"Terzo sistema e comunicazione sociale: verso un nuovo modello informativo" org. nell'ambito della Festa della solidarieta', promossa da AN

Questo
Allora
Allora innanzitutto ringrazio tutti i colleghi della vostra presenza
E ringrazio gli ospiti che mi sono accanto incominciamo anzitutto col presentabili alla mia sinistra l'onorevole Francesco Storace portavoce di Alleanza Nazionale
Alla sua sinistra il dottor Paolo Liguori direttore
A ancora la sinistra il dottor Riccardo Bonacina direttore di vita periodico così
E infine all'estrema sinistra Pasquale Squitieri regista che non ha bisogno di tre
Passiamo ora alla destra alla mia destra il dottor Luciano Onder giornalista del TG due
Responsabile anche del TG Salute dalla trasmissione trentatré sempre per il TG due
Allora cominciamo questo dibattito il dibattito d'apertura della giornata di chiusura della festa
Che la festa dei parchi
Con un tema particolarmente cruciale perché si vuole occupare perché si vuole per chi si occupa di volontariato volontariato ed è l'argomento che abbiamo trovato in questi giorni un fenomeno che è esploso negli ultimi anni al via negli anni ottanta in questi anni
Soprattutto è un fenomeno che quindi si è scontrata sempre di più scontato e incontrato con le altre realtà sociali gli altri operatori sociali diciamo così non può mancare quindi anche un tentativo di analisi non si crea qualcosa di più forse di un tentativo dei rapporti che ci sono che dovrebbero esserci e che a volte invece non ci sono con il mondo dell'informazione con Quarto potere col mondo della della stampa diciamo così dalla comunicazione un mondo che è un rapporto che diventa sempre più importante sempre più fondamentale il sistema dell'informazione può essere utile al mondo del volontariato dalla delle al settore non profit dell'intervento sociale in moltissime maniere un esempio il primo che mi viene in mente per esempio
è stato è quello dell'intervento proprio delle delle forme di comunicazione dei mass media
Sulla facendo leva sulla vicenda della Bosnia sulle note vicende della Bosnia nelle supporto per queste questi mass media annodate hanno offerto proprio alle strutture di operarlo di volontariato che operavano sul territorio
E strutture i mass media possono essere determinanti anche nell'informazione sociale
Nella fornire una sorta di cartina al tornasole di quello che è il vero rossetto la vera situazione della società in cui il volontariato vuole e decapitare ad opera ad operare ed a questo punto il problema che si pone e la domanda che io pongo subito l'onorevole Storace
è a suo giudizio a che punto è questo tipo di rapporto e come dovrebbe essere
Grazie a tutti per essere qui e ringrazio il nostro moderatore Maritano per aver introdotto in questi termini il dibattito di questa mattina
è un dibattito nel quale lo dico subito io mi fermerò un minuto prima dal tema steso perché il tema del nostro convegno avverso il nuovo modello informativo rispetto all'aggregazione sociale
Io mi chiedo se c'è un nuovo modello informativo perché vedo molta carenza nell'informazione sui temi del volontariato e della solidarietà sui temi della sofferenza ma anche appunto della solidarietà rispetta che so fare e allora citerò molte cose perché carta canta si tratta di capire chi e perché frena Point il dibattito e la comunicazione su certi temi
E c'è qualcosa che riguarderà ovviamente anche i nostri amici che sono qui al tavolo la presidenza del dibattito che ringrazio molto dico subito che questa città per esempio me dispiace diede dispiaciuto non essere stato qui quando c'è stato il sindaco di Roma
Questa città
Vede qualcosa al mondo del volontariato
E lo vede qualcosa al mondo del volontariato anche l'informazione
In questa città è accaduto un fatto caro Liguori
Se io fossi stato direttore di giornale avrei aperto su quel fatto è accaduto che non più tardi di un mese fa
C'è stata la marcia degli handicappati
Da Tor Bella Monaca fino al Campidoglio da Cinecittà fino al Campidoglio da Torre Spaccata fino al Campidoglio sono uniti
Hanno fatto quindici chilometri a piedi
E allora istituito la carta d'identità al sindaco della città
Io avrei aperto il giornale su un fatto del genere erano organizzati dal cabaret al comitato per l'abbattimento delle bare delle barriere architettoniche insieme al nostro rappresentante in consiglio comunale onorevole Toni Augello
Non c'è stato un servizio
Di quelli di una volta i servizi di quelli che fanno indignare la gente
C'è stata una lunga esposizione di un fatto di cronaca
Senza commento senza la mobilitazione giornalistica senza un'informazione concreta coerente che spieghi perché succedono certe cose perché questi cittadini si considerò di serie B al punto da restituire la carta d'identità loro sindaco
Questo è un fatto gravissimo eppure è successo a Roma chi se lo ricorda più qual è stata l'informazione su questo tema ecco vedete da queste cose bisogna partire secondo me per capire quanto è basso il livello di comunicazione sociale su questi temi poi ha voglia a farci vedere iene telegiornali con l'abbiamo visto al congresso del PDS quant'è stato bello l'onorevole D'Alema dare un mazzo di fiori a quella romantica appalesava al congresso
Ma c'è il sindaco che Lucio imposto che non avrebbe fatto queste cose anzi nega la cittadinanza l'antica quanto insolita allora caro onorevole D'Alema
Fusari si dice non fiori ma opere di bene
Facciamo per il bene da parte la politica per chi soffre in questa città e in questa nazione
Ecco perché secondo me c'è bisogno di capire
Che l'ha fatto una battaglia non più politica su questi temi va rotto monopolio va rotto il monopolio che attribuisce alla sinistra la battaglia per il volontariato
Una battaglia che non ha ragione di essere perché c'è soprattutto propaganda ma non c'è fatto concreto non c'è politica seria su questi temi
Va sfatato il tabù
E questa festa io ringrazio onorevole Alemanno per averla organizzata va sfatato il tabù che vuole la destra incapace di solidarietà non è vero anche questo e non a caso siamo venuti in queste zone simbolo di un degrado voluto da altre amministrazioni gli ha però magari grazie all'operosità della gente che ci vive e ci lavora
Sta crescendo anche la qualità della vita Pulse così difficile in queste zone
Ma sventato il rischio soprattutto che quello del travestimento politico attorno a certe tematiche ed è d'altronde qua del travestimento una
Una caratteristica di certo mondo politico c'è addirittura chi viene dalle radici del comunismo si può dire liberale in questo Paese quindi c'è da rischiare molto da questo punto di vista
Bisogna levare le etichette
Al volontariato e cominciare a capire che questa è una battaglia che davvero deve essere condotta senza appartenenze ma combattendo tutti i momenti tale affermazione del diritto anche alla vita e alla qualità della vita da parte di chiunque la parte anche di chi è diverso da noi ma non per questo è il nostro simile
E allora c'è una carenza secondo me di cultura di base su questo tema io invito qui e amici colleghi se me lo consentono giornalisti
A spiegarci perché succedono certe cose perché c'è scarsa attenzione rispetto a queste tematiche perché non si riesce a mobilitare il cittadino
Che sente magari la solidarietà con un diritto chiude con un dovere io penso che sia anche un dovere e soprattutto l'ho il dovere caro under anche da parte del servizio pubblico e su questo invitiamo magari a spiegare quello che sta accadendo in RAI è vero che c'è un discorso di responsabilità e di irresponsabilità da parte dei media attorno a queste tematiche fa probabilmente molta più notizia un urlo di Bossi
Che è il grido di dolore buona parte di chi soffre un sorriso di chi cede un po'del proprio tempo pervenire certo valore
Allora chiedo e lo chiedo anche a Paolo Liguori
Quanto c'entra il dio quattrino in queste vicende mi spiego la tv commerciale
Devo dire solamente inseguire il mito dell'audience e della pubblicità per poter andare avanti o è possibile fare buona televisione quindi avere buoni indici d'ascolto anche su questi temi
