Le riforme del sistema della comunicazione e dell'informazione nell'occasione viene presentato il censimento sull'editoria e sull'emittenza televisiva nella Regione Lazio realizzato dall'Associazione Stampa Romana e dall'Eurispes

Questo convegno
Mio il compito di dare di fare un breve saluto
Intanto ringrazio tutti coloro che hanno accettato il nostro invito a cominciare ovviamente dai rappresentanti dello Stato e dai colleghi direttori che hanno prova col tempo per partecipare a questa nostra riflessione sulle riforme del sistema della comunicazione e dell'informazione
Ecco il mio sarà un saluto brevissimo ma non rituale oggi presentiamo la prima la bozza di una prima parte di una lunga ricerca
Sul sistema dell'informazione carta stampata emittenza e altri mezzi nella nostra regione una ricerca condotta dall'Associazione Stampa Romana con l'aiuto il sostegno della banca di Roma e dell'Eurispes ovviamente istituzioni che ringrazio per l'aiuto che hanno voluto dare sindacato dei giornalisti
Ecco noi abbiamo voluto prendere lo spunto dai risultati di questa ricerca che mettono in luce la complessità e come sia complessa la realtà dell'informazione oggi
Per
Fare una piccola riflessione sulle regole che sono in vigore sui provvedimenti
Che stanno per essere presi sulle norme che dovrebbero essere riformate e su quelle che tutti gli operatori del settore pensano che debbano essere cambia
La nostra riflessione parte dall'evoluzione delle tecnologie oggi ci sono nuovi media e all'interno dei media tradizionali
E ci sono cambiamenti che mutano ogni giorno i processi produttivi c'è una moltiplicazione all'infinito delle notizie anche oggi la possibilità di avere accesso diretto da parte dei cittadini all'informazione l'esempio che si può fare che una persona della mia età io quarantacinque anni quando è nata in Italia era un lusso avere nella stessa casa
Un telefono una televisione e una radio
Oggi siamo a livelli sideralmente lontani da quella realtà nel testo che vi è stato distribuito io ho fatto l'esempio del film Forrest Gump dove John Fitzgerald Kennedy gli stringe la mano a un attore che è nato dopo la sua morte ecco quello sì che è il morti un software semplicissimo
Che si può installare sul PC dimeri attrezzatura perché pone in luce una delle piccole dei piccoli problemi che avremo di fronte ne parlavamo prima a proposito delle immagini e cioè la modificabilità delle immagini digitali
Ecco quindi noi siamo di fronte a problemi del passato che ancora non abbiamo risolto e problemi del futuro che ancora dobbiamo intanto capire e poi cercare di risolverete
Da questo punto di vista il sindacato è pronto e vuole fare una battaglia per essere protagonista da un lato diciamo di tutto l'insieme delle riforme di sistema attorno alle quali si sta ragionando e dall'altro anche di una riforma delle norme e regole che regolamentano la nostra professione dal punto di vista contrattuale ovviamente che è il nostro principale lavoro
Il governo e le forze politiche stanno ragionando attorno alla riforma della legge Mammì è uno sforzo positivo compiuto sotto il pungolo delle sentenze anche la Corte costituzionale
Tuttavia ci sono anche alcuni limiti noi diciamo che sono troppo presenti nelle proposte attorno alle quali si sta ragionando gli interessi attuali
Dei due grandi gruppi televisivi di oggi la RAI e la mediazione
Ora secondo noi è giusto prevedere che accanto alla liberalizzazione del mercato ci sia lo sviluppo dell'industria televisiva italiana che già esistenti perché ci mancherebbe altro anzi
Siamo diciamo auguriamo un grande sviluppo ai due grandi gruppi televisivi che già esistono ecco però una maggiore dose di coraggio e di attenzione sarebbe necessaria almeno su tre punti il primo è l'effettiva possibilità di ampliare il novero dei concorrenti a livello nazionale
Il secondo è dare regole di certezza per la piccola emittenza che è un'altra ricchezza da curare e da parte di rubare ma senza lasciare campo libero agli imprenditori che noi chiamiamo da far West che ci sono ma è che fanno il loro lavoro che magari riescono a contattare centinaia di migliaia di telespettatori
E su cui lavoro nessuno vigila ecco diciamo che impone regole e garanzie non significa mettere lacci e lacciuoli è un requisito minimo in difesa dei consumatori
Da questo punto di vista ridurre l'obbligo di fare informazione nella riforma della legge maligni diciamo dal secondo noi un errore di fondo
Il terzo punto dicevo riguarda le telecomunicazioni in genere bisogna assecondare l'innovazione tecnologica liberando il mercato e dettando solo regole generali di garanzie gestite
Da un'autorità unica per l'informazione
Diciamo regole che però permettono a tutti i concorrenti
L'accesso al mercato permettono a tutti di mettersi alla prova e che garantiscano però anche di consumatori i cittadini di utenti di quelle informazioni la legge sull'editoria ecco la legge sull'editoria
La carta stampata è certamente un settore maturo possiamo definirlo così
è stata una legge importante ha permesso a questo settore di sopravvivere una fase delicatissima è difficilissima e però oggi diciamo è anche causa secondo noi di alcune storture
E attraverso queste leggi vengono fatti i giornali dei per esempio di partito ma anche giornali finti di partito e cioè attraverso una legge destinata a sostenere l'editoria vengono finanziate attività di organizzazione politica che è una cosa diversa
Cioè dignitosissimo finanziare la politica
Secondo noi è sbagliato finanziarla Traverso il finanziamento dell'editoria attraverso queste leggi vengono finanziate cooperative vere ma anche cooperative false che nascono apposta
Attingendo alle leggi dello Stato
Attraverso queste leggi vengono sostenute iniziative innovative iniziative nate solo per come dire prendere soldi dallo Stato
Prepensionamenti e cassa integrazione vengono concessi dal ministero del lavoro con la gara larghezza di chi non è pagato poi non è chiamato poi a pagare il conto perché come sapete il conto lo paghiamo noi giornalisti
Nessuno di noi da questo punto di vista siluri del progresso tecnologico crea dei problemi anche dal punto di vista dell'occupazione dei numeri nelle nostre redazioni h creato un cambiamento importante nei quotidiani nei periodici ecco tuttavia è come dire venuto il momento anche di impedire operazioni di vampirismo editoria noi chiediamo che le leggi sull'editoria siano riformate e che siano introdotte norme draconiane sulla trasparenza
Perché è giusto sostenere questo settore ma il tre tanto giusto chiedere alle imprese che ricevono soldi dallo Stato di rendere pubblico tutto
L'assetto proprietario i flussi pubblicitari l'elenco dei principali inserzionisti il modello sette e sessanta
Non si possono chiedere soldi pubblici senza essere disponibili alla trasparenza non si possono qua faccio un esempio molto sindacale fare dei prepensionamenti con gli scivoli
E poi fare dei contratti a quelle stesse persone pre pensionate
Che sono non consentiti dalle regole che permettono di eludere il fisco e contributi
Questo sono forme di inganno che danneggiano coloro che sono rimasti al lavoro e che pagano con i loro contributi le pensioni dei colleghi più anziani
E danneggiano i colleghi disoccupati danneggiano le generazioni future che hanno diritto ad avere una previdenza reggiamo stabile così come l'abbiamo oggi noi il mercato infine va ampliato cioè va data la possibilità agli editori di vendere su più punti vendita come fare c'è il problema degli edicolanti ecco noi facciamo una proposta e la proposta di sostenere quegli edicolanti che abbiano il coraggio di consorziarsi per fare la diffusione capillare degli abbonamenti cioè se si consorzio e permettono che attraversa e aprono un nuovo canale per diffondere quotidiani e settimanali e mensili in abbonamento noi chiediamo che ci sia un intervento di sostegno infine diciamo il grande capitolo della tutela dei cittadini come sapete c'è in discussione non si sa ancora se se ci sarà o non ci sarà e il referendum sull'ordine dei giornalisti sulla legge sull'ordine ecco noi diciamo una cosa a prescindere
Dal fatto che ci sia o non ci sia il referendum sulla legge istitutiva dell'ordine
Il punto di vista del sindacato che qualsiasi informazione offerta in modo continuativo e stabile debba avere i requisiti di credibilità e di garanzia per tutelare i cittadini da questo punto di vista noi chiediamo che ci debbano pensiamo che debbano esistere organismi di tutela dei lettori
Che debbano essere recepiti e sanciti i diritti ma anche i doveri di coloro che fanno informazione a cominciare da tutte le norme che i giornali si sono già dati Oddo autonomamente
E fine crediamo che debba essere stabilito è fissato un percorso formativo robusto per i futuri giornalisti lo diciamo oggi chi fa il giornalista di fatto sia che si è iscritta all'ordine sia che lo faccia rifatto in qualsiasi forma
Sia riconosciuto chiediamo una norma diciamo così transitoria per il futuro che si preveda un percorso formativo robusto a tutela dei cittadini
Dirà poi la collega Silvia carambola delle nostre idee sulla flessibilità contrattuale che dobbiamo adottare per permettere che poi le norme nostre norme contrattuali siano applicabili a tutte le forme e di impresa editoriale
Però c'è una cosa che voglio dire voglio dire alle forze politiche ma anche gli editori e anche colleghi direttori
Non si può pretendere nello stesso momento di avere la Svezia di otto Palma
E l'India Indira Gandhi non si può essere seguaci urgenze quando si richiedono i contributi per le imprese editoriali e seguaci dei Chicago Boys quando si debbono pagare i contributi ai lavoratori dipendenti
Le due cose insieme non ci stanno e non reggono
E non saremo noi che siamo soltanto giornalisti e soltanto il sindacato dei giornalisti a impedire che queste due cose siano insieme sarà il mercato
Gli editori le forze politiche i direttori e noi stessi tutti dovremo fare i conti con un mercato che ci metterà alla prova e che eliminerà ed è questa la nostra preoccupazione la ragione per la quale prendiamo l'iniziativa eliminerà con forza e anche col
Siamo conforme e diciamo che potrebbero avere delle ripercussioni drammatiche tutte le iniziative che non reggeranno
Vi ringrazio di nuovo per la vostra presenza e per il tempo e per l'attenzione che avete deciso di dedicare a questo nostro convegno la parola Silvia carambola per una altrettanto piccola introduzione altrettanto bene introduzione sui temi della ricerca e sul tema della flessibilità contrattuale poi parlerà Gian Maria Fara presidente dell'Eurispes che ha condotto questa nostra ricerca sul sulla zio dopo daremo la parola
Al garante per l'editoria il professore Casavola e concluderà i lavori stiamo aspettando che arrivi il sottosegretario alle Poste Vincenzo vita e concluderà i lavori il segretario della Federazione nazionale della stampa Paolo Serventi Longhi naturalmente ringrazio tutti coloro che sono venti si deve la mora
Con questa relazione c'è presento le ragioni per cui sindacato ha trovato si è trovato nella condizione nella necessità di andare ad una ricerca come quella che immagino che sia stata consegnata all'entrata
Una vero e proprio censimento per capire qual è la realtà editoriale nella nostra regione editoriale dell'emittenza perché fino ad oggi mancava un piano un quadro di questa situazione
Il sindacato territoriale quale noi siamo fa un lavoro di trincea di prima fila per cui in realtà noi avevamo e abbiamo una esperienza quotidiana che ci ha insegnato a capire qual è la geografia permettetemi questo termine sulla capire quali sono
Le diverse caratterizzazioni della professione giornalistica nel Lazio
Noi sappiamo abbiamo sempre saputo impegnandoci al lavoro più strettamente sindacale per esempio che accanto a una parte di categoria regolarmente contrattualizzata esiste un universo intero gli operatori delle informazioni
Un neologismo nella nella professione per definire tutti quelli che non sono nei giornalisti professionisti nei giornalisti pubblicisti ma che lavorano a tempo pieno per fare informazione
E che non hanno mai avuto la possibilità di iscriversi neppure all'ordine quindi al sindacato
Perché fanno o lavoro nero o sottopagato o vengono assunti con contratti diversi da quelli giornalistici
Contratti che permettono alle aziende
Di risparmiare sul loro lavoro ma che impediscono a questi colleghi di fatto e noi colleghi continuiamo a chiamarli di avere i diritti ma anche i doveri e il rispetto delle norme che
Spetterà tutti giornalisti
