"Immigrati: stranieri o nuovi cittadini?" convegno promosso dall'Ufficio del Ministro per la Solidarietà Sociale e dal comune di Torino, nei giorni 8 e 9 novembre 1996 presso la Sala dei Cinquecento del Centro Congressi Lingotto

Ospiti del convegno di prendere posto per iniziare
Con una relativa puntualità
Per favore prendete posto così possiamo iniziare
Per favore se potete accedeva vada un po'alla collocazione
Ah Sedea vedrei dove senti questo consentirebbe di iniziare
Signor ministro autorità signore e signori nel dichiarare aperto
Questo convegno organizzato insieme dal ministero della solidarietà sociale
E dalla città di Torino consentitemi innanzitutto di rivolgere io ringrazio amento
A quanti si sono impegnati per la sua riuscita
Alle istituzioni statali alla Regione Piemonte alla provincia di Torino
Ai moltissimi sindaci e ai gli altri Comuni italiani che hanno collaborato all'organizzazione del convegno
Alle associazioni di volontariato alle varie organizzazioni di cittadini italiani e stranieri e mi sia consentito in particolare ai dirigenti ai lavoratori della ministero e del vari settori del comune di Torino che con un impegno anche molto accelerava atto dovuto ai tempi serrati dell'organizzazione hanno reso possibile
Il fatto che esso avesse luogo
Signor ministro autorità Torino e il suo consiglio comunale che ho l'onore di presiedere si attendono molto da questo convegno si attendono che da esso
Venga un contributo importante alla definizione di strategie provvedimenti organici
Però affrontava il tema dell'immigrazione corrispondendo a principi di solidarietà e di legalità
Strategie provvedimenti che consenta l'insieme di riconoscerlo e garantire i diritti sociali e civili di quanti sono venuti e vengono nel nostro Paese animati dalla volontà di ricercare un lavoro e condizioni dignitose di vita
E che consenta l'insieme di dare risposte positive alle esigenze di sicurezza e di convivenza delle nostre comunità locali e di combattere le attività criminali che sfruttano impietosamente e spietatamente l'immigrazione
Con questo spirito dichiaro aperto il convegno e senza ulteriori indugi do la parola al primo relatore che il sindaco di Torino professor Valentino Castellani che svolgeranno implica relazione sul tema le città e l'immigrazione
Signora ministra autorità signore e signori amici che siete venuti da tante parti d'Italia intanto Benvenuti nella mia città nella nostra città
Che orgogliosa di ospitare queste due giornate questa giornata e mezzo di lavoro orgogliosa perché
Dopo essere stata sulle cronache di tutti i giornali direi quasi come metafora dei disagi dei Problemi
Dell'immigrazione
E anche e continua ad essere anche io credo un luogo dove si affrontano a viso aperto i problemi
Con il coraggio con il rischio di sbagliare
Ma anche con la determinazione di raggiungere dei risultati Benvenuti quindi nella nostra città Benvenuti per quello che che ci direte
Per l'esperienza che metteremo a confronto per le indicazioni che sapremo dare ne sono certo
Ai ministri che sono qui presenti oggi tra oggi e domani con noi
E per quello che da loro ci aspettiamo di sentire
Le nostre città come tutti sanno tutti quelli che ci vivono non sono i luoghi dove l'immigrazione concentrandosi e più visibile
Manifesta tutta la sua complessità la sua problematicità pone domande richiede interventi concreti
Ma io devo subito dire che l'esperienza quotidiana che tutti noi viviamo anche se è ricca di relazioni di capacità conoscitive
Di esperienza vissuta sul territorio
Ha bisogno per trasformarsi in atto politico lungimirante ha bisogno di essere sorretta dalla riflessione dalla conoscenza dall'analisi da un certo distacco
Quello che voglio dire che noi che viviamo nelle città siamo spesso travolti dalle emergenze del problema dell'immigrazione
E quindi abbiamo bisogno anche noi di momenti di pausa di riflessione di approfondimento
E io penso spero che questa giornata di oggi e quella di domani siano questa occasione
Abbiamo bisogno io penso nell'affrontare questo problema e cercherò molto rapidamente di delineare alcune linee di riflessione abbiamo bisogno secondo me di due pilastri di due quadri di riferimento
Abbiamo bisogno di un quadro politico
Permettetemi di usare due parole inglesi per esprimere questo concetto abbiamo bisogno di politiche
Quindi di una legge quattro che regoli e governi
Questo grande problema e poi abbiamo bisogno di politiche di tipo Leasys sul territorio
Per rendere efficaci e concrete le iniziative che vogliamo attuare
Io penso che su tutti e due questi settori oggi siamo ancora carente
Nel senso che nonostante le cose che sono state fatte
Quasi tutto o molto di quello che abbiamo fatto è stato frutto come dicevo un momento fa di una rincorsa verso emergenze
E io credo e in questo
Riporto un pensiero che mi ha colpito di Haggard morente
Che
Poche settimane fa analizzando la situazione francese diceva che e proprio la cultura urbana c'è la cultura delle città quella più adatta ad affrontare problemi Complessi e colossali come quello dell'immigrazione perché la cultura urbana è una cultura capace di reggere il confronto con le differenze è una cultura che non è chiusa in se stessa e radicata in forti
In forti
Punti di riferimento e in obiettivi
Di sviluppo quindi è una cultura in grado di dominare i fenomeni complessi quindi è dalle nostre città io credo di nuovo partendo dal basso dalla concretezza della realtà che noi saremo in grado di governare questo fenomeno
Io credo che prima di entrare nel merito di politiche per l'immigrazione a livello delle città credo che sia interessante
Per un solo attimo credo che molti più autorevolmente di metto ameranno su questo argomento ma io credo che non sia che sia importante
Buttare un piccolo sguardo al perché di questi di questi problemi e a me è parsa molto suggestiva una un'analisi elaborazione che ha fatto Mario Deaglio in un suo recente lavoro mettendo a confronto i dati diciamo della sponda sud dell'Europa cioè i nostri dati italiani con la sponda nord
Del dell'Africa cioè i paesi che si affacciano
Al Mediterraneo per capire strutturalmente quale sia la complessità del problema
Quando si pensa che il reddito pro-capite dell'Algeria e della Tunisia solo per fare un esempio e meno di un decimo di quello italiano
Calcolato ai tassi di cambio e stava fra un terzo è un quarto dei valori italiani in termini di potere d'acquisto
E quando si prende questo dato di reddito e lo si confronta con il dato demografico e si vede che tra il sessantacinque e il novanta
Sono quasi raddoppiati gli abitanti
Della riva sud
Del Mediterraneo contro un incremento di poco meno del dieci per cento per esempio degli abitanti dell'Italia ecco ci si rende conto incrociando questi due fattori quello economico e quello demografico che la tendenza del reddito pro capite destinata via via peggiorare e quindi si capisce la ragione strutturale ineludibile di questo fenomeno di fronte al quale noi ci troviamo e se si pensa
E si fa una riflessione su questo altro dato suggestivo
Che il seguente
Che in Algeria per esempio un algerino su due a meno di diciassette anni
Mentre soltanto un italiano su cinque a meno di diciassette anni
Ci si accorge quanto dietro questo fenomeno quanto ci sia di speranza di spinta verso il futuro di appesa di futuro
E quindi quanto questo fenomeno sia un fenomeno ineludibile
Inarrestabile che fa guidato pacco Bernato va considerato come una risorsa perché la speranza di futuro è una grande risorsa per l'umanità
Allora di fronte a queste realtà che si commentano da sé io credo che non ci sia bisogno di altri commenti
Mi pare che
Ne venga una conseguenza ineludibile sulla quale chiudo questa prima considerazione questo è un processo che va governato
Noi abbiamo bisogno nel nostro Paese ma posso dire credo di dover dire abbiamo bisogno in Europa
Di governare con intelligenza con lungimiranza con equilibrio
Un processo di queste dimensioni
Così come hanno fatto altri continenti nella storia dell'umanità quando per gli stessi motivi e il nostro Paese ne sa qualcosa per gli stessi motivi sono state tutti metà di
Fenomeni migratori di grande intensità
Veniamo alle città
Io credo che tra le grandi città Torino si presta bene
A rappresentare nella sua complessità
I problemi dell'immigrazione
Nei primi anni novanta questa città tocca il punto più basso della crisi dell'industria manifatturiera con gravi cadute sull'occupazione
Gravi ricadute sull'occupazione con problemi di nuove povertà
E su questo terreno su questo terreno già fragile già critico
Compare il fenomeno crescente di una presenza migratoria straniera
Negli stessi anni negli stessi anni andando
Oltre l'apparente contraddizione di questi dati gli studi sull'andamento demografico dell'area piemontese
Mettono in evidenza anche qui e direi soprattutto qui
Il fenomeno
Non
Sconosciuto
Della sostanziale crescita zero della popolazione tanto che
Fonti devo dire non sospetta
No come
Non sospette di buonismo o di posizioni aprioristiche come le associazioni dei datori di lavoro cominciano nei primi anni Novanta anche nella nostra realtà torinese a promuovere a mettere in circolazione studi che
Indicano nel fenomeno migratorio nonché una minaccia concorrenziale
Ma una risorsa possibile per lo sviluppo di quest'area
Proviamo a vederlo questo un pochino più da vicino con alcuni dati questo fenomeno migratorio nella nostra città
La presenza in città e provincia di circa trentacinque mila immigrati non comunitari che appartengono a oltre centoquaranta nazioni diverse
Pone pone questa presenza alle amministrazioni locali in primo luogo il problema della costruzione di servizi ed interventi specifici
Di adeguamento dei servizi esistenti sociali educativi e culturali per rispondere ai bisogni di nuovi cittadini perché questi sono nuovi cittadini che vivono operano lavorano nella nostra città
Fra l'altro la recente
Ultima regolarizzazione ha permesso a nuovi gruppi etnici di emergere Mou nuovi gruppi nazionali di emergere nel panorama delle presenze della nostra città nuovi gruppi come i rumeni per un peruviani nigeriani c'è stato anche un forte incremento delle domande di ricongiungimento familiare un elemento questo credo positivo sotto molti aspetti
E ed è un altro dato interessante in crescita la presenza femminile
Che riguarda sempre di più donne che emigrano da sole
Allora su questo quadro diciamo così disc di crisi strutturale della città
E di presenze crescenti
Di
Immigrati stranieri non comunitari quali sono i punti di difficoltà quali sono
Secondo me almeno
Gli elementi di difficoltà io ne voglio elencare rapidamente cinque
L'aumento della disoccupazione
Quindi la difficoltà a trovare lavoro crea tra i cittadini incertezza e timori
Che vedono in una presenza di immigrati che viene percepita come in forte aumento e sostanzialmente incontrollata un elemento ulteriore di contraddizione e di concorrenza
La cosa paradossale è che questo dato psicologico questa auto percezione no che molti hanno non ha nessun riscontro nei dati statistici ufficiali che vengono distribuiti che vengono fatte circolare perché questi dati dimostrano che i segmenti di mercato nei quali sono occupati gli immigrati sono per lo più molto diversi da quelli a cui si rivolgono
I lavoratori locali
E allora dove sta il problema io credo che si debba dire qui una cosa con molta chiarezza e con molta forza che la vera concorrenza il vero punto di concorrenza
E contemporaneamente il vero punto di minore tutela delle persone
è presente nelle realtà di lavoro nero e di clandestinità quindi sul terreno del sommerso avviene quest'la costruzione di questa percezione psicologica di concorrenza e di conflittualità
E allora qui si pone un problema molto serio
Sul terreno della legalità sul quale torneremo fra poco
Un secondo elemento di una certa preoccupazione che inizia a manifestarsi all'inizio di questo di questi anni novanta è costituito dalle varie organizzazioni criminali
Che giungono in Italia mescolandosi ai flussi d'ingresso d'ingresso regolari o clandestini e si dedicano a varie redditizia attività delinquenziali che sono collegate con quei fenomeni di criminalità che creano anche maggiore allarme sociale come
Lo spaccio
Per la droga lo sfruttamento della prostituzione e tutti i reati commessi con questa realtà
E quindi si rischia di creare quel nuovo terribile corto circuito psicologico che fa in come dire
Coincidere la percezione dell'immigrato con questi fenomeni
Anche questo è un elemento di allarme grave nella vita delle nostre città
Terzo punto e noto che l'immigrazione
Mette in evidenza i problemi irrisolti della città aggrava la situazione delle aree degradate
Ad esempio dove un bene sociale come la casa è carente la la carenza diventa più drammatica
Anche perché su questi fenomeni ci sono poi il proprietario senza scrupoli che sfruttano il bisogno abitativo e si arricchiscono alle spalle di queste fasce di popolazione
Gli immigrati diceva un ricercatore sono come l'acqua si inseriscono in ogni anfratto occupano gli spazi disponibili sono adattabili e ricattabili
Ma possono mettere in rilievo le ferite sociali aprire contraddizioni latenti
E questa è la tipica situazione dei cosiddetti quartieri in crisi delle nostre città
Quarto punto
è importante io credo la percezione del fenomeno che hanno i cittadini percezione del fenomeno che anche costruita alimentata
Guidata in certi casi dai mezzi di comunicazione
Questo fenomeno viene oggi percepito da larghi settori dell'opinione pubblica come un fenomeno minaccioso incontrollato foriero di instabilità
E la stragrande maggioranza perché questo è il paradosso la stragrande maggioranza degli immigrati che ha con fatica trovato
Un inserimento sociale che ha trovato un lavoro e che vive una vita normale la stragrande maggioranza di questi immigrati
Sparisce nelle cifre ufficiali delle statistiche del lavoro quotidiano e quindi non fa statistica non emerge
Mentre hanno visibilità soltanto i fenomeni patologici
Infine e del quinto punto io credo che non si debbano e non si possono sottovalutare
Le difficoltà a far coesistere culture usi e costumi religioni diverso
Spenderò fra un attimo parole di
Costruttivo e convinto apprezzamento delle diversità
Ma credo che non bisogna fare solo la poesia delle diversità
La costruzione
Di una integrazione nelle diversità è una costruzione difficile
E quindi come tale come sfida va affrontata
Ma io comincerei da qui per indicare alcuni elementi positivi io credo che il terreno della cultura
Il terreno della cultura il terreno dell'educazione è il terreno forte sul quale partire
La cultura e l'ambito in cui la differenza le differenze non si configurano immediatamente come conflitti
E dunque la cultura l'educazione
E l'ambito attraverso cui operare per favorire un senso orgoglioso di appartenenza alle comunità locali alla città
Un'occasione per lanciare messaggi di tolleranza di democrazia
Io credo che soltanto chi si sente a casa propria nella comunità locale nel territorio nel quale vive si sentirà legato a ciò che è di tutti
Io credo quindi che la scommessa politica grande che oggi abbiamo nelle nostre città e quella di costruire un punto di equilibrio fra le diversità culturali e la coesione sociale
Questo è la sfida questa è la strada
E qui c'è bisogno di una grande collaborazione tra i poteri pubblici le amministrazioni e tutti coloro che sul Tirreno nel territorio nel tessuto delle nostre città operano per costruire questi rapporti di coesistenza
Vorrei
Dire alcune cose
E mi avvio alla conclusione
Sulle politiche di intervento
Sia a livello generale che per quello che riguarda le nostre città
La prima domanda che molti di noi credo tutti si continuano a porre ed è quasi uno slogan ormai diventato e se mi è permesso di dirlo è uno slogan che è partito da questa città
Nel momento più acuto
Della crisi sul problema dell'immigrazione
Cioè l'anno passato
La domanda che molti di noi si pongono è come S
Sia possibile coniugare
Le esigenze della legalità
Gli obiettivi della solidarietà
Io credo che
E vorrei per un attimo
Proporvi un un piccolo approfondimento rispetto a questi concetti perché come tutti i concetti che diventano slogan invecchia no
E quindi hanno bisogno di essere rivisitati perché anche le idee sono qualcosa di vivo che vivono non solo nella nostra mente ma vivono nei nostri problemi nei problemi in questo caso delle nostre città
Io credo che non ci sia dubbio che la legalità è uno dei pilastri della democrazia
E quindi non c'è bisogno di riflettere troppo su questo
Io credo però che in questo binomio legalità e solidarietà in questi ultimi mesi
Si sia consolidata un'idea
Che a me pare leggermente fuorviante
Cioè mi pare che il termine legalità sia diventato un po'troppo sinonimo di ordine di fermezza di repressione
Mentre il termine solidarietà sia stato confinato dentro i Territori del buonismo
Della tolleranza cieca
Dell'accoglienza e irresponsabile
Allora legalità
Certo ci vuole fermezza noi l'abbiamo chiesto noi vogliamo
Che
Chi delinque
Sia cacciato via dal nostro Paese
Ma noi diciamo anche con altrettanta fermezza che il confine della legalità
Non passa sul colore della pelle ma attraversa tutte le comunità
La nostra
Italiana e quella dei cittadini residenti di altri paesi il confine della legalità ci attraversa
E quindi quando con fermezza chiediamo che sia combattuto il fenomeno della criminalità
Dobbiamo stare molto attenti a fare questa distinzione altrimenti i germi sempre insidiosa mente presenti del razzismo si insinuano nei nostri discorsi
Non possiamo abbandonare la fermezza su certe richieste ma dobbiamo avere altrettanta chiarezza nel formulare
E allora e allora quando parliamo di legalità
Dobbiamo anche parlare dei diritti
Di chi è qui a pieno titolo dei diritti di cittadinanza
E solo se questa ricchezza del concetto di legalità ci accompagna abbiamo titolo a esigere fermezza laddove questa è necessaria
E così allo stesso modo
Sul tema della solidarietà
La solidarietà non vuol dire soltanto accoglienza
La solidarietà non vuol dire soltanto
Avere pietà
La solidarietà vuol dire anche
A vere
Una legge quadro nazionale
Che governi flussi e che dica quante quali persone noi vogliamo non subiamo vogliamo accogliere questo è anche solidarietà
Allora io credo che se noi riflettiamo su questi concetti ci accorgiamo che il discorso ci porta molto avanti
Noi ad esempio dobbiamo saper distinguere tra presenze irregolari e criminalità
Solo una grande capacità di discernimento su questo terreno
Si fa affrontare con chiarezza i problemi
Un irregolare non è un criminale
Non esiste questa equazione molti di coloro che hanno regolarizzato la loro posizione
Vengono da questo terreno attenzione questo non vuol dire che noi vogliamo poter coltivare un terreno di irregolari dobbiamo governare questo fenomeno
Ma stiamo attenti alle semplificazioni banali
Dietro le quali tragicamente si insinuano
Germi di xenofobia
E infine su questo punto voglio dire che noi che stiamo nelle città e questo lo voglio dire con serenità al governo
Ma anche con consapevolezza la gestione delle politiche sul territorio le policy s'
Richiede risorse
Richiede certezze di risorse quindi programmazione delle polis
Io
Ho detto molte volte che purtroppo le città sono rimaste troppo sole a governare questi fenomeni io qui non voglio nera contare episodi nel fare un elenco di
Lamentazioni che mi sembrerebbe fra l'altro di pessimo gusto
Essendo il sindaco di questa città che ospita questo convegno ma credo che ogni sindaco potrebbe fare un lungo elenco di emergenze che si è trovato a dover affrontare
Da solo insieme a quella grande risorsa che va utilizzata che il volontariato diffuso sul nostro territorio
E quando dico le città sono rimaste troppo spesso sole mi riferisco non al sindaco o all'amministrazione della città mi riferisco al sistema città con le sue risorse ma anche con i suoi problemi
Allora c'è un bisogno fondamentale di certezza
Io voglio solo citare a titolo di esempio un un punto per spiegare dove ci troviamo il problema che abbiamo dovuto gestire che ci stiamo ancora gestendo dei profughi che vengono dalla Bosnia no
Abbiamo fatto del bricolage
Ma è difficile fare del bricolage sulla pelle della gente
Sui problemi drammatici
E allora sono queste le esigenze che hanno le città di avere certezze di avere programmi di avere qualche binario tracciato
Concludo
Concludo indicando a titolo di esempio
E solo a titolo di esempio perché so poiché ci sono altre relazioni non solo della nostra città ma di altre città
Concludo a titolo di esempio con alcuni
Con alcuni suggerimenti rispetto alle cose che si possono fare nelle città e sono cose che a Torino si fanno e quindi hanno
Ha avuto la verifica della prova sul campo
E quindi ne conosciamo il pro e contro
Le difficoltà
E di successi
è certamente importante avere una rete di centri di accoglienza
Attraverso i quali sviluppare interventi finalizzati all'inserimento sociale degli immigrati
E come ho appena detto
La collaborazione il rapporto con le associazioni di volontariato e con le realtà che costituiscono il tessuto ricco della città è secondo me fondamentale c'è una complementari abbiamo bisogno l'uno dell'altro
Abbiamo bisogno l'uno dell'altro
A Torino i servizi comunali si sono articolati nei primi tempi intorno ad un unico punto centrale di riferimento che era costituito dall'ufficio stranieri e nomadi
Ma si sono poi arricchiti via via attraverso
Uffici specifici dentro l'amministrazione come l'ufficio mondi a letta che cura gli inserimenti scolastici e l'ufficio minori che si occupa dei bambini stranieri
è importante io credo un'attenzione
Complessiva globale
Verso quei quartieri
Che presentano problemi di questo tipo a Torino ne abbiamo sostanzialmente due
Porta Palazzo e San Salvario che sono stati oggetto di attenzione complessiva non bastano
Interventi mirati sull'ordine pubblico anzi in molti casi sono addirittura controproducenti se vanno da soli se sono da soli
Sono necessari interventi di riqualificazione urbana interventi di mediazione sociale sul territorio sono cioè necessarie politiche
Con approccio globale sul quartiere il quartiere inteso come corpus vivo complessivo dove il problema dell'immigrazione è solo un aspetto in genere dei problemi di questi quartieri
Dicevo la cultura e l'educazione
Da tre anni a Torino abbiamo una manifestazione culturale che si chiama identità e differenza che attraverso spettacoli musiche feste in piazza mette a contatto le culture
E le esperienze diverse è un veicolo importante prima di tutto di conoscenza e di informazione ma anche di interazione con il tessuto vivo della città
Città educativa dicevo
Abbiamo lanciato un Progetto di Città educativa
Con la Costituzione di diversi gruppi
Che si propone di coordinare e di potenziare tutte le attività che incita sono finalizzate all'educazione
E dentro questo progetto della città educativa c'è anche il problema dell'immigrazione
Ha avviato in queste settimane le sue attività il centro un centro interculturale
Che è un laboratorio costruito attraverso lo sforzo comune di quattro assessorati
Con lo scopo di rapportare la nostra realtà re la realtà della città con il mondo dell'associazionismo nativo è straniero
Quello più attento all'interscambio culturale
Ecco dicevo mi pare che su questo terreno della cultura ci sia la possibilità di spargere semi fecondi per costruire i rapporti di coesione dei quali parlato
La città di Torino con il suo statuto anche istituito con elezioni dirette una consulta comunale per i cittadini stranieri e apolidi della che vivono nella nostra città la Consulta composta da ventuno membri provenienti da sedici Paesi diversi che è stata eletta con elezione diretta
Dei cittadini stranieri e apolidi presenti nella nostra città è un organismo consultivo
Di raccordo e di consultazione con gli organi dell'amministrazione che in questo primo anno di attività io credo abbia svolto anche un ruolo importante di conoscenza delle varie comunità di stranieri l'una con l'altra
Che è anche un problema importante perché è abbastanza naturale abbastanza logico e ragionevole quello che succede un po'dappertutto che ce le comunità di stranieri tendono poi a a a fare gruppo a chiudersi in se stesse a non avere nemmeno raccordi fra di loro
Ecco io credo che su questo quadro di complessità su questo quadro di speranze su queste possibilità costruttive io credo che le nostre città si debbano misurare siamo in presenza di fenomeni di grande complessità dove io credo la progettualità i valori l'umiltà dell'approccio sono risorse fondamentali che noi dobbiamo mettere in campo mi auguro e ne sono certo che questa giornata e mezzo di riflessione si aiuteranno su questa strada grazie
Prima di dare la parola adulatore successivo io do lettura del messaggio che il Presidente del Consiglio
Romano Prodi ha inviato a questo convegno tramite il ministro Turco
Ti prego di portare non solo il mio saluto ma anche il senso della mia calda presenza al convegno di Torino sull'integrazione e immigrazione
Il governo che presiedo è nato sotto il segno del pluralismo e della convivenza civile questo non è solo una premessa ma un impegno fermo come fermo l'impegno per creare delle nostre città e dei nostri paesi le necessarie condizioni di vivibilità
A questo deve corrispondere l'impegno perché cittadini italiani e immigrati siano accomunati non solo dal godimento
Di diritti ma anche del rispetto dal rispetto degli obblighi che nascono dalla vita io un'unica comunità
Diritti e doveri sono infatti componenti inscindibile di ogni convivenza civile con molta amicizia buon lavoro Romano Prodi
Informo inoltre che su proposta del ministro poiché sono già moltissimi coloro che hanno richiesto di intervenire
Si ritiene di far votare nella sessione del pomeriggio in particolare lo spazio riservato al dibattito della sessione del pomeriggio sino almeno alle ore venti e trenta
Ricordo poiché per tutti i partecipanti al convegno è possibile alle ore ventuno e trenta mi pare partecipare al cinema Massimo alla proiezione del film intolleranza
Ora io so bene che se inizio delle indicare le autorità presenti ne dimentico alcune poco a fare una selezione basata sulla a rappresentanza di altre istituzioni
è presente in rappresentanza della Regione Piemonte l'assessore coniglio in rappresentanza della Provincia di Torino il Presidente della Giunta Mercedes Bresso presidente del Consiglio marchiato è presente il commissario del governo
Dottor Di Gioia
Sono presenti d'autorità militare attraverso il comandante della Regione militare Nord Ovest della Guardia di Finanza del Corpo dei Carabinieri
Altre soggetti istituzionali sono presenti dei parlamentari il parlamentare europeo onorevole
Rinaldo Bontempi la senatrice Maria Grazia Siliquini il dottor Pierri
Presidente del tribunale numerosi assessori consiglieri comunali sindaci di altri comuni e alla presentanti di associazioni
Enti
Io ho dimenticato
Probabilmente più due domande la cosa mi va va poi fatta notare più tardi
Io darei la parola per la seconda relazione al professore migliora i nervi dell'Università di Parma il titolare l'azione tendenze e percorsi di integrazione
Grazie io cercherò di affrontare molto rapidamente date
Dati i tempi alcuni punti
Il primo è quello che ho chiamato non cadere o uscire dalla sindrome dell'invasione e della emergenza
Perché rimanere dentro questa sindrome impedisce di ragionare sulle politiche e sui percorsi di integrazione
Le ebbene se è vero che le onde lunghe della storia dicono che i movimenti di popolazione sono inevitabili
D'altro canto i differenziali demografici di cui anche il professor Castellani ha parlato gli squilibri economici e anche quelli politici sono sì una condizione necessaria ma non sufficiente ai movimenti migratori
Paradossalmente non si è mica dai Paesi più poveri
E non da tutti i Paesi poveri
Perché esistono movimenti metodo occorrono altre condizioni e molte di queste condizioni stanno nelle sfuggita di arrivo
Stanno cioè la capacità di attrazione che nonostante tutto le fuggita di arrivo esercitano nelle capacità di Renzi di entrarvi
Richiede né stanno anche perché le chi emigra l'immigrazione è sempre un fattore selettivo sono i più forti del Ciadi partenza che mi dicono non i più deboli
Raramente fuggono tranne i casi politici o di conflitti civili o casi di Jugoslavia poi esempio raramente fuggono per la sopravvivenza
Quindi la fuga per la sopravvivenza che a volte a noi sembra già di arrivo vedere
In realtà è una minoranza maggio parte si fa sì mica perché per voi monco mobilità sociale occupazionale sono le fu quindi dentro ci sono processi decisione di Scelta di investimento familiare
Ma è molto simile a quello che ha faceva uno i nostri immigrati verso l'estero nel passato
Quindi occorre vedere molto nelle capacità di attrazione e le sciarpe procedano a budget hanno delle attrazioni imponderabili
I consumi la libertà la democrazia
Sono meccanismi di forte attrazione ce ne sono anche però e qui andrà andiamo un passaggio importante perfetta Agliana di un popolo deteriori
Cioè noi che e io Crespo ha detto la capacità di attrazione dell'economia sommersa
Procedure per Gandhi per grandi tagli
Mercato del lavoro
Nelle nostri paesi si dice che apolidi disoccupazione
Anche se andiamo verso una progressiva riduzione dell'Offerta a causa dell'invecchiamento demografico imminente
Ma
Abbiamo anche una forte presenza di una domanda per lavori non regolari che si esercita
In particolare attraendo persone dall'esterno
La a come dire capacità di attrazione dell'economia sommersa è uno dei principali fattori che spiega
La attrazione
Non solo in Italia ma anche in altri paesi di forza lavoro immigrata e spesso in condizione non regolare
Prima prima di affrontare questo alcuni idee sulla non invasione dell'Italia su cui debbo dire le cifre ci sono spesso esercitate attualmente finalmente alcun molti studiosi proprio hanno comincerà a concordare per stime realistiche abbiamo letto recentemente alcuni ricerca del Che dell'Eba
Con una rallentamento forte a dispetto nella crescita rispetto a ai quinquennio ottantacinque novanta dallo novantanove ad oggi il rallentamento della crescita vi è stato e attenzione l'aumento è quasi tutto legato al all'ingresso
Di immigrati dalla ex Jugoslavia dalla Bosnia mente sono partiti sono stabilizzati e questo è anche un interessante i flussi africani nordafricani
Quindi come dire gli squilibri restano ma le la realtà quindi di breve periodo è diversa dai da quello che comunque avverrà comunque nel lungo periodo
La cosa significativa però è la riproduzione dell'irregolarità e tornato ad aumentarle come evidente la componente non regolare
Che prima della recente la sanatoria poteva essere in il classificati intorno al quaranta per cento
Il problema della riproduzione delle regolarità è un quelle oscure o soltanto nostro dove troviamo paro paro in Spagna
In Portogallo
Che anche loro stanno facendo la terza o la seconda regolarizzazione lo troviamo in Grecia cioè in paesi che che hanno caratteristiche una alta quota di economia locale nostra domestica di tipo irregolare
Questa come caratteristica comune a questi Paesi spiega in gran parte
Questo meccanismo non sia in non s'come dire non si sta più a lungo tenendo presente che buona parte di questi regolarità e legata alla come di arrestare il più a lungo una volta entrati con visti turistici con altri meccanismi non si sta più a lungo in modo non regolare in un Paese in cui non si può sopravvivere lavorando in modo non regolare
Altrimenti non si riesce sopravvive atroci non sia attirati anche dall'ipotesi di entrare se non si ha la prospettiva di restare a lavorare in modo irregolare non avendo il problema è che è più difficile
Controllare l'economia domestici sommersa nostra perché dove sommessa nasce da lì dai paesi o di arrivo cioè non è poco carta dall'arrivo degli immigrati è un connotato nostro purtroppo
Però è più difficile questo è il problema a controllare l'economia sommersa che le frontiere
Questo come si dice e come ha detto anche potreste dai l'immigrazione è una funzione specchio metti in rilievo i problemi di una faccia gli arrivo e noi sappiamo di avere questa componente della nostra storia dell'economia molto importante che certamente oltre ad alimentarsi di una forza lavoro debole e ricattabile
Anche un potere di attrazione che
Chi esercita su scala internazionale non son solo su scala locale
Dentro questo ci sta un altro percorso che io ho chiamato il circolo vizioso delle regolarità l'immagine che l'Italia manda dell'economia del suo lavoro sommerso a volte si accompagna anche a un'immagine di una farcita con ahimè non troppe regole realmente sicure
Immagino la faccetta in cui le regole non sono certe perché sono male applicate perché sono incerte e confuse eccetera questo richiedere le procedure sono i questa è un grosso problema
Perché da un lato tende a a io un po'a forzando un po'diciamo così che gli l'immagine la percezione questa percezione l'Italia dall'idea
Che tentasse auto selezionare un in ma un'immigrazione a sua immagine e somiglianza un paese che vive in questo modo tende ad alimentare questo e comunque non educa in alcun modo Manzi Bisi Duca
Sviluppando tendenze a comportamenti opportunistici
E comunque non favorendo mette inserimento percorsi di inserimento mentre invece il problema di disincentivare
Percorsi opportunistici percorsi tendenziali emerge alla immaginazione all'auto immaginazione è un se è un è un problema è il problema più importante uscita di arrivo
Ma questo significa offrire percorsi di inserimento regolare
Certo che consentano poi di come dire di esercitare di uscire dall'alternativa repressione buonismo per carità attivismo assistenzialismo che è quella che è stata delineata per questo occorre offrire prospettive di inserimento delineare dei percorsi
Che escono dalla d'emergenza dalla disorganicità
Che siano allo stesso tempo rispettosi degli immigrati e della popolazione figli accoglie nell'idea che il risultato sarà comunque una cosa diverso diversa sia dalla fitta originaria si anche
Dalle culture degli immigrati
Qui allora si pone il problema e io gli ho il il tempo mi consente soltanto di delineare le alternative
Tra le due dimensioni del processo di inserimento su cui occorre entrambe ragiona
La dimensione socio economiche quella culturale
Considerando che le due dimensioni si possono autoalimentano
Cioè una Piura si va avanti in una dimensione che si avanti nell'altra posso anche non non essere in parallelo ma palco e se in contrasto qui si possono effetti perché le politiche
Di intervento e la società di arrivo può favorire l'una piuttosto che l'altra e creare situazioni sfasate
L'esempio più classico di situazione sfalsata lo viviamo in completa un'idea lo viviamo in cui la vive in questo momento la Francia che ha sviluppato una forte integrazione fra assimilazione culturale ma una scarsa accesso
Di tipo a risorse eguaglianza di tipo opportunità economiche lavorative per cui persone che penso no di essere come dire di diversi come cittadini francesi in realtà si trova non poter accedere agli stessi opportunità occupazionali del loro compagni di scuola
O questo quindi meccanismo di tenere presenti le due dimensioni è essenziale in una faccetta
Che tra l'altro deve interrogarsi sempre più sulle sue capacità di socializzare
Entrerà quando del per nella la vecchia immigrazione quella che è stata in parte alimentata dalla emigrazione italiana entravano cita industriale
Dove stima la grande fabbrica Bertolino Nese anche a livello interno lo sa
Anche migrazioni interne italiane tutte in questo contesto la grande fabbrica i cani qualche operaio le strutture sindacali e queste o meno grande potere come dire
Di dialogo di inserimento e da uno certezze
Noi siamo una società in riproducevano anche al proprio interno modelli tra i propri figli e rende ora questi questi modelli visibili
Questo è finito
La CRIF società terziarie vivono seri problemi socializzazione
Al proprio interno evidentemente questo l'arrivo di persone nuove a cui dice questi problemi e pone desk dei dei problemi
Di fronte a queste possibili attualmente propone un'alta strategia però di etnici Zara cioè di trattare le per gli immigrati in quanto gruppo e non in quanto individuo cui può porre lei proprie i propri diritti uguali per tutti
E questo in prima dell'etica epici Zanette trattare gli gli immigrati in quanto appartenente a un gruppo naturalmente a si fonda su un presupposto in parte discutibile quella della
Fra culture originarie
Posto ed è la possibilità che nel mondo moderno possono sussistere culture originarie radicate
Io mezzi di comunicazione ai mutamenti
La stessa
La stessa immigrazione sulla stessa in fondo fuga dalle società originarie dall'idea che culture gira arrestati che non esistono più ma nessuna parte
Neanche nei paesi più sperduti e questo naturalmente Slow Food culture in movimento
Chiuderle
Noi sarebbe natura uscita di arrivo sarebbe certamente un aspetto alta altrettanto negativo
Di fronte a questo ha con questo vado vado a chiudere c'è il problema di che tipo di politiche seguire certamente la grande alternativa e tra politiche universalistiche
Tra politiche tizi Bisanti specie colma interventi specifici specie specifici e in quella dei risultati
Entrambe possono mirare a Puddu eguaglianza di opportunità ma entrambe possono non garantirle in pratica
Da un lato possono creare così si chiama il pluralismo sedimentario altresì tratto gli uno in modo differenziato si si dice si teorizzano in politiche positive cioè per concedere in pratica i fessi diritti ma in pratica no
Oppure si può Gatti garantire sulla carta
Accesso universale a diritti e servizi ma in pratica no perché esistono in meccanismi pratici operativi e culturali che impediscono questo accesso tra l'altro nostro Stato sociale di cui molto si discute in questo momento e purtroppo nato come assegni assemblaggio particolaristico
Di
Ma Mammano che gruppi più o meno forti nell'arena politica o sindacale strappavano qualche risultato
Quindi il nostro ad alcune nostre difetti e quello di ovvero uno sta se dell'Est degli interventi pubblici per gli italiani non universalistici quindi il rischio di una di questo fatto
Rende difficile questo prelazione questo spinge a interventi specifici per gli immigrati con rischio che questo venga percepito in modo scorretto come favoritismo mentre in realtà
Non potendo accedere di fatto alle politiche
Universalistiche questo il può esporsi abbaglio unica via possibile
Dovremmo dire che questo potrebbe essere un anche un'altra delle tante occasioni in cui ripensare anche questo la funzione specchio le nostre politiche pubblica pubbliche per rendere più unica saliste
Perenne quindi più accettabili al indipendentemente dall'essere malata categoria non ATO Ambiente nacqui mondato nata condizione cioè a tutti coloro che ne hanno bisogno a parità di condizioni
Questo naturalmente la via maestra va meglio è difficile perché non coinvolge tra soltanto gli immigrati ma coinvolge la nostra società di ripensamento delle politiche sociali nel frattempo e nel frattempo come dire la via delle politiche perimetrati può esporsi sembrare con tutti i problemi io me sono molto d'accordo quello delineato il signor Castellani prima
Certamente possiamo andarli a vista
Una via in cui si cerca di tenere di di tener conto dei problemi e che esistono di dovrebbe essere di uscire dall'emergenza entrare
In un'ora
Dico di lungo periodo o fruire dei percorsi
Che tra l'altro valorizzino la componente che non si vede quella che a volte si fa forma fa meno problema però che che cresce d'importanza che lavoro del una risorsa importante e di una società come la nostra che va a invecchiare progressivamente
Cominciano a esserci dibattiti in sede scientifica succhi significa estiva pensionistico
E sul bis legati ai ma e meccanismi di immigrazione tutta presa una parentesi che volevo fare che un tema di di rilievo da questo punto di vista e cercando di sapere e con questo voi chiudere che ogni
Le le gambe c'è il test rigido in un senso o nell'altro universo a Lizzano ante PTC Zante il politiche speciali pulite hanno tutte dei problemi
Ogni ogni cosa a i suoi i più sue controindicazioni riuscirà sul a superarle
Con il l'abilità speriamo di lungo periodo del di un percorso che consenta
Di recuperare anche la Società italiana fosse in queste occasioni suoi problemi di coesione
L'altra italiana una fissa che cresciuta in ricchezza ma che forse ha problemi di coesione interna di socializzazione per le sue stesse generazioni e certamente la sfida cresce con l'ingresso anche di altre persone scatti
La favola al terzo
Quattro per lato o perché io svolge la terza votazione Daniel Cohn-Bendit assessore all'immigrazione del Comune di Francoforte parlamentare europeo
Buongiorno e non cerca la sintesi di Mea relazione perché non è dentro allora non ha bisogno EMI scusa di Pallare Nini Caliandro via il cantato io per comunicare più facilmente in Italia nei che più un italiano di emigrati che un italiano dell'Università di Roma ma spera che voi che apice
Siamo pensa qui le buoni e tutti li cattivi non sono né questa sarà alla
Il Bonimba il dire che siamo e alla solidarietà che siamo per il buono contro il razzismo contro l'antisemitismo e contro tutti le cattivi pensieri che vieni della testa delle uomini cattivi vede il mondo
Ma credo che sull'emigrazione
La maggioranza della gente dicono cose assolutamente fuori della regalità
Anche persone intelligente allora io voglio fare una tentativo va
Di dare
Dubbi
All'I buoni
E di far pensare li cattivi
E difficile ma credo che possibili primo voleva leggere un un pezzo un terzo di una persone molto intelligente chi fu l'inventore del parafulmine no
E chi fulmini primo chi ha firmato la dichiarazione di indipendenza
Nelle degli Stati Uniti signora me sì col nome ben Jamie influenti
Benjamin Franklin ha pensato sulle migrazioni dei tedeschi duecento anni fa e in Stati Uniti
E su questo a un furto una riflessione filosofica
Su letta umana chi è molto interessante perché
Credo che nessun attentato così le cose
Allora io leggo Benjamín Franklin
Il numero di persone veramente viene Bianchi nel mondo e in un rapporto un molto piccolo
Tutti l'Africa tutta l'Africa e nera oscura
Anche tutta l'America a parte in nuovi arrivati
E inno rompa
Grilli Spanjolli
Che li italiani i francesi i russi eclissi svedesi hanno quella che noi di solito di finiamo carnagione scura
Così anche intente i tedeschi sono scuri ai sezione del Dellas
Dei sassoni che consiste con stizza Bosco Nocco inglesi il corpo principale della popolazioni bianca sulla faccia della terra vorrei che il loro numero o mentale sì
Cari italiani sia che lo sempre così che gli africani dove sono i problemi segnati tutti africani segnati tutti neri
Sì
A leggere sequestro spetta fare
La dimostrazione che
Le problema della mente dell'emigrazione esso sono difficile questo è vero
E che soluzione facile non esistono ma
Una cosa e sicuro
Sì non noi non guardiamo nostro calma davanti a problemi allora mai noi troviamo una soluzione
Per esempio
Dominio io a Francoforte
Trenta poi sento della popolazione sono emigrati un terzo
Ha parlato il sindaco dei bosniaci qui a Torino allora ha fatto la domanda ma quanti sono
Mille e m'ha detto per Laera di Torino Co Coetzee vuol dire per un milione e trecento mille abitanti
A Francoforte abbiamo sussiste i sento Millo abitanti Jackie otto mille i bosniaci
G sì otto mille allora
Calma seri problemi a Torino posso trovare soluzioni per mille persone con il stato italiane o possano trovare soluzioni
Quando dico Rocco vesto non dicono che non è difficile
Dicono che
Dobbiamo
A vivere un ragionamento intelligente Gondo problema è vero
Che a Biagio abbiamo bisogno di una politica a livello nazionale
E vero abbiamo bisogna di una di politiche sul Tirreno
Ma e anche vero che abbiamo bisogno di una filosofia su questi politici e abbiamo bisogna di una politica europea su questo problema perché
Non è possibile di pensare alla moneta unica
E di lasciare alla sussidiarietà debole il problema dell'immigrazione Heil Paesi perché la gente
La gente va a non venire in Italia Tell o Euro e vanno andare & Oropa o rimandare in Italia non vieni perché i gli italiani sogno lì più belli
Non vieni pentiti destino Serrault un Vieri vieni Europa perché loro OPA e une deposto del mondo dopo e lo dove il loro possano vivere dove loro possono sopravvivere allora
Questo è un problema importante per l'Europa
Fare una politica dell'immigrazione
Fare una politica dell'immigrazione nonne aprirle tutti le porte e diciamo vienitene tutti
Siamo tutti cristiani o o no ma questa non funzionerà
Il problema e
Di fare aggiri il re una porta
E una porta sì apporre e si chiusa Massi voi fate una casa con una porta chi mai si apre allora la gente entra per la finestra e normale è normale
Allora
Quando non c'è problema
E sulla spiaggia e in Sicilia
Perché arriva a Tunisia
