in senso autentico ma sono in realtà la legge del più forte penalizzino non soltanto i Paesi in via di sviluppo ma penalizzino anche Paesi come il nostro ecco perché io credo noi dobbiamo certo senza grandi presunzioni senza posizioni donchisciottesco perché un impegno di questo senso
Ha bisogno di riscontri a livello internazionale di altri paesi di altre realtà ma noi seppure con senso di misura con realismo dobbiamo assolutamente impegnarsi
Per una politica anche nei fori nelle sedi internazionali di modifica
Certo abbiamo coscienza è una modifica lenta e difficile ma che noi dobbiamo perseguire di queste regole d'arresto questo significa rilanciare il dialogo nord-sud rilanciarlo su basi autentiche vere che sono di interesse dei paesi di dir di sviluppo e anche di diretto interesse del nostro Paese come gli altri paesi industrializzati in questi giorni si sta avviando a New York all'ONU una sessione di verifica nella fase di mezzo del terzo decennio dello sviluppo che tenta seppure con un basso profilo di rilanciare in qualche maniera i negoziati globali
Per nuove regole internazionali dal nuovo autorità di organismi internazionali io credo che come Italia dobbiamo al massimo impegnarci in questa sede
Perché appunto senza pensare a grandi risultati sì riprenda faticosamente il cammino interrotto su questo piano di nuove regole internazionali
E quindi di un nuovo rapporto di un nuovo almeno dialogo nord-sud
Che insieme e la maniera più autentica per dimostrare che la nostra politica
Di aiuti non è fatto episodico o peggio alternativo alla generale politica estera che noi portiamo avanti ma insieme anche fatto
Di diretto interesse italiano di diretto interesse della pace mondiale
Perché pace può essere solo se basata su un ordine vero e sono e non su un ordine che di fatto costituisce la regola del più forte la regola della Giunta
Il voto di questa mattina dalla tarda mattinata la Camera ha sconvolto un poco il nostro il nostro
Trenta della nostra gente io vorrei riprendere
I lavori così come erano stati prefigura
E mi spiace che solo riprendendo questi lavori
Calendario reca il mio intervento
Ma lo faccio
Dopodiché
Ci sarà la tavola rotonda presieduta dal senatore Orlando
E a cui parteciperanno Zamberletti Bassetti Bersani Rizzi e monsignor
Devo dire che l'onorevole De Mita non sarà presente
Chiuderà questo nostro seminario vice segretario onorevole potrà
L'accelerazione del dibattito sulla fame
Del mondo
E la conseguente Presa di coscienza del problema su larga scala
Sono certamente a mio giudizio è risultato di un'azione lodevole di tipo volontaristico
Ma sono anche il risultato della constatazione dello stato di crisi che continua a caratterizzare l'evoluzione del dialogo nord-sud
Delle crescenti e drammatiche difficoltà in cui si dibattono i paesi in via di sviluppo
Questa constatazione prospetta il problema
Anzi lo pone
Della scarsa utilità se non addirittura del fallimento dell'azione di cooperazione da qui la ricerca di nuove strategie suscettibili di dare risultati concreti
E l'interesse a rifondare criteri obiettivi della cooperazione allo sviluppo
Ritengo che questo processo di verifica sia salutare
E non debba essere contestato per timore del cambiamento per gelosa difesa di interessi
Bene ha fatto dunque l'onorevole Piccoli in particolare
A introdurre compassione nell'agenda delle cose che premono al nostro partito tutta questa problematica
La legge numero trentotto ha pregi e difetti
Pregi e difetti che qui sono stati ricordati
Ma sui quali badare al pene indugiare ancora un po'
Il pregio consiste nel fatto che da un punto di vista generale
E sarà presente i risultati di una certa politica sostanzialmente ancora avanti
Con la legge di cui è questione si fonda infatti l'unità organica ed istituzionale della politica di cooperazione con la politica estera del nostro Paese
E si supera la concezione assistenzialistica dell'aiuto
A favore di un'organica politica di cooperazione dalla promozione sociale professionale al trasferimento tecnologico dà sostegno umanitario la cooperazione finanziaria dall'aiuti di emergenza alla pianificazione produttiva sotto questo profilo la legge ancora positivo
Ma dove la legge appare inadeguate nell'impianto strutturale e funzionale che essa prevede per l'attuazione concreta dalla politica di cooperazione
Essa pone in in
In essere una realtà istituzionale che ricalca in larga misura l'assetto del precedente servizio per l'assistenza tecnica forse per ragioni
Di tipo garantistico e la collochi in un reticolo di norme procedurali rispondenti più ad un'ottica burocratica che ad una forte di carattere nell'aria
Il risultato è che nel momento in cui l'Italia
Compia la svolta della fine degli anni Ottanta quella che abbiamo immediatamente alle spalle decidendo di destinare alla cooperazione allo sviluppo
Stanziamenti ben più consistenti che in passato e di utilizzare una parte preponderante in via bilaterale cioè attraverso un rapporto diretto con i paesi in via di sviluppo la legge numero trentotto appare già
Superata
L'errore che fu fatto allora fu di non aver avvertito forse che si stava realizzando un evidente macroscopico squilibrio
Fra la struttura concepiti articolata per gestire poco più di cinquanta miliardi all'anno in vie dirette quattrocentocinquanta circa attraverso il sistema degli organismi multilaterali e la nuova dimensione finanziaria da gestire
Cioè circa quattro mila seicento miliardi in tre anni di cui circa tre mila in vie dirette e il resto in via multilaterale
L'oggi che senso pratico avrebbero dovuto suggerire interventi tempestivi e appropriati per superare quello squilibrio con opportuni aggiustamenti
E per la verità ci furono indicazioni in questo senso in sede parlamentare
Ricordo avanzi che fu proprio dal nostro partito che tale indicazione dell'arroganza
Ma come talvolta avviene
I suggerimenti finalizzate a valorizzare l'esistente aggiornandolo vengono contrastati con fughe in avanti
Che di fatto pur con i problemi reali e rinviano le effettive soluzione di cui si ha bisogno
La validità di questo litigio mi pare riposi su una constatazione di fatto e cioè che a distanza di tre anni la struttura preposta la cooperazione e lo sviluppo è rimasta quella che era e che quest'anno sono state stanziate altri due mila cinquecento i miliardi senza che nel frattempo siano state adottate quelle iniziative di aggiornamento
Che venivano definite urgente e indilazionabile di già alla fine dell'ottantuno
Rispetto ad allora via però oggi una sostanziale differenza
è mutato il quadro politico di riferimento
Come testimoniato non solo dal dibattito sviluppato se nel corso di questi ultimi anni ma anche dal numero delle proposte di legge che sono state presentate in Parlamento
Il quadro è mutato perché maturata nel Paese una sensibilità nuova nei riguardi dei problemi del terzo mondo e del ruolo che l'Italia può essere chiamata svolgerà nel difficile dialogo tra nord e sud
Noi dobbiamo farci dunque carico di leggere le indicazioni che vengono
Per dare ad esse risposte valide qualificante sul piano politico e legislativo
Ma quali sono queste indicazioni
Vi è un primo dato di fatto che va aldilà di qualsiasi calcolo e valutazione di carattere strettamente politico per toccare
La nostra coscienza di uomo e alla realtà di tanti milioni
Di creature che soffre che muoiono il giorno per la fame nel
è stato detto che la gente muore da sempre per fare
Per ma non tratta malnutrizione o per malattia
Ciò che comunque mi sembra rilevante sa rilevante per la mobilitazione
Che noi quest'immane tragedia oggi l'abbiamo davanti agli occhi
E possiamo seguirla mano mano che si sviluppi
I mass media in informazioni mezzi di comunicazione porta una tragedia davanti a tutti
E poiché tutti o siamo figli ritornare
Che vogliono vedere o toccare
O non sappiamo muoverci che sotto lo sta spinta dello sgomento da immagine
Oggi e non ieri o se volete oggi molto più di ieri il problema della fame passa di traverso alle esperienze di ciascuno di
Dobbiamo dunque
Essere grati a quanti cogliendo per primi il senso di questa realtà
Si son fatti interpreti appassionati del dovere morale di mobilitare le coscienze per promuovere iniziative dirette a combattere il flagello
Della Santa
è una battaglia che va incoraggiata e sostenuta e che soprattutto ci deve vedere tutti impegnati senza remore ed esitazione
Ma è anche una battaglia
E sta qui la ragione di questo convegno che va condotta con chiarezza di idee
Grande senso di responsabilità e doverosa consapevolezza delle sue dimensione delle difficoltà che essa può ed è una battaglia che non parte da zero
Non foss'altro per le testimonianze acquisite intorno a non poche strutture di volontariato da tempo e senza clamore presenti in mezzo alle popolazioni del Terzo Mondo che più drammaticamente sono nella morsa
Di un'arretratezza socioeconomica
Intollerabile
Qual è il messaggio di fondo che pur con accentuazioni diverse ci viene da queste testimonianze
Essenzialmente questo che si può e si deve fare di più che si può e si deve intervenire per sfamare quella gente
Ma che la morte cosiddetta per fame è in realtà un incombente rischio di vita per un circolo vizioso di cause che affondano le loro radici è sostanzialmente nella incapacità di far produrre la terra
Dalla mancanza d'acqua nelle carenti condizioni sanitarie è il circolo vizioso dall'arretratezza a mettere a repentaglio la ricca di tanta gente
Ma da questi testimonianza è venuta anche una pressante raccomandazione che non può essere elusa se non da quanti vogliono strumentalizzare anche questa realtà e su questo punto molti si sono soffermati questa mattina
E cioè questa tragedia si consuma non in casa nostra
Ma in altri Paesi in altri ambienti sociale culturale giustamente gelosi delle loro tradizioni di loro valori della loro sovranità sono e debbono rimanere questi paesi protagonisti del loro riscatto e della loro liberazione
Da queste constatazioni dobbiamo trarre le necessarie conseguenze con profondo senso di responsabilità
E senza accenti
Di Croce
Intervenire in favore di queste popolazioni significa contratti di solidarietà umana ma significa anche compiere atti politici rilevanti sul piano internazionale
Cioè sul piano dei nostri rapporti internazionali
Del resto noi non possiamo pensare di risolvere da soli con le nostre sole risorse un problema così vasto e di portata mondiale
Possiamo dare un altro significativo contributo partecipando lo sforzo degli altri paesi negli organismi internazionali che da più tempo Dinoi si sono impegnati in questo campo
Perché sia efficace dobbiamo evitare di disperdere questo nostro contributo
Occorre operare delle scelte decidere cioè dove concentrare le nostre risorse
Possiamo domande mandare questa scelta l'indicatore dei tassi di mortalità dell'ONU
Credo proprio di no
Credo che quegli indicatori siano Muti l'ausilio di carattere informativo me che la scelta debba avvenire sulla base di una responsabile ci si è resi decisioni di carattere politico
La lotta alla fame nel mondo è dunque un dovere morale certo ma la sua attuazione passa attraverso scelte di carattere politico dato Tara nel contesto che i nostri rapporti internazionale e dunque dalla nostra politica esco
Sarebbe un grave errore fare della lotta alla fame nel mondo una categoria a sé stante
Distinte sia dell'azione complessiva di politica estera del nostro Paese sia la politica italiana di cooperazione allo sviluppo
In un che in cui tale lotta deve essere inserito organicamente operativamente anche se comma caratteristiche pro
La lotta alla fame in altre parole non può che essere parte costitutiva della politica di cooperazione di cui non costituisce che un risvolto delicatissimo ma un ritmo
La politica di cooperazione alla sua unitarietà non può che essere parte costitutiva della politica estera del nostro Paese pedale introduzione di fattori erratici e dicotomie apportatrice di incoerenza e polarizzazioni negativo
Ciò che deve essere fatto e subito sono a mio giudizio alcune semplici cose fra le quali in primo luogo distinguere tra le esigenze poste degli interventi di emergenza e quelle relative ai normali progetti di sviluppo solo per le prime mi sembra assolutamente necessario prevedere nuovi meccanismi
Atti a consentire il reperimento e l'invio di uomini mezzi e beni necessari autorizzando il ministero degli esteri a ricorrervi per fronteggiare le situazioni di riconosciute effettiva emerge
Per i secondi la strada da seguire sembra essere quella di un nuovo e coraggioso testo
Della legge numero tre ventotto
Che debba essere riscritto sulla base dei nuovi progetti di legge
Presentata in Parlamento
La mancata necessita di provvedimenti di carattere straordinario sta nel fatto che già siamo impegnati in un ambizioso programma di nostra struttura alla fame versare con risultati chi sono base l'apprezzamento di più di un Paese
Ciò che invece mi sembra necessario prevedere si muove proprio da assai qualora si reputi opportuno destinare consistenti risorse aggiuntive in quell'area due abbiamo solo procedimenti una rappresentanza sotto paese come è stato per il resto già ricordato questa mattina alla istituzione di nuclei di supporto tecnico operativi
In loco sotto la guida nella generale di un coordinatore
Responsabile dell'attuazione del programma speciale di lotta alla fame al fine di assicurare adeguati punti di raccordo col ministero degli affari
Detto questo credo che accanto agli specifici e drammatici problemi
Della fame nel mondo noi dobbiamo farci carico e da subito del tema più generale della riforma della legge trentotto come ho detto poc'cercando di individuare quegli aspetti la nostra cooperazione allo sviluppo che più esigono degli aggiornamenti che addirittura delle grosse novità
Per quanto riguarda gli obiettivi ritengo che la legge di cui questione all'ordine del giorno del sei aprile gli indirizzi dell'ottantadue gli indirizzi del CIPE abbia tuttora una loro validità
Forse ciò che è necessaria un'attenta opera di affinamento di precisazione assieme di poter perseguire con la necessaria coerenza
Una più stringente rimedi sintesi tra le istanze di carattere umanitario e quelle di carattere economico finanziario
Noi oggi stiamo vivendo un momento di grande tensione morale
Che non dobbiamo far venir meno per nessuna ragione
Ma non possiamo neppure sottovalutare che la cooperazione si sostanzia anche in un'azione di investimento di risorse finanziarie tecniche produttive che interessano l'intero sistema economico anche il nostro
Sono due facce di una stessa medaglia che non possono essere separate se non vogliamo che la prima si risolve in un vero
Assistenzialismo da cui vogliamo uscire e la seconda in una politica mercantili Istica sorretta dalla mera mera logica del profitto
Direi anzi che la sostanza e la validità della cooperazione e sviluppo passa proprio attraverso questa sintesi e che senza di essa non vi può essere vera politiche di cooperazione cioè confermato del resto anche dall'indicazione che emergono dalle proposte di legge più marcatamente caratterizzate in quest'ultimo periodo di tempo dalla presa di coscienza su larga scala come ho detto