Così sappiamo che è una parte dei pubblicisti per gli stessi motivi di risparmio aziendale sono impegnati a tempo pieno nella professione senza anche loro diventerà mai professionisti conosciamo le fabbriche delle illusioni le aziende giornalistiche piccole o piccolissime che sfruttano a costi irrisori il lavoro dei giovani
Promettendo loro in cambio di ottenere famoso tesserino da pubblicista che diventa solo uno status ma nonno una l'ingresso la carta d'ingresso ad una professione ad una mestiere
E conosciamo le difficoltà dell'accesso
Così sappiamo delle carriere professionali delle donne che sono più lente mediamente più lente ma più lente di quelle dei colleghi maschi
Conosciamo l'età di approccio alla professione che piuttosto avanzata per lo più dopo la laurea un suggerimento a chi sta studiando
Quale deve essere il prossimo accesso a al nostro mestiere
E poi conosciamo le difficoltà dell'editoria e dell'emittenza nella nostra regione ebbene questa però è un'esperienza sul campo non abbiamo mai avuto dati di riferimento certi non avevamo contro prove documentali
Affermare quello che sapevamo nel nostro lavoro sindacale
Quando abbiamo dovuto gestire attraverso le commissioni dall'Associazione stampa romana questi anni difficili e di crisi dell'editoria e quindi di crescente diconsi disoccupazione di i prepensionamenti selvaggi
La necessità di dati di riferimento certi e di una mappa dell'editoria e dell'emittenza nella nostra regione sono diventati indispensabili
Noi abbiamo soltanto dei dati che ci raccontano
Chi siamo oggi ci sono nel Lazio e nel Molise circa tredici mila giornalisti cinque mila novantotto sono professionisti iscritti all'ordine
Ma di questi mille quattrocento sono pensionati e sono due mila settecentosessantasei versano i contributi alle rinunce circa la metà dei professionisti
Ricordo peraltro che la contribuzione obbligatoria solo perché regolarmente assunto tra l'altro ci sono cinquecentosettantaquattro disoccupati uno ogni dieci
La percentuale diventa uno ogni cinque tra i lavoratori tra i giornalisti al lavoro solo centonovantotto di questi disoccupati hanno il sussidio di disoccupazione sono protetti dall'indice perché altri hanno addirittura superato il periodo dei due anni previsto dall'istituto i superbi dall'istituto di previdenza
A questo doppio restano pochi dati non vi annoio settantaquattro sono i professionisti in cassa integrazione
A questo elenco va aggiunto quello dei pubblicisti ci sono sette mila settecentonovanta pubblicisti e ancora novantadue colleghi iscritti all'elenco degli stranieri
Questo era il panorama che noi avevamo quello che mancava al sindacato ma noi immaginiamo che sia una carenza anche per le strutture dello Stato predisposte a lavorare sul difficile terreno dell'informazione
Il Censimento di questa realtà in continuo col movimento con giornali piccoli e grandi che nascono e muoiono
Per poter individuare gli strumenti anche contrattuali per affrontare questa situazione
E questo censimento è quello che insieme all'Eurirs spesso siamo riusciti a fare e che qui oggi presentiamo per noi è un punto di partenza tutt'altro che un punto di arrivo
Sono state monitorate in questo censimento mille seicento testate il reperimento è stato abbastanza complesso perché sono quelle rintracciate attraverso tutti gli elenchi ad oggi disponibili di categoria di specializzazione oltre a un lavoro sul campo che è arrivato anche nelle edicole per cercare nelle edicole i giornali
Ma tra queste mille seicento testate sotto ben centotrenta avevano sospeso le pubblicazioni
E ottocento la metà non sono risultate rintracciabile erano scomparse con le loro redazioni direttore responsabile
Nella galassia di un'informazione che nasce e muore lasciandosi alle spalle solo problemi aperti
Alla fine oltre a quattrocentoventitré testate Vito il dato corretto che abbiamo definito ossa associative che abbiamo catalogato a parte
Sono duecentocinquantuno giornali dei mille seicento iniziali sono stati regolarmente verificati e inseriti nella nostra mappa insieme alle settantacinque radio e quarantotto televisioni che hanno ricevuto la concessione
Ma fa lo capite che andrà continuamente aggiornata tanto più che per fare questo lavoro sono stati necessari due anni di intervento su campo e abbiamo fissato una data
Un giorno X una data zero in cui fissare il Censimento purtroppo una data farà che nel frattempo è anche invecchiata era alla fine del novantacinque e su quell'abbiam fatto riferimento quindi work in progress
Anche questo nostra ma fa ha necessità del contributo deve gli stessi direttori e editori
Colleghi che operano nelle testate per annunciare nascite e ahimè anche morti giornali della nostra regione
La nostra riflessione al termine di questo lavoro
Riflessione sindacale riguarda la necessità di istituire quell'albo pubblico delle aziende editoriali
Che è una proposta su cui si è incominciato a discutere
E che permetterebbe di avere costantemente il polso della situazione sulle proprietà dei giornali sulla loro consistenza patrimoniale sull'aria di diffusione
Insomma un rendiconto sempre aggiornato sulla ricchezza e sulle articolazione dell'informazione del nostro Paese
Insomma io non credo che debba essere delegata a una sindacato e a un istituto di ricerca un ruolo così delicato che in realtà credo abbia interesse assai maggiore
Per l'informazione più in generale tra l'altro proprio perché l'informazione è quel bene primario sancito nella Costituzione che non può essere lasciato all'improvvisazione o allo sciacallaggio di editori ambiziosi e senza scrupoli giornali nascono e muoiono anche solo
Raccolte pubblicitarie più o meno improvvisate non sono soltanto espressione di gruppi culturali ma proprio perché invece ci sono anche piccoli o piccolissimi
Gruppi di persone che per ragioni associative o culturali fanno nascere dei giornali
La presenza di un albo sarebbe la possibilità di capire anche quanta parte di questo bene va invece tutelata al livello minore proprio per l'aspro per la sua natura
Per far ciò è necessario appunto conoscere
I dati che abbiamo raccolto ci permettono per esempio di affermare in questa primo nostro giro di conoscenza
Che quasi la metà delle pubblicazioni censite ha una tiratura che oscilla fra le cinque e le venticinque mila copie una di natura che è stata definita media
Contro il cinque virgola cinque per cento di giornali con tiratura sopra le cinquecento mila copie
Quindi è un universo di g di testate da ricercare e che raccontano la ricchezza culturale di una regione
Abbiamo rilevato anche che la maggioranza delle testate non si appoggia per la raccolta pubblicitaria concessionaria magici al proprio e questo è un dato su cui senz'altro riflettere perché cela dietro di sé proprio il rapporto tutto il rapporto su questo faccio solo punto un accenno invitando alla riflessione perché altrimenti su questo ad un altro convegno sarebbe necessario
Sul rapporto che tre piccole testate e la pubblicità c'è esiste che può essere un rapporto insufficiente ho un rapporto malato
Il censimento si è accompagnato al lavoro di ricerca di sondaggio descrivere la carta d'identità dell'editoria della nostra regione
Ed è stato confermato su un campione con significativo che comprendeva testate nazionali e locali operanti nella regione quanto dal nostro osservatorio avevamo purtroppo risentito quelli accenni che facevo all'inizio
Abbiamo scoperto dati alla mano che il trenta per cento delle aziende ai bilanci in rosso e quarantaquattro in pareggio
Abbiamo visto che la crisi porta prepensionamenti e casse integrazioni nelle testate più forte e invece a licenziamenti e al nuovo lavoro nero in quelle più deboli
Eppure sotto accusa le aziende non pongono il costo del lavoro segnalato soltanto dal nove virgola quattro per cento dei intervistati ma le materie prime sono il grande accusato e ne parlano nel settantacinque per cento delle interviste
Così come nell'emittenza sotto accusa e la confusione il ritardo nelle concessioni il dato arriva al quarantasette otto per cento
Però mi motivi abbiamo voluto evitare di definire griglia sulla qualità della produzione già giornalistica non lo abbiamo voluto fare in prima persona ci siamo invece affidati per questo a degli opinion leader
Su soprattutto a un gruppo rappresentativo di direttori di testate operanti nella regione nazionali e locali di carta stampata e tv delle agenzie di stampa come di giornali stranieri
Colleghi che io qui ringrazio per il loro prezioso aiuto perché ci hanno permesso di avere con voce tanto autorevole una mettere sotto esame l'editoria
Della nostra Regione è stato un esame severo una non c'è stata una promozione a pieni voti
E i giudizi però hanno dato uno spunto di dibattito interessante
Per inciso vorrei aggiungere che poiché questo lavoro è stato fatto con lo sforzo dell'Inter Associazione stampa romana le interviste sono state curate dal coordinamento dei disoccupati dell'associazione parlavo degli spunti forniti da gli opinion leader
Non faccio l'esempio che molto lungo e lo troverete con le interviste nel volume che è stato diffuso
Però tra questi tra queste tra questi spunti uno vorrei raccoglierlo subito e su questo concludo
Fra gli altri Enrico Mentana Marcello Del Bosco Piero Ottone Eugenio Palmieri Pietro Calabrese cito solo alcuni mettono sotto accusa il contratto di lavoro dei giornalisti così come le scuole di formazione
Per il direttore del Messaggero il giornalista assomiglia uno statale e questo non è un incentivo a lavorare meglio e di più
Per il direttore del TG cinque il sindacato è stato spesso l'associazione delle grandi firme e dovrebbe invece tutelare maggiormente la fascia bassa in termini di visibilità dove si cimenta il giornalismo
Anche il direttore dell'Agenzia Italia ritiene necessaria una ristrutturazione scrittura del contratto
E cito ancora il direttore di Televideo che interviene invece sul problema delle scuole editore di formazione professionale evidenziandone i punti negativi soprattutto l'inesperienza che hanno i ragazzi che escono da queste scuole su come si fa un giornale questi temi sono e devono restare secondo me all'ordine del giorno per il sindacato
Un sindacato che peraltro già nell'ultimo rinnovo contrattuale ha profondamente cambiato l'approccio col col suo contratto contratto che invecchiato che non risponde più alle esigenze di una categoria che sta cambiando
Penso che si debba riflettere su quanto afferma Piero Ottone quando dice che quando la redazione insiste troppo sulla lettera dei regolamenti sindacali quel scusate va be'comunque sulla lettura o sulla lettere cioè sulla norma questo è spesso un segno un sintomo di un cattivo rapporto che sia venuto a creare tra direzione e redazione
Certo l'insieme delle norme che regolano i rapporti fra i giornalisti la loro azienda devono tutelare l'autonomia la professionalità dei giornalisti e garantire la loro indipendenza
Ma oggi sindacato secondo noi dovrebbe deve diventare uno strumento più flessibile anche dentro le redazioni e per non ingessare in devono esserci delle norme e noi le stiamo concordando con la fiacca sul lavoro autonomo in modo che i giornalisti cosiddetti freelance anche se preferiamo chiamarle professionisti autonomi abbiano le garanzie minime per poter lavorare in modo dignitoso cosa che oggi non è e inoltre noi dell'Associazione stampa romana lo diciamo da tempo vanno individuate forme e mondi per rendere compatibile il contratto giornalistico coi bilanci delle piccole aziende editoriali con l'emittenza locale
Perché non esista più questo sommerso dell'informazione che questa ricerca ci ha evidenziato fin troppo crudelmente
Buongiorno a tutti io cercherò di essere rapidissimo nonno approfitterò del vostro la vostra vocazione al masochismo i dati e le informazioni salienti
Delle a trasferire trasferiti Silvia gran Buarque un grande efficacia ringrazio desidero ringraziare l'associazione della stampa
Romana che ci ha dato la possibilità di questo defunti di la possibilità di poter fare questo viaggio all'interno del mondo dell'informazione nella della nostra della nostra ragione un viaggio estremamente interessante un viaggio che ancora in corso io mi scuso con voi per come dire la poca eleganza del documento che abbiamo presentato non coincide con compiutamente con lo stile dell'Eurispes ma è un work in progress ci teniamo a ribadire questo concetto
è un lavoro in corso d'opera abbiamo voluto approfittare di questa occasione quest'incontro questo dibattito per lanciare
Questi primi dati queste prime informazioni che la ricerca condotta insieme l'Associazione Stampa in qualche in maniera evidenzia ci sembrano dati dati importanti dati