Si parla in questi giorni l'ha usata va usato come termine per altre questioni Giuliano Ferrara del circuito mediatico-giudiziario Caro Paolo è possibile creare un circuito mediatico e sociale attorno a certe tematiche è possibile tentare di fare informazione seria
Coerente e concreta netta chiara attorno ai temi dell'antica per volontariato dalla solidarietà perché non si fa
Ma soprattutto
Io mi chiedo ritornando alla tv pubblica che cosa deve fare il servizio pubblico
Vedete cari amici si è molto discusso in questo periodo del ruolo delle televisioni dalla cura delle televisioni abbiamo avuto anche un referendum e c'è stato un referendum sulla RAI
Un referendum che la Parsi che alla parzialmente privatizzata anche se bisogna capire che cosa vorrà dire però certo è che il servizio pubblico è un vantaggio rispetto alla tv commerciale ed è costituito dal canone
Dunque i due mila cinquecento miliardi che incassa ogni anno
Ecco questi soldi come vanno messe a frutto non vanno messi a frutto anche informando coerentemente concretamente sui temi che più dovrebbero interessare il pubblico quando nel senso del dovere di informazione su certe tematiche
Che probabilmente Liguori potrebbe rispondere è difficile che faccia l'ascolto
Il servizio pubblico non deve inseguire l'ascolto deve inseguire il fatto
Il dovere d'informare
E allora
è possibile avere una televisione anche pubblica ma magari anche commerciale
Che si occupi magari più di volontariato e solidarietà e meno di nani e ballerine per usare un termine
Che magari riguardava la politica in certi anni fa insomma io dico è possibile stabilire una voi diversa par condicio magari tra abili e disabili
Se mi è concesso questo termine tra belli e brutti tra buoni e cattivi visto che vanno di moda certi termini
Riccardo Bonacina la cominciata
La comincia pacato dico di informazione ricordiamo il coraggio di vivere
La trasmissione che indubbiamente ha avuto coraggio nell'affrontare certe tematiche è possibile oggi ripetere
Simili esperienze nella tv pubblica quali sono gli ostacoli per affermare dei temi verso i quali probabilmente non va usata mitezza per restare in un altro termine coniato dalla nuova politica anzi forse certi casi parlare di mitezza significa parlare di compassione
Forse c'è da rivendicare il diritto e il dovere di voler fare una grande battaglia per l'affermazione di certe diceva telematiche all'interno del servizio pubblico dice il Censis a proposito di par condicio
Che discutiamo di par condicio dopo cinquant'anni di libertà di stampa come se essa non fosse implicita nella pluralità della comunicazione d'impresa civile
Invochiamo impossibile obiettività come se non conoscessimo i valori e le potenzialità di un sano pluralismo
Restiamo legati a una logica informativa Massi rigata in cui il rumore prevale sul messaggio questo è un caso in cui il rumore prevale sul messaggio c'è rumore della politica prevale sul messaggio che sociale
Abbiamo il dovere complete di invertire questa logica però per altre cose che leggerò che dice il Censis
Ha più a cuore siamo alla logica di terre nonché pure importante verso le dieci mila lire per lavarsi la coscienza non c'è la capacità di mobilitazione attorno a un messaggio sociale da parte dell'informazione e allora
Diciamo basta al dibattito falso sull'informazione
Non è più importante discutere il consiglio di amministrazione della RAI se è bello o brutto se è buono o cattivo lo dobbiamo discutere che tipo di messaggio entra nelle nostre case queste la distorsione che c'è oggi e che lo dobbiamo contrastare
Allora
Parlare più di società meno di politica forse è questo il problema che hanno alcuni forse è per questo che si è indirizzato il dibattito all'informazione su altre questioni e ce lo dice sempre Censis sono le ultime citazioni che faccio qua lasciamo la parola ai nostri amici nel corso degli ultimi mesi
E l'ultimo rapporto del Censis sull'onda emotiva di un bus sempre più astioso è infatti come se si fosse perso di vista l'oggetto del contendere
L'informazione attiene alla sfera della società invece sempre più appannaggio di oligarchia impermeabili
E ancora
Il sistema dei media invece di potenziare le proprie risorse
E di mettersi in sintonia con le esigenze di un Paese in trasformazione si ritrova ad essere al centro di una guerra tribale che ricorda le lotte per il controllo dei responsi degli oracoli
In questa sorta di disfida ai ferri corti a farne le spese è il sociale
Di fronte al mantenimento della politica come ago della bilancia degli orientamenti informativi la Società reale sembra infatti essersi ritirata messo in disparte quasi del tutto indifferente alla contesa che come se non la riguardasse queste cose che ci dice il Censis sono vere si possono cambiare questa è la sfida che ci pone il dibattito anche di oggi pure la e la sua limitatezza per
Per i riflessi che potrebbe avere all'esterno dell'informazione lo pubblica opinione su questi temi io ho visto Caronda ricopiamo editoriale della RAI
Il piano editoriale della RAI approvato quest'anno su tali questioni ancora insoddisfacente
Fissato gli obiettivi alla sola RAI due
Senza poter poi di però capire come perché a fare informazione sui temi del sociale volevo capire che cosa deve venir fuori dalla nuova Rai su queste tematiche
Auspichiamo da questo dibattito qualcosa di concreto in modo da poter lanciare una nuova sfida che superi le questioni legate alla politica dell'informazione ma che faccio informazione sui temi della politica sembra ignorare
A questo punto mi pare obbligatorio passare la palla e la parola quindi dottor Luciano Onder
Sì le osservazioni di Francesco Storace sono sacrosante rispondono a un'analisi concreta reale veritiera di quello che il servizio pubblico sta facendo in questo momento e deve fare in futuro
Sono talmente sacrosante che nell'ultimo anno la RAI in particolare RAI due che è la Rete il canale preposto a questo hanno promosso una serie di ricerche di analisi
Da cui è nato un osservatorio sociale un osservatorio sociale che si propone di capire
Che cosa il pubblico il cittadino chiede alla RAI quali tipo di informazione quali tipo di contenuto e di programmi vuole il cittadino il pubblico ed è venuto fuori da queste osservazioni dell'Osservatorio sociale
Una cosa che noi giornalisti perlomeno non ci aspettavamo completamente
Il pubblico desidera programmi impegnati i programmi di informazione sul sociale
Programmi di natura sociale mette al secondo posto programmi di varietà il film l'evasione pura e semplice che sembra essere pagante su ogni altra cosa il pubblico il cittadino vuole invece dei contenuti
C'è carenza indubbiamente di questo tipo di programmi al momento attuale la gente se ne accorge e la gente fa una richiesta di questo perché perché la realtà sociale e in grossissima trasformazione negli ultimi anni basta guardarti intorno a cosa sta accadendo e punti di riferimento in modo di interpretare avevamo fino a pochi anni fa
è crollato i grandi movimenti di massa di grandi organizzazioni alcuni partiti sono del tutto crollati e la televisione di fronte a questa crisi generale acquista un ulteriore importanza perché può permettere a ciascuno di noi che avere altri elementi per giudicare quindi c'è una richiesta vera da parte dell'opinione pubblica
D a dire dà risposte socializzanti si chiamano cioè dei programmi che affrontino che facciano conoscere questo tipo di società citava Storace la manifestazione degli handicappati non ripresa non ripresa quasi per niente perché ritenuta dai più dai mass media dalla televisione che pure è un servizio sociale
Non pagante non utile da non conosce ma non è così non è così la richiesta per avere per esempio perché la televisione non deve avere delle rubriche specialistiche per i problemi dei portatori di handicap quelli i portatori di handicap ogni momento debbono affrontare problemi maggiori degli altri e l'informazione l'informazione che può dalla televisione può alle volte risolvere per loro delle cose importantissime