Tutti i loro qua dicono questo in Schengen questo è il problema di l'Italia non è vero quando sono trecentocinquanta mila
Profughi bosniaco in Germania questo non è solo un problema dei tedeschi
Quante sono problema di Hispania quando anni vanno con la barca sulle spiagge spagnole non è solo un problema di spagnoli
E un problema di noi di Oro pay di organizzare questi problema e
Evita mente
Quando vi dicono questo dicono una cosa semplice
Loro OPA dove fare proposta
Agli immigrati
Ma deve fare proposta all'agente dove sono nato perché loro non sono forzato immigrare e questo dobbiamo Romoli e dire al nostro e nastro sita a rostro Paesi o no
Siamo presto a dare soldi a fare lavorare la gente dove sono nato
Allora c'è una concorrenza mondiale è vero
Massi noi non siamo d'accordo a fare questo
Allora vieni da milioni come emigrati qui non possiamo avere tutte e due non fabbrica in Tunisia non fabbrica il Marocco e non di emigrazione un ladro o l'altro e questo
E difficile
Perché la sinistra ben pensata
E contro la mondializzazione
E terribile la mondializzazione e chi vuol dire la mondializzazione vuol dire che sono anche fabbriche in Tunisia in Africa e in altri Paesi e dove loro possono produrre
La vera questione
E non di essere eterno un contro la mondializzazione
E comma trovare nuovo Barred volle dell'organizzazione della mondializzazione
Questo è vero comma a fare implementare regole sociali regole ecologiche né il cambio mondiale della mondializzazione
Questo non posso fare l'Italia
Questo
Non posso fare la Germania questo non posso pare la Francia questo posso fare solo con Sforza economica politica sia la voglia di fare
Loro OPA
E per questo
No no perdere tempo a discutere sì è giusto on any giusto la moneta unica non perde tempo a discutere vorrei sì è giusto o nel giusto
Di fare lo rotta l'unica soluzione
Ha tanti problemi di noi loro OPA sì voi non volete loro OPA allora c'è il casino in Italia questo dissi più come in Germania perché
Perché e questo l'immigrazione e un punto di riferimento molto interessante
Perché la gente vuole non finire in Europa non come passiamo
Siamo qui e la FIAT lotta dura senza paura e questo è stato
Ha detto primo a finalmente sono arrivate alla FIAT trent'anni dopo ma sono arrivate archiviata va bene
Le immigrati non vieni cui come pensato la sinistra ben pensata per fare la lotta di classe
Non frega la lotta di classe
Sono avvenute in cui per partiti pare ha un modo di vita che è il più ricco del mondo pesto sorso Nobel miti cui per partiti Parre nel capitalismo per partiti si pare alle vene del capitalismo
Come per l'ecologista chi sono io
Sono finiti qui non per dire no alla macchina sono finiti qui per a vere una macchina queste la verità Chighine ecologista come me deve pensare cinque minuti davanti da fare proposta per la politica
Ecologica per una città
Sempre da ridere sempre da ridere mistero contraddizioni molto complicato perché è un parte noi diciamo siamo per l'emigrazione
Siamo per un ente ricreazione siamo contro l'assimilazione
Ma quando palla politica pensiamo qua tutti questi immigrati trenta pazienti a Francoforte un terzo della popolazione dalle prendere tutti all'idea di ecologisti o tutti l'idea della sinistra ma non è vero
E poi il terzo problema e difficile a capire
Le immigrati
Sono vittime di un organizzazione soci a alle chiede esiti liberato chine non egualitaria sono le vittime ma vittime non voglio dire sono buoni no
Queste ne ha grande differenzia
Sono tanti i bianchi chi sono razzisti
Giusto
Ma sanno anche tanti immigrati si sono razzisti
Il razzismo e più complicato che il buono che mi cattivi sinonimi secco esto per esempio abbiamo a Francoforte sul cento ottanta mila mille emigrati abbiamo sessanta mille turchi
Stile immigrati non sono razzisti io va in Turchia perché tutto va bene Picchio le le razzisti sono solo il tedesco ma non sappiamo che in Turchia sono tanti problemi abbiamo Vintimille italiani
Emigrati sono le vittime lì ma vuol dire che in Italia non sono il problema etc etc etc allora
Il problema che noi abbiamo
Per l'integrazione e questo è il problema di filosofia che noi abbiamo attraversa davanti all'immigrazione il problema Edipo onere la questione
Com'è integrare come persona politica Comazzi tardi davanti citati mi cittadini questi immigrazioni e emigrati cori
Li guarita da avanti aggiri al al al al al diritto le qualità davanti a all'organizzazione della società ma anche con la responsabilizzazione dell'immigrazione
Voglio dire
Che io voglio integrare le immigrazione destro dentro la nostra società dare tutti i diritti democratici
Per responsabilizzare prego l'emigrazione verso l'organizzazione della società che l'emigrazione non dei qui a diventare io voglio questo io voglio questo vi voglio perciò voi dovete dare a noi questi questi questi no nei fuori immigrati Dovi a lottare con parte della società per prendere cosa metterci per lottare
La base della lotta Hatchet il diritto democratico di lottare il giretto di essere una de questo Paese e questo è il problema della Germania
Dell'Italia
Sì la Germania è un paese di migrazioni cioè se sì l'Italia è il paese di migrazione che c'è
Allora il diritto
Di essere italiano solo con sangue non posso continuare perché questo diritto è un vecchio diritto che è non democratico non è un diritto chi è e queste valide anche per la Germania
Prima venti minuti o fanno mezz'ora fa ha parlato il sindaco ha detto
Dobbiamo dobbiamo essere chiaro
Quando quando uno entra di ero e chi fa casino dobbiamo imputare i figli via sembra logica sembra logica io fa la domanda questa a Francoforte
Dove la maggioranza di emigrati sodo lidi più di quindici o dieci otto anni abbiamo la terza la terza generazione un turco
Chi è nato a Francoforte
Chi è nonna la Cida di danza tedesca
E chi è davanti
A affatto cose male
E davanti a un giù un giudice chi è lui
Un turco
Un tedesco no uno di Francoforte
Allora sia fatto casino dove andare in prigione a Francoforte ma non posso limiti rimanere in Turchia dove ha mai visto ma è stato in Turchia questo il problema
Tale responsabilità
Io sapete che non è ancora il problema oggi in Italia ma fa attenzione
Le problema arrivando molto rapidamente
Un altro esempio
La terza religioso regione a Francoforte e l'Islam
Sono musulmani la terza religione prima protestanti cattolici e poi musulmani
Non è noi l'organizzazione della città di Francoforte detenuti ricitati riesca non ha mai pensate
Che vuol dire che la terza religione e la regione musulmana
C'è un'organizzazione complessiva dell'integrazione del protestanti dei cattolici dei diritti anche alla scuola
Ma per le musulmani non esista
E questo è un grande problema
Perché sì e vista un'organizzazione sociale per una due religiose ma non te la terza e si esista una situazione sociale di ed esclusione
L'agente dell'emigrazione
Il ritorno a una religione integralista e la risposta all'anno di qualità democratica queste o è il problema
E poi
Cinque dieci anni dopo siamo tutti lì a piangere a piangere via ma questo musulmani sodo integralista
Perché sono arrivato a mettere la mani sul milieu Millet famiglie perché c'è un sviluppo integralista
Per chi per venti anni la Germania non ha dato risposta democratica alla situazione dell'immigrazione tutti questi errori si paga molto molto caro molto molto caro
Allora sì io posso dare un
Un'idea al governo italiano e alle città italiane sono questi prima
Che il governo Prodi prendere l'iniziativa di universi tipica di un'iniziativa europea
Perché il terzo pilastro come diciamo i cinesi europeo puoi dire
Di la gestione dell'emigrazione passa come pure io Rita dentro l'opaco nella moneta unica sonda le due facce del dello stesso problema
E che queste o lo domanda anche il governo Prodi di fare un iniziativa di organizzazione della cassetta azione
Dell'emigrazione a livello europeo e dall'organizzazione secondo
Quando c'è questo
Come risolvere le problema sulla spiaggia come si chiama la spiaggia i miei
Lampedusa
Io ho una proposta
Non
Molto Chrissie hanno
E più capitalista
Ma posso funzionale sia a livello europeo ha perché se non lo stessi problema in Spagna eccetera di dire va bene facciamo un grande
Accoglienza
A Lampedusa e diciamo a Tunisi africani chi vieni senti
Qui sono numeri
Ogni sei mesi ogni hanno
Noi chiediamo
Cinquanta mila numeri per entrare nello rompa simbolicamente una re con questi numeri e vanno a la rete le zanzariere presenta Anza del loro OPA in Tunisia
Voi siate dentro il ciclo
Ti posso entrare le le con
La legge inno rompa
Sì voi non ritorni attesi non abbiate la possibilità
Io sono sicuro con questi sistema non ritorna sento pur sento non sono
Ma ha retto con la lametta subito con una possibilità di ritornare
Secondo che lei vestizione del loro OPA
In Africa raddoppio ma cognitivi scienza per esempio abbiamo in Germania
Gente che sembra trent'chi sono nato in Germania di genitori turco tunisini un magrebino a magrebini e altro perché
Non Nord Cannizzaro e la scuola
Così di dire la prima lingua di scuola il tedesco ma lassù Kunda lungo lingua e o i turchi
Ho la Rabbo e poi di dire alle industrie
Di aiutare di prendere le migrazioni con fattore di sviluppo di Uther Lazare l'immigrazione con fattore di relazione con il maggiore con la Turchia e non di dire dove voi dovete il
Dovete dire siamo turchi siamo
Tedesco e e fare decisione chi non sono possibili l'immigrazione anche a Livigno dell'economia
Posso essere un fattore di sviluppo dello rompa
Ben capito perché sono tanti giovani e chi vuole ogni anno la razione fa loro Paesi d'origine e la Germania chi l'ha capito meglio ore la mafia
Alla mafia ha fatto bene locazione fra l'Italia e l'America e ha fatto tanti soldi su questo perché lasciare questo idea
Giusta alle organizzazioni criminali e lo Stato di diritto di donne in grado di organi di organizzare Underoath razione intelligente fra Paesi dell'immigrazione e loro OPA
Questo io non capito perché
Perché abbiamo una filosofia e non rompa dei bianchi
Pensiamo che
Le problema sono dure le problema strutture non rompa allora porte che siamo nostra popolazione
Questo e venti lire e voglio finire su queste India
Il pericolo il pericolo sull'immigrazione
E che le politiche per vincere le elezioni sono più in più a mentire all'agente
Posso vincere sul mentire noi la destra francese il governo tedesco chi dice non non siamo
Un Paese di migrazioni noi siamo in grado di fare abbassare il lavoro nero siamo in grado di fermare le frontiere
Questo lo dico il politico facciamo una politica dura e lo stesso sul sulla droga ma parliamo un'altra può un'altra volta di questo speriamo fermiamo le frontiere e poi
La gente chi lo questo è giusto fermezza e poi la gente guarda nei quartieri un anno dopo due ma dopo tre anni dopo e non funziona sono più i più di stranieri chi arriva
Sono più in più liste perché perché il sistema non la cerca ambiato allora invece di dire alla gente siamo
In grado di forme nere in un una politica complessiva siamo in grado di immense di di trovare tendenze ma
Noi abbiamo distonia dell'immigrazione
Lei ha detto davanti la popolazione dell'Oropa fa cullando
Dei bianchi fanno
Piace o non piace alla alla Chiesa ma fanno meno Bandini bambini e così e così in Italia e così in Spagna e così in Germania e così in Francia allora
No dire noi facciamo una politica per alla famiglia
Non fa funzionari
Noi
Con il livello di vita capiamo e non rompa
Siamo condannato a vivere con un bisogno di immigrazione per pagare le Panzironi De Vecchi Cuesta vera verità queste l unica verità
E a tutti venti chi arriva chi sono
A Torino
Che hanno paura quando vedo un nero io posso il capire fa paura ma bene
Ma sino a oggi siamo vede ogni invero chi arriva qui e uno di più chi paga per tua pensioni allora lui è contento di vedere un un un vero
No né in un gioco di parole non è un gioco di parole e che noi non diciamo la verità e la verità che nel futuro loro OPA deve
Assicurare e io voglio finire su questo
Io personalmente Daniel Cohn-Bendit sono controlli emigrazione
Io trova che non è un mondo di i quali ansia
Che uno deve partire dell'Africa dell'Asia dell'America Latina terzo sopravvivere
Trova che questo mondo e un mondo che io non voglio che il mio bambino sviluppo
Voglio un mondo dove uno posso vivere dove è nato non avere l'obbligo di immigrare per avere un futuro questo non è un mondo giusto
Perplesso
Dobbiamo fare due cose creare le condizioni di
Fare questo mondo
Durare lontano lo so
Ma trovieri essere un obiettivo per l'Europa
Secondo
Noi dobbiamo organizzare l'immigrazione prima
Perché
C'è per le dieci prossimi anni un punto che una pressione
E poi perché l'organizzazione sociale nel nostro Paese a Brignole delle migrazioni c'è un sistema chi funziona sull'immigrazione io voglio arrivare al punto di qualità nel mondo
Dove l'immigrazione e una cosa che vogliono tutto
Che le il tipo di migrazione che vogliono tutto sono a Torino le nome sono facili Platini Zidane Bochicchio Decio
Io ho fatto la proposta Siempre
Per l'extra comunitari
Più persistenti di extracomunitari è una città
Più giocatori extracomunitari possano a Giorgio Careri in divisioni a
Allora la maggioranza del popolo e per un'immigrazione forzate perequati arredi scudetto è la vede così va bene così
Voi pensate che un giuoco
Ma io credo che dietro il gioco è una filosofia e la filosofia è quella
Scusi un politica Prensa prendere sua responsabilità
E dicono
Io organizzata la città c'è un assessore responsabile dell'immigrazione a Torino il nome Bobo
è un amministrazione chi e in grado oggi gestire la ministra questo
A livello nazionale c'è un ministro responsabile dell'immigrazione
A livello europeo c'è un
Come diceva il commissario responsabile dell'immigrazione allora
C'è una struttura politica amministrativa non solo capace di trovare nel regolamento ma scappare di gestire il problema contratti
Contraddittorie
E allora
Siamo in grado di sviluppare una politica culturale
Una politica sportive una politica indicativa zie solidarietà perché la gente hanno nella mente che le politica si occupano della gestione politica del problema
E poi si occupano di dare un quadro dove la società posso prendere la sua responsabilità di organizzare la solidarietà questo e il gioco e il problema dell'immigrazione
E per finire vuol dire
Noi abbiamo bisogno di una politica di ricconi Noches en mento dell'immigrazione
Noi
Abbiamo bisogno di in politica di integrazione abbiamo bisogna di una politica di discussioni e di mezzi azioni e poi finalmente abbiamo bisogno di un politica
Di i qualità dove siamo in grado di affrontare i problemi anche complicato
Dei della religione e per finire
Quando sto otto sono sta al al consiglio municipale o di Francoforte
E c'è la discussione sull'immigrazione io fa il discorso un po'così con problematiche Francoforte e poi vieni il pesante il rappresentante dei democristiano e dicono
Con De Nitto due un perfetto umanista ma
Il problema dell'immigrazione in Germania e l'Islam
A
Perché
L'Islam
Non riconosce li guarita
Fra le donne e gli uomini
E lì qualità di diritti dei bambini
Le donne
Io penso a cinque minuti
Poi vede questo uomo disse Sant'anni
Cattolico e ripensa alle discussioni venti trent'anni fa
E mi dice
Ma
Noi i sessanta otto abbiamo vinto chi un cattolico oggi tipici la base della democrazia Illy qualità di donne e di uomini e dei diritti dei bambini
Ma voglio dire un'altra cosa è
Sì è vero
Che una parte dell'arredo lì le devono riduzioni integralista
E anche l'Islam
Chi hanno difficoltà con la democrazia
E lei sessione dell'immigrazione e queste otto
Dice esprime tempi diversi
Historiae DiVersi perché quando uno arriva a Francoforte o a Torino o Amburgo ha una storia chi è un'altra storia anche lei cittadini di Francoforte di Torino
Allora commentarla in tempi al tempo fa sua mi tirò
L'unica frase il buono di Luís
Dare tempo al tempo in politica
E che équipe perché questi immigrati per la seconda generazione per accontenta generazione di parlerei tempo di conquistarne Lidija democratici e dei nostri straziati società e sino ai abbiamo l'umidità
Sì no e abbiamo
L'intelligenza e
La la capacità
Di pensare e di dare tempo al tempo allora credo che non siamo in grado di gestire lumi l'immigrazione
Fino ai corriamo dietro uno chi dice no queste avere attenzioni o questi allora noi non solo perdiamo tempo
Ma andiamo verso unna situazioni dove c'è una confronta azioni sociale chi vince la destra chi dici l'irrazionalità e questo sono situazioni molto pericoloso per nostra società taxi
Consideriamo
Consideriamo che Daniel Cohn Bendit ha anche assorbito almeno sul piano quantitativo l'intervento dell'onorevole Piero Fassino sottosegretario agli affari esteri che non c'è e quindi do la parola
A Guido Bolaffi del dipartimento affari sociali della Presidenza del Consiglio dei ministri poi recava un breve saluto il rabbino capo e si procedeva alla interruzione
Ci sono due questioni soltanto sulle quali voglio rubare la vostra attenzione anche perché Daniel comprende le ha toccate molte credo
Che ci consentiranno di discuterne poi nel corso della giornata
La prima questione
E questa io sono d'accordo con
Con il mio amico Daniel Cohn-Bendit l'Europa
è la frontiera del DOCUP dell'immigrazione
E l'immigrazione però sta diventando una frontiera per l'unità politica dell'Europa
Ora se noi vogliamo cercare di risolvere questa specie di rompicapo dobbiamo cercare di capire perché le cose sono arrivate a questo punto e per quale motivo come lui diceva giustamente
Lampedusa Gibilterra o l'odierna esse continuano a essere tre punti di frontiere nazionali anziché tre punto di frontiere comuni
La questione sta nella costruzione ecco qui il problema o cinque minuti soltanto e lo segnalo sta nella costruzione di nel modo con cui si è costruita l'Europa a partire dalla metà degli anni Cinquanta
La politica dell'immigrazione è stata tenuta
Al di fuori del percorso nella costruzione d'Europa unita le ragioni sono molte ma essenzialmente sono due quando nacque l'Europa
I Paesi ricchi cioè il Paese di immigrazione la Germania
Consideravano l'IMI l'immigrazione è un problema strettamente nazionale
I Paesi poveri innanzitutto l'Italia consideravano l'immigrazione un paese un problema
Ininfluente per loro
Semmai il problema per loro è all'emigrazione non l'immigrazione e quindi il risultato combinato è stato questo particolare esito nel cuore nella Costituzione dell'Europa l'immigrazione è stata messa fuori
è stata tenuta come
Una materia di serie B tant'è vero che è una delle materie delle due grandi materie che vengono lui ha fatto riferimento al terzo pilastro un gergo per addetti ai problemi europea ma senza mente vuol dire questo sull'Europa sull'immigrazione e l'Europa non può decidere
In comune
Decidono ancora i singoli Paesi fa parte della cooperazione politica appunto
Un terreno in cui ogni Paese può mettere il veto e può stabilire a livello nazionale quali sono le coerenze della propria politica tempo il primo problema che abbiamo davanti
Io credo che
Il governo italiano l'Italia ripensando la propria politica debba vivere ha il diritto di ripensarla dentro una richiesta verso l'Europa di ripensare la sua politica
Non c'è politica di migrazione nazionale che regga senza una ridefinizione della politica comune sull'immigrazione io di questo sono convinto ma per due motivi
Il primo
L'Europa unita significa libera circolazione delle persone
Significa messa in comune dei confini
Significa non mostrare il passaporto quando si passa da un paese all'altro
Ma come poi insistere un terreno comune
Se la politica dell'immigrazione continua esteriore un terreno non comune
Quale sarà il Paese che si fiderà
Di quello accanto
Sapendo che i confini esterni non sono osservati insieme non sono governati insieme
Come potrà in sostanza il territorio europeo diventare un territorio senza controlli
Se i Paesi al proprio interno non si sono messi d'accordo su chi quanti perché possono entrare provette a meno che
Allora qui nasce il primo sospetto ha ragione per del niente si levano i documenti ma c'è una regressione nella storia cioè si controllerà il colore della pelle
Perché un Paese che non è sicuro ma che vuol far finta di giocare sui documenti stabilirà
Quando dicono i controlli random i controlli a caso mai a caso stabilirà immediatamente che un signore si presenta al confine italiano francese belga tedesca usa il colore della pelle dirà si accomodi vogliamo sapere
Da dove viene il perché
Ma c'è una seconda questione libera circolazione quindi significa Europa unita politica comune senza immigrazione
è infatti sono anni che noi rimandiamo
Da un anno all'altro e dal novantadue da quando banche ma ne fece l'annuncio prossimi mesi il la libera circolazione delle persone invece abbiamo l'avvento della libera circolazione delle merci dei servizi dei capitali ma per le persone continuiamo a rinviarlo perché c'è questo problema è l'indicazione ma c'è un secondo ordine di problemi
L'ha sfiorato Daniel ma io su questo vorrei fermarmi poi conclude
Senza una politica dell'immigrazione comune
L'Europa è destinato per dare a destra sull'immigrazione
Per un motivo molto semplice
Non solo perché è vero quello che Daniel ricordava
E cioè che di fronte
Che l'affermazione dell'immigrazione zero quella di del ministro Pasqua quello che viene ripetuta spesso non solo è falsa
Eppure retorica in cui spesso qui devo dire cade anche la sinistra che prende per buona l'affermazione dell'immigrazione zero per denunciarla compatto del blocco non è così irrigazione zero non esiste sia ferma
Verso per dare una credibilità e di stabilità i cittadini che l'immigrazione zero ma non è così con il risultato che da una parte i cittadini si accorgono l'ha detto Daniela che quello che dicono le autorità non è vero
Si apre un fossato di credibilità tra cittadini e autorità
Proprio sull'immigrazione
L'immigrazione diventa un terreno di non credibilità e quindi di risentimento antipolitico verso le istituzioni
E quindi l'immigrazione diventa un terreno di ricerca di identità e di sicurezza verso chi dice che bisogna bloccare l'immigrazione
Ma non basta questo nei confronti dello stesso immigrazione che non funziona
E lineari diceva
Non si tiene più
Come una volta è vero
L'indicazione degli italiani appostavo
Degli italiani negli Stati Uniti degli italiani in Francia in Belgio degli anni trenta quaranta cinquanta avveniva dentro un modello che era quello del sistema industriale
Un modello che consentiva
Addirittura di programmare anticipatamente per anni l'arrivo dalla forza lavoro
Cioè rimane famoso lager della Repubblica Federale Tedesca prima dei degli uffici di collocamento a Palermo Napoli e Roma in cui si seleziona Vanotti gli aspiranti al lavoro in Germania anni prima
Cioè il modello industriale credo che a Torino non invento niente appunto parlando di queste modalità creare un modello pianificato
Che consentiva di dire chi quanti perché bisognava che arrivasse
E allora l'immigrato partiva quando il posto lo chiamava
Ma nell'economia flessibile
Volatile
Spesso irregolare del postindustriale funzionano così le Poste
Io comincio a pensare di funzioni esattamente o all'opposto
E cioè mentre una volta prima c'era il posto e poi arrivava l'immigrato oggi avviene esattamente l'opposto prima arriva l'immigrato e poi si crea il posto
O comunque
Gli immigrati arrivano e poi lavora
Questa questione decisiva dal punto di vista europeo e concludo perché se noi non ci mettiamo d'accordo
Sul fatto che l'Europa
Ha bisogno non solo dell'arrivo degli immigrati ma di quanti immigrati ha bisogno
Se non ci mettiamo d'accordo su un sistema di quote
Sistema di quote che non è inventare niente ma significa semplicemente stabilmente che i Paesi insieme stabiliscono quanti immigrati possono entrare
Se sarà ricerca illuministica di scadere proprio a quale posto dell'in quale lavoro debbono andare perché non è più così
Perché il mercato oggi funziona molto più velocemente si vuole molto più tempo a fare arrivare un immigrato che alla a trovare un raccordo tra il posto di lavoro e l'arrivo come si fa dentro un sistema di economia post-industriale Capri nelle richieste di lavoro a far venire un polacco è lunghissima l'operazione
Non ha non ce la fa più il sistema amministrativo allora il sistema museale ossia no che dice ingressi zero
Ma perché Luís non ce la fa
Allora bisogna rovesciare il meccanismo
E dire semplicemente questo
L'Europa deve stabilire se possibile un sistema di quote comuni
La libera circolazione del mercato stabilirà poiché questo forse andranno fatto esclusione di alcune fasce forse specializzate o identificabili con più precisione andranno secondo la laddove il mercato le porterà
Utopia proviamo a guardare quello che è successo in Italia in questi anni e concludiamo noi abbiamo avuto hanno ragione quelli che dicono che i flussi d'Italia non hanno funzionato che la politica dei flussi così come era stato individuato dalla legge Martelli non ha funzionato è vero
Ma questo non vuol dire che in Italia non è entrato nessuno
La politica di Frosinone ha funzionato ma ogni anno in Italia sono entrati tra sessanta e settanta mila immigrati
Profughi di guerra rifugiati certo ma questo tutta gente che poi ha lavorato
Questo significa che il modello verso il quale noi stiamo andando deve rappresentare una soluzione drastica radicale
Una soluzione di continuità con la visione dell'immigrazione del passato
Dobbiamo suo è non pensare più possibile di pianificare in anticipo
Che tipo di immigrati vogliamo ma semplicemente stabilire quanti immigrati voglia
Detto la definizione del numero degli immigrati e la politica europea
E assolutamente decisivo nessun Paese
Tanto per riprendere l'esempio prima che si faceva con la droga nessun Paese può decidere unilateralmente di aprire le proprie frontiere a un determinato a quota di immigrati e qui si continua oggi in assenza di una politica comune nell'ipocrisia per cui tutti i Paesi continua a ripetere che la loro immigrazione zero tutti i paesi invece gridano l'arrivo di decine di migliaia di immigrati che di volta in volta poi trovano occupazione concludo quindi
Su questa sottolineatura
Per fare per riprendere un po'il
Il
La data dell'intervento di che c'è stato fino adesso da parte di suggerito da conventi
Qual è l'atteggiamento che l'Italia deve avere nei confronti del primo assolutamente
Insufficiente ma nucleo di politica comune
Che si chiama
Schengen
Io qui devo la pongo come oggetto di discussione lo sappiamo benissimo Daniele abbiamo discusso varie volte Celia restano sempre visto come un elemento di grande sospetto da parte della cultura però immigrazione
Io penso che sia arrivato il momento nel momento in cui noi dall'Italia apriamo un discorso di revisione sia sulla politica nazionale sia di appello di revisione del sistema istituzionale europeo sull'immigrazione
Devi andare con più coraggio verso l'appuntamento che tra l'altro mi pare noi abbiamo finalmente deciso di rispettare che è quello di marzo verso scelte
Guardate
L'appoggio a questo nucleo assolutamente Acerbo e insufficiente di politiche dell'immigrazione da parte della cultura favorevole all'immigrazione decisivo questo
I nemici degli immigrati le pene
In testa hanno infatti stabilito come primo punto del proprio politico e del proprio ordine del proprio agenda politica la rimessa in discussione di Schengen perché
Perché nella cultura europea per quanto sia assolutamente ho detto Acerbo Lina insufficiente sceglie rappresenta il primo tentativo di superare una visione nazionale della politica dell'immigrazione
Rispetto al cuore d'Europa massima riscritta cuore d'Europa anche la moneta unica per il momento quindi non è questo il punto ma chi decide però si decide
Si decide insieme al meno che non è più il confine tra un Paese e l'altro
Un punto su cui ciò che hanno segnato le guerre della storia europea è insuperabile
Quindi noi abbiamo un'alternativa
O accettiamo con coraggio partendo anche da quello che c'è e scene ciò che c'è un primo terreno comune ritorna dell'insufficiente ma comune della politica dell'immigrazione
Oppure saremo inesorabilmente costretti a vedere ciò che sta si sta già segnalando cioè una nazionalizzazione
Nella politica dell'immigrazione per cui tedeschi
Si occupano dell'Est
Gli italiani facciano i conti con i loro problemi di Albania Tunisia
I francesi fanno i conti con le ex colonie del ma grande ognuno per sé ma Dio non c'è per tutti
E l'Europa rischia da questo punto di vista appunto di far passi indietro non nei confronti degli immigrati ma nei confronti di se stesso
Do ora la parola lava Bino capo di Torino
Nel frattempo preannuncio che l'onorevole Giorgio Napolitano ministro degli interni
Impegnato nella riunione del Consiglio i ministri che in corso ci raggiungerà nel pomeriggio il concluderà i lavori nella giornata di domani regolabile
Signor sindaco signor ministro autorità amici tutti volevo proporre molto brevemente insieme ad un scontavo saluto per tutti voi una breve riflessione
In matto un mandarini servetta attinga mi h città un famoso Salmo ecco come buono come dolce che i fratelli stiano seduti assieme
Orbene la domanda che questo versetto pone per quale ragione
Il Sal mista
Sente la necessità di scrivere
Che stare seduti tutti assieme come fratelli cosa buona ed è cosa dolce
Sarebbe stato sufficiente un solo aggettivo per rendere l'idea
Ebbene si risponde se le cose non stanno esattamente così
Buono e dolce indicano due caratteristiche molto diverse
Vi sono delle cose
Che sono buone a lungo termine a lunga scadenza anche se all'inizio possono sembrare difficile persino dolorose è tutt'altro che piacevoli
Viceversa ci sono delle altre cose nella vita
Che al momento danno una soddisfazione da non piacere ma poi a lungo termine non solo non sono buone ma possono addirittura dare effetti deleteri
Ebbene nel caso del scevre parking al mio avvocato del stare seduti come fratelli assieme
Ciò è buono ed è piacevole
E questa è una aveva la caratteristica nelle cose umane evidentemente il fatto di coniugare assieme la soddisfazione momentanea di stare tutti quanti assieme deve essere tutti quanti uniti e uguali
Nello stesso tempo di avere pazzo effetti positivi in senso duraturo nel tempo questo è il primo insegnamento che ci viene da questo salmo
E vi è un ulteriore parolina in questo versetto sulla quale volevo coerente soffermarmi della parola ma che significa che cosa
Ecco come ecco che cosa è buono e che cosa è piacevole stare seduti tutti assieme
Ebbene noi i nella lingua ebraica abbiamo uno strumento interpretativo che errato dal valore numerico delle lettere che formano le varie parole
E la stessa parola ma ha il valore numerico di quarantacinque condiviso anche dalla parola Adam che è il nome del primo uomo ed è il nome dell'umanità in genere
In ematologo Mannheim riceve Papin grammi Azad ecco come buono e com'è dolce come piacevole che tutti gli esseri umani stiano sedotti come fratelli assieme
è insito nella condizione umana stessa senza l'espletamento del significato di questo versetto l'umanità non è umanità questo è il significato
E dobbiamo ricordare il sito per formato e quella parola ad Ambra che è anche il nome del primo uomo si ricorda come in fin dei conti il primo uomo spesso fu un immigrato nella terra
Fu un immigrato costretto a lavorare evidentemente ma nello stesso tempo scopritore del male e del bene scopritore della massimo livello della conoscenza umana come appunto ci viene tratteggiato dai nostri commentatori
Vi è un piccolo suggerimento in tutto questo
Prendere come esempio come riferimento il diciannovesimo capitolo delle viticolo nel quale si tratteggiano
Nella Bibbia ebraica tutti i principali precetti di carattere morale e di carattere sociale
In questo capitolo noi troviamo giusta posto il precetto di amare il prossimo come noi stessi ama il prossimo tuo come te stesso
E ama lo straniero ama colui che viene da fuori perché voi stessi siete stati stranieri a vostra volta in terra d'Egitto e sapete che cosa significa tutto questo
D'altro lato però accanto a tutto ciò viene l'accento posto sul significato del comportarsi onestamente nella vita non rubare non mentire e anche non trattenere la paga
Di colui che è alle tue dipendenze per i fornelli tutto il necessario
Io credo che questo capitolo costituisca uno spunto fondamentale per chi si occupa di questo genere di problemi e per chi deciderà attivamente trovare una soluzione a questi problemi i versetti
Che vicini indicano questi precetti morali e sociali terminano a loro volta con un un insegnamento
Il lo scopo per cui questi precetti devono essere osservati e veglia metà Metello esca
Tu devi temere il tuo Dio cosa significa tu devi temere il tuo Dio come fonte suprema della moralità
Anche qui un ultimo piccolo giochetto linguistico la stessa radice Iavarone che in ebraico significa per mere costituisce le iniziali di un'altra espressione viene biblica tratta dal libro del devo però nominò credenze ieri Rezzori far sia dall'abito ai suoi fratelli
Qual è il presupposto del timore di Dio qual è il presupposto dell'osservanza dei precetti divini e delle regole stesse della società qual è la garanzia ultima dell'Oman della moralità
E dell'umanità ieri in retrovia cult
Sia gradito ai suoi fratelli
Se gli uomini non sono graditi gli uni agli altri non vi può essere il presupposto alla moralità
Ringraziamo il rabbino capo di Torino per il suo saluto prima di sospendere devo pregare il professor Corso Marsiglia presente di porsi subito in contatto con la segreteria del sindaco di Genova
Ha o avrà luogo la pausa Caffé che dovrebbe durare il tempo appunto di un caffè e pertanto poi quindici minuti esatti riprendono i lavori del convegno
Io proporrei di riprendere i lavori
Di questa sessione del convegno
Particolarmente rivolta a percorsi di integrazione e identità culturale
è stato ampiamente detto nella prima
Parte della giornata
Che è una grande sfida la costruzione di una società multiculturale che coinvolge gli stati coinvolge le organizzazioni le persone è una sfida che coinvolge l'intero sistema delle nostre regole e che propone perciò il tema del cambiamento e il tema del passaggio da immigrati a cittadini quindi in da soggetti di assistenza a soggetti di diritti dallo stato di perenne emergenza alla stabilità di un sistema sociale più complesso e differenziato
Da strutture sociali e modelli di convivenza di carattere mono culturale ad altri improntati a molti appartenenza e interculturalità
Nel passaggio sta l'intero sistema delle relazioni sociali e dei patti sociali
In particolare l'organizzazione delle città e il sistema che le regola viene posto di fronte a una forte necessità di cambiamento
Il fenomeno immigrazione è stato detto ampiamente lo condivido non può essere visto come una calamita che va affrontata sul piano dell'emergenza ma come una questione strutturale organica
Alla cultura del governo della città e alla cultura dei cittadini
Per questo c'è bisogno che si affermi una soggettiva e profonda convinzione in tutti i cittadini oltre che un'oggettiva realtà dei fatti che gli immigrati sono soggetti di diritti pari di al pari di ogni altro cittadino
Questo consente di muoversi sì anche detti in una logica che legge le differenze come ricchezza come valore di tante risorse di tanti saperi di tante esperienze in una logica vorrei sottolineare di negoziazione costante
Dai livelli istituzionali a quelli della gestione operativa per stabilire nuove regole di cui pretendere il rispetto da parte di tutte regole il cui fulcro è rappresentato dalla convivenza delle differenze
E certamente la convivenza delle differenze si misura in modo rilevante e a questo che è dedicato anche in particolare
Penso al dibattito di oggi con la sfera del quotidiano di questa parte diciamo del convegno con il terreno della relazione della conoscenza dei comportamenti delle culture di vita
L'esercizio dei diritti di cittadinanza e la piena cittadinanza delle differenze passa attraverso un riconoscimento formale e sostanziale delle diversità
I fenomeni migratori perciò vanno letti con una lente che ne valorizzi tutte le potenzialità positive per lo sviluppo di un Paese di una città di un territorio
In un rimescolamento di popoli di culture che rendi ognuno di noi cittadini nel mondo ma nel contempo nel contempo sappia rafforzare le singole identità ed appartenenze
Penso che questo processo non può mai essere a senso unico non può mai trattarsi di un adattamento unilaterale richiede reciprocità richiede mediazione richiede dialogo e allora credo che sia contemporaneamente necessario un ottica che sappia affrontare gli aspetti generali di ogni problema
Prospettando né soluzioni complessive con carattere di universalità prima ci si è soffermati molto sulle grandi politiche sull'Europa
E un altra contemporaneamente però che sappia assumere le specificità e la particolarità di una condizione quella del migrante che non ha già i risvolti di una cittadinanza fermata
Vorrei fare qui riferimento brevissimamente ai temi che oggi verranno sviluppati dai relatori di questa sessione un po'dimostrazione di questo nesso
Particolare generale ma anche riflettendo sulla mia esperienza di sindaco di una città piccola media Reggio Emilia in cui il fenomeno immigratorio assunti in questi anni consistenza e rispetto al quale abbiamo tentato di andare al di là dell'emergenza pur permanendo i tanti problemi comuni credo
A di tante altre città che in premessa il sindaco Castellani ben richiamava Gianfranco Bettin che non potrà partecipare per un impegno improvviso oggi assessore al Comune di Venezia doveva affrontare il tema della partecipazione della rappresentanza politica spero che il dibattito riprenda a questo punto perché non si può neppure parlare di cittadinanza e di diritti se questi non possono trovare espressione nel diritto di voto e tuttavia sappiamo essere quello della rappresentanza un problema
Che ha tanto bisogno di essere pensato e definito in generale e inoltre le forme della partecipazione sono prima socialmente e politicamente molto cruciali per la nostra democrazia
Antonio Tosi poi del Politecnico di Milano affronterà il tema della casa e delle politiche abitative
Non rappresenta questo certa un problema per i soli immigrati penso a Reggio Emilia dove la tensione abitativa alta e da tempo e per tante persone anche che a Reggio Emilia
Che vivono da tanto tempo seppure per essi per gli immigrati si presenta una connessione più strette di immediata tra disagio abitativo ed esclusione sociale
E proprio approfondire questi nessi potrebbe aiutarci a ripensare globalmente le politiche pubbliche per la casa e le politiche di regolazione urbana come politiche delle convivenze e delle relazioni
Non è un mistero per nessuno
Che l'organizzazione spaziale da anche temporale delle nostre città assunto piuttosto un carattere disgregata e che aggregante
Con risvolti di forte disagio per la vita quotidiana delle persone
Tuttavia quanto detto non esclude a mio avviso che ci si sforzi CCC menti per cercare soluzioni compartecipate pubblico-privato sistema delle imprese società civile per trovare dignitose soluzioni al diritto di ognuno di vivere in una casa credo che al dovere delle amministrazioni pubbliche di far fronte al bisogno di casa e debba corrispondere una disponibilità della società civile ad assumere impegni ed un più forte coordinamento tra politiche nazionali regionali ed enti locali
Bruno Ducoli poi del centro di azioni interculturale di Bruxelles affronterà il tema della formazione come fattore di integrazione sociale e culturale
Teresa Angela miglia suo parlerà delle politiche di accoglimento e della tutela dei minori
Su questo la formazione la conoscenza della lingua il sapere la cultura rappresentano il veicolo della comunicazione sociale
Rappresentano il canale attraverso cui si possono confrontare di incontrare mondi diversi ma rappresentano anche il mezzo con il quale si possono capire
E mentre questi problemi sono di prioritaria importanza per gli immigrati lo diventano anche per i cittadini e le cittadine italiane
Dalla formazione degli operatori dei servizi alla formazione degli insegnanti alla produzione di nuovi strumenti di comunicazione sociale per l'accesso ai servizi della città alla formazione dei mediatori culturali
Su questo fenomeno in particolare si è sviluppata in alcune città io conosco l'esperienza della Regione Emilia Romagna e della mia città grande attenzione in ambito pedagogico educativo di relazione le scuole nei nidi centri per le famiglie
Questa esperienza di cui danno conto anche diverse pubblicazioni innalzano in un serio quotidiano faticoso e certosino lavoro di confronto e di dialogo sui linguaggi dei bambini e sui vissuti dei bambini e delle loro famiglie
Il livello della comunicazione della conoscenza
Quel che più conta credo e lo si può verificare quale esperienza è che orientare i servizi educativi i servizi sociali verso l'interculturalità significa produrre cambiamenti ai quali tutti partecipano è aperta una discussione profonda sulla ridefinizione dello stato sociale sarebbe veramente limitante penso se non si considerasse la complessità che deriva da questo in molti presenze nella definizione di nuovi assetti del sistema di garanzie e di opportunità
Vorrei concludere questa mia breve premessa
E dare la parola ai relatori come con ultimissime considerazioni che riguardano l'immigrazione femminile tema l'ultimo di questa sessione su quale interverrà il forum migranti e native cittadine del mondo
Nell'immaginario collettivo di solito si pensa all'immigrazione extra CEE intermini squisitamente maschili le donne restano invisibili dentro questo fenomeno fenomeno già di per sé e per molti aspetti invisibile
Eppure sono proprio le donne a portare il peso dei conflitti tra la cultura d'origine e l'adattamento al nuovo ambiente
Nonostante in Italia vi sia una grande presenza di immigrate quasi tutte le ricerche sull'immigrazione le attività l'accesso al lavoro i progetti di formazione e persino gli scritti sull'argomento
Spesso trascurano al fenomeno della differenza di genere nell'immigrazione
Se non per gli aspetti eclatanti clamorosi
Che m'ero Tano peraltro tutta la nostra attenzione legati alla crescita dei nuovi mercati del sesso e della prostituzione
Sono invece proprio le donne a gestire il rapporto conflittuale con le tradizioni valori originari attraverso la reinterpretazione delle pratiche educative quelle alimentari quelle sanitarie proprie della cultura femminile
Le tante esperienze di incontri tra donne mirate testimoniano questo fatto
Occorre chiedersi forse allora come cambia la famiglia entro le vecchie e le nuove reti familiari e sociali e quali occasioni strategie politiche si possono si mettono in atto per ascoltare le voci delle donne straniere ma soprattutto quali sono le occasioni luoghi per fornire le donne straniere gli strumenti di formazione ed istruzione le possibilità di progettare il proprio inserimento lavorativo e sociale nel rispetto della doppio doppia differenza della in genere e di cultura ma mi fermo qui perché so che ogni amministratore ogni amministratrice potrebbe aggiungere tantissimi interrogativi che ci attraversano che rinviamo l'ho fatto in premessa
Proprio perché penso che le importanti relazioni dibattito successivo coglieranno molti di questi punti e saranno per noi la ricchezza ma grande opportunità da quindi la parola a Bruno Ducoli
Centro di azioni interculturale di Bruxelles interverrà sul tema la formazione agente di integrazione socioculturale
Signora presidente
Signora ministro signore e signori del convegno cari amici
Non è molto originale non passerà alla storia
Ma vorrei cominciare col dirvi grazie
Un grazie lungo trent'anni è carico di tutti gli accenti
Dei quasi trenta milioni di italiani emigrati nei cinque continenti
Grazie di avermi dato l'occasione di esprimermi per la prima volta nel mio paese di origine
A un livello così alto senza inciampare in suoni impronunciabili
E litigare con lingue che mia non sono
è un pensiero fuori testo agli immigrati presenti in sala e a tutti gli immigrati d'Italia
Trent'anni di emigrazione mi hanno insegnato che rabbia e sofferenza
Non sono necessariamente promesse alla violenza ma possono trovare col tempo la strada di una loro utilità democratica di una serena riconciliazione civile
Precisato da dove parlo voglio dire subito che emigrare non è mai un fatto innocente
Decidere di andarsene è sempre il risultato di due spinte contrapposte
La disperazione e la speranza
Una disperazione che la miseria quotidiana rende intollerabile
è una speranza che nutrono l'ignoto lontano
Questi due sentimenti accompagnano tutta la componente complessa vicenda del migrare
Tocca al Paese ospite all'Italia dunque
Sedare la disperazione e dare luce alla speranza la propria e quella di chi arriva
Anche se può apparire un po'pedante mi pare utile ripassare con voi e brevemente alcune lezioni della storia di questo fenomeno