Rilevanti che valeva la pena in qualche maniera di cominciare a far viaggiare noi stiamo lavorando contiamo tutti terminare l'indagine porterà a termine indagine entro la fine del mese di marzo risolvendo anche un problema che Silvia poneva quello della
Come dire del Censimento il censimento a quel punto con gli aggiornamenti che stiamo compiendo sarà si fermerà al trentuno
Dicembre del del novantasei quindi quando a marzo presenteremo il rapporto completo naturalmente potremo avere dati ancora più freschi ancora ancora più certi più né più attendibile
Cosa devo dirvi poche considerazioni ne abbiamo affrontato questo lavoro e subito dopo abbiamo avuto la sensazione di esser diventati più che ricercatori cacciatori di fantasmi dei Ghostbusters
Perché non avete idea di cosa possano avere significato cercare di censire di raggiungere di parlare con mille seicento mille seicento
Testate naturalmente mille seicento prestare prendiamo visto solo in parte erano e attive è in gran parte in gran parte e inesistenti quindi mi ha viaggiato all'interno di questo di questo arcipelago
Con grandissime difficoltà
Come dire in qualche maniera
Costretti a a vivere a lavorare tra questo essere e non essere
Alla ricerca di qualcosa che spesso che spesso che spesso non c'era che sta sta dalla parte più ingrata del lavoro e la parte anche più difficile in qualche maniera da spiegare da trasferire per voi
Quando un lavoro un lavoro arriva a termine con numeri dati cifre tabelle tutto sembra semplice questo censimento è stato di una difficoltà estrema il lavoro poiché è andata avanti
Isolando un campione di centoventi società editrici che sono state monitorate sono state interrogate naturalmente attraverso interviste ai loro amministratori allora presentanti
Ancora sessanta interviste
A giornalisti a giornalisti e abbiamo cercato attraverso il loro racconto di ricostruire percorsi professionali esperienze esperienze di vita qualità e tipo di rapporti con con l'editore perché no anche con con con la categoria con con il sindacato e poi ancora e poi ancora
Un tentativo di approfondimento sulla qualità dell'informazione attraverso le interviste a ad una serie i autorevolissimi
Uomini della del mondo per l'informazione che se è stata la prima parte volevo però dire il venti
Che noi abbiamo tratto dai quest'indagine notevolissimi spunti che c'hanno indotto in qualche maniera a prolungare a tenere aperti i lavori appena dappertutto
Il cantiere l'indagine offerto tantissime tracce tantissimi nuovi nuovi spunti e noi stiamo lavorando adesso a completamento appunto dell'indagine stiamo lavorando alla tentativo di costruire un'analisi del peso economico e sociale di questo settore
E cosa forse più interessante nello stesso tempo
Per alcuni più preoccupante ad un'analisi ad una stima dell'evasione contributiva e fiscale che questo settore comunque produce perché una sensazione chiara netta che noi abbiamo avuto in questo lavoro di ricerca e che il mondo dell'informazione
In tutte le sue articolazione naturalmente mi riferisco al mondo dell'informazione
E come dire meno meno tutelato sia dia un grande contributo stia dando un grande contributo alla produzione Dinero alla produzione di evasione fiscale c'è un mondo sommerso che vale la pena
Di scandagliare credo nell'interesse degli operatori dell'informazione e naturalmente nell'interesse anche del sindacato piano l'obiettivo di difendere di tutelare la dignità la dignità dei lavoratori
Io se avessi dovuto dare un titolo e concludo
Riservandomi naturalmente di presentare nel nel nel nei prossimi mesi l'indagine compiuta con l'elenco con l'Elenco
Delle testate delle testate censite con una diversa articolazione anche dei materiali e del rapporto con una presentazione diciamo così più più dignitosa se avessi dovuto dare un titolo questa ricerca utilizzando anche oggi dello stile che qualche volta dallo stile qualche volta provocatorio
Compagna l'attività del mio istituto l'avrei chiamata che sta ricercando intitolata fronte del disagio c'è un grande questo è un grande fronte il disagio c'è un un un disagio prodotto dalla mancanza di regole da dall'ambiguità
Da dall'improvvisazione è un disagio che in qualche maniera va affrontate va risolto e sono contento che la l'Associazione stampa romana si occupi di questi temi si occupi questi problemi e siamo contenti come istituto di poter dare una mano di poter contribuire alla all'individuazione e all'analisi forse anche la soluzione di qualcuno dei problemi che attraversano il settore vi ringrazio
La parola ora al garante per l'editoria il professor Casavola coi se c'è qualcuno qualcuno degli autorevoli colleghi
Le altre personalità che sono in sala che vuole intervenire
Possiamo il dibattito prima del nemico Paolo Serventi Longhi e anche in attesa che arrivi sottosegretari
Dunque la descrizione complessiva per la ricerca che ha fatto Sibilia carambola
Egli osservazioni molto penetranti ma anche sconcertante Igea Marina fare mi consentono di fare un discorso forse
Un po'
Più ottimistico nel senso che proiettato
Verso traguardi
Piuttosto che non bloccato sulla realtà quale appare da questa ricognizione
Una ricerca che è mirata dentro un'area regionale
Arriverà sempre
Le difficoltà tra la dimensione nazionale e la dimensione locale
E non viene in questione soltanto il profilo strutturale dell'impresa
Dal finanziamento alle tecnologie
Che certamente più tempo e spesso troppo debole nella dimensione locale
E dunque in una competizione svantaggiata rispetto a quella nazionale
Ma a mio modo di vedere
Deve
Risultare soprattutto che il profilo dei contenuti e pelle qualità del proprio in questa ottica appunto di proiezione verso tra quarti ulteriori ora quali sono i quali potrebbero essere
Le voci locali
Perché esse si facciano ascoltare non più Fiocchi
Ma diverse
Dalle altre
E possibile una concorrenza
Che sostenga validamente le imprese minori sul mercato regionale
E subregionale
Ora finora l'analisi è stata condotta distinguendo tra editoria e televisione masse una futura legislazione dovesse far cadere ogni separatezza tra i due media
Occorre allora prendere in considerazione
Formule terrore inedite combinatoria tra giornali e periodici e televisioni locali
Il garante legato ed interessato istituzionalmente
Al punto di vista del
Protezione
E della promozione del pluralismo informativo e culturale e allora da questo punto di vista
Ed auspicare un irrobustimento della imprenditoria nella dimensione locale
Ora questo significa esattamente l'opposto di una moltiplicazione di iniziative fragili destinate a vite Brady
O a sopravvivere nella insignificanti
Se si deve puntare alla qualità del prodotto correndo in redazioni di giornali
O di testate televisive con buoni professionisti bene allenati
Che abbiano una prospettiva di lavoro stabile e dura in una intervista tra le tante che appaiono nella terza parte di questa ricerca di Enrico Mentana
E indicata ad esempio una caratteristica essenziale della informazione responsabile personalizzata né l'editore e nel direttore che devono poter rispondere dei loro doveri
Soltanto
A condizione che esercitino effettivamente il loro potere in
Sul team di giornalisti professionisti praticanti pubblicisti occupati stabilmente e con ruoli cento questo vale già a potenziare la qualità di una voce locale a renderla riconoscibile
Senza stonature ebbene impostata
Ora Mentana chiama questo questa compattezza organizzativa strutturale funzionale insieme rigidità ma queste rigidità potrebbe dovrebbe sperimentarsi anche nell'editoria
E non solo appunto nell'organizzazione di una televisione un giornale ben fatto
Lo è a condizione che nasca da un livello omogeneo culturale e professionale dei direttori e redattori
E spesso invece i giornali locali mostrano l'improvvisazione il pressappochismo
Le si grammatica cure
Di quei giornali mi che facevamo perciò contemporanee scuole netti si scrivevano col ciclostile
Dunque professionalità dei giornalisti è responsabilità di chi guida direttore e dei pittori
La racconta
E la selezione delle notizie nella dimensione locale
Una volta che si è realizzata la condizione descritta
Di professionalità e dire
Responsabilità nell'organizzazione può perfino essere qualitativamente migliore di quella offerta dagli organi nazionali o interregionali
Perché
Gli organi a diffusione nazionale dipendono ormai tra l'altro è certamente ripetitiva mente dalle grandi agenzie di informazione
Mentre l'informazione locale potrebbe far rivivere un giornalismo di inchiesta di ricerca e non soltanto di ricezione
Dalle notizie di controllo delle fonti e delle interpretazioni di coinvolgimento del pubblico nella relazione nel commento degli eventi
L'interesse
Per la quotidianità dell'esistenza sociale di piccole e medie cittadinanze
Che permette di dar conto di quelle che si fanno nella nella giornata e non soltanto dell'agenda di quando prese programmato che accada così come avviene si legge nella cronaca dei grandi giornali
A cui era la curiosità dei lettori ne farà crescere il numero
Promuovere lo sviluppo delle imprese giornalistiche locali
Questo è il vero pluralismo cioè un interesse effettivamente perseguito da giornalisti e da lettori per una informazione controllata autentica aderente alla vita reale della comunità
Che di queste esprime infatti che i giudizi di bisogni e i progetti che la promuove ad una più alta coscienza civica
L'informazione oggi una condicio sine qua non per l'esercizio consapevole responsabile dei diritti di cittadinanza
La riscoperta della sovranità dei cittadini che non sono soltanto i destinatari di prestazioni da parte dello Stato sociale nei numeri del corpo elettorale
Ma
Una società organica
Ed organizzata guidare politicamente se medesima con i partiti ed oltre i partiti nelle istituzioni e fuori dalle istituzioni avrà un effetto reale di rinnovamento epocale se l'informazione saprà darle l'alimento disse della sua più rigorosa responsabile professionalità
In un'altra intervista che appare in questa ricerca quella a Dennis Redmont dell'Associated Press Italia
Se fa cadere l'accento sulla distribuzione su cui il nostro moderatore seghetti
Ha indugiato un attimo fa
La retribuzione se liberalizzata potrebbe essere ripeto la le le le espressione di ma la chiave vincente di tutta l'editoria italiana
Che verrebbe così ad allinearsi con gli altri paesi del mondo ne guardi giocano e si trovano comunque e non solo nell'edicola
Dice Redmont dal benzinaio dal tabaccaio nel supermercato
Ma questa semplificazione può essere moltiplicata all'infinito se si lasciasse
Alle stesse imprese giornalisti
L'organizzazione della diffusione del proprio prodotto secondo il circuito direttori che ogni organo di informazione vuole attingere
La dimensione locale potrebbe essere agevolata
Per una più ravvicinate capillare conoscenza
Delle piccole e medie comunità dei lettori consolidati e di quelli potenziali
Passiamo a coronato osservazione in fenomeno gadget
Quanto questo fenomeno con la sola eccezioni di chi ha ritenuto che non si possa fare unilateralmente OPA se dico lo fanno tutti
O nessuno e giudiziarie però in linea di principio negativo vale a dire l'effetto promozionale non è stabile
Tocca soltanto quel numero del giornale del giorno in cui esso è adesso adesso è associato al carcere segno che chi acquista in questa quota eccedente quella consueta mira ad acquistare nonché il giornale ma taccio e così non si promuove la lettura anzi si degrada generale ad un accessorio quasi a carta da imballo del carcere
Anche qui l'editoria locale che non ha risorse da destinare a tali lusinghe può riscattarsi e compete nella qualità e diversità con quella nazionale
Ormai omologata nella uniformità per le notizie dei motori comunicativi e deviata da stratagemmi promozionali effimeri
Quanto agli elettori di Colchester esistono oggettivamente queste situazioni ma taccio queste situazioni vantaggio vanno sfruttate no
Quanto agli elettori sembra una constatazione scolata che non esistano più editori puri ma che l'investitore in molti settori produttivi
Tenti aggiuntivamente d'impresa editoriale e spesso la avventura la disavventura editoriale per interessi che sono estranei alla informazione e nei confronti dei quali
Le informazione potrebbe rivelarsi strumentale
Ma innanzitutto occorre sperare che la pianta per l'editore puro non si estinguerà tutto e che un suo seme un giorno sì pretesti
E ad ogni modo era aperta perché pensare sempre all'editore investitore speculativo e non pensare invece alla moltiplicazione di cooperative i giornalisti però e ad ogni modo occorre che un giornalismo nuovo più libero e più forte sappia compensare e resistere alle pericolose inclinazioni di editori condizionati da calcoli economici e di potere