Delle esigenze umanitarie
Leggi o progetti di legge laddove accanto agli interventi di soccorso immediato si individua correttamente necessità di opere strutturali di bonifica di irrigazione di avvio di processi produttivi di investimenti nel settore energetico di attivazione di meccanismi di sviluppo
Autocensurato
La stessa geografia del sottosviluppo impone uno sforzo continuo di sintesi tra queste due momenti
In conseguenza dalla differenziazione delle condizioni socio economica dei Paesi in via di sviluppo che compongono quello che noi siamo soliti chiamare dove terzo mondo quarto
Questa osservazione mi dà lo spunto per fare un'altra considerazione
E cioè che questa continua opera di sintesi deve essere accompagnata dal chiaro riconoscimento di un'altra esigenza quella della flessibilità
Seguendo il dibattito di questi ultimi mesi si rileva infatti che spesso si tende a Rin serrare la cooperazione entro schemi precostituiti di giudizio quasi che essa debba consistere essenzialmente ad applicazioni di pacchetti omogenei gli interventi io credo al contrario che sì è vero
Piuttosto un un modulo molto mobile di intervento che siano fissati criteri di priorità geografiche e settoriali
La cooperazione può avere successo quanto più riesce a modulare asset in maniera appropriata a seconda delle condizioni socio economiche culturale dei diversi Paesi in via di sviluppo
In alcuni paesi o aree potrà rendersi più proficuo lo strumento dell'aiuto gratuito del dono come è stato detto rinati il ricorso al credito negli un'accentuazione di interventi di sviluppo rurale
Negli altri una prevalente attenzione alle politiche di sviluppo energetico in altre ancora potrà risultare più proficua l'azione del volontariato in altri quello delle cooperative
Queste sono solo alcune esemplificazioni sommario
Ma credo che siano sufficienti per porre in luce l'importanza di assicurare un ampio grado come ho detto di flessibilità a chi è chiamato a realizzare nei fatti la nostra politica di cooperazione allo sviluppo
Flessibilità non può e non deve significare però erroneità ed estemporaneità di comportamento
Da qui l'esigenza di un centro unitario di coordinamento e di regia che opprime la più rigorosa coerenza con gli indirizzi politico governativi della cooperazione allo sviluppo
Un ultimo aspetto al quale vorrei far cenno per contribuire la riflessione di oggi e quello relativo alla struttura del Dipartimento di cui qui molto si è parlato
Ho già detto che il vero grande difetto dalle di trentotto sta proprio nelle sue disposizione che reggono gli aspetti strutturale e funzionale del Dipartimento
Non possiamo quindi che auspicare che la nuova prospettazione normativa sia dato adeguato spazio per un effettivo superamento
Dell'attuale strozzature che rendono particolarmente difficile il lavoro di questa storia
Dobbiamo infatti essere ben consapevoli del fatto che avere chiare indirizzi di politica di cooperazione fondamentale
Che assicurare un pieno e puntuale ruolo direttive di coordinamento e dispensa bile ma che sento una struttura in grado di funzionare con uomini preparati e procedure snelle garantite difficilmente potremmo fare un passo nella direzione giusta
Con un'avvertenza
Cioè che anche sotto questo profilo è indispensabile assicurare all'interno del ministero degli affari esteri un'unità organica una saldatura cioè tra momento tecniche momento politico negoziale
Senza lasciarsi trascinare indietro verso soluzioni Giampà Antonella e non certo perché questi mi sembrano gli aspetti principale a cui fare riferimento riferimento per il lavoro parlamentare che abbiamo davanti e come presidente del gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana
Voglio assicurare gli operatori qui presenti dell'impegno e della passione con quale noi porteremo avanti questo lavoro
Un lavoro che miri a consentire al nostro Paese di proseguire migliorandola ampliandola rendendole più efficace
Quell'azione di cooperazione allo sviluppo abbiate l'ottantuno è proiettata dall'ambizioso obiettivo dello zero sette per cento del prodotto nazionale lordo entro invece
A saluto ministro ed ex onorevole Andreotti quale forma di richiedere qual è il tempo a disposizione
Perché
Noto per andare ad abitare in una tavola rotonda con il Twente alle
La nostra lavori prevede no ripeto forse è meglio che tu parli
Oppure facciano parte dell'
Ecco allora facciamo così Diana inizia la tavola rotonda che prego il Presidente la sera tornando di presentarla con l'intervento dell'onorevole Zamberletti e magari un secondo intervento poi diamo la parola al ministro degli esteri grazie
Comincia sia
Si legge
Anche perché riuscire
E a questa tavola rotonda fa naturalmente da scudo
Il lavoro si è svolto questa mattina è stato introdotto tra le due relazioni
Di concordi eticità
E soprattutto il dibattito molto Ibra si è manifestato e di cui riassumo brevissimamente alcuni punti salienti possono essere orientativi di questo secondo momento il
Il dibattito che ha chiesto innanzitutto
La definizione degli obiettivi della politicità dell'ex delle scelte
In direzione dei problemi della sa dello sviluppo della loro
E su
Alla raccomandazione di Colombo di non creare pericolose oppure parallele
Si aumenta la preoccupazione di Golia di sale la confusione organica nel diplomati e di fare in modo che meccanismi che sono per loro natura rigidamente economici non possano essere ridotti Ashley metà politici
Sui criteri della concentrazione mi è sembrato di rilevare bene quasi
Unanimità
Consente
Non è mancato chi ha allargato niente per riferirsi all'assunzione della cooperazione come funzione storica lungo attenta all'uso di questo strumento coniugarsi insieme alla politica degli scali
La scelta delle alleanze e i nuovi equilibri in una missione come ha detto versati che promette prese Rocco mi rivolgimenti e cambiamenti
Nel secondo mille
Si tratta cioè di una scelta di culturale di decisioni politico
I limiti di questa tavola rotonda sono segnali dalla stessa natura delle partecipazioni vorrei
E in relazione
Alla tematica sta cioè
Accanto alle cose che i partecipanti partecipanti grano io
Proprio per la qualità questi interventi
Vorrei esercitare uno stimolo provocatorio nei confronti per esempio del ministro della Protezione civile che sarà il primo a parlare per chiedergli chiarimenti circa gli obiettivi di emergenza e sulla base della sua personale testimonia
Come vorrei chiedere all'amico basse
Che è stato il promotore della prima Conferenza nazionale
Della cooperazione organizzata dalla dal Libano
Che cosa intende e come intende la rivalutazione della nostra specificità nazionale aldilà nell'ambito spesso degli investimenti dei capitani della presenza di Capitalia quello degli uomini uguale della organizzato organizzazioni dato di arricchimento non soltanto dei paesi in via di sviluppo anche caratteristico della nostra specifici
Le vorrei dire avversari
Come la esperienza una lunga esperienza che gli era stato
Nella
Preparazione
E nella osservazione
Dei vari momenti che ci hanno portato dagli avrebbe alla pensavo me alla cooperazione fra l'altro ieri Parisi
A carenti
Come da queste esperienze intende dare vedi le indicazioni però
In questo nostro onde
E la ricchezza dell'esperienza e del volontariato così come si è manifestata in tutti questi Paesi in via di sviluppo certamente potranno costituire un aspetto rilevante dell'intervento del nostro panico concluderemo questa tavola rotonda con l'intervento di monsignore
Boh
Quale
Vorremmo fra le altre cose
Ci dicesse in base
Alla e
Quale è la misura delle
Come posso in
Corrispondere idoneamente altra
Sarei quindi subito la parola
Al ministro Zamberletti
Naturalmente potrà spaziare
Su questa vasta tematica ma non dimentichi la provocazione danno io accetto la provocazione anche perché devo essere molto breve perché essendo impegnato in un'emergenza
Ma nell'agenzia che ormai si è conclusa presidente Andreotti ed si tratta di soltanto oggi deciderà il Consiglio dei ministri provvedimenti che dovremmo portare per la ricostruzione e la rinascita dimostrando con questo che in sostanza emergenza
E sviluppo sono due a me di che si saldano fra di loro
Non finisce l'emergenza fino a che lo sviluppo inteso non solo come il grande sviluppo ma come la capacità di una comunità di una realtà camminare con le proprie gambe non determina la fine del momento di emergenza
Ma poiché
Orlando lanciato una provocazione ed essendo io il per per caso il capostipite dei commissari
Vorrei dire che cos'è secondo me in sostanza il commissario il commissario non è un'amministrazione commissario funzione cioè una funzione di raccordo fra diverse amministrazioni fra una pluralità di soggetti avendo il commissario il potere di coordinamento anche cogente e avendo anche ed è una cosa che non si sottolinea ma di il potere di legislatore delegato
Per consentire flessibilità alla propria capacità di indirizzo attraverso la modifica delle norme
Che sono norme dell'arresto modificate da un'iniziativa legislativa del Parlamento del governo con il decreto legge la ratifica
Da parte del Parlamento
In realtà il legislatore delegato acquista attraverso questa delega il potere per una flessibilità intervento per fornire i soggetti che partecipano al coordinamento che egli ebbe la
Il le possibilità di modificare la loro azione con riferimento alle situazioni concrete che si sono tavoli
Devo dire che questo problema dell'intervento di emergenza
Su quale la Democrazia Cristiana il progetto di legge d'iniziativa del presidente Piccoli è il segnale più autorevole importante si pone è quello del vedere che in sostanza insieme al problema generale della politica dal rapporto nord-sud si è creato una domanda che è una domanda angosciosa che è quella di non trascurare il fatto che situazioni d'emergenza debbano essere viste ad affrontate con metodi e sistemi di intervento
Ma non si dorme che può insegnarmi molte cose su questo tema
Sa benissimo che la gestione di un'emergenza a Successo raccomandazione se ci si scava dentro l'emergenza
Da affrontare
E da qui nasce l'esigenza della di lei e anche del potere legislativo crea cioè non si riesce ad affrontare e risolvere una situazione di emergenza Senussi niente nella complessa realtà storica culturale e psicologica
Per le comunità che sono in una situazione la scienza che può essere determinata da ragioni diverse che possono essere le ragioni di carattere storico climatico
Poi cessa di desertificazione presente in certe zone
Possono essere determinate da ragioni io ricordo la mia prima esperienza in Nicaragua dopo la rivolta sandinista già dopo un evento bellico è una rivoluzione quindi situazioni di emergenza che hanno abbassato
Anche in modo radicale un livello che era già di nel mera sopravvivenza di una comunità
è chiaro che non è gestibile una situazione di emergenza senza arrecò lo ha detto l'Unione nel suo intervento poco fa ma nessuno può essere in dissenso da questa tesi
Non si aiuta se non si entra nella Psicologia nella realtà che si vuole votare questo lo dico perché il problema non è molto diverso rispetto anche a emergenze di carattere nazionale
Io ricordo che quando e esperta di protezione civile americana gli americani hanno una tradizione di nomadismo
Per cui a fronte del tifone Sibilia tutta la popolazione trasportata
E mi dicevano perché ulteriori limpidamente le popolazioni montane uguale dappertutto guanti riuniti e quindi identità cioè la gente di montagna questo tipo di reazione non è non a spinte di nomadi
Ministero come con i soldi vuol fare questa operazione d'emergenza riportate punti all'esito ampiamente anzi risparmiato parecchi quattrini quel denaro pubblico che che significa questo continuamente nei segnali a costi elevatissimi la popolazione sullo stesso territorio
Beh non alternativa ad una fermata così estende cioè se avesse accettato se avessimo accettato sia la gente moriva arrestarli perché non si può
Operare in una situazione di emergenza senza tenere conto di una di cd
Situazioni che sono situazione contro le quali non si può andare soltanto con la razionale visione di chi dall'esterno vuole suggerire una metodo d'intervento quindi in realtà il sistema il coordinamento di un iniziativa di emergenza deve non può essere fatto senza la partecipazione la collaborazione dipende non solo degli Stati verso i quali si fa ma dipende dalle espressioni delle comunità del villaggio del Paese non è soltanto l'espressione istituzionale dello Stato con cui per forza bisogna fare i conti non si parte avesse uno stato norme in collaborazione ma già qualcosa di più c'è anche la realtà interne allo Stato lette mie le situazioni particolari con cui si è necessario fare
Questo però rende ancora più importanti coordinamenti cioè ed un coordinamento che si faccia carico di tutti questi problemi e sia in grado di non creare una struttura però ma di sapere valorizzare al massimo come su una tastiera di disponibilità forze energie componenti che sono quelle del volontariato e delle organizzazioni statali del del rapporto multinazionale cioè in sostanza la capacità di usare questa tastiera di energie avendo sempre a cura di operare lei non dal Palazzo che intendendo per Palazzo la situazione nazionale italiana da cui partiamo ma dal da fuori dal Palazzo cioè dalla realtà verso la quale si va ad opera questa è una condizione e lo dico perché certi peccati di razzismo ci porta lo diremo una cosa sono le emergenze interne una cosa sola emergenza Sterne fino a un certo punto
In realtà noi dobbiamo considerare che all'interno dove la nostra stessa comunità nazionale operare in una situazione d'emergenza è presenta delle variabili grandissime dare arenata zona zona da situazione a situazione
E guai se paesi dalla da una visione estremamente razionalizzando e e direi esterna la realtà che si vuole governare si pretende di gestire l'emergenza
Dall'esterno senza la capacità di capire innestarsi in una auto blindate le comunità locali cioè è necessario che la comunità abbia perlomeno la possibilità di partecipare in modo pieno alle scelte l'atto
E qui emerge un altro problema
I mezzi sono meno importanti del Duomo nella parte cioè anche se il problema dei mezzi o non lo voglio sottovalutare in questo momento devo chiede mezzi
A al ministro del tesoro però va benissimo fosse vengono Toro la qualità degli uomini che partecipano alta operazioni di questo tipo
Sarebbe un errore credere sentito spesso risolverebbero del risolve con l'Inter Micucci
La qualità umana della partecipazione viene prima temi la quantità di risorse anzi gli uomini sono in grado di creare una mobilitazione massiccia della partecipazione nazionale quindi poi mettono anche in modo la una maggiore disponibilità della comunità nazionale a fornire energie