Perché le difficoltà reali del presente
Non tolgono l'appetito del futuro
Primo le migrazioni sono vecchie quanto l'uomo e hanno scritto una loro storia peculiare illustre o tragica
Non sono quindi un fatto recente né un fenomeno italiano
L'Italia può solo farle illustro tragica scegliere l'una o l'altra soluzione dipende da noi
Due nessuna migrazione ha mai prodotto catastrofi ho preparato invasioni
L'attuale sindrome di accerchiamento è una metastasi dello spirito determinate da paura e chiede che rinviano ad altro
Tre ad una lettura approfondita del fenomeno si comprende che le migrazioni sono state invece il crogiuolo dal quale sono usciti popoli e culture
I popoli in buona salute non hanno mai praticato l'autismo culturale
Se questo ci tenta è altrove che bisognerà cercare la natura della malattia
Quattro come le migrazioni passate hanno promosso nuovi livelli di apertura l'emigrazione attuali invitano ad entrare con il passo giusto
Nel processo di mondializzazione in atto
Questo processo reso possibile dalle tecnologie dell'informazione e accelerato dono mobilità senza frontiere sta trasformando l'ecumene in un villaggio globale
Un pianeta tele presente dove si conosce in tempo reale ciò che succede negli angoli più remoti e i commenti quando non le chiacchiere fanno velocemente il giro del mondo
Completando l'immagine converrà ricordare che se il mondo è diventato un villaggio l'Europa non è un quartiere e non il più grande
L'Italia una via e Torino una casa
Questa contrazione dello spazio dalle conseguenze imprevedibili se da una parte dà luogo ad una difesa inquietante
Di tanti tappa profonde quasi tribali dall'altra tale reazione può essere letta come resistenza ad una grave eclissi dissenso e all'angoscia di sentirsi soli di fronte al mondo
è la lettura proposto tra l'altro da Heidegger parlando di denso l'azione
Come perdita del suolo degli appigli e qualche volta dell'ovvio inteso come economia mentale delle categorie che servono a vivere
Se quanto ha detto contiene un po'di verità
Compra bisognerà capire e far capire che al di là delle prime talvolta gravi frizioni le attuale migrazioni offrono la società italiana l'occasione di aprirsi al mondo
Di riflettere su se stesse in un confronto quotidiano con gli altri uscendo quindi dalla sterile mono riflessività speculare
Di intraprendere senza ambiguità il viaggio di convergenza planetaria
Gli immigrati sì impediranno tra l'altro di soggiornare pigramente nella vecchia furbizia del Gattopardo cambiare tutto perché tutto resti come
Abitare il villaggio planetario richiede un'incessante sforzo e di adeguamento
L'esercizio di nuovi doveri di nuovi diritti
Un insieme di qualità nuove o rinnovate che non potranno essere raggiunte senza che la società tutta si metta in formazione per darsi nuovi modelli di convivenza
Le entrate informazione di tutta una nazione rappresenta mi pare la più importante condizione per una giusta integrazione socioculturale
Non son più spese conosce
Lusso Anthus Desy McGrath gridavano gli studenti del maggio sessantotto lo sforzo comune che dobbiamo sostenere fa davvero di noi tutti italiani e stranieri dei condisce Poli
La complessa articolazione tra lo scambio dei saperi l'offerta di rispetto e di curiosità il confronto tra contrastanti visioni della vita del mondo inerenti alla mutazione epocale in corso
Disegna gli spazi di nuove solidarietà
L'accelerazione della storia non consente ritardi e non fa sconti a nessuno
L'emigrazione attuali sono rapide come obbliga la disperazione e permettono i moderni mezzi di trasporto
Sono massive
Perché grande è la disparità demografica tra il sud e il nord sono concentrate prevalente o Roma urbane perché pervadono i luoghi delle numerose crisi prodotte dalla evoluzione postindustriale
Le città diventano così il luogo di tutte le sfide
E nel due mila e cinque per la prima volta nella storia più del cinquanta per cento degli uomini abiteranno in città
Ma un altro dato rende inevitabile la condisce può Lanza di cui parlavo
Un alter antenna parabolica basta oggi a mantenere i rapporti con le società di origine con la propria cultura e con la propria gente
è successo anche noi quando qualche anno fa cominciammo a ricevere la RAI
Era solo la RAI gli amici ma improvvisamente l'Italia si era fatta più vicina
L'uomo delle antenne finisce per nutrire l'uomo delle radici
Nella ferita della separazione matura col tempo una paradossale metamorfosi dalla disperazione in mitica speranza di una terra senza male
Il paese di origine visto da lontano appare un luogo di Felice convivialità
C'è dunque una formazione nella quale tutti dobbiamo entrare perché la modernità messo all'ordine del giorno di ogni popolo un uguale ordine di marcia verso una nuova comunità di destini ma ci sono delle formazioni specifiche che riguardano soprattutto gli immigrati per parlarne in modo utile permettetemi alcune note di metodo e di stile
L'immigrazione è l'atto di nascita all'Italia di nuovi soggetti umani che la società italiana è chiamata ad integrare come cittadini dico cittadini e non i lotti
Dico soggetti umani e non feticci polemici delle nostre frustrazioni economiche politiche e culturali o psicologiche che siano l'emigrazione è un'irruzione di vita che mette al mondo degli adulti
Trattare gli immigrati da bambini solo perché parlano male la lingua della tribù
E ignorano abitudine hanno i familiari vuol dire complicare il dialogo e compromettere la condizione stessa di un'integrazione autentica
Il processo delicato e sempre da interrogare della nuova socializzazione non parte da un'ipotetica tabula rasa ma da una socializzazione già compiuta
La nuova socializzazione non potrà dunque che fare sintesi operare innesti verificare incroci all'interno di confronti talvolta serrati e sempre sofferti Danone evitare mai
Il migrante ENEL sento senso forte della parola un pontefice
Un facitori di ponti tra popoli e culture diverse
L'integrazione non può più dunque essere
Battiato attento e rispettoso come dove il risultato atteso non sia vincere ma con vincere nel senso etimologico della parola vincere insieme
Effetto di disperazione e di speranza ma anche promessa di protezione di sintesi
L'emigrazione anticipano processi che la storia sta proponendo a tutti i popoli invitandoli ad una futuribile tavola rotonda delle culture
Un diffuso esercizio di dialogo dove i portatori di ogni cultura pronunciano la propria identità in termini di ricerca
Ne riconoscono i limiti ne affermano le potenzialità e apparendo no a relativizzare assi
Senza relativismo
Perché nell'era dell'ente dell'interattività non si cancella mai l'interlocutore
E assentarsi dalle proprie convinzioni significa tradire senza
E gli altri
A questa tavola rotonda si danno convegno tutti gli spazi del quotidiano e tutti gli interstizi del vivere
Essa investe i marciapiedi e le piazze
Si realizza ovunque delle persone di origine diversa interrogano senza restrizioni mentali sulla natura del continente uomo
Un continente
Che resta mistero a se stesso
E per apparirci meno opaco vuole essere circumnavigazione interamente perché nessuna sillaba nessuna virgola nessuna interiezione delle parole che fanno senso vada persa o si trovi negata
In questo viaggio verso il pensiero plurale le formazioni tutte le formazioni solo da pensare come un momentino avventura di scoperte di stupore che esigono l'impiego del meglio d'Italia
Perché l'Italia si gioca il meglio del proprio avvenire
Ogni furbizia improvvisazione in questo campo rischiano non solo di mancare l'obiettivo ma di moltiplicare complicazioni e resistenze di ritardare appuntamenti importanti
L'urgenza di un adattamento reciproco vieta di rifugiarsi in ipotesi semplicistiche di assimilazione o di clonazione culturale
è opportuno pertanto razionalizzare i tempi di Trevi a nostra disposizione proponendo dei percorsi formativi mirati e forti
Privilegio privilegiando le formazioni che rendono possibili grappoli di soluzioni le soluzioni non vanno cercate ad una dura ma devono avere effetto moltiplicatore
La formazione linguistica è senza dubbio quella che si impone come chiave di tutte le altre
Nessun'altra formazione possibile se non mettiamo l'immigrato nella definizione stessa di uomo come un essere di parola
Anche se può sembrare ovvio converrà ricordare e ribadire che l'immigrato possiede già
Un suo codice linguistico con il quale imparato a rendere intelligibile il mondo e a dire la vita
La lingua italiana non è solo e sicuramente per l'immigrato una seconda è sovente terza lingua ma anche un momento nuovo di fare intelligenza disse e dell'universo che incontra
Queste elementari osservazioni suggeriscono tra l'altro di a lavorare di mettere in atto una pedagogia appropriata e non infantili Zante
Ritorno alla lingua della tribù
Perché alla fine bisognerà insegnare l'italiano e non un satiro approssimativo e inutilizzabile
C'è poi il complesso settore della formazione professionale
L'adeguamento del migrante al mercato del lavoro non è solo un suo problema e dovere e interesse della società che lo accoglie gli fa spazio ne va dell'immagine che il migrante cerca di darsi ma anche dell'immagine che immigranti inviano collettivamente alla società
L'esempio della sciagurata immagine del vu'cumprà la dice lunga sul disprezzo che legge le realizzazioni producono nello sguardo
Delle società ambienti
Agli immigrati con vene fornire confine pedagogia interculturale la stessa formazione professionale che si dagli italiani
La sola eccezione positiva consiste nell'orientarli verso professioni che valorizzano le Capeccia le capacità peculiari dei popoli da cui provengono
è questo il principio dalle tono business in voga nei paesi anglosassoni
Una formazione professionale
E comunque vincente se restano disporremo di lavoratori qualificati
Se rientrano avremo contribuito allo sviluppo economico dei Paesi da cui provengono come accennava opportunamente danni Cohn Bendit questa mattina
Le migrazioni rendono inoltre necessaria delle professioni inedite destinati a prolungarsi anche nelle generazioni successive intendo parlare della mediazione e dell'interpretazione culturale
L'equivoco e l'incomprensione non sono prodotti solo dalla lingua ma anche e direi soprattutto dal linguaggio
Per quel complesso insieme di sospensioni esitazioni atti mancati lapsus che passano sotto il nome di comunicazione analogica
Se vogliamo evitare conflitti sovente insolubili perché partono dall'implicito converrà organizzare l'interfaccia formare cioè dei mediatori preparati seria riconosciuti dalle rispettive comunità
Tutte le formazioni di cui ho parlato compresa la formazione degli insegnanti e dei recenti pubblici e privati che trattano con immigrati richiedono un personale specializzato che bisognerà preparare
Pena rassegnarsi a non incontrare mai l'immigrato semplicemente perché non è dove né come lo pensiamo l'integrazione l'operazione complessa e delicata dilungo era e largo respiro
Parafrasando un proverbio francese non solo lontano dal credere che aprire un circuito di formazione vuol dire chiudere una prigione
Converrà allora dar vita in ogni regione in ogni grande città ad una formazione di formatori alla dimensione interculturale
Sono delle iniziative come questa
Che per la loro intrinseca capacità molti peccatrice
Possono progressivamente dotare tutti gli attori del mio a u indispensabile
Perché l'immigrazione eccessi non solo di essere considerato un problema ma venga soprattutto impiegata come risorsa
Per vincere una sfida che non possiamo permetterci il lusso di perdere
Ad illustrazione di quanto detto consentitemi di concludere questo rapido intervento con un accenno alla formazione di moltiplicatori sociali e culturali cui sono particolarmente affezionato
è una formazione soprattutto di immigrati all'esercizio quotidiano e positivo della loro responsabilità di cittadini non si tratta di prepararli né direttamente né indirettamente ad una professione ma di avviare con loro la villa rilettura del senso e della novità dell'esperienza che portano per traghettare lì da una coscienza infelice della loro condizione
Ha una coscienza fiero
Un cambiamento che richiede molto tempo perché è difficile per tutti smontare i meccanismi della vergogna disinnescare la voglia di rivincita e portare con umiltà
La consapevolezza di essere dei collaudatori della tenuta civile di un popolo
E anticipatori di inevitabili processi collettivi
Questo tipo di formazione che lavoro alla personalità a partire da dove si sente ferita trasforma l'esperienza migratoria
In paradigma di umanità
Mette in circolazione dei migranti riconciliati con la propria storia e riconosciuti come riferimento autorevole
E ridendo che si illumina la vita e non c'è cittadinanza possibile nel paese dell'oblio
I quadri dell'emigrazione così formati per il solo fatto di essere così aiutano a sostenere il processo di integrazione adori cantarlo a dissodare il simbolico
Noi chiamiamo questa formazione università operaia
A Bruxelles
Dove abito e dove dicono
Trecento mila immigrati una città di un milione
Contiene trecento mila immigrati
E non scoppia
A Bruxelles dove vigono dunque trecento mila emigranti questa iniziativa ha contribuito in venticinque anni
A cambiare l'immagine dell'emigrazione e a dare protagonismo ad un fenomeno che se non produce il meglio è facile vederlo scivolare nel peggio
I moltiplicatori sociale e culturale di cui parlo sono riusciti davvero in molti casi a trasformare il destino personale in una comune a destinazione
A rompere la dicotomia rigida tra quelli che sono supposte integrare e tutti gli altri
E talvolta ad aprire un nuovo territorio di filosofia politica
E di esplorazione culturale
Sì ogni società si costi costituisce differenziandosi ad una società fortemente differenziata come la nostra incombe
Se non vuole ora atomizzarsi l'obbligo di unire senza confondere e di distinguere senza separare grazie
Diamo diamo ora la parola ad Antonio Tosi del Politecnico di Milano
Sul tema la casa tra integrazione ed esclusione sociale poi faremo il punto sui tempi perché valuteremo insieme se riuscire a svolgere due interventi prima della conclusione di questa sessione lo valuteremo insieme perché gli scritti sono davvero tante
Prego
Grazie il punto di partenza anche proposto invece la maggior parte degli immigrati oggi in Italia
Potrebbe avere una casa se ci fossero nel nostro Paese da da robuste politiche abitative e sociali fosse si rilancia esce l'edilizia sociale nelle sue forme tradizionali
Altri immigrati invece non riuscì avrebbero probabilmente
Non sente
Altre mirati non riuscirebbero probabilmente ad avere risposte ai loro problemi abitativi con queste misure quale immigrati quelli che hanno problemi abitativi più gravi
Sostanzialmente lo stesso affermazione mutando le percentuali dei due tipi di domanda possiamo farla anche in non immigrati quelle che hanno problemi abitativi particolarmente gravi avrebbero bisogno di misure diverso è più sociali in qualche modo di quel tradizionali che sono ancora quello perché determinano le politiche abitative nel nostro Paese in questo modo abbiamo legato come si vede come di solito si fa il problema degli immigrati e il problema
Abitativo dal resto della popolazione il consenso molto ampio su la necessità di legare le due cose è stato ricordato anche perché non introduzione rischia di essere però poco utile operativamente anche di essere ambiguo perché in definitiva ottenendo in certi casi a legittimare il rifiuto di politiche specifiche per gli immigrati
E a non nascondere oscurare il ruolo negativo che la mancanza di adeguate politiche abitative ha avuto nel processo di di integrazione o di esclusione sociale degli immigrati quindi è necessario entro
Nel merito di questa relazione ricordando che in questi anni cioè quelli che ci separano dalla prima legislazione
Assorbe intervento sociale per gli immigrati il problema abitativo in generale per gli immigrati a immutato in parte la sua natura emersa da tempo si sono però anche chiariti i principali punti critici da cui dipende una adeguato
Intervento
In particolare su due punti mi sembra uno è sia più chiaro oggi
Come la difficoltà a progettare politiche per gli immigrati si leghi a quella difficile congiuntura
Che costituita dal passaggio alla società poste industriali che da un lato e l'aspetto più l'otto di questo problema e la divaricazione che si costituisce tra disagio sociale da una parte e politiche sociali dall'altra sa intanto che crescono fenomeni di esclusione e di povertà avviene una rivoluzione sia dell'ampiezza che dalla efficacia delle politiche è uno dei significati dell'espressione crisi del Welfare State
Per gli aspetti abitativi ci sono due dati in particolare uno specifico del nostro paese la particolare debolezza che le nostre politiche abitative hanno dal punto di vista sociale non solo la tradizionale scarsità di edilizia pubblica ma anche lo scarso rinnovamento che da questo punto di vista a differenza di altri paesi europei si è verificato nel nostro Paese l'altro dato è invece è comune a tutti i Paesi industrializzati e cioè a partire dagli anni settanta si è è ricomparso un ma nuovo disagio abitativo secondo stime in Italia possiamo parlare di cifra tra due tre milioni di persone in situazioni di disagio grave e diverse centinaia di persone
Abita attivamente escluse cioè che non dispongono di una casa vera e propria
Ecco però passaggio apposto industriale e questo è l'aspetto forse meno sottolineato significa anche una crisi dei presupposti dell'integrazione
E questo obbliga reinventare le politiche dell'integrazione da questo punto di vista le politiche dell'immigrazione e le politiche della casa solo due campi che funzionava un po'da fare di ma mostrano come il l'evoluzione del non alla costruzione delle politiche risponda a dei fatti congiunturali che sono abbastanza chiare il secondo punto che c'è più chiaro in da qualche anno a questa parte
In cosa consistono i problemi abitativi degli immigrati eccome essi si rapportano a quelli del resto dalla popolazione qui mi pare che val la pena di metter l'accento su due cose uno la varietà dalle situazione dei problemi abitativi degli immigrati per cui non è appropriato identificare questo problema con un problema di povertà gli immigrati come dei poveri si sa che questa identificazione
è stata una ragione fondamentale delle politiche per l'emergenza soprattutto laddove ha portato a immaginare per gli immigrati delle politiche separate e addirittura delle soluzioni abitative separate da quelle del resto dalla popolazione la tipica riproduzioni in questo campo dalla formula e storicamente è stata applicata ai problemi abitativi dei poveri
Ecco però detto questo è anche vero che disagio abitativo esclusione abilitativa sono sproporzionatamente frequenti tra gli immigrati questo è l'altro dato di fatto e tra l'altro sono presenti spesso in modo relativamente svincolato dalle situazioni reddituali degli immigrati stessi cioè non sono un problema che semplice povertà economica
E conosciamo quindi di più della situazione questo non toglie che non sappiamo molto di come il fattore abitativo interviene nei processi integrativi che riguardano l'immigrazione per il resto tra la popolazione sì dalla popolo in più in generale e sappiamo che la perdita di una casa era un fattore determinante nella innescare o confermare dei processi di esclusione sociale immigrati come abbiamo studi sufficienti per capire come nei loro specifici processi di esclusione e integrazione questo fattore avviene sarebbe un in campo in particolare da approfondire e da questo punto di vista che è quello dell'affitto
L'affitto l'abitazione in affitto riguarda probabilmente un qualcosa come l'ottanta per cento degli immigrati sappiamo però che sotto questo ha formulato
Si rende conto nella ricerca in realtà di situazioni spesso di mercati che possiamo definire marginali e informarli e quindi sistemazioni precarie spesso costituiti attraverso la creazione di mercati ad hoc e quindi la mobilitazione di patrimoni immobiliari che non avrebbero destinazione di nessun genere meno immediata sono appunto mobilitati a questo scopo
Ora questo problema va approfondito perché lì sul mercato dell'affitto in particolare di quello informale potrebbe passare un capitolo decisivo delle politiche integrative attraverso la casa
Quello delle affetto degli affetti più irrazionali e paradossali e dalle dalla nostra Cento natura l'attenzione sul problema degli immigrati come emergenza è stato quello di dedicare tutti gli sforzi almeno da parte delle politiche pubbliche
A due tipi di soluzioni che sono amare e poco incidenti per ragioni che tutti conosciamo e cioè il le strutture di accoglienza prima o seconda che sia e
L'accesso all'edilizia pubblica
Trascurando le situazioni in cui la stragrande maggioranza degli immigrati si trova e si trova conta i problemi come se questo non potesse essere oggetto di una politica abitativa sociale
Ecco nonostante questi limiti dalla nostra conoscenza le linee
Di intervento sia oggi fossimo in grado liberamente di progettare delle politiche sarebbero chiare almeno i grandi principi il primo è che da un'offerta appiattita su la logica dell'accoglienza oltre le strutture di accoglienza dovranno passare a un'offerta differenziata
Che comprende tutta la gamma delle possibili sistemazioni abitative in particolare quelli sociali
L'altro elemento che l'intervento pubblico dovrebbe non limitarsi a produrre case qua finanziare la produzione di case ma dovrebbe estendersi a la prestazione di all'offerta di prestazioni sociali e a un intervento di gestione dei diversi fattori che possono costituire appunto dei mercati sociali atta a parte qui amministrazioni locali e associazioni si sono misurate in questi anni formule come quelle di intermediazione sul mercato dell'affitto l'idea di agenzia sociale eccetera fanno parte di questo modo di intervenire che a tutti gli effetti
Può essere considerato di politiche atto di politica abitativa
Linee di intervento risponderebbero a due esigenze in qualche modo complementari
La prima è quella di contrastare i circoli viziosi di tipo e marcite attivo di tipo assistenziale creati dal intervento di emergenza
Ostacolare questi circoli viziosi vuol dire ricercare la soluzione dei problemi abitativi degli immigrati nei percorsi abitativi normali
Tutte le volte che questo sarà possibile quindi soluzioni non assistenziali nel senso che siano soluzioni in grado di mobilitare anche le risorse individuali e di reti e per gli immigrati stessi come si fa per tutte le categorie di popolazione
Limitare le soluzioni temporanee o o speciali fra virgolette a quei pochi casi in cui queste formule possano apparire appropriati
Sono pochi i casi perché quella temporanea è un'offerta che di per sé alle funzioni molto limitate il fatto di estenderla
Appunto una delle manifestazioni dalla logica abbiamo chiamato dall'emergenza oltretutto le soluzioni temporanee
O di emergenza spesso costano di più anche molto di più di quelle normali in Germania dove si dove hanno fatto questo tipo di valutazioni che sono un caso intervento per homeless car colonia qualche anno fa si è calcolato che il costo effettivo di sistemazioni temporanee scadenti
E di circa sette è stato di circa sette volte di più di quello che sarebbe il costo di sistemazioni normali
Definitive
Quindi la prima direzione politiche
Di inserimento abitativo normale la seconda direzione e invece quella di rivedere le politiche propriamente sociali
Accentuando le connotazioni sociali delle politiche se impresa eh urgente in particolare per le situazioni in cui esclusione abitativa ed esclusione sociale o povertà tendono a te intrecciarsi non è chiaro che queste linee di intervento sarebbero tutte
Di grande interesse anche per la popolazione non immigrate e anche anche nel campo abitativo la funzione specchio degli immigrati è chiarissimo agli immigrati hanno rivelato intanto le nuove dinamiche del disagio abitativo e poi i limiti delle politiche abitative e sociali non solo in Italia praticamente in tutti i Paesi europei il al rinnovamento delle politiche abitative e sociali è passato attraverso il trattamento del problemi degli immigrati
Anche in Italia quel tanto di sperimentazione che liberamente qua e là è stato fatto in questo campo
Ha avuto un effetto di anticipazione in qualche modo di linee che potrebbero interessare l'intera popolazione e
Costituirebbero delle critiche implicite alle attuali politiche abitative naturalmente questo non significa che non ci debbano essere politiche specifiche per gli immigrati
Se ci sono come ci sono problemi specifici e difficoltà supplementari e si fanno anche politiche specifiche normale non vuol dire politiche comuni d'altra parte l'alternativa tra universale specifico comune specifico sono nelle grandi varianti di moda e alle e in qualche modo sono a priori sono decisioni che globalmente un Paese prende sul tipo di interpretazione che vuole perseguire e dopodiché le singole politiche seguono le scelte che sono state fatte ecco mi sembra più preoccupante che in Italia il tentativo di innovare le politiche passi soprattutto in soprattutto in modo quasi esclusivo
Sulla problematica degli immigrati l'innovazione anche da parte di associazioni
Di volontariato di amministrazioni locali sono quasi circoscritte al problema degli immigrati e qui potrebbe di nuovo essere un segno di Roma
Volontà di separare
I problemi degli immigrati dagli altri piccoli piombando in quei limiti che dicevo prima
Oppure potrebbe essere l'idea abbastanza diffusa che tutto sommato con l'esclusione di pochi gruppi di popolazione come gli immigrati
Per il resto le nostre politiche sociali sono abbastanza adeguate ecco quindi pare punto abbastanza decisivo se vogliamo parlare di politiche quel eccesso di continuismo che in Italia cioè quando si parla di politiche abitative e sociali anche coloro che chiedono di a rilanciare le politiche abitative di solito pensano come se la struttura delle nostre politiche abitative forse
Riproducibile oltreché adeguata
Paghiamo le proposte che circolano sul rilancio del mercato dell'affitto sul rilancio dell'edilizia pubblica
Naturalmente non voglio sottovalutare l'efficacia che queste misure possono avere è in un paese in cui la spesa sociale per l'abitazione è caduta limiti storici anche riproporre in termini puramente quantitativi la l'edilizia sociale ha un significato a un utilità e poi alcune misure obiettivamente potrebbero avere un'efficacia ancora si tratta di definire il campo di efficacia
Delle varie proposte che sono sul tappeto
La mia impressione è che in generale queste politiche possono avere efficacia per quella parte di domanda sociale chiara normali difficoltà
E quindi può anche andar bene per quelli immigrati magari con qualche adattamento che hanno normali difficoltà
Mentre come dicevo all'inizio per quelli che hanno grossi problemi immigrati o meno che siano e necessario una revisione radicale dalle politiche abitative sociali queste chiarissimo se noi diamo un'occhiata cosa il disagio e qual è la congiuntura storica in cui sta avvenendo la ridefinizione delle politiche un po'dappertutto e il disagio abitativo che noi oggi abbiamo in tutti i Paesi industrializzati è un aspetto di una crisi di moda e allora è uno dei tanti indicatori del fatto che quella macchina che con effetti sociali anche apprezzabile ha funzionato per mezzo secolo un secolo nome più riproducibile cioè inceppata
Si è inceppata per esempio per la crescita del divario tra i redditi disponibili per l'accesso all'abitazione
La presenza sul mercato sociale o privato di un'offerta accessibile
I nuovi processi di esclusione sociale hanno cambiato la la la natura dalla domanda dei problemi da trattare cedette lo stesso termine esclusione sociale dice
Situazioni di dice affiliazione Bedeschi qualificazione sociale usare termini ricorrenti nel dibattito che vanno al di là della povertà economica dicono perdita forse di capacità integrative delle nostre società dicono una grande estensione dell'area a rischio di esclusione sociale
Aveva gravità del fenomeno sì percepisce di più non tanto contando coloro che sono attualmente esclusi quanto la fascia amplissima come sappiamo di coloro che lo potrebbero essere in mancanza di politiche adeguata ecco e su questa base che praticamente tutti i Paesi europei hanno avrei inventato le politiche sociali abitative
Innovazioni sostanziali non soltanto nel trattamento del disagio e dell'esclusione ma anche nell'assegnare alle politiche abitative un ruolo preventivo nei riguardi sia dell'esclusione abitativa ed esclusione sociale dalla povertà
Ci sono alcune etichettature che danno un po'l'idea di quali sono i progetti di queste nuove politiche che da qualche decennio sì sviluppano altrove in Francia politiche molto sociali cioè quelle normalmente sociali non basterebbero oppure la legge person e destinata alloggio a monte per sonde favorisce né i lavoratori né i poveri in senso economico certo tutte queste politiche hanno tutte il rischio dalla preside buonismo anche i paradossi del residua lirismo
Se se diversi dualismo si tratta si aggravano perché ci metteremo in condizioni di gestire l'esclusione e la povertà e di non trattare la la l'area del rischio e quindi che non ostacolare la produzione di ulteriore povertà sta di fatto che non abbiamo scelto era questo punto di vista i modelli delle politiche abitative sono stati sconvolti dice noi oggi in Italia volessimo imboccare questa strada
Dobbiamo dovremmo ripensare i modelli The vorremmo da un lato introdurre appunto delle politiche più sociali per determinate aree di domanda ettaro situazioni di particolare disagio e per la prevenzione di queste situazioni
E l'altra ha comunque l'impressione che aveva praticamente tutti gli osservatori delle politiche abitative è che anche se non volessimo imboccare la strada di queste politiche più sociali
Dovremmo comunque ripensare i modelli c'è il modello di non sarebbero riproducibili a nessuna condizione
Un ultimo punto su cui vorrei concludere che una esigenza di discontinuità la troviamo sul versante di ciò che è definito sociale parlando di politiche abitative un'altra esigenza di discontinuità forse più imbarazzante la troviamo intorno al carattere urbano e territoriale delle politiche abitative cioè questo Peace la territorialità delle politiche è un po'una nuova frontiera
Anche delle politiche avete scrive
è il caso dell'immigrati è chiaro che la territorializzazione dalla del problema è un po'la naturale conseguenza del passaggio alla seconda fase dell'immigrazione dove nascono problemi di insediamento stabile e quindi di coabitazione di eventuale segregazione residenziale eccetera
Però mi sembra più interessante ricordare che questa territorializzazione anche l'esito
Della nuova congiuntura in cui le politiche vengono costruite pretendiamo un altro significato dell'espressione crisi del Welfare State
Vuol dire anche a ridefinizione dei confini dalla solidarietà
Di fronte all'ipotesi classica dare uguali fra come solidarietà illimitata ora la posta del nuovo conflitto ridefinire i confini di questa solidarietà e in questo evidentemente popolazioni marginali vengono marginalizzate altre che non lo sono vengono costruite come estranei in qualche modo al non do che vorrebbe elargire i benefici dello stato sociale
Rinnovato
Qui è importante ricordare che la ridefinizione dei confini è un processo che assume quasi naturalmente la forma territoriale l'espulsione degli estranei dal territorio
Del territorio locale anche quello dalla comunità locale
è la forma che noi ormai conosciamo di più nel discorso ideologico come un elemento del nuovo conflitto concreto che si è scatenata negli Stati Uniti in questi tre o quattro anni
C'è una proliferazione di manuali fatti da organizzazioni stato agenzie pubbliche
Sud con titoli tipo del denim chiusi del Community is ove cammino sostituzione in dal banco mi unisex eccetera
Cioè come trattare i problemi di né indie di Tim not in my back yard nel localizzare la residenza dei gruppi svantaggiati di popolazione
Sembra diventato quasi il cuore dalle nuove politiche abitative a meno livello più attualmente a una questione aperta e non sto dicendo che la ridefinizione dei confini ci porta inesorabilmente verso la esclusione l'uso del territorio come meccanismo base dell'esclusione di gruppi di popolazione costruiti come estreme
Certamente l'antenna nuova congiuntura ha creato un fabbisogno di politiche locali la cui fisionomia è incerta cioè che è composta di gli ingredienti di criteri di azione territoriale di cui abbiamo pochissima esperienza
C'è il problema di trattare il conflitto immediatamente tant'è che lo sforzo principale può essere pensato attorno al concetto stesso di coabitazione coabitazione è un concetto territoriale naturalmente territoriale è la compresenza nello stesso territorio di gruppi di popolazione diversi
Ora intorno al idea di coabitazione si possono immaginare delle politiche in parte sono state ma immaginate andrebbero migliorate c'è un autore francese che ha distinto tre elementi su cui il concetto di coabitazione può essere costruito in politica il primo più audio è con l'abitazione come gestione di popolazione come distribuirle sul territorio e questa è l'esperienza che abbiamo anche noi di solito questa a accezione di coabitazione e piuttosto tendente a ridurre l'impegno dell'amministrazione locale chiede per esempio di mandati da un'altra parte cioè accodandosi a un tipo di atteggiamento che non è solo delle amministrazioni però c'è da dire che per esempio in campo urbanistico noi troviamo esperienze di gestione di popolazioni che hanno un significato più positivo l'idea di Mixité Titti
Mi mixaggio di popolazione
Come politica anti sega negativa è una delle grandi formula che possono essere utilizzate se ci spogliamo un momento dall'idea di dispersione territoriale degli immigrati come puro espediente per renderli meno visibili o dall'ideologia delle soglie di tolleranza e cose di questo genere poi c'è l'idea di politiche locali cioè un coabitazione come la politica del quartiere è una politica dell'integrazione a livello locale qui il grande modello è noto
Il Progetto locale integrato e da noi per esempio ha sperimentato alcune politiche sociali progetti giovani in genere hanno questa dimensione ma è poco utilizzato come politica urbano abitativa qui noi se vogliamo
Entrare in questa prospettiva dobbiamo renderci conto che nella cultura nel contesto istituzionale nel nostro Paese sono favorevoli a questo tipo di intervento c'è un'idea di riqualificazione urbana
Che è ridotta un intervento di tipo edilizio urbanistico
Quindi lontanissimo dall'idea di un progetto integrato che elabori tutte le dimensioni del disagio sociale delle difficoltà di coabitazione eccetera eccetera e quindi c'è una battaglia in più
Spenti da da combattere
E poi c'è una terza dimensione mi pare la più difficile della coabitazione come questione urbana la trattazione della presenza negli spazi pubblici eccetera eccetera qui siamo in buona compagnia nel senso su questo non c'è nessun Paese al mondo che possono vantare esperienze particolarmente avanzate quindi a cosa è tutta da inventare
Chiudo su con due brevi precisazioni sul contesto in cui ci troveremmo a rinnovare le politiche abitative urbane e Urban abitative il primo è che è un punto di vantaggio nel caso nostro
Nell'insediamento di immigrati né la questione né i processi di esclusione sociale hanno dato luogo a grandi concentrazioni per cui sia appropriato usare il termine ghetto
Il fatto e abbastanza comprensibile se teniamo conto della storia paese delle nostre politiche
E dalla struttura dei nostri mercati abitativi questo è un punto di vantaggio e poi forse era il caso nostro quel tanto di processi concentratevi che hanno coinvolto gli immigrati non sono negativi non funzionano male dal punto di vista dell'immigrazione la seconda precisazione
La contraddizione che c'è
Tra l'ossessione regolativa che domina le politiche locali sulle migrazioni da un lato e dall'altro lato i presupposti dall'integrazione nella società postindustriale e anche i presupposti dell'urbanità che il sindaco Castellani ricordava stamattina
Le società postindustriale sono certo società plurali sono società ricche di processi informali
E quindi hanno bisogno di un operatore pubblico capace di rapportarsi a dei meccanismi auto regolatevi se invece non adottiamo una visione dell'integrazione duramente interrati sionista fortemente regolativa centrata sul controllo diretto noi neghiamo nello stesso tempo le possibilità generali di integrazione ma anche il presupposto di urbanità che contribuirebbero di integrazione l'elasticità
Dallo spazio al vano è sempre stato considerato una condizione di urbanità e gruppi svantaggiati nelle città hanno sempre usato di questa elasticità come di una risorsa trovando soluzioni discrete certe volte decenti inserendosi anche questo è stato ricordato stamattina in questi spazi ora le politiche urbane da un lato delle politiche dell'immigrazione località all'immigrazione dall'altra compare idoneo a ridurre questi spazi e anche nel ridurre l'altro presupposto icona politica integrativa che è non mi viene un termine perché non l'abbiamo migliore e la partecipazione dagli interessati
In altre parole le politiche locali di tipo fortemente regolativo
Di suburbani sano
E di sicuro vantando distruggono una risorsa fondamentale per l'integrazione grazie
Ringraziamo Antonio Tosi dato l'orario ritiro quella proposta che
Avevamo valutato di anticipare qualche intervento e potremmo proporci insieme quindi di sospendere qui i tentare punizione anticipato quattordici e trenta se non quindici
Quarantacinque suggerisce il ministro
Inizieremo subito con proseguiremo con le altre due relazioni previste dal programma inizieremo subito poi successivamente con gli interventi di Don dama di presidente nazionale della Caritas lui Marazziti della presidente della Comunità di Sant'Egidio per continuare con numerosi interventi lo valuteremo insieme sino alle ore venti e trenta o addirittura alle ore ventuno le hostess gentilmente che sono in fondo alla sala accompagneranno tutti al primo piano presso il ristorante ciò
La
Soggiorno che
Cioè se ISPO quando
Ricca
Anch'io
Giù che
No
Sessione del convegno
Aspettiamo un attimo che coloro che sono in piedi in sala possano prendere posto
Intervento
La relazione con la quale iniziamo i lavori del pomeriggio
Riguardo alle politiche di accoglienza e la tutela dei minori la svolgeva Teresa Angela miglior sorte
Del dipartimento servizi alla persona del comune di Torino
Io voglio dire subito che
Questo intervento è frutto di riflessioni e contiene anche proposte
Che sono nate dalla scrupolosa osservazione di un lungo cammino affatto dai servizi socio assistenziali dai servizi educativi e culturali della nostra città
Che hanno dunque coinvolto più competenze più amministratori ma anche tante operatrici e tanti operatori
L'immigrazione minorile nella nostra città
Si è resa evidente a partire dalla fine degli anni ottanta ma dobbiamo e lo sappiamo si è fortemente accentuata con gli affetti della legge della legge Martelli
Un certo numero di minori presenti nella nostra città si sono regolarmente ricongiunti alla propria famiglia
Mentre questo è un dato che io voglio sottolineare perché penso che sia esperienza anche di altre realtà oltre alla nostra
Dicevo mentre per molti altri a causa dei lunghi iter burocratici spesso della disinformazione
O per come dire accorciare i tempi queste ricongiungimenti sono avvenuti soltanto di fatto originando il fenomeno dei cosiddetti bambini invisibili su cui a Torino abbiamo fatto anche delle iniziative
E cioè bambini che sono presenti ma che sono senza permesso di soggiorno
Il nostro comune comune di Torino quindi comune che era quel grosso per attuare queste politiche di accoglienza e di tutela dei minori stranieri a negli anni con cadenze diverse attivato una serie di interventi di esperienze che si sono ispirati soprattutto a tre grandi obiettivi da conseguire e quali sono questi tre obiettivi in primo luogo era quello di favorire la fruibilità reale dei servizi che già esistono e che sono rivolti a tutti i cittadini
Attraverso l'istituzione di appositi servizi che noi abbiamo definito servizi ponte e cioè tutte le esperienze condotto dall'ufficio stranieri del nostro Comune l'ufficio mondiali età che si occupa dell'inserimento dei bimbi nella scuola
L'ufficio minori extracomunitari dell'assessorato ai Servizi sociali che prende in carico i minori irregolare
Per garantire a tutti questi bambini di l'accesso alla scuola ai più grandi alla formazione professionale e soprattutto il diritto alla salute attraverso prestazioni sanitarie e di tipo anche socio assistenziale
Abbiamo attivato la mediazione i culturale in tutti i servizi educativi
Culturali in tutti i servizi sociali attivando anche appositi corsi di formazione per operatori che lavoro nei diversi comparti comunali non soltanto nei classici servizi che ho citato prima ma ad esempio anche i servizi anagrafici servizi per la casa e altre situazioni ancora
Abbiamo stipulato convenzioni ed intese con altre istituzioni in primo luogo con il cd esche è un organismo che si occupa dell'inserimento scolastico e che vede agire insieme al Comune a gruppi di volontariato
Il Provveditorato e altri Soggetti la Regione
L'intesa fra l'autorità giudiziaria minorile la questura e il Comune
E poi abbiamo anche provveduto alla revisione di alcuni regolamenti comunali in modo particolare il Regolamento per gli asili nido quindi ciò questo era il primo obiettivo favorire questa fruibilità reale dei servizi esistenti
In secondo luogo abbiamo lavorato per favorire quei processi di integrazione sociale ed il confronto fra culture diverse attraverso in primo luogo l'inserimento scolastico che è stato un punto di osservazione assolutamente peculiare interessante
Perché a innescato una discussione costruttiva sui modelli educativi
Ed il confronto tra realtà culturale consolidata e quelle tutte da scoprire e che ci sono proposte dalla presenza di tanti bambini e bambine ragazzi e ragazze nella nel mondo della scuola
A posto anche in evidenza la necessità di lavorare in termini di educazione interculturale
Formando quindi gli insegnanti
E sollecitando di alunni autoctoni verso il cambiamento sociale e culturale già in atto da parecchio tempo ma che in questi ultimi anni in questi ultimi mesi tra l'altro è in rapidissimo mutamento
E stato anche un'occasione di cambiamento
Perché i bambini stranieri e le loro famiglie
Sono stimolo importante al processo di trasformazione delle attività curricolari io credo che questo sia un elemento di riflessione tanto più importante proprio oggi in cui molto si parla ed il governo intende concretamente intervenire con una nuova progettualità per una scuola nuova il per una sua riforma
Che non sia possibile prescindere dal dato ormai strutturale
Della presenza di bambine e bambini di ragazze e ragazzi e delle loro famiglie che sono portatrici appunto di esperienze diverse di culture diversi vorrei dire di vivere anche il rapporto con il cibo il rapporto con la salute in modo molto diverso da come lo percepiscono lo vivono i nostri bambini autoctoni e le famiglie
Queste trasformazioni
Che noi reputiamo molto importanti si sono attuate anche attraverso dei percorsi didattici multiculturali attivati nelle scuole della nostra città
Molto spesso in combutta in collaborazione con realtà Esterne al mondo della scuola quali ad esempio le associazioni etniche multietniche e le organizzazioni non governative
Questo processo sta concretizzandosi di più si sta consolidando attraverso il progetto di cui parlava stamane il sindaco e cioè quello della Città educativa
Che coinvolgendo agenzie educative pubbliche e private si costituisce e si e riconosce
Come poi si riconosce come potenziale moltiplicatore di quelli che sono i soggetti educante cioè una città che insieme sì educa anche alla multiculturalità
C'è da dire però che l'inserimento scolastico ha evidenziato dei problemi molto forti collegati alla reale diritto allo studio e ha lo status dei minori stranieri
In particolare per quelli che hanno difficoltà ad esibire documenti d'identità o scolastici
Quelli che per esempio non hanno adulti di riferimento e quindi un garante e non possono quindi soddisfare appieno delle e legittime richieste del mondo della scuola
Di qui io credo di poter rilevare la contraddizione tra le circolari ministeriali che prevedono il diritto allo studio per tutti i minori anche per quelli irregolari e poi il l'impossibilità per molti di loro di fruire
Realmente dell'opportunità scolastica
Sia operata anche la creazione di un centro interculturale della città
Che tra le altre funzioni in particolare si propone di svolgerà un'importantissima funzione centrata sulla formazione degli insegnanti degli educatori del personale comunale