E concludo un altro aspetto su un altro aspetto concludo proprio brevemente sull'altro aspetto positivo in una rivelazione
Globalmente realistica forse offre
Più ragioni di
Appunto
Preoccupazione no che non
Duri dei media
Non vittimismo
Ma denunzia di errori propri ed altrui
E non siamo mai stati errori propri è una premessa per cercare di nuove ed aperte e giovedi Monica alla comunità
Per scampare agli assedi R. angustie viste ripete perdenti visuale corporative ed aziendalistica grazie
Sono
C'è qualche intervento in sala
Romano Bartoloni presidente del sindacato dei cronisti
Mi interessava
Intervenire
Quasi subito
Perché
Per prendendo spunto da questa ricerca da questa prima presentazione a questo
Primo rapporto perché ci ha spiegato l'Eurispes ed ora ulteriormente
Essere approfondito
Soprattutto richiamandomi quella abbattuto ma colpito dell'intervista Roma colpita anche la carambola
Di Mentana che ti dice se non vogliamo essere soltanto il sindacato delle grandi firme
Dobbiamo fare i conti confrontarci con quel giornalismo che opera direttamente sul campo
Ora noi sappiamo che quel giornalismo d'opera direttamente sul campo non è composto solamente a quei colleghi che operano sette otto testate principali nelle grandi televisioni
Ma questo mondo che oggi sommerso e che grazie a questa iniziativa rispetto cerchiamo di far venire a galla
Dunque io credo che sia molto importante
Che questo sondaggio si concludeva
Con la mappa di tutta questa realtà c'è il sindaco perché noi vogliamo conosceva la conosciamo in parte vogliamo conoscere direttamente guardare in faccia questo mondo
Perché io ritengo che sia importantissimo in questo momento in questa fase di mutazione genetica della professione e questa tendenza verso una libera professione di questa prospettiva
Capiamo il comunque una qualcosa di nuovo che riguarda l'ordinamento professionale
Noi abbiamo solamente bisogno di a vere di di stare assieme a questa in realtà oggi sommersa che preparò per tante per tante circostanze abbiamo spesso occasione di avvicinarla di contattarla riconosceva
Ora e il garante dell'editoria ha detto una cosa molto importante apre la degli aspetti negativi di questo mondo sommerso
E dove dietro segnalazione di territori magari senza scrupoli è un mondo da perversa selvaggio però c'è anche una realtà vera ed è molto importante la sottolinea
Questo giornalismo locale che a Roma appare poco perché in effetti è schiacciato dalla presenza invadenze del palazzo che la grande politica che comprime nella realtà nella regione del Lazio
E noi come cronisti ex sentiamo il spesso di questa presenza che da uno scarso spazio a quello che il la cronaca cittadina e tutto quello che riguarda i servizi la qualità della vita i problemi di tutti i giorni dei cittadini romani che non sono diversi dagli altri potrebbero benissimo
I romani
Sollevare delle proteste Corsico alla Bossi perché dice Roma la tromba anche per noi romani sentiamo il peso in una Roma che non siamo noi che la Roma della capitale ma voglio allargare il discorso degli orizzonti
Ecco questo giornalismo che comunque giornalismo ben fatto ma al fatto che è una realtà ha bisogno di incontrare noi d'incontrare il sindacato
E quindi è importante
Che da questa primo incontro se ne apra un secondo che che porti un diretto confronto con quote con questo voto che sono ci sono qua alcolici sono quelli che rappresentano magari realtà più importanti di questi e molti ma molti altri ma ancora dovranno essere chiamati così come vanno chiamati alla loro responsabilità gli altri
Interlocutori sul territorio
Considerare che diverse sentenze della corte costituzionale riconoscono alle regioni le possibilità di legiferare Solter Vittorio per quanto riguarda l'informazione e quali sono le un discorso di poco conto
C'è per esempio la Provincia che una ricerca analoga l'ha fatta e sarebbe importante averla come interlocutore per sapere che cosa ha scoperto di questo mondo sommerso
Ma per finire per mi rendo conto che gli spazi si sono ristretti vorrei segnalare dell'importanza di un'iniziativa che è stata fatta qui a livello del Lazio e che ricalca anche tentativi sono state fatte in altre regioni
Noi come sindacato cronisti abbiamo sollecitato sia la Provincia sia la regione a promuovere noi abbiamo contribuito nella stesura una legge regionale a sostegno della piccola e media editoria questa legge attualmente in discussione alla Commissione cultura della regione è una legge dove si tenta di conciliare proposte che vengono sia da dal PDS sia ad AN sia da Forza Italia e sia anche dalla dalla Provincia di Roma che a norma dello Statuto regionale ha promosso una signora sua iniziativa che abbiamo prepara nove ora che cos'è questa iniziativa legislativa
Si pone si pone nella nella forma di quelle iniziative legislative che si fanno per sostenere la piccola e media impresa
L'artigianato cioè un sostegno a favore come l'agevolazione soprattutto di carattere creditizio e fiscale per il rinnovamento tecnologico l'aggiornamento la ristrutturazione aziendale di quelle e aziende che danno garanzie intendono fare sul serio
Questa legge tra l'altro è anche previsto quest'aspetto che è stato sottolinea la ricerca che ha richiamato la carambola
Cioè la la la stesura di un albo delle realtà aziendali
Per potere averlo sempre sott'occhio e poté verificare chi è come agiscono sul territorio e questo si lega ha un'idea che
Abbiamo
Nato a livello dell'ordine ma che purtroppo in questo momento con il referendum sulla testa con questa spada di Damocle non è stato potuto approfondire io ritengo che la legge sulla stampa del mille novecentoquarantotto sia una legge oltretutto con caratteristiche anticostituzionale una legge a regime poliziesco che impone tardi è già soprattutto la piccola editoria costringendola fra l'altro come come molti sanno a consegnare tutti i giorni un paio di copie del proprio prodotto in questura
Ora io credo che i tempi siano maturi
Sottrarre alla alle preture sottrarre ai tribunali la tenuta dell'albo delle realtà aziendali
Certo in questo momento come ho detto con la questione delle referendum e il discorso crebbe ulteriore complicazioni a alle al nostro mondo però io credo che la tenuta dell'albo deve essere patate deve essere tenuta dal l'ordine professionale se mai ci sarà o ci sarà una qualsiasi altra forma più o meno simile perché soltanto in questo modo potrà essere potrà esserci quel controllo diretto sulla trasparenza sulla professionalità di chi appartiene a quel mondo
Concludo dicendo che come cominciato che mi auguro che il sindacato ma sicuramente lo farà la prossima volta voglio entrare
Dentro nel merito di questa ricerca facendo confronto con questo mondo che che gravida nel Lazio con le sue organizzazione con quello stesso mondo che che è stato scoperto l'occasione grazie
Romano
Piero dichiara il responsabile dell'editoria
Voglio innanzitutto ringraziare Stampa Romana per averci offerto una serie di dati di una ricerca ben impostata che ci invita tutti quanti
A uscire dalla pigrizia di un dibattito su questo sistema incentrato solo su i massimi vertici la RAI la stette la media sette o tutt'al più le cronache politiche dei grandi quotidiani nazionali
Emerge lo spaccato di un mondo assai differenziato al suo interno con una grande componente di editoria ammirata e il minore con una quota inquietante di lavoro grigio e di evasione fiscale
Questa o ricerca una rafforzamento di un'impostazione noi dobbiamo cominciare a pensare a una vera e propria politica industriale per un settore che dobbiamo dircelo è un settore in crisi in crisi profonda
Non possiamo essere così schizofrenici ad alternare tavole rotonde sulla società dell'informazione meravigliosa che arriva e e poi parlare con chi è tutto impegnato nel duello del sindacato e a che fare solo esclusivamente con delle crisi
Naturalmente alcune questioni sono di lungo periodo e io mi auguro mi aspetto anche che questo governo sia in grado di affrontare alcuni queste strutturali di fondo
Li cito solo per titoli è chiaro che
La crisi del settore informativo anche qualche attinenza con i bassissimi la via livelli di scolarizzazione nel nostro Paese e con i bassissimi livelli di trasparenza delle informazioni in questo Paese basti pensare alla ristrettezza del mercato finanziario dell'informazione economica
Ma io soprattutto voglio parlare per punti per accenni delle questioni che invece riguardano le politiche possibili e le leggi possibili nel settore dell'informazione
Lascio immagino a sottosegretario vita qualche parola sulle cose più grandi più conosciute a che punto siamo con le grandi leggi sulle telecomunicazioni sulla televisione eccetera c'è però un'agenda più piccola ma altrettanto importante e altrettanto ravvicinata che riguarda alcune questioni specifiche dell'editoria
Può persino darsi che il fatto che vada in parallelo non siano svantaggio non ci permette di affrontare con più serenità questi problemi
Quelli con grande chiarezza voglio tocca mentre
L'ordine il problema della distribuzione la riduzione da quattrocentosedici
Naturalmente io non ho qui un opinione da esprimere su la la decisione della Corte costituzionale se l'avessi non sarebbe questo momento di esprimerlo
Dico che in ogni caso qualunque sia la decisione che la corte suprema assumerà non abbiamo il dovere anche il dovere morale
Di mettere all'ordine del giorno la questione della riforma radicale dell'ordine all'ordine del giorno le Commissioni competenti del parlamento
Sia nel caso che i referendum venisse accettato se nel caso che dovremmo venisse rigettato
Perché in ogni caso non siamo di fronte a quello che possiamo definire un fallimento dell'ordinamento vigente sia sul piano della deontologia della tutela tutto logica cioè su quello dell'accesso alla professione perché la formazione condivido pienamente l'impostazione che ha dato seghetti nella sua introduzione dobbiamo studiare un robusto percorso formativo
E badate nella conservazione di questa legge neve fra in un puro e semplice lettere tendopoli è semplice risolvo questi due problemi
Seconda questione anche questa sera avvicinata quella della distribuzione perché a questo punto come voi sapete con sei ministri aveva già all'ordine del giorno una proposta di legge che è stata ritirata per la retromarcia gli editori che hanno detto non ci sta più bene proposte di legge che pure avevamo siglato con gli edicolanti
E mi risulta che il il sottosegretario Parisi ha intenzione di presentare un diverso testo in consiglio dei ministri
Io voglio qui esprimere l'opinione che ci siamo fatti studiando a fondo questo problema ed entrando anche noi come tutti con una mentalità fortemente liberalizzatrice nell'affrontare questo problema mentalità che fa parte della nostra cultura e anche dello scrivente
Ed è il proprio studio Prodi dal problema ci ha portato a vedere che una liberalizzazione comporta anche dei rischi comporta per esempio il rischio che un giornale che oggi deve inseguire trenta mila punti vendita in Italia
Dovendo inseguire un cento duecento mila eccetera risulta fortemente svantaggiato rispetto a chi ha diffusione tiratura maggiore si va quindi a toccare un punto delicato il pluralismo
E quindi siamo orientati sul fatto che così come peraltro prevedeva l'accordo tra editori ed edicolanti del due anni fa che necessaria una fase di sperimentazione molto larga
Che interessa gran parte del territorio nazionale
Ma con due principi Bash che si tratti di sperimentazione perché ne abbiamo bisogno di vedere dopo un certo periodo di tempo dopo un anno quali sono i dati i risultati di questa ampliamento della rete di vendita e che si consegue soprattutto il principio della parità di trattamento non è possibile per un punto vendita dire io accetto questo giornale e non accetto quest'altro
Non è possibile un grande magazzino dire voglio L'Espresso non Panorama o viceversa non è possibile dire non voglio questa nuova iniziativa perché secondo me va male
Quello che è obbligatorio oggi pericolanti Reverso obbligatorio anche per gli altri punti che erano messi sperimentazione
Ultimo ai più importante perché dopo conosciuto
Molti di voi forse sanno che è all'opera un gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio per la revisione della legge quattrocentosedici
E anche qui noi siamo di fronte a una legge che ha ormai affinità di dare i suoi frutti anzi comincia a dare frutti avvelenati e marci