Da questo osservatorio sociale è venuto fuori che la richiesta che la gente comune fa e di avere questo tipo di rubriche questo tipo di contenuti in particolare su tre temi importanti
Il primo e sul lavoro
è alta unito al lavoro c'è il problema della formazione dell'educazione il secondo il problema della salute della sanità e unità queste il problema della previdenza il terzo e il problema dell'ambiente e dell'ecologia
Al primo posto nelle richieste da gente comune cioè il problema del lavoro il lavoro perché appare a ciascuno di loro una grandissima emergenza
Con i giovani che rischiano quasi di essere estromessi le statistiche dicono che addirittura il trentacinque per cento dei giovani in cerca di prima occupazione in pratica disoccupato
Unito a questo il problema della formazione tutti noi subiamo dalla televisione un'inondazione di informazioni ma la formazione vera la capacità di ragionare eccetera con più difficoltà arriva ecco allora l'esigenza di aprire una televisione che formiche educhi
Soprattutto i ragazzi soprattutto i giovani non è una novità dirlo ma la tv dei ragazzi è scomparsa negli ultimi decenni negli ultimi anni
E pure i bambini i ragazzi stanno si dice ben tre ore al giorno di media di fronte al televisore
E per vedere che cosa per vedere i programmi degli adulti varietà firme pura evasione quanto invece è importante
Offrire i loro programmi educativi nel senso che li informino che l'invito non era e le abituino a ragionare e a conoscere uno degli impegni della RAI del piano editoriale che pure si sarà carente perché si indirizza soprattutto per queste esigenze verso raduna verso RAI due il piano editoriale preso due bene ha come punto fondamentale lo sviluppo di una tv dei giovani dei ragazzi e accanto a questo il problema al secondo posto nell'opinione pubblica c'è la necessità di avere programmi che affrontino la salute e la sanità la salute la sanità e il suo fondamentale insomma basta guardarsi io da anni mi occupo di queste mi rendo conto quali e quante esigenze ciascuno Dinoia primo da una parte perché ciascuno di voi si rende conto che la salute è un diritto e può essere ottenuta difendendosi prevenendo conoscendo e sapendo organizzarsi nel momento delle necessità nel momento della malattia
Ma poi anche perché molte volte le informazioni non arrivano non non ce ne sono io mi ricordo ancora quando iniziata fa questo lavoro andare a congresso sull'AIDS lo scopritore del virus dell'AIDS
E disse ai giornalisti guardate che il compito è vostro più che nostro a questo momento sta a voi giornalisti dare informazioni corrette un'informazione corretta
Sarà la vera arma con cui riuscire ma frena l'AIDS come è stato perché se vi ricordate alcuni anni fa sembrava in sedia e se dovesse diventa un'epidemia spaventosa
è stato invece un'informazione corretta fatta nei Paesi occidentali un po'dappertutto
Che ha saputo far capire alla gente quali erano i comportamenti adatti come bisognava comportarsi verso questa epidemia e i risultati ci sono stati eccome impositivo
Informazione che serve a prevenire non solo lei di estrema anche tantissime altre malattie e malattie cardiovascolari cosiddetti fattori di rischio dal colesterolo e così via
Ecco tutto questo non deve essere ignorato una televisione il servizio pubblico deve educare acquisto e deve quindi impegnarsi in questa direzione accanto a questo c'è poi il problema della così della previdenza noi in Italia abbiamo una società che se dice Nicolini che è un demografo parla di bomba demografica oggi abbiamo tredici milioni di giovani sotto i vent'anni sotto i diciannove anni e tredici milioni di anziani sopra i sessantacinque anni
E fra vent'anni si dice che non sarà non ci sarà più questi equilibri avremo sedici milioni di anziani e solo otto milioni di giovani tutto questo che cosa comporta e comporterà ben tante cose
Se non altro nella previdenza nel pensare la vecchiaia intenzionati e perché la televisione non deve fornire
Tutti gli elementi per muoversi in questo la terza grande richiesta
Che l'Osservatorio sociale ha trovato nel pubblico e sull'ecologia sull'ambiente l'abbiamo un bordello di sviluppo esponenziale grandi richieste grandi consumi
Però è un tipo di di sviluppo messa in crisi perché si pensa che possa essere con così sostituito da un modello di consumi più oculato più attento
Che affronti le cose certamente anche questo deve essere affrontate conosciuta da una televisione di servizio pubblico
L'impegno del piano editoriale della RAI e almeno teoricamente al momento attuale un impegno che cerca di affrontare queste esigenze la RAI di fronte a queste richieste del Pubblico deve fare la sua parte
Al momento attuali alcuni passi in questo Indirizzo ci sono un servizio pubblico pagato in gran parte del contribuente eccetera deve assolutamente far fronte a queste richieste
Deve far fronte dando soddisfazione valorizzando certi tipi di programmi tutti noi ci ricordiamo programmi che poi nel tempo sono morti sostituiti da altri di tasca nostra non so Diogene
Oggi ce ne sono altri la cronaca in diretta in parte preso il posto ho bisogno di te lo sportello del cittadino mi manda Lubrano
Ma queste sono iniziative singole isolate non c'è una programmazione un piano generale questo Piano va fatto
Va fatto creando anche nuove iniziative è il compito della RAI
E il compito che su cui vanno giudicati appunto i direttori gocce amministrazione direzione presidenza così come i singoli giornalisti che poi fanno questo lavoro
Ecco a questo punto passiamo seguendo poi l'ordine delle provocazioni lanciate onorevole Storace passiamo dalla sfera pubblica alla sfera privata e vorrei
Invitare il dottor Liguori a risponda in un certo senso la prima provocazione quella calciato per prima appunto Sorace e a cui ha risposto anche indotto Ronda
Questa faccenda festante manifestazione dei disabili a Roma scarso seguito denunciava Storace e e e si chiedeva questione di quattrini o una distrazione diciamo così
Allora la manifestazione disabile a Roma noi non ce ne siamo accorti perché nessuno se n'è accorto tranne i disabili chi appunto ha partecipato all'organizzazione per il semplice motivo che oggi il tessuto informativo su cui si basa la possibilità di fare l'informazione la televisione è un tessuto malato per cui oggi si riesce a penetrare in questo tessuto informativo soltanto attraverso alcuni canali e secondo alcuni schemi predeterminati fissati
Semplicemente quella giornata dalla manifestazione non autorizzata mazze di base non ha avuto né informazione delle agenzie non ha avuto l'informazione che consente poi a chi interviene velocemente con la televisione di di registrare questa cosa ma soprattutto quello che è stato censurato nella manifestazione dei disabili vorrei su questo andare un passetto avanti sulla riflessione
Ma è stato censurato tutto ciò che era a monte di questa manifestazione prima e dopo cioè il dibattito che questi portavano con il loro gesto io credo che il gesto di esibire la carta d'identità
Era è un gesto allusivo simbolico ma simbolico di una discussione di un dibattito di tutta questa parte del dibattito cioè non c'è stata traccia sui mezzi di informazione quindi la tesi è che è un terminale di questi mezzi non può fare eccezioni non non visto grandi servizi nel sulla televisione pubblica né su quella privata non ho visto grandi servizi sulle agenzie e sui giornali come diceva Storace quindi da questo punto di vista è certamente una colpa
Di chi nostra mia e di quelli che fanno il mio lavoro di chi in forma però io vorrei andare un passo avanti e mettervi in guardia