In collaborazione con i servizi e con le istituzioni competenti
Intende intervenire anche sulle attività che incita sono molto diffuse sulle attività di laboratorio rivolte alle classi di ogni ordine e grado
Quindi dalla materna alle superiori sia per nativi che migranti inerenti questi programmi le culture dei paesi di maggior afferenza migratoria o legati a temi di convivenza sociale
Questo centro agli oltre avviato un confronto predica già ATO con le associazioni professionali degli insegnanti
Con l'obiettivo di definire con loro i bisogni formativi di educatori e docenti per la progettazione degli interventi di aggiornamento
Quindi questo è il secondo grosso obiettivo secondo filone d'intervento il terzo è stato quello di offrire servizi di accoglienza e tutela per le situazioni più disagiate
Attraverso la Rete molto forte dei servizi socio assistenziali che sono presenti nella nostra città non li Elayne coliche rima di rimando alla lettura del volumetto la città solidale che è in distribuzione all'ingresso
E poi anche attraverso
Bene ed è stato un intervallo piacevole abbiamo ricevuto tutto effettivi formazione dicevo che abbiamo attivato la rete di servizi abbiamo offerto la possibilità di usufruire della rete dei servizi degli interventi socio assistenziali
Ma poi abbiamo operato anche con azioni mirate quali ad esempio il Progetto che si chiama percorsi di cittadinanza per minori extracomunitari irregolari
Che prevede attività di educativa di strada
E di interventi che noi chiamiamo a bassa soglia in due zone particolari della città
Il progetto tutele civili che stiamo definendo in queste settimane sia con l'autorità giudiziaria minorile giudici tutelari
E molti organismi di volontariato che prevede appunto l'attribuzione oltre che all'assessore ai Servizi sociali anche a volontari delle funzioni di tutore per i minori senza genitori sul territorio nazionale
Voglio citare anche due altri due progetti
Che se anche non sono immediatamente destinati ai bambini per il fatto che si rivolgono alle donne e soprattutto prendano in considerazione il diritto all'informazione e il diritto alla salute delle persone sicuramente hanno una ricaduta importante
Sulla progettualità che noi facciamo sui bambini mi piace citare il Progetto me Tours che fatto in collaborazione con la città di Bologna con altre due città europee con tre città del Marocco
Ed è gestito con insieme al Comune di Torino alla città di Bologna dal centro interculturale delle donne Alma Mater che il primo centro interculturale ormai esistente da molti anni nella nostra città
Ed è una rette che ha costruito una relata una rete di relazione fra donne autoctone e donne provenienti dai paesi dai paesi stranieri che ha costituito diciamo una base importante di riflessione di attivazione di tutta una serie di progettualità e anche di cose molto concrete questo Progetto Med Tours ha l'obiettivo di offrire qui occasioni di lavoro per esempio attraverso la mediazione culturale
E la nei paesi di originale nelle tre città la creazione di uno sportello informativo e di un percorso di formazione anche di operatori per l'educazione alla salute l'altro Progetto è il Progetto Tampere per quello che si rivolge alle donne che operano nel mondo della prostituzione
Per consentire loro di avere quelle informazioni per la tutela della loro salute e dunque anche per la tutela dei dei loro bambini già nati e che potrebbero nascere questa è stata diamo attivato un'accoglienza estiva mi un luogo abbiamo aperto un luogo per l'accoglienza di quelle donne che fanno le collaboratrici familiari che spesso vengono lasciate senza tetto sulla testa da parte dei loro datori di lavoro che se ne vanno magari per due o tre mesi e sempre con questa associazione Almanac Aral materna e abbiamo anche offerto opportunità nel pomeriggio di accoglienza non solo notturna le donne ma anche durante il giorno e anche l'accoglienza di bambini infine abbiamo collaborato con le istituzioni sanitarie sui problemi ovviamente della tutela della salute e quando dico istituzioni sanitarie intendo i servizi territoriali di base ma anche gli ospedali
E voglio citare anche qui le esperienze molto positive che gruppi di medici di pediatri ma non solo anche di altri operatori della salute
Come volontari hanno attivato nella nostra città
Questi obiettivi che vi dicevo questi tre obiettivi sono stati raggiunti attraverso una metodologia di lavoro fondata in primo luogo sul lavoro dipartimentale
Fra quattro assessorati che chiamiamo quelle del Dipartimento Servizi alla persona e e le relative divisioni
Per affrontare col minor dispendio di energie e il massimo di risultato la complessità dei bisogni sociali culturali educativi e di prima accoglienza dei cittadini stranieri
Coordinare e socializzare non solo alle azioni ma anche i pensieri da cui poi nascono i progetti
Mettere insieme amministratori ed operatori al continuo confronto per cercare strategie con operando con unità di intenti
Si è fatto poi un lavoro interistituzionale attraverso accordi di programma e di intervento con altri enti che hanno competenze nel settore
E poi un lavoro in Rete è molto importante con le organizzazioni del privato sociale e del volontariato attraverso anche convenzioni per la gestione di servizi e contributi per sostegno alle iniziative di solidarietà
Ora noi riteniamo che gli indirizzi e le metodologie che abbiamo illustrato
Siano molto coerenti con le nuove politiche sociali che sono fondate sui concetti tra loro strettamente interrelati a nostro giudizio di diritti e solidarietà
Particolarmente importanti per orientare lealtà azioni di accoglienza e di tutela dei minori stranieri
E che inoltre a me sembra possono costituire le linee portanti dell'intervento a favore dei minori dei minori stranieri da parte di tutte le amministrazioni locali
Il tema delle politiche sociali per i minori stranieri richiama io credo necessariamente dunque alla questione dei diritti
E quindi alla necessità di una chiarezza normativa a livello nazionale non soltanto in rapporto alla futura legge
Sull'immigrazione ma anche in rapporto alla discussione che è iniziata in Parlamento in queste settimane sul nuovo modello di stato sociale che io anche qui non credo possa prescindere da una riflessione attenta e compiuta
Data dal fatto che ormai consideriamo strutturale che e quindi una componente non eliminabile anzi arricchente alla nostra società la presenza di centinaia di migliaia di uomini e di donne di bambini
La Convenzione di New York dell'avvento venti novembre ottantanove come sappiamo attribuisce ai minori in quanto tali tutta una serie di diritti
A me sembra che occorra tuttavia di finire se questi siano esigibili soltanto attraverso un processo di regolarizzazione o indipendentemente dal processo di regolarizzazione
In altri termini io pongo la domanda
Il minore deve avere un permesso di soggiorno per il solo fatto di dimorare sul territorio nazionale oppure fuori in maniera irregolare ed ottenere prestazioni di tutela ed accoglienza e se sì quali
Io credo che non si tratti di una questione accademica e astratta è una questione per noi gli enti locali io parlo per l'esperienza del Comune di Torino ma credo che sia l'esperienza viva anche di tante altre amministratrice amministratori
Credo che non sia una questione accademica astratta ma sostanziale come dicevo
Se si pensa anche nelle nostre città con le dovute differenze tuttavia ci sono molti minori stranieri la maggior parte regolari
Sfruttati nello spaccio avviati alla prostituzione e implicati in altre attività micro criminali o comunque al limite della legalità e costretti a condizioni di vita a dir poco precarie
Non solo ma io credo stia assumendo crescente rilievo la presenza di bambini che sono nati in Italia
Figlie di don spesso figli di donne sole irregolari con progetti migratori non definiti e dunque con prospettive incerte
La normativa nazionale di riferimento principale relativa all'immigrazione costituita come noto dalla legge novecentoquarantatré e da altre leggi che si sono succedute ed ai decreti
Questi decreti compreso quello attualmente in vigore in pratica di prossima scadenza
Sembrano prefigurare uno scenario in base al quale teoricamente in Italia non dovrebbero esserci più irregolari
Ma poi così un'apparente contraddizione
Rispetto agli articoli precedenti si prevede giustamente
La nome spendibilità di minori di anni sedici oltre ad altre categorie di persone tra cui le donne incinta e le cure sanitarie continuative anche per coloro che sono presenti
Essendo
Adulti anche per le persone irregolari
La circolare del ministero del sette dicembre novantacinque precisa che i minori infra sedicenni con almeno un genitore regolare possono essere inseriti nel permesso di soggiorno del proprio genitore
Inoltre circolari ministeriali confermano il diritto allo studio e la validità del titolo anche se conseguito da chi non è in possesso del permesso di soggiorno
Infine per i minori in stato di abbandono in alcune situazioni locali sulla base di accordi interistituzionali i provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile
Danno diritto al cosiddetto permesso di soggiorno per motivi di giustizia la circolare trentadue del venti luglio del novantatré
Quindi in base all'attuale normativa sembra configurarsi una situazione in cui tendenzialmente rimarrebbero irregolari solo i minori con genitori irregolari
Io credo che il quadro sia comunque confuso perché se da un lato è vero che solo attraverso la regolarizzazione se hanno diritti di cittadinanza dall'altro alcuni di questi diritti sono esigibili anche se si è irregolari
Peraltro spesso la prassi come abbiamo visto e regolata soltanto da circolari ed è quindi soggetta a discrezionalità interpretativa ed è anche passibile di revoca da parte dell'autorità amministrative
A noi sembra quindi che sia fondamentale un riordino dell'intera materia attraverso una legge organica sull'immigrazione che sappiamo il Governo si sta apprestando a fare
All'interno della quale i minori siano riconosciuti quali soggetti di diritto e non solo in quanto figli di lavoratrici o di lavoratori
Per questo scopo a me sembra che sia essenziale che vengono affrontati e discussi
Almeno questi temi e vado rapidamente a concludere il primo è la regolarizzazione per legge di tutti i minori con genitori regolari
Il secondo sono le azioni di accoglienza e tutela per gli altri minori non regolarizzabili
E mi sembra che a questo proposito si potrebbero prevedere come già stiamo tentando di attuare a Torino
Prevedere interventi e servizi cosiddetti a bassa soglia di accesso durante i quali definire anche come momento di osservazione non solo di accoglienza nel reale interesse del minore e in base alle risorse disponibili i percorsi successivi per questo minore
Nel caso dei minori soli eventualmente anche prevedere il ritorno presso la famiglia di origine e io voglio subito precisare a questo proposito che il rimpatrio non è un'espulsione e quindi non dovrebbe avere una valenza positiva
Punitiva e negativa ma avvenire nell'esclusivo interesse della persona laddove un minore solo ha il diritto io credo se non c'è un progetto preciso di radicamento nella nostra realtà
Di poter godere del ricongiungimento con la sua famiglia così come noi lavoriamo nel nostro Paese per consentire ai bambini autoctoni dividere all'interno del loro nucleo familiare
Ma io credo che perché ciò sia possibile occorre attivare accordi con i Paesi di origine sulle procedure ed il rilascio dei documenti
Ma soprattutto reali aiuti per politiche che potremmo chiamare di riaccogliere muta nel Paese d'origine all'interno di una seria politica di cooperazione allo sviluppo
Credo che queste politiche non possono prescindere da una stretta collaborazione con gli organismi internazionali siano essi istituzionali e anche non istituzionali parallelamente credo bisognerebbe affrontare il problema
Dell'eventuale cittadinanza per i minori stranieri nati in Italia rivedendo nel caso la legge ad del febbraio novantadue numero cinque ma qui la discussione credo che sia molto molto aperta e anche molto interessante perché la cosa potrebbe avere due facce Luna negativa e l'altra molto meno
Inoltre una legge organica come tentavo prima di delineare dovrebbe prevedere necessariamente l'attribuzione di risorse agli enti territoriali
Come può infatti un'amministrazione locale e lo vediamo anche in questa Finanziaria che ridurrà purtroppo i trasferimenti agli enti locali
Affrontare i problemi di tutti questi minori offrendo loro diritti e quindi intervenendo in una situazione di nomi implementazione ma anzi come dicevo di riduzione dei trasferimenti finanziari
Infine io credo che una legge quadro sull'immigrazione risulta improcrastinabile in quanto l'attuale assetto normativo comporta notevoli differenze di trattamento dei minori da città a città
E nella stessa città a seconda del periodo in relazione cambiamenti di clima sociale o politico per esempio dei paesi di origine ad esempio nel solo mese di agosto noi abbiamo dovuto trovare ospitalità a ventuno i minori albanesi
Che
Ci siamo trovati portati presso i nostri servizi io credo che queste differenze di trattamento non siano accettabili in un Paese civile democratico e quindi si impongano in qualche modo alla nostra riflessione poi anche alle scelte che si debbono compiere dei provvedimenti che garantiscono uguali diritti
Su tutto il territorio nazionale e quindi cominciando stimolando anche a partire dal convegno di questi di questo giorno e mezzo che così qualificato così importante perché vede la presenza di tanti soggetti diversi
A riflettere sulle esperienze che le varie città hanno condotto per contaminarsi positivamente e supportarci nelle azioni io credo infine che la stesura di questa legge non possa prescindere dall'apporto delle esperienze
Mi pare Giancarlo detto molto chiaramente e dall'elaborazione culturale delle città che maggiormente hanno affrontato questo fenomeno come Città di Torino ci mettiamo molto volentieri a disposizione non solo del dei ministri ma ci mettiamo molto volentieri anche disposizioni delle operatrici degli operatori degli amministratori che stanno con grande fatica e con grande impegno conducendo esperienza in questa direzione
Naturalmente chiudo davvero quando io parlo di città
Quando parlo delle città non intendo soltanto le amministrazioni comunali
Ma tutte quelle forze istituzionali tutte quelle forze sociali che in sinergia collaborano con le città e senza le quali anche le cose molto positive che tante città hanno messo in campo non sarebbero state possibili vi ringrazio
Versiamo Angela Migliaccio e passiamo ora alla relazione successiva sul tema vivere convivere costruire
La sarà svolta a due voci
Da responsabili del Forum migranti inattive cittadine del mondo la parola
Ad Elisabetta Donini agli ossidare Lima delibera
Sì noi interveniamo due Panucci proprio perché abbiamo alle spalle un realtà collettive complessiva di confronto e di elaborazione che la realtà del forum permanente che abbiamo deciso diventasse permanente a partire da un primo incontro nazionale che si è tenuto qui a Torino nel mese di marzo e cui hanno partecipato cinquecento donne più di cinquecento donne permetta native come abbiamo preferito che marci per metà migranti provenienti da una quarantina una cinquantina di altri paesi
E desideriamo innanzitutto in apertura ringraziare la ministra Livia Turco e la città di Torino per avere previsto questo nostro intervento
Prima di svolgerlo e proprio per il fatto che questo intervento vuole essere un contributo di alcuni temi proposte riflessioni punti di vista
In prospettiva della legge organica della legge quadro di cui ora parlare anche Angela miglia arso siccome stanno arrivando da Roma delle notizie che stanno destando molta preoccupazione molta sia per che si dice di un decreto che passarvi alcuni diritti ma non tutti i diritti sì contiamo che la ministra Livia Turco Possa cosa dire di che cosa si sta trattando
Dicevo che ringraziamo per perché ci è stata data la parola
Nello stesso tempo però non possiamo non unire anche un'osservazione critica è una richiesta ci pare infatti che la piena partecipazione di tutti i soggetti interessati sia irrinunciabile perché la definizione di nuovi vincoli
Per chi convive sullo stesso territorio tenga davvero conto della pluralità delle storie dei bisogni e delle aspirazioni di tutte le parti coinvolte
Perciò ci rammarichiamo che in questo convegno siano così poche le voci dalle realtà di movimento e soprattutto dalle e dagli immigrate immigrati
E chiediamo che vengano attivate opportune modalità per un più ampio confronto
Soprattutto in vista di un progetto di legge organica che risponda piuttosto a una dinamica differenziate complessa di interazioni che ha una logica omologante di integrazione
Questo per occupazione di dare spazio a chi attualmente esclusa escluso dei processi decisionali
E per noi tanto più urgente perché come donne abbiamo alle spalle una tale storia di emarginazione che tutte noi qualunque sia il paese di nascita
Siamo oggi costretta a confrontarci con una concezione della cittadinanza dei diritti della nazione in cui non possiamo riconoscerci e che non si esprime perché non ne siamo state protagoniste
Perciò siamo convinte che non si tratta di allargare le nozioni esistente fino a che ci includano ma si tratta di modificarle profondamente a maggior ragione quindici premi accogliere le sollecitazioni poste dai processi migratori
Per partecipare attivamente a una ridefinizione radicale delle base della convivenza e delle priorità sociali sia dentro che attraversa i confini di un dato territorio
Che la società italiana ed europea si avvia ad essere sempre più multietnica è fuori dubbio
Se solo si pensa a come gli spostamenti da un paese all'altro e soprattutto dal Sud al Nord del mondo si inquadrano nel contesto geopolitico della globalizzazione economica in corso
Le politiche sull'immigrazione dando perciò correlata a quelle sui rapporti economici mondiali
E anche a questo livello la soggettività autonome delle donne così come si è manifestata ad esempio nella Conferenza mondiale di quali trovo e Pechino del mille novecentotrentacinque sta esprimendo una critica radicale delle disparità intrinseca questo modello di sviluppo e sta lavorando per affermare elementi di visioni alternative che privilegino le possibilità di vita di donne e uomini piuttosto che gli interessi di mercato
Howard Rove Pechino come nel nostro incontro torinese di marzo emersa con grande evidenza quanto sia cruciale l'apporto delle donne per sostenere ed accrescere
La qualità dello sviluppo umano e per la conservazione riproduzione dell'ambiente e delle stesse possibilità di vita
Invece i lavori delle donne subiscono una costante sballo vibrazione sia perché in troppe parti del mondo quelli per il mercato sono drammaticamente sfruttati e sottopagati tanto da diventare una nuova forma di servitù
Ed è drammatico pensare che questo accade del Sud-Est asiatico accade in Thailandia accade dove muoiono donne chiuse magari in un capannone accade come si legge nei giornali di questi giorni nel Sud Italia
Cioè il caso diritta nello delle giovanili dodici quattordici anni che scappano in una stalla l'arrivo dei carabinieri
Sia perché resto ovunque occultata tutta l'attività di produzione sociale svolte in gran parte delle donne erogata gratuitamente
E in questo contesto che riteniamo dato analizzata la condizione delle immigrate e l'ancor più pesante disparità di diritti in cui esse vengono a trovarsi la loro presenza qui si esplica infatti soprattutto nelle attività di assistenza pura e riproduzione sociale perciò un loro inserimento più giusto rinvia necessariamente più giuste politiche economiche sociali e a un rovesciamento delle priorità
Perché non siano gli aggiustamenti strutturali con i loghi loro esiti di disoccupazione precarizzazione esclusione taglio delle spese sociali a fissare gli obiettivi da perseguire ma la qualità della vita i diritti delle persone
Nella prospettiva da cui ci poniamo la pratica delle relazione costitutiva del percorso spesso di costruzione della convivente
E siamo certe che la ministra Livia Turco condivide questa visione dell'empowerment
Come un processo di autoaffondamento dei soggetti donne e uomini migrante native che cercano di dare un senso nuovo e attento all'interazione nella diversità
Oltre a investire il regime giuridico si tratta di fare sì che il soggiorno su un dato territorio non sia solo gestito come un problema burocratico amministrativo addirittura di ordine pubblico
Ma dia spazio a una vera e propria cittadinanza sociale e di questo dirà licenziare a Lima de Oliveira subito dopo di me quali sono i contenuti e le prospettive attorno a cui ci pare che si possa costruire questo concetto
Una cittadinanza sociale che sia riconosciuta
A tutte e tutti coloro che vivono e lavorano negli stessi luoghi mi permetto più l'osservazione linguistica che non è soltanto di linguistica
Ho detto tutto e tutti d'ora in poi scegliamo di adottare il femminile perché diventerebbe molto pesante continuare a parlare al maschile e femminile
D'altra parte il titolo di questo convegno e al maschile accanto c'è un bar il profilo di donna allora se le donne si possono riconoscere nel maschile possiamo chiedere agli uomini sarda di fare lo sforzo di sentirsi compresi talvolta ne femminile
Una cittadinanza sociale riconosciuta tutte tutti coloro che vivono e lavorano negli stessi luoghi non vincolate invece a una concezione della nazionalità che privilegia i legami di sangue o il possesso di certi requisiti
Chiediamo piuttosto che essa venga configurata prendendo a riferimento dei diritti di cittadinanza globale
Considerati comminerà Inter ciascun soggetto quale che sia il suo paese di nascita e tali sono prima di tutto quelli alla dignità della persona e alla sua sopravvivenza
Perciò anche a spostarsi liberamente specie quando alle spalle vi sono stanno guerra violenta
Queste in particolare significa che vanno riconosciuti i diritti delle donne alla propria libertà autonomia e integrità
Violente persecuzioni quale quello in cui le donne sono esposte in Algeria debbono avere risposta con un diritto d'asilo cento quali che siano i rapporti tra i governi
Va ripensata tutta la questione della reciprocità tanto più che ora basi vantaggio proprio di chi si allontana da regimi più chiusi
Da un lato da garantito il rispetto dei diritti di cui ciascuno è portatrice qualunque sia la sua provenienza
E dall'altro a livello internazionale vanno adottate misure opportune per intervenire sui governi che ledono i diritti di uomini e donne pensiamo al caso dell'Afghanistan
Lei migranti non sono un pericolo da contenere con misure di sicurezza
Gestirlo come un problema di ordine pubblico tramite le autorità di polizia quando il nome l'esercito e lesivo della dignità delle persone
Gli interlocutori principali debbono essere le amministrazioni locali servizi proprio perché la questione e quella di organizzare una convivenza socialmente equilibrata in un dato territorio
Non vanno ricreate periodicamente condizioni dicono condizioni di irregolarità con provvedimenti di sanatoria limitate a una certa data
Come ora succede con il termine del trentuno marzo novantasei con questa drammatico rischia di essere continuamente esposte poi esposti al modifica di queste condizioni provvisorio
La legge organica del su cui si lavora deve contenere norme che vi assorbendo tutte le discrepanze attuali e deve essere abbastanza flessibile da consentire riadattamenti in itinere al mutare delle situazioni
Va però evitato che questo lasci margine di arbitrio ai funzionari alle questure al ministero degli Interni
E anche a questo proposito già diceva la assessora Angela migliaia sotto il di come possono cambiare le situazioni da un mese all'altro
E come possono cambiare anche le situazioni da una questura all'altra perché in modo di applicare certi articoli del decreto del inizialmente del diciannove marzo novantacinque
In modo deprecabile diverso nella questura di Torino pare che ci siano centinaia di pratiche ferme
Per la mancanza di requisiti che altrove requisiti puramente formali peraltro che altrove invece valgono perfettamente
Va rispettato il diritto di ogni persona a darsi progetti di vita che non rischino di venire resi impossibili perché dopo un mese un anno più anni si è perso un certo requisito
Le politiche proibizionista è oltre che ingiusto e sono anche controproducenti
Se la gestione degli accessi è inadeguata rispetto alla pressione effettiva si inducono a condizioni di illegalità che comportano ricattabilità sfruttamento lavoro nero traffici criminali
Per di più nello sforzo di barricate le frontiere si dilapidando risorse che sarebbero assai più efficacemente investite per migliorare la vivibilità sul territorio
Il caso della California della sua frontiera con il Messico a fronte di drastici tagli alle politiche sociali degli Stati Uniti è un esempio eloquente in negativo
Quello di espandere le proprie possibilità di vita e sopravvivenza va riconosciuto come un diritto quindi tra le condizioni che consentono l'accesso in un paese da inclusa la ricerca di lavoro
Tali criteri si pongono nell'ottica di un passaggio dalla multietnicità all'interculturalità
Ma questo scopo essenziale che i rapporti sociali e in particolare quelli con istituzioni servizi si sviluppino in una logica di effettiva interazione collaborazione
In modo che le strutture stesse diventino luoghi di incontro e laboratori di reciproco arricchimento
Rispettando le diverse responsabilità noi chiediamo agli enti locali i servizi di costruire progetti integrati con i vari soggetti che operano sul territorio associazioni centri in generale tutto il cosiddetto privato sociale
Chiediamo cioè che gli interventi specie quelli volti a rispondere ai bisogni basilari non vengano delegate ad altri soggetti privati ma vengano inseriti in un quadro complessivo di programmazione delle politiche e accompagnati da forme opportune di controllo e valutazione realizzando anche a livello locale e nazionale un osservatorio sull'immigrazione attento alle specificità di genere di donne e uomini
E a cui collaborino gli stessi soggetti coinvolti
Nel caso delle iniziative che vengono affidati in gestione ad altri enti
Chiediamo che cessi la logica degli appalti al massimo ribasso il lavoro cui viene riconosciuto utile per sociale va valorizzato anche economicamente diceva questa mattina il sindaco Cares Castellani
Della necessità di in Sarin per agire l'apporto x e le e le policy se la politica istituzionale e le politiche che sono anche pratiche di case io credo che su questo c'è stato l'intervento del assessora intera Migliaccio che ha anche parlato dell'esperienza qui a Torino del centro interculturale alla terra
Io credo che a Torino molti laboratori di sperimentazioni in questo senso ci sono
Probabilmente ci sono anche delle difficoltà né credo che da entrambe le parti sia molto sforzo per tenere aperto un rapporto di crescita di intere interazione politica e polli politiche politica un tramite fondamentale per praticare interazione nella diversità e quello della mediazione culturale che a nostro parere ed attuata su scala più estesa e con un respiro più ampio di quanto non accada adesso
Da un lato chiediamo che non solo si è intensificata la presenza di mediatori mediatrice nei vari servizi la vengano dati strumenti di formazione interculturale
Anche alle operatrici e operatori native inattivi perché sappiano meglio mettersi in relazione con persone di diverse origini rispettandone le sensibilità e le culture
D'altro lato chiediamo che venga però anche riconosciuto che non si tratta soltanto di erogare appunto un servizio in spazi e tempi definiti
Ma che la mediazione tassa soprattutto attraverso la pratica della convivenza e della collaborazione continua nel misurarsi insieme con tutti gli aspetti della vita quotidiana e su questo continua la il rapporto di scambio consorziare primario dipende
Nell'ambito di questo nuovo tour più lungimirante di costruire interazione noi pensiamo in particolare per la tutela della lingua e della cultura di origine
Scusa
Ha un aspetto che va perseguito con Mosè Cipputi reciproco interesse
Urgono i sparsi programmabile equabile alla valorizzazione delle pari opportunità al fine che consente sono sentire alle comunità di trasmettere alle bambine oltre alla loro lingua la luce i colori e la fantasia i profumi e i sapori della propria terra di origine
Le bambine immigrate e spesso nati in Italia con una identità culturale non solita e immerse nella cultura della società che li accoglie non sono dovutamente stimolata a conoscere i valori della cultura e di appartenenza
Le famiglie frequentemente in condizioni economiche disagiate
Trovano di più contabile nel proporre la proprio culture le figlie che l'avvertono come quella perdente assestiamo così a un indebolimento constante che non giova alle comunità immigrate ma nemmeno a quello spettante che perde l'occasione di confronto e di scambio proprio culture e conseguente arricchimento della propria lo scalo culturale porterà la crescita sia nelle comunità ospiti chiede quello spettante
Solo se non si perderà il valore e la ricchezza della diversità e si tutti soggette potranno trasformarsi attraverso l'incontro e il dialogo antichi e richiudersi una dentini pentita precostituita
La cittadinanza sociale globale discussa da noi già nel convegno di marzo qui a Torino
Come strumento per superare le difficoltà obiettiva che ostacolano gli l'inserimento dell'immigrate si conquista attraverso l'accesso al lavoro a casa a programmi che supportano il ferimento i a servizi adeguati alle esigenze di tutti migrante inattivi
Una giusta organizzazioni territoriali e conseguente adattamento da delle strutture la multiculturalità
Anche con l'impegno di con l'impiego dell'ENEL mediatrice culturale possono in vista della legge organica anticipare le soluzioni da applicare a favore dell'inserimento degli immigrati nel campo dei servizi sanitari più consultori familiari in reparto e più ostetrico forse perfidia e Ginecologia degli ospedali devono preparare lì operatrice
A tutti i livelli alla multiculturalità
Per per rispondere alle esigenze di tutte le donne qualunque provenienze si siano la tutela della salute della donna deve porre riparo allenamenti a un riconoscimento della loro cultura di origine quindi di un diverso rapporto col proprio corpo
E poi parte la maternità fatte salve in ogni caso i diritti fondamentali ed era la propria integrità va inoltre assicurata la gratuità dei servizi
Sanitari tre e post natali
L'assistenza all'infanzia è un altro elemento che accomuna migrante inattivi
Lasciava arrivista con concorso dell'emigrante delle utenti migrante native chiaramente di tutte le utenti
Per meglio adattarlo alla loro necessità e dare risposte a delle richieste come la continuità del servizio
La che purtroppo è spesso Maccabi è quasi sempre non vengono offerti nemmeno durante i periodi di ferie FIE effettive che di Pasqua piena talmente e alla stessa età le teste città degli orari per la donna immigrata tale frangente sono ancora più accentuate nella quasi totalità delle famiglie monoparentali immigrate la capo famiglia una donna
E con l'aiuto della famiglia per la custodia del bambino dei bambini l'unico suo supporto è quasi sempre quello della struttura pubblica
Una transizione riuscita verso l'intercultura che presuppone il coinvolgimento emotivo il desiderio di conoscenza
Non può prescindere da una diversa impostazione dei programmi scolastici lei scuola luogo naturale d'interazione interscambio culturale da destare sempre più attenta alla multiculturalità includendo tra i suoi obiettivi dare
Secondo Pierce quello di dare una nuova dimensione che senso all'educazione allo sviluppo in un paese del nord e del mondo
Questo oggi significa insegnare a dialogare con altri modelli culturali accrescere con la conoscenza dell'altro
Permettendo lo ha questo di esprimersi senza perdere con scambio la propria identità a comunicare con l'auto superando il livello di conoscenza informazione sulla sua conoscenza interagendo con la sua cultura
Solo così contribuirà all'efficacia e alla qualità della formazione allo sviluppo delle nuove Jeremias generazioni incamminando le verso la comprensione dell'internazionalità
Per quanto concerne un lavoro prime strumento di inserimento al fine di sostenere la parità delle condizioni tra migranti native vanno nel demolite le barriere burocratiche che impediscono di fatto imporre il riconoscimento dei titoli distrutti
E quelle che impediscono l'accesso al pubblico impiego alle immigrate che risiedono in Italia
Occorre anche rafforzare le opportunità formative e di riqualificazione professionale dando risposte adeguata alle reali esigenze del mercato del lavoro
Occorre quindi una seria riflessione sulle tendenze delle offerte formative
Tenendo conto anche dell'auto livello d'istruzione delle immigrate e della loro capacità imprenditoriali e dando loro gli strumenti che favoriscono la missioni anche del lavoro autonomo tra i motivi di soggiorno
Vanno tutelati i diritti della Polo delle collaboratrici familiari che spesso fanno di fatto lavoro di cura combattendo lavoro nero Jassim assicurando loro il rispetto dei contratti nazionali di lavoro e di conseguenza preso con lo strumento dell'orario di lavoro gli straordinari la maternità la malattia il riposo settimanale le ferie
Il Notre per una maggiore autonomia soprattutto delle donne immigrata va riconosciuto coniugi più congiunto il diritto al lavoro dalla data dal suo arrivo in Italia
Che riteniamo infine in per l'impegno delle forze politiche e sindacali ad aprire la discussione sulla particolare condizione delle donne immigrate che arrivano in Italia
E d'inizio non alle attività lavorative netta tardivi fa e sulle garanzie dell'esercizio dei diritti previdenziali e qui e nel luogo di origine
La casa
Che dopo lavoro segna l'inizio dell'inserimento i permette il ricongiungimento familiare e la stabilità della famiglia è ancora un traguardo un traguardo quasi irraggiungibile per troppe famiglie immigrate è giunto il momento di aprire il loro l'accesso alle case popolari e promuovere progetti anche con fondi europei mira dalla cooperative
Abitazione male con la partecipazione di immigrati
Oltre a ciò vanno sviluppate progetta e per case di prima accoglienza e per le donne immigrate oggi è quasi inesistente che siano anche un punto di riferimento per donne sole con bambini in difficoltà o vittime di violenze in modo da elitario soccorso agli istituti perimetro agli istituti per i minori
E se conosce conoscendo anche altri modelli di famiglie
In caso di affidamento o adozioni e chiediamo l'impegno dei servizi sociali e territoriali e del tribunale minorile a confrontarsi e con la comunità di appartenenza
E spingere affinché le famiglie della stessa etnia vengono prese legge attento era accogliere almeno a te
Occorre infine case famiglia dove accogliere donne immigrate carcerate che pur avendo bambini piccoli non possono usufruire degli arresti domiciliari per mancanza di un domicilio appunto
Per queste donne vanno previsti programmi di assistenza psico sociali mirati a Cormac dello stato di sole tutti neri
Ed il suo lamento nel quale si trovano e consentire loro l'ingresso nella società
Naturalmente perseguiti al traffico sessuale delle donne e bambini
Vanno difesi i diritti civili delle prostitute e a quelle che desiderio non uscire della prostituzione non assicurati luoghi protetti per l'accoglienza assistenza e sostegni a un adeguato l'inserimento nel tessuto socio economico
Sul piano dei diritti chiediamo il riconoscimento del diritto di voto attivo e passivo a cominciare dalle elezioni amministrative
Al fine di assicurare l'integrità delle famiglie di immigrate chiediamo l'ufficio riconoscimento al diritto del ricongiungimento familiare
A tutti i presenti sul territorio incondizionato non si può parlare di inserimento degli immigrati
Dividendo le famiglie disintegrando famiglie è impossibile portare avanti un discorso di integrazione una seria politica di inseguimento senza permettere alle contenimento familiari a tutti i presenti sul territorio nazionale
Chiediamo l'impegno delle forze politiche per far affinché l'Italia firme e attivi che le convenzioni la convenzione ONU della mille novecentonovanta
Sulla protezione dei diritti delle lavoratrici immigrate e componente delle loro famiglie
Chiediamo la ratifica e l'applicazione delle sue soluzione onde quarantanove i centosessantacinque del novantaquattro sulla violenza contro le donne e bambini desolate adozione internazionale
Sul piano dell'integrazione europea chiediamo che le attuali politiche vengono ridiscusse in modo da dare scacco docilmente i diritti fondamentali delle donne e degli uomini che si trovano a vivere in Europa per nascita o per migrazioni
Con particolare attenzione per le condizioni delle profonde e rifugiati
Chiediamo che i finanziamenti relativi ai diversi fondi strutturali occupazionali per la formazione prese legge noi Progetti Dieudonné
E chi è la ridefinizione dei parametri dei criteri di presentazione di valutazione dei progetti stesse abbiano parole alle organizzazioni di base di donne
Che le autorità locali e vengono aiutati economicamente meglio può di politiche a favore dell'immigrazione e che siano sostenuti i progetti di cooperazione a favore delle donne
Chiediamo inoltre che vengono avviati sostenuti progetti dopo operazione decentrate che costò di costruiscono i ponti tra le esigenze
Che l'emigrante vivono qui e il loro paese di origine in modo che siano fu
Che ci siano flussi e delle risorse esperienze e competenze anche da un Nord verso il Sud del mondo
In un'ottica dell'equilibrio delle interdipendenze per favorire i Progetti definirlo e favorire il Progetti di rientro in conclusioni porre gli uomini e le donne al centro dello sviluppo
Parola delle d'ordine degli ultimi vertici Ornette LA sfida del futuro
In Italia tali sfida se vincerà solo se saranno assicurati i diritti di tutti migranti nativi
Alle cittadine ospite devono essere subito assicurate al degrado adeguate programma Dance seriamente che vadano a un Billardello concetto giuridico di cittadinanza anticipando le soluzioni da applicare attraverso la legge organica
Il nord al quale alle quale si potrebbero misurare tutte le volontà istituzionali e amministrative disponibile attivando così una rete di risorse da mettere in collegamento tra di loro per evitare disarmonia organizzative e approdare alla cittadinanza sociale
Ultimata
Quando raggiungeremo questo traguardo rivolgere riusciremo anche a modificare l'ambiente culturale sociale pormi permettendo la convivenza tra padri
E favorendo un cambiamento foto a fare interagire diverse culture aprendo così un dialogo chi induca tutti i migranti inattive a relazionarsi e crescere insieme modificando profondamente o quanto oggi esistenti
E sviluppando la capacità di comprensione dell'altro come portatori e portatrici di una cultura di terza grazie
Ringraziamo
Per il contributo portato della relazione che è stata svolta
Iniziamo con interventi per il dibattito darei la parola
Mauro Marazziti Presidente della comunità di Sant'Egidio
Ma intanto ringrazio di questa occasione che riapre
Il tema immigrazione in maniera seria e ci pone tutti davanti alle nostre responsabilità
Cercherò di non il diario con il peso
Delle molte testimonianze che sono alle spalle di questo intervento
Se penso alle sessanta mila persone immigrate in questi ultimi anni hanno fatto riferimento con le stabilita ai nostri centri e quindi a un osservatorio privilegiato anche per le politiche di integrazione ma vorrei provare a soffermarmi almeno su un aspetto quanto costa una non politica dell'immigrazione
Una non politica quale spesso prevalentemente è stata in Italia a mio parere credo su questo si siano molto accordo qui in sale almeno è una politica può portare a destra come dice Bolaffi
Può portare a un'Europa e a una politica fondata sul falso come dice compendi
In più il tema stranieri o cittadini
Personalmente penso che la risposta giusta sarebbe cittadini
Ma ritengo pericoloso nella nostra fase purtroppo legale dei diritti della persona tutti alla cittadinanza
è una battaglia alta avanzata condivido molte delle cose anche che sono state appena dette dire tutte
Ma purtroppo temo che oggi possa essere nell'immediato una battaglia persa
Tempi di transizione tempi di crisi quelli cui ci muoviamo nei tempi di ristrutturazione di transizione infatti si sposta la frontiera del diritto
Le democrazie
Non rimangono si stesse né i tempi di transizione quanto a cultura del diritto e a diritti praticati
Ma le stringono i confini i titolari del diritto
I diritti Restano apparentemente gli stessi cambiano i titolari
Gli immigrati dopo gli zingari assieme a una parte degli anziani e dei malati o dei minori sono tra i primi a rischiare di restare fuori dalla democrazia dei diritti
E questa è una delle partite in gioco sì con l'immigrazione le nostre democrazie saranno ancora le stesse e se resteranno tali
Proviamo allora aprendo il Consiglio i conventi a non dire cose troppo false
Tutte la prima tutte le politiche antimmigrazione mi sembrano destinate al fallimento non c'è modo di fermarle totalmente non c'è un esempio a livello mondiale dove le frontiere chiuse reggano
A tutte le chiusure totali corrisponde soltanto un aumento della illegalità nemmeno gli USA sono riusciti in questo non risolvono il problema
Le politiche anti immigrazione
Minano le istituzioni democratiche del Paese che li applica
Rischiano di dare apparente legittimità a xenofobia e razzismo
Aprono all'autoritarismo
Quando si crea una zona di non diritto o di diritto legato solo al sangue in un paese
Poi come l'Italia dove l'Italia come Paese come nazione è nata non da comunanza di lingua non da comunanza di sangue ma da volontarismo da volontà comune da cultura
Allora questo quando si crea una zona di non diritti o di diritti legali legati solo al sangue per non dire la pelle questo può essere contagiosa
La seconda osservazione
L'immigrato ovunque in tutto l'Ottocento e il Novecento dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna Canada Argentina Belgio Germania Francia è stato lo si voglia o no fattore di progresso non indolore ma fattore di progresso
Non toglie lavoro ma crea lavoro mi permetto di dire che non solo copre i lavori non coperti a quel livello di retribuzione da nativi da italiani nel nostro caso ma perché senza immigrati entrano in crisi vari settori produttivi e settori di servizi alla qualità della vita
Dalla ristorazione alle colf dall'assistenza ai non autosufficienti all'edilizia e ad alcuni settori agricoli solo per fare alcuni esempi allora quanto costa la non politica dell'immigrazione
Quanto costa al nostro Paese l'impossibilità di regolarizzarsi
Quanto costa il non lavoro stagionale
Quanto costa
La mancata integrazione proviamo a prendere sul serio alcune delle provocazioni di convenuti
Parlo di provocazioni anche se dovrei dire alcune delle ovvietà di Cohn Bendit
è ovvietà osservare che Francoforte rispetto a Torino sopporta una pressione trenta volte superiore di profughi bosniaci
E mediamente quindici volte superiore che da noi di immigrati
Ma siamo in tempi in cui l'ovvietà rischia di sembrare utopia e provocazione allora
Gli irregolari resta nudo in Italia perché alla fine bene o male lavorano irregolarmente in quanto irregolari
Quanto costa la mancate regolarizzazione a fisco e previdenza
Si può fare a meno di queste persone
Quanti posti di lavoro di italiani non di stranieri si perdono senza questi immigrati
Perché quei settori entrerebbero ulteriormente in crisi
Quanti datori di lavori levo irregolari sono perseguiti ogni mese
Poi gli immigrati regolari quelli che sono regolari con permesso di soggiorno per lavoro in Italia sono quasi la metà degli stranieri presenti con permesso di soggiorno
Quelli che lavorano
Lavorano all'ottantotto per cento e il novantadue per cento di tutti quelli che lavorano pagano contributi e hanno Berti avverto posizioni previdenziali
Cioè su quattrocentonovantaquattro mila immigrati con permesso di soggiorno per lavoro dipendente quattrocentoquarantanove mila persone di versano contributi
Cinquecentootto miliardi solo quest'anno sono stati versati come contributi nemesi della regolarizzazione e nove mila miliardi sono stati versati negli ultimi dieci anni è una cifra destinata a salire
Se gli anziani diceva con ventisette essere o che l'immigrato paga e pagherà la loro pensione la sua pensione ne avrebbe meno paura
è assolutamente vero questo a mio parere è uno dei punti centrali del passaggio dalla retorica dall'uso strumentale del tema immigrazione per fare una non politica che è una politica dell'immigrazione