C'è tutto un grande lavoro da fare l'ultimo intervento lo diceva già con grande chiarezza di radicale delegificazione
Non è possibile imporre indipendentemente dalla loro dimensione dei vincoli degli obblighi delle pratiche estenuanti a tutte le imprese medie e piccole che in qualche modo scoraggiano l'ingresso nel mercato le attività minori eccetera che spesso ormai sono solo appelli burocratici
Orpelli in gran parte derivati dalla Regione quarantotto sulla stampa antica legge che peraltro quasi copiava quella del trentanove
In parte anche armi aggravati dal regime attento sedici
Ma io credo che si possa anche mettere radicalmente ma non più di un punto che può diventare esplosivo ma che ormai mi pare maturo e che su cui abbiamo lavorato molto forse la prima volta che esprimiamo pubblicamente questa impostazione a regime delle provvidenze delle sovvenzioni
L'attuale regime delle provvidenze delle sovvenzioni
è fondato su due principi che non reggono più
La sovvenzione mirata sua alcuni giornali di giornali di partito i giornali cooperativi associativi ma spesso finti cooperative punti se si attivi è spesso con grande corsa per cercare di infilarsi in quel canale protettore eccetera e poi per costruire aziende in deficit strutturale e d'altra parte l'agevolazione tariffarie
Che probabilmente diventeranno più complicate in regimi concorrenziali nei servizi o domani telefonici dopodomani e postali noi prima che tutto ciò scompaiono un grande caos prima che questi frutti marci appunto diventino avvelenati
Abbiamo invece il dovere di pensare un eliminazione di questo forma di interventi certo graduale perché ovviamente alle imprese non si dice dall'oggi al domani modo con cui tu costruito Bilancio da domani non vale più
Gli si dà un orizzonte di ci dice in tre e cinque anni al a scalare queste forme di intervento diminuiranno badate sto parlando è una cosa che riguarda per esempio anche l'editoria di partito
Che su questo ha costruito
La sua permanenza che è una cosa veramente sta a cuore a tutti figuriamoci la sta a cuore hanno ma che deve cominciare a progettare un diverso futuro
E in cambio noi dobbiamo dare delle occasioni di investimento dentro questo settore
Io credo prevalentemente mirato su un mica dirmi come il muniti di crediti agevolati
Il gli anticipi del rimborso di di Riva
Il settore in dell'editoria tutto incredulo strutturale di IVA perché vendeva al quattro per cento di IVA compra con
Univa molto superiore e questo ha effetti molto gravi soprattutto se le imprese che entrano nel mercato e qui concludo ringraziando ancora sociale stampa romana scopro sfogliando la la ricerca fatta dalla Eurispes scopro che stiamo parlando di un settore in cui l'ottanta per cento delle aziende a meno di duecento milioni di capitale
Stiamo parlando di un settore in cui i due terzi delle aziende non riescono ad accedere al credito bancario e solo un'azienda su dieci riesce a vedere il credito bancario di medio-lungo periodo
Ecco questo è il vero problema pubblico
Per mettere in un settore che un settore economico certo industriale ma è anche molto più corse tre colonne costo industriale che ha che fare con la democrazia
Permettere una stagione di Investimenti anche Pechino una dietro la FIAT l'Olivetti o Mediaset
Questo è l'impegno che noi ci prendiamo nel rapporto che avremo con il Governo per una radicale riforma da quattrocentosedici
Dichiara
La parola Paolo Serventi Longhi
Ma finalmente abbiamo qualche dato perché noi continuiamo a ragionare sui drammi le disgrazie del nostro settore
Ma basandoci più sull'esperienza personale dei dirigenti del sindacato dell'altra istituzione della categoria che non su dati certi
Bisogna dire grazie credo l'Associazione stampa romana la squadra dell'Associazione stampa romana della quale io mi ritengo parte integrante naturalmente
Ma insomma credo che il lavoro che affatto Roberto soprattutto di come Silvia perché se ne occupa da direttamente negli ultimi tempi
Anzi
E direi anche grazie a Gian Maria che è partito come un superesperto dello spoglio diventato un nostro amico quasi uno di noi insomma perché
Si è calato con la sua struttura di collaboratori nella vicenda con grande entusiasmo i risultati si vedono credo che come dire questo non sarà l'ultima ricerca e voi farete insieme all'Associazione stampa romana credo che è proprio risultati positivi che abbiamo ottenuto la prima mappatura debba portare ad altre mappature forse più approfondite
Sicuramente più ampie e certamente seguendo l'evoluzione della della situazione nel Lazio a Roma naturalmente problema è nazionale ma qui parliamo di una situazione di una realtà territoriale che va seguita con grande attenzione proprio per la dimensione rispetto alle altre regioni italiane del del mondo dell'informazione nel Lazio a Roma e nel Lazio
Io anch'io vi come dire cercherò di contenermi vedo che tutti sono stati molto bravi quindi cercherò anch'io di stringere molto però alcune cosette anche stimolato da alcuni interventi
O ad aprirle poi avendo dopo di me parlerà il rappresentante del governo e quindi come dire vorrei dare a mia volta stimoli a lui
D'altra parte ci chiediamo vicenda spesso quindi diciamo importante continuare
Cari colleghi cari amici di amiche naturalmente qui il problema politico generale
Della nostra crisi della crisi del nostro settore riguarda molto il rapporto tra il mercato libero mercato che naturalmente è come dire un principio
Costituzionale ed è un principio che noi sosteniamo e quello della necessità in un settore così importante e vitale per la democrazia del Paese previsto peraltro dalla Costituzione appunto il sistema di regole
Di questo mercato
Noi viviamo e la la ricerca ce lo dimostra in una situazione di c'è un bla totale viviamo una situazione di deregulation sempre più spinta
In cui gli editori puri sono sempre di meno la Federazione dal dalla stampa domani sarà a Napoli proprio a ragionare del pluralismo dell'informazione nel Mezzogiorno nel momento in cui un editore impuro
Tenta acquista e ulteriormente espandere la sua influenza influenza che ha peraltro anche a Roma
Voglio dire la situazione oggettiva del mondo dell'editoria quando parlo degli editori diciamo così dei nostri referenti imprenditoriali è un mondo assolutamente frammentato accetti tutto
Lo dico apertamente in maniera chiara e netta c'è la persona perbene da l'investitore colui che vuole partecipare a un pluralismo dell'informazione c'è partito
Cioè colui che pensa di arricchirsi o comunque di sopravvivere campare sfruttando i grandi e le crisi e certe volte anche i rivoli delle provvidenze che arrivano dallo Stato poi ci arrivo a questo problema
Mi pare che l'Associazione stampa romana abbia dato una buona impostazione così non si può andare avanti lo diceva pure Piero De Chiara adesso io lo confermo noi abbiamo bisogno di riforme Cuesta è la stagione delle riforme senza le quali il mondo dell'informazione andrà sempre più nel disastro e probabilmente di sassi anche occupazionali traumatici che abbiamo si amplieranno in maniera ancora più drammatica di quanto non sia ma soprattutto nega tra il pluralismo e la qualità dell'informazione a varie forme
Riforma delle telecomunicazioni riforma dell'emittenza riforma dell'editoria della legge quattrocentosedici delle altre leggi che leggo reggono l'editoria
Riforma dell'ordinamento della professione giornalistica
Queste sono di pertinenza del parlamento e del governo riforma della nostro modo di organizzarci di categoria quindi riforma del sindacato naturalmente anche qualche cosa da dire sulla riforma dell'ordinamento professionale i giornalisti lo devono avere
Io che devo dirvi che sono state fatte molte proposte qui anche dalla dall'Associazione stampa romana mi trovo molto d'accordo però qualche cosetta io direi partendo dalla riforma delle telecomunicazioni
Nove viviamo un periodo una fase come dire di attesa
E come dire una testa molto forte perché il sindacato non soltanto la Federazione della stampa ma anche le grandi confederazioni CGIL CISL UIL insieme in un documento renderemo pubblico prossimamente la rivendicano come uno strumento insostituibile
Per regolare per mettere ordine nel l'attuale appunto giungla qui dell'etere e degli altri strumenti tecnologici e di altri veicoli per la trasmissione delle immagini e dei suoni
Io credo che certamente lo slittamento non sia un risultato positivo l'abbiamo detto più volte
Il rischio che noi ancora sottolineammo al governo l'abbiamo sottolineato intendiamo continuare a sotto ne a sottolinearlo è quello della conservazione della della situazione attuale
Come dire
Del dell'attuale equilibrio come dire politico imprenditoriale
Io credo che però naturalmente dobbiamo riconoscere che le proposte che sono in campo che sono ritengo ancora tutte valide
Abbiano degli elementi di positività a cominciare dalla top dall'autorità unica di sistema che una delle rivendicazioni storiche nel sindacato dei giornalisti italiani
Naturalmente accenno soltanto che all'interno della riforma le telecomunicazioni il ruolo del servizio pubblico sembra deve essere un ruolo forte
Un ruolo che per una certa fase è sembrato su svilito da alcune intese che poi sono state modificate io sono contento che questo sia accaduto
Ma credo che dobbiamo superare l'attuale ancora situazione di di confusione
E naturalmente dobbiamo difendere anche il pluralismo dei soggetti
E quindi il sindacato chiede chiarezza risposte serie per la RAI
Per i network e devo dire qui stimolato anche da Romano per
Non solo da Romano naturalmente per una emittenza locale che si dibatte tra mille difficoltà che è uno dei centri come dire del di questa deregulation normativa
Di cui parlavo prima
C'è un problema l'abbiamo sollevato devo dire che Vincenzo Vita si è impegnato anche completamente a superarlo quello del la capacità e la possibilità ed obbligatorietà che abbiano le emittenti locali di produrre informazione
Io credo che su questo magari ci deve essere più chiarezza come chiarezza ci deve essere sul sistema delle concessioni
Dicevo quindi Authority era antitrust l'equilibrio pubblicitario la rete federata della RAI quindi l'informazione locale
Che certamente va rafforzata in tutti i modi certezza nelle frequenze libero accesso alle reti e tecnologie
Il sembravano obiettivi sfuggenti allontani io credo che sono obiettivi che sono a portata di mano io invito il cuore del governo mi dispiace che non ci sia il ministro Maccanico ma c'è il sottosegretario vita e quindi affidò a lui questa considerazione
Noi riteniamo che questi obiettivi non possono essere più come dire fatti slittare che la legge deve andare a compimento in tempi rapidi
Due cose due cose tre cose sull'editoria
Ma io vi do una notizia pensavo che facendo una riflessione in vista di prossimi appuntamenti
Questa crisi la crisi finanziaria e la crisi delle imprese
Sembra rallentare
Questa è l'impressione che abbiamo noi dal fatto soprattutto che non pervengono alla Federazione della stampa
Stati tecnici o ristrutturazioni ecologiche di portata tale da produrre un ulteriori drammatici e pesanti tagli occupazionali
Naturalmente come dire non questo non significa che la crisi del real sia superato
Tra l'altro noi abbiamo un aumento esponenziale della disoccupazione giornalistica noi abbiamo oggi tra il mille seicento e mille ottocento disoccupati a livello nazionale Silvio faceva il numero di cinquecento e rotti
A Roma e nel Lazio sicuramente poi se andiamo a affrontare l'aria del precariato sicuramente la disoccupazione aumento terribilmente il problema evidentemente è che c'è
Una disoccupazione nuova che viene direttamente dal precariato cioè viene attraverso i riconoscimenti d'ufficio pur limitate dall'ottimo lavoro che fa l'ordine dei giornalisti gli ordini dei giornalisti sottolinea in particolare
L'ordine di Roma che certamente ha contenuto i riconoscimenti d'ufficio a differenza di altri ordini sicuramente dalle scuole emerge soltanto e nasce oggi purtroppo come ha denunciato l'Associazione stampa romana
Solo disoccupazione questo non significa che le scuole devono chiudere ma devono fare altre
Poi c'è
Come dire causa esiste qual è la situazione c'è un sostanziale
Blocco del turnover Emilia aziende
Chi va in pensione non viene sostituito chi pensa di fare un altro mestiere perché si è stufato non viene sostituito
E c'è una micro realtà una frammentazione delle imprese editoriali che aumenta anche grazie al prospettive le possibilità che danno le nuove tecnologie nel settore dell'editoria
Naturalmente di fronte a questa frammentarietà il sindacato che è stato anche criticato messi in crisi