Diciamo sul sistema la struttura di questo sistema perché oggi può succedere con la manifestazione dei disabili e si può recuperare si può recuperare si possono riagganciare i figli riannodare i fili di quella discussione che ha portato a quella manifestazione e si può recuperare con un altro servizio ma domani può avvenire su cos'è più grosso ci sono zone d'ombra zone d'ombra nell'informazione che sono zone d'ombra volute io voglio rispondere subito alla provocazione più grossa quindi non metto tanto in contatto questa questo episodio della manifestazione con la questione dei quattrini della potenza economica dell'ordinanza che è quella delle televisioni commerciali affronto separatamente però voglio rispondere anche a questa la televisione commerciale deve pensare soltanto ai quattrini
E delle pensare soltanto all'audience o può essere buona televisione beh vi rispondo con un'altra provocazione la televisione commerciale e buona quando pensa all'audience quando pensa ai quattrini questo il suo compito e può essere buona pensando solo a questo
Io ho fatto due esperienze molto
Molto positive
Io ho fatto l'esperienza di Sarajevo e l'esperienza dell'alluvione
Dove ho usato il telegiornale come una struttura di servizio e do aumentato sia l'audience che i quattrini sono stato molto contento di avere triplicato l'audience
E sono stati molto contenti anche quelli che hanno venduto la pubblicità perché hanno venduto la pubblicità più soldi
E l'hanno messa in un telegiornale più utile che cosa voglio dire voglio dire che ognuno deve fare il suo mestiere la televisione pubblica deve badare ai contenuti la televisione privata debba dare a offrire un servizio e il servizio che la televisione privata offre in Italia e essenzialmente se stessi cioè tecnicamente più televisione di avere più libertà etica vere più tempo e più spazio nella televisione laddove prima il servizio pubblico non si sognava nemmeno di arrivare in certe ore in certe zone in certi luoghi dove ho alla periferia tre arrivate ha costretto anche la televisione pubblica arrivare cioè affrontando problemi veri di milioni di persone non di casi singoli di solitudine di malattia di reclusi
Di di tutte le zone di disgregazione che hanno trovato nella televisione per quanto si voglia in maniera distorta un'amicizia una compagnia laddove non c'era tensione la mattina la televisione la notte sono non sono invenzioni
Perché sono piovute dal cielo sono invenzioni che sono piovute dal fatto che la televisione privata dovendo nasce dall'esigenza di fare quattrini è andato a sfondare degli orari dove prima la televisione pubblica non arrivava e facendo questo ha costretto anche la televisione pubblica ad arrivare
E il in quelle zone in quei settori diciamo in quello spazio temporale
Sono piovute molte trasmissioni di servizio di servizio per persone sole e malate per anziani cioè che prima non avevano altre possibilità detto questo spirito pensò di penso che potermi fermare perché è possibile ricostruire un circuito virtuoso nell'azione libera e nell'azione privata di tipo privatistico che naturalmente per mantenersi ha bisogno di risorse ma che nel procurarsi le risorse o può produrre altre risorse perché incentiva un certo tipo di sviluppo anche economico della società e che quindi io io non ci vedo nulla nessun giudizio moralistico su detto questo mi fermo e affronto il vero discorso che mi ha colpito della provocazione di le di Storace perché affatto una considerazione che vista dal mio punto di vista è una considerazione importantissima che la deriva culturale la deriva culturale che c'è sotto che che poi produce le manifestazioni di le manifestazioni di censura che produce la la scarsità di di attenzione e di mezzi sia della televisione pubblica che privata insomma
E parto un attimo da questa constatazione Storace ha fatto un esempio che a me piace molto a a accoppiato questa discussione che noi facciamo sul più società
Più società e meno politica nell'informazione con questa parte con quel po'dalla par condicio una parola pazzesca che però comunque è diventata un modo per capirci per capirci nel senso per comunicare perché è stata imposta come come come unità di misura allora e in Italia ci sarebbe davvero bisogno di una par condicio ma sarebbe necessario avere una par condicio tra i telespettatori e la parte più debole dei telespettatori io parlo di telespettatori ma vale vale ancora di più per gli utenti della carta stampata ma oggi io prendo il punto più importante che è la comunicazione televisiva la comunicazione immediata la carta stampata si deposita nelle pieghe
Successive secondarie
Tra questi utenti
Ci vorrebbe la par condicio tra questi utenti e la cultura che i mezzi che noi possediamo ma che non dubitiamo culturalmente esprime che cosa voglio dire voglio dire che oggi nella società politica si fa una grande discussione su come garantire tolto spazio a tutti quando la società politica e di per sé la società più garantita che ci sia in questo Paese anche negli altri Paesi
E e il telespettatore e il più garantito vaccinato che ci sia nei confronti della politica non c'è telespettatore che si siede vede apparire un politico che non abbia degli anticorpi che gli permettono di distinguere scegliere
Misurare il discorso come si è visto recentemente perfino in occasione difficilissime che quello del referendum invece sono milioni gli spettatori che si siedono davanti alla televisione e sono completamente indifesi rispetto alla cronaca
La cronaca quotidiana che noi forniamo
E spesso aberrante selvaggia mascalzone contiene in sé degli elementi di cui culturali di profonda
Di profonda pericolosità e non non sono non possiamo contrastarli con il mezzo spesso ci attraversa no
Non solo non riusciamo a contrastarli culturalmente mai telespettatore che viscere e indifeso e non è assolutamente vaccinata
Che faccio alcuni esempi
Le faccio lancia anche una provocazione qui è stato detto ci vorrebbe in in televisione più società e meno politica io dico che se non si affronta seriamente questo dibattito
Nelle sue conseguenze anzi nelle sue premesse culturali e questo è invece un compito della politica
Ed è un compito se vogliamo di volontariato di associazioni di volontariato
Noi se domani con la bacchetta magica impone sino alla RAI e alla Fininvest di fare di dilatare gli spazi dedicati alla società
Che Dio ce ne guardi quello che non succederebbe con la cultura che c'è attualmente dilatando gli spazi
Destinati alla società dolore e la sofferenza che Dio ce ne guardi noi questo mostro che già viaggia nelle nostre case loro moltiplichi eremo in misura esponenziale e avrebbe oscene di aberrazione e di disastro
Si dice parliamo di più dell'AIDS parliamone
Però riflettiamo vi sembra normale quello che
E stato spettacolarizzata un solo un mese fa ma ormai è stato cancellato dalla memoria vostra io me ne ricordo solo perché lo appuntato questa campagna che per tre quattro cinque giorni ha presentato partendo dalla cronaca apparentemente in maniera neutrale senza giudizio politico ha presentato i malati terminali di AIDS come dei potenziali stragisti e assassini
Dei siti al killer perché non avendo più nulla da perdere loro
Sono pronti a stuprare uccidere e massacrare chiunque gli si avvicina duramente le cose non stavano così c'è stato solo un sillogismo un due più due sono stati presentati due casi estrapolandoli e spesso e spesso attribuendo al al al al protagonista di questi casi la caratteristica di malato di AIDS che prescindeva dalla sua azione
Che prescindeva dalla follia di quel momento che prescindeva da quell'azione Matrei quattro cinque episodi in una settimana concentrati nei telegiornali con un bombardamento hanno rischiato di creare una miscela esplosiva
Che portava adottato una costatazione logica telespettatore diceva
Guardiamoci da questi Mariae via S. perché questa è gente che esce per strada e siccome è questa è la la la conclusione culturale che deve e siccome pronta a morire non fa al non vuole fare altro imprestare tutti quelli che gli e lo circondano poche liriche di circondano e anzi uccide riesca navi partendo dai più vicini familiari o dalle persone più indifese della propria famiglia
Vi sembra che parlare e così via e piazza sia un passo in avanti mi sembra che moltiplicare esponenzialmente questa questa cosa sia un passo in avanti si sta aprendo una grande discussione in questo momento sull'uso di alcune immagini