Non a caso più rappresenta una grande forza di partecipazione di volontariato tanto la stessa società nazionale poi fa anche lui
In caso di emergenze interne fa sacrifici e compie degli sforzi per aiutare una realtà che è stata colpita quindi la partecipazione delle persone estremamente importante
E qui vengo un'altra
Osservazione cioè
Il il lo strumento operativo
Io non vedo quindi commissariati come delle amministrazioni parallelepipedo queste cose come delle funzioni e questo vale anche nel caso
I vecchi sistemi che nel proverbiale Protezione civile cioè un sistema ci sono sistemi di raccordo
Il collegamento fra sviluppo e intervento di emergenza è fondamentale e devo dire che quando mi pare essere non so se era una lunga chi diceva ma il pozzo
Emergenze lo sviluppo e emergenze sviluppo cioè in realtà la politica di sviluppo non parte da un certo livello
Ma parte dal momento in cui noi prendiamo uomo e lo abbiamo sulla strada dell'autosufficienza e quindi non pensiamo che la Bocconi diversi minuto diventa nobilitata soltanto a fronte dell'Ente del ma con un intervento della macrostruttura di intervento politica di sviluppo anche il piccolo intervento nel villaggio che consente l'autosufficienza idrica o piccoli interventi di questo tipo
Quindi e
Cioè anche con la necessità di usciva a muovere rapidamente queste queste queste queste queste leve e quindi certamente questi strumenti sono necessari quando qualche settimana fa monsignor Nervo parlava dei morti vi pare
Del fosso problema della meningite
Beh davanti a cose di questo tipo non è che si deve fare maxi programma bisogna riuscire a spendere bacino portano a far giungere sul posto e si lavora in termini di ore
Ed è necessario combinare componenti amministrazioni diverso perché in questo uno quello del genere centra il volontario il mezzo di trasporto che spesso non è del volontario che fornisce il vaccino che non è il volontario le organizzazioni statali
Cioè è una orchestra che del personale in modo armonico e una cooperazione quinti vista soltanto come una serie di finanziamenti e gli aiuti adesso visti a mio avviso normale efficacia di una cooperazione che il frutto di un accordo armonico delle varie componenti
E voglio concludere perché se no
Dedicati ad approvare con esiste
Dicendo solo una cosa che ricordo un intervento di emergenza l'unico che mi è capitato di seguire sulla dalla al su come sottosegretario agli Esteri dopo il la vicenda della dopo la rivoluzione sandinista
Dopo la rivoluzione sandinista ecco questo è il caso di una emergenza che nasce da un momento di difficoltà Società nazionale a fronte di una guerra civile quindi di problemi di carattere sanitario di viabilità e anche alimentare chiedono immediati
E la estrema difficoltà
Di posto la mancanza di uno strumento che consentisse di risolvere i problemi che risolti oggi ha un significato dopodomani su
Cioè se in quel momento c'era un problema diventato tre mesi dopo quel problema era comunque risolto perché la gente era morta lo aveva risolto perché per conto però se c'era un problema sanitario lo facevano subito come e il meccanismo finanziario ricorda che aveva inaugurato una lettera in cui si spiegavo al governo questo e dopo che cosa ricette politiche sono andati in certo modo questo strano
Così questa Giunta abbiano bisogno di un viso in quel momento perché aveva avuto l'improvvisa difficoltà nell'alimentazione metallico dalle tredici utilizzo sarebbe arrivati questi mi chiedevo autori
Ma Riva partiva condanna sarà regolarmente imbarcati ma il problema immediato c'erano due deboli di ripresa delle comunicazioni la mancanza di alcuni punti non consentiva dalla trasporti verso la città di Leon e presso alcune zone che stavano che dovevano essere alimentate riprese corretto erano in grado di intervenire immediatamente tanto di una mano
Oppure più avanti il problema non era più un problema di emergenza diventava un problema diverso comunque sarebbe stato risolto da
Credo che nell'intervento di emergenza questa necessità di coordinamento e di utilizzazione anche di altre forze
Che non sono solo le forze diciamo del bilancio ma sono anche le componenti statale del volontariato con la possibilità di mobilitazione di utilizzazione beh devo dire che in un momento di emergenza estremamente importante potere potere mettere insieme questa orchestra e poteva fare suonare al momento opportuno al momento giusto
Quindi io credo che questa discrasia che qualcuno ha voluto vedere
Tra l'intervento di emergenza e la politica di sviluppo a mio avviso non ha ragione di esistere soprattutto non ha ragione di esistere quando si considera il primo
Che lo sviluppo i situazioni di emergenza che sono il risultato di una politica che parte dall'aiuto immediato dalla salvezza dell'uomo e lo prende per mano e lo aiuta ad arrivare a certe condizioni di
E che l'intervento di sviluppo la politica non si può variare di emergenza b a canali e tipi di intervento che certamente non sono gli stessi che sono quelli che debbono essere utilizzati nelle zone in cui si determina una situazione d'emergenza
Io mi limito a queste cioè mi limito a fare alcune considerazioni sui sistemi di emergenza
Se ci fosse stato del tempo sarebbe stato interessante Congar convegno che abbiamo fatto al Senato sviluppava meglio alcuni problemi che riguardano poneva qualche problema complessivo del rapporto nord-sud e il problema del rapporto tra Paesi
Sviluppati Paesi divisi però oggi credo che dove ricordare si è piazzata al Consiglio dei ministri ma credo che le città la la la la la la domanda di di di Orlando era quella di dire era quella di chiedere in sostanza che cos'è il sistema d'emergenza che come funziona un sistema del genere ma vi sono anche i limiti
Ecco Torino i limiti ecco i limiti territoriali del sistema di emergenza a mio avviso sono quelli della perfetta determinazione di un'area di intervento cioè io non credo ad un sistema di emergenza che voglia solo pensare a tutte le emergenze
Penso a un sistema di emergenza che sia capace di individuare una emergenza e curando attentamente e perché
E o si seleziona questo è molto importante perché altrimenti la dispersione cioè l'emergenza vista come Max il problema generale
A mio avviso crea una estrema difficoltà operativa e quindi è necessario individuare aree ben definite non disperdersi e cinque anche perché altrimenti non riusciamo ad ottenere quel risultato che strumenti importanti di calarsi nella realtà più io allargo l'ottica dell'intervento
Meno sono capace di impadronirmi dei dati in una situazione e quindi dieci sviluppare un intervento partendo dalla realtà che deve recepire vitale l'intervento che ho fatto
Quindi più vascolare interne
Più disperdo le mie energie più finisco col imporre un modello esterno e non riusciva a far crescere dei modelli che si sviluppano dall'interno quindi credo che questa è un'altra delle così delle tale per le cose che sono nate dalla esperienza e dall'esperienza che abbiamo fatto in questo campo grazie
Io non ho l'esperienza di Zamberletti materia emergenze e calamità
Però devo dire che
Molte volte
Dinanzi alle emergenze vere cioè quelle che alla lettera sono delle emergenze quindi non sono fatti Nancy né Stalin né ricorrenti civili prevedibili e molto si vede debbano crearsi dei modelli perché non esiste quasi mai una situazione eguale ad una
L'essenziale Rinaldi
Ora dei mezzi sufficienti delle possibilità vorrei destinare e e delle persone capace perbene
Affrontare queste situazioni però
Nel io avrei saluto di solidarietà questa riflessione voluta da gruppo
Rifacendo a due interventi che un po'diciamo pare uno nel convegno di parte destinati ad altro
In sede parlamentare che il nostro a prenderlo unicamente perché abbiamo la riunione del Consiglio
Voglio dire che a questo punto e molto Chiara quello che non si deve fare forse un po'meno chiara quello che si deve fare quindi l'apporto anche di questa riflessione credo che sia utile a questo riguarda
Cioè che cosa non si deve fare
Be non ci non sarà una serie di cose prima di tutto non si deve attenuare quella spinta ideale che suppongo
Vorrei dire politico marmorari questo problema sì riaccesa negli ultimi tempi e che non può non avere delle conseguenze pratiche delle conseguenze cooperative altrimenti noi porteremo metodo del retorica in un campo dove invece occorre una assoluta recessione oggettività
Non ci viene nemmeno ma questo vistoso inizio
Qualche mese fa
Che è stato rettificato non si è nemmeno insieme di critiche indiscriminate a quello che fino a questo momento è stato affatto certamente noi abbiamo intanto alcune volte modificato negli indirizzi diventerebbe poi creati degli strumenti che hanno avuto sulle loro spalle una aumento quantitativo di risorse per le finalità vi erano destinati senza che sì ascisse una
Adeguata
Revisione di organi sui capacità di carattere organizzativo certamente
Tutto questo settore
Nel quale
L'Iberia spetti si intese che ha non ricorda adesso Zamberletti non c'è un confine contratti rigide tra quello che è un intervento di emergenza della una correzione
Di insufficienze stargli perché sono di Vienna Miglio addirittura a lungo termine chiave di un continuum
Sul quale bisogna agire il mondo adeguate e quindi adatto
Settore per settore del momento per momento racconta appunto per compartimento
Però sempre avendo un reinserimento agli altri settori perché altrimenti andremo dinanzi addendi supplire andremo dinanzi qualche volta anche a dei fatti forse controproducente
Perché ad esempio lo stesso aiuto alimentare
Se viene parto usata nuovo perché il si una siccità perché c'è attendibili stagionali allora si può capire serio fattura tanto in un'area nell'attuale invece come io ho visto
Alle soglie di lebbrosario
Dell'Uganda ho visto i familiari di lebbrosi che erano divisione aspettiamo che il nostro parente debba essere curato io per la verità credevo che si trattasse di un pronto soccorso
Domanda in quanto tempo
E da due anni tre anni perché io affida
Natura con un poco di miglior qualche banalità dalla la foresta
Allora in questo caso guai a naturalmente reputa che sia accettabile in via definitiva un sistema del genere ma guai anche a chi Classe S in un impeto una tantum radicalità
Un intervento abituandoli ad un fatto del tutto diverso di alimentazione e poi si ritirasse voglio dire avevo creato infelicità avremmo creato nuovo in questo caso l'emergenza non sto a adesso a soffermarmi dico solo a che punto sia la lunga marcia parlamentare di queste settimane forse ancor rallentato
Nel arrivare a compimento di nel testo
Che abbiamo discusso con alcuni colleghi in modo particolare con piccole come altri firmatari uno dei progetti di legge che c'è stato discuterà anche con colleghi che hanno delle artiglierie abbiamo cercato di prevenire anche quelli che potevano essere delle visioni diverse che parte erano emerse del Senato per evitare che poi si fa un qualche cosa che poi in sede serata grata si vede
Modificarsi capita tutt'altro campo legislatura scorsa per i comitati consolare grande entusiasmo all'unanimità approvato un testo nella Commissione della Camera dopodiché se ha se tre anni in linea e la modificata completamente la legislatura è finita allora siccome qui sarebbe veramente una disonestà se dinanzi ad un problema del genere scrissi Esteban Nimis ognuno si salva non dico la coscienza ma sarà si salva l'opportunità politica presentando un teste poi dopo si vedrà dobbiamo cercare certamente attenti estremamente ravvicinati avremmo già concluso il nostro lavoro se non ci fossero stati degli intoppi di altra natura per fare che cosa noi riteniamo che
Si debba
Prevedeva un organismo che
Nulla togliendo all'organismo che esista l'apparato che fra l'altro si è andato affinando in questi anni proprio attraverso l'esperienza
E a quella che deve essere la riforma della legge trentotto però che lei una possibilità di un intervento immediato e razionalizzato
Con una forma commissariati oppure
Non
Vorrei adesso
Apparire unite Rocca poi forse non lo so non me ma
Che stare lì e se dovesse alto commissario commissario straordinario insieme veramente un qualche cosa di nominalistico l'essenziale che ci sia da un lato la organizzazione un'organizzazione molto esigua non dobbiamo far sì che vi sia come alcune organizzazioni anche internazionali
Che i tre quarti di spendono per il personale dell'amministrazione sempre una forma di assistenza ma non credo che sia quella che noi
Ipotizziamo nei confronti questi problemi
Noi dobbiamo contemporaneamente dare porti il punto che ha attirato
Prima sul tavolo Zambeletti è quello essenziale cioè il potere di fare delle ordinanze perché se si dice sono genericamente che ha il potere di e che sono degli altri ministeri degli altri organismi voi allora figurarsi nelle risolverò ci deve essere un potere i Varden ordina quindi la creazione di modelli legislativi fatta via attraverso un esperienza che viene con un controllo
Quasi esclusivamente il successivo molto forte perché qui si tratta amministrare oltretutto danaro pubblico quindi potrebbero essersi tentazione così di fare i risparmi per finalità migliore in momenti successivi non è questo che dobbiamo incoraggiare credo
Quindi anche in queste ore indubbiamente un aspetto che noi dobbiamo tenere in considerazione questo strumento a loro che e qui si tratta proprio della inserzione che di del concetto di emergenza nel senso che fissando alcune aree parliamo adesso spesso nel Sahel perché l'area su cui
Un'opinione pubblica internazionale portato per motivi oggettivi non di emozione va a qualcuno che ha portato la sua attenzione anche altri settori sono in condizione di estrema
Difficoltà l'ora
Di potere unire a degli interventi di emergenza degli interventi che però siano anche strutturali senza arrivare però rispetto a una concezione qualche volta era sembrato forse non non era era sembrata senza arrivare a poter fare tutto
Sì portare una carreggiata di di campane per far passare quello che è necessario per arrivare una determinata non si può fare un'autostrada questo
Ritengo che sia giusto perché se no allora andiamo a sbirciare completamente poi immensi che sono a disposizione per vedere vanificati da questo punto di vista l'abbiamo preparato un testo che mi sembra che con la collaborazione anche
Camicie dei colleghi
Che hanno preparati testi precedenti mi sembra che corrisponda abbastanza questo
Desiderio
Di dare non soltanto un segno di coscienza dell'importanza di questo problema che è stato fatto in nero
Ma che uno strumento se volete
Alla sua caratteristica pure sperimentare perché in questo campo la sperimentazione anche un suo determinato valore con la preoccupazione positivo a mio avviso di associare a quello che è uno sforzo pubblico di associare anche quella che una azione di presenza di volontariato e una serie di sforzi anche di natura non pubblica io ho citato scusate cita proprio il caso dell'Uganda l'ho citato perché è uno dei casi e basta tale rischio sia senza spendere un soldo salvo i trasporti che pensano sono troppo costosi private difficilmente possono caricarsi si può animale a Franco