Deve fare forte autocritica come fanno forte forte autocritica tutti i giornalisti italiani sul problema della qualità deve rinnovare se stesso
Deve rinnovare la sua capacità di dare risposte deve rinnovare la propria contrattazione
E naturalmente fissando alcuni principi Forti il principio forte di fronte a questa situazione è quella che il sindacato nazionale non intende più sottoscrivere accordi che prevedono cassa integrazione a uscire non intende più sottoscrivere accordi che prevedono nascita di nuova disoccupazione dalle aziende
Questo non significa che noi ci troviamo chiudiamo le porte e vogliamo difenderci sparando dai merli del castello
Noi dobbiamo introdurre elementi di grande flessibilità di fronte anche alle nuove tecnologie alla multimedialità che
Emerge
Allora teniamo un po'le proposte
E vado rapidamente poi la conclusione
Diceva Piero De Chiara sono d'accordo ma lo diciamo tutti che la quattrocentosedici non regge più
Noi abbiamo chiesto al Governo degli interventi forti sulla quattrocentosedici il sottosegretario Parisi ci ha dato un una commissione a istituito una Commissione le organizzazioni sindacali chiedono al Governo di essere consultate non soltanto sulla riforma delle comunicazioni ma anche sulla riforma della quattrocentosedici
Che abbia questi obiettivi alcuni sono stati già individuati altri no ma insomma io li dico rapidamente dobbiamo poter verificare con chiarezza e con trasparenza l'effettività degli stati di crisi
Porre limiti alle ristrutturazioni pagate dalla categoria dei giornalisti dal nostro Istituto di previdenza
Bisogna che gli editori si mettano in testa che se loro stanno sul mercato e rischiano non è che il loro rischio lo pagano quando falliscono naturalmente e ironia Rory
Ne paga la categoria nel suo complesso la categoria dei giornalisti nel suo complesso
L'altro punto è che sia possibile naturalmente e questa è la proposta che adesso credo che ricostruisce l'arresto perché era molto importante
E cioè selezionare dico io qualificare la spesa per il sostegno delle imprese
Piero De Chiara dice noi ci stiamo muovendo verso un disegno di legge liberalizzatore chiazze l'attuale situazione per sostituirlo con un sistema di agevolazioni mi pare di capire creditizie mutui e via discorrendo
Io come dire quando si parla di trasparenza sono in prima fila
E so che l'Associazione stampa romana per esempio su questo ha una posizione molto spinta in avanti
Io naturalmente mi preoccupa mi preoccupo di cosa può accadere da un giorno all'altro il momento in cui entrambi i buchi in vigore una legge da gente
Certo ci sarebbero le fasi transitorie come avviene in tutte quante le le leggi possibili immaginabili ma io mi preoccupo delle centinaia delle migliaia Pierre giornalistiche vivono
Walk che operano e vivono naturalmente facendo i giornalisti in anche le aziende che dall'oggi al domani si vedrebbero private di assistenza e sostegno
Allora qui bisogna trovare naturalmente delle formule che consentano alle aziende sane
Quelle che hanno un senso dal punto di vista del pluralismo dell'informazione
Quelle oneste quelle trasparenti quelle che applicano le regole una flessibilità e nuove regole flessibili
Della contrattazione dei giornalisti e e dei non giornalisti a queste
Di come dire trovare immediatamente la possibilità di andare avanti
Sarebbe drammatico che i banditi si salvasse ero da una situazione del genere e le persone perbene perdessero chiusero aziende quindi stiamo attenti a che le le fasi di transizione della verso la trasparenza consentano una situazione di equilibrio che non faccia crollare io lo dico parlo anche per me le tantissime piccole i aziende dell'informazione scritta è che soprattutto a livello locale garantiscono che sviluppano il pluralismo dell'informazione
Io parlavo della disoccupazione giornalistica prima naturalmente bisogna che io non chiedo che il Governo impegni risorse per combattere la disoccupazione giornalistica a meno che non lo faccia anche per via altre disoccupazione riscosso della disoccupazione è uno degli impegni principali
Del Governo Prodi io naturalmente credo che l'attenzione e la il sostegno e l'aiuto come dire a strumenti a nuovi strumenti come le cooperative naturalmente che contengono riducono disoccupazione giornalistica e sicuramente importante quindi privilegiare le nuove iniziative i progetti multimediali le cooperative di giornalisti appunto dicevo quelle oneste e quelle che vivono e nella trasparenza e non quelle
Fondate da banditi che sfruttano i i ragazzi i giovani che vogliono affacciarsi alla professione
Il l'ultimo punto è quello della diffusione dei giornali io vi do notizia proprio ieri ho incontrato il segretario del si Nagy CGIL abbiamo ci siamo confrontati perché naturalmente la Federazione della stampa ha fatto una serie di pressioni a di della prese di posizione rispetto a questa questione della diffusione
Io credo che la strada sia quella di delineata già da altri a cominciare da Beppe Giulietti ma da altri amici colleghi che è quella della sperimentazione delle nuove forme io vedo una sperimentazione ampia
Una sperimentazione che non coinvolga soltanto i piccoli centri ma anche le grandi realtà
Ecco un volti a tutte le aree commerciali compresa la grande distribuzione quindi una sperimentazione molto coraggiosa Breve
Spedito sei mesi non più di un anno ma io credo che si debba andare verso la massima copertura tenendo conto che anche per gli editori ci sono problemi di funzionali e che sia garantito naturalmente il pluralismo nel senso che non è che è un esercizio commerciale o rifiutare avrebbe sulla piazza di Roma alcuni quotidiani attenderne soltanto questo è più o meno il le preoccupazioni che su quelle che sono già state fatte dicevo l'impegno serio del governo ci aspettiamo molto dicevo dalla commissione presieduta dal professor Parisi
Sulle competenze come dire governative forse andrebbe fatta un po'più di chiarezza attendiamo comunque l'Authority speriamo che le cose cambino rapidamente a un ultimo punto ed è e chiudo il sindacato deve fare la sua parte del sindacato deve rinnovarsi il sindacato si rinnoverà Noemi l'ultimo Consiglio nazionale ha varato le due Commissioni contrattuali che stanno per mettersi all'opera
Quella per il lavoro Autonomie per i freelance è quella dell'emittenza locale qui vedo anche alcuni rappresentanti dell'organizzazione dell'emittenza locale
Noi abbiamo fatto un grande sforzo verso la flessibilità naturalmente difendendo i principi fondanti la professione giornalistica previsti da norme contrattuali ma sulla parte salariale noi dobbiamo venire incontro a realtà aziendali che mai e poi mai potrebbero oggettivamente applicare il contratto di lavoro giornalistico
Su questo come su gli altri problemi che riguardano la contrattazione come l'utilizzazione della norma del service e e le norme a favore dei disoccupati come i contratti a termine
Noi vedremo riuniremo la prossima settimana l'assemblea nazionale dei comitati di redazione che si occuperà anche della stagione dei contratti integrativi e della riforma del contratto unico dei giornalisti
Io chiudere qua ringrazio nuovamente l'Associazione Stampa Romana e l'Eurispes credo che devo dare la parola Vincenzo vita
Intanto vi chiedo perdono
Chiedo perdono
Il ritardo è stato dovuto una presenza Parlamento
Presso la commissione Telecomunicazioni non sul tema delle telecomunicazioni lo delle Poste
Non meno rilevante in quanto si trattava di discutere della proposta di direttive europee materia postale che ha molte implicazioni
E quindi non potevo mancare
Scadenza istituzionale che
Prevedeva la presenza del Governo dunque
Ti chiedo perdono e anche a coloro che sono intervenuti che non ho ascoltato
Relatori relatrici
Il professor Casavola anche saluto e
Dicono ritualmente che
Porto i saluti del ministro Maccanico che non è potuto intervenire qui e poi aggiungerei ha avuto modo di scorrere la
Aggiungerei una
Attenta sottolineatura dell'importanza dell'utilità della ricerca che ha dato poi vita questo bel convegno la soluzione della stampa romana parlo di cose tre qualità perché effettivamente un bagno di realismo leggere quei dati dal tetto anche De Chiara
Un bagno di realismo di fronte ad un dibattito che con una certa
Faciloneria permettetemi parentesi anche teorica
Ha considerato ormai cosa fatta la convergenza multimediale
L'integrazione tra i diversi segmenti del sistema
Della comunicazione
Accettando supinamente la cosiddetta globalizzazione che certe un dato reale
Molto concreto
Ma che ha al suo interno
Forme di conflitto che anche qui vanno
Lette con la dovuta scientifica cita senza ingenerare confusioni anche linguistiche che poi portano a delle sorprese come la lettura di quei dati che qui cortesemente ci sono stati
Consegnati perché vedete non dire una contraddizione tra questi dati che manifestano una certa arretratezza una certa debolezza del sistema una certa sua
Inquietante talvolta frammentarietà come hanno sottolineato e non ripeto da ultimo Serventi Longhi ma suppongo anche se e Silvia carambola
Conosco le battaglie le apprezzo molto della Federazione della stampa e dell'assessore alla Samp Roma in materia di precariato lavoro ero tutte cose di cui credo ce n'è necessario che io il governo
Parliamo ora
Non c'è contraddizione se si appunto in testa
Un'idea meno
Fantasmagorica della convergenza multimediale che non è un'improvvisa mutazione genetica della comunicazione via un Processo
Di integrazione differenziata conflittuale che ai suoi tempi sui modi
E anche differenziata geograficamente esiste un Nord e un Sud nella comunicazione non sempre coincidenti con il Nord e il Sud giocarci spesso molto ma non sempre coincidenti abbiamo nelle stesse aree di sviluppo anche zone di arretratezza o zone di impropria
E magari improvvisa anche in in vista di crisi editoriali
Che stava attraversando settore accidentato io concordo molto con lo schema Couto modo di leggere
I segreti
Grazie non solo alla stampa che mette in luce una certa colpevole
Mancanza di di coraggio nell'affrontare anche da parte della politica questi quindi non c'è contraddizione se sia in testa un'idea
Processuale conflittuale complessa di questa integrazione e se ci si mette dal punto di vista non tanto e non solo
Delle grandi logiche d'impresa certi importantissime e ci mancherebbe altro
Sarebbe anche antistorico diciamo affermare il contrario ogni tempo dalla storia sapete c'ha un suo baricentro e questo questo il tempo che viviamo e conviverci cosa altrettanto realistica crescere questi dati però però est modus in rebus
Ci sono anche altre compatibilità la soggettività di chi vi lavora
Il ruolo e il peso possibile di chi consuma la comunicazione
Passivo protagonisti cool consuma seconda di quale indirizzo a lo sviluppo aggiungo anche per un Paese come l'Italia
I la sua dimensione
Nel mercato mondiale
Io trovo talvolta un po'grottesca questa declinazione
Pang localistica che assume il dibattito sui media quasi che vivere in Italia sia la cosa stessa cosa che vivere
A Los Angeles a San Francisco o a Miami
Non è la stessa cosa come la stessa cosa vivere nel sud del mondo piuttosto che in Italia sono gravi differenziati anche d'integrazione
E prima di un paese come il nostro piccolo geograficamente parlando
Cittadino anch'esso del villaggio globale ma con la sua identità la sua storia la sua cultura non è
Un problema irrilevante quindi
Credo che ci venga anche per questa via un invito
Prego si preventivo di dire anche un po'e la cicoria solo nella pratica quotidiana
A rivedere qualche concerti io personalmente ma qui impegna il Governo ci mancherebbe del governo che tanti problemi ha si mettesse anche
A scrivere un saggio di mitologia
Questa è una mia diciamo da appassionato ormai questo settore convinzione profonda forse il termine stesso di convergenza multimediale va rivisto ma tema di un altro convegno
Vengo invece i dati della politica che
Mi riguardano direttamente sono stato chiamato in causa e giustamente ognuno di noi deve fare il suo fino in fondo anche vedendo tutti i calici quindi io sono qui per queste per disquisire astrattamente innanzitutto
C'è un dato Obiettivo questo governo sta lavorando su questo è un dato obiettivo non lo dico per fare propaganda
Sta lavorando con una certa velocità per esempio adesso faccio anch'io un po'di giustamente comunicazione d'immagine per esempio tocca dire qualche argomento che spesso viene sottovalutato né emittenti locali oltre visive il Regolamento per le provvidenze le emittenti locali che giaceva da tempo io ma è stato sbloccate ore sulla Gazzetta Ufficiale