Per esempio le immagini più cruente della guerra in Bosnia eccetera eccetera
Io sono tra quelli che non sono disposto e non sono disponibili a censurare quelle immagini io credo che sia un errore censurare quelle immagini però
Però
Noi dobbiamo porci un altro problema noi dobbiamo porci il problema anche io quindi sono del padre che vadano continuate a dare noi dobbiamo porci però questo problema come mai si moltiplicano in alcuni per i rifiuti
Si moltiplicano i servizi che contengono queste immagini cruente e tutto ciò non ci porta nemmeno mezzo passo in avanti nella discussione nell'iniziativa nell'iniziativa politica nell'iniziativa di governo nell'iniziativa del nostro paese ma anche di singoli gruppi anche a sostenere quelle iniziative che già esistono di volontariato per bloccare fermare quella situazione che pure sembra che pure sembra talmente che pure sembra talmente dura è talmente insopportabile da colpirci nelle immagini e cioè qui c'è un discorso culturale e qui c'è una mancanza di passaggio tra il mondo che vede tra il mondo che si indignata e il mondo che invece deve riflettere e decidere qui c'è una isolamento una ghettizzazione di questi due mondi allora
Io dico che assolutamente positivo che ci siano tante trasmissioni di servizio ma lo dico per il motivo che dicevo prima perché innanzitutto al servizio che fanno e per gli ascoltatori che le scelte
Vero
Dico che bisogna guardarsi dal pericolo che le trasmissioni di servizio le trasmissioni sul sociale diventino dei ghetti che non comunicano tra loro e che non comunicano con la società e che culturalmente non producono nemmeno mezzo passo in avanti in più
E che addirittura se questo non viene diciamo se questo non viene studiato analizzato e se non si trova una nuova forma per trasferire questa dimensione dell'impegno in dimensione d'impegno collettivo sociale e politico ebbene addirittura viene un atteggiamento di delicatezza di limitazione delle della quantità di informazioni di immagini d'iniziativa che noi tutti i giorni trasferiamo sul telespettatore
Cioè è bene che ogni azione di questo tipo nella televisione sia misurata o possa essere misurata ad una iniziativa concreta
Per dirla per dirla anche francamente io credo molto di più che
L'informazione debba essere utile
E debba collegare delle esperienze utili sul momento in cui succede piuttosto che diventare tematica e diventare in sé un tema chiuse ghettizzato facevo l'esempio della Bosnia noi lì siamo andati ed è stato Castanza importante per noi fare questa esperienza è stata portate per noi che l'abbiamo fatta è stata importante per la televisione commerciale che ce l'ha consentito
Perché gli è cambiato un po'un modo di vedere le cose non soltanto di consumarle ma anche di parteciparci ma è stata anche utile per molti che erano lì perché in quei giorni che noi eravamo lì con le telecamere potevano attraverso questo servizio dare dei messaggi semplici normali
Se si fossero fatte trentadue trasmissioni speciali
Sulla Bosnia non avrebbero avuto l'interesse e l'effetto che hanno avuto quei telegiornali perché non erano percepiti come una cosa indiretta
Ma soprattutto non avrebbero avuto l'effetto di comunicare con delle persone che normalmente sono estranee a queste esperienze cosa che ecco io ho fatto questo questo esempio ma viene voglio fare un altro è quello dell'alluvione
E li abbiamo collaborato per esempio con Bonacina complica non era tanto importante non è tanto importante che adesso è anche quello utile
Ma che adesso noi per organizzare tutti i gruppi del volontariato che esistono in Italia o tutti i gruppi impegnati a tutte le esperienze che su questo si muovono
Ci creiamo uno spazio è anche importante averne anche importante averlo sul servizio pubblico per esempio uno spazio di questo Genoa lo discuto
Ma certamente molto più importante che nel momento in cui c'è un'alluvione una calamità naturale è una cosa che coinvolge zone del Paese di quella portata insomma
La televisione e la radio soprattutto siano immediatamente pronte non affare semplicemente cronaca
Con questa distinzione tra la cronaca e l'impegno che è una distinzione che in certi casi andrebbe superate abolita nella cultura di chi fa l'informazione ma che siamo disponibili semplicemente ad aprire i microfoni ad aprire ad aprire ad aprire la loro la loro struttura a tutto ciò che può portare concretamente un soccorso alle popolazioni
Allora questa è una cultura di televisione utile in sé che non è la ghettizzazione del programma di servizio e che non è nemmeno la ghettizzazione culturale del programma sul volontariato
Ma che un modo di fare l'informazione partecipando alla possibilità di trasformare per il resto per quello che invece ai il per quello che è invece la differenza culturale che oggi c'è tra quello che è l'informazione come l'informazione viene fatta come dovrebbe essere fatta
Non c'è assolutamente dubbio io qui la provocazione la ripeto
E non c'è altre ci vorrebbe una nuova discussione e ci vorrebbe una nuova discussione politica e ci vorrebbe una nuova discussione d'impegno di impegno anche nel forte per capire che il modo con cui oggi viene concepito all'informazione con cui viene concepita informazioni minuta la cronaca la vita delle persone e un modo sbagliato distorto se non interveniamo su questo tipo di cultura dei mezzi d'informazione e dei singoli e dei singoli giornalisti che ne fanno parte ma a me interessa la cultura dei mezzi la coclea la struttura i giornalisti si adeguano come hanno sempre fatto noi non non possiamo chiedere più impegno perché siamo la direzione sbagliata oggi per esempio trasmissioni di sostegno sono concepite veramente come diceva prima stagione un surrogato dell'azione politica e allora lì le strutture organizzate partiti organizzazioni spesso fanno di questa tipo d'impegno è semplicemente una maschera per potere per potere avere una presenza diciamo una presenza all'interno della società ma questa è una presenza che non è se non si fonda su dei principi su Di Livio su dei principi su dei valori che comunque conquistano delle persone
E fanno fare dei passi in avanti è una presenza che rischia di diventare una presenza dannosa nociva comunque una presenza lottizzante di alcuni fenomeni sociali e non una presenza che aiuta
Aiuta a liberarsi aiuta a risolvere problemi aiuta a aumentare la socialità ecco questa è una discussione che secondo me bisognerebbe affrontare ad un livello diverso da quello dell'informazione dovrebbe essere riportato dentro l'informazione ed Infratel dovrebbe essere costretta a ad affrontarlo
Allora
La parola a Riccardo Bonacina direttore dell'Unità e poi passeremo invece la palla a Squarzina che tirerà le conclusioni via scusate Squitieri che tirerà le conclusioni nel dibattito economico nei
Allora Buona domenica
No io sono grato a Storace perché
Per una frase che ha detto
Ritengo molto opportuno
Quando ho detto basta col falso col finto dibattito sull'informazione o perché l'impressione cioè l'impressione la certezza che io
Finora si è parlato abbastanza avambraccio quando parliamo di informazione del par condicio i tavoli le reti
No
E non si affrontano non si affrontano mai le questioni vere cioè di che tipo di informazioni che reti per fare che cosa che canali per dire che che tipi di programmi bisogna fare eccetera eccetera
Sicuramente il punto di massima ipocrisia sul finto dibattito sull'informazione è stato raggiunto
Fin dal suo inizio quando si è parlato di par condicio cioè la par condicio è stata concepita nella sua battuta iniziale si è trascinata per molti mesi
Come una par condicio delle balle cioè tra segretario di partito no la par condicio che non riguarda assolutamente la società civile cioè i soggetti che la società lavorano fanno che comunque da questo dibattito sono rimasti completamente fuori
Io visto che ha citato il Censis Storace lo cito anch'io uno dei dati di quel rapporto l'ultimo rapporto sull'Italia più incredibili