A prendere sul serio questa questione
In Italia lo studio che cito viene dalla ragioniere generale dello Stato persona che lavora su conti numeri e cifre e non su grandi impostazioni ideologiche a favore della solidarietà e degli immigrati
Nel due mila venticinque saranno più gli anziani delle persone in attività in Italia nel due mila quarantaquattro se si resta a stime prudenziali cioè a stime che parlano di una evoluzione della popolazione con una moderata ripresa della natalità quindi non basta come adesso
Ci sarà comunque un ultra ottantenne ogni dieci abitanti e la popolazione da cinquantasette milioni di oggi scenderà
A quarantadue quarantasette milioni
Centocinquanta mila immigrati l'anno
Fanno circa otto milioni da qui al prossimo mezzo secolo quindi ben pochi ogni anno una cifra limitata
Questa presenza questi otto milioni permetterebbe lo di rendere più sopportabile questo gatto totale
Della evoluzione della popolazione nel nostro Paese più sopportabile il peso per il fisco il peso per la previdenza
è quanto già oggi avviene in Germania ma l'Italia è sembrata essere fin qui più furba e insiste nell'opzione zero
Io credo vada detto chiaro senza immigrati l'Italia è destinata a sparire
Come Paese rilevante sulla scena mondiale e il benessere sociale cui siamo abituati è destinato ad essere un ricordo di minoranze privilegiate in un contesto di probabile in vivibilità urbana
Dove ad assediare il benessere di pochi non saranno solo o tanto gli immigrati ma i giovani gli anziani stessi le mille bande del malessere urbano allora concludo con poche concrete proposte
Nell'immediato
Dalla regolarizzazione e da un minimo di assistenza sanitaria indietro non si torna
Comunque vada la storia del decreto è impensabile che duecentocinquanta mila persone possano ritornare nella illegalità
E la materia da salvare in questi giorni di rinnovo decadenza del decreto il contrario è suicida
Sorvolo sul fatto che i rimpatri forzati ha una media di due milioni l'uno con il charter più economico del mondo
Ma pochi pensano che il charter non può essere pieno di immigrati da rimpatriare ma deve essere mezzo pieno di poliziotti tempo discreto le rivolte sui charter pieni di immigrati da rimpatriare e che i poliziotti debbono anche tornare in Italia
Quindi è da studiare se sia più conveniente il charter rispetto ai voli di linea
Detto questo duecento trecento miliardi solo per i rimpatri forzati allora un'iniziativa ancora un'iniziativa sono senz'altro d'accordo italiana in Europa per fare dell'immigrazione
Uno dei perni per pensare alla nuova Europa e al suo sviluppo non come una fortezza assediata
Per pensare ai rapporti con la riva sud del Mediterraneo non come alla nuova cortina di ferro
Ancora una iniziativa italiana a livello internazionale per coordinare una politica internazionale dei flussi migratori
Resta indegno il fatto che sono tre dei circa venti milioni di rifugiati nel mondo sia ospitato nel nord del mondo nel mondo occidentale e tutto il resto nel Terzo Mondo
Con poi la commozione o lo stupore impotente di fronte a tragedie come quelle della zona ire di questi giorni e dei grandi laghi
Nel breve e nel medio periodo batte ribaltata la non politica in politica di qui l'utilità di una legge vera
Di una legge vera che parta non dalla paura e da preoccupazioni di mero ordine pubblico ma dalla convinzione che l'immigrazione è un grande fenomeno del nostro tempo
Forse anche una chance comunque da guidare ed a governare e non da subire
E qui mi sembra il dato nuovo
Da qui nasce anche questo incontro di Torino
Quali diritti allora diritto di cittadinanza sì per l'accesso ai servizi all'assistenza sanitaria all'istituzione alla casa
Ma c'è da chiedersi se l'accesso ai diritti sociali
Bada subordinato alla concessione della residenza ovvero se non sia sufficiente qualcosa di diverso di meno impegnativo perché il diritto sociale è un diritto in qualche misura impossibile da essere compresso e se la concessione del permesso di soggiorno ancora dal punto di vista pratico
Vada sempre subordinata all'indicazione della dimora abituale da comprovare magari col contratto d'affitto come adesso
Quando avvolte è impossibile ottenere il contratto d'affitto pur in presenza di moda regolare e abituale
Altre strettoie da rimuovere posso essere quelli per il lavoro autonomo oggi subordinato al problema della reciprocità reciprocità quasi impossibile con molti Paesi reciprocità che non vale
Quando c'è il problema del rimpatrio forzato perché non si manda una persona in una situazione analoga a quella del Paese da cui proviene cioè da una democrazia o comunque da uno stato di diritto
Ma si rimanda in paesi dove le conseguenze possono essere più gravi
E infine il Periodo necessario al conseguimento della cittadinanza che è stato prolungato a dieci anni
C'è da chiedersi se non debba almeno cominciare a decorrere dal primo arrivo in Italia e non dal momento in cui si diventi regolari e si si sta nelle anagrafi e nell'iscrizione anagrafica
In sintesi mi sembra giunto il tempo di passare da una non politica a una politica dell'immigrazione
Sarebbero mie le molte ragioni della solidarietà i moti di alti per passare a questa nuova fase ma credo sia sufficiente dire che fare il contrario costerebbe troppo ed è un costo insostenibile per tutti grazie
Graziano
Vedo a lei e agli altri interventi che seguiranno che se ci sono testi scritti o note vengano consegnate possibilmente che la presidenza grazie
Proporrei si propone di considerare annullata la pausa caffè ecco di se siete d'accordo
E proporre quindi di dare la parola dal Fai uniti San presidente della Consulta stranieri di Torino successivamente ad onda molli presidente Caritas nazionale
Successivamente a Chiesa Gianni assessore del Comune di Bergamo li dico così possono prepararsi prego
Notevole ministro-presidente cari amici passerò
Vorrei cominciare con la presentazione della Consulta stranieri
Anche perché ultimamente si sta parlando
Si sta parlando da un altro passo quello del voto amministrativo
Noi abbiamo avuto per la prima volta in Italia
Nella città del Torino l'occasione noi straniere de sentirci
è importante di sentirci responsabili siamo state responsabilizzati
Per la prima volta al di sotto giovani anche l'anno scorso del novantacinque per noi eravamo una data molto importante quella data
Ovviamente prima però del consiglio comunale è stata creata la Consulta che è un come è stato ricordato prima un organo consultivo del consiglio comunale
Il diciotto giugno siamo andati abbiamo eletto la Consulta una Consulta rappresentativa
Questa Consulta oltre alla creazione oltre ai bastante per la straniera era la sua esistenza
Non dimentichiamo che purtroppo per fortuna non lo so è nata in un momento difficilissimo per Torino morte debole ricorderanno
Che l'anno scorso l'estate scorsa a Torino era stata presa d'assalto da dato addirittura c'è chiamavano dai nostri paesi per sapere cos'era successo a Torino se è vero che le migrate prendevano d'assalto le italiane che c'erano morte ferite per le strade oppure era una montatura politica strumentalizzazione giornaliste che non non avevano altro da fare
Siamo nati in un momento molto difficile abbiamo partecipato per la prima volta ringraziamo tutte gli enti che hanno collaborato con noi abbiamo partecipato al cosiddetto decreto Dini
Abbiamo abbiamo avuto l'occasione di avere abbiamo avuto contatta dirette con le nostre connazionali
Ovviamente sold creato deve
Tornerei più tardi
Abbiamo avuto questo contatto abbiamo sofferto insieme ai nostri Concetta Dini
Quelle che chiamano legge
Ora se stava parlando del voto amministrativo ora si sta parlando da un passo almeno per quelli a Torino da un passo in avanti rispetto a quello che era successo l'anno scorso
Quello di mandare le straniere con deresponsabilizzare le mandarli al voto amministrativo
è tutto da chiarire anche il sistema del voto amministrativo noi dal canto nostro siamo d'accordo sul voto amministrativo siamo d'accordo che finalmente le mettevate siano responsabilità responsabilizzati siamo d'accordo che
Alle migrate venga anche detto il i loro doveri
Ma chiediamo
Chiediamo solamente che a questo voto amministrativo che è una un un evento molto importante per noi
Che non sia al fiore all'occhiello che non che non si dica in giro che agli immigrati abbiamo dato tutto dando il voto amministrativo perché non è così
Già e ancora oggi stiamo pagando prima del come di parlare di continuare il discorso sul voto amministrativo stiamo pagando abbiamo pagato un caro prezzo pur nel decreto del diciannove novembre
Tuttora molte migliaia di de stranieri anche perché per dal nostro punto di vista quello non era altro che era una vendita di permesso di soggiorno all'immigrati
Quelle che potevano comprare se sono permesse de comprare lo Stato ha venduto l'ex il permesso di soggiorno avverto la vendetta e adesso non non le dà nemmeno a tutti ciò non viene consegnato a tutto quello che hanno
Togato comporre sotto
Adesso vengono fatte in molti sono state fatte prima e dopo molte decreti legge noi quello che chiediamo che all'immigrato che l'immigrato il fenomeno migratorio non sia più trattato come un fenomeno
Ecco come una situazione d'emergenza
Tutti i giorni c'è qualcuno addirittura i tecnici il capo della polizia e il prefetto altre intervengono per dire l'espulsione non va
Queste leggi e non vanno quindi e dando la colpa ente nettamente all'emigrate per la situazione sociale grave che non siamo noi
Venendo in Italia che abbiamo portato in carcere lo spaccio di droga la prostituzione
è vero che comunque sono diventate più evidenti morte problemi soprattutto a Torino e non solo a Torino perché comunque non è la nostra la responsabilità non è nostra e con Buddy chissà
E che potrebbe gestire meglio questo fenomeno e non vuole intervenire e Corbani chi non dice che le immigrate fanno comodo a molti nell'agricoltura nel commercio nella vaga de de dei pensionati come ricordavano prima stamattina
Nel fenomeno e moltissime cose il fenomeno migratorio non solo problemi sociale se non ci avrebbero già cacciate via
Non solo e non vorrei fare retorica sul e il fatto della reciprocità sulla l'arricchimento culturale non proprio un arretramento economico
Molte immigrate sono qua è giusto anche fare una riflessione sul fatto che a nessuno come diceva stamattina l'assessore il parlamentare europeo a nessuno fa piacere lasciare la sua famiglia suoi fili attraversare il mare e contenente rischiare la morte per venire qua
Ovviamente ci sono i motivi emotive che continua tuttora e loro dopo ovviamente se non vanno ad emigrazione molto molto chiaramente perché fa comodo all'Europa
Continuano lo sfruttamento
Del venti per cento a scavalco del l'ottanta e il novanta per cento delle altre popolazioni quelle finché continuerà la fame finché continuerà a loro va a vivere vendendo armi materiale bellica i nostri paesi
A a confermare detta attori e a schiacciare di democrazia non lasciarsi agire in pace le immigrate continuano a non arrivare qua duello raccordava stamattina che entravano nel dalla finestra
E sbarcheranno anche la porta quando la proveranno chiusa possa una giovane che non servono
E trattare il fenomeno delle migratorio solo con un decreto legge noi per non farla lunga
Ovviamente sono state prima deve dette molte cose giustissime
Sulle molte cose a io sono del parere che prima di parlare d'apertura della scuola ci sono molte altre c'è una campagna di sensibilizzazione che va fatto sua per conto dell'immigrati
Che non facciamo paura che è come diceva stamattina che
Qualcuno ha detto anche del nero che paga alla pensione e molte altre ancora pagheranno di più e non solo alla pensione
Pensiamo che nel campo della sanità nella mobilità nella nelle pensioni le immigrati pagano le tasse non usufruiscono del de tutto quello che è l'italiano usufruisce anche perché hanno molta meno informazione non c'è una politica informativa per le migrati
Questa è una delle cose per dare una definita al cittadino all'immigrato non solo voto a me a me le sapevo che è una cosa importantissima
Vogliamo essere svincolate dal dal ministero degli Interni dall'ottica dei questione dopo d'ordine pubblico noi vogliamo essere cittadine come tutti gli altri
Non vorrei allungare ha messo la casa l'istruzione delitto c'è sono molte dritte che sono state che è il caso adesso in un Paese democratico e civile che se se viene a se sei Farneti e questa cosa
Vorrei concludere
Ribadendo che solo l'intervento di misure legislative concrete possono presentare una premessa indispensabile
Dare il voto amministrativo alle Melgrati accanto ad una campagna di sensibilizzazione sul ruolo delle straniere all'interno della società italiana
Come potenzialità di sviluppo d'arricchimento socio economico e culturale
Se sottolinea l'importanza dell'avvio di una nuova cooperazione internazionale intesa come rapporto ed è interventi mirati
All'oscuro Burial è democratico del sud del mondo e l'applicazione del principio del centro città su un piano EPO nostro lamento sociale economico con logico
Costo ecologico il più pericoloso che può esistere perché stiamo diventando
Il luogo dove il primo mondo manda le sue scorie radioattive chimiche eccetera accettano nei nostri Paesi
Un'altra cosa molto importante e avviare un dialogo reciproco fra tutte le parte in causa dagli enti e organismi rappresentative delle straniere già esistenti o da poco promuovere le consulte straniere l'associazione le comunità
Oltre al mondo del volontariato
Troppo spesso abbandonato a se stesso addirittura emarginato nell'affrontare le problematiche legate al all'emigrazione non l'assolvere dunque quel compete che sono perché dovrebbero essere di carattere istituzionale
Primavera de chiuderà vorrei ringraziare la lega sembra un paradosso perché ha cessato facendo un una pubblicità tra testimoni non eravamo amore scelte a farla perché avevamo molte meno mezzi e io ve l'assicuro avessimo avuto i loro mezzi avremmo impiegato il tempo pare presentare referendum o progetti per togliere la gente dalla strada per presentare un progetto per a favore dell'occupazione delle inserimento sociale di altro
C'è questo esistesse qualcuno se proprio Valdarno e speriamo che sia un segno che noi siamo utile all'emigrati grazie
Graziano
Al fallimento
Vorrei anche ringraziare l'assessore della provincia di Torino alla solidarietà sociale politiche per i giovani dottoressa Maria Pia Brunato che visto l'elenco lungo degli interventi c'ha consegnato l'intervento scritto e dettagliato che allegheremo agli atti che mi pare verranno fatti che consegniamo signor ministro
Allora la parola don Mamoli don da moli presidente nazionale della Caritas
Grazie
Alla signora ministro che da questo convegno grazie a chi l'ha organizzato
Io in questo momento penso
Non tanto alla Caritas ma a tutta quella rete
Di volontariato di privato sociale
Sul territorio italiano sul territorio del Paese io a tutti i servizi in a favore degli immigrati che il volontariato le Caritas le parrocchie stanno sostenendo organizzando
E direi pagando anche sulla propria pelle
Sono i centri di ascolto di accoglienza
Luoghi di cultura scuole inserimento al lavoro cooperative
E direi questo frutto non tanto non prendete un in senso polemico di un buonismo
Ma direi sono forze qualificate convinte di fare un servizio alle persone alla dignità della persona
Perché riconoscere la persona della propria dignità significa riconoscere i diritti alle persone che sono i diritti alla vita alla salute alla famiglia alla cultura al lavoro la partecipazione anche se questo è chiamato accoglienza o accoglienza a volte molto superficiale non credo che sia superficialità riconoscere i diritti e della dignità delle persone
Ed è per questo e su questo direi che noi chiediamo come Caritas come volontariato direi
Chiediamo allo Stato dei punti sicuri di riferimento lo chiediamo l'istituzione agli enti locali dei poteri pubblici e chiediamo per queste una normativa
La legge dell'ottantasei pura anche valida in alcuni suoi articoli penso l'uno alle prime seconde articolo però
Ha trovato direi che ha fallito e ha creato dire il problema immigrazione
Oggi mancava una legge organica
Non può essere fatto non può crescere uno stato con un decreto reiterato all'infinito decreti su decreti
Ma direi che la dignità delle persone delle comunità e delle famiglie viene dato da un diritto da un punti sicuri punti di riferimento
Cui anche i cittadini devono convergere e il privato sociale altrettanto oggi l'immigrazione diventato problema
Problema di clandestinità con tutti i suoi risvolti problema di reinserimento sociale scolastico
Anche per le seconde o terze generazioni problema di ricongiungimenti familiari di salvaguardia della famiglia di diritto alla casa
Salvaguardia delle aree identità culturale
Di formazione anche dalle nostre coscienze
E diventato problema dramma direi se pensiamo alla tratta della donna o dei minori
A scopo sessuale
Allora e così plaude all'iniziativa del governo per aver insediato alla commissione interministeriale pere una legge organica
Una legge organica che deve essere direi deve trovare il suo inserimento a livello non tanto l'azione Aalen ma anche europeo e non tanto a livello politico o economico ma per un'Europa sociale che veda riconosciuti i diritti dei cittadini di cittadinanza e dei cittadini che sono contemplati anche dalla nostra Carta costituzionale ringraziamo per avere spinto per avere determinato direi questo cammino
La ministra Turco e auguriamo anche come il nostro sostegno un cammino
Frettoloso cala e ci dichiarammo anche disponibili ad un dialogo perché penso che una legge nasca dalla da una coscienza comune
E una legge debba trovare anche rispondenza e troverà rispondenza nella misura in cui la coscienza comune dei cittadini
Creerà i presupposti per la conoscenza e per direi l'adeguamento della legge per l'accoglienza
Che a Poli Enza di tutti i cittadini
Vorremmo che questa legge abbia direi una concreta ricaduta
Nelle convivenze locali attraverso una seria applicazione da parte delle amministrazioni centrali e degli enti locali
Una legge che guardando la persona sia legittimamente legata non solo all'immediato ma a un progetto di politica dell'immigrazione
Che guarda in avanti che mira al futuro
Soltanto in questo modo riteniamo che venga salvaguardata da diritti la dignità dell'immigrato e della famiglia
E che venga salvaguardata anche
Direi e i nostri doveri doc doveri ma anche diritti
E può da poter vivere in pieno tutti il diritto di cittadinanza
Vorrei soltanto è una preoccupazione mia vorrei porre l'attenzione in questo momento su falsi allarmismi che possono nascere
Mi rifaccio alle decreto Dini e al clima di allarmismo che diceva in quei giorni sulla immigrazione
Direi sulla criminalizzazione dell'immigrazione
Non vorrei che il problema
Della prostituzione che non è il problema della prostituzione
Ma il problema della tratta delle donne
Dell'OSCE chiarissimo della schiavitù del ventesimo secolo così come lo è il problema dei minori per uno sfruttamento
Sia l'accattonaggio e sia anche a Fini e sessuali
Non vorrei che creando questi era allarmismi si creasse nell'opinione pubblica nella società un prima avverso all'immigrazione perché tutti gli immigrati sono criminali possono criminogeni
E non pensiamo invece allo sfruttamento non pensiamo alla delinquenza e la criminalità organizzata alla mafia o al traffico di esseri umani e anche al degrado morale e civile degli italiani
Che credo che siano problemi da affrontare
E qui permettete un semplice accenno come
Ex cappellano per vent'anni di un carcere
Poggio Reale più grande d'Italia e per aver girato molte carceri italiani vorrei che fosse posta l'attenzione anche a sulla situazione Delhi immigrati in carcere non se n'è parlato ma è un problema molto ma molto grave è un problema di dignità è un problema di civiltà basta che pensiamo alla situazione dell'immigrato che non conosce la lingua che non ha famiglia non a protezione al problema della difesa alla mancanza della godimento dei benefici previsti da legge pensiamo le misure alternative
Pensiamo che l'unico beneficio proposto agli immigrati generalizzato proposto all'immigrati al tempo del decreto è stato quello di accettare l'espulsione
Non so
Mi è difficile pensare che la legge sia uguale per tutti
è un problema che dobbiamo tenere presente
Un altro problema che non ho sentito accennare di cui non ho sentito accennare che mi sembra importante vorrei porre l'attenzione al Meridione al sud del Paese
Credo che valga la pena fare una scelta
L'attenzione al sud
Cioè a questo anello debole del Paese a questa fascia debole
Ecco credo che meriti tutta l'attenzione
Dello stato degli enti locali di tutto il Paese
Perché la problematica dell'immigrazione del Sud è strettamente le gravi legata alla problematica di tutta l'emigrazione nel paese in Europa
I suddetti me il luogo di approdo della clandestinità
Del passaggio al nord e all'Europa
Ed è anche il luogo di ritorno dai fallimenti direi da i sogni dell'immigrazione
Quante volte ho visto ritornare con loro zaino emigranti che erano venuti da Napoli dalla Campania al Nord in cerca di lavoro non trovando lavoro
E irregolari ritornano al Sud dove c'è una situazione va magmatica direi più assorbente e più
Non direi vivibile nella clandestinità
Allora credo che le politiche sociali né per l'immigrazione del sud non debbano e non possono essere soltanto quelle del rinvio dei militari
Ho di forze direi chiamiamole tra virgolette repressive
Ma deve essere una politica di promozione di togliere il Sud dall'isolamento dall'abbandono di cogliere direi quella che è la vocazione originaria del Sud
Mondi Alitalia se l'Italia uno vocale o ha una vocazione mediterranea e mondiale direi che passa e lo deve Attraverso il sud del Paese
Quindi l'immigrazione va vista in un contesto globale
Non soltanto al Nord dove l'immigrato può e insediarsi regolarmente con posti di lavoro
Ma va visto anche al Sud e vanno fatte politiche di di sostegno e di accoglienza o no
Ora
Un ultimo accenno credo che sia obbligatorio e doveroso e lo faccio nei confronti della finanziaria
è già stato accennato
Credo che nella finanziaria vada rivisto il capitolo il tema della cooperazione allo sviluppo
Cioè la soluzione vera della problema dell'immigrazione a radicale è stato già accennato anche questa mattina e oggi e quella di rivedere in un paese direi le politiche
Estere la politica estera e certamente guardando la finanziaria la politica estera del Paese disattende questo capitolo non è la politica per viene perseguita
Interessante considerare come dall'ottantacinque quando il problema dell'immigrazione assetato più ma proficuo OP Top bar macroscopico il più massiccio
La la politica della cooperazione è andata diminuendo è andata diminuendo fino quasi a scomparire ad oggi
Ora si è detto già e non mi dilungo come ci deve essere la politica che promuova il lavoro la dignità alla la pari dignità direi dei cittadini nei Paesi poveri
E non si può fare questo togliendo oggi estendo male i fondi della cooperazione questo vale direi per tutti
L'impegno della chiesa della Caritas del volontariato delle organizzazioni non governative
E molto in questo senso però non è sufficiente
L'assenza dello Stato rischia di fare direi bollare di buonismo il volontariato ma il volontariato che ha fatto grossi passi avanti direi ha fatto grossi canini in termini di qualità
Ha bisogno di porsi non tanto come interlocutore Buddy inserirsi una politica molto più globale più ampia che è quella della cooperazione dello Stato italiano grazie
L'ex dove andavamo lì
Allora la parola Chiesa Gianni Assessore del comune di Bergamo
Naturalmente facciamo uno sforzo e contenere i tempi e riusciremo a dare la parola persone tra i numerosi e l'hanno persa prego
Non solo assessore ma semplicemente responsabile del politiche migratorie di cooperazione internazionale del Comune
Ringrazio per questo convegno che credo abbia il merito di porre ancora l'attenzione il fenomeno immigratorio nella sua complessità e nella sua globalità
Io vorrei porre all'attenzione la situazione che stanno vivendo gli Enti locali rispetto al fenomeno immigratorio in questa situazione di non politica sui temi migratori
Bergamo e uno piccolo litigio città
Di circa cento mila abitanti
Tra Bergamo e provincia ci sono prima dell'ultima sanatoria circa tredici mila immigrati con permesso di soggiorno e regolare residenza e di questi sette mila e cinquecento hanno un un lavoro regolare se teniamo presente i tassi di attività
Dentro l'immigrazione noi potremmo dire che a Bergamo c'è una quasi piena occupazione degli immigrati
Evidentemente qua accanto a questi c'è il problema il fenomeno dei clandestini dei non regolari e del lavoro irregolare
è una città in cui gli enti locali e l'associazionismo e il volontariato si sono attivati in modo anche sinergico e di cooperazione
Sia nell'area socio assistenziale che in quell'educativa
E culturale e ultimamente anche rispetto alla cooperazione internazionale
Potrei anche dire che in atto un processo di inserimento
Con l'emergere sia pure faticoso di rappresentanze di immigrati non solo etniche
E questo grazie anche ad alcuni reti a livello nazionale che sia pure in modo non continuativo ce lo sto sono state di riferimento
Mi riferisco per esempio la prima Conferenza sull'immigrazione al Forum delle piccole-medie città alla consulta del Cnel all'ISMU e sia pure in modo altalenante anche al dipartimento degli Affari sociali
Ecco tutto questo però è soggetto dei pericoli precisi pericoli esterni alle stesse volontà politiche della dell'amministrazione dell'ente locale
Dovute alla mancanza di riferimenti più riferimenti europei e nazionali
E per quanto riguarda la Lombardia credo anche a livello regionale
Ecco questo ci porta ad alcuni problemi e ad alcuni fenomeni che io penso sia utile porre all'attenzione
La mancanza di riferimenti portandolo a dall'aumento della irregolarità
E al passaggio dal dalla regolarità inclusione ad una continua irregolarità esclusione rispetto al processo di inserimenti
Questo porta ad un primo contatto ad un imprinting tra realtà locali e soggetti migranti di tipo conflittuale opportunistico a seconda dei casi con delle ricadute sicuramente negative
Avviene per quanto riguarda il problema della casa il problema della sanità e della scuola
Avviene per quanto riguarda tutto il complesso fenomeno delle procedure compresi visti nell'ingresso e di i ricongiungimenti familiari
Credo attiene anche al Complesso
Fenomeno di che tipo di diritti e che tipo di poteri le nostre comunità nazionali e locali sono disponibili affari interagire a decentrare dispetto le comunità immigrate ecco la mancanza di un riferimento pone questo insieme di di problemi di fenomeni in una situazione di disagio profondo con una pressoché impossibilità di affrontarli in modo in modo positivo
Un secondo aspetto che vorrei sottolineare è quello del lavoro e della formazione professionale
Noi siamo sto parlando della realtà vive a ricamo credo sia abbastanza simile in tutta la fascia pedemontana che va dalla dalla Lombardia verso il Piemonte siamo in una situazione di mercato
Di sistema produttivo che offre al offre al mercato del lavoro opportunità anche per gli immigrati
Una tipologia di mercato del lavoro con delle esigenze specifiche anche di qualificazione professionale ora la mancanza di intreccio tra struttura produttiva sistema produttivo e mercato del lavoro pone a pone in una situazione di conflitto
Cioè perché li esigenze di qualificazione di intervento sul mercato del lavoro non vengono compensati da un'adeguata formazione professionale
Se noi pensiamo che in Lombardia
Su questo tema la la Regione lo sta proponendo niente di innovativo e in provincia di Bergamo l'ideale che dati alla alla Provincia sono in mano alla lega lombarda ci rendiamo conto come ci possa essere un un ritardo nel pensare nel progettare una formazione professionale funzionale al sistema produttivo locale e funzionale anche a progetti di rientro come stamattina più volte sono stati sottolinea
Un terzo aspetto è lo stress le difficoltà che l'ente locale si trova ad affrontare in questo periodo
Diviso da una parte e dalla progettualità degli operatori che si occupano dei fenomeni migratori dalla cooperazione decentrata
E dalle sollecitazioni che che vengono dalla società da parte dalla società civile
E la tentazione di lasciare che i processi si auto disciplinino invece che essere governati
Oppure la tentazione anche di fronte alla mancanza di risorse di lasciar perdere quello che si sta facendo
Oppure alle difficoltà che la rigidità dei servizi centrali e dei servizi decentrati dello Stato pongono rispetto alla gestione di un fenomeno che per sua natura crede chiede flessibilità concludo con due o tre comandi anch'io ma sembra di ritorno e tutti gli interventi fammi domani
La prima io chiederei di rafforzare queste reti e istituzionalizzare questi reti che hanno permesso ad alcuni enti locali di avere una visione
Meno approssimativa di questo fenomeno
L'isolamento dell'ente locale negativo sia per il Paese sia poi per gli enti locali
Credo anch'io che ci sia bisogno di una legge quadro
Ma credo soprattutto un'elaborazione continua di di una politica sulle migrazioni e dei suoi riferimenti perché è un fenomeno in continua evoluzione
Se noi facciamo la legge legge quadro rimane lettera morta credo lo facciamo degli passi in avanti significativi
Ecco da questo punto di vista io vorrei sottolineare che molte persone che sono qui dentro sono anni che aspettano che speriamo e poi ci sono gli disillusi e poi ritornano a sperare spero che questa lo sto che sia l'ultima volta
Una terza domanda il trasferimento di Poteri a livello territoriale
Per favorire questi processi di integrazioni questo imprinting tra comunità locali immigrazioni chi possono essere gestiti positivamente solo da chi vive nel territorio e conosce le specificità che ogni territorio affronta rispetto ai temi dell'immigrazione
Per ultimo il discorso delle risorse io credo che sia necessario che ci siano ulteriori risorse a livello decentrato
Ma anche finalizzate io credo a due
Ha due elementi prioritari
Il primo delle sperimentazioni ove i tentativi di integrazione tra i servizi centrali locali e della società nella logica della concertazione che almeno a stare alla prima Conferenza nazionale sull'immigrazione è stata definita come
La politica che è più in grado per la flessibilità che offre di affrontare il fenomeno immigratorio
Il secondo riferimento è l'elaborazione di il tentare dei lavoratori sperimentali sui processi organizzativi sia degli enti locali sia Sisti nell'invettiva sia dall'ente locale ma anche nella regione dello Stato degli degli organismi
Centrali issati rispetto alla gestione di questo fenomeno che pone per la prima volta gli enti locali tematiche nuove come l'intervento del Forum delle donne inattive e stranieri a sottolineato ecco io credo che se il fenomeno e di dell'immigrazione va affrontato con politiche in cui politiche di concertazione debbano esserci delle risorse che permettano realmente e non solo a parole la concertazione tra i diversi poteri grazie
Grazie
Darei la parola ad Aldo Bonomi direttore di Aster che ha curato la preparazione della carta diretto tra le città piccole e medie sulle migrazioni annuncio di interventi successivi per verificare se sono in sala come le altre
Quindi successivamente dopo Bonomi possono prepararsi Adriana Buffardi responsabile nazionale della CGIL Frosini assessore del comune di Prato Franco Passuello presidente nazionale
Le anche lei Maria Fortuna Incostante assessore al comune di Napoli Angelo Masetti della UIL nazionale
Prego grazie
Ma primo luogo mi unisco quello che ha detto Chiesa
Dicendo che l'iniziativa di oggi è certamente un'iniziativa importante
Perché
Dopo cinque anni essenzialmente il Governo che fa riprecipitare in un momento direte
Una riflessione che era stata tenuta aperta da reti di città
Da reti di coordinamento tra i soggetti che facevano presidio sul tema dell'immigrazione
Quindi diciamo che c'è assolutamente una valutazione positiva su questo momento
Però proprio perché la valutazione positiva io vorrei partire da una riflessione
Che prescinde in parte da questa sala
Scusate se lo dico con molta franchezza anche se siamo in tanti anche se la sala dei Cinquecento stamattina non ci conteneva tutti
In questo momento dirette c'è un grande limite
Oltre a un grande pregio il pregio essenzialmente che sono qui riuniti tutti quelli che in questi anni hanno fatto presidio sociale e territoriale sul tema dell'immigrazione
E sono quelli che da tutta una serie di punti di vista hanno retto l'impatto del processo migratorio a fronte di una carenza del centro
Questo è il fatto positivo
Ma c'è anche un fatto secondo me limite
Che ci conosciamo tutti
Che non cresciamo più di tanto e che non riusciamo a ottenere definitivamente su questa questione consenso sociale
Ed è proprio del problema del consenso sociale che voglio parlare dando per scontato che sul tema dei buoni sentimenti e dell'operare a favore di una legge quadro per l'immigrazione in questa sala cioè unanimità di intenti
Fuori ci stanno altri che hanno perplessità
E rispetto a questo quindi voglio proprio parlare
Di un fenomeno che riguarda le città e questo fenomeno secondo me è il fenomeno dei comitati dei cittadini
Comitati di cittadini che molto spesso noi ci siamo trovati all'opposizione di traverso sui problemi dell'immigrazione
E qui va fatta chiarezza
Perché noi dobbiamo ottenere consenso rispetto alla grande problematica dell'immigrazione la legge quadro non passa solo ed esclusivamente con operazioni di vertice
Bisogna capire
Che quello che è l'esercizio del diritto e dalla legislazione deve essere anche fatto passare all'interno di una cultura socialmente condiviso
Ed allora
Se noi ragioniamo ad esempio sul comitato dei cittadini io credo che in questa sala essenzialmente il ragionamento si spacchi in due
Se il comitato dei cittadini e contro l'insediamento degli immigrati
Contro le prostitute contro i viados
Contro i fenomeni ed ingigantisce i fenomeni di paura metropolitana e automaticamente un comitato di destra
Se il comitato dei cittadini invece contro la speculazione
Contro la discarica contro la chiusura dell'ospedale automaticamente è un comitato di cittadini che ci sta simpatico ed è di sinistra
Poi magari quando andiamo a vedere nel profondo la composizione sociale di questi comitati di cittadini ci accorgiamo che nell'una e nell'altra mobilitazione molto spesso sono gli stessi soggetti
Quindi dovrebbe cominciare ad interrogarci
Cosa significa ad esempio una fermano VGA sociale come questo significa in primo luogo che noi siamo in presenza di una crisi profonda dell'elemento dalla cittadinanza
E vorrei ricordare a tutti che l'elemento per la cittadinanza che permette il riconoscimento dell'altro da sé
Perché se viene meno l'elemento dalla cittadinanza essenzialmente i soggetti riconoscono solo esclusivamente chi è uguale a se
E credo che questo sia uno dei grandi problemi che noi abbiamo nel momento in cui siamo qui a convegno per ragionare e per dire al governo che siamo d'accordo sul promuovere una legge quadro sull'immigrazione
Come se ne esce
Io non ho domande da fare al ministro
Ho solo una raccomandazione
Io credo che
Bisogna andare avanti con la legge quadro
Ma la legge quadro dell'immigrazione non riuscirà ad ottenere consenso sociale se di pari passo non si inizia in questo Paese una riflessione su quello se lo stato sociale
Perché è stato sociale sita di danza solo biglietto avente legato
Ed allora io credo che a fronte dalla mobilitazione per una legge quadro sull'immigrazione vadano approfondite le riflessioni intorno alla crisi e al superamento e all'uscita dal welfare
E io credo che noi abbiamo di fronte quattro tipologie di ragionamento che dopo al ministro e alla platea
Abbiamo di fronte una concezione del welfare dell'assistenza pura e semplice in cui riconosciamo solo ed esclusivamente i soggetti visibili e garantiti
In questo quadro ad esempio non c'è assistenza non c'è un welfare per i soggetti invisibili dentro i quali molto spesso ci sono anche gli immigrati
Quindi superare quella che era la concezione puramente che ne siano e di crescita di un welfare che riconosce solo ed esclusivamente i soggetti visibili dentro il ciclo del lavoro salariato ad esempio
Secondo tema abbiamo un dibattito aperto sul welfare delle opportunità quindi quel far dall'assistenza da parte si discute del beffardo l'opportunità anche qui molto schematicamente
Il beffardo l'opportunità può essere coniugato in due modi
Nella visione berlusconiana che dice chi ha l'opportunità di accedere alle assicurazioni per la pensione per la Paloma la P eccetera questo al welfare delle opportunità
Io credo che la sinistra che attualmente al governo debba coniugare chiarire prosegua il Pardo l'opportunità è perché e dentro il discorso del welfare delle opportunità certamente sono visibili soggetti migranti come portatori di diritti a tutto tondo
Terzo tema
Che ha aperto nel dibattito la discussione
Il welfare di comunità o il Werther di municipalità
Rappresentato ad esempio in questo paese dal punto di vista politico dalla protesta dei sindaci che dicano che dicono in finanziaria non tagliate le risorse ai Comuni perché i Comuni nei fatti sono quelli che poi fanno le politiche sociali
Fanno il centro per gli immigrati fanno il centro stranieri non tagliate le risorse ma attenzione dirò di più in una concezione di welfare di municipalità di quel partito Welfare Community si possono riprendere quel disco lamenti della crisi della cittadinanza che rimandano ad esempio al livore metropolitana
Cioè la città che viene percepita come un luogo in cui si vive con paura
E quindi il welfare di municipalità e certamente un antidoto per coniugare la rabbia del comitati Isma'con la solidarietà rispetto agli immigrati ma bisogna ragionare su che cosa significa oggi fare welfare di municipalità quarta ed ultima cosa io credo che se ragionassimo un po'meno solo ed esclusivamente dalla carta di Maastricht
In termini di coesione
Data dalla monete dal benessere e i cominciassimo a ragionare e questa è una terminologia che rubo l'amico polacchi
Del sociale di Maastricht e quindi un po'di più i cominciassimo a ragionare di cose il welfare europeo
Ragione oppure su quella che la carta discende il ma attenzione dal welfare euro dall'Europa vengono anche le risorse per fare un welfare
Quindi e io chiudo un solo invito al ministro andare avanti sulla legge fondamentale sull'immigrazione ma coniugare questo con un dibattito una riflessione su un welfare adeguato ai tempi grazie
Relazione Polonio coloro dello Buffardi della CGIL nazionale
Si prepara fusivi assessore del comune di Prato
Anch'io condivido che la dimensione europea sia essenziale per affrontare in modo positivo le questioni dell'immigrazione purché e devo dirlo francamente non diventi gli alibi
Per l'accettazione di compatibilità poste da altri o per le nostre pigrizie come sarebbe l'adesione a scendere
Io condivido come la dimensione europea così come è stata posta in molti interventi stamattina come è stata qui evocata cioè in termini attivi e può positivi nel senso che parte dalla rimessa in campo di politica del nostro Paese di inclusione di cittadinanza e con queste politiche interagisce positivamente con gli altri governi europei a livello delle istituzioni europee
Vorrei anche ricordare che il settantasette è stato proclamato Anno
Contro il razzismo e la xenofobia dalla CEE
Qui non abbiamo parlato forse dando per scontato che si tratta di una programmazione proclamazione rituale forse può diventarlo può esserlo io però rispetto a tutti noi riempirlo di contenuti di iniziative nei propri ambiti di responsabilità
Per quanto riguarda i sindacati europei stanno progettando appunto iniziative
Contro il razzismo e la xenofobia nei luoghi di lavoro a me sembra molto importante questa scelta perché in questo caso il sindacato parte come sindacato partiamo dagli stessi dalla nostra funzione anche dei nostri limiti e carenze
Perché parlare del razzismo di iniziative contro il razzismo nello il lavoro significa dare una diversa
Consapevolezza e cultura dirigenti militanti iscritti ma anche un comporta una modifica stessa della contrattazione intesa non solo come modifica degli istituti contrattuali ma del modo stesso di contrattare
Pensiamo a quanti in discriminazione indiretta
Noi lasciamo passare nei contratti per inconsapevolezza
Al salario d'ingresso per gli immigrati quasi a protezione di più deboli oppure una parità di diritti tutta formale che non fa i conti quella disparità nel sociale
Degli immigrati io credo che come sindacato ossia sindacato italiano sia stato a differenza di altre esperienze europea e per la sua storia per la sua tradizione oppure forse mettendo a frutto esperienze negative degli altri sindacati europei abbia scelto sin dall'inizio
Di stare dalla parte degli immigrati e non solo in termini politici
Ma cercando di declinare nella propria contrattazioni nella propria iniziativa specifica di sindacato la solidarietà come interdipendenza di diritti e sarebbe molto interessante ma non ho il tempo per farlo
Esaminare da questo punto di vista questioni che pure qui sono state poste stamattina dal lavoro nero all'ingresso sul mercato del lavoro la presenza degli immigrati in settore come dire interstiziali ma torno all'Europa
Anche io penso e non mi dilungo perché molti l'hanno già fatto che è l'immigrazione
Chiama in causa il modello sociale che ne vogliamo costruire in Europa
Chiama come altre questioni sociali c'è un'Europa basata solo su criteri finanziari oppure su questioni come dire un modello sociale democratico che fa che tiene in conto le trasformazioni non solo dell'Europa ma nel suo del suo rapporto col mondo però ecco io voglio dirlo chiaramente se ne vogliamo fare questo
Dobbiamo impegnarci a rovesciare l'attuale impostazione europea
Perché allo stato attuale la concertazione è un Europa è una concertazione di ordine pubblico è un acciacco accertazione che non a caso quando si parla dell'immigrazione vede riuniti sono i ministri degli Interni e io non penso che l'accordo di Schengen sia un primo passo immatura e parziale come è stato detto qui stamattina di una politica europea io credo che l'accordo dissensi alternativo alla politica europea
Di inclusione e di cittadinanza che qui diciamo
Di voler fare io credo che bisogna saper scegliere dare segnali politici importanti da non possiamo non partire dal diritto all'immigrazione che è un diritto iscritto nella Carta dei diritti dell'uomo
Certo che è un diritto che va regolato per carità non dico apriamo e chiudiamo le frontiere aperte per tutti va regolato ma non va negato
Regolare il significare gore programmazione dei flussi non significa rigide e risicate quote i francesi dicono le sul patto le valvole
Di sfogo io penso che ciò abbia ragione con vendite quando stamattina parlava invece di porte e finestre la riapertura delle frontiere certo sulla base di criteri di regole io credo sia in stretta connessione col processo di riconoscimento di diritti sociali e civili di chi già da noi
Lavora e opera dentro un sistema di diritti e di doveri come anche qui è è stato detto ma tra i diritti sociali e civili esiste anche a mio parere il diritto alla regolarizzazione di chi già vive e lavora nel nostro Paese
Ecco fa paura il termine sanatoria o non userò userò il termine regolarizzazione anche se nel vocabolario italiano
La sanatoria e significa sanare situazioni di regolari io regolarità e di abuso
Vino tesi a creare in relazione alle normative vigenti
E io sono molto d'accordo con quanto diceva il sindaco di Torino sarà Tina
Che gli irregolari non sono criminali non sono non hanno compiuto un reato hanno compiuto un abuso avvolti costretti da una normativa appunto che impediva qualsiasi ingresso
Come dire regolare ecco io credo che proprio su questo nesso
Cioè tra chi & entra una politica verso chi è fuori è una politica di chi è dentro si gioca il carattere della nuova normativa anche io sono prego ho appreso con piacere
Che la ministra Livia Turco ponga a base della nuova legge che anch'io condivido debba essere una legge Quaresma rigidi principi il testo Contri bene il testo Contri è un testo importante
Per questo percorso di cittadinanza per i diritti sociali e civili certo va rivisto nella parte delle espulsioni a mio parere in cui c'è ancora il termine socialmente pericoloso però
Il testo Contri non alza interno una politica per l'immigrazione
Io credo che la nuova legge quadro del battere insieme queste in due aspetti non a caso nel destro controllore previsto nessuna norma transitoria
Per la regolarizzazione