Ed è un piccolo atto piccola ma significativa ecco non irrilevante
Così come siamo come dire riprendendo come si dice
La bandiera lasciata nel fango del governo i precetti quella
Adesso parlo per vedete i lavori insomma c'è sempre un linguaggio cifrato ormai in questi nostri convegni no sembra quasi di usare come le barzellette
Per titoli il Regolamento previsto dall'articolo dieci della legge quattro due due del novantatré quello sull'emittenza locale la quota di canone RAI che non va alla RAI ecco una cosa di cui
Io stesso che pure mi occupo di queste cose con passione ormai però
Accertati
Rifiuto a parlare perché io sento parlare rivendicando né l'attuazione i non so quante occasioni ecco stiamo lavorando anche in questo senso è un atto dovuto ci confronteremo presto con le associazioni abbiamo una bozza già pronta
Di regola è stato dovuto governo deve applicare le leggi dalla Repubblica c'è una legge che lo impone e insomma piaccia o non piaccia dobbiamo per quanto ci riguarda ministero competente entrare nel vivo
Anche di questo argomento così i mutui sull'editoria sapete tra Natale e Capodanno
La politica SIS
Sapete che periodi farla costa
Si è sbloccata da cui se ne nutrito abbia stiamo lavorando anche e qui
Vorrei dare uno assicurazione non mi va di fare cattive promesse demagogiche incauto e come dire come dire
Pubblicità
Future stiamo lavorando il sottosegretario Parisi sta lavorando direttamente con un gruppo di lavoro è stato anche ricordato qui
Per la riforma della quattrocentosedici io concordo assolutamente sulla necessità di riprendere anche il tema dell'editoria che proprio per una visione meno
Astratta del mercato globale appunto conta eccome ecco accidenti secondo e quanto fa opinione quanto pesa sulla pelle di tanti operatori con scetticismo frutto Jarkko giornalisti etnici lavoratori
Del dei settori editoriali che non possono stare questo è il dato che vorrei sottolineare qui non possono semplicemente essere incantati
Dal discorso general generico della centralità no del matrimonio tra telefoni e computer
Tra telefono computer e televisore etero un dato in ultima istanza una tendenza ma dentro questo processo ci sono apparati concreti definiti storicamente che stanno lì e muoiono talvolta se non si interviene e quindi dentro questo grande appunto vento dalla storia il matrimonio multimediale però insomma e poi c'è modo e modo di sposarsi come sappiamo anche nella nostra vita quotidiana ci può anche sposarsi ma quindi bisogna che questo sposalizio avvenga ecco su una chiave alla
Satta e non distruttiva penso anche a settori come controllo visivo il cinema Cinema Cinema cinque la cosa che faceva Mastroianni per dirne uno e che credo
Muore morirà o la radio di cui
Su uno Parma le radio locali quante sono quelle in crisi perché non si sa a volte nemmeno di che morte morire come sapete già che vivacchiano perché non hanno mai avuto un piano delle frequenze trovava avuto mai niente
Salvo un una legge che diede loro qualche provvidenza ecco
Quindi riforma dell'editoria essenziale via del Governo e di mettere questo punto in continuità con la riforma del sistema della comunicazione ce li potrà un attimo proprio
E in questo contesto il Governo sta sia pure con le cautele del caso
Tutele che Serventi Longhi ben comprenderà riapre le polemiche sulle ingerenze a volte si sprecano a volte sono anche un po'pur cose no diciamo figuriamoci
Vicende delicate come quella del giorno o altri settori della vita editoriale che richiedono un'attenzione politica
Anche perché il giorno è allo stato giornale società
Pubblico e dunque c'è anche una un diritto dovere
L'attenzione deriva dal fatto che insomma ripeto noi dobbiamo stare attenti a non vagheggiare fuori diciamo dalle dalle nuvole oltre le nuvole sì ci sono grandi problemi si può arrivare in un modo o in un altro alla futura risistemazione di un sistema non sottovalutiamo naturalmente l'evoluzione tecnologica ci mancherebbe c'è anche un gruppo sulla città dell'informazione che abbiamo costituito tutto ciò ecco non vorrei che ci fosse un equivoco nelle mie parole non significa sottovalutare nulla
Anch'io come a molti è capitato io ho scoperto che ci sono anche un po'innamorato del mondo dei giovani Inter nettisti rivedi un loro con la passione a volte civili cioè e anche democratica e che
Per tanti versi si è smarrita in altri campi c'è condilomi il gusto di fare di entrare nella realtà di di di modifica ma ecco ci si trova però però bisogna stare attenti
Anche ai grandi settori in difficoltà di con attenzione specifica mio profitto per dire che senza polemica demagogia
Davvero fuori da questo discorso nessuno si metta
Utilizzare argomenti delicati come l'occupazione di chi lavora per fare demagogia
E quindi adesso che c'era capire lo dico ripeto senza polemica vi prego questo caso per altre cose sì onorevole Storace annunciato pomposamente un progetto di legge su i precari della RAI ecco The ma che so quanto stia poi nella vertenze sindacali benissimo io non dico nulla contro perché non ne vedo anche alcuno qui
Abbiamo discusso tante volte
No so quanto il tema sia delicato so quanto sia oggetto di conflittualità sindacale io non ho niente contro un progetto di legge anche se opinabile che sia un'anima con diciamo i suoi giuristi questa parte ma voglio apprezzare la volontà positiva in questo caso del presidente la così vicina ad apprezzare perché bisogna sempre dire male di chi anche molto lontano politicamente però al varco onorevole Storace esso io farò da come dire attento
Come dire
Attento e curioso e impegna attraverso fuor di battuta interfaccia voglio stare dietro ad est ci deve fare qualcosa non basta evocare soprattutto quando poi ci sono di mezzo giovani che stanno lì magari per anni con contratti a termine non sanno bene la propria vita quale svolta potrà avere quindi vigiliamo tutti non è argomento di maggioranza e minoranza
Vigiliamo tutti facciamo otto affacciato ecco insieme se possibile
Quanto invece alla come sistema comunicativo
Come sapete la sua vita molto travagliata usino femminismo dovuto anche alla sede così autorevole che ci ospita vuole evitare
Più grevi accenti da ecco il tema è ormai
Annoso il governo davvero ha fatto quello
Che poteva sì anche qui ha cercato di dare una prova quasi da Guinness dei primati senza fare pubblicizzano insomma il Governo si è insediato come sapete a maggio secondo metà di maggio nel mese di luglio il governo ha depositato due progetti di legge di riformista comunicativo
Due progetti che verità poi erano uno letteralmente diviso in due per dare più velocità la parte sull'autorità del sistema comunicativo e l'Antitrust erano i due temi di più urgente necessità
E sono ancora l'ottava Commissione del Senato c'è ancora una stanza del Senato più visitai inondata da emendamenti presentati dalla destra tutto deve sapere anche questo non è che tutto avvenga nella
Così nell'astrazione ci sono alcuni pacchi di emendamenti che non sono stati ritirati tutti e io ricordo che fu detto dovranno ritirarono le folle tirato una quota parte poi CCD per motivi credo anche un po'di orgoglio l'interno al Polo lividi fece suoi qui sono ancora lì pacchi di emendamenti quei
L'ufficio di presidenza la Commissione ottava del Senato ha fatto ieri discussione positiva io credo per rimettere all'ordine del giorno il dibattito che si era
Concluso prima del del tempo perché poi ci fu la legge finanziaria e ci ma soprattutto l'ostruzionismo virulento del Po
Senso un corpo così anche gli emendamenti configurò ostruzionismo di quelle per ostile quanto ostili quei innanzitutto bisogna scoccare l'iter parlamentare Ho letto con interesse anche ipotesi di di articolazione io non mi esprimo in cui non ha alcuna intenzione di dare tutti al Parlamento ognuno giustamente sta eccome la sua sfera autonoma importante diciamo noi che si faccia la riforma che la si faccia da si facciano i tempi che abbiamo previsto in quel
Decreto convertito in legge cui dall'URSS
Serventi Longhi che non fu un inciucio ma fu una
Necessitata ecco dagli eventi
Operazioni di salvataggio della complessità del sistema italiano le emittenti locali entro i decreti in scadenza di bilanci le imprese editoriali il salva RAI eccetera
E c'erano dentro anche le proroghe delle concessioni fu naturalmente come tutte le cose sul ciglio del burrone insomma oppure quando uno deve salvarsi dopo un naufragio attaccandosi a una barca di passaggio cioè non è stata quella prova di eleganza istituzionale che in un momento più tranquillo forse si sarebbe potuto dare ecco ne è una prova di stile è stato un atto di necessità quindi qualcosa è rimasto fuori
Penso al tema della televisione a pagamento per il servizio pubblico qualcosa è rimasto fuori voglio dire per un'ostilità molto forte del Po anche se il governo aveva questa forte intenzione una redistribuzione delle frequenze lasciate libere nell'etere dalle Società nel frattempo chiuse U ho fallito insomma quella quota parte di frequenze oggi libere
Che il ministero voleva redistribuire con vorrebbe tuttora sta studiando anche per via amministrativa caso redistribuire alle emittenti che non hanno una copertura sufficiente o comunque competitiva è un tema molto delicato in un sistema democratico all'Isola solo quello della cultura delle idee poté la politica neanche quello tecnico perché già già c'è ma con le basi materiali ecco si può anche essere bravissima non basta
In questo contesto
Quel diciamo
Provvedimento potrà così come si dileggia come ha letto però con cura perché poi contiene tante cose importanti molte più di quelle che una certa vulgata non ne faccio colpa nessuno ci mancherebbe nella fretta di quelle ore magari poi ha illustrato contiene tante cose ecco il provvedimento è un provvedimento di necessità che però è riuscito poi
Nell'ultima fase a raddrizzarsi rispetta un primo momento in cui davvero
Si ragionava sull'onda di una sorta di di braccio di ferro tra governo e opposizione
Quanto alla concreta operatività e qui governa disponibilissimo
L'abbiamo detto e alla forza di maggioranza di Camera e Senato e al Polo e alla lega che non va dimenticato perché la lega ebbe un ruolo nella Commissione speciale della Camera
La risorsa legislatura a questa mattina ne parlavo con loro speriamo che la legano Rini di se stessa ed un ruolo nella battaglia antitrust l'autorità cioè speriamo detto che Nouri negli se stessa per il gusto di
Agire da un punto di vista meramente politico ecco
Ciò che ho detto e a maggioranza e a Polo e la lega il governo non considera suo Progetto una sorta di Egitto
Divino
Cioè è modificabile migliorabile però hanno stravolto ecco si può modificare riformare di vedere mano stravolgere i punti essenziali
Non possono essere ecco distrutti
Una normativa che ha tra compiti essenziali si previgente Comites liberalizzare secondo gli indirizzi dell'Unione Europea il mercato delle telecomunicazioni
Tutelare il pluralismo
E quindi futura normativa antitrust degna di questo nome e introducono Autorizzati sistema con dislocazioni anche regionali che non vorrei enfatizzare ma penso proprio alle parole anche l'esperienza professor Casavola quest'ultimo grido è anche una necessità di un sistema ordinamentale mi corregga se sbaglio che non può più in questa con Poulsen
Mozione essere semplicemente normato in modo classico perché quando si norma col sistema bicamerale perfetto crea giustamente abbiamo
E sinora ma sempre un po'dopo e quindi si norma sulla
Anch'essa vita vissuta si norma sul decoder set-top box quando già poi la situazione psicologica è una famiglia dopo tentò di fare si norma su quell'altra cosa qual per non dire delle resistenze politiche per un'autorità con grande
E competenze regolamentari informative di secondo grado e con capacità anche di influenza effettiva svuotamento di sistema
Di emanazione per
Lamentare perché il Parlamento il baricentro del sistema istituzionale italiano e anche la forma più democratica fino a prova contraria io la penso così radicalmente meglio il Parlamento con tutte le sue che nell'ordine salotti per colpe poteri forti più o meno chiari
Ed esplicite ecco
Quindi
Noi non vogliamo distruggere nessuno si è ricominciato a discutere ormai è diventato un tormentone le aziende non sono intaccate tra l'altro la cosa che volevo dire anche in questa occasione proprio sulla base delle riflessioni molto accurate presenti qui è che noi non vogliamo lo dico proprio qui spezzati un come si dice note per non voglia distruggere niente vogliamo semplicemente accompagnare l'evoluzione tecnologica cercando di imprimere allo sviluppo italiano