Stato quello proprio sulla lettura di quotidiani cioè il novantadue per cento degli italiani ritiene che la lettura dei quotidiani sia praticamente inutile alla propria vita quotidiana cioè non vi trovano rappresentate
Rappresentati i problemi che affrontano ogni giorno
Un altro dato impressionante l'abbiamo saputo qualche settimana fa nel novantaquattro ancora una volta sono scese le venti le coppie di quotidiani Italia da sei milioni duecento mila sei milioni cento mila se ne sono persi in cinque anni settecento mila copie l'Italia il cinquantaseiesimo paese al mondo per lettura di quotidiani
Quindi penso quando dico va be'noi dobbiamo far così perché vendiamo sono balle non vendono cattivo non vendono niente
Come i programmi dicono li facciamo perché non fanno audience abbiamo sentito le due esperienze che ha fatto Liguori non è vero perché poi ritrovare la realtà che Lilli nella pagina del giornale o dentro la tv
Suscita interesse basta che non lo fa in maniera moralista bacchettona noiosa basta che anni il linguaggio che stai usando basta che c'ha la passione in genere il risultato è sempre ottimo io ho provato a fare una trasmissione in RAI chiama trasmissione banale cioè perché abbiamo acceso le telecamere nei quartieri come questo sui problemi della gente sembrava chissà cosa la vedeva due milioni di telespettatori ogni pomeriggio cinque e mezzo insomma
Quindi quasi come Fiorello sabato sera quindi non non non è assolutamente vero allora
Voglio dire questi dati sono impressionanti perché i giornali oggi per vendere connettono le cartine mettono le casette
Vi Gaudio visive oppure musicali i femminili mettono i profumi vuol dire che chimiche
Anche chi produce questa informazione sa che non ne frega niente a nessuno se non metti il gadget se non metti qualcosa in più se mettessero un po'di verità
Magari
Quindi voglio dire
Ironico sempre quando parlo informazione non lasciatevi fregare quando mi dicono facciamo così perché bisogna vendere è una balla le norme no perché grazie a dio Po i dati esistono anche se non vengono anche per l'informazione per esempio che da pochissimi dati sulla realtà da settantotto ignoranti settanta trombone che parlano da quarant'anni questo Paese
Parliamo dell'immigrazione parla di qualsiasi problema abbiamo dieci opinioni da vent'anni Ka no nessuno che si prenda la briga di andare a vedere di studiare
Parliamo di politica abbiamo i cronisti parlamentari assatanati per avere la battuta di Storace contro Fini o di Bossi contro Berlusconi e nessuno che ci dice cosa cattivo fanno in Parlamento nelle commissioni che progetti di legge fanno lo so telegiornali in America che sta vendendo di più oggi alla prima pagina dedicata alle presenze nei lavori che fanno i singoli parlamentari
Ecco questo è un esempio l'informazione intelligente l'informazione utile
Quindi la prima cosa vuol dire
Era questa cioè la la coscienza di questa realtà la coscienza di un informazione
Perché io ho fondato un giornale il settimanale si chiama vita
Il ventisette ottobre scorso sono otto mesi e mezzo in questi otto mesi e mezzo visto morire dodici testate settimanali e quotidiani dodici testate finanziati nissena non so se non c'era gente che avete sessanta miliardi dalle banche quindi se vogliamo anche i giornalisti se vogliono tornare a divertirsi se vogliamo vendere un prodotto e occupiamoci dalla realtà questa del la prima cosa che volevo dire
Sulla Rai
Ma fatto impazzire quando si è parlato di servizio pubblico oppure privatizzazione non dibattito camionista rappresentato sul giornale
Ecco nessuno servizio pubblico sapete uno slogan che ha coperto tutte le nefandezze possibile insomma in negli anni passati in un servizio pubblico è una parola vuota ma coperta che si può tirare di qua e di là e quindi fondamentalmente lo slogan
Svuotato purtroppo è perché se come concetto era giusto
Si parlava di privatizzazione si pensava subito ai grandi gruppi devo dare atto voi sapete che non sono una bestia un cane sciolto non appartengono strane devo dare atto ad Alleanza Nazionale anzi credo proprio Storace
Che un unico anche se solo accennato ti inviterei ad andare a fondo ha parlato dei cittadini rappresentati nei consigli d'amministrazione RAI dell'associazionismo la proposta di legge ecco voglio dire questo succede in Germania non è che succede sulla luna in Germania il servizio pubblico a nei consigli d'amministrazioni le associazioni dei cittadini le associazioni dei consumatori
Voglio dire non non è la luna non è che si chiede la luna si chiede un po'di democrazia un po'di partecipazione ad una cosa che paghiamo poi la pago sempre il doppio sono perché sono in mora mi dimentico sempre quindi costa anche alle nostre tasche
Quindi questo espone un'altra battaglia fondamentale cioè ripensare cosa voglia dire oggi il servizio pubblico ripensarla in modo che chi li paga mi ricordo dei matti appena arrivati i suoi cittadini azionista poi è stata una cosa estiva nessuno ha più parlato
Ecco ripensare in modo che anche la società abbia a partecipare alla cioè in Germania l'associazione possono mandar via il direttore di rete cioè non ci sono più più vanno di che tenga non ci sono mandarini voi sapete che Ray oggi qualsiasi ribaltone politico Sistani mandarini che sono le strutture di produzione che tanto fanno quello che vogliono
L'altra la cosa importante è questo l'appello che faccio qui siamo una dibattito organizzato una forza politica
E quello di dell'invito alle forze politiche a non pensare più all'informazione come fabbrica di consenso solo come fabbrica di consenso perché poi si paga anche in termini di qualità e di quantità no invece come strumento di partecipazione
Io penso che nei prossimi anni nei prossimi decenni la qualità della nostra vita dipenderà molto dalla qualità dell'informazione che abbiamo dalla quantità di informazioni utili che avremo perché uno è un cittadino cosciente e partecipe
Cosciente dei propri diritti capace di praticare l'audience sale cose in questo Paese dai governi di enti pubblici dalle stesse fabbriche all'informazione
Non non abbiamo informazioni che ci aiutino voglio dire tutta l'informazione utile un giornale sta nelle l'ultime pagine le farmacie le ora aperte per il resto non ci viene detto quasi niente
Allora vi do un dato che mi ha sempre impressionato quando pensato al progetto al settimanale vita
Ogni giorno in cui è stato sull'agenzie girano a quattro mila cinque mila notizie
Di queste quattro mila cinque mila notizie solo il quindici per cento sono di utilità pubblica di utilità per il cittadino e sapeva ma già siamo una percentuale bassissima tutto il resto sono appunto
Perché c'è il trenta per cento sulle battute i politici sono sappiamo tutto ai compleanni di Ambra io stato stupito il TG uno la sera terza notizia allarme per la vita delle modelle ma chi se ne frega voi no
Allora di queste quattro mila cinque mila notizie i giornali non hanno giornali telegiornali lavorano trecento quattrocento in queste trecento quattrocento
Chirac interregionali meno i giornali trecento quattrocento la percentuale di quelle inutili sono il cinque per cento
Per esempio io non lo so
Treu ha fatto ha stanziato mille trentuno miliardi fondo per l'occupazione chi che il giornale va detto come si fa ad accedervi
No pensate le cose cioè uno pensa alla legge fanno le leggi e non ci dicono come usarle perché poi io mi sono loro cioè una cosa pazzesca questa informazione
Giovani che ci sono quale vorrebbero sapere come si fa sapere che si può fare un'impresa che sotto i trenta anni può fare l'impresa vorreste avere degli strumenti di comunicazione che ti dicono come accedere finanziamenti perché c'è una legge che stanza miliardi e non sappiamo neanche dove dove ti rivolgi anche andare a chiedere questa l'informazione utile non è la trasmissione di dieci minuti e la rivoluzione
Del concetto di formazione non era non è una nuova lottizzazione di temi e di spazi per cui c'è faccia anche la trasmissione sull'handicap no