Altri due elementi di questa futura legge io credo questo non non mi dilungo perché sono state molto esaurienti mi si è mai fatto molto bello l'intervento di Donini e di Olivera sul fatto che la legge debba fare riferimento a donne e uomini
Sapendo appunto che c'è una differenza e sapendo che c'è un problema di potenziare l'autonomia dei soggetti però io credo che la legge debba anche non attuare ma favorire in RAI spetta allo scambio delle culture
Stamattina abbiamo avuto molti interventi relazione molto interessanti sul no a un'assimilazione culturale ma sulla creazione necessaria di Winter compravendita come scambio come contaminazione di culture io credo che questa interculturalità significa anche no a ogni differenzia lirismo o autore o autarchia di culture tradizioni perché dico questo
Perché devo dire sono rimasta molto perplessa nel sentire Cohn Bendit sui diritti delle donne enunciare una sorta di teoria evoluzionista naturale
Anch'io sono anch'io penso l'hanno letto altre piantine Hawaii V noi abbiamo affermato che i diritti delle donne sono diritti universali al di là di qualsiasi affermazione di un modello invece eurocentrico
E allora io mi chiedo riterrà conveniente che cosa pensa
Dell'accordo di ma partenariato tra governo e Marocco tra Germania Marocco
Che permette l'applicazioni delle discriminazioni del diritto di famiglia in una Barozzino alle donne marocchine che vivono in Germania ora questo accordo è stato denunciato dalle associazioni delle donne marocchine sia in Germania che in Marocco
Quindi non c'è nessun come dire euro centralismo nel riproporre questi dispetto di questi diritti ma credo che appunto quando diciamo multiculturalità dobbiamo pensare a uno scambio un'integrazione
E non possiamo pensare soltanto pur nella difesa e nel rispetto di ciascuna cultura e non possiamo pensare invece a una separazione
Come dire rigida io volevo aggiungere una sola cosa e ho finito
Questa io considero molto importante ovviamente come forse tutti quelli che siamo qui questa svolta politica nel nostro Paese sulle questioni dell'immigrazione a livello istituzionale di governo io penso che sia una novità di così grande peso che ha bisogno della fiducia dei soggetti e di un grande consenso sociale
Per quanto riguarda la fiducia dei soggetti direttamente interessati cioè gli immigrati e le immigrate oltre io credo che ci sia anche un problema da qui alla legge di
Comportamenti appunto coerenti allora ed è stato denunciato per esempio credo che sia necessario un intervento al governo per quanto riguarda l'applicazione del vecchio decreto Dini rispetta le discrezionalità delle questure
Sulla rilassare ancora i permessi di soggiorno già è stato qui
Denunciato la situazione di Torino ma che non è l'unica però io sono anche preoccupata sul vuoto che si aprirà di fronte alla decadenza del decreto stesso mi chiedo se sia sufficiente solo un articolo che salvaguardi
Appunto le regolarizzazione già attuate o se non sia necessario invece un provvedimento ponte su alcune questioni essenziali come la sanità dire coinvolgimenti familiare o la tutela di alcune fasce dalle espulsioni ma diceva anche consenso sociale intendendo con consenso sociale
Non è il riflesso gli umori e gli atteggiamenti che pure esistono nella società
E che sono state largamente enfatizzati l'anno scorso in occasione della vicenda della vicenda Dini della vicenda del decreto Dini ma dico consenso sociale come valorizzazione di esperienze
Che il sindaco Castellani stamattina chiamava di ordinaria convivenza e che molte volte sono invisibili
Perché non sono diceva lui patologici quindi credo il consenso sociale si conquista e avanza anche valorizzando facendo conoscere facendo emergere queste esperienze
Ma anche credo in una grande capacità di orientamento culturale
Da parte appunto del dei responsabili istituzionali
è un grande impegno grande gravoso impegno io però penso che questo impegno proprio perché così gravoso così serio
Su quale sia sono impegnati tanti responsabili a livello istituzionale
Non possa essere contraddetto adatti ad iniziative
Che nel migliore dei casi possono definire estemporanea ma che rischiano di essere laceranti proprio di quel consenso sociale o di o di un orientamento culturale diverso dal passato mi riferisco ad atti e iniziative che ripropongono il vecchi stereotipi o che rischiano al di là della volontà chili propone di far riemergere una sindrome di assedio voglio parlare delle proposte sui voli charter e del loro valore simbolico negativo a me interessa poco si di un intervento prima severo sono efficaci o non sono efficaci operano i voli charter
Abbiamo quella proposta che tecnica non è nel senso che non esiste nessuna proposta tecnica una lenta
Su questo terreno ha un valore simbolico negativo mi riferisco anche all'enfatizzazione dell'accordo con la Tunisia che nel migliore dei casi un accordo di polizia di frontiera
Necessitato evitabile ora non mi interessa discutere di questo ma che certamente non può essere definito con un accordo rivoluzionario sul terreno dell'immigrazione
Credo che invece in una direzione positiva rispetta quel percorso consensuale di innovazione si collochi senz'altro questo convegno voluto dal ministero dal ministro la ministra della solidarietà sociale convegni in cui teniamo interagito interagiscono
Conoscenze competenze proposte e si confrontano interloquiscono responsabilità istituzionali ed esperienze di soggetti intendendo per soggetti non solo individuale degli individui ma anche le forti associare aggregate le associazioni ecco a me sembra questa una metodologia molto importante l'hanno detto altri altre
E credo che dia un'indicazione anche nel percorso stesso della definizione della legge per carità le cui scelte spetteranno rispettano al Governo
Ma sul quale è necessario aprire un confronto credo con le associazioni i sindacati la miglia so diceva prima appunto con le città i comuni così credo che sia un una metodologia che servirà anche per attuazione il monitoraggio della legge
Perché e lasciatemelo dire ho finito anche perché dico la svolta politica sull'immigrazione e dovuta certamente al cambiamento del quadro politico e di governo
Ma è stato resa possibile questa svolta
Anche da quel vasto movimento di forze nel nostro Paese che in altri nosocomi ma anche recenti pensiamo alla vicenda del decreto Dini in assoluta controtendenza hanno prodotto mobilitazione proposte alternative iniziative e soprattutto progettato e vissuto cioè fatto vedere che era possibile progettato il vissuto convivenze paritarie tra immigrati immigrato italiane
Paola Pollo
L'assessore del Comune di Prato Fusi mentre lei si preparava la presidenza è stato avvertito
Anzi ci si dovesse perduto la richiesta di chiedere agli interventi di contenersi rigidamente in dieci minuti mi dispiace cominciare con l'assessore ma lei ovviamente avrà come dire una norma transitoria
Com'tra gli altri perché Situation moltissimi interventi a parlare di lui vorrebbe evitare il tagliare quello civile prego assessore grazie cercherò di rimanere nel
So che lei ha indicato anche perché dopo dieci minuti l'attenzione cala e quindi l'intervento di vita anche meno significativo
Io qui ho sentito e ho ascoltato con molta attenzione gli interventi che sono stati fatti di largo respiro
Proiettati verso l'Europa io porterò invece la voce di un comune di un comune no molto piccolo del quale però alcuni dati di riferimento per far capire che cos'è quale la nostra realtà
Del ruolo e della fatica che gli amministratori di oggi degli enti locali dura dal giorno dopo giorno perché sono chiamati in trincea l'ente locale e quello e l'ente di prima battuta e quello al quale si fanno riferimento le persone tutte le persone
E quindi il lavoro quotidiano l'impegno l'impegno delle energie e delle risorse e sempre più faticoso
Prato è la seconda città della Toscana ha una popolazione di cento circa centosettanta mila abitanti e se Torino a un immigrato ogni trenta abitanti noi ne abbiamo uno o ogni diciassette abitanti
Abbiamo quindi una presenza altissima di immigrazione che si distingue soprattutto in due niente quella cinese e quella albanese
Il fenomeno della comunità cinese è un fenomeno estremamente rilevante
Abbiamo un numero scelto che quello dato dai residenti più dalle delle dono oltre le dopo insieme alle domande di regolarizzazione che va oltre i cinque mila ma sicuramente i cinesi presenti a Prato sono dieci mila nove mila dieci mila undici mila abbiamo anche difficoltà a quantificare e allora pongo subito un primo problema che quello del rapporto fra la clandestinità e la regolarità
Cosa facciamo nei confronti dei clandestini quali sono le loro possibilità di regolarizzarsi
Perché nella misura in cui questo fenomeno di clandestinità rientra nella regolarizzazione rientra anche nelle leggi ventre anche nel rispetto di quelle norme che tutti imboccano come che si possono concretizzare poi con un termine che è quello della legalità
E qui apro un'altra riflessione in che rapporto sta legalità e solidarietà
E fino a che punto il concetto in nome del cuore della legalità non commettiamo ingiustizia
Vorrei continuare sul proprio sul prato Prato a i una città industriale a un distretto tessile
Rilevanti importante in tutta l'Europa quaranta mila detti a un'economia di tipo flessibile nella quale si sono inseriti le comunità cinesi
Sono andati ad occupare quelle maglie del sistema economico lasciate vuote dal nostri imprenditori è fatta la nostra economia di piccole e medie imprese che noi definiamo di tipo artigianale
Ma che del concetto di artigianato hanno ben poco sono andati nel settore della maglieria della confezione hanno occupato posti lasciati vuoti dalle nostre imprese
E quindi vivono lavorando nel tessuto di tra e vivono soprattutto il negli stanzoni noi abbiamo una realtà urbanistica del tutto particolare
Stanzoni e case lune vicino alle altre e quindi si sono inseriti lavorano e vivono in questi luoghi con grossi problemi di sicurezza e dice di città
Come si è mosso il Comune di Prato Comune di Prato ha sempre pensato che questo problema non poteva essere subito ma doveva essere in qualche modo governato
E fin dal novantaquattro ha istituito un centro di ricerca di documentazione di servizi per gli immigrati
In modo particolare per i cinesi poi esteso a tutte le forme di immigrazione
E poi si è mosso nello spirito anche che o tutti insieme o questo problema dell'immigrazione non sarebbe riuscito ad essere controllato
E quindi si sono attivate nella realtà di Prato tutta una serie di iniziative
Promosse sensibilizzate dall'intervento dell'ente locale che fanno capo ai sindacati che fanno capo alle categorie economiche alle istituzioni alla USL e alle associazioni di volontariato
La cui opera è veramente insostituibile anche nella nostra realtà
Da un anno Prato e provincia
E con la Provincia sono arrivati gli enti le istituzioni cioè del governo centrale ed è stato un bene per il prato perché è arrivata a Prato per prima in prima battuta la Prefettura
L'incontro del gli enti locali Comune prevede cioè con la Prefettura è stato veramente per la nostra politica sull'immigrazione un salto di qualità
Perché insieme alla Prefettura e su sua iniziativa e stato iniziato un progetto speciale per l'immigrazione in modo particolare per quella cinese che prevede un coordinamento di tutti gli enti preposti
A questo fenomeno di tutte le associazioni che lavorano in questo campo a cominciare dal Comune dalla Provincia dall'Austria e dai sindacati dall'ufficio del lavoro dall'INPS dalle coi categorie economiche
Questo coordinamento che è stato voluto dal nostro Prefetto insieme all'ex sindaco e al presidente della Provincia
Permetterà e permette già fin da ora di potere lavorare tutti insieme per le nostre specifiche competenze su questo grossissimo problema
Ci sentiamo molto soli qualche volta come comuni ci sentiamo veramente
Abbandonati un pochino da tutti perché i problemi che un ente locale deve risolvere sono problemi che richiedono però risorse e anche risorse economiche
Porto a questo
Problema un esempio significativo quello dei minori dei minori albanesi
Che qualcun altro prima di me ha già citato minori albanesi sono arrivati a Prato oltre sessanta in questi ultimi mesi e noi li accogliamo e troviamo per tutti una sistemazione quindi uno sforzo organizzativo di grandissimo impegno accanto ad uno sforzo economico di altro grosso impegno
Le risorse per l'assistenza dei cittadini di Prato e permettetemi di dire che almeno io ma credo tutta l'amministrazione di questa città sente anche gli immigrati come cittadini di Prato sono limitate
Il dovere fare scelte vorrà dire anche provocare conflitti vorrà dire tagliare ad altri ad alcuni per dare ad altri quindi nella legge quadro
Io mi auguro che anche ci sia un occhio di attenzione per quanto riguarda le risorse economiche
Ritorno al discorso della Prefettura questo progetto speciale prevede inoltre uno sportello per gli immigrati presso il quale sono precedenti tutti i rappresentanti dei vari enti
In modo da consentire a queste persone di a vere quelle informazioni quelle spiegazioni quei punti di riferimento che molte volte alloro mancano insieme palla coordinamento della Prefettura tante altre iniziative già attivate si stanno muovendo nella nostra città in modo particolare quella dei sindacati
Sia per il lavoro dipendente che per le il lavoro auto due considerazioni finali
Io prego veramente nella stesura della legge ricordarsi del problema delle donne incinte che hanno il permesso di soggiorno per sei mesi e poi non si è capito bene cosa se lo deve fare
E proprio riferimento alla realtà di Prato di ricordarsi il problema del lavoro autonomo abbiamo trecento settantacinque aziende iscritti cinesi iscritte alla Camera di Commercio grazie grazie
Perfetto l'assessore l'assessore al Comune di Prato se tenuto rigidamente dieci minuti alla parola Franco Passuello che il presidente nazionale delle anche
La strada
Che può condurre
Gli immigrati
Da un esercito illegale di forza lavoro di riserva da una sottoclasse a metà strada tra l'esclusione lo schiavismo è molto lunga
Fino alla cittadinanza è molto lunga
Io domani sera questo ora sono in Belgio a presentare un libro che si chiama per un sacco di carbone
Un libro curato dalle ACLI del Belgio che fa memoria della prima stagione della stagione iniziale dell'immigrazione italiana in Belgio
Sono passati cinquant'anni mezzo secolo molti minatori di di di quell'epoca
Per i quali lo Stato italiano riceveva in cambio un sacco di carbone di qui il titolo del libro sono anche morti in varie tragedie
Ma ancora oggi le comunità italiane e immigrate in tutta Europa non so non hanno quasi da nessuna parte
Concluso un percorso reale di integrazione noi siamo in emigrazione con loro da cinquant'anni ancora oggi
Minori di seconda e terza generazione sono ai primi posti negli abbandoni scolastici delle tossicodipendenze dei fallimenti professionali
Quindi la strada dalla che porta dalla migrazione all'integrazione della cittadinanza è molto lunga
E noi siamo ancora molto indietro nel praticarla
Penso che bisogna con urgenza superare la fase delle normative ponte o addirittura come mi pare si stia facendo delle normative Ponte delle normative ponte per arrivare effettivamente a mettere in campo una politica degna di questo nome nel campo dell'immigrazione in Italia
Personalmente ritengo che per arrivare a questo punto sono essenziali
Tre percorsi da pensare progettare e organizzare insieme un percorso del di accoglienza e di condivisione solidale che forse il percorso in cui oggi sono dislocate maggiori energie
Un percorso di riconoscimento e di dialogo civile
Per il quale siamo ancora molto indietro anche rispetto ad esperienze di altre realtà come il per esempio quella belga di cui credo vi sia stato parlato questa mattina
E un percorso di cittadinanza e comprende al suo interno il percorsi della legalizzazione della regolarizzazione poi via via i percorsi dell'inclusione nella cittadinanza
Per arrivare come dire a fare dei passi avanti sostanziali in questa direzione io credo che servono sostanzialmente due processi
Il un primo processo è quello di cui spero ci parlerà poi la ministra Livia Turco quando interverrà e cioè il processo di del passaggio dalla dalla politica dei tamponamenti dalla politica della difesa della sicurezza alla politica diciamo reale della dell'immigrazione
Questo implica non soltanto una legge quadro
Ma una nuova stagione di legislazioni e di politiche regionali e locali e di prassi amministrative coerenti e implica come dire
Una dislocazione vera di energie politiche e di competenze nella fase di implementazione di attuazione di queste politiche di questa legge quadro
Sappiamo che è stata insediata la commissione che deve elaborare il disegno di legge
Ma come del come conosciamo si potrebbe fare un lungo elenco dall'esperienza di questi ultimi decenni non basterà una legge se ad essa non corrisponde una mobilitazione e reale reale di tutti i soggetti che poi dovranno renderla attuabile sostenibile
Il secondo processo quello su cui mi soffermo momento di più è invece il processo che deve riguardare una vera e propria alleanza coprire attiva strategica fra le reti delle autonomie locali era e regionali e i le reti della del volontariato e dell'associazionismo di cittadinanza o come diciamo oggi le reti di terzo settore
Tutti hanno già riconosciuto che è grazie a queste reti se oggi la sofferenza degli immigranti è stata meno violenta di quanto è stata sarebbe stata stando alle sole politiche istituzionali e tuttavia in questo campo è possibile a compiere un salto di qualità anche e prima della presenza della della dell'arrivo di una politica nazionale di una legge quadro nazionale
Si tratta di entrare qui come stiamo sostenendo per tutte le politiche di welfare lo diceva Bonomi sono molto d'accordo sul taglio che lui ha dato si tappa di entrare veramente in una nuova fase in una fase in cui il le reti di volontariato le reti di terzo settore non vengono considerati puramente soggetti strumentali da parte degli attori istituzionali locali ma vengono considerate dei dei partner di pari dignità come mi sembra che proprio l'esperienza di Torino e parecchie altre per la verità in questa fase sicuramente quelle che si stanno esprimendo qui che sono le più avanzate ma non sono certamente la generalità della situazione in cui ci troviamo dice dei veri partner da coinvolgere non solo nella fase di gestione degli interventi ma nella fase di programmazione nella e di progettazione e soprattutto diciamo così nella fase di implementazione di continuo adeguamento e verifica degli interventi in questo campo allora io ritrovo sostanzialmente i due dei tre percorsi che accennavo prima il percorso dell'accoglienza e della condivisione solidale il percorso del riconoscimento e del dialogo civile
Secondo me è venuto il momento di collegare in Rete le diverse esperienze di creare dei canali continui di comunicazione tra chi opera sul versante dell'accoglienza e della condivisione solidale
E chi invece cerca di operare oggi e ancora troppo poco opera sul versante del riconoscimento delle differenze
Della stabili del verde lo stabilirsi di un dialogo e di uno scambio reale senza del quale secondo me neanche il percorso della cittadinanza può essere superate senza il quale quel nodo fondamentale del consenso sociale di cui si parlava prima Bonomi non può essere sciolto
E qui che secondo me nella proprio capacità di strutturare nelle città nei quartieri nei territori
Delle reti che continuamente fanno la spola tra momento dell'accoglienza della condivisione e strutturazione di veri e propri luoghi io penso a delle vere case dei popoli capite siano contestualmente momenti di economia civile momenti di di servizi di consulenza ma anche di mutualità
Stiamo facendo un grande sforzo come terzo settore per mettere in campo attraverso le forme degli imprendibili da sociale non profit
Esperienze di mutualità e disservizi autorganizzati per favore fare questo l'insieme eccome e per gli immigrati diventi una priorità forte del nostro modo di essere e di Opera
Perché ha ragione che ha detto questa mattina che noi quando parliamo di cittadinanza non stiamo parlando di qualche di un quadro certo di diritti di politiche di di possibilità di accesso alle opportunità e diritti ma stiamo parlando di un quadro in grave difficoltà e dell'esigenza di un forte sforzo creativo per ripensare se non senza rinnegare il programma dello stato sociale ripensare le sue forme bene questo si faccia anche come fatto creativo per quel che riguarda le politiche dell'immigrazione a me sembra che se contestualmente noi riusciamo a mettere in campo una politica nazionale con i suoi ovviamente abbiente nativo pelle il tempo non mi consente di trarne nel merito
Con con una legislazione che esca dall'emergenza ed ai ponti e finalmente come di come dice si dice
Vada nel concreto cioè una legislazione quadro una legislazione organica una legislazione che come dire stabilisca le grandi coordinati né di una politica dell'immigrazione
E poi da subito si mobilitino le reti delle autonomie regionali e locali le reti di terzo settore per fare quel salto di qualità nella linea di un Welfare
Municipale locale che si faccia seriamente carico della questione degli immigrati molto bene grazie grazie costruendo mentre credo di prepararsi al presidente del tribunale dei minori Rosanna io vorrei fare un po'il punto il ministro
Ovviamente non conclude il convegno fa un intervento sarà alle sei e mezza noi continuiamo la nostra discussione fino all'esaurimento degli iscritti a parlare
Sappiamo che quel convegno con cui si conclude domani alle ore tredici quindi pregherei tutti quanti di avere un pochino di pazienza perché impossibile affollarsi tutti nella stessa mezz'ora c'è un'incompatibilità dei tempi vice ce la prendiamo calmo e tutti potranno parlare prego presidente
Ma io volevo esprimere molto semplicemente l'apprezzamento di tutta la magistratura minorile per questo tema che ovviamente interessa moltissimo i giudici minorili
I quali hanno come ruolo proprio la difesa e la promozione dei diritti dei minori figuriamoci se non devono avere attenzione alla promozione alla difesa dei diritti di tutti i minori e in particolare di quelli immigrati che sono direi più esposti ancora al rischio della solitudine ed è la mancanza di riferimenti affettivi
Ma l'interessamento al nostro non è solo un qualche coro di concettuale è una realtà che direi sta diventando esplosiva anche per noi
E non solo con riferimento ai ragazzi grandi quelli che commettono dei delitti e che quindi vengono per questo motivo la nostra attenzione
Ma direi anche per i bambini piccoli e per le relazioni Interfund miliari ormai non abbiamo dei singoli immigrati come talvolta la gente pensa abbiamo delle famiglie immigrate dobbiamo provvedere
Ai diritti relazionali delle persone ai diritti fondamentali dei bambini dei ragazzi ad avere degli riferimenti con i loro genitori devo dire che riporta i bambini più piccoli quando c'è lo stato di abbandono
Apriamo delle procedure di adattabilità anche nei confronti degli stranieri oppure nei casi di temporaneo impedimento della famiglia cerchiamo di percorrere la strada degli affidamenti familiare ma mi ha interessato particolarmente l'idea che non è estranea certamente alla magistratura minorile di utilizzare se mi è consentita questa parola le disponibilità all'accoglienza anche delle famiglie e magari soprattutto delle famiglie più omologhe
Culturalmente e come ambiente rispetto ai minori che vengono dichiarati in situazione di bisogno e di rischio
Per e molti di questi bambini il problema non è tanto di adozione o di affidamento ma è un problema
Che si verifica anche per i bambini italiani che è quello proprio dell'affidamento all'un genitore alla garanzia di avere i riferimenti fondamentali
Della persona in crescita e a questo proposito devo dire che Moro ma in moltissimi stranieri moltissimi immigrati si rivolgono al Tribunale per i minorenni anche per risolvere questioni loro relativi al figlio
Non solo ma ne cerchiamo con provvedimenti di affinamento di assicurare questo fondamentale diritto del bambino ad avere le relazioni fondamentali
A questo proposito devo ancora dire che si era stabilita un'intesa tra il Comune di Torino il Tribunale per i minorenni e la questura per darsi a proposito dei bambini e dei ragazzi irregolari sul nostro territorio delle norme di comportamento in essenza di norme o con norme poco chiare noi abbiamo cercato di auto darci delle regole direi che di questo vorrei sottolineare questo aspetto che mi pare positivo le istituzioni si sono parlate
Le istituzioni si sono seduti allo stesso tavolo ci sono auto date delle regole laddove le regole o non c'erano o erano insufficienti e questo mi pare un percorso una metodologia democratica e piuttosto interessanti
Quanto ai ragazzi più grandi questi ripeto vengono all'attenzione del tribunale per i minorenni
Essenzialmente perché commettono dei alleati qui vorrei dire che siamo arrivati ultime statistiche
Ad a vere il trenta per cento il trentasette per cento di ragazzi denunciati penalmente stranieri
Quindi se tutto
Il quadro del minorenni denunciati penalmente il trentasette per cento oggi riguarda stranieri la la proporzione potrebbe sembrare allarmante devo però dire che l'anno scorso era superiore oltrepassava il quaranta per cento a questa di indicare che come qualcuno
Mi pare abbia detto stamattina forse il fenomeno almeno dell'immigrazione dei ragazzi dal Nordafrica non è in aumento ma semmai è in diminuzione e sta avendo un suo assestamento ma quello che sgomenta
Di questi ragazzi è appunto la loro solitudine e lo sfruttamento da parte della delinquenza organizzata direi che questi ragazzi non si collocano nel solco della delinquenza minorile in senso stretto ma si collocano nel solco della delinquenza degli adulti
Questa è delinquenza degli adulti che sfrutta i ragazzi era il commercio della droga per lo sfruttamento dalla prostituzione eccetera
Un altro aspetto molto delicate e quello che questi ragazzi per quel tanto che è difficile ad percorrere itinerari DiVersi nel venire incontro con misure alternative alla loro commissione dei reati finiscono per essere i più esposti al carcere
Oggi al Ferrante Aporti c'è una percentuale molto alta di stranieri c'è una percentuale quindi di ragazzi che non solo sono soli sul nostro territorio ma sono soli in carcere
Senza riferimenti affettivi con danno enorme loro ma certamente con violazione dei loro diritti fondamentali delle relazioni fondamentali e con una vita all'interno del Ferrante Aporti che è molto diversa e molto più problematica e molto più difficile di quello che non fosse qualche hanno fa è inaccettabile la la solitudine dei ragazzi
E io vorrei lanciare solo questa immagine che mi sembra simbolica
Della nostra situazione
Pensate al ragazzo adolescente solo straniero sul nostro territorio
Che vende la droga ad un'altra solitudine a quella dei nostri ragazzi a quella in senso lato dei nostri figli che vanno perché hanno dei problemi di solitudine interiore ad acquistare da loro la droga
Lì si incontrano due solitudini
Allora bisogna cercare di tirar fuori questi ragazzi da questa solitudine che tante volte è dovuta la clandestinità e quindi tirar fuori i ragazzi dalla clandestinità
E difficile certo che è difficile qualcuno dice cosa pretendete questi ragazzi
Guadagnano con la prostituzione guadagnano con la vendita della droga milioni cosa potete offrirvi voi in cambio io ho ancora l'ottimismo che si possa offrire a questi ragazzi
Non solo un'accoglienza ma delle relazioni affettive
E i ragazzi hanno talmente fame di relazioni affettive di riferimenti significative a livello adulto che se noi sappiamo darglieli questo
Prevarrà
è la mia utopia e la mia fiducia Rispetto
Al guadagno economico che possono avere e che possono dare ad altri allora c'è un problema di accoglienza disunita mento dalla clandestinità
La proposta di un permesso di soggiorno sia pure provvisorio ai minorenni in quanto tali affinché possano essere davvero accolti
Certo una guerra alle organizzazioni criminali che li sfruttano e li portano sul nostro territorio certa una possibilità di accoglienza anche finalizzata al loro rimpatrio
E allora non parlo di espulsione ma parlo di rimpatrio perché se per caso il minorenne è qui in situazione di grave rischio di lontananza dei suoi riferimenti affettivi
Implicazioni di grave pregiudizio ed è giusto
Ed è
Conveniente e abbia di nuovo
I riferimenti affettivi ai quali è stato allontanato allora tutto il nostro sforzo e lo sforzo della pubblica amministrazione deve essere del rimpatrio del minore oppure l'inserimento qui laddove le sue condizioni familiari non permettano questo
Devo dire però che le organizzazioni criminali che sfruttano questi ragazzi non sono solo a loro volta di immigrati e di stranieri
Ma ci sono fior di organizzazioni di italiani che sfruttano i ragazzi stranieri nella delinquenza il secondo
Concetto che vorrei dire come importante che ci vuole una collaborazione anche a livello internazionale per i ragazzi
Abbiamo cercato di a vere un appoggio per esempio dal dal Consolato del Marocco siamo andati a Milano abbiam fatto degli incontri ma non si è ottenuto occorre che ci siano degli accordi e delle coinvolgimenti a livello internazionale che probabilmente con una politica attenta si possono ottenere e io lo spero nel futuro
Io credo che ancora una volta i ragazzi ci insegnano qualche cosa
Perché sono tali loro bisogni e i loro diritti relazionali che non hanno confini
Che non hanno confini i ragazzi
Non etichettiamo lì di nuovo e non facciamo di nuovo le divisioni gli interventi per gli uni e gli interventi per gli altri come era una volta che se uno nasceva in un certo ambiente o con una certa etichetta aveva certi tipi di risposte anche in campo assistenziale e se non ne aveva delle altre i ragazzi sono uguali nei loro bisogni fondamentali e ci insegnano proprio loro la cultura della mondiali da
Colo Colo
Ha la parola l'assessore Incostante del comune di Napoli si prepara il provveditore agli studi teorico
Cercherò di essere brevissima portando qui due considerazioni
Una che un poco è stata ripresa dagli interventi di stamattina e che ritorna come considerazione generale
Se è vero che i problemi dell'immigrazione o le migrazioni come qualcuno ha detto sono stati sono fenomeni da sempre esistiti è pur vero che oggi in Europa in Italia questi fenomeni sono sempre più massicci e sempre più vistosi
Questo perché da un lato credo sia sotto gli occhi di tutti aumenta no in modo accentuato gli squilibri tra Paesi poveri e paesi ricchi aumentano o diminuiscono viceversa i redditi
E lo stesso tasso demografico va appunto in senso inverso in alcuni Paesi
Allora una prima considerazione la prima questione che vorrei porre questa io non credo si possa parlare
Soltanto di politiche dell'immigrazione se non si affronti necessariamente in modo connesso a questo il tema di politiche di cooperazione allo sviluppo
Non si può credo anche a livello centrale e vedo che in questo anche nel fare appunto nell'apprestarsi a riformulare la legge c'è già naturalmente un tentativo di approccio interministeriale quindi un tentativo di ragionamento e di coordinamento da parte nel mini della ministra degli Affari sociali intorno a questo tema credo che non possa per esempio un governo parlare di politiche di cooperazione allo sviluppo con il suo ministero degli Esteri
Senza pensare che queste politiche debbano essere connesse a quello che il tema dell'immigrazione e così viceversa senza vedere il tema dell'immigrazione legato a quali azioni politiche di sviluppo promuoviamo in alcuni Paesi
Vi è poi l'altro versante sul quale dobbiamo intervenire che quello invece possiamo dire dell'accoglienza fino alla cittadinanza sono anch'io d'accordo con il presidente delle ACLI e questo è un percorso un processo
Anche molto lungo ma per il quale dobbiamo accelerare alcuni ritmi
Quindi molto d'accordo sul fatto che ci si approssimi ad una legge quadro nazionale chi bigia certezze agli enti locali anche nella loro azione
E che eviti delle discriminazioni anche sul territorio nazionale assecondo meno la sensibilità delle amministrazioni assecondo meno la sensibilità delle varie istituzioni che collabora con le amministrazioni vedi la questione delle questure che è stata citato si potrebbe dire quella delle ASL e così via creando quindi sullo stesso territorio nazionale delle discriminazioni di fatto anche in termini di politiche locali
è vero che gli enti locali sono al centro di queste politiche di accoglienza da un lato e di affermazione di diritti di cittadinanza
Soprattutto le grandi città credo siano investiti da questi problemi
Già dove c'è un problema di insicurezza urbana parliamo appunto delle grandi città con tutti i fenomeni connessi e fenomeni di esclusione sociale già di per sé insiti nella città così come così come viene vissuto su questo si innesta no e si collegano anche a questi i fenomeni dell'esclusione sociale relativi all'immigrazione
Occorre allora che l'ente locale abbia
Una sponda questo è stato già accennato io credo che il problema dell'Europa è un elemento essenziale nel ripensare a una politica dell'immigrazione è una politica di cooperazione allo sviluppo
Che non veda necessariamente appunto nell'immigrazione
Come dire sì un diritto per chi vuole appunto circolare liberamente ma non necessariamente una risposta di disperazione a chi vorrebbe invece rimanere
Nel proprio paese o poteva rientrare nel proprio Paese magari dopo aver avuto un aiuto un'assistenza tecnica una formazione professionale
Per poterli svolge la propria attività il proprio lavoro
E allora noi a Napoli con una immigrazione abbastanza forte si parla di circa trenta mila persone sul territorio soltanto della città di Napoli
Con molta irregolarità se volete o non riconoscimento forse come diceva don Elvio Adamoli per la capacità di assorbire o per la permeabilità anche di tanta clandestinità siamo un punto diciamo di osservazione di questo fenomeno dell'immigrazione
Abbastanza significativo anche per i rapporti con i Paesi del Mediterraneo
E stiamo cercando di muoverci in modo che l'ente locale sia un po'il punto di riferimento il centro il coordinamento se volete di una serie di azioni e di una serie di soggetti che interagiscono rispetto a questi fenomeni
Abbiamo costituito perciò un gruppo interistituzionale fatto appunto dal Comune dalla questura dall'ASL
Dalle associazioni degli immigrati dalle associazioni del volontariato dai sindacati e stiamo cercando con questo gruppo di affrontare e di dirimere le varie questioni che sono nate anche per esempio dall'applicazione del decreto
Non sempre facile molto spesso le istituzioni fanno fatica a parlarsi ma credo che il ruolo del Comune debba essere proprio quello di favorire questa comunicazione di favorire l'apertura di questi canali e di questi processi un'altra operazione che stiamo facendo anche in termini di progettazione e quella di lavorare di concertare come si è detto io sono fondamentalmente d'accordo come metodologia il lavoro di concertare insieme alle associazioni degli immigrati e alle forze del terzo settore
Delle politiche di risposta disservizi
In attualmente anche di cittadinanza per gli immigrati stessi
Abbiamo cominciato naturalmente da zero come potete immaginare perché
Se è mancata un'assenza di politica nazionale nel campo dell'immigrazione a livello nazionale in questi anni naturalmente nel Sud questi ritardi si scontrano molto di più soprattutto a livello di enti locali
E abbiamo perciò costituito dei primi servizi cioè degli sportelli integrati
Creando da questi sportelli in collaborazione con le forze esterne del terzo settore
Una rete di collegamenti con appunto la messa ad disponibilità sul territorio di tutti quelli che erano i servizi già attivi e disponibili di queste forze di quelli che erano i servizi comunali di quelli che erano i servizi dell'asilo
In modo che l'utenza che arriva a questi sportelli comunali gestiti insieme al privato sociale
Abbia la possibilità di usufruire di più servizi e di una tipologia di servizi differenti da quelli dell'accoglienza a quelli di tipo interculturale a quelli appunto di tipo professionale
E abbiamo perciò ho cercato di inserire all'interno di questi sportelli e di questo programma una serie di attività
Quest'anno abbiamo ancora di più ampliato questo nostro programma facendo appunto attività di orientamento per le donne immigrate attività di sostegno orientamento per l'inserimento scolastico per i minori immigrati
Iniziative di pre secolarizzazione per quello che è il fenomeno soprattutto dei Roma che sono fortemente presente anche sul nostro territorio
Corsi di lingua per immigrati extracomunitari adulti attività di orientamento e di formazione perché gli immigrati possano poi accedere ad esami di formazione professionale per ottenere appunto una qualifica di formazione professionale regionale
Una campagna di informazione sanitaria attività di educazione interculturali proprio sul tema delle culture a confronto come ricchezza delle diversità
E naturalmente su tutto questo per getto un coordinamento e un monitoraggio che viene svolto dal Comune insieme appunto alle forze del terzo settore con uno sportello apposito che abbiamo appunto costituito
In questo quadro quindi
Noi pensiamo di poter continuare a lavorare proprio per dare il ferimento ai cittadini immigrati che sono presenti sul nostro territorio che nei confronti del Comune possono in collaborazione con le forze del terzo settore
A vedere un possibilità di progettazione anche degli stessi interventi necessari per le loro comunità per le diversità che loro rappresentano per le diversità dei bisogni
Che talvolta comunità per comunità vengono evidenziati
Questo credo un'azione che l'ente locale sta cominciando a intraprendere con non poche difficoltà ma con molta volontari con molta tenacia
E io credo che senza le forze del terzo settore che ci hanno molto aiutato e soprattutto hanno contribuito a rendere possibile questa operazione probabilmente non ce l'avremmo fatta
Naturalmente un quadro di riferimento nazionale e un quadro di azioni da parte dello stesso governo a livello europeo mi sembra un tassello indispensabile
Per attivare appunto e per rendere ancora più forti le politiche degli enti locali
Un'ultima battuta e sulla questione delle risorse che molti hanno evidenziato
Perché naturalmente non si tratta di aggiungere risorse ma si tratta di per presente che attivare politiche di cittadinanza e quindi l'intervento anche degli enti locali sul territorio
Nei confronti degli immigrati significa anche una disponibilità di risorse per gli enti locali che non può essere di volta in volta sempre più esigua grazie Lazio voglio
Solo coloro
La dottoressa avvertiti via provvedere agli studi della città di Torino si prepara Angelo Massetti
Buona sera io cercherò di illustrare brevemente un'esperienza di carattere interistituzionale
Che sul tema dell'accoglienza e della della a scuola dei degli a dei minori degli adulti stranieri e sul tema della formazione degli insegnanti il Provveditorato agli Studi di Torino va conducendo fin dal mille novecentottantanove
Sulla base di un protocollo di intesa siglato fin da quella data con la Regione Piemonte e con il Comune di Torino
Perfetto di questo accordo che credo sia stato quanto meno il primo se non ancora l'unico in Italia
è stato creato un centro interistituzionale
Denominato ci disse che ha quali scopi fondamentali quello di fornire assistenza alle famiglie che devono indirizzare i minori la scuola e come secondo filone di attività quello di costituire centro di documentazione e di formazione per gli insegnanti impegnati nel Progetto di accoglienza degli stranieri
Per tale ragione nel centro operarsi al personale dipendente dallo Stato sia personale dipendente dagli enti locali
E questa è una connotazione di forte originalità che sottolineo e che sicuramente all'inizio è costata molto impegno e anche molta fantasia proprio perché il sistema burocratico e amministrativo del nostro Paese
Alle rigidità che tutti quanti conosciamo
Attualmente sono presenti circa due mila e cinquecento minori stranieri nelle scuole torinesi di ogni ordine e grado
E credo che vada sottolineato in questa sede un grande sforzo che è stato compiuto e di cui oggi posso dare una testimonianza in termini oggettivi
Per far sì che l'inserimento soprattutto delle fasce diretta inferiore avvenisse nelle classi corrispondenti all'età
Possiamo dire che dopo parecchi anni di lavoro a questo risultato almeno nella scuola di base è stato raggiunto per cui l'assoluta maggioranza di bambini stranieri extracomunitari
Frequenta a Torino e in provincia le classi corrispondenti all'età per fare un esempio
Ci sono inseriti nelle classi prime elementari
Cento sessantaquattro bambini di sei anni
Settantuno di sette anni tredici di otto anni quattro di nove anni quindi come vedete c'è un primo risultato raggiunto in termini di aderenza tra le Tana grafiche la classe frequentata
Per realizzare questo percorso la scuola torinese non ha mai scelto la strada della separazione dei bambini stranieri al contrario li ha sempre inseriti tutti nelle classi
Avvalendosi di momenti di laboratorio mirato soprattutto all'apprendimento dell'italiano come lingua seconda
E sotto questo profilo l'iniziale esperienza sul territorio è andata via via arricchendosi
Come una progettualità di carattere europeo ragione per la quale oggi la scuola torinese lavora in un circuito pilota di città
Che contestualmente affrontano lo stesso problema e hanno confrontato proprio in questa sede qualche mese fa le loro esperienze al riguardo
Come vedete i due piani quello dell'intervento sociale e di assistenza alle famiglie e quello di sostegno agli insegnanti viaggiano di pari passo nella consapevolezza che la scuola a fronte di un fenomeno che l'ha vista a lavorare dapprima in emergenza
Non ha voluto perdere la sua connotazione educativa e soprattutto ha costantemente mirato
A considerare il bambino immigrato una risorsa
Io desidero fortemente sottolineare questo concetto perché credo che sia stata una carta vincente della scuola in ciò debbo dire sostenuta anche da una politica nazionale che ha costantemente valorizzato l'intercultura la possibilità di scambio e di crescita attraverso il confronto di culture
Attualmente il lavoro del CTS ha spostato progressivamente i suoi i suoi interessi
Verso il mondo degli adulti ma soprattutto verso quelle fasce di minori a rischio alle quali alludeva poc'anzi
Anche il presidente del tribunale
In altri termini stiamo ormai siamo ormai nella fase conclusiva
Di un ulteriore protocollo di intesa tra i servizi il Provveditorato il Comune di Torino che mira a tutelare proprio i minori soli che non sono in grado di accedere autonomamente alla scuola per evidenti ragioni connesse con le regole amministrative
Che sono ovviamente ancora da rispettare e che per Converso mira ad inserirli attraverso figure di riferimento adulte
No necessariamente appartenenti al nucleo familiare perché molto spesso per questi ragazzi il nucleo familiare non esiste
E mira ad inserirli in un percorso che non è di scuola dell'obbligo quindi di scuola dei bambini ma molto spesso è un percorso di istruzione per adulti
In altri termini stiamo cercando una saldatura sulle fasce più deboli attraverso una progettualità e sicuramente molto complessa e che sperimenteremo nei prossimi mesi
Concludo con una battuta
Sul tema della legge quadro
Chiederei che per quanto concerne la scuola
La legge quadro sia quanto più possibile rispettosa della progettualità della scuola proprio per rispetto a quel valore della differente della dell'intercultura che è stato alla base della nostra esperienza grazie ratio del provveditore
Si prepara Angelo Massetti della UIL nazionale do ad alta voce e l'ho fatto prima insieme al ministro Turco il benvenuto al ministro Giorgio Napolitano preclusi
Desidero innanzitutto ringraziare il ministro Livia Turco in quanto a posto fra i primi temi alla sua agenda quello della immigrazione è un tema che negli ultimi anni
è mancato dall'impegno delle forze delle forze di governo soprattutto come oggetto di una riflessione approfondita ma è stato troppo spesso oggetto di tatticismi e di strumentalizzazione
Detto questo vorrei signor Ministro esprimere esprimere un mio timore a proposito della legge organica di cui si parla e che viene ascritta alle sue intenzioni
Ormai in maniera quasi certa io ritengo che oggi con l'attuale quadro politico e con l'antico alle congiuntura puntare su una legge organica Possa sicuramente essere positivo dal punto di vista programmatico ma possa rischiare
Di essere un impegno velleitario