Si è fatto in pochi anni siamo al quarantasettesimo cargo getti importante che è arrivato lui
Quante persone avrà potuto salvare che cosa avrà fatto di buono
Non abbiamo statistiche
Di questo e anzi però certamente e un contributo positivo dobbiamo cercare di non dimenticare anche questo aspetto perché bisogna eccita accanto a questi grandi interventi
E ultimo punto che vorrei dire questo ne abbiamo discusso molte volte nella legislatura passata in Commissione cioè se debba darsi la prevalenza a attività
Di
Naturalmente laterale oppure il avevo addirittura conferire quello che noi possiamo a organismi di carattere internazionali sempre tenendo conto e questo deve essere un punto fermo che la legge trentotto cioè la cooperazione ai paesi in via di sviluppo non è
La risposta alla fame nel mondo
Dopo essere indirettamente parzialmente ma è una cosa diversa lo sviluppo è un concetto molto più a certamente che dobbiamo cercare di lega queste cose allora io ritengo da un lato che noi dobbiamo mantenere anche alcune iniziative comunque di carattere nostro inserirsi Boy iniziative più vaste che ci sono nelle diverse aree e cercare di far lavorare anche delle organizzazioni di carattere internazionale sì prego la ha contezza di spingere questo organizzazione a essere il meno burocratiche possibili nemmeno appesantimento di spese generali possibili Enrico allinearsi anche con alcune iniziative del possibile fa
La discussione che si è fatta così anche nei giornali sul serio ad esempio ha fatto il nuovo quando nelle settimane scorse era qui il ministro degli esteri svizzero ha detto ma non facciamo alcune cose per il sei
Coordiniamo sci anche bilateralmente per poter un farvi duplicati o mettere insieme delle forze quindi con un moltiplicatore efficacia
Tra pochi giorni ritengo ormai sarebbe in condizione di presentare questo testo che
Penso
Non
Contento era
Al cento per cento nessuno questo
Fatta però vorrei dire
Ha cercato di
Raccogliere lo spirito e non solo con un'ispirazione lontana lo spirito di questo Progetto quindi questi progetti che sono stati presenta modo particolare
Progetto più importanza può essere svolto
Anche il convegno di Palazzo Giustiniani sembra che sia una strada su cui debba riposa camminare
Cercando di dotare queste iniziative di fondi adeguati senza fare però e concludo senza fare alcuna critica
Gruppo giudiziale vista
Ad un fatto che qualche volta si dice ma dei danari finora stanziati
C'è una parte non spessa e una parte non impegnata la parte non impegnata deriva perché ed è giusto non esistono programmi di di cooperazione allo sviluppo che non debbano essere fattibile in associazione con i Paesi destinatari e quindi qualche volta possiamo sommare l'efficacia dei due burocrazie
Qualche volta
Possiamo così sostenersi a vicenda nella nostra fragilità
Perché altrimenti nel caso del bilancio nazionale Landini economico S fossero limitate nel tempo in un Paese che ha il deficit che tutti conosciamo qui non si tratta di non averli impegna si tratta di avere certi ritmi di spesa che
Però veramente essendo la situazione dei paesi in cui si tratta che non sono casi isolati in una situazione spesso disperata dobbiamo cercare di moltiplicare
Il ritmo dei nostri interventi modo migliore a me sembra è quella grave questo strumento di carattere straordinario inserito e non per patriottismo ministeriali ma perché il pluralismo in questi casi è suscitare confusioni inserito chiaramente nel ministero degli esteri senza delle possibilità di equivoco a questo riguardo e
Di vedere poi
Dopo una dopo un anno e mezzo perché questo per il tempo che si credeva si chiedeva come funzionerà e questo aiuterà anche io credo proprio quella riforma da trentotto perché allora in questo caso avremo non soltanto delle idee ma delle possibili sperimentazioni che noi avremo fa questo e quanto io volevo dire
Voglio solo assicurare che qui non c'è
Nei desideri gli ordini da parte di nessuno nel ministero non solo del ministro che è sempre il più precario ma di nessuno investiva di voler fare barricate per difendere determinate posizioni c'è la avvertenza di stare attenti non crede di poter idea dei modelli che magari sono suggestiva che poi all'atto pratico non riescono a funzionare io del resto ho visto che comitato consultivo che noi abbiamo composto largamente e di gente Gad ed esperienza effettiva beh da a questo riguardo dei giudizi che da un lato direi correggono delle idee possono essere così sbagliate anche se in buona fede dall'altro da uno grosso contributo a me pare di valutazione di analisi quindi anche questo uno strumento che non deve essere sul fatto perché se no tutto diventa un po'enfatico
Ora
La passione è una cosa molto rispettato lenti passi un po'
Possono trovare
Io credo che
Nell'obiettivo
Pertanto
Moderatore Nobel morto cui ottanta dell'obiettivo del nostro moderatore c'era quello di attribuire le le parti
E qua qualche valore ecco e siccome a me emersi armena no ma mi era parso abbastanza proficuo anche per per la specificità degli interventi l'onore ha dato la rivalutazione della nostra specificità nazionale per quanto riguarda i fattori produttivi
Io disciplinato
Vorrei partire da lì non appena la disciplina in in aula si è ristabilita ma
Sì lo si dica dicevo io credo che se c'è una specificità italiana
Beh mi sembra chiarissima essere una noi abbiamo imparato sulla nostra pelle siamo tra i pochi Paesi che hanno imparato sulla loro pelle
Cosa vuole dire problematica dello sviluppo e diciamocelo francamente problematica della cooperazione perché se le terminologie in politica non buttarsi euro
Per fasi temporali noi potremmo benissimo oggi rifare la politica del Mezzogiorno chiamando la politica di cooperazione fra nord e sud no
Anche se evidentemente in questo caso sarebbe una politica nazionale e non una politica internazionale cioè noi
Siamo una comunità politica che per esempio a imparato o dovrebbe aver imparato che differenza c'è tra la femme
Di Sesto San Giovanni e la fame di Eboli
C'era perlomeno che differenza c'è e c'era fra lo sviluppo di Prato
E lo sviluppo di del metà può
Io perché insisto su questo punto perché c'erano alcuni cenni Ripa becero amico piccoli sia qui del suo intervento di stamattina su quella secondo me bisogna tornare a un certo punto nel suo intervento Piccoli parlava di fame anzi per la verità parla di mortalità che sono due concetti
Diversi a New York agli inizi del secolo
E si potrebbe parlare di di fame e di mortalità adesso la distinzione fra le due cose bisognerebbe farla perché in un certo senso sono è importante perché c'è fame dovuta alla denutrizione che c'è fame dovuta alle condizioni di di di insalubrità ambientale in cui la denutrizione può essere una condizione di fondo ma è indennità per cui non ha risposta con una poi con una approvvigionamento alimentare
Comunque di fame in un contesto sviluppato perché credo che non ci sia dubbi che New York all'inizio del secolo
Era un contesto che oggi non esiteremo a definire sviluppato è problema di mortalità appunto in un contesto come essa è o il Mozambico
Ebbene io credo che
Il problema di New York ho dicevo prima di Sesto San Giovanni
è un problema interno a una comunità nazionale a un'economia o a un'economia regionale mentre invece quando noi parliamo di fame in Mozambico di fame del Sen noi parliamo di un problema di una comunità nazionale
Esterna alla politica alla nostra comunità e quindi mentre il primo problema si pone sempre anche se chi interviene è un'organizzazione internazionale come un problema di politica interna in quel contesto
La politica di cooperazione fra nord e sud è una politica di cooperazione fra comunità cioè il problema della cooperazione con il Mozambico è il problema di far crescere la comunità e l'economia del Mozambico
In modo che tutto il sistema di disparità al suo interno raggiungono una soglia e in cui il giudizio sull'esistenza di morti di fame sia diverso
Perché questo ragionamento perché quando si parla di questi argomenti molti non sanno per esempio ecco che l'India su settecento milioni di abitanti ne ha trecento trentanove in condizioni di denutrizione
Ma l'India è un grosso è portatore di cereali
Il sud i paesi in via di sviluppo hanno esportato nel settantanove cinquantaquattro miliardi di dollari di prodotti alimentari
Mentre non ne hanno importato che per trentuno miliardi
Allora cosa vuol dire
Vuol dire che
Non sempre l'affamato
è proprio di una comunità che manca di risorse alimentari
Si potrebbe dire con brutalità mano brutalità soltanto espositiva che molte volte l'ammalato il l'affamato è uno che non sa mangiare
No
Visto nella sua comunità perché per esempio risultava dati attendibili che l'Honduras
Ecco per esempio in Honduras mentre il consumo pro capite di proteine diminuito da sei a cinque kg l'anno le esportazioni di carne sono aumentate di sei volte
Allora questo cosa vuol dire
Vuol dire che il problema
Del rapporto tra il pesce e la carne anch'io ricordo una mattina di aver sentito
L'amico piccoli che giustamente secondo me in questa come sempre l'enfasi direbbe Andreotti rovinarle argomenta intervento statale la cataratta e del Paese somme accordo aveva rotto l'anima a tutti voi
Però
Tra questi va a dire che il problema di cui ci vogliamo occupare quando Cinzia amiamo in modo correttamente emotivo e direi in termini di carità e quindi è certamente un valore e resta disperatamente quello della
Cioè
Paradossalmente la gente crepa di fame dove il pesce non ma se quei dati che abbiamo detto hanno un sei
Ma dove
Non esiste
Sia pure all'interno di certe comunità la capacità di accedere alle risorse che risolverebbero il problema della sottolinea intenzione
Dicevo prima che il problema della mortalità è in molto più Complesso per cui bisognerebbe tenerlo distinto perché se fosse vero che nei casi di mortalità più elevata la derrate alimentare risolve il problema
Per il discorso sarebbe molto più facile in realtà non abbiamo avuto delle esperienze e e credo che monsignor Nervo può portarmi a decine in cui paradossalmente l'aiuto alimentare aggravato la situazione
La più nota è stata quella del dell'arte in polvere ma voglio dire ce ne sono anche molte altre
Allora cos'è che noi come specificità dovremmo portare ecco noi dovremmo portare la consapevolezza della complessità del problema
Che secondo me non è il problema
Non si non si esaurisce nel problema di scaldare gli animi alla solidarietà problema di per sé al
Problema
Gli anni che è diversissimo fosse il problema della lega il vento della fame tipo New York no o della fame tipo il sei ecco cioè malgrado certi dati quantitativi i problemi sono diversi
E allora
Partendo da cui io vorrei dire che
E il tema della cooperazione che certamente non è esaustivo per il tema della solidarietà umana
Semmai tende ad essere esaustivo nei suoi propositi del tema della solidarietà internazionale intesa fra comunità politiche nazionali
Perché e qui c'è tutto lo spazio per il discorso sulle sulle società internazionali non politiche di cui appunto tutte le organizzazioni internazionali
Per esempio può del volontariato sono un esempio ma la cooperazione come noi l'abbiamo abbiamo cercato di regolarla con la Legge trentotto non è la cooperazione fra all'interno della società civile internazionale ma è la cooperazione all'interno della società politica e allora è la cooperazione fra comunità che hanno problemi di diverso sviluppo si parla di di di PDS di Paesi in via di sviluppo
In cui l'esistenza di soglie di sviluppo molto basse accentua il fenomeno di zone nei più basse in cui il problema della fame
E poi diventa poi la fenomenologia concreta
Allora se questo discorso è vero
Il tema che è stato sollevato qui ripetutamente da Fracanzani e da Rognoni che si tratta di politica estera norme una scelta astratta o riduttiva
Ma è una una concettualizzazione importante essendo si tratta come lo tratta monsignor Nervo è un problema e come molte volte lo tratta il volontariato
Ma se lo si tratta come vedi legge trentotto non può non trattarlo uno stato nazionale
Allora bisogna tenere presente che è un problema sottoposto alle regole di politica interna per cui
Ecco il punto di dissenso con quello non di dissenso di osservazione per non svolgo sentire un po'lo diceva già Anderle
Ma di differenza
Non si può pensare alzare il come al Friuli
Perché nel SEL bisogna presentarsi col passaporto
No e ovviamente non si può nominare Zamberletti commissario del sei perché perché questa volta rischia veramente di di essere gentilmente
Messo fuori in dissenso con le migliori intenzioni
No ecco
Lasciamo perdere al punto cos'è successo certi commissari dell'otto segretario erano usati come commissari situazioni più calde no
Ma voglio dire non dobbiamo illuderci che il problema dell'esercizio concreto della solidarietà
Quando non si dispone come la Croce rossa come la Santa Sede direi di una patente di Jan nazionalità o o di sovranazionalità
è un problema rigidamente collegato alle razziale razionalità della politica estera e questo porta secondo me a una prima considerazione Fondamenta
Possiamo pensare a tutti i coordinamenti tra le amministrazioni italiane è il problema però fondamentale e che
Il vero coordinamento è sono i coordinamenti di politica estera quindi la centralità del ministero degli Esteri sul problema dell'aiuto secondo me e per la verità
Dopo i primi i primi le prime perplessità questo mi sembra un punto acquisito cerchiamo di tenerlo saldo e in questo mi pare che le costringeva Coria stamattina
Dicono anche che la centralità del del ministero degli Esteri non implica necessariamente procedure di rapporti con altri ministeri che non siano più snelle di quelle che la stessa legge trentotto
Non prevede adesso il secondo punto abbiam detto all'inizio che noi italiani non possiamo ignorarlo
Che tocca a questa problematica è quello della distinzione tra emergenza e non
La Cassa del Mezzogiorno si chiamava straordinaria però e son passati credo trentacinque anni meno di straordinarietà
Perché perché certe il problema di sviluppo del Mezzogiorno a tempi e scansioni temporali
Che dicono che i trentacinque anni per perequare il nord e sud d'Italia ha dato che ci son voluto secoli per sperequato lo sarebbe ancora un tempo corto
Ma se allora si considera il problema della cooperazione e dell'emergenza rispetto alla cooperazione è chiaro che i tempi non sono quelli che diceva Zamberletti
No sono degli altri tempi se noi riuscissimo a mettere l'agricoltura del Mozambico
In condizioni di però di dare una produttività pro capite a tale da sfumare il lavoratore agricolo del Mozambico dove avremmo risolto il problema della fame attraverso una soluzione di sviluppo ma probabilmente già avevamo messo un certo numero di anni
Ed è un problema