E la noi dobbiamo avere per dobbiamo avere la pretesa in quanto consumatore di un prodotto quando voi andate a comprare il latte guardate se scatenò il giorno dopo sull'informazione ionico tutti citerà dobbiamo avere le stesse pretese no che non sia scadente che non scada il giorno dopo dobbiamo avere la pretesa di un'informazione che ci serva sempre perché poi la paghiamo paghiamo anche le più commerciale anche se nel cuore non lo dice perché tolgono risorse
Comunque al bene informazione
L'altro problema allora l'importanza la qualità l'informazione che tipo di informazioni e in questo io devo dire la scoperta ho fatto cinque anni fa quando iniziata il la traduzione del coraggio di vivere che prosegue oggi con Vita con la trasmissione che faccia la radio
è che il mondo della società all'associazionismo sociale è una grandissima agenzie d'informazione
Non spessissimo per avere i dati se non mi accontento ad avere i tromboni mi devo rivolgere ad associazioni impegnate per avere i dati sui bambini mi rivolgo all'associazione impegnata su bambini per avere i dati sull'handicap sono grandissime agenzie informative sia per avere i dati sia per avere coscienza dei diritti per le leggi ecco quindi l'invito che faccio colleghi a usare la società contatto diretto
Saltando anche le agenzie di stampa con la società civile
Perché lei notizie alla realtà della vita possa circolare
L'ultimo tratto del Censis ultima cosa dicono che non proprio scatole che mi ha impressionato è che in un sondaggio fatto tre giornalisti risulta che il quarantadue per cento dei giornalisti italiani in quelle ancora occupati perché poi la grande percentuale sta disoccupato in questo momento
Non contenta e frustrata nel proprio lavoro
Questa un'altra battaglia che bisogna fare sui giornalisti perché oggi il giornalista è un burocrate che stanno scrivania che vedrà davanti questo Vito terminale vede delle cose che gli arrivano non si sa dove le lavoro un attimo non so neanche come vanno a finire in pagina
Cioè il giornalismo sia si fa un attimo di selezione che poi è un circolo non virtuoso ma ambizioso perché tutti fanno la stessa selezione
Ecco allora io ai colleghi dico sempre facciamoli fondiamo questa professione fondando facendo degli stati generali tra giornalisti
Associazionismo movimenti basta
Conclusioni finché e stavolta non mi confondo il regista Pasquale Squitieri Samperi
Allora
Per riportare un po'prima del dibattito fino a questo momento ma brevemente
Ripercorro alcune esperienze che hanno il volontariato
Come protagoniste
Esperienze dirette aver proposto alla televisione di Stato
Un'opera cinematografica su Albert Schweitzer forse il più grande volontario che la storia dell'umanità ricordi
Il grande teologo
Uno dei maggiori interpreti di Bach che si laurea in medicina ed a curare i lebbrosi alla Barenghi
Curare e guarire
Perché questa era la sua fondamentale distinzione con tutte le attività cattoliche che curano Mannoni guariscono
Perché la guarigione poi potrebbe creare allontanamenti
Questo l'unico riferimento alla attività della televisione e alle proposte che si possono o non possono fare in Italia perché la risposta
Fu molto chiara
Ma noi possiamo alle otto e mezza abbassare i lebbrosi mentre la gente mangia il risotto
Oppure le fettuccine
Questa risposta apparentemente inumana racchiude però tutta la logica di un settore
Io avevo preparato dello scritto è un intervento che dato il tenore degli interventi precedenti potrebbe apparire
Un po'fuori luogo
La mi conforta molto il magnifico lavoro fatto da Vittorio Vergole in questo capitolo primo
Lì i documenti convegno la società occidentale di fronte alle sfide della modernità
E allora siccome il livello permette altissimo e prescinde dall'informazione sull'informazione cose che mi sembra stiano facendo fino a questo punto io vi hanno io ero leggendomi quello che avevo preparato per il nostro incontro anche perché io non butto mai via l'occasione di un incontro
Avevo scritto scritto
Esistono a mio avviso due direzioni da indicare per affrontare il tema complesso il fascino
Uso di questo dibattito la prima strada ci conduce all'analisi quanto accade sulla scena mondiale dell'informatica e di quale ruolo svolto dalla nostra industria in quel contesto
è un sentiero che e poi c'è un sentiero un secondo sentiero che inizia seminascosto nella foresta delle antenne delle paraboliche dei cavi
E man mano si amplia fino a diventare un immenso spazio della ragione della morale e dell'economia del diritto della politica dello spirito
Questo sentiero si annuncia con un piccolo segnale su cui è scritto concentrazione del tempo
Cessione cinque o due mila anni fa ci ammoniva che abbiamo a disposizione un tempo in mezzo
Quello che viviamo
Ma che non sappiamo usarlo
Soltanto nel mille seicento Galileo scopre il decimo di secondo basandosi sul battito del proprio cuore
Eppure esistono da sempre cinque evitare che si completano in un milionesimo di secondo c'è una particella subatomica che in un milionesimo di secondo nasce si riproduce e muore
Oggi si conoscono tempi vicini al miliardesimo di secondo
Tempi che sfuggono alla percezione umana ma non alle macchine che l'uomo ha creato un minuscolo circuito integrato pulsa a milioni dibattiti al secondo
Questa scomposizione del tempo ha già modificato e modificherà ancora ogni atto della nostra vita in ogni attività
Già oggi ci lamentiamo perché il nostro computer che impiega pochi secondi per compiere un'operazione che fino ad ieri richiedeva giorni è troppo lento questa straordinaria velocità di sintesi trova il suo canale privilegio nato nell'informazione
La velocità con cui l'informazione visiva rabbia sul pianeta l'irreversibilità della notizia la presunzione di autenticità che essa contiene possono cambiare la storia in pochi secondi la riforma protestante per fare un esempio grazie alla stampa dei
Libri quindi all'informazione impiegò dieci anni per diffondersi in Europa oggi impiegherebbe pochi minuti
Gli effetti collaterali di tale concentrazione del tempo
Di tale viaggio nello spazio e nelle coscienze possono condizionare la politica ricordate negli immagini di Timisoara quello che fu fatta passare per una rivoluzione in Romania e invece era senz'i cimenti un colpo di Stato o della scienza pensata l'immagine sulla fusione a freddo o dell'economia pensate agli scarti di valuta nei cambi borsistici o della religione pensate alla Madonna di Civita di Civitavecchia
Gli avvenimenti trasmessi dunque possono anche non riflettere la realtà ma cambiano ugualmente la storia
Nasce e si sviluppa così una nuova arte militare che non vuole l'annientamento del nemico ma sulla persuasione
Il treno dell'informazione con l'aiuto dell'elettronica della telecomunicazioni aggiunge convogli carichi di notizie mentre ancora in corsa e diviene un'immensa ramificata rete che cattura miliardi di spettatori Passigli
La legge di Moore del mille novecentosessantacinque prevede una doppia abside integrazioni ogni due anni ed è una legge che sbaglia per difetto il nostro pianeta già un'immensa Rania tema collegata dai fili del telefono e da qui l'invisibili dei satelliti la vicinanza e la lontananza dalle fonti dell'informazione decideranno la ricchezza o la povertà di un poco
L'informatica flirta ormai da anni con la psicologia la sociologia alla Neurologia per comporre messaggi sempre più vicini a quelli umani l'impegno gens artificiale e avanzato al punto da essere in grado di comporre tradurre adattare correggere tutto l'economia dipende ormai da questo nuovo linguaggio
La tecnologia sviluppa la società e destrutturata dalla società che la condizione ai propri bisogno il corredo dico dell'Unione Sovietica è in gran parte dovuta ad un difetto di informazione
In questa nuova economia fondata essenzialmente sullo scambio dei servizi le fonti informati che gestiscono l'industria la cultura la forma in Europa il sessantacinque per cento dell'economia si svolge attraverso la comunicazione nel calcolo del valore aggiunto d'un prodotto industriale più del cinquanta per cento destinato all'informazione