In quanto non lavorare per mesi magari per anni su un disegno organico complesso che va a toccare un un ventaglio enorme di provvedimenti già esistenti corre il rischio come già è successo con un precedente Governo quando era ministro la la la signora Contri l'avvocato Contri possa correre il rischio si possa correre il rischio di perdere un mucchio di tempo di non arrivare a nessun provvedimento legislativo per cui io vorrei pregare il signor ministro di prendere in esame la possibilità di affrontare alcuni argomenti puntuali che sono poi quelli che più bruciano sulla pelle di chi vive la condizione di immigrato e sono argomenti che impediscono da una parte l'inserimento e l'integrazione dall'altra impediscono un ingresso legale in questo Paese vorrei essere estremamente sintetico vista l'ora tarda
E ritengo che sia assolutamente necessario signor ministro affrontare il problema del lavoro autonomo sono anni che come organizzazioni sindacali stiamo chiedendo dei provvedimenti che vadano finalmente ad eliminare il principio della reciprocità
Che impedisce in questo Paese a chi cittadino di un Paese del Terzo Mondo di svolgere lavoro non autonomo qualora nel proprio la paesi di origine non sia consentita la stessa possibilità di un cittadino italiano
Un altro punto molto importante che ho paura non sia stato possibile neppure riuscire a convertire in legge perché era già col previsto era già compreso nel decreto attualmente in scadenza riguarda il lavoro stagionale lavoro stagionale
è un argomento di estrema importanza che dalla possibilità di consentire una via d'ingresso per un periodo limitato di tempo ad una quantità sicuramente rilevante di cittadini extracomunitari che attualmente sono costretti a sbarcare sulle nostre
Rive o a entrare in Italia clandestinamente per fare un periodo Bray di residenza e di lavoro
E intervenire su questo fronte sul fronte del lavoro stagionale normando sicuramente contribuirebbe ad aprire una valvola di ingressi regolari che contribuirebbe anche ad allentare la tensione
Di permanenze prolungate di irregolari naturalmente sono necessari accordi bilaterali occorre scegliere i paesi con cui fare accordi bilaterali puntando sui Paesi del bacino del Mediterraneo puntando a corredare questi accordi bilaterali con azioni di cooperazione allo sviluppo finalizzate alla creazione di opportunità di lavoro in quei Paesi io sono d'accordo con quello che diceva questa mattina con vendite che il diritto che va garantito non è quello di emigrare ma è quello di non emigrare
In quanto sicuramente è prioritario e viene prima ancora di quello di uscire dal proprio paese
Un altro problema importante signor ministro è quello del voto amministrativo Miriam mi rendo conto che è un problema gigantesco però fino a quando in questo Paese non sarà possibile
Programmare la possibilità per i lungo residenti di accedere al voto amministrativo le forze politiche di questo Paese riterranno il problema dell'immigrazione è un problema residuale noi come organizzazioni sindacali facciamo questa affermazione perché l'esperienza degli italiani all'estero ci ha insegnato questo gli italiani all'estero si sono battuti per decenni per avere il voto amministrativo nei paesi in cui loro sono emigrati in quanto si rendevano conto hanno preso coscienza che senza avete la possibilità di contare politicamente nei paesi in cui risiedevano
Erano comunque considerati marginali e quindi non degni di un interesse programmatico
E altro punto importante signor ministro è quello della programmazione degli ingressi
Attualmente lei sa che ogni anno viene redatto un decreto di programmazione un decreto di programmazione che in realtà non ha prodotto in questi anni alcun tipo di effetto in quanto si è trattato di una pura formalità
Sono state semplicemente confermate
Lei è stata con semplicemente confermata la possibilità di ingresso in Italia ai rifugiati ricongiungimenti familiari in quanto farà avendo essendo firmatario di trattati internazionali non possiamo impedire ai rifugiati di chiedere asilo in Italia e essendo uno Stato di diritto non possiamo neppure ai permettere ai familiari di entrare nel nostro Paese la realtà è che non è prevista alcuna altra possibilità di entrare in questo Paese
Quindi il problema delle quote che è stato sollevato precedentemente è sicuramente un tema che dovrà essere affrontato dovrà essere affrontato senza senza pregiudizi senza infingimenti
Stabilire delle quote come stabilirle qualcuno stamattina sempre Cohn-Bendit parlava di di fare una specie di lotteria
Beh la lotteria in realtà ad esempio negli Stati Uniti la fanno fanno la lotteria della carta verde ed è sicuramente un potrebbe essere considerato un sistema bizzarro ma è sicuramente un sistema che stabilisce dei numeri distribuiti per aree regionali e con una una certa trasparenza nella casualità
Nella scelta degli ingressi stessi quindi su queste cose signor ministro io ritengo che sia necessario un approfondimento e penso che sia necessario anche prioritariamente rispetto alla alla alla stesura di una legge organica di una legge quadro il cui esito non può essere non può essere previsto in questo momento chiudo sulla sull'argomento della conferenza e pettegolo intergovernativa per la riforma del Trattato dell'Unione Europea
Si è detto facciamo della politica di immigrazione una politica comunitaria non più una politica intergovernativa questo signor ministro assolutamente necessario solo che anche qui devo constatare che non solo il governo italiano ma in generale i governi europei non vogliono considerare la politica di immigrazione uno degli argomenti prioritari
Da affrontare io spero che il governo Prodi spero che il ministro Napolitano il ministro il il ministro Turco
Vogliano porre maggiormente l'accento e vogliono condurre il governo italiano ad affrontare questo tema che sicuramente vitale per l'Italia e per il futuro dell'Unione grazie
Popolo
Sempre con i tempi che ci siamo detti Giampiero asinelli che è presidente nazionale dell'Arci
Si prepara poi intanto Toni parere della CISL nazionale
A segretario regionale scusate non ci sta
Ma mi pare che qui a Torino ci si siano dette alcune cose molto importante se ho capito bene con le parole del sindaco
Si è detto che noi dobbiamo guardarci del rischio
Che legalità e solidarietà siano in realtà tradotte
In provvedimenti di ordine pubblico magari forzosi
In assistenza pura e semplice o elemosina
Si è detto in una relazione
Che noi non possiamo non dobbiamo considerare il problema della soddisfazione della promozione dei diritti degli immigrati come un capitolo aggiuntivo
Della dimensione dello stato sociale che vogliamo
Peraltro riorganizzare riformare
Si è detto che bisogna guardare ad un problema
E ad una composizione Nuova della cittadinanza con la quale abbiamo a che fare oggi e che quindi affrontare il tema degli immigrati si intende significa affrontare la qualità del progetto di riorganizzazione dello Stato sociale nel nostro Paese come affrontare altri problemi di cittadini di cittadinanza significa questo
è stato detto che una politica dell'immigrazione richiede una forte iniziativa italiana in Europa perché soltanto una politica dell'IMI che di governo del fenomeno
Dell'immigrazione in Europa può consentire lo spazio necessario al nostro Paese per affronta
è stato detto inoltre
In questo convegno in modo veramente unanime
Che si può affrontare e valutare positivamente un'ulteriore fase di provvedimenti ponte sia dal punto di vista legislativo sia dal punto di vista amministrativo come se ho capito bene si farà sul terreno sanitario
Soltanto nell'ottica di uno sforzo di un impegno volto a conseguire rapidamente una nuova legislazione organica legislazione il quadro sul terreno dell'immigrazione
Questo è un insieme di questioni
Che dette qui a Torino tra l'altro ci segnalano
Quanto di diverso si sia prodotto in un anno
Nella discussione sul versante dell'immigrazione
Un anno fa proprio di questa stagione stavamo alle prese con altri rischi
Stavamo di fronte a problemi molto seri
Quei problemi non sono stati risolti del tutto si è avviato un mutamento di clima e noi dobbiamo difendere e promuovere questo mutamento di clima
Con vendite
Bonomi dicevano questa è una sala di buoni la sala dei buoni che raccoglie coloro che si sono impegnati a difendere
Gli immigrati a promuovere la cultura antirazzista
In questi messi in questi anni difficili
Io penso che noi abbiamo un compito storico
Penso che bisogna dire semplicemente che c'è da costruire il consenso sociale anche di altri oltre questa sa
Penso che noi dobbiamo avere il coraggio e la forza di dire che vogliamo portare fino in fondo
Fino alla svolta necessaria a superare le soglie di rischio che abbiamo corso in questi anni
Perché non sono debellato del tutto
Badate questa è una assunzione di responsabilità molto importante perché significa saper discutere tra di noi
Saper arrivare a delle mediazioni positive
Saper produrre
Politiche possibili e credibili
Significa saper ricostruire lo sbocco legislativo alle battaglie che ci hanno impegnato nelle quali siamo impegnati e significa anche dire al governo
Che questo governo e questa maggioranza hanno un compito importante
Perché qualsiasi sia lo sviluppo degli scenari politici io credo che se noi come dire dilatiamo nella prospettiva troppo lontana la possibilità di affrontare il tema di una legislazione organica o di un'iniziativa europea
Dell'Italia su questo terreno
Io credo che questo allontanamento di prospettiva ci produrrà comunque dei seri danni comunque dei seri danni perché ormai il tema dell'immigrazione
è un tema di qualità politica che attraversa tante questioni le questioni dei diritti di cittadinanza le questioni dello stato sociale
Le questioni del rapporto tra governo centrale
Capacità poteri di governo delle delle comunità locali tante questioni e il tema è talmente sensibile che in ogni città in ogni realtà
E in ogni momento anche di infiammazione della discussione nazionale questo tema tornato primo sulla barricata
E io credo che questo governo e questa maggioranza abbiamo il compito storico di far superare quella soglia di rischio alla società Italiana io credo che noi dobbiamo chiedere al Governo e dobbiamo tutti impegnarci di affrontare con coraggio questa sfida
Per fare questo
E necessario dare tempo al tempo ma è necessario anche definire diciamo i percorsi e le date di inizio dei processi che vogliamo ulteriormente rilanciare in avanti così come sul terreno europeo
Si definisca un quadro d'iniziativa dell'Italia poi discuteremo dove siamo abituati
Come dire a fare delle minestre buone con i rimasugli io parlo di noi di associazioni gruppi di volontariato e quant'altro
Si tratta di decidere se abbiamo a disposizione degli ingredienti genuini però discuteremo se Schengen o che cosa del sociale di Maastricht diciamo possibile utilizzare per fare le cose con quel che c'è il problema e definire i contorni la qualità la profondità dell'iniziativa italiana che si può prendere in campo europeo per costruire su questo un movimento partecipativo
Fatto di associazioni fatto dell'impegno del sindacato
Fatto dell'impegno delle comunità locali dei governi regionali fatto dell'impegno di un Paese che vuole acquisire questo
Ulteriore stadio di iniziativa e di governo del processo migratorio che ci lascia alle spalle ma molto dietro a distanza ragionevolmente come dire non preoccupante
I rischi che abbiamo corso negli anni e nei mesi passati credo che questo sia il senso della battaglia nella quale siamo impegnati e rispetto alla quale dovremmo misurarsi ognuno per le responsabilità che porti a grazie
Quando ero
Segretario regionale della CISL
Si prepari Celletti Maurizio portavoce del dell'Anci
Sono Giancarlo Panero segretario regionale della CISL il tema che affrontiamo oggi secondo voi da inserire nel ragionamento un po'più ampio cioè non possiamo avere una visione provinciale rispetto a questo tema
La grande questione della globalizzazione per noi non è vista come rischio ma deve essere vista veramente come opportunità
La questione oggi è come Re distribuiamo la ricchezza infatti siamo in presenza di un aumento della povertà
Che si pone in parallelo l'aumento della ricchezza quindi per noi la globalizzazione deve essere dell'Europa mercato comune la moneta unica
Ma anche soprattutto modello sociale europeo quindi lo straniero diventa ed è un problema europeo dobbiamo imparare a pensare in europeo rispetto a questo il governo secondo me su questo può farlo noi non possiamo solo subire
L'azione da parte dei governi dalla Germania dalla Francia su alcune questioni dobbiamo avere la capacità di porre anche noi in ambito europeo alcune questioni fondamentali
Per noi la cooperazione internazionale quindi diventa lo strumento per temperare la globalizzazione
E quindi ci deve essere una scelta politica fondamentale per quanto riguarda la questione che attiene appunto le risorse soprattutto all'interno del bilancio non possiamo dedicare solo i resti ma deve essere una vera scelta politica rispetto appunto la cooperazione internazionale
Per noi l'aspetto fondamentale è quello dei diritti sindacali non si tratta di fare la carità
Si tratta di avere la capacità per tutti i lavoratori del mondo di offrire la possibilità di contrattare loro improprio la tutela sindacale fare la i contratti e la tutela sindacale
Non tanto aiutarli anche se necessario ma soprattutto dare questa impegnarsi per dare questa possibilità
Io voglio riflettere brevemente sulla situazione del Piemonte per poi ieri
Fare come dire un'analisi un po'più approfondita per quanto riguarda l'aspetto di questo tema in rapporto appunto col Piemonte
Noi abbiamo la particolare situazione abbiamo delle aree con l'alta sofferenza per quanto riguarda la percentuale della disoccupazione abbiamo una situazione sul fronte della scolarità un tasso di scolarità molto basso
Abbiamo una crisi demografica infatti siamo una regione dove la situazione demografica e quasi mai sotto zero quindi in qualche misura una Regione sotto senza futuro
Possiamo dire per fortuna rispetto a questo che abbiamo dei lavoratori stranieri che occupano delle posizioni quindi non rubano delle posizioni lavorative
Abbiamo un mercato del lavoro che è molto flessibili Zanato oltre il quaranta per cento sono state le assunzioni a termine tra contratti formazione lavoro eccetera
Quindi gli store stranieri rispetto a questo in qualche misura subiscono alla precarietà infatti diventano polmone purtroppo rispetto agli andamenti ciclici
Coprono posizioni marginali la questione della stagionalità non si pone solo per il lavoratore straniero è una questione generale del mercato del lavoro la questione della stagionalità del sommerso
Non è solo la questione per loro l'ultimo esempio quello di Lecce dove quelle lavoratrici lavoravano per poche migliaia di lire al giorno all'interno di quelle condizioni
Quindi la questione che riguarda questo aspetto del mercato del lavoro secondo noi deve essere collocata nel patto per il lavoro quello firmato il ventiquattro settembre che deve essere collocato al fianco della legge finanziaria
E altrettanto noi dobbiamo avere la capacità di articolare questo patto qua un'attenzione per i lavoratori stranieri cioè questo è il passo in avanti questo patto per il lavoro non può essere un patto generico per il lavoratore
Generico del nostro paese ma deve trovare delle collocazioni anche per quanto riguarda l'aspetto specifico
Del lavoratore straniero
L'aspetto poiché riguarda la regolamentazione questo è fondamentale si parla dello stato sociale di riformare ancora una volta le pensioni noi diciamo
Più regolamentiamo più abbiamo più occupiamo
Più abbiamo possibilità di avere versamenti per le imprese abbiamo la possibilità di mantenere innovare lo Stato sociale avere più tasse incassate quindi questa la questione fondamentale la questione che affrontiamo poi noi
L'aspetto degli accordi sindacali
Certamente quei contratti nazionali con gli accordi aziendali accordi aziendali e contratti nazionali che devono essere profondamente rispettosi delle differenze anche religiose per quanto riguarda gli orari
Per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro eccetera vi porto qui una curiosità noi abbiamo fatto il nostro coordinamento straniere ha fatto una ricerca all'interno delle aziende del Piemonte son ventitré le aziende che sono state in qualche misura indagate e qui vediamo che il quattro per cento è coperto da lavoratori stranieri ebbene abbiamo quattro punti significativi il primo sono soprattutto piccole aziende delle grandi aziende sono molto selettive il secondo
Non c'è pregiudizio da parte degli altri lavoratori degli altri dipendenti però vi è molta superficialità nell'inserimento dei lavoratori stranieri non c'è una politica di accompagnamento mancano anche i servizi all'impiego specializzati dovremo inventare una figura di agente di inserimento rispetto a questo terza questione sono tutti operai e in più le aziende nel momento in cui stipulano l'accordo chiedono la disponibilità come vincolo lo straordinario cioè diventa un patto forzoso per subire da subire rispetto la disponibilità occupazionale
La quarta questione
è questa la questione positiva e che questi lavoratori vedono molto bene il ruolo del sindacato quindi rispetto questo cosa significa
Che dobbiamo avere la capacità di responsabilizzare i lavoratori come nel sindacato abbiamo fatto con le associazioni col coordinamento
Pensate che alcuni di questi lavoratori stranieri sono stati eletti recentemente nelle Rsu anche da parte dei lavoratori piemontese lavoratori italiani
Quindi responsabilizzate che significa anche dare la cittadinanza per quanto riguarda appunto il diritto il diritto di voto
Leggo brevemente tre questioni che riguardano la posizione sulla modifica del decreto legge duecentosessantanove secondo noi è importante riaprire i termini di regolarizzazione includere una nuova norma riguardante la regolarizzazione per il lavoro autonomo che interessa migliaia
Di immigrati
Modificare sostanzialmente i contenuti normativi dall'articolo sette sulle espulsioni
Si avverte inoltre la necessità che l'Italia si doti di un provvedimento legislativo che definisca compiutamente lo status giuridico dell'immigrato a partire dal riconoscimento dei diritti civili politici e sociali e quindi rispetto a questo cosa si chiede chiediamo di sottolineare sottolineiamo l'esigenza che il Governo si doti di un referente unico per le politiche dell'immigrazione istituito questo presso la Presidenza del Consiglio
Quindi in buona sostanza per chiudere la cosa che noi diciamo e che come sessanta come negli anni sessanta Torino e il Piemonte hanno avuto la capacità di accogliere i lavoratori immigrati del Sud
In qualche misura possiamo dire che allora i lavoratori piemontesi hanno accolto molto bene oggi lavoratori piemontesi sono un po'meno piemontesi
Come lavoratori meridionali che lavorano in Piemonte sono un po'meno meridionali altrettanto per quanto riguarda la prospettiva al Torino il Piemonte sono convinto che sapranno cogliere anche lavora rispettare i lavoratori stranieri
In buona sostanza essere un po'meno italiani rispetto a questo e loro saranno un po'meno stranieri cioè all'interno di questo incontro sta veramente alla soluzione del problema che stiamo esaminando in questi giorni a Torino grazie
Maurizio
Maurizio Ferretti dovrebbe leggere il documento che è stato sottoscritto dai sindaci riuniti a Venezia ieri ieri l'altro prego
Buona sera
Quindi a questo compito documento dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia sui problemi dell'immigrazione come contributo a questo convegno
La situazione dopo il decreto Dini e in vista della nuova legge
A partire dal decreto Dini e dalle successive reiterazioni con poche in genere in sostanziali modifiche abbiamo assistito ad un evidente peggioramento delle condizioni di vita degli immigrati
Costretti a sempre più umilianti certificazioni
Tra file attese quando ne esposti ai ricatti di ogni sorta dalla necessità di formalizzare un contratto purché sia senza peraltro il riconoscimento di alcun diritto
Sottoposti a costrizioni burocratiche ed anche ieri ricevimenti immaginabili
Si sta affermando una logica di resa fantasmi e alla rappresentazione distorta del tema da parte dei media
E dedicati delle emergenze sarde era o presunta che cancellano l'elaborazione conoscitiva
L'accertamento dei dati lo sforzo paziente dell'interpretazione l'efficacia delle misure di buona amministrazione
Proprio la rappresentazione sempre più distorta e falsificata dell'immigrato che si diffonde nell'immaginario collettivo da una parte e dall'altra le condizioni di vita dell'immigrato con i processi di marginalizzazione
Il ruolo che su questi processi svolge l'amministrazione sono due punti nodali
Sulle condizioni di vita dell'immigrato sul suo accesso ai diritti fondamentali e sulla conoscenza spessa di tali diritti molte amministrazioni comunali non da oggi cerca no
Nonostante i forti limiti posti dalla pessima legislazione nazionale
Di intervenire positivamente sia per un riconoscimento
è una pratica concreta di diritti sia per disinnescare quella produzione di fantasmi se no furbi localistici egoistici che cominciano a toccare del nostro tessuto sociale
A fronte di una situazione che a questi tratti di preoccupazione sembra tuttavia profilarsi di nuovo la prospettiva di una legislazione organica che assuma come punto centrale i diritti di cittadinanza dei migranti
La necessità di una legge che affronti in maniera seria non emergenziale il governo dell'immigrazione ma sostenuta con forza va sostenuta con forza puntando soprattutto ad alcuni elementi qualificanti
Il trasferimento di competenze e dalle questure ai comuni
Il diritto di voto
Una carta di soggiorno che sancisca in maniera definitiva la qualità e la natura dei permessi
La riforma e la semplificazione delle modalità di acquisizione della cittadinanza
Sul primo punto sul trasferimento di competenza dalle questure comuni
Nel nostro Paese si considera normale che il foglio essenziale per immigrante quello da cui dipende la possibilità per Luigi di inserirsi regolarmente nel contesto sociale e lavorativo
Dipenda dai controlli di polizia
Tanto è diffusa ormai l'identificazione dell'immigrazione con una questione di ordine pubblico
Allora se si vuole davvero imboccare una strada nuova rispetto al passato occorre da un punto di vista pratico ma anche simbolico separare gli aspetti amministrativi del fenomeno
Da quelli relativi al controlli al mantenimento dell'ordine che competono agli organi di polizia
L'obiettivo è quello di ridurre le presenze della polizia nella vita delle persone immigrate ad un livello pari a quello che tale presenza raggiunge per le persone di nazionalità italiana
Una riduzione
Una riduzione del genere necessaria per poter superare quella falsa contrapposizione sociale che vuole cittadini italiani da una parte le persone immigrate dall'altra con la polizia in mezzo a procedere a protegge scusate i primi dai secondi
Il secondo punto il Comune come principale punto di riferimento
Il punto di riferimento sostitutivo della questura non può essere che quello che costituisce il principale referente amministrativo per i cittadini italiani e cioè il Comune
Costi le competenze in materia di rilascio e di rinnovo verrebbero attribuite al sindaco in qualità di ufficiale del governo
è del tutto evidente e comunque gli amministratori locali sarebbero più controllabili degli organi di polizia senza contare gli obblighi di trasparenza cui le questure non soggiacciono e comunisti
Per tutti i motivi qui sommariamente accennati l'iniziativa per il trasferimento di competenze non è una questione burocratica il passaggio dall'ufficio a un altro ma una vera e propria battaglia di democrazia e di civiltà
Sulla progressività dei diritti e sulla cittadinanza il terzo punto
Dice questo oltre a trasferimento di competenze sono necessari altri provvedimenti legati alla natura e alla qualità del permesso di soggiorno
A cominciare dalla sua denominazione
Non più permesso ma carta di soggiorno che dopo il primo rinnovo dovrebbe diventare una carta permanente con relativa acquisizione di uno status definitivo di cittadinanza non legata razionalità
La carta permanente
Darebbe diritto di accesso a tutti i servizi alle stesse condizioni dei cittadini italiani
Ad uscire dall'Italia di entrarvi senza bisogno è permesso dire ingresso all'impiego nel settore pubblico mediante concorso a chiamata ad eccezione delle funzioni espressamente riservate ai cittadini italiani per motivi di sicurezza
Al lavoro autonomo senza vincolo di reciprocità
Alla convertibilità tra motivi diverso in altre parole si dovrebbe poter usare la carta per motivi differenti da quello per il quale è stata rilasciata studio famiglia-lavoro
Allen espelle villetta salvo gravi motivazioni al voto nelle elezioni locali
All'accesso alla rotatoria per le case popolari
Andrebbe quindi ripristinato
Andrebbe quindi ripristinato riguarda la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana al posto le dieci anni richiesti oggi il termine di cinque anni di permanenza ininterrotta d'Italia senza la rinuncia obbligatoria alla cittadinanza di origine
Chi nasce sul territorio italiano da genitori entrambi stranieri dovrebbe acquisire automaticamente la cittadinanza italiana con la possibilità anche in questo caso di doppia cittadinanza e ultimo punto ed ho concluso sul diritto di voto
L'obiettivo del diritto di voto vede già significative convergenze anche in ambito governativo e si è già avuto la parziale mobilitazione l'impegno di alcuni comuni per l'elezione dei consiglieri stranieri aggiunti ne è una prova evidente
Raggiungere questo obiettivo sarebbe comunque un atto di grande valore culturale e politico le donne e gli uomini che provengono da altri Paesi concorre lepri in tal modo insieme agli italiani con il loro voto alla definizione dei progetti della comunità locale
Alla quale appartengono alla quale contribuiscono in termini di crescita culturale
Economica e sociale con attraverso riconoscimento del principio diritto civile dedita a far parte dell'elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative sì sancirebbe la più alta forma di integrazione e la società civile accogliendo peraltro le indicazioni del Parlamento europeo in questo senso
Immigrante fino a oggi ospite fantasma intruso acquisisce visibilità e dignità di cittadino quando conquista il diritto di voto e riesce ad avere come principale referente amministrativo alla pari degli altri comune
Infine ci da dire con la nuova legislazione non potrà prescindere da una generale la regolarizzazione delle posizioni di tutti presenti sul territorio nazionale che diversamente dal decreto Dini non favorisca con introduzioni di insopportabili percorsi ad ostacoli e balzelli la ricattabilità del lavoratore deve lavoratrici straniere l'incertezza del diritto grazie
Tutto
Con il il documento letto da Ceretti senta questa degli amministratori sto per dare la parola al ministro Livia Turco prima però devo leggere un il telegramma che il neo giudice costituzionale Fernanda Contri ha inviato al sindaco Castellani ti prego Sindaco di fare derivi un saluto al ministro per la solidarietà sociale ti chiedi scusa per la mia mancata partecipazione me lo impedisce la recente nomina per l'impegno profuso prima da ministro e poi presso il CNEL nel tentativo di proporre una seria pacata organica riforma della legislazione del settore dell'immigrazione impegno che vede ora continuare l'intelligente operosità dei ministri Livia Turco e Giorgio Napolitano credo di essere autorizzata ad augurare al convegno i migliori auguri di successo ha la parola il ministro Livia Turco
Cari amici e danni care amiche ed amici come sapete il mio è un intervento le conclusioni al convegno ne terrà domani il ministro Giorgio Napolitano
Che io ringrazio molto i
Ringrazio molto non solo per essere qui e seguire i lavori chiudere domani questo convegno
Ma lo voglio ringraziare anche per l'apertura e la sensibilità umana e culturale con cui sta portando avanti il suo impegno
Ringrazio voi che siete qui che partecipate i lavori di questo convegno il sindaco Valentino Castellani
Per la sua importante bella relazione che ha svolto stamattina
Ringrazio la Giunta e il Consiglio comunale i funzionari del Comune
Che ci hanno ospitato con generosità ed intelligenza così come voglio ringraziare i relatori le persone che sono intervenute perché in in materiale che qui abbiamo sentito ascoltato per cui ci siamo presi appunti
Sono importanti per il lavoro che ci sta di fronte
Ma in particolare io voglio ringraziare gli immigrati qui presenti i sindaci e gli amministratori locali
I componenti di tante associazioni di volontariato laiche religiose i sindacati
Perché e il loro intelligente lavoro che ha consentito in questi anni difficili
Dico ad armare la realtà dell'immigrazione realizzando esperienze positive di accoglienza e di integrazione alcune delle quali ci pongono all'avanguardia in Europa
E proprio le esperienze realizzate in molte città
Suggeriscono che nella sua globalità
L'immigrazione è un fenomeno che presenta più aspetti positivi che negativi a cominciare dall'arricchimento culturale
Dal contributo alla produzione di ricchezza
A fronte di situazioni circoscritte di conflittualità esplicita o latente o situazioni di emarginazione sociale di criminalità
Ma è un fenomeno ad alto rischio sociale la costruzione di una società multiculturale che è il nostro obiettivo richiede attenzione sensibilità investimento di risorse il rischio che il pregiudizio la paura possono compromettere la creazione di nuovi rapporti sociali basati sul rispetto reciproco è molto elevato
E l'insieme delle esperienze realizzate a livello locale
Delineano un modello misto di integrazione un modello derivato diciamo così dell'esperienza dalla necessità di risolvere la quotidianità dei problemi
Nel quale il rispetto delle diversità l'affermazione della legalità la tutela dei diritti fondamentali hanno trovato un giusto equilibrio
Consentitemi di rivolgermi agli immigrati e alle immigrate qui presenti
A voi vorrei dire che il Governo italiano vi è amico e mi ringrazia
A me stessa
A me stessa e ad ogni cittadino italiano è cittadina italiana vorrei suggerire di riflettere
Su quel sentimento di assedio che ci assale quando sentiamo parlare di immigrati
è una paura indotta e immotivata
è stato qui questo argomentato nel corso della giornata non soltanto perché il nostro Paese a un tasso basso per quanto attiene l'immigrazione
Ma soprattutto perché dobbiamo coltivare in noi l'abitudine ed acquisire l'attrezzatura culturale per vivere l'immigrazione come un fatto normale ordinario tipico delle nostre società ed anche un fenomeno positivo
Dire questo non significa affatto sostenere che è un fenomeno facile da governare
Al contrario
Anche perché esso è un fenomeno che origina della più grande contraddizione ingiustizia che il nostro mondo ha di fronte a sé il sottosviluppo la guerra ed allora più che chiuderci nelle fortezze che sentiamo assediate
Ci è utile imparare a vivere e condividere la condizione dell'emigrazione
Per imparare ad essere e a diventare cittadini del mondo io credo che questo sia un ingrediente molto importante della democrazia e della libertà che abbiamo da dire
Il governo attraverso il dialogo e la ricerca di convergenze con tutti i gruppi politici e ringrazio la senatrice Siliquini per aver seguito i nostri lavori
Con gli enti locali con le associazioni del volontariato vuole dare il suo contributo per costruire una nuova pagina della politica per l'immigrazione
Una politica che riconosca gli immigrati non più stranieri ma cittadini
Superando così una concezione prevalentemente etnica della cittadinanza per privilegiare quella basata sul rapporto con il territorio e sul rispetto dei valori e delle regole di quel medesimo territorio
Una politica di cittadinanza che riconosca pari diritti e pari doveri tra italiani che stranieri irregolari presenti nel nostro Paese
Ma ci sono due conti ci sono due condizioni fondamentali per realizzare questa prospettiva di cui chiediamo anzitutto agli immigrati di essere consapevoli e di darci una mano
Il primo la prima condizione fondamentale sconfiggere la criminalità
Quella criminalità feroce che usa la disperazione dell'immigrazione clandestina che genera vere e proprie moderne schiavitù come la tratta delle donne e dei bambini
Per questo non vanno visti in contraddizione i diritti degli immigrati il diritto alla legalità e la sicurezza degli italiani sono le due facce di una stessa medaglia e la seconda condizione per costruire un percorso di cittadinanza vero è necessario contenere e contrastare la clandestinità
Non è possibile in questo momento storico conciliare una politica di cittadinanza per gli immigrati le immigrate con quella delle frontiere aperte con il mantenimento di un'alta soglia di clandestinità
Una politica dell'immigrazione basata sul connubio tolleranza della clandestinità successiva sanatoria può consentire agli immigrati al massimo un po'di assistenza una collocazione marginale precaria nella società italiana
Genera instabilità e conflittualità sociale e allontana ogni prospettiva di una società multietnica e multiculturale
Lo confesso che dura questa affermazione perché dietro il nome clandestino c'è quasi sempre una persona che fugge dal dramma della miseria e della guerra
Eppure dire a questa persona sono non sono in grado di accoglienti e lo posso fare a queste condizioni e secondo queste regole significa rispettare la sua dignità e costruire insieme nuove regole democratiche
La clandestinità avanzi tutto prevenuta con accordi bilaterali tra gli Stati
Con azioni di informazione sulle reali capacità di accoglienza dei paesi promuovendo un'efficace cooperazione allo sviluppo e io credo che sia stato importante che questo tema della cooperazione allo sviluppo nella giornata di oggi sia stato posto comunque tassello importante di una politica per l'immigrazione
Ma la clandestinità banche contenute scoraggiata con gli strumenti di controllo facendo tesoro dell'esperienza ed innovando rispetto a quanto previsto dalla legge Martelli per questo il fulcro della nuova legge quadro che il Governo e stai lavorando avvalendosi di una commissione tecnica
Risiede nello sforzo di tenere insieme
La ricerca degli strumenti delle regole delle risorse che consenta dagli immigrati di acquisire piena cittadinanza con quelli che consentono una reale programmazione dei flussi e il contenimento dell'immigrazione clandestina
Facendo una distinzione tra clandestini ed irregolari cioè coloro che nel nostro Paese sono venuti in modo regolare e poi per varie vicissitudini sull'accaduto in una situazione di irregolarità quella che proponiamo una politica dell'immigrazione controllata sostenibile dal punto di vista economico sociale e istituzionale
Che faccia leva non soltanto sulle opportunità offerte dal mercato del lavoro ma anche dal contesto sociale ed è l'affermarsi del nostro Paese di una nuova cultura dell'accoglienza
L'Italia ha bisogno di una legge quadro snella approvabile ed applicabile
In grado di affrontare la grande diversità che caratterizza gli immigrati e i loro progetti migratori
Superando l'approccio laborista per cui l'immigrato è considerato un lavoratore ospite per tenere insieme e presenti le varie ragioni che motivano la scelte migratoria
In particolare la legge deve guardare alla condizione di immigrati di lungo periodo
Alla regolamentazione dei nuovi ingressi e l'accoglienza dei nuovi arrivati
I cosiddetti immigrati al tempo scopo definiti i quali non sono tanto interessati a stabilizzarsi nel nostro Paese non si pongono tanto problemi sul piano dell'integrazione culturale e sociale
Ma sono molto più interessati ai problemi dell'opportunità occupazionali retributive anche in funzione di un migliore inserimento nel sistema socio economico d'origine
Una legge che consente la possibilità di ingresso secondo regole procedure ben definite che dicano chi come quanto e per quanto tempo può entrare in Italia
Che prevede il passaggio da una situazione di temporaneità e di precarietà che caratterizza la prima fase dell'esperienza migratoria della maggior parte delle persone ad una condizione di maggiore stabilità o di permanenza sul territorio italiano
Quindi il passaggio da un permesso di soggiorno temporaneo alla carta di soggiorno
Inoltre una legge che consente la possibilità di crescita e di evoluzione nella scala sociale ad esempio agevolando il passaggio da lavoro dipendente l'autonomo facilitando l'accesso alla formazione e sostenendo l'apprendimento di coloro
E proprio perché stranieri potrebbero non avvantaggiarsene
Ne legge che tuteli i diritti degli immigrati avere una famiglia normale come stabilito anche dell'articolo otto della Convenzione europea sui diritti umani che riconosca i diritti alla salute alla casa all'istruzione
Che sia in grado di prima di prevenire come dicevo prima l'immigrazione clandestina
Che accolga nell'ambito di accordi internazionali richiedenti asilo profughi di guerra sfollati vittime di catastrofi naturali e di guerre civili
Una legge e io qui sono assolutamente disponibile ad accogliere quanto è stato sollecitato una legge che deve essere costruita nel dialogo o le associazioni con gli enti locali
Vorrei dire che già la scelta di partire da un materiale
Come il testo che merita di avere quello come punto di riferimento è un riconoscimento che il Governo ha voluto fare di un lavoro precedente che era stato costruito
Attraverso proprio il coinvolgimento l'organismo come nelle e di della partecipazione del contributo di molte associazioni e quindi ecco io confermo questo impegno costruiremo questa legge anche se dobbiamo farlo in tempi molto rapidi
Nel dialogo con le associazioni e con gli enti locali
Qualunque legge dell'immigrazione può avere effetti parziali
Se almeno non si tenta di affrontare le cause dell'immigrazione
E per quanto riguarda il nostro Paese questo significa un coinvolgimento dei paesi della costa del Mediterraneo nella gestione del fenomeno dell'immigrazione chiedendo loro collaborazione nel controllo dei flussi in cambio non soltanto di una ripresa di aiuti allo sviluppo
Ma anche di forme di aiuto veicolate dagli stessi immigrati
Penso che la cooperazione e lo sviluppo debba essere considerata una componente fondamentale di una politica dell'immigrazione
Infatti c'è un aspetto di quest'ultima che tendiamo a sottovalutare
E che richiamava una sua riflessione di alcuni anni fa mescolando
I contraccolpi ma direi contraccolpi negativi che subiscono i Paesi di origine quelli del sud del mondo cedendo quote di loro popolazione tanto più che quella che emigra in genere e la componente più dinamica colta di quelle popolazioni stesse
Così come raccolgo quanto sottoposto questa mattina nell'intervento
Di Guido Bolaffi di cuore ben di poi ripreso seppur con accenni e combattere un taglio diverso da Adriana Buffardi circa la necessità di una politica europea sull'immigrazione
Nel corso della mattinata neanche del dibattito è stato posto poi una questione
Chi è in verità non volevo trattare perché penso che sia parte di una delle riflessioni che domani si proporrà il ministro Napolitano anche perché non ho partecipato questa mattina essendo qui regno del Consiglio dei ministri
Vale a dire la questione della
Sorte del decreto Dini Prodi
è stato posto qui è stato segnalato qui un allarme è stato detto che le notizie che arrivavano circa la scelta di a vere
Un disegno di legge molto secco di un articolo che salvaguardasse gli affetti della regolarizzazione destava preoccupazione
Ecco io voglio dire che
La strada che di fronte al Governo in qualche modo è una strada pubblicata nel senso che
Il
Il decreto non è stato convertito in legge c'è la sentenza della Corte costituzionale
C'è quindi il Governo si è trovato e si trova ma non soltanto il governo io credo tutti noi tutte le forze politiche tutte le forze parlamentari di fronte a un duplice problema
E il primo è impedire che che sia regolarizzato o ha fatto regolare domanda di regolarizzazione entro i termini previsti della legge non ritrovarmi in una situazione di clandestinità e secondo è che lo strumento da adottare sia uno strumento che possa essere approvato nel tempo più rapido possibile dal Parlamento
E per quanto riguarda la questione della sanità confermava proprio il ministro Napolitano in sede
Di Consiglio dei ministri è stato previsto che quanto era garantito del decreto Dini sarà oggetto di una misura amministrativa che il Ministero della Sanità a Prontera
Ho letto sulle agenzie che l'onorevole Gasparri annuncia l'ostruzionismo del Polo
Su questa norma a meno che non si introduca una contemporaneamente una normalità di inasprimento relativa all'escussione alle espulsioni
Io chiedo pacatamente
Cosa INPS cosa c'entra
Subordinare il diritto a non tornare clandestini da parte di chi ha stabilito un patto chiaro alla luce del sole con lo Stato italiano
Con l'inasprimento delle norme sui respingimenti
Tale questione ha una sede naturale per essere discussa è quella della legge per questo io mi auguro che davvero non sia questo l'atteggiamento del Polo che non sia questo l'atteggiamento confermato
Altrimenti penso che tale atteggiamento non possa definirsi altrimenti che una forma di ricatto che pagheranno poi pesantemente le persone più deboli e cioè gli immigrati
Il governo
Io penso che il governo dell'immigrazione ritiene che si realizzi costantemente un'azione concertata sinergica tra le istituzioni le associazioni le forze dell'ordine
Richiede che si realizzi un dialogo è un reciproco ascolto tra tutte le forze politiche culturali
Lo dico con molta convinzione l'immigrazione non può più essere oggetto di scontro ideologico
Le differenze che esistono e che afferiscono a valori fondamentali devono consentire l'incontro e la mediazione
Questo lo penso si debba debba essere affermato nell'interesse degli immigrati è anche nell'interesse della capacità di governo democratico della nostra società
Per questo
Il il Governo per l'elaborazione della nuova legge sull'immigrazione oltre al dialogo che ho già detto
Con le associazioni con gli enti locali cercherà anche un dialogo con l'opposizione per spiegare convincere circa le sue ragioni e per capire quelle altrui io credo che questo del dialogo sia tra l'altro mi sono metodo che potrà garantire
No soltanto l'approvazione di un tema non soltanto la presentazione di un testo di legge in questa legislatura e sarebbe troppo semplice ma l'approvazione entro questa legislatura di una nuova legge sull'immigrazione
Ma la strada della cittadinanza non è soltanto un percorso legislativo
Chiama in causa la mediazione culturale lo sviluppo delle politiche sociali il governo delle città
Il percorso legislativo della cittadinanza deve radicarsi in concrete esperienze di integrazione nelle città
Per questo e così importante mettere al centro di una politica nazionale le esperienze delle città quale indirizzò devono proporsi le politiche di integrazione
Puntare per usare un'espressione usata degli studiosi all'universalismo assimilazionista oppure sul pluralismo etnico su politiche generali o su interventi specifici
Il professore ignari questa mattina ci ha suggerito di costruire un equilibrio tra tensione all'universalismo dei diritti e riconoscimento delle differenze
Integrazione
Può intendersi come un processo di non discriminazione di inclusione delle differenze nella società di alcol di Enza ma anche di contaminazione dispera investì sperimentazione di nuove forme di rapporti di comportamenti va però sostenuta io credo con forza l'affermazione di principi universali come valore della vita umana della persona il riconoscimento del ruolo della donna nella società
La valorizzazione e la tutela dell'infanzia sui quali non si possono concedere deroghe neppure in nome del rispetto delle differenze
Si tratta di costruire un equilibrio difficile che presuppone da un lato il rispetto della libertà di scelta della persona e dall'altro la difesa dei valori collettivi e di diritti e sono vere e proprie conquiste sul piano dell'affermazione di diritti umani
L'esperienza dell'immigrazione in questi anni in Italia soprattutto quella portata avanti nelle città
Ha messo in evidenza la possibilità di realizzare seppure in modo discontinuo disomogeneo
Una politica di integrazione che avvicina progressivamente la condizione giuridica degli stranieri a quella dei cittadini italiani partendo essenzialmente dal riconoscimento dell'immigrato come persona come soggetto di diritti
Una politica quindi che pur nel rispetto delle differenze unisce più che dividere accentua gli aspetti comuni piuttosto che sottolineare le diversità
Quindi
Non tanto la predisposizione di interventi o di misure prese per riservate agli immigrati ma una politica di graduale inserimento degli stranieri nei diversi ambiti della società italiana a livello locale e nazionale