Se noi vogliamo affrontare invece l'emergenza allora il problema del dimensionamento dell'emergenza ed è evidente un problema importante allora io devo dire che qui c'è un dato c'è un dato quantitativo
L'emergenza cioè voglio dire le situazioni di fame
A da affrontare entro un periodo di tempo che è inferiore all'anno sono sono abbiamo visto alcune dimensioni dei dati giganteschi per cui il rischio è quello veramente di votare il mare cucchiai no ecco
Io ho fatto una divisione semplicissima quattro mila miliardi diviso tre milioni da un milione duecento mila
Per teste no il che vuol dire supplente supponendo un anno o cento mila lire al mese tolte le spese generali di distribuzione in un certo senso ne potremo creare tre milioni disfa matti
Per un anno e poi voglio dire
E poi ci vogliono altri quattro mila miliardi per stanare gli stessi tre milioni per un altro anno ed è evidente a questo punto il problema dalla disponibilità delle risorse riemergere
Ora questo cosa ci dice ci dice che certo è la scelta tra l'uovo e la gallina noto che si incrocia con quella tra la carne e il pesce
Ma nove dobbiam tener presente che se le risorse sono scarse o per lo meno risorse disponibili beh l'investimento nel pozzo
O l'investimento nella tanica di Acqua Panna no sono due cose completamente diverse probabilmente attualizzando il cinque sei anni si vede
Che l'intervento realmente dispersivo è l'intervento sul prodotto mentre l'intervento che realmente risparmiare è l'intervento sul bene capitale cioè il pozzo
Che costa magari come l'autocisterna d'acqua no salva dalla sete una quantità di persone che è dieci volte ho cento volte o infinitamente volte maggiore di quanto non sia diciamo l'autocisterna e lo stesso discorso vale per il carico di grano in un certo senso quindi io vorrei dire che se noi abbiamo presente questo noi non dobbiamo fare un errore che secondo me si rischia di fare
Di sottovalutare che anche ai fini di carità no temi dove lei è la dimensione della razionalità è una dimensione l'uso della ragione è una dimensione morale come l'uso del cuore no ecco non voi dobbiamo predisporre l'impiego delle risorse ai fini di minimizzare quello che abbiamo in testa nella fattispecie la fame non in un sussulto no ma in relazione razionale e programma
Io mi rendo conto che la raccolta del consenso segue leggi diverse perché il consenso emotivo
E quindi sono anch'io convinto che per esempio questo patrimonio di sensibilizzazione che si è determinato nel nostro Paese negli ultimi anni
Non non deve andare sprecata ma noi stiamo attenti però che alla lunga certo a oggi la gente vuole una legge comunque perché se no presenterebbe tradite
Però inesorabilmente fra cinque o sei anni porrà un consuntivo comunque e oggi noi abbiamo già i consuntivi della politica di aiuto
E poi questi non sa non possiamo dimenticare che tutto il discorso della cooperazione è cominciato con un discorso di aiuto chi conosce questo argomento lo sa benissimo già negli anni Cinquanta
Perché gli americani non tirano più fuori un dollaro non solo treno hanno risorse dal Sud perché poi dobbiamo anche razionalizzare sto discorso ma voi ci pensate che l'anno scorso
La gli Stati Uniti d'America stati finanziati con quasi trentacinque milioni di miliardi di dollari di capitali provenienti dal sud no perché il deficit commerciale scaturiti oggi viene finanziato dal Sud
Per importi che sono due dieci volte quelle dell'aiuto ma in ogni caso non abbiamo un'opinione pubblica quella americana denunciata dal fatto di avere dato
Molto di più di quello che noi oggi chiediamo agli italiani per anni e avendo poi ha preso che i risultati erano stati carenti perché erano stati finalizzati lungo la linea della politica di aiuto oggi non tira fuori piove cioè uscente
Nemmeno a strapparle lo perché è in un certo senso è esorcizzata da ogni impulso qualitativo che pure era una degli atteggiamenti tipici di un'opinione
Quindi stiamo attenti che questo scherzo potrà dispiegamento in Italia che questo momento sotto la spinta di della novità del problema agli italiani verificano la classe politica sulla capacità di risposta
Ma fra qualche anno la potrebbero verificare sulla capacità di costruzione di un intervento razionale di cui si potrebbero misurare i consuntivi
E tenendo presente che pur potendo largamente noi mobilitare più risorse di quante ne abbiamo mai mobilitate in questo senso l'esperienza politica di questi mesi lo dimostra
Non di meno queste risorse se non impiegate oculatamente a creare un processo importatore di un moltiplicatore interno è veramente modificatore dell'uomo come qui giustamente mi pare dicesse Zamberletti non potrebbe comunque essere adeguato quindi io credo che noi dobbiamo sentire la responsabilità morale di un approccio serio e per il nesso che tra l'epifenomeno fame immortalità
E sottosviluppo c'è e continua ad esserci e quindi che il vero problema è qua cui si inserisce il discorso drammatico
Chissà che andiamo a propormi il nostro sviluppo noi rischiamo di aumentare la mortalità e la fa
Ecco perché l'altra cosa che va detta è che una parte della fame di oggi
è stata costruita cercando di rimediare male la fame di ieri il caso del sei per esempio è il caso della desertificazione ne è una dimostrazione
Per andare a promuovere uno sviluppo sbagliato noi abbiamo creato l'inurbamento
E l'abbandono dei delle coltivazioni l'allontanamento di di di di popolazioni e capaci di auto via di autosospendersi e fenomeni massicci di fama
Quindi noi dobbiamo assolutamente mantenere l'importanza di un approccio razionale ecco perché allora alcuni io vorrei lamentare elencare sei punti che resta hanno fondamentale anche per le aiuti d'emergenza che sono l'invio di alimenti deve essere compatibile con gli usi e le coltivazioni locali per non creare dipendenze future per l'alimentazione
Che appunto vuol dire il pozzo sostanzialmente nel linguaggio da adesso
Secondo l'arrivo a destinazione la distribuzione degli aiuti alimentari va concordato con il Paese beneficiario verificandone le possibilità tramite e la nostra struttura di Relazioni Esterne quindi fondamentalmente le ambasciate
A terzo alla fame se compaiono spesso malattie epidemiche o comunque vi sono molti casi tipo nutrizione che richiedono anche interventi sanitari
Quarto fame e carestia sono spesse provocate da calamitano plurale occorrono quindi interventi è qui si c'è il problema dell'emergenza alla Zamberletti con tempi molto brevi e non ci sono altri problemi
Quinto ogni intervento deve essere operato con il consenso anzi con la collaborazione del governo e delle popolazioni locali
Ed utilizzando al massimo l'apporto delle organizzazioni non governative che già operano in accordo col dipartimento la comunità europea
Sesto per evitare disastri ancora peggiori dopo ogni intervento di emergenza bisognerà programmare un intervento per lo sviluppo l'obiettivo civile morale insieme non può essere quello di salvare delle vite per un mese o per un anno ma di porre condizioni perché siano salve per sempre ora io da questi elementi traggo la convenzione che anche gli interventi di emergenza debbano essere affettuato i sotto come mi pare dicesse stamattina Colombo
E riprendeva Goria sotto la responsabilità e utilizzando tutte le strutture i rapporti del ministero degli esteri e del dipartimento per la cooperazione che certamente non va difeso su quel son d'accordo per come
Da cui la necessità della modifica della legge trentotto e della verifica della cooperazione ma che secondo me è conoscendo quello che succede in Italia quando ogni organizzazione che nasce funzionale si propone immediatamente dopo di diventare un centro di potere secondo me non rompendo quel tanto di unità organizzativa che tra il bilaterale e multilaterale
Noi siamo riusciti a creare negli ultimi tempi cioè la mia preoccupazione è che il problema anche quello che diceva Andreotti confesso mi ha lasciato qualche preoccupazione
Che con la scusa del commissario che nasce per l'emergenza in un Paese dove non c'è niente di più definitivo di quello che nasce come provvisorio no noi andiamo a creare che cosa la dualità
No la dualità di centri di potere perché la distinzione l'autostrada la fa il dipartimento mai sentierino lo farà lo fa il commissario per io sono terrorizzato al pensiero di quanta cartacce alquanto passaggi di documenti comporterà la definizione se trattasi di autostrada o trattasi di tratturo perché poi così finiscono le cose nell'ambito dell'organizzazione burocratica quindi io sarei molto prudente nei disarticolare una dimensione unitaria se c'è da fare dei progetti di emergenza temporali e definiti
Sul tipo di quelli del terremoto di emergenze naturali eccetera
Benissimo quali possono essere Progetti possono essere portati avanti all'interno delle strutture esistenti con leggiamo responsabilità do ma questo non deve creare una distinzione strutturale fra fenomeni che sono diversi ma che non si risolvono Bizet articolando nell'approccio che deve sostanzialmente concettualmente
Rimanere o diventare il più possibile un approccio unitario grazie
Guarda nuovo ma interventi perché dobbiamo mantenere tempi che ci siamo
Vorrei fare
Guarda
Io mi trovai presentatore direi un progetto di legge che riguardava appunto tutta la materia di cui non stiamo discutendo come portavoce delle organizzazioni di volontariato che avevano lavorato intensamente per due anni le allo scopo di elaborare questa proposta
E voi ci trovammo davanti a molti degli stessi problemi che abbiamo oggi sul tappeto
Tutti eravamo dati eravamo ben convinti che dovevamo superare la struttura puramente burocratica normali che esisteva allora Ministero degli esteri e creare uno strumento più specifico più capaci di agire
La scelta era fra un ministero allo sviluppo
A latere del ministero degli esteri come esiste in tutti gli Stati europei
Germania Francia Belgio Inghilterra Irlanda eccetera
Tutti hanno un ministero per lo Sviluppo all'Atene del ministero degli Esteri che prende quindi le direttive politiche dal ministro degli esteri ma agisce sul piano operativo in larghissima autonomia l'altra ipotesi era quella dell'agenzia e noi sappiamo quante forze premevano all'ora in punti in in vista di questa soluzione
Trovammo e io fui d'accordo la soluzione del dipartimento che era una grossa innovazione nella storia stessa della struttura pubblica in Italia in particolare di quella struttura così classica quale quella del ministero degli Esteri
Primo perché si ritenne troppo pericoloso il passo troppo lungo quello di arrivare fino al ministero parlare al ministero latterie secondo perché tutti quanti noi eravamo ben convinti degli stessi per i colletti accennava ora l'onorevole Bassetti e cioè della inevitabile trasformazione dell'agenzia in un carrozzone nel senso più deteriore della parola dipartimento nacque come una struttura fortemente innovativa la possibilità di attingere per esempio a personale fuori dalla carriera diplomatica
La larga possibilità di valorizzare gli e Sperti questo settore
E tutta una serie di elementi che io ritengo acquisiti e positivamente acquisiti sui quali penserei spererei che non di non tornare indietro
Certo non ci muovevamo in un piano culturale politico ben diverso da quello di oggi
Per poter ottenere quel minimo di dotazioni per potere ottenere quel minimo di unità dovemmo lottare in mesi e mesi
Ed è oggi sembrano
Cose ridicole dico tanto era esigua la dimensione di cui in definitiva si discuteva allora
Detto questo esigenza di a vere
Degli strumenti ulteriormente specializzati mantenendo l'unità di direzione politica a mio parere resta
E qui il discorso evidentemente va molto lontano e io sono d'accordo che ad esempio dobbiamo meglio specializzare gli strumenti di intervento a secondo dei vari settori che sono lo sviluppo in senso proprio l'aiuto alimentare in senso proprio l'aiuto all'emergenza specialmente nelle zone dell'afa sono tre settori nettamente distinti e che domande un ometto di strumenti particolare
Ma io vorrei entrare subito sul tema che mi ha su cui mi ha pregato di di dire qualcosa il presidente cioè che cosa può indicare l'esperienza europea in questa materia per i problemi che noi cerchiamo di risolvere ad un livello più avanzato
Anzitutto direi questo sono d'accordo con quello che diceva Bassetti e cioè che in termini generali
Il problema nord-sud riguarda un rapporto politico di assoluta grandezza e cioè il rapporto tra due grandi comunità
E che il problema è multiforme e gigantesco e tende ad assumere dimensioni sempre più gravi
Che domandano soluzioni politiche
Certo noi siamo ben convinti che la importanza che alla dimensione dell'aiuto privato il rapporto Pierson dopo lunghe analisi ci farò questo aiuto privato
In termini monetari del venticinque per cento del totale ma in termini morali cioè di azioni l'iniziativa di input degli uomini ad un livello molto più alto quindi dobbiamo parlarne con molta attenzione con molto rispetto
Ma il problema nei suoi termini generali essenzialmente politico
Si tratta di gradualmente modificare il quadro politico mondiale
Quest'molti di questi problemi sono hanno assunto queste dimensioni diciamo così planetarie negli ultimi trent'anni
Lo ricordava già l'onorevole Bassetti in molti di questi Paesi e sperano esportatori trent'anni fa
E oggi sono a a livello di fame e di morte per fame per centinaia di migliaia di persone se non per migliori
Caso della Nigeria per esempio in Africa è presente a tutti noi così quando a luglio dell'Uganda eccetera
La comunità europea
E nata con la vocazione alla solidarietà internazionale
Già Robert Schuman nel suo discorso profeticamente perché dovevano passare ancora dieci anni prima che cominciasse il processo di decolonizzazione già diceva la Federazione degli stati europei avrà il compito storico di liberare di assistere i paesi della
Ma il Trattato di Roma la parte quarta che tutta centrata ed è un capitolo fondamentale della struttura della Comunità europea e tutta finalizzata allo sviluppo sulla base la Carta delle Nazioni Unite e anche qui
Non avevamo ancora avviato il processo di decolonizzazione si trattava ancora di stati dipendenti
Di nazioni dipendenti il loro sviluppo completo sia economico sia sociale in cultura
La comunità europee che cosa ha fatto in questi ha
Dal mille novecentocinquantasette ad oggi
Io credo che dovendo guardare in termini complessivi l'azione della comunità
Ci troviamo davanti veramente dei fatti che indica una maggiore attenzione
La comunità utilizza solo il dieci per cento delle risorse che gli stati membri danno localmente allo sviluppo
Io non esito a dire che la comunità solo con il dieci per cento ha fatto il triplo di quello che fanno gli Stati nazionali con il novanta per cento
Basti pensare ad un fenomeno politico grandioso che è successo
Trattato di Roma firmato il venticinque di marzo del cinquantasette
Negli stessi giorni inganna diventa il primo Stato in Africa indipendente
A parti i due che già erano cioè la Liberia e lì il
E le chioccia
Comincia un processo velocissimo