Sistema svizzero assicura un collegamento di ventiquattro ore su ventiquattro di cinquecento banche mondiali e perfezione per via telematica seicento mila transazioni al giorno in quaranta Paesi
Il fossato tra Paesi ricchi e Paesi poveri si allarga gli USA gli Stati Uniti d'America posseggono ormai il novanta per cento banca date mondiali mentre in Cina si prevede con ottimismo che solo nel due mila cinquanta ogni famiglia avrà un telefono
Eppure tutto questo scenario da mutazioni biblica si sviluppa per migliorare le condizioni della vita umana la creatività avrà un campo immenso e Dino esplorato per esprimersi il lavoro non sarà più imposto si svilupperanno le libere iniziative nasceranno nuovi mercati nuove imprese nuove culture e nuovi linguaggi gli interrogativi sono possenti almeno quanto i segni di questa rivoluzione come si difendeva la libertà dello spirito come Guarino da quelle che saranno le uniche malattie del ventunesimo secolo le malattie mentali
Qualcuno già immagina spazzini origini comitati protetti dove l'informatica e la concentrazione dei messaggi si è completamente assente
Sembra fantascienza eppure la prima piattaforma spaziale è una realtà di questi giorni e il lancio del satellite spia europeo avvenuto ieri
Dovremmo assimilare un nuovo
L'uso del tempo e lo faremo ho già lo facciamo apprendendo nuovi linguaggi se questa cultura avrà l'impronta del rispetto umano della giustizia della solidarietà concederà allora
Uno spazio grande vittorioso per coltivare il proprio spirito
Da questa premessa a mio avviso necessario dovremo ricondurci al ruolo che il nostro Paese ha in tale rivoluzione
Quindi quando con questa premessa sul mondo sull'ambiente
Sul linguaggio nel quale siamo entrati e di cui forse non ci rendiamo conto eppure l'informazione c'è
Quando da queste mutazione generi
Di cui siamo protagonisti anche se involontario noi non traiamo dei dati pochini
Non a dare informazione sull'handicappato sul portatore di handicap ma dare opportunità di presenze nella società al portatore di cioè il pietismo esasperato che continuiamo a professare verso il malato vecchia con tutti
Esistono più non ma anche in un buoni voti improvviso città
Il concetto cristiano dello spirito che è molto diffuso nel mondo occidentale
A questa lesioni fisiche
Non esiste imbavagliato non esiste il portatore d'handicap esiste un uomo in condizioni di difficoltà fisica ma non intellettuali
L'outing dei buchi neri inventore lo scopritore
L'unica che avanza quella di Einstein e che parla attraverso un computer perché il suo corpo è completamente Marcido nella malattia
La mentale nella nostra società e invece c'era
Esiste esiste la sua mente il suo pensiero
E quindi la nostra preoccupazione di volontari
Devi far attraversare la strada la vecchietta ma di dare al portatore di handicap ovunque poiché siamo tutti i portatori di handicap attiva
No informato Dinoi gli strumenti le strutture perché abbia anche lunghi un ruolo importante in questa società
Ne parliamo di un'informazione che ci arriva quando il fatto e già avvenuto qualunque tipo di informazione drogata non drogata di parte faziosa alla ricerca del consenso qualunque notizia
Arriva quando l'avvenimento e già accaduto
Non esiste più da parte del giornalismo televisivo della carta stampata
L'inchiesta
Non esiste più la prevenzione
Non esiste più perché si rincorre una notizia ad effetto sempre più feroci sempre più esaltanti Sempre più accattivante
Sul pubblico che lo trattenga dinanzi a quell'immagine e a quella testata
Il sistema della legge
La lista che tutti volevamo essere e che in parte siamo stanchi era un giorno un personaggio che si che incrociava la sua attività fra la sociologia all'investigazione la cultura
E che tentava di scoprire cose dove apparentemente non c'erano oggi il giornalismo è quello dell'apparenza
Non abbiamo avuto un giornalismo che ci avvertisse in tempo di quello che poteva accadere in Bosnia
Noi non abbiamo avuto un giornalismo che potesse avvertirci in tempo di quello che sarebbe la strage della droga nel nostro Paese
Così come non abbiamo avuto un giornalismo che abbia affrontato il tema delle sperimentazioni Pharmaceutical in Africa da cui probabilmente è nato l'AIDS ed alcuni probabilmente
Il giornalismo di repressione non di prevenzione
E se questa
Un'informazione che dobbiamo avere ne facciamo volentieri a meno perché non siamo più in grado di gestire il emozionalmente politicamente
Culturalmente in molti in Bosnia somigliano ai morti il Ruanda il morto in Cecenia ai morti bambini nelle nostre città almeno
Favorite alla crudeltà che si esprime dei serial killer oramai analoga azione della morte del massacro che credevamo finita
Con l'orrore del Vietnam sì ripropone quotidianamente
Che qualcuno con un fucile con un cannocchiale
Che spara due fidanzatini sul ponte di Mostar e li uccide probabilmente un mercenario probabilmente qualcuno che non ha neanche una lontana perversa motivazioni ideologiche o religiose
Ma chi ha venduto il fucile acque mercenari
Perché ne parliamo sempre di un'informazione rivolta ad un pubblico civile ad un pubblico normale pubblico acqua noi apparteniamo ma ci sono tanti pubblici al leggio
Le nostre informazioni o le informazioni che vengono trasmesse
Certamente
Un fabbricante d'armi da guerra quando vede la Bosnia riflette sulla vecchiezza di quei cannoli e pensa di come poter mandare dei cannoni nuovi se ne frega dei morti del pare ormai morti nell'arco
Sulle fabbriche d'armi unità
Amici miei
Quattro mesi fa venne in Senato una signora francese
Che era alla testa di un movimento uno dei tanti movimenti
Di assistenza ai bambini sono amiche avevano perduto nel manico legname per le mine antiuomo
Ebbene presentarmi in declinando
Ore come oramai consuetudine per ognuno di noi nere
Ebbene negli imminenti uomo le costruivano noi in Italia le costruisce la figlia
Io mi sono svegliato per questa realtà e il ministro Previti e ministro mi pare Previti allora ministro della Difesa
Blocco Rocco la produzione degli mine anti uomo in Italia la risposta fuma tanto se non lo facciamo noi le fanno gli altri
Pensate a che livello di disumanità e di è arrivata la produzione seriale
Quindi
Al di là perché l'idea di quelle che sono
Le deficienze dei nostri strumenti d'informazione io vorrei
Che rimanesse chiaro
Che l'informazione così come oggi passa attraverso i giornali e la televisione la radio altri strumenti
E vecchie
Dando notizia
No precedente
Le notifiche non costruisce non ha cultura informa soltanto e questo in tutto il mondo ma perché questo è conveniente
Perché mentre il giornalista televisivo della carta stampata insegue la notizia pur di vendere il prodotto
Le grandi industrie elaborano nuove strategie nuove forme nuove forme di guerra attenzione che nei Paesi occidentali non passano più attraverso la canna dei fucili ma attraverso l'informazione
Questo è il pianeta nel quale viviamo secondo me detto molto brevemente
Anche se un po'in maniera
Poco brillante ma questo è dovuto alla serietà veramente straordinaria dei giovani che hanno realizzato questo convegno e dicono che hanno scritto su questo convegno grazie
Allora nel chiudere l'incontro io ringrazio tutti voi che avete partecipato in particolar modo i relatori che hanno contribuito al dibattito e vi ricordo che questa sera alle diciannove e trenta vi sarà una tavola rotonda sul tema le nuove frontiere dello stato sociale identità e valori del volontariato una società che ritrasse che si trasforma a cui partecipano l'onorevole Gianni Alemanno coordinatore ma ma il Dipartimento iniziative sociali di AN ingegnere Vincenzo Muccioli e la comunità di San Patrignano l'onorevole Antonio Guidi l'onorevole Rocco Buttiglione dottor Centogambe giornalista del sei l'Italia l'avvocato Paolo Sciumé vicepresidente la Compagnia delle opere chiuderà il il dibattito l'intervento conclusivo dell'onorevole Gianfranco Fini presidente nazionale di Alleanza Nazionale