Questo presuppone però interventi volti a favorire l'accesso a superare situazioni di svantaggio derivanti proprio dalla specifica condizione di chi è straniero ad esempio la non conoscenza della lingua diverse abitudini alimentari sanitario
Una diversa concezione del tempo
Per questo è giusto credo avere una linea un indirizzo per quanto riguarda le politiche di integrazione che cerchino di contemperare l'accesso ai diritti di universali insieme al rispetto delle differenze sapendo che questo è il mio è un equilibrio difficile da trovare che va sperimentato gradualmente
Così come sono d'accordo con il problema posto ad alcuni interventi
Penso a quello del Forum delle donne intervento di Bonomi di Passuello circa la necessità la la consapevolezza di avere la consapevolezza che le politiche di integrazione richiedono a noi un ripensamento dello stato sociale e quindi penso che sia giusto legare strettamente le politiche di cittadinanza per gli immigrati e quindi di integrazione degli immigrati con un ripensamento delle politiche di stato sociale
Vorrei
A concludere concludendo il mio intervento indicare i punti su cui mi sento impegnata in base alle competenze attribuiti mi dal Governo penso che sia giusto concludere con l'assunzione di alcuni punti di impegno
Che sulla base appunto delle tele che molto parziali che mi competono ritengo di dover portare avanti tanto più dopo la discussione di oggi
La prima è favorire un coordinamento tra governo centrale e il governo locale e le associazioni
Ecco io vorrei raccogliere il suggerimento che è venuto qui
Di rafforzare la Rete
Delle esperienze
Che si costruiscono nelle città di favorire l'incontro il raccordo tra momento istituzionale un momento nazionale le amministrazioni la realtà locali e le associazioni di volontariato
Raccolgo suggerimento che in modo informale mi ha dato il Sindaco di Reggio Emilia Antonella Spaggiari proponeva di dare concretezza
A questo tipo di impegno
Decidendo di stabilire per esempio un appuntamento annuale in cui realizzare fare il punto tutti insieme
Amministrazioni governo nazionale associazioni di volontariato associazione degli immigrati fare il punto
Sulle politiche di integrazione di accoglienza nelle città
Il secondo impegno che mi sento di assumere
Di portare avanti una politica Comore donne immigrate penso che sia molto importante è una politica per l'immigrazione nel nostro Paese sia capace di sostenere i progetti di autonomia delle donne immigrate anzitutto l'autonomia economica ma anche quella culturale ed affettiva
Il Forum delle donne native e migranti ci ha suggerito alcuni impegni alcune riflessioni
I diritti dei bambini e degli adolescenti
Io sono molto d'accordo con la riflessione le proposte suggerimenti che ci ha avanzato nella sua comunicazione Angela miglia su
Così con alcune riflessioni che ci proponeva professor Losanna
E sono lieto di poter iniziare questo punto sottolineando quanto ha in cantiere nell'azione del Governo stiamo predisponendo in modo congiunto tra vari ministeri il piano d'azione nazionale per i diritti dei bambini
Un accordo di programma tra le amministrazioni centrali le regioni i comuni circa le azioni concrete da fare per i prossimi due anni e che tra i suoi obiettivi prevede proprio l'integrazione dei bambini stranieri
Cita inoltre i fondi stanziati nella legge finanziaria del novantasette per i bambini che noi vogliamo appunto siano finalizzati alla integrazione dei bambini stranieri l'attuazione di progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo
Anche grazie all'impegno delle regioni abbiamo potuto appeal attivare l'utilizzo dei fondi sociali europei finalizzati alla promozione di progetti sociali tra i quali appunto anche l'integrazione degli immigrati e particolarmente rivolti ai bambini questo abbiamo potuto farlo anche grazie all'impegno delle regioni io voglio ringraziare l'iniziativa dell'assessore della Regione Toscana Paolo Pini spente c'è aiutato aiutato il governo
Ad aprire questo capitolo importante
Così come stiamo predisponendo e ci siamo impegnati a portare in Consiglio dei ministri entro Natale
L'approvazione dello schema di legge di ratifica della Convenzione dell'Aja in materia di adozioni internazionali
Io penso di importate ardire anche dell'otto per dire anche che il l'implicito ribadire scusate l'impegno del governo a dare attuazione piena a tutti i punti della convenzione internazionale dell'ONU sui diritti dell'infanzia e questo dovrà trovare un riscontro anche nella nuova legge sull'immigrazione
Penso ai diritti dei bambini e degli adolescenti l'acquisto nella cui famiglia sia in una situazione di regolarità
Penso ai bambini abbandonati o soli o a quelli i cui genitori sono irregolari e clandestini
Lo diceva Kant Angela miliardi sono riprendo ci sono due punti in particolare che la nuova normativa deve affrontare
L'estensione diciotto anni della nove spendibilità dei minori stranieri
La regolarizzazione di tutti i minori di diciotto anni presenti sul territorio nazionale oppure la definizione precisa degli standard i diritti di cittadinanza minimi relative alla salute all'assistenza all'istruzione
Che devono essere garantiti a prescindere nella condizione giuridica della famiglia di appartenenza
Voi sapete che grazie alla convenzione dell'ONU già oggi viene garantito in Italia il diritto all'istruzione a tutti i minori presenti sul territorio nazionale indipendentemente dalla posizione giuridica della famiglia quindi anche i figli di immigrati clandestini
Ecco io non
Per alleggerire non mi soffermo ulteriormente su questa parte dei minori c'erano alcuni punti
Molto non anche molto dettagliati che mi ero segnata status sottolineo soltanto l'importanza che ha per i minori l'aspetto della formazione della scuola
A partire dalla sponda l'asilo nido fino alla possibilità di accedere agli studi superiori
Così come penso anch'io che sia importante non credo tanto nel contesto della legge sull'immigrazione quanto come iniziativa parte prenda in considerazione la riforma della legge novantuno del mille novecentonovantadue sulla cittadinanza
Per riconoscere per facilitare anche qui l'integrazione
Dei ieri bambini e degli adolescenti stranieri nel nostro Paese
Altro punto che voglio sottolineare
Riguarda doveri responsabilità politiche degli immigrati
Qui è stato Matera abbiamo sentito una bella testimonianza del rappresentante responsabile della Consulta stranieri di Torino
Che ci ha
Appunto
Raccontato non molto molto interessante come queste esperienze diverse rappresentanze degli immigrati di partecipazione alla vita sociale e culturale
Delle realtà locali nelle quali vivono che vanno appunto delle semplici associazioni di cittadini ad organismi consultivi degli enti locali o le esperienze dei Consiglieri aggiunti siano esperienze molto importanti
Esperienze di pratica della democrazia
Che sono l'espressione più alta di acquisizione dei diritti dice di cittadinanza da parte di chi pur essendo nato altrove a interessi e affetti e progetti radicate sul territorio nel nella città nella quale dico
Sono espressione della maturità anche del fenomeno dell'immigrazione nel nostro Paese
In qualche modo esprimono il progressivo cambiamento del ruolo degli immigrati all'interno della struttura sociale
Della nostra società
Io credo che siano anche il figlio di crescita di tutto il sistema sociale nei confronti dell'associazione degli immigrati
Penso questa è una mia opinione personale di qui sono particolarmente convinta penso che è una evoluzione di queste forme di rappresentanza in un Paese democratico sia l'esercizio di voto amministrativo
In un contesto in cui non ha cittadinanza legale
Ma la territorialità il radicamento nella comunità locale
Per la residenza effettiva sono alla base dell'attribuzione di diritti e di doveri l'estensione del diritto di voto amministrativo agli immigrati anche un segno del rafforzamento della democrazia nel nostro Paese
Credo che sia un atto di grande civiltà oltre che di giustizia
Se noi vogliamo che gli immigrati che vivono nelle nostre città
Contribuiscano attivamente rispettando le regole pagando le tasse al benessere collettivo dobbiamo consentire che possano esprimere liberamente le loro preferenze su chi è quando e con quale programma deve governare
E consentitemi a questo proposito di citare una bella interessante riflessione che Giovanna Zincone ci propone nel suo libro uno schermo contro il razzismo
Scrive Giovanna Zincone tanto più i soggetti deboli saranno privati di dignità tanto più esse saranno oggetto di violenza
A questa ipotesi se ne deve aggiungere un'altra e cioè che una delle fonti maggiori di dignità sociale dei nostri sistemi politici soli diritti che si possiedono e dovere che la comunità cipolle
A volte la minore dignità deriva non solo dei minori o diversi diritti ma anche dei minori e diversi doveri
Se dovesse consolidarsi nei confronti degli immigrati un'assistenza senza doveri questo fatto conseguirebbe a far disprezzare i suoi destinatari
L'ultimo punto impegno riguarda i finanziamenti
Problema che ricorso in tutti gli interventi certo la nuova legge sull'immigrazione
Non era prevedere anche un suo finanziamento
Nel frattempo ci sono dei capitoli seppure eseguiti speso
Sui quali accedere per realizzare interventi a favore degli immigrati penso la legge duecentosedici per i minori a rischio che viene finanziata dalla legge finanziaria
Penso alla legge trentanove novanta ai fondi non spesi
Ritirati e e assegnabilità progetti di seconda accoglienza a vorrei porre anche un problema a me stessa al governo come elemento anche in discussione
Che riguarda un miglior utilizzo delle risorse
Voi sapete che nella legge novecentoquarantatré dall'ottantasei c'è un articolo tredici
Che prevede un cosiddetto fondo era impazzito attualmente versato all'INPS che ha un fondo che grava sugli immigrati nel senso che è un fondo cui partecipano gli immigrati con le loro risorse
Nel mille novecentonovantacinque sono stati versati all'INPS attraverso una contribuzione appunto degli immigrati e questo fondo
Diciotto miliardi centosettanta e centosettantotto milioni ne sono stati spesi un miliardo novecentoquarantanove centoquattordici milioni
A fine anno i soldi e questi sono dati dell'INPS ovviamente a fine anno i soldi non spesi vengono versati su altri fondi e utilizzati per altri scopi ecco io credo che questo sia un modo sbagliato di utilizzare quelle risorse
Perplesso
Per questo pongo a me stesso al governo
La opportunità di valutare che queste risorse quindi aprire una discussione e di verificare quella legge affinché queste risorse appalto di queste risorse siano stanze destinate ai Comuni
E sia la finalizzate appunto alla promozione dei progetti di accoglienza e l'integrazione degli immigrati
Infine l'ultimo impegno è stato ricordato qui questo è l'anno europeo contro il razzismo intendiamo impegnarci in modo molto netto affinché questo anno europeo Conti è un contributo alla costruzione della Società italiana di una rinnovata cultura
Dell'accoglienza dell'integrazione e del rispetto reciproco
Questi sono gli impegni di lavoro e mi assumo evitiamo dire che dopo l'incontro di oggi mi sento di portare avanti con più convinzione con molta determinazione e anche con molta passione
Allora ne avevamo preso l'impegno di continuare quindi per chi per chi vuole io non impedisco ci va bene allora
Abbiamo iscritto a parlare adesso
Ci sono
Allora iscritto a parlare
Più di un secolo
Qua
Valenza con prego
Del coordinamento immigrati Telegenova si prepari Andrea Mornay Roli
Nel
Ma io ringrazio
La ministra Turco per nel suo intervento
Dal quale noi immigrati sottraiamo davvero osa scusa scusa un secondo spetta no scusate io dopo un minuto ovviamente a chi vuol ha deciso d'andar via di andar via però ne vorremmo noi che vogliamo continuare credo che abbiamo detto di farlo quindi aspetto un secondo perché salterebbero poi parlare con questo diverso
Prego sale convinto i conti allora dicevo ringrazio la ministra per nel suo discorso per suo intervento
La quale noi immigrati sentiamo il davvero il il cambiamento in clima in questo Paese rispetto a
A tempi non tanto lontane
Noi apprezziamo moltissimo questa volontà insomma di di ripensare le politiche
Riguardante l'immigrazione
Di questo nostro Paese
Noi
Apprezziamo tutte questi
Passi positivi che ha fatto il Governo voti
Dei cambiamenti positivi che sono stati già visti sul solo il
Quando s'è stato convocato convertito il decreto Dini per facilitare
Le regolarizzazioni dell'immigrazione degli immigrati prego accusa scusate per cortesia
Se dovete discutere fatto fuori per tacere
Ecco
Si sa noi insomma sentiamo davvero un nuovo clima e apprezziamo tutto ciò
Naturalmente il però le cui le cose vanno vanno fosse ma anche nel tempo insomma bisognerebbe dare il tempo al tempo come come si diceva stamattina ebbene bisognerebbe dare al governo le possibilità di conoscenza insomma io poi questa queste nuove queste nuove iniziative per una nuova legge organica del quale pare il Paese ha bisogno il quale sta cercando ecco importantissimo e il fatto che
E qui la ministra per esempio a si è impegnata a altro a rafforzare il coordinamento coordinamento e la consultazione il confronto con con le realtà locali Condi associazioni con il sindacato con le associazioni delle immigrate
Secondo noi insomma l'Italia si sta prezzati a sta per arrivare a una tappa importante della per quanto riguarda l'immigrazione ed è importante il più ampio confronto democratico prima di arrivare a questa legge
Organica
Sul sulle questioni che noi sentiamo oggi importanti dopo anche nel quest'delle cose che sono soci si oggi al al Consiglio dei ministri
Diciamo che
Sarebbe stato molto molto più giusto è molto più importante salvare nel decreto le questioni che riguardano se sanitaria degli immigrati inoltre salvare anche le questioni le le norme di legge che tutelavano dall'espulsione e minore di di di diciotto anni le donne in resti in stato di gravidanza eccetera sono anche perché questi queste norme titolavano delle spendibilità sono in fondo
Norme di regolarizzazione e a tramite queste norme noi non soltanto abbiamo difeso delle persone
Per motivi umanitari dall'essere espulsi ma abbiamo anche regolarizzate loro strazio quanto uno insomma non poteva rimanere Enzo Manes non né espulso né era regolare
E qui non so cosa cosa succede anche per quanto riguarda questo punto
Dall'altra parte si dice che questo oggi successo che abbiamo salvaguardato le regolarizzazioni che sono state fatte voi di solito si parla di duecentocinquanta mila regolarizzazione io vorrei dire che qui si tratta di duecentocinquanta mila forse domande deregolamentazione che anche oggi dal dal discorso oggi
Non soltanto dal nostra città che a Genova ma anche sempre a Torino un'altra città e i permessi di soggiorno rilasciati non sono duecentocinquanta mila malgrado che insomma al grado non è che un regista siamo ancora una volta la buona volontà del ministro delle del governo è del ministro Napolitano chiede circolare del ministro dell'interno hanno servito moltissimo
Ha a che le questure cambiassero questure cambiassero il loro modo rigido nel nel nel nel trattare le domande le regolarizzazioni
Eh sì queste circolari questi input disposizioni hanno permesso davvero la ripartizione di di molti di molti immigrati ora le questure continuano a fare resistenze perché insomma la cultura del passato questa insomma dei e dura a e necessitano interventi ulteriori da parte del del del governo e da questo punto di vista perché oggi sembrerebbe che oggi non solo non lo cita ma in altre città stanno rilasciando dei dinieghi
Dei ed i rifiuti di delle domande di regolarizzazione
A base di risposte di certi ispettorati del lavoro che non hanno ancora capito che non devono più scriverà alle questure sull'esito delle delle domande del del della dichiarazione che ha fatto l'immigrato e malgrado che il ministero del lavoro anche anche lui stesso ha detto che alle a a tutti questi uffici che non devono più chiedere aspetta chiedere mandare alle questure all'INPS e ha cancellato le disposizioni che erano dati rispetta quando c'era la la prima versione del decreto e quando hanno fatto la prima circolare
Del del ministero
E questo mette insomma il resta ancora incerto diciamo del diritto del dell'immigrato a a regolarizzarsi
Vuole insomma pure volevo dire insomma per quanto riguarda il fondo del rimpatrio sono d'accordissimo con lei
Sul fatto che questi fondi vanno utilizzati
Per le questioni che riguardano l'immigrazione una parte così ma vorrei anche dire che questa io trovo un una questione di ingiustizia in questo in questa questo fondo dell'empatia perché è un fondo dove insomma noi paghiamo su solo perché siamo immigrati paghiamo una tassa in più rispetto agli altri lavoratori
E per fare insomma sembrerebbe che per fare una sua verità no che poi non si fa perché poi si utilizza poco per quanto riguarda rimpatrio delle indigenti immigrati
Per fare una santa Rita solo tra di noi poi la sua rete fra se fosse vera furbetta sarebbe insomma doveva essere anche tutti i lavoratori italiani emigrati avrebbero dovuto contribuire a questo fondo
Quindi noi ecco come CGIL anche nazionale ci noi chiediamo da sempre da da molto tempo l'abolizione di questo fondo perbacco però finché c'è posto insomma sì insomma va utilizzato per motivi che lei ha detto
Vorrei dire anche che UE chiudo qui che sono solo stato molto contento stamattina a sentire anche il discorso che ho fatto
Il Consiglio non so e il parlamentare europeo tedesco
Che non parlava bene del l'italiano
Ma invece a un'esperienza davvero secondo me molto importante e forse insomma un rapporto Conti ha fatto un'esperienza come la sua rispetto a chi governa chi vuole governare perché poi lui dice sono proposte non cristiane insomma non perché son davvero di governo insomma non sono
Importo potrebbe essere molto utile per il governo italiano confrontarsi con persone come loro
Grazie fa lei a Paolo Andrea Bonini Roli
Fazio si prepari per cortesia Valter Reggiani
Coordinatore del rete le comunità locali
Mi presento per il pezzo che manca sono andremo minori della rete antirazzista uno dei tre portavoce della Rete insieme a Dino Frisullo la votazione
Ma e difficile dopo un convegno di questo tipo con la stanchezza in poco tempo dire tutte le cose che ci sarebbero da dire su un argomento come questo
Però attento perdonatemi la schematicità di tirare quel fuori quelli quelli che sono i punti che mi sembra senz'ali anche non ripetendo cose che mi vedono completamente d'accordo per cui Lecce però soltanto come come punti
Innanzitutto voglio dire che questo convegno ha già due elementi di novità estremamente positivi
Due elementi di novità che però per essere davvero elementi novità hanno bisogno di essere vissuti come punto di partenza
E non con l'estemporaneità di un convegno che per quanto approfondito sia per quanto alto sia il livello se rimane fenomeno asse poi non produce effettivamente quella novità che gli elementi indicherebbe
Questi due elementi novità sono uno generale e sono quella parola che c'era il titolo del convegno Cittadini
è una parola che implica moltissime cose
Una parola che indica credo un nuovo indirizzo un nuovo indirizzo che finalmente incomincia a considerare l'immigrazione come un problema strutturale non comune dentro
Un problema strutturale che si intreccia con la complessità sociale quelle di Napoli sue dinamico né sui cambiamenti con le sue contraddizioni
E per questo non può essere più affrontato con la categoria dell'emergenza che purtroppo è una di quelle variabili che hanno sempre caratterizzato in maniera distorta le politica nel nostro Paese
Dall'altra parte la parola cittadini sottolinea che finalmente gli immigrati e le immigrate non sono più vissuti esclusivamente come un problema di sicurezza o di ordine pubblico
Ma come soggetti di diritto ma come soggetti di diritto è questa un'altra novità delle politiche almeno a livello nazionale cosa diversa per gli enti locali ma poi ci arrivo
Alla fine
Ma allora quando dico che questi due elementi domini di novità però devono essere inizio di un percorso vuol dire che allora bisogna fare in modo che questi cittadini questi quelli che oggi sono stranieri che noi vorremmo far diventare cittadini abbiamo le possibilità di farlo
Aveva la possibilità di essere visibili di poter emergere dalla clandestinità
Perché fin quando non rimane nella clandestinità rimasi pedine soltanto nell'opinione delle buone intenzioni ma se poi non si dà la possibilità concreta di fare emergere da quella situazione
Anche qui perché l'immigrazione sono tanti che potrebbero regolarizzarsi che fino adesso l'hanno potuto farlo soltanto perché non si sono fatte alcune norme
Elementari
E mi riferisco per esempio questa è un'indicazione già unificazione un una suggerimento Edolo esecutivo per esempio quand'è che si desidera finalmente di considerare il lavoro autonomo
Come forma per la regolarizzazione quando sa tutti quanti sappiamo tempi sappiamo benissimo che ampie fette
L'immigrazione svolgono questa attività per poter campare ma se noi non riconosciamo questa loro lasciamo nella clandestinità e nel lavoro e nel lavoro nero e allora non possiamo quasi dire poiché vogliamo far diventare cittadini queste persone se non gli diamo gli strumenti legislativi per poterlo essere ma allora e non è per riproporre sempre sanatorie come si è fatto fino adesso però e davanti agli occhi di tutto credo anche dello stesso governo
Che l'attuale sanatoria avevo una norma che era particolarmente difficile a superare che alla corresponsione degli oneri anticipati da parte dei datori di lavoro
Questa norma non soltanto impedita moltissimi lavoratori che davvero lavorava nel nostro Paese di regolarizzarsi ma ne ha buttati migliaia nelle date dello sfruttamento di quelle reti di microcriminalità che poi si dice di voler combattere
E allora perché anche in un brevissimo tempo per un brevissimo periodo non si riaprono i termini senza quella norma per consentire a bere a quei lavoratori che davvero lavorano e che oggi vengono sfruttati in questo paese di poter regolarizzare loro condizioni perché poi sono queste le cose concrete
Che occorre fare
E allora anche qua signora ministra rispetto al al provvedimento di proprio discussione questa mattina poi giustamente
Domani il presidente misto da difetti del dell'interno altri spiega la meglio quello che è successo prendo atto che sicuramente c'è stato almeno quest'impegno di salvaguardare la sanità però anche qui le associazioni in questi giorni chiedevano all'esecutivo
No le sanatorie infinite no la luna chiedevano semplicemente che con questa Nuovo Progetto costano decreto fosse stato guardato tre cose oltre alle polizze azioni che state accettate stava guardate questa importante
Appunto ricongiungimenti familiari Lines per le verità e la tutela della sanità per tutti al di là dello stato giuridico
Queste non sono cose vuol dire questo non è chiedere la luna queste chiedere che vengano garantite alcuni elementi di civiltà per tutti per uno Stato civile
Voglio dire spetta a questo e allora mi viene da pensare che però gli immigrati purtroppo e questo è stato anche ripresa rimangono troppo spesso merce di scambio per la mediazione politica a livello centrale
Forse perché non hanno diritto di voto e allora in questo senso allora in questo senso
Condivide apprezzo moltissimo che la ministra qui abbia detto anche se a titolo personale che vede il diritto di voto come uno degli impegni importanti per questo nuovo per questa nuovo esecutivo
Dette queste cose cosa secondo elemento che mi pare importante su questo su alcune cose non mi ripeto c'è ruolo delle degli enti locali
Che a me piace più chiamare comunità locali intesa appunto come soggetti che vedono interagire né insieme il volontariato il privato sociale l'economia sociale gli Enti locali lo vedete sindacali intrusivi insomma tutti quei soggetti che sul territorio
Possono governare e sperimentare sul problema immigrazione
Anche perché in questi anni di vuoto legislativo di un dibattito entrale spesso caratterizzato dalla demotiva la strumentalizzazione sono stati quei soggetti le comunità locali e dare risposte concrete a rispondere i problemi degli immigrati tutti i giorni
E non è un caso che qui questa sera è stato letto quello splendido documento dell'ANCI
Un documento che vede le politiche sull'immigrazione in maniera realistica e non demagogica e non è un caso che proprio dall'anziché l'organizzazione dei comuni venga fuori un documento di quel tipo
Che affronta l'immigrazione in maniera realistica senza demagogia riconoscendo diritti e doveri in modo concreto ma dicendo quelli che sono i veri punti cioè che bisogna fare emergere dalla clandestinità le persone perché guardate anche la sicurezza sociale
Si ottiene soltanto se noi strappiamo dalle braccia dello sfruttamento d'ambito che imita il numero maggiore di immigrati che possono farlo perché lavorano in questo in questo Paese
Ora come Rete antirazzista Noemi ci apprestiamo la prossima settimana di un coordinamento nazionale ci apprestiamo a lanciare due campagne nazionali
Che sono sul diritto di voto e sul trasferimento di competenza in questo caso ringrazio anzi perché nostro ripeta le cose grande di quel documento l'hanno spiegato benissimo quali sono i contenuti i contenuti delle delle nostre delle nostre richieste
L'ultima cosa che voglio dire è questa quindi due novità
Ma che hanno bisogno di una continuità concreta fatta di cose concrete che incominci davvero a dare dei segnali non soltanto l'associazione ma anche agli immigrati e le comunità degli stranieri guardate questa cosa importante non soltanto per i livelli democrazia del nostro Paese per le associazioni degli immigrati
è importante per questo governo perché se davvero questo governo Enemy particolari mister la via degli affari sociali vogliono affrontare in modo nuovo coerente complessivo il problema dell'immigrazione per farlo hanno bisogno di fortissimi canali sociali
Di comunicazione sociale di radicamento sociale
Perché è meglio di me me lo spiegate denigrazione un tema complesso e difficile senza un porta gancio fra esecutivo centrale territorio che fatto di specificità che sono quelle che formano la comunità locale quasi Socrates immigrazione difficile non si può continuare
A lanciare messaggi anche innovativi e poi far mancare le risposte concrete rispetto a queste cose grazie
Valter Reggiani occorrono Valter Reggiani
Che è il coordinatore delle reti delle comunità locali
Ma io vorrei portare questo importante incontro anche la voce delle piccole e medie
Realtà locali che nel corso di questi anni hanno rappresentato quello che io chiamo la cultura del fare assieme al volontariato all'associazionismo al sindacato e che stanno costituendo appunto una rete assieme all'associazionismo e volontariato con l'obiettivo di far superare alla ricco patrimonio di esperienze accumulate lambito territoriale locale
Un agire politico-amministrativo che pur non risultando vincente acconsentito però in questi anni di risolvere intanto qualche problema relativo appunto al vivere civile di questi nuovi cittadini
E della comunità nel suo complesso ma soprattutto ha mantenuto aperto la porta del cambiamento rispetto ad un passato di totale assenza della politica nazionale per dell'immigrazione rivolta all'integrazione ora al di là delle vicende dell'ultimo decreto
Che mi permetto di dire decisamente poco entusiasmanti compreso anche la sua conclusione io credo che in ogni caso va salutato con grande soddisfazione l'impegno assunto dal Governo di varare in tempi brevi la nuova legge e al tempo stesso io esprimo terra comanda azioni che però hanno il vantaggio almeno di essere già stata raccolto accolte dalla ministra
E subito la prima raccomandazione che viene proprio dalle realtà locali e che ogni giorno sono chiamate ad operare c'è una legge quadro sì va bene
Però cercando da subito di attrezzarsi per evitare che per diversi fattori
Non ultimo l'eventuale mancato o ritardato intervento legislativo o regolamentare di altri livelli istituzionali ci si trovi Point di fronte a un rischio reale da un lato di paralisi operative
Ho dall'altro di inaccettabili discrezionalità decisionali
La seconda raccomandazione o meglio esigenza riguarda la previsione e la legge
Finalmente di risorse certe superando una volta per tutte la situazione negativa attuale
La terza raccomandazione riguarda
L'individuazione di un riferimento certo per le realtà locali che sia Authority o altro di questo c'è estremamente estremamente bisogno
Dalla nuova legge nelle realtà locali ci si aspetta molto forse troppo
Anche perché sappiamo bene che non basta una legge quadro organica che sia a risolvere i tanti problemi ma che occorre appunto una politica in ogni caso noi tutti ci aspettiamo che in conformità anche a quanto dichiarato dalla dalla ministra anche poco fa ecco la nuova legge affronti veramente le varie questioni legate alla condizione giuridica dell'immigrato
Guardando lo straniero immigrato non più solo come lavoratore o in alternativa come potenziale pericolo per l'ordine pubblico come purtroppo è accaduto fino a ieri ma come cittadino portatore di diritti e di dovere
E io qui vorrei fare un breve inciso partendo dal potrei partire da tanti diritti molto importanti voglio partire da quello della casa perché ancora una volta questo resta il problema dei problemi
E non può essere più accettato da un paese civile quello che sta ancora cadendo dopo anni e ci sono ancora cittadini immigrati irregolari che lavorano e che dormono e vivono in situazioni indescrivibili sovraffollamento baraccopoli e così via ormai bisogna dirlo nelle realtà locali ogni possibilità di risposta
Mi riferisco a quelle di di ingegno quelle di di impegno di fantasia si sono esaurite si stanno esaurendo ormai si è accertato che le varie forme che vanno dalla costituzione di agenzie di intermediazione intese a garantire il proprietario dell'alloggio all'uso in comodato dall'utilizzo del patrimonio di vizio
Di proprietà pubblica o comunque di Enti pubblici o della Chiesa anche fino all'uso provvisorio di edifici improprie
Che sono stati resi Doni con il concorso dei datori di lavoro bene tutte queste forme dicevo hanno esaurito ormai la loro possibilità di risposta e le uniche esperienze che hanno dimostrato di avere prospettiva Sonate laddove c'è stato un impegno straordinario di regioni che hanno destinato risorse a questo fine
Cioè con la realizzazione di alloggi attraverso la concessione di mutui agevolati ai comuni alle cooperative di abitazione o l'impresa alloggi da assegnare ad immigrati e non ed altro anche cittadini locali purché in condizione di bisogno a canoni che consentono di pagare la quota di ammortamento nel mutuo senza per questo superare livelli di canoni accettabili
Anche per famiglie monoreddito occorre
Avere
La consapevolezza che un'efficace politica di integrazione può realizzarsi
Solo se il cittadino immigrato è in condizione di costruirsi un proprio progetto di vita ed è indubbio che senza una casa un proprio spazio privato tutto questo non è possibile
Al tempo stesso i cittadini negato deve essere messo nella condizione di esprimere forme di rappresentanza che gli consentono di partecipare alla vita pubblica in particolare quello locale come è stato richiamato prima e l'obiettivo di fondo quindi il diritto di voto
Massima visibilità importantissimo indispensabile perché responsabilizza tutti amministratori e amministrati
Ecco a quanto a questo però sono necessarie anche politiche a livello locale che favoriscano il raggiungimento di una nuova identità e di livelli presenti l'integrazione cioè di adattarsi io interpreto la parola integrazione in questo modo di adatte come sono d'accordo che l'interpretazione che dava la ministra di fatte adattarsi in modo attivo ed equilibrato al nuovo ambiente senza perdere i propri tratti originali e arricchendole anzi con la propria specificità
Ora gli enti locali hanno la prima piena responsabilità delle politiche non devono e non possono delegare devono operare per garantire la pena effettiva cittadinanza politica civile e sociale il voto amministrativo dunque
Ma integrare da integrare come si ricordava con altre forme di rappresentanza nelle istituzioni nella società le consulte il Forum così straniere aggiunto cioè in sostanza garantire sempre la rappresentanza delle minoranze
Negli organismi democratici istituzionali e non c'è poi necessità di favorire la crescita politica delle rappresentanze
Delle associazioni e la qualificazione delle attività delle stesse le associazioni
Sono importantissimo punto di riferimento dis lo strumento per le attività rivolte all'approfondimento della conoscenza all'abbattimento degli stereotipi veri pregiudizi
Occorre favorire la nascita di coordinamenti fra le associazioni degli immigrati occorre stimolare le associazioni ricreative culturali locali ad aprirsi al nuovo a fare i conti con il nuovo offrendo anche sfasati agli stranieri e alle loro associazioni trasformare i servizi Rent renderli più capaci di rispondere alle nuove richieste di prestazioni allora occorre creare i centri di servizi facenti capo all'ente locale in grado di di progettare operare insieme al volontariato e all'associazionismo e allora e da questa impostazione che
A Modena abbiamo deciso insieme anche nel di dare avvio alla Rete delle comunità locali e di un laboratorio
Con la volontà precisa di muoversi appunto proprio nell'ambito di questa esigenza di progettare e operare insieme ente locale volontariato e associazioni
Ora questa rete delle comunità locali si pone due obiettivi il primo è quello della conoscenza della maggior conoscenza dell'esperienza in corso e il secondo
La acquisizione di più capacità propositiva rivolta naturalmente agli enti aderenti alla Rete stessa e chi è chiamato e anche chi è chiamato a legiferare mi riferisco al Governo al Parlamento le regioni
E quindi la volontà di dare un contributo anche nella formazione della legge per quanto possibile naturalmente ma non soltanto un contributo che va anche oltre il senso del guitto poiché la legge come è noto non esaurisce
Questa necessità di impegni
Al servizio della rete
Nato un laboratorio che
Non sperimenta Derrick de direttamente ma raccoglie il confronto a diffondere esperienze in atto in Italia in Europa ne evidenzia i punti critici e le indicazioni per supera infatti il programma di questo laboratorio si articola su temi specifici con seminari mirati il primo sulla casa se già svolto a Modena il secondo si svolgerà sulla rappresentanza il terzo sul lavoro il quarto sulle nuove generazioni che noi qui abbiamo veramente bisogno di evitare cerca di evitare il rischio che anche i giovani italiani si trovano spiazzati in una società molto nuova e diversa da quella immaginata conosciuta attraverso magari un'educazione che non abbia fatto i conti con il fenomeno immigratorio
E quindi dopo rapporto con i Paesi emigrazione naturalmente cooperazione allo sviluppo cooperazione decentrata ora mi avvio conclusione necessario
Allargare questa Rete e per questo è stato predisposto un protocollo di adesione sottoscrivendo il quale non si creano vincoli amministrativi ma si dà vita soltanto d'uno strumento politico utile a far affermare politiche che affrontino devotamente il fenomeno immigratorio il cui nel tramite la propria consulta sta sostenendo tutto questo tant'è che nel suo programma per i prossimi mesi
Prevede fra l'altro l'organizzazione con il Comune di Padova
Ultimo seminario appunto sulla rappresentanza degli immigrati nei consigli comunali
Prevede l'organizzazione che la provincia di Napoli di un seminario sul lavoro stagionale degli immigrati
E l'organizzazione di un secondo seminario sulla prima accoglienza sulla casa con la regione Marche e le regioni limitrofe confinanti a San Benedetto del Tronto alla fine di questo mese
E infine l'organizzazione di seminari di articolare sul territorio sul territorio su problematiche specifiche dell'immigrazione su situazioni di concludo veramente
E dicendo che allora io credo sia importante avere questa consapevolezza che occorre sempre cercare di lavorare insieme e
Le parole della ministro Turco credo che siano di grande apprezzamento in questo senso perché abbiamo bisogno di lavorare veramente insieme a livello nazionale regionale e locale associazione istituzione italiani e immigrati fare emergere mi alzo di fare emergere la parte positiva dell'immigrazione non limitandosi ad affrontare soltanto l'emergenza o quella negativa
L'obiettivo principale in definitiva costruire un senso di appartenenza alla vita culturale che veda presenti italiani stranieri alla ricerca di punti d'incontro perché S residenti nello stesso territorio
Comporta soprattutto di condividere i dati positivi dei problemi e questo vale a tutti i livelli
Io credo che solo percorrendo questa strada
Pare che ci stiamo incamminando davvero io sono fiducioso sarà possibile migliorare la qualità della vita di tutti
Grazie Walter la parola come ultimo intervento della serata topi condurle responsabile immigrazione di Rifondazione Comunista
Totti condurre non c'è accorpati
No temo di no perché rischi di non parlare domani se voi lo faccio io vorrei pure sono stanco ma
Siamo qua posto
No io a me dispiace che questo momento so che siamo tutti stanchi però o vale la pena di ritornare su alcune cose che sono state dette in questa in questa giornata
E come diceva Andrea Moriero all'inizio del suo intervento
Quando diceva che sul manifesto del convegno di oggi
C'è una parola molto importante molto impegnativa
Quando parlava di immigrate come nuovi cittadini
E purtroppo questo convegno coinciderà con una una brutta notizia
Per agli immigrati ma io penso per tutti quelli che in questi ultimi anni
Si sono battuti contro varie può averne
E che ha finalmente nella notte del ventuno aprile hanno pensato con l'elezione di Prodi a capo del governo di poter respirare un'aria nuova
Purtroppo questo non è stato perché abbiamo visto con la reiterazione del decreto Dini oppone il provvedimento di oggi
E cioè queste inversione di tendenza non c'è stata
Non c'è stata non sapremmo come valutarla per quale motivo
Ma possiamo dire che mancato il coraggio di un governo che ha tutte le carte in regola per decidere
Perché io capisco l'intento la voglia del ministro o della ministra come vogliamo di arrivare ad una legge organica
Ma anche su quello ci sarebbe da discutere perché io non credo che l'immigrazione sia una cosa da poter affrontare l'unico disegni di legge organica che poi sappia affrontare tutti i problemi perché oggi molti hanno detto che l'immigrazione è un fenomeno complesso
è una cosa che necessita di diversi provvedimenti per arrivare a quella che potrebbe essere una giusta un giusto compromesso perché io non credo che
Si ha bisogno di una legge per risolvere tutti i problemi connessi alla presente per immigrati è uno tra tutti questi problemi può riguardare i flussi migratori
Perché stamattina
L'assessore o l'ex assessore adesso Parlamento parlamentare europeo
Di Francoforte quando diceva che gli sbarchi di Lampedusa agli sbarchi di Gibraltar continueranno ad esserci finché nei Paesi del Terzo Mondo non si riesce a lavorare non si riesce a sopravvivere non ti riesce a studiare
è che i governi occidentali continuano a sostenere dittatori che ha poi invece di pensare a quello che potrebbe essere l'interesse dei loro cittadini pensiero più che altro alle loro tasche noi avremo il fenomeno dell'immigrazione sempre qui presenti da questo bisogna tenerlo conto non ci saranno frontiere che possono tenere di fronte ad una disperazione così grande
L'altra cosa e che io penso che la relazione oggi più importante è stata quella dei comuni italiani
Perché davvero hanno fatto un passo avanti
Perché alcuni mesi fa quando qui a Torino ci furono casi di violenza di ronde di comitati di quartiere
Alcuni sindaci chiedevano la militarizzazione del della loro città oggi vediamo che loro non chiedono più la militarizzazione ma chiedono di responsabilizzare gli immigrati di farli partecipare di farle diventare i cittadini come tutti i cittadini allora io penso che ha una politica seria
Per l'immigrazione dovrebbe partire da quelle base
Stessi diritti stessi doveri però oggi vediamo che così non è è che purtroppo quei immigrati che oggi rischiano di rimanere nella clandestinità saranno domani obbligati per via di una cosa dell'altra ad andare ad ingrossare le maglie della microcriminalità organizzato o della criminalità organizzata
Che abbiamo visto che quando una persona è un fantasma giuridico che non riesce nemmeno a sapere chi è doveva appunti a che fare è ovvio che per sopravvivere tutti i mezzi sono buoni per sopravvivere
E come diceva oggi sempre Daniel io penso che laddove la criminalità organizzata
Arricchito a creare dei ponti
L'Europa è l'America è noi possiamo costruire questi fonti però partendo dai cittadini che oggi sono qua perché io no
Riesce a bloccare il fenomeno perché quei governi hanno dimostrato la loro incapacità
Di
Direi fondi per la cooperazione quei governi hanno dimostrato Orlando
Diciamo disonestà di gestire quei fondi per la cooperazione allora io penso che se è vero quello che diciamo che gli immigrati non vengano qua perché l'Italia un bel paese se è vero che gli immigrati non vanno in Germania perché i tedeschi sono belli
I più ricchi
Nel loro Paese
Proprio il sacrosanto diritto di vivere di sopravvivere di studiare
Inventarsi un nuovo modo di cooperazione con la comodità operazione passa attraverso la riforma della legge quarantanove che vieta ancora oggi devi essere agenti di sviluppo dei loro paesi e questa è una cosa assurda un'altra cosa
Che la ministra detto perché alcuni di noi perché anche entrando immigrati sia una discussione
Del fondo per il rimpatrio perché io penso che se si dovesse andare ad una riforma di quella norma che ha introdotto il fondo per il rimpatrio bisogna
Ebbe non partire da quel giorno in poi ma bisognerebbe rivedere i soldi versati più gli interessi e cercare di investirli cercare di investirle per dei delle cose che riescono a
A risolvere i problemi non solo dei cittadini immigrati ma anche cittadini italiani perché abbiamo il recupero dell'edilizia pubblica abbiamo la possibilità di
Finanziare progetti di formazione professionale e abbiamo anche la possibilità di finanziare perché hanno e progetti degli immigrati che avevo rientrare a casa loro perché non penso che tutti gli immigrati vorrebbero il vivere e morire qua in Italia chi in alcuni di loro i loro desideri è di tornare nei loro Paesi e cercando di fare una cosa che le permette comunque di vivere degnamente la terza cosa eh che noi come Rifondazione
In questi ultimi giorni abbiamo fatto delle proposte al governo
Gli abbiamo detto che ok c'è la sentenza dalla Corte costituzionale va bene che il decreto non può essere reiterato così come però non capiamo
Perché il governo
Non può
In un decreto-legge nuovo in quattro articolo cinque inserire le cose più interessante che si erano
Ma basta
La regola con un decreto
E perché non dovrebbe passare a con un disegno di legge io sono convinto che tra una settimana saremo obbligati a correre ai ripari perché stia scade il decreto è il Polo ha annunciato che farà costruito non vedo come ne potremo arginare quella a meno di trattare sottobanco con il Polo proprio che non credo che questo governo avrà intenzione di parola voglia di fare quindi io penso che questo è un
Brutta cosa quella di oggi decreto Edward o i disegni di legge perché da una parte dimostra ancora la paura di qualsiasi governo di parlare un linguaggio di verità perché ripeto gli immigrati ci sono non bisogna negarlo allora non dargli la possibilità di uscire dalla clandestinità vuol dire introdurli
E spingerli ad entrare nella criminalità nella microcriminalità o comunque a fare delle cose che nessuno vorrebbe fare però si vedono costretti a fare queste cose quindi io penso che rilancia gran do la lettera che i sindaci hanno letto qua partire da queste due cambi
Lo per il diritto di voto è quella del trasferimento delle competenze dalla questura lenti locali sarebbe un passo molto in avanti dopodiché vedremo se il governo
Vedere l'impegno di apro disegni di legge organico ripeto dicendo d'organi su qui mai abbiamo molti dubbi perché non pensavo che un unico disegno di legge posta inglobare tutte le questioni e con essa la presenza degli immigrati grazie
In la seduta di domani mattina comincia puntualmente alle nove e trenta ci sono già gli iscritti a parlare due relazioni introduttive
Mo'concludere con l'intervento del ministro Napolitano verso le dodici e mezza
No
Va bene grazie
Brutta
Qui
Poco
Venticinque
Tre
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E è è è è tornata
Del del va be'per persona causa e
Stavano è una cosa
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