Un passaggio di epoca piano piano con i tempi di un settore con grandi difficoltà da un etero centrismo la vecchia tv generalista via etere quella classica ne ho conosciuto a un sistema variegato in cui possa essere presa in The anche una
Disponibilità tecnologica più articolare pensato Little cavo appunto di cui la liberalizzazione sistema di qui questa scelta di dare una via di evoluzione a Mediaset sul satellite non è come continua a ripetere Mediaset
Una forma di diminuzione è un modo per rispondere dinamicamente a una sentenza la Corte costituzionale che disse insieme due cose disse è in questo modo orario un comma dell'articolo quindici comma quattro sul numero delle reti sumero tre reti dissi anche però c'è un problema di evoluzione tecnologica non cerchiamo di insomma dare legislativamente nessuno è perfetto ma una via di evoluzione ci vuol discutere dei mesi quanti ce ne vogliono nessuno di noi all'alba ormai del novantasette su una vicenda così dannosa come quello che
Spetta l'autobus per tanto tempo queste l'aspetto ancora è sicuro di non muore non muore per quello ecco
Se c'è qualche prova di mese in più di ragionare un attimo sulla base transitoria non è un dramma però ecco non si scherza non si scherza questa volta le scadenze evocate nel famoso decreto convertito a dicembre sono s'carenze che avranno meno enfasi da parte
Nostra nel senso fosse eviteremo di ripetere ogni giorno che sono scadenze in programma per ora questa volta
L'augurio che si faccia
Con grandi consensi però questa volta il Governo li ricordo bene tre riunioni di maggioranza fatti in quelle ore ha deciso comunque di chiudere perché ne ma anche di una propria fisionomia politica poi
Tua colazione proponiamo insomma quindi non è una diminuzione è una sorta di grande patto per lo sviluppo si discute di mercato globale benissimo che le aziende italiane insieme da sole cooperando relazionandosi
Vadano
Con il conforto della Repubblica dello Stato del Governo italiano vadano a concorrere più forti all'estero cioè nessuno dei grandi gruppi esteri quelli che hanno poi la nome nella nomenclatura no
Il privato attuato tende più conti mediani nel singolo Paese alla stessa quota percentuale nemmeno Murdoch nemmeno Murdoch in Gran Bretagna alla stessa quota di mercato verrà nostra concentrazione
Faccio un appello anche al servizio pubblico a essere
Radio televisivo S disponibile a questo dibattito no lo dico perché
Talvolta vi sono delle degli istinti un po'conservativi denso al di
L'attico sulla rete federata cioè anche qui viene fuori da questi dati che c'è una grande domanda di comunicazione locale sia pubblica sia privata no non sul satellite anche se tra l'altro anti satellite potrà
Vedere c'è un evoluzione tecnologica interessantissime a questo riguardo in ogni caso ragioniamo tutti quanti noi non dobbiamo come governo dare oltre nelle soluzioni Azia
Dai mille forme gestionali non dipendono non devono dipendere da un Governo ci mancherebbe altro indipendenza e sacra l'autonomia gestionale autonomia dalla comunicazione però
Sfidiamo un po'il futuro è usciamo da questa tutti quanti e lo dico per tutti da da questa molla un po'conservatrice che troppo animato il dibattito sulla comunicazione
Perfetti appunto poi tali da essere inquieti tutti stiamo concludendo la Bozzato Bozza poi speriamo diventi dovrà pure il parere delle Commissioni competenti
Speriamo che
Presidente c'è vicinanza non faccia
Come ha fatto rientro in questi giorni dopo l'approvazione del decreto sono inondare Cervi tavoli di richieste di dunque però è il contratto di servizio tema qui
Volevo alludere è in corso di definizione tra ministero e RAI è un bel lavoro perché introduce alcune linee evolutive per il servizio pubblico nelle tecnologie nella tipologia anche del servizio pubblico che possono diventare un punto anche a nostro avviso di riferimento per lo sviluppo così come per l'emittenza locale abbiamo già avviato vorrei dirlo anche
Alle associazioni presenti qui abbiamo già avviato precostituendo un po'i tempi del disegno di legge che poi delega il Governo a emanare un decreto legislativo svolte aveva avviato un primo lavoro scuola c'è una commissione
Che
Previsto la legge quattro due due del novantatré una commissione presso le Poste che finché sempre avuto una vita un po'curioso ne vorremmo riattivare in questa chiave corre un punto di riferimento del dibattito sui temi dell'emittenza locale che mi evita come un capitolo assesta è un punto specifico va valorizzata non perché sono belli dell'oca anch'non c'è per tutti ma non è questo il giudizio che spetta qui a me valorizzata perché l'evoluzione insieme globale e locale nel mondo
Do più evoluto così avviene lo sviluppo e quindi noi non possiamo essere anche per questo non è locale anche l'editoria locale tra l'altro su questo
Purtroppo la finanziaria di quest'anno è stata molto complessa come ben sapete non si è potuto andare a fare quel passo ulteriore che avremmo voluto fare che era già scritto peraltro dal nostro ministero verso un sistema diverso di tariffazione dei giornali locali però so
Come dire non insomma non disperiamo perché sono cose ormai molto chiare anche nel dibattito politico quindi noi vogliamo la riforma e dentro questo contesto come in una dissolvenza di un film dovrebbe introdursi queste lenti
Ennio in California territoriali la nuova riforma vittoria o no e stiamo lavorando mi avvio a concludere stiamo lavorando naturalmente in uno stile ci auguriamo e sono
Vi prendete appunto così per facile
Demagogo no stiamo lavorando a Bruxelles un po'diverso forse molti di voi potrebbero testimoniare o stiamo sentendo molto
Gli operatori le le strutture cioè
Vorremmo anche dare del nostro ministero Poste e Telecomunicazioni che pure avuto una fama incerta ma ecco che passa anche le cronache più recenti hanno revocato momenti non brillantissimi
Vorremmo dare anche un'immagine un po'differente di un ministero più progettuale ora stiamo per avviare punto un forum sul porto ci carcere per lavorare in questo contesto davvero con una consultazione anche molti informale venuti chiudo naturalmente
Mi sentirei a disagio con voi tutti e incolpa con me stesso se non facessi un cenno conclusiva quello che è successo ieri sul tema della STET
Ma lo faccio anche con piacere perché
Quello che è successo ieri ebbe a che fare con le cose di cui discutiamo qui per intanto un chiarimento che giustamente stamattina nei commenti c'erano ovviamente opinioni anche molto varie
Non c'è alcuna modifica lo sottolineo tre volte della linea sul processo di privatizzazione la stecca quello caduto ieri non influì c'è assolutamente vedere le tessere chiari su queste cose lo dico soprattutto alla politica non delle
Diciamo nel dibattito politico non tanto riguardo i perché
E quando si entra su questi argomenti delle isole come discutere se un film bello o brutto che è un problema poi figuriamoci estetico qui ci sono in gioco mercati Borsa qui a stare attenti anche nella nell'attenzione nel linguaggio a volte astratto ci sono responsabilità che ognuno di noi deve avere quindi ora ribadirlo più di una volta non c'è alcuna modifica
Della Liga
Sulla privatizzazione della STET quello che è venuto ieri è rilevante e come politicamente cerca di
Ma nel merito no perché come avete avuto modo di leggere o di scrivere spazi ci sono già provvedimenti alcuni contenuti del curato la finanziaria che già
Prefiguravano la
Collocazione
Della stretta la fisionomia della corsa alla stazione inteso cioè rimangono in ombra ora che non è passato il decreto alcuni aspetti che il decreto non per caso introduce e sui quali il governo ragionerà cercando una soluzione che possa essere adeguata però davvero non vi è nulla nulla di problematico e ancor meno fa il drammatico nel merito centra un problema politico questo sì
E anche di questo dovremo ragionare ecco perché dicevo c'entra eccome proprio sto chiudendo ringrazio anche ferito in curriculum sopportazione che avete avuto a che fare sì col dibattito di questa mattina perché vedete impura politico quale io almeno la vedo così
Il bar la discussione sulla privatizzazione ed non può andare avanti come sta andando avanti penso proprio al caso di ieri ero lì vi devo questa situazione
Facendo della privatizzazione
Le più grandi e complesse delle Telecom e tre italiani un tema ideologico oppure di battaglia politico
Perché il volo che ha fatto una campagna elettorale all'impronta del liberismo più ampio sfrenato penso alle parole lo scritto
Lungo di Forza Italia fatto con gli schemi mercato e quale mercato quando si va a discutere di come riassettato l'avvio di un processo
Riassetto dei mercati che vanno nella direzione di liberalizzazione perché di questo stiamo parlando si fa un blocco è che il blocco puoi con grandi dichiarazioni d'intenti non un blocco diciamo per puro dovere di opposizione no paura cosa molto impegnata molto dura
Sulla lega pure liberismo poi appunto pali però ci sono questioni di ordine più generale insomma
Sull'apporto che vedo mi spiace perché poi punto ripeto la lega su questa materia ha avuto un atteggiamento diverso dalla prosa divisi fattura la stessa Rifondazione Comunista sì è vero quello che dice Rifondazione Comunista cadeva sempre dichiara a sulle sue opinioni è però come un conto è volere discutere nel merito sul processo di privatizzazione
Quindi come i tempi la golden share le percentuali dibattito legittimo un altro conto è
Astenersi sapendo in quel quadro che sarebbe stato un'astensione Pesach astenersi in modo diciamo conflittuale esplicito con un provvedimento che non era il merito della privatizzazione nera una premessa che comunque poi uno la pensi andava fatta ben ci sono delle premessa che poi portano insomma se uno deve andare in un posto delle prendere il mezzo di trasporto poi può decidere la sala che fa
A cuore tra o delle pene ecco devo dire che e c'è qualche cosa questo mio parere anche qui a quest'ultima parte la dico questo
Questo dice tra sé non voglio impegnare il Governo è una mia opinione molto appassionata questo dibattito a Pittoni troppo ideologici
E in verità il dibattito pubblico-privato in questa chiave è antistorico
Perché si sono venisse nomi di cui stiamo parlando l'involucro societario è con tutto il rispetto per il diritto e quello societario come già ma insomma è un cemento non sempre il più importante e l'interesse pubblico
Può essere preservato in maniera assai diverso da quello che storicamente c'è stato consegnato in un Paese in cui peraltro quest'interesse pubblico è troppo coinciso anche proprio concretamente con un certo modello di potere
Che non stiamo parlando astrattamente in Italia non c'è stata l'alta scuola no c'è stato un certo tipo di contorno quindi usciamo da questa contrapposizione sterile evitiamo anche alla discussione sul tema pubblico-privato un ruolo davvero di grande strategia del paese
E la privatizzazione non è uno c'è una è un processo inerente ormai all'evoluzione tecnologica dei sistemi alla liberalizzazione che nella premessa ovviamente si tratta di
Stare dentro democraticamente e di qui l'autorità la golden share ma più in generale la qualità anche nel dibattito vedete perché se il dibattito è come fa lo sgambetto al governo e lo capisco legittimo per chi sa l'opposizione ci manca
Peraltro eh però è un po'poco eh allora si dica davvero quali sono le opzioni alternative se il Polo ha ripensato a un'altra linea se non volete le privatizzazioni e lo dica però eh non è che si può poi fare l'uno o l'altro assieme
La mattina dopo di dire cose diverse sì Rifondazione vuole discutere davvero nel merito o fa una questione proprio primordiale pregiudiziale noi andremo avanti comunque ripeto non c'è comunque nulla che ci ostacoli per quello che accade tu ieri ancorché politicamente rilevante nel merito insisto non porta delle difficoltà particolari ci stiamo lavorando e in conclusione aggiungo lo guardi buon lavoro
Che noi facciamo del nostro meglio ecco il caso di dire stiamo lavorando in questo campo in maniera ciò curiamo utile e cercando
Di far sì che
Uno dei punti qualitativi di questo governo possa diventare non è ancora diventato ora ma possa diventare un rapporto diverso tra politica comunicazione grazie buon lavoro
Grazie allora sottosegretario vita io concludo con una battuta noi del sindacato vogliamo sfidare il futuro come diceva Vincenzo vita prima partendo dalla realtà e non dai dibattiti ideologici questa ricerca è un primo contributo di conoscenza della realtà che è sempre complessa più complessa di quello che appare ore tante volte come diceva giustamente Marina dal dibattito teorico grazie a tutti