La cosiddetta rivoluzione Africa
In dieci anni trenta scatti colonie dei Paesi della comunità e dell'Inghilterra diventano indipendenti in venti anni
Quarantanove su cinquanta resta solo un alibi a diventano Stati indipendenti
E il primo gesto che fanno e quello di associarsi
Non agli Stati ex colonia ma alla Comunità economica in quanto tale e oggi noi abbiamo questa situazione
Direi straordinari che tutta l'Africa poiché è chiaro che anche la Namibia appena avrà raggiunto la sospirata indipendenza entrerà in questi accordi e associata alla Comunità europea
E questo è un fatto di un'importanza enorme perché ad esempio molte realtà che generano fame malattie sotto sviluppo in queste situazioni di emergenza micidiali
Derivano dal disordine politico dalla instabilità politica di molte di queste regioni
Ed è in questo quadro di collaborazione con l'Europa che gradatamente io penso queste tensioni vanno riducendosi va maturando un'idea diversa di unità politica entro l'Africa e di collaborazione a un livello più alto fra l'Africa l'euro
Quando prendiamo il Mozambico beh certe Mozambico è largamente autosufficiente ma perché ci sono stati duecento mila morti mi fa perché era impossibile data la guerriglia interna far pervenire gli aiuti che c'erano e abbondanti nelle zone che erano bloccati dentro di me anti governativa
In nel Corno d'Africa evidente che noi abbiamo un milione e mezzo di i profughi abbiamo avuto centinaia di migliaia di morti per fare ma evidente che solo con un'azione pazienti di ricucitura di mediazione politica che si sta facendo da qualche anno noi potremo creare le condizioni perché queste aree di per sé autosufficienti possano vincere alla radice la fa
Anche lì lo stesso problema evidentemente se io ora ribellione come ce l'ho in questo momento in tutto una parte dell'Etiopia e praticamente impossibile proprio laddove infuria la fame di far pervenire gli aiuti vorrà io credo il potere di
Che da una solo due a questa parte su tutta l'Africa
Soffia un vento nuovo che fa prevedere una graduale attenuazione di queste tensioni come conseguenza generale di quella che è stata l'azione la presenza della Comunità europea
L'attuale agendo con un po'di mezzi di cui dicevo
A ha realizzato due cose fondamentali
In primo luogo una dottrina dello sviluppo io considero per riunioni come questi è straordinariamente importante
Perché rappresenta un passo io spero decisivo
Verso la dotazione da parte nostra
Che siamo un partito in cui la solidarietà internazionale non è
Un problema di azione esterna ma di connotazione interna
Un passo fondamentale verso la dotazione di una dottrina
Di qualche cosa di permanente da aggiornare evidentemente ma costruito su principi e su criteri Keanu invalidità permanente
Ebbene la comunità ha costruito questo specialmente questi ultimi cinque anni
Dell'esperienza del parlamento eletto
Ma questa dottrina è importante perché perché non è stata fatta dagli europei
è stata fatta dagli europei con gli africani caraibici pacifici e un'opera comune ed è sentita da loro come un fatto comune
Ed è stata realizzata come un fatto comune perché io debbo dire che tutte le proposte più importanti sono venute da loro e noi le abbiamo approfondite insieme con e viene questo è è il veramente il fatto politico decisivo quando noi parliamo di sviluppo
Secondo problema è che la comunità europea si è data una struttura ecco ci un aspetto che io vado ritengo concreto da tenere presente nella nel appassionata ricerca di i metodi più appropriate
La comunità a in quasi tutti questi Paesi comunque in tutte le regioni fondamentali delle delegazioni
Faccio un esempio prende il Mali
Cuore del Sahel è la zona più colpiti
L'Italia un ambasciatore che sta ad Abidjan e copre quattro paesi
Va a nel Mali
Quattro cinque volte alla contatti diplomatici la comunità europea una delegazione di nove persone
Diretto fra l'altro da un validissimo Giovane Italia tecnico di grande valore
Che ha assistito dall'esperto agricolo dall'esperto del della della regolazione delle acque dotato di uno strumento di collegamenti con satelliti per prevedere i cicli delle accuse e quindi eccetera eccetera
All'esperto commerciale all'esperto industriale l'esperto finanziaria cioè a una dotta ha una struttura per cui tratta tutti i giorni a livello a tutti i livelli e i problemi fondamentali sul terre ora
Io ritengo che noi non abbiamo sufficientemente riflettuto su questo aspetto
Io ritengo ad esempio che essendo la politica di cooperazione avendo queste dimensioni di carattere ormai planetario
La comunità e noi dovremmo stabili cioè non più il dieci per cento ma il cinquanta per cento diamo alla comunità la quale e cinquanta per cento lo teniamo per la nostra politica nazionale
E indurre la comunità a utilizzare il cinque venticinque per cento di questo cinquanta che noi diamo per gestire unitariamente a livello mondiale ONU o non ONU tutte le risorse tutte le iniziative che riguardano la politica di cooperazione noi dobbiamo completamente rivoluzionare lo schema
Dell'anno attraverso cui noi siamo inseriti in questo grande disegno di politica internazionale
E credo che in questo non attenua Remo niente la specificità della nostra partecipazione nazionale ma anzi la renderemo più efficaci più più valida in tutti i termini
Allora la politica della comunità dei mi avvio rapidamente alle conclusioni atto per una una serie di strumenti
Sono una quindicina di strumenti quindi c'è
L'aiuto
Per l'emergenza
Che ha tutta una sua struttura e interviene immediatamente nel caldo invece
A l'aiuto alimentare che ha dei suoi cicli coordinati a l'aiuto allo sviluppo che è gestito d'intesa con gli stati associati a chi le i finanziamenti all'industria a lo stabile ex per la stabilizzazione dei dei corsi in modo indiretto di tutta una serie di materie prime
A un fondo per la gestione di capitale anticipazione di capitali di rischio nella promozione della piccola industria dell'artigianato
Ha una struttura che associa i sindacati operai le cooperative e i produttori alla gestione di tutta una serie di settori della convenzione
Eccetera eccetera
Cioè a una una insieme organico di strumenti che anche qui hanno questo sia San Rocco gestiti in modo paritario tra la comunità e delegazioni rappresentanze degli stati associa
Terminando quindi vorrei dire che abbiamo anche qui
Una manovra unità
Con una responsabilità politica che decisa a livello di Consiglio dei ministri ed è gestita dal commissario
Col controllo del Parlamento e con queste strutture paritetiche parlamentari sociali sindacali economiche che assicurano la partita coinvolgimento della base della società reale nella gestione di questa politica
In secondo luogo e dotata di strumenti sul posto che agiscono quotidianamente a contatto con le realtà locale
Terzo si sforza per quanto è possibile
I gestire tutte queste cose in accordo coi governi e rispettando le loro decisioni la la soprattutto la sovranità e l'identità dei singoli stati anche a rischio di compiere qualche volta degli interventi che possono apparire possono anche
Inadatti agli obiettivi
Questo mi pare in sintesi il significato di questa considerazione potrei aggiungere
Che lo stesso dovrebbe avvenire nel quadro della regione dei Caraibi dove l'Europa e gli Stati membri hanno rapporti consolidati
E convenzionali con trentotto Paesi su quaranta escluso ai ricchi e cura ma qui abbiamo la totale assenza di un disegno politico concertato
Sia degli Stati sia della comunità abbiamo un catalogo di interventi e i risultati sono fallimentare proprio perché manca un disegno e manca un dialogo sì efficace con le istanze più rappresentative delle corporazioni
Io
Io mi trovo forti come tutte dentro l'armatura di sala con la
Le domande degli apposto
E c'è la visura tenerezza infinita e come è possibile rispondere sì ma provocazione alla ringrazia l'allocazione cerco di rispondere a queste dopo sette con qualche minuto di tempo parecchie altre due ho tre cose che pensavo che fosse utile in questo momento
Ecco si parla di recettività
Io penso che bisogna distinguere le arterie da vedere
Mi pare che quando ci troviamo di fronte a un Paese del Terzo mondo i canali governativi sono le arterie altri sono più documentati quello che sul mio su questo punto qui io penso che non si possono ignorare mi si possono saltar via perché sono paesi che hanno le loro strutture con tutti i loro limiti con tutte le loro difficoltà
Nel d'altra parte non manchiamo di difficoltà e per forza per aiutarli a crescere bisogna bisonte racconto Jones può sostituirsi ma affiancarsi e sostenerli
Può essere anche un controllo lo è realmente ma molto rispettoso
Invece mi riferisco piuttosto avrà recettività di base quelle che diresse divine nei come carica seguiamo questo metri cubi quando si deve fare qualche cosa in qualche posto si fa si domanda come la situazione cosa pensate che cosa mi può essere utile che cosa state facendo che cosa desiderate come possiamo fare
E cioè e cercando di cogliere loro ora la loro recettività sia come quantità come qualità come metodo eccetera e abbiamo visto che questo è indispensabile
Non soltanto da un punto di vista di di e ti caccia nel lavoro che si fa
Ma proprio perché allora un valore di promozione
Ecco io ho potuto constatare che queste venne greca hanno la capacità di portare San ventinove dicembre
Direi però che non si può parlare in senso generale perché ogni situazione Grass allora
In questi ultimi tempi io mi sta attrezzata quattro volte in ma di in Mozambico son tutte situazioni diverse anche il decreto che riguarda recettività di alcuni dati sono comuni questo per esempio di arrivare fino leggendo gli ho visto per esempio di ci sono
Magari in Italia era carica scorso organizzate come viene così vede come Bermani do ut des i Chris i capi battezzate su sessantacinque mila
E cioè l'un per cento della popolazione però a una innerva mento nella in tutto il tessuto del paese
I limoni evitiamo accesi copre tutto il terreno c'è una cantante Cesana questo nella gran parte delle parrocchie se una carta sparo chiave che funziona ho toccato visto che negli occhi ci arrivano fino ai villaggi
Perfino nel Mozambico siamo stati nella zona più a nord attente che era isolata completamente in questo momento nonostante ci sia un sistema il marxista-leninista rigido
E nonostante ci siano meridionale
Qui è molto difficile muoversi
Però la Caritas diocesane attente di tette assicurato ebbero appunto già dimostrato sette punti di possibile distribuzione delitti che mandiamo all'interno c'è questa rete capillare
L'esperienza l'anno scorso venga
è stata un'esperienza un rischio può da una parte dall'altra comunque da definire molto bene il Ministero Affari esteri già domandato se potevamo distribuire due mila tonnellate di riso per avere un'idea vuol dire cento TIR messi in fila
Beh la piccola chiesa del campo
Con la sua organizzazione della Caritas in mese e mezzo in situazioni estremamente difficile alle nostre è riuscita a fare una distribuzione capillare il nei villaggi
Documentata
Ma la stessa cosa ne Salvatore nel Guatemala dove è possibile fare arrivare gli aiuti alle famiglie che hanno spesso accade un bambino che non ha più nessuno per sostenere quelle famiglie però quella famiglia con me
Nome cognome eccetera
Cioè c'è questa possibilità capillare
Anche nello sviluppo diversi Hamas ecco io
Lascia da parte l'arteria che intervento pubblico che precedentemente che è necessario nelle grandi strutture l'antica riaccentrare tecnica le strade eccetera ma quando si va nello sviluppo di base
E ancora lo strumento piccolo funziona meglio perché si tratta di insegnare a reggente del villaggio a adoperare la carriola
Cioè a trasportare su ruota e che non conosce per esempio nel merito all'interno il trasporto su ruota soltanto lo strano trascinare e non un'abitudine di raccoglibile tali per concimare
Questo piccolo strumento di sviluppo cioè pompe dare a metà Pretto mai regalare
Le carriole perché imparino e uno sviluppo importante perché io ho visto per esempio nel Mozambico attenti sono incorsi si problemi perché non hanno carburante Esso bloccate meditazione anima cioè su resti ma non sono abituato
è stato assaltato via questo passaggio
Son passati subito il motore e la macchina
E non li hanno educati al passaggio della trazione animale e adesso lotta perché non è soltanto un fatto tecnico
è un fatto culturale e se non c'è quel processo culturale lo sviluppo non c'è ecco queste questa mi pare che la recettività di base per esempio operativi non so abbiamo visto nel esatte vengono costruiti i pozzi garantita del governo che taglia corto eccetera esente sta lì a guardare dopo però sicure corso il pozzo patto da un comitato un comitato dei villaggi che se ne assume la responsabilità
Che parte alla manovalanza il resto viene dato il tetto e tutto il materiale che partecipa cioè e conquista è una lezione di vita di base che consente lo lo sviluppo
Questa mattina io ho sentito richiamare sono stato molto contento ed elogiate anche il contributo dei missionari di volontari per lo sviluppo ecco io chiederei se fosse possibile anche a passare qualche cosa di concreto perché questa ricettività basterà conosco soprattutto quelli che vivono dentro e per molto tempo dentro alle corporazioni cioè per esempio due cose molto concrete
Se potesse esserci una un gruppo permanente di ascolto
Almeno presso da Democrazia Cristiana
Sia di volontarietà Tozzi che sta a indicare le persone più adatte ma anche dimissionati hanno passato molto tempo io credo che sarebbe molto utile per vizio delle cose che si non si vedono se non ci si vive dentro non si possono cogliere perché sui libri e una ecco
Ecco così pure l'altra cosa e cioè di utilizzare anche i missionari nelle maggiormente sia nella calamità e sia nel nello sviluppo
E lei abbiamo avviato come ministero Affari Esteri qualche espediente iniziare con buoni risultati nei camere Salvador e Guatemala nel Sudan versare versati nato a volte innati
Forse però ci vorrà un po'di coraggio in principio la reazione che c'è stata è stata questa ma che cosa diranno gli dai
Io dicevo ma sentite questi ndt che abbiate coraggio affrontare la realtà di dire che questi sono cittadini italiani che occorre al Terzo Mondo come attività di sviluppo
Poi succede questo no avete visto la la
La l'interpellanza del senatore Anderlini
Che chiede di utilizzare di organizzazioni non governative ed è venuto da me domandando delle indicazioni come si poteva fare si interseca e che ha chiuso da nel Paese se ho visto che chi opere efficacemente i diritti di tutti era carta venuto per e forse con un po'di più coraggio riusciamo a valorizzare tutte le risorse che ci sono ecco il re circa la recettività
Io però vorrei dire che devastano dei diversi tornei complessa ma se parliamo di un Paese per esempio da terzo mondo però dice una classe dirigente
C'è una classe dominante economicamente
E c'è la popolazione
Non è che il Paese nei paesi ricchi si papponi siano tutti Po nei Paesi porti sono ricchi e poi pochi ricchi molto ricchi
E molti poveri molto poveri
E la situazione è complessa perché si diceva prima del pesci del Mozambico Manni bis del Mozambico che si pesca su due mila chilometri di costa non mangiano in Nordafrica non mangiano i russi
Non mancano i giapponesi
E l'omaggio in piccola parte i canadesi ma i russi hanno i Mozzanica nell'ordine il sette per cento del pescato
Così la carne dell'Honduras
Non mangiando indurre producono
E mentre gli americani probabilmente non solo perché viene dove viene mandata per cui se questa situazione Lavezzi attricette il problema della rete evitate i tardive e interessi e contrastante dico una cosa di oggi
Il meglio mandarne un sacrificio che costa centocinquanta milioni mandare neve al petto e carico di medicinali
Solo il trasporto
Dobbiamo pagare trentaquattro mila dollari di tassa di rapporto
Governo dedicano
E l'idea che in ospedale non c'è niente
Non c'è niente trentaquattro mila dollari
Perciò da cosa è complessa perché è vero che in Mozambico e perché la guerriglia ma non è soltanto così è ma appunto per esempio dove ci sono i magazzini pieni di generiche che non riescono a portare all'interno la il tesseramento assegnate a gente a Maputo duetti do grammi di farina di mais ammise due chilogrammi diviso chilogrammo di zucchero mezzo litro di olio con queste una famiglia deve vivere un mese
Cioè patisce la fame ed è la stessa cosa morirà go ma insomma la mortalità e molto ampia
Ecco vorrei accennando appena per quanto tempo credibile che finisca sì va bene ma mi debba sì ecco di una distinzione che sia molto chiara proprio per queste anche spetti di recettività fra l'intervento straordinario e l'intervento di me emergenza perché non è la stessa cosa
L'intervento straordinario dottor cambiamo noi
Dove pensiamo che vada né quando pensiamo che vada meglio
L'intervento di emergenza sino programmiamo uno
Ma dove avviene l'emergenza quando avviene l'emergenza
E bisogna essere pronti ad affrontarlo quando e non soltanto per un periodo limitato ma pronti sì si tira dappertutto da vi si pone tanto poco che so io ma evidente Magenta potete partire dove viene d'emergenza quando avviene l'emergenza
Che sono due problemi DiVersi che implicano e ricostituente molto diesel diverso io credo che la classificazione che ha fatto questa mattina niente le diverse forme di fame diverse strategie professor sfida sia molto importante
Perché molto chiarificatrice quel estinzione di per cui qualsiasi intervento legislativo mi pare dovrebbe tener conto di questa chiara e classificazione diversamente può succedere che mentre noi siamo qui che discutiamo di morti di fame la gente sta morendo di fame sete e Mozambico
Noi discutiamo morta quello che sta avvenendo in questo momento avendo soldi che non riusciamo a spendere e avendo strumenti che si possono adoperare
Il re
Ho finito ultima cosa e questa era appena prima del importante che ha perduto per chiedere e cioè e qualsiasi intervento anche parziale sia collocato dentro una vigna politiche del tutto per questa mattina e che
Questi questa linea venga maturata ed espressa
Dal dal partito dei cattolici e si è fatta conoscere almeno come come escono sempre essenziale elementare a tutti i cattolici che operano nella vita politica e questo non soltanto per un'efficacia politica ma anche per un efficace piano e cioè il punto di riferimento quindi scappa rifarsi ed è rifarsi con molta chiarezza e con molto coraggio e in un nuovo ordine internazionale della Populorum Progressio dalla
Che desse il punto di riferimento perché io vi confesso che sono rimasto sorpreso da un lato s'e dall'altra parte anche un pochino
Mortificato nel sentire in quella trasmissione televisiva dibattito televisivo questo reperimento annulla il nuovo
Insomma sentirmi dire da giornalista de L'Unità Nabu ordine internazionale non Bardonecchia trattando nel Manifesto di Marx
E la toga nera Populorum Progressio di Paolo sesto nel paziente
Ecco queste ricchezze che ideali se le prendiamo sempre come punto di riferimento il ricevitore a destra e poi fare degli interventi coerenti i in ordine all'obiettivo naturalmente tutte le mediazioni politiche necessarie perché non si può realizzare tutto sempre ma un obiettivo molto chiare mi pare che quello che ora da anche speranza e sia la comunità sì ai giovani che guardano quello che la classe dirigente va sentite delle di Anita precise per su cui ci si muove con coerenza allora anche coraggio di impegnarsi nella società
Volevo dirle
Per quello che vale
Solo sedicesimo
Politica
La prima delle quali si riferisce secondo solo alla respirazione
Delle tesi di politica estera della Democrazia Cristiana quindici ripete belga menzionate
Ma funzioni conciliari
Quanto poi alle capacità nostri uomo esprimerle vedremo in grossi
Tanto che la parola all'altra o del sistema del
Dico
Solo l'attenzione Cecilia calata molto comunque io tenterò di esporre qualche considerazione
E riferire anche eventualmente qualche dato perché penso che il volontariato sia molto conosciuto all'interno del mondo del volontariato per gli addetti ai lavori
E sia poco conosciuto invece dalle altre forze sociali e forse mi azzardo a dirlo anche dalla classe politica comincia a fare una prima considerazione questa mattina l'onorevole con alcuni ha già fornito alcuni dati
Io accanto a quei dati i dati forniti da Bonomi erano circa ottocento volontari e circa lui ha accennato centonovanta progetti precisiamo subito che non è compito mio fare Land faciliterà il volontariato anzi cercano soprattutto di evidenziare alcuni problemi che sono aperti
E sottolineare subito che il volontariato è solo un segno e solo una piccola parte della cooperazione internazionale che però ha un patrimonio che è molto ricco e ha una sua storia
Altri dati che vuole fornire sono questi accanto alle ottocento volontari presenti ogni anno in circa due duecento progetti l'età media dei volontari oggi supera i trent'anni
Questo diventa un altro dato cigni significativo anche perché Hashimoto cento volontari sono centoventi usufruiscono del alternativa al servizio visibilità
E poi abbiamo presenti oggi alcune migliaia di volontari rientrati
Detti questi dati vorrei cominciare a dire qual è lo specifico del volontariato miri riferirò anche ad una carta che è stata elaborata dai volontari rientrati internazionale
Io penso che si possa riassumere lo specifico del volontariato con queste due brevi espressione volontariato e sintesi di motivazione e di motivazioni ideali di servizio presso verso le altre persone verso gli altri popoli e sintesi di motivazioni e di professionalità
Penso che la professionalità e quello che oggi garantisce il massimo servizio del volontariato
Professionalità che insieme di competenza tecnica molto elevata
E di capacità di rapporto con le altre culture perché se non c'è una capacità di rapportarsi alle altre culture e di rispettare diverso è evidente che non si può iniziare nessuna attività di cooperazione
Nella caratteristica della professionalità nel volontariato che deve essere molto flessibile molto aperta e chiedere se sapere valorizzare quello che il patrimonio tecnico e scientifico e culturale che tutte le popolazioni hanno e non deve essere un modello di esportatore di tecnologie nostro di pacchetti pronti quello che contraddistingue e penso che qui potranno sorgere anche alcune frizioni rispetto a quello che io ho sentito questa mattina ed oggi
La caratteristica dei progetti dal volontariato è questa siccome i progetti durano in media dai sei agli otto anni
E il volontario in media oggi si ferma per almeno tre anni anche se la legge dice due anni però ci sono quelli che si fermano molto di quello che la caratteristica dei rapporti nel progetto del volontariato e queste un rapporto diretto fra popolazione e popolazione per cui il volontariato vuole essere una espressione della società civile che entra in contatto con altre popolazioni ma deve essere questo rapporto dire seconda caratteristica è che al termine di ogni progetto vengono formate delle persone che si prendono in carico le realtà e le continuano secondo loro patrimonio culturale e scientifico été
Terza prospettiva terra volontariato è che le persone che partono dai nostri paesi devono essere espressioni di movimenti popolari autonomi capaci qui già nel loro ambiente di lavorare per il cambiamento
Il volontariato ha senso se il cambiamento avviene contemporaneamente su due fronti si lavora nel Terzo Mondo per cambiare ma si lavorò soprattutto in Italia per cambiare
La cartina di tornasole per vedere volontaria funzioni e trovare persone capaci equilibrati psichicamente intorno a volte molto importante capaci professionalmente Maggiani impegnate qui nella nostra realtà italiana nel cambiamenti vi leggo solo l'unica citazione che mi permetto di presentare quello che i volontari Angelo Rovati volontarie internazionali nella carta Eni
Tre punti la la chiave per promuovere il vero sviluppo
è l'arresto redistribuzione del potere a qualcuno questa espressione possono forse anche colpire un po'propenso che non si possono neanche considerare più il volontariato come un modello assistenziale che va perché interviene e che non si dice invece nell'ottica della trasformazione sociale
In uno di questi punti si dice espressamente una più equa ripartizione del potere tra le persone le comunità le nazioni è una condizione preliminare per lo sviluppo è il criterio per misurare qualsiasi forma di sviluppo secondo punto che dice
Il Movimento volontario e strettamente legato alla vasta corrente dei movimenti di Azione popolare sindacati movimenti cooperativi
Associazioni enti lavoratore che dovrebbe proporsi di promuovere lo sviluppo dalla base piuttosto che imporre un cambiamento dall'alto e infine un terzo appunto
Il contributo dall'intervento volontario pur qualificato e tecnico
Rimane distinto da un intervento professionale e comunque strettamente professionale d'ogni forma di aiuto
La differenza risiede nella motivazione dei volontari nella capacità di lavorare con gli altri per il cambiamento delle loro realtà il veleno
Passo a un altro punto di problemi che sono aperti e infine una breve considerazione per cui pochi minuti perché cala
Secondo noi oggi rimangono aperti questi problemi nei diversi progetti tipo non pratica
Primo problema il rapporto fra il micro e il marco
Se uno interviene il passato delle piccole realizzazione e non è capace di coordinarle con altre realizzazioni nel piano di sviluppo del Paese
Crea delle piccole oggi che vengono una volta ritirati volontari assorbiti dal sistema per cui questo europei noti centrale
Ma le bisogna che il volontariato diventi sempre di più una struttura che capaci di agire in modo politico nel il termine politico significa nella correzione nella concezione autentica agire per il bene comune
Essere capace di avere un quadro generale degli obiettivi a lungo termine e di essere capace di agire in concreto per cui agire nel micro ma avendo come prospettiva il Macro che vuol dire avere la prospettiva del Pd verso i problemi e non scadere in velleitarie programmazioni per cui sono agisce dal piccolo e non a la prospettiva grande non incide o sono guai grossi interventi di Marco Polo coesione non riesca a limare alla realtà proietta solo come questa mattina è stato detto dei progetti di modernizzazione
Questo è un nuovo reato e per noi è un nodo centrale
Secondo problema la scelta di partner credibili quando si entra in relazione con altre persone con altri popoli bisogna individuare delle associazioni o delle autorità che siano credibili credibili in che senso
Che siano dalla parte della della povera gente per proiettare azioni sviluppo non tutti gli africani latinoamericani che vengono in Italia sono portatori di istanze della povera gente
Per cui bisogna stare molto bene attenti alla strategia delle alleanze quali sono quei partner che ci garantiscono queste realtà trasformazione terzo aspetto la formazione dei volontari ente
Proprio quindici giorni fa qua a Roma ho incontrato un africano
Io distinguo fra gli africani quelli che vivono in Europa e che passano da un convegno internazionale all'altro e che ormai da parecchio tempo si son dimenticati anche dalla realtà verrà villaggio e quelli è chiaro che testimoni credibili
Dagli africani invece che lavorano con la voce e questi sono testimoni autentici credibili uno di maestri che lavora in una quota in cooperative dall'altra porta e che era venuto a Roma si è fermato a sette otto giorni
Sì ha detto che ha fatto anche un'aperta critica alla porta via
Secondo la nostra esperienza secondo la nostra collaborazione voi dovete aumentare il tempo di presenza voi adesso disarmati in media due-tre anni
Secondo voi dovreste fare un anno l'informazione in Italia un anno di formazione in Africa nelle nostre strutture formative che abbiamo richiedevano e
Potenziate e tre anni di lavoro c'è fate questo si può parlare di interscambio se non fate questo ci guadagnate ancora e solo altro punto il potenziamento degli organismi non governativi locali ce ne sono parecchi stanno crescendo sono diverse realtà e penso che lo specifico della punta riapre per i prossimi anni non c'sarà quello di mandare tanti volontà ma sarà quello di mandare persone sempre più qualificate a coordinare alcune attività eterno sostituirsi a delle energie che sul posto possono benissimo portare avanti le loro istanze
Infine un quinto punto
è coordinamento sul posto
In alto a volte all'anno l'anno scorso tipo c'erano presenti alcuni autorità è un paese che si cita spesso perché sembra che sia un paese è stato molto frequentato
Di opposta nato dovranno l'anno scorso ci sono presentate re cento delegazioni ufficiali che volevano offrire progetti
Al che gli anta portarci dico ma a che cosa si chiede questo eccesso di generosità dei Paesi occidentali ma questo è ancora nostro paese e ancora un morto territorio
Ora quindi questo problema è venuto fuori
In primo luogo bisogna essere capaci quando si va in un Paese di mettersi d'accordo con tutti quelli che vogliono fare cooperazione perché se arrivano gli svedesi norvegesi gli svizzeri gli italiani i francesi russi cinesi e tutti chiara che hanno dei loro modelli di cooperazione ci capisce che quella civiltà quelle popolazioni non hanno il minimo diritto al loro sviluppo
Questo deve far parte loro di una politica della cooperazione che deve saper coordinare tutte le energie che operano sul posto pena il tentativo di colonizzazione parziale del diverse zone ultimo punto
Secondo me bisognerebbe avere il coraggio questo lo dico per il volontariato e lo dico per le forze politiche so che qui non ci sono solo i rappresentanti della democrazia
Avere il coraggio di fare scelte coerenti il mondo cattolico ha proposto una campagna ecclesiale contro la fame nel mondo che hanno slogan
Molto chiaro contro la fame cambia no
Cambiano
Il che significa contemporaneamente per cristiani facendo un appello quello che monsignor Nervo detto prima la conversione del cuore e delle strutture parlo dico temporaneamente nessuno vuole ottenere obiettivi di giustizia sociale deve cambiare lo stile di vita delle nostre realtà cioè contro la fare cambia la vita
E cerca di realizzare obiettivi di giustizia sociale
Ai politici mi permetto di chiedere scelte coerenti
Non si può portare risolveranno diventa reato altrimenti è uno viene in mente e irriso serve per rendere reali allora se contemporaneamente a queste leggi si riesce a vedere che camminano contemporaneamente la legge sul controllo delle armi la legge che deve salvaguardare i diritti dei lavoratori degli studenti stranieri i lavoratori e studenti stranieri la legge che guarda anche i profumi allora io dico la nostra classe politica e tra il mille come questa mattina netto il presidente propongo di una strategia generale anche la politica della cooperazione deve far parte di un tassello di una politica di scelte quale se questo non va avanti significa che è una politica del disordine stabilito che mantiene intatto tutto che manda aiuti ma contemporaneamente butta via un sacco di energie nelle anch'io penso che la pace non sia uno slogan lo sviluppo conosce io non sono allora hanno tocca come forze politiche popolare tracciare dei segmenti di cooperazione e di soli e di solidarietà diretto fra poco come può anche politici tolta tradurre in atto e la solidarietà di fra le nazioni però con provvedimenti che siano coerenti e non siano fra di loro contraddetto
Grazie nel dare la parola perde conclusioni al vice segretario del partito l'onorevole Guido Bodrato vorrei ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a questa nostra prima iniziativa per noi questa sorta sto un primo incontro sulla perché io dovevo vuole continuare la nostra riflessione alcuni amici volevo prendere la parola come dire l'onorevole Astore come presidente del finale ricca
Però ma questo tutto credo che sia nell'isola sfilacciate complessivamente la riunione e con le parole per le necessità del partito conclude questa prima riflessione sulla quale prezzi cristiana si impegna a continuare in maniera quotidiana questo è un suo impegno fondamentale della sua politica grazie alla parola
Grazie
Io vorrei dire in primo luogo che la mia presenza sostituzione del segretario politico che non ha potuto confermare del suo impegno
Vuole in ogni caso significare il grande interesse con uguale e seguiamo il dibattito che si è sviluppato soprattutto i questi mesi come
Democrazia Cristiana e la intenzione di considerare questo convegno non come una fatto episodico ma come un momento importante
Della riflessione dei democratici cristiani la definizione di una linea politica che meglio corrisponda anche in questo campo alle attese che ci sono soprattutto fra coloro che come abbiamo appena ascoltato solo più direttamente attivi in questa direzione e ad un movimento molto vasto che esiste nel Paese e riguarda soprattutto le giovani generazioni
Si è sviluppata una riflessione basata almeno Barceló su una concreta esperienza
E
Abbiamo cercato avete cercato soprattutto di rispondere ad una tesa
Che cresciuta alla quale dobbiamo prestare particolare attenzione
Non vi è dubbio che siamo in presenza di un problema molto Complesso e che impegna i politici a diversi livelli
Si è ricordato negli ultimi interventi come vi è una questione che riguarda l'ordine economico internazionale senza affrontare la quale diventano molto problematici
Gli sforzi che si compiono per vincere gli squilibri e per vincere o almeno attenuare il dramma della fame nel mondo vi sono situazioni politiche interne ai Paesi sottosviluppati che e condizionano pesantemente l'efficacia degli interventi decisi in altra sede vi è certamente la esigenza di un mutamento propongo nel nostro atteggiamento vorrei dire quotidiano del nostro modo di vivere nei paesi industrializzati se si vuole davvero affrontare con efficace con risultati consistenti
Questa battaglia contro il sottosviluppo
A me pare che a tutti questi diversi livelli si deve prestare attenzione e quindi in questo senso lo hanno detto molto meglio di me prima parecchi
Amici nei loro interventi bisogna rispondere con una strategia globale con una posizione politica coerente e con degli
Dei comportamenti delle scelte che sì svolgano sequenze secondo questa posizione politica
Ma io vorrei sviluppare e soprattutto tre riflessioni
Il questo intervento conclusivo
E la prima necessariamente vede muovere da una considerazione
Il problema dello sviluppo occupa un posto centrale l'attuale panorama politico internazionale non soltanto per i suoi risvolti umanitaria
Che sono quelli sui quali più abbiamo insistito
Ma anche perché causa di squilibri entrare geo politiche diverse che mettono in pericolo la pace
Affinché la pace non sia un'utopia
Deve essere configurata non come semplice atto di volontà ma come concreta
Ed attuabile proposta basata quindi non solo sulle esigenze di equità ma anche sulla dinamica di interessi concreti
La cooperazione è una risposta non certo sufficiente ma necessaria a queste attese
E una risposta ad un sentimento profondo della nostra società ed insieme a questa strategia di pace che noi abbiamo cercato in tutti questi anni di sviluppare coerentemente
Se gli obiettivi di cooperazione possono ancora una volta disattesi come già è accaduto in passato
Il terzo mondo potrebbe essere spinto a forme di rigetto ancora più radicali di quelle che abbiamo verifica cercando altrove complementarietà interdipendenze
Che l'Occidente non sempre è stato pronto a garantirgli
Sulla base di questo profilo logico anche se spesso non direttamente sia indirizzato l'approccio italiano alle problematiche dei paesi in via di sviluppo
Pur se non sempre gli strumenti legislativi agli atti concreti sono stati al passo all'altezza con le acquisizioni registrate nel dibattito culturale e politico Massa stiamo bene che non solo in questo campo e poi difficile passare dalle affermazioni di ordine generale dei comportamenti coerenti continui efficace Italia infatti si è trovata in forte distacco rispetto agli altri Paesi industrializzati per quanto riguarda la quantità degli aiuti
La qualità degli aiuti ed un notevole recente recupero anche sul terreno della quantità
Attualmente pongono il nostro Paese in condizione di praticare l'idea di cooperazione unanimemente maturata da parte di tutte le forze politiche e sociale
Una politica della cooperazione per essere efficace si deve inserire come molti amici hanno ribadito in quest'occasione nella linea di una politica estera
Che dovrebbe da una parte orientarsi a non lasciare che la tensione esca Ovest annulli gli spazi di iniziativa già guadagnati nel sante Sud e dall'altra capace di orientare a quindi stabilizzanti la problematica dello sviluppo e del riequilibrio
Con il mille novecentottantatré e si è conclusa la prima fase di applicazione del nuovo corso della cooperazione allo sviluppo ed è riconosciuto da tutti come grazie alla legge trentotto l'Italia abbia recuperato il grosso distacco che la poneva in ultima linea nell'ambito internazionale e si è finalmente data una linea coerente per la politica di cooperazione che deve tendere al modello dello sviluppo
Auto centrato ed oggi lo e una consapevolezza delle priorità da assegnare alla crescita delle risorse agroalimentari ed emergenti
Certo proprio perché istruiti da questi primi anni di applicazione sulla base di questa concreta esperienza ora ci rendiamo conto che questa legge ha bisogno di una revisione urgente
E la commissione esteri della Camera sta come è noto lavorando a questo obiettivo e credo che anche con riferimento a questo lavoro della commissione parlamentare sia stato molto opportunamente convocato questo convegno questa è la prima riflessione
Esigenza di riflettere sulla esperienza
E di raccordare in ogni caso la nostra iniziativa in questo campo con i problemi più generali della nostra politica estera e con l'obiettivo che ha sempre qualificato la nostra politica per garantire la pace anche attraverso una politica di sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo
La seconda motivazione è stata quella di voler confrontarsi in questo convegno con tanti operatori del settore ed in particolare con tutti quelli organismi di volontariato
Che in questi anni sono stati spesso l'unica presenza visibile ed efficace in molte zone del terzo mondo
Come essi abbiamo come democratici cristiani dei legami speciali ed un particolare debito di riconoscenza
Ad essi dovremo continuare a far riferimento in futuro come è stato chiesto anche qui per imparare a e decidere perché sono i veri esperti di uno sviluppo fondato sull'uomo ed a servizio dell'uomo
La terza motivazione è stata la straordinaria mobilitazione che nel Paese si è realizzata intorno all'obiettivo di dare una risposta rapida al drammatico flagello della Pa
Che si abbatte su tanta parte della popolazione mondiale
Molte proposte di legge sono state presentate al Parlamento su questi argomenti in questa legislatura la prima in ordine di tempo quella presentata dall'amico Bonalumi sulla scorta della lavoro condotto nella precedente legislatura poi quella più articolata e conosciuta come che ha come primo firmatario l'onorevole Piccoli poi ancora quella comunista e quella repubblicana ed infine l'annuncio che è stato ribadito oggi dal ministro degli esteri di una iniziativa esplicita del Governo abbiamo vissuto il confronto odierno senza pregiudizio ma anche senza complessi di inferiorità
Perché sappiamo perfettamente quanto questa problematica si intrecci con le nostre radici con la nostra cultura Colin degno di molti nostri amici in Parlamento nella periferia e nel complesso movimento che opera per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo e per dare un concreto contributo alla quotidiana e drammatica lotta contro la fame nel mondo
Voglio quindi ringraziare gli amici Silvestri e Bonalumi per avere voluto questo convegno e Rognoni Orlando per averlo come dire patrocinato e preceduto e per avere dato in ogni caso il loro contributo anche al dibattito
Questo convegno è stato una occasione preziosa per tutti
Ed una sfida alla nostra coscienza alla nostra intelligente nel senso che da questo convegno deve derivare sui un'ulteriore impegno per approfondire il dibattito e per valorizzare tutti i molti essenziali
Punti di convergenza che sono emersi pure muovendo alcuni interventi da posizioni o da preoccupazioni DiVersi
Abbiamo impatto ribadito come il nostro atteggiamento dei cristiani impegnati in politica non possa prescindere da una attenzione partecipate convinta a Battaglia e quali quelle per debellare la fame dal mondo e per una più giusta redistribuzione nel mondo della ricchezza insieme ci ha fatto chiedere se per caso non abbiamo in questi anni lasciato troppo soli molti popoli dell'Africa dell'Asia e dell'America latina
C'è da reinventare con molti Paesi del Terzo Mondo un rapporto politico che proprio quei Paesi cercano noi lo sappiamo bene in modo particolare con la Democrazia Cristiana
E non solo perché in molti paesi la democrazia cristiana e il partito che può garantire la ricerca di una strada verso un sistema di democrazia ma anche perché in quei Paesi e il partito che si pone i problemi della giustizia sociale e quindi anche all'interno di quei Paesi di una redistribuzione della ricchezza di un cambiamento come è stato qui ricordato inteso come condizione per una efficace lotta contro le cause dello squilibrio economico dobbiamo anche chiederti
Di fronte a tante polemiche se non abbiamo lasciato troppo soli quei funzionari dello stato che con particolare preparazione professionale eccone
Sicura onestà personale
Sono impegnati in rappresentanza della nostra Repubblica in quelle realtà
Ad essi per molti versi e legato il successo della presenza italiana della continuità di questa presenza nella scena e nell'economia mondiale essi che sempre più dovranno essere degli operatori moderni delle relazioni internazionali dei Managers hanno bisogno di sentire noi abbiamo l'impressione la vicinanza culturale e politica
Di quanti guardano con attenzione a questi problemi e quindi anche dei democratici cristiani
C'è un'altra sfida culturale che il dialogo nord sud e ci troppo quella del contatto della collaborazione con culture profondamente diverse dall'anno il rischio di voi di voler esportare i nostri modelli culturali la nostra organizzazione economica e quello che più dobbiamo evitare
Recuperando anzi una grande capacità di ascolto e di comprensione nei confronti di queste culture se non vogliamo produrre
Concetto anche questo ribadito indimostrato in questo convegno squilibri che concorrono in negativo al sottosviluppo invece di contrastare efficacemente le calze del sottosviluppo
C'è infine la necessità di ricondurre tutta questa materia della cooperazione del dialogo nord-sud dell'aiuto allo sviluppo in un quadro europee
E non è solo la contemporaneità dell'elezione europea richiamarci a queste esigenze e a questo approfondimento
Anche se certamente il problema del raccordo Europa paesi del terzo mondo è uno dei problemi che noi abbiamo messo al centro anche del nostro impegno del nostro dialogo con l'opinione pubblica in questa competizione elettorale
Non possiamo ribadire ogni giorno la nostra fede dell'unità europea senza verificare con i nostri partners europei scelte fondamentali
Quali quelle di cui abbiamo parlato che toccano profondamente la nostra politica estera oltre che la nostra politica economica e che toccano quindi la politica dell'euro
L'Italia non potrà limitarsi a destinare mezzi al fondo europeo di sviluppo come del resto agli altri organismi multilaterali
Senza pretendere di discuterne sempre più approfonditamente le scelte
Ritardi ed errori anche a questo livello sono stati denunciati proprio dai paesi in via di sviluppo
Nell'azione della comunità che pure a meriti
Indiscutibili
E da da svolgere una funzione decisiva come sia dimostrato l'onorevole Bressa
Noi che dall'inizio abbiamo creduto nell'Europa abbiamo tutti tipo di titoli per chiedere pretendere che in un rapporto delicato e fondamentale quale quello tra Europa e Paesi in via di sviluppo non ci siano distorsioni sprechi e ritardi
Fenomeni di neocolonialismo in qualunque modo vengano mascherata
Ho ritenuto mio dovere nel portare il saluto delle segretarie politico onorevole De Mita sottolineare a alcune delle molte questioni che sono state al centro della discussione in quest'occasione
Per esprimere l'apprezzamento più vivo per l'apporto che avete dato a questa riflessione
In un momento così importante per le scelte che si debbono compiere su questo tema in Parlamento alle quali daremo tutto il nostro incisivo contributo
E per assicurare che su questo problema e sulle altre
Questioni che con questo problema vengono naturalmente ad intrecciarsi continuerà impegno della democrazia cristiana del partito come dei gruppi parlamentari grazie